VIA CLAUDIA AUGUSTA Sulle tracce degli imperatori

Mezzocorona – , 17 novembre 2005

GIUNTA DELLA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - 2006

- 1 - - 2 - Giovanna Fambri Legale responsabile del Progetto VCA Dirigente il Servizio Rapporti Comunitari Mauro Fiamozzi Sindaco di Mezzocorona - Trento Luca Santarossa Rappresentante del National Contact Point italiano del Programma Spazio Alpino Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Roma Anuška Štoka Project Offi cer Joint Technical Secretariat del Programma Spazio Alpino Rosenheim (D) Luisa Sandrin Project Manager del Progetto VCA - Funzionario della Provincia Autonoma di Trento Gianni Ciurletti Responsabile del Gruppo di Lavoro Archeologia del Progetto VCA Soprintendente per i Beni archeologici della Provincia Autonoma di Trento Angelo Tabaro Responsabile del Gruppo di Lavoro Cultura del Progetto VCA Segretario Regionale alla Cultura – Regione del Gianluca Salvatori Assessore alla Programmazione, Ricerca e Innovazione della Provincia Autonoma di Trento Reinhard Walk Responsabile del Gruppo di Lavoro marchio e attività economiche del Progetto VCA Segretario dell’Associazione Via Claudia Augusta – Baviera (D)

Siegfried Gohm Responsabile del Gruppo di Lavoro turismo e comunicazione del Progetto VCA Presidente dell’Associazione MIAR – Tirolo (A)

- 3 - Copyright: Tutti i diritti riservati Giunta della Provincia Autonoma di Trento, 2006 Centro Documentazione Europea

Coordinamento redazionale: Dott. Marco Zenatti

Stampato in proprio Centro duplicazioni della Provincia Autonoma di Trento

Editore: PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

VIA Claudia Augusta : sulle tracce degli imperatori : Mezzocorona-Trento, 17 novembre 2005. - [Trento] : Provincia autonoma di Trento, 2006. - 56 p. : ill.; 21 cm. – (Quaderni del CDE ; 22) Relazioni presentate al Seminario 1. Via Claudia Augusta - Valorizzazione 2. Unione Europea - Programma Spazio Alpino - Progetto Via Claudia Augusta 937.3 Introduzione

Il 17 novembre 2005 presso la Cantina Rotari di Mezzocorona si è tenuta la conferenza conclusiva del Progetto “Via Claudia Augusta”, cofi nanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma di iniziativa comunitaria Interreg IIIB – Spazio Alpino, alla presenza dell’Assessore provinciale Gianluca Salvatori, del Sindaco di Mezzocorona Mauro Fiemozzi e di rappresentanti degli Organismi nazionali e transnazionali del medesimo Programma: Luca Santarossa, in rappresentanza del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano e Anuška Štoka del Segretariato Tecnico Congiunto con sede a Rosenheim in Germania. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i risultati del Progetto che ha visto coinvolte cinque amministrazioni pubbliche italiane e due associazioni private d’Oltralpe: la Provincia Autonoma di Trento, attraverso il Servizio Rapporti Comunitari in qualità di Lead Partner, la Provincia Autonoma di , la Regione del Veneto, la Città di , il Comune di Ostiglia (Mn), l’Associazione MIAR del Tirolo (Austria) e l’Associazione Via Claudia Augusta Bavarie (Germania). Strategia di base del Progetto “Via Claudia Augusta” è stata la promozione, su base transnazionale, del territorio interessato dall’antica strada romana nell’intento di sviluppare un’immagine comune della Via. Da settembre 2002 a novembre 2005 sono state promosse delle azioni comuni in quattro settori di intervento: archeologia, cultura, turismo, marchio ed attività economiche. Nel corso della conferenza conclusiva sono stati presentati i risultati raggiunti in questi ambiti sia a livello transnazionale che locale. Nella

- 5 - prima parte della giornata i quattro responsabili dei rispettivi settori di intervento hanno presentato i risultati dei progetti transnazionali mentre nella seconda parte ciascun partner ha presentato i progetti promossi nei rispettivi territori: azioni concrete che hanno coinvolto la popolazione e le Istituzioni (ripristino di siti archeologici, seminari di studio, pubblicazioni, esposizioni enogastronomiche, conferenze ed altro ancora). La conferenza del 17 novembre è stata inoltre occasione per presentare i principali strumenti creati per la promozione unitaria del territorio: quattro guide tematiche, una brochure istituzionale, il volume “Sapori lungo la Via Claudia Augusta”, due poster, una cartografi a stradale completa dell’itinerario ciclabile, itinerario che, con i suoi aff ascinanti 700 km di paesaggio-ambiente-cultura-storia-enogastronomia e folklore, diventa il punto di forza della Via Claudia Augusta; ancora tabelle tematiche posizionate sulla ciclabile e un fi lmato che è stato proiettato durante il convegno. Al fi ne di non disperdere le esperienze e i risultati raggiunti e permettere quindi la continuità dell’iniziativa, è stato defi nito un modello di futura gestione attraverso il Geie (Gruppo europeo di interesse economico) e i partner hanno lavorato sul proprio territorio per trovare i soggetti privati interessati a far parte di questo nuovo organismo. Oltre a un recupero scientifi co e di memoria, attraverso il materiale prodotto nell’ambito del progetto è stato realizzato un segno concreto di testimonianza che possa richiamare nel prossimo futuro non solo l’antica strada Via Claudia Augusta, ma anche la medesima valorizzata attraverso questo progetto cofi nanziato sul PIC INTERREG IIIB – Spazio Alpino, al fi ne di suscitarne continuo interesse e spunto per ulteriori approfondimenti.

Giovanna Fambri Legale rappresentante del Progetto VCA Dirigente il Servizio Rapporti Comunitari Provincia Autonoma di Trento

- 6 - Mauro Fiamozzi Sindaco di Mezzocorona - Trento

Ho il piacere di portare il saluto dell’amministrazione comunale di Mezzocorona a tutte le Autorità, esperti ed ospiti presenti. Porto con piacere anche il saluto dei colleghi Sindaci di Mezzolombardo, S.Michele all’, Roverè della Luna e Faedo. Sull’importanza della Via Claudia Augusta, quale arteria di collegamento fra la penisola italiana e l’Europa centrale, non mi voglio sicuramente soff ermare per non rubare tempo alle personalità presenti che tanto hanno da insegnarmi. Io credo che uno dei compiti principali delle amministrazioni comunali sia quello di ricercare e sviluppare tutte le potenzialità presenti sul territorio al fi ne di creare importanti opportunità di crescita culturale ed economica. Sono convinto che il progetto “Via Claudia Augusta” rappresenti una grande opportunità per il nostro territorio. La Piana Rotaliana ha delle enormi potenzialità. E’ ricca di storia e di archeologia. Ricordo che nel 1995 a Mezzocorona è stata messa in luce una sepoltura databile intorno alla metà del VII millennio a C.. Si è trattato di un ritrova- mento di importanza eccezionale ed in buono stato di conservazione, il cui calco è possibile visitare presso il centro di documentazione storica realizzato di recente presso il Palazzo della Vicinia. Altri importanti siti archeologici di età romana sono stati scoperti sul territorio di Mezzocorona e ove possibile, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici della Provincia Autonoma di Trento, si è sempre cercato di mantenerne una “memoria”. In quest’ottica vi è da citare l’ipocausto, di notevole interesse scientifi co e di grande

- 7 - suggestione, visitabile in località Giontech e l’antiquarium visitabile presso le Cantine MezzaCorona. Oltre a queste importanti testimonianza archeologiche la Piana Rotaliana presenta tanti altri motivi di interesse: il Castello di S.Gottardo, uno dei più suggestivi esempi europei di costruzione medievale all’interno di una “caverna”, il Castello di Monreale, il Castello di Mezzolombardo. Altri gioielli architettonici di sicuro interesse sono la Chiesa di S.Michele all’Adige, le chiesette di S.Pietro a Mezzolombardo e di S.Anna a Roverè della Luna. Altre potenzialità di interesse sono rappresentate dal Museo degli usi e costumi di S.Michele all’Adige e dalla prossima apertura di Castello Thun all’imbocco della Valle di Non. Di sicuro ed indubbio interesse è l’intero territorio agricolo della Piana Rotaliana ove vengono coltivati prestigiosi vini, fra i quali non si può non ricordare il “Teroldego”, vino rosso autoctono, che la leggenda vuole noto anche al poeta latino Ovidio. Fra i siti di interesse culturale non si può non citare la recente realizza- zione della “Cittadella del Vino”, che oggi ci vede ospiti. Si tratta di una importante realtà economica di livello internazionale in grado di propor- re delle visite guidate, ove è possibile conoscere l’intero procedimento dall’uva al vino. Non scordiamo che il territorio della Piana Rotaliana è attraversato oltre che da importanti arterie stradali anche da delle piste ciclabili che ne con- sentono una comoda e salubre percorribilità. I Paesi della Piana Rotaliana sono fra i 383 Comuni che si snodano lungo il tracciato della Via Claudia Augusta, sono in una posizione centrale e facilmente accessibile, sono impegnati nel ripristino di siti di interesse archeologico/culturale, commercializzano importanti prodotti della terra in tutta Europa, e Mezzocorona dispone di uno spazio, realizzato con la tipologia della casa romana, ubicato proprio nel mezzo del più vasto sito di epoca romana della Regione, credo pertanto che Mezzocorona, in condivisione con tutti i Comuni della Rotaliana, disponga di tutte le credenziali per proporsi quale sede uffi ciale del progetto “Via Claudia Augusta”. Concludo augurando a tutti i presenti una buona conferenza.

- 8 - Luca Santarossa Rappresentante del National Contact Point italiano del Programma Spazio Alpino Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Roma

Buongiorno, sono il National Contact Point per l’Italia del Programma Interreg IIIB “Alpine Space” e sono particolarmente contento di partecipare alla Conferenza Finale del progetto “Via Claudia Augusta”, perché mi dà la possibilità di “partecipare alla vendemmia”, ovvero di godere anch’io dei frutti di questa idea che, fi n da quando è stata proposta nel 2002, ha subito destato il mio interesse. Ed a questo proposito voglio ricordare a tutti l’appoggio fondamentale dato al progetto dall’allora Coordinatrice Nazionale del Programma “Alpine Space”, la dr.ssa Cinzia Zincone, senza il quale oggi non saremmo qui. Rinnovo la mia alta considerazione per il Lead Partner – nella fi gura della dr.ssa Luisa Sandrin – per l’ottimo andamento del progetto e la “mano ferma” nella gestione del partenariato, i cui frutti saranno oggi a testimoniarlo. Adesso vorrei condividere con voi – per sommi capi – una valutazione della partecipazione italiana nel Programma “Alpine Space” e le prospettive per il prossimo periodo di programmazione, e quindi anche per un possibile “Via Claudia Augusta” 2. Attualmente il Programma “Alpine Space” ha approvato 53 progetti, di cui 52 con partecipazione italiana; il budget di Programma a disposizione – ca. 120 Mio Euro, di cui il 41% garantito dall’Italia – è stato allocato per ca. l’85,7%, tenendo conto dell’Assistenza Tecnica. La partecipazione italiana vede 22 progetti con Lead Partner italiano, e una presenza di partner italiani pari al 40% ca. del totale dei partner di tutti i progetti.

