Dossier Musei Ed Istituzioni Culturali

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

Dossier Musei Ed Istituzioni Culturali Sommario “Dossier Musei e Istituzioni Culturali” . .5 Introduzione: "Perché un dossier?" . .5 I soggetti . .6 Le esigenze e le proposte, i dati e le aree . .7 Aree in dismissione discusse . .11 Istituzioni, esigenze e funzioni richieste . .11 Soprintendenza Speciale al Polo Museale di Firenze . .12 Scheda Tecnica - Soprintendenza Speciale al Polo Museale di Firenze . .14 Musei Scientifici di Firenze - Istituto e Museo di Storia della Scienza . .15 Musei Comunali – Direzione Cultura . .23 Opificio delle Pietre Dure di Firenze . .27 Soprintendenza Beni Archeologici per la Toscana . .30 Archivio di Stato di Firenze . .33 Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze . .34 RiepilogoTabella sinottica dati - aree utilizzate/aree richieste/funzioni . .37 Elenco Generale delle Istituzioni Culturali e Museali Fiorentine. (Per la “Carta Topografica della Cultura”) . .39 Note Storico-Bibliografiche delle principali Istituzioni Culturali e Museali Fiorentine . .46 “Dossier Musei e Istituzioni Culturali” Introduzione: "Perché un dossier?" L'occasione che ha prodotto il "Dossier Musei e Istituzioni Culturali" è da ricondurre al corpus di studi commissionati ai fini della formazione del Quadro Conoscitivo (L.R. n° 5/1995, art. 4), la cui acquisizione è ritenuta contributo essenziale ai fini della redazione del Piano Strutturale. La materia qui considerata è contenuta nel sistema tematico "Sistema funzionale della for- mazione, della ricerca e della cultura" - si veda, Comune di Firenze, Piano Strutturale - Avvio del Procedimento, relazione, par. 8, pp. 85-95 - che prevede esplicitamente negli indirizzi strategici la "promozione di Firenze come laboratorio di cultura". La ricerca è stata avviata a seguito delle esigenze espresse durante un incontro conoscitivo tenutosi presso l'Ufficio Tematico Centro Storico e Piano Strutturale nello scorso novembre 20021, dal quale scaturì la necessità d'avvio di un'operazione di recupero e coordinamento infor- mazioni relative alle condizioni d'esercizio dei principali Istituti di Cultura e Museali fiorentini. Il primo conferimento conoscitivo circa la situazione delle istituzioni ha reso con evidenza l'assenza di un'indagine generale circa le emergenze degli istituti; necessità inerenti spazi, condizio- ni conservative, condizioni espositive e fruibilità, e per conseguenza, degli effetti funesti sulle potenzialità di valorizzazione del patrimonio culturale e di tutte le attività ad esso connesse. Orientato al recupero di dati che esprimono le emergenze gestionali attuali e gli inevitabili futuri precari scenari, esso raccoglie le perplessità e le difficoltà espresse dalle parole dei conserva- tori del patrimonio culturale e computa in dati dimensionali le esigenze degli stessi allo scopo di fornire uno strumento operativo efficace al coordinamento delle scelte in sede di confronto e reda- zione del Piano Strutturale. Vista trasversale sulla scala al piano rialzato - Architetto Adolfo Natalizi - Il lavoro è stato suddiviso in una fase operativa d'acquisizione dati riguardanti localizzazio- Rinnovamento del Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, Firenze, 1989-’95. ne, preminenza culturale e territoriale, condizioni d'esercizio; nel coinvolgimento "verbale" di numerosi interlocutori quali direttori primari, gestori responsabili, o addetti ad unità specialistiche afferenti gli istituti ed interessati a vario titolo nella discussione delle questioni in oggetto; in una fase analico-comparativa dei dati raccolti, seguita necessariamente da una sintesi finale. L'opportunità di venire in contatto con i singoli rappresentanti delle Istituzioni e l'acquisi- zione di dati per la redazione del dossier ha consentito la raccolta di un corpus informativo la cui analisi rende le stato d'esercizio delle Istituzioni ad oggi; la scelta di non rielaborare un testo-inter- . vista direttamente reso dai protagonisti cerca di restituire gli umori e l'impellenza affiorata di volta 1 L’incontro si è svolto presso l’Ufficio Tematico Centro Storico e Piano Strutturale