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XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SUL RAPIMENTO E SULLA MORTE DI ALDO MORO

RESOCONTO STENOGRAFICO

AUDIZIONE

150. SEDUTA DI GIOVEDÌ 28 SETTEMBRE 2017

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE GIUSEPPE FIORONI

INDICE

PAG. PAG. Comunicazioni del presidente Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo Fioroni Giuseppe, presidente ...... 2 Fioroni Giuseppe, presidente .... 3, 5, 6, 8, 9, 10, 12, 15, 16, 17, 18, 19, 20 Bolognesi Paolo (PD) ...... 20 Sulla pubblicità dei lavori Cafiero de Raho Federico, procuratore della Fioroni Giuseppe, presidente ...... 2 Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria ...... 5, 6, 8, 9, 10, 20 Grassi Gero (PD) ...... 19, 20 Audizione del procuratore della Repubblica Lombardo Giuseppe, procuratore della Re- presso il Tribunale di Reggio Calabria, pubblica aggiunto presso il Tribunale di Federico Cafiero de Raho, e del procura- Reggio Calabria ... 10, 11, 12, 15, 16, 17, 18, 19, tore della Repubblica aggiunto presso il 20 Atti Parlamentari — 2 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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PRESIDENZA DEL PRESIDENTE niali rese da due persone al corrente dei GIUSEPPE FIORONI fatti; il 27 settembre 2017 il dottor Donadio La seduta comincia alle 14.05. ha depositato una proposta operativa, ri- servata, relativa all’identificazione ed escus- sione del personale dell’Arma dei Carabi- Comunicazioni del presidente. nieri che esaminò un testimone il 16 marzo 1978 e all’acquisizione di copia integrale di PRESIDENTE. Comunico che, nella ri- tutti gli atti di indagine compiuti dalla unione odierna, l’Ufficio di presidenza, in- Compagnia Trionfale in riferimento ai fatti tegrato dai rappresentanti dei gruppi, ha di via Fani; convenuto di: nella stessa data il dottor Mastelloni incaricare il tenente colonnello Gi- ha depositato il verbale, segreto, di som- raudo e il luogotenente Boschieri di acqui- marie informazioni rese da una persona al sire sommarie informazioni testimoniali da corrente dei fatti; due persone al corrente dei fatti; nella stessa data il colonnello Pinnelli incaricare il tenente colonnello Gi- ha depositato una nota, riservata, con al- raudo di acquisire presso l’AISE e il RIS legata documentazione relativa agli accer- documentazione di interesse dell’inchiesta tamenti condotti su Giustino De Vuono; parlamentare; nella stessa data il dottor Salvini ha procedere alla desecretazione di un inviato una nota, riservata, relativa alla brano della parte segreta del resoconto possibile escussione di una persona al cor- dell’audizione di Adriana Faranda svoltasi rente dei fatti; nella seduta del 20 settembre 2017, che – il 28 settembre 2017 il sovrinten- ove si concordi – verrà pertanto pubblicato dente Marratzu e il sostituto commissario nei resoconti. Ferrante hanno depositato atti, riservati, relativi a un procedimento civile per dif- Comunico, inoltre, che: famazione riguardante la proprietà di al- il 21 settembre 2017 il generale Scric- cuni appartamenti siti in via Gradoli, a cia ha trasmesso una lettera, riservata, Roma. inviatagli da Luigi Grasso e Giorgio Mo- roni; Sulla pubblicità dei lavori.

