COMUNE DI Provincia di

DETERMINAZIONE N. …………. del …………….

VARIANTE REGOLAMENTO URBANISTICO VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA/VALUTAZIONE INTEGRATA

PROPOSTA DI PARERE MOTIVATO ai sensi dell’art. 26 della LR 10/2010 e succ. mod. relativa al Regolamento Urbanistico adottato con Del. C.C. n. 26 del 29.08.2011

L’AUTORITA’ COMPETENTE

PREMESSO

- che con Del. C.C. n. 26 del 29.08.2011 è stato adottato il regolamento Urbanistico del Comune di Montescudaio; - che il Regolamento Urbanistico in oggetto, durante l’iter procedurale propedeutico alla sua adozione, è stato sottoposto a Valutazione Ambientale Strategica ai sensi della LR 10/2010 e succ. mod. e a Valutazione Integrata ai sensi della LR 1/2005; - che con Del. C.C. n. 29 del 18.06.2010 è stato dato avvio al procedimento relativo alla VAS e sono stati individuati come Autorità Competente la Giunta Comunale e come Autorità Procedente il Consiglio Comunale - che sono stati individuati i soggetti competenti in materia ambientale, coinvolti nel processo valutativo a partire dall’invio del Documento Preliminare – Valutazione Iniziale di seguito elencati: • Regione Toscana – Pianificazione del Territorio • Provincia di Pisa – Dipartimento Sviluppo locale • Arpat Agenzia di Pisa • ASA Azienda Servizi Ambientali Livorno • REA Spa Rosignano Solvay • Polo Ambientale della Bassa Val Cecina • AATO 5 Toscana Costa • Comune di • Comune di • Comune di - che ai fini dello svolgimento della fase preliminare, l’Amministrazione Comunale ha trasmesso il Documento Preliminare – Valutazione Iniziale ai suddetti soggetti competenti in materia ambientale per le necessarie consultazioni;

PRESO ATTO

- che è stato redatto il Rapporto Ambientale del processo di Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell’art. 24 della LR 10/2010 e succ. mod. e la Relazione di Sintesi del processo di Valutazione Integrata ai sensi del Regolamento di Attuazione 4R. - che ai sensi dell’art. 24 comma 4 della LR 10/2010 e succ. mod. è stata redatta la Sintesi non Tecnica; - che il Rapporto Ambientale e la Sintesi non Tecnica costituiscono parte integrante e sostanziale della Del. C.C. n. 26 del 29.08.2011, con la quale è stato adottato il Regolamento Urbanistico; - che ai sensi dell’art. 25 della LR 10/2010 e succ. mod. è stato pubblicato l’avviso sul BURT (n. 36 del 07.09.2011) relativamente a: - adozione dell’atto di governo del territorio e deposito dei documenti presso i competenti uffici comunali e sul sito web del Comune; - possibilità di consultazione dei documenti relativi al Piano (proposta di Piano, Rapporto Ambientale e Sintesi Non Tecnica) presso i competenti uffici comunali e sul sito web dell’Ente nel termine di 60 gg per legge;

CONSIDERATO

- che nel Rapporto Ambientale sono stati valutati gli impatti significativi negativi e positivi sull’ambiente, connessi con gli obiettivi e le azioni del Regolamento Urbanistico e sono state proposte le necessarie misure di mitigazione, compensazione e monitoraggio; - che ai sensi dell’art. 26 della LR 10/2010 e succ. mod., al fine di concludere la fase di consultazione in materia di VAS, l’Autorità Competente svolge le attività tecnico- istruttorie e valuta tutta la documentazione presentata nonché le osservazioni, obiezioni e suggerimenti inoltrati ai sensi dell’art. 25 della succitata legge, esprimendo il proprio parere motivato;

ATTESO

- che sono pervenute le seguenti osservazioni da parte degli Enti: prot. 4275 del 07.10.2011: Servizio Programmazione e Sostegno allo Sviluppo Economico – U.O. Strumenti Urbanistici della Provincia di Pisa; prot. 4728 del 08.11.2011: Direzione Generale delle politiche territoriali ed ambientali per la mobilità – Area di Coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio – Settore Pianificazione del Territorio della Regione Toscana; prot. 4913 del 18.11.2011: Direzione Generale delle Politiche Territoriali, Ambientali e per la Mobilità – Settore Rifiuti e Bonifiche dei siti inquinati della Regione Toscana; prot. 5044 del 24.11.2011: Direzione Generale Politiche Territoriali Ambientali e per la Mobilità – Area di Coordinamento Pianificazione Territoriale e Paesaggio – Settore Energia, tutela della qualità dell’aria e dell’inquinamento elettromagnetico e acustico e della Direzione generale Competitività del Sistema regionale e Sviluppo delle Competenze – Settore Disciplina, politiche e incentivi del commercio e attività terziarie” della Regione Toscana; Ufficio Tecnico del Comune di Montescudaio; prot. 695 del 20.12.2011: Bacino di rilievo regionale Toscana Costa prot. 323142/n.6060 del 23.12.2011: Ufficio Tecnico del Genio Civile - che sono pervenute le seguenti osservazioni da parte di privati cittadini e tecnici privati: prot. 4248 del 06.10.2011 – Sig. ra Faucci Miria; prot. 4321 del 12.10.2011 – Sig. Fagiolini Mario; prot. 4346 del 13.10.2011 del Sig. Valacchi Giulietto; prot. 4369 del 14.10.2011 – Sig.ra Gramaglia Caterina; prot. 4380 del 15.10.2011 – Sig. Modesti Marco; prot. 4421 del 18.10.2011 – Sig. Mali Ilir e Afredita Caca; prot. 4425 del 19.10.2011 – Salumificio Sandri; prot. 4433 del 19.10.2011 – Sig.ra Giachin Maria Cristina; prot. 4436 del 20.10.2011 – Sig. Biondi Luciano; prot. 4442 del 20.10.2011 – Sig.ri Ulrich Kaspar e Kate; prot. 4443 del 20.10.2011 – Sig. Mustafaj Mato; prot. 4444 del 20.10.2011 – Sig. Surbone Walter; prot. 4448 del 20.10.2011 – Sig. Falleni Giuseppe; prot. 4469 del 21.10.2011 – Sig.ra Cascione Arianna e Sig. Bernardini Cristiano; prot. 4474 del 21.10.2011 – Sig.ri Vanni Marco e Daniela; prot. 4479 del 21.10.2011 – Sig.ra Petragli Rossana;

