PIAZZATORRE Di Bergamo Il Benvenuto Dell’Amministrazione Comunale
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www.alpini-alta.vallebrembana.org PARCO DELLE OROBIE CONSORZIO DEL BACINO COMUNITÀ MONTANA COMUNE DI PROVINCIA BERGAMASCHE IMBRIFERO MONTANO VALLE BREMBANA PIAZZATORRE DI BERGAMO A Il benvenuto dell’Amministrazione Comunale JEWK Per la Comunità di Piazzatorre è un onore e un privilegio quello OLA di poter ospitare il Raduno Alpino Trofeo Nikolajewka, che giunge K I al traguardo della quarantesima edizione. N O Questa importante manifestazione, così sentita dalla nostra FE gente, ravviverà nelle menti e nei cuori il ricordo degli eroici RO eventi di Nikolajewka e della campagna di Russia, consen- tendoci così di rendere nuovamente omaggio a quegli uomini - anche della Valle Brembana - che hanno saputo compiere enormi sacrifici in nome della Patria e dei valori fondamentali in cui il Popolo Italiano si riconosce, che oggi come allora costituiscono la vera anima dell’essere Alpino. RADUNO ALPINO T Ringrazio quindi il Gruppo Alpini di Piazzatorre, che impegnandosi a fondo unitamente ai gruppi dell’Alta Valle Brembana, agli organizzatori e ai tanti simpatizzanti renderà possibile lo svolgimento di questo atteso evento, che diverrà certamente un’occasione di incontri, di festa e di amicizia. Infine, un saluto di benvenuto agli atleti, agli Alpini e a tutti gli amici degli Alpini; grazie di essere qui con noi. Il Sindaco Michele Arioli Carona Santa Brigida Piazzatore 2 Foto di copertina: Archivio ISREC RADUNO ALPINO Il benvenuto del Presidente Sezionale A E’ con una forte, profonda emozione che porto a tutti voi il cordiale saluto JEWK a delle Penne Nere bergamasche in occasione della 40 edizione del Trofeo OLA K Nikolajewa. I N Il riferimento è infatti ad un momento tragico e glorioso nella storia degli Alpini, O al coraggio, alla determinazione, alle indescrivibili sofferenze di quegli uomini FE che, per senso del dovere, erano andati a combattere una guerra lontana e RO difficile da comprendere. A loro, ai tanti a volte sconosciuti eroi di Nikolajewka, va il nostro ricordo ed è davvero da encomiare la perseveranza dei forti Gruppi dell’Alta Valle Brembana che mantengono con orgoglio questa ormai consolidata manifestazione che vede nello sport, una vera disciplina di vita, che si apre alle nuove generazioni nell’ottica di un futuro che tragga motivazioni dalle tradizioni della gente di RADUNO ALPINO T montagna. A voi tutti, gli auguri per una splendida giornata da trascorrere in amicizia e serenità. Il Presidente della Sezione di Bergamo Antonio Sarti Il benvenuto del Capogruppo È con grande piacere che porgo il mio saluto, e quello del Gruppo Alpini di Piazzatorre che ho l’onore di presiedere, agli atleti, agli Alpini e a tutti i parte- cipanti a questa quarta edizione del terzo ciclo del raduno Alpino Trofeo Nikolajewka. Un evento molto sentito nelle nostre comunità dell’Alta Valle, che rappresenta principalmente un momento di ricordo di uno degli episodi più tragici della campagna di Russia, la battaglia di Nikolajewka, nella quale hanno perso la vita migliaia di valorosi Alpini, e, al contempo, un momento di sport. Con l’auspicio che anche le nuove generazioni non dimentichino e diano signi- ficato e valore a queste memorie, auguro a tutti noi di cogliere lo spirito aggregativo della manifestazione e mantenerlo costantemente vivo. Il Capogruppo Bianchi