Il Museo Archeologico Nazionale Di Muro Lucano
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IL MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI MURO LUCANO Al serviZio Del territorio e Della sua comunitÀ, il Museo Di Muro Lucano rappresenta la nuova conceZione Della museologia piÙ attuale: una sorta Di ecomuseo sociale, Dove il visitatore osserva, vive e sperimenta l’evoluZione Della coscienZa storica. Un ambiente Di iDee piuttosto che Di oggetti, Dove il bene archeologico riprenDe vitalitÀ con le attivitÀ DiDattico-eDucative proposte principalmente alle scolaresche con il Festival Di Archeologia Sperimentale. Un appuntamento Formativo-inFormativo che trova consenso anche Da parte Dei numerosi lucani all’estero che ogni anno ritornano nel proprio paese natio LUCIA LAPENTA Ci sono luoghi dove il respiro del- la storia è più forte, dove tutto, anche il più piccolo elemento emerso dalla ter- ra, riesce a comunicare in maniera pro- fonda. In questi posti le distanze si an- nullano rendendo più semplice rintrac- ciare il proprio passato. Probabilmente è per questa ragione che, a Muro Lucano, uno di quei picco- li paesi dell’entroterra nord occidenta- le della Basilicata, c’è una vivacità socia- le e culturale particolare. Qui vi giungo- no in tanti, non solo dalle comunità limi- trofe, ma anche da quelle delle altre re- gioni italiane, dall’Europa e persino d’ol- treoceano. Tra di loro non manca mai un nu- trito gruppo di canadesi di origini lucane che risiedono a Montreal. Ogni estate sono a Muro e, puntualmente, non se ne vanno prima di aver visitato il Museo Archeologico Nazionale. Per loro è un po’ la seconda “casa”, uno specchio del- la propria memoria storica. Ricordare e tramandare: da questi presupposti prende forma, nel 1999, il progetto di istituire a Muro un Museo Archeologico Nazionale in grado di ser- vire una vasta area della regione. Nel 2003, la struttura si realizza al- l’interno del Seminario vescovile che, in- sieme con la Cattedrale, l’Episcopio, la Curia e il vicino castello costituisce un unico corpo monumentale. Dall’alto del costone roccioso, le vedute si allungano 84 M NDO A BASILICATA p S com Y l PARTICOLARE Del MOSAICO con le stagioni, / O oto Dalla villa romana Di oppiDo lucano. F ubli masseria ciccotti, III sec. D. c. P A FIANCO: MOSAICO Della villa romana Di S. GIOVANNI Di ruoti sull’intero comprensorio del Marmo- Melandro, un territorio da sempre ricco dal punto di vista storico-archeologico. Tre livelli, mille metri quadri di espo- sizione e ben cinque sezioni tematiche in mostra permanente custodiscono se- coli e secoli di storia dell’archeologia lu- cana, ricostruzioni stratigrafiche, ricon- testualizzazioni e pannelli illustrativi che “spiegano” le trasformazioni con l’ausilio delle immagini piuttosto che attraverso lunghi e complicati testi. “Il Museo Archeologico di Muro Lu- cano – osserva Alfonsina Russo in qua- lità di direttrice della struttura – è ef- fettivamente un luogo accattivante che si lascia scoprire, ma soprattutto, vive- re. Costituisce un magnifico esempio di quello che la museologia contempora- nea individua come ecomuseo sociale, ovvero un ambiente di idee piuttosto che di oggetti, ben lontano dalla tradi- zionale concezione di ambiente predi- sposto alla pura e semplice conserva- zione del bene archeologico. Il visitato- re non solo è messo in grado di com- prendere la coscienza del divenire sto- rico, ma anche di sperimentare in prima persona”. Non a caso, l’attività principe depu- tata a questo Museo è di tipo didatti- co-educativa. “I nostri primi interlocutori e fruitori – continua Russo – sono le scolaresche di ogni ordine e grado. � IL MADE IN BASILICATA 85 �Principalmente a loro è dedicato si sfogliassero le pagine di un testo”. La Nel suo complesso, quindi, si tratta il secondo Festival di Archeologia Spe- seconda sezione (Dalla Terra alle Gen- di un museo a servizio del territorio, ma rimentale che si svolgerà a maggio all’in- ti: I Peuketiantes) attesta i risultati de- soprattutto una struttura “in progress” terno del plesso museale. In questa oc- gli scavi condotti negli ultimi due decen- (quest’anno ad esempio verrà inaugura- casione i giovani allievi saranno invitati a ni intorno agli abitati del comprensorio ta un’ulteriore sezione dedicata alla ri- cimentarsi con i laboratori di ceramica, del Marmo-Platano, in particolare a Ba- tualità e agli aspetti riconducibili alla reli- di tessitura, del ferro battuto o di pittu- ragiano, centro primario in età arcaica gione che sono emersi dagli scavi in ter- ra: dei workshop in senso stretto per far perché posto in maniera strategica lun- ritorio di Satriano), intorno al quale gra- comprendere, ad esempio, le tecniche go l’itinerario di collegamento tra la val- vitano più culture, più storie e professio- di costruzione degli strumenti di caccia, le del Basento e il Tirreno. nalità. ma anche gli usi e i costumi delle anti- La terza sezione (Un popolo guer- Ciò