Sezione di numero 3 - novembre 2017

FESTA DELL'UNITÀ D'ITALIA E DELLE FORZE ARMATE UDINE, 4 NOVEMBRE 2017 Sezione di Udine numero 3 - novembre 2017 Sommario

In copertina Festa dell'Unità d'Italia e delle Forze Armate FESTA DELL'UNITÀ D'ITALIA E DELLE FORZE ARMATE Udine, 4 novembre 2017 Direttore responsabile UDINE, 4 NOVEMBRE 2017 Toni Capuozzo Servizio a pagina 14

Responsabile di Redazione Dante Soravito de Franceschi

Comitato di Redazione DIRETTORE RESPONSABILE CRONACA DAI GRUPPI Baradello Ernestino Bortolot Marco 1 Editorale 36 Adegliacco / Cavalicco Chiofalo Giuliano Luigi 37 Bressa Ciani Gianni DALLA SEZIONE 40 / Ermacora Mauro 42 Carpacco / Favero Lucio 2 Marcia Cuore Alpino 43 Codroipo / Collalto Franz Marco 3 San Maurizio patrono degli alpini 44 Montina Paolo 4 Al Monumento Faro “Julia” 45 Dolegnano Romano Renato sul monte Bernadia 47 6 Chiampo, città alpina 48 Flaibano / Latisanotta Numero copie stampate 8 Sorprendente Stará Halic 50 Latisanotta / 12.000 10 Riunione annuale dei Capigruppo 51 / Sezione ANA Udine 52 Malborghetto Valbruna / 53 / / Autor. Trib. Udine n° 229 14 Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate 54 Sammardenchia / del 18-10-1968 18 Castelsantangelo sul Nera Savorgnano del Torre 55 Grafica e impaginazione 56 Tarcento / Udine-Est Interlaced - Udine CRONACA 57 Udine-est 58 Udine-est / Udine-nord / Udine-sud 19 Consegna medaglie ricordo Stampa 59 Lettera al Direttore 20 Pellegrinaggio a Malga Losa TipografiaTipografia Moro Moro Andrea Andrea Srl - - Tolmezzo 59 Raccolta fondi pro terremotati 21 Massimo Spadetto Centro Italia Foto di copertina 22 A Musi nel ricordo di Luca Sanna 24 Naja 2.0 Brigata Alpina Julia 25 Noi alpini RECENSIONI 26 Il ritorno del tenente Ferrante a 60 Agenda Friulana 2018 27 Decorazione d’Onore Interforze 61 “Divenne neve” “alla memoria” ad Angelo Zampini “La Grande Guerra di Mortegliano” 28 Cerimonia per il centenario di Cappella Zita IN FAMIGLIA 30 Il Presidente Oberhoffer al Cimitero Austroungarico 62 Compleanni 31 Guardia d’Onore “Regina Pacis” 65 Incontri 66 Scarponcini STORIA 68 Alpinifici 70 Sono “Andati avanti” 32 Profuganza 73 Protezione civile Associazione 74 Per non dimenticare 76 Appuntamenti 2018 Nazionale Alpini SPORT 77 Auguri di buone feste SEZIONE DI UDINE 35 La 24 Ore di Buttrio Un appello a tutti gli alpini affinché aderiscano a tutte le associazioni di dono del sangue, del midollo osseo e degli organi. Possiamo salvare una vita con un gesto che non ci costa nulla. Editoriale

Gli alpini sono distanti dalla politica. O, meglio, se ne tengono orgogliosamente lontani: quello alpino è un mondo di fatti più che di parole, nel quale le ideologie scolorano davanti a valori comuni semplici e forti. E quindi rispetteremo questo modo di essere anche parlando di ius soli –la concessione della cittadinanza all’atto di nascita su suolo italiano- la questione che va e torna nell’agenda della politica. Non si tratta di appartenere allo schieramento del sì o a quello del no, ma di guardare ai fatti, e costruirsi una propria opinione. La prima cosa da ricordare è che esiste già una legge del 1992 (legge 91 art.4, comma 2: “Lo straniero nato in Italia, che vi abbia risieduto legalmente senza interruzioni fino al raggiungimento della maggiore età, diviene cittadino italiano se dichiara di voler acquistare la cittadinanza italiana entro un anno dalla suddetta data”. Non basta? C’è chi pensa che la cittadinanza sia meglio riconoscerla automaticamente, come un battesimo anagrafico. E lo si presenta come un fatto di civiltà e di rispetto nei confronti dei bambini stranieri che affollano le nostre scuole. Allora è bene intendersi: nelle nostre scuole c’è discriminazione in base alla nazionalità, o succede che i bambini stranieri non vengono curati nelle strutture sanitarie, o risultano esclusi dai diritti che spettano ai loro coetanei italiani? Non credo. È un trauma attendere il diciottesimo anno di età e una dichiarazione cosciente e matura di voler diventare cittadini italiani? Non mi pare. Piuttosto mi sembra che si attribuisca così più valore a un traguardo raggiunto, a una piccola sfida affrontata, nella scuola, nell’apprendimento di valori e tradizioni, nel diventare uomini e donne adulti. Se neanche la scuola a volte basta per formare bravi cittadini, e se nel mondo degli alpini aleggia spesso l’idea di ritornare a un qualche servizio di leva, nella convinzione che la naja aiuti le nuove generazioni di italiani a crescere, cosa ci fa pensare che un certificato di nascita abbia da solo il potere di una bacchetta magica? Voglio fare un esempio doloroso. Voi ricorderete il nome di Luca Sanna, l’alpino ucciso in un avamposto di Bala Murghab, Afghanistan. Può sembrare strano, un alpino sardo. Nessuno aveva detto, 32 anni prima, a Samugheo: “ecco nasce un alpino”. Lo era diventato, e nel paese dove viveva, a Lusevera, ancora lo ricordano come uno dei loro. Aveva voluto diventare un alpino, ed essere dei nostri, senza dimenticare le sue origini. L’identità è una scelta, non un certificato.

Toni Capuozzo

Direttore responsabile 1 Dalla Sezione

“Marcia Cuore Alpino”

SAN VITO AL TAGLIAMENTO | 15 GIUGNO 2017

CONSEGNA DEL CONTRIBUTO

Una serata improntata sulla so- ta dal locale Gruppo alpini, è stato dell’attentato del 1° luglio 2016 a lidarietà nella sede del Gruppo possibile consegnare il ricavato Dacca. alpini di San Vito al Tagliamen- della gara a due famiglie friulane La Sezione di Pordenone e quel- to. Grazie alla 36a edizione della ed esattamente alle figlie di Mar- la di Udine si sono unite a questo “Marcia Cuore Alpino”, organizza- co Tondat e Cristian Rossi, vittime slancio di solidarietà.

2 Dalla Sezione Dalla Sezione

San Maurizio patrono degli alpini

UDINE | 21 SETTEMBRE 2017

CERIMONIA AL TEMPIO OSSARIO DI UDINE

Preziosa cerimonia quella cele- brata al Tempio Ossario venerdì 21 settembre nel pomeriggio in occasione della festa di S. Mau- rizio patrono degli alpini, al co- spetto di numerosi gagliardetti, del consiglio della Sezione Ana di Udine e del trombettiere della Bri- gata Alpina Julia a scandire i mo- menti principali della S. Messa. I due cappellani militari conce- lebranti, don Giuseppe Ganciu e don Albino sottolineano l’appar- tenenza ad una fede cristiana che dà significato profondo all’agire volontario quotidiano dell’alpino. Il presidente della Sezione Dante Soravito de Franceschi ribadisce la concretezza e la generosità con le quali anche di fronte alle mille difficoltà operano gli alpini in congedo e in armi “senza mai rinnegare, parole della lettera ai Maccabei (lettura della Messa), le leggi patrie”. Dovuta e sentita, successivamen- te, la deposizione di una corona in Cripta.

Dalla Sezione 3 Dalla Sezione PAOLO MONTINA

Al Monumento Faro “Julia” sul monte Bernadia MONTE BERNADIA | 10 SETTEMBRE 2017

SUL MONTE BERNADIA SOPRA TARCENTO SI È TENUTO IL 59° INCONTRO PRESSO IL SACRARIO DEL MONUMENTO FARO “JULIA” CHE RICORDA LA GLORIOSA DIVISIONE ALPINA.

Anche quest’anno sul Monte Ber- dono dell’arsenale militare di La rosi partecipanti. Unica variazione nadia, che con i suoi 850 metri si Spezia. Felice connubio con il vi- di rilievo al solito programma, la erge alle spalle di Tarcento, si è cino forte militare di Monte Lonza, celebrazione della cerimonia che rinnovato l’annuale incontro da- che dal primo novecento fa vigile si è tenuta nei nuovi locali ricavati vanti al Monumento - Faro “Julia” guardia (seppur disarmato) sulle sotto il vasto piazzale durante i la- che dal lontano 1958 irradia la sottostanti vallate. vori di restauro del forte militare, sua luce tricolore sulla pianura Nel settembre del 1959 nella crip- nei primi anni del 2000. Locali in tarcentina e oltre, in ricordo dei ta sottostante il Faro vennero inu- cui l’amministrazione comunale di caduti di tutte le guerre e in par- mate le salme di sei nostri caduti, Tarcento allestisce mostre o con- ticolare di quelli della Divisione che diedero al luogo l’aureola di vegni; in questo caso, una mostra alpina “Julia”. sacrario militare e in seguito mo- fotografica sulla Grande Guerra, Da un idea del ten. colonnello En- numento nazionale. allestita a cura dell’assessorato rico Mattighello, originario della In un contesto di religiosa alpinità, alla cultura e che in occasione del val Torre e su progetto dell’archi- il 10 settembre scorso, ha avuto raduno alpino ha avuto un buon tetto Gianni Avon di Udine, nacque luogo il cinquantanovesimo incon- numero di visitatori. allora una maestosa opera che tro alpino, contrassegnato da un Pur sotto una fastidiosa piogge- s’innalza per una ventina di me- tempo veramente inclemente che rellina, erano presenti varie auto- tri, sovrastata da un faro marino, però non ha scoraggiato i nume- rità, civili e militari, tra questi: il

4 Dalla Sezione colare, con tempi in continuo cam- biamento e non sempre al meglio. Il generale Fabbri ha ringraziato i partecipanti alla cerimonia, nu- merosi pur nell’inclemenza del tempo, sottolineando l’importan- za del Monumento Faro eretto in ricordo di coloro che hanno dato tutto per gli ideali di Patria, che per i militari sono fatti anche di abnegazione e obbedienza. Ha ricordato la presenza della Ju- lia alla recente manifestazione “Friuli DOC” a Udine, dove storia, cultura e gastronomia popolare si abbinano con l’esercito, sapiente- mente rappresentato anche con presidente del consiglio regionale mostrazione di affetto e amor di la mostra “Ricordi di naja alpina” Franco Iacop, l’assessore provin- Patria che gli alpini tarcentini pro- allestita a cura del quotidiano “Il ciale Fabrizio Pitton; il sindaco di varono nel lontano 1958 quando Messaggero Veneto” e dall’ANA Tarcento Mauro Steccati con vari inaugurarono il monumento che sezionale. Chiaro esempio, ha sot- amministratori della zona. oggi si ricorda. Ha rimarcato poi tolineato, di concreti ideali condi- Al gonfalone della città di Tar- come quest’evento coincida con visi con il resto del Paese. cento facevano corona il labaro il centenario della fine del primo Ha concluso la serie degli inter- dell’U.N.I.R.R., le bandiere dei conflitto mondiale. Un ricordo e un venti il consigliere nazionale Bot- combattenti e reduci e numerosi monito che deve trovarci tutti uniti tosso con un caloroso ringrazia- vessilli di associazioni d’Arma. in una maggiore educazione cultu- mento a quanti si sono prodigati Immancabile la presenza della rale verso il prossimo, per poter nell’organizzazione dell’evento. M.O. partigiana, professores- considerare ogni essere umano Porgendo un riverente omaggio al sa Paola Cargnelli Del Din, che non come un nemico ma come Monumento che oggi si ricorda, ha porta pure la M.O. del fratello un fratello, in un mondo che sta menzionato quanti hanno dato la tenente alpino Renato. Accanto a vivendo un particolare periodo ca- vita per la Patria. A quei caduti che lei il padre del capitano Massimo rico di tensioni e di conflitti, dove con il loro esempio devono essere Ranzani, caduto in Afganistan, as- troppo spesso la persona passa per noi valida guida “in particolare sieme ad altre personalità. Per la Brigata Julia, il suo comandante generale Paolo Fabbri, il coman- dante dell’8° alpini, colonnello Giuseppe Garfagna, il direttore del Centro documentale dell’esercito colonnello Massimo Comelli e il direttore del Sacrario militare di Redipuglia, ten. colonnello Nor- bert Zorzitto, assieme al diretto- re del museo della Brigata Julia, ten. colonnello Vittorio Manci- ni e il comandante la tenenza di , maggiore dei carabinieri Gabriele Panarotto, nonchè vari ufficiali in servizio. In rappresentanza dell’ANA c’erano il consigliere nazionale Romano in secondo piano. In definitiva, per noi alpini”. La cerimonia si è Bottosso e il revisore dei con- ha concluso, dovremmo condivi- quindi spostata all’esterno, per la ti Ernestino Baradello; i vessilli dere ancor più il nostro pensiero cerimonia dell’alzabandiera, ac- sezionali di Belluno, Cividale, Co- con il prossimo e guardare avanti compagnata dalla fanfara della negliano, Gemona, Gorizia, Porde- con “correzione fraterna e pote- Julia e con gli onori di un picchet- none, Vittorio Veneto e Udine, con re educativo”. Dopo la Preghiera to armato dell’8°. Una corona di il suo presidente Dante Soravito e dell’Alpino gli indirizzi di saluto alloro è stata quindi deposta nella diversi consiglieri sezionali. Una delle autorità preposte. Il sinda- cappella-sacrario del Monumen- cinquantina almeno i verdi ga- co di Tarcento Steccati, dopo aver to, in riverente omaggio ai caduti gliardetti dei Gruppi alpini. porto ai presenti il saluto della sua in essa conservati. Questa parti- Il coro ANA “Monte Bernadia” amministrazione, ha ricordato le colare giornata si è conclusa con di Tarcento ha accompagnato la motivazioni di questa cerimonia, l’augurio e l’invito a partecipare funzione religiosa. Una breve in- che vuole ricordare i caduti di tut- numerosi al prossimo incontro, troduzione sulla storia del Monu- te le guerre, compresi quelli più che si terrà l’anno prossimo, in mento - Faro, quindi la S. Messa, recenti, morti peraltro in missioni occasione del 60° anniversario celebrata dal cappellano militare di pace. Ha rimarcato il forte lega- dell’inaugurazione del Monumen- don Giuseppe Gangiu, che nella me tra gli alpini in armi e quelli in to - Faro “Julia”. sua omelia ha ricordato il prossi- congedo: legame che unisce in un mo 60° di questa importante di- contesto sociale oggi assai parti-

Dalla Sezione 5 Dalla Sezione MARCO FRANZ

Chiampo, città alpina

CHIAMPO (VI) | 17 SETTEMBRE 2017

COME FOSSE UN’ADUNATA NAZIONALE!

Proprio con questo spirito anche ore 10.00 hanno dato inizio alla sono diretti al Sacrario di Nervesa gli alpini della Sezione di Udine sfilata accompagnati dalle melo- della Battaglia. Qui con una breve si sono alzati presto domenica 17 die delle fanfare. ma alquanto suggestiva cerimo- settembre per partecipare al Ra- Tra due ali nutrite di folla e tra un nia ed una deposizione di corona duno Triveneto. Con mezzi propri, tripudio di tricolori posti sui bal- d’alloro all’interno dell’Ossario, con bus organizzati dai Gruppi coni che si affacciavano lungo la abbiamo voluto ricordare gli olw e dalla Sezione la carovana si strada principale di Chiampo, gli tre 9000 caduti che ivi riposano. è messa in moto alle prime ore alpini delle Sezioni del Friuli Vene- Un omaggio doveroso a coloro dell’alba con destinazione Chiam- zia Giulia, del Trentino Alto Adige che 100 anni fa hanno sacrificato po, comune situato nell’omonima e del Veneto hanno marciato per la propria vita sul fronte del Piave, vallata in provincia di Vicenza. un chilometro e mezzo rendendo dopo la rotta di Caporetto. Gli autogrill presi d’assalto e i di- gli onori al Labaro scortato dal Una giornata indimenticabile dal- versi chilometri di coda sull’unica presidente nazionale Sebastiano la forte valenza alpina in ogni suo strada d’accesso lasciavano già Favero e da numerosi consiglieri. aspetto! presagire la nutrita partecipazio- Sulla via del rientro, dopo un meri- L’appuntamento ora è a Vittorio ne alla manifestazione. Infatti di- tato pranzo consumato in un agri- Veneto dal 15 al 17 giugno 2018, vi verse migliaia di alpini ammassati turismo della zona, i tre pullman aspettiamo numerosi. nelle vie limitrofe del paese alle organizzati dalla nostra Sezione si

6 Dalla Sezione Dalla Sezione 7 Dalla Sezione FRANCO DRIUSSI

Sorprendente Stará Halic!

LU ENEC | 24 SETTEMBRE - 8 OTTOBRE 2017

QUINDICI GIORNI DA MURATORI IN SLOVACCHIA

La nostra Sezione, dopo aver co- della Sezione a Stara Halic, pro- operato alla realizzazione della vincia di Lucenec in Slovacchia, missione a Velky Blh con alpini per costruire dei muri all’interno della sezione di , di Ci- del “Centro Anziani” in costru- vidale, con Bambini Senza Fron- zione. In queste righe desidero tiere e tanti altri volontari i cui unicamente mettere in rilievo le nomi mi è impossibile ricordare, impressioni che abbiamo provato. ha ritenuto che quell’esperienza Ci siamo convinti di non essere fosse un capitolo concluso. stati semplicemente degli ospiti, Come molti sapranno il nostro seppur graditi, ma amici accolti presidente Soravito nel mese di nella loro Famiglia perché siamo aprile ha fatto una visita in Slo- stati accolti con spontaneo calore vacchia sui luoghi in cui diversi e parecchie sono state le premure volontari della sua Sezione hanno nei nostri confronti. lavorato. Nell’occasione abbiamo All’inizio è stato il biglietto di ben- visitato la Casa Madre della Fami- venuto che abbiamo trovato nel glia di Maria a Stará Halič e nel nostro appartamento in cui, tra le conversare con Madre Agnes ab- altre cose, ci auguravano di sen- biamo espresso la nostra disponi- tirci come a casa nostra. È stato bilità a fare qualche cosa per loro. un speranza che hanno saputo Quello che vi racconterò è il risul- pienamente realizzare attraverso tato dell’incontro. Dal 24 settem- le attenzioni che hanno sempre di- bre all’8 ottobre mi sono recato mostrato nei nostri confronti. con sei volontari di alcuni Gruppi Ciascuno, eravamo in sette, ave-

Lettera di accoglienza

va la propria camera ed in ognuna abbiamo trovato la bottiglia di ac- qua minerale e delle confezioni di caramelle rinfrescanti. Potrebbe apparire una sciocchezza ma que- sta finezza, inimmaginabile, è sta- ta molto gradita. Per non parlare dell’appartamento che era stato preparato per farci avere tutte le comodità che avevamo lasciato a casa. Non c’è stata occasione im- portante in cui non fossimo stati invitati alla loro mensa come ospi- ti di riguardo, perfino durante la visita del fondatore padre Paul, che non ha mancato di celebrare una Santa Messa in italiano esclu- sivamente per noi. Anche nelle piccole cose sono sempre state premurose e utili nel risolverci i semplici problemi quotidiani deri- Madre Agnes e suor Maddalena vati dal fatto che ci preparavamo

8 Dalla Sezione non c’è stato mai, ripeto mai, uno screzio o un diverbio tra noi, anzi si è creato uno spirito camerate- sco anche tra le persone che si sono conosciute per la prima volta durante il viaggio. Sul cantiere ha dominato lo spiri- to di collaborazione, nessuno ha dimostrato difficoltà a lavorare in gruppo, forse perché nessuno, neppure chi aveva più capacità professionali, ha preteso di fare il “capo”. Abbiamo vissuto un’espe- rienza specialmente dal punto di vista umano pienamente appa- gante, siamo partiti da volontari e siamo rientrati a casa da amici. Il nostro desiderio è di ritorna- re, possibilmente tutti assieme e con qualche amico in più, a Stara Halic nella Famiglia di Maria che così premurosamente ci ha accol- Tutti a tavola to nella sua casa.

autonomamente i pasti nel nostro appartamento. Non diversamente dall’accoglienza il saluto di com- miato è stato altrettanto, se non di più caloroso. Un fatto per tutti me- rita ricordare che hanno allestito per noi un concerto per archi ese- guito da Sorelle ricche di talento. La gente del posto, inizialmente sorpresa dalla presenza di questi sconosciuti, con il tempo ha sa- puto chi eravamo e cosa fossimo venuti a fare e la loro curiosità è mutata in simpatia. Come segno di apprezzamento, ogni giorno una famiglia del villaggio prepa- rava per noi dei dolci, uno migliore dell’altro, che alle 4 del pomerig- gio ci servivano con caffè, latte e panna. Il sentimento che ci ha ac- compagnato in questa esperienza è stato il senso di soddisfazione per quello che stavamo facendo. Nel gruppo, nei 15 giorni in cui Il dolce pomeridianoabbiamo vissuto gomito a gomito, Franco e Ezio

Michelangelo e Edoardo Fine lavoro

Dalla Sezione 9 Dalla Sezione FOTO DI ANTONIO CIANI

Riunione annuale dei Capigruppo Sezione ANA di Udine

PASSONS | 22 OTTOBRE 2017

10 Dalla Sezione Dalla Sezione 11 12 Dalla Sezione Dalla Sezione 13 Dalla Sezione FOTO BRIGATA ALPJNA “JULIA”

Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate UDINE | 4 NOVEMBRE 2017

GIORNATA DI COMMEMORAZIONE PER I CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE. IMPORTANTE PRESENZA DI AUTORITÀ CIVILI E MILITARI ACCOMPAGNATE DAL PICCHETTO ARMATO E DALLA FANFARA DELLA BRIGATA ALPINA JULIA.

14 Dalla Sezione Dalla Sezione 15 16 Dalla Sezione Dalla Sezione 17 Dalla Sezione MASSIMO TURCO

Castelsantangelo sul Nera

SAN OSVALDO (UD) | 16 GIUGNO 2017

CONSEGNATI 1000 €, CHE SONO STATI UTILIZZATI PER LE ATTREZZATURE DI UN PARCO GIOCHI

Tramite il sindaco del Comune di glie sulle note di “SI PUÒ DARE DI La ditta Legnolandia, di Forni di , Geremia Gomboso, che PIÙ” e gli è stato consegnato l’as- Sopra, è stata il fornitore di un’al- ha contatti con Mauro Falcucci, segno, a caratteri cubitali, di 1000 talena e un gioco a molle che, a primo cittadino di Castelsantan- euro. Alla festa, oltre ai sindaci, fine agosto, il presidente e il co- gelo sul Nera, e approfittando del- era presente anche l’assessore ordinatore della protezione civile la presenza dello stesso in Friuli Nonino come rappresentante del della Sezione ANA di Udine, Dan- per altre iniziative solidali, è stato Comune di Udine. te Soravito de Franceschi e Luigi organizzato un incontro. Vedendo la provenienza dell’asse- Ziani, hanno recapitato a Castel- Venerdì 16 giugno 2017, nel giar- gno, il Sindaco della località mar- santangelo sul Nera. dino della scuola d’infanzia di chigiana, ha espresso la volontà Quando verranno installati, una San Osvaldo, in una calda giorna- che la cifra venga impiegata per targa ricorderà il gesto nato nella ta estiva, il Sindaco ospite è stato l’acquisto di giochi per un parco nostra scuola dell’infanzia. accolto dai bambini e dalle fami- sul fiume Nera.

Soravito consegna le attrezzature per il parco giochi

18 Dalla Sezione Cronaca

Consegnate medaglie ricordo alle famiglie dei caduti nella Grande Guerra

REDIPUGLIA | 8 LUGLIO 2017

La Regione , atura Celeste nell’atto di solleva- Anche il Comune di Bareggio (MI) grazie all’interessamento della re verso il cielo un Caduto; sulla ha voluto ricordare i suoi Caduti M.H.C. (Military Historical Cen- medaglia saranno incisi: grado facendo richiesta di 54 medaglie ter) ha voluto coniare con il pa- e nome del soldato. Onorare la da consegnare ai loro parenti e trocinio del Ministero della Dife- memoria dei Caduti nella Grande l’8 luglio scorso, a Redipuglia, il sa ed il sostegno del Governo, una Guerra attraverso un riconosci- presidente della Sezione di Udine medaglia ricordo da consegnare mento simbolico con la parteci- Dante Soravito de Franceschi le gratuitamente alle famiglie che pazione delle famiglie, soprat- ha consegnate, con una sempli- ne fanno richiesta. Si tratta di una tutto dei giovani, che hanno avuto ce ma simbolica cerimonia, nelle medaglia in metallo raffigurante un proprio congiunto tra i soldati mani del Sindaco di Bareggio alla da un lato il logo del Governo per morti nella carneficina della Pri- presenza del past president na- il Centenario della Grande Guerra ma Guerra Mondiale, questo è il zionale Giuseppe Parazzini. e dall’altra “L’Angelo della Carità”, significato della medaglia com- di Ximenes, che raffigura una Cre- memorativa personalizzata.

