Quadrimestrale - Spedizione in abbonamento - postale D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) - art. 1, comma 1, DCB Roma - Iscrizione Registro Stampa - Tribunale di Roma n 16697 - del 18-2-1997 - iscrizione ROC n. 10933 PAGINEGIOVANI Anno XLI,n.165|NuovaSerie la Tvdeiragazzi C'era unavolta DOSSIER essere uomo Alberto Manzi: SPECIALE dell'educatore Biblioteca Libri perragazzi SCHEDE Gennaio-Aprile 2017 RINNOVAMENTO DELLA RIVISTA NEI 40ANNI .01 ISSN 2532-8751 UN

PAGINEGIOVANI SEDE ANNO XLI, N. 165 - NUOVA SERIE ANNO XLI, DIREZIONE REDAZIONE COMITATO SCIENTIFICO Università del Salento Katarzyna Biernacka-Licznar Università di Breslavia (Polonia) Teresa Colomer Università di Barcellona (Spagna) Giuseppe Cristofaro Università de L’Aquila Daniele Giancane Università di Bari Peter Hunt Università di Cardiff/Rohempton (UK) Giordana Merlo Università di Padova Luana Salvarani Università di Parma Gruppo di Servizio per la Letteratura Giovanile Via dei Colli Portuensi, 12 - 00151 Roma Tel. 3495626846 e-mail [email protected] gennaio-aprile 2017 gennaio-aprile ISSN 2532-8751 Rivista quadrimestrale Spedizione in abbonamento postale D. L. 353/2003 n. 46) (conv. in L. 27/02/2004 Roma art. 1, comma 1, DCB Iscrizione Registro Stampa 16697 Tribunale di Roma n del 18-2-1997 iscrizione ROC n. 10933 direttore responsabile Italo Spada direttore scientifico Angelo Nobile coordinatrice redazionale Claudia Camicia Renato Ciavola Anna Maria de Majo Debora Penzo Cosimo Rodia Domenico Volpi Gabriella Armenise 35 06 08 11 18 19 25 29 32 04 41 53

Ottobre 2017 Agra Editrice srl

30 € da versare sul cc. 21911003 intestato a Gruppo di la fiaccola Copyright, dove non indicato, si intende dell'Autore e/o dell'Editore Associato USPI Unione Stampa Periodica Italiana Finito di stampare

Realizzazione editoriale Copertina di Renato Ciavola oppure IBAN: IT 20 P 0760103200000021911003 3 numeri annui Servizio per la Letteratura Giovanile, Via dei Colli Portuensi, 12 – 00151 Roma SCHEDE DI LIBRI PER RAGAZZI di Bruno Tognolini La TV non è un paese per poeti e bambini? di Gennaro Colangelo TV e formazione giovanile: TV e formazione giovanile: di Massimo Emanuelli professionale con la Tv dei Ragazziprofessionale con la Tv dei la sfida delle differenze La mia infanzia e la mia crescita La mia infanzia e la mia crescita di A. M. de Majo La storica "TV dei ragazzi" La storica "TV dei ragazzi" DOSSIER C'ERA UNA VOLTA LA TV DEI RAGAZZI di Renato Ciavola Fantascienza e fumetto ensemble Fantascienza insipiente di Domenico Volpi Mario Pucci autore valente nella società Mario Pucci autore valente di Maria Pia Latorre di Maria Pia Latorre Alberto Manzi: essere uomo Alberto Manzi: di Angelo Nobile nel segno della continuità Un impegno Passo di Domenico Volpi Un nuovo inizio dopo i 40 inizio dopo Un nuovo di Claudia Camicia

SOMMARIO Biblioteca dell'educatore PRESENTAZIONE

PRESENTAZIONE DEL NUOVO CORSO DELLA RIVISTA UN NUOVO INIZIO DOPO I 40 di Claudia Camicia Presidente GSLG

el panorama delle pubblicazioni so l’intento di seguire e commentare i professionali rivolte ad un target maggiori fenomeni culturali italiani, con Nappassionato e anche specializzato un approccio critico di impianto socio-pe- in letteratura giovanile, ‹‹Pagine Giova- dagogico che si è sempre contraddistinto ni›› è una rivista storica, seconda solo a all’interno della pluralità di interventi ‹‹LG Argomenti›› che nacque nel 1965 di altre fonti. Tra questi annoveriamo, col titolo di ‹‹Il Minuzzolo››, sostituito nel storicamente, Duilio Gasparini, Danie- 1976 con quello attuale. ‹‹Pagine Giova- le Giancane, Sira Serenella Macchietti, ni›› compie nel 2017 i suoi primi 40 anni: Eugenia Martinez, Angelo Nobile, Ruggero durante questo periodo ha guadagnato Y. Quintavalle, Cosimo Rodia, Italo Spada, Claudia Camicia Presidente GSLG una posizione di rilievo nel campo dell’in- senza dimenticare il fondatore del GSLG, dagine e della riflessione critica sul libro quel Domenico Volpi, oggi decano della per ragazzi, spaziando dalla produzione letteratura giovanile, di cui abbiamo re- nazionale a quella internazionale. Tra i centemente festeggiato i 90 anni proprio suoi collaboratori si annoverano studiosi, sulle pagine della sua rivista. E accanto ad giornalisti, docenti che hanno condivi- essi gli studiosi di cui abbiamo ospitato

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occasionalmente i contributi e che confi- e basilare dell’uomo. Anche la redazione diamo possano ancora assicurarci la loro della nostra rivista in un certo qual senso preziosa collaborazione: Marino Cassini, assolve a questo impulso: “raccontare” Ermanno Detti, Antonio Faeti, Gianna coloro che raccontano le storie, ma anche Marrone, Bruno Tognolini… i percorsi critici, i luoghi deputati e gli strumenti professionali; così ci aiutiamo a riraccontare, per migliorarci in senso UNA LETTURA umano ed etico. Il nostro sforzo non si PROFESSIONALE/ traduce in un mero esercizio letterario, i nostri obiettivi sono di schiudere le menti PROFESSIONALIZZANTE dei lettori a inediti significati della narra- Grazie all’esperienza maturata in questi zione, a temi d’attualità per sempre nuovi decenni e al contesto socio culturale percorsi interpretativi. Questa è la nostra in cui è intervenuto, il GSLG ritiene epifania. di avere competenze e prospettive adeguate a continuare a proporsi con ‹‹Pagine Giovani›› come utile riferimento IL FUTURO DI per lo studioso e come strumento di aggiornamento e orientamento ‹‹PAGINE GIOVANI›› Ci si pone davanti una sfida, che vogliamo professionale per i molti operatori accogliere con entusiasmo, nell’intento di culturali, insegnanti, educatori che agevolare lo sguardo soggettivo del singo- vogliano ancora impegnarsi sul piano lo lettore, per indirizzarlo ad una rifles- educativo e didattico nella promozione sione, al dialogo proficuo con altri lettori, della lettura. Per essi la lettura saggistica con attenzione – nella tradizione della deve tornare a rispondere all’esigenza rivista – agli aspetti formativi del libro e di aggiornamento professionale, di della lettura. Le rubriche saranno curate formazione continua, di esercizio critico. ancora da esperti, si inserirà una voce Anche se le indagini statistiche in Italia regolare per trattare di critica psico-pe- registrano un netto calo di letture per dagogica del libro per l’età evolutiva, di sito www.pagine-giovani.it con rubriche questo scopo, anche se i saggi/manuali esperienze in biblioteca, di teatro ragazzi. di approfondimenti, attualità e notizie; specialistici tendono a diminuire il Gli articoli della nostra rivista riporteranno tali sezioni potranno essere aggiornate numero delle pagine per non scoraggiare l’interesse anche verso realtà di altri Paesi, con maggior tempestività permettendo i lettori, anche se i nativi digitali sono con la passione di nuovi collaboratori di commentare eventi e pubblicazioni abituati a documentarsi da fonti online e il supporto di un comitato scientifico quasi in tempo reale. Non trascurerà di non sempre attendibili e complete, non solo italiano. La nervatura rimane il ospitare commenti e interviste anche in anche se tutti noi siamo comunque dossier tematico, fiore all’occhiello che ha formato video e trailers per presentare afflitti dalla costante carenza di tempo ricevuto ottimi giudizi e che ha una imme- eventi significativi. Amplificare le possibi- libero, desideriamo proseguire ad diata ricaduta anche in ambito accademi- lità di letture, guadagnare uno spazio di impegnarci per offrire a molti la possibilità co. A tal proposito nei prossimi mesi sarà contraddittorio, ascoltare le domande dei di uscire dalla propria individualità e realizzata una pubblicazione che raccoglie lettori. scandagliare una realtà condivisa, mirare gli inserti più interessanti apparsi nel tem- ad una crescita estetica, contenutistica, po sulla rivista, atti ad un aggiornamento etica. ‹‹Pagine Giovani›› quindi come individuale e anche professionale. Di tutte ALTRE NOVITÀ un periodico che rappresenta tuttora …Ce ne saranno, perché la passione ci le annate di ‹‹Pagine Giovani›› sarà stilato un luogo privilegiato finalizzato ad un sostiene. Colgo l’occasione per ringraziare un indice ragionato per autori e titoli, cammino personale ma anche collettivo/ coloro che condividono la nostra avventu- anch’esso di prossima pubblicazione, per di gruppo. ra e con i quali si è instaurata un’intensa facilitare la consultazione e la richiesta di sinergia dai risultati molto positivi; tutti i articoli, per migliorare la sua divulgazione lettori che ci hanno sempre seguito e le e lettura. IL NOSTRO istituzioni, il Centro per il Libro e la Let- STORYTELLING tura di Roma e la Direzione del Ministero In quante occasioni, forse a volte anche UN SITO INTERATTIVO dei Beni Culturali per l'attenzione e la a sproposito, si sente utilizzare l’espres- In concomitanza con questo importante stima che ci dimostrano. π sione storytelling? Questa tendenza alla traguardo l’associazione GSLG ha deciso narrazione di emozioni, avvenimenti, fan- di migliorare l’offerta di contenuti del tasie risponde ad un’esigenza profonda periodico e nel contempo di creare un

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PASSO LA FIACCOLA di Domenico Volpi Presidente onorario GSLG

utto ebbe evitare che vi fosse un monopolio della di compromettersi. Il Gruppo vide crescere inizio cultura, i sette samurai fecero appello ai rapidamente i Soci, quindi c’era bisogno Tquando molti che condividevano le stesse idee e di un collegamento periodico: ecco na- i sette samurai fondarono un’associazione che aveva ed scere il bimestrale «Pagine Giovani» come sguainarono le ha ancora la denominazione di “Gruppo “bollettino” di notizie delle attività svolte o penne. Ecco chi di Servizio per la Letteratura Giovanile”, da proporre, ma anche come periodico di erano i temerari: anche se la sigla GSLG non ha sonorità. recensioni e di “saggistica breve” su argo- Eugenia Martinez e Ne fu eletto presidente Ruggero Y. Quin- menti e problemi di letteratura giovanile Bruna Paltrinieri, allora tavalle grazie alle sue capacità organiz- e di educazione alla lettura. Sedici timide ai vertici della critica della zative, e io vicepresidente e redattore di pagine senza copertina, per il primo nu- LG, gli scrittori Danilo Forina, «Pagine giovani». Eccoli dunque proporre mero e per diversi anni ancora, poi a 24 Angela Latini, Ruggero Quinta- alle scuole e alle biblioteche comunali pagine, con due soli numeri speciali ben valle, Annamaria Ferretti, Do- incontri con l’Autore in cui si parlasse di più ricchi in occasione dei due spettaco- menico Volpi, cui si aggiunsero tutti i libri, di qualunque autore: da come lari Congressi, dai titoli provocanti: quello entro breve tempo Giovanna Ri- nascono le idee a come si struttura una nazionale Chi c’è dietro la pagina” del 1982 ghini Ricci, Rossana Guarnieri, narrazione, dal valore della parola parlata e quello internazionale La Cenerentola in Piera Paltro, Vittoria Fabretti, e scritta a come materialmente nasce un blue jeans nel 1988. Sandra Frizzera, Ines Belski libro con la collaborazione di vari tecnici Nel 1990, arriva audacemente il salto in Lagazzi, Elda Bossi, Emilia (un aspetto che molte scuole non aveva- avanti, il bollettino diventa rivista con più Fedi, Nuccia Resegotti, Ma- no mai trattato), dal confronto con i nuovi pagine (48 o 64) e copertina in cartoncino rio Pucci, Luigi Tatto, Aldo mass media ai meccanismi della fantasia sulla quale spicca la scritta “Nuova Serie”. Zelli, Inisero Cremaschi, Gilda individuale, da come si possono accresce- Dico “audacemente” perché ci siamo Musa, Salvatore Ascenzi, la giornalista re e affinare la propria creatività e le capa- sempre finanziati da soli, con i contri- Mariella Lombardo e il poliedrico Renato cità di scrittura a come interessarsi ai libri buti volontari dei Soci, a partire da una Ciavola. seguendo interessi e coltivando curiosità. quota base sulla quale ciascuno poteva Era il 1977, e si avvertiva già la crisi della Libri di libertà, sulla linea di Don Milani. aggiungere del suo, e tremavo un po’, nel lettura. «Bisogna fare qualcosa» fu detto. Il metodo e lo stile di questa attività, che 1991, nell’assumere la Presidenza a causa «Sradichiamoci dalle nostre scrivanie e fu fondamentale nel primo ventennio, delle strettezze finanziarie… a cui poi feci andiamo incontro ai ragazzi». sono stati dettagliatamente esposti da l’abitudine. L’animazione della lettura nelle scuole e R.Y Quintavalle sui numeri 76 e 77 della Nella nuova veste, le iniziative intraprese nelle biblioteche, fino allora, consisteva rivista «Pagine Giovani» e nel libro Anima- dalle nostre sezioni regionali (in partico- per lo più in incontri con un autore che, zione culturale per la letteratura giovanile lare quella di Torino), furono riferite più inviato dall’editore, presentava – e a volte (Edizioni Paoline, Roma, 1980). Nel vasto dettagliatamente in modo che i lettori firmava e vendeva – un proprio libro o mondo della letteratura giovanile (auto- potessero riprenderne l’ispirazione e le l’insieme della propria opera. A questa ri, illustratori, editori, critici, insegnanti, modalità; crebbero il numero e la qualità strumentalizzazione commerciale se ne genitori…), l’iniziativa suscitò subito delle recensioni di libri per bambini e aggiungeva spesso una ideologica, data interesse e discussioni; con adesioni ragazzi e di saggi, indirizzate a biblioteche, la predominanza di impostazioni che calorose e riserve dovute all’influenza insegnanti, genitori, altre figure di educa- facevano prevalere gli aspetti politici e del monopolio culturale suddetto: non tori, studiosi del settore. sociologici su quelli psico-pedagogici. a caso, uno dei primi articoli s’intitolava Soprattutto si elevarono il numero e la Stanchi di essere messi da parte e per “Sarei d’accordo, però…”, ovvero il coraggio qualità dei collaboratori (tutti volontari)

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e degli argomenti trattati, in particolare 11-20) e in altri contributi conglobati nel più liberi e presso la Università Pontificia con la successiva introduzione dei dossier testo e non staccabili; tra questi ho ritro- Salesiana, appaiono tematiche di gran- centrali monotematici. Oltre ai critici vato quasi con sorpresa una mia sintesi de interesse. In questa sede mi limito professionali (indimenticabili Giacomo V. dell’educazione alla lettura: Ragazzi, libri a menzionare i saggi a più voci I Fratelli Paolozzi e Alessandro Celidoni), abbiamo e lettura: le idee fondamentali, valida ancor Grimm (n. 133), Nel centenario della morte annoverato saggisti come Renato Ciavola, oggi (n. 92). La posizione centrale, quindi di De Amicis (n. 137), Il genere poliziesco Marino Cassini, Cosimo Rodia, Antonio con numerazione propria ed estraibile, (n. 142), Giuseppe Fanciulli (n. 144), 100 Scacco, Italo Spada (cinema), e docenti emerse con le mie cinque puntate a colori anni di Salgari (n. 148), La Grande Guerra universitari come Rita D’Amelio, Danie- sul valore educativo dell’umorismo, rac- e i ragazzi (n. 159), e i recenti Jack London le Giancane, Duilio Gasparini, Giovanni colte poi nel volume Ridere sul serio (GSLG, (n. 161), La follia dell’ideale: Don Chisciotte Cattanei, Enzo Petrini, Gianna Marrone, 2001). Le pagine erano salite a 80 o a 96. (n.162) e La rappresentazione del padre Carlo Marini, e soprattutto Angelo Nobile La rivista era matura per questi sviluppi. nella LG (n. 164). che tutti noi, e io personalmente, rin- Sarebbe lungo citare quali argomenti Poiché però è noto che io sono il cam- graziamo per una collaborazione ormai sono stati sviscerati dal 2001 ad oggi nei pione mondiale della modestia, non venticinquennale e per gli impegni che si vari dossier, per lo più curati o suggeriti posso fare a meno di citare il dossier assumerà. Aggiungo “narratori per imma- da Angelo Nobile, alcuni dei quali verran- n.160, dedicato ai miei 90 anni, di cui 70 gini” come gli umoristi Alberto Catalani e il no presto pubblicati in volume. Ne cito di impegno nel campo della LG, e il n.161 grande Paolo Del Vaglio, Renato Riccioni – solo alcuni, per dimostrarne la varietà. che celebra i 40 anni di vita del Gruppo, creatore dei personaggi de "La Giostra" – Generalmente si compongono di tre o che ha occupato tanto spazio nella mia e la pittrice, poetessa e saggista Gabriella quattro saggi sullo stesso tema visto da esistenza. Martino. prospettive e da autori diversi, tra i quali Quasi tutti gli editoriali sono stati scritti da Nei primi due numeri del 1991 si può spicca l’impegno dello stesso Nobile e del me, inoltre ho contribuito a vari dossier ritrovare, in due puntate, la mia corposa saggista Cosimo Rodia, autore anche di e pubblicato una fitta articolistica, perciò relazione tenuta a Schio su “L’editoria numerosi libri di LG. ringrazio la Provvidenza che mi ha con- per i giovani” che documenta e analiz- Cito in particolare Letteratura Giovanile e cesso di esprimere i mei pensieri libera- za la situazione editoriale e culturale di cinema (n. 124), Speciale Andersen (n.126) mente, senza costrizioni, censure o timori, allora, mentre la sua evoluzione fino ad con numerosi apporti che occupano non avendo nulla né da guadagnare né oggi è fotografata dai puntuali resoconti, quasi tutta la rivista, Speciale Fantascien- da perdere in termini di carriere o di pol- ospitati dalla rivista, sull’annuale Fiera del za (n.128), a cura di A. Scacco, massimo trone. Ho lottato lietamente tutta la vita Libro per Ragazzi di Bologna, cui il GSLG studioso nazionale di questo genere per una comunicazione che fosse chiara, è sempre stato presente tenendovi le sue narrativo. dignitosa e rispettosa della personalità assemblee. Poi, ecco un altro balzo in avanti. Con del lettore sia nella forma sia nei contenu- Nel n. 2 del ’92, un bilancio degli Incontri la nuova presidenza di Claudia Camicia, ti; ho insistito sul valore insostituibile della con l’Autore dall’ottobre ’77 alla fine del cui va tutta la mia gratitudine per l’onere parola anche nel mondo degli smart, ho ’91 dava questi numeri: 72.050 alunni, assunto, la rivista sfoggia una veste rinno- coltivato la preziosità dell’umorismo, ed 3289 insegnanti, 5893 genitori, sulla base vata: originale formato oblungo, copertina anche per suo mezzo ho fatto polemiche delle dichiarazioni ogni volta richieste agli disegnata a due colori, numero di pagine per raddrizzare alcune storture, ho steso organizzatori. da 64 a 96, parecchie illustrazioni e dos- varie recensioni non compiacenti. Poiché Quanto ai dossier, se ne può ritrovare un sier più consistenti. spero di continuare a farlo, prendetelo embrione [o un’anticipazione?] nel mio Oltre agli Atti dei Convegni annuali svolti come un atto di sincerità e di rifiuto di spassoso Lo sport nelle fiabe(n. 84, pp. nel quadro della romana Fiera Più libri, opportunismi e servilismi. π

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UN IMPEGNO NEL SEGNO DELLA CONTINUITÀ di Angelo Nobile Direttore scientifico della rivista

Uno sguardo al passato mero delle pagine, arricchito e irrobustito ata nel 1977 come espressione del nei contenuti, grazie anche a qualificate “Gruppo di Servizio per la Lettera- collaborazioni, ha rappresentato una voce Ntura Giovanile”, per iniziativa di un libera, non allineata, all’occorrenza disso- appassionato gruppo di valenti scrittori nante, rispetto a posizioni critico-ideologi- capitanati da Domenico Volpi e Ruggero che dominanti, segnalandosi per una sua Y Quintavalle, «Pagine giovani» condivide precisa identità. Una voce “fuori del coro”, con «LG Argomenti» il primato della lon- per riportare un’espressione cara a Volpi, gevità, essendo entrambe le più antiche rifuggente da mode e da conformismi, riviste specializzate di letteratura giova- svincolata da qualsiasi condizionamento nile tuttora edite in Italia. Il periodico, esterno e tanto più da interessi editoriali inizialmente in forma di bollettino, con un (non a caso al suo interno non ospita numero ridotto di pagine e una modesta alcun tipo di pubblicità). veste editoriale, migliorato progressiva- Portata coraggiosamente avanti con mente nella grafica, accresciuto nel nu- scarse risorse finanziarie, e principal-

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mente con le quote dei soci del GSLG e il della comunicazione narrativa. Donde e nodali della disciplina, in continuo dialo- supporto di qualche generosa donazione, anche le ponderate indicazioni e i mirati go e confronto dialettico con gli studiosi grazie all’impegno disinteressato di un suggerimenti di lettura, tramite le nutrite del settore e di altri ambiti disciplinari, in ristretto numero di persone sorrette da e sempre obiettive recensioni e specifiche un orizzonte non soltanto nazionale. ragioni ideali, la rivista ha costituito un rubriche. Il rigore dell’impostazione e della tratta- punto di riferimento e di aggregazione Sotto il profilo grafico le modifiche intro- zione non farà venire meno l’attenzione per quanti sono convinti che il libro per dotte ne faciliteranno la leggibilità e la della rivista ai propri tradizionali lettori ragazzi, accanto al piacere del testo, abbia consultazione, mentre il nuovo formato, e interlocutori: insegnanti, bibliotecari, anche una non tacitabile né incompatibile con dimensioni verticali più ridotte, ne mi- scrittori per ragazzi, genitori più avvertiti, missione educativo/formativa nei con- gliorerà la funzionalità e la maneggiabilità, studenti universitari, studiosi della discipli- fronti delle giovani generazioni, e tanto e ne favorirà l’agevole riposizione negli na e di territori contigui. più oggi, a fronte delle tante emergenze scaffali della biblioteca o della libreria Nella tradizione di «Pagine giovani» si educative – e più propriamente etiche – personale. continuerà a dibattere temi e problemi di che attraversano il nostro Paese, compli- La rivista continuerà a privilegiare un letteratura giovanile in assoluta libertà e ce il frequente disimpegno della famiglia e approccio interdisciplinare al libro per indipendenza di giudizio, aliena da logiche della scuola. ragazzi, attento da un lato alla dimensio- Né la rivista ha mancato di segnalarsi ne storico-letteraria, dall’altro a quella negli anni per significativi apporti agli socio-psico-pedagogica e valoriale, focaliz- studi del settore. In particolare, a partire zando il proprio interesse e la conseguen- dall’inizio del nuovo millennio, i corposi te indagine critica – oltre che sull’autore dossier monotematici interni alla rivista e sul testo – sul lettore e sugli effetti delle hanno fornito un importante contributo letture sulla sua personalità, nonché sui alla migliore conoscenza critica e all’ap- processi psicologici che presiedono all’ap- profondimento di autori, temi e problemi propriazione dei loro contenuti, narrativi di letteratura giovanile. e non, quale quello della comprensione. Con ciò ponendosi in una linea di continuità Impegni per il futuro ideale con l’approccio di grandi maestri Come anticipato dai precedenti interventi, del pensiero pedagogico, pionieri e cultori da quest’anno la rivista inizia un nuovo della disciplina, da Volpicelli a Corallo a corso, attraverso una trasformazione che Valeri, dalla Bernardinis a Petrini a Lugli, e di non concerne soltanto l’impostazione, psicologi della statura di Guido Petter e di l’impaginazione, la disposizione interna Marc Soriano. degli spazi, l’aspetto grafico-editoriale e la Pertanto in questo nuovo corso la rivista periodicità (da trimestrale in quadrime- continuerà a mantenere il suo tradiziona- strale), ma prevede anche il rinnovamen- le taglio critico e informativo e a declinare to della direzione e della redazione, un la materia in chiave socio-psico-pedagogi- allargamento della cerchia dei collabora- ca, dilatando il proprio campo di indagine tori, l’istituzione di un qualificato comitato anche ai linguaggi non (o non esclusiva- scientifico, l’introduzione di nuove rubri- mente) verbali-alfabetici, e quindi a una che. Mentre l’elaborazione di rigorose molteplicità di formati narrativi, dal libro norme redazionali – che verranno inviate al fumetto – ora più spesso graphic novel di volta in volta ai collaboratori – assicu- – al cartoon, dalla cinematografia alla rerà una migliore leggibilità e omogeneità pubblicità. Cercando di uscire, a livello di grafica. informazione come di collaborazioni, dagli Ecco quindi «Pagine giovani», a 40 anni angusti confini nazionali per spaziare in dalla sua fondazione, pronta ad una nuo- più ampi orizzonti, europei e internazio- va e più impegnativa avventura, nel segno nali (donde anche l’introduzione, a partire della continuità e con l’intento che l’ha co- dal prossimo numero, di un Notiziario stantemente animata: quello di apportare internazionale). Nel mentre presenterà, un sempre più significativo contributo agli anzitutto attraverso obiettive recensioni studi su autori, temi e questioni nodali e qualificati contributi saggistici, integrati di letteratura giovanile: individuando e da apposite rubriche frutto delle compe- dibattendo problemi, segnalando criticità, tenze di studiosi di varia formazione, una sforzandosi di acuire sensibilità di ordine panoramica critica dell’odierna e trascor- umano, sociale, psicologico e didattico, sa produzione editoriale per ragazzi. Né avendo sempre presente il destinatario tralascerà di affrontare problemi centrali

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di unanimismo come da conformistico in Lettere e in Beni culturali, educatori in adeguamento all’opinione dei più. Avendo genere. A tal fine, a partire dal prossimo presente il bambino reale nell’odierno numero, verranno progressivamente scenario socio-culturale, con le sue pecu- introdotte – alcune con carattere di conti- liarità psicologiche, i suoi bisogni formati- nuità, altre di occasionalità e di episodicità vi, la sua variegata situazione familiare e – specifiche rubriche, affidate a studiosi sociale, le sue fragilità, suggestionabilità ed esperti del settore. Possiamo ipotiz- e vulnerabilità. A fronte di questa mutata zare: Controcanto, Opinioni a confronto, realtà la rivista cercherà di rispondere Spazio biblioteche, Teatro ragazzi, L’angolo non superficialmente, attraverso arti- della didattica, Osservatorio sull’editoria per coli, rubriche, dossier, servizi, interviste, ragazzi, L’intervista, Il mondo dei cartoons, recensioni, notizie e informazioni…, agli Notiziario internazionale. Senza rinunciare interessi e alle necessità – anche profes- a dibattere, in fecondo dialogo e all’occor- sionali – di un vasto pubblico di educatori renza in contraddittorio con gli studiosi in senso lato, e contestualmente di stu- del settore, le molte questioni epistemo- diosi e di studenti impegnati nella stesura logiche della disciplina a tutt’oggi irrisolte. di ricerche e di tesi di laurea. Chiamiamo a raccolta come lettori e La prospettiva nella quale ci poniamo abbonati le persone – e sono molte – rimane sempre quella socio-psico-peda- che condividono questa impostazione gogica e valoriale, più volte sottolineata, psico-pedagogica e valoriale e che dalla convinti che pur nell’età del disincanto, a stessa e dalle conseguenti implicazioni fronte dello sgretolamento di certezze, in operative traggono spunti, linfa, consape- una società ad un tempo liquida e ano- volezze, incoraggiamento e orientamenti mica, non più strutturata attorno ad un per il loro agire educativo. saldo e coerente nucleo di valori, perman- Rivista quindi coerente con una propria gono tuttavia alcuni valori imprescindibili visione dell’educazione e del libro per ra- da perseguire, a salvaguardia della forma- gazzi, della sua mission e delle sue finalità, zione integrale della persona e a presidio ma al tempo stesso aperta al dialogo e dei principi cardine della convivenza civile. al confronto. Tanto che ogni qual volta Valori condivisi da conservare e fini o se ne presenterà l’occasione si attiverà la mete ideali cui tendere anche attraverso rubrica Opinioni a confronto, che ospiterà la risorsa del libro e della lettura. Si tratta differenti tesi o argomentazioni su un di mete, ideali e valori trasmessi dalla medesimo tema di interesse per i nostri classicità, filtrati dalla migliore tradizione lettori. umanistica e cristiana e ampiamente Alla base del nostro impegno anche l’ul- recepiti dalla nostra costituzione repub- teriore convinzione che pur nella società blicana. Alla scrittura per ragazzi, presen- dell’informazione, del primato dei nuovi te e trascorsa (donde la nostra attenzione strumenti del comunicare e dell’esplosio- anche ai classici della letteratura per la ne degli alfabeti ideo-visivi e informatici, gioventù) affidiamo quindi, accanto al il libro ad alto livello di letterarietà e con- fascino del racconto, all’incanto della gruo nei contenuti, specialmente allorché narrazione, anche una imprescindibile assume forma narrativa, conserva un suo missione educativa, non incompatibile col non usurpabile fascino e assolve postma- barthesiano piacere del testo. niamente ad una funzione riequilibratrice È intento e meta ambiziosa della rivista e riparatrice rispetto all’odierno impo- rappresentare, accanto ad altre del set- verimento linguistico e al rischio di una tore, un punto di riferimento, una fonte crescente deriva culturale e assiologica, di informazioni, un’occasione di dialogo concorrendo alla formazione dell’uomo e di scambio di opinioni e di esperienze, completo in tutti i suoi aspetti e dimensio- di apertura di orizzonti critici per geni- ni, nel mentre prosegue nella sua storica tori, insegnanti, bibliotecari, animatori, missione umanizzante, interiormente scrittori e illustratori per ragazzi, studiosi rigenerante e culturalmente arricchente, e studenti universitari, specialmente della ergendosi a baluardo di civiltà e a garante Facoltà di Scienze della Formazione e dei di ordinata convivenza civile. π corsi di laurea in Scienze dell’educazione,

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di Maria Pia Latorre Docente, autrice di libri per ragazzi

Scrivere è sempre nascondere qualcosa in modo che venga poi scoperto.

