INDICE

IL CONCORSOpag . 8

LE INDICAZIONI DEL DISCIPLINARE DI CONCORSO pag.10

L’AMBITO DI GARA E IL SUO INTORNO

Descrizione ambientale e storica pag.14

LA GRADUATORIA pag.31

Pubblicazione a cura della Divisione Infrastrutture e Mobilità della Città di Torino I PROGETTI pag.32 Progetto grafico Daniela Verzari

Le fotografie in copertina sono tratte da A naso in giù...1986 LA RELAZIONE CONCLUSIVA DELLA COMMISSIONE GIUDICATRICE pag. 152 Ente Banditore: Città di Torino IL CONCORSO Divisione Urbanistica, Via Meucci, 4 10121 Torino, Italia Divisione Infrastrutture e Mobilità, Piazza San Giovanni, 5 10122 Torino, Italia

Responsabile del Procedimento: Giorgio Marengo - Settore Ponti e Vie d'Acqua

Responsabile del Concorso: Giuseppe Serra - Settore Urbanizzazioni

Collaboratori: Patrizia Petrecca Settore Urbanizzazioni Silvio Borgogno Settore Urbanizzazioni Il concorso d’idee Consulenza amministrativa: Massimo Valero - Servizio Centrale Contratti Appalti Stefano Gambula - Servizio Centrale Contratti Appalti Come detto nelle introduzioni si è trattato di riflettere sull’assetto di questa area considerando che il Piano Regolatore propone alla discussione due interventi: un nuovo attraversamento del Po sull’asse del corso San Programmazione del Concorso: Segreteria organizzativa Maurizio ed un sottopasso per collegare corso Moncalieri e corso Casale, ammettendo però che si possa avere Fondazione dell'Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Torino uno scenario anche diverso purchè inserito in un coerente sistema complessivo. Via Giolitti, 1 - 10123 Torino Italia Da queste indicazioni di partenza si è sviluppato il concorso che ha visto la collaborazione tra la Città e l’Ordine degli Architetti della Provincia di Torino, attraverso la sua Fondazione, sia per la predisposizione del bando che per Referenti: Vanda Fallabrino il suo successivo svolgimento. Mauro Sudano L’amministrazione ha deciso si realizzare questo concorso internazionale con procedura aperta ed anonima con Laura Schranz unico grado rivolto a tutti gli ingegneri, architetti ed altri soggetti in possesso dei requisiti di legge, per permettere Arturo Lombardo la più ampia e qualificata partecipazione, anche di giovani. L’avvio del concorso è stato preceduto da una presentazione pubblica nella quale, con due tavole rotonde a cui Consulente legale: Giancarlo Faletti hanno partecipato soggetti del mondo culturale e utilizzatori dei luoghi, è emersa una serie di immagini e di attese intorno al progetto di riassetto. Grafica: :: BLEND L’ambito di studio del concorso è stato ricondotto ad un’area più vasta di quella prevista dalla scheda del PRG, Progetti e comunicazione Torino scelta mirata soprattutto alla valutazione degli aspetti urbanistici di viabilità e di valorizzazione delle risorse ambientali e storico-monumentali significative dell’area. Web designer: Simona Castagnotti Per poter meglio contestualizzare le proposte progettuali da parte dei concorrenti nel bando sono state segnalate tutte le progettualità e gli interventi in atto e gli aspetti storici ambientali ed infrastrutturali esistenti oltre alle CALENDARIO DEL CONCORSO indicazioni dei quadri normativi entro cui operare. Pubblicazione 26 gennaio 2007 Tre tavole grafiche, una relazione e un video sono stati gli elaborati che ogni gruppo ha presentato per illustrare le Iniziative di comunicazione fino al 15 febbraio 2007 soluzioni rivolte a soddisfare gli obiettivi del bando ed a poter orientare le scelte future della Città. Presentazione domande di chiarimento entro il 6 marzo 2007 Nella presente pubblicazione vengono illustrate le trenta proposte progettuali esaminate dalla commissione, Risposte ai quesiti 26 marzo 2007 ciascuna con la sintesi della relazione illustrativa presentata dai gruppi e tre elaborati grafici: un primo che indica Presentazione elaborati concorso di idee 5 giugno 2007 le strategie urbanistiche e viabilistiche e di valorizzazione del patrimonio storico ambientale a scala territoriale più Seduta pubblica per verifica elaborati pervenuti 6 giugno 2007 ampia, un secondo che riguarda le proposte nell’ambito di studi più microurbana ed un terzo comprendente le Sedute riservate della Commissione Esaminatrice da giugno a settembre 2007 rappresentazioni ambientali delle proposte. Seduta pubblica per individuazione del vincitore 11 settembre 2007

Si ringraziano: Il Segretario Generale Adolfo Repice per le Sedute pubbliche di gara Urban Center Metropolitano per la collaborazione nell’organizzazione dei due incontri di apertura e conclusione del concorso (Antonio Derossi, Michele Bonino, Valentina Campana, Elena Carmagnani Francesca Camorali) La segreteria organizzativa dell’Ordine degli Architetti e il suo Ufficio Stampa (Laura Bianco, Liana Pastorin) I colleghi della Divisione Patrimonio ed Economato per la collaborazione negli allestimenti (Giovanni Oggioni, Maria Grazia Pedrotti e Giovanni Capezio). Tutti i colleghi della Divisione Infrastrutture e Mobilità, della Divisione Urbanistica e della Divisione Arredo Urbano che hanno collaborato alla ricerca del materiale utile alla stesura del bando. 8 9 Tipo di Concorso e Tema Considerata la fitta rete di progettualità e di interventi in corso, al fine del perseguimento degli obiettivi del INDICAZIONI DEL Concorso di idee per l'individuazione di proposte di riqualificazione urbana e ambientale e di riorganizzazione concorso verranno meditate le modalità con cui possa essere assicurato il rapporto complessivo e unitario tra la DISCIPLINARE infrastrutturale per l'ambito di rilevante valore storico-ambientale costituito dal sistema piazza Vittorio Veneto - spazialità di piazza Vittorio Veneto e quella costruita intorno alla Chiesa della Gran Madre di Dio, e insieme possa sponde del Po - piazza Gran Madre di Dio. essere conseguita la riappropriazione del rapporto della Città, sia della parte piana come di quella collinare, con il DI CONCORSO fiume. Obiettivo ultimo è il rilancio e la riqualificazione complessiva e senza soluzione di continuità dell'asse piazza Premessa Castello- e degli affacci sul fiume compresi nell'area di studio. In tal senso si ribadisce che sono Torino da alcuni anni è protagonista di un processo di trasformazione e rinnovamento urbano che non ha da valutare sia i possibili interventi strutturali e di riassetto veicolare, sia le proposte di uso e di disegno dello spazio precedenti nella storia recente della città. pubblico all'interno dell'ambito di intervento. Un processo che ha interessato tutti i settori della città, dalle grandi opere infrastrutturali ai nuovi progetti di Il Piano Regolatore propone alla discussione ben due interventi strutturali destinati a perseguire questi obiettivi: un architettura ed alla riqualificazione dello spazio pubblico e del verde. nuovo attraversamento del Po sull'asse del corso san Maurizio per sgravare del traffico privato il ponte All'interno di questo quadro l'Amministrazione intende ora procedere alla definizione del riassetto urbano e monumentale, e un sottopasso a collegare corso Moncalieri e corso Casale per liberare dal traffico la piazza della ambientale dell'area costituita dalla piazza Vittorio Veneto, sponde di Po e piazza Gran Madre di Dio. La portata di Gran Madre di Dio. La stessa scheda 30 delle N.T.A. del Piano Regolatore ammette che si possa arrivare a uno tale tematica ha indotto, già in sede di elaborazione del PRGC, a ritenere opportuno per quest'area il ricorso ad scenario anche diverso da quello prospettato, seppure efficace nel perseguire gli obiettivi della trasformazione: "in una procedura concorsuale, che offra l'opportunità di mettere in campo alte competenze culturali e professionali, a sede di concorso dovranno essere considerati i temi di traffico, di ambiente e quelli storici come un insieme e partire dalla quale sviluppare un ampio confronto, anche pubblico, sostenuto da iniziative di comunicazione e potranno essere avanzate proposte anche in difformità delle indicazioni di Piano quando ne derivasse la necessità conoscenza. da un sistema di coerenze complessivo". Pertanto è richiesta l'elaborazione di un progetto che partendo dallo Lo strumento concorsuale ha dunque lo scopo di acquisire idee innovative che, partendo dalla verifica delle sviluppo di una strategia complessiva, costruita su un ambito territoriale di studio più esteso di quello della scheda, indicazioni di PRGe attivando un percorso di dialogo e di confronto, pervenga ad identificare la più idonea definisca un assetto di questa area. L'ambito di studio dovrà essere ricondotto ad una scala ampia soprattutto per configurazione strutturale e morfologica da dare alle porzioni di città che affacciano sul Po a cavallo dell'asse via la valutazione degli aspetti urbanistici di viabilità e per la valorizzazione delle risorse ambientali ma anche per Po -piazza Gran Madre di Dio. riconoscere le strutture storico-monumentali significative. La proposta progettuale dovrà essere condotta sui due livelli complementari, con riferimento all'Art. 4.6.1, punto 1.2 del presente disciplinare "Presentazione dell'ambito di Obiettivi del concorso e definizione dell'ambito di intervento studio ed evidenziazione dell'ambito della scheda 30 del PRG": La città cresciuta entro le mura per successivi ampliamenti ha trovato come limite naturale la sponda sinistra del Po. - la scala territoriale più ampia individua le possibili strategie urbanistiche viabilistiche e di valorizzazione del L'asse rettore monumentale e ambientale che si sviluppa da piazza Castello attraverso la via Po e si conclude con patrimonio storico ambientale, tali da giustificare e reggere la proposta di intervento sull'ambito individuato dal Villa della Regina, è capace di tenere insieme la Città e, al di là del fiume, la sua collina nel sistema costituito dalla concorso; tale ambito di studio è delimitato a nord dagli assi di corso Regina Margherita e corso Gabetti e a sud Piazza Vittorio Veneto e dalla piazza Gran Madre di Dio. Questa è ancora oggi la porta naturale che collega il dagli assi di corso Vittorio Emanuele II e corso centro della città e i territori della collina. Fiume, comprendendo così i due relativi attraversamenti del Po; l'approfondimento verso ovest e verso est è dato Questo nodo presenta oggi una complessità che è frutto della stratificazione di valori storici, architettonici e dall'intero sviluppo dell'asse rettore piazza Castello-Villa della Regina. ambientali che oggi convivono con la complessa funzione viabilistica. Tutto ciò è particolarmente accentuato dal - la scala microurbana dell'ambito di intervento, così come definito dalla scheda 30 del PRG, apre alla riversarsi su entrambe le sponde di Po e sui percorsi pedecollinari anche di parte del traffico di attraversamento prefigurazione delle soluzioni di trasformazione ai fini della valutazione globale dell'inserimento sul territorio; la nord-sud del bacino metropolitano oltre che cittadino. proposta sarà accompagnata con l'approfondimento delle soluzioni ad una scala architettonica che permetta di In sintesi il concorso è orientato al perseguimento dei seguenti obiettivi: valutare le scelte di linguaggio e tecniche, fornendo scorci del nuovo paesaggio proposto. - migliorare la fruibilità pedonale e ciclabile delle sponde fluviali e delle parti di più diretto affaccio al fiume, e la dotazione di servizi a supporto di tale fruibilità pedonale; Aspetti storici e ambientali - tutelare e valorizzare il notevole patrimonio paesaggistico- ambientale e storico architettonico riconoscibile La veduta più conosciuta dell'ambito oggetto di trasformazione, centrata sul ponte Vittorio Emanuele I e di cui si nell'area oggetto di studio; gode dalle propaggini della collina, un domani di nuovo forse raggiunte dalla teleferica del Monte dei Cappuccini, - assicurare adeguata accessibilità alla parte piana della città (ovestPo) per le utenze provenienti da territori ha coinciso per certi versi con la stessa immagine di Torino: l'icona della città del grande parco urbano, del borgo collocati ad est ed a nord del Po; medioevale tra le foglie rosse d'autunno, si contrapponeva e celava quella della città dell'industria, dei quartieri - migliorare la mobilità urbana in senso nord sud nella fascia est della città ed in particolare assicurare adeguate operai. Sullo sfondo la corona monumentale delle alpi. Il tutto appariva dipinto con certa armonia, frutto di condizioni di fruibilità ed accessibilità intra ed inter quartiere per i residenti ed i titolari di attività nelle parti sedimentazioni lente, persino senza tempo come il fluire dell'acqua del grande fiume. Eppure bisogna riconoscere PREMI collinari e pedecollinari del territorio. con quali passaggi autoritari e coraggiosi sia stata tracciata via Po, e quanto risentimento possa avere procurato L'ambito di intervento è sostanzialmente coincidente con la porzione urbana individuata dagli assi del corso San nei torinesi l'abbattimento delle mura e la realizzazione del ponte in pietra, segni evidenti della volontà di Al vincitore Maurizio, Lungo Po Cadorna, piazza Vittorio Veneto, ponte Vittorio Emanuele I, piazza Gran Madre di Dio, corso Napoleone. Non è un caso che la Città ripensi questa sua parte in un momento di trasformazioni epocale, in cui è corrisposto un premio pari a 40.000 Euro lordi Moncalieri, corso Casale. Tale ambito è quello definito nelle Norme Tecniche di Attuazione del PRGC vigente alla nulla pare uguale a prima. Questa nuova città costruisce la sua immagine sfruttando il suo essere insieme città Scheda 30 e successive modifiche e integrazioni della Zona Centrale Storica "Ambito di piazza Vittorio - Sponde del storica e città moderna, con tempi rapidi che hanno il pregio di puntare con coraggio a un volto nuovo dinamico e Dal secondo al quinto classificato Po - piazza Gran Madre". All'interno di questo ambito e nelle immediate vicinanze sono compresi interventi di inatteso. Ciò non toglie che le proposte dovranno comunque e con maggiore consapevolezza mettersi in relazione è riconosciuto un premio di 15.000 Euro lordi recupero già avviati o in fase di progettazione che insieme allo stato di fatto costituiscono il quadro contestuale di con l'eredità di un luogo straordinario. Particolari attenzioni rispetto all'impatto ambientale sono richieste alla intervento in cui la proposta di progetto dovrà inserirsi. Si fa riferimento alla sistemazione della piazza Vittorio eventuale soluzione che contempli la realizzazione di un nuovo ponte. Dal sesto al decimo classificato Veneto e ai progetti per le sponde del Po e l'area dei Murazzi. Tali interventi non possono essere modificati nella Le eventuali proposte di ponte sull'asse di corso san Maurizio si confronteranno con le alberature storiche e con la è riconosciuto un premio di 10.000 Euro lordi sostanza e di essi si dovrà tenere conto nel quadro dello stato attuale. presenza dei Murazzi e delle rampe di discesa alla quota del fiume, garantendone autonomia di lettura e dignità di 10 11 documento. L'approdo del ponte sulla sponda destra dovrà essere risolta dentro la trasformazione complessiva del Ambito di studio del concorso parco Michelotti e ponendo particolare attenzione al rispetto del verde esistente. Soluzioni di attraversamento del fiume in galleria saranno vagliate alla lente del delicato sistema idrogeologico oltre che ambientale con cui l'area si presenta e tenendo conto delle implicazioni che l'eventuale navigazione del Po comporterebbe sulle sezioni dell'alveo. Le soluzioni per il sottopasso di piazza Gran Madre terranno conto della presenza delle alte alberate presenti sui corsi, cercando di ottenere la sezione più funzionale possibile ai flussi di traffico. La presenza del fiume e dei rischi legati alle condizioni di piena e esondabilità è oggetto di normativa sovracomunale e comunale, come anche la salvaguardia delle sue risorse ambientali. Nel Piano d'Area del Parco fluviale del Po, l'ambito di intervento è inserito in zona urbanizzata U, classe U1 (zone urbane consolidate, caratterizzate da impianti urbanistici e infrastrutturali completi o in via di completamento, con presenza di servizi e funzioni di vario livello di centralità, suscettibili di svolgere un ruolo di interesse nell'organizzazione della fruizione della fascia fluviale e di determinare interferenze più o meno importanti nell'ecosistema fluviale) che rimanda all'adozione di progetti unitari informati agli orientamenti espressi nelle stesse Norme di Attuazione del Piano d'Area. Aspetti infrastrutturali Le trasformazioni prefigurate dal Piano Regolatore sono confortate dalle analisi e dalle proposte contenute nei documenti del Piano Urbano del Traffico della Città (2001) fino all'attuale Piano Esecutivo del traffico dell'Area Centrale (2004). I vari documenti concordano nella definizione di un quadro particolarmente critico che è da affrontare con soluzioni strutturali forti. I numeri aiutano a comprendere l'entità del problema. Nel 2001 era stimato a 45.000 il passaggio giornaliero di veicoli tra corso Casale e corso Moncalieri; il passaggio sul ponte Vittorio Emanuele I di 17.500 veicoli/giorno pareva non dirottabile sui ponti immediatamente a monte e a valle, quello sul prolungamento di corso Vittorio (29.000) e quello sul prolungamento di corso Regina (35.000). Il Piano del Traffico descrive nell'ambito 7 il sistema omogeneo costituito dalla piazza Vittorio Veneto e ponte Vittorio Emanuele I - nuovo ponte san Maurizio e sottopasso Gran Madre - risalita meccanizzata al Monte dei Cappuccini. Gli studi per tale nodo che precedono e accompagnano il piano del traffico sono particolarmente interessanti per avere sondato tecnicamente con più soluzioni le ipotesi di sottopasso di piazza Gran Madre e CRITERI DI VALUTAZIONE attraversamento del Po mettendo in luce i nodi critici e definendo gli standard dimensionali e funzionali di tali opere, così da fissare a 16 metri la sezione utile del sottopasso e a circa 23 metri quella dell'eventuale nuovo Il giudizio della Giuria valuta la qualità architettonica ponte. Da questi studi emerge con evidenza come alla definizione del nodo partecipi anche il tessuto minuto della dei progetti, la rispondenza al bando e alle sue città sia da una parte che dall'altra del fiume e come sia possibile salvaguardare il patrimonio arboreo esistente e richieste funzionali, l'aderenza ai regolamenti e alle concorrere ad un suo potenziamento. Sugli aspetti infrastrutturali si pronuncia anche il Piano Territoriale di leggi vigenti, gli aspetti economici e la fattibilità in Coordinamento redatto dalla Provincia di Torino (2003), offrendo un inquadramento per gli aspetti di viabilità che quanto il concorso è finalizzato all'acquisizione di hanno dimensione sovracomunale. un'idea per quanto possibile realizzabile tecnicamente ed economicamente Elaborati di concorso - N. 3 tavole formato UNI A0 redatte secondo le basi grafiche allegate al Compito della Giuria è quello di valutare i singoli bando montate su pannelli rigidi eleggeri tipo forex contenenti: progetti secondo i seguenti elementi di giudizio, Tav. 1 Individuazione delle strategie urbanistiche viabilistiche e di cui è assegnato un punteggio: valorizzazione del patrimonio storico ambientale alla scala dell'ambito di studio comprendente l'assetto complessivo dell'area d'intervento Miglioramento del paesaggio urbano e alla scala microurbana; sintesi della relazione illustrativa. valorizzazione dello spazio pubblico Tav. 2 Rappresentazione delle proposte progettuali comprese fino a 35 punti negli ambiti di studio e di intervento atte a soddisfare gli obbiettivi del presente disciplinare, a verifica della fattibilità tecnica, economica e Miglioramento della mobilità urbana ambientale, a scale diverse, anche di dettaglio; fino a 35 punti Tav. 3 Rappresentazioni ambientali delle proposte. - Relazione illustrativa Realizzabilità tecnica ed economica e - CD con riproduzione digitale delle 3 tavole multidisciplinarità dell'approccio progettuale - Video sonoro, in lingua italiana, di presentazione del progetto fino a 30 punti 12 13 L’AMBITO DI GARA Un excursus storico: dalla città fortificata al nuovo rapporto con il fiume infrastrutturale sulla nuova provincia dell'impero napoleonico (Torino era tappa tra Parigi e Roma attraverso il Moncenisio). Su progetto di Joseph La Ramée Pertinchamp, ingegnere dei Ponts et Chaussées, viene realizzato tra il E IL SUO INTORNO Alla fine del Settecento, la Città di Torino è un centro fortificato che si protende con un disegno a mandorla verso il 1810 e il 1814 il ponte in pietra che era stato decretato da Napoleone nel 1807. Il ponte si colloca in asse con Descrizione ambientale e storica fiume Po, nel punto in cui era posto l'unico ponte che lo attraversava al crocevia tra la strada di Chieri, la strada via Po, rafforzando ulteriormente il segno che aveva origine in piazza Castello. Un disegno di allées a semicerchio per Casale e quella per Moncalieri. La collocazione sfruttava la possibilità di difesa che dava la Bastia, roccaforte formava un'esedra alberata ad enfatizzare la porta di Po. sorta nell'XI sec. sul Monte dei Cappuccini. La stessa via Po viene tracciata nel 1673 su disegno di Amedeo di Nel maggio del 1814 dal ponte in pietra napoleonico ritorna trionfante a seguito della restaurazione re Vittorio di Mauro Sudano Castellamonte in diagonale rispetto alla maglia degli isolati, definendo l'asse rettore dal Castello alla porta di Po in Emanuele I. L'evento è ritratto da Giuseppe Pietro Bagetti da un punto di vista ancora oggi privilegiato, quello coerenza con i piani del secondo ampliamento e con la presenza della strada che portava al ponte. Dalla città offerto dal sagrato della Chiesa di Santa Maria al Monte progettata da Vitozzi sul monte dei Cappuccini. fortificata partivano a raggiera i viali che la collegano alle residenze extraurbane. Nel primissimo tratto della stessa Nonostante la restaurazione, molto era cambiato in maniera irreversibile: a breve la monarchia non sarebbe stata via di Chieri è collocata, come attestamento pedecollinare in questa strategia di controllo e gestione del territorio, più assoluta ma costituzionale; la città, non più pianificata sulle strategie militari, sarebbe divenuta immagine dei la vigna del Cardinal Maurizio, poi detta Villa della Regina. In prossimità della porta di Po, fuori dalle mura, al di nuovi equilibri sociali imposti dal sempre più influente ceto borghese. qua e al di là del fiume sorgono edifici di un piccolo borgo manifatturiero. La realizzazione del tempio dedicato alla Gran Madre di Dio viene decretata nel 1814 per celebrare il ritorno del La presa da parte dei francesi e la conseguente annessione civile e politica sotto l'autorità napoleonica, aprono re Vittorio Emanuele I. Viene realizzato tra il 1827 e il 1831 a seguito di concorso da Ferdinando Bonsignore che vicende nuove sul piano dei principi dell'amministrazione del territorio e di conseguenza sullo stesso disegno aveva vinto nel 1818 contemporaneamente anche la gara relativa al disegno della piazza con la soluzione meno aulica priva di portici. urbano. La demolizione delle mura, ordinata da Napoleone nel 1800, apre alla città nuove prospettive di L’asse di via Po L'alto podio su cui sorge l'edificio neoclassico, recupera il livello dell'imbocco di via Po, di cui costituisce la ampliamento coniugate alla nuova concezione dell'uso dei suoli secondo i principi dell'illuminismo. I progetti (foto Giovanni Fontana & Marco Torello urbani che ne conseguono sono caratterizzati dalla forte presenza di aree verdi a giardino pubblico e dal disegno monumentale conclusione al di là del fiume. Allo stesso tempo la piazza e gli imbocchi hanno già carattere in A naso in giù..., 1986) dei viali alberati che da lì in poi avrebbero segnato l'immagine che oggi conosciamo di Torino. suburbano mediando con il tessuto esistente del borgo Po. Vincolo importante per il disegno della piazza era La forte crisi economica avrebbe rallentato i lavori e l'esecuzione dei progetti relativi sia alla città vecchia come a l'esistenza del viale per Villa della Regina. quella in espansione, mentre risultavano portati a termine la maggior parte dei progetti del potenziamento Dopo molte proposte di disegno di una piazza d'armi sulla porta di Po, si impone la proposta del 1825 di