Cronaca 19 Cronaca ERCOLE PONTON Pellegrinaggio a Malga Losa

QUEL FILO SOTTILE CHE CI PORTA A MALGA LOSA

di non mettersi in cammino, il co- Dolegnano, , Rive mandante la compagnia volle par- d’Arcano e Tarcento della Sezione tire lo stesso, ma cosa oltremodo di Udine, Primulacco della Sezio- sconsiderata fu tagliare il pendio ne di Cividale. Raggiunto il cippo con il rischio di provocare cadute che ricorda Graziano, si procede di neve. Cosa che purtroppo av- all’alzabandiera sulle note dell’In- venne seppellendo sette alpini, sei no di Mameli cantato all’unisono furono recuperati in tempo, il set- dai presenti, quindi alla deposizio- timo, appunto Graziano Morgavi, ne della corona cui è seguita la re- rimase sotto cinque metri di neve cita della Preghiera dell’Alpino da e per lui non ci fu più niente da parte di Mario Crast, sugellata dal fare. Venne recuperato tre giorni canto di Stelutis Alpinis. Al termi- dopo. Questi sono i pensieri che ne della breve cerimonia il canto si affollano nella mente mentre si Signore delle Cime quale impri- sale attraverso magnifiche fore- matur alpino. È seguito un attimo ste di larici intervallate da spazi di raccoglimento in cui ognuno ha erbosi in cui si vedono pascolare interiorizzato la solennità del mo- pecore e, più in alto, mucche. mento e quindi il rompete le righe Andando al resoconto della ceri- con il ritorno alla Malga per in- monia svoltasi quest’anno la se- contrare i gestori, scambiare con Sì, esistono tanti modi per richia- conda domenica di luglio, si anno- loro qualche impressione e ap- mare alla memoria qualcosa del vera una discreta partecipazione profittarne per assaggiare e fare nostro passato. Ma per tutti oc- nonostante le previsioni meteo rifornimento delle loro specialità corre un filo conduttore che dipa- nei giorni precedenti scoraggias- casearie. Quindi il ritorno a valle nato pazientemente riporta a si- sero a salire in quota a seguito con impresso nella mente, come tuazioni vissute nel passato, quasi di una copiosa grandinata. Giunti a distanza di tanti anni nella me- come quello memorabile di Arian- alla Malga, sgranchite le gambe e moria dei suoi amici, il ricordo di na usato a suo tempo da Teseo per riempiti i polmoni della pura aria quella marcia che si è mescolato ritrovare la via di uscita dal labi- frizzante, si è formato il corteo con le marce del dopo naja, per- rinto. Ed è proprio il filo sottile dei con la corona a fare da apripista, corse da ciascuno per suo conto, ricordi, nel credo imperituro degli seguita dal tricolore da issare rincorrendo qualcosa di più im- alpini che ammonisce “Per non sul pennone, quindi dai gagliar- prevedibile di una meta segnata dimenticare”, che ogni anno i fra- detti dei Gruppi presenti che per su una carta militare, con la tri- telli di naja del caporal maggiore dovere di cronaca erano: , stezza che, per Graziano Morgavi, Graziano Morgavi (deceduto sulle della Sezione Carnica, Billerio, di marce non ve ne furono altre. pendici del monte che sovrasta Malga Losa) li riporta a comme- morare con una cerimonia sobria, ma nella sua semplicità solenne, il ricordo dell’ amico scomparso. E anche se oggi le ripide rampe che da Lateis portano ai 1850 me- tri della malga vengono percorse con l’ ausilio delle macchine, la memoria ritorna indietro a quel febbraio del 1963. A quella marcia di trasferimento che doveva por- tare la “115” da Lateis a Ovaro con lo scavalcamento della Forcella di Forchia, prevedendo un pernot- tamento in quota nei locali della malga in località Losa. Il terreno già innevato nei giorni precedenti ricevette ulteriore neve caduta ab- bondantemente nella nottata. No- nostante la prudenza consigliasse

20 Cronaca Cronaca COL. GIUSEPPE CARFAGNA Massimo Spadetto

IL VALORE DI ESSERE ALPINO

Posto che aborrisco ogni forma te sembianze umane; il mio mulo, imparato a rispettare e capire la di violenza, sia fisica che psico- gli alberi che cingevano e proteg- natura, sentendomi parte di essa logica, e ritenendo le armi una di gevano la piazza d’armi, il fiume fino all’ultima stilla di sangue. queste forme, il mio anno di ap- Fella che costeggiava la caser- - “Se spezzi quel ramo deve ser- partenenza al Gruppo Artiglieria ma... tutti miei prossimi. virti per sopravvivere altrimenti da Montagna “Belluno” è stato il Ho capito che “Frà” significa fra- lascialo dov’è” - (cit.) mio svezzamento alla Vita. tello, anche se il mio cognome era Ho sentito quanta felicità mi può Ho capito il valore dell’acqua diverso e anche se non gli somi- dare la pioggia incessante e bat- quando dovevo percorrere 30 km gliavo per niente. tente che cade sul mio corpo dopo a piedi sotto il sole cocente con Ho imparato a rispettare la mon- tre ore di cammino con 40 gradi una sola borraccia nel mio zaino tagna, il suo silenzio e i suoi abi- all’ombra e provare altrettanta da 30 kg. tanti, flora o fauna che fossero. felicità sentendo un raggio di sole Ho capito che quando avevo fame, Ho imparato a tener duro e rag- che mi scalda in una gelida gior- una gavetta di pasta scotta e palli- giungere la meta prefissata a tutti nata d’inverno. damente condita era una bontà da i costi. Ho capito che il valore di un uomo leccarsi i baffi, sperando in un bis. Ho capito che quello in difficoltà non si misura con denaro, potere, Ho imparato a tacere, ascoltare potevo essere io e che per chiu- fama e successo ma solo con la e parlare solo quando venivo in- dere il cerchio dovevo aiutare chi sua umanità. terpellato e al contempo pronun- lo era più di me. Oggi (ma da qualche anno a questa ciare, scandire bene le parole per Ho visto che la neve poteva na- parte) ho capito che se non avessi non essere frainteso. scondere insidie ma anche i primi passato quell’anno Alpino, sarei Ho capito che per comandare bi- bellissimi fiori d’inverno. sicuramente un uomo peggiore. sogna saper obbedire. Ho sentito sulla mia pelle e nel Questo... e molto di più. Ho capito che il mio prossimo da mio profondo che “l’unione fa la amare non aveva necessariamen- forza” non è so lo un proverbio. Ho

Cronaca GIANPAOLO SCAREL Dal Gruppo di Buttrio

Con le elezioni del 25 giugno, la gruppo, il prossimo 8 dicembre, un compenso che è esattamente Sezione di Cividale del Tiro a Se- dopo 15 anni di permanenza in doppio di quello che ricevo come gno Nazionale ha un nuovo Consi- tale incarico. Però una malalin- Capogruppo!!!”. glio Direttivo alla cui Presidenza è gua ha chiesto se la rinuncia ed Al neopresidente vadano i migliori stato eletto Ennio Dal Bo, il nostro il nuovo incarico sono motivati da auguri di tutti gli alpini del Gruppo capogruppo. C’era già nell’aria la problemi economici e lui ha dovu- e miei particolari. voce che Ennio non si sarebbe to confermare. È stato costretto ricandidato di nuovo come capo- ad ammettere: “…ora percepisco

Cronaca 21 Cronaca PAOLO MONTINA A Musi: 43° incontro alpino e una targa nel ricordo di Luca Sanna

to. Il 23 settembre la stessa asso- ciazione si farà promotrice di un torneo di calcetto, titolato a Luca Sanna, il cui ricavato sarà devolu- to a persone bisognose. Il 22 settembre invece, avrà luo- go l’inaugurazione di un cippo dedicato a Sanna, che sarà posto presso la baita alpina del Gruppo, accanto alla statua lignea inaugu- rata il 6 agosto precedente.

Luca Sanna era nato a Oristano il 4 novembre 1978. Assolto il servi- zio di leva, si arruola volontario in ferma breve, frequentando i corsi di base presso l’85° R.A.V. di Vero- na. Nel novembre del 2003 è tra- sferito al Centro addestramento alpino di Aosta dove frequenta il “Corso base per fuciliere, fase di

Nelle giornate del 5 e 6 agosto re Srignebosc, Copizza e Chisiliz- scorso, a cura del Gruppo Val za, per tornare verso le sorgenti Torre - Lusevera, presso la fra- del Torre e risalita a Musi. Oltre zione di Musi, nell’alta Val Torre, si duecento persone hanno parte- sono tenute le manifestazioni per cipato alla competizione, che ha il 43° incontro alpino ai piedi dei visto la partecipazione pure del maestosi monti Musi. Quest’anno nostro presidente Dante Soravito la ricorrenza ha dato l’occasione assieme al capogruppo Ambrogio per ricordare il caporal maggio- Balzarotti. Nutrita la rappresen- re capo Luca Sanna, alpino della tanza degli alpini in armi, con il Julia, che risiedeva con la moglie maggiore Fulvio Comuzzi, i capi- in Val Torre e che perse la vita in tani Alberto Torri e Dario Rossi; specializzazione” e riceve il grado Afghanistan nel gennaio del 2011. luogotenente Tiziano Prevarin, di caporale. Nel marzo del 2004 Il Gruppo alpini di Lusevera ha maresciallo Alessandro Siega e viene assegnato al 14° Rgt. alpino ritenuto di far cosa meritoria or- sergenti Mario d’Acuto e Grazia- a e nel febbraio seguente ganizzando una marcia alpina sui no Bardi, oltre ad altri militari. è nominato caporal maggiore. Con sentieri dei Monti Musi, titolan- Alcuni di questi alpini erano di la soppressione del 14° Rgt. pas- dola “Memorial Caporal maggio- servizio in Afghanistan con Luca sa al Btg. Tolmezzo dell’8° Alpini. re capo Luca Sanna”. Nel primo Sanna nel 2011. Alla sera, concer- Nell’agosto del 2007 è promosso pomeriggio del giorno cinque, to della Banda sezionale ANA di 1° caporal maggiore, passando era stata inaugurata la mostra Udine, alla presenza della moglie nel ruolo dei volontari in servizio fotografica sul contingente italia- di Sanna, signora Daniela, giunta permanente, sempre a Venzone, no in Afghanistan, di Luciano Bel- appositamente dalla Sardegna. dove, nell’agosto del 2008 diventa lissimo, Elisabetta Paolini e Igor Nell’occasione, il capogruppo caporal maggiore scelto. Piani. A seguire, la marcia alpina Balzarotti ha ringraziato il pre- Dal settembre 2004 al gennaio all’interno del Parco delle Prealpi sidente Soravito e l’Associazione 2005 aveva partecipato all’ope- Giulie, con partenza dalla baita del “Luca Sanna” per la collaborazio- razione “Domino” sul territorio Gruppo, verso borgo Simaz, case- ne offerta per organizzare l’even- nazionale. In zona d’operazioni

22 Cronaca Presenti, il comandante la Brigata Julia, gen. Paolo Fabbri e dell’8° Alpini, col. Giuseppe Garfagna, assieme a vari altri ufficiali in ser- vizio. Prestava servizio d’onore un picchetto dell’8°. Gradita la pre- senza del gen. di C.A. Bruno Job, già comandante delle truppe alpi- ne e socio del Gruppo di Tarcento. La nostra Sezione era rappresen- tata dal vessillo con il presidente Dante Soravito e il consigliere di zona Paolo Montina, assieme a gagliardetti di Gruppi locali. La cerimonia ha avuto inizio con gli onori alle autorità presenti e lo scoprimento di una targa ricordo, estera partecipava alle seguenti effetti. La presenza della moglie posta a lato del monumento all’al- operazioni: nel 2007 “Operazione Daniela, confortata da amici ed pino, inaugurato lo scorso mese I.S.A.F.” con il contingente italia- ex compaesani, confermava il di agosto, sempre in ricordo di no a Kabul (Afghanistan); nel 2008 rapporto di stima e amicizia della Luca Sanna. Il cappellano della -2009 e nel 2010 e 2011 ancora in Val Torre verso questa sfortuna- Julia, don Giuseppe Gangiu, ha Afghanistan con il “Regional Com- ta famiglia. Fin di primo mattino benedetto quindi l’epigrafe. Il vice mand West” di Herat. In quest’ul- all’esterno della sede alpina, nella capogruppo Luca Balzarotti ha ri- tima missione veniva inviato alla piccola frazione di Musi, si erano cordato che sei anni prima Luca base avanzata di Bala Mourghrab radunati numerosi residenti nella Sanna aveva festeggiato l’addio presso il C.O.P. “Highlander” dove, valle, assieme a militari in servi- al celibato proprio nella sede al- il 18 gennaio 2011 era colpito a zio attivo nella 6° cp. del Btg. Tol- pina di Musi, a significare l’attac- morte a seguito di un attentato; mezzo, commilitoni di Sanna. camento per questa valle. Dello nell’occasione viene promosso L’amministrazione comunale era stesso tenore l’intervento del sin- caporal maggiore capo “sul cam- rappresentata dal gonfalone ac- daco Marchiol, che ha sottolineato po”. Poco tempo prima Luca era andato ad abitare nella frazione di Micottis, comune di Lusevera e in breve si era fatto apprezzare per la sua costante presenza nella vita della comunità e del Gruppo. Il suo ricordo rimarrà a lungo vivo nella memoria degli alpini e della comunità intera della Val Torre.

Il 22 settembre scorso il Gruppo alpini Val Torre di Lusevera ha inaugurato una targa a ricordo del cap. magg. capo dell’8° Alpini Luca Sanna, caduto in Afghanistan nel 2011. Con questa cerimonia si completa il ciclo d’iniziative che il compagnato dal sindaco Guido la figura di questo concittadino, Gruppo ha inteso promuovere per Marchiol e dal vicesindaco Dario che non veniva solo a dormire ma ricordare questo giovane alpino, Molaro. Sempre presente alle viveva nella comunità che lo ave- trasferitosi con la famiglia nella cerimonie alpine, il comandante va accolto, assieme alla consorte frazione di Micottis di Lusevera la locale stazione dei carabinieri, Daniela. Comunità che lo ricorda e quindi concittadino a tutti gli mar. Antonio Di Francesco. con immutato affetto, come di- mostrano i numerosi presenti. Al gen. Fabbri il compito di ricordare la figura del cap. maggiore capo Sanna, di cui, per motivi d’ufficio, aveva seguito in prima persona la relativa tragica vicenda. Alla con- sorte Daniela ha rivolto una sin- cera rassicurazione sulle ottime qualità di suo marito alpino, non casualmente ricordato in questo giorno dedicato a San Maurizio, patrono degli alpini. La giornata è terminata con un convivio offerto dagli alpini della Val Torre e con la chiusura della mostra sul “Con- tingente italiano in Afghanistan”.

Cronaca 23 Cronaca GIORGIO DELLA LONGA Naja 2.0

UN INTERESSANTE CONVEGNO SUL SERVIZIO MILITARE OBBLIGATORIO

nuove esigenze operative. Si sa- rebbe però potuto ovviare lascian- do in vita la leva, che avrebbe però dovuto interessare TUTTI i giovani italiani, sia maschi che femmine senza esclusioni o "imboscamen- ti" vari, creando nel contempo una specializzazione per coloro che avessero voluto far parte di reparti operativi negli scenari di guerra. Purtroppo, la politica di allora ha preso le decisioni senza conoscere a fondo la situazione delle Forze Armate e senza cerca- re un dialogo con le stesse, quin- di le decisioni (politiche) non sono state frutto di studi approfonditi e motivati, ma più semplicemente sono andate incontro a coloro che mugugnavano nei confronti della naja. E certamente senza pensa- re alle conseguenze che avrebbe Interessante serata di dibattito tema in discussione. portato la sospensione nell'edu- quella organizzata il 22 settem- Gli argomenti trattati sono stati cazione e nella formazione delle bre scorso dal nostro Gruppo e molto interessanti ed anche svi- nuove generazioni. intitolata “NAJA 2.0 – Nuove for- scerati sufficientemente nono- L'intendimento dell’ANA è quello me di impegno sociale". Stimolati stante il poco tempo e la comples- di cercare di ripristinare in qual- da una idea del generale di Cor- sità dell'argomento; ovviamente che modo la leva obbligatoria po d'Armata Amilcare Casalotto, non è stato possibile discutere perché serve ad educare i giova- che ha concluso la sua carriera tutto ma ognuno ha fatto capire le ni, perché equivarrebbe ad un bi- militare ai vertici dell'Esercito proprie posizioni, le proprie moti- glietto di ingresso che la gioventù ed attualmente nostro socio, ci vazioni e le proprie idee. dovrebbe pagare per entrare a siamo attivati per organizzare un È quasi impossibile tirare le con- pieno titolo nella società adul- incontro/dibattito sul tema della clusioni, perché servirebbe ana- ta, con la consapevolezza di una sospensione del servizio militare lizzare l’argomento in tutta la sua formazione corretta di cittadino obbligatorio e della sua eventuale complessità, cosa ovviamente dif- che conosce i propri doveri ed è reintroduzione. Ragionando a chi ficile da farsi in un unico incontro; formato con sani principi. E tutto avrebbe meglio saputo affiancare comunque un elemento è stato ba- questo lo può dare solo la naja. il Generale nel dibattito, abbiamo silare per tutti: la consapevolezza Ha concluso la serata il vicepre- pensato che la figura più adatta che la situazione mondiale odier- sidente nazionale Sonzogni che sarebbe stato l'emerito presi- na pretende un esercito altamente a nome dall’Associazione ha sol- dente nazionale Beppe Parazzini specializzato e professionale. Ma lecitato a non trascurare questo in quanto al momento della deci- se da una parte il cambiamento problema, continuando nelle di- sione governativa era in carica al ha portato ad un apparato mili- scussioni e nei confronti ed a pub- vertice dell'ANA. Serviva però an- tare soddisfacente ed efficiente blicizzare l'idea della sua ripresa che un moderatore, e lo abbiamo per i tempi odierni, dall’altra si soprattutto con il mondo estraneo individuato in Toni Capuozzo, di- è persa la formazione, l’integra- agli alpini. La speranza immediata rettore del nostro giornale sezio- zione e l’apprendimento dei va- è nella riforma del 3° settore, con nale, ma anche grande conosci- lori fondamentali nella gioventù l’auspicio che il servizio obbliga- tore dell’esercito di ieri e di oggi. moderna. L’approvazione della torio venga indirizzato nel repar- E, grazie all’aiuto del presidente legge sull’obiezione di coscienza, to degli alpini. È stato un evento Soravito, siamo riusciti a portarli le varie riduzioni del periodo di importante per il nostro Gruppo, a Codroipo assieme all’attuale vi- leva apportate nel tempo, hanno del quale ci sentiamo onorati per cepresidente vicario Giorgio Son- fatto si che se da un verso veniva essere riusciti a realizzare, e no- zogni. Con grande nostro onore a diminuire il gettito numerico, tevolmente gratificati dalle appro- e soddisfazione, abbiamo messo dall’altro il tempo di permanenza vazioni e dai consensi che ci sono in piedi un parterre di importanti non fosse più sufficiente ad istrui- giunti da tutti i presenti. figure e profondi conoscitori del re il personale per rispondere alle

24 Cronaca Cronaca GIULIANO L.CHIOFALO Noi alpini

UNA BELLA MOSTRA ALLESTITA NELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO

delle immagini che l’alpino Enzo Isaia di Torino ha scattato, parte durante il periodo della sua naja e parte durante un successivo solle- citato richiamo per completare la sua opera. Si è trattato per molti di rivedere se stessi a distanza di de- cenni alle prese con un periodo ir- ripetibile che sarà stato faticoso, a volte pesante ma sicuramente for- mativo ed affrontato con la carica dei vent’anni. È stata un’occasione per rivisitare il passato, per assa- porare con un po’ di malinconia un tratto importante della nostra vita carico di ricordi, di fatiche, di ami- cizie poi durate nel tempo. Alla mostra, cui siamo stati invi- tati dal Messaggero Veneto, era- no esposti anche 12 roll-up del Centro Studi della Sede nazionale che raccontavano la prima guerra Alce, ten il quadri, plui su, plui a cor, Del Fabro (Sammardenchia), mondiale e la fondazione dell’A- diestre, ancemò un pel, va ben Tozza (Udine centro), Tombolani, NA. Inoltre sono state distribuite cussì, plante il claut, tache. Bon, anin indevant. Così, con precisione millimetrica e con una organizzazione degna di una sala operatoria, Dellera e Pavan (Cussignacco), Cogoi, Ma-

Chiofalo e Zini (Udine nord) - cui gratuitamente oltre 500 copie del si sono aggiunti in fase di sman- nostro Alpin Jo, Mame! ritirate tellamento Pascolo e De Santis sicuramente da non soci. È stata (Udine Sud) - hanno provveduto una favorevole occasione per far ad appendere quasi 200 quadri conoscere le nostre attività e ci relativi alla mostra allestita nella auguriamo di avere altre opportu- chiesa di San Francesco a Udine nità del genere. dal Messaggero Veneto. Mostra P.S. L’alpino Isaia ha mandato una che ha registrato significative pre- mail di ringraziamento compli- senze visto che oltre un migliaio mentandosi del lavoro svolto. di persone ha apposto la propria firma sul libro delle visite e non tutti erano alpini. Chi l’ha visita- ta ha potuto apprezzare la qualità

Cronaca 25 Cronaca PAOLO MONTINA

Il ritorno del ten. Ferrante a Pontebba

comune di Pontebba c’era il sinda- re e la dedizione del ten. Ferrante, co Ivan Buzzi. Chris Ferrante, visi- che riuscì a portare personalmente bilmente commosso, ha ringraziato in salvo numerosi naufraghi, me- gli intervenuti alla cerimonia, ri- ritandosi una medaglia di bronzo. cordando in particolare il caloroso Alla fine dell’anno, Ferrante è in- benvenuto che suo padre riceveva viato in Russia con il suo “Gemona”, ogni anno dal Comando della Julia, dove fu ferito e fatto prigioniero. in occasione delle commemorazio- Nel febbraio del 1946, con una me- ni del Galilea. Il capogruppo di Pon- daglia d’argento sul petto, rientra tebba, Aldo Polla, a nome del suo Gruppo, si è detto onorato di poter ospitare un personaggio così caro agli alpini del Battaglione Gemona, che per diversi anni ebbe sede in paese. Dal canto suo, il col. Scarsi- Il 28 ottobre, al cimitero di Sant’An- ni, ha ringraziato il superstite Pie- tonio di Pontebba, ha avuto luogo trobon (cl. 1921) per la sua costante la tumulazione delle ceneri del te- presenza alle cerimonie legate al nente Antonio Ferrante di Ruffano, “Galilea”. Il ten. col. Vittorio Man- reduce della campagna di Spagna, cini, direttore del Museo storico del fronte greco-albanese e di della Brigata Julia, ha ripercorso Russia, mancato ai vivi lo scorso le principali tappe della vita civile 7 luglio. Il ricordo del tenente Fer- e militare di Antonio Ruffano: clas- rante è però legato in particolare al se 1914, giovane atleta e sportivo a tragico affondamento del pirosca- tutto tondo, fino alla chiamata alle fo Galilea, inabissatosi nelle acque armi nel 1937, in tempo per parte- del mar Jonio la notte tra il 28 e 29 cipare come volontario alla guerra marzo 1942, mentre faceva ritorno di Spagna. Sul fronte occidentale in Italia al termine della campa- nel giugno del 1940, partecipava gna di Grecia; in quell’occasione, alla campagna greco-albanese, in Patria e nel 1959 si trasferisce il tenente Ferrante diede prova di con l’11° Alpini della “Pusteria”. a Bruxelles, dove trascorre il re- fermezza e coraggio non comuni. Nel febbraio del1941 era assegnato sto della sua vita dividendosi tra Alla sobria cerimonia in campo- al Battaglione Gemona, impegna- la famiglia e il ricordo del “Gali- santo erano presenti i figli Chris to nella campagna di Grecia, e nel lea”. Ogni anno infatti era presente e Virginia, accompagnati dal vice- marzo del 1942 fu imbarcato sul sul monte di Muris a , in comandante la Brigata Julia, col. piroscafo Galilea per rientrare in pellegrinaggio al monumento che Andrea Piovera e dal col. Graziano Italia, assieme alla Divisione Ju- ricorda le vittime di quella trage- Scarsini. Una decina di gagliar- lia. Poche ore dopo la partenza da dia. Anche lo scorso marzo, pur detti e il vessillo sezionale, con il Patrasso, la nave, con oltre 1300 cagionevole di salute, aveva par- presidente Dante Soravito e alcu- uomini a bordo, venne silurata tecipato all’annuale incontro a San ni consiglieri, rendevano gli onori da un sottomarino inglese. Oltre Daniele del Friuli; stranamente ta- alpini. Presente pure il reduce del mille saranno le vittime. Anche in citurno rispetto al passato, quando “Galilea” Onorino Pietrobon. Per il quest’occasione emersero il valo- non mancava di ricordare qualche episodio di quella tragica notte sulla nave. Terminata l’esposizio- ne storica del ten. col. Mancini, il presidente Soravito ha dato quindi lettura della Preghiera dell’Alpi- no, seguita dalla benedizione delle urne con le ceneri di Antonio Fer- rante e di sua moglie Sunshine, che Antonio volle accanto a se anche dopo la morte, da parte del cap- pellano della Julia, don Giuseppe Gangiu. Ora i coniugi Ferrante ri- posano nel piccolo cimitero di Pon- tebba, assieme al ricordo del suo Battaglione Gemona.

