COMUNE DI CERMIGNANO

PROVINCIA DI

D.U.P.

Documento Unico di Programmazione

2018/2020

Approvato con delibera di G.C. n. 28 del 31/07/2017 Aggiornato con delibera di G.C. n.21 del 27/03/2018 Aggiornamento approvato con delibera di C.C. n. 11 del 16/04/2018

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PREMESSA

Il principio contabile applicato allegato n.4/1 al D.Lgs. 118/2011, concernente la programmazione di bilancio, disciplina il processo di programmazione dell’azione amministrativa degli enti locali. La programmazione è il processo di analisi e valutazione che, comparando e ordinando coerentemente tra loro le politiche e i piani per il governo del territorio, consente di organizzare, in una dimensione temporale predefinita, le attività e le risorse necessarie per la realizzazione di fini sociali e la promozione dello sviluppo economico e civile delle comunità di riferimento. Il processo di programmazione si svolge nel rispetto delle compatibilità economico-finanziarie e tenendo conto della possibile evoluzione della gestione dell’ente, richiede il coinvolgimento dei portatori di interesse nelle forme e secondo le modalità definite da ogni Ente, si conclude con la formalizzazione delle decisioni politiche e gestionali che danno contenuto a programmi e piani futuri riferibili alle missioni dell’ente. Attraverso l’attività di programmazione, le amministrazioni concorrono al perseguimento degli obiettivi di finanza pubblica definiti in ambito nazionale, in coerenza con i principi fondamentali di coordinamento della finanza pubblica emanati in attuazione degli articoli 117, terzo comma, e 119, secondo comma, della Costituzione e ne condividono le conseguenti responsabilità. I documenti nei quali si formalizza il processo di programmazione devono essere predisposti in modo tale da consentire ai portatori di interesse di: a) conoscere, relativamente a missioni e programmi di bilancio, i risultati che l’ente si propone di conseguire, b) valutare il grado di effettivo conseguimento dei risultati al momento della rendicontazione. L’attendibilità, la congruità e la coerenza, interna ed esterna, dei documenti di programmazione è prova dell’affidabilità e credibilità dell’ente. Nel rispetto del principio di comprensibilità, i documenti della programmazione esplicitano con chiarezza il collegamento tra: • il quadro complessivo dei contenuti della programmazione; • i portatori di interesse di riferimento; • le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili; • le correlate responsabilità di indirizzo, gestione e controllo. I contenuti della programmazione devono essere declinati in coerenza con: 1. il programma di governo, che definisce le finalità e gli obiettivi di gestione perseguiti dall’ente anche attraverso il sistema di enti strumentali e società controllate e partecipate (il cd gruppo amministrazioni pubblica); 2. gli indirizzi di finanza pubblica definiti in ambito comunitario e nazionale. Le finalità e gli obiettivi di gestione devono essere misurabili e monitorabili in modo da potere verificare il loro grado di raggiungimento e gli eventuali scostamenti fra risultati attesi ed effettivi. I risultati riferiti alle finalità sono rilevabili nel medio periodo e sono espressi in termini di impatto atteso sui bisogni esterni quale effetto dell’attuazione di politiche, programmi ed eventuali progetti. I risultati riferiti agli obiettivi di gestione, nei quali si declinano le politiche, i programmi e gli eventuali progetti dell’ente, sono rilevabili nel breve termine e possono essere espressi in termini di: a) efficacia, intesa quale grado di conseguimento degli obiettivi di gestione. Per gli enti locali i risultati in termini di efficacia possono essere letti secondo profili di qualità, di equità dei servizi e di soddisfazione dell’utenza; b) efficienza, intesa quale rapporto tra risorse utilizzate e quantità di servizi prodotti o attività svolta.

FINALITA’ E STRUTTURA DEL DUP

Il DUP è lo strumento che permette l’attività di guida strategica ed operativa degli enti locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistemico e unitario le discontinuità ambientali e organizzative. Il DUP costituisce, nel rispetto del principio del coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione. La normativa prevede inoltre che, entro il 31 luglio di ciascun anno, la Giunta presenti al Consiglio il Documento Unico di Programmazione (DUP) in relazione al triennio successivo (2018-2020), che sostituisce la relazione previsionale e programmatica. Il DUP si compone di due sezioni: la Sezione Strategica (SeS) e la Sezione Operativa (SeO). La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo, la seconda pari a quello del bilancio di previsione. La modifica del Vincolo del patto di Stabilità sugli investimenti in Pareggio di Bilancio, continua nella limitazione della crescita (e quindi delle entrate ad esse correlate) richiedendo la scelta di concentrarsi sulle 2 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO principali opere pubbliche da poter realizzare ed una notevole attenzione al circuito temporale delle entrate- uscite di cassa ad esse relative, in modo da massimizzare gli investimenti. In sintesi la scelta politica dell’Amministrazione è quella di affrontare la complessa e profonda riorganizzazione del sistema dei tributi locali avvenuta con il 2014, perseguendo equità e riduzione del carico fiscale sul cittadini, impegnandosi fina da subito a produrre per le annualità successive ulteriori riduzioni di spesa e incrementi di entrata tali da evitare futuri aumenti del prelievo fiscale, altrimenti necessari. Con questo impianto generale, fortemente improntato alla ricerca di efficienza verranno effettuate le principali opere pubbliche previste e si garantisce la continuità dei servizi, pur limitandone sovente l’implementazione immediata, che andrà a regime in primo luogo concretizzando le esperienze di sovracomunalità deliberate in precedenza, poi praticando la rimodulazione di alcuni contratti di servizio in essere ed infine promuovendo forme di collaborazione con soggetti presenti sul territorio.

DUP SEMPLIFICATO

Nonostante sia opinione ampiamente condivisa che il DUP non rappresenta un adempimento di reale valore programmatorio per i tanti comuni italiani di dimensioni minori, la proposta di abolizione formulata dall’Anci per gli enti fino a 5 mila abitanti non è stata presa in considerazione, per cui anche tali enti locali devono provvedere alla nuova programmazione, con il DUP 2018–2020, sebbene in una forma semplificata rispetto a quella prevista per gli enti medio–grandi.

Il nuovo principio 8.4 denota, innanzitutto, una sostanziale invarianza delle finalità generali del DUP. Il documento, infatti, deve individuare “ in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica […] le principali scelte che caratterizzano il programma dell’amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato ”. Premesso questo, emerge il venir meno dell’articolazione del documento nelle due Sezioni che caratterizzano il DUP degli enti di maggiore dimensione: la sezione strategica (SeS) e quella operativa (SeO).

Il DUP semplificato prevede non solo il compattamento dei contenuti delle due sezioni, ma viene anche meno, la necessità di definire obiettivi strategici di mandato collegati alle missioni, a cui agganciare gli obiettivi operativi riferiti ai programmi. È possibile, invece, semplificare la catena di senso degli obiettivi, raccordandosi direttamente agli indirizzi generali ed individuando obiettivi della programmazione triennale ed annuale direttamente riferibili alle sole missioni. Inoltre è possibile semplificare la struttura contabile del documento, in quanto non è obbligatorio riportare gli stanziamenti di spesa riferiti alle missioni e ai programmi di bilancio.

STRUTTURA DEL DOCUMENTO

Il presente documento, anche se semplificato, unisce in sé la capacità di prefigurare finalità di ampio respiro con la necessità di dimensionare gli obiettivi alle reali risorse disponibili. Questo, cercando di ponderare le diverse implicazioni presenti nell'intervallo di tempo considerato dalla programmazione.

Non è facile delineare una strategia di medio periodo in un momento in cui il contesto della finanza locale è lontano dal possedere una configurazione che sia stabile nel contenuto e duratura nel tempo. Obiettivi e risorse, infatti, costituiscono due aspetti del medesimo problema. Anche in tale situazione, la struttura e il contenuto di questo elaborato vogliono riaffermare la volontà dell'amministrazione di fornire informazioni chiare, evidenti, e, per quanto possibile, di facile comprensione.

In mancanza di uno schema standardizzato che delinei esattamente il DUP e in una fase in cui le esperienze disponibili sono ancora scarse, il documento, proprio per rispondere alla richiesta di chiarezza espositiva e di precisione nella presentazione, riutilizza lo schema dello scorso anno, ricalcandone ampiamente non solo la struttura, ma anche le parti descrittive generali.

Si ricorda che quanto riportato nel DUP non ha comunque valore autorizzatorio, ma riveste solo carattere di indicazione strategica.

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CONDIZIONI ESTERNE

ANALISI DELLE CONDIZIONI ESTERNE

Questa sezione aggiorna le linee di mandato che caratterizzano il programma dell’Amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo iniziato con le elezioni comunali del maggio 2014 e che terminerà nella primavera del 2019 e individua la strategia dell’Ente.

Ovviamente la programmazione propria dell’Amministrazione risulta fortemente condizionata dagli indirizzi contenuti nei documenti di programmazione esterni. Per questo motivo, la scelta degli obiettivi non può che essere affiancata da un processo di analisi strategica delle condizioni esterne, descritte sempre in questa parte del documento, che riprende gli obiettivi di periodo individuati dal governo centrale e regionale e valuta la situazione socio-economica locale (popolazione, territorio, economia).

Obiettivi e vincoli individuati dal governo. Gli obiettivi strategici dell'ente dipendono molto dal margine di manovra concesso dall'autorità centrale e regionale. L'analisi delle condizioni esterne parte quindi da una valutazione di massima sul contenuto degli obiettivi del governo per il medesimo arco di tempo, anche se solo presentati al parlamento e non ancora tradotti in legge. Si tratta di valutare il grado di impatto degli indirizzi presenti nella decisione di finanza pubblica sulla possibilità di manovra dell'ente locale. Allo stesso tempo, per quanto disponibili, vanno prese in considerazione le direttive per l'intera finanza pubblica richiamate nella legge di stabilità oltre che gli aspetti quantitativi e finanziari riportati nel bilancio dello stato.

Valutazione socio-economica del territorio. Si tratta di analizzare la situazione ambientale in cui l'amministrazione si trova ad operare per riuscire poi a tradurre gli obiettivi generali nei più concreti e immediati obiettivi operativi. L'analisi socio-economica affronta tematiche diverse e tutte legate, in modo diretto ed immediato, al territorio ed alla realtà locale. Saranno pertanto affrontati gli aspetti statistici della popolazione e la tendenza demografica in atto, la gestione del territorio, gli aspetti strutturali e congiunturali dell'economia insediata nel territorio, con le possibili prospettive di concreto sviluppo economico locale.

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OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DAL GOVERNO NAZIONALE

Documento di Economia e Finanza (DEF) Il Documento di economia e finanza (DEF), previsto dalla Legge 7 aprile 2011 n. 39, viene presentato alle Camere entro il 10 aprile di ogni anno. E’ il principale strumento della programmazione economico-finanziaria in quanto indica la strategia economica e di finanza pubblica nel medio termine. Viene proposto dal Governo e approvato dal Parlamento. Si compone di tre sezioni e di alcuni allegati. • Programma di Stabilità dell’Italia 2017. Contiene gli obiettivi da conseguire per accelerare la riduzione del debito pubblico e, in particolare, gli obiettivi di politica economica per il triennio successivo; l'aggiornamento delle previsioni per l'anno in corso; l'indicazione dell'evoluzione economico-finanziaria internazionale; gli obiettivi programmatici • Analisi e tendenze della finanza pubblica 2017 e Nota metodologica. Contiene l'analisi del conto economico e del conto di cassa nell'anno precedente, le previsioni tendenziali del saldo di cassa del settore statale e le indicazioni sulle modalità di copertura. A questa sezione è allegata una Nota metodologica contenente i criteri di formulazione delle previsioni tendenziali a legislazione vigente per il triennio successivo. • Programma Nazionale di Riforma 2017, Appendice. Contiene l’indicazione dello stato di avanzamento delle riforme avviate, degli squilibri macroeconomici nazionali e dei fattori di natura macroeconomica che incidono sulla competitività, le priorità del Paese e le principali riforme da attuare.

Il documento completo e i relativi allegati sono disponibili sul sito del MEF all’indirizzo http://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/doc-finanza-pubblica/

Nella relazione accompagnatoria il Ministro dell’Economia e delle Finanze Pier Carlo Padoan ricorda nella premessa del DEF che: “… Dopo una crisi lunga e profonda, nel 2014 l’economia italiana si è avviata su un sentiero di graduale ripresa andata via via rafforzandosi nel biennio successivo. Il livello del PIL del 2014 è stato rivisto al rialzo di quasi 10 miliardi in termini nominali, quello del 2015 di oltre 9 miliardi rispetto alle stime di un anno fa. Si tratta di una ripresa più graduale rispetto ai precedenti cicli economici, susseguenti crisi meno profonde e prolungate, ma estremamente significativa in considerazione innanzitutto dell’elevato contenuto occupazionale: in base ai più recenti dati disponibili il numero di occupati ha superato di 734 mila unità il punto di minimo toccato nel settembre 2013. Anche per effetto delle misure comprese nel Jobs Act, il miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro si è riflesso in una contrazione del numero degli inattivi, del tasso di disoccupazione, del ricorso alla CIG; ne hanno beneficiato i consumi delle famiglie, in crescita dell’1,3 per cento nel 2016, che il Governo ha sostenuto mediante diverse misure di politica economica. … L’irrobustimento della crescita e della competitività ha beneficiato degli interventi di carattere espansivo adottati dal Governo, armonizzati con l’esigenza di proseguire nel consolidamento dei conti pubblici. Il disavanzo è sceso dal 3,0 per cento del PIL nel 2014 al 2,7 nel 2015 fino al 2,4 nel 2016; l’avanzo primario (cioè la differenza tra le entrate e le spese al netto degli interessi sul debito pubblico) è risultato pari all’1,5 percento del PIL nel 2016. Per apprezzare appieno lo sforzo prodotto dal Paese in termini di aggiustamento fiscale negli anni passati, va considerato che tra il 2009 e il 2016 l’Italia risulta il Paese dell’Eurozona che assieme alla Germania ha mantenuto l’avanzo primario in media più elevato e tra i pochi ad aver prodotto un saldo positivo, a fronte della gran parte degli altri Paesi membri che invece hanno visto deteriorare la loro posizione nel periodo. …. L’obiettivo prioritario del Governo – e della politica di bilancio delineata nel DEF – resta quello di innalzare stabilmente la crescita e l’occupazione, nel rispetto della sostenibilità delle finanze pubbliche; in tal senso le previsioni formulate sono ispirate ai principi di prudenza che hanno caratterizzato l'elevata affidabilità di stime e proiezioni degli ultimi anni, al fine di assicurare l’affidabilità della programmazione della finanza pubblica. ... È intenzione del Governo continuare nel solco delle politiche economiche adottate sin dal 2014, volte a liberare le risorse del Paese dal peso eccessivo dell’imposizione fiscale e a rilanciare al tempo stesso gli investimenti e l’occupazione, nel rispetto delle esigenze di consolidamento di bilancio. Nello scenario programmatico prosegue la discesa dell’indebitamento netto al 2,1 per cento nel 2017, quindi all’1,2 nel 2018, allo 0,2 nel 2019 fino a raggiungere un saldo nullo nel 2020; le previsioni incorporano le misure di politica fiscale e controllo della spesa, in via di definizione, che ridurranno l’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche dello 0,2 per cento del PIL nel 2017. La variazione del saldo strutturale è in linea

5 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO con il braccio preventivo del Patto di Stabilità e Crescita in tutto il triennio 2018-2020. Il pareggio di bilancio strutturale verrebbe pienamente conseguito nel 2019 e nel 2020” . Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF) La “Nota di aggiornamento” viene presentata alle Camere entro il mese di settembre di ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e di finanza pubblica del DEF in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull’andamento del quadro macroeconomico. Il documento contiene l'aggiornamento degli obiettivi programmatici, le osservazioni e le eventuali modifiche e integrazioni del DEF in relazione alle raccomandazioni del Consiglio dell'Unione Europea relative al Programma di stabilità e al Programma nazionale di riforma

Documento Programmatico di Bilancio (DPB) Il Documento programmatico di bilancio è stato istituito dal regolamento UE n. 473/2013. Entro il 15 ottobre di ogni anno, gli Stati membri trasmettono alla Commissione Europea e all'Eurogruppo un progetto di DPB per l’anno successivo, nel quale illustrano all’Europa il proprio progetto di bilancio per l’anno successivo. In particolare, il Documento contiene l'obiettivo di saldo di bilancio e le proiezioni delle entrate e delle spese. Al DPB viene allegato, inoltre, un documento contenente la metodologia, i modelli economici e le ipotesi, e ogni altro parametro pertinente alla base delle previsioni di bilancio e l'impatto stimato delle misure aggregate di bilancio sulla crescita economica. Per le informazioni di dettaglio si rimanda al documento disponibile sul sito del MEF http://www.mef.gov.it/documenti-pubblicazioni/doc-finanza-pubblica/

Legge di bilancio Il bilancio di previsione dello Stato è un atto con forma di legge, predisposto su base annuale e pluriennale, sia in termini di competenza che di cassa, col quale il Parlamento autorizza il Governo a prelevare ed utilizzare le risorse pubbliche necessarie per l’esecuzione delle politiche pubbliche e delle attività amministrative dello Stato e rappresenta il principale documento contabile per l’allocazione, la gestione e il monitoraggio delle risorse finanziarie dello Stato. A partire dalla legge di bilancio per il triennio 2017-2019, per effetto delle modifiche normative intervenute (Legge rinforzata n. 243 del 2012 e Legge n. 163 del 2016) viene eliminata la legge di stabilità e contestualmente la legge di bilancio assume natura di legge sostanziale. La legge di bilancio si compone di due sezioni: la Sezione I, dedicata alle innovazioni legislative, definisce il quadro di riferimento finanziario e contiene le misure quantitative necessarie a realizzare gli obiettivi programmatici indicati nel DEF (e nella Nota di aggiornamento al DEF); La Sezione II espone, per l'entrata e per la spesa, le unità di voto parlamentare e riporta le variazioni non determinate da innovazioni normative (ad es., rimodulazioni compensative verticali - tra capitoli di spesa – ed orizzontali - su uno stesso capitolo di spesa, nonché rifinanziamenti, definanziamenti e riprogrammazioni di spese disposte da norme preesistenti). La manovra di finanza pubblica, ovvero l’insieme degli interventi volti a modificare la legislazione vigente, si compone degli interventi previsti dalla legge di bilancio nella Sezione I e nella Sezione II. In particolare, quest’ultima, deve esporre gli stanziamenti complessivi ottenuti dall’integrazione delle due sezioni, dando separata evidenza agli effetti finanziari imputabili alle innovazioni normative contenute nella Sezione I, nonché agli altri interventi di modifica della legislazione vigente previsti. Il nuovo disegno di legge di bilancio viene presentato al Parlamento entro il 20 ottobre di ogni anno. La legge di bilancio per il 2018 (“Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020") è stata approvata definitivamente il 27 dicembre 2017. Il disegno di legge era stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 16 ottobre 2017, per poi iniziare l’iter parlamentare. Il provvedimento, formato da 19 articoli, insieme al Dl fiscale 148/2018 composto da 120 articoli rappresenta il cuore della manovra relativa ai conti pubblici predisposta dal Governo per il 2018. Si riporta un riepilogo sistematico delle misure più importanti del Dl fiscale tratto da “lalentepubblica” quotidiano partecipativo delle P.A.

STOP AUMENTO IVA – In primo luogo, all’art.2 viene previsto lo stop all’aumento dell’Iva nel 2018: l’aggravio viene rimandato e rimodulato a partire dal 2019.

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RISTRUTTURAZIONI, CEDOLARE SECCA, BONUS MOBILI – All’art. 3 la cedolare secca al 10% per gli affitti a canone concordato non sarà strutturale, ma verrà prorogata per il biennio 2018-2019. Per il bonus mobili è prevista la detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici in classe non inferiore alla A+ in un contesto di ristrutturazione. Per il 2018 vengono prorogate la detrazione potenziata del 50% per le ristrutturazioni e quella connessa al Sismabonus. Sconto ad hoc, del 36% per un peso fino a 5.000 euro, per la sistemazione a verde di aree scoperte di edifici e immobili esistenti. Lo sconto è previsto anche per impianti di irrigazione e la realizzazione di pozzi, copertura a verde e giardini pensili. Scende dal 65% al 50% il bonus energia per infissi, schermi solari, sostituzione impianti climatizzazione.

TRASPORTO PUBBLICO – L’art. 4 è dedicato al trasporto pubblico. Il testo finale della Legge di Bilancio prevede sconti fino a 250 euro per le spese d’abbonamento di trasporti pubblici locali, regionali e interregionali. Tra le novità anche l’agevolazione per gli accordi di rimborso di questi abbonamenti da parte dei datori di lavoro per i propri dipendenti e per i loro familiari.

ALIQUOTE PER I COMUNI, NORME PER GLI ENTI LOCALI – Come riporta l’art. 6. rimane dunque bloccato anche nel 2018 l’aumento per le aliquote delle imposte e dei tributi da parte degli enti locali. Più avanti, agli articoli 68-72 le altre norme per gli Enti Locali. Un fondo in favore dei territori delle autonomie speciali, 352 milioni di euro per l’anno 2018 per Province e Città Metropolitane e, infine, per il triennio 2018- 2020, sono assegnati ai Comuni che non risultano beneficiari dei contributi di cui all’articolo 1, comma 974, della legge 28 dicembre 2015, contributi per investimenti, nel limite complessivo di 150 milioni di euro per l’anno 2018, 300 milioni di euro per l’anno 2019 e 400 milioni di euro per l’anno 2020.

SOSTEGNO ALLE PMI – Il II capo (artt.7-10) è dedicato a tutte le misure a sostegno delle Imprese, col piano Industria 4.0. La proroga dell’agevolazione Beni Strumentali nella Legge di Bilancio 2018 è una delle novità per le imprese che si affianca ai nuovi termini previsti per beneficiare di superammortamento al 140% e iperammortamento al 250%. In tutti i casi, l’obiettivo della Legge di Bilancio 2018 è quello di sostenere il piano di digitalizzazione delle piccole e medie imprese, interessate da quella che è definita la “quarta rivoluzione” Industria 4.0.

MISURE PER IL LAVORO, SGRAVI CONTRIBUTIVI – Nel capo V (in particolare all’art. 17) si proroga al 2018 lo sgravio contributivo già previsto dalla legge di bilancio 2017 riguardante i giovani lavoratori autonomi agricoli, cioè i coltivatori diretti (CD) e gli imprenditori agricoli professionali (IAP), con età inferiore a 40 anni. Arriva inoltre, il bonus permanente per l’assunzione di giovani under 30 che, per il solo 2018, vale anche per i contratti stabili a chi non ha ancora compiuto 35 anni.

BONUS IRPEF 80 EURO – Fondamentale per i dipendenti pubblici l’art. 18 della nuova Finanziaria. La norma in esame dispone un incremento dei limiti reddituali previsti per il riconoscimento del credito ai percettori di redditi di lavoro dipendente di cui all’articolo 13, comma 1-bis) del TUIR. Per quanto riguardo il bonus da 80 euro, il tetto di 24.000 euro sale a 24.600 e quello di 26.000 sale a 26.600. Sarebbero così salvi gli 80 euro dei dipendenti pubblici, che con il rinnovo del contratto supererebbero la soglia ad oggi vigente per ricevere il bonus.

APE VOLONTARIA, WELFARE – Prorogato di un anno il meccanismo dell’anticipo finanziario a garanzia pensionistica: adesso la scadenza è fissata al 2019, come riporta l’art. 22. Come riportato, invece, dall’art. 25, viene estesa la platea dei beneficiari del Rei (Reddito di Inclusione), limitata in sede di prima applicazione sulla base di alcune caratteristiche non economiche del nucleo e ad un incremento del massimale del beneficio economico, fissato in sede di prima applicazione nell’ammontare su base annua dell’assegno sociale.

POLITICHE PER LA FAMIGLIA – Le misure sono previste dall’art.30. La disposizione istituisce nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze un Fondo di 100 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2018, da destinare a interventi per le politiche della famiglia.

SICUREZZA PUBBLICA – Se l’art. 34 disciplina misure a favore degli Enti Locali commissariati per infiltrazioni mafiose, l’art. 35 impone la creazione di un centro nazionale per la ricerca e lo sviluppo nella materia della cyber security, con particolare riferimento al tema della protezione e sicurezza delle infrastrutture critiche di rilevanza nazionale.

ASSUNZIONI POLIZIA E VIGILI DEL FUOCO – All’art. 36, la norma è volta a consentire assunzioni in deroga, nell’ambito della dotazione organica delle Forze di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Assunzioni straordinarie, nell’ambito della dotazione organica, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente, nel limite massimo di 7.394 unità, per le qualifiche iniziali dei ruoli di base, ferme restando le riserve di posti previsti dalla legislazione vigente per i volontari delle Forze armate.

CULTURA – L’art. 39 fornisce le norme relative gli incentivi riguardanti il patrimonio culturale. Prevista, tra le

7 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO altre disposizioni, la possibilità per gli istituti ed i luoghi della cultura statali di prorogare, per l’anno 2018, i contratti a tempo determinato stipulati, nel corso del 2016-2017, con professionisti competenti ad eseguire interventi sui beni culturali.

SPORT – Credito d’imposta del 12% per l’ammodernamento degli stadi delle società di serie B, Lega Pro e serie D (tetto massimo 25mila euro); possibilità di esercitare le attività sportive dilettantistiche con scopo di lucro in una delle forme societarie previste dal codice civile (con riduzione alla metà dell’Ires dovuta dalle società sportive dilettantistiche lucrative riconosciute dal Coni); riconoscimento alle imprese, nei limiti del 3 per mille dei ricavi annui, di un credito d’imposta pari al 50% delle erogazioni liberali in denaro fino a 40mila euro effettuate nel 2018 per interventi di restauro e ristrutturazione di impianti sportivi pubblici (anche se in concessione). Il tutto previsto dall’art. 40.

AMBIENTE – Al capo VIII misure per l’ambiente e il territorio. Istituito un fondo rotativo presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare volto a finanziare gli interventi, per la messa in sicurezza e il risanamento dei siti con presenza di rifiuti radioattivi. Inoltre c’è spazio anche per interventi urgenti per la sicurezza stradale, con l’assunzione di 100 funzionari da inquadrare nella terza area – prevalentemente nel profilo professionale di funzionario ingegnere architetto – da adibire all’esercizio delle funzioni di motorizzazione sul territorio.

SCUOLA, ISTRUZIONE E RICERCA – Il capo IX (artt.53-57), è quello relativo all’Istruzione. Stanziati 37 milioni di euro per il 2018, 41milioni di euro per il 2019 e 96 milioni di euro a decorrere dal 2020 da destinare alla contrattazione collettiva nazionale. Ripristinata la possibilità di conferire le supplenze brevi al personale amministrativo e tecnico, disciplinando nel dettaglio il periodo oltre il quale il Dirigente scolastico può nominare un supplente breve e saltuario. Le scuole potranno infatti sostituire, nei limiti delle ulteriori risorse previste dalla disposizione, gli assistenti amministrativi e tecnici assenti, dal trentesimo giorno di assenza, mentre a normativa vigente tale possibilità è sempre negata salvo che per gli assistenti amministrativi nelle scuole che abbiano non più di tre posti in organico. Prevista infine l’assunzione di 1.500 ricercatori tra atenei ed enti di ricerca e frequenza biennale per gli scatti per i docenti.

EVASIONE FISCALE, TRIBUTI, PAGAMENTI DELLE PA – Infine, nella parte finale del documento (artt. 81- 87 e segg.) ci sono le norme di materia tributaria/fiscale. In materia di contrasto all’evasione fiscale, si prevedono diverse modifiche alla disciplina della trasmissione telematica delle operazioni Iva (e-fattura obbligatoria dal 2019) per incentivare ulteriormente la tracciabilità dei pagamenti e la semplificazione degli adempimenti amministrativi e contabili. Novità anche per il versamento dell’acconto dell’imposta sulle assicurazioni: il termine passa dal 16 maggio al 16 novembre di ogni anno e la relativa percentuale è elevata al 55% per il 2018 e il 2019 e al 70% per gli anni successivi. Prevista la proroga al 2018 della rideterminazione del valore di acquisto dei terreni e delle partecipazioni. E, infine, si passa da 10.000 a 5.000 euro della soglia al di sopra della quale le PA, prima di effettuare il pagamento, devono verificare se il beneficiario è inadempiente rispetto all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento.

Si riportano, inoltre, alcuni contenuti della Legge di Bilancio, precisando che informazioni di maggior dettaglio sono disponibili all’indirizzo: http://www.governo.it/approfondimento/legge-di-bilancio-2018/8744

LAVORO, FORMAZIONE E PREVIDENZA - Riconosciuti sgravi contributivi per i datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1º gennaio 2018, assumono lavoratori con contratto di lavoro a tempo indeterminato, per un periodo massimo di trentasei mesi, nel limite di 3.000 euro su base annua; lo sgravio spetta per le assunzioni di giovani che non abbiano compiuto il trentesimo anno di età e non siano già stati occupati a tempo indeterminato con il medesimo o con altro datore di lavoro. Per le assunzioni effettuate entro il 31 dicembre 2018, lo sgravio contributivo è riconosciuto anche per i giovani che non abbiano compiuto il trentacinquesimo anno di età, se in possesso dei requisiti. Stabilito un esonero contributivo triennale per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali di età inferiore a 40 anni. Previsti stanziamenti per la promozione e il coordinamento delle politiche per la formazione, nonché il cofinanziamento del Programma Erasmus. Proroga di un anno (dal 31-12-2018 al 31-12-2019) per l’istituto sperimentale dell’APE volontaria; inoltre viene ampliata la platea dei beneficiari dell’Ape sociale. Assunzioni straordinarie nelle Forze di Polizia e Vigili del fuoco: fino a 7.394 unità complessive nel quinquennio 2018-2022. Rinnovo dei contratti PA: destinate ai miglioramenti economici del personale dipendente della pubblica amministrazione risorse pari a 300 milioni per il 2016, 900 milioni per il 2017 e 2.850 milioni a partire dal 2018.

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SOSTEGNO ALLE IMPRESE - Rifinanziata per 330 milioni di euro nel periodo 2018-2023 la “Nuova Sabatini”, misura di sostegno volta alla concessione alle micro, piccole e medie imprese di finanziamenti agevolati per investimenti in nuovi macchinari, impianti e attrezzature. Meccanismo preferenziale per gli investimenti “Industria 4.0, cui viene riservata una quota pari al trenta per cento delle risorse stanziate. Si introduce, per il 2018, un credito d'imposta del 40 per cento fino a un massimo di 300.000 euro per le spese di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0. Istituito il Fondo imprese Sud a sostegno della crescita dimensionale delle piccole e medie imprese, con una dotazione di 150 milioni di euro. Elevate le soglie reddituali per l’accesso al bonus “80 euro” (da 24.000 a 24.600 euro). Analogamente, il bonus decresce, fino ad annullarsi, in presenza di un reddito complessivo pari o superiore a 26.600 euro.