il 22 settembre 2017 il colonnello PRESIDENTE. Avverto che, se non vi Pinnelli ha depositato una nota, riservata, sono obiezioni, la pubblicità dei lavori con allegata documentazione fotografica sarà assicurata anche mediante l’attiva- predisposta dal RIS dei Carabinieri di zione dell’impianto audiovisivo a circuito Roma; chiuso. il 26 settembre 2017 il tenente colon- nello Giraudo ha depositato il verbale, se- Audizione del procuratore della Repub- greto, di sommarie informazioni testimo- blica presso il Tribunale di Reggio Ca- Atti Parlamentari — 3 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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labria, Federico Cafiero de Raho, e del pre a dire di Morabito) faceva parte Anto- procuratore della Repubblica aggiunto nio Nirta, detto « Due nasi » data la sua presso il Tribunale di Reggio Calabria, predilezione per la doppietta. Nirta avrebbe Giuseppe Lombardo. avuto contatti con la Polizia o con i servizi segreti e – secondo quanto Morabito avrebbe PRESIDENTE. L’ordine del giorno reca appreso da Domenico Papalia e da Paolo l’audizione del dottor Federico Cafiero de Sergi – avrebbe partecipato al sequestro Raho e del dottor Giuseppe Lombardo, che Moro. Morabito, tuttavia, non ha mai chia- ringraziamo per aver accettato di interve- rito se Nirta fosse tra quelli che avevano nire in Commissione nonostante i loro mol- operato materialmente in via Fani o tra teplici impegni. Li ringraziamo inoltre per coloro che avevano sparato. la collaborazione che si è stabilita con la Nirta fu indicato dai pentiti come in Procura di Reggio Calabria grazie anche all’attività svolta dal dottor Donadio, col- stretti rapporti con l’allora colonnello del- laboratore della Commissione, sulle tema- l’Arma Delfino, originario di Platì, che tiche della criminalità organizzata e dei avrebbe ricevuto da Nirta informazioni re- suoi rapporti con il terrorismo. lative a sequestrati nell’hinterland mila- L’audizione è stata deliberata per acqui- nese, che venivano liberati con operazioni sire elementi su una questione ormai an- di polizia dopo il pagamento del riscatto. tica, che fu posta sin dai primi anni No- Sempre secondo le dichiarazioni di colla- vanta (il fatto che sia stata posta allora non boratori di giustizia acquisite dalla Com- ha nulla a che vedere con il fatto che si sia missione stragi, Nirta sarebbe stato legato chiarita): quella di un eventuale ruolo della al colonnello Delfino in quanto simpatiz- ’ndrangheta nella vicenda del sequestro zante della destra eversiva, e, in virtù di Moro. Nella prospettiva della stesura della questo legame ideologico che condivideva relazione finale è opportuno che la Com- con la famiglia e il clan De Stefano, avrebbe missione faccia il punto sulla questione e, tentato di stabilire legami tra la ’ndran- da questo punto di vista, l’audizione di oggi gheta e l’eversione di destra. Le dichiara- è particolarmente opportuna. zioni di Morabito non sono state mai con- Prima di lasciare la parola al dottor fermate da Sergi e Papalia, e la vicenda Cafiero de Raho e al dottor Lombardo giudiziaria pertanto si è conclusa nel 1996 credo sia opportuno riassumere breve- senza esiti. mente, per noi stessi, ma anche per i nostri Gli elementi nuovi che hanno indotto la due auditi, le acquisizioni della Commis- Commissione a esaminare questa vicenda sione e le questioni aperte ai possibili ap- sono numerosi. In primo luogo, gli appro- profondimenti in questo specifico e limi- fondimenti sul bar Olivetti, sito in via Fani tato ambito. e per trentanove anni rimasto ignorato, La Commissione ha inizialmente appro- hanno evidenziato che il titolare di quel fondito la vicenda di un noto ’ndrangheti- bar, Tullio Olivetti, indicato in una docu- sta, Antonio Nirta (nato nel 1946). Come si mentazione di polizia e dei Servizi come ricorderà, la tematica Nirta entrò nella vicenda Moro nei primi anni Novanta. Il partecipe di una rete di interessi criminali collaboratore di giustizia Saverio Morabito legati al traffico internazionale di armi, fu – che consentì con le sue dichiarazioni coinvolto in un’indagine sul traffico di armi l’operazione Nord/Sud, che portò all’arre- condotta nel 1977 dal Nucleo investigativo sto di 60-70 ’ndranghetisti – elemento della dei Carabinieri di Roma e dal sostituto malavita milanese già inserito in posizione procuratore Armati. Nell’ambito dell’inda- di vertice nella ’ndrangheta, escusso nel gine, Olivetti, che si rese irreperibile e non 1992 dalla Procura di Milano, aveva riferito fu sentito (ho