Emilio 3 27 FEBBRAIO 2011 A Il trofeo Nikolajewka a Piazzatorre JEWK I Gruppi Alpini Alta Valle Brembana di Averara, Branzi, Carona, Cassiglio, OLA Cusio, Foppolo, Isola di Fondra, Lenna, Mezzoldo, Moio de’ Calvi, Olmo al K I Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Roncobello, Santa Brigida, N Valnegra, Valtorta; O FE RO a perenne memoria di chi, nell’adempimento sofferto del dovere, ha arrossato del suo sangue la distesa innevata russa; a rievocazione di un passato di patimenti, di abnegazione, di eroismo, e di gloria che ha contraddistinto l’operato degli Alpini in oltre cento anni; a conferma di una volontà irriducibile di conservare i sacri ideali di Dio, RADUNO ALPINO T Patria e Famiglia; indicono e organizzano la quinta edizione del terzo ciclo del raduno Alpino che avrà luogo a Piazzatorre (Bergamo) il giorno 27 febbraio 2011 abbinato al “Trofeo Nikolajewka”, gara di sci nordico a tecnica classica che si terrà sulla pista di fondo di Branzi, località Gardata. Il Trofeo «Nikolajewka» Opera dello scultore Claudio Nani. 4 RADUNO ALPINO A JEWK Due sono le innovazioni che caratterizzano OLA K questo terzo ciclo della nostra manifestazio- I ne giunta alla sua trentanovesima edizione: N O la prima è il passaggio dalla tradizionale FE staffetta nordica alla gara individua- RO le; la seconda è l’estensione della competizione sporti- va oltre che ad atleti alpini, ai quali è riser- vata l’assegnazione del trofeo Nikolajewka, a tutti i tesserati F.I.S.I. che, RADUNO ALPINO T an dranno a competere suddivisi nelle varie catego- rie dai bambini agli adulti. Siamo certi che il coinvolgimento dei ragazzi porterà sicuramente nuovo entusiasmo e vitalità alla manifestazione. Chi meglio di loro potrà recepire, far crescere e trasmettere lo spirito e i valori alpini? A loro vanno pertanto i saluti e gli auguri più affettuosi delle Penne Nere. Forza ragazzi, nella scuola come in tutte le attività di ogni giorno, siate promotori di quei valori di pace, libertà, solidarietà e fratellanza che gli Alpini hanno sempre condiviso perché danno senso e dignità alla vita dell’uomo. 27 FEBBRAIO 2011 A Piazzatorre JEWK Il termine Piazzatore suggeri- OLA sce facili interpretazioni più o K I meno suggestive, la più N O immediata delle quali è che FE vi fosse nell’abitato principa- RO le una torre con piazzale circostante. In realtà l’eti- mologia dei termini torus (altura, spiazzo) e platea (spiazzo, piaz- za) identificano uno spiazzo rialzato, un’area pianeggiante situata in altura. Il Comune di Piazzatorre confina a Nord con Valleve e Branzi, ad est con RADUNO ALPINO T Isola di Fondra e Moio dé Calvi, a sud con Piazzolo e Olmo al Brembo, ad ovest con Mezzoldo. Il territorio del Comune si estende in verticale dagli 800 mt. della loc. Piazzole ai 1100 mt. della loc. Piazzo, con una pendenza del 10% sui 2 Km di lunghezza (sup. totale pari a 23,57 ettari). Piazzatorre possiede l’invidiabile superficie boschiva di 1956 ettari, ossia quasi 20 Km quadrati. Oltre a questa perla, il territorio del nostro comune è ricoperto dal manto di vegetazione tipico delle Orobie a carattere calcareo. Nella fascia inferiore ai 1000 metri troviamo alberi da frutto (nocciolo, noce, castagno, melo, farnia, carpi- no, sorbo degli uccellatori, robinia, tiglio selvatico, acero, betulla, frassino, faggio), le propaggini inferiori delle foreste di conifere e prati coltivati a foraggio. La fascia fino ai 2000 metri è dominio incontrastato d’abete e larice. 