Corso Di Dottorato Di Ricerca in Storia Delle Arti Tesi Di Ricerca
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Corso di Dottorato di ricerca in Storia delle Arti ciclo XXI Tesi di Ricerca «THE PHENOMENAL CONTRALTO» Vita e carriera artistica di Eugenia Mantelli SSD: L-ART/07 Musicologia e storia della musica Coordinatore del Dottorato ch. prof. Piermario Vescovo Supervisore ch. prof. Paolo Pinamonti Dottorando Federica Camata Matricola 808540 «THE PHENOMENAL CONTRALTO». VITA E CARRIERA ARTISTICA DI EUGENIA MANTELLI INDICE Introduzione p. 3 1. Biografia di Eugenia Mantelli p. 7 1.1. L’infanzia e gli studi p. 9 1.2. Il debutto al Teatro de São Carlos p. 13 1.3. La carriera internazionale p. 16 1.3.1. 1886: prima tournée in Sudamerica p. 17 1.3.2. 1887: seconda tournée in Sudamerica p. 24 1.3.3. 1889: terza tournée in Sudamerica p. 26 1.3.4. Eugenia Mantelli-Mantovani p. 28 1.3.5. Dal Bolshoi al Covent Garden p. 31 1.3.6. ¡Que viva Chile! Ultime tournée in Sudamerica p. 33 1.4. New York, il Metropolitan e le tournée negli Stati Uniti p. 36 1.4.1. Eugenia Mantelli-De Angelis p. 47 1.5. «Madame Mantelli has gone into vaudeville» p. 51 1.6. Mantelli Operatic Company p. 66 1.7. Attività artistica in Italia p. 69 1.8. Le ultime stagioni portoghesi e il ritiro dalle scene p. 81 1.9. Gli anni d’insegnamento p. 91 1.10.Requiem per Eugenia p. 99 1 2. Cronologia delle rappresentazioni p. 104 2.1. Nota alla consultazione p. 105 2.2. Tabella cronologica p. 107 3. Le fonti sonore p. 195 3.1. Le incisioni per la U.S. Zonophone Records p. 195 3.2. Il «magico timbro è stato catturato con precisione» p. 198 4. Rassegna stampa p. 206 Bibliografia p. 246 Periodici p. 251 Indice dei nomi p. 271 2 INTRODUZIONE Mi sono imbattuta quasi per caso nel nome di Eugenia Mantelli alcuni anni fa: ricordo che mi colpì perché non ne avevo mai sentito parlare, sebbene fosse citata come una delle insegnanti di canto più importanti di Lisbona. Nel corso del primo anno di Dottorato, mentre mi concentravo a indagare il rapporto fra il teatro d’opera portoghese del secondo Ottocento e l’Italia, in tanto groviglio di informazioni, date e titoli notai che il suo nome ritornava periodicamente a solleticare la mia curiosità. Come mai uno dei contralti italiani più importanti del panorama operistico e musicale internazionale a cavallo fra Ottocento e Novecento, tanto famosa e rinomata a Lisbona, era pressoché sconosciuta in Italia? Cominciai a domandarmi il motivo della forte penuria di informazioni sul suo conto e, facendo una rapida ricerca in rete e nelle principali opere enciclopediche, mi resi conto che nessuno si era mai veramente interessato a questo contralto. Abbandonato perciò il mio primo e confuso tema di ricerca, mi sono dedicata a ricostruire la biografia e la carriera artistica di Eugenia Mantelli. Partendo da pochissime informazioni ho inizialmente avviato il lavoro sulle cronologie teatrali esistenti, per individuare le sue apparizioni nei teatri d’Opera italiani, europei e americani e cominciare così a tracciare gli spostamenti, a identificare il repertorio affrontato e le collaborazioni artistiche. Fondamentale è stato il contributo derivato dallo spoglio parallelo di numerosi quotidiani e periodici dell’epoca, nazionali e internazionali. Incrociando i dati provenienti da questo doppio binario di ricerca, si è lentamente e faticosamente delineata la storia artistica di Eugenia Mantelli e, sebbene permangano delle lacune che ad oggi non è stato possibile colmare, è emersa una ricchissima carriera, sviluppatasi soprattutto in ambito internazionale e in modo particolare fra Stati Uniti, Sudamerica e Portogallo. Il risultato di questa indagine è confluito, sotto forma di una tabella cronologica, nel capitolo 2 di questa tesi. Le difficoltà maggiori sono state però riscontrate nella ricostruzione della vita privata dell’artista. La concomitanza di notizie errate, provenienti da più fronti, ha evidenziato quasi subito una discrepanza tra gli elementi biografici preesistenti e la cronologia artistica che si 3 stava delineando. In particolare, la presunta data di nascita di Eugenia Mantelli riportata dalla quasi totalità delle fonti consultate (Firenze, 1860) non collimava con le notizie e i dati raccolti; inoltre la completa assenza di indicazioni sulla famiglia d’origine non era d’aiuto nel delimitare – anche sotto l’aspetto geografico – il raggio d’indagine. A questo si è sommato il problema dei cognomi con cui il contralto era stato scritturato in periodi diversi della sua carriera; dal più ricorrente – il semplice ‘Mantelli’ – a ‘Mantelli-Mantovani’ (o ‘Mantelli De Mantovani’) e in seguito ‘Mantelli De Angelis’, i cognomi lasciavano intuire la possibilità che Eugenia, nata Mantelli, fosse convolata a doppie nozze. La questione si fece però oltremodo confusa dopo ritrovamento di una lista di passeggeri diretti a New York da Genova nel 1894 (in concomitanza con la prima apparizione della Mantelli al Metropolitan), dove compariva un signor ‘C. Mantelli’, accompagnato dalla moglie Eugenia. La spiegazione ai tanti punti interrogativi ancora aperti si è