Politica, Società E Costume Nelle Canzoni Di Sergio Endrigo
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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “ FEDERICO II ” FACOLTÀ DI LETTERE E FILOSOFIA Corso di Laurea Specialistica in Storia Percorso Moderno e Contemporaneo TESI DI LAUREA IN STORIA DELLE DOTTRINE POLITICHE POLITICA, SOCIETÀ E COSTUME NELLE CANZONI DI SERGIO ENDRIGO RELATORE CANDIDATO CH. MO PROF. ANTONIO MERCOGLIANO MAURIZIO GRIFFO MATR. 302/33 ANNO ACCADEMICO 2006 - 2007 INDICE INTRODUZIONE 1 CAPITOLO I: LA CANZONE ITALIANA 1) LA CANZONE ITALIANA NEL SECONDO DOPOGUERRA 6 2) NASCE LA CANZONE IMPEGNATA 11 3) I PRIMI CANTAUTORI 16 4) LA CANZONE D'AUTORE NEGLI ANNI SETTANTA 32 CAPITOLO II: SERGIO ENDRIGO 1) UN'ADOLESCENZA TRAVAGLIATA 51 2) GLI INIZI COME CANTANTE 55 3) GLI ANNI SESSANTA TRA SUCCESSI ED IMPEGNO 57 4) IL CANTAUTORE BABY-SITTER 86 5) LE CANZONI “ADULTE” DEGLI ANNI SETTANTA 93 6) I GRANDI AMORI: BRASILE E CUBA 110 7) UN ATTORE MANCATO 117 8) CINQUE ALBUM IGNORATI 119 9) QUANTO MI DAI SE MI SPARO? 133 10) LA RISCOPERTA DEGLI ULTIMI ANNI 142 11) I COMMENTI DOPO IL DECESSO E LE COMMEMORAZIONI 149 CAPITOLO III: LE CANZONI 1) ENDRIGO E LA POESIA 161 2) LE CANZONI IN DIALETTO 168 3) I PRINCIPALI COLLABORATORI 171 4) LE CANZONI TRADOTTE IN LINGUA STRANIERA 175 5) LE COVER 177 6) LE CANZONI SCRITTE PER ALTRI E MAI INTERPRETATE 179 CAPITOLO IV: I GRANDI TEMI 1) LA RELIGIONE 183 2) LA GUERRA 185 3) LA POLITICA 189 4) LA DISUGUAGLIANZA SOCIALE 198 5) L'EMIGRAZIONE E IL LAVORO 201 6) LA PUBBLICITA' 203 7) IL MALESSERE SOCIALE 205 APPENDICE. TESTIMONIANZA DI EUGENIO MARINO ENDRIGO: LA CANZONE COME IMPEGNO POLITICO E LA DISILLUSIONE VERSO IL CONSUMISMO 214 I BIBLIOGRAFIA GENERALE 220 BIBLIOGRAFIA SU SERGIO ENDRIGO 224 DISCOGRAFIA 45 GIRI 230 DISCOGRAFIA 33 GIRI e CD 236 DISCOGRAFIA ESTERA 238 ALTRE CANZONI 240 COVER 241 CD ALLEGATO 245 II INTRODUZIONE La decisione di scrivere una tesi su Sergio Endrigo nasce da un interesse personale che dura da più di vent'anni. Avevo sedici anni quando, per la prima volta, l'ho sentito cantare: partecipava all'edizione 1986 del Festival di Sanremo ed interpretava Canzone italiana e ricordo che mi colpì per l'ironia con la quale alludeva alla possibilità di cantare musica rock con tanto di orecchino d'oro. Lo rividi nel 1994, in televisione, ospite della trasmissione Mi ritorni in mente condotta da Red Ronnie. Molto scoraggiato per la scarsa distribuzione dei suoi ultimi lavori discografici, cantò dal vivo Bassi fondali e Fare festa, brani tratti dal suo ultimo CD Qualcosa di meglio, di cui erano state stampate soltanto 1500 copie, ben presto esaurite. Negli anni seguenti, con pazienza e fortuna, sono riuscito a trovare gran parte dei suoi dischi e, ascoltandoli, ho potuto apprezzare la bellezza delle musiche e la qualità dei testi delle sue canzoni. L'idea della tesi su Endrigo mi è venuta soltanto l'estate scorsa, pensando ai brani di contenuto politico-sociale che il cantautore aveva inciso nel corso della sua carriera. Il lavoro si divide in quattro capitoli. Nel primo, attraverso la consultazione di numerosi libri sulla storia della canzone in Italia, si è iniziato dando un quadro dell'evoluzione tecnologica nel secondo dopoguerra, accennando alla nascita del Festival di