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La Città - La Squadra – Gli Eventi numero 5 del 20 Gennaio 2019 COSIMO SIBILIA E LA NUOVA FIGC

CARLO AANCELOTTI BRUNO GGIORDANO GIGI SSIMONI MASSIMO CCOSTA Agenzia per il Lavoro S.p.A. +39 06 83654635 Via G. Palumbo 12 - 00195 - Roma +39 340 8563012 L’ EDITORIALE Il Napoli avanza in Ancelotti traccia un primo bilancio Sibilia ed il nuovo corso della FIGC di Giovanni Gaudiano

è pari se non superiore alla sua quella qualificazione alla capacità, ha parlato poco della C h a m p i o n s s f u g g i t a g l i s u a s c e l t a d i u t i l i z z a r e all'ultima partita dello scorso praticamente tutta la rosa a sua campionato. Il Napoli però non disposizione e di come questo può distrarsi. C'è Milik in doppia aspetto influirà moltissimo sulla cifra, il folletto Mertens, al quale costruzione del prossimo d e d i c h i a m o u n a b r e v e Napoli, il primo che potrà m o n o g r a f i a , vo g l i o s o d i m o d e l l a r e s u l l e p r o p r i e riprendersi il ruolo di uomo convinzioni. È banale dirlo ma guida dell'attacco partenopeo. ancora c'è chi non ha capito che Poi ci sono diversi giovani che il Ancelotti sta adattandosi alle tecnico sta valorizzando e che caratteristiche dei giocatori che potrebbero fare la differenza. A ha trovato e lo sta facendo senza proposito, in questa stagione lamentarsi, senza accampare Ancelotti ha dato spazio già a iparte il campionato, il scuse e affermando come il due prodotti del vivaio azzurro: Napoli avanza in Coppa Napoli abbia il dovere di puntare Luperto mandato in campo 4 RItalia e si prepara alla a tutti gli obiettivi possibili, sfida di Europa League con lo compreso il campionato dove la Zurigo. Ancelotti ha mantenuto Juventus sembra troppo lontana. l'impegno di stilare un primo Non gli interessa parlare di bilancio dopo il girone d'andata. mercato, di rado parla dei singoli Ha parlato di come il rendimento e se lo fa è per elogiarne la della squadra sia in linea con prestazione e l'adattamento alle quanto ci si aspettasse ed ha esigenze della squadra. La sottolineato come il Napoli sia partita di stasera al San Paolo è fuori dalla Champions per un delicata. Di fronte il Napoli, con pelo e dopo aver disputato delle alcune assenze importanti, si buone prestazioni. Il tecnico troverà una squadra vogliosa che emiliano nella sua modestia, che ha l'obiettivo di riprendersi

3 volte in Campionato e Gaetano, Sibilia, che ha fornito una serie di ragazzi delle elementari e medie, anche se per pochi minuti, in risposte chiare sui temi del calcio che finiscono per comportarsi Coppa Italia. Non avveniva da di questi giorni. La Federazione come i propri genitori, è qualche anno ma nessuno lo è consapevole che c'è molto da praticamente inutile (vedasi ricorda. In questo numero lavorare e che le difficoltà da Juventus - Genoa del 2017). La abbiamo celebrato gli 80 anni di superare sono tante ma è stupidità purtroppo non ha Gigi Simoni, auguri di cuore ad evidente che da solo il massimo confini, non ha età, l'educazione un gentleman del calcio italiano, organismo del calcio nazionale non è più un valore, i genitori a b b i a m o r e a l i z z a t o d u e non potrà risolvere tutti i sono un cattivo esempio per i interessanti interviste con problemi, a partire da quello propri figli e poi la vita dei social Giordano e Foggia ed abbiamo della sicurezza fuori e dentro gli incide eccessivamente su tutti i proposto un breve ma intenso stadi e dalla maleducazione dei cosiddetti internauti. La cultura film fotografico del girone tifosi italiani che nasce da un non sembra occupare la giusta d'andata del Napoli. Siamo forte decadimento della nostra posizione nella scala dei valori r i u s c i t i a n c h e a d a v e r e società sia culturale che sociale. necessari alla formazione di una l'intervento del Presidente della Chiudere un settore di uno sana e laboriosa società. Si può Lega Nazionale Dilettanti e vice stadio ai tifosi abituali e poi ancora inter venire, basta Presidente Vicario della FIGC chiedere di riempirlo con i volerlo.

Sebastiano Luperto

‘‘Napoli’’ La città, la squadra e gli eventi Direttore Responsabile: Giovanni Gaudiano Aut. Tribunale di Napoli n. 50 del 8/11/2018 Consulenza Amministrativa: Francesco Marchionibus Mensile a distribuzione Gratuita Stampa, Grafica e Pubblicità: Sport and Marketing Srl Numero 5 del 20 Gennaio 2019 Progetto Grafico ed Impaginazione: Daniela Altruda Redazione: Lorenzo Gaudiano, Bruno Marchionibus Direzione Editoriale della Soc. Editoriale Napoli Srls Sede: Viale V. Lamberti - Trav. Spinelli Sede Via F. Cilea, 129 Napoli - P.IVA 09045371219 Area Ex Saint Gobain - Caserta Tel. 081 5794009 Collaboratori: Marco Boscia, Marina Topa e.mail: [email protected] Con interventi di: Pier Paolo Cattozzi Sito Web: www.magazinenapoli.it Fotografie: Foto Agenzia Mosca

IL PROSSIMO NUMERO DI “NAPOLI” SARÀ IN EDICOLA CON IL QUOTIDIANO “ROMA” IL 21 FEBBRAIO 2019 4

dooa.it IN PRIMO PIANO

Cosimo Sibilia: dal prato alla scrivania di Lorenzo Gaudiano Il Presidente della Lega Nazionale Dilettanti e Vicepresidente vicario della FIGC parla con chiarezza degli attuali temi del calcio che vanno trattati nella “casa federale” rivendicando con orgoglio il suo articolato percorso professionale l nuovo corso della FIGC, la necessità di presidente, confermato anche nel quadriennio ripartire dai giovani per rilanciare la successivo fino al 2016. Nel 2010, inoltre, è stato INazionale e il problema di come insignito della Stella d'oro del Coni al merito affrontare la violenza nello sport. Tanti i temi sportivo. Vicepresidente Vicario della FIGC dal proposti al Presidente della Lega Nazionale marzo 2017, è stato confermato anche con la Dilettanti nonché Vicepresidente Vicario della nomina alla presidenza di Gabriele Gravina Federazione Italiana Giuoco Calcio Cosimo nell'ottobre 2018. Da novembre è anche Sibilia, che ha sempre avuto nel suo programma membro del comitato di presidenza. - ben chiare le strade da imboccare per il Presidente, parliamo di questo nuovo corso miglior amento della più impor tante della FIGC segnato dall'elezione di Gravina federazione sportiva italiana. Dal prato alla d o p o i l t o r m e n t a t o p e r i o d o d i scrivania, il percorso è completo: prima calciatore, poi dirigente sportivo sino ad arrivare alla carica di presidente dell'Avellino. Infine la carriera federale, partendo dalla figura di delegato. Nel gennaio 2017 Sibilia all'unanimità è stato eletto Presidente della LND, un percorso iniziato sin dal 1994 con la guida del Comitato Regionale Campania della LND fino al 2000. Membro della Giunta Coni Campania dal 1996 al 2009, ne diviene il 7 IN PRIMO PIANO

verificatisi prima e durante Inter – Napoli. Come intervenire fuori dagli stadi e quali serie misure prendere per non sentire dalle tribune le solite intolleranti espressioni? «Il recente tavolo convocato dal Viminale ha visto la partecipazione di tutte le componenti f e d e r a l i m a a n c h e d e l m o n d o dell'informazione. C'è la volontà di affrontare con decisione il problema della commissariamento? «La fase commissariale, violenza, che ha sfumature diverse nelle che non ho mai mancato di definire varie categorie. Per quanto riguarda i cori disastrosa, ha fatto però in modo che le razzisti al momento ci sono delle regole che componenti si ritrovassero in un programma vanno applicate. Senza dubbio possono il più ampiamente condiviso ma anche che si essere migliorate, ma ci sono». - Dal prato al tornasse ad una dimensione di “casa Parlamento passando per le stanze della federale” dove c'è confronto e condivisione Federazione, quanto ha contato l'esperienza del su tutti i temi, per il rilancio del nostro campo nel ricoprire le cariche raggiunte? calcio». - Quali sono i punti qualificanti del «Da calciatore, da dirigente o da programma che dovrebbe consentire di rappresentante delle istituzioni, è stato cambiare, come richiesto nell'ultimo periodo sempre lo spirito di servizio ad animare dalla base, la più importante federazione tutte le mie esperienze. Ho iniziato la mia sportiva italiana? «Tra le priorità c'è senza c a r r i e r a f e d e r a l e c o m e s e m p l i c e dubbio la riforma della Giustizia Sportiva, collaboratore della Delegazione di Avellino con procedure rapide e tempi certi, oltre alla revisione dell'area del professionismo e la sostenibilità economica dell'intero sistema». - Secondo lei qual è il livello attuale del calcio italiano dopo la mancata qualificazione al mondiale russo? «È assolutamente necessario ripartire dai giovani con misure concrete e mirate. L'Italia ha bisogno di coltivare i propri talenti e di aumentare in maniera significativa la quota degli “azzurrabili” per la nostra Nazionale». - Parliamo degli episodi 8 e lo rivendico con orgoglio, perché è così che si costruisce la propria conoscenza, partendo dalla base». - Da presidente della Lega Nazionale Dilettanti pensa qualche volta che il calcio professionistico abbia toccato livelli finanziari esasperati che hanno finito per renderne scialba la competitività? «Io parlo per la Lega Nazionale Dilettanti che, assicurando la pratica sportiva ad oltre un milione di tesserati, svolge un ruolo sociale e culturale senza eguali. Tutto ciò avviene le polemiche che ne hanno contraddistinto grazie all'opera di migliaia di volontari. Le q u e s t a p r i m a f a s e d i u t i l i z z o ? riflessioni sul mondo dei professionisti «Si tratta di uno strumento che va utilizzato credo sia corretto lasciarle ad altri». - La e che può essere migliorato. Al momento è a tecnologia introdotta dall'uso del Var è discrezione dell'arbitro se ricorrervi o importante. Come la si potrà rendere più meno. Su quest'ultimo aspetto si può omogenea, meno soggettiva tanto da spegnere certamente aprire un confronto».

Il Presidente Cosimo Sibilia con Gabriele Gravina Presidente della FIGC

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TESTIMONE DEL TEMPO di Mimmo Carratelli Napoli-Lazio tra picche, ripicche, scudetti e petardi

Vanno bene i conti del Napoli con la Lazio: 47 ne successero di tutti i colori. Vavassori e vittorie, 41 pareggi, 36 sconfitte in 124 partite Chinaglia non si risparmiarono alcun tipo di in . Saldo casalingo ugualmente attivo botte. I laziali, una banda di straordinarie lenze (30 vittorie azzurre, 22 pareggi, 10 sconfitte). e virtuosisti della palla, presero a deridere gli La Lazio è una delle tredici squadre contro le azzurri (Juliano, Carmignani, Zurlini, quali il Napoli può contare più vittorie che Vavassori, Improta, Damiani) che se la sconfitte. Atalanta, Bologna, Cagliari, Chievo, segnarono al dito per il “ritorno”. La partita al Empoli, Genoa, Parma, Sampdoria, Sassuolo, San Paolo del 20 maggio 1973 fu un inferno Spal, Torino, Udinese sono le altre formazioni. come gli azzurri avevano promesso ai laziali Incroci di scudetti, picche, ripicche e petardi sono disseminati lungo la storia dei confronti fra Napoli e Lazio, raramente un match tranquillo.

La beffa partenopea del 1973 Nel campionato 1972-73, la prima sfida- scudetto fu una guerra di nervi, provocazioni, risse e vendette. La Lazio ci rimise il titolo all'ultima giornata perdendo a Napoli. Vigilia tesissima di quella partita. All'andata, la squadra di Maestrelli e Chinaglia stravinse a L'indimenticabile Roma (3-0 con gol di Manservisi, Nanni e all'andata. In vetta, lotta serrata per lo scudetto: Chinaglia nella porta di Carmignani) e in campo Milan 44 punti, Juventus e Lazio 43. In quell'ultima giornata, il Milan si tolse clamorosamente di mezzo, naufragando a Verona (3-5). Lo scudetto fu una sfida agli ultimissimi minuti tra la Juve di Vycpalek con Zoff, Furino, Causio, Anastasi, Haller, Altafini, Capello, Bettega e la Lazio di Maestrelli. Mentre la squadra biancoceleste resisteva a Napoli sullo 0-0, la Juve andava sull'1-1 a Roma contro i giallorossi (pari di Altafini). A questo Oscar Damiani 11 TESTIMONE DEL TEMPO

punto sarebbe stato necessario lo spareggio- scudetto. La condanna venne nel finale delle due gare. La Juve passò 2-1 sulla Roma con un gol di Cuccureddu (87'), due minuti prima che il Napoli, col “sangue agli occhi” per la partita dell'andata, giocando alla morte, battesse la Lazio 1-0 con un gol di Damiani. Mancava un minuto alla fine. Lo “sfregio” segnò per sempre i rapporti fra Napoli e Lazio. La Juve volò a 45 punti campione d'Italia, la Lazio rimase inchiodata a 43 dietro al Milan (44). Il Napoli di Chiappella giocò con Carmignani; Bruscolotti, Pogliana; Zurlini, Vavassori, Rimbano; Damiani, Juliano, Canè, Esposito (77' Umile), Il presidente Ferlaino con Diego Ferradini. La Lazio con Pulici; Polentes, Martini; Wilson, Oddi, Nanni (70' La Rosa); ancora male per gli azzurri, un altro 0-3. Il San Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, Paolo fu addobbato a festa. In tribuna c'era Manservisi. Carlos Bilardo che stava preparando la nazionale argentina per il Mondiale di giugno- La testata di Baroni del 1990 luglio in Italia. Marisa Laurito fece il giro del campo con la maglia azzurra e il numero 2 sulla schiena che preludeva al secondo scudetto della squadra di Maradona. Furono in sessantamila nel San Paolo sconvolto dai lavori per Italia 90. Immensi fili di carta verdi, bianchi, rossi si riversarono dagli spalti sulla pista insieme a cascate di azzurro. Quando le squadre entrarono in campo, Maradona apparve con Claudia, Dalmita che aveva tre anni e Gianinna un anno. Alemao portò in braccio la sua Il Napoli, invece, non mancò lo scudetto nella bambina, Corradini il suo figlioletto. Crippa e seconda sfida con la Lazio in cui fu in gioco il Francini andarono verso i “distinti” a tricolore. Campionato 1989-90. Bigon sulla raccogliere un lancio di fiori. Diego andò verso panchina azzurra. Prima dell'ultima giornata, il la tribuna d'onore e lanciò un mazzetto di Napoli a 49 punti e il Milan di Sacchi a 47. La garofani all'indirizzo di Lady Ferlaino, Patrizia Lazio a metà classifica. Alla penultima giornata, Boldoni. Tutto questo prima che si decidesse lo il Napoli era dilagato a Bologna (4-2), scudetto. Ma c'era la sensazione della vittoria inneggiato dai tifosi bolognesi “campioni, perché il Napoli s'era messo due punti avanti al campioni”, il Milan naufragò per la seconda Milan. Traguardo in pugno e l'ansia di non volta a Verona (1-2). Napoli-Lazio si giocò al lasciarselo scappare con la Lazio pronta a dare San Paolo il 29 aprile 1990. All'andata era finita battaglia, memore dello “scherzo” di diciassette

