n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE Spotify Free: playlist GDPR, comportamenti TCL porta in Italia la Kia presenta a “on demand” anche opposti per Apple gamma P66: 650 € sorpresa la Niro EV per chi non paga 04 e Facebook 05 per un 50’’ 4K HDR 18 380 km di autonomia 48 LG G7, tutti i dettagli e le prime foto direttamente da New York LG ha celebrato a New York il lancio mondiale del nuovo smartphone top di gamma. Lo abbiamo utilizzato un’intera giornata e abbiamo messo a dura prova la sua fotocamera 07 Rakuten TV lancia i film con 23 Dolby Vision e audio Atmos Siamo stati a Londra nella sede di Dolby per approfondire i dettagli delle codifiche e per Windows 10 update 16 vedere i primi titoli Rakuten TV sui TV OLED LG La nostra video prova I film 4K HDR sono arrivati 24 su Sky, ecco come si vedono Il bitrate è basso ma la qualità è ottima grazie all’utilizzo di processi di codifica a più passate Ecco la nuova Gmail 26 basati (anche) sull’intelligenza artificiale Tutto quello che offre IN PROVA 29 34 36 45

Xperia XZ2 Compact iPad 2018, le app Surface Book 2 13’’ Oculus Go, il visore Il flagship compatto fanno la differenza È lui il PC da battere della rivoluzione VR n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MERCATO Il giro d’affari legati ai chip per le memorie protagonista della trimestrale Samsung LG Display Samsung, trimestre super ma la richiesta Ottimismo sull’OLED: “25% di display OLED è bassa. Colpa di iPhone X? del fatturato Risultati inferiori alle aspettative per la divisione OLED, la domanda è stata sovrastimata nel 2018” di Massimiliano DI MARCO La domanda sale ncora una volta il giro d’affari di costantemente Samsung legati ai suoi chip per le e nel 2018 i pannelli Amemorie è il protagonista della sua per TV OLED potrebbero più recente trimestrale. Degno di nota, però, è il segmento degli schermi OLED, rappresentare il 25% che ha segnato un’inattesa flessione, il del fatturato per LG che ci porta a una correlazione: anche le vendite di iPhone X - per cui l’azienda su- di Emanuele VILLA dcoreana fornisce lo schermo - non sono hanno rispettato le aspettative. Nonostante un bilancio del primo Il fatto che Samsung, uno dei principlai situazione che ha spinto il fatturato tri- bilanciato da un’ottima prestazione nel- trimestre con qualche ombra di fornitori, a pochi mesi dal lancio di iPho- mestrale del 20% rispetto al 2017 fino la fascia più alta grazie ai QLED e TV a troppo, i dirigenti LG Display sono ne X evidenzi che “per quanto riguarda il a 60,56 trilioni di won (46,2 miliardi di schermo ampio. ottimisti sul futuro, soprattutto business degli OLED, i profitti trimestrali euro). Principale neo la divisione Con- Buone notizie dal comportato mobile dell’OLED. La divisione LG che si sono calati a causa di un rallentamento sumer Electronics, che ha registrato un dove tanto il fatturato quanto il profitto occupa di produzione e commer- nella domanda” è un fattore da consi- profitto operativo di 0,28 miliardi di operativo sono cresciuti, grazie all’uscita cializzazione di pannelli OLED e derare. Anche per il secondo trimestre won coreani (2,14 milioni di euro) nel anticipata di Galaxy S9 e S9+. Per il tri- LCD potrebbe faticare, nel 2018, a dell’anno la società prevede una simile contesto di un fatturato di 9,74 trilioni di mestre di giugno è prevista una flessio- far fronte alla domanda di display situazione. Restando in tema Samsung, won (7,43 miliardi di euro). La dirigenza ne e poi, nella seconda metà dell’anno, OLED. Kim Sang-Don, CFO di LG praticamente tutte le divisioni hanno punta il dito contro “una ristrutturazione un rimbalzo grazie al lancio di “un nuovo Display, ha dichiarato che i pannelli registrato un miglioramento rispetto del mix di vendite con uno spostamento modello portabandiera”, presumibilmen- OLED dedicati ai TV rappresenta- alle stesso periodo dello scorso anno, del focus dal catalogo di base” sebbene te il nuovo Galaxy Note. no al momento il 15% del fatturato globale dell’azienda (i cui princi- pali clienti sono LG Electronics e ) ma supereranno il 20% nel MERCATO Gli smartphone fonte di profitti principale per Apple: sono il 62% del fatturato corso del 2018 raggiungendo la soglia dei 2,5 - 2,8 milioni di unità prodotte. Tutto ciò rende difficile, Apple: “Miglior trimestre di marzo di sempre” pure per un colosso come LG Di- splay, far fronte alla domanda, ma Grande crescita dei ricavi anche per i servizi e per gli “altri prodotti”, fra cui Apple Watch dall’altro dimostra come il mercato di M. D. M dei TV OLED, stia macinando nu- meri molto interessanti. LG Display na trimestrale perfetta. O quasi. sta lavorando per incrementare Apple ha annunciato i risultati fi- la produzione in tre modi: ottimiz- U scali per il periodo che si è chiuso zazione del processo produttivo, il 31 marzo presentando un fatturato di costruzione di nuove fabbriche in 61,14 miliardi di dollari, in crescita del 16% Cina e conversioni di quelle do- rispetto allo stesso periodo del 2017. Sal- mestiche dalla produzione di LCD gono le vendite di iPhone (+3% di unità agli OLED.LG Display è convinta spedite) e di iPad (+ 2%) ed “esplodono” i che l’aumento di domanda possa servizi (+31% nel fatturato fino a 9,2 miliar- dare una spinta non indifferente di di dollari) e la categoria “altri prodotti”, iPhone sfondano il tetto trimestrale dei “Siamo entusiasti di riportare il nostro all’azienda, che come detto si è che include, fra gli altri, Apple Watch e 52 milioni mentre gli iPad si fermano a miglior trimestre di marzo di sempre, con trovata a comunicare una trime- l’assistente da salotto HomePod, il cui 9,1 milioni. Il principale bacino singolo una forte crescita nel fatturato in iPhone, strale sotto tono: -19,6% di fatturato fatturato è salito del 28% fino a sfiorare i resta l’America, dove il fatturato di Apple servizi e indossabili. I consumatori han- rispetto allo stesso trimestre dello 4 miliardi di dollari. Ciononostante i mela- tocca 24,84 miliardi di dollari, ma la cre- no preferito iPhone X agli altri iPhone in scorso anno, perdite d’esercizio fonini restano la principale fonti di profitti: scita maggiore è arrivata dall’Asia, dove ogni settimana del trimestre di marzo, per 98 miliardi di KRW (circa 75 il 62% del totale. Unico neo le spedizio- fra Cina, Giappone e il resto dell’Asia così come avevano fatto nel trimestre di milioni di euro) contro 1 miliardo di ni dei suoi computer Mac che, sebbene Pacifico, si parla del 47% di profitti in più lancio di dicembre”. profitto dello scorso anno e perdite abbiano permesso di mantenere stabile rispetto al 2017. Per il prossimo trimestre la dirigenza pre- nette di 49 miliardi (37 milioni euro) il fatturato a 5,84 miliardi di dollari, sono Qualche nota sulla prestazione commer- vede un fatturato fra 51,5 e 53,5 miliardi non disegnano un quadro incorag- calate del 3% rispetto allo scorso anno ciale dl top di gamma iPhone X l’ha for- di dollari con un margine di profitto fra il giante, ma l’azienda ha i mezzi e la con un totale di 4,08 milioni di unità. Gli nita l’amministratore delegato Tim Cook. 38 e il 38,5%. strategia per farvi fronte.

 torna al sommario 2 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MERCATO Un altro tassello nella lotta tra Comcast e Fox per l’acquisizione del Gruppo Sky Cambridge Comcast vuole Sky, ma Murdoch non molla Analytica chiude Con una nota ufficiale Comcast ha confermato la propria offerta pari a 25 miliardi di euro Impossibile di Gaetano MERO andare avanti stata formalizzata l’offerta da dopo lo scandalo 22 miliardi di sterline (25 miliar- Lo scandalo che È di di euro) con la quale Comcast, operatore via cavo statunitense a cui ha investito Facebook fanno capo NBC e Universal, intende e la privacy degli utenti acquisire il controllo dell’emittente Sky. porta alla chiusura L’operazione si contrappone alla propo- sta effettuata dalla 21st Century Fox lo Cambridge Analytica scorso dicembre con cui il Gruppo di Murdoch, già in possesso del 39% delle gno Unito per altri cinque anni, non ac- ne pare abbia accolto favorevolmente di Franco AQUINI quote Sky, ha tentato di ottenere il re- quisire posizioni di maggioranza o con- l’offerta da parte di Comcast, ritrattando stante 61% del network europeo. trollo su giornali britannici per i cinque il proprio appoggio a Murdoch, questo Con una nota ufficiale, Comcast ha de- anni successivi all’accordo. Gli impegni probabilmente perché Comcast ha scel- finito Sky una solida opportunità per la dichiarati da Comcast risultano quasi to di fare breccia nel cuore degli azio- propria crescita in Europa, grazie agli ol- una sorta di rassicurazione nei confronti nisti offrendo 12,50 sterline per azione tre 52 milioni di abbonati, attraverso in- dell’authority delle comunicazioni bri- contro i 10,50 proposti da Fox, il 16% in vestimenti in programmazione originale tannico e dell’antitrust, che dovranno più del reale valore di mercato. Murdo- e innovazione. La società americana approvare, secondo le norme vigenti ch ha comunque fatto sapere di essere ha annunciato i propri impegni qualora nel Regno Unito, i termini dell’offerta. Le pronto ad una controproposta, anche Alla fine, di tutto lo scandalo che l’operazione si concludesse positiva- autorità si erano difatti già espresse con se nel frattempo è in attesa di conclu- ha investito Facebook, rea di non mente: mantenere gli investimenti per preoccupazione nei confronti di Fox dersi l’accordo tra Disney e la stessa aver tutelato a sufficienza la pri- Sky News per i prossimi dieci anni ad e del destino riservato a Sky News, in 21st Century Fox, quest’ultima cede- vacy dei propri utenti, a pagare il un valore uguale o superiore a quanto quanto Murdoch, proprietario delle te- rebbe alla famosa casa di animazione conto sembrano solo Cambridge speso nel 2017, rendere indipendente state Sun e The Times, potrebbe assu- per 44 miliardi di euro le proprie quote Analytica e la società collegata Sky News grazie ad un comitato edito- mere una posizione dominante e quindi comprendendo il 39% di Sky. Insomma, SCL Group. Entrambi chiuderanno riale per almeno dieci anni, mantenere troppo influente sui media inglesi. Nel la partita è aperta e potrebbe riservare a breve. La seconda azienda, SCL la sede del Gruppo a Osterley nel Re- frattempo il consiglio di amministrazio- sorprese nei prossimi mesi. Group, ha già avviato il procedi- mento per bancarotta e sarà pre- sto fuori dal mercato. Il motivo è MERCATO Negata la proroga chiesta per ripagare i debiti, pari a circa 500 milioni di dollari facile da comprendere: il pressing mediatico che si è sviluppato attor- no alla questione ha di fatto azze- Gibson al capolinea: chiesta la bancarotta rato clienti e commesse delle due società, che hanno preso l’amara Ora l’azienda avrà un anno di tempo per cercare di rilanciarsi su obbiettivi ben mirati decisione per bloccare gli effetti della valanga. A darne notizia è il di Roberto FAGGIANO Wall Street Journal che pubblica a situazione finanziaria di Gibson un comunicato stampa ufficiale di era già molto chiara da qualche Cambridge Analytica la quale, tra L mese e c’è stato un ultimo dispe- le altre cose, continua a professar- rato tentativo per cercare di spostare di si innocente. Si legge nella dichia- qualche mese la scadenza del pesante razione: “Negli ultimi mesi, Cambri- debito di circa 500 milioni di dollari. dge Analytica è stata oggetto di Tentativo rifiutato dai creditori che ave- numerose accuse infondate e, no- vano già chiesto la testa del CEO Henry nostante gli sforzi della società per Juszkiewicz. Così ieri si è giunti all’atto porvi fine, è stata denigrata per finale della vicenda con la richiesta del attività non solo legali, ma anche Capitolo 11 per bancarotta. La procedu- ampiamente accettate come com- ra permette di interrompere legalmen- ponente standard della pubblicità te la scadenza del debito e concede di Gibson Innovation, come l’acquisi- attività consumer rivelatesi come poco online sia negli ambiti politici che un periodo di un anno per rilanciare zione del marchio Philips per la parte adatte all’azienda. Resta da vedere se commerciali”. Facebook, insomma, l’azienda con un preciso piano di rientro dei prodotti audio e le partecipazioni in il CEO rimarrà al suo posto o verrà so- ne è uscito pulito (o quasi). Lo stes- dalle passività. Secondo alcuni analisti Teac e Onkyo. Per i creditori il problema stituito con una nuova figura gradita ai so non può dirsi per la società che Gibson andrebbe a concentrarsi sugli principale di Gibson è proprio il CEO creditori, che intanto hanno concesso ha avuto un ruolo importante nella strumenti musicali e sui prodotti profes- Henry Juszkiewicz, che ha sacrificato un un nuovo finanziamento di 135 milioni campagna presidenziale di Donald sionali di KRK e Cerwin Vega, mentre settore ancora profittevole come quello di dollari per far proseguire le attività Trump la quale, com’è ormai certo, verrebbero abbandonate tutte le attività degli strumenti musicali, per lanciarsi in dell’azienda. chiuderà definitivamente i battenti.

 torna al sommario 3 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE ENTERTAINMENT Spotify dedica nuove funzionalità agli utenti che non pagarno l’abbonamento Amazon si Spotify Free: ecco le playlist “on demand” espande in Italia Anche la versione Free di Spotify avrà playlist personalizzate con brani accessibili liberamente Presto un centro di Emanuele VILLA di smistamento potify è nota per le sue mosse co- raggiose: fu la prima piattaforma a Buccinasco Smusicale a supportare un profilo L’azienda di Seattle completamente gratuito e poi ad esten- derlo all’ascolto tramite smartphone sia amplia il settore pure con alcune (importanti) limitazioni. logistico nel nord Italia Ora l’azienda torna sull’argomento e Previste, negli anni, decide non solo di mantenere in vita la propria versione Free, ma di aggiunger- cento assunzioni vi alcune interessanti funzionalità che a tempo indeterminato - di fatto - le fanno fare un passo avanti verso le versione a pagamento. Com’è rà diverse nuove funzioni ma soprattut- sicale proprio per via dei limiti di Spotify di Massimiliano DI MARCO noto, Spotify ha due possibili profili: to le Playlist on-demand, che segnano Free. In questo modo l’azienda punta ad Free e Premium. Mentre il secondo, a davvero un avvicinamento alla versione aumentare a dismisura il numero degli pagamento, consente l’accesso a tutto il a pagamento. utenti, nella speranza che il modello di database di brani e funzionalità, il primo Di cosa si tratta è presto detto: 15 playlist business (sostenuto dalle pubblicità) si è gratuito, supportato da annunci pubbli- on-demand realizzate da Spotify e per- riveli vincente nel prossimo futuro. citari e permette funzionalità diverse a sonalizzate sui gusti dell’utente non Tra le altre novità c’è l’aumento di livello seconda dell’ascolto via PC (o tablet) o avranno più gli attuali limiti di ascolto; della personalizzazione: in fase di regi- smartphone. Nel primo caso grossi limiti potranno cioè essere ascoltate senza li- strazione gli utenti indicano i propri artisti non ce ne sono e l’unica differenza sono miti, scegliendo il brano, andando avanti preferiti e, grazie alle informazioni raccol- Un altro centro Amazon sarà pre- gli spot pubblicitari, mentre via smar- e indietro e saltando le canzoni senza te, Spotify crea playlist che si adattano ai sto inaugurato in Italia. L’azienda tphone gli utenti sono limitati all’ascolto alcun paletto, esattamente come nella gusti musicali di ognuno. In più sarà pos- statunitense ha annunciato che a casuale di brani all’interno degli album o versione Premium. Considerando che le sibile creare playlist personalizzate (cosa Buccinasco, in un ex fabbrica da delle playlist selezionate, con un numero playlist cambiano continuamente, il nuo- oggi esclusiva della versione Premium), ristrutturare per un’area di circa limitato di skip nell’unità di tempo. vo Spotify Free è dunque una gran bella usare meno dati tramite la funzione “ri- 10mila metri quadrati, verrà aperto Spotify ha deciso di migliorare il servizio cosa per chi ama la musica: non dimen- sparmio dati” e raccontare a Spotify qua- un nuovo centro di smistamento, di chi usufruisce di Spotify Free. Disponi- tichiamo che oggi una fetta importante li brani e artisti sono in linea con i propri con l’obiettivo di agevolare il suo bile nelle prossime settimane sia per iOS di utenti, soprattutto i più giovani, usa gusti musicali tramite il classico schema servizio di logistica nel nord Italia. che per Android, il nuovo Free permette- YouTube come principale sorgente mu- del “mi piace” o “nascondi”. “Il deposito di Buccinasco - com- menta il responsabile di Amazon Logistics in Italia Gabriele Sigi- smondi - rafforzerà la nostra rete MERCATO L’UE è in procinto di rivedere le norme sulla produzione audiovisiva e l’on-demand logistica, permettendoci di rispet- tare le promesse di consegna ai clienti e supportare tutte le azien- L’Unione Europea avvisa Netflix, Prime Video e soci de che vendono i loro prodotti su Amazon”. Il centro di Buccinasco Il 30% dei contenuti deve essere prodotto in Europa affiancherà quello attuale a Castel San Giovanni e garantirà, negli L’UE vuole che il 30% del catalogo delle piattaforme on demand sia prodotto in Europa anni, 100 posti di lavoro a tempo indeterminato. Grande entusia- di E. V. piattaforme VOD producano in Europa Larga parte della nuova normativa ri- smo anche all’interno della giun- almeno il 30% dei contenuti trasmessi guarderà la protezione dei minori: norme ta comunale, guidata dal sindaco Unione Europea è in procinto di qui da noi. La proposta riguarda innan- severe sulle pubblicità, sul product place- Rino Pruiti. “Un’ottima notizia lo rivedere in modo sostanziale la zitutto i contenuti: la normativa presenta ment e un meccanismo di protezione dei sviluppo del nostro territorio e la L’normativa in tema di produzione e regole “concrete ed efficaci” per evitare dati personali per garantire che i dati rac- possibilità di nuove opportunità di diffusione di contenuti audiovisivi. Alcuni la trasmissione di contenuti che incitino colti non siano usati a fini commerciali. occupazione - ha detto -. È un’ini- europarlamentari hanno ottenuto un ac- la violenza, l’odio, il terrorismo e la porno- Ciò che ci colpisce maggiormente è il fatto ziativa che conferma la giusta di- cordo preliminare con la Presidenza del grafia. I produttori saranno ulteriormente che il 30% dei contenuti delle piattaforme rezione intrapresa dalle molteplici Consiglio Europeo per estendere alle responsabilizzati: dovranno non solo ade- Video On Demand dovrà essere prodotto attività della nostra Amministra- piattaforme di Video On Demand come guarsi in modo proattivo ma disporre di in Europa. I broadcaster e le aziende di zione per favorire l’insediamento Netflix, YouTube e Facebook una serie di strumenti di reazione rapida nel momen- VOD dovranno contribuire attivamente delle nuove imprese”. L’apertura norme che riguardano la protezione dei to in cui i contenuti vengano contrasse- allo sviluppo delle produzioni audiovisive del centro di Buccinasco segue minori, la trasmissione di pubblicità e la gnati come illeciti. Qui ci si riferisce alle europee in forma di investimento diretto l’investimento di 150 milioni di produzione di contenuti televisivi e on- piattaforme che permettono agli utenti di o contribuzione ai fondi statali. Il livello di euro, annunciato a gennaio, per demand. Detto in poche parole, la nuova caricare contenuti: YouTube in primis, ma contributo sarà proporzionale al fatturato l’apertura per due hub e 1.600 as- normativa prevede che i broadcaster e le non solo. all’interno di ogni singolo Stato dell’UE. sunzioni.

 torna al sommario 4 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MERCATO Apple rilascia nuovi strumenti per permettere agli utenti un controllo più accurato dei dati in possesso dell’azienda GDPR, comportamenti opposti per Apple e FB Facebook ha iniziato a chiedere agli utenti le preferenze per essere compatibile con il GDPR. Ma in modo non trasparente

di Roberto PEZZALI l 25 maggio 2018 il regolamento europeo sulla gestione dei dati, GDPR per gli esperti, verrà ap- I plicato negli Stati Membri dell’Unione. Una legge complessa, difficile da spiegare in poche parole, che stabilisce dei rigorosi requisiti di privacy che permet- tono ad ogni individuo di avere la totale gestione dei propri dati personali, di come vengono trattati, archi- viati o inviati a terzi. Il GDPR si abbatte come una man- naia su tutti quei servizi che vivono di dati e di profi- lazione, primo tra tutti la pubblicità online. Non è un caso che gli azionisti di Google e di Facebook siano preoccupati per l’andamento del prossimo trimestre: l’applicazione del GDPR può portare ad un calo della raccolta pubblicitaria. Una inserzione in target vale molto di più di una inserzione non mirata e sparata nel mucchio. Per capire quanto valgono i nostri dati impedisce di collegare l’informazione a quel singolo sul sottile confine tra legalità e illegalità, ha cercato di basta prendere l’approccio, totalmente opposto, di dispositivo. Ogni volta che viene usata “Mappe” come applicare le norme del General Data Protection Re- due aziende che sui loro server hanno dati di milioni software di navigazione, anche se è lo stesso utente gulation in modo tale da non danneggiare affatto o in di utenti. Per Apple la privacy è sacra: lo stesso Tim ad usare il servizio, la richiesta del percorso e la de- modo limitato i suoi interessi personali. Cook, nel corso di una intervista delle scorse settima- stinazione vengono visti dai server di Apple come se Diversi esperti e consulenti che da oltre un anno stu- ne, in piena bufera Facebook – Cambridge Analytica fatte da utenti differenti. diano il General Data Protection Regulation e la sua ha dichiarato che Apple potrebbe fare soldi a palate Con l’arrivo del GDPR verranno rilasciati nuovi stru- applicazione concordano sul fatto che Facebook, se trattasse i clienti come prodotti, monetizzandoli. menti per permettere agli utenti di gestire i loro dati nonostante le dichiarazioni di facciata, non ha la mi- Tuttavia Apple ha scelto di non farlo perché non ha al meglio: si potranno scaricare tutti i dati in possesso nima intenzione di aderire al GDPR e probabilmente alcuna intenzione di mettere le mani sulla vita privata di Apple, visualizzare in modo chiaro le informazioni verrà multata. L’articolo 32 del regolamento dice che degli utenti: la privacy è un diritto umano, una libertà che Apple possiede sull’utente e decidere cosa te- “Il consenso dovrebbe essere espresso mediante un civile. nere e cosa no. Il tutto con una interfaccia semplice atto positivo inequivocabile con il quale l’interessa- e immediata, pensata proprio per far capire all’utente to manifesta l’intenzione libera, specifica, informata Se Apple protegge il suo cliente... come i suoi dati vengono trattati e per cosa i suoi dati e inequivocabile di accettare il trattamento dei dati Davanti ad un principio simile Apple ha messo il suo vengono utilizzati. Gli account potranno poi essere personali che lo riguardano, ad esempio mediante di- consumatore al primo posto e ha cercato di informare congelati: un utente che vende il suo iPhone potrà chiarazione scritta, anche attraverso mezzi elettronici, gli utenti dei dispositivi nel modo più semplice e intui- sospendere l’account iCloud bloccando l’accesso a o orale. Non dovrebbe pertanto configurare consenso tivo possibile. Con iOS 11.3, ad esempio, è arrivata una ogni informazione. Nel caso in cui, in futuro, doves- il silenzio, l’inattività o la preselezione di caselle.” nuova icona che segnala all’utente un servizio o una se acquistare nuovamente un dispositivo Apple avrà La schermata che Facebook ha utilizzato per adeguare funzione che richiede, da parte di Apple, l’accesso a i dati, gli acquisti e le preferenze che per quel lasso di gli utenti al regolamento è chiaramente fuori da questi dati personali. Situazioni che comunque sono ridotte, tempo Apple non avrà potuto toccare. Un utente po- confini: il tasto blu “Accetta e continua” è una chiara perché la maggior parte dei dati restano all’interno trà anche scegliere di cancellare l’account eliminando casella pre-selezionata, e soprattutto è ben più eviden- dei dispositivi: il database di catalogazione delle fo- dai server Apple, e per cancellare vuol dire eliminare tografie, i suggerimenti ogni traccia delle sue attività, acquisti inclusi. In ogni segue a pagina 06  della tastiera, le mappe passaggio il cliente sarà informato delle decisioni che del volto con iPhone X prende e di quali saranno le conseguenze, con pie- e le altre informazioni na libertà di scelta. Un approccio giusto, corretto, e personali, dalla cartella anche tutto sommato facile: se da una parte Apple fa clinica ai dati di Heal- ben pagare i suoi prodotti, dall’altra non ha bisogno thKit e HomeKit restano affatto di usare i dati di chi li usa per far business. Non criptati all’interno del- solo: nonostante le modifiche siano state pensate in l’iPhone o dell’iPad. ambito GDPR, trattandosi di uno strumento utile a tut- Nel caso in cui alcuni ti, Apple renderà queste nuove funzioni disponibili a servizi necessitino di tutti gli utenti a livello mondiale. inviare i dati ai server esterni, come per il ... Facebook riesce addirittura servizio traffico sulle a farsi dare più dati Mappe e il navigatore, Caso totalmente opposto quello di Facebook, che Apple utilizza un “rol- nell’ultima ha da poco iniziato ad informare gli utenti ling ID” che cambia ad sulle conseguenze del nuovo regolamento sulla prote- ogni richiesta e che zione dei dati e sulla privacy. Facebook, camminando

 torna al sommario 5 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MERCATO Provvedimento dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato nei confronti delle aziende dell’e-commerce AGCM: no alla vendita online di prodotti non disponibili Non si possono vendere prodotti non disponibili e addebitare i corrispettivi per beni che non risultino in magazzino

di Gaetano MERO di aprile 2017 è emerso che, il professio- nista, a seguito di un rilevante numero Autorità Garante della Concorren- di transazioni effettuate, non abbia in un za e del Mercato è intervenuta con numero significativo di casi consegnato i L’un provvedimento a tutela dei con- prodotti ordinati sul sito tecnomaster.biz sumatori che effettuano acquisti online, e non abbia dato seguito ai solleciti e al fine di consentire un corretto sviluppo alle richieste, prima di adempimento e del mercato. L’intervento rientra nell’am- poi di rimborso, dei consumatori, i quali bito del monitoraggio organico avviato raramente poi riuscirebbero ad ottenere negli ultimi anni dall’Ente sul settore del- l’adempimento dell’obbligazione o il rim- l’e-commerce, mirato a superare alcune borso del prezzo pagato. Dal gennaio carenze oggettive degli operatori e ren- 2017 al febbraio 2018 Tecnomaster.Biz dei grossisti e dei fornitori dal momento operanti rispettivamente attraverso i siti dere conformi al Codice del Consumo le S.p.A. ha ricevuto 5.579 ordini, di questi che presso i magazzini della società non triveo.it, moontech.it e infotelitalia.com. informazioni relative ai prodotti offerti. 2.728 sono stati evasi, 1.243 sono stati esistono prodotti destinati agli acqui- Nell’ultimo triennio AGCM ha avviato 56 Nello specifico GCM,A a seguito del- cancellati e 1.608 risultano tuttora pen- renti online. Il numero di ordini annullati procedimenti, 18 dei quali si sono con- l’avvio di un procedimento istruttorio, denti, quindi senza che sia stato effettua- rispetto a quelli ricevuti - continua AGCM clusi con l’accertamento delle violazioni ha adottato una misura cautelare nei to il rimborso, si legge nel testo integrale – nonché l’elevatissimo numero di acqui- contestate e l’irrogazione di sanzioni per confronti della società Tecnomaster.Biz del provvedimento. In merito ai clienti renti da rimborsare risulta ben superiore € 3.100.000. Tale procedura si inquadra S.p.A., che svolge attività di vendita onli- che hanno provveduto al pagamento a qualsiasi fisiologica e contingente diffi- dunque in una più ampia strategia volta ne di apparecchiature elettroniche per senza ricevere il bene ordinato, il legale coltà di approvvigionamento, incompati- ad assicurare il corretto ed equilibrato telecomunicazioni e di altri componenti, rappresentante della società ha sottoli- bile con l’offerta ai consumatori di beni sviluppo delle vendite online anche attra- ordinando la sospensione di ogni attività neato che tali inadempimenti sono stati di consumo e con le iniziative promozio- verso la repressione di fenomeni quali: la diretta alla vendita di prodotti non dispo- originati da problemi di liquidità. Quan- nali. Tecnomaster.Biz dovrà comunicare mancata consegna della merce ordinata nibili nonché all’addebito anticipato di to alla modalità di promozione dei beni l’avvenuta esecuzione di quanto dispo- e regolarmente pagata dai consumatori, corrispettivi per beni che non risultino in proposti sul sito aziendale, la società sto nel provvedimento di sospensione l’ostacolo al rimborso e la divulgazione giacenza nei magazzini del professioni- opera esclusivamente in dropshipping e entro 10 giorni dal suo ricevimento. di informazioni false e contraddittorie in sta o che non siano comunque pronti per pertanto la dicitura “disponibile” indicata Provvedimenti analoghi sono stati recen- merito al reale stato degli ordini di acqui- la consegna. Secondo le segnalazioni nel sito deve intendersi con riferimento temente assunti nei confronti delle socie- sto nonché alle effettive tempistiche di pervenute all’Autorità a partire dal mese alla presenza del prodotto nei depositi tà Rocket S.r.l., Phone S.r.l. ed Infotel S.r.l. consegna degli stessi.

