4-11 Ottobre 2020 8 Giorni / 6 Notti Khiva – Bukhara– Shakhrisabz – Samarkand – Tashkent
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4-11 Ottobre 2020 8 giorni / 6 notti Khiva – Bukhara– Shakhrisabz – Samarkand – Tashkent OPERATIVO AEREO INDICATIVO 04 Ottobre Milano Malpensa - Urgench 20:45 – 05:25 del 05 Ottobre Uzbekistan Airways 11 Ottobre Tashkent – Milano Malpensa 14:25 – 18:35 PROGRAMMA DI VIAGGIO 1° GIORNO // MILANO MALPENSA / URGENCH Trasferimento facoltativo in bus da Faenza e Lugo per Milano Malpensa (la quota del transfer sarà calcolata a chiusura prenotazioni sulla base dei partecipanti interessati al servizio). Operazioni di imbarco e partenza da Milano con volo per Urgench, Uzbekistan. Pernottamento in volo. Trattamento: servizi a bordo. 2° GIORNO // URGENCH / KHIVA Arrivo all’aeroporto Internazionale di Urgench e trasferimento a Khiva (30 km). Arrivo, sistemazione e prima colazione in hotel. A seguire, visita al centro storico di Ichan Kala, alla Madrasa Mohammed Amin Khan, al Minareto Basso Kelte Minor (26 metri di altezza), all’Arca di Kunya (un’antica fortezza), al mausoleo di Pahlavon Mahmud, alla Islam Khoja Madrassa (il Minareto più alto di Khiva, 45 metri di altezza), alla Moschea Juma (la Moschea del Venerdì), al Palazzo Tosh Howli, alla Madrasa Allah Kuli Khan e al caravanserraglio. Proseguimento con la visita al mercato di tappeti di seta tessuti a mano e alle fabbriche di questa città situata sulla “via della seta”. Pranzo presso un ristorante locale. In serata, rientro in hotel. Cena e pernottamento in hotel. Trattamento: pensione completa. Dopo che per molti secoli il nome di Khiva è stato legato ad immagini di carovane di cammelli carichi di seta e spezie, ai bazaar, alle stupende madrase, ai Khan tirannici e al più grande mercato di schiavi dell’Asia Centrale, attualmente è una bellissima città. Suddivisa nell’interna Ichan Qala (dove si trovano quasi tutti i luoghi di maggior interesse) – l’antica cittadella dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1991 – e nell’esterna Dishan Qala si distingue in Asia Centrale per la propria morfologia architettonica che la rende praticamente un museo a cielo aperto in cui si possono ammirare palazzi, edifici dedicati al culto religioso, elementi decorativi che spaziano dal legno intagliato al marmo, dalle terrecotte alle ceramiche. Le mura della fortezza (all’interno della quale si trova la moschea d’estate, ricca di mosaici a tema floreale) sono riuscite a sconfiggere il tempo e anche le quattro porte sono giunte a noi molto ben conservate, unitamente ai monumenti più famosi tra i quali il Tosh Hovli ola, residenza dello Scià del Khorezm, Jum’a Masjid (“moschea del venerdì”), il monastero di Kalta Minor rivestito di piastrelle turchesi, il minareto incompiuto, quello di Islam Khodja e il mausoleo di Pahlavan Makhmud. Il Centro storico, a differenza di quelli di altre città centroasiatiche, è rimasto integro – ben conservato ma privo di vitalità. Ha un’aura molto suggestiva, data dal silenzio di un luogo ormai disabitato ma capace di rievocare il fervore del passato, un aspetto che i visitatori apprezzano. Ricettacolo di numerosi monumenti che riflettono l’ibrido stile di un Paese capace di fondere una miriade di culture diverse 3° GIORNO // KHIVA / BUKHARA Dopo la prima colazione in hotel, partenza in direzione di Bukhara attraverso il deserto Kyzyl Kum. Breve sosta vicino il fiume Amudarya per godere della vista di questo fiume che attraversa il deserto. Pranzo presso un caffè locale. Proseguimento per Bukhara. Arrivo e sistemazione in hotel. In serata, passeggiata nella zona di Lyabi Hauz Ensemble con la Piazza Lyabi Hauz, costruita vicino a una piscina nel 1620, la Madrasa Nadir Divan Begi e il Khanaka, la Madrasa Kukeldash e la Moschea Maghoki-Attar, la più antica Moschea dell'Asia centrale. Cena presso un ristorante locale. A seguire, rientro in hotel e pernottamento. Trattamento: pensione completa. 