Pianta di Torino al 1801. Le fortificazioni della Città sono al massimo dell’espansione raggiunta prima della demolizione Pianta di Torino al 1823. Vi si osserva il disegno ad esedra alberata sulla porta di Po e il ponte Vittorio Emanuele I. ordinata da Napoleone (fonte Archivio storico della Città di Torino in L.Firpo, 1983) In sovrapposizione il disegno della nuova piazza (fonte Archivio storico della Città di Torino in G.M.Lupo, 1989) 14 15 Giuseppe Frizzi, capace di risolvere con un maggiore frazionamento l'attestarsi degli isolati sulla piazza che muri di sponda del ponte realizzati nel 1830-33 sotto Carlo Alberto dall'ingegner Carlo Bernardo Mosca. Evitando presentava oltre sei metri di dislivello dalla via Po all'imbocco del ponte. Rispetto alle proposte francesi, il tema il riempimento in terra, tra i muri di sostruzione si ricavano locali che si aprono come ambienti di servizio verso il delle grandes places veniva coniugato con la rinnovata spinta all'investimento fondiario che portava fiume. Questo fronte bugnato e forato è attrezzato con scalinate monumentali di disegno diverso poste sugli assi di all'ampliamento della città in termini edificatori. corso san Maurizio, della via Ospedale (attuale via Giolitti) e di via dei Mille. La grande piazza monumentale neoclassica dedicata a Vittorio Emanuele I, con le sue dimensioni di circa cento La caduta dei bastioni e l'apertura della città oltre il Po, rilancia l'insediarsi di nuove attività manifatturiere in Borgo metri per trecento, chiude finalmente il disegno urbano complessivo che collega la città vecchia al fiume e oltre, Po servito anche dal canale Michelotti. Con queste attività (e dagli inizi del novecento in sostituzione di queste) si attraverso il borgo, alla Villa della Regina. sviluppano anche gli insediamenti residenziali con una rilevante edificazione a non alta densità in epoca liberty. La crisi economica e una nuova volontà di investimento fondiario cittadino avrebbero modellato gli ampliamenti Sulle sponde del Po, tra le aree utilizzate dalle lavandaie per stendere i panni, i torinesi dall'Ottocento si dedicano ottocenteschi, cancellando definitavamente l'idea di una cinta verde attuata in altre città europee. Rimangono le ad attività ludiche: sorgono le società canottiere e diversi stabilimenti balneari. Dal 1926 al 1934 dal ponte attuali piazzetta Maria Teresa, piazza Cavour e i giardini Balbo a segnalare la presenza dei bastioni e di ciò che Isabella prendevano il volo gli idrovolanti che collegavano Torino a Trieste, prima aereolinea civile in Italia. resta del giardino dei Ripari, anche questo sacrificato a seguito dell'intensivo ampliamento di Borgo Nuovo. L'idea del grande parco urbano avrebbe trovato compimento nel 1854 con i primi progetti per il parco del Valentino, La città storica oggi: un percorso da piazza Castello a Villa della Regina giardino di grande estensione tra il viale del Re (l'attuale corso Vittorio Emanuele II) e il , Molto è stato fatto e si continua a fare per la valorizzazione delle risorse ambientali e storiche presenti a Torino rinunciando “all'edificazione di 10 lotti fabbricabili”. Il parco poteva godere delle condizioni di un paesaggio per anche con il fine dichiarato di offrire il più possibile la città al mercato turistico. Le effettive potenzialità sono quelle nulla urbanizzato e del rapporto privilegiato con il fiume. Piazza Vittorio Veneto, ponte Vittorio Emanuele I, Corso San Maurizio (foto Giovanni Fontana & Marco Torello della città di grandi memorie e sedimenti storici che dall'antichità arrivano sino al contemporaneo; della città che è piazza Gran Madre di Dio (foto Giovanni Fontana & Marco Assieme al viale del Re e al Lungo Po (oggi corso Cairoli), il corso san Maurizio è uno dei viali alberati tracciati in A naso in giù..., 1986) stata capitale sabauda e prima capitale dello stato unitario; della straordinaria città barocca e neoclassica, Torello in A naso in giù..., 1986) nell'area orientale a circonvallazione della città oltre le mura. Correva ai margini di regione Vanchiglia, area allora raccontata in ogni testo di storia dell'architettura; capitale italiana del liberty e luogo storico di fermenti artistici malsana. La demolizione del borgo del Moschino ne permetterà di portare avanti il tracciato fino al Po. La d'avanguardia; luogo oggi di eventi culturali importanti ma anche estremamente godibile per la felice posizione riqualificazione delle sponde del Po, legata alla espansione in Vanchiglia come in Borgo Nuovo, è affidata ad una geografica tra i monti, la collina e il fiume. Il percorso da piazza Castello alla Villa della Regina, assieme al tessuto imponente costruzione di contenimento progettata nel 1873 dall'ingegner Tommaso Prinetti. La struttura prosegue i edilizio e all'ambiente naturale in cui è inserito, è certo tutto questo; è una sezione altamente rappresentativa della

Pianta di Torino al 1831. Vi si osserva la persistenza di parte dei bastioni e la realizzazione degli isolati della Pianta di Torino al 1869 (fonte Archivio storico della Città di Torino in L.Firpo, 1983) nuova piazza, oggi detta di Vittorio Veneto (fonte Archivio storico della Città di Torino in V.Comoli, 1983) 16 17 realtà torinese. la restaurazione, viene utilizzato in vario modo per scopi istituzionali. Dal 1930 fino al 1988 è stato sede del La struttura dell'edificato, degli aspetti ambientali e formali, degli spazi di relazione e persino degli usi è quella Museo Civico di Arte Antica. I recenti restauri non del tutto conclusi restituiscono all'edificio la ricchezza di una molto bene tratteggiata nello studio condotto alla fine degli anni Ottanta per conto dell'assessorato all'urbanistica e stratificata complessità di luogo centrale non solo geograficamente per la storia della Città. arredo urbano della Città di Torino (De Ferrari, Job, Ronchetta, 1990). Rispetto a quegli anni si sono ulteriormente Sul settore ovest della piazza si affacciano la Chiesa di san Lorenzo (1668-1680) di e la sede densificate le occasioni di vita pubblica per la rivitalizzazione della già densa concentrazione storicamente della Regione Piemonte (A3 ) e si apre, al di là della cancellata di Pelagio Pelagi, la piazzetta reale. Sul settore est determinatasi di attività istituzionali legate a sedi amministrative pubbliche e private, alla presenza di associazioni, della piazza Castello si affacciano parte delle maniche del complesso dei palazzi reali: la Biblioteca Reale (A2 ) che dell'Università, di scuole, di prestigiosi musei e istituzioni culturali, di edifici di culto. Alcuni eventi anche di rilevanza custodisce tra l'altro anche l'autoritratto di Leonardo da Vinci e al piano superiore, occupando anche la Galleria internazionale come l'ostensione della Sindone nel 2000 e lo svolgimento delle Olimpiadi invernali nel 2006, del Beaumont, l'Armeria Reale (A2 ) entrambe volute da Carlo Alberto, ristrutturando nel 1837 la ex Galleria Reale nell'incombenza di una più generale crisi dell'industria pesante, hanno accelerato questo processo e ne hanno su progetto di Pelagio Pelagi; nelle Regie Segreterie è ospitata attualmente la Prefettura; la facciata juvarriana messo in evidenza l'importanza per lo sviluppo economico e civile della Città. In questo senso sono stati fatti dell'Archivio di Stato (A5 ) si affaccia nella piazzetta chiusa dal Teatro Regio ( A4 ). È questa la sala più prestigiosa interventi di riqualificazione sull'ambiente urbano e sugli edifici storici, sono state promosse iniziative culturali e che abbia oggi la Città, riprogettata da Carlo Mollino e Zavelani-Rossi e inaugurata nel 1973 là dove sorgeva il Al centro corso San Maurizio insediate nuove funzioni attrattive come nel caso del Museo del Cinema (De Magistris, Sudano 2001). teatro alfierano di cui conserva la facciata su piazza Castello. Il teatro realizzato tra il 1738 e il 1740 da Benedetto Il ponte Umberto I (foto Giovanni Fontana & Marco Torello in A Alfieri, celebrato anche attraverso le tavole dell'Encyclopédie, era andato distrutto nel 1936 a causa di incendio. (foto Giovanni Fontana & Marco Torello naso in giù..., 1986) A) Piazza Castello. Due delle torri del castello (A1 ) sono originariamente la porta Praetoria del castro romano di Il disegno attuale della piazza con al centro il castello risale alla sistemazione data da Vitozzi in vista in A naso in giù...,1986) Julia Augusta Taurinorum, poi in epoca di basso medioevo organizzata a fortilizio. Il castello era stato palazzo dell'ampliamento verso est per la cosiddetta Città nuova di Po, configurazione definita con i progetti di ducale fino alla decisione di Emanuele Filiberto di realizzare una nuova residenza seppure in prossimità dell'antica Castellamonte e nel 1733 e conclusa con la realizzazione del Teatro Regio di Alfieri. La dimensione contestualmente allo spostamento a Torino della capitale del ducato (1563). Con Maria Cristina di Francia il della piazza (220 metri per 180) è certamente considerevole come nota Mario Passanti per una città che allora palazzo torna ad essere residenza ducale e su committenza di Giovanna Battista di Savoia-Nemours ha il suo contava circa 40.000 abitanti. massimo momento di splendore con la realizzazione su progetto di Filippo Juvarra della facciata ad ovest e del Dalla piazza Castello a sud-est si imboccano vie che fanno parte dell'ampliamento di fine Seicento. In piazza suo monumentale scalone (completato nel 1721). Palazzo Madama, dall'occupazione napoleonica e a seguire con Carignano si apre la sorprendente facciata del palazzo (A6 ) commissionato da Emanuele Filiberto del ramo in quel

Veduta prospettica di Torino da incisione di Karl Attaria del 1816 (fonte Archivio storico della Città di Torino in L.Firpo, 1983)

Veduta dell’antico ponte sul Po di Bernardo Bellotto detto il Canaletto, 1745 (fonte Galleria Sabauda) Veduta prospettica di Torino da litografia di Fichot del 1880 (fonte Archivio storico della Città di Torino in L.Firpo, 1983) 18 19 momento secondario dei Savoia-Carignano che erediteranno il trono solo nel 1831 con Carlo Alberto. È la Galleria Sabauda si è arricchita anche delle collezioni dell'industriale e mecenate Riccardo Gualino. Il Museo nell'Ottocento che si impone la presenza dell'edificio nella geografia istituzionale quando sarà sede del Parlamento Egizio, fondato nel 1824, è considerato tra i più importanti al mondo oltre quello del Cairo e di Londra ed è Subalpino, culla del risorgimento italiano. sempre meta di importanti flussi turistici. Il progettista di Palazzo Carignano, realizzato tra il 1679 e il 1685, è Guarino Guarini abate modenese autore di La recente pedonalizzazione del settore occidentale della piazza Castello - collegata con piazza Duomo attraverso altre straordinarie architetture come la già menzionata chiesa di San Lorenzo, la Cappella della Sindone, il piazzetta reale - e più recentemente di piazza Carignano, via Lagrange, via Cesare Battisti e piazza Carlo Alberto Collegio dei Nobili (A9 ), ma anche la Porta di Po, demolita con gli ampliamenti, e la prima Chiesa di San Filippo dove ha sede la Biblioteca Nazionale (A8 ) restituisce continuità e piena fruizione ad una parte rilevante degli (A10 ) poi crollata. itinerari turistici di maggior interesse che ancora oggi coincide con il cuore amministrativo e istituzionale della Palazzo Carignano recentemente oggetto di restauro per la facciata e lo scalone monumentale, ospita oggi il Città. Museo Nazionale del Risorgimento Italiano e gli Uffici della Soprintendenza ai Beni Artistici e A questo circuito pedonale appartiene anche tutto il complesso dei portici ed anche la Galleria Subalpina (A12 ) Demoetnoantropologici del Piemonte. che costituisce dal 1874, in prossimità di locali storici di gusto tardo-liberty come la confetteria Baratti & Milano e il In piazza Carignano, si affaccia anche il Teatro Carignano (A7 ), uno dei teatri storici della città di Torino, la cui caffè Mulassano, un passaggio diretto tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto. costruzione risale al 1752 per opera di Benedetto Alfieri, a sostituzione di uno precedente costruito nel 1711, in cui Alle spalle della Biblioteca Nazionale si trova il Palazzo Graneri della Rocca (A13 ) sede del Circolo degli Artisti. si rappresentavano spettacoli per un pubblico non elitario. L'attuale configurazione è da attribuire alla ricostruzione L'edificio rimaneggiato da Alfieri è attribuito a Francesco Baroncelli (1682-83) seppure il disegno dell'atrio e avvenuta dopo l'incendio del 1786 e alle modifiche ottocentesche apportate da Carlo Sada nel 1845. Accanto al scalone abbiano fatto pensare ad un intervento del Guarini. teatro si trova la sede del Cambio, storico caffè risalente al 1757. L'isolato tra via Accademia delle Scienze e via Carlo Alberto (A10 ) contiene Palazzo Campana sede dell'Università e Il ponte Vittorio Emanuele I Il Collegio dei Nobili (A9 ), costruito a partire del 1679 come Collegio diretto dai Gesuiti, diventa successivamente in particolare del Dipartimento di Matematica e Biologia e su via Maria Vittoria la Chiesa di san Filippo Neri, la cui e sullo sfondo la Chiesa di Santa Maria al Monte Ponte Maria Teresa sostituito nel 1907 (foto Mauro Sudano) sede dell'Accademia delle Scienze e dall'Ottocento ospita la Galleria Sabauda e il Museo Egizio, due prestigiose galleria recentemente restaurata ospita installazioni e mostre temporanee di arte contemporanea oltre che la istituzioni culturali torinesi. La Galleria Sabauda viene istituita da Carlo Alberto nel 1832, aprendo al pubblico a collezione permanente del Museo Internazionale delle Arti Applicate Oggi . L'attuale chiesa è realizzata su progetto (fonte archivio Alinari in N.Miletto, A.Mussio, 1985) Palazzo Madama la pinacoteca di famiglia costituita nei secoli a partire dal Cinquecento con un primo nucleo di del 1714 di Filippo Juvarra sul sito di quella mai completata e poi crollata disegnata da Guarini. Ma anche l'opera collezioni di Emanuele Filiberto. Nel 1864, ceduta allo stato italiano, viene trasferita nella sede attuale. Dal 1933 di Juvarra non sarà completata se non alla fine dell'Ottocento.

