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La Città – La Squadra – Gli Eventi Numero 21 del 5 gennaio 2020

Foto Mosca Conte vs Gattuso Sussurri e grida

Enrico Varriale Tony Laudadio Sal da Vinci parla del calcio ed il suo “Tossine” all’Augusteo FRAMMENTI di Giovanni Gaudiano Grandi sfide a gennaio ed un saluto ad Ancelotti

he Napoli sarà quello del 2020 e che Napoli è e ai media. Forse con Ancelotti il Napoli ha perso l’oc- stato quello del 2019. Ci si aspettava di casione di fare l’ultimo passo per tornare a Cpiù dalla squadra azzurra più perché ci vincere. eravamo abituati ad un rendimento da altis- Forse la società, il presidente De Laurentiis, sima classifica che per vero ragionamento. ha certificato quale potrebbe essere il limite L’ingaggio di Ancelotti nel 2018 aveva di una gestione sicuramente sana dove un aperto alla speranza di vedere un pizzico di azzardo in questi anni Napoli ancora più forte e più com- avrebbe portato forse due scudetti a petitivo. Napoli. In realtà la rosa affidata al tec- La scelta di ripiegare su Gattuso nico emiliano aveva tre caratte- è motivata da due ragioni: la ristiche precise che tutti ab- prima, il basso costo dell’alle- biamo voluto ignorare. natore entrante; la seconda, Prima: un’età anagrafica in quella strombazzata grinta, rigi- crescita per alcuni uomini dità da caporale di giornata e capa- fondamentali. cità nella preparazione atletica, qua- Seconda: il gioco del prece- lità che non si sono viste in questo dente allenatore aveva spre- piccolo scorcio ma che nel frat- muto gli uomini di riferimento. tempo hanno prodotto tre infortuni Terza: il passaggio ad altro mo- muscolari in altrettanti difensori, dulo e la ricerca di un gioco la zona del campo dove il nuovo sostanzialmente diverso non tecnico ha dichiarato avrebbe la- ha mai convinto proprio i gio- vorato intensamente sin da subito. catori che nel precedente mo- È bene chiarire che ci si aspetta, si dulo si sentivano oramai pa- spera, che Gattuso faccia bene, che droni della situazione. i giocatori ritrovino la verve dei Non sapremo cosa Ancelotti giorni migliori e che si possa sal- non ripeterebbe mai, come ha lui stesso vare la stagione dal punto di vista dichiarato, ma escludendo la scelta di ve- dei risultati. Quello che invece si do- nire a Napoli, è probabile che il tecnico vrebbe pretendere sarebbe vedere final- abbia avvertito attorno a sé una freddezza, mente la crescita organizzativa del- un distacco, una mancanza di calore anche l’unica società meridionale che potrebbe da parte del pubblico che gli aveva fatto contrastare chi vuole tenere tutto per sé pensare di andar via dopo il primo anno. il potere nel mondo del calcio. D’altronde l’accoglienza riservatagli a Li- Domani si gioca, sarà un gennaio in- verpool, sponda Everton, la durata del con- tenso: Inter, Fiorentina e Juventus e in tratto e l’enorme differenza di ingaggio di- al San Paolo inter- mostrano quanto sia stimato altrove e una vallate dalla Lazio all’Olimpico. Ed in at- riflessione la impone anche ai tifosi, agli appassionati tesa della Champions, buon 2020 a tutti.

3 IN PRIMO PIANO ENRICO VARRIALE “Ripartire con un progetto magari finalmente vincente”

Il giornalista napoletano della RAI parla della nazionale di Mancini e degli europei di giu- gno, dei temi del campionato e poi del Napoli con il suo difficile mo- mento dopo che De Laurentiis ha voluto Rino Gat- tuso al posto di Carlo Ancelo�i e della sfida in Champions al Barcellona

di Giovanni Gaudiano

o vediamo in tv da tanti anni ma, se parlasse alla nimo di calcio. radio, sarebbe lo stesso perché la sua voce per Enrico Varriale, napoletano, alla Rai da oltre un tren- • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALEA AUCHANUCHAN - GIUGLIANOGIUGLIANO • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALEP PORTEORTED DIIN NAPOLIAPOLII- - AFRAGOLAAFRAGOLA tutti gli appassionati di questo sport è sino- tennio dopo aver fatto la gavetta a “Il Mattino” di Na- • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALEA AUCHANUCHAN - MUGNANOMUGNANO • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALEA AUCHANUCHAN - VIAVIAA ARGINEARGINE L • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALE LELE GINESTREGINESTRE - VOLLAVOLLA • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALE JAMBO1JAMBO1 - TTRENTOLA-DUCENTARENTOLA-DUCENTTAA 5 • CCENTROENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALEV VULCANOULCANO BUONOBUONO - NOLANOLA • CENTROCENTRO CCOCOMMERCIALEOMMERCIALE QQUARTOUARTO NUOVONUOOVVVOO - QQUARTOUARTO • CENTROCENTRO COMMERCIALECCOOMMERCIALEL LAAB BIRRERIAIRRERIA - NAPOLINAPOLI •P• PORTICIORTICI (NA)(NA) - VIAVIAL LEONARDOEONARDO DADAV VINCIINCI2 277 IN PRIMO PIANO

«È una prospettiva sicuramente molto interessante nel senso che questa nazionale ha dimostrato nel girone di qualifica- zione di avere tra le sue qualità quella di affrontare tutti gli impegni con la giusta concentrazione, cosa che nelle ultime stagioni non era accaduto soprattutto nelle gare amichevoli ma anche nelle partite valide per le qualificazioni sin dai tempi di Prandelli per non parlare della parentesi Ventura. La nostra nazionale ha dimostrato per lunghi periodi di non avere quella cattiveria agonistica che oggi è sempre necessa- ria soprattutto a livello internazionale. È chiaro che il girone non era proibitivo ma è altrettanto evidente che vincere tutte le partite segnando la caterva di gol che la squadra di Man- cini ha messo a segno è un viatico importante. Ora si alza l’asticella. Ci saranno le amichevoli programmate con Ger- mania ed Inghilterra che daranno delle importanti indica- zioni anche perché ritengo che queste due formazioni con Francia e Spagna rappresentino le favorite per la vittoria della competizione europea».

Quindi dove può arrivare l’Italia? «Penso che la prospettiva di conquistare un buon risultato esi- sta anche perché la strada intrapresa da Mancini con la va- lorizzazione dei giovani e poi la scelta di impiegare gioca- tori capaci di costruire gioco più che distruggerlo, anche se in controtendenza con la tradizione del nostro calcio, ritengo sia quella giusta. C’è ottimismo, dovrebbe essere possibile as- manager, sia inimitabile perché è un portatore sano di valori sistere ad un Europeo che farà avvicinare ancora di più il importanti. “Rombo di tuono” ha fatto ai suoi tempi una pubblico alla nazionale, come dimostrano già gli elevati scelta di vita senza pensare assolutamente alla convenienza Varriale intervista il presidente della Fifa Gianni Infantino ascolti delle ultime gare che abbiamo riscontrato in RAI an- economica, fattore che oggi incide pesantemente sulle scelte dei che quando la qualificazione era stata già raggiunta». calciatori, o alla possibilità di accumulare tante vittorie im- poli e agli storici settimanali “Sport Sud” e “lo Sport del patemi. Dopo il disastro che ha sancito l’assenza portanti. Con quella scelta è diventato un simbolo in eterno Mezzogiorno”, che purtroppo oggi non ci sono più, se- degli azzurri al mondiale, che prospettiva si apre Tornando per un momento alla squadra che si non solo per i sardi ma per tutti quelli che hanno determinati gue le vicende di quello che per gli italiani è lo sport na- per la nazionale italiana che non vince questa impose nel 1968, tra i giocatori a disposizione di valori. Penso che se i calciatori di oggi facessero propria una zionale da sempre. manifestazione dal lontano 1968? Valcareggi c’era Gigi Riva che ha da poco com- parte di quella lezione avremmo professionisti e uomini mi- Non ha mai nascosto di essere tifoso della squadra piuto i 75 anni e che il presidente del Cagliari gliori». della sua città, cosa peraltro che si potrebbe definire Giulini ha insignito della carica di Presidente normale, e questa schiettezza qualche problema forse onorario della società sarda. Quanto mancano si- In un servizio di questo numero della nostra ri- nella sua lunga militanza glielo avrà pure creato. mili uomini di riferimento nel calcio italiano vista immaginando di poter intervistare Helenio Quattro mondiali, due europei e tanti campionati come pensando alla lunga silenziosa e determinante Herrera, il mago della grande Inter, abbiamo ri- tante sono state le trasmissioni che ha condotto. opera da team manager svolta proprio da Riva in portato una delle sue storiche citazioni: “Juven- Con Enrico Varriale, che dallo scorso anno conduce nazionale? tus uguale Fiat uguale potere”. Si può dire che “90° minuto” e che continua a non tirarsi mai indietro «Anche da questo punto di vista la nazionale ha fatto una esista una connessione tra lo strapotere in cam- quando si tratta di affrontare qualunque discussione, scelta veramente molto importante, identificando in Luca pionato dei bianconeri e le difficoltà del calcio proviamo all’inizio del nuovo anno a parlare dei temi at- Vialli il nuovo team manager. A mio avviso è una scelta giu- italiano nelle competizioni europee? tuali del calcio italiano, quello giocato, partendo proprio sta, si tratta di una persona con tante caratteristiche per es- «Credo siano due discorsi diversi, nel senso che c’è un pro- dalla nazionale di . sere un punto di riferimento importante sia per i giocatori che blema complessivo che riguarda il campionato italiano che ha per quelli che ruoteranno intorno alla nazionale azzurra in perso fette di mercato importante, superato prima dalla Pre- È iniziato l’anno che ci porterà agli Europei di quei giorni. Detto questo ritengo che Riva, che ho avuto mier League, poi dalla Liga, in alcuni momenti dalla Bun- calcio con la qualificazione conquistata senza modo di conoscere bene quando ha svolto il suo ruolo da team desliga ed oggi anche il campionato francese è diventato un

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tate mi vengono in mente il Verona, il Brescia che cercano di giocarsela sempre».

Arriviamo al Napoli. Dopo il primo anno di An- celotti che sembrava dovesse essere di transi- zione, il programma era quello di un anno con l’obiettivo di puntare decisamente in alto. Cosa è andato storto? «Come dicevo, è la grande delusione. Arranca mentre era stata costruita per battersi al vertice. Credo che non sia riu- scito l’innesto di Ancelotti nel corpo Napoli. I tecnici che lo hanno preceduto si sono calati nel ruolo pur in assenza di una struttura societaria importante come quelle a cui era abituato il tecnico emiliano. L’episodio legato al cosiddetto “ammu- Enrico Varriale con il ct ai mondiali del 2006 tinamento” stride fortemente con la volontà di questo stesso gruppo che due anni prima era arrivato in ritiro anzitempo concorrente temibile. Al di là dell’unica squadra che domina tagliandosi le vacanze. Forse anche il tecnico ha sopravva- da otto anni parliamo di un sistema che è poco competitivo, lutato la rosa a sua disposizione ed ha anche pensato che con partendo dal problema degli stadi, passando per la cultura e la sua esperienza molte difficoltà sarebbero state facilmente l’educazione sportiva per finire con l’incapacità per molti club superate a partire dalla mancanza di leader carismatici in di raccogliere risorse economiche adeguate fuori da quelle le- campo. Bisognerà vedere adesso se Gattuso riuscirà a ri- gate ai diritti tv. Diciamo che il nostro calcio sta vivendo una compattare la situazione. Si è comunque trattato di un ma- Varriale e il suo Processo del Lunedì in Rai crisi che va avanti da diversi anni. La Juventus vince con trimonio finito abbastanza presto e non credo sia finito que- catori è molto difficile in questo momento capire cosa succe- rebbe qualificarsi alla prossima Champions anche se in que- continuità da quando ha lo stadio di proprietà e continua ad st’anno». derà. Molto dipende dall’impatto della gestione Gattuso e poi sto momento la cosa appare davvero difficile. Più avanti si investire per competere e cercare di agguantare la Champions, da qualche eventuale innesto che il Napoli dovesse operare. Io potrà capire meglio quale potrebbe essere il traguardo finale anche a rischio di dover aggiustare i conti come ha fatto dopo Quanto accaduto con Ancelotti sembra un po’ la però ritengo che la cosa più importante sia avere un progetto possibile. Mi sento, però, di poter affermare che contro il Bar- l’operazione Ronaldo. Gli altri si accontentano». replica di quanto visto con Benitez. Questa volta perché se questo progetto è credibile i giocatori possono essere cellona la squadra azzurra farà bella figura. Certo passare però potrebbe essersi chiuso un ciclo visto che recuperati. Certo essere andati due anni fa vicino ad un tra- il turno mi sembra un’impresa complicata. Se paragoniamo Veniamo ai temi più strettamente dettati dal alcuni giocatori, per esempio Koulibaly, Mer- guardo storico ed averlo mancato può avere attenuato le i valori che si affronteranno in campo, il Napoli ha il 20% campionato di . L’Inter sembra aver so- tens, Callejon, Zielinski, Milik, Allan e poi anche motivazioni di qualcuno. È umano avere accusato una sorta di possibilità di approdare ai quarti. Ma sono sicuro che stituito il Napoli come avversaria al vertice e poi Insigne, per motivazioni diverse forse potrebbero di delusione che ti porti dentro ed è chiaro che qualche gio- l’unità di intenti in quell’occasione sarà automatica anche ci sono le sorprese rappresentate dal Cagliari e ritenere chiusa la loro avventura a Napoli? catore se la stia por- perché per i giocatori è la vetrina più importante che ci sia». un po’ meno dall’Atalanta. La capitale ha ripreso «A proposito di Benitez non è un caso. Anche il tecnico spa- tando appresso. Può vigore. La Lazio ha vinto la Supercoppa e può gnolo era un allenatore abituato a grandi piazze con grandi bastare però una scin- In conclusione una riflessione sulla flessione lottare al vertice mentre la Roma è saldamente società, strutturate e pronte a fare importanti investimenti. Ci tilla per far ripartire delle presenze allo stadio. Che segnale può es- in zona Champions. Cosa succederà in questo sono delle simiglianze. Per quanto riguarda l’argomento gio- tutto, penso a quando sere? campionato che sembra meno scontato rispetto nell’anno del primo «Società, pubblico e come ho detto la squadra stanno ancora a quelli degli ultimi anni? scudetto del Napoli ad scontando la delusione dello scudetto perso due anni fa. Per- «Rispetto alle previsioni di inizio stagione c’è una grande ottobre arrivò Romano che costruì una serie di equilibri ché quello era un campionato che il Napoli avrebbe meritato delusione che si chiama Napoli. Poi c’è la Lazio che sta tattici e di spogliatoio che prima non c’erano. Il Napoli di De di vincere. La gestione del presidente De Laurentiis merita sorprendendo nelle posizioni di vertice mentre l’Inter per Laurentiis ha sino ad oggi consegnato ai propri allenatori in generale un voto positivo. Forse l’unico punto dove non è me non è una sorpresa. Conosco e so che in progetti credibili mentre la cosa non è riuscita con Ancelotti stata attenta è stato quello di non aver creato un senso di ap- una corsa a tappe, come il campionato, lui è tra i primi tre per colpe varie e non solo riconducibili al tecnico». partenenza dei tifosi con la squadra, che invece ritengo sia allenatori al mondo. Potrà influire anche il mercato so- importantissimo. Si è generato un disamore che andrebbe col- prattutto per l’Inter che ha bisogno di essere puntellata e Realisticamente a questo punto quale risultato mato anche perché il Napoli è l’unica squadra della città, a che ritengo sia la squadra che contenderà a lungo lo scu- stagionale il Napoli potrà conseguire? Ed è pen- differenza di tutte le altre metropoli dove ce ne sono almeno detto alla Juve. Per quanto riguarda le squadre piccole è sabile che la Champions nonostante il sorteggio due. Forse è arrivato il momento di puntare a fare il vero importante notare come a differenza di altre stagioni proibitivo diventi un obiettivo? salto di qualità. Non sarà facile ma è necessario comprendere giochino sempre in maniera propositiva, oltre a quelle ci- «Per ripartire con un progetto importante al Napoli servi- che forse non bastano più solo dei buoni risultati».

8 9 IN QUESTO NUMERO Auguri di un felice

Numero 21 del 05/01/2020 La sfida tra Conte e Gattuso al San Paolo Foto Mosca Nil satis nisi optimum

LA SQUADRA 42 Il Napoli per immagini 65 Le Cantine Papa ed il Falerno di Gianluca Mosca di Giovanni Gaudiano 13 Disco Rosso per l’Inter con Adl di Mimmo Carratelli 44 Gli ottavi di Coppa Italia GLI EVENTI di Marco Boscia 68 “Thalassa” al Mann 18 La sfida della Befana al San Paolo di Domenico Sepe di Bruno Marchionibus 46 La Champions League di Bruno Marchionibus LA CITTÀ 20 Il confronto: Allan vs Sensi di Marco Boscia 49 Profili: Clement Lenglet 71 Al Nest “12 Baci sulla Bocca” di Lorenzo Gaudiano di Giovanni Gaudiano 23 Lukaku – Il destino nel nome di Lorenzo Gaudiano 52 Di Stefano e la Coppa dei Campioni 75 A teatro con la Befana di Giovanni Gaudiano di Marina Topa 29 Colonnese: Napoli ed Inter alla pari di Salvatore Caiazza 56 La trasferta dell’Olimpico 77 Fabio Carollo: Poeta per passione di Bruno Marchionibus di Paola Parisi 33 L’attacco di Suning alla Serie A di Francesco Marchionibus LE STORIE SOCIETÀ 37 Herrera: il primo “special one” 58 Laudadio e la lezione di Gassman 81 Cosa resta di Freud di Giovanni Gaudiano di Lorenzo Gaudiano di Ciro Chiaro

n. 21 del 5 gennaio 2020 Redazione Pubblicità, Marketing Hanno collaborato Aut. Tribunale di Napoli n. 50 Marco Boscia e Stampa a cura della a questo numero del 8/11/2018 Bruno Marchionibus Pubbli and Managment srl Mimmo Carratelli RIVISTA A DISTRIBUZIONE GRATUITA Via G. D’Annunzio 4 Grafica e Impaginazione Salvatore Caiazza CON IL QUOTIDIANO “ROMA” San Nicola La Strada (Ce) Mario de Filippis Tel. 0823 330633 Francesco Marchionibus Gianluca Mosca Dire�ore Responsabile Posta ele�ronica: Le foto della sezione [email protected] Domenico Sepe Giovanni Gaudiano sportiva sono Marina Topa Dell’agenzia Mosca Paola Parisi Coordinatore Editoriale Sonia Mosca Consulenza Amministrativa Ciro Chiaro Lorenzo Gaudiano e Gianluca Mosca Studio Marchionibus

“Napoli” sarà nuovamente in edicola con il quotidiano “Roma” sabato 25 gennaio 2020 TESTIMONE DEL TEMPO di Mimmo Carratelli

ra Napoli e Inter la sfida è nata negli anni Trenta, quando l’Inter si chiamava Ambro- Tsiana, per la rivalità fra i due grandi centra- vanti, , il “veltro” napoletano, e Peppìn Meazza, il “balilla” nerazzurro. Domina il fattore campo. Se a Milano l’Inter ha vinto 47 volte, 17 pareggi e 9 volte ha perso, il Napoli si è ri- fatto in casa con 36 vittorie sui milanesi, 20 pareggi, 17 sconfitte. Resta uno squilibrio totale a favore dell’Inter (64 vittorie, 37 pareggi, 45 sconfitte). A Napoli, dal Vomero al San Paolo, undici vittorie az- zurre sono state strappate con i denti, altrettanti 1-0 in partite combattu- tissime. I goleador di quei successi “anema e core” sono stati Mario Rosi, il mediano dalle formida- bili rimesse laterali, che fece gol a Franzosi (1 giugno 1947);

