Notai Che Operarono Nel Trentino
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
P. REMO STENICO NOTAI CHE OPERARONO NEL TRENTINO dall'anno 845 ricavati soprattutto dal Notariale tridentinum del P. Giangrisostomo Tovazzi MS 48 della Fondazione Biblioteca San Bernardino di Trento Trento 1999 _______________________________________________________________ Trento, Biblioteca San Bernardino Introduzione Parlando del notaio Malvarnito il Tovazzi scrive: Famigeratae controversiae circa eiusdem (Adelpreti) episcopi sanctitatem ac martyrium per Hieronymum Tartarottum roboretanum aesu magno excitatae, primariam suam originem debet meus iste notariorum syllabus, sive catalogus. Propter eam siquidem ego Frater Ioannes Chrysostomus de Avolano adhaerens Patri Bonello utramque praesulis gloriam adstruenti et vindicanti, caepi anno 1760 aetatis meae 29 tabulas vetustas legere, transcribere, conferre, notariosque seorsim non sine caussa reponere. Il frutto di questo suo lungo lavoro di schedatura dei singoli notai riscontrati nel suo percorso scientifico lo intitola Notariale1, che abbiamo trascritto integralmente omettendo solamente le ripetizioni assai numerose. Fonte molto importante per il Tovazzi: il suo Compendium diplomaticum: sono cinque volumi manoscritti (BSB MS 1-5), che contiene, completi o in regesto, ben 1181 numeri di documenti notarili. Per completare il lavoro del Tovazzi abbiamo poi consultato i seguenti fondi e autori: i regesti delle pergamene del Lomaso compilati dal Tovazzi (L'Archivista Lomasino) i regesti dell'archivio del principato vescovile di Trento fatti dai padri francescani Giuseppe Ippoliti e Angelo Zatelli; il suo manoscritto del P. Tito Graif intitolato Signa notariorum2; il lavoro del P. Tito Graif relativo alle pergamene di molti archivi3: i tre volumi di Giovanni Ciccolini relativi agli archivi parrocchiali della valle di Sole4; il lavoro di Bezzi Quirino5; i notai dell'Archivio Ufficio Pretorio di Trento esistenti nell'Archivio di Stato, parziale indice redatto nel 1983 da Mori Damiani Serenella: sigla AST-AUP. NB Le annate segnate non sono continue ma intermittenti, per cui è necessario controllare tale indice; l'elenco dei notai trentini esistenti nell'Archivio di Stato di Trento. Le notizie poste dopo il nome giudizio relativo al notaio, sono state tolte dall'elenco-controllo di 1 Giangrisostomo Tovazzi OFM (1731-1806), Notariale tridentinum seu collectio notariorum qui artem suam exercuerunt in partibus tridentinis ab anno Jesu Christi 845 usque ad currentem. Trento 1788 (ma registra fino al 1806!), pp. [32] +438. Sono 3.530 nomi di notai, più due aggiunti dal P. Tito Graif a p. 438. Attenzione: Il numero finale nel manoscritto è 4.430, però c'è un grosso errore nella numerazione per cui si debbono togliere 900 numeri: è successo che dal n° 3099 il padre è passato al n° 4.000 invece che al n° 3.100! Trento, BSB MS 48. 2Graif Tito OFM (1908-1981), Signa notariorum, Trento, BSB MS 777. Contiene 861 figure disegnate dal detto padre su carta prgamena. I primi 606 numeri contengono nomi di notai ricavati dagli archivi parrocchiali di vari paesi della diocesi; i numeri da 607 a 724a dall'archivio parrocchiale di Cles; i numeri dal 725 al 735 dall'archivio parrocchiale di Vigolo Vattaro; i numeri dal 736 al 774 dall'archivio parrocchiale di Cavedine; i numeri dal 745 al 770 dall'archivio parrocchiale di Faedo; i numeri dal 772 al 786 dall'archivio parrocchiale di Iavrè; i numeri dal 787 all'813 dall'archivio parrocchiale di Carano; i numeri dal 814 al 832 dal Codice Wangiano; i numeri dal 833 all'862 dall'archivio parrocchiale di Pellizzano, Ossana, Cis ecc. 3 Graif Tito OFM, Regesti pergamene: Trento, BSB MS 719-746. 4 Ciccolini Giovanni, Inventari e regesti degli archivi parrocchiali della val di Sole, 3 voll., Trento, 1936-1965. 5 Bezzi Quirino, Elenco dei notai che operarono nella valle di Sole dal 1200 al 1800, in Studi Trentini di Scienze Storiche 46 (1967), 180-195; 286-302; 366-378. - Il Bezzi elenca come notai coloro che sono fregiati del titolo egregio o spettabile, ma non è esatto. Il Ciccolini ha sempre accompagnato al nome del notaio il titolo di not. (notaio). 