Regione – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 1 ______

STUDIO DEL RISCHIO IDROGEOLOGICO NELLA REGIONE MOLISE

SEZIONE E

VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA

INDICE

1 INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO DEL PROGETTO...... 2 1.1 Introduzione...... 2 1.2 Inquadramento fisico geografico...... 2 1.3 Analisi della struttura demografica ...... 3 1.4 Il tessuto economico produttivo...... 4 1.5 Il turismo ...... 8 1.6 Le reti in frastrutturali ...... 10 2 ANALISI DI FATTIBILITÀ FINANZIARIA (COSTI-RICAVI)...... 11 2.1 VALUTAZIONE DEI COSTI...... 11 2.1.1 Costi d’investimento ...... 11 2.1.2 Costi di esercizio...... 11 2.2 VALUTAZIONE DEI RICAVI...... 11 2.3 L’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO DELL’INIZIATIVA ...... 11 2.3.1 Gli schemi di finanziamento ...... 11 2.3.2 Verifica delle condizioni di equilibrio economico – finanziario del progetto...... 13 3 ANALISI DI FATTIBILITÀ ECONOMICA E SOCIALE (COSTI-BENEFICI) ...... 17 3.1 Premessa...... 17 3.2 La valutazione del livello di esposizione al rischio di frane del sistema socio-economico della Regione Molise ...... 18 3.3 ACB...... 35 3.3.1 Generalità...... 35 3.3.2 Descrizione degli interventi e della loro funzionalità...... 36 3.3.3 Criteri di identificazione dei trasferimenti, dei fattori di conversione e della revisione prezzi...... 39 3.3.4 Valutazione dei costi...... 48 3.3.5 Benefici economici interni ...... 70 3.3.6 Analisi della redditività economica...... 82 3.4 Analisi degli impatti macroeconomici in fase di cantiere...... 87 3.4.1 Introduzione all’analisi...... 87 3.4.2 Metodologia ...... 87 3.4.3 La metodologia per la stima dell’impatto nella fase di cantiere...... 88 3.4.4 I risultati: la stima della produzione e delle ULA generate dagli investimenti ...... 88

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1 INQUADRAMENTO SOCIO-ECONOMICO DEL PROGETTO

1.1 Introduzione

In questo capitolo si tenta di fornire un quadro generale della regione Molise attraverso l’analisi di alcuni aspetti relativi alla situazione socio economica. A tale scopo verranno analizzati:

· i dati relativi al movimento anagrafico dei comuni per l’anno 1999 allo scopo di evidenziare la distribuzione sul territorio della popolazione residente ed eventuali fenomeni di spopolamento e di invecchiamento;

· i dati relativi agli addetti alle unità locali delle imprese, desunti dal Censimento Intermedio Industria e Servizi ISTAT 1996 e

· il valore aggiunto provinciale pro-capite elaborato dall’Istituto Tagliacarne per l’analisi del tessuto economico e produttivo;

· gli arrivi, le presenze turistiche e le strutture ricettive che l’ISTAT riporta sull’Annuario statistico del 1999,

· gli indici di dotazione infrastrutturale (1996).

1.2 Inquadramento fisico geografico

Prima di proseguire con l’analisi risulta necessaria e doverosa una introduzione circa le caratteristiche del territorio in esame, sia dal punto di vista paesaggistico che ambientale.

L’estensione del Molise va dall’Appennino alla costa adriatica, ed è compreso dal fiume Trigno nella parte settentrionale e il fiume Fortone nella zona meridionale. Confina a nord con l’Abruzzo e il Mar Adriatico, a est con la Puglia, a sud con la Campania e a ovest con il Lazio e un piccolo tratto di Abruzzo.

La zona montuosa comprende i Monti della Meta, nell’ultimo tratto di Appennino Abruzzese e i Monti del Matese e l’Appennino Sannita che compongono la parte settentrionale dell’Appennino Campano. Nel Matese le montagne più elevate sono il Miletto e il Muria. La parte orientale scende verso il mare con tratti collinosi molto rotondeggianti. Le montagne e le colline sono molto aride e a causa della composizione del terreno argilloso, si sono formati profondi solchi. La costa del Molise è lunga circa 38 km, è molto pianeggiante ad esclusione della sola zona del promontorio di dove è stato costruito un piccolo porto artificiale.

Il paesaggio è prevalentemente montuoso e collinoso. Le morbide montagne sono molto arrotondate e sembrano un tutt’uno con la roccia. Anche nelle pianure coltivate si trova Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 3 ______il terreno roccioso. Caratteristici sono i muretti intorno ai poderi fatti dai contadini togliendo le pietre dalla terra che lavorano. I prati dove pascolano le pecore sono molto secchi e rocciosi. Non si trovano grandi città nella Regione. Le piccole cittadine si trovano sulle cime dei promontori collinosi. Nel litorale costiero sono assenti i porti e la zona non è molto popolata.

I fiumi sono tutti a carattere torrentizio. I principali del versante adriatico sono il Fortone che sfocia però in zona pugliese, il Trigno e il Biferno che scende dal Matese.

1.3 Analisi della struttura demografica

Nel presente paragrafo verrà analizzata la struttura demografica della Regione Molise in base ai dati ISTAT del 1999 relativi al movimento anagrafico dei comuni. Come si può osservare sono circa 330.000 i residenti nella regione di cui solo il 28% nella provincia di Isernia.

La maggiore dimensione in termini Popolazione redente nelle due demografici della provincia di province - 1999 è confermata anche dalla maggiore densità di popolazione: oltre 81 abitanti per

Campobasso kmq contro i 60 di Isernia. Nel Isernia complesso siamo quindi di fronte ad una regione con una densità demografica decisamente bassa rispetto ad altre realtà del centro- Italia e soprattutto rispetto al livello medio nazionale.

E’ questa una considerazione che riveste una certa importanza all’interno dello Studio sul rischio idrogeologico del Molise. Infatti, la bassa densità insediativa può giustificare ritardi negli interventi di messa in sicurezza dei territori, in quanto riduce il rischio connesso con il verificarsi degli eventi rispetto ad altre aree a maggiore intensità di antropizzazione.

Popolazione e densità nel 1999

Province Popolazione Superficie Densità residente (kmq) (ab. Per kmq)

Campobasso 236.418 2.909 81,3 Isernia 91.569 1.529 59,9

Totale 327.987 4.437,6 73,9

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

Nella tabella successiva si riporta la popolazione residente e la variazione rispetto all’anno precedente in termini di saldo naturale e migratorio sia delle due province nel

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 4 ______complesso, che nei soli comuni capoluoghi allo scopo di ottenere informazioni circa la sua concentrazione sul territorio. Appare evidente come i due comuni, da soli, assorbano oltre il 20% della popolazione residente nel 1999 (per Isernia ben il 23%).

Movimento anagrafico nel 1999

Province Popolazione di cui Nati vivi Morti Saldo Iscritti Cancellati Saldo Famiglie Componenti residente maschi naturale migratorio per famiglia

Campobasso 236.418 115.346 2.084 2.496 -412 3.856 4.182 -326 88.111 2,7 Capoluogo VA 51.413 24.820 424 15,6 34 786 925 -139 18.472 2,8 V% 21,7 21,5 20,3 20,4 22,1 21,0 Isernia 91.569 44.691 692 1.061 -369 1.776 1.662 114 33.483 2,7 Capoluogo VA 21.091 10.339 169 14,6 14 454 377 77 7.095 3,0 V% 23,0 23,1 24,4 25,6 22,7 21,2

Totale 327.987 160.037 2.776 3.557 -781 5.632 5.844 -212 121.594 2,7

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, movimento anagrafico nei comuni, 1999

Il saldo migratorio e naturale mostrano come le due province siano caratterizzate da differenti andamenti: mentre nella provincia di Isernia, e in particolare nel suo comune Capoluogo, essi sono positivi, nella provincia di Campobasso si assiste ad un fenomeno di spopolamento rispetto all’anno precedente. Il saldo migratorio, che maggiormente evidenzia le scelte da parte dei residenti circa le decisioni in merito alla qualità della vita, alle opportunità di lavoro e, più in generale al benessere, vede il comune di Campobasso in controtendenza rispetto all’altro capoluogo molisano.

Anche il numero medio di componenti delle famiglie, che la media regionale vede di 2,7 abitanti per kmq, appare maggiore nel comune di Isernia rispetto al resto della provincia e a Campobasso.

1.4 Il tessuto economico produttivo

Ne presente paragrafo si riportano i dati relativi agli addetti alle unità locali desunti dal Censimento Intermedio dell’Industria e Servizi ISTAT, 1996. La provincia di Isernia mostra un peso inferiore anche in termini di addetti alle unità locali: nel Molise sono 53.400 gli addetti per il complesso delle attività, di questi circa il 28% sono nella provincia di Isernia, e il restante (72%) in quella di Campobasso.

Il settore manifatturiero (D) e il commercio al dettaglio e all’ingrosso (G) hanno rispettivamente il 32 e il 28% del totale addetti (pari complessivamente a 29.000 addetti). Anche il settore costruzioni vede un valore percentuale di addetti rilevante e pari al 15% del totale.

Nella parte inferiore della tabella successiva sono riportati i tassi di specializzazione di ogni singola provincia in relazione ai diversi settori. In altre parole, tale indicatore è in grado di fornire utili indicazioni circa la vocazione di un’area per uno o più settori e

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 5 ______attività produttive non tenendo conto del peso in valori assoluto. In questo caso, gli indici riportati in tabella esprimono la concentrazioni degli addetti per settore nelle singole province raffrontate con l’intera regione.

Nel complesso, non si notano ripartizioni provinciali degli addetti notevolmente difformi dalla realtà regionale; solamente il settore “Costruzioni” (F) mostra una concentrazione nella provincia di Isernia superiore alla media (Indice di specializzazione pari 1,128). Per la stessa provincia, si nota la medesima situazione, anche se con una contenuta variabilità, per il settore “Manifatturiero”, per le “Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, altre attività professionali e imprenditoriali” (K) e “Altri servizi pubblici, sociali e personali” (O). Per i restanti settori si nota una leggera prevalenza della provincia di Campobasso.

Addetti alle unità locali nel Molise nel 1996

C D E F G H I J K O Totale

CAMPOBASSO 139 11.881 569 5.634 9.148 2.010 3.094 1.210 3.628 1.203 38.520 ISERNIA 53 5.055 190 2.583 2.993 724 858 378 1.547 498 14.880

MOLISE 192 16.936 759 8.217 12.141 2.734 3.952 1.588 5.175 1.701 53.400

Ripartizione degli addetti per settore

CAMPOBASSO 0,36 30,85 1,48 14,63 23,75 5,22 8,03 3,14 9,42 3,12 100,00 ISERNIA 0,36 33,97 1,28 17,36 20,12 4,87 5,77 2,54 10,40 3,35 100,00

MOLISE 0,36 31,72 1,42 15,39 22,74 5,12 7,40 2,97 9,69 3,19 100,00

Ripartizione degli addetti per provincia

CAMPOBASSO 72,4 70,2 75,0 68,6 75,3 73,5 78,3 76,2 70,1 70,7 72,1 ISERNIA 27,6 29,8 25,0 31,4 24,7 26,5 21,7 23,8 29,9 29,3 27,9

MOLISE 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0

Indici di specializzazione

CAMPOBASSO 1,004 0,973 1,039 0,951 1,045 1,019 1,085 1,056 0,972 0,980 1,000 ISERNIA 0,991 1,071 0,898 1,128 0,885 0,950 0,779 0,854 1,073 1,051 1,000

MOLISE 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000 1,000

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT – Censimento intermedio industria e servizi 1996

Lo scenario economico della regione Molise può essere completato attraverso l’analisi dei dati relativi al valore aggiunto provinciale calcolati dall’Istituto Tagliacarne annualmente. Nella successiva tabella è inoltre riportata la posizione occupata dalle due province nella graduatoria nazionale del valore aggiunto pro-capite, la variazione rispetto alla medesima relativa al 1991 e il numero indice rispetto alla media italiana. La regione in esame presenta un VA pro-capite che va dai 23,4 milioni di lire della provincia di Isernia ai 25,8 di Campobasso. Valori notevolmente inferiori alla media nazionale. Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 6 ______

Valore aggiunto pro-capite nel 1999 e confronto con il 1991 (mgl di lire)

Posto in V.A. pro- N.I. Diff. vs. Provincia graduatoria capite (Italia=100) 1991

79 Isernia 23.400 71,7 2 70 Campobasso 25.771 79,4 -3

Italia 32.635 100.0

Fonte: elaborazioni su dati Ist. Tagliacarne

Dal 1991 la provincia di Isernia ha migliorato la sua posizione nella graduatoria nazionale di ben due posti senza, tuttavia, raggiungere il livello di Campobasso che attualmente occupa la 70^ posizione nonostante l’ultimo decennio abbia caratterizzato una sua caduta di 3 posti.

La creazione di valore aggiunto in valore assoluto per settore è espressa nella tabella seguente unitamente ad un raffronto con le aggregazioni territoriali “Nord-Centro” e “Sud-Isole” e l’Italia nel complesso. Circa 8.000 miliardi di lire è il valore aggiunto regionale (il settore agricolo contribuisce per il 6% mentre l’industria e i servizi rispettivamente per 25,6% e il 68%), di questi circa 6.000 nella sola provincia di Campobasso. La provincia di Isernia, rispetto alla media vede, nella generazione di ricchezza, una prevalenza del manifatturiero (28,5% contro il 25,6% regionale) e del settore agricolo (7,3% contro il 6% regionale) a scapito del settore servizi.

Valore aggiunto al costo dei fattori per settore di attività' economica nel 1999

Province e Dati assoluti (miliardi di lire) Composizione % Regioni Agricoltura Industria Servizi Totale Agricoltura Industria Servizi Totale

Campobasso 328 1.453 4.138 5.919 5,5 24,5 69,9 100,0 Isernia 151 592 1.334 2.077 7,3 28,5 64,3 100,0 Molise 479 2.045 5.472 7.996 6,0 25,6 68,4 100,0

Nord-centro 34.769 427.789 923.855 1.386.412 2,5 30,9 66,6 100,0 Sud-isole 24.120 90.743 326.726 441.588 5,5 20,5 74,0 100,0

Italia 58.888 518.532 1.250.580 1.828.000 3,2 28,4 68,4 100,0 Fonte: Istituto Tagliacarne

Un confronto della distribuzione settoriale del valore aggiunto con i valori nazionali mostra un Molise caratterizzato da un settore agricolo con una incidenza maggiore per entrambe le province a scapito del manifatturiero per Campobasso e dei servizi per la provincia di Isernia. Nel complesso un Molise maggiormente vicino all’Italia meridionale piuttosto che al Centro e al Nord.

Il grafico successivo rappresenta la distribuzione delle province italiane in funzione del valore aggiunto relativo all’anno 1991 per quanto riguarda le ascisse e al tasso medio

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Come si può osservare vi è una distribuzione, anche se non del tutto uniforme, delle province lungo un’ideale diagonale a 45°; ciò sta a significare che le province con una situazione economica migliore di partenza sono state quelle maggiormente dinamiche e in grado di consolidare le loro posizioni; al contrario le province che già partivano nel 1991 con una posizione di svantaggio rispetto al resto d’Italia hanno peggiorato la loro posizione; cioè chi all’inizio dell’ultimo decennio aveva un valore aggiunto inferiore rispetto alla media nazionale non è stato in grado di risollevare la propria posizione; al contrario il gap tra il Nord e il Sud è aumentato.

In questo contesto, la regione Molise sembra trovarsi in una posizione intermedia caratterizzata da un valore aggiunto inferiore alla media nazionale e con tassi di crescita annui non in grado di permettere rilevati balzi in avanti. Le province del Sud Italia risultano, dal grafico, quasi tutte racchiuse nel quadrante in basso a destra, mentre il Centro-Nord in quello in alto a sinistra; le due province molisane appaiono come in una posizione anche se non del tutto negativa, sicuramente caratterizzata da un pressoché assente dinamismo.

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GO 8

TV

7 VR VI BZ AN RN NO BO PZ PD RETS LO TN 6 GR ROPT CN FO MN SP MO ME AT BG PO LCAO TE CS MT VBPGSI BI PR MCFE RA AL SVVAPCPN VV RI VE 5 OR TA CO MI VT PS FI CBRG PE UD RM IS FRCH BS APLU NASA BA ARPI TO CT LT CR PV EN MS SO VC 4 CLRC CA IM BL GE KR NUBR PA AQ LI SR TR CE CZ 3 AG LEFG BN TP SS Ripartizioni

AV Centro-Nord 2 Mezzogiorno

Tas so medio annuo di crescita 199 1 -1999 a p rezzi corren ti 1 40 60 80 100 120 140 160 Valore aggiunto pro capite 1991 (numero indice Italia=100)

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1.5 Il turismo

In questa sezione si analizza la domanda e offerta turistica della regione Molise attraverso i dati ISTAT relativi alle presenze turistiche alberghiere ed extra-alberghiere a livello provinciale e comunale e la capacità ricettiva.

Per quanto riguarda la domanda nella tabella successiva si riportano le presenze e gli arrivi di turisti italiani e stranieri, la permanenza media e il tasso di occupazione dei posti letto.

Come si può osservare: di 548.000 circa presenze turistiche, ben l’82% sono avvenute nella provincia di Campobasso che presenta anche una permanenza media di ben 3,6 giorni; valore superiore alla media regionale (Isernia solo 2,5) ma comunque notevolmente inferiore ai 4,4 giorni del Sud e Isole.

L’offerta turistica è caratterizzata da 160 strutture ricettive ( di cui il 62,5% alberghiere) con 11.000 posti letto (di cui il 46,1% in strutture ricettive alberghiere). Tre quarti dell’offerta turistica in termini di strutture ricettive è nella provincia di Campobasso che assorbono circa l’86% dei posti letto complessivi. La regione Molise presenta un livello qualitativo dell’offerta superiore alla media nazionale; ben il 62% sono alberghi (contro il 48% nazionale), tale percentuale risulta ancor più elevata se si considera la sola provincia di Isernia (80%).

Il tasso di occupazione dei posti letto vede la provincia di Isernia in notevole vantaggio rispetto a Campobasso (18,1 contro il 13,2). La regione mostra valori notevolmente inferiori se paragonati al resto d’Italia.

La domanda turistica - Anno 1998

Tasso di Strutture Perman. PROVINCE - REGIONI Arrivi Presenze Posti letto occupazione dei ricettiva media P.L..

Isernia 38.366 94.604 40 1.454 2,5 18,1 Campobasso 126.209 453.345 120 9.549 3,6 13,2 Molise 164.575 547.949 160 11.003 3,3 13,8

Nord 39.178.837 170.946.609 36.559 1.857.007 4,4 25,6 Centro 19.838.163 69.513.656 24.511 812.786 3,5 23,8 Sud- Isole 13.296.561 59.048.122 8.461 905.083 4,4 18,1

ITALIA 72.313.561 299.508.387 69.531 3.574.876 4,1 23,3

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, 1999

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L'offerta turistica (1998)

Valori percentuali PROVINCE - Strut. ricett. Letti in s.r. Strutt. ricett. Letti in s.r. Totale strutt. REGIONI P.L. totali alberghiere albergh. extralb. extralb. Ricett.

Isernia 80,0 91,9 20,0 8,1 100,0 100,0 Campobasso 56,7 39,1 43,3 60,9 100,0 100,0 Molise 62,5 46,1 37,5 53,9 100,0 100,0

Nord 60,2 55,2 39,8 44,8 100,0 100,0 Centro 25,3 43,6 74,7 56,4 100,0 100,0 Sud-Isole 63,0 44,5 37,0 55,5 100,0 100,0

ITALIA 48,2 49,9 51,8 50,1 100,0 100,0

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT, 1999

Nella tabella successiva si riporta la graduatoria dei comuni molisani secondo le presenze turistiche per l’anno 1996 . Dalla tabella si evidenzia come vi sia una forte concentrazione in pochi comuni: ben l’84,6% delle presenze turistiche in strutture ricettive sia alberghiere che extralberghiere avvengono in soli 10 comuni, di cui 2 sono i capoluoghi di provincia Campobasso e Isernia. Il solo comune di Termoli assorbe ben il 22% dei flussi turistici regionali.

Graduatoria dei comuni molisani per presenze turistiche (1996)

COMUNE Presenze totali ISTAT Province Valori % V. % cumulati (1996)

70078 TERMOLI CAMPOBASSO 103.318 22,3 22,3 70010 CAMPOBASSO 64.461 13,9 36,2 70046 CAMPOBASSO 55.858 12,1 48,3 70006 CAMPOBASSO CAMPOBASSO 51.158 11,1 59,4 70070 CAMPOBASSO 39.331 8,5 67,9 94023 ISERNIA ISERNIA 34.455 7,4 75,3 70051 CAMPOBASSO 18.199 3,9 79,2 94031 PESCHE ISERNIA 8.390 1,8 81,0 94002 AGNONE ISERNIA 8.349 1,8 82,8 94052 VENAFRO ISERNIA 8.320 1,8 84,6

ALTRI COMUNI 71.087 15,4 100,0

TOTALE REGIONALE 462.926 100,0

Fonte: elaborazioni su dati ISTAT

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1.6 Le reti in frastrutturali

L’Istituto Tagliacarne ha elaborato una serie di indicatori in grado di descrivere la situazione delle regioni italiane in merito alle strutture e reti di trasporto. Dalla tabella seguente si nota come il Molise appaia in un posizione marginale rispetto al resto d’Italia. Sia la rete stradale che ferroviaria presentano valori notevolmente al di sotto della media dell’Italia Meridionale che presenta dei ritardi rispetto alla realtà nazionale.

Le infrastrutture di trasporto (1996)

Province e Rete Rete Porti Aeroporti regioni stradale ferroviaria

Molise 73,4 42,9 48,2 35,7

Centro-Nord 116,9 104,3 87,4 ----- Sud-Isole 70,5 92,5 104,2 41,8

Italia 100 100 100 100

Fonte: elaborazioni su dati Ist. Tagliacarne

I collegamenti di una certa rilevanza sono esclusivamente lungo la costa adriatica. Carente appare la rete viaria e ferroviaria interna a causa anche delle caratteristiche del territorio solo in minima parte pianeggiante.

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2 ANALISI DI FATTIBILITÀ FINANZIARIA (COSTI-RICAVI)

Le caratteristiche degli interventi previsti nel quadro dello Studio sul rischio idrogeologico della Regione Molise non sono tali da provocare rientri finanziari; si tratta, infatti, di opere fredde, di diversa valenza e funzionalità.

Ai fini dell’analisi finanziaria, si sono svolte quindi unicamente le elaborazioni relative al Piano Finanziario degli interventi che evidenzia le fonti di copertura del fabbisogno finanziario connesso all’implementazione dell’insieme di interventi.

2.1 VALUTAZIONE DEI COSTI

2.1.1 Costi d’investimento

Per una descrizione e quantificazione dei costi di investimento, vedi il § relativo ai costi interni di investimento nella situazione “con” del successivo capitolo dedicato all’analisi economica.

2.1.2 Costi di esercizio

Per una descrizione e quantificazione dei costi di esercizio, vedi il § relativo ai costi interni di esercizio nella situazione “con” del successivo capitolo dedicato all’analisi economica.

2.2 VALUTAZIONE DEI RICAVI

Non sono previsti ricavi.

2.3 L’EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO DELL’INIZIATIVA

2.3.1 Gli schemi di finanziamento

Nell’ambito delle tematiche che hanno per oggetto la realizzazione di grandi opere infrastrutturali, uno dei nodi principali da affrontare è rappresentato dalla finanziabilità di questi progetti, nell’ipotesi di utilizzare il capitale pubblico a fondo perduto come elemento non esclusivo.

Gli schemi finanziari generalmente adottati per queste tipologie di investimento sono da porre in relazione ad una serie di elementi, quali la disponibilità di risorse pubbliche, il grado di pubblica utilità dell’opera, il livello di profittabilità per i privati, la capacità del mercato di assorbire l’offerta generata dall’iniziativa.

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I fattori su esposti, di volta in volta combinati, costituiscono il quadro di riferimento entro cui viene formulata la struttura delle differenti ipotesi di finanziabilità dell’opera. Nel caso dei sistemi di intervento per la prevenzione del rischio idro-geologico, occorre tuttavia pensare unicamente all’attivazione di risorse pubbliche.

Nel caso in questione, come verrà più approfonditamente argomentato nella successiva sezione dedicata all’analisi economica, alcune delle opere previste (segnatamente quelle riferite alla componente relativa al rischio da frana)à state almeno parzialmente realizzate, oppure già dispongono di risorse finanziarie stanziate.

Più in particolare, per la sub-componente, relativa alla sistemazione del movimento franoso, gli interventi sulla frana Covatta sono in corso di ultimazione grazie a più finanziamenti, erogati in fasi successive da parte della Protezione Civile (Ordinanza del Ministero dell’Interno n. 2438 del 15/5/1996). Quelli sulla frana Lama del Gallo possono contare su di un finanziamento sempre della Protezione Civile, stanziati a fronte della presentazione di un progetto preliminare per la realizzazione di interventi mirati alla protezione dal movimento franoso.

Gli interventi sulle strade possono invece contare su finanziamenti da parte dell’ANAS.

Per quanto concerne il rischio idraulico, coerentemente con quanto espresso nella sezione del presente studio dedicata all’analisi della fattibilità amministrativa del sistema di interventi, sono state identificate come possibili fonti di finanziamento: il POR Molise 2000-2006 e la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città, che ha dato il via allo schema di decreto governativo sulla ripartizione dei fondi destinati per il quadriennio 2000-20003 per il riassetto dei principali bacini idrografici italiani.

Tale ultima fonte è stata considerata come l’unica attivabile a partire dal sesto anno della fase di investimento. Infatti, mentre è certo che le risorse finanziarie attivabili a valere sul POR Molise andranno ad incidere sull’arco temporale di validità di tale strumento – con ogni probabilità il Molise uscirà dall’obiettivo 1 nella prossima tornata di programmazione dei fondi strutturali comunitari1 – per quanto riguarda la Conferenza Unificata Stato-Regioni-Città è lecito supporre un nuovo periodo di programmazione delle risorse dopo il 2003.

Nelle tabelle riportate alle pagine successive sono riepilogati i piani finanziari delle due componenti (rischio da frana e rischio idraulico) e totale dello Studio del rischio idrogeologico della Regione Molise.

1 A tale proposito, pare opportuno evidenziare come, l’entrata dei nuovi paesi PECO (paesi dell’Europa centro-orientale) nella UE, comporterà una significativa riduzione dei parametri socio-economici che identificano le aree obiettivo 1. Stanti gli attuali livello di reddito, l’unica regione italiane che presenta qualche probabilità di permanere tra le aree obiettivo 1 è rappresentata dalla Calabria. Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 13 ______

2.3.2 Verifica delle condizioni di equilibrio economico – finanziario del progetto

Come già detto, dal momento che non sono prevedibili rientri finanziari di nessun tipo, non si è proceduto alla verifica delle condizioni di equilibrio finanziario del progetto.

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 14 ______

Tab. 2.3.I - Rischio da frana; Piano Finanziario

ANNI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1. Totale fabbisogno fase di 21.138.900 41.094.600 43.626.500 investimento 1.1 Costi di investimento 21.138.900 41.094.600 43.626.500

2. Totale copertura fase di 21.138.900 41.094.600 43.626.500 investimento 2.1 Protezione civile 7.272.000 15.774.000 16.214.000 2.2 ANAS 13.866.900 25.320.600 27.412.500 2.3 POR Molise 2.4 Conferenza Stato-Regioni-Città 3. Totale fabbisogno fase di 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 gestione 3.1 Costi di gestione 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000

4. Totale copertura fase di gestione 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 4.1 Ricavi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.2 Trasferimenti 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000 902.000

5. Flusso di cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

6. Flusso di cassa cumulato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 15 ______

Tab. 2.3.II - Rischio idraulico; Piano Finanziario

ANNI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1. Totale fabbisogno fase di 22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 investimento 1.1 Costi di investimento 22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000

2. Totale copertura fase di 22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 investimento 2.1 Protezione civile 2.2 ANAS 2.3 POR Molise 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 2.4 Conferenza Stato-Regioni- 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 Città 3. Totale fabbisogno fase di 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385 gestione 3.1 Costi di gestione 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385

4. Totale copertura fase di 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385 gestione 4.1 Ricavi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.2 Trasferimenti 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385

5. Flusso di cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

6. Flusso di cassa cumulato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Tab. 2.3.III - Piano Finanziario dello Studio del rischio idrogeologico della Regione Molise

ANNI Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 16 ______1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

1. Totale fabbisogno fase di 43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 investimento 1.1 Costi di investimento 43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000

2. Totale copertura fase di 43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 investimento 2.1 Protezione civile 7.272.000 15.774.000 16.214.000 0 0 0 0 0 0 0 2.2 ANAS 13.866.900 25.320.600 27.412.500 0 0 0 0 0 0 0 2.3 POR Molise 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 0 0 0 0 0 2.4 Conferenza Stato-Regioni-Città 11.065.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 10.740.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 3. Totale fabbisogno fase di 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385 gestione 3.1 Costi di gestione 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385

4. Totale copertura fase di gestione 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385 4.1 Ricavi 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 4.2 Trasferimenti 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385

5. Flusso di cassa 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

6. Flusso di cassa cumulato 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 17 ______

3 ANALISI DI FATTIBILITÀ ECONOMICA E SOCIALE (COSTI- BENEFICI)

3.1 Premessa

La valutazione economica dello Studio del rischio idrogeologico nella Regione Molise pone un insieme di problemi che si relazionano con le finalità proprie dello studio; per massimizzare l’utilità delle elaborazioni di natura economica e sociale, occorre quindi partire dalla definizione delle finalità dello studio in modo da renderle coerenti con gli obiettivi tecnici perseguiti.