RILEVATO

- che di tutte le sopraccitate osservazioni, esaminate e controdedotte, è stato rilevato che le seguenti hanno contenuto di rilevanza ambientale, così come riportato nelle schede allegate al presente atto: - Regione Toscana Direzione Generale delle politiche territoriali ed ambientali per la mobilità – Area di Coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio – Settore Pianificazione del Territorio - Comune di Montescudaio Ufficio Tecnico - Bacino di rilievo regionale Toscana Costa - Ufficio Tecnico del Genio Civile

DETERMINA

- di controdedurre di conseguenza le osservazioni pervenute al Regolamento Urbanistico in merito alla VAS, allegate al presente atto, quali parte integrante e sostanziale; - di esprimere parere motivato favorevole ai sensi dell’art. 26 della LR 10/2010 e succ. mod.; - di trasmettere il presente atto al Proponente, Giunta Comunale, per gli ulteriori adempimenti di competenza; - di demandare al Proponente, prima della presentazione all’Autorità Procedente del Piano, ai sensi dell’art. 26 comma 3 della LR 10/2010 e succ. mod., gli opportuni adeguamenti, qualora ritenuti necessari, agli elaborati costituenti il Regolamento Urbanistico.

ALLEGATO

Contributo della Regione Toscana Direzione Generale delle politiche territoriali ed ambientali per la mobilità – Area di Coordinamento Pianificazione territoriale e paesaggio – Settore Pianificazione del Territorio Prot. 4728 del 08.11.2011

SINTESI CONTRODEDUZIONI Patrimonio collinare della Toscana Patrimonio collinare della Toscana In relazione agli interventi nell’ambito del territorio In coerenza con quanto previsto dall’art. 23 e 24 del rurale, le nuove previsioni a carattere non agricolo, PIT , viene integrata la disciplina dell’art. 41 del R.U. che comportino nuova occupazione di suolo in adottato (Destinazioni d’uso ed attività ammesse nel territorio rurale, secondo quanto previsto all’art. 23 territorio rurale) inserendo il seguente comma 2: comma 4 dell’implementazione paesaggistica del PIT, possono essere inserite nel R.U. solo nel rispetto delle 1.Le attività disciplinate all’interno dei comparti condizioni di cui ai punti a) b) e c) del medesimo soggetti a Piano Attuativo di cui al punto c) del comma, ed in particolare a seguito di una verifica di precedente comma 1, qualora comportino nuovi compatibilità con gli elementi strutturali del impegni di suolo a destinazione d’uso commerciale, paesaggio e della relativa disciplina paesaggistica ovvero turistica o per il tempo libero, ovvero da previamente individuati e disciplinati dal P.S. destinare a servizi, quali tra gli altri, la formazione e comunale. la ricerca, devono essere strettamente connesse e funzionali a quella agricolo – forestale, nel rispetto In relazione agli interventi sul patrimonio edilizio delle seguenti condizioni: esistente, gli interventi di recupero degli annessi a) gli interventi previsti non comportino agricoli per destinarli ad altri usi dovranno essere l’alterazione degli elementi strutturali del considerati equivalenti a nuovo consumo di suolo e paesaggio collinare quali individuati dal P.S. e come tali ricompresi nel dimensionamento massimo disciplinati all’art. 53 delle presenti norme; sostenibile del P.S. Le nuove destinazioni dovranno b) gli interventi assumano come criterio comunque essere connesse e funzionali alle attività fondativo della progettazione, sia sotto agricolo-forestali. l’aspetto estetico che funzionale, la qualità del patrimonio paesaggistico inteso come insieme In relazione agli interventi concernenti il turismo, degli elementi strutturali ed identitari del sistema territoriale collinare di cui all’art. ... gli impianti sportivi e per il tempo libero e le del P.S.; in tal senso gli interventi edilizi e le nuove strutture ricettive in territorio rurale viene opere infrastrutturali ed ambientali ad essi ritenuto opportuno richiamare nella disciplina connesse dovranno garantire il corretto del R.U. le condizioni per la loro ammissibilità, inserimento ambientale ed estetico-percettivo con particolare riferimento alla valorizzazione e nel contesto rurale, la difesa degli equilibri riqualificazione paesaggistica degli ambiti ambientali e degli assetti idrogeologici territoriali interessati. esistenti, nonché la loro riqualificazione ove necessario. Gli interventi dovranno inoltre In riferimento alle previsioni a carattere essere improntati a criteri di sostenibilità residenziale che ricadono nell’ambito collinare ecologica ed energetica, attraverso l’uso di circostante l’insediamento collinare di appropriate tecniche edilizie ai sensi dell’articolo 145 della l.r. 1/2005, nonché Montescudaio, deve essere evitato l’utilizzo di attraverso sistemazioni degli spazi esterni tipologie insediative tipiche degli insediamenti coerenti con il contesto territoriale circostante residenziali urbani (lottizzazioni). Si ritiene e rivolte ad una integrazione ecologica e quindi opportuno che la disciplina del R.U. paesaggistica. contenga prescrizioni in tal senso. c) Interventi concernenti il turismo, gli impianti sportivi e per il tempo libero nei territori rurali e che prevedano nuove strutture ricettive rurali sono ammissibili solo ad integrazione di

