Gli Anziani Ora Aspettano La Riforma Troppi

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Gli Anziani Ora Aspettano La Riforma Troppi 18COM01A1810 ZALLCALL 13 16:28:33 10/20/97 ICOMMENTI l’Unità 15 Sabato 18 ottobre 1997 STATO SOCIALE UN’IMMAGINE DA... L’INTERVENTO Gli anziani Troppi facili ottimismi ora aspettano I nuovi lavori spesso la riforma sono «ricattati» RAFFAELE MINELLI ANDREA FUMAGALLI SEGRETARIO GENERALE SPI-CGIL UNIVERSITÀ DI PAVIA A VELOCE soluzione della crisi politica, ON QUESTO intervento, intendo fornire alcune pre- con la riconferma del Governo Prodi, è cisazioni sul paginone dell’Unità del 7 ottobre, relati- motivo di soddisfazione per chi, come vo al dibattito sulle nuove figure emergenti del lavo- L noi, organizza una parte della società, C ro, in particolare su quello che viene chiamato il lavo- pensionati e anziani, tra le più deboli. La fine ro autonomo di seconda generazione. Il dibattito si è svilup- dell’esperienza del governo, uscito dalle elezio- pato essenzialmente all’interno di quella struttura under- ni del 21 aprile 1996, avrebbe aperto certa- ground che fa capo a riviste ed edizioni che ruotano nell’al- mente una fase di instabilità istituzionale, politi- veo della rete dei centri sociali autogestit. E‘ positivo che tale ca ed economica. A livello istituzionale infatti si dibattito “buchi” le pagine di quotidiani o di settimanali a ti- sarebbe complicato il percorso dei revisione ratura nazionale. Tuttavia, come sempre accade nell’analisi della prima parte della Costituzione, avviato di tematiche emergenti, è inevitabile il fatto di non riuscire a positivamente con i lavori della Bicamerale; a li- cogliere in modo compiuto tutti gli aspetti che le nuove pro- vello politico avrebbero ripreso vigore i settori blematiche sollevano. E‘ questo il caso,appunto, della tema- ostili al consolidamento della «democrazia del- tica relativa alla crescente rilevanza del lavoro autonomo, l’alternanza e del bipolarismo»; a livello econo- nato dai processi di esternalizzazione e di ristrutturazione mico si sarebbero messi a rischio i brillanti risul- dell’industria fordista del Nord-Ovest negli ultimi vent’anni e tati ottenuti sul piano del risanamento delle di- dallo sviluppo dei distretti industriali e delle reti di subforni- sastrate finanze dello Stato. Un risanamento, va tura nel Nord-Est. Esiste al riguardo, infatti, una lettura otti- ricordato a tutti coloro che minimizzano tale mistica del fenomeno come processo di liberazione del lavo- processo, indispensabile e condizione necessa- ro salariato e come tendenza, oramai incontrastata, volta a ria per avviare politiche di sviluppo e di espan- sancire la fine del mito del “posto fisso” e dell’ineluttabilità sione dell’occupazione. della flessibilità del lavoro. Si tratta di una visione edulcorata Nessuno può immaginare alcuna possibilità di un fenomeno, per la cui analisi è necessario, a mio avviso, concreta di sviluppare l’offerta di lavoro, in un Koji Sasahara/Ap tener conto di alcuni aspetti fondamentali. In primo luogo, quadro di riferimento caratterizzato dal cre- occorre tener presente che il mercato del lavoro in Italia pre- scente livello degli interessi del debito pubbli- senta livelli di flessibilità assai elevati, più elevati di qualsiasi co, che solo adesso iniziano a decrescere e che TOKYO. Un attivista di Greenpeace indossa un copricapo a forma di globo in su cui è scritto in giapponese, «Stop al riscaldamento del pia- altro paese europeo. La stessa presenza strutturale, e non so- fino a ieri impedivano qualsiasi politica di inve- neta», durante la protesta di Greenpeace di fronte all’Agenzia per l’Ambiente a Tokyo. Con una conferenza internazionale sul riscaldamen- lo di recente formazione, di una quota di lavoro non dipen- stimenti e imponevano tagli colossali in parti- to della terra, ospitata dal governo giapponese in dicembre, gli ambientalisti chiedono di porre limiti più alti per le emissioni di gas. dente (sottoposta a contrattazione individuale sulla base del- colare alla spesa sociale. Perciò ci collochiamo le gerarchie del mercato e quindi priva di qualsiasi tutela sin- tra coloro che hanno salutato con favore l’esito dacale e giuridica) pari al 30-35% della forza-lavoro e di una della crisi, provocata dallo strappo di Rifonda- quota pari ad un terzo degli occupati dipendenti che opera in piccole imprese non soggette allo Statuto dei Lavoratori zione: perché siamo sicuri di aver evitato in ve- calanecessitàneiprossimianni loce peggioramento delle condizioni di vita de- A CRISI di governo si è ri- DOPO LA CRISI ne è implicitamente la conferma. Inoltre, al 1996, il 70% dei gli anziani e dei pensionati, ancor più pesante solta positivamente ed è diuna«verificadellecondizioni nuovi ingressi nel mercato del lavoro in Lombardia e nelle al- di quello di altri settori della popolazione. bene per tutti. Lo è