Comune di Montescudaio Provincia di

REGOLAMENTO URBANISTICO

VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA Rapporto Ambientale

VALUTAZIONE INTEGRATA Relazione di Sintesi

Aggiornata a seguito delle osservazioni

Via S. Bibbiana n. 5, 56127 Pisa

COLLABORATORI: Dott. Sc.Amb. Benedetta Saviozzi Dott. in Agr. Chiara Ciardelli

DICEMBRE 2011

INDICE

1. PREMESSA ...... 3 2. REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI MONTESCUDAIO - VAS E VALUTAZIONE INTEGRATA – ...... 4

2.1 DESCRIZIONE DEL PROCESSO VALUTATIVO ADOTTATO ...... 4 2.2 LA PARTECIPAZIONE...... 7 2.3 DESCRIZIONE DEL PIANO ...... 9 2.4 COERENZA DELLE AZIONI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO RISPETTO AGLI STRUMENTI E ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO CHE INTERESSANO LO STESSO AMBITO TERRITORIALE ...... 14 2.4.1 COERENZA INTERNA ...... 15 2.4.2 COERENZA ESTERNA ...... 16 2.5 STATO ATTUALE DELL’AMBIENTE ...... 22 2.5.1 RISORSE AMBIENTALI ...... 22 2.5.2 RISORSE-INDICATORI ...... 22 2.5.3 CHECK-LIST ...... 24 2.5.4 QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE ...... 30 2.5.4.1 SISTEMA DELLE ACQUE ...... 30 A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE ...... 30 B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 36 2.5.4.2 SISTEMA RIFIUTI ...... 42 A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE ...... 42 B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 44 2.5.4.3 SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO ...... 50 A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE ...... 50 B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 53 2.5.4.4 SISTEMA RADIAZIONI NON IONIZZANTI ...... 57 A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE ...... 57 B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 58 2.5.4.5 SISTEMA ARIA ...... 59 A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE ...... 59 B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 60 2.5.4.6 SISTEMA DEI VINCOLI ...... 62 A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE ...... 62 B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 64 2.5.4.7 SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE ...... 67 AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 67 2.5.4.8 ECOSISTEMI DELLA FLORA E DELLA FAUNA ...... 69 AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO ...... 69 2.5.5 PUNTI DI FRAGILITÀ ...... 75 2.6 DESCRIZIONE DELLE TRASFORMAZIONI PREVISTE DAL REGOLAMENTO URBANISTICO ...... 77 2.7 VALUTAZIONE DELL’IMPATTO PREVISTO DALLE TRASFORMAZIONI SULLE RISORSE ...... 79 2.8 PRESCRIZIONI ...... 86 2.8.1 ACQUA ...... 86 2.8.2 RIFIUTI ...... 87 2.8.3 AZIENDE INSALUBRI ...... 88 2.8.4 ENERGIA ...... 88 2.8.5 RADIAZIONI NON IONIZZANTI ...... 92 2.8.6 ARIA ...... 93 2.8.7 SUOLO E SOTTOSUOLO ...... 93 2.8.8 ECOSISTEMI DELLA FLORA E DELLA FAUNA ...... 94 2.9 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI...... 95 2.10 MONITORAGGIO ...... 102 3. BIBLIOGRAFIA ...... 103

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1. PREMESSA

Il Comune di Montescudaio è dotato di Piano Strutturale approvato con Del.C.C. n. 70 del 21/12/2007. Poiché il Regolamento Urbanistico riguarda anche aree interessate da cave i cui progetti sono sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA (allegato B3 LR 10/2010) o alla procedura di VIA (allegato A3 LR 10/2010) ai sensi dell’ Art. 5 della medesima legge, il Regolamento Urbanistico è stato sottoposto direttamente a VAS. È stato, quindi, predisposto il documento preliminare in base all’Art. 23 “Procedura per la fase preliminare” della LR 10/2010 e succ. modifiche con valore anche di fase iniziale della Valutazione Integrata, come previsto dall’art. 5 del Regolamento di Attuazione n° 4/R dell’art. 11 comma 5 della L.R. 1/2005. Le consultazioni previste dall’art. 23 comma 2 si sono concluse entro i 90 giorni previsti. Il presente documento costituisce il Rapporto Ambientale del processo di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell’art. 24 della LR 10/2010 e succ. modifiche e assume anche significato di Relazione di Sintesi del processo di Valutazione Integrata ai sensi dell’art. 10 del Regolamento di Attuazione 4/R dell’art. 11 comma 5 della L.R. 1/2005. Con Del. C.C. n. 26 del 29.08.2011 è stato adottato il Rapporto Ambientale - Relazione di Sintesi e la Sintesi non Tecnica contestualmente alla proposta di Piano, come previsto dall’art. 25 della LR 10/2010 e succ. mod.. La proposta di Piano, il Rapporto Ambientale – Relazione di Sintesi e la Sintesi non Tecnica sono stati pubblicati sul BURT n. 36 del 07.09.2011. Tra le osservazioni pervenute a seguito dell’adozione ne sono state individuate alcune che rivestono carattere ambientale e che quindi sono state recepite all’interno della VAS e che hanno dato luogo a specifiche prescrizioni integrative.

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2. REGOLAMENTO URBANISTICO DEL COMUNE DI MONTESCUDAIO - VAS E VALUTAZIONE INTEGRATA –

RAPPORTO AMBIENTALE E RELAZIONE DI SINTESI

2.1 DESCRIZIONE DEL PROCESSO VALUTATIVO ADOTTATO

Il Regolamento Urbanistico riguarda anche aree interessate da cave i cui progetti sono sottoposti alla procedura di verifica di assoggettabilità alla VIA (allegato B3 LR 10/2010 e succ. modifiche) o alla procedura di VIA (allegato A3 LR 10/2010 e succ. modifiche) ai sensi dell’ Art. 5 della LR 10/2010 e succ. modifiche, per cui è stato obbligatoriamente soggetto a VAS. Di conseguenza non si è proceduto alla verifica di assoggettabilità ma, in base all’Art.23 della LR 10/2010 e succ. modifiche, è stato predisposto, a cura del proponente, il documento preliminare, che ha assunto anche significato di valutazione iniziale ai sensi del Regolamento 4/R. Con Del.C.C n. 29 del 18/06/2010 è stato dato avvio alla VAS e, ai fini delle consultazioni, è stata trasmesso il documento preliminare – valutazione iniziale agli Enti competenti in materia ambientale ed ai soggetti pubblici. Gli Enti che hanno inviato pareri sono elencati nella seguente tabella:

SOGGETTI DATA DI ARRIVO

REA SpA 7/06/2011

ASA SpA 7/06/2011

Comune di Montescudaio Giugno 2011

Il Documento preliminare - Valutazione Iniziale è stato approvato con Del.G.C. 60/10. Il processo di Valutazione procede attraverso: • la predisposizione di un elaborato che costituisce il Rapporto Ambientale ai sensi dell’art. 24 della LR 10/2010 e succ. modifiche e che assume anche significato di Relazione di Sintesi ai sensi dell’art. 10 del Regolamento di Attuazione 4/R.

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Il Rapporto ambientale, come previsto dall’Art. 24 della LR 10/2010 e succ. modifiche contente le informazioni riportate nell’Allegato 2 della suddetta legge è stato così organizzato: 1. Descrizione degli obiettivi e delle azioni previsti dal Piano: illustrazione dei contenuti e degli obiettivi principali del Piano; 2. Valutazione delle coerenze: rapporto con altri pertinenti piani o programmi; 3. Descrizione dello Stato attuale dell’Ambiente: aspetti pertinenti dello stato attuale dell’ambiente e sua evoluzione probabile senza l’attuazione del piano; tale fase comprende: − Individuazione delle risorse ambientali interessate, degli indicatori e della check-list utile per la raccolta dati; − Descrizione delle caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate; − Descrizione di qualsiasi problema ambientale esistente, pertinente al piano, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica, quali le zone designate come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica, nonché i territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità, di cui all’articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228; − Individuazione dei punti di fragilità emergenti dallo Stato dell’Ambiente; 4. Descrizioni delle trasformazioni previste dal Piano - dimensionamento; 5. Valutazione dell’impatto delle trasformazioni sulle risorse ambientali: possibili impatti significativi sull’ambiente, compresi aspetti quali la biodiversità, la popolazione, la salute umana, la flora e la fauna, il suolo, l’acqua, l’aria, i fattori climatici, i beni materiali, il patrimonio culturale, anche architettonico e archeologico, il paesaggio e l’interrelazione tra i suddetti fattori; devono essere considerati tutti gli impatti significativi, compresi quelli secondari, cumulativi, sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi;

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6. Individuazione di prescrizioni, ovvero per ogni risorsa analizzata sono state definite le misure previste per impedire, ridurre e compensare nel modo più completo possibile gli eventuali impatti negativi significativi sull’ambiente dell’attuazione del piano. 7. Valutazione degli effetti attesi derivanti dall’attuazione del Piano; 8. Monitoraggio degli impatti ambientali derivanti dall’attuazione del Piano 9. Sintesi non tecnica delle informazioni di cui alle lettere precedenti

• La partecipazione: prima dell’adozione del Piano, come previsto dall’art. 12 del Regolamento di Attuazione 4/R, la Proposta di Piano e la Relazione di Sintesi - Rapporto Ambientale devono essere messi a disposizione delle autorità con specifiche competenze ambientali e del pubblico in modo che possano disporre tempestivamente della opportunità di esprimere in termini congrui il proprio parere. • Con Del. C.C. n. 26 del 29.08.2011 è stato adottato il Rapporto Ambientale - Relazione di Sintesi e la Sintesi non Tecnica contestualmente alla proposta di Piano, come previsto dall’art. 25 della LR 10/2010 e succ. mod.. La proposta di Piano, il Rapporto Ambientale – Relazione di Sintesi e la Sintesi non Tecnica sono stati pubblicati sul BURT n. 36 del 07.09.2011. Contestualmente alla pubblicazione dell’avviso, i documenti sopracitati sono stati messi a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale, delle organizzazioni e del pubblico attraverso pubblicazione sul sito web, trasmissione agli uffici degli Enti individuati e deposito presso gli uffici dell’autorità competente, del proponente e dell’autorità procedente. È stato garantito un periodo pari a 60 giorni dalla pubblicazione per esprimere le proprie osservazioni e pareri all’autorità competente ed al proponente. • L’Autorità Competente, in seguito a valutazione delle osservazioni pervenute durante la fase di consultazione, esprime il proprio Parere Motivato entro 90 giorni dalla scadenza dei 60 giorni stabiliti per le consultazioni. Sulla base del Parere Motivato, il proponente, con l’autorità competente, effettua le opportune revisioni del Piano e lo trasmette all’autorità procedente unitamente al Rapporto Ambientale, al Parere Motivato, alla documentazione acquisita durante le consultazioni e alla

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proposta di Dichiarazione di Sintesi che contiene la descrizione del processo decisionale. • La decisione finale (art. 28 LR 10/2010 e succ. mod.), costituita dal provvedimento di approvazione del Piano, dal Parere Motivato e dalla Dichiarazione di Sintesi verrà pubblicata sul BURT da parte dell’autorità procedente e verranno fornite informazioni relativamente alla possibilità di prendere visione del Piano approvato, del Rapporto Ambientale e di tutta la documentazione istruttoria relativa al Piano. Tali documentazioni verranno pubblicati sul sito web del Comune.

2.2 LA PARTECIPAZIONE

Una delle fasi essenziali del processo di valutazione integrata è rappresentata dalla partecipazione, come specificato all’art. 12 del “Regolamento di attuazione dell’art.11, comma 5, della Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di valutazione integrata”. La partecipazione si sviluppa attraverso il confronto e la collaborazione con soggetti istituzionali, associazioni ambientaliste, parti sociali e attraverso i pareri dei cittadini durante tutta la fase di elaborazione del Piano. Il Comune dovrà quindi prevedere la partecipazione di soggetti esterni all’Amministrazione e la messa a disposizione delle informazioni relative alla valutazione stessa. Il processo di partecipazione alla Valutazione Ambientale Strategica e alla Valutazione Integrata del Regolamento Urbanistico del Comune di Montescudaio è qui di seguito descritto:  Invio agli Enti competenti e soggetti pubblici: del Documento preliminare – Valutazione iniziale e della relazione tecnica preliminare al fine di avviare le necessarie consultazioni e ricevere pareri.  Incontri pubblici: nei mesi di settembre e ottobre 2010 sono state organizzati incontri per la formazione del Regolamento Urbanistico sia con i cittadini che con le “categorie economiche, commercianti ed artigiane” che con la “categoria dell’agricoltura”.

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 Pubblicazione sul sito web: tutti i documenti predisposti ai fini del Regolamento Urbanistico sono stati posti sul sito del Comune di Montescudaio dove sono consultabili.  Invio agli Enti della proposta di Piano e della Relazione di Sintesi contenente anche il Rapporto Ambientale;  Incontro pubblico di presentazione della proposta di Piano e della Relazione di Sintesi contenente il Rapporto Ambientale.  Sito web: tutti i documenti relativi alla proposta di Piano e al Rapporto Ambientale sono consultabili dal sito del Comune di Montescudaio.  Avviso Pubblico: di informazione della possibilità di consultare la documentazione relativa alla Proposta di Piano e alla Valutazione Ambientale Strategica – Valutazione Integrata presso il sito internet del Comune di Montescudaio e l’Ufficio Tecnico comunale. La partecipazione è proseguita con le consultazioni successive all’adozione del Rapporto Ambientale (contestuale all’adozione del Piano); il proponente ha comunicato all’autorità competente la proposta di Piano, il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica provvedendo anche alla pubblicazione di un avviso sul BURT (n.36 del 07.09.2011). In data 19.09.2011 si è tenuto un incontro pubblico di confronto sulla proposta di Piano in oggetto. Contestualmente alla pubblicazione dell’avviso sul BURT, i documenti sopra citati sono stati messi a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale, delle organizzazioni e del pubblico attraverso pubblicazione sul sito web, trasmissione agli uffici degli Enti individuati e deposito presso gli uffici dell’autorità competente, del proponente e dell’autorità procedente. È stato previsto un tempo pari a 60 giorni dalla pubblicazione per esprimere le proprie osservazioni e pareri all’autorità competente ed al proponente.

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2.3 DESCRIZIONE DEL PIANO

Il Regolamento Urbanistico del Comune di Montescudaio prevede di realizzare i seguenti obiettivi di carattere generale, suddivisi per sottosistemi e UTOE:

TERRITORIO RURALE 1) Tutela e valorizzazione dell’ambito di pianura attraverso: la salvaguardia degli ambiti boscati, della vegetazione di ripa, degli alberi in filare, del fiume Cecina e della rete idrografica minore, degli elementi di valore paesaggistico e agroambientale (assetti vegetazionali di alto fusto, vigneti e oliveti specializzati, i crinali e vedute paesaggistiche); la conservazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente con valore testimoniale e della rete dei percorsi minori di valore storico e ambientale. 2) Valorizzazione ed ampliamento della rete infrastrutturale e dei servizi, compresa la creazione di presidi per le attività venatorie organizzate e lo sviluppo di attività compatibili per il tempo libero. 3) Previsione di Parco Fluviale del fiume Cecina, anche attraverso specifico Piano unitario, che preveda: − tutela della risorsa idrica − riqualificazione complessiva delle aree escavate o in escavazione per la creazione di un parco ambientale a servizio della collettività; − valorizzazione ambientale, economica e turistica delle zone adiacenti alle aree di cava (valorizzazione siti archeo-industriali, creazione di percorsi naturalistici, creazione strutture di servizio ed implementazione attività sportive, ecc.). − interventi legati alla realizzazione di invasi e bacini idrici a scopi industriali e/o civili legati al rinnovo delle concessioni minerarie di cui al DGRT n. 695/04.

4) Tutela e valorizzazione dell’ambito collinare attraverso: la salvaguardia degli ambiti boscati, della vegetazione di ripa, degli alberi in filare, della rete idrografica minore, degli elementi di valore paesaggistico e agroambientale

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(assetti vegetazionali di alto fusto, vigneti e oliveti specializzati, i crinali e vedute paesaggistiche); la valorizzazione ed il potenziamento delle attività agricole nel loro insieme; la conservazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente con valore testimoniale e della rete dei percorsi minori di valore storico e ambientale; la valorizzazione dei margini naturali delle aree urbane. 5) Valorizzazione ed ampliamento della rete infrastrutturale e dei servizi compresa la creazione di presidi per le attività venatorie organizzate e lo sviluppo di attività compatibili per il tempo libero.

SUBSISTEMA FUNZIONALE DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA 6) Recepimento del PAERP.

UTOE 1 – NUCLEO ANTICO 7) Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. 8) Valorizzazione del nucleo storico, garantendo la possibilità di permanenza della popolazione residente attraverso: − Valorizzazione delle attività urbane (commerciali ed artigianali) insediate o attualmente dimesse. − Riqualificazione dei servizi, individuazione ed incremento del patrimonio di aree e immobili destinati all’uso pubblico, mantenimento dei luoghi di valenza sociale e culturale 9) Regolamentazione dei flussi di traffico veicolare di attraversamento del centro di Montescudaio.

UTOE 2 – ADDIZIONI 10) Riqualificazione e completamento delle recenti addizioni al nucleo antico attraverso l’individuazione e l’incremento del patrimonio di aree e immobili destinati all’uso pubblico, il mantenimento dei luoghi di valenza sociale e culturale, la riqualificazione ed il completamento delle urbanizzazioni esistenti.

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UTOE 3 – POGGIO GAGLIARDO 11) Riqualificazione dell’edificato e delle infrastrutture esistenti, anche attraverso la diversificazione funzionale del tessuto

UTOE 4 - INSEDIAMENTO PRODUTTIVO SULLA S.P. VAL DI CECINA, UTOE 6 -

INSEDIAMENTI LINEARI LUNGO LA S.P. VAL DI CECINA, UTOE 13 – SALUMIFICIO,

UTOE 14 - CAMPING MONTESCUDAIO 12) Riqualificazione degli insediamenti esistenti, favorendone l’integrazione con il territorio circostante, anche attraverso il potenziamento dei servizi.

UTOE 5 – FIORINO 13) Riqualificazione del tessuto esistente attraverso il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture di interesse pubblico.

UTOE 7 - FATTORIA CASAL GIUSTRI 14) Recupero e valorizzazione del patrimonio edilizio esistente, in attuazione delle previsioni del PdF vigente.