POLITICHE PER LA FAMIGLIA - Confermato il “bonus bebè” (assegno di natalità) per il 2018 per un importo annuo di 960 euro fino al primo anno di vita del bambino, nato o adottato nel 2018, per famiglie con ISEE familiare entro i 25mila euro annui. Istituito il Fondo Caregiver: stanziati 60 milioni in tre anni per il finanziamento di interventi legislativi finalizzati al sostegno di chi assiste le persone non autosufficienti all’interno della famiglia. Aumentate le detrazioni fiscali per i figli a carico di età non superiore a ventiquattro anni: la soglia per le detrazioni Irpef passa da 2,8 mila a 4 mila euro. Potenziate le misure di contrasto alla povertà: estesa la platea dei beneficiari del reddito di inclusione (REI) e incrementate le risorse minime del Fondo per la lotta alla povertà (dal 15 al 20%) per il finanziamento degli interventi e dei servizi sociali territoriali. Stanziati 2,5 milioni di euro per ciascun anno del triennio 2018-2020, destinati all’erogazione di borse di studio, spese mediche e iniziative assistenziali in favore degli orfani per crimini domestici e "femminicidio".

AGEVOLAZIONI PER LA CASA - Sono prorogate al 31 dicembre 2018 le detrazioni per interventi di ristrutturazione edilizia, per l'acquisto di mobili ed elettrodomestici (bonus mobili) e, con alcune novità, quelle per l’efficientamento energetico degli edifici (ecobonus). Per le spese relative agli interventi finalizzati congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica, effettuati su parti comuni di edifici condominiali nelle zone sismiche 1, 2 e 3, in alternativa alle detrazioni previste dall’ecobonus e dal sisma bonus, si può usufruire di una detrazione dell’80% o dell’85% se gli interventi adottati comportano una riduzione del rischio sismico rispettivamente di una o due classi. È introdotta, per l’anno 2018, una detrazione del 36% delle spese, fino ad un ammontare complessivo non superiore a 5.000 euro, per la «sistemazione a verde» di aree scoperte, realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi, coperture a verde e giardini pensili. La detrazione spetta anche per interventi effettuati sulle parti comuni esterne degli edifici condominiali. La riduzione al 10% dell'aliquota della cedolare secca per contratti a canone concordato è prorogata fino al 2019.

CULTURA E TURISMO - Stanziato un Fondo per la promozione del libro e della lettura, con dotazione annua pari a 4 milione di euro, di cui una quota pari a 1 milione di euro destinata alle biblioteche scolastiche. Riconosciuto un credito d’imposta per le imprese creative, nella misura del 30 per cento dei costi sostenuti per attività̀ di sviluppo, produzione e promozione di prodotti e servizi culturali e creativi ed è attribuito nel limite di spesa di 500.000 euro per il 2018 e di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2019 e 2020; un credito di imposta è stato riconosciuto anche per le librerie. Stanziate risorse per Matera, Capitale europea della cultura 2019 Per la realizzazione del Piano per l’arte contemporanea è autorizzata l’ulteriore spesa di 2 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018, 2019 e 2020. Prorogato il bonus per gli studenti dei conservatori e degli istituti musicali per l’acquisto di strumenti musicali. Stanziati 290 milioni di euro annui per prorogare al 2018 e al 2019 18App, la card da 500 euro per i giovani che compiono diciotto anni .

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OBIETTIVI GENERALI INDIVIDUATI DALLA REGIONE

Il Documento di Programmazione Economico Finanziaria Regionale (DEFR), ai sensi dell'art. 5 della L.R. 25 marzo 2002, n. 3, recante "Ordinamento contabile della Regione Abruzzo", costituisce l'aggiornamento del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e lo strumento annuale della programmazione di bilancio. Esso pertanto esplicita le linee programmatiche della Regione per il breve e medio periodo, legandole alle risorse da destinarvi, e costituisce la base sulla quale vengono costruiti il bilancio annuale e pluriennale. Sulle base delle linee strategiche definite dal DPEFR sono inoltre costruite le Linee Guida per i programmi annuali dell'attività amministrativa della Giunta Regionale. Documento di Economia e Finanza Regionale 2018-2020 Il Documento di Economia e Finanza Regionale per il periodo 2018-2020, trasmesso dalla Giunta Regionale d'Abruzzo al Consiglio Regionale, è stato approvato da quest’ultimo nella seduta del 21.12.2017. La Nota di aggiornamento al Defr è stata approvata dalla Giunta Regionale nella seduta del 4 dicembre 2017. Si sviluppa su tre grandi aree tematiche: crescita intelligente, crescita sostenibile, crescita inclusiva. Nel merito della programmazione regionale, il Defr conferma gli strumenti di sviluppo come il Masterplan per l’Abruzzo, il Patto per lo Sviluppo, a cui si affiancheranno un Piano Straordinario per il lavoro e l’opportunità della Zona Economica Speciale introdotta dal Decreto per il Mezzogiorno. Nel Defr vengono indicate le priorità per i prossimi tre anni, a partire dalla messa in sicurezza delle scuole in tutto il territorio regionale. “Abbattuto il disavanzo di 500 milioni di euro ed approvate linee importanti per il trasporto pubblico locale ed il settore sociale- afferma il capogruppo del Pd Sandro Mariani- Il Defr si inserisce in un contesto diverso rispetto al recente passato, a seguito dell’uscita della Regione Abruzzo dal commissariamento della sanità. Permane una situazione di difficoltà del bilancio regionale, con un disavanzo rilevante che per la prima volta dopo anni di gestione disattenta viene accertato e portato in luce.” Nel Defr vengono destinate le risorse derivante da strumenti di programmazione europea e nazionale che la Regione metterà a disposizione del territorio nel triennio che potranno andare a vantaggio di imprese e famiglie, soprattutto delle fasce più deboli, con l’impegno ad incrementare annualmente gli investimenti a partire dal 2018.

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OBIETTIVI DEL GOVERNO LOCALE

Si riportano le linee programmatiche approvate con deliberazione consiliare n. 39 del 12/07/2014 all’atto di insediamento dell’attuale amministrazione, che coincidono con il programma elettorale presentato agli elettori.

“La storia recente di Cermignano è per molti aspetti simile e per altri molto diversa da quella di tante altre realtà anche limitrofe. Fino all’immediato dopoguerra, come altri Comuni vicini, è stato un centro di una certa rilevanza cui facevano corte centinaia di abitazioni rurali e importanti frazioni (Montegualtieri e Poggio delle Rose), testimonianza visiva di un passato vivo e prosperoso, almeno secondo le propensioni tipiche di un paese di alta collina. A partire dalla fine degli anni sessanta, la mancanza di una valida pianificazione dello sviluppo artigianale e industriale ha determinato la totale assenza di insediamenti produttivi, che per il nostro Comune si è tradotto in un lento quanto inesorabile declino con conseguente spopolamento dei centri storici e delle campagne. Nello stesso periodo, molti Comuni a noi vicini pur subendo lo stesso fenomeno, sono riusciti ad intercettare insediamenti produttivi e hanno beneficiato, per un lungo periodo di un certo sviluppo economico, messo poi in crisi dalla recessione iniziata nel 2008. Le amministrazioni più recenti e quella uscente, grazie ad una seria programmazione hanno cercato di invertire la tendenza intervenendo sull’economia, sulla viabilità, sulle strutture di residenza e in generale sulla qualità della vita.

Il contesto internazionale difficile e problematico, caratterizzato dalla forte crisi economica e finanziaria ancora non superata e i tagli dei trasferimenti agli enti locali costantemente operati dal governo centrale, non aiutano certamente i Comuni nelle loro attività amministrative . Tuttavia è rimasta intatta la convinzione che una ripresa dell’intero territorio comunale è ancora possibile e che questa, debba far leva, necessariamente, sul costante impegno, su un’attenta programmazione e soprattutto sulla cooperazione intercomunale di fatto già in essere, appartenendo il Comune di Cermignano, oramai dal 2012, all’Unione di Comuni “Colline del Medio Vomano” della quale è stato promotore a seguito della inevitabile chiusura della Comunità Montana “Zona N”. Vale la pena ricordare che la sede è situata presso il nostro Municipio recentemente restaurato e reso compatibile con il contesto architettonico del centro storico.

Il presente documento illustra i punti di intervento e le linee strategiche del candidato Sindaco e della lista associata, finalizzati a migliorare la qualità della vita del cittadino nelle sue varie declinazioni: lavoro, istruzione, viabilità, servizi (sanitari, sociali, etc.) e sicurezza.

1. Sviluppo e promozione del territorio Quando, nei decenni scorsi, sono cominciate le grandi trasformazioni del lavoro e dell’economia, il nostro comune, come altri, ha cominciato a mostrare la inadeguatezza delle proprie caratteristiche territoriali, di fronte alle nuove necessità che il nuovo corso dell’economia e del lavoro cominciava a richiedere. Con l’accrescersi delle possibilità di viaggio delle merci, la nostra produzione agricola, limitata e ad alto costo, non ha retto più contro le grosse produzioni delle zone forti. Le piccole imprese artigiane si sono trovate a dover competere con la grande produzione industriale. Allo stesso tempo le mutate ed accresciute esigenze del vivere quotidiano venivano sempre più mal soddisfatte dalla scarsa realtà reddituale. C’è stata quindi la lunga epoca delle migrazioni, anche questa comune ad altre realtà simili ed è cominciato lo spopolamento serio del nostro paese, perché non c’è stato il ritorno che pure altre realtà hanno visto. Chi cominciava a poter investire, lo ha fatto in zone più “comode”, cioè dove erano presenti, o potenzialmente presenti, condizioni di maggiore sviluppo industriale. Purtroppo non aver avuto la forza e la capacità di intercettare i nuovi bisogni della popolazione e quindi programmare uno sviluppo diverso del nostro territorio per renderlo competitivo con altre realtà molto vicine, ha prodotto il degrado continuo di Cermignano che non ha avuto un adeguato sviluppo. Per decenni ci si è quasi rassegnati a fare da spettatori allo sviluppo economico di altri, assistendo impotenti ad una continua emorragia della nostra popolazione, che è stata soprattutto emorragia di risorse umane e culturali, quindi anche professionali, imprenditoriali ed infine economiche . Oggi, grazie al lavoro delle ultime amministrazioni comunali, ci sono le basi perché la futura azione amministrativa svolga il difficile compito di mezzo propulsivo e trainante di un possibile e compatibile sviluppo del nostro Comune per quanto riguarda l’ambiente e il turismo, l’industria e l’artigianato, l’agricoltura e il commercio. La nostra filosofia amministrativa si ispira ad un’integrazione tra uomo, ambiente e attività produttive. L’obiettivo è quello di continuare a promuovere un atteggiamento non rinunciatario e rassegnato, ma propositivo ed ottimista seppur nella consapevolezza delle oggettive difficoltà del periodo. Gli sforzi del

11 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO candidato Sindaco e dell’amministrazione saranno quindi tutti tesi ad offrire possibilità di nuovo sviluppo, attraverso la valorizzazione del territorio anche nell’ottica del marketing territoriale. Valorizzare il territorio, significherà agire su due grandi linee strategiche: a) il miglioramento della viabilità; b) la promozione ai fini turistici dell’intero patrimonio comunale, a partire da quello paesaggistico, storico-culturale, architettonico-monumentale, per finire a quello artigianale, agricolo e gastronomico.

a) Viabilità Grande viabilità e Viabilità interna. Cermignano ha bisogno di superare lo stato di parziale isolamento in cui versa. Non deve più essere un paese bello da vedere dal basso e difficile da raggiungere. Deve essere servito da una viabilità comoda e veloce, che permetta spostamenti rapidi ed efficienti. Quale obiettivo strategico di medio e lungo periodo, per dare impulso allo sviluppo e alla promozione del territorio, sarà fondamentale completare la “Destra Vomano” al fine di dotare il territorio di Piane Vomano, Serra e Taverna di una “arteria” collegata con le vicine autostrade. Tale direttrice di sviluppo è stata oggetto di accordi con la Provincia di Teramo per il necessario raccordo con la Direttrice Vomano Fino e relativo collegamento con la S.S. 150 a valle dell’invaso di Val Vomano. Nel breve periodo, l’imminente avvio dei lavori per la ricostruzione del ponte sul fiume Vomano in località Castelnuovo, potrebbe essere l’occasione per apportare miglioramenti sostanziali all’attuale viabilità comunale di fondo valle Vomano, per intenderci, quella che dall’agriturismo “Capo D’acqua” si innesca con la S.S. 81 in prossimità dell’agriturismo “Za Beata”. Tale percorso risulterà di fondamentale importanza per assicurare il traffico locale; si tratterà quindi di continuare a portare avanti le giuste proposte nelle sedi opportune. Si consideri che l’appalto concorso in via di pubblicazione prevede sostanziali premialità per chi propone soluzioni meno disagevoli per la popolazione locale durante l’esecuzione dei lavori. Ulteriore obiettivo, per agevolare gli spostamenti dal resto del territorio, sarà quello di continuare il lavoro già intrapreso e messo a dura prova dalle alluvioni degli ultimi anni, di migliorare la rete viaria verso il capoluogo e verso le altre unità residenziali del nostro paese. Si tratterà di programmare una sistematica manutenzione ordinaria e straordinaria delle strade per ampliamenti, rifacimento del manto stradale dei tratti asfaltati e integrare e potenziare la segnaletica stradale. Per ridurre i disagi di studenti e lavoratori pendolari sarà necessario posizionare delle pensiline e dei punti luce presso le principali fermate degli autobus sia nel capoluogo sia nelle frazioni. Migliorare la viabilità interna e portare a compimento la “Destra Vomano” oltre a rendere più agevoli gli spostamenti dentro e fuori il territorio comunale, potrà favorire l’insediamento sia di nuove realtà imprenditoriali, che aiutare a rafforzarsi le realtà già esistenti; pensiamo agli agriturismi, alle poche attività commerciali e artigiane che con tanti sacrifici ancora resistono sul territorio comunale. Un altro aspetto importante da considerare è quello che lega la viabilità al lavoro, ovvero quello del necessario pendolarismo, è importante quindi che sia facilitato al massimo lo spostamento quotidiano, per limitare sia il tempo sia il costo che esso richiede. In definitiva, quindi, una viabilità che permetta a persone e merci di spostarsi velocemente e in sicurezza potrebbe mettere il nostro territorio nelle condizioni migliori per la creazione di nuovi posti di lavoro attraverso la stabilizzazione, il potenziamento e, qualora se ne presentasse l’opportunità, anche il sorgere di nuovi insediamenti produttivi. Quando pensiamo alla viabilità pensiamo anche alle grandi infrastrutture che permettono la diffusione delle moderne tecnologie informatiche, oggi indispensabili per una comunicazione efficace, affinché si possa entrare in contatto col resto del mondo e soprattutto col mercato globale. Anche questa è una sfida che l’amministrazione dovrà raccogliere e vincere. b) valorizzazione del patrimonio comunale

Con il completamento del recupero dell’edificio comunale e dell’arredo della piazza antistante di prossima inaugurazione e i lavori di ristrutturazione ed adeguamento sismico della Chiesa di Santa Lucia, l’obiettivo prioritario, per i prossimi anni, sarà quello di migliorare la qualità dell’arredo urbano dei centri storici di Poggio delle Rose e di Montegualtieri e delle principali piazze e vie delle altre contrade. In particolare, dopo aver già avviato il cantiere per la realizzazione del centro di accoglienza turistica e valorizzazione dei prodotti tipici riqualificando una vecchia costruzione a ridosso della monumentale Torre triangolare nel Centro storico di Montegualtieri, ci apprestiamo a mettere in cantiere un altro progetto, con fondi dell’Assessorato regionale al turismo, per la sistemazione dell’intero percorso pedonale che racchiude il borgo medioevale sottostante la Torre. Con fondi dello stesso Assessorato è anche in via di definizione il progetto esecutivo per il completamento della cinta muraria del “Castello” di Cermignano capoluogo. Si tratterà in sostanza di consolidare e nel contempo eliminare un intervento “posticcio” realizzato alla fine degli

12 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO anni sessanta che deturpa in maniera oscena la riqualificata scalinata di Via Salita al Castello , che dalla piazza del Municipio porta fino in cima alla chiesa di S. Lucia. Riteniamo, altresì, che migliorare gli spazi pubblici aumenti la qualità del vivere civile, e serva anche al rilancio del Comune. E’ nostro obiettivo migliorare la fruibilità dei parchi giochi già presenti a Cermignano e Montegualtieri. A tal proposito è in corso la progettazione definitiva, da parte dell’ufficio responsabile dell’Unione di Comuni, (in quanto trattasi di finanziamenti ottenuti tramite l’Unione ) per la riqualificazione urbanistica e l’ammodernamento e la messa in sicurezza dei giochi presenti. Pensiamo anche di mettere in cantiere la realizzazione di nuove aree verdi e spazi di aggregazione sociali. Sarà premura dell’amministrazione valorizzare, anche con la partecipazione di privati, gli edifici comunali dismessi: ex scuola elementare di Cermignano, ex scuola di Poggio delle Rose, parte della scuola di Montegualtieri. Anche durante l’attuale legislatura si è tentato di realizzare un progetto che prevedeva la trasformazione della ex scuola elementare di Cermignano in ostello e centro diurno anziani attingendo ai fondi della Fondazione Tercas. Iniziativa non realizzata per motivi legati alle vicissitudini della Banca stessa, ma che contiamo di riproporre nella prossima legislatura. Si continuerà con convinzione a supportare il centro di produzione del vino cotto ubicato in alcuni locali dell’ex edificio scolastico di Poggio delle Rose sostenendone l’inserimento per le attività di commercializzazione nella programmazione degli interventi diretti del GAL. E’ ormai acclarato, che eventi meteorologici eccezionali si verificano sempre più frequentemente e che questi arrecano numerosi danni al patrimonio pubblico e privato. Dimostrazione ne sono le abbondanti piogge del 01 e 02 dicembre 2013 che hanno provocato ingenti danni sull’intero territorio comunale. particolarmente grave è risultato il dissesto verificatosi sul versante nord della collina posto a ridosso delle abitazioni della S.S. 81 e del distributore di carburanti sul lato destro di Via Nazionale. Dopo aver ottenuto un finanziamento di 300.000,00 euro per i primi interventi di ripristino e messa in sicurezza si è dato corso alla individuazione delle aree a rischio e alla richiesta del loro inserimento nel Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico ( PAI ) allo scopo di ottenere i fondi necessari per il completamento delle opere di consolidamento. Infine sarà obiettivo importante intervenire sulla ormai dimenticata piscina comunale, costruita agli inizi degli anni settanta e mai collaudata. Attualmente la struttura versa in uno stato di degrado tale che qualsiasi intervento di riqualificazione è impensabile. Per questa ragione, si pensa di mettere in cantiere un progetto che ne preveda la bonifica e di rendere disponibile l’area di risulta per eventuali interventi pubblici e/o privati finalizzati alla realizzare attività ricettive. Ancora più in generale ci adopereremo per il recupero di tutto il patrimonio pubblico del nostro Comune.

2. Lavoro Catalizzazione e promozione delle iniziative imprenditoriali e attrazione di insediamenti produttivi sul nostro territorio. Pensiamo al lavoro come la principale dimensione in cui l’uomo trova la sua realizzazione ed esprime le proprie capacità creative, oltre che come fonte di risorse per il soddisfacimento dei bisogni materiali. Il nostro atteggiamento di fondo sarà quello di favorire le iniziative imprenditoriali, onde facilitare ai cittadini il compito di creare nuove opportunità di lavoro. Siamo convinti che la crescita dell’occupazione passa inevitabilmente attraverso lo sviluppo dei tradizionali settori economici: agricoltura, artigianato, industria, commercio e soprattutto turismo. Per quanto riguarda l’agricoltura, cercheremo gli strumenti necessari per agevolare i produttori al fine di consentire loro di svilupparsi e promuoveremo nuove possibilità imprenditoriali e soluzioni colturali innovative. Per quanto concerne l’artigianato, volgeremo l’impegno alla valorizzazione della realtà economica e produttiva del territorio, promuovendo nuove iniziative e supportando quelle esistenti. Dobbiamo altresì cercare di favorire la permanenza dei piccoli esercizi commerciali, studiando forme per sostenerli in modo da assicurare al paese il loro importante servizio. Nonostante il periodo di crisi internazionale, pensiamo che nel lungo periodo l’industria possa finalmente attecchire nel nostro territorio, anche grazie alla disponibilità della zona industriale di Piane Vomano. Ci preoccuperemo quindi di avviare opportune relazioni con il mondo industriale per ubicare insediamenti produttivi nel nostro comprensorio, privilegiando le attività ecocompatibili. Ci adopereremo per incrementare le iniziative atte a valorizzare i prodotti delle aziende locali nonché il patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e monumentale della zona allo scopo di incrementare il flusso turistico. Particolare attenzione si dovrà dare nel rendere pienamente fruibile nel più breve tempo possibile la torre monumentale di Montegualtieri portando a definizione il trasferimento formale del monumento e procedendo con sollecitudine al recupero dei percorsi del borgo e del centro turistico.

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3. Relazione Cittadino-Amministrazione Comunicazione e informazione. Ascolto e rilevazione dei bisogni. Partecipazione alla vita amministrativa.

La comunicazione e lo scambio di informazione tra la popolazione e l’amministrazione comunale rappresenta una questione di fondamentale importanza. L’amministrazione deve avere una comunicazione bidirezionale con i cittadini, sfruttando tutti i mezzi oggi disponibili, soprattutto quelli digitali per cui provvederà a : • potenziare il sito web per consentire il dialogo con i cittadini e permettere loro di essere sempre informati sullo svolgimento della vita amministrativa, anche tramite la creazione di un Blog; • considerare il sito web come il massimo mezzo di trasparenza; • utilizzare non solo i mezzi digitali, ma anche altre forme di comunicazione, per raggiungere quella parte di popolazione che si informa solo attraverso i mezzi tradizionali, ossia mediante materiale cartaceo.

4. Servizi al cittadino Servizi sociali e sanitari. Sport e tempo libero. Politiche giovanili I servizi sociali e sanitari sono destinati a produrre un miglioramento della qualità della vita attraverso la prevenzione, l’assistenza, la cura e, laddove possibile, la rimozione delle cause che provocano disagio, emarginazione e malattia. Oggi viviamo in un contesto politico e sociale caratterizzato dalla crisi del welfare state, dovuto alla sua insostenibilità finanziaria, e dal conseguente passaggio al welfare di mercato. In Italia, però, non ha attecchito un vero e proprio mercato dei servizi bensì quello che i tecnici chiamano welfare mix (il cosiddetto “quasi mercato”), dove la pubblica amministrazione detiene ancora la titolarità e le risorse ma per la gestione delle prestazioni, nella maggior parte dei casi, si affida a società private tramite bandi ad evidenza pubblica o ad altre forme di affidamento. Noi pensiamo che in un siffatto contesto il futuro dei servizi, soprattutto per quelli squisitamente sociali, la via più percorribile, considerata la ristrettezza delle risorse economiche a disposizione, sia quella del welfare di comunità, che si richiama ai principi dell’empowerment e quindi alla partecipazione della comunità locale nelle scelte e nella realizzazione dei servizi (intendiamo cittadini, terzo settore e altri attori che a vario titolo insistono sul territorio). Siamo convinti che sia necessario perseguire la strada dell’integrazione sociosanitaria, già tracciata dalla legge 328/2000, dal piano sanitario nazionale, dai piani sanitario e sociale della Regione Abruzzo, poiché consente la permanenza delle persone con disagio sociale e/o sanitario di vivere nel proprio contesto familiare e sociale, evitando ricoveri e “istituzionalizzazioni” che oltre ad essere molto onerosi sono emarginanti. Sarà nostro impegno trovare le risorse economiche necessarie, oltre quelle già messe a disposizione dalle fonti consolidate e intercettare i bisogni dei cittadini in modo partecipato. A livello organizzativo e gestionale la strada è quella tracciata dalla citata legge 328/2000 di fatto già in atto, ovvero quella della gestione associata. Lo sport, in tutte le sue discipline, siano esse esercitate in forma agonistica o amatoriale, è un’attività che sviluppa le capacità fisiche e insieme psichiche dei suoi praticanti. La pratica sportiva può essere un utile strumento di prevenzione del disagio esistenziale di molti nostri adolescenti e giovani che, per loro natura, sono la parte più fragile del nostro sistema sociale globalizzato e anomico. Per questa ragione abbiamo promosso attività sportive come la Scuola Calcio e la Squadra di Calcio, grazie all’esistenza del campo sportivo comunale realizzato dall’amministrazione precedente e migliorato e valorizzato nel coso della presente legislatura. Continueremo a sostenere l’associazionismo sportivo del nostro Comune, impegnandoci nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi presenti e migliorandone l’efficienza e la fruibilità. Favoriremo in modo concreto le nuove proposte sul tema nell’ottica di diffondere la “cultura dello sport”. I giovani rappresentano certamente una ricchezza per il bene del Comune e per fronteggiare le necessità del nostro paese, per questo l’amministrazione comunale ha il dovere di: - suggerire e sostenere iniziative che consentano ai giovani di coltivare interessi e capacità, nonché di attuare concretamente progetti che riguardano i diversi ambiti ( culturale, sportivo, ricreativo, sociale e assistenziale ). In questo contesto si continuerà ad avvalorare e favorire anche l’associazionismo come risorsa fondamentale; - coinvolgere i giovani attraverso consulte per idee imprenditoriali innovative; 14 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

- promuovere l’attività di uno sportello informa-giovani; - realizzare corsi di formazione in lingue straniere, in particolare in lingua inglese e attivare corsi di multimedialità, mezzi entrambi fondamentali richiesti per l’ingresso nel mondo del lavoro;

5. Sicurezza e cultura della legalità Prevenzione. Controllo del territorio. Il Comune, come Istituzione dello Stato sul territorio, deve essere impegnato attivamente nelle politiche per la sicurezza sia per potenziare la vigilanza ma anche e soprattutto per favorire la crescita della coscienza civica dei cittadini. A tal proposito è nostra intenzione puntare sul ruolo fondamentale della prevenzione collaborando con le strutture educative del territorio, con la Polizia locale e con le Forze dell’Ordine. Considerando, poi, le ristrettezze del personale a disposizione, sarà importante pensare all’Unione dei comuni delle Colline del Medio Vomano per mettere in rete le poche risorse disponibili. Sempre in tema di sicurezza, un altro problema annoso da continuare a fronteggiare è quello del randagismo, vera emergenza sia dal punto di vista igienico che della incolumità fisica dei cittadini. Attualmente, anche nella deficienza delle risorse economiche a disposizione, l’amministrazione è in fase di ricerca di mercato per stipulare una convenzione con un canile, dove ricoverare animali eventualmente giudicati pericolosi.

6. Strutture e servizi Illuminazione pubblica. Cimiteri. Gestione rifiuti. Rete idrica e fognature. In tema di Strutture e Servizi, il nostro impegno sarà quello di continuare a puntare sul risparmio, in primo luogo con il recupero di efficienza energetica sia negli edifici pubblici che nella illuminazione pubblica. Ci sembra opportuno segnalare che sono stati realizzati durante la legislatura tre impianti fotovoltaici su altrettanti edifici pubblici: Scuola Materna di Santa Maria, Scuola media ed elementare di Cermignano e municipio. Il Comune di Cermignano ha aderito, tramite la Provincia di Teramo al progetto “PARIDE” finanziato con fondi europei nell’ambito dell’attuazione del più ampio intervento dell’accordo denominato “Patto dei Sindaci”. Il progetto prevede l’ammodernamento di tutti gli impianti di illuminazione pubblica, finalizzata al risparmio energetico. Il progetto consta di una prima fase di ricognizione di tutti i punti luce presenti sul territorio comunale, già portato a termine e una fase successiva, di imminente attuazione, che prevede la stipula di una convenzione tra il Comune e la Ditta vincitrice della gara d’appalto, espletata dall’Ente provinciale. In sostanza si tratta di affidare la gestione dell’illuminazione pubblica ad una Società esterna per un certo numero di anni e di beneficiare di una parte del risparmio che la riqualificazione degli impianti permetterà di ottenere. Nella convenzione saranno previsti anche nuovi interventi di ampliamento su percorsi e strade ad oggi ancora non illuminati. Tutto questo, senza aumentare la spesa che attualmente il Comune sostiene per la pubblica illuminazione. La gestione dei cimiteri è un servizio istituzionale dell’Amministrazione. Negli ultimi anni, per queste strutture, si sono succeduti molti interventi finalizzati alle necessarie manutenzioni e ampliamenti, l’ultimo dei quali riguarda la costruzione di nuovi loculi nel Cimitero del capoluogo del quale è stato appena approvato il progetto definitivo del 1° lotto e la cui realizzazione partirà nei prossimi mesi. Vale la pena ricordare: lo smantellamento del vecchio cimitero di Poggio delle Rose, la costruzione di un ossario in quello nuovo, la manutenzione della cappella e la sistemazione dell’area di accesso, finanziati coi proventi dell’antenna di telefonia mobile; la costruzione di un nuovo padiglione nel cimitero di Montegualtieri e la sistemazione dell’area di accesso. Occorrerà, altresì completare gli interventi di riqualifica già avviati, migliorarne gli arredi, le vie di accesso e le aree antistanti. In riferimento alla gestione dei rifiuti, nel prossimo mese di luglio entrerà a regime il nuovo sistema di raccolta differenziata denominato “ Porta a Porta “. Per i prossimi anni, l’obiettivo principale sarà quello di efficientare al massimo il nuovo servizio cercando di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata, riducendo in tal modo le quantità di rifiuto da portare in discarica che in prospettiva potrebbe portare anche una diminuzione del costo del servizio stesso. Il servizio idrico fognante è svolto dalla Ruzzo Reti S.p.A.; sarà nostro compito stimolare, come fatto nel corso della legislatura e pretendere il completamento delle reti e degli impianti di depurazione vigilando al tempo stesso sulla corretta e puntuale manutenzione delle reti e degli impianti esistenti per evitare disfunzioni e disagi alla cittadinanza. 15 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

7. Relazioni interistituzionali Accordi intercomunali per la gestione dei servizi. Progetti interdisciplinari con altri Enti.

