Comune Di Muro Lucano Provincia Di Potenza
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Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] COMUNE DI MURO LUCANO PROVINCIA DI POTENZA RELAZIONE GEOLOGICA VALUTAZIONE IDROGEOLOGICA ED IDROLOGICA Oggetto: Autorizzazione per l'ampliamento di un impianto per la messa in riserva e recupero di rifiuti da realizzarsi in Località San Luca di Muro Lucano Committente: ECOLOGICAL SYSTEM Srl Sede operativa: via San Sebastiano, 22 – 84036 Sala Consilina (SA) Sede amministrativa: c/da San Luca - 85054 Muro Lucano (PZ) CF: 00971860762 P.IVA: 00971860762 Tel: 0976.71508 fax: 0976.723042 e.mail: [email protected] POTENZA, lì marzo 2018 IL TECNICO Dott. Geol. Antonio ROSELLI 1 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] 2 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] Indice pag. 3 SEZIONE I ASSETTO GEOLOGICO-GEOMORFOLOGICO 1.1 PREMESSA pag. 4 1.2 DESCRIZIONE GEOGRAFICA ED AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI MURO LUCANO pag. 5 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DELL'APPENNINO MERIDIONALE pag. 7 2.1 GEOLOGIA DELL'AREA pag. 10 3.1 GEOMORFOLOGIA ED IDROGEOLOGIA pag. 12 SEZIONE II IDROLOGIA 4. VALUTAZIONE DELLE PORTATE DI PROGETTO pag. 15 4.1 INTRODUZIONE pag. 15 4.2 COEFFICIENTE DI DEFLUSSO pag. 16 4.3 STIMA DEL TEMPO DI CORRIVAZIONE pag. 17 4.4 VALUTAZIONE DELLA PIOGGIA DI PROGETTO pag. 19 4.5 STIMA DELLA PORTATA DI PROGETTO Qp pag. 22 2 4.5.1 Portata di progetto all'area sottesa alla griglia1 (A1 = 1.468 m ) pag. 22 4.5.2 Portata di progetto all'area sottesa alla griglia2 (A2 = 2.808 m2) pag. 22 4.5.3 Portata di progetto all'area totale per l'ampliamento dell'impianto per la messa in riserva e recupero di rifiuti pag. 23 5. DISCUSSIONE FINALE pag. 25 SEZIONE IV ALLEGATI - Stralcio tratto da Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 3 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] SEZIONE I ASSETTO GEOLOGICO - GEOMORFOLOGICO 1.1 PREMESSA Lo scrivente dott. Geologo Antonio Roselli, nato ad Abriola (PZ) il 30.01.196, residente a Potenza ed iscritto all'Ordine dei Geologi di Basilicata al n. 313, è stato incaricato dalla Società ECOLOGICAL SYSTEMS srl, c/da San Luca di Muro Lucano (PZ), a redigere relazione geologica/idrogeologica ed idrologica per ampliamento di impianto di messa in riserva e recupero di rifiuti. Nella “Relazione geologica/idrogeologica” deve essere chiaramente indicato e dimostrato che le portate scaricate siano compatibili con la dimensione della rete fognaria senza indurre stati di pericolosità idraulica anche valutando il caso di eventi meteorici intensi: lo studio idrologico non può prescindere dalla caratterizzazione pluviometrica tramite lo studio degli annali idrologici della “Protezione Civile Regione Campania - Centro funzionale per la Previsione e Prevenzione e Monitoraggio Rischi e l'allertamento ai fini di protezione civile” per definire statisticamente, in tempo di ritorno Tr di 200 anni, la massima precipitazione oraria da utilizzare per le verifiche di smaltimento delle acque di precipitazione. La proposta progettuale insistente sull'area è formulata con la realizzazione di una pavimentazione industriale e del totale collettamento in fogna pubblica delle acque di precipitazione pluviometriche; questo permette la messa in sicurezza dell'area rispetto ad infiltrazioni e ruscellamenti limitando il contatto esterno con i drenaggi superficiali presenti, i corsi d’acqua, i fabbricati vicini, nonché le zone vulnerabili o aree sensibili. La relazione è sviluppata dapprima in maniera “estesa”, con un inquadramento geologico generale, e successivamente si entrerà nel dettaglio areale sino a considerare, nei limiti del fine ultimo di tale studio, la situazione idrogeologica specifica presente in loco, offrendo un quadro generale del sito. 4 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] 1.2 DESCRIZIONE GEOGRAFICA ED AMMINISTRATIVA DEL COMUNE DI MURO LUCANO I dati di seguito riportati sono riferiti al comune di Muro Lucano e sono rilevati dalla raccolta ISTAT derivante dal censimento del settembre 2015. Provincia: di Potenza Codice ISTAT: 076053 Superficie comunale: 126,18 Km2 Abitanti n° 5.484 (cinquemilaquattrocentottantaquattro); Coordinate metriche WGS84 del sito: E (m) 561 198; N (m) 4 503 050 Quota