presentata, quasi inaspettatamente, nel corso dell’ultimo periodo di ricerca a Lisbona nell’estate 2018. Dopo numerosi tentativi falliti presso gli uffici dell’anagrafe, gli archivi storici e l’Ambasciata italiana a Lisbona – alla ricerca di documenti ufficiali che attestassero la residenza, lo stato di famiglia, l’eventuale richiesta di cittadinanza portoghese e l’atto di morte di Eugenia Mantelli – decisiva è stata la risoluzione di cercare la tomba della cantante. Dal momento che alcune biografie riportano la notizia che alla morte Eugenia Mantelli sia stata tumulata in una tomba-mausoleo, finanziato e voluto dai numerosi allievi, la tappa iniziale fu naturalmente il Cimitério Dos Prazeres. Grazie alla collaborazione e alla tenacia di Fernando de Carvalho, del personale del cimitero monumentale e a un pizzico di fortuna, è stato possibile identificare non solo il luogo di sepoltura – ben diverso dal tanto pubblicizzato mausoleo –, ma soprattutto avere accesso a documenti e registri che, per la prima volta, riportavano con precisione dati anagrafici e informazioni utili a far quadrare il cerchio attorno alla biografia di Eugenia e della sua famiglia. Un ultimo apporto, determinante nel far luce anche sugli studi musicali dell’artista, è giunto poi dalla biblioteca del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano, dove sono stati rinvenuti i registri delle allieve e la richiesta ufficiale di ammissione della giovane Eugenia Mantelli alla classe di canto. Ugualmente importanti si sono rivelati inoltre gli articoli pubblicati dai periodici portoghesi «Jornal dos Teatros» e «Ecco Artistico», che è stato possibile consultare presso la biblioteca del Museu Nacional do Teatro e da Dança di Lisbona; 4 all’interno dei fascicoli sono stati rinvenuti numerosi dettagli sulla vita privata di Eugenia Mantelli negli anni di permanenza nella capitale portoghese (1910 – 1926) e sulla sua attività professionale dopo il ritiro dalle scene. La complessa ricostruzione della biografia dell’artista è esposta nel capitolo 1 di questo lavoro. Tutte le informazioni, i documenti e i dati verificabili che sono stati raccolti nei mesi di ricerca, lungi dall’essere completi, si presentano tuttavia esaustivi nel rivelare la figura di Eugenia Mantelli sotto una luce nuova, colmando molte lacune e inesattezze, e valorizzando la sua carriera di cantante, impresaria e insegnante di merito. Si delinea quindi con chiarezza il ritratto di una donna tenace, determinata e indipendente che, consapevole del proprio valore come artista – e tuttavia sempre pragmatica e del tutto lontana dagli eccessi caratteristici di molti cantanti-divi del suo tempo –, è riuscita ad affermare, espandere ed evolvere il proprio talento a tutto tondo. La voce di Eugenia Mantelli, fino a pochi anni fa pressoché sconosciuta ai più, è stata di recente riscoperta e rivalutata grazie alle testimonianze sonore pervenute fino a noi e raccolte con cura nel doppio CD, edito nel 2007 dall’etichetta statunitense Marston Records dal titolo The Contralto Voice. Eugenia Mantelli, Marianne Brandt, Guerrina Fabbri and Rita Fornia. Le qualità vocali e interpretative che le valsero il titolo di «phenomenal contralto»1, per lunghi anni cadute in oblio, si possono ora apprezzare e sono oggetto d’indagine del capitolo 3 di questa tesi. In coda all’elaborato, una ricca rassegna stampa internazionale (capitolo 4) raccoglie in ordine cronologico alcuni dei più interessanti articoli rinvenuti durante lo spoglio sistematico dei quotidiani e dei periodici d’epoca presi in esame, contribuendo a far emergere piccoli aneddoti, dettagli della vita privata e professionale della Mantelli e, in generale, a restituire l’eco della sua attività artistica attraverso recensioni e critiche coeve. In conclusione desidero fare alcuni ringraziamenti, poiché ci sono persone senza le quali questo lavoro di ricerca non avrebbe probabilmente mai visto la luce. Un ringraziamento sincero perciò desidero rivolgerlo all’amico Fernando de Carvalho, 1 The Brooklyn Daily Eagle, LXII, 327, 25.11.1902, p. 6. 5 coordinatore del Centro Histórico do Teatro Nacional de São Carlos di Lisbona, per il supporto prezioso nella ricerca a Lisbona, per la collaborazione e l’entusiasmo condiviso nelle piccole e grandi scoperte. Un grazie di cuore anche al Museu Nacional do Teatro e da Dança di Lisbona, nelle persone del direttore José Carlos Alvarez e della bravissima Ana Sofia Patrão, sempre disponibile e attenta. Grazie al prof. Marco Beghelli per gli innumerevoli suggerimenti e per l’incoraggiamento costante. Grazie alla dott.ssa Erica De Marco per aver messo a mia disposizione le sue competenze linguistiche, la sua esperienza e il suo tempo. Grazie al prof. Gianni Fidanza per la disponibilità e il sostegno nel corso delle ricerche presso la biblioteca del Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano. Grazie a padre Francesco Temporin della Igreja do Loreto, la Chiesa degli italiani a Lisbona, per la fondamentale collaborazione. Un grazie speciale al dott. Mario Moreau per la sua gentilezza, il suo spirito contagioso e l’accoglienza calorosa.