UTOE 8 - POGGIO FEDELI, UTOE 12 – SANTA PERPETUA / PIANETTO 15) Sviluppo e adeguamento di attività ricettive coerenti con il contesto ambientale e agricolo

UTOE 9 - DEPURATORE 16) Realizzazione delle infrastrutture necessarie per la depurazione degli insediamenti di Montescudaio e

UTOE 10 – SCORNABECCHI, UTOE 11 - FIUME CECINA 17) Tutela e valorizzazione delle aree di interesse naturale e paesaggistico attraverso la salvaguardia delle risorse faunistiche e vegetazionali (formazioni ripariali, aree boscate, ecc.), la bonifica delle aree inquinate, il potenziamento e la promozione di attività di educazione ambientale e per il tempo libero, anche

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attraverso la valorizzazione della rete dei percorsi e la fruizione collettiva in forme compatibili.

Il Regolamento Urbanistico del Comune di Montescudaio prevede di realizzare le seguenti azioni: 1) Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico, ai fini della tutela e conservazione del paesaggio rurale. 2) Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. 3) Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse compreso l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. 4) Regolamentazione degli interventi edilizi a servizio delle attività agricole a carattere amatoriale. 5) Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. 6) Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. 7) Riqualificazione ed ampliamento del tessuto residenziale di formazione recente, con incremento della dotazione di infrastrutture e servizi di uso pubblico. 8) Previsione di struttura polifunzionale (centro civico e servizi collegati, anche a carattere privato), potenziamento dei servizi pubblici e riorganizzazione delle infrastrutture viarie nella frazione di Fiorino. 9) Completamento del tessuto residenziale nella frazione di Fiorino. 10) Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. 11) Riqualificazione dell’edificato produttivo e delle infrastrutture esistenti. 12) Adeguamento al PAERP Di seguito si riporta una tabella sintetica con gli obiettivi e le azioni previsti dal Piano:

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OBIETTIVI AZIONI TERRITORIO RURALE Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico, ai fini della tutela e conservazione del paesaggio rurale. 1) Tutela e valorizzazione dell’ambito Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività di pianura; agricola.

Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività 2) Tutela e valorizzazione agricole forestali e connesse compreso l’individuazione di zone agricole speciali dell’ambito collinare. per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. Regolamentazione degli interventi edilizi a servizio delle attività agricole a carattere amatoriale. 3) Valorizzazione ed ampliamento Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività della rete infrastrutturale e dei agricole forestali e connesse compreso l’individuazione di zone agricole speciali servizi. per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. 4) Previsione del Parco Fluviale del Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e fiume Cecina. individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. SUBSISTEMA FUNZIONALE DELL ’ATTIVITÀ ESTRATTIVA 5) Recepimento del PAERP Adeguamento al PAERP UTOE 1 – NUCLEO ANTICO 6) Riqualificazione del patrimonio Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica edilizio esistente. schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. 7) Valorizzazione del nucleo storico, Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con garantendo la possibilità di pedonalizzazione delle aree del centro urbano. permanenza della popolazione Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica residente. schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. 8) Regolamentazione dei flussi di traffico veicolare di Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con attraversamento del centro di pedonalizzazione delle aree del centro urbano. Montescudaio. UTOE 2 – ADDIZIONI 9) Riqualificazione e completamento Riqualificazione ed ampliamento del tessuto residenziale di formazione recente, delle recenti addizioni al nucleo con incremento della dotazione di infrastrutture e servizi di uso pubblico. antico. UTOE 3 – POGGIO GAGLIARDO / UTOE 4 - INSEDIAMENTO PRODUTTIVO SULLA SP VAL DI CECINA / UTOE 6 - INSEDIAMENTI LINEARI LUNGO LA SP VAL DI CECINA/ UTOE 13 – SALUMIFICIO/ UTOE 14 – CA M P I NG MONTESCUDAIO 10) Riqualificazione dell’edificato e delle infrastrutture esistenti. 11) Riqualificazione degli Riqualificazione dell’edificato produttivo e delle infrastrutture esistenti. insediamenti esistenti, favorendo l’integrazione con il territorio circostante. UTOE 5 – FIORINO Previsione di struttura polifunzionale (centro civico e servizi collegati, anche a 12) Riqualificazione del tessuto carattere privato), potenziamento dei servizi pubblici e riorganizzazione delle esistente. infrastrutture viarie nella frazione di Fiorino.

Completamento del tessuto residenziale nella frazione di Fiorino. UTOE 8 – POGGIO FEDELI / UTOE 12 – SANTA PERPETUA-PIANETTO 13) Sviluppo e adeguamento di Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività attività ricettive coerenti con il agricola. contesto ambientale ed agricolo UTOE 10 – SCORNABECCHI /UTOE 11 – FIUME CECINA 14) Tutela e valorizzazione delle aree Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e di interesse naturale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. paesaggistico

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2.4 COERENZA DELLE AZIONI DEL REGOLAMENTO URBANISTICO RISPETTO AGLI STRUMENTI E ATTI DI GOVERNO DEL TERRITORIO CHE INTERESSANO LO STESSO AMBITO TERRITORIALE

In questo capitolo si procede alla valutazione della coerenza tra le azioni dello strumento della pianificazione territoriale o l’atto di governo del territorio in formazione rispetto ad altri che interessano lo stesso ambito territoriale come previsto dall’Allegato 2 alla LR 10/2010 e succ. modifiche e dall’Art. 10 del Regolamento di Attuazione 4R. Nel caso in oggetto si valuta la coerenza interna tra gli obiettivi e le azioni del Regolamento Urbanistico e la coerenza esterna tra le azioni del Regolamento Urbanistico e gli obiettivi di carattere generale che si pone il Piano Strutturale, il PTC della Provincia di Pisa e il PIT della Regione Toscana (Piani che interessano lo stesso ambito territoriale). I Criteri di giudizio adottati per la valutazione della coerenza interna sono così rappresentati:

+ piena coerenza +/- incertezza nessuna coerenza -  non trovata

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2.4.1 COERENZA INTERNA OBIETTIVI AZIONI COERENZA TERRITORIO RURALE LIVELLO Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico, ai fini della tutela e conservazione del paesaggio rurale. + • Tutela e valorizzazione dell’ambito di pianura; Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. + Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse • Tutela e valorizzazione dell’ambito collinare. + compreso l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. Regolamentazione degli interventi edilizi a servizio delle attività agricole a carattere amatoriale. + Valorizzazione ed ampliamento della rete infrastrutturale e Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse + dei servizi. compreso l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e individuazione di zone agricole di interesse Previsione del Parco Fluviale del fiume Cecina. + paesaggistico. SUBSISTEMA FUNZIONALE DELL ’ATTIVITÀ ESTRATTIVA Recepimento del PAERP Adeguamento al PAERP UTOE 1 – NUCLEO ANTICO Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico- Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente. tipologico. Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. Valorizzazione del nucleo storico, garantendo la possibilità + Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico- di permanenza della popolazione residente. tipologico. Regolamentazione dei flussi di traffico veicolare di Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. attraversamento del centro di Montescudaio. + UTOE 2 – ADDIZIONI Riqualificazione e completamento delle recenti addizioni al Riqualificazione ed ampliamento del tessuto residenziale di formazione recente, con incremento della dotazione di + nucleo antico. infrastrutture e servizi di uso pubblico. UTOE 3 – POGGIO GAGLIARDO / UTOE 4 - INSED. PROD .SP VAL DI CECINA / UTOE 6 - INSED. LINEARI SP VAL DI CECINA/ UTOE 13 – SALUMIFICIO/ UTOE 14 – CA M P I NG MONTESCUDAIO • Riqualificazione dell’edificato e delle infrastrutture esistenti. • Riqualificazione degli insediamenti esistenti, favorendo Riqualificazione dell’edificato produttivo e delle infrastrutture esistenti. + l’integrazione con il territorio circostante. UTOE 5 – FIORINO Previsione di struttura polifunzionale (centro civico e servizi collegati, anche a carattere privato), potenziamento dei Riqualificazione del tessuto esistente. servizi pubblici e riorganizzazione delle infrastrutture viarie nella frazione di Fiorino. +

Completamento del tessuto residenziale nella frazione di Fiorino. + UTOE 8 – POGGIO FEDELI / UTOE 12 – SANTA PERPETUA-PIANETTO Sviluppo e adeguamento di attività ricettive coerenti con il Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. contesto ambientale ed agricolo + UTOE 10 – SCORNABECCHI /UTOE 11 – FIUME CECINA Tutela e valorizzazione delle aree di interesse naturale e Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico paesaggistico. +

2.4.2 COERENZA ESTERNA

TERRITORIO RURALE

OBIETTIVI: 1) Tutela e valorizzazione dell’ambito di pianura attraverso: la salvaguardia degli ambiti boscati, della vegetazione di ripa, degli alberi in filare, del fiume Cecina e della rete idrografica minore, degli elementi di valore paesaggistico e agroambientale; la conservazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente con valore testimoniale e della rete dei percorsi minori di valore storico e ambientale. 2) Tutela e valorizzazione dell’ambito collinare attraverso: la salvaguardia degli ambiti boscati, della vegetazione di ripa, degli alberi in filare, della rete idrografica minore, degli elementi di valore paesaggistico e agro ambientale; la valorizzazione ed il potenziamento delle attività agricole nel loro insieme; la conservazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente con valore testimoniale e della rete dei percorsi minori di valore storico e ambientale; la valorizzazione dei margini naturali delle aree urbane.

AZIONI : a) Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico, ai fini della tutela e conservazione del paesaggio rurale. (COERENTE -PS: Art. 17 comma 2; Art.18 comma 2 - PTC: Artt. 14.3.11; 14.3.14 – PIT 2A: Art. 10 commi 2, 4; Art. 21 comma 3)

b) Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. (COERENTE - PS: Artt. 17; 18 comma 2 - PTC: Artt. 14.3.8; 14.3.10; 56.3.3; 57.2– PIT 2A: Art. 23 comma 2,4; Art. 24 comma 1)

c) Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse compreso l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. (COERENTE - PS: Art. 17 comma 2; Art.18 comma 2 - PTC: Artt. 14.3.3; 14.3.11 – PIT 2A: Art. 14 comma 1 lettera e); Art. 21 commi 1, 9; Art. 22 comma 3; Art. 23 commi 2,4)

d) Regolamentazione degli interventi edilizi a servizio delle attività agricole a carattere amatoriale. (COERENTE - PS: Art. 17 comma 2; Art.18 comma 2- PTC: Artt. 14.3.3; 14.3.8; 14.3.11 – PIT 2A: Art. 21 comma 9; Art. 22 comma 3; Art. 23 comma 2)

OBIETTIVO: 1) Valorizzazione ed ampliamento della rete infrastrutturale e dei servizi compresa la creazione di presidi per le attività e lo sviluppo di attività compatibili per il tempo libero.

AZIONE: a) Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse compreso l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. (COERENTE - PS: Art. 17 comma 2; Art. 18 comma 2 - PTC: Artt. 14.3.3; 14.3.11 - PIT 2A: Art. 14 comma 1 lettera e); Art. 21 commi 1,9; Art. 22 comma 3; Art. 23 commi 2,4)

OBIETTIVO: 1) Previsione del Parco Fluviale del fiume Cecina, anche attraverso lo specifico Piano unitario (tutela della risorsa idrica, riqualificazione complessiva delle aree escavate o in escavazione per la creazione di un parco ambientale a servizio della collettività, valorizzazione ambientale, economica e turistica delle zone adiacenti alle aree di cava, utilizzazione di alcuni invasi di cava a scopi industriali unitamente alla realizzazione di aree attrezzate a verde sportivo e ricreativo).

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AZIONE: a) Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. (COERENTE - PS: Art. 17 comma 2- PTC: Artt. 14.3.6; 14.3.2; 14.3.4; 61.1.7; 61.1.8 – PIT 2A: Art. 10 comma 1; Art. 22 commi 2,3; Art. 23 comma 2; PIT 2B: Art. 4 commi 5,7)

SUBSISTEMA FUNZIONALE DELL’ATTIVITÀ ESTRATTIVA

OBIETTIVO: 1) recepimento del PAERP;

AZIONE: a) adeguamento al PAERP; (COERENTE - PS: Art. 25 - PTC: Art 70– PIT: rimanda al “Piano Regionale Attività Estrattive” con il quale risulta coerente)

UTOE 1- NUCLEO ANTICO

OBIETTIVO: 2) Riqualificazione del patrimonio edilizio esistente.

AZIONE: a) Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe1 - PTC: Artt. 14.2.9; 46.1; 47.2 – PIT 2A: Art. 5 comma 1; Art. 10 commi 2,4)

OBIETTIVO: 1) Valorizzazione del nucleo storico, garantendo la possibilità di permanenza della popolazione residente

AZIONE: a) Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe1 - PTC: Artt. 14.2.9; 46.1; 47.2 – PIT 2A: Art. 5 comma 1; Art. 10 commi 2,4) 18

b) Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe1 - PTC: Artt. 14.2.9; 67.1.6 – PIT 2A: Art 9 comma 12 lettera g); Art. 10 comma 2; Art. 10 bis comma 3)

OBIETTIVO: 1) Regolamentazione dei flussi di traffico veicolare di attraversamento del centro di Montescudaio.

AZIONE: a) Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe1 - PTC: Artt. 14.2.9; 67.1.6 – PIT 2A: Art 9 comma 12 lettera g); Art. 10 comma 2; Art. 10 bis comma 3)

UTOE 2- ADDIZIONI

OBIETTIVO: 1) Riqualificazione e completamento delle recenti addizioni al nucleo antico attraverso l’individuazione e l’incremento del patrimonio di aree e immobili destinati all’uso pubblico, il mantenimento dei luoghi di valenza sociale e culturale, la riqualificazione ed il completamento delle urbanizzazioni esistenti.

AZIONI: a) Riqualificazione ed ampliamento del tessuto residenziale di formazione recente, con incremento della dotazione di infrastrutture e servizi di uso pubblico. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe 2 - PTC: Artt. 14.2.5; 14.2.10; 14.4.1.2; 48.3; 67.1.6 – PIT 2A: Art. 4 comma 5; Art. 5 comma 1; Art. 9 commi 12,12 bis; Art 10 comma 2)

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UTOE 3 – POGGIO GAGLIARDO / UTOE 4 - INSED. PROD.SP VAL DI CECINA / UTOE 6 - INSED.

LINEARI SP VAL DI CECINA/ UTOE 13 – SALUMIFICIO/ UTOE 14 – CAMPING MONTESCUDAIO

OBIETTIVO: 1) Riqualificazione dell’edificato e delle infrastrutture esistenti, anche attraverso la diversificazione funzionale del tessuto. 2) Riqualificazione degli insediamenti esistenti, favorendone l’integrazione con il territorio circostante, anche attraverso il potenziamento dei servizi.

AZIONI: a) Riqualificazione dell’edificato produttivo e delle infrastrutture esistenti. (COERENTE - PS: Art. 28; Art. 34 utoe 3,4,6,13,14 - PTC: Artt. 14.2.11;14.2.14; 14.4.1.2 - PIT 2A: Art. 9 comma 10; Art. 14 commi 1,3)

UTOE 5- FIORINO

OBIETTIVO: 1) Riqualificazione del tessuto esistente attraverso il potenziamento dei servizi e delle infrastrutture di interesse pubblico.

AZIONI: a) Previsione di struttura polifunzionale (centro civico e servizi collegati, anche a carattere privato), potenziamento dei servizi pubblici e riorganizzazione delle infrastrutture viarie nella frazione di Fiorino. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe 5 - PTC: Artt. 14.2.5; 14.2.10; – PIT 2A: Art.9 commi 12, 12 bis; Art. 10 comma 2, 3; Art. 10 bis comma 3)

b) Completamento del tessuto residenziale nella frazione di Fiorino. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe 5 - PTC: Artt. 14.2.9; 14.2.10– PIT 2A: Art. 4 comma 4, 5; Art. 5 comma 1)

UTOE 8 – POGGIO FEDELI /UTOE 12 SANTA PERPETUA-PIANETTO

OBIETTIVO: 1) Sviluppo e adeguamento di attività ricettive coerenti con il contesto ambientale e agricolo. 20

AZIONI: a) Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe 8,12 - PTC: Artt. 14.2.16; 56.3.1– PIT 2A: Art. 23 comma 2,4; Art. 24 comma 1)

UTOE 10 – SCORNABECCHI / UTOE 11 – FIUME CECINA

OBIETTIVO: 1) Tutela e valorizzazione delle aree di interesse naturale e paesaggistico attraverso la salvaguardia delle risorse faunistiche e vegetazionali (formazioni ripariali, aree boscate, ecc.), la bonifica delle aree inquinate, il potenziamento e la promozione di attività di educazione ambientale e per il tempo libero, anche attraverso la valorizzazione della rete dei percorsi e la fruizione collettiva in forme compatibili.

AZIONI: a) Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. (COERENTE - PS: Art. 34 utoe 10,11; Art. 21 comma 2; Art. 23 comma 2 - PTC: Artt. 26.5.2.1; 60.3; 61.1.7; 61.1.8 – PIT 2A: Art. 10 comma 1; Art. 21 comma 3; Art. 22 commi 2,3; Art. 23 comma 2; PIT 2B: Art. 4 commi 5,7)

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2.5 STATO ATTUALE DELL’AMBIENTE

2.5.1 RISORSE AMBIENTALI

Di seguito si riporta un elenco delle risorse che potrebbero essere interessate dall’attuazione delle trasformazioni previste dal Regolamento Urbanistico: 1. Acqua 2. Suolo e sottosuolo 3. Energia 4. Aria 5. Rifiuti 6. Natura e biodiversità 7. Radiazioni non ionizzanti 8. Paesaggio 9. Sistema Produttivo

2.5.2 RISORSE-INDICATORI

Per ogni risorsa sopraelencata sono stati individuati indicatori in grado sia di quantificare l’impatto del Piano sulla risorsa sia di dare informazioni sullo stato attuale dell’ambiente interessato:

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RISORSE INDICATORI Consumi idrici domestici e non domestici Quantità di acqua erogata Percentuale di popolazione servita dall’acquedotto e dalla fognatura Acqua Perdite della rete idrica Qualità della rete idrica Caratteristiche e stato della rete idrica e fognaria Potenzialità del depuratore Vulnerabilità della falda Consumo di suolo Geomorfologia Permeabilità Suolo e sottosuolo Altimetria Rischio geologico Rischio idraulico Reticolo idrografico Presenza di siti da bonificare Consumi energetici: gas ed energia elettrica Energia Fabbisogni Produzione di energia da fonti rinnovabili Qualità dell’aria Emissioni da traffico veicolare Emissioni di origine civile Aria Misure del livello di inquinamento acustico Classificazione acustica del territorio comunale Flussi del traffico Sistema di raccolta previsto Produzione di rifiuti totale e pro-capite Rifiuti Percentuale di raccolta differenziata Rifiuti urbani biodegradabili Estensione delle aree verdi (aree di arredo urbano, verde attrezzato, Natura e parchi urbani, verde storico..) biodiversità Presenza di Parchi o riserve naturali Presenza di Siti di Importanza Regionale Presenza di SRB e RTV Radiazioni non Presenza linee elettriche ionizzanti Distanze di sicurezza (DPA) Visuali e sfondi paesaggistici Frammentazione territorio rurale (% di aree rurali/aree urbane) Paesaggio Grado di naturalità(% aree libere/aree costruite) Segni della storia (bonifiche..etc.) Vincoli paesaggistici Localizzazione aziende insalubri Classe di insalubrità Sistema produttivo Tipologia produttiva Localizzazione aziende a rischio di incidente rilevante

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2.5.3 CHECK-LIST

Di seguito si riporta una check-list utile per la successiva raccolta e sistemazione dei dati relativi allo stato delle risorse e per valutare la pressione delle trasformazioni sull’ambiente.