MERCATO mouse, sull’IP e sulla posizione GPS, ma non c’è traccia GDPR: Apple e Facebook nelle impostazioni legate alla privacy della possibilità di disattivare questa raccolta. Facebook informa l’uten- segue Da pagina 05  te che userà questi dati per “migliorare il servizio”, ma non offre come richiesto la possibilità di disabilitare la raccolta dei dati. Nel pacchetto di dati che Facebook te del pallido tasto “Gestisci le impostazioni sui dati”. possiede di ogni utente ci sono dati molto grezzi, ma Facebook avrebbe dovuto mettere due tasti identici, mancano molte informazioni. “Accetto” e “Non accetto”, e questo per ogni singolo aspetto. Molti utenti, senza neppure leggere, sicura- I nostri dati valgono il rischio mente si troveranno a premere più volte il tasto blu di una multa milionaria d’istinto: magari leggeranno la prima schermata, quella Apple non ha bisogno dei dati degli utenti, Facebook più innocua, per poi proseguire con un “Accetta e con- si. E il modo in cui viene gestita la privacy fa capire tinua” sulle successive. Peccato che una delle ultime quanto i dati degli utenti valgono oggi per certe azien- sia quella dove viene chiesto all’utente di attivare il fa- de: la società di Zuckerberg è pronta a rischiare una migerato riconoscimento facciale, ed è un paradosso. causa pur di continuare a gestire i milioni di dati che Il riconoscimento facciale è stato disabilitato nel 2012 gli utenti europei minuto per minuto danno alla piat- sulla versione europea della piattaforma dopo l’inter- taforma. Abbiamo analizzato le impostazioni della pri- vento della Commissione per la Protezione dei Dati e vacy di cinque utenti che hanno passato la procedura Facebook, nel momento in cui un Regolamento comu- “GDPR” di Facebook e in tutti e cinque i casi ci siamo nitario nasce per salvaguardare la privacy Facebook trovati davanti a persone che, senza neppure saperlo, ha trovato il modo per farlo attivare (e volontariamente) hanno dato implicitamente il consenso a Facebook alla maggior parte degli utenti. Senza che neppure se per il riconoscimento facciale e per usare tutti i dati in ne rendano conto. Ma non solo: Facebook continuerà loro possesso anche per attività pubblicitarie. a tracciare gli utenti tramite lo script inserito in ogni sito Il GDPR il 25 maggio 2018 entrerà in vigore, ma per il con il tasto Facebook, e potrà raccogliere informazioni 99% degli utenti, almeno su Facebook, cambierà dav- analitiche dettagliate sul browser, sul movimento del vero ben poco.

 torna al sommario 6 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MOBILE Nella cornice cosmopolita di Manhattan, LG ha celebrato il lancio mondiale del suo nuovo smartphone top di gamma LG lancia il G7, lo schermo da 1000 nit è super Il G7 ThinQ ha uno schermo eccezionale, un comparto audio curatissimo e tante novità in chiave Intelligenza Artificiale

di Gianfranco GIARDINA reare un nuovo smartphone top di gamma oggi è come correre su una lama di rasoio: da un lato Cnon si può essere troppo “originali” dato che bisogna presidiare i cavalli di battaglia del momento, come il display edge to edge con tanto di tacca per la fotocamera frontale e l’immancabile ricorso all’intel- ligenza artificiale; dall’altro bisogna cercare di offrire qualcosa di più della ultra-agguerrita concorrenza. LG, dal palcoscenico del lancio di New York, prova a dire la sua con l’atteso G7, uno smartphone decisamente concreto; potremmo dire lo smartphone della maturità di LG, che capitalizza tutto quanto di buono fatto nei modelli precedenti e aggiunge quel che serve per ren- dersi competitivo sulla concorrenza, con interessan- ti unicità. A partire dalla volontà di rilasciare continui aggiornamenti per introdurre nuovi funzioni durante la vita dello smartphone, allungandone così di fatto la vita. E il fatto che Oreo sia arrivato da qualche giorno sul V30 e stia per arrivare sul G6 è la conferma di que- sta strategia. lo smartphone più vulnerabile alla caduta: molto con- sigliata una buona custodia. Sul retro resta il sensore altri smartphone tramite un’app aggiuntiva); ma soprat- Come si presenta il G7 per le impronte, che è oramai una specie di marchio di tutto la possibilità di attivare alcune funzioni attraverso Gorilla Glass davanti e dietro fabbrica di LG; ma non è più un tasto: il telefono si acce- i comandi vocali e una serie di supporti allo scatto del- Riuscire a connotare esteticamente uno smartpho- de da un più convenzionale tasto dedicato sul fianco, le fotografie, come una serie di filtri di miglioramento ne oggi è una missione impossibile: c’è poco oltre lo mentre il “cerchietto” sul posteriore serve solo da letto- dell’immagine sulla base della scena inquadrata. Tra schermo. E il nuovo G7 dal punto di vista estetico non si re di impronta, dato che anche i tasti del volume sono l’altro è stato inserito un sistema microfonico adatto sfugge ai trend del momento: design a tutto schermo, sul fianco. A questo si aggiunge la doppia fotocamera, alla ricezione di comandi vocali anche da lontano, un con profilo in metallo lucido e sia il frontale che il po- che non è più sviluppata in orizzontale ma in verticale. po’ come accade con gli speaker assistenti personali: steriore rivestito in Gorilla Glass 5: a questo proposito, La scocca è stagna e certificata IP 68. Indirettamente fino a 5 metri non c’è alcun problema di intelligibilità va ricordato come questa finitura. – tratto comune alla legato all’intelligenza artificiale, anche il tasto di richia- del comandi. maggior parte degli smartphone del momento – renda mo diretto del Google Assistant, posto sul fianco, che può essere utilizzato anche per invocare il lancio di Grandangolo da 16mm e fotocamera Google Lens, l’app di “riconoscimento intelligente della frontale finalmente all’altezza realtà” per mezzo della fotocamera. Un’evidenza (o potremmo dire una conferma) che il mercato ci ha dato nelle ultime stagioni è l’importanza Anche lo smartphone entra dell’immagine, sia nella fase di cattura (la fotocamera) nell’ecosistema ThinQ che in quella di riproduzione (il display). Il G7 conferma Il G7 nasce con Android Oreo 8.0. LG ha lanciato re- alcune scelte originali molto gradite già viste sui mo- centemente il sub-brand ThinQ: si tratta un marchio delli precedenti e introduce interessanti novità. trasversale che unifica tutti i prodotti, soprattutto per A partire dalla fotocamera supergrandangolare (107° di ora gli elettrodomestici connessi, toccati dall’intelligen- angolo inquadrato pari a una focale equivalente di 16 za artificiale. Il nome completo di questo smartphone mm) che affianca quella principale, scelta che era stata è “G7 ThinQ”, proprio a sottolineare il coinvolgimento quella probabilmente più caratterizzante già sulle ge- dell’AI e dell’ecosistema connesso. In questo contesto, nerazioni precedenti e che aveva riscosso molto suc- il riferimento a ThinQ riguarda ovviamente la possibilità cesso tra gli utenti. Questa volta però, contrariamente di interagire nativamente con gli altri prodotti della sui- te (possibilità che ovviamente non è negata anche agli segue a pagina 08 

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MOBILE Tutto sul nuovo LG G7 segue Da pagina 07 

a quanto visto sul V30, le due fotocamere posteriori hanno risoluzioni uguali, pari a 16 megapixel, tanto che è improprio parlare di camera principale e seconda- ria. La fotocamera grandangolare non è stabilizzata (ovviamente non un super-grandangolo così tirato il rischio di micromosso è ridotto al minimo); l’altra, che resta comunque un moderato grandangolo (30mm di focale equivalente) è invece stabilizzata. Il grande A sinistra il nuovo LG G7 sotto una lampada a con- Grazie a un microscopio per display è possibile passo avanti, soprattutto rispetto a G6, è il fatto che fronto con un iPhone 8 Plus. Entrambi gli smar- vedere la composizione della matrice LCD, con il le deformazioni geometriche dell’ottica grandangolare tphone sono impostati alla massima luminosità. subpixel bianco in aggiunta alla tripletta RGB. sono state molto mitigate, soluzione che già di fatto era stata impiegata sul V30. Grande miglioramento, inve- ce, per uno dei punti di debolezza sia di G6 che di V30: la fotocamera anteriore, che finalmente raggiunge gli 8 megapixel e ha una qualità di immagine tale da non rendere i selfie scatti drasticamente di seconda scelta. Un miglioramento che ci voleva, visto anche l’utilizzo massivo che molti utenti fanno di questa fotocamera. Intelligenza artificiale soprattutto per le foto Ma veniamo al ricorso dell’intelligenza artificiale per la funzione di fotocamera: l’AI riconosce il contesto e regola i parametri per immagini più belle e coinvol- genti ma non necessariamente sempre sovrassature o Nella modalità standard il notch è visbile e a fian- Nella modalità custom le notifiche sono nella “pompate” tanto da diventare irreali. Il G7 è in grado di co compaiono alcune informazioni e notifiche. parte alta o ma il notch viene mascherato. identificare oltre 1000 elementi diversi e comportarsi di conseguenza scegliendo la modalità di scatto più adatta ai soggetti identificati tra una ventina di preset a disposizione. Sempre tramite intelligenza artificiale, la macchina è in grado di riconoscere i soggetti inquadra- ti e le situazioni, così da impostare al meglio i parametri di scatto. Inoltre è possibile ricostruire l’effetto bokeh sugli sfondi dei ritratti anche successivamente allo scatto, funzione che si appoggia alla doppia camera Nello scatto a destra gli angoli dello schermo utile sono arrotondati per seguire la linea della scocca ma che è disponibile, in versione puramente softwa- Nella foto a sinistra hanno un raggio di curvatura più stretto per massimizzare lo spazio utile. re, anche per le immagini catturate dalla fotocamera anteriore. Sempre in maniera intelligente, quando la scena è troppo scura, il G7 attiva di conseguenza di gran lunga lo smartphone più luminoso mai creato. di gamma. Ma è l’utente a scegliere se nascondere la una modalità super luminosa, ottenuta combinando L’obiettivo viene raggiunto – secondo le dichiarazioni tacca o renderla visibile: via software si può decidere diversi tra loro e raggiungendo una sensibilità di dell’azienda – addirittura con un risparmio energetico se tenere la porzione utile dello schermo fino al limite 4 volte superiore a quella del G6: il prezzo da pagare del 30% rispetto al G6 e con luminosità di picco dop- superiore, mostrando il notch, o si tiene un po’ più bas- è una riduzione della risoluzione a un quarto di quella pie nei confronti sia di G6 e di V30. Questo dovreb- sa, facendolo di fatto sparire. originaria, a 4 megapxel. Infatti, questa super sensibi- be garantire ottima leggibilità anche in pieno sole e La parte alta dello schermo, in realtà, è adatta come lità viene ottenuta combinando i a 4 in modo autonomia aumentata (anche se ovviamente questo elemento aggiuntivo per messaggi di stato e notifiche tale da quadruplicare la superficie sensibile e quindi aspetto andrà confermato dai test). Per raggiungere e, volendo, può anche essere personalizzata cromati- la capacità di catturare immagini con pochissima luce, questo obiettivo, LG è dovuta tornare all’LCD, pur in ar- camente (anche se la versione a fondo nero ci sembra anzi quasi al buio. Una funzione interessante tutta da chitettura rivista, lasciando l’amato OLED presente sul la più convincente). Anche la curvatura degli angoli del- provare e che deve confrontarsi con le prestazioni in- V30. Tra gli interventi finalizzati a raggiungere questa lo schermo può essere modificata e accentuata dalle credibili del P20, che si è dimostrato capace di luminosità estrema, tra gli altri, anche la creazione di un impostazioni del telefono, per un look più sofisticato e scattare foto credibili anche dove l’occhio umano non subpixel bianco, ad affiancare la tripletta RGB, che ser- armonico con le curve fisiche della scocca. vede quasi nulla. ve proprio per spingere l’emissione luminosa là dove Per quanto riguarda le specifiche tecniche, si tratta di serve. Il rapporto di forma è un altro elemento originale un 6,1” (ma lo smartphone è facilmente impugnabile La luminosità raddoppia dello schermo del G7: è stato superato il rapporto 2:1 grazie appunto al layout molto verticale) con una risolu- 1000 nits anche sugli smartphone del G6 per arrivare a un 19,5:9, ancora più “verticale”. Il zione di 3120 x 1440; in termini cromatici, viene coperto LG, che produce display per molti altri produttori, non rapporto di forma particolarmente forzato è funzionale il 100% dello spazio DCI-P3. poteva mancare l’appuntamento con uno schermo anche ad ospitare il cosiddetto “notch”: infatti compare Stranamente, malgrado i 1000 nit di luminosità di pic- rivoluzionario, a partire dalla luminosità: si toccano – ma questa è un’altra tendenza – la tacca nera nella co, LG non ha più fatto cenno nel comunicato ufficiale i 1000 nit, obiettivo che fino a ieri era solo dei TV e parte alta centrale che ospita altoparlante e fotocame- alle prestazioni HDR, che erano state un po’ il cavallo oggi sbarca anche sugli smartphone, il che fa del G7 ra, diventata oramai quasi un segno distintivo dei top segue a pagina 09 

 torna al sommario 8 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

MOBILE Tutto sul nuovo LG G7 segue Da pagina 08  di battaglia del G6: in realtà le capacità HDR sono in- tatte ed anzi esaltate dal nuovo schermo. In più il G7 è anche in grado di catturare video HDR in standard HDR10. Anche se – va detto – forse la fruizione HDR non è propriamente pensata per una visione su un pic- colo schermo ed è destinata ai TV. Gli speaker Bluetooth? Per LG potrebbero non servire più LG ha sottolineato in maniera netta anche i migliora- menti allo speaker interno, con un’enfasi – almeno dal parla di “suono potente da stereo portatile senza la ne- nostro punto di vista – un po’ esagerata. Noi – non ne cessità di altoparlanti esterni”. facciamo mistero – abbiamo sempre chiarito come non Durante la conferenza stampa è stata fatta una demo si possa parlare di un vero ascolto musicale in ambien- appoggiando un G7 a un piccolo piedistallo cavo in te attraverso il solo telefono e quello che resta uno legno, ovviamente il meglio per risuonare. L’effetto è speaker di servizio; LG – e su questo ha ragione – ha stato decisamente interessante, con un livello sonoro osservato come, nel mondo reale, siano però sempre decisamente importante e mai sentito da uno smar- di più le persone che ascoltano musica in maniera “ca- tphone. Anche se, ovviamente, si è trattato di qualcosa sual” anche tramite lo speaker del telefono: migliorarlo di molto lontano da un suono che possa definirsi hi-fi. quindi ha un senso. Forse ha meno senso parlare di Sempre curata la parte di elettronica relativa all’audio “woofer” e di “boombox”, ma non c’è dubbio che l’uten- con un quad DAC hi-fi (apparentemente non in part- za apprezzerà ogni miglioria fatta alla parte audio. nership con B&O, come nel V30), caratterizzata da una LG promette un aumento di 6 dB della pressione so- distorsione ridottissima (<0,0002%) e da un circuito batteria da 3000 mAh. nora, il che equivale a quadruplicare il volume di picco. di amplificazione in grado di tenere testa a cuffie ad Ecco l’elenco completo delle specifiche tecniche: Questo, sempre secondo le dichiarazioni di LG, do- alta impedenza. A questo proposito – sempre meglio • Chipset: piattaforma mobile Qualcomm® Snapdra- vrebbe portare il G7 a suonare fino a 10 volte più forte chiarirlo – resta, spostata nella parte bassa, la presa gon™ 845 con I.A. di apparecchi concorrenti. Ma non è solo una questio- minijack per le cuffie. E proprio per la fruizione in cuffia, • Display: FullVision da 6.1 pollici con tecnologia Super ne di volume: i progettisti hanno rivisto l’interno dello arriva anche la compatibilità con tracce DTS:X fino a 7.1 Bright Display (3120 x 1440 / 564ppi) smartphone per creare una sorta di cassa di risonanza canali, ovviamente virtualizzati tramite DSP. • Memoria: RAM 4GB LPDDR4x / ROM 64GB UFS 2.1 / negli spazi liberi e aumentare di conseguenza la resa supporto MicroSD (fino a 2TB) sulle basse frequenze; resa che dovrebbe essere ulte- Un motore da top • Fotocamera posteriore: doppia fotocamera 16MP su- riormente enfatizzata quando il telefono è appoggiato Ma il prezzo sale a 849 euro per grandangolo (F1.9 / 107°) / 16MP OIS (F1.6 / 71°) per esempio su un tavolo, che viene sfruttato come Meno originali, ma certamente di livello, le scelte relati- • Fotocamera anteriore: 8MP grandangolo (F1.9 / 80°) sistema di amplificazione sonora grazie alle vibrazioni ve a processori e memoria: a far muovere il G7 ci pensa • Batteria: 3000mAh con ricarica wireless meccaniche. Un sistema tutto da provare sul quale al uno Snapdragon 845 che può contare su 4 GB di RAM. • Sistema operativo: Android 8.0 Oreo momento è difficile andare oltre i proclami di LG, che Il taglio di memoria disponibile in Italia è da 64 GB e la • Dimensioni: 153.2 x 71.9 x 7.9mm • Peso: 162g • Connessione: Wi-Fi 802.11 a, b, g, n, ac / Bluetooth 5.0 BLE / NFC / USB Type-C 2.0 (compatibile con 3.1) • Colori: New Aurora Black / New Moroccan Blue • Altro: Super Bright Display / New Second Screen / AI CAM / Fotocamera Super Bright / Riconoscimento vo- cale a lungo raggio / Speaker Boombox / Google Lens / AI Haptic / Hi-Fi Quad DAC / Suono Surround 3D DTS: X / Certificazione IP68 per la pesistenza all’acqua e alla polvere / Conformità MIL-STD 810G (14 test) / HDR10 / Tasto Google Assistant / Riconoscimento del volto / Sensore per le impronte / Tecnologia Qualcomm® Qui- ck Charge™ 3.0 / Radio FM L’impiego del SOC Snapdragon 845 è certamente un passo avanti rispetto allo Snapdragon 821 e soprattutto ai 32 GB del G6 dello scorso anno; un miglioramento che da solo potrebbe giustificare l’incremento di prez- zo di 100 euro: il posizionamento iniziale è infatti di 849 euro, un prezzo adeguato alle dotazioni del prodotto ma che certamente pone questo G7 in una fascia con tanti concorrenti scomodi. Anche se poi, come accade spesso con molti smartphone, sarà necessario riconsi- derare il tutto sulla base di eventuali offerte degli ope- ratori e dei retailer. Il G7 arriverà nei negozi italiani alla fine di maggio.

 torna al sommario 9 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MOBILE Buoni risultati di HDR, intelligenza artificiale e del bellissimo grandangolo da 16 Megapixel per lo smartphone LG Una giornata a New York in compagnia del G7 Ecco come fa le foto il nuovo smartphone di LG Ecco le foto scattate, anche a piena risoluzione, direttamente come escono dallo smartphone, senza alcun fotoritocco

di Gianfranco GIARDINA poche ore dal lancio (e utilizzando un esemplare USA di pre-produzione con il software non defini- Ativo) abbiamo scattato una serie di fotografie di- rettamente a New York per iniziare a saggiare, in attesa di una prova più completa, la capacità di scatto di LG video G7, il nuovo smartphone top di gamma della Casa co- reana . In questa fase non abbiamo operato in manuale o corretto i parametri di scatto, ma abbiamo lasciato lavorare l’intelligenza artificiale: la macchina, anche senza collegamento di rete, confronta in tempo reale l’immagine con la rete neurale precaricata e riconosce una serie di oggetti e di situazioni. Quindi regola di conseguenza le impostazioni di scatto e post-proces- sing allineandosi a 19 preset già caricati in macchina. luce verso la finestra è condannata a creare un rettan- na: è un pieno controluce (il sole è nella parte bruciata Le immagini catturate e qui visibili anche in versione golo bianco in corrispondenza del panorama. Qui il G7 dell’immagine in alto a destra) ma, grazie all’esposizio- originale (basta cliccare sull’immagine per scaricare la attiva la modalità HDR (lo si vede anche dal suffisso del ne HDR, i fiori in primo piano non perdonolab di intensità versione a piena risoluzione) non hanno subito alcun ri- nome file) e gestisce un livello di esposizione ottimale e vividezza. tocco o trattamento ma sono precisamente i file svilup- per dare leggibilità e naturalezza sia alla parte interna In qualche frangente abbiamo assistito a scatti HDR che pati dallo smartphone e da esso scaricati. Ovviamente, in ombra (il panneggio delle tende continua a leggersi) forse era possibile realizzare anche in modalità stan- volendo ritoccarli anche leggermente, potrebbero es- che ai grattacieli fuori dalla finestra. dard, come quello del banco di frutta a Chinatown. sere ulteriormente migliorati. Abbiamo lasciato anche il G7 libero di stabilire autono- mamente quando attivare la funzione HDR per gestire una situazione di chiari e scuri altrimenti difficilmente rappresentabile: dato che la giornata nella quale ab- biamo fatto le foto era molto luminosa, con un sole splendente e grandi contrasti tra luci e ombre, l’HDR è entrato in funzione molte volte. Meno frequentemente è entrato in funzione la modalità Ultra Bright che accor- pa i pixel quattro a quattro per aumentare proporzio- nalmente la sensibilità del sensore e ridurre, di conse- guenza, il rumore (ma anche la risoluzione). Una buona capacità di lettura della scena Il G7 ha dimostrato, nelle prove fatte, di saper leggere Ben gestito anche questo scatto del parcheggio “a La saturazione è apparsa sempre sui livelli più alti, a correttamente la scena e ottenere dalle situazioni il me- scaffale”: le auto al piano terra, anche se completa- creare un’immagine sempre molto vivida, a volte an- glio, anche quando le condizioni erano problematiche. mente in ombra, restano leggibili, mentre le parti più che oltre la percezione a occhio nudo della scena. Di Il caso della foto in camera alla finestra è emblematico: esposte al forte sole non si bruciano. certo si tratta di un trattamento molto comune negli con la maggior parte della stanza in ombra e un alto Anche la partita a basket in piena Manhattan dà buona smartphone e che permette anche alle immagini di livello di illuminazione esterna, la foto in piena contro- dimostrazione della capacità del G7 di leggere la sce- ben figurare sui display. Ovviamente si può scegliere, grazie alle impostazioni manuali o ai filtri di cattura, di mantenere un profilo cromatico più “cauto”. Ma, come dicevamo, per il momento noi abbiamo scattato solo in manuale. Altra buona prova è quella della foto all’attacco del ponte di Brooklyn: il muro sulla sinistra è scuro ma viene reso bene, anche dal punto di vista cromatico; malgrado ciò il cielo, che a occhio nudo poteva addi- rittura apparire del tutto slavato e invaso dall’estrema luminosità, non perde il suo connotato azzurro, anche se pagano un po’ le porzioni dell’immagine in ombra.

segue a pagina 11 

 torna al sommario 10 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

MOBILE Ecco come fa le foto il G7 segue Da pagina 10 

Il super-grandangolo, grande amico di New York Una delle caratteristiche chiave della fotocamera del Nella foto qui sotto, invece, l’HDR è entrato in funzio- G7 viene da lontano: è il super-grandangolo che sin dal ne per gestire le foglie in ombra in primo piano: senza G5 caratterizza gli smartphone top di LG. Nel caso del questa funzione sarebbero diventate semplicemente G7 è impiegata un’ottica equivalente a un 16mm con una macchia nera. limitate distorsioni geometriche, a dispetto della focale cortissima. Un’ottica di questo tipo torna utilissima sia per inquadrare panorami ampi, che per proporre pro- spettive forzate, con soggetti in primissimo piano e fon- di ampi. New York, con i suoi grattacieli, è lo scenario perfetto per godere del super-grandangolo. Tra l’altro è il G7 che, se scorge situazioni che meritano il gran- Nelle foto qui sopra un raffronto di ango- dangolo, fa lampeggiare l’icona corrispondente sugge- lo inquadrato tra la camera standard e quella rendo il passaggio alla focale dimezzata della seconda grandangolare. Data la regolarità dei palazzi, è camera posteriore. anche possibile valutare la distorsione geometrica dell’ottica grandangolare. I colori della natura Anche gli scatti da Central Park sono convincenti: il Buona la gestione dell’esposizione al memoriale dell’11 verde del prato e il rosa dei fiori è saturo (forse solo un settembre, dove sorgevano le Torri Gemelle: la foto è pizzico di troppo). Il verde, normalmente è una “brutta controluce e con il riflesso del sole che si specchia nel bestia” perché tende naturalmente ad essere sottoe- marmo scuro. La resa è tutt’altro che sgradevole (sal- sposto, soprattutto se in ombra. In questo caso il G7 ha vo il fuoco che doveva essere sul fiore, situazione non deciso di scattare HDR esponendo in maniera vivida riconosciuta automaticamente e da noi erroneamente anche le parti in ombra, sia del prato che dell’albero non corretta). in fiore.

Ma non solo panorami: anche con un soggetto ravvi- cinato e ripreso con il grandangolo, grazie anche alla profondità di campo naturalmente lunga, si possono realizzare scatti inconsueti.

Grandi contrasti anche al Rockfeller Center, dove la INello scatto di St. Patrick, invece, abbiamo forse chie- scena è in forte controluce: la parte al sole dell’aiola sto troppo: la cattedrale bianca in pienissimo sole si e quella in ombra sono tutte e due leggibili, tutto som- staglia sul cielo blu: entrambi vengono resi bene. mato senza grosse forzature, salvo forse un po’ di sa- turazione di troppo sul rosso dei fiori, soprattutto quelli in ombra. segue a pagina 12 

 torna al sommario 11 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE GAMING Atari VCS, revival del mitico Atari 2600, sarà preordinabile a partire dal 30 maggio APP WORLD Atari VCS in preorder. Supporterà HDR e 4K Una sola app La nuova console monterà un processore AMD capace di risoluzione 4k con HDR e 60 fps per gestire

di Alessandro CUCCA le emergenze oveva chiamarsi AtariBox ed es- in tutta sere disponibile dallo scorso di- D cembre, invece la nuova console Europa di Atari si chiamerà Atari VCS, offrirà È stata presentata da EENA, supporto alla risoluzione 4K, ai contenu- associazione europea dei numeri di ti HDR e a 60 fps, e si potrà preordinare emergenza, e dalle startup Beta80 sulla piattaforma IndieGoGo dal prossi- e Deveryware, l’architettura PEMEA mo 30 maggio. Atari VCS potrà essere che consentirà ai cittadini europei nelle nostre case a partire dalla primave- di contattare i principali servizi di ra del 2019 ma dal prossimo 30 maggio emergenza in modo intelligente tra- mite smartphone. Il software intende si potrà già preordinare al prezzo a parti- mettere in comunicazione i servizi re da 199 dollari. di tutti i Paesi che fanno parte della La nuova console sarà basata su un joystick dal design rivisto ma sempre Yars ‘Revenge. Comunità e di accelerare l’intervento processore AMD, realizzato su misu- riconoscibile, e un moderno joypad, rea- Michael Arzt, COO di Atari Connected degli organi di soccorso durante le ra per questo progetto, simile a quello lizzati entrambi da Power A. Entrambi i Devices, ha dichiarato con un certo en- situazioni di necessità. PEMEA vuole che possiamo trovare all’interno di Xbox controller saranno offerti in bundle ma tusiasmo: “Tutte le persone qui in Atari e diventare una tecnologia universale One X, con il pieno supporto alle tecno- anche resi disponibili separatamente. i nostri partner di sviluppo sono dei fan per l’Europa. Oltre a indicare la logie Radeon Graphics, anche se non La console invece verrà rilasciata anche della tradizione Atari. Il nome Atari VCS posizione del chiamante, PEMEA sono state ancora rilasciate le specifiche in due versioni speciali: una collector’s è molto pesante: tutto deve andare nel fornirà altri dati utili alle autorità tecniche precise. edition in simil-legno dal design retrò e migliore dei modi e per questo abbiamo in quanto integrata direttamente Sappiamo però che questa potenza un’altra più classica, chiamata Onyx, con bloccato il lancio inizialmente previsto nelle applicazioni, tra cui messaggi, sarà in grado di gestire contenuti in ri- finitura nera lucida in edizione limitata. (per lo scorso 14 dicembre ndr). È stata videochiamate, e altre informazioni soluzione 4K con HDR e fino a 60 fps. Con Atari VCS, revival attuale del mitico una decisione difficile, ma non voleva- riguardante l’utente. Le app dovranno soddisfare alcuni requisiti indicati Non mancheranno varie opzioni di archi- Atari 2600, gli utenti potranno accedere mo andare sul mercato con alcune parti sul sito ufficiale EENA. L’obiettivo è viazione integrata ma anche il supporto a una vasta gamma di giochi, contenuti ancora non completamente rifinite. Spe- accreditare almeno quattro Paesi alla per espansioni esterne oltre che piena multimediali (Anche in streaming), e so- riamo che i fan di Atari siano entusiasti piattaforma PEMEA entro il 2018 per connettività con WiFi dual-band, USB prattutto a 100 grandi classici della sto- di Atari VCS così come lo siamo noi”. arrivare ad otto membri nel 2019. 3.0 e Bluetooth 5.0. ria di Atari come Asteroids, Centipede, A questo punto non ci resta che atten- Spagna ed Italia sono le prime nazioni Faranno parte del corredo un iconico Breakout, Missile Command, Gravitar e dere il 30 maggio 2018. ad aver aderito.

MOBILE Ecco come fa le foto il G7 ma, senza un evidente rumore. E poi è venuto il momento di mettere alla prova il G7 segue Da pagina 11  Questo scatto è stato realizzato all’interno di un van con lo skyline notturno di Manhattan: il microdettaglio con vetri oscurati in movimento, in condizioni che ad non è incredibile (forse anche per colpa di un micro-

Ma la macchina non fa intervenire l’HDR in questo caso occhio nudo garantivano pochissima visibilità, una luce mosso, data l’esposizione attorno a 1/15 sec; abbiamo e le zone in ombra sono al limite della leggibilità. poco più che fioca. La resa è invece da luce diurna: è scatto a mano libera). Ma la resa generale è molto pia- intervenuta la modalità di cattura super-bright e infatti cevole e bilanciata, ottenuto senza uso di HDR. In parti- E poi venne il buio la foto ha una risoluzione di soli 4 megapixel; ma in mo- colare i neri dei palazzi sono rimasti profondi ma il cielo Un’altra capacità di questa macchina è quella di realiz- dalità standard questa foto non avremmo potuto farla o è stato “aperto” quanto basta per caricarlo di azzurro e zare scatti a risoluzione ridotta ma a sensibilità altissi- sarebbe stata decisamente mossa. far traguardare le ultime luci del tramonto sul fondo.

 torna al sommario 12 133_bw_P5w_pgp_ddy.qxp:- 19-09-2016 14:13 Pagina 1

P5 Wireless. Abbiamo eliminato il cavo ma il suono è rimasto lo stesso.

P5 Bluethooth, musica in mobilità senza compromessi con 17 ore di autonomia e ricarica veloce per performance allo stato dell'arte. La solita qualità e cura nei materiali di Bowers & Wilkins adesso senza fili grazie alla nuova P5 S2 Bluetooth.

www.audiogamma.it n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MOBILE Il nuovo Galaxy Note 9 di Samsung riceve le prime certificazioni in estremo oriente Vodafone , primi avvistamenti 2 GB gratis per un anno L’uscita è prevista per il prossimo agosto agli utenti colpiti Con il lancio in agosto si eviterebbe il confronto diretto con l’attesa nuova line-up di Apple dall’aumento di Matteo SERVADIO Vanno richiesti econdo alcune indiscrezioni, il Ga- Per compensare laxy Note 9 avrebbe ricevuto la l’aumento del 10% Scertificazione del CMIIT (China Mi- nistry of Industry and Information Tech- per i clienti ricaricabili, nology), le approvazioni riguardano due aumento che scatterà varianti cinesi dello stesso nuovo Note il 27 maggio, Vodafone di Samsung: il modello SM-N9600 e il modello SM-N9608. Non è la prima vol- offre 2 GB di traffico in ta che Note 9 è oggetto di indiscrezioni, più al mese per un anno circa un mese fa sono stati pubblicati su Geekbench i risultati della variante sta- di R. P. tunitense SM-N960U, con SoC Snapdra- be essere invece il display di Note 9 esserci ancora qualche possibilità che gon 845 a bordo, accompagnato da 6GB che monterà verosimilmente il classico Samsung sia riuscita ad implentarlo al di di RAM e Android 8.1.0 Oreo. Quanto al Super AMOLED QHD+ di Samsung in sotto dello schermo. resto delle specifiche (al netto di un SoC formato 18.5:9 con diagonale da 6,3” o Con anche una versione 2.0 di Bixby e che per il nostro paese dovrebbe essere 6,4”. Così come il reparto fotografico do- nuove funzionalità per la S-Pen all’oriz- l’Exynos 9810) Samsung potrebbe inse- vrebbe ruotare attorno allo stesso modu- zonte, è opinione comune che Galaxy rire una batteria più capiente, possibil- lo del Galaxy S9+, con camera principale Note 9 possa debuttare in anticipo ri- mente da 3850 o addirittura 4000 mAh. dotata di apertura variabile e il classico spetto al passato. Si punta al mese di Il 27 maggio 2018 per molti clienti Nel recente passato, colpita nel segno teleobiettivo per l’ottica secondaria. agosto per un lancio che in questo modo Vodafone con una SIM ricaricabi- dal Battery Fiasco di Note 7, la società Nel caso dell’attuale flagship della Serie eviterebbe il confronto diretto con l’atte- le scatterà un aumento del 10% coreana si era mantenuta conservativa Galaxy S la doppia fotocamera siede so- sa nuova line-up di Apple, che seguirà circa. Un aumento che Vodafone sul modello del 2017 con un’unità da pra il riposizionato sensore di impronte verosimilmente la linea tracciata lo scor- ha giustificato con la “necessità 3300 mAh. Non troppo diverso dovreb- digitali, ma nel caso del Note 9 potrebbe so anno con iPhone X. di continuare a garantire la qua- lità dei servizi legata ai nostri in- vestimenti sulla rete”, ma che in MOBILE Pare che Samsung abbia già risolto il problema che affliggeva le telefonate del Galaxy S9 pratica è la soluzione scelta da Vodafone per gestire il ritorno alla fatturazione mensile. AGCOM Galaxy S9 e buchi audio nelle chiamate aveva chiesto di effettuare scelte commerciali libere, e c’è chi ha cambiato l’aumento riducendolo Samsung rimedia, la soluzione è in arrivo e chi invece, come Vodafone, ha annullato l’aumento applicandolo L’aggiornamento risolutivo è in fase di test presso gli operatori e sarà rilasciato velocemente successivamente. Chi si è visto aumentare il costo della tariffa crofono non esistesse. Secondo ricaricabile potrà chiedere una di Roberto PEZZALI alcuni il problema sarebbe do- piccola compensazione: 2 GB di on c’è alcun annuncio ufficiale, ma vuto ad una parziale incompati- traffico dati gratuito in più al mese Samsung dovrebbe aver risolto il bilità tra il modem utilizzato nella per un anno. L’opzione tuttavia N problema dei buchi audio nelle versione Exynos del Galaxy S9, non sarà attivata automaticamen- chiamate dei nuovi Galaxy S9 e Galaxy quella distribuita anche in Italia, te per tutti i clienti che hanno subi- S9 Plus. Un problema internazionale, e alcuni apparati di rete utilizzati to l’aumento, ma dev’essere fatta che ha colpito la versione Exynos del dagli operatori di telecomunica- richiesta a Vodafone. Si può fare nuovo top di gamma e che è costata an- zioni in Israele. Altri hanno par- tramite il servizio clienti oppure che una class action in Israele. Alcuni lato di bug di Android. La cosa tramite il sito, sfruttando il nuovo consumatori avevano lamentato interru- importante è che il problema è assistente virtuale Tobi. Scrivendo zioni audio durante le chiamate, alcune stato trovato, risolto e l’update due volte “chat” Tobi propone di di durata anche superiore ai 10 secondi. è in fase di finalizzazione e test. parlare con un operatore che in Veri e propri blackout audio, senza che Secondo alcune fonti che abbiamo sen- ve. Sempre che i test diano risultati po- pochi minuti confermerà la richie- la chiamata si interrompa: chi usa lo tito l’aggiornamento correttivo sarebbe sitivi. Parallelamente al rilascio da parte sta di attivazione, con l’opzione smartphone non si accorge di nulla, ma già nelle mani di alcuni operatori che degli operatori per i loro modelli arriverà dei 2 GB che diventerà effettiva il destinatario della conversazione per stanno facendo gli opportuni test prima anche l’aggiornamento per la versione solo dopo aver ricevuto un SMS diversi secondi non sente, come se il mi- del rilascio, che dovrebbe arrivare a bre- openmarket. sullo smartphone.