Il Comune di Cermignano, già da tempo, non si occupa più direttamente di alcuni servizi pubblici (ad esempio fornitura di acqua e fognature come anche dei servizi sociali). E’ infatti socio della Società pubblica Ruzzo Reti S.p.A. che fornisce il servizio idropotabile ed inoltre, fa parte dell'Ambito sociale N. 3 che gestisce in forma associata i servizi rientranti nel Piano di Zona che annualmente viene deliberato dalla Regione Abruzzo. L’erogazione di detti servizi, fino al 2011 erano demandati alla Comunità Montana “Zona N”. Con la sua chiusura, la gestione di tutti i servizi sociali, compresi quelli non ricadenti nel Piano di Zona (colonie marine e montane, soggiorni termali per anziani,….) sono stati svolti dal 2012, anch’essi in forma associata, dall’Unione di Comuni “ Colline del Medio Vomano” con sede, come già ricordato, proprio nell’edificio comunale. Ormai, la pianificazione strategica del territorio e l’organizzazione di quasi tutti i servizî passa attraverso tavoli sovra comunali, sarà proprio in queste sedi che il Sindaco o un suo rappresentante dovrà dare il meglio di se per portare avanti le giuste rivendicazioni che nascono dal territorio. Il Sindaco, pertanto, non dovrà solo preoccuparsi di gestire al meglio il proprio Comune, ma dovrà anche essere capace di far valere gli interessi della sua Comunità nelle relazioni con altri Enti. L’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano”, della cui nascita e crescita l’Amministrazione uscente è stata la principali protagonista, con la imminente chiusura delle Provincie e il riassetto istituzionale che inevitabilmente ne seguirà, assumerà sempre maggior rilevanza nello scacchiere regionale e statale. Quindi la futura Amministrazione, dovrà impegnarsi al massimo, non solo per portare a compimento l’associazione dei restanti servizi che il Comune ancora eroga individualmente, ma soprattutto dovrà far valere l’idea che l’appartenere ad una comunità più ampia è al tempo stesso un’esigenza irrinunciabile, ma anche un’opportunità da sfruttare sia per la realizzazione di accordi più ampi che per contare di più in tutto il discorso dello sviluppo e della promozione del nostro territorio inteso come territorio allargato del quale anche noi facciamo parte.

8. Istruzione e cultura Diritto allo studio. Gestione dei servizi scolastici. Attività culturali.

Il nostro programma, in tema di istruzione e cultura, intende essere la continuazione, oltre che l’integrazione del lavoro già svolto nei 5 anni passati A tal proposito ci sentiamo di garantire e confermare le risorse per il Piano di diritto allo studio. Cercheremo di rispondere positivamente alle richieste, migliorando qualitativamente e quantitativamente l’offerta formativa per i nostri ragazzi. Continueremo, al contempo, a non trascurare la manutenzione degli edifici e il rinnovamento degli arredi nelle scuole. Infatti, offrire agli alunni ambienti confortevoli, strumentazioni moderne e spazi efficaci, è fondamentale per uno sviluppo armonico della personalità e per una positiva crescita sociale e culturale. Anche per i prossimi anni perciò la pubblica istruzione e le infrastrutture scolastiche saranno tra le priorità dei nostri obbiettivi. In questo discorso generale rientrano sia i lavori di adeguamento sulla sicurezza realizzati su tutti e tre i plessi che il Programma “6000 Campanili“, un finanziamento statale di un milione di € (1.000.000 €) al quale il Comune di Cermignano è riuscito ad accedere con il progetto che prevede l’adeguamento sismico ed energetico dell’intero edificio scolastico del capoluogo che ospita le Scuola primaria e secondaria compresa l’annessa palestra. Per raggiungere tali scopi, non meno importante sarà anche promuovere un dialogo costante ed aperto con i genitori e con le Istituzioni Scolastiche onde recepire eventuali nuove problematiche e contribuire a risolverle. Pur esprimendo nel complesso un giudizio positivo per il servizio mensa e il trasporto alunni, non rinunciamo all’idea di cercare forme di snellimento e di razionalizzazione degli stessi. L’amministrazione si attiverà inoltre per: - facilitare il diritto allo studio, tramite alcune risorse da dedicare agli studenti più meritevoli e con difficoltà economiche, allo scopo di dare un aiuto e un incentivo ai più capaci; - attivare dei “doposcuola” per bambini e ragazzi, come incentivo alla socializzazione e allo studio. Dando la possibilità di incontrarsi per studiare, approfondire e imparare sarà utile non solo ai ragazzi e alle famiglie ma all’intera comunità;

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- favorire percorsi didattici con le scuole e promuovere percorsi educativi innovativi anche attraverso l’attivazione di concorsi letterari e culturali per rafforzare l’attaccamento dei cittadini al Paese e contrastare l’indifferenza. Infine, in tema con un concetto culturale e turistico, riteniamo importante promuovere esperienze che favoriscano la conoscenza della storia e delle tradizioni locali. In questa ottica, l’ampliamento, l’arricchimento e la valorizzazione del locale museo civico, ora in grado grazie ad investimenti fatti nel corso della legislatura, di ospitare reperti di valore storico e culturale, e la valorizzazione del Sito archeologico di Montegiove, sono di fondamentale importanza. Per quest’ultimo, crediamo che la cooperazione con altri comuni, enti e associazioni del settore sia la strada giusta da percorrere. Presteremo anche la massima attenzione e cercheremo di favorire in tutti modi possibili ogni tipo di associazionismo culturale e come nel passato, continueremo a mettere a disposizione spazi idonei per le varie attività, contribuendo a promuovere eventi culturali al fine di rafforzare sempre più il radicamento dei cittadini sul territorio.

9. Bilancio e Marketing Ottimizzazione delle risorse. Analisi delle voci di spesa e razionalizzazione. Marketing del territorio. Ricerca dei fondi. La situazione economica internazionale impone necessariamente una riflessione attenta sulla gestione delle risorse finanziarie anche del nostro comune. Infatti ogni politica locale deve fare i conti con i dettami che le varie finanziarie dello Stato emanano di volta in volta. I principi ai quali intendiamo continuare ad ispirarci per la gestione del bilancio comunale sono quelli della trasparenza dell’attività contabile attraverso l’informazione dei cittadini e il contenimento della spesa: l’impegno costante deve essere quello della razionalizzazione delle risorse disponibili. È altresì importante continuare a perseguire il contenimento della pressione fiscale ottimizzando i fattori di spesa e la gestione delle risorse attuali senza tuttavia trascurare l’obiettivo di garantire l’efficienza dei servizi al cittadino. Un nostro importante obiettivo è quello di definire un piano di marketing strategico per caratterizzare in maniera metodica e sistematica la vita e l’evoluzione del nostro Comune. Una buona pianificazione aiuta l’amministrazione ad anticipare e rispondere con tempestività ai cambiamenti continui della nostra epoca. Il piano di marketing strategico deve esprimere in modo chiaro e sintetico le scelte effettuate dall’amministrazione per assicurare lo sviluppo a medio e lungo termine e non può in alcun modo prescindere dalla collaborazione e cooperazione con gli altri comuni limitrofi (Unione di Comuni del Medio Vomano, altri comuni) e altre realtà (enti, associazioni, privati, ecc.). Gli obiettivi di un piano di marketing strategico possono essere cosi riassunti: ° definire le azioni di intervento e la missione strategica; ° valutare l’attrattività delle risorse del nostro territorio per individuare le opportunità di sviluppo e le minacce esistenti; ° cogliere, all’interno delle varie risorse, i fattori di successo, i suoi punti di forza e di debolezza e il vantaggio competitivo detenuto; ° scegliere quale strategia di sviluppo adottare; ° tradurre gli obiettivi strategici adottati in azioni di marketing operativo. Per dare concretezza ai nostri obiettivi illustriamo una possibile azione promozionale di cui l’amministrazione comunale può farsi carico. È indubbio che Cermignano dispone di un territorio paesaggisticamente bello e a misura d’uomo ed è anche vero che l’azione delle ultime amministrazioni ha ridato un volto nuovo ai principali centri abitati. Probabilmente il ricordo che molti nostri concittadini, emigrati nei decenni precedenti, hanno è ben distante dalla attuale realtà. Noi vogliamo essere promotori di una azione pubblicitaria, che attraverso i più attuali mezzi di comunicazione, mostri le bellezze e la vivibilità del nostro Comune affinché i nostri concittadini all’estero, e non solo, possano apprezzare ed essere invogliati per progettare il loro futuro a Cermignano. L’azione pubblicitaria, inoltre, promuove e incentiva il turismo, altra importante risorsa in una prospettiva futura di crescita e sviluppo. Infine, parte integrante del piano strategico sarà l’impegno costante dell’amministrazione per la ricerca di fondi atti a finanziare progetti per lo sviluppo integrato del sistema socio-economico".

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PREVISIONI NAZIONALI

Le fonti di quanto sotto riportato sono L'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’Agenzia Reuter, l’ISTAT e l’INPS. Di seguito si riporta pressoché integralmente il comunicato stampa rilasciato in occasione della presentazione del rapporto OCSE 2017. Il rapporto è pubblicato nella versione originale all’indirizzo: http://www.oecd.org/italy/ Secondo il nuovo studio dell'OCSE, l’Italia sta lentamente uscendo da una lunga e profonda recessione, con l’ausilio di una serie di riforme strutturali – come il Jobs Act – e di politiche monetarie e di bilancio accomodanti. Lo Studio economico dell’Italia indica che per favorire una crescita inclusiva, l’Italia deve continuare a migliorare il benessere dei cittadini, riducendo la dualità del mercato del lavoro e il divario tra competenze dei lavoratori e quelle richieste dalle imprese, incrementando le opportunità di lavoro e migliorando l’istruzione professionale. Al tempo stesso il rapporto pone l’accento sull’importanza di risanare il sistema bancario italiano: gli scarsi utili e gli elevati crediti deteriorati scoraggiano i finanziamenti e gli investimenti, ostacolando la ripresa dell’Italia. Inoltre, il rapporto dell’OCSE, evidenzia la necessità di proseguire le importanti riforme per rendere l’amministrazione pubblica più efficace e creare un ambiente più propizio all’attività economica. Un incremento rapido ed efficace della spesa destinata alle infrastrutture sarà essenziale per incrementare gli investimenti, assicurando nello stesso tempo il proseguimento di politiche di bilancio prudenti. Secondo lo studio dell’OCSE, il Jobs Act e gli esoneri contributivi temporanei per i nuovi contratti a tempo indeterminato hanno contribuito a far aumentare l'occupazione e i consumi. La ripresa italiana resta tuttavia debole a causa di uno scarso livello d'investimenti e del difficile contesto internazionale. La crescita della produttività resta limitata e i vantaggi della crescita non sono abbastanza condivisi nell’insieme del Paese. Le inefficienze dell’amministrazione pubblica e del sistema giudiziario, e uno scarso livello di concorrenza in alcuni settori, ostacolano il dinamismo imprenditoriale. Il rifiuto della riforma costituzionale in occasione del referendum nel dicembre 2016 è un fattore che rischia di rallentare il processo delle riforme. Nel suo discorso pronunciato a Roma per presentare il rapporto, il Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurría, ha dichiarato che: " Le importanti riforme di questi ultimi anni iniziano a dare buoni risultati. L'economia si sta gradualmente riprendendo, ma rimangono ancora complessi problemi da affrontare. Per aumentare il benessere di tutti gli italiani, è essenziale che il processo di riforme prosegua e che le nuove misure siano attuate pienamente ed efficacemente ”. Secondo Angel Gurría, le quattro principali sfide che il Paese deve affrontare sono: la crescita della produttività e degli investimenti; il risanamento del sistema bancario; il sostegno all'occupazione insieme al miglioramento delle competenze; e la riduzione della povertà, in particolare tra i giovani, il cui reddito ha registrato la maggiore diminuzione a partire dalla crisi. Il Segretario Generale Angel Gurría ha dichiarato che: “ Il Jobs Act è un’importante riforma economica e sociale poiché ha consentito di far fronte al dualismo del mercato del lavoro, che tutela chi ha già un posto di lavoro sicuro ma esclude chi è fuori da tale mercato, come i giovani e le persone meno qualificate. ... Per migliorare il livello di competenze di lavoratori e studenti, fa notare il Segretario Generale dell'OCSE, è necessario attuare appieno le misure previste in materia di assistenza per la ricerca di impiego e di formazione, e la riforma dell'istruzione.. ”. Altre raccomandazioni del rapporto dell’OCSE includono: • Rafforzare il rispetto degli adempimenti fiscali investendo maggiormente nei sistemi informatici e nelle risorse umane; ridurre la soglia massima di pagamento con denaro contante; introdurre imposte patrimoniali basate su valori catastali aggiornati • Approvare ed attuare il piano previsto per il contrasto alla povertà, mirato soprattutto a giovani e bambini • Incoraggiare lo sviluppo del settore del capitale di rischio raccogliendo fondi e utilizzando le competenze del settore privato, • Potenziare il sistema d'istruzione e la formazione professionale attraverso una più stretta collaborazione con il settore privato.

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L’ISTAT, nel documento “prospettive per l’economia italiana” pubblicato a maggio 2017, prevede un aumento del prodotto interno lordo (Pil) pari all'1,0% in termini reali. Il tasso di crescita è lievemente superiore a quello registrato nel 2016 (+0,9%). La domanda interna al netto delle scorte contribuirebbe positivamente alla crescita del Pil per 1,1 punti percentuali, mentre l'apporto della domanda estera netta sarebbe marginalmente negativo (-0,1 punti percentuali) e nulla la variazione delle scorte. La spesa delle famiglie e delle ISP in termini reali è stimata in aumento dell'1,0%, in rallentamento rispetto al 2016. La crescita dei consumi continuerebbe ad essere alimentata dai miglioramenti del mercato del lavoro, solo parzialmente limitati dal rialzo atteso dei prezzi al consumo. L'attività di investimento è attesa consolidarsi sui ritmi di crescita registrati nel 2016, beneficiando anche degli effetti positivi sul mercato del credito derivanti dal proseguimento della politica monetaria espansiva della Banca centrale europea (+3,0%). Il miglioramento dei livelli occupazionali dovrebbe proseguire nel 2017 (+0,7% in termini di unità di lavoro) ma in decelerazione rispetto agli anni precedenti. La riduzione della disoccupazione osservata negli ultimi anni proseguirebbe anche nel 2017, con un tasso previsto pari all’11,5%. Una ripresa più accentuata del processo di accumulazione del capitale, legata al miglioramento delle aspettative delle imprese, costituirebbe un ulteriore stimolo per l'attività economica. I rischi al ribasso sono costituiti da una più moderata evoluzione del commercio internazionale e dall’eventuale riaccendersi di tensioni sui mercati finanziari. Le previsioni incorporano le misure descritte nel Documento di economia e finanza diffuso ad aprile 2017. Sempre l'Istat, nella sua recente nota mensile sull'andamento dell'economia italiana, riporta: " L’economia statunitense presenta segnali di rallentamento mentre nell’Area euro si consolida la crescita. In Italia gli indicatori recenti manifestano una tendenza di fondo positiva seppure in presenza di una pausa nella crescita nel settore manifatturiero, negli investimenti e nell’occupazione. Proseguono sia la crescita dei consumi sia quella della propensione al risparmio. La dinamica dei prezzi torna ad essere più contenuta di quella dell’Area euro. Migliora la fiducia dei consumatori e delle imprese e si mantiene positivo l’indicatore anticipatore ” A giugno sia l'indice del clima di fiducia dei consumatori sia l'indice composito del clima di fiducia delle imprese registrano un aumento. Per le famiglie il clima economico e il clima futuro registrano gli incrementi più marcati. Il miglioramento dell'indice composito del clima di fiducia delle imprese fa riferimento a tutti i settori economici ad eccezione del settore del commercio al dettaglio. L’orientamento positivo dei livelli di attività economica per i prossimi mesi è confermato dall’indicatore anticipatore, che registra un’ulteriore variazione positiva sebbene in rallentamento rispetto ai mesi precedenti

PRODOTTO INTERNO LORDO (PIL)

Crescita più forte delle attese, soprattutto per i prossimi anni, debito in calo a partire dal 2017 e uno spazio di 10 miliardi di maggior deficit a disposizione per la prossima legge di Bilancio. È quanto prevede la nota di aggiornamento al DEF, approvata a settembre dal consiglio dei ministri. Il nuovo testo rivede sensibilmente al rialzo le previsioni formulate ad aprile e stima per il 2017 una crescita del Pil dell'1,5%. Stessa previsione confermata per il 2018 e il 2019. Nel testo approvato in primavera veniva messa in conto una crescita dell'1,1% nel 2017 e dell'1% nel 2018 e nel 2019. " Qualcuno potrà dire che è una previsione troppo ottimistica, ma credo che sia pienamente giustificata dalle politiche che metteremo in atto. Un discreto grado di ottimismo è giustificato ", ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Rispetto allo schema approvato ad aprile sale anche il deficit, che il prossimo anno viene portato all'1,6% dall'1,2% previsto. Rispetto inoltre al nuovo quadro tendenziale, cioè cosa accadrebbe a politiche invariate, si passa all'1,6% dall'1%. Questa differenza di sei decimi di punto rappresenta il maggior deficit che il nostro Paese utilizzerà per le misure in manovra. Prima fra tutte la sterilizzazione della clausole di salvaguardia che

19 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO prevedono un aumento dell'Iva che, ha assicurato Padoan, "saranno totalmente eliminate". Quanto ai prossimi anni nel 2019 l'indebitamento netto dovrebbe scendere allo 0,9% e nel 2020 a 0,2% "che tecnicamente " – ha spiegato Padoan - consente "il sostanziale" raggiungimento del pareggio di bilancio”.

La stima del PIL è sostanzialmente allineata a quella delle principali istituzioni economiche internazionali e nazionali.

Nell'Interim Economic Outlook anche l'Ocse rivede al rialzo le stime di crescita dell'Italia. Il Pil del nostro Paese dovrebbe registrare una crescita dell'1,4% nel 2017 e dell'1,2% nel 2018. L’OCSE sottolinea che un simile miglioramento " è dato dalla richiesta interna" e "dall'incremento occupazionale che supporta i consumi privati ". Mentre - si legge nel report - "gli investimenti fissi sono cresciuti seguendo i nuovi incentivi fiscali, il credito bancario alle società non finanziarie non è ancora aumentato ". L’ISTAT conferma che l'Italia ha accelerato nel secondo trimestre del 2017 e il Pil, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,4% rispetto al trimestre precedente e dell'1,5% nei confronti del secondo trimestre del 2016. Ribadite così le stime diffuse il 16 agosto: come quindi già annunciato, l'Italia cresce ininterrottamente da dieci trimestri consecutivi, cioè dai primi tre mesi del 2015. Che il clima stesse migliorando era stato già rimarcato dalle rilevazioni di Fmi e Banca d'Italia e altri istituti che avevano già evidenziato un rafforzamento della ripresa italiana. La crescita tendenziale, quella cioè anno su anno, si conferma così la più forte dal 2011, mentre la variazione acquisita - cioè il tasso annuale che si registrerebbe alla fine dell'anno in caso di crescita nulla nei prossimi due trimestri - avanza all'1,2%, già oltre l'1,1% fissato come dato complessivo per il 2017 nel Documento di Economia e Finanza. Già il 16 agosto si ipotizzava dall'Istat che, in caso di un tasso di crescita nel terzo e nel quarto trimestre analogo a quello dei primi due periodi dell'anno, la crescita nell'intero 2017 raggiungerebbe l'1,5%. . La comunicazione (inizio ottobre) aggiunge qualche spunto sulla qualità della crescita e arrivano indicazioni positive dalla domanda interna. "Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna registrano aumenti, con una crescita dello 0,2% dei consumi finali nazionali e dello 0,7% gli investimenti fissi lordi", dice l'Istat. Le importazioni e le esportazioni sono cresciute, rispettivamente, dello 0,7% e dello 0,6%. In ottobre, l'agenzia Standard & Poor's ha rivisto al rialzo il rating dell’Italia da 'BBB-/A-3' a 'BBB/A-2' con outlook stabile. " Rivediamo al rialzo il rating dell'Italia per le migliorate prospettive di crescita, sostenute da un aumento degli investimenti e dalla crescita dell'occupazione, ma anche dalla politica monetaria espansiva ". La società di valutazione ritiene che il Pil italiano cresca quest'anno dell'1,4% e nei prossimi due anni in media dell'1,3%. E' la prima volta che S&P promuove l'Italia: finora c'erano stati solo downgrading dal primo rating che era originariamente una tripla A, che ancora l'Italia aveva fino al '96. Mentre nel 2002 c'era stata l'ultima promozione di Fitch e Moody's del rating italiano. La Commissione EU pubblica le previsioni macroeconomiche per l’UE e gli Stati membri tre volte all’anno, in primavera (maggio), in autunno (novembre) e in inverno (febbraio). Le previsioni sono elaborate dalla direzione generale per gli Affari economici e finanziari (DG ECFIN). Secondo le ultime previsioni, l’Italia è all’ultimo posto nelle prospettive di crescita dei paesi della zona euro. Nel 2017 e nel 2018 in particolare l’Italia risulta ultima in Europa come tasso di crescita Le previsioni includono gli effetti della manovra per la riduzione strutturale dello 0,2% del deficit/PIL, che era stata richiesta dall’Esecutivo comunitario al governo Crescita del PIL allo 0,9% nel 2017, stabile rispetto al 2016, e in miglioramento all’1,1% nel 2018; deficit pubblico in calo al 2,2% rispetto al PIL nel 2017 dopo il 2,4% del 2016, ma previsto in leggera risalita nel 2018, al 2,3% (a politiche invariate); rapporto debito/PIL ancora in crescita al 2017, con il 133,1% dopo il 132,6% del 2016, ma finalmente in calo, al 132,5%, nella previsione per il 2018; l’inflazione in Italia crescerà all’1,5% nel 2017 dopo il dato negativo del 2016 (-0,1%), ma resterà debole, con un leggero calo all’1,3% nel 2018; infine la disoccupazione continua a scendere, pur restando alta, passando dall’11,7% del 2016 all’11,5% quest’anno, per arrivare all’11,3% nelle stime per il 2018. La Commissione europea si preoccupa dell’instabilità politica: “L’incertezza politica e il lento aggiustamento nel settore bancario rappresenta un rischio negativo per le prospettive di crescita dell’Italia ”, si legge nel testo della pubblicazione.

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PREVISIONI CONGIUNTURALI DEL TERRITORIO (PROVINCIA DI TERAMO)

Per meglio inquadrare la situazione provinciale si può fare riferimento al documento di Economia Regionale, redatto dalla Banca di Italia, di cui si riporta la sintesi introduttiva. Il documento è stato pubblicato a Giugno 2017. https://www.bancaditalia.it/pubblicazioni/economie-regionali/2017/2017- 0013/index.html

Nel 2016 il PIL dell’Abruzzo, secondo le stime preliminari di Prometeia, avrebbe continuato a espandersi. Nonostante il graduale recupero, il prodotto risulta ancora inferiore di circa il 4 per cento rispetto ai livelli del 2007, sebbene la contrazione sia meno pronunciata rispetto al dato medio nazionale. Come nell’anno precedente, la crescita è stata trainata principalmente dall’industria manifatturiera, che ha beneficiato di un ulteriore, significativo incremento delle esportazioni. Nell’edilizia e nel settore agricolo i livelli di attività sono rimasti sostanzialmente stabili. Nel terziario il prodotto è complessivamente stimato in modesto incremento: a fronte dell’espansione registrata nei trasporti e nei servizi immobiliari, l’attività produttiva ha ristagnato nel commercio e nel turismo. La ripresa congiunturale ha favorito l’aumento dell’occupazione e un calo del tasso di disoccupazione, anche tra i lavoratori più giovani. I tassi di interesse sui prestiti bancari sono ulteriormente diminuiti, in particolare nella componente a medio e a lungo termine. Ne hanno beneficiato soprattutto le famiglie, che hanno accresciuto la domanda di mutui e di credito al consumo. È proseguito il miglioramento della qualità del credito.

Le imprese Anche nel 2016 la produzione industriale è stata sospinta dal buon andamento del comparto dei mezzi di trasporto, il principale settore di specializzazione dell’industria abruzzese. Nel manifatturiero, le grandi imprese, maggiormente presenti sui mercati esteri, hanno continuato a registrare tassi di crescita del prodotto più elevati rispetto alle aziende di minore dimensione. Le aspettative dichiarate dagli operatori forniscono indicazioni di una prosecuzione della fase di ripresa nell’anno in corso. Le attività di ricostruzione post–sisma continuano a sostenere l’attività del comparto edile nella provincia aquilana, compensando tuttavia solo parzialmente gli andamenti ancora negativi nel resto della regione. Nel terziario è diminuito il fatturato delle imprese del commercio e della ristorazione. Le presenze turistiche hanno sostanzialmente ristagnato, mentre si è rafforzata la ripresa dell’attività nel comparto dei trasporti e tra gli operatori del mercato immobiliare, che hanno beneficiato dell’ul-teriore aumento delle compravendite di abitazioni. La redditività delle imprese è nel complesso migliorata, con riflessi positivi sulla capacità di autofinanziamento, sulla struttura finanziaria e sulla liquidità. La ripresa ciclica e il miglioramento delle condizioni finanziarie hanno sostenuto la dinamica degli investimenti. Le previsioni formulate dagli imprenditori segnalano, per quest’anno, una prosecuzione dell’accumulazione di capitale. I prestiti bancari alle imprese sono rimasti sostanzialmente invariati alla fine del 2016: a fronte del lieve incremento dei finanziamenti a quelle di maggiori dimensioni, i prestiti alle piccole imprese hanno continuato a contrarsi, sebbene in misura inferiore rispetto all’anno precedente.

Il mercato del lavoro Nel 2016 la crescita dei livelli produttivi ha sostenuto l’incremento dell’occupazione e delle ore lavorate. Tra i lavoratori dipendenti sono tornate a crescere le assunzioni a tempo determinato. Il tasso di disoccupazione giovanile è diminuito, interrompendo la tendenza all’aumento osservata durante l’intero corso della crisi; è ugualmente diminuita la quota dei giovani che non lavorano e che non sono inseriti in un percorso d’istruzione o formazione. I tempi di rientro nell’occupazione per chi aveva perso l’impiego nella prima fase della crisi sono risultati più brevi per i lavoratori con un livello d’istruzione più elevato.

Le famiglie La ripresa dell’occupazione ha contribuito a migliorare la situazione economica e il clima di fiducia delle famiglie. A partire dal 2015, il reddito e i consumi sono aumentati per la prima volta dall’inizio della crisi del debito sovrano. L’indebitamento delle famiglie ha ripreso a crescere, riflettendo l’aumento della spesa per l’acquisto di beni di consumo durevoli e di abitazioni, in presenza di condizioni di accesso al credito più distese. I prestiti per l’acquisto di abitazioni sono aumentati, beneficiando anche del calo dei tassi d’interesse sui nuovi mutui, scesi a livelli storicamente molto contenuti. Al fine di beneficiare delle migliori condizioni di prezzo, è rimasto elevato il ricorso da parte delle famiglie già indebitate a surroghe e sostituzioni.

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In presenza di bassi livelli dei tassi di interesse, il risparmio finanziario delle famiglie ha continuato a essere destinato a forme d’impiego prontamente liquidabili, come i depositi in conto corrente, e agli strumenti del risparmio gestito.

Il mercato del credito È proseguito il processo di razionalizzazione della rete territoriale delle banche nella regione; la riduzione del numero di sportelli ha riguardato principalmente le grandi banche e i comuni dove era già più intensa la presenza del settore bancario. È parallelamente aumentata la diffusione dei canali alternativi di contatto con la clientela. Con la ripresa, il flusso di nuovi prestiti deteriorati si è ridotto, ma ne rimane elevata la consistenza, alimentata nel tempo dalla doppia e profonda recessione che ha colpito l’economia italiana tra il 2008 e il 2014.

La finanza pubblica Nel triennio 2013-15 la spesa delle Amministrazioni locali è mediamente aumentata. A tale andamento ha contribuito, in particolare, l’aumento della spesa per investimenti fissi sostenuta dai Comuni, su cui ha inciso l’attività di ricostruzione nelle aree colpite dal sisma del 2009. La spesa corrente si è ridotta, principalmente per effetto delle politiche di contenimento del personale. Le entrate correnti degli enti territoriali sono aumentate. La pressione fiscale locale sulle famiglie si mantiene lievemente al di sopra delle altre regioni a statuto ordinario. È proseguito il calo del debito delle amministrazioni locali dell’Abruzzo, la cui incidenza sul PIL rimane tuttavia superiore alla media nazionale.

Ma se lo scenario regionale presenta dei segni di ripresa, la provincia di Teramo è in netto declino, come evidenziato nel dossier elaborato dalla Cgil provinciale. Si riporta l’articolo pubblicato sul Centro ad agosto 2016, prima dei noti avvenimenti successivi (ci si riferisce ai terremoti del 24 agosto, 30 ottobre 2016 e 18 gennaio 2017, in concomitanza con le abbondantissime precipitazioni nevose che hanno devastato il territorio). “Teramo. Una provincia che si sta spegnendo. Lo sta facendo gradualmente, per cui forse non tutti hanno ben chiaro il processo di impoverimento in atto da qualche anno a questa parte. E’ questo il succo del dossier presentato dalla Cgil per richiamare l’attenzione sulla necessità non solo di mettere in campo risorse, ma di riflettere su quale direzione dare allo sviluppo di un territorio che ha sicuramente ha attraversato tempi migliori. «Si riduce la capacità di produrre ricchezza», attacca Giovanni Timoteo, segretario generale della Cgil teramana, «Basta guardare i dati sul valore aggiunto (cioè dell’incremento lordo del valore nel processo di trasformazione delle materie prime in prodotto finale, ndr) che dal 2009 al 2015 è sceso, risultando il più basso d’Abruzzo. E’ l’82,9% del valore aggiunto nazionale».

Un altro dato inquietante riguarda il numero delle imprese, che dal 2011 al 2015 si è ridotto di più di mille unità. «Molto della loro sussistenza dipende dalla capacità o meno di aggregarsi», precisa Timoteo, «e l’adesione alle reti d’impresa è la più bassa d’Abruzzo, Così anche per le start up innovative. Di conseguenza in provincia abbiamo un altro triste primato, quello delle procedure concorsuali: nel 2015 sono state 250, più della metà del totale abruzzese (466). In questo quadro il tasso di disoccupazione è passato dal 5,5% del 2007 all’11,5% del 2015». E le persone in cerca di lavoro sono cresciute da settemila a 15mila circa nello stesso periodo.

E chi il posto è riuscito a mantenerlo, grazie al massiccio impiego di ammortizzatori sociali, aggiunge il sindacalista, ha avuto una notevole decurtazione del proprio reddito. A Teramo nel 2015 sono stati persi 27 milioni 200mila euro per i minori importi della cassa integrazione rispetto allo stipendio pieno. E, sempre in tema di riduzione di reddito e di sicurezza, Timoteo ha lanciato un monito sul dilagante ricorso ai voucher ormai strumento principe del lavoro precario: se a livello nazionale l’aumento è stato del 66,1% in provincia di Teramo è stato dell’82% nel 2015. E, fa notare il segretario della Camera del lavoro nei primi sei mesi del 2016 c’è stato un ulteriore incremento del 53% dell’utilizzo dei voucher che portano ai percettori un reddito medio di 604 euro al mese.

Teramani più poveri, dunque, più precari o disoccupati ma anche più tartassati. Timoteo fa notare che il grado di pressione tributaria sui teramani è passato dai 394 euro del 2010 a 596 del 2015, il più alto d’Abruzzo (la cui media è 570 euro). Non a caso le entrate dei Comuni teramani nel 2015 per il 76,7% sono dipese dalla tassazione e solo per il 10,5 dai trasferimenti e per il 12,8% da entrate extra tributarie.