Attila Sallustro - Il Veltro - Il balilla 13 TESTIMONEL’DSFGFDG DEL TEMPO

Giorgio Granata Il brasiliano Emanuele Del Vecchio Mario Guidetti

Il colpo di biliardo del Pocho Lavezzi nel 2010

Francelino Matuzalém L'ammazza Inter, l'uruguagio Marcelo Zalayeta Albiol in lotta con Icardi Mertens in gol nella scorsa stagione l’elegante laterale Granata all’Inter di Lorenzi e Nyers zione di novocaina: Zenga, battuto, allargò le braccia Memorabili successi col cuore in gola. gne; Higuain (78’ Behrami). L’Inter, allenata da Maz- (14 ottobre 1951); Giampiero Betello nella porta del per dire non c’è niente da fare (10 aprile 1988, l’anno Non ha dato scampo all’Inter il Napoli di questi dodici zarri, schierò Handanovic; Campagnaro (82’ Icardi), leggendario Ghezzi, il kamikaze (18 maggio 1958); dello scudetto perduto contro il Milan); Matuzalem anni di serie A con De Laurentiis. Otto vittorie azzurre Ranocchia, Rolando; Jonathan, Taider (61’ Kovacic), Manuel Del Vecchio, il brasiliano che era stato con che aveva 19 anni, famoso per le scappatelle notturne e quattro pareggi. Dai gol solitari di Zalayeta alla vit- Cambiasso, Alvarez, Nagatomo; Guarin, Palacio. La Pelè nel Santos, all’Inter di Angelillo e Firmani (24 (era stato raccomandato da Alemao), segnando all’In- toriona dell’anno scorso (4-1), a segno Zielinski, Mer- successione dei gol: 9’ Higuain, 35’ Cambiasso, 39’ maggio 1959); Mario Guidetti, mediano operoso, nel- ter di Vieri e Recoba (18 febbraio 2001); ai giorni no- tens e Fabian Ruiz con una “doppietta”. Mertens, 41’ Dzemaili, 45’ Nagatomo, 81’ Callejon. l’anno dello scudetto sfiorato dal Napoli di Marchesi e stri, Zalayeta, il panterone uruguayano, che imitò Diego Prima del 4-1 dell’anno scorso, la più sonora vittoria del L’ultima vittoria dell’Inter a Napoli risale al 19 ottobre Krol (1 marzo 1981); Maradona che piegò l’Inter due e siglò due consecutivi 1-0 al San Paolo (2 marzo 2008 Napoli sull’Inter (4-2) risale al 15 dicembre 2013. Era 1997. Era l’Inter allenata da Simoni che finì seconda. Il volte, su calcio di rigore mettendo a sedere Zenga (16 facendosi parare un rigore e 26 aprile 2009 all’Inter del il Napoli di Benitez che giocò (4-2-3-1) con Rafael; Napoli dei quattro allenatori retrocesse. Quella dome- marzo 1986) e, due anni dopo, su una delle sue famose “triplete” di Mourinho); infine, il Pocho Lavezzi che con Maggio, Fernandez, Albiol, Revelliere (91’ Pandev); nica, l’Inter schierò Pagliuca, Bergomi, Sartor, Galante, punizioni col sinistro malandato e curato con infiltra- un colpo di biliardo batté Julio Cesar (26 febbraio 2012). Dzemaili, Inler; Callejon, Mertens (86’ Armero), Insi- Zanetti, Moriero, Ze’ Elias (61’ Fresi), Winter (75’

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Zielinski apre le marcature nel 4 a 1 di maggio 2019 Ezequiel Lavezzi

Ganz), Simeone (64’ Cauet), Djorkaeff, Ronaldo. I ne- nale. Più che col Milan, i confronti con l’Inter hanno razzurri vinsero 2-0 (10’ Galante, 69’ autogol Tur- nutrito e sollecitato questa contrapposizione. rini). Sulla panchina del Napoli c’era Mazzone che Negli ultimi otto anni, mentre Moratti lasciava una ge- schierò Taglialatela, Ayala, Mirko Conte, Baldini, Ser- stione diventata economicamente dispendiosa, l’Inter si gio, Turrini, Goretti, Longo (61’ Pedros), Rossitto (75’ defilava dalla scena, l’ultimo scudetto è del 2010, il Altomare), Protti (61’ Calderon), Bellucci. quinto consecutivo, tre con Mancini, due con Mou- La sfida con l’Inter non ha l’accesa rivalità delle partite rinho. In questi otto anni, il Napoli è stato invece pro- con la Juventus e la Roma, ma è sempre un match di tagonista distanziando l’Inter in classifica (quattro se- cartello nella contrapposizione Nord-Sud personificata condi posti e due volte terzo) che non è mai andata oltre nel calcio dalla squadra milanese di 18 scudetti, cam- il quarto posto. La situazione si è capovolta quest’anno: pione d’Europa e del mondo con Herrera e Mourinho, l’Inter di Marotta e Antonio Conte è in vetta, il Napoli e la formazione azzurra vessillifera del calcio meridio- arranca. Il libro di Salvatore Colonna sui 60 anni della Lega dilettanti

Ai sessant’anni della Lega nazionale dile�anti, fondata il 2 agosto 1959, Salvatore Colonna, presidente del Comitato regionale campano per dodici anni, ha dedicato un libre�o di cifre e ricordi, pubblicato dalle Edi- zioni Scientifiche e Artistiche. La Lega dile�anti è “la base della piramide del calcio italiano”, 14mila società, un milione e 200mila giocatori, 200mila dirigenti, se�antamila squadre. Il libro ripercorre la storia della Lega, di tu�i i presidenti tra�eggia minuziosi “ritra�i”, la durata delle presi- denze e i successi. O�orino Barassi, napoletano del 1898, è stato il primo presidente della Lega dile�anti sino al 1971. Carlo Di Nanni, leggendario personaggio napoletano, ingegnere, arbitro, dirigente e giornalista al cu- raro, è stato il presidente della Commissione che diede vita alla Lega dile�anti, poi vicepresidente della stessa. Dopo Barassi, alla presidenza della Lega dile�anti si sono succeduti Carlo Grassi, , Antonio Ricchieri, Elio Giulivi, Carlo Tavecchio, Felice Belolli e Antonio Cosentino che hanno re�o per breve tempo la Lega, Cosimo Sibilia in carica dal 2017. Nella Lega campana dile�anti, lanciata da Carlo Di Nanni, si sono succeduti Aniello Mazza, Vincenzo Mon- tuori, Alfredo Buongiorno in carica per 16 anni, Ludovico Feole, Guglielmo Scarlato, Cosimo Sibilia ele�o a 35 anni, Salvatore Colonna, per brevi periodi Vincenzo Pastore e Salvatore Gagliano, Carmine Zigarelli in ca- rica.

16 LA SFIDA Bruno Marchionibus biente in cui fino al termine della nel giro di venti giorni affronte- scorsa stagione la serenità pareva ranno entrambe le big del torneo per alcuni versi irrecuperabile, in- tra le mura amiche del San Paolo (la Nella calza del San Paolo fatti, testimoniano come l’ex c.t. Juventus è attesa il 26 gennaio), po- della Nazionale sia uno di quegli al- trebbero diventare arbitri del fu- lenatori in grado di incidere in un turo immediato della Serie A. Certo, gruppo da subito e sotto tutti i per i ragazzi di Gattuso il primo il “carbone” per l’Inter? punti di vista, ed il primo posto in mese dell’anno si preannuncia più coabitazione con i bianconeri, cer- tamente inaspettato, con cui i ne- Il posticipo serale contro i nerazzurri apre il 2020 razzurri hanno brindato al Natale è modo, è anche la sfida tra due si- del Napoli ed è l’occasione ideale per scacciare la crisi la prova evidente di ciò. stemi di gioco decisamente diversi L’Inter di Conte ha guadagnato a tra loro. Il Campione del Mondo, suon di vittorie il titolo di anti-Juve appena arrivato all’ombra del Ve- Due leader in campo Due allenatori, Gattuso e Conte, per questa stagione, strappandolo suvio, ha immediatamente sposato il come in panchina certamente ad oggi diversi per pal- allo stesso Napoli, che pur lo aveva ritorno al 4-3-3, modulo che già A poco meno di un mese dal suo in- marés ma anche piuttosto simili per onorato nelle ultime annate batta- aveva adottato ai tempi del Milan. sediamento sulla panchina azzurra, alcune caratteristiche caratteriali e gliando più di una volta a viso Fondamentale, nello scacchiere del Rino Gattuso si troverà, in occa- di approccio. La differenza tra i due aperto contro lo strapotere della Si- mister di Schiavonea, il lavoro degli sione della ripresa del campionato, è data dal fatto che l’ex bianconero gnora. E proprio i partenopei, che esterni ed il ruolo dei centrocampi- ad affrontare una sfida che per lui, può già vantare più di dieci anni di che complicato, con incroci anche sti, chiamati a dare alla squadra legato a doppio filo ai colori rosso- carriera in panchina nel corso dei con Lazio e Fiorentina, ma trovare quell’equilibrio che spesso è man- neri, non può che avere un sapore quali ha potuto allenare top club e dei risultati positivi in partite di car- cato in questa prima parte di sta- particolare: il match del San Paolo campioni. Entrambi figli del Sud, tello e sempre particolarmente at- gione. contro l’Inter. Sulla panchina dei l’uno nativo della punta e l’altro del tese dai supporters azzurri come Il 3-5-2, invece, è ormai da quasi un nerazzurri, a guidare Lukaku e tacco della nostra penisola, sia il ca- quelle in programma nelle prossime decennio il marchio di fabbrica del compagni nella trasferta di Fuori- labrese che il salentino hanno un giornate potrebbe riportare in tutto tecnico pugliese, ed ebbe la sua ge- grotta, il mister partenopeo incro- glorioso passato da numeri 8 nei l’ambiente l’entusiasmo fondamen- nesi proprio in una notte del San cerà Antonio Conte, che in pochi centrocampi rispettivamente di Mi- tale per tirarsi definitivamente fuori Paolo del novembre 2011, quando mesi è riuscito a dare ai meneghini lan e Juve, nonché della Nazionale, dal periodo di crisi. Napoli e Juve pareggiarono per 3 a un’identità ed una convinzione nei e sin dagli esordi hanno avuto nella 3. Lo schema adottato da Conte, 4-3-3 vs 3-5-2 propri mezzi che all’ombra della leadership e nello spirito indomito Candreva e Lukaku, protagonisti finora tuttavia, è basato su molto di più Madoninna non si vedevano dai caratteristiche fondamentali, poi in questa stagione Quella tra Conte e Gattuso, ad ogni rispetto al semplicistico “difesa e tempi di Mourinho e del Triplete. trasportate anche nella carriera da allenatori. E se il tecnico interista ha contropiede” del calcio all’italiana. Napoli 4-3-3 già avuto modo di trasferire ai suoi ALLENATORE Certo l’organizzazione difensiva ha ragazzi il suo animo combattente in MARIO RUI ANTONIO un ruolo fondamentale nei successi questi primi mesi alla Pinetina, la MERET CONTE attuali dell’Inter, ma i fattori tattici KOULIBALY ZIELINSKI speranza per il popolo napoletano è che l’allenatore nerazzurro ha sa- MANOLAS che Gattuso possa fare lo stesso con FABIAN RUIZ INSIGNE puto fornire ai suoi sono molteplici: DI LORENZO gli azzurri, e in questo senso un ri- Napoli – Stadio San Paolo – Lunedì 6 gennaioMILIK ore 20.45 LUKAKU CANDREVA dal contributo decisivo degli ALLAN sultato positivo ottenuto in un big SENSI esterni, su tutti un rinato Candreva, CALLEJON GODIN match di tale portata rappresente- LAUTARO BROZOVIC agli inserimenti dei centrocampisti rebbe senza dubbio un buon viatico. BARELLA DE VRIJ (grandi colpi di mercato quelli di Sensi e Barella) fino all’intesa per- Napoli arbitro di gennaio BIRAGHI SKRINIAR HANDANOVIC ALLENATORE fetta della coppia d’attacco Lukaku- Ma guai a pensare che un condot- GENNARO Lautaro la mano di Conte sembra tiero come Antonio Conte sia solo GATTUSO vedersi nella squadra interista ogni grinta. I risultati immediati rag- Inter 3-5-2 settimana in maniera sempre più Fabiàn Ruiz sorridente dopo il gol nella passata stagione giunti dal mister leccese in un am- netta.

18 19 IL CONFRONTO L’DSFGFDG di Marco Boscia Allan vs Sensi

Il percorso ed il ruolo di due calciatori importanti per pre preferito. Con il centrocampo a due il tecnico emi- campionato, pur restando imprescindibile per le dina- liano lo ha difatti ricollocato nuovamente in mediana. Le miche di gioco del Napoli, non ha più garantito quella le rispe�ive squadre. Napoli - Inter è anche la dinamicità diverse voci di mercato nel mezzo della scorsa sta- continuità di gioco e ancora quest’anno non è riuscito del brasiliano Allan contro la qualità dell’urbinate Sensi gione, che lo volevano al Psg, hanno però destabilizzato a tornare sui propri livelli se non occasionalmente. il brasiliano, che già nella seconda parte dello scorso ella serata della befana il Napoli ospita un In- L’evoluzione di Sensi ter che, a differenza di quello degli azzurri, sta Che Stefano Sensi non fosse un calciatore qualunque lo Ndisputando un ottimo campionato. Per trovare si era capito già lo scorso anno, quando Roberto De continuità di risultati, Gattuso sta cercando di recupe- Zerbi al Sassuolo lo ha utilizzato nel ruolo di mez- rare prima di tutto il miglior Allan. Il brasiliano domani poco prima , dopo l’ufficialità zala. Il marchigiano impiegato da regista ha con- sera dovrà probabilmente vedersela con Sensi, il cal- del passaggio di Allan al Napoli del suo trasferimento all’Inter vinto anche Roberto Mancini a chiamarlo in na- ciatore ex Sassuolo che piaceva alla società parteno- “Conosco molto bene Allan. È un ragazzo eccezionale, “Sono contento quando un giocatore di questo livello va zionale per avere una valida e giovane pea e che ha sfiorato la maglia azzurra. I due sono generoso, si applica con passione ed ha sempre voglia via. Non ho il dife�o di essere egoista, quindi quando al- alternativa a Jorginho. Con i neroverdi entrambi dotati di un rapido cambio di di migliorare nonostante la giovane età. Nel centro- leni e ti me�i nei panni dei tuoi giocatori e gli chiedi tanto oltre ad avere espresso il suo miglior passo ma, pur occupando la campo a tre può giocare come vertice basso, con me poi li comprendi per le scelte che fanno per la loro car- rendimento è anche andato in rete, ha giocato sopra�u�o così; deve convincersi di po- riera. Dietro c’è l’ambizione personale, ecco perché cerchi stessa fetta di campo, sono ter far bene anche come mezzala ed in zona gol. Il di non ostacolarli. Uno degli obie�ivi del Sassuolo è fare anche se solo due volte, facendo in realtà molto diversi. suo è il profilo giusto per il Napoli, è pronto al crescere i giovani, però ricordiamoci che quando i giovani intravedere una possibile evolu- grande salto” crescono vogliono misurarsi con le grandi squadre, vo- zione di questo fondamentale so- Allan: mediano sul gliono lo�are per traguardi più grossi di quelli che ha prattutto per le sue qualità tec- o mezzala? il Sassuolo” rendimento di Allan Sensi ad inizio stagione niche. È arrivato quindi all’Inter Allan ha iniziato da mediano puro e “Mi sorprende come questo giocatore non abbia se- che ha scommesso ed investito “Mi sono ritrovato in un mondo totalmente di- già ai tempi del Vasco da Gama svol- gnato più gol prima, visti i suoi o�imi tempi di inse- su di lui guadagnandosi sin da verso. Per me arrivare all'Inter è stato un so- rimento” geva in maniera importante il ruolo gno che sto vivendo con serenità ed ambi- subito la fiducia di Antonio Conte di “mastino” in grado di recuperare Allan sul Vasco da Gama e sul Psg zione. Devo ringraziare per questo società, che da sempre predilige quei calcia- decine di palloni durante una partita. “Mi informo sempre sul Vasco da Gama che resta la mister e compagni, tu�i credono in me e così lavoro al me- tori dotati di un’intelligenza tattica La consacrazione è poi avvenuta al squadra del mio cuore, un giorno tornerò” glio" superiore accoppiata anche alle qua- suo arrivo in Italia: ad Udine, nel primo “Si scrivono e si dicono tante cose, senza sapere la verità. Antonio Conte, dopo la prima trasferta lità balistiche. È diventato anno sotto la gestione di Guidolin, as- Io sono sempre stato tranquillo, con la testa qua. Ho an- presto fondamentale per il cora tanti anni di contra�o, non capisco perché parlare di campionato a Cagliari sieme a Badu formava un muro di cen- sempre di mercato. Se arriva qualcosa di importante e la “Stefano è unico, in due secondi sa già cosa voglio. Lui gioco dei nerazzurri, non trocampo imperforabile. Fu successiva- società pensa di vendermi va bene, altrimenti resto qui col vede il calcio prima di tu�i. Oggi nel primo tempo non ha risentito dell’emo- mente Stramaccioni ad intravedere anche pensiero di far bene e vincere dei trofei perché voglio in- ha giocato bene, poi però è salito in ca�edra ed ha zione del debutto a San qualità importanti nel calciatore nella ge- cidere il mio nome nella storia di questo club” fa�o cose straordinarie nella ripresa. È bravo, tecnico, Siro, andando subito in veloce e dimostra di avere grande personalità” stione della palla decidendo di spostarlo De Laurentiis sulla presunta gol alla prima gara di campionato contro il Lecce, ed ha nel ruolo di mezzala. La rivoluzione si è poi cessione al Psg Roberto Mancini parla iniziato, giornata dopo giornata, a dare quella qualità in completata con Sarri al Napoli: il tecnico “Non ho ricevuto un’offerta. Col Paris Saint-Germain di Sensi e Barella campo che all’Inter mancava da anni. Un infortunio mu- toscano ne ha sfruttato a pieno le caratte- siamo molto amici e i due club parlano sempre. Se ci “Sono due giocatori straordinari, e so�olineo straordinari. scolare lo ha poi allontanato dal terreno di gioco fre- ristiche di calciatore in grado di fare en- sarà l’occasione, valuteremo. Noi i calciatori li com- Li ho visti decollare, di partita in partita. E devono di- nandone il percorso di crescita, che di sicuro, per un ventare ancora più bravi perché sono italiani e perché trambe le fasi, difensiva ed offensiva. Con Ancelotti, il priamo per tenerli, ma se ci saranno situazioni fa�ibili ve- predestinato come lui, saprà pronto rapidamente a ri- dremo. Non parlo mai di soldi” possono fare tu�i i tre ruoli del centrocampo” brasiliano è ritornato al passato nel ruolo che ha sem- prendere.

