Dizionario Di Shintoismo
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MONUMENTA MISSIONALIA MONUMENTA T IZIANO T OSOLINI Dizionario di Shintoismo Questo dizionario include circa novecento termini riguardanti lo Shintō. Esso comprende delle brevi defi nizioni dei vocaboli giap- ponesi, oltre che dei piccoli saggi che trattano di alcuni aspetti della pratica, fede e istituzioni dello Shintō a partire dai tempi mitologici fi no ai nostri giorni. Lo Shintō è considerata la religione autoctona del Giappone, e in questi ultimi secoli ha subito delle dishintoismo dizionario importanti trasformazioni. Questo primo dizionario italiano sullo Shintō presenta e illustra terminologie fondamentali riguardanti le divinità, le feste, i santuari, gli eventi e i personaggi chiave che hanno partecipato allo sviluppo di questa vitale espressione reli- giosa giapponese Tiziano Tosolini Dizionario di shintoismo Asian Study Centre Study Asian Tiziano Tosolini, dopo il baccellierato in Teologia all’Istituto Teologico Saveriano, affi liato alla Pontifi cia Università Urbaniana, e la laurea in Pedagogia all’Università di Parma, ha con- seguito il dottorato in Filosofi a all’Università di Glasgow nel 1998. Vive in Giappone, a Osaka, e dirige l’Asian Study Centre (Centro Studi Asiatico) dei Missionari Saveriani. Tra le sue pubblicazioni sul Giappone, ricordiamo: Interno giapponese. Tracce di dialogo tra Oriente e Occidente (emi 2009); Una lettura orientale del dialogo. Il caso Giappone (Pazzini, 2010); Shintoismo (emi, 2015). Di Nishida Kitarō ha tradotto La logica del luogo e la visione religiosa del mondo (L’Epos, 2005); con E. Fongaro e C. Saviani il volume di James W. Heisig, Study C n e a n Filosofi del nulla. Un saggio sulla scuola di Kyōto (L’Epos, 2007). Ha curato di Tanabe Hajime i t s r e la traduzione di Filosofi a come Metanoetica (Mimesis, 2011) e Il Nulla e la Croce. Due saggi A fi losofi ci su Buddhismo e Cristianesimo (Mimesis, 2013). Xaverian Missionaries – Japan dizionario di shintoismo Monumenta Missionalia sergio targa ed., Satkhira. Th e Diaries of the Jesuit Fathers (1918–1947). 2013. tiziano tosolini. Dizionario di Shintoismo. 2014. Published by Asian Study Centre Ichiba Higashi 1–103–1 598–0005 Izumisano (Osaka), Japan Private edition, 2014 Printed in Taipei (Taiwan roc) Dizionario di Shintoismo Tiziano Tosolini Study C n en a t i r s e A Xaverian Missionaries – Japan Introduzione Tiziano Tosolini idea di dedicarmi a questo dizionario è sorta allor- quando fui invitato a scrivere un’introduzione allo Shintō pubblicata in seguito presso l’Editrice Mis- sionariaL’ Italiana1. Per prepararmi a redigere quel testo, infatti, avevo cercato di rintracciare tutti i volumi che in italiano trattavano quel tema, preoccupato soprattutto di non dover ripetere delle informa- zioni magari riportate altrove, e forse in maniera più dettagliata ed elegante di quelle che io stesso mi accingevo a scrivere. Con mio grande stupore, invece, mi accorsi di quanto poco si fosse pubblicato sullo Shintō (i testi da me recuperati ammontavano a meno di una ventina) e, di conseguenza, anche di quanto poco si conoscesse in Italia di questa religione autoctona del Giappone. Se sugli scaff ali dedicati alle religioni orientali delle librerie ita- liane si possono trovare con una certa frequenza opere sul Buddhi- smo e sulle fi gure di pensatori cinesi, non è così per quanto riguarda lo Shintō e i suoi testi fondamentali2. 1. T. Tosolini, Shintoismo. Bologna: Editrice Missionaria Italiana, 2015. 2. Fanno qui eccezione due traduzioni italiane del Kojiki: Ko-Gi-Ki. Vecchie cose scritte. Il più antico libro di mitologia e storia del Giappone (a cura di M. Marega), Laterza e Figli, 1986, e P. Villani (a cura di), Kojiki. Un racconto di antichi eventi, Venezia: Marsilio, 2006. iv | Dizionario di Shintoismo Le ragioni per una simile lacuna possono essere numerose. Basti qui solo accennare al fatto che lo Shintō è un’espressione religiosa che non si è mai preoccupata di divulgare la sua fede (o di cercare proseliti) al di fuori del Giappone, e quindi la sua conoscenza è limitata ai soli studiosi o curiosi di fenomeni giapponesi; oppure ancora al fatto che i testi antichi sono di diffi cile lettura e traduzione e svelano il loro signifi cato solo a coloro che con fatica e passione siano riusciti a padroneggiare il giapponese antico; oppure ancora perché — e qui risiede il motivo di questo lavoro — ad oggi non esiste ancora in italiano un dizionario che permetta di districarsi tra le sue varie terminologie. Ecco perché, terminato il libro sullo Shintō, mi sono dedicato a compilare questo dizio- nario, un dizionario che intende essere anche introduttivo, cioè un testo che non si limiti a fornire delle rapide defi nizioni dei termini, ma che nelle voci più importanti introduca anche delle annotazioni e delle delucidazioni riguardanti i termini stessi. La maggior parte delle voci, quindi, non riportano solo il signifi cato del lemma, ma intendono far conoscere le vicende di un imperatore, gli scritti di uno studioso o