sintetizzato con un eufemi- che alcuni membri di spicco della ’ndran- smo), fu descritto dal principale teste e gheta sarebbero stati inseriti nella Masso- imputato, Luigi Guardigli, come persona in neria ufficiale, come ad esempio la famiglia contatto con un gruppo libanese che gli Nirta di . Di questa famiglia (sem- avrebbe richiesto armi, riciclatore del pro- Atti Parlamentari — 4 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 vento di sequestri e in rapporto con Frank niere. Nell’ambito di tale associazione si Coppola. collocava anche la personalità di Tullio Gli esiti giudiziari furono modesti, per- Olivetti, che rimane sfuggente. ché le armi oggetto dei traffici furono con- Questi accertamenti sono stati riletti in siderate armi giocattolo e Luigi Guardigli relazione a un’informativa del SISMI ai fu definito soggetto con una personalità Carabinieri del 30 maggio 1978, che se- mitomane da una perizia di Franco Ferra- gnalò che, secondo una fonte informativa, cuti e Aldo Semerari, di cui ricorderete la il fallimento del bar Olivetti nell’autunno fine. Peraltro Guardigli, recentemente del 1977 sarebbe stato legato a un’oscura escusso, ha riferito che la ritrattazione a manovra commerciale del proprietario. La cui arrivò era stata motivata dal timore per nota rilevava inoltre che la preparazione e avvertimenti pervenutigli, durante la deten- la consumazione dell’eccidio di via Fani zione, da soggetti riconducibili al clan De non sarebbero state possibili se il bar avesse Stefano. continuato l’attività, innanzitutto perché i Nel corso delle indagini, inoltre, sono terroristi tesero l’agguato spostandosi die- state rinvenute significative evidenze in or- tro la siepe di pertinenza del bar, poi per- dine alla possibilità di rendere efficaci le ché la preparazione dell’azione sarebbe stata cosiddette « armi giocattolo », di assem- certamente notata dagli avventori. Anche blare armi con componentistica prove- in questo caso gli accertamenti compiuti niente proprio da cosiddette « pistole gio- all’epoca furono modesti, se ci furono, e si cattolo » o infine di riportare all’efficienza limitarono a rilevare che Olivetti era stato e funzionalità armi in precedenza inertiz- coinvolto in un marginale traffico di armi e zate. Questo elemento è stato sottolineato si era reso irreperibile in tutte le ricerche. anche dal generale Cornacchia, che allora La Commissione ha approfondito il tema dirigeva il Nucleo investigativo dei Carabi- della chiusura del bar anche tramite l’au- nieri, nelle sue audizioni presso la Com- dizione di Raimondo Etro, e tramite alcuni missione del 5 e del 12 ottobre 2016. In tali ulteriori accertamenti, che hanno messo in occasioni, Cornacchia ha anche evidenziato evidenza come si passò dalla scelta della l’esistenza di laboratori specializzati nel chiesa di Santa Chiara come luogo del rendere utilizzabili queste armi per opera- rapimento alla scelta di via Fani proprio zioni criminali. In altri termini, si trattava quando, come coincidenza temporale, av- di armi assemblate, nelle quali l’otturatore venne la chiusura di quel bar. di plastica veniva sostituito. Questa proce- La vicenda del bar Olivetti, ancora og- dura sembra che fosse attuata sia da ap- getto di approfondimenti; proprio questo partenenti alla ’ndrangheta sia da appar- emergere negli atti del clan De Stefano, tenenti alla banda della Magliana, e tutto dell’eversione di destra e di sinistra, di questo girava intorno al bar Olivetti. Credo soggetti che sono a vario titolo intervenuti non sfugga a nessuno che il traffico di armi nella vicenda Moro, di intermediari tipo era allora un business come oggi quello Buscetta e altri come Cutolo e Selis, po- della droga, quindi probabilmente attorno trebbe spiegare la presenza di Nirta. Ri- a queste operazioni c’erano contiguità che spetto a prima, infatti, al di là delle battute creavano imbarazzo anche ad apparati dello giornalistiche, c’è una foto del 16 marzo Stato. 