nuclei e complessi esistenti, qualora non sussistano possibilità di recupero del patrimonio edilizio esistente, e siano finalizzati al recupero, alla riqualificazione e alla valorizzazione paesaggistica di specifici ambiti territoriali e che comunque non alterino la struttura del paesaggio; per tali interventi è prescritta la gestione unitaria. (contributo regionale) In coerenza con quanto previsto dall’art. 21 comma 7 del PIT, nelle schede dei comparti attuativi ricadenti nell’ambito collinare circostante l’insediamento di Montescudaio (Schede n. ....) viene inserita la seguente disposizione: “nei nuovi insediamenti deve essere evitato l’utilizzo di tipologie insediative tipiche degli insediamenti residenziali urbani”.

La città policentrica e la presenza industriale La città policentrica e la presenza industriale

Per quanto riguarda gli insediamenti produttivi è In coerenza con quanto previsto dall’art. 19 comma opportuno integrare la disciplina del R.U. con 1 punto e) del PIT , viene integrata la disciplina prescrizioni volte a dotare i nuovi interventi di dell’art. 39 del R.U. adottato (Aree a prevalente soluzioni progettuali di qualità funzionale, carattere produttivo) inserendo il seguente comma estetica e paesaggistica in grado di assicurare il più congruo inserimento nei contesti 7: paesaggistici circostanti, prevedendo Ai sensi del regolamento emanato con decreto del l’inserimento di arredi urbani e vegetali nei Presidente della Giunta regionale 9 febbraio 2007 n. comparti interessati. 2/R (Regolamento di attuazione dell’articolo

37,comma 3, della legge regionale 3 gennaio 2005 n. A tal proposito il PIT specifica che in tali 1 (Norme per il governo del territorio) Disposizioni insediamenti deve essere ridotto il consumo per la tutela e valorizzazione degli insediamenti), in energetico ed idrico, incrementando l’utilizzo di energie e risorse idriche rinnovabili, il recupero tutti gli interventi che comportino la realizzazione di ed il riciclaggio dei rifiuti e dotando gli nuovi insediamenti produttivi e/o la insediamenti di strutture per un’efficiente ristrutturazione urbanistica di quelli esistenti, raccolta differenziata. devono essere adottate soluzioni progettuali di qualità funzionale, estetica e paesaggistica in grado di assicurare il più congruo inserimento di insediamenti relativi ad attività produttive e ad attività correlate nei contesti paesaggistici circostanti con specifica attenzione alla qualità architettonica e tipologica, agli arredi urbani e vegetazionali nei comparti interessati e alla riduzione del fabbisogno energetico ed idrico, all’incremento dell’utilizzazione di energie e risorse idriche rinnovabili, alla più efficace e sostenibile gestione dei rifiuti inclusi la riduzione dei medesimi, il recupero e il riciclaggio interno dei materiali e degli imballaggi e la previsione di strutture per

un’efficiente raccolta differenziata.