20 21 L’AVVERSARIO di Lorenzo Gaudiano Il destino italiano nel... nome Da una situazione familiare disagiata al campo di con la maglia dell’Inter passando per Londra, Liver- pool e Manchester. Il gigante nato ad Anversa non ha mai perso la speranza e grazie alla determi- nazione è sempre riuscito a centrare i propri obie�ivi

i tende di solito a pensare al calcio come se fosse ricevono stipendi milionari. Un privilegio immenso, soltanto uno sport, una mera occasione di in- una grande fortuna, forse anche una triste esagera- Strattenimento per staccare un po’ la spina dalla zione. Non per tutti però, perché c’è chi ha vissuto in vita reale, in campo oppure sugli spalti di uno stadio e condizioni familiari disagiate, ha combattuto con tutte sulla poltrona della propria casa insieme a familiari e le proprie forze e si è sacrificato duramente per arrivare amici. In realtà è molto di più. ad alti livelli, cogliendo attraverso questo sport la Si passa tanto tempo a guardare i giocatori che inse- grande opportunità di donare a se stesso e alla propria guono un pallone, ascoltano le indicazioni degli alle- famiglia condizioni di vita migliori. natori, esultano per un gol, polemizzano con gli arbi- Uno di questi è Romelu Lukaku, un centravanti com- tri per una decisione non condivisa e soprattutto pleto e raro, un uomo cresciuto nelle difficoltà che ha sa-

23 Dicono di lui L’AVVERSARIO “Romelu non l’ho mai alle- nato, ma l’ho conosciuto Mi ricordo il giorno in cui ho realizzato bene. La prima cosa che che eravamo in seria difficoltà econo- mi ha colpito di lui era la mica, non avevamo i soldi nemmeno sua compostezza. Salu- per il pane. Quando andavo con mia tava tutti quando arrivava madre e Jordan al mercato di Bruxel- al campo, anche chi non les, ad Anderlecht, dove si compra- conosceva. Abbassava vano verdure e carne, mi sono leggermente la testa e ti accorto di quanto stesse accadendo. stringeva la mano. Era Le verdure che cadevano a terra, o la composto, puntuale, edu- carne che veniva data via, erano tutte cato. Mai fuori posto, mai “ una voce alzata” cose che mia madre raccoglieva e ri- Massimo Sarcì poneva nella borsa che io e mio fra- Direttore tecnico presso La sua grinta e quella di Antonio Conte tello portavamo a turno in treno al Progetto giovani Rsc An- ritorno a casa derlecht puto realizzare con grande determinazione i propri obiettivi. Meriterebbe soltanto applausi, invece per possono più guardare le partite, ma a Romelu ciò non “Romelu ha grande perso- qualche gol sbagliato o per la sua stazza riceve ogni importa. Vuole fare il calciatore, vuole essere attac- nalità ed è un grande gio- tanto qualche critica fuori posto. Basterebbe conoscere cante come il suo papà e una sera, mentre la mamma gli catore. È normale che la sua storia, davvero commovente, per ricredersi e rimbocca le coperte a letto, le sussurra nell’orecchio che voglia sviluppare sempre di più la sua carriera, ha guardare all’attaccante belga con occhi diversi. a sedici anni riuscirà ad indossare la maglia dell’An- sempre segnato in ogni derlecht e che la loro condizione migliorerà. squadra. Penso che il suo Uomo già a sei anni passaggio all’Inter sia Lukaku nasce ad Anversa, la famiglia è di origine con- frutto della sua ambizione” golese. Il calcio è la passione e l’attrazione principale. José Mourinho Papà Roger è un calciatore professionista, mamma Adolphine invece fa le pulizie in un bar e i fratelli Ro- “Lukaku è entrato nel melu e Jordan giocano sempre insieme con l’aspirazione mondo Inter nel migliore un giorno di ripercorrere le orme paterne. Quando nel dei modi, con grande umiltà. È un gigante 1999 il padre appende le scarpette al chiodo, la situa- buono, un gigante col sor- zione economica della famiglia comincia a farsi difficile. riso. È pronto a lavorare A casa si mangia per lo più pane e si beve tanto latte. per la squadra” Un giorno Romelu, al rientro da scuola, sorprende la Antonio Conte madre ad allungare le bottiglie di latte con l’acqua, i soldi per il pane scarseggiano, ogni due/tre settimane Con Mourinho al Manchester United “È un numero 9 unico, la corrente elettrica viene staccata, non c’è nemmeno forte fisicamente. È impor- l’acqua calda per lavarsi a meno che non se ne riscaldi tante per ogni squadra un po’ con il bollitore per usarla sotto la doccia con una Tanti gol e… pancakes avere un centravanti che tazza. Lukaku ha soltanto sei anni ma già si rende Si comincia al Lierse. Ad undici anni Romelu in campo raccolga tutte le sue qua- lità. Romelu dribbla, porta è il più robusto di tutti e questo ai genitori degli altri Per essere considerato uno dei mi- palla e soprattutto segna. ragazzi non piace. Tutti chiedono la sua esclusione Ci sono centravanti che gliori al mondo devi credere nelle tue senza pietà e senza un briciolo di buon senso. Lukaku abilità e devi vincere. Il calcio non è sanno fare una cosa sola non ha solo stazza, ma anche cervello. Mostra loro la uno sport individuale ma collettivo, la per cui nessuno gli chiede carta d’identità, acquistando ulteriore carica. Ha fame, di fare altro, la forza di cosa migliore è fare sempre la diffe- ha intenzione di disintegrarli tutti in campo. Non può Romelu invece è che può renza per la propria squadra smettere di segnare, il desiderio del gol è inappagabile, sempre far qualcosa di di- conto della drammaticità della situazione, delle enormi le scarpette bucate del padre gli portano fortuna. Il suo verso. È un cannoniere difficoltà e della assoluta necessità di fissare degli obiet- sostenitore più accanito è il nonno materno, che non si Mi sto diver- camaleontico, ha sempre segnato in tutte le squa- tivi per dare una mano e contribuire un giorno al be- perde una partita e si emoziona ogni volta che il suo ai- tendo in Italia. dre e ora è pronto a vin- nessere“ della propria famiglia. Senza televisione non si tante nipotino segna una rete. Una sera il nonno gli te- La gente per strada è molto cere un titolo all’estero. Quando si mette una cosa 24 gentile con me e piace anche in testa la ottiene” Roberto Martinez alla mia famiglia “ Ct del Belgio L’AVVERSARIO

Bisogna essere positivi nella vita, se non hai mentalità positiva come fai a raggiungere il successo o gli obiettivi che ti poni? Se io entrassi nello spo- gliatoio con un atteggiamento nega- tivo, ripetendo che le cose non vanno bene, contagerei tutti i compagni e non faremmo una buona prestazione. Ma se sono competitivo e sorrido ogni “ giorno, i compagni mi seguiranno e proveranno ad essere come me. Non sono il ragazzo che parla di più a ta- vola, ma parlo prima di ogni partita In nazionale con Dries Mertens cercando di trasferire energia positiva. lefona, gli chiede di prendersi cura della mamma senza Se vuoi vincere devi avere una men- dargli alcuna spiegazione. Cinque giorni dopo viene a talità positiva. Inoltre, con la mia espe- mancare, Romelu è distrutto. rienza di vita, come posso non essere Poi arrivano i sedici anni e l’Anderlecht mette gli occhi felice dopo tutto quello che ho pas- su di lui. Pur avendo tre anni in meno, l’Under 19 lo sato? tiene già in considerazione ma senza il posto fisso in squadra è davvero difficile avere un contratto. Lukaku ficilmente nella sua carriera, ma anche nella sua vita, ha ben chiaro l’obiettivo, è determinato e con grande sarà soddisfatto di quanto ottenuto. Ogni pallone cal- convinzione si presenta dall’allenatore proponendogli ciato è un ricordo della sua condizione di partenza, una scommessa: se lo farà giocare, entro dicembre (era uno status che avrebbe limitato chiunque. Ma lui no, ha maggio in quel momento) segnerà 25 gol e al tecnico troppa personalità per lasciarsi abbattere dalle sventure inoltre toccherà preparargli i pancakes tutti i giorni; in della vita, che vengono travolte dalla sua positività caso contrario, rimarrà in panchina senza discutere. come gli avversari in campo vengono sconfitti dal suo Facile intuire come siano andate le cose. fisico. Il calcio dovrebbe essere maggiormente popolato da Ci vorrebbero più Lukaku personaggi simili, da uomini che lottano su ogni pallone Missione compiuta. Arriva il primo contratto e anche con tutta la loro forza e che difficilmente si lasciano an- l’esordio in prima squadra in occasione dello spareggio dare a sceneggiate stucchevoli, da giocatori con una sto- scudetto tra Anderlecht e Standard Liegi, purtroppo ria bella da raccontare che dimostri il loro valore perso dalla sua squadra. Due anni dopo passa al Chel- umano, affinché questo sport mantenga la sua vena ro- sea, ci sono tantissimi campioni in squadra e Mou- mantica e non si lasci soverchiare dal potere corruttivo rinho non lo ritiene pronto per simili palcoscenici. del denaro. Prima il prestito al West Bromwich, poi all’Everton che lo riscatta e gli offre grande notorietà. Quando ap- proda al Manchester United, si imbatte ancora una volta nello Special One. Lukaku ha mantenuto grande stima nei suoi confronti, il tecnico portoghese spiega le motivazioni delle sue scelte in passato e mette questa volta il centravanti belga al centro del suo attacco. Dopo tanti anni di Premier però Romelu sente il biso- gno di cambiare aria. Arriva una chiamata da Milano. Alle porte c’è l’Inter di Conte, la grande occasione di guidare i nerazzurri ai vertici del calcio italiano e so- prattutto la possibilità di confrontarsi con un campio- nato diverso per continuare a migliorarsi. Lukaku dif-

26 IL PARERE di Salvatore Caiazza Francesco Colonnese: Napoli ed Inter alla pari

Il difensore potentino che ha giocato nelle due squadre ritiene che l’a�uale distacco non sia veritiero. Ancelo�i aveva fa�o le sue richieste senza essere ascoltato ed ha pagato per tu�i. Ga�uso dovrà lavorare molto per risolvere i problemi del Napoli

ue stagioni al Napoli, tre all’Inter. Poi quattro Golfo dove dimostrò il suo valore. Al punto da essere alla Lazio. Francesco Colonnese ne ha fatta di acquistato dal club nerazzurro. Un exploit non da poco Dstrada nella sa carriera. Partendo dal suo Po- per un difensore arcigno e tenace. Che oggi guarda al tenza nel 1989 è arrivato nel grande calcio proprio calcio con interesse da fuori anche se il suo sogno è fare grazie ai colori azzurri. Fece poco dal ’94 al ’95 nella l’allenatore. Ha fatto il vice di Mutti al Livorno e adesso Roma. Solo cinque presenze. Poi approdò in riva al è in attesa di capire se potrà avere un futuro in panchina.

29 IL PARERE

Campione d’Europa nel 1994 con l’Under 21 I pensieri di Nato a Potenza nel 1971, Francesco Colonnese è un ex difensore, oggi opinionista te- Ciccio Colonnese levisivo. Ha esordito in serie A con la maglia della Cremonese, nel 1993. Nel 1994 è passato alla Roma ma dopo una sola stagione è arrivato al Napoli. Con la maglia azzurra ha giocato due anni per poi seguire all’Inter il tecnico Gigi Simoni. Dopo l’esperienza a Milano arriva alla Lazio, poi al Siena, dove nel 2006 chiude la sua car- riera. Vanta anche 6 presenze con l'Under 21, con cui ha vinto l'Europeo nel 1994. Nel suo personale palmarés c’è una Coppa Uefa con l’Inter conquistata nella sta- gione 1997-98, una Coppa Anglo-Italiana vinta con la Cremonese nel 1992-93 e due successi con la Lazio: la nel 2000 e la Coppa Italia nel 2003-04.

Di certo non si aspettava un Napoli così in ritardo in Anni fa ho cucito nel mio cuore campionato. questo club e non l’ho mai più La Champions è stata favolosa mentre in serie A si è lasciato. Perché se hai amato persa la via della vittoria troppo spesso. Percorso in- l’Inter non ne puoi, non ne sai verso, invece, per l’Inter che è prima in classifica con la e non ne vuoi più fare a meno Ciccio Colonnese con Gigi Simoni Juventus mentre dovrà giocare l’Europa League a feb- braio. Intanto nel giorno dell’Epifania si scontrano Sul calcio queste due realtà. per allenare che forse non è bastato per imporsi nel Napoli». “È tu�o diverso rispe�o ai miei tempi. Il cal- cio di oggi è impossibile: non si capisce nulla, è Allora Colonnese si aspettava una sfida così Invece Gattuso ce l’ha? imprevedibile… E mancano spiegazioni dal punto importante con tanti punti di distacco? «Beh “Ringhio” lo conosciamo tutti. Non c’è bisogno di pre- di vista tecnico-ta�ico, si parla spesso di tut- «Sinceramente no. E ancora sentarlo. Così come era in campo è in panchina. Ha carattere, t’altro. I giovani mi fanno tenerezza a volte: non me lo spiego. Ancelotti voglia“ di chiedere tutto ai suoi uomini. Spero che possa se- sono sballo�ati e confusi, sembrano “calciatori aveva parlato di scudetto in riamente risolvere i problemi del Napoli». social”, non sono calciatori veri. Oggi l’imma- estate ma poi improvvisa- gine del giocatore conta più del suo reale valore. mente si è visto che la squa- Ma ce la farà a portarlo al quarto posto? Si pensa tantissimo al look e ad essere abili dal dra non lo ha seguito più. «Il campionato è punto di vista mediatico. Chi gioca a calcio do- Discorso diverso in Cham- lungo ma chi sta da- vrebbe restare concentrato sul campo e lavo- pions dove tutti erano molto vanti non molla. La rare in maniera seria” stimolati. L’Inter grazie a Lazio sta facendo un Conte, invece, ha mantenuto campionato spettaco- Su Gigi Simoni il passo della Juve giocando lare. L’Atalanta è una “Il mister sapeva farsi rispe�are anche dai cam- sempre con gli stessi uomini conferma. Pure la pioni: era la classica brava persona, che quando mentre in Europa il calo è Roma si è ripresa. Ci si arrabbiava si faceva sentire. Con lui dovevi es- Con la maglia della Lazio costato caro». vuole un successo die- sere chiaro, serio e onesto. Anche i campioni si tro l’altro. Anche se il calendario non aiuta gli azzurri a dovevano adeguare a questo. È stato l’allenatore Ma c’è davvero tutta questa differenza? gennaio». che ha gestito Ronaldo meglio di chiunque altro «No. Individualmente le forze sono simili. Solo che nel Na- perché si è accertato che rispe�asse tu�i e che poli sono successe troppe cose strane. Ammutinamento, multe, Secondo lei il ciclo era finito? si allenasse con professionalità. Simoni aveva azioni legali. Il tutto non aiuta a stare sereni». «Non lo posso dire io che non vivo il Napoli. Certo partire de�o anche a noi di rispe�arlo. Se fossimo stati con alcuni calciatori in scadenza ed altri che possono andare gelosi di lui forse si sarebbe spaccato lo spo- Ed è stato giusto esonerare Ancelotti? via a giugno non è stata una bella cosa. Ancelotti aveva fatto gliatoio. Noi invece eravamo felici che Ronnie po- «Quando non arrivano i risultati purtroppo paga sempre la sua relazione, molto probabilmente anche delle richieste tesse aiutarci a migliorare e a vincere” l’allenatore. C’è poco da fare. Ancelotti aveva un suo metodo All'Inter con Ronaldo precise. Ma ora fa parte del passato».

30 31 L’APPROFONDIMENTO di Francesco Marchionibus L’attacco di Suning al campionato italiano Il rilancio dell’Inter grazie ai capitali cinesi riscrive la geografia del cal- cio italiano. De Laurentiis dovrà rispondere con le sue armi provando a riorganizzare la società da solo o con l’aiuto di nuovi capitali

inalmente si gioca. Dopo la sosta natalizia si torna in campo, ma per la prima volta dopo di- Fverse stagioni vissute ai vertici del campionato i tifosi napoletani affrontano il nuovo anno calcistico con più dubbi che certezze. Si riparte con Napoli – Inter e con un distacco rispetto ai nerazzurri, primi in classifica, di ben 18 punti. Uno sce- nario oramai inusuale, visto che negli ultimi otto cam- pionati la squadra azzurra è sempre arrivata davanti alle milanesi con distacchi anche importanti, raccogliendo complessivamente 121 punti in più dei nerazzurri. Ma l’inversione di tendenza, sebbene accentuata dal pe- riodo di crisi che ha vissuto il Napoli, non appare ca- Zhang Jindong proprietario di Suning con il figlio Steven (Kan- gyang) presidente dell'Inter al fratello nei primi anni ‘90, per diventare il 28° uomo più ricco della Cina e il 403° al mondo, con un patri- monio personale stimato in 4 miliardi di dollari. La Suning Holding è la principale società della “galas- sia” Suning, che opera in vari settori, dalla tecnologia all’immobiliare, dal retail all’entertainment, dallo sport ai servizi finanziari, e che attualmente è la terza società privata più ricca della Cina, con un fatturato comples- sivo di 76 miliardi di euro. Dal giugno 2016 ad oggi la Suning ha investito nel- l’Inter quasi 600 milioni, con l’obiettivo di risanare la società e di riportarla ai vertici del calcio nazionale ed Il tecnico Antonio Conte con Zhang Jindong internazionale. suale, e nasce tre anni e mezzo fa, nel momento in cui In tre anni e mezzo sono stati apportati profondi cam- Erick Thohir cede la quota di maggioranza dell’Inter biamenti alla dirigenza, alla squadra e alla guida tecnica, alla Suning Holdings Group Co. Ltd. è stata inaugurata una nuova sede ed effettuato il re- La società è di proprietà dell’imprenditore Zhang Jin- styling del centro di allenamento di Appiano Gentile. dong, cinquantaseienne cinese protagonista di una esca- Nello stesso periodo i ricavi dei nerazzurri sono cre- lation imprenditoriale che lo ha visto partire dalla ge- sciuti notevolmente, superando per la prima volta la so- stione di un negozio di condizionatori avviata insieme glia dei 400 milioni: l’ultimo bilancio ha raggiunto i 415

33 prietà investimenti paragonabili a quelli della Suning, né si è proceduto alla acquisizione o alla creazione di strutture che potessero “patrimonializzare” adeguata- mente la società. La costante crescita del Napoli è stata realizzata grazie ad una programmazione equilibrata e ad una politica sia tecnica che di bilancio oculata: conti sempre in ordine, buona gestione delle plusvalenze, monte ingaggi mai ol- tre i limiti del fair play finanziario, e nello stesso tempo tanti ottimi calciatori, qualche top player e tecnici di li- vello che hanno portato a risultati sportivi di rilievo con L'amministratore delegato sport dell'Inter qualche successo e tanti ottimi piazzamenti. mln, con un incremento di oltre il 20% rispetto al- Si è costruito probabilmente il miglior Napoli di sem- l’anno precedente, mantenendo le perdite nei limiti pre dopo quello dell’era Ferlaino con Maradona (e di consentiti dal fair play finanziario. Grande sviluppo questo va assolutamente dato atto all’attuale proprietà), hanno avuto le sponsorizzazioni, giunte a oltre 100 ma forse la società azzurra, condotta con questi criteri mln di ricavi, con i partner asiatici a fare la parte del e queste possibilità, ha raggiunto il suo massimo e non leone. è più in grado di tenere il passo di realtà gestite da mul- Numeri importanti, che messi a confronto con quelli del tinazionali che mettono in campo mezzi economici Napoli fanno comprendere la grande differenza esi- enormemente superiori a quelli di De Laurentiis per stente oggi tra le due società. Quella partenopea ha un fatturato strutturale che me- diamente supera di poco i 200 milioni, occasionalmente più alto solo grazie alle plusvalenze da cessione dei gio- catori, e ricavi da sponsorizzazioni (fondamentali nel calcio “globalizzato” di oggi) che non raggiungono un terzo di quelli dei nerazzurri. La FilmAuro, holding di famiglia di De Laurentiis, fat- tura circa 300 mln, con la parte prevalente dei ricavi che provengono dunque proprio dal Calcio Napoli. La sede della Suning a Nanchino E se da un lato sotto la presidenza De Laurentiis la so- competere ad altissimi livelli. cietà azzurra ha vissuto una crescita costante che l’ha E la differenza ora comincia a farsi sentire anche sul campo: dopo una prima stagione di assestamento, gli in- teristi hanno prima riassaporato la gioia della qualifi- cazione in Champions, che mancava da un po' di sta- gioni, e quest’anno lottano nuovamente per lo scudetto, come non avveniva dai tempi del triplete di Mourinho e Moratti, altro presidente protagonista di grandi in- vestimenti. Il Napoli invece di fronte alla necessità di rifondare una rosa che pare giunta oramai a fine ciclo, sembra avere le potenzialità per allestire una squadra che nei prossimi anni possa lottare al massimo per un piazzamento Champions. Nella speranza che De Laurentiis riesca, da solo o con a con Cristiano Giuntoli l’apporto di investitori esterni, a compiere un ulteriore portata dalla terza serie fino ai vertici della serie A e a passo in avanti, ora però è il momento di ricordarsi di partecipare stabilmente alle competizioni europee, è quanto fatto in questi anni e cercare di battere la lan- +27(/./(23$75$ però anche vero che non vi sono stati da parte della pro- ciatissima Inter. YLD1XRYDGHO&DPSR1$32/, 7HOLQIRUPD]LRQL#NOHRSDWUDKRWHOLW 34 ZZZNOHRSDWUDKRWHOLW L’INTERVISTA IMPOSSIBILE di Giovanni Gaudiano Il primo “special one” della storia del football

li archivi fotografici calci- stici degli anni ses- Gsanta/settanta sono pieni di immagini di Helenio Herrera ma ci sono pochissime fotografie che lo ritraggono assieme al presidente An- gelo Moratti. Si dice fossero due prime donne e forse in fondo non si amavano tanto. Il presidente, rimasto stregato dal “mago” durante una gara di Coppa delle Fiere, lo volle a tutti i costi anche se questo gli costò in termine economici molto e ini- zialmente sembrò a tutti che avesse speso male i suoi soldi. Poi arriva- rono vittorie indimenticabili e con esse la certezza di aver impresso il nome dell’Inter di Milano definiti- vamente nella storia del calcio euro- peo. Don Helenio era nato a Buones Ai- res, aveva alla spalle una vita da ro- L’Inter del manzo, era pieno di sé: “Cosa sarebbe 1964-65 il calcio senza di me” ebbe a dire in In piedi un’occasione ad un giornalista che lo da sinistra: intervistava. Herrera non era uno Sarti, Guarneri, Facchetti, stupido e qualche ragione l’aveva per Tagnin, parlare in quel modo. Il calcio dopo Burgnich il suo avvento non sarebbe stato più e Picchi. lo stesso, perché la dimensione e Accosciati l’importanza dell’allenatore sarebbe da sinistra: cambiata totalmente. Jair, Mazzola, Suarez, Corso Gli allenamenti, la preparazione atle- e Milani tica imposta da Helenio Herrera fu-