1978 che, anche al di là della perizia del Nel complesso, gli accertamenti com- RIS, per la quale abbiamo ovviamente ri- piuti dalla Procura di Roma e dalla Com- spetto, credo che se ve la mostrassimo, missione, anche con l’audizione del dottor converreste con noi che quello sembra pro- Armati, hanno consentito di acquisire ul- prio Antonio Nirta. Avrà fatto footing quella teriori elementi sull’esistenza di un’associa- mattina a via Fani intorno alle 9, ma stava zione per delinquere, finalizzata al traffico lì, molto probabilmente ci stava per motivi di armi, munizioni e congegni micidiali, diversi, ma era lui, e perfino il RIS hanno che avrebbe trattato con Giorgio De Ste- rilevato una « discreta compatibilità » di fano una partita di pistole italiane e stra- Nirta con l’uomo che appare in quella foto, Atti Parlamentari — 5 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 che ovviamente si inserisce nel contesto menti definitivi, ma è questione non secon- delle nostre preoccupazioni. daria che occorre approfondire. Ciò peraltro collimerebbe con le dichia- Rientra in questo quadro anche la vi- razioni a suo tempo rese dall’onorevole cenda del traffico di armi e armi giocattolo, Benito Cazora, che, oltre ad aver riferito al infatti alcune attività di accertamento su pubblico ministero De Ficchy di contatti armi a disposizione della ’ndrangheta hanno con un criminale comune di origine cala- consentito di verificare la presenza, in un brese, Varone, che avrebbe segnalato via deposito nella disponibilità delle stesse or- Gradoli, nel corso del sequestro fece una ganizzazioni criminali, di due mitragliette telefonata a Sereno Freato segnalando la identiche tra loro a funzionamento auto- necessità di avere le foto del 16 marzo, matico, ognuna completa di caricatore da perché dalla Calabria (« da giù ») gli sa- 30 colpi, che in atti sono state general- rebbe stato comunicato che in una foto si mente indicate come tipo Skorpion. Su individuava un personaggio a loro noto. questo ci piacerebbe conoscere qualcosa di Anche se sono in corso ulteriori appro- più. fondimenti, da tutto ciò si può quantomeno Fatto questo quadro generale, lascio la ipotizzare una presenza di Nirta in via Fani parola agli auditi, chiedendo loro di darci – anche per attività magari non legata ogni indicazione, anche al di là di quanto all’attacco brigatista – che fu a suo tempo abbiamo velocemente riassunto, che sia di scarsamente indagata forse perché proprio particolare interesse soprattutto nella va- legata alla vicenda del traffico internazio- lutazione di fondo del rapporto tra crimi- nale di armi di Guardigli e Olivetti, che si nalità organizzata, organizzazioni terrori- avviava a chiusura sul piano giudiziario stiche, Brigate rosse, e di riferirci se nel dopo la perizia di Ferracuti e Semerari. recente passato o in tempi più remoti ul- Relativamente al tema della ’ndran- teriori fonti abbiano ribadito questo le- gheta, la Commissione sta rivalutando an- game tra la ’ndrangheta e le Brigate rosse. che le dichiarazioni di Cazora e ulteriori Qualora doveste riferire cose che rite- elementi emersi. In particolare, nell’ambito nete sottoposte al segreto, basterà chiederlo di escussioni condotte da collaboratori della e passeremo in seduta segreta. Commissione, un di ’ndrangheta ha Lascio la parola al procuratore della richiamato l’attenzione sul cambio di turno Repubblica presso il Tribunale di Reggio di un agente della scorta di Moro, allu- Calabria, dottor Cafiero de Raho. dendo a una qualche forma di notizia giunta allo stesso dell’ambiente calabrese, dicendo FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- che era stato « salvato ». curatore della Repubblica presso il Tribu- Passiamo in seduta segreta. Dispongo la nale di Reggio Calabria. Presidente, grazie disattivazione dell’impianto audiovisivo. innanzitutto a lei e alla Commissione che ci ha invitato. Peraltro, ha consentito che (I lavori proseguono in seduta segreta, rinviassimo in diverse occasioni la nostra indi riprendono in seduta pubblica). audizione per una serie di ostacoli che abbiamo avuto nel tempo. PRESIDENTE Infine, la Commissione è Credo che gli elementi acquisiti dalla interessata alla vicenda della circolazione Commissione siano elementi sui quali pos- di armi, eventualmente anche tra estremi- siamo dare un contributo limitatamente al sti di sinistra o brigatisti e ambienti della giusto inquadramento e all’esatta configu- criminalità comune. razione di determinate vicende. Partiamo Come è noto, un altro collaboratore di innanzitutto dalle dichiarazioni di Saverio giustizia, Antonio Sestito, ricordò di aver Morabito, che è appunto la fonte che fa appreso che il mitra utilizzato per com- riferimento ad Antonio Nirta « Due nasi ». mettere l’omicidio di Francesco La Rosa In queste dichiarazioni si fa riferimento era un’arma « sporca », in quanto aveva alla famiglia Nirta, che è una delle famiglie sparato durante il sequestro Moro. Sul tema tradizionalmente più significative nell’am- non risultano alla Commissione accerta- bito della ’ndrangheta. I Nirta, insieme ai Atti Parlamentari — 6 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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Piromalli e ai De Stefano, costituiscono le FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- dinastie che sono l’ossatura fondamentale curatore della Repubblica presso il Tribu- della ’ndrangheta, quindi quando Saverio nale di Reggio Calabria. Innanzitutto, Do- Morabito fa riferimento a Nirta dobbiamo menico Papalia viene coinvolto nell’omici- riconoscere che certamente si tratta di una dio di Antonio D’Agostino, che avviene nel famiglia di peso straordinario, storico. 