 torna al sommario 14 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MOBILE Un video proveniente dalla Cina mostra quello che sembra essere il nuovo iPhone SE Apple iPhone SE 2 tra passato e presente ufficialmente nei negozi Tre Design classico con ricarica senza fili? Si parte Rimane il design di vecchia generazione, il vetro posteriore permetterebbe la ricarica wireless con Mi MIX 2 di Matteo SERVADIO Il primo smartphone e iPhone SE era essenzialmente borderless era già un 5s rinnovato nella piattaforma comparso nei listini S e nei componenti hardware, iPho- Tre e Wind ne SE 2 potrebbe essere uno strano mix di ispirazioni presenti e passate, almeno Ora arriva la conferma per quanto riguarda il design. dell’espansione Lo suggeriscono nuovi scatti dal vivo di Xiaomi in Europa provenienti dall’estremo oriente ap- tramite l’operatore parsi in rete, che svelerebbero la se- conda generazione di SE con un’inedita parte posteriore in vetro. Le immagini be abilitare la ricarica wireless. Ma che sopra e il TouchID sotto, con tanti saluti di Emanuele VILLA sono estratte da un video che circola in fondo è anche un richiamo ai vecchi agli audaci e fantasiosi concept che flut- su Weibo, social network cinese, e per- iPhone 4 e 4s. tuavano dovunque in rete dopo il lancio tanto è bene esercitare cautela nel trar- Per il resto non sembrano esserci gros- di iPhone X. Dove i rumor sarebbero più re conclusioni che potrebbero essere se differenze con il modello preceden- allineati è invece nelle indiscrezioni che affrettate. Già nel caso del primo iPhone te, compreso il Jack Audio di cui un pre- vorrebbero l’upgrade del chip dall’A9 SE apparvero in rete molti leak e scatti cedente report suggeriva la rimozione. all’A10 Fusion, quello incluso in iPhone fuorvianti poi totalmente smentiti. Det- E a conti fatti in quello che è l’iPhone 7 per capirci. to questo le immagini ci mostrano un più conservativo nella line-up di Apple Quanto alla data di lancio si parla di Sono mesi decisamente importan- dispositivo non troppo diverso dal suo avrebbe perfettamente senso mantene- un periodo compreso tra maggio e ti in casa Xiaomi: il colosso cinese predecessore, con le classiche linee re il connettore da 3,5mm per gli auri- giugno, con SE 2 che potrebbe quindi sta muovendo passi importanti nel della passata generazione di iPhone e colari. Virtualmente rimarrebbe quindi il essere annunciato via comunicato o vecchio continente, laddove può una parte posteriore in vetro che segue solito display da 4”, racchiuso dalle cor- nell’ambito del WWDC 2018 in parten- sbarcare con un’ampia offerta di il trend dei più recenti flagship e potreb- nici che accolgono la capsula auricolare za il 4 giugno. smartphone, gadaget e dispositivi IoT di buona qualità e prezzo con- tenuto. Confermato qualche mese MOBILE iPhone 2018 al centro di nuove indiscrezioni provenienti direttamente dalla Cina fa lo sbarco in Italia e depositati i documenti per una IPO in grandis- simo stile, il colosso cinese sta ora iPhone 2018: gli accessori per la ricarica rapida puntando sulle partnership che gli permetterebbero un’agevole espansione sul mercato europeo. saranno inclusi nella confezione con il telefono? L’annuncio di oggi è l’accordo con Secondo i rumor, Apple intenzionata a convertire all’USB Type-C tutti i suoi dispositivi CK Hutchinson, la multinazionale che detiene il 50% del gruppo tela, ma una mossa del genere avrebbe adattatore. Oggi Apple vende cavi da Wind Tre. All’atto pratico questo di M. S. senso anche nell’ottica della transizione USB-C a Lightning a partire dai 25 euro porterà l’offerta Xiaomi nei nego- li attuali iPhone 8 e iPhone X in- di Apple al Type-C. A Cupertino non sa- per il pezzo da un metro e 39 per i 2 zi Tre (e Wind, supponiamo) e la vece supportano ufficialmente la ranno forse ancora pronti ad abbando- metri, da abbinare all’alimentatore di un abbinerà alla propria ampia dispo- Gricarica rapida, ma nessun acces- nare lo standard proprietario, ma adot- MacBook o uno di terze parti per sfrut- nibilità di piani tariffari. Tutto ciò sorio compatibile viene offerto in confe- tare il Tipo C anche per iPhone e iPad tare la ricarica rapida su iPhone X e 8. vale anche negli altri Paesi in cui il zione. Secondo un’indiscrezione prove- creerebbe una maggiore uniformità fra Ora, citando fonti nella catena di forni- gruppo opera: Hong Kong, Svezia, niente dal social network cinese Weibo, tutti i prodotti dell’azienda. tura, il rumor ci parla di una Apple inten- UK, Austria, Irlanda e Danimarca. Apple sarebbe intenzionata a tendere la Quell’unica porta del MacBook da 12” zionata a convertire al USB Type-C tutti Al momento l’unico smartphone mano ai propri utenti in questo senso, che fece discutere al suo debutto fu i suoi dispositivi, a partire dal già citato Xiaomi disponibile in Italia è il includendo nella confezione dei prossi- il punto di partenza per un passaggio alimentatore dei prossimi iPhone che Mi MIX 2, il telefono che ha lan- mi iPhone un alimentatore USB Type-C al nuovo standard che tuttavia non ha sarebbe rinnovato anche nella forma, ciato a livello globale il concetto e un cavo da USB Type-C a Lightning minimamente sfiorato i dispositivi più più ovale. Attualmente iPhone viene di borderless, poi seguito da tanti Nello specifico si parla di un caricabat- popolari di Apple: gli iPhone. Tanto che commercializzato con un caricabatterie nomi illustri del mercato. Mi MIX terie da 18W in grado di offrire la ricarica fino a poco tempo fa faceva sorridere da 5W e cavo da USB-A a Lightning, il 2 oggi è abbinabile a un’offerta rapida ai nuovi iPhone attraverso ap- poter connettere un qualunque dispo- 18W previsto permetterebbe di ottene- All-in (Prime, Master o Power) e punto il cavo USB Tipo C-Lightning. sitivo Android con cavo USB Type-C re il 50% di carica in 30 minuti, le stesse anche in versione Play 15, con Impossibile verificare l’autenticità del al MacBook, ma non poter fare lo stes- velocità promesse per iPhone X e 8 con 900 minuti di telefonate e 15 GB rumor e pertanto è bene esercitare cau- so con un iPhone a meno di usare un gli accessori compatibili. di Internet LTE a 15 euro al mese.

 torna al sommario 15 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE ENTERTAINMENT Rakuten TV annuncia il lancio di film codificati Dolby Vision e Atmos nel suo servizio di Video on Demand A Londra per vedere Rakuten TV con Dolby Vision e Atmos su un TV OLED LG: tutta un’altra storia Abbiamo approfondito con Rakuten, Dolby e LG le tematiche sui contenuti on-demand, le codifiche audio/video e il futuro dei TV

di Mirko SPASIANO iamo stati nel Regno Unito a rifarci gli occhi e le orecchie. L’occasione, ben più che propizia, era Sl’evento che si è tenuto nella sede londinese di Dolby, nel corso del quale Rakuten TV ha calato l’as- so: una sezione Home Cinema all’interno del proprio catalogo contenente i titoli più recenti del cinema hol- lywoodiano con tanto di Dolby Vision e Dolby Atmos. Altre due buone notizie: non è previsto nessun sovrap- prezzo per un catalogo che conterà decine di titoli al lancio, e l’Italia è tra i cinque paesi europei che vedran- no comparire la sezione Home Cinema sin dal principio, sintomo che Rakuten TV punti molto sul Belpaese. Tra i titoli disponibili Inferno, Resident Evil Final Chapter, Bad Boys II, Elysium, tutta la saga di Spiderman, The Dark Tower e Trainspotting 2. Unico punto oscuro è la data di lancio: sappiamo solo che arriverà presto, ma modello dello scorso anno che già supportava Dolby Audio di Dolby e James Thomas, Product Manager del- non abbiamo una data precisa. Ovviamente vi terremo Vision e Dolby Atmos. I contenuti multimediali, nean- la divisione Home Entertainment di LG Electronics per aggiornati. Per chi non lo conoscesse, Rakuten è un che a dirlo, erano veicolati dall’applicazione di Rakuten capirne qualcosa di più. Con Josep Mitja, cofondatore colosso giapponese che ha acquisito Wuaki, start-up TV, che ora vanta una sezione Home Cinema Movies e COO di Rakuten TV, parliamo ovviamente di contenu- spagnola che ha creato una piattaforma per il noleggio che ostenta i loghi Dolby Vision e Atmos. ti e del ruolo che le piattaforme on-demand hanno nel- e la vendita di film online con un’unica missione: por- Baby Driver sembra quasi sia fatto apposta per met- la fruizione dei contenuti all’alba del 2018. Rakuten TV tare in tutte le case d’Europa contenuti freschi di sala tere in luce il Dolby Atmos, con esplosioni, sirene, ed è un servizio che forse qui è ancora poco conosciuto, cinematografica con la migliore qualità possibile, Ultra incidenti che si instillano nelle colonne sonore, quasi nonostante la relativa app sia preinstallata sulla mag- HD e HDR. Trattasi, dunque, di una piattaforma VOD, come fossero parte integrante della traccia originale. gior parte degli Smart TV. Mitja lo ha ammesso candi- video on-demand, che peraltro è in forte crescita nel La codifica audio a oggetti, poi, fa il resto: è come vi- damente, convenendo che c’è ancora tanta strada da nostro Paese. Chi ha avuto modo di provarla finora, ne vere le scene più intense al posto di guida, avendo la fare per migliorare la riconoscibilità del brand. Il punto avrà saggiato l’ottima qualità del video, accompagnato perfetta percezione spaziale di quanto accade dentro d’inizio è stata la pubblicità convenzionale, ma è stata da un audio che forse non raggiungeva lo stesso livel- e fuori l’autovettura, con una dinamica davvero d’altri la sponsorizzazione del Barcellona a segnare il cambio lo. Con il supporto al Dolby Atmos, però, cambia tutto. tempi. Blade Runner 2049, invece, è la vetrina perfetta di passo. Ovviamente, però, accordi del genere non si Per il lancio del nuovo servizio, partner di Rakuten sono per il Dolby Vision: il matrimonio tra il nero dell’OLED trovano nel giro di una sera e sono tutt’altro che a buon Dolby (ovviamente) e LG, i cui TV top di gamma suppor- e gli effetti di luce psichedelici di alcune scene lascia mercato. tano sia Dolby Vision che Dolby Atmos: sono, infatti, a bocca aperta. Se si torna indietro con la mente di un DDAY.it: Per ottenere il massimo della visibilità po- tutti i modelli OLED (W8, E8, C8 e B8) e quelli Super decennio, tutto ciò sembra quasi incredibile. Non tanto treste approfittare della situazione intricata che si è UHD (SK9500, SK8500 e SK8100) a fare sfoggio del per l’esperienza simil-cinema in sé per sé – forse al- venuta a creare con MediaPro e i diritti della Serie A. meglio della tecnologia Dolby. l’epoca c’era una maggiore passione per l’Home Thea- Intendete partecipare in qualche modo? Abbiamo avuto modo di provare il più classico del ma- tre –, ma perché è tutto puramente “liquido”, senza un Josep Mitja: “Al momento no, ma lo sport è un settore teriale promozionale di Dolby, ma soprattutto un paio supporto fisico. Che si possa godere di questa qualità che stiamo monitorando con attenzione. Basti pensare di spezzoni di Baby Driver e Blade Runner 2049, nel audio/video, on-demand, schiacciando pochi tasti del che in Giappone abbiamo acquisito i diritti per la tra- buio assoluto e nel silenzio tombale di una mini sala telecomando del TV ha un che di magico. smissione delle partite di NBA. In questo campo biso- visione. Questa era attrezzata con un TV LG, un 65E7, gna muoversi velocemente perché lo scenario cambia Rakuten TV: contenuti ancora più rapidamente. Noi siamo vigili”. originali e uscite DDAY.it: Un’altra strada sarebbe quella di costruirsi contemporanee una una vera e propria fanbase come fanno Netflix in casa e al cinema e Amazon con contenuti originali. Intendete seguire Abbiamo approfittato dell’evento la stessa strada? londinese per approfondire un po’ Mitja: “Quello che fanno è sicuramente interessante, il discorso con i rappresentanti del- ma c’è una differenza sostanziale: i nostri modelli di le varie aziende coinvolte: Rakuten business sono completamente diversi. Loro si sosten- per i contenuti, Dolby per la tecno- gono con le sottoscrizioni e nel loro catalogo ci sono logia e LG per l’hardware. Ci siamo soprattutto serie TV. Noi puntiamo sul cinema, su titoli messi intorno a un tavolo con Jo- freschi di sala cinematografica. Detto ciò, non ce ne sep Mitja, cofondatore e COO di R stiamo certo con le mani in mano. In estate debutte- TV, Andreas Ehret, VP Technology rà la nostra prima coproduzione di alto profilo, diretta del gruppo Multiscreen Services segue a pagina 17 

 torna al sommario 16 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

ENTERTAINMENT Rakuten TV con Dolby Vision e Atmos segue Da pagina 16 

da David Blair, vincitore del Premio BAFTA, e con Iwan Rheon, Milo Gibson e Marcin Dorocinski tra gli altri nel cast”. DDAY.it: Perché un utente deve attendere così a lun- go per vedere un film nelle piattaforme di streaming dopo che è passato nelle sale cinematografiche? Mitja: “Ci sono dei tempi tecnici che scandiscono la finestra temporale che intercorre tra l’uscita dei film nelle sale e la fruizione degli stessi su servizi come il nostro. Tutto ciò non fa che beneficiare la pirateria: è proprio per questo che stiamo lavorando duramente per accorciare queste tempistiche”. DDAY.it: Quale sarebbe secondo voi la durata ideale DDAY.it: Ma in che modo? Può fare un esempio? tutto in una sola parola: qualità. E poi LG non è certo di questa finestra? Ehret: “Con tecnologie nuove, aggiuntive: algoritmi e un partner dell’ultimo minuto. Collaboriamo con Dolby Mitja: “Noi vorremmo che il film fosse disponibile sia “trucchi” come la riflessione la suono. Non c’è limite alla sotto questo profilo dal 2016”. al cinema che on-demand contemporaneamente. È su fantasia”. DDAY.it: Guardando all’industria della musica, vede questo che puntiamo”. DDAY.it: Ma non crede che ormai il consumatore ven- qualche analogia con quello della televisione? Crede DDAY.it: Il segreto per combattere la pirateria, dun- ga solo attratto dalle sigle? che lo streaming sia destinato a sostituire il broadca- que, è facilitare l’accesso ai contenuti e fare in modo Ehret: “No, non credo. È una questione di sensazioni, di sting? che siano di qualità. Non è un caso, quindi, la collabo- emozioni. Se l’utente prova la migliore tecnologia pos- Thomas: “Non c’è dubbio che la possibilità di fruire di razione con Dolby. Per migliorare l’accessibilità, pen- sibile, non vuole più tornare indietro”. contenuti on-demand e da una moltitudine di dispo- sa che Movies Anywhere sia una strada percorribile? DDAY.it: Eppure sembra che il mondo “classico” del- sitivi sia apprezzatissima, soprattutto dagli utenti più [Si tratta di un portale gratuito – non ancora disponibile l’Home Theatre stia morendo. Crede che si sia spenta giovani. Ma in alcuni ambiti, come quello sportivo, se nel nostro Paese –, che consente di fruire di tutti con- la passione per l’audio di qualità o, magari, che sia la gioca ancora bene. E poi ha ancora qualche carta tenuti acquistati da servizi come Google Play, iTunes, diventato troppo complicato o ingombrante un setup da giocare”. Prime Video, ecc. da un’unica applicazione, ndr.] da 11 canali e più? DDAY.it: Ad esempio? Cosa ha ancora da offrire? Mitja: “La flessibilità e la convenienza che offre Movies Ehret: “C’è uno zoccolo duro di appassionati che non Thomas: “Beh, tra le altre cose, l’HDR. Ormai i test sono Anywhere è un grosso vantaggio. È qualcosa che stia- morirà mai. Sto parlando di quelli disposti a spendere in stato molto avanzato e potrebbe vedersi presto an- mo valutando, ma al momento i primi riscontri che ab- anche migliaia di euro per avere un’esperienza sonora che in maniera piuttosto diffusa”. biamo avuto non sono stati incoraggianti”. ‘premium’. Però credo tu abbia centrato il problema. È DDAY.it: HDR e OLED: se lo si guarda sotto il profilo per questo che, se così si può dire, ci siamo reinventa- della luminosità, non sembra un matrimonio perfetto. Dolby: parola chiave è la versatilità ti, facendo della versatilità il nostro forte. Ci adattiamo Gli LCD hanno ancora una marcia in più sotto questo Quando si parla di qualità audio e video, non poteva- alle esigenze dei nostri partner, a diversi form factor”. profilo mo non punzecchiare Andreas Ehret, VP Technology, DDAY.it: A proposito di partner, non tutti hanno Thomas: “Sì, ma ci difendiamo bene. Con i nostri OLED Multiscreen Services Audio di Dolby. Oggi il supporto abbracciato il Dolby Vision: molti hanno preferito raggiungiamo i 750 nits, che non sono certo pochi. Poi al Dolby Atmos si è esteso a una miriade di tipologie l’HDR10+. È solo una questione di costo? parliamo sempre di HDR, quindi bisogna guardare l’al- di prodotti che fino a qualche anno fa mai ci si sarebbe Ehret: “Non posso parlare per altri, ma quello che pos- tra faccia della medaglia. Sui neri l’OLED è imbattibile. aspettati. Ci interroghiamo se col tempo ci sia stato un so dire è che noi offriamo il supporto alla migliore qua- Il livello di dettaglio che si raggiunge sulle basse luci è peggioramento globale della qualità media dell’audio lità video possibile, con metadati dinamici, profondità senza paragoni”. nelle case degli utenti. Il classico setup da home thea- colore a 12bit e pannelli fino a 10.000 nit di luminosità DDAY.it: Avete fatto all-in sull’OLED. Le vostre previ- tre a componenti separati ha perso progressivamente di picco”. sioni per il 2018 parlano chiaro. Non crede che i tem- il suo appeal, a favore di soluzioni forse più semplici e pi siano maturi per un taglio di prezzi sui TV da 65 consumer-friendly, come le soundbar. Uno degli spunti LG punta tutto sulla qualità dell’OLED pollici? più interessante che ha offerto Ehret è sul significato A quel punto, non si poteva non coinvolgere nella Thomas: “Non sono la persona più indicata per affron- del brand Dolby quando accostato a settori diversi da discussione James Thomas, Product Manager della tare questo discorso. Quello che mi preme sottolineare quello TV. divisione Home Entertainment di LG Electronics, che è che credo che LG offra dei prezzi abbastanza compe- DDAY.it: Non crede che si rischi una sorta di ‘sovrae- ovviamente ci ha illustrato il punto di vista dell’azienda titivi per il tipo di prodotto. Certo, la dimensione conta, sposizione’ del marchio, che viene poi svuotato del su TV, OLED e il rapporto non sempre semplicissimo di ma abbiamo un’ampia gamma di prodotti per tutte le suo vero significato? questa tecnologia con l’HDR. Ovviamente, secondo LG, tasche”. Andreas Ehret : “Non penso. Quello che facciamo è i propri dispositivi restano il massimo assoluto in ambito lavorare a stretto contatto con i nostri partner per tirare di qualità e renderanno al 100% non appena il servizio fuori il meglio dall’hardware che producono. Siamo un di Home Cinema Experience di Rakuten sarà attivo da ‘transport vehicle’, un mezzo per regalare al consuma- noi. E poi ci interessa sapere anche qualcosa sui prezzi tore finale la migliore esperienza audio possibile”. futuri dei TV… DDAY.it: Quindi la codifica audio a oggetti ha senso DDAY.it: Vediamo la cosa da un altro punto di vista. anche su prodotti non premium, sulle soundbar e per- Perché LG ha scelto Dolby Vision e non HDR10+, che fino sui TV ed i PC? è un’alternativa open source? Ehret: “Assolutamente. Ogni prodotto ha una storia a James Thomas: “La risposta è molto semplice. Potrei sé e per ciascuno va creato qualcosa di adeguato al stare qui ad elencare tutte le specifiche dei due stan- prezzo ed alla sua natura”. dard per fare un confronto, ma, alla fine si riassume

 torna al sommario 17 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TV E VIDEO Dopo la presentazione europea, TCL porta in Italia la gamma P66 di TV 4K HDR Now TV sui TV TCL P66, i TV 4K HDR stilosi e abbordabili LG è in ritardo La nuova gamma TCL promette stile, versatilità e prestazioni a prezzi molto interessanti Prevista di Emanuele VILLA ad aprile CL presenta in Italia una nuova serie arriverà di TV pensata per competere nell’af- Tfollata gamma media del mercato: più avanti P66. Composta da tre modelli, rispettiva- Now TV doveva mente da 50’’, 55’’ e 65’’, TCL P66 vuole rilasciare l’applicazione offrire soluzionitecniche di livello a un prezzo decisamente abbordabile: parlia- aggiornata per fruire mo di 649,99 euro di listino per il model- dei contenuti lo da 50’’, 749,99 euro per quello da 55’’ della piattaforma, e 1.199,99 euro per il fratello maggiore da 65’’, che di conseguenza potrebbe e tra queste anche l’app essere uno dei migliori TV della fascia in per i TV LG WebOS quanto a rapporto qualità/prezzo. Doveva arrivare ad Tecnicamente parliamo di tre modelli Gamma per i contenuti ad alta gamma l’ambito sonoro, la gamma P66 offre “monoblocco” in metallo, dotati di de- dinamica via trasmissione televisiva. speaker Full Range da 8 Watt integrati aprile ma ritarderà sign molto sottile (9,9 mm) e cornici da Il pannello è capace di una luminosità e promette supporto per le codifiche 4,8mm: sotto il profilo tecnico, tutti i mo- di picco di 320 nits. Altro aspetto inte- Dolby Digital e DTS, compreso il DTS di Roberto PEZZALI delli sono dotati di tecnologia LCD con ressante dei neonati TV è l’area Smart, Master Audio. retroilluminazione LED Edge e micro- completamente affidata ad Android P66 è inoltre dotata di sintonizzatore dimming, possono vantare la risoluzio- 7.0. Troviamo così, oltre al Chromecast DVB-T2/S2 e di un buon parco connes- ne 4K e un pannello a 10 bit capace di integrato, le app di gioco e streaming sioni, nel quale troviamo Ethernet, tre un’infinità di colori. Previsto tra le speci- più comuni (YouTube, Netflix...) e Goo- HDMI 2.0a, uscita ottica, ingresso cuffie, fiche tecniche anche il supporto al Wide gle Assistant, con supporto alla lingua due USB (1x3.0, 1x2.0) e ovviamente il Color Gamut, ad HDR10 e ad Hybrid Log italiana. Per quanto concerne, invece, Wi-fi “n” integrato.

ENTERTAINMENT IFPI ha pubblicato l’annuale report con i dati sul mercato musicale mondiale Non c’è una data precisa, ma di sicuro l’app NowTV destinata ai televisori LG con sistema opera- Mercato musicale in salute solo grazie allo streaming tivo WebOS non arriverà questo La musica digitale rappresenta più della metà del mercato, ma alcuni settori digitali crollano mese. Da tempo i possessori di un televisore OLED (ma non solo) tutte le sue forme, ha del brand coreano attendono il di Franco AQUINI rappresentato il 54% rilascio dell’applicazione, e Now FPI pubblica il Global Report 2018: il delle entrate, più TV ad aprile aveva annunciato mercato della musica sta tornando della metà dell’inte- l’arrivo di una serie di novità per I in ottima salute dopo più di un de- ro mercato musicale. la piattaforma che contemplava- cennio molto difficile, e deve questo All’interno di questo no sia le app per smartphone e risultato alle piattaforme di streaming, le 54% c’è un consi- tablet totalmente rinnovate sia stesse spesso additate come responsa- stente 38,4% di mer- una nuova applicazione destina- bili della crisi. Secondo i dati, le entrate cato legato proprio ta alle smart TV LG. complessive derivanti dallo streaming allo streaming che Aprile è passato ormai, e l’app sono cresciute del 41,1% grazie a 176 mi- è stato in grado di per smart TV sicuramente non lioni di utenti con account a pagamen- compensare la perdi- arriverà. Se ne parla a maggio, to. Questo incremento ha spinto tutto ta del 5,4% nella ven- o forse a giugno. il mercato, che segna una crescita per dita su supporti fisici C’è comunque una buona noti- il terzo anno di seguito dopo 15 anni di e del 20,5% nella vendita via download. secondo 1.300 milioni di utenti hanno zia: è finalmente scaduta l’esclu- segno negativo. Il mercato della musica Un mercato in crescita quindi, ma fatto generato appena (si fa per dire) 856 mi- siva che Samsung aveva con ha complessivamente registrato infatti esclusivamente di streaming, se si con- lioni di dollari di entrate. Segno che sta Sky e questo vuol dire che a un cospicuo 8.1% di crescita nel 2017, sidera la perdita a doppia cifra anche passando un messaggio importante: la breve NowTV potrà arrivare non raggiungendo i 17.3 miliardi di dollari di nella dita tramite digital download. musica, anche se “liquida”, si paga. solo su TV LG ma anche su altre entrate. Molto interessante infine il confronto tra Un ultimo dato interessante: pur essen- piattaforme. Come Android TV È evidente inoltre un altro dato: la mu- gli utenti e le entrate nel settore dello do stato il 2017 il terzo anno di crescita e, perché no, anche Apple TV. sica digitale ha definitivamente oscu- streaming audio e video. Se nel primo consecutivo, le entrate rappresentano Ma da questo punto di vista Sky rato la musica su supporto fisico. Per la 272 milioni di utenti hanno generato solo il 68,4% di quelle registrate nell’an- non ha ancora fatto alcun an- prima volta infatti la musica digitale, in 5.569 milioni di dollari di entrate, nel no con il picco più alto, il 1999. nuncio.

 torna al sommario 18 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE GAMING Le nuove avventure di Lara Croft porteranno i giocatori in una pericolosa foresta Nintendo Switch Lara torna in azione in Shadow of the Tomb Raider eclissa Wii U Il gioco arriverà il 14 settembre in versione Xbox One, PlayStation 4 e PC Windows/Steam Vendute di Francesco FIORILLO 17,8 milioni razie ad un nuovo trailer, a una manciata di immagini inedite e un di unità Grisicato comunicato stampa, Squa- re Enix ha nuovamente acceso i riflettori in un solo anno sul nuovo capitolo della saga videolu- La console ibrida dica di Lara Croft. Shadow of the Tomb di Nintendo ha già Raider, questo il nome scelto, vedrà una Lara impegnata sia a sopravvivere in una totalizzato e superato giungla mortale ricca di insidie, sia a su- le vendite dell’intero perare tombe terrificanti colme di enigmi ciclo vitale di WiiU e trappole. Le meccaniche ludiche non si discosteranno dal precedente capi- Anche i vari titoli hanno tolo, ma tutta una serie di novità e per- registrato ottimi numeri fezionamenti vari dovrebbero garantire nota archeologa ad affrontare addirittu- comunque un’esperienza avvincente e ra uno dei momenti più bui e significativi di F. F. ricca di azione. Camilla Luddington, star dell’intera saga. dell’acclamatissimo reboot del 2013 Il gioco, creato da un team di sviluppa- e del pluripremiato Rise of the Tomb tori esperti di Tomb Raider alla Eidos- Raider, interpreterà Lara Croft anche in Montréal in collaborazione con Crystal Shadow of the Tomb Raider: intricati si- Dynamics, approderà sugli scaffali il stemi di cunicoli subacquei e misteriosi prossimo 14 settembre 2018 in versione crepacci garantiranno maggiore va- Xbox One (con supporto già annuncia- catori potranno mettere le mani anche rietà, mentre un’intera città segreta da to per Xbox One X), PlayStation 4 e PC sull’interessante Ultimate Edition. Nintendo ha svelato i dati di vendi- esplorare offrirà il più grande ambiente Windows/Steam. Quest’ultima conterrà il gioco base, il ta evidenziando uno stato di salu- interattivo mai visto nella serie. Stando Le edizioni previste sono ben quattro Season pass, un apribottiglia a forma di te a eccezionale. La console ibrida alle parole degli sviluppatori, la nuova e oltre che sulla Standard, sulla Digital piccone, una torcia, una statua di Lara della casa di Kyoto ha aumentato minaccia, rappresentata qui da una an- Deluxe e sulla Croft Edition, che inclu- Croft, la colonna sonora originale su CD i guadagni di Nintendo del 500%, tica e nefasta profezia Maya, porterà la derà al suo interno il season pass, i gio- e tre armi e costumi aggiuntivi. i numeri parlano di 17,79 milioni di Nintendo Switch vendute. Lo scet- tro di titolo più acquistato va a Su- per Mario Odyssey, grazie a 10,4 GAMING I quattro store digitali non rispettano la normativa europea sulla restituzione degli acquisti milioni di copie piazzate in tutto il mondo. Nintendo Switch, nel suo primo anno di vita, ha superato le “Fuorilegge” gli store Nintendo, Sony, Steam e EA vendite dell’intero ciclo vitale di Rischiano un richiamo dall’Unione Europea e potrebbero arrivare anche pesanti multe Wii U, in 5 anni ferme a 13,56 mi- lioni. La Grande N ha fatto sapere di Franco AQUINI Europea. Steam non men- infineche nuovi dettagli relativi ziona questo diritto durante al servizio online, che richiederà econdo il Norwegian Consumer tutto il processo di acquisto, l’attivazione di un abbonamento, Council (NCC), quattro big del set- mentre Origin e Playstation verranno svelati a breve. Al mo- Store dei videogiochi online avreb- Store lo fanno, ma senza ri- mento sono previste tre tipologie bero violato una normativa Europea re- spettare la richiesta di con- di abbonamento: 3,99 € per un lativa ai diritti del consumatore. Si tratta senso. mese, 7,99 € per 3 mesi e 19,99 di Sony, Nintendo, Valve e EA, quattro Nintendo invece avrebbe Euro per un anno. La gestione colossi dell’intrattenimento digitale che infranto la regolamentazio- degli amici e l’accesso all’eShop rischiano ora una denuncia per non aver ne impedendo al consuma- resteranno gratuiti, mentre per correttamente informato il consumatore tore di recedere da un pre-ordine. Per rimborso anche se il gioco non è an- poter condividere le varie espe- sui diritti di recesso e per aver impedito il semplificare, Nintendo non prevede la cora uscito. Finn Lützow-Holm Myrstad, rienze di gioco online sarà neces- recesso da un pre-ordine. possibilità di recesso da un pre-ordine direttore dei servizi digitali dell’NCC, ha saria questa nuova sottoscrizione. Per scendere el dettaglio: Steam, Ori- dal momento in cui è stato fatto il pre- dichiarato che questo fatto “dimostra Nel servizio verrà inclusa la chat gin (EA) e Playstation Store informano load. Ovvero quando parte del gioco è come ci sia una mancanza di chiarezza vocale e la creazione delle lobby, l’utente che non potrà recedere dal- stata scaricata prima dell’uscita ufficiale da parte delle quattro maggiori piat- mentre sconti per i prodotti eShop l’acquisto dopo l’uso o il download, ma e viene conservato nella memoria della taforme di gioco”. Piattaforme che ora, e una selezione di giochi classici non richiedono un consenso esplicito console senza che possa essere gioca- se non correggeranno velocemente i gratuiti legati all’epoca del NES (tramite click su una checkbox) come to. Acquistando in pre-ordine un gioco termini di acquisto sui propri portali, ri- dovrebbero addolcire l’esborso previsto dalla Consumer Rights Directi- su Nintendo eShop, quindi, sarebbe schiano una denuncia, la quale potreb- economico richiesto per sfidare ve Guideance 2011 della Commissione impossibile ripensarci e richiedere il be portare a multe piuttosto pesanti. amici vicini e lontani.