26 Cronaca Cronaca

Decorazione d'Onore Interforze “alla memoria” ad Angelo Zampini

non passano, ho da morire io pri- ma che passino». E ciò accadde. I nemici lo aggirarono freddando- lo con un colpo alla nuca. La strenua difesa di Zampini die- de il tempo alla sua compagnia di arretrare fino al Tagliamento e ai 200 abitanti di Farla di scappare. La sua solitaria resistenza, alla quale assistettero solo alcuni cit- tadini di Farla, ha impedito finora che gli fosse attribuita la meda- glia d'oro: tutti, anche i suoi su- periori, avevano eseguito l’ordine di ritirarsi ed ora, finalmente, la consegna della Decorazione a Gabrio Palazzoli, uno dei proni- poti presenti alla cerimonia, da parte del generale di Corpo d’Ar- mata Bruno Stano in rappresen- tanza del Capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano. Finalmente dopo 100 anni, al ser- Majano. Un obiettivo raggiunto, gente mitragliere Angelo Zam- dove nessuno era riuscito. pini, eroe senza medaglia, gli è I fatti d’arme: Sergente della stata conferita la Decorazione 999esima Compagnia mitraglieri, d’Onore Interforze “alla memo- 23 anni, contadino di Lerchi. ria”, grazie all’interessamen- Zampini si era posizionato con la to del presidente della Sezione sua mitragliatrice sullo slargo ANA di Udine, Dante Soravito de della chiesa e per oltre due ore, Franceschi e consegnata il 29 ot- da solo, oppose resistenza. tobre 2017 ai parenti dell’eroe in All’ordine di ritirarsi lui aveva una solenne cerimonia a Farla di risposto «io non mi ritiro, di qua

Cronaca 27 Cronaca

Cerimonia per il centenario della Cappella Zita

VALBRUNA | 17 SETTEMBRE 2017

SUA ALTEZZA IMPERIALE REALE L’ARCIDUCA CARLO D’ASBURGO E LORENA CON GLI ALPINI DI MALBORGHETTO VALBRUNA

Lo schieramento presso Cappella Zita, sotto una pioggia battente

A Valbruna, presso Malga Rau- sburgo e Lorena capo della Casa Nonostante le condizioni metere- na, ai piedi dello Jof Di Miezegnot d’Asburgo e nipote di Carlo I° e ologiche piuttosto critiche un gran sulla linea del fronte della Grande Zita, giunto per l’occasione in Val numero di persone ha voluto assi- Guerra alla quota di 1515 metri è Canale. L’evento è stato organiz- stere alla cerimonia, iniziata con situata Cappella Zita, un piccolo zato dal Corpo Pompieri Volontari il passaggio in rassegna di tutto edificio di culto costruito nel 1917 di Valbruna, con l’Amministrazio- lo schieramento delle associa- dai soldati austriaci della Stiria ne comunale e la collaborazione zioni d’arma austriache, dei corpi appartenenti al 10° battaglione ed il supporto del Gruppo alpini di pompieri volontari e degli alpini, territoriale, sul progetto del te- Malborghetto e del Corpo Pom- da parte di Carlo I° che, nono- nente Kielmannsegg. È dedicata pieri Volontari di Malborghetto. stante la pioggia cadesse copio- alla Beata Zita di Borbone moglie Sotto una fredda e battente piog- sa rifiutando l’ombrello, ha reso del Beato Carlo I° d’Asburgo, sali- gia la “carovana” dei mezzi dei onore a tutti i vessilli, gonfaloni to al trono dopo la morte dell’im- pompieri volontari, della Guardia e gagliardetti, chinandosi davanti peratore Francesco Giuseppe. In di Finanza, del Soccorso Alpino e ad ogn’uno. È intervenuta la Ban- occasione dei 100 anni della co- della Protezione Civile, è salita da di Hermagor che ha introdotto struzione della piccola chiesetta, sulla strada forestale che da Val- questa parte della cerimonia e il 17 settembre, questo stupendo bruna conduce a Malga Rauna, accompagnato il suo svolgimento. angolo delle Giulie ha vissuto una incrociando qualche coraggioso Alla resa degli onori è seguita la giornata del tutto particolare, con che aveva deciso di salire a pie- Santa Messa officiata in antico rito la presenza di S.A.I.R. Carlo d’A- di, per raggiungere cappella Zita. latino e al termine della liturgia

28 Cronaca Carlo d’Asburgo, il Sindaco e socio poi proseguita con una cerimonia del Gruppo alpini di Malborghetto per la resa degli onori ai caduti, Valbruna, Boris Preschern, e il al cimitero Austro Ungarico della comandante del Corpo Pompie- Val Saisera, dove erano presenti i ri Volontari di Valbruna nonché Gruppi alpini di Malborghetto Val- consigliere del Gruppo alpini, bruna, , Pontebba e Cave Alessandro Martinz. Il pranzo si del Predil. Prima di raggiungere è tenuto all’interno di un tendone, Palazzo Veneziano a Malborghet- dove Carlo d’Asburgo si è accomo- to, l’Arciduca Carlo, seguito dal- dato senza alcuna formalità sui le rappresentanze presenti, si è tipici tavoli da sagra, addobbati poi recato presso il monumento con fiori di montagna, in mezzo dedicato a suo nonno. A Palazzo alla gente e ha potuto gustare la Veneziano, in un salone gremito, il “famosa” pastasciutta degli alpi- sindaco Boris Preschern ha con- ni. Dopo il pranzo si è intrattenuto ferito a S.A.I.R. Carlo d’Asburgo e ricevendo dal capogruppo Stefano Lorena, la cittadinanza onoraria. Il Toscani i guidoncini della Sezione primo cittadino nel suo intervento A.N.A. di Udine e del Gruppo di ha voluto ricordare anche il 300° Malborghetto Valbruna e Nazario anniversario della nascita dell’Im- Modesti, maestro del coro “Ardi- peratrice Maria Teresa d’Austria to Desio”, gli ha dedicato alcuni che nel 1853 promosse i diritti di canti. Carlo d’Auburgo si è anche servitù di legnatico ancora attivi simpaticamente esibito nella di- in Valcanale. L’ultimo intervento rezione dei coristi. Un fuori pro- dell’illustre ospite incentrato sui gramma molto toccante è stato principi più profondi di democra- quando il coro di Palmanova e gli zia, pace e fratellanza tra i popoli, alpini presenti, sono saliti lun- ha suscitato il calorosissimo, pro- go il bosco per raggiungere una lungato e sicuramente meritato piccola radura dove risulta sia applauso dei presenti. A corona- stata data sepoltura dai soldati mento di quest’ultima parte della austriaci ad alcuni alpini del Bat- giornata, il complesso bandistico taglione Monte Canin, morti lassù folcloristico “Refolo” di , in battaglia. Alcune foto scattate ha tenuto un breve concerto che Giada Cortellazzo, del Gruppo di Tarvisio impeccabile durante la cerimonia di sepol- si è concluso con l’immancabile alfiere per il Vessillo Sezionale tura testimonierebbero il punto Marcia di Radetzky. Il nuovo con- esatto dove si trovano le spoglie cittadino si è poi congedato per il sono intervenuti con i loro canti il di questi alpini, i cui nomi sono rientro in Austria, stringendo la Coro Sezionale dell’A.N.A. di Pal- riportati sul Libro d’Oro ma i cui mano a moltissimi dei presenti, manova “Ardito Desio” e l’Otteto corpi non sono mai stati ritrovati. con la promessa di tornare presto Lussari, ascoltati con attenzione Qui il coro, in un clima di grande in Valcanale. e grande compiacimento dall’il- emozione, ha dedicato a quei ca- lustre ospite. Sono poi saliti sul duti “Stelutis alpinis” e “Signore palco per le allocuzioni l’Arciduca delle cime”. L’intensa giornata è

La consegna all'Arciduca Carlo D'Asburgo dei guidoncini della Sezione di Udine e del Gruppo di Malborghetto Valbruna, da parte del capogruppo Stefano Toscani

Cronaca 29 Cronaca GIADA CORTELLAZZO

Il Presidente Oberhofer al Cimitero Austroungarico

VALBRUNA | 2 NOVEMBRE 2017

CERIMONIA PER LE ONORANZE AI CADUTI AL CIMITERO AUSTRO-UNGARICO DELLA VAL SAISERA CON L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE DEI FUCILIERI CARINZIANI, “OBMANN DER KTN FREIWILLIGENSCHÜTZEN” KURT OBERHOFER.

Egregie signore, egregi signori, degli alpini di Malborghetto-Val- fatto per lasciare un futuro mi- gentili compagni. bruna, Stefano Toscani. gliore di pace e libertà a noi e ai Con un saluto carinziano “Gruss nostri figli. Desidero porgere i saluti da parte Gott” porgiamo un cordiale ben- Eravamo nemici, sì eravamo ne- del gruppo del distretto di Villa- venuto al nostro parroco don Ko- mici perché la ragione è fallita e ch Alta Carinzia, dei fucilieri ca- gler. Anche a te un ringraziamen- la politica non è riuscita ad evi- rinziani, e sono molto lieto della to particolare, ci hai sempre dato tare una guerra crudele. Tutti partecipazione numerosa alla ascolto e sei sempre stato disponi- hanno trovato la morte pieni di manifestazione del giorno della bile ad aiutarci. Grazie mille. odio sui campi di battaglia. Solo commemorazione dei defunti, Oggi è il giorno della commemo- la morte ha portato la pace ed è presso il cimitero Austro-Unga- razione dei defunti. Siamo qui ri- riuscita a farci perdonare e a por- rico. uniti insieme per commemorare tare amicizia. Proprio per questo Un ringraziamento particolare e i nostri soldati caduti. Ci siamo possiamo riunirci qui alle tombe rispettoso va al sindaco di Mal- riuniti alle loro tombe per sentire dei nostri eroi e porgerci la mano borghetto, sig. Boris Preschern, la loro vicinanza, per pregare per con il nostro consiglio “Mai più ed ai cittadini del suo comune. loro e per ringraziarli per la loro guerra! Salvaguardiamo la no- Vorrei ringraziare per la cura missione eroica. stra amicizia!” esemplare ed eccezionale di que- Riflettiamo, i morti sono solo Cari amici, curate l’amicizia che sto cimitero. morti quando vengono dimenti- viene rafforzata in continuazio- Altrettanto porgiamo i nostri cati. Vivono in mezzo a noi in un ne per via delle nostre visite e saluti al presidente della Sezione altro mondo. Hanno un posto nei resistete alla inimicizia che si è A.N.A. di Udine, Dante Soravito nostri cuori e ci devono sempre trascinata nei nostri paesi con de Franceschi, e al capogruppo ricordare quali sacrifici hanno terrore. In riguardo alla minac- cia della nostra vita, della nostra cultura e patria, questo consiglio è più attuale che mai. Tramite la prudenza e i valori della nostra tradizione, corag- gio, arditezza e fedeltà, possiamo contrastare questo terrore e dagli attentati. Questa è la strada per un futuro pacifico. Ringraziamo Dio che è riuscito a costruire ponti d’unio- ne e di amicizia. Ne siamo orgo- gliosi e grati.

Dio protegga l’Italia e i nostri compagni e amici italiani. Dio protegga la nostra Patria, l’Austria ed il nostro paese nativo la Carinzia. Viva la pace e l’amicizia.

La stretta di mano tra il presidente sezionale Dante Soravito de Grazie a tutti voi. Franceschi e il presidente dei Fucilieri Carinziani Kurt Oberhofer, a sugello della profonda reciproca amicizia tra le nostre associazioni e tra i popoli italiano ed austriaco.

30 Cronaca Cronaca PAOLO PASCOLO

Guardia d’Onore “REGINA PACIS”

CHIESA DI MARIA SANTISSIMA REGINA DELLA PACE PRESSO IL SACRARIO MILITARE DI REDIPUGLIA

Regina Pacis, ovvero alla Grande Madre di tutti i figli in guerra. Ne parlai con il Rettore del Sacrario informandolo della mia decisione che la sostenne in qualità di esclu- siva guida spirituale. Alla fine del 2014 entravo a far parte del Comitato 4° Raduno AssoArma e in una delle riunioni esposi la mia idea riscuotendo in- teresse e valido supporto. Di lì a poco comparvero sei tabarri nuovi di zecca con il simbolo AssoArma. Ogni qualvolta passo davanti al gnava in quegli anni nelle Facoltà Nel contempo l’A.N.A. aveva isti- Sacrario di Redipuglia mi ritro- di Architettura, in Italia come in tuito un servizio di assistenza al vo sconcertato dal fatto che non Francia e via discorrendo. In realtà museo che si trova in cima al Sa- vedo ai lati del Sacrario, o sulla quel Sacrario, quel Cimitero, ripete crario, alla chiesa e al museo della Via Eroica, una Guardia d’Onore. simbolicamente la Scala di Giacob- IIIa Armata. Il 3 maggio 2017 il XXI Invece quando vado a Roma, tap- be, che ha un significato biblico ben Rettore del Sacrario benedisse la pa fissa il Pantheon, vi ritrovo una preciso, è il collegamento tra terra Guardia d’Onore. Ora la Regina Guardia d’Onore, non però rivolta e cielo; va proprio ricordato che il Pacis del Sacrario militare di Re- ai caduti, ovvero ai nostri avi, bensì progetto originario, per il Sacrario, dipuglia, in quanto Madre di tutti i ai Savoia. A 100 anni dalla 1ª G.M. non prevedeva neppure le tre cro- figli in guerra, ha la sua Guardia poco ci si ricorda di colori i quali ci del Golgota, bensì degli angeli. d’Onore e con lei idealmente tutti sono caduti per la Patria, di fatto Per inciso la Scala di Giacobbe la i suoi figli caduti e sepolti a Redi- solo qualche parente alla ricer- si ritrova in varie raffigurazioni pit- puglia e in ogni altro luogo della 1ª ca di un proprio avo, le Istituzioni toriche, come ad esempio in un af- e 2ª Guerra Mondiale. La Guardia d’Arma, le Associazioni d’Arma, fresco, opera di Raffaello del 1511, d’Onore Regina Pacis è posta an- episodicamente qualche politico, che si trova nei Musei Vaticani. La che al servizio delle manifestazioni e di essi alcuni più propensi a cri- scala è come asse dell’universo delle Associazioni d’Arma, come è ticare l’aspetto esteriore del Sa- sulla quale si effettua un perpetuo già accaduto in alcune occasioni. crario, poiché realizzato in epoca movimento ascendente e discen- fascista, piuttosto che ricordare dente. A Bisanzio ci si rivolgeva a che è un immenso cimitero di ita- Maria come ad una “scala celeste”; liani, con oltre 100.000 morti di cui la scala come gli scalini di un tem- 60.000 ignoti. Pochi sanno, o non pio (piramidi, ziggurat mesopota- vogliono sapere, che l’architettura miche, teocalli centroamericani). fascista altro non era che l’archi- Il Sacrario è un cimitero e un rife- tettura razionalista dell’epoca, la rimento per la Patria. ritroviamo tale e quale in giro per Non vantano diritti superiori quei tutta l’Europa, perché frutto dell’a- 100.000 morti che riposano nel ria dei tempi e di quello che si inse- Sacrario? O tutti quelli che simbo- licamente in quel sacro Cimitero si ricongiungono, pur se dispersi in vari cimiteri d’Europa o scomparsi nei ghiacci? Mi rivolgo a tutti quelli cui è stato chiesto di pronunciare all’infinito “Presente”! A queste questioni ho cercato di dare una risposta: “ci vuole una Guardia d’Onore anche per loro”. Ho perciò intravvisto una solu- zione; la cappella alla sommità del Sacrario, il 3 settembre 2014, aveva assunto la dignità di chiesa e per di più era stata dedicata alla

Cronaca 31 Storia ANITA PIUTTI

Profuganza

IL DIARIO DI LUCIA

Quest'anno, il 24 ottobre, ricor- rimarrà per 10 mesi prima di ri- In questo periodo in cui si parla rerà il centenario della battaglia salire il versante tirrenico fino a tanto della Prima Guerra Mon- passata alla storia come "La Genova, per giungere poi ad Asti diale, soprattutto di eventi mili- disfatta di Caporetto". Mentre dove festeggerà il tanto sospirato tari, mi è parso giusto far sentire l'esercito austriaco avanzava giorno della fine della guerra. anche la voce dei civili che tanto occupando la nostra terra, centi- Si tratta di un vero e proprio dia- hanno patito durante quel terribile naia di migliaia di civili (si parla di rio che ha una storia tutta parti- conflitto. 400.000 profughi) scappano dalle colare: l'ha accompagnata non terre invase. Lucia, una ragazza di solo nella sua profuganza, ma nel Fusea, è una di questi e in un qua- rientro al suo paese natio e poi “Non ci si sognava nemmeno di dernetto annota meticolosamente perfino quando seguirà il marito scappare, ma la sera del 29 ot- la tragedia di quell'esodo. Preciso emigrante nel nord della Francia tobre si vide Tolmezzo tutto in che Fusea si trova in Carnia: è una dove vivrà fino alla morte. È allora fiamme, non si può descrivere frazione del Comune di Tolmezzo, che tra le sue carte i figli trova- lo spavento; sicché vedendo tutto in provincia di Udine, luoghi ben no quel suo "diario segreto" così quell’orrore anche noi della Car- noti a chi ha prestato il servizio gelosamente custodito e di cui nia si doveva partire lasciando militare in Friuli. Riportando quasi nessuno era a conoscenza; ma è in abbandono tutto quello che si esclusivamente le sue parole, mi scritto in italiano, lingua che non possedeva. Siamo partiti alle 5 di limiterò a fare un riassunto del conoscono affatto. Incuriositi, me sera, portando un po’ di formag- suo fortunoso e travagliato viaggio ne mandano una fotocopia chie- gio e qualche indumento nella ripercorrendone le tappe, prima dendomi di tradurla in francese. gerla sulla schiena; camminan- quasi sempre a piedi nel Veneto e Così questo scritto che ha viaggia- do fino a mezzanotte, passando successivamente in treno lungo il to per migliaia di chilometri prima per Casanova, Caneva, Invillino versante Adriatico fino ad arriva- in Italia e poi in Francia, dopo un e arrivando a . Lì ab- re in Campania, a Ottaviano dove secolo è tornato in Carnia. biamo riposato con la speranza

32 Storia di poter ripartire l’indomani, ma daverino. Arrivati al paese di in codesta casa avevano ormai tutto il giorno cadde pioggia da San Francesco l’abbiamo porta- preparato qualche bagaglio per non potersi muovere dal paese e to in chiesa, raccomandandolo farci compagnia nel martirio c’era una confusione di gente e al parroco.” del viaggio. Piangendo e sospi- di militari e non si sapeva se si rando ci toccò di nuovo metterci doveva rimanere prigionieri op- Il loro percorso continua nella Val in cammino a piedi. Quando si pure mettersi in cammino alla D’Arzino: San Francesco, Pielun- camminava da 3-4 ore ecco un fortuna. Noi riposammo tutta la go, Clauzetto. aeroplano nemico sopra di noi, giornata lì. Ci giunsero voci che costeggiando la nostra strada. i ponti ormai erano abbattuti, “Venne l’alba del 2 novembre, Immaginarsi lo spavento che così il giorno 31 di nuovo ci met- ecco di nuovo cominciare la Via si ebbe, con la penna sulla car- temmo in cammino. Si camminò Crucis, con di più quel giorno ta non si può descrivere. Ma la tutto il giorno caricati, attra- si sentiva il cannone verso Spi- nostra brava artiglieria ecco in verso le montagne di Verzegnis. limbergo, ci sembrava di avere poco tempo respingerlo, in modo Quando cominciava a farsi buio i Tedeschi alle spalle e per ogni che noi si continuò il viaggio. Ma non si poteva camminare più, paese che si arrivava ci diceva- Iddio ci diede forza ancor più, fa- si era morti dalla stanchezza e no di andare avanti altrimenti cendoci arrivare a non si trovava posti dove poter si rimaneva prigionieri, imma- e la fortuna volle che un camion riposare.” ginare che coraggio si aveva. ci portò i bagagli e i bambini; su “Ed ecco arrivare in un bor- Dopo camminato tre giorni si un altro salimmo tutti gli altri, ghetto chiamato Pozzis, anche era quasi alle spalle dei nemici. ci sembrava che al mondo non lì pieno di gente da non poter Arrivati a Travesio, pure se fos- esistesse nessuno più felice, muoversi. Sicché noi si dovette sero stati i nemici presenti non si quando si vedeva la povera gen- camminare ancora, con di più si poteva andare più avanti dalla te camminare, considerando che aveva un bambino di dieci mesi, stanchezza e dalla fame perché pur’essi dovevano essere stan- tutto il giorno in angoscia; il dopo la polenta di Pielungo non chi, ci facevano assai pena. Ar- dolore e la stanchezza era in- si era mangiato più niente.” rivati a Maniago sempre avanti descrivibile ma ecco si può dire verso Aviano , ma a un’ora cir- un miracolo, ci comparve una Fortunatamente una “buona don- ca lontano dal paese si dovette baracca con nessuno dentro, si na” procurò loro un posto in cui scendere a causa che il camion gettò a terra le porte e si accese il dormire, magari “in una stanza in andava a Pordenone. Così si do- fuoco rimanendo lì tutte le poche mezzo ai ricci di castagne”. vette portare tutto sulla schiena ore di notte che rimanevano an- fino ad Aviano. Si andò in cerca cora. Fatto giorno, dopo atroce “Chi legge solo fin qui può com- di un posto ove potersi alloggia- agonia, il bambino cessava di vi- muoversi, noi ancora più, ma re, cercando pure un po’ di pane vere. Immaginarsi il dolore della sempre coraggio. In quella sera per diminuire la fame ma fu mamma che si trovava sempre si poté dormire qualche ora, ver- impossibile. Alle 8 pomeridiane presente, dovette darsi coraggio so le sei ci svegliammo col sen- ecco arrivare ai militari l’ordine e tutti insieme ci mettemmo in tire il rombo del cannone che di dover far partire subito tutti viaggio portando con noi il ca- sempre più si avvicinava; pure i viandanti però sui camion, di-

Storia 33 cendo di portarci sino a Treviso pregava che ci lasciassero vede- “Esse raccontarono che avevano per la paura di fare brutti incon- re Napoli, loro rispondevano “È provato cose molto peggio di noi. tri e l’indomani, chissà, poter veramente proibito far passare Erano così dimagrite che nem- passare il Piave. Viaggiammo le donne perché sono pericolo- meno le si le conosceva.” tutta la notte e arrivammo a se”. Sicchè per tre giorni siamo Treviso tutti tremanti di freddo. sempre state rinchiuse. Verso le Finalmente giunge il giorno tanto Con noi si aveva pure una peco- due del terzo giorno partimmo sognato della partenza: il giorno ra che fin lì si potè condurla ma ed ecco finalmente arrivare a 15 agosto partono in treno da Ot- più avanti era impossibile, così Ottaviano, luogo di accoglienza taviano, risalgono lungo la costa la mamma e una donna del no- e ci portarono in una casa; quan- tirrenica passando per Napoli e stro paese le tagliò la lana, poi do la vedemmo cominciammo a Roma, arrivano a Genova e da lì andarono per Treviso e con tan- piangere nel vedere la differen- raggiungono Asti. ti sforzi poterono venderla per £ za dalla nostra bella casa. Si era 12, altrimenti si doveva lasciar- soli, con niente, solo le mura, “L’impressione della città fu la per strada. Si era sempre alla ma il Signore non mancò di in- bellissima, si cominciò a gira- stazione, la gente pure lì stava in coraggiarci, dandoci la forza di re per la città ma inutilmente: gran numero. Il treno era quasi sopportare con pazienza tutto nessuno aveva posto; si dovette in partenza e noi non pensava- ciò che ci aveva destinato. Si soccombere a dormire 15 notti mo nemmeno per sogno di salire dovette abituarsi, tutto era dif- alla “ Corte d’Assisi”. Poi a forza su quello, ma ecco ci comparve ferente da casa nostra. I giorni di girare si trovò due stanzette all’improvviso il capostazione passavano ma noi non si parlava a pianterreno. Di bene c’è che dicendoci: “Se non partite, vado che di casa nostra, dei bei mon- l’occupazione nelle fabbriche a chiamare i Regi Carabinieri”. ti abbandonati per arrivare in non manca, guadagnando bel- Immaginarsi il nostro spaven- questi paesi così arabi nel par- le paghe, le mie due sorelle e io to, si cominciò con le buone lare, con la gente malvestita che andiamo alle maglierie ma la pregandolo di lasciarci lì, ma fu somigliavano tanti zingari. Ah! paga è misera, appena appena si inutile. C’era anche una nostra che differenza del costume del guadagna da vestirsi; poi l’aria è paesana con tre bambine e una bel Veneto.” come da noi, i costumi lo stesso, nipote, lungo la strada aveva solo i viveri molto più cari. Del perso due figlie bambine e una Le donne e le ragazze si adattano resto, il nome di profughe finché nipote, ma nemmeno ad essa e si danno da fare per “sbarcare sarà guerra è brutto da ogni fu concesso di aspettare, sicché il lunario”: vanno a cucire in un parte. Speriamo di abituarci piangendo salimmo sul treno laboratorio, a servizio in case si- alla vita piemontese, ora non più del bestiame. In tutti si era circa gnorili. “guaglione” bensì “tote”. (“ragaz- una cinquantina di persone solo ze” in napoletano e piemontese). in un reparto del vagone. Però ci “A me sembrava di essere in un “Ecco finalmente dopo lunga at- incoraggiarono dicendoci che a altro mondo, mangiavo tre volte tesa il giorno tanto desiderato, Bologna c’era il posto di concen- al giorno invece di una, vino non cioè occupate Trento e Trieste. tramento. Arrivati a Bologna la mancava”. Se il passato fu male l’avvenire notte del 7 novembre eravamo “Così ce la passiamo discreta- sarà propizio. Questo giorno al- speranzosi di scendere, ma il mente, lavorando scarpetti, il legro e contento fu il 3 novembre, treno fischiò portandoci sem- guadagno è misero assai per- momenti di allegria per tutto il pre avanti. Dal giorno in cui si ché questi beduini bisogna dire mondo, festeggiamenti da ogni era partiti ci diedero un pezzet- che non vogliono pagare, amano parte, però noi si dovette stare to di pane a Padova, poi a Fer- assai i denari. A vedere codesta in casa essendo tre a letto con rara mezza scatoletta di carne gente come va vestita adesso fa la febbre spagnola. Preghiamo il e un pezzo di pane, ad Ancona pietà; tutti scalzi, le vesti tutte buon Dio concedi forza e corag- due cucchiai di minestra alle 5 stracciate, sono già neri come gli gio ai bravi nostri soldati così di mattina, da lì nell’indomani africani e prima che cangi il cal- potremo andarcene a godere a Benevento, a forza di gridare, do come mai verranno? Speria- ancora l’aria nostra natia e ve- un altro pezzo di pane. Arrivati mo di non essere qui a vederli. In dere come ci lasciarono i nostri a Caserta ci saziarono di pane e cuore c’è sempre la speranza di beni quei barbari nemici. In vita scatolette di carne e acqua con tornare presto in alta Italia, sic- nostra rimarrà la parola guerra anice mischiata, ci sembrava che come i nostri bravi soldati dan- sulla bocca, sarà per tutti un ri- da morti si resuscitava. Si era no prove d’eroismo sul doloroso cordo perenne.” così afflitti che si piangeva ma Piave. L’avanzata cominciò il 14 ecco arrivare a Napoli. Ci fecero giugno, ogni giorno il bollettino Il diario termina l’11 novembre scendere dal treno; immaginar- mette assai prigionieri nemici, 1918 quando Lucia scrive... si, non si era capaci nemmeno di chissà se dice la verità, speria- camminare dopo tre giorni am- mo!” “Anche oggi tralascio perché ho mucchiati l’uno con l’altro. Pure la volontà di andare in città a ve- lì ci diedero pane e formaggio, Ci sono anche giornate liete, come dere la consegna delle medaglie una mela e marsala, poi ci por- quella in cui arriva in licenza il ai poveri eroi morti per la libertà tarono nelle stanze dei profughi. marito di una fuseana, oppure della patria”. Lì ci rinchiusero dandoci il letto quello dove finalmente arrivano le di brande e anche la minestra, due figlie di un’altra fuseana, che ma per averla si faticava molto si erano perse durante il viaggio, a causa delle migliaia di persone prima di arrivare a Treviso. che ci stavano perché era un po- Foto gentilmente concesse da Civici Musei di Udine-Fototeca sto di collocamento. Noi donne si

34 Storia Sport GIANPAOLO SCAREL

La 24ORE di Buttrio Consegna del “dono” all'Istituto di medicina fisica e riabilitazione Gervasutta

Un sabato mattina di metà ot- dono su modi ed abitudini radicate Buttrio). Di ciò è rimasta incanta- tobre, alla presenza di autorità, e provocano evidenti disturbi sia ta anche la dr.ssa Elisa Battaglia, sponsor, atleti, volontari e tanto agli operatori, sia all’utenza. I be- assessore Provinciale di Udine. personale del nosocomio abbia- nefici di questi riordinamenti, in- È stata una cerimonia esaltante mo consegnato in forma ufficiale vece, si notano solo dopo qualche per tutti i protagonisti, gli atleti, i il dono del 2017. tempo e dopo le tarature necessa- volontari, ma specialmente per gli La cronaca è raccontata su altra rie. Purtroppo, è umano che i di- alpini, per tutti gli alpini, non solo pagina. Qui desidero riferire le sagi siano subito posti in evidenza quelli di Buttrio, citati dagli oratori opinioni ed i giudizi che gli ora- e “sbraitati”, mentre le utilità ed quale esempio di solidarietà. Gli tori hanno manifestato nei loro i vantaggi vengano osservati con alpini del Gruppo, con Ennio Dal interventi. Ovviamente mi limito cautela e prudenza. «Le azioni Bo meritatamente in testa, sono alle persone estranee alla ma- come questa (il dono della 24ORE ampliamente gratificati da questi nifestazione 24ORE di Buttrio, le ndr) sono un gesto che permette risultati, di essere riusciti a far quali hanno lodato scopi e risultati agli operatori di sentirsi gratificati unire ad un unico scopo perso- dell’evento accomunandosi su tre nel loro impegno». (Dr. Mauro De- ne ed associazioni del paese ed principali argomenti. lendi - Direttore Generale ASIUD esterne, altrimenti divergenti, La manifestazione organizzata a Udine). superando tutte le divisioni poli- Buttrio, “la 24” per gli amici, ogni La 24ORE, 12 edizioni, 12 doni ai tiche, sociali od economiche. Sa- anno dona un apparecchio medi- vari ospedali, un importo globa- rebbe falsa modestia nascondere cale ad uno degli ospedali della le ragguardevole (oltre 180.000 il compiacimento per gli elogi ri- Regione FVG. Non è l’entità del euro!), 1500 persone volontarie cevuti anche in questa occasione, dono che attira l’elogio, ma «è coinvolte nell’evento, un anno di complimenti rivolti agli alpini ed proprio l'atto di fiducia nei con- preparativi. Questi sono i numeri! allo spirito da loro espresso. fronti del sistema sanitario e dei L’intero paese di Buttrio è interes- Ritengo ragionevole condividere professionisti che vi operano…» sato, quasi tutte le associazioni lo- questo momento felice della no- (ved. Internet - Regione FVG - cali partecipano in qualche forma, stra famiglia con l’intera Associa- Maria Sandra Telesca- assessore «…è uno dei pochi argomenti (se zione ANA. regionale alla Salute - 7 ottobre). non l’unico) che unisce in modo Le riorganizzazioni in corso nelle concorde tutta la cittadinanza strutture sanitarie regionali inci- …» (Giorgio Sincerotto-Sindaco di

Luigi Dentesano (speaker del Gruppo); Renato Francovigh (Resp. Prot. Civile-Buttrio); Giuliano Chiofalo (Cons. Sezione ANA Udine); Luca Lattuada (Direttore Istituto Gervasutta); Mauro Delendi (Direttore Generale ASUIUD); Ennio Dal Bo (Capogruppo di Buttrio); Maria Sandra Telesca (Assessore Regionale alla Salute); Elisa Battaglia (Assessore Provinciale); Emanuela Ros (Assessore Comune Buttrio); Universitaria allieva logopedista; Emanuele Biasutti (Resp. unità di riabilitazione); Monica Salvadori (Logopedista); Agostino Zampa (Direz. dipart. medicina riabilitativa).