Pianta di Torino nel 1866 disegnata da M.Passanti (fonte Galleria d’Arte Moderna in M.Passanti, 1990) Progetti per la sostituzione del ponte Maria Teresa, prospettive del concorso del 1894 (fonte A.Magnaghi, M.Monge, L.Re, 1982) 20 21 Su via Maria Vittoria è situato anche Palazzo Cisterna (A11 ) sede della Provincia di Torino. confronto di soluzioni. Sull'area tra l'esedra secentesca di Castellamonte e il ponte napoleonico, l'idea di una piazza d'armi si era coniugata nel tempo con la necessità di un'ampia fascia verde a contornare la città non più B) Via Po. La via principale di Contrada di Po è disegnata nella seconda metà del Seicento da Amedeo di fortificata e successivamente, con le ipotesi sempre più riduttive di piazza monumentale su cui affacciare gli isolati Castellamonte come complesso unitario porticato che si sovrappone e modifica un tessuto in gran parte delle nuove lottizzazioni verso la collina e verso sud. Carlo Felice approva nel 1825 la soluzione proposta preesistente, riservando poche eccezioni, con uno sviluppo di 700 metri. I portici di via Po (B1 ) si attaccano a quelli dall'architetto e imprenditore ticinese Giuseppe Frizzi, che è capace di risolvere con un frazionamento maggiore dei di piazza Castello che hanno avvio con il disegno dato da Vitozzi, e troveranno seguito, oltre la castellamontiana fronti e con l'uso di avancorpi, le difficoltà legate alla pendenza della piazza in direzione del fiume, andando esedra, nell'invaso di piazza Vittorio Veneto. Il disegno unitario dei fronti su piazze e vie è voluto fortemente dai incontro ad una razionalizzazione dei lotti e delle vie che portano alla piazza. Gli isolati prenderanno Savoia che lo ottengono sia con agevolazioni che con imposizioni. Così il giro di portici su piazza Castello è fatto l'orientamento della piazza: a sud est fino a incontrare l'attuale via Giolitti e a nord-est, persino oltre corso realizzare da Carlo Emanuele I su disegno di Vitozzi e poi regalato alle famiglie proprietarie che avrebbero S.Maurizio, fino a tutta la nuova espansione di Vanchiglia. proseguito la costruzione seguendo le regole imposte. Per via Po, Mario Passanti annota oltre alla generosa Piazza Vittorio e le espansioni ottocentesche che fanno seguito alla demolizione dei bastioni, disegnano una nuova larghezza della via (18 metri; con i portici raggiunge una sezione utile di 28 metri) anche la ricorrenza della città per quanto molti siano i caratteri di continuità con la vecchia. È la città neoclassica e borghese. I privati non sezione quadrata sia per la via che per i due portici, così che l'altezza dei fronti non soverchia la larghezza della via hanno imposizioni formali e le dinamiche imprenditoriali segnano il destino dei singoli lotti o di accorpamenti di esaltandone l'ampiezza. essi, anche per la presenza di edifici industriali e di servizio. Molte sono le case d'affitto realizzate con caratteri di Un asse trasversale importante è quello di via Accademia Albertina che è imperniata come via Maria Vittoria su prestigio. In via della Rocca 12 (C2 ) e in via della Rocca 14 ( C3 ) incontriamo le due case Ponzo Vaglia progettate piazza Carlo Emanuele II. Vi si trova nel tratto a sud l'Accademia Albertina delle Belle Arti (B3 ) sede della scuola e da Alessandro Antonelli nella prima metà dell'Ottocento. Nel lavoro di Antonelli, la casa di affitto continua ad della Pinacoteca; intorno alla piazza Carlo Emanuele II, il palazzo d'Azeglio (B4 ), palazzo Ferrero d'Ormea ( B5 ) e la essere realizzata con impegno formale riservando una dimensione monumentale agli spazi pubblici. In queste aree Chiesa di Santa Croce (B17 ); ancora oltre il Dipartimento di Biologia ospitato nell'ex Caserma Podgora ( B6 ) e di espansione sui terreni liberati dalle fortificazioni, Antonelli realizza tra il 1862 e il 1888, dapprima per la l'Ospedale Maggiore San Giovanni Battista (B7 ) che è, nella parte di isolato su via Giolitti, sede del Museo di comunità ebraica e poi per la Municipalità, l'edificio che porta il suo nome. La Mole antonelliana (C4 ) è il simbolo Antropologia ed Etnografia e Museo Regionale di Scienze Naturali. della città; mai utilizzata come sinagoga per la quale nasceva come segno importante della avvenuta Nel tratto a nord oltre via Po, l'asse prosegue con via Rossini in cui si affaccia l'auditorium Rai (B8 ) e il teatro emancipazione a seguito dello statuto albertino del 1848; sede del Museo del Risorgimento fino al 1935; è stata a Gobetti (B9 ). L'auditorium, progettato nel 1952 da Aldo Morbelli, dopo anni di chiusura per cantiere è di nuovo in lungo soprattutto museo di se stessa e contenitore a difficile destinazione. L'intuizione di farne sede del Museo funzione, ma la sala, disegnata da Carlo Mollino, è stata pesantemente rimaneggiata. L'edificio che ospita il Teatro Nazionale del Cinema, accompagnando i restauri con decisi interventi di allestimento, gli ha ridato nuova vita e ha Gobetti venne costruito tra il 1840 e il 1842 ad opera dell'Accademia Filodrammatica. Dopo i recenti restauri, è dato alla città un nuovo e attrattivo polo culturale. Non lontano sorge il Centro di produzione della RAI (C5 ) In primo piano il Monte dei Cappuccini In primo piano il ponte Vittorio Emanuele I oggi una delle sedi del Teatro Stabile di Torino, istituzione nata nel 1955. nell'edificio progettato da Umberto Cuzzi nel 1968 su aree del tessuto ottocentesco colpite dai bombardamenti (foto Giovanni Fontana & Marco Torello (foto Giovanni Fontana & Marco Torello Sempre a nord di via Po, il complesso della zona di comando che ha origine in piazza Castello si prolunga con la dell'ultima guerra mondiale. in A naso in giù..., 1986) in A naso in giù..., 1986) Cavallerizza (B2) , sviluppatasi fra la metà del Seicento e la fine dell'Ottocento quale area delle attività di servizio al Queste aree e quelle di Borgo Nuovo sono anche testimoni di due passaggi importanti della cultura architettonica Palazzo Reale. A ridosso, tra via Po e via Verdi, sono collocate varie sedi dell'Università degli Studi di Torino: scienze cittadina. Il Palazzo degli uffici (C6 ) dell'industriale Riccardo Gualino in corso Vittorio Emanuele II segna nel 1928 Politiche, Psicologia, lingue e letterature straniere. Il rettorato ha sede nel Palazzo dell'Università (B10 ) progettato da gli esordi del razionalismo italiano per mano di Giuseppe Pagano e Gino Levi Montalcini. All'ombra della Mole Michelangelo Garove (1713-20) e dotato di un elegante cortile porticato su due piani; nel Palazzo degli Stemmi sorge la Bottega d'Erasmo (C7 ), l'edificio realizzato da Roberto Gabetti e Aimaro Isola a metà degli anni Cinquanta (B11 ) è prevista la realizzazione di una residenza universitaria oltre che di un punto informazione dell'Università; è del Novecento che con la Borsa Valori veniva pubblicata sulle pagine di Casabella segnando l'avvio di una nuova in progetto la realizzazione della nuova aula magna al Maneggio Chiablese (B12 ). Non lontano sorge Palazzo stagione per l'architettura italiana del dopoguerra. Nuovo (B13 ) la sede della facoltà umanistiche realizzata tra il 1961 e il 1966 da Gino Levi Montalcini e Domenico Morelli, a seguito di concorso che li aveva visti rivali e vincitori pari merito, edificio incluso nella maglia regolare D) I giardini dei Ripari. Incluso nel tessuto ottocentesco resiste un piccolo sistema di aree verdi di particolare che sostituisce i bastioni demoliti ma con struttura in acciaio esibita e fortemente decontestualizzata, da subito non pregio ambientale: piazza Maria Teresa (D1 ), Piazza Cavour ( D2 ), Giardini Balbo ( D3 ). È cio che resta come idonea a sopportare le mutate e accresciute richieste dell'Università. Attualmente i programmi edilizi dell'Università traccia della presenza dei bastioni e dell'idea che dovessero diventare una cinta verde a servizio della comunità vedono una nuova vitalità con la ristrutturazione di varie sedi storiche e la realizzazione di nuovi poli in aree più urbana in crescita. A metà Ottocento queste aree erano unite nel giardino dei Ripari che si allungava a periferiche. comprendere l'attuale cuneo tra via Andrea Doria e via dei Mille tangendo la piazza Bodoni. Diversi i progetti Passanti annota che nel sistema regolare della scacchiera le chiese mantengono posizioni emergenti, non solo a proposti nel tempo per quest'area che risultava sopraelevata rispetto al piano delle strade. Questi giardini ospitano causa del tipo edilizio e della composizione di facciata, ma anche a volte per l'arretramento dai fili stradali. Per le oggi alberi imponenti e centenari: piazza Maria Teresa è cinta interamente da bagolari (celtis australis); piazza due chiese che si affacciano su via Po, il confronto con l'unitarietà della via avviene in modi diversi. La chiesa di Cavour ha al centro un faggio (fagus sylvatica) dotato di ampie fronde e nelle collinette ospita ippocastani San Francesco da Paola (B14 ) sorge prima del tracciamento della via su volere di Vittorio Amedeo I e Cristina di (aesculus hippocastanum), liriodendri (liriodendron tulipifera), platani e gingko biloba. Francia che avevano assegnato il lotto (1632) e commissionato la realizzazione della chiesa e del convento, così Il dopoguerra aveva lasciato un vuoto al posto della sede storica del Politecnico, un'area a lungo utilizzata come che il fronte della chiesa si arretra, interrompendo i portici. La chiesa della Santissima Annunziata (B15 ) viene piazzale per il parcheggio. Attraverso concorso di progettazione si è arrivati recentemente all'attuale disegno di costruita da Giuseppe Gallo nel 1919-1934 là dove sorgeva una precedente chiesa barocca di cui conserva piazza Valdo Fusi (D4 ) con la realizzazione del parcheggio interrato e della sistemazione superficiale a giardino. l'altare maggiore disegnato nel 1743 da Bernardo Vittone. Il fronte in travertino su via Po è formato da due ordini sovrapposti, quello inferiore permette la continuità del percorso porticato. E) Corso San Maurizio. Attorno alla città, sotto l'impero napoleonico, viene realizzato un sistema di viali alberati Le altre chiese comprese nell'area del secondo ampliamento sono, oltre alla già citata Chiesa di San Filippo Neri la cui sezione sarà il prototipo di quella adottata dalla città per i suoi viali e corsi nelle espansioni successive. (A10 ), Santa Pelagia ( B16 ), Santa Croce ( B17 ) e San Michele arcangelo ( B18 ). Assieme al viale del Re (oggi corso Vittorio emanuele II) e al Lungo Po (oggi corso Cairoli), il corso san Maurizio (E1 ) costituiva verso oriente la circonvallazione della città oltre le mura. Oltre corso San Maurizio si estendeva C) Piazza Vittorio. Il disegno della piazza (C1 ) detta “della venuta del Re” fu oggetto di lungo dibattito e di Vanchiglia, l'area in cui si scaricavano rifiuti e acque reflue. La demolizione del borgo del Moschino nel 1871 22 23 permetterà do portare avanti il tracciato del corso fino al Po. Già nel 1844 si costituisce una società ad opera di prime industrie italiane di costruzioni metalliche e numerosi professionisti tra cui D'Aronco e Ceppi. Viene da subito Antonelli al fine di promuovere la riqualificazione di Vanchiglia.E’ in breve tempo che il corso sarà chiuso da due privilegiato l'orientamento per una sostituzione con struttura in muratura. L'attuale ponte viene realizzato tra il 1903 fronti nei quali sono inserite la stessa Casa Antonelli (E2 ) all'incrocio con via Vanchiglia (1846-1850) e casa e il 1907 su progetto dei fiorentini Vincenzo Micheli e Enrico Ristori. La larghezza corrispondente alla sezione dei Scaccabarozzi (E3 ), la cosiddetta “fetta di polenta” all'incrocio con via Giulia di Barolo (1881-84). Rimane al viali lo ha salvaguardato da successive manomissioni. corso, nonostante la presenza di molti edifici significativi quell'aria di barriera, dovuta a una forte disomogeneità di Tra il 1875 e il 1882, viene realizzato il ponte Regina Margherita su progetto di Ernesto Ghiotti. Negli anni settanta edificazione protrattasi nel tempo. del Novecento verrà sostituito con un nuovo manufatto in cemento armato precompresso, senza più quella tensione che il tema aveva suscitato in passato riconoscendo all'infrastruttura valore e peso sulla scena urbana. F) Sponda sinistra del Po. I Murazzi. La sistemazione della sponda sinistra di Po in corrispondenza della piazza Vittorio Emanuele I (oggi di Vittorio Veneto) avviene in più fasi. Nel 1829 si approva il progetto redatto da Carlo H) Sponda destra del Po. A monte del ponte Vittorio Emanuele si trovano le sedi storiche di diverse società Bernardo Mosca per i “quais” (F1 ) muri di sponda e rampe del ponte napoleonico, realizzati tra il 1830 e il 1833. canottiere: la Società di Canottaggio Caprera (H1 ) in corso Moncalieri 22; la ex sede del Gruppo Sportivo Fiat La prosecuzione avverrà con la demolizione nel 1871 del borgo del Moschino. La sistemazione del terreno potrà (H2 ) in corso Moncalieri 18; la Società Esperia & Torino ( H3 ) in corso Moncalieri 2. Le società di canottaggio essere velocizzata dall'opera di sostruzione progettata da Tommaso Prinetti, la cui facciata costituisce il margine del vengono fondate nella seconda metà dell'Ottocento, in aree che appartenevano ad attività industriali come il Po con un fronte bugnato e finestrato, mentre la copertura a terrazza è il lungo belvedere che si viene a costituire a “Premiato Stabilimento industriale Fratelli Diatto carrozze per uso privato e materiale per ferrovie e tramway”. La monte e a valle del ponte. Gli ampi locali sotterranei, fungevano da magazzini, laboratori, tintorie, lavanderie e prima società fondata è la Cerea a cui seguiranno l'Esperia, l'Armida e la Caprera. È a Torino che viene fondata deposito di barche, concepiti a servizio delle attività che si svolgevano sul Po. Scalinate monumentali di disegno nel 1888 la federazione italiana di canottaggio e qui avverrà nel 1889 il primo campionato italiano; dal 1892 al diverso venivano poste sugli assi di corso san Maurizio (F2 ), della via Ospedale (attuale via Giolitti) ( F3 ) e di via dei 1923 Torino fu la prima sede della Fisa (Fédération International de Sport d'Aviron). Il canottaggio è certamente Mille (F4 ). Con la sostituzione del ponte sospeso Maria Teresa con l'attuale dedicato a Umberto I, fu interrotta la ancora oggi una delle attività che anima maggiormente la vita sulle acque del Po. Il Po è attualmente servito da un prosecuzione dei Murazzi. servizio di imbarcazioni turistiche nel tratto che va da corso Cairoli al parco delle Vallere in direzione di Moncalieri. Attualmente l'area dei Murazzi è occupata da locali notturni molto frequentati dai giovani ma anche teatro di A collegare gli impianti sportivi attrezzati con campi da tennis e basket, si sviluppano linearmente i Giardini Leone continui episodi di violenza e malavita. Il Comune ha inteso con l'approvazione del Piano Integrato dei Murazzi Ginzburg (H4 ) nell'area lasciata libera dalla Diatto, così che tutta la fascia tra corso Moncalieri e il fiume si dedicare attenzioni alla riqualificazione dell'area per restituirla alla fruizione collettiva e turistica. percepisce come un'unica area verde attrezzata e caratterizzata da alte alberature. A valle del ponte Vittorio Emanuele il salto segna il punto in cui aveva origine il canale progettato dall'ingegner G) Ponti. Il tratto di fiume interessato dall'affaccio della città storica è attraversato oggi in tre punti: al Michelotti costruito nell'Ottocento al servizio delle aree artigianali del Borgo Po e in particolare dei Mulini delle proseguimento di corso Vittorio Emanuele II con il Ponte Umberto I (G1 ); sull'asse della piazza Gran Madre di Dio Catene a Madonna del Pilone. Il canale viene interrato nella prima metà del Novecento. Su questo sito, lungo la e di piazza Vittorio Veneto con il Ponte Vittorio Emanuele I (G2 ) e infine tra corso Regina Margherita e corso sponda del fiume, si sviluppa il Parco Michelotti (H5 ), sede in questi ultimi anni di Experimenta, iniziativa a carattere Gabetti con il Ponte Regina Margherita (G3 ). Fanno parte di un patrimonio esteso di opere che hanno scritto la ludico-scientifico a cura della Regione Piemonte rivolta in particolare ai ragazzi. Vi è anche la sede della biblioteca storia delle infrastrutture urbane e territoriali nella città di Torino, storia rilevante per il progresso scientifico e civica di Borgo Po “Alberto Geisser” (H7 ). Parco Michelotti fino a pochi anni fa ospitava il Giardino zoologico di tecnico nonché per il dibattito culturale, così come descritto da Luciano Re nei suoi studi (Ponti di Torino, 1981, cui rimane traccia nei recinti, nelle vasche e in qualche edificio superstite come il Rettilario (H6 ), architettura pp.339-374; Magnaghi, Monge, Re, 1982, pp.367-377; Re, 1996). zoomorfa e al tempo stesso di grande geometrizzazione, dall'autore stesso Enzo Venturelli definita “atomica” (1960) La città fortificata, all'arrivo dei francesi a fine Settecento, è servita da due soli attraversamenti a superare la Dora e Del rapporto tra la città e i suoi fiumi parlano eloquentemente le fotografie di Bruna Biamino, Dario Lanzardo, il Po, quest'ultimo fatto di impalcati lignei sui ruderi di una costruzione del Quattrocento. Napoleone, nell'ambito Giovanni Fontana e Marco Torello (Biamino, 1994, Lanzardo 1994;A naso in giù... 1986) della riorganizzazione infrastrutturale delle terre acquisite, decreta nel 1807 la costruzione dei ponti in muratura Il ponte Vittorio Emanuele I (per le vicende relative al periodo precedente e quelle contestuali alla costruzione dei ponti napoleonici vedi Ponti I) Piazza Gran Madre di Dio . Sulla trabeazione della Chiesa della Gran Madre di Dio (I1 ) la scritta “ORDO Il ponte Regina Margherita (foto Mauro Sudano) e la piazza Vittorio Veneto (foto Mauro Sudano) di Torino, 1981). Quello sul Po è progettato da Joseph La Ramée Pertinchamp ingegnere dei Ponts et Chaussées e POPOLUSQUE TAURINUS OB ADVENTUM REGIS” (“La città e i cittadini di Torino per il ritorno del re”) ricorda che realizzato tra il 1810 e il 1814 sul sito del precedente ponte, rispettando l'allineamento con l'asse di via Po. Dal il tempio fu eretto per festeggiare il ritorno di Vittorio Emanuele I re di Sardegna e Sicilia avvenuta il 20 Maggio ponte tornerà in città nel 1818, trionfante dopo la restaurazione, Vittorio Emanuele I, a cui sarà dedicato assieme 1814 dopo la sconfitta di Napoleone. L'edificio è progettato da Ferdinando Bonsignore tra il 1827 e il 1831 a alla piazza che oggi chiamiamo di Vittorio Veneto. È il primo ponte costruito in Italia dopo il Rinascimento e seguito di concorso vinto nel 1818. L'impostazione volumetrica e planimetrica è strettamente legata al carattere seguiva i principi della scienza e tecnica formatasi in epoca illuminista. È un manufatto integralmente in pietra celebrativo e in funzione del disegno urbano. Il modello del Pantheon è trattato compositivamente a restituire composto da cinque arcate policentriche di 25 metri di luce poggianti su pile a rostri semicircolari. L'attacco sulle soprattutto maggiore verticalità di composizione anche a discapito della spazialità interna, per cui la cupola e rive era realizzato con muri di sponda ortogonali al ponte e terminanti con rampe a servire gli attracchi (realizzate l'aula sono grandi la metà che nel tempio romano. L'edificio sorge inoltre alto su una imponente scalinata che lo solo sulla sponda sinistra). La sostituzione del parapetto di pietra con uno in ghisa conseguente al rialzo del livello isola dallo spazio della piazza e lo pone come scenale prospettico per l'intera composizione che ha origine con di calpestio per la posa nel 1875 di una prima linea di tram, ha leggermente alterato la composizione formale e la l'esedra della piazza Vittorio Veneto. Le attenzioni alla qualità della costruzione sono evidenti nelle scelte costruttive riconoscibilità della tipologia del ponte. sia per la realizzazione della volta gettata in calcestruzzo che delle parti lapidee composte con elementi di grande Il Ponte Vittorio Emanuele I rimane fino al 1840 l'unica possibilità di attraversamento sul Po. Con la realizzazione dimensione e all'occorrenza anche con l'uso di marmi pregiati. del ponte progettato da Carlo Mosca sulla Dora si prende in considerazione la necessità di attraversare il Po in Il disegno della piazza (I2 ), di carattere certamente meno aulico rispetto al monumento, è dovuto allo stesso prosecuzione del viale del Re permettendo un accesso diretto al Borgo Nuovo in costruzione. Il primo progetto Bonsignore che sempre nel 1818 vince la gara con la soluzione priva dei portici. La dimensione stessa della piazza (1826) di Guillame Henri Dufour per una struttura in ferro sospesa a due arcate non viene realizzato. Quattordici è sacrificata dalla presenza del crocevia della strada per Casale, per Moncalieri e per Chieri, quest'ultima anni dopo viene realizzata una struttura sospesa ad una sola campata su progetto del francese Le Haître e dedicata coincidente con il viale per Villa della Regina. alla regina Maria Teresa, moglie di Carlo Alberto. La sezione del ponte fu presto inadeguata per lo svilupparsi degli insediamenti collinari. Moltissime le proposte presentate nelle diverse occasioni di confronto, che coinvolgono le 24 25 L) Il monte dei Cappuccini. Il monte permetteva di controllare il ponte in legno che dava accesso alla città Bibliografia di riferimento fortificata, dall'alto della Bastia, una roccaforte edificata nell'XI sec. Da qui si dipartiva il crocevia per Chieri, per Casale e per Asti, quest'ultima la via di Italia che portava a Roma. Nel 1581 i Savoia acquisiscono la Bastia e la - M. Passanti, Architettura in Piemonte. Da Emanuele Filiberto all'Unità d'Italia (1563-1870), Allemandi, Torino 1990 [1945] cedono ai frati francescani con l'intenzione di realizzare un Sacro Monte con un percorso ascensionale con - P.L. Ghisleni, M.Maffioli (a cura di), Il verde nella città di Torino, Associazione Piemonte Italia, Torino 1971 cappelle, secondo il magistero di san Carlo Borromeo, consigliere e amico dei Savoia. La Chiesa attuale dedicata - Ponti di Torino, Atti e Rassegna Tecnica della SIAT, n.9-10, 1981 - A.Magnaghi, M.Monge, L.Re, Guida all'architettura moderna di Torino, Celid, Torino, 2005 [1982] a Santa Maria al Monte (L1 ) e progettata da Ascanio Vitozzi, è costruita tra il 1610 e il 1656 e terminata da Carlo - V.Comoli Mandracci, Torino, Laterza, Roma-Bari 1983 di Castellamonte a cui si deve l'altare maggiore. Il tamburo ottagonale della Chiesa si erge come riferimento nello - L.Firpo (a cura di), Immagini della collezione Simenon, Città di Torino Archivio Storico, Torino 1983 skyline della collina subito oltre il Po. Alla Chiesa è annesso il monastero e dal sagrato si accede al Museo. - Beni Culturali e Ambientali nel Comune di Torino (due volumi), SIAT, Torino 1984 Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi (L2 ), recentemente riallestito e sede anche di mostre temporanee. - A.Job, M.L.Laureati, C.Ronchetta, Botteghe e negozi. Torino 1815-1925, Allemandi, Torino 1984 In occasione dell'Esposizione Internazionale di Torino del 1884 era stato costruito su progetto dell'ing. Alessandro - N.Miletto, A.Mussio (a cura di), Torino l'altro ieri (1895-1945), Point Couleur, Torino 1985 Ferretti un sistema di risalita (L3 ) in funzione fino al 1942. Un locale pubblico accoglieva chi raggiungeva il - A naso in giù…Torino. Due fotografi sulla città: Giovanni Fontana & Marco Torello, Priuli & Verlucca, Ivrea 1986 belvedere alla sommità. - G.M.Lupo (a cura di), Cartografia di Torino 1572-1954, SIAT, Torino 1989 - M.Miraglia, Culture fotografiche e società a Torino (1839-1911), Allemandi, Torino 1990 M) Borgo Po. La struttura manifatturiera di Borgo Po come quella di Borgo Rubatto (Borgo Crimea), si sviluppa - G.De Ferrari, A.Job, C.Ronchetta, Recuperare la Città: via Po a Torino, Quaderni di AU, Roma 1990 - F.Barrera (a cura di), Cartografia del Piemonte (quattro volumi) SIAT, Torino 1991 dalla metà del settecento e si consolida fino agli inizi del Novecento, come puntualmente è stato descritto da - B.Biamino, La Torino del Po: dal Parco del Meisino a Moncalieri, Edizioni del Capricorno, Torino 1994 Claudio Daprà (Magnaghi, Monge, Re, 1982, pp.387-392). Poco rimane come traccia di queste attività che Chiesa della Gran Madre di Dio - D.Lanzardo, La città dei quattro fiumi: Torino lungo le sponde di Po, Dora, Stura, Sangone, Edizioni del I Murazzi del Po sull’asse di corso San Maurizio e il ponte Vittorio Emanuele I (foto Mauro Sudano) costituiva polo industriale alternativo all'industria pesante di matrice soprattutto militare che si localizzava in altre Capricorno, Torino 1994 (foto Mauro Sudano) parti della città. Se all'inizio del Settecento l'attività prevalente è la filatura della seta, nell'Ottocento si insediano - M.Levi Pistoi, M.Piovesana Gallo (a cura di), Liberty. Dieci itinerari torinesi, Amalthea, Fiesole 1994 fabbriche di carrozze e vagoni ferroviari, fabbriche di ceramiche e maioliche, lavorazioni siderurgiche e infine nel - L.Re, Architettura e conservazione dei ponti piemontesi, Celid, Torino 1996 passaggio al Novecento stabilimenti della nascente industria cinematografica: il panorama era quello di una - A.Griseri, R.Roccia (a cura di), Torino. I percorsi della religiosità, Città di Torino Archivio Storico, Torino 1997 distesa di fabbriche e ciminiere con le loro case padronali. La sostituzione edilizia avverrà modificando del tutto la - R.De Marchi, S.Garnero, La Vigna del cardinal Maurizio: il racconto di villa della Regina, B.Grande, Torino 1999 configurazione del luogo. Lo stesso canale Michelotti non più in uso viene interrato negli anni Trenta. Alle - Guide di Architettura: Torino, Umberto Allemandi & C, Torino 1999 manifatture e ai prati si sostituiscono le edificazioni liberty in continuità sia verso Madonna del Pilone che verso - Ventisei itinerari di architettura a Torino, SIAT, Torino 2000 - L. Re, Lavori pubblici e sviluppo edilizio, in U. Levra (a cura di), Storia di Torino, Vol. VI, La città nel risorgimento (1798-1864), Borgo Rubatto. Oggi il tessuto edilizio ha mantenuto le caratteristiche del borgo che ne fanno tra i più pregevoli Giulio Einaudi Editore, Torino 2000, pp.171-188 quartieri residenziali della città. Molte potrebbero essere le segnalazioni che limitiamo al villino (M1 ) in via Mancini - V. Comoli, Urbanistica e Architettura, in U. Levra (a cura di), Storia di Torino, Vol. VI, La città nel risorgimento (1798-1864), 22 progettato da Pietro Betta nel 1909 e la piazzetta (M2 ) all'incrocio tra via Moncalvo e via Cardinal Maurizio Giulio Einaudi Editore, Torino 2000, pp.379-427 scandita su tre angoli da tre torri poligonali in mattoni a vista. - A.De Magistris, L'urbanistica della grande trasformazione, in N. Tranfaglia (a cura di), Storia di Torino, Vol. IX, Gli anni della repubblica, Giulio Einaudi Editore, Torino 2000, pp.189-238 N) Villa della Regina. Raffigurata nel Theatrum Sabaudiae (1682) come vigna della principessa Ludovica, la villa - A.De Magistris, P.M.Sudano(a cura di), Torino. Opere e progetti per l'area metropolitana, Atti e Rassegna Tecnica della SIAT, (N1 ) era stata disegnata inizialmente nel 1615 da Ascanio Vitozzi per il cardinale Maurizio di Savoia che vi n.1-2, gennaio 2001 ospitava letterati e scienziati e ne fece sede dal 1620 della Accademia dei Solinghi. Non più cardinale vi va a - C. Ronchetta (a cura di), Le botteghe a Torino. Esterni e interni tra 1750 e 1930, Centro Studi Piemontesi, Torino 2001 vivere dal 1642 con la moglie Ludovica, anch'essa una Savoia, figlia del fratello Vittorio Amedeo I, sposata a - D. Coppo, P.Davico (a cura di), Il disegno dei portici a Torino. Architettura e immagine urbana dei percorsi coperti da Vitozzi a Piacentini, Celid, Torino 2001 suggellare la fine delle ostilità tra la reggente Madama Cristina, appoggiata dai Francesi, e i cognati che - Il cuore verde di Torino. I giardini e le piante della Circoscrizione I, Città di Torino, Torino 2002 rivendicavano la successione ed appoggiati dagli spagnoli. Dopo Vitozzi, nella costruzione dell'edificio, - A.Sassi Perino, Torino. Narrate, ponti, la vostra storia, Edizioni del Capricorno, Torino 2002 intervennero nel tempo diversi progettisti tra cui Carlo e Amedeo di Castellamonte e Filippo Juvarra. - M.Masoero (a cura di), Torino 2006. la costruzione di un'olimpiade, Atti e Rassegna Tecnica della SIAT, n.2-3, 2002 Successivamente alla morte di Ludovica (1692) la vigna, acquisendo l'appellativo di “villa della regina”, diventa la - Next, SIAT, Torino 2003 dimora dapprima di Anna di Orlèans moglie di re Vittorio Amedeo II, e poi di Maria Antonia di Borbone-Parma M.Filippi, F.Mellano (a cura di), Agenzia per lo svolgimento dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Progetti, Electa, moglie di re Vittorio Amedeo III. È stata dimora reale fino al 1868 quando da Vittorio Emanuele II è stata ceduta Milano 2004 all'Istituto Nazionale Figlie dei Militari. - L.Caterina, C. Mossetti (a cura di), Villa della Regina. Il riflesso dell'Oriente nel Piemonte del Settecento, Allemandi, Torino Vigna Ludovica è una delle due residenze collinari dei Savoia, assieme alla Vigna di Madama Reale voluta da 2005 Maria Cristina di Francia moglie di Vittorio Amedeo I. - C.Ronchetta, Le botteghe storiche di Torino, C.C.I.A.A., Torino 2005 - Torino 2006, Il Giornale dell'Architettura, Allemandi, Torino 2006 Disposta sul versante della collina che guardava alla porta di Po, la costruzione è inserita in un sistema a terrazze -- M.Filippi, F.Mellano (a cura di), Agenzia per lo svolgimento dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Cantieri e opere, di giardini che culminano nell'emiciclo a monte con il belvedere e il teatro d'acqua (N2 ). Attorno alla residenza si Electa, Milano 2006 scorgono le vigne che caratterizzavano la coltura della collina torinese. Gli interni della residenza sono tra l'altro - L'università in movimento. Speciale edilizia, Università degli Studi di Torino, Torino 2006 una testimonianza di pregio del gusto delle cineserie alla corte sabauda. Al lento degrado a cui è stata sottoposta la struttura nel tempo, acuito a seguito dei danni arrecati nella seconda guerra mondiale, si è provveduto con restauri in parte in corso. Affidata alla Soprintendenza per i Beni Artistici e Demoetnoantropologici e alla Soprindendenza per i Beni Ambientali e Architettonici, è oggi in parte museo di se stessa e in parte è destinata ad essere sede del “Centro Pilota di Catalogo e Documentazione dei Beni Culturali del Piemonte”. L'attento restauro dei giardini e del parco della residenza restituisce anche nuova vita alle Vigne Reali. 26 27 Ponte Maria Teresa di Le Haitre, 1840 (fonte A.Magnaghi, M.Monge, L.Re, 1982) Planimetria con indicazione dei punti citati in relazione

De Ferrari, Job, Ronchetta, Studi per la riqualificazione dell’asse piazza Castello-piazza Gran Madre di Dio (fonte G.De Ferrari, A.Job, C.Ronchetta, 1990)

28 29 MOTTO CAPOGRUPPO GRADUATORIA

1°TACTICS Arch. Anna Maria Cristina Bianchetti 1°TRASPARENZE Arch. Prof. Giorgio De Ferrari 3°LA QUOTA BASSA Arch. Laura Zampieri 3°OLTRE IL PO Arch. Pio Luigi Brusasco 3°SCENDENDO IN COLLINA SALENDO IN CITTÀ STEGET srl (Arch. Massimo Chiaffredo Lovera) 6°MOVIMENTI INVISIBILI Arch. Francesco Campobasso 7°EX_PO PAESAGGIO Arch. Rosario Antonio Pavia 7°INTEGRARE AMBIENTE E MOBILITÀ Arch. Luigi Bertoldi PER MIGLIORARE LA CITTÀ 7°MADRE ACQUA Arch. Ruggero Venelli 10°IL TEATRO GLOBALE URBANO Arch. Carlo Pession 11°CITTÀ VISIBILE CITTÀ VIVIBILE Arch. Giorgio Rosental 11° EU.CRONI.CITY Prof. Arch. Bruno Virginio Gabrielli 11°TRA NATURA E CULTURA Arch. Mario Moretti 14°IL BASTIONE E LA CAROTA Arch. Giorgio Marè 14°PASSOSOTTO Arch. Carlo Marenco De Rossi di Santarosa 14°CAMMINANDO SULL'ACQUA Prof. Arch. Pietro Derossi 14°GALLEGGIAMENTI MITOTICI Arch. Alessandro Peretti Griva 14°SCACCO MATTO Arch. Sergio Dellavecchia 19°ATTRAVERSAMENTI E TRASVERSALITÀ Arch. Giulio Balbo 19°C'È UN PO DI TRAFFICO NEL FIUME Arch. Angelo Mastromarini 19°CORIANDOLI Arch. Stefano Testa 19°DALLA COLLINA AL FIUME DAL FIUME ALLA CITTÀ Arch. Nicola Di Sabato 19°EXTRA FORMAM Arch. Camilla Paleari 19°LA CITTÀ DEI GATTI E DEGLI UOMINI Arch. Alessandro Tosetti 19°LA PIAZZA CONTINUA Arch. Riccardo Ricotta 19°SPAZIALITÀ ALTERNATE CONNESSIONI CONTINUE Arch. Silvio Pappalettere 19°STARE IN CITTÀ COME AL MARE Arch. Maurizio Zucca 19°TORINO HA IL PO E L'ADORA Ing. Loris Dadam 19°UN GIARDINO NEL DUEMILA SETTE CENTO Arch. Antonello Sado 19°UN GIRO DI GIOSTRA Arch. Francesco Allasina 10 31 Alcune aree della zona urbana storica centrale, per la loro importanza e delicatezza, sono state comprese in “perimetri di studio” all'interno del Piano Regolatore che ha demandato a studi particolareggiati o a concorsi di idee la definizione puntuale degli interventi da realizzare all'interno di detti perimetri. In due precedenti aree (corso Francia, area Archeologica) lo studio particolareggiato è stato redatto con l’utilizzo della “regia” esterna affidata a professionisti qualificati individuati con bando pubblico. Per quanto riguarda invece l’ambito definito" Piazza Vittorio - Sponda del Po" che ricomprende piazza Vittorio Veneto, il lungo Po con il complesso dei Murazzi, il ponte Vittorio EmanueleIeilcomplesso della Gran Madre, la scheda delle Norme Urbanistico-edilizie di Attuazione del P.R.G., subordina a concorso di idee la decisione su come intervenire. La scheda chiede di estendere l’esame del contesto, allargato al sistema della mobilità ed alle sue prospettive, per giusticare la proposta di realizzare o meno un nuovo collegamento tra le due sponde sul proseguimento di corso San Maurizio, una connessione sotterranea su corso Casale/corso Moncalieri in corrispondenza della Gran Madre, un parcheggio interrato in piazza Vittorio. La particolarità di questo concorso sta appunto nel chiedere“cosa fare” su quell'area e non “di fare” . Il concorso ha escluso dall'area di intervento quelle parti soggette a prescrizioni e vincoli tali che di fatto limitano in modo sostanziale l'autonomia progettuale. Sono stati dunque stralciati dall'assoggettamento a concorso gli interventi superficiali di piazza Vittorio Veneto, il suo parcheggio interrato e l'area “Murazzi del Po”, mentre è stata ricondotta all'ambito di studio l'area compresa tra i ponti a monte e a valle del ponte Vittorio Emanuele I, piazza Castello e Villa della Regina. Il concorso di idee è stato dunque avviato nel gennaio del 2007, a giugno sono pervenute 34 proposte, di cui solo 30 ammesse alla valutazione della Giuria. La Commissione esaminatrice si è data criteri di valutazione e ha suddiviso in tre grossi gruppi i progetti: quelli che ritenevano opportuno il collegamento tra le due sponde attraverso un ponte, quelli che valutavano efficace la connessione in sub-alveo e, infine, quelli che adottavano soluzioni differenti senza il ricorso a nuovi collegamenti veicolari. Alcuni hanno ritenuto non necessario valersi di nuova infrastrutturazione, altri l'hanno ritenuta condizione necessaria per la pedonalizzazione dell'intero sistema; nessun progetto ha però approfondito, in modo convincente, le questioni trasportistiche. Tutti hanno infatti assunto dati di partenza sulla base di ipotizzabili scenari di disciplina del traffico che potesse assumere l'Amministrazione e hanno verificato la necessità del collegamento per rendere l'area pedonale. La risposta è stata sicuramente adeguata e di buon livello, anche se l'esito ha visto l'attribuzione di molti ex-aequo, indice di uniformità del valore dei lavori rappresentati. Viceversa, non sono emerse ipotesi che si siano differenziate nettamente dalle restanti, ne è prova il primo premio assegnato a due soluzioni contrapposte: una minimalista e concettuale, distintasi proprio per il suo approccio intellettuale, l'altra più pragmatica. Il risultato di questa esperienza è senz'altro da considerare positivo e sottolinea la validità del ricorso al concorso di idee. Questo strumento ci offre la possibilità di mettere a confronto i diversi approcci metodologici presenti e consente alla Città di operare la scelta definitiva, cogliendo suggerimenti dalle intuizioni e innovazioni proposte dai vari progetti.