37 L’INTERVISTA IMPOSSIBILE

D’altra parte la velocità non ha mai episodio della mia carriera. Sofferman- vedo giocare nelle grandi squadre pochi escluso le capacità tecniche, anzi è pro- doci sull’Inter, vorrei dire che Armando calciatori italiani in quei ruoli, per non Flora Gandolfi: Il mio uomo “Speciale” prio il contrario. Vede, con un gioco ve- Picchi, prima che io arrivassi, aveva parlare del portiere, mi sembra di vivere loce è facile creare gli spazi vuoti e nel sempre giocato da terzino destro, poi da un brutto sogno. Certo capisco, l’ho detto Riportiamo alcuni calcio, come nella vita, nella pittura, nella noi all’Inter io lo impiegai da libero, più volte, un allenatore si diverte quando stralci da un’intervista rilasciata musica, i vuoti e i dopo qualche partita, vince, ma il lavoro sul campo con i gio- dalla moglie che parla dell’uomo silenzi sono impor- CLASSE ruolo che seppe ricoprire vani ha sempre prodotto buoni risultati. Herrera. tanti come i pieni. + PREPARAZIONE benissimo. Molti, inoltre, Pensate a quando ho portato Mazzola La trasformazione ATLETICA non ricordano che Pic- dalle giovanili alla prima squadra con i La conoscenza della fase difensiva + INTELLIGENZA = chi aveva iniziato a gio- risultati che tutti conoscono. Mi dissero “A sentire certi colleghi della Stampa, in un’azione di con- SCUDETTO care a centrocampo e che che lo stavo facendo solo perché era il fi- quella mattina del '69 avrei dovuto in- tropiede profonda, quindi aveva le giuste at- glio del grande Valentino. Stupidaggini. tervistare una specie di mostro, con la ficcante e ben organizzata consente alla titudini per diventare una sorta di regi- Sandro era più che un promettente cal- dentiera e i capelli tinti. Presi la mia 500 squadra quello che un gioco ragionato sta difensivo. Eppure sono sempre gi- ciatore, era già pronto ed io lo feci gio- e andai incuriosita a Grottaferrata, dove Herrera con la moglie Herrera con capitan ma lento non ti darà mai». rate tante voci come per il . care vicino a Suarez, Corso, Jair. I ri- Flora Gandolfi la sua Roma si trovava in ritiro. I denti La mia Inter segnava abbastanza e chi sultati sono negli annali del calcio li aveva storti, altro che dentiera. E i ca- rono importanti ed innovativi ma la Secondo lei perché oggi si ha parlato di capacità difensiva non ha italiano ed internazionale». pelli non erano colorati, casomai spalmati di brillantina. Aveva l'aria comunicazione e la capacità di saper parla di ripartenze, di transi- di un uomo raffinato, ma con delle tremende rozzezze. Era nato po- parlare ai propri calciatori e poi con zione e non più di contropiede vero, e un po' si vedeva” la stampa furono le vere novità per neanche fosse una bestemmia? La vita insieme quei tempi. Dopo il “mago” hanno «Questo fa parte della modernità del “Io vivevo con Helenio Herrera, un uomo straordinario, non con il fatto notizia i sistemi adottati da linguaggio ma in sostanza non è cam- calcio. Lui mi ha aiutato a tirar fuori il meglio di me stessa. Come fa- Mourinho, ma le metodologie di la- biato nulla. Certo qualcuno ha pensato di ceva con i calciatori” importare nel football qualche termine Un po’ di storia del “mago” derivato dalla pallacanestro, ma viene da Coppa dei Campioni “Era figlio di un anarchico di Siviglia, che era scappato in Argentina ridere se si pensa alla differente gran- e Coppa Intercontinentale un po' perché, dicevano, avesse cercato di ammazzare il Re di Spagna dezza dei due campi e al numero dei sbagliato ma evidentemente non ricorda e un po' per fare fortuna, che non arrivò. Tornati in Europa, che He- giocatori impiegati. Il football è un gioco quanto fosse pericoloso e variegato il no- lenio aveva ormai 10 anni, andarono a vivere in Marocco, a Casa- inarrivabile. Quando dicevo ai miei ra- stro attacco composto da giocatori con blanca, per avere l'Andalusia più vicina. Dunque a casa parlava spa- gazzi “taca la bala” era come dire fac- grandi qualità tecniche e grandi capacità gnolo, frequentava la scuola francese e per strada parlottava in arabo. ciamo pressing perché sì è necessario atletiche. A questo proposito vorrei anche Andava al mercato con la mamma e rimaneva ipnotizzato dai guari- Al suo ritorno all'Inter nel 1973 mentre parla con marcare l’avversario ma soprattutto fac- dire che, se giochi individualmente, gio- tori che strofinavano le zampe di camaleonte o le pietre preziose su ciamolo perché serve a togliergli il pal- chi per l’avversario. La mia Inter era un una frattura che, per magia, spariva. Si convinse che credendo vera- voro e di comunicazione messe in lone e partire all’attacco». gran collettivo». mente in qualcosa niente fosse impossibile. E trasferì questa filoso- atto dal portoghese erano tutte già fia nel calcio” presenti 40 anni prima nel lavoro di Dopo il contropiede parliamo Nella sua esperienza in pan- Prima dell'intervallo I suoi quaderni Don Helenio. Un esempio per tutti: del libero, del catenaccio. Lei china ha sempre dato molta im- parla con A chi le chiedeva sui famosi e preziosi quaderni del perché li avesse “Il calcio moderno è velocità: gioca dice di averli creati con la sua portanza ai giovani calciatori, consegnati dopo il funerale a Facchetti: “Certamente, perché Giacinto veloce, corri velocemente, pensa ve- profonda conoscenza del foot- cosa pensa oggi che il calcio la soprannominò rappresentava la purezza, non era un uomo corrotto, era come He- locemente, marca e smarcati veloce- ball ma molti JUVENTUS italiano è pieno Accaccone ma aveva grande lenio. Ho voluto che li conservasse lui” mente” è una frase di Herrera ma dicono che si UGUALE FIAT zeppo di stranieri considerazione del suo lavoro. Su Mourinho sembra di Mourinho. tratta di fanta- UGUALE POTERE a partire proprio Anche , suo avver- Qualche anno fa José Mourinho fece riferire alla signora Gandolfi che sie? dai settori giova- sario nel tradizionale derby in avrebbe voluto leggere volentieri qualcuno dei quaderni di suo ma- Sig. Herrera ma perché ha sem- «Nella vita di tutti i giorni si parla nili? tante occasioni, ha sempre rito. “Sì, alcuni contenuti erano riportati in un mio racconto su He- pre attribuito tanta importanza molto. Ci sono tante versioni della stessa «Trovo veramente incredibile che una avuto parole rispettose nei suoi lenio, che gli ho fatto pervenire con piacere, perché ha l'intelligenza alla velocità del gioco? cosa ed ognuno pensa di averla detta scuola calcistica come quella italiana stia confronti anche se avevate ca- e la stessa grande passione che aveva Herrera per il lavoro scienti- «Semplice, senza la velocità non esiste prima degli altri. Io sono sicuro di quello perdendo da qualche anno le sue caratte- ratteri e impostazioni profes- fico. Mi ha ringraziato al telefono, in piena notte... Sono poche che le l’imprevedibilità e senza questa caratte- che dico ma ho più volte cercato di ri- ristiche peculiari. Quando penso a Bur- sionali molto diverse… persone che oggi ti dicono grazie” ristica non è facile trovare la via del gol. cordare anche a chi mi ascolta qualche gnich, Facchetti, Guarneri, Picchi etc e «Lei mi parla di due persone di grande

38 39 L’INTERVISTA IMPOSSIBILE

lanese deve qualcosa a noi due che siamo Antonio Ghirelli venuti dal mare. A ben guardare, cosa e Gianni Brera saremmo stati ognuno senza l’altro o senza quel furbacchione di Gianni parlano Brera. Il calcio è un storia infinita, dove di Helenio Herrera tutti possono dire la loro. Poi si va in campo, si gioca e per i 90’ più recupero “Nell’ambiente torpido, provin- le chiacchiere non contano più». ciale e sostanzialmente conformi- Helenio Herrera va considerato uno Herrera, Burgnich, Malatrasi, sta del calcio italiano, egli portò Jair e Sandro Mazzola studioso del calcio. La signora Flora tutte le qualità ed i vizi di un Gandolfi, sua moglie, dopo la sua temperamento zingaresco. Tipico qualità. Brera era, se non l’unico, uno dei scomparsa mostrò in un documenta- autodidatta, mezzo negromante e pochi giornalisti capaci di parlare vera- mezzo fisiologo, impasto di men- mente di calcio. I suoi articoli poi non si Posa in opera di pavimenti zogne, di spacconate e di intui- fermavano al football, spaziavano nelle zioni geniali, non digiuno di so- tradizioni, nella cultura, per dire anche e lavori edili e di impiantistica lide nozioni professionali, dotato in quella culinaria. Era un piacere ed un di una ferrea ambizione e di una impegno leggerlo ma questo ne accre- capacità di applicazione quasi so- sceva l’interesse al di là delle sue cam- vrumana, votato alla religione pagne che hanno sempre avuto spunti borghese del “dinero” per rea- dettati da una sottile vena provocatoria. In trionfo a Barcellona dopo la vittoria zione ad un’adolescenza miser- Rocco, invece, non era affatto tanto di- del primo campionato con i blaugrana rima, il gitano marocchino do- verso da me. Anche a lui piaceva parlare rio un numero impressionante di veva rivelarsi infinitamente più con i giocatori, motivarli opportuna- quaderni con annotazioni, schemi, forte, scaltro e moderno di gran mente. Lo faceva con altri sistemi ma il notizie, soluzioni tattiche, schede di parte degli allenatori operanti in risultato alla fine era giocatori, appunti sulla Italia, anche se non soprattutto praticamente simile». SE HAI PAURA preparazione atletica e nell’arte di valorizzare oltre mi- DI FARE squadre avversarie che il sura il proprio valore” Quindi non le è UNA COSA, mago custodiva gelosa- Da “Storia del calcio in Ita- dispiaciuto PENSA mente ed aggiornava co- lia” di Antonio Ghirelli, Ei- quando a Mi- CHE SICURA- stantemente. Durante la naudi 1972 lano nel 2013 è MENTE sua attività in un’occa- stata allestita la UN IDIOTA sione ebbe a dire: “Chi “L’ho incontrato mago e l’ho ri- mostra “La leg- LA FARÀ non ha dato tutto non ha scoperto bambino, seguendolo genda del Mago AL POSTO dato niente”. Tappez- con voi traverso mari e con- e del Paròn – Il TUO zava lo spogliatoio con trade di ogni continente. Io calcio milanese cartelli motivazionali francamente non so come sia in mostra” accomunandovi? che i suoi giocatori gioco forza vede- riuscito a mostrarvelo, per «È stato un onore. In fondo è vero che vano tutti i giorni e che forse qualche quante facce, da quanti lati. Im- pur su due panchine diverse il calcio mi- certezza in più creavano nelle loro portante, per me, che il perso- “teste”. Ha vinto tanto in Spagna ed naggio non sia mai fasullo, nep- in Italia ma soprattutto ha segnato pure quando si sforza di esserlo. una svolta epocale nei rapporti tra al- E H.H. è sempre vero, se non lenatore e società. Si è pronti a scom- Napoli Via di Pozzuoli 7 - 80124 proprio accettabile” mettere come non ci sia tifoso del- Da “Herrera” di Gianni l’Inter che non ne conosca la storia, TEL-FAX 0815709811 - [email protected] Brera, Longanesi & C. 1966; come non c’è appassionato di football ristampa Limina 1997 nel mondo che non sappia chi sia Per info +393661500294 stato. [email protected] 40 FLASH di Gianluca Mosca

Non ci resta NAPOLI-BOLOGNA 1-2 Un pareggio inutile UDINESE – NAPOLI 1-1 che nasconderci 1 dicembre per le due squadre 7 dicembre L’importante pareggio in trasferta a Liverpool, che Ad Udine gli azzurri cercano di ritrovare apre le porte della qualificazione agli ottavi di Cham- la vittoria, per lasciarsi alle spalle il pe- pions, non sblocca la squadra azzurra in campionato. riodo negativo e tutte le problematiche Al San Paolo arriva il Bologna e nonostante il vantag- non relative al campo. Ma sul finale del gio al 41’ siglato da un tap-in di Llorente su un destro primo tempo l’Udinese trova il vantaggio di Insigne respinto da Skorupski il Napoli rimedia una con Lasagna. Le buone prestazioni di Di impensabile sconfitta casalinga. Dopo molte favorevoli Lorenzo, Koulibaly e Zielinski, che trova il conclusioni non sfruttate il Bologna, approfittando dei gol, non riescono però a portare il Napoli numerosi errori difensivi della squadra di casa, riesce a oltre l’1 a 1 al termine di un buon secondo ribaltare il risultato con Skov Olsen e Sansone. Conti- tempo. Sul finale molto è il nervosismo: nua il periodo no per gli azzurri, che raccolgono solo ammoniti Mario Rui e Callejon per prote- fischi alla fine della partita. ste e Maksimovic cacciato dalla panchina.

Si va agli ottavi NAPOLI – GENK 4-0 Gattuso NAPOLI – PARMA 1-2 Ritorna la vittoria SASSUOLO-NAPOLI 1-2 10 dicembre cambia, 14 dicembre 22 dicembre di Champions il Napoli ma il Napoli è malato perde ancora

Arrivato a Napoli mercoledì 11 dicembre, Gattuso ha a di- sposizione poco tempo per preparare la gara di sabato contro il Parma. Il ritorno al 4-3-3 e la nuova maglia non influiscono sulla prestazione degli azzurri che vanno su- bito sotto. Nel secondo tempo Mertens subentra ad Il Napoli arriva all’ultima partita del girone di Champions dopo una sfilza di Allan e serve con un cross Per l'ultima partita del 2019 il Napoli va in trasferta con il Sassuolo. La pre- prestazioni deludenti. La tripletta di Milik ed il rigore di Mertens sigillano il Milik che trova il gol del pa- stazione degli azzurri nel primo tempo è deludente e ciò porta al gol di risultato. Nell’intervallo un gioco di luci accoglie un ultimo abbraccio a Ma- reggio. Ma la squadra nel fi- Traoré. Nella ripresa la squadra di Gattuso si risveglia ed arriva il pareggio rek Hamsik. Il Napoli vince 4 a 0 e passa il turno, ma gli abbracci a fine gara nale si sbilancia e sfruttando di Allan. Il Napoli comincia a proporre gioco. Pegolo respinge il destro di con Ancelotti sono indizi sul futuro dell’allenatore. Nel post partita un tweet uno scivolone di Zielinski e Mertens sulla faccia di Callejon che segna, ma il gol viene annullato per fuo- della società comunica infatti l’esonero di , sostituito da Gen- uno sbilanciamento della di- rigioco dello spagnolo. Nel recupero Obiang per anticipare Elmas su un cal- naro Gattuso. fesa il Parma trova il gol del cio d'angolo segna la più classica delle autoreti. Il Napoli chiude così il 2019 2 a 1 con Gervinho. ritrovando i 3 punti.

42 43 LA COPPA ITALIA di Marco Boscia quello di attendere gli avversari nella propria metà campo per cercare poi di colpirli in contropiede. Il Napoli dovrà invece cercare di fare la partita Napoli-Perugia e chiudere presto la pratica anche se Gattuso si affiderà presumibilmente ad alcune seconde linee, visto che gli azzurri arrivano agli ottavi di Coppa Sfida in panchina tra due a cavallo di importanti match di cam- pionato contro Lazio e Fiorentina. ex campioni del mondo I precedenti Otto i precedenti in Coppa Italia fra La coppa nazionale può diventare il principale obie�ivo degli azzurri Napoli e Perugia finora, ma 24 sono le sfide totali fra le due compagini: 6 Matador Cavani e la Coppa Italia Benitez con De Laurentis e la Coppa per salvare una stagione sino a questo punto deludente in campionato vittorie per i partenopei, 11 pareggi, in campionato ha perso parecchi 7 sconfitte. Tre sono le sfide più rario ed una grande prestazione di l Napoli ai nastri di partenza era , ex compagno di punti contro squadre inferiori. Sa- emozionanti che meritano di essere Nello Malizia, portiere semiscono- considerato, con Ancelotti al se- squadra al Milan con il quale ha con- rebbe imperdonabile prendere sotto ricordate. La prima, del 26 aprile sciuto del Perugia che decise di salire Icondo anno in panchina, il prin- diviso anche la gioia di diventare gamba la sfida al Perugia, che milita 1981, vide il Napoli presentarsi al alla ribalta negando ogni occasione cipale antagonista di Juventus ed In- campione del mondo con l’Italia nel in B e che sta disputando un’annata match, inaspettatamente, da capoli- agli azzurri. Napoli-Perugia porta ter per la vittoria dello scudetto. Gli 2006. Dunque due amici prima di importante, visto che la squadra si sta, ma perdere poi la gara del San poi alla mente un ricordo su tutti: azzurri però, allontanandosi dome- tutto, due ex calciatori ed oggi due trova inaspettatamente a ridosso Paolo per 1 a 0 con autogol di Fer- aprile 1997, la lotta salvezza fu fal- nica dopo domenica dalle zone nobili giovani allenatori che si incrociano della zona play-off. Per questo la gara della classifica, si sono presto risve- Gattuso con il presidente De Laurentiis nuovamente: Oddo per continuare a del San Paolo di martedì 14 gennaio, gliati dal sogno di poter tornare sul alla cena di Natale stupire con il suo Perugia; Gattuso ore 15.00 (diretta Rai Due), si pre- gradino più alto d’Italia. Prima l’am- guida, il Napoli sta cercando pian per rimettere in marcia il Napoli. senta interessante e si spera che il piano di ritrovare rabbia agonistica e pubblico riempia il San Paolo. La risultati: per questo, con la difficile si- principale insidia può essere quella di tuazione in campionato ed un ottavo affrontare il Perugia in una gara di Champions da dover scalare su secca: l’atteggiamento degli ospiti, una montagna altissima di nome che Oddo dovrebbe schierare con pa- Barcellona, la Coppa Italia potrebbe recchi titolari, quasi certamente sarà Foto di gruppo per la vittoria della Coppa Italia del 2013-14 diventare l’obiettivo primario della Napoli 4-3-3 squadra per salvare la stagione. ALLENATORE sata da Marcello Nicchi, oggi presi- HYSAJ MASSIMO dente dell’associazione italiana arbi- Due ex Milan contro OSPINA LUPERTO ZIELINSKI ODDO tri e allora direttore di gara che al Primo scoglio da superare per acce- Renato Curi di Perugia concesse il MAKSIMOVIC INSIGNE dere ai quarti è il Perugia di Mas- ALLAN IEMMELLO gol del pareggio, siglato di mano, a DI LORENZO Il pescarese LLORENTE simo Oddo, che nella competizione Napoli – Stadio San Paolo – Martedì 14 gennaio 2020 ore 15.00 CARRARO Milan Rapajc. Il ricordo più recente, ELMAS mutinamento dei calciatori al ritiro ha già eliminato la Triestina (1-0) e LOZANO FERNANDES ROSI nonché ultimo confronto fra le due Paolo Cannavaro alza la Coppa Italia imposto dalla società, quindi le multe due squadre di A (Brescia e Sassuolo) FALCINELLI CAVIGLIA SGARBI squadre, è quello della stagione del presidente comminate agli stessi vincendo entrambe le sfide per 2 a 1. vinta nel 2011-12 2005/2006: in un San Paolo stra- BALIC GYOMBER ed infine l’inevitabile esonero dell’al- L’allenatore dei biancorossi torna VICARIO pieno finì 2 a 0 con gol di Calaiò e lenatore, che ha pagato per tutti l’as- nuovamente al San Paolo da avver- Le insidie del match ALLENATORE DI CHIARA Capparella e con gli azzurri final- senza di risultati in campionato, sario, dopo aver indossato la maglia La sfida sulla carta potrebbe sem- GENNARO mente fuori dall’incubo della Serie hanno certamente contribuito a dare azzurra da calciatore vent’anni fa, brare facile ma il Napoli, come scritto GATTUSO C. Dopo 13 anni il Napoli ritrova ora alla stagione un indirizzo non pre- per tentare l’impresa. Non sarà sem- poc’anzi, non sta vivendo la miglior Perugia 4-3-1-2 il Perugia per iniziare l’assalto alla ventivato. Adesso, con Gattuso alla plice e ritroverà sul suo cammino stagione dell’era De Laurentiis e già sesta coppa nazionale.