 torna al sommario 19 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA Yamaha ha presentato la rinnovata linea di diffusori multiroom MusicCast Polk Audio La serie MusicCast Yamaha è tutta nuova torna in Italia Arrivano due diffusori e due inedite soundbar. Per tutti c’è la compatibilità con AirPlay 2 Il marchio USA cambia distributore italiano e si di Roberto FAGGIANO rilancia con un gamma er Yamaha è tempo di rinnovare la completa di diffusori gamma multiroom MusicCast, che stereo, home theater e P per l’occasione elimina le astruse sigle alfanumeriche per nomi più semplici bluetooth con un ottimo e facilmente identificativi. I nuovi diffuso- rapporto qualità/prezzo ri sono anche già pronti per l’assistente vocale Amazon Alexa, quando sarà di- di R. F. sponibile. Modifiche importanti per il col- legamento wi-fi, ora con doppia antenna interna di tipo dual band e con migliora- mento dei tempi di risposta; ora è possi- bile collegare sino a dieci diversi diffusori senza fili.I due nuovi diffusori si chiama- no semplicemente MusicCast 20 (250 euro circa) e MusicCast 50 (550 euro catalogo compatibili con il MusicCast. molto compatta ma adatta anche a tv circa) e possono lavorare da soli, forma- Nome umano anche per i due nuovi dif- di grande formato. Il modello Bar 400 Polk Audio ha avuto per molti anni re una coppia stereo oppure fungere da fusori di questa categoria, che si chia- è sostanzialmente identica alla 40 ma un ruolo importante sul mercato diffusori surround in un sistema home mano MusicCast Bar 40 (550 euro circa) con l’aggiunta del subwoofer separato italiano grazie alla capillare di- theater. Il MusicCast 20 è il modello più e Bar 400 (650 euro circa) , entrambe senza fili. Il modulo subwoofer sfrutta stribuzione consentita da Media piccolo, di forma semicilindrica e dispo- compatibili con segnali video 4K Ultra un altoparlante da 16 cm e ha un pro- World; successivamente il marchio nibile in finitura nera oppure bianca. HD e dotate di dts Virtual:X; entrambe prio amplificatore da 100 watt massimi. si è ritagliato uno spazio più picco- Dispone di comandi touch sul pannello possono essere integrate con l’aggiun- Per entrambe le soundbar è disponibile lo centrato sui modelli di gamma superiore, è dotato di wi-fi dual band ma ta dei diffusori MusicCast 20 e 50 per la sola finitura nera. più alta. In questi anni intanto il ha pure la presa per il cavo Ethernet. Dal gli effetti surround posteriori. Infine è stato presentato anche un marchio è passato sotto il con- punto di vista tecnico è un due vie con subwoofer MusicCast, il MusicCast trollo del gruppo Sound United, doppio radiatore passivo e la potenza Sub100 (550 euro circa), che si può che comprende Boston, Definitive massima disponibile è di 40 watt. affiancare ad ogni altro diffusore della Technology e più recentemente Il MusicCast 50 è più grande e ha una gamma multiroom di Yamaha per com- i marchi Denon e Marantz. Pro- insolita forma ellittica con comandi a pletare degnamente la gamma bassa. prio quest’ultima acquisizione ha sfioramento sul pannello superiore; ol- Questo modello è diverso da quello in portato Sound United a chiedere tre alle consuete connessione senza filo dotazione alla soundbar ed è studiato ad Audiogamma di diventare di- per potersi abbinare anche ai nuovi stributore italiano di Polk Audio. diffusori 20 e 50. Sfrutta l’esclusivo cir- Nell’ultimo periodo Polk Audio ha cuito YST ed è disponibile anche con la aggiornato i suoi prodotti ma non finitura bianca oltre che nero. Il woofer ha dimenticato le buone abitudi- utilizzato è un componente da 20 cm ni del passato, mantenendo una con potenza di 130 watt (10% THD), il gamma di diffusori pronta a dif- limite inferiore della risposta in frequen- fondere musica stereo oppure le bluetooth, wi-fi e AirPlay è anche dotato za è posto a soli 28 Hz; le misure sono colonne sonore home theater. Le di un ingresso digitale ottico per poter di 25 x 37 x 41 cm. Tutti i prezzi sono tre gamme di diffusori compren- svolgere il ruolo di piccola soundbar indicativi e da confermare. dono infatti un modello da pavi- per un televisore. Inoltre troviamo un mento, un modello da scaffale ingresso stereo minijack e un rca per (utilizzabile anche per il surround), ulteriori componenti non dotati di con- un canale centrale per i dialoghi nessioni senza fili. Il modello più semplice è la Bar 40, e i relativi subwoofer. In tema di Dal punto di vista tecnico siamo di fron- con subwoofer integrato. In tema di riproduzione home theater, Polk te a un diffusore stereo a due vie con connessioni, oltre alle diverse modalità propone, oltre ai sistemi con i dif- woofer da 10 cm e tweeter a cupola da wireless, è presente un ingresso HDMI fusori tradizionali appena citati, le 3 cm, la potenza disponibile è di 2 x 35 e un digitale ottico per il collegamento soundbar Sigma e MagniFi. Nella watt (10% THD). Le dimensioni sono an- diretto al televisore. Dal punto di vista gamma Polk ci sono poi anche tre cora compatte con 40 x 13 x 20 cm (L x tecnico lo schieramento di altoparlanti originali diffusori bluetooth, com- A x P), il 50 è disponibile con finitura è notevole: troviamo complessivamen- patti e colorati. bianca, nera oppure bianca con parte te quattro midwoofer da 5 cm e due superiore in betulla. tweeter da 2,5 cm, spinti da una poten- Nella linea MusicCast entrano anche za massima di 2 x 50 watt. Per quanto due nuove soundbar, che si vanno ad riguarda le dimensioni abbiamo un 98 x aggiungere ai numerosi modelli già in 6 x 11 cm (L x A x P), quindi una misura

 torna al sommario 20 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE HI-FI E HOME CINEMA Ecco la lista degli speaker Sonos che saranno aggiornati ad AirPlay 2 Sonos, in arrivo Sonos, in arrivo Apple AirPlay 2 con Siri il 6 giugno un diffusore I vecchi modelli rimangono tagliati fuori home theater Con AirPlay 2 gli speaker saranno in grado di funzionare con Siri e con molte applicazioni Playbar di Franco AQUINI con Alexa? ualche mese fa Sonos annunciò il Appuntamento supporto al prossimo AirPlay 2 di il 6 giugno QApple. Ora spunta la lista di di- spositivi compatibili, dalla quale è possi- con un nuovo diffusore bile scoprire che a esser compatibili con home theater Sonos AirPlay 2 saranno Sonos One, Play: 5 di Dalla documentazione seconda generazione e Playbase, mentre non lo saranno Play:1, Play:3 e Playbar. FCC spunta anche Il supporto a AirPlay 2, benché quest’ul- una presa HDMI timo non sia ancora uscito, è importante fondamentalmente per due motivi: il pri- iOS e non direttamente dallo speaker. In Nulla si sa invece sul supporto all’altro as- di R. F. mo è che si potrà utilizzare finalmente Ap- pratica però, fatta eccezione per il piccolo sistente virtuale, Google Assistant. Nono- ple Music tramite Siri. Attualmente infatti ritardo con cui Siri risponde all’attivazio- stante il supporto sia stato annunciato lo non è possibile chiedere a Siri di riprodur- ne, non dovrebbe cambiare niente. scorso Ottobre, si sono perse totalmente re la musica di Apple Music sui dispositivi Com’è ovvio, non essendo stato ancora le tracce. L’arrivo dell’assistente vocale Sonos. La seconda è che la compatibilità ufficialmente lanciato AirPlay 2 (che -do di Google potrebbe completare la rosa verrà estesa alle app di terze parti. Quindi vrebbe arrivare con iOS 11.4), non è pos- e fare di Sonos uno speaker davvero si potrà, per fare un esempio, ascoltare sibile sapere quando arriverà il supporto multi piattaforma. Ricordiamo infatti che la musica su un diffusore Sono tramite di Sonos al nuovo standard Apple, ma se è presente il supporto nativo a Alexa e Sonos ha inviato l’invito alla stam- YouTube. Sonos supporterà quindi Siri, è possibile sapere già quali dispositivi lo che con il supporto a Airplay 2 arriverà pa per il 6 giugno a San Francisco; ma non ufficialmente. L’assistente dovrà supporteranno, è probabile che l’arrivo anche quello indiretto a Siri. A quando la l’immagine che accompagna l’in- essere utilizzato sempre dal dispositivo dell’aggiornamento sia molto vicino. partnership con Google? vito mostra una miriade di teleco- mandi su un tavolino e la frase che suona più o meno come “potete avere di meglio”. Questi indizi por- HI-FI E HOME CINEMA Annunciata la nuova gamma media di sintoamplificatori HT Yamaha tano a ritenere che il nuovo arrivato sia un diffusore per l’home theater Yamaha lancia i sintoampli con Alexa e MusicCast e che possa da solo sostituire tutti i telecomandi dei diversi apparecchi La funzione MusicCast Surround consente di collegare ​senza fili i diffusori per gli effetti che ne fanno parte. Sommando la preferenza di Sonos per l’assisten- di Roberto FAGGIANO 7.2 canali con potenza te vocale Alexa di Amazon (in atte- di 90 watt per canale sa di Google Assistant) già integra- amaha ha presentato la serie 85 (0,06%THD) , compatibi- to su Play:5, Playbase e One, oltre dei propri sintoampli home theater, le Dolby Atmos e dts:X, alla relativa anzianità di servizio Yquattro modelli che si collocano 17 effetti DSP virtuali fino della Playbar (risale al 2013), pos- nella fascia di ingresso e media della ca- al 9.1, dotato di ingresso siamo ipotizzare una nuova sound- tegoria. Le novità rispetto alla serie pre- per giradischi e conver- bar compatibile con Alexa e quindi cedenti sono più che altro mirate all’uti- titori Burr Brown PCM in grado di far governare tramite lizzo pratico, come la compatibilità con 5102A da 384 kHz/32bit la voce tutti i componenti del si- l’assistente vocale di Amazon Alexa per e sistema di calibrazione automatica Infine il modello di ingresso RX-V385, stema. Tra le specifiche tecniche comandare con la voce i sistemi audio. avanzato YPAO. Segue il modello RX- l’unico senza collegamento wi-fi ma pur presentate alla FCC ci sono anche Piccole modifiche anche al telecoman- V585, simile al top di gamma ma con po- sempre un 5.1 da 70 watt per canale per i microfoni, che potrebbero servire do, ora più sottile. Sempre dal punto di tenza ridotta a 80 watt per canale (0,09% chi non è interessato al multiroom e co- per Alexa e magari anche per una vista pratico, grazie al sistema MusicCast THD) e senza ingresso phono. munque dotato di bluetooth. calibrazione ambientale diretta, Surround, sarà ora possibile utilizzare Scendiamo un altro gradino con il model- Viene rinnovato dopo qualche anno an- che faccia a meno di un iPhone. Al- dei diffusori MusicCast collegati senza lo RX-V485, disponibile anche nella ver- che il modello “slim” della serie, che ora tra importante novità è la presenza fili; funzione molto utile anche per i ca- sione D con radio DAB. In questo caso i prende la denominazione RX-.S602, un di una presa HDMI, cosa che final- nali surround aggiuntivi. Con successivi canali disponibili scendono al canonico 5.1 con 60 watt per canale, compatibile mente aprirebbe la strada alle mi- aggiornamenti firmware le prese HDMI 5.1 con potenza di 80 watt per canale MusicCast con funzione Surround e do- gliori codifiche Dolby Digital e dts, ARC si trasformeranno in eARC e saran- (0,09% THD) e rimangono 17 effetti DSP tato di radio DAB+. (magari anche il Dolby Atmos o il no in grado di supportare anche i flussi per ricreare un buon surround anche da I nuovi modelli saranno disponibili entro dts:X) sinora bloccate dall’assenza Dolby Atmos e dts:X. sorgenti stereo. I convertitori D/A sono i l’estate e i prezzi non dovrebbero disco- dell’ingresso HDMi sulla Playbar e Il nuovotop di gamma è l’RX-V685 è un Burr Brown PCM 5101A. starsi da quelli della serie precedente. anche sulla Playbase.

 torna al sommario 21 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE PC È cominciata la distribuzione della nuova versione di Windows 10 tramite Windows Update Windows 10 Alla fine Windows 10 April Update è arrivato Un bug blocca il sistema Le novità principali nella nostra video prova usando Chrome La utilizziamo da un mese e abbiamo confezionato un video con le novità più interessanti Microsoft lavora di Mirko SPASIANO ad un fix n po’ in ritardo rispetto a quanto Emergono segnalazioni inizialmente preventivato, arriva di un bug in Windows 10 Ufinalmente l’aggiornamento pri- maverile per Windows 10. Si chiama dopo l’aggiornamento banalmente April Update, ma le novità Conduce al freeze sono tutt’altro che insignificanti. Viste del sistema usando le nuove funzionalità introdotte, si sa- rebbe potuto chiamare Productivity app come Chrome Update, ma Microsoft ha optato per o il comando “Hey una nomenclatura simile a quella che Cortana”. Microsoft già adotta da diverso tempo su Xbox One. Visto il ritardo nella distribuzione lavora a una patch pubblica, abbiamo colto la palla al bal- come il nuovo design della barra dei video zo per fare una breve panoramica dei giochi, Swift Pair, l’evoluzione di Cor- di Matteo SERVADIO 5 aspetti più intriganti di questa nuo- tana, le ottimizzazioni per MyPeople, Sono emerse segnalazioni di un va release, rispettivamente: il nuovo il pannello di inserimento rapido delle bug in Windows 10, manifestatosi design language che debutta in mol- emoji, gli innumerevoli miglioramenti dopo l’ultimo aggiornamento di ti elementi del sistema operativo, la per l’input tramite tastiera virtuale e lab aprile della piattaforma, che cau- Timeline, la consueta rivisitazione di pennini attivi ed un’infinità di picco- Windows 10 April Update serebbe un freeze inaspettato del Microsoft Edge, Condivisione in pros- le grandi cose che apprezzeranno i Le principali novità sistema utilizzando il comando simità e, infine, le tante novità in Im- poweruser. Includere tutto nella vi- “Hey Cortana”, o peggio usando postazioni, Assistente notifiche su tut- deo-prova l’avrebbe appesantita trop- tutti i dettagli – e anche di più – nel Google Chrome. Microsoft ha ri- te. Ovviamente, però, c’è tanto altro, po, ma chi fosse interessato troverà nostro approfondimento conosciuto il problema e offerto soluzioni temporanee in attesa di un fix che è in lavorazione. “Microsoft è a conoscenza del PC La prossima versione di Windows 10 si arricchirà di una nuova edizione: si chiamerà Lean fatto che alcuni dispositivi che hanno installato l’aggiornamen- to di Aprile 2018 di Windows 10 Microsoft vuole mettere a “dieta” Windows 10 (versione 1803) possono bloccar- Windows 10 Lean è progettato per i dispositivi con poco spazio di archiviazione a bordo si utilizzando alcune app, come ‘Hey Cortana’ o Chrome,” si leg- ge in un post nella Community di M. S. ufficiale. rumor per la prossima versione di L’azienda conclude la nota assicu- Windows 10 (nome in codice Red- rando che sta lavorando ad una I stone 5) abbondano già. Secondo soluzione, e l’obiettivo è di inclu- le ultime voci, tra qualche mese do- derla nel prossimo aggiornamen- vrebbe debuttare Windows 10 Lean, to mensile, al momento previsto una nuova edizione del sistema ope- per l’8 maggio 2018. Ma nel frat- rativo pensata per i dispositivi di fa- tempo Microsoft consiglia un paio scia bassa, specificamente quelli con di metodi per uscire dall’impasse: poco spazio di archiviazione. Rispetto 1. Se hai una tastiera connessa, alla versione Pro, Windows 10 Lean premi simultaneamente il tasto conterebbe la bellezza di 50500 file Windows + Ctrl + Shift + B. Se hai in meno ed una relativa installazione sto Windows 10 ad una cura dimagran- nerale, Windows Core OS, la versione un tablet, premi simultaneamente pulita peserebbe circa 2 GB in meno. te, rimuovendo elementi come Internet di Windows completamente modulare, i tasti volume tre volte in 2 secon- Questa nuova edizione di Windows 10 Explorer ed altri applicativi desktop riprogettata da zero. Al momento, però, di. Se Windows è reattivo, verrà sarebbe stata progettata per quei di- tradizionali, come l’editor del registro. pare che si tratti solo di un esperimento emesso un breve segnale acusti- spositivi con 16 GB di storage: questi, Tutto il resto delle funzionalità, come la che potrebbe non vedere mai la luce. co e lo schermo lampeggerà o si infatti, a causa dello spazio limitato, ri- possibilità di eseguire app e programmi Se c’è concretamente qualcosa che spegnerà mentre Windows tenta mangono spesso bloccati alla versione Win32, sarebbero intonse. bolle in pentola, è probabile che se ne di aggiornare lo schermo. del sistema operativo con cui sono ven- Dunque, Windows 10 Lean non ha nulla saprà di più alla Build Developer Con- 2. Se utilizzi un laptop, chiudi e duti. Microsoft avrebbe, perciò, sottopo- a che vedere con Polaris e, più in ge- ference. apri il coperchio del portatile.

 torna al sommario 22 Perfect Black creates Perfect Colors

Lo stato dell’arte della tecnologia è rappresentato ancora una volta da LG OLED TV, il TV OLED più venduto al mondo. Grazie ai suoi pixel autoilluminanti LG OLED TV raggiunge il Nero Perfetto, l’unico che può donare profondità ai colori.

* LG OLED TV dal 2013 è il TV OLED più venduto al mondo. Fonte dati IHS Markit, Technology Group, TV Sets Market Tracker, Q4 2017. Il posizionamento non è un endorsement di LG. Eventuali rischi derivanti dall’uso di questi dati ricadono sulle terze parti fruitrici. Per maggiori dettagli www.technology.ihs.com n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE PC Google ha rilasciato la nuova Gmail. Nuova interfaccia, nuove funzioni e intelligenza artificiale per un’esperienza rivoluzionaria Ecco la nuova Gmail, rivoluziona il concetto di email Un’esperienza tutta nuova soprattutto per l’utenza business, ma anche per la privacy e la sicurezza degli utenti privati

di Franco AQUINI oogle ha iniziato il rilascio della nuova Gmail. Più che un aggiornamento estetico si tratta di G una vera rivoluzione copernicana che avvicine- rà la vecchia interfaccia di Gmail a Inbox, il prodotto sperimentale di Google che ha introdotto una nuova concezione dell’uso delle email già diversi anni fa. La nuova Gmail si concentra su due aspetti principali: l’usabilità innanzi tutto. Google sta implementando il suo material design su tutti i servizi e Gmail era rima- sto l’unico, tra quelli importanti, a non giovare di un’in- terfaccia più moderna e intuitiva. Il secondo aspetto è ovviamente la sicurezza, con diversi strumenti davvero innovati che andremo ad analizzare uno per uno. Funzioni base ora tutte a portata di mano L’interfaccia ha subito un pesante restyling che non ha riguardato, ovviamente, solo le nuove funzioni. Bensì anche quelle basilari, come la creazione di un nuovo messaggio, che acquista un nuovo pulsante Task: finalmente un To-do tutto nuovo ben in vista, sullo stile di Google Drive, e la possibilità Per l’occasione Google ha pensato di rivedere total- archiviare una mail, cancellarla oppure silenziarla per mente la sezione dei Task, pubblicando anche una un certo periodo di tempo direttamente con le icone nuova app per smartphone e che appaiono sulla stessa riga dell’email. tablet disponibile da subito per iOS e Android (ma non ancora in tutto il mondo). I nuovi task permettono di impostare dei sotto-task e di impostare delle notifiche. La vera chicca però sta nel fatto che si potrà tra- Google ci proporrà anche di inviarci le notifiche soltan- scinare una mail direttamente to delle email più importanti. Una funzionalità, questa, nel widget trasformandola in che richiede molta fiducia, ma che non è del tutto inedi- un task. Una funzione tipica dei ta. Gmail integra infatti da anni la possibilità di mettere CRM più costosi che ora diven- in evidenza soltanto le email che lei ritiene essere più ta alla portata di tutti. importanti. Una sorta di antispam al contrario, per in- tenderci. Finora però non si era ancora spinta a legarlo Quest’ultima è una piccola (ma interessante) novità Tanta Intelligenza Artificiale alle notifiche. Ora invece si potrà scegliere se lasciar mutuata da Inbox. Se una mail dev’essere lavorata Poteva mancare? fare a Gmail anche questo. Qualcosa che Microsoft ha in un momento successivo e si teme che leggendola Non che ce lo dovessero dire, ma la nuova Gmail spin- attivato da qualche tempo sulla versione Beta della possa finire nel dimenticatoio, ora Gmail darà la pos- gerà ancora di più sull’intelligenza artificiale. Come? nuova Hotmail. C’è però una caratteristica di queste sibilità di silenziarla per un certo periodo di tempo, Suggerendoci azioni rapide che possono essere rispo- nuove funzioni legate all’intelligenza artificiale che ren- passato il quale la riproporrà in cima alla lista di email ste rapide (es.: in una mail ci viene chiesto se vogliamo de Gmail davvero indispensabile. Se passerà un certo da leggere come se fosse appena arrivata. Una novità partecipare a un evento e nelle risposte rapide appare tempo dalla ricezione o dall’invio di determinate email, importante per organizzare meglio il lavoro. già la possibilità di rispondere si o no premendo un Gmail ci suggerirà di rispondere o di inviare un solleci- tasto) oppure la possibilità di disiscriverci automatica- to. Su una mail ricevuta da qualche giorno a cui non si è Calendar e Drive direttamente nella mail mente da una newsletter. ancora risposto, ad esempio, apparirà un piccolo avvi- Un’altra novità fondamentale nella nuova interfaccia so che ci suggerirà di rispondere. Lo stesso succederà riguarda la sidebar di destra. I monitor sono ormai se non riceveremo risposta a una email inviata. Un altro tutti wide screen e sicuramente di dimensioni più ge- aiuto prezioso nell’organizzazione del lavoro. nerose rispetto a qualche anno fa. È arrivato quindi il momento di sfruttarli per bene. Ecco quindi la sidebar Sicurezza e Privacy: ce n’è per tutti di destra, che potrà ospitare diverse estensioni come Sicurezza dicevamo. Google ha fatto molto di più. Se quelle di Google Calendar o Google Drive. La possi- ora le email sospette di phishing o malware vengono bilità di integrare il calendario direttamente nella mail, evidenziate in modo molto più convincente, sono due avendo sempre tutto a portata di mano è una delle le funzionalità che fanno di Gmail un sistema di posta funzioni che certamente verranno apprezzate di più avanzatissimo. dall’utenza business e non. segue a pagina 25 

 torna al sommario 24 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

PC Basta router ufficiali da parte di Apple: l’azienda ha annunciato che non li produrrà più PC Apple manda in pensione i router AirPort iTunes arriva La gamma AirPort rimarrà in commercio fino a esaurimento scorte. Niente sconti sul prezzo nel Microsoft Store di Massimiliano DI MARCO Annunciato lo scorso anno, iTunes è finalmente disponibile al download asta router wireless a marchio nel Microsoft Store. Si tratta della Apple. È la stessa azienda a prima applicazione a firma Apple Inc. B confermare la cessazione della da quando è nato il vecchio Windows produzione della linea AirPort, che re- Store nel 2012. Apple sembra sterà disponibile soltanto fino a esau- aver fatto le cose per bene, con un rimento scorte. “Stiamo cessando la minimo di integrazione nel sistema produzione dei prodotti Apple AirPort operativo, a differenza di Facebook - ha spiegato la società californiana con WhatsApp Desktop Non si tratta a 9to5Mac -. Saranno disponibili at- di una vera e propria applicazione traverso Apple.com, i negozi Apple universale: è il classico applicativo Win32 con qualche aggiunta. Arriva, e i rivenditori autorizzati Apple fino a infatti, il supporto alle notifiche (al esaurimento scorte”. La decisione del- cambio delle tracce) ed alle jumplist. l’azienda, che non ha aggiunto le sue Le prestazioni sono del tutto analoghe motivazioni, coinvolge AirPort Express, alla versione liberamente scaricabile AirPort Extreme ed entrambi i modelli dal web. Saranno contentissimi gli di AirPort Time Capsule. Nonostante igienisti del PC, che potranno dire l’imminente sparizione dal mercato, i addio a Bonjour, Apple Update ed alle prezzi ufficiali non sono cambiati: 109 mente. Sebbene non saranno più pro- relative reiterate richieste di installare euro per AirPort Express, 219 euro per dotti - e a breve neanche più disponi- iCloud; senza contare che l’installazio- AirPort Extreme e 329 e 429 euro per bili - l’azienda continuerà a supportarli ne e la disinstallazione non intaccano i modelli da 2 e 3 TB di AirPort Time a livello software, sebbene anche in il registro di sistema. L’app è scaricabi- Capsule. tal senso non abbia dato alcuna indi- le gratuitamente dal Microsoft Store, Ciò non implica però che il supporto cazione. Sappiamo, di certo, che non ma richiede Windows 10 in versione Fall Creators Update o successiva. alla linea di router cesserà immediata- ci saranno ulteriori versioni hardware.

PC La nuova Gmail: tutto quello che offre

segue Da pagina 24 

Il Confidential Mode permetterà di fissare una seconda funzionalità si chiama Information Rights Ma- per i rivali fare altrettanto nel breve periodo. Di certo scadenza delle email che vengono inviate. nagement (IRM) e permette di bloccare alcune funzioni c’è che la distanza rispetto ai client di posta offline tipiche dell’email, come l’inoltro, la copia, il download si fa davvero ampia, tanto più che la nuova Gmail Il primo si chiama Confidential Mode e permette di fis- o la stampa. Di nuovo una caratteristica fondamentale integra il supporto nativo all’offline, permettendo di sare una scadenza per il contenuto dell’email. Non è quando si tratta materiale delicato su cui si deve avere lavorare sulle email dei 90 giorni precedenti anche ancora chiaro come sia stata realizzata una funzionalità la certezza che non venga divulgato, anche soltanto in assenza di connessione internet. del genere, ma nell’invio di una mail si potrà indicare per errore, ad altri utenti (pensiamo a quante notizie di- La nuova Gmail è disponibile da subito per i clienti un tempo oltre il quale la mail non sarà più leggibile. ventano pubbliche per colpa di email inviate per errore di G Suite (la Gmail business) che partecipano all’ Qualcosa di simile a quanto avviene con le chat segre- ai destinatari sbagliati). Early Adopter Program (EAP) e che hanno abilitato la te di Telegram, per capirci, i cui messaggi scompaiono nuova Gmail nella console di amministrazione. Per i dopo la scadenza della durata prefissata. Un netto pas- Tutto bello, ma quando sarà disponibile? clienti privati invece sarà sufficiente cliccare sull’ico- so avanti per chi ha necessità di inviare informazioni Le novità di Gmail sono davvero tante e importanti e na dell’ingranaggio in alto a destra e, non appena sensibili e delicate che funziona anche nel caso in cui alzano di parecchio lo standard raggiunto da un ca- sarà disponibile, selezionare l’opzione “Prova la il computer del destinatario sia stato compromesso. La selle di posta web. Tanto che sarà un compito arduo nuova Gmail”.

 torna al sommario 25 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Può un film in 4K HDR occupare 3 GB e vedersi bene? Sì, grazie all’utilizzo di processi di codifica a molteplici passate Film Sky in 4K HDR: basso bitrate, ottima qualità I processi di codifica a più passate si basano (anche) sull’intelligenza artificiale e alla fine conta più il master che il bitrate

di Gianfranco GIARDINA bbiamo già dato notizia dell’arrivo su Sky dei pri- mi film in 4K HDR scaricabili e visibili ai possessori Adi Sky Q. Si tratta per il momento di un numero limitato di titoli, sette in totale, che presto però aumen- teranno di numero, con l’aggiunta anche di qualche serial. Diversi utenti però hanno espresso in rete la video propria perplessità per il peso di questi film, ritenuto da molti troppo “leggero” per garantire una qualità video adeguata. Per dipanare ogni dubbio, abbiamo guar- dato e analizzato dal punto di vista tecnico tutti i film disponibili al momento; e parallelamente abbiamo ap- profondito la modalità con la quale Sky codifica questi contenuti 4K HDR. Scoprendo che…

I 7 film del lancio del cinema in 4K HDR flusso Full HD che a un 4K. Di qui la preoccupazione su Sky Q, con dimensioni dei file degli appassionati. e bitrate medi lab La prima cosa da dire è che i film 4K HDR resi disponibi- Una visione estrema: un 55” OLED li da Sky nono sono trasmessi via satellite, come si po- da un metro trebbe pensare, ma sono scaricabili in downloading via Per renderci conto della qualità dell’immagine, abbia- rete, ovviamente con possibilità di partire in play dopo mo visto tutti i contenuti in una condizione decisamen- solo un po’ di buffer, senza attendere lo scaricamento te inconsueta, da un metro di distanza su un TV da 55”. dell’intero contenuto. E come vedremo è proprio grazie Ovviamente le condizioni normali sono meno estreme, medio di 6,8 Mbit/sec, lo stesso che in MPEG 2 si tro- al fatto che i contenuti siano scaricati via rete sull’hard ma abbiamo voluto essere “cattivi”, in modo da stana- vava su un modesto DVD. Se ci si pensa, e si fa un con- disk che può essere raggiunta tanta efficienza. I film in re macroblocchi, solarizzazioni o altri problemi, anche fronto, si resta davvero a bocca aperta per quello che si questione hanno le seguenti durate e dimensione file, limitati. Ovviamente le aspettative, visti anche i valori riesce a fare con HEVC e una codifica ben fatta. con il bitrate medio che ne consegue: in campo, non sono quelle della qualità estrema di un La resa della gamma dinamica estesa è buona e godi- UltraHD Blu-ray. Ma – lo sappiamo bene sin dai DVD bile, questa anche a distanza superiore, mentre la riso- – spesso conta più la qualità del master che la codifica: luzione 4K, che pur si vede, è un po’ meno evidente. su un master buono anche un bitrate basso fa miracoli; Tanto più che il film, a ben vedere, non è stato girato e su un master già compromesso o molto rumoroso, si prodotto in ultra risoluzione ma solo in 2k. può alzare il bitrate a livelli estremi senza ottenere ri- sultati soddisfacenti. Spider-man 3 Per illustrare questo articolo abbiamo anche foto- La pellicola è più datata e la grana fotografica – si sa - è grafato lo schermo: si tratta ovviamente di semplici un vero osso duro per il codec. Per questo il bitrate pra- esemplificazioniper nulla rappresentative della vera ticamente raddoppia rispetto al più recente Homeco- qualità. Fotografando lo schermo intervengono in- ming, passando dai 6,8 a 14,4 Mbit/sec con un risultato fatti molti elementi, come l’interferenza spaziale tra agli occhi che resta comunque peggiore. Ovviamente salta all’occhio il raffronto con i dati di altri risoluzione del contenuto e risoluzione dello scatto (il La visione è godibile e non si vedono macroblocchi contenuti sempre 4K HDR, sempre diffusi da Sky. Lo cosiddetto moiré), la gamma dinamica della macchina o solarizzazioni nelle aree più scure, ma, dalla nostra spezzone da 109 minuti della partita Milan-Arsenal che che probabilmente è inferiore a quella del contenuto, segue a pagina 27  abbiamo registrato, occupa sul nostro hard disk oltre il bilanciamento del bianco che può essere errato. Le 27 GB, per un bitrate medio di 33,6 mbit/sec. Lo spa- considerazioni espresse in questo articolo – sia chiaro zio occupato dai film, malgrado durate paragonabili o – non discendono dall’analisi delle fotografie ma dalla in alcuni casi anche superiori, vanno dai 3,3 ai 15 GB, visione reale dei film. indubbiamente un valore ben più contenuto. I bitrate medi impiegati nei film vanno da 4,5 Mbit/sec ai 16,5 Spider-Man: Homecoming Mbit/sec, valori che siamo abituati associare più a un Del pool di film del primo lancio 4K di Sky, Spider-Man: Homecoming è tra i migliori per qualità di immagine. È il titolo più recente, evidentemente girato in digitale e con ottime camere: il rumore è pressoché assente e con esso gli artefatti di compressione. Il fantastico paradosso è che, non solo tra gli Spider- Un dettaglio di un frame: la parete sullo sfondo Man è quello che si vede meglio, ma anche quello con “frigge” e si notano macroblocchi violacei in al- la codifica più compressa, a dimostrazione che per la cune aree. Il codec fatica con il rumore del master resa finale vale probabilmente di più la qualità del ma- originario. ster che il bitrate. Infatti la codifica prevede un bitrate

 torna al sommario 26 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

TEST mente per esempio a Spider-Man: Homecoming. Recensione dei film Sky in 4K HDR Come nell’ultimo Spider-Man, l’ottimo risultato de La torre nera è ottenuto con un bitrate molto basso: solo segue Da pagina 26  7,8 mbit/secondo di media. Un risultato eccellente.

posizione ravvicinata, la grana finisce per “friggere” un Moonlight po’ troppo. In particolare sugli sfondi uniformi sui toni Non si tratta di un contenuto girato e masterizzato in 4K chiari, il rumore di compressione è un po’ troppo visibi- e tutto sommato si vede. Certamente la trasposizione le, soprattutto sui piani fuori fuoco che così diventano in 4K dà dei vantaggi perché riduce la visibilità degli apparentemente più nitidi, ma è intelligentemente ma- artefatti di compressione. La grana comunque è pre- scherato da “grana”. L’analisi dei fermi immagine, però, sente, frutto anche di una fotografia molto contrastata, svela che si tratta di artefatti di compressione. il che costringe a tenere un bitrate un po’ più alto: qui siamo sui 10,7 mbit/sec di media. Il contributo dell’HDR è quello meno significativo di tutto il pool.

Un dettaglio della scena iniziale del film, affetta da L’HDR è molto bello, anche se privo di metadati dina- un rumore evidentissimo e tutt’altro che piacevole, mici (Sky utilizza la codifica HLG): le scene più intriganti che avrebbe messo in ginocchio la resa anche a sono gli inseguimenti notturni tra i palazzi illuminati, Crazy night bitrate più alti. con gli scuri leggibilissili e le luci super-intense. Film recente, con tutte le caratteristiche del B Movie, al- meno dal punto di vista artistico; ma il master è buono pressione. Mediamente la resa è comunque buona. Spider-man 2 e la compressione veramente poco visibile. Anche alcuni interni (per esempio alcune inquadrature Discorso analogo per Spider-Man 2: il master da teleci- della sequenza iniziale) sono davvero invasi da rumore ne è invaso dalla grana della pellicola: anche qui bitrate video e finiscono per essere giocati forse un po’ trop- molto alto rispetto agli altri titoli, con il 16 Mbit/sec. po sui contrasti chiarissimi/scurissimi per enfatizzare la resa di HDR; probabilmente – ma è solo un’ipote- si – questi sono sintomi di una camera non tra le più performanti per una ripresa HDR, per lo meno in alcuni passaggi, e una color correction troppo aggressiva e non ancora conscia di limiti e possibilità che comporta una codifica HEVC 4K. Un dettaglio della scena iniziale del film, affetta da un HDR godibile, anche se non determinante proprio per rumore evidentissimo e tutt’altro che piacevole, che il soggetto che non ne massimizza le potenzialità. Ma avrebbe messo in ginocchio la resa anche a bitrate più le scene serali o in discoteca, sono certamente interes- alti. Malgrado ciò, la compressione sembra compor- La resa è comunque compromessa dal master, con pic- santi. Il film in 4K HDR pesa pochissimo, 3,3 GB, per un tarsi bene; il bitrate di quasi 10 mbit/sec, nella media coli artefatti e rumore abbondante, ma soprattutto sen- bitrate medio di 4,5 mbit/sec: una cosa davvero stupe- rispetto agli altri film, va considerato contestualmente za il vero dettaglio che si cerca nel 4K. Dobbiamo dire facente considerando la resa più che accettabile. alle immagini molto statiche che facilitano certamente che in questo caso anche il contributo dell’HDR, altrove il compito al codec. davvero decisivo, è marginale. Titolo nato nell’era del Raffaello DVD e che forse non dovrebbe avventurarsi in territori Il docu-film Raffaello è, almeno sulla carta, un conte- Come ha fatto Sky a rendere così belli più evoluti del puro Blu-ray. nuto facilissimo da comprimere: immagini molto stati- contenuti con un bitrate così basso? che, rara azione, lunghissime sequenze che ritraggono Alla fine la sentenza è chiara: chi si è preoccupato della La torre nera quadri, quindi strutturalmente “fermi”. Ma non in tutti i dimensione dei file, non ha prestato grande attenzione Mater digitale di altissima qualità, caratterizzato da una passaggi il contenuto è impeccabile. alla qualità dei contenuti, che, per essere in distribuzio- fotografia molto “dura” ma ben resa dall’HDR. Si vede, ne via Internet, è decisamente alta. Addirittura, vedere peraltro, che il film è girato ed editato in 4K, contraria- Crazy Night rispondere in quella maniera con un bitrate sotto i 5 Mbit/sec è stupefacente: forse l’unico motivo valido per vedersi anche questo titolo. E allora perché la partita di calcio ha un bitrate 8 volte più alto? La questione è molto semplice: la codifica del- la partita, che è live, deve essere fatta in tempo reale. Non c’è tempo per fare passate multiple e neppure per avere grande variabilità nel bitrate, che altrimenti po- trebbe saturare la banda. Come dire, si sceglie un va- A un occhio esperto non sfugge che il limite è più lore medio alto e quasi costante e lo si mette a disposi- nella qualità del materiale originale che della codifica. zione di un codec che deve avere la capacità di essere La foto non rende giustizia al contenuto, ma la Soprattutto le riprese aeree, fatte probabilmente con molto veloce. Per questi film (e per gli altri contenuti in resa HDR con le fiamme è davvero coinvolgente ed un drone, lasciano trasparire troppo rumore, che si streaming/downloading non live) Sky ha implementato emozionante. trasforma in alcuni passaggi in piccoli artefatti di com- segue a pagina 28 

 torna al sommario 27 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE ENTERTAINMENT I 5 canali Mediaset Premium Cinema disponibili per gli abbonati Sky cinema e HD

Mediaset Premium Cinema è arrivato su Sky MAGAZINE L’arrivo di questi canali ha portato Sky a riorganizzare la numerazione di tutta l’area cinema

di Roberto PEZZALI A partire da oggi 27 aprile i 5 MAGAZINE canali cinema di Mediaset Pre- M mium sono visibili senza costi Estratto dai quotidiani online aggiuntivi per tutti gli abbonati Sky che www.DDAY.it Registrazione Tribunale di Milano hanno un pacchetto Sky Cinema con n. 416 del 28 settembre 2009 opzione HD attiva. Ai 12 canali di Sky e dedicati alla trasmissione di blockbuster www.DMOVE.it Registrazione Tribunale di Milano cinematografici si aggiungono così altri n. 308 del’8 novembre 2017 5 canali che portano l’offerta di Sky ad direttore responsabile essere la più completa del suo genere. Gianfranco Giardina Si parla di oltre 3000 film all’anno, che editing includono anche tutte le prime visione Claudio Stellari

delle principali major cinematografiche. Editore La legge della notte, Kong: Skull Island, nale 313), Premium Cinema +24 (canale Nei prossimi mesi arriveranno anche i 4 Scripta Manent Servizi Editoriali srl Atomica bionda, Cattivissimo Me 3 e 314), Premium Cinema Energy (canale canali di serie TV di Mediaset Premium via Gallarate, 76 - 20151 Milano P.I. 11967100154 Moglie e marito sono alcuni dei film in 315), Premium Cinema Emotion (canale e, come già annunciato, i contenuti sa- Per informazioni arrivo a maggio che vanno ad arricchire 316) e Premium Cinema Comedy (cana- ranno disponibili anche nella sezione [email protected] un palinsesto Sky già ricco, che prevede le 317). L’arrivo di questi canali ha por- onDemand. In ogni caso è già possibile Per la pubblicità ad esempio Cars 3 e Alien: Covenant. tato Sky a rivedere la numerazione del- programmare le registrazioni tramite [email protected] I canali saranno Premium Cinema (ca- l’area cinema a partire dal canale 300. MySky HD.