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ACQUA

RETI IDRICHE DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO

Caratteristiche e stato della rete e sua localizzazione cartografica ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA Numero di utenze servite dall’acquedotto (almeno degli ultimi tre anni), suddivise per ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA tipologia (es. domestica, industriale, agricola, etc.) Rete Rete Perdite della rete ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA acquedotto Possibilità di allaccio ASA SPA Non disponibile Caratteristiche e stato della rete e sua localizzazione cartografica ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA

Numero di utenze servite dalla rete fognaria (almeno degli ultimi tre anni), suddivise per ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA tipo di utenza (es. domestica, produttiva etc.) Rete Rete Possibilità di allaccio ASA SPA Non disponibile fognaria Connessione alla depurazione ASA SPA Non disponibile IMPIANTI DI DEPURAZIONE DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Ubicazione impianto di riferimento ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA Potenzialità del/degli impianto/i ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA Possibilità di allaccio al depuratore ASA SPA Non disponibile FABBISOGNI E CONSUMI IDRICI DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Consumi annui, ripartiti per frazioni del territorio in esame (almeno degli ultimi cinque anni) ASA SPA Non disponibile Ripartizione dei consumi tra : Usi domestici, Usi pubblici, Usi industriali, Usi agricoli ASA SPA Contributo fornito da ASA SpA Eventuali consumi delle grandi utenze ASA SPA Non disponibile ASA SPA Estrapolati dalla Relazione di QC Consumi idrici da pozzi privati o acque superficiali. del PS Esperienze in atto o in progetto, finalizzate al risparmio idrico (riciclo di acque reflue depurate e non ASA SPA Non disponibile per usi non potabili nei settori industriale, civile; reti duali etc.) ACQUE SUPERFICIALI DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Analisi relative alla qualità chimica, fisica e biologica delle acque superficiali costituenti il reticolo Estrapolati dalla Relazione di QC ARPAT idrografico del territorio comunale del PS Sistema di monitoraggio della qualità delle acque ARPAT Non pervenuto

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RADIAZIONI NON IONIZZANTI

ELETTRODOTTI DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO

Ubicazione di linee elettriche Comune-ARPAT Non pervenuto Distanze di sicurezza (DPA) Enti Gestori Non pervenuto Dati relativi alle caratteristiche tecniche (Tensione) ARPAT Non pervenuto STAZIONI RADIOBASE E RADIOTELEVISIVE DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Presenza di SRB e RTV nell’area in oggetto Comune-ARPAT Consultato sul sito SIRA-ARPAT Localizzazione Comune-ARPAT Consultato sul sito SIRA-ARPAT Monitoraggio Comune-ARPAT Non pervenuto Protocolli di intesa con i principali gestori di telefonia cellulare per l'installazione di Stazioni Radio Base e relative valutazioni di impatto ambientale e/o eventuali atti di pianificazione nel Comune-ARPAT Non pervenuto settore ARIA EMISSIONI URBANE DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Estrapolati dalla Relazione di QC del PS Rete di rilevamento ARPAT (dato del 1995) Estrapolati dalla Relazione di QC del PS Emissioni di origine civile ARPAT (dato del 1995) Estrapolati dalla Relazione di QC del PS Emissioni da traffico veicolare ARPAT (dato del 1995) Estrapolati dalla Relazione di QC del PS Qualità dell’aria ARPAT (dato del 1995) INQUINAMENTO ACUSTICO DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Misure del livello di inquinamento acustico Comune-ARPAT Non pervenuto Classificazione acustica del territorio comunale Comune-ARPAT PCCA del territorio comunale Flussi del traffico e politiche di riduzione dello stesso Comune-ARPAT Non pervenuto

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RIFIUTI

RIFIUTI URBANI E RACCOLTA DIFFERENZIATA DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Produzione annua di rifiuti urbani da utenze domestiche e non domestiche (almeno degli ultimi tre anni) Comune – MUD – REA spa Consultato sul sito ARRR Produzione annua dei rifiuti urbani per frazioni del territorio in esame (ultimo anno disponibile) Comune – MUD - REA spa Non pervenuto Quantità annua di materiali raccolti in modo differenziato per tipologia di materiale (almeno degli ultimi tre Comune – MUD - REA spa Contributo fornito da REA SpA anni) Sistema di raccolta previsto (porta a porta, isole ecologiche..) Comune – MUD - REA spa Contributo fornito da REA SpA Tipologia del materiale raccolto e quantità raccolte per tipologia Comune – MUD - REA spa Contributo fornito da REA SpA Materiali riutilizzati/recuperati/riciclati: sistema di riutilizzo/riciclaggio/recupero, tipologia materiale, quantità Comune – MUD - REA spa Contributo fornito da REA SpA riutilizzata/riciclata/recuperata RIFIUTI DI ORIGINE INDUSTRIALE DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Ubicazione e categoria produttiva delle aziende che producono rifiuti pericolosi. REA spa Non pervenuto Produzione annua di rifiuti di origine industriale (speciali pericolosi e non pericolosi, categorie MUD, ultimo REA spa Contributo fornito da REA SpA anno disponibile) SMALTIMENTO DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO

Localizzazione della discarica e impianti di smaltimento Comune - REA spa Contributo fornito da REA SpA Efficienza della discarica: quantità annue smaltite in discarica (efficienza della discarica); quantità annue smaltite Comune - REA spa Contributo fornito da REA SpA con altro sistema

Rifiuti urbani biodegradabili da collocare in discarica Comune - REA spa Contributo fornito da REA SpA

Eventuali altri impianti di smaltimento presenti sul territorio comunale/comuni limitrofi Comune - REA spa Consultato sul sito ARRR

Eventuali scarichi abusivi presenti sul territorio comunale Comune - REA spa Non pervenuto

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ENERGIA ENERGIA DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Uso di fonti rinnovabili e autoproduzione Enel–Toscana Energia- Comune Non pervenuto Fabbisogni Enel–Toscana Energia-Comune Non pervenuto Consumi energetici suddivisi per UTOE Enel–Toscana Energia-Comune Non pervenuto Energia civile: consumi civili di gas e di energia elettrica; consumi sistema trasporti, cogenerazione e teleriscaldamento Enel–Toscana Energia-Comune Non pervenuto Gestione dell’illuminazione pubblica: tipologia ed indicazione di eventuali strategie adottate per il risparmio. Enel–Toscana Energia-Comune Non pervenuto SISTEMA PRODUTTIVO DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Localizzazione aziende insalubri Comune Non pervenuto

Classe di insalubrità Comune Non pervenuto

Tipologia produttiva Comune Non pervenuto

Localizzazione aziende a rischio di incidente rilevante Comune Non pervenuto SUOLO E SOTTOSUOLO DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Presenza di siti da bonificare Consultato sul sito SIRA- Comune ARPAT Presenza e caratteristiche delle cave presenti sul territorio comunale Estrapolati dalla Relazione di Comune QC del PS IDROLOGIA E IDROGEOLOGIA DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO

Reticolo idrografico Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

Rischio idraulico Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

Vulnerabilità della falda Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

GEOLOGIA E GEOMORFOLOGIA DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO

Altimetria (o carta delle pendenze, acclività) Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

Geomorfologia Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

Rischio geologico Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto 28 Rischio sismico Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

Permeabilità Geologo e Ing. Idraulico Non pervenuto

NATURA E BIODIVERSITÀ

DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO

Estensione delle aree verdi (aree di arredo urbano, verde attrezzato, parchi urbani, verde storico..) Comune Non pervenuto Consultati sul sito del PTC e dal Presenza di Parchi o riserve naturali Comune sito “Polobassavaldicecina.it” Presenza di Siti di Importanza Regionale Comune Consultati sul sito del PTC

PAESAGGIO

Visuali e sfondi paesaggistici Comune Non pervenuto Frammentazione territorio rurale (% di aree rurali/aree urbane) Comune Non pervenuto Grado di naturalità(% aree libere/aree costruite) Comune Non pervenuto Segni della storia (bonifiche..etc.) Comune Non pervenuto Consultati sul sito del PTC e Vincoli paesaggistici Comune Regione Toscana VIABILITÀ E TRASPORTO PUBBLICO

DETENTORE DEL DATO DISPONIBILITÀ DEL DATO Flussi di traffico - Non pervenuto

Livello di efficienza del trasporto pubblico: offerta del servizio di trasporto pubblico (numero di - Non pervenuto passeggeri annui, km annui percorsi e costi annui di gestione)

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2.5.4 QUADRO CONOSCITIVO DELL’AMBIENTE

Lo stato dell’ambiente descrive lo stato attuale e le pressioni delle risorse ambientali del territorio preso in esame. Di seguito sono stati riportati, per ogni risorsa disponibile: • una ricognizione dati, estrapolata dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale Coordinato (Comuni di , Guardistallo, Montescudaio, ) e riportata anche nel Documento preliminare-Valutazione iniziale; • l’aggiornamento dei dati, ottenuto utilizzando le seguenti fonti: − Informazioni inviate dagli Enti Gestori; − Comune di Montescudaio; − Sito ARRR; − Sito SIRA–ARPAT; − Sito Provincia di Pisa; − Sito Regione Toscana.

2.5.4.1 SISTEMA DELLE ACQUE

A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE

QUALITÀ DELLE ACQUE SUPERFICIALI I dati disponibili, estrapolati dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, riguardano esclusivamente il Fiume Cecina e derivano dalle campagne di monitoraggio con cinque stazioni localizzate da Monteguidi al ponte della Strada Statale Aurelia fra i Comuni di Riparbella, Cecina e Montescudaio. L’elaborazione di tali dati ha rilevato uno stato qualitativo del Fiume Cecina che passa da buono a sufficiente progredendo verso valle. Inoltre l’indice biotico esteso relativo al 2000, calcolato in corrispondenza dell’attraversamento della Strada Statale Aurelia n.1, definisce uno stato di qualità delle acque nettamente inquinato.

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Come si legge dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale le principali fonti d’inquinamento del Fiume Cecina sono attribuibili agli effetti dell’antropizzazione presente su tutto il bacino, agli scarichi di natura organica ma soprattutto alla presenza di scarichi industriali, immessi anche negli affluenti, dalle attività produttive che sono dislocate nella valle. Un ulteriore elemento di degrado delle acque superficiali è legato alle ridotte portate di alcuni torrenti e dello stesso Fiume Cecina, che si evidenziano soprattutto durante il periodo estivo; questa situazione, che ha effetti consistenti sul livello di concentrazione degli inquinanti nelle acque, è resa ancora più critica a causa dell’entità dei prelievi effettuati a scopo industriale ed irriguo.

QUALITÀ DELLE ACQUE SOTTERRANEE − Pozzi pubblici e sorgenti Dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale emerge che dal censimento dei pozzi e delle sorgenti, realizzato dall’A.S.A., risultano presenti all’inteno del Comune di Montescudaio 6 pozzi pubblici di prelievo e 1 sorgente.

− Pozzi privati Dalle indagini geologico-tecniche condotte al momento della redazione dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale sono stati inoltre censiti i pozzi privati presenti sul territorio. Nel Comune di Montescudaio risultano presenti i seguenti pozzi privati:

• 10 ad uso irriguo,

• 3 ad uso industrie,

• 3 ad uso civile.

Relativamente all’ubicazione dei pozzi sia pubblici che privati è importante osservare che alcuni sono localizzati nella pianura alluvionale del fiume Cecina attingendo alla falda idrica di bacino ed alcuni di questi ricadono all’interno del perimetro dell’Area Naturale Protetta d’Interessa Locale del Fiume Cecina. Di seguito si riporta una tabella di riferimento estrapolata dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale:

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Fonte: Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale

CONSUMI E FABBISOGNI La titolarità del Servizio Idrico del Comune di Montescudaio è affidata all’Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale (A.A.T.O.) n. 5 Toscana Costa la quale, all’epoca della redazione del Piano Strutturale, aveva affidato il Servizio Idrico Integrato all’ Azienda Servizi Ambientali (A.S.A.). Il bilancio idrico del bacino del Fiume Cecina, redatto dall’AATO 5 nel 2001, indica un forte livello di sfruttamento degli acquiferi dovuto agli elevati prelievi ad uso acquedottistico ed industriale. In estrema sintesi, tale bilancio indica che la risorsa rinnovabile ancora disponibile è abbastanza limitata rispetto alla risorsa rinnovabile totale.

DISPONIBILITÀ IDRICA Dall’elaborazione dei dati riferiti all’anno 2001 e forniti dall’ AATO 5 –Toscana Costa- si evince che la disponibilità idrica del Comune di Montescudaio è pari a 103 L/ab al giorno. Inoltre, all’ interno dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, è stata evidenziata come il Comune, a fronte di una differenza fra volume prelevato e volume erogato nell’anno pari a circa 30.700 mc (vedi tabella 6.3.4), non è capace di assicurare il limite minimo di dotazione idrica previsto per legge, con un deficit di circa 50 litri per abitante al giorno.

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RETE IDRICA

− Rete acquedottistica Dai dati elaborati da A.S.A. al momento della Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale risulta che la rete acquedottistica del Comune di Montescudaio si estende per 28,7 Km ed il 90% della popolazione è servita dall’acquedotto. Per verificare il livello di sfruttamento delle risorse idriche ad uso civile e lo stato di conservazione della rete sono stati inoltre confrontati i quantitativi prelevati ed erogati relativi all’anno 2001. Tale confronto può costituire una stima della percentuale delle perdite della rete distributiva che per il Comune di Montescudaio risulta pari al 24% . I fattori che contribuiscono maggiormente a tali perdite, sono l’età, il cattivo regime di esercizio ed il pessimo stato di conservazione delle reti di adduzione.

− Rete fognaria Nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale si evidenzia che la copertura del servizio fognario, rispetto a quello acquedottistico, risulta assai inferiore, infatti, la rete fognaria si estende per 3 Km e la popolazione servita è pari al 71%.

− Depuratore Sul territorio Comunale, al momento dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, era presente un impianto di depurazione la cui potenzialità non superava i 6000 abitanti equivalenti e dall’analisi della capacità depurativa si evidenziava una situazione di sostanziale deficit depurativo causato dall’estrema dispersione degli abitanti sul territorio portando spesso alla proliferazione di scarichi liberi. In futuro è prevista la progettazione di un nuovo impianto di depurazione in Loc. Casa Serra di Sotto.

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Di seguito si riporta una scheda relativa alla situazione depurativa del Comune di Montescudaio riportata nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale:

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

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Di seguito si riportano due tavole con la localizzazione del depuratore attuale e quello in progetto estrapolati dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale:

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

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B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

A seguito della Variante allo strumento Urbanistico, Regolamento Edilizio con annesso P.d.F. approvato con delibera C.C. n° 33 del 18/07/2005, l’azienda ASA SpA, con il contributo inviato nel settembre 2005, rendeva noto che l’acqua utilizzata per approvvigionare il Comune di Montescudaio proveniva da una serie di pozzi che attingevano dalla falda sotterranea della Piana del fiume Cecina e che, nella Bassa Val di Cecina, la quantità di risorsa di acqua disponibile aveva già raggiunto livelli di attenzione. L’ASA da tempo aveva consigliato la predisposizione di autoclavi con cisterne di accumulo per consentire portate di acqua potabile più contenute. A seguito della sopracitata variante ASA aveva proposto vari interventi: 1. Realizzazione di un nuovo pozzo in area di rispetto, che verrà opportunamente definita lungo la strada provinciale n°29; 2. Realizzazione di nuova centrale di accumulo e rilancio più clorazione e alimentazione delle frazioni di Fiorino, Poggio Gagliardo nonché delle utenze presenti lungo la Via dei Gorilli; 3. Nuovi tratti di tubazione per il collegamento e la distribuzione relativa alle frazioni di cui al punto 2; 4. Individuazione di un’area per la realizzazione di nuovi pozzi; 5. L’adeguamento di un tratto di acquedotto per la distribuzione di Mezzania fino al capoluogo; 6. La realizzazione dell’ampliamento del serbatoio del capoluogo.

Di seguito si riporta il contributo ASA – indicazioni ASA agosto 2011 - inviato dal Comune di Montescudaio nell’Agosto 2011: “Acquifero La Steccaia –Gorili all’interno della zona di riserva (vedi delibera Regione Toscana n.269 del 14/04/2009 allegato 3 e n.283 del 14/04/2009)) intesa come serbatoio di risorse idriche pregiate con caratteristiche di potabilità da tutelare e preservare ai fini della possibilità di un loro futuro utilizzo. Preso atto che la risorsa idrica sotterranea contenuta nell’area di riserva in questione, costituendo di fatto una futura nuova fonte di approvvigionamento idropotabile, eserciterà

36 l’ulteriore funzione di “volano idrico”, contribuendo alla riduzione dei prelievi che insistono sugli acquiferi della fascia costiera livornese e quindi a colmarne il deficit quantitativo; Visto il Piano Operativo dell’A.A.T.O. 5 che, confermando l’interesse già manifestato e richiamato dalla deliberazione N. 169 del 12 marzo 2007, prevede la realizzazione di nuovi pozzi ad uso idropotabile nella zona Gorili-Steccaia, al fine di rispettare i dettami dell’ articolo 9 della direttiva 98/83/CE relativa alla qualita' delle acque destinate al consumo umano. Pertanto per le considerazioni sopra espresse all’interno dell’area si richiede la localizzazione di nuove aree di prelievo. Aggiornamento Quadro Conoscitivo ( nuovi pozzi realizzati dopo il 2005 ) : Staccaia 1 Steccaia 2 Casa Giusti DISPONIBILITA’ IDRICA In relazione al deficit di fabbisogno idrico stimato nel P.S di 50 litri/giorno per abitante si precisa che il nuovo pozzo di Casa Giusti ha una capacità attuale di 3/4 litri al secondo. Pertanto Ipotizzando un carico urbanistico di 3.000 abitanti x 50 litri/giorno = 150.000 litri/giorno deficit totale /24 ore/ 3600 secondi = 1,73 litri al secondo di deficit stimato, ampiamente coperto da uno solo dei pozzi in esercizio. RETE IDRICA Dal 2005 ad oggi : - raddoppio della linee di adduzione idrica nella parte di fondo valle dal nuovo Pozzo di Casa Giusti alla Frazione di Fiorino - Realizzazione di nuova stazione di pompaggio a Casa Giusti verso Mezzania e il centro di Montescudaio. - Raddoppio del serbatoio di accumulo nel centro del paese e raddoppio delle condutture per la zone alte del centro abitato. - Nuove linee di adduzione verso le arre agricole in Via delle Colline e Via Don Antonio Dei. Gli interventi spora indicati hanno risolto completamente i problemi di adduzione idrica dei centri abitati e delle zone agricole più densamente insediate. Rimane solo da sostituire parte della conduttura principale in località Mezzania per eliminare il problema delle perdite idriche”.