1976. Antonio D’Agostino è uno dei perso- Dobbiamo, tuttavia, sgomberare innan- naggi di vertice della ’ndrangheta e in Roma zitutto il campo da una confusione che può si incontra con altri elementi significativi. esserci. In primo luogo, sono due le fami- Domenico Papalia è quello che fa chiamare glie Nirta che assumono rilievo. Entrambe fuori Antonio D’Agostino; passano due uo- vengono da San Luca. Una è quella che si mini a bordo di una moto e viene eseguito ricollega agli Strangio e che è in contrasto l’omicidio. Domenico Papalia e – successi- con Pelle-Vottari, mentre poi c’è l’altra, i vamente, per le indagini che vengono svolte Nirta « LaMaggiore » o Scalzone, che sono – il fratello vengono entrambi coinvolti e quelli ai quali facciamo riferimento, i Nirta condannati per quell’omicidio. Peraltro, un più significativi, i Nirta importanti, ai quali elemento importante è che nell’ambito del- la ’ndrangheta ha fatto riferimento anche l’indagine svolta da Ferdinando Imposi- per individuare le regole alle quali unifor- mato si portarono avanti anche elementi marsi e per passare dalla società di « Sgarro » investigativi che riguardavano l’omicidio del alla società della « Santa », che modifica giudice Occorsio, e si dice che alcuni ele- anche l’orientamento della stessa ’ndran- menti investigativi conducessero ad un fi- gheta. Quando parliamo di Antonio Nirta, lone investigativo non dico comune, ma al quale fa riferimento Saverio Morabito, comunque riconducibile alla ’ndrangheta, facciamo riferimento al figlio di Francesco, tanto che il giudice istruttore di Firenze che è a sua volta fratello di Antonio, classe che si occupò poi dell’omicidio del giudice 1919, e di quel Peppe Nirta che è un Vittorio Occorsio ebbe a disporre una serie elemento al quale si fa riferimento anche in di perquisizioni che riguardarono anche i vari atti giudiziari. fratelli Paolo e , nonché Da chi Saverio Morabito apprende la Felice Genoese Zerbi, il famoso marchese, notizia che riferisce ? Da Domenico Papalia uomo della massoneria calabrese. La per- e Paolo Sergi. Chi sono costoro ? I fratelli quisizione venne eseguita perché si andò Sergi, secondo quanto riferisce Antonino alla ricerca addirittura del mitra Ingram Cuzzola, sono coloro che anche da Cosa che era stato usato. nostra in Lombardia assumono il controllo Domenico Papalia, rinchiuso nel carcere e la gestione del traffico internazionale di di Opera, ha rapporti con i vari educatori, stupefacenti. In particolare, Antonino Cuz- anche con l’educatore Umberto Mormile. zola è l’esecutore materiale dell’omicidio di Lasciando stare la causale che certa- Umberto Mormile, omicidio deciso dai Pa- mente potrete approfondire dalla fonte giu- palia (Domenico e il fratello). Cuzzola ri- diziaria (sono intervenute sentenze passate ferisce quello che ha appreso quale ele- in giudicato che hanno condannato Dome- mento di fiducia dei Papalia e perché ha nico Papalia per quell’omicidio), quello che operato in Lombardia in quell’organizza- mi sembra significativo è che viene utiliz- zione. Egli ricorda che, su richiesta di Cosa zata una sigla per la rivendicazione, la sigla nostra, dopo l’omicidio di Corollo, della « Falange armata carceraria », che tro- gestione del traffico di stupefacenti si in- viamo successivamente e su cui tornerò. teressarono i fratelli Sergi, quindi parliamo Quello che si evidenzia già negli atti di soggetti di altissimo rilievo. Chi sono i dell’omicidio è che Domenico Papalia ese- Papalia ? Se per voi è tutto scontato, però, gue l’omicidio, secondo quello che dice io abbrevio... altro collaboratore, in quanto Antonio Nirta « Due nasi » gli rappresenta che D’Agostino vuole assumere il vertice della ’ndrangheta PRESIDENTE. No, è estremamente utile. in Lombardia e quindi lo sta scalzando. Atti Parlamentari — 7 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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Alla base, quindi, abbiamo ancora un rap- utilizzata in