ed erano presenti alla sessione: il Direttore della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Toscana, Dott. Bottini; il Direttore Architetto rappresentante per la Soprintendenza Speciale al Polo Museale, Dott. Godoli; l’Architetto Marino in rappresentanza della Soprintendenza Regionale; l’Architetto Mazzoni per la Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio; la Direttrice della Biblioteca Nazionale Centrale, Dott.ssa Fontana; La testata degli Uffizi verso l’Arno - Giorgio Vasari, edizione la Direttrice dell’Archivio di Stato di Firenze, Dott.ssa Manno Tolu, ed il Dott. Lamioni; Anonimo, XVI secolo, Firenze, G.D.S.U., delle “Vite” del 1568. la Direttrice dei Musei Comunali fiorentini, Dott.ssa Silla; 2130 A l’Assessore alla Cultura del Comune di Firenze, Dott. Siliani; il Direttore dell’Ufficio Tematico Centro Storico e Piano Strutturale, Architetto Maccagnani; l’Assessore all’Urbanistica, Architetto Biagi e il Direttore dell’Ufficio Urbanistica del comune di Firenze, Architetto Di Benedetto; gli Architetti Guerrieri, De Vita, Centauro e la sottoscritta. pag. 5 - Allegato 6 in volta nelle parole di quasi tutti gli interessati. ed artistico dell'area fiorentina e talvolta toscana, essi operano in situazioni del tutto inadeguate, o L'inderogabilità del dossier, e lo s'intenda qui nel significato corrente del termine, ossia di difficilmente rifunzionalizzabili all' assolvimento delle esigenze riconosciute in termini di emergen- raccolta monografica di documentazione diversa, di interviste, d'articoli, o altro su temi di grande ze di spazi e di gestione ordinaria dei servizi sopravvenute con il tempo. Un tempo che vede l'am- attualità, è stata considerata da direttori, conservatori e gestori per il carattere d'emergenza del tema pliarsi costante delle collezioni d'opere, o di qualsivoglia testimonianza documentaria la cui quali- affrontato, ed interpretata come spazio riservato di dialogo opportuno ed efficace con l'ammini- tà ne imponga la salvaguardia, e della conoscenza delle stesse, che porta con sé necessità di tutela, strazione locale fiorentina. di corretta conservazione e di opportuni strumenti di valorizzazione efficaci e coerenti alle richie- I risultati qui presentati concludono un ciclo di ricerche certamente non esaustive; l'opera- ste di cultura del presente. Mutate esigenze di fruibilità ed un necessario ed inevitabile processo zione chiude ed isola la situazione delle Istituzioni culturali nel momento in cui la città è sottopo- d'innovazione delle opportunità e dell'approccio ad esse s'impongono, e sommate alle carenze sta a studi inerenti le dinamiche di trasformazione e che si pone in posizione d'avanguardia riguar- endemiche degli istituti compongono uno stato delle cose sufficientemente arretrato in confronto do al suo divenire progettuale. La già pubblicata pianificazione strategica consente uno sguardo in alle opportunità che la città ha offerto storicamente e che oggi dovrebbe continuare ad offrire in direzione delle possibilità di scelta e cooperazione al fine della messa in atto di idee e progetti fun- forme e modi aggiornati. Altre istituzioni culturali italiane, oppure europee, francesi e tedesche, zionali allo sviluppo economico, sociale e culturale dell'area metropolitana. costituiscono un modello in questa direzione. In quest'ottica il dossier assume una posizione intermedia e funzionale al dialogo fra le potenzialità espresse dal Piano Strategico e le indicazioni progettuali del redigendo Piano Pur nella garanzia di un'offerta di servizi alta e unica per le peculiarità della condizione sto- Strutturale per ciò che attiene il Sistema della Cultura. rico-culturale fiorentina, gli enti di tutela sono oggi posti di fronte a sollecitazioni e richieste di rin- novamento, di ascolto della contemporaneità e di deciso contributo ad un'apertura internazionale I soggetti della città, la cui base teorica è elaborata e discussa nell'appena presentato Piano Strategico2. Temi questi fortemente sostenuti dai conservatori delle Istituzioni, nonostante l'aggravarsi delle difficol- tà di gestione anche basilari - ne è esempio l'Archivio di Stato, sottoposto ad estreme limitazioni La promozione