Biblioteca Di Testi E Studi Psicologia
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BIBLIOTECA DI TESTI E STUDI / 876 PSICOLOGIA Dedichiamo questo volume a Giorgio Blandino, recentemente scomparso, docente universitario e maestro di vita. I lettori che desiderano informazioni sui volumi pubblicati dalla casa editrice possono rivolgersi direttamente a: Carocci editore Corso Vittorio Emanuele II, 229 86 Roma telefono 6 2 8 8 7 fax 6 2 7 79 Visitateci sul nostro sito Internet: http://www.carocci.it Uno sguardo al cielo Elaborare il lutto A cura di Paola Bastianoni e Paolo Panizza Carocci editore a edizione, ottobre 2 © copyright 2 by Carocci editore S.p.A., Roma Impaginazione e servizi editoriali: Pagina soc. coop., Bari Finito di stampare nell’ottobre 2 ??????????????????????? ISBN 978-88--698-5 Riproduzione vietata ai sensi di legge (art. 7 della legge 22 aprile 9, n. 6) Senza regolare autorizzazione, è vietato riprodurre questo volume anche parzialmente e con qualsiasi mezzo, compresa la fotocopia, anche per uso interno o didattico. Indice Prefazione 7 di Paolo Panizza Introduzione di Paola Bastianoni Parte prima . Lutto, perdita e trauma: il processo di elaborazione del lutto 5 di Paola Bastianoni e Chiara Baiamonte 2. L’accompagnamento dei familiari al lutto e il lutto complicato di Maria Giulia Nanni, Rosangela Caruso e Luigi Grassi . Il lutto impossibile: perdere un figlio 2 di Fiorella Monti . Rielaborare la perdita di un genitore nell’infanzia 5 di Marilena Moretti 5. Sopravvivere al suicidio: quel dolore di cui non si parla 6 di Stefano Caracciolo 6. Morti improvvise e violente: il trauma della perdita 72 di Paola Bastianoni 7. L’elaborazione del lutto nelle coppie omosessuali: le conse- guenze disconosciute del pregiudizio omofobico 8 di Chiara Baiamonte 8. La morte non è uguale per tutti di Stefania Guglielmi 5 INDICE Parte seconda 9. L’elaborazione del lutto nel cinema di Giordano Pariti . «Con la terra che ho spostato per seppellire il tuo corpo ho costruito una collina da cui contemplo il mondo». Installa- zione artistica 9 di Giordano Pariti Riferimenti bibliografici Gli autori 5 6 Prefazione di Paolo Panizza Riuscire ad offrire ai cittadini una possibilità in più per superare un momento difficile quale può essere la perdita di una persona cara; realizzare un servizio sperimentale di consultazione psicoterapeutica per le persone che, nell’affron- tare un lutto, trovano difficoltà nella sua elaborazione. Questo è stato l’obiettivo dichiarato dal quale siamo partiti quando abbia- mo dato inizio al percorso che si è poi concretizzato nel progetto “Uno sguar- do al cielo”. Per AMSEF si è trattato inizialmente di valutare al proprio interno quali erano e sono le possibilità per essere di sostegno a chi si rivolge a noi in un momento particolare e complicato. I risultati di indagine sulla soddisfazione dei nostri clienti per il servizio che offriamo sono decisamente lusinghieri; ma questo per noi non era sufficiente. Da un confronto fra chi opera in AMSEF si è avvertita la necessità di andare oltre al “buono, ottimo servizio e rapporto” con i nostri clienti ed offrire inve- ce qualcosa di più. In accordo con Holding Ferrara Servizi, di cui AMSEF fa parte, si è deciso di sostenere con forza questa iniziativa. Parlare di responsabilità sociale d’im- presa con queste premesse è persino troppo semplice, ma è innegabile che l’impegno di AMSEF è decisamente rivolto (e non solo per questa esperienza) in tale direzione. Si è iniziato a pensare ad un servizio di assistenza per l’elaborazione del lutto. Ognuno fa il suo mestiere e quindi chi poteva svolgere questo compito erano persone con capacità e competenze adeguate. Ma come costituire un gruppo di professionisti che potesse confrontarsi, formarsi e costruire un per- corso attorno a questi obiettivi? Per questo ci siamo rivolti al Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara. Con la prof.ssa Paola Bastianoni e la dott.ssa Chiara Baiamonte abbiamo avviato un dialogo sul “come fare”, ma anche sul “cosa fare”. Si sa che quando un’idea si sviluppa assume sempre delle sfumature imprevedibili. E così si è passati dalla “semplice ricerca” di psicoterapeuti del territorio, con esperienze diverse sul lutto ma disponibili a condividere ed impegnarsi in questo percor- 7 PAOLO PANIZZA so, ad un progetto più esteso, a valenza culturale diffusa, avviando quindi nello stesso tempo un percorso di avvicinamento all’elaborazione del lutto ri- volto alla cittadinanza più ampia. Si sono progettati e preparati incontri pubblici, una mostra sul tema e un percorso di formazione/supervisione per i professionisti interessati a diventa- re punti di riferimento per i cittadini. Una sola nota per dire quanto del tema del lutto non si parli pubblicamen- te e di quanto invece ce ne sia bisogno. Il primo luogo che avevamo