2 Giovanni Ciccolini che lo iniziò il 7 aprile del 1920. Sospeso alla lettera P nel 1923 perché richiamato all'insegnamento. Vi sono però le minute degli altri notai; le pergamene di s. Lorenzo in Trento del Predelli6; le trascrizioni del P. Maurizio Morizzo7; i regesti dei documenti di s. Lorenzo di don Vigilio Zanolini8; il lavoro di Franz Huter9; il lavoro di Leo Santifaller10; il Fondo pergamene della Biblioteca San Bernardino Trento; il lavoro di Pio Chiusole11; il lavoro di A Prato Giovanni Battista12; il Libro bianco nuovo contenente investiture, affitti ecc. del convento di s. Lorenzo di Trento dei PP. Domenicani, 1702-176213; il Libro Rosso e bianco relativo pure al convento di s. Lorenzo14. *** Scrive il Tovazzi (numeri 1487-1491): "Ioannes Baptista Blancolinus, rerum veronensium sacrarum profanarumque historicus benemeritus, in sua Serie degli scrittori veronesi, pag. 183 ait: Gasparo Bocchini pubblicò nel 1614 un catalogo di que' notari, i rogiti de' quali s'attrovano nel pubblico archivio, e sopra Marziale fece annotazioni. Hoc studium laboremque meum in colligendis notariis non novum, nec frustraneum manifesta"t15. Comes Palatinus, Conte Palatino: Funzionario addetto al palazzo imperiale o reale ed anche addetto al sacro palazzo apostolico. Presso i Franchi indicava un alto dignitario della corte regia; presso i Carolingi indicava il capo del tribunale regio, capo della cancelleria e referendario per gli uffici civili; infine indicava un titolo riservato ai principi imperiali; poteva essere anche un semplice titolo onorifico. Due i compiti fondamentali: amministrava la giustizia in nome del re; era capo dell'esercito in caso di guerra. Come conte della giustizia celebrava i mallos e i placita, ossia celebrava la giustizia in pubbliche assemblee convocate in giorni stabiliti, aiutato dai giudici minori come gli scabini... Conte -giudice, conte-capo delle milizie, conte- giudice fiscale16. Ludovicus Muratorius To. 1 Antiquitates Italicae medii Aevi profert suam 6 Predelli Riccardo, Antiche pergamene dell'abazia di s. Lorenzo in Trento, in Archivio storico per Trieste, l'Istria e il Trentino, vol. III Roma 1881-1895, pp. 33-56. 7 Morizzo Maurizio OFM (1843-1909), Cronaca di Borgo e Pergamene di Castello Tesino in BSB MS 283- 289. 8 Vedi Zanolini V., Documenti del monastero di s. Lorenzo fuori le mura di Trento, in Rivista tridentina 2 (1902) 284 e segg. 9 Huter Franz, Tiroler Urkundenbuch, Innsbruck 1937-1957, 3 voll. 10 Santifaller Leo, Urkunden und Forschungen zur Geschichte des Trientner Domkapitels im Mittelalter, Vienna, 1948. 11 Chiusole Pio, Regesto delle pergamene della biblioteca civica di Rovereto, Rovereto, Bolognani 1972, pp. 242. 12 A Prato Giovanni Battista, L'archivio della famiglia Prato e i regesti delle pergamene, in Studi Trentini di scienze storiche, 60 (1981) 259-303; 61 (1982) 115-180; 65 (1986) 121-168. 13 Trento, Biblioteca San Bernardino MS 295, pp. [54], 124; cc. 125-301. Sono tutti atti notarili originali. 14 P. Marco Morizzo OFM (1849-1915), Libro Rosso e bianco: regesto delle investiture, locazioni, compravendite del convento di s. Lorenzo di Trento, 1587-1768, pp. 45. 15 Tovazzi Giangrisostomo OFM, Notariale tridentinum. Trento, BSB MS 48, pp. 195-196. 16 Vedi Muratori Ludovico, Antiquitates italicae medii aevi, I, dissertazione 8. 3 dissertationem 12 de notariis a col. 659 usque ad 708. Lectu digna est17. Honorificum olim fuit et laudabilius etiam quam nostris temporibus habitum est notariatus munus. Notarius, notaio (notaro, nodaro, notario): È un professionista legale, il quale in forza di una apposita autorizzazione concessagli dal sovrano e negli Stati moderni da un decreto del capo dello Stato, esercita privatamente in un determinato territorio, sotto i controllo dell'autorità pubblica giudiziaria e amministrativa, la pubblica funzione di dare pubblica fede (certezza legale) agli atti legali che compie: contratti, testamenti, compravendite, legalizzazione di firme, consulenze ecc., ricevuti dal cliente. In antico la funzione del notaio (in quanto trascrittore di documenti in forma particolare o contratta) era svolta dalle persone che via via erano chiamate: tabularius, tabellio (tabelliones), actuarius, scriba, logographus, cancellarius, chartularius ecc. L'autorità di cui godeva il notaio era espressa da queste formule: Imperiali vel regia auctoritate notarius, notaio con autorità imperiale o regia, concessa cioè dall'imperatore o dal re o (dal capo dello Stato nei moderni ordinamenti statali). Anche il conte Palatino poteva creare notai pubblici; lo riscontriamo ancora nel secolo XII. De auctoritate creandi notarios imperiales publicos tributa comitibus Palatinis, deque modo ipsos creandi, vide nostrum Compendium diplomaticum num. 214 ubi etiam de obligationibus notariorum agitur18. Ecco il testo: Anno 1478. Fridericus tertius Romanorum imperator Archangelum de Balduinis tridentinum, eiusque descendentes masculos creavit comites Sacri Palatii Lateranensis. En Diploma. "Fridericus divina favente clementia Romanorum imperator semper augustus, Hungariae, Dalmatiae, Croatiae etc. rex, ac Austriae, Stiriae, Karinthiae et Carniolae dux, dominus Marchiae Sclavonicae ac Portusnaonis, comes in Habspurg, Tyrolis, Phirretis et in Vyburg, Marchio Burgoviae et Lantgravius Alsatiae, spaectabilibus Archangelo de balduinis de Tridento, artium et medicinae doctori, heredibusque eius masculis ex lumbis ipsius legitime descenentibus, praesentibus et futuris, Sacri Lateranensis Palatii,