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RETE IDRICA

− Rete acquedottistica

Di seguito si riporta una tabella, fornita da ASA SpA nel Giugno 2011, con le caratteristiche della rete acquedottistica per il triennio 2008-2010:

Tabella 1: caratteristiche della rete acquedottistica Comune Montescudaio 2008 2009 2010 Estensione rete acquedottistica 31,5 Km 31,5 Km 39,9 Km Possibilità di allaccio - - - Perdite della rete totali 20% 20% n.d. Perdite dalla rete in adduzione 13% 13% n.d. Perdite dalla rete in distribuzione 7% 7% n.d. Utenze totali servite da acquedotto 1.172 unità 1.197 unità 1.201 unità Utenze domestiche residenti 675 unità 555 unità 595 unità Utenze domestiche non residenti 284 unità 427 unità 376 unità Utenze non domestiche 207 unità 205 unità 219 unità Utenze pubbliche 5 unità 8 unità 9 unità Allevamento 1 unità 2 unità 2 unità Fonte: ASA SpA – contributo inviato nel Giugno 2011

Dalla tabella risulta che la rete acquedottistica del Comune di Montescudaio ha subito un incremento nel triennio considerato, raggiungendo, nel 2010, un’estensione pari a 39,9 Km, mostrando una perdita totale del 20%. Sempre dalla tabella si evidenzia come le utenze allacciate alla rete sono andate aumentando dal 2008 al 2010 raggiungendo le 1.201 unità totali nell’anno 2010. In particolare si nota che sono diminuite le utenze domestiche residenti e sono invece aumentate quelle non domestiche e quelle pubbliche.

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− Rete fognaria

Di seguito si riporta una tabella, fornita da ASA SpA nel Giugno 2011, con le caratteristiche della rete fognaria per il triennio 2008-2010:

Tabella 2: caratteristiche della rete fognaria Comune Montescudaio 2008 2009 2010 Estensione rete fognaria 10,3 Km 10,3 Km 10,2 Km Possibilità di allaccio - - - Connessione alla depurazione - - - Utenze totali servite da fognatura - - - Utenze domestiche residenti 515 unità 474 unità 503 unità Utenze domestiche non residenti 228 unità 298 unità 269 unità Utenze non domestiche 168 unità 161 unità 170 unità Utenze pubbliche 3 unità 4 unità 5 unità Allevamento 0 unità 0 unità 0 unità Fonte: ASA SpA – contributo inviato nel Giugno 2011

Sulla base dei dati riportati nelle tabelle relative alle caratteristiche della rete acquedottistica e fognaria si nota che la copertura del servizio fognario, rispetto a quello acquedottistico, risulta assai inferiore; infatti, la rete fognaria, per il 2010, ha raggiunto circa 10 Km di estensione.

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IMPIANTO DI DEPURAZIONE L’azienda ASA SpA, nel Giugno 2011, rende noto che nel territorio comunale di Montescudaio sono presenti 3 impianti di depurazione: 1. Orto dei Ciofi 2. Fiorino 3. Chiusa Peri Di seguito si riporta una tabella con le caratteristiche dei tre impianti, nel triennio 2008-2010, sempre fornita da ASA SpA:

Tabella 3: caratteristiche dei tre impianti di depurazione presenti sul territorio di Montescudaio Comune Montescudaio 2008 2009 2010 Potenzialità degli impianti (AE da progetto) Dep. Orto dei Ciofi 350 AE 350 AE 350 AE Fiorino 250 AE 250 AE 250 AE Dep.Chiusa Peri 70 AE 70 AE 70 AE Potenzialità degli impianti (AE trattati) Dep. Orto dei Ciofi 350 AE 350 AE 350 AE Fiorino 300 AE 300 AE 300 AE Dep.Chiusa Peri 70 AE 70 AE 70 AE Possibilità di allaccio al depuratore - - - Fonte: ASA SpA – contributo inviato nel Giugno 2011 Il Comune di Montescudaio, a seguito del contributo inviato nel Giugno 2011, rende noto che in relazione all’ultima riprogrammazione degli interventi di Ambito ed in particolare allo spostamento della costruzione del depuratore intercomunale dei centri urbani di Montescudaio e Guardistallo (codice G083), come concordato dai rispettivi uffici tecnici, è stata stipulata: • una bozza di accordo di gestione delle fognature nere per il periodo transitorio dal Giugno 2010 all’entrata in funzione degli impianti • una bozza di accordo di programma per gli interventi attuativi volti a compensare il fabbisogno idrico. Tali accordi si rendono necessari a seguito dell’imminente conclusione dei vari Piani di Lottizzazione sia nel capoluogo che nella frazione di Fiorino in attuazione della Variante Generale al Piano di Fabbricazione approvata nell’anno 2007.

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CONSUMI E FABBISOGNI Di seguito si riporta una tabella, estrapolata dalla documentazione fornita nel Giugno 2011 dall’ASA SpA, relativa alla ripartizione dei consumi idrici annui per tipologia di settore di utilizzo riguardante il triennio 2008 – 2010:

Tabella 4: consumi idrici annui nel territorio comunale di Montescudaio per il triennio 2008-2010 Comune Montescudaio 2008 2009 2010 Consumi usi domestici (mc) 87.776 92.191 n.d Consumi usi pubblici (mc) 4.603 3.301 n.d Consumi usi industriali (mc) 35.526 28.291 n.d Consumi usi agricoli (mc) 0 0 0 Consumi grandi utenze - - - Consumi da pozzi privati o acque - - - superficiali Fonte: ASA SpA – contributo inviato nel Giugno 2011

Dalla tabella si evidenzia un aumento, nel triennio considerato, dei consumi domestici ed una diminuzione per quelli pubblici e industriali. In particolare al 2009, ultimo anno disponibile, si ha un consumo per usi domestici pari a 92.291 mc ovvero 252.852 L/g; essendo la popolazione residente al 2009 pari a 1.878 (dato consultato sul sito dell’ISTAT) si può stimare un consumo per abitante pari a 134 L/g: Tabella 5: rielaborazione consumi idrici Consumo Consumo Popolazione Consumo anno 2009 anno 2009 residente anno 2009 (mc/anno) (L/g) anno 20091 (L/g per ab.)

92.191 252.578 1.878 134

Fonte: dati di ASA SpA

Di seguito si riporta una tabella nella quale, partendo dai dati inviati da ASA SpA, sono state calcolate le percentuali dei consumi idrici suddivise per anno e per tipologia:

Tabella 6: rielaborazione in percentuale dei consumi idrici Comune Montescudaio 2008 2009 2010

1 Fonte: Sito demo-ISTAT

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Consumi usi domestici (mc) 68% 74% n.d Consumi usi pubblici (mc) 4% 3% n.d Consumi usi industriali (mc) 28% 23% n.d Consumi usi agricoli (mc) 0 0 0 Consumi grandi utenze - - - Consumi da pozzi privati o acque - - - superficiali Fonte: dati rielaborati

Dalla tabella si osserva come il consumo domestico sia quello che incide maggiormente nei consumi complessivi, presentando nel 2008 un’incidenza del 68% e nel 2009 del 74%. I consumi industriali, dall’incidere per il 28% nel 2008, si sono attestati nel corso del 2009 intorno al 23%.

2.5.4.2 SISTEMA RIFIUTI

A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE

PRODUZIONE RIFIUTI URBANI Grazie ai dati forniti dall’Agenzia Regione Recupero Risorse (A.R.R.R.) al momento della redazione della Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale relativi alla produzione e gestione dei rifiuti urbani e alla raccolta differenziata, è stato possibile valutare il quantitativo di Rifiuti Urbani prodotti per anno rispetto alla popolazione e individuare la conseguente pressione indotta sull’ambiente da questa componente. La serie di dati disponibile, relativa al periodo 1997-2001, evidenzia un andamento crescente nella produzione pro capite di rifiuti urbani fino al 2000 e di seguito si riporta un estratto della tabella estrapolata dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale:

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Tabella 7: produzione di rifiuti urbani Rifiuti Urbani Comune (t/anno) 1997 1998 1999 2000 2001 Montescudaio 928 922 1.121 1.127 - Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

RACCOLTA DIFFERENZIATA Grazie ai dati forniti dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse, è stato possibile valutare il quantitativo di rifiuti oggetto di raccolta differenziata in rapporto agli obbiettivi posti dal DLgs. n. 22/1997 (Decreto Ronchi), in modo da evidenziare le azioni intraprese per limitare lo smaltimento in discarica e per valorizzare al massimo i rifiuti. Di seguito si riporta un estratto della tabella estrapolata dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale: Tabella 8: produzione raccolta differenziata Raccolta Differenziata (t/anno) Comune 1997 1998 1999 2000 2001 RD RSU % RD RSU % RD RSU % RD % RD RSU % RSU tot tot tot RD tot tot RD tot tot RD tot RD tot tot RD Montescudaio 27,9 927,9 3,0 37,0 922,0 4,2 148,2 1.121,2 13,8 98,1 1.127,1 9,1 - - - Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

La serie di dati disponibili sull'andamento della raccolta differenziata tra il 1997 e il 2001, evidenzia che l'obbiettivo posto dal DLgs. n. 22/1997 (Decreto Ronchi) al 2000 non è stato ancora raggiunto (la percentuale di raccolta differenziata non raggiunge il 10%).

RIFIUTI SPECIALI Nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale sono stati riportati i dati sulla produzione di rifiuti speciali e pericolosi provenienti dall'elaborazione dei dati MUD (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), forniti dalla Camera di Commercio e relativi alle denunce presentate per le produzioni del 1999. Di seguito si riporta una tabella estratta dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale:

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Tabella 9: rifiuti pericolosi 2000 2001 Comune Non Non Pericolosi Totali Pericolosi Totali pericolosi pericolosi (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) (t/anno) Montescudaio 594,0 11,8 603,8 592,0 11,8 603,8 Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

IMPIANTO DI STOCCAGGIO TRATTAMENTO E SMALTIMENTO Nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale si segnala la presenza al 2001 di un piccolo impianto di stoccaggio dei rifiuti speciali nel Comune di Montescudaio con una capacità di circa 35 t/anno che è stato successivamente smantellato. Tutti i rifiuti dei comuni d'ambito vengono quindi smaltiti nella discarica di Scapigliato.

B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

Di seguito si riportano i dati relativi alla produzione dei Rifiuti Urbani (RU), Raccolta Differenziata (RD) compresa, per gli ultimi 4 anni (2006-2009) del territorio comunale di Montescudaio reperiti sul sito internet dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) della Toscana:

Tabella 10: produzione di rifiuti anni 2006-2009 del Comune di Montescudaio COMUNE DI MONTESCUDAIO RSU (*) (*) Efficienza % RD con ANNO Abitanti RSU RD TOTALE RD/ab RSU RD (%) spazzamento (t) (kg) TOTALE/ab (kg) 2006 1.788 1.198,29 380,92 1.579,21 24,12 25,66 213,04 883,23 2007 1.810 1.171,74 372,32 1.544,06 24,11 25,65 205,70 853,07 2008 1.878 1.253,49 430,79 1.684,28 25,58 27,21 229,39 896,85 2009 1.901 1.207,85 520,68 1.728,52 30,12 32,05 273,90 909,27 Fonte: sito dell’Agenzia Regionale Recupero Risorse (ARRR) (*): dati rielaborati

Dalla tabella si può notare che il Comune di Montescudaio, con un’efficienza della

Raccolta Differenziata di circa 32% per l’anno 2009, è ancora lontana dal raggiungimento dell’obiettivo fissato dal Dlgs 152/2006 pari al 45% entro il 2008 e pari al 65% entro il 2012.

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Di seguito si riportano i dati relativi al materiale raccolto in modalità differenziata, per il triennio 2008 – 2010, tratti Modello Unico di Dichiarazione (MUD) fornito da REA S.p.A. nel giugno 2011:

Tabella 11: MUD anno 2008 Quantità raccolte Descrizione (t/2008) Rifiuti solidi urbani 1.208,32 Descrizione Carta e cartone 33,4 Vetro - Apparecchiature contenenti CFC 6,5 Batterie e accumulatori - Apparecchiature elettriche ed elettroniche - Plastica - Metallo 2,34 Rifiuti biodegradabili 64,04 Rifiuti dei mercati - Rifiuti ingombranti 116,94 Imballaggi in carta e cartone 37,5 Imballaggi in plastica - Imballaggi in legno 2,58 Imballaggi metallici - Imballaggi in materiali compositi - Imballaggi in materiali misti 92,44 Imballaggi in vetro - Imballaggi in materia tessile - Altri rifiuti urbani non pericolosi 120,22 Totale RD 475,96 Fonte: MUD 2008 – contributo REA

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Tabella 12: MUD anno 2009 Quantità raccolte Descrizione (t/2009) Rifiuti solidi urbani 1.158,36 Descrizione Carta e cartone 30,62 Vetro - Apparecchiature contenenti CFC 4,4 Batterie e accumulatori - Apparecchiature elettriche ed elettroniche 3,72 Plastica 0,94 Metallo 14,02 Rifiuti biodegradabili 100,9 Rifiuti dei mercati - Rifiuti ingombranti 100,75 Imballaggi in carta e cartone 71,06 Imballaggi in plastica 4,64 Imballaggi in legno 3,98 Imballaggi metallici - Imballaggi in materiali compositi - Imballaggi in materiali misti 94,01 Imballaggi in vetro - Imballaggi in materia tessile - Altri rifiuti urbani non pericolosi 141,12 Totale RD 579,16 Fonte: MUD 2009 - – contributo REA

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Tabella 13: MUD anno 2010 Quantità raccolte Descrizione (t/2010) Rifiuti solidi urbani 1.235,67 Descrizione Carta e cartone 32,94 Vetro - Apparecchiature contenenti CFC 3,340 Batterie e accumulatori - Apparecchiature elettriche ed elettroniche 7,62 Plastica - Metallo 1,28 Rifiuti biodegradabili 109,16 Rifiuti dei mercati - Rifiuti ingombranti 115,34 Imballaggi in carta e cartone 102,82 Imballaggi in plastica - Imballaggi in legno 0,46 Imballaggi metallici - Imballaggi in materiali compositi - Imballaggi in materiali misti 123,21 Imballaggi in vetro - Imballaggi in materia tessile - Altri rifiuti urbani non pericolosi 15,64 Altri rifiuti urbani pericolosi (oli per motori) 0,800 Totale RD 512,61 Fonte: MUD 2010 – contributo REA

Facendo un confronto tra i dati relativi al totale di raccolta differenziata per il triennio 2008 – 2010, si riscontra un incremento di tale tipo di raccolta tra il 2008 e il 2009, mentre nel corso del 2010 la situazione è tornata pressoché analoga a quella del 2008, riportando l’efficienza della raccolta differenziata nuovamente intorno al 28%.

Nel contributo inviato da REA S.p.A. nel giugno 2011 sono state riportate le tabelle riepilogative dei dati relativi alla Raccolta Differenziata, come da certificazioni presentate ad ARRR per gli anni 2008-2009-2010, nelle quali si rende noto l’indicazione degli impianti di destinazione e delle operazioni di recupero. Tali tabelle sono qui di seguito riportate:

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Tabella 14: certificazioni presentate ad ARRR Anno 2008 Descrizione Impianto smaltimento Impianto Totali RD 2008 1 smaltimento 2 Multimateriale 92.440 R.E.A. Spa R.E.V.E.T. SPA Carta/cartone 33.400 REDECO Spa Comune di Rosignano Scarti vegetali 64.040 M.Mo medicinali 140 ECOMAR Italia Spa Materiali ferrosi 2.340 REDECO Spa Materiali CFC 6.500 Metalchem Bertelli Srl Legname 120.080 REDECO Spa Imballaggi in legno 2.580 REDECO Spa Imballaggi in carta e cartone 37.500 REDECO Spa Ingombranti 116.940 Lonzi Metalli Srl Totale RD 475.960 Descrizione Totali Impianto smaltimento RSU in discarica 1.208.320 A.S.A.V. Spa Fonte: contributo REA – fornito nel Giugno 2011

Tabella 15: certificazioni presentate ad ARRR Anno 2009 Descrizione Impianto smaltimento Impianto Totali RD 2009 1 smaltimento 2 Multimateriale 94.010 R.E.A. Spa Carta/cartone 30.620 REDECO Spa Carta/cartone 71.060 REDECO Spa Comune di Rosignano Scarti vegetali 100.900 M.Mo Materiali ferrosi 14.020 REDECO Spa ECO-REC recuperi Oli esausti vegetali 300 Ecologici di Vitali Stefano Materiali CFC 4.400 Metalchem Bertelli Srl App.ture fuori uso (bianco) 3.720 REDECO Spa Legname 128.700 REDECO Spa Imballaggi in plastica 4.640 REDECO Spa Plastica 940 REDECO Spa Imballaggi in legno 3.980 REDECO Spa Residui pulizia stradale 12.120 R.E.A. Spa Ingombranti 100.750 Lonzi Metalli Srl REDECO Spa Totale RD 570.160 Descrizione Totali Impianto smaltimento RSU in discarica 1.158.360 A.S.A.V. Spa Fonte: contributo REA – fornito nel Giugno 2011

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Tabella 16: certificazioni presentate ad ARRR – anno 2010 Anno 2010 Impianto Impianto Impianto Impianto Descrizione Totali smaltimento smaltimento smaltimento smaltimento RD 2010 1 2 3 4 Lonzi metalli Multimateriale 123.210 R.E.A. Spa Srl Carta/cartone 32.940 Redeco Spa Carta/cartone 102.820 Redeco Spa Publiambiente C.E.R.M.E.C. S.E.A. Risorse Toscana Scarti vegetali 109.160 Spa Spa SpA Ecoverde Srl Oli esausti 800 Lonzi Rossano minerali Eco-Rec Oli esausti Recuperi 80 vegetali ecologici di Vitali Stefano Metalchem Materiali CFC 3.340 Bertelli Srl App.ture fuori 7.620 REDECO Spa uso (bianco) Legname 13.420 REDECO Spa Metalli ferrosi 1.280 REDECO Spa Imballaggi in 460 REDECO Spa legno Residui pulizia 2.140 R.E.A. Spa stradale Lonzi Metalli Ingombranti 115.340 REDECO Spa Srl Totale RD 512.610 Impianto Descrizione Totali smaltimento RSU in 1.235.670 A.S.A.V. Spa discarica Fonte: contributo REA – fornito nel Giugno 2011

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IMPIANTI DI GESTIONE RIFIUTI

Dalla consultazione, nel marzo 2011, del sito del SIRA-ARPAT risulta che nel territorio comunale di Montescudaio sono presenti due impianti di gestione rifiuti:

1. Stoccaggio provvisorio (deposito preliminare): Eco-rec. di Vitali Stefano in Via di Poggio Gagliardo 42; 2. Recupero (recupero proc. semplificata): di Vanni Pierino S.R.L., Località Pianetto.