TEST Recensione dei film Sky in 4K HDR

segue Da pagina 27 

una routine di codifica molto più complessa, che lavora in realtà molto più lenta di quella “live”: per codificare un’ora di contenuto, sono necessarie almeno tre ore di processing di una serie complessa di apparati. Questo processo permette di mantenere la medesima qualità percepita delle trasmissioni live a 35 mbit/sec o addirittura – ci hanno spiegato a Sky – di migliorarla. Il master viene pre-trattato e poi codificato HEVC con ripetute passate di ottimizzazione, cosa che sarebbe impossibile per un’emissione dal vivo. Già questo pro- cesso permette di ridurre, a parità di qualità, la banda necessaria in maniera significativa. Ma non basterebbe per arrivare ai livelli di questi film.Per garantire tempi Conclusioni: si può sempre far meglio che li richiedono per una buona resa e recuperando di download e impegno della linea compatibili con la ma Sky ha fatto un buon lavoro sulle scene più statiche, tipiche dei film. In streaming, maggior parte dell’utenza, Sky ha implementato, come Soprattutto quando il master è buono malgrado il buffering, potrebbe essere più complicato fatto anche da Netflix per esempio, dei sistemi di Intel- I vantaggi per l’utente di questo processo di forte ri- farlo, soprattutto con connessioni dalle performance ligenza Artificiale, per identificare i fattori chiave della duzione del bitrate senza intaccare la qualità sono di “ballerine”. Non a caso, in queste condizioni, capita che qualità percepita e intervenire riducendo i dati su altri due tipi: innanzitutto si riduce l’occupazione del disco, Netflix scali la qualità automaticamente per qualche se- elementi; per esempio assegnando, frame per frame, che così può ospitare più contenuti; e poi, ovviamente, condo alla risoluzione più bassa per poi tornare in Ultra meno banda alle porzioni di immagine non in primo i tempi di download diminuiscono. HD non appena si ripristinano le condizioni. Ci sia con- piano o quelle periferiche dell’immagine e conside- Concludendo, non ci pare che ci sia alcun allarme cessa un’ultima riflessione: più della risoluzione, vale rabili sfondi, soprattutto se sfuocati. Per addestrare il qualità riguardo ai film in 4K di Sky. Lo stesso tema l’HDR. Non perché passare da 2 a 8 megapixel non ci sistema sono stati usati i dati delle valutazioni di svariati potrebbe porsi per alcuni contenuti Netflix, che sono faccia piacere. Ma perché, nelle più frequenti condizio- contenuti e codifiche da parte di oltre 1000 spettatori anch’essi compressi (e bene) ma di cui in pochi co- ni di uso, avremo un TV 55” o al massimo 65”, visto da campione, che hanno indicato i punti e le circostanze noscono dimensioni dei file e bitrate, semplicemente alcuni metri di distanza, spesso troppi per apprezzare in cui hanno scorto un degrado qualitativo. Questo perché il tutto è in streaming e non in downloading. Il compiutamente il passo in avanti. L’HDR invece si vede processo ha comportato un ulteriore miglioramento fatto, poi, che il contenuto risieda fisicamente sull’hard bene anche da distante e sui film che maggiormente all’efficienza della codifica di circa il 30-35%, portando disk dell’utente è, infine, un grande vantaggio: come i si prestano è decisivo. Tanto che rischia anche di stra- l’ingombro di un file intorno ai 6 GB per ogni ora di con- tecnici di Sky ci hanno spiegato, in queste condizioni nire: il film si vede meglio a casa di come l’abbiamo tenuto. Ma, come abbiamo visto, se il master è buono, possono forzare la mano sulla variabilità del bitrate, ac- visto al cinema. E non tutti potrebbero essere pronti questo valore può anche più che dimezzarsi. cettando picchi di banda anche molto alti sulle scene ad accettarlo.

 torna al sommario 28 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Nuovo design, nuova identità e nuove ambizioni affidate ad una formula storica reinventata e riadattata al 2018 Xperia XZ2 Compact: dentro è un vero flagship Il Sony XZ2 Compact convince: è più facile pensare che sia il top di gamma di Sony, piuttosto che la sua versione compatta

di Matteo SERVADIO uando Sony si è presentata al MWC 2018 di Bar- cellona per annunciare i suoi nuovi portabandie- Qra XZ2 e XZ2 Compact, ha fatto qualcosa che raramente le abbiamo visto fare: ha avuto il coraggio di prendersi dei rischi. Perché di fatto scrollarsi di dosso schemi che per anni hanno costituito l’identità del mar- video chio Xperia significa rischiare, molto più di quanto un silenzioso evento al booth della fiera spagnola facesse trasparire (così come il recente annuncio senza clamori di XZ2 Premium, se è per questo.) Un brand che fino a quel momento si era mantenuto straordinariamente conservativo, e nemmeno il passaggio dall’iconica serie Z alla serie X aveva potuto cambiare questa verità. Per- ché a conti fatti i primi esemplari erano sbiaditi tentativi di reinventarsi, camuffati in un redesign solo parziale che appariva più come un’imitazione meno pregiata lab della serie Z. E perché in fondo Xperia XZ poi ha ripor- tato tutto su binari più familiari, lasciando la rivoluzione ad un mero cambio di nome. Alla fine sono bastati 6 XZ2 Compact mesi e l’ordinario aggiornamento numerico da XZ1 a È LA MIGLIORE INTERPRETAZIONE DELLA SERIE COMPACT DI SONY 599,00 € XZ2 per cambiare tutto. Paradossalmente c’è più di- “Nella botte piccola c’è il vino buono” è forse il detto più scontato da spendere per un Xperia Compact. Ma quest’anno Sony ha lavorato così stanza tra questo XZ2 Compact e il suo predecessore, bene che la saggezza popolare si applica alla grande a XZ2 Compact, forse meglio di ogni altro predecessore. L’azienda giapponese ha saputo che tra XZ1 e Z5, l’ultimo Xperia della serie Z targato reinventare una formula che nel 2018 poteva rischiare di sentirsi fuori posto nella fascia dei top di gamma, ma che con un design più moderno settembre 2015. XZ2 Compact è la versione più piccola e uno schermo FullHD 18:9 quel posticino se lo prende di autorità. E se ci riflettiamo bene questo dispositivo cambia un po’ cosa significa essere un Xperia Compact. Fatta eccezione per X Compact che di fatto era un mid-range, fino ad ora questa serie è stata il tentativo di Sony di questa rivoluzione arrivata in modo quasi inaspettato. di infilare in dimensioni contenute la stessa esperienza del top di gamma con pochissimi compromessi. Oggi la scheda tecnica e la qualità di Una formula storica per Sony, quella del top di gamma XZ2 Compact ci parlano di un dispositivo più vicino che mai al modello più grande, ma che con un prezzo di lancio fissato a 599 euro costa 200 compatto, reinventata e riadattata al 2018 in modo tanto euro in meno. Superato anche il limite di un display per la prima volta FullHD+ da 5”, è quasi più facile pensare a XZ2 Compact come il top di convincente, da domandarsi se “Xperia Compact” da gamma base di Sony, piuttosto che la sua versione compatta. Con XZ2 se vogliamo a fare da modello “Plus”, e il terzo high-end estremo da svelare più avanti che per Sony è Xperia XZ2 Premium. Una line-up con cui ora l’azienda giapponese pretende seria attenzione. Adesso che la oggi non significhi qualcosa di più. Al netto di un display merita davvero, e non solo in virtù del blasone e di una qualità riconosciuta, ma associata sempre a dei “ma” limitanti. e una batteria più piccoli, XZ2 Compact ha lo stesso . hardware del fratello maggiore. E superato anche il limi- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo te storico della risoluzione (quest’anno è Full HD) è un 8.7 top di gamma moderno vero, con pochissimi compro- 9 9 8 9 9 8 messi e che sta in tasca come nessun altro. COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Un bel display non sacrificato dalle dimensioni Troppi crash nell’app fotocamera Con il nuovo design la “tascabilità” La fotocamera fa passi da gigante L’audio è un passo indietro rispetto ad XZ1 e manca il Jack ha meno compromessi Prestazioni top, software fluido e aggiornato Il design non è mai un aspetto marginale per un prodot- to tech, ma in questo caso è un elemento che riveste un ruolo ancora più importante del solito, perché di mezzo da Barcellona. XZ2 Compact è un lingottino di plastica, Impermeabile IP65/68, il più piccolo della serie XZ2 ha c’è “l’evoluzione di design più radicale che l’azienda vetro e metallo composto da un pannello frontale pro- questa finitura satinata al posteriore che trattiene po- giapponese abbia mai operato sulla sua gamma di tetto da vetro Gorilla Glass 5 e una parte posteriore in chissime impronte, mentre la cornice metallica opaca smartphone.” E citiamo noi stessi quando lo scriviamo, policarbonato che curva vistosamente prima di incon- che lo circonda migliora la presa e trasmette solidità. perché la prova ha confermato le prime impressioni live trare il frame in alluminio. Quasi un frame di metallo grezzo che restituisce un feeling eccezionale quando è freddo. Con l’utilizzo della plastica al posto del vetro, rispetto al modello più grande il Compact perde la ricarica wireless, ma non un design moderno ed egualmente premium, con grande attenzione ai dettagli. A livello di ergonomia ciò che differenzia un Xperia Compact è solitamente l’adorabile “tascabilità”, anche se con la transizione dal design Omnibalance ad Am- bient Flow, Sony ha rimescolato un po’ le carte, favoren- do la maneggevolezza. Infatti unire il formato 18:9 del display con il concetto Compact di Xperia significa non solo che XZ2 Compact

segue a pagina 30 

 torna al sommario 29 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

TEST Sony Xperia XZ2 Compact segue Da pagina 29 

è il più grande della sua saga, ma anche che con uno schermo da 5” può essere comparato alla versione più grande di XZ1 che ha uno schermo da 5,2” (al netto del- la differenza di superficie tra il 18:9 e il 16:9). Solo che il flagship 2017 è largo e alto, mentre XZ2 Compact è piccolo e stretto (135 x 65 x 12.1 mm). Che significa che si può maneggiare con estrema facilità, avendo comun- que un discreto spazio verticale sul display. X-Reality ON (a sinistra) contro X-Reality OFF (a destra). Con 168 grammi che sembrano un po’ sbilanciati nella parte superiore e una back cover leggermente scivolo- È piccolo, ma che bel display! ed è affiancata da ’esagerataun modalità Super-vivid sa, le prime volte capita che il dispositivo rischi di sgu- Nel provare Xperia XZ1 avevamo indicato il display e la “professionale” che usa la gamma sRGB. L’altra è sciare via dalle dita. Ma in realtà l’idea è che si possa come uno dei suoi punti deboli. Quest’anno non solo la una chicca inclusa nell’opzione di miglioramento imma- utilizzare agilmente con una mano sola, perché i pul- situazione è notevolmente migliorata, ma lo schermo è gine per i video con X-Reality, che esegue l’upscaling santi così distanziati sembravano scomodi su XZ2, ma possibilmente uno dei punti forti del piccolo XZ2. E con dei contenuti SDR in HDR e funziona anche con i video sono sempre a disposizione sul modello Compact (un l’aumento di risoluzione rispetto ai precedenti Compact, in streaming. La differenza è immediatamente visibile e mancino riesce ad avere i tasti volume, accensione e fo- è di fatto più comparabile proprio allo smartphone che nella maggior parte dei casi tenendo l’opzione attiva si tocamera sempre a portata). E perché quando si impara abbiamo provato l’anno scorso. ha l’esperienza migliore. Anche se talvolta può risultare a tenere XZ2 Compact come ha pensato Sony, si riesce Nello specifico quello che abbiamo di fronte è un di- fin troppo aggressiva: soprattutto su Netflix abbiamo a sbloccare il dispositivo con il sensore di impronte sen- splay IPS da 5 pollici FullHD+ (1080 x 2160) HDR con notato contrasti anche troppo marcati e in alcune situa- za cambiare troppo la presa. Trattandosi di un dispositi- una densità di pixel pari a 483 ppi; un bel salto in avanti zioni un maggiore rumore video. vo tanto piccolo infatti, il dito finirebbe proprio sopra la rispetto allo schermo HD da 4,6” di XZ1 Compact. E con fotocamera, ma in realtà basta appoggiare anche solo un rapporto d’aspetto 18:9 Sony ha potuto estendere la Gli altoparlanti sono potenti una porzione dell’indice e non necessariamente la pun- diagonale del display in un footprint che è largo quasi Ma manca il Jack Audio ta del dito per accedere. Comunque lo si impugni, XZ2 quanto tutti i Compact precedenti, ma più alto. Il tutto Il secondo aspetto chiave dell’anima entertainment di Compact ha un fingerprint scanner veloce e affidabile; ottimizzando le cornici fino ad un 73.56% di rapporto XZ2 Compact è l’audio. E ovviamente la grande sto- forse meno unico e comodo di quello laterale in alcuni schermo-corpo del dispositivo. ria qui è la rimozione del Jack che in effetti potrebbe contesti, ma quando lo si ha in mano è un attimo sbloc- Il risultato è ovviamente che, per effetto del formato più sembrare un controsenso. Tra tutte le aziende Sony è care il device. alto e stretto, la superficie occupata non è poi esage- forse l’ultima da cui ci si potrebbe aspettare una mossa Per il resto il feedback dei tasti è fenomenale: sicuro, ratamente più ampia di un vecchio Compact. Ma con simile, ma così anche la società giapponese ne appro- solido e piacevole. La vibrazione, pur mancando del bordi più sottili e un maggiore spazio verticale a dispo- fitta per spingere sui suoi auricolari senza fili. E per ad- Dynamic Vibration System del fratello maggiore che vi- sizione, l’esperienza è comunque appagante e spesso dolcire la pillola, XZ2 Compact ci va giù pesante con i bra a ritmo di giochi, musica e video, è molto migliorata non si sente la mancanza di uno schermo più grande. miglioramenti audio, tra DSEE HX che migliora la qualità rispetto ad XZ1 e differente a seconda che si premano i Eccezion fatta per la scrittura, quando una tastiera larga dei file musicali compressi e l’ottimizzazione automatica tasti di navigazione, le app o sulla homescreen. Non si farebbe più comodo di una alta e stretta. degli auricolari - in entrambi i casi solo con cuffie cabla- avvicina al Taptic Engine di iPhone, ma è un dettaglio Dove si iniziano a notare le maggiori differenze rispet- te. Lato wireless non poteva assolutamente mancare il che migliora di molto l’esperienza. to a XZ1 è nella riproduzione cromatica. Quello di XZ2 Bluetooth 5 e un’ampia selezione di codec audio BT, tra La confezione cambia quasi solo nella grafica del Compact è un display bello da guardare, con una resa LDAC, aptX, aptX HD e AAC. Il problema di fondo però packaging, ma il contenuto resta essenziale, con cavo quasi completamente diversa in pressoché tutti gli am- è sempre lo stesso: servono dispositivi compatibili, e la da USB Type-C a USB A e alimentatore 5V / 1.5A che, biti. I colori sono decisamente più saturi, più accattivanti scelta di cuffie Type-C di alta qualità non è poi così -am al solito, non permette di sfruttare la Quick Charge 3.0 e questo lasciando in entrambi i casi su “standard” i mi- pia. E se non ci si è già del tutto convertiti al wireless, c’è - sebbene sia supportata dal dispositivo. Mancando il glioramenti software di Triluminos che rendono i colori comunque l’adattatore in confezione per vivere la “don- Jack Audio Sony ha incluso un adattatore, ma non un più accesi. I neri poi sono belli profondi, nei limiti di quel- gle life”. Per quanto riguarda gli altoparlanti è ottimo paio auricolari, anche se non è escluso che nella con- lo che può fare un IPS LCD, e i bianchi sono puliti e lumi- avere a disposizione due speaker stereo frontali con fezione di vendita siano presenti, visto che in passato è nosi. Il fenomeno della strana zigrinatura che si notava la tecnologia che Sony chiama S-Force Front Surround, stato così. Nota a margine, Sony ha finalmente sistema- proprio sui bianchi di XZ1 è decisamente alle spalle, non che in questo caso significa una potenza e un volume to il carrellino per microSD e nano SIM: è sempre mol- del tutto sparita, ma molto meno evidente. più alti di XZ1. Anche se in termini di qualità si nota un to posticcio, ma gli alloggiamenti stavolta sono inseriti Con un picco di 700 nit, la luminosità massima risulta passo indietro, con un suono meno ricco e corposo e all’interno dello stesso carrello. Niente magheggi per adeguata nell’uso reale. Anche se c’è da registrare un una predilezione per le frequenze medio-alte. estrarre lo slot della SIM. sensore di luminosità che funziona bene, ma che tal- volta è fin troppo aggressivo nel regolare la luminosità Interfaccia pulita, aggiornamenti puntuali stessa in situazioni diverse da luce piena o da buio to- Android Oreo vola su questo hardware tale. XZ1 aveva lo stesso problema in queste condizioni Sono due le conferme che arrivano dall’esperienza sof- tra penombra e luci artificiali. tware di XZ2 Compact: Oreo è decisamente un pun- Sony ha evidentemente scelto un approccio che punta to di svolta nella storia di Android e Sony è una delle più su una visione accattivante. E a conti fatti XZ2 Com- aziende che ci sa lavorare meglio, sia in termini di inter- pact si trova così a suo agio in un mercato che ha nei pretazione grafica e funzionale, sia per puntualità negli Super AMOLED di Samsung il proprio riferimento ed è aggiornamenti. La prima cosa che si nota è il deciso linea con il suo principale focus: l’intrattenimento. Non troncamento di molte app preinstallate non necessarie: a caso Sony ha incluso un paio di funzionalità software all’avvio Android ci propone quali applicazioni aggiunti- utili per personalizzare l’esperienza visiva. Una è la so- ve scaricare (di Google e di Sony). Poi si apre il drawer lita tecnologia Triluminos che rende i colori più accesi, segue a pagina 31 

 torna al sommario 30 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

TEST Sony Xperia XZ2 Compact segue Da pagina 30 

e si scopre che Sony ha caricato in più solo Amazon Shopping, Prime Video, Kindle e Prime Photos, AVG e Facebook. Stop: non più Spotify e nemmeno What’s New, l’hub dove Xperia consigliava applicazioni e gio- chi da scaricare dal Play Store. Si poteva fare a meno di un altro paio di app preinstallate? Senza dubbio, ma è comunque un miglioramento rispetto al passato. Di contro non è molto chiara la questione dell’app Video che per funzionare ha bisogno di “Video e TV SideView”, ma di fatto poi entrambe lanciano la stes- Musica, Xperia Home) che hanno beta pubbliche che fotografare. Gran peccato, perché XZ2 Compact è un sa app, con la possibilità di fare da telecomando ai TV permettono di confrontarsi con gli sviluppatori su Goo- ottimo cameraphone e ci arriveremo. compatibili e guardare i video sul device e sulla rete gle+. O si tratti di ricevere le patch di sicurezza nel mese Per il resto l’esperienza di gaming è pregevole. Che domestica. Ma è nell’interpretazione di Android 8.0.0 in cui effettivamente Google le rilascia (le patch dell’1 siano partite casual su giochi come Star Wars Comman- Oreo che Sony dimostra quanto la sua esperienza sof- aprile sono arrivate il 9.) der, o Alto’s Adventure; oppure sessioni più intense su tware sia maturata. La Xperia UI di fatto non è cambiata Asphalt Xtreme o meglio ancora Remote Play su PS4 molto rispetto alla precedente generazione, ma gli affi- Potenza senza compromessi - non una novità per gli smartphone Xperia. namenti che Sony ha fatto, tra icone ridisegnate, nuove in un piccolo formato Giocare da remoto su XZ2 Compact è sempre una co- funzionalità e una maggiore coerenza visiva hanno reso Parliamo di specifiche, se è vero che negli smartpho- modità per quelle volte in cui il TV non è libero, ma si l’interfaccia molto più moderna. La differenza sta quasi ne la scheda tecnica conta relativamente, è anche deve assolutamente completare quella trattativa in FIFA. tutta nei dettagli. Nella tendina delle notifiche che ora vero che è la premessa fondamentale di questo XZ2 Peccato il processo di collegamento al DualShock e poi è nera in stile , nella schermata di aggior- Compact; l’altra sono le dimensioni compatte. La piat- alla PlayStation sia un po’ lungo e macchinoso e il fatto namento che è più coerente con il resto dell’interfaccia taforma hardware a muovere il tutto è basata su SoC che serva una connessione bella stabile per l’esperien- bianca e blu e nei toni di sistema che finalmente met- Snapdragon 845, con GPU Adreno 630, che di fatto za ottimale. È l’unica attività insieme ai benchmark che tono da parte quel tintinnio fastidioso che resisteva da rappresenta il massimo che un top di gamma Android ha fatto scaldare davvero XZ2 Compact (ma niente di anni sugli smartphone Xperia. Alcune app sono poi sta- senza chip proprietario possa offrire. Uno solo è il ta- preoccupante) e la buona notizia è che, al netto di una te rifinite e le icone ridisegnate, tra cui telefono, contatti, glio di memoria disponibile per il nostro paese: 4GB di rete WiFi tutt’altro che irresistibile, lo smartphone non impostazioni e fotocamera. E sempre in termini di rede- RAM più 64GB di memoria interna, espandibili tramite ha avuto problemi a processare il tutto e con un frame sign ora Xperia Assist ha più l’aspetto di un vero hub microSD fino a 400GB. Un arsenale del genere messo rate decente. di assistenza e suggerimenti, con chatbot e interfaccia a disposizione di Android Oreo senza una UI pesante a Difficile parlare di VR, in primo luogo perché uno scher- più ordinata; anche se un po’ ridondante dato che c’è fare da zavorra può significare solo una cosa: XZ2 Com- mo 1080p così piccolo limita anche solo l’esperienza di sia un menù dedicato nelle impostazioni, sia l’omonima pact vola nelle operazioni di tutti i giorni. Navigazione un video a 360 gradi visto con un visore Cardboard. E app. Tra le nuove funzionalità invece fa molto piacere web, download di applicazioni, gaming: lo smartphone in secondo luogo perché né XZ2, né tantomeno XZ2 che Sony abbia introdotto la Luminosità Notturna che risponde sempre presente anche con un grosso carico Compact figurano tra i dispositivi compatibili con la cambia la tonalità dello schermo per ridurre l’emissione di lavoro e con una rapidità che non fa sentire la man- piattaforma Google Daydream. Anche se a dirla tutta di luce blu e affaticare meno gli occhi. Aveva già fatto canza di più RAM. Anche dandogli in pasto tutto quello nemmeno XZ Premium con display 4K è compatibile a la sua comparsa sul Concept di Xperia e ritrovarla qui è che si ha, aggiungendo alle attività di cui sopra un rapi- causa del tempo di risposta troppo alto del suo LCD. un’ottima notizia, anche se Night Shift di iOS e macOS do benchmark su Geekbench, un po’ di Google Earth e Anche la connettività non presenta lacune di sorta, e resta migliore nella resa. Novità è anche l’interpretazio- un documento di Drive, lo smartphone si prende tutto e anzi XZ2 Compact si dimostra più affidabile e stabile ne di Sony dell’Ambient Display che mostra le notifiche digersice. Arriva accaldato dopo il benchmark, ma dav- sotto WiFi e 4G. Non che ci aspettassimo qualcosa di su una schermata nera quando si solleva il dispositivo o vero le uniche occasioni in cui è andato in crisi è stato diverso da uno smartphone top con Snadragon 845 e si ricevono avvisi. E non mancano infine le solite funzioni nell’app fotocamera. il suo modem X20. E dettaglio da non trascurare: l’au- per tenere il display acceso quando si ha lo smartphone Poco più di due settimane di test e nessun comporta- dio in capsula durante la chiamata è eccellente. Dove in mano, una modalità guanti e la gesture per riadattare mento anomalo, XZ2 Compact ha dato i numeri alme- invece si poteva nutrire qualche dubbio era sull’auto- al 18:9 i video di YouTube in altro formato, riempiendo lo no due volte scattando una foto al volo sotto 4G, con nomia di XZ2 Compact, dato l’aumento di risoluzione e schermo. Peccato Sony non abbia introdotto qualche conseguente freeze del sistema e riavvio. Ovviamente le dimensioni compatte. Anche se in realtà la sua 2870 gesture in più, come una per abbassare la tendina delle foto non salvata e tanti saluti a quell’attimo che si voleva mAh è più grande della 2700 mAh di XZ1 che in effetti notifiche, magari sfruttando il sensore di impronte. Inve- segue a pagina 32  ce di una doppia pressione sul tasto on/off per lancia- re la camera, inutile dato che c’è il tasto dedicato, o la modalità ad una mano, ancora più inutile perché XZ2 Compact è un piccoletto. i sono poi quelle minuzie che migliorano l’esperienza. Come “Xperia Loops”, che pri- ma era uno sfondo animato e ora è una funzionalità che si integra con l’orologio e reagisce in modo diverso a seconda dello stato del dispositivo. Mostra il livello della batteria durante la ricarica, le notifiche di Xperia Assist e si muove quando non riconosce l’impronta e quando si sblocca lo smartphone. E c’è infine la semi-certezza di avere un dispositivo aggiornato con costanza e pun- tualità. Si tratti delle app proprietarie di Sony (Album,

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TEST Sony Xperia XZ2 Compact segue Da pagina 31 

è parecchio più sottile. Certo resta uno dei pochi com- promessi da accettare nei confronti della versione più grande di XZ2 (3180 mAh), ma l’autonomia che ne risul- ta è adeguata. XZ2 Compact non è un campione di du- rata, questo no, ma è perfettamente in grado di portarci a tarda serata nelle giornate più tranquille, e attorno a cena in quelle più intense. Il tutto collegando il disposi- Xperia XZ1 (clicca per ingrandire) Xperia XZ2 Compact (clicca per ingrandire) tivo solitamente ad un più salutare 20% e con un dato di schermo acceso tra le 4 e le 5 ore e mezza. Risultati più che buoni confermati dai benchmark, con PC Mark che ci restituisce 9 ore e 20 minuti; non molto meno di un campione come Play (10 ore e 36), che però nella vita reale supera di molto XZ2 Compact. Il disposi- tivo supporterebbe la Quick Charge 3.0 di Qualcomm, ma non l’alimentatore incluso in confezione che invece ricarica completamente il dispositivo in circa 2 ore e 30 da spento, e in 2 ore dal 20% da acceso. Come detto si perde la ricarica wireless di XZ2, ma rimangono le solite funzioni di Sony per aumentare l’autonomia, in primo luogo le modalità Stamina e Ultra Stamina. Ma soprattutto la tecnologia Qnovo Adaptive Charging, che regola i livelli di corrente per non so- dizioni luce ideale, anche grazie ai 19MP del sensore, ordine logico dei settings e magari integrare in modo vraccaricare la batteria. O ancora meglio Battery Care, con risultati molto buoni anche in contesti di penombra più coeso le funzionalità, magari anche 3D Creator. che carica il dispositivo fino al 90%, poi resta in attesa o in interni non troppo illuminati. Il tutto con rumore vi- “Creazione 3D” che a proposito continua ad evolversi e completa la ricarica poco prima che suoni la sveglia. deo drasticamente ridotto, così come l’effetto acque- perché su XZ2 si può scansionare il proprio volto con Da puntualizzare che però questa entra in gioco solo rello sulle sfumature che avevamo denunciato su XZ1. la fotocamera anteriore e caricare i dati sui server Sony quando lo smartphone riesce a identificare un orario Considerato che lavoriamo con lo stesso hardware, per migliorare il modello - funzionalità disponibili anche abituale di ricarica. Sony deve aver dato qualcosa in più lato software per su XZ Premium e la serie XZ1 dopo un aggiornamento. ottenere questi passi in avanti, e le foto ringraziano. Dal canto suo la modalità video è letteralmente super Fotocamera: il salto di qualità atteso Da migliorare potrebbe esserci ancora una gamma accessoriata. XZ2 Compact può registrare in VGA o Senza spendere troppi giri di parole, XZ2 Compact dinamica non stupefacente, e una modalità HDR che HD, FullHD e FullHD a 60fps, 4K e 4K HDR in formato è il primo smartphone Xperia che invoglia davvero a non risulta troppo di aiuto. Perché se da un lato ci re- h264 o h265. In più c’è il Super Slow Motion a 960fps scattare foto. Sony vende sensori ad una moltitudine stituisce un po’ del dettaglio che andrebbe altrimenti in 1080p: logico l’aumento di risoluzione per l’azienda di concorrenti sul mercato smartphone e ha il merito perso nelle alte luci bilanciando le zone d’ombra, i ri- che l’ha introdotto per prima sul mercato. Serve tanta di aver introdotto innovazioni come la memoria DRAM sultati sono per la maggior parte piuttosto artificiosi e luce per ottenere clip utilizzabili e non ci sono aiuti per integrata nel sensore stesso che ha aperto la strada a per lo più sottoesposti. Migliorate le foto notturne, al catturare l’attimo giusto come su Galaxy S9, ma il ri- funzioni quali il Super Slo-mo a 960fps. Ma nonostante netto di un effetto acquerello che in questo caso è sì sultato ha sempre grande impatto. Molto buoni i video i grandi passi in avanti negli ultimissimi anni, ai suoi top visibile. Anche se forse il vero salto di qualità in questo tradizionali in FullHD e 4K che spiccano nella stabiliz- di gamma è sempre mancato qualcosa per arrivare ai senso potrebbe avvenire solo con un’ottica stabilizzata zazione SteadyShot, fenomenale in modalità attiva in- migliori.Nel caso specifico abbiamo a che fare con la e magari meno megapixel. Fermo restando che ancora telligente (solo in FullHD standard). Dove iniziano i pro- classica singola fotocamera Motion Eye dei più recenti una volta ci sarà da verificare la resa della dual-camera blemi è invece nella registrazione in 4K HDR, la vera Xperia (il doppio modulo di XZ2 Premium sarà poi tut- di XZ2 Premium che può scattare a ISO 51200. caratteristica distintiva di questa fotocamera. Se i video to da provare). Una 19MP con sensore Exmor RS con Molto belle le macro che si possono tirar fuori dalla riprodotti sullo smartphone hanno eccellente defini- memoria di tipo stacked e Pixel pitch da 1,22 μm, più camera principale, con anche un bello sfocato natura- zione, dettaglio e contrasto, la riproduzione cromatica ottiche con lenti G di Sony e apertura f/2.0. È lo stesso le (niente modalità ritratto per XZ2, anche se c’è un non è sempre costante, in bilico tra colori fedeli e altre hardware a disposizione di XZ1, ma quando si vanno a effetto bokeh disponibile come app separata). E non situazioni in cui sono fin troppo smorti e spenti. Con il confrontare le fotografie di XZ2 Compact con quelle male i selfie, anche se è molto evidente come in fase rischio di un’esposizione non sempre corretta e troppo del modello più grande di 6 mesi prima, i risultati sono di elaborazione la camera frontale sia costretta a com- lag già durante la registrazione. La buona notizia è che di una spanna sopra da tutti i punti di vista. In termini pensare per un sensore che dai 13MP di XZ1 è passato non abbiamo avuto problemi di surriscaldamento. di riproduzione cromatica non ci sono grossissime dif- a 5MP di XZ2. Più che discreti i risultati, ma il rischio di Inutile dire che le clip sono praticamente inutilizzabili ferenze: XZ2 continua a prediligere colori più realistici, effetto over-sharpening è più o meno sempre dietro su uno schermo non HDR, ma questo non è mai stato ma per il resto il miglioramento ha del sorprendente. l’angolo. messo in discussione. Insomma un interessante primo Sono le stesse foto a parlare, confermando le nostre Considerati gli ottimi scatti che si possono ottenere passo su cui c’è ancora da lavorare, ma che attrae prime impressioni del MWC: quella di XZ2 Compact (e con XZ2 Compact, a Sony resta da lavorare meglio l’attenzione su un comparto fotografico complessiva- di XZ2) è finalmente una fotocamera che ci dà la sicu- sulla sua app. La sensazione è che sia necessario un mente ottimo. Un vero peccato quei crash anomali di rezza di poter scattare in automatico e ottenere ottimi deciso redesign per migliorarne la coerenza. È vero troppo, e una velocità di scatto che molto spesso lascia risultati. In passato non è sempre stato così e già di per che Sony ha riorganizzato qualche impostazione e a desiderare. Ci sono lo scatto multiplo con il tasto foto- sé la fotografia è un motivo validissimo per effettuare sistemato il toggle posticcio per correggere il proble- camera e l’acquisizione intuitiva questo sì, ma il punta e l’upgrade da XZ1 a XZ2. Il dettaglio è ottimo in con- ma di distorsione, ma si può fare ancora meglio. Più scatta non è tra i migliori.