Sport 35 Cronaca dai Gruppi

Da Caporetto al Piave

Ad un secolo dalla Prima Guerra te vicario sezionale Franco de Fent, Mondiale il Gruppo alpini Adegliac- il consigliere sezionale Gianni Ciani, co-Cavalicco ha organizzato una il sindaco del Comune di Tavagnac- serata storico-culturale con proie- co Gianluca Maiarelli ed il vicesin- zione di immagini dal titolo "da Ca- daco Moreno Lirutti. Questo è stato poretto al Piave". Il relatore, Guido il primo di quattro appuntamenti Aviani Fulvio, ha illustrato con do- nel nostro territorio, seguiranno il vizia di particolari date, ore, luoghi, 27 ottobre a "Caporet- campi di battaglia, reparti e loro co- to 1917, chei che son restaas". Il 10 mandanti, stati d'animo dei combat- novembre a Feletto Umberto "Ter- tenti, vittorie e sconfitte di una atro- remoto io non rischio. Serata con la ce guerra di trincea che ha costato Protezione Civile Alpina e Comuna- al nostro Paese oltre 600.000 caduti. le". Infine il 25 novembre a Branco ci ADEGLIACCO-CAVALICCO All'interessante incontro hanno pre- sarà la "Rassegna corale Cjantis in so parte fra gli altri: Il vicepresiden- Branc".

Monte Grappa

Come fatto da alcuni Gruppi anche Adegliacco-Cavalicco è stato in "pellegrinaggio" sul Monte Grap- pa. Una domenica splendida quella del 3 settembre dopo tanti giorni di pioggia. Una giovane ma pre- paratissima guida ci ha descritto i combattimenti fra le truppe italia- ne e quelle austro-ungariche. Ci ha spiegato la grande importanza della tenuta del Grappa, che ha bloccato l'invasione della pianura veneta, determinante per la vitto- dell'Alpino. A seguire, dopo aver conosceva. Emozionante il cammi- ria sul Piave. È stato commovente il pranzato presso il locale rifugio, namento sulle alte mura. La gior- raccoglimento nella cappella della ci siamo recati a visitare la città nata si è conclusa in allegria nella Madonna dove abbiamo deposto murata di Cittadella. È stata una nostra sede con salame, formaggio una corona e recitato la Preghiera piacevole sorpresa per chi non la e un buon bicchiere di vino.

Recuperata la piastrina dell’alpino Del Fabbro

Sabato 10 giugno 2017 nell'ex sala Il piastrino ed un sacchetto di terra consiliare del comune di Tava- russa sono stati consegnati nelle gnacco, si è svolta la cerimonia di mani dei nipoti Vilma e Silvano Del consegna ai parenti del piastrino Fabbro dal sindaco del comune di dell'alpino Linto Amato Del Fabbro. Tavagnacco Gianluca Maiarelli. Alla Il ventenne Linto Amato faceva par- cerimonia ha preso parte il vicesin- te del Battaglione Cividale durante daco Moreno Lirutti, il colonnello la tragica campagna di Russia. Fu Tagliaferro della Brigata Alpina ferito gravemente in combattimen- Julia, il consigliere sezionale Gian- to come testimoniato da due suoi ni Ciani, i Gruppi alpini del comu- commilitoni. Il suo corpo non è sta- ne, il presidente dell' associazione to mai recuperato, ma data l'enco- "Fuarce Cividat", gen. Gianfranco miabile opera di ricerca dell'alpino Beraldo, la presidentessa dell' Ferdinando Sovran, è venuto alla Associazione famiglie dei Caduti, luce l'oggetto che il caduto portava Associazioni Combattentistiche e intimamente al petto. d'Arma e la cittadinanza.

36 Cronaca dai Gruppi 35° anniversario di fondazione del Gruppo

Nei giorni 19 e 20 agosto scorso il Gruppo alpini di Bressa ha festeg- BRESSA giato il suo 35° anniversario di fon- dazione. Sembra ieri quando il mio predecessore Franco D’Agostini con un gruppo di alpini in congedo del paese ha fondato il Gruppo. Da allo- ra abbiamo cercato il più possibile di essere presenti nelle varie occasioni lasciando, per quanto possibile, un segno della nostra presenza. I due giorni sono stati per lo più im- prontati sulla storia e sul patriot- tismo. Sabato 19 presso il tendone dei festeggiamenti, causa il mal tempo visto che l’intenzione era di benedetta. Sulla stele si legge un loro al suono del “Piave”. Sono state farlo nel piazzale della chiesa, si breve racconto su chi e cosa è stato consegnate due medaglie a ricordo è svolto un evento teatrale a cura don Erino: prete, alpino, partigiano di due Caduti della Grande Guerra, del gruppo storico “Fiamme verdi” deportato a Dachau. Un uomo prima facenti parte dei cosiddetti “Ragaz- dal titolo “Voci dalla trincea” con che prete, che si è sempre battuto zi del ‘99”: la prima in memoria di la partecipazione del coro alpino di per la libertà del nostro territorio Alessandro Polo, morto l’8 dicembre Passons. Questa rappresentazione è e non solo. Un uomo che ha patito 1918, dopo la prigionia, in sanatorio ambientata nel periodo della Prima anche fisicamente la repressione a Piave di Cento, consegnata alla pronipote Lucia Burelli che vive a Bressa da oltre quarant’anni; la seconda a ricordo di Fiore Degano di Bressa, morto in combattimento sulla Marna in Francia il 23 marzo 1918 e sepolto nel cimitero milita- re italiano di Bligny (F). A ricevere la medaglia erano presenti i nipoti Adelma, Alberto, Mario, Ardino e Germano. Per l’occasione sono sta- te consegnate anche delle targhe di riconoscenza: una al socio anziano Armando Geatti e una al socio Ro- mano Zuliani, alpino “Tasi e tira” per il volontariato spontaneo e per la sua disponibilità nei confronti del Grup- po. Dopo i discorsi di rito da parte Guerra Mondiale e all’interno della degli invasori. A Bressa forse po- delle autorità, il corteo, sempre riproduzione, che vede i teatranti in chi si ricordano di lui ed è anche accompagnato dalla Fanfara alpina costumi e divise d’epoca, vengono per questo che il Gruppo ha volu- sezionale, si è diretto verso l’area lette delle lettere tratte dai testi to dedicare l’area verde “sueut” in festeggiamenti per il rancio alpino originali di scritti che i nostri solda- suo onore. Dopo questa cerimonia offerto dal Gruppo a tutti i presenti. ti producevano durante la vita nel- il corteo si è diretto verso la chie- Concludendo il Gruppo è soddisfatto le trincee. Il tutto frammentato dai sa parrocchiale per la Santa messa di questi due giorni, impegnativi ma canti, sempre di quel periodo, del animata dal coro “Stelle alpine” di di grande appagamento anche per coro. La presenza come pubblico è e dove è stata benedetta la la dimostrazione di affetto avuta da stata buona, ma quello che ha col- corona d’alloro per il monumento ai tante persone. Buon compleanno al pito sono stati la concentrazione e il caduti. Alla fine della celebrazione il gruppo di Bressa! Viva gli alpini ieri, silenzio che hanno regnato per tutto corteo si è portato presso il monu- oggi, per sempre. il tempo della rappresentazione. mento-ossario dei Caduti del paese Domenica 20 agosto è iniziata con dove è stata deposta la corona d’al- Andrea Zuccato la deposizione di un mazzo di fiori presso il cartello della via “Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa” per ri- cordare i trentacinque anni dalla sua scomparsa. A seguire, presso l’area verde “sueut”, si è svolto l’alza ban- diera. Successivamente in onore del nostro compaesano don Erino D’A- gostini è stata scoperta una stele da parte del nipote, il signor Grazia- no D’Agostini e del Capogruppo, in presenza delle autorità, dei rappre- sentanti delle Associazioni d’Arma e da don Giuseppe Pellizzer che l’ha

Cronaca dai Gruppi 37 PASSONS, I CAPIGRUPPO COMMEMORANO I CADUTI

38 Dalla Julia Dalla Julia 39 Marcia della pace

Continua la collaborazione tra il con i compagni della scuola di Trep- BUJA Gruppo alpini e l’Istituto Compren- po Grande; circa 200 alunni hanno sivo di Buja. Così il 13 aprile scorso trascorso un momento di riflessio- una decina di alpini hanno accom- ne assieme all’interno del parco pagnato le scolaresche della scuola festeggiamenti di , primaria di S. Stefano alla marcia presente la dirigente scolastica della pace. Attraverso la strada Flavia Fasan. ciclo pedonale “Ippovia”, gli alunni si sono incontrati a metà percorso

Gita al rifugio Antonio Berti

rito, la comitiva è partita in dire- zione Nord. Raggiunto il vecchio Comando Alpino (ex rifugio Oli- vo Sala – 2094 m.) da qui giù per un ripido canalone si è raggiunta forcella pian della Biscia, poi at- traverso le fortificazioni “Vallo Alpino Littorio”, seguendo il sen- tiero 15 fino si è giunti verso l’ora di pranzo i prati di Croda Rossa. Dopo pranzo, chi per cabinovia e chi per sentieri, la comitiva è ar- rivata a Bagni di Moso (Bz) dove l’autiere di fiducia attendeva i compaesani per il rientro. Tempo Ultimo fine settimana di luglio e ed il rifugio Antonio Berti è stato splendido ed amichevole compa- le “Truppe Alpine” bujesi si sono raggiunto. Pomeriggio libero per gnia hanno reso ancor più lieto il messe in marcia alla scoperta escursioni: chi verso il laghetto fine settimana, auspicando nuove del Vallon Popèra (Dolomiti del Popera, chi verso il passo del- idee per l’anno futuro. Comelico). Da località Valgrande la Sentinella e chi verso forcella In ricordo e nella memoria del Pri- di Padola (BL) la comitiva in un’o- Camosci; i gruppetti si sono de- mo Conflitto è stato deciso di per- retta ha raggiunto il rifugio Italo filati lasciando i pochi in cerca correre questi sentieri; all’epoca Lunelli (1568 m.) dove ha donato di tranquillità ad ammirare il bel qui si snodava il confine fra Italia il libro “Alpini a Buja” ai gestori, panorama. La serata è trascorsa ed Austria, alpini e kaiserjäger si ha proseguito quindi per il sen- con le prelibatezze dei gestori Rita sono combattuti e sono morti. Noi tiero 101 che con ripidi e tortuo- e Bruno che hanno dato pace alle come Associazione d’Arma abbia- si passaggi tra cascate e mughi fatiche della giornata. Il giorno 30 mo il dovere di ricordarli. ha portato i gitanti a quota 1950, di buon mattino, dopo la foto di

Poligono di Cividale: Trofeo “Mariano Spangaro”

le ore messe a disposizione dalla Direzione. Sono state redatte le

varie classifiche seguendo le note BUTTRIO del regolamento pubblicato. Le 17 squadre (i migliori 3 di ciascun gruppo) hanno totalizzato punteggi interessanti (tutte oltre 350 punti!) ed è risultata vincente la squadra dell’Associazione Carabinieri di Manzano con 425 punti e ben 15 atleti al seguito. Il Gruppo ANA di Buttrio (418) si è classificato secondo, al terzo po- sto l’ANA di Purgessimo (315). Le classifiche a squadre ed individuali sono visibili sul sito internet “ana buttrio” e su quello della Sezione 8 e 9 aprile - Poligono di Cividale: È stata una “due giorni” allietati dal di Udine. Trofeo Mariano Spangaro, gara di bel tempo e dall’allegria dei parte- Al termine, dopo la familiare pa- tiro a segno a squadre riservata ai cipanti. Oltre 100 tiratori con molti stasciutta, scorpacciata di manica- Gruppi alpini ed alle Associazioni “rientri” per cui il poligono è sta- retti preparati da Roberta e le altre d’Arma. to occupato senza sosta per tutte “stelle alpine” del Gruppo.

40 Cronaca dai Gruppi Trofeo “Silvano Passon”

Gara di Tiro a segno con carabi- generali, a squadre per associazioni na calibro 22 aperta agli alpini del d’arma, a squadre per Gruppi ANA,

BUTTRIO Gruppo di Buttrio ed a tutti coloro aziendali, singoli, femminili, ecc. che desiderano provare l’emozione Come al solito, grande partecipa- del tiro a segno. È sufficiente esse- zione (135 iscritti) e grande allegria. re maggiorenni. Le classifiche (ved. Le premiazioni, dopo il pranzo, sono sito “ana buttrio” o quello della Se- state fatte sotto il tendone della Co- zione di Udine) sono le più disparate: munità di Camino.

Ristoro alla Marcialonga del 1° Maggio

gara o persone che passeggiano, di tutte le età, bibite da servire fresche o calde, minestrone bol- lente, ecc., a 2/3000 persone, in mezzo a colline e vigneti… non è uno scherzo. Non si può improv- visare. Dopo oltre 20 anni, il gruppo di volontari conosce perfettamente il compito di ciascuno, cosa-quan- do-come-dove fare. Il capo indi- ca la disponibilità economica per ciascun acquisto di materie prime (cibi e bevande), il luogo ove predi- sporre la distribuzione e montare tende e ripari, verifica le risorse È uno degli impegni annuali del funzionalità grazie all’esperienza di ciascun incarico. Poi si limita a Gruppo che serve a testare ed ad- acquisita negli anni, e senza alcu- controllare ed osservare… “Quali destrare la squadra di “pronto in- na “pressione” da parte di eventi sono le modifiche da attuare nel tervento per assistenza agli affa- esterni. Però, pensandoci, orga- caso di intervento per calamità?”… mati!”. Lo dico in forma scherzosa nizzare l’area in forma accoglien- e diventa serio! perché tutto avviene con allegria e te, preparare cibi adatti ad atleti in

La 24ORE di Buttrio

Anche quest’anno si è svolta la Battaglia (Assessore provinciale), alpini di Buttrio è riuscita a creare, 24ORE (il 15-16 giugno) ed anche le Antonio Pascolo (Capogruppo Udine oltre al portamento “gentilmente cerimonie formali, cioè quando si Sud), i giornalisti Elisabetta Pozzet- burbero” del suo Capogruppo. Ed presenta l’evento e quando si con- to della redazione regionale, Davide ora l’ultima chicca. Per un caso segna il dono generato dall’iniziati- Vicedomini del Messaggero Veneto, fortuito (si trovava assieme all’al- va. Sono le due occasioni in cui gli Francesca Santoro di Udinews che pino Maurizio Rizzi, Presidente del alpini di Buttrio accantonano la loro ha trasmesso un servizio la sera Baseball di Buttrio) alla cerimonia naturale modestia per promuovere stessa (visibile su youtube Udinews c’era anche il Presidente Nazionale l’azione dei numerosi volontari che 7 ottobre 2017 - 12° minuto). Fra i della FIBS, Andrea Marcon, il qua- si sono dedicati ad ottenere il risul- “soliti” frequentatori, invece, era le si è entusiasmato della 24ORE tato. Entrambe le cerimonie avven- presente la dott.ssa Maria Sandra e degli alpini. A microfoni spenti è gono in due tempi, uno formale (au- Telesca, che ha assicurato la sua nata l’idea di portare a Buttrio, in torità, ringraziamenti, allocuzioni) e presenza anche negli anni futuri, occasione della prossima 24ORE, un l’altro più familiare, all’“alpina”, con perché oltre a condividere gli scopi, grandioso evento di Baseball... qualche brindisi, tartine ed “assag- gradisce in modo particolare l’at- “io speriamo che ce la faccio…” gini” confezionati dalle “stelle alpi- mosfera operativa che la squadra Arrivederci alla 13a edizione! ne”. La 12a edizione ha avuto luogo in giugno (anziché settembre) e l’8 giugno, nella sala di Villa Florio a Buttrio, la presentazione è stata memorabile per l’adesione di molti personaggi importanti. Una par- tecipazione altrettanto copiosa ed imponente si è avuta alla solennità di consegna del dono con molte per- sone che vale la pena di nominare anche perché “nuovi” alla 24ORE. C’erano: Luca Lattuada (Direttore Istituto Gervasutta), Mauro Delendi (Direttore Generale ASUIUD), Elisa

Cronaca dai Gruppi 41 Monte Grappa

Il Gruppo alpini di Carpacco ha fatto visita al Sacrario del Monte Grappa. Nel centenario della Gran- de Guerra il Gruppo organizza ogni CARPACCO anno un pellegrinaggio nei luoghi della memoria. Dopo la deposizio- ne di una corona di alloro al monu- mento, sono stati letti i nomi di 90 dei tantissimi caduti nel corso del conflitto per tenere sempre viva la loro memoria e il loro sacrificio per la Patria che ci hanno consegnato.

Muris

Muris, marzo 2017, in occasione dell’anniversario del naufragio del “Galilea”, come ogni anno sempre presenti. Grazie a Gallino per la foto di rito.

Attività di Gruppo

In questi ultimi mesi gli alpini di Codroipo sono stati impegnati in molteplici attività caratterizzate

dalla diversità per tipologia e fina- CODROIPO lità. In occasione di uno scambio studentesco, a seguito della ricor- renza del centenario della Gran- de Guerra fra gli allievi del locale Istituto Linussio ed i pari grado di un istituto della città di Braine le Comte (Belgio), gemellata con Co- droipo, nel mese di marzo siamo stati coinvolti nell’accompagnare gli studenti nei luoghi simbolo di Redipuglia, Caporetto, sulle trin- Notevole interesse e coinvolgi- buon bicchiere di birra. Non aspet- cee di Monte Sei Busi e Ragogna. mento hanno avuto le due iniziative tavamo certamente di ricevere la Ed abbiamo avuto il piacere di della gara di briscola e degli “Ape- visita di tanti amici, pensavamo averli nostri ospiti nella sede per ritivi alpini” che il gruppo “giovani” ad una cosa molto più famiglia- un convivio prima dei saluti finali. ha voluto organizzare con luogo re, però abbiamo gestito bene la base la sede del Gruppo. Un buon situazione cercando di sfruttarla numero di coppie si sono sfida- per farci ulteriormente conoscere te nell’arte maliziosa e furbesca e ricevendo anche la promessa di del gioco con le carte, con i soliti qualche nuovo iscritto. È stata una commenti di rimprovero per una grande occasione per aprire le no- carta mal giocata, o accusando stre porte a coloro che non erano la sfortuna per non aver “pesca- mai entrati nella nostra casa, per to la carta giusta”. Le premiazioni raccontare delle nostre attività e enogastronomiche, ed una ottima per parlare del mondo ANA in ge- pastasciutta, hanno poi corona- nerale. Sempre in occasione del to la bella serata trascorsa con centenario della Prima Guerra soddisfazione generale da parte mondiale, siamo stati in visita ai di vinti e vincitori! Tutti i merco- camminamenti ed alle trincee del- ledì del mese di luglio, hanno vi- la Val Saisera, con visita finale al sto una notevole partecipazione Forte Beisner opera 4 di Ugovizza. di soci e non che all’imbrunire si Accompagnati da Davide Tonazzi, sono ritrovati nei locali alpini per guida esperta dei luoghi e profon- un aperitivo in compagnia di un do conoscitore della storia locale,

42 Cronaca dai Gruppi COLLALTO CODROIPO Domenica 10 luglio 1932 venne be- venne 1932 luglio 10 Domenica Patria...” di sull’amor Eccellenza Sua di so discor- e guerra in caduti ai lapidi edelle Crocefisso del benedizione indi solenni vesperi pomeriggio, Al S.E. mons. Giuseppe (...) Nogara. di l’arrivo attendono che fedeli di èzeppa chiesa la mattino te del set- “Alle ore 1930: dicembre 28 il di Collalto parrocchia della storico libro nel riportava Costantini, Don caduti. dei inomi con lapide due poste rono fu- stesso dello lati ai mentre VIII”, – MCMX- MCMXV Requiesca Cristi l'altare fu posta la dedica “Pace duti collaltesi. Allo scopo, sopra ai però ca- dedicandolo di Gesù, chiale, cuore titolandolo al Sacro parroc- chiesa della all'interno re alta- nuovo un costruire di decise si proposte, varie dopo 1930 Nel Collalto. in sito adeguato un trovato fosse si quando proprio uno farne di però riservandosi Segnacco, sopra Eufemia Santa di chiesetta nella monumento un erigere di posta pro- alla aderirono combattenti ex egli Segnacco di Comune del frazione era anniquegli Collalto in caduti; propri dei aricordo ti paese si costruirono monumen- ogni in dopoguerra primo Nel sessanta. anni negli blio nell’o- ecaduta collaltesi e reduci combattenti ex dagli 1932 nel sta propo- cerimonia in guerra; caduti suoi dei aricordo novecento, del trenta anni negli nata religiosa una cerimonia vecchia al paese 1ª Mondiale riproponendo Guerra della centenario il ricordare teso ha in- di Leonardo, San parrocchia con la inCollalto, collaborazione Domenica 11 luglio il Gruppo di Il Sacro Cuore vallo; nell’edizione del 6 agosto sull’altipianoAviano del Pianca- alpini di dal Gruppo organizzata tecipato alla corsa in montagnaanno un paio di loro avevano par- Già lo sorso sportiva. associazione competizioni per una locale varie chemaratoneti nelle gareggiano di appassionati un gruppo soci stri ino- fra annoverare di fortuna la Abbiamo storico. aspetto suo il per ed avvincente luoghi del tarvisiano sione per piacevole i meravigliosi come un tempo. Escur- costruiti ri- odierni irifacimenti ed allora, scavate egallerie postazioni delle iresti evisitato accaduti nimenti alcuni avve- abbiamo ripercorso te, perciò dobbiamo doppiamente doppiamente dobbiamo perciò te, in ambientealle corse pianeggian- in sono svolti maratoneti funzione nostri dei allenamenti egli razione prepa- la che ricordare bligatorio È montani. abituati ob- ai percorsi da atletidendosi egregiamente difen- partecipanti, dei novero nel hannoMarco figurato ben Infanti con Iacuzzo e Piergiorgio Mariotti con Roberto da: Castellani Franco composte formazioni Le nostre no partire ed arrivare accoppiati. doveva- che atleti due di squadre da percorso ediscesa, salita fra 7Kilometri di distanza una su lata competizione si èatleti. artico- La 4 con presentati siamo ci scorso, lebrata una S. Messa, accompa- Messa, S. una lebrata ce- È stata patriottica. tradizione inteso ridare vita a questa vecchia hanno parrocchia gli alpini e la guerra, Grande della centenario del occasione in 2017 quindi, Nel definitivamente. 1964 interrotta il edopo veterani, molti di morte la per anche nell’oblio, cadde do quan- fino agli anni sessanta, lare popo- entusiasmo con è ripetuta si processione quinquennale. La didomenica luglio con cadenza seconda la tenersi da Guerra, de Gran- della caduti dei ricordo nel paese del vie le per Cuore Sacro il con processione una istituire festeggiamenti nacque l'idea di entusiasmanti di questi Sull'onda 900. lire per lano Giuseppe Miani, acquistata a Mi- dall’ex combattente parrocchiale statua era stata donata alla chiesa La Guerra. Grande nella caduti suoi ai monumento il Collalto per completava si rito questo econ se pae- del vie le per combattenti ex dagli aspalla poi portata Gesù, di cuore Sacro del statua la nedetta nome del Gruppo. del nome a partecipazione per la un grazie ed aloro Complimenti elogiarli. Corsa al Piancavallo festeggiamenti. festeggiamenti. dei palco ristrutturato del centro al collocato èstato quadro Il villa. storica della iproprietari furono tempo lungo per che Valentinis, conti dei stemma nello racchiuse Valentinis, Villa ela parrocchiale chiesa la alpini, Gruppo il sono che paesano, delsociale cipali tessuto le tre componenti prin- presenta tino Ernesto Zorzi. Il quadro tarcen- rap- alpino dall'artista Gruppo al donato quadro un e benedetto scoperto èstato palco, del centro Al Collalto. di Gruppo dal turato ristrut- deipalco festeggiamenti, Boguslaw Kadela ha benedetto il di don il Collalto Gruppo, parroco del sede Valentinis, villa di parco questa cerimonia. Al termine, nel ha illustrato le vicende storiche di socio collaltese, Paolo Montina, enostro studioso lo chiesa, della all’interno religiosa, parte della termine Al paese. del vie le per processione dalla nadia”, seguita Ber- “Monte alpino coro dal gnata Cronaca daiGruppi Edoardo Di Giorgio Edoardo 43 Il Gruppo Dignano alla corsa dei ceri di Pieve di Livinallongo

Il nostro socio Franco Costan- tempo. Tale manifestazione è tra di Livinallongo, ricevendo anche tini lo scorso mese di agosto ha la più importanti d'Italia ed è così l'entusiastica adesione al proget- presenziato alla corsa dei ceri di importante che sul gonfalone del- to da parte di Angelo Dal Borgo, DIGNANO Gubbio, recentemente svoltasi nel la Regione Umbria sono raffigu- presidente della Sezione ANA di territorio di Pieve di Livinallongo rati in modo esclusivo i tre ceri. Belluno. Così i maestri ceraioli di e più esattamente a Pian de Sa- Tutto ciò premesso, a Gubbio mi Gubbio hanno realizzato la copia lesei. Riportiamo il suo racconto: sono intrattenuto a parlare con un dei famosi ceri e 2.000 eugubini “Nell'ottobre dello scorso anno ufficiale dei bersaglieri che mi ha nei primi giorni di agosto si sono (2016) ero diretto a Roma per par- informato di un incredibile even- mossi alla volta del Cadore per tecipare al Giubileo della Miseri- to: nella Prima Guerra Mondiale i celebrare tale evento. Il successo cordia, che da parte della Sezione combattenti eugubini (così si chia- è stato enorme, l'emozione gran- ANA di Pordenone era stato già mano gli abitanti di tale località) de. La cerimonia è iniziata con la ben solennizzato con una giorna- erano concentrati sul Col di Lana posa di quattro corone portate dal ta svoltasi nell’Abbazia di Sesto al nel territorio quindi di Pieve di Li- Gruppo alpini Col Di Lana. Erano Reghena. Arrivato a Gubbio sono vinallongo (Belluno). Il Col di Lana presenti i Sindaci delle due locali- rimasto un paio di giorni in quella (quota 2.400 m.) fu uno dei monti tà, il presidente della Sezione ANA splendida città medievale rimasta più tristemente famosi del conflit- di Belluno Angelo Dal Borgo, il Ve- pressoché intatta nel tempo. La to tanto che tra italiani ed austria- scovo di Gubbio, il rappresentante città è famosa anche per la cor- ci si contarono 6.000 vittime. Gli della Provincia di Belluno, quello sa dei ceri che si svolge da quasi eugubini lì collocati, non potendo della Regione Veneto, quello del- mille anni il 15 maggio. I ceri sono prendere parte alla corsa dei ceri la Regione Umbria, nonché molti macchine di legno - traggo le in- anche perché un regio decreto Gruppi alpini con i relativi gagliar- formazioni del volume del Touring aveva vietato durante il conflitto le detti e con il vessillo della Sezione Club Italiano dedicato all'Umbria riunioni pubbliche e le processioni di Belluno e quello della Cadore. - alte circa 4 metri e del peso di religiose, in più mesi di lavoro e C'erano anche vari Deputati e Se- oltre 200 kg. che vengono sorrette con il permesso dell'alto coman- natori del Veneto. Dopo idiscor- da dieci ceraioli. Le tre macchine do militare realizzarono nelle re- si, le 2.000 voci degli eugubini si dedicate a S. Ubaldo, a S. Antonio trovie del fronte 3 ceri uguali agli sono unite nel tradizionale canto Abate e a S. Giorgio attraversano originali e nelle storica data del 15 dei ceri che ha accompagnato i prima la cittadina e quindi in gran maggio 1917 effettuarono la corsa ceraioli nella corsa davanti al sa- carriera, con un percorso di oltre dei ceri nel territorio di Pieve di crario di Pian di Salesei dove le 1.500 metri ed un dislivello di 300 Livinallongo e più precisamente tre “macchine” sono state poste metri, raggiungono la sovrastan- nel luogo ove ora si trova il Sacra- e rimarranno in memoria di tale te basilica di S. Ubaldo. È tanta rio di Pian de Salesei. I pronipoti di incredibile evento. Nella giornata la foga che ci mettono i ceraioli quei valorosi appartenenti al 51° successiva parecchi partecipan- nel trasporto dei ceri che si cal- Reggimento di Fanteria da un paio ti sono saliti sul Col di Lana per cola che se un atleta effettuasse d'anni si sono mossi per celebrare commemorare ed onorare gli ol- lo stesso percorso senza alcun degnamente il centenario di quel- tre 6.000 caduti.” peso da sostenere impiegherebbe la corsa ed hanno preso contatto (cosa incredibile) quasi lo stesso con gli alpini del Gruppo di Pieve