12 anni prima. Ma, stavolta, il Napoli non aspettò gli ultimi minuti per vincere. Andò subito a segno , lo spilungone fiorentino che giocò con un paio di slip rossi portafortuna. La Lazio non rimontò il fulmineo 1-0 azzurro. Il Milan vinse inutilmente l'ultima partita (4-0 al Bari). Bigon schierò: Giuliani; Ferrara, Francini; Crippa, Alemao, Baroni (66' Fusi); Corradini, De Napoli (85' Mauro), Careca, Chinaglia dopo la tripletta del 1974 sfoga la sua rabbia Maradona, Carnevale.

azzurro con Clerici, pari di Chinaglia, a segno Juliano, di nuovo Chinaglia, terzo vantaggio del Napoli con Clerici e rigore finale di Chinaglia che aveva siglato anche l'1-0 dell'andata a Roma. La Lazio vinse lo scudetto a 43 punti, due avanti alla Juve (41). Il Napoli di Vinicio, il primo Napoli furente del “leone”, si classificò terzo Maradona ed Alemao festeggiano lo Scudetto (36). Le formazioni dei sei gol al San Paolo. La tripletta di Chinaglia del 1974 Napoli con Carmignani; Bruscolotti (50' Memorabile tra Napoli e Lazio il 3-3 del 1974 al Montefusco), Pogliana; Landini, Ripari, San Paolo, l'anno dopo lo “sfregio” del gol di Orlandini; Canè, Juliano, Clerici, Esposito, Damiani che aveva tolto lo scudetto ai laziali. Si Braglia. Lazio con Pulici; Petrelli, Martini; giocò a metà del girone di ritorno, la Lazio di Wilson, Oddi, Nanni (77' Inselvini); Maestrelli lanciata verso la conquista del Garlaschelli, Re Cecconi, Chinaglia, Frustalupi, campionato. Botta e risposta di gol. Vantaggio D'Amico.

Higuain dopo il rigore fallito nel 2015 13 TESTIMONE DEL TEMPO

Un confronto mai banale La beffa del buco nella rete del 1962 Napoli-Lazio non solo scudetti e vendette, ma anche gol-fantasma e i golazi di Maradona da centrocampo e dal corner al portiere Orsi nel febbraio 1985. Freme ancora De Laurentiis per i milioni della Champions (quaranta?) sfumati a fine maggio 2015 nella folle sfida di Higuain ai laziali. Doppietta da matador e poi il rigore calciato alle stelle che spianò il successo alla squadra di Pioli e le assegnò il preliminare europeo. Gonzalo sbagliò la palla del tre a due che avrebbe potuto segnare il destino diverso del match, conclusosi 2-4. Mai una partita tranquilla con la Lazio, compresi i petardi del San Paolo su Pighin e Manfredonia nel match che il Napoli pareggiò 1-1 ai tempi di Savoldi (gennaio 1979) e perse “a tavolino” dal giudice sportivo. Una storia di risse e rivincite furenti che ebbe inizio nel pazzo mese di marzo del 1962 al Flaminio. Sullo 0-0, calcio di punizione di Seghedoni per la Lazio. La palla entrò nella porta di Pontel, ma uscì da un buco della rete. Dolo Mistone ricorse a tutta la cazzimma napoletana con l'arbitro Rigato, che respinse le proteste dei laziali e disse che la palla era filata via a lato. Conclusione: quell'anno il Napoli fu promosso in serie A, la Lazio rimase in B. Il titolo de “L'Unità” dopo i petardi del 1979 14 L'INTERVISTA Bruno Giordano e la sua partita divisa a metà di Bruno Marchionibus Napoli - Lazio è una gara atipica dopo una lunga sosta per l'ex centravanti della Ma.Gi.Ca. che stima Arek Milik e non ama fare par agoni con il suo Napoli fenomenale ma si rivede in Mertens a m p i o n e fare a meno di alcuni giocatori importanti. È d ' I t a l i a difficile immaginare quale possa essere lo Cc o n l a stato di forma delle due compagini dopo una Lazio nel '74 e con sosta così lunga; mi auguro sicuramente di il Napoli nell'87, assistere ad una bella partita e... che vinca il miglior marcatore migliore». Partita alla quale i partenopei, pur della storia dei protagonisti di un'ottima stagione fin qui, capitolini nelle arrivano con un distacco di nove lunghezze Coppe Nazionali e dalla Juventus. Cosa manca secondo Lei al poi componente Napoli per poter competere con i bianconeri? della meravigliosa «In realtà al Napoli manca quello che manca M a - G i - C a c o n a tutte le altre “grandi”; gli azzurri stanno La famosa Ma.Gi.Ca. Maradona e Careca facendo la loro parte, il problema però è che all'ombra del Vesuvio, Bruno Giordano è stato protagonista assoluto con la sua classe ed i suoi gol tanto in biancoceleste quanto in azzurro; quella in programma il 20 gennaio al San Paolo, dunque, per l'ex attaccante di Trastevere non può che essere la sfida del cuore. Bruno, Napoli- Lazio per Lei è sicuramente un incontro speciale. Che partita si aspetta? «Credo che la sfida, come spesso accaduto tra queste due squadre, regalerà spettacolo. Il Napoli negli ultimi anni ha ottenuto piazzamenti migliori rispetto alla Lazio, ma questo è un match atipico, perché arriva dopo una pausa di venti giorni e perché gli azzurri dovranno Con la maglia della Lazio

15 L'INTERVISTA

la Juve in Italia è bene nel “suo” Napoli o col quale, in ogni caso, n e t t a m e n t e Le sarebbe piaciuto giocare insieme? «Diciamo superiore a qualsiasi che mi “accontento” del Napoli in cui ho avversario. Questo è giocato. Il calcio attuale è sicuramente quello che dice non molto differente da quello dei miei tempi; è solo la stagione in chiaro che gli azzurri hanno in rosa giocatori c o r s o , m a i l molto forti come Koulibaly, Insigne, complesso degli Mertens, Allan e così via, però non me la u l t i m i a n n i ; sento di fare paragoni tra epoche diverse». A Scudetto e Coppa in azzurro p r o b a b i l m e n t e proposito di epoche diverse, per gli attaccanti quello passato è stato l'unico campionato in della sua generazione le cose in campo erano cui è sembrato davvero possibile realizzare sicuramente più difficili... «Senza dubbio; il l'impresa di spezzare la striscia di successi fatto che una volta segnare fosse più consecutivi bianconeri, ma questo, alla fine, complicato rispetto ad ora sono i numeri a per un motivo o per un altro non si è dirlo. Ad oggi si arrivano a realizzare, in una verificato». Da ex attaccante, qual è il suo stagione, anche 30/35 reti, mentre una volta giudizio su Milik? «Milik è un giocatore mettere a segno 18 gol in un torneo veniva importante. Certo non è Messi o Ronaldo, considerato un risultato straordinario, e però è un attaccante di valore e nel questo per tanti motivi, dalle regole diverse campionato italiano sta facendo bene. I dieci a l d i f f e re n t e t i p o d i m a r c at u ra » . gol messi a segno fin qui, considerando Continuiamo a parlare di gol. C'è una sua rete anche il minutaggio avuto a disposizione dal realizzata con la maglia del Napoli alla quale è numero 99, rappresentano un ottimo particolarmente legato? «Beh, sicuramente bottino, e mi pare che il ragazzo abbia quella alla Juve nell'anno dello Scudetto recuperato alla grande sia dal punto di vista fisico che psicologico dai due brutti infortuni che ha subito. Il polacco è un calciatore ancora giovane, ed io credo che possa dare tanto al Napoli sia quest'anno che nel futuro prossimo; è, insomma, un giocatore che a me piace e sul quale punterei, perché ha una buona stazza fisica e, allo stesso tempo, sa giocare bene il pallone. È vero che gli azzurri nel reparto avanzato dispongono anche dei vari Insigne, Mertens, Callejon, ma se vuoi essere una squadra di primo livello devi avere più frecce al tuo arco in tutti i reparti». Proprio in riferimento ai tanti ottimi giocatori del Napoli attuale, c'è qualcuno tra loro che avrebbe visto In campo da allenatore della Nocerina

16 (Juventus-Napoli 1-3, ndr) è stata bella ed anche estremamente importante. In quella magica stagione, però, ricordo con grande piacere anche il gol segnato sempre a Torino ma al Toro, in una partita che vincemmo per 1 a 0 proprio grazie a quella rete. Per fortuna di gol ne ho messi a segno diversi, ma se devo sceglierne uno non c'è dubbio sul fatto che quello contro i bianconeri al “Comunale” Ad una presentazione del libro con Giancarlo Governi rappresenti il massimo, anche perché ci portò in vantaggio per 2 a 1 in una partita tiratissima e decisiva». In conclusione, Cruijff ebbe modo di dichiarare che Lei è l'unico calciatore in cui si fosse davvero rivisto. C'è, invece, ad oggi un calciatore in cui è Lei a rivedersi? «Nel Napoli chi potrebbe essere considerato più vicino a me per modo di giocare è Mertens. In giro per il mondo forse Aguero, per le movenze e per il fatto di giocare a tutto campo». L'immagine della copertina

Bruno Giordano “sulle montagne russe”

“Non è forte chi non cade, ma chi cadendo ha la forza di rialzarsi”. Potrebbe essere riassunta in questa celebre massima la parabola calcistica ed esistenziale di Bruno Giordano, raccontata dalla formidabile penna di Giancarlo Governi, che nel ripercorrere la biografia dell'attaccante romano assume la forma dell'io narrante. “Una vita sulle montagne russe”, è questo l'esplicativo titolo dell'opera che attraversa gli alti ed i bassi vissuti dal formidabile componente della Ma-Gi-Ca, capace dopo ogni caduta di riprendersi e tornare più forte di prima, come la mitologica Fenice, giungendo a traguardi epici come gli Scudetti con Lazio e Napoli. «Questo è un libro che tenevo a realizzare in ricordo dei miei genitori – spiega Giordano - e per lasciare un qualcosa di tangibile e di vero riguardo alla mia storia. Negli anni su di me hanno parlato molte persone, anche tanti che non mi conoscevano, e quindi mi sembrava arrivato il momento di raccontare le cose come stanno per davvero, per rimettere a posto tutto ciò che durante la mia carriera di calciatore è stato detto».

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PPRROFILIOFILI V e r d i – U n " l u m b a r d " ambidestro a Napoli di Marco Boscia Un forte legame con Bologna e l’approdo a Napoli dove ha trovato il maestro Ancelotti

Otto squadre nel suo curriculum Simone Verdi nasce a Broni, una piccola cittadina di ca. 9300 abitanti in provincia di Pavia, il 12 luglio 1992. A soli 11 anni arriva al Verdi in gol contro il Torino Milan dalla società dilettantistica Polisportiva Napoli approda la scorsa estate dopo le Audax Travacò. Dopo le giovanili con i incertezze dello scorso mercato di gennaio. rossoneri, esordisce con i "grandi" in Coppa Ambidestro con grande tecnica Italia all'età di 17 anni. Nell'estate del 2011 Verdi nasce come trequartista ma nel corso viene ceduto in compartecipazione al Torino, degli anni la sua posizione in campo è variata, con il quale fa il suo esordio in Serie A. Nel giro grazie soprattutto alla lungimiranza di mister di tre anni approda prima alla Juve Stabia, Donadoni, che lo ha spostato sulla fascia. Se quindi all'Empoli, con cui sigla il suo primo gol all'Empoli difatti era solito, sotto la guida di in A proprio contro il Napoli, e poi in prestito , alternarsi con Riccardo dal Milan per sei mesi prima in Liga all'Eibar e Saponara proprio nel ruolo di mezza punta, a poi per altri sei al Carpi. La svolta della carriera Bologna è diventato un giocatore polivalente arriva a Bologna dove milita per due stagioni, capace di spaziare su tutto il fronte offensivo. diventando l'idolo indiscusso della tifoseria. Al Oltre ad una velocità palla al piede fuori dal 19 PROFILI