4° GIORNO // BUKHARA Dopo la prima colazione in hotel, inizio del tour panoramico della città vecchia. Visita al museo Fayzulla Khodjaev, al Poi Kalon Ensemble (il complesso religioso islamico situato intorno al minareto Kalyan, al Madrasa Mir-I-Arab, alla Moschea Kalon Jummi e al Minareto Kalon. A seguire, visita dei 3 bazar a cupola: il Taqi Zargaron (il mercato dei gioielli), il Taqi Telpak Furushon (il mercato dei copri capo tipici) il Taqi Sarrafon (il mercato dei cambia valute). Visita alla Madrasa Chor Minor, alla Fortezza dell’Arca, alla Moschea Bolo Hauz (“la Moschea vicino la piscina”) e al Mausoleo Ismoil Samani. Pranzo presso un ristorante locale. Dopo il pranzo, visita al Palazzo Sitora Mokhi Khosa e tempo libero a disposizione. Partecipazione a uno spettacolo folcloristico alla Madrasa Nadir Divanbegi. Cena presso un ristorante locale. Rientro in hotel e pernottamento. Trattamento: pensione completa. Bukhara, antica città con più di 2000 anni di storia, è un piccolo gioiello medievale sulla Via della Seta - inserita nel Patrimonio UNESCO dal 1993 e che ospita numerosi monumenti, tra cui la fortezza Ark, il luogo in cui risiedevano i signori di Bukhara e dalla quale è possibile godere di uno splendido panorama della città. Di fronte alla fortezza, dall'altro lato della piazza del Reghistan, c'è la moschea Bolo-Hauz, la moschea "vicino alla vasca". A Bukhara è situato il famoso complesso Poikalan, il centro religioso di Bukhara. Innanzitutto, la moschea Kalon, ricoperta da mosaici, e poi il minareto, simbolo della città e infine la madrasa Mir-i-Arab, una delle scuole coraniche più famose di tutta l'Asia Centrale in cui si ammira un vero e proprio balletto di allievi. Proprio lì a fianco, nascosta dietro il mercato dei mobili, c'è la moschea Balyand, e un po' più in là la moschea Tok-i-Zarganu e la madrasa Uluz. Molti tra questi monumenti sono stati trasformati in centri d'artigianato, quindi si può cogliere l'occasione per acquistare dei souvenir del viaggio in Uzbekistan: tappeti, miniature, vasellame, ecc. È bene allontanarsi dal centro storico per andare ad ammirare il palazzo d'estate dell'ultimo emiro di Bukhara, Sitorai Mokhi Khossa. La decorazione dei vari ambienti è ricchissima e molto ricca di colore. In questo edificio si trovano anche gli interessanti musei del Costume e delle Arti decorative, da non perdere, soprattutto per la bella collezione di tappeti in seta e in lana, oltre che per i suzanas, i tessuti che adornano i muri. 5° GIORNO // BUKHARA / SHAKHRISABZ / SAMARKAND Dopo la prima colazione in hotel, partenza per Shakhrisabz (300 km). Arrivo e trasferimento a una casa privata per il pranzo. Dopo il pranzo, visita al sito archeologico Ak Saray, alla moschea Kok Gumbaz (con la sua caratteristica cupola blu) e al complesso memoriale Dorut Tiyavat (la Casa della Meditazione). Visita alla Cripta di Timur. Proseguimento per Samarcanda (170 km). Arrivo e cena presso un ristorante locale o in