di un confronto congiunto sulla questione riguardante lo stato delle finanziarie sui fondi di gestione ordinaria - che in prima linea ne promuovono l'avvio rendendo Istituzioni Culturali Fiorentine è dovuta alla programmazione gestionale dell'assessore disponibile la loro collaborazione congiunta ai procedimenti lunghi, tortuosi e frustranti del ricer- all'Urbanistica Architetto Gianni Biagi, interessato insieme all'Architetto Direttore del Piano cato mutamento. Strutturale Eugenio Maccagnani alla redazione di un coordinamento-ricerca sulla consistenza e lo stato d'esercizio delle principali Istituzioni. Attori principali e/o conservatori degli organismi inte- Quasi tutti gli addetti alla tutela sono stati coinvolti nella promozione dei progetti costituen- ressati sono stati: ti l'obiettivo del Piano Strategico che "promuove il rilancio di Firenze come centro di produzione • il Direttore della Soprintendenza ai Beni Archeologici per la Toscana, Dott. Bottini; culturale, di alta formazione e di applicazione delle nuove tecnologie ai beni culturali"3 , con lo spe- • il Direttore Architetto rappresentante per la Soprintendenza Speciale al Polo Museale, cifico proposito di costituire una base coordinata e propositiva affinché si debba "evitare uno sci- Dott. Godoli; volamento verso un'economia più basata su un turismo di bassa qualità o sul destino della "città
Recommended publications
  • Stagione Che Vai, Toscana Che Trovi
    Stagione che vai, Toscana che trovi Almanacco di Eventi e Specialità tradizioni & feste popolari arte, artigianato & musica natura & sport enogastronomia ............................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. .................................................................................................................................. ......................................................... Copyright © 2011 by Communicart.it – Firenze Stampa Industria Grafica Pistolesi – Ed Il Leccio srl. Via della Resistenza, 117- Loc. Badesse Monteriggioni (Siena) Autore: Veronica Ficcarelli (Communicart.it – Firenze) Grafica: Arch. Nicola Natalizio Calligrafia in Copertina: Betty Soldi Testi e Redazione: Veronica Ficcarelli con il contributo di Bess Melendez , Nina Brown , Rachel Mascetta Traduzioni: Veronica Ficcarelli Fotografia:
    [Show full text]
  • The Master of the Unruly Children and His Artistic and Creative Identities
    The Master of the Unruly Children and his Artistic and Creative Identities Hannah R. Higham A Thesis Submitted to The University of Birmingham For The Degree of DOCTOR OF PHILOSOPHY Department of Art History, Film and Visual Studies School of Languages, Art History and Music College of Arts and Law The University of Birmingham May 2015 University of Birmingham Research Archive e-theses repository This unpublished thesis/dissertation is copyright of the author and/or third parties. The intellectual property rights of the author or third parties in respect of this work are as defined by The Copyright Designs and Patents Act 1988 or as modified by any successor legislation. Any use made of information contained in this thesis/dissertation must be in accordance with that legislation and must be properly acknowledged. Further distribution or reproduction in any format is prohibited without the permission of the copyright holder. ABSTRACT This thesis examines a group of terracotta sculptures attributed to an artist known as the Master of the Unruly Children. The name of this artist was coined by Wilhelm von Bode, on the occasion of his first grouping seven works featuring animated infants in Berlin and London in 1890. Due to the distinctive characteristics of his work, this personality has become a mainstay of scholarship in Renaissance sculpture which has focused on identifying the anonymous artist, despite the physical evidence which suggests the involvement of several hands. Chapter One will examine the historiography in connoisseurship from the late nineteenth century to the present and will explore the idea of the scholarly “construction” of artistic identity and issues of value and innovation that are bound up with the attribution of these works.
