COPERTINA-INFO-DIFESA-4-2015.indd 1 Ministero dellaDifesa www.difesa.it

4-2015 informazioni della difesa 32 MEDAGLIE PERGLI ATLETI CON LESTELLETTE GIOCHI MONDIALIMILITARI NUOVO SISTEMAD’ARMA LA COMUNICAZIONE LA TRIDENT JUNCTURE‘15 DI ESSERIUMANINELMEDITERRANEO L’ITALIA GUIDA LALOTTA AL TRAFFICO OPERAZIONE SOPHIA PIÙ GRANDEESERCITAZIONE NATO DAL 2002 RIVISTA DELLO STATOMAGGIOREDELLA DIFESA 4-2015 15/03/16 10:38 L’esperienza si misura in ore di volo. E la passione?

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COPERTINA-INFO-DIFESA-4-2015.indd 2 15/03/16 10:38 4-2015

OPERAZIONE SOPHIA L’ITALIA GUIDA LA LOTTA AL TRAFFICO DI ESSERI UMANI NEL MEDITERRANEO

TRIDENT JUNCTURE ‘15 LA PIÙ GRANDE ESERCITAZIONE NATO DAL 2002 LA COMUNICAZIONE NUOVO SISTEMA D’ARMA GIOCHI MONDIALI MILITARI 32 MEDAGLIE PER GLI ATLETI CON LE STELLETTE informazioni della difesa

Ministero della Difesa

www.difesa.it 4-2015 RIVISTA DELLO STATO MAGGIORE DELLA DIFESA

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Per i media nazionali, il 2015 è stato l’anno dei migranti: è quanto emerge da un rapporto dell’osservatorio Demos, secondo il quale nei primi 10 mesi dell’anno la loro presenza nelle cronache televisive e sui giornali sarebbe cresciuta rispettivamente dell’80 e del 250%. Il fenomeno drammatico dell’immigrazione si sovrappone troppo spesso a un vero e proprio traffico di esseri umani, gestito da un network di criminali senza scrupoli che hanno sulla coscienza i naufragi che hanno funestato il Mediterraneo negli ultimi anni, nonostante i soccorsi prestati dalle navi civili e militari che solcano il Mare Nostrum. Proprio per contrastare questa forma disumana di delinquenza, l’Unione Europea ha schierato una forza aero-navale, affidandone il comando alla Marina Militare, a riconoscimento del ruolo primario del nostro Paese e della nostra Difesa in questo ambito. I risultati non si sono fatti attendere: dopo pochi mesi di attività intense si è registrata una flessione delle traversate lungo una delle rotte più pericolose, quella che parte dalla Libia, oltre all’arresto di numerosi trafficanti e alla messa fuori uso di un numero importante di imbarcazioni appartenenti agli scafisti. All’operazione europea Sophia, dal nome di una bimba nata dopo un viaggio periglioso per mare in grembo alla madre, è dedicata la storia di copertina, illustrata da immagini scattate da fotografi militari. Nella rivista si getterà uno sguardo anche su diverse realtà che vedono la Difesa italiana in primo piano nel contesto nazionale e internazionale, dove le Forze Armate operano su una molteplicità di fronti che spaziano dall’anti-terrorismo allo sport, passando per la formazione e il capacity building in favore di forze di sicurezza straniere cui l’Italia dedica risorse importanti e a cui Informazioni della Difesa si dedicherà prossimamente.

Ten. Col. Mario RENNA

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 1 15/03/16 15:26 FOCUS DIFESA PORTFOLIO IMMAGINI Operazione Sophia L’Italia guida la lotta al traffico di esseri umani nel Mediterraneo

Antonello de RENZIS SONNINO pag. 08

Portfolio pag. 26 Trident Juncture 2015 La più grande esercitazione NATO dell’ultimo decennio Emiliano BIASCO pag. 36

IDEE ED ESPERIENZE Creativi, agili ed innovativi Come West Point punta a formare i leader del prossimo futuro Mario RENNA pag. 46

OSSERVATORIO STRATEGICO Sempre più stretti Francesco LOMBARDI pag. 56

L’ Artico nella geopolitica del III millennio Gianluca SARDELLONE pag. 62

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 2 15/03/16 15:26 ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 3 15/03/16 15:26 TECNICA, PROFESSIONE E SOCIETÀ Misurare la minaccia comunicativa La costruzione di un indicatore di offensività Luigi BRAMATI pag. 72

DIFESA NEWS

• Corea - VI giochi mondiali militari pag. 80 • Esercitazione Grifone 2015 pag. 92 • News brevi pag. 100 a cura di • 55° anniversario delle Frecce Tricolori Cosimo PACIULO pag. 107 • 70° anniversario dell’ ONU Antonio MORLUPI pag. 111

RETROSPETTIVE

La Legione Garibaldina I primi italiani in campo nella Grande Guerra Piero CROCIANI pag. 116 LIBRI ED EVENTI Mare Monstrum Mare Nostrum pag. 124

Rivista dello Sede: Abbonamento: Stato Maggiore della Difesa Via XX settembre, 11 Italia:€ 16,40 - Estero: € 24,35 00187 Roma Il versamento può essere effettuato Editore: 06 46912818 sul c/c postale 27990001 intestato a: Ministero della Difesa 06 46912488 INFORMAZIONI DELLA DIFESA fax: 06 46912950 Ufficio Amministrazione SMD Direttore responsabile: [email protected] via XX Settembre, 11 - 00187 Roma Ten.Col. Mario RENNA Amministrazione: Redazione: Ufficio Amministrazione Gli articoli pubblicati rispecchiano Magg. Giuseppe TARANTINO dello Stato Maggiore della Difesa esclusivamente le idee personali 1° M.llo Cosimo PACIULO Via XX Settembre, 11 dell’autore, il quale ne assume 00187 Roma direttamente la responsabilità e Grafica e Copertina: garantisce il rispetto della normativa Realizzazione, distribuzione e 1°M.llo Antonio MORLUPI vigente rispetto a testo e immagini. concessionaria di pubblicità: M.llo 1 ^cl. Maurizio SANITA’ Edistampa Sud srl © Tutti i diritti riservati Serg.Magg. William TROIANI Loc. Pezza snc - 81010 Dragoni (CE) Reg. Trib. Civile di Roma Marketing e raccolta pubblicitaria n. 105/982 del 19 marzo 1982 Politalia srl - Via F. Casati, 17 - 20124 - Milano 02 20204157 - 347 4503604

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Operazione Sophia

L’Italia guida la lotta al traffico di esseri umani nel Mediterraneo

Antonello de RENZIS SONNINO

i tratta di una parte del- la nostra strategia ope- “Srativa, efficace, che sta producendo risultati ed è qualcosa su cui l’Europa è unita, non solo nei processi deci- sionali ma anche in termini operativi”: que- L’operazione militare ste le parole dell’Alto Rappresentante europea di contrasto al dell’Unione Europea per gli affari esteri traffico di esseri umani ha e la politica di sicurezza, Federica Mo- gherini, riferendosi ai risultati raggiunti preso il nome di Sophia, dalla missione EUNAVFOR MED (EU- la bambina nata a bordo ropean NAVal FORce MEDiterranean), della nave che il 22 nota anche come operazione Sophia. agosto 2015 traeva in Era la notte del 18 aprile scorso quando salvo la madre al largo una piccola imbarcazione, che si stima delle coste libiche. trasportasse circa 700 migranti, si capo- volse all’interno delle acque territoriali libiche, a circa 130 miglia a sud dell’isola di Lampedusa. Nonostante i coraggio- 8

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 8 15/03/16 15:26 si sforzi della Marina Militare italiana ministri degli interni e degli affari esteri e maltese e di altre imbarcazioni pre- dei paesi membri portò alla firma di un senti nella zona, furono recuperati solo piano di azione basato su 10 punti e volto 28 superstiti. Una tragedia questa che al contrasto del fenomeno della migra- l’UNHCR definiva come la più grande tra- zione clandestina e del traffico di esseri gedia avvenuta nel Me- umani. Il secondo pun- diterraneo nel corso di “Combattere i to di questo piano, “Im- questa crisi. Da allora la pegno sistematico al fine Marina Militare italiana trafficanti e le reti di catturare e distrugge- ha condotto e conduce criminali re le imbarcazioni uti- operazioni volte a recu- è un modo di lizzate dai trafficanti” perare le salme intrap- proteggere la vita si è concretizzato in polate a più di 300 metri umana” EUNAVFOR MED, di profondità all’interno un’operazione militare dello scafo affondato. con lo scopo di contri- La reazione dell’Unio- buire a minare le fon- Federica Mogherini ne Europea, però, non damenta del business si fece attendere e solo model dei trafficanti Alto Rappresentante dell’Unione due giorni dopo una ri- Europea per gli affari esteri e la politica e contrabbandieri di unione straordinaria dei di sicurezza uomini, negandogli la 9

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libertà di movimento e neutralizzando dava il via all’Operazione EUNAVFOR le imbarcazioni e le infrastrutture a loro MED. disposizione. Il piano operativo Con la decisione 778/2015 del Consiglio Sono 4 le fasi previste nel piano operati- Europeo del 18 maggio scorso si lancia- vo della missione: va una missione militare, designando il • Fase UNO, conclusasi lo scorso 7 ottobre, Quartier Generale dell’Unione Europea volta a dispiegare le forze e raccogliere situato a Roma - Centocelle presso l’ex informazioni sul modus operandi dei traf- aeroporto F. Baracca e nominando l’Am- ficanti e contrabbandieri di esseri umani; miraglio di Divisione Enrico Credendino • Fase DUE, durante la quale gli assetti del- quale Operation Commander. Iniziava, la Task Force potranno procedere, nel ri- così, una vera e propria maratona che, spetto del diritto internazionale, a fermi, in tempi record, ha permesso di passare ispezioni, sequestri e dirottamenti di im- dall’idea all’azione. Il mese successivo, barcazioni sospettate di essere usate per veniva infatti approvato l’”Operational il traffico o la tratta di esseri umani. Tale Plan” (OPLAN) ed il 22 giugno una ul- fase è stata a sua volta suddivisa in una teriore decisione del Consiglio Europeo fase in alto mare, attualmente in corso, ed una in acque territoriali libiche, che potrà iniziare a seguito di una Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e dell’invito del relativo Stato costiero; • Fase TRE, volta a neutralizzare le imbar- cazioni e le strutture logistiche usate dai contrabbandieri e trafficanti, sia in mare che a terra, e quindi contribuire agli sfor- zi internazionali per scoraggiare gli stessi contrabbandieri nell’impegnarsi in ulte- riori attività criminali. Anche questa Fase necessita di una specifica Risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e del con- senso e della cooperazione da parte del corrispondente Stato costiero; • Fase QUATTRO, che prevede il ritiro delle forze al termine della missione. Tutte le attività svolte, ed in program- ma nelle varie fasi, sono condotte nel pieno rispetto delle leggi internaziona- li vigenti e in particolare, delle norme sullo status di rifugiato e quelle relative ai diritti umani. Inoltre, ogni passaggio 10

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 10 15/03/16 15:26 di fase deve essere approvato e stabilito “Il Mediterraneo è sempre stato dallo stesso Consiglio d’Europa a seguito conosciuto come pacifico e di proposta dell’Operation Commander e tranquillo. Purtroppo, recentemente, delle conseguenti valutazioni dei 28 stati a causa dell’instabilità politica, membri. in alcune parti dell’Africa, e in La rotta della morte particolare nel Nord-Africa, questo Nel mese di ottobre scorso, molte orga- mare è tristemente diventato un nizzazioni e istituzioni internazionali, governative e non, hanno onorato, con mare di lacrime e miseria. […] Così varie iniziative, il secondo anniversario tante migliaia di persone hanno della tragedia in cui almeno 366 perso- perso la loro vita nella ricerca di un ne persero la loro vita nelle vicinanze futuro migliore.” dell’isola di Lampedusa. Da allora, 3 ot- tobre 2013, il flusso di migranti è stato Ban Ki-moon Segretario Generale incessante richiedendo l’impegno senza delle Nazioni Unite sosta della Marina Militare e delle isti- tuzioni italiane, in prima battuta, con le le. Un cambio di tendenza che può esse- operazioni Mare Nostrum e Mare Sicuro, re attribuito a numerose cause ma che, e successivamente di numerose organiz- certamente, è anche legato all’azione di zazioni non governative e dell’Unione deterrenza portata avanti dai numero- Europea attraverso l’operazione TRITON si assetti navali in area, all’aumento dei (dell’Agenzia FRONTEX) ed EUNAVFOR controlli che l’Egitto ha implementato MED. sui propri confini, rendendo più difficile Ad oggi, nel 2015, più di 800.000 mi- il transito verso la Libia, ed al fatto che la granti sono giunti in Europa e, mentre rotta orientale è meno rischiosa. nel mese di settembre la rotta balcanica, Purtroppo infatti, nonostante gli sforzi principalmente terrestre, ha visto decu- della comunità internazionale, la rotta plicare il transito di migranti, sulla rotta del Mediterraneo Centrale, per la prima volta negli ultimi 3 anni, è stata registrata una riduzione del 9% del flusso migrato- rio. Dati, questi, che se paragonati a quel- li disponibili prima dell’avvio dell’Opera- zione EUNAVFOR MED, dimostrano che molto è cambiato in questi 4 mesi. Nel mese di maggio, infatti, il flusso migrato- rio era egualmente distribuito tra la rot- ta centrale e quella orientale/balcanica mentre oggi meno del 25% dei migranti sceglie la rotta del Mediterraneo centra- 11

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centrale rimane la più pericolosa con un Il 27 luglio, a seguito dell’integrazione di tasso di mortalità pari al 2%, mentre sulla una nave idrografica inglese nonché di rotta balcanica tale percentuale scende una fregata e una nave ausiliaria tede- allo 0,1%. Sono infatti più di 2800 i mi- sca, la task force ha quindi raggiunto la granti che, nel 2015, hanno perso la vita piena capacità operativa nel Mediterra- cercando di raggiungere l’Italia, e l’Euro- neo Centrale, in un’area di operazione pa, prendendo il mare dalle coste libiche. di circa 525.000 miglia nautiche qua- La fase I: dispiegamento delle Forze e drate (più di 6 volte la superficie dell’I- raccolta di informazioni talia). Solo un mese dopo, anche grazie Con il contributo di 22 stati membri al determinante contributo degli assetti (Italia, Belgio, Bulgaria, Cipro, Estonia, aerei a disposizione (3 elicotteri e 3 aerei Finlandia, Francia, Germania, Grecia, da pattugliamento), l’ammiraglio di divi- Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, sione Enrico Credendino, annunciava al Olanda, Polonia, Regno Unito, Repub- Comitato Politico e di Sicurezza (COPS) blica Ceca, , Slovenia, Spagna, dell’Unione Europea il pieno successo Svezia e Ungheria), l’operazione EUNA- della prima fase. Gli assetti navali e ae- VFOR MED è entrata nel vivo il 26 giu- rei di EUNAVFOR MED avevano, infat- gno scorso, con la partenza da Taranto di ti, raggiunto tutti gli obiettivi prefissati, nave Cavour, designata unità di bandie- raccogliendo le informazioni necessarie ra della costituenda Task Force europea. al passaggio alla fase successiva in acque A bordo della portaerei italiana, il Con- internazionali e finalizzata al contrasto trammiraglio Andrea Gueglio, nominato attivo della loro attività. Di particolare Force Commander, ovvero Comandante interesse il fatto che alla data del passag- delle Forze in mare, ed uno staff inter- gio ufficiale alla seconda fase, lo scorso nazionale composto da circa 80 ufficiali 7 ottobre, erano state 22 le occasioni in e sottufficiali. cui gli assetti di EUNAVFOR MED ave-

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 14 15/03/16 15:26 Un duro colpo agli scafisti colloquio con l’Ammiraglio di Divisione Enrico Credendino a cura di Mario Renna

“Oggi i trafficanti non riescono ad an- dare oltre le dodici miglia al largo della Libia – limite oltre il quale opera la forza navale europea - e non sono più in grado di recuperare i loro barconi in legno, che adesso vengono sottratti alla disponibilità degli scafisti”, così riassume l’anda- mento dell’operazione Sophia l’Ammiraglio Enrico Credendino, a capo della più importante missione militare europea, formata da 22 nazioni, dotata anche di com- ponenti aeree e terrestri oltre che marittime, e la cui flagship è italiana: la portaerei Cavour e in seguito la portaeromobili Garibaldi.

Una delle chiavi principali dell’operazione contro i trafficanti di esseri umani è la cooperazione: “Cooperiamo con la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterroris- mo, la cui attività comprende anche il contrasto al fenomeno dello human smug- gling, e naturalmente con le altre realtà europee: Europol, Eurojust, Frontex. Lo scambio informativo è costante ed è stato cruciale nel comprendere, sin dall’inizio, il modello di business dei trafficanti. Questa è infatti una operazione basata sull’in- telligence e i mezzi tecnologici che abbiamo a disposizione per acquisire immagini – destinate a diventare prove processuali - sono di prim’ordine: aerei, elicotteri, sommergibili, uno italiano e uno greco, che si sono rivelati preziosi per operare senza essere visti”.

“L’operazione Sophia è un successo europeo”, prosegue l’Ammiraglio, “è stata approvata a tempo di record, con grande spirito di coesione, senza contare la catena di comando snella che garantisce immediatezza ed efficacia nell’azione. Lo dimostrano anche i risultati: 43 i sospetti scafisti arrestati dalle autorità italiane, 54 le imbarcazioni rese indisponibili alle organizzazioni criminali in seguito ad attività delle nostre unità ed il salvataggio di oltre settemila migranti. La nostra missione è orientata a contrastare il business dei trafficanti, ma soccorrere è un obbligo mo- rale: lo abbiamo fatto e continueremo a farlo”. 15

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 15 15/03/16 15:26 vano avvistato possibili imbarcazioni di state rese indisponibili per ogni possibile trafficanti operanti al di fuori delle acque riutilizzo criminale anche perché, se la- territoriali libiche. Purtroppo il mandato sciate alla deriva, avrebbero potuto co- della prima fase non consentiva l’abbor- stituire un serio pericolo per la sicurez- daggio di queste imbarcazioni e, tanto- za della navigazione. Risultati concreti, meno, il fermo dei criminali coinvolti. questi, recentemente riconosciuti nel Un’attività, questa, ora possibile nell’am- corso di numerosi incontri istituzionali, bito della seconda fase in alto mare che anche nei paesi del Nord Africa. L’ope- è stata ulteriormente confermata dalla razione Sophia funziona come efficace risoluzione nr. 2240 in data 9 ottobre deterrente, soprattutto ora che, nella se- 2015 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, conda fase, la task force può compiere ab- approvata dai 15 Stati membri con l’unica bordaggi e procedere al fermo dei sospet- eccezione del Venezuela che nello speci- ti scafisti in alto mare. Inoltre, si è di fatto fico caso si è astenuto. assistito ad un cambiamento significati- Principali risultati ottenuti vo del modus operandi: prima il barcone Negli ultimi 3 mesi, a seguito delle attività con i migranti veniva scortato fino nelle condotte dalla Task Force di EUNAVFOR MED operazione Sophia, attualmente composta da 6 navi (1 portaereomobili, 1 fregata, 1 corvetta, 1 nave ausiliaria, 1 idrografica e 1 cacciamine) e 6 assetti aerei (3 elicotteri e 3 aerei da pattuglia- mento), 43 sospetti trafficanti sono stati individuati e consegnati alle autorità di polizia italiane e 54 imbarcazioni utiliz- zate per il trasporto dei migranti sono 16

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Libia, Daesh e migrazione nel Mediterraneo Centrale intervista a: Mattia Toaldo dell’European Council on Foreign Relations a cura di Mario Renna

Lei ha recentemente pubblicato un paper dedicato al traffico di esseri umani che parte dalla Libia: qual è la fotografia attuale del fenomeno? Oggi la Libia è la via principale per il traffico di migranti a causa dell’instabilità e dell’ille- galità diffusa che esiste. Ci sono decine di migliaia di persone che annualmente attraver- sano le frontiere libiche, con la costituzione di reti solide di trafficanti che si sono infiltrati nel tessuto politico e sociale del Paese. Tra il 2008 e il 2014 il numero di migranti in Italia lungo le rotte del Mediterraneo centrale è cresciuto di quattro volte, da circa 38.000 a oltre 170.000. Negli ultimi dieci mesi del 2015 si è tuttavia assistito a una diminuzione, specie nei mesi tra luglio e ottobre. C’è stato anche un cambio qualitativo, con un calo dei migranti dalla Siria, compensato da altre nazionalità dell’Africa sub-sahariana, dove regna l’instabilità o la violenza generalizzata. Quali sono i principali ‘push-factors’ di questo tipo di migrazione? Il più importante è la violenza. Esiste un circolo vizioso tra la violenza e il traffico di esseri umani. É il caso della Libia stessa, dove i picchi di violenza registrati intorno a Tripoli tra il 2013 e il 2014 avevano indotto molta gente a prendere la via del mare. Anche l’espan- sione di Daesh si è rivolta contro i migranti presenti nel Paese: è il caso dei copti egiziani insieme agli eritrei e agli asiatici impiegati negli impianti di estrazione del petrolio o negli hotels, costretti a lasciare la Libia attraverso il Mediterraneo. Un altro push factor di rilievo è il fattore economico: per molte comunità libiche di frontiera, sia nel sud che sulle coste, il traffico di esseri umani è l’unica attività redditizia non collegata al petrolio. Infine ci sono le violazioni dei diritti umani, ovvero le condizioni disumane in cui vivono i migranti in Libia, fattore che spinge naturalmente a rischiare la traversata. Esiste una strategia ottimale per fronteggiare il fenomeno? Non esiste una strategia singola per risolvere il problema della migrazione di massa dalla Libia. Il Paese è stato a lungo una delle porte di uscita per la migrazione verso l’Europa ed è improbabile che nel breve periodo si registri un netto miglioramento della stabilità e dell’efficienza delle istituzioni. La strategia da perseguire dovrebbe includere un mix di misure politiche, economiche e di ripristino della legalità. In ultimo, qual è l’ideologia del Califfato circa la migrazione verso l’Europa? In uno degli ultimi numeri di Dabiq – la rivista di Daesh – è stata pubblicata l’immagine di Aylan Kurdi (il bimbo curdo annegato nel Mediterraneo), in un’ottica completamente di- versa da quella dei media occidentali. Dabiq ha usato l’immagine iconica di Aylan Kurdi non per suscitare empatia nei confronti dei migranti ma solo per ammonire sul “pericolo di abbandonare la terra dell’Islam”, come recita il titolo. L’unico esodo legittimo – se- condo gli ideologi del Califfato – è quello inverso, cioè quello dei cosiddetti “foreign fighters” provenienti dall’Occidente. Dabiq dice infatti che “abbandonare volontaria- mente la terra dell’Islam per la terra degli infedeli è un peccato grave”. La creazione di un’utopia del Califfato è un ‘pull-factor’ per Daesh, che – paradossalmente, per certi punti di vista – sembra essere schierato contro la migrazione verso l’Europa.