hotel. Dopo cena, visita esclusiva ai monumenti solitamente non accessibili la sera tardi. Al termine delle visite, rientro in hotel e pernottamento. Trattamento: pensione completa. Samarcanda si trova a 710 metri sul livello del mare, nell’Uzbekistan orientale, non troppo distante dal confine con il Tajikistan. È divisa in due parti: città vecchia a est, e modernità russa a ovest (con le strade costruite nell’Ottocento, ampie e ombrose, che conducono al centro amministrativo). Ovviamente, è nella parte vecchia di Samarcanda che ci sono i monumenti da vedere. E naturalmente, si tratta di monumenti bellissimi. A cominciare dal Registan, un complesso di madrase (le scuole coraniche) maestose e imponenti. Gli edifici sono adornati da mosaici di lapislazzuli. Un gioco di incastri armonioso che rende quest’insieme di madrase uno dei monumenti più straordinari dell’Asia centrale. Questo era il centro commerciale della Samarcanda del medioevo. Il monumento più suggestivo di Samarcanda è invece la strada funeraria: Shahi-Zinda, che significa “tomba del re vivente”. C’è un santuario interno – meta attuale di pellegrinaggi – e tombe in cui furono sepolte famiglie e favoriti della corte di Tamerlano e lo stesso nipote di questi, Ulughbek. Il monumento più grande di Samarcanda è sicuramente la moschea Bibi-Khanym: gigantesca, la sola porta principale era alta trentacinque metri. Probabilmente quando fu costruita (su ordine della moglie di Tamerlano) era una delle maggiori del mondo islamico. Si trattò di un’architettura al limite delle possibilità: quanto consentito dalle tecniche costruttive di allora. Il che fu anche la sua rovina; l’edificio crollò definitivamente nel corso del terremoto del 1897. Il monumento più storico di Samarcanda è il mausoleo Guri Amir, dov’è sepolto Tamerlano, ai margini della città vecchia. Poi c’è il sito archeologico dell’antica Samarcanda, il bazar frenetico e variopinto, le altre moschee. 6° GIORNO // SAMARKAND Dopo la prima colazione in hotel, inizio del tour guidato della città. Visita alla Gur Emir, la “Tomba dell’Emiro” e alla piazza Registan. Pranzo presso un ristorante locale. A seguire, visita all’Osservatorio Ulugbek, al Museo Afrasiab e al centro degli artigiani “Meros”. Cena presso un ristorante locale. Previsto spettacolo teatrale”El Merosi”. Rientro in hotel e pernottamento. Trattamento: pensione completa. 7° GIORNO // SAMARKAND / TASHKENT (in treno) Dopo la prima colazione in hotel, visita della necropoli Shakhi Zinda, alla fabbrica di tappeti “Khudjum”, alla Moschea Bibi Khanym e al mercato Siab - il colorato mercato degli agricoltori. Pranzo presso un ristorante locale. Dopo il pranzo, trasferimento alla stazione dei treni e imbarco sul treno ad alta velocità “Afrosiyob” diretto a Tashkent. Arrivo a Tashkent e sosta al Mercato Chorsu per gli ultimi acquisti da mettere in valigia. Sistemazione in hotel. Cena e pernottamento in hotel. Trattamento: pensione completa. Taškent è un'antica città sulla Via della seta che correva dalla Cina all'Europa. Poco rimane del suo passato a causa di un terremoto che la distrusse nel 1966 e soprattutto a causa della realizzazione, in epoca sovietica, di un piano urbanistico elaborato fin dal 1916. Il risultato è che la Tashkent odierna ha la fisionomia tipica di una città dell'Europa orientale, con monumentali edifici amministrativi, immensi parchi e enormi condomini- dormitori che rimandano inevitabilmente agli anni del regime staliniano.