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Una marea di dati che spiega il disagio sociale avvertito in maniera sempre più netta in provincia. «Ci dobbiamo occupare e preoccupare delle prospettive della provincia di Teramo», non a caso incalza Timoteo, «i dati sono preoccupanti e speriamo siamo uno spunto di riflessione. E’ necessario agire per invertire la situazione. E’ dal duemila che denunciamo la mancata progettualità per questo territorio, da parte di politica e imprese». Il segretario della Cgil lancia anche dei suggerimenti. «Un settore su cui puntare è l’agroalimentare: c’è una produzione diffusa, ci sono imprese importanti e accanto competenze e sapere derivanti da Università e Zooprofilattico. E una collaborazione fra queste strutture è già prevista dal Masterplan». Anzi, Timoteo invita a realizzare subito le opere previste dal Masterplan. Così come bisogna accelerare la disponibilità delle risorse per l’area di crisi complessa e l’avvio di un’area di crisi semplice «di cui finora si è solo parlato». Ma anche a recuperare un’altra vocazione del territorio, a rilanciare quel polo del carbonio «che non abbiamo saputo valorizzare: c’erano capacità all’avanguardia. E le competenze ci sono ancora».

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POPOLAZIONE E SITUAZIONE DEMOGRAFICA DEL COMUNE DI CERMIGNANO

Le tabelle seguenti riportano alcuni dei principali fattori che indicano le tendenze demografiche in atto. La modifica dei residenti riscontrata in anni successivi (andamento demografico), l'analisi per sesso e per età (stratificazione demografica), la variazione dei residenti (popolazione insediabile) con un'analisi delle modifiche nel tempo (andamento storico), aiutano a capire chi siamo e dove stiamo andando. Abitanti e territorio sono gli elementi essenziali che caratterizzano il comune. La composizione demografica locale mostra tendenze che un'Amministrazione deve saper interpretare prima di pianificare gli interventi. L’andamento demografico nel complesso, ma soprattutto il saldo naturale e il riparto per età, sono fattori importanti che incidono sulle decisioni del comune. E questo riguarda sia l'erogazione dei servizi che la politica degli investimenti.

Popolazione Andamento demografico della popolazione residente nel comune di Cermignano dal 2001 al 2016. Grafici e statistiche su dati ISTAT al 31 dicembre di ogni anno.

La seguente tabella riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente al 31 dicembre di ogni anno.

Anno Data rilevamento Popolazione Variazione Variazione Numero Media residente assoluta percentuale Famiglie componenti per famiglia

2001 31 dicembre 1.966 - - - - 2002 31 dicembre 1.949 -17 -0,86% - - 2003 31 dicembre 1.939 -10 -0,51% 691 2,81 2004 31 dicembre 1.919 -20 -1,03% 750 2,56 2005 31 dicembre 1.903 -16 -0,83% 745 2,55 2006 31 dicembre 1.881 -22 -1,16% 743 2,53 2007 31 dicembre 1.878 -3 -0,16% 753 2,49 2008 31 dicembre 1.872 -6 -0,32% 754 2,48 2009 31 dicembre 1.813 -59 -3,15% 743 2,44 2010 31 dicembre 1.794 -19 -1,05% 739 2,43 2011 (¹) 8 ottobre 1.773 -21 -1,17% 728 2,44 2011 (²) 9 ottobre 1.787 +14 +0,79% - - 2011 (³) 31 dicembre 1.783 -11 -0,61% 726 2,46 2012 31 dicembre 1.750 -33 -1,85% 723 2,42 2013 31 dicembre 1.731 -19 -1,09% 722 2,40 2014 31 dicembre 1.688 -43 -2,48% 707 2,39 2015 31 dicembre 1.649 -39 -2,31% 691 2,39 20 16 31 dicembre 1.627 -22 -1,33% 690 2,36

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Si evidenzia come nella precedente tabella sono state riportate ulteriori due righe con i dati rilevati il giorno dell'ultimo censimento della popolazione e quelli registrati in anagrafe il giorno precedente (¹) popolazione anagrafica al 8 ottobre 2011, giorno prima del censimento 2011. (²) popolazione censita il 9 ottobre 2011, data di riferimento del censimento 2011. (³) la variazione assoluta e percentuale si riferiscono al confronto con i dati del 31 dicembre 2010.

La popolazione residente a Cermignano al Censimento 2011, rilevata il giorno 9 ottobre 2011, è risultata composta da 1.787 individui, mentre alle Anagrafi comunali ne risultavano registrati 1.773 . Si è, dunque, verificata una differenza positiva fra popolazione censita e popolazione anagrafica pari a 14 unità (+0,79%).

Per eliminare la discontinuità che si è venuta a creare fra la serie storica della popolazione del decennio intercensuario 2001-2011 con i dati registrati in Anagrafe negli anni successivi, si ricorre ad operazioni di ricostruzione intercensuaria della popolazione.

I grafici e le tabelle riportano i dati effettivamente registrati in Anagrafe.

La tabella seguente riporta le variazioni annuali della popolazione di Cermignano espresse in percentuale a confronto con le variazioni della popolazione della provincia di Teramo e della regione Abruzzo.

Il grafico in basso visualizza il numero dei trasferimenti di residenza da e verso il comune di Cermignano negli ultimi anni. I trasferimenti di residenza sono riportati come iscritti e cancellati dall'Anagrafe del comune (FLUSSO MIGRATORIO). Fra gli iscritti, sono evidenziati con colore diverso i trasferimenti di residenza da altri comuni, quelli dall'estero e quelli dovuti per altri motivi (ad esempio per rettifiche amministrative).

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La tabella seguente riporta il dettaglio del comportamento migratorio dal 2002 al 2016. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Iscritti Cancellati Saldo Saldo Migratorio 1 gen-31 dic Migratorio totale DA DA per altri PER PER per altri con l'estero altri comuni estero motivi altri comuni estero motivi (*) (*)

2002 12 9 0 22 0 0 +9 -1

03 31 12 0 46 0 0 +12 -3

2004 22 14 4 50 4 0 +10 -14

2005 32 3 0 31 12 0 -9 -8

2006 14 7 2 44 0 0 +7 -21

2007 25 25 1 41 2 0 +23 +8

2008 33 13 0 39 0 0 +13 +7

2009 13 11 0 63 1 0 +10 -40

2010 20 7 0 31 4 0 +3 -8

2011 (¹) 15 3 0 27 4 0 -1 -13

2011 (²) 4 1 6 9 1 0 0 +1

2011 (³) 19 4 6 36 5 0 -1 -12

2012 29 5 1 54 4 0 +1 -23

2013 19 5 23 49 8 2 -3 -12

2014 15 1 3 52 1 0 0 -34

2015 44 1 0 49 14 0 -13 -18

2016 43 2 2 45 6 0 -4 -4

(*) sono le iscrizioni/cancellazioni in Anagrafe dovute a rettifiche amministrative. (¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

Il movimento naturale di una popolazione in un anno è determinato dalla differenza fra le nascite ed i decessi ed è detto anche SALDO NATURALE. Le due linee del grafico in basso riportano l'andamento delle nascite e dei decessi negli ultimi anni. L'andamento del saldo naturale è visualizzato dall'area compresa fra le due linee.

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La tabella seguente riporta il dettaglio delle nascite e dei decessi dal 2002 al 2016. Vengono riportate anche le righe con i dati ISTAT rilevati in anagrafe prima e dopo l'ultimo censimento della popolazione.

Anno Bilancio demografico Nascite Decessi Saldo Naturale 2002 1 gennaio-31 dicembre 15 31 -16 2003 1 gennaio-31 dicembre 20 27 -7 2004 1 gennaio-31 dicembre 9 15 -6 2005 1 gennaio-31 dicembre 15 23 -8 2006 1 gennaio-31 dicembre 14 15 -1 2007 1 gennaio-31 dicembre 16 27 -11 2008 1 gennaio-31 dicembre 12 25 -13 2009 1 gennaio-31 dicembre 15 34 -19 2010 1 gennaio-31 dicembre 12 23 -11 2011 (¹) 1 gennaio-8 ottobre 11 19 -8 2011 (²) 9 ottobre-31 dicembre 1 6 -5 2011 (³) 1 gennaio-31 dicembre 12 25 -13 2012 1 gennaio-31 dicembre 18 28 -10 2013 1 gennaio-31 dicembre 13 20 -7 2014 1 gennaio-31 dicembre 7 16 -9 2015 1 gennaio-31 dicembre 7 28 -21 2016 1 gennaio-31 dicembre 10 28 -18

(¹) bilancio demografico pre-censimento 2011 (dal 1 gennaio al 8 ottobre) (²) bilancio demografico post-censimento 2011 (dal 9 ottobre al 31 dicembre) (³) bilancio demografico 2011 (dal 1 gennaio al 31 dicembre). È la somma delle due righe precedenti.

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Popolazione per età, sesso e stato civile Il grafico in basso, detto Piramide delle Età , rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Cermignano per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2016. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati

In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi. In Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico.

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La tabella di seguito riportata mostra in dettaglio la distribuzione per età della popolazione di Cermignano.

Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati Maschi Femmine Totale /Nubili /e /e /e %

0-4 53 0 0 0 31 22 53 3,2% 58,5% 41,5%

5-9 56 0 0 0 28 28 56 3,4% 50,0% 50,0%

10 -14 70 0 0 0 37 33 70 4,2% 52,9% 47,1%

15 -19 78 0 0 0 42 36 78 4,7% 53,8% 46,2%

20 -24 80 1 0 0 43 38 81 4,9% 53,1% 46,9%

25 -29 75 17 0 0 48 44 92 5,6% 52,2% 47,8%

30 -34 52 35 0 0 37 50 87 5,3% 42,5% 57,5%

35 -39 35 60 0 0 50 45 95 5,8% 52,6% 47,4%

40 -44 25 75 1 2 56 47 103 6,2% 54,4% 45,6%

45 -49 28 71 2 1 56 46 102 6,2% 54,9% 45,1%

50 -54 9 111 3 5 65 63 128 7,8% 50,8% 49,2%

55 -59 17 91 4 5 63 54 117 7,1% 53,8% 46,2%

60 -64 9 89 9 0 51 56 107 6,5% 47,7% 52,3%

65 -69 5 81 11 2 48 51 99 6,0% 48,5% 51,5%

70 -74 0 58 11 0 33 36 69 4,2% 47,8% 52,2%

75 -79 3 67 40 1 46 65 111 6,7% 41,4% 58,6%

80 -84 6 58 39 0 40 63 103 6,2% 38,8% 61,2%

85 -89 1 27 40 0 30 38 68 4,1% 44,1% 55,9%

90 -94 0 5 16 0 9 12 21 1,3% 42,9% 57,1%

95 -99 1 0 7 0 1 7 8 0,5% 12,5% 87,5%

100+ 0 0 1 0 0 1 1 0,1% 0,0% 100,0%

Totale 603 846 184 16 814 835 1.649 100,0% 49,4% 50,6%

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Popolazione per classi di età scolastica

Il grafico della pagina seguente riporta la potenziale utenza per l' anno scolastico 2016/2017 per le scuole di Cermignano, evidenziando con colori diversi i differenti cicli scolastici. Ai soli fini statistici sono riportati non solo scuola dell'infanzia, scuola primaria e secondaria di I grado (presenti sul territorio), ma anche asilo nido e scuola secondaria di II grado (non presenti).

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La tabella di seguito riportata mostra in dettaglio la distribuzione per età scolastica della popolazione di Cermignano.

Età Maschi Femmine Totale 0 5 2 7 1 5 4 9 2 5 5 10 3 11 8 19 4 5 3 8 5 4 5 9 6 4 7 11 7 5 4 9 8 6 8 14 9 9 4 13 10 6 9 15 11 5 5 10 12 12 5 17 13 5 7 12 14 9 7 16 15 9 11 20 16 8 5 13 17 6 10 16 18 9 4 13

Indici Demografici e Struttura della Popolazione

L'analisi della struttura per età di una popolazione considera tre fasce di età: giovani 0-14 anni, adulti 15-64 anni e anziani 65 anni ed oltre. In base alle diverse proporzioni fra tali fasce di età, la struttura di una popolazione viene definita di tipo progressiva, stazionaria o regressiva a seconda che la popolazione giovane sia maggiore, equivalente o minore di quella anziana. Lo studio di tali rapporti è importante per valutare alcuni impatti sul sistema sociale, ad esempio sul sistema lavorativo, sanitario e socio-assistenziale.

Le seguenti tabelle evidenziano la struttura della popolazione di Cermignano dal 2002 al 2016

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Anno 0-14 anni 15-64 anni 65+ anni Totale Età media 1° gennaio residenti

2002 283 1.171 512 1.966 43,6

2003 270 1.152 527 1.949 43,9

2004 268 1.142 529 1.939 44,0

2005 256 1.121 542 1.919 44,7

2006 244 1.116 543 1.903 45,1

2007 242 1.104 535 1.881 45,4

2008 240 1.111 527 1.878 45,4

2009 240 1.106 526 1.872 45,8

2010 227 1.079 507 1.813 46,1

2011 229 1.063 502 1.794 46,4

2012 217 1.067 499 1.783 46,6

2013 214 1.042 494 1.750 47,1

2014 204 1.033 494 1.731 47,4

2015 191 1.003 494 1.688 48,2

2016 179 990 480 1.649 48,3

I Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Cermignano sono i seguenti.

Indice di vecchiaia Rappresenta il grado di invecchiamento di una popolazione. È il rapporto percentuale tra il numero degli ultrassessantacinquenni ed il numero dei giovani fino ai 14 anni. Ad esempio, nel 2016 l'indice di vecchiaia per il comune di Cermignano dice che ci sono 268,2 anziani ogni 100 giovani.

Indice di dipendenza strutturale Rappresenta il carico sociale ed economico della popolazione non attiva (0-14 anni e 65 anni ed oltre) su quella attiva (15-64 anni). Ad esempio, teoricamente, a Cermignano nel 2016 ci sono 66,6 individui a carico, ogni 100 che lavorano.

Indice di ricambio della popolazione attiva Rappresenta il rapporto percentuale tra la fascia di popolazione che sta per andare in pensione (55-64 anni) e quella che sta per entrare nel mondo del lavoro (15-24 anni). La popolazione attiva è tanto più giovane quanto più l'indicatore è minore di 100. Ad esempio, a Cermignano nel 2016 l'indice di ricambio è 137,2 e significa che la popolazione in età lavorativa è molto anziana.

Indice di struttura della popolazione attiva Rappresenta il grado di invecchiamento della popolazione in età lavorativa. È il rapporto percentuale tra la parte di popolazione in età lavorativa più anziana (40-64 anni) e quella più giovane (15-39 anni).

Carico di figli per donna feconda È il rapporto percentuale tra il numero dei bambini fino a 4 anni ed il numero di donne in età feconda (15-49 anni). Stima il carico dei figli in età prescolare per le mamme lavoratrici.

Indice di natalità Rappresenta il numero medio di nascite in un anno ogni mille abitanti.

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Indice di mortalità Rappresenta il numero medio di decessi in un anno ogni mille abitanti.

Età media È la media delle età di una popolazione, calcolata come il rapporto tra la somma delle età di tutti gli individui e il numero della popolazione residente. Da non confondere con l'aspettativa di vita di una popolazione.

Principali indici demografici calcolati sulla popolazione residente a Cermignano. Anno Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di Indice di vecchiaia dipendenza ricambio struttura carico natalità mortalità strutturale della della di figli (x 1.000 ab.) (x 1.000 ab.) popolazione popolazione per donna attiva attiva feconda

1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1° gennaio 1 gen-31 dic 1 gen-31 dic 2002 180,9 67,9 123,0 91,7 24,2 7,7 15,8

2003 195,2 69,2 98,1 91,4 25,7 10,3 13,9

2004 197,4 69,8 90,5 93,2 25,1 4,7 7,8

2005 211,7 71,2 80,8 93,3 25,4 7,8 12,0

2006 222,5 70,5 70,8 95,4 26,8 7,4 7,9

2007 221,1 70,4 84,7 99,3 25,1 8,5 14,4

2008 219,6 69,0 83,2 102,7 23,5 6,4 13,3

2009 219,2 69,3 100,0 107,9 22,8 8,1 18,5

2010 223,3 68,0 95,7 109,9 24,4 6,7 12,8

2011 219,2 68,8 112,5 112,2 24,0 6,7 14,0

2012 230,0 67,1 113,8 111,7 24,0 10,2 15,9

2013 230,8 67,9 133,8 120,8 21,8 7,5 11,5

2014 242,2 67,6 132,0 123,6 22,2 4,1 9,4

2015 258,6 68,3 166,2 126,9 20,6 4,2 16,8

2016 268,2 66,6 137,2 128,6 25,5 - -

Cittadini stranieri

Sono considerati cittadini stranieri le persone di cittadinanza non italiana aventi dimora abituale in Italia. Gli stranieri residenti a Cermignano al 1° gennaio 2016 sono 53 e rappresentano il 3,2% della popolazione residente.

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La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Marocco con il 35,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (26,4%).

Andamento demografico censimenti popolazione Cermignano 1861-2011

I censimenti della popolazione italiana hanno avuto cadenza decennale a partire dal 1861 ad oggi, con l'eccezione del censimento del 1936 che si tenne dopo soli cinque anni per regio decreto n.1503/1930. Inoltre, non furono effettuati i censimenti del 1891 e del 1941 per difficoltà finanziarie il primo e per cause belliche il secondo.

Di seguito, le variazioni della popolazione di Cermignano negli anni di censimento espresse in percentuale a confronto con le variazioni della provincia di Teramo e della regione Abruzzo.

34 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

ECONOMIA E SVILUPPO ECONOMICO LOCALE

Mercato del Lavoro - Attività della popolazione

35 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

Mercato del Lavoro – Occupazione

36 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

Mercato del Lavoro – Disoccupazione

Dati estratti da http://ottomilacensus.istat.it

37 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

CONDIZIONE SOCIO-ECONOMICA DELLE FAMIGLIE

Gli ultimi dati disponibili sono quelli del 2011. Da essi si evince che il reddito medio dei residenti del Comune è pari ad € 6.897,00 notevolmente più basso rispetto al dato nazionale, regionale e provinciale. Dall’analisi dei dati provinciali si rileva che il Comune di Cermignano, negli anni considerati, si attesta tra il penultimo e il quartultimo posto nella graduatoria (redditi dal più alto al più basso) dei 47 Comuni. La condizione socio-economica delle famiglie può quindi essere considerata di basso livello.

Dati Comune di Cermignano

Importo Reddito Anno Dichiaranti Popolazione % pop. Complessivo Media/popol* * medio * 2005 782 1.903 41,1% 10.434.453 13.343 5.483 2006 802 1.881 42,6% 10.892.329 13.581 5.791 2007 804 1.878 42,8% 12.115.038 15.068 6.451 2008 771 1.872 41,2% 12.251.457 15.890 6.545 2009 771 1.813 42,5% 11.625.768 15.079 6.412 2010 765 1.794 42,6% 12.044.612 15.745 6.714 2011 764 1.783 42,8% 12.298.242 16.097 6.897

Dati nazionali, regionali e provinciali per il raffronto

Reddito Reddito Reddito Media/pop. Media/pop. medio Media/pop. Anno medio medio Italia* Italia * Abruzzo* prov.Teram Prov.Teramo* Abruzzo * o* 2005 20.249 10.190 17.802 8.351 16.717 8.003 2006 20.979 10.783 18.465 8.942 17.333 8.487 2007 22.703 11.566 20.137 9.721 18.985 9.193 2008 22.792 11.730 20.138 9.628 19.105 9.291 2009 22.891 11.708 20.280 9.749 19.269 9.361 2010 23.241 11.788 20.606 9.899 19.467 9.411 2011 23.482 12.160 20.914 10.420 19.758 9.768 * dati in migliaia di Euro

Vulnerabilità sociale e materiale L’indice di vulnerabilità sociale e materiale è un indicatore costruito da ISTAT con l’obiettivo di fornire una misura sintetica del livello di vulnerabilità sociale e materiale dei comuni italiani. Si tratta di uno strumento che intende esprimere con un unico valore i diversi aspetti di un fenomeno di natura multidimensionale e che, per la sua facile lettura, agevola i confronti territoriali e temporali. L’indice è costruito attraverso la combinazione di sette indicatori elementari che descrivono, secondo ISTAT, le principali dimensioni “materiali” e “sociali” della vulnerabilità. ▪ Incidenza percentuale della popolazione di età compresa fra 25 e 64 anni analfabeta e alfabeta senza titolo di studio; ▪ Incidenza percentuale delle famiglie con 6 e più componenti; ▪ Incidenza percentuale delle famiglie monogenitoriali giovani (età del genitore inferiore ai 35 anni) o adulte (età del genitore compresa fra 35 e 64 anni) sul totale delle famiglie; ▪Incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio assistenziale, ad indicare la quota di famiglie composte solo da anziani (65 anni e oltre) con almeno un componente ultraottantenne; ▪ Incidenza percentuale della popolazione in condizione di affollamento grave, data dal rapporto percentuale tra la popolazione residente in abitazioni con superficie inferiore a 40 mq e più di 4 occupanti o in 40-59 mq e più di 5 occupanti o in 60-79 mq e più di 6 occupanti, e il totale della popolazione residente in abitazioni occupate; ▪ Incidenza percentuale di giovani (15-29 anni) fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione scolastica; ▪ Incidenza percentuale delle famiglie con potenziale disagio economico, ad indicare la quota di famiglie giovani o adulte con figli nei quali nessuno è occupato o è ritirato da lavoro. L'indice di vulnerabilità è poi calcolato tramite una procedura informatica che permette di effettuare una valutazione dei diversi metodi di sintesi attraverso l’analisi di robustezza dei risultati.

38 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

Per la descrizione delle varie fasi del processo di costruzione si può fare riferimento a http://ottomilacensus.istat.it/fileadmin/download/Indice_di_vulnerabilit%C3%A0_sociale_e_materiale.pdf

I valori ottenuti cadono all’incirca nell’intervallo 70,130, dove 100 rappresenta il dato di riferimento.

Si riportano gli indicatori rilevati sulla base dei dati dell’ultimo censimento (Fonte: OttomilaCensus).

Indicatore 1991 2001 2011

Indice di vulnerabilità sociale e materiale 105 100.5 100.3

Posizione nella graduatoria dei comuni dell'indice di vulnerabilità 659 1339 1306

Incidenza di popolazione provinciale in comuni "molto vulnerabili" - - -

Incidenza di alloggi impropri 0 0 0

Incidenza delle famiglie numerose 10.9 5.6 3.9

Incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico 1 0.7 1.7

Incidenza popolazione in condizione di affollamento 4.4 1.3 2.1

Incidenza di giovani fuori dal mercato del lavoro e dalla formazione 9.5 13.2 6.1

Incidenza di famiglie in disagio di assistenza 3.2 4.2 4.5

I dati mettono in evidenza l’elevato grado di vulnerabilità del Comune di Cermignano, il cui indice è superiore a quello regionale (99,2) e nazionale (99,3)

39 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

TERRITORIO

Provincia Teramo (TE)

Regione Abruzzo

Popolazione 1.627 abitanti (01/01/2017 - Istat)

Superficie 26,14 km²

Densità 62,24 abitanti/km²

Dati Geografici

Classificazione Sismica

La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.

I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell' accelerazione orizzontale massima (ag ) su suolo rigido o pianeggiante, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni. 40 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Cermignano, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale dell'Abruzzo n. 438 del 29.03.2003.

41 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

Classificazione climatica

La classificazione climatica dei comuni italiani è stata introdotta per regolamentare il funzionamento ed il periodo di esercizio degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia.

Il territorio italiano è suddiviso nelle seguenti sei zone climatiche che variano in funzione dei gradi-giorno indipendentemente dall'ubicazione geografica.

In basso è riportata la zona climatica per il territorio di Cermignano, assegnata con Decreto del Presidente della Repubblica n. 412 del 26 agosto 1993 e successivi aggiornamenti fino al 31 ottobre 2009 .

42 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

CONDIZIONI INTERNE

ANALISI DELLE CONDIZIONI INTERNE

La seconda parte del documento individua, in coerenza con il quadro normativo e con quello socio-economico strutturale, gli indirizzi strategici e operativi dell’ente. Le scelte sono definite tenendo conto delle linee di indirizzo della programmazione regionale e del concorso degli enti locali al perseguimento degli obiettivi nazionali di finanza pubblica. La definizione degli obiettivi strategici e operativi è accompagnata da un processo conoscitivo di analisi delle condizioni interne all’ente, sia in termini attuali che prospettici. Sono approfonditi i seguenti aspetti: pianificazione territoriale, organizzazione e modalità di gestione dei servizi pubblici locali, indirizzi generali di natura relativi alle risorse ed ai corrispondenti impieghi, disponibilità e gestione delle risorse umane con riferimento alla struttura organizzativa dell’ente in tutte le sue articolazioni, coerenza e compatibilità presente e futura con le disposizioni del patto di stabilità ed i vincoli di finanza pubblica. Sempre nello stesso contesto sono riportati gli enti strumentali e le società controllate e partecipate.

Tra le condizioni analizzate vi sono i parametri per identificare l’evoluzione dei flussi finanziari ed economici dell’ente tali da segnalare le differenze che potrebbero instaurarsi rispetto a i parametri di riferimento nazionali. Gli indicatori effettivamente adottati in chiave locale sono di prevalente natura finanziaria, e quindi di più facile ed immediato riscontro, e sono ottenuti dal rapporto tra valori finanziari e fisici o tra valori esclusivamente finanziari. Inoltre vengono riportati i valori dei parametri di riscontro della situazione di deficitarietà, ossia gli indici scelti dal ministero per segnalare una situazione di pre-dissesto.

L’analisi prevede anche uno specifico approfondimento degli aspetti relativamente ai quali possono essere aggiornati gli indirizzi di mandato: la realizzazione delle opere pubbliche; i programmi d'investimento in corso di esecuzione e non ancora conclusi; i tributi; le tariffe dei servizi pubblici; l’analisi delle necessità finanziarie e strutturali; la gestione del patrimonio; la sostenibilità dell’indebitamento. Sempre avendo riferimento alle condizioni interne, l’analisi strategica/operativa approfondisce la disponibilità e la gestione delle risorse umane, con riferimento alla struttura organizzativa. Si tratta di aspetti su cui, per il Comune di Cermignano, incideranno pesantemente i limiti posti dal governo centrale sull’autonomia dell’ente territoriale. Ad esempio i vincoli posti alla libera possibilità di programmare le assunzioni di nuovo personale (fabbisogno di personale e possibilità del turn-over).

Infine viene analizzata la coerenza e la compatibilità presente e futura con i vincoli di finanza pubblica.

43 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

TERRITORIO E PIANIFICAZIONE TERRITORIALE RISORSE IDRICHE * Laghi 0 * Fiumi e torrenti 2 STRADE * Statali Km. 9,50 * Provinciali Km. 18,00 * Comunali Km. 63,13 * Vicinali Km. 46,12 * Autostrade Km. 0,00 PIANI E STRUMENTI URBANISTICI VIGENTI Se "SI" data ed estremi del provvedimento di approvazione * Piano regolatore adottato Si No X * Piano regolatore approvato Si X No delib. C.C. n.9 del 10/3/2009 * Programma di fabbricazione Si No X * Piano edilizia economica e popolare Si X No PIANO INSEDIAMENTI PRODUTTIVI * Industriali Si X No all'interno del P.R.E. * Artiginali Si X No all'interno del P.R.E. * Commerciali Si No X * Altri strumenti (specificare) Si No X Esistenza della coerenza delle previsioni annuali e pluriennali con gli strumenti urbanistici vigenti (art. 170, comma 7, D.L.vo 267/2000) Si X No

AREA INTERESSATA AREA DISPONIBILE P.E.E.P. mq. 27.016,00 mq. 27.016,00 P.I.P. mq. 57.169,00 mq. 57.169,00

L'ente destina parte delle risorse ai servizi generali, ossia quelle funzioni che forniscono un supporto alla gestione dell'intero apparato comunale. Parte del budget è dedicato ai servizi per il cittadino, nella forma di servizi a domanda individuale, produttivi o istituzionali. Queste attività posseggono una specifica organizzazione e sono inoltre dotate di un livello adeguato di strutture.

STRUTTURE OPERATIVE PER L’EROGAZIONE DI SERVIZI Anni Anno 2015 Anno 2016 Anno 2017 Anno 2018 2019/2020 Asili nido n. 0 0 0 0 0 0 Scuole materne n. 2 43 43 40 36 30 Scuole elementari n. 1 70 70 68 55 54 Scuole medie n. 1 45 45 43 43 40 Strutture residenziali per anziani n. 0 0 0 0 0 0 Farmacie comunali NO NO NO NO NO Esistenza depuratore SI SI SI SI SI Attuazione servizio idrico integrato SI SI SI SI SI Aree verdi, parchi, giardini

Punti luce illuminazione pubblica 558 558 558 558 558 Raccolta rifiuti in quintali - civile 3.801,47 4.188,55 3.700,00 3.700,00 3.700,00 - industriale 0,00 raccolta differenziata SI SI SI SI SI PORTA-PORTA PORTA-PORTA PORTA-PORTA PORTA-PORTA PORTA-PORTA Esistenza discarica NO NO NO NO NO Mezzi operativi 9 9 9 9 9 Veicoli 1 1 1 1 1 Centro elaborazione dati No No No No No Personal computer 10 10 10 9 9

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ORGANISMI GESTIONALI PER L’EROGAZIONE DEI SERVIZI

Il comune può condurre le proprie attività in economia, impiegando personale e mezzi strumentali di proprietà oppure può affidare talune funzioni a specifici organismi a tale scopo costituiti. Tra le competenze attribuite al comune, infatti, rientrano l’organizzazione e la concessione di pubblici servizi, la costituzione e l’adesione a istituzioni, aziende speciali o consorzi, la partecipazione a società di capitali e l’affidamento di attività in convenzione. I principali servizi gestiti dal Comune sono: • Servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi; il servizio viene effettuato porta a porta, nella forma della raccolta differenziata con affidamento a ditta esterna aggiudicataria dell’appalto; • Servizio idrico integrato; servizio acquedotto da sempre in concessione alla società Ruzzo Reti Spa, servizio fognatura e depurazione in concessione da una decina d’ anni alla stessa società; • Servizio lampade votive; il servizio viene gestito direttamente sia per la parte amministrativa che per la parte operativa; • Servizio di mensa scolastica; il servizio viene gestito con affidamento all’esterno in strutture comunali; • Servizio trasporto scolastico; il servizio viene gestito parte in economia e parte mediante affidamento all’esterno. • Servizio socio-assistenziale; erogato in forma associata dall’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano” per i Comuni di Cermignano, , , , , Penna Sant’Andrea (Comuni facenti parte dell’Unione), , , , Castiglione Messer Raimondo e . • Servizio di Polizia Locale; gestito in forma associata dall’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano” dal 1^ luglio 2015 per tutti i Comuni appartenenti all’Unione, fatta eccezione per il Comune di Castellalto. • Servizio di gestione della viabilità e del patrimonio comunale; il servizio viene gestito con risorse proprie

Di seguito, le società partecipate e gli organismi partecipati e indirizzi dei relativi siti internet

http://www.ruzzo.it/spit/

http://www.moteambiente.com

http://www.ato5teramo.it/

http://www.bim-teramo.it/

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PARAMETRI INTERNI E MONITORAGGIO DEI FLUSSI

Indicatori finanziari

Il sistema degli indicatori finanziari, ottenuti come rapporto tra valori finanziari e fisici o tra valori esclusivamente finanziari analizzano aspetti diversi della vita dell'ente per fornire, mediante la lettura di un dato estremamente sintetico, una base di ulteriori informazioni sulle dinamiche che si instaurano a livello finanziario nel corso dei diversi esercizi. L’articolo 18-bis del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che le Regioni, gli enti locali e i loro enti ed organismi strumentali, adottino un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio” misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del bilancio, costruiti secondo criteri e metodologie comuni. Gli enti locali allegano il “Piano degli Indicatori” al bilancio di previsione e al rendiconto della gestione. Gli indicatori individuano: la composizione dell'entrata con la capacità di riscossione e la composizione della spesa con la capacità di liquidare i debiti. Il piano degli indicatori rileva per ogni ente locale tutte le criticità e le potenzialità della gestione delle entrate e delle spese, con una particolare attenzione alla gestione di cassa, (riscossioni e liquidazioni rispetto agli accertamenti e impegni stanziati), al fine di evidenziare il grado di efficienza e di virtuosità degli enti. Gli indici estrapolati dal piano degli indicatori potranno inoltre essere utilizzati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, per confrontare i diversi enti. In sintesi, il piano degli indicatori non è da considerarsi solamente un mero adempimento da allegare al bilancio, bensì uno strumento in grado di rilevare l'andamento contabile e gestionale dell'ente, consentendo anche di evidenziare in anticipo situazioni di potenziale pre-dissesto o dissesto. Altri tipi di indici, come ad esempio i parametri di deficit strutturale, certificano invece l'assenza di situazioni di pre-dissesto. Gli indicatori riportati sono quelli disponibili con l’ultimo conto consuntivo approvato. (2016)

Nessuno degli indici evidenzia parametri di criticità specifici.

