Annuario 2011-2012
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Università Pontificia Salesiana ANNUARIO per l’anno accademico 2011-2012 LXXII dalla fondazione Università Pontificia Salesiana – ANNUARIO 2011-2012 ROMA 2013 Università Pontificia Salesiana ANNUARIO PER L’ANNO ACCADEMICO 2011-2012 UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA ANNUARIO PER L’ANNO ACCADEMICO 2011-2012 LXXII DALLA FONDAZIONE ROMA 2013 Università Pontificia Salesiana Piazza dell’Ateneo Salesiano, 1 00139 Roma - Italia Tel. 06 872901 - Fax 06 87290318 - E-mail: [email protected] Elaborazione elettronica: LAS Stampa:Tip. Abilgraph - Via P. Ottoboni 11 - Roma Presentazione PRESENTAZIONE L’Annuario, è frutto dell’iniziativa dei Rettori, a cominciare dall’anno 2000 quando l’allora Rettore Prof. Michele Pellerey ne curò l’edizione per l’anno ac- cademico 1998-1999. Con il presente siamo giunti al 14° volume. Quest’anno, non essendo riuscito ad avere uno specifico coordinatore, l’Annuario esce per l’aiuto dato al Rettore dalla generosità del prof. Guglielmo Malizia, della Segretaria del Rettore, del Segretario Generale e del Sig. Matteo Cavagnero (e indirettamente dal prof. Renato Butera a cui si devono formal- mente i materiali ripresi dal Sito e da Notizie UPS). Letto diacronicamente, e al contempo comparativamente con gli annuari de- gli anni passati, esso permette di farsi una idea della continuità e dell’inno- vazione (e del mutamento), anno dopo anno, dell’UPS (=Università Pontificia Salesiana). Infatti anno per anno l’Annuario offre uno spaccato notevole della vita isti- tuzionale dell’Università: la storia, le strutture, le persone, le attività e almeno parzialmente la produzione scientifica, culturale e formativa dell’università. Forse è meno trasparente la “temporalità”, vale a dire lo scorrere concreto – e per questo complesso, intricato, spesso sofferto – delle “opere e giorni” della vi- cenda universitaria. Rammento le finalità dell’Annuario: esso assolve alla funzione di relazione annuale istituzionale da presentare al Gran Cancelliere e alla Congregazione per l’Educazione Cattolica e alle altre Università, Centri di Studio, Istituzioni e Or- ganismi della Cultura nazionale e internazionale. Inoltre, come ricordavo lo scorso anno, l’Annuario costituisce un atto di “ve- rità” istituzionale e individuale di quanto si è e si fa come corpo universitario in ordine alla missione e alle finalità dell’UPS, indicate dagli Statuti all’articolo 2: “L’UPS, essendo un’istituzione a servizio della Chiesa, della Società di San Francesco di Sales e della società umana, si propone come suo scopo ca- ratterizzante di dedicare particolare attenzione allo studio e alla soluzione delle questioni inerenti l’educazione e l’azione pastorale specialmente tra i giovani e i ceti popolari, secondo lo spirito di San Giovanni Bosco”. In questa linea l’Annuario stimola ad una presa di coscienza e all’assunzione di responsabilità nei confronti di questo orizzonte finalistico da parte di chi è il soggetto individuale e comunitario di quanto viene offerto come pubblica in- formazione (e in tal senso anche una precisa responsabilità da parte di chi ha omesso di partecipare alla sua produzione). Da questo punto di vista l’Annuario viene ad essere – o perlomeno “può” essere – uno strumento “etico e deontolo- gico”. Il “formato”, non solo tecnico ma sostanziale, dell’anno accademico 2011- 2012 può essere dato dalla volontà di comprendere le attività accademiche nel quadro dell’humanitas romana-cristiano-cattolica. Più specificamente – come si 7 potrà cogliere leggendo soprattutto i tre atti della Inaugurazione (Omelia del Gran Cancelliere, Relazione del Rettore, Prolusione del prof. Giovanni Maria Flick) – è il grande tema della “dignità” umana che invita a coniugare ragione e fede sul terreno della persona, della democrazia, della eticità: con l’obiettivo concreto che in tal modo l’Università torni ad essere luogo di educazione, capa- ce di formare personalità disposte a far marciare insieme libertà e giustizia so- ciale, efficienza ed equità nel nome del Vangelo della vita e della dignità umana di tutti e di ciascuno (e di ciascuna!). E ciò nella piena coscienza delle novità e delle problematicità insorgenti a livello mondiale, a causa del prolungarsi della crisi che non è solo finanziaria o di mercato, ma più profondamente culturale, antropologica ed etica. Essa inter- roga anche e in modo particolare le università, chiamate sempre più ad essere veramente “universitas”, cioè convergere di docenti e studenti nel ricercare – in quella che per eccellenza è la “casa della ricerca della verità” – la verità propria della persona umana e della storia: con buona volontà e dedicazione, ma anche con senso di critica e di indignazione etica per ciò che è negazione, offesa, mor- tificazione, rifiuto e diniego di quella dignità umana personale, per la quale il Signore non ha avuto esitazione ad assumere la forma del servo! L’attuale Annuario, che riporta lo stato dell’UPS per il trascorso anno acca- demico 2011-2012, ha sullo sfondo queste sofferenze ma anche queste grandi aspirazioni e ne dice a suo modo quanto si è fatto come UPS per dar loro uno sbocco positivo. Carlo NANNI Rettore UPS Roma, Festa delle Palme 2013. 