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TOPOGRAFIA.Pdf Associazione di volontariato San Benedetto Corso Tukory 240 - 90134 Palermo www.volontariatosanbenedetto.org S O M M A R I O La declinazione magnetica 23 Compagni inseparabili ... 03 Orientarsi con il sole 24 Orientarsi con le stelle 24 IL RETICOLATO GEOGRAFICO COME SI FA? Meridiani e paralleli 04 Marcia all’azimut 25 LA COSTRUZIONE DELLE CARTE TOPOGRAFICHE Autodeterminazione del punto 26 Il sistema Il profilo altimetrico 28 Universal Transverse Mercator 06 Il percorso rettificato 30 La carta topografica d’Italia 08 Il rilievo topografico 33 La triangolazione ed il SI PARTE PER L’AVVENTURA rilevamento del terreno 10 Pianificare un’escursione Scale numeriche e grafiche 11 in montagna 34 Le curve di livello 13 Al passo con i “tempi” 36 FACCIAMO IL PUNTO Occhio al bivio 37 Elementi della carta topografica 17 I ferri del mestiere 39 Coordinate geografiche 18 G L O S S A R I O 40 Coordinate chilometriche 19 SEGNI CONVENZIONALI IGM 43 Reticolato italiano di Gauss-Boaga 20 ORIENTAMENTO La bussola 21 Orientiamo la cartina topografica 22 BIBLIOGRAFIA e RISORSE WEB Enrico Maddalena, Orienteering, elementi di orientamento e topografia, terza edizione, Hoepli; Elvidio Lupia Palmieri e Maurizio Parotto, Il Globo terrestre e la sua evoluzione, sesta edizione, Zanichelli; www.mondogeo.it/Immagini/Pdf/Cartografia-Nozioni.pdf www.angetbo.net/orientarsi.html www.anvvfc.it/formazione/cartografia-topografia-orientamento www.igmi.org www.nonsolocittanova.it/orientamento/cartografia.html www.sns-cai.it/pdf/cartooriep.pdf Autore: Vincenzo Neto - capo scout dell’Associazione Guide e Scouts San Benedetto Edizione non commerciabile - pro manuscripto - Palermo 05.04.2012 - Disegni e fotografie sono di proprietà dei rispettivi autori Progetto realizzato grazie al contributo di Unicredit Foundation nell'ambito del Gift Matching program 2011 Compagni inseparabili... artina topografica e bussola sono da provare a leggere un C sempre i compagni inseparabili per libro sottosopra. In chiunque si dedica all’escursionismo in montagna, è facile trovarsi delle situazio- montagna e al trekking. La loro è una ni in cui si perdono i punti di riferimento, compagnia che infonde sicurezza anche con il rischio di sbagliare strada. Inoltre, se ci si cimenta in facili passeggiate di ci può essere la forzata necessità (ad breve durata. Averle sempre con se è esempio in caso di avverse condizioni certamente importante ma non sufficien- meteorologiche) di dover cambiare per- te. La carta topografica è paragonabile ad corso. In tutti questi casi bisogna sempre un libro scritto in una lingua straniera. Se sapere dove ci si trova, anche tramite non si conoscono i vocaboli e le principali precise coordinate, utili in caso di soccor- regole grammaticali è illeggibile e quindi so, dove stiamo andando e in quanto assolutamente inutile. tempo percorreremo il tratto di strada individuato. Per fare questo si deve esse- Il linguaggio cartografico (simboli, scale re in grado di effettuare precise di riduzione, proiezioni e sistemi di riferi- associazioni terreno-cartina e viceversa mento, ecc...) si può definire un vero e (condizione base dell’orientamento). proprio linguaggio che presenta precise regole e strutture e che è indispensabile La moderna tecnologia e l’introduzione conoscere per utilizzarlo al meglio. dei GPS non hanno affatto modificato tali esigenze che rimangono le condizioni Lo studio, la descrizione e la rappresenta- imprescindibili per condurre con consape- zione del terreno, nelle sue forme, volezza e sicurezza una qualsiasi attività dimensioni e caratteristiche, è compito in montagna. della scienza topografica. Grazie alla topografia e alle tecniche cartografiche è Nelle pagine seguenti affronterò alcuni infatti possibile realizzare una carta topo- argomenti teorici di base che ti aiuteran- grafica. Attraverso essa si possono cono- no nella lettura, interpretazione ed utiliz- scere tutti i dettagli di un determinato zo della cartina topografica. Tratterò, territorio anche senza esserci mai stati. inoltre, alcune tecniche topografiche per Ed è proprio grazie ad una corretta lettu- poi soffermarmi su importanti aspetti ra della carta topografica che è possibile legati alla corretta pianificazione e condu- procedere, ad esempio, alla pianificazione zione di un’escursione in montagna. di un’escursione, con tutto ciò che com- L’esperienza diretta sul campo e tanta porta. pratica ti consentiranno di consolidare Oltre ad essere in grado di leggere ed quanto appreso e di affinare il tuo senso interpretare una carta topografica biso- dell’orientamento. Buona strada … gna anche saperla orientare, con e senza bussola. Infatti, possedere una cartina Vincenzo Neto senza saperla orientare è come andare in montagna ad occhi bendati; un po’ come 3 TOPOGRAFIA ed