Parametri di deficit strutturale I parametri di deficit strutturale, meglio individuati come indicatori di sospetta situazione deficitaria strutturale, sono dei particolari tipi di indice previsti dal legislatore e applicati nei confronti di tutti gli enti locali. Lo scopo di questi indici è fornire agli organi centrali un indizio, anche statistico, che riveli il grado di solidità della situazione finanziaria dell’ente, o per meglio dire, che indichi l’assenza di una condizione di pre- dissesto strutturale. Secondo la norma, infatti, sono considerati in condizioni strutturalmente deficitarie gli enti locali che presentano gravi e incontrovertibili condizioni di squilibrio individuate dalla presenza di almeno la metà degli indicatori con un valore non coerente (fuori media) con il corrispondente dato di riferimento nazionale. I parametri sono stati determinati in base alle risultanze amministrative-contabili e nessuna delle soglie di guardia è stata superata.

Tutti i parametri quindi sono stati soddisfatti

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CERTIFICAZIONE DEI PARAMETRI OBIETTIVI PER I COMUNI AI FINI DELL’ACCERTAMENTO DELLA CONDIZIONE DI ENTE STRUTTURALMENTE DEFICITARIO PER IL TRIENNIO 2013 - 2016 (DM 18 febbraio 2013, - art. 242 d.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267)

Parametri da considerare per DATI ANNO 2016 (da Rendiconto 2016) l’individuazione delle condizioni strutturalmente deficitarie 1) Valore negativo del risultato contabile di gestione superiore in termini di valore assoluto al 5 per cento rispetto alle entrate correnti (a tali fini al risultato contabile si No aggiunge l’avanzo di amministrazione utilizzato per le spese di investimento); □ 2) Volume dei residui attivi di nuova formazione provenienti dalla gestione di competenza e relativi ai titoli I e III, con l’esclusione delle risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 23 del 2011 o di fondo di solidarietà di cui all’articolo 1, comma 380 della legge 24 dicembre 2013 n. 228, No superiori al 42 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate dei medesimi □ titoli I e III esclusi gli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio o di fondo di solidarietà 3) Ammontare dei residui attivi provenienti dalla gestione dei residui attivi e di cui al titolo I e al titolo III superiore al 65 per cento, ad esclusione eventuali residui da risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio di cui all’articolo 2 del decreto legislativo n. 23 o di fondo di solidarietà di cui all’articolo 1 comma 380 della legge 24 dicembre No 2013 n. 228, rapportata agli accertamenti della gestione di competenza delle entrate □ dei medesimi titoli I e III ad esclusione degli accertamenti delle predette risorse a titolo di fondo sperimentale di riequilibrio o di fondo di solidarietà 4) Volume dei residui passivi complessivi provenienti dal titolo I superiore al 40 per cento No degli impegni della medesima spesa corrente □ 5) Esistenza di procedimenti di esecuzione forzata superiore allo 0,5 per cento delle spese correnti anche se non hanno prodotto vincoli a seguito delle disposizioni di cui No all’articolo 159 del tuoel □ 6) volume complessivo delle spese di personale a vario titolo rapportato al volume complessivo delle entrate correnti desumibili dai titoli I, II e III superiore al 40 per cento per i comuni inferiori a 5.000 abitanti, superiore al 39 per cento per i comuni da 5.000 a 29.999 abitanti e superiore al 38 per cento per i comuni oltre i 29.999 abitanti; No tale valore è calcolato al netto dei contributi regionali nonché di altri enti pubblici □ finalizzati a finanziare spese di personale per cui il valore di tali contributi va detratto sia al numeratore che al denominatore del parametro 7) Consistenza dei debiti di finanziamento non assistiti da contribuzioni superiore al 150 per cento rispetto alle entrate correnti per gli enti che presentano un risultato contabile di gestione positivo e superiore al 120 per cento per gli enti che presentano No un risultato contabile di gestione negativo, fermo restando il rispetto del limite di □ indebitamento di cui all’articolo 204 del tuoel con le modifiche di cui di cui all’art. 8, comma 1 della legge 12 novembre 2011, n. 183, a decorrere dall’1 gennaio 2012 8) Consistenza dei debiti fuori bilancio riconosciuti nel corso dell’esercizio superiore all’1 per cento rispetto ai valori di accertamento delle entrate correnti, fermo restando che No l’indice si considera negativo ove tale soglia venga superata in tutti gli ultimi tre □ esercizi finanziari 9) Eventuale esistenza al 31 dicembre di anticipazioni di tesoreria non rimborsate No superiori al 5 per cento rispetto alle entrate correnti □ 10) Ripiano squilibri in sede di provvedimento di salvaguardia di cui all’art. 193 del tuoel con misure di alienazione di beni patrimoniali e/o avanzo di amministrazione superiore al 5% dei valori della spesa corrente, fermo restando quanto previsto dall’articolo 1, commi 443 e 444 della legge 24 dicembre 2012 n. 228 a decorrere dall’1 gennaio 2013; ove sussistano i presupposti di legge per finanziare il riequilibrio No in più esercizi finanziari, viene considerato al numeratore del parametro l’intero □ importo finanziato con misure di alienazione di beni patrimoniali, oltre che di avanzo di amministrazione, anche se destinato a finanziare lo squilibrio nei successivi esercizi finanziari

47 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

DISPONIBILITÀ E GESTIONE DELLE RISORSE UMANE

Ogni comune fornisce alla propria collettività un ventaglio di prestazioni che sono, nella quasi totalità, erogazione di servizi. La definizione degli obiettivi generali è affidata agli organi politici, mentre ai dirigenti tecnici e ai responsabili dei servizi spettano gli atti di gestione. Gli organi politici esercitano sulla parte tecnica un potere di indirizzo seguito dalla valutazione sui risultati conseguiti.

Segretario Comunale La segreteria di questo Comune è vacante dal 16 febbraio 2017 a seguito dello scioglimento della convenzione con i comuni di e Castellalto. Recentemente è stato approvato lo schema di convenzione per la gestione associata con i Comuni di Cellino Attanasio (capo convenzione) e Castelli.

Nucleo di valutazione Il D.lgs. 150/2009, ha disciplinato il sistema di valutazione dei dipendenti al fine di assicurare elevati standard qualitativi ed economici del servizio tramite la valorizzazione dei risultati e della performance organizzativa e individuale. Per valutare le strutture, i servizi e i dipendenti il D.Lgs. 150/2009 ha definito il sistema di valutazione. Il soggetto che opera la valutazione della performance deve essere un Organismo Indipendente di Valutazione (OIV). L’Organismo Indipendente di Valutazione, o meglio IL NUCLEO DI VALUTAZIONE del Comune di Cermignano era composto dal Segretario comunale e da altri due Segretari comunali che hanno svolto l’attività a titolo gratuito. Al momento, il Comune è sprovvisto del Nucleo di Valutazione

Centri di Responsabilità

Nome e Cognome Ruolo Responsabilità Area Amministrativa (segreteria con Saputelli Stefania Istruttore direttivo protocollo, notifiche e albo pretorio -servizi scolastici – altri servizi residuali) Area Economico-Finanziaria (Ragioneria, Personale, Tributi, Patrimonio) Area Tecnica (Urbanistica – Edilizia – Alcantarini Mario Istruttore direttivo Lavori Pubblici – Sevizi manutentivi) Area Servizi demografici (Stato Civile, Rapacchietti Daniela Istruttore direttivo Anagrafe, Leva, Elettorale)

Struttura organizzativa

1 - SERVIZIO AFFARI DEMOGRAFICI

UFFICIO STATO CIVILE – ANAGRAFE – ELETTORALE E LEVA Profilo Professionale Organico Categoria PEO Tempo Pieno ISTRUTTORE DIRETTIVO Rapacchietti Daniela D1 D2 SI *

* in convenzione al 50% con il Comune di Canzano

2 - SERVIZIO AMMINISTRATIVO - ECONOMICO FINANZIARIO

UFFICIO DI RAGIONERIA E TRIBUTI

Profilo Professionale Organico Categoria Tempo PEO Pieno ISTRUTTORE DIRETTIVO Saputelli Stefania D1 D3 SI

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UFFICIO DI SEGRETERIA E PROTOCOLLO - SERVIZI SOCIALI E SCUOLE Profilo Professionale Organico Categoria Tempo PEO Pieno COLLABORATORE SERVIZI SCOLASTICI Orsetti Nino B3 B5 SI AUTISTA SCUOLABUS ESECUTORE SERVIZI Di Lorenzo Rina B1 B3 SI SCOLASTICI -CUOCA ESECUTORE AMMINISTRATIVO Di Gregorio Diana B1 B1 SI

3 - SERVIZIO ASSETTO DEL TERRITORIO

UFFICIO LAVORI PUBBLICI – URBANISTICA – AMBIENTE

Profilo Professionale Organico Categoria PEO Tempo Pieno ISTRUTTORE DIRETTIVO Alcantarini Mario D1 D2 SI

UFFICIO SERVIZI MANUTENTIVI

Profilo Professionale Organico Categoria Tempo PEO Tempo Parziale Pieno COLLABORATORE TECNICO – OPERAIO Di Giorgio Sandro B3 B5 SI NO NECROFORO COLLABORATORE Fulminis Silvio B3 B5 SI * NO TECNICO - OPERAIO ESECUTORE TECNICO Di Giorgio Marino B1 B2 NO SI (30 ore settim.)

ESECUTORE TECNICO Di Marco Giovanni B1 B2 NO SI (30 ore settim.)**

* anche mansioni di autista scuolabus al 30% circa ** completamente distaccato presso l’azienda appaltatrice del servizio di raccolta differenziata dei rifiuti

Dal 1^ luglio 2015 è stato avviato il servizio di Polizia Locale Associato con trasferimento del relativo personale all’Unione dei Comuni “Colline del Medio Vomano”.

Programmazione La Giunta ha adottato apposita deliberazione (allegata al presente documento), in attuazione della Programmazione triennale del fabbisogno di personale 2018/2020 ▪ dando atto: - che il Comune di Cermignano non ha personale in soprannumero rispetto alla dotazione organica, né in eccedenza rispetto alle esigenze funzionali o alla situazione finanziaria; - che non sono previste operazioni di alcun genere nel triennio 2018/2020, fatta eccezione per la proroga di una convenzione per l’utilizzo di personale di altro Comune ai sensi dell’art. 14 del C.C.N.L. del 22.01.2004 per esigenze connesse alla funzionalità dell’Ufficio Tecnico; ▪ impegnandosi alla rideterminazione della Pianta Organica in quanto l’ultima modifica relativa alla dotazione organica risale all’anno 2014 (delibera di G.C. n.69 del 18/11/2014) ▪ riservandosi la possibilità di adeguare, in qualsiasi momento, il Programma triennale del fabbisogno del personale, qualora si verificassero esigenze o condizioni tali da determinare mutazioni del quadro di riferimento, relativamente al periodo considerato.

49 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

La gestione del personale: il quadro normativo nel 2018 L’art. 1, cc. 557, 557-bis , 557-ter e 557-quater , della L. 27 dicembre 2006, n. 296 ( Legge finanziaria 2007 ) contiene la disciplina vincolistica in materia di spese di personale degli enti soggetti a patto di stabilità fin al 2015, prevedendo che: • ai fini del concorso delle autonomie regionali e locali al rispetto degli obiettivi di finanza pubblica, tali enti “ assicurano la riduzione delle spese di personale, al lordo degli oneri riflessi a carico delle amministrazioni e dell'IRAP, con esclusione degli oneri relativi ai rinnovi contrattuali, garantendo il contenimento della dinamica retributiva e occupazionale, con azioni da modulare nell'ambito della propria autonomia e rivolte, in termini di principio, ai seguenti ambiti prioritari di intervento: (…) b) razionalizzazione e snellimento delle strutture burocratico-amministrative, anche attraverso accorpamenti di uffici con l'obiettivo di ridurre l'incidenza percentuale delle posizioni dirigenziali in organici; c) contenimento delle dinamiche di crescita della contrattazione integrativa, tenuto anche conto delle corrispondenti disposizioni dettate per le amministrazioni statali ” (comma 557); • costituiscono spese di personale anche quelle “ sostenute per i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, per la somministrazione di lavoro, per il personale di cui all'articolo 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, nonche' per tutti i soggetti a vario titolo utilizzati, senza estinzione del rapporto di pubblico impiego, in strutture e organismi variamente denominati partecipati o comunque facenti capo all'ente” (comma 557-bis ); • in caso di mancato rispetto dell’obbligo di riduzione delle spese di personale scatta il divieto di assunzione già previsto in caso di mancato rispetto del patto di stabilità interno (comma 557-ter ); • gli enti assicurano, nell'ambito del piano triennale dei fabbisogni di personale, il contenimento delle spese di personale con riferimento al valore medio del triennio precedente alla data di entrata in vigore della modifica della legge (comma 557-quater ) (triennio 2011-2013).

Pertanto, l’individuazione del limite delle spese di personale non derogabile, da rispettare per l’anno 2018, va fatta con riferimento alla media delle spese di personale sostenute nel triennio 2011-2013. Si tenga presente che il rispetto dei limiti di spesa deve essere verificato in relazione alle spese di personale effettivamente sostenute nell’anno precedente, assumendo quale dato contabile gli impegni desunti dal conto del bilancio (Corte dei conti Abruzzo, parere n. 296/2008; Umbria, parere n. 2/2008; Puglia, parere n. 17/2008; Corte dei conti – Sezione delle autonomie, delibera n. 2/2010);

Si richiamano in proposito: a) la circolare della Ragioneria Generale dello Stato n. 9 in data 17 febbraio 2006 emanata in attuazione dell’articolo 1, comma 198, della legge 23 dicembre 2005, n. 266, la quale costituisce ancora oggi riferimento per i criteri di calcolo della spesa di personale; b) i pareri forniti dalle sezioni regionali di controllo della Corte dei conti in ordine alle modalità di calcolo delle spese di personale ai fini del comma 557, secondo i quali devono essere assunti i criteri illustrati nella circolare n. 9/2006 sopra citata, al fine di garantire il confronto di basi omogenee e una linea di continuità con le azioni intraprese in materia (Corte dei conti Abruzzo, parere n. 296/2008);

Ricordato che l'art. 1, c. 228, L. 28 dicembre 2015, n. 208, come modificato da ultimo dall’art. 1, c. 863, L. 27 dicembre 2017, n. 205, dispone quanto segue: " Le amministrazioni di cui all'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, e successive modificazioni, possono procedere, per gli anni 2016, 2017 e 2018, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di un contingente di personale corrispondente, per ciascuno dei predetti anni, ad una spesa pari al 25 per cento di quella relativa al medesimo personale cessato nell'anno precedente. Ferme restando le facoltà assunzionali previste dall'articolo 1, comma 562, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, per gli enti che nell'anno 2015 non erano sottoposti alla disciplina del patto di stabilità interno, qualora il rapporto dipendenti-popolazione dell'anno precedente sia inferiore al rapporto medio dipendenti-popolazione per classe demografica, come definito triennalmente con il decreto del Ministro dell'interno di cui all'articolo 263, comma 2, del testo unico di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, la percentuale stabilita al periodo precedente è innalzata al 75 per cento nei comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti, per gli anni 2017 e 2018. Per i comuni con popolazione compresa tra 1.000 e 5.000 abitanti che rilevano nell'anno precedente una spesa per il personale inferiore al 24 per cento della media delle entrate correnti registrate nei conti consuntivi dell'ultimo triennio, la predetta percentuale è

50 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO innalzata al 100 per cento. (…). Il comma 5-quater dell'articolo 3 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, è disapplicato con riferimento agli anni 2017 e 2018 .1"

Richiamato l’articolo 3, comma 5, D.L. 24 giugno 2014, n. 90 che recita: " Negli anni 2014 e 2015 le regioni e gli enti locali sottoposti al patto di stabilità interno procedono ad assunzioni di personale a tempo indeterminato nel limite di un contingente di personale complessivamente corrispondente ad una spesa pari al 60 per cento di quella relativa al personale di ruolo cessato nell'anno precedente. Resta fermo quanto disposto dall'articolo 16, comma 9, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135. La predetta facoltà ad assumere è fissata nella misura dell'80 per cento negli anni 2016 e 2017 e del 100 per cento a decorrere dall'anno 2018. Restano ferme le disposizioni previste dall'articolo 1, commi 557, 557-bis e 557-ter, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. A decorrere dall'anno 2014 è consentito il cumulo delle risorse destinate alle assunzioni per un arco temporale non superiore a tre anni, nel rispetto della programmazione del fabbisogno e di quella finanziaria e contabile; è altresì consentito l'utilizzo dei residui ancora disponibili delle quote percentuali delle facoltà assunzionali riferite al triennio precedente. L'articolo 76, comma 7, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 è abrogato. Le amministrazioni di cui al presente comma coordinano le politiche assunzionali dei soggetti di cui all'articolo 18, comma 2-bis, del citato decreto-legge n. 112 del 2008 al fine di garantire anche per i medesimi soggetti una graduale riduzione della percentuale tra spese di personale e spese correnti, fermo restando quanto previsto dal medesimo articolo 18, comma 2-bis, come da ultimo modificato dal comma 5-quinquies del presente articolo." - l’articolo 3, comma 6 del D.L. 24 giugno 2014, n. 90 che recita: "I limiti di cui al presente articolo non si applicano alle assunzioni di personale appartenente alle categorie protette ai fini della copertura delle quote d'obbligo."

Dal testo vigente delle norme citate si evince quanto segue:

I) ENTI CON POPOLAZIONE COMPRESA FRA 1.000 E 5.000 ABITANTI Possono assumere, nel triennio 2018-2020, personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di spesa pari al 100% della spesa dei cessati nell’esercizio precedente (cessati 2017 per assunzioni 2018) se sono rispettate le seguenti condizioni: - tetto della spesa di personale contenuto entro il valore medio del triennio 2011-2013; - spesa di personale inferiore al 24% della media delle entrate correnti registrate nei rendiconti dell’ultimo triennio.

II) ENTI CON POPOLAZIONE SUPERIORE A 1.000 ABITANTI a) Possono assumere, nel 2018, personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di spesa pari al 75% della spesa dei cessati nell’esercizio precedente (cessati 2017 per assunzioni 2018) se sono rispettate le seguenti condizioni: - tetto della spesa di personale contenuto entro il valore medio del triennio 2011-2013; - rapporto dipendenti/popolazione inferiore a quello individuato da ultimo con D.M. 10 aprile 2017 per classe demografica, calcolato al 31 dicembre esercizio precedente. b) Possono assumere, nel 2018, personale a tempo indeterminato di qualifica non dirigenziale nel limite di spesa pari al 90% della spesa dei cessati nell’esercizio precedente (cessati 2017 per assunzioni 2018) se sono rispettate le seguenti condizioni: - tetto della spesa di personale contenuto entro il valore medio del triennio 2011-2013; - rapporto dipendenti/popolazione inferiore a quello individuato da ultimo con D.M. 10 aprile 2017 per classe demografica, calcolato al 31 dicembre esercizio precedente; - rispetto del saldo di finanza pubblica e con spazi finanziari inutilizzati inferiori all’1% degli accertamenti delle entrate finali, come risultanti dal rendiconto dell’esercizio precedente.

1 L’articolo 3, comma 5-quater, D.L. 24 giugno 2014, n. 90 ( disapplicato anche per l’esercizio 2018 ) recita: " Fermi restando i vincoli generali sulla spesa di personale, gli enti indicati al comma 5, la cui incidenza delle spese di personale sulla spesa corrente è pari o inferiore al 25 per cento, possono procedere ad assunzioni a tempo indeterminato, a decorrere dal 1º gennaio 2014, nel limite dell'80 per cento della spesa relativa al personale di ruolo cessato dal servizio nell'anno precedente e nel limite del 100 per cento a decorrere dall'anno 2015 ." 51 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

Il contenimento della spesa

Come si è detto, il Comune di Cermignano non ha programmato, al momento, assunzioni. Si procede comunque, come da prospetto che segue, alla quantificazione delle spese previste per il personale nell’anno 2018 precisando che:

- Il valore medio della spesa riferita al triennio 2011/2013, è pari ad € 435.803,95 ed è stato ripreso dal questionario Corte dei Conti del Revisore sul Rendiconto 2015, confermato nel questionario sul Rendiconto 2016;

- la spesa del personale per il 2018 sarà oggetto di rideterminazione in quanto è stata calcolata senza tener conto delle spese da re-imputare, non avendo ancora l’Ente proceduto al riaccertamento ordinario dei residui.

VERIFICA COERENZA SPESE DI PERSONALE PER L’ANNO 2018 CON IL LIMITE DEL TRIENNIO 2011/2013 (art. 1, commi 557, 557-bis, 557-ter e 557-quater, legge 27 dicembre 2006, n. 296) Rif. al bilancio Spesa N.D. Voce o normativo ANNO 2018

A SOMMARE Retribuzioni lorde personale a tempo indeterminato (fisso + accessorio) Codice 1 Inclusi oneri per miglioramenti contrattuali, compresi arretrati 1.1.1.1.0 € 262.705,59 2 Spese personale a tempo determinato (art.1, comma 557, L.311/2004) Codici vari € 2.373,00 3 Collaborazioni coordinate e continuative Art. 1, € 0,00 c. 557-bis , Altre spese per personale impiegato con forme flessibili di lavoro 4 L. 296/06 (contratti di somministrazione lavoro con agenzia interinale) Cod.1.3.2.12.1 € 0,00 Spese personale utilizzato in convenzione (quota parte di costo effettivamente Codice 5 sostenuto per rimborsi ai Comuni di per convenzione geometra e Cellino 1.9.1.1.1 Attanasio per convenzione segretario comunale) € 21.300,00 6 Somme rimborsate ad altre amministrazioni per il personale in posizione di comando € 0,00 Art. 1, c. 557-bis , 7 Incarichi dirigenziali ex art. 110 TUEL L. 296/06 € 0,00 8 Personale uffici di staff ex art. 90 TUEL Circ. RGS 9/06 € 0,00 Codice 9 Oneri contributivi a carico ente 1.1.2.1.0 € 75.558,70 Codice 10 IRAP 1.2.1.1.1 € 19.687,98 Codice 11 Oneri per lavoratori socialmente utili (integrazione) 1.1.1.1.8 € 0,00 Codice 12 Buoni pasto 1.1.1.2.2 € 2.120,00 Codice 13 Assegno nucleo familiare 1.1.2.2.1 € 1.835,52 14 Spese per equo indennizzo € 0,00 Spese per soggetti utilizzati a vario titolo senza estinzione del rapporto di pubblico impiego in strutture e organismi variam. partecipati o comunque facenti capo all’ente (unioni, consorzi, Art. 1, 15 c. 557-bis , ecc.) – Rimborso all’Unione spese per retribuzioni al personale di vigilanza trasferito L. 296/06 a seguito dell’associazione della Polizia Locale € 37.139,00 Codice 16 Spese per la formazione del personale e per le missioni 1.3.2.4.0 € 600,00 Codice 17 Oneri per il personale in quiescenza 1.1.2.2.0 € 0,00 18 Spese per straordinario elettorale a carico di altre amministrazioni Codici vari € 12.087,00 19 TOTALE SPESE DI PERSONALE (voci da 1 a 18) € 435.406,79

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A DETRARRE 20 Spese per straordinario elettorale a carico di altre amministrazioni € 12.087 ,00 21 Spese sostenute per categorie protette ex Legge n. 68/1999 (solo quota d’obbligo) Circ. RGS 9/06 € 0,00 22 Spese per contratti di formazione e lavoro prorogati per espressa previsione di legge € 0,00 23 Spese di personale totalmente a carico di finanziamenti comunitari o privati Circ. RGS 9/06 € 0,00 24 Spese per il personale trasferito dalla regione per l’esercizio di funzioni delegate € 0,00 Diritti rogito segretario, incentivi progettazione, compensi Istat Censimento (incl.oneri riflessi e 25 Irap) – NON DETRATTI IN QUANTO NON INCLUSI TRA LE SPESE € 0,00 26 Spese per la formazione Circ. RGS 9/06 € 600,00 27 Spese per missioni Circ. RGS 9/06 € 0,00 Spese per il personale comandato o utilizzato in convenzione da altre 28 amministrazioni per le quali è previsto il rimborso a carico dell’ente utilizzatore 2 € 30.070,32 29 Spese personale stagionale finanziato con quote di proventi per violazioni al C.d.S. € 0,00 30 Oneri per il personale in quiescenza Codice 1.1.2.2.0 € 0,00 31 TOTALE SPESE ESCLUSE (voci da 20 a 30) € 42.757,32 32 SPESA DI PERSONALE ANNO 2016 € 392.649,47

2 Somma detratta limitatamente all’importo della retribuzione di posizione e risultato, inclusi oneri riflessi, attribuiti dal Comune di Canzano alla Respons. Rapacchietti utilizzata ai sensi dell’art.14 CCNL 2004 (€ 8.632,32). L’importo corrispondente alla normale retribuzione della medesima non è stato detratto in quanto non si è verificata l’estinzione del rapporto di pubblico impiego con convenzione da riproporre di volta in volta. Viene portata in detrazione la somma corrispondente al rimborso della Soc. A.M. Consorzio per il distacco del personale addetto al serv. N.U. a partire dal 14 aprile 2014 a seguito dell’esternalizzazione del servizio medesimo. (€ 21.438,00)

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PATRIMONIO E GESTIONE DEI BENI PATRIMONIALI

Il conto del patrimonio mostra il valore delle attività e delle passività che costituiscono, per l’appunto, la situazione patrimoniale fine esercizio dell'ente. Questo quadro riepilogativo della ricchezza comunale non è estraneo al contesto in cui si sviluppa il processo di programmazione. Il maggiore o minore margine di flessibilità in cui si innestano le scelte dell'Amministrazione, infatti, sono influenzate anche dalla condizione patrimoniale. La presenza di una situazione creditoria non soddisfacente, originata da crediti in sofferenza, o il persistere di un volume particolarmente elevato di debiti verso il sistema creditizio o privato (mutui passivi e debiti di finanziamento) può infatti limitare il margine di discrezione che l’Amministrazione possiede quando si appresta a pianificare il proprio ambito di intervento. Una situazione di segno opposto, invece, pone l'ente in condizione di espandere la capacità di indebitamento senza generare preoccupanti ripercussioni sulla solidità della situazione patrimoniale. I prospetti successivi riportano i principali aggregati che compongono lo Stato patrimoniale, suddivisi in attivo e passivo , in base all’ultimo rendiconto approvato (primo rendiconto armonizzato).

STATO PATRIMONI ALE 201 6

ATTIVO VALORE AL DESCRIZIONE Percentuale sul totale 31/12/2016 Immobilizzazioni immateriali 624,75 0,02 % Immobilizzazioni materiali 8.985.421,16 73,69 % Immobilizzazioni finanziarie 2.280.439,22 18,70 % Rimanenze 0,00 0,00 % Crediti 588.538,21 4,82 % Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzi 0,00 0,00 % Disponibilità liquide 338.013,78 2,77 % Ratei e risconti 0,00 0,00 % TOTALE ATTIVO 12.193.037,12 100,00 %

PASSIVO VALORE AL DESCRIZIONE Percentuale sul totale 31/12/2016 Patrimonio netto 10.560.262,35 86,60 % Fondo per rischi ed oneri 0,00 T.F.R. 0,00 Debiti 1.285.615,60 10,54 % Ratei e risconti e contributi agli investimenti 347.159,17 2,86 % TOTALE PASSIVO 12.193.037,12 100,00 %

PIANO DI ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI IMMOBILI Il Piano di valorizzazione degli immobili sarà approvato con specifico atto consiliare che costituirà allegato al presente Documento Unico di Programmazione.

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SOSTENIBILITÀ DELL'INDEBITAMENTO NEL TEMPO

Le risorse proprie del comune e quelle ottenute da terzi (contributi in conto capitale) possono non essere sufficienti a coprire il fabbisogno per investimenti. In tale circostanza il ricorso all’indebitamento può essere un'alternativa utile ma sicuramente onerosa. Ogni mutuo comporta, a partire dall'inizio dell'ammortamento e fino alla sua estinzione, il pagamento delle quote annuali per interesse e il rimborso progressivo del capitale. Questi importi costituiscono, a tutti gli effetti, spese del bilancio corrente la cui entità va finanziata con riduzione di pari risorse ordinarie. L'equilibrio del bilancio corrente si fonda, infatti, sul pareggio tra le entrate di parte corrente (tributi, trasferimenti correnti, extratributarie) con le uscite della stessa natura (spese correnti e rimborso mutui). Il ricorso al credito va quindi ponderato in tutti i sui aspetti, e questo anche in presenza di una disponibilità residua sul limite massimo degli interessi passivi pagabili dall'ente. I mutui in essere al 31/12/2017, come da elenco della Cassa Depositi e Prestiti, sono riportati nella tabella seguente.

