pagina ~i l'Unità Politica Giovedì 6 ottobre 1994

SCONTRO ISTITUZIONALE. Dimissioni respinte per tre volte in soli cinque mesi Il rapporto con Sgroj e Catelani in cerca di legittimazione Biondi ora minaccia azioni disciplinari contro i magistrati «Assumerò per quel che è di mia competenza istituziona­ cisiva arriva da palazzo Chigi: quel che non è possibile a uno solo, gli le, le necessarie iniziative». Il ministro Biondi si è dovuto si dice, può riuscire a tutti e due i ti­ far respingere, per la terza volta, le dimissioni per poter tolari dell'azione disciplinare assie­ me. Ed è cosi che da via Arenula dare il grande annuncio. Neutralizza la mossa preventiva parte la richiesta di una relazione del procuratore di Milano, Borrelli, affidando ai propri av­ al procuratore generale di Milano, vocati una denuncia per calunnia, e si riappropria della ti­ Giulio Catelani. La motivazione è un po' ipocrita: serve - dicono al tolarità dell'azione disciplinare contro il pool di Mani puli­ ministero - per poter rispondere al­ te. È da tempo che cerca di usarla... le interrogazioni parlamentari sulla sortita di Sgroj. In realtà, il riferi­ mento al procuratore generale del­ la Cassazione serve a creare un si­ PASQUALE CASCELLA stema di vasi comunicanti tra i due Il ministro di Grazia e Giustizia, Alfredo Biondi Ansa • ROMA. Come prima, più di pn- re tutte? 0, forse, l'ultimo sopravvis­ titolari dell'azione disciplinare. Si ma. Adesso, con la minaccia di suto aita prima Repubblica (come, aspettano fatti e addebiti circostan­ maneggiare l'azione disciplinare. con un po' di ironia, a suo tempo si ziati. Catelani non può sottrarsi, : Quante volte si è dimesso e quante era autodefinito) deve essere 11 forse anche lui ne ha fin troppo ' XX' X{.-; -., 1 *."., : «L'indecente attacco al pool non si ferma con incursioni politiche» volte ha ritirato le dimissioni il mi­ proprio in virtù della sua obbiettiva dell'autonomia acquisita dai magi­ nistro di Grazia e Giustizia Alfredo debolezza? Con candore, del resto, strati del pool che pure dovrebbe Biondi? Con quelle di ieri tre volte egli stesso ha gridato ai quattro coordinare e la tentazione di esse­ ufficialmente. Ufficiosamente an­ venti che il provvedimento che val­ re della partita è talmente forte da che di più. Un bel record, non c'è se la scarcerazione a tanti imputati avventurarsi nell'avventato annun­ Foa: «Stimo Borrelli ma ha sbagliato» che dire per un ministro in carica di Tangentopoli fu varato come cio di una intervista clamorosa, ma da poco più di 5 mesi. Non avreb­ decreto per volontà del presidente comprende anche che, nel caso, be dovuto andarci, Biondi, al dica­ su di lui finirà la responsabilità di sta È l'unico modo per sventare sta diventando anche sociale. Se del Consiglio, . Ma GIANCARLO BOSETTI stero di via Arenula. Quell'incarico l'«imbroglione» è rimasto, nell'im­ aver innescato il meccanismo del­ l'attacco e salvare l'opera della ci sarà un avviso di garanzia nei era destinato a , l'av­ maginario collettivo, solo lui. Oggi la «denuncia». Catalani, allora, ap­ •i ROMA. «Dobbiamo chiedere a scere l'errore. Ho sempre avuto per giustizia. Credo che gli Italiani lo confronti di Berlusconi dovrà es­ vocato di fiducia degli affari delica­ la storia non e meno complicata, si pronta la relazione, racconta an­ Borrelli di riconoscere che quella lui il massimo della considerazio­ capiranno. sere lui a preoccuparsi della sua ti di Silvio Berlusconi e della Finin- che cose spiacevoli ma gli dà una intervista è stata un errore. Sarebbe ne. Una considerazione che arriva • Buttigllone aveva In gualche vest II classico uomo giusto al po­ intrawedono le orme di molti zam­ credibilità come presidente del pini, ma sotto i riflettori finisce caratterizzazione generale: insom­ stato meglio se non avesse mai all'ammirazione e che anche ades­ modo anticipato questo precipi­ consiglio. Non vorrei che ci trovas­ sto giusto, si era detto. Con la diffe­ ma, più il contesto che la fattispe­ renza, a suo tempo fatta valere dal sempre e ancora soltanto lui. pronunciato quella frase: "Si ri­ so confermo. Lo ritengo il garante tare degli eventi: l'imminenza di simo a chiedere le sue dimissioni capo dello Stato, che una cosa so­ Dunque, a raccontare le voci, vi­ cie delle presunte violazioni. La fir­ schia di arrivare anche a livelli fi­ dell'autonomia della squadra di avvisi di garanzia per il capo del in seguito a un provvedimento no i rapporti fiduciari e di interessi sto che Rocco Buttigliene ormai in­ ma e la invia a Biondi, a Sgroj e, nanziari e politici molto elevati"». di fronte a una inde­ governo, I piani di Fini, la candi­ giudiziario. Che sia lui. in quei ca­ privati, altra quelli istituzionali e di segna che quel che corre ci si az­ •per conoscenza», al Csm. Ministro Vittorio Foa è molto determinato cente campagna che si sta sca­ datura di DI Pietro a premier. so, a misurarne le conseguenze. governo. Si arrivò cosi, pratica­ zecca per difetto, la nuova puntata e procuratore generale della Cas­ nel giudicare negativamente l'in­ gliando, soprattutto negli ultimi Penso che siano sciocchezze. But­ sazione potrebbero procedere, ma Come dire: che siano I sindacati mente • all'ultimo • minuto, - alla della telenovela comincia quando tervista che il procuratore capo di tempi, contro la giusta punizione tigliene ha offerto la sua tutela a e l'opposizione a battere Berlu­ scambio dei panni: Previti alla Dife­ sui palazzi della politica corre il comprendono che se lo fanno de­ Milano, il numero uno nella struttu­ dei corrotti e dei ladri». Berlusconi nel modo più rozzo ve passarsi il cerino acceso. Resta sconi, non 1 giudici? sa, e Biondi - appunto - alla Giusti­ brivido freddo dell'avviso di garan­ ra di Mani pulite, ha dato al «Cor­ Perchè allora parlare di errore di che si potesse immaginare. Per La portata di questo sciopero ge­ zia. Si presentò al giuramento con , zia a Berlusconi e ad altri pezzi la possibilità di chiedere a Catelani riere della sera». Mentre da parte quanto riguarda Di Pietro non i dettogli, di circostanziare i fatti, di Borrelli? • - nerale e della agitazione sociale la sua storia di avvocato e di pai la­ grossi del «nuovo che avanza» della maggioranza si scagliano ver­ Perchè di fronte a una ingerenza penso affatto che possa diventare mentare garantista, l'ex leader li­ specificare gli addebiti. C'è chi sen­ in corso non può essere sottovalu­ Biondi è già nella mischia. Dall'e­ so il magistrato le più terribili accu­ anche intollerabile dell'esecutivo il rappresentante della estrema tata. È vero, gli scioperi non abbat­ berale approdato a . Ma poca del decreto, infatti, sale su di te il fiato di' Mani pulite sul collo e se e si chiedono misure disciplina­ destra. Si tratta di un personaggio. preme perchè la macchina sia e dei suoi seguaci nella autono­ tono i governi, ma offrono una fini subito per ficcarsi in polemiche tono ogni volta che ha a che fare ri, mentre gli uomini vicini al capo mia del potere giudiziario, credo il cui ruolo è anche il risultato di tali da snaturare il valore generale con il pool di mani pulite. Cosi messa in moto. del governo lo additano come il una metodologia politica del ge­ sponda molto importante all'ope­ del garantismo nel suo esatto op­ che i magistrati debbano difen­ ra dell'opposizione e aprono con­ quando, il 28 settembre, il procura­ Ma a questo punto interviene punto di origine degli «accanimen­ dersi senza fare incursioni nella nere che piace a Berlusconi. Vo­ posto: nel sospetto, cioè, della tore generale della Cassazione, Vit­ l'intervista di Borrelli. Che contesta, traddizioni nella maggioranza. convenienza politica di una parte. ti» giudiziari, come quello che pun­ politica. E l'errore va riconosciuto glio dire che l'attuale capo del go­ torio Sgroj, dice che la popolarità in maniera altrettanto • involuta, ta «le pistole» per «smantellare» verno ha costruito la sua fortuna Ma c'è chi dice che la reazione Di qui la telenovela dei roboanti proprio per difendere le inchieste dei sindacati non fa che avvalo­ di alcuni magistrati renderebbe dif­ strani comportamenti, pressioni e l'impero berlusconiano. ci si pote­ di Mani pulite. come leader carismatico e che annunci di dimissioni, dei procla­ ficile eventuali azioni disciplinari rare la portata della manovra mi di buona fede propria e delle di-. quant'altro a Biondi, Sgroj e a Cate­ va aspettare da un uomo di oppo­ C'è però anche dell'altro. Nelle ora di questo genere di leader se esarazioni di fiducia altrui, quindi pur doverose nei loro confronti, il lani. Rivolta a creare una situazio­ sizione, da una voce ascoltata del­ reazioni di Berlusconi si vede ne trova di fronte, potenzialmen­ della finanziaria. ministro chiama Sgroj, con cui ne di pari e patta, non fosse che la sinistra come quella di Foa, una te, un altro. Ma Di Pietro è, secon­ Sono calcoli sbagliati sia quelli del delle sommesse (quasi sempre at­ condivide la titolarità dell'azione nettamente l'Intreccio degli in­ traverso comunicati stampa) noti­ per legittima suspicione? Fatto è reazione diversa, una pura manife­ teressi tra II presidente del con­ do me, una personalità indipen­ governo che quelli della Confin- zie del rientro nei ranghi, ovvia- , disciplinare, e gli chiede conto del­ che per ri legittimarsi. Biondi deve stazione di solidarietà o qualcosa dente da tutti i partiti. - dustria. Sbaglia il primo quando le ragioni della sua sortita. Soprat­ siglio e le sue imprese. mente per spirito di servizio. È ac­ dimettersi, per poi rientrare e an­ del genere. Si sa, per di più, della È evidente. La situazione di questi Che cosa vuol dire «soluzione ritiene che per essere credibili sul caduto per il decreto sulla carcera­ tutto vuol sapere se 6 a conoscen­ nunciare, sull'onda delle solidarie­ reciproca simpatia e affinità cultu­ non giudiziaria» del problema piano internazionale basti fare ta­ za di violazioni, forzature, episodi tà cartacee dei suoi colleghi di go­ giorni conferma sempre di più che zione preventiva, poi finito nel por­ rale "azionista" che corre tra i due. c'è una' incompatibilità insosteni­ Berlusconi? gli alla spesa sociale in modo to delle nebbie. Si è ripetuto per il specifici e documentabili addebi­ verno, di Forza Italia (ora guidata smaccato e aggressivo per far ve­ tabili ai magistrati del pool di Mila­ Invece no. E la determinazione bile. Ma la soluzione del proble­ Non credo che le crisi politiche si progetto di riforma delle carcere, proprio da Previti) e quella (che sa nella critica è proporzionata alla possano risolvere con avvisi di ga­ dere «quanto si è cattivi». Sbaglia mai neppure venuto alla luce. Ed è no. Deve convincersi che l'occa­ tanto di ripiego) della maggioran­ ma deve trovarsi nella sfera politi­ sione è propizia per una sorta di stima di Vittorio Foa per questo ca. E non verrà da quella giudizia­ ranzia. Questi passaggi giudiziari, la seconda che prima delimita l'a­ successo