PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE (D.Lgs

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PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE (D.Lgs Direzione Pianificazione Risorse Idriche INDAGINI E STUDI FINALIZZATI ALLA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO DI TUTELA DELLE ACQUE (D.Lgs. 152/99) C3 INTERPRETAZIONI DELLE SITUAZIONI AMBIENTALI FASE RISCONTRATE FINALIZZATE ALLA PREDISPOSIZIONE DEI PIANI DI TUTELA ELABORAZIONI DEI DATI QUALITATIVI DELLE ACQUE ATTIVITA’ 01 SUPERFICIALI ELABORATO D02 Rapporto tecnico 01 DIC. 03 M. VALLE E. SESIA P. L. RAMPA CODICE DOCUMENTO REV. DATA REDAZIONE VERIFICA AUTORIZZAZIONE MODIFICHE 0 0 C A J - C 3 0 1 D 0 2 RIPRODUZIONE O CONSEGNA A TERZI SOLO DIETRO SPECIFICA AUTORIZZAZIONE Attività ARPA per la predisposizione del Piano di Tutela delle Acque Task C301: Elaborazioni dei dati qualitativi delle acque superficiali Dati ed elaborazioni anni 1995-2002 Esperti ARPA: Elio Sesia Maria Pia Anselmetti Stefano Buratto INDICE 1. Premessa ………………………………………………………………….. pag. 4 2. Finalità ……………………………………………………………………... pag. 5 2.1 Legislazione di riferimento …………………………………………….. pag. 6 3. Attività svolte ……………………………………………………………... pag. 10 3.1 Fasi metodologiche per i corsi d’acqua ……………………………... pag. 10 3.2 Fasi metodologiche per i laghi ………………………………………… pag. 15 4. Sintesi dei risultati ……………………………………………………….. pag. 17 4.1 Le risorse idriche superficiali ………………………………………….. pag. 17 4.2 Rete di monitoraggio (dal 1999) ………………………………..……… pag. 25 4.2.1 Corsi d’acqua ………………………………………………………... pag. 26 4.2.2 Laghi …………………………………………………………………. pag. 30 4.3 Raccolta e organizzazione dei dati …………………………………… pag. 32 4.3.1 Consistenza dei dati ……………………………………………….. pag. 33 4.3.2 Integrazione dei dati ……………………………………………….. pag. 36 4.4 Calcolo degli indici di stato ……………………………………………. pag. 40 4.4.1 Risultati di sintesi …………………………………………………… pag. 43 4.4.2 Descrizione delle schede monografiche per aste fluviali ………. pag. 49 4.4.3 Descrizione delle schede monografiche per punto di monitoraggio ………………………………………………………… pag. 51 4.4.4 Po …………………………………………………………………….. pag. 53 4.4.5 Maira e Varaita ……………………………………………………… pag. 58 4.4.6 Banna e Tepice …………………………………………………….. pag. 61 4.4.7 Agogna ………………………………………………………………. pag. 64 4.4.8 Scrivia e Curone ……………………………………………………. pag. 68 4.4.9 Pellice ………………………………………………………………… pag. 71 4.4.10 Chisola e Sangone ………………………………………………... pag. 74 4.4.11 Dora Riparia ……………………………………………………….. pag. 77 4.4.12 Stura di Lanzo ……………………………………………………... pag. 80 4.4.13 Orco e Malone …………………………………………………….. pag. 83 4.4.14 Dora Baltea ………………………………………………………… pag. 87 4.4.15 Sesia ……………………………………………………………….. pag. 90 4.4.16 Ticino sublacuale …………………………………………………. pag. 99 4.4.17 Terdoppio ………………………………………………………….. pag. 102 Pagina 2 di 233 4.4.18 Tanaro ……………………………………………………………… pag. 104 4.4.19 Stura di Demonte …………………………………………………. pag. 110 4.4.20 Belbo ……………………………………………………………….. pag. 113 4.4.21 Borbore …………………………………………………………….. pag. 116 4.4.22 Bormida …………………………………………………………….. pag. 118 4.4.23 Toce ………………………………………………………………… pag. 123 4.4.24 Laghi ………………………………………………………………... pag. 128 4.5 Valutazione comparata stato – pressione sulle aste principali …. pag. 131 4.5.1 Descrizione delle schede per le aste principali ………............…. pag. 131 4.5.2 Definizione delle classi di portata …………………………………. pag. 133 4.5.3 Alto Po ……………………………………………………………….. pag. 137 4.5.4 Po …………………………………………………………………….. pag. 142 4.5.5 Agogna ………………………………………………………………. pag. 152 4.5.6 Dora Riparia ….……………………………………….…………….. pag. 157 4.5.7 Orco ………………………………………………………………….. pag. 161 4.5.8 Alto Sesia ……………………………………………………………. pag. 166 4.5.9 Sesia …...………………………………….…………………………. pag. 173 4.5.10 Ticino sublacuale …………...…………….………………………. pag. 177 4.5.11 Alto Tanaro ………………………………………………………… pag. 182 4.5.12 Tanaro ……………………………………………………………… pag. 189 4.5.13 Stura di Demonte ……………..…………………………………... pag. 196 4.5.14 Belbo ……….……………………………………………………….. pag. 201 4.5.15 Bormida ….……………………………...………………………….. pag. 206 4.5.16 Toce ………………………………………………………………… pag. 212 4.5.17 Cervo ……………………………………………………………….. pag. 218 4.5.18 Pellice ………………………………...