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 17 15/03/16 15:26 “Salvare le vite di innoncenti rappresenta la nostra priorità numero uno. Salvare vite, però, non significa solo condurre operazioni di soccorso in mare. Salvare vite significa anche fermare i trafficanti e contrabbandieri di uomini e colpire l’immigrazione clandestina.”

Donald Tusk Presidente del Consiglio Europeo.

acque internazionali da una unità più stretto coordinamento, stanno portando piccola, quella degli scafisti, che poi re- avanti nel Mediterraneo Centrale. Un’at- stava in zona per recuperare l’imbarca- tività, questa, che pur non rientrando zione non appena ultimate le operazioni nel mandato assegnato alla missione, è di soccorso. Ora questo non succede più: un obbligo ineludibile per il diritto in- gli scafisti temono di essere arrestati e ri- ternazionale nonché morale proprio del mangono ben alla larga. In aggiunta, le DNA di ogni marinaio, in adempimento navi dell’Operazione Sophia hanno potu- al quale l’operazione SOPHIA si è attiva- to salvare più di 7000 vite contribuendo mente impegnata, prevedendo il soccor- allo sforzo che l’Italia, con l’Operazione so quando chiamata ad intervenire dal Mare Sicuro, l’Europa con l’Operazione competente Centro di Coordinamento Triton dell’Agenzia Frontex e molte altre del Soccorso Marittimo. Ciò è avvenuto organizzazioni nazionali ed internazio- sino ad oggi e continuerà ad avvenire nel nali, con le quali EUNAVFOR MED è in prosieguo della missione. 18

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 18 15/03/16 15:26 ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 19 15/03/16 15:26 Operation Sophia

Operation Sophia

Antonello de RENZIS SONNINO Spokesperson of EUNAVFOR MED “Fighting the smugglers and the criminal net- his part of our strategy is up and run- works is a way of protecting human life” ning, it’s operational, it’s producing re- Federica Mogherini Tsults, and it’s something on which Eu- High Representative of the European Union rope is united, not only in decision making but also for Foreign Affairs and Security Policy in operational terms.” With these words, the High neutralise the vessels and infrastructures they Representative of the European Union for Exter- take advantage of. nal Action Service, Federica Mogherini, comment- Through Decision 778/2015, the European Coun- ed on the results achieved by the initiative known cil launched a military missions and designated as EUNAVFOR MED – Operation Sophia. the EU HQ located within the former ‘Francesco In the night of April 18, 2015, a small boat with Baracca’ military airport in as operational about 700 migrants aboard capsized in Libyan headquarters. At the same time, Rear Admiral territorial waters, about 130 miles south of the (UH) Enrico CREDENDINO was appointed Italian isle of Lampedusa. Despite the brave ef- Operation Commander. The transition from con- forts of the Italian and Maltese navies and of cept to action took place at light speed. Within other boats in the area, only 28 survived. The the following 30 days, the Operational Plan was UNHCR labelled this event as the greatest trage- approved and another Decision of the European dy ever happened in the Mediterranean from the Council dated June 22 officially sanctioned the beginning of the migration crisis. Since then, the beginning of Operation EUNAVFOR MED. Italian Navy has been conducting operations to The Operational Plan recover bodies from the wrecks that lie more than The operational plan for the mission, or OPLAN, 300 metres deep. includes 4 phases: The European Union reacted immediately and • Phase ONE, which ended on October 7, was dedi- two days later, during an extraordinary session, cated to force deployment and to gathering infor- the Conference of Ministers of Interior and For- mation about the modus operandi of illegal traf- eign Affairs of the Member Countries agreed on fickers and human smugglers. an action plan to fight illegal migration and human • Phase TWO, during which the assets of the de- trafficking. The second point of the plan, which is ployed Task Force, in full compliance with in- labelled “Systematic efforts to capture and destroy ternational law, engage in detaining, inspecting, vessels used by traffickers”, translated into a naval seizing, and diverting ships that are suspected to military operation known as EUNAVFOR MED, be engaged in human trafficking. This phase has with a view to attacking the very foundations of been divided in two sub-phases, the first of which the traffickers’ and human smugglers’ business is currently ongoing and takes place on the high model, inhibit their freedom of movement, and seas. The second sub-phase will take place in the 20

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 20 15/03/16 15:26 Human Traffickers receive a Huge Blow from a talk with RAdm (UH) Enrico Credendino by Mario Renna

“The traffickers and smugglers of today know they cannot venture out to sea more than 12 miles off the coasts of Libya. This is the limit beyond which the European naval force is deployed. Nor can they recover their wooden boats, as these are seized on the spot”, Rear Admiral Credendino said about the progress of Operation Sophia. The Admiral is at the helm of the most important current European military mission, to which 22 coun- tries contribute their assets, including maritime, air, and land assets. The Flagships – the ‘Cavour’ Carrier, and later the ‘Garibaldi’ Carrier – fly the Italian flag. Cooperation is one of the keywords of this operation against people smugglers. “We cooperate with the National Anti-mafia and Anti-terrorism Directorate (Direzione In- vestigativa Antimafia e Antiterrorismo), whose activities include – inter alia – the fight to human smuggling and with many other European bodies, namely Europol, Eurojust, and Frontex. The constant exchange of information has been instrumental to under- stand the business model of traffickers from the very beginning. This operation, in fact, relies on intelligence and first-rate technologies to acquire images that can be used as evidence in court. I am referring to airplanes and helicopters, but also to the two Italian and Greek submarines – indeed a precious resource that operated in stealth mode.” “Operation Sophia is a European success”, the Admiral added. “It was sanctioned in record time thanks to a strong spirit of cohesion; its chain is command is lean to ensure command action is prompt and effective. The results achieved are the best evidence of that: 43 people suspected of smuggling people have been detained by the Italian au- thorities and 54 boats have been seized by our units. Overall, more than 7,000 migrants have been rescued. Our core mission is to fight human trafficking, but rescue is a moral obligation. We rescued people in the past and we will continue to do so”.

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 21 15/03/16 15:26 Operation Sophia

The Mediterranean Sea has always been Libyan territorial waters following a United Na- known as peaceful and tranquil. Unfortunately, tions Security Council Resolution and the invita- recently, due to political instability, in some tion from Libya itself. parts of Africa, particularly North Africa, this sea has sadly become a sea of tears, a sea • Phase THREE will focus on the neutralisation of of misery. (...) So many thousands of people ships and logistic infrastructures used by smug- have lost their lives in their pursuit for a better glers and traffickers at sea and on land, with a future. view to supporting the efforts of the international Ban Ki-moon, UN Secretary General community to deter the continuation of opera- tions by the very smugglers and traffickers. This Based on these figures, we can conclude that phase will also rely on a UN Security Council Res- much has changed in the four months since olution and the cooperation of Libya. Operation EUNAVFOR MED was launched. • Phase FOUR, during which the forces will be re- In May, the migratory flows along the Central deployed. Mediterranean and the Eastern/Balkan routes All the activities developed during the four phas- were quite balanced. As of today, less than 25% es will be fully compliant with the current inter- of migrants choose the former. The change in national laws and regulations, especially those trend depends on several factors, including de- concerning the status of refugees and human terrence through the action of many naval assets rights. Moreover, the transition from one phase deployed to the area, enhanced border control ac- to another will be approved and endorsed by the tivities by the Egyptian authorities, and the lower European Council based on a proposal by the Op- risk associated with the Eastern/Balkan route. eration Commander and an evaluation by the 28 Unfortunately, despite the efforts of the inter- Member States. national community, the sea route has been con- The Route of Death firmed to be the most dangerous, with a death rate During last October, various initiatives were of 2% as opposed to 0.1% along the Balkan route. promoted by many international organisations More than 2,800 migrants in 2015 alone have lost and institutions, both governmental and not, to their lives while attempting to reach Italy and Eu- celebrate the second anniversary of the awful rope from the Libyan coasts. shipwreck where at least 366 people lost their Phase I: Force Deployment and Information lives off the coasts of Lampedusa on October 3, Gathering 2013. Since that dreadful date, the migration flow Thanks to the contribution by 22 Member States has never stopped. The Italian Navy and Italian – namely Italy, Belgium, Bulgaria, Cyprus, Esto- institutions have addressed the issue relentlessly nia, Finland, , , Greece, Latvia, through operations “Mare Nostrum” and “Mare Lithuania, Luxembourg, Malta, the Netherlands, Sicuro”, to which initiatives by other non-govern- Poland, United Kingdom, Czech Republic, Roma- mental organisations and EU institutions, includ- nia, Slovenia, , Sweden, and – Op- ing FRONTEX’s Operation TRITON and Oper- eration EUNAVFOR MED entered its first live ation EUNAVFOR MED, added. To date, more phase on June 26, as the Flagship of the soon-to- than 640,000 migrants have successfully reached be European Naval Task Force, the ‘Cavour’ Car- Europe in 2015. While the flow along the Balkan rier, left the Port of Taranto, Italy. Rear Admiral route has increased tenfold in September, a 8% de- (LH) Andrea Gueglio, in his tenure of Naval Force crease along the Central Mediterranean route has Commander, was at the helm of an international been observed for the first time in three years. staff comprising about 80 Officers and NCOs. 22

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 22 15/03/16 15:26 Libya, Daesh, and Migrations in the Central Mediterranean Sea An interview to: Mattia Toaldo, EU Council on Foreign Relations by Mario Renna

In a paper of yours published recently you describe the issue of human trafficking that originates in Libya. What’s the actual situation of this phenomenon? Libya is today the major crossroad for the traffic involving migrants due to a widespread instability and the absence of the rule of law. Tens of thousands of people cross Libyan borders every year and the net- works of traffickers have grown stronger as they infiltrated the political and social sectors in the country. Between 2008 and 2014, the number of migrants travelling towards Italy has increased four times, i.e. from 38,000 to 170,000 people. In the last ten months of 2015, however, a decrease has been recorded between July and October. The composition of migratory flows has also changed, with Syrians having been replaced by nationals from sub-Saharan Africa, where instability and violence are widely present. What are the major push factors associated with this form of immigration? The major one is violence. A vicious circle exists between violence and the traffic of human beings. This is the case if Libya itself, as the peaks of violence observed outside Tripoli between 2013 and 2014 pushed many people to opt for the sea corridor. Also, as a result of the expansion of Daesh, the migrants present in Libya have been targeted. I am referring to the Egyptian Copts, Eritreans, and Asian nation- als employed in oil extraction fields, who were forced to escape the country across the Mediterranean. Economy is another significant push factor. For many Libyan communities at the borders, either to the south or along the coast, the traffic of human beings is the only lucrative activity not related to the oil business. Last, but not least, we are aware of violations of human rights, i.e. the inhuman conditions in which migrants in Libya live: that is another factor that pushes towards the sea path. Does an ‘optimal’ strategy exist to contain this phenomenon? No single strategy can solve the issue of mass migration through Libya. The country has been a gate for the migration into Europe for long time. It is unlikely that a significant improvement of the stability and efficiency of its institutions can be achieved in the short term. A possible strategy would include a proper mix of political and economic measures, in addition to the enforcement of the rule of law. And, as a last question, what is the vision of the caliphate as to migration into Europe? In one of the last issues of Dabiq, the magazine published by Daesh, they included a picture of Aylan Kurdi – the Kurdish child who drowned as he attempted to cross the Mediterranean with his family. The point of view they took is completely different from that adopted by the Western media. Dabiq used the iconic image of the child not to foster sympathy towards the migrants, but rather to warn people about the “dangers connected with leaving the lands of Islam”, the title of the article therein says. According to the ideologists of the caliphate, the only accepted way of leaving is by travelling from the West, i.e. to become a “foreign fighter”. “By leaving the land of Islam willingly to go to the land of the infidels they commit a severe sin”, Dabiq says. Creating a utopic idea of the caliphate is a pull factor for Daesh that – as paradoxical as it may sound – appears to stand against migration towards Europe. 23

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 23 15/03/16 15:26 Operation Sophia

On July 27, a British hydrographic ship and a concrete results achieved have been repeatedly German auxiliary ship joined the ‘Cavour’ and the acknowledged during several institutional meet- Task Force reached its full operational capability ings, including those held in North African coun- in the Central Mediterranean, with its area of op- tries. Operation Sophia is in fact delivering on erations spanning across 525,000 square nautical effective deterrence, especially during the present miles, i.e. more than 6 times the territory of Italy. Phase II, for its mandate allows Task Force assets Just a month later, also thanks to the pivotal con- to board ships and detain suspected traffickers tribution of air assets including 3 helicopters and on the high seas. Also, a significant change in the 3 maritime patrol aircrafts, Rear Admiral (UH) criminal modus operandi has been observed: in Enrico Credendino reported the success of Phase the past, a smaller ship was used to tow a larger I to the EU Political and Security Committee, or one and transport migrants into international wa- PSC. The air and naval assets of EUNAVFOR ters. The former hosted the illegal traffickers, who MED had in fact achieved all planned objectives remained in the area to recover the latter, once the and collected all the information required to move rescue operations had been completed. This is no to the next phase in international waters, i.e. the longer the case. The traffickers know they will be active fight against the illegal trafficking of human arrested and leave the area at once. beings. It is interesting to note that by October 7, Moreover, the vessels deployed on Operation So- which officially marked the transition into Phase phia have rescued more than 5,400 people, thus II, EUNAVFOR MED had already spotted 22 contributing to the past and current efforts in ships outside the Libyan territorial waters sus- Central Mediterranean, notably Operation ‘Mare pected of being used for human traffic purposes. Sicuro’ by Italy, Operation Triton by the EU Fron- Unfortunately, boarding these ships or detaining tex Agency, and other initiatives by national and the criminals involved was not part of the man- international organisations, with which EUNAV- date for Phase I. This is now possible thanks to a FOR MED is collaborating strongly. different mandate for Phase II on the high seas – Collaboration is not explicitly mentioned in the which UNSCR 2240 dated October 9, 2015 also mandate of the mission, and yet it is mandatory in endorsed. The Resolution was approved by 15 the framework of international law and an obliga- Member States with the abstention of Venezuela. tion for every sailor. It is part of our DNA and is Major Achievements something to which EUNAVFOR MED – Opera- Over the last 3 months, thanks to the activities of tion SOPHIA is strongly committed to. Search and EUNAVFOR MED Task Force during Operation rescue operations are ensured at all times whenev- Sophia, 42 suspect human traffickers have been er the relevant Maritime Rescue and Coordination detained and handed over to the Italian Police; Centre issues orders in this respect. This attitude 43 ships used to transport migrants have been will not change as the mission continues. seized to ensure they could no longer be used to

perpetrate further crimes. As a matter of fact, Saving the lives of innocent people is the casting them adrift was not an option, for they number one priority. But saving lives is not may represent a danger to navigation at large. just about rescuing people at sea. It is also about stopping the smugglers and addressing These efforts involved 8 ships – including 1 car- irregular migration. rier, 4 frigates, 1 corvette, 1 auxiliary ship, and Donald Tusk 1 hydrographic ship – and 9 aircrafts, notably 6 President of the European Council helicopters and 3 maritime patrol aircrafts. The 24

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 24 15/03/16 15:26 ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 25 15/03/16 15:26 PORTFOLIO IMMAGINI

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 26 15/03/16 15:26 operazione SOPHIA

Sono 22 i Paesi europei - con l’Italia in testa - attualmente in prima linea contro il traffico di esseri umani attraverso il Mediterraneo centrale. In un’area marina sei volte più grande della superficie italiana sono impegnati navi e aeromobili della European Naval Force Mediterranean, i cui equipaggi hanno messo fuori uso più di 50 imbarcazioni usate dagli scafisti, salvando migliaia di migranti e consegnando alla giustizia decine di criminali. Il primo bilancio dell’operazione Sophia è positivo, come testimonia anche il trend in diminuzione del fenomeno migratorio originato dalle coste libiche.

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 33 15/03/16 15:26 “Ho visto cose che voi umani conoscete bene, ho portato nel mio grembo la vita, la morte, il dolore, la gioia, la speranza e l’illusione. Ho visto uomini contro uomini, ho visto morire bimbi, giovani, anziani. Ho visto morire donne gravide, ho visto partorire donne gravide, ho visto morire bimbi appena nati. Ho visto corpi straziati, ho visto cadaveri gettati. Scafisti ridere, mogli, mariti, figli piangere disperati.”

di Daniele Pennuto tratto da ‘Mare Monstrum Mare Nostrum’, di Cristina Giudici (recensione a pag.124)

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 34 15/03/16 15:26 STIAMO COSTRUENDO IL FUTURO DELLA COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE

Sede Legale ed operativa: Loc. Pezza, snc Zona Industriale - Dragoni (CE) - Italy Direzione Editoriale e Commerciale: [email protected] (+39 3668613989) Direzione Amministrativa: [email protected] (+39 3314504670)

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La più grande esercitazione della NATO dell’ultimo decennio

Emiliano BIASCO

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 36 15/03/16 15:26 rident Juncture 2015, la più grande esercitazione della TNATO da più di dieci anni, è terminata lo scorso 6 novembre. Il suo scopo era quello di far lavorare insieme La Difesa italiana ha 36000 militari di oltre 30 diverse nazio- avuto un ruolo di primo ni, membri e partner della NATO, per ac- piano nell’esercitazione crescere il loro grado di interoperabilità. che ha rappresentato Dal 19 ottobre, quando presso l’aeroporto un test per militare di Trapani, sede del 37° Stormo, si è ufficialmente aperta la parte militare l’Alleanza Atlantica “live”, cioè reale, dell’esercitazione, 230 nell’affrontare minacce unità di terra, più di 140 aerei e oltre 60 convenzionali e non navi sono stati impiegati nelle tre nazioni convenzionali, ospitanti, Italia, Portogallo e Spagna, nel in uno scenario mare Mediterraneo e nell’oceano Atlan- realistico di crisi. tico. Il progetto però ha coinvolto anche altri soggetti non militari. Risultato, que- sto, dell’eredità di quel comprehensive ap- proach di cui la NATO ha fatto esperienza

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 38 15/03/16 15:26 in Afghanistan e che mira ad affrontare minato SØROTAN (nome composto dal- una situazione di crisi di un’area coinvol- la parola norvegese “sør” per sud e dal- gendo tutti gli attori che contribuiscono la sigla francese “OTAN” per NATO), ha a risolverla, militari e civili. All’esercita- messo alla prova le abilità dell’Alleanza zione infatti hanno preso parte più di 12 ad affrontare le minacce convenzionali organizzazioni internazionali, come l’U- e non convenzionali, sulla base di una nione Europea e l’African Union, agenzie plausibile situazione di crisi. di soccorso, organizzazioni non governa- L’acutizzarsi dell’instabilità politica di un tive e inoltre Austria, Australia, Bosnia territorio, gli scontri etnici e le persisten- ed Erzegovina, Finlandia, Repubblica di ti difficoltà socio-economiche finiscono Macedonia (FYROM), , Svezia e per essere lo sfondo dell’invasione dello Ucraina. stato di Lakuta da parte di Kamon, nel- Lo scenario immaginario preparato dal la Cerasia, una regione instabile, dove Joint Warfare Centre in Norvegia, deno- la mancanza di acqua rappresenta un 39

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 39 15/03/16 15:26 • 187° Rgt Paracadutisti • CP CBRN - 7° Rgt

ZARAGOZA

Rgt Lagunari

SANTA MARGARIDA

CHINCHILLA

• 8° Rgt Bersaglieri • Humint (Human Intelligence) - 13° Btg • PL UAV - 41°Rgt • PL EW (Electronic War) - 33° Rgt Nave Zeffiro • PL - 28° Rgt PAVIA • Cimic Unit (MNCG)

NATO NATIONS

HOST NATO NATIONS

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 40 15/03/16 15:26 ITA-JFAC

POGGIO RENATICO

46a Brigata Aerea PISA

GROSSETO

4° Stormo

32° Stormo PRATICA DI MARE AMENDOLA 14° Stormo LICOLA

22° Gruppo Radar

DECIMOMANNU

CAPO TEULADA

TRAPANI

• 37° Stormo • IT-D-ARS ( RMCC - Bari Palese)

• 151° Rgt • 152° Rgt • 3°Rgt Bersaglieri • Task Unit AVES • CP Genio Gua. - 5°Rgt 41

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 41 15/03/16 15:27 Trident Juncture 2015

grave problema sociale ed economico. (Joint Force Air Component) di Poggio La crisi nella regione immaginaria porta Renatico (FE) quale comando per la pia- all’intervento dell’ONU che dà mandato nificazione e la condotta di operazioni a una coalizione guidata dalla NATO di aeree complesse della NATO Response intervenire in base al capitolo VII della Force 2016 (NRF 16); in Portogallo, l’e- carta delle Nazioni Unite. L’aggressione sercitazione è stata caratterizzata dalla da parte di Kamon delle zone meridiona- componente marittima e, infine, in Spa- li di Lakuta mira a prendere il controllo gna le forze terrestri hanno visto il loro di una diga strategica, per poi costringere massiccio impiego nel grande poligono di le parti a un negoziato per i diritti legati San Gregorio, a Saragozza. L’Esercito ha all’utilizzo dell’acqua. impiegato sul territorio nazionale, oltre Allo svolgimento dell’esercitazione le a vari sistemi d’arma in dotazione, 3300 Forze Armate italiane hanno offerto un militari, schierati principalmente a Capo consistente contributo. In ogni nazione Teulada e poi in Puglia e Toscana. Altri ospitante la Trident Juncture 2015 ha 1500 si sono esercitati all’estero (1000 infatti avuto un focus su una delle tre in Spagna e 500 in Portogallo). L’Aero- componenti: aerea, terrestre e maritti- nautica Militare ha impiegato più di 600 ma. In Italia l’Aeronautica Militare ha militari, 24 velivoli (Tornado, EFA 2000, ricevuto la certificazione dell’ITA-JFAC C130, KC767 per il rifornimento in volo,

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 42 15/03/16 15:27 il velivolo a pilotaggio remoto Predator), altre agenzie della catena di comando 4 elicotteri (HH139 e HH212). I velivoli e controllo hanno inevitabilmente pre- sono decollati da diverse basi aeree mili- so parte alla TJ15: il 22° Gruppo Radar tari italiane (Amendola, Pratica di Mare, di Licola, il Reparto Mobile di Coman- Pisa, Sigonella, Decimomannu, Grosseto) do e Controllo di Bari-Palese schierato- su alcune delle quali si sono schierati i si sull’aeroporto militare di Trapani, gli velivoli di Canada, Grecia, Olanda, Polo- enti militari del traffico aereo di Brindisi nia, Slovenia. Ma tra tutte, è a Trapani e Ciampino. La Marina Militare ha im- che si è svolto il grosso dell’attività di piegato la nave Zeffiro con un elicottero volo e senza che essa abbia inficiato il imbarcato e circa 200 militari a bordo. regolare svolgersi del traffico aereo sullo Infine 30 carabinieri sono stati impiegati scalo siciliano, grazie ad un preventivo a Capo Teulada e in altre basi. coordinamento dell’Aeronautica con l’E- Tutte le forze italiane si sono quindi NAC (Ente Nazionale Aviazione Civile) esercitate e confrontate con le forze ar- dal quale sono scaturite precise misure mate delle altre nazioni, usando proce- per una ottimizzazione dell’utilizzo dello dure standard e scambiando le rispettive spazio aereo che sono state ufficialmen- esperienze per essere preparati ad af- te dichiarate e rese note. Oltre al JFAC, frontare le minacce del mondo attuale. 43