ancora ieri, dopo la dura za, di voler tirare diritto: «Assume­ sia chiaro, devono fare il loro cor­ esternazione del procuratore della regolamento dei conti, ma è anche rò, quindi, per quel che è di mia protagonista dell'Italia di oggi, ria. zione salariale attraverso un ac­ Repubblica di Miiano Saverio Bor­ consapevole che quel che è diffici­ competenza istituzionale, le ne­ Francesco Saverio Borrelli. «Ma Che cosa vuole dire «riconoscere so senza che si frappongano scru­ cordo sulla politica dei redditi e relli. , - . . le a Sgroj è ancora più difficile per cessarie iniziative». Si fa minaccio­ proprio per quello che questo giu­ l'errore», mentre il governo chie­ poli di ordine politico. Ma contro poi approva tagli cosi profondi al­ lui, che con la popolarità dei magi­ so, il ministro. Ma gli basterà oggi dice rappresenta, proprio per la so­ de una censura del procuratore Berlusconi l'opposizione deve le attese di vita dei lavoratori attivi. lidarietà che dobbiamo alla sua condurre una battaglia che non C'è un accanimento contro strati di Mani pulite ha già fatto quel che ieri non gli bastava, o tut­ capo di Milano? Questo, della Confindustria. è un Biondi o il ministro se le va a cerca­ • amaramente i conti. La spinta de­ to finirà come le altre volte? azione, credo che si debba ricono­ lo dico: si riconosca l'errore. E Dei­ può che essere rutta politica e che errore molto seno. Una serata davanti alle tv Fininvest e Rai, nel pieno dello scontro governo-giudici E i nuovi Té fanno lo stesso titolo

ancora «la concorrenza» poi per far uno scrollone a tanta asettica neu­ ROBERTO ROSCANI vedere che è corretto legge anche tralità: «Se Borrelli non corrisponde Investi in libertà m ROMA. I lampi dei fotografi, Fer­ un direttore nuovo, Daniela Bran- a dichiarazione di sciopero pro­ alle esigenze di legalità allora è rara coi capelli in aria e il suo brac­ cati. Non dev'essere stato facile. Il mossa dall'Usigrai. «È il sindacato, tempo che se ne vada». E Di Pietro? cio rotto che scandisce le parole risultato sono i due titoli di testa più seppure molto a sinistra, dei gior­ Fino a ieri era in primo piano, poi è d'accusa. Borrelli che tira dntto in­ «neutri» stampati sulla faccia di nalisti della Rai». Allo zucchero di passato in seconda linea. Tutti i tg seguito dai cronisti, Catelani che fa Borrelli U primo («Nessun avviso a Fede si aggiunge una pruzzatra di gli dedicano un «siparietto». Il giu- la faccia di quello che non sa nulla. Berlusconi») e su quella di Biondi il aspro. Comincia Studio aperto. Li­ dicie di mani pulite ieri doveva in­ La carica della polizia a piazza Co­ secondo («Biondi ritira le dimissio­ quori parte a testa bassa: «Stasera a terrogare Martelli. In aula dopo lonna con le telecamere che vacil­ ni»). Chi ha voglia di guardare il tg Stresa Borrelli si è rimangiato quel­ qualche domanda piccante mtte le lano. Lo schermo nero con luci scoprirà che nò il primo né il se­ lo che aveva detto al Corriere». So­ mani avanti: «Ma non vorrei che lontane e ideogrammi giapponesi condo sono poi cosi precisi. E si va liti commenti, solite facce: Fini è il qualcuno pensasse che diciamo che prende a muoversi, scosso dal avanti con le dichiarzioni dei politi­ più ascoltato e anche il più allinea­ queste cose per fare nostre campa­ terremoto. È Blob, è quasi Blob. È ci, con Borrelli che passa e ripassa to. Della Lega non si fa quasi più gne». Il «redivivo» Martelli è pun­ un vorticoso giro tra i titoli e gli davanti ai cronisti, a Palazzo di giu­ parola: è chiaro che la bomba dei gente: «Ma io non ho più nessuna spezzonmi dei tg di ieri: il «giorno stizia, in una caserma della