le gesta di una persona insigne; l’uso di un oggetto rituale; il dove, il come e il quando delle feste; i vari stili architettonici dei santuari; gli eventi che hanno scandito la storia dello Shintō; il signifi cato e il ruolo delle varie divinità; gli avvenimenti che hanno portato alla fondazi- one delle varie Sette shintō, ecc. In breve, questo dizionario vorrebbe rappresentare più di un semplice elenco di vocaboli: esso desidera invece, per quanto possibile, avvicinare lo Shintō nella sua sorprendente originalità e vivacità. Circa il Dizionario Un dizionario diffi cilmente può reclamare di essere originale, non solo nel senso che esso registra (non inventa) delle terminologie già in uso, ma anche perché si basa inevitabil- mente sui risultati ottenuti da altri ricercatori e studiosi. Questo dizionario rimane in debito nei confronti dell’opera di Brian Bocking, A Popular Dictionary of Shinto3. Il testo di Bocking, infatti, mi è parso il più idoneo sia per la chiarezza nella trattazione dei vari lemmi che per la semplicità della loro esposizione, qualità queste che senz’altro aiutano il lettore ad addentrarsi senza eccessivo timore all’interno del mondo shintoista e delle sue peculiari caratteristiche religiose. Questo nuovo dizionario off re però delle sostanziali modifi che e innovazioni rispetto a quello di Bocking, e questo soprattutto in tre settori. Il primo, di una certa importanza, riguarda l’aggiunta ad ogni voce del corrispettivo ideogramma giapponese. Il dizionario intende rivolgersi quindi non solo a coloro che si accostano per la prima volta alla spiri- tualità shintō, ma anche a coloro che posseggono una certa dimestichezza con la lingua giapponese e desiderano conoscere il termine nella sua formulazione originaria. Il secondo concerne l’aggiunta degli ideogrammi giapponesi per tutti i termini riferiti alle feste e per tutti i nomi degli imperatori e dei personaggi storici. Da ultimo, ho scelto di tralasciare alcuni vocaboli presenti nel volume di Bocking (come ad esempio la voce “Giappone”, la cui esposizione può essere rintracciata su altri 3. B. Bocking, A Popular Dictionary of Shinto. London and New York: Routledge, 1995. introduzione | v testi), e di presentarne invece degli altri (come la descrizione delle tredici Sette shintō). Ho inoltre ampliato alcune voci con notizie e informazioni aggiuntive, apportato correzioni ad alcune interpretazioni che non corrispondevano al termine in questione, e aggiornato alcuni dati presenti nel testo. Guida all’uso del Dizionario Il dizionario include circa novecento voci. Esse possono essere consultate direttamente se già si conosce la dicitura giapponese del termine (ad esempio, kami piuttosto che “divin- ità”), mentre per coloro che si accostano per la prima volta alla terminologia shintō si consiglia di consultare i vocaboli in italiano inclusi nell’Indice tematico collocato alla fi ne del volume. Per aiutare i lettori che ignorino la lingua giapponese, alcuni termini sono stati sud- divisi con dei trattini (ad esempio ama-tsu-kami invece di amatsukami), ma questo non interferisce con la disposizione alfabetica dei termini (ad esempio il termine chinkon pre- cede il lemma chi-no-wa). Alcuni termini, inoltre, sono preceduti dai suffi ssi onorifi ci go-, o- e mi-, così che qualche vocabolo si trova inserito in un diversa posizione alfabetica (il termine fuda, ad esempio, è stato indicizzato come o-fuda). Si è preferito usare il vocabolo “Shintō” (in maiuscolo) per indicare il sostantivo del termine, e “shintō” (in minuscolo) per l’aggettivo. Il termine “Buddha” (in maniuscolo), inoltre, è usato per indicare il Buddha storico Shakyamuni (oltre che i vari appellativi dati al Buddha, come ad esesmpio Māhāvairocana, Dainichi, ecc.), mentre il termine “buddha” (in minuscolo) è usato per indicare i risvegliati o gli illuminati. Da ultimo, le parole o espressioni che all’interno di una voce sono evidenziate in ner- etto, indicano il rimando o il riferimento ad altre voci principali. È mio desiderio che questo dizionario aiuti chi lo consulti ad avvicinarsi allo Shintō con curiosità e rispetto, lasciandosi così immergere in quell’energia vitale, misteriosa e traboc- cante delle divinità che ha plasmato l’antico Giappone e che lo accompagnerà anche nel suo sempre imprevedibile futuro. Dizionario di Shintoismo A Abura-age 油揚げ È un prodotto alimentare a base di soia, e un’off erta molto apprez- zata dalla divinità delle volpi nei santuari Inari a loro dedicati. L’abura-age viene anche utilizzato per avvolgere un tipo di sushi chiamato Inari-zushi (稲荷寿司). Agata matsuri 県祭り Un cruento matsuri notturno che si svolge presso l’Uji agata jinja in Kyōto, nel quale dei giovani vestiti con lo yukata (浴衣, in passato lo si celebrava nudi) trasportano un mikoshi dalla forma di larga scala presso il tempio buddhista Byōdō-in, così da rappresentare il vigoroso spirito della divinità che lo occupa, kono- hana-sakuya-hime. Quest’ultima è anche la divinità dei monti Fuji e Asama, oltre che la moglie del primo leggendario imperatore Ninigi (瓊瓊杵).