Il gagliardetto del Gruppo presente alla corsa dei ceri svoltasi a Pieve di Livinallongo

44 Cronaca dai Gruppi DOLEGNANO Marcialonga “tra Dolegnan ele Badie” Dolegnan “tra Marcialonga Ma ne- non lo alberga scoramento PUO’! SI NON PEGGIO CHE BRUTTO, TEMPO tenziato: sen- ha settembre 24 domenica margherita all’ultimo petalo, per brut…la gnûf di no passabil, di, vuar- nus Diu di brut cussì, cussì timp, bièl altalenanti: previsioni di una settimana Dopo atmosferico. tempo del favori dei goduto ha non alpini di quest’anno Dolegnano, Gruppo L’annuale del sociale gita sociale Gita sembrava che, tutto sommato, la partecipanti dei partenza Alla de. gran- alla farlo voluto ha ed parvi, parteci- di deciso aveva maltempo il anche Purtroppo modi. dei gliori nei mi- riuscisse manifestazione la affinché tutta messa l’avevano ce “atleti”. Insomma agli conforto dare adeguato e rifocillamento generi alimentari e bevande, per di forniti stati erano ristori i vari marcia; alla partecipanti podistici gevole, da ai consegnare Gruppi veramente pre- celebrativo crest un creato aveva Savio Gabriele Ilvicecapogruppo l’evento. mente e impegno, per festeggiare degna- l’appuntamento con maggior cura preparato avevano dolegnanesi nere penne le marcialopnga, la In del occasione decennale del- partecipanti. ai sicurezza ma massi- la garantire per percorso, sul con compiti di sorveglianza viciniori, alpini Gruppi dei anche conDolegnano, coinvolgimento alpini di dal Gruppo organizzata viene podistica manifestazione La Pietro”. “S. di sagra centenaria tra ul- della occasione in Dolegnano, di paesello il circostanti colline sulle svolge si che competitiva non Badie”, marcia ele Dolegnan marcialonga “traedizione della Quest’anno ricorreva la decima miazioni veniva annullata, con annullata, miazioni veniva pre- delle cerimonia la Anche maltempo. dal impauriti nevano rima- giovani ipiù se anche fisici, la lavata, nessuno subiva danni pesta. Fortunatamente, a parte tem- violenta da quella travolti percorso a soccorrere i podisti, sul inviare da emezzi persone di squadre varie coordinando corsa, della sospensione la municavano co- organizzatori gli diatamente volavano da tutte le parti. Imme- ed altro alberi ramaglie, mentre situazione, la dine a peggiorare chicchi con di grossi gran- bufera, in temporale il trasformavano assieme, mescolati che, pioggia una ed vento un con percorso, sul si scatenava un fortunale vero mattinata Amezza avvenne. non così Ma terminata. fosse corsa la finché su” “tenesse tempo il che Si le pregando incrociavano dita, giornaliera. l’ora per insolita rità si rafforzava e scendeva un’oscu- vento il più, sempre ingrossavano si inuvoloni però, procedeva nata matti- la che mano Man buon’ora. di comparsa la fatto già avevano pioggia di violenti escrosci vento divoci che nei dintorni raffiche giungevano se anche fastidio, de gran- recare dovesse non corso incombente sul per- nuvolaglia retta, raggiungiamo il ristorante il ristorante raggiungiamo retta, un’o- Dopo speranza. ogni svanire fanno ebuie, dense più sempre sono che nubi, le Valcellina, della località bella la verso cediamo pro- che mano Man è. non così Ma disia meglio). qualcosa dovecis, ci siamo magari diretti, a Bar- che speranza la con (forse enuvoloso scuro cielo un sotto no nei loro amici: quindi si parte, enemme- Dolegnano, di alpini gli non avevano potuto godere. potuto avevano non quest’anno cui edi offre Badie” le Dolegnan marcialonga e della “tra quelle bellezze che il percorso anno, perprossimo recuperare all’edizione del a partecipare tutti ro per quelle condizioni, invitando nume- buon un partecipanti, 700 i quasi dolegnanesi ringraziava alpini degli il Capogruppo Anche tempo. del avverse condizioni le a Dolegnano, nonostante portati aveva li comunque, che, passione loro la per atleti gli elogiava che del sindaco con l’intervento gra, sa- la per allestiti itendoni sotto quindi, terminavanifestazione, sedi delle associazioni. ma- La nelle direttamente consegnati stati sarebbero ai partecipanti, destinati crest il ed omaggi gli comunque, chel’avvertimento, la pioggia.la Possiamo in tal modo ripararci esaurientemente dal- di permette ci che esedie, tavoli con coperta, struttura èuna vi le loca- del all’esterno poiché corso, soc- in viene ci alpini gli sempre che accompagna fortuna Però la per il convivio. ture necessarie attrezza- delle l’allestimento per preoccupare fa ci che diluvio vero un sotto tradizionale, ristoro il per che ci ospita nel suo parcheggio Cronaca daiGruppi 45 somministrare all’asciutto i ma- sottostante, con le sue acque affascinanti dei mosaici esposti nicaretti preparati per i gitanti limpide ed azzurognole, per nul- nelle sale della scuola, opera de- senza patemi di sorta. Il brutto la corrotte dall’acqua piovana; il gli allievi provenienti da tutto il tempo non deprime i gitanti, che passaggio sotto gallerie scavate mondo. La visita si conclude con allegramente conversano fra un nella roccia o sopra ponticelli in la tradizionale foto di gruppo, re- boccone e un sorso di “chel bon”. sospeso sullo strapiombo, ren- alizzata per l’occasione all’inter- Ristorati nel corpo, ripartiamo con dono magico quell’itinerario e no della scuola dei mosaicisti, con DOLEGNANO una certa sollecitudine, in quanto la gente dimostra vivo apprez- allo sfondo un’opera di mosaico a vi è la necessità di raggiungere il zamento per quell’esperienza tutta parete. Ormai non ci rima- “Museo dell’arte fabbrile e delle veramente gratificante, tanto da ne altro che rientrare alla base. coltellerie” di Maniago per… usu- esprimere un gesto di disappunto Di nuovo sul pullman, i gitanti si fruire dei servizi igienici, visto che quando il percorso termina. confrontano fra loro, scambian- il ristorante, causa l’ora mattutina Ma il rammarico per la fine del dosi le impressioni sulla giornata ed il tempo da lupi, non era aper- giro col trenino dura un attimo. In- trascorsa. Chi aveva ancora negli to. Poco male, in venti minuti rag- fatti è ora di pranzare e lo stoma- occhi i coltelli di Maniago, chi la giungiamo la “Città dei coltelli” e, co reclama questo suo sacrosanto Forra del Cellina, chi i mosaici di dopo espletate le funzioni fisiolo- diritto. Pochi passi e ci troviamo Spilimbergo e chi... si dichiarava giche, ci apprestiamo a visitare il all’interno del confortevole risto- ancora satollo per il pranzo panta- museo, allestito nel locale che fu rante, dove ci accomodiamo nella gruelico consumato al ristorante. la più antica fabbrica di coltelli. È sala a noi riservata. Un pranzo ve- Ultima tappa, infine, nella sede un’esperienza molto interessan- ramente luculliano! A detta di tutti degli alpini dolegnanesi, per fi- te. Accompagnati da una guida gli astanti, un convivio pregevole nirla in gloria. E come si fa? Si ri- competente e precisa, veniamo per il palato e...”rimpinzante” per propongono i manicaretti residui a conoscenza della storia e della lo stomaco. Un po’ appesantiti dal- del rinfresco mattutino diluiti da tradizione dei coltellinai di Ma- le abbondanti pietanze, risaliamo alcune brocche “di chel bon”, si niago, in un percorso che va dagli sul pullman per dirigerci alla volta ride, si scherza e si finisce con la antichi saperi alle tecniche mo- della “Città del Mosaico”, Spilim- consueta lotteria, ricca di premi, derne di lavorazione del ferro per bergo, capitale dell'arte musiva cui gli amici turisti (non per caso) la creazione di strumenti da taglio del Friuli Venezia Giulia, con una hanno partecipato con generosi- e simili, che suscita la curiosità di scuola che è, nel suo genere, tà. Chi ha vinto qualche premio tutti noi. Soddisfatti della visita, punto di riferimento e sperimen- se n’è ritornato a casa contento, ci dirigiamo alla volta di Barcis tazione unico al mondo. Ospita chi non ha vinto nulla... lo stesso. dove ci aspetta il giro turistico col infatti la Scuola Mosaicisti del Perché con gli alpini di Dolegnano “Trenino della Valcellina”, attra- Friuli, prestigiosa realtà di fama l’allegria e la spensieratezza non verso la Strada Vecchia e la Forra internazionale, molto rinomata e mancano mai! del Cellina. Nonostante la pioggia all'avanguardia sia per quanto ri- che continua a cadere insistente e guarda le tecniche di lavorazione uggiosa, tutti i viaggiatori salgono sia per i materiali usati. Ed è que- sul trenino con grande eccitazione sta prestigiosa realtà che ci ap- ed euforia, stipandosi nei vagonci- prestiamo a visitare. Un escursus ni con allegria. Il tragitto si rivela artistico-artigianale veramente veramente da favola, ad onta del avvincente, accompagnati dalla tempaccio. La strada sinuosa che straordinaria competenza del- attraversa il bosco, costeggiando la guida, che ci porta attraverso il Cellina che scorre nel “canyon” le composizioni più suggestive e

46 Cronaca dai Gruppi FAGAGNA presenti. stranieri amministratori gli e per adulti accompagnatori iloro per anche ma presenti, giovani dei ti accogliente, non solo nei confron- ospitale e di essere dimostrare saper deve paese nostro il che po ha aderito, convinto del fatto il buona. Grup- Anche nostro stata è e risposta locali la associazioni aiuto alle il prezioso dell’iniziativa riuscita buona la per chiesto ha Comunaleso, l’Amministrazione e ambizio- alquanto laborioso ma comunale, territorio l’intero e per giovani inostri per getto Per realizzare questo valido pro- Fagagna come ospitante. e naturalmente Chiampo (Vicenza) ge (Francia), (Ungheria), Heves e Mondelan- Ancy-Sur-Moselle (Austria), muni gemellati: Murau iCo- tutti da 17 provenienti anni i16 e fra giovani di centinaio un tiere”. circa coinvolti stati Sono denominato “Giochi Fron- senza èstato che gemellaggio un scorsi luglio al dal 29 23 organizzato L’Amministrazione ha Comunale Giochi senza frontiere che porta l’iniziativa per alpini Gruppo il ringraziando comunale, tato dell’amministrazione i saluti por- hanno che augurio, nostro il va quale ealla attesa dolce in tro l’al- fra Dreossi, Martina sociali assieme all’assessore ai servizi ilta sindaco Daniele Chiarvesio giorna- alla Presenti trascorsi. loro dei soprattutto cose, tante di eparlare rivedersi contrarsi, per in- loro soddisfazione dalla che sociale, ète ricambiato fascia importan- questa verso zamento edizione, come segno di apprez- 36a sua alla giunta cronaca la per iniziativa, per questa Gruppo il tutto di parte da dell’orgoglio c’è che erimarcare dire Inutile loro a disposizione.messo trasporto di servizio del anche aiutati loro partecipazione, della entusiasti ospiti, ultraottantenni, ivegliardi sessantina Una pranzo. il per Gruppo, nostro del sede ni, alpi- degli baita nella forte dell’ex colle del verde il tra è proseguita ed più, c’è non chi per ricordo di e dicome ringraziamento segno parrocchiale, chiesa nella Messa Santa è con iniziata la estate, fine nata tipica d’autunno più che di dell’Anziano”.“Giornata Una gior- tradizionale alla cornice migliore la avere per sole il solo Mancava anziani Festa degli questa per presentare la nostra occasione cena, la consumare per sede abbiamo nostra ospitati nella permanenza nel nostro paese, li comunale. Noi, di il giorno primo sportive presenti sul territorio e culturali associazioni le varie dal- sapientemente gestiti zione eanima- sport cultura, di eventi con trascorse sono Le giornate partecipanti, scherzando, “li ho “li scherzando, partecipanti, eai giornata, la nell’organizzare Gruppo per la solidale dedizione il con ècongratulato si Adriano, don Fagagna, di parroco il Anche omanifestazioni. eventi organizza Comunale nistrazione modo quando l’Ammi- particolar in attive, più le tra comunale rio sul territo- presenti Associazioni delle èuna eche anni da avanti conoscono e ci rispettano. eci conoscono gue; anche all’estero comunque ci lin- varie nelle interpreti dagli ta stra storia, sapientemente tradot- no- la e soprattutto associazione simbolicamente”. di salute, ma comunque presenti essere presente per vari problemi potuto ha non achi anche vada ti nell’omelia, mentre un augurio ericorda- Messa alla salutati già Cronaca daiGruppi 47 48 da Ercole Mauro, commissionò sempre presieduto tato, allora Il di le comi- tutte guerre. spersi edi- icaduti ricordo giusto del onorare volle alpini lungimiranti di gruppo un Infatti te accadeva. importan- molto di qualcosa però 1974 Nel . di Gruppo cino vi- del indebolimento l’inevitabile probabilmente poiché temeva però costituzione ne la negava alla Sezione di Udine, la quale fondazione sua la per richieste le del- fatte state erano Urban Gino e Mauro Ercole alpini degli parte 1971, dal da acominciare già ma 1977, del gennaio nel ficialmente uf- nasce Latisanotta di Gruppo Il Gruppo del fondazione della Anniversario 40° potersi ritrovare. di un luogo dove sono orfani locali alpini gli che ventennio un quasi È sede. apropria destinare da cio di un edifi- per disporre Flaibano intrapreso dal Gruppo alpini percorso il faticoso gurazione, di inau- sua la con compie, si luglio fine di giornata splendida In una Finalmente la sede Cronaca daiGruppi un progetto per la realizzazione Lionello Galasso al professore Flaibano. di comunità alla na pater- casa la adonare tenzionate in- sarebbero Bizzaro, Rita Irma denti in Lussemburgo, Luciana e resi- cugine, le che informato ha comunale assessore tempo a quel Picco, Amo scadenza, della simità pros- in che, volle fortuna La dato. man- proprio del termine del ma una pri- sede alpini di procurargli agli fatta promessa la mantenere voleva anni quegli di Comunale ne l’Amministrazio- Testardamente, Gruppo. del casse modeste troppo onerosi per lerisultavano acostruirla, soci dei disponibilità dell’operazione, nonostante la va baita. Naturalmente nuo- una di realizzazione la per i costi un progetto ad elaborare perfino giunti era si anni, ultimi negli ne, sistemazio- una nuova trovare per itentativi stati sono Diversi ilocali. abbandonare ad costretti furono del fabbricato, e d’uso cambio riqualificazione di motivi per ma farmacia, tuale sopra la latteria del paese, l’at- situata precedente era sede La conviviale offerto dal Gruppo. dal offerto conviviale momento tradizionale del ficiare bene- edi anuovo, recuperati li, iloca- visitare di l’occasione avuto hanno A conclusione i partecipanti dell’edificio. benedizione erito la di discorsi i svolti son si dove sede nuova dinanzinia alla si è spostata cerimo- la Caduti, ai Monumento piazza sulla Ricordo, edel diera dell’Alzaban- il rito amicizia. Dopo profonda una da èlegato paese del Gruppo il acui Pinerolo, di ne Piemonte Sezio- della Castagnole di alpini Gruppo il ed Flaibano, con comune gemellato , di delegazione una da seguite ro, Bizza- leno sorelle presenziato han- e popolazione, alla Sezione locali, ai alpinitorità Gruppi della au- alle oltre ricorrenza, Alla nità. di aggregazione per comu- la tutta luogo nuovo un adivenire stinata de- storico, centro del cuore nel ed ai suoi abitanti, un’abitazione paese, proprio al riconsegnando destinatoche all’abbandono, era edificio un recuperato hanno pini, al- gli contenuta, assai spesa una econ mattina sabato il solo rando lavo- emezzo, anni due di In meno interni. degli arredi gli con mento al dedicato completa- teramente èin- successivo periodo il mentre modifica, di ilavori tutti a termine portati vengono emezzo anno un Nell’arco di casa. della turazione ristrut- di ilavori via il prendono anno fine dello alla getti, stesso ipro- epreparati varianti le per isopralluoghi eseguiti 2014, luglio l’attoni. di Firmato donazione il 14 alpi- Gruppo locale del mani nelle l’edificio passare di l’idea qui Da dovuto perpetrarne la memoria. avrebbe che monumento un di

LATISANOTTA FLAIBANO LATISANOTTA comunità in occasione dei festeg- dei occasione in comunità ed alla “donato” parrocchia alla (l’ex parrocchia poila canonica), del- di proprietà di un fabbricato sistemazionela del piano primo nell’occasione,viando, per i lavori “Tagliamentozione Civile ‘91” av- di Prote- triveneta l’esercitazione Nel 1991 il Gruppo limitrofi. ha Gruppi dei e aquelle ospitato Sezione della alle manifestazioni tecipano alle adunate nazionali, par- degli iscritti fondazione parte dalla Fin guerre. le tutte di spersi dei e caduti commemorazione di- a cerimonia la organizza Gruppo il 1° il novembre, di era passato domenica di ottobre, anche se in parrocchia. Annualmente, la terza po mamme, la casa di riposo e la il grup- materna, ne scuola con la collaborazio- fattiva la oggi ancor Èviva emanifestazioni. attività varie di l’allestimento per gistico, lo- alivello soprattutto (Latisana), e del Comune frazione della realtà con le varie ha collaborato Gruppo il sempre Da soci. 44 su contare potendo passi primi isuoi quindi Elvio Masolin. Il Gruppo di figura nella mosse capogruppo primo il ed direttivo primo il nominava “casa”. una L’assemblea di privi ra anco- alpini e molti altri Latisana dal di Gruppo fuoriusciti 9 iscritti quindi un’assembleateneva con i si 1977 del gennaio Nel vamente. positi- rispondeva volta, questa di Udine, Sezione quale la alla sa Pero- eGiacomo Mauro Ercole da attivamente condotta ma iniziativa fer- epiù nuova una quindi partiva 1976 Nel latisanottesi. alpini dagli rompere il percorso intrapreso inter- potuto più avrebbe nulla e quindi Iltratto alpini. dado era amici agli terra di fazzoletto quel regalò che Stel Danilo don parroco dell’allora generosità anche alla grazie paese, del all’asilo mitrofa nell’area li- ammirare posso tutti che manufatto bel il così Nacque sto scorso ed ultimo capogruppo. capogruppo. ultimo ed scorso sto 16 il ago- avanti” “andato Perosa, Giacomo onorario; di capogruppo ruolo il 2014 nel ricevuto ha fatto, ha quanto per eche, pacatezza vi con trasparenza, saggezza 15 consecuti- per anni Gruppo il e guidato ha che socio Cassan, Luigi Gruppo; del nascita della fautore vivissimo citato egià 2008 nel ti” avan- “andato Mauro, Ercole 1998; nel avanti” “andato Masolin, Elvio stati: sono capogruppo I quattro Cantore. di Paradiso al presto tarli por- di quasi bisognoso tissimo, l'Al- aveva che diverso disegno un non per ma vecchiaia avanti” per però molti di questi sono “andati cose, delle natura Ènella dalizio. so- del storia la fatto hanno titolo avario che soci molti strappando alpina, famiglia la colpito abbiano re come in questi anni molti lutti aggregati. È comprende- facile composto da 47 alpini e 15 socitra soci ed amici, mentre oggi è iscritti 80 aquasi fino è arrivato e, negli anni, iscritti già citati 44 i contava fondazione sua alla po, 4capogrup- da guidato èstato so percor- suo nel che Gruppo, Il do. costruen- stavano che Gruppo nel ricercavano ifondatori fa anni 40 che lo alpino rispecchia spirito che Centro Italia. Un modo di aiutare dopo ilad terremoto Amandola in dopo ildola, terremoto in Emilia e aMiran- Abruzzo; in terremoto il dopo Vestini, ne Demetrio aSan ti adopera- sisoci sono fattivamente alcuni che Ècosì terremoto. del tragedia dalla colpite state sono anni negli che popolazioni alle un minimo di conforto no portato han- alpina, Civile Protezione alla collegata del Gruppo costola la menzione quelle che, attraverso le varie attività svolte meritano la Tra locale. dall’associazionismo le più tra sono usate sale queste fondazione oggi Ancor del Gruppo. di giamenti il per anniversario 25° tutti gli ospiti. ospiti. gli tutti da apprezzata Gruppo, del storia la ripercorso ha che fotografica mostra una allestita anche stata è struttura della All’interno to. monumen- del costruzione la per 1974 nel attivò che si comitato del aricordo pergamena una Gruppo no ha Josefino al Zanelli regalato De Marchi. In conclusione l’alpi- dalla voce dell’amico poeta Ivano delle Stelle”“Signori direttamente poesia della godere potuto hanno zioni ospiti, e Gruppi i convenuti alle associa- do dell’anniversario aricor- guidoncino nuovo il gnato conse- aver dopo pomeriggio, Nel lotteria. simpatica una ed Gruppo dal offerto pranzo il con èconclusa si Pordenone, di e Udine di Sezione della i vessilli e Regione fuori da anche venienti pro- gagliardetti molti partecipato quale hanno alla manifestazione, La sezionale. Presidente e del Vicesindaco del Capogruppo, del idiscorsi eper edispersi caduti corona d’alloro in dei memoria di deposizione mento una per la ilgiungere nuovamente monu- arag- fino paese del centrale via la per sfilato ha corteo il vamente Successi- Messa. S. la per chiesa la ha raggiunto Stino di Livenza, Santo di Banda dalla compagnato ac- il corteo, poi il monumento, presso coniniziata l’alzabandiera è domenica La Gruppo. dal ferta of- cena la per coperta struttura limitrofa nella si spostati sono chiesa, della navate le gremito ha che e per altro pubblico, re, coristi Asegui- Geremia. Fabia maestro dal diretto Portogruaro ANA Coro il ed Giudice Del Maurizio estro ma- dal diretto Tomba Mereto, di Milan, il Coro Alpino “Cjastelir” di Daniele maestro dal fisarmonica Casasola ed accompagnato alla Maurizio dal maestro diretto ta, Melodiosa” di Latisanot- “Virgo Coro il Moro, Piergiovanni estro ma- dal diretto Latisana, di Media Scuola della Musicale Gruppo del partecipazione conrocchiale, la par- chiesa nella emusica cori di una ha serata organizzato Gruppo il infatti, sera, Sabato ottobre. 15 il caratterizzato Latisanotta il 14 ed che hanno di manifestazioni giorni due della life-motive il è stata che Gruppo, del storia èla Questa Perosa. Italo all’alpino è passata Gruppo del guida la 7ottobre Dal Cronaca daiGruppi Italo Perosa Italo 49 50 rivista. della parte altra in riferito come 1911, del gennaio nel Afghanistan in e caduto dia Lusevera Micottis no dell’8°, residente con moglie la alpi- questo Sanna” per ricordare rial maggiore caporal capo Luca -Memo- Musi Monti dei sentieri sui alpina “1ª la Marcia èsvolta si di 5 sabato agosto giornata Nella Friuli. di quest’angolo di bellezze le conoscere far di po sco- lo pure aveva che cerimonia, inizio cedente, a diedero questa pre- dall’anno riuniti e Pradielis, Lusevera valle, della Gruppi due i 1974 del quando l’agosto Era vallata. stupenda zione di questa popola- la econ Sezione della alpini iGruppi con incontro 43° ha il ricordato suore-Lusevera” Tor- alpini “Val il Gruppo scorso, 6e7agosto del giornate Nelle Sezione della con alpini iGruppi 43° incontro All’assemblea, riunitasi alle ore Giacomo Perosa. capogruppo del scomparsa dell’improvvisa aseguito stesso dello guida alla continuità dare per Gruppo del ni alpi- gli straordinaria assemblea in riuniti sono si 7ottobre, Sabato Nuovo aLatisanotta capogruppo Cronaca daiGruppi l’alzabandiera e la posa di una co- una di posa la e l’alzabandiera quindi, chiesa, alla alpini. Davanti canti alcuni in èesibito si manova Pal- di Desio” “Ardito coro il ne, Nell’occasio- Lendaro. Valeriano e Forasacco Giuseppe scultori agli grazie ènata l’opera che ricordato pogruppo Ambrogio Balzarotti ha naturale in vigile guardia. Il ca- agrandezza alpino un figurante raf- lignea una statua inaugurata è si Qui Comoretto. maestro dal alpina di Gemona, accompagnata le, accompagnato Banda dalla socia- sede la verso èportato si corteo il borgata, della centro Dal maggiore Fulvio Comuzzi. L’8° Alpini era rappresentato dal Montina. ePaolo ni Gianni Cia- sezionali ai consiglieri assieme alpini presenti, gliardetti iga- almeno trentina Una militari. e civili autorità ealtre Marchiol Guido sindaco il con Lusevera di sente il gonfalone del Comune Musi per l’ammassamento. Pre- ritrovo presso la sede sociale di seguente, giorno del mattina La Piani. eIgor Paolini betta Elisa- Bellissimo, Luciano di cura a Afghanistan” in italiano tingente “Con- titolo dal fotografica mostra Visitata da numerose persone la Gruppo. del “baita” nella finale eritrovo premiazioni con culminata partecipanti, cento due- oltre con edizione, prima sta aque- partecipazione la Nutrita re il Direttivo, eletto nell’ultima segui- A Giacomo. di figlio Perosa, Italo socio il voti dei l’86% con po capogrup- eletto èstato ed iscritti degli 50% il oltre partecipato no han- Benedetti, di Mario sezione consigliere dal 17.00 epresieduta mo nord della pianura friulana. pianura della nord mo all’estre- calcarea corona bianca da fanno che monti maestosi quei alle pendici di cemente sopravvive tena- che Musi, di borgo nel pina concluso questa bella giornata al- ha ecanti musica da compagnato L’immancabile alpino ac- rancio paese. in venera si anni da che neve, della Madonna della statua la con processione una con deva conclu- si religiosa cerimonia La dell’Alpino. Preghiera della lettura èdata si Villa, Antonio don da celebrata sa, Zannier. S. Mes- della termine Al don di poesie ultime delle una letto ha che Pinosa Mauro alpino socio del intervento ilbreve tenore dello stesso friulane; tradizioni cultore e diappassionato storia e Torre val in parroco anni lunghi di don Zannier, Domenico gura per fi- la invece ricordato ha severa, Il colonnello di Buttolo, Lidio Lu- cerimonia. alla partecipare voluto ritornare in val Torre, per ha Sardegna dalla che Luca, di moglieto Sanna, quindi Daniela ritorno “a baita”. Ha ringrazia- fecero non che paesani numerosi anch’egli ricordando i presenti i a sua voltazona, ha ringraziato Montina, referente diconsigliere edel Sezione della anome Ciani, sezionale Il consigliere guerre. varie delle acausa acasa ritorno più fecero non aquanti dedicata nia si con è conclusa una poesia cerimo- comunale. La nistrazione all’Ammi- Torre Val della alpini gli che da anni uniscecollaborazione fattiva ela Torre val nella alpina tradizione consolidata la ricordato Marchiol hasindaco di Lusevera la relativa mostra fotografica. Il stata allestita, in appositi locali, era 2011. contesto nel Inquesto in caduto Afghanistan Sanna, Luca no la cerimonia voleva ricordare quest’an- che ricordando presenti, i ringraziato ha che Balzarotti po capogrup- del l’intervento seguire alrona monumento e a ai caduti andata al socio Stefano Cassan. Stefano socio al andata del Vice capogruppo, carica che è nito separatamente per l’elezione 2017-2019, ilper triennio si è riu- carica in ed ordinaria assemblea Paolo Montina Montina Paolo

