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Anno 12 Numero 253 1 dicembre 2017 — CII M . Y . Akhtamar on line

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Armenia ed Europa ancora più vicine T n I

. Il 24 novembre, in occasione del quinto vertice del Partenariato orientale di Bruxelles, l' e o A l'Unione europea hanno firmato un nuovo accordo quadro, soprannominato “Accordo di partenariato

N globale e rafforzato” (Cepa) che sostituisce il vecchio accordo di partenariato e cooperazione (PCA) del

E 1999. r

M Il 24 novembre rappresenta dunque una data molto importante nella storia armena e un passaggio politi-

R co estremamente significativo. a

A Il Partenariato orientale (che è un programma di associazione che l' Unione europea ha in corso

A con Armenia , Azerbaigian , Georgia , Moldavia , Ucraina e Bielorussia , nato nel quadro della politica

T europea di vicinato e teso a favorire un avvicinamento di questi sei paesi all'Unione europea) presenta I molti aspetti vantaggiosi sia dal punto di vista economico che commerciale; ma è il profilo politico a inte- m N ressare maggiormente giacché, con la firma di una settimana fa, l’azione sinergica tra Europa e Pail U rinnovato partner armeno diviene ancora più intensa. Con una differenza sostanziale però: mentre l’Ar- a M menia, lentamente, si è incamminata in un percorso democratico di avvicinamento non solo alle istituzioni t O ma anche ai principi e valori europei, il suo principale competitor, l’Azerbaigian, è ancora lontanissimo

C dagli standard richiesti dall’Unione e anzi in alcuni casi, ad esempio il rispetto dei diritti umani o la .

h libertà di stampa, quasi in antitesi con i parametri richiesti. W Ecco dunque che la firma di questo accordo finirà con il rimarcare tale differenze sostanziali e contribuirà

W a rafforzare il legame tra Bruxelles e . k W A

Sommario

Armenia ed Europa … 1 - 6

Un’altra terra: la questione armena 2 Bollettino interno La voce dell’Artsakh 3

Nor Arax: il villaggio che rivive… 4 - 5 di

Impressioni d’Armenia 5

Qui Armenia 5 azione armena

Nuove prospettive per l’Armenia 6

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Akhtamar on line Un’altra terra. La questione armena