Biagio Burdizzo Il Direttore della Divisione Infrastrutture e Mobilità Il bando di concorso: premessa per un buon esito Il concorso di idee “La città, il fiume e la collina” è il primo esempio di collaborazione tra l'Ordine degli Architetti di Torino e la Città su un grande tema di trasformazione urbana e che, visti i buoni risultati, mi auspico che possa diventare una consuetudine e perdere il carattere di eccezionalità. L'OAT ha già avuto modo di mettere a disposizione di enti pubblici e privati la capacità professionale del suo ufficio concorsi, formato da esperti programmatori di concorsi, colleghi che, grazie al loro costante aggiornamento su una legislazione e una pratica in recente evoluzione e modifica, garantiscono alle amministrazioni attenzione all'equilibrio da mantenere tra le aspettative di tutti i soggetti coinvolti: l'ente banditore, i professionisti, i cittadini. La partecipazione al concorso “La città, il fiume e la collina” è stata elevata e molto qualificata nonostante la grande complessità dei problemi che si chiedeva di affrontare e che erano tra di loro strettamente interconnessi, ovvero: - il riassetto della circolazione - la tutela di un'area di grande importanza storico-architettonica - la riqualificazione e la valorizzazione paesistico-ambientale - il potenziamento delle connessioni tra le due sponde del fiume - la valorizzazione del verde lungo l'asta fluviale - l'adeguato inserimento di strutture moderne in un'area della città densa di importanti testimonianze storiche. L'ambito di studio riguarda l'area compresa tra i ponti a monte e a valle di piazza Vittorio Veneto e tra piazza Castello e la Villa della Regina, soprattutto per la valutazione degli aspetti urbanistici di viabilità e di valorizzazione delle risorse ambientali e architettoniche. Una delle “cartoline” che da sempre restituiscono alla memoria di chi visita Torino una splendida sintesi della sua storia architettonica e urbanistica. Il fatto che la complessità delle informazioni che derivano dal contesto siano state ben assimilate e che numerosi siano stati gli iscritti al concorso è l'evidenza di un lavoro preparatorio del gruppo di lavoro - dell'ufficio concorsi di OAT e dell'amministrazione - che è stato condotto bene, che ha formulato un bando secondo linee guida chiare e precise e che ha offerto ai partecipanti un'assistenza attenta e scrupolosa. L'OAT non può che ritenere positiva questa esperienza. Anche il risultato del concorso di idee con due vincitori ex aequo è da giudicare come la migliore opportunità per offrire all'ente banditore una soluzione delineata per ciascuna delle due principali ipotesi alternative, che il Piano Regolatore proponeva alla discussione e che erano esplicitamente messe a confronto. Si trattava di verificare due opzioni, ovvero la realizzazione di un nuovo ponte per l'attraversamento del Po sull'asse di Corso San Maurizio o la riorganizzazione della circolazione veicolare con un sottopasso a collegare corso Casale e corso Moncalieri per alleggerire rispettivamente il ponte monumentale e la piazza Gran Madre di Dio dall'attuale congestione causata dal traffico privato. I due gruppi di progettazione vincitori sono inoltre molto preparati e i loro elaborati costituiscono materiale sufficiente ad aprire la fase di verifica e di consultazione che dovrà condurre l'amministrazione a scegliere una soluzione definitiva. Questo catalogo, il seminario e la mostra dei progetti dei partecipanti costituiranno, anche grazie al contributo di Urban Center Metropolitano, un altro passo nella direzione della condivisione di un tema centrale per la buona riuscita delle azioni di trasformazione del territorio: l'intesa e la collaborazione tra i soggetti che si candidano ad essere di supporto alle visioni e poi alle decisioni dell'amministrazione pubblica e la comprensione dei progetti e delle scelte proposte come base imprescindibile di una partecipazione consapevole al cambiamento, perché non costituisca uno strappo ma una condivisione di intenti. Giunti alla scelta l'OAT non può che augurarsi che il passo successivo sia il concorso di progettazione e la realizzazione della migliore e più convincente risoluzione del problema a beneficio dell'immagine della città, della soddisfazione dei professionisti, del godimento della cittadinanza e dell'apprezzamento di coloro che sempre più numerosi osservano la capacità di trasformazione di Torino, rispettosa del suo passato e proiettata verso il suo futuro.

Riccardo Bedrone Presidente OAT Ordine Architetti PPC della Provincia di Torino Come noto il Piano Regolatore formula alcune proposte circa la nuova configurazione da dare all'ambito piazza Vittorio- sponde del Po. In particolare prevede due interventi strutturali: un nuovo attraversamento del Po sull'asse del corso san Maurizio per sgravare del traffico privato il ponte monumentale, e un sottopasso a collegare corso Moncalieri e corso Casale per liberare dal traffico la piazza della Gran Madre di Dio. Il P.R.G. riconosce altresì che appare utile verificare tali proposte attraverso un concorso di idee che consenta di metterle a confronto con soluzioni diverse, tenuto conto della complessità e della valenza storico-culturale, ambientale e urbana dell'ambito. Ammette infine che si possa arrivare a uno scenario anche diverso da quello prospettato, seppure efficace nel perseguire gli obiettivi di riqualificazione. Anche sulla scorta di tali indicazioni, la Città ha ritenuto opportuno ricorrere ad un concorso d'idee aperto a tutti che offrisse l'opportunità di mettere in campo le più alte competenze culturali e professionali, a partire dalle quali sviluppare un ampio confronto, anche pubblico, sostenuto da iniziative di comunicazione e conoscenza. In collaborazione con l'Ordine degli Architetti della Provincia di Torino che da tempo ha sviluppato iniziative rivolte alla promozione dei concorsi di architettura, ha così bandito nella primavera scorsa il concorso internazionale d'idee per il riassetto dell'area di piazza Vittorio Veneto e le sponde del Po. Il concorso dal titolo “La città, il fiume, la collina - Concorso di idee per proposte di riassetto urbano e ambientale e di riorganizzazione infrastrutturale per l'ambito di rilevante valore storico-ambientale costituito dal sistema piazza Vittorio - sponde Po - piazza Gran Madre di Dio” si è orientato all'individuazione di proposte di riqualificazione urbana e ambientale e di riorganizzazione infrastrutturale volte al perseguimento dei seguenti obiettivi: - migliorare la fruibilità pedonale e ciclabile delle sponde fluviali e delle parti di più diretto affaccio al fiume, e la dotazione di servizi a supporto di tale fruibilità pedonale - tutelare e valorizzare il notevole patrimonio paesaggistico-ambientale e storico architettonico riconoscibile nell'area oggetto di studio - assicurare adeguata accessibilità alla parte piana della città (ovest Po) per le utenze provenienti da territori collocati ad est ed a nord del Po - migliorare la mobilità urbana in senso nord - sud nella fascia est della città ed in particolare assicurare adeguate condizioni di fruibilità ed accessibilità intra ed inter quartiere per i residenti ed i titolari di attività nelle parti collinari e pedecollinari del territorio. L'ambito di studio preso in considerazione si estende all'area compresa tra i ponti a monte e a valle di quello di piazza Vittorio e tra piazza Castello e la Villa della Regina. Le proposte progettuali presentate dai concorrenti sono illustrate su due livelli di scala territoriale: una strategica urbanistica e viabilistica di più ampio raggio e l'altra microurbana relativa all'ambito ristretto. Risultato del concorso è stato far emergere una serie di immagini e di proposte intorno al progetto di riassetto anche diverse e discordanti fra loro e che, proprio per questo, hanno saputo rendere la complessità della tematica e del contesto esaminato. Le proposte selezionate sono certamente utili a condurre la verifica delle indicazioni del P.R.G. con un percorso di dialogo e di confronto con la cittadinanza per definire al meglio una possibile configurazione strutturale e morfologica da dare a questa porzione di città .

Maria Grazia Sestero Mario Viano L’Assessora alla Viabilità ed ai Trasporti L’Assessore all'Urbanistica 1° classificato TACTICS TACTICS

TACTICS Tra Piazza Vittorio e Villa della Regina convivono manufatti storici, presenze naturali e pratiche differenti. Più che una scena urbana è un campo di ricerca: espressione di quel che è oggi Torino. Obiettivo del progetto è rendere questo spazio più accogliente, senza assumere un atteggiamento pedagogico nei confronti delle pratiche che lo animano, né cadere nella celebrazione rituale della quotidianità. Il progetto lavora ad un livello intermedio per fissare

per migliorare la città idee di riconfigurazione spaziale che permettano innanzitutto di valutare alcune scelte, la cui risoluzione possa anche essere differente da quella qui proposta. Le questioni sono costruite a mezzo di due azioni. La prima guarda allo spazio del fiume come ad un pieno, un suolo esso stesso. La seconda guarda allo spazio collettivo e alla sua definizione come ad una Integrare ambiente e mobilità sequenza di interni.

Divisione Infrastrutture e Mobilità GRUPPO DI PROGETTAZIONE Anna Maria Cristina Bianchetti Tomà Berlanda Antonio Di Campli Claudia Fornaro ’area di studio Cristina Renzoni Angelo Sampieri

COLLABORATORI E CONSULENTI Carmen Andriani Giovanni Caffio Filippo De Pieri Sabina Lenoci Giuseppe Marino Raffaella Massacesi Mariavaleria Mininni Danilo Romani Giuseppina Letizia Daniela Ruggieri

Individuazione delle strategie nell 32 33 apeetzoiambientali Rappresentazioni 35 TACTICS TACTICS

34 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione 1° classificato TRASPARENZE TRASPARENZE Divisione Infrastrutture e Mobilità

La ricerca dellatrasparenza come “obiettivo piazzale Villa della Regina e sullo slargo di corso condiviso” da cinque interventi che, pur di diversa Giovanni Lanza. Quest'ultima, se fossero disponibili i natura, partecipano ad un disegno di città terreni degli uffici provinciali, potrebbe essere ivi sostenibile, più accessibile e meno condizionata prevista e così meglio interessare il percorso corso

TRASPARENZE dall'auto. Fiume /ponte di corso Vittorio Emanuele II. D - PARCO MICHELOTTI: parco biologico fluviale A - GRAN MADRE DI DIO: la creazione dell'isola Dedicatoall'ecosistema fluviale , il parco si sviluppa pedonale iniziata a fine '700 con l'abbattimento in fasce degradanti sorvolate da una trama di dei bastioni e il raddoppio della piazza d'armi. percorsi quali prolungamenti delle vie di Borgo Po: Il nuovosottopasso viabile libera dal traffico l'area alcuni scendono al piano del parco, uno raggiunge

per migliorare la città antistante il Tempio; risolve il collegamento con il la sponda opposta, altri accedono in quota agli nuovo ponte San Maurizio; occupa il tratto di corso edifici del parco che potranno così essere Casale (qui povero di platani) dove è realizzabile una indipendenti. adeguata sezione. Prolungamento dell'isola pedonale della Gran Intorno al Tempio, il disegno neoclassico avvia a Madre, laterrazza urbana ospita un parcheggio nuove presenze commerciali (chioschi, mercatini, interrato, una pista ciclabile (una seconda corre in dehors), alla vivace Via Monferrato, al controviale di basso sulla sponda) con stazione di affitto bici. Nel corso Casale (rimodellato comevia calma ), al parco sono confermati: Integrare ambiente e mobilità parcheggio interrato da 200 posti auto. -il Rettilario, proposto quale Acquario del Po, si B - NUOVO PONTE SAN MAURIZIO: ponte affaccia sulnuovo specchio d'acqua alimentato da abitato trasparente un canale memoria del Michelotti L'arco ribassato sorregge, tramite esili e numerosi - la Casa delle Giraffe, con bar, ristorante e terrazza supporti convergenti in un unico centro, la piastra del per intrattenimenti transito veicolare. Lo sbalzo della piastra è staccato - la Biblioteca Geisser e la Bocciofila ristrutturate. GRUPPO DI PROGETTAZIONE dal fronte degli storici Murazzi dal giunto di Due le proposte di ingegneria fluviale dai possibili dilatazione. L'arco realizza un suggestivo risvolti didattici: Giorgio De Ferrari spazi abitati percorso di risalita per l'ittiofauna

attraversamento pedonale che incontra -il ; ’area di studio Vittorio Iacomussi (definiti da vetrate) destinati ad eventi o allestimenti - l'impianto idroelettrico da 300 kW , sufficienti per Claudio Germak museali (il racconto del fiume Po,...). l'illuminazione del parco. Osvaldo Laurini Alle due imposte, il ponte offre ulteriori attrazioni: E - MONTE DEI CAPPUCCINI: polo turistico spazio per spettacol Agostino De Ferrari - verso i Murazzi, lo i costituito culturale dalla informale gradonata con aulico fondale Dalla Stazione turistica partono i percorsi di visita: Mario Sassone - verso il parco,la chiusa per il passaggio deIle la suggestivasalita nel bosco con la sorpresa del Giancarlo dell'Aquila imbarcazioni e le vasche di risalita per l'ittiofauna. panoramico arrivo. II tracciato proposto appare il più Daniel Antonimi Di notte, la illuminazione dei due livelli e il loro opportuno e perché il più breve, e perché, in quanto Federico Bertoli riflesso sull'acqua, ne segnalano in modo sommesso appoggiato ad un segno esistente (il muro la presenza. scalettato), ha un ridotto impatto visivo C - TUNNEL COLLINARE: viabilità di supporto - ilpercorso panoramico pedonale che recupera COLLABORATORI E CONSULENTI lungo la vecchia cinta daziaria quello originale Chiara Ronchetta Nascé E una ipotesinon sostitutiva ma di supporto alla - ilsistema dei rifugi antiaerei (oltre 1100 metri di Claudio Comoglio viabilità principale sul lungo Po: darebbe forza sviluppo). In stato di abbandono (il CNR utilizza una Flavio Pollano all'attuale percorso collinare, già assai critico e piccola, ultima parte), se ne propone il recupero a Stefano Matteo Colombo minacciato da un traffico in crescita. Un tunnel di istruttivo museo multimediale delle esperienze vissute 800 m. sottopassa la collina nelle parti in cui questa durante la 2a guerra mondiale. Paolo Filippazzi

si erge con ripido dislivello, con imboccature su Individuazione delle strategie nell 36 37 apeetzoiambientali Rappresentazioni

39

TRASPARENZE TRASPARENZE

38 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione 3° classificato LA QUOTA BASSA LA QUOTA BASSA Divisione Infrastrutture e Mobilità

II processo di riqualificazione ambientale e strutture monumentali presenti, produrrebbe il

TA BASSA riorganizzazione infrastrutturale che investirà l'asse di risultato di assegnare al corso San Maurizio la piazza Vittorio Veneto, piazza Gran Madre di Dio, funzione di circonvallazione interna con ulteriore deve necessariamente essere compreso all'interno di effetto di separazione tra il centro ed il quartiere un più generale processo di valorizzazione del compreso tra il corso stesso e viale Regina sistema di spazi aperti che trovano nelle sponde del Margherita. Po e nel fiume l'asse centrale. Questo perché l'ambito La necessità di sottrarre alla marginalità l'affaccio sul

LA QUO di concorso non venga studiato e progettato come Po del quartiere offre l'opportunità di pensare il fatto isolato, come definizione di una nuova prolungamento del sistema del Murazzi fino a ponte centralità puntuale, quanto invece come segmento di Regina Margherita, quale grande attrezzatura quel sistema più generale che è il fiume Po inteso pubblica: passeggiata-piazza d'inverno, spiaggia come principale infrastruttura urbana ed ambientale d'estate. della città di Torino. La proposta si focalizza sulle due quote dove la città Gli spazi aperti lungo il fiume, taluni anche di grande si affaccia sul Po: qualità, funzionano come frammenti quasi sempre una “alta”, posta in continuità con lo spazio urbano non collegati tra loro e privi di relazioni con le dove lo spazio aperto necessariamente convive con strutture di spazi aperti posti entro il tessuto urbano lo spazio automobilistico; circostante. Si tratta quindi di far superare al Po la una “bassa”, dove va ricercata la continuità del condizione di canale bordato di verde, dando forma sistema di spazi aperti, in cui tutto lo spazio può ad un nuovo insieme di spazi aperti capace di essere dedicato al pedone ed al ciclista. La continuità innervare la città dall'acqua, assumendo il ruolo di dello spazio aperto sia naturale sia artificiale é sistema di connessione longitudinale e trasversale tra l'obiettivo da perseguire. la collina e la città in piano. Un parco a Torino é il cielo e il Po. Queste considerazioni muovono dal Piano Gregotti che individuava nel progetto Po, assieme della Spina centrale e di corso Marche uno dei temi strategici per

la città di Torino. ’area di studio Oggi sembra necessario superare la sola ipotesi di GRUPPO DI PROGETTAZIONE una struttura di grandi spazi aperti strategici, per Laura Zampieri definire un reticolo di grandi e piccoli spazi fortemente interconnessi tra loro, capaci di trovare Paolo Ceccon nel Po e nel sistema di spazi che lo affiancano l'asse Christine Dalnoky portante. Luca Della Lucia Muovendo da queste considerazioni, sembra corretto Fabio Labelli avanzare un'ipotesi progettuale per fasi successive, fortemente interrelate tra loro, che pone in seconda istanza la realizzazione delle grandi opere COLLABORATORI E CONSULENTI infrastrutturali, per privilegiare l'ipotesi di dare forma Maria Chiara Tosi ad una nuova attrezzatura urbana, un insieme Laura Mosca fortemente connesso di spazi e percorsi a servizio Riccardo Palmieri dell'intera città. Erika Bastianello La realizzazione del nuovo Ponte, contemplata quale eventualeultima ratio in funzione dell'esito degli Elisa De Bridda interventi previsti, oltre a comportare un forte impatto

Alessandra Miotto percettivo, ed un problematico rapporto con la Individuazione delle strategie nell 40 41 LA QUOTA BASSA LA QUOTA BASSA

Rappresentazione delle proposte progettuali

Rappresentazioni ambientali 42 43 3° classificato OLTRE IL PO OLTRE IL PO Divisione Infrastrutture e Mobilità

II progetto persegue questi obiettivi: sufficiente per i parchi le nuove attrezzature 1. La completa continuità del verde pubblico e il ricreative e per assorbire quelli sottratti dalle suo rafforzamento anche sulla sponda destra, con pedonalizzazioni. OLTRE IL PO percorsi pedonali e ciclabili continui su tutta l'area urbana. Una collana di parchi pubblici è L'atteggiamento progettuale comune a tutte le formata dai giardini Ginzburg e Michelotti, che si nuove opere è essenzialmente minimalista, estendono all'intero spazio tra i ponti, dal proponendo le soluzioni più semplici e meno esibite. bosco del Monte dei Cappuccini raddoppiato e Il nuovo ponte, asimmetrico per riconoscere le ampliato a valle sulla copertura del sottopasso. I differenze tra le due sponde, rispetta la scalinata dei parchi sono connessi e cintati. La piena Murazzi. È estremamente leggero e trasparente grazie fruizione pubblica dell'area, ottenuta con iI ad una scelta costruttiva di archi contrapposti in ridimensionamento delle parti ad uso esclusivo delle acciaio collaboranti con l'impalcato. società rivierasche, con lo spostamento dei La piscina coperta ha un involucro trasparente e campi da tennis e con la concentrazione dei continuo, una forma semplice e altezze contenute. parcheggi lungo l'asse veicolare. Ha l'aspetto di una serra e contiene anche alcune 2. Un aumento di attrezzatura per il tempo piante tropicali in terra ed in acqua, che la integrano, libero che offra alla cittadinanza le giuste anche visivamente con il verde circostante. motivazioni per passeggiare e sostare nei giardini. L'inserimento di attrezzature sportive ad alta concentrazione d'uso sulla sponda destra tra i ponti Umberto I e Vittorio Emanuele I costituiti da unapiscina coperta , una pista per pattinaggio e una serie dicampi da bocce . La riorganizzazione del parco Michelotti con l'ampliamento della biblioteca di quartiere, l'inserimento di uncentro sportivo con campi da

tennis e pallacanestro. La collocazione di un ’area di studio GRUPPO DI PROGETTAZIONE impianto per la balneazione estiva sul fiume collegato ad un giardino acquatico. Pio Luigi Brusasco 3. Il miglioramento dell'ambiente storico e dei Giovanni Alifredi giardinicon la costruzione del sottopasso esteso, Guido Aragona lapedonalizzazione delle piazze e del ponte Gianmarco Campanino antico. Il notevole ampiamente delle aree a prato Francesca Craveri e dellealberature con la conservazione di tutti gli alberi esistenti e la creazione di un nuovo viale in Adriana Gillio Comoglio via Villa della Regina. Alessandro Fubini 4. La risoluzione dei problemi di Amedeo Manuello Bertetto attraversamentocon la costruzione di un nuovo Lorella Verruall ponte per assorbire il traffico privato deviato dal I ponte storico senza aumento di offerta e con la conseguente riorganizzazione leggera della COLLABORATORI E CONSULENTI circolazione locale. Claudia Azzini 5. La costruzione di nuovi parcheggi, a basso Franco Finino impatto ambientale e in genere alberati, in misura

Individuazione delle strategie nell 44 45 OLTRE IL PO OLTRE IL PO

Rappresentazione delle proposte progettuali

Rappresentazioni ambientali 46 47 3° classificato A’ SCENDENDO IN COLLINA SALENDO IN CITTA’ SCENDENDO IN COLLINA SALENDO IN CITTA’ Divisione Infrastrutture e Mobilità

La Città, il Fiume, la Collina penetranti e forti, genera un sistema caratterizzato da L'idea nasce dall'osservazione: se si guarda il Po dal nuovi equilibri. In questa logica si inseriscono gli ponte della Gran Madre, rivolti verso corso San interventi del progetto, che con modalità differenti, Maurizio, è possibile percepire la sezione di due parti sono tutti finalizzati alla creazione di un circuito di di città, due concezioni antitetiche dell'insediamento fruizione ambientale, culturale e ricreativo. L'idea del urbano che si incontrano, la Città e la Collina, con il circuito è fondamentale nella nostra concezione di Fiume che le separa. Uno dei punti nodali del riqualificazione e valorizzazione del territorio, perché concorso di idee, richiede di unire questi due mondi, riduce gli spazi residuali e pericolosi ed incrementa la queste due logiche del vivere. La logica della Città predisposizione al loisir, poiché da ogni percorso richiederebbe un ponte, il naturale prosieguo viario intrapreso è possibile raggiungere un'altra meta. Gli dell'asse di corso San Maurizio. L'armonia della interventi sono pensati in un'ottica di Collina esigerebbe un sottopasso, una soluzione che autosostentamento energetico, perseguibile non manifesti la sua presenza. Per la logica della attraverso un intenso sfruttamento dell'energia solare, Città, un sottopasso creerebbe una barriera di due grazie all'articolato utilizzo di elementi vetrati isolati, interrompendo il tessuto urbano. Per l'armonia protettivi e "ricettivi", tutto ciò, sia per ragioni di della Collina, il ponte immetterebbe un flusso di efficienza strettamente energetica, sia perché traffico inconciliabile con l'aspetto naturale. riteniamo che un imponente intervento pubblico E poi c'è la storia. I Murazzi, all'altezza di corso San debba stimolare la sensibilità dei cittadini ad una Maurizio, sono caratterizzati da una scalinata di maggiore consapevolezza nella gestione delle pregio, che dovrebbe essere non solo tutelata, ma risorse. valorizzata. Per rispettare tutte queste realtà, abbiamo pensato ad un ponte che sia contemporaneamente Sovrappasso, Ponte, Sottopasso. Un unico oggetto che muti nel suo percorso, rispettando la Città, il Fiume, la Collina.