44 45 VERSO NAPOLI – BARCELLONA di Bruno Marchionibus sulta un po’ come un trono su cui si che i partenopei, per provare a sono succeduti nel tempo monarchi realizzare quella che sarebbe una illuminati. L’allenatore originario vera e propria impresa sportiva, si dell’Estremadura, scelto dal presi- troveranno a dover neutralizzare, Un “Barca” che viaggia dente Bartomeu proprio perché rite- c’è senza dubbio il tridente dei so- nuto idoneo a perpetuare quella filo- gni composto da Messi, Suarez e sofia di gioco offensivo e spettacolare, Griezmann. L’argentino, per di- nella Liga sin da subito non ha sen- stacco il più forte calciatore del col vento in poppa tito per nulla il peso dei suoi prede- millennio e fresco vincitore del se- cessori. Due campionati vinti su due sto Pallone d’Oro, scenderà per la ed un ottimo trend anche in questa prima volta in campo in quello che L'argentino Leo Messi terza stagione lo confermano. È in fu il tempio di Maradona, con cui Champions, invece, che il Barca è in- colare per Kostas Manolas; fu il cappato nelle ultime edizioni in due greco, infatti, a firmare ad aprile cocenti delusioni, le clamorose ri- 2018 il miracolo dell’Olimpico con monte subite a Roma due anni or il gol del 3 a 0 giallorosso. sono e ad lo scorso maggio; anche per la memoria recente di tali La Cantera blaugrana risultati a sorpresa, dunque, è facile e la Scugnizzeria pensare che gli spagnoli scenderanno mai realizzata in campo già dagli ottavi di finale contro il Napoli con la guardia alta Ma quello che è forse più di tutti il per evitare cali di concentrazione e ri- fiore all’occhiello del club catalano è portare in Catalogna il massimo tro- il settore giovanile, la rinomata feo europeo per club dopo cinque “Cantera”, che organizzata capillar- anni. Anche i partenopei, tuttavia, Suarez in uno dei suoi mente fornisce costantemente al- stravaganti atteggiamenti hanno qualcosa di cui “vendicarsi” l’organico della prima squadra cam- con il tecnico spagnolo: fu proprio il paragone continuo è ormai argo- pioni in erba destinati a diventare i Il Barcellona, grazie alla sua filosofia e ai Valverde, nel 2014, ad eliminare col mento di discussione fisso di quo- migliori al mondo. Puyol, Iniesta, tidiani e trasmissioni sportive da Xavi, Busquets, Piqué e lo stesso tanti campioni che hanno vestito i colori almeno un decennio. A supportare Messi sono solo alcuni dei nomi di blaugrana, è ormai da anni una squadra “La Pulce”, ad ogni modo, ci sono chi è cresciuto come uomo prima an- simbolo per tu�i gli amanti del calcio due compagni di reparto che sono cora che come calciatore nella so- Il tecnico molto più che fidi scudieri: Suarez cietà blaugrana, in cui tutte le squa- è un attaccante che sin dai tempi dre, dai pulcini fino al Barca titolare, Barcellona: identitarismo, cal- internazionale è soprattutto negli ul- quel calcio totale che, da dell’Ajax ha sempre mostrato, ol- adottano la stessa idea di gioco e gli cio totale e... vittorie timi anni che il Barcellona ha vinto a Guardiola, da Messi a , tre a doti tecniche indiscutibili, il stessi sistemi di allenamento, filoso- Una squadra che è più di una squa- tutto ciò che c’era da vincere, e l’ha in tanti tra giocatori e tecnici hanno carattere e la leadership tipici de- fia adottata proprio grazie a Cruijff dra. Il Barcellona rappresenta una fatto più d’una volta. Il punto di saputo incarnare rendendo, a suon gli uruguagi, mentre Griezmann, sulla scorta di ciò che già avveniva terra, la Catalogna, dove l’identitari- svolta nella storia della società è di vittorie, i blaugrana il team ad oggi dopo aver dato tutto alla causa del all’Ajax. Un modello, quello del smo è un vento che spira sempre più stato, a fine anni ‘80, l’approdo in più amato del mondo. Antoine Griezmann, il pezzo forte del Cholismo, ha scelto in estate di Barca, su cui negli anni passati si era mercato di quest'anno forte, ma anche una filosofia di gioco panchina dell’uomo che, tanto da cal- provare una nuova avventura in più volte fantasticato anche all’ombra ben precisa grazie alla quale i “blau- ciatore quanto da allenatore, ha forse Valverde: due “shock” suo Athletic Bilbao gli azzurri, alle- un contesto dove tutti i piedi “par- del Vesuvio, quando lo stesso ADL grana” sono diventati sinonimo di più di chiunque altro cambiato la sto- europei da vendicare nati da Benitez, al playoff per en- lassero” la sua stessa lingua. Una aveva parlato del progetto “Scugniz- calcio spettacolo. Con 75 trofei na- ria del football: Johann Cruijff. Con Quella in corso è la terza annata in trare nei gironi di Champions. sfida, quella al super-attacco spa- zeria”, mai tuttavia messo in atto; un zionali tra campionati e coppe il club l’olandese al timone il Barca si ag- cui la guida tecnica è affidata a Erne- gnolo, che si preannuncia com- peccato, soprattutto considerando catalano è il più titolato entro i con- giudicò la sua prima Coppa dei Cam- sto Valverde, seduto su una panchina La prima di Leo plessa ma anche molto stimolante quanto la Campania sia una terra fini iberici, avanti anche agli storici ri- pioni nel 1991/92, ma soprattutto che, occupata in passato da mostri nel tempio di Diego per i difensori napoletani, e che fertile dal punto di vista della pro- vali del Real , mentre a livello decise di sposare indissolubilmente sacri come Cruijff e Guardiola, ri- Tra le principali armi del Barca avrà sicuramente un sapore parti- duzione di talenti calcistici.

46 47 PROFILI di Lorenzo Gaudiano Dalla Francia alla Spagna una passione familiare, e sopra�u�o precoce, per il calcio che ha aperto al difensore francese le porte del Barcellona. In campo sembra un lupo in marcatura, fuori un agnellino amante a tavola del ragù e del formaggio francese

Clement Lenglet Deciso in campo, tranquillo fuori

inisce la riunione negli spogliatoi, sotto al tun- cando una semplice partita. “Mes que un club” è il nel prima di entrare sul terreno di gioco in due motto della società catalana, che è “più di una squadra”. Ffile le squadre avversarie cominciano a studiarsi Per questo cerca sul mercato il meglio e con Lenglet, semplicemente con uno sguardo. Gli attaccanti guar- inizialmente acquistato per avere un’alternativa nel dano il difensore Clement Lenglet e pensano di avere di ruolo ma poi diventato titolare, si è mantenuta sulla sua fronte un giocatore tranquillo, un antagonista non par- linea. ticolarmente pericoloso e forse persino agevole da su- perare. Quell’atteggiamento di ferma tranquillità però Un talento precoce al fischio d’inizio si trasforma. Clement in campo La storia di Lenglet comincia a Beauvais, città del- morde, con decisione non lascia respiro agli attaccanti, l’Alta Francia. È il 1995 e Clement è il primogenito, ne PUNTIPUNTI VVENDITAENDITTAA IINN CCAMPANIA:AMPPAANIA: C.C.C.C. I SANNITISANNITI - BENEVENTOBENEVENTO li sovrasta con la sua forza fisica, dettando legge du- arriveranno altri tre successivamente. Subito il trasfe- C.C.C.C. CCAMPANIAAMPPAANIA – MMARCIANISEARCIANISE C.C.C.C. LE COTONIERECOTONIERE - FRATTEFRATTE rante gli interventi difensivi e nell’impostazione di rimento a pochi chilometri di distanza, a Jouy-sous- CC.C..C.A AUCHANUCHAN GGIUGLIANOIUGLIANO – GIUGLIANOGIUGLIANO C.C.C.C. LE GINESTREGINESTRE – VOLLAVOLLA gioco. Thelle, e la famiglia comincia ad allargarsi con il pas- CC.C..C. LLAA CCARTIERAARTIERA – PPOMPEIOMPEI C.C.C.C. PEGASOPEGASO – PAGANIPAGANI Il Barcellona non si lascia sfuggire questo tipo di cal- sare del tempo. Tutti i figli si appassionano al calcio, CC.C..C.V VULCANOULCANO BBUONOUONO – NONOLALA C.C.C.C.I ILL CARROCARRO ––P PASSOASSO DIDIM MIRABELLAIRABELLA CC.C..C. AAUCHANUCHAN MMUGNANOUGNANO – MUGNANOMUGNANO CORSOCORSO ITALIAITTAALIA N.149N.149 - PPIANOIANO DDII SSORRENTOORRENTO ciatori, uomini che con il pallone tra i piedi sanno che come potrebbe essere diversamente con un padre ex C.C.C.C.L LAAB BIRRERIAIRRERIA - NNAPOLIAPOLI VIAVIAT TESTAESTTAA1 13/153/15 - AVELLINOAAVVELLINO dinanzi al pubblico del Camp Nou non si stanno gio- calciatore e fortemente innamorato di questo sport, C.C.C.C. NNEAPOLISEAPOLIS – NAPOLINAPOLI VIALEVIALE LLEONAROEONARO DADA VINCIVINCI N.25/27N.25/27 – PORTICIPORTICI C.C.C.C.Q QUARTOUARTO NNUOVOUOVO – QQUARTOUARTO VVIAIAE EPOMEOPOMEO N.205N.205 –N– NAPOLIAPOLI 49 C.C.C.C. MMAXIMALLAXIMALLL – PPONTECAGNANOONTECAGNANO FFAIANOAIANO VVIAIA RROMAOMA 666/686/68 - AAVERSAVERSA C.C.C.C.LEP LE PORTEORTED DDIIN NAPOLIAPOLI – AAFRAGOLAFRAGOLA VVIAIAA DOMITIANADOOMITIANA - MMONDRAGONEONDRAGONE C.C.C.C. JJAMBOAMBO – TRENTOLATTRENTOLA DUCENTADUCENTTAA Lenglet PROFILI

anche una volta appese le scarpette al chiodo. Il piccolo gli osservatori del Nancy che offre final- si racconta Clement gioca con la sfera di cuoio già a quattro anni mente l’opportunità a in cortile con il padre e lo zio, non si Lenglet di misu- Oggi sono più pub- annoia mai, non vorrebbe mai smet- rarsi con campio- blicizzato rispetto al tere se non fosse per la madre che, nati di maggior li- passato, dopo tutto urlando, invita tutti a tor- vello. Alla notizia il Barcellona non è il nare a casa Clement è felice, Nancy. Il lavoro è per consumare abbraccia i genitori diverso perché i pasti in fami- e con qualche la- “ siamo seguiti tutto il glia. Un giorno, crima agli occhi in- giorno e la profes- scendendo in traprende la sua sionalità è spinta al- cortile, a giocare nuova avventura, a l'estremo. Io non ci sono dei bam- 400 Km da casa. sono però uno che bini più grandi. Da sinistra in marcatura su Messi fa molto rumore, quando giocava con il Siviglia, in Il Barcellona, il ragù Hanno sette anni Champions insegue Salah e ai sono uno tranquillo ognuno e Lenglet, tempi del Nancy contro l'ex par- e il formaggio anche se ho rag- pur essendo più pic- tenopeo Ounas Con il Nancy Lenglet sin giunto questo livello colo, non ha paura. Tutti rimangono ammaliati dal da subito fa vedere le sue suo talento, soprattutto il padre, che si decide a realiz- qualità e nel 2017 il Siviglia comincia ad interessarsi Ero andato a Torino zare il sogno del figlio, ovvero diventare un calciatore a lui. Non ci mette molto Clement a conquistare il per visitare il centro professionista. posto di titolare in squadra, prima alle dipendenze di sportivo e capire Sampaoli e poi di . L’ultima par- che cosa la Juven- Si realizza il sogno tita in maglia andalusa è la finale di Coppa del Re tus potesse offrirmi. Un anno dopo inizia il suo percorso al Montchevreuil 2018, persa proprio contro il Barcellona che gli aveva Ho assistito anche FC, un piccolo club situato nel piccolo comune francese messo gli occhi addosso già da tempo e si decide di ad una sua partita di Oise, non troppo lontano da casa. I genitori accon- acquistarlo in estate. Oggi il francese è uno dei difen- ma in quel momento sentono proprio per la vicinanza e il sogno di Clement sori più forti in circolazione, che ha rifiutato secondo mi sembrava tutto comincia a prendere forma. Passa successivamente allo troppo grande. Fir- Chantilly, rimanendo sempre in zona per accontentare mare rappresentava sia il padre che la madre, ha soltanto dodici anni. Il suo sicuramente un van- allenatore lo inquadra prima sulla fascia sinistra, poi taggio economico, come difensore centrale, confezionando il ruolo più ma per lo più un grosso rischio spor- tivo. Non ho mai avuto rimorsi per quella scelta Lenglet in nazionale Mio padre periodi- alcune indiscrezioni il Napoli prima di approdare camente faceva nella città di Gaudì e persino la Juventus a diciotto avanti e indietro più anni. A lui che ama oltre al formaggio francese anche volte nella setti- il ragù probabilmente la città partenopea sarebbe pia- mana tra Chantilly e ciuta con il suo fascino, le sue bellezze artistiche e le la nostra casa per accompagnarmi al- sue eccellenze gastronomiche. A febbraio toccherà l'allenamento e alle adatto alle sue caratteristiche. I sacrifici del padre sono agli attaccanti del Napoli provare a superarlo e non partite del week-end tanti per realizzare il sogno di suo figlio, la qualità tec- sarà per nulla facile, perché Clement è un ragazzo nica non manca ma, come in tutte le cose della vita, semplice, un professionista che all’apparenza sembra serve il colpo di fortuna, l’occasione da cogliere al volo. un agnellino ma che in campo dopo il fischio d’inizio A quindici anni il portone finalmente si apre, c’è uno de- si trasforma in un lupo affamato più che mai.

51 LA STORIA DELLA CHAMPIONS di Giovanni Gaudiano nalmente riconosciuto la validità di quel torneo, come riconoscimento e riparazione dell’eccessivo ritardo con il quale era maturata la deci- DI STEFANO sione. Minella, la “máquina” e Di Stefano Dai “Millionarios” Quel torneo vide ai nastri di par- tenza la squadra argentina del River Plate, allenata da José Minella, che era da tutti considerata come la fa- alle pesetas del Real vorita assoluta per la conquista della vittoria finale. Santiago Bernabeu domina il mercato e sa muoversi nella stanza Minella era figlio di immigrati ita- dei bo�oni in federazione mentre la sua squadra si aggiudica a a Parigi la prima edizione della Coppa dei Campioni nel 1955-56 La famosa maquina del River Plate Di Stefano nel campionato argen- Don Santiago tino di quella stagione aveva messo e la sua determinazione a nascita della Coppa dei nuncia dell’Atlético Chalaco, il Na- a segno 27 reti ed anche nella Coppa Club Campioni è dunque cional campione d’ nel dei Campioni del Sudamerica si Si narra che come suo solito Don Lcosa fatta nel 1955. 1947, il River Plate grande favorita mise in evidenza. Santiago si fosse presentato nello Hanot successivamente dirà di non dell’Argentina ed il Vasco da Gama La “saeta rubia” per questo motivo spogliatoio avversario dopo la gara aver avuto manifestazioni simili a che aveva prevalso nel 1947 nel è considerato di fatto il giocatore disputata nell’ambito di un torneo cui ispirarsi e che la competizione campionato di Rio de Janeiro. simbolo che ebbe la funzione di amichevole tenutosi a Madrid con- non avesse avuto una vera e propria Si trattava quindi di una vera e pro- creare un’ideale saldatura tra quella tro i colombiani del “Millionarios” antenata. Ammise però, da cronista pria Coppa dei campioni del Suda- competizione e la Coppa dei Club di Bogotà. Il presidente del Real attento, che qualcosa di simile si era merica (Copa de Campeones Suda- Campioni d’Europa, visto che arri- Madrid era presente per visionare già visto in Sudamerica anche se il mericanos). vato al Real Madrid sarà tra i pro- Pedernera ma invece decise di ac- torneo non era stato riconosciuto Gabriel Hanot a lavoro Si giocarono 21 partite in 36 giorni quistare Di Stefano che dal River dalla confederazione sudamericana nella sede de L'Equipe. con la formula della classifica a Plate si era trasferito in Colombia. Sotto il logo del Vasco da Gama Jose Maria Minella, giocatore ed allena- ed inoltre si era giocato soltanto un punti e gare di solo andata. Il torneo tore del River Plate Concluso l’affare, nacque una di- anno con una formula diversa da della Coppa Libertadores. A quella iniziò l’11 febbraio con il 2 a 2 tra i liani provenienti dal Piemonte (Villa- sputa con il Barcellona che vantava quella che verrà adottata in Europa. manifestazione presero parte sette padroni di casa del Colo-Colo e ter- nova Monferrato, provincia di Ales- un accordo con il River Plate, che squadre che si fregiavano in quel minò con la vittoria oramai inutile sandria), era stato un buon giocatore avrebbe detenuto ancora ufficial- L’antenata sudamericana momento del titolo di campione del River Plate proprio sul e come allenatore conquistò sette vit- mente il cartellino dell’argentino. Si era, infatti, nel 1948 ed ai cileni in carica della propria na- Colo-Colo per 1 a 0. Si lau- torie nel campionato argentino sem- Si era nel 1953 e Bernabeu riuscì del Colo-Colo venne in mente di or- zione ad esclusione della rearono campioni i brasi- pre alla guida del River Plate. con la sua autorevolezza e i suoi ganizzare un torneo per stabilire rappresentante peru- liani del Vasco da Gama In quella squadra che seppe raci- mezzi economici a convincere i ri- chi fosse la più forte squadra di club viana che era arrivata che conquistarono dieci molare un punto in meno rispetto vali catalani e così la “saeta” divenne del continente sudamericano. seconda in campionato: dei dodici punti in palio al Vasco da Gama giocava ancora Il presidente Santiago Bernabeu ed il un giocatore del Real Madrid. La Conmebol (la federazione calci- il Colo-Colo, campione vincendo 4 partite e pa- la famosa “máquina”, una linea suo gioiellino Alfredo Di Stefano Per convincerlo a trasferirsi nella stica sudamericana) decise di consi- del Cile e squadra orga- reggiandone due. Grazie d’attacco tanto tecnica quanto pro- tagonisti, se non il protagonista capitale pare gli avesse detto che derare la manifestazione alla stre- nizzatrice ed ospitante, a questo successo nel 1997 lifica formata sino al 1946 da: Mu- principale, dei cinque successi con- non ci sarebbero stati problemi con gua di un torneo di calcio l’Emelec campione dell’Ecua- il Vasco da Gama verrà am- noz, Moreno, Pedernera, Labruna secutivi che la squadra del presi- la cifra, era solito offrire assegni fir- amichevole e ci sono poi voluti quasi dor nel 1946, il Deportivo Litoral messo a disputare la Supercoppa e Loustau con la variante nel 1947 dente Bernabeu conquisterà nelle mati senza importo preventivo, ma 50 anni perché riconoscesse quel- campione di Bolivia nel 1947, il De- del Sudamericano, visto che l’anno di Alfredo Di Stefano al posto di prime cinque edizioni della manife- che comunque il Real era una squa- l’unica edizione come l’antenato portivo Municipal dal Perù per ri- precedente la Conmebol aveva fi- Pedernera. stazione. dra seguita dal popolo e dagli ope-