Si ricorda, innanzitutto, che lo Studio si articola in due principali componenti:

- analisi del rischio da frana;

- analisi del rischio idraulico.

Con riferimento alla prima di tali componenti, i risultati dello studio condotto sull’area molisana relativamente al rischio da frana hanno evidenziato una problematica particolarmente complessa sia sotto il profilo tecnico-scientifico sia sotto il profilo sociale ed economico della regione. Il consistente numero di eventi censiti, la loro distribuzione sul territorio regionale ed il peculiare contesto antropico nel quale si cala il problema rappresentano i presupposti sui quali basare un’analisi volta ad una valutazione, seppur di larga massima, delle tipologie di intervento proponibili ed economicamente sostenibili.

In totale sono stati censiti 9038 eventi franosi e/o aree caratterizzate da processi di erosione accelerata. A ciascuno degli eventi è stato fatto corrispondere un “bacino di pericolosità” ovvero un areale nel quale le condizioni morfologiche, geologiche e idrogeologiche rappresentano le condizioni al contorno per il manifestarsi del dissesto.

Per quanto riguarda l’analisi del rischio idraulico, la definizione degli interventi a lungo e breve termine è stata condotta con un approccio di massima sull’intero territorio regionale in relazione alla specificità delle diverse aree dedotta sulla base della documentazione esistente mentre si procederà ad un approfondimento per quanto riguarda sia le aree oggetto dello specifico studio idraulico per la perimetrazione delle aree a diversa pericolosità idraulica.

Per quanto attiene le aree oggetto di specifico studio idraulico nelle fasi precedenti sono state definite le aree soggette a diversa probabilità di esondazione e sono stati identificati gli elementi a rischio.

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 18 ______

Come sintesi delle due attività si è pervenuti alla definizione delle aree a rischio come sovrapposizione tra la carta della probabilità di esondazione (pericolosità) e la carta degli elementi a rischio (infrastrutture, centri urbani, previsioni edificatorie, etc.).

A partire da questo quadro conoscitivo sul rischio idraulico sono state identificate le strategie di intervento sia di tipo strutturale che non strutturale (vincoli sulla destinazione d’uso delle aree stesse e/o norme di edificabilità) in modo da conseguire un’omogenea riduzione del rischio sull’intero territorio regionale.

Infine, si ricorda che, per entrambe le tipologie di rischio, si è proceduto ad un approfondimento relativamente ad aree di bacini campione.

Più in particolare, con riferimento agli interventi ascrivibili a tali aree, per quanto riguarda il rischio da frana, sono stati individuati 4 interventi (2 di sistemazione del movimento franoso e 2 di rifacimento di infrastrutture viarie) su due aree di frana: Covatta e Lama del Gallo. Per il rischio di natura idraulica, si è invece definito un insieme articolato di interventi a breve ed a lungo termine.

L’analisi economica è riferita a tali due gruppi di interventi ed è stata effettuata sia a livello del singolo gruppo - separando quindi gli interventi legati al rischio idraulico da quelli relativi al rischio da frana – e sia a livello aggregato, per l’insieme complessivo degli interventi volti a mitigare il rischio idrogeologico nella Regione Molise.

Da ultimo, si sottolinea come, ai fini della presente valutazione economica, nonostante gli interventi si trovino in momenti diversi del loro percorso attuativo (in parte, sono stati realizzati, in parte sono in corso di realizzazione, mentre altri sono in progetto), l’anno di inizio dei lavori è stato considerato convenzionalmente uguale per tutti.

Le elaborazioni effettuate nella presente sezione dello Studio rappresentano infatti delle simulazioni finalizzate alla valutazione degli effetti economici provocati dagli interventi tenendo conto della loro funzionalità.

In altre parole, l’obiettivo dell’analisi è quello di valutare la redditività economica del pacchetto di interventi senza tenere conto di quelle variabili del contesto (mancanza di risorse finanziarie, lentezze burocratiche, etc.) che hanno causato ritardi nell’esecuzione di un insieme di opere che, nella loro interezza, contribuiscono al raggiungimento dei medesimi obiettivi, ossia: la riduzione del rischio e la ricostituzione dello stato di fatto (per lo meno dal punto di vista funzionale), dal punto di vista sia del rischio idraulico che di quello da frana.

3.2 La valutazione del livello di esposizione al rischio di frane del sistema socio-economico della Regione Molise

Al fine di valutare l’interazione tra gli eventi franosi e il sistema sociale ed economico della Regione Molise è stata effettuata una specifica analisi, basata su due insiemi di informazioni: Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 19 ______i) la rilevazione della superficie di ciascun comune, esposta a rischio di frane; ii) i dati sulle caratteristiche sociali, demografiche ed economiche di ciascun comune.

L’incrocio di tali due insiemi di informazioni ha permesso di ricavare diversi set di indicatori che permettono di apprezzare la differente esposizione del territorio regionale al rischio da frana, tenendo conto della distribuzione delle variabili sociali, demografiche ed economiche.

Nelle cartine riportate alle pagine successive si presentano i risultati dell’analisi.

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 20 ______TEMATISMO DEI COMUNI SECONDO L’INDICE PF1

)

) Quota della superficie comunale con pericolosità da frana moderata: ) 20% ed oltre (29) ) ) dal 10 al 20% (18) ) dal 5 al 10% (14) ) ) inferiore al 5% (59) ) valore nullo (16) ) ) ) ) PESCOPENNATARO) )

) ) )

)

) ) BELMONTE DEL SANNIO ) ) AGNONE ) ) ) )

) POGGIO SANNITA ) ) VASTOGIRARDI ) )

) ) ) PIETRABBONDANTE ) ) ) ) ) ) )

SAN BIASE ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) SANT'ANGELO ) ) ) ) ) LIMOSANO ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) CAMPOLIETO ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) TORO ) ) ) ) ) ) ) ) ) )

) ) )

) ) ) ) POZZILLI ) ) ) ) ) ) ) ) CONCA CASALE ) ) VENAFRO ) ) ) ) ) )

) ) ) ) )

) SESTO CAMPANO )

)

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 21 ______TEMATISMO DEI COMUNI SECONDO L’INDICE PF2

)

) Quota della superficie comunale con pericolosità da frana elevata: )

) ) 20% ed oltre (24) dal 10 al 20% (25) ) dal 5 al 10% (29) ) ) inferiore al 5% (50) ) ) valore nullo (8) ) ) ) PESCOPENNATARO) )

) ) )

) CAPRACOTTA ) ) ) ) AGNONE ) ) LARINO ) )

) POGGIO SANNITA ) CIVITACAMPOMARANO ) ) )

) ) ) PIETRABBONDANTE ) ) ) ) ) LUCITO ) )

SAN BIASE ) ) ) ) ) CASTELLINO DEL BIFERNO) ) ) ) ) ) SANT'ANGELO LIMOSANO ) ) ) ) ) PETRELLA TIFERNINA ) ) ) FOSSALTO ) ) ) ) ) ) ) ) ) MONTAGANO ) ) ) ) CAMPOLIETO ) ) ) ) ) MATRICE ) ) FORNELLI ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) TORO ) ) ) ) ) ) ) ) ) )

) ) )

) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) )

) ) ) ) RICCIA ) ) ) )

) ) ) ) )

)

)

)

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 22 ______

TEMATISMO DEI COMUNI SECONDO L’INDICE PF3

Quota della superficie comunale con )

pericolosità da frana estremamente elevata: ) 20% ed oltre (21)

dal 10 al 20% (22) ) dal 5 al 10% (21) ) ) inferiore al 5% (52) ) valore nullo (20)

) TAVENNA ) ) ) PALATA ) ) ) ) )

) ) )

)

) ) BELMONTE DEL SANNIO ) ) )

) ) )

) ) CIVITACAMPOMARANO POGGIO SANNITA ) ) ) CASTELVERRINO ) ) ) PIETRABBONDANTE ) ) ) ) ) ) ) MORRONE ) ) ) ) DEL SANNIO ) ) ) ) ) ) ) SANT'ANGELO LIMOSANO ) ) ) ) ) LIMOSANO ) ) ) FOSSALTO ) ) ) ) ) ) ) ) ) MONTAGANO )

) ) ) ) ) )

) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) ) CASALCIPRANO ) ) ) ) TORO ) ) ) ) ) ) ) ) ) )

) ) )

) )

) ) ) ) ) ) ) ) ) )

) ) ) )

) ) ) )

) ) ) ) )

)

)

)

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 23 ______LA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI

Petacciato ) ) * ) Termoli Montenero di Bisaccia *

) * S.Giacomo degli* S. Mafalda ) ) ) ) * ) ) ) ) Tavenna * Campomarino *

* ) ) ) Montecilfone ) * ) ) S.Felice * ) ) * * ) ) Sant'Angelo del Pesco )) ) ) )) * Palata ) ) * * ) ) Pescopennataro ) ) * Castel del Giudice Montefalcone) nel Sannio ) )* ) * Belmonte del Sannio * *

* Castelmauro ) ) Larino ) * ) * Capracotta ) * Agnone ) ) ) Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * ) * * ) ) * ) ) ) ) ) Civitacampomarano Poggio S. ) ) * ) ) ) * ) ) ) Lupara ) Castelverrino * * Vastogirardi * Casacalenda * ) * ) * * ) )) ) ) * ) * Montelongo ) ) )) ) ) * ) Pietrabbondante* San Biase ) ) Rionero Sannitico ) Provvidenti * Lucito) * * * )) ) ) * ) ) * ) Sant'Angelo L. ) ) * ) Roccasicura Carovilli) ) * ) Bagnoli del Trigno * Montenero ) ) * ) ) * ) ) * Civitanova del S. ) ) Val Cocchiara ) Petrella T. ) * ) ) * ) ) Forl• del Sannio Chiauci Limosano * * ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano ) Castellino del B. ) * Ripabottoni ) * )) * * * * * ) ) )) * ) * ) Pizzone )) ) ) )) ) ) Cerro al V. ) ) ) Fossalto Montagano * * Sant'Elia a Pianisi Colletorto ) ) * ) )) * Castel * ) Sessano * S.Vincenzo Miranda ) * * ) Rocchetta al V. ) ) Campolieto ) ) ) * * ) * Matrice ) Molise)) * ) Monacilioni ) *

) * Pesche ) Frosolone ) * Isernia * ) Fornelli * ) * ) ) ) ) * ) ) * ) ) ) ) ) Scapoli Carpinone ) ) * * ) Macchia Valfortore * ) ) ) Casalciprano * ) ) * Colli a V. ) ) * ) ) ) * ) * ) ) Campobasso * Macchia d'Isernia ) ) Sant'Elena Sannita)) * Pietracatella )) Santa Maria del Molise )Toro Popolazione residente: Pettoranello* * * ) ) ) * ) Campodipietra ) ) * ) ) ) * * ) Filignano ) * (1999) Castelpetroso* ) ) ) Macchiagodena) ) ) * ) Montaquila* ) ) ) S.Agapito)* ) Castelpizzuto ) Cantalupo nel S. ) ) * Longano * Pozzilli * ) * * ) ) Colle d'Anchise ) ) ) ) ) ) * ) * ) * ) ) * ) ) * ) Conca Casale ) ) )* ) * * Monteroduni ) 10.000 )) * Mirabello S. ) ) ) Tufara Roccamandolfi) ) * * ) San Massimo ) ) Riccia) * ) ) * * ) * ) S.Giuliano del S. ) Venafro ) * * ) ) ) ) ) * ) ) ) * * ) ) 5.000 ) ) Sesto Campano ) * * ) ) ) ) * ) 1.000

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 24 ______

GLI ADDETTI NEI COMUNI

Petacciato ) )*

) Termoli Montenero di Bisaccia *

) * S.Giacomo degli* S. Mafalda ) ) ) * ) ) )) Guglionesi

Tavenna * Campomarino *

* Portocannone) ) ) )) Montecilfone ) *

)) * Montemitro S.Felice

* * ) ) Sant'Angelo del Pesco )) )

)) * Palata )) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro )) * ) Castel del Giudice

* )) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * *

* Castelmauro ) )) Larino ) * Capracotta )) * )) * Agnone Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * ) *

* ) ) * )) ) ) )) Civitacampomarano Poggio S. ) ) Trivento * ) )) * ) Lupara Montorio nei Frentani Castelverrino * Rotello * * Casacalenda * Vastogirardi )) *

) * * ))

Castelbottaccio)) * )) ) * Montelongo Salcito) )) * )) * San Biase Rionero Sannitico Pietrabbondante )) Provvidenti * Lucito * * * Morrone del Sannio )) ) )) * Bonefro ) * ) Sant'Angelo L. ) ) * ) Roccasicura Carovilli * * ) Montenero Bagnoli ))del Trigno ) Santa Croce di Magliano * )) ) * ) * Civitanova del S. Val Cocchiara ) Petrella T. * )) * )) Forl• del Sannio Chiauci Limosano * * )) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Castellino del B. San Giuliano di Puglia * Pietracupa) Ripabottoni )) * ) * * * * )) )) * * )) Pizzone )) ) * )) )) Cerro al V. Duronia )) ) Fossalto Montagano * * Sant'Elia a Pianisi Colletorto * ) )) * Castel * * Sessano Torella del Sannio S.Vincenzo Miranda )) * Rocchetta al V. )) * ) Campolieto )) * * * Matrice ) )) * ) Molise Monacilioni ) Castropignano Ripalimosani * * Pesche )) Frosolone )) * Isernia * ) Fornelli * * ) ) * )) )) * ) Scapoli )) Carpinone ) San Giovanni in Galdo * Oratino * )) ) Macchia Valfortore * ) ) * ) ) Casalciprano * Colli a V. ) * ) * ) * ) Campobasso ) * ) Macchia d'Isernia ) ) ) * Sant'Elena Sannita Pietracatella ) Santa Maria del Molise )) Toro Addetti: Pettoranello* * * ) ) Busso * ) )) Campodipietra ) * ) * ) Filignano ) ) * )) )) (1996) Castelpetroso* )) Macchiagodena Spinete * * )) Montaquila* )) )) S.Agapito* Castelpizzuto ) Ferrazzano Cantalupo nel S. ) ) * ) Longano * ) Baranello * Pozzilli * ) ) ) * ) )) Colle d'Anchise ) ) )) Gambatesa * * ) Jelsi * ) ) * ) Gildone)) * )) Conca Casale * * ) Monteroduni Vinchiaturo * 5.000 Bojano * Mirabello S. )) ) ) )) ) Tufara Roccamandolfi * ) * ) ) San Massimo Riccia) * * ) ) )) ) * * ) S.Giuliano del S. Venafro * * ) )) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore)

) * * ) Cercepiccola Campochiaro 2.500 )) ) Sesto Campano

* * )) Guardiaregia Sepino

)) * ) 500

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 25 ______

GLI ADDETTI NELL’INDUSTRIA IN SENSO STRETTO NEI COMUNI

Petacciato ) )*

) Termoli Montenero di Bisaccia*

) * S.Giacomo degli S. * Mafalda )) ) * ) )

) ) ) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) ) )

Montecilfone * ) ) ) S.Felice )) * Montemitro

* * Sant'Angelo del Pesco )) ) )) ) )) * Palata )) * * Acquaviva Collecroce )) ) * Pescopennataro ) ) Castel del Giudice Montefalcone) nel Sannio

*)) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino )) )) * Capracotta * ) ) * Agnone ) Guardialfiera Ururi

) * San Pietro Avellana * )

* ) ) * ) ) ) )) Poggio S. Civitacampomarano ) Trivento * ) )) )) * Lupara Montorio nei Frentani )) Castelverrino Rotello * * Casacalenda * * Vastogirardi ) ) * ) * * ) Castelbottaccio )) Montelongo* )) ) Salcito) * ) ) * )) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito)) * * * * Morrone del Sannio )) ) Bonefro )) ) * )) Sant'Angelo L. * ) ) * ) Roccasicura ) Carovilli * Bagnoli del Trigno * ) Santa Croce di Magliano Montenero )) ) * )) ) Civitanova del S. * Val Cocchiara )) * Petrella T. )) * )) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni) San Giuliano di Puglia * ) )) * ) * * * * ) )) * * ) Pizzone )) )) * ) )) )) Cerro al V. Duronia Montagano )) )) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) ) * Castel ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo )) * Campolieto * Rocchetta al V. )) )) ) Matrice * ) * * ) ) ) Molise) * Castropignano Monacilioni )) Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) Isernia ) * )* ) ) Fornelli * * ) ) * ) )) )) * ) Carpinone ) Scapoli ) Oratino San Giovanni in Galdo * * )) Macchia Valfortore ) * ) ) Casalciprano * ) Colli a V. ) ) * * ) * Campobasso )) ) * )) * Macchia d'Isernia Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella ) )) Pettoranello* * * ) Busso * ) )) Campodipietra

) * ) * ) Filignano ) ) * )) )) Addetti nell'industria in senso stretto: ) * * Spinete Castelpetroso ) Macchiagodena Montaquila * * ) ) ) ) )) (1996) S.Agapito* Castelpizzuto ) Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * ) * ) Pozzilli Baranello * ) * Colle d'Anchise ) ) * )) )) Gambatesa Jelsi)) * * ) ) * ) Gildone * )) ) * ) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * ) * *

Bojano * Mirabello S. )) ) Tufara )) ) ) Roccamandolfi San Massimo * ) Riccia * 1.000 ) ) * * ) ) ) * )

) * ) S.Giuliano del S. Venafro ) * * )) )) ) San Polo Matese )) * Cercemaggiore)

* ) * ) Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano ) )

* 500 Guardiaregia* Sepino )) )

)) * ) 100

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 26 ______

GLI ADDETTI NELL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONE NEI COMUNI

Petacciato ) )*

) Termoli Montenero di Bisaccia* )

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * ) ) )

)) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) ) )

Montecilfone * ) )

S.Felice )) * Montemitro

* * Sant'Angelo del Pesco ) ) ))

)) * Palata )) * * Acquaviva Collecroce ) ) * Pescopennataro ) ) Castel del Giudice Montefalcone) nel Sannio

* )) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) )) ) * Capracotta * ) * Agnone ) Guardialfiera Ururi

) * San Pietro Avellana * )

* ) ) * ) ) ) ) )) Poggio S. Civitacampomarano ) Trivento ) * ) ) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda * * Vastogirardi ) ) * )) * * )) Castelbottaccio )) Montelongo* ) ) Salcito) * ) ) * )) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito )) * * * * Morrone del Sannio )) Bonefro )) ) * ) Sant'Angelo L. * )) * ) ) ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Santa Croce di Magliano Montenero )) )) ) * )) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * Petrella T. )) ) * )) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano ) Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni) San Giuliano di Puglia * ) ) * ) * ) * * * )) ) * * ) )) Pizzone ) )) * )) )) Cerro al V. Duronia Montagano )) )) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) ) * Castel ) ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo )) * Campolieto Rocchetta al V. ) * )) ) ) Matrice * * * ) ) Molise) * Castropignano Monacilioni ) Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) Isernia ) * * )) Fornelli * * ) ) * )) ) ) )) * Scapoli ) ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) ) Macchia Valfortore ) * ) ) )) Casalciprano * ) Colli a V. ) * * )) * Campobasso ) * )) ) * Macchia d'Isernia ) Sant'Elena Sannita)) * Pietracatella )) Santa Maria del Molise Toro )) Pettoranello* * * ) Busso * ) )) Campodipietra

) * ) * ) Filignano ) ) * )) )) Addetti nell'industria delle costruzioni: * * Spinete Castelpetroso )) Macchiagodena Montaquila * )) * ) )) (1996) S.Agapito* Castelpizzuto ) Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * ) * ) Pozzilli Baranello * ) * Colle d'Anchise )) * )) ) Gambatesa ) Jelsi) * ) * )) ) * Gildone * ) ) ) * )) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * Mirabello S. )) Tufara )) ) ) ) * Roccamandolfi San Massimo ) Riccia * 1.000 ) ) * ) * ) )) ) ) * * ) S.Giuliano del S. Venafro

* * )) ) ) San Polo Matese * ) Cercemaggiore) ) * ) * Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano ))

* 500 Guardiaregia* Sepino ) )

)) * ) 100

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 27 ______GLI ADDETTI NEL COMMERCIO NEI COMUNI

Petacciato )) *

) Termoli Montenero di Bisaccia* )

S.Giacomo degli S. * * Mafalda )) ) ) * ) ) )) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) ) )

Montecilfone * ) ) ) S.Felice ) * Montemitro

* * ) ) Sant'Angelo del Pesco )) )

)) * Palata )) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro ) * ) Castel del Giudice Montefalcone) nel Sannio

* )) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino )) ) * Capracotta * )) ) * Agnone ) Guardialfiera Ururi

) * San Pietro Avellana * )

* ) ) * ) ) ) ) ) Poggio S. Civitacampomarano ) Trivento ) * )) )) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * )) *

) * * ))

Castelbottaccio)) Montelongo* )) ) Salcito) * )) * )) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito)) *

* * * Morrone del Sannio )) ) Bonefro ) )) * )) Sant'Angelo L. * ) ) ) * ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * ) Santa Croce di Magliano Montenero )) )) * )) Civitanova del S. * Val Cocchiara )) * Petrella T. )) * )) Forl• del Sannio * )) Chiauci Limosano Castellino* del* B. )) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni San Giuliano di Puglia * ) )) * ) * * * * )) )) * * )) Pizzone )) ) * )) )) Cerro al V. Duronia Montagano )) )) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * ) ) * * Castel ) ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo )) * Campolieto Rocchetta al V. ) * ) )) Matrice * * * )) )) * Monacilioni ) Molise Castropignano Ripalimosani * Pesche * Frosolone )) Isernia )) * * ) Fornelli * * ) ) * ) ) )) * Scapoli )) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * )) ) Macchia Valfortore * ) ) )) Casalciprano * ) Colli a V. )) * * )) * Campobasso ) * )) ) * ) Macchia d'Isernia ) Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella Addetti nel commercio: ) ) Pettoranello* * * )) Busso * )) Campodipietra (1996) ) * )) * ) Filignano ) * ) )) * Spinete * Castelpetroso )) Macchiagodena Montaquila * )) * ) ) )) S.Agapito* Castelpizzuto ) Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * ) * ) Pozzilli Baranello * ) * Colle d'Anchise ) )) * )) )) Gambatesa Jelsi)) * * )) * )) Gildone * ) )) * )) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * 2.000 * *

Bojano * Mirabello S. )) )) ) ) Tufara ) * ) Roccamandolfi San Massimo ) Riccia * ) ) * * ) ) )) ) ) * * S.Giuliano del S. Venafro

* * ) )) ) San Polo Matese )) * Cercemaggiore)

) * ) * Cercepiccola 1.000 Campochiaro ) ) Sesto Campano )

* Guardiaregia* Sepino ))

)) * ) 200

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 28 ______

GLI ADDETTI NELLE ALTRE ATTIVITA’ NEI COMUNI

Petacciato )) *

) Termoli Montenero di Bisaccia* )

S.Giacomo degli S. * * Mafalda )) ) ) * ) )

)) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone)) )) Montecilfone * )) )) S.Felice * Montemitro

* * )) ) Sant'Angelo del Pesco )) )

)) * Palata )) * * Acquaviva Collecroce ) ) ) Pescopennataro ) * )) Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

* )) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta * )) )) * Agnone Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * ) *

* ) ) * )) ) ) )) Civitacampomarano Poggio S. ) ) Trivento * )) ) * Lupara Montorio nei Frentani )) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * )) *

)) * * )) Castelbottaccio )) Montelongo* )) ) Salcito)) * )) * )) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito )) * * * * Morrone del Sannio )) )) Bonefro )) * ) Sant'Angelo L. * )) ) * ) Roccasicura Carovilli * ) Bagnoli del Trigno * Santa Croce di Magliano Montenero )) )) * )) Civitanova del S. * Val Cocchiara )) * Petrella T. )) * )) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. )) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni San Giuliano di Puglia * ) )) * ) * * * * ) )) * * )) Pizzone )) ) * )) ) Cerro al V. Duronia Montagano )) )) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) ) * Castel ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo )

* ) * Campolieto Rocchetta al V. ) )) )) Matrice * * * )) )) * Monacilioni ) Molise Castropignano ) Ripalimosani * Pesche * Frosolone )) Isernia ) * * )) Fornelli * * ) )) * )) ) )) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * ) * ) Macchia Valfortore * ) ) ) Casalciprano * ) Colli a V. )) * * )) * Campobasso ) * )) * Macchia d'Isernia ) )) * Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita Toro Pietracatella Addetti nelle altre attività: ) ) Pettoranello* * * )) Busso * )) Campodipietra (1996) ) * ) * ) Filignano * )) ) Spinete * Castelpetroso* )) Macchiagodena Montaquila * ) * ) ) )) S.Agapito* Castelpizzuto ) Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * ) * ) Pozzilli Baranello * ) * Colle d'Anchise ) * )) )) ) Gambatesa Jelsi) * * ) * ) Gildone * ) ) )) * )) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * 2.000 * *

Bojano * Mirabello S. )) )) ) ) Tufara * ) ) Roccamandolfi San Massimo Riccia * ) ) * ) ) )) ) * ) * * S.Giuliano del S. Venafro

* * )) )) )) San Polo Matese )) * Cercemaggiore

* )) * Cercepiccola 1.000 Campochiaro ) ) Sesto Campano )

* * Sepino ) Guardiaregia

)) * ) 200

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 29 ______

L’IMPATTO SULLA POPOLAZIONE RESIDENTE IN TERMINI DI DANNO POTENZIALE

Petacciato )

*

) Termoli Montenero di Bisaccia*

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * )

) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) )

Montecilfone * ) ) S.Felice * Montemitro

* * ) ) Sant'Angelo del Pesco )

) * Palata ) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro ) * Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

* ) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta * ) ) * Agnone Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * *

* ) * ) )

) Poggio S. Civitacampomarano ) Trivento * ) ) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * ) *

) * * ) Castelbottaccio) Montelongo* ) ) Salcito) * ) * ) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito) *

* * * Morrone del Sannio ) Bonefro ) ) * ) Sant'Angelo L. * ) ) * ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Santa Croce di Magliano Montenero ) ) * ) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * Petrella T. ) * ) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni San Giuliano di Puglia * * ) * ) * * * ) ) * * ) Pizzone ) ) * ) ) Cerro al V. Duronia Montagano ) ) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) * Castel ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo ) * Campolieto Rocchetta al V. ) * ) ) Matrice * * * ) ) * Monacilioni ) Molise Castropignano Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) Isernia ) * * ) Fornelli * * ) ) * ) ) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) Macchia Valfortore * ) ) ) Casalciprano * Colli a V. ) * * ) * Campobasso ) * ) * Macchia d'Isernia Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella ) ) Pettoranello* * * ) Busso * Danno potenziale: ) Campodipietra

) * ) * ) Filignano * ) ) * Spinete * Castelpetroso ) Macchiagodena Montaquila * ) * ) ) S.Agapito* Alto (22) Castelpizzuto Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * * Pozzilli Baranello * * Medio (22) ) Colle d'Anchise ) * ) ) Gambatesa Jelsi) * * ) * ) Gildone * Basso (90) ) ) * ) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * Mirabello S. ) Nullo (2) ) ) ) Tufara Roccamandolfi San Massimo * Riccia * ) ) * * ) * )

* S.Giuliano del S. Venafro

* * ) ) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore

* ) * Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano )

* Guardiaregia* Sepino )

) *

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 30 ______

L’IMPATTO SULLE ATTIVITA’ ECONOMICHE IN TERMINI DI DANNO POTENZIALE

Petacciato )

*

) Termoli Montenero di Bisaccia*

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * )

) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) )

Montecilfone * ) ) S.Felice * Montemitro

* * ) ) Sant'Angelo del Pesco )

) * Palata ) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro ) * Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

* ) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta * ) * Agnone ) Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * *

* ) * ) )

) Civitacampomarano Poggio S. ) Trivento * ) ) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * ) *

) * * ) Castelbottaccio) Montelongo* ) ) Salcito) * ) * ) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito) * * * * Morrone del Sannio ) Bonefro ) * Sant'Angelo) L. * ) ) ) * ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Santa Croce di Magliano Montenero ) ) * ) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * ) Petrella T. * ) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni San Giuliano di Puglia * ) * ) * * * * ) ) * * ) Pizzone ) ) * ) ) Cerro al V. Duronia Montagano ) ) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) * Castel ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo ) * Campolieto Rocchetta al V. ) * ) ) Matrice * * * ) ) * Monacilioni ) Molise Castropignano Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) Isernia ) * * ) Fornelli * * ) ) * ) ) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) Macchia Valfortore * ) ) ) Casalciprano * Colli a V. ) * * ) * Campobasso ) * ) * Macchia d'Isernia Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella ) ) Pettoranello* * * ) Busso * Danno potenziale: ) Campodipietra