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Valido dall’1 aprile 2018 al 31 gennaio 2019. Vedi regolamento completo su trony.it n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Apple ha lanciato un nuovo iPad: costa meno del Pro, supporta Apple Pencil e gestisce anche la realtà aumentata iPad 2018, sono i contenuti a fare la differenza Non è perfetto, ma al giusto prezzo permette di accedere a una quantità enorme di app di incredibile qualità e utilità

di Roberto PEZZALI pple ha lanciato un nuovo modello di iPad: è iden- tico esteticamente al modello precedente, ma ha Aun processore più potente e supporta Apple Pen- cil. Questa sarà probabilmente la prova più breve mai fatta di un iPad, ma non perché il nuovo iPad 2018 non abbia nulla che meriti di essere raccontato, ma perché video mai come sta volta Apple ha spostato tutta l’attenzione non tanto sul prodotto quanto su quello che si può fare con il prodotto. E con l’aggiunta di Apple Pencil, da ac- quistare però a parte, e di un processore che supporta al meglio la realtà aumentata, Apple ha posizionato ad un prezzo decisamente abbordabile un tablet che per- mette di sfruttare al meglio ogni funzione delle migliori applicazioni per iPad. Inutile dire che Apple la sua bat- taglia sui tablet l’ha vinta da tempo: se si guarda a quel- lo che si può fare oggi con un iPad e si confrontano le lab migliori app per iPad con le migliori app per Android ci troviamo davanti ad una gara professionisti contro dilettanti. Chi vuole un tablet consumer al giusto prez- Apple iPad 2018 zo oggi ha una sola possibilità: l’iPad. La nuova versio- E’ UN IPAD E PER LUI ESISTONO APP CHE GLI ALTRI SI SOGNANO 359,00 € ne, che parte da 359 euro, guarda da una parte a tutti quegli utenti che hanno un vecchio modello di iPad e Lo abbiamo detto: questa sarebbe stata una prova molto breve. L’iPad è l’iPad, una tavoletta che permette l’accesso ad un mondo di appli- cazione e di contenuti. L’arrivo sul modello 2018 del supporto a Apple Pencil e un processore più potente per la realtà aumentata permettono dall’altra stuzzica coloro che guardano con interesse al di utilizzare al meglio applicazioni meravigliose. L’educativa Froggipedia è l’esempio più lampante di come oggi il mondo tablet Apple sia modello Pro per la possibilità di usare la penna ma non decisamente più evoluto di quello Android: è geniale, anche nelle piccole cose. Il nuovo iPad ha tutto, ha prezzo, autonomia, qualità costrut- vogliono affrontare una spesa così elevata. tiva, potenza: si potrebbe criticare la necessità di acquistare la penna a parte ma molti utenti probabilmente non la userebbero neppure, meglio tenere il prezzo più basso e offrirla come optional. Il nuovo iPad parte da 359 euro per il taglio da 32 GB, anche se forse è meglio investire qualcosa in più per buttarsi sul modello da 128 GB: esistono tablet che costano meno e offrono di più dal punto di vista hardware, ma Non è perfetto ma poco importa come abbiamo scritto non ci si deve soffermare sulle caratteristiche tecniche: la differenza in questo caso la fanno i contenuti. E per l’iPad la Esteticamente sembra l’iPad 2017: stesse dimensioni, disponibilità di app e contenuti di qualità in ogni ambito, dall’educazione al gioco alla produzione, è a dir poco impressionante. stessa maneggevolezza, stesso schermo da 9.7” e an- che stessi accessori, per facilitare chi ha già una cover o Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo una custodia. Le differenze sono due: il processore A10 8.6 8 10 9 9 7 9 Fusion dell’iPhone 7 e il controller dietro lo schermo che permette di utilizzare Apple Pencil. Qualcuno potrebbe COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE dire che Apple non si è sforzata molto a migliorare il Prezzo competitivo Qualità dello schermo migliorabile suo iPad, che si poteva mettere una fotocamera miglio- Disponibilità di app di qualità Solo 32 GB nella versione base re, mettere quattro altoparlanti per l’audio, usare uno Compatibilità con la penna schermo laminato come quello dell’iPad Air 2 e dell’iPad Pro, tuttavia crediamo che le scelte siano ragionate. Da lizzo dell’iPad, e lo stesso schermo non laminato è un guardiamo un film all’aperto, e quest’estate in giardi- una parte era necessario mantenere un certo distacco dettaglio che coglie solo chi ha avuto a tra le mani un no o sotto l’ombrellone potrebbe capitare, ci troviamo dall’iPad Pro, che resta il modello premium, dall’altra si iPad Pro e si è reso conto che la superficie sembra più davanti ad un contrasto non eccelso, a neri slavati, ad doveva intervenire esclusivamente negli aspetti che rigida oltre a riflettere decisamente meno. iPad 2018 ha una immagine poco incisiva. Non è solo colpa della avrebbero permesso agli utilizzatore di godere di van- autonomia, potenza, la classica facilità d’uso di un iPad mancata laminazione, sono i limiti tecnologici di un LCD taggi tangibili. L’assenza dello smart connector per le e a nostro avviso un solo vero difetto, che è appunto che non può competere con l’OLED. E se per un utente tastiere, del bluetooth 5, del Touch ID di seconda gene- la qualità dello schermo. Uno schermo che come ogni razione sono dettagli che non impattano affatto sull’uti- display Apple è calibrato alla perfezione, ma quando segue a pagina 35 

 torna al sommario 34 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

TEST Apple iPad 2018 segue Da pagina 34 

Apple questa differenza di qualità era probabilmente sconosciuta, chi ha avuto modo di guardare un film sul- l’iPhone X e di vedere le stesse scene su un iPad si sarà reso conto che, con le dovute proporzioni, la visione sull’iPhone X è migliore. E di molto. Proprio per questo motivo tendiamo a credere che Apple abbia aggiunto la penna sul nuovo iPad senza preoccuparsi di andare a danneggiare le vendite di iPad Pro: probabilmente c’è in cantiere un nuovo modello di iPad Pro con uno schermo OLED capace di alzare ulteriormente l’asticel- la della qualità. Lo schermo resta comunque leggibile e brillante, solo il contrasto tende a scendere e se usando le app la differenza non è così marcata guardando un video lo è. Le differenze legate allo schermo tra iPad Pro e iPad non si fermano alla sola laminazione: manca il supporto al refresh elevato, lo schermo non adatta la temperatura colore e soprattutto il feeling, soprattutto usando la penna, è diverso. Viene leggermente meno la sensazione di scrivere con una matita su un foglio, con il tratto a schermo separato dalla punta della Pencil con un piccolo gap, ma anche questo è un aspetto che probabilmente nota chi ha usato per mesi un iPad Pro e un tavolo un paesaggio interattivo dove l’utente può ora si trova tra le mani il nuovo modello entry level. Froggipedia, WWF Free Rivers modificare il corso di un fiume o Froggipedia, un ma- Dopo aver usato per oltre quindici giorni il nuovo iPad, e Pixelmator: le app sono la forza di iPad nuale scientifico sui ranidi sono piccoli capolavori e val- e abitualmente usiamo un iPad Pro, ci siamo resi conto La scelta di un tablet dovrebbe essere legata a quel- gono il prezzo del tablet. Froggipedia, che costa 4.99 che probabilmente per il 95% delle persone quello che lo che uno cerca. Chi cerca un dispositivo per vedere euro, è una enciclopedia interattiva dedicata alle rane, offre l’iPad è sufficiente e quello che offre in più l’iPad esclusivamente film in streaming forse può anche pun- che possono essere non solo proiettate e esaminate Pro non verrebbe sfruttato: la velocità maggiore si per- tare su qualcosa di più economico, l’iPad è sprecato. tramite realtà aumentata ma anche dissezionate e stu- cepisce solo in un confronto diretto e la gestione di più Non è un caso che il nuovo iPad sia stato presenta- diate utilizzando Apple Pencil come bisturi. app in contemporanea è una esigenza di chi usa il mul- to ad un evento dedicato all’educazione, perché mai La genialità degli sviluppatori che ha creato app per titasking e lo split screen, e molti utenti di iPad neppure come in questi ultimi anni l’ecosistema Apple si è evo- iPad è senza fine, e quello che stupisce è la reattività al sanno che esiste. E’ più importante, come abbiamo det- luto cercando di offrire quello che gli altri tablet non mondo dello sviluppo alle novità che Apple mette a di- to, guardare a quello che oggi si può fare con un iPad e sono in grado di dare, non tanto per le caratteristiche sposione. ArKit è recente, eppure centinaia di aziende che prima si poteva fare bene solo con l’iPad Pro: pen- quanto per l’assenza di una community di sviluppato- hanno realizzato app che lo sfruttano in modi che dif- na, realtà aumentata, maggiore velocità in applicazioni ri che lavora per spremere al massimo le possibilità ficilmente si riuscivano a immaginare, e lo stesso vale che richiedono un uso intenso del processore, l’editing che l’azienda offre con i diversi moduli. Apple ha la anche per la penna, che in molti casi è uno strumento 4K con iMovie ad esempio, sono solo alcuni esempi di fortuna di avere sul suo AppStore le migliori aziende di disegno ma che, vedere Froggipedia, può anche tra- un prodotto che merita di essere valutato non per quel- di sviluppo, e i risultati si vedono: applicazioni come sformarsi in altri strumenti utili alla causa. lo che è ma per quello che fa. WWF Free Rivers, che utilizza ARKit per proiettare su Questo, purtroppo, su Android non succede. Google ha creato un ottimo sistema per la realtà aumentata, ha decine di framework per spremere i dispositivi oltre le loro possibilità (vedi DayDream per il VR) ma oggi gli sviluppatori non sembrano seguire. E’ questa la dif- ferenza tra un iPad e un tablet Android: rispetto ad un tablet Samsung o ad un Huawei MediaPad probabil- mente l’iPad paga qualcosa come caratteristiche, ma se si guarda alle possibilità non c’è davvero storia.

 torna al sommario 35 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Microsoft ha realizzato un piccolo capolavoro, utilizzando tante soluzioni ingegnose a problemi molto complessi Surface Book 2 13” in prova: è il PC da battere Surface Book 2 ha tutto quello che serve, dalle prestazioni all’autonomia, passando per una qualità costruttiva invidiabile

di Mirko SPASIANO opo tanta attesa, Microsoft ha portato il suo 2-in-1 top di gamma anche in Italia: il Surface D Book 2 è infatti il primo della sua famiglia ad essere commercializzato nel Belpaese. “E se l’attesa del piacere fosse essa stessa il piacere?”. Questa la domanda che pone una nota pubblicità televisiva. La video risposta ha sicuramente connotati filosofici profondi, ma che poco hanno a che fare con il senso di appa- gamento che si prova a maneggiare questo capola- voro d’ingegneria. Il primo utilizzo lo si può descrivere come un colpo di fulmine. Quello che segue è una storia d’amore intensa, quasi idilliaca, che però, ad un certo punto, è costretta a fare i conti con la real- tà quando la si analizza con attenzione. Microsoft ha realizzato un dispositivo che è il non plus ultra sotto Microsoft Surface Book 2 il profilo della duttilità: è un laptop, un tablet e perfi- IL RE DEI 2-IN-1 2.849,00lab € no un enorme quaderno digitale. È potentissimo, ha Dopo questa disamina, c’è poco da aggiungere. Basta leggere di seguito la lista dei “cosa non ci piace”: ci si attacca sui dettagli di una un’ottima autonomia e ha tutto quello che si possa macchina semplicemente fenomenale. Il design è iconico, il gap tra schermo e tastiera può non piacere a tutti, ma quella cerniera che “regge desiderare in un 2-in-1, ma si perde nei particolari. Fa la baracca” è un’opera d’arte ingegneristicamente parlando. Il Surface Book 2 ha davvero tutto quello che può servire, dalle prestazioni all’autonomia, passando per una qualità costruttiva invidiabile. Il prezzo della versione che abbiamo testato, però, è sicuramente importante quasi rabbia, perché con qualche accortezza in più ed è proprio in relazione a questo che è difficile sorvolare su alcuni punti. Non si spiega poi perché, su un dispositivo di questo profilo, manchi avrebbe incarnato la perfezione. la calibrazione di fabbrica. Inoltre, nelle configurazioni top, Microsoft avrebbe anche potuto includere la Surface Pen. Al di là di questi aspetti, non c’è che dire: Microsoft ha fatto bingo. Il design è unico nel suo genere Al momento della presentazione della prima versio- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo ne del Surface Book, sono stati in molti a storcere il 8.7 9 9 9 9 10 7 naso dopo aver visto la particolare cerniera. Si chiama fulcrum hinge e non si può non rimanere affascinati COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE da ciò che, sotto il profilo ingegneristico, è un’opera Design e qualità costruttiva al top Cavo di alimentazione troppo corto d’arte. Offre il giusto il livello di resistenza, consente Prestazioni e autonomia fuori categoria Display non calibrato di fabbrica un’apertura con un solo dito e dà la sensazione di es- Tastiera e touchpad inarrivabili La Surface Pen non è inclusa sere indistruttibile: anche sollevandolo tenendolo per la porzione tablet, la base non si sposta neanche di sul piano d’appoggio, aumentando la superficie della sua curvatura, gli conferisce una certa ergonomia. La un millimetro. Il meccanismo chiamato muscle wire, base che va ad equilibrare il peso del tablet. Ogget- griglia per la ventilazione, posta a ridosso della cer- che rilascia il tablet a seguito della pressione del- tivamente, è una soluzione ingegnosa e pratica, di niera, è una genialata. È inserita in un piccolo rialzo l’apposito tasto, funziona come un orologio svizzero. tutt’altro livello rispetto al Porsche Design Book One, ed è rivolta verso lo schermo: si mimetizza alla per- Volendo, poi, il tablet si può reinserire al contrario, di che pure adotta lo stesso form factor di tablet stac- fezione e si vede solo quando si stacca il tablet o gli modo che, quando lo si chiuda, abbia lo schermo ri- cabile. Le uniche due pecche sono il famoso gap e si posa lo sguardo perpendicolarmente. Complice volto verso l’alto, con una comoda inclinazione per la un leggero rumore che accompagna le operazioni di la forma particolare e la lega di magnesio utilizzata scrittura con la Surface Pen – purtroppo, non inclusa apertura e chiusura. per lo chassis, il Book 2 ha una solidità ammirabile: nel prezzo –. Per quanto concerne il gap, ovvero lo spazio sotteso sotto forte pressione nella zona poggia-polsi cede in Il bilanciamento del peso, poi, è un altro dei pezzi forti. alla porzione tablet, va sottolineato che le fotogra- maniera quasi impercettibile, ma in tutte le altre zone Se si pensa, infatti, che lo schermo, funzionando da fie non rendono giustizia alla realtà. È più piccolo di è una vera roccia. Per essere un 2-in-1 con schermo tablet a tutti gli effetti – quindi dotato anche di batte- quanto sembri. Del resto, dal lato della cerniera, lo da 13,5 pollici, però, non è leggerissimo: 1,5 chili non ria – si capisce intimamente il perché di quella “dia- spessore complessivo è di 23 millimetri. Tenendolo sono pochissimi. voleria” chiamata fulcrum hinge. Di fatto si distende chiuso in mano dal lato della cerniera, questa, con la La dotazione di porte è abbastanza ricca per un pro- dotto con questo form factor: 3 porte USB 3.0 Type-A, una USB Type-C, un lettore di schede SDXC UHS-II, due porte Surface connect – una nella base e una nel tablet – per la ricarica e l’espandibilità ed il mini-jack da 3,5 millimetri per gli auricolari. Ma proprio su que- sto aspetto, però, andrebbe fatta una tirata d’orecchi a Microsoft: la USB di tipo C, infatti, non è Thunderbolt 3, ma una “banale” 3.1 Gen 1. Il jack per le cuffie, poi, è collocato in una posizione infelice. È vicino all’angolo superiore del tablet e, se questo è collegato alla base, il filo delle cuffie penzola vistosamente.

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 torna al sommario 36 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE

TEST Microsoft Surface Book 2 segue Da pagina 36 

Va segnalato, poi, un altro aspetto inspiegabile. Il bile e un buon livello di contrasto (1600:1 sulla carta). revole nonostante un buon trattamento oleofobico. cavetto che si innesta nella presa di corrente da un Sotto il profilo della fedeltà cromatica, il Surface Pro Neanche a dirlo, c’è la certificazione Precision e le lato e nell’alimentatore dall’altro è cortissimo, appe- – ma anche lo stesso Surface Book 2 da 15 pollici – si gesture single e multi-touch sono precisissime. La su- na poco più di una quarantina di centimetri. È sem- comporta decisamente meglio. Non è un caso, quindi, perficie è interamente cliccabile e il suono che emette plicemente inaccettabile che un prodotto che, nella che qui manchino i diversi profili colori. Peccato dav- è bello maschio, deciso: si sente che è un’esperienza configurazione testata, sfiora la soglia dei 3000 euro vero.In piena tradizione Surface, poi, c’è il digitalizza- premium. Senza mezzi termini, è il miglior touchpad e vede il proprio alimentatore non poggiare perfetta- tore attivo N-trig, che in coppia con la Surface Pen per laptop e 2-in-1. mente per terra perché il cavo è troppo corto. riconosce fino a 4096 livelli di pressione. Tuttavia, la penna non rientra nel prezzo e va acquistata a parte. Prestazioni fuori categoria Display di qualità, ma una calibrazione Dunque non l’abbiamo potuta provare, ma la tecnolo- Se la cava anche nel gaming di fabbrica avrebbe fatto faville gia alla base è la stessa del Surface Pro e dovrebbe, Il modello che Microsoft ci ha inviato in redazione è Il display che Microsoft ha inserito in questo Book 2 perciò, essere una garanzia. appena appena un gradino sotto la versione iper-car- ricorda da vicino quello del Surface Pro. È un Pixel rozzata: mancano solo altri 512 GB per la configurazio- Sense LCD, chiaramente touch, da 13,5 pollici e 3000 Tastiera e touchpad, non c’è storia ne top. Ci sono, però, processore Intel Core i7-8650U, x 2000 pixel di risoluzione, per 267 dpi; neanche a per nessuno 16 GB di RAM, 512 GB di spazio di archiviazione e dirlo, il rapporto di forma è 3:2. È incapsulato in cornici Se la qualità della tastiera e del touchpad dello Yoga GPU discreta NVIDIA GTX 1050, accompagnata da abbastanza sottili: 1,3 centimetri su 3 lati e 1,5 sul bor- 920 Vibes di Lenovo ha colpito molto, qui Microsoft 2GB di RAM dedicata. Chiamarlo workstation forse è do superiore. Quest’ultimo ospita, oltre alla fotocame- fa ancora meglio. Il layout dei tasti è bello arioso, con troppo, ma ha potenza da vendere per la categoria. ra frontale, anche i sensori per il riconoscimento del poco oltre 3 millimetri di interspazio ed un’escursione L’unità di archiviazione è un SSD con interfaccia PCIe, volto. L’autenticazione biometrica con Windows Hello dei tasti da primato su questa tipologia di prodotto: che in termini di prestazioni è indubbiamente sopra la è fulminea. Alla ripresa dalla sospensione, non appe- 1,55 millimetri. C’è anche un’ottima ammortizzazione, media, ma qui Microsoft poteva fare qualcosa di più. na si apre completamente il display, si è già effettuato per una esperienza di digitazione che si potrebbe Il consueto test con CrystalDiskMark mostra velocità il login in maniera automatica: è un’esperienza quasi definire, in maniera colorita, vellutata. Insomma, scri- di lettura e scrittura molto buone, ma il confronto con magica che dovrebbe essere riproposta su tutti i PC vere sul Book 2 è un piacere, pure per lunghissime lo Yoga 920 è impietoso: su un prodotto che costa di fascia alta. sessioni. Escluso lo stato off, la retroilluminazione è quasi la metà, si registrano velocità di lettura sequen- Tornando più strettamente al display, la luminosità – regolabile su tre livelli soltanto in maniera manuale. ziale quasi doppie. Lo stesso si nota anche in fase di per di più con regolazione automatica – è davvero no- Peccato, perché il sensore di luminosità ambientale avvio del PC da spento: poco più di 13 secondi per il tevole: ottima la leggibilità all’esterno, mentre al chiu- c’è. La colorazione grigio chiaro dei tasti, però, obbli- so, con poca luce è quasi fastidiosa se impostata al ga a disattivare la retroilluminazione o ad impostarla segue a pagina 38  massimo. Ottima anche l’uniformità: è quasi del tutto al massimo quando l’ambiente sia ben illuminato: il esente dal fenomeno del light bleed. Si nota appena contrasto è piuttosto scarso. In compenso, la finitura con luminosità impostata al massimo, in ambienti mol- opaca della base e dei tasti, unitamente alla colorazio- to bui e su sfondi grigio scuri/neri uniformi. Insomma, ne simil-alluminio, fa sì che entrambi trattengano po- contesti di utilizzo molto insoliti, se non impossibili. chissimo le impronte. Molto apprezzata è la possibilità Una differenza sostanziale con il Surface Pro, però, di “fissare” rapidamente lo scopo dei tasti funzione c’è: non è possibile cambiare direttamente dalle im- semplicemente alla pressione del tasto Fn. C’è, infatti, postazioni il profilo colore. Dunque, niente modalità un piccolo LED: di default (luce spenta) sono attivi i sRGB o Enhanced. Di serie si comporta abbastanza controlli multimediali, mentre alla pressione del tasto bene, anche se una calibrazione di fabbrica avrebbe Fn (luce accesa) si attivano i tasti funzione. Forse, piut- reso giustizia a un pannello che comunque è molto tosto che tasti dedicati alle funzioni Pagina su e Pagi- valido. È, infatti, un wide gamut e, se si posseggono na giù – replicabile comunque con la combinazione i mezzi e le competenze, si può caricare una lut sof- Fn + Freccia su/giù –, sarebbero stati preferibili i tasti tware per “tirarlo” a dovere. A quel punto diventa una Rewind e Forward per intervenire sulla riproduzione vera e propria gioia per gli occhi. Ad ogni modo, pur musicale. Il touchpad è abbastanza ampio e ricoperto essendo un LCD, ha una profondità dei neri invidia- da un pannello di vetro. La superficie è super-scor-

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TEST Microsoft Surface Book 2 segue Da pagina 37 

Book 2, contro i circa 6 secondi dello Yoga 920. Ma qui è più un enorme merito di Lenovo, che una gros- sa mancanza di Microsoft. In compenso, si comporta molto meglio nella gestione di file 4K. Con l’aiuto della NVIDIA GTX 1050, poi, si lascia di gran lunga preferire per il rendering. Buone anche le prestazioni nel gaming: la GPU, inse- rita nella base, fa la differenza. Se non si hanno troppe pretese in termini di risoluzione, si riesce a giocare con una certa soddisfazione anche a titoli FPS come Gears of War 4. Sostanzialmente, dimezzando la riso- luzione – che comunque è più che dignitosa (1620 x 1080 pixel) – si mantengono stabilmente oltre 60 fotogrammi al secondo. Davvero notevole se si tiene conto del form factor. Quanto al processore, sebbe- rito della batteria nella base. Andando a sollecitare di si acuisce, poi, quando si utilizzi un profilo energetico ne sia della serie U, quindi ultra-low-voltage e con un più il Surface Book 2, ed in particolar modo la GPU ad alte prestazioni. Anche se non è così udibile, i più TDP di 15 watt, se la gioca tranquillamente con alcuni Nvidia, l’autonomia cala vistosamente, ma è del tutto sensibili potrebbero risentirne, ma sembra succeda processori della serie HQ di vecchia generazione. Il fisiologico. C’è da dire, però, che la scarica non è così a molti dispositivi con processori Intel di ottava ge- passaggio all’architettura quad core ha fatto mira- prevedibile come sul Porsche Design Book One. nerazione. La ventola, quando si attiva anche ad alte coli, testimoniati anche dai benchmark sintetici. Con Non interessa dapprima la batteria secondaria nella frequenze, non è troppo rumorosa. Il sibilo, infatti, non Geekbench 4.0, ad esempio, il Book 2 si mostra per- base e poi quella principale del tablet, ma procede ha un tono troppo acuto. fino superiore ad un Dell XPS 15: i punteggi di 4.862 “di pari passo” nelle due parti. Una ricarica completa, e 14.694 rispettivamente nei test single e multi-core, con l’alimentatore in dotazione, impiega circa due ore Windows 10 stock. Puro e semplice sono impressionanti. e mezza con il PC attivo. Encomiabile è anche la ge- Come di consueto chiudiamo con qualche considera- stione delle temperature. Anche sotto stress, scalda zione sul software. Mai come in questo caso, però, c’è Autonomia da record e gestione poco dietro al display e vicino la griglia di areazione. veramente poco da dire. C’è Windows 10 stock, nella delle temperature esemplare Se si considera che la dissipazione del calore del pro- versione Fall Creators Update, e non c’è da sorpren- L’autonomia è un altro pezzo forte di questo 2-in-1, cessore (che si trova nel tablet) è completamente pas- dersi. Le uniche due aggiunte sono le app Surface e che si appoggia a due batterie: una dietro al display siva anche per un processore Core i7, è un risultato Dolby Access; fortunatamente non c’è la prova a tem- e l’altra, ben più capiente, nella base. Complessiva- che vale doppio. La ventilazione interessa “in manie- po di qualche antivirus. mente, con la regolazione automatica della retroillu- ra diretta” soltanto la GPU, ma qui Microsoft ha fatto La prima è un’app nella quale si possono consultare minazione – lo schermo è sempre ben più luminoso un’altra genialata: il flusso d’aria è indirizzato proprio diverse informazioni di sistema, così come la batteria dello stretto necessario – Wi-Fi e Bluetooth sempre contro il display, andando a moderare in qualche mi- di eventuali accessori Microsoft collegati. C’è anche attivi, si superano agevolmente le 9 ore di utilizzo con sura anche i bollori della CPU. Inevitabilmente, però, una sezione nella quale configurare la sensibilità della un uso abbastanza variegato (tanto lavoro su Office, per mantenere temperature così basse – soprattutto Surface Pen. Infine, c’è una pagina con alcune offer- navigazione web, gestione della posta e interazione lato CPU – si incorre in un throttling non troppo spinto te: al momento della prova, ci sono tre mesi Adobe sui social). Optando per un profilo energetico più par- dopo un uso intenso molto prolungato. Photoshop CC, Lightroom C e Creative Cloud Photo- simonioso, diverso da quello consigliato, e abbassan- Di fatto il Book 2 è una tomba quando funziona a graphy ad un prezzo scontato. Dolby Access, invece, do la luminosità, si superano in scioltezza le 10 ore. batteria e quasi completamente silenzioso quando è l’app dello Store, che consentirebbe di godere di Staccando il tablet, questo si scarica completamente collegato alla rete elettrica. Quasi perché il Book 2 è audio Dolby Atmos in cuffia, ma c’è solo la solita prova in circa due ore, due ore e mezza; tutto il resto è me- afflitto dal cosiddetto coil whine. Questa problematica gratuita per 30 giorni.

 torna al sommario 38 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Lenovo esce dai soliti schemi con la variante Glass dello YOGA 920, il suo 2-in-1 di punta per il mondo consumer YOGA 920: look giovane, prestazioni da grande L’aspetto giovanile non deve assolutamente trarre in inganno: YOGA 920 è una vera macchina da combattimento

di Mirko SPASIANO azienda cinese ci è andata giù pesante. Non solo ci ha mandato il suo top di gamma, ma ci ha fatto L’provare la variante Vibes, più “stilosa” della clas- sica Platinum. Il prezzo di listino è ragguardevole, 1699 euro, ma Lenovo ce l’ha messa (quasi) tutta per tirare un fuori un prodotto che valesse ogni centesimo. È senza video dubbio il miglior YOGA di sempre ed è soprattutto sul fronte delle prestazioni e dell’efficienza energetica che fa registrare i progressi maggiori rispetto al suo prede- cessore. Nel complesso, è piaciuto molto, anche se non è esente da qualche criticità. Ed è un vero pec- cato, perché Lenovo ha lavorato davvero benissimo, portando alla piena maturazione una linea che è sul mercato ormai da diversi anni. Vetro e alluminio si fondono per un look sbarazzino ed elegante lab Se si chiama Vibes ci sarà un motivo, no? Il retro del display, infatti, non c’è la classica scocca in metallo, Lenovo YOGA 920 ma c’è un pannello di vetro incastonato in una corni- LA PUNTA DI DIAMANTE DELLA LINEA YOGA MIGLIORA MOLTO, MA 1.699,00 € ce di alluminio lucido lavorato in CNC. Ma non è solo MANCA ANCORA QUALCOSA PER LA CONSACRAZIONE DEFINITIVA questione di materiali, perché il “coperchio” dello Lenovo ha prodotto un’ottima macchina, che fa enormi passi in avanti rispetto al suo predecessore. Gran parte del merito è dei processori YOGA 920 porta in dote un motivo puntinato astrat- Intel di ultima generazione: fanno una differenza ragguardevole, sia in termini di performance, che di efficienza energetica. Che poi il tutto to su sfondo verde-bluastro. L’effetto è sicuramente sia racchiuso in un corpo che è il giusto connubio tra estetica e praticità, lo rende ancora più appetibile. Nel complesso è un prodotto bello d’impatto e gli conferisce un look piuttosto giovanile, da vedere, che attira l’attenzione (soprattutto il motivo colorato sul retro) e che piacerà soprattutto ad un pubblico più giovane. Stupisce – in senso negativo – la solidità generale: quando un dispositivo non poggia perfettamente su una superficie d’appoggio, non è mai un buon che rifugge dai tipici canoni Lenovo. Discreto il tratta- segno. L’unico altro aspetto che non ha pienamente convinto è il display: nonostante la risoluzione Ultra HD, il pannello non è dei più accurati mento oleofobico, ma, trattandosi di vetro, non può sotto il profilo della fedeltà cromatica. In compenso, e ormai non è più così scontato, inclusa nella confezione c’è la Active Pen 2, la penna fare miracoli: chi è particolarmente attento a questi con digitalizzatore attivo. Ottimo anche Windows 10 in versione quasi stock: Lenovo ha imparato dai suoi errori. Chissà che non possa porre dettagli si ritroverà spesso a pulirlo. rimedio anche a questi piccoli difetti che abbiamo ravvisato; in quel caso, la consacrazione assoluta sarà garantita. Su uno dei lati lunghi si scorge ciò che ormai è diven- Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo tato un tratto distintivo dei laptop Lenovo: la cerniera che richiama i cinturini degli orologi. Il contrasto tra 8.3 8 8 9 9 9 8 le maglie lucide e quelle opache gli dà quel quid in più che trasuda eleganza mai banale. Va evidenziato, COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE Design accattivante e giovanile Manca un po’ di solidità però, che c’è una leggerissima tolleranza tra le maglie Prestazioni super e ottima efficienza energetica Qualità del display della cerniera, che si spostano di frazioni di millime- Windows 10 stock tro al tatto. Nulla di preoccupante, anzi, è una cosa che noteranno solo i maniaci. Ma la cerniera è anche posito di peso, l’ago della bilancia si attesta su 1,37 che la possibilità di ricaricare i dispositivi a macchina super-funzionale: offre il giusto livello di resistenza chilogrammi, in un corpo da 32,3 x 22,4 centimetri; lo spenta. Non manca il supporto all’autenticazione bio- in tutti i contesti di utilizzo. Si apre con un dito, ma spessore, invece, è di poco inferiore ai 14 millimetri. Il metrica con Windows Hello. Il sensore per il ricono- mostra qualche esitazione all’approssimarsi dei 90°, risultato è un 2-in-1 abbastanza leggero e compatto. scimento delle impronte digitali è posto appena al di sintomo di un bilanciamento del peso non perfetto. Non è sicuramente da primato, ma si lascia portare in sotto della tastiera. È leggermente incassato, il che ne Ottima, invece, la resistenza alle oscillazioni quando borsa tutto il giorno senza fatica. Sebbene, poi, anche facilita moltissimo l’utilizzo di notte. Non è fulmineo, si tocchi lo schermo anche in modalità laptop. A pro- sotto forte pressione non mostri cedimenti preoccu- talvolta impiega 2-3 secondi per il login, ma funziona panti, lo YOGA 920 non brilla in termini assoluti per il 100% delle volte. solidità: il modello che ci è stato inviato in redazione non poggia perfettamente sul tavolo – segno inequi- Il display Ultra HD è un po sottotono vocabile che con l’uso si è leggermente deformato –. Aprendo lo YOGA 920 ci si ritrova davanti un display Questo leggero dondolio non si manifesta in digita- IPS Ultra HD (3840 x 2160 pixel) da 13,9 pollici avvolto zione, ma soltanto facendo pressione sugli angoli. da cornici sottilissime. Sui lati le cornici sono di ap- Passando a note più liete, buona è la dotazione di pena 5 millimetri, mentre superiormente sono legger- porte: 2 porte USB Type-C (con pieno supporto alle mente più spesse per ospitare la fotocamera frontale specifiche Thunderbolt 3), una porta USB Type-A per 720p ed il microfono. La risoluzione Ultra HD su una la compatibilità con le vecchie periferiche ed il jack diagonale così piccola produce una densità di 315 audio da 3,5 millimetri. Il connettore per la ricarica è pixel per pollice. I pixel si cominciano ad intravedere proprio una USB Type-C e può essere inserito indif- soltanto ad una distanza di circa 20 centimetri, ben ferentemente in entrambe le porte. Apprezzabile an- segue a pagina 40 