ORIENTAMENTO Meridiani e paralleli a necessità di localizzare con precisione la posizione di qualsiasi oggetto sulla L superficie terrestre ha portato all’ideazione di un sistema di riferimento con- venzionale, costituito da un reticolato di linee immaginarie. Innanzitutto è stato definito l’asse di rotazione terrestre, cioè l’asse immagina- rio intorno al quale il pianeta ruota. I suoi punti estremi si chiamano poli: Polo Nord, quello rivolto verso la stella Polare, e Polo Sud, quello opposto, rivolto verso la costellazione della Croce del Sud. Si chiamano paralleli le circonferenze che si ottengono immaginando di interseca- re la Terra con piani perpendicolari all’asse di rotazione terrestre. Il parallelo più grande è quello individuato dal piano passante per il centro della Terra e viene detto equatore. Si chiamano meridiani le circonferenze che si ottengono imma- ginando di intersecare la Terra con piani passanti per l’asse terrestre. Ciascun me- ridiano viene diviso dai poli in due semicirconferenze, dette meridiano geografico e antimeridiano. Il meridiano di riferimento, chiamato anche “zero”, è quello che passa da Greenwich, l’osservatorio di Londra. Per convenzione sugli atlanti non vengono riportati tutti i paralleli e tutti i meridiani ma solo 180 paralleli (90 per l’emisfero nord e 90 per l’emisfero sud) e 360 meridiani (180 a est di Greenwich e 180 a ovest). Ciascuno dista dal successivo di un arco corrispondente a 1°. Osservando il mappamondo sul quale sono stati tracciati meridiani e paralleli, si vede chiaramente che questi, intersecandosi, formano una rete che avvolge il glo- bo. Questo reticolato geografico serve per determinare la posizione assoluta di un punto sulla superficie terrestre. Tale posizione è definita pertanto da due quan- tità: latitudine (φ “phi”) e longitudine (λ “lambda”). 4 La latitudine geografica di un punto è la sua distanza angolare dall’equatore mi- surata sull’arco di meridiano compreso fra il punto e l’equatore stesso. La longitudine geografica di un punto è la sua distanza angolare dal meridiano fondamentale di Greenwich misurata sull’arco di parallelo compreso fra il punto e il meridiano fondamentale stesso. La longitudine di un punto della superficie terre- stre può essere espressa anche rispetto ad un meridiano locale scelto come fonda- mentale (per l’Italia quello passante per Monte Mario - Roma) del quale però è perfettamente conosciuta la longitudine rispetto al meridiano di Greenwich. Ogni punto della superficie terre- stre è individuato da due numeri: la sua latitudine e la sua longitudi- ne. Se il capitano di una nave vuo- le specificare la sua posizione su una map- pa, sono queste le "coordinate" che dovrà usare. Il termine "meridiano" deriva dal latino meridies, che significa "mezzogiorno"; il sole attraversa un dato meridiano terrestre a metà del periodo di tempo che va dall'al- ba al tramonto. Il Nord geografico è situato al Polo Nord nel punto l’intersezione dell’asse terrestre con tutti i meridiani. La Terra non è perfettamente sferica, ma presenta un sensibile rigonfiamento lungo la fascia equatoriale e uno schiacciamento in corrispondenza delle regioni polari. Inoltre sono presenti rilievi e depressioni sulla sua superficie. La forma che più si approssima alla superficie terrestre è quella del geoide. Il geoide però non può essere efficacemente utilizzato da un punto di vista geometrico. Si ricorre quindi ad una figura definita matematicamente che approssima il geoide e che prende il nome di ellissoide di rotazione (o sferoide). Oltre che la forma e le dimensioni dell’ellissoide che meglio si adatta al geoide, occorre definire anche il suo orientamento, cioè la posizione dell’ellissoide rispetto al geoide e di conseguenza rispetto alla superficie terrestre. Questa scelta, unitamente alla definizione di altre quantità, genera un preciso Sistema Geodetico (Datum Geodetico). In Italia i sistemi più comuni sono: Roma 1940 (Roma40) che utilizza l’ellissoide internazionale di Hayford con orientamento su Roma Monte Mario; European Datum 1950 (ED50) che utilizza l’ellissoide internazionale di Hayford con orientamento a Postdam (Germania). Quest’ultimo sistema è associato alla rappresentazione cartografica U.T.M. (UTM-ED50) ed è usato per il taglio della cartografia ufficiale italiana. 5 TOPOGRAFIA ed ORIENTAMENTO Il sistema Universal Transverse Mercator a carta topografica è un disegno che rappresenta una data estensione del ter- L reno con la sua forma e in tutti i suoi particolari. La carta topografica è una rappresentazione a due dimensioni (lunghezza-larghezza), sebbene quello che deve rappresentare abbia tre dimensioni (lunghezza-larghezza-altezza); è perciò intuibile che la carta topografica è assai simile ad una fotografia fatta dall’alto. La Terra è approssimativamente
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