- 9 - Delle risorse complessivamente assegnate ai progetti (ca. 95 Mio Euro), il partenariato italiano ne ha ricevute il 45,8% che, se confrontate con le risorse “garantite” dall’Italia al Programma (ca. 49 Mio Euro, grazie al cofi nanziamento automatico garantito dal Fondo di Rotazione), rappresentano il 97,6% del budget che risulta essere “di fonte italiana”. Rispetto alle Priorità in cui sono state suddivise le risorse del Programma, la presenza italiana è maggiore nella Priorità 1 (sviluppo strategico e sostegno alle PMI) per quel che riguarda i fondi assegnati, ca. il 47% del totale assegnato in quella Priorità; mentre è la Priorità 3 (ambiente e cultura) ad aver mostrato il livello più alto per numero di partner, ca. il 41%. Se poi approfondiamo l’analisi sulle tipologie dei partner italiani, scopriamo che circa il 69% è costituito da Amministrazioni Centrali ed Enti Locali, mentre Istituti di Ricerca pubblici e Enti strumentali sono entrambi al 8%, infi ne i soggetti privati costituiscono ben il 15% dei partner nei progetti. Pertanto il quadro complessivo presenta una situazione soddisfacente, dove la forte presenza italiana – in un’area strategica per la nazione – garantisce un effi cace utilizzo dei fi nanziamenti europei e la coerenza con le priorità nazionali. Il livello di spesa ha scontato un fi siologico “ritardo di fase” nei primi due anni, dove il Programma ha subito in misura signifi cativa i tagli dovuti al principio della dismissione automatica (regola “N+2”) dei fondi non allocati per annualità, ma il 2005 si avvia ad essere il primo anno in cui il Programma non perderà più risorse, grazie all’azione dei progetti che, come Via Claudia Augusta, dopo i primi mesi di rodaggio del 2002 hanno sviluppato direi impetuosamente le attività e di conseguenza la spesa. C’è da dire anche che i progetti approvati nella prima Call hanno dovuto assumere giocoforza il fondamentale ruolo di “apripista”, ovvero di cavie rispetto alle regole (sia a livello transnazionale che nazionale) di attuazione che il Programma andava via via defi nendo, sulla base dei Regolamenti comunitari e della normativa nazionale. Anche in questo caso i partenariato e, soprattutto, i Lead Partner italiani hanno dimostrato un alto livello di responsabilità ed impegno a superare

- 10 - tutti gli ostacoli, nonché a comprendere – ma anche contribuire a defi nire – le direttive provenienti dagli organi di gestione del programma. Credo che questo sia il principale frutto dell’esperienza Interreg IIIB: la capacità di lavorare assieme per uno scopo comune, partendo da culture amministrative, pratiche gestionali e quadri normativi diversi, sia tra nazioni, che tra livelli istituzionali. Ora invece passiamo al futuro. Mentre la programmazione 2000-2006 è ormai sui binari di una effi ciente e regolata attuazione, e si concluderà nel 2008, il 2006 è l’anno in cui verrà defi nita la programmazione 2007-2013, rispetto alla quale l’Italia intende recitare un ruolo ancora più incisivo di quello ricoperto nel presente programma. Ma diamo un quadro sintetico dello stato dell’arte rispetto alla negoziazione già in corso. Innanzi tutto lo “Spazio Alpino” è stato uno dei pochi programmi ad essere immediatamente riconfermato nella sua unità e dimensione geografi ca, stante la dimostrata omogeneità territoriale dell’arco alpino. Sul budget a disposizione ancora non si può dire nulla, stante l’empasse ancora esistente sul bilancio comunitario. L’impressione è che il migliore risultato possibile sarà di veder riconfermata la stessa cifra del programma in corso: può sembrare un passo indietro, ma se pensiamo che la “torta” Interreg ora viene suddivisa tra 25 e non 15 Paesi, e che molti Programmi hanno aumentato in numero considerevole la presenza di Stati membri, la situazione dello Spazio Alpino è quasi “felice”, visto che solo un Paese Terzo ha raggiunto lo status di membro, aumentando così gli aventi diritto al FESR. Rispetto ai Regolamenti, siamo ancora nella fase embrionale, però alcune linee guida sono già state uffi cializzate dalla Commissione Europea, e riguardano principalmente l’elegibilità delle spese per i Paesi Terzi e le caratteristiche dei progetti: darò alcuni cenni sul secondo aspetto, che ci interessa maggiormente. Innanzi tutto i Programmi dovranno concentrare Assi e Misure su 4 tematiche generali:

- 11 - - innovazione: creazione di reti scientifi che e tecnologiche e miglioramento delle capacità regionali su R&ST e innovazione, al fi ne di contribuire direttamente allo sviluppo economico, equilibrato delle aree transnazionali; - ambiente: gestione delle risorse idriche, effi cienza energetica, prevenzione dei rischi e attività di tutela ambientale; - accessibilità: miglioramento dell’accessibilità e della qualità dei trasporti e dei servizi di telecomunicazione quando presentano una chiara dimensione transnazionale; - sviluppo urbano sostenibile: raff orzamento dello sviluppo policentrico a livello transnazionale, nazionale e regionale con un chiaro impatto transnazionale. I progetti devono avere caratteristiche strategiche, ovvero: carattere genuinamente transnazionale; contribuire alla coesione territoriale europea; assicurare un impatto territoriale concreto; aff rontare un problema signifi cativo con un approccio per lo sviluppo sostenibile. Come si rileva facilmente, lo sviluppo di un progetto di tutela e valorizzazione delle risorse del territorio – direi un progetto di marketing territoriale – qual è Via Claudia Augusta - non dovrebbe avere diffi coltà a trovare collocazione nel prossimo Programma. A me invece interessa rispondere alla seguente domanda: come responsabili di progetti Interreg IIIB e portatori di idee-progetto per il prossimo Interreg Obiettivo 3, cosa possiamo fare nell’attesa del nuovo programma? Dobbiamo cercare di fare massa critica con quello che abbiamo in mano, ovvero i progetti che, come questo, si sono conclusi con successo, hanno realizzato tutti gli obiettivi che si erano posti ed hanno coagulato attorno a sé, come oggi verifi cheremo, molte energie, molti interessi, molta cooperazione. Tali progetti devono cercare di fare alleanze tra di loro all’interno del programma attuale, ovvero cercare di sfruttare tutte le sinergie e gli interessi coincidenti per poter fare un’attività di lobby a livello sia delle opinioni pubbliche locali, che a livello politico, per poter raff orzare la

- 12 - visibilità del programma, le tematiche che sono emerse in questi sei anni di lavoro e la necessità di fi nanziamenti adeguati per queste tematiche. Infatti, una volta stabilito il budget complessivo dell’Obiettivo 3 per il periodo 2007-2013, ci sarà ovviamente una sorta di “lotta interna” tra i programmi (e tra gli strand A, B e C) per accaparrarsi quanto più possibile di budget FESR. Rispetto a ciò, l’Italia conferma il co-fi nanziamento nazionale automatico, cioè lo stanziamento della Delibera CIPE, che credo sia stato uno strumento molto utile per garantire la partecipazione dei benefi ciari fi nali italiani. Ricordo a tutti che il Programma sta organizzando un grande evento (Peak Event si chiamerà), che si svolgerà nel giugno 2006 in Italia, in cui si tracceranno le linee del futuro del territorio alpino e verranno mostrati i risultati di tutti i progetti del Programma “Alpine Space”: “Via Claudia Augusta” sarà sicuramente uno dei più ammirati. Inoltre il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vuole dare massimo risalto e valore ai progetti a forte presenza italiana, e sta coordinando una serie di iniziative (tra cui la partecipazione al Forum della Pubblica Amministrazione, nell’ambito del quale il vostro progetto è già stato presentato l’anno scorso come best practise) con le quali sfruttare in maniera sistemica le azioni concrete, di tutti i progetti Interreg IIIB, realizzate nel territorio italiano. Concludo ringraziando nuovamente il Lead Partner e tutto il partenariato per aver concluso felicemente il progetto, e per off rircene i risultati. Confi do che il patrimonio di relazioni, conoscenze e know-how che è stato creato in questi 3 anni non venga disperso a causa dalle lungaggini della negoziazione comunitaria. Mi aspetto di trovare, nel prossimo Programma “Alpine Space” 2007- 2013, un “fi glio” del progetto “Via Claudia Augusta”, che sappia far onore al padre.

- 13 - Anuška Štoka Project Offi cer Joint Technical Secretariat del Programma Spazio Alpino – Rosenheim ( D)

Sono qui oggi in rappresentanza del Segretariato tecnico congiunto del PIC INTERREG IIIB Spazio Alpino, con sede a Rosenheim e, all’interno del Segretariato, sono responsabile del progetto “Via Claudia Augusta”. Oggi, purtroppo, vi annoierò anche con un ’ di questioni tecniche, quindi dovrete scusarmi ma in questa ambientazione così bella e così interessante sarà necessario parlare anche di aspetti tecnici. Da quanto emerge dalla lettura dei primi risultati del progetto, posso dire che il STC è molto soddisfatto del progetto Via Claudia Augusta in sé, a ulteriore dimostrazione del fatto che le attività sono realmente caratterizzate da un approccio, sia orizzontale che verticale, che aff ronta anche tematiche diff erenti. All’interno del progetto si intrecciano storia, cultura e sport ed è per questo che ha un valore molto elevato, sia a livello locale che per tutto lo Spazio Alpino. Vedete infatti l’intera area di cooperazione in cui è compresa anche l’area su cui il progetto impatta, di cui abbiamo già sentito parlare. Vi è poi un’indicazione del nostro budget e si evince anche come, all’interno dell´Asse 1 in cui è stato approvato anche il progetto “Via Claudia Augusta”, siano previsti undici progetti. In questo momento, a livello di Programma, il STC ne segue cinquantatrè di cui cinque già chiusi ed a seguire altri sei si esauriranno entro la fi ne di quest’anno. Potete osservare il livello di spesa, argomento molto importante in questo momento, proprio perché in prossimità della fi ne dell´anno. Siamo speranzosi che il progetto riesca a sfruttare più risorse possibili, anzi, ci auguriamo che arrivi al cento per cento, anche perché le attività

- 14 - sono state molte ed hanno avuto successo sul territorio, per cui speriamo che tutte le risorse impegnate sul progetto vengano utilizzate. Passando invece all’argomento più importante per il futuro, ci siamo confrontati, all’interno del Segretariato, su quali possano essere le sinergie del progetto eff ettivamente sfruttabili e prendendo spunto dagli argomenti da voi trattati all’interno del vostro elaborato abbiamo stilato una lista di suggerimenti. Abbiamo inoltre potuto notare, grazie al materiale che ci è pervenuto riguardante le attività svolte sul territorio, che sono già stati allacciati dei contatti con il progetto “Via Alpina”. Volevamo segnalare in questo caso proprio l’utilizzo del web e di strumenti di disseminazione, anche per poter dare un seguito al progetto in modo da rendere fruibili i risultati ad un pubblico più ampio. Dobbiamo dire però che è interessante anche l’aspetto del marchio e che, in eff etti, in questo momento abbiamo un progetto in fase di valutazione all’interno del “Quarto invito a presentare proposte” che si pone l’obbiettivo di aff rontare criticità e diffi coltà legate all´utilizzo di marchi ed etichette di qualità. Ciò è un ulteriore segnale che il progetto “Via Claudia Augusta” potrà fungere da esempio, potrà essere una specie di umbrella project. Infatti, molti dei progetti che vedete elencati, contengono una parte o comunque coprono alcune tematiche che sono ricomprese all’interno del vostro progetto. Il suggerimento è comunque quello di cercare di creare nuovi contatti e non solo all’interno dei progetti dello Spazio Alpino. Da qui il nostro invito a cercare di produrre, sia in questa fase che in seguito, dei materiali di disseminazione anche in altre lingue per rendere accessibili i vostri risultati al più ampio pubblico possibile anche delle altre aree di cooperazione già citate dal dott. Santarossa. Tutto ciò perché anche altre iniziative, come quella di giugno - quando avete incontrato alcuni rappresentanti del “Cammino di Santiago”-, potrebbero contribuire ad apportare nuovi risultati, nuove reti, nuovi contatti ed un generale valore aggiunto. Passo adesso ad una fase che è ancora davanti a voi, cioè la predisposizione

- 15 - e la consegna del Final Report al quale dovrete pensare, almeno per quanto riguarda il Programma, come ad una presentazione del vostro progetto verso l’esterno. Potrebbe accadere e di solito è così che il Final Report diventi una sorta di sintesi uffi ciale del progetto, da proporre od off rire su richiesta di altri attori di progetto o di Programma, di altre aree transnazionali. Motivo in più perché sia di qualità elevata. Sottolineo comunque la nostra piena disponibilità a fornire tutto l’aiuto necessario nella predisposizione di questo documento fondamentale. Come vedete dalla slide, il Final Report è composto da un’Activity Report, da un Financial Report e da un documento che riporta la batteria di indicatori aff erenti la singola Misura. Vi esorterei a compilarlo con molta cura. Ritorno ancora alla questione della disseminazione, perché, come già detto, non è importante solo a livello locale ma anche a livello europeo, così come a livello internazionale. Non mi dilungherò più di tanto sulla prossima programmazione, cioè su quello che succederà dopo il 2006, perché ne ha ampiamente parlato il dott. Santarossa. Vorrei solo fare un incoraggiamento. Voi ci avete comunicato l’intenzione di portare avanti il lavoro già svolto, di valorizzare i risultati ottenuti in questi tre anni: è nostro parere che sia un seguito sicuramente positivo. Potrà essere il marchio che intendete creare e che avete pubblicizzato, anche grazie agli articoli pubblicati sui vari giornali; potrà essere un buon punto di partenza per un nuovo progetto nel nuovo periodo di programmazione ma anche un progetto che porti sviluppo al territorio: credo che questo sia uno degli obiettivi principali dei progetti co-fi nanziati dai fondi europei. Infi ne desidero rivolgere un saluto e un incoraggiamento per il lavoro che dovete ancora svolgere, ribadendo la nostra piena disponibilità a darvi assistenza.

