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Periodico mensile delle parrocchie di Gandino - Barzizza - Cirano - Cazzano Sant’Andrea Anno CVI - N° 5 Maggio 2019 COMUNITÀ ED EUCARISTIA CRISTO VIVE Maggio_Febbraio 31/05/19 08:57 Pagina 2 Comunità ed Eucaristia CRISTO VIVE “Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bel- la giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui Cari giovani, sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. Correte tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di «attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a nella santa Eucaristia e riconosciamo nella car- ciascun giovane cristiano sono: Lui vive e ti vuole ne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi vivo!”. spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizio- Così inizia “Cristus vivit” di Papa Francesco, l’e- ni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E sortazione post sinodale ai giovani e a tutto il po- quando arriverete dove noi non siamo ancora polo di Dio, firmata il 25 marzo 2019. giunti, abbiate la pazienza di aspettarci». La nostra copertina riporta una vetrata della chie- sa parrocchiale di San Giacomo a Cirano, realiz- (Papa Francesco in Cristus vivit n.299) zata dall’artista Pasinetti di Trescore. I segni euca- ristici ci riportano alla festa di Prima Comunione e In Equipe per accompagnare alle iniziative per il Corpus Domini celebrate nelle Nell’ottica di un aiuto reciproco a partire da noi nostre comunità. La chiesa vive dell’Eucaristia, la stessi, le nostre comunità sono dotate di due tipi chiesa è viva se Cristo vive in essa e i cristiani si di equipe: pastorale ed educativa. I membri che ne lasciano alimentare dalla Parola e dal pane euca- fanno parte sono appartenenti alle tre parrocchie ristico. dell’Unità Pastorale istituita ufficialmente dal ve- L’esortazione rivolta in particolare ai giovani desi- scovo nel novembre 2018. dera comunicare loro che è la comunità nel suo in- L’ambito della prima equipe è pastorale e riguar- sieme il soggetto primo dell’accompagnamento, da quindi l’aspetto più generale dell’azione della proprio perché nel suo seno si sviluppa quella tra- chiesa (Liturgia, Parola, Carità, Preghiera). L’equi- ma di relazioni che può sostenere la persona nel pe educativa rivolge il suo sguardo sul mondo dei cammino e fornirle punti di riferimento e di orien- ragazzi adolescenti e giovani, in riferimento al- tamento. L’accompagnamento nella crescita uma- l’ambiente dell’oratorio e non solo. Questi due na e cristiana verso la vita adulta è una delle for- gruppi hanno il compito di monitorare e proporre me con cui la comunità si mostra capace di rinno- azioni generative e di accompagnamento per una varsi e di rinnovare il mondo. crescita cristiana e umana sullo stile di Cristo. In copertina - Vetrata dell’artista Pasinetti, chiesa parrocchiale di Cirano Maggio_Febbraio 31/05/19 08:57 Pagina 3 Una rete non solo virtuale Giornata Mondiale della Gioventù a Panama, in Per un proficuo servizio alla persona negli aspetti cui il Papa ha messo in guardia dalle insidie del sopra descritti si rende opportuna la collaborazio- primato del digitale sulla concretezza della realtà. ne con gli enti locali, in particolare con gli istituti Si può, e come, non cadere in questa trappola, in scolastici e con l’amministrazione comunale, oltre un mondo sempre più interconnesso dove domina che con le famiglie stesse. Alcuni timidi passi si l’enfasi su tutto ciò che è legato alla “rete”? stanno compiendo, ma molto ci attende ancora. A La consapevolezza dei rischi della rete non giusti- titolo di esempio basti citare le iniziative proposte fica il fatto di averne paura. Il Papa ce l’ha molto nelle settimane di S. Giovanni Bosco degli ultimi chiaro, e per questo usa abbondantemente il lin- anni (dipendenze da alcool, da gioco, droghe, in- guaggio e le espressioni dei social, ricorrendo a ternet, esperienze dal carcere giovanile) o serate immagini che i giovani capiscono subito. Ma sa informative su temi attuali in collaborazione con anche che bisogna fare di più. Ad esempio, il mes- l’associazione parrocchiale “Lumen” di cui abbia- saggio per la Giornata mondiale delle comunica- mo dato ampia visibilità anche su questo giornale. zioni, pubblicato proprio durante le Gmg, sottoli- Le proposte non mancano: è necessario parteci- nea in maniera non ingenua le potenzialità del- pare e sentirci in gioco personalmente, senza l’ambiente digitale ricordando la necessità di “af- pensare di demandare ad altri l’intervento allo fermare anche nella rete e attraverso la rete il ca- scadere del 90° minuto. rattere interpersonale della nostra umanità”, l’im- portanza delle relazioni. Maria “influencer” di Dio E’ il tema della Veglia al Metro Park nella recente Vostro don Innocente Una storia per meditare IL PANE BRUCIATO Dopo un lungo e duro giorno di