di ghi ritratti da Ajvazovskij annaspano, morale si apre. A LBERTO S IMONETTI fremono, si ergono stremati, ma il chiaro- Nello specifico armeno, paesi (ancora re del cielo consola. Se si prende la via del pochi) hanno riconosciuto il Medz Yeghern , Le superfici hanno una storia. mare si è sempre tra le onde. Dal momen- cento anni sono passati ma l'invisibilità ha Che siano dinamiche ed impetuose co- to che si nasce si è tra gli altri e tra altre perpetrato il massacro, responsabili le me un mare in tempesta o che siano a cose. nazioni dominanti. segmenti fortemente striati ed irregolari, I continui passaggi che ci trapassano, L'armenità ha, tuttavia, un'occasione. acuti o levigati come le rocce, parlano, che si fermano in noi per un po', che Consegnare a questo XXI secolo una spin- fanno eco, emanano e, al contempo, trat- stanno a lungo o che produciamo noi ta a superare il bieco fanatismo razziale e tengono in sé. stessi, sintetizzano l'orizzonte vitale. l'efferata idea di una "terra promessa" ma La terra è crocevia di scelta per l'umani- L'armeno è nel mondo. Come il migran- già occupata come "destino". La terra da tà: rivendicazione che può colorarsi di te e il nomade d'ogni tempo, la cancella- rivendicare è il suolo delle nostre vite in dispotismo oppure gesto di ribellione per zione che è loro toccata in sorte è stata comune, è la femminilità armena che deve mostrare che si è vissuta, che è stata irro- perpetrata da fanatismi per cui la radice guidare la nuova immagine dei popoli con rata di vita. C'è un pittore di origine arme- era una, per cui si coltivava civiltà sulla la potenza della minoranza, con la forza di na, Ivan Kostantinovic Ajvazovskij, che parola mitica, per cui si imponeva una chi ha perso perché inchiodato al muro già tra i suoi capolavori ha dipinta La nona razza, un sangue, una missione universale. da sempre, con la spinta a democratizzare onda . Sembra racchiudere il futuro di ogni Quale potere repressivo si cela in questo la storia fin dalle scuole. esiliato pur essendo stato composto nel lo dimostra l'altra parte. Vessata, umiliata, L'Armenia deve entrare nella storia, fare 1850. Curiosamente, coloro i quali condi- piegata. E poi, il silenzio. il proprio ingresso senza attendere il pieti- videranno da lì a poco più di sessant'anni Si strepita con voce tragicamente ap- smo della concessione perché il genocidio quell'origine armena, saranno protagonisti passionata ma il riscontro, il riconosci- è un fatto cosmico . Il massacro c'è stato, tutti di una delle repressioni più feroci della mento, non c'è. Allora, a mo' di frammen- lo sanno, molti ne tacciono, ma i volti storia. La forza naturale dipinta da Ajva- ti, emergono da cronache sotterranee parlano, le voci fanno eco, si odono da un zovskij narra dell'ancestrale rapporto fotografie, documenti, libri, superstiti. Se fazzoletto di terra sparso in tutto il mon- terra - uomo, fulcro perenne di ogni etnia, nel corso della storia si è acquisito un do. che inchioda il vivente al pensiero del potere post - genocidio o si è avuta la pre- Parlare, scrivere, lottare. Così l'Armenia luogo, alla dolorosa e spasmodica rifles- sunzione di un'elezione, il riconoscimento può essere un faro di libertà, può essere il sione sulla provenienza . è presto dato. pezzo di legno che salva i profughi ed il "Avere delle radici" non significa "essere Altrove, per l'armeno come per il nati- chiarore del cielo che illumina quell'enne- tra le radici". Se "avere delle radici" ha vo americano, per lo zingaro di ogni epo- sima onda di Ajvazovskij. sempre ricondotto gruppi etnici ad issarsi ca, per il viandante "ombra", per il folle e Divenire armeno, divenire fanciullo, sul gradino del privilegio e dell'elitarismo per l'escluso, per il negro e per le donne, divenire minore, divenire donna. con la copertura divina, manto d'elezione non si dà riconoscimento, non si è storici. e scaturigine di un sistema di leggi con le Si deve lottare per esserlo. Una questione quali imbrigliare il mondo, "essere tra le radici" è differente. Nel "tra" viene a chiarirsi il nostro carat- tere immanente, la cifra della nostra com- promissione con infinite relazioni. Siamo concatenati alla natura come alla storia della civiltà. L'albero inteso genealogica- mente non affonda soltanto radici ma è levigato da elementi atmosferici, da forme di vita pullulanti che rappresentano il suo Altro . Così l'uomo e la sua terra. Il popolo armeno non ha radici ma vive tra le radi- ci. Lì risiede la sua particolarità, lì dimora il coraggio della libertà di uomini e donne tese ad un'azione di autodeterminazione. Avere un'identità non significa pensarsi in un asse mitologico di discendenza. L'identità è l'attraversamento di alterità continue. Armeno è carattere storico, è legato al nomade, all'esodo, al meticciato, per poi spiccare per mezzo di una lingua, simbolo universale di pluralità. I naufra-

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Akhtamar on line la voce dell’Artsakh