media del sito: 391 m s.l.m. Generalità: Il territorio comunale è limitato amministrativamente a Nord con il comune di Castelgrande (PZ) e San Fele (PZ), ad Est con quello di Bella (PZ) e a Sud con quello di Balvano (PZ) e Ricigliano (SA) e San Gregorio Magno (SA) e ad Ovest con quelli di Colliano (SA) e Laviano (SA). Fig. 1 - Posizionamento amministrativo del Comune di Muro Lucano 5 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] Sito oggetto di analisi Fig. 2 - Stralcio corografico dell'area in studio (I.G.M.I. in scala 1:50.000) Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] Il territorio comunale di Muro Lucano è in massima parte costituito da un territorio montuoso con un’escursione altimetrica di 1 125 m compresa tra i 320 m s.l.m. della piana valliva della Fiumara di Muro presso località “Staz.e di Bella Muro", alla confluenza con il Torrente Platano, e la cima di “Monte Paratiello” di 1 445 m s.l.m. posto nel massiccio montuoso che tende verso il confine campano. Il luogo oggetto di studio è ubicato nella svasata valle posta a Sud e alle propaggini del versante del colle ove è posizionato l’abitato della città di Muro Lucano, nella frazione di San Luca, e tale valle è il luogo di confluenza di Fosso Pascone, che drena gli alti versanti posti nei quadranti settentrionali e il Torrente Malta che invece drena il territorio dei quadranti occidentali. Tale valle è anche sede della viabilità principale dell'area con la Strada Statale n. 7 che collega Castelgrande, Pescopagano e i comuni dell'avellinese. 2. INQUADRAMENTO GEOLOGICO GENERALE DELL'APPENNINO MERIDIONALE L'Appennino Meridionale è una catena formata da coltri di ricoprimento che si sono affastellate durante la fase tettogenetica del Miocene e che perdura a tutt'oggi così come evidenziato dalla elevata sismicità. Il modello strutturale di riferimento proposto (fig. 2) è stato indicato da Mostardini e Merlini nel 1986: Fig. 3 -Modello strutturale (Mostardini & Merlini; 1.986) 7 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] I terreni affioranti in tutto l'Appennino assumono un significato tettonico ben preciso, ossia, la parte carbonatica del Gargano e delle Murge rappresenta l'avanpaese, cioè quella parte della catena verso cui convergono le falde di ricoprimento e non ancora deformata; la fascia che va dal Tavoliere delle Puglie sino al mar Ionio rappresenta il bacino di avanfossa, cioè la depressione che raccoglie i sedimenti che provengono dalle falde della catena; le rimanenti fasce sono la catena Appenninica che è, come già detto, una catena a falde di ricoprimento; al disopra di quest'ultima affiorano terreni di sedimentazione profondi che rappresentano i vari bacini di avanfossa Neogenici, che si sono impostati durante il movimento della catena verso Est e di cui quello Irpino sembra essere il più profondo e grande. Fig. 4 - Schema semplificato dell’odierno modello tettonico La storia della catena Appenninica si può suddividere in due periodi: uno che va dal Triass al Miocene inf. (Aquitaniano), in cui si ha la formazione dei diversi ambienti paleogeografici che subiscono poche modificazioni per lo più a carattere distensivo; un secondo periodo che va dal Miocene (Burdigaliano) fino al Pliocene, in cui si hanno deformazioni compressive di maggiore entità; tali deformazioni sono definite tettogenetiche e se ne distinguono cinque: - Una fase Burdigaliana-Langhiana in cui la parte interna delia piattaforma Campano- Lucana e parte del bacino Lagonegrese si deformano; la deformazione della 8 Dott. Geologo Antonio ROSELLI via Lombardia, 3 - 85100 Potenza (PZ) Ordine dei geologi di Basilicata n. 313 Tel. 3357890053 - e-mail: [email protected] / [email protected] piattaforma Campano-Lucana determina lo scivolamento delle falde nel bacino Lagonegrese e l'inizio di un nuovo bacino (quello Irpino). - Una fase Tortoniana in cui la deformazione inizia ad interessare la parte esterna del bacino di Lagonegro e la piattaforma Abruzzese-Campana; inizia a deformarsi anche il bacino Irpino e il bacino Tirrenico. - Una fase Messiniana in cui si formano sulla pila della catena più bacini che sono trasportati verso Est, si deforma il bacino Molisano e si accentua il fenomeno deformativo-distensivo del bacino Tirrenico. - Una fase Pliocene Medio in cui la catena, già formata,