Nuclei Storici Mbito Schede Di Censimento a 7
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Piano Paesaggistico REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana AmbitoAmbito Dipartimento dei Beni Culturali 99 e dell'Identità Siciliana Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Messina MessinaMessina Progetto finanziato con P.O.R. Sicilia 2000-2006 Misura 2.02 Azione C DIPARTIMENTO DEI BENI CULTURALI E DELL'IDENTITA' SICILIANA Il Dirigente Generale Sergio Alessandro SERVIZIO PIANIFICAZIONE PAESAGGISTICA Il Dirigente Responsabile arch. Venera Greco SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI DI MESSINA COORDINAMENTO TECNICO-SCIENTIFICO arch. Mirella Vinci - Soprintendente per i Beni Culturali ed Ambientali arch. Antonino Spanò Greco - Responsabile U.O.3 beni paesaggistici CONTRIBUTI TECNICO SCIENTIFICI Responsabile coordinamento dati arch. Placido Leotta Responsabile cartografia dott. Massimo De Maria CONSULENZA SCIENTIFICA Sistema naturale sottosistema abiotico dott. prof. Giovanni Randazzo sottosistema biotico dott.ssa Concetta Bucca aspetti botanici dott.ssa Rosella Picone Sistema antropico arch. Emanuela Barbaro Poletti Il Responsabile Unità Operativa 3 Il Soprintendente Centri e NucleiStorici Paesaggio Locale n. 7 (arch. Antonino Spanò Greco) (arch. Mirella Vinci) nella provincia di Messina Ambito regionale ricadente9 Piano Territoriale Paesaggistico essina Patrimonio Storico Culturale M 99 Centri e Nuclei Storici mbito Schede di censimento A 7 Gioiosa Marea Barcellona Pozzo di Gotto Terme Vigliatore Patti Paesaggio locale Montagnareale Oliveri Falcone Furnari Librizzi Rodi' Mazzara' Milici Sant'Andrea Basico' San Tripi Piero Patti Montalbano Elicona Novara di Sicilia Fondachelli Fantina (Monti Peloritani) Antillo Francavilla di Sicilia Area della catena settentrionale Media e valle alta del Novara e dell'Elicona Motta Camastra CONSULENTI Ing. Tiziana Borruso Ing. Roberto Scaffidi Abbate Centri Storici CS_05_09 Basico' CS_37_09 Montalbano Elicona CS_40_09 Novara di Sicilia CS_65_09 Tripi Nuclei Storici Comune di MONTALBANO ELICONA NS_0119_09 Braidi NS_0120_09 Santa Barbara NS_0118_09 Santa Maria Comune di NOVARA DI SICILIA NS_0123_09 San Basilio NS_0124_09 San Marco Comune di TRIPI NS_0208_09 Campogrande NS_0207_09 Casale NS_0206_09 San Cono Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_05_09 Foto aerea (2000) NOTIZIE GENERALI Tipo scheda Centri storici Denominazione Basicò Codice CS_05_09 Provincia Messina Ambito 09 Comune Basicò Paesaggio locale 7 Calsse B Basicò Pagina 1/6 Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_05_09 Perimetrazione dell’abitato al 1940 Descrizione Con l’unificazione del Regno d’Italia il Comune di Casalnuovo, per distinguersi da altri omonimi, fu con Regio Decreto autorizzato ad assumere il primitivo nome di Basicò. Il centro storico è sito in territorio collinare degradante in direzione Nord-Sud. Esso è delimitato a Sud, dal monte Pito, in località Molino Gennaro, ed a Nord, dalla strada provinciale Furnari- Montalbano Elicona che lo attraversa interamente da Est a Ovest. L’economia è sostanzialmente agricola. Sul suo territorio, posto in pendio, in un’area ricca di precipitazioni e sufficientemente ventilata, non sono praticate colture di particolare pregio; predomina il seminato con sporadiche aree coltivate a noccioleto. E’abbastanza diffuso l’allevamento del bestiame. Basicò Pagina 2/6 Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_05_09 IGM 1:25.000 POPOLAZIONE Censimento Abitanti Comune Centro urbano 1951 - - 1961 - - 1971 - - 1981 - - 1991 746 665 2001 904 820 Basicò Pagina 3/6 Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_05_09 IGM 1:50.000 del 1890 INSEDIAMENTO PREESISTENTE - ORIGINE E SVILUPPO DELL’IMPIANTO MEDIOEVALE Due sono le ipotesi sull’origine di Basicò. La prima fa risalire la formazione del borgo ad un lento processo di sviluppo tipico degli agglomerati rustici, dei preesistenti casali sparsi sul territorio dell’abaceno. La seconda ipotesi fa risalire l’origine dell’abitato alla presenza di una comunità di monaci Basiliani e ad un monastero, già intorno all’anno 1150. Dell’esistenza di questo monastero detto “la Badiazza di Basicò” abbiamo notizia certa per una breve papale datata 1268. La possibilità di individuare ancora oggi in una parte del centro storico, una zona denominata “Quarter ‘i Franze” e l’uso tuttora corrente di chiamare le vie “rua” lascia presupporre la presenza dei Francesi a Basicò. La data di fondazione del nucleo storico del “Quarter ‘i Franze” va dunque fatta risalire