Implementazione paesaggistica del PIT adottata Implementazione paesaggistica del PIT von DCR n. 32 del 16.06.2009 adottata von DCR n. 32 del 16.06.2009 Con riferimento alle norme di tutela dei caratteri Il RU contiene specifiche norme di tutela degli ambientali e paesaggistici del territorio rurale di aspetti ambientali e paesaggistici del teritorio rurale cui all’art. 53 delle NTA del R.U., è necessario che agli art.. 53 e 54 delle NTA di RU. In coerenza con la disciplina di R.U. assuma i valori e gli obiettivi quanto previsto dalla Scheda dell’Ambito di di qualità di cui alla Sezione 3 della Scheda paesaggio n. 22 , si ritiene opportuno implementare dell’Ambito di paesaggio n. 22 del PIT. la disciplina dell’art. 54 del R.U. adottato (Direttive per la condotta dei suoli e sulle pratiche agricole) Inoltre la disciplina del R.U. dovrà assicurare la integrando il comma 1 nel seguente modo: percettibilità dei versanti e delle aree di pianura caratterizzate dalla presenza di casolari e Tali criteri ed indirizzi costituiscono applicazione insediamenti sparsi e dal mosaico agrario dei valori e degli obiettivi di qualità contenuti negli tradizionale e dovrà tutelare l’integrità percettiva atti di implementazione paesaggistica del PIT dei centri capoluogo di comune e frazioni, adottata con DCR n. 32 del 16.06.2009 (scheda aggregati e centri storici minori. dell’ambito di paesaggio n. 22), ed in particolare: - La tutela dell’integrità percettiva del mosaico In relazione al vincolo “Cipressi esistenti sul terreno agrario, dell’assetto dei coltivi delle colline, e valorizzazione delle colture arboree connotanti di proprietà del Comune di Montescudaio, sito nel il paesaggio; Comune di Montescudaio”, si ritiene opportuno che - La tutela e conservazione dei rilievi colinari le previsioni del R.U. siano valutate più modellati da ciglioni presso i quali sono disposti approfonditamente rispetto alla tutela filari di alberi e siepi aventi valore storico- dell’emergenza naturale da eventuali barriere identitario; visive che possano alterare la percezione di tale - La conservazione, ripristino e valorizzazione bene paesaggistico. A tal fine il perimetro dell’assetto del mosaico agrario e della varietà dell’area sottoposta a vincolo deve essere delle sistemazioni a terrazzamenti e riportato sulla Tav. n.1 del R.U. ciglionamenti, connotanti il paesaggio.

Al fine di non aggravare le criticità relative alla - Il R.U. assicura inoltre la tutela e la disponibilità della risorsa idrica evidenziate nella valorizzazione dell’ambito rurale adiacente ai Valutazione Ambientale Strategica, gli interventi centri storici ed agli aggregati nel quale si di trasformazione urbanistica devono essere stabiliscono relazioni di carattere percettivo, subordinati alla verifica dell’esistenza delle morfologico e strutturale, anche attraverso il infrastrutture e dei servizi idrici necessari a recupero delle aree soggette ad usi impropri per soddisfare la domanda di approvvigionamento, effetto della pressione insediativa . Il R.U. ha distribuzione e depurazione, o al contestuale infatti riconosciuto l’area circostante il centro potenziamento delle infrastrutture storico di Montescudaio come ambito di tutela e compatibilmentente con l’uso sostenibile della valorizzazione tra il centro ed il territorio rurale, risorsa. Il riferimento a tali prescrizioni deve destinandolo prevalentemente a verde pubblico essere presente in tutte le schede norma di cui ed a verde privato integrativo degli all’allegato I. insediamenti esistenti. Il R.U. ha individuato inoltre specifici ambiti di recupero e riqualificazione di aree interessate da strutture degradate ed improprie, al fine delle loro riqualificazione e migliore inserimento nel contesto di relazione tra il nucleo storico e la campagna circostante.

- Per quanto riguarda il Vincolo di cui al DM 15.04.1955, relativo ai cipressi intorno al cimitero, si precisa che nell’intorno dell’area il R.U. non individua alcuna previsione di rilievo, e che comunque il perimetro dell’area vincolata sarà riportato sulla Tav. 1 di R.U. (Vincoli sovraordinati ed aree di rispetto).

- Per quanto riguarda le prescrizioni ambientali di cui al titolo VI Capo II del R.U., sarà inserito il relativo riferimento in tutte le schede norma dell’Allegato I.

Osservazione Ufficio Tecnico Comunale L’ufficio tecnico comunale propone le seguenti osservazioni ai documenti del Regolamento Urbanistico adottato con delibera C.C. n. 26 del 29.08.2011. Si tratta di correzioni di errori formali riscontati nella stesura egli elaborati(elenco A), recepimento di suggerimenti ed indicazioni formalizzate nei pareri degli enti (elenco B), inserimento di norme specifiche per problematiche di dettaglio e elementi di raccordo normativo tra il RU ed il regolamento edilizio coordinato (elenco C).

SINTESI CONTRODEDUZIONI A.1 Errore grafico di localizzazione dell’impianto di A.1, A.2, A.3 – Errori grafici carburanti esistente sulla strada provinciale. Gli elaborati cartografici sono stati aggiornati (Osservazioni correlate : n.6 Mali Ilir ) secondo le risultanze degli specifici sopralluoghi A.2 Errore grafico di trasposizione del retino delle aree boscate ad est di Via del Bandello. Risulta necessario A.4. – L’osservazione risulta non più pertinente in correggere i confini delle aree boscate ed uniformarli con quanto la scheda 14 è stralciata a seguito parere i limiti indicati nella cartografia del Piano Strutturale. Le Autorità di Bacino aree erroneamente inserite sono adibite ad alberi da frutto, oliveta in produzione e sottobosco recente. B.1, B.2, B.3 – Si rimanda agli specifici allegati (Osservazioni correlate : n. 1 Faucci Miria )