…………………………….. pag. 226 5. Considerazioni finali …………………………………………………….. pag. 231 6. Fonti ………………………………………………………………………… pag. 232 Allegati ………………………………………………………………………….. pag. 233 Pagina 3 di 233 1. Premessa Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 13-3131 del 4 giugno 2001 è stato approvato il programma di attività finalizzato all’elaborazione del Piano di Tutela delle Acque previsto dal D.Lgs. 152/99 e s.m.i. In base a quanto stabilito nel programma di attività in carico all’ARPA e con riferimento al punto “Elaborazioni dei dati qualitativi delle acque superficiali” sono stati raccolti, organizzati ed elaborati nello specifico dati riguardanti la qualità delle acque superficiali dal 1995 al 2002. La metodologia adottata ha portato all’elaborazione di schede sintetiche per asta fluviale e di schede storiche per punto di monitoraggio. Pagina 4 di 233 2. Finalità All’interno degli obiettivi generali del progetto la task si è occupata di raccogliere, verificare e organizzare i dati quantitativi delle acque superficiali dal 1995 al 2002 tentando di calcolare gli indici previsti dal 152 anche per gli anni antecedenti al 1999. A fronte di questo obiettivo generale esistono degli obiettivi specifici che troveranno risposta in corrispondenti fasi metodologiche: OBIETTIVO 1: Riorganizzazione dei dati esistenti dal 1995 al 2002. I dati di riferimento sono quelli derivati dalla rete di monitoraggio regionale; questi sono stati riorganizzati secondo standard uniformi e su di essi sono state effettuate una serie di valutazioni preliminari sulla qualità del dato necessarie per le fasi successive. OBIETTIVO 2: Elaborazione dei dati organizzati. Le analisi effettuate hanno come finalità l’elaborazione di indici corrispondenti o almeno coerenti con quelli espressi dalla legislazione vigente che caratterizzano lo stato della risorsa per gli anni 1999 – 2002. E’ stata prestata particolare attenzione, all’IBE, ai parametri macrodescrittori, ai metalli pesanti ed ai solventi clorurati. OBIETTIVO 3: Sintesi delle elaborazioni I dati sono stati esaminati alla luce della loro localizzazione del territorio, arrivando a delle valutazioni di sintesi e puntuali che tengano conto non solo di criticità nella misurazione dei dati, ma anche di probabili fonti di pressione valutate analizzando, per punto di monitoraggio, i macrodescrittori più critici e la presenza di metalli pesanti e solventi clorurati. OBIETTIVO 4: Valutazione comparata stato - pressioni per le aste principali Per le aste fluviali con un numero di punti di monitoraggio tali da rendere possibile la costruzione di un trend spaziale è stata elaborata una valutazione comparata tra l’andamento di alcuni parametri risultati particolarmente significativi nelle analisi condotte (Azoto Nitrico, COD, Escherichia Coli) e la presenza di fonti di pressione puntuali (scarichi industriali da processo produttivo e scarichi urbani depurati). Alla luce di questi obiettivi il presente elaborato verrà suddiviso in sette sezioni distinte che ripercorrono il percorso metodologico effettuato. Finalità e output delle varie fasi sono presentate nella tabella 1. Pagina 5 di 233 Tabella 1: Sezioni del presente lavoro inerente le acque superficiali SEZIONE FINALITA’ OUTPUT 1. Premessa Questa fase delinea la struttura del progetto di riferimento. 2. Finalità Vengono evidenziate gli obiettivi Finalità. specifici della task all’interno degli Legislazione. obiettivi generali del lavoro. Si ripercorre l’approccio metodologico utilizzato con 3. Attività svolte Fasi metodologiche valutazioni sulle criticità riscontrate nell’elaborazione dei dati di base. In questa sezione si evidenziano i risultati dell’analisi svolta suddividendoli gerarchicamente secondo aste fluviali di appartenenza. Vengono svolte, Inquadramento per 4. Sintesi dei risultati inoltre, considerazioni aste fluviali. sull’evoluzione della rete di Schede di sintesi per monitoraggio negli anni, valutazioni punti di monitoraggio. specifiche su indici e parametri di particolare interesse ed una valutazione comparata stato – pressioni per le aste principali. L’obiettivo è sintetizzare i principali 5. Considerazioni finali risultati raggiunti in funzione Risultati raggiunti. dell’obiettivo iniziale. Analisi delle fonti cartacee utilizzate 6. Fonti come base per le elaborazioni Bibliografia effettuate. Indici 1995 – 2002. Schede monografiche Sezione utile per la comprensione Elenco allegati per punti di degli allegati cartografici presentati. monitoraggio. Cartografia. 2.1 Legislazione di riferimento La legislazione di riferimento è sviluppata secondo livelli amministrativi (Comunità Economica Europea, Legislazione Nazionale, Leggi Regionali), viene inoltre fornita una sintesi delle principali competenze delineate all’interno della stessa (tabella 2) DIRETTIVE EUROPEE Direttiva CEE/CEEA/CE n. 440 del 16/06/1975 75/440/CEE : Direttiva del Consiglio del 16 giugno 1975 concernente la qualità delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile negli Stati membri. Direttiva CEE/CEEA/CE n. 160 del 08/12/1975 76/160/CEE : Direttiva del Consiglio dell' 8 dicembre 1975 concernente la qualità delle acque di balneazione. Direttiva CEE/CEEA/CE n. 464 del 04/05/1976 Pagina 6 di 233 76/464/CEE: Direttiva del Consiglio del 4 maggio 1976 concernente l'inquinamento provocato da certe sostanze pericolose scaricate nell'ambiente idrico della Comunità. Direttiva CEE/CEEA/CE n. 659 del 18/07/1978 78/659/CEE : Direttiva del Consiglio del 18 luglio 1978 sulla qualità delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla
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