numerose occasioni, è stata porto Nirta/Papalia, e Papalia, che doveva usata anche per rivendicare numerosi fatti. essere il vertice della Lombardia per quanto In particolare, nell’ambito dell’ordinanza riguarda la ’ndrangheta e la gestione di di custodia che riguarda l’omicidio dei ca- tutti i traffici, viene arrestato poco dopo rabinieri risulta che la sigla è stata utiliz- l’omicidio. zata per rivendicare la strage di via Fauro « Falange armata » è la sigla di una in Roma del 14 maggio 1993, e in relazione sedicente, ma inesistente associazione po- ad essa le rivendicazioni sono avvenute lo litico-sovversiva, sigla che viene utilizzata stesso giorno con dei messaggi riportati in tantissime occasioni. Perché ce ne siamo nella stessa ordinanza. Il 14 maggio 1993, occupati ? Perché in due indagini, da un ad esempio, arriva questa telefonata al- lato « Mammasantissima », che è l’indagine l’ANSA: « Pronto, è la redazione ? Ascolti, che ricostruisce i rapporti fra ’ndrangheta abbia la cortesia di scrivere queste due e massoneria (una massoneria coperta, una righe: confermiamo intanto la telefonata massoneria in parte scoperta), i riferimenti fatta alla sede centrale dell’ANSA Roma con servizi segreti e la proiezione della un’ora fa a proposito dell’azione condotta ’ndrangheta in vari settori, dall’altro con ai Parioli e la successiva telefonata fatta al un’altra ordinanza di custodia che riguarda quotidiano “l’Unità” che diceva Falange ar- invece gli omicidi di due carabinieri nel mata, Roma, quartiere Parioli. Questo è gennaio del 1994, si ricostruiscono i rap- l’annuncio di una delle tante promesse an- porti fra ’ndrangheta e Cosa nostra e la cora da mantenere. Vi abbiamo dato il partecipazione della ’ndrangheta – almeno codice, che notoriamente, almeno quello in un certo momento, sia pure con limiti ultimo, è 201480. Tutto qui ». temporali abbastanza brevi – al programma Proseguono indicazioni di questo tipo, stragista continentale, quello che riguarda ne abbiamo altre cinque per quanto ri- le stragi del 1993 e del 1994. guarda via Fauro, otto per via dei Georgo- Le due ordinanze di custodia che ho fili, a Firenze, l’altra strage del 27 maggio riportato in un CD che deposito sono par- 1993, otto per via Palestro, a Milano, del 27 ticolarmente significative, perché gran parte, luglio 1993. Se leggete i messaggi con cui se non tutti gli elementi che vi evidenzierò vengono rivendicati i fatti specifici, tutto sono stati trasfusi in queste ordinanze, che ciò è indicativo della volontà di attribuire riproducono le richieste di ordinanza che gli attentati a un’organizzazione terrori- la Procura della Repubblica aveva avan- stica di matrice politica estremista. zato. Questo è quello che avviene anche in Tornando alla sigla, devo anche eviden- relazione a uno degli episodi di omicidi dei ziare come, già quando la rivendicazione carabinieri di cui ci siamo occupati, per i viene utilizzata, i collaboratori di giustizia quali l’ordinanza di custodia è stata emessa che ne riferiscono sostengano che era stata nei confronti di Giuseppe Graviano e di un utilizzata perché Domenico Papalia voleva esponente della ’ndrangheta, Filippone, come confondere le ricostruzioni della causale, mandanti di questi fatti. Gli esecutori ma- ma nello stesso momento con l’avallo dei teriali erano già stati identificati e ci rife- servizi segreti, perché Domenico Papalia riamo al dicembre 1993, in cui abbiamo il aveva rapporti con i servizi di sicurezza. primo, duplice tentato omicidio, gennaio Quali siano per la verità non si è in grado 1994, un duplice tentato omicidio, febbraio di specificare. Sappiamo, attraverso i col- 1994, un altro duplice tentato omicidio di laboratori di giustizia, che i Servizi avevano carabinieri. Sono fatti che avvengono a autorizzato l’utilizzo di quella sigla. La Reggio Calabria e che vengono commessi sigla, peraltro, venne inviata ad un numero con lo stesso mitra, perché il mitra doveva di telefono dell’ANSA di cui erano in pos- essere il segnale che i fatti erano ricondu- sesso (così almeno si afferma nell’ambito cibili alla stessa matrice. Come dicevo, gli delle indagini) soltanto gli uffici di sicu- esecutori materiali vennero arrestati di lì a rezza o gli uffici di polizia. Quella sigla, poco, mentre il livello da cui partiva l’or- Atti Parlamentari — 8 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 dine è stato oggetto della nostra indagine e zione dei due Strangio ». Questa quindi non ci ha consentito di ricostruire i rapporti fra è vera. ’ndrangheta e Cosa