2.5.4.3 SISTEMA SUOLO E SOTTOSUOLO

A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE

USO DEL SUOLO Di seguito si riporta un grafico relativo all’uso del suolo estratto dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale del Comune di Montescudaio:

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

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L’indice di boscosità del Comune risulta piuttosto basso ed è del 27,9% . Di seguito si riporta un estratto della tabella relativa alla ripartizione delle aree boscate, agricole, estrattive e artificializzate\impermeabilizzate rispetto alla superficie comunale riportata nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale: Tabella 17: uso del suolo USO DEL SUOLO Superficie Aree Aree artificializzate/ Aree Aree boscate territoriale Comune agricole Impermeabilizzate estrattive (ha) comunale (ha) (ha) (ha) (ha) Montescudaio 5.316 11.313 410 86 19.931

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

Dalla tabella si nota che la maggior parte del suolo è costituito da aree agricole.

ATTIVITÀ ESTRATTIVE Nel territorio comunale di Montescudaio sono inoltre presenti due attività estrattive attualmente attive, una in località Ponte a Riacine ed una in località Casa Giusti. Parte del perimetro dei giacimenti previsti dal PRAE ricade all’interno dell’ANPIL “Fiume Cecina” come si vede dalle schede di sintesi estrapolate dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale e di seguito riportate:

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Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

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B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

ATTIVITÀ ESTRATTIVE Il presente Regolamento Urbanistico recepisce il PRAERP – I Stralcio, approvato con Del C.P. n. 105 del 16.02.2011 individuando nella tav. n. 2 gli ambiti interessati. In quanto coerente con il PS, per tali ambiti si conferma la disciplina di cui alla Variante al Pdf di adeguamento al PRAE (D.C.R.200/1995), approvata con Del.C.C.n. 3 in data 27.02.1997, salvo le disposizioni contenute nel paragrafo “Raccordo tra aree di escavazione” a suo tempo finalizzate alla creazione di un unico bacino idrico. Le modalità di ripristino dovranno pertanto essere effettuate ai sensi delle norme sopraindicate nell’ambito dei singoli bacini autorizzati escludendo la demolizione dei diaframmi.. L’amministrazione comunale, su studi geologici ed agronomici di dettaglio forniti dal proponente, potrà valutare la possibilità di ripristinare le aree escavate e non ancora rinaturalizzate ( bacini 2, 3, 4 e 5 ) attraverso rinterri e restituzione dell’area all’originaria destinazione agricola. Di seguito si riportano alcune immagini estrapolate dal PAERP (approvazione I stralcio):

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Figura 1: localizzazione della cava di inerti

Fonte: PAERP provincia di Pisa

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Figura 2: localizzazione cave di inerti

Fonte: PAERP provincia di Pisa

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SITI DA BONIFICARE Dal sito del Sistema Informativo Regionale Ambientale SIRA – ARPAT sezione “siti contaminati”, consultato nel Giugno 2011, risulta che nel Comune di Montescudaio sono presenti i seguenti siti interessati da processi di bonifica:

Tabella 18: siti contaminati nel Comune di Montescudaio Codice Struttura Struttura Attivo Regionale Comune In Sin Sin Denominazione Indirizzo Fase Arpat Provinciale Chiuso Condiviso Inquinamento BONIFICA PI-MT- (PI) Prov. di falda - pozzi Dip. Pisa NO - - ATTIVO / MISP IN 001 MONTESCUDAIO Pisa acquedotto di CORSO Cecina Ditta Erre-emme di BONIFICA PI-MT- (PI) Prov. di Massini Giacomo Poggiogagli / MISP / Dip. Pisa NO - ATTIVO 002 MONTESCUDAIO Pisa Loc. Poggio ardo MISO IN Gagliardo CORSO Fonte: sito del Sira.ARPAT.Toscana.

Da una comunicazione del Comune di Montescudaio, pervenuta nel Giugno 2011, si riscontra la presenza di un progetto di bonifica del sito inquinato di Poggiogagliardo, di cui, qui di seguito, si riporta la planimetria di progetto:

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Tabella 19: progetto di bonifica del sito inquinato di Poggiogagliardo

Fonte: Comune di Montescudaio

2.5.4.4 SISTEMA RADIAZIONI NON IONIZZANTI

A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE

Dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale risulta che nel Comune di Montescudaio insistono due Stazioni Radio Base (TIM e WIND).

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B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

STAZIONI RADIO BASE E IMPIANTI RADIO/TELEVISIVI

Dalla consultazione dell’apposita sezione del sito del SIRA-ARPAT aggiornata al 2009 emerge che nel territorio comunale non sono presenti RTV (Impianto Radiotelevisivo) ma sono presenti 2 SRB (Stazione Radio Base) qui di seguito riportate:

Tabella 20: SRB del Comune di Montescudaio Gestore SRB Comune Denominazione Indirizzo Wind Telecomunicazioni Montescudaio Montescudaio Via Del Boschetto SN S.P.A. Montescudaio Località il Boschetto C/O Telecom Italia SPA Montescudaio Paese serbatoio ASA,SNC Fonte: sito del SIRA-ARPAT aggiornato al 2009

Di seguito si riporta la localizzazione delle due SRB sul territorio comunale:

Figura 3: localizzazione delle SRB sul territorio comunale

Stazione Radio Base

Fonte: sito del SIRA-ARPAT aggiornato al 2009

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2.5.4.5 SISTEMA ARIA

A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE

QUALITÀ DELL’ARIA Dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale risulta che nel Comune di Montescudaio non esistono centraline di monitoraggio della qualità dell’aria e i dati disponibili sono quelli relativi all' Inventario Regionale delle emissioni in aria ambiente, elaborato dalla Regione Toscana con riferimento all'anno 1995. L'inventario è basato sulla valutazione degli inquinanti prodotti e riversati in atmosfera, suddivisi per tipologia di inquinante, tipologia di sorgente e tipologia di processo responsabile. Di seguito si riporta il grafico relativo alle emissioni nel territorio comunale:

Fonte: relazione di Quadro Conoscitivo di Piano Strutturale

Dal grafico sopra riportato si osserva come il settore dei trasporti abbia un contributo rilevante su tutte quante le emissioni considerate. Significativo risulta anche il contributo del settore civile e del terziario alle emissioni delle polveri fini.

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INQUINAMENTO ACUSTICO Come si legge nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, il Comune di Montescudaio non ha un Piano di zonizzazione acustica vigente, ma è dotato di un progetto di zonizzazione redatto nel dicembre 2001 dal Gruppo Enel Erga in collaborazione con i tecnici dei comuni interessati e non ancora adottato.

B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

INQUINAMENTO ACUSTICO

Il Comune di Montescudaio ha un Piano di Classificazione Acustica Comunale approvato con delibera C.C. n.18 del 21/5/2005. Di seguito si riporta la tavola della classificazione acustica comunale inviata nel marzo 2011 e redatta dalla Dott.ssa Tiziana Agostini.

Figura 4: PCCA del Comune di Montescudaio

Fonte: PCCA redatto dalla Dott.ssa Tiziana Agostini

Di seguito si riporta la tabella delle sei classi acustiche di cui al DPCM del 14/11/1997:

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Tabella 21: classi acustiche du cui al DPCM del 14/11/97 Classe Definizione Descrizione Rientrano in questa classe le aree nelle quali la quiete rappresenta un elemento Aree particolarmente di base per la loro utilizzazione: aree ospedaliere, scolastiche, aree destinate al Classe I protette riposo ed allo svago, aree residenziali rurali, aree di particolare interesse urbanistico, parchi pubblici, ecc. Aree Rientrano in questa classe le aree urbane interessate prevalentemente da traffico Classe II prevalentemente veicolare locale, con bassa densità di popolazione, con limitata presenza di residenziali attività commerciali ed assenza di attività industriali e artigianali. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da traffico veicolare locale o di attraversamento, con media densità di popolazione, con presenza di attività Classe III Aree di tipo misto commerciali, uffici, con limitata presenza di attività artigianali e con assenza di attività industriali; aree rurali interessate da attività che impiegano macchine operatrici. Rientrano in questa classe le aree urbane interessate da intenso traffico veicolare, con alta densità di popolazione, con elevata presenza di attività commerciali e Aree ad intensa Classe IV uffici, con presenza di attività artigianali; le aree in prossimità di strade di attività umana grande comunicazione e di linee ferroviarie; le aree portuali, le aree con limitata presenza di piccole industrie. Aree Rientrano in questa classe le aree interessate da insediamenti industriali e con Classe V prevalentemente scarsità di abitazioni industriali Aree esclusivamente Rientrano in questa classe le aree esclusivamente interessate da attività Classe VI industriali industriali e prive di insediamenti abitativi. Fonte: DPCM del 14/11/97

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2.5.4.6 SISTEMA DEI VINCOLI

A) RICOGNIZIONE DA PIANO STRUTTURALE

All’interno del Comune di Montescudaio, come si legge nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, ricadono i seguenti vincoli: - Vincolo idrogeologico di cui al R.D. n.3267/23 - Vincolo boschivo, D.Lgs. n.. 490/99 - Vincolo fluviale di cui al D.P.R. 490/99 - Vicolo archeologico di cui al D.P.R. 490/99 - Vincolo cimiteriale di cui al R.D. n. 1265/34 - Elettrodotti di cui a D.P.C.M. 23 aprile 1992 - Rispetto stradale di cui al “Nuovo codice della strada” - Pozzi di captazione ai sensi del D.L. 152/1999 - Area naturale protetta di interesse locale (A.N.P.I.L.) - Depuratori ai sensi del D.M.L.L. 4/2/77 art. 1.2

In particolare, la Sovrintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici per le Provincie di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara, come si legge nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, ha vincolato nell'ordine: − le Mura del castello di Montescudaio (data provvedimento 18/11/1978); − il Cimitero di Montescudaio (data provvedimento 08/07/1981); − la Torre civica di Montescudaio (data provvedimento 18/11/1978);

Per quanto riguarda il vincolo idrogeologico ricadente nel territorio comunale si riporta di seguito una tavola estrapolata dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale:

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All’interno del territorio comunale, come si vede dalla tavola di seguito riportata ed estrapolata dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale, ricade l’ A.N.P.I.L. “Fiume Cecina”:

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B) AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

VINCOLI DA PTC PROVINCIA DI PISA

Dalla consultazione della tavola di Quadro Conoscitivo del PTC di Pisa – Il sistema dei vincoli paesaggistici - si osserva che all’interno del Comune di Montescudaio ricadono i seguenti vincoli: 1. Fiumi, torrenti e corsi d’acqua (ai sensi della LR 42/2004 -Art. 142-); 2. Territori coperti da foreste e da boschi (ai sensi della LR 42/2004 -Art. 142-); 3. Zone di interesse archeologico (ai sensi della LR 42/2004 -Art. 142-). Tali vincoli sono riportati nella seguente figura estratta della tavola QC 10 – Il sistema dei vincoli paesaggistici - del PTC di Pisa:

Figura 5: vincoli ricadenti sul territorio comunale di Montescudaio

Fonte: estratto dalla tavola QC 10 del PTC di Pisa

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VINCOLI DA PIT REGIONE TOSCANA

Dalle Schede di Paesaggio del PIT della Regione Toscana si legge che il Comune di Montescudaio rientra nell’Ambito 22 “Maremma settentrionale”. Nella sezione 4 -Beni paesaggistici soggetti a tutela ai sensi dell’art. 136 del D. Lgs. 42/2004 - si legge che nel Comune è presente un vincolo denominato “Cipressi esistenti sul terreno di proprietà del Comune di Montescudaio” e di seguito si riporta la scheda identificativa:

A) ELEMENTI IDENTIFICATIVI Territori della Tipologia Superficie Toscana Codice D.M. – G.U. Denominazione Comune art. 136 (ha) (Atlante dei D.Lgs. 42/04 paesaggi)

Cipressi esistenti sul D.M.15/04/1 terreno di proprietà Maremma 9050348 Montescudaio - a b c d 955 del Comune di settentrionale Montescudaio I cipressi predetti hanno notevole interesse pubblico perché di singolare bellezza per il loro Motivazione eccezionale sviluppo e per la particolare ubicazione. Tipi di paesaggio Fonte: schede paesaggio PIT

Di seguito si riporta una tabella, sempre estratta dalle schede di paesaggio del PIT, nella quale si riportano gli elementi di valore rilevati sia alla data di istituzione del vincolo che quelli rilevati oggi:

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B) IDENTIFICAZIONE DEI RISCHI E DEI VALORI E VALUTAZIONE DELLA LORO PERMANENZA

Elementi rilevati alla data di istituzione del vincolo e valutazione della loro permanenza ad oggi

Permanenza dei valori – Elementi di valore elementi di degrado Complesso di circa cento cipressi di età variante dai 70 ai 100 anni di singolare Elementi vegetazionali Permanenza del valore bellezza per il loro eccezionale sviluppo e per la particolare ubicazione.

Visuali panoramiche (“da” e Visibilità del gruppo di cipressi a distanza. Permanenza del valore “ verso”)

Elementi rilevati ad oggi

Elementi di valore Elementi di rischio Alcune piante si mostrano in Presenza di un considerevole numero di Elementi costitutivi naturali uno stato fitosanitario non cipressi. Da segnalare un individuo di buono. Dietro al cimitero particolare dimensione e maestosità sono presenti alcune conifere - Vegetazione all’interno del cimitero. esotiche. Elementi costitutivi antropici: Insediamenti e viabilità Intorno all’area vincolata è presente un

paesaggio agrario gradevole. - Paesaggio agrario moderno

Visuali panoramiche (“da” e Dalla strada di accesso l’insieme dei cipressi

“ verso”) e del cimitero. Dinamiche di trasformazione Abbattimento delle piante recenti Fonte: schede paesaggio PIT

VINCOLI DA SIT REGIONE TOSCANA

Nel sito della Regione Toscana (http://www.regione.toscana.it) si riportano, per il territorio comunale di Montescudaio, i seguenti vincoli architettonici-monumentali:

1. Mura del castello e Torre civica; 2. Cimiteri di proprietà comunale; 3. Abbazia di Santa Maria Assunta;

Di seguito si riporta un estratto cartografico, ripreso dalle carte del SIT della Regione Toscana, con indicati i vincoli sopra citati:

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Mura del castello e Torre civica Cimitero comunale Abbazia di Santa Maria Assunta

Fonte: SIT Regione Toscana

2.5.4.7 SISTEMA DELLE AREE NATURALI PROTETTE

AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

All’interno del Comune di Montescudaio ricade un’area naturale Protetta di Interesse Locale, denominata “Fiume Cecina”, istituita con Delibera della Giunta Comunale di Montescudaio n. 27 del 27/03/1999, che si estende per una superficie pari a 99 Ha. Di seguito si riporta la tavola di inquadramento dell’ANPIL estratta dal PTC della Provincia di Pisa:

Figura 6: inquadramento ANPIL Fiume Cecina

Legenda:

Fonte: tavola QC 19 del PTC Provincia di Pisa

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Nel 2008, come si legge dal sito “polobassavaldicecina.it”, la Provincia di Pisa ha istituito il Polo Ambientale "Bassa Val di Cecina" il quale comprende le Aree Naturali Protette e le rispettive aree contigue dei Comuni di Castellina Marittima, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella e ; in particolare, nel territorio del Polo Ambientale sono presenti tre Aree Naturali Protette, istituite a partire dal 1997: • A.N.P.I.L. "Il Giardino-Belora-Fiume Cecina" - Comune di Riparbella • A.N.P.I.L. "Fiume Cecina" - Comune di Montescudaio • R.N.P. "Lago di Santa Luce" - Comune di Santa Luce La superficie complessiva attualmente protetta è di circa 1150 ettari. Tra gli obiettivi che il Polo Ambientale si propone ci sono la tutela e la valorizzazione delle risorse naturali del territorio, l´ampliamento delle conoscenze dei suoi aspetti storico-naturalistici e la promozione del turismo responsabile e di attività eco- compatibili legate al tempo libero. Attualmente, come si legge dal sito, è in corso di realizzazione una rete di sentieri che metterà in collegamento tra loro i centri principali e le Aree Protette del Polo Ambientale "Bassa Val di Cecina". Dalla relazione “Il paesaggio” del Quadro Conoscitivo del PTC di Livorno (2007) si legge che l’ ANPIL Fiume Cecina corre lungo il breve tratto del corso del fiume Cecina e comprende, oltre all’alveo del fiume e le sue sponde, anche l’area dei laghetti artificiali della vecchia ferriera di Magona del Ferro, caratterizzati dal tipico habitat palustre. A questa area protetta è collegata l’ A.N.P.I.L. “Giardino-Belora-Fiume Cecina” che si sviluppa nei comuni di Riparbella e Montescudaio. Dal libro “La natura protetta della Provincia di Pisa” si legge che all’interno dell’ANPIL è consentita attività venatoria su circa 67 ettari. Sempre nel libro si legge che l’area fluviale risulta in gran parte degradata anche se il tratto di fascia riparia maggiormente sottoposto alla pressione delle attività umane è quello più vicino a Cecina, mentre la parte che ricade nel Comune di Riparbella e Montescudaio è caratterizzata da un maggior grado di naturalità con canneti giuncheti e cariceti e formazioni forestali a ontano nero (Alnus Glutinosa), salice (Salix spp.), e pioppo (Populus spp.). Queste costituiscono l’habitat di specie di uccelli tipicamente legati all’ambiente di ripa quali la cannaiola (Acrocephalus scirpaceus), il cannareccione (Acrocephalus arundinaceus) ed il gruccione (Merops apiaster).