Sanremo. Si è quindi passati ad esaminare i primi tentativi di fare una canzone che affrontasse i problemi politici e sociali trattando l'esperienza dei Cantacronache e de Il nuovo Canzoniere italiano, inserendo alcuni versi delle canzoni proposte da questi gruppi per meglio comprendere lo spirito che li animava. Lo stesso si è fatto per i primi cantautori per i quali si è pensato di scrivere un breve profilo, per ognuno di loro, che ne evidenziasse le peculiarità. Oltre ai libri utilizzati in precedenza, preziose sono state alcune brevi biografie presenti su Internet ed, in particolare, sul sito 1 http://it.wikipedia.org. Nel caso di Gino Paoli si è riportato anche un brano di un'intervista in cui chiarisce cosa debba esprimere una canzone, mentre per Luigi Tenco è sembrato utile inserire una sua considerazione critica sul fenomeno dei cantautori. Entrambi i contributi sono stati tratti dal libro del 1977 C'era una volta una gatta a cura di Gianni Borgna e Simone Dessì. Per gli anni settanta, dopo aver evidenziato i maggiori legami tra canzone d'autore e politica e la nascita del club Tenco che diventa il punto d'incontro di questa seconda generazione di cantautori, si sono elaborati dei brevi ritratti dei principali protagonisti, utilizzando fonti simili a quelle adoperate in precedenza. Il secondo capitolo è una biografia di Endrigo che inizia descrivendo i difficili anni dell'adolescenza fino ai primi contatti con la musica leggera. Per questa prima parte della sua vita la fonte principale è stata la sua curatissima autobiografia presente sul sito internet a lui dedicato e curato da Matteo Perazzi, nonché uno scritto di Mario Balvetti allegato ad una raccolta di canzoni pubblicata dalla Curcio nel 1982. A partire dagli anni sessanta, in cui il cantautore istriano intraprende la sua vera e propria carriera musicale, si sono inseriti alcuni versi delle sue canzoni, preceduti da commenti fatti dallo stesso Endrigo e tratti da Sergio Endrigo, libro del 1982 a cura di Vincenzo Mollica e da La voce dell'uomo di Doriano Fasoli e Stefano Crippa, pubblicato nel 2002. Nel raccontare la sua carriera si sono utilizzate anche alcune presentazioni riportate nelle note di copertina dei dischi e alcuni commenti critici tratti da numerosi articoli. Si è evidenziato come, accanto ad una serie di fortunate canzoni che lo hanno reso famoso e che hanno come tema l'amore, ce ne siano altre meno note in cui sono considerati problemi di grande attualità come le differenze sociali e la guerra. Descritte le esperienze che hanno dato vita nel 1969 a La vita, amico, è l'arte dell'incontro, album condiviso con Vinicius de Moraes, Toquinho e Giuseppe 2 Ungaretti e l'anno successivo a L'Arca di Noè, un doppio LP registrato dal vivo al Piccolo Teatro di Milano, il discorso si è spostato sugli anni settanta. In questo decennio Endrigo si afferma soprattutto come “cantautore per bambini” grazie in particolare al 33 giri Ci vuole un fiore realizzato con testi di Gianni Rodari. Non abbandona, però, il suo tema prediletto, l'amore, che caratterizza, in particolare, il 33 giri del 1971 Nuove canzoni d'amore né argomenti più vicini al sociale come in Il nostro west (1974), Non ammazzate i bambini (1977) e I grandi temi (1978). In questi anni sperimenta anche strade nuove incidendo