(Italo Calvino)

a recente pubblicazione del volume di poesie Essere uomo, di Alberto Manzi (di cui quest’anno ricorre il ventennale della Lscomparsa), con prefazione di Daniele Giancane, ne riporta alla ribalta la personalità poliedrica, non solo l’icona televisiva degli anni ’60. Egli è da annoverare a pieno titolo tra le figure di spicco della pedagogia del Novecento, difatti il suo impegno ha contribuito al rinnovamento della cultura pedagogica italiana del secondo dopoguerra, insieme a quello di don Lorenzo Milani, Mario Lodi, Danilo Dolci, Aldo Capitini, Bruno Ciari, Gianni Rodari, per citarne alcuni. La sua opera, espressione di profonda coerenza e lucidità intellettuale, costituisce materia di studio non ancora completamente svelata, per cui molto c’è da analizzare. Possia- mo considerare tripartita la vita di Alberto Manzi sotto l’unitaria egida dell’educazione, segmentata nei tre profili di insegnante ed educatore, di autore e conduttore televisivo, di scrittore per ragazzi; tre profili forti e talmente densi da far pensare a tre vite parallele e distinte. Pur tuttavia la sua volitiva personalità riuscirà a portare a compimento e rendere comunicanti tali itinerari in

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maniera sinergica, attraverso una costan- mento in pensione, avvenuto nel 1987. il permesso di imbastire una lezione te tensione all’affinamento mediante un Nel 1953 dirige la Scuola Sperimentale secondo una propria idea di scuola, strac- efficace processo di analisi-sintesi-mutua- dell’Istituto di Pedagogia alla Facoltà di ciato il copione, si propone alle telecame- lità. Tutto ciò che costituirà esperienza in Magistero dell’Università di Roma, che re con una matita carboncino, una sciolta un dato contesto verrà passato al vaglio abbandonerà dopo poco. conversazione, e disegni, tanti, conditi di di una solida analisi intellettuale ed etica Nel 1955 l’Università di Ginevra gli affida associazioni di parole a spiegare gli stessi. per poi tracimare e ricadere sugli altri una ricerca scientifica su una specie di L'approccio convince i dirigenti della Rai ambiti d’azione, arricchiti, in tal modo, formica amazzonica, così compie il suo che gli affidano il programmaNon è mai di nuova linfa. Nel presente lavoro ci si primo viaggio in Sud America. Ma lì, oltre troppo tardi, corso di alfabetizzazione soffermerà su un aspetto inedito del che con le formiche, viene a contatto con per adulti analfabeti. Il programma andrà maestro di Non è mai troppo tardi, quello una realtà che lo cattura, rappresentata regolarmente in onda fino al 1968, riscuo- del mondo della poesia. Come premessa da indios e campesinos analfabeti, uomini tendo un grandissimo successo di pub- ripercorriamo in breve ordine le tappe sfruttati e privi dei diritti fondamentali. blico e non solo adulto. Successivamente biografiche di questo autore, per poterci L’interesse scientifico lascia spazio a il format verrà imitato in 72 Paesi nel inoltrare nell’universo del grande comuni- quello filantropico, per cui Manzi sente mondo e conquisterà numerosi premi. catore con certa consapevolezza. di poter dare il suo contributo aprendo Nel 1963, sempre per la Rai, crea una un nuovo ambito d’azione, prima da solo trasmissione in otto puntate È vero che?, Cenni biografici e poi con gruppi di studenti universitari di cui è autore e presentatore. Nasce a Roma, il 3 novembre del 1924, provenienti da tutta Italia. Lì conoscerà Nel 1968 ìdea la trasmissione radiofoni- da padre tranviere e madre casalinga. Nel vari sacerdoti salesiani e seguirà per oltre ca giornaliera per i giovani Il ponte d’oro; 1942 conclude gli studi intrapresi in un vent’anni alcuni programmi di cooperazio- anche di questo programma é autore e doppio percorso formativo, diplomandosi ne internazionale. presentatore. contemporaneamente all’Istituto Magi- Infatti dal 1955 al 1977 si reca, ogni esta- Nel 1971 realizza Impariamo ad imparare, strale e all’Istituto Nautico. Si iscrive alla te, per un mese circa, in Sud America, per per far riflettere su come sollecitare il Facoltà di Scienze Naturali presso l’Uni- corsi di scolarizzazione agli indigeni e per bambino a costruire il proprio sapere. versità di Roma. Nel 1943 partecipa alla II attività sociali, che interromperà perché Dal 1972 presenta programmi d’ insegna- Guerra Mondiale, come sommergibilista. accusato dalle autorità locali di sovversio- mento della lingua italiana per l’estero. Alla fine della guerra, nel 1946, inizia la ne e guevarismo. Al riguardo affermerà: Nel 1973 realizza Finalmente anche noi, sua attività scolastica, prendendo servizio «In Perù e Bolivia, dove la situazione poli- con la sperimentazione dell’uso del mez- all’Istituto di rieducazione e pena “Aristide tica si era fatta pesante, non era possibile zo radiofonico da parte di ragazzi. Gabelli” di Roma, dove si guadagna il di- tornare. Alcuni Stati non mi davano più il Nel 1982 è autore e regista di program- ritto a fare scuola, in una iniziatica sfida a visto: non ero una persona gradita»1. mi come Non vivere copia; Fare e disfare; pugni propostagli dal capoclan degli inter- Nel 1993 fa parte della Commissione per Cosa c’é dentro; Provando e riprovando; nati, tutti suoi quasi coetanei. Conquistata la legge quadro in difesa dei minori. Nel Cosa posso dire?; Pane e muffa; Galleggia o la fiducia di quei ragazzi ostili, inizia a “far 1994 viene eletto sindaco di Pitigliano, non galleggia?, tesi al rinnovamento della scuola”, realizzando «La Tradotta», il pri- comune in provincia di Grosseto, dove didattica nella scuola italiana. mo giornale prodotto in un riformatorio, risiederà dopo il pensionamento. Qui si è Nel 1987 realizza Il gioco come sviluppo ma non solo: dalla collaborazione con i spento il 4 dicembre 1997. Questo il per- dell’intelligenza, programma in otto puntate. giovani detenuti, nasce la storia del casto- corso dell’insegnante e dell’educatore. Nel 1991 realizza per la radio Alla scoperta ro Grogh, da cui, nel 1950, verrà pubbli- dell’Italia, in 12 puntate. cato il primo romanzo, Grogh storia di un Nel 1992 avverte l’urgenza di una nuova castoro. Per mezzo di queste esperienze L’impegno in RAI emergenza educativa: insegnare la lingua Manzi riuscirà a recuperare alla società Sin dagli anni giovanili svolge esperienze italiana agli extracomunitari, per cui realiz- una buona parte di quei giovani che gli di recitazione; restano alcune immagini za, per Rai Insieme, 60 puntate televisive. erano stati affidati, risultato che non sarà del 1938 che lo ritraggono attore filo- Con la solita schiettezza che lo contrad- mai più eguagliato nelle carceri italiane. drammatico impegnato nella messa in distingue, propone ai dirigenti della Rai Nel 1947 riprende gli studi e si laurea scena de Il grande sacrificio, dramma di farne una versione in videocassette da in Biologia. Successivamente si iscrive ambientato nella Russia post rivoluzio- distribuire direttamente alle comunità di alla Facoltà di Magistero di Roma. Nel naria. Così, quando, nel 1960, il Direttore extracomunitari, poiché si rende conto 1950 si laurea in Pedagogia e Filosofia e didattico della “Fratelli Bandiera” lo indi- dell’inaccessibilità che il programma ha affianca, in veste di assistente, il prof. Luigi rizza presso gli studi Rai di Roma, per un per il pubblico a cui è destinato. Ma rima- Volpicelli, successivamente si specializza provino, egli accetta. Dopo aver ottenuto ne inascoltato, come se non vi fosse alcun in Psicologia. interesse da parte della Rai a rendere un Nel 1954 prende servizio come insegnante 1 Estratto dell’intervista filmata TV buona maestra. La lezione di reale servizio alla società quanto invece elementare presso la scuola Fratelli Bandie- Alberto Manzi, rilasciata a Roberto Farné con la regia di Luigi solo a riempire un palinsesto. Zanolio, 1997. ra di Roma, dove rimarrà fino al colloca- Nel 1996 realizza Curiosità della lingua

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italiana, 40 trasmissioni sulle curiosità guardare, alla mole di pubblicazioni per Image Subtitle. Teridio della nostra lingua per gli italiani all’estero l’infanzia fa da contraltare un’unica silloge, cupionf enatus Ad uncurob e per gli stranieri, in onda su Rai Radio e tale sproporzione ci fa porre una prima senatie nscenisque inihilicaes International. Con questo si chiude il ciclo domanda: perché? iam perviveAtorum es! del Manzi autore e conduttore radio-te- Difficile rispondere se non ipotizzando levisivo. un momento nella vita dell’autore in cui, spenti i riflettori televisivi, egli abbia senti- Lo scrittore per ragazzi to il bisogno di una maggiore intimità con Per quanto riguarda il percorso di scrit- se stesso. tore per ragazzi, immensa la produzione Sedici, in tutto, le liriche contenute in editoriale, a cominciare da Grogh, storia di Essere uomo, scritte a cavallo tra il 1983 e un castoro, romanzo per ragazzi, pubblica- il 1988, mai date alle stampe durante la to dalla Bompiani nel 1950. sua vita, con la sicura coscienza che non Nel 1954 scrive Orzowei, con il quale vince avrebbe voluto condividerle con chicches- il Premio «Firenze». Nel 1956 con Orzowei, sia. Un secondo interrogativo che nasce tradotto in 32 lingue, è nominato primo è: come mai, dopo una vita passata a far autore italiano nella rosa dei possibili altro, sentì il bisogno di scrivere poesie? vincitori del Premio “H. C. Andersen”. Nel Forse perché… non è mai troppo tardi; 1957, per l’editore Bompiani, pubblica la ma al di là della facile battuta, certamen- fiabaTestarossa . Nel 1960 la riduzione per te in questa frase è racchiuso il senso ragazzi de Le avventure di Gargantua, di F. dell’energia del vivere, della meraviglia del Rabelais, per la Fabbri. compimento dell’essere che, da potenza, Nel 1964, in collaborazione con L. Gri- diviene e si fa realtà, ciò che mise costan- maudo e D. Volpi, pubblica, per l’Editore temente in pratica il Nostro. AVE di Roma, le guide di alcune città ita- Tre filoni, dunque, collegati insieme dalla liane. Fu proprio Volpi a volerlo fra i suoi poesia, quel quarto filone nascosto per collaboratori al «Vittorioso», il settimanale una vita intera forse anche a se stesso, per ragazzi di cui Volpi fu capo redattore una sorta di luogo di personale introspe- e di fatto direttore dal 1948 al 1966, lì zione, laico vangelo apocrifo, santuario dove si è costituita la prima scuola italiana della ribellione, verbo dell’urlo soffocato; del fumetto. poesie che hanno come fil rouge l’umanità Cura numerosi sussidiari, tra cui Umanità da liberare. «Infilare le dita nelle piaghe e Il ponte d’oro, libri di letture come Cam- del mondo era vietato, quindi mi attirò pane, Il pellicano, Festa e diari scolastici. subito»2, così spiega il suo vivo interesse Oltre 30 titoli tra racconti, romanzi, fiabe, verso la difesa e la redenzione degli ulti- traduzioni e testi di divulgazione scienti- mi, premettendo un aspetto caratteriale cose per cui si pensava valesse la pena fica tradotti poi in molte lingue. Di rilievo fondamentale nel suo modo originale di vivere erano solo delle falsità. […] Soprat- tra i romanzi La luna nelle baracche (Salani, affrontare la vita: l’ostinazione vigile. Ma di tutto dopo l’esperienza della guerra, l’idea 1974), El loco (Salani, 1979) e E venne il tale aspetto specifico si parlerà a breve. fissa che avevo era di aiutare i ragazzi, […] sabato (Gorée, 2005), che rappresentano rinnovare un po’ la scuola, per cambiare la trilogia sudamericana. L’insofferenza 3 per l’ingiustizia certe cose che non mi piacevano» . Egli rigettò qualsiasi atteggiamento di L’esperienza poetica Già in passato, successivamente allo sco- supina accettazione della realtà, da auten- Nel 1998 viene pubblicata postuma la ramento per le esperienze della guerra, tico rivoluzionario qual era; da limpido raccolta di poesie Essere uomo (editore aveva intrapreso la carriera dell’insegna- eroe positivo coltivava un’idea di società Laurum), ripubblicata nel 2017 dall’edito- mento proprio con tali finalità e pertan- libera dalle prepotenze. Proprio non le di- re Gagliano, a cura di Daniele Giancane. to sposò sin da subito il progetto post geriva le ingiustizie sociali e non perdeva A sorpresa, scopriamo dunque un quarto bellico di alfabetizzazione della nazione, occasione per lanciare strali e stilettate filone, esile, intrapreso in età matu- preso atto del fatto che la percentuale contro l’iniquo ordine di cose perpetrato ra, quando le esperienze avevano già di analfabetismo negli anni successivi al nelle società umane. consolidato un uomo di successo, icona secondo conflitto mondiale si attestava in- Non era un idealista né tantomeno un catodica, persona scomoda ma appagata torno al 12,9% della popolazione: «Facen- sognatore, bensì aveva chiari i meccani- del proprio destino; un filone di cui si do la guerra, poi, ho scoperto che tante smi che incrementano le disuguaglianze potrebbe fare a meno, tranne per il fatto che per lui, evidentemente, fu un’impel- 2 Dal catalogo della mostra Alberto Manzi. Storia di un maestro, a 3 Estratto dell’intervista filmata TV buona maestra. La lezione di lenza quella di scrivere poesie. A ben cura di Francesco Genitoni e Ernesto Tuliozi, 2007. Alberto Manzi, cit.

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sociali, a qualsiasi latitudine esse vengano il tiro laddove le condizioni della lotta lo pensieri, ma la capacità di pensare»; «Non perpetrate. Ne aveva così piena consa- richiedessero. insegniamo a leggere e scrivere, invoglia- pevolezza da non essere, per questo, un Un formatore in cammino, che promosse mo la gente a leggere e scrivere»; «Se la rassegnato, anzi, incarnava il convinto costantemente nei discenti la curiosità didattica non tocca la vita diventa sterile»; spirito di un genuino don Quijote: cognitiva, dopo aver fatto proprie le teorie «in questo mestiere (l’insegnamento) la «In fondo scrivo perché sono un rivoluzio- di Piaget e Vygotskij. Si sentiva profonda- difficoltà è dover inventare un’infinità nario, inteso nel senso profondo della pa- mente innovatore Alberto Manzi, perché di cose pazze per il giorno dopo» e il rola. Per cambiare, per migliorare, per vi- viveva l’esistenza e ogni singola giornata famosissimo «Fa ciò che può, ciò che non vere pensando sempre che l’altro sono io come una sfida sempre nuova alla negati- può non fa». Proverbiale è un esercizio e agendo di conseguenza, occorre essere vità del vivere e tra le negatività del vivere linguistico sulla punteggiatura, riportato continuamente in lotta, continuamente egli annoverava le abitudini, quelle mal- da una sua ex alunna, in cui due nomi in rivolta contro le abitudini che gene- sane abitudini che recano intorpidimento comuni se la contendono; la frase in que- rano la passività, la stupidità, l’egoismo. delle facoltà di giudizio, che producono stione, che la dice lunga sulla sua naturale La rivoluzione è una perpetua sfida alle qualunquismo, mediocrità, incapacità ironia, è: «Il maestro, dice l’ispettore, è incrostazioni dell’abitudine, all’insolenza di scrollarsi di dosso l’atteggiamento di un asino. / Il maestro dice: – L’ispettore è dell’autorità incontestata, alla compiacen- passività, indiscusso e collaudato stru- un asino». Tale apparentemente scanzo- te idolizzazione di sé e dei miti imposti dai mento di governo delle masse. In certo nato atteggiamento gli valse l’appellativo mezzi di informazione. Per questo la rivo- modo fece sua la massima di Edmund di “cane sciolto” da parte della ministra luzione deve essere un evento normale, Burke: «Perché il male trionfi è sufficiente Falcucci, per cui a lui era concesso di un continuo rinnovamento, un continuo che gli uomini buoni non facciano nulla»; parlare “come voleva”, anche di affermare riflettere e fare, discutere e fare»4. di fatto Manzi combatté l’ottusità, non che «gli insegnanti sono stati fregati con semplicemente l’ignoranza. Secondo la parola “missione”» o che il maestro non L’educatore alcuni dati, anche se non comprovati da è uno psicologo chiamato a correggere Dunque un uomo sempre in movimento, indagini statistiche, un milione di adulti il comportamento introverso o timido che abbracciò, in campo educativo, l’attivi- conseguì la licenza elementare grazie alla di un alunno, ma gli compete stimolare smo, grazie alle sollecitazioni provenienti trasmissione Non è mai troppo tardi; è il pensiero lasciando il carattere com’è5 dal pragmatismo americano del Dewey, una scelta continua che egli ha rinnovato (sic!). Quanta ruvida e asciutta sincerità in ben consapevole dei limiti e delle storture costantemente durante la sua esistenza questo pensiero! dei meccanismi sociali, ma mai rinunciata- e che ha connotato fortemente anche La sua strategia pedagogica utilizzava rio, in grado perfettamente di ricalibrare la sua narrativa, rivelando diversi aspetti della sua pedagogia. 5 Estratto dell’intervista filmata TV buona maestra. La lezione di 4 Dal catalogo della mostra Alberto Manzi. Storia di un maestro, cit. Molti gli slogan che coniò: «Non dare Alberto Manzi, cit.

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spesso la tecnica dello spaesamento guerra fra le varie tribù di Swazi, Bushe- accompagna costantemente al sentire ra- cognitivo, difatti egli parlò spesso di man, bianchi e l’autore, consapevolmente, zionale, all’ideale concretizzato nell’azione, “tensione cognitiva”, una sorta di curiosità ne giustifica la scelta: «Se non fosse così coerentemente con tutto il suo percorso intellettuale che costringe a riesaminare il lettore si sentirebbe autorizzato a ri- esistenziale. una conoscenza o un’esperienza pre- muovere da “dentro di sé” il problema che gressa, che rende consapevoli dell’inade- Isa si è posto e così, soddisfatto, non ci Analisi di alcune opere guatezza di una certa conoscenza e che, penserebbe più. No, il problema non è ri- narrative pertanto, costituisce la molla che innesca solto. Isa muore ammazzato nel tentativo Val la pena ripercorrere alcune opere di un repentino balzo in avanti a far scattare di risolvere il problema, ma non ci riesce. narrativa all’interno delle quali s’intrave- l’apprendimento. Vi sono numerosi filmati Muore e passa il problema al lettore che, dono i germogli della successiva poesia che ce lo mostrano alle prese con questa da questo malessere causato dal finale di Essere uomo. In Testarossa delicatissimo straordinaria paziente quanto lucida inaspettato, deve sentirsi pungolato a il tratteggio della principessa che «vive, “strategia dell’attesa”, laddove osservia- risolvere, perlomeno a tentare di risolve- ormai da milioni d’anni, in un piccolo pa- mo un’esaltazione del concetto di kairós re, anche solo nel suo piccolo, il problema lazzo con un solo amico devoto (vecchio piuttosto che di kronós, ed è indubbio che che Isa gli lascia: è necessario che l’uomo come lei, ma giovane come lei)»10, dove tale strategia sviluppi curiosità intellettua- torni – o cominci – a rispettare l’uomo».6 «tutti vanno da lei […] e non chiedono le, insoddisfazione verso una conoscenza A tal proposito illuminanti sono le parole nulla; la guardano semplicemente in parziale o approssimata, capacità di met- di Canevaro: «È questo il tratto rivoluzio- viso»11 e «ogni volta che escono dal suo tere in discussione, messa in relazione di nario di Alberto Manzi, quel cambiare il palazzo, se ne escono a braccetto di dati reali, capacità di porsi in prospettive mondo non cercandolo in una palingenesi colui che credevano loro nemico»12: altri diverse, problem solving, pertanto il suo totale, non cercando qualcosa che capo- non è, questa principessa, che l’Amore. È utilizzo porta al raggiungimento di un’au- volga ogni senso, ma, anzi, attingendo alla sempre Giancane che analizza la liricità tonomia sempre più raffinata, che si tra- tradizione, guardando alla terra, alla ca- del linguaggio di Manzi, la sua proprietà duce non solo nel “pensare”, ma soprat- pacità che la terra ha di compensare chi di intrinseco ritmo e musicalità verbale, tutto nel “fare”, quel “continuo riflettere e fatica rispettandola. E guardando quindi tanto da trasformare l‘incipit del racconto fare, discutere e fare” a cui si accennava anche agli altri con l’idea che si possa Testarossa in versi settenari; allo stesso prima. E per operare in tal maniera è essere in conflitto per capirsi. E capirsi modo individua una spiccata e personale necessario avere piena consapevolezza passa anche attraverso il conflitto. Non la utilizzazione del gerundio con caratteri- della lentezza dei tempi di maturazione, distruzione ma il conflitto per capirsi»7. stiche di immediatezza e coinvolgimento, accettazione dell’ansia dettata da kronós, Le linee programmatiche dell’azione di alla maniera della «ing form» anglosasso- lungimiranza delle procedure, per evitare Manzi si fondano, pertanto, sul princi- ne; sempre Giancane vi ravvisa un utilizzo un inutile, sterile accumulo di nozioni. pio di rispetto dell’uomo per l’uomo, col dal sapore ungarettiano. Con grande onestà non insegna la storia, superamento dei conflitti razziali, delle Ma è in Grogh, storia di un castoro che si secondo i programmi ministeriali, perché comode etichettature, ma anche attra- compie l’epopea lirica di Manzi poiché la è consapevole dell’immaturità dei bambini verso la costante lotta all’analfabetismo, sua è autentica opera di poesia corale, rispetto ai concetti di spazio-temporalità, azione che lo vide impegnato per tutta con lo svolgersi di vicende legate alla vita ma in quinta elementare accompagna gli l’esistenza, stillando passione e pazienza di intere comunità animali, un ecosistema alunni a visitare il campo di concentra- e facendo propria sia la lezione cristiana nel quale ogni accadimento è occasione mento di Dachau e, senza proferir parola, evangelica che del personalismo di Ricoe- di riflessione e maturazione. All’interno di nel silente scalpiccio dei passi, davanti agli ur e Mounier. quest’opera, in molte descrizioni, trovia- occhi in lacrime che gli chiedono il perché, Per un uomo la cui evoluzione «va da una mo elementi di ambiguità e vaghezza che offre un unico «andiamo, va'», carico di interrogazione metafisica a una presa di Giancane pone a confronto con la biva- umanità e dolore. coscienza sempre più concreta della real- lenza aggettivale spesso presente nella La sua finalità: quella di contribuire tà»8, come chiaramente scrive Giancane, poesia di Quasimodo e in tanta poesia alla formazione di persone libere, non profondo conoscitore di Manzi, varrebbe, moderna, che apre l’opera ad una lettura disposte a farsi sottomettere dai poteri a buona ragione, dunque, la definizio- polisemica. costituiti, menti raziocinanti in “teste ben ne di poesia data da Robert Frost: «La Così come di poesia è rivestita la no- fatte”, per dirla con Morin. Fortemente in- poesia è quando un’emozione ha trovato menclatura scelta per i personaggi, che terconnessi i suoi tre percorsi d’azione, in il suo pensiero, e il pensiero ha trovato richiamano concetti e onomatopee, una sorta di eclettismo che altrimenti non le parole»9, poiché la poesia di Manzi si soprattutto di poesia è intessuta la trama si riuscirebbe a spiegare, per cui i valori stessa del racconto e la narrazione degli pedagogici e mediatici trapassano conti- 6 Dal catalogo della mostra Alberto Manzi. Storia di un maestro, cit.. accadimenti; così quando Grogh muore nuamente in quelli narrativi e viceversa. 7 A. Canevaro, Prefazione a A. Manzi, E venne il sabato, Gorée, Per fare un esempio chiarificatore, Isa, Siena, 2005. 10 A. Manzi, Testarossa, Bompiani, Milano, 1968. l’eroe di Orzowei muore, ucciso in una 8 D. Giancane, I ragazzi e la lettura, Levante, Bari, 2002. 11 Ivi, p. 6. 9 R. Frost, Lettera a Louis Untermeyer, 1916. 12 Ibidem.

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raggiunto da un colpo di fucile «c’è, nella dell’emancipazione sociale e politica, il canto sommergeva la voce arrogante»23, sua semplicità eroica, un senso di sereno che acquisirono ancor più vigore con lo nel romanzo E venne il sabato, e ancora distacco che è delle grandi anime»13, la sviluppo della Teologia della liberazione, in ideale prosecuzione lirica «Perché per stessa calviniana leggerezza, che non è di cui Hélder Câmara fu uno dei massimi germogliare, / per vivere col popolo mio, / superficialità ma ci fa persino accettare esponenti. Durante i numerosi viaggi in ho la goccia che serve: il mio sangue, / la la legge della foresta: «chi ha fame può Sud America, Manzi conobbe e fece amici- luce che occorre: il mio amore»24. uccidere»14 e la successiva «e il giorno zia con numerosi sacerdoti, sia italiani Nelle poesie vi è un uso parsimonioso dopo tutto fu dimenticato»15; ciò che che sudamericani, con i quali discusse delle figure retoriche, come se non si resta dentro, intimamente è una traccia/ a lungo, a Lima come a Quito, sulle sorti addicessero all’urgenza della denuncia, in ferita/lume per il successivo sentiero che della Chiesa, e sono loro i protagonisti e i genere sono similitudini, perifrasi, sparse il protagonista intraprenderà. E come non personaggi che si muovono nelle poesie anafore e metonimie, vi sono immagini commuoversi di fronte ad una scena che, di Essere Uomo, come Julio (don Giulio Pia- ricorrenti, come quella della casa, che in per certi versi, richiama la guarigione del nello, salesiano) che va «pulendo la merda Giravo per Lima diventa la casa della poe- cieco di Gerico16, dove Grogh, sfidando il del lebbroso». sia, luogo perfetto che ogni poeta anela: fiume in piena, in una situazione dramma- La raccolta poetica è la diretta prosecu- «E la finestra che sembra il ricamo / d’un tica, presta soccorso ad El, un alce ferito: zione della trilogia della narrativa suda- sogno, arpa birmana d’un fabbro. / Poi «Fu allora che Grogh pensò e attuò cose mericana, solo che i vari Pedro e Felix e i guardi e… c’è solo una parete; / una sola che El nemmeno sarebbe riuscito ad im- campesinos e gli indios si smaterializzano parete: quella della finestra»25. maginare. Prese della fanghiglia, s’avvicinò in un “voi” corale, come in Ero venuto per Talvolta il tono si fa sarcastico, si accende ad El e gliela applicò sul fianco squarciato. cantare con voi dove «Pregustavo la gioia,/ di rabbia e urla al vento domande disar- Il sangue cessò di uscire»17, laddove ciò e già cantavo dentro/ accordando nenie manti, che solo un guerriero sincero può che blocca la fuoriuscita di sangue dalla vecchie del mio paese/ con le nenie del avere il coraggio di gridare: «Perché non ferita è il miracolo della generosità, della vostro, ora anche mio. / Cantavo den- si può avere la gioia / d’essere felici tutti solidarietà, in un’unica parola, dell’Amore tro…/ e il fumo m’ha seccato la gola. Della insieme?»26, domanda di bimbo alla quale concretato. È una poesia intessuta di baracca di terra e fango,/ tana dei nostri fa da contraltare la lirica di chiusura dove animismo e lievità, quella di Manzi, in cui, incontri,/ nido dei nostri amori,/ culla s’innalza l’uomo, in tutto lo splendore di nel conflitto natura-cultura, è la natura a delle nostre speranze,/ solo il bidone una neo-paternità. vincere sovrana, perché un bruco si tra- della spazzatura»20. Fortemente coerente sforma in farfalla se «capace di digiunare la poesia di denuncia sociale, collegata da una luna piena all’altra»18. Certamente senza soluzione di continuità ai romanzi e A Sonia, il mio fiore Il grigio autunno, la spiccata propensione verso il mondo al messaggio di giustizia in essi contenuto: d’un tratto, naturale ebbe la stura con i viaggi in Sud si può vincere, ma solo se si è insieme s’è avvampato di luce. America. Scrive Marco Lodoli, in un arti- «perché alla mia voce stonata/ altre voci Un fiore è sbocciato. colo di qualche anno fa: «Alberto Manzi si uniscano/ e cantino con te, con Julio, Ora io cammino era un uomo coraggioso e libero, faceva con tutti, / perché così non saremo uno / In un luminoso immenso. parte di quel piccolo plotone di idealisti e uno e uno e solamente uno, / soli, sotto Grazie che vogliono trasformare i sogni in realtà. il tacco del potere, / ma noi, tutti, un uno Alberto […] L’America Latina era per Manzi un plurimo / che cantiamo la gioia / di essere serbatoio infinito di storie, e lui, eroe dei uomini»21 e lo stesso nel romanzo La Lo stesso “luminoso immenso” che augu- due mondi, le raccontava per loro e per luna nelle baracche: «Pedro capisce che si ra ai suoi allievi, in un lascito spirituale che noi, perché l’ingiustizia è ovunque e sem- può e si deve lottare, ma restando uniti, rappresenta anch’esso un fondamentale pre si basa sulla debolezza di chi non sa come ne La Ginestra leopardiana l’umana tassello del sentire poetico di Alberto e per questo subisce. Solo chi studia può compagnia tutti fa sé confederati», perché Manzi. opporsi all’arroganza del potere: e per «soltanto se l’uomo rimane solo, non è Al lettore la scoperta della sua immortale studiare e ribellarsi al peggio non è mai più uomo»22. eredità. π troppo tardi»19. Con la trilogia sudameri- Non dimentichiamo che, in quegli anni, la cana trovarono collocazione espressiva Beat Generation aveva dato il meglio di sé i temi della liberazione dall’oppressione, con i vari Jack Kerouac e Allen Ginsberg e aveva spirato un vento il cui unico soffio 13 A. Manzi, Grogh, storia di un castoro, Bompiani, Milano, 1964. avrebbe bisbigliato la risposta di salvezza 14 Ivi, p. 60. per l’umanità e a cantarla era stato un 15 Ibidem. certo Bob Dylan, così di rimbalzo Manzi «e 16 Vangelo secondo Giovanni 9, 1-41 23 A. Manzi, E venne il sabato, Gorée, Monticiano - Siena, 2005. 17 Ivi, p. 32. 20 A. Manzi (ed.), Essere uomo, Gagliano, Bari, 2017, p. 35. 24 A. Manzi (ed.), Essere uomo, cit., p. 17. 18 Ivi, p. 79. 21 Ivi, p. 15. 25 Ivi, p. 29. 19 M. Lodoli, l maestro Manzi "militante", dalla TV anni '60 al La luna nelle baracche, Sudamerica, «La Repubblica», 9 settembre 2014. 22 A. Manzi, Salani, Firenze, 1974. 26 Ivi, p. 37.