    [Show full text]
  • The Flowering of Florence: Botanical Art for the Medici" on View at the National Gallery of Art March 3 - May 27, 2002
    Office of Press and Public Information Fourth Street and Constitution Av enue NW Washington, DC Phone: 202-842-6353 Fax: 202-789-3044 www.nga.gov/press Release Date: February 26, 2002 Passion for Art and Science Merge in "The Flowering of Florence: Botanical Art for the Medici" on View at the National Gallery of Art March 3 - May 27, 2002 Washington, DC -- The Medici family's passion for the arts and fascination with the natural sciences, from the 15th century to the end of the dynasty in the 18th century, is beautifully illustrated in The Flowering of Florence: Botanical Art for the Medici, at the National Gallery of Art's East Building, March 3 through May 27, 2002. Sixty-eight exquisite examples of botanical art, many never before shown in the United States, include paintings, works on vellum and paper, pietre dure (mosaics of semiprecious stones), manuscripts, printed books, and sumptuous textiles. The exhibition focuses on the work of three remarkable artists in Florence who dedicated themselves to depicting nature--Jacopo Ligozzi (1547-1626), Giovanna Garzoni (1600-1670), and Bartolomeo Bimbi (1648-1729). "The masterly technique of these remarkable artists, combined with freshness and originality of style, has had a lasting influence on the art of naturalistic painting," said Earl A. Powell III, director, National Gallery of Art. "We are indebted to the institutions and collectors, most based in Italy, who generously lent works of art to the exhibition." The Exhibition Early Nature Studies: The exhibition begins with an introductory section on nature studies from the late 1400s and early 1500s.
    [Show full text]
  • Florence Next Time Contents & Introduction
    TABLE OF CONTENTS Introduction Conventional names for traditional religious subjects in Renaissance art The Cathedral of Florence (Duomo) The Baptistery Museo dell’Opera del Duomo The other Basilicas of Florence Introduction Santissima Annunciata Santa Croce and Museum San Lorenzo and Medici Chapels San Marco and Museum Santa Maria del Carmine and Brancacci Chapel Santa Maria Novella and Museum San Miniato al Monte Santo Spirito and Museum Santa Trinita Florence’s other churches Ognissanti Orsanmichele and Museum Santi Apostoli Sant’Ambrogio San Frediano in Cestello San Felice in Piazza San Filippo Neri San Remigio Last Suppers Sant’Apollonia Ognissanti Foligno San Salvi San Marco Santa Croce Santa Maria Novella and Santo Spirito Tours of Major Galleries Tour One – Uffizi Tour Two – Bargello Tour Three – Accademia Tour Four – Palatine Gallery Museum Tours Palazzo Vecchio Museo Stefano Bardini Museo Bandini at Fiesole Other Museums - Pitti, La Specola, Horne, Galileo Ten Lesser-known Treasures Chiostro dello Scalzo Santa Maria Maggiore – the Coppovaldo Loggia del Bigallo San Michele Visdomini – Pontormo’s Madonna with Child and Saints The Chimera of Arezzo Perugino’s Crucifixion at Santa Maria dei Pazzi The Badia Fiorentina and Chiostro degli Aranci The Madonna of the Stairs and Battle of the Centaurs by Michelangelo The Cappella dei Magi, Palazzo Medici-Riccardi The Capponi Chapel at Santa Felicita Biographies of the Artists Glossary of Terms Bibliography SimplifiedTime-line diagram Index INTRODUCTION There can’t be many people who love art who won’t at some time in their lives find themselves in Florence, expecting to see and appreciate the incredibly beautiful paintings and sculptures collected in that little city.
