Lo Spione Coperto Da Palazzo Chigi Su Piazza Fontana Anche Il Governo Spinse a Non Dare Informazioni Sul Ruolo Dell'agente Zeta
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IL GIORNO Quotidiano Data 04-12-2019 Pagina 9 Milano Foglio 1 / 2 Lo spione coperto da Palazzo Chigi Su Piazza Fontana anche il governo spinse a non dare informazioni sul ruolo dell'Agente Zeta. E la rete di complicità rimase occulta suo ad ammettere, per esempio del Sid che parla di «un qualche gli attentati sui treni in una not- collegamento (degli attentati, te di agosto di quel 1969 e pri- Nda)con quelli organizzati a Pa- MILA ma ancora le bombe scoppiate rigi nel '68 e la mente e l'orga- di Mario Consani a Milano il 25 aprile e subito attri- nizzazione di essi dovrebbe es- buite agli anarchici. sere certo Y. Guerin Serac, che II nome in codice è agente Ze- Però, sostiene Ventura, lui in risiede a Lisbona dove dirige ta. Al secolo si chiama Guido realtà era di sinistra e agiva nel- l'agenzia Ager-Interpress (...) è Giannettini, giornalista romano la cellula neonazista di Freda so- anarchico (...) e a Roma ha con- di destra ma, soprattutto, gran- lo per eseguire gli ordini di un tatti con Stefano Delle Chiaie». de esperto di tecniche militari, agente del Sid, per l'appunto In realtà Serac non è anarchico specialista dei metodi di contro- Guido Giannettini, al quale tutto ma di estrema destra. Francese guerriglia contro possibili inva- riferiva. cattolico e tradizionalista con sioni e insurrezioni dei comuni- È la prima volta che quel nome un passato nell'esercito, diven- sti. E spione a libro paga del Sid, entra nell'inchiesta. Dopo altri terà un mercenario al servizio di il servizio segreto militare. accertamenti, nel giugno del qualunque dittatura di destra. Quando nella primavera del '72, '73 il giudice D'Ambrosio chie- D'Ambrosio sembra a un passo dopo gli arresti in Veneto del de ufficialmente al Sid se Gian- dal disvelamento dell'intera re- leader nazionale di Ordine nuo- nettini sia uno dei loro 007. La te di complicità, ma qualcuno lo vo Pino Rauti e dei camerati risposta viene decisa a livello vuole fermare. E la mossa cla- Franco Freda e Giovanni Ventu- politico. Dopo una riunione a Pa- morosa che allontana di nuovo ra, l'inchiesta sulla "pista nera" lazzo Chigi, nel luglio di quell'an- l'inchiesta da Milano è quella arriva finalmente a Milano - do- no, il governo spinge i vertici del procuratore capo Enrico De ve già è tornato, da Roma, il pro- del servizio ad opporre alla ma- Peppo. È lui che chiede il trasfe- cesso agli anarchici - gli inqui- gistratura il segreto politico-mili- rimento del processo agli anar- renti sembrano a un passo dalla tare. Fra l'altro, giocando d'anti- chici arrivato da Roma. Sostie- verità. cipo, Giannettini è già stato fat- ne che la città è troppo coinvol- II giudice Gerardo D'Ambrosio, to espatriare proprio dal Sid per ta nella strage, ci sarebbe il ri- che insieme ai pm Rocco Fiasco- sottrarlo alle indagini. schio di disordini e di scontri tra naro ed Emilio Alessandrini con- L'inchiesta milanese però non si gruppi di destra e di sinistra. È duce le indagini, per prima cosa ferma. Al magistrato inquirente l'iniziativa che cambierà la sorte scarcera Rauti (che comunque viene finalmente consegnato dell'intero processo, ma l'opi- sta per essere eletto in Parla- un appunto stilato dai carabinie- nione pubblica vi assiste senza mento nelle file del Msi), poi in- ri più di tre anni prima, 11 16 di- una vera reazione. E così la Cas- terroga a lungo in carcere Ven- cembre 1969, appena quattro sazione può dar ragione a De tura che della catena nera sem- giorni dopo gli attentati di Mila- peppo, togliendo il processo al- bra