Un Secolo Di Monferrato DAL 1871
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secoloUn diMonferrato ELENCO DEGLI AUTORI (in ordine alfabetico) Luigi Angelino Carlo Beltrame Pier Luigi Buscaiolo Rosa Maria Cappa Massimiliano Francia Marco Giorcelli Idro Grignolio Marina Maffei Dionigi Roggero Aldo Timossi Ha collaborato Paolo Zavattaro FOTO Luigi Angelino Alberto Fioretta (alluvione '94) Renzo & Beppe (foto aeree Anni Cinquanta di Beppe Mantovani) Paolo Vassallo (manifestazioni Anni '60-'70) Umberto Quartero (scansione) DISEGNI Idro Grignolio COPERTINA Alberto Giachino COORDINAMENTO Luigi Angelino Marco Giorcelli IMPAGINAZIONE Barbara Massarenti STAMPA Diffusioni Grafiche spa 15030 Villanova Monferrato (Al) Novembre 1999 secoloUn di onferrato M Personaggi e avvenimenti 2000dal novecento al Editrice Monferrato Prefazione I tempi non sono ancora maturi, per scrivere una storia del Novecento, e dunque que- sto non è un libro di storia. Ma è una raccolta di articoli, di interventi (in buona parte inediti, in parte rivisitati), di immagini, con la quale abbiamo cercato di rievocare per- sonaggi e avvenimenti nostrani del Secolo Ventesimo: i cent'anni nei quali la Storia ha corso in fretta come non mai. Basti pensare che se a fine Ottocento nascevano, ad esem- pio, il cinema e lo sport moderno, non molti anni prima erano stati fondati i primi gran- di giornali di informazione (anche il primo numero del nostro "Il Monferrato", del luglio 1871, risale a quell'epoca). Ma la radio - come strumento di comunicazione di massa - è arrivata decenni dopo e la televisione si è affermata soltanto nella seconda metà del Ventesimo Secolo. Il processo di meccanizzazione ha trasformato l'agricoltura in manie- ra profonda, mentre l'industria - cent'anni fa - si trovava in una situazione ancora quasi pionieristica. Ma è nel campo della facilità degli spostamenti e soprattutto della comu- nicazione che si sono fatti passi incredibili. Il processo imperante di globalizzazione e di mondializzazione rende davvero indi- spensabile un rafforzamento dell'identità storica e culturale dei singoli territori, affinché non vada perduto un grande patrimonio, affinché non si affermi lo spettro di una gigan- tesca spersonalizzazione. Il senso della storia, della memoria collettiva, il senso delle radici culturali e territoriali vanno rafforzati, difesi, alimentati. Come non mai. Perché una società senza senso della storia diverrebbe come un uomo che ha perso improvvisa- mente la memoria: un dramma. E' forse inconsciamente per questo che - di fronte all'indubbio fattore emozionale le- gato all'avvento del Terzo Millennio - ci è nata l'idea di un libro che guardasse al passa- to, anziché al futuro. Anche se questo non è esattamente un libro di storia, ma piuttosto una raccolta di emozioni, di sensazioni, di medaglioni, intorno ad una traccia storica. E' questo il dono che abbiamo riservato per il Duemila ai nostri abbonati: una famiglia che è continuamente cresciuta, negli ultimi anni, e della quale siamo insieme lieti ed or- gogliosi. Il volume si avvale della collaborazione di numerosi autori. Ma in particolare è dove- roso ringraziare Luigi Angelino e Idro Grignolio che si sono gettati nella nuova impre- sa con entusiasmo e passione. Senza dimenticare i fondamentali contributi di Dionigi Roggero (dai cui «Viaggi d'autore», condotti per la pagina culturale de "Il Monferrato" con lo stesso Angelino, è nata l'importante sezione letteraria del libro) e di Carlo Bel- trame, oltre che di tutti coloro che hanno collaborato con articoli o con altri preziosi contributi, fra cui quello fotografico - particolarmente interessante - di Beppe Mantova- ni. Tutti insieme, ci auguriamo di aver aggiunto un'altra piccola ma preziosa perla alla collana dei volumi riservati ai nostri abbonati. Gli Editori Il Direttore Casale Monferrato, ottobre 1999 5 secoloUn diMonferrato Cent’anni di eventi e personaggi: realizzazioni, lutti, progetti e curiosità All'alba del '900 Casale radori, cestai, cordai, fumi- si presentava come una sti, materassai, fornitori di città operosa e ricca. La bozzoli, di sementi... sua popolazione assom- Fabbriche come quelle dei mava a 20.000 abitanti nel F.lli Bazzi producevano concentrico urbano più moderni torchi da cantina oltre 2000 a Popolo, 1600 ed anche i celebri cannoni a S. Germano, 1500 a Ter- antigrandine; vi erano pa- ranova, oltre agli altri nu- stifici, un acetificio, uno clei. Ma nei giorni di fiera zuccherificio. e di mercato si riversava- Esercitavano due impor- no in città oltre 5000 per- tanti ditte enologiche, Ot- sone provenienti da un tavi e Marescalchi. Funzio- Circondario che includeva navano 16 alberghi, nume- Fubine, Viarigi, Monte- rose trattorie, osterie, caffé, magno, Castagnole, Gra- bottiglierie; vi erano anche na, Calliano, Penango, tre Agenzie di Emigrazio- Casorzo, Grazzano, Mon- ne e vari uffici di Compa- calvo, Tonco, Villa S.Se- gnie d'assicurazione. Le ri- condo, Montechiaro d'A- vendite di privative erano sti, Cunico, Piovà, Monti- 34 e l0 gli stabilimenti ti- glio, Scandeluzza (la Pro- pografici. Casale era nota a vincia