    [Show full text]
  • The Architecture of the Italian Renaissance
    •••••••• ••• •• • .. • ••••---• • • - • • ••••••• •• ••••••••• • •• ••• ••• •• • •••• .... ••• .. .. • .. •• • • .. ••••••••••••••• .. eo__,_.. _ ••,., .... • • •••••• ..... •••••• .. ••••• •-.• . PETER MlJRRAY . 0 • •-•• • • • •• • • • • • •• 0 ., • • • ...... ... • • , .,.._, • • , - _,._•- •• • •OH • • • u • o H ·o ,o ,.,,,. • . , ........,__ I- .,- --, - Bo&ton Public ~ BoeMft; MA 02111 The Architecture of the Italian Renaissance ... ... .. \ .- "' ~ - .· .., , #!ft . l . ,."- , .• ~ I' .; ... ..__ \ ... : ,. , ' l '~,, , . \ f I • ' L , , I ,, ~ ', • • L • '. • , I - I 11 •. -... \' I • ' j I • , • t l ' ·n I ' ' . • • \• \\i• _I >-. ' • - - . -, - •• ·- .J .. '- - ... ¥4 "- '"' I Pcrc1·'· , . The co11I 1~, bv, Glacou10 t l t.:• lla l'on.1 ,111d 1 ll01nc\ S t 1, XX \)O l)on1c111c. o Ponrnna. • The Architecture of the Italian Renaissance New Revised Edition Peter Murray 202 illustrations Schocken Books · New York • For M.D. H~ Teacher and Prie11d For the seamd edillo11 .I ltrwe f(!U,riucu cerurir, passtJgts-,wwbly thOS<' on St Ptter's awl 011 Pnlladfo~ clmrdses---mul I lr,rvl' takeu rhe t>pportrmil)' to itJcorporate m'1U)1 corrt·ctfons suggeSLed to nu.• byfriet1ds mu! re11iewers. T'he publishers lwvc allowed mr to ddd several nt•w illusrra,fons, and I slumld like 10 rltank .1\ Ir A,firlwd I Vlu,.e/trJOr h,'s /Jelp wft/J rhe~e. 711f 1,pporrrm,ty /t,,s 11/so bee,r ft1ke,; Jo rrv,se rhe Biblfogmpl,y. Fc>r t/Jis third edUfor, many r,l(lre s1m1II cluu~J!eS lwvi: been m"de a,,_d the Biblio,~raphy has (IJICt more hN!tl extet1si11ely revised dtul brought up to date berause there has l,een mt e,wrmc>uJ incretlJl' ;,, i111eres1 in lt.1lim, ,1rrhi1ea1JrP sittr<• 1963,. wlte-,r 11,is book was firs, publi$hed. It sh<>uld be 110/NI that I haw consistc11tl)' used t/1cj<>rm, 1./251JO and 1./25-30 to 111e,w,.firs1, 'at some poiHI betwt.·en 1-125 nnd 1430', .md, .stamd, 'begi,miug ilJ 1425 and rnding in 14.10'.
    [Show full text]
  • A New Chronology of the Construction and Restoration of the Medici Guardaroba in the Palazzo Vecchio, Florence
    A NEW CHRONOLOGY OF THE CONSTRUCTION AND RESTORATION OF THE MEDICI GUARDAROBA IN THE PALAZZO VECCHIO, FLORENCE by Mark Rosen One of the most unusual projects overseen by Giorgio Vasari in the Palazzo Vecchio in Flor- ence, the Guardaroba is a trapezoidal room containing a late-sixteenth-century cycle of fi fty-three geographical maps of the earth affi xed in two tiers to the front of a series of wooden cabinets (fi g. 1). Vasari published a detailed program for the Guardaroba project in the second edition of “Le vite de’ piu eccellenti pittori scultori e architettori” in 15681, at a moment when the project, begun in 1563, was still in development. The program defi nes it as a complete cosmography of the known universe, with maps, globes, painted constellations, illustrations of fl ora and fauna, and portraits of great historical leaders. Rarities and artworks placed inside the cabinets would act together with this custom-designed imagery to refl ect back on the name and charismatic persona of Vasari’s patron, Cosimo I de’ Medici (1519–1574). The idea and program behind the Medici Guardaroba had roots in late medieval studioli — small, womb-like study spaces that valorized private contemplation and collecting through complex humanistic decoration. Yet the goal of this new space was to be a public theater for the court’s cosmography and its power to collect and sort the duchy’s fi nest objects. The incomplete status of the room today — which includes only a series of empty cabinets, a terrestrial globe (1564–1568) by the Dominican scientist Egnazio Danti, and a cycle of maps painted by Danti (between 1563 and 1575) and Stefano Buonsignori (from 1576 through c.