16 PAGINEGIOVANI BIBLIOGRAFIA Beraldi P., John Dewey. Ragione filosofica e storicità dell’uomo, Laterza, Bari, 2007. Besozzi E., Società, Cultura, Educazione, Carocci, LETTERA AGLI ALUNNI Roma 2006. Camicia C., Scrittura giovanile e mondo dei DI V ELEMENTARE (1976) bambini, in «Pagine giovani», n.1/2016. Capitini A., L’educazione è aperta. Antologia degli Cari ragazzi di quinta, scritti pedagogici, Levante, Bari 2008. Caporale V., La descolarizzazione, Cacucci, Bari, abbiamo camminato insieme per cinque anni. 2006. Per cinque anni abbiamo cercato, insieme, di godere la vita; e per goderla abbiamo Colucci A., Società fuori misura e responsabilità cercato di conoscerla, di scoprirne alcuni segreti. educativa, Laterza, Bari, 2009. Flores D’Arcais G. (ed.), Pedagogie Abbiamo cercato di capire questo nostro magnifico e stranissimo mondo non solo personalistiche e/o pedagogia della persona, La vedendone i lati migliori, ma infilando le dita nelle sue piaghe, infilandole fino in Scuola, Brescia, 2005. fondo perché volevamo capire se era possibile fare qualcosa, insieme, per sanare Giancane D., I ragazzi e la lettura, Levante, Bari, le piaghe e rendere il mondo migliore. Abbiamo cercato di vivere insieme nel modo 2002. più felice possibile. Farnè R., Alberto Manzi. L’avventura di un maestro, Bononia University Press, Bologna, 2011. È vero che non sempre è stato così, ma ci abbiamo messo tutta la nostra buona Illich I., La convivialità, trad. it., Mondadori, Milano, 1974. volontà. E in fondo in fondo siamo stati felici. Abbiamo vissuto insieme cinque anni Manzi A., Grogh, storia di un castoro, Bompiani, sereni (anche quando borbottavamo) e per cinque anni ci siamo sentiti sangue Milano, 1964. dello stesso sangue. Manzi A., Testarossa, Bompiani, Milano, 1968. Ora dobbiamo salutarci. Io devo salutarvi. Manzi A., La luna nelle baracche, Firenze, Salani, 1974. Spero che abbiate capito quel che ho cercato sempre di farvi comprendere: NON RI- Manzi A., E venne il sabato, Gorée, Monticiano NUNCIATE MAI, per nessun motivo, sotto qualsiasi pressione, AD ESSERE VOI STESSI. - Siena, 2005. Siate sempre padroni del vostro senso critico, e niente potrà farvi sottomettere. Vi Manzi A., Essere uomo, Gagliano, Bari, 2017. auguro che nessuno mai possa plagiarvi o “addomesticare” come vorrebbe. Morin E., La testa ben fatta. Riforma dell’insegnamento e riforma del pensiero, Ora le nostre strade si dividono. Io riprendo il mio consueto viottolo pieno di gioie Raffaello Cortina, Milano, 2000. Mounier E., Le personnalisme, in Id., Oeuvres, t. e di tante mortificazioni, di parole e di fatti, un viottolo che sembra identico e non III, Seuil, Paris, 1962. lo è mai. Voi proseguite e la vostra strada è ampia, immensa, luminosa. È vero che Popper K., Cattiva maestra televisione, trad. it., mi dispiace non essere con voi, brontolando, bestemmiando, imprecando; ma solo Reset, Milano, 1994. perché vorrei essere al vostro fianco per darvi una mano al momento necessario. Ricoeur P., Etica e morale, trad. it., Morcelliana, D’altra parte voi non ne avete bisogno. Siete capaci di camminare da soli a testa Brescia, 2007. alta, PERCHÈ NESSUNO DI VOI È INCAPACE DI FARLO. Ricoeur P., Sé come un altro, trad. it., Jaca Ricordatevi che mai nessuno potrà bloccarvi se voi non lo volete, nessuno potrà Boock, Milano, 2001. mai distruggervi, SE VOI NON LO VOLETE. Rivoltella P.C., Teoria della comunicazione, La Scuola, Brescia, 1998. Perciò avanti serenamente, allegramente, con quel macinino del vostro cervello Sartori G., Homo videns. Televisione e post- SEMPRE in funzione; con l’affetto verso tutte le cose e gli animali e le genti che è pensiero, Laterza, Roma-Bari, 1997. Volpi D., Essere testimone, in «Pagine giovani», già in voi e che deve sempre rimanere in voi; con onestà, onestà, onestà, e ancora n. 3/2015. onestà, perché questa è la cosa che manca oggi nel mondo e voi dovete ridarla; e intelligenza, e ancora intelligenza e sempre intelligenza, il che significa prepararsi, il che significa riuscire sempre a comprendere, il che significa riuscire ad amare, e… amore, amore. SITOGRAFIA http://www.centroalbertomanzi.it/curriculum. Se vi posso dare un comando, eccolo: questo io voglio. asp Realizzate tutto ciò, ed io sarò sempre in voi, con voi. repubblica.it/repubblica/archivio/ repubblica/2014/09/09/alberto-manzi- E ricordatevi: io rimango qui, al solito posto. Ma se qualcuno, qualcosa vorrà maestro-ribelle-in-amazzonia42.html distruggere la vostra libertà, la vostra generosità, la vostra intelligenza, io sono qui, http://www.tracce.it/?id=331&id_n=44245 pronto a lottare con voi, pronto a riprendere il cammino insieme, perché voi siete http://www.oblique.it/manifesto_manzi.html parte di me, e io di voi. http://www.ilpepeverde.it/000%20 scheda%20Manzi.html http://www.rivistailmulino.it/item/2518 Ciao. http://www.treccani.it/enciclopedia/alberto- manzi_(Dizionario-Biografico)/

PAGINEGIOVANI 17 AUTORI

MARIO PUCCI AUTORE VALENTE NELLA SOCIETÀ INSIPIENTE di Domenico Volpi Scrittore/giornalista

el gennaio di quest’anno è mancato del bosco (1962), Un’ora di allegria (1963). ai ragazzi, nella riduzione in prosa, la ai vivi ed è salito alla Casa del Padre Il libro di maggior successo in assoluto, in- Chanson de Roland, il Nibelungenlied e El Nlo scrittore Mario V. Pucci, una delle vidiato da molti scrittori, fu Pastori di renne cantar de mio Cid. Lo fece con la cultura, voci più pure della letteratura italiana (Mursia 1967), scritto sulla documentazio- la lucidità e il brio che gli venivano anche per ragazzi, tanto trascurata dai media ne fornita da Walter Minestrini in seguito dalla pratica di numerose sceneggiature quanto a volte sfruttata e a volte negletta a un proprio viaggio. radiofoniche per La radio per le scuole e dagli editori nostrani, sempre e ancora Per i ragazzi, ecco apparire nelle librerie e per Programmi per Ragazzi. In proposito alla ricerca di un Harry Potter dai successi nelle scuole romanzi per vari editori: Guer- ricordiamo che il suo racconto sceneggia- esplosivi. ra a primavera per Mondadori, il “giallo” I to Gelindo rappresentò l’Italia alla Setti- Pucci ebbe un inizio folgorante quando ladri invisibili per le EMP, il vibrante Yawali mana Mondiale della Radio a Tokio nel il grande Giuseppe Fanciulli, anch’esso per la S.E.I. con l’avventurosa ricerca da 1965. Erano ancora i tempi in cui la Rai si quasi dimenticato (si veda in proposito il parte di un padre del figlio scomparso in curava della formazione morale e cultu- n. 144 /2010 di «Pagine giovani») ne intuì Amazzonia, e molte biografie di perso- rale dei giovanissimi e non soltanto con le qualità e lo scelse, benché alle prime naggi resi vivi e vividi ai ragazzi: da Filippo le musiche di moda. È invece impossibile armi e sconosciuto, quale suo allievo e Neri a Madre Teresa, da Domenico Savio citare, per ragioni di spazio, i numerosi continuatore. Dalla collaborazione tra a Tommaso Moro, da Faà di Bruno al premi e riconoscimenti letterari ricevuti l’anziano autore, allora celeberrimo, e pittore risorgimentale Gioacchino Toma, e dal Nostro; ne nomineremo solo due fra i il giovanissimo insegnante nacquero di altri ancora. Alcuni romanzi sorgevano maggiori: il “Castello di Sanguinetto” 1978 dapprima una fortunata antologia per le spontanei sensibilizzati su problemi e no- per Guerra a primavera e il “Bancarellino” scuole medie (1948) e poi l’agile collana tizie di attualità, con ragazzi protagonisti per Sole Nero (1991). della S.E.I., Primestelle, di cui Pucci assunse della loro crescita o dei problemi dei loro Mario V. Pucci era una persona mite, successivamente la direzione fino alla Paesi, come ad esempio Sole Nero sull’a- signorilmente educata, ma non esitava vetta dei sessanta volumetti pubblicati, partheid in Sudafrica, Ragazzi contro su a partire lancia in resta contro l’andazzo alcuni di sua mano e gli altri di eccellenti cinquanta anni di vita italiana visti da tre della nostra cultura, a cominciare dalla collaboratori, tra fantasia e divulgazione. generazioni di quattordicenni, e La lunga lingua, dalle attuali scelte editoriali, dal Su questi due binari, l’opera del Nostro notte e l’alba, trascrizione del diario te- languore della sana stampa per ragazzi, si svolse parallelamente a quaranta anni nuto nei tempi bui degli ultimi mesi della dalla noncuranza o pigrizia delle famiglie, di insegnamento nelle scuole medie e guerra e del passaggio del fronte nell’Alto dalle storture della preparazione scola- superiori. Il contatto con i giovanissimi gli Lazio nel 1944 (un testo che ho letto con stica e dalla scarsa considerazione di cui dava freschezza e qualche ispirazione, ma qualche brivido, perché mi trovavo allora hanno sempre goduto gli autori che si era tutto suo lo stile di una lingua italiana nelle stesse situazioni di rischio presente rivolgono al pubblico giovanile. purissima, precisa e sciolta, quale oggi è e di incertezza nel futuro). Io, suo coetaneo, spero che qualcuno difficile riscontrare. A una personalità così attiva e sensibile raccolga la nostra fiaccola e la porti avanti Nacquero così i racconti per bambini Sto- non poteva sfuggire il fascino dei tre con fierezza e senza servilismi verso i ria di un pesciolino di latta (1955), Storia di poemi medievali che sono alla base della potenti, gli stereotipi e i compromessi Moretto, gatto quasi perfetto (1957), I nani cultura europea. Pucci fece conoscere ideologici e commerciali. π

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FANTASCIENZA E FUMETTO ENSEMBLE di Renato Ciavola Scrittore/divulger journalist – cartoonist/illustratore

A Rovereto un convegno per analizzare il rapporto tra scienza, fantasia letteraria, capacità utopica di immaginare il mondo futuro

hi cerca nella finzione ciò che Vargas Llosa (che ha citato anche Salgari) più di altri, ma ovviamente il mio amore non ha, dice, senza la necessità durante la cerimonia in cui gli venne asse- di base per l’immagine e le mie facili atti- «Cdi dirlo, e forse senza saperlo, gnato il Premio Nobel per la Letteratura tudini al disegno me lo facevano amare che la vita così com’è non è sufficiente nel 2010, che ci fanno riflettere sulle mille molto. Un tipo di fumetti che mi appassio- a soddisfare la nostra sete di assoluto, funzioni della letteratura stessa. nava di più, almeno fino al periodo della fondamento della condizione umana, e Scuola Media, erano quelli che trattavano che dovrebbe essere migliore. Inventiamo Formazione di storie fantastiche, soprattutto quando storie per poter vivere in qualche modo Immagino, e ricordo bene, la potenza erano storie di fantascienza: lì c’era la tec- le molte vite che vorremmo avere quando dell’estasi e della “rivoluzione” che per- nologia futuribile, non solo una fantasia invece ne abbiamo a disposizione una mette alla mente di un bambino l’effetto tout court, potevi immaginare l’impatto sola […] affinché la vita sia più vivibile della lettura. Da piccolo avevano in me della scienza futura sulla società degli dell’inferno in cui invece si converte questo potere le storie di pirati, Salgari esseri umani, quanti sogni! quando viene oppressa da un tiranno, da docet in primis, così come quelle di fan- Non a caso, poi, l’amore per il genere un’ideologia o da una religione». tascienza. Il fumetto è stato uno dei miei “fantascienza” mi ha portato nel periodo Parole illuminanti, queste pronunciate da vari impegni di lettura nell’infanzia, non dell’università ad avvicinarmi all’ope-

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ra di Isaac Asimov: d’altronde… stavo 1939. E diversi altri. studiando chimica, la conoscenza base L’abbinamento fantascienza-fumetto del grande scrittore russo/americano. ha continuato a svilupparsi con forme Ma l’abbinamento fantascienza/fumetto diverse fino a oggi, molte le pubblicazioni = genere/linguaggio multimediale era di autori di tutte le nazionalità. Un genere nella mia genetica, tanto che da adulto che è ancora molto seguito, forse più del- sono diventato un assiduo lettore, e oggi la sf letteraria tout court (?), perché, come fervido collezionista, di tutte le opere di ci ricorda Antonio Scacco, strenuo difen- Edgar P. Jacobs. Il grande autore belga, sore della fantascienza nella sua rivista con Le rayon U (ideato dopo che le leggi «Future Shock», il genere è osteggiato dai autarchico-razziste del periodo dell’inva- «puristi dei generi», a volte oggetto di giu- sione nazista del Belgio, durante l’ultimo dizi negativi; basti ricordare, purtroppo, conflitto, proibivano alla rivista in cui anche Umberto Eco che nel suo stupendo lavorava di importare le mitiche strisce saggio Apocalittici e integrati (Bompiani) statunitensi di Flash Gordon) e poi con la definì la fantascienza «una letteratura sua saga più famosa di Blake & Mortimer, allegorica a sfondo educativo». raccolse un successo internazionale… che oggi continua, perché la serie è stata E oggi? ripresa ormai da molto tempo, dopo la I Fan e gli amatori non demordono. Fra scomparsa dell’autore, con diverse équipe le mostre più belle degli ultimi anni su di sceneggiatori e disegnatori. fantascienza a fumetti, voglio ricordare “Guerre Stellari all’italiana: la sf nel fumet- Protofantascienza to italiano, XXVII Mostra & Mercato del e fumetto Fumetto di Falconara M.ma” ( 27 agosto Ora, se è esistita una proto-fantascien- -5 settembre 2010) ideata da Franco Spi- za (proto sf) puramente letteraria, cioè ritelli, a cura della rivista «Fumo di China» quell’insieme di storie in cui l’elemento in collaborazione con il Comune di Falco- fantastico contiene in vario modo alcuni nara M.ma. Un contributo importante è dei topoi della sf (viaggi su altri mondi stato quello della Fondazione Rosellini di e esseri in arrivo dagli stessi, macchine Senigallia per il materiale di documenta- inverosimili molto fantasiose etc.) – che zione originale della più grande biblioteca in Italia ha visto la luce grazie a un’opera di letteratura popolare che abbiamo, mitica di Emilio Salgari del 1907 (Le mera- fra fantascienza, giallo, fotoromanzo e viglie del 2000, illustrata da Carlo Chiostri) fumetto; oltre naturalmente a quello della in cui il Nostro immagina una società del Sergio Bonelli Editore. La bella e molto futuro con un finale in verità molto pes- documentata mostra è sintetizzata nel simista – c’è anche stato chi ha prodotto relativo catalogo-monografia pubblicato del proto-fumetto sf. per l’occasione. Anche se questo medium rispetto alla Ma andiamo avanti. Per continuare un letteratura tout court è più povero di discorso critico che non può esaurirsi, alla esempi perché è un’arte ben più giovane, Fondazione del Museo Civico di Rovereto, in Italia abbiamo avuto autori che seppe- nei giorni 18 e 19 novembre 2016, si è te- ro andare molto avanti con le previsioni nuto il convegno “Sognare l’impossibile… del futuro usando le strisce disegnate. La fantascienza in Italia (con sconfinamen- Per onorare i padri di questo genere ti) tra letteratura e fumetti, tra scienza e “a scacchi” ricordiamo fra i precursori utopia”. Curatori: Nicola Spagnolli, Antonio Yambo (al secolo Enrico Novelli, Pisa 1876 Serra, Claudio Gallo. – Firenze 1943) e Guido Moroni Celsi, più Organizzata dall’Accademia degli Agiati di avanti (ufficialmente dopo il 1926) in felice Rovereto (nata nel 1750 per iniziativa di compagnia con la sf vera e propria di alcuni giovani intellettuali locali cresciuti Cesare Zavattini che scrive il soggetto del alla scuola di “scienze, lettere e arti” di fantastico Saturno contro la Terra, sceneg- Giacomo Tartarotti) e dalla Fondazione giato da Federico Pedrocchi col disegno Museo Civico, con la collaborazione di: Bi- di Giovanni Scolari; Federico Pedrocchi blioteca Civica “G. Tartarotti” di Rovereto, ancora e il disegno di Walter Molino con Biblioteca Civica di Verona, il Laboratorio il loro Virus, pubblicato su «L’Audace» del per lo studio letterario del fumetto dell’U-

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niversità Ca’ Foscari di Venezia, la rivista te poco seguita nella distribuzione e nella demia degli Agiati abbiamo potuto gestire «Fumo di China», Sergio Bonelli Editore, promozione. al meglio tutti gli aspetti organizzativi: la Premio Salgari di letteratura avventurosa. Riguardo all’esperienza roveretana, diver- logistica, la cura dell’ospitalità dei relatori, Molti i professionisti intervenuti, fra cui se sono le ragioni per le quali abbiamo la comunicazione. nomi noti tra scrittori, filosofi, giornalisti, scelto di riflettere sulla fantascienza, so- Ci teniamo a sottolineare che il seminario cartoonist, editori, critici, per analizzare il prattutto italiana. Siamo nati costruendo è stato il culmine di una serie di iniziative rapporto tra scienza, fantasia letteraria, seminari a tema, affrontando di volta in che l’hanno preceduto, realizzate grazie capacità utopica di immaginare il mondo volta argomenti precisi: il rapporto del fu- alla collaborazione della Biblioteca Civica futuro e la relazione sempre più intensa metto con gli altri linguaggi (la letteratura, di Rovereto e al MART- Museo di Arte del fumetto con il cinema, con le serie l’illustrazione, il cinema, la televisione, il te- Moderna e Contemporanea di Trento e televisive di genere e i linguaggi informati- atro). Abbiamo poi scelto nuovi percorsi, Rovereto. In settembre abbiamo infatti ci e tecnici. a cominciare dalla Storia. La fantascienza allestito, presso la Biblioteca, la mostra Cito dalla presentazione: ‹‹Come nelle era già nelle nostre opzioni, ma ci è sem- “Sognavamo di conquistare Marte. Fu- precedenti edizioni i lavori seminariali brato giusto trattare un genere al centro metti, libri, illustrazioni e riviste di fanta- riguarderanno le fonti e i passaggi im- dell’attenzione della Fondazione Museo scienza in Italia nelle collezioni di Roberto portanti seguendo un itinerario che dalla Civico di Rovereto, che sin dal 2005 ospita Bonadimani, Claudio Gallo e Pino Torta”, seconda parte dell’Ottocento giunge al e sostiene i nostri seminari promossi esponendo pubblicazioni della collezio- Nuovo Millennio, nella convinzione di dall’Accademia degli Agiati. Il Museo ha ne privata di Bonadimani, disegnatore offrire un contributo originale alla ricerca un osservatorio astronomico, ha dedica- e illustratore per collane come Horror e alla riflessione sulle inquietudini umane to alcune manifestazioni di divulgazione Pocket, Supervip, riviste legate al mondo che percorrendo lo spazio infinito si scientifica (meteoriti, robotica, viaggi sulla del fumetto e della fantascienza come interrogano sulle ragioni ultime dell’esi- Luna …) dialogando con letteratura, cine- «Cosmo Informatore» della Casa Editrice stenza››. ma, fumetto. Dopo dieci anni di fruttuosa Nord, «Kosmos», «Robot» e «Il Mago», e collaborazione ci è sembrato doveroso altri libri e fumetti provenienti dai fondi approfondire il tema fantascientifico in Claudio Gallo e Giuseppe Torta conservati Per l’occasione abbiamo quanto il più attinente con le attività della nella Biblioteca civica roveretana. intervistato i curatori Nicola Fondazione e del suo direttore Franco Al tema della mostra è stato dedicato Finotti. Cogliamo l’occasione per ricordare l’incontro pubblico “Fumetto, scienza e Spagnolli e Claudio Gallo. che nella sezione Sperimentarea.tv del fantascienza. Dialogo tra Antonio Serra e sito internet del Museo è possibile vedere Giulio Giorello”, tenutosi a fine settembre Dopo sette anni (Mostra di Falconara e ascoltare le registrazioni degli interventi presso la Sala Conferenze del MART di M.ma a cura di «Fumo di China», 2010), dei tanti relatori che si sono succeduti dal Rovereto. Antonio Serra, sceneggiatore ancora fantascienza e fumetto. Eppure la 2005 a oggi. e redattore della Sergio Bonelli Editore, fantascienza non riscuote sempre buon creatore di serie fantascientifiche come credito, almeno per quanto riguarda la Quali le difficoltà nell’organizzare e coor- Nathan Never, Gregory Hunter e Greystorm letteratura tout court specialmente in dinare un convegno del genere? e Giulio Giorello, filosofo e matematico, Italia. La difficoltà nell’organizzare un semina- docente di filosofia della scienza presso Nel cinema e nelle serie televisive la rio di due giorni sta prima di tutto nel l’Università di Milano, autore di numerose fantascienza continua a essere seguita conciliare gli impegni dei relatori con le opere scientifiche, hanno dialogato, da- e amata. In letteratura, grandi scrittori date del seminario, e, nello steso tem- vanti ad un pubblico variegato e attento, come Cormac McCarthy (La strada) o Ste- po, costruire un programma coerente e sul rapporto tra scienza e fantascienza phen King (Cell) hanno scritto dei romanzi interessante portando elementi nuovi alla nella narrazione sf. interessanti. In Italia vorremmo ricordare discussione. Siamo partititi dalla costatazione che fan- Beatrice Masini (Bambini nel bosco) e Nic- L’organizzazione è iniziata con un anno tascienza non significa solo immaginare colò Ammaniti (Anna). Si tratta di narratori di anticipo sulla date del seminario, il domani (sul Pianeta Terra, altrove o su che non praticano abitualmente il genere individuando per tempo gli argomenti da questa Terra e altrove) ma anche imma- ma sentono il bisogno di interrogarsi sul trattare e i possibili relatori per affrontare ginare un mondo fatto di regole, rapporti nostro futuro raccontando storie, crean- compiutamente i nodi tematici più impor- tra gli esseri umani e non, con relativi do personaggi, costruendo ambienti e tanti individuati. Abbiamo posto al centro problemi, questioni e soluzioni di caratte- paesaggi desolati e inquietanti. La science del nostro lavoro la fantascienza in Italia re politico, sociale ed etico. Per esempio: fiction ricopre un ruolo importante nella affrontando la proto-fantascienza italiana, i robot, dotati di un’intelligenza artificiale televisione, nella letteratura, nel fumetto, le narrazioni utopistiche legate all’immagi- avanzata in grado di provare sentimenti, e la rivista «Urania», che da diversi anni nario socialista, le ultime distopie lette- potranno in futuro godere di diritti come mette alla prova un’intera generazione rarie, senza dimenticare l’influenza delle le persone? di scrittori “giovani” italiani, continua a narrazioni estere sull’immaginario narrati- Nell’immaginazione fantascientifica essere pubblicata anche se editorialmen- vo italiano. Grazie alla struttura dell’Acca- bisogna poi tener conto del concetto di

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verosimiglianza e questo è molto impor- Mario, Elogio della lettura e della finzione, tante nella costruzione di una narrazione Torino, Einaudi, 2011, pp. 7, 34). che sia avvincente ma credibile. Gli stessi filosofi della scienza, hanno Qual è il contributo più importante che il spesso fatto delle riflessioni o delle fumetto ha dato al genere? ipotesi che poi ritroviamo nelle narrazioni Nel genere fantascientifico è indispensa- fantascientifiche. Pensiamo al filmMatrix bile immaginare il futuro. Il fumetto, più e a come la condizione dell’uomo nel del cinema o della televisione, proprio per film assomigli molto a quella delineata la sua libertà espressiva può farlo vedere. da Cartesio nelle Meditazioni metafisiche, laddove egli ipotizzava l’esistenza di un Il numero, la qualità, i settori di interven- genio maligno in grado di ingannare gli to dei relatori del convegno mi sembra uomini sulla loro reale esistenza e sulla siano stati notevoli. Quale la sintesi-ter- loro percezione di un mondo esterno. mometro attuale e le novità da comu- nicare? Sono state solo delle giornate Chi sono stati soprattutto i fruitori del di studio o forse si è avuta anche una convegno, i partecipanti insomma, media volontà di diffondere di più questo gene- di età? re letterario? I fruitori di questo evento sono stati so- La peculiarità della nostra esperienza è prattutto appassionati di fantascienza in lo studio del fumetto o della letteratura generale ma non specificatamente di un disegnata che dir si voglia. Il centro del linguaggio narrativo legato alla sf. C’erano nostro lavoro è il fumetto e, ancora una giovani appassionati di fantascienza a volta, abbiamo cercato di ricostruire un fumetti o nell’animazione, ma anche affe- percorso storico confrontandoci con zionati lettori di Asimov. tutti gli altri linguaggi. Operare in campo aperto confrontandoci con ricercatori, Perché la fantascienza non viene ancora disegnatori, scrittori, operatori editoriali di considerata letteratura a tutti gli effetti? formazione e ambiti diversi è, speriamo, Dobbiamo fare i conti con i molti pregiu- la nostra novità. Questo come gli altri dizi della nostra accademia, che ama oc- seminari è stato soprattutto un’occasione cuparsi e si occupa di narrativa intimista di confronto tra studiosi di diversa estra- che parla della vita, dei sentimenti, delle zione e formazione, cosa che ha reso pos- emozioni, dei drammi interiori mentre tra- sibile un’ampia ricognizione delle relazioni scura o guarda con perplessità alle storie tra arte, letteratura, scienza, immaginario per così dire di fantasia o di genere che, collettivo, industria e consumi culturali. a suo dire, non scavano in profondità, non affrontano i grandi temi dell’esisten- Il messaggio ai lettori e ai comunicatori? za. Dalla corrispondenza e dibattito tra La narrazione di genere scritta e dise- Robert Louis Stevenson ed Henry James gnata italiana ha una lunga storia che sappiamo che scrivere d’avventura o di comincia con il feuilleton ottocentesco. azione, raccontare una storia dinamica, Purtroppo la sua storia è ancora poco significa utilizzare un altro stile di scrittu- conosciuta e studiata, benché ricca. ra, agile, veloce, ritmato che non vuole e Vogliamo sperare di aver offerto con il non può scavare in profondità. nostro lavoro un piccolo contributo alla Vargas Llosa ha elogiato la finzione e il sua comprensione. Per quanto riguarda nostro Salgari. Poe ha inventato i generi. l’importanza della finzione nella nostra Llosa ha reso con grande chiarezza il ca- cultura ci affidiamo alle parole di Vargas rattere libertario della finzione, durante la Llosa che abbiamo fatto nostre. cerimonia di premiazione per il Nobel a lui Ora stiamo lavorando agli atti, racco- assegnato nel 2010 (vedi incipit, N.d.R.). E ci gliendo i contributi rivisti dei relatori. Ci ha ricordato come allora dobbiamo «conti- piacerebbe molto vederli pubblicati entro nuare a sognare, leggere e scrivere, la ma- il 2017. π niera più efficace che abbiamo trovato per alleviare la nostra condizione mortale, per sconfiggere il tarlo del tempo e trasforma- re in possibile l’impossibile» (Vargas Llosa