Un voto per la pace Economia 2018

Il 15 novembre il Parlamento europeo damentali del 2009 ». La crescita economica del 2018 nella Repub- ha votato la risoluzione denominata Soddisfazione è stata espressa da parte blica Artsakh (Nagorno - Karabakh) è previ- “ Raccomandazione del Parlamento europeo del armena per la riconferma della via ne- sta all'8%. 15 novembre 2017 al Consiglio, alla Com- goziale e pacifica come unico strumen- Lo ha recentemente dichiarato il ministro delle missione e al SEAE sul partenariato orienta- to per la risoluzione del conflitto e per finanze Grigory Martirosyan mentre il Parla- le nella fase preparatoria del vertice di novem- la riaffermazione del principio di auto- mento di Stepanakert ha iniziato le discussio- bre 2017 (2017/2130) ”. determinazione tra i punti cardine della ni preliminari sul progetto di bilancio del Una parte del testo è dedicata anche al trattativa. Il ministro degli Esteri dell’- prossimo anno. contenzioso sul Nagorno Karabakh. In Armenia, Nalbandian, ha ribadito a Martirosyan ha detto che l'accento principale particolare i deputati europei raccoman- margine di una conferenza stampa che nel 2018 sarà quello di garantire una crescita dano al Consiglio, alla Commissione e l’Armenia ha sempre sostenuto intense economica costante a medio termine, lo svilup- al Servizio europeo per l’azione esterna trattative finalizzate alla risoluzione del po delle istituzioni statali e della difesa. « di chiedere l’immediata cessazione delle ostili- conflitto del Nagorno - Karabakh men- Ha sottolineato che oltre a garantire l'8% di tà militari tra le forze armene e azere, che tre l’Azerbaigian ha manifestato a paro- crescita economica, il governo lavorerà per costano inutilmente la vita a civili e soldati e le e nei fatti solo intenti violenti e pro- mantenere la stabilità dei prezzi. Molta at- ostacolano lo sviluppo socioeconomico; di ricon- vocatori. tenzione sarà dedicata alla costruzione di fermare il sostegno agli sforzi dei copresidenti Non sarà un caso che in tutti questi alloggi, ha aggiunto il ministro. del gruppo di Minsk dell’OSCE verso la anni la parte armena ha sempre chiara- Il progetto di budget prevede 97,104 miliardi risoluzione del conflitto del Nagorno - mente manifestato la disponibilità a di dram (pari a circa 170 milioni di euro) di Karabakh e ai loro principi fondamentali del negoziati basati sui cosiddetti “Principi entrate e 101,404 miliardi di dram (circa 2009, tra cui l’integrità territoria- di Madrid”, richiamati nel testo votato 176 milioni di euro) di uscite. Il deficit previ- le, l’autodeterminazione e il non ricorso dal Parlamento europeo, a differenza sto è dunque di 4.299 miliardi di dram poco alla forza; di chiedere all’Armenia e all’Azer- della controparte azera la cui posizione più di sei milioni di euro. baigian di riaprire i negoziati in buona fede al è stata sempre poco costruttiva e carat- Il primo ministro Araik Harutyunyan ha fine di applicare tali principi per la risoluzione terizzata da una scarsa attenzione verso osservato che il prossimo anno la crescita del conflitto che non può essere risolto ricorren- il lavoro dei mediatori e da un mancato maggiore sarà fornita dall'agricoltura, dall'e- do alla forza militare; di invitare i governi rispetto degli accordi raggiunti nei verti- nergia e dall'industria di trasformazione. dell’Armenia e dell’Azerbaigian a tenere ci presidenziali. colloqui ad alto livello e ad impegnarsi per Vale la pena sottolineare come nel l’attuazione di misure volte a un effettivo raf- testo della risoluzione in vista del pros- forzamento della fiducia e per il dialogo tra le simo vertice sul partenariato orientale società civili dei due paesi; di subordinare la ancora una volta si puntualizzi la critici- ratifica di nuovi accordi tra l’UE e ciascuna tà della situazione in Azerbaigian per delle parti coinvolte a manifestazioni d’impe- quanto riguarda il rispetto dei diritti gno significative e progressi sostanziali verso la umani. risoluzione del conflitto, per esempio mantenen- do il cessate il fuoco e attuando i principi fon- (articolo ripreso da: www.karabakh.it)

Auguri e tanti figli!

Buone notizie sul fronte demografico. Nei primi mesi del 2017 il numero di matri- Ricordando Avo moni in Artsakh è cresciuto del 7% rispetto allo stesso periodo dell’anno prece- dente. Avrebbe compiuto sessanta anni lo scorso 25 Nella capitale sono state registrate 325 nozze invece delle 275 del 2016, mentre a novembre. Martakert è più che raddoppiato il numero di matrimoni passato da 83 a 209. Monte Melkonian, “Avo”, eroe della liberazione A questo punto non resta che fare tanti auguri a tutti gli sposi! dell’Artsakh, per sempre nei nostri cuori