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2.5.4.8 ECOSISTEMI DELLA FLORA E DELLA FAUNA

AGGIORNAMENTO DI QUADRO CONOSCITIVO

FLORA

Per l’analisi della flora nel territorio comunale di Montescudaio non sono stati trovati specifici riferimenti bibliografici del solo territorio in oggetto, di conseguenza si farà riferimento alla zona della Bassa Val di Cecina, all’ANPIL “Giardino Belora-Fiume Cecina” o ad aree limitrofe con analoghe caratteristiche vegetazionali. Il Comune di Montescudaio secondo il Piano di Indirizzo Territoriale, specificatamente per la parte paesaggistica, rientra nell’Ambito 22, denominato Maremma Settentrionale. Nella relativa scheda paesaggistica viene descritta la vegetazione della Bassa Val di Cecina, soprattutto del versante che guarda il mare, costituita perlopiù da bosco a macchia mediterranea, interrotto da estese coltivazioni di vite e olivi.

Il territorio di Montescudaio, come si legge nella “Relazione Quadro conoscitivo del Piano Strutturale”, è caratterizzato quasi totalmente da zone a bosco misto con porzioni poco significative di boschi di pini, boschetti e arbusteti e manca completamente di aree a sclerofille sempre verdi. La zona intorno al Fiume Cecina che corre lungo il confine comunale presenta i caratteri tipici dell’ambiente ripariale, in particolare la vegetazione lungo il fiume ed i corsi d'acqua minori è prevalentemente costituta da salici (Salix alba L., Salix elaeagnos Scop., Salix purpurea L.etc.) che popolano la fascia che si trova a stretto contatto con l'acqua, spesso con le radici sommerse per buona parte dell'anno. A ridosso delle rive compaiono gradatamente i pioppi (Populus alba L., Populus nigra L.), l'orniello (Fraxinus ornus L.) l'ontano nero (Alnus glutinosa Vill.), l’acero campestre (Acer campestre L.)e l'infestante robinia (Robinia pseudoacacia L.). Passando alle essenze arbustive ed erbacee troviamo il corniolo (Cornus sanguinea L.), il sambuco (Sambucus nigra L.), diversi tipi di farfaro e farfaraccio (Tussilago, Petasites L.), la salcerella (Lythrum salicaria L.) ed il topinambur (Helianthus tuberosus L.).

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Un caso piuttosto particolare, come si legge nel documento “La flora della Provincia di Pisa” (P.T.C. Prov.Pisa) , è rappresentato dalla liana (Periploca graeca L.), questa specie è un’entità NE-Mediterranea che presenta in Italia una distribuzione molto frammentata, ed in particolare ha in Toscana le stazioni più occidentali. La liana è distribuita prevalentemente sulle coste del Mar Nero e nei Balcani, mentre in Toscana è presente nelle zone costiere tra la Versilia ed il Fiume Cecina. Di seguito si riportano alcune tabelle relative alla vegetazione presente nel Comune di Montescudaio :

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Specie erbacee

Tussilago spp. Helianthus tuberosus

Periploca graeca Petasites spp.

Lythrum salicaria

Specie arbustive

Cornus sanguinea Sambucus nigra

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Specie arboree

Salix eleagnos Salix alba Alnus glutinosa

Salix purpurea Populus nigra Acer campestre

Fraxinus ornus Populus alba Robinia pseudoacacia

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FAUNA

Il territorio del Comune di Montescudaio, secondo la normativa faunistico-venatoria regionale (L.r 3/94 e s.m.i. e Del.C.R. n.54 del 16 maggio 2007) ricade nel Comprensorio denominato Pisa Occidentale (PI 14) così come individuati da Del.C.R. n.340 del 25 luglio 1995. I comprensori rappresentano l’unità fondamentale della gestione faunistico- venatoria. Il Piano Faunistico Venatorio (2005-2010) della Provincia di Pisa suddivide il territorio in C.F.O. (Comprensori Faunistici Omogenei) individuati sulla base dei fattori idrografici, geo-morfologici ed ambientali. Il Comune di Montescudaio rientra nella C.F.O. 6 che “comprende 7 comuni situati sia a nord sia nel centro-sud della provincia e presenta una prevalenza di seminativi (34.9 %) seguiti però da una presenza importante di uliveti (11.3%)”. In questa C.F.O. il 6,6% del territorio risulta urbanizzato. Nel territorio comunale è presente una Zona di Ripopolamento e Cattura (Z.R.C.) denominata Z.R.C. Montescudaio. Questa zona è di tipo a) ai sensi dell’art.5 comma 3 del Regolamento Provinciale per la Gestione Ambientale e Faunistica delle Zone di Ripopolamento e Cattura. Nello specifico la tipologia a) sono caratterizzate da un elevato indice di variabilità ambientale e da consistenze delle specie costituenti l'indirizzo faunistico (lepre e fagiano) tali da consentirne la cattura.

Di seguito si riporta un estratto della tabella ripreso dal PFV della Provincia di Pisa

Superficie Superficie ZRC Comune Comprensorio Complessiva / ha occidentale / ha Montescudaio Montescudaio 446 446

Tra le specie individuate dal Piano Faunistico Venatorio (2005-2010) si segnalano le seguenti specie:

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• Capriolo (Capreolus capreolus): densità medio – alta nelle zone gestite (dato medio 26-29 capi/100ha). Specie storicamente presente nella provincia di Pisa, soprattutto nella sua parte meridionale, quindi nel Comune di Montescudaio. Tradizionalmente il capriolo è stato cacciato ancora prima del cinghiale. • Daino (Dama dama): densità modesta nelle zone gestite (non supera i 3,3 capi/100ha). La più antica popolazione di daini della penisola italiana, si trovava nella Tenuta di San Rossore, questa popolazione rappresenta l’origine dell’introduzione nelle Aree protette dell’Alta Val di Cecina, da cui ha raggiunto i territori limitrofi, come ad esempio Montescudaio • Cinghiale (Sus scrofa): presente sui territori della provincia che hanno anche una minima copertura boschiva. La gestione del cinghiale è divenuta un problema assai preoccupante, innanzitutto il cinghiale risulta presente in tutti i Comuni della Provincia di Pisa che presentano anche una minima copertura boschiva, inoltre questo animale crea dei seri danni agli agricoltori, costretti a denunciare ogni anno un alto livello di indennizzo di danni. L’unico fattore limitante sembra essere la presenza di centri con alto grado di antropizzazione. • Lupo (Canis lupus): presente su tutto il territorio comunale e più in generale nella parte meridionale della provincia. Ai sensi della Direttiva Europea 92/43 recepita dalla legge Regionale Toscana 56/00, il lupo viene inserito fra le specie di interesse comunitario, la cui conservazione è fondamentale. La presenza del lupo nella provincia di Pisa è storicamente provata fin dal medioevo. Il lupo rappresenta una delle specie selvatiche più difficili dal punto di vista gestionale. I conflitti con le attività antropiche, uniti alla poca conoscenza della specie e a falsi luoghi comuni, continuano a far recepire il lupo come una specie nociva per gli allevatori e come un formidabile concorrente dai cacciatori. Il lupo in queste zone caccia prevalentemente i cervidi, seguiti dal cinghiale.

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2.5.5 PUNTI DI FRAGILITÀ

Di seguito si riportano i punti di fragilità emergenti dallo Stato attuale dell’Ambiente ovvero le componenti di criticità ambientale, evidenziate, se presenti, per settore ambientale.

Risorsa Acqua

• Dai dati forniti da ASA SpA nel Giugno 2011 emerge che le perdite totali della rete acquedottistica per gli anni 2008-2009 ammontano al 20%. • Nella Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale (cap. Ricognizione Ambientale) si evidenzia che l’indice biotico esteso relativo al 2000, calcolato in corrispondenza dell’attraversamento della Strada Statale Aurelia n.1, definisce uno stato di qualità delle acque nettamente inquinato.

Risorsa Rifiuti

• Il Comune di Montescudaio, con un’efficienza della Raccolta Differenziata di circa 32% per l’anno 2009, è ancora lontana dal raggiungimento dell’obiettivo fissato dal Dlgs 152/2006 pari al 45% entro il 2008 e pari al 65% entro il 2012.

Risorsa Aria

• Dalla Relazione di Quadro Conoscitivo del Piano Strutturale (cap. Ricognizione Ambientale) risulta che nel Comune di Montescudaio non esistono centraline di monitoraggio della qualità dell’aria.

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Sistema delle Conoscenze

Nell’analisi delle caratteristiche ambientali del territorio comunale un elemento di fragilità è la difficoltà di reperimento di dati utili per la redazione della parte conoscitiva dello Stato dell’Ambiente.

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2.6 DESCRIZIONE DELLE TRASFORMAZIONI PREVISTE DAL REGOLAMENTO URBANISTICO

AZIONI

Il Regolamento Urbanistico del Comune di Montescudaio prevede di realizzare le seguenti azioni:

1) Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico, ai fini della tutela e conservazione del paesaggio rurale. 2) Disciplina delle attività turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. 3) Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse compreso l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. 4) Regolamentazione degli interventi edilizi a servizio delle attività agricole a carattere amatoriale. 5) Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. 6) Completamento delle opere pubbliche previste per il capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. 7) Riqualificazione ed ampliamento del tessuto residenziale di formazione recente, con incremento della dotazione di infrastrutture e servizi di uso pubblico. 8) Previsione di struttura polifunzionale (centro civico e servizi collegati, anche a carattere privato), potenziamento dei servizi pubblici e riorganizzazione delle infrastrutture viarie nella frazione di Fiorino. 9) Completamento del tessuto residenziale nella frazione di Fiorino. 10) Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco regionale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. 11) Riqualificazione dell’edificato produttivo e delle infrastrutture esistenti.

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DIMENSIONAMENTO

Di seguito si riporta una tavola con il dimensionamento relativo al Regolamento Urbanistico di Montescudaio.

Tabella 22: dimensionamento Regolamento Urbanistico RESIDENZA/ATT. URBANE ATT. RICETTIVE ATT. PRODUTTIVE

RESID RESI NU REC DUO UTOE/ UO NUOVO RECUPERO NUOVO RECUPERO OV UPER P D F Ambito PDF** O O S a l d o S a l d o ** S a l d o P.S. Pos Pos P.S. P.S. Ab. Ab. Mq Ab. Mq ti ti Insedia Insedia SLP** Insedia SLP SLP SLP SLP SLP SLP lett lett bili bili * bili Totale posti letto

Totale ab. Insediabili* o o M. 1 Nucleo antico 14 0 9 630 3 210 +2 15 0 0 +15 0 0 0 - M. 2 Addizioni 18 11 2 140 5 350 - 15 13 455 0 +2 0 0 0 - M. 3 Poggio Gagliardo 0 0 0 0 - 0 0 0 - 3600 0 0 - M. 4 Insediamento Produttivo SP Val di Cecina 0 0 0 0 - 0 0 0 - 20 0 0 - M. 5 Fiorino 48 0 38 2660 10 700 - 15 15 525 0 - 0 0 0 - M. 6 Insediamenti resid. sulla SP Val di Cecina 7 0 0 7 350 - 15 0 15 525 - 0 0 0 - M. 7 Fattoria Casal Giustri 0 0 0 0 - 0 0 0 - 0 0 0 - M. 8 Poggio Fedeli 0 0 0 0 - 30 30 1050 0 - 0 0 0 - M. 9 Depuratore 0 0 0 0 - 0 0 0 - 0 0 0 - M. 10 Scornabecchi 0 0 0 0 - 0 0 0 - 0 0 0 - M. 11 Fiume Cecina 0 0 0 0 - 0 0 0 - 0 0 0 - M. 12 Santa Perpetua/Pianet to 0 0 0 0 - 15 15 525 0 - 0 0 0 - M. 13 Salumificio 0 0 0 0 - 0 0 0 - 0 0 0 - M.14 Campeggio Montescudaio 0 0 0 0 - 0 0 0 - 0 0 0 - TOTALE U.T.O.E. 87 11 49 3430 25 1610 +2 105 73 2555 15 525 +17 3600 0 0 - TOTALE - Territorio aperto 67 0 67 4690

*Totale abitanti insediabili previsti dal P.S. detratti gli abitanti insediati con Variante anticipatrice approvata con Del. C.C. n. 32 del 1/08/06 e le previsioni di PdF realizzate o autorizzate dalla data di approvazione del P.S. a oggi ** Aggiornato all’aprile 2011 – dati rilevati dall’Ufficio Tecnico comunale

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*** Si considerano 70 mq per abitante insediabile secondo quanto previsto dall’art. 36 del P.S.

2.7 VALUTAZIONE DELL’IMPATTO PREVISTO DALLE TRASFORMAZIONI SULLE RISORSE

Per fattori di impatto si intendono le pressioni derivanti dalle azioni del Piano che possono produrre alterazioni delle componenti ambientali.

In questo capitolo sono state messe a confronto le trasformazioni previste dal Regolamento Urbanistico con lo stato attuale dell’ambiente ed è stato valutato il loro impatto su ciascuna delle risorse interessate, sia singolarmente, che in termini di effetto cumulativo e sinergico. Di seguito si riporta una tabella con indicato l’impatto che ogni azione esercita sulle risorse ambientali analizzate. Sottolineate in rosso sono le risorse che presentano una fragilità che emerge dallo Stato dell’Ambiente anche in assenza delle trasformazioni previste dal Piano (Vedi Paragrafo 2.5.4).

GRADO DI FRAGILITÀ:

Elevata Media Bassa

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RISORSE INTERESSATE AZIONI Radiazioni Acqua Rifiuti Energia Aria Suolo Natura Paesaggio Non Ionizzanti Recupero e riqualificazione del patrimonio edilizio esistente anche attraverso specifica n.d. n.d. n.d. schedatura degli edifici di valore storico-tipologico, ai fini della tutela e conservazione del paesaggio rurale. Disciplina delle attività n.d. n.d. n.d. turistiche in collegamento con agriturismo e l’attività agricola. Regolamentazione degli interventi edilizi e infrastrutture a servizio delle attività agricole forestali e connesse compreso n.d. n.d. n.d. l’individuazione di zone agricole speciali per trasformazione e commercializzazione prodotti locali. Regolamentazione degli interventi edilizi a servizio delle n.d. n.d. n.d. attività agricole a carattere amatoriale. Recupero e riqualificazione del centro storico anche attraverso n.d. n.d. n.d. specifica schedatura degli edifici di valore storico-tipologico. Completamento delle opere pubbliche previste per il n.d. n.d. n.d. capoluogo con pedonalizzazione delle aree del centro urbano. Riqualificazione ed ampliamento del tessuto residenziale di formazione n.d. n.d. n.d. recente, con incremento della dotazione di infrastrutture e servizi di uso pubblico. Previsione di struttura polifunzionale (centro civico e servizi collegati, anche a carattere privato), n.d. n.d. n.d. potenziamento dei servizi pubblici e riorganizzazione delle infrastrutture viarie nella frazione di Fiorino. Completamento del tessuto n.d. n.d. n.d. residenziale nella frazione di Fiorino. Recepimento e attuazione del Piano di Gestione del bosco n.d. n.d. n.d. regionale e individuazione di zone agricole di interesse paesaggistico. Riqualificazione dell’edificato n.d. n.d. n.d. produttivo e delle infrastrutture esistenti.

Grado di fragilità: Elevata ; Media; Bassa; n.d: dato non disponibile

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In particolare le trasformazioni riguardano principalmente destinazioni residenziali e turistiche, di conseguenza gli impatti più significativi sono da prevedere sulla risorsa acqua (approvvigionamenti e depurazione) che già si presenta in stato di criticità. Altro possibile impatto è da prevedere in termini di consumi energetici, produzione di rifiuti, inquinamento acustico ed atmosferico.

A questo stadio di conoscenze è possibile eseguire una stima solo sul consumo idrico e sulla produzione di rifiuti del settore residenziale e turistico-ricettivo.

STIMA DEI CONSUMI IDRICI

Di seguito si riporta una stima dei consumi idrici previsti una volta realizzate le trasformazioni del Regolamento Urbanistico. Si fa presente che tale stima è stata eseguita considerando i carichi massimi consentiti dalle strutture (massimo numero di utenti, massimo tempo di permanenza etc…) e che quindi risulta per eccesso, in un’ottica di precauzionalità. Per i calcoli è stata utilizzata una tabella di riferimento fornita dall’ARPAT - Dipartimento Provinciale di Pisa e, per questo livello di conoscenze, la stima degli ospiti delle strutture ricettive è stata eseguita comprendendo sia i clienti che gli addetti.

– Fabbisogni idrici per il settore residenziale Per quanto riguarda il settore residenziale i consumi idrici sono stati stimati moltiplicando il numero di utenti previsti per ogni Ambito/UTOE per la dotazione idrica pro-capite ipotizzata di 200 L/giorno ovvero 73 mc/anno. Di seguito si riporta la tabella dei consumi idrici stimati:

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Tabella 23: consumi idrici - settore residenziale

UTOE/ Incremento Incremento dei Incremento dei Ambito residenti consumi idrici consumi idrici (Ab) (L/giorno) (mc/anno)

M. 1 Nucleo antico 14 2.800 1.022 M. 2 Addizioni 18 3.600 1.314 M. 3 Poggio Gagliardo 0 - - M. 4 Insediamento Produttivo 0 - - SP Val di Cecina M. 5 Fiorino 48 9.600 3.504 M. 6 Insediamenti resid. sulla 7 1.400 511 SP Val di Cecina M. 7 Fattoria Casal Giustri 0 - - M. 8 Poggio Fedeli 0 - - M. 9 Depuratore 0 - - M. 10 Scornabecchi 0 - - M. 11 Fiume Cecina 0 - - M. 12 Santa Perpetua/Pianetto 0 - - M. 13 Salumificio 0 - - M.14 Campeggio Montescudaio 0 - - TOTALE U.T.O.E. 87 17.400 6.351 TOTALE Territorio aperto 67 13.400 4.891 TOTALE 154 30.800 11.242

Dalla tabella si osserva che l’aumento del consumo di acqua per uso civile, su tutto il territorio comunale, a seguito delle trasformazioni previste dal Regolamento Urbanistico, risulta pari a 11.242 mc/anno e che il maggior consumo di acqua è previsto all’interno del “Territorio aperto” (4.891 mc/anno).

– Fabbisogni idrici per il settore turistico-ricettivo Per calcolare il consumo idrico del settore turistico-ricettivo è stato moltiplicato il numero degli ospiti previsti in ogni Ambito/UTOE, presenti per circa 150 giorni l’anno, per la dotazione idrica pro-capite ipotizzata di 150 L/giorno ovvero 22.5 mc/anno2 . Di seguito si riporta la tabella dei consumi idrici stimati:

2 1 anno= 150 giorni

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Tabella 24: consumi idrici - settore turistico-ricettivo

UTOE/ Incremento Incremento dei Incremento dei Ambito posti letto consumi idrici consumi idrici (Ab) (L/giorno) (mc/anno)

M. 1 Nucleo antico 15 2.250 337 M. 2 Addizioni 15 2.250 337 M. 3 Poggio Gagliardo 0 - - M. 4 Insediamento Produttivo 0 - - SP Val di Cecina M. 5 Fiorino 15 2.250 337 M. 6 Insediamenti resid. sulla 15 2.250 337 SP Val di Cecina M. 7 Fattoria Casal Giustri 0 - - M. 8 Poggio Fedeli 30 4.500 675 M. 9 Depuratore 0 - - M. 10 Scornabecchi 0 - - M. 11 Fiume Cecina 0 - - M. 12 Santa Perpetua/Pianetto 15 2.250 337 M. 13 Salumificio 0 - - M.14 Campeggio Montescudaio 0 - - TOTALE U.T.O.E. 105 15.750 2.362 TOTALE Territorio aperto - - - TOTALE 105 15.750 2.362

Quindi l’aumento del consumo idrico per uso turistico a seguito delle trasformazioni previste dal Regolamento Urbanistico risulta pari a 2.362 mc/anno e il maggior consumo di acqua è previsto all’interno dell’UTOE M8 “Poggio Fedeli” (675 mc/anno).