22 PAGINEGIOVANI UN LIBRO UN PERSONAGGIO Claudio Gallo è nato a Verona nel 1950. È bibliotecario, ANTONIO SCACCO: NATHAN NEVER docente di Storia del Fumetto presso Nato nel 1991 dagli sceneggiatori l’Università degli Studi di Verona; docente di LA FANTASCIENZA, Michele Medda, Antonio Serra e Bepi Storia del Fumetto e di Storia dell’Illustrazione Vigna, Nathan Never arriva facilmente Editoriale presso l’Istituto Palladio di Design UNA CHANCE al successo, dietro la scia di quello di di Verona; direttore e redattore della rivista Dylan Dog, altro personaggio della nuova salgariana «ilcorsaronero». Con-curatore della PER IL FUTURO mentalità della Sergio Bonelli Editore di collana “Salgari-Tutta l’opera” (Rizzoli-Fabbri) quegli anni. Ispirato al cinico e pessimista e consulente editoriale e autore di saggi per I Rick Deckard, protagonista del filmBlade grandi romanzi di Emilio Salgari (20 volumi), a (per richiedere il saggio http://www. Runner, Nathan Never entra di diritto fra cura di Mario Spagnol, Milano, Mondadori, futureshock-online.info/pubblicati/html/ i personaggi più longevi della sf italiana. 2011; dal 2006 cura, prima con Mario Allegri omaggio.htm). Uomo fuori del suo tempo (che vive e successivamente con Nicola Spagnolli per Antonio Scacco, che realizza anche la oltre cento anni avanti rispetto al nostro l’Accademia degli Agiati e la Fondazione Museo rivista «Future Shock», ripercorrendo i presente) con interessi ormai obsoleti, Civico di Rovereto, i seminari biennali sul vari filoni della fantascienza (sociologico, dopo un addestramento militare avrà una fumetto; ha dedicato vari saggi a Salgari nar- politico, teologico, tecnologico, utopico, vita molto complessa, per arrivare allo ratore e giornalista, alla letteratura per ragazzi avventuroso, ecc.) affronta i problemi shock causato dalla morte violenta della del primo Novecento, alle origini del giallo suscitati in campo psicologico, religioso, ex moglie, tanto che da quel momento italiano e ai primi fumetti. Numerosi i saggi e sociale ed economico dai cambiamen- i suoi capelli diventano completamente le opere scritte o curate. Ricordiamo solo: Tutto ti prodotti dall’avvento della scienza bianchi. Un personaggio che farà notevoli cominciò con Bilbolbul. Per una storia del fumetto galileiana. Nei cinque capitoli in cui è giri di boa nelle sue storie, nel tentati- italiano (Perosini, 2006) e Emilio Salgari, la diviso il volume vengono presi in esame vo – come accade a personaggi di altri macchina dei sogni (BUR, 2011), l’Antologia temi quali la disoccupazione tecnologi- fumetti di oggi – di restare nell’attualità; la del Giornalino della Domenica (BD, 2007), ca, il rapporto tra scienza e religione, il serie è arrivata fino ad oggi reiventandosi insieme a Giuseppe Bonomi e la curatela di E. significato umanistico della scienza, le continuamente, fra trame e sotto-trame, Salgari, Un’avventura in Siberia con Alessan- potenzialità educative della fantascienza, e poi saghe capaci di coinvolgere i lettori dro Niero, Roma, Voland, 2014. ecc. Caratteristica è che ogni argomento è e di costituire l’inizio di una nuova fase affrontato con l’esposizione e la discussio- del personaggio, fra citazioni evidenti dal ne della trama dei più significativi romanzi Nicola Spagnolli fumetto, cinema e letteratura tout court, di fantascienza: il dramma del lavoro in quasi a voler contenere tutto ciò che è è dottore di ricerca in storia contemporanea Distruggete le macchine di Kurt Vonnegut, stato scritto di fantascienza: da Atlantide e docente di scuola secondaria superiore. il rifiuto del progresso inFuturo al rogo di alle invasioni marziane, dalle colonizza- Ha curato le mostre “La Grande Guerra del James Gunn, i pericoli della società pro- zioni spaziali terrestri e le loro guerre di «Corriere dei Piccoli», 1914-1919” (2012) e “La grammata in Solo il mimo canta al limitare indipendenza solo per citarne alcune. storia disegnata. Vicende italiane e trentine del bosco di Walter Tevis, e così via. Inoltre, Non è facile per un fumetto, oggi, andare nei fumetti dal 1945 a oggi” (2012). Si occupa ogni capitolo è preceduto da un saggio in in edicola sempre vestito di nuovo; quan- di linguaggi della storia e di memoria delle cui si mettono in evidenza i rapporti tra la do la crisi generalizzata della lettura in guerre in Italia e Germania, in particolare con scienza e l’immaginazione, la letteratura un’Italia – mai nazione veramente lettrice articoli e interventi sul rapporto tra storia e fu- di anticipazione e la realtà, lo shock da fu- – ha addentato ormai da tempo i lembi di metto: Siate allegri e cantate! Per una pedagogia turo e la fantascienza, il cui uso didattico questo medium, che, una volta appannag- socialista nelle riviste a fumetti della Repubblica è auspicato per proiettare i giovani d’oggi gio solo di piccoli e giovani, ha spostato Democratica Tedesca (1949 – 1965), in Juri Meda nel mondo del domani. π da tempo il suo asse dell’età soprattut- (a cura di), Falce e fumetto. Storia della stampa to verso i cosiddetti giovani adulti e gli periodica socialista e comunista per l’infanzia in adulti giovani, per arricchirsi di nostalgici Italia (1893-1965), Firenze, Nerbini, 2013; È ora e amatori. di ricominciare con questi Irochesi! Il brigantaggio Uno zoccolo duro comunque, che ancora post-unitario nel fumetto, in «Zapruder», n. 25, tiene, ed è bello che ci sia anche la fanta- maggio-agosto 2011. Con Claudio Gallo e scienza (nell’immagine una tavola del Na- Giuseppe Bonomi ha curato gli atti del than Never n. 309, Sergio Bonelli Editore, Seminario roveretano del 2014 Il fumetto: fonte febbraio 2017: soggetto e sceneggiatura e interprete della storia (Betelgeuse Editore, di Riccardo Secchi, con i disegni di Lucilla Accademia degli Agiati di Rovereto, 2016). Stellato e Alessandro Fusari, e copertina di Sergio Giardo). π

Nathan Never n. 309

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Dossier

24 PAGINEGIOVANI LA STORICA “TV DEI RAGAZZI” di Anna Maria de Majo Studiosa di letteratura giovanile

Gli esordi Il 3 gennaio 1954, di domenica, comin- ciarono ufficialmente sull’unico canale RAI allora esistente i programmi della Televisione Italiana. Precedute da “prove tecniche di trasmissione” andate in onda negli ultimi mesi del 1953 ed annunciate sul numero 1 di gennaio del XXXI anno del Radiocorriere, rivista settimanale di programmi radio che da allora si chiamò ‹‹Radiocorriere tv›› le trasmissioni parti- rono alle ore 11.00, presentate dall’an- nunciatrice Fulvia Colombo, con la messa in onda della cerimonia di inaugurazione degli Studi di Milano. La prima pagina del ‹‹Radiocorriere›› presentava la figura di un cameraman con la telecamera puntata

Anna Maria De Maio

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verso i lettori ed una dicitura in basso a lettere cubitali: “TV PRONTI? VIA!”. Una foto all’interno mostrava l’antenna tv vicino alla cupola di San Pietro e diceva: ‹‹Nel cielo di Roma l’antenna tv di Monte Mario svetta non molto lontano dalla cupola di Michelangelo. Due epoche, due mondi, una sola civiltà!››. Il giorno dopo presero il via, nella fascia pomeridiana, le trasmissioni della TV dei Ragazzi. Erano trasmissioni in bianco e nero con orari che oscillavano tra le 16.30/17.00 e le 18.00/18.30, un momento di pausa dai compiti per i giovani telespettatori che guardando la tv facevano anche merenda con pane burro e zucchero o pane, burro e sale o il classico panino col salame, una spremuta d’arancia o un frutto. Bisognerà aspettare qualche anno per il boom del consumo delle merendine e precisamen- te i primi anni ’60 con il famoso Buondì Motta, capostipite di tutte le altre, prodot- to per la prima volta nel 1953. Il primo programma messo in onda fu una puntata de Il Diario di Giulietta, Macarietto sceneggiato ad episodi per la regia di Romolo Siena e la sceneggiatura di Giana a quei principi. Ci fu poi Macarietto scola- ziato a Milano e poi proseguito a Bologna Anguissola, famosa autrice di libri per ra- ro perfetto sempre nel 1954, 6 episodi in con la stretta collaborazione dell’Antonia- gazzi. Fu il primo esempio italiano di una cui Macario, vestito alla marinara, era alle no, soddisfaceva il desiderio di avere una serie a puntate (ne furono trasmesse 21) prese con un burbero maestro interpre- trasmissione di canzoni adatte ai bambini, ambientate nella Milano del dopoguerra, tato da Carlo Rizzo. Una serie esilarante cantate dai bambini che potesse essere in cui venivano narrate le avventure della precorritrice dei battibecchi tra Richetto per i più piccoli quello che era il Festival di giovane protagonista Giulietta Maggi e (Peppino Mazzullo) e Mago Zurlì (Cino San Remo per gli adulti. della sua famiglia. Lo sceneggiato ebbe un Tortorella) di qualche anno dopo. Fu un successo enorme che dura tutt’ora. tale successo che i telespettatori chie- Nel campo del divertimento e dell’intrat- Canzoni come Lettera a Pinocchio, La Giac- sero alla scrittrice di farne un romanzo. tenimento ci furono trasmissioni come “Il ca Rotta, 44 Gatti, Il Valzer del Moscerino e Nacque così la trilogia (Il Diario di Giuliet- Club di Topolino”, un format della Disney tante altre sono indelebilmente impresse ta, Giulietta e i 16 anni, successivamente che ebbe in Italia un successo enorme. nella memoria di quanti le seguirono allo- intitolati Giulietta ha preso zero e Giulietta Era un contenitore non solo di cartoni ra e le ricordano oggi con tanta nostalgia. se ne va) raro esempio di libro derivato da animati ma anche di telefilm comeLe Alcuni dei giovanissimi interpreti diven- uno sceneggiato e non viceversa. avventure di Rin Tin Tin il cui protagonista tarono poi cantanti famosi: una per tutti Il ‹‹Radiocorriere›› riportava l’annuncio del era il piccolo Rusty, un bambino rimasto Cristina D’Avena che esordì proprio allo programma inserendolo in un contenitore orfano durante un’incursione degli indiani Zecchino d’Oro del 1968 con Il Valzer del intitolato “Documentario per le ragazze” e che, salvato dai soldati, viveva a Forte Moscerino. I giovani cantanti erano accom- mentre il giorno dopo era previsto il “Do- Apache insieme al suo inseparabile cane pagnati dal Piccolo Coro dell’Antoniano cumentario per i ragazzi” in cui sarebbero Rin Tin Tin. sotto la guida della bravissima Mariele state trasmesse Le avventure di Rex Raider, Altro famosissimo film eraZORRO , in cui Ventre che, con infinita pazienza, riusciva serie televisiva statunitense imperniata erano narrate le avventure del famoso ad ottenere stupefacenti risultati da parte sulla figura di un pistolero impegnato a giustiziere ed abilissimo spadaccino, vis- dei giovanissimi interpreti anche stra- combattere criminali e banditi. In quegli suto in California all’epoca della domina- nieri. I siparietti comici erano affidati alla anni, circa nove dalla fine del secondo zione spagnola e che si firmava con una Z. bravura di Peppino Mazzullo nelle vesti di conflitto mondiale, era mantenuta una Richetto, scolaro eternamente ripetente netta distinzione tra quelli che potevano protagonista di esilaranti dialoghi con il essere gli interessi dei ragazzi e delle Lo Zecchino d’oro Mago Zurlì. ragazze e quindi anche le trasmissioni Il programma, presentato dal mitico Cino Storica voce di Topo Gigio, il famoso pu- televisive a loro dedicate si uniformavano Tortorella nelle vesti del Mago Zurlì, ini-

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di misteri a sfondo giallo/avventuroso. Ce- lebre la canzone/sigla Chi trova un amico, trova un tesoro; la regia era di Italo Alfano. Grande successo ebbe anche la serie televisiva I racconti del faro per la regia di Angelo D’Alessandro. La serie, andata in onda nel 1967, raccontava le avventure del guardiano del faro (un grandioso Fosco Giacchetti) e del nipote Giulio (un giovanissimo Roberto Chevalier). E molti ricordano con nostalgia la serie televi- siva andata in onda nel 1970 intitolata Gianni ed il magico Alvermann. Una storia fantastica della televisione belga in lingua fiamminga che raccontava le avventure di Gianni che, in un bosco fatato, incontrava il folletto Alvermann che lo aiutava a con- quistare la donna amata regalandogli il magico anello Fafifumi (solo 10 anni prima Tolkien aveva scritto Il Signore degli Anelli). Fiorivano anche i programmi per i più piccini come Il Paese degli Animatti con i pupazzi animati di Maria Perego che avrebbe poi raggiunto il massimo della Zecchino d'oro - Viviana Stucchi notorietà con il famoso Topo Gigio. Molti ricordano ancora La Fata Muccona, il Ca- valier Stampella, il Bruco Galileo. Nel 1968 pazzo ideato ed animato da Maria Perego, suoi amici neri. Per non parlare degli sce- c’era Il Teatrino del Giovedì con le favole di Mazzullo aveva esordito in televisione neggiati tratti dai romanzi della celebre Re Però, testo e regia di Guido Stagnaro, come protagonista nelle puntate de Le av- autrice svedese Astrid Lindgren, da Pippi e con i pupazzi di Ennio Di Majo. venture di Pinocchio del 1959 per la regia Calzelunghe, andata in onda nel 1969, ad Vi erano poi tutta una serie di programmi di Franco Enriquez e la sceneggiatura di Emil, della stagione 1974/75. Mariano a quiz. Oltre al famosissimo Chissà chi lo Giana Anguissola. Casacci ed Alberto Ciambricco furono sa? presentato dall’indimenticabile Febo In quegli anni infatti ci si avvaleva della gli ideatori di un’altra serie di successo: I Conti, negli anni ’60 c’era Teletris che an- collaborazione di autori, di registi e di ragazzi di Padre Tobia, andata in onda nel dava in onda dagli studi di Milano ed era sceneggiatori di grande professionalità marzo del 1968. Furono 14 episodi in cui presentato da Silvio Noto, il Cruciverbone, per ottenere un prodotto di qualità. Padre Tobia, uno straordinario Silvano con Pippo Baudo e Renata Mauro, oltre a Tranquilli nella parte del prete, ed i ragaz- Scacco al Re, ed al Dirodorlando, entrambi zi della Parrocchia, risolvevano una serie Sceneggiati e programmi nati dalla creatività di Cino Tortorella e presentati da Ettore Ardenna. di intrattenimento I Racconti del faro Oltre agli sceneggiati curati dalla scrittri- ce Giana Anguissola come dimenticare Impegno educativo, Orzowei, liberamente tratto dal romanzo culturale e didattico di Alberto Manzi del 1955? Le 13 puntate Questa televisione per i ragazzi che andate in onda nel 1977 si avvalevano nasceva per soddisfare esigenze di della celebre sigla cantata dagli Oliver intrattenimento di un pubblico di giovani Onions. È la storia di un bambino bian- e giovanissimi si poneva anche obiettivi co, Orzowei (il trovato), abbandonato in pedagogici e culturali. Ci furono trasmis- una foresta del Sud Africa e adottato da sioni come Avventure in libreria, presentata una tribù Bantu, dove però non tutti lo da Elda Lanza, la signora della televisione accettano a causa della sua pelle chiara. italiana, dove si davano consigli di lettura Successivamente si rifugia presso una per le varie fasce d’età a ragazzi che tribù di Boscimani e poi contatta anche erano esortati ad impegnarsi a leggere sia una comunità di Boeri che lo maltrattano a scuola, dove erano presenti le Bibliote- a tal punto da spingerlo a tornare tra i che scolastiche per il prestito dei libri, sia

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a casa dove da parte di genitori, nonni Bruno Munari e Marcello Piccardo. Nel estera, poco rappresentano la realtà della e zii il libro era il regalo privilegiato per corso della prima trasmissione il 2 febbra- nostra società. Quanto ai valori veicolati compleanni e festività natalizie. Giramon- io 1956, si cominciò ad insegnare come da queste produzioni, quelli che erano do fu il primo telegiornale per i ragazzi costruire vari giocattoli con materiali quali una volta gli esempi di coraggio, lealtà, che andava in onda di martedì e presen- fil di ferro, pezzi di carte, pezze di stoffa, amicizia, solidarietà si sono esauriti in tava una serie di servizi utili per i giovani piume. Quella prima volta fu realizzato nonvalori di una cultura che privilegia telespettatori. Altro programma seguito fu uno sciatore, a primavera si passò alle gi- l’apparire anziché l’essere e dove l’aspi- Passepartout dove veniva insegnato l’ingle- randole ed agli uccellini. A tutt’oggi queste razione massima è in molti casi quella di se, fin dall’epoca considerata una lingua trasmissioni che tendono a sviluppare la sfondare nel mondo della musica e dello essenziale per il miglior inserimento nel creatività e la manualità dei ragazzi hanno spettacolo. mondo della scuola e del lavoro in una successo come dimostra il gradimento Ci auguriamo che ci sia presto un’inversio- società che si avviava lentamente a diven- di un programma come Art Attack. Per ne di tendenza e che la televisione torni al tare sempre più globale. Altre trasmissioni concludere era una televisione attenta a ruolo oltre che di intrattenitrice anche di a carattere scientifico/divulgativo furono: miscelare sapientemente programmi di educatrice. Gli amici dell’uomo, una trasmissione sugli intrattenimento e programmi culturali, Ci conforta in tal senso l’impegno di animali con Angelo Lombardi (l’amico che trasmettessero valori e messaggi programma preso il 24 maggio 2016 dal degli animali), i pupazzi di Velia Mante- eticamente validi. Una televisione che, Ministro dei Beni Culturali Dario France- gazza e la regia di Beppe Recchia andata purtroppo, non c’è più. schini e firmato dai rappresentanti di RAI, in onda nel 1968. Nello stesso periodo, Non troviamo su nessuna rete RAI una , Sky, ecc. perché la televisione presentato da Mario Erpichini, andava in tv dei Ragazzi e l’unico programma che, si faccia promotrice di programmi per i onda Il Leonardo e La facile scienza curata fortunatamente, ha ripreso ad andare in ragazzi culturalmente validi tesi a rivaluta- da Giuliano Repossi. Un programma sulle onda e che è culturalmente valido, resta re e ricordare i grandi Autori del passato opere d’arte era Le storie del Vasari, con su Rai Tre di sabato pomeriggio: Per un soprattutto in occasione di anniversari e una celebre puntata sull’O di Giotto ed pugno di libri, trasmesso dagli Studi di ricorrenze. una canzone omonima cantata da Enrico Milano, presentato da Geppi Cucciari a Noi come Gruppo di Servizio per la Lette- Montesano. E non mancavano bellissimi cura del Professor Piero Dorfles. Sono ratura Giovanile, in coerenza con i principi documentari come quelli trasmessi dal stati creati due canali monotematici per i che hanno animato questi primi 40 anni programma Avventura di Bruno Modugno ragazzi: e Rai YoYo, che per altro del nostro impegno, intendiamo proporci e Marco Dionisi, la cui sigla era cantata da sono dei contenitori di cartoni animati come controparte a queste iniziative per Joe Cocker. Un altro programma che ebbe di discutibile valenza artistica e poetica appoggiarle e collaborare ad esse con molto successo fu Costruire è facile con o di telefilm che, per la loro provenienza tutte le nostre forze. π

Programmi per la TV dei ragazzi

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LA MIA INFANZIA E LA MIA CRESCITA PROFESSIONALE CON LA TV DEI RAGAZZI di Massimo Emanuelli Docente e giornalista

I programmi la, in onda ogni sabato pomeriggio dalla di Cino Tortorella sede Rai di Milano, era un quiz per ragaz- ono un ex bambino degli anni ’60 zi, di fatto la versione scolastica dei giochi cresciuto con una televisione didatti- di Mike Bongiorno, la regia era di Maria Sca e pedagogica. Una tv che pur- Maddalena Yon, presentatore Febo Conti. troppo oggi non c’è più. Studente di terza Chi ha più o meno la mia età non può non media ebbi l’onore di partecipare con la ricordare la canzoncina: Ma chissà, chi lo mia classe a Chissà chi lo sa?, la trasmis- sa, dove è nato Ali Babà e Febo Conti con sione condotta dal mitico Febo Conti, per la sua cartellina in mano, cartellina sulla Massimo Emanuelli noi nati negli anni ’60 un secondo padre, quale vi era un gigantesco punto interro- un professore amico. Allora si studiava, gativo. Febo iniziava dicendo: «Squillino si aveva il senso del rispetto degli adulti, le trombe, entrino le squadre», una frase professori, genitori, nonni. La tv ci aiutava, improvvisata e subito diventata il simbolo istruiva divertendo. Chissà chi lo sa? nac- della trasmissione. Febo Conti è stato que nel 1961 da un’idea di Cino Tortorel- per i ragazzi della mia generazione un

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secondo professore, nei primi anni ‘70, in Giorgio Calabrese, Memo Remigi, Tata pieno boom di Chissà chi lo sa?, strutturò Giacobetti, Augusto Martelli, Raffaele Pisu, un’enciclopedia per la scuola dell’obbligo Paola Pitagora, Virginio Savona, Sandro dal titolo L’Enciclopedia di Febo Conti. Tutti Tuminelli ed altri. «Le prime due edizioni gli scolari d’Italia guardavano Chissà chi lo – ricorda ancora Tortorella – presentai lo sa? e un po’ tutti sognavano di andarci; si “Zecchino” a Milano con un buon suc- vincevano però solo quattro libri per la bi- cesso, poi i responsabili del “Salone” non blioteca della scuola. Ricordo ancora con vollero proseguire perché, a parer loro, molta gioia ed emozione la mia partecipa- costava troppo. Mi trovai per caso a Bo- zione ad una puntata, allora ero studente logna, incontrai i Frati dell’Antoniano che delle scuole medie, e ricordo gli ospiti: mi invitarono a fare lo “Zecchino”, dopo Mina, Gianni Morandi, Adriano Celenta- la terza edizione giunsero molte lettere no, Rita Pavone, Ugo Tognazzi, Giorgio di persone che richiedevano i dischi dello Strehler, Lucio Battisti, Indro Montanelli, “Zecchino”, nacque così la produzione, Salvatore Quasimodo, “il poeta premio poi vi fu l’incontro con Mariele Ventre e la Nobel…”. Chissà chi lo sa? durò per ben consacrazione definitiva della manifesta- tredici edizioni consecutive, fino al 1974. zione». Dal 1976 lo “Zecchino” sarà sotto Altro programma cult per i ragazzi degli il patrocinio dell’Unicef. Cino condurrà Lo anni ’60, ma anche per le generazioni suc- Zecchino d’Oro fino al 2008.Lo Zecchino cessive, è stato Lo Zecchino d’Oro, ideato d’Oro senza Tortorella è un’altra cosa e condotto da Cino Tortorella su richiesta anche se quest’anno dopo anni di grigiore del Salone del Bambino. La prima puntata ha avuto un nuovo e bravo conduttore: andò in onda il 26 settembre 1959, come Giovanni Caccamo. Qualche anno fa inter- ha dichiarato lo stesso Cino Tortorella vistai questo ragazzo per la mia trasmis- in un’intervista che mi concesse qualche sione radiofonica, L’angolo della scuola, ne anno fa: «i responsabili del Salone mi intuii subito la bravura artistica ed anche il informarono di avere ottenuto una diretta lato umano: un bravo ragazzo che, nono- televisiva e mi chiesero di inventarmi stante le mille difficoltà nell’emergere in qualcosa per i bambini, pensai a una campo artistico continuava per passione sorta di Festival di Sanremo per i piccini. a cantare. Un bravo ragazzo stile anni ’60, Eravamo da poco entrati nell’era della tv nulla a che vedere con altri adolescenti e dal piccolo schermo arrivava nelle case sedicenti cantanti. Tre anni dopo Giovanni degli italiani anche la musica. Non esiste- vinceva il Festival di Sanremo Giovani e lo va però un repertorio per bambini. I più scorso anno si classificava al terzo posto piccoli cantavano solo le canzoni dei gran- fra i big, Giovanni quest’anno ha condotto di. Lo “Zecchino” è infatti fin dagli esordi Lo Zecchino d’Oro. Tornando a Cino Torto- una gara per tutti i bambini che non rella è stato anche autore di una delle più hanno ancora compiuto 14 anni. I piccoli belle ed istruttive trasmissioni della televi- cantanti sono accompagnati dal Quintetto sione italiana: Nuovi incontri con gli autori. di Peppino Principe, la vittoria va a Quar- «Si trattava – ricorda sempre Cino – di un tetto, interpretata da Giusi Guercilena. Da programma costruito per i ragazzi delle questo momento, fino ai nostri giorni, lo scuole medie superiori. Il programma, an- “Zecchino” diventa un appuntamento tra- dato in onda nel 1962, mi aveva in qualità dizionale nell’ambito delle manifestazioni di autore e regista, il conduttore era Luigi musicali, conduce Cino Tortorella alias Silori, che chiedeva ai più grandi scrittori Mago Zurlì. Lo “Zecchino” è, dopo il festi- di realizzare un originale televisivo per la val di Sanremo e La domenica sportiva, la televisione su un problema che riguarda- trasmissione più longeva della televisione va i ragazzi, seguiva un dibattito. A Nuovi italiana. «Nel mondo – ricordava sempre incontri parteciparono importanti scrittori Tortorella – sono colui che ha presentato del Novecento come Alberto Moravia, per il maggior numero d’anni la stessa Dino Buzzati, Riccardo Bacchelli, Corrado trasmissione». Cino Tortorella è pertanto Alvaro e Giancarlo Fusco. Ricordo che un entrato nel guinnes dei primati. Hanno giornale letterario fiorentino intitolò La tv scritto canzoni per lo “Zecchino”: Gorni dei ragazzi ad una svolta. Purtroppo non Kramer, Tony Renis, Walter Valdi, Mogol, è rimasta nemmeno una puntata, in Rai Pino Daniele, Fred Bongusto, Paolo Poli, hanno distrutto tutto…». Febo Conti

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Altri programmi condotti e ideati da gazzi dei quali ho memoria sono stati Il Tortorella per i ragazzi sono: Alla fiera del barattolo, con un giovanissimo Fabrizio Mago Zurlì e Pomeriggi con il mago Zurlì. Frizzi, e Big! con Carlo Conti. Durante gli anni ’60 e fino alla prima metà degli anni ’70 Tortorella conduce ogni Tra ricordo e nostalgia anno Il primo giorno di scuola, festa dei Durante gli anni ’80 mi sono staccato io Remigini, il 1 ottobre, giorno di San Remi- dalla tv dei ragazzi e dalla tv didattica e gio, la scuola allora iniziava quel giorno. pedagogica, che però iniziava a scom- Voglio citare anche altri programmi della parire. Studente universitario ricordo mia adolescenza e il suo conduttore, una Parola mia condotta dal compianto sorta di fratello maggiore allora, dappri- Luciano Rispoli. ma una voce amica (Radio Montecarlo) Negli anni ’80 sono poi passato dall’al- poi un volto televisivo: Ettore Andenna. I tra parte della barricata: da studente e programmi cult furono Scacco al Re (sta- telespettatore a conduttore radiofoni- gione 1972/73) e il Dirodorlando (stagioni co e professore. 1973/74 e 1974/75). Anche in questi Con una certa emozione e con molta programmi è presente Cino Tortorella. reverenza ho poi intervistato ed incon- Nella seconda metà degli anni trato quelli che erano stati i miei miti ’70 arrivano le televisio- giovanili: Febo Conti, Ettore Andenna, ni private, Tortorella Cino Tortorella ed altri. e Andenna saranno Quando ritrovai per caso a Milano dapprima a Telealtomi- (inizio anni ’90) Febo Conti io ero ormai lanese, poi ad Anten- diventato un uomo e lui un anziano na 3 Lombardia (di signore, nulla però era cambiato: vidi cui saranno fra i in lui la stessa aria paterna, didattica a fondatori), anche lo amicale che avevo visto molti anni pri- stesso Febo Conti ma. Febo aveva una vitalità incredibile lavorerà con Tele- e la stessa voglia di educare i ragazzi biella e con un’e- che manca agli attuali conduttori. mittente privata Quando comunicai a Febo che avevo bresciana. deciso di andare in onda alle 17,30 e di Mentre la Rai sabato con L’angolo della scuola (il mio è alle prese format radiofonico storico) in ricordo con la di Chissà chi lo sa? mi sorrise bonaria- riforma e mente. Ricordo altri programmi della gradual- mia adolescenza o programmi che mente poi ho visionato in qualità di studio- scompare la so: I racconti di Padre Brown, Il Circolo tv dei ragazzi, dei castori (con Enza Sampò e con un fino alla quasi giovanissimo Emilio Fede), Zurlì il mago totale estinzione del giovedì (l’antesignano de Lo Zecchino odierna, nasce d’oro), La freccia nera. anche su alcune emitten- Penso che La tv dei ragazzi sia stata ti private locali la fascia di formativa per tantissime persone della programmazione pomeri- mia generazione e in particolar modo diana dedicata ai ragazzi. per me. Oggi continuo ad insegnare e Antenna 3 Lombardia, ad andare in onda con L’angolo della emittente molto seguita scuola, su piccole, ma grandi, emittenti. fino all’avvento di Silvio Mi auguro che questa lodevole ini- Berlusconi, propone, oltre ziativa del Gruppo di Servizio per la ai programmi di Anden- Letteratura Giovanile serva a spronare na e Tortorella, anche gli attuali dirigenti Rai al fine di ricrea- Telebigino, programma re trasmissioni educative per ragazzi, condotto dal professor anche se mi rendo conto che i tempi Roberto Vecchioni. Gli sono cambiati e che il mio intervento è ultimi programmi per ra- forse troppo nostalgico. π

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TV E FORMAZIONE GIOVANILE: LA SFIDA DELLE DIFFERENZE di Gennaro Colangelo Studioso di comunicazione e produzione audiovisiva, Docente Università LUMSA, Roma

uella tv in bianco e nero... ambiti di quella memoria infinita che noi Attraverso lo sviluppo della lingui- siamo: al pari delle sensazioni suscitate Qstica e della semiotica, abbiamo dagli antichi e forse irripetibili sapori della imparato che un testo non è solo un giovinezza, le immagini e i suoni immagaz- libro ma ogni dispositivo di significazione: zinati fin dall’infanzia dalla nostra genera- anche un quadro, un film, uno spettacolo zione di nativi televisivi servono a questo teatrale, un atto performativo che utilizzi scopo. A volte tuttavia le “operazioni il corpo possono essere un testo e vanno nostalgia” possono essere totalmente inu- interpretati nelle infinite declinazioni del tili e banali, come la riproposizione in tv di Gennaro Colangelo sistema dei segni, pur nel rispetto delle un quiz di quarant’anni fa del tutto fuori caratteristiche di ciascuno dei sottosiste- contesto, che non è riuscito a trasforma- mi cui afferiscono. re nessun concorrente in personaggio. La generazione cui appartengo sa bene L’abilità dell’inarrivabile Mike Bongiorno, che alcuni titoli, alcune situazioni, anche conduttore di Rischiatutto, era quella di semplici fotogrammi evocano e stimolano prendere un uomo comune e renderlo

