Sboarina Ha Ragione

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Sboarina Ha Ragione 4 MAGGIO 2020 - NUMERO 2647 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI IL DIARIO LA CITTÀ SI E’ RIMESSA IN MOTO Sboarina ha ragione di Raffaele Tomelleri Come si dice, una bella botta di vita, la Verona di ieri. Quasi quasi, uguale a quella che avevamo “dimenticato” ai primi di marzo. Quasi, attenti a non esagerare. Bel movimento, parcheg- gi di nuovo sold out, scomparso il deserto di uomini, donne e pensieri che ci aveva accompagnato. Tanta gente, tanta voglia di ricominciare, si percepiva da mille sfumature. Dal passo veloce, come per recuperare un tempo perso e comunque sospe- so. Un tempo che resta, comunque, sospeso. Perchè ci sono le masche- rine, a ricordarcelo. I proclami. In qualche caso, le “minacce”, anche se quelle di Sboarina, in realtà, minacce non sono. “Ho visto troppa gente girare con superficialità” ha detto il sindaco. “Con la mascherina abbassata, o comunque, pronti ad abbassarla ogni volta che dovevano “Fase buonsenso” parlare. Così non va, questa non è la maniera corretta di farlo e questa è proprio la maniera migliore per rilan- Tra ordinanze e annunci chi ci capisce qualcosa è davvero bravo. ciare il virus. E siccome non lo voglio, ripartiranno controlli serratis- Verona ha risposto ordinatamente, ma ci sono troppe incognite simi”, ha aggiunto il sindaco. Niente di Alessandro Gonzato mes so” - per utilizzare il amici di una vita e i te sti - da dire, ha ragione. Siamo stati bravi ver bo tanto caro al premier moni di nozze quelli no, de - fin qua, possiamo farlo per altre due Benvenuti nella “fase 2”, - andare a trovare il figlio vono aspettare, e chissà settimane. Poi saremo al bivio: o me raviglioso mondo pla - dei cugini che (ci sarà un an cora per quanto. Verona, passare alla fase 3, o tornare alla smato dal demiurgo Conte motivo) non vediamo da da una decina di giorni, fase 1. Qualcuno ha dubbi? Giuseppe in cui ci “è per - ven ticinque anni, ma gli (...) SEGUE A PAGINA 2 Ultima 353 754 379 Ricoverati Guariti Deceduti ora 9 meno di ieri 24 più di ieri 5 più di ieri Visita cronacadiverona.com, scrivici su [email protected] 2 • 4 maggio 2020 FINE DELLA QUARANTENA: COMINCIA LA “CONVIVENZA COL VIRUS” Troppa confusione creata dal governo Gli spostamenti sono una roulette russa: la buonafede rischia di non bastare DALLA PRIMA PAGINA (...) nella “fase 2” di fatto c'era già, ma per grazia del go - vernatore Luca Zaia, non degli azzeccagarbugli ro ma - ni. Ieri, domenica più e stiva che primaverile, la no stra città ha fatto le prove ge - nerali del ritorno alla vita, non certo quella di prima, ma quantomeno li bera dagli ar - resti domicilia ri. Stamat tina è tornato an che il ru more delle mac chi ne. C'è stato perfino qual che in co lon namento. Qual cu no, smen tendo alla velocità del la luce il “ne usciremo mi gliori” di qua - rante nia na me moria, è su - Riparte la vita nella nostra città. Foto di Renzo Udali bito torn ato a pi giare rab - biosamente il clac son. Tut to sommato però è sta ta una ripresa all'insegna dell'or di - ne e del rispetto del le re gole, salvo inevitabili e fi siologiche ec ce zioni. D'al tronde un terzo delle im prese e degli uffici erano già ripartiti: alcuni, a dire il vero, non si sono mai fer mati. Un altro terzo ha ri cominciato a produrre in queste ore. Il ri - manente, purtroppo, dovrà aspettare ancora almeno un paio di settimane (so prat - tutto ristoranti, bar, par - rucchieri ed estetisti), anche se l'im pressione è che la data di giugno ri mar rà tale. Le strade prin ci pali hanno ripreso qua si l'a spetto di due lia mo delle “infrazioni” più ziano, ed è consentito dal - sizioni roma ne, dal mo mento mesi e mez zo fa: da corso piccole, sia chiaro) dopo in - l'ordinanza re gionale che che in ba se a queste sono Milano a viale Venezia, da finite set timane di isola - nell 'ap prez zabile tentativo di pochis sime le cer tezze. La via Galliano a viale Piave. mento so cia le. Alzi la mano cor reg gere i pasticci sfor nati zona gri gia è am plissima, e An che i parchi sono tornati chi an che solo per un i stante dal “dpcm” contiano po - così uscire dal proprio ad animarsi: tanti hanno non ha pensato di inventarsi trebbe dare il là a singole in - comune rimane una roulette inizia to ufficialmente a smal - un “affetto stab ile” per poter ter pretazioni da parte delle russa: incas sare (chi ce l'ha tire la quarantena. Adelante trascorrere qual che ora con forze dell'ordine. Le quali, al fatta) 600 euro dal governo e con juicio, avanti