Verdi parla delle sue scelte: Sulla scelta della maglia “Il 9 me lo tengo stretto; da Savoldi a Giordano a Higuain: so bene cosa ha rappresentato questa maglia per la storia del club, ma sono convinto di poterla onorare al meglio. Ci credo Sulla telefonata con Ancelotti che lo ha convinto ad accettare Napoli: “Una telefonata che difficilmente dimenticherò. A partire dallo squillo e al suo “ciao, sono ” non sapevo cosa dire, ero intimorito. Lui fu perfetto. Si svelò subito come la persona che poi ho conosciuto a Dimaro: semplice, simpatica, autorevole ma umile nell'approccio; rispetto a Sarri ha una mentalità più aperta, più espansiva Sul no al Napoli nella scorsa stagione: “Resterò per sempre legato ai tifosi del Bologna, dovevo finire un percorso. Donadoni mi disse: “Sei uno stupido a non andarci”. Ma con la mia fidanzata decidemmo di rinviare. Inter? Sono qui, e questo conta. Da gennaio a giugno sono stato sempre in contatto con il d.s. Cristiano Giuntoli Su Napoli: “Vivo in centro, tutti mi dicevano fosse una città meravigliosa, con la mia fidanzata la stiamo visitando. Sinceramente non me l'aspettavo. Da fuori non hai questa percezione di 20 Napoli, sono rimasto sorpreso è il dribbling il suo principale punto di forza, Dicono di lui unito poi al fatto di saper usare in egual modo “Si vedeva che da piccolo aveva delle doti entrambi i piedi. Ancora oggi risulta essere incredibili l'unico calciatore del campionato italiano ad Sergio Catalani, primo allenatore all'Audax essere andato in gol nella stessa partita con due calci piazzati battuti di destro e di sinistro. “Credo che Ancelotti stia cercando di valorizzare la sua rosa, e quindi di far sentire L'arrivo a Napoli tutti i suoi giocatori come possibili titolari. Ammirato, corteggiato e poi concretamente Verdi dal punto di vista tecnico non ha da invidiare nulla a nessuno, neanche a livello cercato dal Napoli di De Laurentiis già nella fisico. È l'aspetto caratteriale e mentale che sessione invernale scorsa del calciomercato, poi va a incidere e a fare la differenza, quindi lui deve calarsi in questa nuova realtà che Verdi rifiutò con un secco no di approdare non è più quella di una squadra come il all'ombra del Vesuvio. Troppo grande il suo Bologna, ma di una squadra abituata in questi anni ad altri obiettivi. Il suo salto di legame con Bologna, dove era diventato un qualità dipende da questa sfera mentale idolo e dove ha trovato anche l'amore della sua , suo allenatore al Bologna vita, la bolognese Laura, che ha conosciuto proprio durante il suo recupero da un infortunio “Verdi? Ovviamente non gli telefonerò, non mi permetterei mai. Posso dire che è un al malleolo. Da quel momento ad ogni suo gol talento straordinario, l'ho avuto due anni ad Simone è solito festeggiare mimando proprio Empoli: abbiamo conquistato una promozione dalla B e poi con me ha giocato una "elle" con indice e pollice, dedicando ogni p u r e i n A . H a a n c o r a m a r g i n i d i sua marcatura alla propria amata. Nella scorsa miglioramento, ne sono convinto. L'ideale sarebbe un giocatore con la sua tecnica e la estate, chiusa la stagione, il Napoli è tornato velocità di Deulofeu prepotentemente sul calciatore, riuscendo a Maurizio Sarri, suo allenatore all'Empoli strapparlo alla concorrenza ed aggiudicandosi le sue prestazioni grazie anche al pressing effettuato dal ds. del Napoli Cristiano Giuntoli. In azzurro non è ancora riuscito a trovare continuità per colpa di qualche infortunio di troppo, ma è già andato in gol contro il Torino in trasferta. Verdi sa comunque di poter contare oggi sulla stima di Ancelotti e la bella Laura non aspetta altro che ricevere altre dediche, e se lo augurano anche i tifosi azzurri.

21 www.protom.com VERSO NAPOLI - LAZIO

Gigi Simoni un gentiluomo in campo ed in panchina di Pier Paolo Cattozzi Ottant'anni tra due giorni per un calciatore ed allenatore eccellente che non ha dimenticato Napoli come la città non ha dimenticato lui

ifficile dimenticare l'anno di nascita scriba corre a strappargli una intervista. dei personaggi dello sport. Anche Inevitabile la lista d'attesa perché LUIGI Dperché avessi a dimenticare la data SIMONI da Crevalcore, classe 1939, ha giocato precisa, in questo caso il 22 gennaio, a in sette squadre e ne ha allenate e gestite ben ricordartelo oggigiorno non c'è solo la diciassette in Italia e all'estero. Oggi diciamo Gazzetta della Sport, ma ci sono anche i tifosi che si gode la Panchina d'oro, quella che gli che rilanciano immagini e nostalgia sui social. consegnarono quando allenava l'Inter, nel 1998. Se poi gli anni traguardati sono 80 e il «Sono nel calcio dal 1956 quando giocavo personaggio è stato un calciatore eccellente e un nelle giovanili della Fiorentina» precisa con altrettanto eccellente allenatore, il vostro umile orgoglio e con altrettanto orgoglio afferma «seguo il calcio italiano come sempre e mi piace scambiare le mie considerazioni con amici e familiari». - Buono a sapersi, perché mi pregio di portarle gli auguri dei nostri lettori e del Direttore di “Napoli - La Città, La Squadra, Gli Eventi”. «A Napoli sono stato prima da giocatore poi due volte da allenatore. Abbiamo vinto un campionato di B con promozione, naturalmente, e una Coppa Italia. I tifosi mi hanno sempre sostenuto e ritornare ha sempre costituito una grande gioia». - Chi era l'allenatore. «Pesaola sempre cordiale: aveva una squadra di giovani con Tacchi come ala sinistra, un campione. Io ero un mediano, ma giocavo come oggi giocano i due esterni». - Erano i tempi di Lauro, un presidente e un personaggio passato alla storia non solo del calcio. Qualche affinità 23 VERSO NAPOLI - LAZIO

Braglia e Simoni in un Genoa - Napoli singoli per metterli a disposizione della squadra al meglio. Non ho mai trascurato il rapporto con i singoli giocatori. Mi pare che anche in questo Ancelotti possa essere considerato un maestro». - Cosa pensa del turnover che mette in atto: solo un'inevitabile scelta causa i numerosi impegni o un modo per mantenere la concentrazione sempre alta da parte di tutti? «O l'una o l'altra, visti i risultati fin qui ottenuti, mi pare comunque una scelta giusta». - Allora chi è l'anti Juve? «Se devo stare a quel che abbiamo visto di recente, direi l'Inter. Questo non vuol dire che il Napoli non possa mantenere il secondo posto come ha dimostrato di saper affinità con De Laurentiis? «Non conosco De fare in questi ultimi anni. Sul primo posto, Laurentiis, ma devo dire che ho conosciuto però, impossibile farsi illusioni visto lo poco anche Lauro. Io lo incontrai una sola strapotere della Juventus. Non a caso la più volta: dopo un Napoli - Roma 1 a 0 nel quale "ricca" del Campionato». - Quindi il mito io fui fra i migliori. Disse che mi voleva Sarri è ormai rimosso: niente rimpianti. «Non vedere: lo incontrai nel suo ufficio, mi fece i si possono fare paragoni. Ancelotti, come ho complimenti e non lo rividi mai più». - detto, caratura internazionale e fra i primi in Decisamente poco presente rispetto a De assoluto in Italia e all'estero. Sarri carriera Laurentiis. Cosa pensò quando seppe che vera ancora breve. Viene dalle categorie Ancelotti aveva accettato l'offerta del minori e ha già dimostrato di poter far bene Presidente. «Ne fui contento. Ho giocato come ha fatto a Napoli. Vedremo». - Del suo contro di lui sul finire della mia carriera e collega Mourinho, invece, cosa pensa. dopo ci siamo spesso confrontati sul nostro «Sicuramente un buon tecnico, ma spesso lo lavoro. Da giocatore e da tecnico lo stimo al giudichiamo più per la sua voglia di apparire di là anche dei grandi risultati che ha che per i risultati non sempre brillanti come ottenuto. Direi che tra noi c'è anche all'Inter. Oggi, più che ai miei tempi, si amicizia». - Entrambi emiliani, vorrà pur dire Gigi Simoni e qualcosa. Vedo la stessa carica umana, stessa correttezza in campo e fuori, grande rapporto con i giocatori. «Penso proprio di sì. Ripeto che la mia ammirazione va oltre la stima per il tecnico». - Sul modo di gestire il gruppo e il gioco in campo: ossessionati dagli schemi come o più elasticità? «Io posso solo dire che da sempre ho considerato le caratteristiche e anche i virtualismi dei 24 Formazione del Torino 1965/66 - In piedi: Rosato, Bolchi, Poletti, Fossati, Orlando, Vieri Accosciati: Puia, Ferrini, Simoni, Moschino, Meroni lavora per la ribalta TV». - Come dire, più a favore di telecamera che a favore del gruppo. C'è qualche emergente che promette bene. «Io vedo in Giampaolo, oggi sponda Samp contro il mio sempre amato Genoa col quale ho fatto il giocatore e l'allenatore, un ottimo tecnico. Non a caso lo aveva a suo tempo cercato anche la Juventus (ndr: anche Simoni ha giocato nella Juve). Io l'ho avuto alla Con Ronaldo e Baggio all'Inter Cremonese quando ero Presidente e gli avevo pronosticato una buona carriera. Mi pare di non essermi sbagliato». - Con l'ammazza campionato, tempi duri anche per la Nazionale di Mancini. «Penso abbia fatto bene a puntare sui giovani. Ne vedo dei bravi in giro anche se devo riconoscere che i risultati sono davvero scarsini. La scelta mi sembra comunque quella giusta. Si vedrà». - Ventura come Mondino Fabbri che fu il suo maestro al debutto nel Mantova e poi lo ritrovò In un Torino - Napoli con Meroni e Sivori in azzurro 25 VERSO NAPOLI - LAZIO

al Torino (con eccessivo. In Gigi Meroni campo e fuori, è s u o g r a n d e proprio il caso c o l l e g a e d i d i r l o . a m i c o ) . Ottanta anni: «Forse. Certo quante altre Fabb r i n o n cose potremmo riuscì mai più rispolverare. a dimenticare Penso al rigore Stretta di mano con tutto quello clamorosamen che dissero di lui. Con Gigi Meroni, oltre te perdonato a alla sintonia in campo dove lui era un vero Juliano che fece fuoriclasse, ricordo la grande amicizia v i n c e r e l o personale anche fuori dal campo. Giocavamo scudetto alla a carte. Niente soldi, solo passatempo». - Juve e perderlo Con il Presidente Luzzara Quindi Torino su entrambe le sponde, all'Inter di Gigi Simoni che, sempre con garbo Mantova, Genoa fino a quella Cremonese che lo ed eleganza, vinse poi una bella Coppa UEFA. accolse come figliuol prodigo e lo fece Senza dimenticare che furono quattro (uno da Presidente. Napoli però ... «Napoli è una città calciatore) i Campionati di vinti, due dei che ama la sua squadra alla follia, quali a , città dove abita con moglie e figlio. un'emozione contagiosa che mi ha subito Ha allenato anche all'estero, Bulgaria, CSKA catturato. Ci sono stato tre volte e non l'ho Sofia. Lo hanno premiato anche come mai dimenticata. Tutto è particolare. Le l'Allenatore dei sogni, 1994. Lunga vita Mister voglio bene». Garbato, generoso, mai GIGI, Auguriiiiiiiiiiiiiiiii. – La sua carriera ed il suo palmarés Nato a Crevalcore (Bologna) il 22 gennaio 1939. Debutta come calciatore professionista nel Mantova e sotto la guida di ottiene la storica promozione in serie A. Nel Campionato 1961/62 passa al Napoli e anche qui firma la promozione in serie A e la conquista della Coppa Italia. L'anno successivo ritorna a Mantova per poi passare al Torino dove gioca per tre stagioni come mediano di sostegno nientemeno che a Gigi Meroni, indimenticabile campione morto in un incidente stradale. Nella stagione 1967/68 è nella Juventus. L'anno dopo scende in B e con la maglia del Brescia ottiene la sua terza promozione in serie A. Conclude la sua carriera agonistica col Genoa nel 1974. Sei le squadre nelle quali ha giocato in venti anni di carriera. Nel 1975, sempre nel Genoa, inizia la sua carriera da allenatore che conclude nel 2014 come Direttore tecnico della Cremonese. 17 le Società di calcio allenate da "Gigi" Simoni dal 1975 al 2014. Dal Genoa al Napoli, dall'Inter ( Coppa UEFA 1997/98) al CSKA Sofia, dal Torino alla Cremonese. Come DT ha gestito anche il Gubbio e la Lucchese ( e Lega Pro). Nel suo Palmarés: da calciatore, Coppa Italia e Promozione in A col Napoli. Campionato Italiano di serie B col Genoa. Come allenatore: 3 Campionati italiani di serie B con il Genoa e Pisa due volte, una Coppa Anglo-Italiana con la Cremonese - una Coppa UEFA con l'Inter (1997/98). Premiato come Allenatore dei sogni nel 1994 e vincitore della Panchina d'oro nel 1998.

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LE STORIE

Pasquale Foggia e la voglia matta di vestire

l'azzurro di Salvatore Caiazza Oggi è il direttore sportivo del Benevento ma il talento napoletano non dimentica le emozioni provate al San Paolo