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protagonista, in un’Italia più semplice e Scuola, per innervare sulla nostalgia un violenza, di bullismo o di sexting, che pure meno disattenta, disponibile ad adottarlo tessuto di contesti storico-sociali e offrire esistono ma caratterizzano una minoran- come eroe della quotidianità. Allo stesso nuovi strumenti di lettura ai giovani su za; sarebbe utile che la stessa attenzione modo non ha avuto alcun senso ripro- quello che ha significato per il nostro venisse dedicata alle buone pratiche e ai porre insieme due soubrette, peraltro Paese avere una tv di qualità. Proprio comportamenti virtuosi degli studenti, dei bravissime prese singolarmente, come l’istituzione dei canali tematici sul digitale loro eroici docenti e dei loro straordinari Cuccarini e Parisi, che già trent’anni fa non terrestre può invertire il trend negativo presidi, che nell’epoca delle passioni tristi avevano nulla da dirsi, e abbandonarle prodotto dalle derive dell’ultimo venten- e della crisi dell’istituzione famiglia vengo- in mare aperto a sovrapporsi, ostacolarsi nio del Novecento, quando i canali gene- no ingiustamente caricati di un ruolo di e provocarsi, con inevitabile strascico di ralisti si sono modificati profondamente supplenza genitoriale accanto a quello di- polemiche. Al contrario di questi sprechi e la tv pubblica si è adeguata ai moduli dattico tradizionale. Questa generazione di denaro pubblico, una valida operazione narrativi dei network commerciali anziché di giovanissimi ha decretato il successo nostalgia è quella che si può realizzare a contestarli nelle forme e/o nei contenuti. di film di qualità comeIl giovane favoloso basso costo, utilizzando le Teche Rai, che Andrebbero riproposte trasmissioni di di Mario Martone e di libri come L’arte hanno un patrimonio straordinario e che successo, ma comunque precedute da di essere fragili di Alessandro D’Avenia, ci aiutano a misurare la distanza che in- introduzioni capaci di sviluppare una entrambi dedicati a Leopardi, che gli ado- tercorre tra la televisione in bianco e nero cornice culturale che faccia da ponte fra lescenti sentono particolarmente vicino di una volta e quella contemporanea, ma lo stile di allora e quello attuale. Nel corso all’ipersensibilità dell’età evolutiva. ci illuminano anche sul cammino evolutivo di venti anni di insegnamento nelle lauree Potendo vantare anni di esperienza e di che abbiamo compiuto. Una volta la tv era di base e nei Master dell’alta formazione analisi della comunicazione e produzio- soprattutto una tv educativa. Un pro- post lauream ho avuto la fortuna di inte- ne audiovisiva, ci permettiamo di fare gramma come quello condotto da Febo ragire con differenti fasce generazionali, proposte concrete per una tv educativa Conti, Chissà chi lo sa?, ha svolto un ruolo quindi di capire i loro gusti e i loro stili di che mantenga i pregi della tv del passato fondamentale per noi ragazzi che non ne vita: – coloro che sono già attivi lavorati- (una certa eleganza di forme, l’assenza perdevamo una puntata. Questa eredità vamente risultano lettori più forti, cultori di volgarità, il rispetto degli interlocutori) è stata raccolta in tempi recenti da Per un del cinema nelle sale e consumatori più senza averne i difetti, primo fra tutti una pugno di libri su Rai Tre, una trasmissione continuativi del prodotto televisivo, anche certa censura per determinati argomen- da riconfermare assolutamente (e infatti se spesso con accenti critici dovuti a ti. La voga delle fiction che intessono ha ricominciato ad andare in onda dal livelli culturali nettamente superiori alla momenti e figure della storia italiana con 28 gennaio scorso dagli studi di Milano) media degli Italiani; – i Millennials, giovani trame romanzesche, serve a stimolare anziché fare investimenti in perdita in altri laureati e/o laureandi con l’angoscia del l’approfondimento del vissuto collettivo e format. Negli anni Sessanta e Settanta la precariato, hanno grande passione per va incoraggiata. Proprio Eleonora Andre- fascia di ascolto della tv dei ragazzi por- i social media in cui cercano (spesso atta, che dirige Rai Fiction, in un incon- tava questo nome nelle ore pomeridiane ingenuamente) un confronto identitario tro pubblico presso l’Istituto Leonarda (attualmente colonizzate dai programmi stabilizzante e spesso trovano solo de- Vaccari di Roma, centro di eccellenza per più banali e volgari) ma in realtà si dilatava lusioni, non sono grandi appassionati di la riabilitazione, ha parlato dell’importanza attraverso alcune trasmissioni pre-serali libri cartacei e guardano poca tv, preva- dell’audiovisivo per l’integrazione delle di cultura. Il giornalista Franco Simongini lentemente sul web; – infine l’attivazione disabilità, evidenziando come esigenze nel ciclo Come nasce un’opera d’arte e nell’università dei progetti formativi di prioritarie della tv pubblica i contenuti in Ritratto d’autore dialogava con artisti alternanza scuola/lavoro avvicina agli di forte impatto sociale e la capacità di contemporanei, ed è ancora vivo in me atenei gli allievi delle ultime classi della rafforzare le etiche della comunicazione il ricordo di Giorgio De Chirico, ancora scuola secondaria superiore e questo ci in tema di società inclusiva. A tal propo- più ieratico delle sue pitture metafisiche, offre il modo di conoscere meglio il mon- sito vorremmo ricordare l’impegno di intervistato nel 1973 mentre dipingeva Il do dei diciassette-diciottenni, che è quello due donne che hanno dedicato la vita sole sul cavalletto in tempo reale. Trasmis- destinato a fornire le maggiori sorprese. al progresso civile e culturale del Paese sioni del genere non esistono più anche Peraltro andrebbe precisato che scrittori e fanno parte di una storia che sembra se meritano attenzione i programmi ed editori non potrebbero sopravvivere minore rispetto ai personaggi famosi ma sull’arte di Philippe Daverio come Passe- se ci fosse disinteresse per i libri da parte che andrebbe meglio divulgata: Maria partout e naturalmente la divulgazione delle scuole superiori. Lo stesso discorso Maltoni, la maestra romagnola che inse- seria di Piero e Alberto Angela. vale per gli spettacoli teatrali e cinemato- gnò in Toscana con metodi sperimentali grafici. Tante compagnie e molti teatri si per trentasei anni ai figli dei contadini, Linee di azione sostengono tramite matinée a cui docenti e per questo attirò l’attenzione di Italo e proposte operative appassionati di queste manifestazioni Calvino, e Giana Anguissola, scrittrice e per una TV di qualità accompagnano i ragazzi. Gli adolescenti giornalista che dedicò all’infanzia il meglio Sono indispensabili maggiori investimen- fanno notizia sulla stampa solo quando della sua creatività, riscoperta per merito ti su canali come , , Rai appaiono in cronaca nera per atti di del Gruppo di Servizio per la Letteratura

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Giovanile. Che magnifica ricostruzione studiamo le metodologie formative, anche il successo che invece ha ottenuto. del primo e del secondo Novecento si con l’ausilio dell’enorme sviluppo delle Conseguenza ultima e necessaria delle potrebbe proporre con una miniserie per scienze cognitive, e più comprendiamo prime 3D è la sintesi di esse nella quarta: ognuna di loro…! In tal senso la trasposi- che i BES sono in costante aumento: chi la Dialettica televisiva non è l’impegno zione televisiva dell’esperienza di Alberto privilegia l’attenzione verso la persona al semplice dialogo pluralistico, ma il Manzi e dell’inventiva imprenditoriale umana, ormai si va convincendo che qua- confronto forte su argomenti scottanti ma di Luisa Spagnoli dovrebbero costituire si tutti i bisogni educativi sono speciali, privo di violenza, che allenti l’odio sociale esempi importanti. al di là delle situazioni di insorgenza dei del web people che usa i nuovi media Poiché agli esperti di comunicazione e DSA. come proiettili in una prateria virtuale formazione si richiedono anche proposte Le forme del disagio possono assumere incontrollabile dove regna il far west, e metodologiche, non intendiamo sottrar- aspetti estremamente vari e articolati, riduca la rabbia planetaria che produ- ci al nostro compito. Suggeriremmo di sul piano mentale, sociale, culturale, e se ce scelte sbagliate che pagheremo per partire da una visione globale fondata non si riesce a comprenderle non sarà lunghi anni. su quattro parole chiave che sintetizza- possibile alcun percorso di formazione Se non fossimo capaci di ri-pensare il mez- no concetti semplici ma vanno oltre le realmente innovativo. Walter Siti, studioso zo televisivo come stanza di compensa- idee general-generiche, per rafforzare di letteratura italiana e attento osservato- zione della società delle 4 D, perderemmo gli aspetti educativi della tv superando le re della fenomenologia della tv, sostiene gli ascolti della generazione più giovane e barriere tra le fasce tradizionali. che «L’alfabetizzazione dei sentimenti è rimarrebbe solo il facile intrattenimento sparita dalla televisione ed è stata confi- per la fascia dei 50/80enni, con le inevita- Quattro parole chiave nata nella letteratura di stazione», ossia bili conseguenze legate al calo di interesse per una TV educativa nei romanzi rosa che si leggono in viaggio. degli inserzionisti e degli sponsor: la fuga Le nostre quattro parole chiave per una È fondamentale insegnare di nuovo ai delle aziende innovative verso internet tv educativa rappresentano la regola delle giovani la capacità di esprimere i propri (come già avvenuto nel mondo della carta 4D: Differenze, Disagi, Diseguaglianze, sentimenti. Il racconto delle disegua- stampata) e il calo di investimenti pubblici- Dialettica. Diviene fondamentale analizza- glianze e del disagio può trovare spunti tari, con una drastica riduzione di investi- re la ricchezza che una società intercultu- ovunque, ma particolarmente nei territori menti produttivi sulla Tv. π rale produce, altrimenti non riusciremmo di frontiera, nelle periferie urbane, nelle a capire i nostri reali interlocutori. È come scuole primarie, negli ospedali; qualche lavorare insieme provenendo da espe- anno fa proporre una narrazione seriale rienze diverse; i contrasti si manifestano come Braccialetti rossi sarebbe risultato ma c’è un generale arricchimento. Più impossibile e nessuno avrebbe ipotizzato

Braccialetti rossi.

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LA TV NON È UN PAESE PER POETI E BAMBINI? di Bruno Tognolini Scrittore e poeta

Premessa di parzialità sonanti martelli aziendali (e delle scintille na premessa, al tempo stesso di questi ferri racconterò), riferirà burra- scontata e necessaria. Racconterò sche diverse da quelle che narriamo noi Ula storia di Melevisione come l’ho autori, squassati fra le nostre poetiche, vista e vissuta io, non come è stata. Come etiche, estetiche, e la povera produttri- in tante altre imprese collettive, dai viaggi ce esecutiva. Questo mio sarà solo un sulla luna a una partita di calcio, anche un racconto, insomma: uno dei tanti, parziale programma TV ha la sua ciurma. E come e partigiano. la traversata che vive Ulisse è diversa da quella che vive il rematore, la Melevisione Le radici di un albero che raccontano gli attori, i registi, le ragaz- azzurro Bruno Tognolini ze della redazione, lo scenografo, e giù (o Entrai nella ciurma di scrittura de L’Albe- su) fino al milionesimo bambino sul suo ro Azzurro in corsa, nel 1992, quando il divano a “Città Laggiù”, è un’altra da quella programma era in onda da due anni. La che raccontiamo noi autori. La nostra sua genesi mi è stata raccontata. Nacque, produttrice esecutiva, spesso premuta pare, da un’idea di Franco Iseppi, illumina- fra l’incudine delle poetiche autorali e i to direttore della Rai regionale lombarda.

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Ma da tanto non si faceva di bel nuovo paraggi due volte: all’inizio degli anni ’90, un programma televisivo per bambini, sono sgusciato dentro e son stati quattro s’era perso lo stampo. Chi chiamare alla anni di Albero Azzurro; alla fine degli anni scrittura dei copioni? La scelta era fatale, ’90, sono sgusciato dentro e son stati 11 dirimente, e così espressa assai rivelatri- anni di Melevisione. Poi la crepa si andava ce: chiamare sceneggiatori televisivi a cui chiudendo, pian piano, ogni anno di più, chiedere di scrivere per bambini, o chia- e prima che mi stritolasse, maciullando mare scrittori per bambini a cui chiedere il programma e l’autore, sei anni fa, nel di scrivere televisione? Furono chiamati, 2011, coi miei piedi e di mia sola volontà, nientemeno, Bianca Pitzorno e Roberto sono sgusciato fuori e via: corri Pinoc- Piumini, che scrissero L’Albero Azzurro chio! Mai più TV, per ciò che mi riguarda. per molti anni. E con loro Mela Cecchi, Qualche anno prima, impaurito da quel Claudio Cavalli, Emanuela Nava, oggi sinistro scricchiolio, avevo scritto a Franco nota scrittrice per l’infanzia, e infine io. La Iseppi una lettera in cui raccontavo que- scelta parla chiaro: si affrontava il rischio sta visione delle crepe transienti. Chiede- di produrre una televisione “nontelevisi- vo a lui – che intanto era stato spostato, va”, non scritta secondo le regole della come accade a molte menti coraggiose, sceneggiatura TV, ma secondo quelle dove non potesse nuocere – che cosa della narrazione ai bambini; a professio- ne pensava: se una prossima crepa si sa- nisti della scrittura broadcast, destinata a rebbe mai aperta; quando, dove; quanto moltissimi, cioè a tutti e a nessuno, si pre- bisognava aspettare. Non rispose, ma mi ferivano narratori che sapevano parlare a fece spedire un libro in dono. Narrava molti e a ciascuno, come è d’obbligo fare della dura solitaria traversata del deserto coi bambini. Quel programma viene oggi da parte di un esausto tuareg. ricordato come il più bello e il più amato da piccoli e grandi. Era la scelta giusta. Melevisione nasce Torniamo a quando la crepa si aprì. Nel La TV oggi non è un posto 1998, nel bel mezzo della beata scrittura per bambini del mio romanzo Lilim del tramonto, Mela E oggi? Che nomi leggiamo nei titoli di Cecchi, compagna di penna in quattro testa dei programmi per bambini della Rai anni di Albero Azzurro e cara amica, mi di oggi? In quelli di Melevisione, sempre chiamò all’opera: le era stata commis- che vada ancora in onda, si leggono sionata da Rai Tre l’invenzione di un nomi eccellenti e a me noti e cari: le mie nuovo programma per bambini. «Ti va compagne di scrittura di un decennio. Ma di inventarlo con me?». Ebbi un breve quel programma purtroppo “non fa testo”, tentennamento: uscire di colpo dall’incan- è ormai quasi un fantasma in agonia, por- tata scrittura di un lungo romanzo, in cui tato a premorienza, mancando ai capi il per mesi ritorni ogni mattina, non è cosa coraggio di sopprimerlo, per fame e sete, facile. Ma insomma, da molti punti di vista carestia di spazi e tempo. Fuori di questo era “un’offerta che non si può rifiutare”. E “Grande Nonno” dileguato, nei nuovi oriz- partimmo. Fu un’esperienza straordinaria. zonti, nei progetti, nelle nuove idee della Ai bambini oggi, nei miei mille incontri, Rai, chi sono oggi gli autori per bambini? la racconto così: «Vi immaginate? Vostro Sono scrittori? Poeti, illustratori, teatranti, lavoro è inventare un mondo, fantasti- gente dei libri? Nomi noti alla narrazione co, fiabesco, come volete voi: e là fuori per l’infanzia? No, non lo sono. Non ci ci sono scenografi, costumisti, attori, sono nuovi programmi. O se ci sono, non registi, produttori, e tanti altri costruttori sono scritti da scrittori. La TV oggi non è di mondi dai nomi diversi, che aspettano un posto per bambini, per poeti, e per ciò che tu inventi e… TE LO FANNO!». poeti e scrittori per bambini. Non lo è più. E così ci si siede e si dice: ci vorrà un Lo è stato, e forse ancora lo sarà. Chissà folletto conduttore; ci vorrà una fata, una perché, per quali arcane altalene delle strega, un orco; ci vorrà un lupo, una cose, di tanto in tanto si aprono spiragli, principessa, un principe… Insomma, Mela si allargano crepe fugaci nelle muraglie e io ci mettemmo seduti e componem- delle grandi istituzioni. Così è stato nel mo la compagnia, i caratteri, il mondo, la mastio della Rai. Io mi sono trovato lì nei geografia, l’economia… Si davano i nomi

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ai personaggi, come ai figli, come due la cornice vuole diventare quadro. E nel per tutti. Ai bambini nei racconti si deve Adami nomenclatori alle cose del mondo. 2003 ci riesce. Mussi Bollini, allora curatri- dare mille notti più una, o Sheherazade Lupo Lucio per l’allitterazione che insiste ce del programma, raccolse con coraggio morirà. Mille più uno, sempre: il mille (il sulla “U”, vocale del buio; Balia Bea per il questa istanza di crescita, ne convinse i sessanta, l’ottanta) che il bambino già sa, contrario, la dolcezza della labiale e della grandi capi e la Rai fece il passo: si estras- perché non si smarrisca e riconosca; e l’u- liquida, la carezza delle vocali luminose, sero i cartoni dal programma, nacque la no (il quaranta, il venti) che ancora non sa, svelte in dittongo (“ia”) e lunghe in iato Melevisione “sitcom”, come si disse allora, perché cresca e conosca. Quel “più uno” è (ea”). E Tonio Cartonio, che per caso e per una storia unica e fluida di ben 25 minuti. vitale per tutti, è il passo avanti necessario scherzo echeggiava vagamente Tognolini; Melevisione fa crescere Melevisione, dun- della specie. È l’atto educativo profondo di come anni dopo sarà per Milo Cotogno. que cresce, e crescendo fa crescere. Ne Danilo Dolci: sognare gli altri come ancora Insomma, la creazione di quel mondo avevamo sentore fin da allora, e intenzio- non sono. Così crescono. (quanto meglio chiamarla così piuttosto ne naturalmente, ma lo avremmo saputo che “ideazione di un format”), sostenuta con certezza solo anni dopo, direttamen- Melevisione splende dai noi due soli Mela e Bruno, fu, o appa- te dalle voci vive dei genitori e dei figli. Già Così, crescendo e facendo crescere, re oggi, nelle blande lontananze, baldan- da allora, e per gli anni seguenti finora, i Melevisione saliva i suoi anni splenden- zosa, felice e leggendaria. genitori ci dicevano e scrivevano: «Mi fida- ti. Cambiavano i registi: dopo Pierluigi vo a lasciare i miei bambini davanti alla TV, Pantini, che ne officiò la nascita, si Melevisione cresce come se fossero con me». Esatto! Quello avvicendarono Roberto Valentini, Enza Il primo anno, con prima messa in onda era per l’appunto uno dei due segreti, i Carpignano, Alfredo Franco, Rossella De nel gennaio ‘99, fu molto faticoso, cento due piedi pedagogici con cui camminava Bonis, Paolo Severini, che portarono i loro puntate in due, e per quei due piutto- contenta la nostra scrittura: il piede della segni più chiari o più scuri, più svelti o sto redditizio. Nel secondo, applicando “genitorialità diffusa”, dei babbi e mamme quieti nella recitazione, nella ripresa, nel l’obsoleto slogan settantasettino «lavorare di tutti. Semplice approccio di minima montaggio. Cambiavano gli attori, e quindi meno lavorare tutti», Mela ed io chiamam- onestà dell’arte, che dice: racconto ai figli i personaggi, Orchi e Streghe e Geni mo all’opera scrittori della cui mano e del degli altri né più e né meno di quello che partivano e arrivavano, la canzone Di fiaba cui cuore ci fidavamo: Janna Carioli, Mar- racconterei ai figli miei. Un discorso che in fiaba vanno, di cui composi il testo, li tina Forti, Venceslao Cembalo. Si formò pare scontato, condiviso da tutti, e non accompagnava ogni volta. Al Chiosco (alla la falange degli Autorevoli Autori, che per lo è. Nei miei corsi di formazione con conduzione, in termini TV) Tonio Cartonio, anni, con gran stupore venato di fastidio educatori mostro chiari e sgomentevoli fratello empatico, lasciava il posto a Milo da parte delle dirigenze, avrebbe dettato esempi del contrario: narratori del mondo Cotogno, amico simpatico. Nuovi autori legge su forme e contenuti: almeno finché a bambini e ragazzi che, nella pubblicità, entravano nella squadra: Luisa Mattia, – come vedremo – gli ascolti garrirono somministrano ai figli degli altri storie e Lorenza Cingoli, Lucia Franchitti portava- alti come bandiere al vento. E cominciò valori che ai loro figli – ci auguriamo – non no nuovi fili colorati nell’intreccio dei temi il mutamento. La maturazione. Dai temi proporrebbero mai. Ecco, questa genito- e delle storie. E gli ascolti volavano. Anche lievi e garruli del primo anno si passò a rialità diffusa, che non è affatto diffusa sui perché, attenzione – e ci era chiaro già da contenuti più fondi e densi. Ma soprattut- massmarket media ma al contrario assai allora – eravamo solo in due a dividerci i to il filo di trama sottile e pretestuoso che rara, nella Melevisione era fiutata con infal- bambini d’Italia nei pomeriggi: noi (Rai Tre) legava le brevi scene, separate da lunghi libile istinto dai genitori, che ci lasciavano con Melevisione e Italia Uno (Mediaset) coi cartoni, si ispessì sempre più, si rinforzò, in mano i loro bambini con cuore sereno. “cartoni giapponesi”. E Mussi Bollini, allora voleva farsi sviluppo drammatico maturo: E i figli stessi poi, diventati ragazzi, anche nostra curatrice, entrava trionfante nella voleva farsi storia. Perché il problema, ora che li incontro ventenni nelle più varie stanza degli autori proclamando: «Ieri il muro strutturale contro cui eravamo occasioni, mi dicono e talora con occhi abbiamo fatto più share dei Power Ran- destinati ad andare a sbattere crescendo, lucidi: «Ci avete cresciuti voi». Ed ecco il gers!». In effetti, con quegli adulti tonnac- era quello: il contenitore. Melevisione era secondo segreto, l’altro piede pedagogi- chioni lì in piedi, mascherati da principi e nata per essere, e nei primi anni fu, un co della scrittura. La TV è, per sua triste fate a dire sciocchezze dolciastre e poe- “programma contenitore”, come si diceva e dannosa legge, schiacciata sul target; siole cretine, a fronte dei supereroi power allora (si dirà ancora?): brevi azioni girate e per tristezza conseguente schiaccia il smart del merchandising massmarket Ban- in studio, con personaggi che a copione suo target. Dà al suo pubblico, quando dai (in Italia “Giochi Preziosi”), quei punti di recitavano, più che vere e proprie scene, va bene, esattamente ciò che si aspetta: share in più erano vere pigne di Davide in meri lanci dei cartoni che si alternavano. ciò che vuole e ciò che vale e ciò che sa. fronte a Golia. Sotto gli occhi allibiti della Scena di un minuto, cartone da tre; scena Quando va male – e dall’era di Berlusco- Rai, contro tutte le leggi TV, soprattutto da due minuti, cartone da cinque; scena ni, per parlar chiaro, e della Rai che si è quella del tiro in basso (dare al pubblico da un minuto e mezzo, cartone da quat- fatta sua scimmia, è andata male – gli dà meno di ciò che vale), nel 2002 e 2003 tro; e così via. Ma se si assumono pittori meno di ciò che vuole, meno di ciò che sa, si sfiora il 10% dishare . Ma non sarà che per decoratori, scrittori per autori TV, i e soprattutto meno di ciò che vale. Fare se ai bambini dài cose buone, storie del conduttori vogliono essere personaggi, questo coi bambini è criminale, è fatale mondo profonde e sincere, senza secondi

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fini, poesie che in genere trovano solo sui anni di rodaggio (che Melevisione trascor- fare qualcosa per riconquistarli! libri quei pochissimi che li vedono in casa, rerà galleggiando sul 6,5 di share). Nel Lo dicevano i capi, dall’inizio, che non si televisione fresca come frutta, televisione 2008 inizia lo switch-offper il passaggio fa così televisione! Ora bisogna tornare al con la emme, i bambini l’apprezzano? dell’Italia intera al Digitale Terrestre. Na- conosciuto, alle norme della TV come si Dalla sigla più amata del programma, con scono i Canali Tematici, fra cui quelli per deve. Le proposte per tornare al cono- musica di Aldo Valente e versi miei: l’infanzia. Invece che mezz’ora alla mattina sciuto, per far sbiadire quella sfrontata M e una al pomeriggio, tutto il giorno tutti di Melevisione e ripristinare la T, si mol- Dimmi un po’, televisione, i giorni un canale intero soltanto di pro- tiplicarono. Erano tristi, per me, noiose e siamo qui zitti e tranquilli, grammi per bambini. E poi due e poi tre. vecchie. non capiamo la ragione Oggi sono 22, un’offerta fra le più ricche Omologarci, rimpastarci nello sfondo, perché strilli... d’Europa. Invece che due concorrenti, “noi farci tornare TV nella TV non era la Perché semini paura? e Italia Uno”, a dividersi in due nei pome- soluzione, evidentemente. Io non lo so Perché spargi porcheria? riggi i bambini d’Italia, gli stessi bambini si quale altra fosse, se una c’era. Ma non Perché vuoti spazzatura sparpagliano giulivi fra dozzine e dozzine era quella, o almeno non per me. Avevo a casa mia? di offerte in tutte le ore: molte solo beceri inventato io la parola “Melevisione”, anche Voglio solo cose buone, massmercatini, ma alcune splendenti e se in giro poi si disse altro, perché la o non guardo più la tele! temibili, Disney Channel. Confrontare “Televisione” non mi interessava: ed ecco, Voglio una televisione… le date: 2008 switchoffal digitale, 2009 i mi ci volevano ricondurre come un vitello … che va a mele!!! nostri ascolti al 5,3. Pluff. riottoso nel recinto. Mele – melevisione Tele – te le chiediamo Melevisione si difende Il Calciatore Cacciatore Cele – ce le racconti E gli anni passano, gli ascolti calano, i capi Le proposte e le manovre della Rai per Mele – mele per te! infuriano. «Fateli litigare!», diceva a “Mela” ricondurre Melevisione a Televisione han- e a me dal primissimo anno il primo capo no appannato gli ultimi anni di quell’av- Melevisione soffre Rai, Roberto Nepote. ventura, fin lì per me con luci e ombre Ma gli anni passano, i figli crescono, gli Tutti i capi Rai sanno ipso facto, ovvia- abbastanza splendente, con una grigia ascolti calano. Ed ecco come. mente, come si fa la TV. «Fateli litigare noiosa fatica. Ho scordato quelle mano- i personaggi, i bambini si divertono a vre, nel loro dettaglio, né qui sarebbe Anni Share % vederli litigare, e salgono gli ascolti». utile enumerarle. Non sarebbe nemmeno 2000 6,9 Sempre meglio fu applicata questa legge equanime né veritiero nei confronti di nei decenni successivi, fino alla Premiata Mussi Bollini, dapprima nostra curatri- 2001 7,5 Compagnia Viaggiante di Wrestling Tele- ce poi capostruttura, a cui in fondo ero 2002 9,1 visivo Travaglio-Santanché, che girava di anche affezionato: ma che i rispettivi ruoli 2003 9,3 rete in rete, si cambiava negli spogliatoi, costringevano a contrapporsi a me, e io a 2004 7,8 si massacrava in diretta, faceva salire gli lei. Io vestivo ai suoi occhi il panneggio di 2005 6,0 ascolti, tornava negli spogliatoi, si cambia- Poeta Pedante Prolisso AntiTelevisivo, ed 2006 6,6 va, e via alla prossima rete, che stasera era pure vero, in fin dei conti; e lei ai miei 2007 6,2 ancora due poi andiamo a casa. Ma noi quello di Committente Produttrice Man- 2008 6,5 Autori Fiabeschi allora eravamo giovani e giafuoco che comanda la compagnia dei 2009 5,3 gagliardi, potevamo ignorare quei consigli burattini, ed era vero pure quello. Mussi 2010 3,4 distratti dei capi. Distratti perché poi in cara, ma noi siamo anche ben altro, fuori fin dei conti era solo un programma per di questo balletto, non è vero? Come che bambini, che non dà visibilità nei piani sia, almeno una di quelle manovre, di cui E cos’è successo? Non lo so, non lo so alti: non valeva la pena neanche insistere, lei forse era solo ambasciatrice, e da cui dire con certezza, non sono un analista insegnargli come si fa televisione. Poi un credo che ci abbia anche difeso, occorre dei flussi. Può darsi che ci sia stato in anno dopo, quando gli ascolti comincia- che la racconti, o parlerei per oscure noi autori un calo della tensione? Etica, rono a salire, i capi ci guardarono con reticenze. È l’episodio delle “ospitate”. A estetica, professionale? O il contrario, un incredulo stupore, ma ancora senza un bel punto ci fu proposto, per tentare ingorgo di impegno? Un approfondirsi consigli o correzioni, o non pressanti: di far risalire gli ascolti, di introdurre nel eccessivo dei temi, un aggrovigliarsi delle squadra che vince, o tattica che premia, “Fantabosco” le “ospitate”, la nota prassi trame, un appesantirsi dei dialoghi? Può anche in televisione non si cambia. Ma coi dei Famosi Transumanti di programma in darsi, ma diamo anche una buona occhia- crolli degli ascolti, apriti cielo. Quelli che programma: cantanti, calciatori, meteo- ta fuori, a ciò che accade in quegli anni fino ad allora erano stati colpetti d’assag- rologi, star, rockstar, archistar, astrologhi, a “Città Laggiù”. Nel 2003 Mediaset e nel gio alle mura del Fantabosco divennero giornalisti, scienziati e wrestler TV, che 2004 Rai cominciano le prime emissioni tonfi d’ariete pesanti e scanditi. Gli ascolti arrivano, tirano su gli ascolti e vanno via, del Digitale Terrestre. Ci vorranno quattro calano, emergenza, codice rosso, bisogna verso un altro programma. Vi immagi-