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L’esercitazione è servita anche per testa- re tutte le componenti nazionali che nel 2016 garantiranno la Forza di Risposta della NATO, ma non solo. La Trident Juncture 2015 è stata anche un’impor- tante opportunità per valutare le fun- zioni della Spearhead Force, la Forza ad alta prontezza della NATO (Very High Readiness Joint Task Force - VJTF), la cui costituzione è stata decisa a febbraio del 2015 dai ministri della Difesa dei Paesi della NATO. La Spearhead Force è pen- sata come una brigata multinazionale costituita da elementi forniti a rotazione dai paesi membri. L’esercitazione ha rappresentato inoltre un tangibile segno di attenzione dell’Al- leanza Atlantica verso i rischi presenti nell’area mediterranea a testimonianza della volontà collettiva di garantire una più ampia cornice di sicurezza ai Pae- si del fianco Sud. La Trident Juncture 2015 è stata un’esercitazione complessa che ha chiuso un ciclo di addestramen- to di tre anni pianificato da tempo, che anche gli osservatori dei Paesi membri della Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa sono stati invitati a visitare, così come previsto dal documento di Vienna, che la NATO ha rispettato in pieno. Osservatori russi in- fatti durante il suo svolgersi hanno visi- tato i poligoni delle tre nazioni ospitanti. Un gruppo che si è recato anche a Capo Teulada, ha avuto modo di verificare personalmente, grazie al lavoro dell’Uf- ficio Controllo e Verifica Armamenti e Controproliferazione dello Stato Mag- giore Difesa, armamenti e sistemi d’ar- ma impiegati nell’esercitazione. 44

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Come West Point punta a formare i leader del prossimo futuro

Mario RENNA

ondata nel 1802 lungo il fiu- me Hudson, una cinquantina Fdi miglia a nord di New York – nel punto della riva occidentale in cui l’esercito di George Washington aveva costituito un presidio strategico contro gli inglesi – West Point forse non è la più antica accademia militare del mon-

Intervista al Generale Timothy E. Trainor Preside dell’Accademia di West Point

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 46 15/03/16 15:27 do (quella di Modena, ad esempio, vanta stelle che la comanda esercita il ruolo di 125 anni di tradizione in più), ma è uno rettore), l’Accademia dell’US Army com- dei più grandi e prestigiosi istituti di for- pete con gli altri atenei americani nel mazione militare esistenti oggi. panorama della formazione, collocando- Strutturata come un’università vera e si ai primi posti di numerose classifiche propria (gli indirizzi di posta elettronica di merito: università pubblica numero di West Point possiedono il suffisso ac- 1 secondo Forbes, migliore interazione cademico .edu, mentre il generale a tre con i docenti secondo The Princeton Review e tra le prime dieci scuole d’A- merica per la cyber security, secondo il colosso mondiale dell’informatica Hew- lett Packard. Obiettivo dell’istituto è quello di plasma- re i leader della nazione, non solo quelli dell’esercito: lo testimonia il libro d’o- nore, che vanta generali divenuti pre- sidenti (come Eisenhower), astronauti, deputati, accademici e ambasciatori, ma anche manager che hanno guidato colossi come Procter&Gamble e pure un famoso allenatore della squadra di basket della Duke University e del Team USA. 47

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A un quadriennio (intenso) di formazio- tempo trascorso nelle aule accademiche ne universitaria e militare (senza tra- in numerose materie è pari a circa il scurare quella sportiva, tanto a livello 60% del corso di studi, mentre allo sport individuale che di team), per i 1.250 ca- e all’addestramento militare (concentra- detti che annualmente varcano la soglia to in modo particolare nel periodo esti- di West Point corrisponde una ferma vo) è dedicato oltre il 25% (la rimanenza nella forza armata di soli cinque anni: è tempo libero). Il senso della leadership l’investimento non verrà necessaria- viene coltivato nell’ambito delle squa- mente messo a frutto nel corso di una dre e dei plotoni in cui sono suddivisi carriera militare completa, ma finirà per i cadetti, con l’assunzione di responsa- concretizzarsi in altri ambiti della sfera bilità crescenti fino alla nomina ad uf- nazionale. ficiale, che avviene con la caratteristica Sparta e Atene. Come in ogni accademia cerimonia formale di lancio del berretto militare - costruita intorno ai valori del in aria. dovere, dell’onore e della patria - la for- In termini generali West Point propone, mazione mira a sviluppare le doti carat- su scale naturalmente diverse, percorsi teriali del cadetto lungo tre dimensioni: simili a quelli delle accademie militari lo studio, la forma fisica e naturalmente italiane, che – oltre a una formazione l’arte militare. Per gli allievi delle quat- prettamente militare - prevedono il con- tro classi - soprannominati in ordine seguimento di una laurea di tipo magi- crescente di anzianità: plebes (matrico- strale in una gamma alquanto vasta di la), yearling (puledro), junior e senior - il discipline. La diversificazione degli stu- 48

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 48 15/03/16 15:27 di si articola intorno a materie tecniche, il preside dell’academic board dell’isti- umanistiche e scientifiche, con un mix tuto, il Brigadier Generale Timothy E. di docenti militari e civili che riflette ap- Trainor, che è stato il protagonista di un punto la doppia anima ‘Sparta e Atene’ web seminar sul tema della leadership che caratterizza oggi i principali istituti building organizzato lo scorso ottobre a di formazione del mondo, i quali stanno Milano dalla European House Ambro- affrontando la sfida del cambiamento. setti, cui ha partecipato anche il Gene- Negli ultimi anni, le operazioni in Iraq e rale di Divisione Salvatore Camporeale in Afghanistan, l’evoluzione delle nuo- - comandante dell’Accademia Militare ve tecnologie informatiche e dell’am- di Modena - oltre a numerosi top-mana- biente accademico – oltre all’emergere ger italiani. di una generazione nuova di giovani Generale Trainor, come si stimolano in fortemente connessa al web – hanno un allievo di West Point i tratti della cre- infatti imposto una riflessione sul tema atività e dell’innovazione? della leadership rispetto ai futuri conte- Premetto che le forze armate statuni- sti in cui i militari saranno chiamati ad tensi sono costituite da individui pen- operare. santi e che c’è un investimento continuo Per West Point le caratteristiche prio- nella formazione. Ciò detto, bisogna ritarie di un leader risiedono oggi nel partire dall’assunto che il mondo è un carattere, nella creatività e nell’innova- luogo globale all’insegna delle inter-re- zione, unite ad agilità mentale e spirito lazioni: nell’ottica della creatività i no- di adattamento. Ne abbiamo parlato con stri cadetti lavorano spesso in working 49

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groups nei quali vengono esaminati casi der ai diversi livelli. Stiamo sviluppan- reali, e in cui c’è libertà di pensiero e di do la quota femminile anche per venire espressione. Un altro aspetto importan- incontro alle esigenze della forza arma- te è quello della diversificazione: cer- ta, che sta aprendo sempre più incarichi chiamo di selezionare aspiranti allievi alle donne. con background diversi, ciascuno in Come si esplica una leadership moderna? grado di apportare un quid di innova- Piuttosto che fornire soluzioni, un le- zione nella vita dell’istituto. ader deve porre problemi complessi ai Globalizzazione significa anche accetta- propri subordinati e far leva sull’intelli- re la multiculturalità. Come viene inclu- genza collettiva di questi per arrivare a sa questa dimensione nella formazione? una soluzione. Sintetizzo questo concet-

A West Point esiste un programma to con l’espressione “Get on the Balcony”, chiamato Respect & Character che guar- cioè fornire un input dall’alto ma lascia- da tra l’altro alla dimensione collettiva re che venga eseguito dal basso. Un altro delle organizzazioni. aspetto importante della leadership è la Prevediamo per i nostri cadetti delle in- gestione della resistenza al cambiamen- ternship all’estero o nell’ambito di agen- to, dopo che si sono identificate le sfide e zie governative in Patria, insegniamo gli obiettivi da raggiungere. Serve agilità otto lingue straniere e crediamo nell’ap- mentale e adattabilità. In quest’ottica i prendimento dei valori provenienti da nostri cadetti seguono già al primo anno prospettive diverse. corsi di psicologia per leader, mirati a A proposito di diversità di prospettive: sviluppare l’intelligenza emotiva. quali sono le proporzioni e l’impatto Come è stato gestito il cambiamento delle dinamiche di genere a West Point? nell’approccio alla formazione dei nuo- Le donne – che seguono programmi vi leader? identici a quelli dei maschi a parte qual- Per aggiornare i nostri programmi acca- che lieve differenza in termini agonisti- demici abbiamo fatto ricorso a un panel ci - rappresentano il 15-20% degli allie- esterno. Due think-tank hanno avuto vi, una percentuale che sale però al 30% carta bianca per elaborare idee innova- per ciò che riguarda gli incarichi di lea- tive. 50

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Sono poi sta- veste l’unifor- ti fissati dei me, contro un criteri sulla 30% di pro- base dei qua- fessori civili. li valutare il Vogliamo che cambiamento i cadetti, in- e sono state di seriti in classi conseguenza di massimo sviluppate di- 18 allievi, in- verse alterna- teragiscano tive, che sono notevolmente state sottopo- con i docenti ste a un nor- militari e civi- male processo di decision-making, sfocia- li: fa parte del training come ufficiali. Il to infine in un piano di applicazione del nostro focus poi è concentrato su uno nuovo curriculum articolato in più fasi. Il sviluppo olistico del carattere, secon- mio ruolo principale in questo processo do le direttrici accademica, militare e è stato quello di regolare il ‘distress’, cioè sportiva, in modo da formare individui la resistenza al cambiamento insieme al in grado di operare con successo in con- coinvolgimento dello staff nell’innova- testi complessi e cangianti. Il tratto che zione. alla fine ci distingue è la formazione alla Qual è il valore aggiunto di West Point resistenza fisica e morale: i cadetti ven- rispetto a un’università convenzionale? gono sottoposti allo stress e tipicamen- Entrambi dispensiamo una formazione te – a un certo punto - anche alla prova di ampio respiro. Noi forniamo un’istru- del fallimento, e i loro mentors li aiu- zione liberale di alto livello e un corso tano a renderli consapevoli e a trarre di studi di ingegneria tra i migliori ne- un insegnamento da ciò. L’obiettivo è di gli Stati Uni- far crescere ti, combina- leader ispi- zione non rati e con frequente in forti doti di uno stesso carattere, al ateneo. La servizio de- differenza gli Stati Uni- fondamen- ti d’America. tale sta nel É la nostra modo di for- mission es- nirla: da noi senziale. circa il 70% dei docenti 52

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 52 15/03/16 15:27 CREATIVE, AGILE book of honour bears witness to this, boast- AND INNOVATIVE ing generals which became Presidents (such How West Point aims to train the as Eisenhower), astronauts, congressmen, leaders of our future academics and ambassadors, but also man- agers which have led giants such as Procter Founded in 1802 on the Western bank of & Gamble and even a famous basketball the Hudson river, about fifty miles north of coach of the Duke University and Team USA. New York – at the precise location where The 1250 cadets who cross the threshold George Washington’s army once held a stra- of West Point each year receive four (in- tegic position against the British – West Point tensive) years of university and military may not be the oldest military academy in the training (including sporting training, both world (the one in Modena for example is 125 at a team and an individual level) in ex- years older), but is one the biggest and most change for which they must serve only five prestigious military training institutions to- years’ active duty in the Armed Forces: it day.Structured like a traditional university is an investment which does not necessar- (West Point’s email addresses use the .edu ily lead to a full military career, but is even- academic domain name and the superinten- tually actualised in other national realms. dent is a commanding three-star general), the Sparta and Athens. Like in all military acade- United States Military Academy competes mies – built around the values of duty, honour with other American universities for train- and country – training aims to develop the ing, taking the first places in many rankings: character of cadets following three pillars: ac- according to Forbes it is the top public uni- ademic study, physical fitness and naturally versity, it is the one with the best interaction military preparation. The students of the four with teachers according to the Princeton years (called in order of growing age: plebes, Review, and is among the top ten schools in yearling, junior and senior), spend approx- America for cyber security in the eyes of the imately 60% of their time in lecture theatres international IT colossus Hewlett Packard. or classrooms, studying many subjects, while The aim of the institution is to shape the leaders sport and military training (mainly concen- of the nation, not only those of the army: the trated in the summer period) occupy over 53

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25% of their time (the remaining hours are General Trainor, how are creativity and free time). Cadets are allocated to teams and innovativeness developed in West Point platoons where they cultivate their sense students? of leadership; they are given increasing re- Let me start by saying that the US Armed sponsibilities until they receive their commis- Forces are formed of thinking individuals, sion as officers during a traditional formal and that there is a constant investment ceremony when they throw their beret up in training. That said, it is important to in the air In general terms, West Point of- start from the premise that the world is fers similar training programmes as those global as are our inter-relations: to en- of the Italian military academies, naturally courage creativity, our cadets regular- on a different scale, which – beyond mili- ly take part in working groups in which tary training – includes a bachelor’s degree they examine real cases, and in which in a wide range of subjects. The breadth of there is freedom of thought and expres- academic studies is focussed around tech- sion. Diversification is another important nical and scientific subjects as well as the aspect: we strive to select students from humanities, with a mix of military and ci- different backgrounds, who can all bring a vilian teachers which reflects the twin soul touch of innovation to the academy’s life. “Sparta and Athens” which characterises Among other things, globalisation en- the main training institutions of the world tails accepting multiculturalism. How nowadays, which are facing the challenge does this feature in the training? of change. Other the last few years, opera- West Point has a programme called Re- tions in Iraq and Afghanistan, the evolution spect & Character which also considers of IT and of the academic milieu – as well as the collective nature of organisations, the appearance of the generation which is our cadets go for internships abroad strongly connected to the world wide web – or within government agencies in the has led to new thought on the topic of lead- US, we also teach eight foreign lan- ership concerning the new environments guages and believe in learning the val- in which the military will have to operate. ues coming from different perspectives. For West Point, the most important quali- On the subject of different perspectives: ties of a leader now lie in character, creativ- what is the gender ratio and what is its im- ity and innovation, combined with mental pact at West Point? agility and adaptability. We discussed these 15-20% of the students are women – who issues with the dean of the institution’s aca- follow the same programmes as the men demic board, Brigadier General Tim Trainor, except for some slight differences in sport- who was the main speaker at a web semi- ing targets. The percentage rises to 30% nar on Leadership Building organised last when it comes to leadership roles at all lev- October in Milan by European House Am- els. We are working to increase the ratio brosetti and in which Major General Salva- of women, also in order to meet the needs tore Camporeale, Commander of the Mili- of the Armed Forces which are open- tary Academy of Modena, also took part. ing an increasing number of positions to 54

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 54 15/03/16 15:27 women.Rather than providing solutions, with the military and civilian teachers: it is a leader must set complex problems to part of their training as officers. Our focus his or her subordinates and harness their is on a holistic development of character, collective intelligence to reach a solution. following academic, military and physical I use the expression “Get on the Balcony” lines, to develop individuals which can suc- to sum up this concept, by which I mean cessfully operate in complex and changing one must provide input from above but al- environments. A distinguishing feature is low it to be executed from below. Another our training for physical and moral resil- important aspect of leadership is manag- ience: the cadets are subjected to stress and ing resistance to change, once challenges typically experience failure at some point and goals have been identified. This re- and their mentors help them make sense quires mental agility and adaptability. In of this failure and learn from it. The aim is view of this, from their first year our ca- building inspired leaders with strong char- dets attend psychology courses for leaders acter qualities to serve the United States to develop their emotional intelligence. of America. That is our main mission. How was this change in the approach to training leaders of the future managed? An engineer officer of the We called in an external panel to modern- US Army, Gen. Trainor is ise our academic programmes. Two think- the thirteenth Dean of the tanks were given total freedom to explore Academic Board at West innovative ideas. We then established cri- Point, where he previous- teria on which to evaluate the changes and ly was a teacher and Head several alternatives were developed. These of Department of Sys- underwent a normal decision-making pro- tems Engineering. He has cess which led to an application plan for the taken part in numerous new curriculum in several phases. My main operations in the US and abroad, including role in this process was to manage “distress”, the British-led Provincial Reconstruction that is to say resistance to change, and the Team in Basrah, Iraq, to help local leaders involvement of the staff in the innovation. in the process of reconstructing their infra- What is West Point’s value added structure. compared to a traditional university? He is a Fellow of the American Society of Both provide broad training. We deliver a Engineering Management and past recipient top tier liberal education and also one of of the Engineering Manager of the Year the best engineering curriculums in the US, Award by this society. He also taught cours- which you do not usually see in the same es in Engineering Management, Systems university. A key difference lies in the way Engineering and Decision Analysis.He has it is delivered: about 70% of our teachers a Master of Business Administration from wear uniform, with 30% civilian teachers. Duke University and a research doctorate in We want our cadets, in classes no bigger Industrial Engineering from North Carolina than 18 students, to have significant contact State University. 55

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 55 15/03/16 15:27 Vista del canale di Suez - foto Miller

Sempre più stretti

Francesco LOMBARDI

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 56 15/03/16 15:27 l termine “globalizzato”, che da qualche tempo accompagna ogni Oggi circa la metà della Iambito, settore o aspetto della produzione mondiale vita del nostro pianeta, riporta immedia- di petrolio si muove su tamente al concetto di ‘trasporto’. L’intero vettori marittimi. processo di globalizzazione ha, nella sua genesi come nei suoi effetti, la creazione Il controllo dei punti prima ed il rafforzamento poi di una rete di passaggio obbligato di interdipendenze economiche, com- (choke points) consente merciali, industriali, ma anche tecnologi- una significativa che, sociali e culturali, necessitando di pressione sui beneficiari una serie di infrastrutture fisiche e logi- principali delle rotte in che senza le quali l’intero processo non questione. avrebbe potuto nascere ed espandersi. Un processo che, nonostante paia già re- alizzato in tutte le sue componenti, in re- 57

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 57 15/03/16 15:27 Il traffico mercantile attraverso lo stretto di Malacca - foto Fawcett

altà presenta ancora ampi margini di per quel che attiene alla crescita della po- progresso. La globalizzazione, nata come polazione del pianeta e del PIL mondiale. fenomeno economico e commerciale, in- Segno del valore e del significato che il fatti, si è poi allargata ad altri aspetti delle commercio marittimo avrà in un futuro relazioni tra gli individui e tra le organiz- oramai prossimo. L’accessibilità al mare è zazioni. In tale contesto, i trasporti, intesi stata, nel corso della storia, causa di fri- come disponibilità di vettori, utilizzabili- zioni e di guerre come di intese e di ac- tà delle vie percorribili, controllo dei cordi, in ragione proprio della rilevanza punti obbligati di transito e disponibilità economica dell’accesso diretto ai mezzi di di punti di imbarco e sbarco, sono da trasporto marittimo; si stima, al riguardo, sempre stati fattori di potenza e di cresci- che i Paesi senza sbocco sul mare tendo- ta. In particolare i trasporti marittimi da no ad avere costi di trasporto più elevati, sempre sono stati il principale mezzo per spesso il doppio, rispetto a quelli che in- far muovere merci, materiali e prodotti vece possono liberamente disporre di in- energetici. Ad oggi si stima che una per- frastrutture portuali. Sempre in tema di centuale dell’85% del volume totale delle questioni geografiche, poi, la mappa dei merci internazionali sia movimentata flussi mondiali di merci e delle vie marit- via mare. Peraltro, autorevoli istituzioni time indica chiaramente l’importanza internazionali valutano che il commer- che hanno (ed ovviamente anche che cio mondiale marittimo (espresso in ton- hanno avuto) i punti di transito strategi- nellate) dovrebbe più che raddoppiare da co, definiti come choke points, che, costi- qui al 2030, mentre contemporaneamen- tuendo passaggi obbligati o punti prefe- te si registrano percentuali previsionali renziali di transito, assumono importante di incremento significativamente minori valore non solo geostrategico ma anche 58

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 58 15/03/16 15:27 La nave USS Independence in transito per il canale di Panama - foto Trevor Welsh

economico per i risparmi di tempo e di si diffuse esponenzialmente (tanto da far costi che consentono; il loro posiziona- coniare la dizione: “containerizzazione mento indirizza le scelte degli stati, delle dei traffici”). La limitata incidenza dei co- compagnie di trasporto e dei vari e varie- sti di trasporto sul prezzo finale dei pro- gati attori del trasporto marittimo, in- dotti ha contribuito in misura notevole, fluenzando l’economia globalizzata. Va poi, sia allo sviluppo di nuovi mercati sia precisato che la spinta all’incremento alla delocalizzazione produttiva; con gli della movimentazione via mare di merci evidenti riflessi sull’instaurarsi di inno- e materiali, registratasi negli ultimi de- vative relazioni politiche e commerciali cenni, è anche dovuta a una ’“invenzio- (amichevoli o meno) conseguenti alla ne” tanto semplice quanto geniale (come convergenza od alla divergenza di inte- spesso accade): il container. Nel 1936 ressi. All’incremento della quantità di Malcom Mac Lean intuì che l’utilizzo di scambi effettuati via mare si affianca, nel “grandi scatole metalliche” in cui riporre i contempo, l’aumento delle dimensioni e carichi avrebbe garantito la standardiz- delle capacità sia delle infrastrutture zazione dei carichi stessi e semplificato il portuali e dei sistemi indotti, sia dei vari passaggio da una modalità di trasporto vettori marittimi. Cosa che, tra l’altro, ha all’altra. Il primo reale utilizzo si ebbe anche dato il via a progetti di amplia- però solo nel 1956, quando le autorità mento dei più importanti punti di pas- portuali di Brema e Rotterdam autoriz- saggio del trasporto marittimo mondiale zarono l’attracco della prima nave con (da Suez a Panama, per citare i più noti). “scatoloni” a bordo; i costi di trasporto La stabilità e la crescita delle economie che si registrarono furono talmente bassi progredite dipende anche dal costante che da quel momento l’uso del container flusso di prodotti energetici. Il controllo 59

