Guelfi&Ghibellini
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Guelfi&Ghibellini Artemio Franchi Un genio del calcio con il Palio nel sangue Parte Prima Gli uomini, i cittadini e coloro che guidano le comunità, defi niscono il valore di un territorio. Un’idea di cui ChiantiBanca, per la conoscenza e lo stretto legame che la unisce alle realtà dove opera ed è presente, è fermamente convinta. Sono le persone che decidono il corso degli eventi e contribuiscono a rendere migliori gli ambienti. Ovviamente, e siamo fi eri di appartenere a queste comunità, il Chianti, Siena e Firenze, possono permettersi di ricordare tanti soggetti che hanno contribuito allo sviluppo di questi scenari e del più ampio conte- sto. È, così, nata l’idea di ripercorrere le vicende di chi, come Artemio Franchi, ha scritto alcune pagine della storia delle nostre collettività. Parlare di un personaggio così eclettico e stimato, che ha raggiunto im- portanti risultati e contribuito alla crescita di differenti settori, signifi ca rifl ettere sul calcio e sullo sport; sul Palio di Siena e sulla sua contrada la Torre; sul mercato dove ha operato con la sua impresa; sulle sue esperienze che rappresentano degli episodi che il tempo non cancella. La scelta di ChiantiBanca e della Fondazione ChiantiBanca Monterig- gioni di dedicare una strenna editoriale a uomini di valore non è ca- suale: è un’ulteriore testimonianza del rapporto che ci lega al territorio e che confermiamo anche rendendo omaggio ai suoi protagonisti. La decisione di raccontare Artemio Franchi, presidente dell’Uefa e della Figc, capitano della contrada della Torre e molto altro, è anche fi ne a se stessa. È un omaggio ad un grande manager, sportivo e non solo, nel trentesimo anniversario della sua scomparsa: una ricorrenza che non poteva passare inosservata. Il nostro scenario, Firenze a nord, Siena a sud, nei secoli è stato ani- mato da uomini importanti, di cui, e giustamente, sono già state scritte tante pagine. Artemio Franchi, comunque, fi orentino di nascita, senese di origine, è ricordato soprattutto con i fatti e con le parole. Cioè, oggi, attraverso la Fondazione Artemio Franchi che ha raccolto la sua eredità morale, professionale e sviluppa la sua esperienza; inoltre, nelle altre situazioni che direttamente o indirettamente si collegano al suo percor- so. Di Artemio Franchi se ne parla, ieri come oggi, nel calcio mondiale e nazionale; negli altri ambienti, come la contrada della Torre ed il mer- 5 cato della sua azienda, dove continua a rappresentare un riferimento. Ma, nonostante i tre decenni che ci separano dal tragico incidente in cui perse la vita, la biblioteca continua a restare orfana, salvo rari esem- pi, di titoli dedicati a questo presidente e capitano. Così, abbiamo tentato di recuperare. Il nostro progetto è stato sostenu- to dalla disponibilità di coloro che direttamente o indirettamente han- no interagito con Artemio Franchi e gli ambienti che ha frequentato ed hanno accettato di collaborare arricchendo queste pagine con le loro testimonianze. I contributi di personaggi ai vertici del calcio, come il presidente mondiale della Fifa Joseph Blatter, dell’Uefa Michel Platini, della Figc Giancarlo Abete, dimostrano la stima che ha sostenuto Arte- mio Franchi e che continua a rappresentare una sua grande referenza. Questa varietà di interventi conferma anche la versatilità che gli ha permesso di operare con risultati superiori in molte situazioni. L’idea di dedicare un libro ad Artemio Franchi ha un’altra motivazione: risponde alla natura e alla vocazione della nostra Banca, un po’ senese e un po’ fi orentina. Proprio come Artemio Franchi, fi orentino di nascita, senese di origini, l’unico a cui siano dedicati due stadi in diverse città. È stato un guelfo ghibellino che, pur sempre molto legato ai suoi territori, è andato molto lontano e, come cittadino del mondo, ha concretizzato eccellenti obiettivi nel calcio, nello sport, altrove. Un comportamento condiviso da ChiantiBanca: istituto locale che lavora per lo sviluppo globale delle sue comunità nell’avanzato scenario internazionale. Questo libro è un sincero ringraziamento ad Artemio Franchi. È ar- rivato molto in alto e lontano; è stato un eccellente veicolo di promo- zione ed ha contribuito a far parlare bene delle realtà dove è nato ed ha iniziato il suo percorso. Lo stesso mondo dove oggi ChiantiBanca lavora per un futuro sempre migliore. Claudio Corsi Presidente ChiantiBanca 6 Il presidente ChiantiBanca Claudio Corsi mi ha chiesto una sera in piazza del Campo l’autorizzazione a realizzare un volume su mio pa- dre, nell’ambito di una «collana editoriale» dedicata da ChiantiBanca agli uomini di valore che hanno contribuito con la loro attività allo sviluppo del territorio. La nostra Fondazione non avrebbe potuto in- dividuare un’occasione migliore e più