A.3 Errore grafico limiti del retino delle aree boscate ad C.1 – raccordo tra R.U. e Regolamento Edilizio est del Cimitero comunale. Risulta necessario correggere Viene aggiornato ed integrato l’art. 11 del R.U. al i confini delle aree boscate ed uniformarli con i limiti fine di rendere coerenti le definizioni di P.S., R.U. indicati nella cartografia del Piano Strutturale. Le aree e R.E. coordinato relative ai paramentri erroneamente inserite sono adibite ad alberi da frutto, urbanistici ed edilizi. oliveta in produzione e sottobosco recente come evidenziato nella documentazione fotografica agli atti dell’ufficio tecnico. (Osservazioni correlate : n. 0) C.2 – Casette in legno da giardino Viene integrato l’art. 30 delle NTA con la A.4 Errore grafico perimetrazione dell’ area della scheda seguente dizione: “Nelle aree di pertinenza degli 14 a Fiorino. Parte del retino indicato nella cartografia del edifici residenziali esistenti è ammessa, ai fini del RU ricade su area privata esterna come evidenziato nelle visure catastali dell’area. Riduzione dell’area del soddisfacimento delle esigenze di ricovero comparto (Osservazioni correlate : 0 ) attrezzi da giardino e ripostiglio esterno, l’installazione di modesti manufatti semplicemente appoggiati al suolo, delle B.1 Contributo della Provincia di Pisa dimensioni massime di 6 mq ed altezza interna B.2 Contributo della Regione non superiore a 2,40 mq. I manufatti dovranno essere realizzati in legno o ferro/vetro, con B.3 Parere URTAT e Autorità di Bacino soluzioni tecniche e formali che garantiscano il C.1 Regolamento Edilizio . necessario decoro del contesto urbano e paesaggistico. E’ ammesso un manufatto per Risulta necessario uniformare l’art 11 delle NTA del RU ciascuna unità abitativa. Stante il carattere di “ Parametri urbanistici ed edilizi “ con le indicazioni e rimovibilità dei manufatti, è ammessa deroga alle descrizioni riportate nel Regolamento Edilizio coordinato distanze dai confini di zona e di proprietà, fermo in modo da evitare sovrapposizioni di norme e chiarire le restando il rispetto delle distanze minime previste modalità di calcolo di indici e parametri. Pertanto si dal Codice Civile (1,5 m) e salvo accordi tra propone di fare esplicito riferimento al regolamento confinati. Il Regolamento Edilizio potrà definire edilizio coordinato all’interno del testo dell’art. 11 delle in modo più dettagliato la disciplina per NTA inserendo norme di raccordo per la valutazione di l’installazione dei manufatti di cui al presente indici, standard e consistenze ed evidenziando che comma.” modifiche al regolamento edilizio, successive all’atto di approvazione del Ru, non costituiranno variante al C.3 - Forniture elettrica e idrica annessi agricoli regolamento urbanistico (Osservazioni correlate : n. 0) Viene modificato nel senso richiesto l’art. 49 comma 5 delle NTA C.2 Casette in legno da giardino Sono pervenute molte richieste di installazione di C.4 Installazione di impianti di produzione casettine in legno nei giardini privati delle aree già energetica da fonti rinnovabili sul patrimonio edilizio di interesse storico, tipologico e edificate per esigenze di ricovero attrezzi da giardino e testimoniale ripostiglio esterno. Risulta necessario proporre limiti Viene inserito all’art. 53 il seguente comma: dimensionali e tipologici da inserire al Titolo V-Capo I “ Impianti di produzione di energia da fonti Disposizioni relative al sottosistema funzionale rinnovabili: insediativo a prevalente funzione residenziale” delle Pannelli solari e fotovoltaici: nel territorio rurale NTA ed in particolare : esclusione delle zone A, fasce di l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici è rispetto stradale, fluviale, cimiteriale, zone di rispetto ammessa nel rispetto della L.R. 39/2005 e della acque pubbliche, limite dimensionale max 6 mq. per L.R. 11/2011, con le limitazioni riguardanti le unità abitativa, materiali consentiti legno , vetro e ferro, “aree non idonee all’installazione di impianti deroga distanza dai confini di area e di zona fotovoltaici a terra” di cui all’Allegato A della L.R. (Osservazioni correlate : n. 0 ) 11/2011 ed ai successivi atti regionali in materia. C.3 Modifica art. 49 c. 5 punto 5 delle NTA- Forniture a.1) L’installazione di impianti a servizio degli elettrica e idrica annessi agricoli edifici, ovvero quegli impianti ubicati su edifici esistenti o loro pertinenze ed aventi capacita di Sono pervenute richieste all’ufficio tecnico comunale per generazione compatibile con il regime di scambio consentire l’allaccio di luce ed acqua agli annessi agricoli sul posto (D.M. 10/09/10) è ammessa sulle descritti all’art. 49 delle NTA “ Annessi agricoli ai sensi coperture e nelle aree di pertinenza degli edifici dell’art. 6 del Regolamento di Attuazione 5/R della L.R. residenziali esistenti, limitatamente al 1/2005”. Si propone di sostituire la prescrizione con soddisfacimento del fabbisogno di autoconsumo indicazione di preferenza verso approvvigionamento domestico e/o aziendale. Il dimensionamento idrico tramite cisterne di accumulo e altre forme di degli impianti dovrà in ogni caso essere recupero delle acque piovane. L’approvvigionamento commisurato all’effettivo fabbisogno energetico elettrico è consentito ove necessario per l’uso di pompe dell’edificio o dell’attività da servire, come ed attrezzature agricole ad alimentazione elettrica. risultante da specifica documentazione. Per gli edifici di interesse