Arte Contemporanea a Torino

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Arte Contemporanea a Torino Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 1 Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 2 Progetto grafico e layout Andrea Pagano Finito di stampare nel mese di ottobre 2004 dalla Litograf, Rosta (To) Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 3 Indice I Introduzione Cesare Annibaldi Parte prima – Indagine sul sistema locale (1999-2004) 3 1. Le ragioni della ricerca Giorgina Bertolino – Francesca Comisso – Lisa Parola 9 2. Eventi, rassegne espositive e progetti d’arte nello spazio pubblico Francesca Comisso 9 Arte contemporanea a Torino: dinamiche e prospettive del sistema 11 L’offerta di eventi 14 I giovani artisti 14 La promozione della creatività giovanile 17 Dalla promozione alla produzione 18 La prospettiva internazionale 19 Arte nello spazio pubblico 19 Progetti permanenti 22 Eventi periodici e temporanei 27 3. Gli spazi museali Lisa Parola 27 La fisionomia dei musei torinesi 30 L’offerta dei musei 30 Le politiche espositive 31 La politica dell’accoglienza 32 Andamento dei consumi e tipologia dei visitatori 34 Patrimonio e coordinamento 34 Fondazione CRT e Fondo Artissima 36 La collaborazione fra i musei 37 Il posizionamento nazionale e internazionale 38 La didattica dal museo alla città 40 Nuove professioni Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 4 43 4. Le gallerie e gli artisti Giorgina Bertolino 43 Le gallerie torinesi 43 Storia e genius loci 44 Andamento anagrafico collocazione geografica 47 I galleristi 48 Produzione, promozione e consigning 50 Offerta e consumo 50 Le mostre 53 Le strategie 53 Pubblico, collezionismo, fiera e mercato 55 Nuovi modelli collaborativi 55 Il rapporto fra pubblico e privato 56 ManifesTO e la Turin Art Galleries (TAG) 57 Gli artisti 57 La coesistenza di più generazioni 59 Fondazioni e Arte Povera 60 Gli spazi istituzionali e non profit 67 5. Conclusioni e prospettive Giorgina Bertolino – Francesca Comisso – Lisa Parola Allegati 71 A. Eventi, rassegne espositive e progetti d’arte nello spazio pubblico 91 B. Le gallerie e gli artisti Parte seconda – Interventi al workshop (22 settembre 2004) 99 6. Arte contemporanea e identità urbana a Torino e a Londra Robert Lumley 103 7. Il ruolo del pubblico Mario Perniola 111 8. Le prospettive della produzione artistica Luigi Sacco Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 5 Introduzione Cesare Annibaldi I l 22 settembre 2004 l’Associazione Torino Internazionale, nell’ambito delle attività della Linea 5 del Piano Strategico della Città «Promuovere Torino come città di cultura, turismo, commercio e sport», ha organizzato il workshop «Arte Contem- poranea a Torino. Da sistema locale a eccellenza internazionale. Prospettive di cre- scita e di sviluppo per la città e l’area metropolitana». Erano presenti in quella occa- sione i decisori politici, gli operatori culturali del territorio e i soci dell’Associazione. In Italia cresce il riconoscimento del ruolo dell’arte contemporanea nella società. Le dimensioni esplorate e i valori che riesce a trasmettere contribuiscono all’interpreta- zione e alla lettura della dimensione della contemporaneità. I segnali di questo inte- resse sono diversi: il numero delle persone coinvolte nei fenomeni artistici aumenta, si moltiplicano i musei e le mostre dedicati alle nuove tendenze artistiche, la doman- da è ai suoi massimi storici e le fasce di pubblico si allargano, il ruolo della cultura nel- l’economia e nel mercato è oggetto di studi e vivaci dibattiti. Queste affermazioni, note e condivise, sono rafforzate oggi da un elemento di novità: la dimensione della creatività non è più soltanto un modo di intendere, ma diventa programma, linea per operare. L’arte contemporanea ha per Torino un significato particolare, sia in termi- ni storici – esiste in questo campo un’importante continuità di esperienze –, sia per la diffusa coscienza di quanto l’arte sia una componente identitaria della nostra città, al punto da costituire una parte fondamentale della vita culturale. Per quanto la rivalu- tazione del ruolo dell’arte contemporanea sia un fenomeno generale, non c’è dubbio che Torino possieda delle significative specificità, tali da giustificare un’attività diret- ta dell’Associazione che monitora e valorizza gli obiettivi del Piano strategico della città. Per individuare le strategie da adottare affinché questo rapporto privilegiato di Torino con l’arte contemporanea acquisisca sempre maggiore incidenza, bisogna tener conto di due diversi piani. Il primo è quello dei singoli soggetti che operano in questo settore, ognuno dei quali – chi con successo, chi meno – persegue i propri par- ticolari obiettivi e programmi di sviluppo. L’altro, più pertinente alle strategie di pia- nificazione strategica, riguarda la questione nel suo complesso. È opportuno stabilire I Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 6 che cosa si possa fare per sviluppare la dimensione d’insieme che, per sua natura, ha un grande valore aggiunto rispetto alla somma aritmetica delle singole iniziative. Il ruolo di primo piano che l’arte contemporanea riveste nelle strategie di sviluppo della vita culturale di