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Akhtamar on line Nor Arax: il villaggio che rivive tra le pagine del libro di Emilia Ashkhen De Tommasi

di L ETIZIA L EONARDI

Dal Pireo e dai campi profughi di Atene e Salonicco, dopo essere fuggiti alle stragi di Smirne, a Nor Arax. È stato in questo vil- laggio alle porte di che moltissimi ar- meni della diaspora, trovarono rifugio. Figli di un “popolo che fu il più insidiato, il più perseguitato, il più tradito tra i popoli della Terra”, così lo definì Hrand Nazariantz, il grande poeta che costruì in un piccolo lem- bo di terra pugliese un po’ d’Armenia. E la storia di questo importante villaggio è stata raccontata da Emilia Ashkhen De Tommasi, attraverso testimonianze dirette dei nonni, dei genitori e dei parenti, in un interessante volume recentemente pubblica- to da LB edizioni e presentato, per la prima volta, a Bari il 27 ottobre scorso nella Sala Subito dopo la laurea si è trasferita a Lon- lui stesso viveva all’interno del villaggio. Massari del Palazzo di Città. Il volume, dal dra. Da qualche anno Ashkhen De Tommasi L’autrice rimarca come sia importante non titolo “Nor Arax” la Storia del Villaggio ha ricominciato ad interessarsi di tutto ciò dimenticare e continuare a combattere per Armeno di Bari, ripercorre la vicenda, poco che riguarda la diaspora armena con l’obietti- costringere la Turchia a fare i conti con la conosciuta, della presenza armena nel capo- vo di divulgare quella memoria di cui è stata sua storia. luogo pugliese, dalle origini al Novecento e la prima ad occuparsi scientificamente pub- E tornando a Nor Arax, negli anni suc- si sofferma in modo particolare sull’espe- blicando numerosi articoli tra cui “UK Ar- cessivi al 1915 migliaia di Armeni fuggirono rienza del villaggio “Nor Arax”, voluto da menians & World War I” della British Li- per cercare scampo e la Puglia fu uno dei Nazariantz e realizzato grazie alla sinergia brary in collaborazione con il Centre for primi approdi. In via Amendola, a Bari, in di enti e istituzioni (in particolare dall'asso- Armenian Information & Advice. tanti varcarono quell’ingresso al civico 154 ciazione nazionale degli interessi nel Mezzo- Alla prima presentazione del libro “Nor che interrompeva il vecchio muro in tufo. giorno (ANIMI), fondata da Umberto Za- Arax” la Storia del Villaggio Armeno di Bari Sulle colonne del cancello si legge, a destra, notti - Bianco, e dal Circolo filologico bare- era presente, oltre all’autrice, anche Rupen in caratteri latini, la scritta «Nor Arax», ri- se, diretto da Carlo Maranelli, geografo di Timurian, un testimone d’eccezione in quan- presa sulla colonna sinistra in caratteri del- origine napoletana) per accogliere i soprav- to figlio di chi trovò accoglienza a Bari. Me- l'alfabeto armeno. C'è anche la data dell'i- vissuti armeni del genocidio del 1915 e del morie storiche e i ricordi di famiglia che naugurazione: 1926 in numeri romani. Per- successivo incendio di Smirne del 1922. La Emilia Ashkhen De Tommasi ha messo correndo un vialetto si arriva all'Istituto prefazione porta la firma del prof. Lévon nero su bianco per non dimenticare e anzi delle Suore Clarisse Francescane ma, ai lati Boghos Zékiyan, Vescovo di , con lasciare ai posteri ciò che è successo alla loro si possono notare gli edifici, dove vivevano titolo di Arcieparca di Costantinopoli. La gente. gli armeni Inizialmente i profughi occuparo- postfazione è stata invece curata da Rupen Furono portati in 120 a Bari, imbarcati dal no un capannone vicino alla fabbrica di Timurian, decano degli Armeni di Bari. Pireo in una delle navi della Società di Navi- tappeti e lì dimostrarono la loro abilità di Buona parte dei ricavati del prezzo di coper- gazione “Puglia,” grazie all’interessamento tessitori. Nel 1926 il ministro Luzzato mise tina sarà devoluto alla onlus ONEARME- del poeta armeno Hrand Nazariantz che era a disposizione sei padiglioni in un terreno NIA ( www.onearmenia.org ) che da anni pro- arrivato a sua volta nel capoluogo pugliese dell’ANIMI in via Capurso, poi diventata muove e sostiene progetti di sviluppo e nell’aprile del 1913. via Amendola. E nello stesso anno fu inau- innovazione in Armenia. Attraverso le pagine del libro prende for- gurato il Villaggio. Nel 1927 l'Acquedotto L’autrice di questo interessante libro, che ma questo villaggio chiamato “Nor Arax” pugliese donò una fontana garantendo così costituisce un ulteriore importante tassello dal fiume armeno Arasse che scorre (tra acqua potabile. All'inaugurazione di Nor alla conoscenza delle vicissitudini della gen- l’Armenia, la Turchia e l’Iran), dalle pendici Arax parteciparono tutte le massime autori- te dell’Ararat, è barese di nascita ma è italo - del monte Ararat il monte sacro, dove l’arca tà istituzionali ed ecclesiastiche dell'epoca. A armena. Il padre Andrea De Tommasi, di Noè si arenò. Dal nome di un fiume quin- lavorare su quei grandi telai si potevano medico originario di Noci in provincia di di dove l’acqua scorre, come per indicare un vedere donne e bambini e i tappeti orientali Bari e la madre Nicoletta Timurian, figlia di nuovo corso nella vita di tutti quegli armeni tessuti a Bari furono acquistati da re Faruk, Diran Timurian di Isparta (Asia Minore) e sopravvissuti allo sterminio dei Giovani da Pio XI, dalla regina Elena e da diversi Ashkhen Sayan di Istanbul, hanno saputo Turchi, che furono accolti nel villaggio dan- enti, come la Banca d'Italia e l'acquedotto. imprimere nella mente della giovane figlia la do vita a una fabbrica artigianale di tappeti. Nel secondo Dopoguerra nacquero anche passione per le origini di parte materna. E sfogliando il libro, tra i toccanti racconti scuole di tessitura in Calabria e ad Oria Emilia Ashkhen De Tommasi nel 1993 ha di chi ha visto la morte con gli occhi ma ha (Brindisi). dunque conseguito la laurea in Letterature e avuto la forza di ricominciare a vivere, si Questa nuova pubblicazione di Emilia A- Lingue orientali all’Università ‘Ca Foscari di possono leggere versi inediti del poeta Naza- shkhen De Tommasi riporta l’attenzione Venezia con la tesi dal titolo “I Profughi riantz dedicati alla sua famiglia, e del decano sulla Armeni a Bari negli anni ’20”. della Comunità Armena Rupen Timurian, zio di Emilia, che ha ricordato i tempi in cui (segue a pagina 5)