storico tipologico di cui C.4 Norma specifica Fotovoltaico impianti e uso all’art. 41, l’installazione è consentita domestico (limiti e zone) esclusivamente a terra o sulle falde di manufatti C.5 Norma specifica aree di installazione antenne per la secondari e/o pertinenziali, subordinatamente telefonia mobile (limiti e zone) alla presentazione di un progetto che ne dimostri il corretto inserimento nel contesto ambientale e C.6 Norma specifica Camini e impianti a biomasse in paesaggistico, anche attraverso una sistemazione zona agricola ( limiti e zone ) a verde rispetto all’ area di pertinenza del fabbricato interessato. C.7 Piazza del Fiorino Scheda Norma n. 21 – indicazioni L’installazione degli impianti non è comunque per il planivolumetrico consentita sugli edifici ed i manufatti di Sulla scheda n. 21 ( Superficie totale = mq. 5.000 - SLP particolare valore storico-architettonico per i quali complessiva 1000 mq. a destinazione commerciale gli strumenti e gli atti di governo del territorio attività di vicinato/ servizi privati e pubblici e aree prevedano interventi di restauro e risanamento residenziali ( lotto di permuta C1/3 sede Associazione conservativo, nonché all’interno di resedi ad aree dei Comuni 200 mq SLP) . H max 7,50 - Distanze dai pertinenziali aventi valore storico testimoniale, confini 5,00 ml.) è necessario inserire un quali giardini storici, corti di cui sia ancora planivolumetrico di massima con prime indicazioni sulla riconoscibile l’originario impianto rurale, aree conformazione della piazza e degli edifici. comuni a.2) L’ubicazione degli impianti è consentita: C.8 Elenchi del patrimonio identitario e testimoniale In aderenza o integrati ai tetti di edifici e manufatti esistenti con la stessa inclinazione ed inserire al Titolo VII “Aree di tutela e vincolo” delle NTA orientamento della falda e senza modifica della un articolo specifico per l’ istituzione di elenchi di aree, sagoma, purché non prospicenti e/o direttamente immobili ed usi del patrimonio identitario e testimoniale visibili da spazi e percorsi di uso pubblico; la del Comune di Montescudaio. collocazione degli impianti sulla falda interessata “Costituiscono area di tutela le proprietà private dovrà comunque garantire un inserimento costituenti il patrimonio identitatario e testimoniale armonico e non invasivo rispetto all’edificio, ovvero: avendo cura di rispettare, nel posizionamento dei pannelli, criteri di ordine, decoro e simmetria. a) Le strutture che mantengono la stessa All’interno di resedi o aree pertinenziali private destinazione d’uso “pubblico” non direttamente visibili da spazi e percorsi di b) Le strutture che, pur avendo cessato una attività uso pubblico, mediante installazione a terra (il storica, mantengono di questa strutture o resti significativi requisito di non visibilità potrà essere ottenuto c) Punti di riferimento culturale o di aggregazione anche con idonee sistemazioni a verde, nel sociale rispetto dei caratteri ambientali e paesaggistici d) Elementi di servizio pubblico, di arredo urbano o dell’area); gli eventuali supporti di sostegno dei identificativi di vita sociale pannelli non dovranno superare l’altezza di m 1 Ogni trasformazione deve mantenere inalterate le dal suolo, al netto dei pannelli stessi; nel caso di caratteristiche d’uso e degli elementi identificativi. spazi pertinenziali ed aree cortilizie comuni a più Saranno previste specifiche agevolazioni nelle tassazioni unità immobiliari, l’installazione degli impianti è comunali. La giunta comunale e propri consulenti subordinata alla definizione di un assetto unitario costituiscono una commissione per la tutela del che faccia da riferimento anche per eventuali patrimonio identitario e testimoniale e l’elaborazione di interventi successivi. progetti di (cartelli e pubblicazioni) a.3) Nella posa degli impianti dovranno essere Elenco rispettati i seguenti indirizzi: I pannelli solari e fotovoltaici dovranno avere 1) Cantine palazzo della Contessa 2) Frantoio superficie superiore scura non riflettente, in modo Marchionneschi 3)Alimentari Corsini 4) Il da ridurne l’impatto visivo Frantoio 5) Forno a legna Agnoletto 6) Fondi sotto Gli eventuali serbatoi di accumulo degli impianti le mura del Castello 7) Mulino Bondani 8) Studio solari termici dovranno essere ubicati in posizione Stefano Tonelli pittore 9) Cantine Pieri 10) Mura e cancelli lato Sx di Via Veneto 11) calzolaio Ciomi non visibile dall’esterno 12) Calzolaio Tuto 13) Arena Giannerini 14) Per altre tipologie di impianti fotovoltaici non Studio Spikic 15) Facciata del Palazzo Tedesci 16) riconducibili a quelli menzionati (tegole Facciata palazzo Tonelli 17) Facciata palazzo fotovoltaiche, film sottile, amorfi, ecc.) dovrà Burlacchini 18) Facciate Palazzi della Contessa, Marchionneschi, e Surbone essere verificato l’effettivo impatto visivo previa 2) Acqua acquisizione di parere preventivo dagli uffici competenti. Le tegole fotovoltaiche dovranno Pozzi Guerrieri Pieri e Fiorino essere compatibili, per forma e dimensione, con le tipologie ricorrenti nell’edilizia tradizionale Fontanelle (coppo ed embrice). Fonte Morsi Zone in cui è vietata l’installazione di impianti: Fontevecchia In relazione ai particolari valori paesaggistici e Fonte Scialicco percettivi da tutelare, l’installazione degli impianti di cui ai punti precedenti non è Fonte del Pellegrino consentita all’interno delle zona A ricadenti Fonteinfrancia all’interno dell’UTOE M1.