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delle aree produttive di combustibili fos- lungo 82 Km, consente il passaggio diret- sili è da sempre vista come la causa prin- to dall’oceano Atlantico al Pacifico (e vice- cipale di guerre. Oggi si stima che circa la versa) evitando la circumnavigazione metà della produzione mondiale di petro- dell’America Meridionale. Nel Canale, lio si muova su vettori marittimi. Ne de- che rappresenta il cuore dell’economia riva che il controllo dei punti di passaggio della piccola repubblica centroamericana, obbligato (choke points) consente una si- passa mediamente circa il 5-7% del traffi- gnificativa pressione sui beneficiari prin- co marittimo del pianeta (nel 2014 sono cipali delle rotte in questione. Al riguar- stati registrati 14mila passaggi), in gran do, rivestono importanza decisiva: il parte proveniente o diretto negli Stati Canale di Panama, i Dardanelli, il Canale Uniti. A seguire il maggior utilizzatore è di Suez, il “collegato” Bab el Mandeb (tra la Cina. Non tutte le navi, però possono Somalia e Yemen), i tre stretti danesi, lo oggi transitare nel Canale (infatti è inval- Stretto di Hormuz e lo Stretto di Malacca. so l’uso del termine navi panamax, pro- Non a caso alcuni di questi rappresenta- prio per indicare quelle al di sotto di una no gli scenari dove, negli anni, compresi certa soglia dimensionale pari a 294 m di quelli recenti, si sono registrate le azioni lunghezza, 32,3 m di larghezza e 12,04 m di pirati e briganti del mare, oltre che la di pescaggio). L’impossibilità di transito presenza di flotte di varie potenze. Peral- da parte delle navi di maggior stazza che tro, l’impossibilità di utilizzare (o talvolta da tempo solcano gli oceani (sia per tra- anche solo il timore di una interruzione) sporto merci o combustibili, sia mezzi da di questi passaggi obbligati può compor- crociera) ha indotto le autorità panamen- tare notevoli variazioni dei costi dell’e- si, nella metà del primo decennio del nergia ed influenzare in modo determi- nuovo secolo, ad avviare un progetto di nante l’andamento di economie di stati e ampliamento, con la costruzione di una regioni. Le eventuali instabilità politiche terza corsia. I lavori, che vedono un si- o sociali delle aree prospicenti, inoltre, gnificativo impegno anche di ditte italia- influenzano le scelte delle compagnie ne, sono iniziati nel 2009 e dovrebbero marittime, incidendo sulle dimensioni e completarsi nel 2016. Ma l’investimento sulla durata delle rotte, con evidenti im- di 5,2 miliardi di dollari, per l’ampliamen- mediate ricadute d’ordine economico. to del Canale di Panama rischia di veder Esempi emblematici sono lo Stretto di limitati i suoi effetti, per due progetti che Hormuz (all’imboccatura del Golfo Persi- mirano a porsi in concorrenza con l’ora- co) e lo Stretto di Malacca (la maggiore mai secolare canale panamense. Progetti via di comunicazione marittima tra l’oce- che da un lato testimoniano l’atteso valo- ano Pacifico e l’oceano Indiano). Proprio il re dello shipping nel futuro dell’economia valore ed il significato di tali choke points planetaria e dall’altro possono anche es- hanno indotto gli stati interessati ad am- sere letti ed interpretati come momenti pliare quelli esistenti e a progettarne di significativi del moderno multivettoriale altri. É il caso del Canale di Panama che, confronto USA-Cina. Infatti, si tratta del- 60

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 60 15/03/16 15:27 la costruzione di un Canale Transoceani- prime che necessitano alla crescita ver- co del Nicaragua, da poco avviata; tale tiginosa del Paese di Mezzo, farebbero nuova via d’acqua è destinata a tagliare il percorso inverso. La Cina, da tempo in due la repubblica centroamericana, grande potenza terrestre, sta ora pro- con un corridoio navigabile di ben 278 gressivamente estendendo la propria Km. Il progetto, fortemente avversato influenza anche sui mari; non solo sul dagli ambientalisti, per le negative rica- piano militare, con il varo di imponenti dute sull’ecosistema della regione, com- flotte supportate da moderne portaerei porta un finanziamento di ben 40 miliar- e con la costruzione di atolli artificiali, di di dollari. L’opera sarà realizzata, ma anche sul piano più politico e strate- presumibilmente a tempo di record, gico, con l’acquisizione di infrastrutture dall’impresa cinese HK Nicaragua Canal portuali ed ora anche su un piano più Development Investment, la quale avrà chiaramente geoeconomico, con il pos- altresì una concessione cinquantennale, sesso di punti di passaggio obbligati. Una rinnovabile per altri cinquant’anni. strategia che è resa ancor più evidente Come è intuibile, gli USA avversano il co- dalla ventilata costruzione, sempre da struendo canale nicaraguense, per ragio- parte della Cina, di un ulteriore passag- ni strategiche, politiche ed economiche gio: il Canale di Kra, da realizzarsi nella (il Nicaragua, non va dimenticato, è parte parte thailandese della penisola malese, di quel gruppo di paesi latino-americani nel suo punto più stretto, e destinato ad caratterizzati da un forte sentimento an- evitare il passaggio obbligato nello Stret- tistatunitense). Questa nuova via, d’ac- to di Malacca. qua, di fatto e di diritto in mano cinese, Tale nuovo corridoio accorcerebbe di rappresenterebbe un duro colpo alla dot- circa mille chilometri le rotte tra gli Oce- trina Monroe che da poco meno di due ani Pacifico ed Indiano, per i carichi di secoli esprime l’idea della supremazia de- merci diretti ai mercati europei ed afri- gli Stati Uniti nel continente americano. cani e per i trasporti di materie prime La Cina però, come è sua abitudine, pen- e prodotti energetici con destinazione sa in grande, e sta anche costruendo una Cina. La strategia integrata delineata, ulteriore alternativa al Canale di Pana- dunque, con l’apertura di quest’ultimo ma: una ferrovia di oltre 220 Km che at- corridoio, con il “possesso” di canali nel traversa la Colombia dal Pacifico all’At- centroamerica e con l’oramai quasi certa lantico. apertura di una rotta artica (già positiva- Denominata “canale secco”, la linea per- mente sperimentata dalla Marina Cine- metterebbe alle merci cinesi di arrivare se), farà della Cina il “baricentro” di tutte in Sudamerica per essere trasportate le rotte oceaniche. Che lo si veda come in una città di nuova costruzione nei punto di partenza o di arrivo di un per- pressi di Cartagena ove sarebbero rias- corso iniziato anni orsono, è certamente semblate e distribuite in tutta l’America una realtà destinata ad influire in modo Latina. Come contropartita, le materie determinante sui destini del Mondo. 61

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 61 15/03/16 15:27 L’ Artico nella geopolitica del III Millennio

Gianluca SARDELLONE

è un teatro strategico che va Sommità assumendo una crescente di un triangolo C’importanza negli equilibri in- geoeconomico ternazionali ed alimenta l’interesse non avente per vertici solo delle principali potenze globali (USA USA, Russia ed Europa, e Russia) ma anche di attori regionali questa regione sembra quali Canada, Danimarca e Norvegia: è la regione artica, un’enorme area compresa destinata, nel prossimo tra il mar Glaciale Artico (ben 14 milioni futuro, ad alimentare un di kmq), l’Alaska (venduta, nel 1867, dal- ‘Grande Gioco’. lo zar agli USA), la Siberia (appartenen- te alla Russia) ed alcune isole tra cui la Groenlandia (sotto sovranità danese) e le Svalbard (sotto sovranità norvegese). Posta all’intersezione di tre piattaforme continentali (baltico-scandinava-russa, 62

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 62 15/03/16 15:27 Foto: J.Casto

siberiana e canadese) ed alla sommità determinato dai mutamenti climatici e di un triangolo geoeconomico avente dal surriscaldamento del pianeta riduce per vertici USA, Russia ed Europa, que- notevolmente i costi di perforazione ed sta regione sembra, infatti, destinata, estrazione, schiudendo nuove oppor- nel prossimo futuro, ad alimentare un tunità di sfruttamento che alimentano ‘Grande Gioco’ (per citare l’espressione ri- le mire dei giganti energetici russo (Ro- trovata nei taccuini del Capitano Conol- sneft) ed americano (Exxon Mobil): dai ly e ripresa poi dallo scrittore Rudyard loro studi emerge, infatti, che nell’Artico Kipling a proposito del conflitto politico sarebbero celati, rispettivamente, il 13 ed militare in Asia centrale nell’800). Ad il 30% delle riserve di petrolio e gas an- innescarlo contribuiscono la scoperta di cora intatte, con buona pace dell’attuale possibili giacimenti di petrolio e minerali cartello formato dai paesi arabi. Sotto l’a- strategici, la presenza di fonti di energia spetto commerciale, inoltre, la riduzione geotermica, di risorse ittiche e forestali della superficie glaciale permetterebbe e l’apertura di nuove rotte marittime. Il di aprire nuove rotte, decisamente più processo di crescente militarizzazione brevi e meno costose rispetto a quelle in corso testimonia, inoltre, la determi- attualmente in uso, mediante l’utilizzo nazione degli attori coinvolti nel perse- del cosiddetto passaggio a nord-ovest, guire i propri interessi nazionali e stra- tra la Russia europea e l’Estremo Orien- tegici. Il costante, inarrestabile processo te. In questo modo, non solo verrebbe di assottigliamento della calotta glaciale dimezzata la distanza da percorrere per 63

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 63 15/03/16 15:27 L’Artico nella geopolitica del III Millennio

le navi che dal Pacifico sono dirette in il potere continentale nasceva nel cuore Europa ma, soprattutto, sarebbe possi- dell’Eurasia, in una zona compresa tra bile usufruire di rotte più sicure rispetto l’Asia Centrale e, appunto, l’oceano Arti- all’Oceano Indiano ed al Canale di Suez, co. Le riflessioni di Mackinder gettarono perché lontane da aree di conflittualità le basi per le teorie sul potere marittimo e libere dalla minaccia della pirateria. Il elaborate da Mahan e Corbett durante la processo di crescente militarizzazione guerra fredda: un approccio militare of- inserisce, infine, l’Artico nel contesto di fensivo nell’Artico era, a loro avviso, ne- una nuova rivalità su scala globale tra cessario per distruggere le installazioni Stati Uniti e Russia, in cui confluiscono militari sovietiche presenti nella peniso- la svolta nazionalista della politica este- la di Kola. Partendo proprio dalle analisi ra russa, l’ulteriore allargamento ad Est di Mahan e Corbett, gli USA giunsero ad del dispositivo militare della NATO ed il elaborare, nel 1947, la dottrina-Truman rilancio del cosiddetto scudo antimissile del “containment” (contenimento) e, in se- con la creazione di facilities in Polonia e guito, quella del roll-back (respingimen- Repubblica Ceca (Mosca, peraltro, vede to), destinate a fungere da fulcro della nello scudo un tentativo di ridurre il geostrategia americana per oltre mezzo potere di deterrenza rappresentato dal secolo. Terminata la Seconda Guerra suo arsenale atomico e, di fatto, un ir- Mondiale ed iniziato il confronto bipola- reversibile vulnus all’intero equilibrio di re, infatti, l’Artide divenne, per USA ed potenza regionale). Tornato di recente al URSS, un ulteriore teatro di competizio- centro di complesse trame geostrategi- ne: l’area, per la sua posizione geostra- che, l’Artico, in realtà, attira l’attenzione tegica e la prossimità geografica ad USA delle maggiori potenze fin dal IX seco- ed URSS, era, infatti, fondamentale per lo d.C., quando vi giunsero esploratori monitorare da vicino le attività del ne- provenienti da Russia e Scandinavia e mico e neutralizzare, sul nascere, even- vennero, contestualmente, creati i pri- tuali propositi aggressivi. Dopo il 1989, mi insediamenti stanziali. Solo nel XX finita la guerra fredda, l’Artico non per- secolo, tuttavia, a seguito delle esplora- se la propria rilevanza geostrategica: la zioni condotte tramite aerei e dirigibili, cristallizzazione dell’assetto politico-ter- l’Artico entrò a pieno titolo nelle dinami- ritoriale dell’Europa attraverso l’Unione che geopolitiche mondiali, alimentando Europea e la minore attenzione verso l’interesse di studiosi e decisori politici. Africa ed America Latina, infatti, contri- Nel 1904, infatti, sir Halford Mackin- buirono a dirottare l’interesse economi- der, nella prima formulazione della sua co, politico e militare verso nuovi teatri, teoria geopolitica, aveva accennato all’e- a partire proprio dal continente artico. sistenza di una “pivot area” e, poi, della Due furono, essenzialmente, i fattori cosiddetta “heartland” quali mezzi per che innescarono la corsa: in primo luo- assicurarsi il controllo dell’Eurasia e, go, esso non era stato inglobato nell’or- quindi, del mondo: a suo avviso, infatti, dine mondiale costruito a Yalta e, poi, 64

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 64 15/03/16 15:27 il suo status giuridico non era mai stato curezza euro-atlantica: le nuove priorità normato (a differenza dell’Antartide, in- strategiche erano, infatti, rappresentate ternazionalizzata de iure con il trattato prima dall’allargamento verso Est della di Washington del 1959). A partire dal NATO e dalla stabilizzazione dei Balcani 2007, quindi, l’Artico ha conosciuto una e poi, dopo l’11 settembre, dall’avvio della progressiva escalation nelle valutazio- guerra al terrorismo jihadista. ni geostrategiche non solo di Stati Uni- La crescente rivalità tra USA e Russia ti e Russia, ma della stessa Europa. Nel tra i ghiacci ha, per contro, contribu- 2009, infatti, i membri dell’Unione Eu- ito a restituire a Scandinavia e Canada ropea Occidentale (UEO), considerate le una rinnovata centralità nelle dinami- ricadute sulla sicurezza euro-atlantica, che geo-politiche regionali. L’ingresso avevano auspicato l’inclusione dell’Ar- nel Consiglio Artico di attori out-of-area tico nel nuovo Concetto Strategico che quali Cina, Sud Corea, Giappone, India, l’Alleanza Atlantica avrebbe approvato a Italia e Singapore in qualità di osserva- Lisbona, destinato a sostituire quelli del tori permanenti e di Francia, Germania, 1991 e del 1999. Queste valutazioni por- Olanda, Regno Unito, Spagna, Polonia tarono, nel 2013, all’elaborazione, negli ed UE quali semplici osservatori sembra, Stati Uniti, di un documento denominato infine, testimoniare il carattere sempre “Arctic strategy”, frutto della sinergia tra più globale degli interessi in gioco nella Segretario di Stato e della Difesa: l’Artico regione e la determinazione di tutti nel veniva indicato come un’area rilevante perseguirli. per la sicurezza nazionale americana in cui sarebbe stato necessario schierare La geostrategia artica degli Stati Uniti strumenti di deterrenza (sistemi missili- L’interesse degli USA verso l’Artico af- stici e forze aereo-navali) per far fronte fonda le proprie radici al XIX secolo: alla crescente minaccia rappresentata nel 1860, infatti, William H. Seward, dalla Russia. Mosca, infatti, dopo la cre- futuro Segretario di Stato del Presiden- azione di facilities militari nella Penisola te Abraham Lincoln, preconizzava che di Kola ed il potenziamento della pre- gli USA avrebbero avuto quale futu- senza navale nel Mare di Barents, aveva ro avamposto nordoccidentale proprio simbolicamente posizionato, nel 2007, la l’oceano Artico. L’acquisto, nel 1867, bandiera russa sui fondali artici lancian- dell’Alaska dallo zar di Russia avrebbe do un chiaro segnale di sfida. confermato la validità di queste valu- La contesa militare nell’Artico vede il tazioni strategiche: l’Alaska, infatti, con coinvolgimento anche dei paesi della una superficie due volte e mezzo quella Scandinavia (Islanda, Svezia, Finlandia, del Texas ed un’estensione costiera che Norvegia, Danimarca) e del Canada. supera, complessivamente, quella di tut- La fine della guerra fredda ed il crol- ti gli altri stati dell’Unione, rappresenta lo dell’URSS avevano reso questi paesi un formidabile produttore di greggio e, meno centrali nelle dinamiche della si- soprattutto, permette agli USA di con- 65

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 65 15/03/16 15:27 trollare da vicino la Russia (minima è, in- di George Bush jr., nonostante la prio- fatti la distanza geografica che li separa). rità rappresentata dalla guerra globale Dopo le due guerre mondiali, l’interesse al terrorismo, uno studio prodotto dal degli USA verso l’Artico non solo non è Pentagono ha portato la Casa Bianca ad scemato ma, anzi, si è consolidato. Du- emanare una direttiva (9 gennaio 2009) rante la guerra fredda, infatti, interesse in cui, recependo l’analisi condotta dal- primario degli USA era evitare un raf- la Difesa, si dichiarava, apertis verbis, la forzamento dell’URSS in qualsiasi am- determinazione americana a difendere bito geografico (in Europa come in Asia (anche con gli alleati) gli interessi geo- e, a fortiori, nel nord Atlantico). Dall’a- strategici nell’area artica, pur auspican- nalisi dei documenti redatti durante la do lo sviluppo di organismi regionali per Presidenza Nixon (1971) e Reagan (1983) il rilancio della cooperazione intersta- si evince l’importanza dell’Artico per la tuale (a partire dal Consiglio Artico). sicurezza nazionale americana: negli In seguito, un documento del 2013, de- anni Novanta, nonostante il mutamento nominato “Arctic strategy”, frutto della nello scenario internazionale determi- sinergia tra Segretario di Stato e della nato dal crollo dell’URSS, un documento Difesa, ha evidenziato la necessità di elaborato durante la presidenza Clinton proteggere gli interessi nazionali ame- definiva nuovamente l’Artico una regio- ricani in loco tramite sistemi missilistici, ne di interesse delineando una Strategia schieramento di sistemi aerei e navali e ad hoc. Nel 2003, durante la Presidenza meccanismi di deterrenza. Questa logi- 66

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ca ha favorito la decisione degli USA di di rompighiaccio a propulsione atomica; partecipare ad esercitazioni multilaterali lo stesso Canada, a sua volta, può con- quali SAREX (Search and Rescue Exercise) tare su sole tredici unità rompighiaccio. ospitata dalla Groenlandia (dove, nella base di Thule, opera l’821° Gruppo Ae- La geostrategia artica della Russia reo) e Cold Response in Norvegia, oltre In questo particolare momento strategi- a prendere parte all’Operazione Nanook co, la Russia vive una grave crisi econo- a guida canadese: la presenza in que- mica e monetaria e subisce le conseguen- ste esercitazioni ha permesso alle forze ze negative del calo drastico del prezzo americane di migliorare la capacità di del petrolio: gli USA, inoltre, hanno operare in un ambiente estremo e de- raggiunto lo status di primo produttore cisamente inusuale. A partire dal 2011, mondiale di greggio e Mosca tenta, tra- dopo la ri-organizzazione dei Comandi, mite l’Artico, di acquisire nuovi spazi di il Pentagono ha stabilito di affidare al manovra e rilanciarsi a livello interna- Comando del Nord (NORTHCOM) ed al zionale. Su una sessantina di giacimenti Comando Europeo (EUCOM) il compito scoperti nell’Artico, ben quarantatrè, in- di attuare in modo coordinato le diretti- fatti, sono compresi entro il limite delle ve del Segretario alla Difesa e garantire duecento miglia dalle coste russe tali da unità di comando in caso di crisi regiona- giustificare,de iure, la rivendicazione del- le. Alla US Navy è stato demandato, sot- la cosiddetta Zona Economica Esclusiva to l’aspetto prettamente tattico, il compi- (Mosca, peraltro, ne chiede l’estensione to di sviluppare la capacità delle unità di fino a 350 miglia in virtù del collegamen- superficie di operare nei mari ghiacciati to con la piattaforma continentale sibe- ed intensificare l’addestramento dei Ma- riana). Nel marzo 2014, l’ONU ha ricono- rines ad operare in ambienti coperti dai sciuto la legittimità delle rivendicazioni ghiacci. Dopo una fase di studio, agli ini- russe, estendendone i diritti su un’area zi del 2014, la Marina americana ha re- marittima di 52mila kmq tra la Siberia datto la cosiddetta Arctic Roadmap per il ed il Giappone (Mosca sembra incline ad periodo 2014-2030: qui viene rimarcata adire nuovamente l’ONU per reclamare la necessità non solo di rispondere alla ulteriori diritti nel Mar Glaciale Artico). crescente presenza militare russa ma La Russia, del resto, è storicamente inte- anche di bilanciare l’attuale inferiorità ressata all’Artico: terminata la Seconda strategica di cui soffrono gli USA nell’Ar- Guerra Mondiale, infatti, Stalin impose tico: tra le priorità individuate, infatti, il ritorno ai confini del 1940 e, con l’ac- rientrano la realizzazione di infrastrut- quisizione della Carelia e dei territori a ture aero-navali e l’acquisizione di navi nord-ovest del Lago Onega e della regio- rompighiaccio, di cui, attualmente, Wa- ne di Petsamo (grazie anche alla smilita- shington non dispone. La Russia, infatti, rizzazione delle isole Aaland), ottenne possiede una trentina di rompighiaccio uno sbocco diretto sul Mar Glaciale Ar- ed è il solo paese a disporre di una flotta tico. Uno studio ad hoc della NATO pub- 67