apoli-Lazio non è una partita che il calcio era la sua professione. Ceduto dal qualsiasi per Pasquale Foggia. Banco di Napoli al Padova a soli 14 anni viene NL'attuale direttore sportivo del scelto anche dal Milan. Poi comincia la trafila Benevento, partenopeo doc, ha avuto il piacere con Treviso, Empoli, Crotone e Ascoli. Ecco la solo di essere nemico dei colori della sua Lazio nel 2006. Ci resta un anno, va alla squadra del cuore. E varie sfide da avversario le Reggina, al Cagliari e poi ci ritorna nel 2008 per ha vissute proprio con la maglia biancoceleste. rimanerci fino al 2011. Parentesi con la Samp e Nato proprio a due passi da Fuorigrotta di nuovo nella Capitale. La sua carriera da avrebbe voluto, come tutti gli “scugnizzi” calciatore la chiude con la Salernitana. La napoletani, giocare nel “mitico” San Paolo. Ci soddisfazione è stata anche quella di aver vestito sarebbe potuto andare anche a piedi al San la maglia dell'Italia. Dopo tutta la trafila delle Paolo da casa sua ma purtroppo ha dovuto Under, tra il 2007 e il 2009 colleziona tre affermarsi altrove per diventare un calciatore presenze e un gol con la Nazionale maggiore. professionista. Oggi Pasquale Foggia cura gli interessi di La solita storia mercato del Benevento. Persona di fiducia del del Napoli che presidente Vigorito, mette tutta la sua non si rende conoscenza calcistica a disposizione dei colori conto di chi ha giallorossi. Senza mai perdere di vista la scuola in giro per la calcio di Fuorigrotta che porta il suo nome. città, facendo Allora Foggia, che sensazioni prova se le dico felici i club del Napoli-Lazio? «Beh, sensazioni uniche. Ho Nord. E proprio avuto la fortuna di far parte di una grande a l N o r d h a società dove ho vinto una Coppa Italia e ho iniziato a capire giocato in Europa League, conquistando 28 anche un posto in Nazionale. Purtroppo poco tempo. In Italia ma soprattutto quando poi affrontavo il Napoli era uno all'estero ha dimostrato il suo valore». strazio per me». In che senso? «Per me nato al Adesso poi c'è Ancelotti…. «Un personaggio Rione Traiano, tifoso della Curva B, incredibile. Ho avuto la fortuna, anche se per affrontare la squadra della mia città non è poco, di essere allenato da lui. Una cosa è mai stato facile. È successo anche con le viverle certe situazioni, un'altra è altre maglie. Era emozionante ma allo stesso raccontarle. Credo che i giocatori del Napoli tempo pensavo che quella era la mia fede». di adesso devono veramente ringraziare Dio Una fede che lei ha anche punito…. «Sì, contro per la fortuna che hanno ad avere come guida il mio Napoli ho sempre fatto delle ottime tecnica uno come Ancelotti. De Laurentiis è prestazioni. Forse avevo una carica diversa, stato molto bravo a portarlo a Napoli. È inconsapevole, che mi portava a dare il diverso dagli altri, sotto l'aspetto umano e massimo». Di sicuro ci sarebbe voluto stare del carisma sa trasmettere i suoi concetti in dall'altra parte e avere il San Paolo per lei…. maniera egregia ed elegante. Ha un suo «Credo che sia stato l'unico neo della mia modo di vedere il calcio che altri non carriera non aver indossato la maglia hanno». Può farcela il Napoli per lo scudetto? azzurra. E dire che un paio di volte ci sono «Da buon napoletano la speranza è l'ultima a andato molto vicino». D'altronde il San Paolo morire. Ma poi la realtà dice che la Juve ha per gli “scugnizzi” amanti del pallone è come un Cristiano Ronaldo e diventa complicato tempio…. «Già giocare al calcio è una vincere lo scudetto. Il Napoli ci deve provare fortuna, avere poi la fortuna di farlo con la fino alla fine perché è giusto che sia così squadra del cuore non ha prezzo. Giocare poi anche se hai davanti una squadra così forte. sul quel prato verde dove tanti anni fa c'era il Allora si punta alla Coppa Italia e all'Europa più forte giocatore del mondo non ha prezzo. League? «I trofei sono sempre trofei. Rimane Ma è andata così». Oggi può tifare Napoli sempre lì scritto il tuo nome. Vincere la senza problemi. A meno che il Benevento non Coppa o l'Europa League è importante. Poi ritorni presto in A….«Sarebbe un bel diventa tutto bello». successo per tutta la Campania. Benevento è una grande realtà e il presidente Vigorito ha dimostrato che in serie A ci può stare». Lei che ha vissuto da avversario i primi anni della gestione De Laurentiis, come è cresciuto questo Napoli? «In maniera esponenziale. Credo che la maggior parte dei tifosi napoletani non si aspettava una crescita del genere nel giro di 29 IL CONFRONTO

A Napoli un Ciro venutoM ertensdal Belgio

MERTENS: IL FOLLETTO BELGA DIVENTATO NAPOLETANO resce in diverse squadre belghe, tra cui l'Anderlecht ed il Gent, Cprima di affermarsi nei Paesi Bassi. Si mette in luce con la maglia dell'AGOVV nel triennio 2006-2009 e passa quindi all'Utrecht, dove milita due anni e poi per altri due al PSV prima di approdare nel 2013 al Napoli. Comincia da esterno d'attacco, faticando a partire titolare chiuso dalla competizione con Insigne ma risultando spesso decisivo da subentrante. Per l'infortunio di Milik Sarri lo trasforma in un implacabile bomber d'area di rigore. Con gli azzurri ha già vinto una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana. Grazie alla sua statura risulta essere un giocatore che fa della corsa e della tecnica le sue migliori qualità. Dotato di un dribbling devastante, è in grado di rubare l'occhio per i numeri palla al piede di cui è capace. Con il pubblico partenopeo ha instaurato un legame speciale tanto da essersi completamente “napoletanizzato”. I tifosi lo hanno difatti soprannominato “Ciro”, nome tra i più diffusi a Napoli. Dries Mertens: nato a Lovanio (Bruxelles), età 31, altezza 169 cm, peso 61 kg 30 di Marco Boscia ImmobileA Roma il Ciro da Torre Annunziata

IMMOBILE: IL BOMBER DI RAZZA DI CUI ROMA AVEVA BISOGNO i forma nelle giovanili del Sorrento. È Ciro Ferrara a notarlo e a portarlo Snel 2007 alla Juventus, con la quale vince da protagonista due Tornei di Viareggio ed esordisce in massima serie ed in Champions League. Dopo i prestiti al Siena e al Grosseto, è nella stagione 2011- 2012 a Pescara con Zeman in serie B che si afferma definitivamente, segnando 28 gol. Nelle quattro stagioni successive milita con Genoa, Torino, Borussia Dortmund e Siviglia. Fa poi ritorno per 6 mesi a Torino, sponda granata, prima di essere acquistato dalla Lazio nell'estate del 2016. Immobile è un centravanti capace di spaziare su tutto il fronte offensivo. Dotato di un ottimo dribbling nello stretto, di un fisico possente e di un micidiale tiro di prima intenzione, da ogni posizione sia di destro che di sinistro. Vero e proprio bomber di razza che ha segnato un'infinità di gol e che a Roma in biancoceleste è diventato idolo dei tifosi. Prossimo step: trovare la stessa continuità di rendimento con la Nazionale italiana. Ciro Immobile: nato a Torre Annunziata (Napoli), età 28, altezza 185 cm, peso 85 kg

31 Forniture per uffici Software e Hardware L’INTERVENTO La violenza ed il razzismo nel calcio di Giovanni Gaudiano Massimo Costa, arbitro benemerito, pensa che una maggiore determinazione da parte delle istituzioni sia necessaria per evitare che una manifestazione sportiva si trasformi in una guerriglia urbana

La vergogna di Milano nella partita del 26 determinazione a tutti i livelli a partire dalle dicembre tra Inter e Napoli e la guerriglia di istituzioni. Si tratta di un fenomeno che può Roma di qualche giorno fa. A poca distanza di mettere a rischio lo sport, le competizioni e tempo due episodi che testimoniano come la credibilità del sistema. Non si può più l'ambiente del calcio italiano non stia parlare di razzismo strisciante, è un attraversando uno dei migliori momenti. Ne atteggiamento che non va preso sotto parliamo con Massimo Costa attuale segretario gamba che non appartiene al mondo dello Provinciale del PD ma soprattutto arbitro sport ma al tempo in cui viviamo. Ne benemerito dell'Associazione Italiana Arbitri trascende un preoccupante ricorso alla della Federazione Italiana Giuoco Calcio. -Cosa violenza che è diventato drammatico, ne pensi di questa situazione verificatasi a assistiamo a morti che sono collegati a Milano con le urla e gli insulti a Koulibaly e questo o quell'evento sportivo ma alla fine si soprattutto di questo razzismo strisciante che tratta di episodi di pura violenza. Bisogna continua a imperversare nel campionato agire con mano ferma, i delinquenti devono italiano? «É una cosa grave, su cui agire con andare in galera e rimanerci, pensare di 33 L’INTERVENTO

andare allo stadio già armati deve corrispondere ad una condanna di livello. Se non diamo esempi di questo tipo, avremo sempre più difficoltà a contenere la problematica. Le istituzioni calcistiche, che fanno egregiamente il loro lavoro, devono a g i r e a n c h ' e s s e c o n g r a n d e Massimo Costa determinazione». Sarebbe stato importante spettatori presenti alla partita. Credo sia più interrompere o sospendere la gara tra Inter e praticabile immaginare una sanzione Napoli per lanciare un chiaro segnale a tutto il successiva. Chi non merita di vedere una mondo del tifo organizzato e non? «Ci ho partita di calcio dovrebbe essere riflettuto a lungo, è complicato dire cosa allontanato, sarei per il Daspo a vita di sarebbe stato meglio fare. La sospensione fronte a comportamenti di questo tipo, della partita per esempio potrebbe essere magari immaginando una possibile strumentalizzata da tutte le tifoserie per revisione solo in presenza di comportamenti poter aumentare il proprio potere di sicuro ravvedimento ma almeno dopo contrattuale nei confronti delle società. E dieci anni. Un presunto tifoso che va armato p o i u n a d e c i s i o n e s i m i l e av rebb e allo stadio e aggredisce avversari e forze determinato un serio problema di gestione dell'ordine merita il Daspo ed altri dell'ordine pubblico visto il numero di provvedimenti di legge». - Sei d'accordo con il

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Presidente Gravina, quando ha detto che il calcio non si deve fermare? «Sono d'accordo, non si può fermare il campionato per quattro delinquenti. Del resto di fronte alla delinquenza cittadina cosa dovremmo fare: chiudere le città? Io penso che vada adottata la linea dura contro i colpevoli, anche attraverso la tecnologia. Abbiamo telecamere negli stadi che aiutano a tifosi perché ci furono i morti tra i i d e nt i fi c a re i t i fosi . P re nd i a m o i sostenitori della Salernitana sotto il tunnel responsabili e diamo un segnale forte». -Gli della stazione delle Carrozze. Gli incidenti scontri di Roma che preludono alla partita tra di Roma di questi giorni sono gravi. È Napoli e Lazio portano un altro tema: le difficile immaginare che questi gruppi di tifoserie in trasferta. Giusto impedire le pseudo tifosi invece di sostenere i propri trasferte? «Di fronte a situazioni gravi colori non trovino di meglio che aggredire le bisogna agire in maniera straordinaria. forze dell'ordine. Il fenomeno non ha nulla Ricordo quando furono aboliti i treni dei di sportivo ma è prettamente delinquenziale e quindi va combattuto con qualunque mezzo». -Che sensazione ti ha lasciato la reazione di Koulibaly, che forse era più rivolta al pubblico che all'arbitro, dal punto di vista umano oltre che professionale? «Non so se fosse diretta al pubblico. In quel frangente è normale che abbia determinato la sanzione arbitrale. Certo giocare un'intera partita sentendosi beccato costantemente non è piacevole sia sul piano sportivo che su quello umano. Inoltre è umiliante per gli stessi compagni di squadra. A questo proposito ho colto dopo l'espulsione una partecipazione dei calciatori dell'Inter, soprattutto di Icardi, di grande comprensione per quanto stava avvenendo. Il mondo del calcio e le istituzioni devono lottare affinché questo fenomeno sia eradicato». 35 LA COPPA ITALIA

Sassuolo battuto Adesso tocca al Milan di Lorenzo Gaudiano

Facile 2 a 0 per il Napoli contro i neroverdi di De Zerbi. Appuntamento al 30 gennaio per i quarti di finale allo Stadio Meazza contro il Milan di Gattuso La ripresa dopo una lunga sosta è sempre l'ennesimo undici innovativo, impiegando insidiosa. In Coppa Italia il Napoli ha archiviato Insigne sulla fascia sinistra di centrocampo e senza particolari problemi la pratica Sassuolo, Ounas in appoggio alla punta Milik. Il ritorno conquistando la qualificazione ai quarti di di Koulibaly in difesa ha dato di nuovo solidità finale. Soltanto in 15mila al San Paolo hanno ad un reparto che prima della sosta contro il accompagnato il 2 a 0 degli azzurri sui Bologna aveva traballato terribilmente. neroverdi. Senza Hamsik indisponibile, Albiol, Diawara e Fabian Ruiz a centrocampo hanno Zielinski, Mertens ed Allan, subentrato poi a saputo interpretare entrambe le fasi di gioco gara in corso, Carlo Ancelotti ha proposto contro la fisicità e la velocità dei giocatori neroverdi. Sono apparsi particolarmente in forma Insigne ed Ounas. Lorenzo il Magnifico da trequartista è tornato a ricoprire il ruolo di esterno, dimostrando di avere una maggiore predisposizione nello sfornare assist per i compagni d'attacco. Il talento algerino invece con l'arrivo di Ancelotti alle falde del Vesuvio sembra aver acquisito quella fiducia che gli era mancata sotto la gestione Sarri. Sulla trequarti Ounas con il suo talento nel dribbling è imprevedibile e può tranquillamente spostare gli equilibri di una partita. Il primo gol partenopeo è arrivato proprio grazie ad uno scambio tra questi due giocatori, finalizzato poi da Milik. Il Sassuolo ha provato ad insidiare il Napoli e ad agguantare il pareggio (tra l'altro messo a segno da Locatelli ma annullato per un fallo di mano). La storia della partita però si è 36 per poter gestire le energie fino al fischio finale. Ai quarti l'impegno sarà più duro. Il 30 gennaio gli azzurri affronteranno il Milan a , tra l'altro il Napoli giocherà anche qualche giorno prima per la seconda giornata del girone di ritorno del campionato. L'augurio è che non si ripeta quanto accaduto in occasione della sfida di Natale tra Inter-Napoli. Gli episodi di intolleranza dagli spalti hanno confermato conclusa con il bellissimo tiro rasoterra come in Italia si sia indietro su temi di grande realizzato da Fabiàn Ruiz. Nel finale Ancelotti attualità come il razzismo. La Coppa Italia deve ha concesso qualche minuto al 18enne Gianluca essere un obiettivo e l'ostacolo Milan subito Gaetano, all'esordio con la maglia della prima metterà alla prova il Napoli, che non solleva un squadra che è apparso emozionato di giocare sia trofeo dall'era Benitez. Nell'ultimo triennio pur solo qualche minuto dinanzi al pubblico del l'impegno profuso dagli azzurri nelle coppe non San Paolo. Mancavano diversi titolari, che tra è stato dei migliori. Con Ancelotti adesso è l'altro mancheranno anche in occasione della possibile realizzare un salto di qualità, perché il prima di ritorno contro la Lazio, ma il Napoli è Napoli dalla sua parte ha le risorse tecniche e apparso in buona forma. È necessario soltanto l'esperienza internazionale del suo tecnico per che gli uomini di Ancelotti, prima di prendersi arrivare sino in fondo sia in Coppa Italia che in dei rischi sul risultato, chiudano prima la partita Europa League.