) * ) * ) Filignano * ) ) Spinete * Castelpetroso* ) Macchiagodena Montaquila * * ) ) ) S.Agapito* Alto (16) Castelpizzuto Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * * Pozzilli Baranello * * Medio (18) ) Colle d'Anchise ) * ) ) Gambatesa Jelsi) * * ) * ) Gildone * ) ) * ) Basso (100) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * Mirabello S. ) Nullo (2) ) ) ) Tufara Roccamandolfi San Massimo * Riccia * ) ) * ) ) * *

* S.Giuliano del S. Venafro

* * ) ) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore

* ) * Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano )

* Guardiaregia* Sepino )

) *

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 31 ______

L’IMPATTO SULL’INDUSTRIA IN SENSO STRETTO IN TERMINI DI DANNO POTENZIALE

Petacciato )

*

) Termoli Montenero di Bisaccia*

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * )

) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) )

Montecilfone * ) ) S.Felice * Montemitro

* * Sant'Angelo del Pesco ) ) )

) * Palata ) * * Acquaviva Collecroce ) ) * Pescopennataro ) Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

* ) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta * ) * Agnone ) Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * *

* ) * ) )

) Poggio S. Civitacampomarano ) Trivento * ) ) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * ) *

) * * ) Castelbottaccio) Montelongo* ) ) Salcito) * ) * ) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito ) *

* * * Morrone del Sannio ) Bonefro ) ) * ) Sant'Angelo L. * ) ) * ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Santa Croce di Magliano Montenero ) ) * ) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * Petrella T. ) * ) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni San Giuliano di Puglia * ) * ) * * * * ) ) * * ) Pizzone ) ) * ) ) Cerro al V. Duronia Montagano ) ) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * * Castel ) ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo ) * Campolieto Rocchetta al V. ) * ) ) Matrice * * * ) Molise) * Castropignano Monacilioni ) Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) Isernia ) * * ) Fornelli * * ) ) * ) ) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) Macchia Valfortore * ) ) Casalciprano * ) Colli a V. ) * * ) * Campobasso ) * ) * Macchia d'Isernia Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella ) ) Pettoranello* * * ) Busso * Danno potenziale: ) Campodipietra * ) ) * ) Filignano * ) ) * Spinete * Castelpetroso ) Macchiagodena Montaquila * * ) ) ) S.Agapito* Alto (18) Castelpizzuto Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * * Pozzilli Baranello * * Medio (9) ) Colle d'Anchise ) * ) ) Gambatesa Jelsi) * * ) * ) Gildone * ) ) * ) Basso (103) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * Mirabello S. ) Tufara Nullo (6) ) ) ) Roccamandolfi San Massimo * Riccia ) ) * * * ) * )

* S.Giuliano del S. Venafro

* * ) ) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore

* ) * Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano )

* Guardiaregia* Sepino )

) *

SECONDO IL NUMERO DI ADDETTI DELLE ATTIVITA’ MANIFATTURIERE PER COMUNE

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 32 ______L’IMPATTO SULL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI IN TERMINI DI DANNO POTENZIALE

Petacciato )

*

) Termoli Montenero di Bisaccia*

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * )

) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) ) ) Montecilfone * ) Montemitro S.Felice *

* * Sant'Angelo del Pesco ) ) )

) * Palata ) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro ) * Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

* ) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta ) * * Agnone ) Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * *

* ) * ) )

) Civitacampomarano Poggio S. ) Trivento * ) ) * Montorio nei Frentani ) Lupara Rotello Castelverrino * * Casacalenda Vastogirardi * * ) *

) * * ) Castelbottaccio) Montelongo* ) ) * Salcito) ) * ) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito) * * * * Morrone del Sannio ) ) Bonefro ) * ) Sant'Angelo L. * ) ) * ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Montenero ) ) Santa Croce di Magliano * ) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * ) Petrella T. * ) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa San Giuliano di Puglia * Ripabottoni ) * ) * * * * ) ) * * ) Pizzone ) ) * ) ) Cerro al V. Duronia Montagano ) ) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * * Castel ) ) * Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo Miranda )

* * Campolieto Rocchetta al V. ) ) ) Matrice * * * ) Molise) * Castropignano Monacilioni ) Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) ) * Isernia * ) Fornelli * * ) ) * ) ) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) Macchia Valfortore * ) ) ) Casalciprano * Colli a V. ) * * ) * Campobasso ) * ) * Macchia d'Isernia Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella ) Santa Maria del Molise ) Pettoranello* * * ) Busso * Danno potenziale: ) Campodipietra ) * ) * ) Filignano * ) ) * * Spinete Castelpetroso ) Macchiagodena

* Montaquila* ) ) ) S.Agapito* Alto (18) Castelpizzuto Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * * Pozzilli Baranello * * Medio (17) ) Colle d'Anchise * ) ) ) Jelsi) Gambatesa * * ) * ) * ) Gildone) * ) Basso (94) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * Mirabello S. ) Nullo (7) ) ) ) Tufara Roccamandolfi San Massimo * Riccia * ) ) * * ) * )

* S.Giuliano del S. Venafro

* * ) ) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore

* ) * Cercepiccola Campochiaro ) Sesto Campano

* * ) Guardiaregia Sepino

) *

SECONDO IL NUMERO DI ADDETTI NELL’INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI PER COMUNE

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 33 ______

L’IMPATTO SULLE ATTIVITA’ COMMERCIALI IN TERMINI DI DANNO POTENZIALE

Petacciato ) *

) Termoli Montenero di Bisaccia*

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * )

) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) )

Montecilfone * ) ) S.Felice * Montemitro

* * ) ) Sant'Angelo del Pesco )

) * Palata ) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro ) * Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

* ) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta * ) * Agnone ) Guardialfiera Ururi

) * San Pietro Avellana *

* ) * ) )

) Poggio S. Civitacampomarano ) Trivento * ) ) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * ) *

) * * ) Castelbottaccio) Montelongo* ) ) Salcito) * ) * ) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito ) * * * * Morrone del Sannio ) Bonefro ) ) * Sant'Angelo L. * ) ) * ) ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Santa Croce di Magliano Montenero ) ) * ) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * ) Petrella T. * ) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa Ripabottoni San Giuliano di Puglia * ) * ) * * * * ) * * ) ) Pizzone ) ) * ) ) Cerro al V. Duronia Montagano ) ) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) * Castel ) * Miranda Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo ) * Campolieto Rocchetta al V. ) * ) ) Matrice * * * ) ) * Monacilioni ) Molise Castropignano Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) Isernia ) * * ) Fornelli * * ) ) * ) ) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) Macchia Valfortore * ) ) ) Casalciprano * Colli a V. ) * * ) * Campobasso ) * ) * Macchia d'Isernia Santa Maria del Molise Sant'Elena Sannita) * Toro Pietracatella ) ) Pettoranello* * * ) Busso * Danno potenziale: ) Campodipietra ) * ) * ) Filignano * ) ) * Spinete * Castelpetroso ) Macchiagodena Montaquila * * ) ) ) S.Agapito* Alto (16) Castelpizzuto Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * * Pozzilli Baranello * * Medio (21) ) Colle d'Anchise ) * ) ) Gambatesa Jelsi) * * ) * ) Gildone * ) ) * ) Basso (96) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * Mirabello S. ) Nullo (3) ) ) ) Tufara Roccamandolfi San Massimo * Riccia * ) ) * * ) * )

* S.Giuliano del S. Venafro

* * ) ) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore

* ) * Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano )

* * Sepino ) Guardiaregia

) *

SECONDO IL NUMERO DI ADDETTI NEL COMMERCIO PER COMUNE

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 34 ______L’IMPATTO SULLE ALTRE ATTIVITA’ ECONOMICHE IN TERMINI DI DANNO POTENZIALE

Petacciato ) *

) Termoli Montenero di Bisaccia*

S.Giacomo degli S. * * Mafalda ) ) * )

) Guglionesi

Tavenna * Campomarino

*

* Portocannone) ) ) Montecilfone * ) Montemitro S.Felice *

* * Sant'Angelo del Pesco ) ) )

) * Palata ) * * Acquaviva Collecroce ) ) Pescopennataro ) * Castel del Giudice Montefalcone nel Sannio

*) * Belmonte del Sannio San Martino in Pensilis Roccavivara * * Castelmauro * Larino ) ) * Capracotta ) * * Agnone ) Guardialfiera Ururi ) San Pietro Avellana * *

* ) * ) )

) Civitacampomarano Poggio S. ) Trivento * ) ) * Lupara Montorio nei Frentani ) Castelverrino Rotello * * Casacalenda Vastogirardi * * ) *

) * * ) Castelbottaccio) Montelongo* ) ) Salcito) * ) * ) Rionero Sannitico Pietrabbondante* San Biase Provvidenti Lucito) * * * * Morrone del Sannio ) Bonefro ) ) * ) Sant'Angelo L. * ) ) * ) Roccasicura Carovilli * Bagnoli del Trigno * Montenero ) ) Santa Croce di Magliano * ) Civitanova del S. * Val Cocchiara ) * ) Petrella T. * ) Forl• del Sannio * ) Chiauci Limosano Castellino* del* B. ) Acquaviva d'Isernia Pescolanciano Pietracupa San Giuliano di Puglia * Ripabottoni ) * ) * * * * ) ) * * ) Pizzone ) ) * ) ) Cerro al V. Duronia Montagano ) ) Fossalto Sant'Elia a Pianisi Colletorto * * ) * Castel ) * Sessano Torella del Sannio * * S.Vincenzo Miranda )

* * Campolieto Rocchetta al V. ) ) ) Matrice * * * ) ) * Monacilioni ) Molise Castropignano Ripalimosani * Pesche * Frosolone ) ) * Isernia * ) Fornelli * * ) ) * ) ) * Scapoli ) Carpinone ) Oratino San Giovanni in Galdo * * ) Macchia Valfortore * ) ) Casalciprano * ) Colli a V. ) * * ) * Campobasso ) * ) * Macchia d'Isernia Sant'Elena Sannita) * Pietracatella ) Santa Maria del Molise )Toro Pettoranello* * * ) Busso * Danno potenziale: ) Campodipietra ) * ) * ) Filignano * ) ) * * Spinete Castelpetroso ) Macchiagodena

* ) Montaquila* ) ) S.Agapito* Alto (12) Castelpizzuto Ferrazzano Cantalupo nel S. ) Longano ) * * Pozzilli Baranello * * Medio (31) ) * ) Colle d'Anchise ) ) ) Gambatesa * Jelsi * ) ) * Gildone * ) ) * ) Basso (91) Conca Casale Monteroduni Vinchiaturo * * *

Bojano * ) Mirabello S. Nullo (2) ) ) ) Tufara Roccamandolfi San Massimo * Riccia * ) ) * ) ) * *

* S.Giuliano del S. Venafro

* * ) ) ) San Polo Matese ) * Cercemaggiore

* ) * Cercepiccola Campochiaro Sesto Campano )

* * ) Guardiaregia Sepino

) *

SECONDO IL NUMERO DI ADDETTI NELLE ALTRE ATTIVITA’ PER COMUNE

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3.3 ACB

3.3.1 Generalità

L’analisi costi-benefici (ACB) è lo strumento più frequentemente utilizzato nella valutazione di progetti di interesse collettivo e si configura come uno strumento di supporto per il policy maker in un’ottica di ottimizzazione dell’allocazione delle risorse.

Dal punto di vista metodologico, nella valutazione degli effetti economici di un investimento, l’ACB considera solamente gli aspetti differenziali ed incrementali dello stesso. L’analisi viene dunque sviluppata sulla differenza tra benefici e costi incrementali del progetto (ipotesi "con") e benefici e costi incrementali che si potrebbero altrimenti manifestare in assenza di intervento (ipotesi "senza").

Poiché l’ACB è uno strumento valutativo destinato a guidare le scelte pubbliche tra ipotesi alternative di impiego di risorse finanziarie pubbliche in modo da massimizzare i benefici sociali, l’analisi viene applicata a ciascuna delle alternative tecniche considerate.

All’interno dell’analisi gli elementi determinanti possono essere sinteticamente riepilogati in: - costi di investimento economici; - costi di esercizio economici; - benefici economici.

I costi di investimento sono stati disaggregati tra: opere civili, manodopera, noli e trasporti e secondo la tempistica di realizzazione prevista. I costi di gestione considerano: i costi di personale, le utenze, l’acquisto di materiali e macchinari e i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

Essendo l’analisi costi-benefici uno strumento di valutazione della fattibilità di un investimento dal punto di vista della collettività, occorre considerare unicamente il costo effettivo per lo Stato. I valori utilizzati sono quindi “economici” (costo effettivo per lo Stato al netto delle tasse e dei trasferimenti allo stesso sotto altra forma) e non “finanziari” (spesa sostenuta per la realizzazione e gestione dell’intervento). La trasformazione dei costi da finanziari in economici è stata effettuata mediante l’applicazione di opportuni fattori di conversione.

Tutti i costi verranno contabilizzati considerando la differenza tra la situazione “con” investimento e quella “senza” investimento, se esistenti. Si terrà altresì conto dei costi esterni sociali e ambientali procedendo alla monetizzazione degli stessi laddove possibile. Il processo di trasformazione dei valori da finanziari in economici riguarderà anche i ricavi e i rientri tariffari di ogni tipo e sarà effettuato sempre con l’applicazione di fattori di conversione appositamente calcolati per tali poste.

Infine verranno calcolati i seguenti indicatori di redditività economica:

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· Saggio di Rendimento Interno (S.R.I.) economico · Valore Attuale Netto (V.A.N.) economico · Indice di redditività (il rapporto tra V.A.N. e costo di investimento attualizzato) · Rapporto tra benefici e costi attualizzati

Dal confronto tra gli indicatori, e anche mediante un’analisi della sensitività, è stata infine individuata l’ipotesi progettuale con la più elevata redditività sociale.

3.3.2 Descrizione degli interventi e della loro funzionalità

Come già detto, le valutazioni economiche sono state effettuate in modo separato per il rischio idraulico e quello da frana; nei successivi § si descrivono sinteticamente i due insiemi di interventi.

3.3.2.1 Rischio da frana

Per quanto riguarda la componente dello Studio relativa al rischio da frana, si sono presi in considerazione 4 interventi su due aree di frana: Covatta e Lama del Gallo. In entrambe le aree si è individuato un gruppo di due interventi: di sistemazione del movimento franoso e di rifacimento di infrastrutture viarie. a) Area di frana di Covatta a.1) Interventi di sistemazione del movimento franoso

Si tratta di un insieme composito di interventi, riconducibili sostanzialmente alla realizzazione di indagini geognostiche ed di opere ingegneristiche (sistemazione idraulica e opere di consolidamento), che sono già stati effettuati in tante fasi successive, grazie ai finanziamenti della Protezione Civile.

Lo scopo di tale primo gruppo di interventi è, ovviamente, quello di ridurre il più possibile il rischio di nuovi movimenti franosi, in un’area nella quale la frana risulta attualmente ancora attiva. a.2) Interventi di rifacimento di infrastrutture viarie

Parallelamente alle azioni su descritte per ridurre il rischio da frana, è attualmente in corso di realizzazione (è già stato assegnato l’appalto), il rifacimento del tratto della SS 647 Diramazione B, che è stato interessato dall’evento franoso.

Oggi, la strada è transitabile anche se i flussi di traffico, in corrispondenza del tratto interessato, sono costretti ad una deviazione che, oltre ad aumentare la pericolosità del percorso, comporta un rallentamento stimato in circa 2 minuti. b) Area di frana di Lama del Gallo

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 37 ______b.1) Interventi di sistemazione del movimento franoso

Si tratta di un insieme composito di interventi, riconducibili anche in questo caso alla realizzazione di indagini geognostiche ed di opere ingegneristiche (sistemazione idraulica e opere di consolidamento), per le quali è stato presentato un progetto preliminare che ha dato luogo ad un finanziamento di 10 miliardi di lire da parte della Protezione Civile.

Lo scopo di tale gruppo di interventi è, ovviamente, quello di ridurre il più possibile il rischio di nuovi movimenti franosi, in un’area nella quale la frana risulta attualmente ancora attiva. b.2) Interventi di rifacimento di infrastrutture viarie

Parallelamente alle azioni su descritte per ridurre il rischio da frana, è stato presentato in sede di Conferenza di Servizi un progetto per il rifacimento del tratto della SS 647 che è stato interessato dall’evento franoso. Si tratta principalmente di lavori per un viadotto.

Oggi, la strada è transitabile anche se i flussi di traffico, in corrispondenza del tratto interessato, sono costretti ad una deviazione che, oltre ad aumentare la pericolosità del percorso, comporta un rallentamento stimato in circa 2 minuti.

3.3.2.2 Rischio idraulico

La definizione degli interventi strutturali per la messa in sicurezza nei tratti fluviali oggetto di studio idraulico è stata condotta in relazione alle specificità del tratto in esame e delle aree da difendere (argini, riprofilature, opere di laminazione).

I tratti oggetto di studio idraulico sono i seguenti:

· T. Callora a monte della confluenza con il T. Rio;

· T. Rio tra la confluenza del T. Callora e la confluenza nel F. Biferno;

· F. Biferno dalle sorgenti al P.te del Comune;

· F. Biferno dal P.te del Comune a Covatta;

· F. Biferno dalla diga di Ponte Liscione alla foce;

· T. Cigno a monte della confluenza con il F. Biferno

· F. Trigno da Ponte Trigno alla foce;

· F. Sinarca da Masseria Saberta alla foce.

Per quanto riguarda le aree che non sono oggetto di studio idraulico sarà valutata l’estensione soggetta a intervento, distinguendo interventi relativi alle aree inondabili e

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 38 ______interventi relativi alla sistemazione del reticolo potenzialmente interessato da dissesti di versante.

Gli interventi per la riduzione del rischio, come già detto nei paragrafi precedenti, possono avere il duplice obiettivo di:

· ridurre la portata al colmo e quindi le corrispondenti altezze idriche;

· incrementare la capacità di smaltimento e contenimento dell'alveo nei tratti critici.

L'individuazione degli interventi è stata pertanto orientata da un lato al reperimento di aree di laminazione per l'abbattimento dei colmi e dei volumi di piena e, dall'altro, alla riprofilatura dei tratti insufficienti e all’adeguamento delle strutture arginali in prossimità dei centri abitati.

Si è scelto di programmare gli interventi nel senso di ridurre progressivamente la pericolosità dei corsi d’acqua, eliminando cioè dapprima le situazioni che originano un’alta probabilità di inondazione e poi quelle che danno luogo a fenomeni inondativi di minor frequenza.

Pertanto sono state previste due fasi temporali consecutive di intervento:

I. nella prima vengono realizzate le opere necessarie alla messa in sicurezza da eventi con tempo di ritorno trentennale (Tr30); gli interventi di questa fase sono classificati come interventi a breve termine, in quanto di maggior urgenza;

II. nella seconda si eseguono le opere per la messa in sicurezza da eventi con tempo di ritorno duecentennale (Tr200); detti interventi sono classificati pertanto come interventi a lungo termine

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3.3.3 Criteri di identificazione dei trasferimenti, dei fattori di conversione e della revisione prezzi

3.3.3.2 Identificazione dei trasferimenti sui costi finanziari

Non tutti i costi finanziari riflettono il costo dell'effettivo utilizzo delle risorse da parte della società: alcuni di essi, ad esempio le imposte, non sono altro che dei trasferimenti di risorse da un soggetto economico all'altro. Per tenere conto di questi effetti distributivi occorre quantomeno depurare i costi finanziari da quelle voci che rappresentano questi trasferimenti. Le componenti dei trasferimenti che sono state prese in considerazione sono: • Trasferimenti da imposte sul valore aggiunto (IVA) • Trasferimenti da imposte sugli utili di impresa (IRPEG e IRAP) • Trasferimenti da imposte sulla manodopera (IRPEF ed Oneri Sociali) • Trasferimenti da imposte sui prodotti energetici

Trasferimenti da imposte sul valore aggiunto (IVA)

Si è considerata una aliquota IVA sull'importo netto (CN), del 10% per i costi di investimento relativi alla costruzione di nuove opere civili e del 20% per i costi di esercizio e per i rimanenti costi di investimento.

Detta percentuale, se rapportata all'importo lordo (CL) è pari a: (0,10/1,10) x 100 = 9,09% (nel seguito indicata 0,0909 CL). (0,20/1,20) x 100 = 16,67% (nel seguito indicata 0,1667 CL).

Trasferimenti da imposte sugli utili di impresa (IRPEG e IRAP)

Per il calcolo dei trasferimenti sugli utili di impresa sono stati considerati i seguenti parametri: • che l'utile di impresa sia pari al 10% dell'importo al netto dell'IVA • una aliquota complessiva (ILOR + IRAP) del 40,25%

Il trasferimento inciderà in misura pari a (0,1 x 0,4025) = 0,04025 sul costo al netto dell'IVA (CN).

Il trasferimento risulterà pari a 0,04025 ÷ (1,1 x 1,10) = 0,0333 sul costo al lordo dell'utile impresa e dell'IVA (0,0333 CL), prendendo in considerazione un'aliquota IVA del 10%.

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Infine il trasferimento inciderà in misura pari a 0,04025 ÷ (1,1 x 1,20) = 0,0305 sul costo al lordo dell'utile impresa e dell'Iva (0,0305 CL), prendendo in considerazione un'aliquota IVA del 20%.

Trasferimenti da imposte sulla manodopera (IRPEF ed Oneri Sociali)

Per depurare il costo totale del lavoro (al netto dell'IVA e dell'utile di impresa) dai relativi trasferimenti (oneri sociali e imposte sul reddito) si sono presi in considerazione i parametri che l'Istat riporta in La struttura del costo del lavoro e delle retribuzioni nella seconda metà degli anni 90 (Tav. 17, Informazioni, 2000). Dalla pubblicazione si sono presi in considerazione i dati relativi al costo del lavoro (operai) nella branca delle Costruzioni facendo la media delle varie città capoluogo, che risultano così articolati in valori percentuali: • Costo del lavoro: 100% • Oneri Sociali : 34,2% • Retribuzione Lorda: 100 - 34,2 = 65,8% • Ritenute IRPEF: 18,2% • Retribuzione netta: 65,8 - 18,2 = 47,6%

I trasferimenti relativi agli Oneri Sociali e alle imposte sul reddito (ritenute IRPEF) rappresentano quindi, il 34,2% + 18,2% = 52,4% del costo del lavoro al netto dell'IVA e degli utili di impresa (0,524 CN).

Supponendo un'aliquota IVA del 10% ed un utile di impresa del 10%, data la seguente relazione fra costo netto e costo lordo: (CN + 0,1 X CN) x 1,10 = CL, e CN = (1 / (1,1 x 1,10)) x CL = 0,826 x CL, i trasferimenti (Oneri sociali + IRPEF) incideranno in misura pari al: 0,524 x 0,826 = 0,433 del costo lordo della manodopera (0,433).

Supponendo infine un'aliquota IVA del 20% ed un utile di impresa del 10%, data la seguente relazione fra costo netto e costo lordo: (CN + 0,1 X CN) x 1,20 = CL, e CN = (1 / (1,1 x 1,20)) x CL = 0,758 x CL, i trasferimenti (Oneri sociali + IRPEF) incideranno in misura pari al: 0,524 x 0,758 = 0,397 del costo lordo della manodopera (0,397).

Trasferimenti da imposte sui prodotti energetici

Le imposte considerate sono quelle relative a: • gasolio per autotrazione

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• benzina senza piombo • energia elettrica • gas

Gasolio per autotrazione e benzina super

La tabella che segue evidenzia la composizione delle componenti del prezzo del gasolio per autotrazione, della benzina senza piombo. I prezzi riportati sono quelli del Listino Agip Petroli:

Disaggregazione del costo dei prodotti petroliferi (lire /litro) Voci di costo Gasolio auto Benzina senza piombo Lire % Lire %

Prezzo netto imposte 465,37 37,51 515,56 31,75 Imposte di fabbricazione 775,34 62,49 1.108,17 68,25 Prezzo netto Iva 1.240,71 100,00 1.623,73 100,00 Iva 20% 248,14 324,75 Prezzo al consumo 1.488,85 1.948,48 Fonte: Valori medi ponderati delle componenti il prezzo medio al consumo dei carburanti, Società Agip, 1999

Energia elettrica e gas

Ai nostri fini è possibile riferirsi a un valore medio, e cioè ad un prezzo al netto delle imposte di 234,5 lire/Kwh e ad un'imposta di 24 lire/Kwh (imposta erariale di 6 lire + addizionale provinciale di 18 lire) e, quindi ad un costo al netto di IVA di 258,5 lire/Kwh. La quota di trasferimenti sarà pari a:

24 / 258,5 = 0,09284 CN. sul costo netto (CN) dell'energia elettrica il fattore di conversione pari a:

1,0 - 0,09284 = 0,907 CN mentre quello sul costo lordo (CL), considerando un'aliquota IVA del 20%, pari a:

(1,0 - (9,284 + 20,0) / 120,0) = 0,756 CL.

Relativamente al costo del gas, i relativi trasferimenti sono stati calcolati tenendo conto che il costo unitario per Mc nella fascia T3 – Altri Usi è di lire 1196,772 ed è inclusivo di IVA al 20% e di un imposta sul consumo di lire 307,51.

Il costo al netto di IVA al 20% è di lire 1004,21 al MC. La quota di trasferimenti sarà quindi pari a:

307,51 / 1004,21 = 0,306 CN.

Pertanto, sul costo netto (CN) del gas, il fattore di conversione sarà pari a: Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 42 ______

1,0 - 0,306 = 0,6938 CN mentre quello sul costo lordo (CL), considerando un'aliquota IVA del 20%, sarà pari a:

(1,0 - (30,62 + 20,0) / 120,0) = 0,578 CL.

Trasferimenti sui noli e trasporti

Al fine di determinare il valore dei trasferimenti sul costo dei noli e dei trasporti (al netto di IVA e degli utili di impresa) relativamente alla sola componente "consumo di carburanti e lubrificanti", si sono considerati i seguenti costi chilometrici di esercizio elaborati dal Servizio studi dell'A.C.I. (Cfr. HP-TRASPORTI, dicembre 2000, gennaio 2001): • FIAT Fiorino 1,7 D per la componente trasporti e noli associati alla progettazione, direzione e collaudo e spese generali dell'Ente; • IVECO 240 E 38/P5 Eurotech per la componente trasporti e noli associati ai lavori.

La tabella che segue riporta per i due mezzi su elencati (percorrenza 70.000 Km annui) i costi di esercizio chilometrici.

Disaggregazione dei costi di esercizio chilometrici (lire x Km) Voci di costo Fiat Fiorino IVECO 240 Totale % Totale %

Ammortamento capitale 101,81 32,04 204,50 16,83 Carburanti e lubrificanti 118,26 37,22 561,30 46,19 Pneumatici 15,39 4,85 106,51 8,76 Manutenzione e riparaziono 82,26 25,89 343,00 28,22 Totale 317,72 100,00 1.215,31 100,00 Fonte: A.C.I., Servizio Studi

Per la determinazione dei trasferimenti su noli e dei trasporti per la componente "costi energetici", si è calcolato il prodotto fra la quota dei costi per carburanti e lubrificanti sul costo chilometrico di esercizio e l'incidenza dell'imposta di fabbricazione. Le quote dei trasferimenti sono pari a: • Noli e trasporti (su importo dei lavori): 0,462 (% carbur.) x 0,625 (% imposte) = 0,289 • Trasporti (sull'importo di progettazione e direzione lavori): 0,372 (% carbur.) x 0,683 (% imposte) = 0,254

Al fine di valutare i trasferimenti totali sui noli e i trasporti, cioè quelli sul costo al lordo dell'IVA e dell'utile di impresa, tenendo conto di un'aliquota IVA del 10% o del 20% e di un utile di impresa del 10%, e tenendo conto della nota relazione fra costo lordo e costo netto: CN = (1 / (1,1 x 1,10)) x CL = 0,826 x CL Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 43 ______

CN = (1 / (1,1 x 1,20)) x CL = 0,758 x CL i trasferimenti sui costi lordi (CL) di noli e trasporti saranno rispettivamente: • su l'importo "lavori", IVA 10%: 0,289 x 0,826 = 0,239CL • su l'importo "lavori", IVA 20%: 0,289 x 0,758 = 0,219CL • su l'importo "progettazione e direzione lavori" e "spese generali dell'Ente": 0,254 x 0,758 = 0,193 CL

3.3.3.3 Procedure di calcolo dei fattori di conversione

Per l'elaborazione delle tavole relative alla situazione economica sono stati calcolati gli opportuni fattori di conversione da applicare agli importi "lordi" di cui alla situazione finanziaria (CL).

I valori relativi alle diverse voci considerate nell'analisi finanziaria (costi di investimento e di esercizio interni ed esterni - rientri e benefici) sono infatti da intendersi al lordo dell'IVA, dell'utile di impresa, e del complesso di "trasferimenti" sugli importi netti (netti da IVA e da utili di impresa) già evidenziati al precedente punto 4.8.1.

In questo paragrafo si evidenzierà la procedura di calcolo dei fattori di conversione di cui all'ultima colonna delle Tavole C1-S1, C2-S2, C4-S4.

La metodologia seguita è stata quella di scorporare dagli importi lordi (CL) l'ammontare per: • i trasferimenti propri delle diverse voci di costo (cfr. punto 4.8.1)

• i trasferimenti associati agli utili di impresa (IRPEG/IRAP) • i trasferimenti associati all'IVA.

L'analisi dei fattori di conversione considera le componenti dei costi di investimento separatamente da quelli dei costi di esercizio.