    [Show full text]
  • Leone Romanticismo Gallerie D'italia 2018.Pdf
    SOPRAVVIVENZE CLASSICHE. LA RESISTENZA CONTRO IL ROMANTICISMO FRANCESCO LEONE La vicenda, centrale, del monumento commemorativo la sola in grado di trasferire sul piano formale quei contenuti ad Andrea Appiani per Milano (1818-1826): etici e morali ancora affidati alle arti figurative e in particolare i due schieramenti si fronteggiano alla pittura di storia. Per il monumento ad Appiani la linea di trincea tra i due schie- Quando Andrea Appiani morì, nel 1817, i venti romantici spi- ramenti era tracciata dall’iconografia che l’opera avrebbe do- ravano violenti sui cieli della Milano asburgica, anche se an- vuto assumere, da affidarsi al registro allegorico e al traslato cora esclusivamente sul versante delle lettere e non su quello mitologico secondo il partito classicista o a quello storico, sot- delle belle arti. Sull’asse Roma-Milano i fatti che ruotarono to la specie del ritratto a figura intera in abiti shakespeariani, attorno alla realizzazione del monumento commemorativo secondo la fazione romantica. Nella scelta dell’uno o dell’altro che un comitato di orgogliosi milanesi intendeva innalzare registro si annidava la rivendicazione da parte dei due oppo- nella sua città alla memoria del grande pittore fu teatro di un sti spiegamenti dell’eredità dell’artista2. Il comitato deputato duro conflitto tra le prime avanzate dei romantici milanesi e all’impresa del monumento e alla raccolta delle sottoscrizioni, il fronte maggioritario dei classicisti, sia milanesi sia romani1. presidiato dall’esterno da un uomo potente e facoltoso come La vicenda è estremamente significativa per due ragioni. Da Giovanni Battista Sommariva, era formato da aristocratici del- un lato perché la battaglia che ne conseguì è emblematica del la levatura di Gian Giacomo Trivulzio e Giulio Beccaria e da clima culturale delle due capitali artistiche italiane proprio prestigiosi nomi della ribalta culturale milanese come Luigi all’avvio della Restaurazione.
    [Show full text]
  • La Collezione Delle Cere Anatomiche the Anatomical Wax Collection Marta Poggesi
    Le collezioni The Collections Fig. 1 La collezione delle cere anatomiche The anatomical wax collection Marta Poggesi La storia della ceroplastica fino a tutto il ’600 sia dalle autorità civili sia, anatomica e i suoi scopi soprattutto, da quelle religiose. Tuttavia fino dalla metà del ’400 cominciarono a compari- L’uso della cera per modellare figure ha re disegni e trattati anatomici, generalmente origini antichissime, soprattutto in campo a cura di pittori e scultori quali Leonardo da artistico, ed è dovuto sia a fini puramente Vinci, Michelangelo, Raffaello, Tiziano, solo estetici, sia ad esigenze di tipo tecnico, come per citare alcuni dei più famosi. Spesso ad la facilità di lavorazione o la necessità di una essi si affiancavano valenti studiosi di anato- successiva fusione dell’opera in metallo. A mia (basterà ricordare il Falloppio, il Cesal- Firenze, nel Rinascimento e fino a tutto il pino, il Vesalio) che si avvalevano dell’opera ’600 si potevano ammirare nelle chiese, so- di artisti per illustrare i loro trattati. prattutto Orsammichele e la Santissima An- Alla fine del XVII secolo, un artista si- nunziata, un’enorme quantità di oggetti in racusano, Gaetano Giulio Zumbo (1656- cera (ex-voto o «boti»), che andavano da raf- 1701) [fig. 1], del quale si conservano alla figurazioni di membra, organi o parti di essi Specola gran parte delle opere conosciute, a ritratti e statue anche a grandezza natura- si perfezionò a Bologna (dove esisteva una le; fu proprio nel XVII secolo che iniziarono famosa scuola di anatomia) nell’arte di mo- a comparire le prime riproduzioni in cera a dellare preparati anatomici usando per pri- scopo scientifico.