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storia dei profughi giunti a Bari caduta un po’ glia Timurian che opera nel settore della abitare nel villaggio sono ormai poche perso- nell’oblio come spesso viene un po’ nell’oblio produzione e commercio di tappeti. A ne. Sarkis Adagian, è nato proprio lì, nel come spesso viene dimenticato anche che il Bari nel 2004 è stato costituto un Comi- 1946, partorito in casa come si usava una legame tra l’Armenia e l’Italia ha origini anti- tato Puglia – Armenia impegnato per volta. E si ricorda ancora della sua mayrig al chissime. Risale addirittura ai tempi dei roma- l’ingresso di questo paese nell’Unione lavoro al telaio a realizzare i tappeti. Un'arte ni. Nerone invitò il re Tiridate I a recarsi a europea. tutta armena che gli esuli hanno portato a Roma nel 66 d.C. per una solenne incorona- Bari, tanto da farne il proprio lavoro come zione. E a Bari i primi Armeni arrivarono Ma se solo pochissimi pugliesi di oggi per la famiglia Timurian. Sarkis a sua figlia durante la riconquista bizantina, negli ultimi hanno memoria storica dell’accoglienza Kaianik ha insegnato fin da bambina l'arme- decenni del X secolo. Nell’XI secolo a Ceglie degli armeni nella loro regione ci sono no e a lavorare al telaio. «Vorremmo che a del Campo e secoli dopo anche a Taranto. E a alcuni rari documenti sugli Armeni di narrare la storia di Nor Arax – ha dichiarato testimonianza di tali antiche presenze in Pu- Bari che sono conservati negli archivi Kaianik anni fa - fosse chi come noi è nato glia, le chiese di S. Andrea de Armenis a Ta- dell'Istituto pugliese per la storia dell'anti- e vissuto in questo luogo». Ma soprattutto, ranto e S. Georgius de Armenis a Bari. fascismo e dell'Italia contemporanea. Ben ha aggiunto suo padre, «confidiamo che La maggior parte degli armeni approdati in vengano quindi pubblicazioni come qualcuno ci aiuti a dare vita a un luogo della Puglia e nel resto d’Italia, purtroppo, a seguito “Nor Arax” la Storia del Villaggio Arme- memoria di Nor Arax e del genocidio arme- delle leggi razziali emanate dal Governo fasci- no di Bari. Una narrazione a tratti dolo- no, sostenendo anche il recupero dei capan- sta fu costretta a lasciare il nostro Paese per rosa e commovente, con documenti noni che necessitano di restauro: potrebbero cercare asilo altrove. Alcune famiglie decisero inediti, fotografie d’epoca e una descri- accogliere un museo». È Kaianik Adagian però di rimanere nel luogo che da esuli li zione della burrascosa realizzazione di che si prende cura personalmente del verde aveva accolti, si integrarono nella vita cittadi- Nor Arax. Un luogo fisico ma anche di Nor Arax, compresi gli alberi di melogra- na e ancora oggi i loro discendenti vivono nel “intellettuale”. Dei capannoni prefabbri- no, il simbolo dell’Armenia. capoluogo pugliese, come ad esempio la fami- cati ne sono rimasti solo quattro. Ad