Filosofia della proposta progettuale ’area di studio SCENDENDO IN COLLINA SALENDO IN CITT Si tratta di una parte di città costituita da elementi di particolare importanza storico-ambientale e contemporaneamente di un nodo viario di rilevante intensità. La scelta di realizzare un unico snodo viario sotterraneo che si faccia carico della totalità del traffico automobilistico degli assi Corso San Maurizio - Collina e Corso Casale - Corso Moncalieri, permette di considerare l'intera area soprastante come un sistema unitario. GRUPPO DI PROGETTAZIONE I turisti e i cittadini potranno fruire di una serie di STEGET srl percorsi collegati che incentiveranno la valorizzazione Arch. Massimo Chiaffredo Lovera ed il recupero delle rive del fiume Po. Creare dei percorsi che uniscano elementi dalle COLLABORATORI E CONSULENTI caratteristiche culturali, ambientali e funzionali Silvia Manolino differenti, significa costruire un'unitarietà dove prima storicamente non c'era. Modificare l'equilibrio Tarek Saade esistente attraverso interventi ora lievi e rispettosi, ora

Nadia Fassone Individuazione delle strategie nell 48 49 apeetzoiambientali Rappresentazioni 51 SCENDENDO IN COLLINA SALENDO IN CITTA’ SCENDENDO IN COLLINA SALENDO IN CITTA’

50 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 53 MOVIMENTI INVISIBILI ;la corso oIedi ; la fruizione del "day and della sponda destra e la oltre la traversa Michelotti; la MOVIMENTI INVISIBILI night" dei Murazzi e di piazza Gran Madre. viabilità locale al di sopra del tunnel; la riqualificazione a fruizione della sponda sinistra; la architettonico" e forma organica che"sopra" raccorda e la "sotto"; vita brevi sottopassicorso fra Moncalieri gli e incroci il di ponteCasale Umbert con il ponte Reginapedonalizzazione Margherita; della la piazza Gran Madre rinaturalizzazione navigabilità continuità dei percorsi non un tunnel e costringe a osservare bene per rotonda sottopasso , che da corso San Maurizio, passando sotto

Questa porzione di territorio èrappresentativa una della parte città di Torino.non-torinese Un la torinese percepiscono e in un modoAl molto primo diverso. appaiono immagini dipinteanche dal quotidiano legame, con i luoghitra vissuti, le dal congestioni contrasto del trafficodell'ambiente veicolare urbano, e tra la la naturalità sacralitàGran della Madre chiesa e gli spaziAl di secondo svago giungono dei immagini circoli colteiconografia e dalla storica dei passata bar. e recentedescrivono che un ne ambiente urbanisticamente magico. Dall'unione di queste due anime,basilare scaturisce dell'ambito l'analisi di intervento delvuole progetto. consegnare Si ai torinesi ununa valore parte aggiunto della in città per"segnare" loro un molto ambito particolare, urbano senza giàforti cosi presenze connotato storiche dalle e cosìsequenze denso visive. di Come suggestive in unprima quadro vista di sembra Escher normale tutto eosservando a persino bene banale si ma scopre lamondi rappresentazione impossibili, di così il progetto sceglie di riconsiderare ciò che già esiste.and Nella Night, sua scelta opera come Day logo,che ci il sono progetto tutti ha gli riconosciutoe elementi in che questa ha parte voluto di riscoprire:notte, città gli la uccelli, città , il ilunisce giorno fiume le e e sponde. la il Portando sotto pontetraffico al esistente veicolare, livello che si del ne creano fiume nuoviscelta il spazi di urbani. realizzare La dalla volontà di mantenere inalterataluogo l'armonia consolidata del nel tempo: nondella privare vista i che torinesi dalla piazzaverso Vittorio la si basilica sotto percepisce di il Supergaverso fiume, o la deriva dal collina, corso non S. trasformareun Maurizio parte sotto dei ponte, Murazzi non in aggiungereterreno nuove di emergenze, facili esercizi stilistici.invisibili" Dai rinasce "movimenti l'ambito urbano, nelnuove quale funzioni, pensare nuovi interventi etunnel nuovi spazi. Il l'alveo del fiume, porta ilcollinare; traffico il sul versante Casale; una seminterrata lungo diventa i "segno corsi Moncalieri e Ma la città è in movimento anzi "è" movimento. aggiungere OIET INVISIBILI MOVIMENTI Silvia Rossi Renata Curti Marcella Tisi Livio Martina Livio Dezzani Paolo Balistreri Andrea Cicconi Emanuele Selva Mauro Bugnano Claudio Angelino Stefano Dalmasso Maria Rita Lo Forte Bartolomeo Visconti Raffaella Di Benedetto Francesco Campobasso Manilla Angela Calabrese GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 52 6° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 55 MOVIMENTI INVISIBILI MOVIMENTI INVISIBILI

54 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 57 EX_PO PAESAGGIO EX_PO PAESAGGIO della fiscalità locale quali microzonerendite censuarie, catastali, valori ICI, tasse di scopo Operativo Regionale cofinanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 19/02/2007) con particolare riferimento all'Asse “riqualificazione territoriale” - fondi rinvenienti dalla proposta di Programma (F.E.S.R.) 2007 - 2013 (D.G.R. n. 1-5289 del Parziale pedonalizzazione di via MariaCardinal Bricca, Maurizio, via via Santorre diInterramento Santarosa corso Casale - sottopassodi Gran Dio Madre Fattibilità economica L'esperienza italiana ha dimostrato checoinvolgimento il dei privati nella costruzioneattraverso della i città Programmi Complessi, leTrasformazione Urbana, Società la di Finanza disempre progetto molto risulta problematico. E spessomodeste con per ricadute la collettività inurbana, termini servizi di offerti qualità ed operecosti pubbliche. urbani Inoltre, indotti i hanno spessofinanziari superato per i il vantaggi pubblico conbilanci effetti locali. negativi Detto per altrimenti, i unopubblico scambio e equo privato tra è risultato,Molteplici nei le fatti, motivazioni. molto Tra le difficile. scarsa principali (e vi spesso sono inesistente) la culturapubblico-privato, nei la rapporti ritrosia dell'imprenditoria italiana ad investire e ad assumersieconomico-finanziari effettivamente degli i stessi rischi investimenti, le limitate dimensioni del mercato immobiliaree italiano la difficoltà di esplicitarechiara e le valutare convenienze in del maniera soggettosoggetto privato pubblico. e del Ecco perché, pur potendosi prevedereeventuale in progetto un esecutivo delle attrezzature destinate al libero mercato (parcheggiopossibile Michelotti), introdurre è l'ipotesi che l'impalcatura economico-finanziaria possa far riferimento a: - bilancio comunale ed eventualmente agli strumenti - Privati

Valorizzare le qualità storiche, ambientali e Sequenza degli interventi, stima sommaria dei Ridisegnare le reti della mobilità urbana

La sezione del Po eccedepaesaggio i urbano. suoi argini perL'integrazione diventare città, fiume, collina perstraordinario noi valore parte culturale dallo del Po. La sua vera redditività nonproventi deriva finanziari, solo dal dagli turismo eventuali ogenerare dall'indotto ma che soprattutto può dal sensodal di legame identificazione, profondo, dalla relazionesi intrinseca crea che tra Torino eL'integrazione il prima paesaggio ancora urbano che del fisicaqui Po. è la culturale. scelta Di di inquadrarepubblico, i della temi mobilità dello urbana spazio etecnica della come fattibilità aspetti di unpaesaggio più con generale una progetto rilevante di componentenegli pubblica investimenti attraverso due lineeintervento strategiche tra di loro integrate: a)Ridisegnare le reti della mobilità urbana culturali II programma di interventi voltodelle alla qualità valorizzazione storiche, ambientali esulla culturali messa si a basa reazione dielementi elementi naturali urbani attraverso con la gli valorizzazionestruttura della morfologica costi Ampliamento carrabile del Ponte Reginadestinazione Margherita di e Ponte Vittorio Emanueleattraversamenti I ciclopedonali ad e di mezzisistemazione pubblici di e piazza Vittorio Veneto Sottopasso Gran Madre di Diodella e piazza pedonalizzazione e interramento diNuovo corso ponte Casale ciclopedonale Recupero dei Bordi del Poviabilità e ciclopedonale completamento Parco della Michelotti einterrato Parcheggio b) Valorizzare le qualità storiche,culturali ambientali e LINEE STRATEGICHE DI INTERVENTO PROGETTUALE 1. II programma di interventi relatividella al mobilità miglioramento urbana consiste incontempera una le riflessione esigenze che del trafficocon a quelle lunga del distanza traffico urbano 2. 3.

AESAGGIO XP P EX_PO Adele Bosica Valter Fabietti Marco Curato Emilia Corradi Nicola D'Intino Fabio Di Sciullo Alessandro Iezzi Giovanni Passiante Rosario Antonio Pavia Antonio Alberto Clemente Grazia Manuela Dicembrino GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 56 7° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 59 EX_PO PAESAGGIO EX_PO PAESAGGIO

58 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 61 INTEGRARE AMBIENTE E MOBILITA’ PER MIGLIORARE LA CITTA’ PER MIGLIORARE LA CITTA’ 4) pedonalizzare le vie Monferrato,Santarosa, Santorre Bonsignore, di e riqualificare progressivamente altre vie del Borgo5) Po; riqualificare via Po: sedeveicolari riservata e al corsie TP,due ciclabili; corsie 6) realizzare una nuova passerellacon ciclo-pedonale partenza a valle deiMaurizio Murazzi e di arrivo corso al San parco7) Michelotti; riqualificare il parco Michelotti:legate attività all'arte, culturali sociali, sportive, ristrutturazioneex- edifici zoo, rinnovo alberate eparcheggio percorsi interrato pedonali, di 200 posti8) auto, risistemare ecc...; il giardino Ginzburgrecinzione, con verde, rinnovo ecc...; 9) completare itinerari ciclabili dalStorico, Po e al altri Centro tratti delle10) piste gestire spondali; attivamente i Murazzi:corrispondenza dehors dei in pieni delle arcate,illustrativi, "totem" battelli fluviali con ristorantisul al ponte, coperto ecc...; e 11) regolamentare l'accesso al MonteCappuccini: dei sosta alla base, scalaascensore, mobile “pilomat" e per limitare l'accessoal veicolare piazzale panoramico; 12) rendere navigabile II Pocon sino uso al di parco barche Meisino, elettrichesalvaguardare a la basso vegetazione pescaggio, e per la fauna igrofila. INTEGRARE AMBIENTE E MOBILITA’ e1e2 Divisione Infrastrutture e Mobilità e I e ampliare i marciapiedi;

Una buona disciplina del trafficoprioritaria é per la la condizione valorizzazione, lavivibilità fruizione degli e ambienti la urbani storici.il A 2020, Torino, si entro prevede più27% trasporto al pubblico 37%, (TP) meno dal trafficoperché privato finiranno dal I 73% lavori al ferroviari,metro, 63%, delle degli line assi Spina centralesarà e meno Marche, bisogno quindi di ci realizzareinfrastrutture altre stradali. rilevanti Questa premessa ha portato al'opportunità considerare di proporre svariati interventivolti integrati a ridurre il transitoEmanuele veicolare I, sul per ponte la Vittorio valorizzazionearchitettonico del ambientale tessuto circostante storico che ilnapoleonico ponte connette, senza realizzare iIasse ponte al in corso San MaurizioIn o sintesi il : sottopasso dela) Po. prolungare, oltre il rondòsottopasso Rivella, di l'attuale Porta Palazzo perverso favorire il i ponte veicoli Regina diretti Margherita; b) realizzare quattro rotatorie agliRegina incroci Margherita del e ponti Umberto Ie per la migliorare capacità fluidità veicolare, ridurrec) l'inquinamento, spostare ecc...; un binario delcorso tram Cairoli, 16 per sul migliorare lato ilstesso est traffico (direzione di nel nord) corso e nelle(direzione vie sud); Bava/Bonafous d) gestire una linea collinaretransito di su "bus via a Villa chiamata" dellaEmanuele con Regina I e che sul saranno ponte regolamentatie) Vittorio con indirizzare ZTL; con pannelli elettroniciFiume i e veicoli Gabetti; ai corsi f) realizzare il sottopasso Granraso Madre solo mantenendo il a TP ed il traffico privato locale. Per migliorare la fruibilità ciclo-pedonalesponde delle Po e valorizzare l'ambitopropone di di: intervento, si 1) riqualificare piazza Gran Madreinterrato (parcheggio di 240 posti auto,ecc...,); rinnovo pavimentazione, 2) spostare i binari alEmanuel centro del ponte Vittorio 3) riqualificare via Villa dellal'antico Regina viale riproponendo alberato;

A’ E ILOAEL CITT LA MIGLIORARE PER

A’ NERR MINEEMOBILIT E AMBIENTE INTEGRARE Pietro Izzo Marco Mion Luigi Bertoldi Paolo Odone Lorenzo Corvi Emilio Barone Paolo Stenech Marco Bernini Silvana Parena Matteo Bertoldi Stefania Santoro Andrea Tambosco Massimo Di Lecce Giovanni Scarzella Stefania D'Agostino Christopher Mark Wise Gabriele Antonio Cortese GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 60 7° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 63 INTEGRARE AMBIENTE E MOBILITA’ PER MIGLIORARE LA CITTA’ PER MIGLIORARE LA CITTA’ INTEGRARE AMBIENTE E MOBILITA’

62 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 65 MADRE ACQUA MADRE ACQUA . nel tracciato delle alberate, neid'acqua nuovi ora specchi recuperata dai riviMa della l'asse collina. è rotto dafiume. una trama di visteil che rapporto portano fra al vuoto eespositivi costruito si si oppongono inverte, al gli corso, raccordati spazi da una galleria altacanopi e leggera, come un Divisione Infrastrutture e Mobilità

Al corso del fiume siponte oppone e un due asse piazze urbano, tuttiche con di diventano un pietra, un solo spazioGli in affacci questo al disegno. fiume vengonodall'altra: liberati da una partein e sponda sinistra riducendo leveicoli, corsie di marcia dei in sponda destra portandole inLo galleria. spazio pubblico incontra cosìdella l'acqua vita e della si città, fanon centro più soltanto di notte. La Gran Madre, avvolta com'erafili da elettrici, una ragnatela di si circonda di un mercatinoedicole rionale, e di banchetti chioschi, di ognifino sorta, a dilagare sull'altra piazza,suo dove capolinea. il tram faTutto è ora portato il a raso,se senza non separazioni, per difendersi dalmargini. traffico, ben disposto ai Lo spazio è condiviso eParla parla di un una linguaggio città semplice. cheparla incontra delle un persone fiume che e vinon lo si più ferma avvicinano: cordoli, raggi dicorsa curvatura automobilistica. e raccordi da I parchi ora respirano, liberativicine. dal rumore delle auto Prolungano l'affaccio della città sulmonte fiume, e uno uno a a valleL'affaccio della a Gran monte, Madre. più urbano,dei conduce Cappuccini al Monte tramite un ascensore panoramico; al centro del parco unimpianti bruco sportivi retrattile ospita gli che prima si frapponevano alL'affaccio fiume. a valle, che ospitòmantiene a il lungo tema uno degli zoo, animaliil esotici: nuovo ponte a formaconservato di insieme geco, ai il pochi rettilario edificiall'essenza. di pregio, ridotti Qui passava il canale Michelotti,memoria di nel cui percorso si principale, conserva la

CQUA AR A MADRE Bruno Zucca Giacomo Lietti Mattia Benzoni Andrea Toscani Ruggero Venelli Virgilio Anselmo Antonio Capsoni GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 64 7° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 67 MADRE ACQUA MADRE ACQUA

66 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 69 IL TEATRO GLOBALE URBANO , in modo da collegare, con una sequenza di e e a proporre nuovi stimoli e ragioni di interesse interrelati. Adottando la metafora del teatrol'organismo per globale definire in cui siattori muovono nella e scena agiscono urbana, gli riconosciamodelle che relazioni la si matrice basa sullaluoghi possibilità con di libertà. frequentare L'orientamento i diquello base di è creare quindi un intrecciopasseggio, di che percorsi connettono adatti i al variordinandoli spazi secondo urbani, una gerarchia difunzione. trama più che di Assunto l'asse piazza Castello -Gran piazza Madre Vittorio - - giardini piazza dicardinale Villa di della riferimento Regina per come l'organizzazionedi asse dei relazione, circuiti il progetto èdiverse stato mosse. sviluppato La secondo prima tre mossanell'individuare, consiste nella parte piana dellaa città, prioritaria i funzione percorsi pedonale, cheprincipale affiancano e l'asse raggiungono il Po,Sud delimitando e l'ambito a a Nord. Asequenza Sud di il spazi percorso pubblici si attrezzatiaffacciarsi appoggia a sul sulla verde, Po, nel per puntoNord, in invece, cui esso iniziano si i sviluppaMaurizio, Murazzi. lungo ristrutturato A corso secondo San il modelloramblas delle spazi verdi, i Giardini RealiLa ed seconda il mossa, Po. più impegnativainfrastrutturale, dal si punto pone di lo vista scopodue di sponde porre del in Po. La relazionesuggerisce prima le già mossa e del orienta progetto lequindi scelte proposti di due questa; ponti vengono pedonalisponda che verso allacciano la alla collina ipiana due approdano percorsi ai che due nella estremivolta parte dei i Murazzi. due A punti loro dilo attacco spazio verso di la affaccio collina cheun definiscono deve sottopasso, essere dal liberato, transito tramite veicolarepossibilità per di dare fruizione ampia e possibilitàluoghi di cospicui connessione della con parte i collinare. Infine, la terza mossa individuaAsti nella e caserma nei di parchi via lungoper il radicare fiume nell'area possibili una luoghi presenzalaboratori, elettivi di attrezzature residenze, e spazi all'apertogiovani per talenti artisti che e contribuirebbero adsocial arricchire il mix per un'area dal fascino discretouna ma prospettiva con di il declino rischio ed di emarginazione. IL TEATRO GLOBALE URBANO d e a Nord, Divisione Infrastrutture e Mobilità

Fin dalla prima metà dell'Ottocento,descrizioni all'interno urbane, delle viene messo indi evidenza luogo il speciale carattere di quelCastello tratto a di piazza città Vittorio che Venetoconduce fino va alla al da chiesa ponte piazza della che Granalla Madre collina. di Senza Dio indulgere e incelebrativo, avvia un queste atteggiamento descrizioni possono esserecome assunte pretesto per fare emergereinterpretazione una della possibile specificità di questada parte valorizzare di con città gli interventiOltre proposti a dal essere progetto. cosparsa daluoghi un destinati numero alla eccezionale cultura di eall'incontro allo e spettacolo, alla ricreazione, lacompresa parte tra di i città bordi muratinapoleonico che hanno fino delimitato al la periodo cittàaffaccia a sul Su Po senza mediazionesolo di fronte spazi dei verdi Murazzi e costruito,direttamente con per con il confrontarsi la collina istituendotensione una di forte relazioni anche visive.rimandi Un e intreccio di di connessioni paesaggisticheluoghi lega cospicui fra e loro determina unesalta contesto e unitario riduce che le differenzefunzioni. di ambienti, architetture e In essa, infatti, è possibilecondizioni riconoscere elettive la per presenza sviluppare di unasulla centralità dimensione fondata "ludica" della vitaesaltare urbana, le capace capacità di di innovazioneQuindi, e valorizzare aggregazione. la dimensione ludica dell'esperienza urbana vuol dire restituirepubblico allo la spazio caratteristica di luogorelazione di aperta incontro all'imprevisto, e ritrovare di tempifruizione e che ritmi consentono di il godimentol'appropriazione e di risorse non subordinatefunzioni a o specifiche condizionate da valoririproporre di la scambio, molteplicità delle esperienzericomposizione e della la complessità anche nelladella pratica vita quotidiana. L'insieme degli spazi pubblici viene,come pertanto, un'arena percepito urbana in cuimuovono le e persone si agiscono, incontrano si perattori essere e simultaneamente spettatori, partecipanti attiviurbano. allo In spettacolo quest'ottica la cittàurbano, diventa inteso un come teatro metafora globale perpropone un di progetto valorizzare che percorsi si earchitettonicamente ambienti qualificati e che acquistanocome senso luoghi comunicativi fortemente connessi e

BL URBANO OBALE LTAR GL TEATRO IL Andrea Serra Carlo Pession Anna Tappero Chiara Cerutti Franco Corsico Stefano Mariano Riccardo Rolando Michele Cisternino Alessandro Pession Giuseppe Genovese Mario Luigi Alberto Carrara GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 68 10° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 71 IL TEATRO GLOBALE URBANO IL TEATRO GLOBALE URBANO

70 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 73 CITTÀ VISIBILE CITTÀ VIVIBILE CITTÀ VISIBILE CITTÀ VIVIBILE

Una nuova soluzione viabilistica capacepermettere di alla città di riappropriarsiidentità della originaria sua è l'ossatura portantedisegno. del nostro Il progetto vuole ricreare unadell'osmosi percezione tra sensibile Città, Fiume etotale Collina, pedonalizzazione grazie di alla piazza Vittorio,napoleonico del e ponte di piazza Granun Madre, ridisegno ma complessivo anche di ad tutticollegano gli le spazi due aperti piazze che conPer valorizzare le al sponde massimo del lo fiume. urbano straordinario del paesaggio lungofiume, abbiamo quindisoluzione scelto viabilistica una con il minoreambientale: impatto un tunnel, invece distradale. un Inoltre, nuovo per ponte rafforzare ipedonali collegamenti tra le due sponde,del e fiume per come privilegiare centro l'uso delproposto tempo la libero, creazione abbiamo di unapedonale nuova a passerella filo d'acqua. IT IIIECTÀVIVIBILE CITTÀ VISIBILE CITTÀ Hugh Dutton Paola Macchi Cesare Griffa Chiara Rovetta Eugenio Trussoni Giorgio Rosental Pierre Alain Croset Alessandro Macchi GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI Geodata S.p.A. (Andrea Della Corte) 72 11° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 75 CITTÀ VISIBILE CITTÀ VIVIBILE CITTÀ VISIBILE CITTÀ VIVIBILE

74 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 77 EU.CRONI.CITY EU.CRONI.CITY un vero a proprio sistemavari unitario tasselli capace che di compongono collegare l'areaParticolare i attenzione d'intervento. è stata postaalberature. nella scelta delle Il parco Michelotti viene idealmenteprogettuale concepito come in un'isola chiave tra laelemento città fondamentale e del il sistema fiume degliospitando e spazi nuovi diviene pedonali, usi fruibili neigiornata: diversi nuove momenti attività della sportive, unagiochi Spa, dei spazi bimbi. per i Il progetto vuole definire unaesistente nuova attribuendogli visione nuova del vitalità: parco diviene"un'isola cosi del tempo” dove unasulla trama vecchia naturale struttura si e stende definiscespazi nuove dandone relazioni una tra nuova gli dimensioneIl e progetto funzionalità. dell'Isola del tempoun diviene più il generale primo processo tassello dipaesaggio di riqualificazione è ambientale. un Il bene culturalesociale. e Tale approccio anche è un volto bisogno all'integrazione a dell'intervento definire con sinergie gli tese obiettivi paesaggistico-ambientali tramite l'inserimento dell'opera nell'ambiente circostante, e alla minimizzazioneimpatti degli sul territorio. Il Parco diventa un elementocui identificativo è del collocato. contesto Si in instauranoscala pertanto urbana strette e relazioni territoriale a checoncepire comportano il la parco necessità come di luogopolivalente multifunzionale, in cui si intreccianomodo relazioni di e fruire, desideri percepire, sul amareLa la nuova città passerella e ciclo-pedonale il checorso suo attraversa Casale territorio. sia che il fiume,diversi mettendo livelli in dei connessione percorsi fluvialidiventa alle poi diverse un quote, fondamentale elementodue di importanti raccordo quartieri tra urbani. Il parco Michelotti diviene cosiqualità uno ed spazio una naturale riserva di dilà verde del condivisa Po. al diIl qua progetto e di al allestimento di delloelementi spazio disegnati aperto ad con hoc hafondamentale: in la questo cura progetto del un dettaglioopportuna ruolo è per certamente i la Murazzi scelta einterventi per previsti. tutto l'insieme degli Un progetto semplice che introduceuno un spazio carattere di nuovo qualità in senzaconcorrendo stravolgerne così la a natura valorizzare unambientale patrimonio di urbano indiscutibile e valore. Divisione Infrastrutture e Mobilità

