Gli Sportelli Unici Per Le Attività Produttive (SUAP) in Provincia Di Teramo
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Gli Sportelli unici per le Attività Produttive (SUAP) in provincia di Teramo. Una rilevazione di Camera di Commercio e Prefettura-UTG Ufficio Studi (Dr. Lorenzo Pingiotti) (ottobre 2006) 1 1. Introduzione A distanza di otto anni dall’emanazione della normativa che istituiva gli Sportelli Unici per le Attività Produttive (SUAP), previsti dal D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 (che ha dettato i criteri di attuazione previsti dall’articolo 20, comma 8 della legge di delega 59/97, c.d. “Bassanini uno”) e di fatto introdotti dal D.P.R. 447 del 20 ottobre 1998, si susseguono ancora nuovi “stati dell’arte” in merito alla stato di attuazione di questo importante strumento di snellimento dei procedimenti che riguardano l’avvio di nuove attività imprenditoriali e il monitoraggio delle aree disponibili per nuovi insediamenti territoriali. Uno strumento “maturo”, che dovrebbe essere ormai a pieno regime nelle amministrazioni comunali e che invece continua a soffrire di ritardi notevoli nella sua implementazione, spesso relegata allo stato di mera adozione formale. Le modifiche dettate dal D.P.R. 440/00 recepivano le indicazioni della Direttiva approvata dal Consiglio dei Ministri il 12 maggio 2000, prevedendo in modo esplicito la nullità degli atti istruttori rilasciati da altre Amministrazioni una volta entrato a regime lo Sportello Unico. La recente legge 246 del 28 novembre 2005 (“Legge di semplificazione e riassetto normativo per il 2005”) puntava a rafforzare lo Sportello Unico sottolineando che non è tanto importante la sua diffusione in ogni Comune, quanto la rimozione degli ostacoli che impediscono a quelli già esistenti di funzionare. Questo provvedimento intende assegnare agli Sportelli funzioni ulteriori e più delicate, come quella di veicolare tutte le informazioni di interesse per l’impresa e di svolgere, in sostanza, un ruolo di coordinamento e di sviluppo di tutto il territorio. Sono dunque esaltate tutte le funzioni per cui nasce il SUAP: funzioni amministrative, informative, di consulenza e di marketing territoriale. Da ultimo, il D.Lgs. 4 aprile 2006, n.159, recante disposizioni integrative e correttive al Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n.82) ha sottolineato all’art.4 la natura informatica del SUAP, “che eroga i propri servizi all’utenza anche in via telematica”, nonché l’integrazione con tutti gli altri servizi erogati in rete dalle Pubbliche Amministrazioni. Il Primo Rapporto Nazionale (Milano, luglio 2006) su “La soddisfazione delle piccole e micro imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione” ha preso atto dei problemi incontrati dai Comuni nella gestione del SUAP. 2 Nel Rapporto si legge che “lo Sportello Unico è drasticamente sottoutilizzato, e non è neanche lontanamente ‘l’unico’ (appunto) accesso alla PA: l’85% delle imprese dichiara di aver avuto contatti con la PA nell’anno (considerando “contatto” probabilmente solo l’attività che esula dalla routine), ma solo una su quattro si è rivolta al SUAP, e georeferenziando le statistiche crollano”; e ancora: “probabilmente questo istituto [il Comune], meritorio nelle intenzioni e nell’impostazione teorica, soffre di nanismo: il Comune ha competenze troppo anguste per soddisfare in toto l’attività produttiva”. Il Docup Abruzzo 2000-2006 prevedeva la realizzazione dello SUAP nell’ambito dell’Asse 1, come “azione di sensibilizzazione volta alla promozione dell’impiego dell’Information Technology presso il sistema produttivo”. Lo Sportello Unico nasce dunque, per definizione, come un sportello di tipo informatico o che preveda quantomeno un’archiviazione informatica delle pratiche: un elemento che, come si vedrà, è stato spesso disatteso dai Comuni. Un sondaggio svolto nel 2003 dall’Arit (Agenzia Regionale per l’Informatica e la Telematica, con sede a Tortoreto) tramite interviste dirette ai responsabili degli uffici tecnici comunali e al personale SUAP segnalava che “nella provincia di Teramo si riscontra una maggiore frammentazione e molti sportelli non sono operativi”. 2 Le modalità di erogazione del servizio In provincia di Teramo l’Amministrazione Provinciale aveva attivato nel 2001, nell’ambito di un progetto finanziato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, uno Sportello Unico per le Attività Produttive del quale avrebbero dovuto servirsi 9 Comuni aderenti al Patto Territoriale di Teramo (2000): Castelli, Giulianova, Colledara, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Pineto, Roseto degli Abruzzi e Silvi. L’esperienza non ha portato ai risultati sperati e alcuni Comuni (Montorio al Vomano e Isola del Gran Sasso) hanno preferito migrare verso altre piattaforme, aderendo allo Sportello della rispettiva Comunità Montana o gestendolo in forma autonoma. 