di Asti nascerà solo livello nazionale anche per nel 1936). le ditte di costruzione di Gli stabilimenti cemen- piani verticali a cilindri tiferi lavoravano a pieno (Martelletti, Venezia, Orse- regime ed i turni di lavoro nigo, Gandolfi). Giornali (specie nelle cave) erano ininterrotti. Nessuno quali "Il Monferrato" (ma nel 1900 era in "le- si preoccupava di malattie professionali deri- targo") "La Gazzetta del Monferrato", "L'Elet- vate, anche se la campagna intorno alla "Capi- tore Casalese", "Il Risveglio", "Il Riscatto", tale italiana del cemento" era imbiancata a lar- "Lo Sbarco" informavano di tutto, nelle loro go raggio. Gli stabilimenti della Società Ano- modeste quattro pagine settimanali, anche se nima Calce e Cementi, dei F.lli Sosso, Cerrano le tirature dovevano essere alquanto limitate & C., Marchino & C., Soc. Cementi di Casale (l'analfabetismo era ancora alto e comunque la Popolo, Italiana Cementi di Ozzano, Ottavi & spesa per un foglio di giornale rappresentava Morbelli, Candiani, Ellena & C., Zaccone- una specie di spesa voluttuaria). Fornero & C., producevano circa un milione di Il Tribunale con Pretura e Procura con un quintali di cemento all'anno. La produzione foro di decine di avvocati lavorava a pieno rit- saliva nel 1912 a 4.800.000 quintali annui. mo. La Corte d'Appello era dotata di un Primo Erano in esercizio allora 166 forni in 17 ditte. Presidente, un Presidente, 20 Consiglieri, 5 se- Le vie della città, anche le più piccole e na- gretari o sostituti, un procuratore Generale e 8 scoste, erano piene di negozi, negozietti, labo- Sostituti, 6 addetti alla segreteria, 10 procura- ratori, rivendite di ogni genere. Numerosi i ne- tori e avvocati dei poveri; erano accreditati ben gozi di alimentari e le panetterie. Ogni attività 26 avvocati. Nove erano i Notai. Numerose fioriva; vi erano rivendite di vino sfuso o im- erano le associazioni e i circoli di beneficenza, bottigliato, fabbri, falegnami, sellai, sarte, rica- fra cui la Mutuo Soccorso, il Ricovero di matrici, stiratrici, fiaschettieri, noleggiatori di Mendicità, la Pia Casa della Provvidenza, il cavalli, arrotini, bottai, calzolai e zoccolai, car- potente Pio Istituto della Misericordia, l'Orfa- 7 Un mercato di cent’anni fa in piazza Castello in una storica fotografia di Francesco Negri natrofio S. Giuseppe. Vi era un Asilo Infantile Foro Boario, accanto al forte di Piazza Castel- e funzionavano 106 classi elementari. Vi era il lo (che diventerà poi un mercato). Regio Liceo-Ginnasio (al Trevisio), il più anti- Nel 1904 per disposizione dell'autorità mili- co del Piemonte, l'Istituto Tecnico nato nel tare si demolivano i resti degli antichi rivellini 1858 dalla donazione della Contessa Leardi, e baluardi del Castello: nello scoppio di una una Regia Scuola Normale sia maschile che mina perdevano la vita un tenente ed un solda- femminile (che nel 1922 furono trasformate to. L'anno successivo la rete telefonica urbana nel R. Istituto Magistrale Lanza). (già in funzione a far inizio dal 1877) veniva Era molto considerata l'Accademia Filarmo- collegata con quella di Alessandria. Nel 1906 nica ed erano in funzione sale da spettacolo venivano abbattuti anche i resti dei bastioni quali il Teatro Municipale e il Politeama So- delle antiche mura della città e le storiche por- ciale (cui si aggiungerà il Politeama Margheri- te (Porta Milano, Porta Roma). Nell'anno suc- ta e dieci anni dopo numerose sale cinemato- cessivo si organizzava al Trevisio il Congresso grafiche). Vi erano sale da ballo, patinoirs, sale Storico Subalpino, importante convegno cultu- ginniche e di scherma. rale. Particolarmente fiorente era l'attività parroc- Nel 1909 il Municipio metteva in vendita le chiale e oratoriale: nel 1900 Casale, per nume- aree fabbricabili che costituivano la vastissima ro di iscritti all'Azione Cattolica, circoli e co- Piazza del Popolo (ora piazza S. Francesco); mitati, occupava il 3° posto nazionale (con venivano subito tracciate verso il lato sud ben Mondovì e Torino) dopo Roma e Milano. sette nuove strade e al centro della piazza ve- Nascevano naturalmente nuovi fermenti po- niva poi installato il monumento (voluto dalla litici, come era logico in un compendio cittadi- famiglia) al giureconsulto Paolo Valerani (che no segnato dagli operai degli stabilimenti e dai verrà mandato in fonderia nel 1943 per "fare lavoratori a giornata. E già nel 1901 il sociali- cannoni"). Al fondo di via Roma veniva a sta avv. Rampini fondava (nel giorno nella Fe- crearsi uno spiazzo, che dopo varie polemiche sta del Lavoro) la Casa del Popolo. venne intitolato a Dante Alighieri. Morendo, il finanziere ebreo Giuseppe Pavia Ma problemi all'ordine del giorno da risol- lasciava 100.000 lire al Comune per la costru- vere erano la costruzione della rete dell'acque- zione di un acquedotto urbano; ma poiché la dotto che poteva appoggiarsi ai pozzi in zona cifra era insufficiente venne costruito il nuovo Piarda Rossa a S. Maria del Tempio e di una 8 rete fognaria efficiente, che poteva usu- fruire anche dei cunicoli e delle gallerie seicentesche che attraversano tuttora tutta la città.