3.3.3.3.1 Fattori di Conversione sui Costi di Investimento

Materiali: l'importo lordo (CL) è stato depurato dall'IVA e dall'imposta sull'utile d'impresa. Procedura:

incidenza IVA 10% CL • Costo Lordo: 1 CL • Iva: 0,0909 CL • Irpeg/Irap: 0,0333 CL • Totale trasferimenti: 0,0909 CL + 0,0333 CL = 0,1242 CL Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 44 ______

Fattore di conversione = 1 CL - 0,1242 CL = 0,876 CL.

incidenza IVA 20% CL • Costo Lordo: 1 CL • Iva: 0,1667 CL • Irpeg/Irap: 0,0305 CL • Totale trasferimenti: 0,1667 CL + 0,0305 CL = 0,1972 CL Fattore di conversione = 1 CL - 0,1972 CL = 0,803CL.

I materiali con IVA al 10% sono il 50,8%, mentre quelli con IVA al 20% sono il restante 49,2%.

Pertanto il fattore di conversione da ascrivere a tale voce sarà calcolato nel modo seguente:

(0,876 x 0,508) + (0,803 x 0,492) = 0,840 CL

Noli e trasporti: per la componente "lavori" l'importo è stato depurato dall'IVA, dall'imposta sull'utile di impresa e dalle imposte sui carburanti. Quest'ultima imposta è stata calcolata sul costo al netto dell'IVA e degli utili d'impresa(CN). Procedura:

incidenza IVA 10% CL • Costo Lordo: 1 CL • Iva: 0,0909 CL • Irpeg/Irap: 0,0333 CL • Imposte sui carburanti: 0,239 CL • Totale Trasferimenti: 0,0909 CL + 0,0333 CL + 0,239 CL = 0,3632CL Fattore di conversione = 1 - 0,3632 = 0,637 CL.

incidenza IVA 20% CL • Costo Lordo: 1 CL • Iva: 0,1667 CL • Irpeg/Irap: 0,0305 CL • Imposte sui carburanti: 0,219 CL • Totale Trasferimenti: 0,1667 CL + 0,0305 CL + 0,219 CL = 0,4162CL Fattore di conversione = 1 - 0,4162 = 0,584CL.

I noli e trasporti con IVA al 10% sono il 59,3%, mentre quelli con IVA al 20% sono il restante 40,7%.

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Pertanto il fattore di conversione da ascrivere a tale voce sarà calcolato nel modo seguente:

(0,637 x 0,593) + (0,584 x 0,407) = 0,545 CL

Manodopera nel settore costruzioni: l'importo è stato depurato dall'IVA, dall'imposta sull'utile di impresa, dalle imposte sui redditi delle persone fisiche e dagli oneri sociali. Procedura:

incidenza IVA 10% CL • Costo Lordo: 1 CL • Iva: 0,0909 CL • Irpeg/Irap: 0,0333 CL • Oneri Sociali e Irpef: 0,433 CL • Totale Trasferimenti: 0,0909 CL + 0,0333 CL + 0,433 CL = 0,5575 CL Fattore di conversione = 1 - 0,5575 = 0,443 CL.

incidenza IVA 20% CL • Costo lordo: 1 CL • Iva: 0,1667 CL • Irpeg/Irap: 0,0305 CL • Oneri Sociali e Irpef: 0,397 CL • Totale Trasferimenti: 0,1667 CL + 0,0305 CL + 0,397 CL = 0,5942 CL Fattore di conversione = 1 - 0,5942 = 0,406 CL.

La manodopera con IVA al 10% è pari al 51,5%, mentre quella con IVA al 20% è pari al restante 48,5%.

Pertanto il fattore di conversione da ascrivere a tale voce sarà calcolato nel modo seguente:

(0,443 x 0,515) + (0,406 x 0,485) = 0,425 CL

Trasporti sulla voce "progettazione e direzione lavori": l'importo è stato depurato dall'IVA, dall'imposta sull'utile di impresa e dalle imposte sui carburanti. Il relativo fattore di conversione viene utilizzato al punto successivo. Procedura: • Costo Lordo: 1 CL • Iva: 0,1667 CL • Irpeg/Irap: 0,0305 CL • Imposte sui carburanti: 0,193 CL

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• Totale Trasferimenti: 0,1667 CL + 0,0305 CL + 0,193 CL = 0,3902 CL Fattore di conversione = 1 - 0,3902 = 0,610 CL.

Altri: dette spese riguardano le spese di progettazione e direzione dei lavori. In questo caso l'IVA incide per il 20% Per poter calcolare il fattore di conversione alla voce "altri" si è supposto che il costo totale si ripartisca nelle seguenti quote: materiali 15%, trasporti e noli 10%, manodopera 75%. E' stato pertanto costruito un fattore di conversione "pesato" che tiene conto dei fattori di conversione rispettivamente di materiali, trasporti e noli (componente "altri"), manodopera. Procedura: • Materiali: 0,15 x 0,803 = 0,120 • Trasporti e noli su "altri" e "spese generali": 0,10 x 0,610 = 0,0610 • Manodopera: 0,75 x 0,406 = 0,3045 Fattore di conversione = (1 - 0,120 - 0,0610 - 0,3045) = 0,515 CL.

Imprevisti: i trasferimenti relativi agli imprevisti tecnici, e relativo fattore di conversione, sono stati commisurati all'incidenza delle componenti "materiali", "noli e trasporti" e "manodopera" sul totale lavori.

3.3.3.3.2 Fattori di Conversione sui Costi di Esercizio

Acquisto beni: in questa voce sono stati considerati il costo dei prodotti della trasformazione industriale.

I trasferimenti relativi ai prodotti della trasformazione industriale riguardano l'IVA al 20%, il relativo fattore di conversione è pari a 0,833 CL.

Prestazioni di servizi: in questa categoria sono state contabilizzate le spese energetiche (ovvero i costi relativi al consumo di energia elettrica e gas), alle assicurazioni, alle consulenze ed alle altre prestazioni.

Per quanto riguarda l'energia elettrica, si rimanda al § 4.8.I per il calcolo del relativo fattore di conversione (energia elettrica: 0,756).

Per gli altri servizi, il fattore di conversione relativo è calcolato tenendo conto che per effettuare questi servizi l'impresa avrà dei costi sia per i materiali che per la manodopera, e che questi incideranno rispettivamente per il 20% e l'80%. Procedura: • Materiali: 0,20 x 0,833 = 0,167 CL • Manodopera: 0,80 x 0,406 = 0,325 CL Il fattore di conversione relativo è pari a: 0,167 + 0,325 = 0,492 CL

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Al fine di stimare il fattore di conversione relativo alla voce "spese per prestazione di servizi", si è supposto che le due voci di costo ("spese energetiche" e "altri servizi") incidano in misura uguale: 50% e 50%. Pertanto, il fattore di conversione da assegnare alla voce spese per prestazioni di servizi nella situazione "con" intervento sarà dato dalla seguente formula:

(0,756 x 0,5) + (0,492 x 0,5) = 0,624 CL

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3.3.4 Valutazione dei costi

3.3.4.2 Costi interni d’investimento “senza”

Nella situazione “senza” la realizzazione dell’intervento, i costi interni d’investimento sono nulli, in quanto il progetto non viene implementato.

3.3.4.3 Costi esterni d’investimento “senza”

Nella situazione “senza” la realizzazione dell’intervento, i costi esterni d’investimento sono nulli.

3.3.4.4 Costi interni d’esercizio “senza”

Nella situazione “senza” la realizzazione dell’intervento, i costi interni d’esercizio sono nulli, in quanto il progetto non viene implementato.

3.3.4.5 Costi esterni d’esercizio “senza”

I costi esterni d’esercizio riferiti alla situazione “senza” la realizzazione dell’intervento sono nulli, in quanto il progetto non viene implementato.

3.3.4.6 Costi interni d’investimento “con”

I valori finanziari dei costi interni d’investimento nella situazione “con” la realizzazione dell’intervento sono stati ricostruiti, grazie alla collaborazione dei funzionari della Regione Molise.

Come già detto, ai fini della presente valutazione economica, nonostante gli interventi si trovino in momenti diversi del loro percorso attuativo (in parte, sono stati realizzati, in parte sono in corso di realizzazione, mentre altri sono in progetto), l’anno di inizio dei lavori è stato considerato convenzionalmente uguale per tutti.

Qui di seguito sono descritti con riferimento alle due componenti dello Studio: rischio da frana e rischio idraulico.

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3.3.4.6.1 Rischio da frana a.1) Interventi di sistemazione del movimento franoso nell’area di frana Covatta

Come già detto, gli interventi sono stati implementati in molte fasi successive e, purtroppo, non esiste un riepilogo sistematico delle opere realizzate; nella successiva tabella è quindi presentata la stima dei costi di investimento complessivi, ottenuta grazie alla fattiva collaborazione dei funzionari della Regione Molise.

Tab. 4.2.4.5.I - Costi di investimento; Interventi di sistemazione del movimento franoso Frana Covatta (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Totale

1. Sistemazioni idrauliche 880.000 3.520.000 4.400.000 8.800.000 1.1 Argini 396.000 1.584.000 1.980.000 3.960.000 1.2 Traverse 484.000 1.936.000 2.420.000 4.840.000 2. Opere di consolidamento 1.375.000 5.500.000 6.875.000 13.750.000 3. Movimento terra 1.155.000 2.310.000 385.000 3.850.000 4. Indagini e progettazione 1.800.000 1.800.000 0 Totale costi di investimento 5.210.000 11.330.000 11.660.000 0 28.200.000 a.2) Interventi di rifacimento dell’infrastruttura viaria nell’area di frana Covatta

Nella successiva tabella è riportata la stima dei relativi costi di investimento, ottenuta grazie alla fattiva collaborazione dei funzionari della Regione Molise.

Tab. 4.2.4.5.II - Costi di investimento; Rifacimento strada frana Covatta (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Totale

1. Sbancamenti, rinterri e 3.000.000 2.625.000 1.875.000 7.500.000 rilevati 2. Getti e pali per fondazioni 2.400.000 6.000.000 3.600.000 12.000.000 3. Sottofondo stradale 450.000 2.250.000 1.800.000 4.500.000 4. Pavimentazione stradale 0 600.000 2.400.000 3.000.000 5. Segnaletica, guard rails 0 300.000 2.700.000 3.000.000 6. Progettazione e dir. lav. 1.320.000 825.000 1.155.000 3.300.000 7. 0 Totale costi di investimento 7.170.000 12.600.000 13.530.000 0 33.300.000

b.1) Interventi di sistemazione del movimento franoso nell’area di frana frana Lama del Gallo

Nella successiva tabella è riportata la stima dei relativi costi di investimento; la ripartizione nelle diverse voci di costo è analoga a quella già vista per l’analogo intervento sulla frana Covatta. Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 50 ______

Tab. 4.2.4.5.III - Costi di investimento; Interventi di sistemazione del movimento franoso Frana Lama del Gallo (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Totale

1. Sistemazioni idrauliche 341.000 1.364.000 1.705.000 3.410.000 1.1 Argini 154.000 616.000 770.000 1.540.000 1.2 Traverse 187.000 748.000 935.000 1.870.000 2. Opere di consolidamento 539.000 2.156.000 2.695.000 5.390.000 3. Movimento terra 462.000 924.000 154.000 1.540.000 4. Indagini e progettazione 720.000 720.000 0 Totale costi di investimento 2.062.000 4.444.000 4.554.000 0 11.060.000

a.1) Interventi di rifacimento dell’infrastruttura viaria nell’area di frana Lama del Gallo

I costi di investimento riepilogati qui di seguito sono relativi al rifacimento del tratto della SS 647 interessato dalla frana Lama del Gallo. Si tratta, per lo più, di lavori per il rifacimento di un viadotto.

Tab. 4.2.4.5.IV - Costi di investimento; Rifacimento strada frana Lama del Gallo (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Totale

1. Sbancamenti, rinterri e 1.782.000 1.039.500 148.500 2.970.000 rilevati 2. Getti e pali per fondazioni 2.673.000 1.336.500 445.500 4.455.000 3. Strutture in c. a. 801.900 4.009.500 3.207.600 8.019.000 4. Strutture in c. a. 0 4.900.500 4.009.500 8.910.000 prefabbricato 5. Opere accessorie 0 297.000 2.673.000 2.970.000 6. Pavimentazione stradale 0 237.600 2.138.400 2.376.000 7. Progettazione e dir. lav. 1.440.000 900.000 1.260.000 3.600.000 Totale costi di investimento 6.696.900 12.720.600 13.882.500 0 33.300.000

Nella successiva tabella è riportato il riepilogo dei costi di investimento relativi al rischio da frana.

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Tab. 4.2.4.5.V - Costi di investimento; riepilogo generale del rischio da frana (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Totale

1.1 Sistemazioni idrauliche 1.221.000 4.884.000 6.105.000 0 12.210.000 1.1. Argini 550.000 2.200.000 2.750.000 0 5.500.000 1 1.1. Traverse 671.000 2.684.000 3.355.000 0 6.710.000 2 1.2 Opere di consolidamento 1.914.000 7.656.000 9.570.000 0 19.140.000 1.3 Movimento terra 1.617.000 3.234.000 539.000 0 5.390.000 1.4 Sbancamenti, rinterri e 4.782.000 3.664.500 2.023.500 0 10.470.000 rilevati 1.5 Getti e pali per fondazioni 5.073.000 7.336.500 4.045.500 0 16.455.000 1.6 Sottofondo stradale 450.000 2.250.000 1.800.000 0 4.500.000 1.7 Pavimentazione stradale 0 837.600 4.538.400 0 5.376.000 1.8 Segnaletica, guard rails 0 597.000 5.373.000 0 5.970.000 1.9 Strutture in c. a. 801.900 4.009.500 3.207.600 0 8.019.000 1.10 Strutture in c. a. 0 4.900.500 4.009.500 0 8.910.000 prefabbricato 1. Importo lavori 15.858.900 39.369.600 41.211.500 0 96.440.000

2. Indagini, prog., dir. lav. 5.280.000 1.725.000 2.415.000 0 9.420.000 3. Spese generali 4. Espropri Totale costi di investimento 21.138.900 41.094.600 43.626.500 0 105.860.000

Per la ripartizione dei costi in materiali, noli e trasporti e manodopera si sono considerate le incidenze percentuali riferite ai seguenti codici delle tipologie d’opera riportate nella successiva tabella: 1.1.1 Argini codice 38 1.1.2 Traverse codice 39 1.2 Opere di consolidamento codice 47 1.3 Movimento terra codice 1 1.4 Sbancamenti, rinterri e rilevati codice 1 1.5 Getti e pali per fondazioni codice 5 1.6 Sottofondo stradale codice 7 1.7 Pavimentazione stradale codice 8 1.8 Segnaletica, guard rails codice 13 1.9 Strutture in c. a. codice 15 1.10 Strutture in c. a. prefabbricato codice 16

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codice Tipologia d’opera manodopera materiali trasporti noli totale 1 Scavo sbancam. 48,45 7,00 20,23 24,32 100,00 2 Scavi fondazioni 48,45 7,00 20,23 24,32 100,00 3 Rinterri 48,45 7,00 20,23 24,32 100,00 4 Formaz. rilevati 25,60 47,00 10,98 16,42 100,00 5 Getti per fondaz. 41,71 44,00 5,78 8,51 100,00 6 Pali per fondazioni 41,71 44,00 5,78 8,51 100,00 7 Sottofondo stradale 53,55 20,00 5,78 20,67 100,00 8 Paviment. stradale 25,60 47,00 10,98 16,42 100,00 9 Massic. Ferrov. 25,60 47,00 10,98 16,42 100,00 10 Armam. Ferrov. 25,60 47,00 10,98 16,42 100,00 11 Elettrif. Linea ferr. 34,13 60,00 4,05 1,82 100,00 12 Segnalam. Ferrov. 34,13 60,00 4,05 1,82 100,00 13 Segnaletica strad 44,13 50,00 4,05 1,82 100,00 14 Segnal. Semaf. 34,13 60,00 4,05 1,82 100,00 15 Strutt. In c.a. 41,71 44,00 5,78 8,51 100,00 16 Strut. In c.a. pref. 24,78 55,00 8,67 11,55 100,00 17 Attrez. Centr. El. 45,84 53,00 1,16 0,00 100,00 18 Centr. Term. 41,24 57,00 1,16 0,60 100,00 19 Centr. Frig. 41,24 57,00 1,16 0,60 100,00 20 Imp. Cond. D’aria 31,24 67,00 1,16 0,60 100,00 21 Fabbr. Ed. pubbl. 46,45 44,00 3,47 6,08 100,00 22 Fabbr. Ed. ind. 39,30 50,00 4,62 6,08 100,00 23 Dragaggio mar. 45,31 0,00 0,58 54,11 100,00 24 Scogliere mar. nat. 44,82 30,00 6,94 18,24 100,00 25 Scogliere mar. art. 37,82 37,00 6,94 18,24 100,00 26 Mezzi mecc. Banch. 43,64 39,00 5,20 12,16 100,00 27 Collet. Fogn. 38,53 49,00 5,78 6,69 100,00 28 Reti fogn. 45,30 44,00 4,62 6,08 100,00 29 Acquedotti 38,53 49,00 5,78 6,69 100,00 30 Pompe sommerse 33,53 54,00 5,78 6,69 100,00 31 Imp. Elettrico 45,84 53,00 1,16 0,00 100,00 32 Imp. Ascensori 56,69 41,00 2,31 0,00 100,00 33 Imp. Ig.-san. 44,24 54,00 1,16 0,60 100,00 34 Banchin. Paratie 43,64 39,00 5,20 12,16 100,00 35 Demolizioni 77,06 5,00 5,78 12,16 100,00 36 Opere d’arte 38,05 50,00 4,05 7,90 100,00 37 Lavori in sott. 39,79 44,00 4,05 12,16 100,00 38 Argini 45,00 17,00 5,78 32,22 100,00 39 Traverse-difese 47,71 38,00 5,78 8,51 100,00 40 Imp. San. Spec. 40,86 55,00 2,31 1,83 100,00 41 Impianti spec. 40,86 55,00 2,31 1,83 100,00 42 Forn. Arredamenti 12,08 85,00 2,31 0,61 100,00 43 Forn. Elettroniche 14,42 85,00 0,58 0,00 100,00 44 Forn. Elettromecc. 11,86 84,00 2,31 1,83 100,00 45 Forn. Meccaniche 13,26 82,00 2,31 2,43 100,00 46 Sist. A verde 49,26 37,00 4,62 9,12 100,00 47 Cons. strutt. 46,45 44,00 3,47 6,08 100,00 48 Ponteggi 69,90 0,00 5,78 24,32 100,00 49 Restauro fabbr. 42,43 51,00 2,31 4,26 100,00

Le successive tabelle riportano i medesimi costi per tipologia di opera precedentemente descritti, ripartiti tra: materiali, noli e trasporti e manodopera (Tab. 4.2.4.5.VI) e la distribuzione dei costi di investimento economici negli anni (Tab. 4.2.4.5.VII).

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Tab. 4.2.4.5.VI - Distribuzione dei costi di investimento in materiali, noli e manodopera per tipologia di opera (migliaia di lire) Materiali Noli e Trasporti Manodopera Totale Tipologia di opera Importo % Importo % Importo % Importo %

1.1 Sistemazioni idrauliche 3.484.800 28,5 3.029.400 24,8 5.695.800 46,6 12.210.000 100,0 1.1.1 Argini 935.000 17,0 2.090.000 38,0 2.475.000 45,0 5.500.000 100,0 1.1.2 Traverse 2.549.800 38,0 939.400 14,0 3.220.800 48,0 6.710.000 100,0 1.2 Opere di consolidamento 8.421.600 44,0 1.722.600 9,0 8.995.800 47,0 19.140.000 100,0 1.3 Movimento terra 377.300 7,0 2.425.500 45,0 2.587.200 48,0 5.390.000 100,0 1.4 Sbancamenti, rinterri e 732.900 7,0 4.711.500 45,0 5.025.600 48,0 10.470.000 100,0 rilevati 1.5 Getti e pali per fondazioni 7.240.200 44,0 2.303.700 14,0 6.911.100 42,0 16.455.000 100,0 1.6 Sottofondo stradale 900.000 20,0 1.170.000 26,0 2.430.000 54 4.500.000 100,0 1.7 Pavimentazione stradale 2.526.720 47,0 1.451.520 27,0 1.397.760 26 5.376.000 100,0 1.8 Segnaletica, guard rails 2.985.000 50,0 358.200 6,0 2.626.800 44 5.970.000 100,0 1.9 Strutture in c. a. 3.528.360 44,0 1.122.660 14,0 3.367.980 42 8.019.000 100,0 1.10 Strutture in c. a. 4.900.500 55,0 1.782.000 20,0 2.227.500 25 8.910.000 100,0 prefabbricato 1. Importo lavori 35.097.380 36,4 20.077.080 20,8 41.265.540 42,8 96.440.000 100,0

2. Indagini, prog., dir. lav. 1.413.000 15,0 942.000 10,0 7.065.000 75,0 9.420.000 100,0 3. Spese generali 4. Espropri Totale costi di 36.510.380 34,5 21.019.080 19,9 48.330.540 45,7 105.860.000 100,0 investimento

Tab. 4.2.4.5.VII - Distribuzione dei costi di investimento economici negli anni

(milioni di lire) Fattori Totale di Costi di investimento economici Costi convers. I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO Totale Finanziari

- Materiali 0,840 4.848.081 12.035.324 12.598.395 0 29.481.799 35.097.380 - Noli e Trasporti 0,637 2.103.080 5.220.881 5.465.139 0 12.789.100 20.077.080 - Manodopera 0,443 3.006.126 7.462.684 7.811.825 0 18.280.634 41.265.540 - Importo lavori 0,628 9.957.287 24.718.889 25.875.358 0 60.551.533 96.440.000

- Progettazione 0,515 2.719.200 888.375 1.243.725 0 4.851.300 9.420.000 - Spese generali 0 0 0 0 0 0 - Espropri 0 0 0 0 0 0

TOTALE 0,618 12.676.487 25.607.264 27.119.083 0 65.402.833 105.860.000

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3.3.4.6.2 Rischio idraulico

Per la determinazione dei costi di investimento riferiti agli interventi previsti per la prevenzione del rischio idraulico, si è proceduto alla disaggregazione temporale delle relative voci di costo analizzate e descritte nella relativa sezione dello Studio dedicata a tale componente di analisi.

In particolare, i costi relativi agli interventi rientranti nella tipologia di opere da realizzarsi “a breve termine”, sono stati spalmati sull’arco temporale definito dai primi 5 anni di esecuzione del Piamo complessivo di interventi; quelli rientranti nella tipologia “a lungo termine” sono stati distribuiti sui successivi 5 anni. La copertura totale della fase di investimento è quindi di 10 anni.

Nelle successive tabelle sono riportati i costi di investimento disaggregati per le principali tipologie di costo, con riferimento agli interventi: i) Casse in derivazione e in linea; ii) Arginature e protezioni di sponda; iii) Riprofilature e adeguamento sezioni; iv) Interventi puntuali; v) Adeguamento attraversamenti.

Inoltre, in chiusura di paragrafo, è riportata la tabella relativa al riepilogo dei costi di investimento della componente relativa al rischio idraulico (vedi Tab. 4.2.4.5.XIII).

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 55 ______

Tab. 4.2.4.5.VIII - Costi di investimento; Casse in derivazione e in linea (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1. Scavi sbancamento 786.000 786.000 786.000 786.000 786.000 1.029.600 1.029.600 1.029.600 1.029.600 1.029.600 9.078.000 2. Rinterri 2.227.000 2.227.000 2.227.000 2.227.000 2.227.000 2.917.200 2.917.200 2.917.200 2.917.200 2.917.200 25.721.000 3. Rilevati 3.930.000 3.930.000 3.930.000 3.930.000 3.930.000 5.148.000 5.148.000 5.148.000 5.148.000 5.148.000 45.390.000 4. Opere d'arte 786.000 786.000 786.000 786.000 786.000 1.029.600 1.029.600 1.029.600 1.029.600 1.029.600 9.078.000 5. Consolidamenti strutturali 786.000 786.000 786.000 786.000 786.000 1.029.600 1.029.600 1.029.600 1.029.600 1.029.600 9.078.000 6. Sottofondo stradale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 7. Pavimentazione stradale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 8. Spostamento sottoservizi 131.000 131.000 131.000 131.000 131.000 171.600 171.600 171.600 171.600 171.600 1.513.000 9. Espropri e servitù 3.013.000 3.013.000 3.013.000 3.013.000 3.013.000 3.946.800 3.946.800 3.946.800 3.946.800 3.946.800 34.799.000 10. Spese tecniche 1.179.000 1.179.000 1.179.000 1.179.000 1.179.000 1.544.400 1.544.400 1.544.400 1.544.400 1.544.400 13.617.000 11. Imprevisti 262.000 262.000 262.000 262.000 262.000 343.200 343.200 343.200 343.200 343.200 3.026.000

Totale costi di investimento 13.100.000 13.100.000 13.100.000 13.100.000 13.100.000 17.160.000 17.160.000 17.160.000 17.160.000 17.160.000 151.300.000

Tab. 4.2.4.5.IX - Costi di investimento; Arginature e protezioni di sponda (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1. Scavi sbancamento 617.760 617.760 617.760 617.760 617.760 117.000 117.000 117.000 117.000 117.000 3.673.800 2. Rinterri 514.800 514.800 514.800 514.800 514.800 97.500 97.500 97.500 97.500 97.500 3.061.500 3. Rilevati 892.320 892.320 892.320 892.320 892.320 169.000 169.000 169.000 169.000 169.000 5.306.600 4. Opere d'arte 411.840 411.840 411.840 411.840 411.840 78.000 78.000 78.000 78.000 78.000 2.449.200 5. Consolidamenti strutturali 411.840 411.840 411.840 411.840 411.840 78.000 78.000 78.000 78.000 78.000 2.449.200 6. Sottofondo stradale 34.320 34.320 34.320 34.320 34.320 6.500 6.500 6.500 6.500 6.500 204.100 7. Pavimentazione stradale 34.320 34.320 34.320 34.320 34.320 6.500 6.500 6.500 6.500 6.500 204.100 8. Spostamento sottoservizi 68.640 68.640 68.640 68.640 68.640 13.000 13.000 13.000 13.000 13.000 408.200 9. Espropri e servitù 68.640 68.640 68.640 68.640 68.640 13.000 13.000 13.000 13.000 13.000 408.200 10. Spese tecniche 308.880 308.880 308.880 308.880 308.880 58.500 58.500 58.500 58.500 58.500 1.836.900 11. Imprevisti 68.640 68.640 68.640 68.640 68.640 13.000 13.000 13.000 13.000 13.000 408.200

Totale costi di investimento 3.432.000 3.432.000 3.432.000 3.432.000 3.432.000 650.000 650.000 650.000 650.000 650.000 20.410.000

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 56 ______

Tab. 4.2.4.5.X - Costi di investimento; Riprofilature e adeguamento sezioni (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1. Scavi sbancamento 19.440 19.440 19.440 19.440 19.440 97.200 2. Rinterri 16.200 16.200 16.200 16.200 16.200 81.000 3. Rilevati 28.080 28.080 28.080 28.080 28.080 140.400 4. Opere d'arte 12.960 12.960 12.960 12.960 12.960 64.800 5. Consolidamenti strutturali 12.960 12.960 12.960 12.960 12.960 64.800 6. Sottofondo stradale 1.080 1.080 1.080 1.080 1.080 5.400 7. Pavimentazione stradale 1.080 1.080 1.080 1.080 1.080 5.400 8. Spostamento sottoservizi 2.160 2.160 2.160 2.160 2.160 10.800 9. Espropri e servitù 2.160 2.160 2.160 2.160 2.160 10.800 10. Spese tecniche 9.720 9.720 9.720 9.720 9.720 48.600 11. Imprevisti 2.160 2.160 2.160 2.160 2.160 10.800

Totale costi di investimento 108.000 108.000 108.000 108.000 108.000 0 0 0 0 0 540.000

Tab. 4.2.4.5.XI - Costi di investimento; Adeguamento attraversamenti (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1. Scavi sbancamento 435.600 435.600 435.600 435.600 435.600 47.250 2.225.250 2. Rinterri 0 0 0 0 0 0 0 3. Rilevati 0 0 0 0 0 0 0 4. Opere d'arte 0 0 0 0 0 0 0 5. Consolidamenti strutturali 0 0 0 0 0 0 0 6. Sottofondo stradale 0 0 0 0 0 0 0 7. Pavimentazione stradale 290.400 290.400 290.400 290.400 290.400 31.500 1.483.500 8. Spostamento sottoservizi 0 0 0 0 0 0 0 9. Getti e pali per fondazioni 629.200 629.200 629.200 629.200 629.200 68.250 3.214.250 10. Strutture in c. a. 1.064.800 1.064.800 1.064.800 1.064.800 1.064.800 115.500 5.439.500 11. Strutture in c. a. prefabbricato 1.210.000 1.210.000 1.210.000 1.210.000 1.210.000 131.250 6.181.250 12. Opere accessorie 290.400 290.400 290.400 290.400 290.400 31.500 1.483.500 13. Espropri e servitù 338.800 338.800 338.800 338.800 338.800 36.750 1.730.750 14. Spese tecniche 484.000 484.000 484.000 484.000 484.000 52.500 2.472.500 15. Imprevisti 96.800 96.800 96.800 96.800 96.800 10.500 494.500 Totale costi di investimento 4.840.000 4.840.000 4.840.000 4.840.000 4.840.000 525.000 0 0 0 0 24.725.000 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 57 ______