52 53 LA STORIA DELLA CHAMPIONS

tima rete di vantaggio per la sua squadra. La cosa ovviamente riu- scì. La strada per la vittoria Il Real incasserà in semifinale 4 reti dal Milan ed in finale 3 reti dallo Stade segnandone sempre uno in più e porterà la coppa a casa. La prima edizione con 800.000 spetta- tori in 29 gare mostrò subito le po- tenzialità della manifestazione e fu un grande successo sia sportivo che finanziario. Prima della finale inoltre Don San- tiago, che porterà a Madrid l’attac- 6$6 cante dello Stade de Reims Ray- mond Kopa, dopo aver tentato inutilmente di ingaggiare anche lo L'attaccante francese Raymond Kopa jugoslavo Miloš Milutinovic del 62/8=,21,,035(6$ Partizan che avrebbe accettato se rai e che lui avrebbe dovuto tenere Belgrado, sul 3 a 0 in rimonta degli non ci fosse stato il veto della sua fe- bene a mente questi avvertimenti, slavi comprese che la qualificazione derazione, otterrà un altro signifi- evitando atteggiamenti fuori posto. era appesa ad un filo e pur giocando cativo risultato. L’argentino accettò ma dal suo su di un campo innevato ai limiti Nel 1956 il Real Madrid aveva ter- canto avanzò alcune richieste a Ber- minato il campionato al terzo posto nabeu, che qualche anno dopo rac- dietro ai vincitori dell’Athletic Bil- contò come gli avesse concesso di bao seguiti dal Barcellona e quindi mangiare quello che voleva (sardine la squadra della capitale non e vino bianco). avrebbe potuto giocare in Coppa dei Il presidente e Di Stefano con una Campioni l’anno seguente. stretta di mano stavano scrivendo la Bernabeu riuscirà a far inserire du- storia del calcio spagnolo, europeo e rante una riunione, prima della fi- mondiale ed in particolare la storia nale di Parigi, la postilla per cui la della Coppa dei Campioni. squadra vincitrice della Coppa Nella prima edizione Di Stefano avrebbe avuto automaticamente il metterà a segno 7 dei 20 gol com- diritto di difendere il trofeo indi- plessivi che il Real realizzerà sino pendentemente dalla posizione di alla vittoriosa finale del 13 giugno classifica ottenuta al termine del 1956 disputata al Parco dei Prin- proprio campionato nazionale. cipi di Parigi contro la squadra fran- Il presidente del Real aveva scom- cese dello Stade de Reims. messo con se stesso che i suoi ra- In quell’edizione però la “saeta ru- gazzi avrebbero vinto e così finirà bia” mostrò al calcio internazionale Lo jugoslavo Milos Milutinovic, sogno con la prima coppa dalle grandi proibito per Bernabeu come sarebbe stato il giocatore uni- orecchie finita nella bacheca di una versale del futuro. Nella gara di ri- della praticabilità decise, senza che società già importante che stava torno dei quarti di finale, dopo che l’allenatore Villalonga glielo avesse inaugurando una stagione di vitto- 6HGH/HJDOH9LD63LHWUR&DVRULD 1$ a Madrid le “merengues” avevano chiesto, di dare man forte alla difesa rie che ancora oggi continua. 6HGH$PPLQLVWUDWLYD9LD*&DUGXFFL1DSROL strapazzato per 4 a 0 il Partizan di per mantenere sino alla fine l’ul- (2 - continua) 6HGH2SHUDWLYD9LDOH&RVLJOLRG (XURSD 6DQWD0DULD&DSXD9HWHUH &( 54 JLDGDVDV#JPDLOFRPSHFJLDGDVDV#SHFLW &HOO LA TRASFERTA DELL’OLIMPICO di Bruno Marchionibus tore nel post-Pioli, è stato dirottato il suo habitat naturale dove ren- da Lotito alla Salernitana per fare dere al meglio e tornare a segnare gavetta. Il mister argentino, tutta- come solo al Toro era riuscito in via, rispettando la fama del proprio carriera. Il numero 17 è una punta Il “Fattore I” soprannome decide di risolvere il di quelle che sa come farsi amare contratto prima ancora di sbarcare dai propri tifosi: generoso, combat- in Italia, e Simone viene richiamato tivo e protagonista finora di una in tutta fretta alla base. Nasce così stagione in cui come Re Mida tra- Mertens brinda dopo il gol nel 2017 un ciclo in cui il tecnico emiliano si sforma in oro qualsiasi pallone dell’aquila afferma come uno degli allenatori Ciro, che probabilmente avrebbero più capaci nel modellare la squadra potuto far comodo anche al Napoli, sulle caratteristiche dei giocatori a società a cui in passato diverse voci disposizione, che porterà la Lazio a avevano avvicinato il centravanti concorrere stabilmente per la qua- torrese, ma che poi non si sono mai lificazione alle coppe europee e ad convertite in vere e proprie tratta- alzare, in Italia, una Coppa nazio- tive, forse anche a causa della filo- nale e due Supercoppe (tra cui sofia del presidente De Laurentiis quella recentissima del 22 dicem- che raramente si è mostrato pro- Il tecnico Inzaghi ed il bomber bre con vittoria per 3 a 1 sulla Juve). penso a trattare calciatori napole- Immobile sono gli uomini Non a caso, nelle ultime estati, più tani. volte Inzaghi è stato accostato a più rappresentativi della Lazio, club di vertice, dal Napoli fino alla Quando Dries diventò che in Italia sta stupendo tu�i stessa Juventus, con cui un accordo, MaraMertens prima della firma di Sarri, era sem- Le sfide tra biancocelesti e parteno- e che non ha alcuna intenzione brato davvero a un passo. pei hanno sempre riservato emo- di fermarsi in campionato zioni, capovolgimenti di fronte e reti Ciro come Re Mida spettacolari. Nella scorsa stagione Parola chiave: “qualità” una serie di vittorie consecutive che Dalla panchina al campo, l’uomo fu proprio un Lazio-Napoli ad inau- Vola un’aquila sui campi della Serie hanno proiettato Immobile e com- simbolo di questa sorprendente La- gurare l’avventura partenopea di A. Il campionato della Lazio sta rac- pagni a un passo dalla vetta della zio è per forza di cose Ciro Immo- passi per i suoi piedi, grazie anche Carlo Ancelotti, poi purtroppo ter- contando di un rendimento al di là classifica, posizione raggiunta gra- bile, attaccante di Torre Annun- a dei meccanismi di squadra ormai minata come nessuno si sarebbe au- di ogni più rosea aspettativa degli zie ad un gioco piacevole ed efficace ziata che dopo tanto girovagare tra collaudati che riescono ad esaltarne gurato, con un successo degli az- addetti ai lavori e degli stessi tifosi che, rispetto al passato, riesce final- l’Italia e l’estero a Roma ha trovato al meglio le doti. Qualità, quelle di zurri in rimonta per 2 a 1 siglato biancocelesti. Il gruppo di Inzaghi, mente ad unire al notevole poten- dalle reti di Milik e Insigne a ribal- Lazio 3-5-2 da ormai quattro anni sulla pan- ziale in zona gol anche una solida ALLENATORE tare l’iniziale vantaggio del solito china capitolina, dopo una partenza organizzazione difensiva. Punto di RADU GENNARO Immobile. Ma la sfida più spettaco- LULIC di torneo altalenante ha inanellato svolta nello scacchiere tattico del- tic, Cluj e Rennes. STRAKOSHA GATTUSO lare degli ultimi anni disputata al- ACERBI l’allenatore piacentino è stato quello ALBERTO l’Olimpico tra le due squadre è cer- di riuscire a far convivere i tanti Un rifiuto “Loco”… e via LEIVA CORREA tamente quella del settembre 2017, LUIZ FELIPE CALLEJON MILINKOVIC giocatori di talento a disposizione, E è stato, senza Roma – – Sabato 11 gennaio ore 18.00 ALLAN quando i partenopei dopo la rete di schierando Milinkovic e Luis Al- dubbio, il fattore in più della squa- LAZZARI MILIK De Vrij dilagarono per 4 a 1 nella ri- IMMOBILE DI LORENZO berto, protagonista assoluto fin qui, dra bianconceleste in questi anni; RUIZ presa. Tra le reti napoletane di quel come mezzali, lasciando così spazio un rapporto, quello tra l’ex attac- INSIGNE MANOLAS giorno, firmate da Koulibaly, Calle- ZIELINSKI KOULIBALY libero a Correa al fianco del bomber cante e la Lazio che, come tutte le MERET jon, Mertens e Jorginho su rigore, campano. Unica pecca, finora, nella grandi storie, è iniziato con una fu quella del belga ad essere conse- ALLENATORE MARIO RUI stagione degli aquilotti, l’elimina- forte componente di casualità. Nel- SIMONE gnata alla storia, con un pallonetto zione prematura dall’Europa Lea- l’estate 2016, infatti, alla guida della INZAGHI dal vertice dell’area di rigore che Napoli 4-3-3 Insigne e Milik firmarono la prima vitto- gue, con soli 6 punti conquistati in Lazio c’è “El loco” Bielsa, e Inzaghi, valse a Dries il nomignolo di Mara- ria del Napoli di Ancelotti all'Olimpico un gruppo non proibitivo con Cel- dopo alcuni mesi come traghetta- Mertens.

56 57 LE STORIE di Lorenzo Gaudiano Quando hai acquisito quindi maturghi teatrali verso i quali riale, non concretizzandosi esclusiva- la consapevolezza che la reci- oggi nutri un forte debito? mente nella scelta e nel lavoro collettivo Un artista diviso tra l’amore per il teatro, la scri�ura e la musica tazione fosse la tua strada? «Sembra paradossale ma personalmente su un testo. Il teatro doveva diventare il «Per tanti anni ho avuto un dubbio in- per il teatro mi hanno influenzato più luogo di riferimento per noi artisti, i ra- teriore molto profondo, perché in realtà gli autori di romanzi che i dramma- gazzi, il pubblico e le scuole. Secondo la mia passione era, e continua ad es- turghi. Ad esempio i romanzi brevi di questo principio per tre anni abbiamo sere, la musica. All’inizio suonavo il Dostoevskij sono stati importanti perché gestito il Teatro Garibaldi a Santa Tony Laudadio flauto traverso, successivamente mi sono costituiscono per me un com- Maria Capua Vetere, ristrutturato dedicato al sassofono e per questo rite- pendio per perché fatiscente proprio grazie al nevo che la musica fosse la mia nostro contributo. In quell’idea del strada. La svolta teatro sicuramente più sociale che La lezione è arrivata con il artistica inoltre si innestava il di- mio ingresso alla scorso relativo alla drammaturgia Bottega. Due anni contemporanea ancora non con- di studio e forma- cluso, ma che personalmente mi di Gassman zione mi hanno dato ha portato alla scrittura». la consapevolezza di potermi dedicare alla Quanto è stato importante recitazione. Quello che per il tuo percorso profes- oggi per me è un me- sionale l’incontro con stiere in realtà continua Teatri Uniti? ad essere un diverti- «Teatri Uniti ha una pecu- mento, perché alla fine liarità straordinaria: non è l’inconscio ci guida verso soltanto una compagnia il vero luogo che ognuno teatrale ma anche una co- di noi desidera». munità dai confini sempre aperti. Mi sono da sempre Una curiosità: per- sentito parte di un ché la Bottega Tea- gruppo ampio che riesce trale di Firenze? ad essere produttivo an- Tony Laudadio Il mattatore Vittorio Gassman «Ho partecipato a due sele- che quando i punti di zioni: una a Roma per l’Ac- vista artistici inevita- ecitare non è molto di- sione che focalizza l’attenzione nei osservare. Grazie al suo carisma riu- cademia Nazionale d’Arte bilmente sono diffe- verso da una malattia suoi testi, che siano drammaturgie sciva ad avere su tutti gli studenti una Drammatica Silvio d’Amico; renti. Con Toni Ser- “Rmentale: un attore non fa teatrali o romanzi, Tony Laudadio, influenza positiva e fortissima. Era un’altra per la Bottega. Per villo ho collaborato a altro che ripartire la propria persona che ha frequentato nel suo percorso una persona dolce, umana e schietta. pura selezione naturale alla fine diverse regie, Teatri Uniti inoltre ci ha con altre. È una specie di schizofrenia”. di formazione la Bottega Teatrale Aveva la capacità di individuare velo- sono stato preso a Firenze. Tutto la costruzione dato una grande mano nella gestione Quella di Vittorio Gassman sulla di Firenze, la scuola di recitazione cemente ciò di cui ognuno aveva biso- sommato, è andata meglio così psicologica dei personaggi mi- del Garibaldi e ad un certo punto, in recitazione non è soltanto una frase fondata proprio da Gassman che gno». perché le sue attività didattiche si spo- gliore dei testi teatrali». modo del tutto naturale, le due coope- ad effetto ricercata, una divagazione purtroppo da diversi anni ha chiuso savano meglio con quello che volevo rative si sono sovrapposte». filosofica oppure un accostamento i battenti. Prima della Bottega però eri fare dopo. La bottega era una scuola con Con Enrico Ianniello hai fon- semantico forzato, forse persino già salito sul palcoscenico… un’impronta metodica e culturale molto dato la compagnia Onorevole Da “Il tempo è veleno” al complesso da cogliere, ma anche Proprio per questo sembra «A nove anni frequentavo assidua- precisa che faceva riferimento al pen- Teatro Casertano per cercare, nuovo spettacolo “Tossine”, in una riflessione profonda. Perché in opportuno dire due parole su mente l’Oratorio dell’Istituto Salesiano siero dell’austriaco Rudolf Steiner e come hai raccontato in pas- scena al Ridotto del Merca- realtà non si parla di una semplice quello che venne soprannomi- di Caserta e in occasione della messin- che proponeva un lavoro intensivo sulla sato, di proporre una tua idea dante dall’8 al 19 gennaio, professione, ma di un’arte dove la nato “il mattatore”. scena di “Biancaneve e i sette nani” ho parola e sul linguaggio». di teatro. sembra ci sia una certa affi- psicologia probabilmente riveste il «Alla Bottega non era un insegnante interpretato il ruolo di Dotto. Natu- «All’epoca eravamo giovani e la nostra nità tematica. ruolo principale. fisso ma era spesso presente nella sala ralmente a quei tempi il teatro rappre- Nel corso della formazione ci idea era che il teatro dovesse offrire sem- «Si tratta di un percorso che tende ad È appunto su questa forte connes- dove svolgevamo i nostri esercizi per sentava soltanto un divertimento». sono stati degli autori o dram- pre l’occasione di un contatto territo- analizzare ciò che accade di velenoso e

58 59 LE STORIE LA REGISTA tossico nei rapporti umani e la difficoltà In questi testi che hai scritto a curare con un antidoto queste tossicità. interpreti un ruolo nella mes- I due testi sviluppano un tema simile in sinscena. Nel momento in cui Monica Nappo uno stile diverso, visto che in questa oc- un attore scrive un testo alla casione ci troviamo davanti ad una cui recitazione prenderà parte, commedia quasi comica. “Il tempo è ve- che valutazione fa in relazione leno” ha un altro background, anche se al proprio personaggio? “La mia finestra sempre il nucleo di partenza è sempre quello: «In realtà quando scrivo un testo, ini- come i rapporti umani si avvelenano zialmente non penso che vi prenderò impercettibilmente nel tempo, arrivando parte ma l’inconscio dell’attore che a non saper più gestire questo veleno scrive per il teatro parte dal presuppo- aperta sul mondo” crescente. Le conseguenze qui sono tra- sto che qualche personaggio sarà suo. In giche, ma anche comiche». questo caso specifico è stato abbastanza sorprendente perché io stesso non sa- Tony Laudadio l’ha chiamata per il suo nuovo spe�acolo “Tossine”, in scena In un’intervista passata hai di- pevo bene quale delle due figure ma- al Rido�o del Mercadante dall’8 al 19 gennaio, per affidarle la regia chiarato che ti piace entrare schili avrei interpretato e soprattutto nella mente delle persone. La ero tentato da entrambi i personaggi. resentarla è difficile, perché riuscita a distaccarsi da una mentalità tua produzione si fonda su Dedicandomi sia a romanzi che a testi le cose che sa fare sono dav- piuttosto conservatrice. Sarebbe giusto questa peculiarità? teatrali, cerco di distinguere le mie pro- Pvero tante. Monica Nappo è che come negli altri paesi si possa godere «In realtà è un mio desiderio cercare di duzioni. Se finisco per essere attratto in attrice, regista, traduttrice, cantante di pari opportunità, nel senso che non è comprendere empaticamente cosa passi quanto attore da quello che sto scri- e quasi sicuramente tanto altro. Lo si assolutamente giusto che una donna nella testa degli altri e riproporlo in un vendo, allora vuol dire che quel testo può percepisce dal suo sguardo, dal modo debba dimostrare cinque volte in più di romanzo o in un testo teatrale, per fare di esprimersi, dall’atteggiamento, essere migliore di una persona che la so- in modo che i lettori o gli spettatori ca- che trasmettono immediatamente al- cietà dovrebbe presentare come equiva- piscano che l’arte per noi è un esercizio l’interlocutore di turno la grande lente». intrigante ma soprattutto complesso». determinazione e il desiderio di met- Tra i suoi film preferiti, come lei tersi sempre in discussione con stessa ha raccontato, ci sono Venendo a “Tossine”, cosa nuove ed interessanti sfide. Frankenstein Junior e French puoi dirci del tuo personag- Per il testo di Tony Laudadio “Tos- Connection. Come è possibile gio? sine”, in scena al Ridotto del Merca- avere un ventaglio così ampio? «È uno scrittore di due romanzi di dante dall’8 al 19 gennaio, le è stata «Ritengo che sia giusto essere curiosi in successo, in difficoltà al terzo, che ha affidata la regia. assoluto. È come avere una finestra avvelenato con la quotidianità il rap- Una nuova ed intrigante avven- sempre aperta sul mondo. Se decido che porto con la propria moglie. Si troverà In scena con Un anno dopo insieme all'amico Enrico Ianniello (Foto Giuseppe Di Stefano). tura. Cosa ci può rivelare della la finestra è grande, da French Con- Sotto ad affrontare una situazione in cui i La scena finale de Il tempo è veleno rappresentazione? nection a Frankenstein Junior ho una veleni accumulati nel tempo verranno e della moglie che non pensava realiz- essere più adatto per la recitazione tea- «In realtà quasi nulla, proprio per non dare troppe indica- veduta più ampia. Se decido che mi piace soltanto “Il brac- fuori e il personaggio scoprirà cose di sé zabili». trale; se invece non riesco a ritrovarmici zioni e alimentare maggiormente l’interesse verso la rap- cio violento della legge”, è come decidere di mettersi un solo come attore, allora forse quel testo è me- presentazione e soprattutto verso il lavoro di tre attori di tipo di occhiali. Penso che la vita sia contemporaneamente glio affidarlo alle pagine scritte». razza, che vantano alle loro spalle un grande bagaglio di molto buffa e anche violenta, un insieme di cose molto diverse esperienze. È molto bello lavorare con persone che si sanno ar- fra loro e credo sia una fortuna e un compito quello dell’ar- Programmi futuri? monizzare bene tra di loro e questo si nota dalla velocità con tista di ricordarsene e ricordarlo». «È stato un periodo intenso. A fine cui riescono ad immedesimarsi subito in qualcosa che gli viene Quali sono i suoi programmi futuri? aprile inizierà la produzione di uno proposto o che loro stessi propongono». «Riprenderò con Paola Senatore, assistente alla regia in spettacolo con una compagnia di Bar- In un’intervista passata ha dichiarato che le re- “Tossine”, “Il silenzio grande” di Maurizio de Giovanni in cellona “La Perla 29” in Spagna. Sarò giste donne hanno sempre più problemi rispetto giro per i teatri italiani. Tornerò al Ridotto del Mercadante Domenico Soriano in “Filumena Mar- agli uomini. Perché? dal 26 marzo al 5 aprile con “Eden” con la regia di Pier- turano” per la regia di Oriol Broggi. A «Per non estenderci nella discussione ad un fenomeno globale paolo Sepe e dal 16 al 26 aprile sarò all’Eliseo con “Ogni settembre invece uscirà il mio nuovo che è quello di un patriarcato di cui si parla con molta non- bellissima cosa – Every brilliant thing”, un testo di cui mi è romanzo». chalance in tutte le culture, credo che l’Italia ancora non sia stata affidata la traduzione e la regia».