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nate la gioia dei bambini, ci fu detto, se ospedaliero: Melevisione è una forma di un giorno al “Fantabosco” arriva Totti? vita incistata nel grande corpo della TV, L’indomani gli share salgono alle stelle. E che come ogni organismo vivente, per noi autori lì prendemmo in mano quella difendersi, la assale coi suoi enzimi e leu- responsabilità pedagogica che tanti anni cociti, per omologarla a sé, o digerirla ed fa anch’io definivo “paternalismo”, prima espellerla… Che mi sentissi quindi invaso di scoprire cos’era la “paternità”. Quella dagli assedianti, o digerito dall’organismo rischiosa ineludibile prospettiva adulta ospite, o stritolato dalla crepa che si chiu- che dice: so io meglio di te cosa è meglio deva (mi rendo conto dell’esagerazione, per te. Un calciatore famoso nel “Fantabo- ma appunto: si fa per narrare!), il ripe- sco”? Sì, è vero, i bambini ne andrebbero tersi a cadenza regolare delle manovre pazzi, in un primo momento, perlomeno messe in campo dalla Rai per risalire la i maschietti. Ma l’indomani, mentre gli china degli ascolti, che in effetti calavano, in fiaba, come dice la canzone: perché è share salgono alle stelle, il “Fantabosco” dài e dài finì per sfiancarmi del tutto di pieno di fiaba anche là fuori. Devo solo diventa meno magico. Un posto come noia e tristezza. In parole più concrete, e sedermi e scriverla: ma come meglio son tutti gli altri della TV. Un posto di Famosi, fuor di narrazione: non è un bel lavorare capace, non come meglio mi si consente. non di Fiaba. A Mussi Bollini però non essere sempre scontenti del capo per cui dicemmo questo. Gli autori le risposero lavori, che è sempre scontento di te. Se al E non ci saremo che il “Fantabosco di Melevisione” era un committente non piace il ritratto, il pittore «All things must pass», cantava George Regno di Fiaba, e gli ospiti potevano en- cambia il ritratto fin che può, e quando Harrison. «Le civiltà non decadono: si trarci, certamente, ma… come personaggi non può più cambia il pittore. Non c’è compiono!», ruggiva Massimo Cacciari. La del Regno, creature di Fiaba! Per esempio, niente di nuovo, né di strano o di tragico Melevisione è nata, da “Mela” e da me, ca- che personaggio poteva essere Totti? Fra i in questo. duta in una crepa della Rai che si è aperta nostri mancavano… un mago, un servito- per caso, come un seme di parietaria re, un cacciatore… ecco, sì! Il Cacciatore Di fiaba in fiaba vanno che si imbuca; poi è cresciuta, frondo- di Cappuccetto Rosso! In fondo si tratta «Ogni fenomeno è in sé sereno», scriveva sa e tenace, come L’Albero Azzurro suo solo, ancora una volta, di cambiare una uno dei miei maestri, Gianni Celati. E non nonno, come un grande coloratissimo consonante, CaLciatore- CaCciatore, puro solo serena appare a me ora, dopo quasi Melo di Fiaba; poi è appassita pian piano, stile d’onomanzia melevisiva! Se Totti era sei anni, la mia partenza dal Fantabosco: languendo nelle intemperie, per anni e disposto a mettersi addosso un costume serena fu per davvero, anche in quei anni. E infine è morta: cioè si è compiu- da Cacciatore e studiarsi un copione… giorni. Credo che in fondo se l’aspettasse- ta, almeno per me. Ma non è solo negli ben venisse. ro tutti. Non andava più a genio a me di occhi luccicanti dei ventenni che oggi mi fare, né ai miei amici autori di farmi fare, dicono «Ci avete cresciuti!»; benché sia La crepa, la torre, la ciste il canarino poeta in gabbia nella miniera, per me moltissimo, quasi tutto, non è solo La cosa naturalmente si arenò. Ma solo che finché canta è spia che non c’è il gas da quell’eredità che prende il suo senso fino alla volta successiva. Perché gli ascolti grisou. Me ne sono volato via. Ho scritto d’essere, d’essere stato, quel decennio continuavano a calare, la dirigenza doveva una bella lettera, più bella che ho potuto di scrittura laboriosa. Gli oltre trecento pur dirigere (la nave verso mari più pesco- – ed è il mio mestiere – indirizzata a tutti copioni, le quasi cinquecento filastroc- si), la ciurma d’autori doveva pur resistere i compagni gloriosi, autori, attori, registi, che che ho scritto io, il pari e maggiore (in nome della rotta originaria), e insom- curatrice, redattrici, tutti. Ho scritto con lavoro dei miei compagni: non è stato ma tutto divenne più duro. Il mio mestie- le mani della festa il mio ultimo copione, invano. Benché guardandosi intorno oggi re è fare rime e storie, canti e scenari in intitolato Di fiaba in fiaba vanno, andato in la desolazione del paesaggio televisivo cui collocare le cose per cercare di capirle onda il 22 luglio 2011, che parlava di par- per l’infanzia possa scoraggiare, indurre meglio; e magari nel farlo, narrando, di- tenze e addii, e che in studio ha commos- a pensare che tutto sia cancellato, e nulla vertirsi anche un po’. Faccio scenari anche so tutti. E son partito. Via, a “Città Laggiù!”. abbiamo lasciato: non è così. Perché ciò per me, naturalmente. In quel frangente Si guadagna molto meno, è pur vero, a che è accaduto una volta può di nuovo me ne creai diversi: oltre alla narrazione scriver libri e fare incontri coi lettori; ed è accadere. La TV non è più un posto per della crepa, per esempio, uno epico da Il vero che stando lassù in alto, sulle spalle bambini, né per poeti e scrittori per bam- Signore degli Anelli. L’episodio del Fosso del gigante TV, si raggiungono tantissimi bini. Questo è oggi, ma quando il tempo di Helm, dove assediati dagli Hurukhai bambini: ma con che cosa? E poi non sarà maturo si apriranno altre crepe, e ci ritiriamo nel Trombatorrione: il nostro sono mica pochi neanche quaggiù, nelle poeti e bambini, magari cresciuti con la copione, da difendere a oltranza, quando scuole, nelle biblioteche, nelle case di Melevisione, sgusceranno dentro. E tutto ormai campi e vigne, il merchandising tutta Italia, e magari pian piano, come prenderà di nuovo inizio, e per grande e altri dintorni, sono perduti… Oppure “L’Uomo che piantava gli alberi”, libro per serena fortuna senza di noi. π tutto il contrario, uno scenario prosaico libro, incontro dopo incontro… Di fiaba

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40 PAGINEGIOVANI FARINA LORENZA Andrea non ha più paura ill. Manuela Simoncelli, Paoline, Cinisello Balsamo, 2017 pp. 34, € 14,00. Una delicata storia di abbandono e paura. Andrea non ha più il papà, se n’è andato via un giorno promettendo il ritorno ma ormai sono passati alcuni mesi. Dalla sua partenza il bambino non riesce più a dormire tranquillo e sviluppa una serie infinita di paure. La mamma fa del suo meglio, lo coccola, cerca di tranquillizzar- lo senza risultati. Una notte, dopo aver tentato di tutto per addormentarsi, sente un rumore e la paura lo paralizza, apre la finestra e si lancia tra le braccia nodose dell’ulivo. Qui si nasconde all’interno di un incavo del grosso tronco. Si sente pro- tetto, come tra le braccia del papà. Piano piano dall’albero giunge una voce calda e rassicurante che conforta il piccolo e lo riconcilia con il mondo. Vicenda semplice ma efficace, illustrazioni pregevoli a tutta pagina. Da leggere con la presenza di un genitore. Genere: albo illustrato. Età: 3-5 anni. D. Penzo

LIONNI LEO Sei corvi Babalibri, Milano 2016, pp. 32, € 12. Sei corvi occhieggiano allegri sulla coperti- na di questo albo datato 1988 e finalmen- te pubblicato in Italia. Le tavole a collage raccontano il contrasto tra un contadino e i corvi. Il primo difende il suo campo di grano con un agguerrito spaventapasseri, i secondi si ornano di un aquilone natura- le per atterrire il contadino. Entrambi in- tensificano le loro azioni difensive e offen- sive fino ad accorgersi della conseguenza inaspettata; il grano sta seccando! L’aiuto di una saggia civetta riporterà l’equilibrio e sancirà, come in una parabola, il finale etico a favore dell’accettazione dell’altro,

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dell’apprezzamento delle caratteristiche BIANKI DIEGO della manipolazione fisica. Una lettura di ognuno. che trasmette ai bambini idee rassicuranti Genere: albo illustrato. Il puzzle infinito secondo le quali ognuno di noi è unico; Kalandraka, Firenze, 2017, pp. 44, € 17,00. Età: dai 5 anni. ognuno ha bisogno dell’altro; la scelta per Questo grande albo illustrato, che nasce C. Camicia un progetto di vita insieme avviene per dall’esperienza di laboratori artistici in cui ragioni misteriose che non attengono agli si attua la collaborazione tra i piccoli, si DEMA SANDRA stereotipi creati artificialmente dall’uomo. prefigge di coinvolgere i lettori facendo Genere: albo. vedere come si può ottenere molto da Quattro occhi Età: 5-7 anni ill. di A. Boffa, Biblioteca dei Leoni Ragazzi, Castelfranco Veneto una semplice scatola di carta. Il consi- C. Rodia (TV) 2016, pp. 32, € 11,00. glio in appendice dell’autore è quello Un grande albo dai colori incisivi, illustrato di raccogliere scatole, anche di diverse con la tecnica del collage che dà risalto misure, dipingerle con tratti somatici o alla tridimensionalità, descrive l’incontro ritratti completi e di assemblarle come in tra il gigante Testatralenuvole e la pulce un puzzle, in un gioco di composizione Pingpong. L’incrocio di un viale, luogo in infinito. cui si sono conosciuti, simboleggia una Dalla prima pagina le scatole ci guardano delle numerose tappe della vita: quella in con atteggiamenti umani, ci sorprendono cui si deve scegliere, crescere, fare nuove mentre cerchiamo di individuarne l’e- BEATY ANDREA esperienze. Quando arrivano al bivio spressione, il genere e non ci stanchiamo Perdiqua e Perdilà che dovrebbe separar- di ammirarle. Al centro si apre un foglio Ada la scienziata li, i due decidono di proseguire il viaggio doppio che mostra altre possibili facce ill. di D. Roberts, DeA Pianeta Libri, Milano, 2017, pp. 34, insieme. Storia semplice ma non banale in anche animalesche. Un divertimento € 14,90. cui si evidenzia come uscire dalla solitudi- continuo, da poter utilizzare con per- Un albo illustrato di gran formato ospita ne, affidandosi con fiducia all’ascolto che sonale creatività. L’albo ha ricevuto una la storia della piccola Ada, una bambina genera amicizia. menzione speciale della Fiera del Libro di di colore che non parla fino a 3 anni ma Genere: albo illustrato. Bologna 2016 nella sezione dedicata alla osserva, pensa, si interroga e tiene per sé Età: dai 5 anni. disabilità e alle sue rappresentazioni. tutti i quesiti fino a che un giorno li ester- C. Camicia Genere: albo illustrato. na senza più freni. I genitori, palesemente Età: dai 5 anni. sollevati perché la bimba sa parlare, sono VAN GENECHTEN GUIDO C. Camicia però sommersi dalle sue domande e si impegnano a darle le giuste risposte. Ada In viaggio CECCARELLI PATRIZIA non si accontenta e sceglie di leggere, Giralangolo, Torino, 2017, pp. 28, € 15,00. approfondire, documentarsi coinvolgendo Nei risvolti di copertina il nostro pianeta Orco straorco anche la classe e gli insegnanti. è immerso nel nero galattico. Un’altra Raffaello Ragazzi, Ancona, 2017, pp. 40, € 7,00. Siamo di fronte a una vicenda vera (quella illustrazione rappresenta un garbuglio Fresca di stampa la bella storia, ottima- di Ada Marie Twist), in cui la curiosità di strade su cui sfreccia una rosseggian- mente illustrata da Simona Frasca, di e l’intelligenza vanno a braccetto per te automobilina. Chi è alla guida? Un Straorco che per la sua bruttezza tiene coadiuvare la creatività di una bambina porcospino. Ma non è solo: con lui c’è un lontani taglialegna e cacciatori dal bosco, che trova affascinante il mondo che la divertito ranocchio. I due partono per un col beneficio indiretto di tutti i suoi abitan- circonda e lo analizza con spirito risoluto viaggio senza meta che li terrà lontani ti (civetta, gnomo, folletto, fata, volpe). senza timori e senza farsi condizionare né dal loro tranquillo angolo di villaggio per Quando l’orco scompare, i beneficati lo dalla sua giovane età, né dalla sua razza e mesi. Tutto è sorprendente, interessante, cercano e dopo tanto affanno lo trovano dal genere. divertente. Al rientro, i due mattacchioni disperato perché innamorato e incapace L’autrice, che ha già pubblicato con si accorgeranno che viaggiare li ha arric- di dichiararsi, perché brutto. Gli amici enorme successo la biografia di Iggy Peck chiti nelle conoscenze e ha sviluppato il pensano bene di portarlo in un salone di architetto e di Rosie Revere ingegnere, loro lato “umano”. bellezza, che veramente compie il miraco- con “la scienziata” completa una trilogia Genere: albo illustrato. lo, trasformandolo, tanto che, quando si che ha ispirato molti giovani lettori a Età: dai 5 anni. presenta all’orchetta, questa gli risponde: spingersi oltre le consuete richieste e ad C. Camicia «Ma chi ti ha conciato così? Eri tanto bello impiegare tutte le loro risorse intellettive prima!». e intuitive per migliorare il mondo. L’albo La storia è a lieto fine, scaricando le ten- è illustrato con espressive figure su fondo sioni sia del protagonista sia del lettore. chiaro. Il testo in rima si adagia nitido e Un bel libro che esalta l’amicizia e l’amore diventa parte essenziale delle azioni che e, principalmente, sussurra di essere sé Ada compie. stessi in questo mondo dell’apparire e

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Genere: albo illustrato. genitori di Malipiero. Lettura agile senza Genere: racconto illustrato. Età: dai 6 anni. particolari spunti inventivi, con alcune illu- Età: dai 6 anni. C. Camicia strazioni dell’A. Il testo si è classificato 11° C. Rodia nella sezione A del concorso Floc, l’amico MOVARELLI DANIELE SIMEONI LAURA dei bambini e dei ragazzi. ROCCHETTI MICHELE Genere: racconto. I gatti di Venezia Età: dai 6 anni. Quellilà ill. di M. Mariano, Biblioteca dei Leoni Ragazzi, Castelfranco Giralangolo, Torino, 2017, pp. 26, € 15. C. Camicia Veneto (TV) 2016, pp. 32, € 11,00. Un albo illustrato dove le pagine, immerse Gatti birichini in tutte le pose occhieggia- in tinte vivaci e senza sfumature, sono no al lettore nelle pagine interne della ritagliate e sovrapposte per creare la copertina creando ilarità. Dove e come profondità e le ombre, con chiari richiami vivono questi amabili felini flessuosi? A ai costruttivisti russi. Un nome su tutti: Venezia. Li seguiamo nelle loro vivaci Rodcenko. Il risultato è decisamente scorribande tra calli, a naso e coda in coinvolgente ed estraneo agli albi tradizio- su, mentre seguono la scia dei profu- nali. Questi i temi: l’accettazione dell’altro, mi del mercato del pesce, rincorrono i l’egoismo, l’indifferenza. Originale anche piccioni nelle piazze, adulano i bambini l’attribuzione di Quellilà agli appartenenti nei campielli. Che vita beata la loro, nella ad una popolazione lontana e insidiosa, DEGL’INNOCENTI FULVIA sontuosa città lagunare che, quando si piena di difetti e giudicata con il metro del dice il caso, ha la pianta a forma di un L’omino breve pregiudizio. Il fatto è che Quellilà pensano pesce. Il protagonista si chiama Felice Ill. di S. Masala, Di Marsico Libri, Modugno (Bari), 2017, pp. 25, € 12. e giudicano come Questiqua ricambian- ed è il più robusto e saggio della banda. Questo è un albo la cui narrazione espri- do con la stessa moneta e con gli stessi Libero e ribelle si gode i piaceri della vita me l’idea che ognuno deve trovare il suo sguardi torvi. La lettura è gradevole, ap- fino a quando il suo territorio non viene pendant per intessere rapporti produttivi prezzabili i dettagli e semplice ed efficace minacciato da un’invasione di pantegane. e superare la malinconia della solitudine. il testo. L’incontro fortuito con un gatto della Siria L’Omino breve è un essere dalle dimen- Genere: albo illustrato. (Soriano) risolve i suoi problemi. I due si sioni ridottissime (ricorda il celebre Tobia Età: dai 6 anni. liberano dei topi in modo astuto e non di Timothée De Fombelle) in un mondo C. Camicia violento e riprendono le loro piacevoli per lui di giganti, sicché per superare bonarie attività. Da notare come la brava l’emarginazione si mette in viaggio per la BACCELLIERE ANNA illustratrice fa muovere gli espressivi felini città col doppio obiettivo di essere visto con toni dove predomina il celeste che e di intessere relazioni umane. Dopo Stelle di stoffa ill. di L. Carone, Paoline, Milano, 2016, pp. 78, € 11. richiama la laguna con i suoi scenari di aver attraversato un mondo frenetico di Parlare di Shoah ai bambini si può e si ponti e calli e scorci di cielo. biciclette, camion, scooter, di giganti e deve, per l’urgenza di curare il percorso Genere: albo illustrato. piccoli giganti, e rimasto trasparente per- di educazione civile e storica delle giovani Età: dai 6 anni ché ognuno è preso dalle proprie attività, generazioni. Pertanto è fondamentale che C. Camicia ritorna indietro e trova casualmente dei ogni esperienza in tal senso risulti real- “Fugnetti”, un neologismo per significare mente significativa e carica di pregnanza CATALINI ANGELA esseri di qualche centimetro, i cui limiti valoriale. Ce lo ricorda con sottile ironia nella statura sono superati vivendo «tutti Hannah Arendt, quando afferma: «Nes- Le avventure di Malipiero insieme, ed è questa la loro forza». Un Giovanelli, Camugnano (BO), pp. 42, € 11. suna cosa umana può essere cancellata racconto per bambini che trasmette Il giovane protagonista elfo si chiama completamente e al mondo c’è troppa almeno due sentimenti positivi; il primo è Malipiero, ha per amico un pipistrello con gente perché certi fatti non si risappia- quello che bisogna essere impavidi nell’in- ali bicolore che si chiama Bipenne, vive in no: qualcuno resterà sempre in vita per traprendere un viaggio che migliori la un castello da solo perché i suoi genitori raccontare». condizione esistenziale; il secondo è che i lo hanno lasciato per cercare una stanza Raffinata narrazione quella diStelle di limiti individuali sono superati stando in- segreta colma di tesori. Dopo circa 200 stoffa, che si fa carico del “fare memoria”. sieme, in un consorzio, unendo le energie giorni di vita solitaria il ragazzo decide di Nelle prime battute del libro la prospet- di ognuno. Un albo da leggere, dunque, rintracciare i genitori e, aiutato da Fanfa- tiva appare limitata dallo spiraglio di una perché infonde uno spirito di intrapren- rone, va a trovare il Re Grispino. La sorella cesta da lavoro, appunto per questo foca- denza contrario al piangersi addosso, ed di Fanfarone, Bislacca, dimostra di essere lizzata sulla fame di affetti di una bambola esalta il piacere dell’amicizia. Ad arricchire molto volitiva e il suo figlioletto Tremendo, desiderosa di conoscere la realtà e quella il testo ci pensano, poi, le illustrazioni a contrariamente al suo nome, dimostra che diventerà la sua compagna-bambina. tutta pagina di Sergio Masala dalla forte di essere intelligente e riflessivo. Sarà Ad aiutarla a districarsi nel mondo in cui ascendenza luzzatiana per forma ed lui ad aiutare il gruppetto a rintracciare i è appena nata per mezzo dell’ago e delle espressività.

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sapienti mani di nonna Yoa il protettivo teneri coprotagonisti del racconto. vive e durante due settimane di vacanze orso Joele, co-narratore del dramma Un libro da leggere tutto d’un fiato, fino scopriranno diverse qualità di frutta, le che sta iniziando a vivere in una famiglia ad arrivare a respirare la libertà. loro proprietà, i benefici. L’A. usa l’accor- ebrea, una delle tante che popoleranno Genere: racconto. gimento di collocare il testo in due spazi il racconto. I piccoli Alice e Noah, stretta- Età: dai 7 anni. diversi: il primo, a caratteri più piccoli late- mente abbracciati ai loro beniamini, vivo- M. P. Latorre ralmente, fa conoscere curiosità e aspetti no «ignari dei segreti che le stelle nascon- storico-culturali, il secondo, a centro pagi- dono tra i loro silenzi», ma affrontano con MESSINA ANTONIO na con caratteri più grandi e tondeggianti, grande dignità e coraggio le traversie che descrive la giornata dei ragazzi e le loro si presentano e il susseguirsi di restrizioni Laura e il treno scoperte. L’elegante veste grafica, unita sempre più insopportabili in quei tempi per Elintur e altri racconti alla narrazione chiara, rende l’albo molto Il Foglio, Piombino, 2016, collana «Fior di Fiaba», pp. 211, € 14,00. bui e tristi. interessante. A fine lettura consigliamo a Tredici fiabe che sorgono da ispirazioni Il crescendo del dramma si carica di in- tutti una buona dose di macedonia. non banali e che a volte si allargano verso giustizia e violenza inspiegabile e “banale”, Genere: albo illustrato. i generi favola e fantasy; storie stimo- fino alla deportazione e alla reclusione Età: dagli 8 anni. lanti, con «improvvisi passaggi di soglia in un campo di concentramento, dove i C. Camicia e di frontiera». Stile fiorito, torrenziale due bambini, insieme a tanti altri scono- nell’invenzione fantastica, con descrizioni sciuti, saranno vittime della follia umana. CULICCHIA GIUSEPPE che, nel trattare i paesaggi e gli elementi L’autrice, con tratteggio delicato, non naturali (nuvole, vento, sole, stelle…), ab- omette di descrivere la fame, i patimenti, Il mistero della sfinge bondano di metafore e odorano di poesia le fatiche del viaggio in condizioni impieto- tatuata («il silenzio rotolò giù dalle colline… »). Laterza, Bari, 2016, coll. «Celacanto», pp. 60, € 14,00. se, in quello sconsiderato programma di Trame originali, ricche di valori, con Il Museo Egizio di Torino, rinnovato nel annientamento dell’umanità prim’ancora qualche salto logico. Ogni fiaba inizia 2015, fa da sfondo ad una storia per ra- che dell’eliminazione fisica di milioni di da una illustrazione a tutta pagina che gazzi dell’affermato autore. Al suo interno persone, voluto dal nazismo. contiene anche il suo titolo, strutturato si muove una scolaresca in visita didattica Allo stesso modo la vita nel campo di come quello di copertina con il nome del accompagnata dall’insegnante Gemma. I concentramento è descritta senza mezzi protagonista. Al treno “angelico” che va protagonisti sono Chicca, fan del mondo termini, con lucidità storica e con parole verso una meta misteriosa seguono le nu- egizio, e Cecco, fan di Star Wars, gemelli equilibrate e leggere, «mentre le stelle vole danzanti di Sofia, il cavallo di legno su con passioni diverse, ma dotati dello stanno a guardare tormentandosi di non cui galoppa Nicole per amare il presente stesso spirito indagatore. Ad entrambi poter fare nulla». Ma la bambola Malka tra passato e futuro, la città di carta che non manca la battuta pronta e la voglia e l’orsetto Joele custodiscono un piccolo Clarissa vede sorgere dall’illustrazione di di conoscere, affermare le loro idee con tesoro cucito all’interno dei corpicini di un libro, lo spaventapasseri che si anima convinti battibecchi durante la visita che si bambagia, un prezioso tesoro da nulla, solo quando gli parla una bambina, An- prolunga tra i saloni, con scene illustrate che nonna Yoa ha pensato come estrema gelica, che scopre un “universo parallelo”, da Mariachiara Di Giorgio. Flashbak Ed possibilità di salvezza per i suoi nipotini, Melissa e un cagnolino parlante, Olivia e ecco il collezionista fondatore del museo, prima di diventare «polvere dorata in una una scala verso le stelle. Bernardino Drovetti, e il faraone Chefren. notte buia d’inverno». I discorsi diretti e indiretti sono gestiti Il ritorno al passato permette di aggiunge- Coerente l’happy ending per i due fratellini in modi diversi da racconto a racconto, re notizie sulla discendenza egizia e sulla che riusciranno a salvarsi anche grazie mentre l’apporto linguistico è ricco in una passione degli archeologi. In appendice al tesoro pensato per loro dalla nonna, prosa scorrevole. I valori spirituali sono un normografo con geroglifici egizi per «perché niente e nessuno può impedire alti. inventare testi personali. La collana Cela- all’amore di essere», anche quando deve Genere: fiaba. canto, con un buon successo tra i lettori, accontentarsi dei frammenti di una foto Età: 7-10 anni. ha cambiato formato riducendo l’albo ad sbiadita da cui lasciarsi inondare di luce D. Volpi una misura più maneggevole e pratica. materna. Genere: racconto giallo. Perfettamente aderenti le splendide MULLER GERDA Età: dagli 8 anni. illustrazioni di Liliana Carone, che accom- C. Camicia pagnano il tocco leggiadro della penna La festa dei frutti dell’autrice con altrettanti intensi squarci Babalibri, Milano, 2017, pp. 38, € 14,50. d’immagine. Con fine sensibilità, i colori Da dove viene la frutta che mangiamo? si fondono col dolore degli accadimenti, Recita il sottotitolo di questo albo illustra- mentre il nitore delle forme stimmatizza to con grandi tavole dettagliate e molti la Storia in un granitico monito. Deliziosa precisi disegni scientifici. Sofia è ospite di la proposta laboratoriale inserita nelle suo cugino Michele, entrambi godono del- ultime pagine per la realizzazione dei due la bellezza della campagna dove il ragazzo

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una brillante esperienza di scrittura per TOGNOLINI BRUNO MARAINI DACIA ragazzi alle spalle, offre questo breve e in- tenso racconto, dal risvolto formativo, con Il giardino dei musi eterni Salani, Milano, 2017, pp. 270, € 13,90. Telemaco e Blob levità e godibilità. Le accurate illustrazioni ill. di P. Valentinis, Rizzoli, Milano, 2017, pp. 80, € 15. In una mattina di sole, nell’aria profumata a matita e pastello richiamano i toni sof- Due cani, due razze, due stili di vita d’aprile, Ginger, una bella gatta Maine a fusi diurni dei palazzi e quelli intimidatori diversi: Telemaco è un aristocratico setter pelo lungo, si ritrova in un giardino con e notturni di statue e monumenti dove irlandese accudito da una tata in una casa fiori, vialetti, aiuole, alberi e… lapidi! fanno capolino musetti espressivi. signorile. Blob è un incrocio bastardo, Lapidi? La sua TOMBA? Ginger lancia un Genere: racconto. con tanto di coda mozza sventolata come disperato miagolio ed immediatamente Età: dagli 8 anni. trofeo, che vive con un barbone sotto un tre strani tipi che la stavano osservando, C. Camicia ponte di Roma. I due stringono amicizia intervengono. È la squadra della Modalità e si divertono per escursioni avventurose Primo Soccorso: il cane Orson, un pastore pur avendo abitudini diverse. Quando maremmano abruzzese che la avvolge Blob sparisce senza un perché il suo in un caldo e rassicurante abbraccio, fidato amico va alla sua ricerca con esito l’uccellino Ci, canarino che canta e trilla positivo, scoprendo come gli uomini, a mentre le fa aria con le sue piccole ali, e volte, possono essere crudeli. La storia di Mama Karma, una vecchissima tartaruga amicizia e fiducia ben si applica al mondo che, parlandole con voce rauca, le spiega canino in cui il cane per motivi atavici rap- quello che è successo. presenta la lealtà, la fedeltà, la protezione. A poco a poco Ginger si calma accettan- Le illustrazioni a penna o china riempite do la sua nuova condizione di Animan, da colori opachi dell’esperta Valentinis FRESCURA LOREDANA animanimale pronta ad imparare tutto ritraggono i due cani e la loro città grazie TOMATIS MARCO quello che c’è da sapere nel Giardino dei alla scelta di efficaci inquadrature. Musi Eterni. Genere: racconto. Massimo da sistemare Comincia così un’avventura stupefacente Giunti Junior, Firenze, 2016, coll. «Colibrì», pp. 126, € 8,90. Età: dagli 8 anni. fatta di luce, canti, corse pazze nel vento, Nella collana vengono proposti tre diversi C. Camicia cercando di capire cosa vuol dire la frase livelli di lettura, classificati come «in erba, TU SEI TUTTI E TU SEI TU. in gamba, instancabili». In questo spiri- Ma non è tutto perfetto nel Giardino: c’è toso racconto, che appartiene al primo anche un Custode, molto cattivo con il livello, la stampa tondeggiante e piccole suo cattivissimo cane Bestio e c’è anche illustrazioni in bianco e nero alleggerisco- una strana Nonnina, una Saltafossi, ossia no il testo. I due autori, già sperimentati un’umana che può vedere e parlare con come tandem di successo anche per il gli animali del Giardino. pubblico adolescenziale, confezionano Cominciano a succedere cose strane, una storia ricca di ironia e di sentimento alcuni animan spariscono, compaiono in una quotidianità che il lettore rico- strani peluche dagli occhi cattivi. Bisogna JESI SOLIGONI ALESSANDRA noscerà come propria. Massimo è un indagare! Si costituisce così la Ficcamusi bambino vivace, curioso, sensibile che a Task Force, costituita da Orson, Ginger e Sotto il cielo di Roma 10 anni avverte le prime responsabilità ill. di C. Brianese, Tredieci, Oderzo (TV), 2016, pp. 48, € 5,50. Ted, un pastore tedesco che in vita era scolastiche, familiari e anche i primi im- Una gattina e Roma: quale connubio un cane poliziotto. Riusciranno i nostri pulsi sentimentali. Riuscirà a sciogliere gli migliore per una storia? Fabiola nasce da eroi a scoprire la verità? E ancora: i cattivi interrogativi esistenziali che lo attanaglia- una gatta randagia nell’area sacra di Torre sono proprio così cattivi ed i buoni sono no? Chi lo aiuterà a fargli comprendere Argentina dove si è insediata da decenni proprio così buoni? La storia si dipana tra che la crescita passa attraverso alcune una consistente colonia di felini. Sono le mille avventure in modo assolutamente tappe apparentemente ingiuste, ma sue origini umili o la sua innata curiosità a avvincente fino all’imprevedibile epilogo. necessarie? L’amica, la maestra, la sorella. indurla a visitare i monumenti dell’antichi- In questo ultimo suo romanzo Bruno Tutte figure femminili di riferimento. Una tà? La micetta riesce a intenerire i turisti, Tognolini si conferma autore immaginifico lettura molto gradevole, in cui vengono ammira con loro le bellezze romane, si e poetico, ricco di fantasia e di creatività. ricreati con maestria ambienti, sensazioni, gode la pace sotto i raggi del sole. Il let- La sua ricostruzione di questo “aldilà ragionamenti di bambini e adulti. tore la segue e acquisisce alcune notizie animale” dove tutto può succedere e Genere: racconto. basilari sui maggiori monumenti della dove sentimenti come la lealtà, l’affetto, Età: dagli 8 anni. città eterna. Ma c’è qualcosa che manca l’amicizia, la compassione, il coraggio sono C. Camicia alla tenera Fabiola: l’amicizia con un suo presenti e sublimati dalla condizione di un simile. Stop: non sveliamo di più. L’A., con Altrove a metà tra Paradiso e Campi Elisi,