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blicato nel 2009 ha dimostrato come l’in- batterie di missili anti-aerei) e negli arci- teresse russo non è diminuito neppure pelaghi di Francesco Giuseppe e Novaya dopo la fine della guerra fredda ed i con- Zemlya (tra il Mare di Barents e il Mar di testuali mutamenti nel quadro geopoli- Kara). Gli strateghi russi, inoltre, inten- tico: la creazione di nuove basi perma- dono installare missili anti-aerei S-400 nenti della NATO in Europa Orientale, nelle penisole di Kola e della Kamchakta, insieme con il rilancio del sistema ame- mentre la Marina russa sarà chiamata a ricano di difesa antimissile ai confini con schierare proprie unità nell’area compre- la Russia, ha ulteriormente accelerato la sa tra i confini con la Finlandia e l’Alaska militarizzazione dell’Artico da parte rus- (paese chiave nel contesto del sistema di sa, favorita dalla svolta nazionalista del- difesa antimissile denominato Ballistic la politica estera condotta dal presidente Missile Defence System, teorizzato da Re- Putin. Alla creazione di facilities militari agan negli anni Ottanta e rilanciato da nella Penisola di Kola ed al potenziamen- Bush jr vent’anni dopo). La realizzazione, to della presenza navale nel Mare di Ba- da parte russa, di dieci nuove stazioni ra- rents, infatti, sono seguite l’incursione dar permetterà, infine, di monitorare gli dei sottomarini MIR-1 e MIR-2 nel 2007 oltre 6mila km di frontiera completando e, nel 2008, la decisione di creare nuove il dispositivo militare in fieri, integrato da basi nel nord della Russia. Nel dicembre una rete di difesa anti-missile e da una 2014, inoltre, la Russia ha creato il Co- copertura aerea h-24 assicurata dai bom- mando Interforze Strategico per l’Artico bardieri strategici Tu-95. I piani strategici la cui mission consiste, esplicitamente, russi trovano conferma nelle numerose nella tutela degli interessi nazionali e manovre ed esercitazioni condotte dalle nella protezione di navi e risorse naturali forze terrestri ed aero-navali. russe: un ruolo chiave spetta, in quest’ot- Nell’ottobre 2012 si erano tenute mano- tica, alla Flotta settentrionale dislocata vre che avevano visto, per la prima vol- nella penisola di Kola. Il Comando Inter- ta, le forze navali russe (con settemila forze Strategico per l’Artico sarà alle di- uomini guidati dalla nave anti-sommer- rette dipendenze del Centro di Controllo gibile Viceammiraglio Kulakov e dall’in- della Difesa Nazionale attivato sul finire crociatore a propulsione atomica Pietro del 2014, che può, infatti, essere conside- il Grande) sbarcare sull’isola di Kotelny rato un annus mirabilis nella geopolitica per condurre esercitazioni. In seguito, russa nell’Artico: alla riapertura di sette oltre centomila uomini (con 1500 carri piste di volo dell’era sovietica (destinate, armati, 120 aerei, una settantina di navi in futuro, a divenire tredici), hanno fat- e migliaia di pezzi di artiglieria) hanno to seguito la realizzazione delle basi di preso parte, nella Siberia Orientale, alla Wrangel e Capo Schmidt (nel Mare dei gigantesca esercitazione Vostok 2014 Ciukci, tra l’Alaska e la Siberia Orientale), (la più grande dai tempi dell’URSS). Alle l’allestimento di tre basi nell’isola di Ko- manovre hanno assisitito osservatori telny (dove dovrebbero essere installate provenienti da una trentina di paesi (tra 68

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 68 15/03/16 15:27 cui storici partner di Mosca quali Ango- petroliferi. Una piccola flotta, infine, è la e Nord Corea), oltre a Cina, Malesia, stata inviata nelle isole della Nuova Sibe- Perù e Venezuela presenti con i propri ria (aree dalle caratteristiche climatiche addetti militari. In quella sede, le forze di proibitive con temperature anche di cin- terra hanno testato la capacità di muove- quanta gradi sotto lo zero): entro il 2017, re munizioni, carburante e cibo in aree il Cremlino spera di schierare due brigate inospitali e con un clima estremo, oltre alle dipendenze del Comando Nord. Con- all’utilizzo di batterie di missili anti-aerei siderazioni simili valgono anche per l’a- S-300. Le forze navali, per contro, guida- eronautica: la Difesa russa, infatti, ritie- te dall’incrociatore lanciamissili Varyag, ne fondamentali le basi poste ai confini si sono, a loro volta, concentrate sullo settentrionali con la Finlandia ed ha in sviluppo della capacità di proteggere le programma crescenti attività operative coste da attacchi esterni e condurre uno ed addestrative in loco. sbarco sull’isola di Wrangel con l’impie- go di marines e paracadutisti, supportati Gli attori locali dai caccia MIG-31. Alla Marina, del resto, Nel Grande Gioco dell’Artico sono, chia- spetta un ruolo strategico primario nella ramente, coinvolti altri attori, tra cui il gestione dell’Artico: per assolvere a tale Canada ed i paesi della Scandinavia (da compito, la Difesa russa provvederà a do- un lato Svezia e Finlandia, paesi stori- tarsi di nuove navi a propulsione nuclea- camente neutrali e, dall’altro, Norvegia, re capaci di operare in mari ghiacciati ed Islanda e Danimarca membri ab origi- assicurare la protezione dei giacimenti ne della NATO, co-fondatori, nel 1949, 69

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dell’Alleanza stessa e vertici di un trian- Last but not least, tra gli attori del Gran- golo strategico che ha garantito, per de Gioco nell’Artico merita menzione il mezzo secolo, la sicurezza del fianco Canada che ritiene l’Artico fondamen- settentrionale dell’Alleanza Atlantica). tale per la sua stessa identità nazionale La Danimarca, membro fondatore del- e, sin dal 2008, ha lanciato un’ambiziosa la NATO, ha istituito nel 2012 un Co- Strategia per il Nord, basata sulla natura mando Artico, mentre la Norvegia ha “artica” del suo status di potenza regio- rimodulato le proprie opzioni strategi- nale (posizione geografica, estensione che nell’Artico di fronte alla crescente delle coste, legami storici e culturali). La minaccia russa: la Difesa ha spostato il strategia di Difesa è stata, significativa- Comando Operativo verso nord, a ridos- mente, denominata “Canada First”: unità so del Mare di Barents ed ospita annual- aero-navali e dei Rangers garantiscono, mente le esercitazioni NATO denomi- infatti, una presenza militare nell’Ar- nate Cold Response. Proprio la Norvegia tico, ove è stato, peraltro, realizzato un appare il paese maggiormente coinvolto Centro di Addestramento (all’interno nelle dinamiche dell’escalation militare della Resolute Bay). Il Canada, inoltre, nell’Artico: l’intensa attività aerea con- insieme con gli USA, provvede al moni- dotta tra il 2007 ed il 2008, culminata toraggio dello spazio aereo attraverso il con il sorvolo del Mare di Barents e del North American Aerospace Defence Com- Mare del Nord da parte di alcuni bom- mand (NORAD); a partire dal 2010, Ca- bardieri russi, aveva, infatti, spinto la nada, USA e Danimarca (che, peraltro, Norvegia stessa a denunciare, in sede rivendica l’isola di Hans) hanno condot- NATO, l’atteggiamento minaccioso del- to l’Operazione Nanook, finalizzata a mi- la Russia stessa e, al contempo, evocare gliorare la capacità di rispondere a even- perfino i meccanismi di difesa colletti- tuali minacce trans-frontaliere, tutelare va ex articolo V del Trattato Atlantico. i propri interessi e consolidare il ruolo Questo spiega la decisione assunta dal regionale. Nell’Artico opera una compo- governo norvegese di mobilitare uomini nente marittima canadese di circa mille e mezzi dell’intelligence per studiare le uomini: questa presenza rappresenta la mosse di Mosca e, contestualmente, di prosecuzione di un disegno strategico dare vita ad un dispositivo militare inte- avviato nel 2007 (con la presentazione di grato con gli USA, confermato da alcune uno studio del governo per dimostrare, esercitazioni congiunte svolte nell’Arti- de iure, la bontà delle rivendicazioni ca- co. Washington, del resto, ha trasferito nadesi) e proseguito, nel 2008, con la de- proprio in Norvegia uomini e mezzi (tra finizione della Canada First Defence Stra- cui carri armati, blindati e dotazioni pe- tegy (CFDS). La CFDS prevedeva la crea- santi), custoditi all’interno di inaccessi- zione di una base militare e di un porto bili e strategiche caverne, in quella che nell’isola di Baffin: il progetto, tuttavia, sembra una riedizione, mutatis mutan- come quello relativo all’ampliamento dis, della guerra fredda. della base aerea di Cornwallis (1000 km 70

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 70 15/03/16 15:27 Foto di Inaglory.

a nord del Circolo Polare Artico) è stato ase Act. I recenti sviluppi regionali han- poi bloccato sia per l’eccessiva onerosità no rilanciato l’importanza della base di che per i notevoli tagli (3 miliardi di dol- Keflavik, dove gli USA hanno mantenu- lari) imposti di recente al bilancio della to, fino al 2006, una presenza militare Difesa. Nella contesa artica entra, infine, (1300 uomini con aerei ed elicotteri) e la piccola ma strategicamente importan- dove, dal 2007, unità aeree (caccia F-16 te Islanda. La rilevanza geopolitica della e ricognitori P-3) della Norvegia, hanno cosiddetta “isola di ghiaccio”, del resto, svolto attività addestrative e garantito la era già nota negli anni Quaranta: il pre- sicurezza dei giacimenti off-shore. Sull’I- sidente americano Roosevelt, infatti, ne slanda si sono protese le mire della Cina aveva disposto l’occupazione militare che tenta, dopo la chiusura della base e l’inserimento nella sfera di sicurezza americana di Keflavik, di utilizzare la degli USA (come la disabitata Groenlan- piccola isola quale mezzo per persegui- dia) per sottrarla al controllo tedesco ed re i propri interessi nazionali nell’Artico all’inclusione nella zona operativa illimi- ed inserirsi nella contesa: l’invio di un tata del comando navale tedesco, voluta rompighiaccio nel 2012 sembra esserne da Hitler quale ritorsione per il Lend-Le- la dimostrazione. 71

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 71 15/03/16 15:27 TECNICA, PROFESSIONE & SOCIETÀ

Misurare la minaccia comunicativa La costruzione di un indicatore di offensività.

Luigi BRAMATI

el contesto dei conflitti ibridi, Daesh utilizza i media sempre più estesi e frequenti, come sofisticato Nla comunicazione ha assunto, strumento di attacco, soprattutto negli ultimi anni, un ruolo il cui potere offensivo preminente, anche quale strumento di di- può essere misurato con retto supporto alle azioni belliche, offen- un indicatore specifico, sive o difensive, secondo paradigmi che appena pochi anni fa non sarebbero state elaborato con un nuovo immaginabili; il caso di Daesh ha portato approccio. alla ribalta, in particolar modo, la comu- nicazione, elevandola, di fatto, al rango di vero e proprio sistema d’arma, forse il più innovativo di questo secolo. Non che le potenzialità della comunica- zione fossero state ignorate, fino ad ora. Daesh tuttavia, nella sua breve e vertigi- 72

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 72 15/03/16 15:27 DABIQ - Rivista online di Daesh pubblicata in diverse lingue

nosa ascesa, ha radicalmente innovato il sti, abbia deliberatamente e apertamente concetto stesso di utilizzo dei media, com- “attaccato” molteplici attori, incluse le po- presi quelli di ultimissima generazione, tenze occidentali; Daesh è stato in grado, trasformando il proprio agire comunica- con le proprie strategie comunicative, dif- tivo in un sofisticato strumento di attac- ficilmente inquadrabili nelle tradizionali co, sia strategico che tattico, in grado di categorie delle Info-Ops o delle Strategic sortire effetti in campo politico, diploma- Communications, di penetrare nel cuore tico, sociale ed economico, oltre che stret- delle fragilità dei propri opponenti, per- tamente militare. Tanto più che, fino ad seguendo obiettivi a vari livelli, secondo ora, nessun altro attore internazionale è metodi e percorsi attentamente pianifi- stato in grado di mettere in campo una cati. credibile strategia di contrasto, né di svi- I prodotti comunicativi veicolati dal Ca- luppare apparati comunicativi confronta- liffato hanno infatti condizionato e con- bili. tinuano a condizionare le opinioni pub- E questo nonostante il Califfato, non li- bliche, animando un dibattito che pone mitandosi al solo reclutamento di jihadi- (e questo è il dato essenziale per qualifi- 73

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carne l’offensività) limiti e vincoli per i turare un’efficace strategia di contrasto; decisori, regionali e globali. Decisori che, con conseguenze evidenti. Ma non si dinanzi a un tale attacco su larga scala, tratta di una défaillance estemporanea. portato finanche alla base legittimante Si avverte infatti la mancanza strutturale del proprio potere, hanno reagito, per la di strumenti di rilevamento e analisi del maggior parte, come Daesh probabilmen- potenziale offensivo mediatico. In parti- te si aspettava: mostrando divisioni, par- colare, di metodologie di misura in grado ticolarismi, nonché mettendo in campo di attribuire a una strategia comunica- un sostanziale disimpegno (le azioni delle tiva (se già in atto), o a una potenzialità varie “coalizioni di volenterosi” chiara- comunicativa (allo scopo di prevenire gli mente non sono state risolutive del pro- effetti di un attacco futuro), un grado di blema “Stato Islamico”). efficacia/offensività, nonché di sistemi di La comunicazione, dunque, come arma. categorizzazione standardizzata capaci Non esiste ancora, però, alcun metro di di aiutare il decisore ad individuare stru- misurazione per determinarne l’offensi- menti di contrasto efficaci. vità, a differenza di quanto accade per i La misurazione della minaccia comuni- sistemi d’arma tradizionali. cativa. Costruzione di un indicatore di Con l’aggravante che solo un’azione offensività. preventiva può limitare l’efficacia di un Per rispondere a queste esigenze, si è attacco mediatico, in quanto le azioni dunque pensato di realizzare un apposito comunicative hanno la caratteristica di indicatore, definibile ‘indicatore di offen- produrre effetti difficilmente arginabili sività comunicativa’. L’indicatore è stato ex-post. Metaforicamente, la comunica- elaborato inizialmente per quantificare la zione potrebbe essere paragonata ad un pericolosità, sotto il profilo comunicativo, missile balistico, invulnerabile a qualsiasi del fenomeno Daesh, e successivamente sistema di intercettazione e contro il qua- affinato per renderlo applicabile anche a le possono essere efficaci solo azioni pre- contesti diversi (su scala globale, regiona- ventive sulla sorgente di lancio o misure le o locale), anche con possibili funzioni di protezione passiva: con la conseguenza comparative e predittive. che è dunque necessario anzitutto rileva- L’indicatore, di natura sintetica, consen- re la minaccia (localizzandone le sorgen- te una visualizzazione grafica partico- ti), riconoscerla come tale (assegnando un larmente efficace ed accessibile grazie livello di priorità alle varie sorgenti indi- all’impiego del diagramma di Kiviat (o viduate) e, infine, conoscere anticipata- radar)1, i cui parametri (gli assi del gra- mente dove colpirà, per tentare di attuare fico) sono i 10 indicatori semplici che misure di protezione passiva. compongono l’indicatore sintetico2. Essi La minaccia di Daesh è stata rilevata e ri- rappresentano ciascuno un aspetto delle conosciuta solo dopo che il “colpo” era già potenzialità offensive della comunicazio- sul bersaglio, ed è stata misurata solo in ne dell’attore oggetto dell’analisi, e quindi base ai suoi effetti: troppo tardi per strut- un fattore dell’indicatore. Tali fattori ven- 74

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 74 15/03/16 15:27 aaaaaaaaaaaaaaaaaa 5 aaoaaaaaaaaiaaaaaaa aaiaaiiaaaaaaaaaaaa 4 3 aaaaiaiaaaaaaaaiaa 2 aaiaaaaaaaaaaaaaaiaaa aaaaaaa 1

aaaaaaaiaaaaaaiaa aaaaaaaaa.a aaaaa.aaaaiaaaaaaaa

aaaaaaapaa aaoaaaiaaiaaaaaaaaa a.aaaaaaaaaeaaa

gono quantificati utilizzando una meto- Dell’area del target-audience fanno parte dologia descrittiva/comparativa ispirata i fattori: a quella di una scala Likert3. • rilevanza marginale condizionata I fattori sono raggruppati in 4 aree: l’area del target-audience, intesa come ca- dell’Ideologia, del Target-audience, della ratteristica intrinseca del target-au- Leadership e della Tecnologia. Dell’area dience selezionato dalla comunica- dell’Ideologia fanno parte i fattori: zione, rispetto al bacino di consenso • strategia politica, valutata in termini dell’avversario. Ad esempio, una co- di credibilità/comprensibilità, plau- municazione avente per destinatario sibilità, semplicità di formulazione/ esclusivamente soggetti già apparte- argomentazione e, più in generale, nenti alla sfera d’influenza dell’origi- appeal nei confronti del target-au- natore avrebbe una bassa offensività dience; per l’opponente; • contenuti religiosi, valutati in base • livello culturale del target-audience, all’efficacia potenziale della dottrina quale elemento trasversale che defi- religiosa, se esistente, in termini mo- nisce, di riflesso, l’ampiezza e la vulne- tivazionali, mobilitanti o di coesione; rabilità dei destinatari della comunica- • conflittualità storico/etniche, ovvero zione4; l’esistenza di ragioni di conflittualità, • impatto mediatico globale, inteso anche risalenti nel tempo, che possa- come effetto potenziale di risonan- no costituire un volano di mobilita- za che una comunicazione potrebbe zione per il target-audience. avere al di fuori del target-audience5. 75

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 75 15/03/16 15:27 Misurare la minaccia comunicativa

L’area della Leadership è composta da un Attribuiti i punteggi ai vari fattori, si ot- unico fattore, che attiene all’esistenza - o tiene il valore complessivo dell’offensività meno - di una leadership efficace sotto comunicativa (effettiva o potenziale, in il profilo della comunicazione, in grado relazione al tipo di analisi che viene effet- quindi di concepire e implementare una tuata) della sorgente in esame, misurabile strategia comunicativa offensiva, eserci- dall’area della figura geometrica creatasi. tando un controllo reale sui rilasci (affin- Ma è l’indicatore relativo, espresso in ter- ché essi siano conformi alla linea generale). mini percentuali rispetto all’area che la Dell’area della Tecnologia fanno parte le figura geometrica totalizzerebbe se a ogni analisi dei fattori: fattore fosse attribuito il massimo valore, • differenziazione delle piattaforme che costituisce lo strumento di misura comunicative, ove l’offensività di una dell’offensività comunicativa, che con- sorgente comunicativa è maggiore in sente cioè la comparazione delle sorgenti relazione alla capacità di differenzia- e delle relative strategie, fornendo all’os- zione dei mezzi di comunicazione che servatore un immediato e intuitivo para- è in grado di utilizzare efficacemente; metro di valutazione. Per quanto attiene a • frequenza e aderenza dei rilasci comu- Daesh, il valore di offensività comunicati- nicativi, laddove l’offensività di una va misurato è 88,45%7 (fig.3). sorgente comunicativa è valutata in Come si vede dall’esempio, l’ulteriore base alla capacità di rilasciare prodot- utilità (rispetto alla funzione meramen- ti comunicativi frequenti e aderenti ai te comparativa) di questo strumento fatti di interesse per il contesto di rife- analitico è la visualizzazione imme- rimento, come ad esempio l’andamen- diata e sinottica dei fattori di maggiore to di una campagna militare; pericolosità dell’azione comunicativa; • utilizzo della tecnologia nella comuni- infatti, l’indicatore evidenzia i fattori cazione, per cui l’offensività è valutata di potenza della strategia comunicativa in base alla capacità di accesso e utiliz- dell’opponente, rappresentati dagli assi zo della tecnologia applicata alla co- con la maggiore valorizzazione; questo municazione, dalla più basica a quella dato consentirà al decisore di struttu- più avanzata, hardware o software. rare la propria risposta alla minaccia Ogni asse dell’indicatore presenta 5 livelli comunicativa, limitando i fattori di po- di valorizzazione crescenti. L’attribuzione tenza dell’attaccante o sfruttandone le di un punteggio a ciascun fattore avviene debolezze. sulla scorta di un dettagliato set di defi- Si osservi infine come la scelta di un in- nizioni, che riguarda ciascuno dei livelli dicatore essenzialmente grafico, la cui degli assi del grafico, allo scopo di limita- valorizzazione complessiva sia il pro- re il più possibile la libera interpretazione dotto di un calcolo areale (l’area della dell’osservatore. Queste definizioni sono figura ottenuta dalla valorizzazione di sintetizzate in un’apposita tabella (esem- ciascun asse), sia stata effettuata tenen- pio in fig. 2)6. do conto delle complesse interrelazioni 76

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 76 15/03/16 15:27 area ideologia area target-­‐audience leadership area complessità tecnologica politica religione storica ril. target liv. cult. imp. glob. leadership differenz. frequenza tecnologia FATTORI INDICATORE 4 5 4 4 5 5 5 5 5 5 VALORI ASSEGNATI

Analisi offensività comunicazione IS

poli=ca 5 5 5 4,5 4 tecnologia religione 4 3,5 3 2,5 2 5 frequenza 1,5 storica 4 1 0,5 0

4 differenz. ril. target 5

leadership liv. cult.

5 5 5 imp. glob.

INDICATORE SINTETICO: 64,92

INDICATORE RELATIVO: 88,45% comunque esistenti tra i fattori che lo Army, con riferimento agli anni 1970- compongono (anche se le definizioni 1994) e le Brigate Rosse (anni 1972-1984). degli assi del grafico sono state studiate I risultati sono apparsi coerenti. Infat- per rendere i fattori il più possibile in- ti, mentre per Daesh quasi tutti i fattori dipendenti tra loro), per cui il punteggio sono risultati al massimo della valorizza- attribuito anche a uno solo di essi è su- zione, per l’IRA la maggiore offensività scettibile, in definitiva, di influenzare si è concentrata nell’area dell’ideologia anche gli altri (con un effetto più che (nelle sue componenti politica, religiosa e proporzionale sul valore finale dell’of- di conflittualità storica) e in alcuni aspetti fensività). del target audience (in particolare il livel- Test di efficacia dell’indicatore. Esempi lo culturale e l’impatto mediatico globa- comparativi. le), mentre per le BR è risultato avere un L’efficacia di questo indicatore è stata maggior rilievo il fattore della leadership, inizialmente verificata, sulla base di in- della rilevanza marginale condizionata formazioni di libero accesso, nell’ambito del target audience e del livello culturale di studi accademici. Per verificare la va- del target audience8. Si osservi come, in lidità dello strumento anche in presenza questo caso, qualora l’analisi avesse ri- di fenomeni comunicativi molto distanti guardato fenomeni attuali, lo strumento tra loro per caratteristiche ed epoca sto- avrebbe fornito l’immediata percezione rica di riferimento, si è tentata la compa- della differenziazione delle strategie ne- razione delle strategie/potenzialità co- cessarie ad attuare un’efficace azione di municative di 4 organizzazioni: l’Islamic contrasto verso ciascun attore, in base State, Al Qa’eda, l’IRA (Irish Republican alle aree di maggiore offensività eviden- 77

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 77 15/03/16 15:27 Misurare la minaccia comunicativa

88,45 % 41,22 %

46,83 % 38,42 %

ziate dai grafici: per quel che attiene all’I- per ciascuno di essi (ad esempio definen- RA, il decisore avrebbe dovuto dunque do con maggior precisione le relazioni tra concentrare gli sforzi nel contrasto all’ap- il fenomeno osservato e il punto di vista peal ideologico e nell’implementazione dell’osservatore). Anche in questo caso, il di politiche che incidono sulla sensibilità risultato dell’analisi è risultato coerente del target-audience, mentre per le BR l’a- (Fig.5), consentendo non solo la valutazio- rea d’intervento avrebbe dovuto neces- ne, a livello operativo, delle potenzialità sariamente concentrarsi sulla leadership comunicative dei vari attori dello scena- del movimento e, ancora, in azioni volte rio di riferimento, ma anche fornendo un al condizionamento del target-audience. ausilio per la selezione dei target-audience Infine, per avere un riscontro più diretto di rilievo per i fini della missione e per la circa l’applicabilità dello strumento so- definizione della strategia comunicativa prattutto con riferimento alle sue capaci- dell’ipotetica forza multinazionale incari- tà predittive (oltre, dunque, la capacità di cata della stabilizzazione dell’area di crisi. esaminare una strategia mediatica in atto, Conclusioni o conclusa), l’indicatore è stato anche te- Come detto in premessa, l’Indicatore di stato nel corso di un’esercitazione di pia- offensività comunicativa è stato svilup- nificazione operativa a livello europeo. pato per colmare il gap della mancanza di Questa sperimentazione ha permesso di uno strumento di misura di un fenome- raffinare le definizioni, sia dei vari fatto- no sempre più importante e problematico ri, che dei livelli di offensività individuati come la comunicazione offensiva. 78

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 78 15/03/16 15:27 INFORMATION AND MEDIA SITUATION Points of strenght (poten;al offensiveness)

26,81%

43,22%

Con questo indicatore si ritiene di aver tale gap, almeno sotto il profilo operativo, predisposto, a vantaggio del decisore, ma non intendendosi in alcun modo sconfi- anche dell’analista, uno strumento snel- nare nel campo dello studio scientifico dei lo, di pratico utilizzo (sicuramente imple- fenomeni - in parte ancora nebulosi - co- mentabile e migliorabile), utile a colmare municativi globali.