    [Show full text]
  • Heroes Preliminary Mapping Final Report
    2020 HEROES PRELIMINARY MAPPING FINAL REPORT PROJECT HEROES HERITAGE, CULTURAL ROOTS AND INNOVATIVE PEER EDUCATION STRATEGIES EU PROGRAMME ERASMUS+ EDUCATION KA2 Strategic Partnerships Code 2019-1-IT02-KA201-062320 Produced within the European Programme Erasmus Plus, Key Activity 2, Education Strategic Partnership for Development of Innovation in EDUCATION July 2020 1 Drafted with the contribution of: Gallerie Degli Uffizi, School & Youth Dept. – Florence, Italy Centro Machiavelli Srl - Florence Italy Istituto Tecnico per il Turismo “Marco Polo” Secondary School – Florence, Italy Universidad de Malaga, Didactics of Languages, Arts and Sports Dept. – Malaga, Spain EKEDISY, National Centre for Research and Preservation of School Material – Athens, Greece The European Commission support for the production of this publication it does not constitute an endorsement of the contents which reflects the views only of the authors and the Commission cannot be held responsible for any use which may be made of the information contained therein. EU PROGRAMME ERASMUS+ EDUCATION KA2 Strategic Partnerships Project HEROES HEritage, cultural ROots and innovative peer Education Strategies Code 2019-1-IT02-KA201-062320 INDEX 1. Introduction……………………………………………………………………………………………………………………………………… 3 2. Applied Methodology……………………………………………………………………………………………………….………………. 5 3. Theoretical frame, legislative landmarks and experiences in partner countries…………………………….….. 6 4. School Programs, activities and/or other educational pathways regarding Cultural Heritage
    [Show full text]
  • On Display at La Specola Museum
    TfK 1-2010 ombrukket_TfK 1-2-2007 02.03.10 15.55 Side 38 “Exotism” on display at La Specola Museum Gianna Innocenti Museo di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Firenze [email protected] Keywords Abstract Natural History In Florence, “La Specola” Museum was first opened to the public in 1775, by order of the Museums, enlightened Grand Duke Peter Leopold of Lorraine who wished to put together all the La Specola, “natural curiosities” from his collections, as well as from the Medici ones, in the context natural curiosities of an enlightened project of popular education. The zoological collections consisted of many Italian and foreign specimens, and among them on display were several amazing animals, peculiar for their provenance, rarity or dimension that gave rise to the social imagination of the Museum visitors. This paper provides a selection of the unusual animals on display and gives an account of their arrival at La Specola Museum as many specimens have a “story” to tell the visitor. Introduction of February, 1775 (Barbagli 2009:58; The Florentine Museum “La Specola” was Contardi 2009:15). In the subsequent founded in 1771 as the Royal Imperial years, the Museum became a well known Museum of Physics and Natural History, place for the Florentine people, so much so by order of the Grand Duke Peter Leopold that it was simply and popularly known as of Lorraine. It was his aim to reunite all the “La Specola”. The name “Specola” was for material related to natural history, i.e. “nat- the astronomical observatory located in its ural curiosities”, scientific artefacts and tower, which was built in 1789 (Miniati instruments, from the Medici collections, 1984:212), and soon developed into a separating them from the art collections town institution.