37 LA PRESENTAZIONE Il Cammino Azzurro NAPOLI - LAZIO CAMPIONATO – SERIE A GIRONE DI RITORNO riparte dalla Lazio 1^ GIORNATA di Bruno Marchionibus GHOULAM ZIELINSKI MERET

Al San Paolo si affrontano due FABIAN RUIZ squadre votate al gioco con MAKSIMOVIC MERTENS DIAWARA HYSAJ obiettivi diversi: il Napoli cerca di IMMOBILE tenere il passo della Juve, la Lazio MILIK ST LUIS insegue la zona Champions ADIO SAN P APOLI N AOLO LULIC Una gara che promette spettacolo ALLENATORE AANCELOTTI Napoli e Lazio, in questi anni di assoluto dominio bianconero, sono state le due squadre col rendimento più costante e le uniche capaci di portare via, nelle Coppe Nazionali, qualche titolo ai cannibali juventini. Risultati, questi, a cui le due c o m p a g i n i s o n o a r r i v a t e m e d i a n t e l a programmazione e mettendo in mostra un calcio piacevole e d'attacco. La sfida del San Paolo tra il STADIO SAN PAOLO - 20 GENNAIO 2019 - ORE 20.30 Ciuccio e l'Aquila, così, promette spettacolo e si preannuncia aperta a qualsiasi possibile risultato, Due squadre votate all’attacco con il Napoli pronto a ravvivare la caccia alla Juve ma pragmatiche capolista e la Lazio decisa a dare un segnale forte alle Uno dei pregi della Lazio di Inzaghi è quello di rivali in lizza per un posto Champions. essere squadra duttile, in grado di modificare sistema di gioco a seconda di avversari e fasi della partita; i biancocelesti, inoltre, sono forti di individualità notevoli, su tutti Milinkovic con la sua classe e la sua fisicità, ma anche Luis Alberto e Correa sono uomini in grado di inventare dal nulla una giocata decisiva. La squadra di Inzaghi può anche contare sulla vena realizzativa del bomber Ciro Immobile, che a Roma ha trovato l'habitat ideale per rendere stabilmente al meglio delle proprie possibilità. Il Napoli, dal canto suo, negli ultimi mesi con il 4-4-2 firmato Ancelotti si sta rivelando squadra meno spettacolare ma più pratica Il Napoli sceso in campo all'Olimpico nella gara d'andata 38 sicuramente quello del 29 aprile '90, quando i NAPOLI - LAZIO partenopei battendo per 1 a 0 gli aquilotti con gol di Baroni si aggiudicarono il secondo Tricolore della LAZIO loro storia, ma negli ultimi anni sono stati numerosi ALLENATORE INZAGHI gli incroci a Fuorigrotta tra le due compagini che hanno lasciato il segno. Dal 4 a 3 per i padroni di casa dell'aprile 2011, quando i ragazzi di Mazzarri grazie ad una tripletta del Matador Cavani ebbero la

ZIELINSKI meglio sui laziali al termine di un incontro al cardiopalma, al 4 a 2 per i biancocelesti all'ultima MERTENS giornata del torneo 2014/15, che regalò agli uomini

PATRIC di Pioli la qualificazione ai preliminari di Champions IMMOBILE CORREA LUIZ FELIPE a scapito proprio della banda Benitez. In MILINKOVIC-SAVIC LUIS ALBERTO quell'occasione Higuain sul 2 a 2 calciò alle stelle un penalty decisivo. Poi nel settembre successivo con PAROLO ACERBI STRAKOSHA una tripletta l'argentino firmò il 5 a 0, primo LULIC RADU risultato di rilievo della gestione Sarri; i match tra gli azzurri e la Lazio hanno sempre assicurato agli LAZIO 3-4-2-1 spettatori gol ed emozioni.

STADIO SAN PAOLO - 20 GENNAIO 2019 - ORE 20.30

rispetto al triennio sarriano, come testimoniano le svariate vittorie di misura arrivate nel corso della stagione. Gli azzurri già dalla sfida ai capitolini Carlo Ancelotti e dovranno ad ogni modo dimostrare di aver completamente assorbito il contraccolpo dell'immeritata eliminazione dalla Champions, affidandosi, squalificato Insigne, alla coppia offensiva formata da Mertens e Milik, a segno sei volte nel mese di dicembre.

Gol, spettacolo ed emozioni nei precedenti confronti La sfida tra Napoli e Lazio, come primo cassetto della memoria collettiva azzurra, va ad aprire Il pareggio di Milik 39 BPMed – Banca Popolare del Mediterraneo S.c.p.a. Via Agostino Depretis N° 51 Napoli 80133 - Tel. 081 5521603 - Fax 081 5516704 - E-mail: [email protected][email protected] Filiale Palma Campania (NA) Via Nuova Nola, 16A - Tel. 081 8241120 IL FILM DEL CAMPIONATO 20 scatti per il girone d'andata del Napoli di Carlo Ancelotti di Giovanni Gaudiano Foto di Pietro Mosca Lazio – Napoli 1 a 2: Insigne dopo il gol vittoria Carlo Ancelotti: ‘‘Siamo in linea con quello che

abbiamo meritato Samp – Napoli 3 a 0: “Brutto raffreddore” sinora. Il girone d’andata è stato o t t i m o . S o n o convinto che non Napoli – Milan 3 a 2: La gioia di Zielinski abbiamo ancora espresso il nostro vero potenziale fino in fondo. Ho una rosa composta da ragazzi seri, forti e umili

om'è stato il girone d'andata del Napoli banconote, quelle che si era visto passare con Carlo Ancelotti in panchina? Viene davanti negli anni di lavoro in banca. Non è una Csubito da rispondere: di sostanza. In critica ma una semplice considerazione dettata questi pochi scatti che vi proponiamo, colti dalla sua dichiarazione resa in televisione: “Con dall'occhio assiduo e pronto di Pietro Mosca, c'è il prossimo contratto mi vorrei arricchire”. De l'essenza della prima parte della stagione degli Laurentiis si è probabilmente speso con il azzurri. L'arrivo in estate del tecnico emiliano è toscano come non mai, basta pensare alla visita stato accolto dal pubblico napoletano con un che il presidente organizzò durante la sosta di misto di rispetto e stima, anche se molti si capodanno scorso al tecnico, raggiungendolo lamentavano per l'addio di Sarri, il tecnico del nel suo paese d'origine. Fu in quell'occasione bel gioco, dovuto a loro dire per una scelta del che l'idea Ancelotti prese definitivamente piede, presidente. Niente di più sbagliato. Sarri è quando il numero uno si rese conto che con la andato via seguendo il rumore del fruscio delle testa ed anche con il cuore Sarri era già da 41 IL FILM DEL CAMPIONATO

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Napoli – Fiorentina 1 a 0: Il colpo vincente di Insigne Napoli – Parma 3 a 0: Milik realizza una doppietta

Torino – Napoli 1 a 3: Verdi sigla il suo primo gol Juventus – Napoli 3 a 1: Il pareggio di Mandzukic

Napoli – Sassuolo 2 a 0: Il gol lampo del giovane Ounas

42 Udinese – Napoli 0 a 3: Si festeggia in gruppo dopo la netta vittoria da un'altra parte. Non bastarono rilanci e stile e giustificazioni a volte poco comprensibili rassicurazioni di tenere compatto il gruppo. comprese, ha capito in questi mesi quale salto di Sarri, contrariamente a quanto dichiarato qualità la società, la squadra, la città stiano a all'inizio dell'estate, aveva già deciso e con lui il mano a mano realizzando. Ancelotti è un uomo suo procuratore. Il pubblico, però, che di sicuro tranquillo, sereno, consapevole delle sue non dimenticherà la scorsa stagione, cadute di possibilità e soprattutto di quelle della sua

Napoli – Roma 1 a 1: Mertens in “Zona Cesarini” Genoa – Napoli 1 a 2: Vittoria sotto la pioggia

Napoli – Empoli 5 a 1: Dries e la sua tripletta Napoli – Chievo 0 a 0: Il Chievo fa catenaccio 43 IL FILM DEL CAMPIONATO

squadra, quel gruppo che senza proclami, senza professioni di fede e senza mai spiccicare un minimo di paragone sta portando a giocare un calcio diverso, fatto di verticalizzazioni, di ricerca della velocità, di determinazione e soprattutto di capacità di tenere tutta la rosa in corsa e pronta a dare il necessario contributo. L'avversario è sempre più forte, è intervenuto sul mercato con investimenti importanti. Il Atalanta – Napoli 1 a 2: Milik segna un gol splendido Napoli, però, non ha mai mollato. Rispetto allo scorso anno gli azzurri hanno qualche punto in meno che potrà essere recuperato con un girone di ritorno ancora migliore e soprattutto in crescendo rispetto a quello dello scorso anno, quando Hamsik e compagni non furono capaci di ripetersi nella seconda parte del campionato. Si tratta di un bilancio provvisorio, anche se l'avventura in Champions ha già mostrato una crescita per una squadra che deve consolidare la Napoli – Frosinone 4 a 0: Un’agevole vittoria sua presenza in Europa ed il suo importante ranking.

Cagliari – Napoli 0 a 1: La punizione vincente di Milik Inter - Napoli 1 a 0: Mazzoleni super star

Napoli – Spal 1 a 0: Il gol vittoria di Albiol Napoli – Bologna 3 a 2: Milik e Mertens sotto l’albero

44 LA STRADA PER BAKU

Alla scoperta dello Zurigo

di Lorenzo Gaudiano Lo Zurigo 2018-19 La squadra della città più grande della Svizzera costruita attorno alle banche sarà il primo ostacolo nel cammino del Napoli in Europa League

All'assalto dell'Europa League Lungo e tortuoso è il percorso verso Baku. La Ancelotti per fare bene in questa competizione e finale di Europa League, che si terrà al Bakı provare a sollevare questo trofeo, che manca in Olimpiya Stadionu il 29 maggio, è lontana. Le bacheca dal 1989. tappe per raggiungerla sono tante: alcune Una città elegante e centro di cultura saranno più agevoli, ma comunque da non La prima tappa di questo viaggio verso sottovalutare; altre più difficili. Il Napoli può l'Azerbaijan sarà Zurigo, la maggiore città contare su un organico attre zzato e svizzera per numero di abitanti nonché sull'esperienza internazionale di Carlo maggiore piazza finanziaria del Paese, seconda

Una panoramica di Zurigo e del fiume Limmat 45 LA STRADA PER BAKU

solo sportiva. La squadra di Ludovic Magnin Lo Zurigo fu fondato nello stesso giorno del Napoli, il 1° agosto, soltanto 30 anni prima della società partenopea. La squadra elvetica vanta un palmarés ricco di trofei nazionali: 12 titoli, L'Odeon Café 10 coppe di Svizzera e una coppa di Lega. Nel in Europa preceduta da Londra e nona a livello 1964 e nel 1977 i biancoblù raggiunsero la mondiale. Da colonia celtica, colonizzata semifinale di Coppa Campioni, uscendo successivamente dai Romani, la città elvetica si sconfitti per mano di Real Madrid e Liverpool, è evoluta nel corso dei secoli, arrivando a fatali anche per il Napoli in Champions contrastare il titolo di capitale, andato poi a rispettivamente nel 2017 e in questa stagione. Berna. Tra le banche lungo il fiume Limmat e i Quest'anno, a metà campionato, lo Zurigo è circa 350 km di piste ciclabili Zurigo è quarto in classifica a 24 punti di distanza dalla considerata una delle città più vivibili d'Europa prima, lo Young Boys, ma a solo 5 punti di e nello stesso tempo un centro culturale noto distanza dalla possibile qualificazione in per l'Odeon Café, luogo di ritrovo di noti Champions. La squadra allenata da Ludovic personaggi storici del primo Novecento come Magnin, ex terzino sinistro anche della Joyce, Lenin, Mann ed Einstein, per il nazionale elvetica, fino a questo punto è apparsa Politecnico federale di Zurigo, uno dei poli di poco competitiva in campionato, riuscendo ricerca più importanti al mondo ed anche per invece a disputare un buon girone in Europa l'importante Opernhaus, il Teatro dell'Opera, League contro Bayer Leverkusen, Aek Larnaca inaugurato il 30 settembre del 1891. Meta e Ludogorets, superato con due giornate di d'interesse per una visita, la città dove il Napoli anticipo al secondo posto proprio dietro la il 14 febbraio darà inizio al suo cammino in compagine tedesca. Si tratta di una squadra Europa League dopo l'eliminazione dal girone giovane, arricchita dal contributo di qualche di Champions si presta per una trasferta non giocatore d'esperienza, che negli ultimi due anni

Il Teatro dell'Opera Il Politecnico Federale della città elvetica 46 Juventus. Ai sedicesimi il Napoli negli ultimi anni è stato eliminato tre volte: nel 2013 contro il Viktoria Plzen, quando in panchina c'era Mazzarri; nel 2016 e nella passata stagione con Sarri alla guida dei partenopei contro Villarreal e Lipsia.