LUSEVERA LATISANOTTA MALBORGHETTO VALBRUNA MAJANO alpini, amici e simpatizzanti. Il esimpatizzanti. amici alpini, Slovenia, nonché centinaia tra provenienti dall’Italia, Austria e d’armaalpini e delle associazioni Gruppi di Sezioni, rappresentanze di decine le accogliere per modi, predisponendolo nel migliore dei anni a mette disposizione il sito, da generosamente che Gruppo, del aggregato socio Bianco, Del le Achil- sig. del proprietà di ora ra, polverie- dell’ex nell’area è svolto anno a questa parte, l’incontro si edizione. da Come qualche23ª sua alla giunto Saisera, Val della Alpino con l’Incontro raggiunto èstato dell’attività clou momento Il rifiuto. di sorta ogni rimuovere per comune del zone varie tendo bat- vari, ed attrezzi guanti, sacchi volontà, buona di armati sono si ni epaesa- amici soci, tra volontari, 40 Circa edizione. quarta sua alla giunta ecologica, giornata con la nazionale, è iniziato aprile il 23 Adunata 90ª la per Treviso di ta trasfer- della prima gione”, ancor sta- “bella della periodo Il eventi. ed di manifestazioni importante di unanell’organizzazione serie impegnato attivo, molto èreso si Valbruna po alpini di Malborghetto Grup- il estivi, ed primaverili mesi dei corso nel anno, ogni Come Valsaisera in Incontro alpino Mon- di ANA Gruppo dal fatto ro bel lavo- ilhanno gran ammirato meta alla da ospedale. Arrivati fungeva Guerra do Grande della perio- nel che Monteaperta fugio da mogli e figli, sono saliti al Ri- di Majano, accompagnati Gruppo di del alpini un gruppetto mea, partendo a piedi da passo Tana- Il5agosto, dimenticare. non per Guerra Grande della sentieri Nei Escursione sul Granmonte è anche la terza giornata ecologi- giornata terza la è anche vi rilievo maggiore di impegni altri Tra gli Centenario”. del Memorial “3° nonmontagna competitiva ta si è tenuta anche la marcia in mattina- Nella manifestazione. della risuscita l’ottima per dopo, e durante prima, impegnatisi po, Grup- del i soci atutti plauso Un polveriera. la nuovamente presso “conviviale” parte sua la per guito L’incontro prose- èquindi i caduti. atutti onoranze le rese state sono Gariup, alla cappella Florit, dove Mario don da celebrata Messa e la autorità delle allocuzioni ele diera poi presso la polveriera l’alzaban- seguiti sono Saisera, Val della re al cimitero milita- austroungarico dell’esercito caduti ai onori degli resa la impegno primo come sto vi- ha giornata della programma in altre occasioni. altre in di tornare che si ripromessi sono piacevole molto un’esperienza cerimonia, aquesta partecipava ta che il Gruppo alpini di Majano raccoglimento; prima vol- la era e interesse con seguita campo, al Messa Santa la con cerimonia la undici Alle ècomplimenti. iniziata Udine; di Sezione edalla teaperta Due Pizzi. Non è mancata la no- la èmancata Non Pizzi. Due sui Bernardinis Ricovero del ne sistemazio- di l’attività per Daur” “Mai dell’associazione a supporto impegnato anche Èstato Pedala”. e “Corri bike emountain corsa di gara della svolgimento lo per loco di pro con Malborghetto la del Giro delganizzazione Lago, alpini di Cave del Predil nell’or- con gli ha collaborato Il Gruppo . di Alpini Gruppo sul posta èim- si finale nella che Tarvisio, di Italia Caserma della squadra dalla vinto impegnati, giocatori 70 circa di totale un con squadre seial quale hanno partecipato Benedetto”, De Luciano Memorial “8° di calcetto il torneo ganizzato or- Èstato comune. del territorio di nel pulizia in attività volontari 40 circa impegnati visto ha che ca, Cronaca daiGruppi 51 52 nel (inaugurato 1932).ai caduti numento di coppia con lapidi la l’area di fronte l’imponente mo- cimitero nel sistemato hanno cose, altre le fra nere, penne Le alpini. Gruppo e locale Proloco Circolo filatelico, rocchia, Par- Comune, da formato storica mossa da un comitato di ricerca pro- èstata Caporetto) dopo del ni 1917, gior- ottobre drammatici nei (30 Mortegliano di battaglia della zioni anniversario per il 100esimo e di manifesta- iniziative Una serie esolidarietà libro Monumenti, un ab- dove 17 del quello settembre, è stato appuntamento irripetibile eprobabilmente importante tro Un al- sospesa. definitivamente epoi successiva settimana alla rinviata 2settembre, il per mata program- Bernardinis, Ricovero montagna della alto festa della pedito quest’anno lo svolgimen- hanno im- tembrine, purtroppo, condizioni set- meteorologiche di amicizia. avverse Le rapporti continui e costanti to intrattiene alpini di Malborghet- il Gruppo con le austriache qualisociazioni cheagli inviti giungono dalle as- nonché oltre confine, rispondendo enon, vicini alpini eGruppi zioni di associa- e alle manifestazioni alle cerimonie partecipazione stra Cronaca daiGruppi ne del libro si dirà nel prossimo prossimo nel dirà si libro del ne 1915-1932”. presentazio- Della soldati di storie ealtre ricordo il I caduti, di Mortegliano. guerra Grande “La fa: secolo un vittime ri del territorio comunale rimasti imilita- tutti di vicende alle mente prevalente- erivolta iscritto un da curata pubblicazione corposa editoriale dando alle una stampe di promozione un’iniziativa ti nella nello ma si sono anche concentra- al lavoro di ramazza, pala e pen- limitati sono si non però alpini Gli e bosniaci. ungheresi ai militari dedicata metallica targa la anche Curata e tricolore. con nastro fiori ornati poi lavori), dei momento un basamento in pietra (nella con di sostegno metallici paletti foto irelativi anche eprecisione cura con Riallineati Guerra. Grande dei settantasette caduti della inomi con targhette le ricollocate quindi erestaurate rimosse state le file sono deitra vecchi cipressi, Qui, Rimembranza. della il parco riordinato le aiuole e soprattutto che contornano ghiere decorative rin- relative le inoltre Rinnovate da dove udinese, ratonina oramai ma- della nell’ambito aUdine, zio servi- prestato ha soci nostri otto di un gruppo giorno, lo stesso la, nul- mancare farci non Per ziano. Vene- aPalazzo èsvolta si che nia cerimo- una di corso nel onoraria, ha anche ricevuto la cittadinanza ci cent’anni L’arciduca orsono. austria- soldati dai Rauna Malga in eretta dell’Arciduca, e nonna d’Austria all’ultimata imperatrice dedica- Zita, Cappella di struzione co- del della centenario occasione in eLorena, d’Asburgo Carlo duca l’Arci- S.A.I.R. ospite visto ha che VolontariPompieri di Valbruna, dal Corpo promossa nifestazione il nostro servizio durante la ma- biamo “avuto l’onore” di prestare delle cucina all’aperto). una (nell’immagine parte tagiosa con- eallegria passione adeguate, di attrezzature inimpegno fatto con il consueto solidarietà to alla finalizza- svago di anche ma voro ore di la- Bianchi” di Mortegliano: nale della casa di riposo “Rovere parenti, accompagnatori e perso- ospiti, per pranzo tradizionale del datovano una mano riuscita alla ave- Gruppo del alpini di dozzina al monumento, intorno una lavori dei prima giorni Pochi numero. programmazione. curata ac- una atto in è già quale il e per particolare tutto del programma un con Guerra, Grande della fine 2018, anno del della centenario il ad accogliere preparando si sta che Valbruna, pini di Malborghetto al- del Gruppo vitalità una grande di segno impegnativi, prospettano si invernali imesi eanche intensa, è costituito. stato Un’attività molto Gruppo il quando da presenza stra no- la mancare facciamo non dove Plain, Maria di Internazionale tro all’Incon- partecipare per sburgo aSali- èrecata si delegazione stra no- una infatti “sdoppiati”, siamo ci giornata questa in Anche 19 km. 9, 14 e distanze: diverse tre deva preve- che Saisera, Val ela bruna Val- tra èsnodato si che tracciato un bellissimo naturalistico, spirito con chi agonistico spirito con chi che hannoappassionati, seguito, mille circa di partecipazione una con aValbruna, FIASP dalla zata organiz- marcia non competitiva una in percorso) controllo ristori, pranzo, preparazione percorso, mansioni (tracciatura ti con varie impegna- sono soci stati dei nostri molti ottobre primo Il gara. della anni “gestiamo” all’arrivo il ristoro

MORTEGLIANO MALBORGHETTO VALBRUNA PRECENICCO PAGNACCO NIMIS Magnifica la cornice di folla che di folla cornice la Magnifica isacerdoti. anche posto trovato hanno barca cui sulla Madonna la sportato e scortato la statua del- tra- hanno Civile Protezione della eivolontari alpini Gli Floreani. dei udinese bottega all’importante attribuita secolo, agli inizi del XVI erisalente dipinta sontuosamente Madonnala in trono col bambino, bensì “Pizule”, la non Quest’anno Neve”. della Madonna della sta “Fe- della il di giorno Titiano, rio Santua- al Madonna della statua la riportare per fiume, via naggio, agosto si è proposto il pellegri- 5 il 14° il Per consecutivo, anno Neve a Titiano Madonna della della Santuario al Pellegrinaggio aSan dedicato monumento il trova si dove colle sul sole, di giornata da splendi- una in agosto, 27 Domenica Alpina Festa del parte da èavvenuto tricolore, nel avvolto cippo, del scoprimento successivo Il Tina. De Rizieri mons. da celebrata S.Messa la è seguita cui all’alzabandiera per assistere del borgo piazzetta nella radunati sono si Iconvenuti mondiali. guerre delle iCaduti tutti di memoria in deo lapi- cippo un di scoprimento dello paesana, si è svolta la cerimonia festa della occasione in Nimis), di Comune del (frazione Vigant di gata luglio nell’antica 30 Domenica bor- commemorativoCippo aVigant dei caduti di tutte le guerre. Una guerre. le tutte di caduti dei in ricordo manifestazione la svolta è si alpini, degli patrono Maurizio, Preghiera della lettura èdata Si trombettiere. un giovanissimo da eseguito silenzio del note dalle in onore ai accompagnata Caduti corona della deposizione la seguita benedizione del monumentoAlla è Nimis. di alpini degli presentanza rap- una edi limitrofi Gruppi dei ti di alcuni gagliardet- di , stale il Comandante fore- stazione della cui di un tra folto pubblico presenza alla Grillo Roberto capogruppo e del sindaco Bressani, di Gloria Nimis, il locale Gruppo alpini. il Gruppo locale e Civile Protezione della volontari sintonia i in perfetta collaborano daquale, qualche ormai tempo, la con serietà ela to l’impegno ai che fedeli, hanno conferma- tà civili e religiose, unitamente autori- le tutte espresso hanno ecompiacimento Soddisfazione Zentilin. monsignor da guidata ne, processio- in riunirsi per Titiano di imbarcadero piccolo al attendeva Mario Benedetti Mario riuscita della cerimonia. la per ipresenti tutti da espressa è stata soddisfazione Grande indistintamente. loro tutti ilomissioni, monumento ricorda dimenticanze ed anche per evitare equindi, mondiali iconflitti durante Caduti dei nominativi singoli ai lire risa- ardua impresa stata Sarebbe Vigant. borgo di originari Caduti ai omaggiorendere e testimonianza per voluta èstata Nimis di territorio incazione piccolo questo angolo del dovere e in particolare la sua collo- nell’adempimentoesistenza del loro loro la sacrificato hanno che coloro tutti di ememoria simbolo essere le montagne del vuole circondario, del- originaria posizionata, pietra La dai valligiani. ganizzato or- èstato pranzo il consuetudine, come cerimonia, della termine Al un allocuzioni. e valligiano) di brevi da (composta Vigant di dell’Alpino Franco De Fent. De Franco Udine, di Sezione della vicario dente presi- vice eil comunali, assessori dagli accompagnato Mazzaro, Luca Pagnacco, di sindaco il anche pato riggio. Alla cerimonia ha parteci- pome- tardo al fino allegramente festeggiato hanno amici ed zanti simpatiz- soci, tra persone quanta duecentocin- Oltre alpino. rancio il folto numero di fedeli ha preceduto un da eseguita militare cappellano da un officiata funzione religiosa Cronaca daiGruppi Guerrino Trangoni Guerrino Roberto Grillo 53 Sull’Ortigara

I “ragazzi” del Gruppo di Sam- mardenchia hanno voluto salire sull'Ortigara per celebrare l'anni- versario dei 100 anni dalla storica battaglia. SAMMARDENCHIA

Pellegrinaggio sull'Ortigara Raduno Triveneto

Alcuni soci di San Vito di Fagagna con il gagliardet- Soci del Gruppo presenti al Raduno Triveneto a to del Gruppo ed il vessillo della Sezione di Udine Chiampo. Altra bella e riuscita manifestazione sull’Ortigara per l’annuale pellegrinaggio che alpina. quest’anno celebra il centenario della battaglia. SAN VITO DI FAGAGNA VITO SAN

San Maurizio patrono degli alpini

Anche quest’anno la quarta domenica di nostri soci. Circa 70 gli alpini del di settembre il Gruppo di San Vito di Gruppo presenti e tra questi spiccano Fagagna ha festeggiato il Santo Pa- i nostri due soci residenti all’estero trono degli alpini, San Maurizio, con e presenti ben volentieri per l’occa- una bella manifestazione iniziata sione.In foto vediamo da sinistra a con l’alzabandiera, il canto dell’Inno destra i consiglieri sezionali Ciani e d’Italia, la Santa Messa molto parte- Varutti, quindi il socio Fabrizio Fabbro cipata e grazie al celebrante anche assieme a moglie e figli provenienti molto coinvolgente, la deposizione di dalla Nigeria, il sindaco Michele Fab- un serto floreale con l’Onore ai Ca- bro, il vicecapogruppo Adriano Micoli, duti e per finire con il consueto rancio il capogruppo Bruno Minutti ed infi- alpino preparato come al solito magi- ne il socio Bruno Flumiano arrivato stralmente dal nostro gruppo cucina dall’Australia. con la collaborazione di diverse mogli Bruno Minutti

65° Adunata della Sezionale di Salò

zionale di Salò su invito del Gruppo alpini. La sfilata ha attraversato le alpini di Portese con cui siamo ge- caratteristiche borgate di Portese mellati. L’amicizia che ci lega nac- e San Felice del Benaco terminan- que all’Adunata Nazionale di Genova do al santuario della “Madonna del trovando come “vicini di tenda” pro- Carmine” di San Felice dove si sono prio alcuni soci del Gruppo. tenuti i discorsi ufficiali e la Santa Quest’amicizia si è via via conso- Messa. A conclusione della cerimo- lidata negli anni fino ad arrivare nia c’è stato un’abbondante pranzo al gemellaggio tra i nostri Gruppi ufficiale, dove si sono rinnovati il le- che è stato sancito in occasione game ed i valori comuni fondati sul- del 90° di fondazione del Gruppo di la solidarietà ed amicizia reciproca. Savorgnano, tenutosi il 28 settem- Si ringraziano i Gruppi di Reana del

Domenica 17 settembre il Gruppo bre 2014. Alla cerimonia a Portese, Roiale e di Vergnacco per aver par- DEL TORRE SAVORGNANO alpini di Savorgnano del Torre ha sulla splendida cornice del lago di tecipato con il loro gagliardetto. partecipato alla 65° Adunata Se- Garda, hanno partecipato numerosi

54 Cronaca dai Gruppi TARCENTO ne si è tenuta il primo luglio, alla alla luglio, primo il ètenuta si ne benedizio- La visibile. giormente mag- posizione una in peraltro ex novo ilrifare cippo, ponendolo fondazione, ha il deciso di Gruppo di 90° del Inoccasione tragedia. della luogo sul ricordo cippo un posto hanno icommilitoni guente se- aTarcento; l’anno stanza di 12° comp. della Bisol, Severino le capora- il vita la perso ha sportive In una di manifestazioni queste 1909. dal fin paese, in alpine caserme di senza pre- anche alla grazie sportive; e manifestazioni nie patriottiche Bernadia e le numerose cerimo- del Monumento-Faro sul Monte costruzione Montina, la ricordato ha tarcentino, del Gruppo meriti Tra i novecento. del venti anni gli de- metà seconda Tarcento, nella alpini di delcostituzione Gruppo 1919 nel ealla dell’ANA nascita alla che portarono fasi principali le ha ricostruito invece ticolare, storia tarcentina e alpina in par- Montina, cultore appassionato di Paolo sezionale consigliere Il ni. tarcenti- alpini 140 circa di vita la e esercito nostro al costò perdite sul che fronte tante dell’Isonzo, la Grande Guerra: in particolare nel- impegnati tarcentini alpini gli videro che belliche vicende le Vazzaz ha illustrato ai Andrea Alpini 5° presenti del maresciallo il alpini, canti di serie una in bito èesi- si Tarcento di che Bernadia dal MonteAccompagnati coro Tarcento. di Gruppo edel Alpini Nazionale dell’Associazione storia e sulla ra Guer- Grande della tema sul rale fondazione cultu- con una serata di 90° suo il per cerimonie alle zio il Gruppo di Tarcento ha dato ini- di un folto pubblico, presenza alla torium delle locali scuole medie, all’audi- giugno 30 Venerdì scorso Gruppo del fondazione di 90° bai, della tenenza di Guardia di Guardia di tenenza della bai, Chia- Stefano maresciallo Julia, Brigata della in rappresentanza Lacassia, Gaetano Alpini, dell’8° pure il luogotenente erano Vi PonteAngelo e Montina. Paolo Ermacora, Mauro iconsiglieri con Soravito Dante presidente il zione, Se- nostra la Per Liberale. dante dal guidata coman- urbani vigili di rappresentanza una da gnati accompa- comunali, consiglieri Toso ealcuni Luca vicesindaco il Steccati, Roberto sindaco suo il Tarcento, con di città della lone Udine. In testa al corteo il gonfa- e ovviamente Gorizia (Australia), alpini di Brisbane i quali i vessilli tra alpini, egagliardetti d’Arma ni Associazio- varie di evessilli diere ban- tra cinquantina una Presenti paese. del vie le Coia ha preceduto il lungo corteo banda didell’alza La bandiera. cerimonia la per Libertà piazza di direzione in èmosso si corteo il quindi Gruppo, del sociale sede lacon l’ammassamento presso 2luglio, domenica èsviluppata si cerimonia della centrale parte La zona. della alpini di rappresentanza una edi Steccati, Tarcento, Mauro di sindaco del Bisol, di parenti dei to il primo luglio alla presenza inaugura- èstato precedente, al rispetto più accessibile in luogo posto monumento, nuovo Il tempo. il dal cippo deteriorato pristinare ri- di deciso ha Gruppo il dazione, fon- di 90° suo del In occasione zona. della riposo e di numerosi gagliardetti a generale ora D’Andrea, nente suo comandante di plotone, te- del Bisol, di parenti dei presenza rimonia dell’alzabandiera, seguita seguita dell’alzabandiera, rimonia ce- la tenuta è si Libertà piazza In tarcentino. Gruppo del socio peraltro Job, Bruno (a rip.) d’Armata Corpo di generale il mancare poteva Non altri. P.C. ed della comunale tanza rappresen- una Cenedella, berto Ro- Faro Monumento Comitato del Tarcento; presidente di il Finanza Nel suo intervento il capogruppo capogruppo il intervento suo Nel Patria. la per vita la diedero che tarcentini 350 oltre gli ricordare per Guerra, Grande nella caduti d’allororona al monumento ai co- una èdeposta si dell’Alpino, Preghiera della lettura la e dopo Al termine funzione religiosa della comunità. nostra nella vivo ancora esempio un 1976, del rimane terremoto dopo nel particolare in dato, essi da l’aiuto alpini, degli contributo il continuo hamelia ricordato mons. Duilio che Corgnali, nell’o- da celebrata funzione religiosa, Tamalleo, ha accompagnato la Alessandro maestro dal guidato Il coro alpino Monte Mercato. piazza gua Bernadia al monumento nell’atti- ai caduti, davanti celebrata S.dalla Messa, Cronaca daiGruppi 55 nelle famiglie, ecc. Perchè questo è il vero spirito alpino. Il luogotenente dell’8° Gaetano Lacassia in rappresentanza della Brigata Julia, rivolgeva un breve

indirizzo di saluto ricordando le TARCENTO iniziative del venerdì sera, con la conferenza sulla storia del grup- po e lo scoprimento del nuovo cippo dedicato a Bisiol, il giorno seguente. Il sindaco di Tarcento Steccati concludeva la serie degli interventi ricordando l’impegno degli alpini tarcentini in questi novant’anni di vita, per portare avanti quei valori che sono alla di Tarcento, Davide Gatti, ha rin- Faro sono state inumate la salme base di ogni buona società. Anche graziato i presenti, in particolare di sei caduti tarcentini, dando se in questi anni molte cose sono i numerosi gagliardetti e vessilli. sacralità al luogo, dichiarato ora cambiate, prosegue Steccati, il vo- Ha ripercorso quindi le principali Monumento - Ossario nazionale. stro cappello rimane un simbolo, tappe storiche del Gruppo, dalla Ancor oggi il Gruppo di Tarcento un insieme di virtù intrinseche di benedizione del gagliardetto con è capofila nella custodia e manu- quei valori cui gli alpini si sono il motto “Ciante che ti passe”, alle tenzione del sacro luogo. sempre ispirati nella loro lunga vicende della seconda guerra Il nostro presidente Soravito ha storia. Valori che sono senza tem- mondiale e il conseguente periodo preso quindi la parola per ringra- po, anche se oggi parrebbe che ci di oblio, fino alla rinascita del do- ziare i numerosi presenti e in par- si rassegni a vivere senza valori. poguerra con la costituzione della ticolare i tanti gagliardetti: chiaro Il rancio alpino concludeva questa Sottosezione di Tarcento. segno dell’impegno che il Gruppo importante giornata per il gruppo Grazie all’unione con i Gruppi al- di Tarcento svolge nella zona. Ri- alpini di Tarcento, con l’augurio di pini limitrofi, si è reso possibile corda che gli alpini sono sempre un arrivederci per festeggiare il la realizzazione del Monumento – presenti dove serve; non solo per secolo di vita, nel prossimo 2027. Faro sul Monte Bernadia, inaugu- le belle occasioni come questa rato nel settembre del 1958. L’an- odierna, ma pure per dare un aiuto Paolo Montina no seguente, nella cappella del quando e dove serve, nelle scuole,

Guarda, gli alpini!