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è perfetta. Il romanzo non è solo un giallo BARRENETXEA, IBAN, disegnati che appaiono in movimento pur nella sua costruzione avventurosa; è pagina dopo pagina accompagnando il anche un modo di avvicinare i giovani let- Un ottimo lavoro divertente e ironico racconto. L’autore in- Sinnos, Roma, 2016, Collana ‹‹I narratori a colori››, pp. 59, € tori al mistero della Morte che va affronta- 11,00. tende far riflettere il lettore, specialmente ta con serenità e senza paura. con l’ultima frase del testo: ‹‹Questa testa Il titolo di questo racconto si riferisce Genere: racconto. di legno è senza alcun dubbio migliore proprio alla professionalità di Firmin, Età: dagli 8 anni. dell’originale!››. uno dei falegnami più bravi del paese; A. M. de Majo Genere: racconto. che fa quasi prendere vita ai suoi lavori Età: dagli 8 anni. come, per esempio, è capitato ai cavalli WILLIAMS DAVID G. Abbate a dondolo che si sono messi a correre Polpette di topo da soli! Un giorno bussa alla sua porta il ill. Di R. Ross, L’Ippocampo Ragazzi, Milano, 2016, pp. 314, € 14. messaggero del Barone Von Bombus che Erede di Rohal Dahl, persegue come lui gli chiede di presentarsi subito a palazzo l’obiettivo di appagare il desiderio dei per uno stranissimo lavoro. Purtroppo il bambini di provare estrema paura, di Barone è stato ferito in battaglia ed ha voler superare l’imbarazzo per persone perduto un braccio e quindi ha bisogno di repellenti e inquietanti, di placare quel ti- un intervento di Firmin che può ricostru- more di vivere situazioni critiche e trovare irlo con il legno. Il Barone, entusiasta alla fine una positiva via d’uscita. Anche della sostituzione, poco dopo riparte per qui si attinge alla tradizione senechiana, la guerra dove purtroppo perde anche tanto cara agli anglosassoni e su cui si è l’altro braccio! Firmin anche questa volta DE MARI SILVANA basata ampia letteratura d’oltre Manica, lo ricostruisce in modo perfetto. Anche con successo e intelligenza. con due braccia di legno Von Bombus va Hania la strega muta Giunti, Milano 2016, pp. 342, € 12. La trama di questa esilarante avventura in battaglia dove perde anche le gambe, Nel terzo volume della trilogia, iniziata vede protagonista la dodicenne Zoe, che grazie al falegname miracoloso sono con il prequel Il regno delle tigri bianche vittima di bullismo scolastico ad opera di sostituite con due nuove ed efficienti. Al e seguito da Hania e il Cavaliere di luce, Tina, tartassata dalla matrigna e afflitta Barone rimane ora soltanto la testa, ma continuano le avventure della piccola per la perdita del posto di lavoro e so- per poco tempo, perché non può vivere Hania, di sua madre Haxen, la principessa prattutto dell’autostima del suo papà. La senza fare la guerra e purtroppo la perde del Regno delle Sette Cime, e del giovane storia si svolge principalmente all’interno in uno scontro. La sua famiglia chiama fabbro Dartred, valoroso guerriero, fin dell’ambiente scolastico, setting consueto nuovamente Firmin che con un’ecceziona- da ragazzo innamorato della principessa e di successo tra i lettori giovanissimi, le bravura costruisce una testa magnifica che gli salvò la vita facendolo fuggire dalla dove gli insegnanti vengono tratteggiati ma, ovviamente, di legno. Soltanto ora il prigione prima che venisse impiccato con ironia e gli allievi con accenti nitidi e Barone è costretto a mettersi l’animo in per il furto di un pezzo di pane preso per vivi. Zoe investe il suo bisogno di amore in pace, a non fare più la guerra e a starsene sfamare i fratellini. Hania ha l’aspetto di un rapporto preferenziale con un piccolo tranquillo a casa. una bambina bellissima, sia pure muta, ratto, Armitage, che vorrebbe far diven- Le illustrazioni, dello stesso A., sono ma in realtà ha straordinari poteri che le tare un’attrazione spettacolare per avere molto curate nei dettagli; alcune imma- derivano dall’essere stata generata da sua successo e guadagnare soldi. Le espressi- gini sembrano addirittura fotografie di madre per opera di un Oscuro Signore ve illustrazioni di Tony Ross arricchiscono un’epoca passata, il colore seppia antico che in una notte tempestosa, quando il dialogo con i lettori, attivato da Wal- si alterna al bianco e nero. Tutto l’insie- sciami di meteore sanguigne solcavano liams anche con domande dirette. Molte me è funzionale alla lettura fantastica. Il i cieli, ha voluto un figlio per perdere la disavventure, imprevisti e incontri, fortuiti testo non è assolutamente monotono, la Principessa e con lei il suo regno e il suo ma non sempre fortunati, abbelliscono storia è molto semplice con uno sviluppo popolo. Il piano era che la principessa uc- questo libro adatto anche ad una lettura lineare, i personaggi coinvolti sono in cidesse alla nascita la diabolica bambina ad alta voce e alla drammatizzazione di numero esiguo, il lessico è familiare e di- dannandosi così per sempre. Ma la Prin- alcuni episodi. vertente. Il libro è stampato con caratteri cipessa Haxen, allevata secondo le regole Genere: racconto. ad alta leggibilità attraverso l’uso del font del codice cavalleresco del Principe della Età: dagli 8 anni. “leggimi” (specifico per la dislessia), inoltre luce, ha salvato la figlia fuggendo con lei C. Camicia la scelta grafica con grassetti e colori con- alle estremità del Regno per nasconderla tribuisce a rendere il testo accattivante e e controllare che non potesse far danno a piacevole anche per quei lettori che, per nessuno. La piccola Hania, che ha in parte differenti motivi (DSA), non amano i testi ereditato anche le caratteristiche mater- scritti. La prevalenza del colore bianco fa ne, progressivamente diventa più buona ben risaltare gli incantevoli personaggi e salva la madre combattendo un’epica

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battaglia contro lo stesso Padre che mo- REAVES M. E M. popolazione di svolgere la vita regolare, mentaneamente ne esce sconfitto. mettendo in evidenza l’importanza dei Il terzo libro riparte dal momento in cui Il sogno di Argento rapporti interpersonali in cui la fiducia e Mondadori, Milano, 2016, pp. 266, € 17,00. Hania e la madre salvano il giovane Dar- la collaborazione sono fondamentali. Ma Perché non riconosciamo in quest’avven- tred dalla prigionia e tutti e tre si rifugiano che giorno della settimana è? Lunedì o tura fantascientifica lo stile di N. Gaiman, ai confini del Regno. Dartred e Hanxen martedì? E come si va in ufficio? A tentoni anche se è a lui attribuita? Perché, pur si sposano ed hanno due figli, il piccolo o seguendo il filo di Arianna? Il bambino, nascendo da una sua idea, gli autori sono Rois a cui Hania si affeziona subito e Roa nel raccontare l’assurdità della situazione altri. verso cui Hania invece ha un irrefrenabile che coinvolge anche genitori, maestra, La vicenda: il protagonista Joey Harker sentimento di gelosia. Ma la vita non può sindaco, preside e vicini di casa, si lascia e la sua squadra (composta da tanti sè scorrere tranquilla nel disagio del nascon- andare a battute ironiche (alla Flaiano) replicati in altre forme) costituiscono dimento. Dalla capitale del Regno delle per criticare gli abituali comportamenti l’Intramondo e hanno il ruolo di Cammi- Sette Cime arrivano notizie disastrose. La degli adulti. Una storia diretta a quanti si natori in grado di passare da un mondo vecchia regina, madre di Haxen, è stata sentono assillati dalle incombenze quo- ad un altro quando si trovano davanti ad condannata a morte e sul suo trono siede tidiane, dalle scadenze, dai limiti definiti un bivio o a un portale. una usurpatrice. Dartred decide, allora, dai ruoli e dalle gerarchie. Un romanzo L’universo è costituito da una serie infinita di andare a salvare la Regina e dopo che piacerà ai bambini che leggeranno di mondi possibili e il nostro eroe sedi- poco anche Haxen parte per dargli un la trama principale ridendo per la magia cenne ne racconta alcuni con spavalderia aiuto. Che faranno i tre bambini rimasti della situazione e per le reazioni incon- e con il desiderio di portare la pacifica- soli? Che farà Hania? Quali altre terribili grue o spontanee dei personaggi, ma zione. Agli estremi di questo insieme di strategie metterà in atto l’Oscuro Signore che non dispiacerà agli adulti, capaci di mondi, infatti, si contendono il potere due per vincere la battaglia e sconfiggere il saper cogliere il simbolismo e la parodia universi: ESA, pervaso di magia, e Mondo Bene? Il seguito della storia si svolgerà nel delle nostre paranoie e di riflettere sugli Binario, governato dalla tecnologia. quarto volume di prossima pubblicazione; ingranaggi che abbiamo ideato rischiando Tutti sono in attesa di Frostnight, ossia del intanto le avventure mozzafiato di Hania e di soffocare la personalità. Potere che ridisegnerà ogni cosa. degli altri protagonisti ci tengono compa- Genere: racconto. Anche in questo episodio, sequel de Il gnia. Età: dai 10 anni. ragazzo dei Mondi Infiniti e secondo della Questo fantasy di largo respiro, arricchito C. Camicia serie Interworld, non si arriva ad una ri- da affascinanti descrizioni dei luoghi dove sposta definitiva. Joey risulta un gradevole si svolgono le varie vicende – dalla città DEGL’INNOCENTI FULVIA conversatore narrando in prima perso- capitale del Regno, alla Valle degli Zampilli, SEGRÈ CHIARA V. na, porgendo dei riferimenti terrestri ai al deserto delle Torri Perdute, alla città lettori, battibeccando con l’eroina e alter marinara di Geno piena di drappi neri – Cacciatori di bufale ego Acacia Jones, spiegando ai non eruditi Sonda, Casale Monferrato, 2017, pp. 128, € 14. non è solo un racconto avventuroso e alcuni passaggi più complessi della fan- Due esperte di comunicazione, giornali- d’azione. È anche l’occasione per parlare tascienza applicata alla sua esperienza. smo e divulgazione scientifica applicano le di ideali, spirito di cavalleria, onestà e Come ogni eroe della letteratura giovanile loro competenze per far capire ai ragazzi coraggio, amore e senso di responsabilità. è leale, coraggioso, pacifista, moderato cosa c’è di vero nelle notizie che trovano È anche un romanzo di formazione dove ed empatico. La lettura è scorrevole e i nel web e nella realtà. Abituate a leggere alcuni personaggi (Haxen, Dartred, Hania, molti colpi di scena tengono incollati alla la cronaca e ad individuare la verità o la Rois) cominciano le loro vicende da piccoli pagina. falsità che trapela dalle notizie, sanno (Hania addirittura da neonata) intrapren- Genere: fantasy. come si deve comunicare un avvenimento dendo un lungo percorso di crescita e di Età: dai 10 anni. per interessare il lettore, incuriosirlo e maturazione che, nel dolore e nella fatica, C. Camicia convincerlo. In questo testo, che compare nelle privazioni e nelle angosce li porterà nella collana "Guide", due sono le parti a temprarsi come le spade con cui com- VITALI ANDREA distinte in cui le autrici si lanciano con battono. opinioni e consigli: nella prima elencano Questi ideali di cavalleria, sommati al sen- Nel mio paese è successo e analizzano una notevole quantità di so di pietà e di accoglienza, al sentimento un fatto strano notizie o “bufale” nate in diversi contesti che contempla la possibilità di redenzione Salani, Milano, 2016, pp. 174, € 13,90. e diventate famose grazie al passaparola. in qualsiasi situazione, appassionano i Una storia che inizia in modo sommes- Nella seconda invitano i giovani e gli inse- lettori che si trovano a partecipare emoti- so, proprio come l’arrivo della nebbia gnanti a individuare le notizie false, le leg- vamente alle varie avventure. silenziosa e insidiosa, e che raggiunge gende metropolitane e a catalogarle. Non Genere: fantasy. momenti di suspence come nei thril- mancano esempi illuminanti, suggerimen- Età: dai 10 anni. ler di S. King. Nel paese del bambino ti ed esperimenti pratici per individuare A.M. de Majo narratore scende una nebbia dispettosa gli imbrogli e le bugie nell’informazione. che gradualmente impedisce a tutta la

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L’analisi è arguta e intelligente; lo stile affermando con veemenza che essere (che, tuttavia, non è quella vera). Da Roma giornalistico avvincente. smart ora è molto chic e che l’autenticità si reca a Torino cominciando così un Genere: divulgazione. è la nuova frontiera. In queste pagine lungo percorso di crescita personale e Età: dai 10 anni. coloratissime e dense di informazioni for- di accettazione che, tramite incontri con C. Camicia nisce consigli utili per diventare smart al altri personaggi, prima fra tutti la giovane 100%. Si inizia con il conoscere le proprie Janica, figlia sedicenne della badante mol- caratteristiche e collocarsi nelle caselle dava di un’amica della nonna, lo porterà smart, nero o strambo. Poi si passa agli a maturare facendo crescere la sua forza accessori giusti e alla pratica del cos play, interiore e la sua autostima. ovvero vestirsi come il proprio eroe di Questo libro dal titolo provocatorio può riferimento assumendone le sembianze essere considerato un romanzo di forma- e movenze. La musica e lo sport hanno il zione che tratteggia una dolorosa realtà loro spazio, insieme al cibo e ai libri prefe- che, purtroppo, molti adolescenti sono riti, il tutto condito da illustrazioni vivacis- chiamati ad affrontare. La crisi di identità sime e coinvolgenti insieme a espedienti provocata dall’apprendere all’improvviso grafici tipo pop-up e simili. Insomma un la mancanza di radici proprie è tanto più libro ricco di informazioni utili, intelligente devastante in quanto si verifica nel delica- PETTORALI MICHELA e spassoso, da non perdere. tissimo momento di passaggio dall’infan- Pronto soccorso Genere: manuale. zia all’adolescenza. per cane e gatto Età: 10-13 anni L’Autrice descrive con grande parteci- Sonda, Casale Monferrato, 2017, pp. 128, € 14,00. D. Penzo pazione il processo di maturazione del L’A. è una veterinaria che qui fornisce una protagonista che riuscirà lentamente a serie di indicazioni da tenere a mente VIVARELLI ANNA superare difficoltà e crisi personali. quando nelle nostre case entrano per Genere: romanzo di formazione. la prima volta un cane o un gatto. Non è Odio il Piccolo Principe Età: dagli 11 anni. Piemme, Milano, 2016, coll. «Il Battello a Vapore un manuale medico, né ha la pretesa di A.M. De Majo Serie Rossa 11+», pp. 197, € 9. sostituirsi a qualsiasi trattamento prescrit- Lorenzo è un ragazzo di 14 anni e mezzo to da un medico veterinario, bensì è una che, essendo diventato “abbastanza gran- raccolta di validi consigli per la normale de per sapere la verità”, viene informato routine familiare. Si parla di come prepa- dai suoi genitori di essere stato adottato. rare l’ambiente all’accoglienza del nuovo La prima reazione è disastrosa, improv- animale, quando programmare la prima visamente gli sembra che tutto il suo visita dal veterinario, quando e se fare mondo stia andando in frantumi e con- la vaccinazione, come prestare le prime temporaneamente capisce tante piccole cure in caso di piccole lesioni o fratture, incongruenze nel comportamento dei suoi come gestire una gravidanza e l’arrivo dei genitori cui aveva cominciato a fare caso. cuccioli. In due capitoli a parte troviamo CAPRIOLO PAOLA Pietro, l’unico suo amico a scuola, non inoltre storie vere prese dalla vita privata lo comprende e l’altro amico Maurizio, dell’A. e una serie di domande e risposte Partigiano Rita che lavora alla biblioteca frequentata da Einaudi Ragazzi, San Dorlingo della Valle (TS), 2016, coll. «Carta per soddisfare ulteriori curiosità. Lorenzo, pensa di aiutarlo proponendogli Bianca», pp. 136, € 11,00. Genere: manuale. la lettura di classici, da Oliver Twist ad Harry Cinque anni intensi, giovanili e autentici, Età: 10 anni e per tutti. Potter, i cui protagonisti sono tutti orfani. sono sunteggiati con notizie di cronaca e D. Penzo Lorenzo ha un rapporto particolare con riflessioni personali, nel denso romanzo i libri. Dalla quarta elementare non li ha che tratta la vicenda biografica di Rita GROENING MATT. voluti più leggere dopo un’esperienza Rosari, ebrea partigiana vissuta durante Lisa Simpson negativa a scuola con Il Piccolo Principe la Seconda Guerra Mondiale. L’autrice ha il manuale per diventare proposto dalla maestra, di cui non riu- già affrontato storie complesse e dimo- smart e chic sciva a capire la fantasia e la poesia. Poi, stra anche in questa prova di possedere Sonda, Casale Monferrato, 2016, pp.66, € 19,90. lentamente, alle medie aveva ricominciato una solida narrazione con cui riesce ad Lisa Simpson è un personaggio dei carto- a leggere diventando un assiduo frequen- amalgamare atmosfere e avvenimenti ni animati più amati dal pubblico ado- tatore di Biblioteche. Ma adesso il grande conciliando descrizioni e dialoghi. Rita lescente: una fuori dal coro con grande dolore e la ribellione ai genitori, la delu- passerà da un’agiata adolescenza bor- personalità, vegetariana, impegnata e sione per le bugie che gli hanno sempre ghese ad un’avventurosa vita nei boschi paladina del “girl power”. detto, lo spingono a decidere di andare, come partigiana. Le sue scelte seguono In questo manuale capovolge il trend all’inizio delle vacanze estive, dalla nonna l’evolversi dei provvedimenti del governo

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fascista: dalle prime avvisaglie ostraciste attiva, furba e allegra, dotata di risorse e contro il male, della luce contro il buio, del contro gli ebrei, fino al tragico destino di sorprese che fanno sognare le lettri- conoscere contro l’ignoranza. Leggere è nei campi di concentramento. La sua ci. Proprio il contrario di tante eroine immedesimarsi in altri, vivere altre espe- comprensione del mondo, degli eventi sdolcinate o succube in tanti racconti di rienze, sognare ad occhi aperti, evadere storici, del suo ruolo civile mutano fino a maniera. Testimonia che si può sognare e ritornare. Quattro capolavori, quattro farle prendere la decisione irreversibile oltre l’evidenza ed essere aperte a tutte strenne, quattro esperienze da far vivere di affiancare i partigiani a nord di Trieste, le novità, tanto da essere reputata un ai nostri ragazzi o meglio da vivere con sua amata città. Il suo carattere risoluto e esempio di emancipazione femminile alle loro. le sue fresche energie l’aiutano a svolge- bambine, valido in tutti i decenni. Genere: romanzo. re tutti i compiti, anche i più arditi, fino Il libro della Gandolfi è un surreale inno Età: 11-14 anni e per tutti. alla drammatica sparatoria tra i boschi alla libertà, soprattutto quella di oziare D. Volpi durante la quale perde la vita. La lettura e fantasticare. Le protagoniste, Arianna di quest’intensa vicenda fa riflettere su e Giulia, sono condotte dall’Autrice in SCHIEFAUER JESSICA molte cose, tra le quali l’impegno politico un’isola fuori dalla Terra, dove un vulca- e sociale che ognuno deve assumersi, no erutta proprio le cose perdute dalle Girls Feltrinelli, Milano, 2016, pp. 174, € 13. la fedeltà ad un’ideologia, il valore degli persone distratte o assorte; trovano Il titolo originale svedese è opposto a affetti e dei beni materiali, l’evoluzione del bambini allegri della loro libertà consi- quello scelto per l’edizione italiana, giacché ruolo della donna. stente soprattutto nel non essere assillati Pojkarna significa Ragazzi. Da questo Genere: biografia. dal tempo, dagli impegni, dal correre particolare può prendere l’avvio un’analisi Età: dagli 11 anni. quotidiano. E poi adulti svagati, animali e critica utile a prendere in considerazione C. Camicia piante fuori dalla consuetudine, e natural- aspetti che vanno oltre la lettura ricreativa. mente, trattandosi di un libro d’avventure, La giovane autrice, che può già fregiarsi di LINDGREN ASTRID pericoli e insidie da cui scampare. Un alcuni premi, ha dedicato la sua atten- consiglio anti stress (che colpisce anche i Pippi Calzelunghe zione e la sua vena letteraria a narrare lo ragazzi): fermarsi e fare un viaggio con la GANDOLFI SILVANA spinoso momento dell’adolescenza con il fantasia nell’Isola del tempo perso. passaggio dalla serenità della fanciullez- L’isola del tempo perso Meraviglie e apparenti contraddizioni za all’irrequietezza emotiva e fisica della GAARDEN JOSTEIN nel mondo fisico e mentale, sulla Terra e pubertà. Sceglie per questo percorso nello Spazio, che ci portano a capire e a C’è nessuno? ragazzi e ragazze in modo da rappresenta- fraternizzare, sono contenute nell’opera ENDE MICHEL re il cambiamento radicale della gioventù di Gaarden, il filosofo scrittore che accetta in generale e gli effetti che si manifestano La storia infinita le domande più difficili e cerca di darne nei rapporti verbali, sentimentali e fisici Adriano Salani/Gruppo Ed. Mauri Spagnol risposta in forma di avventure comprensi- tra coetanei e con gli adulti. Le tre ragazze Milano, 2017 collana «Gli Istrici» bili anche ai giovanissimi. In C’è nessuno?, protagoniste – Kim, Bella e Momo – sono pp. 292, pp. 243, pp. 116, pp. 436, € 8,50, € 9,00, € 8,50, € 10. un bambino che è in attesa della nascita delle quattordicenni legate da un’amicizia Salutiamo con grande apprezzamen- di un fratellino incontra invece, nel pro- serena e gioiosa. Amano truccarsi, vestirsi, to l’iniziativa dell’Editore di celebrare i prio giardino, un piccolo dinosauro che confidarsi nel modo più consueto e tradi- trent’anni di vita della storica Collana, la dice di chiamarsi Mika, bambino anche zionale e, per un certo verso, ricordano le più varia e numerosa in Italia, editando lui, proveniente da un altro pianeta. eroine di Piccole Donne. in nuova veste alcune opere tra le più L’extraterrestre è nelle stesse condizioni Gli adulti, quando non sono del tutto as- rappresentative. Ognuna ha conservato di un neonato: si trova improvvisamente senti, le osservano con apprensione pre- il numero d’ordine che aveva nel suo in un mondo di cui deve conquistare i occupati a notare le loro “forme femminili primo inserimento (n. 3, 120, 259, 260), segreti. Ne derivano domande, confronti, appena sbocciate”. Con la fine dell’ado- mostrando anche, in tal modo, l’esten- esperienze, scoperte, spaziando negli lescenza arriva anche la trasformazione sione e la varietà de «Gl’Istrici»11\, di cui interrogativi di ogni essere pensante e fisica che si ripercuote sulla loro sfera peraltro ognuno di questi volumi riporta valorizzando gli aspetti dell’amicizia nella psicologica/emozionale. Per descrivere l’elenco completo. Il prezzo di copertina diversità (che è ricchezza), del valore dello questo passaggio esistenziale l’autrice è accessibile a tutti, ragazzi e biblioteche stupore, del non dare nulla per scontato, adotta un espediente non credibile e il scolastiche e pubbliche; i volumi sono del guardare la vita senza pregiudizi. racconto perde la sua patina di realismo. maneggevoli e solidi nonostante l’alto Michael Ende, in un romanzo che è agile Un fiore nella serra di Bella secerne un numero di pagine di alcuni. e complesso nello stesso tempo, e che estratto che appena ingerito ha il potere Ci siamo soffermati sulle caratteristiche è valido in tutte le età, con le avventure di tramutarle in ragazzi, per tutta la notte. della collana perché le storie sono ampia- di Bastiano chiamato a salvare il mondo Kim, dopo aver raccontato le sensazioni mente note e recensite. Pippi Calzelunghe della Fantasia ci parla del valore della che ha provato cambiando sesso, cerca è una principessina anticonvenzionale, lettura, delle aperture fantastiche che inutilmente di condividerle con le amiche. autonoma e impertinente, fantasiosa e essa ci provoca, dell’eterna lotta del bene

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Ma passare le serate bevendo e facendo suo favore un crowdfunding. La storia si Ottomano (a suo modo tollerante delle i bulli del quartiere fino allo sfinimento conclude col ritorno del barbone alla vita differenze culturali e religiose) e l’avvento fisico e psichico le costerà caro. Attratta normale, lasciandosi alle spalle le tragedie del Movimento dei Giovani Turchi, tesi a da un ragazzo che l’apprezza solo come personali che l’avevano spinto ai margini trasformare in senso moderno le vecchie compagno di furti e avventure, Kim si della società. Un libro palpitante che per- strutture, ma al contempo ad affermare renderà conto che quel gioco l’ha portata mette ai giovani lettori, sempre estroversi la natura interamente islamica del nuovo a rinunciare alla sua parte più delicata, e multitasking, ma non meno vulnerabili Stato. La narrazione muove dalla descri- «quella che ogni persona ha nel profondo, e bisognosi di esempi positivi, di tenere zione dell’ambiente familiare in cui cresce da trattare con estrema cautela». aperta una finestra sul mondo reale, la protagonista, a iniziare dalla nascita, Il testo, nonostante qualche perplessità nella fattispecie sui senzatetto, ed essere intesa come “disgrazia” in quanto femmi- sull’intreccio, si legge con interesse e educati a non avere pregiudizi. Una storia na, ma bene accolta dal padre e cresciuta si presta a far riflettere su vari temi: il dunque che porta a livello di coscienza in atmosfera di affetto e di valorizzazione, bullismo, l’amicizia tra sessi, l’anelito a individuale un problema sociale, ponendo nonostante la presenza di altri sei tra vivere l’avventura, la fragilità delle famiglie, le basi di una sensibilità collettiva. Un al- fratelli e sorelle. In capitoli pittoreschi l’indifferenza delle scuole, la passione e tro aspetto interessante di #HelpJack è la si illustrano le usanze, le feste, i cibi, le l’erotismo. scelta dell’autore di centrare la figura del ricche tradizioni, tutta la vita quotidiana Genere: romanzo. padre come personaggio attivo nella solu- di queste popolazioni di lingua greca e di Età: dai 12 anni. zione dei problemi della figlia. Presentare religione cristiano-ortodossa, così geogra- C. Camicia un papà dialogante, complice e collabora- ficamente separate dalla Grecia. tivo, è come riaffermare la sua importan- È noto a tutti lo sterminio del popolo za nel processo di educazione dei ragazzi, armeno, operato con stragi sanguinose. I dopo una eccessiva sovraesposizione del “Greci del Ponto” subirono invece quella ruolo della madre. che è stata definita come «un’Auschwi- Un romanzo suggestivo con un’ottima tz in movimento». Infatti «arrivarono in presenza dialogica che ricorre ad un les- Grecia solo la metà dei settecentomila sico vario, in cui al linguaggio medio della greci espulsi dai luoghi nativi, gli altri non narrazione si sovrappongono gergalità e furono sterminati con le armi ma con linguaggio specialistico derivato dal web. marce forzate, con il freddo, con la fame, Genere: romanzo. con lavori sfibranti». BRATTI ROBERTO Età: dai 13 anni. L’A. dichiara: «Questo libro vuol’essere un #HelpJack C. Rodia tributo alla memoria per non dimentica- Raffaello Ragazzi, Ancona, 2017, pp. 190, € 9. re e per capire quanto le tragedie di ieri #HelpJack è un romanzo dai contenuti siano simili a quelle di oggi. Ma è pure un sociali rilevanti che educa alla sensibilità inno alla speranza, perché anche i nostri verso il prossimo e in particolare verso il nonni sono stati profughi, immigrati e fenomeno dei senzatetto, ragion per cui stranieri e, se han fatto fortuna in terre sulla pubblicazione insiste il patrocinio lontane, è perché qualcuno ha offerto della FIO.PSD (Federazione italiana orga- loro un’opportunità». nismi per le persone senza dimora). Genere: romanzo La storia è semplice, infarcita di televi- e rievocazione storica. sione nazionalpopolare (alla Barbara Età: dai 14 anni in su. D’Urso), di Social, di giornalismo d’inchie- D. Volpi TATSOS MARIA sta, di gioventù persa dietro il miraggio di paradisi artificiali e scritta con un ritmo La ragazza del mar Nero PARODI ANDREA sostenuto da lasciare col fiato sospeso Paoline, Milano, 2016, pp. 216, € 15,00. il lettore. Syria è una preadolescente Il racconto in prima persona mette in luce Gli eroi di Unterluss invitata ad una festa in discoteca, otti- un oscuro periodo in cui fu perpetrata la la storia dei 44 ufficiali IMI ma occasione per filare col suo nuovo “pulizia etnica” a spese delle popolazioni che sfidarono i nazisti Mursia, Milano 2016, coll. «Testimonianze fra cronaca e storia», ragazzo. Quando si accorge di essersi greche che, da secoli, vivevano nell’Anato- pp. 199, € 16. sbagliata sul suo conto, cerca di tornare a lia turca, sul Ponto, ovvero sul Mar Nero. Il passaggio di consegna del diario di casa, ma glielo impediscono sia il telefono L’A. è una nipote che raccoglie le memorie prigionia di Michele Montagano all’autore scarico, sia il portamonete dimenticato. di sua nonna Eratò, profuga dalla Turchia è il perno di questa ricostruzione storica L’aiuta a prendere un taxi un barbone di in Grecia, in seguito a una successione di di estrema rigorosità e di una ricchezza nome Jack. Il giorno dopo Syria, aiutata tragici eventi. Il quadro storico abbraccia unica nel genere. dall’amica e dal padre, cerca il senzatetto i primi decenni del ‘900, nel passaggio Parodi introduce il lavoro con alcuni per sdebitarsi e quando lo trova avvia in tra la decadenza e il crollo dell’impero