nostra. Non solo, ma nell’ambito di questa indagine abbiamo an- FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- che, ancora una volta, riferimenti a servizi curatore della Repubblica presso il Tribu- di sicurezza deviati, sui quali non si riesce nale di Reggio Calabria. Non è che non sia però a fare luce. vera, diventa difficile inserirla nell’ambito Devo anche dire, per informazione alla del panorama che si era all’epoca realiz- Commissione, che lo stesso Antonino Cuz- zato, perché Nirta « Due nasi » è un sog- zola, al quale ho fatto riferimento poc’anzi, getto che gestisce una criminalità di altis- ricorda che Antonio Papalia aveva rapporti simo livello e a quel tempo si viene fuori con il generale Delfino. Ed è lo stesso dalla prima guerra di ’ndrangheta. In quel Cuzzola che parla di questo riferimento periodo si crea quasi una pace nell’ambito alla sigla che era stata utilizzata. Ancora, della ’ndrangheta calabrese. Quindi, pen- riferimenti al generale Delfino vengono fatti sare che Nirta, che peraltro occupa una da Filippo Barreca, il quale precisa: « Io so posizione di un livello così elevato, possa che avevano dei buoni rapporti, instauratisi guardare agli Strangio come suoi nemici da prima con il vecchio Nirta (inteso vecchio eliminare è una circostanza per la verità di non di età) chiamato “Due nasi”, il quale difficile riconducibilità a quella realtà cri- era in buoni rapporti, da quello che si minale. Il collega tuttavia farà le sue valu- diceva in carcere, che poi è stato ricono- tazioni, io mi limito ad alcune riflessioni sciuto come uno dei delatori del generale maturate dalla lettura degli atti. Delfino, quindi è stato messo da parte, è Devo anche ricordare, per evidenziare stato poi esautorato. Veniva chiamato “dot- quanto sia importante quella sigla alla quale tor Nirta Due nasi” ». Dice ancora: « È stato ho fatto riferimento, che l’ambasciatore messo anche in carcere, nonostante fosse Paolo Fulci che, dopo una lunga e brillante personaggio di spicco, importante nel mondo carriera di diplomazia, era stato segretario della ’ndrangheta, perché, secondo quello generale del CESIS fra il maggio 1991 e che mi diceva Giovanni Vottari, nel carcere l’aprile 1993, ebbe peraltro a svolgere al- di Messina, “Due nasi” era in contatto con cune indagini e in particolare a dare im- un generale dei Carabinieri, il generale pulso ad attività su 15 funzionari del SISMI Delfino, il quale, diciamo, faceva la doppia che prestavano servizio presso il nucleo situazione: da una parte chiudeva gli occhi OSSI, una sorta di gruppo di élite della 7a nei suoi confronti e dall’altra gli dava una Divisione del SISMI, in quanto a suo giu- mano ». dizio potevano esservi degli appartenenti Preciso fin d’ora, però, che è da esclu- alla sedicente « Falange armata ». dere quella circostanza che emerge, se non ricordo male, dalla conversazione fra il PRESIDENTE. Gli interlocutori che cer- generale Delfino e il tenente colonnello, cavamo prima. nella quale si dice che avrebbe avuto come corrispettivo il duplice omicidio di due de- FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- gli Strangio, perché in realtà la sua posi- curatore della Repubblica presso il Tribu- zione... nale di Reggio Calabria. E lui stesso riceve minacce con questa sigla. Questo, ancora PRESIDENTE. Gliela leggo, così mi dice una volta, ci ricollega... la ’ndrangheta a un se fa riferimento a questo. La conversa- panorama che è sicuramente di Servizi zione telefonica, intercettata il 21 novem- deviati. Nell’ambito dell’altra ordinanza che bre 1993 alle ore 18.44, è fra il generale è stata emessa... Delfino e il tenente colonnello Lombardi: « Nirta sarebbe stato effettivamente nel PRESIDENTE. Posso farle una domanda gruppo di fuoco di via Fani, perché doveva per interloquire ? Siccome Morabito era contraccambiare il favore per l’elimina- collegato a un vertice abbastanza alto, le Atti Parlamentari — 9 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 sue fonti – Papalia e Sergi – mi sembrano I rapporti evidenziati dagli accertamenti soggetti di primo piano. Quindi – solo per svolti nel tempo però legano la ’ndrangheta una nostra riflessione – il fatto che Mora- soprattutto alla destra eversiva, che so- bito potesse aver acquisito da Papalia e stiene Reggio nel periodo della rivolta, Sergi un’eventuale battuta sulla vicenda quando i De Stefano, insieme agli altri della delle armi di Moro o della presenza di ’ndrangheta che contava, si unirono alla Nirta potrebbe essere credibile. Perlomeno destra eversiva e