l'anello debole. E difatti il li- no e Roma. È una fonte riservata la città e assegnandolo alla lon- braio-editore comincia a modo tanissima Catanzaro. (7 - continua) ALTA TENSIONE II giudice D'Ambrosio era a un passo dalla verità quando fu fermato 040588 A sinistra Guido Giannettini; sopra, Gerardo D'A,nbrosio e, sotto, Guido Salvini Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Chiarelettere IL GIORNO Quotidiano Data 04-12-2019 Pagina 9 Milano Foglio 2 / 2 La tesi del giudice Salvini nel libro scritto con Andrea Sceresini L'uomo della bomba e i troppi silenzi interessati gistrati». munizioni di Ordine nuovo veni- «Gli accertamenti interrotti Da questo, per Salvini, deriva vano custoditi. Ma gli inquirenti l'esito giudiziario molto incom- milanesi (che dalla ricerca esclu- i testimoni dimenticati pleto per la strage rispetto, per sero Salvini) non riuscirono a in- e i dettagli trascurati»: esempio, alle due condanne dividuarlo, i giudici non credet- un'inchiesta maledetta all'ergastolo inflitte per quella tero a Digilio e gli ultimi imputa- di Brescia del '74 e attribuita al- ti vennero assolti. Poi invece la lo stesso Ordine nuovo. La novi- Procura di Brescia scovò tra i re- tà più clamorosa è che grazie a perti del vecchio processo cele- Il testimoni che la Procura di Mila- brato a Catanzaro l'agenda del no non ha mai interrogato a fon- neonazista Giovanni Ventura L'uomo della bomba poteva fi- do, si arriva a una misteriosa bo- con abbondanti tracce del caso- nalmente avere un nome, ma è bina con il film della strage gira- lare, finalmente trovato. morto giusto un mese fa. Una to (forse dai servizi segreti) in Salvini, intanto, era finito nel mi- "maledizione" quella di Piazza tempo reale ma poi sparito, e ai rino dei vertici della procura di Fontana, proprio come sostiene sospetti concreti sul "Paracadu- Milano e del suo collega vene- il titolo del libro - la Maledizione tista", all'epoca giovane camera- ziano Felice Casson, che agiro- di Piazza Fontana - scritto dal ta veronese che potrebbe esse- no contro di lui in sede discipli- giudice Guido Salvini (che sulla re l'uomo entrato in banca con nare e penale. Tutti procedimen- bomba indaga da decenni) con la bomba. Solo che,"maledizio- ti alla fine vinti dal giudice mila- l'aiuto del giornalista Andrea ne", è morto a fine ottobre. nese, ma che intanto avevano Sceresini. Una "maledizione" E c'è anche la vicenda esempla- rallentato le indagini in modo che questo lavoro definitivo di re del casolare di Paese, nel Tre- forse decisivo e per di più gli quasi 600 pagine spiega così: vigiano, descritto dal collabora- hanno provocato anni di soffe- «L'indagine interrotta, i testimo- tore "nero" Carlo Digilio come il renze umane e professionali. ni dimenticati, la guerra tra i ma- luogo dove esplosivo, armi e M.Cons. LA SCHEDA O L'attentato e I processi II 12 dicembre del 1969 La strage è stata compiuta Anatomia di una strage un ordigno fu fatto esplodere - secondo la sentenza nella sede della Banca di Cassazione del 2005 - e di anni di omissioni Nazionale dell'Agricoltura da un gruppo eversivo La bomba, i feriti, i 17 morti in piazza Fontana: nato all'interno 17 morti e 88 feriti di Ordine Nuovo le indagini di Milano Una seconda bomba L'inchiesta giudiziaria e il processo a Catanzaro fu ritrovata inesplosa è stata lunga in piazza della Scala e tribolatissima e Il documento riservato II 16 dicembre del 1969 i carabinieri stilarono un appunto con l'aiuto di una fonte del Sid secondo cui c'era «un qualche collegamento con gli attentati organizzati a Parigi nel 1968» indicandone anche la mente Cinquant'anni dopo 040588 Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. Chiarelettere.