8 Notizie storiche dell’Università NOTIZIE STORICHE DELL’UNIVERSITÀ 1. Le origini Un primo abbozzo di costituzione di un centro accademico che contribuisca alla crescita culturale e alla formazione di giovani provenienti da ogni parte del mondo, collaborando all’impegno della Chiesa di preparare nuovi apostoli che annuncino e testimonino nella società e nel mondo del lavoro il messaggio della Buona Novella cristiana va trovato già all’inizio del secolo scorso. Per offrire un’adeguata preparazione teologica ai giovani salesiani il Beato Michele Rua – primo successore di San Giovanni Bosco – aveva dato avvio ad alcuni Studenta- ti Teologici Salesiani. Quello internazionale di Foglizzo (1904), in diocesi di I- vrea, nel 1912 aveva ottenuto dalla Santa Sede l’autorizzazione a conferire il grado accademico di Baccalaureato e nel 1915 quello di Licenza in Sacra Teo- logia. Ma lo scoppio della prima guerra mondiale disperse gli studenti e costrin- se alla soppressione della struttura, con la conseguente decadenza della conces- sione vaticana. Al ritorno della pace, il Beato Filippo Rinaldi – terzo successore del Fonda- tore – decise di trasferire lo Studentato a Torino. In quegli anni l’incremento dell’Opera salesiana, e la conseguente necessità di avere insegnanti in grado di impartire nelle numerose case di studio l’insegnamento delle discipline ecclesia- stiche, spingeva i Superiori a inviare numerosi giovani confratelli nelle Univer- sità Ecclesiastiche romane. Nell’anno della canonizzazione di Don Bosco (1934), gli studenti presenti nella capitale italiana erano circa 150. 2. Il Pontificio Ateneo Salesiano Tale situazione, unita al desiderio di contemperare una solida preparazione accademica con la specifica formazione salesiana, suscitò nel quarto successore, Don Pietro Ricaldone, l’idea di realizzare una Facoltà di Teologia gestita dalla Congregazione Salesiana. Nell’udienza del 2 maggio 1936 poté esporre tale progetto a Papa Pio XI, il quale lo incoraggiò, indirizzandolo alla Sacra Con- gregazione per i Seminari e le Università degli studi, il cui segretario era monsi- gnor Ernesto Ruffini (divenuto in seguito cardinale), che suggerì di non limitar- si alla Facoltà teologica, ma di istituire anche Diritto canonico e Filosofia. L’esperimento di una species Facultatis in tali tre aree fu avviato in due Stu- dentati torinesi ed ebbe successo immediato, tanto che già il 3 maggio 1940 la Sacra Congregazione emanò il decreto con il quale si erigeva a Torino l’Ateneo Pontificio Salesiano. Il 12 giugno successivo vennero approvati gli Statuti, re- datti a norma della Costituzione apostolica «Deus scientiarum Dominus». Sotto la guida di Don Ricaldone, che fu il primo Gran Cancelliere, la struttura andò 11 avanti, pur tra le difficoltà causate dalla seconda guerra mondiale. Si riuscì per- sino a dare inizio, presso la Facoltà di Filosofia, a un Istituto e Seminario di Pe- dagogia, strutturato come una species Facultatis. Terminata la guerra, l’istituzione accademica tornò nel pieno vigore con l’ar- rivo di studenti da tutto il mondo. Anche il progetto pedagogico si irrobustì e, il 2 luglio 1956, un Decreto della S. Congregazione diede approvazione all’Istitu- to superiore di Pedagogia, annesso alla Facoltà di Filosofia, con l’autorizzazione a conferire i gradi accademici in Filosofia-Pedagogia anche ad alunni non Sa- lesiani. Dopo una prima approvazione ad quadriennium nel 1961, gli Statuti eb- bero la conferma definitiva nel 1965. Nel settembre di quell’anno, l’Ateneo si trasferì da Torino a Roma, nel quartiere Nuovo Salario, allo scopo di unificare la sede di tutte le Facoltà per una migliore collaborazione reciproca. Un anno più tardi, il 29 ottobre 1966, Papa Paolo VI presiedette all’inaugurazione uffi- ciale del nuovo Pontificio Ateneo Salesiano, pronunciando un discorso pro- grammatico. Durante il primo anno accademico romano era intanto stato costituito anche il Pontificium Institutum Altioris Latinitatis, con il Motu Proprio di Paolo VI «Studia latinitatis». Ci si trovava nel tempo del Concilio Vaticano II, un evento ecclesiale che non ha cessato di influire sul successivo sviluppo della vita e del- l’attività accademica, seguita sempre con cordiale attenzione da tutta la Congre- gazione Salesiana. In particolare, il XX e il XXI Capitolo generale – rispettiva- mente, nel 1971 e nel 1977-78 – hanno ampiamente e profondamente considera- to la