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TEST Lenovo YOGA 920 segue Da pagina 39 

al di sotto della distanza di utilizzo normale. Come ci si attende da un IPS, gli angoli di visuale sono ottimi, anche se virano appena appena sul verde con sfon- di chiari quando lo si guardi da angolazioni estreme. Nell’uso quotidiano, però, non se ne risente affatto. Di converso, delude un po’ le attese sulla profondità dei neri e sulla fedeltà cromatica. Le diverse gradazioni di nero si impastano un po’, nonostante un rappor- funzione: F4 ed F8 sono adibiti rispettivamente alla cina alle performance dello YOGA 920. Nonostante to di contrasto piuttosto buono ed una luminosità di disattivazione di microfono e fotocamera, mentre F5 un TDP di soli 15 watt, le performance sono di tutto picco di 300 cd/m². Globalmente, i colori riprodotti a alla funzione di refresh. I primi due sono sprecati per rispetto. I benchmark sintetici evidenziano come non schermo appaiono leggermente troppo saturi, ma a un utente consumer, che forse preferirebbe dei tasti sfiguri affatto rispetto a processori decisamente più molti può piacere una taratura così spinta. Buona la multimediali per controllare la musica. Il terzo, invece, energivori della scorsa generazione. Giusto per citar- luminosità anche in ambienti molto illuminati. Si rie- è ridondante: non fa altro che portare in prima funzio- ne un paio, con PCMark 8 totalizza la bellezza di 5154 sce perfino ad utilizzare con soddisfazione all’aperto, ne la normale funzionalità del tasto F5. punti e con Cinebench R15 supera in scioltezza i 500 ma occhio che il pannello ha una finitura lucida ,e se Il touchpad, non perfettamente centrato nella zona punti, attestandosi su 535. si usa molto il touch, su schermate scure son dolori. poggiapolsi, è una garanzia. C’è la certificazione Pre- Apprezzabile la gestione delle temperature. Raramen- Manca un sensore di luminosità ambientale. Peccato. cision ed è grande il giusto per questa tipologia di te va in throttling, se non dopo un uso intensivo mol- Touch, si diceva. Il display di questo YOGA 920 non prodotto; le gesture single e multi-touch vanno sem- to prolungato. Le temperature, però, non sono delle solo supporta fino a 10 tocchi contemporaneamente, pre a segno al primo colpo. La superficie in vetro è più basse: la zona appena sopra la tastiera diventa ma è dotato anche di un digitalizzatore attivo Wacom, scorrevole, ha un ottimo trattamento oleofobico ed è piuttosto calda quando il dispositivo è sotto carica che riconosce fino a 4096 livelli di pressione. La Acti- interamente cliccabile con discreta uniformità. La cor- per lungo tempo e per le operazioni più impegnative. ve Pen 2, inclusa nella confezione, è di ottima fattura nice che avvolge il touchpad e il sensore per il ricono- Del resto, proprio in corrispondenza della cerniera è e addolcisce il prezzo del laptop. Funziona che è un scimento delle impronte digitali, incisa al laser e con collocata la griglia per la ventilazione. A proposito di piacere, anche utilizzandola di sbieco, con input lag finitura lucida, ne impreziosisce il design. ventole, queste si attivano abbastanza spesso, ma ad quasi impercettibile. L’esperienza di scrittura e di di- una frequenza bassa. Nel complesso, lo YOGA 920 segno è molto simile a quella che si può sperimentare Prestazioni ed autonomia non hanno è quasi sempre silenzioso e, sotto sforzo, per fortuna su un Surface, forse un pelino meno soddisfacente. nulla da invidiare alla concorrenza produce un sibilo non troppo acuto e quindi risulterà A questo giudizio contribuiscono sicuramente dei Il modello in prova – lo YOGA 92013IKB Glass, per sopportabile anche agli utenti più sensibili. tasti funzione troppo cedevoli: talvolta si finisce per gli appassionati di sigle – è equipaggiato con un pro- Dopo tutta questa premessa sulle prestazioni, sor- cancellare quando invece si vuole scrivere, perché si cessore Intel Core i7-8550U di ultima generazione, prende, forse, l’ottima autonomia della batteria. Trat- preme involontariamente il tasto posto più in basso. accompagnato da 16 GB di RAM DDR4 e 512 GB di tasi di un’unità da 70 Wh, che col classico lavoro da uf- Le funzioni associate ai tasti possono essere perso- spazio di archiviazione. Cominciamo proprio dall’SSD, ficio copre tranquillamente l’intera giornata lavorativa. nalizzate direttamente nelle impostazioni di Windows di tipo M.2 con interfaccia PCIe. Non ci sono mezzi Lo YOGA 920 fa registrare un ottimo risultato: 9 ore (Impostazioni > Dispositivi > Penna e Windows Ink). termini: sbaraglia qualsiasi PC ci sia capitato in reda- con retroilluminazione impostata al 40% – in genere zione, con prestazioni superiori di almeno il 50% in più che sufficiente per ambienti non troppo illuminati Tastiera e touchpad sfiorano lettura e scrittura sequenziale. È semplicemente im- –, WiFi e Bluetooth sempre attivi. Fenomenale l’auto- la perfezione pressionante. Dove forse lascia leggermente a desi- nomia in connected standby: consuma appena l’1% di È davvero raro che tastiera e touchpad non prestino il derare è con la manipolazione di filmati in 4K. In ogni batteria ogni quattro ore nonostante rimanga sempre fianco a qualche critica, ma lo YOGA 920 sotto questo caso, l’apertura di file e documenti è istantanea e si connesso alla rete. Insomma, si può andare a dormire profilo è quasi ineccepibile. La tastiera a isola è bella avvia da spento in appena 6 secondi. la sera, lasciando il PC in sospensione, e ritrovarlo il spaziosa – circa 3 millimetri di spazio tra i tasti – ed of- Quanto al processore, il passaggio ad un’architettura giorno dopo praticamente nello stesso stato. fre un gradevolissimo feedback. L’escursione dei tasti, quad-core segna, per la prima volta dopo tanto tem- di circa 1,3 millimetri, è molto più che soddisfacente e po, una vera svolta in termini di prestazioni: nessun Windows 10 praticamente stock respinge al mittente la tendenza attuale di esperienze ultrabook o 2-in-1 della scorsa generazione si avvi- Bloatware al bando di digitazione sempre più “piatte”. La tradizionale cur- Come ormai sta diventando un’abitudine negli ultimi vatura dei tasti – così come la loro forma inconsueta anni, Lenovo ha equipaggiato il suo top di gamma con – dei laptop Lenovo si palesa anche in questo YOGA una versione di Windows 10 pulitissima. I tempi del 920, ma in maniera quasi impercettibile. È una scelta bloatware – programmi preinstallati non richiesti – per vincente: unisce estetica e comodità. Ci si sente subi- fortuna sono finiti. Ciò che l’utente si ritrova davanti è to a casa dopo poche ore e si commettono pochissimi sostanzialmente una versione stock di Windows 10, errori di battitura. Manca forse un pizzico di ammortiz- nella versione Fall Creators Update. zazione quando si raggiunge il fine corsa: per alcuni A parte l’immancabile prova a tempo di McAfee Live- può apparire troppo “dura”, ma chi scrive la colloca tra Safe, l’azienda cinese ha incluso solo 4 applicazioni le top 3 dei 2-in-1. La retroilluminazione – regolabile universali leggerissime, che, volendo, si possono an- solo manualmente su tre livelli, incluso lo stato off – fa che disinstallare in due click. Anzi, probabilmente, in un bel contrasto con il colore scuro dei tasti. Questi futuro almeno una di queste verrà rimossa: si tratta trattengono pochissimo le impronte, così come tutto il di Lenovo Settings, le cui funzionalità sono state in- corpo con finitura in alluminio satinato. Dopo oltre due tegrate direttamente in Lenovo Vantage, vero e pro- settimane di utilizzo intenso non si sente un’esigenza impulsiva di ripulirlo. Forse l’unico appunto è sui tasti segue a pagina 41 

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FOTOGRAFIA ll consorzio Jpeg ha presentato un nuovo formato d’immagine: si chiama Jpeg XS APP WORLD Cos’è JPEG XS, il formato d’immagine Messenger diventa più che comprime poco e che tutti vogliono simile a una Jpeg XS ha la particolarità di comprimere poco, per avere qualità perfetta e bassi consumi vera chat di Roberto PEZZALI Mark Zuckerberg ha annunciato l Jpeg può essere usato non solo il restyling di Messenger, l’app di per le immagini ma anche per i video messaggistica che Facebook sta cercando di imporre in tutti i modi no- VR e in 4K: l’idea è venuta a Touradj I nostante abbia in casa la piattaforma Ebrahimi, Head of JPEG Group, che ha più diffusa in assoluto, WhatsApp. annunciato la scorsa settimana il nuovo Il nuovo Facebook Messenger sarà formato Jpeg XS. Prima di spiegare cosa concentrato sulla semplicità d’uso, cambia e in cosa questo nuovo formato mettendo da parte inutili distrazioni differisce dal normale Jpeg mettiamo su- come giochi o effetti per la fotocame- bito le mani avanti: il nome è lo stesso ra. La nuova app sarà più semplice da ma i prodotti attuali non sono compatibili usare e assomiglierà a una ‘semplice’ e non possono né leggere né scrivere tion” può essere usato come sistema per non ha problemi di banda a trasmettere (ma anche molto effcace) app per la l’attuale formato. Se per uno smartpho- l’editing video e la trasmissione da droni, le foto dallo spazio ma vuole bassi con- messaggistica. Avrà solo tre tab nella ne o un computer è solo una questione visori VR e altri elementi che necessitano sumi e massima qualità; la stessa cosa barra di strumenti in basso e un dark di aggiornamento software, nel caso di di rapidità e bassi consumi. Sono queste vale per molte aziende che sviluppano mode pensato per gli smartphone prodotti come fotocamere e videocame- due le espressioni chiave da ricordare se prodotti basati su una connettività a con schermo OLED. La fotocamera ov- re ci sarà poco da fare. Ma poco importa, si vuole capire perché il nuovo formato larga banda. Il Jpeg XS potrebbe decol- viamente verrà ancora utilizzata, ma perché ci troviamo davanti a un formato è rivoluzionario. Oggi comprimere una lare con il 5G: inutile pensare di ridurre l’icona si troverà nell’angolo in alto che non è proprio pensato per il mercato foto in formato Jpeg richiede un certo le dimensioni delle foto se queste non a destra. Facebook Messenger si rifà consumer: l’idea di fondo, infatti, è com- consumo di corrente: poca cosa, ma in devono più stare sul dispositivo ma pos- il trucco e assomiglierà a Messenger primere meno per mantenere una qualità certi ambiti impatta. Non solo: la com- sono essere salvate in cloud e riprodotte Lite, il cui aumento di installazioni (e utilizzo) deve aver fatto riflettere i perfetta e soprattutto consumare meno pressione porta via preziosi millisecondi in streaming; con il 5G non ci saranno di vertici aziendali. La nuova applicazio- energia. Se oggi i file Jpeg sono com- che nel caso di trasmissioni di video e sicuro problemi di banda. Resta un pro- ne arriverà molto presto, ma la vera pressi 10 volte rispetto a una foto bitmap foto in tempo reale, ad esempio da droni blema di compatibilità, ma se il Jpeg XS domanda è legata all’opportunità di non compressa, nel caso del Jpeg XS la o verso visori VR, introduce una latenza venisse implementato a partire dal pros- avere due applicazioni di messaggisti- riduzione è di sole sei volte ma il risulta- indesiderata. Può sembrare strano, ma simo anno, tra cinque anni la maggior ca così simili tra loro, di cui una è uno to è identico a livello qualitativo. Questo il Jpeg XS sta riscuotendo enorme suc- parte dei prodotti non avrà problema a standard affermato. vuol dire che Jpeg XS in modalità “mo- cesso: la NASA è interessata alla cosa, gestire questo formato.

TEST Lenovo YOGA 920

segue Da pagina 40 

prio hub centrale per le utility dei laptop del brand cinese. La stessa sorte potrebbe toccare a Lenovo App Explorer, che mostra una selezione di app consi- gliate – non particolarmente aggiornata – del Micro- soft Store: c’è, infatti, una sezione di App e Offerte in Lenovo Vantage. Ma, allora, cosa c’è in Lenovo Van- tage? Oltre a quanto già detto, qui si può verificare la disponibilità di aggiornamenti dei driver, scaricarli ed installarli, si possono modificare alcune impostazioni del PC e verificare lo stato della garanzia. Volendo, si la reattività di Vantage non brilla particolarmente; può perfino abbinare lo smartphone – che però deve anzi, si corre il serio rischio che si pianti lì per qual- essere rigorosamente Motorola –. che minuto se si prova ad accedere ad altre sezioni Il collegamento avviene attraverso lo stesso Lenovo dell’app. Tuttavia, nel complesso, è un enorme paso ID e la medesima rete e consente di trasferire file, avanti rispetto ai tempi del vecchio Lenovo Solution rispondere ai messaggi ed effettuare il backup dei Center. Dulcis in fundo, c’è Dolby Access a comple- contenuti multimediali dello smartphone. Purtroppo, tare il puzzle. Lo YOGA 920, infatti, supporta il Dolby però, non avendo uno smartphone Moto a disposi- Atmos via jack audio. Tuttavia, l’applicazione è quella zione, non è stato possibile provare il Cross Share. scaricabile nello Store: c’è la stessa prova gratuita Va sottolineato che, nel corso degli aggiornamenti, per 30 giorni e nulla più.

 torna al sommario 41 n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Abbiamo trascorso 10 giorni con il MediaPad M5 inserendolo nella nostra routine quotidiana. Ecco com’è andata Huawei MediaPad M5, davvero un abile tuttofare Il MediaPad M5 nella versione da 10.8 pollici è un prodotto versatile, pensato per lavorare ma anche per divertirsi

di Emanuele VILLA li smartphone non arretrano di un millimetro: sono anni che si parla di saturazione di mercato, Gma la realtà vede numeri in costante crescita. I PC, dal canto loro, si stanno riprendendo alla grande: la gente ha capito che non si riesce a lavorare col tele- fono e che un notebook, magari di quelli versatili che video diventano tablet all’occorrenza, non ha veri sostituti nel mercato del 2018. E i tablet “puri”? Sono anni che si parla di un loro arretramento: da oggetti del desiderio di cinque/sei anni fa, sono diventati quella via di mezzo che va bene per tutto ma non eccelle in niente. Non sono leggeri e portatili come gli smartphone, non fan- no fotografie eccezionali e non sono neppure versatili come PC veri e propri. Questo spiega perché molte aziende aggiornino i loro tablet con estrema lentezza o, in altri casi, lo facciano senza dare alla cosa partico- lab lare enfasi (vedasi Apple, che ha comunicato l’aggior- namento di iPad 2018 con una semplice nota stampa). Eppure, c’è chi ci crede ancora: Huawei, per esempio, Huawei MediaPad M5 10.8’’ LTE ha dedicato la sua presenza dello scorso Mobile World UN ABILE TUTTOFARE 449,00 € Congress di Barcellona a MediaPad M5, un tablet ba- sato su Android Oreo che nelle intenzioni del produt- Le caratteristiche, estetiche e tecniche, di questo MediaPad M5 10.8’’ lo posizionano sulla fascia alta del mercato. Caratteristiche confermate da prestazioni convincenti all’interno della routine lavorativa e dei momenti di svago: spingendo al massimo il multitasking si può notare tore rappresenta una giusta scelta “ibrida” tra lo smar- qualche incertezza, ma nulla di preoccupante. Il prezzo della versione provata, quella con connettività LTE, non è dei più “soft”, ma già tphone e il PC. È un tablet “tradizionale”, senza fronzoli: andando sulla versione Wi-Fi (in assoluto la più gettonata) si ha un discreto risparmio, oltre al fatto che questo tipo di prodotto è soggetto a non è un PC con tastiera che ruota su se stessa, non è discrete oscillazioni di prezzo sul mercato. Buono il display, buona l’autonomia, molto interessante la “versione desktop” che necessita di un un notebook col display che si sgancia e diventa tablet, approfondimento da parte chi intende acquistare questo tablet per lavoro. In linea di massima un prodotto versatile e accessibile, da usare per lavoro e per riempire i momenti di svago. è un tablet puro e semplice. La gamma MediaPad m5 consta di tre prodotti: oltre alla tradizionale suddivisio- ne legata alle dimensioni dello schermo (8,4’’ e 10,8’’) Qualità Longevità Design Semplicità D-Factor Prezzo qui c’è anche un MediaPad m5 10.8’’ Pro, che secondo 8.0 Huawei è concettualmente più vicino alle esigenze dei 8 8 7 9 8 8 professionisti. Il suo vantaggio rispetto alla versione COSA CI PIACE COSA NON CI PIACE “normale” è il supporto per il pennino - cosa molto utile Prestazioni generali Assenza Jack per uso business -, mentre un processore leggermente Display di qualità Prezzo abbastanza elevato (vers LTE) più potente e più spazio di storage non sono in grado Audio e autonomia Fotocamera nella norma da soli di spostare gli equilibri. rienza d’uso. MediaPad m5 da 10.8’’ è senz’altro curato e ci si rilassa con un bel film di Netflix. Oltretutto il tasto Huawei MediaPad m5 e sottile, con una bella scocca posteriore in alluminio è estremamente sensibile: un aspetto positivo che, in Un tablet per tutte le stagioni che gli dà quell’idea di “solido” che di sicuro non gua- determinate circostanze, si trasforma il limite. Sotto il Di MediaPad m5 10.8 si può parlare complessivamen- sta: peccato solo, ma è un’impressione soggettiva, che profilo estetico c’è poco da aggiungere: il tablet è so- te bene. Il design è tutto sommato anonimo, ma su un non sia stato posizionato il sensore biometrico sul pan- lido ed elegante non fosse per la classica fotocamera tablet c’è ben poco da inventare: le cornici sono ridot- nello posteriore; dove si trova adesso viene toccato sporgente, che però date le dimensioni del prodotto te ma (fortunatamente?) qui il concetto di “borderless” e premuto inavvertitamente quando si usa il tablet in non disturba più di tanto l’armonia del quadro. Idem non ha ancora attecchito, a tutto vantaggio dell’espe- modalità landscape, ovvero quando si lavora, si gioca per quanto riguarda l’aggancio magnetico alla tastie- ra venduta separatamente e i fori per l’impianto audio, uno dei punti di forza di questo dispositivo. Piuttosto, ci soffermiamo un attimo sul display: Huawei ha optato per un LCD da 10.8’’ con risoluzione molto elevata di 2560x1600 pixel, un display molto definito e ‘piacevole’ alla vista, con un’impostazione cromatica piuttosto brillante ma anche abbastanza bilanciata (è sempre possibile agire sul bilanciamento via software nelle impostazioni di Android). Usando il display per giochi e la classica puntata di serie TV quando si è in giro, l’impressione è sempre di ottima definizione e di un discreto/buon angolo di visione, ma anche di una

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TEST Huawei MediaPad M5 segue Da pagina 42 

luminosità nella media, che condiziona la visione in cir- costanze “estreme”, come sotto la luce del sole. Niente di particolare, comunque: il display è senza dubbio un punto di forza dell’apparecchio. Non si può dire lo stesso dell’assenza di jack per le cuffie. L’unico connettore è un USB-C: sarà pur vero che nella confezione c’è il cavetto adattatore da USB a Jack, ci domandiamo quando sarebbe costato (anche Huawei l’esperienza utente di qualsiasi notebook, sia fornire dati precisi, la certezza è che un giorno molto in termini estetici) inserire direttamente un jack nella esso Windows 10 o MacOS. Nonostante non avessimo impegnativo viene gestito senza problemi mantenen- scocca, visto che non tutti i potenziali utenti sono già a disposizione l’accessorio fondamentale per questo do un po’ di carica anche alla sera. Usandolo in modo ‘passati’ alla musica wireless. Bene invece l’audio, che test, ovvero la tastiera, ci possiamo comunque espri- più parsimonioso si raggiungono senza problemi i due si avvale di 4 altoparlanti marchiati Harman/Kardon di- mere sommariamente sulla sua utilità: a parte la somi- giorni, e magari anche qualcosa di più. slocati lungo i bordi del tablet: posto che non si può glianza con Windows (lo sfondo ci riporta ai tempi di parlare di qualità assoluta in un dispositivo del genere Windows XP), tale modalità è pensata per sfruttare le Tablet: sì o no? (come non si può in un TV, peraltro), la pressione so- applicazioni Android come su un PC vero e proprio, Posto che MediaPad M5 è un prodotto da tenere in nora raggiunta dagli speaker tenendo a bada la distor- quindi con le logiche di gestione da PC e la visualizza- considerazione, ora facciamo qualche considerazione sione è notevole e dovrebbe essere un punto fermo zione in finestre liberamente spostatili sullo schermo. più generica e, in particolare, cerchiamo di capire se di ogni tablet: non dimentichiamo che molti lo usano Anche se non tutte le app supportano questa modalità, abbia ancora senso un tablet “puro” a 2018 inoltrato. I come sostitutivo di un piccolo TV o per ascoltare musi- ci pare un esperimento degno di nota: sospendiamo il dati ci parlano di un mercato che (fonte IDC) perde ter- ca sotto la doccia. In questi casi l’impianto di MediaPad giudizio, invece, sulle prestazioni in condizioni di for- reno da 13 trimestri consecutivi nonostante comprenda M5 fa la differenza. te carico, poiché la maggior complessità del sistema sia i tablet che i detachable, cioè i cosiddetti “2-in-1”. imporrà senza dubbio più stress. Possiamo comunque Dominatore del mercato resta ovviamente Apple, che Prestazioni più che adeguate allo scopo dire, con le premesse di cui sopra, che utilizzato con nel 2017 ha venduto 43.8 milioni di pezzi: Samsung è Prima di entrare nella selva dei GB di RAM e dei ben- un paio di finestre e gestito completamente via touch, in forte calo mentre Amazon e Huawei mostrano tassi chmark è il caso di domandarsi a cosa serva un tablet: non ci pare che il sistema ne risenta più di tanto. Nono- di crescita a due cifre. In questo contesto si posizio- di sicuro non a fare fotografie (anche se abbiamo fatto stante MediaPad m5 10.8’’ non sia un tablet da gaming, na MediaPad M5: non è un campione assoluto, non si qualche scatto ai fini di prova), ma principalmente a la- le prestazioni rientrano nella fascia alta del mercato. Ci pone come prodotto rivoluzionario ma, in un mercato vorare, giocare e guardarsi un bel film in assenza di un siamo divertiti molto con Real Racing 3 senza notare il cui tasso di aggiornamento è piuttosto lento, è un TV. Quasi superfluo dire che il processore Kirin 960s particolari rallentamenti o un framerate capace di ridur- giusto mix di produttività, versatilità e “giusto” rapporto con sezione grafica Mali-G71 MP8 e 4 GB di RAM è più re il divertimento. Tutto fluido e senza limiti: poi è ovvio qualità/prezzo. Alla domanda iniziale, ovvero se abbia che sufficiente per portare avanti ogni attività in modo che l’hardcore gamer potrà non essere soddisfatto, ma ancora senso un tablet all’alba del 2018, a nostro modo fluido ed efficiente: il fix del GPS è rapido (un paio di scopo di questo tablet è la versatilità, non l’eccellen- di vedere la risposta è affermativa, anche perché a ben secondi al massimo) e l’utilizzo di applicazioni di pro- za in uno solo dei suoi task. La fotocamera, dal canto vedere il tablet classico non esiste più: lo stesso Media- duttività - da Photoshop alle classiche app da ufficio suo, non è propriamente prima della classe: il modulo Pad M5 può essere esteso con tastiera e mouse, con - non ha mostrato nessun limite apparente, neppure principale da 13 mpixel F2.2 fa foto discrete, ma dipen- accessori che gli diano i connettori ‘eliminati’ (un USB con passaggi rapidi e ripetuti tra diverse applicazioni. de molto dalle condizioni di scatto. Di giorno tutto ok, tradizionale, un lettore di SD card) e, nel caso si opti per In tale caso il tablet scalda un po’, ma è sempre sotto di sera la compressione e il rumore si fanno avverti- la versione Pro, anche col pennino pensato per i crea- controllo. Ai fini della produttività, dicevamo, merita for- bili. Lo diciamo giusto per dovere di cronaca, poiché tivi. Restano i limiti di sistemi operativi pensati per l’uso se dare un’occhiata al “fratello maggiore” di MediaPad sappiamo bene quanto poco venga usato il tablet per touch e non con una tastiera e/o un mouse, ma qui m5 10.8, ovvero alla versione Pro: ripetendo quanto scattare fotografie o girare video. Dimostrazione ne è una soluzione come la modalità desktop di MediaPad già anticipato, non è un processore leggermente più il fatto che la stessa Huawei, incredibilmente attenta potrebbe fare la differenza. Poi, ovviamente, dipende scattante il suo fiore all’occhiello bensì la compatibi- alle caratteristiche fotografiche dei suoi smartphone di tutto da cosa si deve fare col dispositivo: MediaPad lità con la penna acquistabile separatamente. Artisti punta, qui si limita a segnalare le caratteristiche della è stato in grado di gestire la nostra routine lavorativa digitali, creativi, grafici o semplicemente chi vuole fotocamera ma non va oltre. senza problemi, ma ci sono mestieri o attività per cui un prendere appunti durante le riunioni e non perderle Aspetto senza dubbio positivo, per concludere, è l’au- notebook è considerato un passo avanti sia a livello di come fogli di carta farebbe bene a valutare l’acquisto tonomia: abbiamo integrato il dispositivo nella nostra potenza che di versatilità. Tutto questo senza contare del Pro. Qui la cosa più interessante ai fini d’uso pro- routine quotidiana, usandolo di continuo per navigare, l’unico vero limite di questi dispositivi: pur ideali per chi fessionale riguarda il software: nonostante la notevole per scrivere e impaginare testi, ma anche per rilassar- viaggia di continuo e vuole stare leggero, 10,8’’ di di- versatilità di Android Oreo, c’è una modalità desktop ci un po’ con un videogioco e per guardarci la classi- splay sono un po’ pochi per chi ci lavora tutto il giorno. realizzata appositamente per replicare tramite EMUI ca puntata di Netflix alla sera. Ecco, pur senza poter Il tal caso, un classico 13’’ o 15’’ è decisamente meglio.

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n.177 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE TEST Oculus ha lanciato il suo nuovo visore stand alone per la realtà virtuale. Il prezzo di vendita è aggressivo: 219 euro Oculus Go, il visore della rivoluzione VR è arrivato Oculus Go può contare su un buon numero di applicazioni e giochi già disponibili. Lo abbiamo provato in anteprima

di Roberto PEZZALI la va o la spacca. Un modo di dire che sintetiz- za perfettamente il periodo che sta vivendo la O realtà virtuale: se da una parte ci sono visori come Oculus Rift e HTC Vive, le centinaia di migliaia di GearVR che Samsung ha abbinato ai suoi smartphone e il PlayStation VR, che ha avuto un discreto successo, video dall’altra ci sono milioni di persone che la realtà virtuale non l’hanno mai provata e non hanno neppure inten- zione di provarla. La realtà virtuale è una tecnologia pensata per diventare di massa, per portare le persone a spasso in una realtà immaginaria, ma che oggi è ben lontana dall’essere diffusa. Un po’ per il costo dei viso- ri, un po’ per le difficoltà di natura tecnica: Vive e Rift necessitano di un computer potente, GearVR richiede lo smartphone, PlayStationVR è limitato alla console. E tutti gli altri visori, da Google DayDream ai vari car- lab dboard, sono spesso prodotti “demo” di qualità più o piccolo jack sul fianco. Un visore semplice, ben costrui- si scaricano i contenuti, perché l’uso del wi-fi impatta meno buona che non fanno certo venire la voglia di to (il produttore è Xiaomi), con materiali di qualità e un abbastanza sull’autonomia. In dotazione oltre al visore sperimentare un mondo nuovo. Anzi, a volte fanno ve- morbido tessuto che veste come un guanto. La ma- anche il piccolo controller wireless: è touch, è facile da nire la nausea. Oculus ha lanciato il visore della “rivo- schera in tessuto è removibile, e questo permette di la- usare e ha all’interno una serie di giroscopi per traccia- luzione VR”: non ha fili, è totalmente integrato, costa varla in lavatrice: un dettaglio importante per qualcosa re i movimenti nello spazio. poco e ha una qualità paragonabile a quella dei migliori che teniamo sul viso. Oculus Go pesa circa mezzo chilo visori. Oculus Go, 219,00 euro per la versione da 32GB (467 grammi): non è un prodotto che si può indossare Per il prezzo di vendita la qualità e 269,00 per quella da 64 GB, è già disponibile sul sito per ore, ma sfidiamo chiunque a tenere un visore VR è più che adeguata di Oculus per l’acquisto diretto, anche in Italia, e entro addosso per ore senza provare comunque un leggero Come si ‘vede’ Oculus Go? Non male, anzi. Per il prez- l’estate arriverà nei negozi fisici. Un prodotto pensato senso di nausea; una piccola pausa ogni 15-20 minuti zo a cui viene venduto la qualità di visione è più che per offrire il meglio al giusto prezzo, il modo più sem- deve comunque essere fatta. soddisfacente. Senza confrontarlo con visori per PC, plice e immediato per sperimentare la realtà virtuale, Sotto il corpo in robusta plastica trova spazio la piat- che hanno ben altri prezzi e richiedono comunque un capirla e condividere l’esperienza con amici e familiari. taforma Qualcomm Snapdragon 821 Mobile VR unita esborso economico non indifferente, possiamo fare il Da una settimana abbiamo tra le mani il visore Oculus e ad uno schermo da 5.5” da 2560 x 1440 pixel. E’ uno confronto con il GeaVR su Samsung Galaxy, che utiliz- l’abbiamo fatto provare a tante persone. Ecco cosa ci è schermo LCD con tecnologia fast-switch, ha un refresh za uno schermo OLED. La risoluzione è simile, e simile piaciuto e cosa, secondo noi, è da migliorare. che arriva a 60 Hz o a 72 Hz a seconda delle applica- è la resa: l’effetto screendoor ’è,c inutile negarlo, ma la zioni e due lenti di nuova concezione che dovrebbero visibilità del reticolo è minima. Bisogna calcolare infatti Leggero, comodo e costruito benissimo ridurre l’effetto screendoor. Giroscopio, accelerometro, che se lo schermo OLED dei Samsung è PenTile, quello Oculus Go è un all-in-one: niente fili, niente impedimen- speaker e anche un microfono sono integrati. Oculus LCD usato sull’Oculus Go è un vero RGB con 11 milioni ti, solo un comodo visore da indossare quanto serve. dichiara più di 2 ore di autonomia di gioco e circa 2.30 di subpixel che offre anche un gap inferiore tra i singoli Non richiede uno smartphone, se non per la gestione ore di riproduzione di video con la batteria integrata, pixel. A dare fastidio, soprattutto sulle scritte bianche, è dei contenuti e tutto quello che serve è nella scatola: noi in realtà abbiamo ottenuto qualcosa meno: con la l’aberrazione cromatica ai bordi: se al centro l’immagi- controller wireless per navigare nei menu, cavo di rica- batteria carica circa 95 minuti di gioco, più che suffi- ne è nitidissima, sui bordi le lenti non sono così precise. rica, un distanziale da inserire per chi usa gli occhiali e cienti perché alla lunga la vista si affatica. Più che altro Un problema ottico, che si attenua solo con il visore un panno per pulire le due ottiche di eccellente qualità. il visore è più rapido a caricarsi che a scaricarsi: con perfettamente indossato e centrato. Le due lenti non L’audio è integrato, un audio spaziale che può essere l’alimentatore in dotazione circa 3 ore per riportarlo sono regolabili nelle diottrie: Oculus ci ha detto che silenziato utilizzando un paio di auricolari a filo o un al 100%, e non è consigliabile usarlo con il cavo della saranno disponibili accessori per personalizzare ulte- paio di cuffie: Oculus ha previsto tutto, e ha inserito un batteria collegato. Va collegato il cavo invece mentre riormente il visore, tra cui le lenti da vista, ma per ora si devono usare gli occhiali e la comodità in questo caso viene leggermente meno. Abbastanza ampio il campo visivo e buono l’isolamento dall’esterno: un po’ di luce entra solo dalla parte bassa, sopra il naso, se non si indossa il visore alla perfezione. L’unica differenza con il GearVR è la praticità Oculus Go ha un vantaggio: funziona bene, è pratico e non costa tanto. Il prodotto che più gli si avvicina è il GearVR di Samsung: le applicazioni sono praticamente le stesse, e anche la qualità è più o meno identica. Il

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TEST Oculus Go segue Da pagina 45 

GearVR costa un po’ meno ma richiede uno smartpho- ne costoso, il Go è tutto integrato e può essere presta- to e usato senza troppe preoccupazioni. Entrambi sono visori pensati per il solo orientamento: si può orientare la testa, girare sul posto ma non sono fatti per muoversi all’interno di una stanza poichè i movimenti del corpo non vengono tracciati. Come per le console, per i tablet e per molti altri prodotti la vera differenza viene dai con- tenuti: un visore vale se offre contenuti che altri visori non hanno. Oculus ha investito tantissimo nei contenu- ti, cercando di abbracciare un po’ tutti i settori. Abbia- mo avuto accesso a una serie di contenuti pensati ap- tuiti. Quello che consigliamo è di non fermarsi di fronte positamente per Oculus Go, alcuni ancora in beta altri alle app gratis, ma di provare a investire qualche euro video già finiti, e possiamo dire che nonostante tutto Oculus per provare giochi e contenuti che meritano davvero. ha fatto un buon lavoro e ha saputo coinvolgere un mix Rispetto al GearVR manca ancora qualche applicazio- eterogeneo di sviluppatori. C’è chi ha fatto giochi, chi ne: Minecraft, ad esempio, non è ancora disponibile, documentari, chi come la CNN ha saputo reinventare probabilmente gli sviluppatori stanno cercando di ade- le notizie in VR e chi invece come Netflix ha inserito la guare il controller o di ottimizzarla al meglio. Nelle pros- sua esperienza di fruizione dei contenuti all’interno di sime settimane l’esperienza Oculus dovrebbe guada- lab un cinema virtuale. Oculus Go parte poi con un vantag- gnare nuove funzionalità: arriverà Oculus Venues per i gio enorme: il negozio di app e giochi può infatti con- concerti dal vivo, sport, commedie e altri eventi in tutto tare sulle centinaia di applicazioni già sviluppate per il il mondo in VR con amici e migliaia di altre persone, e Oculus Go, prime impressioni GearVR di Samsung, prodotto sempre in partnership arriverà pure Oculus TV, compatibile con i provider che Video recensione del nuovo visore Oculus con Oculus. Gli sviluppatori infatti utilizzano lo stesso fino ad ora sono saliti a bordi di Oculus, ad esempio SDK per creare i giochi, hanno a disposizione Unity e Netflix e Hulu, quest’ultimo però non disponibile da nostra lingua pesa e non poco. Tradurre e doppiare Unreal Engine e hanno solo alcune limitazioni legate noi. Un altro elemento va aggiunto per completezza: sono costi extra: è difficile pensare che una azienda all’assenza di una fotocamera e di un sistema operati- l’esperienza Oculus è una esperienza di realtà virtuale. non italiana possa spendere di più per offrire l’italiano vo basato su Android ma con app Google. Alcune app Come nella vita reale, in cui ognuno ha persone, amici a quella che inevitabilmente è una nicchia. I contenuti sono gratuite, altre si pagano, modello di business che e conoscenti con cui interagire, anche nell’ambiente migliori inoltre non sono gratuiti, e non sempre la ver- non facilita questa prima fase: sarebbe meglio avere Oculus ci si aspetta di avere una community con cui sione demo o il trailer sono efficaci. C’è poi una que- una sorta di “VR pass” che permetta di accedere a tutti confrontarsi. Molte app, come la stanza Oculus, sono stione legata al piacere di visione, che è molto sogget- i contenuti senza necessariamente acquistarli uno ad fate proprio per incentivare l’incontro virtuale tra avatar, tivo: ci sono persone che dopo soli cinque minuti mal uno. Tra le app che consigliamo vivamente l’esperien- e molti giochi sono pensati per essere giocati tra amici sopportano il VR e hanno voglia di togliersi l’Oculus za Nasa, Anshar Online, un notevole sparatutto spazia- e in collaborazione. Quando si vive Oculus in solitaria dalla testa, altre che invece lo tollerano di più. Prima di le che può essere giocato anche in co-op e Melody VR. si ha l’impressione di essere un po’ isolati, e forse si affrontare la spesa andrebbe provato il visore, perché Alcune, ma non tutte, fanno un uso incredibile anche capisce di meno l’idea di fondo. l’affaticamento di visione è legato sia al contenuto sia della profondità e della tridimensionalità: il poker, ad al visore stesso, alle lenti usate, agli schermi e al refre- esempio, offre un’ottima sensazione di spazialità della L’effetto wow c’è, ma quanto dura? sh oltre che alla comodità. scena e la stessa cosa vale anche per CocoVR, l’app Abbiamo fatto provare il visore Oculus Go a diverse Oculus Go è comunque un ottimo visore che vale quel- che Disney Pixar ha preparato come accompagnamen- persone e l’effetto wow è garantito, soprattutto per lo che costa: ben fatto, pratico, comodo da indossare to al suo lungometraggio animato. Netflix è piacevole, chi non ha mai provato la realtà virtuale. I contenuti e con una buonissima qualità. E’ il modo più economi- ma guardarlo in VR è più faticoso che su tablet mentre disponibili sono interessanti, ma come sempre c’è un co per accedere ad una esperienza VR completa, ma è interessante CatanVR, bellissimo gioco da tavolo che aspetto da considerare: sono praticamente tutti in in- da solo non basta, servono applicazioni convincenti. in VR rende al meglio. glese. Per molte persone, soprattutto in Italia, questo Qualcuna già c’è, ma il lavoro da fare è tantissimo. Come sempre si potrebbe stare giorni a parlare delle è un limite: tralasciando i giochi che possono essere Senza tutto questo il rischio di lasciare il visore su uno varie app presenti sullo store, e ovviamente ci sono pro- fruiti anche senza una traduzione, se passiamo ai scaffale a prendere polvere dopo qualche settimana dotti ben fatti, a pagamento, e prodotti meno curati gra- documentari e ai contenuti educativi l’assenza della è concreto.