Tab. 4.2.4.5.XII - Costi di investimento; Interventi puntuali (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1. Scavi sbancamento 58.500 9.000 67.500 2. Rinterri 0 0 0 3. Rilevati 0 0 0 4. Opere d'arte 0 0 0 5. Consolidamenti strutturali 0 0 0 6. Sottofondo stradale 0 0 0 7. Pavimentazione stradale 39.000 6.000 45.000 8. Spostamento sottoservizi 0 0 0 9. Getti e pali per fondazioni 84.500 13.000 97.500 10. Strutture in c. a. 143.000 22.000 165.000 11. Strutture in c. a. 162.500 25.000 187.500 prefabbricato 12. Opere accessorie 39.000 6.000 45.000 13. Espropri e servitù 45.500 7.000 52.500 14. Spese tecniche 65.000 10.000 75.000 15. Imprevisti 13.000 2.000 15.000 Totale costi di 650.000 0 0 0 0 100.000 0 0 0 0 750.000 investimento

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 58 ______

Tab. 4.2.4.5.XIII - Costi di investimento; riepilogo generale del rischio idraulcio (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1.1 Scavi sbancamento 1.917.300 1.858.800 1.858.800 1.858.800 1.858.800 1.202.850 1.146.600 1.146.600 1.146.600 1.146.600 15.141.750 1.2 Rinterri 2.758.000 2.758.000 2.758.000 2.758.000 2.758.000 3.014.700 3.014.700 3.014.700 3.014.700 3.014.700 28.863.500 1.3 Rilevati 4.850.400 4.850.400 4.850.400 4.850.400 4.850.400 5.317.000 5.317.000 5.317.000 5.317.000 5.317.000 50.837.000 1.4 Opere d'arte 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 11.592.000 1.5 Consolidamenti strutturali 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 11.592.000 1.6 Sottofondo stradale 35.400 35.400 35.400 35.400 35.400 6.500 6.500 6.500 6.500 6.500 209.500 1.7 Pavimentazione stradale 364.800 325.800 325.800 325.800 325.800 44.000 6.500 6.500 6.500 6.500 1.738.000 1.8 Spostamento sottoservizi 201.800 201.800 201.800 201.800 201.800 184.600 184.600 184.600 184.600 184.600 1.932.000 1.9 Getti e pali per fondazioni 713.700 629.200 629.200 629.200 629.200 81.250 0 0 0 0 3.311.750 1.10 Strutture in c. a. 1.207.800 1.064.800 1.064.800 1.064.800 1.064.800 137.500 0 0 0 0 5.604.500 1.11 Strutture in c. a. prefabbricato 1.372.500 1.210.000 1.210.000 1.210.000 1.210.000 156.250 0 0 0 0 6.368.750 1.12 Opere accessorie 329.400 290.400 290.400 290.400 290.400 37.500 0 0 0 0 1.528.500 0 0 0 0 0 1. Importo lavori 16.172.700 15.646.200 15.646.200 15.646.200 15.646.200 12.397.350 11.891.100 11.891.100 11.891.100 11.891.100 138.719.250 0 2. Indagini, prog., dir. lav. 2.046.600 1.981.600 1.981.600 1.981.600 1.981.600 1.665.400 1.602.900 1.602.900 1.602.900 1.602.900 18.050.000 3. Spese generali 0 4. Espropri 3.468.100 3.422.600 3.422.600 3.422.600 3.422.600 4.003.550 3.959.800 3.959.800 3.959.800 3.959.800 37.001.250 5. Imprevisti 442.600 429.600 429.600 429.600 429.600 368.700 356.200 356.200 356.200 356.200 3.954.500 Totale costi di investimento 22.130.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 197.725.000

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 59 ______

Per la ripartizione dei costi in materiali, noli e trasporti e manodopera si sono considerate le incidenze percentuali riferite ai seguenti codici delle tipologie d’opera riportate nella successiva tabella: 1.1. Scavi sbancamento codice 1 1.2 Rinterri codice 3 1.3 Rilevati codice 4 1.4 Opere d'arte codice 36 1.5 Consolidamenti strutturali codice 47 1.6 Sottofondo stradale codice 7 1.7 Pavimentazione stradale codice 8 1.8 Spostamento sottoservizi codice 37 1.9 Getti e pali per fondazioni codice 5 1.10 Strutture in c. a. codice 15 1.11 Strutture in c. a. prefabbricato codice 16 1.12 Opere accessorie codice 13

Le successive tabelle riportano i medesimi costi per tipologia di opera precedentemente descritti, ripartiti tra: materiali, noli e trasporti e manodopera (Tab. 4.2.4.5.XIV) e la distribuzione dei costi di investimento economici negli anni (Tab. 4.2.4.5.XV).

Tab. 4.2.4.5.XIV - Distribuzione dei costi di investimento del rischio idraulico in: materiali, noli e manodopera per tipologia di opera

(migliaia di lire) Materiali Noli e Trasporti Manodopera Totale Tipologia di opera Importo % Importo % Importo % Importo %

1.1 Scavi sbancamento 1.059.923 7,0 6.813.788 45,0 7.268.040 48,0 15.141.750 100,0 1.2 Rinterri 2.020.445 7,0 12.988.575 45,0 13.854.480 48,0 28.863.500 100,0 1.3 Rilevati 23.893.390 47,0 13.725.990 27,0 13.217.620 26,0 50.837.000 100,0 1.4 Opere d'arte 5.796.000 50,0 1.391.040 12,0 4.404.960 38,0 11.592.000 100,0 1.5 Consolidamenti strutturali 5.100.480 44,0 1.159.200 10,0 5.332.320 46,0 11.592.000 100,0 1.6 Sottofondo stradale 41.900 20,0 54.470 26,0 113.130 54,0 209.500 100,0 1.7 Pavimentazione stradale 816.860 47,0 469.260 27,0 451.880 26,0 1.738.000 100,0 1.8 Spostamento sottoservizi 850.080 44,0 309.120 16,0 772.800 40,0 1.932.000 100,0 1.9 Getti e pali per fondazioni 1.457.170 44,0 463.645 14,0 1.390.935 42,0 3.311.750 100,0 1.10 Strutture in c. a. 2.465.980 44,0 784.630 14,0 2.353.890 42,0 5.604.500 100,0 1.11 Strutture in c. a. prefabbricato 3.502.813 55,0 1.273.750 20,0 1.592.188 25,0 6.368.750 100,0 1.12 Opere accessorie 764.250 50,0 91.710 6,0 672.540 44,0 1.528.500 100,0 1. Importo lavori 47.769.290 34,4 39.525.178 28,5 51.424.783 37,1 138.719.250 100,0

2. Indagini, prog., dir. lav. 2.707.500 15,0 1.805.000 10,0 13.537.500 75,0 18.050.000 100,0 3. Espropri 37.001.250 0,0 4. Imprevisti 1.361.770 34,4 1.126.753 28,5 1.465.978 37,1 3.954.500 100,0 Totale costi di investimento 51.838.560 26,2 42.456.930 21,5 66.428.260 33,6 197.725.000 81,3 Non è stata considerata la voce "Espropri" che ha un fattore di conversione pari a 1 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 60 ______

Tab. 4.2.4.5.XV - Distribuzione dei costi di investimento economici del rischio idraulico negli anni

(milioni di lire) Fattori Totale di Costi di investimento economici Costi convers. I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO VI ANNO VII VIII IX ANNO X ANNO Totale Finanziari ANNO ANNO

- Materiali 0,840 4.678.147 4.525.851 4.525.851 4.525.851 4.525.851 3.586.082 3.439.643 3.439.643 3.439.643 3.439.643 40.126.204 47.769.290 - Noli e Trasporti 0,637 2.935.344 2.839.785 2.839.785 2.839.785 2.839.785 2.250.119 2.158.234 2.158.234 2.158.234 2.158.234 25.177.538 39.525.178 - Manodopera 0,443 2.655.963 2.569.498 2.569.498 2.569.498 2.569.498 2.035.956 1.952.817 1.952.817 1.952.817 1.952.817 22.781.179 51.424.783 - Importo lavori 0,635 10.269.454 9.935.134 9.935.134 9.935.134 9.935.134 7.872.156 7.550.694 7.550.694 7.550.694 7.550.694 88.084.920 138.719.250

- Progettazione 0,515 1.053.999 1.020.524 1.020.524 1.020.524 1.020.524 857.681 825.494 825.494 825.494 825.494 9.295.750 18.050.000 - Espropri 1,000 3.468.100 3.422.600 3.422.600 3.422.600 3.422.600 4.003.550 3.959.800 3.959.800 3.959.800 3.959.800 37.001.250 37.001.250 - Imprevisti 0,635 281.045 272.790 272.790 272.790 272.790 234.120 226.182 226.182 226.182 226.182 2.511.056 3.954.500

TOTALE 0,692 15.072.598 14.651.048 14.651.048 14.651.048 14.651.048 12.967.507 12.562.170 12.562.170 12.562.170 12.562.170 136.892.976 197.725.000

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3.3.4.6.3 I costi complessivi dello studio

I costi complessivi dello studio sono stati ottenuti come somma dei costi di investimento relativi alle due componenti, così come sopra descritti. Il riepilogo generale dei costi previsti dal presente Studio è riportato alla successiva Tab. 4.2.4.5.XVI.

Nel complesso, si prevedono investimenti per 303,6 miliardi di lire, distribuiti su di un arco temporale di 10 anni. La spesa maggiore si concentra nei primi tre anni – con, rispettivamente: 43,3; 62,6 e 65,1 miliardi di lire – mentre negli anni successivi si prevede una spesa annua di circa 20 miliardi.

Inoltre, nelle successive tabelle si riportano i medesimi costi per tipologia di opera precedentemente descritti, ripartiti tra: materiali, noli e trasporti e manodopera (Tab. 4.2.4.5.XVII) e la distribuzione dei costi di investimento economici negli anni (Tab. 4.2.4.5.XVIII).

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Tab. 4.2.4.5.XVI - Costi di investimento; riepilogo generale (migliaia di lire) Voci di Costo Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10 Totale

1.1 Sistemazioni idrauliche 1.221.000 4.884.000 6.105.000 12.210.000 1.1.1 Argini 550.000 2.200.000 2.750.000 5.500.000 1.1.2 Traverse 671.000 2.684.000 3.355.000 6.710.000 1.2 Movimento terra 1.617.000 3.234.000 539.000 5.390.000 1.3 Scavi sbancamento 6.699.300 5.523.300 3.882.300 1.858.800 1.858.800 1.202.850 1.146.600 1.146.600 1.146.600 1.146.600 25.611.750 1.4 Rinterri 2.758.000 2.758.000 2.758.000 2.758.000 2.758.000 3.014.700 3.014.700 3.014.700 3.014.700 3.014.700 28.863.500 1.5 Rilevati 4.850.400 4.850.400 4.850.400 4.850.400 4.850.400 5.317.000 5.317.000 5.317.000 5.317.000 5.317.000 50.837.000 1.6 Opere d'arte 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.210.800 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 11.592.000 1.7 Consolidamenti strutturali 3.124.800 8.866.800 10.780.800 1.210.800 1.210.800 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 1.107.600 30.732.000 1.8 Sottofondo stradale 485.400 2.285.400 1.835.400 35.400 35.400 6.500 6.500 6.500 6.500 6.500 4.709.500 1.9 Pavimentazione stradale 364.800 1.163.400 4.864.200 325.800 325.800 44.000 6.500 6.500 6.500 6.500 7.114.000 1.10 Spostamento sottoservizi 201.800 201.800 201.800 201.800 201.800 184.600 184.600 184.600 184.600 184.600 1.932.000 1.11 Getti e pali per fondazioni 5.786.700 7.965.700 4.674.700 629.200 629.200 81.250 0 0 0 0 19.766.750 1.12 Strutture in c. a. 2.009.700 5.074.300 4.272.400 1.064.800 1.064.800 137.500 0 0 0 0 13.623.500 1.13 Strutture in c. a. 1.372.500 6.110.500 5.219.500 1.210.000 1.210.000 156.250 0 0 0 0 15.278.750 prefabbricato 1.14 Opere accessorie 329.400 887.400 5.663.400 290.400 290.400 37.500 0 0 0 0 7.498.500 0 0 0 0 0 1. Importo lavori 32.031.600 55.015.800 56.857.700 15.646.200 15.646.200 12.397.350 11.891.100 11.891.100 11.891.100 11.891.100 235.159.250 0 2. Indagini, prog., dir. lav. 7.326.600 3.706.600 4.396.600 1.981.600 1.981.600 1.665.400 1.602.900 1.602.900 1.602.900 1.602.900 27.470.000 3. Spese generali 0 4. Espropri 3.468.100 3.422.600 3.422.600 3.422.600 3.422.600 4.003.550 3.959.800 3.959.800 3.959.800 3.959.800 37.001.250 5. Imprevisti 442.600 429.600 429.600 429.600 429.600 368.700 356.200 356.200 356.200 356.200 3.954.500 Totale costi di 43.268.900 62.574.600 65.106.500 21.480.000 21.480.000 18.435.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 17.810.000 303.585.000 investimento

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Tab. 4.2.4.5.XVII - Distribuzione dei costi di investimento in materiali, noli e manodopera per tipologia di opera; riepilogo generale (migliaia di lire) Materiali Noli e Trasporti Manodopera Totale Tipologia di opera Importo % Importo % Importo % Importo %

1.1 Sistemazioni idrauliche 3.484.800 28,5 3.029.400 24,8 5.695.800 46,6 12.210.000 100,0 1.1.1 Argini 935.000 17,0 2.090.000 38,0 2.475.000 45,0 5.500.000 100,0 1.1.2 Traverse 2.549.800 38,0 939.400 14,0 3.220.800 48,0 6.710.000 100,0 1.2 Movimento terra 377.300 7,0 2.425.500 45,0 2.587.200 48,0 5.390.000 100,0 1.3 Scavi sbancamento 1.792.823 7,0 11.525.288 45,0 12.293.640 48,0 25.611.750 100,0 1.4 Rinterri 2.020.445 7,0 12.988.575 45,0 13.854.480 48,0 28.863.500 100,0 1.5 Rilevati 23.893.390 47,0 13.725.990 27,0 13.217.620 26,0 50.837.000 100,0 1.6 Opere d'arte 5.796.000 50,0 1.391.040 12,0 4.404.960 38,0 11.592.000 100,0 1.7 Consolidamenti strutturali 13.522.080 44,0 3.073.200 10,0 14.136.720 46,0 30.732.000 100,0 1.8 Sottofondo stradale 941.900 20,0 1.224.470 26,0 2.543.130 54,0 4.709.500 100,0 1.9 Pavimentazione stradale 3.343.580 47,0 1.920.780 27,0 1.849.640 26,0 7.114.000 100,0 1.10 Spostamento sottoservizi 850.080 44,0 309.120 16,0 772.800 40,0 1.932.000 100,0 1.11 Getti e pali per fondazioni 8.697.370 44,0 2.767.345 14,0 8.302.035 42,0 19.766.750 100,0 1.12 Strutture in c. a. 5.994.340 44,0 1.907.290 14,0 5.721.870 42,0 13.623.500 100,0 1.13 Strutture in c. a. prefabbricato 8.403.313 55,0 3.055.750 20,0 3.819.688 25,0 15.278.750 100,0 1.14 Opere accessorie 3.749.250 50,0 449.910 6,0 3.299.340 44,0 7.498.500 100,0 1. Importo lavori 82.866.670 35,2 59.793.658 25,4 92.498.923 39,3 235.159.250 100,0

2. Indagini, prog., dir. lav. 4.120.500 15,0 2.747.000 10,0 20.602.500 75,0 27.470.000 100,0 3. Espropri 37.001.250 0,0 4. Imprevisti 1.393.508 35,2 1.005.506 25,4 1.555.486 39,3 3.954.500 100,0 Totale costi di investimento 88.380.678 29,1 63.546.163 20,9 114.656.909 37,8 303.585.000 87,8 Non è stata considerata la voce "Espropri" che ha un fattore di conversione pari a 1

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Tab. 4.2.4.5.XVIII - Distribuzione dei costi di investimento economici negli anni; riepilogo generale

(milioni di lire) Fattori Totale di Costi di investimento economici Costi convers. I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO VI ANNO VII ANNO VIII ANNO IX ANNO X ANNO Totale Finanziari

- Materiali 0,840 9.526.228 16.561.175 17.124.245 4.525.851 4.525.851 3.586.082 3.439.643 3.439.643 3.439.643 3.439.643 69.608.003 82.866.670 - Noli e Trasporti 0,637 5.038.425 8.060.666 8.304.924 2.839.785 2.839.785 2.250.119 2.158.234 2.158.234 2.158.234 2.158.234 37.966.638 59.793.658 - Manodopera 0,443 5.662.088 10.032.182 10.381.323 2.569.498 2.569.498 2.035.956 1.952.817 1.952.817 1.952.817 1.952.817 41.061.813 92.498.923 - Importo lavori 0,632 20.226.741 34.654.023 35.810.492 9.935.134 9.935.134 7.872.156 7.550.694 7.550.694 7.550.694 7.550.694 148.636.454 235.159.250

- Indagini, prog., dir. lav. 0,515 3.773.199 1.908.899 2.264.249 1.020.524 1.020.524 857.681 825.494 825.494 825.494 825.494 14.147.050 27.470.000 - Espropri 1,000 3.468.100 3.422.600 3.422.600 3.422.600 3.422.600 4.003.550 3.959.800 3.959.800 3.959.800 3.959.800 37.001.250 37.001.250 - Imprevisti 0,632 281.045 272.790 272.790 272.790 272.790 234.120 226.182 226.182 226.182 226.182 2.511.056 3.954.500

TOTALE 0,666 27.749.085 40.258.312 41.770.131 14.651.048 14.651.048 12.967.507 12.562.170 12.562.170 12.562.170 12.562.170 202.295.810 303.585.000

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3.3.4.7 Costi esterni d’investimento “con”

Non sono previsti costi esterni d’investimento nella situazione “con” la realizzazione dell’intervento.

3.3.4.8 Costi interni d’esercizio “con”

Qui di seguito sono descritti con riferimento alle due componenti dello Studio: rischio da frana e rischio idraulico.

3.3.4.8.1 Rischio da frana

I costi interni d’esercizio “con” saranno sostanzialmente riferiti alla manutenzione ordinaria degli interventi; in particolare, nelle simulazioni relative alla valutazione della redditività economica dell’intervento si sono contabilizzate unicamente le poste relative alla manutenzione ordinaria degli interventi di sistemazione del movimento franoso. Infatti, quelli relativi alla manutenzione delle strade ripristinate si sarebbero manifestati comunque anche nella situazione “senza” intervento.

Gli importi da associare a tale voce di costo sono stati pertanto determinati forfettariamente in misura pari al 2% della quota dell’importo lavori, ascrivibile ai due interventi di sistemazione insistenti rispettivamente sull’area della frana Covatta e su quella della frana Lama del Gallo.

Nella successiva tabella sono riepilogati i costi di esercizio distinti per: manodopera, materiali e trasporti e noli.

Tab. 4.2.4.8.I – Costi interni d’esercizio del rischio da frana (valori in .000 di lit) ANNI VOCI DI COSTO 1 2 3 4 DI REGIME

1. Manodopera 41.231 198.249 385.955 385.955 385.955 2. Materiali 35.068 168.616 328.265 328.265 328.265 3. Trasporti e noli 20.060 96.455 187.780 187.780 187.780

Totale 96.360 463.320 902.000 902.000 902.000

Per trasformare i valori finanziari in economici, si è utilizzato il fattore di conversione dell’importo lavori, come evidenziato nella successiva tabella che riporta i valori della situazione di regime.

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Tab. 4.2.4.8.II - Costi di gestione finanziari ed economici dell'intervento (valori in .000 di lit)

VOCI DI COSTO Costi Costi Fattori di finanziari economici conversione acquisti 0 0 0,833 manutenzione ordinaria 902.000 566.336 0,628 manodopera 0 0 0,406 acquisti di servizi 0 0 0,756

TOTALE 902.000 566.336 0,628

3.3.4.8.2 Rischio idraulico

Anche per la componente dello Studio riferita al rischio idraulico, i costi interni d’esercizio “con” sono sostanzialmente riferiti alla manutenzione ordinaria degli interventi.

Gli importi da associare a tale voce di costo sono stati pertanto determinati forfettariamente in misura pari al 2% della quota dell’importo lavori, ascrivibile al totale degli interventi.

Per trasformare i valori finanziari in economici, si è utilizzato il fattore di conversione dell’importo lavori, come evidenziato nella successiva tabella che riporta i valori della situazione di regime.

Tab. 4.2.4.8.III - Costi di gestione finanziari ed economici dell'intervento (valori in .000 di lit)

VOCI DI COSTO Costi Costi Fattori di finanziari economici conversione acquisti 0 0 0,833 manutenzione ordinaria 2.774.385 1.761.698 0,635 manodopera 0 0 0,406 acquisti di servizi 0 0 0,756

TOTALE 2.774.385 1.761.698 0,635

Nella successiva tabella è riepilogata la distribuzione nel tempo dei costi di esercizio distinti per: manodopera, materiali e trasporti e noli.

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Tab. 4.2.4.8.IV – Costi interni d’esercizio del rischio idraulico (valori in .000 di lit) ANNI VOCI DI COSTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 DI REGIME

1. Manodopera 119.908 235.912 351.917 467.921 583.926 675.843 764.006 852.169 940.332 1.028.496 1.028.496 2. Materiali 111.384 219.143 326.901 434.659 542.418 627.801 709.697 791.593 873.490 955.386 955.386 3. Trasporti e noli 92.162 181.323 270.484 359.645 448.806 519.454 587.216 654.979 722.741 790.504 790.504

Totale 323.454 636.378 949.302 1.262.226 1.575.150 1.823.097 2.060.919 2.298.741 2.536.563 2.774.385 2.774.385

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3.3.4.8.3 I costi complessivi dello studio

I costi complessivi dello studio sono stati ottenuti come somma dei costi di esercizio relativi alle due componenti, così come sopra descritti. Il riepilogo generale dei costi interni d’esercizio previsti dal presente Studio è riportato alla successiva Tab. 4.2.4.8.V.

Tab. 4.2.4.8.V – Costi interni d’esercizio del rischio idraulico (valori in .000 di lit) VOCI DI COSTO Costi Costi Fattori di finanziari economici conversione acquisti 0 0 0,833 manutenzione ordinaria 3.676.385 2.323.722 0,632 manodopera 0 0 0,406 acquisti di servizi 0 0 0,756

TOTALE 3.676.385 2.323.722 0,632

Nella tabella riportata alla pagina successiva è riepilogata la distribuzione nel tempo dei costi di esercizio distinti per: manodopera, materiali e trasporti e noli.

3.3.4.9 Costi esterni d’esercizio “con”

I costi esterni d’esercizio riferiti alla situazione “con” la realizzazione dell’intervento non sono stati considerati.

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Tab. 4.2.4.8.VI – Costi interni d’esercizio; riepilogo generale (valori in .000 di lit) ANNI VOCI DI COSTO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 DI REGIME

1. Manodopera 161.139 434.162 737.872 853.877 969.881 1.061.798 1.149.961 1.238.124 1.326.288 1.414.451 1.414.451 2. Materiali 146.453 387.759 655.166 762.924 870.682 956.065 1.037.962 1.119.858 1.201.754 1.283.650 1.283.650 3. Trasporti e noli 112.222 277.778 458.264 547.425 636.587 707.234 774.996 842.759 910.521 978.284 978.284

Totale 419.814 1.099.698 1.851.302 2.164.226 2.477.150 2.725.097 2.962.919 3.200.741 3.438.563 3.676.385 3.676.385

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3.3.5 Benefici economici interni

Nella valutazione dei benefici economici (diretti, indiretti ed esterni) connessi alla realizzazione dello Studio del rischio idrogeologico nella Regione Molise, la procedura di analisi comprende i seguenti passi: · identificazione dei beneficiari; · identificazione delle classi di benefici; · quantificazione dei benefici.

Mentre i beneficiari sono individuabili nella collettività dell’area di riferimento, le classi di benefici sono riconducibili alle due componenti dello Studio: i. Benefici economici connessi alla riduzione del rischio da frana; ii. Benefici economici connessi alla riduzione del rischio idraulico.

3.3.5.1 Benefici economici connessi alla riduzione del rischio da frana

Tale primo gruppo di benefici economici può essere ulteriormente segmentato in: a) Benefici connessi con l’eliminazione del rischio da frana; b) Benefici connessi con il ripristino delle normali condizioni di percorribilità degli assi viari interessati dagli eventi franosi.

Qui di seguito si descrivono le metodologie utilizzate per la quantificazione di entrambe le classi di benefici. a) Benefici connessi con l’eliminazione del rischio da frana

Tale prima classe di benefici economici si collega a sua volta con due tipologie di danno originate dall’evento franoso; la prima è rappresentata dal danno subito dalle infrastrutture2, la seconda dal danno subito dagli utenti del tratto dell’asse viario interessato dall’evento, ossia la SS 647 e la sua Diramazione B, nel periodo di tempo in cui, non essendo percorribile tale asse, erano costretti ad una lunga deviazione3.

2 Tale tipologia di danno può essere collegata al concetto di “valore d’esistenza”, utilizzato per le valutazioni economiche in campo ambientale. Il valore d’esistenza è quello che la risorsa possiede per il solo fatto di “esserci”, prescindendo dalla sua fruizione. 3 Questa seconda tipologia di danno può essere invece collegata al concetto di “valore d’uso”, sempre utilizzato per le valutazioni economiche in campo ambientale. Il valore d’uso è quello attribuibile alla risorsa tenendo conto della sua fruizione. Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 71 ______

La SS 647 rappresenta infatti il principale collegamento della città di Campobasso con la costa (precisamente con Termoli); fino a quando le frane (Covatta e Lama del Gallo) non sono state rimosse dalla sede stradale, i flussi di traffico sono stati costretti ad effettuare delle lunghe e tortuose deviazioni che comportavano un ritardo sui tempi di percorrenza di circa 30 minuti per i flussi interrotti dalla frana Covatta e di circa 40 per quelli interessati dalla frana Lama del Gallo.

La quantificazione dei benefici connessi all’eliminazione dei rischi legati al riverificarsi di un analogo danno all’infrastruttura viaria può essere effettuata considerando il valore delle opere necessarie al ripristino delle condizioni di normale percorribilità dell’asse, ossia: 33 miliardi di lire per ciascuno dei due interventi. Il valore complessivo del danno (66 miliardi di lire) è stato attualizzato per un periodo di 10 anni4, ipotizzando quindi che si verifichi un evento franoso con conseguenze analoghe sull’infrastruttura viaria tra 10 anni. Tali benefici sono stati pertanto commisurati a 44.993 milioni di lire.

Tale stima appare cautelativa se si considera che entrambe le frane sono attualmente attive; un secondo evento, quindi, oltre che essere molto probabilmente di portata maggiore rispetto al precedente, potrebbe verificarsi in qualsiasi momento.

Gli elementi di calcolo necessari alla determinazione dei benefici relazionati al danno subito dagli utenti del tratto dell’asse viario interessato dall’evento, nel periodo di tempo in cui, non essendo percorribile tale asse, erano costretti ad una lunga deviazione, sono: I. Perditempo dovuto alla deviazione; II. Flussi di traffico interessati; III. Periodo di tempo di non percorribilità dell’asse; IV. Classificazione dei passeggeri per motivo dello spostamento (lavoro, studio o svago); V. Valore unitario del tempo (di lavoro, di studio e svago).

Il perditempo dovuto alla deviazione è stato quantificato in 35 minuti come media dei due valori riferiti alla frana di Covatta (30 min) e di Lama del Gallo (40 min). Il periodo di interruzione dell’asse stradale è stato di 4 mesi.

I flussi di traffico interessati sono stati determinati sulla base delle rilevazioni (notturne e diurne) effettuate nell’anno 2000 dal Compartimento ANAS di Campobasso sulla SS 647 “Bifernina” in Località : MONTE PELOSO - Postazione n° 19 - Km. 55 + 7005. I dati relativi alle rilevazioni sono riportati nelle tabelle alle pagine successive.

4 Il tasso di attualizzazione è stato posto pari al valore del saggio di sconto utilizzato nel calcolo del VANE (Valore Attuale Netto Economico), ossia il 4%. 5 Tale punto di rilevazione è quello più vicino ad entrambi i tratti interessati. Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 72 ______

CENSIMENTO DELLA CIRCOLAZIONE (E.C.E. - C.E.E.) COMPARTIMENTO ANAS DI CAMPOBASSO ANNO 2000 S.S. (n° e nome) : 647 "BIFERNINA" RILEVAZIONE NOTTURNA Località : MONTE PELOSO - Post. n° 19 - Km. 55 + 700 Dalle ore 19 del giorno (venerdì) 15/09/2000 alle ore 7 del giorno (sabato) 15/09/2000 Comune : PALATA - Provincia : CAMPOBASSO

FASCIA ORARIA TIPO VEICOLO MOTO AUTOVETTURE CAMIONCINI AUTOCARRI AUTOCARRI TRATTORI CON AUTOBUS VEICOLI VEICOLI TOTALE SCOOTERS FINO A 9 POSTI FURGONI FINO A 30 OLTRE 30 Q. CON RIM. SEMIRIM. (TIR) ECCEZIONALI AGRICOLI Q.