- 16 - Luisa Sandrin Project Manager del Progetto VCA Funzionario della Provincia Autonoma di Trento

Prima di presentarvi i risultati puntuali del progetto nei suoi diversi ambiti di intervento a cui provvederanno i relatori dopo di me, è doverosa un’introduzione di carattere generale. Prima ancora voglio ringraziare tutti i partner e gli Organismi nazionali e trasnazionali del Programma Spazio Alpino che hanno collaborato con la Provincia autonoma di Trento e contribuito alla buona riuscita dell’iniziativa. Voglio anche ringraziare tutti voi per essere presenti qui, oggi, così numerosi a questa Conferenza fi nale. Il progetto Via Claudia Augusta è un progetto comunitario co-fi nanziato dall’Unione Europea attraverso il FESR (fondo europeo di sviluppo regionale), sul Programma di Iniziativa Comunitaria Interreg IIIB Spazio Alpino, Programma che mira a tre obiettivi di fondo: cooperazione transnazionale, sviluppo armonioso ed equilibrato dell’Unione, integrazione territoriale. Questi tre obiettivi hanno anche rappresentato il punto di partenza del nostro progetto. Il progetto Via Claudia Augusta ha visto coinvolti sette partner che rappresentano i territori interessati dall’attraversamento di questa antica Via. Da nord a sud sono: l’Associazione Via Claudia Augusta della Baviera, l’Associazione MIAR del Tirolo, la Provincia Autonoma di Bolzano, la Provincia Autonoma di Trento (Lead Partner tramite il Servizio Rapporti comunitari), la Regione del Veneto, i Comuni di Feltre e di Ostiglia. Il budget a disposizione è stato pari a € 2.000.000,00 di cui il 50% di derivazione comunitaria; la durata è stata di 3 anni, dall’autunno 2002 all’autunno 2005.

- 17 - Il concetto ispiratore del progetto è stato l’unitarietà, ossia la promozione unitaria della Via Claudia Augusta. Quest’antica strada romana, nata per scopi militari 2000 anni fa, è diventata nel corso del tempo una strada che ha visto fi orire traffi ci commerciali, ha visto transitare uomini e culture diverse. Pertanto, una via di comunicazione che è servita per collegare l’Adriatico al Danubio, il Sud con il Nord, la cultura latina con quella germanica. Noi abbiamo ri-preso e valorizzato questa antica Via promuovendo i territori che essa attraversa come fossero – e come devono essere – un tutt’uno. Per fare ciò si è reso necessario l’intervento e la cooperazione di tutti i singoli territori. Questo è stato il salto di qualità rispetto al passato: superare i localismi e la promozione entro i propri confi ni geografi ci per dare ingresso a una visione più ampia, più aperta che non conoscesse confi ni se non quello naturale. Da questa premessa ne sono derivati la strategia e l’obiettivo del progetto:

Strategia: la promozione, su base transazione, del territorio interessato dall’antica strada romana nell’intento di sviluppare un’immagine comune della Via all’insegna dello sviluppo sostenibile e integrato delle risorse territoriali.

Obiettivo: la promozione e l’organizzazione, nell’area attraversata da questa antica strada romana, di azioni comuni in quattro settori di intervento: l’archeologia, la cultura, il turismo, il marchio e le attività economiche.

L’implementazione è avvenuta attraverso progetti pilota transnazionali, progetti pilota locali e un piano di comunicazione. La caratterizzazione di fondo è stato che ogni azione, sia locale che transnazionale, è andata a interfacciarsi con i quattro ambiti. Io mi limito a rappresentarvi una sommaria visione di insieme lasciando il resto a chi mi seguirà nel corso della giornata:

- 18 - • PROGETTI PILOTA TRANSNAZIONALI Sono l’essenza del Progetto Via Claudia Augusta, considerata la sua dimensione transnazionale. Ve ne parleranno diff usamente i quattro partner dopo di me e nella seconda parte della giornata saranno presentati anche un paio di esempi concreti. Brevemente: abbiamo realizzato quattro progetti pilota transnazionali, uno per ambito d’intervento, dove ci siamo concretamente confrontati con quella che è la collaborazione e la cooperazione.

SETTORI CULTURA E ARCHEOLOGIA: Da un lato, abbiamo cercato di coinvolgere i ragazzi - importante risorsa su cui investire per uno sviluppo dei nostri territori - e lo abbiamo fatto attraverso cinque seminari musicali e due campi scuola in ambito archeologico. Dall’altro, abbiamo coinvolto studiosi ed esperti storici per continuare negli approfondimenti storici della Via Claudia Augusta e questo lo abbiamo realizzato tramite quattro seminari scientifi ci nel settore dell’archeologia.

SETTORE TURISMO: Nell’ambito del turismo abbiamo riposto tutto sulla pista ciclabile, vera “spina dorsale” dell’intero progetto, che con i suoi oltre 700 Km è una delle più lunghe e aff ascinanti d’Europa. Abbiamo realizzato iniziative tese a migliorare e sviluppare l’infrastruttura di base dell’itinerario sviluppando un sistema unitario di segnaletica da nord a sud e di dotazione di standard minimi: dalla via fi sica, alla segnaletica, alle tabelle tematiche, alle piazzole di sosta. Ve ne parlerà ampiamente il dr. Gohm del Tirolo, ma anche io vi invito a percorrere la pista ciclabile Via Claudia Augusta. Possibilmente con le nostre quattro guide e con la nostra cartina stradale e vi consiglio di fermarvi ad ammirare e leggere le tabelle tematiche.

SETTORE MARCHIO E ATTIVITÀ ECONOMICHE: Infi ne, ma non perché di minor importanza, marchio e più in generale

- 19 - sostenibilità del progetto. In parallelo all’implementazione delle numerose azioni concrete abbiamo lavorato per creare una Struttura permanente che dopo la chiusura di questo progetto (30 novembre 2005) prosegua nella promozione e valorizzazione della Via Claudia Augusta e prosegua secondo le linee direttrici da noi tracciate. Sentiremo parlare dal partner della Baviera di Geie (Gruppo europeo di interrese economico), questo strumento tecnico-giuridico che può permettere la futura gestione non solo del marchio Claudia Augusta, ma più in generale anche di una pluralità di iniziative dirette alla valorizzazione degli aspetti culturali e delle attività economiche dei territori attraversati dall’antica Via. Abbiamo anche intrattenuto buoni rapporti con diverse associazioni/società private interessate a entrare e far parte del Geie. Ora bisogna mettere a frutto tutto quanto fi n qui realizzato: dal modello di gestione ipotizzato ai contatti intrattenuti ne può derivare continuità e stabilità di promozione della Via Claudia Augusta.

• PROGETTI PILOTA LOCALI Nel progetto sono state coinvolte due realtà diff erenti, territori “a due velocità”. Da un lato, le aree d’Oltralpe dove la Claudia Augusta è un fattore culturale molto sentito e dove già da tempo alcune associazioni si occupano della sua promozione; dall’altro, le Regioni italiane dove invece la situazione era molto diversa. Pertanto, con i progetti pilota locali abbiamo cercate soluzioni che rispondessero alle proprie esigenze e facessero un passo in avanti rispetto all’esistente: così, Baviera e Tirolo hanno puntato principalmente sul settore delle infrastrutture attraverso il ripristino di siti di interesse archeologico mentre le Regioni italiane si sono maggiormente concentrate sulla diff usione e comunicazione della Claudia Augusta. Inoltre, i progetti pilota locali sono andati a integrarsi con quelli transnazionali sviluppando sempre azioni nei quattro ambiti e realizzandole in modo da portare valore aggiunto alle azioni transnazionali. Nella seconda parte della giornata verrà data dimostrazione con

- 20 - quattro esempi: due del primo tipo (infrastrutture) e due del secondo (comunicazione).

• COMUNICAZIONE Abbiamo posto particolare attenzione al nostro target di riferimento, rappresentato dal turista, e alle sue diverse aspettative e interessi. Nel contempo siamo stati consapevoli che uno stesso mezzo di comunicazione non può soddisfare tutte le esigenze. Ne è pertanto conseguito la realizzazione di una serie di strumenti di contenuto semplice ma sempre corretto e verifi cato alla fonte, con taglio diverso uno dall’altro, ma che vanno tutti nella medesima direzione. Così possono permettere all’utente una visione completa delle potenzialità e di tutto quello che la Via Claudia Augusta può off rire, ma possono anche essere approfonditi separatamente secondo le proprie esigenze.

Astraendo a un livello ancora più generale ecco le linee direttrici, i principi guida che ci hanno accompagnato nell’implementazione del progetto:

- CONCRETEZZA Abbiamo dato priorità ad azioni puntuali e concrete rispetto ad attività più generali e astratte. Ci siamo sì dotati di uno studio preliminare, ma le strategie dello stesso le abbiamo poste in essere. Ci siamo sì dati un piano di comunicazione, ma abbiamo anche realizzato tutti gli strumenti di comunicazione ivi contenuti. Le attività di studio rappresentano un 6-7% del budget totale; il resto è attività misurabile, visibile concretamente.

- PROGRAMMAZIONE/COORDINAMENTO Un progetto così fortemente concreto, e con un’ampia e variegata articolazione di iniziative, avrebbe corso il rischio di realizzare le diverse azioni in modo disordinato se non fosse stato retto da una buona programmazione e coordinamento interno. Ho già accennato

- 21 - ai due piani, con individuazione di: strategia-obiettivi-azioni-risultati- tempi, cui è conseguita la loro attuazione concreta. Inoltre, in diversi casi, per es. nella comunicazione, siamo partiti dal piano e poi lo abbiamo attuato, ma nell’attuazione le azioni si sono svolte in modo consequenziale. Così, prima abbiamo realizzato Corporate Identity e Wording (fondamentali per garantire la massima omogeneità in termini di immagine e di testi) e poi abbiamo declinato i rispettivi contenuti in due folder, in quattro guide tematiche, nel libro sui sapori, nel sito, nella cartina e in tutti gli altri strumenti.

- DIFFERENZIAZIONE E QUALITÀ Con il nostro progetto abbiamo puntato molto sulla pista ciclabile, abbiamo promosso un’aff ascinante ciclabile europea, ma la Via Claudia Augusta non può limitarsi a un semplice itinerario turistico. Questo sarebbe riduttivo perché questa antica Via ha, prima di tutto, valenza storico-culturale e pertanto vanno sfruttate tutte le sue potenzialità. Non è un prodotto turistico di massa, ma un prodotto turistico che si vuole diff erenziare da ciò proprio perché poggia su così solidi pilastri. Diff erenziazione e qualità del prodotto devono essere i canoni che governano la realizzazione di iniziative culturali ed economiche inerenti la Via Claudia Augusta anche nel futuro.

- SEMPLICITÀ, ACCESSIBILITÀ, FRUIBILITÀ Avvertito come la Via Claudia Augusta, soprattutto sul versante italiano, fosse appannaggio quasi esclusivo degli archeologi, degli storici e degli studiosi, noi abbiamo cercato di “squarciare” il velo alla Claudia Augusta, di far sì che tutti si possano avvicinare a questa Via, che tutti possano fruire e godere di quest’immenso patrimonio che racchiude; abbiamo cercato di restituire la Via Claudia Augusta agli europei perché sappiano trarne occasione di svago, di ricreazione e anche di rifl essione. Come abbiamo fatto, o cercato di fare, per togliere questo velo che si frappone tra noi e la Claudia Augusta:

- 22 - - con una gamma di azioni che avvicinino le persone parlando della Claudia Augusta: dai giovani, agli studiosi, alla popolazione più in senso lato attraverso seminari musicali e archeologici, attraverso le serate in biblioteca e altre azioni analoghe; - con una serie di mezzi di comunicazione semplici, ma il cui contenuto è sempre stato corretto: la scelta dei mezzi di comunicazione e i suoi contenuti devono destare la curiosità, l’interesse del nostro utente che deve poter soddisfare le proprie esigenze, le proprie aspettative; - consapevoli che tutto e subito non lo si può raggiungere abbiamo cercato di destare l’interesse e la curiosità immediata partendo dal proprio circoscritto territorio, ancorando ove possibile le radici della Claudia Augusta al singolo contesto, sperando che poi l’interesse si estenda a tutto il percorso e a tutte le sue potenzialità. E’ la logica che ha retto la Provincia Autonoma di Trento nell’organizzazione delle serate in biblioteca ed è la stessa logica che rinveniamo nella redazione delle tabelle tematiche ove il grande sforzo dei partner è stato quello di abbinare un tema storico-romano alle proprie specifi che località dove poi siamo andati a posizionare le tabelle stesse.

Riallacciandomi al concetto iniziale di unitarietà e delle sue potenzialità, nella gestione del progetto abbiamo volto lo sguardo e promosso la Via Claudia Augusta anche al di fuori del nostro già esteso territorio. Signifi cativi sono stati tre momenti:

ITB DI BERLINO, 12 MARZO 2005 Il progetto è stato presentato a una delle più prestigiose e importanti fi ere del turismo internazionale, l’ITB di Berlino, con una conferenza stampa dal titolo “Più di 500 Km di emozioni percorrono l’Europa”. L’argomento ha catturato l’interesse di oltre 100 giornalisti e alcune televisioni locali, prima fra tutte la ZDF tedesca, con conseguenti ampie ricadute sui mass-media.

- 23 - FORUM PA, 9-13 MAGGIO 2005 Il forum della p.a è quell’appuntamento annuale che rappresenta il punto di incontro tra le pubbliche amministrazioni, le imprese e i cittadini e che ogni anno permette al settore pubblico di mettersi in evidenza e presentare i propri risultati. Nel 2005 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, presente con uno stand dedicato a INTERREG, ha dato visibilità proprio al Progetto Via Claudia Augusta.