adatta per ricordare Artemio nell’anniversario dei trenta anni dalla sua scomparsa. La proposta ha commosso tutti noi della famiglia, in primis mia madre e mia sorella Giovanna. Così, non abbiamo esitato a manifestare subito il nostro consenso. L’attenzione che Artemio Franchi, trascorsi tre decenni dal tragico incidente, continua a stimolare è un conforto rispetto al dolore che, per la sua prematura morte, non ci abbandona. La Fondazione Artemio Franchi e Antonella Leoncini, che con accor- tezza ha curato la realizzazione del libro, hanno raccolto molte testi- monianze di importanti dirigenti del calcio nazionale e mondiale oltre che tante, altrettanto signifi cative rifl essioni di coloro che per motivi di Palio o professionali, hanno conosciuto e apprezzato Artemio. È stata una grande soddisfazione ma anche una commozione, constatare che il nome di Artemio Franchi è sempre un’occasione stimolante per ricordare il suo ruolo e ciò che ha realizzato. Adesso, completato questo lavoro, è molto positivo il nostro bilancio di questa esperienza di cui, insisto, ringraziamo ChiantiBanca e la Fon- dazione ChiantiBanca Monteriggioni per la scelta di dedicare a papà questo primo libro della nuova collana «Guelfi & Ghibellini». Il ricordo di tanti momenti della vita di Artemio ha inevitabilmente suscitato rim- pianti e tristezza, ma l’affetto e la stima che abbiamo raccolto da chi lo ha conosciuto o ha avuto modo di intrecciare la sua esperienza, sono state dimostrazioni molto importanti per tutti noi della famiglia, che lo abbiamo amato ed ancora lo amiamo. Francesco Franchi Presidente Fondazione Artemio Franchi 7 8 Ero poco più che un bambino quando un pomeriggio dell’estate del 1983 perse la vita Artemio Franchi, uno dei più grandi dirigenti sportivi che la nostra nazione abbia mai espresso. In seguito, però, frequen- tando la sezione fi orentina degli arbitri, ho avuto modo di conoscere Franchi in tutta la sua saggezza, abilità e diplomazia. Ho capito i motivi per i quali tanti sono stati i dirigenti che, cresciuti sotto la sua guida, si sono poi affermati nel calcio e in altri sport. Non è un caso che sia l’unico personaggio a cui sono stati intitolati due stadi: quello di Firenze, sua città natale, e quello di Siena, luogo di origine dei genitori e a cui lo legava l’amore per il Palio e per la contra- da della Torre. Una passione che gli è stata fatale quel tragico 12 agosto 1983 e che gli ha impedito, è opinione generale, di sedere sulla poltrona più importante del calcio mondiale: quella della Fifa come successore designato di João Havelange. Sarebbe stato il giusto riconoscimento fi nale di una carriera che ha visto Artemio Franchi salire rapidamente i vari gradini delle gerarchia del calcio italiano, europeo e internazionale. La sua brillante carriera ha assicurato prestigio e autorevolezza anche alla nostra comunità per la quale Franchi ha rappresentato orgoglio e modello da esibire fi eramente. Senza scivolare in un forzato campani- lismo, è evidente che personaggi come Artemio Franchi ci sono stati «invidiati» in Italia e all’estero. Trovo particolarmente importante che, nel trentennale della sua scom- parsa, si sia concretizzato questo interessante progetto editoriale: per- metterà a tanti di conoscere fatti, episodi e aspetti noti che raccon- tano Artemio Franchi. Voglio complimentarmi con chi ha pensato e realizzato queste belle pagine: rappresentano uno «spaccato» di vita di un grande personaggio che appartiene di diritto alla storia dello sport nazionale e della nostra città. Matteo Renzi Sindaco di Firenze 9 10 Indice I ARTEMIO FRANCHI ............................................................................. pag. 17 Testimonianza Joseph Sepp Blatter, Un italiano arrivato in alto ............................. » 23 II INIZIA UNA STORIA .................................................................... » 31 III LA CRESCITA ............................................................................. » 43 Testimonianza Fino Fini, Lo sport interessa tutti ....................................................... » 51 IV IL RINNOVAMENTO ................................................................... » 61 Testimonianza Franco Carraro, Le idee e le strategie ................................................. » 67 V I GRANDI CAMBIAMENTI ............................................................ » 81 Testimonianza Giancarlo Abete, Federclacio, il cammino continua ............................ » 87 Franco Calamai, Filo diretto ............................................................. » 95 VI LA SVOLTA ................................................................................ » 105 Testimonianza Michel François Platini, Uefa, una successione virtuosa .................... » 115 VII UN FIORENTINO NEL MONDO ...............................................