Torino, implica una responsabilità che non può essere affidata semplicemente al corso naturale delle cose. L’obiettivo che ci sembra da perseguire è quello di un posizionamento complessivo della città rispetto al mondo circostante. Torino Internazionale, alla preoccupazione per una crescita culturale e civile del tes- suto cittadino, affianca l’attenzione a una ricaduta più ampia. Il posizionamento è qui inteso come condizione che determina il successo e lo sviluppo generale di un territo- rio. Nel mondo d’oggi, se la città non supera una certa soglia, la vita urbana – per quanto possa essere attiva e interessante – rischia di essere soffocata dalla ristrettezza dell’ambito stesso in cui ci si muove. Quando le iniziative sopravvivono a livello pro- vinciale sono inevitabilmente destinate a languire. È necessario superare questa fron- tiera ideale, che non è forse individuabile chiaramente, ma si percepisce, e in partico- lare in un campo come quello dell’arte contemporanea. La circolazione delle persone e delle idee, la capacità di richiamo, la produzione originale di sintesi inedite, mi sem- bra che siano segni inequivocabili della presenza di una dimensione non ristretta. Il mondo dell’arte contemporanea è in rapidissima trasformazione: ogni istante muoiono, nascono e si affermano nuove realtà. Il posizionamento va perseguito tenendo conto di queste dinamiche, momento per momento, senza mai illudersi di avere conseguito un risultato stabile. Per quanto riguarda Torino, se la città vuole continuare a giocare questo ruolo deve operare nella direzione di un miglioramento costante, con il contributo dei singoli operatori. Il ruolo dei soggetti più forti, non solo quelli deputati ad attività di stampo artistico, è determinante. I traguardi raggiunti sono positivi e soddisfacenti, come vedremo dai risultati dell’indagine presentata nella prima parte di questo volume, ma chiara deve essere la consapevolezza che quelli futuri sono più impervi. Il volume si apre con la presentazione dell’indagine sugli ultimi quattro anni del siste- ma dell’arte contemporanea locale, commissionata da Torino Internazionale al grup- po di lavoro a.titolo (nelle persone di Giorgina Bertolino, Francesca Comisso e Lisa Parola) per fotografare quattro anni di attività del sistema ed evidenziarne elementi critici e opportunità. Seguono gli interventi dei tre relatori invitati al workshop, per valutare nuove opportunità di posizionamento del sistema di arte contemporanea di Torino sul piano internazionale: Robert Lumley, (University College di Londra) che ha discusso il tema della Public Art; Mario Perniola, (Università di Roma Tor Vergata) che ha approfondito il ruolo del pubblico nell’arte contemporanea; Pierluigi Sacco, (Università di Venezia) che si è soffermato sul ruolo della produzione artistica. II Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 7 Parte prima Indagine sul sistema locale (1999-2004) Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 8 Def3 27-10-2004 15:1115:3 Pagina 9 1. Le ragioni della ricerca Giorgina Bertolino – Francesca Comisso – Lisa Parola Una ricerca sull’arte contemporanea a Torino, sulla descrizione e sul funziona- mento del suo sistema, si inscrive innanzitutto nel novero di quelle riflessioni, in atto a partire dagli anni Novanta, riguardanti le nuove e possibili identità di una città la cui immagine passata ha coinciso con quella della one company town, strettamente legata all’industria dell’auto e oggi in cerca di «nuove direzioni di crescita […] con l’obiettivo di ricostruirsi un ruolo nello scenario nazionale e internazionale e propor- si come una delle capitali regionali d’Europa»1. Mai compresa tra le celebri città d’arte italiane, legate alle vestigia e all’architettura del passato, Torino sceglie ora, per la costruzione di una nuova identità, anche quella di città dell’arte contemporanea. In linea con l’andamento nazionale che vede le grandi Città, così come le Province e le Regioni, orientate verso processi di pianificazione strategica e «impegnate nel pro- cesso di modernizzazione e riorganizzazione del sistema dell’offerta dei servizi cul- turali»2, Torino riserva una particolare e specifica attenzione al contemporaneo e dunque ai suoi diversi campi (l’arte, il cinema, il teatro, la danza)3. In questo senso, l’esperienza degli ultimi anni si delinea come vera e propria esperienza pilota in ter- ritorio nazionale, proprio per le sue qualità di gestione strategica fondata su una visio- ne intersettoriale é integrata4. In piena continuità e accordo con una politica che riguarda il territorio più ampio della Regione, Torino e il Piemonte mirano, con le loro attuali politiche culturali, all’individuazione e valorizzazione di reti e poli d’ec- cellenza, alla creazione di nuove professionalità e alla promozione della ricerca di base e dell’alta formazione5. Nel periodo preso in esame si registra infatti, in relazione a questi precisi indirizzi, un significativo aumento dell’offerta culturale, con il rafforzamento e l’implementazio- ne di eventi e progetti destinati a promuovere la città quale centro propulsivo della cultura contemporanea e con particolare riguardo alla cultura artistica.
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