al periodo angioino, come si può ricavare da alcune fonti storiografiche attestanti la Basicò Pagina 4/6 Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_05_09 presenza di suore Francesi, dell’ordine Francescano, nel monastero di Santa Chiara di Basicò detto “la Badiazza di Basicò” già nel 1268. E’ presumibile che il quartiere Santa Maria, adiacente al “Quarter ‘i Franze”, abbia avuto origine e si sia sviluppato a partire dalla data di costruzione della Chiesa di Santa Maria dell’Annunziata che si trovava appunto al centro di esso. La data della costruzione della Chiesa potrebbe farsi coincidere con quella incisa sull’architrave della porta di comunicazione tra la ex Chiesa e la ex sacrestia: 1287. ORIGINE E SVILUPPO DELL’IMPIANTO RINASCIMENTALE Agli inizi del XV secolo Basicò assume la nuova denominazione di “Casalnuovo”. Già tra la fine del 1500 e gli inizi 1600, Basicò doveva aver raggiunto, grosso modo, la conformazione attuale. Infatti risultano mensionati i quartieri: Costa, Carruggiotto, San Biagio, oltre ai già citati “Quarter ‘i Franze” e Santa Maria. E’ presumibile che agli inizi del 1600, il centro abbia subito un’espansione in direzione dell’attuale quartiere San Francesco. Infatti tra il 1600 ed il 1607 viene costruita, come risulta nell’Archivio Parrocchiale Baricotano, A.P.B., la Chiesa di San Francesco d’Assisi. La mole della nuova chiesa lascia presupporre l’esigenza di un ampio luogo di culto, più adeguato per dimensioni, rispetto alla preesistente chiesa di Santa Maria. Durante il XVII e XVIII secolo una delle industrie più fiorenti del paese era la coltura del baco da seta e la produzione della seta, come si ricava dai libri di contabilità parrocchiale. Nel 1813, dopo aver ottenuto la sua autonomia amministrativa, Casalnuovo ha la sua prima casa municipale. Il 19 gennaio del 1840 il decurionato di Casalnuovo deliberava il taglio degli alberi infruttiferi sovrastanti il paese nel tratto denominato “Costa”; «per il dominio del sole e per le esalazioni che si sviluppano in primavera». Successivamente parte di quell’area libera è stata edificata ed ha assunto la denominazione di “Quartiere Costa”. ORIGINE E SVILUPPO DELLA CITTA’ MODERNA -Tra il 1941 ed il 1942, con le basole tolte dalla Via Vittorio Emanuele III, viene lastricata Piazza Ludovico Foti. In seguito a questi lavori viene variato l’assetto altimetrico della piazza con la conseguente modifica della quota del piano di posa delle fontane dei “Carruggi”. Il centro, in epoca recente, è stato oggetto di lavori di trasformazione urbanistica, talvolta previsti dal Piano Regolatore Generale, come l’innalzamento di alcune delle quote del piano stradale, la realizzazione di spazi pubblici e di aree di parcheggio. Non essendo stati utilizzati per la realizzazione di questi lavori materiali e tecnologie tradizionali, quali la pietra, il legno, il cotto, le “basole” di pietra per le pavimentazioni stradali, è stato alterato l’originale equilibrio ambientale del luogo. Il centro storico è costituito da piccole abitazioni, in maggioranza a due elevazioni fuori terra, poste ai margini dell’arteria principale che l’attraversa e lungo un reticolo di viuzze, strette e tortuose, ortogonali ad essa. L’agglomerato urbano è addossato ad una collina della quale segue in maniera naturale l’andamento degradante raggiungendo così una notevole integrazione fra paesaggio urbano e naturale. E’ stata prevista dal P.R.G. una zona di espansione residenziale (C1 edilizia economica e popolare) in contrada Mendolina. La suddetta zona è posta a Nord-Est del centro a cui è direttamente Basicò Pagina 5/6 Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_05_09 collegato dalla Via Mendolina che ne individua la direttrice di espansione. E’ prevista una zona “T” (turistica) destinata ad insediamenti di tipo turistico-alberghiero-residenziale in località Cuzzola- Bosco Grande. Il sistema viario è caratterizzato complessivamente da viuzze strette e tortuose, il cui impianto, che segue la giacitura orografica dispone il suo maggiore sviluppo secondo un’asse in direzione Est- Ovest. Il sistema edilizio è caratterizzato da comparti irregolari costituiti da edifici, a uno o due piani, dalla tipologia a schiera e a spina; talvolta il piano terra è utilizzato come locale per l’attività lavorativa, artigianale o commerciale, in alcuni casi è possibile riscontrare l’utilizzo dei piani terra come stalle. Basicò Pagina 6/6 Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e Ambientali PIANO TERRITORIALE PAESISTICO e della Pubblica Istruzione Centri storici CS_37_09