NETWORKING All’interno del progetto è stato organizzato un convegno transnazionale con i Progetti Via Alpina e Il Cammino Santiago de Compostela dal titolo “Tre strade europee per una promozione territoriale integrata di qualità”. Il Convegno ha rappresentato un primo momento di apertura e di volontà di fare rete con altre iniziative simili. Questi tre progetti sono infatti accomunati da: esser cofi nanziati dai fondi strutturali europei; occuparsi di “Strade”, seppur diverse, con scopi diversi e sviluppatesi in tempi diversi; occuparsi della promozione del territorio. Ne è derivata una giornata di lavoro il cui tema centrale è stato la promozione e il marketing territoriale, tema che è stato aff rontato con l’ausilio di esperti esterni sia su un piano didattico-scientifi co che su un piano pratico-operativo. Nella giornata sono emersi importanti spunti di rifl essione per indirizzare le azioni verso un obiettivo comune che è quello di creare valore sociale ed economico sul territorio, favorirne lo sviluppo migliorando la qualità della vita e aumentandone l’attratività. Aspetti, questi, fondamentali soprattutto in un momento come l’attuale che richiede forte collaborazione, interazione e coordinamento fra pubblico e privato, fra centro e periferia.

- 24 - Gianni Ciurletti Responsabile del Gruppo di Lavoro Archeologia del Progetto VCA Soprintendente per i Beni archeologici della Provincia Autonoma di Trento

La romana via Claudia Augusta è tradizionalmente descritta come la stra- da che, partendo dalla pianura padana e veneta, doveva condurre alle rive del Danubio in Baviera, attraversando le Alpi: i primi studi al riguar- do fecero seguito alla scoperta, rispettivamente nel XVI e XVIII secolo, di due cippi onorari - l’uno a Rablà / Rabland, Val Venosta (in Alto Adige), a Cesiomaggiore, Feltre (nel Veneto) l’altro – databili agli anni 46 e 47 d.C., che citano espressamente questa strada, avviata da Druso in occa- sione delle guerre retiche e completata dal fi glio, l’imperatore Claudio. Con tali monumenti furono messi in relazione diversi miliari ritrovati nel corso dei secoli successivi nelle valli alpine centro-orientali dando così corpo a molteplici tesi interpretative circa il suo percorso. Ad una di esse in particolare, seppur con alterne fortune (recentissimi interventi la stan- no mettendo ancora una volta in discussione), è dato il maggior credito: quella dell’esistenza di due tracciati iniziali distinti, l’uno con avvio ad Ho- stilia/Ostiglia (sul Po in Lombardia), l’altro ad /Altino (nella laguna veneta, a nord est di Venezia), i quali, dopo aver percorso rispettivamente la Vallagarina - Valle dell’Adige dalla Bassa Veronese e il corso del Piave, il Tesino e l’alta , si incontravano all’altezza di Trento. Da qui, uni- fi cati, raggiungevano, attraverso gli attuali Trentino – Alto Adige, Tirolo e Baviera, il Danubio, a Submontorium, a nord di , presso l’attuale Donauwörth. Per una fondamentale arteria nord – sud, da Ostiglia al crinale alpino, la presenza di uno strategico grande centro urbano come quello di e l’ampio solco vallivo del fi ume Adige risultano ineludibili elementi geo

- 25 - - topografi ci e l’importante fonte cartografi ca antica (III-IV sec. d. C.) nota come Tabula Peutingeriana riporta infatti, senza denominarlo, un traccia- to stradale che prosegue poi verso il Danubio sebbene con la variante della valle dell’Isarco e del passo del Brennero, al posto della Venosta e del Resia. Anche l’Itinerarium Antonini, un itinerario scritto di II-III seco- lo, per parte sua porta notizia della medesima strada. Numerosi i miliari che documentano per il III-IV secolo importanti opere di sistemazione e manutenzione, interessanti alcuni residui stradali e di ponti in pietra; si- gnifi cativamente ampia la documentazione archeologica comprovante la presenza in questo territorio di insediamenti. Situazione più complessa ed articolata per quanto attiene il ramo orienta- le della strada, dovuta anche alla diversa conformazione geomorfologica dei luoghi attraversati. L’ipotesi oggi più seguita risulta quella che vede collegare Altino a Treviso con un lungo rettilineo e da qui un percorso Montebelluna / valle del Piave / Feltre: successivamente tramite il Tesino avrebbe imboccato l’alta Valsugana e si sarebbe portato a Trento. E un tracciato, non Altino / Trento ma Opitergium (Oderzo) / Tridentum (Trento), a comprova del collegamento tra Veneto Orientale e Trentino, ci è documentato sempre dall’Itinerarium Antonini. Peraltro le testimo- nianze sul terreno sono a tutt’oggi modeste: decisamente scarsi gli inse- diamenti, almeno nella prima età imperiale, nessuna traccia fi sica di un eventuale impianto stradale (situazione peraltro non dissimile da altre arterie antiche), un unico miliare, quello scoperto sulla collina di Tenna. Decisamente più chiaro e individuato il percorso dal crinale alpino al Da- nubio, salvo qualche dubbio nel territorio delle Alpi bavaresi, grazie anche alla situazione geomorfologica che vede ampi depositi di loess e territori pianeggianti, con i lunghi rettifi li degli apprestamenti terrosi facilmente rilevabili anche ad occhio nudo. Tale, dunque, il tracciato di questa importante arteria romana che per secoli collegò la penisola italiana e, con essa, il Mediterraneo all’Europa centrale: essendo il dibattito che ab immemorabili accompagna la ricerca stato recentemente (1999) ripreso e aggiornato nell’ambito di un conve- gno internazionale tenutosi a Feltre (a cura di V. Galliazzo), il Gruppo di

- 26 - - 27 - Lavoro Archeologia non ha interpretato il Progetto come un’occasione per ripetere stancamente concetti o riproporre tesi ed ipotesi abbon- dantemente note. Ha piuttosto ritenuto opportuno utilizzarne le risorse per far conoscere i risultati di recenti o attuali opere di scavo e ricerca, di catalogazione e ricognizione nei singoli territori attraversati dall’arteria, nonché per esercitare opera di divulgazione e di sensibilizzazione circa la realtà storica connessa con la strada stessa. Ciò anche in stretto colle- gamento con gli intendimenti del Progetto che, ritenendo le risorse cul- turali fattore di sviluppo, ha voluto porre l’accento sulla promozione del territorio, sulla costituzione di reti fra enti e soggetti economici, con la creazione di iniziative atte a favorire il dialogo interculturale italo-tedesco e con l’individuazione di prospettive comuni fi nalizzate ad uno sviluppo equilibrato e sostenibile delle regioni interessate dalla presenza della via Claudia. In quest’ottica sono stati pertanto individuati dei progetti pilota sia di in- teresse locale sia di interesse transnazionale, che consentissero tramite la loro realizzazione di apportare un valido e signifi cativo contributo al- l’immagine delle regioni attraversate da tale arteria come spazio unitario, progetti ai quali hanno collaborato tutti i partners con lo scopo di miglio- rare l’integrazione dei soggetti partecipanti e di scambiare dati e infor- mazioni, buone pratiche, metodi di lavoro, forme organizzative. Il Gruppo Archeologia è rimasto complessivamente soddisfatto del lavoro svolto e, ancora una volta in sintonia con il Progetto comunitario, si augura che anche dopo la conclusione del medesimo si possano trovare occasioni volte a garantire la permanenza e l’estensione a soggetti, pubblici e pri- vati, della rete di informazioni e di attività nate attorno alla via Claudia Augusta ritenendo, così come gli altri gruppi di lavoro, che l’adozione e la pubblicizzazione del logo/marchio potrebbe costituire un momento di aggregazione fra i partners, contribuendo alla sostenibilità fi nanziaria di detta rete. Sembra doveroso al proposito ringraziare tutte le Amministra- zioni e le persone che hanno dato il loro contributo alla migliore riuscita delle iniziative, il Servizio Rapporti Comunitari della Provincia Autonoma di Trento che ha coordinato l’intero Progetto, i componenti il Gruppo di

- 28 - Lavoro, in particolare Marisa Rigoni e Lorenzo Dal Ri e, per quanto attiene la riuscita delle iniziative transnazionali e dell’esito di questa pubblica- zione, Nicoletta Pisu della Soprintendenza per i Beni Archeologici della medesima Amministrazione, che vi ha profuso grande passione e molte energie. Una annotazione fi nale risulta doverosa: alle relazioni, considerato il loro numero e l’ovvio obbligo della versione bilingue, sono stati forzatamente posti dei limiti di lunghezza perché il budget a disposizione non avrebbe potuto coprire le spese di un volume eccessivamente ponderoso. Autori noi stessi, ci rendiamo conto della diffi coltà incontrate dai colleghi per aderire a tale esigenza e per questo ci scusiamo con essi, ringraziandoli vivamente nel contempo non solo per il contributo scientifi co dato ma anche per la grande celerità della consegna dei testi nonché per tale sup- plemento di fatica loro imposto.

*Il Gruppo di Lavoro Archeologia ha contato sui seguenti membri eff etti- vi: Gianni Ciurletti, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento, coordinatore; Lorenzo Dal Ri, Uffi cio Beni Archeolo- gici della Provincia Autonoma di Bolzano; Marisa Rigoni, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto per il Comune di Feltre; Michaela Ser- midi per il Comune di Ostiglia; Walter Stefan, Centro di Documentazione Archeologica di Fliess, per l’Associazione MIAR, Tirolo; Wolfgang Czysz, Uffi cio per la Tutela dei Beni Culturali della Svevia per l’Associazione Via Claudia Augusta, Baviera; nonché sui membri sostituti Nicoletta Pisu, So- printendenza per i Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento e Francesco Ceselin, Uffi cio Catalogo e Archeologia della Regione Vene- to.

Sei i progetti pilota locali realizzati dal Gruppo: • Provincia autonoma di Trento: ricerche geo-archeologiche in Valsu- gana e realizzazione dell’area ostensiva del miliare di Tenna; • Provincia autonoma di Bolzano: musealizzazione dell’area archeo- logica di Endidae (Egna loc. Kahn) e mostra “Endidae. Archeologia a

- 29 - Egna”; • Comune di Feltre/Regione Veneto: catalogazione di reperti prove- nienti da Feltre, in particolare dall’area archeologica sottostante il Duomo; • Comune di Ostiglia: mostra “Sulle tracce della Via Claudia Augusta. Aspetti della civiltà romana in territorio Ostigliese”; • Associazione via Claudia Augusta Baviera: sistemazioni dei percorsi all’interno delle aree archeologiche visitabili delle villae di Schwan- gau e di Peiting; • Associazione MIAR Tirolo: attività di progettazione propedeutica al progetto transnazionale nel sito storico di Altfi nstermünz.

Quattro seminari di studi in altrettante sedi e due scavi - scuola hanno costituto il previsto progetto transnazionale, elaborato unitariamente dal Gruppo di Lavoro. Si è trattato di iniziative collegate fra di loro, rivolte non solo agli specialisti ma anche, e soprattutto, al grande pubblico. I pri- mi, cui hanno partecipato ben trentatré qualifi cati studiosi, funzionari di soprintendenza, docenti universitari, stimati ricercatori, vertenti sul tema comune delle più recenti scoperte e indagini in campo archeologico nei territori interessati dal passaggio della strada romana (Oltre le tracce. In- contri di ieri e di oggi attorno alla Via Claudia Augusta, questo il titolo comune dell’iniziativa). Gli scavi scuola, venendo incontro allo spirito del Progetto, sono stati realizzati invece in due siti distinti, rispettivamente a nord e a sud de crinale alpino, in stretta collaborazione con le Università di Innsbruck e di Venezia che hanno diretto le ricerche, con lo scambio reciproco di studenti, fatto che ha permesso un profi cuo scambio di in- formazioni concernenti l’approccio allo scavo, le metodologie e le stru- mentazioni fi nalizzate alla ricerca, all’archiviazione e allo studio di dati e materiali.

Queste le tappe delle iniziative:

• 23 settembre 2004 Feltre e il suo territorio in età romana. Aspetti

- 30 - economici: produzioni e importazioni, seminario a Feltre (TV), a cura del Comune di Feltre; • 24 settembre 2004, Endidae, seminario ad Egna (BZ), a cura dell’Uffi - cio Beni Archeologici della Provincia autonoma di Bolzano; • 25 settembre 2004 Tridentum, seminario a Trento, fraz. Meano, a cura della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia au- tonoma di Trento; • 30 agosto-17 settembre 2004, scavo scuola nella grotta del sito di Al- tfi nstermünz, in Tirolo, diretto dall’Istituto di Preistoria e Protostoria e di Archeologia medievale e moderna dell’Università di Innsbruck in collaborazione con l’Uffi cio Archeologia della città di Hall, a cura dell’Associazione MIAR Tirolo; • 20 settembre-10 ottobre 2004, scavo scuola nel sito di Brentino- Belluno (VR), diretto dal Dipartimento di Scienze dell’Antichità e del Vicino Oriente dell’Università di Venezia in collaborazione con la So- printendenza per i Beni Archeologici del Veneto, a cura dell’Uffi cio Catalogo e Archeologia della Regione Veneto; • 11 giugno 2005, Ostiglia tra vie d’acqua e di terra dalla preistoria al- l’età romana, seminario ad Ostiglia (MN), a cura del Comune di Osti- glia; • novembre 2005 il presente volume che contiene i testi delle relazio- ni presentate nei quattro seminari e delle relazioni preliminari delle ricerche nei due campi scuola.