II rapporto tra il movimentoil veicolare tema e centrale quello di pedonale unaun è strategia obiettivo progettuale di che valorizzazione persegua dellosappia spazio conciliare urbano due che dimensioni temporalicompresenti differenti, nello ma stesso luogo, chedisturbano. ad Il oggi tempo si degli spostamentidella rapidi città ed fast efficienti e ilslow. Il tempo progetto del individua movimento una lentosono città della altro a città che due due tempi dimensionispazio. che complementari Tempi non diversi dello per stesso usimiglior differenti uso dello dello spazio. spazio Un nelFAST CITY tempo. Con tali presupposti il progettocalibrata prende risoluzione avvio del da tema una delinsieme traffico di unita soluzioni ad progettuali un dallascala. grande alla piccola La chiusura al traffico deldella ponte piazza Vittorio Gran Emanuele Madre I determinapercorribile e come quella unica di scelta un nuovocorso ponte San in Maurizio prosecuzione anche di seintersezione genera problematica una su nuova corso Casale,attuali anche criticità se del nodo dellasolo Gran spostate Madre di verrebbero 200 metri.sottopassare La la scelta piazza, ottimale allontanando è leentrambi quella rampe i di di lati uscita dai su nodila di viabilità maggiore del traffico, ponte raccordando conl'inserimento il di sottopasso rampe attraverso intermedie. Lungo corso Casale e corsoscorrevole Moncalieri ma il a traffico velocità è moderataandamento più grazie a ad saliscendi un della sedealternativamente viaria l'attraversamento che ciclo-pedonale consente in tunnel o in passerella. Lungoparcheggio quest'asse a è carattere previsto locale un dicentro attestamento storico. per Un il altro parcheggiodietro sotterraneo la è Gran previsto Madre. SLOW CITY La pedonalizzazione è una delledella chiavi qualità di urbana. interpretazione Il nuovoveicolari, ponte pur e garantendo il la nuovo continuitàdi sottopasso e importanti la assi connessione di attraversamentouna urbano, continuità consentono di fruizione pedonalelungofiume e attraverso ciclabile un collegamento “circolare” capace di raccontare le dueCon sponde la del pedonalizzazione fiume. del pontepiazza Vittorio della Emanuele Gran I Madre la tornadi ad piazza essere Vittorio una proiettandosi controparte inmolto una più dimensione ampia urbana favorita ancherampe dall'allontanamento di delle accesso al sottopasso e divenendo il cardine di EU.CRONI.CITY Marina Bassi Tito Stefanelli Laura Cosimo Luca Abbadati Dong Sub Bertin Federica Alcozer Sofia Castagneri Simona Gabrielli Marco Dellasette Stefania De Paola Barbara Andriano Maurizio Cazzullo Maria Comparetto Alessandro Caffaro Hermann Kohlloffel Andreas Otto Kipar Simone Maniscalco Francesca Benedetto Benedetto Camerana Michal Maciej Rucinski Bruno Virginio Gabrielli Barbara Pietrantoni Penno Sebastiano Andreas Spanò GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI Alexandra Leonore Cornelia Von Bassewitz 76 11° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 79 EU.CRONI.CITY EU.CRONI.CITY

78 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 81 TRA NATURA E CULTURA piccolo giardino Museo Egizio complesso espositivo interrato ; entrambi organizzati al triplice livello della stagionali mentre per i , che dehors TRA NATURA E CULTURA parco Michelotti zoo-fattoria dell'acqua a quota 211,50 metriall'attuale costante diga fino Michelotti. Nelrecinti ma senza gabbie, pernostrani, ospitare compenetrato solo da animali mostra di esemplari viventi inlaboratorio ambiente di naturale, produzioni artigianali elementari, museo-biblioteca. Al loro si margine crea sicostruzione uno suggerisce d'un la accogliere grandi mostre temporanee oin permanenti, primis Experimenta e ilautorimesse interrate coperte da giardiniespostivi. e spazi ,All'estremo con nord-est un'area è riservataspettacolo. a ristoro e Per imoduli , in con telai tubolari constilizzanti forme la e personalità dimensioni architettonica delIn luogo. piazza ai Vittorio, Murazzi lineari viene tende studiata a una sbalzo serie proteggono di i accolgono per manifestazioni occasionali, sono proposte strutture che ripetono i motivicitta'. di portici o logge della completano gli interventi e miglioranofruibilità il dell'intera decoro area e di la studio. dehorsGiochi d'acqua e riordini arredativi minori padiglioni botanico altre diga altri sottopassi dell'autorimessa di piazza Vittorio a e a pennone si ispirano al motivo (ingresso Valentino, piazza Gran pedonale sospesa all'aggetto del stagionale galleggiante di facile obiettivi prioritari

ponte San Maurizio sottopasso Gran Madre ponte Regina Margherita Posti i trepatrimonio storico e paesaggistico, del miglioramento della qualità della vitadell'incentivazione dei turistica, residenti, il presente lavoroselezionato ha i soli interventi ditecnica, immediata finanziaria fattibilità e normativa. Confermata l'utilità del nuovo pontedel San sottopasso Maurizio della della e salvaguardia piazza del Granla Gadre, necessità si in segnala zona d'corso Fiume, corso Massimo d'Azeglio) e d' Madre, piazzale Aldo Moro). A favore della pedonalizzazione si spostano le Veneto. (corso Gabetti, Ilvia Napione - Cadorna epiena dei agibilità Murazzi dello per scalone salvare monumentaleliberare la e la per nuova arteria daldalla traffico linea di del superficie tram. e Ilcorso ponte Casale dirama con gli sovra innesti esalvaguardia su sottopassi, delle con alberature, totale senza incrocisemafori né né rotonde su propone entrambepilastri lo le a scavalcamento rive. ragger di Ciuffi di vegetale dell'intorno. Al suo intradossopasserella è pedonale. sospesa una Ilalberi secolari traslando, rispetto allaattuale, carreggiata le rampe sud dinord 5 di metri 5 verso metri est versotaglino e ovest, mai le di le rampe modo radici. che Sidel non elimina tram ne il intorno capolinea alla e chiesa,di il a giardini giro favore estesi della a creazione coprireinterrata la meccanizzata. nuova autorimessa Una funivia aerea collega ialla Murazzi Villa salva ai della la Cappuccini Regina totalità allamoltiplicare degli Villa l'attrazione, Genero favorire per i costifermare di le gestione, auto nella pianadi valliva autorimesse occidentale esistenti dotata e future. Ilmarciapiede sud. Sotto il ponte si sistema uno removibilità, attrezzato per il ristoro.del Subito ponte a si valle costruisce una che innalza il livello accoglie una autorimesse rampe carrabili passerella zatterone

TURA UAECUL E TURA R NA TRA Mario Moretti GRUPPO DI PROGETTAZIONE 80 11° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 83 TRA NATURA E CULTURA TRA NATURA E CULTURA

82 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 85 IL BASTIONE E LA CAROTA IL BASTIONE E LA CAROTA opportuno ripristinare il percorso pedonaleche a sale chiocciola le pendici deltrazione colle animata. con I pendenza giardini adeguata Ginzburgsaldatura alla restano del l'unica corso d'acqua conambito la naturale collina, in si modo tutela dacon questo poter quelli legare collinari. i l percorsi Murazzicontroversi fluviali sono del uno contesto dai urbano, luoghi dovemescola più il con fascino lo del stato luogo didei si abbandono. Murazzi Se incute la una monumentalità sortapossibili di interazioni timore progettuali, reverenziale si verso rendepredisporre tuttavia una necessario nuova dotazione funzionale.contraddizione Nella fra permanente e precariosoluzione va del ricercata contrasto: la l'allestimento temporaneodella al trasformazione posto permanente. Nonla ha straordinaria senso architettura cambiare del luogoattrezzare ma il si sito tratta con di infrastrutturerimovibili, leggere che e possano facilmente essere asportateeventi rapidamente meteorologici per o sostituite dacriterio diverse del installazioni. provvisorio Il toglie laproprio paura in del virtù cambiamento, della reversibilitàdirezione dell'azione. abbiamo In immaginato, questa di frontemuri agli di imponenti sponda in pietra,provocatoria un'installazione e un colorata: po’ il bastionepiazza e Vittorio la le carota. attività A sila valle diradano banchina di e ed poi il si lungotranquillo interrompono: Po e Machiavelli contemplativo, offrono ma un pocoe ambiente frequentato insicuro di di giorno notte. Ilfrequentazione, progetto insediando si nuove propone attività di chebeneficio aumentarne traggano dalla la peculiarità del luogocompatibili e con che gli siano spazi limitatiSulla ed banchina i si vincoli sviluppa posti cosicollegati dal una alla fiume. striscia passeggiata di superiore piccoli invie edifici, corrispondenza in delle cui si insedinoassociazioni laboratori studentesche, artigianali in ed linea artistici, convocazione la artigianale tradizionale ed artistica delsua Borgo crescente Vanchiglia specializzazione e in la distrettotrasformazioni universitario. avvenute Le nel tempo noniI hanno grande mai limite corretto del parcoil Michelotti, fiume. barriera Il tra nuovo la assettoapprodo città rende alla ed quest'area parte un aulica naturale dellainterscambio città. e Il le parcheggio nuove di areeridisegno attrezzate geometrico si del integrano parco, in incolorazioni un cui forti aiuole e floreali nuove dalle traversedei si percorsi inseriscono esistenti. nel In reticolo lineaparco con Michelotti, la una vocazione nuova culturale aulatra del studio gli su alberi pilotis presso si laincontrarsi, eleva biblioteca, studiare, offrendo confrontarsi. uno L'aula spazio studio,la per il biblioteca teatro proseguono e idealmente oltreuniversitario il che Po va il consolidandosi distretto lungoVerdi e gli via assi Sant'Ottavio. di via

Il progetto cerca di salvaguardarecittà, la la complessità varietà della degli usiindividuano e nei l'accordo quadranti delle delimitati parti; dalnapoleonico si fiume vocazioni e specifiche dal e ponte sicollegamenti tracciano fisici e funzionali tesicomunicazione, a nella favorire convinzione la che ildella valore vita aggiunto urbana stia nellesvago, molteplici tra relazioni attività tra diurne lavoro etra e notturne, mezzi tra differenti, pubblico tra e turistiPo, privato, il e sottopasso residenti. di Il piazza nuovoparcheggio Gran ponte di Madre sul interscambio ed presso un ilrafforzano nuovo parco il Michelotti sistema della viabilitàconsolidamento limitrofo degli attuali alla principali ZTL. assidei Il di mezzi scorrimento pubblici e l'individuazionedi di attraversamento alcune per principali il vie trafficonecessario privato, riassetto insieme dei con sensi il unici,parte incanalano del la traffico maggior privato lungoampliata. i Il margini sistema della dei ZTL parcheggiinterscambio distingue (1000 quelli posti di - Michelotti),(70 quelli posti pertinenziali - Gran Madre)rotazione e rapida, quelli da di trasformare attestamento gradualmenteparcheggi a in pertinenziali. Il sistema deipedonali percorsi viene ciclo- riorganizzato, implementandone la continuità e la possibilità disoluzioni circuiti viabili ad consentono anello. una Le riduzionetrasversale nuove della dell'impalcato sezione stradale del nuovodai ponte 23 sul metri Po previsti al'interferenza circa con 15,5 lo metri, scalone minimizzando monumentaleschema a statico, forbice. senza Lo ricorrere asuperino sovrastrutture in che altezza l'impalcato stradale,gemelli prevede inferiori due con archi imposta sulletravi banchine continue laterali longitudinali e superiori; due alscorre livello il superiore traffico stradale, alarconi livello ospita Inferiore un lo camminamento spazio centraleassai fra protetto. contenuti gli Gli dell'appoggio sforzi dell'impalcato alsuperiore livello della spalla lato Murazziimpegnativi limitano interventi i di più fondazione allatutelando zona monumentalità di e banchina, funzionalità dellomantenendo scalone. la Pur traversa fluviale, siscivolo propone in di sponda ripristinare sinistra lo eduna installare, turbina in idraulica sponda tipo destra, Kaplanproduzione tubolare di per energia Ia elettrica. Conpiazza il Gran nuovo Madre sottopasso torna addestra essere di l'estensione piazza in Vittorio: ilpavimentazione sponda disegno ne ed rafforzano i il materiali legamesinistra, di con la la monumentalità sponda lascia spazioanarchico al del carattere Borgo un Po. La po' sottopasso nuova da piazza una è coppia protetta disull'allineamento dal elementi dei litici, fronti edilizi. Inrisalita luogo meccanizzato dell'impianto al di Monte dei Cappuccini si ritiene più

TA LBSIN ACARO LA E BASTIONE IL Paolo Longo Filippo Giau Stefano Seita Marco Zocco Giorgio Marè Alberto Iossetti GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 84 14° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 87 IL BASTIONE E LA CAROTA IL BASTIONE E LA CAROTA

86 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 89 PASSOSOTTO PASSOSOTTO chiesa dove attestare un parcheggioVIA interrato. VILLA DELLA REGINA -con La la via riproposizione viene della valorizzata linearitàattraverso del una Viale, architettura geometrica, cadenzataun da doppio filare di strutturesupporto piramidali del in verde rete rampicante, a conincorporate luci e radenti tracce trasversali instradale pietra a sul creare manto l'illusione diIL una MONTE scalinata DEI alla CAPPUCCINI Villa. -dei II Cappuccini piazzale viene del liberato Monte dallenuovo auto parcheggio tramite interrato il alla baseparcheggio del è monte. collegato Il alla chiesaMontagna e attraverso al una Museo galleria della pedonaleascensore ed panoramico. un La galleria eddell'ascensore, il grazie pozzo a specifici allestimenti scenografici, svolgono la funzione diintroduttivi elementi del Museo della Montagna. I MURAZZI - L'ampia zonadei destinata locali agli di allestimenti intrattenimento lungovalorizzata i attraverso Po II viene restauro delleposa facciate di e una la nuova pavimentazioneattrezzata in con pietra bitte predisposte perdei gli dehors allacciamenti e per l'inserimentoviene di caratterizzata ombrelloni. da L'area pennoni diche, derivazione attraverso navale cavi e carrucole,movimentano stabilizzano le e nuove piattaforme galleggianti. "PASSASOTTO" ritiene che il trasferimentodelle sotto arterie terra viarie garantisca laampliando funzionalità la fruibilità e lapropone qualità il dell'ambiente Museo e dell'Acqua incapacità ricordo innovatrice della del trascorso industriale cittadino ed esalta l'uso dell'acquaenergia quale pulita fonte e di rinnovabile. mulini segnalano la nuova ,ei3

Le scelte del gruppo "PASSOSOTTO"miglioramento puntano della al mobilità e alladello riqualificazione spazio urbano, nel rispettovalorizzazione e del nella patrimonio architettonico e paesaggistico. IL SOTTOPASSO - Sulla baseurbana del Est-Ovest, flussi e della nell'intento mobilità dipaesaggio salvaguardare fluviale, il si propone ildi collegamento corso diretto San Maurizio conuna corso galleria, Casale ad per uso mezzo veicolare,L' di sotto interconnessione il tra letto la del galleriasotto Po. sotto piazza Po Gran e Madre quella vieneun realizzata sistema attraverso integrato di viabilitàrotatoria sotterranea. completamente Una interrata a duegarantisce livelli, la distribuzione del trafficodirezione, verso senza ogni l'uso di impiantistruttura semaforici. del La tunnel in subalveobasamento funge per anche la da realizzazione dellache nuova consente traversa di estendere l'attualePo. navigabilità del PARCO MICHELOTTI - Nel parcodell'Acqua" si che realizza ripropone il testimonianze "Museo dell'industria piemontese. Il recupero a funzioneprincipali museale edifici dei dell'ex giardino zoologico,di consente presentare l'Acqua quale elementomodelli vitale di e macchine con idrauliche promuoverericerca una delle risorse energetiche. La Grande Ruota destinazione del parco a Museosegnano dell'Acqua lo e sfondo scenografico perSan l'asse Maurizio. di Inoltre corso fungono daidroelettrica centrale che produce l'energia perparco illuminare ed il alimentare la restauratadell'antico traccia Canale d'acqua Michelotti. La vegetazione del Parco vieneintegrata conservata da ed una cortina diun'isola siepe verde di separata bambù, dal che Corsopista crea Casale ciclabile e lungo dalla II fiume. PIAZZA GRAN MADRE - Lagrazie piazza al liberata nuovo dalle tunnel auto riconquistapedonale nuova e fruibilità ciclabile. L'Intervento didella risistemazione piazza prevede la rimozionefisiche di e tutte visive, le il barriere ripristinopietra della e pavimentazione la in rimodellazione dell'area a monte della

TTO PASSOSO Mario Villa Marco Cima Carlo Alessio Alberto Brasso Antonella Villa Carlo Liveriero Marco Lanfranco Alessandra Primo Sebastiano Pelizza Giorgiomaria Rigotti Pier Augusto Donna Bianco GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI Carlo Marenco De Rossi di Santarosa 88 14° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 91 PASSOSOTTO PASSOSOTTO

90 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 93 CAMMINANDO SULL’ ACQUA la viabilità di quartiere senzaseparazioni produrre tra fratture le e parti dii città grandi e filari senza di compromettere platanioccasioni secolari. per Costruendo spazi le di incontrolungo e la socializzazione sponda destra delCasale fiume si e configura lungo una corso corrispondenzadei con Murazzi gli racchiudendo spazi il percorsodue del contrapposti fiume forti tra momenti dipasserelle centralità. che Le affiancano due il ponteproponendosi storico, nella duplice veste dipedonali connettori e di "macchine purificatrici",modo propongono originale in il tema dellaambientale salvaguardia della città. Le passerelleoffriranno pedonali al rapporto tra lecarattere sponde di verdi urbanità del molto Po piùche un seducente potrebbe di essere quello generato daautomobilistico. un Questa ponte nuova condizione attribuisce al parco Michelotti, oggi quasicittà, emarginato un dalla nuovo ruolo preminenteurbano di di spazio mediazione. verde L'obbiettivo, sotteso all'esperimento progettuale multidisciplinare qui presentato, è di prefigurare unaottimale, città che ecologicamente recupera la dimensioneconvivenza pedonale civile e per di diventare serenamente abitabile. CAMMINANDO SULL’ ACQUA

sponde del fiume con interventiparticolare puntuali funzione con diurna. accesso al sottopasso richiesto allontanandolo dalla piazza della Gran Madre. due sponde del Po. di corso San Maurizio. densa di attività e di spazi verdi. bambini, alla cultura, agli eventi.

Si possono individuare nelle iniziative dell'Amministrazione dei programmi di tutelacittà della mirati ad un riordinotraffico ed automobilistico alleggerimento privato. del Programmi che prevedono l'incremento dei trasporti pubblici,progettazione la di nuove piste ciclabili,di la nuove realizzazione aree pedonali eparcheggi la decentrati collocazione con di funzione inter-modale. L'obiettivo è di creare unasoluzioni città alla più crescente vivibile preoccupazione offrendo per l'inquinamento atmosferico e acustico, eai restituendo cittadini spazi pubblici persocializzazione. attività In di coerenza incontro con e questinostra intenti proposta la non ha ritenutoall'incremento di della attribuire viabilità automobilistica unpreponderante ruolo progettando infrastrutture invasive che rischierebbero di produrre il risultatoal opposto carattere rispetto urbano desiderato econsiderazioni previsto. ci Queste hanno suggerito diequilibrio trovare tra un l'esigenza giusto di aumentaretraffico la e fluidità la del salvaguardia eurbani la abitabili. creazione di ambienti Il nostro intervento si basa1. su Non sei prevedere scelte un principali: nuovo ponte nel proseguimento 2. Favorire con passerelle pedonali il rapporto tra le 3. Ridurre l'impatto ambientale delle rampe di 4. Trasformare il corso Casale in una allée5. urbana Realizzare un nuovo parco Michelotti dedicato ai 6. Completare le attività presenti nei Murazzi e sulle In estrema sintesi con laparte nostra si proposta intende da realizzare una unadella profonda relazione innovazione che la cittàdel intrattiene fiume con e le dall'altra sponde sisequenza intende urbana valorizzare rappresentata la dall'asse direttore compreso tra piazza Vittorio esoluzione Villa individuata della intende Regina. facilitare La iltraffico flusso veloce di in direzione nord-sud riorganizzando

UL ACQUA SULL’ CAMMINANDO Elena Luoni Anna Licata Aldo Mango Pietro Derossi Andrea Vigetti Andrea Bogani Laura Apollonio Francesco Merlo Federico Cassani Ivano Di Molfetta Davide Franchina Giovanni Perosino Mario De Miranda Cristina Gragnolati Mariagrazia Abbaldo Derossi, Davide Derossi) GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI Derossi associati (Pietro Derossi, Paolo 92 14° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 95 CAMMINANDO SULL’ ACQUA CAMMINANDO SULL’ ACQUA

94 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 97 GALLEGGIAMENTI MITOTICI frame frame o e i relativi vertici. Il è composto da parte dei cittadini: una utilizzatamentre durante l'altra la usata notte di giorno:membrana unendole si tramite pensa la di potercomplementarietà favorire fino la a loro farle reciproca considerarel'estensione una dell'altra, ovvero un tutt'uno. La struttura: organica dinamica cheseconda si della trasforma, collocazione, a da attraversamentofiume del a copertura del sottopasso,arredo a urbano, elemento a di segno funzionale,Formata etc... da una cellula (clona formando delle molecole letra quali di si loro aggregano fino ) aaggregazione pentagonale plasmare sono che un fissate si tessuto. da Le vincolicui regole (strutturali) ogni di per molecola condivide conpentagon le altre un latotubi del d'acciaio a sezione tondasferiche uniti seguendo tramite la cerniere geometria delproiezione pentagono. tridimensionale Nella i pentagoni diventanoe, tre ruotando con un'angolazione prestabilita,dispongono si su livelli differenti; latramite loro saette unione trasversali avviene che nestruttura irrigidiscono stessa la nelle tre dimensioniLa (molecola). dinamicità del tessuto sisingole riscontra molecole dal possono fatto variare che indi le numero aggregazione e in modo relazione apotranno nuove venire esigenze a che creare si nelpotrebbero corso infatti del cambiare tempo: gli "attrattori"struttura per è cui stata la configurata, epotenzialmente tutto muterebbe il di tessuto conseguenza; questa possibilità di crescita o distruttura riduzione si fa possa si considerare che mutevoleOrganica. la e quindi GALLEGGIAMENTI MITOTICI foresta tapis roulant

Il ponte. L'unione delle dueun sponde attraversamento avviene su tramite due livelli:(leggermente uno sopraelevato) carrabile e l'altro, sottostante, ciclopedonale. Questa struttura di taglio marcatamente orizzontale è sorretta dapali una in acciaio che, trapassandocollaborano i a due sostenerli; livelli, emergendo siache dall'acqua dal terreno fungono ancheIl di da sottopasso. corpi Si illuminanti. sviluppa susenso due di carreggiate, marcia, una suddivise per aArea loro ipogea volta sotto in piazza due Vittorio.sottostante corsie. Uno la spazio piazza, al qualeingressi si posti accede sulla da piazza, due dae due dal arcate parcheggio dei sotterraneo. Murazzi Lo spazio ipogeo ricavato èfunzioni un utili contenitore al di pubblico: diverse unespositivo auditorium, per uno l'arte, spazio un book-shop,uffici un pubblici, ristorante, info point, eper altre allestimenti superfici temporanei. utilizzabili Un unicoracchiude volume più che superfici su duecollegati livelli al differenti, livello di camminamentotramite principale Il tutto si sviluppa affacciandosiattraverso in nuove parte finestrature sul ricavate fiume, traaree le delle arcate. due Le sponde, purseparate essendo dal vicine fiume, sebbene hanno e una rampe. antitetica fruizione da Mitosi “gli addendi sono a posto,somma?” ineccepibili, (EUGENIO ma MONTALE) la Questa proposta progettuale è rettadi da natura una organica: metafora il puntoche di si partenza moltiplica è “n” una voltequale cellula formando si una aggrega colonia, ad la altread dando una vita pelle. ad unLa tessuto, vita. Una creazione provoca sempre stupore,qualcosa ha di in inspiegabile, sé di magico. Nel processo istogenetico il dnaconservato parentale e viene la sua duplicazionequesta determina moltiplicazione il di nuovo: elementi sialla sussegue formazione fino di un aggregatosingolo omogeneo, elemento in costituisce cui e il caratterizzaIl il costruito tutto. determina II nuovointegrarlo fino a al sé punto stesso di comeDiventando una quindi somma. un tessuto unico.