nel 1976 il disco in dialetto Canzoni venete e nel 1979 un LP in portoghese, Exclusivamente Brasil. Si è quindi dato a spazio al rapporto speciale che il cantautore istriano ha con due paesi sudamericani: Cuba e Brasile e alla sua breve esperienza di attore cinematografico e teatrale. Con gli anni ottanta si apre per Endrigo il periodo più amaro: i cinque dischi che pubblica dal 1981 al 1993 saranno bocciati dal mondo della discografia prima ancora che dal pubblico. La delusione e i problemi all'udito, manifestatisi a partire dal 1986, lo portano nel 1995 a pubblicare un romanzo, Quanto mi dai se mi sparo?, in cui descrive la storia quasi autobiografica di un cantante cinquantenne in crisi disposto a suicidarsi in diretta televisiva pur di ottenere un po' di attenzione. Un anno dopo, sempre più sconfortato, Endrigo annuncia il suo abbandono del mondo della musica leggera. Dal 2000 al 2005, anno della sua morte, il cantautore istriano vive, però, un periodo di rilancio in cui riprende a cantare dal vivo e ad incidere dischi. La parte biografica si conclude con una serie di ricordi e di commenti critici fatti dopo la sua scomparsa. Nel terzo capitolo della tesi si è approfondito il rapporto di Endrigo con la poesia, utilizzando, in particolare, lo scritto del cantautore Musicare i poeti presente nel libro del 2004 L'anima dei poeti a cura di Enrico De Angelis e Sergio Secondiano 3 Sacchi. Ci si è quindi soffermati sulle canzoni in dialetto e sui principali collaboratori del cantautore. Per quanto riguarda le cover e le canzoni scritte per altri interpreti si è utilizzato il lavoro di Luciano Ceri presente nel già citato La voce dell'uomo. Nello stesso testo si è consultata la discografia estera curata da Franco Settimo. Il capitolo conclusivo, che prende il titolo dalla citata canzone di Endrigo I grandi temi, analizza i brani politico-sociali, riportando, anche in questo caso, commenti del cantautore e alcuni dei versi più significativi. Queste canzoni, che si è cercato di raggruppare per contenuti, anche se non rappresentano analisi profonde e dettagliate degli argomenti trattati, offrono comunque spunti di riflessione in quanto, attraverso la musica leggera, Endrigo affronta problemi di grande attualità nella società odierna come la guerra, la disuguaglianza sociale, l'emigrazione e la violenza. Si ringraziano per la preziosa collaborazione Giuseppe Antonelli, Eugenio Marino, Daniel Vogelmann e il Comune di Grado. 4 CAPITOLO I LA CANZONE ITALIANA 5 1. LA CANZONE ITALIANA NEL SECONDO DOPOGUERRA Nel secondo dopoguerra l'industria discografica cerca, come l'Italia intera, di riorganizzare le sue fila. Operano ancora: la VCM (Voce del Padrone – Columbia- Marconiphone), nata sul finire degli anni venti dalla fusione dell'inglese Columbia con la Società nazionale del grammofono, la Cetra, di proprietà statale e costituta nel 1933, la Fonit (Fonodisco italiano Trevisan) nel 1911, la Fonotecnica di Francesco Braga, attiva già nei primi anni del novecento e la Durium che, negli anni quaranta, produce dischi di cartone contenenti fiabe. Nel 1948 fanno la loro apparizione due nuove case discografiche: la Celson, creata da Walter ed Ernesto Guertler, che si indirizzerà verso il jazz e la Compagnia generale del disco (CGD), fondata da Teddy Reno1 .