che è esposto nel museo di che genti lucane”. riero: i Lucani) occupa il secondo pia- Muro Lucano è, infatti, il frutto di co- Dalla teoria alla pratica. no ed è rappresentativa dell’etnos dei stanti collaborazioni con un’eterogenei- “Quest’anno – aggiunge l’archeo- lucani nel corso del IV secolo a.C. An- tà di attori ed Enti che mettono a dispo- loga – gli alunni delle scuole elementa- che qui l’allestimento si riferisce ai prin- sizione degli esperti archeologi le pro- ri tireranno con l’arco che avranno im- cipali rinvenimenti degli abitati fortificati prie conoscenze, oltre che le loro tec- parato a realizzare, così come facevano di Satriano, Ruoti, Raia San Basilico di nologie. gli antichi, utilizzando i tendini degli ani- Muro, delle necropoli di Vietri di Po- “La ricostruzione della villa romana mali, in particolare dei bovini e dei cer- tenza, Savoia di Lucania e ai santuari di imperiale di San Giovanni di Ruoti - vi che un tempo popolavano numerosi Fontana Bona di Ruoti e Torre di Sa- conferma Russo - è stata possibile gra- le zone della Valle”. D’altronde lo spirito triano. La penultima (... E ora i Lucani zie alla campagna di scavo realizzata in (in)formativo che anima questo luogo lo sono Romani) e l’ultima sezione (Mo- sintonia con un’équipe internazionale di si riscontra da subito, già nella prima par- menti di vita in una villa romana impe- archeologi italiani, canadesi ed inglesi. te del Museo, quella dedicata al mestiere riale) si concentrano, invece, sul modo Abbiamo, poi, stabilito contatti ed inter- dell’archeologo e alla “decifrazione delle di vivere delle genti lucane nel periodo scambi con l’Università di Waterloo storie che la terra racconta a chi cerchi della dominazione romana. (Canada), il gruppo di geologi del CNR di interpretare il suo linguaggio”. Un’epoca che trova la sua massima guidati dal professor Vincenzo Lapenna “Il libro posto all’ingresso – chiarisce espressione nella struttura delle ville im- e con il team universitario di sismologia la direttrice – è esemplificativo dell’inda- periali di chiara matrice romana. L’ulti- del docente Marco Mucciarelli”. gine stratigrafica che accompagna il lavo- mo piano, quindi, propone plastici che Un approccio multidisciplinare per ro di escavazione. Quando si scava inevi- ricostruiscono nei minimi dettagli le vil- un luogo che ben rappresenta il “cam- tabilmente si distrugge, per questo è ne- le-palazzo, tra cui la più nota è quella mino” della Storia di ciascuno di noi. Un cessario studiare con cautela le relazioni emersa dallo scavo a San Giovanni di viaggio molto duro, non senza ostaco- tra i diversi strati del terreno, così come Ruoti. li. Tra le esigenze principali, la direttri- 86 M NDO ce evidenzia infatti la mancanza di cu- BASILICATA stodi che possano garantire l’apertu- ra continuativa del museo: “l’ingresso è sempre stato gratuito da quando è atti- va la struttura, purtroppo però dobbia- mo fare i salti mortali per permettere che sia sempre fruibile. Eppure, la sen- sibilità nei confronti dell’archeologia non manca; la Regione si mostra partecipati- va e le proposte ci sono. Abbiamo pen- sato, infatti, di ampliare l’offerta archeo- logica realizzando il sito web, il catalogo generale del museo e di costruire intor- no ad esso un vero e proprio sistema di itinerari. Da quello religioso collegato al- l’Arcidiocesi e al culto per San Gerardo Maiella, al percorso dei mulini ad acqua e dell’area archeologica di Raia San Ba- Muro Lucano, a small town in the North-west of Basilicata, has many reasons to ap- silio. Qui è presente lo scheletro di una pear extremely interesting. The surrounding area, along the valley crossed by the Marmo vecchia scuola d’epoca fascista che po- and Melandro rivers, has been for centuries a very fertile soil, especially for Basilicatan trebbe divenire sede del centro di do- archaeological researches. The several findings brought to light during archaeological ex- cumentazione e luogo dove riproporre cavations add great value to the area. Indeed, flocks of tourists are attracted here, stu- uno degli storici eventi narrati e ripresi dents doing their school trips, people from nearby places but also from other regions and da Tito Livio: la battaglia di Numistro foreigners. Among foreign tourists, there are also Lucanian emigrants now living in Cana- avvenuta sulla fine del III secolo a.C. e ri- da, who, together with others, climb up the rocky mountain slopes overlooking the town prodotta all’interno del Museo”. and discover the archaeological wonders displayed in the Bishop Seminary. Il segnale è palese, bisogna soltanto Since 2003 the Seminary has been housing the National Archaeological Museum, seguire le sue tracce. E non dimenticarsi which, together with the Cathedral, the Bishop’s Residence and the nearby castle, con- da dove si viene, dove si è e verso quale stitutes a unique, monumental complex. The Museum comprises three levels and five direzione si intende andare.