per il economiche eproduttive».Ma tre ragioni del Nord è caratterizzato da contrattazione atipi- L paese che può riprende- al di làdei singoliaspettivisono ca (part-time, tempo determinato, varie forme di colabora- Ciò detto, vanno sottolineate alcune avver- tenze e indicazioni alla maggioranza politica di re senza incertezze il suo per- L’idea delle «due sinistre» due punti fondamentali che ci zioni esterna al 19%, ecc.). Non può quindi stupire che il tas- governo - ora più coesa che in precedenza - per corso verso l’Europa, il rischio possono far sperare in uno svi- so di mobilità (cioè di entrata e uscita) dell’intera forza lavo- evitare contraccolpi negativi e per rafforzare le ro italiana sia la più alta in Europa e seconda solo agli Stati grande di vederevanificatitan- luppo positivo della politica Uniti nell’area dei Paesi Ocse (vedi i dati Inps). Tutto ciò sen- impostazioni che risultano vincenti. Ci riferiamo ti sacrifici èstatoprovvidenzial- resta un ostacolo economicaefinanziariadelgo- alla esigenza di continuare e completare con za contare il crescente ruolo del lavoro nero ed in futuro di convinzione il confronto e la definizione della mente scongiurato. Lo è per il verno. Il riconoscimento da quella moderna forma di caporalato che è il lavoro interina- riforma dello Stato sociale, evitando che con governo di centro-sinistra, per parte di Prodi di una nuova fase le. l’approvazione della finanziaria ‘98, si allenti la il presidente del Consiglio che sulla via di Prodi nella quale risanamento finan- Ora, è senza dubbio vero che le trasformazioni organizza- pressione riformistica. ziarioeoccupazionediventano tive nel modo di produrre post-fordista e le innovazioni tec- escono da questi dieci giorni di nologiche necessitano di formazione professionale più diver- Senza rivedere a fondo la politica formativa, crisi paradossalmente con una reciprocamente funzionali. La sificata e di conseguenza chi detiene saperi specializzati ha gli ammortizzatori sociali e la approvazione di maggiore garanzia di stabilità. FAMIANO CRUCIANELLI consapevolezza che nè la cre- maggiori opportunità di lavoro ed un più alto potere con- una legge di riforma dell’assistenza, infatti, non Lo è per la sinistra che ha evita- MOVIMENTO COMUNISTI UNITARI scita economica, nè il mercato trattuale. Tuttavia, ciò che conta oggi non è il livello assoluto potremo avere una modifica del mercato del la- to una lacerazione che sarebbe di per sé aumentano l’occupa- della propria preparazione, bensi il possedere un sapere voro in grado di favorire l’allargamento della esclusivo, non facilmente trasmettibile e quindi non diffuso. base occupazionale. Anzi, senza questa riforma, stata insanabile, una vera e propria guerra non solo separare, ma, anche, strategica- zioneevièquindilanecessitàdiunapresenza, santa dagli esiti sicuramente distruttivi. Infine mente contrapposte. Non si scioglie il nodo di un intervento pubblico, di politiche attive E‘ infatti operante una formidabile ridefinizione del rapporto difficilmente il sistema economico sarebbe in tra lavoro manuale e lavoro intellettuale, gerarchicamente grado di evitare che sul sistema previdenziale si lo è per il popolo di sinistra che è stato il vero della collocazione di Rifondazione, se deve del lavoro. In secondo luogo la nuova Finan- ben definito nella produzione fordista, ma che oggi tende, instauri un’area di instabilità crescente. Una in- protagonista di un vero e proprioreferendum essere parte della coalizionedi centro-sinistra ziarianonèsoloilrisultatodiunadiscussionee proprio grazie alle nuove tecnologie informatiche, verso pro- stabilità che sarebbe destinata a rafforzare le afavoredelgovernoProdiechehaimpostola con l’obiettivo di condizionare il governo e di una prova di forza interna alla maggioran- cessi di taylorizzazione di quelle che un tempo si sarebbero tendenze conservatrici di istituti come i prepen- soluzione positiva, la scelta unitaria, il ritorno più in generale i grandi processi di trasforma- za, essa è anche il frutto di un lungo e impe- chiamate professioni intellettuali. Il caso dell’editoria, della sionamenti, le pensioni anticipate vissute come ricerca universitaria, della pubblicità, della stessa informati- unica possibilità di mantenimento di un reddito delgovernodell’Ulivo. zione inItaliaeinEuropao,invece,forzaanta- gnato confronto fra governo e sindacato. Il Tuttobenedunque?Nonproprio. gonista impegnata asostenerepassivamente che dà altra solididità, altra garanzia alle cose ca, nonché le nuove forme di lavorazioni specializzate nella dignitoso per chi rischia l’uscita dal mercato del meccanica e nell’industria, portano ad una devalorizzazione lavoro, o addirittura la conservazione di regole La destra che era allo sbando, divisa, attra- la protesta e a contrastare ideologicamente il dette e fatte durante
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