Dall'ultima volta che il Gruppo coraggio, il Gruppo è rientrato in di Udine Est si è fatto sentire su una vita comunitaria che lo atten- queste pagine sono trascorsi un deva e che forse proprio ne aveva po' di mesi ma non sia questo un bisogno. Ispirati da buoni propositi UDINE-EST UDINE-EST motivo per pensare che il Gruppo ed idee nuove ci siamo ritrovati a si è messo ad aspettare che tra- cogliere ed interpretare i messag- scorressero i giorni e le stagioni. gi che incontravamo lungo il cam- "Guarda, gli alpini!" è quello che mino come quello dell'Arcivesco- in questi mesi è stato frequente vo di Udine e cioè quel "che siano udire nella nostra zona periferi- una cosa sola", riferito alle unioni ca di Udine e, grazie ad un po' di interparrocchiali necessarie vista imprudenza o grazie ad un po' di la scarsità di vocazioni, è diventa-

to spunto per la prima "Pasquetta alpina" che ha prodotto una rac- colta fondi per i molteplici progetti delle parrocchie della zona. L'intenso maggio ha portato a ri- cordare la figura dell'alpino Ric- cardo: primo caduto della Grande Guerra a cui il nostro Gruppo è intitolato. Proprio in quella do- menica i parroci chiedevano la collaborazione alla comunità per un aiuto volontario all'interno del- le parrocchie stesse e quale mi- glior esempio se non quello degli alpini? Fu così, nelle preghiere dei fedeli, in cui si ricordavano i caduti

56 Cronaca dai Gruppi UDINE-EST avanti. Ospiti nella parrocchia, parrocchia, nella Ospiti avanti. guardare può esi costruire può insieme che siprio può si iniziare, è perché al pro- futuro guardare per da migliore cogliere saggio "Together" (insieme). Quale mes- un titolo in inglese: aveva contro L'in- e Bulgaria. Slovenia Serbia, Romania, dall'Albania, Spagna, dalla provenienti ragazzi to per riferimen- di e punto "crogiuolo" in ètrasformata si che Udine di ni d'Europa nella nostra periferia un coi incontro giova- organizzare di mente in èvenuto Gruppo, del aggregato nostro Beppe, don quel a quando specie meno venute mai sono non entusiasmo ed idee ché per- apparente calma la l'estate: poi Giunse Padoano. Alceo gruppo capo- vecio nostro del candeline 80 le aspegnere aiutato abbiamo cui in momento nel eanche zonali parrocchie delle patronali feste di nelle gioiamotivo e di allegria sorrisi. Sorrisi che sono diventati dato di lasciare spazio anche ai scor- mai hanno non comunque eche occasioni varie nelle e aiuto disponibilità, propria la presenza dare saputo hanno che persone semplici Riccardo: dell'alpino discorso presso la casa natale Petrei ha voluto ringraziare nelquelli che il capogruppo Roberto eroi deldel presente passato... Eroi Fraternità. edella Speranza della baluardi nei ruolo nostro il eascoprire società nostra la no che logora- atteggiamenti errati gli asconfiggere anoi quell’aiuto chiesto veniva ealoro goismo dell'e- pareti diritte sulle dono, sui ghiacciai perenni dell'abban- sulle nude rocce dell'indifferenza, sercito" di angeli per combattere quell'"e- diventati sono avanti" "andati ragazzi chepace, questi di tempo ein guerra di tempo in momenti di condivisione all'ombra momenti all'ombra di condivisione bei dei atutti regalato ha eche ni alpi- dal Gruppo luto organizzata sa- di cena la per tenuti stati sono grandi più isorrisi Ma gruppo. del rappresentanza piccola una c'era duomo in Messa alla eanche lori va- nostri ecoi alpini inostri con contatto in entrare di modo avuto sui vent'anni hanno ragazzi questi un senso al nostro ricordare, al ricordare, al nostro un senso quellestate a parole poche dare ba- siano Che differenza". la fa esserci onon "esserci indelebile: di quella domenica, si è scolpito dall'omelia tratto Un messaggio, di giovani. Europa una su ancora, meglio o, Europa giovane una su è allargato si che ideale alpino cappello un di Cronaca daiGruppi 57 Tempio Ossario. Esserci o non esserci fa la diffe- renza, mi sa che è proprio vero perché se la pigrizia ci dovesse prendere nelle sue "dolci grinfie" rischieremmo di perdere una bat- taglia che la quotidianità ci porta UDINE-EST UDINE-EST a sostenere contro l'indifferenza. Non si sa mai bene come finire un articolo perché sembra sempre di non aver detto tutto o magari ci si rende conto di non aver fatto ab- bastanza ma sarà nostro impegno e nostro proposito per il futuro cercare di cancellare una "virgo- la" di troppo. Può sembrare poca cosa ma personalmente penso che faccia la differenza perché quando sentiremo dire "GUARDA GLI ALPINI!" sapremo che siamo tornati veramente un punto di rife- rimento e di esempio per la nostra nostro collaborare e al nostro battente o a Chiampo all'Adunata terra e la nostra gente così come semplice "fare" ma senz'altro ha triveneta o semplicemente a quel- è stato in passato. aiutato a trovare la forza di esse- la Messa dedicata a San Maurizio, Alpini Udine Est: CONTINUA... re sul Bernadia sotto la pioggia patrono degli alpini, celebrata al

Onore ai caduti della Grande Guerra

Come ogni anno, in collaborazione gnare la medaglia ricordo a un fa- con il Comune di Udine e con la miliare del soldato Aldo Cucchini, Parrocchia di San Marco in Chia- caporal maggiore dell’8° alpini vris, gli alpini di Udine Nord hanno nato a Udine nel 1894 e deceduto ricordato i propri morti e i caduti in prigionia il 9/1/1918. di tutte le guerre. Particolarmente Nella foto il consigliere comunale, UDINE-NORD sentita la celebrazione della San- sig.ra Paviotti, consegna la meda- ta Messa accompagnata dal coro glia alla signora Renata Cucchini parrocchiale e la cerimonia di de- nipote del caduto. posizione di due corone di alloro sotto le lapidi che riportano i nomi dei caduti della Prima e della Se- conda Guerra mondiale. L’occa- sione è stata propizia per leggere i nomi dei caduti, elencati a pagina 504 dell’Albo d’Oro, e per conse-

Riapertura Fogolar Alpin

(Gli “iperattivi” riaprono ni autosufficienti. Il programma d’Italia, sta concludendo il sesto il “FOGOLAR ALPIN”) prevede: Ginnastica dolce (fisica anno consecutivo. Possono parte- Oltre l’aspetto conviviale, scan- e mentale), stimolazione e man- ciparvi, con modico contributo, gli dito dalla recente “sardellata”, tenimento del moto funzionale, at- anziani, in numero limitato dalla dall’“october-fest” e dalla no- tivazione interessi (attualità, sto- capienza del locale, che si inseri- vembrina “serata del lesso”, pro- ria, arte, natura e recupero della ranno socializzando ludicamente UDINE-SUD seguono le iniziative sociali del memoria). Intrattenimenti e gite. in un gruppo già affiatato di corsi- Gruppo di Pascolo. La prima seduta, martedì 3 otto- sti, che hanno rinnovato l’adesio- Archiviata la cerimonia dell’alza- bre scorso, ha riavviato la ses- ne a fronte dei benefici riscontrati. bandiera, alla Scuola Alberti, con sione trimestrale dell’attività di Per informazioni ed iscrizioni con- la partecipazione di autorità co- socializzazione articolata in due cordare con: munali e scolastiche e degli allievi pomeriggi per settimana, presso Abelli G. Tel 0432 882274, cell. e docenti della stessa scuola, con il Gruppo alpini, nel Parco Peter 3458394855 e Ardito G. cell. 349 la presenza entusiasmante della Pan al n. 12 di via Di Brazzà. 0079522 Fanfara alpina della Julia, la Sala L’iniziativa, confortata dai risulta- Asquini della baita di via Di Brazza ti conseguiti in precedenza e pre- Al...Pino Abelli si è rianimata con la ripresa della miata nel 2016, con il riconosci- sessione autunnale del corso “Fo- mento del Premio Bontà dall’As- golar Alpin”, riservato agli anzia- sociazione Nazionale Cavalieri

58 Cronaca dai Gruppi Lettera al Direttore

Egregio Direttore,

Recentemente ho partecipato al alla morte, una presenza alpina, vo Regolamento, compreso quello funerale di due amici alpini e con anche semplice, non dovrebbe della Sezione di Udine non ho tro- sorpresa non ho visto alcuna pre- mancare. Questi amici, anche se vato alcuna menzione di questa di- senza di alpini con il cappello in non erano iscritti all'ANA, avevano sposizione. Può darsi che alla mia rappresentanza del Gruppo del comunque svolto il servizio milita- età qualcosa mi sfugga o qualche loro luogo di appartenenza. re nel corpo degli alpini giurando parola mi sia poco chiara, per cui Mi sono informato presso il mio fedeltà alla Repubblica Italiana, le chiedo se gentilmente mi può Gruppo di questa “stranezza” e al Capo dello Stato, all'osservan- aiutare a chiarire questa “stra- mi è stato risposto che la presen- za delle leggi e ai doveri di com- nezza” e a sollevarmi da questa za ufficiale degli alpini è riserva- petenza con serietà e dedizione e amarezza. ta solamente agli iscritti all'ANA, mi son detto: possibile che anche Grazie e Mandi con tutto il cuore perché così dice il Regolamento gli alpini si siano adeguati alla di alpino. nazionale e quello della Sezione burocrazia? Le scrivo perché no- di Udine. Sono rimasto piuttosto nostante abbia letto diverse volte GianPaolo Feruglio amareggiato, perché di fronte lo Statuto Nazionale con il relati-

Risposta del Direttore

Caro Feruglio, ogni associazione segno di rispetto. E qui, più che le che, dando l'addio a qualche ami- ha le sue regole. Quelle dell'ANA regole, contano i sentimenti. Al co alpino, più che la presenza dei dicono che la presenza del ga- funerale di mia madre, anni fa, gagliardetti, con la loro ufficialità, gliardetto a un funerale è previ- parteciparono l'allora Capogrup- mi hanno sempre colpito e com- sta per gli iscritti all'Associazione. po di Tarvisio, dove sono tesserato mosso l'esecuzione di “Signore Naturalmente nulla impedisce che come “amico degli alpini”, e altri delle cime” e quell’addio alpino chi partecipa alle esequie di un due soci e amici, tutti con il loro che non è un addio definitivo: “è proprio caro o di un amico o di un cappello. Un gesto semplice e andato avanti”. conoscente, uomo o donna, alpino silenzioso, che mi fece sentire il o marinaio, iscritto o meno, porti il conforto della loro solidarietà in Toni Capuozzo proprio cappello alpino, come un un momento difficile. E devo dire

Raccolta fondi pro terremotati Centro Italia

• Fabris Odillo € 200,00 • Comunità di Majano € 516,00 • Gruppo Alpini di € 65,00 • Gruppo Alpini di Tarcento € 1.000,00 • Gruppo Alpini di Manzano € 500,00

Totale € 2.281,00 Al 4 luglio 2017 € 8.351,76 Totale al 16 novembre 2017 € 10.632,76

Raccolti in totale al 16 novembre 2017 € 70.632,76 Consegnati il 21 aprile 2017 € 60.000,00

Cronaca dai Gruppi 59 Recensioni LUIGI MELLONI

AGENDA FRIULANA 2018

chiandetti editore

Dal 1976 l’Agenda Friulana, edita da Chiandetti, è uno to agli Alpini. All’inizio di ogni mese, due pagine, sono strumento non solo per segnare gli appuntamenti, dedicate alla storia, alle imprese di questo valorosa ma anche un libro, interessante e piacevole da con- ed intrepida Associazione: l’A.N.A. Uomini che ogni sultare, elegante e raffinato, di tradizioni e informa- giorno sono sempre presenti con la loro solidarietà, zioni friulane. la loro presenza, le loro mani, la loro generosità e i Si distingue per trattare in modo esauriente e di sin- propri valori ad aiutare il prossimo. tesi, argomenti poco noti, molto spesso introvabili nei libri e frutto di ricerche mirate. Seguono altri argomenti quali: Effemeridi e Calenda- rio - L’aratro in Friuli - Lucs di incuintri di une volte La prima edizione esce nell’anno dei terremoti in - Santità aquileiesi - Miti fiabe e leggende del Friuli Friuli, pubblicazione tesa a difendere e salvaguar- Storico -Musei della contadinanza friulana – La pe- dare quella identità friulana che rischiava di essere sca di laguna a - Gli spiritelli di sommersa dalle macerie del Friuli distrutto dagli - Il paesaggio di Zoppola - Calendario di eventi sismici. gastronomia tradizionale - La piccola guerra del sol- L’editore, Luigi Chiandetti, per 42 anni, continua a dato Cjin - La nascita dell’acquedotto Poiana - Storie far conoscere, a descrivere e ad illustrare il Friuli in di palazzi, piazze e strade di Udine - Tradizions dal tutte le sue componenti sia storiche che geografiche, medi Friûl - Mestieri di un tempo - Il rientro dopo etimologiche e poetiche, paesaggistiche ed econo- la fine della Grande Guerra - Il cavaliere nero. San miche. Maurizio patrono degli alpini… e molto altro!

L’Agenda Friulana per l’anno 2018 non smentisce L’Agenda Friulana può essere un regalo utile per le queste caratteristiche: numerosi sono gli argomenti prossime festività che accompagnerà il lettore lungo tutti unificati dalla cultura friulana, usando indiffe- tutto il 2018. rentemente l’italiano o il friulano. Sfogliandola notiamo che il tema principale è dedica-

In esclusiva per i lettori di “Alpin jo, mame” a soli 10 € (anziché 12 €)

Per info e prenotazioni: mail [email protected] telefono 0432/857054 Chiandetti Editore - via Vittorio Veneto, 106 33010 Reana del Rojale (UD).

60 Recensioni “Divenne neve” LA VITA DI RENZO

Questo è il racconto di una vita che gliosa, scalini, sfiora docile cam- ha lasciato dietro di sé un posto pi, fiori e rocce, lascia dietro di sé vuoto, colmato soltanto dal rim- una scia di gioia di vivere, di amore pianto di sogni che non potranno per la famiglia, di passione per la essere realizzati, di parole che vita d’alpino, di altruismo, di ge- non accarezzeranno più, di pro- nerosità e di lealtà, quella stessa getti che rimarranno per sem- lealtà che lo spinge a seguire “il pre tali. La vita di Renzo: da Calvi suo Gemona” in Russia. Quell’ac- dell’Umbria, dove nasce profugo qua, che tenacemente continua a dal Friuli, all’infanzia in un’Austria scorrere, si unisce ad altra acqua, preda degli anni turbolenti del diventa forte, impetuosa, com- dispensando gelo. È destinata a primo dopoguerra, alla gioventù battiva, ma non raggiunge il suo sciogliersi ma alcuni cuori sono spensierata nel suo Friuli, fino al mare. Isolata, scava la sua stra- ghiacciai che la mantengono soda, corso ufficiali, alla guerra d’Al- da attraverso un vuoto desolato, impenetrabile e scintillante. Ora, bania, alla Russia, alla Medaglia si volatilizza, giunge in cielo e si la sua Medaglia d’Oro, espressio- d’Oro e infine al nulla. La sua vita trasforma in silenziosa tremula ne dei valori dello spirito alpino, attraversa l’Italia del ventennio leggera e impalpabile neve. Il suo riluce su candida, impalpabile e fascista, come l’acqua regalata manto ghiacciato diventa la coper- fredda neve. Soltanto neve. dalla pioggia. Scorre lungo vicoli ta di quanti da essa hanno avuto e strade impervie, scende, rigo- nutrimento, riscalda l’anima pur

“La Grande Guerra di Mortegliano” MORTEGLIANO RACCONTA I SUOI CADUTI DEL 1915-1918

sfortunati militari. Censiti anche di- versi nomi non presenti sulle lapidi, i decorati, i feriti e i mutilati. Il testo, inoltre, valorizza numerosi aspetti e tanti casi poco o per nulla conosciu- ti, sempre legati al ‘15-‘18: l’impatto del conflitto in paese, i protagonisti e l'esito della citata battaglia (grazie alla quale nel ripiegamento di Capo- retto a Mortegliano vennero fermati per ore gli austroungarici diretti al Tagliamento), la vita quotidiana nel dopoguerra fino al 1932, anno in cui si inaugura l’ultimo omaggio ai ca- duti del comune, quello del capoluo- go. Un quadro variegato che mette insieme contadini, braccianti e for- naciai - umili fanti impegnati in ogni arma e su tutti i fronti - con i maggio- Prendendo spunto dal centesimo renti locali e le personalità passate una determinata fase storica il gri- anniversario della battaglia del 30 per Mortegliano (si veda ad esempio gioverde dei militari e questa parte ottobre 1917, le locali penne nere il Duca d’Aosta alla guida della III ar- del medio Friuli. Il volume offre an- guidate da Antonino Zanello hanno mata o il re e Cadorna in paese, il che una puntuale e dettagliata cro- dato alle stampe un libro frutto di nobile pilota piemontese Bolla, pri- nologia desunta dalla stampa d’epo- una paziente ricerca: "La Grande mo caduto in guerra dell’aviazione, ca in cui sono scandite le tappe del Guerra di Mortegliano. I caduti, il il ministro della guerra Morrone). prolungato e oneroso impegno degli ricordo e altre storie di soldati 1915- Fusi, insomma, in una sola cosa e in abitanti per costruire le lapidi e un 1932". Grazie alla verifica di molta grande monumento con parco della documentazione d’archivio e svaria- rimembranza in memoria dei tanti te fonti bibliografiche da parte di un figli non più tornati. Di questi ulti- alpino iscritto al Gruppo è ora possi- mi, invece, allo scoccar del secolo, bile rendere noti i dati essenziali dei è giusto sapere e ricordare. Quelle ruoli matricolari dei 133 caduti del piccole grandi storie ora sono qui. Comune (comprese le comunità di Con molti, interessanti particolari. Lavariano e Chiasiellis). Un quadro inedito ed esauriente su identità, Alessandro Pennazzato vicende e destino di quei lontani,

Recensioni 61 In famiglia

Compleanni

Adegliacco-Cavalicco Il Gruppo Adegliacco-Cavalicco il giorno 13 luglio ha festeggiato i 90 anni del socio: l'alpino Rino Dominissini (quarto da sinistra). È stato un incontro piacevole condito di storie, di aneddoti della vita militare e civile. Dominissini oltre che un buon alpino ha trascorso l'esistenza fra le macine del mulino di Adegliacco che sorge ad un passo da casa sua, li separa solo la roggia. Che inalare tutti i giorni la farina sia il segreto della sua longevità? Tanti auguri da tutto il Gruppo.

Bolzano di Renato Peressan: soldato di leva nella 3a Compagnia mista (poi diventata III° Battaglione misto) Genio della Divisione alpina Julia. Ha preso parte all’ultima fase dell’occupazione dell’Albania (1940), alla Campagna di Grecia (1940-41) e alla Campagna di Russia (1942-43). Rimpatriato nel 1943, dopo l’8 settembre ha militato nelle formazioni partigiane combattenti fino alla Liberazione. Dopo 6 anni di guerra, nel corso dei quali è stato decorato di tre croci al merito di guerra, ha svolto attività artigianale come fabbro, carpentiere in ferro e meccanico. Vedovo da molti anni, con tre figli, vive autonomamente nella sua casa di Bolzano di San Giovanni al Natisone. Grazie al gen. Bruno Petti, siamo riusciti ad incontrarlo e festeggiare il suo 97° compleanno con parenti ed amici.

62 In famiglia Cavalicco Il 17 ottobre si è festeggiato il 100° compleanno di Angelo Tosolini di Cavalicco. Arruolato nel 3° Reggimento Artiglieria da Montagna, destinato sul fronte Greco-Albanese dal 1939 al 1941, rientrò in Patria in precarie condizioni di salute. Dopo un periodo di convalescenza, fece l'istruttore a Gorizia dove venne catturato dai partigiani titini e poi rilasciato. Congedato poco prima dell'8 settembre 1943 si è dedicato con amore alla famiglia; ha lavorato per lunghi anni come artigiano del legno in una ditta della zona. Fin dalla sua costituzione è stato sempre presente nel Gruppo alpini Adegliacco-Cavalicco. Nella foto si vede Angelo, seduto al centro, attorniato dai parenti, componenti del Gruppo Adegliacco-Cavalicco, dal presidente della Sezione di Udine Dante Soravito de Franceschi e dal presidente dell'ANCI regionale Mario Pezzetta.

Gorgo Attorniato dagli amici, l’artigliere Augusto Codotto, classe 1923, ha festeggiato il 29 agosto i suoi 94 anni. Croce al Merito di Guerra per aver partecipato alle operazioni di guerra nel periodo bellico 1940-43. Tantissimi auguri da parte di tutto il Gruppo.

Majano Il 9 ottobre i familiari assieme al Gruppo alpini di Majano, hanno festeggiato i 97 anni del socio Bruno Delle Case, classe 1920 reduce dell’Albania. Bravo Bruno, un buon traguardo.

In famiglia 63 Tarcento Udine Cussignacco Le 96 candeline di Guido Coos, reduce di Grecia e Russia. Rino Joan, decano del Gruppo alpini di Udine Cussignacco, nato il 1° ottobre 1927, nel giorno del suo 90° compleanno in compagnia della moglie Teresa, della figlia Roberta e dei soci del Gruppo.

Tarvisio La primavera e l’inizio dell’estate sono i periodi più intensi per il nostro Gruppo. Siamo sempre coinvolti in raduni, ritrovi di alpini che hanno fatto il servizio militare a Tarvisio e vogliono qui incontrarsi. La nostra ambizione è quella di fargli trovare un ambiente piacevole dove possano riconoscere tracce dei propri ricordi. Sicuramente il più grande appuntamento è quello di aprile quando collaboriamo per la sfilata del disciolto Btg. “Gemona” che, grazie all’Associazione “Mai Daûr”, riporta nel capoluogo della Valcanale tante penne nere. Sono state garantite le consuete “pastasciutte” agli studenti delle scuole elementari per la festa di fine anno scolastico e per la giornata ecologica comunale. La partecipazione all’Adunata Nazionale a Treviso ci ha visti organizzatori della trasferta in corriera per consentire la partecipazione in giornata di tutti gli alpini della vallata. La manutenzione e la costante apertura della sede sono indispensabili in quanto questa è diventata punto di riferimento e di incontri culturali. Qui il dott. Tiziano Terlicher, ten. col. Comandante dei Carabinieri Forestali che gestisce la millenaria Foresta di Tarvisio, ci ha spiegato il rivoluzionario passaggio del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri. Sempre in sede il nostro consigliere Roberto Scherling con il prof. Dittadi ha proiettato e commentato il suo viaggio primaverile in Terra Santa e il noto storico locale Raimondo Domenig ha integrato a voce i racconti del suo ultimo libro “I Tedeschi al confine orientale 1942/’43”. Nonostante la giornata piovosa abbiamo comunque fatto il tradizionale incontro della “Pastasciutta sul prato” con i familiari e amici, questa volta sotto il tendone al campo sportivo messoci a disposizione dall’Amministrazione comunale. Una nostra rappresentanza ha festeggiato i 95 anni del socio Oreste Pezzano, reduce di Russia con il Btg. “Gemona”. La nostra visita è stata impreziosita dal luogotenente Massimo Botticelli, dell’8° Reggimento Alpini, militare in armi. Oreste Pezzano, nato il 7 settembre 1922, dopo aver vissuto l’austera giovinezza nella Val Raccolana era stato reclutato nell’autunno del 1942 a Plezzo (ora Bovez in Slovenia) dov’era di stanza una parte del Btg. “Gemona”. Non aveva neppure finito il periodo di addestramento che subito dopo Natale fu aggregato ai Battaglioni “Tolmezzo” e “Cividale” per andare a rinforzare le decimate truppe dell’ARMIR. Freddo a -38°, pidocchi combattuti con la benzina, fame e stenti non lo hanno SLHJDWR/DQRWDJHQHURVLW¢GHLFRQWDGLQLUXVVLFKHLQFDPELRGLTXDOFRVDGDYDQRFLERHULFRYHURJOLKDSHUPHVVRGLULHQWUDUHLQ3DWULDË PDL WRJOLHUVLJOLVFDUSRQLSHUHYLWDUHLOFRQJHODPHQWRGHLSLHGL ÌFLKDUDPPHQWDWRWUDOHWDQWHSUHFLVHPHPRULHGHLIDWWLGLJXHUUD

64 In famiglia In famiglia

Incontri

Paularo In occasione del 50° anniversario della naja gli alpini friulani che hanno svolto il CAR in Piemonte nella Taurinense nel 1967 e poi trasferiti in Friuli nel Battaglione Mondovì si sono incontrati nella tarda primavera di quest'anno a per festeggiare il prestigioso traguardo. Per questa circostanza è stato preparato un DVD con la raccolta delle foto di quei momenti trascorsi assieme.

Reana del Rojale In occasione del 50° anniversario di matrimonio si sono ritrovati in baita, alpini, amici e famigliari per brindare a questo loro importante traguardo. Tutti i soci rinnovano le più vive felicitazioni a Olivo e Ada, augurando ancora una interminabile vita assieme.

In famiglia 65 In famiglia

Scarponcini

Carpacco Carpacco Carpacco Facciamo i nostri migliori Auguri all’alpino Le congratulazioni del Gruppo alpini di Carpacco a Congratulazioni vivissime Morris Orlando per l’arrivo il 15 agosto 2016 Vanni Zucchiatti, Alpino del Val Tagliamento, che ci all’alpino Denis Picco che lo della sua stella alpina Asia. presenta le su Stelle Alpine: Anna nata il 20 dicembre scorso 28 agosto è diventato papà 2014 e Bianca appena arrivata lo scorso 24 luglio. dello scarponcino Diego.

Carpacco Flaibano Latisana Tanti auguri dagli amici del Gruppo alpini di Il 14 novembre 2016 è arrivato il nuovo scarponcino È arrivata la stella alpina Vittoria Carpacco all’alpino del “Gemona” Mauro Bello, Davide D'Angelo: eccolo qui in foto con il nonno Giovanni a casa dell’artigliere alpino Antonio con sua moglie Martina e il piccolo Zaccaria, Cepparo. Benvenuto nella famiglia degli alpini da Cattelan con la felicità di papà nato il 14 settembre 2016. mamma, papà, nonni e tutti coloro che ti vogliono bene. Massimo e mamma Alessia.

66 In famiglia Racchiuso Nel giorno del suo battesimo, il nonno Lino, il papà Matteo con la sorellina Vanessa, annunciano l’arrivo di Anna Guion, nata il 25 luglio 2016.

Magnano in Riviera Il consigliere e tesoriere del Gruppo Fausto Forabosco, unitamente alla signora Elisabetta, annunciano la nascita dell’alpinotto Federico. I soci del Gruppo si uniscono alla felicità della coppia.

Rive D'Arcano Lo scorso 30 aprile 2017 è stata battezzata la piccola Viola Collavino, nella foto con il papà Gianpaolo, la mamma Ilaria, i nonni, gli zii e i bisnonni.

Savorgnano del Torre Tarcento Il consiglio direttivo ed il Gruppo intero si congratulano Da Shanghai, dove è nata il 19.12.016, Emma, in braccio al nonno Gen. C.A. con il socio Giorgiutti Denis, la signora Hanna e la figlia Bruno Job, saluta gli amici. Alice, per la nascita della piccola Isabella.

In famiglia 67 In famiglia

Alpinifici

UdinePavia di Udine 1 ottobre 2017 Il nostro socio alpino Odillo Fabris ha sospeso il tesseramento per festeggiare degnamente con amici e parenti il 50° anniversario di matrimonio con la signora Luigina Dentesano. Gli alpini possono stare tranquilli in quanto l’attività è ripresa il giorno successivo. Ad entrambi gli auguri di tutta la Sezione di Udine.

68 In famiglia Coderno Il 17 giugno l’alpino Tarcisio Di Lenarda si è unito in matrimonio con la signora Lucia Donadonibus e tutto il Gruppo alpini “Sappa Tiziano” ha voluto esprimere loro i migliori auguri.

Reana del Rojale Si sono incontrati nella sede di Reana del Rojale, alpini, amici e simpatizzanti che assieme a Maria, madrina del Gruppo, con i rispettivi famigliari hanno festeggiato i neo sposi Emanuele e Laura. Il Consiglio direttivo e i soci rinnovano i migliori auguri per una vita insieme colma di felicità.

In famiglia 69 In famiglia Sono “Andati Avanti” La redazione del giornale e tutti gli alpini dei nostri Gruppi rinnovano le più affettuose condoglianze alle famiglie.