ipotizzato per svolgere gli incontri era stato individuato in una sala capiente, molto ca- piente per le nostre aspettative, una sessantina di posti a sedere. Dopo il primo e il secondo appuntamento, data la numerosa partecipazione, il “trasloco” in una sede più ampia si è reso obbligatorio. Una delle aule magne dell’Univer- sità, l’Aula Magna Drigo del Dipartimento di Studi umanistici, ha ospitato il ciclo completo di “Uno sguardo al cielo”. La collaborazione fra AMSEF e l’Università degli Studi di Ferrara alla fine ha prodotto un progetto che si è articolato in tre diversi momenti: a) attivazione di un ciclo di conversazioni sui temi relativi all’elaborazione del lutto tra psicologi/psicoterapeuti e cittadinanza. La finalità di questo ciclo di conversazioni è aiutare persone colpite di recente e/o nel passato da eventi dolorosi e drammatici come la morte di un congiunto, di un amico, di una persona significativa, o chi semplicemente vuole avvicinarsi al tema della mor- te, elaborare i propri vissuti legati a eventi drammatici ma naturali, ricorrenti e universali che accomunano tutti gli esseri umani; b) presentazione della mostra dell’artista Giordano Pariti “Con la terra che ho spostato per seppellire il tuo corpo ho costruito una collina da cui contemplo il mondo”; c) progettazione/attivazione/valutazione di un servizio sperimentale di assi- stenza al lutto per i clienti di AMSEF (e non solo) realizzato attraverso una rete di professionisti coordinati dalla prof.ssa Paola Bastianoni del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Ferrara che si è impegnata a promuove- re/monitorare e valutare un modello terapeutico breve di elaborazione al lutto, finanziato e sostenuto da AMSEF, nella sua fase di sperimentazione, verifica e implementazione. Nel corso dell’anno 22- è stata realizzata una serie di incontri pubblici sull’elaborazione del lutto con proiezioni di film su tematiche legate al dolore per la perdita di un figlio, al trauma di un suicidio, alle morti violente sulle strade, alla specificità dell’elaborazione del lutto nelle coppie omosessuali, al trauma di un bambino che ha perso un genitore; è stata allestita alle Grotte del Boldini la mostra dell’artista Giordano Pariti; si è poi passati alla formazione degli psicoterapeuti e alla costruzione di un gruppo di esperti, infine alla for- mulazione di un modello di intervento breve di 2 incontri, il primo dei quali 8 PREFAZIONE economicamente sostenuto da AMSEF. La sperimentazione di tale modello di intervento è partita il ° giugno 2 con l’offerta del primo colloquio gratuito per i clienti AMSEF, in realtà poi esteso ad altri cittadini non clienti. Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo? Per i sistemi di valutazione sia oggettivi che soggettivi sarei tentato di dire di sì. Ma mai come in questo caso il raggiungimento completo dell’obiettivo assomiglia sempre più all’utopia di Eduardo Galeano: «Lei è all’orizzonte. Mi avvicino di due passi, lei si allonta- na di due passi. Cammino per dieci passi e l’orizzonte si sposta di dieci passi più in là. Per quanto io cammini, non la raggiungerò mai. A cosa serve l’uto- pia? Serve proprio a questo: a camminare». Anche il nostro è un cammino appena iniziato. Per compierlo serve una condivisione ampia, con una collaborazione tra le aziende del sistema funera- rio ferrarese, tra professionalità diverse che consenta, anche nel futuro, di ac- compagnare le persone colpite da un lutto attraverso tutte le fasi che caratte- rizzano tale processo, offrendo, a diverso titolo, aiuto e sostegno in un momen- to così difficile. 9 Introduzione di Paola Bastianoni Stride, nota acre, d’uccello lacerante quando vede il fondo del nido suo deserto, e i piccoli scomparsi. Quella uguale, come vede morta nudità ululò, pianse, maledisse, male parole con- tro i delinquenti autori del delitto. Poi di volo porta pugno di polvere bruciata, alza una brocca di metallo martellato, fa spiovere tre volte l’aspersione e così consacra il morto. Sofocle, Antigone, II episodio Il gesto di Antigone, eroina tragica con la sua scelta di seppellire il fratello – no- nostante l’editto del tiranno Creonte che stabiliva onori funebri per il corpo di Eteocle e l’abbandono di quello di Polinice, lasciato insepolto, ai cani e agli uc- celli, con il divieto di piangerlo –, è da sempre considerato, in letteratura, l’atto di ribellione per eccellenza; il gesto emblematico della contrapposizione tra le leggi umane e le leggi di ordine superiore (quelle divine, quelle dei legami affet- tivi, quelle che tutelano i diritti degli uomini); ma, non appena la figlia di Edipo sveste i panni dell’eroina, il suo diventa il gesto descrittivo di una sepoltura com- piuta da una donna in lutto al pari di quelle che, nell’antica Grecia, aprivano i cortei funebri. Antigone in ginocchio mima, allungando