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Gli abitanti di Cisano e sul piede di guerra: “Impossibile vivere con la puzza di bitume in casa” di Redazione 02 Luglio 2019 – 15:15

Cisano sul Neva/Zuccarello. “L’odore che emana durante la produzione del bitume è così insopportabile da causare immediato disgusto; ci impone di stare in casa con le finestre chiuse, cosa che è particolarmente penosa durante il periodo estivo”. Così alcuni abitanti di e di Zuccarello descrivono le condizioni in cui si trovano a vivere da circa tre anni a questa parte. La causa del loro disagio pare essere un impianto per la lavorazione del bitume.

“Da più di tre anni una buona parte della popolazione di Cisano sul Neva e Zuccarello, nell’entroterra di , subisce un forte disagio dovuto ad un fetore tremendo, presumibilmente provocato da un impianto per la lavorazione del bitume, classificato come azienda insalubre di prima classe ai sensi del decreto ministeriale del 5 settembre 1994 – spiega il Gruppo Abitanti Val Neva Val Pennavaire, che si è fatto portavoce del malessere dei loro concittadini – La normativa prevede che le industrie insalubri di prima classe debbano essere isolate nelle campagne e tenute lontano dalle abitazioni ma qui si trova a poche decine di metri dalle case, in una zona sottoposta a vincolo ambientale e a vincolo idrogeologico, a distanza inferiore di 150 metri dal torrente. Inoltre l’azienda ha richiesto alla Regione l’approvazione per ampliarsi e raddoppiare la produzione”.

Preoccupati perché “l’esalazione di tali sostanze potrebbe essere un potenziale pericolo per la salute” e volendo saperne di più, gli abitanti hanno invitato alcuni esperti (il dottor Marco Grondacci, giurista ambientale; il professor Valerio Gennaro, epidemiologo; Maurizio Loschi di Medicina Democratica ed il giornalista Mario Molinari) a illustrare alla

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popolazione “la situazione attuale e lo scenario futuro in termini di impatto ambientale e sanitario, nel caso in cui il nuovo progetto di ampliamento dell’impianto di bitume diventi realtà”. L’incontro si terrà venerdì 5 luglio alle 21 in Sala Gollo a Cisano sul Neva.

“Un futuro che riguarda l’intero comprensorio di Albenga e i Comuni limitrofi considerato che, ampliando l’impianto e raddoppiando la produzione, verosimilmente aumenterà anche l’impatto sul nostro ambiente, sia in termini estetici/visivi che sanitari”. Secondo gli abitanti, il problema dell’odore “può sembrare minore rispetto a quello della salute, è invece di impatto immediato e dirompente sulla vita di ciascuno di noi. Ci viene negato il diritto di utilizzare il nostro ‘spazio vitale’ in piena serenità e ha ripercussioni sulla qualità della nostra vita”.

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