 torna al sommario 46 n.11 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Sono stati diffusi i dati della prima trimestrale Tesla del 2018. Ora si attende la reazione del mercato azionario Trimestrale Tesla: ricavi alti ma salgono le perdite Musk parla anche del futuro di Model 3, dell’arrivo di Model Y, della produzione di Tesla Semi e dei futuri investimenti

di Alessandro CUCCA ome da programma, sono stati diffusi i dati del- la prima trimestrale Tesla del 2018. Quello che C emerge dalla presentazione agli investitori è uno scenario dove sono presenti luci e ombre, ma dove l’azienda si dimostra motivata e capace di rag- giungere gli obiettivi che si pone. Il primo trimestre del 2018 si chiude per Tesla con un nuovo record di entrate che arrivano a circa 3.4 miliardi di dollari (le attese degli analisti erano di 3.142) e questo è un bene, ma purtroppo anche le perdite sono più alte, di 3.35 dollari per azione contro una attesa di 3.26, e questo è un male. In questo primo trimestre le per- dite nette sono state quindi di 784.6 milioni di dollari portando il denaro liquido in cassa dai 3.4 miliardi che erano all’inizio dell’anno ai 2.7 miliardi attuali. Avere questo volume di liquidità è in ogni caso un fattore positivo che lascia all’azienda ampio spazio per investimenti futuri. Nella lettera agli investitori, generare i suoi primi profitti entro la fine dell’anno. definitiva supererà di molto le specifiche e le presta- Tesla ha spiegato che queste perdite sono in gran Del resto l’interesse per la macchina non tende a zioni di quanto annunciato durante la prima presen- parte dovute ai costi relativi alla messa in opera della scemare e anzi, Model 3 rimane alta nelle classifiche tazione. A margine Musk ha annunciato investimenti produzione della Model 3, non ancora ripagati dai delle auto più desiderate di sempre, non solo tra le per il 2018 pari a circa 3 miliardi di dollari, lievemente livelli di produzione che non hanno ancora raggiunto elettriche dove è già la reginetta del mercato USA. inferiori ai 3.4 del 2017, ma che stavolta non saran- il target prefissato. Se la causa delle perdite risiede no coperti da aumenti di capitale dato che l’azienda quindi nel comparto Model 3, i ricavi maggiori invece Model S e Model X, una garanzia prevede di coprire queste spese con i maggiori in- arrivano dalla divisione Tesla Energy, che è stata ca- Senza dubbio Model S e Model X restano i cavalli di troiti attesi da settembre 2018 in poi. pace di installare il 161% in più (rispetto a fine 2017) di battaglia di Tesla, per i quali la produzione procede sistemi di stoccaggio di energia (PowerPack in testa) senza intoppi e fatica a volte a star dietro alla doman- Si attende la reazione fino a raggiungere un totale di 373 MWh installati, da, che rimane alta e nel primo trimestre il numero di del mercato azionario grazie soprattutto alla commessa ricevuta in Austra- ordini è stato il più alto di sempre arrivando a 24.728 A questo punto gli occhi sono puntati sul mercato lia del sud. Model S e X ordinate con un totale di 21.815 conse- azionario, per vedere come reagiranno i mercati di A margine della presentazione si è parlato anche del gnate. Tesla si aspetta di mantenere questi livelli nel fronte a questi risultati e a questa visione per il futuro futuro di Model 3, dell’arrivo di Model Y, produzio- secondo trimestre ma prevede una impennata verso d Tesla. A settembre 2017 il titolo arrivo a costare un ne di Tesla Semi e futuri investimenti. Vediamo nel la fine dell’anno e conta di raggiungere il record di prezzo record di 389.61 dollari per azione, per poi dettaglio. 100.000 auto consegnate nel 2018. scendere lentamente fino alla chiusura di ieri che è stata di 310.15 dollari per azione. Nel mercato after- Model 3 sarà un successo Nuovi investimenti, Model Y in arrivo hours il titolo TSLA viaggia intorno ai 280 dollari per Model 3 è la grande scommessa attuale di Tesla. e 2000 Semi già prenotati azione, a dimostrazione che il mercato non ha gradi- Musk ha dichiarato che tra prenotazioni e nuovi or- Rispondendo alle domande, Musk ha confermato to molto queste notizie, probabilmente quelle relati- dini, ci sono ad oggi circa 450.000 Tesla Model 3 in che Model Y verrà costruita in una nuova fabbrica ve alle perdite, e al ritardo della produzione di Model attesa di consegna e che devono esser prodotte il che verrà annunciata entro la fine dell’anno, e che la 3 che fatica a raggiungere gli obiettivi promessi. prima possibile. La produzione di Model 3 in aprile produzione non inizierà prima del 2020. Ma a fronte di una probabile presa di profitto da par- è stata di 4.750 unità in due settimane, ma sappia- Musk ha inoltre confermato che Model Y verrà as- te degli investitori, la fiducia per Tesla rimane alta mo che il target ideale è di 5.000 unità a settimana. semblata sulla stessa piattaforma di Model 3, per e non resta che aspettare di vedere quando tutti i Attualmente la Model 3 viene venduta in perdita ma arrivare sul mercato il prima possibile, anche se progetti di Elon Musk verranno realizzati. Tesla prevede di raggiungere il pareggio nel secon- adotterà soluzioni totalmente nuove e in particolare do trimestre e di arrivare a guadagnare nel terzo tri- una semplificazione enorme dell’impianto elettrico a mestre. Tutto è legato ai volumi prodotti, e Tesla si 12 V (quello dedicato ai servizi). Entro i prossimi 5-6 aspetta di arrivare addirittura a circa 10.000 unità a mesi saranno rivelati tutti i dettagli della produzione settimana e di marginare quasi il 25% da ogni Model di questo nuovo modello e scopriremo dove sorgerà 3 venduta. la nuova fabbrica; forse in Cina come più volte ipotiz- Musk ha dichiarato che i problemi legati alla produ- zato? L’apertura del Governo cinese nei confronti dei zione delle batterie sono stati risolti, e ora rimane costruttori esteri è un assist non di poco conto. solo da ottimizzare la catena di montaggio di Fre- Riguardo Tesla Semi, il camion elettrico con circa mont, e di rivedere il livello di automazione che Musk 950 km di autonomia, le prenotazioni sono quasi a ha riconosciuto esser stato implementato in maniera 2.000 unità, con un interesse crescente da parte dei inappropriata all’inizio della produzione. Se verranno potenziali clienti. Musk ha dimostrato ottimismo per raggiunti questi ambiziosi obiettivi, Tesla potrebbe questo nuovo prodotto ed è convinto che a versione

 torna al sommario 47 n.11 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Dopo il concept visto al CES 2018, Kia lancia gia la versione finale della Niro EV Jaguar I-Pace Sorpresa da Kia: già presentata la Niro EV eTrophy farà Per Niro EV due versioni di batteria, 39.2 kWh e 64 kWh, e fino a 380 km di autonomia il suo debutto di Massimiliano ZOCCHI all’ePrix ia Niro EV aveva fattola sua prima di Berlino apparizione sotto forma di con- Sono tanti gli eventi in K cept durante il CES 2018 e ci ave- va fatto un’ottima impressione. Tuttavia programma per la gara non era chiaro se e quando il progetto di Formula E di Berlino si sarebbe evoluto in una vettura di se- e tra questi ci sarà rie. Ora dopo alcuni mesi di silenzio Kia a sorpresa, durante il Salone dell’auto la prima apparizione elettrica in Corea del Sud, ha messo in in pista della Jaguar mostra Niro EV nella sua veste definitiva. I-Pace modificata Per l’occasione sono anche stati rivelati alcuni dettagli tecnici che nella presen- standard EPA, possono assicurare auto- parte con il Frontal Collision Avoidance per la competizione tazione di Las Vegas Kia non aveva dif- nomia rispettivamente di 240 km e 380 Assistance (FCA), passando per il Lane fuso. Niro EV sarà disponibile con due km. Per chi non fosse a digiuno di infor- Keeping Assistance (LKA), Smart Cruise di M. Z. tagli di batteria, da 39.2 kWh e da 64 mazioni tecniche, è evidente che le due Control (SCC), Driver Attention Warning kWh. I due accumulatori, secondo lo batterie sono le stesse che Hyundai uti- (DAW), per concludere con Back Colli- lizzerà per la Kona sion Warning (BCW) e Highway Driving EV, andando a sot- Assistance (HWA). tolineare il rapporto Ancora nessuna informazione sul prez- tra i due marchi. zo, anche se nel mercato di casa sono Nel comunicato già 5.000 i clienti che hanno effettua- Kia indica anche i to un preordine. Niro EV si unirà alle numerosi sistemi già commercializzate Niro HEV e Niro di assistenza alla PHEV, rendendola così la seconda vet- Sappiamo già che durante le guida su cui potrà tura con tutte le tipologie di powertrain prove dell’ePrix di Berlino, il contare Niro EV. Si elettrificato dopo la Hyundai Ioniq. prossimo 19 maggio, Nico Ro- sberg scenderà in pista per i pri- mi giri con la monoposto Gen2, che verrà fornita ai team per la AUTO IBRIDA Porsche aggiorna la gamma Cayenne E-Hybrid. Prezzi a partire da 90.000 euro quinta stagione. A quanto pare non sarà però l’unico evento collaterale della gara tedesca Cayenne E-Hybrid, potenziato l’elettrico poiché Jaguar ha comunicato che ci sarà il debutto anche del- Arrivano una batteria più generosa e un motore elettrico in grado di garantire più spinta la I-Pace modificata da gara de- dicata al campionato eTrophy. di M. Z. Per chi non lo ricordasse, eTrophy sarà un campionato orsche aggiorna anche la gamma monomarca Jaguar le cui gare Cayenne E-Hybrid, sostanzialmen- avranno luogo negli stessi cir- P te migliorando le caratteristiche e cuiti cittadini e negli stessi week le prestazioni elettriche. Il dato più im- end della Formula E. Protagoni- portante è la nuova batteria da 14.1 kWh sta assoluta sarà la I-Pace, la pri- che va a sostituire la precedente da soli ma vettura elettrica del marchio 10.8 kWh, portando così la massima au- inglese, che per l’occasione è tonomia possibile in solo elettrico a 44 stata modificata per affrontare la km secondo il ciclo NEDC. pista. La competizione, che ini- Anche il motore elettrico migliora, pas- zierà non questa ma la prossima sando dalla potenza di 70 kW del vec- stagione, vedrà 20 piloti in pista chio propulsore agli attuali 100 kW. Un tra cui un “Vip Driver”. Non ci sa- incremento significativo che si traduce ranno dei veri e propri team ma in accelerazione da 0 a 100 km/h in 5 sistema in generale, calcolando anche elettrica con potenza di 3.6 kW oppure il tutto sarà basato su pacchet- secondi. Le vendite dovrebbero inizia- il motore endotermico, la potenza totale come optional fino a 7.2 kW, ovvero con ti “Arrive & Drive”, che per una re in Germania con prezzi a partire da è di 340 kW con 700 Nm di coppia. Il tempi di circa 4 oppure 2 ore. In ogni cifra cospicua assicureranno ai 89.822 euro ed è quindi lecito aspettar- sistema è ovviamente di tipo ibrido rica- caso è possibile monitorare lo stato piloti una vettura e tutta l’assi- si un prezzo non troppo diverso anche ricabile, e l’autonomia elettrica può es- della ricarica anche da remoto grazie a stenza necessaria per mettersi nel nostro Paese. Per quanto riguarda il sere ripristinata con colonnina o presa Porsche Connect App. al volante.

 torna al sommario 48 n.11 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE AUTO ELETTRICA Le auto elettriche e ibride sono state assolute protagoniste del Salone dell’auto che si è tenuto in Cina Pioggia di novità da Pechino, tutti puntano sull’elettrico Come previsto, al Salone dell’auto cinese sono state presentate molte novità interessanti da parte di diversi costruttori ormai è lanciatissima come produttore di Massimiliano ZOCCHI e progettista di auto di lusso con mo- n China l’elettrico è protagonista or- torizzazioni alternative. Dopo le novità mai da tempo, ma anche in un mer- presentate al Salone di Ginevra, qui in I cato già così sviluppato, il settore sta Cina mette un mostra l’ennesima evolu- subendo una ulteriore spinta. Lo abbia- zione di questo suo nuovo ecosistema, mo visto con la scelta di BMW di pre- presentando il SUV elettrico K350. I dati sentare la sua nuova vettura elettrica tecnici diffusi parlano di 300 kW di po- proprio al Salone dell’auto di Pechino. tenza, con velocità massima di 250 km/ Nei giorni della fiera sono poi iniziati h. C’era infine molta attesa anche per le uno ad uno gli annunci delle case, che novità del gruppo Volkswagen, novità spesso hanno visto protagonisti modelli che in effetti ci sono state. Oltre ad il- elettrici o ibridi plug-in. lustrare i suoi piani futuri per la gamma elettrica ID, VW ha presentato durante la sua conferenza JAC SOL E20X (vi- deo), ennesimo SUV elettrico, anche in questo caso frutto di una joint venture, la Jianghuai Automobile Group. SOL E20X con 300 km di autonomia sarà una delle sei vetture elettriche che il gruppo Volkswagen vuole produrre in fabbriche cinesi entro il 2021. È il caso di Buick, marchio di General mato Everus. Modello non destinato a sua compatta in una sedan. Questa Leaf A questi annunci si aggiungono poi la Motors, che ha presentato la Velite 6, restare un esercizio di stile, ma che an- “stiracchiata” è stata presentata al salo- partecipazione ufficiale di Tesla, con inizialmente in versione ibrida ricarica- drà in produzione entro la fine del 2018 ne come nuovo modello della popolare tanto di Model 3 in mostra, i prototipi bile che sarà seguita poi dalla variante sotto la joint venture GAC-Honda. Sylphy e sarà la prima vettura elettrica Maybach di Mercedes e la prima cinese completamente elettrica. I dettagli sulla Nissan è protagonista del settore elettri- Nissan prodotta esclusivamente per la della Jaguar I-Pace. In buona sostanza BEV sono ancora scarsi e verranno co- co da tempo, e la nuova Leaf sta avendo Repubblica Popolare, con autonomia quindi, nonostante gli incentivi statali municati più avanti. grande successo con record di ordini in dichiarata di 338 km secondo il ciclo di stiano diminuendo, la spinta verso la Anche Honda, notoriamente poco pro- tutto il mondo. Sulla scia di questa popo- omologazione cinese. mobilità elettrica in Cina resta fortissi- pensa al passaggio all’elettrico, si è larità la casa giapponese ha pensato a Nell’immagine grande in apertura pote- ma, e tutti i produttori più importanti non dovuta arrendere ed ha presentato un una versione modificata appositamente te invece vedere la novità Pininfarina. hanno potuto ignorare queste grandi concept di un crossover elettrico chia- per il mercato cinese, trasformando la La storica azienda di design italiana quote di mercato.

AUTO ELETTRICA Presentata a Pechino la nuova BMW elettrica. Si tratta di un SUV compatto realizzato sulla base dell’X3 Ecco IX3, il nuovo SUV compatto 100% elettrico di BMW La IX3 offrirà un’autonomia di 400 km reali. Sarà prodotta a Shenyang, in Cina, dalla joint venure cino-tedesca BMWBrilliance La nuova IX3 non a caso verrà prodotta di M. Z. a Shenyang, in Cina, dalla joint venure MW non ha deluso e ha aperto il cino-tedesca BMWBrilliance. salone AUTOCHINA 2018 di Pechi- BMW IX3 arriverà sul mercato nel 2020 B no, presentando al pubblico IX3, la e sarà spinta da un nuovissimo motore sua nuova auto 100% elettrica basata sul elettrico di ultima generazione con una SUV compatto BMW X3. potenza massima di 200 kW/270 cv, ali- Era ormai troppo tempo, ovvero dal 2013 mentato da una batteria da 70 kWh per quando venne presentata la i3, che BMW un’autonomia di circa 400 km nel ciclo non annunciava e mostrava qualcosa di WLTP. Questa nuova batteria ad alto vol- concreto nel campo delle auto elettriche. taggio supporterà ricariche molto veloci, Questa nuova uscita è significativa non fino a 150 W,k superando anche la Ja- solo per la grande attesa e aspettativa guar I-Pace che attualmente arriva ai 100 della linea “I” e diventa più lineare e Tra i dati fondamentali non dichiarati che erano riposte in questo modello, ma kW ed è la più veloce sul mercato. stilizzato, più asciutto e meno barocco resta il prezzo di vendita, ad oggi as- anche perché avviene in Cina, mercato Il design invece non si discosta molto da dell’attuale versione endotermica, dimo- solutamente top secret, anche se qual- che sta diventando fondamentale per quello della attuale X3 anche se eredi- strando come i designer abbiano lavora- che analista azzarda un valore di circa le auto elettriche di nuove generazione. ta alcuni dettagli futuristici dalle sorelle to più che altro per sottrazione. 80.000 dollari.

 torna al sommario 49 n.11 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MOBILITÀ SOSTENIBILE Matt Levatich,CEO Harley Davidson, conferma i piani per la moto elettrica Giro E, il giro Harley Davidson: “Moto elettrica confermata elettrico che precede (di poco) Arriverà nel 2019, piacerà anche ai giovani” il Giro d’Italia Non è dato sapere se l’aspetto o la tecnologia deriveranno direttamente dal prototipo Livewire L’8 Maggio partirà per la prima volta di Massimiliano ZOCCHI Giro E, un giro d’Italia on è certo un segreto che gli appassionati di Harley Davi- dedicato alle eBike N dson più agguerriti abbiano nato per diffondere qualche anno in più sulle spalle e una nuova cultura questo si traduce in vendite che ogni 12 mesi diminuiscono sempre più. Se- condo il CEO Matt Levatich la ormai di M. Z. sicura Harley elettrica potrà essere un cavallo di Troia per coinvolgere mag- giormente le nuove generazioni nel culto del brand. Intervistato dal maga- zine TheStreet, Levatich ha confermato che la tabella di marcia è pienamente rispettata e che quindi il 2019 resta il persone. Come pensano, perché sal- sogno di pochissima manutenzione e target per il lancio della prima Harley gono in sella, e magari anche perché possono essere adatte anche a conte- Quest’anno il Giro d’Italia è par- Davidson elettrica di produzione. Non non salgono in sella. I numeri sono sti ambientali dove le rumorose 883 e tito con la tappa straordinaria di è dato sapere se l’aspetto o la tecnolo- chiari e non reggono lo status quo. company non hanno mai trovato terre- Israele, ma l’8 maggio ci sarà gia deriveranno direttamente dal pro- Le vendite devono aumentare per far no fertile. Per tutti questi motivi striz- anche un altro Giro, in parten- totipo Livewire, ma ciò di cui è convinto rimanere vitale la nostra industria, è zano l’occhio a nuove generazioni che za da Catania. Stiamo parlando Levatich è che questa novità servirà a chiaro e semplice”. non hanno mai avuto a che fare con un di Giro E, la prima edizione del penetrare una mentalità che nel corso Nella stessa intervista il CEO ha ribadi- motore meccanico, olio, carburatore e giro dedicato alle bici a pedala- dei decenni è cambiata: “Il nostro futu- to che Harley vede le moto elettriche frizione. L’appuntamento con la prima ta assistita, altrimenti note come ro sarà sempre più legato al software. come una grande opportunità, perché Harley a elettroni è confermato per la eBike. Le strade saranno le stes- Non al codice digitale in sé, ma alla sono più facili da guidare, hanno bi- tarda estate 2019. se che percorreranno i colleghi senza l’ausilio del motore elettri- co, per tutte le 18 tappe italiane. La competizione è organizza- MOTORSPORT Il 26 maggio presso il Cremona Circuit sarà possibile testare le moto Energica ta da Rcs Sport insieme a Tag Heuer e la neonata Enel X che Energica Day: pronti a testare la moto elettrica? si occuperà della ricarica delle bici elettriche. I corridori saran- Disponibili per i test ride le naked Energica Eva ed Eva EsseEsse9. Occorre prenotarsi no in sella a una bici realizzata da Pinarello, con motore da 400 Watt di potenza e peso di soli 13 di M. Z. kg. Le squadre in gara saranno nergica sarà fornitore unico per 5, con il compito di cercare di la nascente MotoE e i primigiri di diffondere una nuova cultura e E pista effettuati in occasione delle un nuovo tipo di sport e mobili- gare MotoGP hanno contribuito a far tà. Per questo i partecipanti non crescere la curiosità dei tifosi, ma sono sono propriamente delle punte serviti anche a far conoscere la moto di diamante del momento, ma elettrica italiana a chi magari non ne saranno (due per squadra) ex aveva mai sentito parlare. ciclisti e personaggi noti dello Per soddisfare questa curiosità e per sport, come il CT Davide Cassa- permettere di provare i bolidi elettrici ni, Jury Chechi o il campione di Made in Modena Valley, Energica Mo- kayak Antonio Rossi. tor Company organizza Energica Day Sarà interessante vedere come 2018, il 26 maggio presso il Cremona i partecipanti si giocheranno la Circuit. carica disponibile e se l’aiuto Per l’occasione saranno disponibili per vivo la due ruote che verrà fornita ai lia al Mugello. Attenzione però, i posti elettrico darà la possibilità an- i test ride le naked Energica Eva ed team di MotoE oltre a poter sfidare la sono limitati e per poter partecipare è che ai meno esperti di fare buo- Eva EsseEsse9, con prove su strada supersport Energica Ego in una gara di necessario compilare l’apposito form ni risultati. Vi lasciamo con un partendo proprio dalla pista cremone- accelerazione con la possibilità di vin- sul sito Energica ed essere in possesso breve video di presentazione se. Sarà inoltre possibile vedere dal cere un paddock pass per il GP d’Ita- di patente di guida A3. della Pinarello Nytro.

 torna al sommario 50 Dammi il cinque!

ALLEGATO B MODELLO 730-1 redditi 2007 Scheda per la scelta della destinazione Da consegnare unitamente alla dichiarazione Mod. 730/2008 al sostituto d’imposta, al dell'8 per mille dell'IRPEF e del 5 per mille dell'IRPEF C.A.F. o al professionista abilitato, utilizzando genzia l’apposita busta chiusa contrassegnata sui ntrate lembi di chiusura.

CODICE FISCALE CONTRIBUENTE (obbligatorio) COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile) NOME SESSO (M o F)

DATI DATA DI NASCITA COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA PROVINCIA (sigla) ANAGRAFICI GIORNO MESE ANNO

LA SCELTA DELLA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF E QUELLA DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF NON SONO IN ALCUN MODO ALTERNATIVE FRA LORO. PERTANTO POSSONO ESSERE ESPRESSE ENTRAMBE LE SCELTE

SCELTA PER LA DESTINAZIONE DELL’OTTO PER MILLE DELL’IRPEF (in caso di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti)

Stato Chiesa cattolica UnioneOgni Chiese anno cristiane in avventiste Italia del nascono 7° giorno 30.000Assemblee bambini di Dio in Italia prematuri, Il tuo 5 per mille di cui circa 5000 hanno un peso inferiore a 1500 gr...... Questi bambini hanno bisogno...... di cure, controlli puòChiesa Valdese cambiare unione delle chiese metodiste e valdesi Chiesa la Evangelica vita Luterana in Italia e Unioneassistenza Comunità Ebraiche Italianeper molti anni...... di molti bambini...... E anche i loro genitori hanno bisogno del tuo aiuto. In aggiunta a quanto indicato nell’informativa sul trattamento dei dati,Le contenutadonazioni nelad paragrafoAISTMAR 3 delle Onlus istruzioni, vengono si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenziainteramente delle Entrate per impiegateattuare la scelta. per: prematuri. - l’assistenza delle gravidanze a rischio o patologiche AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle sette istituzioni beneficiarie della quota dell'otto per mille dell'IRPEF, il contribuente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente.- la La cura scelta e il deve supporto essere al fatta neonato esclusivamente prematuro per una delle istituzioni beneficiarie. e alla sua famiglia nel percorso di sviluppo e crescita ELa non mancanza della ti firma costa in uno dei sette riquadrinulla. previsti costituisce scelta non espressa da parte del contribuente. In tal caso, la ri- partizione della quota d’imposta non attribuita è stabilita in proporzione alle scelte espresse. Le quote non attribuite spettanti alle Assemblee di Dio in Italia e alla Chiesa Valdese Unione delle Chiese metodiste e Valdesi, sono devolute alla gestione statale.

Oppure puoi sostenere AISTMAR Onlus con versamenti su: SOSTIENI AISTMAR Onlus con il tuo 5 per mille SCELTA PER LA DESTINAZIONE DEL CINQUE PER MILLE DELL’IRPEF• C/C Postale:(in caso 29328200 di scelta FIRMARE in UNO degli spazi sottostanti) • C/C BancoPosta: IBAN: IT 05 Z 07601 01600 000029328200 Sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, presso Posta di via Sambuco,Finanziamento 15 agli - Milanoenti Sui delle associazioni di promozione sociale e delle associazioni riconosciute della ricerca scientifica e della università che operano nei settori di cui all’art. 10, c. 1, lett a), • C/C Bancario: IBAN: IT 30 R 05216 01619 000 000 003641 moduli del D.Lgs. n. 460 del 1997 e delle fondazioni nazionali di carattere culturale presso Credito Valtellinese, Agenzia n°14 - Milano CUD, 730 FIRMA FIRMA . . .Mario ...... Rossi ...... o Unico Tutto il personale di AISTMAR Onlus è volontario. L’intero ricavato delle donazioni viene scrivi Codice fiscale del 97028210157 impiegatoCodice fiscale in delcure e assistenza ai neonati prematuri e patologici e alle loro famiglie. beneficiario (eventuale) beneficiario (eventuale)

Finanziamento agli enti Sostegno alle associazioni sportive dilettantistiche in possesso della ricerca sanitaria del riconoscimento ai fini sportivi rilasciato dal CONI a norma di legge AISTMAR Onlus - via della Commenda, 12 - 20122 Milano - www.aistmar.it FIRMA FIRMA ...... FONDAZIONE IRCCS CA’ GRANDA - OSPEDALE MAGGIORE POLICLINICO AISTMAR Onlus Codice fiscale del Codice fiscale Associazionedel Italiana per lo Studio e la Tutela della Maternità ad alto Rischio Dipartimentobeneficiario (eventuale) per la Salute delle Donna, del Bambino e del Neonato beneficiario (eventuale) U.O. di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale In aggiunta a quanto indicatovia Francesco nell’informativa Sforza, 28 sul - 20122 trattamento Milano dei dati, contenuta nel paragrafo 3 delle istruzioni, si precisa che i dati personali del contribuente verranno utilizzati solo dall’Agenzia delle Entrate per attuare la scelta. AVVERTENZE Per esprimere la scelta a favore di una delle finalità destinatarie della quota del cinque per mille dell’IRPEF, il contri- buente deve apporre la propria firma nel riquadro corrispondente. Il contribuente ha inoltre la facoltà di indicare anche il codice fiscale di un soggetto beneficiario. La scelta deve essere fatta esclusivamente per una delle finalità beneficiarie.

5 per mille claudio.indd 1 18/03/2010 19:42:07 n.11 / 18 7 MAGGIO 2018 MAGAZINE MOTORSPORT Pubblicato il calendario ufficiale delle prime 10 gare del campionato Electric GT E-Lounge, Campionato Electric GT: per ora niente Italia la panchina Dal Nurburgring a Silverstone per vedere gareggiare in pista 10 Tesla Model S P100D elettrica

di Alessandro CUCCA a Milano lectric GT, il campionato dove ga- Ricarica eBike reggeranno 10 team, tutti con vettu- e smartphone E re Tesla Model S P100D modificate da gara, ha ricevuto il via libera dalla FIA Rimarrà per tutto e così sono state confermate le prime 10 il 2018 l’installazione gare per la prima stagione 2018-2019. Si inizierà con dei test a porte chiuse il della panchina elettrica 26 e 27 ottobre 2018 nel sud della Fran- Repower a Milano cia, a Pau, nel circuito vicino il quartier Parcheggio e ricarica generale delle Electric GT Holdings. Da qui si volerà per la prima gara effettiva per eBike, ma anche in Spagna, nel circuito di Jerez dove il attivata, capace di accelera- smartphone e tablet campionato inizierà il 3 Novembre 2018. re da 0 a 100 km/h in 2.1 se- Come si può vedere dal calendario, l’or- condi. L’auto è stata oppor- di M. Z. ganizzazione del campionato Electric tunamente preparata per la GT è riuscita ad ottenere delle date nei gara e tra le varie modifiche circuiti più importanti e rappresentativi ha subito un alleggerimento dell’Europa, tra cui il mitico Nurburgring di quasi 500 kg. Oltre que- in Germania e quello di Silverstone in sto, ha dovuto superare dei UK. Alcune date non sono state ancora rigidi crash-test imposti dalla FIA che ha importanti circuiti, certo di aver gettato confermate, e quindi c’è ancora la spera- visto la berlina premium di Tesla confer- delle ottime basi per un futuro sviluppo ranza che almeno una di queste gare si mare le sue ottime doti di sicurezza pas- di questo nuovo campionato. Detto que- realizzi in Italia. siva. Mark Gemmell, CEO di Electric GT sto mancano da chiudere ancora alcuni L’auto scelta per le gare, che sarà la stes- Holdings, si è detto estremamente entu- accordi di finanziamento necessari per Nel suo portfolio Repower ha sa per tutti e 10 i team in gara, è la Tesla siasta del lavoro fatto finora, soddisfatto dare il via a Electric GT ma ormai siamo un prodotto tanto innovativo Model S P100D con l’opzione Ludicrous+ di esser riuscito ad assicurarsi questi sulla linea di partenza. quanto semplice. Si tratta di E-Lounge, una elegante panchi- na adatta sia alle città che ad RETE DI RICARICA ambienti più naturali, dotata di Enel X Recharge è entrata in funzione, ha preso in carico la rete di colonnine Enel prese di ricarica. La forma stes- sa della panchina è studiata per Parte Enel X Recharge: nuova app e nuove tariffe essere anche un parcheggio per biciclette. Lo scopo è pre- Chi era già cliente dovrà iscriversi di nuovo. Chi lo fa entro maggio riceverà 30kwh gratis sto rivelato: ricaricare le batterie delle sempre più diffuse eBike, di Massimiliano ZOCCHI cata per far pagare il giusto ma anche smartphone ed altri ome precedentemente annun- visto le diverse velocità dei dispositivi elettronici. ciato, è avvenuto il trasferimento caricatori delle auto) e ha Nei giorni scorsi una E-Lounge C della rete di ricarica per auto elet- deciso per la più semplice era comparsa anche a Milano, triche tra EnelDrive e la neonata Enel X. tariffa per kWh. I costi sono presso lo Swiss Corner di via La nuova costola della società si occupe- di 0.45 euro per ogni kWh Palestro, come attività collatera- rà di tutti i servizi legati alla mobilità elet- prelevato dalle prese fino le del Fuorisalone. La “panchina trica, il cui fulcro è la nuova app Enel X a 22 kW di potenza (quindi elettrica” resterà però fino alla Recharge, disponibile per Android e iOS. le polestation in corrente fine del 2018 a disposizione dei Chi era cliente della vecchia piattaforma alternata e la presa AC delle colonnine kWh totali. Nel caso questa soglia venga biker milanesi. dovrà iscriversi alla nuova e se questa EVA+), mentre si sale a 0.50 euro per superata, l’eccedenza verrà tariffato con i Gli stalli per le bici sono 4 mentre procedura verrà eseguita entro maggio, ogni kWh incamerato dalle prese fast con costi del piano a consumo. Incluso anche le prese protette con grado IP54 verranno concessi 30 kWh di ricarica potenza superiore a 22 kW, quindi anche il servizio di prenotazione senza costi ag- sono 6. Grazie a un sensore cre- gratuita. Non è cambiata solo l’app ma i cavi DC Chademo e CCS Combo. Il pia- giuntivi. Il piano denominato Flat Large puscolare E-lounge è in grado anche la tessera RFID per chi preferiva il no tariffario a consumo ha anche una ver- invece aumenta a 120 i kWh disponibili anche di illuminarsi al calare del metodo di autenticazione fisico: la nuova sione Premium che al costo aggiuntivo di per un costo di 45 al mese. Si tratta ov- sole e può anche avere un WiFi card ha un costo di 16 euro e può essere 25 euro/anno consente la prenotazione viamente del piano più conveniente per opzionale. La panchina è 100% acquistata direttamente dall’app. La novi- delle colonnine, ma con costi al kWh chi ricarica spesso dato che a consumo Swiss Made, ma progettata in tà principale è ovviamente rappresentata identici. Tornano poi le tariffe flat anche lo stesso numero di kWh costerebbe 60 Italia. Se qualcuno stesse pen- dalle nuove tariffe. Per quanto riguarda la se non più estremamente vantaggiose euro. sando di acquistarla o di propor- tariffa a consumo Enel X ha detto addio come un tempo. Con il piano Flat Small Per ogni altro approfondimento vi riman- la alle amministrazioni comunali, alla tariffazione a tempo (troppo compli- per 25 euro al mese si ha diritto a 60 diamo al nuovo sito dedicato di Enel X. il costo è di circa 4.500 euro.

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