Qui Armenia

CALCIO Dopo aver battuto in amichevole la Bielorussia (4 - 1), la nazionale armena di calcio si è ripetuta in un altro match amichevole con Cipro. Battuti gli isolani per 3 a 2.

VIOLENZA DOMESTICA Varato dal governo un provvedimento dal titolo “Prevenzione della violenza domestica, protezione delle vittime della violenza domestica e recupero della solidarietà nella famiglia”. Protezione e prevenzione sono alla base del testo di legge.

CENTRO COMMERCIALE Un nuovo centro commerciale è stato aperto nei giorni scorsi a Yerevan su iniziativa del gruppo russo Tashir. “Rio”, il nome del nuovo complesso si trova nel distretto municipale di Arabkir, a nord del centro città, lungo via Kochar, e dispone anche di una nuova sala cinematografica. IMPRESSIONI D’ARMENIA di P IETRO C ANNELLA

MERCATO IMMOBILIARE " Monte Ararat e monastero di Khor Virap " Nel terzo trimestre dell’anno il mercato immobi- liare in Armenia ha fatto registrare un aumento Il viaggiatore sa che, giusto o sbagliato che sia, ogni luogo visitato è associato ad un simbo- delle compravendite di circa il 12% ma con una lo che lo rende facilmente identificabile nell'immaginario collettivo. In Armenia puoi sce- gliere tra i monasteri con la loro particolare architettura, i khatchkar nella loro elaborata flessione media dei prezzi di circa il 5%. semplicità, la natura incontaminata o i suoi frutti, l'albicocca e il melograno. I prezzi più alti riguardano il distretto Kentron Ma il simbolo dei simboli è Lui: il maestoso Ararat. Racchiude in sé la grandezza, la forza e della capitale dove si pagano circa 452.000 dram la bellezza di un intero paese, il tramite tra cielo e terra, l'unione tra spirito e materia. Ma a metro quadro (circa 800 euro), mentre il costo anche, trovandosi in territorio turco, il paradosso simbolico di una terra che è stata invasa, delle case scende ovviamente in periferia e nelle divisa, dilaniata. Di una terra i cui figli sono sparsi per il mondo. E allora tu che viaggi, tu provincie. Il prezzo medio dele case a Yerevan è che Armeno non sei, fai tuo l'augurio e la speranza che " verrà il giorno in cui il sole di tutti gli diminuito tra il 2,5 e il 5%, fino al 10% nei Armeni sorgerà nello stesso luogo " condomini meno centrali.