- 31 - Angelo Tabaro Responsabile del Gruppo di Lavoro Cultura del Progetto VCA Segretario Regionale alla Cultura – Regione del Veneto

Essendo questo l’incontro conclusivo del progetto, vorrei innanzitutto porgere un ringraziamento alla Provincia Autonoma di Trento che ha svolto con grande impegno un ruolo di coordinamento non sempre facile, viste la complessità e la ricchezza degli argomenti che sono stati trattati nel Progetto INTERREG Via Claudia Augusta. Un ringraziamento particolare va quindi alla dr.ssa Fambri, responsabile del progetto, ed alla dr.ssa Sandrin, che ci hanno seguiti ed aiutati nell’aff rontare le diffi coltà che talora abbiamo avuto. Un secondo ringraziamento rivolgo ai partner, con i quali pure non sempre siamo stati in totale sintonia, proprio perché per poter fare le cose bene, bisogna avere il coraggio anche di confrontarsi e, se necessario, di scontrarsi. L’importante, tuttavia è di tenere sempre a mente quali sono gli obiettivi comuni e le cose che ci legano invece di quelle che, eventualmente, ci dividono. Un grazie particolare al partner veneto, il Comune di Feltre, che ci ha supportato in alcuni progetti assumendo l’onere di gestire a livello locale alcuni che erano originariamente assegnati alla Regione del Veneto. Ed ovviamente un ringraziamento fi nale alla la dott.ssa Marina Zago dell’Uffi cio Attività Culturali della Regione del Veneto, che ha seguito il Gruppo di Lavoro Cultura. All’interno del progetto Via Claudia Augusta, infatti, la Regione del Veneto, oltre al ruolo di partner, ha avuto anche quello di responsabile del progetto transnazionale nel settore della Cultura, ruolo che ben volentieri si è assunta, consapevole del fatto che un aspetto fondamentale della storia e della cultura del Veneto è proprio consistito nell’apertura

- 32 - alle relazioni internazionali ed ai contatti con le popolazioni transalpine, grazie anche alla sua posizione geografi ca che costituisce una sorta di testa di ponte del mondo latino-mediterraneo verso il nord germanico e l’est slavo. La reciproca ricezione di modelli culturali attinenti da un lato l’ambito intellettuale e artistico e dall’altro quello della cultura materiale, è stata una costante del complesso rapporto tra le popolazioni dell’ area mediterranea e quelle dell’area germanica. La relativa facilità di valicamento della catena alpina, a partire dalle opere stradali di età romana, ha permesso contatti, scambi ed infl uenze culturali ininterrotti lungo i secoli. Se in età antica il rapporto era forse sbilanciato, nel senso di una prevaricante ricezione della cultura latina da parte del mondo germanico, con il Medioevo e l’Età Moderna, gli scambi si sono via via riequilibrati fi no ad una situazione di sostanziale parità. Basti pensare, a titolo di esempio, alla ricezione nella prima metà del XV° secolo della pittura nordica in Italia, in particolare nell’area veneta, subito compensata al volgere del secolo dall’esportazione dei modelli fi gurativi del Rinascimento fi orentino e veneziano in Germania e nelle Fiandre, tramite la mediazione di artisti del calibro di Dürer. Questo lungo processo di avvicinamento e di osmosi ha interessato tutti i campi della ricerca intellettuale e dell’espressione artistica, in particolare quello musicale nel quale, ad esempio, ritroviamo documentati continui scambi tra il melodramma italiano e la musica strumentale tedesca, con un punto di raccordo ideale rappresento da Mozart. Possiamo dire che l’Arena di Verona, che è geografi camente il primo luogo in cui il mondo germanico può gustare la grande lirica, rappresenta proprio la continuità di una tradizione di legami nel settore musicale che hanno origini molto più antiche. Una prima rifl essione su tali tematiche è stata aff rontata nel convegno “La storia e le tradizioni del Veneto. Le relazioni e le forme di comunicazione tra l’area veneta e il mondo germanico”, che si è tenuta a Cisòn di Valmarino nel settembre del 2002, quasi contemporaneamente all’approvazione del

- 33 - Progetto INTERREG Via Claudia Augusta, e che può essere considerato per molti versi propedeutico al progetto stesso. Qui abbiamo avuto la collaborazione della Associazione Via Claudia Augusta di Feltre, che auspichiamo possa adesso accogliere il testimone del progetto Via Claudia Augusta e proseguire nell’azione intrapresa assieme alle altre associazioni “sorelle”, della Baviera e del Tirolo. Nel suddetto convegno, che ha visto la partecipazione di studiosi italiani e stranieri, sono state messe in luce ed approfonditamente indagate le forme di comunicazione e di trasmissione di modelli culturali dall’età antica a quella contemporanea, con particolare riguardo alle forme di comunicazione di tipo materiale ed a quelle di tipo politico e culturale. Il motivo dello scambio culturale è fortemente presente negli obiettivi generali del programma Via Claudia Augusta, che sottolineano la priorità di favorire e di incoraggiare l’incontro e lo scambio di esperienze del mondo culturale germanico ai fi ni della valorizzazione del patrimonio culturale comune e delle peculiarità territoriali. Un forte accento viene anche posto sullo sviluppo di attività fi nalizzate ad uno scambio culturale tra giovani di diverse nazionalità, nonché sulla messa in rete delle istituzioni museali presenti lungo l’antica via. Nell’attività del Gruppo di Lavoro Cultura si è quindi tenuto conto di tutti questi elementi ed impulsi, cercando di individuare una serie di progetti che consentissero di sviluppare, da un lato la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale, in modo specifi co quello costituito dai musei lungo la Via Claudia Augusta, e dall’altro lo scambio culturale, in particolare tra i giovani, con il coinvolgimento anche del mondo scolastico. Ciò ha portato alla realizzazione di due progetti pilota transnazionali nel settore Cultura. Un primo progetto ha previsto lo scambio di conoscenze del patrimonio musicale lungo la Via Claudia Augusta, mentre il secondo ha riguardato il censimento dei musei presenti nel territorio della Via Claudia Augusta stessa. La prima iniziativa ha visto la realizzazione di cinque seminari musicali in altrettante sedi, secondo le seguenti articolazioni ed argomenti:

- 34 - - Termeno (BZ), 5 - 7 novembre 2004 su “Vivere e sperimentare la musica popolare”; - Feltre (BL), 19 - 21 novembre 2004 su “La musica insieme”; - (Tirolo), 18 - 20 febbraio 2005 su “L’orchestra giovanile di strumenti a fi ato”; - Trento, 8 - 10 aprile 2005 su “Insieme per Mozart”; - Ostiglia (MN), 22 - 24 aprile 2005 su “L’orchestra cinematica. Viaggio tra le colonne sonore”. I seminari sono stati organizzati dai partner del progetto, con la collaborazione degli Istituti e delle Scuole Musicali operanti nelle cinque località individuate, e sono stati destinati ai ragazzi nella fascia di età compresa tra gli 11 e i 19 anni già frequentanti corsi di musica. I seminari sono durati tre giorni, nel fi ne settimana, con arrivo e prima attività didattica nella giornata di venerdì, mentre l’intera giornata di sabato e la mattinata della domenica sono state dedicate all’attività di approfondimento musicale e di conoscenza del territorio. Nella tarda mattinata della domenica poi si è svolto un concerto, aperto al pubblico, eseguito in collaborazione tra i ragazzi ospitati e quelli ospitanti. Per ogni seminario si è cercato di individuare un aspetto caratterizzante, ciò al fi ne di garantire al tempo stesso una varietà di temi da trattare ed una specifi cità delle off erte didattiche e formative di ciascun seminario, favorendo l’interscambio delle forme e dei generi musicali. La partecipazione ai cinque seminari è stata molto elevata. In totale i ragazzi partecipanti, provenienti dai territori di ciascun partner, sono stati circa trecento, ai quali vanno aggiunti gli insegnanti e gli accompagnatori, oltre ad altri ragazzi delle scuole musicali organizzatrici ai quali è stata off erta l’opportunità di inserirsi nell’iniziativa. Gli obiettivi che ci si è posti sono molteplici: lo sviluppo della conoscenza e l’approfondimento culturale, in modo specifi co nel campo musicale; la conoscenza del territorio lungo l’asse della via Claudia Augusta con visite alle emergenze culturali dei siti in cui vengono organizzati i seminari; l’opportunità di scambi, di conoscenza e di repertori musicali attraverso il concerto da costruire insieme; la massima apertura verso la cittadinanza

- 35 - invitata a partecipare al concerto, con adeguata comunicazione e pubblicizzazione dell’evento; lo sviluppo di relazioni tra istituzioni operanti nel campo musicale su tutto il territorio. L’importanza del settore musicale in questo progetto è chiara, perché ha permesso di utilizzare uno strumento che elimina l’unico elemento di divisione che ancora esiste tra le genti che vivono lungo l’asse della Via Claudia Augusta, ovvero, purtroppo, il problema della lingua, che ci costringe ad usare ancora questi strumenti di interpretariato. La musica, per fortuna, non ha bisogno di traduttori ed i ragazzi riescono a parlare direttamente attraverso le note. La partecipazione di un numero così elevato di ragazzi, ed il coinvolgimento della cittadinanza attraverso i concerti aperti al pubblico hanno rappresentato una vera testimonianza della continuità del valore di scambio culturale rappresentato dalla Via Claudia Augusta. L’obiettivo pedagogico era quello di far emergere quel comune sentire che, più che mai è facile ritrovare nella musica, soprattutto nella pratica del fare musica, quando ad esempio dei musicisti austriaci o tedeschi suonano musiche di Vivaldi o Monteverdi o, viceversa quando dei musicisti veneti suonano musiche di Mozart o Beethoven. Gli autori musicali, infatti, sono più che mai autori “internazionali”, autori “senza patria”, perché la musica è veramente patrimonio dell’umanità tutta, senza confi ni. In questo senso inoltre, una forma d’arte che si avvicina alla musica è senz’altro la danza, nella quale all’universalità della musica si aggiunge l’universalità del linguaggio corporeo, ed io ritengo che, se un progetto culturale di questo tipo potrà continuare nel solco della Via Claudia Augusta, potrebbe riguardare proprio lo sviluppo del tema della gestualità del corpo e della danza. Il secondo progetto, con il quale chiudo velocemente, si è incentrato sul censimento di tutti i musei presenti nel territorio lungo il tracciato della via Claudia Augusta e prevede diverse fasi: raccolta del materiale esistente, sia cartaceo che inserito in rete, selezione territoriale dei musei lungo la via Claudia Augusta, redazione delle schede relative ad ogni

- 36 - singolo museo secondo modello e tipo concordato tra i partner ed infi ne traduzione dei testi in italiano e tedesco. In una seconda fase il materiale così predisposto sarà inserito nel sito Internet del Progetto Via Claudia Augusta, con una scheda bilingue per ciascuno di essi, link al sito di ciascun museo, quando esistente, ed indicazioni precise in merito ad orari e giorni di apertura. Si tratta dunque, non solo di raccogliere le informazioni sui musei, ma anche di rintracciare gli elementi che li legano tra loro in modo da creare, non tanto una rete di musei eterogenei, ma soprattutto una serie di reti tematiche che in futuro potranno fornire, attraverso la ricca documentazione storica che essi possono off rire, degli strumenti per realizzare poi progetti locali e transnazionali di relazione tra le nostre popolazioni. Concludo ringraziando nuovamente i partecipanti a questo seminario, i quali hanno la possibilità di cogliere i risultati del lavoro di questo importante progetto. Come Regione del Veneto, infatti, abbiamo esperienza anche di altri progetti europei, (in alcuni dei quali siamo anche lead partner), ma personalmente posso assicurare che il Progetto INTERREG Via Claudia Augusta spicca obiettivamente per la varietà e l’articolazione degli argomenti trattati e delle iniziative realizzate e proprio per questo intendo nuovamente complimentami con tutti coloro che hanno lavorato per renderlo possibile.