3 Al SUAP “Dimmidove” (http://suap.dimmidove.com/abruzzo), che si basa su un’infrastruttura informatica realizzata dal gruppo ‘Dimmidove’ di Pescara (che ha realizzato portali analoghi anche per Emilia Romagna, Lazio, Molise e Campania), aderiscono per il tramite delle Comunità Montane, che rappresentano gli Enti capofila, ventinove comuni (il 61,7% dei comuni della provincia). La consulenza di questo gruppo ha consentito di mettere a punto, dal punto di vista tecnico-informatico, la struttura dello Sportello Unico secondo un sistema “chiavi in mano”, fornendo tutti gli strumenti necessari al funzionamento della struttura. In particolare: 9 lo SUAP della Comunità Montana zona L “Della Laga” (con sede a Torricella Sicura) vi riunisce, oltre al comune di Torricella Sicura, Campli, Civitella del Tronto, Cortino, Rocca Santa Maria e Valle Castellana; 9 lo SUAP della Comunità Montana zona N “Vomano-Fino-Piomba” di Cermignano riunisce oltre al comune sede della Comunità i comuni di Arsita, Atri, Basciano, Bisenti, Canzano, Castellalto, Castiglione Messer Raimondo, Castilenti, Cellino Attanasio, Cermignano, Montefino, Notaresco e Penna S.Andrea; 9 lo SUAP della Comunità Montana zona O “Del Gran Sasso” con sede a Tossicia, riunisce i comuni di Castel Castagna, Castelli, Colledara, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Pietracamela e il comune sede della Comunità. Comuni come Montorio al Vomano e Isola del Gran Sasso, aderiscono sia allo sportello della Provincia che a quello della rispettiva Comunità Montana. Nell’esperienza dei SUAP gestiti dalle Comunità Montane si è riscontrata sì la presenza di convenzioni associative siglate dai Comuni, ma anche l’assenza, di fatto, di una struttura operativa che gestisse in modo continuativo le attività dello Sportello. Dello SUAP dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata (http://www.comune.santegidioallavibrata.te.it/sportello_unico.php) collocato presso il comune di S.Egidio alla Vibrata, che ne svolge le funzioni di Ente capofila, fanno parte i 12 comuni vibratiani: Alba Adriatica, Ancarano, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Tortoreto, Torano Nuovo, Martinsicuro, Nereto, S.Egidio alla Vibrata e S.Omero. Lo SUAP di S.Egidio alla Vibrata si propone anche di collegare in rete i comuni membri ed ha 4 il vantaggio di accomunare realtà omogenee dal punto di vista territoriale ed economico- insediativo. L’IReR - Istituto Regionale di Ricerca della Abruzzo - ha svolto nel corso del 2002, per conto dell’Arit un'attività di monitoraggio dello sviluppo e della diffusione degli Sportelli Unici delle Attività Produttive in Abruzzo. La maggior parte delle pratiche gestite dagli SUAP è risultata relativa all’edilizia, con un tempo medio di evasione di circa 30 giorni, che saliva a 75 giorni nel caso di pratica edilizia con variante al PRG. 3 La rilevazione di Camera di Commercio e Prefettura di Teramo-UTG sullo stato di attuazione degli SUAP in provincia di Teramo Con l’obiettivo di tracciare un quadro sullo stato di avanzamento nell’implementazione e nell’operatività degli SUAP provinciali, la Camera di Commercio e la Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di Teramo hanno sottoposto nel mese di ottobre del 2006 ai Comuni della provincia un questionario di rilevazione. I 29 comuni censiti nella rilevazione svolta da Camera di Commercio e Prefettura di Teramo – UTG sono i seguenti: Alba Adriatica; Ancarano; Arsita; Atri; Basciano; Canzano; Castellalto; Castilenti; Cellino Attanasio; Cermignano; Civitella del Tronto; Colledara; Colonnella; 5 Corropoli; Cortino; Crognaleto; Fano Adriano; Giulianova; Montorio al Vomano; Mosciano S.Angelo; Nereto; Pietracamela; Rocca S.Maria; Roseto degli Abruzzi; S.Egidio alla Vibrata; Silvi; Torano Nuovo; Tortoreto; Tossicia. Sito Web 37% NO SI 1 63% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 6 Attualmente lo SUAP è gestito in provincia di Teramo sostanzialmente con quattro diverse modalità: In forma associata, tramite adesione al servizio messo a punto dall’Amministrazione Provinciale di Teramo in occasione del Patto Territoriale di Teramo (2000); In forma associata, tramite l’adesione ai servizi messi a disposizione dalle Comunità Montane competenti per territorio; In forma associata, per i comuni che ne fanno parte, tramite l’Unione dei Comuni della Val Vibrata; in un limitato numero di casi, in forma autonoma; In forma non strutturata, come servizio “di fatto” reso dal Comune (con modalità di coordinamento endoprocedimentale simili a quelle dello Sportello Unico) per il normale insediamento delle nuove attività produttive. In provincia di Teramo la gestione in forma associata è dunque la prassi; essa consente di abbattere i costi per l’istruttoria, anche se, per i SUAP che operano su piattaforma telematica (agevolmente cofinanziata nell’ambito di progetti comunitari), i costi