60 61 L’ATTORE L’ATTRICE Ivan Castiglione Teresa Saponangelo “Ed io tra di voi Un ruolo comico il terzo comodo” ma introspettivo L’a�ore napoletano nello spe�acolo “Tossine” scri�o da Tony Laudadio interpre- Dopo “Il tempo è veleno” anche in “Tossine” l’a�rice sarà al fianco di Laudadio, terà il ruolo di un killer, ritrovandosi all’interno di una coppia in grande difficoltà questa volta nel ruolo della moglie e con un killer in agguato tra la coppia n “Tossine” è un killer “pre- di genere maschile almeno una volta ai dubbi relativi alla ven- tica, una figura femminile di tempera- muroso ma un po’ distratto”, nella loro carriera hanno interpretato dita della casa di famiglia mento e rispetto al testo precedente sono Icome lo ha definito la regista una parte da criminale. Spesso ho ve- Dall’osservazione del pro- più decisa su quello che voglio fare. Con Monica Nappo, che entra nel- stito i panni del poliziotto oppure del prio rapporto di coppia copiosa- grande piacere nuovamente ho affrontato l’universo privato di una coppia killer. Però una cosa su Tony posso mente intriso di veleno per tutti i un altro testo di Tony con caratteristiche dove vengono fuori a poco a poco dirla con certezza, ovvero che sia più problemi in passato rimasti irrisolti. diverse e soprattutto una regia femmi- tutti i veleni sopiti nel tempo ma scrittore di me (ride ndr)». Da “Il tempo è veleno” a “Tossine”, nile. Tra donne possiamo condividere mai davvero risolti. Nella sua car- Che ruolo ha quindi nella rappre- entrambi testi di Tony Laudadio, vari temi e soprattutto entrare nei me- riera tra cinema, televisione e tea- sentazione il suo personaggio? Teresa Saponangelo con il suo per- andri della psiche maschile con più di- tro spesso Ivan Castiglione si è «In realtà è un “terzo comodo”, perché sonaggio si ritrova ad affrontare si- vertimento». imbattuto in ruoli simili, anche viene inserito in questa storia fami- tuazioni delicate e complesse allo A differenza de “Il tempo è ve- se lontano da cineprese o fuori liare su decisione della moglie per cer- stesso tempo, per certi aspetti per- leno”, dove il confronto con Tony dal palcoscenico il suo atteggia- care di risolvere una situazione proble- sino affini, naturalmente con un at- sul palcoscenico sviluppava una mento da duro all’istante lascia il matica che forse contribuisce a teggiamento diverso: più dramma- tematica affine ma per certi posto alla simpatia. peggiorare. È un personaggio abba- tico nella prima; più comico nella aspetti diversa, qui sarete marito Guardando sia lei che Tony, stanza ambiguo, di più non posso sve- seconda. e moglie con un terzo personag- di primo acchito non si in- lare». In scena nuovamente con un gio che sarà chiamato in causa per tuisce chi interpreterà il A proposito della sua carriera, testo di Tony. Una tematica molto simile, uno svi- risolvere problemi che invece saranno accentuati. ruolo del killer, anche se lei ha dei precedenti… che sensazione prova quando recita a Napoli ri- luppo narrativo sicuramente diverso. Può rive- «Ogni coppia ha le sue regole che a volte sono indecifrabili, al- «Credo che sia difficile per il solo fatto che tutti gli attori spetto ad altre località? larci qualcosa del suo personaggio? tre inafferrabili e una persona che si ritrova per decisione di uno «Quando un napoletano recita nella propria città, vengono «Il mio personaggio è una donna determinata, molto simpa- dei due coniugi ad intervenire all’interno di una coppia è come a vederti persone a cui ogni volta almeno per me è impor- se entrasse in un universo particolare. Tra l’altro il mio per- tante dimostrare se sono migliorato e cercare di dare una sonaggio è particolare proprio perché nella coppia, pur essendo prova della mia crescita. Anche se, devo dire la verità, a effettivamente uno dei componenti, diventa oggetto dell’osser- volte il pubblico napoletano è strano, perché ho la sensazione vazione di se stesso». che su situazioni che non appartengono al proprio contesto Dopo “Tossine” in cosa sarà impegnata? abbia più difficoltà a ridere». «Dal 22 aprile al 3 maggio sarò ancora al Mercadante con Prossimi impegni? “Tartufo”. Già nel 2000, nello spettacolo prodotto da Teatri «Prenderò parte al progetto teatrale di Mario Gelardi Uniti, quindi con Toni Servillo, Tony Laudadio e tanti altri “La peste al Rione Sanità” prodotto dal Teatro Stabile di interpretai Dorina, questa volta interpreterò la moglie di Or- Napoli e che sarà in scena dal 21 al 26 aprile e tornerò poi gone. Per cui sarà una bella ed interessante esperienza cimen- Monica Nappo e Ivan Castiglione al Bellini con “Battuage” in scena lo scorso dicembre». tarmi in un testo a cui ho preso già parte con un ruolo questa in una puntata de I bastardi di Pizzofalcone Teresa Saponangelo, Ivan Castiglione e Paola Senatore volta diverso».

62 63 L’AZIENDA ANTONIO PAPA Il Falerno e la sua storia L’Azienda Agricola Gennaro Papa ed il rilancio del vino tanto caro ai romani di cui si occupa. Falciano del Massico potrebbe diventare come alcune località del Piemonte, del Veneto o della Toscana grazie alla sua uva ed all’antico ne�are che ne deriva

di Giovanni Gaudiano

Antonio Papa in mezzo alle sue vigne

ersami vino via via più puro ragazzo del Fa- Falerno perché lo conoscevano bene e lo ricercavano lerno… e voi sparite dove volete, lontano da qui ogni volta che potevano. “Vpesti del vino, acque. Tra gli astemi esilia- D’altra parte è risaputo che la Campania per gli antichi tevi…” romani era felix in tutti i sensi. Era la terra degli ozi, del Sono pochi versi tratti dai Carmina di Gaio Valerio Ca- divertimento, delle bellezze naturali ma era anche il ter- tullo, uno dei poeti romani che hanno decantato il vino ritorio dove masserie, allevamenti, coltivazioni produ-

65 L’AZIENDA cevano il meglio che si potesse trovare sulle tavole Chi lo utilizzava per questo uso, produttori locali delle loro case patrizie. o di altre zone? «Veniva richiesto soprattutto dai produttori di Brunello per Gli anni sono passati, tante cose sono cambiate rinforzare i propri vini. Io ho sempre pensato che il nostro ma l’ager falernus, quello che per i romani ab- primitivo, che i romani chiamavano faustianum, uno dei tre bracciava il territorio di Falciano ed una parte di vini che potevano fregiarsi del nome Falerno, può essere un Carinola e Mondragone, esiste ancora anche se amico di tutti perché è vero che ha le qualità per essere un vino la sua storia è tanto complessa per quanto è da taglio ma può diventare uno spumante, un ottimo rosè, può lunga. Per parlarne abbiamo incontrato Antonio essere giusto per accompagnare alcuni primi piatti ma so- Papa, contitolare con il padre dell’omonima prattutto, per quanto mi riguarda, è un vino che bene ac- “Azienda Agricola Gennaro Papa” che opera da compagna carni e fine pasto. Io personalmente lo considero sempre sul territorio d’origine. ottimo come vino da meditazione, perché per la sua naturale «La mia famiglia si occupa del Falerno da cento anni. Io fac- Il papà Gennaro gradazione si presta ad essere un vino da fuori tavola». cio parte della quarta/quinta generazione. Siamo nati come produttori di uva e non conferitori perché Falciano resta an- In questa storia come s’innesta la vocazione della Cosa ha spinto un professore di archeologia a di- cora oggi un territorio dove l’uva si produce in famiglia Papa che non ha mai abbandonato la ventare un produttore di vini ed a battersi per ri- quantità contenute. C’è stato un periodo nel pianta, con una resa che spesso non supera i 25 quintali per produzione del Falerno del Massico? valutare il prodotto della propria terra quando quale la raccolta ha raggiunto numeri impor- ettaro». «Tutto parte dalla famiglia materna di mio padre. All’ini- pochi ci credevano? tanti ma poi si è ritornati ad una produzione zio del secolo scorso era proprietaria di possedimenti in zona «La passione per questo lavoro, per le tradizioni della mia più contenuta per non perdere la qualità del Un mercato davvero difficile da sostenere per il per 3000 ettari compresa la vigna. Vi si produceva: uva, olive, famiglia e ovviamente per il territorio dove sono nato e cre- Primitivo che è la nostra uva. In definitiva, “vecchio” Falerno? grano ed altri prodotti agricoli. C’era anche un allevamento sciuto. Poi vorrei dire questo territorio si è trovato di fronte ad «Proprio così. Aglianico, falanghina, barbera, piedirosso di maiali ed un buon numero di pecore. Quando la terra fu che la laurea in lettere un bivio: o produrre di più a scapito hanno invaso il mercato grazie alle maggiori quantità pro- divisa tra i fratelli di mia madre, a lei toccò la vigna. Mio è un veicolo verso la della qualità con problemi di matu- dotte che hanno consentito costi di produzione più contenuti. padre, Gennaro, era un insegnante e suo padre era stato un storia, verso il pathos, razione o cercare di Il nostro territorio inoltre ha anche subito commerciante ma decise di dedicare una parte del suo tempo verso il cuore di valorizzare il pro- l’attacco del pesco attorno agli anni 60. Una alla terra e quindi continuò a produrre uva senza la cantina, ognuno di noi. In ge- dotto finale ma- pianta che con poco lavoro, tre mesi all’anno che invece nasce a fine anni 90. Anche io ho fatto studi che nere, chi si impegna gari producen- rispetto ai dieci richiesti dai vigneti, consentiva mi hanno portato nei primi anni ad insegnare. Poi ho deciso in studi di lettere, dolo con il ai produttori dei maggiori ricavi e per questo di dedicarmi a questo lavoro, alla rinascita del Falerno del sente questi argo- sistema ad albe- in tanti hanno riconvertito o abbandonato le Massico che è ripartita grazie a tre/quattro cantine di Fa- menti vicini al suo rello, che sap- vigne per dedicarsi ad altro, distruggendo in lerno. Il mio interesse era quello di riportare la produzione modo di essere ri- piamo essere il molti casi anche le strutture che per anni erano al centro dell’interesse nel mio paese per rivalutare un vino spetto magari ad un non plus ultra. state utilizzate per la produzione del vino che non era bene accettato dalla critica e che veniva conside- laureato in matema- La realtà è che come le botti in cemento che avevano avuto un rato essenzialmente come un vino da taglio». tica, in ingegneria o ci troviamo a parlare del Pri- costo ingente per la loro realizzazione. Questa tendenza ha altro. Inoltre credo mitivo che non accetta i riguardato non solo Falciano ma anche i comuni del circon- che fosse una sorta di scommessa che, lungi dall’essere vinta grandi numeri a differenza dario a partire da Mondragone, dove il Falerno veniva pro- definitivamente, ho voluto affrontare perché tutti parlavano di altri tipi di uva che dotto in quantità maggiori». male del Falerno ma io leggevo che era un grande vino e mi hanno una maggiore dutti- sono sempre chiesto perché ci fosse questa strana contraddi- lità». Una dispersione di ricchezza ma non solo… zione. Poi pensando al grande successo dei vini piemontesi e «Esatto. Oggi noi sappiamo quanto accaduto solo attraverso veneti, non capivo perché non ci fosse posto anche per le no- La scelta è stata quindi di i racconti tramandatici dai nonni, dai nostri padri ma non stre produzioni di qualità». Il Campantuono - Falerno di Falciano del Massico lavorare per una resa più esiste più una memoria visiva. La zona si presentava come La conversazione termina solo transitoriamente con dell’azienda Papa bassa pur di mantenere un enorme vigneto che non aveva soluzione di continuità. Antonio Papa, colpa dello spazio. Sarà necessario ri- alta la qualità? Questa politica ha significato 40/50 anni di oblio su que- tornare sull’argomento per due motivi: l’interesse per «Di fatto è stato così. Nei miei vigneti ogni pianta ha una st’uva sino alla fine degli anni 90, quando Falciano ha ri- la storia della nostra terra e la competenza accompa- resa inferiore al chilo, diciamo massimo quattro grappoli, e messo in moto l’attenzione attorno a questo suo prodotto sto- gnata dalla passione e soprattutto dall’equilibrio che nella parte dove esistono ancora i vigneti secolari la produ- rico, di qualità che era tipico e contraddistingueva la zona con guida ogni giorno il professore nella sua attività che sa- zione è ancora inferiore, non superando i due grappoli a precisione». rebbe delittuoso non trasferire.

66 67 LA MOSTRA di Domenico Sepe “IL MARE È UNA LINGUA ANTICA CHE NON RIESCO A DECIFRARE” Thalassa (JORGE LUIS BORGES)

La locandina della mostra al Mann I tesori tema del cambiamento climatico e di importanza storico-culturale in un sita, di circa quaranta reperti nella come esso stia modificando la flora approccio multidisciplinare. sezione “Il mare, via dei commerci”, e la fauna marine del Mediterraneo Un esempio è la sezione “Relitti”, tra cui utensili per la preparazione e con un percorso inol- dove sono esposti i conservazione del cibo, anfore per il “IL BLU DEL tre integrato con l’ar- resti di varie imbar- trasporto di olio, vino e garum, così del Mediterraneo MARE È SENZA cheologia e la contem- LIMITI” cazioni ed a questa è come di lingotti di piombo che, dalla poranea mostra (SANTOKA collegata il focus sul penisola iberica, raggiungevano Dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli passando per la sta- ancora visitabile (sino TANEDA) porto antico di Napoli Roma, testimoniando la ricchezza dei al 31 maggio 2020) presso la sala “Sta- più importanti mercati delle province zione Neapolis sino al Parco Archeologico di Paestum tante mostre, presso il Mann dal nome “Capire il zione Neapolis”, nella Stazione Mu- romane. iniziative, incontri per parlare del “Mare Nostrum” e dei suoi tesori cambiamento climatico”. nicipio, dove sono esposti reperti Il messaggio di tutela e valorizza- In questa mostra il filo conduttore che ricostruiscono storia e caratte- zione del Mediterraneo, alla base del pare essere questo: “Cosa ha da rac- ristiche del porto antico della città, progetto scientifico di “Thalassa”, ha uest’anno il Museo Archeo- contarci il mare?”. E la stessa mo- determinato la creazione di una rete logico Nazionale di Napoli stra non basta a contenere quante sinergica tra soggetti pubblici e pri- Q propone una serie interes- sono le scoperte che si fanno ogni vati, che hanno cooperato, a differenti sante di mostre presso il Palazzo giorno di grandissimo rilievo sto- livelli, alla realizzazione della mostra degli Studi e tra di esse “Thalassa rico e culturale nelle profondità ma- con cui si è potuto mettere in colle- meraviglie sommerse dal Mediter- rine del Mediterraneo. Ciò perché gamento diverse realtà permettendo raneo”, che ha aperto i battenti il 12 su di esso si sono affacciate tutte le anche una scontistica per le visite dicembre e resterà aperta a disposi- principali civiltà antiche e moderne presso altri musei campani ed altre zione del pubblico fino al 9 marzo e, di nuovo, sta ritornando centrale iniziative parallele. 2020, con cui vengono messi in mo- nel dibattito politico ed economico partendo dalla prima fase di scavi Non resta quindi che andare a vi- stra, anche grazie al contributo di attuale. Così il Mann ci mostra un della metropolitana di Piazza Mu- sitare il Museo Archeologico Na- istituzioni estere, reperti ritrovati volto diverso del Mar Mediterra- nicipio, agli inizi degli anni Due- zionale per poter ammirare una nei fondali marini di tutto il Medi- neo, non solo una barriera ma anche mila, e giungendo sino agli ultimi parte di quanto la storia del “Mare terraneo dal 1950 ad oggi, con una ritrovamenti, tra 2014 e 2015 che Nostrum” ha da dirci, collegan- particolare attenzione ai reperti ri- hanno permesso di ri- doci, idealmente, alla “IL MARE trovati nel Tirreno. costruire un quadro storia di tutti i paesi UNISCE I PAESI Diceva Alexander Pope: “Il mare più chiaro dell’impor- che affacciano sul CHE SEPARA” unisce i paesi che separa”, e questa tanza, in antichità, Mediterraneo ed è (ALEXANDER frase appare tanto più vera se si del porto partenopeo. così possibile fare un POPE) pensa a questa rassegna organiz- raneo con anche la collaborazione di prospettive diverse da quella sto- Il mare, nell’antichità, percorso che può ar- zata dal Museo Archeologico Na- altri musei di paesi che affacciano rica ed è, in questo caso, significa- era la sconfinata di- ricchire non solo zionale di Napoli. sul Mediterraneo, unendo luoghi tivo l’ideale accostamento che si può stesa d’acqua che veniva solcata da sotto il profilo storico ma anche In questa occasione, infatti, sono anche lontani tra loro grazie ad una fare a “Poseidonia città d’acqua - costa a costa o con traversate più lun- sotto altri aspetti grazie alle mo- stati raccolti presso il Museo tan- rara sinergia culturale tra enti ap- Archeologia e cambiamenti clima- un luogo dove è contenuta una ghe per stabilire e rinforzare relazioni stre collegate presenti sia nel Mu- tissimi reperti recuperati dalle pro- partenenti a varie nazioni. tici” visitabile presso il Parco Ar- grande parte della storia umana con economiche: a questa dimensione è seo che in altri siti della Campania fondità marine di tutto il Mediter- La stessa mostra presenta anche cheologico di Paestum, dedicata al reperti che rivestono una grande legata la presenza, nel percorso di vi- come quello di Paestum.

68 69 A TEATRO “12 baci sulla bocca” Al Nest prosegue la stagione teatrale di qualità che la compagnia me�e in scena con grande impegno. Francesco di Leva, che interpreta il personaggio di Emilio, il regista Giuseppe Miale di Mauro e l’a�ore Andrea Vello�i, che in- terpreta Massimo, ci parlano dello spe�acolo e di come il loro teatro stia cre- scendo grazie all’evoluzione del pubblico che lo apprezza e lo segue sempre