BERTIOLO dente onorario. CASTIONS nesi, di amici e compa- Fautore dell’associazio- DI STRADA gni della sua intensa nismo di Corpo, fu per attività nella Protezione lunghi anni promotore e Civile dell’ANA e nel anima di varie iniziative, volontariato, che ha con- con lo scopo di darne traddistinto la sua vita sempre maggior visibili- associativa e sociale. Al tà, assieme allo sprone termine della funzione per un vero e continuo religiosa, svoltasi nella spirito di collaborazione chiesa parrocchiale tra i soci. Questa sua di Dolegnano, tutti i costante presenza alle presenti si sono ritrovati varie manifestazioni, ci- nella sede del Gruppo vili e patriottiche, è stata dove il capogruppo Rosso Giuseppe Gori Giovanni Gino confermata dalla vasta Ercole Ponton ha com- Lo abbiamo accompagnato partecipazione alle sue Piazza Giovanni memorato la figura di nella sua ultima marcia. Classe 1926, esequie, tenutesi a Bille- (Neto) Fiorenzo. 8° Rgt. Alpini. Classe 1932, 8°Rgt. Alpini rio il 27 maggio 2017. Classe 1950, 8° Rgt. Btg. Cividale, è salito nel Il Gruppo rinnova le più Alla famiglia sincere sentite condoglianze ai Alpini, Btg. Cividale, FAGAGNA Paradiso di Cantore dopo condoglianze. a familiari. 115 Compagnia mortai, breve malattia. Uomo incarico conducente. che ha fatto la storia del Il Gruppo rinnova le più Gruppo, sempre presente BILLERIO BUJA sentite condoglianze alla e instancabile alle tante Vattolo Germano famiglia. iniziative. Unitamente a quanti lo Classe 1948, hanno conosciuto, ai 11° Rgt. Alpini. familiari si rinnovano le più sentite e sincere condoglianze. CARPACCO Cimolino Iginio FELETTO UMBERTO Classe 1941, serg. 1° Bertuzzi Tarcisio Rgt. Art. Montagna, Gr. Classe 1928, 8° Rgt. Alpi- Pinerolo. Ci ha lasciati in ni, Btg. Cividale. Andrighetti Lino punta di piedi dopo che Un altro tassello di storia nei suoi migliori anni è Classe 1933. associativa è andato stato una colonna del avanti; fino a quando la Nel 1958 è alla Scuola Gruppo. AUC di Foligno e al ter- Ceratti Mario salute lo ha sorretto e sempre stato presente mine del corso assegna- Classe 1930, s.ten. 5° to al Gruppo Conegliano alle iniziative del Gruppo. Rgt. Art. Montagna, Ai familiari si rinnovano le del 3° da Montagna in Brigata Orobica. Udine, dove presta ser- condoglianze. vizio come sottotenente. Con il grado di tenente DOLEGNANO Ermacora Renato Comuzzi Silvano è richiamato nel 1961 a Bernardis Fiorenzo Tolmezzo, per un perio- Classe 1936, aggregato Dopo lunga malattia, è do di aggiornamento. Sabato 23 settembre, degli Alpini, non è più “andato avanti” il nostro Impiegato in aziende nel nel decimo anniversario fra noi. Fedele ai nostri caro alfiere storico, al- settore elettromeccani- della sua scomparsa, il ideali, preciso e solerte pino SILVANO COMUZZI co, dapprima socio nella Gruppo alpini di Dole- nella vita del Gruppo. classe 1933. Sezione di Monza, dove gnano ha voluto onorare Ricordandolo con affet- Il Gruppo porge sentite si trovava per lavoro; al Saccavino Paolo la memoria di Fiorenzo to, ai familiari vadano le condoglianze alla fami- suo rientro in Friuli, nel Classe 1932, c.le Genio Bernardis, che è stato più sentite condoglianze. glia. 1987 s’iscrive al Gruppo Pionieri “Julia”. Ha la- capogruppo per diciotto di Billerio. Dal 1992 al sciato un grosso vuoto a anni. Alle ore 18.00 è 2004 ricoprì la carica di tutti, anche ai più giovani stata celebrata una S. presidente della Sezione del Gruppo di Carpacco Messa di suffragio, alla Artiglieri di Tarcento, e per la sua immancabile presenza della vedova nuovamente nel periodo presenza, simpatia e Silva e delle figlie, con 2014 – 2016. Nel 2006 disponibilità. la partecipazione di una viene nominato presi- Mandi Pauli. nutrita rappresentanza di penne nere dolegna-

70 In famiglia LAUZACCO NIMIS

Spizzamiglio Sergio Cassan Paolo Rizzi Serafino Classe 1941, 8° Rgt. Classe 1950, 8° Rgt. Colautti Giuseppe Classe 1925, aveva ser- Dreossi Ezio Alpini, Btg. Cividale è Alpini, Btg. Cividale, Classe 1934, vito la Patria dall’agosto Classe 1943, andato avanti. Compagnia Comando. 11° Rgt. Alpini. 1946 all’agosto 1947 c.le 8° Rgt. Alpini. Ai famigliari il Gruppo Svolto il servizio militare Il Gruppo rinnova ai in forza al Battaglione porge le più sentite nel 1970-1971 a Chiusa- familiari le più sentite Cividale dell’8° Reggi- condoglianze. forte. condoglianze. mento Alpini. Per molti anni è stato l’alpino più FORGARIA LATISANOTTA LIGNANO anziano del capoluogo e PASSONS NEL FRIULI SABBIADORO per qualche mese anche del Gruppo, poi Serafino è “andato avanti” la- sciando in tutti un senso di grande dolore e tri- stezza per quanto aveva fatto nei suoi 92 anni per il Gruppo e per il paese. Ha partecipato, finché è stato sorretto dalla salute, alle manifesta- zioni (memorabile la sua partecipazione all’Adu- Perosa Giacomo nata Nazionale di Por- Della Pietra Sergio De Nardo Antonio Sandri Mario denone) e in occasione Classe 1941, 8° Rgt. Classe 1942, c.le 3° delle festività Natalizie Classe 1933, Rgt. Art. da Montagna, Classe 1941, Alpini. In questo triste cap. 3° Rgt. ex capogruppo. ha sempre accolto con momento, tutto il Grup- Gr. Belluno. Prematu- allegria e vero spirito Artiglieria da Montagna. ramente ci ha lasciato; Artigliere del Gruppo po lo ricorda con affetto Pinerolo, aggregato al alpino quanti si recavano e simpatia. capogruppo, iscritto a fargli gli auguri. nelle file della protezio- 3° Rgt. Art. Mont., “Mandi Sergio”. reparto comando, caser- Tutti gli alpini ed amici ne civile della Sezione sono vicini alla moglie di Udine, uomo sem- ma Cantore di Tolmezzo. Il Gruppo rinnova ai ed ai figli nel ricordo del GRADISCUTTA plice ed instancabile caro Serafino. PERCOTO lavoratore, benvoluto familiari le più sentite dalla comunità e dalle condoglianze. Associazioni locali, la sua dipartita ha lasciato MONTEAPERTA un grande vuoto attorno a se. Albertini Franco Il Gruppo e quanti lo Classe 1925, Comp. hanno conosciuto rinno- Genio Pionieri Julia. vano ai familiari le più sentite condoglianze.

MAGNANO IN RIVIERA Teghil Cesare Collenzini Ermanno Classe 1960, 3° Rgt. Classe 1936, serg. Plo- Artiglieria da Montagna, tone Paracadutisti “Ju- Gruppo Udine. Ha svolto lia”. Uno dei primi alpini il periodo militare nel Peressini Luigi paracadutisti, sempre 1981-1982, congedato Classe 1936, presente alle iniziative con il grado di caporale. 8° Rgt. Alpini. del Gruppo.

Marin Luigi Classe 1935, Clama Gianfranco 3° Rgt. Art. Montagna. Gli alpini e gli amici del Classe 1942, partecipava Gruppo si uniscono al sempre volentieri alle dolore della famiglia per iniziative del Gruppo e la sua scomparsa, salito spesso il sabato si in- al Paradiso di Cantore il tratteneva con gli amici 5 luglio scorso. in Sede. Alla moglie Giulietta ed Leonarduzzi Enzo ai figli Barbara e Andrea Peressini Valdi Dentesano Pierino Classe 1955, c.le magg. le più sentite condo- Classe 1938, È “andato avanti”, classe 8° Rgt. Alpini, Btg. glianze da parte dei soci 11° Rgt. Alpini. 1927, 8° Rgt. Alpini, Btg. Tolmezzo. del Gruppo. Cividale.

In famiglia 71 PERTEGADA SAN DANIELE SAN GIOVANNI TERENZANO DEL FRIULI AL NATISONE CARGNACCO

Del Negro Carino Pizzileo Giovanni Classe 1931, 8° Rgt. Ballico Arnaldo Medeot Bruno Cervesatto Virginio Classe 1939, col. Genio Alpini. Per lungo tempo Alpino “Orta”, Trento. Cavaliere Ufficiale, consigliere e valido col- Classe 1943, È “andato avanti”, classe Il Gruppo rinnova le più Classe 1933. È difficile laboratore del Gruppo. 8° Rgt. Alpini. 1934, alpino della Com- sentite condoglianze ai condensare in poche Soci e consiglieri del Nell’anniversario della pagnia Genio Pionieri familiari. parole la prestigiosa Gruppo presentano le mancanza, rinnoviamo Julia, ex Vice Capogrup- carriera e il periodo proprie condoglianze alla famiglia la nostra po. Uno dei primi fonda- PONTEBBA da socio del Gruppo alla famiglia per la do- vicinanza, ricordando tori del Gruppo, uomo alpini di San Daniele del lorosa perdita del caro la grande generosità e dalle mille risorse, Friuli di Arnaldo Ballico, congiunto. disponibilità di Bruno. sempre presente ed maresciallo maggiore attivo in tutte le manife- aiutante, chiamato alle SAVORGNANO stazioni locali e soprat- armi quale volontario DEL TORRE tutto partecipe, anche in ferma triennale nel in età avanzata, nelle lontano 1952, come realizzazioni delle opere autiere che, dopo i effettuate nelle frazioni periodi di istruzione di Terenzano e Car- presso il comprensorio gnacco. Il suo carattere militare della “Cecchi- forte e duro, forgiato in gnola” a Roma e presso tutti gli anni dal duro la Scuola Sottufficiali di lavoro e dalle molteplici De Candia Gianni Viterbo, prestò servizio esperienze di vita, era Classe 1933, c.le magg. 8° dapprima al Comando accompagnato da un Rgt. Alpini, Btg. Tolmezzo. del V° Corpo D’Arma- animo buono, sempre ta in Treviso e poi al pronto a dare consigli Socio, consigliere prezioso Della Rossa Renzo e fattivo collaboratore Comando Truppe Carnia Antares Angelo e ad aiutare il prossi- nel Gruppo. I suoi scritti, Cadore in San Daniele Classe 1946, 3° Rgt. mo. Dal Capogruppo, i disegni e i suoi dipinti Del Friuli, ove decise Art. da Montagna, Gr. Classe 1924, 8° Rgt. un amico sincero, un rimarranno per sempre a di porre le basi per una . Alpini. Per tanti anni "MANDI VIRGINIO". testimonianza delle sue doti felice vita familiare. La Alla famiglia giungano le nel consiglio direttivo e Il Gruppo rinnova le più e qualità anche artistiche. sua carriera conclusa al nostre più vive e frater- sempre partecipe a tutte sentite condoglianze alla Reparto Comando della ne condoglianze. le iniziative del Gruppo. mogli e ai nipoti. REANA I soci lo ricordano con DEL ROJALE Brigata Alpina “Julia” lo vide anche impiegato effetto e rinnovano le più presso il Comando NATO sentite condoglianze ai delle Forze Alleate del familiari. Sud Europa in Napo- li. Apprezzatissimo collaboratore e punto di riferimento del Gruppo alpini di San Daniele ove ha svolto per molti anni l’incarico di segretario, capace e volenteroso, ha lasciato un segno indelebile nella nostra Di Giusto Costante associazione. Giungano all’amata mo- Masotti Mino Classe 1937, 11° Rgt. Alpini. glie Laura ed ai familiari Il Gruppo rinnova ai tutti le nostre più sentite Classe 1940, Scuola Mi- famigliari le più sentite condoglianze. litare Alpina ad Aosta e condoglianze. 21° Rgpt Alpini d’Arresto Cum Mario a Brunico. È stato per lungo tempo consigliere Classe 1923, 9° Rgt. ed ha anche ricoperto la Alp., Btg. Vicenza. Com- carica di Vice Capogrup- battente nella campagna po. Lo ricordiamo per la di Grecia, ove subì la partecipazione a tutte prigionia, e invalido di le attività del Gruppo guerra. Con lui scompa- nonchè quale entusiasta re l’ultimo appartenente organizzatore di gite all’Associazione Nazio- sociali ed adunate; con nale Mutilati ed Invalidi lui il Gruppo perde un di Guerra del Fiduciaria- sicuro riferimento per to di Talmassons. Mario molte attività. era il decano del Gruppo e la sua presenza è stata Rossi Franco Vivissime condoglianze alla famiglia da parte di per tutti un esempio di Classe 1943, c.le 11° R.A.D. tutti i soci e del Consiglio dedizione alla Patria e ai Il Gruppo rinnova ai direttivo. valori alpini. famigliari le più sentite Ai familiari le più sentite condoglianze. condoglianze.

72 In famiglia Protezione Civile ERMANNO DENTESANO

Mandi Rolando

stato prezioso e mai dimenticato ste discussioni, franche e sincere, artefice. Hai ideato quella degli rischiavano di trascendere. Ep- alpini, ma sei stato un ascoltato pure ci capivamo e non ci siamo suggeritore di quella regionale e mai serbati rancore. E alla fine il nazionale. E potevano ben ascol- piacere di un “taglietto” non ce lo tarti, dopo l’esperienza che hai facevamo mai mancare. vissuto con il sisma del 1976! Quando poi la salute ha comin- Ci siamo incontrati spesso negli ciato a non esserti più favorevole, anni di servizio, ma non ci siamo abbiamo continuato a frequentar- mai frequentati davvero. Ma tu, ci, anche se negli ultimi tempi in che sei stato un osservatore at- modo decisamente più rarefatto. tento, e quando l’anagrafe stava Mi pento, Rolando, per non es- facendo il suo corso, mi hai chia- serti stato più vicino negli ultimi mato per affiancarti nel tuo impe- momenti e non cerco scusanti, se gno di Protezione Civile e per in- non nel mio carattere di friulano segnarmi il mestiere. Ti ringrazio un po’ chiuso e maldestro. Sono per questo, perché se mi hai chia- certo che in questo mi hai capito, mato lo hai fatto in quanto credevi come sono certo che ora, dall’alto nelle mie capacità e questo è stato del Paradiso di Cantore, ci guardi per me un grande onore. tutti con il tuo sguardo paterno e Insegnarmi il mestiere - dicevo. comprensivo. Non è stata questa però la cosa Per il tuo ultimo viaggio terreno più importante. Hai capito da su- hai voluto portare la divisa, quella bito che il mio carattere non è del divisa tanto amata che hai indos- tutto pacato - dicendolo con un sato per lunghi, lunghissimi anni. eufemismo. E allora mi hai inse- Quando ti sei presentato Lassù, di gnato a vivere meglio, ad accet- certo hai fatto un figurone e sono tare gli altri per ciò che possono sicuro che te la lasciano portare dare, a guardare con distacco i ora e te la lasceranno portare Ti ho conosciuto tardi, purtroppo, prepotenti, a dimenticare le offe- sempre. quando la tua età era già avan- se, a cercare equilibri che alla mia Resterai per sempre nel mio cuo- zata e per necessità di cose ti mente sembravano impossibili. re e nel cuore di tutti quelli che ti hanno obbligato a goderti la pen- Non è stato sempre facile, per me, hanno conosciuto. sione. Ma questo non era nel tuo accettare questi insegnamenti, Riposa in pace, Rolando! carattere e allora, vedendo che sebbene non fossero mai dida- nel mondo le cose non andavano scalici, ma sempre proposti con troppo bene, ti sei dedicato alla l’esempio oppure con una aperta Protezione Civile, della quale sei discussione. E qualche volta que-

Cronaca 73 In famiglia

Per non dimenticare

DOLEGNANO ALPINO FIORENZO BERNARDIS: PRESENTE 10° ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA DI FIORENZO BERNARDIS

Fiorenzo, alpino di leva nell’8° periodo di assenza, rientra nuo- to simile in Romania, sempre con Reggimento della Brigata Julia, vamente nel direttivo, ricoprendo lo stesso entusiasmo. avendo nel sangue l’amore per la carica di responsabile del nu- Nel 2005 viene rieletto per la questo corpo, appena congeda- cleo di Protezione Civile, ambito sesta volta Capogruppo, a dimo- to si impegna subito nell’attività che lo vede protagonista in prima strazione della stima e dell’affetto dell’associazione degli alpini di persona. Partecipa a innumere- che gli alpini dolegnanesi nutrono Dolegnano, entrando a far parte voli esercitazioni di volontariato, nei suoi confronti. Anche duran- del direttivo. Diventatone Capo- prestando la sua opera ogni volta te questo suo ultimo mandato si gruppo nel 1978, si dedica al so- che le calamità ne richiedono l’in- prodiga nell’attività del sodalizio, dalizio con dinamismo, mettendo- tervento. Anche il suo impegno nel accrescendo ulteriormente la si subito all'opera. sociale, in favore dei bisognosi, è reputazione di cui gode il Grup- L'anno dopo, nel 1979, realiz- ragguardevole. Contribuisce in po alpini Dolegnano, finché le za quel progetto che da diverso prima persona alla ristrutturazio- forze, fiaccate dalla malattia, lo tempo tiene banco fra gli alpini di ne di un orfanotrofio a Vetren, in sostengono. Questa è l’eredità Dolegnano: il parco "Julia", in cui Bulgaria. In tale occasione, dimo- che ci ha lasciato ed il suo inse- ha trovato collocazione un cippo stra ancora una volta il suo attac- gnamento: essere sempre pronti posto a memoria dei nostri caduti, camento agli alpini, esprimendo e disponibili per dare una mano inaugurandolo in occasione della fattivamente i valori intrinsechi a chi ne ha bisogno. A conferma ricorrenza del 20° anniversario di dell’alpinità anche visivamente, della grande stima che godeva, fondazione. indossando l’amato cappello con ad onorarne la memoria alla ce- Nel 1981 suggella il gemellaggio la penna durante i lavori in cui è rimonia funebre, era presente con gli alpini di Cercivento, amici impegnato. Al termine di quell’e- tutto il paese di Dolegnano, uni- di tante adunate e manifestazio- sperienza, intraprende un proget- tamente a due vessilli sezionali, ni scarpone. E ancora nel 1984 promuove la celebrazione del 25° anniversario di fondazione, rin- novando il gemellaggio con Cer- civento, mentre nel 1990 è fautore principale del dono della Bandiera italiana alla scuola elementare di Dolegnano; in tale occasione vie- ne pure rinnovato il vetusto ga- gliardetto con uno nuovo di zec- ca. Questi sono gli avvenimenti di maggior spicco che lo hanno visto protagonista, ma l'attività degli alpini è intensa e spazia in tutti i campi possibili: dalle ricorrenze, agli aspetti solidaristici, fino a quelli sportivi. Quando Fiorenzo decide di tira- re un po’ il fiato, nel 1992, lascia un Gruppo di oltre cento soci, più dinamico che mai. Dopo un breve

74 In famiglia molti gagliardetti di Gruppi alpi- sa essere fiero di noi, anche dal ni, il labaro dell’AFDS, la Croce Paradiso di Cantore, da dove si- Rossa, gli amici del progetto “per curamente continua a guardarci. Vetren”, i presidenti delle Sezioni ANA di Udine, Gorizia, Cividale, Al termine della commemorazio- Palmanova, il consigliere sezio- ne, il Gruppo alpini di Dolegnano, nale Chiofalo, il vicesindaco di San ha donato ai familiari di Fiorenzo Giovanni al Natisone, il sindaco un crest ligneo realizzato in sua di e tantissimi memoria, opera del socio e vice- amici alpini e gente provenien- capogruppo Gabriele Savio. te da diverse parti, che avevano avuto modo di apprezzare le sue qualità umane. Noi cercheremo di onorarne la memoria seguendo il suo esempio, per essere degni di tutto quanto ci ha dato e che pos-

LATISANOTTA ALPINO GIACOMO PEROSA: PRESENTE

no… fiero di quel cappello, della nulla. La famiglia, la Comunità di sua “naja” nel freddo de l’Aquila Latisanotta, perdono dall'oggi al e di Tarvisio, della sua sifilata del domani ogni riferimento reale. 1962 a Roma, il 2 giugno, col mulo Giacomo è “andato avanti" sus- meccanico. Lui che era rimasto surrano tra le lacrime gli alpini. malgrado fosse già congedato, Si cerca di correre con la mente per preparare gli allievi a quella annebbiata nelle vie del passato parata militare. Com’è stato un quasi a rincorrere e catturare, grande padre e stato un gran- per fissarle, le tante immagini di de marito per la nostra mamma chi si sta incamminando verso un Diana, impegnato nel lavoro, nel Mondo a fianco, di cui, però, non si sociale, in parrocchia e in politica, riesce ad avere percezione. Si cer- cosi è stato importante il suo im- ca di sfrondare i pensieri di tutto pegno nel Gruppo alpini di Latisa- ciò che non riguarda gli incontri, notta, dove si è prodigato fino alla le chiacchierate, i sorrisi, i canti, fine insieme a un gruppo di per- le moltissime attività svolte, an- sone eccezionali, di veri amici che che solo i gesti scambiati. Quando nell’unione hanno saputo e sanno muore un amico cambi abito alla trarre forza per donare agli altri. tua anima. La rivesti di un nuovo Scrivere in questo momento non è Stesso impegno vivo lo ha donato colore. Il tono triste della solitu- facile, dover dire è “andato avanti” alla squadra di Protezione Civile dine del cuore. La ammanti con o come vuole la nostra fede cri- alpina del Gruppo, partecipando una coltre densa e soffocante di stiana è tornato alla casa del Pa- alle varie attività proposte. Era malinconia, di silenzio. Quasi ti dre, quando si parla del proprio orgoglioso di aver potuto aiutare vergogni di essergli sopravvis- papà. Giacomo Perosa, classe le popolazioni colpite negli ultimi suto. Quando un amico se ne va 1942, capogruppo degli alpini di anni dalle calamità naturali in Ita- per il suo sentiero infinito, ti siedi Latisanotta in una giornata non lia, infatti è stato presente con il a riflettere su di una panchina in tanto calda malgrado la data del suo Gruppo di Latisanotta a San una notte stellata d'agosto, ti senti 16 agosto 2017, sui sentieri a lui Demetrio Ne’ Vestini e a Miran- come stordito. Perché Signore! cari della montagna friulana, dola. Il papà è stato conosciuto E lo cerchi fra le stelle per spiar- sul Pal Piccolo, ci ha lasciati. Io non solo come Capogruppo, ma ne la sagoma mentre si immerge lo vedo con occhi di figlia: padre anche come consigliere seziona- nell’Infinito. E resti. Muto. Guardi meraviglioso, attento, il cui lascito le e vivace promotore della pre- e non vedi. Non c’è un solo suono morale, ma anche materiale diffi- senza del Gruppo alle Adunate. per te, nessuna risposta…Solo un cilmente io e mio fratello Italo (ora Di lui, della persona che era, è Grazie (che sembrerà banale) per nuovo capogruppo degli alpini di stato scritto e detto molto… ma avercelo dato. “Un nostro amico Latisanotta) potremmo eguaglia- più di tutto quello che ha scritto hai chiesto alla montagna, Signo- re. Non era un amico, come ades- un caro amico su facebook anno- re... Ma ti preghiamo, su nel Pa- so si vuol far dire ai genitori. No, vera sentimenti generali: «GRA- radiso, lascialo andare, per le Tue lui era un papà. Un papà con la ZIE GIACOMO. Quando muore un Montagne”. “P” maiuscola. Lui ti sapeva con- amico, così improvvisamente è sigliare, ascoltare, rimproverare e assurdo, inconcepibile, si ferma Ilaria Perosa soprattutto amare malgrado tut- il mondo per un istante. Sembra e Luca Morutto to e sopportando tutto. Lui l’alpi- quasi voglia cadere nell’abisso del

In famiglia 75 Agenda APPUNTAMENTI 2018

GENNAIO/FEBBRAIO AGOSTO DOMENICA 21 Cargnacco DOMENICA 5 75° Anniversario di Nikolajewka Incontro alpino a Monte Prât Presente il Labaro Nazionale DOMENICA 5 da SABATO 27 Gennaio Festa scarpona a DOMENICA 25 Febbraio Tarcento SABATO 4 e DOMENICA 5 Stolvizza Trofeo Guglielmo De Bellis e Coppa Julia 41a Festa alpina MARZO DOMENICA 5 Lusevera Incontro alpino ai Musi DOMENICA 4 Udine Assemblea annuale dei Delegati SABATO 11 Monteaperta Incontro alpino sul Gran Monte DOMENICA 25 Muris 76° Anniversario affondamento piroscafo “Galilea” SABATO 25 Gradiscutta di 27a Serata conviviale di beneficenza MAGGIO SABATO 25 Segnacco SABATO 19 e DOMENICA 20 Collalto Incontro alpino sul colle di Santa Eufemia Gara di tiro con Garand M1 a Tarcento DOMENICA 26 Pagnacco SABATO 26 Ceresetto/ San Maurizio Patrono degli Alpini Santa Messa a Ricordo dei Soci “andati avanti” SETTEMBRE GIUGNO DOMENICA 2 Pontebba DOMENICA 3 Colloredo di M. Albano Incontro alpino 50° Fondazione del Gruppo DOMENICA 9 Bernadia DOMENICA 3 Precenicco 60° Raduno al Monumento Faro “Julia” 35° Fondazione e Cerimonia Presente il Labaro Nazionale alla chiesetta della SS. Trinità DOMENICA 23 San Vito di Fagagna DOMENICA 10 Adegliacco/Cavalicco San Maurizio Patrono degli Alpini 40° Fondazione del Gruppo OTTOBRE SABATO 16 e DOMENICA 17 Buttrio 24 x1ora SABATO 6 e DOMENICA 7 Castions di Strada Inaugurazione sede GIOVEDÌ 28, VENERDÌ 29 e SABATO 30 Reana del Rojale DOMENICA 21 Latisanotta 70° Fondazione del Gruppo Commemorazione dei Caduti SABATO 27 LUGLIO Commemorazione Caduti Albo d’Oro DOMENICA 1 Resia al Cimitero degli Eroi Incontro alpino a Sella Sagata NOVEMBRE SABATO 7 e DOMENICA 8 Malborghetto Valbruna Incontro alpino in Val Saisera DOMENICA 4 Udine e 100 anni fine Grande Guerra Cerimonie del 4 novembre e Festa delle Forze Armate DOMENICA 22 Cave del Predil DICEMBRE 42° Giro del Lago - Gara podistica non competitiva SABATO 8 Colloredo di Prato DOMENICA 22 Festa del Gruppo Festa alpina DOMENICA 29 Chiusaforte Ricordo del Btg. Gemona a Plan dei Spadovai LUNEDÌ 30 Terenzano/Cargnacco Scoprimento lapide ai Caduti

76 TANTI AUGURI DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO

L’anno sta terminando e come è solito fare si tirano le somme di quanto è stato fatto. Un anno ricco di impegni dove la generosità degli alpini e degli amici si è dimostrata ancora una volta degna di loro, uno slancio collettivo verso la solidarietà. Grazie per quello che avete fatto, per aver soprattutto coinvolto nella generosità le vostre comunità, la gente comune, che vede in noi persone semplici di cui ci si può fidare; avete dimostrato ancora una volta che la generosità non ha limiti. Un sentito ringraziamento va anche alle donne e agli uomini della nostra protezione civile, al suo coordinatore col. Luigi Ziani e ai suoi più stretti collaboratori, sempre pronti a rispondere “presente” ad ogni evenienza. Permettetemi di ringraziare tutto lo staff della segreteria, i consiglieri, i revisori dei conti e tutti coloro che in vari modi sostengono con il loro impegno la Sezione. Anche a loro nome rivolgo a tutti voi e alle vostre famiglie i più cordiali auguri di Buon Natale e di un Felice Anno Nuovo, prodigo di salute, benessere e felicità. Questi auguri giungano copiosi anche alle nostre ragazze e ragazzi in armi, ai loro superiori e in modo particolare a quanti stanno operando fuori dai confini nazionali per la difesa della pace. Non voglio dimenticare gli anziani, gli ammalati e quanti sono costretti nella solitudine, augurando loro di trascorrere le Festività nella serenità e nella gioia, attorniati dagli affetti più cari.

Dante Soravito de Franceschi Associazione Nazionale Alpini SEZIONE DI UDINE Viale Trieste 137 33100 Udine

Segreteria tel. 0432 502456 fax 0432 506279

www.anaudine.it [email protected]

“Alpin jo, mame!” Periodico trimestrale, dedicato ai soci ANNO XLIX - n° 3 - 2017

Poste Italiane SpA Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, DCB UDINE In caso di mancato recapito rinviare all’Ufficio di Udine Ferrovia per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la tariffa in vigore.