    [Show full text]
  • Giovanni Degli Alessandri: I Primi Anni Del Direttorato Agli Uffizi Fra Nuovi E Vecchi Ruoli
    Chiara Pasquinelli Giovanni Degli Alessandri: i primi anni del direttorato agli Uffizi fra nuovi e vecchi ruoli Nel panorama culturale e artistico della Firenze fra il termine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento la figura del barone Giovanni Degli Alessandri (8 no- vembre 1765-20 settembre 1830) emerge come quella di un personaggio chiave. Egli è ben noto agli studiosi della storia toscana durante il periodo francese e della prima Restaurazione1. Ma noto, in questo caso, non è affatto sinonimo di studiato. Non è nostra ambizione, in questa sede, completarne il ritratto a tutto tondo passando attraverso la sua intera e multiforme carriera, ma, casomai, introdurre alcuni spunti di riflessione per ulteriori e doverosi approfondimenti su questa figura e, in particolare, sui primi anni del suo direttorato agli Uffizi come succes- sore del compianto Tommaso Puccini2. La lectio magistralis di Paola Barocchi3 offre di Giovanni Degli Alessandri un ritratto veloce, essenziale, legato soprattutto alla collaborazione fra Uffizi e Accademia di Belle Arti, all’amicizia con Canova (e al conseguente incarico di seguire la nascita della sua Venere Italica), oltre che alla realizzazione della Sala delle sculture toscane. Quest’ultima, in particolare, era il proseguimento della volontà del predecessore Puccini4. La figura di Giovanni Degli Alessandri nel periodo lorenese prima, e napo- leonico poi, risulta essere di grande spicco all’interno dell’élite culturale fioren- tina. Come anticipato, esistono però ad oggi ben pochi studi su questo perso- naggio, che al contrario richiederebbe una ricerca ed una rielaborazione storica più approfondite. Ad eccezione del lavoro di Barbara Cinelli, contestualizzato ai rapporti fra il ‘nostro’ e Carlo Lasinio, responsabile del Camposanto di Pisa5, tra il 1808 ed il 1812, sono poche le occasioni in cui si fa riferimento alla carriera del Barone6.
    [Show full text]
  • Tesi Dottorato.Pdf
    DOTTORATO DI RICERCA IN STORIA DELLE ARTI E DELLO SPETTACOLO (Curriculum Storia dell’arte) CICLO XXX COORDINATORE prof. Andrea De Marchi PERCORSI ARTISTICI TRA FIRENZE E GLI STATI UNITI, 1815-1850. NUOVE PROSPETTIVE DI RICERCA Settore Scientifico Disciplinare L-ART/03 Dottorando Tutore dr. Michele Amedei prof. Antonio Pinelli Coordinatore prof. Andrea De Marchi a. a. 2014-2015/2016-2017 A Carlo Del Bravo Intendo ringraziare, in ordine sparso, quanti hanno contribuito, in vario modo, alla riuscita di questo lavoro; sono particolarmente grato a Cinzia Maria Sicca, Giovanna De Lorenzi, Karen Lemmey, Eleanor Harvey, Cristiano Giometti, Joe Madura, Alan Wallach, William Gerdts, William Truettner, Daniele Mazzolai, Anne Evenhaugen, Alexandra Reigle, Anna Marley, Crawford Alexander Mann III, Silvestra Bietoletti, Melissa Dabakis, Michele Cohen, Amelia Goerlitz, Tiziano Antognozzi, John F. McGuigan, Jr., Mary K. McGuigan, Kent Ahrens, Liletta Fornasari, Sandro Bellesi, Ettore Spalletti, Elisa Zucchini, John Allen, Fabio Cafagna, Valeria Bruni, Enrico Sartoni, Caterina Del Vivo e Simona Pasquinucci. Indice Introduzione................................................................................................p. 1 Capitolo 1. La colonia statunitense nel Granducato di Toscana nel primo Ottocento. Parte I. Statunitensi a Firenze. I-A. Cenni storici.....................................................................................................p. 9 I-B. Giacomo Ombrosi, console degli Stati Uniti d'America a Firenze................p. 17 Parte
    [Show full text]