DALLE ORE 19 ALLE 20 0 244 14 12 15 15 1 0 0 301

DALLE ORE 20 ALLE 21 3 339 2 1 7 3 2 0 0 357

DALLE ORE 21 ALLE 22 0 102 3 2 3 3 4 0 0 117

DALLE ORE 22 ALLE 23 1 76 4 2 2 1 6 0 0 92

DALLE ORE 23 ALLE 24 1 78 0 0 5 9 0 0 0 93

DALLE ORE 24 ALLE 1 1 89 4 7 18 13 0 0 0 132

DALLE ORE 1 ALLE 2 0 53 6 2 3 2 0 0 0 66

DALLE ORE 2 ALLE 3 0 10 0 0 6 3 0 0 0 19

DALLE ORE 3 ALLE 4 0 16 1 1 4 3 0 0 0 25

DALLE ORE 4 ALLE 5 0 24 0 0 3 6 2 0 0 35

DALLE ORE 5 ALLE 6 0 76 7 3 5 3 17 0 0 111

DALLE ORE 6 ALLE 7 0 81 20 7 10 5 11 0 0 134

TOTALE VEICOLI 6 1.188 61 37 81 66 43 0 0 1482 TRANSITATI

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 73 ______CENSIMENTO DELLA CIRCOLAZIONE (E.C.E. - C.E.E.) COMPARTIMENTO ANAS DI CAMPOBASSO ANNO 2000 S.S. (n° e nome) : 647 "BIFERNINA" RILEVAZIONE DIURNA Località : MONTE PELOSO - Post. n° 33 - Km. 55 + 700 Dalle ore 7 alle ore 19 del giorno (lunedì) 19/06/2000 Comune : PALATA - Provincia : CAMPOBASSO

FASCIA ORARIA TIPO VEICOLO MOTO AUTOVETTU CAMIONCINI AUTOCARRI AUTOCARRI TRATTORI AUTOBUS VEICOLI VEICOLI TOTALE SCOOTERS RE FINO A 9 FURGONI OLTRE 30 Q. CON CON ECCEZIONAL AGRICOLI POSTI FINO A 30 Q. RIMORCHIO SEMIRIMOR I CHIO (TIR)

DALLE ORE 7 ALLE 8 0 373 46 21 3 3 10 0 0 456

DALLE ORE 8 ALLE 9 3 395 63 18 3 3 7 0 0 492

DALLE ORE 9 ALLE 10 1 407 54 21 3 2 2 0 0 490

DALLE ORE 10 ALLE 11 2 418 27 33 8 8 3 0 1 500

DALLE ORE 11 ALLE 12 9 404 38 30 0 6 3 0 0 490

DALLE ORE 12 ALLE 13 2 332 35 12 4 4 4 0 0 393

DALLE ORE 13 ALLE 14 0 295 25 32 7 1 9 0 0 369

DALLE ORE 14 ALLE 15 8 563 35 55 2 2 21 0 0 686

DALLE ORE 15 ALLE 16 4 364 28 21 5 12 3 0 0 437

DALLE ORE 16 ALLE 17 0 313 34 19 1 0 5 0 0 372

DALLE ORE 17 ALLE 18 7 331 37 22 2 3 4 0 0 406

DALLE ORE 18 ALLE 19 3 336 24 9 2 1 6 0 0 381

TOTALE VEICOLI 39 4.531 446 293 40 45 77 0 1 5472 TRANSITATI

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Il TGM (Traffico Giornaliero Medio) interessato dalla deviazione è stato posto uguale alla somma del traffico notturno e diurno rilevato dall’ANAS in tale postazione (6.954 veicoli = 5.472 diurni + 1.482 notturni).

Tale assunzione comporta l’ipotesi di fondo che la somma dei traffici dei due tratti interessati – che, si ricorda, sono localizzati sulla SS 647 e sulla sua diramazione B - sia pari a quello osservato nel punto di rilevazione. Associando al numero di veicoli complessivi, un coefficiente di riempimento degli stessi pari a 1,5, il numero dei passeggeri/giorno interessati dai disagi creati dalle due frane è stato determinato in 10.431 unità (= 6.954 veicoli x 1,5).

Sulla base dei parametri osservati in precedenti esperienze, il flusso di passeggeri è stato così ripartito, secondo il motivo dello spostamento: motivi di lavoro 40% motivi di studio 15% svago e altro 45%

Il valore unitario del tempo di lavoro è stato stimato attraverso il valore aggiunto orario per addetto della Regione Molise; per la stima del valore unitario del tempo libero, si è invece utilizzato il valore aggiunto orario per abitante della Regione Molise.

Nella successiva tabella sono riepilogati i principali elementi di calcolo per la quantificazione del valore del tempo. In valori espressi in lire correnti al I trimestre 2001, il valore unitario del tempo di lavoro (calcolato in base al Valore Aggiunto del Molise al costo dei fattori ed al numero degli addetti, entrambi riferiti al 1996) è risultato pari a 42.186 lire/h (7.753 miliardi x 1,079 x 1,009 / 220 gg / 8 h / 113.600 addetti); quello del tempo libero, a 2.936 lire/h.

VA* Molise 1996 (in miliardi di lit a prezzi correnti 1996) 7.753 Coefficiente di trasformazione lire 1998 in lire 2000 1,079 Variazione prezzi I trim. 2001 su IV 2000 0,009 VA Molise 1996 (in miliardi di lit a prezzi correnti I trim. 2001) 8.435 Popolazione Molise (al 31/12/1999) 327.987 addetti (Unità di Lavoro totali al 1996) 113.600

VA/addetto 74.248.217 VA/addetto/gg 337.492 VA/addetto/h 42.186

VA/popolazione/h 2.936 Fonte: Istat - Conti Economici Regionali * Valore Aggiunto al costo dei fattori

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Il valore ombra unitario medio del tempo è stato quantificato come media dei valori ascrivibili alle tre tipologie di spostamento, ponderata con l’incidenza di ciascuna tipologia sul totale dei flussi di passeggeri. Come evidenziato nella tabella seguente, tale valore è stato quindi posto pari a 21.580 £/h.

% £/h motivi di lavoro 40 42.186 motivi di studio 15 22.561 svago o altro 45 2.936 valore unitario medio del tempo 21.580

Il valore del danno subito dagli utenti del tratto dell’asse viario interessato dall’evento durante il periodo di non percorribilità è stato pertanto ottenuto, associando il valore unitario del tempo al monte-ore perdute (= n. utenti x perditempo unitario); tale valore è risultato pari a 15.757 milioni di lire. Anche in questo caso, come per i benefici legati al contenimento del danno alle infrastrutture, il valore del danno è stato attualizzato per un periodo di 10 anni. Tali benefici sono stati pertanto commisurati a 10.645 milioni di lire. b) Benefici connessi con il ripristino delle normali condizioni di percorribilità degli assi viari interessati dagli eventi franosi

Attualmente la SS 647 e la Deviazione B sono transitabili, ma in corrispondenza dei tratti interessati dagli eventi franosi vi sono dei rallentamenti dovuti a deviazioni. La classe di benefici in parola si relaziona proprio al ripristino delle condizioni di normale percorribilità ed alla conseguente eliminazione delle relative perdite di tempo.

Gli elementi di calcolo necessari alla determinazione di tali benefici sono: I. Perditempo dovuto al rallentamento; II. Flussi di traffico interessati; III. Classificazione dei passeggeri per motivo dello spostamento (lavoro, studio o svago); IV. Valore unitario del tempo (di lavoro, di studio e svago).

Mentre gli altri parametri sono identici a quelli sopra determinati per la precedente componente di benefici, il perditempo è stato in questo caso posto pari a 2 minuti. Il valore di tale componente di benefici è stato pertanto ottenuto, associando il valore unitario del tempo al monte-ore risparmiato in virtù dell’eliminazione del perditempo (= n. utenti x risparmio unitario di tempo); tale valore è risultato pari a 2.739 milioni di lire per il primo anno di esercizio. Per la determinazione dei valori relativi agli anni successivi, si è considerato un incremento medio annuo del 2%, originato da un equivalente incremento del traffico. Tale ipotesi appare del tutto cautelativa considerando che, come evidenziato nel Piano Generale dei Trasporti del 2000, in generale, in Italia la domanda di trasporto merci (espressa in tonnellate ´ Km) e passeggeri (passeggeri ´ Km) è cresciuta a ritmi molto

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 76 ______sostenuti nei decenni passati, registrando un aumento, dal 1970 al 1996, del 117% per le merci e del 131% (pari ad un tasso composto di crescita del 3,3% medio annuo) per i passeggeri6. Per quanto riguarda i passeggeri, il sostenuto trend di crescita presenta più elementi esplicativi. In primo luogo, i processi di terziarizzazione e di decentramento delle imprese ed il pendolarismo, soprattutto nelle aree metropolitane del Nord, sia giornaliero che settimanale, per scopo di lavoro e/o di studio (nel 1992 i commuters erano circa 4,5 milioni, su un totale di 15 milioni di occupati). Alla domanda di mobilità strettamente collegata allo svolgimento delle attività produttive si aggiunge poi quella più direttamente connessa con l’aumento del reddito pro capite delle famiglie, legata alle attività del tempo libero, come il turismo e lo sport. L’importanza che gli italiani hanno attribuito al mezzo privato per la soddisfazione dei propri bisogni di mobilità riflette in parte le carenze dei sistemi di trasporto collettivo nei confronti di valori funzionali quali il comfort, la sicurezza e l’affidabilità dei mezzi. Attualmente, l’indice di motorizzazione, pari a 1,8 abitanti per veicolo circolante, è, nel nostro Paese, fra i più alti in assoluto e tende ad aumentare a ritmi superiori a quelli dei principali Paesi sviluppati, anche se va ricordato come il nostro parco circolante sia fra i più vecchi in Europa.

Nella successiva tabella sono riepilogati i benefici economici connessi con la componente dello studio relativa al rischio da frana. All’ultimo anno è stato contabilizzato il valore residuo dell’investimento; tale valore è stato calcolato, attualizzando il 50% dell’importo totale dell’investimento.

6 A titolo di confronto, si noti che nello stesso periodo di tempo il Prodotto Interno Lordo è aumentato, in termini reali, soltanto del 90.3% (pari ad un tasso composto di crescita del 2,5% medio annuo) Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 77 ______

Tab. 4.2.5.I - Riepilogo dei benefici economici relativi alla componente "rischio da frana" (valori in 000.000 di lit) ANNI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 i) benefici eliminazione rischio Danno alle infrastrutture 66.600 Danno al traffico 15.757 TGM 6.954 passeggeri 10.431 Monte ore perdute 730.170 valore del tempo 21.580 benefici danno infrastrutture 44.993 benefici danno traffico 10.645 tot benefici eliminazione rischio 55.637 ii) benefici ripristino percorribilità Monte ore risparmiate 126.911 129.449 132.038 134.678 137.372 140.119 142.922 145.780 148.696 151.670 154.703 157.797 160.953 164.172 167.456 170.805 174.221 benefici ripristino percorribilità 2.739 2.793 2.849 2.906 2.964 3.024 3.084 3.146 3.209 3.273 3.338 3.405 3.473 3.543 3.614 3.686 3.760 Benefici totali 58.376 2.793 2.849 2.906 2.964 3.024 3.084 3.146 3.209 3.273 3.338 3.405 3.473 3.543 3.614 3.686 30.932

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3.3.5.2 Benefici economici connessi alla riduzione del rischio idraulico

Per quantificare i benefici economici connessi alla riduzione del rischio idraulico si è innanzitutto analizzata la distribuzione delle classi di elementi a rischio sul territorio regionale. Si ricorda che le classi identificate sono quelle riepilogate nel quadro successivo.

1 Infrastrutture primarie con presenza continua di vite umane(ospedali, carceri, caserme, stazioni ferroviarie); centri abitati (tessuto urbano continuo); insediamenti industriali, tecnologici e commerciali; aree portuali; vie di comunicazione di rilevanza strategica (ferrovie, autostrade e statali). 2 Zone di espansione urbanistica (tessuto urbano discontinuo) e case sparse; aree sportive e ricreative; aree estrattive; edifici industriali e commerciali sparsi; cimiteri; strade provinciali 3 Dighe, depuratori, serbatoi di acquedotto, centrali; beni architettonici o storici di importanza rilevante; strade di secondaria importanza (comunali, interpoderali, etc.); aziende zzotecniche. 4 Oliveti, vigneti e frutteti. 5 Seminativi, risaie, orti, arboricoltura da legno, prati stabili, aree a colture perenni e/o annuali 6 Boschi di latifoglie, boschi di conifere e boschi misti. 7 Aree incolte (pascoli, brughiere, etc.) 8 Corpi idrici

Incrociando le classi sopra definite con le aree soggette a diversi tempi di ritorno degli eventi, è stato quindi possibile ricostruire una classificazione del territorio regionale secondo tali due elementi informativi. Si è così pervenuti alla matrice riportata alla tabella successiva, nella quale è espressa la superficie di ciascuna classe di elemento a rischio, secondo il tempo di ritorno dell’evento: - T30; tempo di ritorno di 30 anni; - T100; tempo di ritorno di 100 anni; - T200; tempo di ritorno di 200 anni.

(valori in mq) classi di rischio T30 T100 T200

1 296.054 1.012.924 238.210 2 632.960 411.026 200.135 3 1.022.570 901.192 232.238 4 2.572.278 1.280.131 796.789 5 10.528.360 5.487.584 3.064.946 6 319.047 31.761 18.901 7 6.372.314 2.508.398 718.752 8 3.536.949 516.172 132.684

Il problema diviene a questo punto quello di determinare il valore unitario del danno originato dall’evento idraulico, per ciascuna classe di elemento a rischio. I benefici saranno pari al valore economico di tale danno; la realizzazione degli interventi Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 79 ______previsti dal Piano permette, infatti, la messa in sicurezza delle superfici a rischio e, quindi, di evitare tali danni.

Si è pertanto proceduto innanzitutto alla quantificazione del valore unitario ascrivibile alla classe 1, ossia quella riferita ad aree ad alta intensità insediativa e, quindi, presumibilmente, di maggiore valore economico.

Gli elementi di calcolo considerati per la determinazione di tale valore sono stati: I. valore immobiliare del Molise; II. popolazione del Molise; III. densità demografica in area urbanizzata.

Per quantificare il valore immobiliare del Molise si sono utilizzati i dati del Flusso statistico Ancitel del 1999, che lo pone uguale a 14.349 miliardi di lire. Considerando una densità demografica media in area urbanizzata di 9.000 ab/kmq, la superficie dell’area insediata del Molise è risultata pari a 36,443 kmq ed il valore immobiliare del Molise per mq di area insediata a 394 mila lire/mq. Nella successiva tabella sono riepilogati i principali parametri di riferimento della procedura fin qui descritta. valore immobiliare del Molise* (.000 di £) 14.349.700.000 superficie (kmq) 4437,6 popolazione 327.987 densità in area urbanizzata (ab/kmq) 9000 area insediata del Molise (kmq) 36,443 valore immobiliare del Molise per mq di area 394 insediata (.000 di £) * Flusso statistico Ancitel del 1999

Tale valore rappresenta una stima del valore economico delle aree densamente insediate (aree urbane) che comprende tutto “ciò che c’è” sul territorio caratterizzato da un tessuto urbano continuo, quale quello classificato all’interno della classe 1 elementi a rischio. In tale valore occorre considerare non solo il valore dei manufatti ma anche il danno economico e sociale (anche in termini di vite umane) che comporta la loro perdita.

Il valore imputabile alle altre classi è stato ottenuto a partire dal dato sopra analizzato per la classe1; in particolare, alla classe 2 è stato attribuito un valore pari a 1/10 di quello della classe di maggiore pregio.

Nella successiva tabella sono riepilogati i principali parametri di calcolo e il valore totale attualizzato dei danni così determinati per ciascuna delle tre tipologie d’area. Per le aree T30 l’attualizzazione è stata effettuata su un periodo di 15 anni, di 50 per le T100 e di 100 per le T200. L’ipotesi che ha sotteso la definizione del periodo è che si tratta di archi temporali massimi per il verificarsi dell’evento. Ipotizzando una distribuzione normale delle probabilità nel tempo, si può considerare l’anno centrale come quello a più elevata probabilità di accadimento del fenomeno.

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Tab. 4.2.5.2.I – Principali parametri di calcolo del valore dei danni (valori in .000 di lit) classi di v.u.m. VALUTAZIONE DEI DANNI rischio (.000 di £) T30 T100 T200 TOTALE

1 591 174.860.078 598.269.529 140.695.609 913.825.215 2 59,1 37.384.897 24.276.671 11.820.698 73.482.266 3 29,5 30.198.341 26.613.839 6.858.400 63.670.579 4 5 12.861.390 6.400.653 3.983.947 23.245.990 5 2 21.056.721 10.975.169 6.129.892 38.161.781 6 1 319.047 31.761 18.901 369.709

7 0,5 3.186.157 1.254.199 359.376 4.799.732 8 0,25 884.237 129.043 33.171 1.046.451

Tot attualizzato 280.750.868 667.950.863 169.899.993 1.118.601.724

Per calcolare i benefici economici connessi alla eliminazione del “rischio idraulico” si sono considerati i seguenti elementi:

I. valore flusso annuo del danno;

II. quota di realizzazione degli interventi.

Il valore del flusso annuo del danno è pari al valore attualizzato (a quell’anno specifico) della somma dei danni riferiti alle tre tipologie di area, distribuito su tutto l’arco temporale dell’analisi (20 anni). Rappresenta la stima dei benefici che si avrebbero nel caso tutti gli interventi previsti venissero realizzati contemporaneamente in quell’annualità.

Per quantificare i benefici in modo coerente con la distribuzione temporale degli interventi, il valore del flusso annuo del danno è stato pertanto associato alla quota di realizzazione degli interventi, ovvero alla valore cumulato delle quote dei singoli anni.

L’ipotesi di fondo è che la contribuzione all’eliminazione del rischio, corrisposta dagli interventi realizzati in ciascun anno sia funzione dell’importo dell’investimento.

Nelle successive tabelle sono riepilogati i benefici connessi alla eliminazione del “rischio idraulico” (Tab. 4.2.5.2.II) e quelli complessivi dello studio (Tab. 4.2.5.2.III). All’ultimo anno è stato contabilizzato il valore residuo dell’investimento; tale valore è stato calcolato, attualizzando il 50% dell’importo totale dell’investimento.

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 81 ______

Tab. 4.2.5.2.II – Riepilogo dei benefici economici connessi alla sezione “rischio idraulico” ANNI valore attuale valore attuale valore attuale valore flusso quota quota benefici netto T30 netto T100 netto T200 annuo di danno annua realizzaz. economici realizzaz. interventi interventi 1 155.890.991 93.989.113 3.364.027 12.662.207 0,112 0,112 1.417.194 2 162.126.630 97.748.677 3.498.588 13.168.695 0,109 0,221 2.904.472 3 168.611.696 101.658.624 3.638.531 13.695.443 0,109 0,329 4.508.466 4 175.356.164 105.724.969 3.784.073 14.243.260 0,109 0,438 6.236.131 5 182.370.410 109.953.968 3.935.435 14.812.991 0,109 0,546 8.094.797 6 189.665.226 114.352.127 4.092.853 15.405.510 0,093 0,640 9.854.930 7 197.251.836 118.926.212 4.256.567 16.021.731 0,090 0,730 11.692.278 8 205.141.909 123.683.260 4.426.830 16.662.600 0,090 0,820 13.660.846 9 213.347.585 128.630.591 4.603.903 17.329.104 0,090 0,910 15.768.192 10 221.881.489 133.775.814 4.788.059 18.022.268 0,090 1 18.022.268 11 230.756.748 139.126.847 4.979.581 18.743.159 1 18.743.159 12 239.987.018 144.691.921 5.178.765 19.492.885 1 19.492.885 13 249.586.499 150.479.598 5.385.915 20.272.601 1 20.272.601 14 259.569.959 156.498.782 5.601.352 21.083.505 1 21.083.505 15 269.952.757 162.758.733 5.825.406 21.926.845 1 21.926.845 16 280.750.868 169.269.082 6.058.422 22.803.919 1 22.803.919 17 280.750.868 176.039.846 6.300.759 23.154.574 1 23.154.574 18 280.750.868 183.081.439 6.552.789 23.519.255 1 23.519.255 19 280.750.868 190.404.697 6.814.901 23.898.523 1 23.898.523 20 280.750.868 198.020.885 7.087.497 24.292.962 1 69.412.517

Tab. 4.2.5.2.III – Riepilogo dei benefici economici dello Studio ANNI benefici economici benefici economici Totale benefici "rischio da frana" "rischio idraulico" 1 1.417 1.417 2 2.904 2.904 3 4.508 4.508 4 58.376 6.236 64.612 5 2.793 8.095 10.888 6 2.849 9.855 12.704 7 2.906 11.692 14.599 8 2.964 13.661 16.625 9 3.024 15.768 18.792 10 3.084 18.022 21.106 11 3.146 18.743 21.889 12 3.209 19.493 22.702 13 3.273 20.273 23.546 14 3.338 21.084 24.422 15 3.405 21.927 25.332 16 3.473 22.804 26.277 17 3.543 23.155 26.697 18 3.614 23.519 27.133 19 3.686 23.899 27.584 20 30.932 69.413 100.345

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 82 ______

3.3.6 Analisi della redditività economica

All’interno dell’analisi della redditività economica - sulla base delle risultanze delle analisi tecniche territoriali, economiche e di mercato - sono stati elaborati diversi scenari di riferimento, per i quali si sono effettuate analisi di sensitività atte a valutare la tenuta della performance economica e finanziaria del progetto in caso di variazioni peggiorative di selezionati parametri di input.

Si sono pertanto ricalcolati gli indicatori sintetici di redditività considerando diversi scenari finanziari risultanti dalla combinazione dei seguenti fattori: i) Variazione dei costi di investimento; ii) Variazione dei costi di gestione; iii) Variazione dei benefici economici.

3.3.6.2 Rischio da frana

L'analisi della redditività economica dell’insieme di interventi mirati all’eliminazione del rischio da frana, condotta su un periodo di 20 anni mostra un TIR positivo e pari al 12,2%, mentre il VAN, anch'esso positivo, si attesta sui 28.799 milioni di lire (calcolato ad un tasso di attualizzazione del 4%).

I flussi netti annui sono negativi unicamente nei primi tre anni, ossia nella fase di realizzazione dell’investimento, mentre risultano positivi già a partire dal quarto anno, ossia il primo di esercizio.

Anche l’analisi di sensitività ha dato riscontri sufficientemente positivi; l’ipotesi più peggiorativa (variazione benefici –10%; variazione costi di investimento e di gestione: +10%) presenta infatti ancora valori positivi, con un TIR pari al 7,2% ed un VAN che si attesta su 12.842 milioni di lire.

HP1 HP2 HP3

Variazione benefici 0 -15% -10% Variazione costi di investimento 10% 0 10% Variazione costi di gestione 10% 0 10%

TIR 9,6% 8,0% 7,2% VAN 22.203 14.619 12.842

3.3.6.3 Rischio idraulico

L'analisi della redditività economica dell’insieme di interventi mirati all’eliminazione del rischio idraulico, sempre condotta su un periodo di 20 anni mostra un TIR positivo e

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 83 ______pari al 11,8% (leggermente inferiore a quello osservato per la componente riferita al rischio da frana), mentre il VAN, anch'esso positivo, si attesta sui 28.799 milioni di lire (calcolato ad un tasso di attualizzazione del 4%).

I flussi netti annui sono negativi nei primi otto anni, mentre risultano positivi a partire dal nono anno, ossia mentre ancora è in corso la fase di realizzazione dell’investimento. D’altro canto, giova ricordare come la distribuzione dei costi di investimento negli anni preveda un impegno decisamente superiore durante i primi 5 anni, nei quali si realizzano gli interventi a breve termine, caratterizzati da un’urgenza maggiore.

Anche l’analisi di sensitività ha dato riscontri sufficientemente positivi; l’ipotesi più peggiorativa (variazione benefici –10%; variazione costi di investimento e di gestione: +10%) presenta infatti ancora valori positivi, con un TIR pari al 8,3 % ed un VAN che si attesta su 46.513 milioni di lire.

HP1 HP2 HP3

Variazione benefici 0 -15% -10% Variazione costi di 10% 0 10% investimento Variazione costi di gestione 10% 0 10%

TIR 18,5% 9,0% 8,3% VAN 131.469 48.951 46.513

3.3.6.4 Lo studio complessivo

L'analisi della redditività economica dell’insieme di interventi previsti per le aree campione all’interno dello Studio del rischio idrogeologico della Regione Molise, sempre condotta su un periodo di 20 anni mostra un TIR positivo e pari al 11,8% (analogo a quello della componente riferita al rischio da frana), mentre il VAN, anch'esso positivo, si attesta sui 28.799 milioni di lire (calcolato ad un tasso di attualizzazione del 4%).

I flussi netti annui sono negativi nei primi sei anni, mentre risultano positivi a partire dal settimo anno (+164 milioni), ossia mentre ancora è in corso la fase di realizzazione dell’investimento. D’altro canto, giova ricordare come la distribuzione dei costi di investimento negli anni preveda un impegno decisamente superiore durante i primi 5 anni, nei quali si realizzano gli interventi a breve termine della componente idraulica. Ma l’impegno più forte si concentra nei primi tre anni, che vedono attiva anche la componente relativa al rischio da frana.

Anche l’analisi di sensitività ha dato riscontri sufficientemente positivi; l’ipotesi più peggiorativa (variazione benefici –10%; variazione costi di investimento e di gestione:

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+10%) presenta infatti ancora valori positivi, con un TIR pari al 7,9% ed un VAN che si attesta su 57.976 milioni di lire.

HP1 HP2 HP3

Variazione benefici 0 -15% -10% Variazione costi di investimento 10% 0 10% Variazione costi di gestione 10% 0 10%

TIR 15,2% 8,6% 7,9% VAN 152.135 62.350 57.956

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 85 ______Tab. 3.3.6.I - Rischio da frana; analisi economica dell'intervento

ANNI Flusso di investimento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Investimenti 12.676 25.607 27.119

Costi di gestione 0 0 0 61 291 566 566 566 566 566 566 566 566 566 566 566 566 566 566 566

Benefici economici indiretti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Benefici economici diretti 58.376 2.793 2.849 2.906 2.964 3.024 3.084 3.146 3.209 3.273 3.338 3.405 3.473 3.543 3.614 3.686 30.932

Flusso totale annuo (12.676) (25.607) (27.119) 58.376 2.503 2.283 2.340 2.398 2.457 2.518 2.580 2.642 2.707 2.772 2.839 2.907 2.976 3.047 3.120 30.366

Flusso annuo cumulato (12.676) (38.284) (65.403) (7.027) (4.524) (2.241) 99 2.497 4.954 7.472 10.052 12.694 15.401 18.173 21.012 23.919 26.895 29.943 33.062 63.429

TIR ECONOMICO 12,2% VAN ECONOMICO (ml) 28.799 SAGGIO DI ATTUALIZZ. 4,00%

Tab. 3.3.6.II - Rischio idraulico; analisi economica dell'intervento

ANNI Flusso di investimento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Investimenti 15.073 14.651 14.651 14.651 14.651 12.968 12.562 12.562 12.562 12.562

Costi di gestione 205 404 603 801 1.000 1.158 1.309 1.460 1.611 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762 1.762

Benefici economici indiretti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Benefici economici diretti 1.417 2.904 4.508 6.236 8.095 9.855 11.692 13.661 15.768 18.022 18.743 19.493 20.273 21.084 21.927 22.804 23.155 23.519 23.899 69.413

Flusso totale annuo (13.861) (12.151) (10.745) (8.819) (7.556) (4.270) (2.179) (361) 1.595 3.698 16.981 17.731 18.511 19.322 20.165 21.042 21.393 21.758 22.137 67.651

Flusso annuo cumulato (13.861) (26.011) (36.757) (45.576) (53.132) (57.403) (59.581) (59.942) (58.347) (54.648) (37.667) (19.936) (1.425) 17.897 38.062 59.104 80.497 102.255 124.392 192.042

TIR ECONOMICO 11,8% VAN ECONOMICO (ml) 80.379 SAGGIO DI ATTUALIZZ. 4,00%

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Tab. 3.3.6.III - Studio complessivo; analisi economica

ANNI Flusso di investimento 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

Investimenti 27.749 40.258 41.770 14.651 14.651 12.968 12.562 12.562 12.562 12.562

Costi di gestione 265 695 1.170 1.368 1.566 1.722 1.873 2.023 2.173 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324 2.324

Benefici economici indiretti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Benefici economici diretti 1.417 2.904 4.508 64.612 10.888 12.704 14.599 16.625 18.792 21.106 21.889 22.702 23.546 24.422 25.332 26.277 26.697 27.133 27.584 100.345

Flusso totale annuo (26.597) (38.049) (38.432) 49.266 (5.329) (1.986) 164 2.040 4.056 6.221 19.565 20.378 21.222 22.098 23.008 23.954 24.374 24.809 25.261 98.021

Flusso annuo cumulato (26.597) (64.646) (103.07 (53.812) (59.140) (61.126) (60.962) (58.922) (54.866) (48.645) (29.080) (8.702) 12.520 34.618 57.626 81.580 105.954 130.763 156.024 254.045 8)

TIR ECONOMICO 11,8% VAN ECONOMICO (ml) 107.906 SAGGIO DI ATTUALIZZ. 4,00%

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3.4 Analisi degli impatti macroeconomici in fase di cantiere

3.4.1 Introduzione all’analisi

Nel presente capitolo si presenta la stima dell’impatto sul sistema economico regionale dell’intervento relativo alla realizzazione di opere volte alla riduzione del rischio idrogeologico nella regione Molise.