lavoro, mia mamma mise un piatto con salsicce e pane tostato, molto bruciato, davanti al mio papà. Ricordo che stavo aspettando che lo notasse… Nonostante mio padre lo avesse notato, prese un pane tostato, sorrise a mia madre e mi chiese come era andata a scuola. Non ricordo cosa gli risposi, però mi ricordo il veder- lo spalmare burro e marmellata sul pane tostato e mangiarlo tutto. Quando mi alzai da tavola, quella sera, ricordo aver sentito mia madre chiedere scusa a mio padre per il pane tostato molto bruciato. Mai dimenticherò quello che le disse: “Cara non preoccuparti, a volte mi piace il pane to- stato un po’ bruciato.” Più tardi, quella sera, andai a dare il bacio della buo- na notte a mio padre e gli chiesi se veramente gli piaceva il pane tostato bruciato. Egli mi abbracciò e mi fece questa riflessione: “la tua mamma ha avuto un giorno molto duro nel lavoro, è molto stanca, ed inoltre un pane tostato un po’ bruciato non fa male a nessuno”. La vita è piena di cose imperfette. Imparare ad accettare i difetti e decidere di apprezzare ognuna delle differenze degli altri, è una delle cose più importanti per creare una relazione sana e duratura. Bruno Ferrero PICCOLI PENSIERI COSì Ama la verità, ma perdona l’errore (Voltaire) 1 Maggio_Febbraio 31/05/19 08:57 Pagina 4 Non solo parole LA GIOIA E’ UNA COSA SERIA E’ fuori dubbio che il cristianesimo vuol essere un messaggio di gioia. Gioia del cuore, del vivere che resiste soprattutto nelle prove della vita che non ri- sparmiano nessuno. Scorrendo le pagine della Bib- bia, in particolare del Nuovo Testamento, scopria- mo quanto sia presente il messaggio della letizia pur passando attraverso il travaglio del parto, come afferma San Paolo (cfr. Rm 8,18-23). Chi di noi, anche se distratto o indaffarato, non ge- me di fronte ai molteplici e differenziati dolori dell’u- manità che ogni giorno ci vengono annunciati e an- cor più mostrati? La volontà creatrice di Dio non è per la tristezza e il dolore, perché Egli è gioia, è beatitudine piena senza ombre e ha donato l’esi- stenza a ciascuno di noi per renderci partecipi della sua gioia. Se c’è tristezza nel mondo essa è provo- cata dal male dal quale abbiamo bisogno di essere liberati. “La vera gioia nasce nella pace e non consu- L’Exsultet Pasquale che si canta nella grande ve- ma il cuore, è come fuoco con il suo calore e glia del Sabato Santo, ci offre la chiave di lettura dona vita quando il cuore muore; la vera della nostra salvezza. In Gesù viene restituita la gioia costruisce il mondo e porta luce nell’o- gioia per cui siamo stati creati, perché il Suo Regno scurità”. è Regno di pace e gioia nello Spirito Santo. La gioia (da “La vera gioia” di Marco Frisina) cristiana diventa segno imperativo dei suoi discepo- li (di noi), perché la custodiscano e la diffondano. La gioia del cuore è una cosa tanto seria, non va mo: “Essere cristiani è gioia nello Spirito Santo, per- confusa con quella della pubblicità invasiva, per- ché all’amore di carità segue necessariamente la suasiva e non reale, quasi talismano di felicità assi- gioia. Poiché chi ama gode sempre dell’unione con curata. Non tutto è da cestinare, ma è richiesta a l’amato (... ). Per cui la carità segue la gioia. Abbia- ciascuno la capacità di discernere quello che vale mo ricevuto la bellezza della sua Parola e la acco- da quello che è solo parvenza di benessere. gliamo in mezzo a grandi prove, con la gioia dello C’è una modalità per rimanere nella gioia, ce la of- Spirito Santo. Se lasciamo che il Signore ci faccia fre Gesù stesso: ”...se osservate i miei comanda- uscire dal nostro guscio e ci cambi la vita, allora po- menti, rimarrete nel mio amore,... questo vi ho detto tremo realizzare ciò che chiedeva San Paolo: ”Siate perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti (Fil piena”(Gv 15, 9-11). Gioia che nasce dall’amore ri- 4,4)”. cevuto e ridonato. Invochiamo spesso Maria quale ”Fonte della no- Penso alla gioia dei primi innamoramenti, degli spo- stra gioia” e nel canto del Magnificat, ci sono le si, dei genitori alla nascita dei figli, alle feste di fa- coordinate essenziali per vivere magnificando il Si- miglia, di quartiere, di solidarietà, di traguardi rag- gnore. Se penso all’esultanza che i mass-media ci giunti, di amicizia condivisa. Quando la legge del hanno trasmesso al risveglio di Noemi, o al bambi- Signore viene interpretata come norma proibitiva, è no di Rigopiano ritrovato vivo dopo ore di angoscia fuor di dubbio che disamora e inasprisce gli animi; e di freddo, per tacere di tantissimi altri avvenimenti ma la legge dell’amore, se osservata, ci è donata di reale partecipazione di momenti drammatici, mi per divenire sempre più uomini e donne responsa- fa sperare che il nostro cuore, non è ancora in letar- bili e amanti del bene, del creato, dell’innovazione, go, ma è più che mai vincente sul modo di essere del dono.