con giu - un amico, o un'amica, di pen - momento dei con trolli nei doverne sborsare 500 per dizio, ben sapendo che non de dagli orientamenti. Più di confronti degli automobilisti una multa, magari presa in tutti rispetteranno le regole, il qual cuno si im provviserà ma non solo, do vranno buonafede, non è un gran de che se non è corretto è co - corridore per raggiungere le affidarsi più al buonsenso e affare. Confi dia mo nella mun que com prensibile (par - spiagge del litorale vene - all'intuito che alle dispo - “fase 3”. GUARDA IL SITO WWW.CRONACADIVERONA.COM SEGUICI SUI SOCIAL NETWORK 3 • 4 maggio 2020 FINE DELLA QUARANTENA A VERONA. FOTO DI RENZO UDALI GUARDA IL SITO WWW.CRONACADIVERONA.COM SEGUICI SUI SOCIAL NETWORK 4 • 4 maggio 2020 5 • 4 maggio 2020 EMERGENZA CORONAVIRUS: PROFESSIONI DIMENTICATE “Noi, rischiamo di dover chiudere” IL PARRUCCHIERE: “DIMEZZERO’ IL PERSONALE” IL BARISTA: “IO NON RIAPRIRÒ MAI PIÙ” E.T. 34 ANNI, di Verona “Io credo di non riaprire il primo giugno e forse non ria- prirò mai più. Probabilmente cambierò lavoro e chiede- rò al Governo di procurarmene uno. Avevamo appena aperto, io e la mia ragazza, un bar tranquillo, per giova- ni, semplice, ma che “tirava”. Non guadagnavamo mol- to, diciamo che per ora “ci stavamo dentro”, ma l’ave- vamo messo in conto. Cominci, cerchi di contenere le spese, di non esagerare, poi piano piano ti fai la clien- tela, il passaparola aiuta, ti inventi qualcosa, l’aperitivo giusto, lo stuzzichino che ci vuole, eccetera. Niente di eccezionale, ma avevamo messo in conto un anno di sofferenza, prima di cominciare a vedere i risultati. Adesso, questi tre mesi qua e le scelte del Governo ci spiazzano. Chiaro, il Governo con c’entra col virus, ma adesso aspettavamo una spinta, qualcosa che ci desse un po’ di coraggio, non solo a noi, tra l’altro. Ora la pro- spettiva è di riaprire il primo giugno, con tutte le norme che sono state imposte, con la prospettiva di fare due- tre clienti al massimo, contemporaneamente… Se pri- ma avevamo calcolato un anno, ora ce ne servono die- ci. E per tutto questo tempo, cosa facciamo? Dove andiamo a mangiare? Immagino sia dura decidere anche per il Governo, ma un po’ di coraggio in più non sarebbe stato sbagliato. Perché di situazioni come la nostra, ne conosco almeno una decina. Tutta gente che F.T. 62 ANNI, di Verona da domani sarà senza lavoro”. “E’ incredibile quello che sta accadendo. Non c’è rispet- to per chi lavora, soprattutto per le pccole e medie imprese. Io ho 6 ragazze assunte, che devo fare in atte- sa del primo giugno? Le tengo, potranno ancora lavora- re, con le restrizioni di cui si parla? O le devo mettere in cassa integrazione? Ci avessero almeno dato indica- zioni precise: quanti metri a disposizione, quanti posti utilizzabili… Io potrei ricavare altri spazi nello stesso negozio dove lavoro, in centro città. Ma nessuno dice niente. Poi non capisco tutto questo ritardo, come se fossimo noi la categoria più a rischio contagio. Io ho già tutto pronto, guanti, mascherine addirittura con l’inse- gna del locale, gel, non ci sarebbero problemi. Ma così è dura, per me, ma penso soprattutto per chi ha magari negozi più piccoli, per chi aveva appena intrapreso la professione. Come faranno? Qui non si rendono conto che stanno ammazzando una categoria e non solo una categoria. Dopo tre mesi come questi, con la ripresa prevista, con le restrizioni imposte, faremo 7-8 “teste” al giorno, quando prima ne facevamo 40-50. Io credo che, se non cambiano qualcosa, sarò costretto a ridurre il lavoro e, probabilmente, a lasciare a casa almeno la metà delle ragazze assunte. E come me, so di altre situazioni analoghi, se non peggiori. Penso ad esempio a chi aveva appena aperto e dovrà, per forza, chiudere. E’ questo che vogliono?”. GUARDA IL SITO WWW.CRONACADIVERONA.COM SEGUICI SUI SOCIAL NETWORK 6 • 4 maggio 2020 EMERGENZA CORONAVIRUS: PROFESSIONI DIMENTICATE "Questi ci vogliono davvero a pezzi" L'ALBERGATORE: "MA I SOLDI CE LI DANNO LORO ?" IL RISTORATORE: "SONO FUORI DEL MONDO" T.L. 45 ANNI, di VERONA Scusa, secondo te io dovrei riaprire il primo giugno? Ma questi sono pazzi scatenati. Riaprire col plexiglass tra un tavolino e l’altro, come fossimo ai colloqui del carce- re? Questi non sanno dove vivono o forse lo sanno benissimo. Tanto, a loro che gliene importa se tu, pic- colo ristoratore, sei costretto a chiudere? Io ho calcola- to che, solo per adeguare il mio locale alle loro richie- ste, ci dovrei spendere intorno ai 10 mila euro, giusto per dire.
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