DEBITO ANNO CAPITALE IN AMMORT. DATA CONC. TIPO OPERA RESIDUO FINE NOMINALE DAL AL 31/12/17 AMMORTAM. STRADA COMUNALE CASAVINO 53.500 01/01/2018 53.500,00 2026 27/12/2014 STRADE COMUNALI 76.000 01/01/2016 61.863,72 2025 28/12/2011 AUTOMEZZI PUBBLICI 92.400 01/01/2012 43.407,75 2021 19/08/2010 EDIFICI SCOLASTICI VARI 78.800 01/01/2011 47.614,51 2025 05/08/2009 SCUOLA MATERNA 14.835 01/01/2010 10.425,14 2029 05/08/2009 SCUOLA MATERNA 14.835 01/01/2010 10.425,14 2029 05/08/2009 EDIFICI SCOLASTICI VARI 30.000 01/01/2010 21.082,20 2029 29/10/2008 IMMOBILE COMUNALE 110.000 01/01/2009 72.726,41 2028 07/08/2008 IMPIANTI DI DEPURAZIONE 105.000 01/01/2009 70.317,84 2028 06/09/2007 MEZZI DI TRASPORTO (SCUOLABUS) 25.726 01/01/2008 15.857,69 2027 22/03/2006 IMPIANTI SPORTIVI 22.896 01/01/2007 12.566,12 2026 22/03/2006 IMPIANTI SPORTIVI 67.104 01/01/2007 36.829,06 2026 02/09/2005 MEZZI RACCOLTA N.U. 38.324 01/01/2006 18.572,57 2025 30/05/2007 IMMOBILE USO UFFICIO 20.000 01/01/2008 12.305,50 2027 28/07/2004 EDIFICI SCOLASTICI VARI 47.100,87 01/01/2005 21.554,69 2024 01/01/2006 PROGRAMMI DI RECUPERO E 35.691,98 01/01/2006 26.139,53 2035 VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO 01/01/2006 STRADE COMUNALI 27.509,03 01/01/2006 20.146,60 2035 16/09/2003 PROGRAMMI DI RECUPERO E 82.518,95 01/01/2004 32.992,17 2023 VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO 25/06/2002 OPERE VARIE, MISTE 11.958,20 01/01/2003 4.291,00 2022 01/01/2006 STRADE COMUNALI 91.399,90 01/01/2006 66.938,07 2035 01/01/2006 STRADE COMUNALI 27.502,71 01/01/2006 20.141,97 2035 28/07/1998 PALESTRA SCOLASTICA 13.944,34 01/01/1999 1.112,16 2018 07/06/1994 RETE FOGNARIA 97.961,54 01/07/2005 51.691,60 2034 24/02/1994 OPERE STRADALI VARIE 37.443,13 01/07/2005 19.757,67 2034 26/11/1992 CIMITERO 74.026,62 01/07/2005 31.230,29 2034 20/06/1991 SCUOLA MEDIA 57.388,69 01/07/2005 21.579,64 2034 17/01/1989 STRADE COMUNALI 129.114,22 01/07/2005 34.989,73 2034 15/05/1985 IMPIANTO ILLUMINAZIONE 60.774,59 01/07/2005 23.891,10 2034 863.949,87

L’indebitamento (rapporto tra interessi passivi e entrate correnti) è riportato nella tabella seguente (2014/2016 da questionario Siquel Corte dei Conti 2016)

2014 2015 2016 2017 2018 LIVELLO DI INDEBITAMENTO 4,449% 4,123% 3,131% 2,848% 2,998%

55 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

La Legge di stabilità 2014 ha introdotto limiti meno restrittivi per l’assunzione di mutui. Il provvedimento è andato, infatti, a modificare il limite di indebitamento di cui all’art. 204 del TUEL, il cui mancato rispetto preclude la possibilità di contrarre nuovi prestiti, aumentandolo all’8%. La norma, che nel corso degli ultimi anni era stata oggetto di numerose modifiche, fissava precedentemente il raggiungimento di un indebitamento non superiore al 6% entro l’anno 2014 (D.L. 28/06/2013, n. 76). Il limite di indebitamento, specie dopo il recente innalzamento al 10% ,consente il ricorso al debito mediante l’apertura di nuovi mutui, ma non lo consente (o lo consente in misura molto limitata) l’obbligo del rispetto dei vincoli di finanza pubblica patto di stabilità prima, e pareggio di bilancio ora) Le limitazioni imposte, nonostante le modifiche, restano molto penalizzanti sul fronte dell’indebitamento, soprattutto in un momento storico in cui gli interessi passivi sono a livelli bassissimi.

La tabella seguente riporta il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento e l’ammontare disponibile per eventuali nuovi interessi

PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RISPETTO DEI VINCOLI DI INDEBITAMENTO DEGLI ENTI LOCALI ESERCIZIO 2018 ENTRATE RELATIVE AI PRIMI TRE TITOLI DELLE ENTRATE (rendiconto penultimo anno precedente quello in cui viene prevista l'assunzione dei mutui), ex art. 204, c. 1 del D.L.gs. N. 267/20

1) Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa (Titolo I) 972.605,28 2) Trasferimenti correnti (titolo II) 81.720,08 3) Entrate extratributarie (titolo III) 178.453,43

TOTALE ENTRATE PRIMI TRE TITOLI 1. 23 2. 778 ,79 SPESA ANNUALE PER RATE MUTUI/OBBLIGAZIONI

Livello massimo di spesa annuale 123.277,88

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL 36.924,11 autorizzati fino al 31/12/ esercizio precedente

Ammontare interessi per mutui, prestiti obbligazionari, aperture di credito e garanzie di cui all'articolo 207 del TUEL 0,00 autorizzati nell'esercizio in corso

Contributi erariali in c/interessi su mutui 0,00

Ammontare interessi riguardanti debiti espressamente esclusi dai limiti di indebitamento 0,00

Ammontare disponibile per nuovi interessi 86.353,77

TOTALE DEBITO CONTRATTO

Debito contratto al 31/12/ esercizio precedente 930.799,61

Debito autorizzato nell'esercizio in corso 0,00

TOTALE DEBITO DELL'ENTE 930 .79 9,61

Non si prevede la contrazione di nuovi mutui nel triennio 2018/2020

56 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

OPERE PUBBLICHE E RELATIVA PROGRAMMAZIONE

Gli investimenti, a differenza della spesa corrente che trova compimento in tempi rapidi, richiedono talora modalità di realizzazione ben più lunghe. Vincoli del patto di stabilità, difficoltà di progettazione, aggiudicazione degli appalti con procedure complesse, tempi di espletamento dei lavori non brevi, possono far sì che i tempi di realizzazione di un investimento abbraccino più esercizi. Questa situazione, a maggior ragione, si verifica quando il progetto di partenza ha bisogno di essere poi rivisto in seguito al verificarsi di circostanze non previste, con la conseguenza che il quadro economico dell'opera debba essere soggetto a perizia di variante . Il Programma triennale delle OO.PP. con riferimento al triennio 2018/2020 e il Programma biennale 2018/2019 di acquisizione di beni e servizi superiori a 40.000,00 € è stato approvato con deliberazione della G.C. n.20 in data 27/3/2018. Detta delibera viene allegata al D.U.P.

Di seguito, si riportano, pertanto, le sole tabelle che illustrano il piano degli investimenti e le modalità di finanziamento delle opere in conto capitale per il triennio 2018-2020 non ricomprese nel programma triennale delle OO.PP. perché aventi valori sotto soglia.

SOMMARIO PIANO INVESTIMENTI Importo Importo Importo Descrizione intervento 2018 2019 2020 Manutenzione straordinaria sede comunale € 500,00 Completamento insonorizzazione sala consiliare € 550,00 Costruzione loculi cimitero Montegualtieri € 86.500,00 Manutenzione straordinaria cimiteri comunali € 10.000,00 € 10.000,00 Manutenzione straordinaria monumento ai caduti in € 25.000,00 piazza De Sterlich Manutenzione straordinaria sala Polifunzionale € 427,00 Acquisto autocarro usato serv. viabilità € 2.300,00 Manutenzione straordinaria strade € 1.523,00 € 3.000,00 € 3.000,00 Totale € 116.800,00 € 13.000,00 € 13.000,00

PIANO DI FINANZIAMENTO DEGLI INVESTIMENTI

Importo Importo Importo Descrizione 2018 2019 2020 Proventi dai permessi di costruire € 3.000,00 € 3.000,00 € 3.000,00 Proventi da concessioni/pre-concessioni cimiteriali € 86.500,00 € 10.000,00 € 10.000,00 Contributo regionale € 25.000,00 Entrate correnti € 2.300,00 Totale € 116.800,00 € 13.000,00 € 13.000,00

57 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 - AGGIORNATO

TRIBUTI E POLITICA TRIBUTARIA

Il sistema di finanziamento del bilancio risente molto sia dell'intervento legislativo in materia di trasferimenti dello stato a favore degli enti locali che, in misura sempre più grande, del carico tributario applicato sui beni immobili presenti nel territorio. Il federalismo fiscale riduce infatti il trasferimento di risorse centrali e, teoricamente, accentua la presenza di una politica tributaria decentrata. Le manovre finanziarie che si sono succedute in questi anni hanno portato ad una significativa riduzione delle risorse disponibili in capo ai Comuni a causa della progressiva riduzione dei trasferimenti da parte dello stato e dei vincoli alla spesa. Gli interventi volti al risanamento della finanza pubblica e al rispetto degli obiettivi fissati in sede europea, nel quadro definito dal patto di stabilità interno, sono gravati quasi interamente sulla spesa dei Comuni, nonostante questa rappresenti non più del 40% del totale della spesa pubblica. I tagli ai trasferimenti hanno messo la maggior parte dei comuni nella condizione di colmare le minori entrate non solo con tagli alla spesa ma principalmente con manovre sulle entrate proprie. La penultima modifica a questo sistema si è avuta con l'introduzione dell'imposta unica comunale (IUC), i cui presupposti impositivi sono: il possesso di immobili e la fruizione di servizi comunali. La IUC si compone dell’imposta municipale propria (IMU), di natura patrimoniale, dovuta dal possessore di immobili, escluse le abitazioni principali, e di una componente riferita ai servizi, che si articola nel tributo per i servizi indivisibili (TASI), a carico sia di chi possiede che di chi utilizza il bene, e della tassa sui rifiuti (TARI), destinata a sostituire la TARES e a finanziare i costi del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, a carico dell’utilizzatore. Il presupposto oggettivo della TARI è il possesso di locali o aree scoperte, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Il presupposto della TASI è il possesso di fabbricati, compresa l’abitazione principale come definita ai fini dell'imposta IMU, di aree scoperte nonché di quelle edificabili, a qualsiasi uso adibiti. Con la Legge di Stabilità 2016 (Legge 28 dicembre 2015, n. 208 - G.U. n. 302 del 30/12/2015, S.O. n. 70) sono state apportate importanti variazioni alla IUC e cioè: • Eliminazione dell'IMU e della TASI su tutte le abitazioni principali non di lusso • Applicazione di IMU e TASI sugli immobili destinati ad abitazione principale solo se appartenenti alle categorie A1 (abitazioni di pregio), A8 (ville) e A9 (castelli). • Eliminazione della Tasi a carico degli inquilini • Le seconde pertinenze della prima casa, cioè C2 (magazzini, depositi), C6 (stalle, scuderie, garage e posti auto) e C7 (tettoie chiuse), continueranno ad essere soggette all'IMU e alla TASI.

Nell’illustrare le entrate, si premette che sono stati considerati gli effetti della legge di bilancio 2018 (legge n. 205/2017) che al comma 37 prevede anche per il 2018 il blocco degli aumenti dei tributi locali, fatta eccezione per la TARI. Le previsioni relative al triennio 2018-2020 sono state formulate tenendo in considerazione il trend storico degli esercizi precedenti, ove disponibile, ovvero, le basi informative (catastale, tributaria, ecc.) e le modifiche normative che hanno impatto sul gettito. In particolare, riguardo all’Imu , si sottolinea che gli recenti eventi sismici (24 agosto e 30 ottobre 2016), nonché gli eventi calamitosi del mese di gennaio 2017 (precipitazioni nevose e terremoto) hanno reso inagibili numerosi fabbricati presenti sul territorio comunale, richiedendo anche l’emissione di numerose ordinanze di sgombero di edifici abitati e di divieto all’utilizzo per quelli tenuti a disposizione; se tale situazione ha influito negativamente sul gettito per effetto della riduzione del 50% del valore degli immobili dichiarati inagibili, l’attività di accertamento (affidata all’esterno) relativa agli anni di imposta 2012 e 2013 (con avvisi notificati a fine dicembre 2017) ha fatto emergere sacche di evasione che dovrebbero

58 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO portare ad incrementi di gettito del tributo. I danni arrecati agli immobili dalle calamità hanno avuto ripercussioni anche sulla Tari a causa del venir meno del presupposto di assoggettabilità di quelli oggetto di ordinanza di sgombero e di inutilizzo. Per evitare che i contribuenti (residenti e non residenti), i cui immobili non hanno riportato danni, si trovassero nella condizione di dover sopportare anche i costi fissi riferiti alle utenze non più tassabili, il Piano Finanziario della Tari approvato dal Consiglio Comunale in data 23 marzo 2018, ha quantificato un costo di € 192.135,89 non perché sia diminuito rispetto all’anno passato, ma a seguito della decisione di includere nel Piano Finanziario medesimo solo una parte (€ 4.000,00) del Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità stanziato nel bilancio di previsione in relazione alla Tari (€ 17.000,00) con finanziamento della differenza con fondi indistinti di bilancio. Tale decisione è scaturita dall’esigenza, appunto, di non far lievitare esageratamente le tariffe TARI a fronte del minor gettito, quantificato in circa 13.000,00 Euro, derivante dalla cessazione di svariate utenze per effetto della dichiarata inagibilità/inutilizzabilità dei corrispondenti immobili a seguito degli eventi calamitosi di gennaio 2017, con conseguente “abbandono” degli stessi da parte degli occupanti residenti che dimorano tutt’ora fuori Comune presso strutture alberghiere (una quarantina) o per aver scelto sistemazioni presso parenti o abitazioni in affitto (una trentina), e da parte degli occupanti saltuari. Si puntualizza che al Comune di Cermignano, non essendo stato ricompreso nel c.d. ‘cratere’ sismico, non sono stati assegnati contributi specifici compensativi del minor gettito tributario.

Tributo Gettito previsto 2018 2019 2020

IMU € 101.627,53 € 101.908,42 € 101.908,42

TASI € 550,00 € 550,00 € 550,00

TARI € 192.300,00 € 203.300,00 € 203.300,00

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF € 85.566,00 € 85.576,85 € 85.576,85

IMPOSTA COMUNALE PUBBLICITA’ € 50,00 € 50,00 € 50,00

FONDO DI SOLIDARIETA’ COMUNALE € 519.193,97 € 519.193,97 € 519.193,97

TOSAP € 3.824,00 € 3.824,00 € 3.824,00

RECUPERO IMPOSTE € 47.300,00 € 16.650,00 € 16.650,00

ALTRE ENTRATE TRIBUTARIE € 650,00 € 650,00 € 650,00

TOTALE ENTRATE TRIBUTARIE € 951.061,50 € 931.703,24 € 931.703,24

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TARIFFE E COSTO DEI SERVIZI

Il sistema tariffario, diversamente dal tributario, è rimasto generalmente stabile nel tempo, garantendo così sia all’ente che al cittadino un quadro di riferimento duraturo, coerente e di facile comprensione. La disciplina di queste entrate è semplice ed attribuisce alla P.A. la possibilità o l’obbligo di richiedere al beneficiario il pagamento di una controprestazione. Le regole variano a seconda che si tratti di un servizio istituzionale piuttosto che a domanda individuale. Il prospetto riporta i dati salienti delle principali tariffe in vigore.

Gettito previsto Provento extra-tributario 2018 2019 2020

DIRITTI DI SEGRETERIA E ROGITO 4.620,00 4.620,00 4.620,00

PROVENTI MENSA SCOLASTICA 16.000,00 16.000,00 16.000,00

PROVENTI COLONIA MARINA 3.250,00 3.250,00 3.250,00 SERVIZI CIMITERIALI (anche LAMPADE 14.500,00 14.500,00 14.500,00 VOTIVE)

PROVENTI DA ALTRI SERVZI 1.625,00 1.625,00 1.625,00

ALTRI PROVENTI (TRASFER. Gse) 6.100,00 5.500,00 5.500,00

FITTI E CONCESSIONI 109.644,12 33.144,12 33.144,12

INDENNIZZI INTERRUZIONI PROLUNGATE 5.850,00 ENERGIA ELETTRICA TOTALE ENTRATE DA SERVIZI E 161.589,12 78.639,12 78.639,12 GESTIONE DEI BENI

INTERESSI ATTIVI 155,00 128,00 128,00 RIMBORSO CONVENZIONI E DISTACCHI 47.859,78 65.563,58 62.488,15 PERSONALE RIMBORSO ONERI MUTUI SERV.IDRICO 13.205,40 13.205,40 13.205,40 INTEGRATO

RIMBORSI PER SPESE ELETTORALI 17.937,00 7.075,50 9.315,00

ALTRE ENTRATE 10.590,00 9.340,00 9.340,00

TOTALE RIMBORSI E ALTRE CORRENTI 89.747,18 95.312,48 94.476,55

TOTALE ENTRATE EXTRA-TRIBUTARIE 251.336,30 173.951,60 173.115,67

60 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

PROGRAMMAZIONE ED EQUILIBRI FINANZIARI

La programmazione alloca le risorse di bilancio necessarie al conseguimento degli obiettivi identificati. Il tutto, rispettando nell'intervallo di tempo richiesto dalla programmazione il pareggio tra risorse destinate (entrate) e relativi impieghi (uscite). L'Amministrazione deve agire in tre direzioni ben definite, la gestione corrente, gli interventi negli investimenti e la registrazione dei servizi per conto terzi, dove ognuno di questi ambiti può essere inteso come un'entità autonoma. Le scelte inerenti i programmi riguardano solo i primi due contesti (corrente e investimenti) perché i servizi conto terzi sono semplici partite di giro, in entrata e in uscita, che si compensano. Le tabelle seguenti evidenziano i dati di sintesi del bilancio comprese le entrate e le uscite non oggetto di programmazione.

QUADRO GENERALE RIASSUNTIVO 2018 - 2019 – 2020

CASSA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA CASSA COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA ENTRATE SPESE ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020 ANNO 2018 ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 459.353,37 Utilizzo avanzo di amministrazione 4.837,26 0,00 0,00 Disavanzo di amministrazione 0,00 0,00 0,00

Fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 1 - Entrate correnti di natura Titolo 1 - Spese correnti tributaria, contributiva e perequativa 934.978,21 954.138,55 931.703,24 931.703,24 1.905.211,69 1.523.846,75 1.083.579,87 1.083.579,87 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 2 - Trasferimenti correnti 1.678.625,54 1.473.335,75 60.800,20 54.800,20 Titolo 3 - Entrate extratributarie 265.625,29 251.336,30 173.951,60 173.115,67 Titolo 4 - Entrate in conto capitale 8.623.023,62 8.168.100,00 3.100,00 3.100,00 Titolo 2 - Spese in conto capitale 10.034.115,77 9.256.900,00 13.100,00 13.100,00 - di cui fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 Titolo 5 - Entrate da riduzione di Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziarie 35.691,98 0,00 0,00 0,00 attività finanziarie 0,00 0,00 0,00 0,00

Totale entrate finali...... Totale spese finali...... 11.537.944,64 10.846.910,60 1.169.555,04 1.162.719,11 11.939.327,46 10.780.746,75 1.096.679,87 1.086.716,30 Titolo 6 - Accensione di prestiti 53.565,48 0,00 0,00 0,00 Titolo 4 - Rimborso di prestiti 70.994,27 71.001,11 72.875,17 76.002,81 Titolo 7 - Anticipazioni da istituto Titolo 5 - Chiusura Anticipazioni da tesoriere/cassiere 200.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 istituto tesoriere/cassiere 200.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 Titolo 9 - Entrate per conto di terzi e Titolo 7 - Spese per conto terzi e partite di giro 716.595,37 708.534,86 708.534,86 708.534,86 partite di giro 757.137,13 708.534,86 708.534,86 708.534,86

Totale titoli Totale titoli 12.508.105,49 11.755.445,46 2.078.089,90 2.071.253,97 12.967.458,86 11.760.282,72 2.078.089,90 2.071.253,97

TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE 12.967.458,86 11.760.282,72 2.078.089,90 2.071.253,97 TOTALE COMPLESSIVO SPESE 12.967.458,86 11.760.282,72 2.078.089,90 2.071.253,97

Fondo di cassa finale presunto 0,00

61 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

Programmazione e finanziamento spesa corrente

Come ogni altra entità economica destinata ad erogare servizi, anche il comune sostiene dei costi, sia fissi che variabili, per far funzionare la struttura. Il fabbisogno richiesto dal funzionamento dell'apparato, come gli oneri per il personale (stipendi, contributi), l'acquisto di beni di consumo (cancelleria, ricambi), le prestazioni di servizi (luce, gas, telefono), unitamente al rimborso di prestiti, necessitano di adeguati finanziamenti. Tale fabbisogno è definito come “spesa corrente”. I mezzi destinati a tale scopo hanno una natura ordinaria, come i tributi, i contributi in conto gestione, le entrate extra tributarie. Tali entrate sono definite come “entrate correnti”. La norma consente il ricorso a risorse di natura straordinaria, coprendo la “spesa corrente” con “entrate per investimenti”. Naturalmente, per quanto possibile, tale prassi va evitata. I comuni virtuosi utilizzano, al contrario, parte delle “entrate correnti” per finanziare le “spese per investimento”.

Programmazione e finanziamento spesa per investimenti

Oltre che a garantire il funzionamento della struttura, il comune può destinare le proprie entrate per acquisire o migliorare le dotazioni infrastrutturali. In questo modo si viene ad assicurare un livello di mezzi strumentali tali da garantire l'erogazione di servizi di buona qualità. Come per la parte corrente, anche il budget richiesto dalle opere pubbliche presuppone il totale finanziamento della spesa. Le risorse di investimento sono: i contributi in conto capitale, i proventi derivanti da concessioni edilizie, le alienazioni di beni, il risparmio sulla spesa corrente o l'avanzo di esercizi precedenti. In alternativa, le risorse possono avere natura onerosa, come l'indebitamento. In questo caso, il rimborso del mutuo inciderà sul bilancio corrente per tutto il periodo di ammortamento del prestito.

Programmazione degli acquisti di beni e servizi

Il D.Lgs 50/2016 prevede che le Amministrazioni pubbliche adottino il programma biennale degli acquisti e dei servizi e che detto programma contenga la programmazione per acquisti stimati pari o superiori a 40.000,00 euro. Si stabilisce il ricorso alle convenzioni Consip, ove attive, o il ricorso alla Centrale Unica di Committenza presso l’Unione dei Comuni.

62 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

MISSIONI

L’articolo 12 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede che le amministrazioni pubbliche territoriali adottino schemi di bilancio articolati per missioni e programmi che evidenzino le finalità della spesa, allo scopo di assicurare maggiore trasparenza e confrontabilità delle informazioni riguardanti il processo di allocazione delle risorse pubbliche e la destinazione delle stesse alle politiche pubbliche settoriali. Le missioni rappresentano le funzioni principali e gli obiettivi strategici perseguiti dalle amministrazioni pubbliche territoriali, utilizzando risorse finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate, e sono definite in relazione al riparto di competenze di cui agli articoli 117 e 118 del Titolo V della Costituzione, tenendo conto anche di quelle individuate per il bilancio dello Stato. All’interno delle missioni, i programmi rappresentano gli aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Al fine di consentire l’analisi coordinata dei risultati dell’azione amministrativa nel quadro delle politiche pubbliche settoriali e il consolidamento anche funzionale dei dati contabili, l’articolo 14 del decreto legislativo n. 118 del 2011 prevede, tra l’altro, che i programmi siano raccordati alla classificazione COFOG di secondo livello, come definita dai relativi regolamenti comunitari.

Le missioni identificate dalla seconda parte dell’allegato 14 al decreto legislativo n. 118/2011 sono:

• Missione 01 - Servizi istituzionali generali e di gestione • Missione 02 – Giustizia • Missione 03 - Ordine pubblico e sicurezza • Missione 04 - Istruzione e diritto allo studio • Missione 05 - Tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali • Missione 06 - Politiche giovanili, sport e tempo libero • Missione 07 - Turismo • Missione 09 – Sviluppo sostenibile e tutela dell'ambiente e del territorio • Missione 10 – Trasporti e diritto alla mobilità • Missione 11 – Soccorso civile • Missione 12 – Diritti sociali, politiche sociali e famiglia • Missione 14 – Sviluppo economico e competitività • Missione 15 - Politiche per il lavoro e la formazione professionale • Missione 16 - Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca • Missione 17 – Energia e diversificazione delle fonti energetiche • Missione 18 - Relazioni con le altre autonomie territoriali e locali • Missione 19 - Relazioni internazionali • Missione 20 – Fondi e accantonamenti (Fondo di riserva - Fondo crediti di dubbia esigibilità) • Missione 50 – Debito pubblico • Missione 60 – Anticipazioni finanziarie • Missione 99 – Servizi per conto terzi

Per conoscere il dettaglio dei programmi all’interno delle missioni si può fare riferimento al sito di ARCONET (Armonizzazione Contabile Enti Territoriali): http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/e-GOVERNME1/ARCONET/Glossari/

63 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

Missioni dell’Ente

Poiché ciascun Ente, in funzione di obblighi e/o di scelte di programmazione, decide in quali missioni allocare le proprie disponibilità, non tutte le missioni compaiono nel bilancio. Per le sole missioni a cui sono stati allocati importi a bilancio, viene riportata la definizione prevista dal Glossario COFOG.

Num. Denominazione Descrizione Missioni Missioni Amministrazione e funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo sviluppo Servizi istituzionali, dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione istituzionale. 1 generali e Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari e di gestione i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria di carattere generale e di assistenza tecnica. Amministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a livello locale, alla Ordine Pubblico e polizia locale, commerciale e amministrativa. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al 3 coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Sono comprese anche le attività in forma di Sicurezza collaborazione con altre forze di polizia presenti sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di ordine pubblico e sicurezza. Amministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per l'obbligo formativo e Istruzione e diritto allo dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi inclusi gli interventi per l'edilizia 4 scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, studio al coordinamento e al monitoraggio delle politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di istruzione e diritto allo studio Amministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e architettonico. Valorizzazione beni e Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e alle attività culturali 5 non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al attività Culturali monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e valorizzazione dei beni e delle attività culturali Politica giovanile, sport Amministrazione e funzionamento di attività sportive, ricreative e per i giovani, incluse la fornitura di servizi sportivi 6 e e ricreativi, le misure di sostegno alle strutture per la pratica dello sport o per eventi sportivi e ricreativi e le misure di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che tempo libero rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di politiche giovanili, per lo sport e il tempo libero. Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la promozione e lo sviluppo del 7 Turismo turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione e alla gestione del Assetto del territorio ed 8 territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio edilizia abitativa delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa. Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente, del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento del suolo, dell'acqua e dell'aria. Sviluppo sostenibile e 9 Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo smaltimento dei rifiuti e la tutela ambiente gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente. Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la gestione e Trasporti e diritto alla 10 l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al mobilità coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e diritto alla mobilità. Amministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per fronteggiare le calamità naturali. 11 Soccorso civile Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione sociale a favore e a Politica sociale e tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi 12 incluse le misure di sostegno e sviluppo alla cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono famiglia incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia. Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività per la prevenzione, la tutela e la cura della 13 Tutela della salute salute. Comprende l'edilizia sanitaria. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle politiche a tutela della salute sul territorio. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela della salute. Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul territorio delle attività produttive, del Sviluppo economico e 14 commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di pubblica utilità. Attività di promozione e valorizzazione dei competitività servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività. Accantonamenti a fondi di riserva per le spese obbligatorie e per le spese impreviste, a fondi speciali per leggi che 20 Fondi e accantonamenti si perfezionano successivamente all'approvazione del bilancio, al fondo crediti di dubbia esigibilità. Non comprende il fondo pluriennale vincolato 50 Debito pubblico Pagamento delle quote interessi e delle quote capitale sui mutui e sui prestiti assunti dall'ente e relative spese accessorie. Comprende le anticipazioni straordinarie. 60 Anticipazioni finanziarie Spese sostenute per la restituzione delle risorse finanziarie anticipate dall'Istituto di credito che svolge il servizio di tesoreria, per fare fronte a momentanee esigenze di liquidità. 99 Servizi per conto terzi Spese effettuate per conto terzi. Partite di giro. Anticipazioni per il finanziamento del sistema sanitario nazionale.

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Necessità finanziarie per missione La tabella seguente illustra i finanziamenti attribuiti alle varie missioni.

RIEPILOGO GENERALE DELLE SPESE PER MISSIONE 2018 -2019 – 2020

RESIDUI PRESUNTI AL PREVISIONI RIEPILOGO DELLE MISSIONI DENOMINAZIONE TERMINE DEFINITIVE DELL'ESERCIZIO 2017 DELL'ANNO 2017 PREVISIONI ANNO PREVISIONI ANNO PREVISIONI ANNO 2018 2019 2020

DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE 0,00 0,00 0,00 0,00 TOTALE MISSIONE 01 Servizi istituzionali, generali e di gestione 78.589,43 previsione di competenza 328.190,64 343.533,34 321.402,11 316.258,26 di cui già impegnate* 0,00 10.405,68 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 366.039,88 406.179,23 TOTALE MISSIONE 02 Giustizia 0,00 previsione di competenza 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 0,00 TOTALE MISSIONE 03 Ordine pubblico e sicurezza 35.228,72 p previsione di competenza 37.739,00 37.139,00 37. 139,00 37.139,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 47.628,72 70.367,72 TOTALE MISSIONE 04 Istruzione e diritto allo studio 174.617,95 previsione di competenza 1.175.788,9 836.326,69 200.908,35 199.823,85 di cui già impegnate* 0,00 54.084,45 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 1.205.268,99 1.002.844,35 TOTALE MISSIONE 05 Tutela e valorizzazione dei beni e attività culturali 15.297,11 previsione di competenza 4.570,00 36.47 0,00 7.150,00 5. 150,00 di cui già impegnate* 0,00 20 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 19.948,20 51.767,1 TOTALE MISSIONE 06 Politiche giovanili, sport e tempo libero 4.083,50 previsione di competenza 13.582,91 1.209.374,64 9.158,08 8.960,79 di cui già impegnate* 0,00 1.914 ,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 18.793,56 1.213.458,14 TOTALE MISSIONE 07 Turismo 0,00 previsione di competenza 0,00 6.00 0,00 0,00 0,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 0,00 6.000,00 TOTALE MISSIONE 08 Assetto del territorio ed edilizia abitativa 4.536,99 p previsione di competenza 3.012,67 2.715,33 2.404,03 2.0 78 ,10 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 7.54 9, 66 7.252,32 TOTALE MISSIONE 09 Sviluppo sostenibile e tutela del territorio e dell'ambiente 504.162,72 previsione di competenza 3.702.850,56 4.074.901,94 215.460,02 215.005,14 di cui già impegnate* 0,00 26 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 3.744.203,9 4.559.064,66 TOTALE MISSIONE 10 Trasporti e diritto alla mobilità 224.287,07 previsione di competenza 426.699,12 2.646.652,29 189.389,90 188.701,65 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 447.478,8 2.847.939,36

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TOTALE MISSIONE 11 Soccorso civile 182.713,97 previsione di competenza 1.513.640,82 1.43 0.000,00 30.000,00 30.000,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 1.619.631,44 1.612.553,97 TOTALE MISSIONE 12 Diritti sociali, politiche sociali e famiglia 8.351,81 previsione di competenza 93.752,88 132.077,47 56 .112,33 56.043,46 di cui già impegnate* 0,00 53 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 92.291,6 93.929,28 TOTALE MISSIONE 13 Tutela della salute 0,00 previsione di competenza 900,00 2.100,00 2.100,00 2.100,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 900,00 2.100,00 TOTALE MISSIONE 14 Sviluppo economico e competitività 28 ,00 previsione di competenza 10 0,00 50,00 50,00 50,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 10 0,00 78,00 previsione di cassa 0,00 TOTALE MISSIONE 20 Fondi e accantonamenti 0,00 previsione di competenza 33.156,71 23.406,05 25.406,05 25.406,05 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 6.945,91 65.793,32 TOTALE MISSIONE 50 Debito pubblico 0,00 previsione di competenza 65.849,77 71.001,11 72.875 ,17 76.002,81 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 65.849,77 70.994,27 TOTALE MISSIONE 60 Anticipazioni finanziarie 0,00 previsione di competenza 200.000,00 200.000,00 200.000,00 200.000,00 di cui già impegnate* 0,00 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 200.000,00 200.000,00 TOTALE MISSIONE 99 Servizi per conto terzi 66.701,7 previsione di competenza 1.108.534,86 708.534,86 708.534,86 708.534,86 di cui già impegnate* 0,00 1.50 0,00 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 1.145.152,32 757.137,13 1.298.599,01 previsione di competenza 8.508.368,86 11.760.282,72 2.078.089,90 2.071.253,97

TOTALE DELLE MISSIONI di cui già impegnate* 0,00 68.894,13 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 8.787.782,91 12.967.458,86 1.298.599,01 previsione di competenza 8.508.368,86 11.760.282,72 2.078.089,90 2.071.253,97 TOTALE GENERALE DELLE SPESE di cui già impegnate* 0,00 68.894,13 0,00 0,00 di cui fondo pluriennale 0,00 0,00 0,00 0,00 vincolato previsione di cassa 8.787.782,91 12.967.458,86

* Si tratta di somme, alla data di presentazione del bilancio, già impegnate negli esercizi precedenti sulla base delle autorizzazioni dei precedenti bilanci pluriennali.