- 37 - Gianluca Salvatori Assessore alla Programmazione, Ricerca e Innovazione Provincia Autonoma di Trento

Mi fa piacere portare il saluto del Governo della Provincia autonoma di Trento alla chiusura di questo progetto: un buon progetto, che sarà capace di stimolare molte rifl essioni. Sono molte le persone che hanno contribuito alla sua realizzazione: estendo quindi un ringraziamento generale a tutti coloro che vi hanno partecipato, a partire dai nostri collaboratori, la dottoressa Fambri e la dottoressa Sandrin, sottolineando l’impegno e la passione che tutti hanno profuso per la buona realizzazione del progetto. Vorrei cercare ora di toccare rapidamente i quattro punti discussi da chi mi ha preceduto e sui quali stavo rifl ettendo mentre ascoltavo. L’alloro è un simbolo di potere: viene da pensare che una strada, una via, che si chiama, oltretutto, Claudia Augusta, nasce dall’intenzione forte di caratterizzare la manifestazione del potere. E’ l’incarnazione di un atto di governo che rimanda ad una sintesi legata ad un interesse generale, che non è cosa da poco. Lanciarsi nel progetto di edifi care una strada, per di più una strada di queste dimensioni, signifi ca avere una visione strategica di lungo periodo, signifi ca avere un disegno che tocca molti aspetti relativi al futuro di una società, uno dei quali è la sicurezza. Parte sicuramente come arteria di comunicazione militare che serve ad occupare e ad allargare i confi ni, ma diventa subito dopo elemento di libertà, perché su quella strada si muovono le persone, percorrono quella strada gli individui. Diventa quindi un elemento di unione, di sviluppo, anche economico e culturale, ma rimane il fatto che tutto questo parte da una forte espressione legata ad un interesse generale, dunque ad un interesse di ordine politico. Sappiamo quanto sia faticoso elaborare una

- 38 - visione generale, e soprattutto tradurla in atti, ce ne rendiamo conto tutti i giorni, ed allora mi piace toccare questo punto, perché è bene che noi tutti si sia consapevoli di quanto sia complicato riuscire a legare interessi particolari a interessi generali. Pensiamo a cosa sta succedendo adesso in Val di Susa, con il progetto di costruzione della linea ad alta velocità Lione – Torino. Sono esempi che anche oggi ci indicano come sia diffi cile e delicato riuscire ad armonizzare e trovare una combinazione intelligente tra interessi delle comunità e microinteressi, interessi degli individui, macrointeressi ed interessi di ordine generale. Questo è l’ordine di grandezza della politica, ed è questo il motivo per cui trovo particolarmente intelligente ed evocativo avere lì una corona di alloro, sempre che di alloro si tratti. Il secondo punto toccato da chi mi ha preceduto ha a che fare con la strada, la via che nasce. Rifl ettevo sul fatto che si dica tracciare una strada : ma cosa signifi ca? “Tracciare” signifi ca con un tratto disegnare su una mappa un percorso, ma quel tratto, che è disegno, diventa poi realizzazione, quindi il tratto nel diventare traccia modifi ca il territorio, scava, apre, plasma, modella e resta nel tempo. Per questo il tratto diventato traccia è un qualcosa che modifi ca in modo permanente una società, una realtà fi sica, un territorio, un terreno. Se oggi gli archeologi cercano le tracce di cose accadute duemila anni fa è perché, appunto, il segno di quella volontà di strategia politica era anche il segno di qualcosa che voleva lasciare traccia nel tempo per poter essere letta a distanza di molti anni, secoli, venti in questo caso. E` aff ascinante dunque l’idea che il tratto diventi traccia e che la traccia sia un qualcosa che può esser letto anche dai posteri, a grandissima distanza, perché è fatto per modifi care e lasciare un segno. Ecco il tema di lasciare un segno. Il terzo punto è un po’ provocatorio. Via Claudia Augusta indica, sì, la regalità della volontà politica, ma con il termine “via” presuppone un concetto che rimanda ad una struttura che lega, che collega, che attraversa, che orienta, che stabilisce connessioni. La via è un luogo di aff accio e, modifi cando il territorio, è anche il luogo verso il quale il territorio guarda una volta che si fa attraversare. Pensate ad una via

- 39 - centrale di una città, o di un paese: rappresenta un qualcosa verso cui si orientano gli sguardi, le azioni, i mestieri, quindi la via attraversando orienta, ma concentra anche le attenzioni, le energie, gli sforzi economici e culturali. In altre parole, la via struttura e dà forma alla civiltà, alla cultura, all’opposizione tra strade. Nel saluto iniziale a nome della Giunta Provinciale, avrei voluto sottolineare che siamo una Giunta che adora le strade, ma si sarebbe prestato a interpretazioni polemiche. E’ vero però che non si può scindere l’idea del costruire e modifi care il territorio da quella di darsi un obbiettivo di lungo periodo, e non si può pensare che modifi care il territorio avvenga a senso unico, o che riguardi solamente le infrastrutture, e che questo non comporti anche una trasformazione della società, della cultura. Dunque, la via è tutto questo. Pensate quanta diff erenza c’è rispetto al gergo che oggi utilizziamo invece nell’indicare le grandi linee di attraversamento del nostro continente. L’Europa parla di corridoi: corridoio 5, corridoio 8, corridoio 1. E` un peccato aver perso per strada la ricchezza semantica del termine “via”, avendolo sostituito con il “corridoio” che, invece, enfatizza l’idea dello scorrimento, del passare attraverso, di non guardare quello che c’è a destra e a sinistra, di andare oltre, perché il corridoio serve a svolgere una funzione. Il corridoio è in funzione della velocità di attraversamento. L’idea quindi che l’Europa si ristrutturi attorno ad una rete fatta di corridoi provoca qualche brivido. Quanto sarebbe più bello non solo da un punto di vista semantico se l’Europa si ristrutturasse intorno ad una rete di vie, cioè di strutture che invitino non soltanto ad andare, a superare nel più breve tempo possibile, ma anche a sostare. Mi rivolgo a Lei Patton, che attraversa le strade e sa quanto sia importante nel percorso la sosta, anche perché Lei questo percorso lo fa a piedi e non potrebbe permettersi di fare 516 chilometri tutti d’un fi ato. E’ importante che la via evochi questo, evochi attraversamento e sosta, la conoscenza del luogo, il radicamento anche nel luogo. Come fare a non perdere tutto questo, anche nel momento in cui abbiamo bisogno di sviluppare reti che sono essenzialmente atte ad incoraggiare la crescita della nostra economia? Come fare a non perdere l’amalgama, l’intreccio di questi signifi cati?

- 40 - Vado ora a toccare l’ultimo punto, che è anche semplice. Prima però vorrei partire da una premessa: oggi, in una realtà mondiale, globale, in cui si dice: “Tutto è interdipendenza, tutto è connessione tra luoghi”, ognuno di noi dipende da qualcosa che molto spesso è remoto, distante, sconosciuto. E’ fi nita l’epoca delle vie in un mondo fatto di interdipendenza. Nei nostri atti, nelle nostre scelte fi niamo per dipendere da cose che accadono altrove nel mondo di cui non siamo spesso neppure a conoscenza e quindi abbiamo bisogno di ristabilire, accanto ed oltre alla dipendenza, anche un percorso di comunicazione. Non è forse vero che oggi abbiamo proprio bisogno di vie, nel senso di tracciati di comunicazione, e non soltanto di dipendenze che evochino un risultato strumentale, e solo strumentale? Abbiamo bisogno di collegamenti, di strutture che uniscano, di strutture che, tendendosi da un punto all’altro, tirino tutto quello che c’è in mezzo e lo valorizzino, lo capiscano, lo portino alla luce e lo facciano parlare. Ritengo molto importante il fatto che si tratti di un progetto, questo, che ha avuto dalla sua anche un importante contributo musicale. Io c’ero quando il Maestro Chicco ha tenuto il concerto a Trento, anche perché vivevo un confl itto di interessi, in quanto mio fi glio suonava con Chicco: notare la partecipazione di questi ragazzi che si ingegnavano per suonare insieme, magistralmente diretti, dava anche un senso materiale della comunicazione che si può stabilire se si riesce a trovare un modo originale, e non previsto, di stimolare l’attenzione. Oggi il tema dello stimolo dell’attenzione nelle nuove generazioni dovrebbe coinvolgerci e preoccuparci tutti in prima persona. Ecco allora il quarto punto. Non è fi nita la stagione delle vie, anche se non saranno queste vie, le vie fatte di ciottoli: ma la nostra responsabilità comporta anche la capacità di tracciare nuove forme, nuove modalità di creazione di connessioni, di comunicazioni, nuove vie che quindi si diff erenzino rispetto ai corridoi e rispetto a quell’approccio da interdipendenza punto a punto, in cui alla fi ne tutto è uguale, e dunque tutto fi nisce per non contare. L’Europa a cui pensiamo è questa: un’Europa che sappia, guardando al suo passato, ritrovare quel signifi cato

- 41 - multicomposito di tanti livelli di approccio, che insieme concorrevano a creare cultura, e quindi anche identità. Certamente, non è una sfi da facile. In questo momento assistiamo, semmai, nel nostro continente ad un’esplosione delle diff erenze, ad una frammentazione di micro- comunità che, in nome di un’insicurezza che ognuno di noi avverte ogni giorno maggiore nella propria vita, si chiudono in difesa, comunità che magari vivono una a fi anco all’altra, centro – periferia. Pensiamo a quello che sta succedendo in questi giorni a Parigi. Si ignorano, o, peggio, si scontrano e si detestano, pur essendo due realtà contigue. Ecco di nuovo il tema della via che manca, della comunicazione che manca. L’Europa ha davanti a sé anni diffi cili in cui sarà necessario invertire la rotta rispetto alla frammentazione sociale e culturale che l’ha segnata nel corso degli ultimi anni. Questo genere di progetti ci aiuta a ritrovare una direzione e ci stimola a riscoprirne le forme di attuazione in un contesto che oggi è completamente diverso, ma che dovrebbe mantenerne la matrice.

- 42 - Reinhard Walk Responsabile del Gruppo di Lavoro marchio e attività economiche del Progetto VCA Segretario dell’Associazione Via Claudia Augusta – Baviera (D)

Meine sehr geehrten Damen und Herren. Meine Aufgabe als Vertreter des Vereins Via Claudia Augusta Bayern ist es heute Sie in aller gebotenen Kürze über die Entwicklung der Aktivitäten in den Kernbereichen des Handlungsfeld Wirtschaft und Marke zu informieren. Wirtschaft und Marke sind sicherlich Themen, die nicht unbedingt dazu geeignet sind mit bunten Bildchen dargestellt zu werden. Deswegen habe ich mich auch auf einen relativ kurzen, wie ich hoff e, informativen Vortrag beschränkt. Ich möchte Ihnen zunächst kurz sagen wo die Kerninhalte unserer Tätigkeit in der Gruppe liegen. Wir haben uns mit der Erstellung der notwendigen grundlegenden Studie beschäftigt, die dann die Handlungsfelder, die Sie jetzt gehört haben, mitentwickelt hat und auch als die Kerntätigkeiten des INTERREG IIIB Projektes festgelegt hat. Darin enthalten ist eben auch die Entwicklung der Marke Via Claudia Augusta. Darüber werde ich Ihnen berichten und auch über die Bemühungen die Marke durch eine europäische wirtschaftliche Vereinigung in der Folge der jetzigen Struktur bei INTERREG IIIB zu sichern. Die Studie hat die Aufgabe die Handlungsfelder und die Tätigkeiten in diesem Projekt festzulegen. Im Handlungsfeld Wirtschaft wurden als Grundlage die Markenaktivitäten eingebracht. Da der Verein Via Claudia Augusta Bayern bereits Erfahrung über den vorhergehenden Zeitraum hatte, spielte er eine große Rolle bei der Weiterentwicklung der Marke. Im Bereich der Marke möchte ich ein kleinwenig zurückblenden: Wie ist diese Marke Via Claudia entstanden? Wie lief zunächst der Bereich der Eintragung? Wie waren die ersten Verwendungen? Wie sieht zur Zeit das

- 43 - Thema Markenrechte in der Bearbeitung aus? Thema Lizenzverträge? Entstanden ist das Bildschriftsymbol Via Claudia Augusta, das Sie immer wieder auf den Drucksachen und auf den Referaten im Rahmen eines Leader-2-Projektes sehen im Zeitraum zwischen 1995 bis 2000, in einem Arbeitsbereich, der von der Europäischen Union intensiv in Bayern unterstützt wurde. Die Eintragung der Marke erfolgte bereits 1998 durch die Regierung von Oberbayern als federführende Support-Stelle für das Leader-2-Projekt Via Claudia Augusta. Zunächst wurde das Markenzeichen und die Marke Via Claudia Augusta verwendet zur Beschilderung der Radroute. Sehr schnell ist man in Bayern zum Entschluss gekommen, dass die Via Claudia eigentlich nur einen Sinn macht, wenn sie es schaff t, diese Regionen in drei europäischen Staaten zu verbinden. Daraufhin fanden erste Gespräche mit den Nachbarn und heutigen Partnern in Tirol statt. Aus diesem Grunde wurde bereits in dieser Zeit das Markenzeichen in Tirol verwendet. Es wird und wurde verwendet auf Informationstafeln, in den Informationszentren und zur Markierung der Informationszentren, die entstanden und auch für erste Informations-Broschüren. Im Jahr 2003 fand die Übertragung der Markenrechte von der Regierung von Oberbayern auf den Verein Via Claudia Augusta Bayern statt. Dies geschah im Rahmen eines Übergabevertrages, der zum Inhalt die Markensatzung hat und hatte. Hier sind auch geregelt die vergebenen Nutzungsrechte an die bisherigen Partner. Es waren hier erste Aktivitäten, die jetzigen sieben Partner entsprechend einzubinden. Einige davon hatten bereits zu dieser Zeit auch das Recht und haben es natürlich heute noch, die Marke in einem eingeschränkten Umfang zu verwenden. Nun wurde im Rahmen des Projektes die Marke auch registriert und zwar als deutsche Marke, aber auch als internationale Marke für Österreich und Italien. Meine Damen und Herren, diese Markensicherung ist abgeschlossen. Im Moment noch als laufenden Prozess ansehen muss man die Registrierung als Europäische Gemeinschaftsmarke in Spanien, in Alikante. Es sind hier zwei Einsprüche derzeit zu bearbeiten, die aber von den beteiligten