Gli obiettivi del Napoli Quest'Europa League potrebbe per questo Il Letzigrund Stadion dove gioca anche il Grasshopper certificare la crescita internazionale dei dopo una retrocessione in Serie B svizzera nel partenopei. Rispetto al passato bisognerà 2016 ha saputo ricostruirsi. Grazie alla vittoria affrontare la competizione con la giusta della coppa Nazionale in quell'anno gli elvetici, determinazione per andare avanti ed approdare pur militando nel campionato cadetto, agli ottavi, raccogliere punti utili per il ranking, parteciparono alla fase a gironi dell'Europa incassare proventi necessari alla società e L e ag u e 2 0 1 7 , m a n c a n d o d i p o c o l a tentare di raggiungere anche per il prestigio la qualificazione ai sedicesimi. Con il sostegno dei finale di Baku. La strada è lunga e di certo circa 26mila tifosi che al Letzigrund Stadion presenterà difficoltà maggiori nell'andare assisteranno alla partita d'andata lo Zurigo avanti ma il Napoli sostenuto dal suo pubblico, rappresenterà un ostacolo da non sottovalutare che di certo non mancherà a Zurigo, e costruito per il Napoli. Il campionato elvetico riprenderà da Carlo Ancelotti ha le risorse per poter ben il 2 febbraio, quindi i partenopei avranno figurare e, perché no, centrare l'obiettivo. qualche partita in più nelle gambe. Due sono le minacce che il Napoli dovrà contenere: il centravanti Odey e l'esterno offensivo Kololli. L'entusiasmo e la voglia di far bene contro una squadra importante saranno inoltre le armi dello Zurigo in questi sedicesimi. Il Napoli di Ancelotti dovrà fare attenzione a non sottovalutare la partita e cercare di chiudere il discorso ottavi già in parte in terra elvetica, considerando anche gli incroci di campionato contro Fiorentina, Torino e Parma che saranno fondamentali per continuare ad inseguire la

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L'APPROFONDIMENTO Il Napoli e l'Europa League di Francesco Marchionibus R a n k i n g e p r e m i : e c c o perché il Napoli dovrebbe puntare alla seconda competizione e u r o p e a m a g a r i intervenendo sul mercato l sogno Champions del Napoli si è infranto di fronte a un girone di Iqualificazione difficilissimo, in cui gli azzurri si sono misurati con due delle candidate alla vittoria finale della competizione, e al termine del quale nonostante le belle prestazioni fornite sono stati costretti all'eliminazione solo per differenza reti e con una sola sconfitta subita. Ma proprio il cammino condotto nelle partite del girone ha mostrato come la squadra azzurra sia oramai in grado di competere praticamente ad armi pari, e comunque di non sfigurare, con le maggiori potenze calcistiche europee. Ecco dunque che l'eliminazione dalla Champions, una volta superata l'amarezza per aver visto sfumare in extremis un traguardo quasi raggiunto, può rappresentare il trampolino di lancio per una grande stagione in Europa League: il carisma di mister Ancelotti e la sua abitudine a disputare le competizioni internazionali, unitamente alla sempre maggiore consapevolezza della propria forza da parte dei giocatori, molti dei quali hanno oramai maturato anche una buona Carlo Ancelotti esperienza internazionale, possono consentire 49 1,1 per gli ottavi, 1,5 per i quarti, 2,4 per le semifinali e 4,5 per le finaliste, con 4 milioni ulteriori per la squadra vincente), il 15% (84 milioni) attribuito in base al ranking degli ultimi dieci anni e il 30% (168 milioni) in base al cosiddetto “market pool”, e cioè alla suddivisione delle quote del mercato televisivo. Con questi numeri, anche se non è possibile stabilire in anticipo la cifra precisa che si potrà incassare (gli importi distribuiti Aurelio ed Edoardo De Laurentiis dal market pool per ogni singolo club possono al Napoli di arrivare molto avanti in E.L. e, essere calcolati non prima della fine della perché no, di puntare alla vittoria finale. E se competizione), è però possibile stimare che il gli azzurri riusciranno a disputare una grande raggiungimento delle semifinali di E.L. possa Europa League, oltre a regalare ulteriori essere più remunerativo della partecipazione emozioni e soddisfazioni alla tifoseria, agli ottavi di Champions e che arrivare in compiranno un ulteriore importante passo in finale di E.L., magari vincendola, possa avanti anche per il consolidamento futuro del equivalere a disputare un quarto di finale di club partenopeo, sia dal punto di vista sportivo C.L.. Questo vuol dire che con l'attuale che da quello economico. In primo luogo, situazione di classifica della serie A il club infatti, andare avanti il più possibile in E.L. azzurro pur non facendo calare la tensione in consentirà al Napoli di conquistare i punti campionato dovrà considerare l'Europa necessari per mantenere il proprio ranking League come un obiettivo primario, per internazionale (attualmente la 16^ posizione), prestigio sportivo, prospettive future e ritorno se non addirittura per migliorarlo, e quindi di economico. Per questo motivo, anche se il presentarsi ai sorteggi della prossima mister ufficialmente ha dichiarato che non ci Champions 2019/2020 mantenendo la saranno interventi sul mercato di gennaio e se seconda fascia. Inoltre, grazie all'incremento la gran parte delle notizie che si rincorrono in dei premi previsti in questa stagione per la questi giorni sono destinate a rimanere solo partecipazione all'Europa League, il club voci senza fondamento, per il Napoli in azzurro arrivando in fondo alla competizione prospettiva europea sarebbe importante potrebbe garantirsi un ritorno economico acquistare uno/due giocatori capaci di elevare molto interessante. La UEFA ha stabilito un ulteriormente la qualità della rosa senza monte premi complessivo per l'E.L. alterarne gli equilibri. 2018/2019 di 560 milioni di euro, con un aumento di oltre 160 milioni rispetto alla stagione precedente. Del montepremi totale il 25% (140 milioni di euro, 2,92 a squadra) è destinato ai 48 club partecipanti alla fase iniziale a gironi, il 30% (168 milioni) attribuito in base alle prestazioni (1 milione alle vincenti dei gironi, 0,5 alle seconde, 0,5 per i sedicesimi, 50 IL MONDO ECONOMICO

La Banca Popolare del Mediterraneo Il Presidente del Comitato Esecutivo Gennaro Fusco parla della Banca, della sua espansione, degli obiettivi e delle difficoltà del mercato meridionale e del lavoro di chi tutti i giorni si batte per combattere l'omologazione

Il mondo imprenditoriale partenopeo e le attraverso il nome che ancora campeggiava famiglie hanno perso da qualche anno nelle insegne delle filiali sparse sul territorio riferimenti finanziari sul territorio. Le d e l M e z z o g i o r n o, n e è u n a b u o n a aggregazioni, le volontà politiche, la testimonianza. In questo panorama c'è però chi competitività e la necessità di presentarsi al ha pensato di poter combattere il monopolio mondo economico con un patrimonio adeguato delle banche del nord partendo da zero: è il caso e un cassetto di insolvenze apparentemente Napoli. A parlare a tutto tondo è il Presidente leggero, ha impegnato la Banca d'Italia in un del Comitato Esecutivo il dottor Gennaro lavoro di accorpamento e di fusione che alla fine Fusco. Come è nata la Banca e quale è stata ad ha visto le istituzioni bancarie meridionali di oggi la sua evoluzione? «L'idea della fatto sparire. La recente ultima modifica, che ha costituzione della Banca nasce nel 2005 per interessato il Banco di Napoli già oggetto in la volontà di realizzare sul territorio passato di accorpamento, ma che oggi già sa che un'istituzione finanziaria in grado di dare tra qualche tempo smetterà di esistere anche risposte adeguate alle istanze delle piccole imprese e delle famiglie. La Banca Popolare del Mediterraneo dopo un lungo iter autorizzativo ha avviato l'attività, inaugurando lo sportello di Via Depretis in Napoli, a marzo del 2012. È una società cooperativa che oggi conta circa 1500 soci e 20.000.000 di € di capitale con punti 51 IL MONDO ECONOMICO

operativi in Via Argine, Palma Campania e l'economia napoletana? «Non è certamente Sant'Antimo». Quali erano gli obiettivi che u n a s t a g i o n e d i g r a n d e c r e s c i t a l'iniziativa voleva raggiungere? «Realizzare dell'economia locale, ad ogni modo segnali un veicolo bancario che raccogliesse le di conforto si registrano dal terziario, dalla risorse del territorio e nello stesso territorio ristorazione e dal comparto turistico in realizzasse gli impieghi, in modo da creare generale che mostra significativi incrementi un circolo virtuoso con le risorse locali e che di volumi e presenze negli ultimi anni». avesse i centri decisionali C o m e a p p a i o n o l e proprio sul medesimo prospettive del mondo territorio». Come ha economico campano viste r i s p o s t o i l m o n d o da un operatore finanziario i m p r e n d i t o r i a l e del settore? «Il discorso all'iniziativa? È stato facile meriterebbe un lungo diffondere la presenza di un a p p r o f o n d i m e n t o . istituto appena nato? «Il L'economia regionale tessuto imprenditoriale evidentemente subisce r e g i o n a l e è m o l t o gli eventi globali nella variegato e con diffuse buona e nella cattiva sensibilità. Tuttavia sorte. Esistono delle aree l'iniziativa è stata accolta d i e c c e l l e n z a c h e con favore e lo testimonia crescono con interessanti il numero di sottoscrittori p r o s p e t t i v e m a i l d e l c a p i t a l e c h e f a problema attiene al r i f e r i m e n t o p r e v a l e n t e m e n t e a d raggiungimento delle condizioni di imprenditori dell'area campana. Non è stato “normalità” dei servizi e delle infrastrutture. affatto facile e tutt'ora non lo è in quanto la Le istituzioni purtroppo non incentivano la BPMed compete con gli istituti di credito crescita di auto-imprenditorialità e non che hanno una lunga storia ed una grande creano i presupposti adeguati per favorire le dif fusione. Tuttavia la conoscenza iniziative dei privati. Mi riferisco al tema approfondita del territorio consente ad una trasporti, sicurezza, parcheggi, decoro etc., piccola banca come la nostra di poter che rappresentano i requisiti preliminari per svolgere un ruolo di assistenza alle piccole lo sviluppo florido di una comunità». imprese e alle famiglie più diretto ed Tornando indietro nel tempo, impiegherebbe il immediato». Che periodo attraversa suo tempo per fondare una nuova banca? «È 52 una domanda che mi sono posto più volte. Alcuni pensieri sulla banca di L'impegno è stato inimmaginabile. Tuttavia personaggi illustri aver dato vita all'unica banca popolare autentica con sede in Napoli, aver finanziato “Non è tollerabile che una banca centinaia di imprese, aver dato lavoro centrale, isolata, che non ha nessuna responsabilità né l'obbligo di direttamente o indirettamente a decine di spiegare quello che fa, possa soggetti e aver favorito in parte a progetti continuare a creare disoccupazione d'impresa, altrimenti inesistenti, mi fa mentre i governi stanno zitti Franco Modigliani, economista e premio Nobel propendere decisamente per un sì. In fondo, mutuando una considerazione di un “La disputa che ha ammorbato i secoli e che dovrà essere risolta banchiere esperto, è innegabile che anche in prima o poi è La Gente contro Le una cattiva economia si possa fare una buona Banche banca!». Lord Acton, storico e politico britannico, nato a Napoli Gennar o Fusco Presidente del Comitato Esecutivo Banca Popolare del Mediterraneo “L'irrobustimento del capitale, anche c o n g l i s t r u m e n t i m e s s i a disposizione dello Stato, è condizione per sostenere la capacità del sistema b a n c a r i o d i fo r n i r e c r e d i t o all'economia Mario Draghi, economista. Presidente della BCE “Wall Street è l'unico luogo in cui chi arriva in Rolls-Royce chiede c o n s i g l i o a c h i a r r i v a i n metropolitana Warren Buffett, imprenditore ed economista statunitense “Il fattore chiave che determinerà il tuo futuro finanziario non è l'economia; il fattore chiave è la tua filosofia Jim Rohn, imprenditore e studioso statunitense

53 Via Gian Lorenzo Bernini, 68, 80129 Napoli NA Tel. 081 558 1970 Aperto dal lunedì al sabato dalle 09.00 alle 22.00 SOCIETÀ La tenacia di una Mamma di Marina Topa Storia di Elvira che ha creduto di poter offrire al figlio una vita migliore e più autonoma

Evolutiva. Nel filmato ho riconosciuto Checco; studiava a casa di una compagna, camminava da solo per strada. La frase di sua madre è subito riaffiorata nella mia memoria: Elvira ce l'ha fatta, la sua storia deve essere divulgata! La incontro nel risto-pub “La Carovana”, in via Carelli, attività che ha avviato da qualche mese con il marito: «Mia moglie mi ha dimostrato, portandomi risultati concreti giorno dopo giorno, che il suo non era un sogno irrealizzabile, quindi ci impegniamo insieme per divulgarlo. Rendere quanto più

La signora Elvira e suo marito

'ultimo giorno di scuola, nel giugno del 2013, la mamma di un bambino Lautistico salutò dicendo: “Farò di tutto perché Checco, crescendo, possa uscire da s o l o n e l q u a rt i e re c o m e gl i a l t r i ragazzi”.Gior ni fa ho assistito alla presentazione del progetto P.A.S.S. (Progetto di Adozione Scolastica e Sociale per l'inclusione di bambini e ragazzi con Disturbo dello Spettro Autistico) da parte della dottoressa Luisa Russo, responsabile del Centro Unico Aziendale per la Salute Mentale in Età 55 SOCIETÀ

«Accoglienza, solo accoglienza! La dottoressa mi ha insegnato che far del bene agli altri fa bene a se stessi e riuscire a far passare questo messaggio è stato un passaggio fondamentale. Quando ho iniziato a chiedere aiuto, con semplicità, ai genitori dei compagni di mio figlio, anzi dei miei figli, senza mandare un messaggio di pretesa o di accusa, ho iniziato a raccogliere importanti risultati e la condivisione dell'entusiasmo che questi provocavano ha innescato un processo positivo a catena». Come è nato il progetto PASS, che in realtà avevi in embrione nella tua mente già nel giugno del 2013? «È nato dalla volontà di un gruppo di noi genitori che ci sentivamo forti autonomi e liberi di esprimersi nostro figlio degli esiti positivi delle nostre esperienze e e gli altri ragazzi autistici è diventata la dalla dottoressa Russo che lo ha divulgato missione della nostra famiglia». Elvira, da tantissimo, anche se si sta realizzando dove sei partita per l'attuazione del tuo essenzialmente nella 5^ municipalità». progetto? «Dall'incontro con la ASL, in particolare con la dottoressa Luisa Russo. Durante i primi anni in cui Checco ha frequentato la scuola statale avevo molta rabbia dentro, lo sentivo rifiutato e mi sentivo sola, incompresa. Mi rivolsi alla ASL dove incontrai la dottoressa Russo, che organizzava degli incontri settimanali con altri genitori di bambini autistici. Lì imparai a sbollire la rabbia e a capire la posizione dell'altro: chi non vive una situazione non può comprendere gli stati emotivi che ne derivano. La diversità fa paura, specialmente se non la si conosce. È così che ho imparato a comunicare con un approccio diverso con gli insegnanti e con tutte le persone con cui si relaziona nostro figlio. Non ho avuto paura a spiegare ai genitori dei suoi compagni il suo modo di essere e soprattutto il nostro bisogno di collaborazione per la sua crescita». Le tue richieste hanno incontrato più accoglienza e collaborazione o rifiuti? 56 Secondo te come mai? «Perché, pur essendo tantissimo e poi altri affetti. In genere per fondamentalmente semplice, in quanto si gli autistici i cambiamenti sono pesanti, basa sulla divulgazione della conoscenza invece Checco è un bambino molto elastico, dell'autismo, dei suoi modi diversi di proprio grazie al fatto che ha vissuto molto manifestarsi, e sulla stimolazione continua nel sociale». Parlami un po' della presenza dei d e l l a s e n s i b i l i t à u m a n a , è m o l t o ragazzi qui al risto-pub La Carovana «Per noi impegnativo da un punto di vista emotivo. questo pub è la realizzazione di un sogno: Noi ci siamo trasferiti a Lucca per un avere un luogo di aggregazione per creare periodo e anche lì, parlando al cuore delle una società attiva, una comunità che si metta mamme, ho trovato sostegno. L'amore delle sempre in gioco e che favorisca la mamme è sempre lo stesso, ovunque. La conoscenza delle differenze. Il sabato dottoressa della ASL di Lucca rimase mattina organizziamo dei laboratori creativi sorpresa dei miglioramenti di Checco già al con i mattoncini della Lego per bambini dai secondo incontro periodico. In realtà il 6 ai 10 anni che poi pranzano, il pomeriggio e nostro progetto consiste nello spostare la sera, con ragazzi più grandi. Checco, nelle situazioni di vita quotidiana le terapie anche se non partecipa ad un laboratorio con gli specialisti che si attuano negli perché non gli interessa, è presente e serve ai ambulatori, come l'andare a comprare il tavoli, versando la coca-cola, preparando pane o fare la fila per entrare a cinema. Oggi panini … cose che alcuni coetanei non sanno i nostri ragazzi fanno queste esperienze ancora fare. Per questo lo ammirano e lui ne accompagnati non da specialisti ma da acquista in autostima». In sintesi cosa volontari e grazie a loro riescono ad significa attuare il progetto PASS? «Significa acquisire una certa autonomia dai dimostrare che anche l'autonomia della familiari». Checco come ha vissuto il ritorno a persona autistica può aumentare; significa Napoli dopo che si era ambientato a Lucca? creare una comunità attiva dove i genitori «Bene, perché ha ritrovato la zia che ama sono accolti ed aiutati ad accettare e vivere 57 SOCIETÀ