OTICI ALGIMNIMIT GALLEGGIAMENTI Beatrice Lace Franca Pigozzi Luca Ragagnin Daniele Suppo Jean-Pierre Laubal Cristina Cordeschi Alessandro Peretti Griva GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 96 14° classificato apeetzoiambientali Rappresentazioni 99 GALLEGGIAMENTI MITOTICI GALLEGGIAMENTI MITOTICI

98 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 101 SCACCO MATTO SCACCO MATTO 8° mossa Parco Michelotti (utilizzo diurno) Risistemazione per una maggior fruizionedel pubblica parco e dell'affaccio sul fiume. 9° mossa Parco Michelotti (utilizzo notturno) Attrezzature per il divertimento, loe spettacolo, la lo ristorazione. sport 10° mossa Fattibilità del progetto complessivo Flessibilità e complementarietà degli interventi.

UNA STRATEGIA IN 10 MOSSE 1° mossa Riduzione del traffico privatoCasale lungo - l'asse corso corso Moncalieri Realizzazione di parcheggi di attestamentoSassi in - zona Borgata Rosa eValorizzazione in dei zona percorsi Moncalieri alternativi cimitero. all'asseCasale corso - corso Moncalieri. 2° mossa Fluidificazione del traffico lungoRealizzazione l'asse di Nord-Sud nuove rotonde eper di sole un auto sottopasso in zona Gran Madre. 3° mossa Riduzione e riorganizzazione delpubblico traffico e privato nellaRealizzazione zona di precollinare un parcheggio dinell'area interscambio della Caserma Lamarmora attualmentedisuso. in 4° mossa Collegamento tra Borgo Po emediante Centro una Storico più agevoleVittorio fruizione Emanuele del I Ponte Passerelle ciclopedonali esterne, sostenute dastruttura una metallica ancorata ai piloniconseguente del allargamento ponte della e carreggiata del ponte. 5° mossa Nuova sistemazione di piazzaVilla Gran della Madre, Regina, via via Monferrato Pedonalizzazione e alberatura in piazzaalberatura Gran di Madre, via Villa dellavia Regina, Monferrato. sistemazione di 6° mossa Accesso al Monte deiNavetta Cappuccini in alternativa alla funicolare. 7° mossa Murazzi e parcheggio notturno Navette per i parcheggi notturni.

TTO CCOMA SCACCO Emilio Soave Claudia Trabbia Federico Ruscalla Sergio Dellavecchia Pasqualino Carbone Gian Marco Dellavecchia GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 14° classificato 100 apeetzoiambientali Rappresentazioni 103 SCACCO MATTO SCACCO MATTO

102 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 105 ATTRAVERSAMENTI E TRASVERSALITA’ intermedi 3 equidistanza metri 5 acciaio corten ancorata su piediritti115, lunghezza dislivello metri metri 55 copertura a verde sostegno piazzale copertura in lastre di cristallo stratificato Antonelliana ascensore inclinato: cabinovia: della velocità senza ridurre la capacità degli incroci. B FACILITAZIONI ALL'ACCESSO ACULTURALI STRUTTURE NUOVI COLLEGAMENTI Si propone il collegamento alcon: Monte dei Cappuccini - scorrimento a doppio binario su struttura aerea in - stazione a valle, rinvio fissa seminterrata con - stazione a monte, motrice tenditrice, a lato muro- di cabina con intelaiatura in acciaio, rivestimento e - visuale di scorrimento in direzione della Mole - lunghezza metri 400, dilivello metri 60, sostegni - stazione a valle motrice- tenditrice stazione a monte rinvio- fissa portata cabina 6 persone sedute, veicoli 15, C. NUOVE STRUTTURE SOCIO - CULTURALI PARCO MICHELOTTI Per incrementare gli spazi aggregativisocioculturale a destinati carattere ai giovani ela non, realizzazione si di propone un centroall'interno socio- del culturale parco. L'intervento proposto prevede tutta unastrutture serie modulari di collegate lungo unaattraversa direttrice in che senso longitudinale l'area. ATTRAVERSAMENTI E TRASVERSALITA’ inserimento di strutture a carattere socio-culturale al miglioramento della viabilità sia veicolare che

facilitare l'accesso a strutture culturali presenti

Il progetto propone la riqualificazionecorso della Moncalieri, zona corso Casale, piazzadi Gran Dio, Madre Monte dei Cappuccini,interventi attraverso rivolti una : serie di A. pedonale ( sottopasso corso MoncalieriCasale, - nuovo corso ponte corso Sanintersezione Maurizio a - rotatoria) B. (Monte dei Cappuccini) mediante nuovecollegamenti tipologie (ascensore di inclinato, cabinovia daCairoli) corso C. e associativo quali il Centroparco Giovani Michelotti. all'interno del A - AL MIGLIORAMENTO DELLA VIABILITÀ SOTTOPASSO CORSO MONCALIERI - CORSO CASALE Con la realizzazione del sottopassometri veicolare 16.40 (sezione x 5.00, lunghezzarampe metri 120.00 580.00 + + 140.00 =corso totale Casale metri - 840.00) corso Moncalieri,traffico si in intende superficie, ridurre in il particolareMadre, su permettendo piazza a Gran quello diprocedere scorrimento oltre di senza creare intasamentiNUOVO superficiali. PONTE CORSO SAN MAURIZIO Il nuovo ponte a dueciclabile, livelli, a veicolare campata e unica, pedonale concorten, - struttura lunghezza in metri acciaio 160.00, larghezza23.00, metri a sei corsie, permetteràdella la parte rivitalizzazione terminale di corsoPo permettendo San di Maurizio ridurre verso il il Vittorio traffico ed verso il piazza ponte napoleonicocollegamento e università favorendo - il parco Michelottidestinare da in parte a CentroROTATORIE socio - culturale. Tranne per la piazza Granmantenimento Madre, dell'intersezione ove semaforizzata, si per prevedealtre il intersezioni quali accessi alUmberto ponte I monumentale da corso Moncalieri,prolungamento accessi di al corso ponte San sul Mauriziorealizzazione é di prevista accessi la a rotatoria,di per effettuare la interventi possibilità di moderazione del traffico e

A’ TRVRAET TRASVERSALIT E ATTRAVERSAMENTI Giulio Balbo Andrea Fausone Francesco Balbo Alessandro Nicola GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 104 apeetzoiambientali Rappresentazioni 107 ATTRAVERSAMENTI E TRASVERSALITA’ ATTRAVERSAMENTI E TRASVERSALITA’

106 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 109 PO C’E’ UN DI TRAFFICO NEL FIUME PO C’E’ UN DI TRAFFICO NEL FIUME : il nuovo asse : si immagina inoltre : il progetto intende creazione di un nuovo livello sotterraneo

di potenziare il trasporto dellaattraverso metropolitana la creazione di unaappoggia nuova alla linea rete che sotterranea si del progetto. preservare il valore dei luoghiattraverso storici una e progettazione urbani ecocompatibile, con l'obiettivo di rendere balneabile ilottimizzando fiume l'uso delle risorse idriche e energetiche vuole essere la "trasposizione" dicorso corso Moncalieri Casale sotto e il lettopiù del veloce fiume, e rendendo agevole ilcittà collegamento con viario la della tangenziale, riducendoneacustico l'inquinamento e ambientale causato dalin traffico superficie. veicolare L'area pedonale efluviale il potranno verde essere del così parco potenziatiriconnettendo e il migliorati, tessuto storico urbanocollina. con la Sfruttare l'asse naturale dell'area fiume urbana e limitrofa preservare Questo è il punto diche partenza si dell'idea sviluppa progettuale, lungo l'asseinserita nord in - un sud ambito della territorialeLa città più ed ampio. è scorre lungo l'asse del Po,scala descrive metropolitana un da progetto realizzare in inindipendenti fasi tra successive loro. e L'idea progettualeinoltre richiama soluzioni simili adottate inspagnole alcune (Madrid, città Valencia). Nodi e punti di forza del progetto: - L'impatto ambientale - Rete viaria e , pedonalizzazione che - Nuova linea metropolitana

’E ND RFIONLFIUME NEL TRAFFICO DI UN E’ C’ PO Marco Licata David Monzon Trigo Angelo Mastromarini GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 108 apeetzoiambientali Rappresentazioni 111 PO C’E’ UN DI TRAFFICO NEL FIUME PO C’E’ UN DI TRAFFICO NEL FIUME

110 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 113 CORIANDOLI già attivate sull'area, riconoscendo laindividuate validità dall'Amministrazione: delle il soluzioni piano pertempo gli libero spazi lungo del i Murazzi,Cappuccini, la e risalita soprattutto al la Monte realizzazionete dei di sull'asse un di nuovo corso pon- Sanso Maurizio Moncalieri e e di corso un Casale.teniamo sottopasso Lo fondamentale, tra scopo è cor- di quello entrambi, dicolare che liberare il ri- dal ponte transito Vittorio vei- EmanueleMadre, e nonchè la quello piazza di della alleggeriretraffico Gran radicalmente che i attraversano flussi la di piazzacorrono Vittorio via Veneto Po e/o (non per- intendiamode però la affrontare questione in della questa formaIn se- e/o corrispondenza del dell'attestamento disegno sulla del spondadel ponte). orientale Po del nuovo ponte,to il in traffico una veicolare piazza viene atana incanala- circolazione segna rotatoria. la Al conclusione centro visivaMaurizio. una dell'asse In fon- di direzione corso sud, San ilimmediatamente piano verso del il traffico sottopasso si diper abbassa piazza poi Gran risalire Madre in superficieMonte soltanto dei in Cappuccini corrispondenza (per del evitarefrastrutturale un a pesante ridosso ingombro dei in- frontiLa edilizi linea abitati). tranviaria che attraversaEmanuele il viene Po deviata sul sulla ponte spondaza Vittorio est della liberando Gran la Madre piaz- eMonte conclude dei il Cappuccini. percorso Qui al unarisce piede costruzione forma del leggera al confe- terminal tranviariodella e risalita alla meccanizzata. stazione diCon partenza la pedonalizzazione del pontefico Vittorio diretto Emanuele, dal il centro traf- versore la via zona Romani collinare (salita) può efrendo percorre- via così Cardinal l'opportunità Maurizio di (discesa), renderele of- quasi l'asse del di tutto via pedona- Villa3. della ASSIALITA' STORICHE Regina. In un unico punto vuotostorico virtualmente Vittorio collocato Emanuele, sul si ponte intersecanodinario in gli un assi fulcro che straor- reggonota: gli quello episodi di dell'area via considera- PoCastello con fino piazza alla Vittorio Gran Veneto, Madre;Regina, da quello in piazza di discesa via dal Villa parcoso della e il dalla Monte villa dei stessa; Cappuccini,meccanizzata; quello sedime quello ver- della del possibile percorso risalita pedonalemo parallelo tratto al di pri- corso CasaleMichelotti. che segna il confineQuesto del fulcro, Parco centro di geometrieeppure consolidate vuoto, dalla potrebbe storia essere sottolineatodi dalla un presenza elemento monumentale maviduabile effimero ma che intangibile; lo un'installazione renda diesempio. indi- sola luce, ad Il disegno e la materiasottolinea delle gli nuove assi pavimentazioni e consenteAnche la il lettura ridisegno delle dei intersezioni. percorsidichiara interni l'intenzione al del Parco recupero Michelotti delletessuto assialità urbano locali circostante. del disegno i e i punti di rife- liberazione degli assi strut- idea e-ela abitabilità

1. PER UNO SPAZIO VERAMENTERiflettere PUBBLICO sul brano di cittàuna oggetto grande del opportunità. concorso Una rappresenta preziosaaltre opportunità, che come Torino sta le affrontandoSi in tratta questo di periodo. una possibilitàquella rara di per definire una le grande direzionibase città della di storica: propria un evoluzione patrimonio sulla ambientaledinario e valore paesaggistico del di tutto straor- internofuoco alla gli città. scenari Quella desiderabili di persere mettere una contemporanea, a città quindi che anche aspira necessariamentepolita. ad cosmo- es- Riteniamo che la questione nonsta stia città tanto futura. nel Piuttosto nell'Il nostro pensiero ricerca illità nodo e di nella questa di qualità idea questa dell'ci nella possibile in moda- città. primo luogo, di spaziCondizione que- “ricchi” imprescindibile necessariamente. della nozione stessaGli di episodi città. che compongono l'areastituiscono di certamente questa un dei riflessione centro suoi co- nell'immaginarioRiflettere spazi: di sulla spazi Torino. possibile pubbli- ridefinizione dinotevoli questi potenzialità, luoghi nonostante rivela lo spessorezioso fisico peso, ed qui, il della pre- storia. La proposta che presentiamo muovesiderare da la assunti vocazione chiari: fortemente con- pubblicaressati, degli attribuendoli spazi ad inte- una fruizionevariegata. aperta, significativa, Aperta alle interpretazioni più diverseforza di e una sempre cittadinanza più per differenziata.ture Significativa ed rispetto alle alle sensibilità: cul- caratteristicaVariegata perchè propria sia di “centro” un per “centro”. connotazioni tutti sociali, e le permanente, ore oltre delPrivilegiare le giorno il e rapporto le della stagioni. cittàLe con rive il del fiume. tratto interessatostema connettono verde le del parti parco del Fluvialetro”, grande di proponiamo si- Torino, sia che completato qui, edzioni. al integrato Proprio “cen- da qui nuove il fun- parcointensità, potrebbe sia raggiungere nell'offerta un di picco attivitàtuali. di che di significati concet- Questi obiettivi si perseguono attraversozioni: due la ordini riorganizzazione di generale solu- deiicolare, flussi pedonale, fisici ciclabil - traffico ve- turanti il tessuto urbano storico. La definizione di interventi lievidei di luoghi, riorganizzazione finalizzata puntuale principalmente aper creare gli le usi condizioni proposti. I modi e i linguaggigano di sottilmente queste dal trasformazioni rigore puntuali filologicodizioni dero- locale, altre, aprendo come a altri tra- sonorimento i che nuovi nelle cittadin città essiNon riconoscono certo come un familiari. campionario diPiuttosto pezzi l'ipotesi di di “altre una città”. cittànon contemporanea è la indifferente cui alla identità storia significativa delle città di2. tutti. DIREZIONI GENERALI La nostra proposta mantiene gran parte delle progettualità CORIANDOLI Stefano Testa Luca Poncellini Michele Aquila Simone Muscolino GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 112 apeetzoiambientali Rappresentazioni 115 CORIANDOLI CORIANDOLI

114 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 117 DALLA COLLINA AL FIUME DAL FIUME ALLA CITTA’ opportunamente disposti. Per il ponte napoleonico dila piazza viabilità Vittorio limitata è ai prevista mezzispecializzazione pubblici, dei con percorsi per ibiciclette. pedoni e le La spazialità che valorizza lacome Gran elemento Madre caratterizzante di del Dio paesaggio rinasce, liberata dai veicoli, attraversorealizzazione la degli spazi pedonali, arredatiLa a collocazione verde. di un adeguatoseminterrato parcheggio adiacente all'ingresso della giàrisalita prevista meccanizzata al Monte deipermette Cappuccini, il facile raggiungimento disuggestivi uno punti dei panoramici più della città. Il miglioramento dei percorsi pedonalicoordinato e all'ampliamento ciclabili, dei parcheggi e all'integrazione del verde è digià supporto effettuati agli e interventi previsti dall'AmministrazioneVilla per della la Regina e perospitate le al attività suo che interno. saranno DALLA COLLINA AL FIUME DAL FIUME ALLA CITTA’

Il progetto di riassetto urbanomiglioramento ha ambientale, come la obiettivo valorizzazione il degli aspetti paesaggistici e architettonici, delledi condizioni viabilità e dei trasporti,dall'attuale pur incompleto nei sistema limiti delle imposti tangenziali. La proposta ha come presuppostodue la percorsi realizzazione in di sotterraneo, ortogonalicorrenti confluenti, sulle direttrici di corsoCasale San - Maurizio corso corso Moncalieri, einterscambio il che sistema l'Amministrazione di ha aree giàmerito, di adottato integrato in da due altrestrategico attestate in in borgo modo Po, tuttecircolari servite di da trasporto navette pubblico - concontinuo linee collegamento al centro cittadino. Perpercorsi il interrati, sistema scelti dei per ilsull'ambiente, minore è impatto prevista l'eventuale realizzazionedue in fasi successive in cuicorso la Moncalieri prima - privilegia corso l'asse Casale,competente la a seconda, corso San Maurizio,verifica consegue dei alla flussi di trafficorealizzazione determinatisi della dopo prima la fase. La fruibilità delle sponde fluvialipotenzialità e di le bellezza straordinarie intrinseca delsue fiume sponde e sono delle rivalutate tramitel'attuazione, il dove miglioramento mancano, e dei percorsiciclabili, pedonali dell'illuminazione e e degli arrediIn fissi particolare, e per mobili. i Murazzi,funzione sono degli proposte, spazi in a disposizione,smontabile una di tipologia dehors, con strutturecopertura in in acciaio plexiglas, e pertinenti aicommerciali, singoli e esercizi un porticato fissoacciaio con e copertura vetro, di congruente condella i parete moduli muraria, dei dimensionato fornici peranche, sopportare, le eventuali piene delIl fiume. Parco Michelotti è rivisitatoservizi con di la quartiere, collocazione sedi di diludiche associazioni, e attività culturali, in uncoordinato contesto da reso un omogeneo opportuno e sistemaPiazza di Vittorio illuminazione. è già statarealizzazione recuperata del con parcheggio la interrato chela ha superficie liberato dalle autovetture posteggiate,utilizzata sarà per manifestazioni ed eventigrande occasionali; spazio il urbano e architettonicogratificazione ha in una sé stesso, acquistaopportuni vivacità elementi con di arredo urbano

A’ A IM LACITT ALLA FIUME DAL AL OLN LFIUME AL COLLINA DALLA Roberto Rossetti Enrica Di Sabato Nicola Di Sabato Mariacristina Bonini GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 116 apeetzoiambientali Rappresentazioni 119 DALLA COLLINA AL FIUME DAL FIUME ALLA CITTA’ DALLA COLLINA AL FIUME DAL FIUME ALLA CITTA’

118 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 121 EXTRA FORMAM EXTRA FORMAM aprire nuove attività commerciali epercorso di plurisensoriale realizzare per un ipovedenti eper non garantire vedenti l'accessibilità a tutti.valore Architettura documentario di estesa fino aMaurizio, corso i San Murazzi sono unitiattraverso al un parco passaggio Michelotti solo pedonaleprossimità da della costruirsi valorizzata in diga Michelotti.ulteriore Un collegamento è definito daciclo-pedonale una costruita, passerella con una letturaottocentesco, del sulla dibattito perpendicolare all'antico Ricovero di Mendicità. Pensata In sostituzionela del passerella nuovo offre ponte, una soluzioneambientale di per contenuto tutelare impatto un'area chel'immagine restituisce di Torino che dalfuturo. passato è proiettata nel Il parco Michelotti è progettatocui come nuove parco specie fluviale arboree in sialberature accostano esistenti. alle Una tutelate promenade, dispostadifferenti su quote di livello, ègiardini aperta Ginzburg in e direzione di dei Madonnaparco del trovano Pilone. posto Nel un polocon di ponte servizi Regina verso Margherita, l'incrocio unarifunzionalizzate piazza, strutture le della biblioteca civica Alberto Geisser e dell'acquario-rettilario diVenturelli e Ezio un parc d'eau.esemplare Costruito cantiere con ecologico, un il parcin d'eau un si sistema articola di bacinidell'acqua per del la Po, incanalata fitodepurazione inrealizzato un sul nuovo tracciato canale dell'ottocentesco canale Michelotti e poi restituita ald'acque, fiume. si Sintesi pone di come una elementoprogetto città qualificante poggiato di sullo un studio delpaesaggio rapporto e tra sviluppo sostenibile. extra formam extra formam sceglie di valorizzare il Monte dei a e i due corsi. Sul retro, un parcheggio

Fotografia di un passato attualizzatoTorino del teso domani, verso iI la progettotassello disegna per un riorganizzare nuovo l'ambito costituitosistema dal piazza Vittorio Veneto -piazza sponde Gran del Madre Po di - Dio. Immaginando un processo di trasformazionetessuto del urbano a misura diprospetta pedone, una soluzione che sipluridisciplinari, poggia interpretando su la contributi conservazione come strumento per l'innovazione e integrandorealizzazioni le nella nuove struttura storica della città. Considerata nella sua complessità, l'areadisposta esaminata attorno è all'asse rettore viaRegina, Po tracciato - storico via fondativo Villa nella pianificazione della torinese. Scopo diricostituire la già progettata concezioneunitaria spaziale tra le due spondeponte del Vittorio fiume, Emanuele restituendo I il aluna passeggio limitazione cittadino della con circolazione veicolare.sostituzione In del proposto sottopassaggio, é sila prevede riduzione della sezione diMoncalieri attraversamento e dei Casale corsi dove, insinistra, analogia è con mantenuto la il sponda trafficopubblico automobilistico e privato. Una piazzafronte pedonale alla è chiesa ricavata della di Granverso Madre il di fiume, Dio dal limitata, frontepiazz dei fabbricati angolari trasotterraneo la libera lo spazio soprastanteil potenziando ruolo della piazza comevalorizzando luogo la di chiesa. relazione Al e trafficoriservato di il quartiere passaggio è che collegaMonferrato, le segno vie ancora Bonsignore riconoscibile e delleStrade Antiche di San Mauro e Moncalieri. Cappuccini, individuato come attestamento di un'ovovia che lo collega confiume. la Il sponda disegno sinistra ipotizza del treantistante soste, l'antica nel Bastida, piazzale sul montePo per e rispondere, ai con Murazzi una del ambientale, struttura alla di domanda ridotto di impatto risalitasponde dalle del due fiume. Utile apedonale incentivare del la luogo, fruizione l'ovovia sidi pone riqualificazione come dei elemento Murazzi dove si suppone di extra formam XR FORMAM EXTRA Maria Gola Patrick Ecoutin Camilla Paleari Elena Gianasso Enrico Giovannone GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 120 apeetzoiambientali Rappresentazioni 123 EXTRA FORMAM EXTRA FORMAM

122 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 125 LA CITTA’ DEI GATTI E DEGLI UOMINI questo modo colleghiamo i vialiurbano alberati con ed il il parco tessuto Michelottiad e oggi il separati lungofiume, da fino unaotteniamo barriera nuovi quasi spazi invalicabile, liberi e damercato, attrezzare il per tempo il libero, illocale. parcheggio e il traffico Il ponte abitato II ponte progettato su corsocollegamento San tra Maurizio riva rinforza destra il edecongestiona sinistra il e ponte Vittorio Emanuele. È collocato in una posizionel'impatto tale e da costituire limitarne cerniera tradestra luoghi naturale diversi: e la selvaggia, riva larazionale. riva Il sinistra ponte, artificiale veicolare e sull'impalcatoe superiore pedonale su quello inferiore,strada è urbana, concepito abitata come da una spaziespositivi. commerciali ed I Murazzi di giornoAbbiamo e collegato di con notte un ascensorecorso i Cairoli, Murazzi attraverso a un nuovoin livello cui intermedio collocare parcheggi ericongiungendo attività città collettive, alta e e cittàprevediamo bassa. spazi Lungo organizzati, il ombreggiati fiume die giorno illuminati di notte, attrezzatigalleggiante, con in una modo piscina da incoraggiarediurno, anche in l'uso condizioni di sicurezzaambientale. e di elevata qualità Una funicolare come percorsoPer museale garantire intensità al flussoradicamento di nel visitatori tessuto e urbano, abbiamoche previsto il "parterre" di Villaun della parco Regina delle possa sculture, ospitare dotatovisibili di dalla un città, sistema inserito di inmuseale luci un integrato sistema con turistico il e MuseoMurazzi. della Con Montagna tre ed tratte i funicolaritracciato sospese un abbiamo percorso che collegasistema gli e elementi che del offre aattraente, turisti diversa e dai cittadini mezzi una pubbliciraggiungere alternativa tradizionali, le per pendici della collina. Nuove attrezzature sportive (una pistae di una sci palestra artificiale di arrampicata)Museo integrano della le Montagna, attività riconfermando del ladel vocazione Monte dei Cappuccini atra stabilire la un città collegamento e le Alpi. LA CITTA’ DEI GATTI E DEGLI UOMINI