- 44 - Markenanwälten als unwesentlich angesehen werden. Zum Thema Lizenzverträge. Via Claudia Augusta Bayern e.V. ist Lizenzgeber und auch alleiniger Markeninhaber. Auch das waren intensive Diskussionen im Rahmen der Koordinations-Komitee-Sitzungen und der Arbeitsgruppe Wirtschaft, aber hier sind wir gebunden an die Vorgaben der Markenübergabe durch die Regierung von Oberbayern. Diese Marke steht aber allen am INTERREG IIIB beteiligten Partnern für die Nutzung und für die Entwicklung eines gemeinsamen Wirtschafts- und Kulturraumes zur Verfügung. Diese Ziele sind festgeschrieben, sowohl im EWIV-Vertrag als auch in der zukünftigen Markensatzung. Via Claudia Augusta Bayern vergibt diese Lizenzen an die Partner ohne eigene Gewinnerzielungsabsichten. Ich denke, auch das ist ein wesentlicher Punkt. Die Verwendung der Marke und der Markenzeichen durch die direkten Partner im Projekt Via Claudia INTERREG 3B ist nicht mit Kosten verbunden. Die Europäische Wirtschaftliche Vereinigung soll über die Marke hinaus die Zusammenarbeit auf grenzüberschreitender Ebene sichern und sie soll auch verhindern, dass das Projekt Via Claudia Augusta in das bekannte „Loch nach der EU-Förderung“ fällt. Nach Auslaufen der Programmphasen mit INTERREG IIIB sollte jetzt nicht eine Phase des Stillstandes folgen. Hier kann aus unserer Sicht die EWIV eine wichtige Rolle spielen. In diesem Rahmen sollen aber die bisherigen staatlichen Partner in Italien, also die beteiligten Provinzen, durch private Organisationen ersetzt werden. Weiterhin als öff entliche Partner sollen und werden die Städte Ostiglia und Feltre dabei bleiben. Die Koordinierung der Tätigkeiten zur Förderung, Entwicklung und Verwendung der Marke werden einige der Kernaufgaben dieser EWIV sein. Aus diesem Grunde sind sie auch explizit in den Verträgen enthalten. Meine Damen und Herren, diese Dinge sind sehr komplex und sehr kompliziert, wenn es um Marke geht. Aus diesem Grunde war auch hier die Gruppe und auch das Koordinations-Komitee nie auf sich alleine gestellt. Wir haben hier nicht gescheut hochkarätige Personen zu Rate zu ziehen: das Büro Naefe, ein Markenanwalt aus München und den

- 45 - Professor Benacchio aus Trient, welche hier mitbeteiligt waren und die vorliegenden Ergebnisse mit erarbeiteten. Wir haben heute den Stand, dass das Koordinations-Komitee in Kürze eine Willenserklärung unterzeichnen wird diese EWIV zu gründen. Wir werden danach sicher auch sehr schnell mit dem EWIV-Vertrag zu einem Abschluss kommen. Es gibt hier noch einige Diskussionspunkte, die ausgeräumt werden müssen, die aber nicht die Kerninhalte betreff en, sondern strukturelle Dinge. Zum Schluss möchte ich mich den Worten von Herrn Dr. Gohm anschließen, der bei allen Beteiligten seinen Dank ausgesprochen hat. Es ist sehr schwierig, eine Kooperation mit sieben Partnern auf der transnationalen Ebene zu führen. Manchmal fährt man auch frustriert von den Sitzungen nach Hause. Wenn man dann aber, wie in der Vorbereitung dieser Veranstaltung und der Jahresversammlung des Vereins Via Claudia Augusta Bayern, Resümee zieht, dann stellt man fest, dass unglaublich viel geleistet und bewegt worden ist. Es muss uns gelingen über das Thema Marke und EWIV hinaus, das Projekt Via Claudia Augusta als europäisches Projekt und als verbindendes Projekt weiter zu stabilisieren und voranzutreiben, zum Nutzen der Menschen, welche an der Via Claudia Augusta leben.

- 46 - Il mio compito come rappresentante della società Via Claudia Augusta è oggi di informarvi brevemente sullo sviluppo delle attività nel campo d’azione del commercio e del marchio che non sono adatti per essere presentati con disegni colorati, e per questo farò un intervento breve ma informativo. Innanzitutto, vorrei spiegare quali sono i contenuti essenziali dell’attività del gruppo. Ci siamo occupati dell’esecuzione dello studio fondamentale che ha sviluppato l’attività essenziale del progetto INTERREG IIIB che contiene anche lo sviluppo del marchio “Via Claudia Augusta”. Vorrei raccontarvi questo ma anche come ci siamo sforzati di proteggere il marchio stesso con un’associazione europea ed economica uguale alla struttura del progetto INTERREG IIIB. Lo studio ha il compito di defi nire i campi d’azione e le attività in questo progetto. Nel campo d’azione dell’economia sono state presentate come base le attività di marchi e, dal momento che l’Associazione Via Claudia Augusta Baviera aveva già esperienza, era molto importante per lo sviluppo del marchio chiarire come veniva gestito il settore della registrazione. Quali erano le prime utilizzazioni? A che punto sono, al momento, il tema del diritto del marchio ed il tema dei contratti di licenza? Il simbolo della Via Claudia Augusta è nato tra il 1995 ed il 2000 in un settore di lavoro che è stato intensamente sostenuto in Baviera dall’Unione Europea. La registrazione del marchio poi è avvenuta nell’anno 1998 da parte del Governo dell’alta Baviera. Prima di tutto, il simbolo ed il marchio “Via Claudia Augusta” venivano utilizzati per la segnaletica della pista ciclabile. Molto velocemente, la Baviera ha deciso che la Via Claudia Augusta ha senso solo se è in grado di collegare le regioni di tre Stati europei. I primi colloqui sono stati fatti con i vicini ed i partner del Tirolo, e per questo motivo lì veniva già utilizzato il simbolo del marchio. E’ stato ed è tuttora riproposto sulla cartellonistica, nei centri d’informazione e per la segnalazione dei centri d’informazione che si sono sviluppati in quel periodo. Nell’anno 2003 è avvenuto il passaggio dei diritti di marchio dal

- 47 - Governo dell’alta Baviera alla Società Via Claudia Augusta Baviera tramite un contratto di consegna previsto nello statuto del marchio, nel quale sono anche fi ssati i diritti per l’utilizzo da parte dei partner. Le prime attività infatti sono state quelle di avvicinare i sette partner di oggi, in quanto alcuni godevano già in quel periodo del diritto di poter utilizzare il marchio senza limiti. Nell’ambito del progetto il marchio è stato registrato come tedesco, ma anche come marchio nazionale per l’Austria e l’Italia. La protezione del marchio è conclusa ma la sua registrazione in Spagna e Alicante non si è ancora ultimata perché è necessario verifi care due eccezioni, non essenziali, a detta degli avvocati. Contratti di licenze. Via Claudia Augusta Baviera e.V. è il concessionario della licenza e proprietario unico del marchio. Anche questo tema ha occupato discussioni molto intense nell’ambito delle sedute del comitato per il coordinamento e del gruppo di lavoro del commercio. Qui siamo però legati al regolamento del passaggio del marchio del Governo dell’alta Baviera. Questo marchio è però a disposizione di tutti i partner che fanno parte del progetto INTERREG IIIB, per l’utilizzo e per lo sviluppo di un ambiente commerciale e culturale comuni. Questi scopi sono fi ssati sia nel contratto EWIV, che nel regolamento dei marchi. Via Claudia Augusta Baviera concede queste licenze ai partner senza alcuno fi ne di lucro e penso che anche questo sia essenziale. Quindi, l’utilizzo del marchio tramite i partner diretti nel progetto Via Claudia Augusta - INTERREG IIIB non produce costi. L’associazione europea ed economica deve proteggere la collaborazione anche sul territorio che si estende oltre i confi ni e deve evitare che il progetto Via Claudia Augusta cada nel buco famoso dopo l’investimento dell’Unione Europea. E’ importante che dopo l’avvio delle fasi di programma non segua una fase di sosta ed a questo proposito il Geie potrebbe avere un ruolo molto importante. In questo ambito devono essere sostituite le province partecipanti con delle organizzazioni private e devono rimanere come

- 48 - partner pubblici le città di Ostiglia e di Feltre. Il Geie ha il compito essenziale del coordinamento delle attività per lo sviluppo e l’utilizzo del marchio, compiti che sono anche fi ssati esplicitamente nei contratti. Tutto ciò è abbastanza complesso e complicato quando si tratta di marchio e per questo motivo il gruppo ed il comitato di coordinamento non sono mai stati lasciati soli. Hanno collaborato con loro l’Uffi cio Naefe, un noto avvocato di Monaco e il prof. Benacchio di Trento. Il comitato di coordinamento sottoscriverà a breve una dichiarazione di volontà di costituire il Geie anche se esistono ancora alcuni punti che devono essere chiariti che non riguardano però i contenuti di base ma strutturali, ovvero, come si compone la presidenza. Infi ne vorrei ringraziare il dott. Gohm che, a sua volta, ha ringraziato già tutti i partecipanti. È diffi cile dirigere una cooperazione tra sette partner su tutto il territoriale transnazionale tanto che a volte, alla fi ne delle sedute, si va a casa anche molto preoccupati. Quando però si pensa all’organizzazione di incontri come questo, oppure dopo l’assemblea annuale della società Via Claudia Augusta Baviera, si accerta che è importante che il progetto Via Claudia Augusta venga realizzato come un progetto europeo.

- 49 - Siegfried Gohm Responsabile del Gruppo di Lavoro turismo e comunicazione del Progetto VCA Presidente dell’Associazione MIAR – Tirolo (A)

HANDLUNGSFELD TOURISMUS: ZUR RADROUTE: Die aus Vertretern aller Partnerregionen zusammengesetzte Arbeitsgruppe Tourismus hat sich vereinbart, im Rahmen dieses Förderprogramms ein einziges Projekt, nämlich die „europäische Radroute Via Claudia Augusta“, umzusetzen. Die Radroute Via Claudia Augusta durchläuft dabei Tourismusregionen mit sehr hohem Potential – Oberbayern –Tirol – Südtirol - Trentino und Veneto. Sei verläuft von der Donau bis zur Adria bzw. bis zum Po und überquert als Besonderheit die Alpen. Ausgangspunkt für die in diesem Projekt durchgeführten Maßnahmen war dabei Radwegekonzept, . Wobei es vor allem im südlichen Bereich, in der Region Veneto, um die defi nitive Festlegung der Radroute ging, Weiters wurden in diesem Konzept Standards für die Radweg-Beschilderung und Belgeit-Infrastuktur festgelegt. Die Beschilderung selbst erfolgt nach den nationalen Richtlinien. Es gibt ein bayrisches, ein tirolerisches und ein italienisches Beschilderungskonzept, je nach Region. Wir haben in diese nationalen Beschilderungskonzepte natürlich nicht eingegriff en, sondern haben uns im wesentlichen auf die Hinweisschilder beschränkt, das heißt auf die nationalen Beschilderungen kommen die Hinweis- und Erinnerungsschilder. Die Thementafeln sichern die Identität der Radroute. Sie stellen den regionalen, geschichtlichen und kulturellen Bezug her und geben wichtige

- 50 - regionale Hinweise für die Radwanderer. Im Rahmen dieses Projektes wurden die Thementafeln in Bayern und Tirol ergänzt, in Südtirol, im Trentino und auch in Feltre nach wurden neue Thementafeln nach dem Tioler und Bayrischen Muster erstellt.. In einem Begleitprojekt im Programm INTERREG IIIA wurden in den Regionen Bayern, Tirol und in der Stadt Feltre spezielle Raststationen für Radfahrer entwickelt und verwirklicht.. Als spezielle Marketing-Aktivität erfolgte im März 2005 eine Promotion des Radweges Via Claudia Augusta auf der internationalen Tourismus Börse (ITB) in Berlin. Weiters wurde eine Radkarte über die gesamte Strecke erstellt und stellt die Radroute auch ein wesentlicher Inhalt des gemeinsamen Web-Auftrittes: www.viaclaudia.org dar. Als Hilfestelle für Rad-Reiseveranstalter, Autobusunterhemer und Reisebüros wurde ein eigener Salesguide/Verkaufsführer ausgearbeitet, der über die Besonderheiten der Route, Unterbringungsmöglichkeiten und Sehenswürdigkeiten informiert.