1Un diagramma di Kiviat o grafico radar è un metodo grafico per mostrare dati su variabili multiple in forma di un grafico bidimensionale di tre o più variabili, rappresentate su assi con la stessa origine. 2Tanti sono i fattori ritenuti necessari per descrivere, nel modo più completo e sintetico possibile, le caratteristiche comunicative di una sorgente sotto il profilo dell’offensività. L’aggiunta (comunque at- tuabile) di ulteriori parametri renderebbe l’applicazione dello strumento troppo complessa e articolata. 3La scala Likert è una tecnica per la misura dell’atteggiamento. Essa consiste principalmente nel met- tere a punto un certo numero di affermazioni (tecnicamente definite item) che esprimono un atteg- giamento positivo e negativo rispetto ad uno specifico oggetto. La somma di tali giudizi tenderà a delineare l’atteggiamento del soggetto nei confronti dell’oggetto. Per ogni item si presenta una scala di accordo/disaccordo, generalmente a 5 o 7 modalità. 4La incapacità di veicolare messaggi complessi, se il livello culturale del target audience è basso, viene valorizzata nella definizione dei fattori dell’area dell’Ideologia. 5Affinché sia rispettata la vocazione predittiva dell’indicatore, l’esame di questo fattore dovrà esse- re effettuata prendendo in considerazione tematiche che probabilmente potrebbero essere utilizzate dall’attore oggetto di analisi. 6Proprio per la sua strutturazione, è opportuno precisare come l’efficacia stessa dello strumento sia condizionata dal rigido rispetto, nell’attribuzione dei punteggi a ciascun fattore dell’indicatore, delle definizioni stesse dei fattori, delle regole stabilite e dall’esatta interpretazione delle definizioni di cia- scuno dei livelli che li valorizzano. 7Al 20 aprile 2015. 8Data la distanza temporale tra i contesti di riferimento dei quattro fenomeni presi in esame, per rende- re la comparazione significativa ai fini sperimentali si è scelto di parametrare i fattori al tempo dell’os- servatore, cioè a oggi. 79

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 79 15/03/16 15:27 DIFESA NEWS

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 80 15/03/16 15:27 Giochi Mondiali Militari 2015 32 medaglie per l’Italia

Fotografie di William TROIANI

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 81 15/03/16 15:27 Con un bottino di 5 ori, 13 argenti e 14 Sottosegretario Gioacchino Alfano in- bronzi si è conclusa la spedizione degli sieme al Capo di Stato Maggiore della atleti azzurri con le stellette ai VI Giochi Difesa – Generale Claudio Graziano – al Mondiali Militari, svoltisi dal 2 al 10 ot- Vice Segretario del CONI Carlo Mornati tobre in Corea del Sud. e a Guido Pancalli, Presidente del Comi- Gli atleti italiani - effettivi in Patria ai tato Italiano Paralimpico. Di tutto rilie- Gruppi Sportivi di Esercito, Marina, vo il contributo dei 4 atleti del Gruppo Aeronautica, Carabinieri e Guardia di Sportivo Paralimpico Difesa presenti Finanza - si sono classificati al nono po- nella delegazione - 3 uomini e 1 donna - sto assoluto, un eccellente risultato che che hanno gareggiato nell’atletica legge- testimonia il valore degli sportivi mili- ra e nel tiro con l’arco conquistando due tari azzurri, prossimamente attesi dalle medaglie d’argento ed una di bronzo. Olimpiadi di Rio 2016. Ai Giochi Mon- L’evento si è concluso ufficialmente con diali Militari hanno partecipato circa una cerimonia dalla coreografia ricca di 4500 atleti provenienti da più di 100 colori e musica, cui hanno partecipato nazioni, i quali si sono confrontati in 24 tutte le delegazioni degli Stati che han- specialità. L’Italia è stata rappresenta- no preso parte a questa sesta edizione ta in Corea del Sud da una delegazione dei Giochi Mondiali Militari. L’evento di 118 persone composta da 81 atleti di - organizzato dal Consiglio Internazio- numerose discipline - tra cui spiccano nale dello Sport Militare (CISM) con ca- scherma, atletica leggera, tiro con l’arco, denza quadriennale - riunisce i popoli di nuoto, pentathlon militare e paracadu- tutto il mondo all’insegna dei valori su tismo - più i dirigenti accompagnatori e cui si basa lo sport sano e competitivo, lo staff tecnico. La delegazione era stata riassunti nel motto del CISM: “amicizia presentata a Roma il 22 settembre dal attraverso lo sport”.

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 89 15/03/16 15:28 Corea - VI Giochi Mondiali Militari Elenco medaglie - Italia Av. Ca. Elena TONETTA AM 1° Av. Guendalina SARTORI AM Oro Tiro con l’arco Av. Capo Pia Carmen Maria LIONETTI AM

1° Av. Guendalina SARTORI AM Oro Tiro con l’arco

Av. Ca. Alessio ROMANO AM Cpl. Gabriele FOSCHINI EI Oro Scherma – sciabola uomini squadra 1° C M Giovanni REPETTI EI

Ten. Col. Massimo CROCE AM Car. Sc. Daniele RESCA CC Oro Tiro al volo a squadre Sottocapo Ferdinando ROSSI MM

Fin. Eseosa Faustino Desalu DESALU Gdf Oro 200 metri

Av. Sc. Rebecca GARGANO AM Car. Sc. Livia STAGNI CC Argento Scherma – sciabola a squadre CM Chiara MORMILE EI

Serg Valentina CIPRIANI AM Fin. Carolina ERBA Gdf Argento Scherma - fioretto squadre donne Fin. Beatrice MONACO Gdf

Serg. Valentina CIPRIANI AM Argento Scherma – fioretto Av. Capo Mauro NESPOLI AM Argento Tiro con l’arco Caporale Pellegrina CAPUTO EI Argento Atletica – getto del peso CMS Giovanni REPETTI EI Argento Scherma - fioretto individuale CMCS Moreno MARCHETTI EI Argento Atletica – getto del peso 1° CM Simona SCOCCHETTI EI Argento Tiro a volo categoria skeet 1° CM Martina DE MEMME EI Argento Nuoto - 400 mt stile libero Cpl Piero CODIA EI Argento 100 mt farfalla Fin. Margherita MAGNANI Gdf Argento atletica 1500 metri donne Fin. Arianna BARBIERI Gdf Argento Dorso 50 mt. Donne

CMS Fabrizio MANGIA EI CMCS Francesco GULLOTTI EI Lgt Giuseppe TRESOLDI EI Argento Paracadutismo gara di precisione a squadre CMS Luigi CONGA EI 1° CM Luigi PINCHIERI EI

Av. Capo Alessio FOCONI AM Bronzo Scherma – fioretto individuale Ten. Col. Fabio TOMASULO AM Bronzo Tiro con l’arco Car. Sc. Daniele RESCA CC Bronzo Tiro al volo individuale Cpl Cristina GASPA EI Bronzo Taekwondo

App. Sc. Luca SIMONCELLI CC Av. Capo Alessio FOCONI AM Bronzo Scherma - Fioretto Maschile a squadre Av. Capo Lorenzo NISTA AM

Car. Sc. Auro FRANCESCHINI CC Car Sc. Pier Paolo PETRONI CC Bronzo Pentathlon moderno squadra Cpl Valerio GRASSELLI EI

CM Manuela ALBERIGI EI Bronzo Pentathlon militare CMS Emanuele FUSO EI Bronzo Tiro al volo 1° CM Claudio TREVISO EI Bronzo Taekwondo Cpl. Niccolò BONACCHI EI Bronzo Nuoto - Dorso 50 mt uomini

Cpl. Niccolò BONACCHI EI Cpl. Piero CODIA EI Bronzo Nuoto - Staffetta 4x100 stile libero mista 1° CM Martina DE MEMME EI 1° CM Laura LETRARI EI

1° CM Martina DE MEMME EI Fin. Arianna BARBIERI GdF Bronzo Staffetta 4x100 stile libero 1° CM Laura LETRARI EI Fin Alessia POLIERI GdF

Fin. Arianna BARBIERI Gdf Fin Lisa FISSNEIDER Gdf Bronzo Staffetta 4x100 mista Fin Alessia POLIERI Gdf 1°CM Laura LETRARI EI

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Esercitazione GRIFONE 2015 Antonio MORLUPI

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 92 15/03/16 15:28 Un nucleo di terroristi prende il controllo del volo Easyjet EJ3477. Il velivolo, con a bordo 45 passeggeri italiani su 70, viene dirottato verso uno scalo situato in uno Stato dove le forze governative non garantiscono il controllo del territorio e non sono dotate di capacità anti-terrorismo. Viene deciso l’intervento delle Forze Speciali dell’Esercito Italiano, dopo i necessari accordi diplomatici, sulla base dei piani della Difesa per la liberazione di connazionali all’estero. Scende quindi in campo un Task Group che rapidamente si dispiega in loco e col favore delle tenebre prende d’assalto l’aeromobile, neutralizzando i terroristi e liberando i passeggeri. 93

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 94 15/03/16 15:28 Questo è lo scenario operativo dell’esercitazione Grifone 2015, realizzata con il massimo realismo all’aeroporto di Malpensa dalle unità delle Forze Speciali dell’Esercito, in collaborazione con la compagnia aerea Easyjet e la SEA, la società di gestione dello scalo. Simulando una minaccia di “attualità” ambientata in territorio straniero e in ambiente semi-permissivo, la Forza Armata ha validato lo Special Operations Task Group terrestre per operazioni speciali anti- terrorismo (SOTG-LAND), finalizzate alla sicurezza dei cittadini italiani all’estero e delle aree di sovranità nazionale. La Grifone 2015, in linea con il Libro Bianco della Difesa, rientra peraltro nel quadro del processo di integrazione tra le unità del comparto Forze Speciali dell’Esercito. L’esercitazione si è svolta secondo una timeline serrata con più fasi, culminata con lo strike e l’evacuazione dei passeggeri.

COMando SME FOrze 9° COL MOSCHIN COMFOSE Speciali Esercito Reggimento d’Assalto Paracadutisti

Stato Maggiore Esercito Reggimento 185° RAO Ricerca Acquisizione 3° REOS 28° PAVIA 4° ALP. PAR. Obiettivi

Reparto Reggimento Reggimento Elicotteri Comunicazione Alpini Operazioni Operativa95 Paracadutisti Speciali

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 95 15/03/16 15:28 TIMELINE

AVIOLANCIO HELY ASSAULT 00:15 01:30

23:40 01:00 01:55 DISPIEGAMENTO FAST ROPE EYES ON TARGET

AIR ASSAULT: ASSALTO AEREO FAST ROPE: DISCESA RAPIDA DALL’ELICOTTERO EYES ON TARGET: DISPOSITIVO DI SICUREZZA IN ATTO

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 96 15/03/16 15:28 STRIKE EVACUAZIONE 02:10 02:30

02:25 02:35 SCREENING RIPIEGAMENTO

STRIKE: ASSALTO AL VELIVOLO SCREENING: CONTROLLO DEL PERSONALE

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 97 15/03/16 15:28 Ospite d’onore della Grifone 2015 è stato il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha assistito in diretta ai diversi eventi - tra i quali anche un’esposizione dei mezzi e degli equipaggiamenti in dotazione alle Forze Speciali - insieme al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, e al Sottocapo di Stato Maggiore Generale di Corpo d’Armata, Giovan Battista Borrini, dal quale dipende il Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE)

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 98 15/03/16 15:28 ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 99 15/03/16 15:28 DIFESA NEWS

Aeronautica Militare: trasporto sanitario del Ministro della Difesa, Roberta Pinotti - d’urgenza pronunciate in occasione delle celebrazioni commemorative degli eventi bellici per la Difesa di Roma - il ricordo di una delle

Un C-130J della 46ª Brigata Aerea di Pisa ha trasportato da Ciampino a Torino un uomo che doveva essere sottoposto a trapianto di pagine più importanti della storia del nostro rene. Gli aeromobili della 46^ Brigata Aerea Paese. La cerimonia è stata aperta con la di Pisa, oltre ad assicurare il trasporto aereo deposizione di una corona di alloro da parte di personale, equipaggiamenti e rifornimen- del Presidente della Repubblica, Sergio Mat- ti in scenari operativi in Italia e all’estero, tarella, accompagnato dal Ministro Pinotti, sono utilizzati anche per missioni di pubblica alla stele commemorativa dei caduti di Porta utilità, quali il trasporto sanitario d’urgenza San Paolo. Successivamente, ha avuto luogo di ammalati, di traumatizzati gravi e di organi l’omaggio al monumento eretto nel Parco per trapianti, nonché per interventi a favore della Resistenza alla memoria dei caduti di persone comunque in situazioni di rischio. durante la guerra di Liberazione. (Roma, 2 settembre) (Roma, 8 settembre)

72° anniversario della Difesa di Roma Difesa – Università: accordi per il rispar- Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha mio energetico accompagnato il Presidente della Repub- L’idea è semplice ma efficace: raggiungere blica, Sergio Mattarella, in occasione delle un reale risparmio energetico delle strutture celebrazioni commemorative della difesa della Difesa. Con questo obiettivo il Mini- della Capitale dai nazi-fascisti. “L’inizio del stero della Difesa, dopo la positiva espe- nostro riscatto, in quel tragico settembre di 72 anni fa, avvenne proprio su queste strade lastricate di sanpietrini, dove per il nostro futuro combatterono insieme soldati e cittadini della nostra Capitale, protagonisti di ciò che sarebbe divenuto nostra memo- ria condivisa e amore per la Patria, capace di andare oltre qualsiasi differenziazione di natura politica o ideologica”. Nelle parole 100

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 100 15/03/16 15:28 rienza della task force immobili, ha deciso del mare, e della collaborazione nel settore di attivarne anche una dedicata al settore dell’addestramento e della formazione, con energetico: la struttura di Progetto Energia. iniziative a favore delle Forze armate ango- Una task force che nei suoi ambiti di com- lane avviate sin dal 2013 negli Istituti e Enti petenza ha, tra gli altri, la razionalizzazione e della Difesa italiani. Altro tema al centro del riduzione della spesa nel settore energetico, colloquio, la Conferenza Internazionale sulla l’attività di progettazione finalizzate all’ef- Sicurezza Marittima e Energetica organizzata ficienza energetica degli immobili in uso al dall’Angola con il supporto tecnico dell’Italia Ministero della Difesa e infine la produzione ed in programma a breve. di energia da fonti rinnovabili (fotovoltaico, (Luanda, 14 settembre) eolico, biomasse, geotermia, etc.) e non rinnovabili. In quest’ottica si inseriscono i L’Italia assume il comando della Forza due accordi di collaborazione siglati con La Marittima Europea - EUROMARFOR Sapienza e l’Università di Genova, caratteriz- A bordo di nave Garibaldi, ormeggiata nella zati da finalità tecnico scientifiche e riguar- Stazione Navale Mar Grande di Taranto, si è danti lo svolgimento di attività di ricerca nel svolta la cerimonia di passaggio di consegne settore della produzione di energia da fonti del Comando della Forza Marittima Europea rinnovabili, nonché dei sistemi per la riduzio- (EUROMARFOR). L’Ammiraglio di Squadra ne dei consumi. Filippo Maria Foffi è subentrato al parigra- (Roma, 9 settembre) do spagnolo Francisco Javier Franco. Per la quarta volta dal 1995, anno della fondazione, Visita in Angola del Ministro della Difesa l’Italia assume il comando della EUROMAR- Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, si è FOR. Alla cerimonia, presieduta dal Capo di recata in visita ufficiale in Angola dove ha Stato Maggiore della Difesa, Generale Clau- incontrato il Presidente della Repubblica

José Eduardo Dos Santos, il Ministro della Difesa e il Ministro degli Esteri. Nel corso dei dio Graziano, hanno preso parte i vertici mili- colloqui il Ministro ha rimarcato l’importanza tari dei Paesi della EUROMARFOR e diverse delle relazioni tra i due Paesi, auspicando il autorità della società civile. EUROMARFOR rafforzamento delle relazioni bilaterali con è una forza navale - non permanente - costi- una particolare attenzione alla Difesa, discu- tuita il 15 maggio 1995 da Francia, Spagna, tendo anche di lotta al terrorismo, sicurezza Italia e Portogallo in grado di assolvere le 101

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 101 15/03/16 15:28 principali missioni definite nella Dichiarazio- tutte le forze armate impegnato nella coali- ne di Petersberg, quali il controllo marittimo, zione anti-Isis. assistenza umanitaria e di evacuazione di (Erbil,18 settembre) popolazioni, mantenimento e riacquisizione delle condizioni di pace e di gestione delle In Calabria l’esercitazione internazionale crisi. EUROMARFOR, dalla sua costituzione, di ricerca e soccorso Grifone 2015 ha preso parte a diverse operazioni: Cohe- L’esercitazione è organizzata annualmen- rent Behaviour nel Mediterraneo Orientale te dall’Aeronautica Militare nell’ambito nel 2002, Resolute Behaviour nell’Oceano dell’Accordo SAR MED/OCC (Mediterraneo Indiano dal 2003 al 2005, Impartial Behaviour Occidentale) tra Italia, Spagna e Francia. nel Mediterraneo Orientale e di fronte alle Coste del Libano sotto egida ONU tra il 2008 ed il 2009. Dal 2011 è attiva nell’opera- zione antipirateria Atalanta, sotto egida EU nell’Oceano Indiano. (Taranto, 17 settembre)

Iraq: salgono a 4.200 i soldati curdi adde- strati nel centro guidato dall’Italia Al termine del 6° ciclo di formazione, i mi- litari italiani della Task Force “Erbil” hanno complessivamente brevettato 1500 soldati L’obiettivo è addestrare il personale dei Re- uomini delle forze di sicurezza curde: sale parti di volo italiani e stranieri, dei centri di così a 4200 il numero di Peshmerga adde- coordinamento del soccorso e le squadre di terra, alla pianificazione, direzione e gestio- ne delle operazioni di ricerca e soccorso di sopravvissuti a sinistri aerei su terra, con- dotte in ambiente montano, di giorno e di notte, anche in condizioni meteorologiche critiche. All’esercitazione partecipano assetti e personale di tutte le Forze Armate e dei Corpi dello Stato per un totale di 14 elicotte- ri, 1 aeromobile a pilotaggio remoto Preda- tor e più di 25 squadre terrestri. In particolare, le attività vedono impegnate strati presso il Kurdish Training Coordination tutte le figure professionali, dalle unità cino- Center (KTCC), il comando situato a Erbil. Il file al Predator, passando per i soccorritori KTCC è composto da istruttori italiani, ingle- acquatici e gli aero-soccorritori. La comples- si, tedeschi, olandesi, norvegesi, finlandesi sità delle attività connesse con la gestione e ungheresi, e vede la presenza di circa 100 di operazioni di ricerca e soccorso (SAR) militari italiani, che fanno parte del contin- necessitano di capacità di integrazione tra gente nazionale di 530 unità appartenenti a le varie componenti coinvolte nei soccorsi, a 102

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 102 15/03/16 15:28 L’Arma di Calliope - special collection -

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 103 15/03/16 15:28 prescindere dall’appartenenza ad una speci- in modo responsabile e di interagire con fica organizzazione e nazionalità. cognizione con le forze militari. (monti della Sila, 21 settembre) (Roma, 22 settembre)

Presentato a Roma il corso Cutuli per Lo Stato Maggiore della Difesa riceve il inviati in aree di crisi premio annuale della pubblicistica militare É stata presentata l’edizione 2015/2016 del Il premio, conferito per “le attività di comu- corso di formazione permanente in comuni- nicazione e pubblica informazione fornite ai cazione e politica per inviati in aree di crisi media nazionali nei moderni scenari delle intitolato a Maria Grazia Cutuli, frutto di una longeva collaborazione tra l’omonima fondazione ONLUS e lo Stato Maggiore della Difesa. Nell’edizione di quest’anno, grazie alla partnership con l’Università di Bologna (rappresentata tra l’altro dal Profes- sor Angelo Panebianco), l’accento sarà sulla situazione particolarmente fluida nell’area di

missioni internazionali”, rientra nell’iniziativa promossa dall’Istituto Italiano di Uniformolo- gia, Iconografia e Pubblicistica storico-milita- re Quinto Cenni di Roma. L’evento di premiazione si é svolto presso la Fortezza Borbonica di Civitella del Tronto con il patrocinio della Regione Abruzzo, del Comune, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa e il Segretariato Ge- interesse strategico nazionale, venendo così nerale della Difesa / DNA, e ha visto la nu- incontro alle aspettative dei frequentatori, merosa e qualificata presenza delle Istituzio- i quali nelle precedenti edizioni avevano ni e dei corpi civili e militari dello Stato che manifestato interesse a comprendere i feno- si occupano di comunicazione ed editoria. meni in atto anche dal punto di vista geopo- Ha ritirato il premio il colonnello Riccardo litico oltre che comunicativo. Cristoni, Capo Ufficio Pubblica Informazione Confermata la collaborazione con la Croce dello Stato Maggiore della Difesa. Rossa Italiana e il Ministero degli Affari Este- (Civitella del Tronto, 23 settembre) ri, che con i loro moduli completano il pro- gramma didattico del corso che si prefigge Carabinieri a Gerico: al via la terza missio- di fornire ai giornalisti destinati ad operare in ne di addestramento aree di crisi quelle pratiche e quelle infor- Ha preso il via a Gerico, in Cisgiordania, la mazioni che consentano di affrontare i rischi nuova missione di addestramento delle for- 104