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Come tutti ricorderanno, l’Armenia avrebbe dovuto firmare nel 2013 il suo precedente accordo Bollettino interno edito da di associazione, denominato "Accordo di libero scambio globale e approfondito" (DCFTA) comunitaarmena.it ma , all’ultimo momento, l’intesa saltò e vi fu una brusca virata verso l’Unione Economica Euroasiatica guidata dalla Russia. Si ebbe l’impressione che Mosca avesse richiamato all’ordi- Contatti: ne Yerevan facendo pesare i rapporti economici , politici e militari fra le parti. [email protected] L’Armenia non poteva ovviamente opporsi a certe pressioni e rinunciare a una protezione necessaria e priva di valide alternative. La partecipazione nell’organismo economico a guida russa è stato foriero di risultati positivi ma forse non nella misura che ci si attendeva e si spe- rava. Questo nuovo importante avvicinamento a Bruxelles rappresenta dunque il completamento di un naturale percorso politico che permetterà all’Armenia di guardare sia ad est che ad ovest con la stessa fierezza di un Paese che ha molto da chiedere ma anche molto da dare a tutti i partner internazionali. L’accordo firmato dal ministro Nalbandian venerdì 24 novembre non significa sconfessare la precedente politica o voltare le spalle a un fedele e importante alleato: «Rimane la massima cooperazione con la Russia - ha dichiarato il presidente Serzh Sargsyan nel corso di un incon- tro organizzato il 23 da EUFOA (EUropean Friends Of Armenia) in occasione della pre- sentazione del suo nuovo Consiglio onorario - ma l’Armenia è comunque libera di decidere il proprio futuro». Sargsyan ha altresì ribadito che «l’Armenia è una giovane democrazia che ha bisogno del supporto delle istituzioni europee» e ha dipinto la firma dell’Accordo come «una vantata di aria fresca nella cooperazione con l’Unione europea». Si tratta, come si vede, di un impegno reciproco fra le parti perché se è vero che l’Unione richie- de al partner armeno la piena disponibilità alle riforme in tutti i settori della vita pubblica, sociale e politica, è parimenti pacifico che l’Armenia si aspetta di non essere lasciata sola dall’- Europa; sul piano economico, certo, ma anche su quello politico (si vedano i rapporti con la Turchia e il riconoscimento dell’Artsakh): non deve sentirsi abbandonata o isolata, non deve trovarsi a fronteggiare posizioni basate su opportunità economiche piuttosto che sul rispetto dei valori europei. È una sfida importante: per l’Armenia, ma anche per l’Europa. QUESTA PUBBLICAZIONE E’ EDI TA CON IL FAVORE DEL MINISTERO DELLA DIASPORA

Nuove prospettive per l’Armenia

La firma del Cepa è una pietra miliare nelle relazioni Armenia - UE. Politicamente, sia Yerevan e Bruxelles possono dichiararsi vincitrici per aver trovato una via di mezzo che unisce l'appartenenza dell'Armenia all’Unione Euroasiatica a un accordo potenziato con l'Unione Europea. In tale contesto l’Armenia potrà esercitare (a differenza degli altri Paesi del partenariato orientale) un ruolo strategico di collegamento (politico ed economico) fra le due realtà e i relativi Stati membri. Acquisisce insomma un maggior potere contrattuale in seno alle due Unioni e si garantisce un equilibrio diplomatico a lungo coltivato. Non a caso, Mosca non si è opposta alla firma del 24, avendo comunque la certezza di avere in Yerevan un alleato comunque fedele. A ciò si aggiunga che - a differenza di quanto accaduto nel 2013 - sia Bruxelles che Yerevan hanno mantenuto un profilo molto basso nella trattativa negoziale e il testo dell’accordo è stato reso pubblico sin dal mese di ottobre al fine di evitare sospetti o speculazioni politiche. Inoltre la firma del 24 scorso, permette all’Armenia di allontanarsi dal gruppo dei ritarda- tari (Bielorussia e Azerbaigian) che rimangono indietro nel rapporto con l’Unione europe- il numero 254 esce il a. Baku è sempre più lontana e isolata. Davanti alla sede dell’Unione una cinquantina di azeri hanno inscenato una manifestazione di protesta contro l’Armenia proprio nel giorno 15 dicembre 2017 della firma dell’accordo: ecco, è stato un buon modo per mettere in risalto le differenze fra i due Paesi, la vicinanza di Yerevan e la lontananza di Baku… Per l’Armenia ci sarà la possibilità di ottenere soldi per le riforme, ma aumenterà la re- La pagina dedicata al Nagorno Kara- sponsabilità nel processo di costruzione della società armena. bakh è realizzata in collaborazione con: Primi risultati concreti: la firma di un accordo per l’allargamento di un accordo alla “Rete di trasporto trans europeo”. Armenia ed Europa guardano al futuro sempre più unite.

www.karabakh.it Postilla finale : come ha giustamente sottolineato Gian Micalessin su “Il Giornale”, l’Italia ha brillato Informazione quotidiana per la sua assenza al 5° summit del Partenariato orientale dove pure partecipavano Presidenti e Primi ministri; non c’era il ministro degli Esteri Alfano, non c’era il Presidente del Consiglio Gentiloni ma solo in italiano sull’Artsakh l’ambasciatore italiano a Bruxelles Massari, in mezzo alla Merkel e alla May. Poi ci lamentiamo se Milano non diviene sede dell’EMA...