WORKPACKAGE KOMMUNIKATION: Das Arbeitspaket Kommunikation war ein sehr wesentlicher Bestandteil diese Projektes. Die Kommunikation richtet sich dabei nach innen, an die betroff enen Akteuren, zur öff entlichen Verwaltung, zur Politik, zu Tourismusorganisationen und zu Kulturinstituten und nach außen an die Bevölkerung entlang der Via Claudia Augusta. Grundlage für die einzelnen Kommunikationsmaßnahmen war ein umfassendes Kommunikationskonzept, das Wording, das Corporate Design und die einheitliche Bildsprache. Gleichzeitig wurde auch ein Kommunikationsplan erstellt, der allerdings aus budgetären Gründen nicht vollständig umgesetzt werden konnte. Wording: dabei geht es um eine einheitliche Sprache als Grundlage für Argumentationslinie, Pressetexte, Folder usw. Dabei erfolgte eine Anlehnung an römische Slogans, zum Beispiel: „Viva la via“, „in via veritas”, „veni, vidi, via“, „la dolce via“ und werden damit der Bezug zur Römerzeit bewusst hergestellt.

- 51 - CORPORATE DESIGN: Für sämtliche Veröff entlichungen (Printprodukte, Film- und Internet-Auftritte) wurde ein eigenes Corporate Design entwickelt, das in Form eines Handbuches vorliegt. In dieses Corporate Design kommt wesentlich eine klassische Anmutung mit Gold und Schwarz zum Ausdruck und wird immer auch das Logo Via Claudia Augusta und der Lauris Nobilis verwendet. Das Corporate Design soll damit überzeugende und wirkungsvolle Hinweise auf dieses Projekt Hinweise geben.

BILDSPRACHE: Das einheitliche Fotokonzept, die einheitliche Bildsprache war ein wesentlicher Ansatz in diesem Projekt, jedoch erfolgte die Umsetzung nicht zur vollsten Zufriedenheit. Die Vorgabe für den Fotografen war es, in einer Woche die gesamte Strecke von Donauwörth bis Venedig bzw. Ostiglia mit allen Sehenswürdigkeiten zu dokumentieren; aus zeitlichen und fototechnischen Gründen konnten nicht alle geplanten Objekte aufgenommen werden. Wir können aber mit dem Ergebnis trotzdem zufrieden sein - sämtlichen Partnern steht damit ein excellentes Bildmaterial zur Verfügung.

WEITERE AKTIVITÄTEN BEREICH KOMMUNIKATION: Gemeinsamer Webauftritt: www.viaclaudia.org: Die Partner haben sich zu einem gemeinsamen Webauftritt entschlossen und damit die bisherigen Web-Sites von Deutschland, Italien und Österreich aufgelassen. Es soll damit das gemeinsame und transnationale Element zum Ausdruck kommen. Im Rahmen dieser Website wird in drei Sprachen (Deutsch, Italienisch, Englisch) die Geschichte, Sehenswürdigkeiten, die Radroute, wesentliche Orientierungspunkte usw. dargestellt und werden sämtliche Gemeinden, Tourismusregionen und sonstige Institionen über diese Website verlinkt. Um allen autorisierten Partnern die Ajournierung dieser Website zu ermöglichen, wurde diese Website auf Basis des CMS Systems Typo 3 eingerichtet; die regionalen Administratoren werden noch besonders auf dieses CMS System eingeschult. Weise Aals weitere Kommunikationsmaßnahmen bilden die Imagefl ayer, Kleinplakate und Broschüren zu den Themen Archäologie, Önogastronomie,

- 52 - Ambiente/Umwelt und Radroute. Weiters PR zur Eröff nung der Radroute, Infopoints und Pressekonferenzen. In den Partnerregionen wurden zur Promotion dieses Projektes Pressekonferenzen durchgeführt, so in Treviso und in Ostiglia, in München in Innsbruck. Die Karte Via Claudia Augusta ist schon erwähnt. Sie ist in vier Teilabschnitten aufgegliedert: Bayern, Tirol, Südtirol bis Trentino, von Trient nach Ostiglia und von Trient nach Altinum.. Silvano Faggioni von RAI Bozen wurde beauftragt, einen Film über den gesyamten Verlauf der Via Clauidia Augusta von Altinum/Venedig bzw. Ostiglia/Po über die Alpen bis nach Donauwörth zu erstellen. Dieser Film, der auch die Strecke im Überfl ug darstellt, wird allen Partnern, Tourismusorganisationen und Institutionen als Werbemittel zur Verfügung gestellt.

- 53 - SETTORE TURISMO ITINERARIO CICLABILE: nell’ambito del programma, il gruppo di lavoro “Turismo“ costituito dai rappresentanti delle regioni partner ha concordato di realizzare un progetto unitario, l‘itinerario ciclabile europeo Via Claudia Augusta che attraversa regioni ad alto potenziale turistico come l’Alta Baviera, il Tirolo, l’Alto Adige, il Trentino e il Veneto dal Danubio fi no all‘Adriatico e al Po con la peculiarità di oltrepassare le Alpi. Le misure di questo progetto sono state attuate a partire sostanzialmente dalla rete dei percorsi ciclabili mentre, soprattutto nelle aree più a sud come il Veneto, si è trattato proprio di stabilire l’itinerario ciclistico defi nitivo. Inoltre, sono stati scelti degli standard per la segnaletica e le infrastrutture di sostegno. La segnaletica stessa segue le linee guida nazionali dipendenti dalle regioni e quindi c’è una segnaletica bavarese, una tirolese e una italiana. Naturalmente non abbiamo interferito con le regole nazionali sulla segnaletica e ci siamo quindi limitati a segnali di indicazione, lasciando alla segnaletica nazionale la competenza per i segnali di avvertimento e di informazione. Le bacheche tematiche identifi cano l’itinerario ciclabile, creano il riferimento regionale, storico e culturale e danno al ciclista importanti indicazioni sulla regione. Nell’ambito di questo progetto sono state integrate le bacheche tematiche in Baviera e Tirolo, mentre in Alto Adige, in Trentino e a Feltre sono state realizzate nuove bacheche sull’esempio di quelle tirolesi e bavaresi. Nell’ambito di un progetto collaterale nel programma Interreg IIIA, in Baviera, in Tirolo e nella città di Feltre sono state studiate e realizzate specifi che stazioni di sosta per ciclisti. Nel marzo 2005 un’azione di marketing mirata si è concretizzata nella promozione dell’itinerario ciclistico Via Claudia Augusta alla Borsa Internazionale del Turismo (ITB) di Berlino. E’ stata prodotta anche una cartina dei percorsi ciclabili dell’intero tracciato e l’itinerario costituisce una parte importante del sito web www. viaclaudia.org.

- 54 - Per informare gli organizzatori di cicloturismo, le società di noleggio pullmann e le agenzie di viaggio è stata realizzato un catalogo che riporta le specifi cità del percorso, le possibilità di alloggio e le attrazioni locali.

WORK PACKAGE “COMUNICAZIONE” Il WP “Comunicazione” ha costituito una componente fondamentale di questo progetto. La comunicazione è sia interna, diretta alle fi gure interessate, alla pubblica amministrazione, alla politica, alle organizzazioni turistiche e agli istituti di cultura, sia esterna, cioè diretta alla popolazione residente lungo la Via Claudia Augusta. Le singole misure di comunicazione hanno trovato spazio in un vero e proprio programma di comunicazione, wording, corporate design e linguaggio d’immagine unitario. Nel contempo è stato concepito anche un progetto di comunicazione che per motivi di budget non è stato possibile attuare completamente. Wording: prevede l’uso di un linguaggio unitario per linee tematiche, stampe, pieghevoli, eccetera. Sono stati coniati slogan romani, come per esempio “viva la via“, “in via veritas”, “veni, vidi, via“ e “la dolce via“, per creare la consapevolezza sull’epoca dei Romani.

CORPORATE DESIGN: è stato sviluppato un unico corporate design per tutte le pubblicazioni (materiali di stampa, fi lm, Internet) in forma di manuale. Trova espressione in un eff etto classico in oro e nero, accompagnato sempre dal logo Via Claudia Augusta e dal lauris nobilis, per dare indicazioni convincenti e di eff etto.

LINGUAGGIO D’IMMAGINE: la traccia fotografi ca e il linguaggio d‘immagine unitari hanno rappresentato un aspetto fondamentale del progetto, ma purtroppo la sua attuazione non ha dato piena soddisfazione. Infatti, il compito dei fotografi era quello di documentare in una settimana l‘intero percorso da Donauwörth a Venezia e Ostiglia con tutte le relative attrattive ma per motivi tecnici e di tempo non è stato possibile fotografare tutti i soggetti in programma. Comunque possiamo essere soddisfatti

- 55 - del risultato e i partner dispongono ora di un materiale fotografi co eccellente.

ALTRE ATTIVITÀ NEL SETTORE “COMUNICAZIONE“ Presenza unitaria sul web www.viaclaudia.org: i partner hanno scelto di essere presenti insieme sul web e si sono staccati dalle pagine web fi nora utilizzate in Germania, Italia e Austria. In tal modo si vuole esprimere l’elemento di comunità e di transnazionalità. Il sito web riporta la storia, le attrazioni, l’itinerario ciclistico, i punti di orientamento presenti, eccetera, in tre lingue (tedesco, italiano e inglese), link verso tutti i Comuni, le regioni turistiche e le altre istituzioni. Affi nché tutti i partner possano aggiornare la pagina web, essa è stata realizzata sulla base del sistema CMS tipo 3 e agli amministratori, in ogni regione, viene insegnato specifi catamente come si gestisce questo sistema. Altre misure di comunicazione sono costituite da image fl ayer, piccoli poster e brochure tematiche su archeologia, enogastronomia, ambiente e percorso, nonché da pubbliche relazioni in occasione dell’inaugurazione dell’itinerario ciclistico, infopoint e conferenze stampa. Per la promozione di questo progetto nelle regioni partner sono state organizzate conferenze stampa, a Treviso, a Ostiglia, a Monaco e a Innsbruck. La cartina della Via Claudia Augusta è stata già citata. E’ divisa in quattro parti: Baviera, Tirolo, Alto Adige fi no al Trentino, da Trento a Ostiglia e da Trento ad Altino. Silvano Faggioni della Sede RAI di Bolzano è stato incaricato di produrre un fi lmato su tutto il percorso della Via Claudia Augusta da Altino/Venezia e da Ostiglia/Po oltre le Alpi fi no a Donauwörth. Prevede anche riprese aeree e verrà messo a disposizione di tutti i partner, le organizzazioni turistiche e le istituzioni come materiale pubblicitario.

- 56 - COLLANA “QUADERNI DEL CDE”

1. La tutela delle minoranze etnico-linguistiche in relazione alla rappresentanza poli- tica: un’analisi comparata 2. Le professioni turistiche nell’ottica comunitaria 3. Euro: una sfi da per la pubblica amministrazione 4. L’accesso ai documenti amministrativi nella prospettiva comunitaria 5. Cooperative, associazioni e mutue nelle normative e nelle politiche della comunità europea 6. Accesso alle fonti informative comunitarie 7. Opportunità di cofi nanziamento comunitario nel settore dell’ambiente 8. Documento elettronico e fi rma digitale 9. Gioventù - il programma Europeo per l’educazione non formale e la mobilità inter- nazionale 10. La Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea 11. Programma comunitario “Cultura 2000” 12. Disciplina comunitaria in materia di aiuti di Stato 13. Il sistema degli aiuti di Stato nella politica di concorrenza dell’Unione Europea 14. La produzione della normativa comunitaria 15. Il nuovo Programma Quadro dell’Unione Europea per la ricerca 16. La concorrenza nei servizi pubblici di trasporto 17. Il Libro Bianco sulla Governance Europea: nuove prospettive comunitarie dell’auto- nomia trentina 18. L’Unione Europea e la “questione regionale”. Quali orientamenti nella Convenzione per una Costituzione europea? 19. Le politiche europee in materia di cooperazione con i paesi terzi: processi, prospet- tive, opportunità 20. Il futuro dell’Unione europea dopo il V allargamento 21. Gli strumenti tematici all’interno delle politiche europee di cooperazione con i paesi terzi 22. Via Claudia Augusta. Sulle tracce degli imperatori

Le pubblicazioni sono disponibili su Internet al seguente indirizzo: http://www.cde.provincia.tn.it, oppure si possono richiedere a: Provincia Autonoma di Trento, Centro di Documentazione Europea, via Romagnosi, 9 38100 Trento, tel. 0461/495087-88, fax 0461/495095, mailto: [email protected] Finito di stampare nel mese di luglio dell’anno 2006