polizia, magistrati poteva rompere l'asse campagna da fare». Di Pietro ne più lungo» per governo e magistra­ a un convcgnmo sui trasporti. Pas­ Forza Italia-An. Ma Fini coi suoi approfitta per chiarire: «E io non ne ti. Il giorno più difficile da raccon­ sano le ore la faccia è sempre più nuovi occhiali rotondi e dorati si voglio mai fare». Ultimi i due tg più Versa il tuo contributo tare. Il giorno dell'esame per i nuo­ tesa. I microfoni si fanno sotto e sdraia sul governo. Ferrara picchia eTajani con la sua (accia da bravo voluminosi. Su Raiuno è la prima 0 vi direttori dei telegiornali targati qualcuno dice che il procuratore di Carlo Rossella e i titoli anche qui Rai. Che hanno visto, che hanno ha voluto «sdrammatizzare» dicen­ ragazzo emette la sentenza: «Chi sul c.c.p.n 55108005 rema contro il governo rema con­ sono «gelati»: «Nessun avviso a Ber­ capito i cittadini. SI, i cittadini, non do che nella ventiquattrore ha pi­ lusconi» e «Supervertice al Quinna- la gente e neppure i telespettatori, giama e spazzolino. Alla faccia tro gli interessi del paese». In studio compare un inviato trafelato, parla le». Il resto è affidato ad una lunga intestato a: A.I.R. perchè in fondo è da 11, dallo della sdrammatizzazione. . cronologia, ora per ora della gior­ schermo colorato che si mangiano con Liguori e poi dice candido: notizie e commenti che si stratifica­ Sul Tg3 arrivano le immagini de­ «Sono appena arrivato e voglio ag­ nata. Mentana col suo Tg5 ha il Associazione ascoltatori no opinioni. Difficile rispondere gli scontri a palazzo Chigi mentre giungere un'ultima notizia. Non e è vantaggio di non avere esami da dopo la «full immersion» nei tg del­ Fede sale in cattedra per farci sa­ nessun pericolo ma c'è un bom­ passare e ci da un servizio dram­ la sera, tra Fede e Carlo Rossella, pere «l'opinione de! direttore». L'o­ ba». Una bomba? «Una bottiglia in­ matico e vivace: c'è la polizia che di Italia Radio passando per Liquori, per quella pinione la conoscevamo benissi­ cendiaria sospetta in un vicoletto». carica, un manifestatante a terra, la specie di anti-tg che è la trasmissio­ mo ma c'è una perla: «Un ascolta­ E Liguori ammicca: proprio in que­ telecamera allontanata e il came­ Via delle Quattro fontane, 173 ne di Funari. tore svizzero ci ha chiesto: ma che ste strada in mattinata c'eranoi sta­ raman strattonato, Ma alla fine ha fatto di male Berlusconi? Nulla, ti incidenti coi manifestanti. prendono la voce i disoccupati di La prima parola tocca a Fede: non ha fatto nulla di male ma qual­ Napoli: parlano di miliardi stanziati 00184 Roma rassicurante, cravatta blu a pois co­ cuno si esercita al tiro al piccione. Parte il Tg2: Mariolina Sattanino e bloccati, di cose da fare e hanno me il grande capo esordisce con Talvolta però il piccione ha tanti, in video, Clemente Mimun la gui­ facce disperate, occhi lucidi, voci un commento che guida tutto «il tantissimi amici». Ecco, abbiamo da. I titoli sono di estremna pru­ gonfie e spezzate. Gridano «lavoro, Per informazioni: tei. 06/4745011 ItaliaRadio suo tg. «E stata una giornata diffici­ scoperto l'amico del piccione. Fe­ denza: «Le dichiarazioni di Borrel­ vogliamo lavoro». Che avrà capito le che però sta per chiudersi bene». de ci manda anche un servizio sui li»; «Le opposizioni: stiamo coi giu­ il cittadino di questa crisi? «Speria­ E in contemporanea parte il Tg3 nuovi direttori Rai a cui da il suo dici»; «La maggioranza: passato il mo almeno che abbia sentito quel­ con le stesse tacce dell altro ieri ma personale benvenuto. Li chiama segno». Ci poensa Previti a dare le voci.

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