Fonte Porticaio C.5 Aree di installazione antenne per la C.9 Area di interesse archeologico a casa Giusti telefonia mobile (limiti e zone) Viene inserito all’art. 65 il seguente comma: “La Si ritiene opportun o prevedere la possibilità di condurre localizzazione di nuove antenne per telefonia campagne di scavo e di ricerca archeologica attraverso mobile è consentita solo nella zona del Boschetto forme di partenariato pubblico/privato, previo parere ARPAT esteso alla verifica suobordinatamente alla stipula di convenzione con l’A.C. complessiva degli impianti esistenti e di quello aggiuntivo”

C.6 Installazione di impianti a biomasse in zona agricola Viene inserito all’art. 53 il seguente comma: Impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili: Impianti di produzione di energia da biomasse: ai fini della tutela delle caratteristiche ambientali, paesaggistiche e produttive del territorio rurale, la realizzazione di impianti di produzione energetica alimentati a biomassa è ammessa all’interno delle aree facenti parte del “Sottosistema Territoriale della Pianura” con esclusione delle aree facenti parte del “Sottosistema funzionale delle aree ad alta valenza ambientale”, come individuati dal P.S. e dal R.U., esclusivamente in prossimità della viabilità principale esistente con divieto di realizzazione di nuove strade, nonché nel rispetto dei seguenti requisiti: Impianti installati e gestiti da imprenditori agricoli ai sensi di legge, anche riuniti in cooperative, consorzi o società, insediati ed operanti nel territorio comunale. Tali soggetti potranno operare in società con altri soggetti, purchè questi ultimi non siano in possesso di più del 30% delle quote di partecipazione. Potenza nominale non superiore a 1 Mw o quanto definito dalle linee guida del PIER per gli impianti di piccola taglia; Impianti di tipo combinato, nei quali ci sia contemporanea produzione di energia elettrica e energia termica e possibilità di riuso di quest’ultima, anche in forma convenzionata con l’Amministrazione comunale; Il progetto dell’impianto sia completo del piano degli approvvigionamenti che permetta di valutare la provenienza dei materiali, l’impatto in termini di traffico indotto, la coerenza con i piani di taglio delle aziende fornitrici. Gli approvvigionamenti non potranno comunque provenire da superfici distanti dall’impianto più di 70 km; La produzione di biomassa da colture dedicate non superi il 30% della potenzialità di approvvigionamento complessivo dell’impianto. Le strutture e le aree di servizio (aree di stoccaggio, ecc.) dovranno essere oggetto di uno specifico progetto di sistemazione ambientale rivolto all’inserimento nel contesto paesaggistico circostante.

C.7 Planivolumetrico Scheda n. 21 Viene integrata la scheda norma n. 21 di uno schema planivolumetrico contenente indicazioni progettuali per gli interventi attuativi

C.8. Elenchi del patrimonio identitario e testimoniale Vengono integrate le NTA (art. 73bis) e la Tav. 6 di R.U. con le indicazioni formulate nell’osservazione

C.9. Area di interesse archeologico a casa Giusti Vengono integrate le NTA (art. 71bis) con le indicazioni formulate nell’osservazione

Parere Bacino di Rilievo Regionale Toscana Costa Parere di coerenza con il vigente PAI Prot. 695 del 20.12.2011

SINTESI CONTRODEDUZIONI 1. Parere negativo in merito alle previsioni relative alle Punto 1 Schede Norma n. 14 e 21 ricadenti in aree a Si prende atto del parere negativo e si stralciano pericolosità molto elevata le schede norma in oggetto dalle previsioni di R.U., riportandole alle destinazioni delle aree 2. La modifica del quadro conoscitivo del PAI proposta contermini nella tav. 7c “Implementazione del Quadro (Schede 14 e 23) Conoscitivo” delle indagini geologiche risulta coerente con gli esiti dello studio idrologico idraulico Punti 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10 ad eccezione delle aree adiacenti al trato del Fosso del Gli elaborati normativi e le schede di R.U. sono Rio posto a monte della loc. Casa Giusti. Per tali aree integrati e modificati in accoglimento delle permangono dunque classificazioni di pericolosità prescrizioni impartite idraulica elevata (PIE) (art. 58, art. 59 ter, 59 quater, art. 73, Schede 13, 15, 3. Per le previsioni di cui alle schede norma n. 15, 22, 25, 16, 22, 25, 28, 29, 30) 28 e 29 Gli interventi edificatori e le relative urbanizzazioni dovranno essere localizzati nelle porzioni esterne alle aree a pericolosità ed alle aree di pertinenza fluviale così come delimitate nella tav. 07 Area di Pertinenza Fluviale allegata allo studio idraulico.