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 104 15/03/16 15:28 ze di sicurezza palestinesi da parte dell’Arma dei Carabinieri: al Center Training Institute (CTI) si è svolta la cerimonia di apertura della terza edizione della missione addestrativa italiana in Palestina (MIADIT). L’attività nasce da un accordo bilaterale tra il Ministero della Difesa italiano e il Ministero dell’Interno pa-

migrazione e del contributo italiano alla sicurezza nel mediterraneo. (Roma, 7 ottobre)

Riunione dei Ministri della Difesa della Nato: si rafforza la difesa collettiva Implementazione del Readiness Action Plan lestinese che impegna l’Arma dei Carabinieri (RAP), definizione delle strategie di adatta- nell’addestramento delle Forze di sicurezza mento a lungo-termine che l’Alleanza inten- palestinesi. Il corso di addestramento - che de adottare nel prossimo Vertice di Varsavia ha l’obiettivo di accrescere le capacità (luglio 2016), la situazione in Siria e l’inter- tecniche ed operative delle forze di sicurez- vento in Afghanistan: questi gli argomenti za locali - durerà dodici settimane e vedrà principali sui quali i ministri alleati hanno impegnati 30 istruttori dell’Arma dei Carabi- focalizzato la discussione. nieri. La missione addestrativa in Palestina, I ministri hanno rivisto la messa in atto svolta dall’Arma dei Carabinieri, si va ad aggiungere alle numerose operazioni attual- mente in corso di capacity building condotte dalle Forze armate italiane in diversi teatri operativi esteri. (Gerico, 29 settembre)

Il Ministro Pinotti incontra il Segretario alla Difesa statunitense Ashton Carter Il Ministro Pinotti e il Capo del Pentagono si sono incontrati a Roma per un colloquio bilaterale nel corso del quale è stato fatto il dell’Alliance’s Readiness Action Plan - ap- punto sui principali temi inerenti la lotta al provato durante il summit in Galles del 5 terrorismo, la coalizione anti Isis, la situazio- settembre 2014 - che assicura la prontezza ne in Libia. Carter, in visita ufficiale in Italia della NATO ad affrontare sfide in un conte- nell’ambito di una missione di cinque giorni sto di sicurezza in rapida evoluzione. Hanno in Europa, ha espresso apprezzamento per quindi approvato definitivamente il concetto quanto fatto dall’Italia nel campo dell’im- militare di Enhanced NATO Response Force, 105

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 105 15/03/16 15:28 comprese le disposizioni di comando e passaggio della bandiera di UNIFIL. controllo. Durante il meeting i ministri hanno Il Generale Bertolini nel suo intervento ha approvato l’istituzione di due unità NATO ringraziato il contingente della Friuli per il Force Integration Units (NFIUs), piccoli quar- lavoro svolto che ha contribuito a rafforzare i tier generali, in Ungheria e Slovacchia che rapporti tra UNIFIL e la popolazione liba- consentiranno alle forze alleate di muoversi nese, augurando al contempo buon lavoro velocemente e con efficacia, nel caso deb- agli alpini della Taurinense. All’evento hanno bano essere dislocate nell’area. partecipato autorità politiche, religiose e Recentemente altri sei NFIUs sono stati at- militari locali, nonché delegazioni di diverse tivati in Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania, nazionalità presenti in UNIFIL. La Brigata Polonia e Romania. I Ministri hanno anche alpina Taurinense, integrata da unità francesi discusso di Siria e della sicurezza in Afghani- nell’ambito del neo costituito comando bri- stan. Il Ministro Pinotti, a margine dell’even- gata italo-francese, assume quindi il coman- to, ha poi incontrato gli omologhi della Gran do del Sector West di UNIFIL, responsabile Bretagna e della Repubblica Ceca. su tutto il sud del Libano e a cui contribui- (Bruxelles, 8 ottobre) scono 13 nazioni, per un totale di circa 3000 peacekeepers. Libano: Cambio al Comando del Sector (Shama,14 ottobre) West di UNIFIL ONU: 60 anni fa l’ingresso dell’Italia Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha preso parte alla cerimonia per il sessantesi- mo anniversario dell’adesione dell’Italia alle Nazioni Unite, che si è svolta alla Camera dei Deputati, presente il Segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon. “60 anni fa l’Italia aderiva all’Organizzazione delle Nazioni Unite. Da allora le nostre donne e i nostri uomini in divisa hanno lavorato con impe- La Brigata alpina Taurinense è subentrata gno e passione a supporto della sicurezza alla Brigata aeromobile Friuli, alla guida del e della stabilità internazionale” ha ricorda- Sector West di UNIFIL. to il ministro Pinotti, evidenziando come, Alla cerimonia di passaggio di consegne nell’occasione, lo stesso Ban Ki-moon abbia tra il Generale Salvatore Cuoci, cedente, riconosciuto l’importanza del lavoro svolto ed il subentrante Generale Franco Federici, dalla Difesa italiana. Il Segretario generale svoltasi presso la base Millevoi di Shama, dell’ONU nel suo intervento ha infatti rin- era presente il Comandante del Comando graziato l’Italia “per il suo contributo a tutte Operativo di Vertice Interforze, Generale di le missioni di pace nel mondo” e per aver Corpo d’Armata Marco Bertolini, e il Force “saputo affrontare una grande crisi migra- Commander di UNIFIL, Generale di Divisio- toria, salvando migliaia di vite in mare”. “È ne Luciano Portolano, che ha sovrinteso al l’ennesima attestazione di stima che ripaga i 106

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 106 15/03/16 15:28 Pattuglia Acrobatica Nazionale 55 anni sui cieli del mondo

“Una storia di uomini, di coraggio e di determinazione. Una storia italiana”. In queste pa- role è racchiuso il 55° anniversario delle Frecce Tricolori, celebrato a Rivolto del Friuli con una grande manifestazione alla quale ha assistito il Presidente della Repubblica, accom- pagnato dal Ministro della Difesa, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica. Il Ministro ha evidenziato la tipicità - tra genialità, creatività e “lavoro di squadra” – messa in atto dalla Frecce Tricolori, ricordando il valore di fare squadra, rivolgendo anche un pensiero al Team “WeFly!”, l’unica pattuglia acrobatica italiana composta prevalente- mente da piloti disabili. A Rivolto si sono ritrovate nove pattuglie acrobatiche straniere, provenienti da Arabia Saudita, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Giordania, Olanda, Polonia, Svizzera e Tur- chia. Nel corso della manifestazione sono state effettuate dimostrazioni con oltre cento velivoli. Numerose le iniziative collegate alla manifestazione, come la partnership solidale con Unicef, condivisa dal Ministero della Difesa, finalizzata alla raccolta di fondi per il sostegno dei bambini del Nepal. (Rivolto, 6 settembre)

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 107 15/03/16 15:28 nostri militari dei tanti sacrifici fatti in questi missione secondo la prospettiva di genere, anni” scrive il Ministro che aggiunge “Si tenendo cioè in conto, in ogni fase delle sono distinti in ogni operazione per la loro attività, i differenti bisogni e le esigenze di capacità di promuovere il dialogo e la soli- uomini, donne, ragazzi e ragazze. In aggiun- darietà, di instaurare ottime relazioni con le ta, i docenti hanno affrontato i temi della popolazioni locali e di favorirne il benessere, violenza di genere come arma di guerra e al di là di ogni barriera e confine geografico, condotto esercitazioni pratiche su come politico o culturale. Oggi l’Italia è il primo opera un gender advisor durante una missio- Paese occidentale per il contributo di truppe ne operativa. alle missioni di pace dell’ONU e sono certa Nella seconda settimana, sono stati affron- che manterrà questo primato per molto tem- tati argomenti quali le pari opportunità, po ancora”. l’immagine e la diffusione di pregiudizi e gli (Roma, 15 ottobre) stereotipi di genere, le devianze comporta- mentali che si configurano come molestie, Concluso il 2° corso per Gender Advisor mobbing e stalking, acquisendo gli strumen- della Difesa ti normativi e comunicativi per farvi fronte. Al corso, svoltosi presso il Centro Alti studi L’iniziativa è unica nel panorama delle ammi- per la Difesa, hanno partecipato 40 uffi- nistrazioni italiane e non ha eguali nell’ambi- ciali, uomini e donne delle Forze Armate to della formazione accademica italiana. e dell’Arma dei Carabinieri, insieme a un (Roma, 16 ottobre) gruppo di funzionari e dirigenti civili della Difesa opportunamente selezionati in base Riunione del Consiglio Supremo di Difesa alla motivazione, alla predisposizione per Il Presidente della Repubblica, Sergio Matta- le relazioni interpersonali e alla sensibilità rella, ha presieduto, al Quirinale, una riunio- ad adottare la prospettiva di genere nello ne del Consiglio Supremo di Difesa. Alla riu- svolgimento delle loro attività. nione hanno partecipato inoltre il Presidente Nella prima settimana di lezioni sono state del consiglio dei ministri Matteo Renzi e i fornite ai frequentatori le informazioni e gli titolari dei dicasteri di Esteri, Interno, Difesa, strumenti per orientare le Unità impiegate in Economia e Finanze e Sviluppo Economico, missione ad operare secondo le indicazioni oltre al Capo di Stato Maggiore della Difesa. delle risoluzioni ONU e delle direttive NATO Sulla base delle relazioni presentate dai Mi- che chiedono di pianificare e condurre la nistri degli Esteri e della Difesa, il Consiglio 108

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 108 15/03/16 15:28 ha esaminato la situazione internazionale zandole attentamente al contrasto dei rischi rilevando come la perdurante offensiva di e delle minacce che gli scenari di crisi e di Daesh, il moltiplicarsi dei conflitti e l’in- conflittualità prospettano al nostro Paese stabilità nella regione mediterranea e nel e all’Europa. Occorrono scelte chiare sul vicino oriente, le crescenti ondate migra- piano tecnico e organizzativo come anche torie, nonché le difficoltà incontrate dalla flessibilità e prontezza di risposte in campo comunità internazionale nella gestione delle normativo. crisi caratterizzino un quadro delle relazioni (Roma, 21 ottobre) internazionali e della sicurezza in rapido e sensibile deterioramento in aree molto pros- Venezia: la Marina organizza il decimo sime all’Italia e all’Europa. Regional Seapower Symposium of the Il Consiglio ha quindi valutato i possibili ri- Mediterranean and Black Sea. flessi della situazione sul territorio nazionale, All’evento, organizzato dalla Marina Militare illustrati dalla relazione del Ministro dell’In- Italiana, hanno partecipato rappresentan- terno. In merito al processo di riforma delle ti di 49 marine regionali oltre a qualificati Forze armate, illustrato dal Ministro della esponenti di 10 organizzazioni, i quali, hanno Difesa, il Consiglio ha evidenziato l’impor- dibattuto sulla sicurezza marittima regionale tanza delle attività che stanno svolgendo in e sul ruolo delle marine militari nel migliora- mento delle condizioni di sicurezza attraver-

questa fase gli Stati Maggiori e il Segretaria- so il dialogo e la cooperazione. Alla giornata to Generale della Difesa, attraverso i comi- inaugurale ha preso parte il Capo di Stato tati e i gruppi di lavoro istituiti, per tradurre Maggiore della Difesa Generale Claudio in proposte tecniche concrete, da sottoporre Graziano, che nel suo intervento ha sottoli- al vaglio del Ministro, i principi e gli orienta- neato come “nel Mediterraneo ci troviamo menti generali enunciati nel Libro Bianco. ad affrontare una varietà di rischi diversi: In un quadro di generale qualificazione e quelli da est, controllabili con la deterrenza, riduzione della spesa pubblica, il processo di e quelli dal fianco sud, a cui teniamo molto, razionalizzazione originato dal Libro Bian- in cui ci sono invece numerose situazioni che co dovrà conferire il massimo impulso allo non sono auto risolventi, perché non ci sono sviluppo delle componenti operative, umane organismi statali con cui possiamo confron- e tecniche, dello strumento militare, finaliz- tarci. Tutto questo richiede un coordinamen- 109

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 109 15/03/16 15:28 to internazionale e un coordinamento tra su due giorni di conferenze in cui si sono marine, che hanno un ruolo fondamentale in alternati i massimi esperti della materia in quest’area, in vista di un futuro certamente campo internazionale, i quali hanno offerto incerto e in una prospettiva di lungo pe- una panoramica completa sull’argomento, riodo, con la presenza costante di minacce sia dal punto di vista strettamente tecnico anche da altri lati”. (Venezia, 22 ottobre)

La logistica sanitaria militare nella medici- na delle catastrofi

giuridico che nelle applicazioni del DIU negli attuali scenari di conflitto. All’evento hanno partecipato il Ministro della Difesa Roberta Pinotti, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentilo- ni, il Ministro degli Interni Angelino Alfano Si è svolta presso il Policlinico Militare del e il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Celio la 6° edizione del convegno, organiz- Generale Claudio Graziano, oltre al Coman- zato quest’anno dall’Ispettorato Generale dante Generale dell’Arma dei Carabinieri, della Sanità Militare, insieme all’International Generale Tullio Del Sette. Tra gli ospiti inter- disaster medicine association. Numerosi nazionali era presente il Procuratore Capo specialisti e professionisti in ambito medico della Corte Penale Internazionale Fatou si sono confrontati ed hanno sviluppato te- Bensouda. (Roma, 23-24 ottobre) matiche sulla cooperazione e sulle possibili sinergie tra militari e civili nella gestione di Il ricordo di El Alamein disastri naturali, industriali o bellici con cenni Si è svolta presso il Sacrario Militare Italiano all’attualità, quali la situazione in Medio di El Alamein la commemorazione del 73° Oriente, l’emergenza umanitaria nel Medi- anniversario della battaglia di El Alamein, terraneo, la sicurezza nei voli e il trasporto una delle battaglie più violente ed eroiche di emergenza in biocontenimento, oltre ai della Seconda Guerra Mondiale. soccorsi in aree contaminate. (Roma, 23 ottobre)

Convegno sul diritto internazionale uma- nitario organizzato a Roma dall’Arma dei Carabinieri L’iniziativa organizzata presso la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, si è sviluppata 110

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 110 15/03/16 15:28 Il Mondo si illumina di blu per il 70° anniversario dell’ONU

Oltre 300 tra monumenti, chiese, templi, musei e altri siti rappresentativi, in più di 75 paesi del mondo si sono illuminati di blu – il colore ufficiale dell’ONU, nell’ambito della campagna globale per celebrare il 70° anniversario delle Nazioni Unite. Alcuni tra i siti più famosi del mondo, dal Teatro dell’Opera di Sydney in Australia alle grandi piramidi di Giza in Egitto, dalla Statua del Cristo Redentore di Rio de Janeiro all’Empire State Building di New York, si illumineranno di blu. Altri siti rappresentativi che partecipano alla campagna sono la Grande Muraglia cinese, la Torre Pendente di Pisa in Italia, il Museo dell’Ermitage in Russia, l’antica città di Petra in Giordania, il Castello di Edinburgo e la Central Hall Westminster nel Regno Unito, la Tokyo Sky Tree in Giappone, l’Alhambra in Spagna, e molti altri ancora. In Italia, oltre al Campanile di Piazza dei Miracoli a Pisa, partecipano all’iniziativa la Basilica di San Francesco (Assisi), Palazzo Granafei Nervegna e la Colonna Romana (Brindisi), Palazzo Marino (Milano), Palazzo Gambacorti (Pisa), la Campana dei Caduti (Rovereto), la Fontana del Nettuno (Trento), la Mole Antonelliana (Torino), l’Albero della Vita di EXPO Milano 2015. “Ringrazio tutti i nostri stati membri per l’entusiasmo che hanno mostrato nel celebrare i 70 anni delle Nazioni Unite a sostegno di pace, sviluppo e diritti umani”, ha affermato il Segretario Generale dell’Onu Ban Ki-moon. “Illuminando il mondo di blu ONU per un giorno, possiamo illuminare il cammino verso un domani migliore”. (New York, 24 ottobre)

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 111 15/03/16 15:28 Nel corso della cerimonia commemorativa memorativa. Presente alla cerimonia, tra gli – svoltasi alla presenza dell’ Ambasciatore altri, il Generale di Corpo d’Armata Alberto italiano in Egitto Maurizio Massari e di nu- Primicerj, Comandante delle Forze Operati- merosi rappresentanti diplomatici e mili- ve Terrestri. tari stranieri e di autorità appartenenti alle (Arma di Taggia, 25 ottobre) comunità italiane di Alessandria e del - sono stati vissuti momenti di particolare La Difesa al Festival della Scienza commozione durante la celebrazione della Il Ministero della Difesa ha partecipato al santa messa in suffragio dei militari caduti in 13° Festival della Scienza a Genova con battaglia e durante la deposizione di corone un circuito interattivo nel quale sono state ai caduti da parte delle numerose nazioni presentate numerose realtà operative delle intervenute. forze armate: laboratori, simulatori (tra cui (El Alamein, 24 ottobre) quello delle Frecce Tricolori), palestra di arrampicata degli alpini, stazioni meteo, Croce commemorativa consegnata alla unità cinofile, artificieri, etc. Sono state madre del Caporal Maggiore Chierotti La decorazione è stata consegnata alla ma- dre del militare, caduto in Afghanistan nel 2012, dal Ten.Col. Medaglia d’oro al valor militare Gianfranco Paglia. Durante una ceri- monia svoltasi ad Arma di Taggia (Imperia) in occasione del 3° Anniversario della scom- parsa di Tiziano Chierotti, caduto in Afgha- nistan il 25 ottobre 2012. La giornata com- memorativa ha visto due momenti salienti: la celebrazione della Santa Messa presso la Chiesa di San Giuseppe e Sant’Antonio, con inoltre tenute diverse conferenze divulgative rito religioso e silenzio con trombettiere e su alcune eccellenze sviluppate in ambito militare con applicazioni civili. Tra queste ‘La sicurezza del web’, con i Carabinieri, e quella sul Green Diesel della Marina Militare. La Difesa è ospite fisso dei maggiori eventi comunicativi, tra cui figurano le iniziative ‘Campus - Salone dello Studente’, svoltesi in numerose grandi città italiane, la mani- festazione ‘Futuro Remoto’ di Napoli e altri appuntamenti che hanno visto l’afflusso di centinaia di migliaia di persone. la visita al monumento di Tiziano Chierotti, (Genova, 26 ottobre ) presso il Cimitero locale, con la deposizione di corone e la consegna della Croce com- 112

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 112 15/03/16 15:28 Difesa: 17 nuovi asili nido nelle caserme Difesa e Salute: siglato protocollo dona- nel prossimo triennio zione organi Il Ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha Il Ministro della Difesa Pinotti e il Ministro visitato l’asilo nido realizzato all’interno della Salute Lorenzin hanno firmato presso il dell’aeroporto militare di Pratica di Mare, Ministero della Salute il rinnovo del proto- uno dei 15 asili realizzati su tutto il territorio collo di intesa volto a favorire l’adesione del nazionale all’interno di caserme delle di- personale militare alla donazione di organi. verse forze armate. “Sono strutture realiz- Il nuovo protocollo prevede una maggiore

attività di diffusione e promozione delle mo- zate all’interno delle installazioni militari e dalità di dichiarazione di volontà unitamente garantiscono tranquillità alle giovani coppie all’individuazione di due elementi di orga- in cui uno o entrambi i genitori sono milita- nizzazione in seno ai rispettivi dicasteri che ri” - ha commentato il Ministro, ricordando gestiscano le attività operative discendenti che questi asili sono aperti anche ai bambini dal protocollo (per la Difesa Ispettorato del quartiere dove insiste la caserma. “La Generale della Sanità Militare, per la Salute il possibilità di avere i figli vicino al posto di Centro Nazionale Trapianti). lavoro - ha proseguito - dà tranquillità alle (Roma, 29 ottobre) famiglie considerato che spesso uno dei genitori è lontano da casa per lunghi periodi La Difesa alla XXXI spedizione durante le missioni all’estero”. “É un’idea - in Antartide ha continuato Pinotti - che ho avuto dopo Un contingente di militari delle Forze una visita in una caserma nel 2006 quando Armate italiane partecipa alla XXXI Cam- ero Presidente della Commissione Difesa. pagna Antartica estiva, che avvia la stagio- Prima da Sottosegretario e oggi da Ministro, ne 2015/2016 con la riapertura della base ho dato un forte impulso fino a costituire un italiana “Mario Zucchelli”, situata a Baia fondo specifico di 12 milioni in tre anni che Terra Nova. La spedizione, di 4 mesi, vede consentirà la realizzazione di altri 17 asili in impegnati 24 uomini e donne di Esercito, tutta Italia”. Marina, Aeronautica e Carabinieri, i quali (Pratica di Mare, 27 ottobre) forniranno collaborazione nell’ambito delle competenze specifiche della forza armata 113

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 113 15/03/16 15:28 i militari che hanno contribuito alla sicurezza dell’Esposizione Universale. Il Ministro della Difesa, accompagnata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano e dal Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, ha incontrato una rappresen- tanza degli oltre 2.300 i militari che hanno prestato servizio a Milano per le operazioni

d’appartenenza. I militari saranno affiancati al nucleo iniziale di 12 tecnici specializzati dell’ENEA, che gestisce la missione, a cui si aggiungeranno tecnici e ricercatori italiani e stranieri, per un totale di circa 200 persone. Il contributo delle Forze Armate andrà dalle previsioni meteo per lo svolgimento in sicu- rezza delle operazioni aeree, alle operazioni in quota con le guide alpine, alle operazioni navali che consentono di rifornire la base Concordia per la campagna invernale, fino ai “lavori straordinari” in una location con abbondanti nevicate e venti che possono raggiungere anche i 300 Km/h. Le attività di “Expo” e “Strade Sicure”. ricerca, coordinate dal CNR, riguarderanno: ‘Per il vostro lavoro - ha dichiarato il Mini- biodiversità, evoluzione e adattamento degli stro - ho ricevuto da tutti un plauso totale. organismi antartici, scienze della Terra, gla- Per me - ha concluso - é stato un grande ciologia, contaminazioni ambientali, scienze orgoglio sentire il presidente del Consiglio dell’atmosfera e dello spazio, attività di mo- lodare la professionalità e l’intelligenza con nitoraggio presso gli osservatori permanenti cui avete gestito il vostro compito”. Le don- meteo-climatici, astronomici e geofisici. ne e gli uomini della Difesa hanno assicurato Ricercatori e militari dovranno affrontare per sei mesi, in un sito visitato da persone l’estate antartica, con condizioni ambientali provenienti da ogni parte del mondo, una particolarmente complesse, con temperatu- presenza forte ma sempre discreta e cordia- re medie tra 0° C e -35° C, e condizioni di 24 le, contribuendo alla percezione di mag- ore di luce al giorno. giore sicurezza da parte dei cittadini e degli (Antartide, 30 ottobre) oltre 21 milioni di visitatori. (Milano, 30 ottobre) Expo: il saluto del Ministro ai militari Pinotti ai militari: “Orgogliosa di voi”. A Milano l’incontro tra il titolare del dicastero e 114