Lineamenti La città lungo il fiume Oggi le azioni per migliorareurbana la devono mobilità mirare e alle la relazionipersone qualità tra e spazi investire e su servizinecessità capaci di di infrastrutture ridurre per la leprogetto auto intende private: incoraggiare il l'uso nostro degliriducendo spazi le urbani barriere causate dall'intensitàe del dai traffico dislivelli naturali; facendourbano sì sia che attraversato ogni da luogo unpercorsi, sistema per continuo ridurre di gli effettiampliando dell'isolamento; l'arco temporale di utilizzo,che per i impedire luoghi diventino insicuridel ed progetto, ostili. le Nello trasformazioni scenario fisicheurbano dello sono spazio integrate da uninnovativi, sistema cosi di flessibili servizi e capillarisuperfluo da l'uso rendere dell'auto privata inIntervenendo città. sui modi e sulleveicolari, fasce intendiamo orarie ridurre dei la flussi congestionericorrere senza a provvedimenti di blocco,invece che produrre possono rarefazione, assenza disociale controllo e conseguente mancanza diIn sicurezza. questo ambito, prefiguriamo uninedito, servizio costituito di da mobilità veicoli condottidisponibili da per operatori servizi diversi: navettaaccompagnamento per agli la anziani, scuola, comunicazione culturale ai turisti. Sarà formataprofessionale una e, nuova insieme, figura sarà offertogrado un di servizio competere in con leprivata. prerogative dell'auto II nostro progetto ruota intornocome alla nodo Gran strategico Madre tra ifiume, quartieri lungo affacciati l'asse sul che daalla piazza Villa Castello della giunge Regina. fino Intornoparco alla Michelotti Gran in Madre riva e destraVittorio e e intorno corso a Cairoli piazza inun'area riva attrezzata sinistra, con si percorsi estende ciclo-pedonaliin diffusi, cui nuovi parcheggi epermettono servizi di di ridurre mobilità le alternativa autoQuesti circolanti interventi, e uniti in al sosta. nuovoMaurizio ponte e su alla corso trasformazione San aponte senso Vittorio unico Emanuele, del fanno sìdecongestionata che e l'intera valorizzata. area sia Abbiamo disegnato un nuovo tracciatoriservato ribassato, al traffico di scorrimento di corso Casale. In

EL UOMINI DEGLI E

’DIGATTI DEI A’ ACITT LA Franco Lattes Elena Geuna Federico Ratti Paola Valentini Paolo Lamberti Monica Carocci Simona Stornelli Angelica Benoffi Enrico T. De Paris Alessandro Tosetti Andrea Frascarolo Giuseppe Zambon Pier Luigi Mancuso Emilia Pozzo La Ferla GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 124 apeetzoiambientali Rappresentazioni 127 LA CITTA’ DEI GATTI E DEGLI UOMINI LA CITTA’ DEI GATTI E DEGLI UOMINI

126 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 133 -La - II concetto base è riqualificazione degli spazi urbani avvienericonfigurazione tramite architettonica la delle aree pedonali (piazza Vittorio Veneto, Murazzi delMadre Po, di piazza Dio) Gran che costituisconoportante il del fondamento progetto. Il concettosistema base flessibile è di creare strutture un modulari,assemblabili; con attraverso elementi aggregazioni differenti, tali strutture creano una serie dimoltiplicano configurazioni le che possibilità di fruizioneL'immagine delle dello aree. spazio cambia ecarattere rende della multiforme città. il quello di depotenziare il trafficoprivato automobilistico dell'asse via Po -favorendo ponte su Vittorio tale Emanuele direttrice I, lotrasporto sviluppo pubblico, del della sistema viabilità di pedonaleciclabile. e Risulta quindi necessaria lanuove creazione infrastrutture: di il progetto prevederealizzazione infatti di la un nuovo ponteSan sul Maurizio fiume e tra corso corso Casalesotterraneo e di di piazza un Gran attraversamento Madresoluzione di si Dio. devia Con il tale trafficocittà di da attraversamento via della Po alinterna nuovo dell'area asse, di destinando progetto la ade zona un a traffico terminale di per quartiere i veicoli diretti nella Z.T.L. 3. II sistema flessibile degli spazi urbani 4. Viabilità e infrastrutture - La condizione - La progettazione individua tre SPAZIALITA’ ALTERNATE CONNESSIONI CONTINUE SPAZIALITA’ ALTERNATE CONNESSIONI CONTINUE

contemporanea della città di Torino,trasformazione le urbane degli ultimi anni,rigenerazione i sociale, processi costituiscono di elementi chiave per la comprensione delle problematichebando che di il concorso propone dila risolvere, complessità e di mostrano intervenire inprogetto, tale esemplare contesto. zona L'area di di contattostoriche, tra sistema centralità fluviale e paesaggiorappresentato collinare, nella ha storia uno deidell'organismo fulcri urbano principali di Torino, e,degli con anni, il assume passare un'importanza semprelivello maggiore sociale, a culturale, infrastrutturale, ambientale. Il riassetto complessivo delle funzionalitàpubblico dello di spazio progetto risulta necessarioriequilibrio per generalizzato il del tessuto cittadino. Gli obiettivi del progetto siseguenti possono punti: riassumere a) nei Realizzare uncomplesso sistema che urbano connetta le progettualitàattraverso in l'individuazione atto di tre macrosistemi; b) Migliorare la viabilità pubblicacreazione e di privata nuove tramite infrastrutture la chetraffico riducano automobilistico il sull'area centrale, privilegiando il sistema di trasportoviabilità pubblico pedonale e e la ciclabile; c)pubblico Dotare di lo un spazio sistema flessibilestrutture, di per attività favorire e una di fruizionemigliori differenziata la che vivibilità sociale; d) Realizzare interventi con impattoconsapevolezza limitato, di nella intervenire in unambientale contesto di storico grande e pregio; e)interamente Rendere accessibile l'area per i diversamenteconvinzione abili, che nella l'abbattimento delle barriere architettoniche ha come conseguenza un miglioramento della qualità di vitaogni e cittadino. di fruizione di macrosistemi su cui si focalizzanoA)Asse gli urbano: interventi: piazza Castello, viaVeneto, ponte Po, piazza Vittorio Vittorio Emanuele I,Madre piazza di Gran Dio, Villa dellaB)Murazzi Regina del Po (sponda sinistraC)Asse del dei fiume) parchi (sponda destra) 1. Obiettivi generali 2. ll progetto

ONSIN CONTINUE CONNESSIONI

’ALTERNATE A’ SPAZIALIT Sergio Piroddi Andrea Picanza Silvio Pappalettere Alessio Mazzacrelli Riccardo Monducci GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 132 apeetzoiambientali Rappresentazioni 135 SPAZIALITA’ ALTERNATE CONNESSIONI CONTINUE SPAZIALITA’ ALTERNATE CONNESSIONI CONTINUE

134 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 137 STARE IN CITTA’ COME AL MARE anse . I salti d'acqua e e i principali edifici nuovo tratto di fiume , riscoprendo una tradizione nel fiume, corredate da spiagge prendere il sole stando . La costruzione di un'altra briglia . Una serie di ampi (sostituendole con rampe inserite . . Tra gli alberi del parco sorgeranno nuove declivio digradante dolcemente verso la Parco Michelotti nelle vie limitrofe), in modopedonalizzazione da integrale poter della garantire piazza. la ora sopita. Prevediamo la realizzazione di diverse di sabbia, sedie a sdraiovolley e o campi boccette) da realizzabili gioco sulle (beach banchine o su produrrà la formazione di un generati dalle due briglie saranno superabili tramite galleggianti con tavolato in legnoper forniranno canoe approdi e barche aluogo remi ottimale ma per saranno anche un Ilcircostante potrà rinascere completamente, assumendo una posizione centrale nell'Adc.mantenuti Verranno l'alberatura esistent dell'ex zoo, riutilizzabili come serviziVerso il per fiume il verrà parco. realizzatavariando una il serie profilo grazie di della alla sponda previstaun al rivoluzione fine di realizzare piazza Vittorio La balneazione in cittàcoltivare è per una il potenzialità futuro da piscine galleggianti isole galleggianti con acqua a profondità controllata scivoli per canoesull'acqua pontili piscine all'aperto, copribili durante l'inverno.collegamento In con la Biblioteca Civicarealizzato Geisser un verrà giardino d'inverno attrezzatodi con sosta luoghi per la lettura. spiaggia STARE IN CITTA’ COME AL MARE il dovrà prolungandolo eliminate le Il ponte nuovo Pcp immaginare la città del Adc l'Adc entrerà a far parte del centro , da difendere e sviluppare attraverso

futuro. L'Adc è un luogoambientali ricco di eccezionali valori La mobilità urbana del futuro (Mudf) storico (Cs) libero dalleadeguatamente automobili attrezzato private con e piste sarà ciclabili-pattinabili pedonali- (Pcp). sottopasso di piazza Gran Madre ponte nuovo diverrà un simbolo della Mudf. rampe di accesso al parcheggio interrato di assumere nuove caratteristiche. Dovremo tornareutilizzare ad il più possibile forzanostro motrice corpo generata (andare dal a piedi,skate, in etc...), bici, chi con non pattini, vuoleenergia o muscolare non per può muoversi utilizzare potràutilizzare comunque mezzi leggeri ed ecologicicarrozzine come elettriche. bighe o In questa ottica il sistemache di costituisce spazi pubblici e parchi Il delicato sistema ambientale analizzatoessere dovrà sgravato quindi il più possibiletransito. da Per questo flussi è di opportuno traffico realizzare in il adeguatamente. Per collegare meglio ilsponda Cs destra con del la Po siponte prevede esclusivamente la Pcp. realizzazione diprocurerà un numerosi vantaggi: il corsoospiterà San una Maurizio "vera” pista Pcpdedicate (dotata ai di vari diverse mezzi corsie diparco trasporto) Michelotti, indirizzata tale al parco diverràaccessibile così dal altamente Cs e dacittadina; estese il zone ponte della Napoleonico parte potràtransito piana ospitare di un pedoni più rallentato,sosta, invitando accogliendo anche adeguatamente alla i flussi turistici; Piazza Gran Madre e piazzaunite Vittorio dal ai ponte lati Napoleonico del diverrannosistema fiume il monumentale cuore radicalmente del pedonalizzato. E' auspicabile che in futuro vengano Questo progetto è attento aper delineare l'ambito una di soluzione concorso (ma soprattutto è rivolto a ) adatta ai nostri giorni modalità di fruizione oggi dimenticateesplorate. o E' non prioritario ancora quindi riconoscere,e conservare usufruire di questi valoriviabilistiche" difendendoli che da potrebbero "soluzioni sminuirli o danneggiarli.

’CM LMARE AL COME A’ TR NCITT IN STARE Luca Serratrice Maurizio Zucca Giovanni Nociti Orsola Balsamo Nicoletta Carbotti Alessandra Rasetti Maria Grazia Cantanna GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 136 apeetzoiambientali Rappresentazioni 139 STARE IN CITTA’ COME AL MARE STARE IN CITTA’ COME AL MARE

138 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 145 UN GIARDINO NEL DUEMILA SETTE CENTO UN GIARDINO NEL DUEMILA SETTE CENTO

"Se ben si esamina tuttegiardino le è opere quella dell'uomo, che un offreed bel la autentica. felicità Anche più il immediata paradisoun è giardino. immaginato Questo come mito èsignificativo". sicuramente profondo e Proprio partendo da questo assiomapresentato il prevede progetto di “immaginare” unanuovo sorta grande di giardino pubblico, un'estensionegiardino del naturale che delimitava ilcome fiume, elemento il significante verde nel rapportoPertanto il terra-acqua. progetto propone dicome utilizzare l'elemento il più “verde” significativo einfatti, caratterizzante, si prevede di realizzarecampata, un la ponte cui ad immagine unica formalerealizzata (fronti come visti), un è giardino verticale,dotato un di ponte un secondo livellopubblico, organizzato una a sorta giardino di belvedereverticale sul sarà fiume. mutevole Il con giardino lefoglie stagioni e (colori fioriture delle dei rampicanti),di costituirà caleidoscopio, una nella sorta notte pulseràCosì di come vive un luci. nuovo giardinoinformale verde all'italiana), (giardino caratterizzerà tutti glipedonali spazi recuperati, quelli della Gransoprastanti Madre, i quelli Murazzi, parte diserie piazza di Vittorio, “barconi" una verdi ancoratiriorganizzeranno sui l'immagine Murazzi funzionale ne e formale.

O NGADN E UML ET CENT SETTE DUEMILA NEL GIARDINO UN Angelo Sado Antonello Sado Alessio Patrucco Luca Sabbatucci Alessandra Ghignone GRUPPO DI PROGETTAZIONE 19° classificato 144 apeetzoiambientali Rappresentazioni 147 UN GIARDINO NEL DUEMILA SETTE CENTO UN GIARDINO NEL DUEMILA SETTE CENTO

146 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione

ae istudio di ’area niiuzoedlesrtgenell strategie delle Individuazione 149 UN GIRO DI GIOSTRA "la città, il fiume, la UN GIRO DI GIOSTRA . pubbliche e/o veicoli privati incorso corrispondenza Fiume di e corso Gabetti. La piazza della Gran Madre,sottopasso, con diventa un parzialmente nuovo pedonale. Le sponde del fiume, conciclabili, nuovi si percorsi uniscono pedonali con e dueponte passerelle napoleonico parallele e al che continuanocamminamento il porticato di piazza Vittoriogenera Veneto; un si unico, esteso spaziodi pubblico piazza dall'esedra Vittorio al retroDio. della piazza Gran MadreIl di Parco Michelotti conserva lerettilario strutture e esistenti della dell'ex biblioteca ein una legno sequenza garantiscono di un pontili avvicinarsicon diretto cui al il fiume, parco dialoga"stanza" maggiormente. creata Ciascuna da questo ritmoperpendicolari di al segni fiume, si diversificafunzionali-botaniche per e peculiarità assicura la riqualificazioneun di contesto verde di grandecentrale. pregio per l'area Il fiume diventa un tesoro,pubblica, nella come sua spazio dimensione di limitequale e poggiare non e di dal confine, qualescambio al ripartire dialettico ogni continuo volta tra nello collina" L'attuazione di progetto proietta Torinodimensione in internazionale una obbligata nuova per ogni metropoli del futuro. La realizzazione,fattibilità come economica, la è sua dilazionata nelgiustificata tempo in e base agli edifici che saprà offrire.

Progettare l'area d'ambito di concorsointervenire significa sul sistema dei flussicentro della dal città; traffico sgravare veicolare, il portaad automaticamente un'evoluzione qualitativa della suaSi fruizione. è affrontato il problemaun'attenzione posto alla dal viabilità bando torinese con nellaglobalità. sua Concentrarsi esclusivamente su progettiscala a ridotta porta a soluzionifacilmente di sorpassate breve dal respiro probabile futuro intensificarsi del traffico. La soluzione proposta dal progettol'attraversamento alleggerisce nord-sud, trasferendo il carico veicolare dalla riva destra delinfrastruttura Po sotto ad la una collina nuova checon collega Settimo Moncalieri Torinese. L'intenzione progettualediminuire è il traffico del centropubblici e, efficienti, con incentivare l'aiuto spostamenti di non motorizzati mezzi centro-periferia. A questo scopopredisposti sono due stati nodi di interscambioarteria lungo per la depositare nuova i veicolipermettere privati all'asse tali viario da di corsoCasale Moncalieri/corso di trovare una nuovapercorribilità dimensione possibile di e efficiente. Come l'asse viario lungo ilmetropolitano Po, sgravato l'intero dal sistema traffico veicolaresuoi poggia equilibri i su un nuovoquali sistema Torino potrà di presentarsi valori lontana graziecongestione da ai come qualsiasi spazio fertile eaccogliere possibile la ad dinamica imprevedibile discenario qualsiasi futuro internazionale. Le porte d'ingresso e uscitastate della progettate nuova in strada corrispondenza sono dellepenetrazione arterie della di città, attestate alleTorino: il polarità Lingotto, di la zonaPorta ospedali, Nuova le e stazioni Porta di Susa,Universitario il e Politecnico, le il stazioni nuovo metropolitaneprogetto. Polo realizzate o in La città, cosi alleggerita dalpubblici, traffico, pedonali, offre utilizzabili nuovi per spazi varieincontri esigenze e e finalmente con unsua fiume dignità. che acquista la Dal nodo di interscambio dihanno Villa tre della possibilità Regina di si accessoun'Econavetta alla veloce, città su tramite un percorsocollega verde, il che nodo con piazza Castello e navette NGR IGIOSTRA DI GIRO UN Elisa Vaira Pietro Merlo Luca Luddeni Isabella Corni Maddalena Fadda Francesco Allasina Alessandro Giulio Testa Alberto Antonio Mazzucchelli GRUPPO DI PROGETTAZIONE COLLABORATORI E CONSULENTI 19° classificato 148 apeetzoiambientali Rappresentazioni 151 UN GIRO DI GIOSTRA UN GIRO DI GIOSTRA

150 apeetzoedlepoot progettuali proposte delle Rappresentazione RELAZIONE CONCL USIVA La Città di Torino ha inteso ricorrere allo strumento del concorso di idee per avviare un processo di confronto e Entrambe le soluzioni, nonostante gli spunti notevoli, presentano altresì criticità, e non sono pertanto pienamente raccogliere un ampio spettro di soluzioni che suggeriscano la più idonea configurazione strutturale e morfologica convincenti, come conferma il punteggio complessivo attribuito. DELLA COMMISSIONE da dare alle porzioni di città che affacciano sul Po a cavallo dell'asse via Po - piazza Gran Madre di Dio.

GIUDICATRICE Al concorso sono stati ammessi trenta progetti. Di seguito si riportano le motivazioni di valutazione relative a ciascuna delle due proposte classificate prime ex equo. Sono evidenziati gli elementi di maggiore caratterizzazione delle proposte alla luce degli obiettivi richiamati Un primo esito positivo della gara consiste nella presenza di proposte progettuali che permettono di verificare in sintesi dal bando: scenari diversi, caratterizzati nel confronto con le previsioni del Piano Regolatore dall'aver previsto o meno un nuovo attraversamento sull'asse di corso San Maurizio. Alcune proposte percorrono la strada di un attraversamento migliorare la fruibilità pedonale e ciclabile delle sponde fluviali e con sottopasso del fiume, altre verificano soluzioni di ponti con caratteristiche diverse di geometrie e di impatto delle parti di più diretto affaccio al fiume, e la dotazione di servizi a sulle due sponde. In alternativa radicale diverse soluzioni ritengono non necessario un nuovo attraversamento supporto di tale fruibilità pedonale, veicolare, configurando una terza grande famiglia in cui convivono sia ipotesi minimaliste che ipotesi di tutelare e valorizzare il notevole patrimonio paesaggisticoambientale riconfigurazione decisa dei caratteri del luogo. e storico architettonico riconoscibile nell'area oggetto di studio; Ciascuna di queste tre famiglie ha dato luogo a proposte differenti rispetto alle quali sono state individuate dalla assicurare adeguata accessibilità alla parte piana della città (ovest commissione le soluzioni più interessanti. Po) per le utenze provenienti da territori collocati ad est ed a nord La famiglia che prevede l' attraversamento del fiume con sottopasso non ha dato luogo a progetti convincenti, non del Po; fornendo risposte alle criticità tecniche e a quelle relative all'impatto ambientale. migliorare la mobilità urbana in senso nord sud nella fascia est della città ed in particolare assicurare adeguate condizioni di Più in generale, la grande varietà delle proposte supplisce solo in parte alla mancanza di soluzioni convincenti fruibilità ed accessibilità intra ed inter quartiere per i residenti ed i capaci di tenere insieme la complessità delle componenti che interagiscono sul territorio considerato. Dai singoli titolari di attività nelle parti collinari e pedecollinari del territorio. progetti è più facile individuare risposte parziali, particolari spunti che comunque potranno permettere alla Città di interrogarsi alla ricerca della migliore definizione possibile per i diversi ambiti considerati. TACTICS Emerge dunque l'opportunità di approfondire i suggerimenti e le proposte avanzate dai progetti meglio classificati in relazione ai possibili scenari trasportistici derivati dagli obiettivi indicati dall'Amministrazione. La proposta, appartenente al gruppo di progetti che escludono nuovi attraversamenti veicolari del fiume, offre una visione che si pone in posizione di forte caratterizzazione rispetto all'intero ventaglio dei progetti ammessi. La valutazione comparata delle proposte presentate conferma la validità e la praticabilità di alcuni indirizzi Il ribaltamento del punto di vista orientato secondo criteri di tutela, o condotto con attenzioni di integrazione, porta progettuali dell'Amministrazione, come nel caso del sottopasso della piazza Gran Madre, con attenzione ad in questo caso a una città altra, disposta al mutamento, ridisegnata per sottrazioni e sovrapposizioni di segni. In allontanare le cesure date dall'interramento delle rampe dagli isolati che chiudono la piazza stessa. questo modo la città contemporanea si appropria diffusamente e con interventi evidenti del suo affaccio con il COMPOSIZIONE DELLA Altra considerazione riguarda la fruizione delle sponde, sia grazie al ridisegno di parco Michelotti e della maggiore fiume, integrando oggetti, funzioni e percorsi a quelli esistenti. COMMISSIONE GIUDICATRICE continuità possibile di percorsi con Borgo Po, ma anche con il collegamento di entrambe a vantaggio soprattutto della sponda sinistra che resterebbe meno isolata e meglio fruibile. L'attenzione alla precollina mette in evidenza La riorganizzazione della viabilità fa riferimento alla politica infrastrutturale generale della città ad una scala più ing. Biagio BURDIZZO alcune possibilità di riqualificazione delle vie di Borgo Po e dell'asse di viale della Regina. vasta, per giustificare in dettaglio sull'area la sola necessità di favorire i flussi nord-sud sull'asse di corso Casale e Direttore Divisione Infrastrutture e Mobilità Anche sulla fruizione del Monte dei Cappuccini vengono presentate interessanti alternative nei modi della risalita e corso Moncalieri. A tal proposito viene confermata l'indicazione della Città di un sottopasso in corrispondenza di Presidente possibilità di ricucire l'area verde con quella dei giardini Ginzburg a favore di una maggiore continuità delle aree a piazza Gran Madre di Dio, seppure allontanando la posizione delle rampe per meglio valorizzare i percorsi in parco lungo la sponda orografica destra. superficie. Il progetto confida nella riduzione del traffico sul ponte napoleonico, del quale conserva la arch. Bernardo SECCHI carreggiabilità, ottenuta con più attente politiche di regolamentazione e dissuasione del traffico. Docente di Urbanistica Istituto Universitario di Architettura di Venezia La Commissione giudicatrice, in ottemperanza alle indicazioni del bando, ha stilato una graduatoria dei progetti Gli affacci sul fiume e il protendersi da una parte e dall'altra a conquistare nuovi spazi e nuove prospettive sono la ammessi con attribuzione di punteggi assegnati secondo i criteri prefissati: caratterizzazione forte della proposta che ricuce in questo modo sull'alveo del fiume la città con la sua collina, arch. Antonio DE ROSSI 1. Miglioramento del paesaggio urbano e valorizzazione dello spazio pubblico (fino a 35 punti); Borgo Po e Vanchiglia. Vice Direttore dell'Urban Center Metropolitano 2. Miglioramento della mobilità urbana (fino a 35 punti); Al contempo non si possono sottacere le criticità determinate dalla realizzazione di percorsi sulla superficie del 3. Realizzabilità tecnica ed economica e la multidisciplinarietà dell'approccio progettuale (fino a 30 punti). fiume e dagli interventi su piazza Vittorio Veneto. arch. Alessandro DE MAGISTRIS Docente di Storia dell'Architettura Due sono le proposte che la commissione giudicatrice ha ritenuto più meritevoli: Tactics e Trasparenze. TRASPARENZE al Politecnico di Milano Le due proposte presentano radicali differenze di approccio espresse dai singoli punteggi valutativi. In particolare, Tactics prefigura un originale approccio alla valorizzazione percettiva del luogo anche attraverso un sistema di La proposta risponde in maniera equilibrata ai diversi quesiti posti dal disciplinare di gara e soddisfa i criteri di ing. Sergio LAGOMARSINO percorsi in ambito fluviale, senza aggiungere infrastrutture viarie, se non il sottopasso della Gran Madre. valutazione fissati dal bando. Docente di Tecnica delle costruzioni Trasparenze propone la realizzazione di un ponte in continuità con il corso San Maurizio, che, unitamente al La realizzazione di una nuova infrastruttura di attraversamento del fiume viene affrontata con una soluzione ritenuta All’Università di Genova sottopasso della Gran Madre, consente la pedonalizzazione del ponte napoleonico. di contenuto impatto visivo sul paesaggio esistente dotato di connotazioni forti e storicamente stratificate. 152 153 Le soluzioni tecniche adottate (arco ribassato con impalcato con via superiore e struttura a sbalzo, rastremata e priva di contatto con il fronte dei Murazzi) permettono un intervento reversibile e non eccessivamente invasivo sulla struttura muraria storica, ma non sciolgono pienamente gli interrogativi legati all'introduzione di questo tipo di infrastruttura in un contesto di grande valore.

Gli aspetti di viabilità sono affrontati ottenendo i vantaggi di una generale riorganizzazione e senza particolari eccessi di dotazione infrastrutturale. La lunghezza del sottopasso della piazza Gran Madre di Dio è tale da non inficiare in superficie il rapporto diretto tra gli isolati di Borgo Po e il fiume nelle adiacenze del ponte Vittorio Emanuele I. Apprezzabile la soluzione data alla rotonda di innesto del ponte con corso Casale.

Il sistema del parco fluviale e degli affacci sul fiume trova una nuova organizzazione con soluzioni di collegamento tra le sponde e passerelle e affacci panoramici che riprendono la rete dei percorsi data dagli assi degli isolati di Borgo Po costituendo nuove prospettive urbane e una riconnessione tra gli ambiti della collina e il fiume.

Torino, lì 4 settembre 2007

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