4. Per le previsioni di cui alla scheda norma n. 15, Eventuali modifiche morfologiche, seppur in aree non perimentrate a pericolosità, devono essere subordinate alla verifica, nelle successiva fasi attuative, del non aumento del rischio.

5. Per le previsioni di cui alle schede norma n. 13 e 16, poste in ambiti PIE, Gli edifici e le aree di urbanizzazione suscettibili di produrre danni a persone e/o cose in caso di allagamenti per piene con Tr 200 anni devono essere posti in condizione di sicurezza idraulica rispetto a tali eventi. La delimitazione delle aree risultanti in sicurezza dovrà essere trasmessa al Bacino nei modi e nelle forme previsti dal Comma 7 art. 6 del PAI

6. Per la previsione di cui alla scheda norma n. 30 i piani attuativi nonché il progetto unitario dovranno essere trasmessi all’Autorità di Bacino Toscana Costa per il parere di competenza

7. Le NTA devono recepire i contenuti di cui all’art. 9 del PAI in relazione alle Aree di Pertinenza Fluviale di cui alla tav. 07 allegata allo studio idrologico idraulico. Inoltre il Ru dovrà introdurre per le aree di compensazione, laddove previste, specifiche destinazioni connesse ai vincoli di utilizzo delle stesse.

8. Per quanto attiene le porzioni di UTOE non oggetto di schedatura, in ambiti a pericolosità PAI sono possibili solo gli interventi consentiti dagli art. 5, 6, 13 e 14 alle condizioni ivi indicate.

9. Va resa coerente la zona di protezione dell’acquifero del F. Cecina individuata negli elaborati del RU, con gli areali individuati dalla D.G.R.T. 269/2009.

10. Deve essere data attuazione a quanto richiesto dagli artt. 7 e 15 delle norme PAI relativamente alle aree a rischio

Parere Ufficio Tecnico del Genio Civile Esito del Controllo delle indagini geologiche a supporto del R.U. comunale (Deposito n. 61 del 18.08.2011) ai sensi del Regolamento D.P.G.R. 27.04.2007 n. 26/R Prot. 323142/n. 6060 del 23.12.2011

SINTESI CONTRODEDUZIONI 1. Relativamente alla previsioni di cui alle schede Punti 1, 2, 3, 4, 5 norma n. 13 e 18 gli elaborati da redigere a Gli elaborati normativi e le schede di R.U. sono supporto del Piano Attuativo dovranno contenere integrati e modificati in accoglimento delle il progetto delle opere di sistemazione previste, prescrizioni impartite cos+ come indicato al punto 4 delle Direttive di (art. 30, art. 59 bis, Schede 13, 16, 22, 25, 28, 29, 30) cui al Regolamento DPGR 53/R

2. Per le previsioni di cui alle schede norma n. 22, 25, 28 e 29 il Piano Attuativo dovrà approfondire dettagliatamente le condizioni di attuazione assumendo l’obiettivo della sicurezza idraulica e del non aumento del rischio nelle aree adiacenti, compatibilmente con il livello progettuale che sarà definito a supporto della pianificazione attuativa

3. Gli interventi edilizi nei lotti residui in zona B possono ritenersi fattibili esclusivamante alle condizioni e nei limiti previsti dal PIA del Bacino di rilievo regionale Toscana Costa e dalle normative regionali riguardanti gli itnerventi in aree a pericolosità idraulica molto elevata. Ciò fermo restando la necessità che venga asseverata l’assenza di pericolo per le persone e i beni e che l’intervento non determina aumenti di rischio e di pericolosità nelle aree adiacenti.

4. Relativamente alle condizioni di trasformabilità nel territorio aperto, Per gli interventi con incremento di carico ricadenti in aree a pericolosità geomorfologica molto elevata G4, l’attuazione degli stessi è subordinata alla dimostrazione del non aggravio delle condizioni di instabilità dell’area. Nel titolo abilitativo all’attività edilizia deve essere dato atto della sussitenza dei seguenti criteri: previsione, ove necessario, di interventi mirati a tutelare la pubblica incolumità, a ridurre la vulnerabilità delle opere esposte mediante consolidamento o misure di protezione delle strutture per ridurre l’entità di danneggiamento; l’installazione di sistemi di monitoraggio per tenere sotto controllo l’evoluzione del fenomeno. Sono da intendersi a fattibilità limitata F4 gli interventi di demolizione e ricostruzione in aree a pericolosità geomorfologica molto elevata G4, subordinando l’attuaizone degli stessi alla preventiva esecuzione di interventi strutturali di consolidamento e bonifica dei movimenti franosi.

5. Per la previsione di cui alla scheda norma n. 30, possono essere previsti solo interventi per i quali venga dimostrato che la loro natura è tale da non determinare pericolo per le persone e/o i beni, da non aumentare la pericolosità in altre aree e purché siano adottate ove necessario idonee misure atte a ridurne la vulnerabilità