Servizi di Giovanni Gaudiano Fotografie di Carmine Luino

osa accade nella vita quando di poco superiore ai dodici mesi, un pensiero, un’inclinazione, parte dalla strage di piazza della Cun modo di essere appare Loggia a Brescia del ‘74 e si con- sopito, quasi dormiente, e poi l’in- clude con la morte di Pier Paolo Pa- contro casuale con un’altra persona solini avvenuta nel novembre del scatena una reazione tale e inarre- 1975. I temi affrontati sono diversi stabile per cui quello che sei o che ma hanno tutti un comune denomi- senti di essere viene prepotente- natore, sono tutti aspetti di una so- mente fuori? cietà malata che organizza stragi, Il testo di Mario Gelardi, che il Tea- che finisce per uccidere un uomo di tro Nest ripropone dal 17 al 19 gen- naio, “12 baci sulla bocca” rappre- senta questo aspetto ma non solo. La tematica personale si intreccia tro di Ponticelli prosegue nel per scelta della compagnia di San suo percorso di qualità, ripre- Giovanni a Teduccio con avveni- sentando quello che si può de- menti che hanno segnato la storia finire un classico per la com- del nostro paese. L’arco temporale, pagnia. «È uno spettacolo attuale ma noi spe- riamo con questo testo di creare sempre cultura e che non riconosce di fatto grande poesia e grande speranza. Ha il il diritto a vivere la propria vita con corredo di una colonna sonora magni- le naturali scelte personali. Ne par- fica. Si tratta della storia di un ra- liamo con Francesco di Leva che in- gazzo (Emilio) che vuole andare a vi- terpreta Emilio, con il regista Giu- vere a Londra per essere libero, laddove seppe Miale di Mauro e con Andrea nel suo paese si sente represso. Non è Vellotti che ricopre il ruolo di Mas- una storia basata sull’omosessualità ma simo. piuttosto una storia d’amore». Iniziando con Francesco di Come e dove si può collocare il 9LD*LDQ/RUHQ]R%HUQLQL1DSROL1$ Leva, è naturale accennare an- personaggio di Emilio che 7HO che all’attività del Nest. Il tea- porti in scena in “12 baci sulla $SHUWRGDOOXQHGuDOVDEDWRGDOOHDOOH 71 A TEATRO Giuseppe Miale di Mauro Andrea Vellotti “È una meravigliosa storia d’amore” La nostra società ancora spaccata Tocca adesso a Giuseppe Miale di Mauro, il re- dare oltre il pro- Il personaggio di Massimo è gista, parlarci di questo spettacolo e di come un prio quartiere. interpretato da Andrea Vel- testo contemporaneo possa diventare in pochi Questo racconto è lotti. Si tratta di una figura anni quasi un classico, per la richiesta di rappre- una storia di che può essere definita come sentarlo che arriva proprio dai teatri di tutta violenza ma non angolare nello sviluppo dello l’Italia. ha nulla a che spettacolo. «Diciamo che noi alterniamo lavori sui classici a lavori su fare con la vio- Cosa rappresenta per An- testi contemporanei. Quando affrontai “12 baci sulla lenza comune di drea Vellotti questo per- bocca”, il testo era ambientato ai giorni nostri e in quel pe- un qualunque sonaggio mite e condi- riodo diversi episodi di omofobia potevano far pensare che quartiere di Napoli, piuttosto è la rappresentazione di un zionato da fattori esterni avessi scelto il testo di Mario Gelardi per affrontare l’at- problema presente dappertutto, in tutte le città del mondo. che sembra in balia della vita piuttosto che viverla? tualità e quindi far perdere la forza del simbolismo che a Questo è quello che stiamo cercando di fare con il Nest: af- «È un personaggio succube del fratello, che però riesce a far venir fuori una teatro invece è necessaria. Proposi all’autore di arretrarlo frontare argomenti che vadano oltre lo steccato del nostro parte di sé rimasta repressa sino a quel momento che non riguarda solo la nel tempo, cercando di parlare della genesi del problema, quartiere». sfera sessuale ma tutta la sua personalità. I due sono orfani e Massimo su- anche se mi rendevo conto che la reale genesi di questo pro- Concludiamo chiedendo a Giuseppe Miale di bisce l’invadenza di Antonio, finendo per chiudersi in se stesso. L’incon- blema era molto più lontana nel tempo. Individuammo a Mauro di tratteggiare i tre personaggi di “12 neo che apre la porta ad un tro con Emilio gli consentirà di allargare i suoi orizzonti, scardinando quei questo punto nell’uccisione di Pier Paolo Pasolini un pos- baci sulla bocca”. nuovo mondo... blocchi che lo avevano attanagliato sino a quel momento». sibile punto di raccordo per la storia e così decidemmo di «Antonio, interpretato da Stefano Meglio, è un picchiatore «Il problema di fatto Massimo ce l’ha L’aver spostato la scena agli anni ‘70 quanto ha inciso sulla ambientarla in un arco temporale che partisse dall’atten- fascista e rappresenta il simbolo della chiusura mentale, so- con se stesso, perché la società, rappre- tematica affrontata? tato di Piazza della Loggia per arrivare all’assassinio di ciale e culturale presente nel paese in quegli anni in cui ab- sentata dal fratello, di fatto reprime la «Credo che da questo punto di vista la società di oggi si sia un po’ spac- Pasolini. All’interno di questo anno raccontiamo questa biamo ambientato la storia. Si contrappone ad Emilio, in- sua volontà, limita la sua libertà. Emi- cata, nel senso che una parte ritiene che l’omosessualità non rappresenti più storia che ha un evidente aggancio con gli avvenimenti di terpretato da Francesco di Leva, che è un sognatore, una lio invece scappa da questi problemi, un problema valutandola come una condizione naturale, che non sia una quei periodi e che ci ha permesso di portare sul palcoscenico persona tenera. Tra i due c’è Massimo, fratello di Antonio, non vuole sentirsi represso. Negli anni deviazione, una malattia, che non sia addirittura una scelta ma che fac- sensazioni simboliche fuori da quelle legate all’attualità». interpretato da Andrea Vellotti che rappresenta la repres- in cui la rappresentazione è stata am- cia parte del modo di essere di una persona come lo sono per esempio la ti- Che significa per il Nest rappresentare nuova- sione, quel che siamo dentro ma che non riusciamo a far ve- bientata era quasi vietato raccontare di midezza, l’arroganza. Esiste poi l’altra parte che manifesta ancora un at- mente questo testo, che fase del vostro per- dere all’esterno. Si tratta di un ragazzo omosessuale che per un amore diverso. La violazione alle li- teggiamento di chiusura nei confronti della omosessualità, della diversità, corso artistico è il testo di Gelardi sul quale paura, e forse anche per comodità, decide comunque di bertà personali sembrava la regola e rispetto quindi a tutto ciò che non si conosce. Già dieci anni fa la nostra hai lavorato, partendo proprio dall’ambienta- sposarsi e di portare avanti la sua vita come se non lo fosse, soprattutto quella che veniva conside- compagnia ha inteso trattarla come una storia d’amore e ci sembrava che zione storica? rinunziando ad un grande amore. Lo spettacolo in so- rata una diversità diventava un mar- questa narrazione potesse avere più forza se ambientata in un contesto so- «Credo che la bellezza del Nest stia nell’apertura che sta stanza è il racconto di una grandissima e meravigliosa sto- chio che non ti permetteva di vivere la ciale ancora più ostile. Credo che il lavoro da fare attorno a questo pro- fornendo ad un quartiere nei confronti del mondo. La ria d’amore che avrà il suo finale tragico e che quindi nel tua personale ricerca della felicità. Oggi blema ed a quelli che vi si possono apparigliare, tipo quello legato agli im- bellezza dell’arte, della cultura risiede proprio nella ca- suo sviluppo c’è piaciuto paragonare a quella tra Romeo e il concetto che ognuno può essere, a suo migrati, non sia finito, anzi vada intensificato per abbracciare tutte le fasce pacità di portare un microcosmo a volare lontano ed an- Giulietta di Shakespeare». modo, una persona speciale si è conso- sociali». lidato». Il successo del Nest, dimo- bocca” nel tuo percorso arti- di anni fa, parve una grande provoca- Il rapporto che finisce per le- strato dal continuo aumento quando iniziammo ne furono sotto- gazzi della tua zona. Che posto stico? zione, non si pensava potesse essere un gare Emilio e Massimo af- delle presenze e dell’interesse scritti appena 20. Oggi abbiamo per- occuperà nella tua bacheca? «Emilio è il percorso, è il tentativo di piccolo successo come poi è stato. Si fonda le sue radici nell’indiffe- attorno al lavoro della compa- sone che vengono da tutte le zone di «Un posto molto alto, in bella vista, un attore di voler essere diverso da tratta per me di un gioiellino che mi renza familiare, nell’invadenza gnia, può essere collegato a Napoli grazie al lavoro, ci tengo molto perché è uno dei premi più belli che ab- quello che gli altri sono abituati a ve- porto nel cuore, attorno al quale sento di chi non considera il fratello quest’evoluzione sociale? a sottolinearlo, di tutti i componenti bia mai ricevuto, tenuto conto del lavoro dere. È la volontà di uscire da un cliché molto interesse visto che dopo nove anni, come una persona con altri in- «C’è fermento. Ci sono tanti giovani che della Compagnia Nest». enorme che io faccio sul territorio e che che gioco forza ti viene accostato. oltre a Napoli, anche quest’anno lo por- teressi, altre convinzioni ed al- ci seguono. Quest’anno abbiamo rac- A proposito, hai ricevuto un a scegliere di premiarmi siano stati pro- Quando Giuseppe me lo propose un po’ teremo a Roma ed a Milano». lora arriva un terzo, un estra- colto oltre 300 abbonamenti mentre premio da un consiglio di ra- prio i ragazzi del mio quartiere».

72 73 ODEON di Marina Topa AL TEATRO con la Befana l Sannazaro, dal 10 al 12 gennaio, sarà in scena “Camillo Olivetti – Alle radici di un so- Agno” – tratto dal libro di Laura Curino, che ne è protagonista, e Gabriele Vacis che ne è regista. È la storia dell’imprenditore che ha dato il suo nome agli strumenti di scrittura del suo periodo e del futuro che, nato nel 1868 in una famiglia borghese ed ebraica di Ivrea, presto orfano di padre, fu educato dalla ma- dre ad una grande apertura mentale. Nel 1908 fondò ad Ivrea la “Ing. Oli- onore di Lavezzi. vetti & C.” Ad una presentazione dei giornalisti li inducono a (una qua- confessare e a parlare della propria omosessualità... rantina di inizia così la “grande notte dei Pochos”, un iter libe- operai) con ratorio dalle proprie paure per dei calciatori, figure da l'aggiunta sempre ritenute archetipi della mascolinità. “prima fab- brica na- zionale di macchine All'Augusteo si protrarrà fino al 12 gennaio “La Fab- per scri- brica dei sogni” con Sal Da Vinci, dall’indiscussa bra- vere”. vura, ideatore e regista con Ciro Villano, Fatima Le voci narranti in scena sono quelle della madre e Trotta, ormai nota conduttrice italiana, e Lello Arena della moglie, due donne fondamentali nella realizza- alla supervisione artistica. Sull’esempio dei musical zione del sogno dell'uomo amato che, in questo caso, americani, con aveva un grande valore sociale. Riformista e rivolu- leggera ironia zionario, Camillo mostrò la compatibilità tra l'essere lo show affronta socialista e l'essere industriale. Gli successe Adriano, un tema serio: la che proseguì il suo disegno: gli operai della “Olivetti” pazzia. Un vec- vivevano in condizioni migliori rispetto a quelli di al- chio manicomio tre fabbriche italiane grazie a salari più alti, varie deve essere ab- convenzioni e asili e abitazioni vicino alla fabbrica. battuto ma un cantautore, Sal Da Vinci, coor- dina i suoi con- Sempre al Sannazaro, dal 17 al 19 gennaio, il regista viventi all’oppo- Benedetto Sicca, mette in scena “POCHOS”, spetta- sizione fino a colo con una particolarità: il cantiere sartoria del tea- coinvolgere nel tro, spazio di sperimentazione delle scritture sceniche, suo progetto è lo scenario della storia di un gruppo di ragazzi omo- anche l’agente sessuali napoletani conosciutisi in una chat di appun- di polizia muni- tamenti gay per organizzare una partita di calcetto. cipale incaricato di portarlo via: trasformare il vecchio Per loro “la partitella” diventa un impegno fisso, così manicomio in un teatro. Il manicomio diventa qui il formano una vera squadra dal nome “Pochos”, in luogo magico dove i sogni diventano realtà.

75 L’INTERVISTA di Paola Parisi Fabio Carollo Poeta per passione e per necessità

Da Napoli a Bre- scia per lavoro. Non ha perso il sorriso e neanche la vena poetica anche se gli manca il golfo, il Vesuvio… l’aria di Napoli Chimera Occhi che nel sonno abio Carollo è un poeta per passione, in fondo in ogni non dormono, Fbuon napoletano si annida dal desiderio socchiusi, un animo nobile come esiste la na- sulle labbra scivolano turale passione per il canto. Nella vita fa lo chef de rang di profes- in un fievole sorriso. sione, ha sdoganato in maniera Il bronzeo carnato molto nobile quello che è lo stereo- tipo del cameriere, ovvero una per- riluce nel volger sona che possiede come argomenti dÊun sospiro, di interazione i classici approcci: il lasciando la libertà calcio, le donne ed il cibo. Napoletano, classe 1967, trapian- alla fantasia. tato a Brescia l’autore ha presen- La copertina del libro di poesie di Fabio Carollo

77 MeditazioneMeditazione

N’goppe o’ viso TrascendentaleTrascendentale NÊgoppe a faccia e na femmena Se ponne leggere tanti cose, aÊ felicità, aÊ sofferenza, oÊ dispiacere, aÊ tristezza. Essa po parlaÊ pure co silenzio, con lÊuocchie ca verono naÊ luce, dint o niro⁄ chiuÊ niro daÊ Mezanotte. Come se fa a farle chiagnere lacreme salate? Nun nÊè meglio a faÊ felice⁄ a vulerla bene⁄ Alla Mondadori durante la presentazione. In basso peÊ chella ca essa è overamente. - - in libreria con un lettore e al San Paolo con un amico SALUTE FELICITÀ SUCCESSO tato presso la Mondadori Store una dell'anima”, titolo della sua opera Nelle tue poesie si rilevano raccolta delle sue poesie che tocca le prima con la quale ha provato a do- sentimenti altalenanti: pro- Una tecnica convalidata dalla ricerca scientifica corde più profonde dell'anima, forse mare la Leonessa d'Italia, che gli ha fondo amore ed altrettanta perché vivere lontano da Napoli ha offerto lavoro e sistemazione, con profonda sofferenza. È la con- aumentato la sua sensibilità. ferma, se ce ne fosse bisogno, “Santa Lucia, luntano ‘a te, quanta che gli artisti sono inquieti? malincunia! Se gira ‘o munno sano, «Confermo e sottoscrivo (sorride, se va a cercà furtuna, ma, quanno ndr.). È un'iperbole di stati d'animo. sponta ‘a luna, luntano ‘a Napule La sofferenza ti porta inevitabilmente ROBERTO GENTILE nun se pò stà!”: era il 1919 quando a “scavarti dentro” ti porta alla ri- E ARIAROSARIA ARISI E.A. Mario scrisse questi versi che cerca della tua “caverna interiore” M P poi diventarono una splendida e ri- per lenire la fibrillazione che ti scuote [email protected] cordevole canzone. una stoccata ricolma d'amore ed ha e così, giunto laggiù, sbircio la feli- Fabio oggi è “Athos il Moschettiere provato ad importare un po’ della cità». Cell. 339 37 37 414 sua Napoli in quella terra. A questo punto è naturale che La prima domanda è quasi ob- venga formulata un’ultima do- https://meditazionetrascendentale.it/napoli-giugliano/ bligatoria. Ma come fanno a manda: perché Athos e non convivere Athos e Fabio? D’Artagnan? «Condividiamo il corpo, lasciando che «D'Artagnan è un idolo troppo infla- COS’E’ LA MEDITAZIONE La vera meditazione è facile, piacevole, e chi- il battito del cuore scandisca il proprio zionato (sorride apertamente, ndr.) TRASCENDENTALE unque la può apprendere vivere. Mentre il primo si cimenta nello mentre Athos è più nelle retrovie ma La chiave: essere se stessi svelare ciò che l'anima percepisce, l'al- sempre schierato con onore e coraggio in La Meditazione Trascendentale è la tecnica più Felicità: lo scopo e il mezzo tro si confronta con il quotidiano ren- tutte le sue battaglie. Adottare il suo praticata (sono circa 6 milioni le persone che la Lo stress uccide la felicità… trascendere è l’an- dendolo affrontabile... Fabio si affida nome serve a dare lustro a chi possiede praticano). È la tecnica più ampiamente studi- tidoto ad Athos per smussare le spigolosità del qualità ma che non sempre ha l’occa- ata (600 ricerche scientifiche) e, in base ai risul- Felicità: è uno degli effetti collaterali positivi di quotidiano». sione per manifestarle». tati delle indagini, è la tecnica più rilassante al una completa trasformazione personale mondo. Incontro introduttivo gratuito: hai 90 minuti per 78 scoprire come ogni cosa può cambiare? SOCIETÀ

di Ciro Chiaro Cosa resta di FREUD

igmund Freud, l’inventore della psicanalisi, morto nel D.P.C. S1938 a Londra, dove si era ri- fugiato a seguito dell’introduzione delle leggi razziali in Germania che discriminavano gli ebrei, continua a rimanere una delle figure più iconi- che e una delle menti più brillanti della nostra storia culturale. La sua immagine viene continuamente ri- proposta in articoli, film, documen- tari che trattano della mente o di comportamenti umani non del tutto omologati. Inoltre una serie di ter- mini, come “l’inconscio” o il “lapsus freudiano” emersi dai suoi studi, fanno ormai parte del nostro lin- di Antonio Cretella guaggio quotidiano. Sigmund Freud. A sinistra la locandina del D.P.C. In vita, l’inventore della psicanalisi, libro di Andreoli su Freud è stato un personaggio molto con- torino Andreoli su Freud edito da DISTRIBUZIONE PELLAMI CAMPANIA troverso, osannato da molti ma al- Marsilio, scritto allo scopo di misu- trettanto criticato da altri come rare la validità delle sue tesi in un Jung e Adler, suoi allievi che hanno ambito di attualità terapeutica. CUIO - PELLAMI - ACCESSORI PER CALZATURE continuato il loro percorso psicana- Già da tempo molti importanti stu- litico fuori dagli schemi tracciati dal diosi come Galimberti ritengono “maestro”. opportuno collocare Freud nell’am- Per tutto il secolo scorso c’è stato un bito più appropriato della filosofia grande dibattito sull’effettivo valore piuttosto che della psichiatria. terapeutico della psicanalisi, nel In effetti, secondo Andreoli, la psi- senso di guarigione dai disturbi psi- canalisi freudiana è il “conosci te chici o dai disagi esistenziali. stesso” di Socrate applicato in un Discussione ancora non del tutto ambito diverso. In questo caso si va sopita nonostante i grandi passi a indagare nel campo dell’inconscio, avanti fatti nella conoscenza del fun- il luogo dove si vanno a depositare zionamento del cervello apportato emozione o di un trauma. La ten- le esperienze conflittuali, non per- dalle neuroscienze. Grazie anche al- denza attuale è quella di una pratica ché prive di importanza, ma perché l’apporto di tecnologia altamente clinica, nell’ambito dei disturbi psi- ritenute ingestibili e portatrici di innovativa, come la scansione per chici, sempre più basata su evidenze sofferenza. immagini, siamo in grado letteral- scientifiche. Agli inizi del Novecento si riteneva Corso Garibaldi, 196 - 80028 Grumo Nevano (Na) - Italia mente di vedere cosa avviene, a li- È di interesse su tale argomento un che il cervello fosse statico, quindi di Cell. 33935962606 - e-mail: [email protected] vello cerebrale, in presenza di una recente testo dello psichiatra Vit- fronte ad un disturbo psichico biso- Partita IVA 06530371217 - Cod. Fisc. Reg. Imp NA CRTNTN68H06F839X N. C.C. REA 821675 81 gnava risalire all’origine dello Quindi cosa resta di Freud? Se- stesso, al trauma o al conflitto che lo condo Andreoli: “È entrato nella no- aveva originato, alla sua rimozione e stra cultura portando un’enorme collocazione nell’inconscio. Questa ventata di ispirazione nella psicolo- ricerca avveniva nell’ambito del col- gia, per esempio, scardinando il con- loquio con il paziente, si comincia- cetto che legava ogni azione al com- vano a delineare i principi della psi- prendere e al volere: occorreva fare coterapia moderna ovvero la posto all’inconscio. Ma anche una creazione del setting terapeutico, la grande teoria può avere un suo de- parola che cura, l’ascolto attivo, le clino, tanto che molti degli assunti modalità di pensiero disfunzionali, il di Freud sarebbero oggi da mettere cambiamento degli stili di vita, ecc. in un museo”. Da allora è passato oltre un secolo, Sarebbe difficile effettivamente spie- oggi sappiamo che il cervello è pla- gare oggi la complessità di certe di- stico, è sempre in evoluzione e si namiche familiari disfunzionale uti- modella alla luce delle esperienze lizzando come base la teoria legata che facciamo. Ne discende che un alla “fase edipica” ma è altrettanto disturbo psichico non necessaria- vero che alcuni concetti continuano mente deve essere conseguenza di ad essere un buon riferimento. L’uti- un trauma, rimosso o meno. lizzo delle libere associazioni per Oggi si tende a valutare il disagio quanto riguarda il rapporto tra l’io mentale utilizzando in contempo- A destra Carl Gustav Jung. ranea tre diverse direttrici: la com- Sotto Alfred Adler ponente biologica, l’analisi del vis- suto e la situazione ambientale che il soggetto vive quotidianamente. Oltretutto grandi passi avanti sono stati fatti sul fronte farmacologico. Molte patologie, come i disturbi le- gati all’ansia sono affrontati con ef- ficacia utilizzando farmaci normal- mente ben tollerati, con effetti collaterali di scarsa rilevanza, nella generalità dei casi, e soprattutto con un basso livello di assuefazione o dipendenza.

e l’inconscio, la conflittualità interna ney durato quasi 19 ore. Nello tra es, io e super io, ovvero la lotta stesso servizio c’era un filmato del tra la nostra componente pulsionale primo volo che coprì la distanza di e la nostra immagine sociale, costi- poche decine di metri. tuita dall’io, all’origine di quelle che Sicuramente anche nel campo della una volta si chiamavano nevrosi. psicologia si sono fatti grandi pro- Ma va bene così… nei giorni scorsi gressi, soprattutto come dicevamo è stato mandato in onda un servizio per l’avvento delle neuroscienze, an- al telegiornale che parlava di un che se ogni tanto capita ancora di volo senza scalo tra Londra e Sid- dire: secondo Freud…

82 PUNTIPUNTI VVENDITAENDITTAA IINN CCAMPANIA:AMPPAANIA: CC.C..C. I SANNITISANNITI - BBENEVENTOENEVENTO C.C.C.C. CCAMPANIAAMPPAANIA – MMARCIANISEARCIANISE CC.C..C. LE COTONIERECOTONIERE - FRATTEFRATTE CC.C..C.A AUCHANUCHAN GGIUGLIANOIUGLIANO – GIUGLIANOGIUGLIANO CC.C..C. LE GINESTREGINESTRE – VVOLLAOLLA CC.C..C. LLAA CCARTIERAARTIERA – PPOMPEIOMPEI CC.C..C. PPEGASOEGASO – PAGANIPAGANI CC.C..C.V VULCANOULCANO BBUONOUONO – NONOLALA CC.C..C.I ILL CCARROARRO ––P PASSOASSO DDIIM MIRABELLAIRABELLA CC.C..C. AAUCHANUCHAN MMUGNANOUGNANO – MUGNANOMUGNANO CCORSOORSO ITALIAITTAALIA N.149N.149 - PPIANOIANO DDII SSORRENTOORRENTO CC.C..C.L LAAB BIRRERIAIRRERIA - NAPOLINAPOLI VVIAIAT TESTAESTTAA1 13/153/15 - AVELLINOAAVVELLINO CC.C..C. NNEAPOLISEAPOLIS – NAPOLINAPOLI VVIALEIALE LLEONAROEONARO DADA VINCIVINCI N.25/27N.25/27 – PPORTICIORTICI CC.C..C.Q QUARTOUARTO NNUOVOUOVO – QQUARTOUARTO VVIAIAE EPOMEOPOMEO N.205N.205 –N– NAPOLIAPOLI C.C.C.C. MMAXIMALLAXIMALLL – PPONTECAGNANOONTECAGNANO FFAIANOAIANO VVIAIA RROMAOMA 666/686/68 - AAVERSAVERSA C.C.C.C.LEP LE PORTEORTED DDIIN NAPOLIAPOLI – AAFRAGOLAFRAGOLA VVIAIAA DODOMITIANAOMITIANA - MMONDRAGONEONDRAGONE C.C.C.C. JJAMBOAMBO – TRENTOLATTRENTOLA DUCENTADUCENTTAA