L’apparato metodologico utilizzato si fonda sull’elaborazione delle tavole intersettoriali dell’economia. Come noto queste consentono di interpretare la formazione del prodotto, e la relativa utilizzazione, descrivendo le interrelazioni tra ciascuna branca di attività e tutte le altre. In particolare, allo scopo di valutare gli effetti economici ed occupazionali dovuti dalla realizzazione dell’intervento è stata condotta un'analisi dell'impatto sull'economia attraverso il modello di Leontief. Tale modello è stato applicato a partire dalla distribuzione degli investimenti per stimare l’impatto nella fase di cantiere.

3.4.2 Metodologia

Uno dei metodi più comunemente utilizzati per la stima dell’impatto di una variazione di domanda su di un sistema economico complessivo è l'analisi delle interdipendenze settoriali - o analisi input/output o ancora modello di Leontief. Questo metodo risulta alquanto indicato per le scelte strategiche di politica economica ovvero quando si vuole conoscere l'impatto della spesa in un determinato settore, e anche per misurare i risultati degli effetti indotti sugli altri settori. Schematicamente è possibile suddividere tali effetti in: • effetti diretti; • effetti indiretti;

E' peculiarità propria della spesa quella di consentire, infatti, un ampliamento dei suoi riflessi ben oltre il ristretto ambito della sua applicazione diretta, con la conseguenza di permettere il godimento dei benefici da essa derivanti anche ad altri settori più o meno fortemente interrelati con quello direttamente interessato.

Gli effetti diretti della spesa sono quelli collegati a questa e che consistono in tutte le spese effettuate al fine di attivare l'intervento previsto. In generale, negli effetti diretti rientrano tutti quei risultati dell'azione intrapresa capaci di influire in maniera immediata sul sistema economico locale, innescando od accrescendo l'operatività dei diversi soggetti economici che ne costituiscono parte integrante, con positivi riflessi sull'intero contesto sociale, economico ed occupazionale.

Per effetti indiretti si intendono, invece, quelli indirettamente attivati da una spesa nel settore in esame. Sono rappresentati dalla produzione di beni e servizi utilizzati come input intermedi nella produzione dei beni e servizi che servono alla realizzazione dell'intervento. Sono quantificabili attraverso la stima del moltiplicatore leonteviano Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 88 ______che, appunto, valuta gli impatti indiretti sui livelli di attività produttiva derivanti da un incremento esogeno di domanda.

Come già accennato, l'analisi delle interdipendenze settoriali (o analisi input/output) è, come noto, legata al nome dell'economista Wassily Leontief. Il modello di Leontief è uno schema di equilibrio economico generale che appartiene alla tradizione Walras- Pareto; tuttavia, diversamente dalle costruzioni concettuali dell'equilibrio economico generale, l'analisi input/output (nel seguito I/O) è stata elaborata per dar luogo ad applicazioni empiriche: per provvedere, cioè, alla misura delle relazioni che intercorrono tra i settori di un sistema economico.

La scelta dell'utilizzo di uno strumento complesso ed articolato, qual è il modello leonteviano, per gli scopi dell'analisi è dipeso dal fatto che: • l'analisi I/O consente una buona attendibilità dei risultati non solo in termini di effetti diretti, ma anche in relazione agli effetti moltiplicativi "indotti" dall'investimento originario; • l'analisi delle interdipendenze settoriali è uno strumento dalla grande ricchezza interpretativa ed espositiva in relazione alle variabili economiche di output ed alla loro disaggregazione settoriale.

Per una presentazione analitica del modello di Leontiev si rinvia all’allegato metodologico al termine del paragrafo (Allegato 1: Il modello Input/Output).

3.4.3 La metodologia per la stima dell’impatto nella fase di cantiere

Il percorso metodologico di stima dell’impatto derivante dalla realizzazione dei progetti di investimento ha previsto i seguenti passaggi: 1. definizione dell’insieme degli investimenti; 2. identificazione delle branche di attività attivate nella fase di cantiere (durante la realizzazione degli interventi); 3. calcolo degli impatti di cantiere attraverso l’impiego dei moltiplicatori delle branche considerate.

In particolare, l’applicazione dei moltiplicatori delle branche desunti dalle matrici intersettoriale regionali ai valori degli investimenti (fase di cantiere) ha consentito di stimare il valore dell’impatto totale a livello regionale.

La stima delle unità di lavoro generate (ULA) dagli investimenti è basata invece sulle produttività per addetto osservate nella contabilità nazionale e regionale in corrispondenza delle varie branche.

3.4.4 I risultati: la stima della produzione e delle ULA generate dagli investimenti

Gli investimenti nel complesso ammontano a 303,6 Mld di lire, la cui ripartizione funzionale è riportata nella tabella seguente. Tali investimenti verranno effettuati Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 89 ______nell’arco di 10 anni.

Costi di investimento (migliaia di lire) Voci di Costo Importi

1.1 Sistemazioni idrauliche 12.210.000 1.1.1 Argini 5.500.000 1.1.2 Traverse 6.710.000 1.2 Movimento terra 5.390.000 1.3 Scavi sbancamento 25.611.750 1.4 Rinterri 28.863.500 1.5 Rilevati 50.837.000 1.6 Opere d'arte 11.592.000 1.7 Consolidamenti strutturali 30.732.000 1.8 Sottofondo stradale 4.709.500 1.9 Pavimentazione stradale 7.114.000 1.10 Spostamento sottoservizi 1.932.000 1.11 Getti e pali per fondazioni 19.766.750 1.12 Strutture in c. a. 13.623.500 1.13 Strutture in c. a. prefabbricato 15.278.750 1.14 Opere accessorie 7.498.500

1. Importo lavori 235.159.250

2. Indagini, prog., dir. lav. 27.470.000 3. Spese generali 4. Espropri 37.001.250 5. Imprevisti 3.954.500

Totale costi di investimento 303.585.000

Distribuzione temporale degli investimenti (miliardi di lire)

60,000

50,000

40,000

30,000

20,000

10,000

- Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno 4 Anno 5 Anno 6 Anno 7 Anno 8 Anno 9 Anno 10

Nel grafico precedente si riporta la distribuzione degli investimenti nell’arco dei dieci anni previsti .

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 90 ______

In base alla descrizione dell’intervento si è potuto procedere alla disaggregazione degli investimenti per settore di intervento allo scopo di identificare le brache economiche attivate dall’incremento di spesa di cui la Regione Molise intende beneficiare. Occorre precisare che le voci di costo relative agli “Espropri” (37 Mld) e “Indagini, progettazione/direzione lavori e collaudo” (68,4 Mld) e “Imprevisti” (3,9 Mld) non sono stati presi in considerazione nell’analisi in quanto non in grado di generare effetti economici sul territorio; di conseguenza l’ammontare degli investimenti ripartito per settore di intervento, riportato nella tabella precedente, risulta di 235,2 miliardi di lire.

Oltre il 92% degli investimenti complessivi sono assorbiti dal settore “Costruzioni” dovuti essenzialmente alla realizzazione di opere civili, movimentazione terra, scavi e consolidamenti strutturali. Il restante degli investimenti sono utilizzati per l’acquisto di prodotti in metallo come reti protettive conto frane e smottamenti del terreno, segnaletica stradale ecc. La cronologia degli investimenti annui è riportata nella tabella successiva.

Gli investimenti per settore di intervento in migliaia di lire (Classificazione ISTAT) Investimenti Prodotti in Anno Costruzioni totali metallo

Anno 1 32.031.600 30.645.420 1.386.180 Anno 2 55.015.800 53.127.420 1.888.380 Anno 3 56.857.700 50.670.920 6.186.780 Anno 4 15.646.200 14.295.120 1.351.080 Anno 5 15.646.200 14.295.120 1.351.080 Anno 6 12.397.350 11.366.760 1.030.590 Anno 7 11.891.100 10.894.260 996.840 Anno 8 11.891.100 10.894.260 996.840 Anno 9 11.891.100 10.894.260 996.840 Anno 10 11.891.100 10.894.260 996.840

Totale 235.159.250 217.977.800 17.181.450

Nella tabella seguente si riportano i principali risultati relativi all’impatto generato in fase di cantiere dalla realizzazione degli investimenti in termini di produzione generata, valore aggiunto, importazioni dall’estero e da altre regioni italiane, di unità di lavoro generate e attraverso la determinazione dei rapporti caratteristici.

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 91 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (TOTALE) Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 235,159 Impatto sulla produzione (MLD di lire) 1.111 Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 230 Produzione generata per ogni lira di investimento 4,722 (Moltiplicatore) Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento 0,977 (Coeff. impatto diretto) Importazioni attivate (MLD) 2.057 Importazioni attivate da altre regioni italiane 1.509 Importazioni attivate dall'estero 548 Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 8,7 Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 3.858 Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di 61 lire) Unità di lavoro generate per ogni miliardo di 16 investimento

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Nella tabella successiva si riporta un estratto significativo dell’impatto sulla produzione, sul valore aggiunto e sull’occupazione come risultato dell’investimento non durante l’intero periodo per la realizzazione ma ripartito annualmente.

Tab. 2 - Quadro riassuntivo dell'impatto economico nella Regione Molise

Impatto Impatto sulla Investimenti Impatto sul valore sull'occupazione Voci produzione (MLD di lire) aggiunto (MLD di lire) (unità di lavoro (MLD di lire) generate)

Anno 1 32,032 150,535 31,322 530 Anno 2 55,016 258,174 53,811 912 Anno 3 56,858 270,063 55,493 923 Anno 4 15,646 74,047 15,281 255 Anno 5 15,646 74,047 15,281 255 Anno 6 12,397 58,641 12,109 202 Anno 7 11,891 56,253 11,614 194 Anno 8 11,891 56,253 11,614 194 Anno 9 11,891 56,253 11,614 194 Anno 10 11,891 56,253 11,614 194

Totale 235,159 1.110,518 229,753 3.857

Come si può osservare la realizzazione delle opere di risanamento ambientale e riduzione del rischio idrogeologico in Molise, pari ad un importo di 235,2 Mld di lire genera un incremento complessivo di domanda per un importo di oltre 1.110,6 Mld ed un incremento del valore aggiunto regionale di 229,8 Mld. Il moltiplicatore (cioè la capacita di incrementare la produzione di ogni lira di investimento) è pari a 4,722 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 92 ______mentre il coefficiente di impatto diretto risulta pari a 0,977. L’economia regionale vede attivare importazioni complessive per oltre 2.057 Mld per la maggior parte da altre regioni italiane: ogni lira di investimento incrementa le importazioni di 8,7 volte rispetto al suo importo.

Per quanto riguarda l’impatto sull’occupazione la fase di cantiere genera complessivamente 3.858 posti di lavoro; ogni miliardi di investimento risulta in grado di generare 16 unità di lavoro aggiuntive per cui gli investimenti per ULA ammontano a circa 61 milioni di lire.

In allegato si mostra il dettaglio settoriale. Attraverso l’utilizzo della Tavola Intersettoriale dell’economia della Regione Molise e i relativi coefficienti che mostrano le relazioni economiche tra i singoli settori si è potuto effettuare una stima piuttosto fedele alla realtà di quello che sarà l’indotto generato in fase di cantiere sia dei settori direttamente interessati che di quelli il cui coinvolgimento avviene solo in maniera indiretta.

Allo scopo di quantificare gli effetti diretti sul territorio si nota come i settori in cui si effettuano il complesso degli investimenti partecipano all’incremento di domanda complessiva per il 25,1%, alla generazione di valore aggiunto per 47,82%, e per ben il 67,5% dell’incremento di occupazione.

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Allegato metodologico al § 3.4

Il modello Input/Output

L'analisi delle interdipendenze settoriali (o analisi input/output) è, come noto, legata al nome dell'economista americano Wassily Leontief7. Il modello di Leontief è uno schema di equilibrio economico generale che appartiene alla tradizione Walras-Pareto; tuttavia, diversamente dalle costruzioni concettuali dell'equilibrio economico generale, l'analisi input/output (nel seguito I/O) è stata elaborata per dar luogo ad applicazioni empiriche: per provvedere, cioè, alla misura delle relazioni che intercorrono tra i settori di un sistema economico.

La scelta dell'utilizzo di uno strumento complesso ed articolato, qual'è il modello leonteviano, per gli scopi dell'analisi è dipeso dal fatto che: • l'analisi I/O consente una buona attendibilità dei risultati non solo in termini di effetti diretti, ma anche in relazione agli effetti moltiplicativi "indotti" dall'investimento originario; • l'analisi delle interdipendenze settoriali è uno strumento dalla grande ricchezza interpretativa ed espositiva in relazione alle variabili economiche di output ed alla loro disaggregazione settoriale.

Come già accennato, gli effetti di impatto da valutare sono la produzione attivata, il valore aggiunto, l'importazioni e l'occupazione sia in relazione all'investimento diretto che agli effetti indiretti innescati sull'intero sistema economico nazionale dalla spesa attivata.

Il modello di Leontief consiste di un schema che, come già accennato, ha le sue fondamenta nella teoria dell'equilibrio economico generale. Questo infatti, pur basandosi su rigorosi concetti teorici, presenta un'immediata applicabilità pratica che ne fa un utilissimo modello di analisi quantitativa. Il modello I/O consente di misurare gli scambi che intercorrono fra le varie branche (o attività o industrie) di un'economia e, quindi, di quantificare gli effetti delle scelte di politica economica sull'economia nel suo complesso.

Ciascuna industria da luogo a due tipi di prodotti (output) e impiega due tipi di risorse (input). Gli output si distinguono in prodotti intermedi e prodotti finali, i primi consistono di tutti quei prodotti che verranno impiegati da altri processi produttivi come input, mentre i secondi consistono di tutti quei prodotti destinati al consumo. Gli input si distinguono in prodotti intermedi e risorse originarie. Le risorse originarie sono definite come esogene al sistema economico; ad esempio i capitali durevoli perché prodotti in periodi di tempo precedenti, ma che continuano ad avere utilità nel periodo di tempo cui fa riferimento l'analisi e le risorse naturali, perché non costituiscono l'output di nessun'altra branca (es. terra, lavoro).

7 Una prima versione del modello fu presentata da Leontief a metà degli anni trenta in singolare coincidenza con la pubblicazione della General Theory di J.M. Keynes, ma non ebbe né la stessa eco né la stessa fortuna. Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 94 ______

Lo schema che sintetizza i flussi degli input e degli output fra le branche di un'economia è la tavola delle transazioni I/O o delle interdipendenze intersettoriali o schema dei flussi.

La tavola delle interdipendenze settoriali è suddivisa in tre sezioni (Cfr. Fig. A), una sezione quadrata nxn dove sono rappresentati i flussi interindustriali, una sezione rettangolare nxm degli impieghi finali e una sezione lxn delle risorse primarie.

Flussi interindustriali Impieghi finali n x n n x m

Risorse primarie l x n

Figura A

Nella Fig. B è rappresentata una tavola delle transazioni le cui grandezze sono misurate in termini di valore. Sulla prima riga e sulla prima colonna della tavola sono rappresentate le branche che costituiscono il sistema economico. E' possibile leggere la tavola sia nel senso delle righe che nel senso delle colonne: lungo la i-esima riga sono misurate le vendite della i-esima branca a tutte le altre n-1 branche; lungo la j-esima colonna sono misurati gli acquisti della j-esima branca da tutto il resto dell'economia. L'elemento xij, in sintesi misura il flusso dell'output dell' i-esima branca assorbito dalla j-esima branca come input.

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Settori produ- acquirenti Consumi zioni Settori 1 2 3 ...... n finali lorde vendenti

1 X 11 X 12 X 13 ...... X 1n C 1 X 1

2 X 21 X 22 X 23 ...... X 2n C 2 X 2

3 X 31 X 32 X 33 ...... X 3n C 3 X 3

......

n X n1 X n2 X n3 ...... X nn C n X n

Lavoro L 1 L 2 L 3 ...... L n

Figura B

L'elemento xii misura i reimpieghi, ossia la quantità di output della i-esima branca assorbito come input dalla stessa.

L'equazione di Leontief

E' possibile definire la produzione di ogni branca sia come il valore degli input assorbiti, sia come il valore degli output distribuiti. Dal punto di vista delle risorse assorbite la produzione della branca j-esima è data dalla somma della j-esima colonna della tavola delle transazioni. Nel secondo caso il valore della produzione della i-esima branca è dato dalla somma della i-esima riga della tavola delle transazioni.

E' possibile considerare la tavola delle transazioni come una matrice ed utilizzare tutte le proprietà dell'algebra matriciale. In questo caso l'equazione di Leontief ha la forma seguente:

X u' + d' = x ' [ 1 ] dove X è la matrice dei flussi interindustriali, u' il vettore unitario trasposto, d il vettore degli impieghi finali e x il vettore della produzione; il valore della produzione della i- esima branca è dato dal valore degli output destinati ad essere reimpiegati come input all'interno del settore interindustriale, più il valore dei beni destinati al consumo finale.

Se si legge la tavola delle transizioni nel senso delle colonne il valore della produzione della j-esima branca è dato dalla somma della j-esima colonna, ossia dalla somma delle risorse assorbite dai singoli processi produttivi, quindi dagli input intermedi provenienti dalle altre branche più il valore aggiunto (la remunerazione delle risorse originarie utilizzate) della j-esima branca. La seconda equazione di Leontief è la seguente:

u X + v = x [ 2 ]

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 96 ______dove v è il vettore del valore aggiunto e tutti gli altri termini conservano lo stesso significato della [ 1 ].

La matrice dei coefficienti di spesa e la sua inversa

Dalla tavola delle interdipendenze settoriali deriva la matrice dei coefficienti di spesa, il cui generico elemento aij è ottenuto tramite il rapporto tra il valore dell'output prodotto dalla branca i-esima (utilizzato come input dalla branca j-esima) ed il valore della produzione della branca j-esima. aij = xij / Xj ; 0

La somma di ogni colonna rappresenta il costo degli input necessari a produrre una lira del bene "j", la somma della generica colonna j deve essere inferiore all'unità; dal punto di vista economico, infatti è ingiustificata una produzione il cui valore sia interamente assorbito dal costo dei fattori.

Dall'algebra matriciale sappiamo che qualsiasi matrice non singolare premoltiplicata per la sua inversa da luogo alla matrice identità; la [ 1 ] può essere riscritta nel modo seguente:

X /x/-1 /x/ u' + d' = x [ 3 ] dove /x/ è la matrice diagonale della produzione, la matrice dei coefficienti di spesa è data dal prodotto fra la matrice dei flussi interindustriali e l'inversa della matrice diagonale della produzione.

Come si è detto sopra, il modello leonteviano si basa su un'ipotesi di equilibrio economico generale; perché sussista l'equilibrio il livello della produzione della j-esima branca deve necessariamente eguagliare la domanda di fattori intermedi proveniente dalle altre branche, più la domanda finale del bene prodotto. x1 = ai1 x1 + ai2 x2 + ...... + ain xn + di

( 1 - ai1 ) x1 - ai2 x2 -...... - ain xn = d [ 4 ] dove aij xj misura il fabbisogno di input dell'industria j-esima acquistato dall'industria i- esima e di la domanda finale relativa al prodotto i-esimo. Come per la produzione della branca "i", anche la produzione delle altre n-1 branche può essere rappresentata come nella [ 4 ]; ossia da n equazioni lineari che la [ 5 ] rappresenta nella notazione matriciale:

( I - A) x = d [ 5 ] dove x è il vettore della produzione, d è il vettore della domanda finale, A è la matrice dei coefficienti di spesa e I è la matrice identità. Se la matrice ( I - A ) è invertibile la soluzione della [ 5 ] è una sola.

x = Z d; con Z = ( I - A)-1; xij 1; [ 6 ] Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 97 ______

La matrice Z è la matrice inversa dei coefficienti di spesa. Il coefficiente zij misura il valore degli input i-esimi necessari direttamente ed indirettamente per la produzione di una lira del bene j-esimo.

La somma per colonna della Z è detta "coefficiente di attivazione" perché misura gli effetti indotti della variazione di una lira della produzione della branca i-esima, sulle altre n-1 branche. Per questo motivo zij deve essere maggiore o pari all'unità; l'aumento della produzione necessiterà, infatti, degli input intermedi provenienti dalle altre branche.

A scopo esemplificativo si ipotizzi un incremento nella produzione di carbone, l'industria carbonifera acquisterà tra gli altri beni intermedi camion, l'industria automobilistica per soddisfare l'incremento della domanda finale necessiterà di maggiore input di energia, l'industria elettrica domanderà carbone in misura superiore che in precedenza. Per lo stesso motivo un'attivazione negativa non avrebbe senso dal punto di vista economico.

L'attivazione della produzione

Il modello input/output, oltre che un utilissimo modello descrittivo, è un modello previsivo e simulativo e, quindi, un utilissimo strumento per le scelte di politica economica: ad esempio per valutare gli effetti di una maggiore o minore pressione fiscale sull'intero sistema economico.

Applicato nel presente studio, ha consentito di misurare gli effetti sulla produzione, sul valore aggiunto, sulle importazioni e sull'occupazione in funzione di un aumento esogeno della domanda finale.

Si applichi la [ 6 ] per la determinazione della produzione al tempo zero (t0) e la produzione al tempo uno (t1), misurata in seguito alla variazione intervenuta nella domanda finale. x0 = Z d0 per t = 0; x1 = Z d1 per t = 1;

La variazione della produzione (

Le economie nazionali sono un sistema aperto verso l'economia mondiale e non è plausibile pensare che l'intera domanda differenziale si rivolga al mercato interno. Una parte di questa si rivolgerà al mercato estero, sia sotto forma di domanda di beni finali sia sotto forma di domanda di beni intermedi. E' utile, a questo punto dell'esposizione, introdurre il concetto di coefficiente di importazione come quella quota di domanda finale che si rivolge direttamente al mercato estero; questo è ottenuto dal rapporto tra il totale delle importazioni di beni destinati al consumo ed il totale delle risorse disponibili. Sia M una matrice che ha sulla diagonale principale i coefficienti di

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 98 ______importazione delle branche e tutti gli altri elementi pari a zero. Il sistema formalizzato dalla [ 5 ] assume ora la seguente forma:

( I - A ) x = d - M d

( I - A ) x = ( I - M ) d [ 8 ]

Il valore della produzione effettiva si ottiene come soluzione del sistema [ 8 ]:

x = ( I - A )-1 ( I - M ) d [ 9 ]

Mentre il valore della produzione attivata da un incremento autonomo della domanda finale è ora così determinato:

Dalla [ 10 ] risulta che l'effetto moltiplicativo sul reddito nazionale è funzione della domanda autonoma o esogena depurata dalla quota che si rivolge direttamente al mercato estero.

Il valore aggiunto indotto

Ogni lira di risorse disponibili contiene una quota di valore aggiunto, è possibile, quindi, determinare il valore aggiunto attivato da un incremento autonomo della domanda finale.

La quota suddetta è data dal rapporto fra il valore aggiunto e le risorse disponibili relative a ciascuna branca al tempo t.

Sia r il vettore delle risorse disponibili, v il vettore del valore aggiunto e /r/-1 l'inversa della matrice diagonale delle risorse disponibili, allora il vettore t relativo al rapporto suddetto è dato dalla [ 11 ]:

v /r/-1 = t [ 11 ]

L'incremento di V.A. è dato dall'incremento indotto nel valore della produzione finale da una unità monetaria di domanda finale incrementale, moltiplicato per il V.A. contenuto in una lira di risorse disponibili.

Effetti indiretti sulle importazioni

Nella trattazione relativa all'attivazione della produzione effettiva in seguito ad un aumento esogeno della domanda finale, è stato già definito il concetto di coefficiente di importazione, come la quota dei beni finali importati sulle risorse disponibili di ogni Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 99 ______branca. Anche se non si è ritenuto necessario analizzare l'attivazione della domanda esogena sulle importazioni di beni intermedi (in considerazione dei settori di domanda considerati) se ne presenta la metodologia. Sia N la matrice dei coefficienti di importazione intermedi, ottenuta dalla post-moltiplicazione della matrice dei flussi di importazione di beni intermedi B, per la matrice diagonale inversa delle risorse disponibili /x/-1. Com'è noto, le importazioni totali di un'economia sono date dalla somma delle importazioni di beni intermedi e di beni finali. Sia T il vettore delle importazioni totali:

T = B u' + M d [ 13 ] e, procedendo per trasformazioni lineari:

T = B /x/-1/x/ u' + M d [ 14 ]

Ponendo N (matrice dei coefficienti di importazione intermedi) uguale a B/x/-1, le importazioni totali sono date dalla seguente equazione:

T = N x + M d [ 15 ]

Il primo elemento di destra della equazione è il vettore delle importazioni intermedie ( s ). Sostituendo ad x la [ 9 ], le importazioni totali sono ottenibili come nell'equazione seguente:

T = N ( I - A )-1 ( I - M) d + M d. [ 16 ]

Il valore delle importazioni di prodotti intermedi, attivato da una variazione autonoma della domanda finale, è così determinato:

Per comprendere il significato economico della [ 17 ], è conveniente analizzare un sistema in cui le importazioni di beni intermedi sono espresse in funzione della domanda di beni finali, senza considerare la quota di domanda che si rivolge direttamente al mercato estero:

s = N Z d [ 18 ]

Si ricordi che lo scopo rimane la determinazione del valore delle importazioni del bene generico "j", attivate direttamente ed indirettamente da una variazione esogena della domanda finale. Sia la matrice S uguale a N Z, l'elemento s1j è dato dalla [ 19 ]:

s1j= n11 z11 + n12 z21 +...... n1n zn1 [ 19 ]

Per ottenere una unità di produzione lorda del bene 1 da destinare alla domanda finale sono necessarie z11 unità di produzione lorda del settore 1, z21 unità del settore 2, e così via. Ora poiché il sistema economico è aperto verso i mercati esteri, è necessario considerare la quota di beni intermedi che i settori ricevono dalle branche estere corrispondenti al settore 1 domestico. Si devono considerare, quindi, il valore della quantità del bene 1 importata dalla branca 1 ( n11), il valore della quantità del bene 1 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 100 ______importata dalla branca 2 (n12) e così via. Il generico elemento della matrice S (sij) esprime il valore delle importazioni del bene "i" direttamente ed indirettamente necessarie alla produzione del valore di una lira del bene j. La somma della j-esima colonna della matrice S è il valore delle importazioni (dal sistema economico estero) direttamente ed indirettamente necessarie alla produzione di una lira del bene J. La somma della i-esima riga della matrice S è il valore del fabbisogno dell'economia di importazioni del bene i.

Definizione del sistema di lavoro e impatto occupazionale

Per ottenere un'unità di produzione lorda sono necessari una serie di input di prodotti intermedi e di risorse originarie, fra quest'ultime vi è senz'altro il lavoro.

E' necessario, quindi, determinare la quota di lavoro che entra come input nella produzione del generico bene "i", da cui è possibile risalire al volume della manodopera addizionale generato da un aumento esogeno della domanda finale.

L'obiettivo è di ottenere il volume degli occupati delle n branche in cui è suddivisa l'economia, come funzione della domanda finale (d).

Sia L il vettore degli occupati per branca, il problema può essere posto in termini della determinazione di una matrice H tale che:

H d = L [ 20 ]

Sia x il vettore della produzione , A la matrice dei coefficienti di spesa e Z la sua inversa, dalla [ 5 ] e dalla [ 6 ] si ha:

Ax + d = x [ 21a ]

Zd = x [ 21b ]

Premoltiplicando i sistemi di cui alle [ 21 ] per la matrice diagonale inversa della produzione effettiva /x/-1 si ha:

/x/-1 A/x/ /x/-1x + /x/-1d = /x/-1x; [ 22a ]

/x/-1 Zd = /x/-1x [ 22b ] da cui:

/x/-1 A/x/ u + /x/-1d = u [ 23a ]

/x/-1 Zd = u [ 23b ]

Si moltiplichino ora i due sistemi per la matrice /L/, questa presenta il volume degli occupati per branca sulla diagonale principale e zero in corrispondenza degli altri elementi:

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 101 ______

/L/ /x/-1 A /x//L/-1 /L/ u + /L/ /x/-1d = /L/ u [ 24a ]

/L/ /x/-1 Z d = /L/u [ 24b ]

/L/ /x/-1 A/x/ /L/-1 L + /L/ /x/-1d = L [ 25a ]

/L/ /x/-1 Z d = L [ 25b ]

Il problema posto in [ 20 ] è risolto ponendo:

H = /L//x/-1 A/x/ /L/-1 [ 26 ]

Il sistema [ 25a ] può essere riscritto nella forma seguente:

H L + /L//x/-1 d = L [ 27 ] e il volume di occupati è determinato come segue:

L = (I - H)-1 /L//x/-1 d [ 28 ]

Sia /P/-1 la matrice diagonale inversa della produttività, il sistema [ 28 ] può essere riscritto come segue:

L = (1-H)-1 /P/-1 d [ 29 ]

E' possibile sostituire /P/-1 nel sistema [ 25b ]

/P/-1 Z d = L [ 30 ]

La [ 30 ] fornisce la quantità di lavoro necessaria ad ogni branca in funzione della domanda finale d; per cui una seconda soluzione del problema posto nella [ 20 ] è:

H = /P/-1 Z [ 31 ]

Per poter meglio decifrare il significato economico della matrice H si consideri il suo generico elemento:

x Li ij [ 32 ] h ij = x i L j

equivalente a:

x ij 1 h ij = [ 33 ] x i L j L i

Il primo termine di destra della [ 32 ] rappresenta il rapporto tra la quantità del bene i- esimo assorbito dall'industria J-esima, e la produttività dell'industria i-esima. Si tratta, in sostanza, della quantità del fattore lavoro della i-esima branca contenuto nel flusso di

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 102 ______beni assorbiti dalla J-esima branca affinché, quest'ultima, possa utilizzare una quantità unitaria del fattore lavoro.