la loro realtà senza giudizio, nel rispetto dei propri tempi e poco alla volta, grazie al sostegno reciproco, si riesce a trasformare un'esperienza difficile in un'occasione positiva socialmente. Il numero delle famiglie coinvolte nel progetto PASS sta crescendo, quando ci incontriamo ognuno di noi, in piena libertà, racconta le sue esperienze e le mette a disposizione degli altri senza pretendere di dare indicazioni. Sono importanti per noi la chat e soprattutto il social, un appartamento di via Morghen messo a disposizione della nostra associazione “La Città Adattabile”, pensate che è interamente arredato grazie ai fondi datici dall'IKEA. Per le buone iniziative i fondi si trovano sempre e se magari si riuscisse a spostare anche qualche fondo pubblico su iniziative pratiche come la nostra …». I ragazzi che frequentano questo risto-pub come partecipano alle partite del Napoli? «In famiglia siamo tutti tifosi del Napoli, ovviamente! Checco partecipa a modo suo, soprattutto attraverso le reazioni del fratello più piccolo e del suo amico del cuore, che sono tifosi accaniti; non segue lo schermo ma gioisce e si lascia coinvolgere emotivamente quando vediamo le partite. E il nostro impegno è anche quello di coltivare una tifoseria sana, e con questo credo di aver detto tutto!» 58

THE MEAAT steakhouse experience

The Meat è la prima steakhouse dove la carne è un’esperienza totale. Carni pregiate nazionali ed internazionali, showcooking al tavolo e vini scelti ad hoc.

Caserta 81100 Corso Trieste, 225 0823 1501695 www.themeat.it LA CITTÀ Via dei Tribunali di Lorenzo Gaudiano Plateia e non decumano per indicare la strada che p o r t ava a l l a g i u s t i z i a secondo il disegno del viceré don Pedro de Toledo L'origine greca passeggiando per il centro storico di schema ippodameo adottato per le poleis Napoli che si entra subito in contatto con greche. Èil suo patrimonio storico-culturale e se ne Don Pedro e l'unificazione dei tribunali comprende l'unicità. Colonia greca poi Secondo le testimonianze di Boccaccio successivamente romanizzata, la città nell'Amleto e di Petrarca nell'Itinerarium partenopea offre allo sguardo dei suoi abitanti e Syriacum, era conosciuta anche come Via dei tanti turisti che accorrono durante l'anno Augustale, Via di Capuana e Via del Mercato numerosi indizi delle proprie radici. Basta Vecchio. Nel 1537-1540 il viceré don Pedro de indagare l'origine degli odonimi, visitare Toledo trasferì a Castel Capuano i cinque palazzi antichi e chiese per respirare l'aria che fu tribunali della città: la Gran Corte della Viaria, e che ora continua ad esistere nonostante il il Reale Consiglio, la Reale Camera Sommaria, il soffocamento della modernità. Un esempio è tribunale della Bagliva e il Tribunale della Via dei Tribunali, oggi nota per gli Zecca. Tale provvedimento suscitò nel popolo i n n u m e r e vo l i p u n t i d i r i s t o r o c h e u n a g r a n d e Castel Capuano accompagnano i passanti dall'inizio alla fine del preoccupazione, in percorso. Chi si è mai veramente chiesto il quanto quella via motivo per cui si chiami così? Via dei Tribunali c o n d u c e v a fa parte del centro antico della città, risalente al d i r e t t a m e n t e VI a.C., e parte da piazza Bellini arrivando di all'edificio dove tutti i fronte a Castel Capuano. Un tempo era tribunali erano stati conosciuta come Decumano maggiore, termine riuniti. In passato improprio considerando l'origine greca di suscitava grande Napoli (quello da adottarsi sarebbe plateia e non paur a, oggi una decumano, che è di origine romana). Insieme a p a s s e g g i at a p e r quello superiore ed inferiore costituiva la pianta quella via genera nevralgica del centro storico, ispirata allo interesse e piacere. 61 L’ILLUSTRAZIONE

Cenzì a Spaccanapoli

62 LA CITTÀ Quattro passi nella Napoli antica di Giovanni Gaudiano Via dei Tribunali oggi è la strada dei turisti. Gigi e Antonio Sorbillo ci aiutano a scoprire storie e leggende legate ai palazzi ed alle attività di un tempo

arte proprio da Via dei Tribunali la pizza. Io arrivai nel quartiere quando avevo Napoli cercata dai turisti. Sembra di quattro mesi e si può dire che da allora la Pvivere un ricorso storico, tipico del zona è diventata la mia prima casa». Erano nostro compaesano Giambattista Vico. tempi diversi, Antonio Sorbillo, cugino di Decumano maggiore o Plateia qualsivoglia il Gigione, prosegue: «Il nostro era un quartiere cuore pulsante della città continua ad essere di fatto riservato ai soli residenti mentre questa strada che unisce la casa della musica di oggi può essere definito una vera e propria San Pietro a Maiella a via Duomo e Castel attrazione turistica. La gente del posto Capuano passando per una serie di palazzi e viveva per strada. I bambini giocavano sotto chiese dove la storia e l'arte hanno lasciato i portici, erano tipiche le famose guaratelle, importanti e indelebili tracce. Con Gigione e era di fatto l'epoca degli scugnizzi, quelli che Antonio Sorbillo, titolari di una delle pizzerie non si vedono più. Oggi la strada è affollata più note e frequentate, cerchiamo di ricostruire dai turisti che chiedono informazioni, si quale evoluzione sociale ha interessato la zona che dal punto di vista architettonico è di fatto rimasta quella di un tempo. È Gigione che parla, si tratta di un personaggio la cui simpatia può essere definita naturale: «In questa strada sino al 1962 c'era solo la pizzeria del nonno, poi in quell'anno Di Matteo iniziò la sua attività con la friggitoria che decise di ampliare con il forno nel 1964: Sorbillo quindi voleva dire Gigi Sorbillo 63 LA CITTÀ

non riescono più a trovare un posto. «La zona ha subito un'osmosi delle attività – spiega Gigione - molte sono sparite a differenza di quanto avvenuto per esempio nella Pignasecca dove sono praticamente sempre le stesse. Via dei Tribunali ad un certo punto ha compreso che il futuro poteva essere racchiuso in altre attività più redditizie e fermano a mangiare, visitano tutto quello che c'è da vedere e molto spesso ritornano. Quest'andamento basta a descrivere la base del cambiamento. Prima i residenti neanche sapevano cosa ci fosse in questa zona, oggi quasi tutti sono pronti a spiegare, indirizzare, consigliare chiunque chieda informazioni». «Prima – riprende Gigione – tutti conoscevano solo il monte dei pegni così sono aumentate le pizzerie, i bar, i take perché serviva molto spesso per la away. Certo c'è chi si lamenta per l'eccessivo s u s s i s t e n z a g i o r n a l i e r a e n o n s i via vai dei turisti ed ha coniato l'espressione interessavano di sapere cosa altro offrisse la maddalena delle pizzerie ma l'evoluzione ha questa strada. Nelle chiese che oggi vengono portato dei cambiamenti da valutare visitate da turisti che arrivano da ogni parte positivamente. Il Comune potrebbe fare di del mondo ci si andava per un funerale, per più soprattutto per i trasporti, i qualche funzione familiare non esisteva il collegamenti e la pulizia con per esempio culto del bello. Era nota la chiesa di Santa una maggiore dotazione di recipienti per la Patrizia perché veniva frequentata da tutte raccolta spicciola dei rifiuti». Via dei le donne che non potevano avere figli che per Tribunali fa parte del quartiere Pendino che devozione pensavano di risolvere dentro anticamente aveva una sua denominazione: quelle mura il loro problema». Via dei «Era il quartiere della bizzoche – racconta Tribunali dunque è davvero cambiata Gigione – perché le donne di questa zona radicalmente, prima c'erano gli studenti che erano tutte signorine, non se ne sposava occupavano le case in fitto oggi si è addirittura nessuna: un po' perché non erano bellissime superato il concetto di bed & breakfast con le ma poi anche per le condizioni economiche case vacanza che vengono fittate a giorni o a dell'epoca. Proprio nella zona dove oggi c'è settimane, con gli universitari fuori zona che la nostra pizzeria c'era una signora di nome 64 Gelsomina che vendeva la frutta, che in notorietà e qualche fortuna. Quando si pratica era immangiabile. Quando giravano dei film gli organizzatori si capitavano gli studenti in cerca di alloggio affidavano a lui per la sua capacità di Gelsomina gli trovava la stanza a patto che giostrare con la mitica Kawasaki 900 Testa avessero anche comprato un po' della sua Nera che “Agostino” custodisce ancora oggi frutta. Tutto avveniva a Vico Fico che si con cura. In questa zona poi negli anni chiama così perché un nostro amico al passati si incontravano diversi artisti come centro della sua casa ha un albero di questa Pino Daniele che frequentava il Diaz e tutti frutta che gli attraversa e gli arreda parte del lo chiamavano “Pinotto”, oggi da questo salone». L'attrazione della strada è stata però punto di vista c'è meno effervescenza». La sempre Palazzo Spinelli con nel cortile quei chiusura spetta ad Antonio che ci riporta alla suoi caratteristici locali dove lavoravano gli leggenda del “Monaciello” che tanto leggenda artigiani. «E' un palazzo del 600 dove hanno nel caso di questa zona non pare essere: girato molti film tra cui il famoso «Napoli di fatto è tutta collegata nel Maccheroni con Jack Lemmon e Marcello s o t t o s u o l o . E q u e s t a z o n a l o è Mastroianni. In quel film ebbe una parte particolarmente. C'è stato un periodo in cui anche il famoso charlot, personaggio del molte donne rimanevano incinte ed quartiere dedito alla vendita di sigarette di attribuivano, a loro dire, il fatto a questa contrabbando, che fu utilizzato per fare il entità sconosciuta che si sarebbe custode del palazzo. Era l'epoca della approfittata di loro. In realtà si dice che ci colazione domenicale fatta con pizze fritte fosse un operaio che lavorava nelle grotte accompagnate dal bicchierino di marsala che sfruttando i cunicoli raggiungeva all'uovo che comportava lo spostamento del qualche signora compiacente senza essere pranzo alle 15.00. Oggi gli artigiani visto. La leggenda del posto creò il dell'epoca non ci sono più, la vita è “Monaciello” di via Tribunali». La cambiata, ma il palazzo resta bellissimo». La passeggiata per il momento finisce qua ma ci zona però negli anni non ha mai perso la sono ancora tante storie da raccontare. caratteristica dell'imprevedibilità, un personaggio e una leggenda chiudono l'immaginaria passeggiata: «Il quartiere ancora oggi – racconta Gigione – ospita quello che fu per tanti ragazzi un personaggio insolito: “Agostino 'o pazz” al secolo Antonio Mellino. Vive a Piazza dei Girolamini dove fa l'antiquario. Le notorietà e qualche fortuna. Quando si giravano dei 65 TRADIZIONI E LEGGENDE 'O MUNACIELLO di Paola Parisi Figura esoterica tra le più famose e caratteristiche della tradizione partenopea, è un personaggio leggendario molto controverso