– Fabbisogni idrici per il settore produttivo Per quanto riguarda i consumi idrici dovuti alle trasformazioni di carattere produttivo non è possibile, a questo stadio di conoscenze, eseguirne una stima.

STIMA SCARICHI IDRICI

Le previsioni quanti e qualitative degli scarichi sono strettamente legate ai consumi ed agli approvvigionamenti idrici.

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L’incremento dei reflui neri, stimato con riferimento agli abitanti previsti per il settore residenziale e turistico-ricettivo (vedi dimensionamento tabella 3), comporta: - il recapito in fognatura di circa 37,24 mc di reflui neri al giorno, applicando al dato del fabbisogno idrico un fattore correttivo di 0,80; - l’incremento di carico sul collettore fognario di circa 0,64 litri al secondo, presupponendo la distribuzione dell’approvvigionamento idrico su 24 ore al giorno ed applicando un fattore correttivo di 1,20;

Tabella 25: reflui e afflusso in fognatura reflui fabbisogno consumo recapitati in afflusso in Settori Ab/ospiti pro capite (l/g) (l/g) 3 fognatura fognatura (l/sec) (mc/g) Residenziale 154 200 46.550 37,24 0.64 Turistico 105 150

STIMA PRODUZIONE RIFIUTI

La stima della produzione di rifiuti conseguente alle trasformazioni previste dal Regolamento Urbanistico è stata eseguita considerando, per l’anno 2009, la quantità di Rifiuti Urbani totale (RU+RD) che, come si nota nella tabella n° 1, è pari a 909 Kg/ab e la quantità di Raccolta Differenziata (RD) pari a 273 Kg/ab. Tale calcolo è stato eseguito solamente per il settore residenziale in quanto, non è possibile, a questo stadio di conoscenze, eseguire una stima per il settore turistico e produttivo. Di seguito si riporta una tabella in cui si evidenzia la produzione prevista in seguito alle trasformazioni del Regolamento Urbanistico:

3 1 giorno = 24 ore

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Tabella 26: incremento produzione rifiuti (RU e RD) per settore residenziale – anno 2009

Produzione Produzione Incremento Incremento UTOE/ annua annua Incremento della della Ambito procapite procapite residenti produzione di produzione RU RD (Ab) RU di RD (kg/ab.) (kg/ab.) (Kg*ab / anno) (Kg*ab/anno)

M. 1 Nucleo antico 909 273 14 12.726 3.822 M. 2 Addizioni 909 273 18 16.362 4.914 M. 3 Poggio Gagliardo 909 273 0 - - M. 4 Insediamento Produttivo SP Val di 909 273 0 - - Cecina M. 5 Fiorino 909 273 48 43.632 13.104 M. 6 Insediamenti resid. sulla SP Val di 909 273 7 6.363 1.911 Cecina M. 7 Fattoria Casal 909 273 0 - - Giustri M. 8 Poggio Fedeli 909 273 0 - - M. 9 Depuratore 909 273 0 - - M. 10 Scornabecchi 909 273 0 - - M. 11 Fiume Cecina 909 273 0 - - M. 12 Santa 909 273 0 - - Perpetua/Pianetto M. 13 Salumificio 909 273 0 - - M.14 Campeggio 909 273 0 - - Montescudaio TOTALE U.T.O.E. 909 273 87 79.083 23.751 TOTALE Territorio 909 273 67 60.903 18.291 aperto TOTALE 909 273 154 139.986 42.042

Dalla tabella si osserva che l’incremento della produzione di rifiuti per il settore residenziale a seguito delle trasformazioni previste dal Regolamento Urbanistico, risulta pari a 139.986 Kg/ab/anno per i Rifiuti Urbani e 42.042 Kg/ab/anno per la Raccolta Differenziata e che la maggior produzione è prevista all’interno del “Territorio aperto” (60.903 Kg/ab/anno di RU e 18.291 Kg/ab/anno di RD).

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2.8 PRESCRIZIONI

Le prescrizioni ambientali rappresentano le condizioni alla trasformazione o le misure previste per impedire, ridurre e compensare gli eventuali impatti significativi sull’ambiente a seguito dell’attuazione del Piano.

Tali prescrizioni emergono dagli impatti delle trasformazioni sull’ambiente e quindi dai punti di fragilità evidenziati oppure derivano dai contributi inviati dagli Enti in seguito alla trasmissione del Documento Preliminare – Valutazione Iniziale.

2.8.1 ACQUA

a) L’ aumento del carico urbanistico nel territorio comunale è condizionato dalla disponibilità della risorsa idrica all’interno dell’area di riferimento, oppure alla realizzazione di forme di compensazione in grado di mitigare l’incremento dei consumi idrici. b) Per le nuove costruzioni e per le trasformazioni urbanistiche dovranno essere utilizzati materiali e tecniche costruttive rivolti al risparmio idrico e dovranno essere previste misure tese alla conservazione, al risparmio, al riutilizzo ed al riciclo delle risorse idriche, attraverso: – la realizzazione di reti idriche duali fra uso potabile e altri usi; – la realizzazione di depositi per la raccolta ed il riutilizzo delle acque meteoriche; – la realizzazione di impianti per l’utilizzazione delle acque reflue depurate; – l’utilizzo di acqua di ricircolo nelle attività produttive; – l'impiego di erogatori d’acqua a flusso ridotto e/o temporizzato; – l’installazione di cassette di scarico a doppio comando nei servizi sanitari. c) Nelle nuove trasformazioni dovranno essere previsti sistemi a basso consumo di acqua per l’irrigazione dei giardini e delle aree verdi. d) Gli interventi di realizzazione di nuove attività turistico - ricettive sono subordinati alla dichiarazione delle fonti di approvvigionamento idrico, dei consumi previsti, dei sistemi di smaltimento e alla predisposizione di un piano per il risparmio idrico.

86 e) Per le attività ricettive esistenti e di progetto dovranno essere previsti una rete duale e serbatoi di accumulo per l’approvvigionamento idrico. f) Gli interventi di realizzazione di nuove attività industriali sono subordinati alla dichiarazione delle fonti di approvvigionamenti idrico, dei consumi previsti, dei sistemi di smaltimento e alla predisposizione di un piano per il risparmio idrico. g) Per le acque meteoriche dovrà essere previsto il convogliamento in reti separate, favorendo ove possibile il loro recupero per usi irrigui; h) Per le nuove trasformazioni sarà opportuno prevedere, in fase di progettazione, la collocazione dei vani di alloggiamento dei contatori idrici a confine tra la proprietà privata e pubblica e prevedere il punto di conferimento degli scarichi fognari al fine di evitare la manomissione di strade già asfaltate. i) Per le nuove trasformazioni si prescrive la preventiva realizzazione della rete fognaria e il suo allacciamento all’impianto di depurazione esistente e/o eventuali di progetto; dove l’allacciamento non sia possibile e/o economicamente sostenibile, si deve ricorrere a sistemi individuali di smaltimento dei reflui tenendo conto della vulnerabilità idrogeologica; j) In fase di progettazione di nuove trasformazioni dovrà essere verificata la presenza di eventuali sottoservizi pubblici nelle proprietà private oggetto di intervento urbanistico al fine di prevedere la loro sistemazione prima dell’inizio delle nuove costruzioni.

2.8.2 RIFIUTI

a) Dovranno essere installate isole ecologiche dimensionate in base al carico urbanistico esistente e di previsione; laddove non sia possibile l’installazione di nuove, è comunque obbligatorio l’utilizzo di campane e cassonetti per la raccolta differenziata dei rifiuti. b) L’ubicazione delle isole ecologiche e/o delle campane e cassonetti per la raccolta differenziata, dovrà essere tale da garantire il facile raggiungimento da parte dell’utenza, compatibilmente con le esigenze di transito e manovra dei mezzi adibiti alla raccolta.

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2.8.3 AZIENDE INSALUBRI a) Si prescrive la non ammissibilità di aziende a rischio d’incidente rilevante. b) Si prescrive la non ammissibilità di aziende insalubri di classe I e di classe II negli ambiti non a destinazione produttiva; in alternativa, per le piccole e medie imprese che possono tornare a vantaggio della popolazione locale, offrendo possibilità di lavoro e/o servizi necessari senza imporre lunghi spostamenti, si prescrive di adottare tutte le misure necessarie per promuovere l’espansione in maniera armoniosa e compatibile con le esigenze di protezione dall’inquinamento all’interno del tessuto urbano.

2.8.4 ENERGIA

Deve essere perseguito il contenimento dei consumi energetici sia attraverso una riduzione della crescita dei consumi che attraverso l’impiego di fonti rinnovabili. Le nuove trasformazioni dovranno tener conto delle disposizioni previste dalla L.R. 39/2005 “Norme in materia di energia” e con il Piano di indirizzo energetico regionale (PIER) ed il Piano energetico provinciale. In particolare: a) Dovrà essere privilegiato l’impiego di tecnologie bioclimatiche e l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile (fotovoltaico, idroelettrico, biomasse, solare termico) per le nuove trasformazioni, che dovranno risultare integrate con le architetture di progetto. b) Per i nuovi edifici o ristrutturazioni urbanistiche vi è obbligo di installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria pari almeno al 50 per cento del fabbisogno annuale, fatto salvo documentati impedimenti tecnici (L.R. 39/2005 art. 23) che dovranno risultare integrati con le architetture di progetto. c) L’installazione di nuovi impianti di illuminazione pubblica dovrà essere conforme alle prescrizioni della L.R. 39/2005, a quanto previsto dall’Allegato III del PIER ed alle “Linee Guida per la progettazione, l'esecuzione e l'adeguamento degli impianti di illuminazione esterna”, in particolare, dove tecnicamente

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possibile, dovranno essere installati impianti per la pubblica illuminazione dotati di celle fotovoltaiche. d) Gli impianti di illuminazione pubblica o privata devono tener conto delle disposizioni relative alla prevenzione dell’inquinamento luminoso. e) I nuovi impianti di illuminazione pubblica dovranno essere dotati di sistemi automatici di controllo e riduzione del flusso luminoso. f) Nei condomini è da incentivare l’uso di caldaie centralizzate ad alta efficienza in sostituzione delle caldaie singole. g) Dovranno essere tutelate tutte quelle aree caratterizzate da bassi flussi luminosi al fine di esaltare il valore culturale ed ambientale del territorio. h) Ai sensi del regolamento emanato con decreto del Presidente della Giunta regionale 9 febbraio 2007 n. 2/R (Regolamento di attuazione dell’articolo 37,comma 3, della legge regionale 3 gennaio 2005 n. 1 (Norme per il governo del territorio) Disposizioni per la tutela e valorizzazione degli insediamenti), in tutti gli interventi che comportino la realizzazione di nuovi insediamenti produttivi e/o la ristrutturazione urbanistica di quelli esistenti, devono essere adottate soluzioni progettuali di qualità funzionale, estetica e paesaggistica in grado di assicurare il più congruo inserimento di insediamenti relativi ad attività produttive e ad attività correlate nei contesti paesaggistici circostanti con specifica attenzione alla qualità architettonica e tipologica, agli arredi urbani e vegetazionali nei comparti interessati e alla riduzione del fabbisogno energetico ed idrico, all’incremento dell’utilizzazione di energie e risorse idriche rinnovabili, alla più efficace e sostenibile gestione dei rifiuti inclusi la riduzione dei medesimi, il recupero e il riciclaggio interno dei materiali e degli imballaggi e la previsione di strutture per un’efficiente raccolta differenziata. i) Sugli edifici e complessi edilizi di interesse storico, tipologico e testimoniale nel territorio rurale di cui all’art. 44 delle NTA è consentita l’installazione di impianti di produzione energetica da fonti rinnovabili a servizio degli edifici, ovvero quegli impianti ubicati su edifici esistenti o loro pertinenze ed aventi capacita di generazione compatibile con il regime di scambio sul posto (D.M. 10/09/10). L’installazione di detti impianti è comunque disciplinata da specifiche disposizioni volte ad garantire la prioritaria tutela dei valori storici,

89 architettonici, ambientali e paesaggistici dei complessi edilizi e delle aree ad esso circostanti. Tipologie di impianti ammissibili: All’interno delle zone A, con le eccezioni di cui al successivo comma, è consentita l’installazione dei seguenti impianti: - Pannelli solari termici di sviluppo uguale o inferiore a 20 mq; - Pannelli solari fotovoltaici di potenza nominale uguale o inferiore a 3 kw; - Altre tipologie di impianti che non comportino modifiche all’aspetto esteriore degli edifici e delle relative pertinenze; Il dimensionamento degli impianti dovrà in ogni caso essere commisurato all’effettivo fabbisogno energetico dell’edificio o dell’attività da servire, come risultante da specifica documentazione. Criteri per l’ubicazione e la posa degli impianti: L’ubicazione degli impianti è consentita: - In aderenza o integrati ai tetti di edifici e manufatti esistenti con la stessa inclinazione ed orientamento della falda e senza modifica della sagoma, purché non prospicienti e/o direttamente visibili da spazi e percorsi di uso pubblico; la collocazione degli impianti sulla falda interessata dovrà comunque garantire un inserimento armonico e non invasivo rispetto all’edificio, avendo cura di rispettare, nel posizionamento dei pannelli, criteri di ordine, decoro e simmetria. - All’interno di resedi o aree pertinenziali private non direttamente visibili da spazi e percorsi di uso pubblico, mediante installazione a terra (il requisito di non visibilità potrà essere ottenuto anche con idonee sistemazioni a verde, nel rispetto dei caratteri ambientali e paesaggistici dell’area); gli eventuali supporti di sostegno dei pannelli non dovranno superare l’altezza di m 1 dal suolo, al netto dei pannelli stessi; nel caso di spazi pertinenziali ed aree cortilizie comuni a più unità immobiliari, l’installazione degli impianti è subordinata alla definizione di un assetto unitario che faccia da riferimento anche per eventuali interventi successivi. L’installazione degli impianti non è comunque consentita:

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- Sugli edifici ed i manufatti di particolare valore storico-architettonico, per i quali gli strumenti e gli atti di governo del territorio prevedano interventi di restauro e risanamento conservativo; - All’interno di resedi ad aree pertinenziali aventi valore storico testimoniale, quali giardini storici, corti di cui sia ancora riconoscibile l’originario impianto rurale, aree comuni; - Su aree libere non costituenti pertinenza di edifici esistenti; Nella posa degli impianti dovranno essere rispettati i seguenti indirizzi: - I pannelli solari dovranno avere superficie superiore scura non riflettente, in modo da ridurne l’impatto visivo - Gli eventuali serbatoi di accumulo degli impianti solari termici dovranno essere ubicati in posizione non visibile dall’esterno - Per altre tipologie di impianti fotovoltaici non riconducibili a quelli menzionati (tegole fotovoltaiche, film sottile, amorfi, ecc.) dovrà essere verificato l’effettivo impatto visivo previa acquisizione di parere preventivo dagli uffici competenti. Le tegole fotovoltaiche dovranno essere compatibili, per forma e dimensione, con le tipologie ricorrenti nell’edilizia tradizionale (coppo ed embrice). Zone in cui è vietata l’installazione di impianti: In relazione ai particolari valori paesaggistici e percettivi da tutelare, l’installazione degli impianti di cui ai punti precedenti non è consentita all’interno delle zona A ricadenti all’interno dell’UTOE M1. Altre disposizioni: Gli strumenti di disciplina dettagliata previsti da specifici atti di governo del territorio (Piani Attuativi, Schede norma, ecc.) possono contenere ulteriori indicazioni e/o limitazioni in materia, la cui efficacia è prevalente sulla presente disciplina generale. j) Sono ammissibili gli impianti a biomasse che rispondono alle seguenti caratteristiche: - Installati e gestiti da imprenditori agricoli ai sensi di legge, anche riuniti in cooperative, consorzi o società, insediati ed operanti nel territorio comunale.

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Tali soggetti potranno operare in società con altri soggetti, purché questi ultimi non siano in possesso di più del 30% delle quote di partecipazione. - Potenza nominale non superiore a 1mw o quanto definito dalle linee guida del PIER per gli impianti di piccola taglia; - Di tipo combinato, nei quali ci sia contemporanea produzione di energia elettrica e energia termica e riuso di quest’ultima, anche in forma convenzionata con l’Amministrazione comunale; - Il progetto dell’impianto sia completo del piano degli approvvigionamenti che permetta di valutare la provenienza dei materiali, l’impatto in termini di traffico indotto, la coerenza con i piani di taglio delle aziende fornitrici. Gli approvvigionamenti non potranno comunque provenire da superfici distanti dall’impianto più di 70 km; - La produzione di biomassa da colture dedicate non debba superare più del 30% dell’approvvigionamento complessivo dell’impianto; - La localizzazione degli impianti dovrà essere compatibile con le caratteristiche ambientali, paesaggistiche e produttive del territorio rurale. Pertanto la localizzazione di nuovi impianti è ammessa al’interno delle aree a prevalente uso agricolo di cui all’art. … del Ru, esclusivamente in prossimità della viabilità principale esistente con divieto di realizzazione di nuove strade; - Le strutture e le aree di servizio (aree di stoccaggio, ecc.) dovranno essere oggetto di uno specifico progetto di sistemazione ambientale rivolto all’inserimento nel contesto paesaggistico circostante.

2.8.5 RADIAZIONI NON IONIZZANTI

a) Dovranno essere rispettati i limiti per l’esposizione puntuale ai campi elettromagnetici, previsti dalla normativa vigente, in relazione alle distanze di sicurezza dagli elettrodotti e dalle Stazioni Radio Base. b) Non appena gli Enti gestori avranno fornito la determinazione delle fasce di rispetto ai sensi del DM 29/05/08 queste costituiranno vincolo all’edificazione per i luoghi adibiti a permanenza prolungata superiore alle 4 ore giornaliere.

92 c) Nelle aree soggette a tutela degli interessi storici, artistici, architettonici, archeologici e ambientali, gli elettrodotti devono correre in cavo sotterraneo e devono altresì essere previste, in fase di progettazione, particolari misure per evitare danni irreparabili ai valori paesaggistici e ambientali tutelati.