6 RADUNO ALPINO A Anche la fauna è quella tipica della zona preal- pina: caprioli, camosci, faine, martore, donno- JEWK le, tassi, lepri, scoiattoli, ghiri, volpi, topi cam- OLA K pagnoli, talpe, ricci e mucche tra i mammiferi; I N gallo forcello, francolini, cuculi, picchi, gufi, O civette, barbagianni, cornacchie, cardellini, FE merli, tordi e decine d’altri splendidi uccelli; aspi- RO di, lucertole, lombrichi, bisce, vespe, libellule, maggiolini, lucciole, termiti, coleotteri, ragni e migliaia d’altri invertebrati. Cenni storici Le origini di Piazzatorre risalgono all’epoca medioevale: verso il 1200 infatti i primi allevatori e agricoltori si stanziarono in Val Pegherolo, dove sorsero le RADUNO ALPINO T prime stalle abitate. Un secolo più tardi si erano già formate nove contrade, che ancora oggi conservano il loro nome: Sambiör, Palèra, Piazzole, Foppa, Cantù, Cabai, Cà De Maisis, Gottaroli, Cigadola; in tutto vi erano 35 famiglie per un totale di 225 abitanti. 7 Foto: www.valbrembanaweb.it 27 FEBBRAIO 2011 Per secoli i piazzatorresi sono stati bergamini, boscaioli, carbonai, mandriani, A pastori, d’estate sui monti e d’inverno in pianura, nella loro semplicità rimasti JEWK sempre legati al loro paese d’origine. Circa la metà delle entrate del Comune ai primi anni dell’800 era costituita OLA K I dai proventi per l’affitto degli alpeggi, attività fondamentale per il manteni- N mento di sentieri e pascoli rimasta fiorente fino agli anni ’70, attualmente O FE poco praticata, che nel corso del tempo ha ceduto il passo ad un’economia RO a vocazione turistica. Fonte dal libro “GENTE DI PIAZZATORRE Figli dei prati e dei boschi” La storia di Piazzatorre è strettamente legata a quella della società “Antichi Originari”, nata nel 1562 dai tre ceppi famigliari degli Arioli, Arici e De Maisis, che assieme al Comune è a tutt’oggi RADUNO ALPINO T proprietaria della maggior parte dei boschi della zona. Le controversie, le prese di posizione nei confronti delle autorità esterne ai confini comunali e le modalità di gestione delle proprietà societarie hanno rappresentato i momenti più significativi del nostro passa- to. Tra questi spicca l’edificazione del primo albergo turistico, a testimonia- re l’apertura alla nuova economia a fianco del tradizionale sistema silvopa- storale. L’aria salubre e l’ubicazione di Piazzatorre furono gli elementi decisivi nella risoluzione di edificare la Colonia dell’Opera Bergamasca per la salute del fanciullo (che risale al 1903), destinata ad accogliere nella stagione estiva un centinaio di ragazzi/e di costituzione gracile, per lo più anemici, che trovavano giovamento nella cura climatica. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale vi trovarono rifugio i figli dei cittadini italiani sfollati dalla Libia, bambini orfani di famiglie ebree perseguitate dal nazifascismo ed infine ragazzi e giovani ebrei scampati ai lager e provenienti dalla Slesia, dalla Cecoslovacchia e dalla Polonia. Dopo la guerra la colonia tornò ad ospitare i soliti turni di ragazzi berga- maschi fino alla metà degli anni Settanta, allorquando l’edificio venne rite- nuto inagibile e l’attività fu trasferita nella Colonia Genovese. Al 1928 risale invece la costruzione della Colonia Genovese, voluta dalla Federazione fascista di Genova, che la destinò ad accogliere i soggiorni estivi dei ragazzi (i balilla) della città ligure.