L'occupazione indotta

Gli effetti occupazionali generati da un incremento di domanda sono dipendenti, come si è visto in precedenza, dal volume della domanda autonoma che ne scaturisce. Per la [ 29 ] l'occupazione indiretta indotta dall'investimento è così definita:

< L = (1 - H)-1 /P/-1

Se si utilizza la [ 30 ], che misura l'attivazione di lavoro indotta direttamente ed indirettamente, si ha:

< L =/P/-1 Z < d [ 35 ]

Per tener conto soltanto della domanda che si rivolge effettivamente al mercato interno, il vettore della domanda incrementale (

< L = /P/-1 Z (I - M) < d [ 36 ]

Il sistema di lavoro appena definito si basa sull'ipotesi che nel breve periodo la produttività del lavoro resti invariata, per cui l'unico evento che modifica lo stato di equilibrio preesistente risiede nella variazione della domanda finale.

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 103 ______

Allegato metodologico al § 3.4

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 1)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 32,032

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 150,535

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 31,32

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,700

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto 0,978 diretto)

Importazioni attivate (MLD) 274,742

Importazioni attivate da altre regioni italiane 200,858

Importazioni attivate dall'estero 73,884

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 530

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 60,4

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 17

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

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Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 1) Valori assoluti Valori percentuali

Stima Settori Domanda Produzione Stima valore Occupati Domanda Produzion valore Occupati finale attivata aggiunto attivato attivati finale e attivata aggiunto attivati attivato

1-Agricoltura - 0,415 0,199 8 - 0,28 0,63 1,47 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,306 - - - 0,20 - - 4-Petrolio e gas naturale - 57,279 1,783 7 - 38,05 5,69 1,32 5-Energia elett. e gas - 0,803 0,283 1 - 0,53 0,90 0,21 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 6,391 0,099 2 - 4,25 0,32 0,41 8-Minerali non metalliferi - 5,890 0,860 2 - 3,91 2,75 0,43 9-Chimica e farmaceutica - 6,248 0,123 1 - 4,15 0,39 0,24 10-Prodotti in metallo 1,386 5,054 1,419 22 4,33 3,36 4,53 4,16 11-Macch. agric. e indus. - 1,151 0,117 2 - 0,76 0,37 0,34 12-Macch. ufficio e ottica - 0,260 0,061 1 - 0,17 0,20 0,18 13-Materiale elettrico - 3,472 0,684 11 - 2,31 2,18 2,01 14-Autoveicoli e motori - 1,987 0,739 5 - 1,32 2,36 0,97 15-Altri mezzi di trasporto - 0,436 0,193 1 - 0,29 0,62 0,25 16-Carni fresche e conserv. - 0,134 0,078 1 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,078 0,012 0 - 0,05 0,04 0,03 18-Altri prod. alimentari - 0,363 0,066 1 - 0,24 0,21 0,18 19-Bevande alcoliche e non - 0,121 0,023 0 - 0,08 0,07 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,276 0,087 2 - 0,18 0,28 0,39 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,079 0,019 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 1,265 0,290 6 - 0,84 0,93 1,10 24-Carta, stampa, editoria - 2,165 0,257 4 - 1,44 0,82 0,77 25-Gomma, materie plastiche - 2,504 0,641 13 - 1,66 2,05 2,42 26-Altre industrie manif. - 0,259 0,040 1 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 30,645 32,936 13,671 338 95,67 21,88 43,65 63,83 28-Beni di recupero - 1,610 0,559 14 - 1,07 1,79 2,61 29-Commercio - 3,854 2,034 26 - 2,56 6,50 4,98 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,850 0,288 4 - 0,56 0,92 0,70 31-Trasporti interni - 4,541 2,791 24 - 3,02 8,91 4,55 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,404 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,576 0,122 1 - 0,38 0,39 0,20 34-Comunicazioni - 0,766 0,433 4 - 0,51 1,38 0,70 35-Credito, assicurazioni - 1,955 0,512 3 - 1,30 1,63 0,48 36-Servizi alle imprese - 4,882 2,292 22 - 3,24 7,32 4,10 37-Locazione fabbricati - 0,447 0,246 - - 0,30 0,78 - 38-Servizi insegnamento - 0,342 0,048 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,438 0,251 2 - 0,29 0,80 0,35 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 32,032 150,535 31,322 530 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 105 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 2)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 55,016

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 258,174

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 53,81

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,693

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,978

Importazioni attivate (MLD) 469,090

Importazioni attivate da altre regioni italiane 342,568

Importazioni attivate dall'estero 126,521

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 913

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 60,3

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 17

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 106 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 2) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,713 0,341 13 - 0,28 0,63 1,47 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,516 - - - 0,20 - - 4-Petrolio e gas naturale - 98,273 3,058 12 - 38,06 5,68 1,31 5-Energia elett. e gas - 1,369 0,483 2 - 0,53 0,90 0,21 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 10,782 0,167 4 - 4,18 0,31 0,40 8-Minerali non metalliferi - 10,188 1,488 4 - 3,95 2,77 0,43 9-Chimica e farmaceutica - 10,723 0,212 2 - 4,15 0,39 0,24 10-Prodotti in metallo 1,888 8,155 2,289 36 3,43 3,16 4,25 3,90 11-Macch. agric. e indus. - 1,976 0,201 3 - 0,77 0,37 0,34 12-Macch. ufficio e ottica - 0,448 0,105 2 - 0,17 0,20 0,18 13-Materiale elettrico - 5,987 1,180 18 - 2,32 2,19 2,01 14-Autoveicoli e motori - 3,391 1,261 9 - 1,31 2,34 0,96 15-Altri mezzi di trasporto - 0,744 0,330 2 - 0,29 0,61 0,25 16-Carni fresche e conserv. - 0,230 0,134 2 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,134 0,021 0 - 0,05 0,04 0,03 18-Altri prod. alimentari - 0,623 0,113 2 - 0,24 0,21 0,18 19-Bevande alcoliche e non - 0,208 0,040 1 - 0,08 0,07 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,474 0,150 4 - 0,18 0,28 0,39 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,135 0,033 1 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 2,183 0,501 10 - 0,85 0,93 1,10 24-Carta, stampa, editoria - 3,711 0,441 7 - 1,44 0,82 0,77 25-Gomma, materie plastiche - 4,307 1,103 22 - 1,67 2,05 2,42 26-Altre industrie manif. - 0,444 0,069 1 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 53,127 57,078 23,691 586 96,57 22,11 44,03 64,24 28-Beni di recupero - 2,736 0,950 24 - 1,06 1,77 2,58 29-Commercio - 6,598 3,483 45 - 2,56 6,47 4,96 30-Alberghi e pubb. eserc. - 1,457 0,493 6 - 0,56 0,92 0,70 31-Trasporti interni - 7,780 4,782 41 - 3,01 8,89 4,52 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,688 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,985 0,209 2 - 0,38 0,39 0,20 34-Comunicazioni - 1,310 0,740 6 - 0,51 1,38 0,70 35-Credito, assicurazioni - 3,348 0,876 4 - 1,30 1,63 0,47 36-Servizi alle imprese - 8,374 3,932 37 - 3,24 7,31 4,09 37-Locazione fabbricati - 0,766 0,421 - - 0,30 0,78 - 38-Servizi insegnamento - 0,587 0,083 1 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,750 0,429 3 - 0,29 0,80 0,35 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 55,016 258,174 53,811 913 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 107 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 3)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 56,858

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 270,063

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 55,49

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,750

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,976

Importazioni attivate (MLD) 508,817

Importazioni attivate da altre regioni italiane 374,812

Importazioni attivate dall'estero 134,005

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 923

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,6

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 108 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 3) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima valore Produzio Settori Domanda Produzione Occupat Domanda valore Occupat aggiunto ne finale attivata i attivati finale aggiunto i attivati attivato attivata attivato

1-Agricoltura - 0,738 0,353 14 - 0,27 0,64 1,50 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,611 - - - 0,23 - - 4-Petrolio e gas naturale - 102,470 3,189 12 - 37,94 5,75 1,35 5-Energia elett. e gas - 1,497 0,528 2 - 0,55 0,95 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 12,817 0,198 4 - 4,75 0,36 0,47 8-Minerali non metalliferi - 9,920 1,449 4 - 3,67 2,61 0,41 9-Chimica e farmaceutica - 11,145 0,220 2 - 4,13 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 6,187 12,949 3,635 56 10,88 4,79 6,55 6,12 11-Macch. agric. e indus. - 2,052 0,209 3 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,455 0,107 2 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 5,984 1,179 18 - 2,22 2,12 1,99 14-Autoveicoli e motori - 3,692 1,372 10 - 1,37 2,47 1,03 15-Altri mezzi di trasporto - 0,806 0,357 2 - 0,30 0,64 0,27 16-Carni fresche e conserv. - 0,240 0,141 2 - 0,09 0,25 0,23 17-Latte lavorati - 0,140 0,022 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,651 0,118 2 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,218 0,042 1 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,484 0,153 4 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,140 0,035 1 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 2,161 0,496 10 - 0,80 0,89 1,08 24-Carta, stampa, editoria - 3,892 0,462 7 - 1,44 0,83 0,80 25-Gomma, materie plastiche - 4,404 1,127 23 - 1,63 2,03 2,45 26-Altre industrie manif. - 0,459 0,072 1 - 0,17 0,13 0,16 27-Costruzioni 50,671 54,607 22,666 561 89,12 20,22 40,84 60,76 28-Beni di recupero - 3,079 1,069 26 - 1,14 1,93 2,87 29-Commercio - 6,995 3,693 48 - 2,59 6,65 5,19 30-Alberghi e pubb. eserc. - 1,534 0,519 7 - 0,57 0,94 0,73 31-Trasporti interni - 8,208 5,045 44 - 3,04 9,09 4,72 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,753 - - - 0,28 - - 33-Attivita' connesse - 1,058 0,224 2 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 1,403 0,792 7 - 0,52 1,43 0,74 35-Credito, assicurazioni - 3,542 0,927 5 - 1,31 1,67 0,50 36-Servizi alle imprese - 8,751 4,109 39 - 3,24 7,40 4,22 37-Locazione fabbricati - 0,806 0,443 - - 0,30 0,80 - 38-Servizi insegnamento - 0,608 0,086 1 - 0,23 0,16 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,793 0,454 3 - 0,29 0,82 0,37 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 56,858 270,063 55,493 923 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 109 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 4)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 15,646

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 74,047

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 15,28

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,733

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 138,024

Importazioni attivate da altre regioni italiane 101,418

Importazioni attivate dall'estero 36,606

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 256

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,2

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 110 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 4) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,203 0,097 4 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,162 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 28,123 0,875 3 - 37,98 5,73 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,405 0,143 1 - 0,55 0,94 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 3,388 0,052 1 - 4,58 0,34 0,45 8-Minerali non metalliferi - 2,780 0,406 1 - 3,75 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 3,062 0,060 1 - 4,13 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 1,351 3,188 0,895 14 8,64 4,31 5,86 5,44 11-Macch. agric. e indus. - 0,564 0,057 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,126 0,030 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,664 0,328 5 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 1,000 0,372 3 - 1,35 2,43 1,01 15-Altri mezzi di trasporto - 0,219 0,097 1 - 0,30 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,066 0,039 1 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,038 0,006 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,179 0,032 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,060 0,012 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,134 0,042 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,039 0,010 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,603 0,138 3 - 0,81 0,91 1,08 24-Carta, stampa, editoria - 1,066 0,127 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 1,216 0,311 6 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,126 0,020 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 14,295 15,390 6,388 158 91,36 20,78 41,81 61,83 28-Beni di recupero - 0,827 0,287 7 - 1,12 1,88 2,78 29-Commercio - 1,910 1,008 13 - 2,58 6,60 5,12 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,420 0,142 2 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 2,245 1,380 12 - 3,03 9,03 4,66 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,204 - - - 0,28 - - 33-Attivita' connesse - 0,288 0,061 1 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,382 0,216 2 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,968 0,253 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 2,400 1,127 11 - 3,24 7,37 4,18 37-Locazione fabbricati - 0,221 0,121 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,167 0,024 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,217 0,124 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 15,646 74,047 15,281 256 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 111 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 5)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 15,646

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 74,047

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 15,28

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,733

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 138,024

Importazioni attivate da altre regioni italiane 101,418

Importazioni attivate dall'estero 36,606

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 256

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,2

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 112 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 5) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,203 0,097 4 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,162 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 28,123 0,875 3 - 37,98 5,73 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,405 0,143 1 - 0,55 0,94 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 3,388 0,052 1 - 4,58 0,34 0,45 8-Minerali non metalliferi - 2,780 0,406 1 - 3,75 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 3,062 0,060 1 - 4,13 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 1,351 3,188 0,895 14 8,64 4,31 5,86 5,44 11-Macch. agric. e indus. - 0,564 0,057 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,126 0,030 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,664 0,328 5 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 1,000 0,372 3 - 1,35 2,43 1,01 15-Altri mezzi di trasporto - 0,219 0,097 1 - 0,30 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,066 0,039 1 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,038 0,006 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,179 0,032 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,060 0,012 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,134 0,042 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,039 0,010 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,603 0,138 3 - 0,81 0,91 1,08 24-Carta, stampa, editoria - 1,066 0,127 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 1,216 0,311 6 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,126 0,020 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 14,295 15,390 6,388 158 91,36 20,78 41,81 61,83 28-Beni di recupero - 0,827 0,287 7 - 1,12 1,88 2,78 29-Commercio - 1,910 1,008 13 - 2,58 6,60 5,12 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,420 0,142 2 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 2,245 1,380 12 - 3,03 9,03 4,66 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,204 - - - 0,28 - - 33-Attivita' connesse - 0,288 0,061 1 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,382 0,216 2 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,968 0,253 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 2,400 1,127 11 - 3,24 7,37 4,18 37-Locazione fabbricati - 0,221 0,121 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,167 0,024 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,217 0,124 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 15,646 74,047 15,281 256 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 113 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 6)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 12,397

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 58,641

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 12,11

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,730

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 109,137

Importazioni attivate da altre regioni italiane 80,163

Importazioni attivate dall'estero 28,975

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 203

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,1

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 114 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 6) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,161 0,077 3 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,127 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 22,275 0,693 3 - 37,98 5,72 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,320 0,113 0 - 0,55 0,93 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 2,669 0,041 1 - 4,55 0,34 0,44 8-Minerali non metalliferi - 2,209 0,323 1 - 3,77 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 2,425 0,048 0 - 4,14 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 1,031 2,483 0,697 11 8,31 4,24 5,76 5,34 11-Macch. agric. e indus. - 0,447 0,045 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,100 0,023 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,320 0,260 4 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 0,791 0,294 2 - 1,35 2,43 1,00 15-Altri mezzi di trasporto - 0,173 0,077 1 - 0,29 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,052 0,031 0 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,030 0,005 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,141 0,026 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,047 0,009 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,106 0,033 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,031 0,008 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,478 0,110 2 - 0,82 0,91 1,09 24-Carta, stampa, editoria - 0,844 0,100 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 0,964 0,247 5 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,100 0,016 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 11,367 12,236 5,079 126 91,69 20,87 41,94 61,98 28-Beni di recupero - 0,653 0,227 6 - 1,11 1,87 2,77 29-Commercio - 1,512 0,798 10 - 2,58 6,59 5,11 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,332 0,112 1 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 1,777 1,092 9 - 3,03 9,02 4,65 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,161 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,228 0,048 0 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,302 0,171 1 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,766 0,200 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 1,901 0,892 8 - 3,24 7,37 4,17 37-Locazione fabbricati - 0,175 0,096 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,132 0,019 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,172 0,098 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 12,397 58,641 12,109 203 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 115 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 7)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 11,891

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 56,253

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 11,61

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,731

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 104,728

Importazioni attivate da altre regioni italiane 76,930

Importazioni attivate dall'estero 27,798

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 194

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,1

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 116 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 7) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,154 0,074 3 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,122 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 21,367 0,665 3 - 37,98 5,73 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,307 0,108 0 - 0,55 0,93 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 2,563 0,040 1 - 4,56 0,34 0,44 8-Minerali non metalliferi - 2,117 0,309 1 - 3,76 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 2,326 0,046 0 - 4,14 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 0,997 2,391 0,671 10 8,38 4,25 5,78 5,36 11-Macch. agric. e indus. - 0,429 0,044 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,096 0,023 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,266 0,249 4 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 0,759 0,282 2 - 1,35 2,43 1,01 15-Altri mezzi di trasporto - 0,166 0,074 1 - 0,30 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,050 0,029 0 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,029 0,005 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,136 0,025 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,045 0,009 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,102 0,032 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,029 0,007 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,459 0,105 2 - 0,82 0,91 1,09 24-Carta, stampa, editoria - 0,810 0,096 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 0,924 0,237 5 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,096 0,015 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 10,894 11,728 4,868 120 91,62 20,85 41,91 61,95 28-Beni di recupero - 0,626 0,218 5 - 1,11 1,87 2,77 29-Commercio - 1,451 0,766 10 - 2,58 6,59 5,11 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,319 0,108 1 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 1,705 1,048 9 - 3,03 9,02 4,65 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,155 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,219 0,046 0 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,290 0,164 1 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,735 0,192 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 1,823 0,856 8 - 3,24 7,37 4,17 37-Locazione fabbricati - 0,168 0,092 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,127 0,018 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,165 0,094 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 11,891 56,253 11,614 194 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 117 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 8)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 11,891

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 56,253

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 11,61

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,731

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 104,728

Importazioni attivate da altre regioni italiane 76,930

Importazioni attivate dall'estero 27,798

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 194

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,1

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 118 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 8) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,154 0,074 3 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,122 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 21,367 0,665 3 - 37,98 5,73 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,307 0,108 0 - 0,55 0,93 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 2,563 0,040 1 - 4,56 0,34 0,44 8-Minerali non metalliferi - 2,117 0,309 1 - 3,76 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 2,326 0,046 0 - 4,14 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 0,997 2,391 0,671 10 8,38 4,25 5,78 5,36 11-Macch. agric. e indus. - 0,429 0,044 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,096 0,023 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,266 0,249 4 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 0,759 0,282 2 - 1,35 2,43 1,01 15-Altri mezzi di trasporto - 0,166 0,074 1 - 0,30 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,050 0,029 0 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,029 0,005 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,136 0,025 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,045 0,009 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,102 0,032 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,029 0,007 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,459 0,105 2 - 0,82 0,91 1,09 24-Carta, stampa, editoria - 0,810 0,096 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 0,924 0,237 5 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,096 0,015 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 10,894 11,728 4,868 120 91,62 20,85 41,91 61,95 28-Beni di recupero - 0,626 0,218 5 - 1,11 1,87 2,77 29-Commercio - 1,451 0,766 10 - 2,58 6,59 5,11 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,319 0,108 1 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 1,705 1,048 9 - 3,03 9,02 4,65 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,155 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,219 0,046 0 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,290 0,164 1 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,735 0,192 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 1,823 0,856 8 - 3,24 7,37 4,17 37-Locazione fabbricati - 0,168 0,092 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,127 0,018 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,165 0,094 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 11,891 56,253 11,614 194 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 119 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 9)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 11,891

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 56,253

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 11,61

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,731

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 104,728

Importazioni attivate da altre regioni italiane 76,930

Importazioni attivate dall'estero 27,798

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 194

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,1

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 120 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 9) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,154 0,074 3 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,122 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 21,367 0,665 3 - 37,98 5,73 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,307 0,108 0 - 0,55 0,93 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 2,563 0,040 1 - 4,56 0,34 0,44 8-Minerali non metalliferi - 2,117 0,309 1 - 3,76 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 2,326 0,046 0 - 4,14 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 0,997 2,391 0,671 10 8,38 4,25 5,78 5,36 11-Macch. agric. e indus. - 0,429 0,044 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,096 0,023 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,266 0,249 4 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 0,759 0,282 2 - 1,35 2,43 1,01 15-Altri mezzi di trasporto - 0,166 0,074 1 - 0,30 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,050 0,029 0 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,029 0,005 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,136 0,025 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,045 0,009 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,102 0,032 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,029 0,007 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,459 0,105 2 - 0,82 0,91 1,09 24-Carta, stampa, editoria - 0,810 0,096 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 0,924 0,237 5 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,096 0,015 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 10,894 11,728 4,868 120 91,62 20,85 41,91 61,95 28-Beni di recupero - 0,626 0,218 5 - 1,11 1,87 2,77 29-Commercio - 1,451 0,766 10 - 2,58 6,59 5,11 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,319 0,108 1 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 1,705 1,048 9 - 3,03 9,02 4,65 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,155 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,219 0,046 0 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,290 0,164 1 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,735 0,192 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 1,823 0,856 8 - 3,24 7,37 4,17 37-Locazione fabbricati - 0,168 0,092 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,127 0,018 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,165 0,094 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 11,891 56,253 11,614 194 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 121 ______

Tab. 1 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise (ANNO 10)

Voci MLD 1996

Investimenti (MLD di lire) 11,891

Impatto sulla produzione (MLD di lire) 56,253

Impatto sul valore aggiunto (MLD di lire) 11,61

Produzione generata per ogni lira di investimento (Moltiplicatore) 4,731

Valore aggiunto generato per ogni lira di investimento (Coeff. impatto diretto) 0,977

Importazioni attivate (MLD) 104,728

Importazioni attivate da altre regioni italiane 76,930

Importazioni attivate dall'estero 27,798

Importazioni attivate per ogni lira di investimenti 9

Impatto sull'occupazione (unità di lavoro generate) 194

Investimento per ogni unità di lavoro generata (Mln di lire) 61,1

Unità di lavoro generate per ogni miliardo di investimento 16

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 122 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (ANNO 10) Valori assoluti Valori percentuali Stima Stima Produzio Settori Domanda Produzione valore Occupat Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto i attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato attivato

1-Agricoltura - 0,154 0,074 3 - 0,27 0,64 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 0,122 - - - 0,22 - - 4-Petrolio e gas naturale - 21,367 0,665 3 - 37,98 5,73 1,34 5-Energia elett. e gas - 0,307 0,108 0 - 0,55 0,93 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 2,563 0,040 1 - 4,56 0,34 0,44 8-Minerali non metalliferi - 2,117 0,309 1 - 3,76 2,66 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 2,326 0,046 0 - 4,14 0,40 0,25 10-Prodotti in metallo 0,997 2,391 0,671 10 8,38 4,25 5,78 5,36 11-Macch. agric. e indus. - 0,429 0,044 1 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 0,096 0,023 0 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 1,266 0,249 4 - 2,25 2,15 1,99 14-Autoveicoli e motori - 0,759 0,282 2 - 1,35 2,43 1,01 15-Altri mezzi di trasporto - 0,166 0,074 1 - 0,30 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,050 0,029 0 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,029 0,005 0 - 0,05 0,04 0,04 18-Altri prod. alimentari - 0,136 0,025 0 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,045 0,009 0 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 0,102 0,032 1 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,029 0,007 0 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 0,459 0,105 2 - 0,82 0,91 1,09 24-Carta, stampa, editoria - 0,810 0,096 2 - 1,44 0,83 0,79 25-Gomma, materie plastiche - 0,924 0,237 5 - 1,64 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 0,096 0,015 0 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 10,894 11,728 4,868 120 91,62 20,85 41,91 61,95 28-Beni di recupero - 0,626 0,218 5 - 1,11 1,87 2,77 29-Commercio - 1,451 0,766 10 - 2,58 6,59 5,11 30-Alberghi e pubb. eserc. - 0,319 0,108 1 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 1,705 1,048 9 - 3,03 9,02 4,65 32-Trasp. maritt. e aerei - 0,155 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 0,219 0,046 0 - 0,39 0,40 0,21 34-Comunicazioni - 0,290 0,164 1 - 0,52 1,41 0,73 35-Credito, assicurazioni - 0,735 0,192 1 - 1,31 1,66 0,49 36-Servizi alle imprese - 1,823 0,856 8 - 3,24 7,37 4,17 37-Locazione fabbricati - 0,168 0,092 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 0,127 0,018 0 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 0,165 0,094 1 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 11,891 56,253 11,614 194 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996 Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis Regione Molise – Studio del Rischio Idrogeologico nella Regione 123 ______

Tab. 2 - Impatto generato nella fase di cantiere: il quadro dei risultati nella regione Molise per settore di intervento (TOTALE) Valori assoluti Valori percentuali Stima Produzio Settori Domanda Produzione Stima valore Occupati Domand valore Occupat ne finale attivata aggiunto attivato attivati a finale aggiunto i attivati attivata attivato

1-Agricoltura - 3,051 1,459 57 - 0,27 0,63 1,49 2-Carbone ------3-Prodotti della cokef. - 2,374 - - - 0,21 - - 4-Petrolio e gas naturale - 422,009 13,134 51 - 38,00 5,72 1,33 5-Energia elett. e gas - 6,029 2,127 8 - 0,54 0,93 0,22 6-Combustibili nucleari ------7-Minerali e matalli ferr. - 49,688 0,769 17 - 4,47 0,33 0,43 8-Minerali non metalliferi - 42,236 6,169 16 - 3,80 2,68 0,42 9-Chimica e farmaceutica - 45,970 0,908 9 - 4,14 0,40 0,24 10-Prodotti in metallo 17,181 44,580 12,514 194 7,31 4,01 5,45 5,04 11-Macch. agric. e indus. - 8,469 0,862 13 - 0,76 0,38 0,35 12-Macch. ufficio e ottica - 1,898 0,446 7 - 0,17 0,19 0,18 13-Materiale elettrico - 25,153 4,956 77 - 2,26 2,16 2,00 14-Autoveicoli e motori - 14,898 5,538 38 - 1,34 2,41 0,99 15-Altri mezzi di trasporto - 3,260 1,446 10 - 0,29 0,63 0,26 16-Carni fresche e conserv. - 0,987 0,578 9 - 0,09 0,25 0,22 17-Latte lavorati - 0,575 0,091 1 - 0,05 0,04 0,03 18-Altri prod. alimentari - 2,679 0,487 7 - 0,24 0,21 0,19 19-Bevande alcoliche e non - 0,896 0,173 3 - 0,08 0,08 0,07 20-Tabacchi lavorati ------21-Tessile, abbigliamento - 2,014 0,635 15 - 0,18 0,28 0,40 22-Cuoio, pelli, calzature - 0,579 0,143 3 - 0,05 0,06 0,09 23-Legno e mobili - 9,127 2,097 42 - 0,82 0,91 1,09 24-Carta, stampa, editoria - 15,984 1,898 30 - 1,44 0,83 0,78 25-Gomma, materie plastiche - 18,308 4,687 94 - 1,65 2,04 2,44 26-Altre industrie manif. - 1,898 0,296 6 - 0,17 0,13 0,15 27-Costruzioni 217,978 234,549 97,354 2.409 92,69 21,12 42,37 62,45 28-Beni di recupero - 12,237 4,250 105 - 1,10 1,85 2,73 29-Commercio - 28,582 15,089 196 - 2,57 6,57 5,08 30-Alberghi e pubb. eserc. - 6,289 2,128 28 - 0,57 0,93 0,72 31-Trasporti interni - 33,615 20,662 178 - 3,03 8,99 4,62 32-Trasp. maritt. e aerei - 3,033 - - - 0,27 - - 33-Attivita' connesse - 4,298 0,911 8 - 0,39 0,40 0,20 34-Comunicazioni - 5,705 3,222 28 - 0,51 1,40 0,72 35-Credito, assicurazioni - 14,487 3,791 19 - 1,30 1,65 0,49 36-Servizi alle imprese - 36,002 16,904 160 - 3,24 7,36 4,16 37-Locazione fabbricati - 3,305 1,816 - - 0,30 0,79 - 38-Servizi insegnamento - 2,510 0,356 3 - 0,23 0,15 0,07 39-Servizi sanitari d.v. ------40-Servizi ricreativi d.v. - 3,244 1,858 14 - 0,29 0,81 0,36 41-Servizi pubbl. ammin. ------42-Servizi insegnamento ------43-Servizi sanitari ------44-Servizi domestici ------

Totale regionale 235,159 1.110,518 229,753 3.858 100,00 100,00 100,00 100,00

Fonte: elaborazioni su dati ISFORT - tavole intersettoriali dell'economia regionale, 1996

Europrogetti & Finanza – Sudgest – Physis