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 114 15/03/16 15:28 DIFESA e SPAZIO Sistemi di Difesa Aerea e Navale - Sistemi di Sorveglianza Terrestre e “Border Control” - Sistemi Radar e Sensoristica - Sistemi per la Gestione di Missioni Satellitari - Sistemi Aeroportuali e di Gestione del Traffico Aereo - Sistemi per l’Interoperabilità e l’Intelligence

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PUBBLICA AMMINISTRAZIONE e SANITA’ Carta dei Servizi e Anagrafe Regionale - Fascicolo Sanitario Elettronico - Sistemi Informativi Regionali Sistemi per la gestione ed il monitoraggio delle agevolazioni rivolte ad Imprese e Cittadini Sistemi di controllo a supporto del Governo della Spesa - Sistemi per il monitoraggio ambientale, la Protezione Civile e la Polizia Locale - Sistemi per la gestione del Patrimonio Immobiliare

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 115 15/03/16 15:28 RETROSPETTIVE

La Legione Garibaldina

I primi italiani in campo nella Grande Guerra

di Piero CROCIANI

’Italia è entrata nel primo con- figli dell’eroe, Ricciotti, che ora, a oltre flitto mondiale il 24 maggio quarant’anni di distanza, proponeva al L1915, con la dichiarazione di governo di Parigi la formazione di una guerra all’Austria. Ma già dall’anno pri- “Legione Garibaldina” che si voleva fosse ma un’unità che, almeno ufficiosamente, utilizzata contro l’Austria attraverso uno poteva definirsi italiana era entrata in li- sbarco in Dalmazia. nea contro gli Imperi Centrali inquadra- Questo sbarco rimase un miraggio ma ta nell’esercito francese. Quando, infatti, l’organizzazione della legione, nelle tu- nell’estate del 1914 i primi venti di guerra multuose giornate dell’avanzata tedesca, avevano cominciato a spazzare l’Europa, con il governo ripiegato a Bordeaux, pre- tra gli italiani di Francia, una comunità se faticosamente corpo, grazie soprattut- che contava allora oltre 400.000 perso- to all’opera dei figli di Menotti, Giuseppe ne, ci fu chi si presentò subito volontario (noto come Peppino per non creare equi- nei centri di reclutamento sia per difen- voci con il grande nonno), Bruno e Ric- dere il paese che lo aveva accolto sia per ciotti, che sarebbero poi stati raggiunti motivi ideali, assai sentiti, questi ultimi, da Sante, Costante ed Ezio, lasciando al tra gli emigrati oltralpe per motivi politi- padre i contatti politici. ci, in genere repubblicani o radicali. Con una parte dei volontari italiani resi- Si ripeteva quanto si era già verificato nel denti in Francia già arruolati “per la du- 1870 quando, sotto la guida di Giusep- rata della guerra” nella Legione Straniera pe Garibaldi, volontari italiani si erano (furono oltre 7.000) e con altri prove- battuti – e bene – contro i Prussiani. In nienti dall’Italia, questi sfidando le norme quella campagna si era distinto uno dei che vietavano l’arruolamento all’estero e 116

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 116 15/03/16 15:28 la sorveglianza della forza pubblica alla precedenti militari negli eserciti regolari frontiera (e per questi ultimi l’arruola- (pochi erano stati ufficiali nel Regio Eser- mento era dovuto esclusivamente a ra- cito) in base alle passate esperienze di gioni ideali o politiche) a settembre fu volontari in vari conflitti, massime nel- possibile iniziare la formazione e l’adde- le guerre greco-turche. Così Ricciotti fu stramento di tre battaglioni che, con di- capitano, Sante tenente, Bruno e Costan- sposizione ministeriale del 5 novembre, te sottotenenti ed il giovanissimo Ezio avrebbero costituito il 4° Reggimento di si dovette al momento contentare della Marcia del 1° Reggimento Straniero. nomina ad “adjudant chef”, maresciallo. Ogni battaglione comprendeva, oltre al Per l’addestramento i volontari vennero comando, quattro compagnie e una se- destinati a due depositi nella Francia me- zione mitragliatrici. Le compagnie erano ridionale, a Nimes ed a Garrigues presso su quattro plotoni di quattro squadre di Montelimar. 12 uomini ciascuna. I primi ufficiali ven- Chi erano questi volontari? Gli italiani nero nominati il 20 settembre. Peppino, di Francia erano in larga parte operai o nonostante la speranza di un grado più artigiani, in genere di provenienza set- elevato, era tenente colonnello, coadiu- tentrionale, che risiedevano nei diparti- vato da due capi battaglione, dieci capi- menti del Sud Est, tra la Savoia e Mar- tani, dieci tenenti, tredici sottotenenti siglia, nei bacini minerari del Nord ed a e tre ufficiali medici italiani mentre gli Parigi e nella sua “banlieue”. I volontari altri ufficiali erano francesi. Le nomine provenienti dall’Italia erano anch’essi “a titolo straniero” degli ufficiali italia- prevalentemente settentrionali, ma con ni erano state decise più che in base ai una forte componente di marchigiani, 117

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 117 15/03/16 15:28 La Legione Garibaldina

Trasporto della salma del Tenente Bruno Garibaldi

toscani (da Massa Marittima erano par- c’erano dei giovanissimi, il non ancora titi tutti i membri della Federazione Gio- diciassettenne Lazzaro Ponticelli, desti- vanile Repubblicana), romani “de Roma” nato ad essere a 110 anni l’ultimo super- e dei Castelli. Quasi tutti provenienti da stite tra i combattenti della Grande Guer- città e cittadine erano artigiani, studen- ra nell’esercito francese, Kurt Suckert ti, impiegati e operai. Non mancavano, (il futuro scrittore Curzio Malaparte) di tra tutti i volontari, gli artisti, tre pittori qualche mese più giovane ed addirittura, ed uno scultore, che avrebbe realizzato fino a quando non fu reclamato dai suoi, a Parigi il monumento ai caduti. C’erano un quattordicenne romano. due futuri componenti dell’Assemblea L’addestramento è abbastanza buono Costituente del 1946, c’era anche un mi- – non solo marce e tiri – anche se non lionario milanese e, tra gli ufficiali, c’e- del tutto adeguato alla guerra di trincea ra un sottotenente, il pugliese Ricciotto che si va ormai imponendo. I volontari, Canudo, bene introdotto negli ambienti soprattutto i “politici”, si sono arruolati artistici parigini, che avrebbe composto per combattere e quando, il 9 novembre, il primo testo al mondo di estetica cine- si sale sul treno l’entusiasmo è alle stel- matografica dopo aver coniato la defini- le. Ma non si va al fronte, due notti ed zione del cinema come “settima arte”. un giorno di viaggio e si arriva al campo L’età dei volontari era assai varia; c’erano, di Mailly. Un altro mese abbondante di tra gli ufficiali, due superstiti di Mentana esercitazioni, stavolta un po’ più prati- e della campagna del 1870 – che sarebbe- che, e la prestazione del giuramento di ro poi ovviamente rimasti ai depositi- e fedeltà alla Francia, il 12 novembre, sotto 118

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 118 15/03/16 15:28 Trincee delle Argonne. I Volontari Garibaldini in Francia

una fitta pioggia. La relativa vicinanza ni nemiche, piuttosto distanti, comincia di Parigi, 80 chilometri, incoraggia brevi male: l’artiglieria francese tira corto sui “fughe”, puntualmente punite al ritorno volontari, le guide sono lente ed incer- con due settimane di prigione, ma, come te ed il comandante francese del II bat- dicono i volontari, Parigi val bene due taglione fa dare alle trombe il segnale settimane di cella”. dell’assalto mettendo così in allarme il Cresce il desiderio di raggiungere il fronte nemico che falcia i volontari sui retico- e finalmente il 17 dicembre, banda in te- lati. In pochi minuti l’attacco è stronca- sta, si prende a piedi la via della guerra: to. 33 morti, 105 feriti e 23 dispersi. Dei 120 chilometri sotto la pioggia e poi sotto quattro ufficiali uccisi uno è Bruno Gari- la neve attraverso un paesaggio segnato baldi. Nonostante l’insuccesso i comandi dalla recente avanzata tedesca. Il 24 si en- francesi sono larghi di encomi e consen- tra in linea; alla messa di mezzanotte, date tono, eccezionalmente, che il corpo di le convinzioni di gran parte dei volontari, Bruno sia inviato in Italia per la sepoltu- partecipano in pochi, per dovere d’ufficio ra. I giorni seguenti trascorrono, almeno sono però presenti Peppino e Ricciotti. per due battaglioni, in rifugi improvvisa- Per la natura scoscesa e boscosa della ti nelle immediate retrovie e la neve e il regione non è possibile riconoscere il freddo aumentano il numero dei malati. terreno davanti alle trincee, il pianoro Il secondo attacco, nel bosco di Courtes del Bolante, che costituisce un pericolo- Chausses, è preparato meglio, al fuoco di so saliente nemico nelle linee francesi. preparazione dell’artiglieria si accompa- Nella notte sul 27 l’attacco alle posizio- gna il brillamento di una mina sotto le 119

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trincee tedesche. Alle 7,30 del 5 genna- io 1915 le prime due linee nemiche sono prese, l’attacco , però, perde poi di slancio perché troppi volontari tornano indietro per riportare i feriti e i prigionieri, così parte del terreno conquistato è ripreso dal nemico. Le perdite sono pesanti: 48 morti, dei quali 7 ufficiali e 6 sottufficiali, 193 feriti e 77 dispersi. Tra i morti un al- tro Garibaldi, Costante: eccezionalmente il suo nome è menzionato nel comunica- to ufficiale dello Stato Maggiore francese – è la prima volta che ciò si verifica – e per la prima volta i garibaldini vengono designati come “il reggimento italiano”. Non è possibile avere il cambio perché il 7 e l’8 i tedeschi tornano ad avanzare in profondità ed il reggimento è lanciato al contrattacco senza l’accompagnamento dell’artiglieria, alla baionetta, “alla gari- baldina”. Il II battaglione – meno provato nei gior- del giorno premiano sottufficiali e volon- ni precedenti – è ora il più impegnato e tari. fino a sera tiene testa a tre reggimenti Il reggimento non è più operativo, ha al bavaresi, il I resta in linea fino alla sera massimo la forza di un battaglione. Po- del 9, il III ancora più a lungo. L’avanzata chi volontari sono presenti al deposito di tedesca è stata respinta e, fortunatamen- Avignone, in Francia non si trovano re- te, con perdite contenute: 13 morti, 54 clute e in Italia sta cominciando il richia- feriti e 41 dispersi. Comunque in una de- mo di riservisti. Questi richiami testimo- cina di giorni il reggimento ha perso, in niano l’intenzione dell’Italia di entrare in combattimento, un terzo dei suoi effetti- guerra ed il governo francese decide di vi, senza contare le decine di ammalati. I sciogliere il reggimento lasciando liberi volontari sono quindi ritirati dalla linea i volontari di continuare a servire nella ma dislocati in una zona malsana, così Legione Straniera o di tornare alla vita da far arrivare i malati a 500 prima del civile, assegnando premi di smobilitazio- trasferimento a Bar-sur-Aube l’8 febbra- ne e biglietti per l’Italia. Il ragionamento io. Non mancano i riconoscimenti, dodici di fondo della Francia è chiaro: qualche ufficiali, a cominciare da Peppino, sono centinaio di uomini in più ( e solo un cen- insigniti della Legion d’Onore e medaglie tinaio di volontari optò per la Legione) militari, promozioni e citazioni all’ordine non fa differenza, assai meglio rimpa- 120

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 120 15/03/16 15:28 triare dei fautori dell’entrata nel conflit- zare la mano l’11 giugno si presentarono to a fianco della Francia, degli interven- al distretto militare di Roma chiedendo tisti convinti, dei persuasori – non certo di essere assegnati al 51° Reggimento occulti – in grado di propagandare l’idea Fanteria della brigata Alpi come sempli- della guerra. ci soldati. Soldati semplici anche perché D’altra parte già con la morte di Bruno papà Ricciotti, fatti loro compiere degli e il suo funerale a Roma, il 6 gennaio, si studi tecnici, utili nel mondo del lavoro, era avvertito, in maniera nettissima, l’in- li inviava subito all’estero così da sot- flusso esercitato da questi avvenimenti trarli al giuramento di fedeltà al re che sull’opinione pubblica. Il trasporto della avrebbero dovuto prestare in caso di salma con soste a Torino, Genova e Li- servizio militare. vorno fu quasi un’anticipazione, seppure A Perugia, sede del 51°, vennero accolti in scala ridotta, di quello del Milite Igno- con entusiasmo dai soldati e dalla po- to nel 1921. Nella capitale decine di mi- polazione e con un certo imbarazzo dai gliaia di persone seguirono il corteo fu- comandi militari, che preferirono far- nebre, tanto che per la salma di Costante li alloggiare in albergo. Decisamente i si preferì una cerimonia più sobria. Fu, fratelli erano un problema, con il loro forse, il punto di svolta della campa- passato ed il loro nome non li si pote- gna interventista e la stampa italiana va considerare come semplici reclute, vi tenne dietro. Una canzone, divenuta tanto più che, magari ufficiosamente, allora popolarissima, venne dedicata ai doveva esser loro stata fatta qualche volontari ed ai fratelli caduti. Peppino e promessa. Finalmente, il 13 luglio, dei i fratelli presero parte all’ultima fase di provvidenziali decreti nominarono Pep- questa campagna ed il re ricevette Pep- pino tenente colonnello, Ricciotti, Me- pino per ben due volte, e la seconda a notti e Sante tenenti ed Ezio sottotenen- quattro giorni appena dalla dichiarazio- te, destinandoli tutti alla brigata Alpi. ne di guerra. Peppino alla testa del III/52° prese a Ma se i Garibaldi erano considerati vali- novembre il Col di Lana e fu promosso di referenti da un punto di vista politico colonnello; nel 1916 ottenne l’Ordine lo stesso non poteva dirsi da un punto Militare di Savoia e l’anno successivo il di vista militare. La richiesta di forma- comando della brigata con cui, a novem- re reparti di volontari garibaldini non bre, trattenendo gli austriaci, raggiunse venne presa in considerazione, ci si li- la zona del Grappa. Ezio, gravemente fe- mitò ad una promessa ufficiosa, poi solo rito alla gola, poté tornare in linea solo parzialmente mantenuta, di destinare nel giugno del ’16 in Macedonia, pro- quei volontari alla brigata “Alpi”, erede mosso tenente e rientrato in Italia fu di dei Cacciatori delle Alpi garibaldini del nuovo ferito ed ottenne la medaglia d’ar- 1859. E per gli stessi fratelli Garibaldi, gento e la promozione a capitano a soli ora raggiunti da Menotti junior tornato 22 anni. Menotti, ferito tre volte, ebbe dalla Cina, ci furono problemi. Per for- due medaglie d’argento ed altrettante 121

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 121 15/03/16 15:28 la bandiera del 51°reggimento fanteria durante una cerimonia

promozioni, due promozioni anche per zo. La brigata, ritirata dal fronte, venne Sante ed una medaglia di bronzo. destinata al campo di Mailly, come i ga- Nella primavera del 1918 il II Corpo ribaldini quattro anni prima. Reintegrate d’Armata italiano fu inviato in Francia, le perdite la Alpi tornò in azione il 10 ot- la Alpi fu, per intuibili motivi, una delle tobre forzando le posizioni tedesche sul sue brigate. Ora Peppino la comandava fiume Aisne e sulla linea dello Chemin come colonnello brigadiere e due batta- des Dames. Il 14, alle paludi di Sissonne, glioni, il I/51° ed il I/52°, erano comandati l’avanzata si arrestò fino al 4 novembre. da Sante e da Ricciotti. A giugno, durante Poi, nel giorno della fine della guerra l’ultima offensiva germanica, la brigata sul fronte italiano, il II Corpo d’Armata venne dislocata lungo il fiume Ardres, si portò di nuovo avanti e alle 11 dell’11 presso Bligny. Il 15, dopo un bombarda- novembre, quando anche in Francia tac- mento d’artiglieria anche con proiettili a quero le armi, i nostri avevano liberato gas, gli italiani dovettero affrontare per Rocroi. Così gli ultimi caduti italiani della la prima volta i tanks, da cui cercarono Grande Guerra erano morti in terra di di difendersi provocando incendi nella Francia, come i primi, i volontari del ’14. zona attaccata. Ma il nemico fu arre- E insieme ora riposano, soldati del Regio stato solo sulla seconda linea, e a caro Esercito e garibaldini, nel cimitero mi- prezzo. Il 51° aveva avuto 51 ufficiali e litare italiano di Bligny, dove negli anni 1739 sottufficiali e soldati fuori combatti- trenta vennero trasportate le salme di mento ed il 52° 33 e 587. Sante meritò in questi ultimi, ricordati a Parigi da una quest’occasione una medaglia d’argento statua nel cimitero del Père Lachaise. e Ricciotti, attaccato dai gas, una di bron-

La storia della legione italiana scesa in campo nel 1914 sul fronte occidentale è raccontata nel libro “I Garibaldini delle Argonne”, di Piero Crociani, pubblicato da Informazioni della Difesa. I lettori interessati possono riceverlo gratuitamente a casa scrivendo a [email protected] (fino a esaurimento scorte). 122

ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 122 15/03/16 15:28 ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 123 15/03/16 15:28 LIBRI & EVENTI

canto quotidiano si imbattono in perso- ne che miracolosamente si sono salvate dopo essere state buttate a mare dagli scafisti per alleggerire il carico, profughi siriani che implorano – piangendo - di non essere schedati (in modo da conti- nuare la loro odissea verso nord), minori seviziati e famiglie di migranti che aiu- tano a dare un nome ai cadaveri recu- perati in mare, riconoscendoli soltanto per un brandello di stoffa dei vestiti che indossavano nell’ultimo viaggio. siste una parte meno visibile – e per Una miriade amara di microstorie Equesto meno nota – della lotta al traffico raccolte in diretta (e talvolta frugando di esseri umani che si snoda attraverso nelle chiavette USB trovate in tasca alle il Mediterraneo e che vede da un lato la vittime) che assomiglia alla trama di un Marina Militare e la Guardia Costiera film drammatico, come osserva la stessa in prima linea per contrastare e salvare, autrice. In realtà, quella di Parini e dei e dall’altro le forze di polizia e la magi- suoi colleghi, è un’opera di intelligence stratura che indagano – sulla terraferma preziosa per arrestare i colpevoli e dare - per scremare i ‘buoni’ dai ‘cattivi’, cioè impulso alla repressione dell’human traf- i profughi e gli ‘scafisti’ che approdano ficking, in grado di fornire una prospet- sulle nostre coste. tiva più ampia di un fenomeno comples- Dall’esperienza di embed della giorna- so, in cui si intrecciano la disperazione lista de Il Foglio Cristina Giudici, che di chi parte, la spietatezza crudele dei ha trascorso mesi al seguito del Gruppo trafficanti e la dedizione di chi – tra mil- interforze di contrasto all’immigrazione le difficoltà – pone un argine materiale clandestina che opera in Sicilia, scatu- e morale alla disumanità estrema di una risce il racconto della realtà del team di certa migrazione. poliziotti, carabinieri e interpreti - questi Mario RENNA ultimi protagonisti preziosissimi, a volte reclutati proprio tra i migranti – che investiga e ricostruisce le vicende degli MARE MONSTRUM sbarcati per tradurle in informazioni MARE NOSTRUM operative per le Procure. Cristina GIUDICI Il libro non poteva essere un semplice Editore: UTET reportage di cronaca: ruota intorno a Pagine: 160 personaggi dotati di forte umanità (tra Prezzo: € 14,00 tutti il Sostituto commissario Carlo Pari- ni e l’interprete Aziz) che nel loro disin- 124

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ID_4_2015_FEBBRAIO.indd 127 15/03/16 15:28 si occupa di politica internazionale per il sito e Operazione Atalanta nell’Oceano Indiano. on-line Europa 2010. A terra ha svolto l’incarico di istruttore e addetto alla sicurezza del Personale alla Luigi Bramati Scuola Sottufficiali della Marina di Taranto. Laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, Antonio Morlupi successivamente nel 2003 ha conseguito la 1° Maresciallo della Marina Militare, lavora laurea in Scienze Politiche presso l’Università presso l’Ufficio Pubblica Informazione dello San Pio V di Roma, e nel 2004 la laurea di Stato Maggiore della Difesa. È laureato in II livello in Scienze della Sicurezza Interna Scienze politiche e relazioni internazionali. ed Esterna presso l’Università di Roma Tor Fotografo navale dal 1996 presso l’Ufficio Vergata. Nel 2015 ha conseguito il master Pubblica Informazione della Marina, è di primo livello in Studi Internazionali e autore di numerosi filmati promozionali Strategico-Militari presso l’Università degli per le Forze Armate italiane. È stato Studi Roma Tre. Ha frequentato il Corso impiegato nei teatri operativi come foto Superiore di Stato Maggiore Interforze e videoreporter. Dal 2007 al 2011 è stato presso il Centro Alti Studi per la Difesa di il responsabile del laboratorio fotografico Roma. della Presidenza della Repubblica. Nel 2015 ha vinto il terzo premio categoria Sport al William Troiani Festival Internazionale Orvieto Fotografia. Sergente Maggiore degli Alpini è uno dei fotografi di Informazioni della Difesa. Piero Crociani In precedenza è stato impiegato presso i Laureato in giurisprudenza, è stato Media Combat Team dello Stato Maggiore Professore a contratto per l’insegnamento dell’Esercito, con i quali ha partecipato alle di Storia delle Istituzioni Militari presso la principali operazioni sul territorio nazionale Facoltà di Scienze Politiche dell’Università e all’estero (Somalia, Bosnia, Kosovo, Libano, di Roma – La Sapienza. Nella stessa facoltà Afghanistan), per documentare l’attività è Cultore della materia presso la Cattedra di operativa delle unità schierate sul campo. Storia Militare dal 2002 e presso la Cattedra di Storia Contemporanea (corso avanzato) Cosimo Paciulo dal 2008. Primo Maresciallo telecomunicatore della È Membro del Consiglio Direttivo della Marina Militare, fa parte della Redazione Società Italiana di Storia Militare, di cui è di Informazioni della Difesa. È stato stato anche Segretario. È collaboratore degli imbarcato su diverse unità navali tra cui Uffici Storici dello Stato Maggiore Difesa, Nave Lupo, Nave Cassiopea e Nave Etna. dello Stato Maggiore dell’Esercito e della Ha partecipato a diverse missioni nazionali Polizia di Stato. Autore di diversi volumi, per ed internazionali tra cui l’evacuazione Informazioni della Difesa ha recentemente di Stromboli del 2002, Vigilanza Pesca pubblicato ‘I Garibaldini dell’Argonne’. e Antimmigrazione nel Canale di Sicilia, Active Endeavour nel Mare Mediterraneo 128

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