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Missioni, Programmi e obiettivi del governo locale

Previsione Impegnato FPV Previsione Previsione Codice Descrizione 2018 anno 2018 2019 2020 Titolo:01.01.1. Spese correnti 19.021,38 18.971,38 18.971,38 Titolo:01.01.2. Spese in conto capitale 500,00 Progr.:01.01. Organi istituzionali 19.521,38 18.971,38 18.971,38 Titolo:01.02.1. Spese correnti 108.194,44 113.022,75 112.714,90 Titolo:01.02.2. Spese in conto capitale 550,00 Progr.:01.02. Segreteria generale 108.744,44 113.022,75 112.714,90 Titolo:01.03.1. Spese correnti 61.079,23 60.161,25 60.161,25 Gestione economica, finanziaria, Progr.:01.03. programmazione, provveditorato 61.079,23 60.161,25 60.161,25

Titolo:01.04.1. Spese correnti 1.000,00 1.000,00 15.879,00 Gestione delle entrate tributarie e Progr.:01.04. 1.000,00 1.000,00 servizi fiscali 15.879,00 Titolo:01.05.1. Spese correnti 3.210,50 3.210,50 3.910,50 Gestione dei beni demaniali e Progr.:01.05. 3.210,50 3.210,50 3.910,50 patrimoniali Titolo:01.06.1. Spese correnti 52.210,00 52.216,26 52.216,26 Progr.:01.06. Ufficio tecnico 52.210,00 52.216,26 52.216,26 Titolo:01.07.1. Spese correnti 76.758,79 68.189,97 63.353,97 Elezioni e consultazioni popolari - Progr.:01.07. Anagrafe e stato civile 76.758,79 68.189,97 63.353,97 Titolo:01.10.1. Spese correnti 4.630,00 4.630,00 4.630,00 Progr.:01.10. Risorse umane 4.630,00 4.630,00 4.630,00 Titolo:01.11.1. Spese correnti 1.500,00

Progr.:01.11. Altri servizi generali 1.500,00

Servizi istituzionali, generali e Miss.:01. 343.533,34 321.402,11 316.258,26 di gestione Titolo:03.01.1. Spese correnti 37.139,00 37.139,00 37.139,00 Progr.:03.01. Polizia locale e amministrativa 37.139,00 37.139,00 37.139,00

Miss.:03. Ordine pubblico e sicurezza 37.139,00 37.139,00 37.139,00

Titolo:04.01.1. Spese correnti 7.376,49 7.233,62 7.084,77 Progr.:04.01. Istruzione prescolastica 7.376,49 7.233,62 7.084,77 Titolo:04.02.1. Spese correnti 18.525,47 18.224,49 17.853,49 Titolo:04.02.2. Spese in conto capitale 640.000,00 Progr.:04.02. Altri ordini di istruzione 658.525,47 18.224,49 17.853,49 Titolo:04.06.1. Spese correnti 170.424,73 175.450,24 174.885,59 Progr.:04.06. Servizi ausiliari all’istruzione 170.424,73 175.450,24 174.885,59

Miss.:04. Istruzione e diritto allo studio 836.326,69 200.908,35 199.823,85

Titolo:05.02.1. Spese correnti 11.470,00 7.150,00 5.150,00 Titolo:05.02.2. Spese in conto capitale 25.000,00 Attività culturali e interventi diversi Progr.:05.02. nel settore culturale 36.470,00 7.150,00 5.150,00 Tutela e valorizzazione dei Miss.:05. 36.470,00 7.150,00 5.150,00 beni e attività culturali Titolo:06.01.1. Spese correnti 8.947,64 9.158,08 8.960,79 Titolo:06.01.2. Spese in conto capitale 1.200.427,00 Progr.:06.01. Sport e tempo libero 1.209.374,64 9.158,08 8.960,79 Politiche giovanili, sport e 1.209.374,64 9.158,08 8.960,79 Miss.:06. tempo libero

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Previsione Impegnato FPV Previsione Previsione Codice Descrizione 2018 anno 2018 2019 2020 Titolo:07.01.1. Spese correnti 6.000,00 Sviluppo e valorizzazione del Progr.:07.01. turismo 6.000,00

Miss.:07. Turismo 6.000,00

Titolo:08.02.1. Spese correnti 2.715,33 2.404,03 2.078.10 Progr.:08.02. Urbanistica e assetto del territorio 2.715,33 2.404,03 2.078,10 Edilizia residenziale pubblica e Miss.:08. locale e piani di edilizia economico- 2.715,33 2.404,03 2.078,10 popolare Titolo:09.01.2. Spese in conto capitale 3.850.000,00

Progr.:09.01. Difesa del suolo 3.850.000,00 Titolo:09.03.1. Spese correnti 218.479,43 209.398,15 209.323,11 Progr.:09.03. Rifiuti 218.479,43 209.398,15 209.323,11 Titolo:09.04.1. Spese correnti 6.422,51 6.061,87 5.682,03 Progr.:09.04. Servizio idrico integrato 6.422,51 6.061,87 5.682,03 Sviluppo sostenibile e tutela Miss.:09. 4.074.901,94 215.460,02 215.005,14 del territorio e dell'ambiente Titolo:10.05.1. Spese correnti 192.829,29 186.389,90 185.701,65 Titolo:10.05.2. Spese in conto capitale 2.453.823,00 3.000,00 3.000,00 Progr.:10.05. Viabilità e infrastrutture stradali 2.646.652,29 189.389,90 188.701,65

Miss.:10. Trasporti e diritto alla mobilità 2.646.652,29 189.389,90 188.701,65

Titolo:11.02.1. Spese correnti 430.000,00 30.000,00 30.000,00

Titolo:11.02.2. Spese in conto capitale 1.000.000.00 Interventi a seguito di calamità Progr.:11.02. naturali 1.430.000,00 30.000,00 30.000,00

Miss.:11. Soccorso civile 1.430.000,00 30.000,00 30.000,00

Titolo:12.01.1. Spese correnti 10.303,79 10.903,79 10.903,79 Interventi per l'infanzia e i minori e Progr.:12.01. per asili nido 10.303,79 10.903,79 10.903,79 Titolo:12.02.1. Spese correnti 5.656,43 5.656,43 5.656,43 Progr.:12.02. Interventi per la disabilità 5.656,43 5.656,43 5.656,43 Titolo:12.03.1. Spese correnti 10.879,09 10.879,09 10.879,09

Progr.:12.03. Interventi per gli anziani 10.879,09 10.879,09 10.879,09

Titolo:12.05.1. Spese correnti 500,00 500,00 500,00 Progr.:12.05. Interventi per le famiglie 500,00 500,00 500,00

Titolo:12.06.1. Spese correnti 500,00 500,00 500,00

Progr.:12.06. Interventi per il diritto alla casa 500,00 500,00 500,00

Titolo:12.07.1. Spese correnti 6.582,11 6.582,11 6.582,11 Programmazione e governo della Progr.:12.07. rete dei servizi sociosanitari e 6.582,11 6.582,11 6.582,11 sociali Titolo:12.08.2. Spese in conto capitale 100,00 100,00 100,00 Progr.:12.08. Cooperazione e associazionismo 100,00 100,00 100,00 Titolo:12.09.1. Spese correnti 11.056,05 10.990,91 10.922,04 Titolo:12.09.2. Spese in conto capitale 86.500,00 10.000,00 10.000,00 Progr.:12.09. Servizio necroscopico e cimiteriale 97.556,05 20.990,91 20.922,04 Diritti sociali, politiche sociali e Miss.:12. 132.077,47 56.112,33 56.043,46 famiglia

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Previsione Impegnato FPV Previsione Previsione Codice Descrizione 2018 anno 2018 2019 2020 Titolo:13.07.1. Spese correnti 2.100,00 2.100,00 2.100,00 Progr.:13.07. Ulteriori spese in materia sanitaria 2.100,00 2.100,00 2.100,00

Miss.:13. Tutela della salute 2.100,00 2.100,00 2.100,00

Titolo:14.04. 1. Spese correnti 50,00 50,00 50,00 Progr.:14.04. Reti e altri servizi di pubblica utilità 50,00 50,00 50,00 Sviluppo economico e Miss.:14. 50,00 50,00 50,00 competitività Titolo:20.01.1. Spese correnti 5.700,00 5.700,00 5.700,00 Progr.:20.01. Fondo di riserva 5.700,00 5.700,00 5.700,00 Titolo:20.02.1. Spese correnti 17.000,00 19.000,00 19.000,00 Progr.:20.02. Fondo crediti di dubbia esigibilità 17.000,00 19.000,00 19.000,00 Titolo:20.03.1. Spese correnti 706,05 706,05 706,05 Progr.:20.03. Altri fondi 706,05 706,05 706,05

Miss.:20. Fondi e accantonamenti 23.406,05 25.406,05 25.406,05

Titolo:50.02.4. Rimborso Prestiti 71.001,11 72.875,17 76.002,81 Quota capitale ammortamento mutui e Progr.:50.02. 71.001,11 72.875,17 76.002,81 prestiti obbligazionari

Miss.:50. Debito pubblico 71.001,11 72.875,17 76.002,81 Chiusura Anticipazioni ricevute da Titolo:60.01.5. istituto tesoriere/cassiere 200.000,00 200.000,00 200.000,00 Chiusura Anticipazioni ricevute da Progr.:60.01. 200.000,00 200.000,00 200.000,00 istituto tesoriere/cassiere

Miss.:60. Anticipazioni finanziarie 200.000,00 200.000,00 200.000,00

Titolo:99.01.7. Uscite per conto terzi e partite di giro 708.534,86 708.534,86 708.534,86 Progr.:99.01. Servizi per conto terzi e Partite di giro 708.534,86 708.534,86 708.534,86

Miss.:99. Servizi per conto terzi 708.534,86 708.534,86 708.534,86

TOTALE GENERALE 11.760.282,72 2.078.089,90 2.071.253,97

In questa sezione del documento vengono illustrati i punti di intervento e le linee strategiche che l'Amministrazione intende perseguire nel triennio 2018/2020 finalizzati a migliorare la qualità della vita del cittadino nelle sue varie declinazioni, suddivisi per MISSIONI, con riferimento alle sole missioni per le quali sono in programma obiettivi strategici da conseguire. Nelle sue linee generali il documento si discosta solo marginalmente da quello redatto in sede di approvazione del bilancio di previsione nel luglio 2017. E’ evidente però che le vicissitudini che il nostro territorio ha subito per effetto degli eventi calamitosi a cavallo tra il 2016 e il 2017, hanno influito pesantemente sulla capacità di avviare o portare a compimento quanto programmato imponendo di rivedere, in alcuni casi, le linnee programmatiche. Quindi il presente DUP, triennio 2018/2020, è sostanzialmente un aggiornamento, in molti casi obbligato, di quello precedente. Le singoli MISSIONI hanno subito e subiranno, di conseguenza, degli aggiustamenti in corso d’opera.

MISSIONE 1 – Servizi istituzionali, generali e di gestione Per il triennio 2018/20 l'obiettivo principale rimane quello di perseguire il miglioramento dell’informazione ai cittadini e il contenimento della spesa razionalizzando al meglio le poche risorse disponibili. È altresì importante continuare a perseguire il contenimento della pressione fiscale ottimizzando i fattori di spesa e la gestione delle risorse attuali senza tuttavia trascurare l’obiettivo di garantire l’efficienza dei servizi al cittadino. Lo schema di convenzione recentemente approvata dal Consiglio Comunale relativamente alla Convenzione di Segreteria Associata tra con i comuni di Cellino Attanasio ( capofila) e Castelli prevede che il Segretario presti servizio nel nostro Comune per un totale di 12 ore settimanali.

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Per il 2018, rimane prioritario il completamento del progetto di implementazione di alcuni servizi cartografici e soluzioni informatiche che porteranno al miglioramento di alcune attività tecnico amministrative svolte dal settore urbanistica e tributi costituendo di fatto una banca dati cartografica ed alfanumerica di supporto ai processi di gestione legati alle informazioni territoriali. Tale soluzione permetterà di ridurre i tempi, diminuire i costi, garantendo una maggiore qualità dei servizi attraverso l’interscambio di informazioni tra gli uffici comunali e cittadini, professionisti e imprese che operano sul territorio comunale con l’espletamento di nuove funzionalità nel rispetto delle politiche di e-government e trasparenza amministrativa. Sempre nel 2018, si porterà a compimento la revisione toponomastica dell’intero territorio comunale e della numerazione civica, perché ce n’è assoluta necessità ed anche per non rendere inutile il proficuo lavoro propedeutico svolto dall’architetto assegnato al nostro Comune nell’ambito del progetto “Garanzia giovani” nel corso dell’anno 2016. Altro obiettivo strategico del triennio resta quello di definire un piano per caratterizzare in maniera metodica e sistematica la vita e l’evoluzione del nostro Comune. Nel predisporre il piano strategico di razionalizzazione ed ottimizzazione degli uffici non si potrà in alcun modo prescindere dalla collaborazione e cooperazione con gli altri comuni dell’Unione di Comuni del Medio Vomano e le altre realtà (enti, associazioni, privati, ecc.) presenti sul territori. Stante, però il perdurare delle oggettive difficoltà organizzative che ancora ha l’Unione dei Comuni, principalmente dovute sia agli “assenti” incentivi statali che alla carenza, ormai cronica, del personale facente capo ai singoli Comuni e in considerazione dei sempre più importanti incentivi che lo Stato, invece, propone per le fusioni dei piccoli Comuni, nel corso del 2018 si intendono prendere iniziative per sondare la possibilità e la voglia di aggregazione esistente con i Comuni facente parte dell’Unione a noi più prossimi per mettere sul campo un progetto di fusione.

MISSIONE 3 – Ordine Pubblico e Sicurezza Il Comune, dal luglio 2015 ha deciso di raggiungere gli importanti obiettivi dell’ ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini costituendo il Servizio di Polizia Locale dell’Unione di Comuni “ Colline del Medio Vomano”. Vale qui il discorso fatto sull’associazione di tutti i servizi in generale. Armonizzare le procedure ed adottare regolamenti condivisi rimane ancora l’obiettivo principale. In proposito, fermo restando l’intenzione di continuare a mantenere, anche per il triennio 2018/20 l’associazione della Polizia Locale, già nel 2018 dovranno essere apportate delle modifiche soprattutto nell’organizzazione del servizio. Sarà necessario trovare soluzioni che rendano più visibile e più efficiente il lavoro svolto dai vigili. In particolare si dovrà procedere all’individuazione e alla nomina di un nuovo Comandante eventualmente attingendo anche a personale di altri Enti o Amministrazioni. Di pari passo, per rendere più efficiente il servizio, anche l’’organizzazione dell’orario di lavoro dovrà subire delle modifiche per esempio introducendo la turnazione. Eventualmente, di pari passo dello sviluppo dell’ipotesi di fusione di alcuni Comuni, anche il servizio di Polizia locale potrà essere ripensato secondo nuovi parametri. Sempre allo scopo di migliorare la sicurezza dei cittadini e per cercare di prevenire e scoraggiare comportamenti poco civili purtroppo sempre più ricorrenti anche sul nostro territorio, il comune intende presentare richiesta di ammissione a finanziamento a valere sul Bando emanato dal Ministero dell’Interno per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni di criminalità diffusa mediante l’installazione di sistemi di video sorveglianza in zone del territorio comunale considerate più a rischio ( Legge n. 48 del18/04/2017 ).

MISSIONE 4 – Istruzione e diritto allo studio Nel corso del triennio 2018/2020 si conta di portare a termine i lavori per l’ammodernamento generale e la messa in sicurezza di tutti gli edifici scolastici del Comune. A tal proposito il Comune intende partecipare ad un nuovo bando del MIUR, pubblicato proprio in questi giorni, per il “Finanziamento vulnerabilità e progettazione interventi di adeguamento sismico delle scuole" Da gennaio 2018 la sede della Scuola Primaria è tornata alla sua collocazione naturale, nell’edificio scolastico di Via Convento vecchio. Rimane ancora la problematica dell’ultimazione dei lavori previsti col Progetto di € 640.000,00 legato al finanziamento delle graduatorie dei Piani di Edilizia Scolastica dell’annualità 2017 della Regione Abruzzo. Da ultime informazione assunte presso gli Uffici regionali competenti, sembrerebbe che tutti i progetti inseriti nella graduatoria dell’annualità 2017, quindi anche il quello del Comune di Cermignano, saranno finanziati nel corso dell’anno 2018. Se così fosse, ci auguriamo che i fondi arrivino al più presto in modo da poter eseguire l’intervento durante la stagione estiva in modo che per il nuovo anno scolastico, anche la scuola Media possa di nuovo essere allocata nella sede di Via Convento Vecchio. Se così non fosse, comunque le tre classi della media dovrebbero essere spostate, probabilmente presso il piano terra della sede della ex Comunità Montana per la mancanza di spazio sufficiente nell’aula che dovrebbe ospitare la nuova classe 1^ . Per quanto riguarda la palestra annessa alla Scuola Media, si hanno buoni motivi di credere che entro la fine dell’anno scolastico essa possa essere di nuovo nella disponibilità dell’Ente e dell’Istituto Scolastico.

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Anche per il 2018, pur nelle difficoltà di bilancio, saranno confermate le risorse per il Piano di Diritto allo Studio. Si cercherà così di rispondere positivamente alle richieste contribuendo a migliorare qualitativamente e quantitativamente l’offerta formativa a disposizione degli alunni che frequentano le nostre scuole. Per il medio periodo, tenendo presente, da un lato l’esigenza sempre impellente del contenimento della spesa e dall’altra la necessità di una razionalizzazione generale del servizio, occorrerà riflettere anche sulla “ottimizzazione” degli spazi disponibili, senza con questo penalizzare l’utenza. E’ evidente che anche questa è materia che sarebbe meglio affrontare insieme agli altri Comuni dell’Unione.

MISSIONE 5 – Valorizzazione beni e Attività Culturali Nel capoluogo, per il triennio 2018/20 rimane prioritario l’obiettivo di reperire finanziamenti adeguati necessari per il completamento della cinta muraria del "Castello". Sempre nel centro storico, dopo la messa in sicurezza del Monumento ai Caduti in Piazza De Sterlich, nel 2018 sarà completato la riqualificazione dell'intera Piazza del Monumento ai Caduti e dell'illuminazione preesistente. A tal proposito nel mese di gennaio è stato chiesto un contributo specifico all’Ufficio di Presidenza della Regione Abruzzo, alla quale è seguita risposta di un sicuro impegno nel soddisfare l’esigenza. Si spera che al più presto le parole siano seguite dai fatti. Sempre per il triennio, sarà necessario reperire i fondi per accompagnare con lavori di riqualificazione e miglioramento della qualità dell’arredo urbano, la probabile opera di ricostruzione privata post sisma nei borghi delle frazione di Poggio delle Rose e Montegualtieri. Sono state anche avviati i contatti per il trasferimento, dalla Regione al Comune, della Torre di Montegualtieri: si spera di entrarne in possesso per la fine del 2018. Infine, in tema con un concetto culturale e turistico, riteniamo importante continuare a promuovere attività che favoriscano la conoscenza della storia e le tradizioni locali. In questa ottica, anche per il triennio 2018/20, l’arricchimento e la valorizzazione del locale museo civico, in grado di ospitare reperti di valore storico e culturale e la valorizzazione del Sito archeologico di Montegiove, saranno priorità di fondamentale importanza per i quali occorrerà interessare e coinvolgere gli Enti preposti Regionali e Nazionali. A tal proposito sono stati riallacciati i contatti con la sovrintenda di Chieti per predisporre un progetto di una nuova campagna di scavi. Per quest’ultimo, comunque rimane prioritaria perseguire la cooperazione con altri comuni, enti e associazioni del settore. Anche allacciare scambi culturali e/o di diversa natura con altri cittadini, anche al di fuori dei confini nazionali può servire in qualche modo a “rivitalizzare “ la nostra comunità. In proposito sono stati presi contatti con una comunità italiana che vive in Belgio esattamente nella cittadina di Ghislain, per un eventuale gemellaggio. Nel prossimo triennio, si continuerà sulla strada intrapresa di prestare attenzione e favorire in tutti modi possibili ogni tipo di associazionismo culturale e come nel passato, continueremo a mettere a disposizione spazi idonei per le varie attività, contribuendo a promuovere eventi culturali al fine di rafforzare sempre più il radicamento dei cittadini sul territorio.

MISSIONE 6 – Politica giovanile, sport e tempo libero Lo sport, in tutte le sue discipline, comunque sia esercitato, è un utile strumento per lo sviluppo delle capacità fisiche e insieme psichiche di chi lo pratica, può essere anche un utile strumento di prevenzione del disagio esistenziale di molti nostri adolescenti e giovani. Per questa ragione, continueremo a sostenere l’associazionismo sportivo del nostro Comune, intervenendo nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti sportivi presenti e migliorandone l’efficienza e la fruibilità. Si ricorderà che all’inizio dell’estate del 2017, il nostro Comune aveva presentato, tramite l’Unione dei Comuni, in risposta ad un Avviso Pubblico a valere sul PSR 2014/2020 “ Progetto SPASS Servizi alla Popolazione: Aggregazione Sociale e Sport” richiesta di finanziamento per la posa di un tappetino sintetico ad uno dei campetti polivalenti prospicienti il campo sportivo comunale e la sistemazione dell’area esterna. Purtroppo, però, sembra che detto bando sia stato “annullato” dalla Regione Abruzzo. Sempre nell’ottica di cercare di sfruttare al meglio le potenzialità del campo sportivo nel suo complesso, con delibera di Giunta n. 41 del 29/11/2017 era stato anche approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica dei lavori di “intervento per il completamento del centro sportivo comunale” a valere sul Fondo “Sport e Periferie” istituito dal Governo. Resta prioritario, anche nel triennio 2018/20, cercare di creare, per l’associazionismo in generale, nuove condizioni, nuove situazioni in modo da superare l’attuale frammentazione e per cercare di convogliare protagonisti e idee verso un percorso di crescita personale e collettivo.

MISSIONE 7 – Turismo Così come in precedenza anche per triennio 2018/20, sarà vitale accrescere le iniziative atte a valorizzare i prodotti delle aziende locali nonché promuovere meglio il patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e monumentale della zona allo scopo di incrementare il flusso turistico.

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L’aver già approvato il regolamento per l’uso del marchio della “Valle delle Abbazie” e l’aver inserimento nel circuito la visita degli attrattori turistici più importanti del nostro territorio come la Torre triangolare, le Chiese di Sant’Eustachio e di Santa Lucia, purtroppo al momento entrambe escluse dagli itinerari in quanto gravemente danneggiate, porterà, se accompagnato dalla crescita quantitativa e qualitativa degli operatori che lavorano nel campo dell’accoglienza turistica ad uno sviluppo sostanziale del turismo e non solo. Anche la valorizzazione e la migliorata fruibilità degli altri attrattori come fontane monumentali ed altre valide proposte come i progetti ciclo pedonali del Vomano e del Piomba se realizzate, potranno contribuire a far fare al nostro Comune un passo in avanti molto importante nell’ottica di una valorizzazione turistica complessiva. Il Comune intende anche partecipare al “Bando Wi Fi4EU” con il quale la Commissione europea vuole promuovere le connessioni Wi – Fi gratuite per i cittadini visitatori in spazi pubblici quali parchi, piazze, edifici pubblici ecc. in tutta Europa. Il Comune di Cermignano fa parte dell’Area Interna “ Val Fino/Vestina ” insieme ad altri 18 Comuni. L’ Area, è stata scelta come secondo progetto pilota in Abruzzo. Nello scorso mese di gennaio , nell’ultimo incontro avuto con i responsabili ministeriali del Progetto nazionale “Aree Interne”, finalmente è stato definito il Progetto Preliminare di Strategia dell’Area “Fino-Vestina che successivamente troverà risorse da fondi sia Regionali che Statali. Gli interventi progettuali pur riguardando tre settori specifici: l’istruzione, i trasporti e la sanità, nel loro complesso, hanno, comunque, il fine ultimo della promozione e la valorizzazione dell'intero territorio. I primi interventi concreti sul territorio potranno ragionevolmente avere inizio non prima della fine del 2018 . L’Ente ha in programma il patrocinio, anche a titolo oneroso (mediante un contributo che sarà elargito dal B.I.M.) del Prossimo Raduno interprovinciale degli Alpini che si terrà a Cermignano nel mese di giugno, certi che l’evento potrà rappresentare un modo per far conoscere il nostro territorio ai numerosi convenuti.

MISSIONE 9 – Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente E’ ormai consuetudine, che eventi meteorologici eccezionali si verifichino sempre più frequentemente e che questi arrechino numerosi danni al patrimonio pubblico e privato. Dimostrazione ne sono le recenti esagerate nevicate e piogge di gennaio 2017 e dei tre sismi che in periodi ravvicinati ci hanno interessato e che hanno provocato ingenti danni sull’intero territorio comunale. L'aver individuato, richiesto e ottenuto l'inserimento, nel Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI), di nuove aree a rischio e aver presentato dei progetti per la mitigazione del rischio stesso, fa ben sperare circa il finanziamento di interventi specifici nel breve periodo. A causa di un ricorso presentato dopo l’espletamento della gara per l’intervento di consolidamento e il risanamento della strada di accesso alla Chiesa di Santa Lucia e per la costruzione di un altro tratto della paratia a difesa di alcune abitazioni di Via Nazionale, l’affidamento dei relativi lavori ha subito una sospensione. Proprio in questi giorni, comunque, c’è stata la nuova aggiudicazione provvisoria e trascorsi i tempi tecnici di verifica ci potrà essere l’affidamento definitivo dei lavori alla ditta aggiudicataria. Pertanto si prevede che prima dell’inizio dell’estate i due interventi potranno avere inizio. Sempre in tema di mitigazione del rischio idrogeologico, è in fase di affidamento l’incarico per la progettazione dei lavori per il risanamento del versante sud del centro storico del capoluogo. A tal proposito stante le recenti difficoltà di funzionamento della CUC dell’Unione dei Comuni, la stessa è stata sospesa e nei prossimi giorni verrà stipulato un nuovo accordo con una ditta specializzata alla quale affidare l’espletamento delle gare di appalto che riguardano lavori e servizi. Sicuramente in questo modo saranno accelerate le procedure dell’appalto appena citato e di altri che seguiranno a breve. Per quanto riguarda il crollo delle abitazioni di Via Nazionale che ha interessato anche parte della carreggiata della SS 81, dopo l’incontro avuto nel mese scorso con tutti gli Enti coinvolti, si sta predisponendo uno studio di fattibilità su un primo intervento per la messa in sicurezza e il ripristino completo totale della viabilità da inoltrare poi agli altri Enti preposti, in primis il Dipartimento di Protezione Civile e all’ANAS che materialmente dovrebbero completare progettazione ed esecuzione dei lavori. Considerata l’urgenza si hanno buoni motivi di credere che tutto potrà essere portato a termine entro il 2018. In riferimento alla gestione dei rifiuti, ormai da quasi 4 anni è entrato in vigore il nuovo sistema di raccolta differenziata denominato “ Porta a Porta “. Il contratto in essere con la Ditta appaltatrice scade ne 2019 . Per Il prossimo triennio, quindi, l’obiettivo principale sarà quello di potenziare il servizio cercando di raggiungere alte percentuali di raccolta differenziata, riducendo in tal modo le quantità di rifiuto da portare in discarica in modo da ridurre il costo del servizio complessivo. Purtroppo non si vede all’orizzonte la riapertura dell Polo tecnologico di Grasciano nel Comune di ; questo farà si il perdurare dell’aumento delle spese per il conferimento dei rifiuti. La mancanza di un centro per il conferimento provinciale è un grosso problema ancora irrisolto, si spera che la Regione, nel 2018, dia finalmente applicazione alla prevista riforma di tutto il settore rifiuti. A livello comunale permane ancora il problema del definitivo completamento della Piazzola ecologica. Anche nel corso del 2018 proseguirà la sensibilizzazione dei cittadini a partecipare al progetto del compostaggio domestico anche mediante l’acquisto in proprio della compostiera.