2.8.6 ARIA a) Per le nuove attività produttive, che offrono possibilità di lavoro e/o servizi necessari senza imporre lunghi spostamenti, si prescrive che siano adottate tutte le misure necessarie affinché l’espansione avvenga in maniera armoniosa e compatibile con il contesto territoriale, ambientale e paesaggistico. Di conseguenza dovranno essere programmati interventi che prevedano sistemazioni a verde non solo perimetrali o in filari alberati, ma che vadano ad assumere un significato di inserimento nel tessuto circostante, di forte connotazione rurale e paesaggistica. b) Si prescrive di adottare tutte le misure necessarie per ridurre i flussi di traffico, o comunque mitigarne l’impatto. c) Dovranno essere incentivate forme di trasporto promiscue quali servizi pubblici e servizi navetta mirati a limitare i flussi di traffico e in conseguenza aumento delle emissioni nocive. d) Dovranno essere previste campagne di monitoraggio degli inquinanti dispersi in aria al fine di porre limitazioni al traffico veicolare qualora si superassero i limiti di legge.

2.8.7 SUOLO E SOTTOSUOLO a) Nelle trasformazioni che implicano nuovo impegno di suolo è opportuno che vengano utilizzati, dove tecnicamente possibile, materiali permeabili. b) I nuovi spazi pubblici o privati destinati a viabilità pedonale o meccanizzata dovranno essere realizzati, dove tecnicamente possibile, con modalità costruttive che permettano l’infiltrazione o la ritenzione, anche temporanea, delle acque.

93 c) Devono essere evitati fenomeni di contaminazione delle acque sotterranee e superficiali da parte di scarichi di qualsiasi tipo provenienti sia dai centri abitati che dalle attività produttive. d) Valgono tutte le prescrizioni degli studi geologici e idraulici.

2.8.8 ECOSISTEMI DELLA FLORA E DELLA FAUNA

a) Dovranno essere adottate idonee misure di salvaguardia tese alla ricerca di equilibri ecologici più consolidati al fine di tutelare la biodiversità floristica e faunistica.

b) Dovrà essere incentivata e migliorata la qualità delle aree a verde pubblico presenti sul territorio comunale.

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2.9 VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI ATTESI

In questo capitolo si riporta la valutazione degli effetti attesi dalle azioni e dalle scelte del Piano, dal punto di vista ambientale, territoriale, sociale, economico e sulla salute umana. In ciascuna matrice viene valutata la conseguenza che può avere ogni singola azione del Piano nei confronti di determinati effetti attesi. Tali effetti sono stati valutati attraverso precisi indicatori che hanno l’obiettivo di dare un “peso” qualitativo e quantitativo alle condizioni del sistema. Ciascun effetto atteso è stato scelto sulla base di un obiettivo strategico che varia in base al tipo di valutazione, ambientale, territoriale, sociale, economico o sulla salute umana. I criteri di giudizio adottati che determinano l’effetto previsto sono stati così rappresentati:

+ effetto positivo +/- effetto irrilevante - effetto negativo

Nel caso che il giudizio rilasciato sia negativo, è possibile individuare in modo mirato le necessarie misure di mitigazione e le prescrizioni alla trasformazione. Le misure di mitigazione hanno lo scopo di ridurre al minimo o addirittura eliminare gli effetti negativi del Piano durante o dopo la sua realizzazione. Ogni misura di mitigazione viene descritta, illustrando come possa ridurre o eliminare eventuali effetti negativi, quali siano le modalità e la tempistica di realizzazione e diventa prescrizione per le successive fasi di progettazione. Le prescrizioni alle trasformazioni invece riportano le norme a cui bisogna far riferimento e costituiscono vincoli alla trasformazione ovvero le condizioni che devono essere rispettate per realizzare le trasformazioni sul territorio. Per costruire la matrice degli effetti attesi sono stati scelti, per ogni sistema (ambientale, territoriale, sociale, economico e salute umana), obiettivi strategici che

95 descrivono la politica che si intende perseguire, per ognuno dei quali è stato individuato un indicatore, in base al quale è stato possibile misurare lo stato del sistema analizzato. Per ogni azione del Piano è stato analizzato il conseguente effetto su i diversi sistemi, attraverso l’utilizzo di simboli +, - e +/- utilizzando una matrice di incroci tra obiettivi strategici/effetti attesi/indicatori. Le singole matrici sono interagenti tra di loro al fine di valutare le politiche perseguite sulla base di un approccio multidimensionale. La scelta della forma tabellare fa si che a volte non ci sia relazione tra effetti attesi ed azioni, in tal caso le caselle corrispondenti risultano vuote.

96

Matrice 1: valutazione degli effetti attesi ambientali Recepimento e Regolamentaz Riqualificazion Previsione di

Disciplina Regolamentaz Completam attuazione del

ione degli e ed struttura

Recupero delle ione degli ento delle Completa Piano di Riqualificazio interventi ampliamento polifunzionale e e attività interventi Recupero e opere mento del Gestione del ne edilizi e del tessuto potenziamento riqualifica turistiche in edilizi a riqualificazi pubbliche tessuto bosco dell’edificato infrastrutture residenziale, dei servizi zione del collegament servizio delle one del con residenzial regionale e produttivo e a servizio con pubblici e patrimoni o con attività centro pedonalizza e nella individuazione delle delle attività incremento di riorganizzazion

ATTESO o edilizio agriturismo agricole a storico zione del frazione di di zone infrastrutture Misure di EFFETTO agricole infrastrutture e e delle Indicatore OBIETTIVI esistente e l’attività carattere centro Fiorino. agricole di esistenti. mitigazione STRATEGICI

forestali e servizi di uso infrastrutture trasformazione agricola amatoriale urbano. interesse alla Prescrizioni connesse pubblico. viarie. (Fiorino) paesaggistico Dovranno Vedi norme essere previste riguardanti m i s u r e la riduzione Riduzione necessarie alla Emissioni delle emissioni CO2 r i d u z i o n e - +/- +/- +/- - + - + - emissioni climatico + - delle cambiamento cambiamento Artt. 2.8.4 e emissioni di Lotta Lotta ai di processi 2.8.6 CO2 . Vedi norme Riduzione Emissioni; Dovranno riguardanti emissioni Consumi essere previste la riduzione atmosferiche energetici (mc m i s u r e delle per tipologia - +/- +/- +/- - + - + - + - gas metano necessarie alla emissioni e di inquinante Mw energia riduzione dei c o n s u m i (t) elettrica) c o n s u m i Artt. 2.8.4 e 2.8.6 Dovranno essere previste Piano di Riduzione m i s u r e classificazione dell'inquinam necessarie per acustica; ento il +/- +/- +/- +/- +/- + +/- + +/- + +/- Livelli sonori Tutela salute della dell’ambiente e acustico contenimento (db). dell’inquinam ento acustico . Dovranno essere previste Vedi norme Contenimento misure per riguardanti Indice di trasformazioni massimizzare la riduzione impermeabiliz morfologiche il più possibile dell’impegn + - - + +/- - +/- - + +/- zazione (%) dei luoghi la sup. o di suolo

permeabile Art. 2.8.7 dell’area Incremento superfici Aree a verde

naturali , a + (mq) verde,protette

Quantità di Ottimizzazion raccolta e gestione gestione dei rifiuti. nibiledelle naturali e risorse differenziata; dei rifiuti + + +/- + + + +

Uso soste Dovranno Consumi idrici essere previste Vedi norme (mc); m i s u r e riguardanti Riduzione dei Fonti di necessarie alla il risparmio consumi idrici - - +/- - - - - approvvigiona riduzione dei idrico Art. mento c o n s u m i 2.8.1 idrici. 97

Matrice 2: valutazione degli effetti attesi territoriali Recepimento e

Regolament Riqualificazio Previsione di Regolamentazi Completam attuazione del Disciplina azione degli ne ed struttura Completam

one degli Recupero ento delle Piano di Riqualificazio Recupero e delle attività interventi ampliamento polifunzionale e ento del interventi e opere Gestione del ne riqualificazi turistiche in edilizi e del tessuto potenziamento tessuto edilizi a riqualific pubbliche bosco dell’edificato one del collegament infrastruttur residenziale, dei servizi residenziale servizio delle azione con regionale e produttivo e patrimonio o con e a servizio con pubblici e nella attività del pedonalizza individuazion delle edilizio agriturismo delle attività incremento di riorganizzazione frazione di agricole a centro zione del e di zone infrastrutture ATTESO Misure di Misure EFFETTO

esistente e l’attività agricole infrastrutture delle Fiorino. Indicatore OBIETTIVI carattere storico centro agricole di esistenti. mitigazione agricola forestali e e servizi di infrastrutture STRATEGICI

amatoriale urbano. interesse trasformazione connesse uso pubblico. viarie. (Fiorino) alla Prescrizioni paesaggistico Smaltimento dei volumi di traffico; Efficienza delle

trasporto reti pubblico; infrastrutturali + + + + + + aree pedonali (mq) e ciclabili (km). Copertura del Efficienza delle Efficienzadelle reti territorio per reti la Banda Larga tecnologiche + + + + + + + e simili. Dovrà Vedi norme essere riguardanti pre vist o la Minimizzazion N u o v o l’utilizzo di minimizzaz e consumo di consumo di materiale il ione del suolo + - - + +/- - +/- - + +/- suolo (mq) p i ù consumo di possibile suolo Art. permeabile. 2.8.7

territorio depurazione; ammodernam Tutela della ento delle reti risorsa idrica + + + + + + + acquedottistic Salvaguardia del risorse naturali a e fognaria; Protezione dei

sistemi urbani e Livelli di degli +/- + + + + + + + +/- + + inquinamento insediamenti Indicatori demografici; Efficienza del Qualità del sistema sistema insediativo + + + + + + + + + + insediativo; Dotazione di servizi Valorizzazioni Qualità dei delle servizi specializzazioni e loro funzionali del + + + + + + + accessibilità. territorio Tutela del Valorizzazione paesaggio e delle risorse valorizzazione naturali e + + + + del patrimonio paesaggistiche

Qualità e competitività dei sistemi urbani e degli insediamentiQualità degli dei e e sistemi competitività urbani culturale 98

Matrice 3: Valutazione degli effetti attesi economici

Previsione di Recepimento e

Regolament Riqualificazion struttura Regolament Completam attuazione del Disciplina azione degli e ed polifunzionale

azione degli ento delle Completam Piano di Recupero e delle attività interventi Recupero ampliamento e Riqualificazion interventi opere ento del Gestione del riqualificazion turistiche in edilizi e e del tessuto potenziamento e dell’edificato

edilizi a pubbliche tessuto bosco tore

ESO e del collegament infrastruttur riqualifica residenziale, dei servizi produttivo e servizio con residenziale regionale e patrimonio o con e a servizio zione del con pubblici e delle delle attività pedonalizza nella individuazion edilizio agriturismo delle attività centro incremento di riorganizzazio infrastrutture agricole a zione del frazione di e di zone ATT Indica EFFETTO esistente e l’attività agricole storico infrastrutture e ne delle esistenti.

OBIETTIVI carattere centro Fiorino. agricole di agricola forestali e servizi di uso infrastrutture STRATEGICI

amatoriale urbano. interesse trasformazione connesse pubblico. viarie. alla Prescrizioni paesaggistico

(Fiorino) Misure di mitigazione

Incremento Crescita del

PIL PIL

Produttività Innovazione + + + lavoro economica

Solidità della crescita Saldo Rapporto Commerciale import export positivo + per il settore

Equa Perequazione distribuzione economica; sociale del reddito Coesione Coesione

Sostenibilità Spesa per

finanziaria + + + + + + + + investimento

Migliorament Introito per i o conti Comuni pubblici + + + + + + + Equilibrio pubblica finanza

Occupazione

Incremento attivata per tasso di branche, occupazione + + + + professione e qualifica Innalzamento profilo qualitativo Domanda di occupazione lavoratori (in + + + qualificati

Equilibriomercato lavoro connessione alle esigenze domanda)

99

Matrice 4: Valutazione degli effetti attesi salute Recepimento e Regolament Riqualificazio Previsione di

Regolamentaz Completam attuazione del Riqualific Disciplina azione degli ne ed struttura ione degli ento delle Completam Piano di azione Recupero e delle attività interventi ampliamento polifunzionale e interventi Recupero e opere ento del Gestione del dell’edific riqualificaz turistiche in edilizi e del tessuto potenziamento edilizi a riqualificazi pubbliche tessuto bosco ato ione del collegament infrastruttur residenziale, dei servizi servizio delle one del con residenziale regionale e produttiv patrimonio o con e a servizio con pubblici e attività centro pedonalizza nella individuazion o e delle edilizio agriturismo delle attività incremento di riorganizzazione

ATTESO agricole a storico zione del frazione di e di zone infrastrutt EFFETTO Indicatori esistente e l’attività agricole infrastrutture delle di Misure OBIETTIVI

carattere centro Fiorino. agricole di ure mitigazione STRATEGICI agricola forestali e e servizi di infrastrutture amatoriale urbano. interesse esistenti. trasformazioni connesse uso pubblico. viarie. (Fiorino) alle Prescrizioni paesaggistico

Accessibilità Accessibilit

ai servizi + + + + + à ai servizi Accessibilità ai servizi ai Accessibilità

Tassi stimati di morbosità Stili di vita + + per malattie correlate a fattori ambientali

Tasso di Prevenzione popolazione Qualità esposta ambientale + + all’inquina mento

100

Matrice 5: Valutazione degli effetti attesi sociali Recepimento e

Regolamentaz Riqualificazio Previsione di Regolament Completam attuazione del Riqualific Disciplina ione degli ne ed struttura Completa

Recupero azione degli ento delle Piano di azione delle attività interventi Recupero ampliamento polifunzionale e mento del e interventi opere Gestione del dell’edific turistiche in edilizi e e del tessuto potenziamento tessuto riqualifica edilizi a pubbliche bosco ato collegamento infrastrutture riqualifica residenziale, dei servizi residenzi zione del servizio con regionale e produttiv con a servizio zione del con pubblici e ale nella patrimoni delle attività pedonalizza individuazion o e delle agriturismo e delle attività centro incremento di riorganizzazione frazione o edilizio agricole a zione del e di zone infrastrutt ATTESO Misure di Misure EFFETTO l’attività agricole storico infrastrutture delle di Indicatori OBIETTIVI esistente carattere centro agricole di ure mitigazione agricola forestali e e servizi di infrastrutture Fiorino. STRATEGICI amatoriale urbano. interesse esistenti. trasformazioni connesse uso pubblico. viarie. (Fiorino) alle Prescrizioni paesaggistico Fruibilità Frequenza e degli spazi diffusione urbani, dei trasporto pubblico; trasporti e di + + + + Accessibilità a vita parcheggio

Superamento di

deboli Autonomia barriere personale dei architettoniche; soggetti non Percentuale dei autosufficient + + + + + + + + mezzi di trasporto Qualità vita della fasce delle i accessibili a disabili Migliorament o degli Numero di abitanti

indicatori +/- +/- +/- +/- per Km. quadrato demografici Perequazione economica; Qualità della Diffusione vita familiare territoriale servizi e condizione sociali; qualitàfamiliare vita + + + + + + + + giovanile Mobilità Aumento tutela, Aumento autonomia Tasso di disoccupazione Aumento dei posti di lavoro e di Partecipazion servizi; e e sviluppo Variazione del della rete di + + + livello di

educazione offerta di lavoro ed istruzione e Sistema Sistema d’offerta occupazione;

Promozione Eventi culturali e attività manifestazioni culturale e

Attività Attività + sportive sportive culturali e sportiva

Disagio socio Tasso di

economico + + disoccupazione;

Tasso di Disagio congestione abitativo urbana; alla povertà Integrazione della Inclusione dei

popolazione + + + + gruppi minoritari; Contrasto all’esclusioneContrasto e sociale immigrata 101

2.10 MONITORAGGIO

Secondo quanto previsto dal Rapporto Ambientale ai sensi dell’Allegato 2 della LR 10/2010 e succ. modifiche e dalla Relazione di Sintesi ai sensi dell’Art. 10 del Regolamento di Attuazione n° 4/R, il processo di valutazione comprende la definizione del sistema di monitoraggio al fine di valutare il processo di attuazione delle azioni previste dal Piano. Attraverso l’individuazione del sistema di indicatori (o comunque di approfondimenti conoscitivi) che dovranno essere periodicamente aggiornati, viene così verificata l’effettiva realizzazione degli interventi previsti, il raggiungimento degli effetti attesi, eventuali effetti non previsti e l’adozione delle misure di mitigazione. In tal senso il monitoraggio consisterà sostanzialmente in due azioni: a) il controllo annuale dello stato di attuazione: quali azioni, di che entità, se effettuate secondo le modalità previste o se sono stati necessarie modifiche; b) l’aggiornamento continuo dello stato dell’ambiente, la verifica annuale, attraverso gli indicatori individuati per ciascuna risorsa con esplicitazione della distanza rispetto a quanto previsto, di eventuali variazioni intervenute a seguito delle trasformazioni realizzate in attuazione delle azioni previste. Indispensabile è il confronto tra gli effetti attesi preventivamente e quelli reali, a consuntivo, ed il controllo della effettiva applicazione delle misure di mitigazione e della loro efficacia.

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3. BIBLIOGRAFIA

– Direttiva 2001/42/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 “Concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull'ambiente”

– LR 1/2005, “Norme per il governo del territorio”

– Regolamento di attuazione 4/R dell’Art. 11, comma 5, della legge regionale 3 Gennaio 2005, n. 1 (Norme per il governo del territorio) in materia di valutazione integrata

– D.Lgs 152/2006 “Norme in materia ambientale”

– D.Lgs 4/2008 "Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale"

– DGR 9 febbraio 2009, n.87 “Dlgs 152/2006 – indirizzi transitori applicativi nelle more dell’approvazione della Legge Regionale in materia di VAS e VIA”

– LR 10/2010 “Norme in materia di valutazione ambientale strategica (VAS), di valutazione di impatto ambientale (VIA) e di valutazione di incidenza”

– LR 69/2010 “Modifiche alla legge regionale 12 febbraio 2010 n 10 (Norme in materia di valutazione ambientale strategica “VAS” e di impatto ambientale “VIA” e di valutazione di incidenza).

– Legge Regionale 27 dicembre 2007 n. 69 “Norme sulla promozione della partecipazione alla elaborazione delle politiche regionali e locali”

– PIT della Regione Toscana

– PTC della Provincia di Pisa

– Piano Strutturale del Comune di Montescudaio

– Piano Faunistico Venatorio della Provincia di Pisa (2005-2010)

– Sito Sira-ARPAT

– Sito Agenzia Regionale Recupero Risorse

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