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elementi fondamentali alla compren- sarà come un migrare di rondini»). vare l’uomo già vittima del suo egoismo. sione del tema: chi sono gli IMI, quale la Il poeta maceratese, con realismo strug- Genere: poesia. loro condizione? Chiarisce in un intero gente, raggruma immagini del deserto Età: dai 15 anni e per un lettore adulto. capitolo la situazione in cui si trovarono attraversato (in un’accezione sia reale sia C. Rodia i soldati dell’esercito Regio al momento metaforica), che segnano indelebilmente della trattativa del 3 settembre a Cassibi- il migrante: «Il deserto beve / il corpo e ASHER JAY le, divenuta operativa l’8 settembre del ’43 la mente / di ogni essere vivente», espe- e come si sviluppò la loro situazione sullo rienze che anestetizzano finanche il Tredici Mondadori, Milano, 2016, pp. 230, € 17. sfondo della guerra destinata a protrarsi dolore. Poi Grimaldi continua a dar conto Quanto può compatirsi un adolescente in altra forma fino al 25 aprile del 1945. di sevizie durante il viaggio, di inganni, di e quanto si può impietosire un lettore? Interessanti le distinzioni fra prigioniero, privazioni, con la morte sempre al fianco Il romanzo, costruito con un’originale internato militare, deportato, civile, lavoro degli sfortunati. Angosciosi sono i versi impostazione, coinvolge il lettore in una coatto … tutte fasi in cui gli appartenenti riferiti ai camion dal «trasporto di animali forte esperienza tragica: la trama, infatti, all’esercito Regio si trovarono a confron- (ancora) vivi», ai barconi della speranza, si sviluppa in capitoli corrispondenti ad tarsi in una delicatissima posizione che li ai salvagente insufficienti, alle barche audiocassette registrate da una giovane vide passare da alleati con i tedeschi a ne- capovolte, alla morte nera e silenziosa: «Il suicida, indirizzate ad un coetaneo e da mici. Le sofferenze indicibili a cui furono tempo è un’ombra allucinata / interrotto far ascoltare ad altri ragazzi. Obiettivo sottoposti i 44 ufficiali di Unterlűss emer- da un silenzio di marmo»; «Il mare è una dell’A. è quello di mettere in rilievo la gono da un lungo e immeritato silenzio bara». Poi, quando il poeta porge l’atten- fragilità di un’adolescente che per porre grazie a un intreccio di testimonianze e di zione su quelli che giungono nel supposto fine al bullismo e alle prevaricazioni ses- dati storici che rendono merito a quanti eldorado, registra che l’inferno continua suali subite a scuola decide di suicidarsi. hanno contribuito alla costruzione dell’Ita- tra identificazione, centri accoglienza, I casi frequenti di comportamenti cinici lia democratica con il NO al nazifascismo indifferenza («Rigettati in nuovi deserti»); e vessatori tra coetanei all’interno della e pagando di persona. e poi ancora fughe, corse senza più una scuola sono riconducibili ad un malessere Genere: racconto storico. meta nonostante siano uomini «avidi di giovanile generalizzato che ormai non è Età: dai 14 anni. futuro» e con un «estremo attaccamento più solo americano. Pur apprezzando lo I. Viviani alla vita», sentimenti che infondono moti- scopo dell’A., inteso a voler sensibilizzare vazione a camminare, sudare, annaspare, gli adulti a osservare di più i giovani, e sperare. Un dramma svolto sotto gli occhi agli adolescenti ad avere fiducia e parlare degli uomini opulenti, spesso incapaci di dei propri problemi, riteniamo che la rispondere efficacemente ad un esodo confezione del romanzo problematico biblico. Grimaldi racconta così un film per si possa proporre solo a ragazzi matu- inchiodarci alla nostra umanità e spinger- ri oppure accompagnati nella lettura. ci ad assolvere all’obbligo di solidarietà in Questa perplessità deriva dall’insistenza quanto uomini, sgombrando i pregiudizi ossessiva con cui viene aggredito il lettore che spesso annichiliscono le volontà. in tutti i capitoli. Da marzo 2017 questo Una poesia engagée la cui parte prosa- romanzo ha debuttato sul canale GRIMALDI FABIO stica non è meno coinvolgente di quella ascrivendosi al genere drammatico/thril- lirica perché il contenuto è così racca- ler dove, proprio per i toni impegnativi e Gazzella – Canto infranto pricciante che tocca in modo indelebile non censurati, si avvertono i fruitori con di un migrante il lettore che si troverà in mano questo LietoColle, Como, 2017, pp. 75, € 13. una scritta esplicita prima di ogni puntata. “libriccino da collezione”. Fabio Grimaldi trascrive in versi l’esodo Per rendere la complessità della narrazio- Il titolo della silloge, infine, è dato da una tragico dei migranti, fenomeno massivo ne binaria dell’originale, il regista ha scelto canzone rap scritta da una vittima rinchiu- negli ultimi anni, utilizzando ora versi di usare molti flashback e di utilizzare sa nella stiva di un peschereccio soffocata narrativi ora lirici dalla forte figurazione e la tonalità cromatica per differenziare i dai gas di scarico mentre attraversava il dall’intensa espressività. Gazzella inizia in narratori. I primi riscontri indicano che la Canale di Sicilia, il giorno di ferragosto del medias res, con un luogo di guerra e con serie è piaciuta molto e che gli spettatori 2015. Con questo lavoro l’autore chiu- un vecchio padre che spinge il figlio a fug- non apprezzerebbero un finale diverso da de in maniera sorprendente un’ideale gire; sicché si succedono pagine di addii, quello tragico del romanzo. trilogia degli ultimi, dopo Via Dolorosa via di viaggi, di attese disumane. In questi Genere: romanzo. Gloriosa. XXIV Segni sulla passione di Gesù e step narrativi l’autore ha cura di cristalliz- Età: dai 15 anni. Mi chiamo Barbone. Una prova importante zare il sentimento di precarietà dei pro- C. Camicia non solo per il tema trattato e per il gene- fughi per l’abbandono degli affetti («Basta re scelto, ma anche perché fa della poesia un… album… a lenire la nostalgia?») e per uno strumento ardente nel rappresentare l’incertezza del futuro («Dover andare… i sentimenti e i valori che potrebbero sal-

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Italo Spada LESSI VALERIO VILLALTA GIAN MARIO

Le voci smarrite

Hèldér Camara, fedeltà Scuola di felicità a Cristo e ai poveri Mondadori, Milano, 2016, pp. 181, € 18,00. Paoline, Milano, 2017, pp. 135, € 14,50. Il narratore interno è un professore cin- Consideriamo questa biografia come un quantenne di un liceo classico in crisi di libro di formazione perché, nel descrivere iscrizioni; a Pordenone. In prima persona, l’itinerario umano e spirituale del “Vescovo racconta la sua vita non facile in un intero dei Poveri”, tocca tanti problemi del nostro anno scolastico. Inizia con uno sguardo vivere quotidiano e del nostro essere cri- ironico sulla burocrazia e sulle parole SPADA ITALO stiani. Nato nel 1909, Dom Helder è uno didattiche di moda, e con una vivace straordinario personaggio che ha segnato descrizione psicologica dei suoi alunni, Le voci smarrite il cammino del suo Paese, il Brasile, e del- che diventano coprotagonisti di vicende Medaglie d’oro, Roma, 2017, pp. 82, s.i.p. la Chiesa Cattolica. Lo vediamo, giovane a volte umoristiche, a volte misteriose. Quali sono le voci rintracciate e rievocate? sacerdote, impegnato in varie attività di Irrompe una nuova preside che inalbera Quelle delle anime che affollano il Quar- apostolato: Circoli Operai, gruppi politici, il suo progetto del FIL (Felicità Interna tiere dei Morti ad Acireale e che tornano Azione Cattolica, insegnamento universi- Lorda), pretendendo così di “razionaliz- a disturbare la mente del cantastorie: tario, e infine Vescovo ausiliare a Rio de zare” il liceo e di recuperare iscrizioni. Il ricompaiono concreti personaggi tra cui Janeiro. Organizzatore del Congresso Eu- narrante si troverà coinvolto, suo malgra- artigiani, pescatori e contadini. Il senso caristico Internazionale, si sentì dire da un do, da una chiamata di soccorso in piena della morte, lo spessore degli affetti, cardinale francese: «Lei che sa organizza- notte da parte di due alunni malconci le abitudini ancestrali e i cambiamenti re così bene, si metta a fare qualcosa per in piena campagna. Si succedono strani socioculturali sono sciorinati in una serie i tanti poveri che ho visto in questa città». avvenimenti, come il trovare dipinta sulle di macchiette inconfondibili e pregnanti. Fu un’illuminazione! Subito ordinò che pareti una serie di alberi rovesciati, di cui Questa umanità errante è messa a fuoco tutto il legno e l’altro materiale usati per le il prof spiegherà il valore simbolico, ma da Spada con piccoli cenni descrittivi, con costruzioni del Congresso fossero donati l’autore resta ignoto. E che accade fra le ampie atmosfere cromatiche, trapuntate ai poveri per migliorare le loro baracche, due fazioni dei Benesserini, figli di ricchi da espressioni dialettali in dialoghi intensi. poi non si fermò più: fondò un’associa- borghesi ed esibizionisti, e i Marci che La silloge si compone di 33 voci e per zione caritativa contro la povertà e una difendono i valori dell’impegno scolastico ognuna il testo a fronte riporta indicazioni Banca della Provvidenza, diffuse un Do- ma sembrano manovrati da qualcuno più relative a usi, luoghi, tradizioni per chiarire cumento contro le ingiustizie, e a Roma, profondo e maturo? La storia diventa un i rimandi letterari del poeta. Questo utile nel partecipare al Concilio, dichiarò che giallo, con la scomparsa di un ragazzo, escamotage permette a tutti coloro che vi portava «la voce» di chi non ha voce; ap- forse fuggito, forse rapito, ma da chi? non hanno familiarità con l’ambiente sici- poggiò le tesi che vedevano le necessità Come si può intuire da questi cenni della liano, di apprezzare al meglio le liriche. In di una «Chiesa dei poveri» e dello sviluppo complessa trama, è arduo collocare il appendice anche un utile vocabolarietto come nuovo nome della pace, contro le romanzo in un genere letterario. È una siculo-italiano. resistenze dei tradizionalisti. satira del mondo scolastico? È un libro di Genere: poesia. Divenuto arcivescovo di Recife, vi portò psicologia adolescenziale? È un “giallo”? È Età: dai 15 anni e per un lettore adulto. questo slancio verso i poveri e la sua la vita di un insegnante fra soddisfazioni C. Camicia opposizione al governo dei militari, fino e preoccupazioni? Forse è il caso di chia- a essere chiamato «il Vescovo rosso» dai marlo un itinerario di maturazione? suoi avversari, ma egli rispose che quello L’importante è che è scritto bene, scor- era proprio il suo modo di combattere il revole e a tratti impegnativo, fa sorridere comunismo. Ma papa Giovanni Paolo II, e pensare, stimola riflessioni e voglia nel 1980, in visita davanti al suo popolo, lo di saperne di più, pone i problemi dei chiamò «Fratello dei poveri, fratello mio», rapporti fra giovanissimi e cultura, uso dei e papa Francesco sta attuando molte pro- social, scuola e società, formule teoriche e poste che Dom Camara avanzò allora. realtà. È molto adatto ai liceali, ma anche Di questo, e di molti altri aspetti di questo ai loro professori, anzi raccomandiamo vero uomo e pastore, assetato di giustizia che sia a loro segnalato. RODIA COSIMO e militante della “non violenza”, ci parla, in Genere: romanzo. modo semplice e rapido, questa biografia Età: da 15 anni e per tutti. In particola- Tramonti Artebaria, Martina Franca, 2017, pp. 56, € 8. di facile e serena lettura. re, per gli insegnanti di ogni livello. 36 intense liriche il cui tema sotterraneo Genere: biografia. D. Volpi sembra riconducibile all’imperturbabilità Età: dai 15 anni e per tutti. dell’uomo razionale. Egli impiega la sua D. Volpi intelligenza a scavare nella ragione degli

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eventi, per studiare il mondo, per tessere relazioni. BIBLIOTECA Chi incrina la sua atarassia? La donna con il suo universo cantato a voce spiegata DELL'EDUCATORE dall’autore: «ho visto donne preparare il pranzo / come sacro dono di una tavola / rotonda d’affetti... Ho visto donne che prendevano / per mano il compagno d’al- tare / e con un bacio condurlo nell’ansa / lontano dalle tempeste». La sua intima MARCOLONGO ANDREA sicurezza, conseguenza dell’abilità di donare la vita, si ripercuote in ogni suo La lingua geniale – 9 gesto, anche morale, e contribuisce a ragioni per amare il Greco Laterza, Bari, 2016, pp. 154, € 15,00. costruire il mondo reale; con i suoi senti- Il numero 9 che apre il sottotitolo mi menti anche segreti scalfisce le apparenti ALFANO GIANCARLO faceva temere di trovarmi di fronte a un solidità strutturate dagli uomini e può, in manuale, invece si tratta di un discorso, un batter di ciglio, sgretolarle. L’umorismo letterario. aperto a divagazioni e inserti, sul valore, Quale la conseguenza per il suo abitua- Una lunga storia europea le chiavi di approccio e i segreti di questa le partner? La solitudine. Un’onda che (secoli XIV-XX) Carocci, Roma, 2016, pp. 351, € 29,00. lingua degli indoeuropei giunta a una travolge e non si riesce e contenere, un Un volume denso e complesso, che maturità sorprendente. Un libro che può uragano che non si acquieta e lascia il compie un interessantissimo percorso entusiasmare chi ha avuto qualche fami- cuore e la mente dell’uomo nello sgomen- attraversando non solo la letteratura ma liarità con il greco, ma può essere letto to: «il freddo della solitudine / è più della la filosofia e la psicologia, con riferimenti anche da chi non conosce questa lingua banchisa polare». Cosa resta all’uomo di anche anteriori all’epoca indicata nel considerata dai liceali uno spauracchio. questa esperienza? Dopo la sua originaria sottotitolo. L’Autore dichiara subito: «I metodi di tracotante sicurezza, passa alla consa- La prima parte del saggio inizia risalendo apprendimento in uso, fatta eccezione pevolezza che molto della sua esistenza ai pensatori dell’antichità: dalle teorie per pochi illuminati insegnanti, sono è frutto dell’agire di una donna, giunge fisiche sugli “umori” ai processi interiori e una perfetta garanzia di odio anziché di alfine al risveglio di un sentimento auten- alla progressiva scoperta della soggettività amore per chi osa avvicinarsi alla lingua tico, non più ripiegato su se stesso, che – poiché l’umorismo nasce dalla capacità greca. La conseguenza è la resa totale di lo induce a confessarle «come faccio a di un individuo di confrontarsi con gli altri, fronte a questa eredità che non vogliamo riconquistarti / se il mio alito è un ghiaccio con le cose e il mondo –, fino ad arrivare più, perché appena la sfioriamo non la / sul petto, se i miei occhi / dei calanchi all’«ingenioso hidalgo» di Cervantes nella capiamo e scappiamo via terrorizzati». irraggiungibili». sua “pazzia”. E poi a Montaigne, a Cartesio La trattazione piana e piacevole sfocia, a Uomo e donna: una gara atavica tra azio- e a Sterne con il personaggio Tristam. metà strada, in una dichiarazione che ci ne e pensiero, tra sentimenti e sessualità La seconda parte, a iniziare dal Cinque- interessa tutti: in un accordo stonato al quale si anela cento italiano, esamina cosa sono stati «Lo studio di una lingua così sintetica ritrovare l’armonia «rimango con sogni / o sono il ridere, il discorso spiritoso, la – che in così poco riesce a dire tanto – desideri, speranze sospesi: / una bozza di civiltà della conversazione (i “caffè”), il richiede una conoscenza della morfologia, pensiero / inespresso». passaggio dall’oralità alla scrittura. della grammatica e della sintassi italiane Genere: poesia. La terza parte è dedicata all’estetica nient’affatto scontate per un quattordi- Età: dai 15 anni e per un lettore adulto. dell’umorismo: le forme, i generi, i punti di cenne (e nemmeno per chi ha venti o C. Camicia vista rovesciati, il gusto e i pericoli della di- quaranta anni di più). Quindi per sfidare il gressione, il ruolo del lettore, la specificità sistema dei casi greci è indispensabile un dell’ironia, fino alla «serietà del riso». buon manuale di italiano molto di più del Lettura impegnativa, che arricchisce e dizionario di greco dove, se non si sa in stimola, da affrontare senza fretta. principio cosa cercare, si finisce per non Genere: saggio. trovare più niente». D. Volpi Cito i titoli dei capitoli principali: Tre generi, tre numeri; Con o senz’anima: il neutro Io, noi due, noi: il duale; I casi, ovvero un’ordinata anarchia delle parole; Un modo chiamato desiderio: l’ottativo; Ma quindi, come si traduce? Non manca una sana polemica contro le traduzioni

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troppo scolastiche, a volte oscure come guito una serie di consigli pratici su come ratorio della paternità, a cominciare dalla l’originale. Poiché «il greco è una lingua risparmiare per cibo e acqua, pulizia, gestazione fino alla giovinezza, con gli sintetica che non sente il bisogno di spie- trasporti, vacanze, salute, tempo libero, atteggiamenti adatti a figli maschi o fem- garsi troppo», ecc. A supporto, sono citate le massime e mine. Nel terzo capitolo si parla di padri sarebbe meglio chiedere una versione i pareri di saggi ed esperti, ad es, queste assenti o impreparati e dei rischi che altrettanto esatta, ma libera, di cui l’A. dà osservazioni del Dalai Lama: «Quel che mi nascono in tali situazioni, con i consigli un esempio presentando le due forme ha colpito più di tutto negli uomini dell’Oc- per attenuarli. italiane di un brano di Senofonte. cidente è che perdono la salute per fare i Alcune idee da segnalare: «Essere padre Genere: saggio linguistico e didattico. soldi e poi perdono i soldi per recuperare è essere un uomo che ha deciso di amare D. Volpi la salute» (p. 29). la sua donna»; «Non si finisce mai di Genere: saggio. essere padri». BOYLEE MARK D. Volpi Genere: psicologia e pedagogia fami- liari. Vivere senza soldi MUELLER SARAH C. A. D. Volpi Sonda, Casale Monferrato, 2017, pp. 333, € 19,00. Il sottotitolo annuncia: Manifesto per Non arrenderti! un’economia della condivisione e del dono, ENGELHARDT LISA O. e quindi fa pensare a un appello, a una dichiarazione di principi. Questo aspetto Quando i figli lasciano in realtà prevale nella prima parte del il nido pregevole volume, il quale però ha anche Elf-Helps books. Paoline, Cinisello Balsamo, 2017, pp. 80 cad., molti suggerimenti pratici da “manuale”. € 4,00 cad. L’A., dopo aver sperimentato in Inghil- Due minimanuali estremamente sem- terra, per quasi tre anni, di poter vivere plificati che pongono alcuni pensieri di senza soldi, ha fondato Freeconomy, un suggerimento nelle pagine di sinistra e CRISTOFARO GIUSEPPE modello di economia alternativa che oggi un’illustrazione a destra, a servizio di geni- è praticato da gruppi locali in 160 Paesi tori in cerca di ricette o di persone affette Perché narrare le fiabe del mondo. In questo volume descrive le da disabilità in cerca di risposte semplici. Anicia, Roma, 2016, pp. 176, € 19,50. possibilità di smontare l’attuale sistema Nel primo, l’A., disabile, offre spunti per vi- Questo saggio in chiave psicopedagogica, basato sul denaro e sulla finanza per una vere una vita normale nonostante le mille pubblicato nella collana Educational Mile- vita più libera e genuina. difficoltà come l’isolamento e la commise- stones diretta da D. Fedeli, si struttura in Nella sua totalità, la teoria è applicabile razione. Nel secondo, il tema è l’uscita di sette capitoli finalizzati a dimostrare come da gruppi localizzati, ma l’atteggiamento casa dei figli, momento a volte doloroso le fiabe possano tuttora rispondere alle generale può ispirare molte modifiche per i genitori, che può anche sfociare in esigenze dell'età evolutiva. La psicanali- dell’attuale nostro sistema di consumo, tristezza e solitudine. si afferma che il bambino può mettere individualistico e sprecone. Infatti afferma: Genere: manualistica. ordine nella confusione della sua sfera «Il mio modello ideale è un’economia del D. Penzo psicologica ed emotiva grazie all'ascolto dono completamente localizzata. Eppure e alla lettura delle fiabe; esse possono a molti potrebbe sembrare impossibile PONCET-BONISSOL YVONNE rivelarsi un ottimo strumento educativo portarla avanti […]. Perciò, attraverso e terapeutico. Oltre a puntualizzare la queste pagine, intendo presentarvi tutti Papàci sei? distinzione tra fiaba e favola, l'autore Paoline, Milano, 2015, pp. 152, € 13,00. i modi possibili con cui ridurre la dipen- – docente di Letteratura per l'Infanzia A completamento del dossier che nel denza dal denaro e intensificare il nostro presso il Dipartimento di Scienze Umane numero scorso (n.164), abbiamo dedica- legame con la comunità e l’ambiente lo- dell'Università de L'Aquila – suggerisce to a La rappresentazione del padre nella cali; […] non importa quante ne metterete modalità e tempi di narrazione o lettura ai letteratura giovanile, recensiamo questo in pratica; qualunque cosa vi servirà a più piccoli e rimanda ad approfondimenti volumetto uscito due anni or sono, che ridurre la dipendenza dal denaro, a darvi autorevoli come Bettelheim e Propp. reca come sottotitolo La sfida di una pre- maggiore elasticità, a diminuire la vostra «Fiaba è il tema, come motivo musicale e senza. Si rivolge direttamente a chi affron- impronta ecologica e a stringere buoni conduttore delle nostre vite. E ogni fiaba ta l’avventura della paternità. Nella prima rapporti con i vicini» (p. 71). è tutte le fiabe. Le fiabe sono, infatti, la parte, lo qualifica come «figura guida in Sono qui demolite le funzioni di banche e trama e il tessuto. Sono il DNA dell'anima, mezzo alla tempesta», e offre indicazioni assicurazioni, di proprietà e di tassazione, esse contengono i segreti, gli insegna- sui rapporti con la madre e all’interno di consumo di energia e di credulità nelle menti, le strategie, i rituali, gli obiettivi, i delle famiglie omogenitoriali, indicando informazioni. fini e le indicazioni dei mezzi per realizzar- come essere «Costruttore di limiti; nastro A una filosofia di vita fuori dalla banalità, li» (p. 15). trasportatore di valori umani e morali». che occupa i primi quattro capitoli, fa se- Il primo capitolo verte sull'importanza Il secondo capitolo è dedicato al Labo-

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di lasciarsi trasportare dalle fiabe per sori fino a accennare agli studi di Agazzi, propongono soggetti in cui il bullismo indagare, capire e superare problemati- Dewey, Decroly e Claparède. L'ambiente viene esecrato con toni adeguati ai lettori: che psicologiche peculiari di ogni minore, che circonda il bambino non è solo habi- da monelli si profilano come precoci per poi delineare gli elementi della fiaba tat da sfruttare bensì luogo da preservare teppistelli, ma la conclusione delle trame che assolvono alla funzione di far vivere con una peculiare attenzione ecologica. è sempre a favore del chiarimento delle il bambino nel mondo parallelo della Spetta agli insegnanti sensibilizzare gli motivazioni, del riconoscimento dell'au- propria interiorità, quello del Sé. L'inter- alunni sul rispetto della natura attraverso torità e dell'accettazione delle soluzioni pretazione delle fiabe induce ad appro- le fiabe, anche quelle del terzo millennio, educative adottate. fondire alcuni temi come la paura e gli come per esempio quelle ecologiche Tutta l'indagine è suffragata da un chiaro espedienti per vincerla, le fobie e il modo a firma di Giancane. In molte fiabe la impianto in chiave psicopedagogica e di esprimerle anche confidandosi con gli presenza del cibo permette di creare un psicoanalitica che sottolinea come la educatori. Nel secondo capitolo si appro- contatto plausibile tra il mondo narrato e crescita sia faticosa a causa di paure, fondisce la valenza terapeutica della fiaba il lettore, sia nella fiaba d'arte sia in quella fobie e ambienti inadeguati al bambino perché se ne riconosce la corrispondenza popolare. Nonostante la necessaria sin- impegnato nel suo processo di crescita con lo sviluppo psicologico del bambino, tesi Cristofaro elenca le fiabe dei Grimm, umana, sociale, relazionale, etica e civile. in quanto lo aiuta a sperimentare la "fase quelle di Perrault e di Calvino e, a titolo Cristofaro apre nuove prospettive di ri- magica", ossia quel periodo della crescita esemplificativo, enuclea alimenti come il flessione grazie ad uno sguardo obiettivo in cui si dà delle spiegazioni appiglian- pane o la mela e individua il ruolo di stre- sulla letteratura giovanile italiana sia del dosi a elementi magici, già classificati da ghe, elfi e monelli. Si incontrano perciò passato sia del presente senza esimersi Propp. personaggi come Mestolino, Pinocchio, dalla moderazione di giudizio per quei Esaminando nel dettaglio personaggi Gianburrasca in una girandola di pietanze temi ancora scabrosi su cui la letteratura famosi e fiabe amate dai giovanissimi vagheggiate o ingurgitate, fino al maghet- sta ulteriormente prendendo le misure. lettori, Cristofaro ribadisce l'ineludibi- to Harry Potter; il suo rapporto con le Genere: saggio. lità del passaggio attraverso il mondo vivande risulta equilibrato. C. Camicia fiabesco al fine di superare alcune prove, Nel sesto capitolo il saggio affronta i temi come il distacco dagli affetti più vivi e della famiglia e delle figure femminili l'accettazione della propria drammatica all'interno delle storie per l'infanzia: la realtà per gli orfani. Le fiabe sostituiscono narrativa esplora l'attualità raggruppando i "riti di passaggio" e con la loro inten- alcune tematiche maggiori come la ricer- sa valenza educativa appaiono come il ca dell'identità, le relazioni interpersonali, mezzo adatto a rappresentare il mondo i conflitti da superare per raggiungere la ai bambini. Inoltre gettano un ponte tra propria autonomia, il legame madre-figlia, culture, in cui si sconfiggono i pregiudizi e nonna e madre, il distacco e la sofferenza si apprezzano le diverse civiltà o le diversi- nelle relazioni tra familiari. La famiglia oggi tà tout court, conferendo la capacità di non è più idealizzata, le diverse rappre- affrontare i topoi universali in prospettiva sentazioni che se ne offrono al giovane interculturale. Al tempo stesso sollecitano lettore contribuiscono ad immergere la una riflessione condivisa che condurrà il letteratura per ragazzi in una dimensione bambino ad apprendere per identifica- di tipo educativo-istruttiva. Si accenna zione e imitazione differita di un modello anche all'educazione di genere, “gender”, significativo, come esposto da Bandura. che mira a superare i pregiudizi che si in- Educare narrando: la narrazione non è contrano nella società. Le fiabe su questi intesa solo come contenuto dell'educa- temi si prestano ad affrontare tali delicati zione ma come un suo nuovo e originale argomenti in classe. principio epistemico, conclude Cristofaro Il settimo capitolo si sviluppa attorno ad nel terzo capitolo. un tema spinoso: nella scuola purtroppo Un altro ambito in cui la fiaba può espli- si assiste a episodi di bullismo, atti com- care un ruolo vitale per l'educazione del piuti da giovani e giovanissimi che escono bambino è quello che attiene allo svilup- dagli schemi e che nella letteratura giova- po sostenibile: la pedagogia ambientale nile del passato potremmo individuare in ben si sposa con l'atteggiamento dei antecedenti quali Gianburrasca, Pippi Cal- giovanissimi di scoperta avventurosa, di zelunghe, Huck Finn e altri; i loro creatori entusiasmo per il mistero che generano coniugavano umorismo e critica sociale, stati emotivi positivi. Il quarto capitolo ne avventura e spregiudicatezza senza farsi approfondisce gli esiti odierni partendo sostenitori di alcuna forma di prevarica- da Rousseau, Froebel, Tolstoj, Montes- zione sugli altri. Oggi gli scrittori/autori

PAGINEGIOVANI 55 Impegno programmatico ed espressione di intenti che conservano oggi, a 40 anni di distanza, pur con i necessari aggiornamenti e adeguamenti, in un mutato contesto politico-ideologico, sociale, culturale, educativo, scolastico, tecnologico..., una loro singolare attualità. Ed enunciazione di principi ispiratori cui il Gruppo e la rivista si manterranno corentemente fedeli, in un rapporto di continuità ideale con questi testimoni di una scrittura per ragazzi attenta alla prospettiva pedagogico-valoriale, armonizzata con quella del piacere e del sano divertimento. Ritornemo articolatamente sul tema (da Pagine Giovani n. 0/1977) nel prossimo editoriale.

DOSSIER MONOTEMATICI PUBBLICATI SU PAGINE GIOVANI

> La rappresentazione dell'handicap nella letteratura per l'infanzia, n. 2 e n. 3/2001 > Giovanna Righini Ricci, n. 4/2003 > Itinerari di educazione interculturale > attraverso il libro e la fiaba, n. 1/2004 Con la testa tra le nuvole: il fumetto e la > Libro e lettura nel terzo millennio, n. sua storia, n. 1/2009 > 1/2005 Leggere l'intercultura e i diritti umani, n. > Il libro sullo schermo: letteratura 2/2009 > giovanile e cinema, n. 2/2005 Pagine "gialle": il genere poliziesco, > Speciale Andersen, n. 4/2005 n. 4/2009 > > Speciale fantascienza, n. 2/2006 Giuseppe Fanciulli: un autore caduto > L'isola del tesoro delle fate: quale ingiustamente nell'oblio, n. 2/2010 > approccio critico al libro per ragazzi?, n. Ridere è una cosa seria: umorismo e 3/2006 ottimismo nella letteratura giovanile, n. > Conoscersi per conoscere gli altri, n. 4/2010 > 1/2007 100 anni di Salgari, n. 2/2011 > > La scrittura per ragazzi, n. 2/2007 Comunicare la creatività, n. 1/2012 > > I fratelli Grimm tra letteratura e Bambini. Paure e media, n. 3-4/2012 > dimensione pedagogica, n. 3/2007 Convegno sul fantasy, n. 1-2, 2013 > > I bambini terribili nella letteratura Il viaggio della parola: dall'oralità alla giovanile, n. 4/2007 pagina, n. 3/2013 > > Bibliotesoro. L'eredità della scrittura per Un mondo di libri per ragazzi, n. 4/2013 > ragazzi, oggi, n. 1/2008 Lettura tra formazione e > Nel centenario della morte di Edmondo autoformazione, n. 1/2014 > De Amicis, n. 3/2008 Narrativa per ragazzi e empatia, n. 2/3, 2014 > Dislessia: missione possibile, n. 4/2014 > La grande guerra raccontata ai ragazzi, n. 1-2/2015 > Domenico Volpi e i suoi 90 anni, n. 3/2015 > Jack London, n. 1/2016 > Don Chisciotte: la follia dell'ideale, n. 2/2016 > Famiglia e famiglie nell'odierna scrittura per ragazzi, n. 3/2016 > La rappresentazione del padre nella letteratura giovanile, n. 4/2016

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