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Tutte le argomentazioni inerenti il progetto “ Rifiuti a Km Zero” riportate nel precedente DUP 2017/2019 vengono ancora considerate valide e su di esso l’Amministrazione intende ancora puntare. Dispiace che un progetto oramai “datato” ma altamente innovativo non riesca a trovare attuazione per la cronica inerzia decisionale da parte degli organi regionali preposti. Sempre a proposito della raccolta differenziata, l’impressione precedentemente manifestata di una lenta ma progressiva riduzione della frazione differenziata rispetto all’indifferenziato, non sembrano però, trovare riscontro nei dati reali ( riferiti al 2016 ), i quali collocano il nostro Comune al secondo posto della graduatoria dei Comuni della provincia di Teramo con il 72,8% di frazione differenziata, tanto da essere stato premiato nel dicembre del 2017, come uno dei Comuni “Ricicloni d’Abruzzo”. Sarà comunque indispensabile nel corso di quest’anno rendere più efficace sia l’informazione e la formazione dei cittadini sull’argomento accompagnandoli con controlli sistematici e azioni sanzionatori mirati per arginare sia il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che la pratica scorretta della differenziazione. Per quanto attiene il servizio idrico integrato, svolto dalla Ruzzo Reti S.p.A., per il triennio 2018/20 il Ruzzo prevede di portare a termine alcune iniziative ( tipo la costruzione di una nuova centrale idroelettrica in località Pretara di Isola del G. Sasso) che contribuiranno sicuramente a risanare il debito societario e permettere alla società, così come comunicato alcuni giorni fa, di avviare un piano per il rimborso delle rate di ammortamento dei vecchi mutui a favore dei Comuni, affinchè venga scongiurata la carenza di liquidità e si possa pensare da un utilizzo dell’avanzo di amministrazione disponibile, pur con i limiti imposti dalle regole del pareggio di bilancio. Sarà quindi nostro compito nei prossimi anni, continuare a stimolare e pretendere il completamento delle reti e degli impianti di depurazione vigilando al tempo stesso sulla corretta e puntuale manutenzione delle reti e degli impianti esistenti per evitare disfunzioni e disagi alla cittadinanza.

MISSIONE 10 – Trasporti e diritto alla mobilità Anche per il triennio 2018/20 le prospettive di mantenere il sevizio pubblico locale almeno allo stato attuale, anche alla luce dei programmi di razionalizzazioni dei servizi da parte della Regione, non sembrano essere rosee. Probabilmente c’è da aspettarsi nuovi tagli alle già poche corse dedicate dal trasporto pubblico regionale ai nostri cittadini, anche perché nuove interruzioni della transitabilità delle strade anche provinciali del nostro territorio nel futuro non sono per nulla scongiurate e anche questo non favorisce certo né la mobilità né, tanto meno uno sviluppo armonico del trasporto pubblico. Per sopperire a questa disfunzione occorrerebbe organizzare un trasporto locale di collegamento del capoluogo con le principali frazioni e contrade. Ma come già riportato nel DUP 2017/19, i costi per la sua realizzazione non sono alla portata delle casse comunali. Così anche per il prossimo triennio si fa affidamento sulla realizzazione degli interventi previsti nel Progetto delle Aree Interne VALFINO/VESTINA, che come ricordato nella MISSIONE 7, prevede anche interventi per lo sviluppo della mobilità intesa proprio come trasporto pubblico. che messe in funzione potrebbero costituire una vera e propria rete di trasporto locale complementare al trasporto regionale. A causa della carenza del personale da utilizzare e della diminuzione dei fondi a disposizione non si riesce, già da qualche anno, ad assicurare un servizio efficiente della manutenzione della viabilità comunale. Con i recenti dissesti verificatesi a causa delle abbondanti nevicate, lo stato della rete viaria comunale è notevolmente peggiorata. Nonostante tutto, rimane comunque prioritario continuare a lavorare per migliorare la viabilità verso il capoluogo e verso le altre unità residenziali del nostro paese. Oltre a programmare meglio la sistematica manutenzione ordinaria delle strade con ampliamenti, rifacimenti del manto stradale dei tratti asfaltati e integrare e potenziare la segnaletica stradale. Potranno anche essere previsti interventi straordinari per i tratti stradali con le maggiori criticità, soprattutto se verrà finanziato il progetto di fattibilità dell’ammontare di € 2.350.000,00, approvato di recente dalla Giunta, in risposta ad un Bando triennale (2018/2020) emanato dal Ministero dell’Interno riguardante il dissesto idrogeologico e della viabilità dell’intero territorio nazionale. Con lo stesso bando è stato anche richiesto il finanziamento per il dissesto di tutta la collina sovrastante il lato destro di Via Nazionale dell’ ammontare di € 2.850.000,00 già precedentemente inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche. In tema di illuminazione pubblica, dopo la firma a fine anno 2016 con la Ditta appaltatrice del progetto Paride e la richiesta della ditta di iniziare la gestione ad aprile 2017, la manutenzione è passata alla Ditta CEIE POWER di Guardiagrele. Come noto l’affidamento della gestione prevede oltre alla manutenzione ordinaria anche la riqualificazione e l’efficientamento energetico dei corpi illuminanti. Nel mese di marzo, finalmente la Ditta ci ha rimesso il nuovo progetto che aveva avuto bisogno di un aggiornamento; nei prossimi giorni lo stesso verrà approvato dalla Giunta dopo di che potranno iniziare i lavori. Nella convenzione sono previsti anche nuovi interventi di ampliamento su percorsi e strade ad oggi ancora non illuminati. Tutto questo, senza aumentare la spesa che attualmente il Comune sostiene per la pubblica illuminazione.

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MISSIONE 11 – Soccorso civile Gli obiettivi riconducibili a questa missione sono ancora connessi alla gestione dei fondi residui del “sisma Abruzzo 2009 e Centro Italia 2016” per la ricostruzione degli immobili di privati. Dopo la convenzione stipulata con l’UTR di Montorio le restanti pratiche del Sisma 2009 ( 1 ) è stata lì inviata, ma al momento non è stata ancora istruita. Nel prossimo triennio 2018/20 oltre a completare la ricostruzione Sisma 2009 ci sarà da gestire anche tutta la ricostruzione pubblica e privata derivante dai recenti nuovi terremoti e anche quello dei danni dovuti dai fenomeni atmosferici. La vicenda, a giudicare anche dall’attuale grado di operatività dell’USR provinciale di Teramo si preannuncia lunga e complessa. Sarebbe auspicabile, visto anche i non buoni risultati ottenuti con gli UTR, che più Uffici per la ricostruzione fossero dislocati sul territorio provinciale in modo da non accentrare in un unico ufficio le numerosissime pratiche che sicuramente perverranno. Come i tragici ultimi eventi ci hanno ricordato, per il futuro, sarà necessario organizzare un servizio di protezione civile più organico ed efficiente. In questo campo si sono aperti spiragli abbastanza positivi. Per l’immediato, nel 2018 troverà compimento il progetto dell’Unione di Comuni finanziato dalla Regione per un importo di 21.000 € per la costituzione di nuovi nuclei di protezione civile o per rafforzare quelli già esistenti. L’Unione, ha ultimamente aderito ad un secondo bando, anche questo prevede fondi a favori dei sistemi di protezione civile comunale e intercomunali. Una parte di questi fondi, appena disponibili, verranno utilizzati per la revisione dei Piani di Protezione Civile Comunali. Nel corso del triennio potrebbe essere costituito un centro Operativo intercomunale d’area di protezione Civile previsto nel più volte citato Progetto per lo Sviluppo delle Aree Interne.

MISSIONE 12 – Politica sociale e famiglia Per quanto attiene la spesa cimiteriale si continuerà anche nel 2018 ad assicurare le necessarie manutenzioni ordinarie per il completamento degli interventi di riqualifica già avviati nei tre Cimiteri comunali. Inoltre, per il prossimo triennio 2018/20 è previsto l’ampliamento del Cimitero di Montegualtieri con la costruzione di un nuovo padiglione di loculi. In considerazione del fatto che tenere in ordine i tre cimiteri comunali, vista la carenza di personale disponibile, si intende verificare l’ipotesi, già in essere in altri Comuni, di affidare l’intera gestione dei Cimiteri a ditte esterne, senza che questo determini un aumento della spesa. Si potrebbe in tal modo assicurare una cura costante dei luoghi liberando nel contempo personale da utilizzare maggiormente per la pulizia di vie e centri storici che tanto risentono di un numero di addetti adeguati. Sempre in tema di politica sociale e della famiglia sarà prioritario, nel corso del prossimo triennio 2018/20, adoperarsi non solo perché il Distretto Sanitario non venga smantellato, ma anche affinchè la sede venga inserita in una rete di servizi ambulatoriali analoghi così come previsto dal piano di revisione dei servizi sanitari di tutto l’entroterra del D.S.B. di Atri. In tal senso da parte della ASL di Teramo siamo stati nuovamente rassicurati sia sulla volontà di procedere in tal senso che nel mantenimento del servizio di Comunità Assistenziale ( cd Guardia Medica ) attualmente in funzione. Sui tempi di esecuzione dei lavori necessari per la messa a norma dell’edificio sede distrettuale di Cermignano per un importo previsto di circa € 300.000,00, invece continuano ad esserci, al momento, poche certezze. Il Comune ha a disposizione un piccolo alloggio ERP lasciato libero dal precedente inquilino che l’amministrazione intende assegnare mediante un Bando. Le procedure saranno avviate nei prossimi mesi dall’Ater e si spera di poter assegnare l’alloggio entro il 2018.

MISSIONE 14 - Sviluppo economico e competitività Sempre all’interno del Progetto generale “Aree Interne” , l’Area Fino-Vestina ha partecipato all’avviso del Dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa della Regione Abruzzo a valere sul POR FSE 2014/2020 Asse 4 denominato “ Empowerment della istituzioni locali”, la cui finalità è quella di favorire le istituzioni pubbliche nella gestione associata di servizi diretti a sostenere l’accesso ai finanziamenti resi disponibili da programmi europei, nazionali e regionali, attraverso la costituzione degli Uffici Unici e a rafforzare specifiche competenze tecnico – professionali. Per questa Missione, anche per il triennio 2018/20 l'obiettivo strategico per dare impulso allo sviluppo e alla promozione del territorio, rimane ancora fondamentale il completamento della “Destra Vomano” al fine di dotare il territorio di Piane Vomano, Serra e Taverna di una “arteria” collegata con le vicine autostrade. In questo ambito , anche la valorizzazione e/o l’alienazione di immobili di proprietà comunali potrebbero servire allo scopo. L’amministrazione in considerazione dell’impossibilità di poter reperire i fondi necessari per la valorizzazione di alcuni immobili ormai non più in uso e nonostante nel recente passato siano stati elaborati e presentati alcuni progetti per una loro nuova destinazione ed utilizzazione, almeno per alcuni di essi, ad esempio l’edificio della ex scuola elementare di Via Giancamillo, non si vedono concrete prospettive di un loro recupero. C’è un ulteriore aspetto da tenere presente, questi immobili necessitano di costosi interventi di risanamento senza che si possa poi prevedere un loro concreto e immediato utilizzo. Per questi motivi si pensa che la cosa migliore da fare sia quella di provare ad “alienare” questi immobili. Allo scopo, nei prossimi mesi saranno avviate le procedure per mettere in vendita questi beni. Il bando sarà

74 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO rivolto a quelle imprese che vorranno acquisire gli immobili per ricavarne strutture abitative e non solo che poi possano essere disponibili per eventuali utilizzatori. Nel breve periodo, la costruzione del nuovo ponte sul fiume Vomano sembra, essere al momento, l'unica concreta opportunità che potrebbe permettere, intavolando un confronto schietto ma costruttivo con la Provincia, di apportare miglioramenti sostanziali all’attuale viabilità comunale di collegamento al nuovo Ponte, per intenderci, la strada di fondo valle Vomano che dall’agriturismo “Capodacqua” conduce alla località Taverna. Se non dovesse essere oggetto di uno specifico finanziamento, sin spera almeno di poter fare degli interventi sostanziosi per ripristinare una percorribilità sufficiente di questa importante arteria comunale. La costruzione di una bretella autostradale di collegamento tra il casello della A 24 di Basciano e il casello della A14 di Roseto, se verrà realizzata, appare troppo poco concreta da poter essere presa in seria considerazione come opportunità per raggiungere lo scopo di migliorare la viabilità del nostro tratto di Destra Vomano nel corso del triennio.

75 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

EQUILIBRI DI COMPETENZA E CASSA NEL TRIENNIO

Secondo l'attuale disciplina di bilancio, salvo deroghe, la giunta approva entro il 15 novembre di ogni anno lo schema del bilancio finanziario relativo al triennio successivo, da sottoporre all’approvazione del consiglio. Entro il successivo 31 dicembre, sempre salvo deroghe, il consiglio approva il bilancio che comprende le previsioni di competenza e cassa del primo esercizio e le previsioni di sola competenza degli esercizi successivi. Una serie di elementi sono intervenuti a modificare e/o a differire non solo le scadenze di tali adempimenti, ma anche la disciplina relativa al pareggio di cassa. Relativamente agli equilibri, l'articolo 9 della legge n. 243 del 2012 stabilisce che i bilanci di regioni, comuni, province, città metropolitane si considerano in equilibrio quando, sia nella fase di previsione che di rendiconto, registrano:  Un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate finali e le spese finali (come peraltro previsto dal TUEL per gli enti locali);  Un saldo non negativo, in termini di competenza e di cassa, tra le entrate correnti e le spese correnti, incluse le quote di capitale delle rate di ammortamento dei prestiti.

Le previsioni delle entrate e uscita di competenza del triennio devono invece essere in perfetto equilibrio.

EQUILIBRI DI BILANCIO 2018 – 2019 – 2020 COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio 459.353,37

A) Fondo pluriennale vincolato per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00

AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio (-) precedente 0,00 0,00 0,00

(+) B) Entrate titoli 1.00 - 2.00 - 3.00 2.678.810,60 1.166.455,04 1.159.619,11 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti (+) direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

(-) D) Spese Titolo 1.00 - Spese correnti 1.523.846,75 1.083.579,87 1.073.616,30 di cui - fondo pluriennale vincolato 0,00 0,00 0,00 - fondo crediti di dubbia esigibilità 17.000,00 19.000,00 19.000,00

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (-) 0,00 0,00 0,00

F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to mutui e (-) prestiti obbligazionari 71.001,11 72.875,17 76.002,81 - di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00 - di cui Fondo anticipazioni di liquidità (DL 35/2013 e successive modifiche e rifinanziamenti) 0,00 0,00 0,00

G) Somma finale (G=A -AA+B+C -D-E-F) 83 .962 ,74 10.000,00 10.000,00

ALTRE POSTE DIFFERENZIALI, PER ECCEZIONI PREVISTE DA NORME DI LEGGE, CHE HANNO EFFETTO SULL'EQUILIBRIO EX ARTICOLO 162, COMMA 6, DEL TESTO UNICO DELLE LEGGI SULL'ORDINAMENTO DEGLI ENTI LOCALI

H) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese correnti (2) (+) 4.837,26 di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (+) specifiche disposizioni di legge 0,00 0,00 0,00

76 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

di cui per estinzione anticipata di prestiti 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento (-) in base a specifiche disposizioni di legge 88.800,00 10.000,00 10.000,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione (+) anticipata dei prestiti 0,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (3)

O=G+H+I -L+M 0,00 0,00 0,00

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

P) Utilizzo avanzo di amministrazione per spese di (+) investimento (2)

Q) Fondo pluriennale vincolato per spese in conto capitale (+) 0,00 0,00 0,00

R) Entrate Titoli 4.00 - 5.00 - 6.00 (+) 8.168.100,00 3.100,00 3.100,00

C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti (-) direttamente destinati al rimborso dei prestiti da amministrazioni pubbliche

I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in base a (-) specifiche disposizioni di legge 0,00 0,00 0,00

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (-)

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo (-) termine

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di (-) attività finanziaria 0,00 0,00 0,00

L) Entrate di parte corrente destinate a spese di investimento (+) in base a specifiche disposizioni di legge 88.800,00 10.000,00 10.000,00

M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione (-) anticipata dei prestiti 0,00 0,00 0,00

U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale (-) 9.256.900,00 13.100,00 13.100,00 di cui fondo pluriennale vincolato di spesa 0,00 0,00 0,00

V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00

E) Spese Titolo 2.04 - Trasferimenti in conto capitale (+) 1.000.000,00 0,00 0,00

EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE

Z=P+Q+R -C-I-S1 -S2 -T+L -M-U-V+E 0,00 0,00 0,00

COMPETENZA COMPETENZA COMPETENZA EQUILIBRI ECONOMICO-FINANZIARIO ANNO 2018 ANNO 2019 ANNO 2020

S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossioni crediti di breve termine (+)

S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossioni crediti di medio-lungo (+) termine

T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per riduzioni di (+) attività finanziaria 0,00 0,00 0,00

X1) Spese Titolo 3.02 per Concessioni crediti di breve termine (-)

X2) Spese Titolo 3.03 per Concessioni crediti di medio-lungo (-) termine

Y) Spese Titolo 3.04 per Altre spese per acquisizioni di attività (-) finanziarie 0,00 0,00 0,00

77 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

EQUILIBRIO FINALE

W=O+Z+S1+S2+T -X1 -X2 -Y 0,00 0,00 0,00

Saldo corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali (4): Equilibrio di parte corrente (O) 0,00 0,00 0,00 Utilizzo risultato di amministrazione per il finanziamento di (-) spese correnti (H) 4.837,26 Equilibrio di parte corrente ai fini della copertura degli investimenti pluriennali - 4.837,26 0,00 0,00

C) Si tratta delle entrate in conto capitale relative ai soli contributi agli investimenti destinati al rimborso prestiti corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.4.02.06.00.000. E) Si tratta delle spese del titolo 2 per trasferimenti in conto capitale corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.2.04.00.00.000. S1) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.02.00.00.000. S2) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle riscossione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.03.00.00.000. T) Si tratta delle entrate del titolo 5 limitatamente alle altre entrate per riduzione di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica E.5.04.00.00.000. X1) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di breve termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.02.00.00.000. X2) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle concessione crediti di medio-lungo termine corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.03.00.00.000. Y) Si tratta delle spese del titolo 3 limitatamente alle altre spese per incremento di attività finanziarie corrispondenti alla voce del piano dei conti finanziario con codifica U.3.04.00.00.000. (1) Indicare gli anni di riferimento N, N+1 e N+2. (2) In sede di approvazione del bilancio di previsione è consentito l'utilizzo della sola quota vincolata del risultato di amministrazione presunto. Nel corso dell'esercizio è consentito l'utilizzo anche della quota accantonata se il bilancio è deliberato a seguito dell'approvazione del prospetto concernente il risultato di amministrazione presunto dell'anno precedente aggiornato sulla base di un pre-consuntivo dell'esercizio precedente. E' consentito l'utilizzo anche della quota destinata agli investimenti e della quota libera del risultato di amministrazione dell'anno precedente se il bilancio (o la variazione di bilancio) è deliberato a seguito dell'approvazione del rendiconto dell'anno precedente. (3) La somma algebrica finale non può essere inferiore a zero per il rispetto della disposizione di cui all’articolo 162 del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. (4) Con riferimento a ciascun esercizio, il saldo positivo dell’equilibrio di parte corrente in termini di competenza finanziaria può costituire copertura agli investimenti imputati agli esercizi successivi per un importo non superiore al minore valore tra la media dei saldi di parte corrente in termini di competenza e la media dei saldi di parte corrente in termini di cassa registrati negli ultimi tre esercizi rendicontati, se sempre positivi, determinati al netto dell’utilizzo dell’avanzo di amministrazione, del fondo di cassa, e delle entrate non ricorrenti che non hanno dato copertura a impegni, o pagamenti.

78 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

PATTO DI STABILITÀ E VINCOLI FINANZIARI

Il Patto di stabilità e crescita è un accordo, stipulato e sottoscritto nel 1997 dai paesi membri dell’Unione Europea, inerente al controllo delle rispettive politiche di bilancio pubbliche, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea (Eurozona). L'obiettivo era quello di rafforzare il percorso d’integrazione monetaria intrapreso nel 1992 con la sottoscrizione del trattato di Maastricht. Il Patto si attua attraverso il rafforzamento delle politiche di vigilanza sui deficit ed i debiti pubblici, nonché un particolare tipo di procedura di infrazione, la procedura per deficit eccessivo, che ne costituisce il principale strumento. Il Patto di stabilità e crescita è la risposta dell'Unione europea ai dubbi ed alle preoccupazioni circa la continuità nel rigore di bilancio delle diverse nazioni dell'unione economica e monetaria, ed è entrato in vigore il 1 gennaio 1999 con l'adozione dell'euro. La possibilità di effettuare una corretta pianificazione degli interventi di spesa non è totalmente libera ma deve deve fare i conti con i vincoli imposti a livello centrale su diversi aspetti della gestione. La legge ha assoggettato, a partire dal 2013, alla disciplina del patto di stabilità interno tutti i comuni con popolazione superiore a 1.000 abitanti.

Superamento del Patto di Stabilità Dopo quasi un ventennio, il patto di stabilità interno è arrivato al capolinea. La legge di stabilità 2016, infatti, ha stabilito che a decorrere dall’anno 2016, appunto, cessano di avere applicazione tutte le norme concernenti la disciplina del patto di stabilità prevedendo, solo per l’anno 2016, l’obbligo di un unico saldo che deve essere non negativo, in capo alle regioni, province, comuni e città metropolitane

Vincoli di Finanza Pubblica Al posto del Patto è stato introdotto un nuovo vincolo basato sul pareggio di bilancio declinato in termini di saldo di competenza fra entrate e spese finali, laddove per entrate finali si intendono quelle dei primi cinque titoli e per spese finali quelle dei primi tre titoli del bilancio armonizzato. Questo saldo dovrà essere almeno pari a zero, fatti salvi i casi di “debiti” o “crediti” da Patto orizzontale. Ai fini della determinazione del saldo, valgono le seguenti regole: • Regioni, province e comuni, ivi compresi quelli con popolazione non superiore a 1.000 abitanti devono garantire l’equivalenza tra entrate finali e spese finali in termini di competenza pura, senza riguardo per la gestione dei pagamenti e degli incassi, laddove per entrate finali si intendono i primi cinque titolo dell’entrata, con esclusione dei mutui e dell’avanzo di amministrazione, e per spese finali si intendono i primi tre titoli della spesa, con esclusione della spesa per rimborso quota capitale mutui e il disavanzo di amministrazione; Non sono più imposti, quindi, vincoli sulla cassa. • Fra le spese rilevanti ai fini del pareggio finale non sono considerate quelle del Titolo IV (Rimborso quote capitali dei prestiti). • Fra le entrate valide ai fini del pareggio non compaiono né l’avanzo né i prestiti (Titolo VI). • per gli anni 2017-2019 nel saldo è considerato il fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa, fatta eccezione per la quota finanziata da debito; • a decorrere dall’esercizio 2020, tra le entrate e le spese finali in termini di competenza è incluso il Fondo pluriennale vincolato di entrata e di spesa finanziato dalle entrate finali; • non sono considerati nel saldo l’accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità e gli altri fondi ed accantonamenti destinati a non essere impegnati al termine dell’esercizio e a confluire nel risultato di amministrazione;

Al bilancio di previsione è allegato il prospetto dimostrativo del rispetto del saldo, vigente alla data dell'approvazione di tale documento contabile. Tale prospetto dimostrativo del rispetto del saldo non negativo (di cui all’articolo 1, comma 466, della legge n. 232 del 2016, da allegare al bilancio di previsione degli enti territoriali) non deve più considerare gli stanziamenti del Fondo crediti di dubbia esigibilità e dei Fondi spese e rischi futuri concernenti accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Inoltre, è eliminato l’obbligo di allegare, nel corso dell’esercizio, 79 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO ai fini della verifica del rispetto del saldo, il prospetto dimostrativo alle variazioni di bilancio (articolo 1, comma 785). In tal modo, l’ente deve rispettare il saldo non negativo esclusivamente in sede di approvazione del bilancio di previsione e del rendiconto di gestione.. L’eliminazione del patto di stabilità a favore dell’introduzione di un saldo non negativo tra entrate e spese produce due effetti. Il primo è legato al fatto che il nuovo vincolo, essendo solo di competenza, permette di ovviare al blocco dei pagamenti delle spese in conto capitale. Il secondo effetto nasce dal fatto che per i comuni rispettare il vincolo del pareggio di bilancio è senz’altro più facile che raggiungere un avanzo e le risorse che sarebbero state risparmiate in presenza del patto possono essere spese. Nonostante sia generalmente condivisa l’urgenza di incentivare gli investimenti locali, la normativa di riferimento non contiene alcun vincolo che assicuri che l’incremento potenziale di spesa sia diretto proprio in questa direzione. Sarebbe quindi necessario che le risorse liberate dal superamento del patto di stabilità fossero vincolate a rilanciare gli investimenti. Andrebbe perciò rafforzato il ruolo di coordinamento delle regioni che, tramite l’istituzione di veri e propri tavoli di programmazione con i comuni, potrebbero attivare dei piani pluriennali di investimento. La stessa legge rinforzata 243/2012, infatti, prevede adeguati meccanismi di flessibilità regionale per la spesa per investimenti, ad esempio tramite la concessione reciproca di spazi tra gli enti, con effetti compensativi sia all’interno della regione nel medesimo anno, sia per il singolo ente su un arco pluriennale. Su quest’ultima possibilità, viste le cifre in gioco, è soprattutto necessario strutturare un adeguato meccanismo di incentivi che permetta il funzionamento di patti orizzontali di finanziamento tra comuni, magari anche tramite l’istituzione di un mercato dei diritti al disavanzo .

PROSPETTO VERIFICA RISPETTO DEI VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA (da allegare al bilancio di previsione e alle variazioni di bilancio

COMPETENZA ANNO DI COMPETENZA COMPETENZA RIFERIMENTO EQUILIBRIO DI BILANCIO DEL ANNO ANNO DI CUI ALL'ART. 9 DELLA LEGGE N. 243/2012 BILANCIO 2019 2020

2018

A1) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti (+) 0,00 0,00 0,00 (dal 2020 quota finanziata da entrate finali) A2) Fondo pluriennale vincolato di entrata in conto capitale al netto delle quote finanziate da debito (dal 2020 quota finanziata (+) 0,00 0,00 0,00 da entrate finali) A3) Fondo pluriennale vincolato di entrata per partite finanziarie (+) 0,00 0,00 0,00 (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

A) Fondo pluriennale vincolato di entrata (A1 + A2 + A3) (+) 0,00 0,00 0,00

B) Titolo 1 - Entrate correnti di natura tributaria, contributiva (+) 954.138,55 931.703,24 931.703,24 e perequativa C) Titolo 2 - Trasferimenti correnti validi ai fini dei saldi (+) 1.473.335,75 60.800,20 54.800,20 finanza pubblica D) Titolo 3 - Entrate extratributarie (+) 251.336,30 173.951,60 173.115,67

E) Titolo 4 - Entrate in c/capitale (+) 8.168.100,00 3.100,00 3.100,00

F) Titolo 5 - Entrate da riduzione di attività finanziarie (+) 0,00 0,00 0,00

G) SPAZI FINANZIARI ACQUISITI (1 ) (+) 0,00 0,00 0,00 H)1 Titolo 1 - Spese correnti al netto del fondo pluriennale (+) 1.523.846,75 1.083.579,87 1.073.616,30 vincolato H2) Fondo pluriennale vincolato di parte corrente (dal 2020 (+) quota finanziata da entrate finali) H3) Fondo crediti di dubbia esigibilità di parte corrente (2) (-) 17.000,00 19.000,00 19.000,00 H4) Fondo contenzioso (destinato a confluire nel risultato di (-) 0,00 0,00 0,00 amministrazione)

H5) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di (3) (-) 706,05 706,05 706,05 amministrazione)

80 COMUNE DI CERMIGNANO Documento Unico di Programmazione 201 8/20 20 – AGGIORNATO

H) Titolo 1 - Spese correnti valide ai fini dei saldi di finanza (-) 1.506.140,70 1.063.873,82 1.053.910,25 pubblica (H=H1+H2-H3-H4-H5)

I1) Titolo 2 - Spese in c/ capitale al netto del fondo pluriennale (+) 9.256.900,00 13.100,00 13.100,00 vincolato I2) Fondo pluriennale vincolato in c/capitale al netto delle quote (+) finanziate da debito (dal 2020 quota finanziata da entrate finali)

I3) Fondo crediti di dubbia esigibilità in c/capitale (2) (-) 0,00 0,00 0,00

I4) Altri accantonamenti (destinati a confluire nel risultato di (3) (-) 0,00 0,00 0,00 amministrazione)

I) Titolo 2 - Spese in c/capitale valide ai fini dei saldi di (-) 9.256.900,00 13.100,00 13.100,00 finanza pubblica (I=I1+I2-I3-I4)

L1) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria al netto (+) 0,00 0,00 0,00 del fondo pluriennale vincolato L2) Fondo pluriennale vincolato per partite finanziarie (dal 2020 (+) quota finanziata da entrate finali)

L) Titolo 3 - Spese per incremento di attività finanziaria (L=L1 + L2) (-) 0,00 0,00 0,00

M) SPAZI FINANZIARI CEDUTI (1 ) (-) 0,00 0,00 0,00

(N) EQUILIBRIO DI BILANCIO AI SENSI DELL'ARTICOLO 9 DELLA LEGGE N. 243/2012 (4 ) (N=A+B+C+D+E+F+G-H-I-L-M) 83.869,90 92.581,22 95.708,86

1) Gli spazi finanziari acquisiti o ceduti attraverso i patti regionalizzati e nazionali sono disponibili all'indirizzo http://www.rgs.mef.gov.it/VERSIONE-I/ - Sezione “Pareggio bilancio e Patto stabilità” e all'interno dell'applicativo del pareggio al modello VARPATTI. Nelle more della formalizzazione dei patti regionali e nazionali, non è possibile indicare gli spazi che si prevede di acquisire. Indicare solo gli spazi che si intende cedere.. 2) Al fine di garantire una corretta verifica dell'effettivo rispetto del saldo, indicare il fondo crediti di dubbia esigibilità al netto dell'eventuale quota finanziata dall'avanzo (iscritto in variazione a seguito dell'approvazione del rendiconto). 3) I fondi di riserva e i fondi speciali non sono destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Indicare solo i fondi non finanziati dall’avanzo. 4) L'ente è in equilibrio di bilancio ai sensi dell'articolo 9 della legge n. 243 del 2012 se la somma algebrica degli addendi del prospetto, da (A) a (M) è pari a 0 o positivo, salvo gli enti cui è richiesto di conseguire un saldo positivo, che sono in equilibrio se presentano un risultato pari o superiore al saldo positivo richiesto.

N.B. Non sono presenti importi in corrispondenza dei fondi pluriennali vincolati in quanto non si ha cognizione dei risultati derivanti dal riaccertamento ordinario dei residui.

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ALLEGATI AL D.U.P.

A) Programmazione del fabbisogno del personale per il triennio 2018/2020 – Ricognizione annuale 2018 del personale in situazione di soprannumero e/o eccedenza – Piano delle azioni positive 2018/2020 (delibera di G.C. N.19 del 27/3/2018)

B) Programma triennale Lavori Pubblici 2018/2019/2020 ed elenco annuale 2018 – Programma biennale 2018/2019 di acquisizione di beni e servizi > 40.000,00 € (delibera di G.C. n.20 del 27/3/2018)

C) Piano di razionalizzazione della spesa 2018/2020 (delibera di G.C. n.18 del 27/3/2018)

D) Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari 2018/2020 (delibera di C.C. n.9 del 16/4/2018)

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