he piaccia o no, questo personaggio credo”. 'O Munaciello, che in napoletano esiste… Non importa dove esso sia significa letteralmente piccolo monaco, è una Cubicato, ovvero nei nostri meandri delle figure esoteriche più famose e fantasiosi o nella quotidianità, ma una cosa è caratteristiche della tradizione partenopea. Si certa: chiunque a Napoli è a conoscenza del tratta di uno spiritello leggendario del folclore munaciello. Chi lo ha visto realmente se ne della città all'ombra del Vesuvio, rappresentato guarda bene dal rivelarlo, chi è scettico non si come un ragazzino deforme o una persona dalla pronuncia ma tuttavia ne parla quasi con timore bassa statura, una sorta di gnomo, vestito con reverenziale per evitare di essere investito, di un saio e con fibbie argentate sulle scarpe. striscio, da qualche presunta sciagura; anche tra Ancora oggi ci si chiede se questa figura sia loro risiede comunque il motto “non è vero ma ci stata inventata dai racconti popolari o se, invece, esista davvero. Le sue manifestazioni sarebbero numerose: di simpatia, quando lascia monete e soldi nascosti dentro le abitazioni o fa piccoli scherzi che si tramutano in numeri da giocare al Lotto; di apprezzamento, quando sfiora le belle donne, o di dispetto, quando occulta e rompe oggetti o soffia nelle orecchie di chi dorme. Ecco tutto quello che c'è da sapere sullo spirito napoletano della casa. Le leggende riguardanti Matilde Serao questo personaggio sono varie e variegate: la tradizione narra, come ha riportato la grande Matilde Serao, che verso il 1445, epoca in cui Napoli era governata dagli aragonesi, Caterina Frezza, figlia di un ricco mercante, si innamorò di un giovane garzone, tal Stefano Mariconda. L'amore fu contrastato dal padre di lei tanto che il ragazzo, un giorno, fu trovato morto nel luogo dove era solito incontrare Caterina la quale, dopo la sciagura, si ritirò in convento dove diede alla luce il bimbo frutto di quella relazione clandestina. Il piccolo nacque però deforme e le 66 suore che lo arricchisce a chi appezzentisce”. Colui che suo accudivano malgrado se lo ritrova “ospite” non deve mai gli cucivano rivelarne la presenza, per non imbattersi in a b i t i spiacevoli conseguenze. Secondo la credenza m o n a c a l i popolare egli infesterebbe ancora oggi alcune corredati da zone del centro storico di Napoli: Sant'Eframo cappuccio, Vecchio, Piazza Garibaldi e via dei Tribunali. p e r Pare che proprio in quest'ultima sia presente nasconderne una casa abitata da un munaciello alquanto l e i n f e l i c i irascibile. L'abitazione, molto temuta dai f a t t e z z e . cittadini del posto, fu presa in affitto da uno Q u a n d o studente per pochi soldi al mese. Questi usciva dal dapprima pensò di essere vittima di un incubo, convento, il ma dopo aver visto lo spirito e non avendone popolo gli rivelato a nessuno la sua presenza, divenne ricco d i e d e e famoso. A questo punto, entra in scena, nel l'appellativo vero senso della parola, il personaggio della di munaciello. Con il tempo gli furono attribuiti celeberrima commedia di Eduardo De Filippo addirittura poteri magici al punto da farlo Questi Fantasmi!, dove il buon Pasquale divenire una leggenda. Insomma, chi ne dice Lojacono credeva nella presenza benevola di un bene e chi ne dice male, chi lo cerca e chi spera di munaciello dispensatore di opulenza che altri non incappare mai in questo spiritello. Secondo non era se non l'amante della moglie e, nel un'altra leggenda, i munacielli altri non mentre, ci si chiede un po' beffardamente: quanti sarebbero che i pozzari, ovvero coloro i quali si Pasquale Lojacono esistono a Napoli e non occupavano della gestione delle cavità idriche solo? Ecco forse questo è uno dei tanti motivi che per il loro fisico piccolo ed esile sapevano per cui in certi casi è meglio tacere… destreggiarsi tra un cunicolo e l'altro della cosiddetta Napoli sotterranea. Erano coperti da un elmetto ed un mantello, che somigliava all'abito di un monaco per l'appunto. Spesso per risalire dal sottosuolo, giungevano nelle case del centro storico dove approfittavano per fare uno spuntino ed inoltre, a coloro che non pagavano il loro operato, sottraevano qualche oggetto di valore e addirittura conquistavano le donne della casa. Una terza ipotesi li rappresenta come piccoli demoni dispettosi e cattivi che nascondono oggetti oppure li lasciano ma al solo scopo di attirare a sé i vivi. O munaciello si manifesta agli abitanti della casa con gesti che esprimono benevolenza o antipatia a seconda dei casi. Non a caso un Il Lojacono di Massimo Ranieri antico proverbio recita: “O Munaciello… a chi 67 LA MOSTRA L’evento: Il Cielo oltre gli Dei di Lorenzo Gaudiano Presso la stazione f e r r ov i a r i a Tav Napoli-Afragola dal 18 Gennaio una mostra fotografica di R i c c a r d o D e Massimi, a cura del critico d'arte Barbara Martusciello

a stazione Alta Velocità di Napoli- architetture imponenti che fanno da soggetto Afragola non è soltanto un punto di alle fotografie costituiscono opere realizzate da Lsnodo fondamentale per il trasporto artisti ispirati dalla grandezza divina. ferroviario nel Mezzogiorno, ma anche un Stagliandosi verso il cielo, viene fuori un capolavoro artistico-architettonico che a mano percorso immaginario che unisce due mondi: a mano si sta aprendo ad altri fronti di utilizzo. quello umano, creatore di opere d'arte, e quello Non poteva esserci scenario migliore per la divino, ispiratore e osservatore della loro mostra di Riccardo De Massimi Il Cielo oltre gli realizzazione. La mostra, per gentile Dei, a cura del critico d'arte Barbara concessione di Rete Ferroviaria Italiana, si Martusciello. L'artista originario di Priverno, a v v a l e d e l P a t r o c i n i o d e l l a C I U in provincia di Latina, propone all'interno della (Confederazione Italiana di Unione delle struttura progettata dall'indimenticato Professioni Intellettuali) e sarà visitabile fino al architetto anglo-iracheno Zaha Hadid una 2 febbraio tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 ad rassegna fotografica di 22 scatti a colori e in ingresso libero. bianco e nero. Le figure statuarie e le

Una delle foto in mostra Riccardo De Massimi 68 LA DOLCE IDEA

Pizza al forno o dolce? Perché no entrambi! di Lorenzo Gaudiano Si chiama Pizza Dolce l'ultima ed intrigante novità “sfornata” da Gianluca Ranieri con la collaborazione di Gino Sorbillo

“I più felici sono coloro che vivono giorno Nonna Carolina. Sfoglia e pan di Spagna, per giorno come i bambini, portando a insieme ad ingredienti come il fiordilatte di spasso le loro bambole che svestono e Napoli e la ricotta Fior di Fuscella della Latteria rivestono, girando con gran rispetto intorno Sorrentina, si combineranno per creare la alla dispensa dove la mamma ha rinchiuso i chiusura perfetta di un pranzo o di una cena in dolci, e quando infine riescono a ottenere pizzeria. «Creare la pizza dolce con Gino quanto desiderano, lo divorano a piena Sorbillo – spiega Gianluca Ranieri – è bocca gridando: «Ancora!»”. Un brevissimo intrigante: presta attenzione a particolari estratto dell'opera di Johann Wolfgang Goethe, per rendere più piacevole la degustazione. I dolori del giovane Werther, riassume in Per esempio, stiamo provando diverse pochissimi righi la sensazione che lascerà la consistenze della sfoglia e del pan di Spagna nuova Pizza Dolce della Pasticceria Ranieri, per raggiungere una “scioglievolezza” che sia creata per Gino Sorbillo e destinata a paragonabile a quella della sua pizza». Non completare il menù della nuova pizzeria Lievito resta altro che assaggiarlo per accompagnare la Madre a Mare in via di totale rifacimento a via bontà di una pizza targata Gino Sorbillo con la Partenope. Le prime riproduzioni dolci in gustosa ed intrigante sperimentazione del miniatura saranno: Margherita, Marinara e pasticcere Gianluca Ranieri.

69 SCAFFALE PARTENOPEO “L'ARCIPELAGO IMBRIANI” di Bruno Marchionibus A n n a R i t a R o s s i a l l a r i s c o p e r t a dell'intellettuale cosmopolita e letterato napoletano Vittorio Imbriani Vittorio Imbriani

tanto della penna quanto dei duelli, lo stile di Imbriani è unico e contrario a tutti gli schemi formali allora in voga così come lo è stata la sua vita, trascorsa fin dall'infanzia in giro tra l'Italia e l'Europa fino al definitivo ritorno nella natia Napoli all'età di 30 anni. Lo scrittore acquisisce così, come ricorda l'autrice, «tratti unici per i suoi tempi. Imbriani è un napoletano “italianissimo” (molto tardi apprese il Anna Rita Rossi dialetto come vera e propria lingua Il 21 dicembre alla libreria “Colonnese” è stato straniera) con una formazione cosmopolita presentato “L'Arcipelago Imbriani” di Anna che, se da una parte offre al lettore una Rita Rossi, volume facente parte della collana diversa chiave di lettura dell'Italia e della “Il Merito di Napoli” incentrato sulla figura Napoli a lui contemporanea, dall'altra dell'istrionico Vittorio Imbriani. Il titolo, spiega continua ancora oggi a trasmettere qualcosa l'autrice, è un tributo a Benito Iezzi, studioso con le sue opere, forti proprio perché appassionato del letterato napoletano, al quale anacronistiche e controcorrente». Un motivo si deve questa metafora che ben esprime in più, questo, per l'eterogeneità dell'intellettuale e dell'uomo. La andare a riscoprire i scrittura di Imbriani infatti spaziò dalla suoi scritti, magari narrativa alla prosa, dall'etnografia alla critica partendo proprio letteraria fino al giornalismo. «Un autore che d a l l a l e t t u r a io stessa non conoscevo prima che il mio d e l l ' A r c i p e l a g o relatore me lo proponesse come argomento delineato da Anna per la tesi – confessa Anna Rita – ma che credo Rita Rossi. meriti davvero una riscoperta da parte del pubblico napoletano e non solo». Amante La copertina de “L'Arcipelago Imbriani” 70 TENDENZE Cosa berremo nel

2019? di Giorgio Punzo Il cocktail trend parla di prodotti di stagione ma il vecchio gin tonic vive una seconda giovinezza

ome ogni inizio anno si prova a fare un valorizzare l'originalità del prodotto e l'utilizzo bilancio del precedente, cercando di di spezie e prodotti di stagione con importanti Cpronosticare i nuovi l e ga m i c o n l e s p e c i a l i t à trend del mercato. Un'analisi mai territoriali ». I nostri esperti facile in cui si cerca di prevedere continuano: «Oggi fare il barman lo sviluppo delle tendenze, r i c h i e d e a n c h e c a p a c i t à l'evoluzione di gusti, abitudini e manageriali con forte attenzione innovazioni di processo. In realtà alla limitazione degli sprechi, al il mondo della mixology degli drink cost e alla sostenibilità, ultimi mesi offre molti spunti di proprio come avviene nel mondo riflessione su quanto potrà della ristorazione. Per quanto accadere nel prossimo futuro, riguarda i gusti, sembra esserci come ci raccontano Antonio un orientamento verso sapori più I m b r i a n i e L i n o S b a r r a acidi ed amari, rispetto ai cocktail –direttore e barman dell'Intrigo zuccherosi, andando a rafforzare Cafè, noto locale della movida l'utilizzo di bitter, spezie ed notturna nell'area Nord di infusi». Se dovesse indicare il Napoli. Allora, cosa berremo nel cocktail che vi richiedono di più 2019? «Iniziamo col premettere in questo periodo? «Sicuramente che oggi i consumatori sono ben il gin tonic. Un grande classico informati e consapevoli, tant'è che assume che sta vivendo una seconda vita anche grazie sempre maggiore importanza l'esperienza all'offerta di toniche di grande qualità e che “d'acquisto”, vissuta attraverso il racconto del assumeranno sempre maggiore importanza alla drink, della sua storia e delle materie prime. pari delle etichette di gin più prestigiose e Altri aspetti che assumono grande rilevanza ricercate ». Infine, l'estetica della presentazione riguardano la proposta di prodotti home-made, ai tempi dei social diventa ancor più tesi a valorizzare l'originalità del prodotto e fondamentale.

71 Napoli Via Di Pozzuoli 7 -80124 TEL-FAX 0815709811 - [email protected] TENDENZE La salute è la prima cosa di Lorenzo Gaudiano L a M e d i t a z i o n e T r a s c e n d e n t a l e c o m e strumento per combattere lo stress e migliorare la qualità Maharishi Mahesh Yogi Negli ultimi anni il concetto di salute tout court disagio psicologico, può comportare diverse è stato sostituito da quello del benessere. Lo conseguenze a livello biologico e quindi stato di salute identifica una situazione di malattie. Esistono tanti modi di combattere lo assenza di malattia e una piena efficienza fisica stress e cambiare il proprio stile di vita. Uno dei mentre il benessere, oltre allo stato di sanità metodi è adottare una tecnica di rilassamento: della persona, si concentra anche sull'efficacia ve ne sono diverse come il training autogeno, della nostra vita sociale e relazionale. Il mind fullness, yoga posturale etc. ma la più benessere quindi non è solo condurre una vita accreditata è la Meditazione Trascendentale, sana, ovvero attività fisica, regimi alimentari che si ritiene sia la più efficace per combattere lo controllati evitare eccessi etc. ma anche sotto il stress e migliorare la qualità della vita. La profilo interiore, quindi stare bene con gli altri e Meditazione Trascendentale è una pratica che sviluppare relazioni ed inserirsi al meglio nei si tramanda da millenni oralmente da un vari contesti sociali con i quali ci troviamo ad maestro all'altro, fino ad arrivare ai giorni avere a che fare quotidianamente, come il lavoro nostri a Maharishi Mahesh Yogi, filosofo e la famiglia. Il mondo di oggi è alquanto indiano e fondatore del movimento ad esso complesso e nei nostri rapporti ci imbattiamo relativo che negli anni 50 rivelò al mondo intero spesso in situazioni che ci creano rabbia, i benefici di questa tecnica, che viene insegnata disagio, preoccupazione, paura di non farcela, secondo antichi metodi che in modo naturale tutte accorpate in una sola parola: stress. permettono alla mente di sperimentare lo stato Questo termine è inserito in psicologia ma è stato preso in prestito dall'industria metallurgica: “stress test” sono le sollecitazioni a cui sono sottoposti i prodotti, analogamente a quello che viviamo ogni giorno quando ci confrontiamo con il mondo del lavoro e la società in generale. Lo stress, oltre a creare

73 più appagante nella sua vera natura. Molti Chiunque può imparare la M.T. a prescindere conoscono Maharishi poiché personaggi famosi dal suo background culturale, religioso o come i Beatles, Mia Farrow, il celeberrimo educativo. Venti minuti, due volte al giorno, regista David Linch, il cantante Sting si sono sono sufficienti per produrre i risultati recati in India per incontrarlo, essendo degli desiderati. In Campania esiste un centro attivo assidui sostenitori del movimento. La per imparare questa tecnica e precisamente a meditazione viene praticata attualmente da Giugliano in Campania località Varcaturo (NA) milioni di persone in tutto il mondo. In Italia sta e gli insegnanti sono a disposizione del pubblico ottenendo dei riscontri molto positivi tanto è per rispondere a tutti i quesiti a loro rivolti. Per vero che esistono centri molto attivi dove essa contatti si invita a consultare il sito Napoli- v i e n e p r a t i c a t a . L a M e d i t a z i o n e Giugliano Meditazione Trascendentale è essere se stessi, attivare il T r a s c e n d e n t a l e . i t . potenziale di auto guarigione del corpo, felicità Inoltre sono aperte al e pace interiore, esperienze umane elevate, pubblico con scadenza sviluppo totale del nostro potenziale bisettimanale delle intellettivo, la via più veloce per un mondo conferenze introduttive migliore. Essa è una tecnica, quindi non è una per una più approfondita pratica religiosa o stile di vita ed è insegnata da conoscenza di quanto professionisti qualificati e certificati ed è, infine, sopra descritto. confermata da ricerche di altissima qualità.

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