dettero luogo al periodo di Morabito, Papalia e Sergi si conoscevano. Il rivolta del « Boia chi molla ! ». fatto che questi due soggetti neghino rien- Devo quindi dire che quando parliamo tra... dei Nirta, dei De Stefano, dei Piromalli, parliamo di famiglie che sono al vertice FEDERICO CAFIERO DE RAHO. Que- della ’ndrangheta della Calabria, ma so- sto rientra nella regola dell’omertà. prattutto che c’è un passaggio dalla ’ndran- gheta da « Sgarro » alla ’ndrangheta da « Santa », passaggio che determina soprat- PRESIDENTE. Esatto. Volevo solo avere... tutto un modo diverso di pensare; ossia la Però poi tutto questo è stato archiviato. ’ndrangheta non è più solo crimine, ma deve entrare in rapporti con le istituzioni, FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- con la massoneria e con tutti coloro che curatore della Repubblica presso il Tribu- contano, perché non sono solo gli affari, nale di Reggio Calabria. Certo. Non solo ma è tutto il panorama delle istituzioni che regola di omertà, direi, ma corrisponde è importante perché la ’ndrangheta possa esattamente all’importanza di soggetti come avere un salto di qualità. Papalia e Sergi la capacità di conoscere Intorno alla fine degli anni Settanta fatti di questo tipo, perché è evidente che abbiamo questo passaggio da una ’ndran- una notizia del genere è una notizia riser- gheta inizialmente finalizzata solo al cri- vatissima, che solo un livello altissimo può mine (quindi alla gestione dei sequestri di avere, e diciamo che il livello altissimo sono persona ed eventualmente al reinvesti- proprio Nirta, De Stefano, Piromalli. mento, ma soprattutto al crimine), una Quando parliamo dei De Stefano, par- ’ndrangheta operativa sotto il profilo cri- liamo del « Gotha », e l’ordinanza « Mam- minale, che si contrapponeva allo Stato, masantissima » è quella che evidenzia quale mentre la nuova ’ndrangheta supera il modo sia la forza di questa famiglia. Peraltro, di pensare tradizionale e vuole allearsi agli ricordiamo anche i rapporti che c’erano uomini dello Stato, vuole utilizzare le isti- stati fra Barreca e Freda: nel 1978 Franco tuzioni per avere quella supremazia che le Freda è ospitato nel periodo della sua la- avrebbe consentito di conseguire qualun- titanza a Reggio Calabria, e gli uomini dei que obiettivo. De Stefano, Paolo Romeo e altri, lo sosten- « Mammasantissima » vede la ricostru- gono. Peraltro, le indagini che vennero svi- zione dei rapporti della ’ndrangheta con la luppate evidenziarono come alcuni uomini inseriti nei Servizi lo avessero aiutato, e politica, con uomini delle istituzioni, con queste sono indagini svolte a Roma. l’impresa, quindi con l’economia, con la Ancora, il processo per la strage di massoneria. È l’esistenza di una massone- piazza Fontana, che era stato portato a ria coperta che consente alla ’ndrangheta Catanzaro e che vide Franco Freda fra gli di raggiungere un livello ancora superiore, imputati, fece sì che Freda proseguisse i laddove i vertici della ’ndrangheta, unita- rapporti con la ’ndrangheta che contava a mente ai vertici di questa massoneria se- Reggio Calabria. Non solo, ma quella ’ndran- greta, che costituiscono un’unica cappa e gheta aveva rapporti con l’estrema destra un unico gruppo direttivo, prendono il to- terroristica e con Concutelli, tanto che Pa- tale controllo della città, ed è quello il olo De Stefano era stato anche ospitato a momento in cui la ’ndrangheta cambia pelle, Milano da uomini insieme a Concutelli. diventa una parte della città e del tessuto Atti Parlamentari — 10 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 sociale ed economico e si confonde nella aver appreso che sono due mitragliette si- società. mili a quelle utilizzate nell’omicidio di via Per tornare a Nirta, questi è elemento Fani, non dice mai che sono le mitragliette certamente di vertice, in quanto apparte- utilizzate nell’omicidio, e questo sia nelle nente a una delle famiglie più significative, dichiarazioni sia in una sorta di memoriale una di quelle famiglie che hanno rapporti di cui... con le varie istituzioni, con i Servizi, anche con i Servizi deviati. Il racconto di Mora- PRESIDENTE. E non dice da chi ap- bito non è quindi privo di fondamento, prende questo ? anche se certo dal punto di vista giudiziario è tutto da verificare e da supportare con elementi significativi; il quadro generale FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- che è stato ricostruito ci dice che Morabito, curatore della Repubblica presso il Tribu- almeno per quanto riguarda gli uomini e i nale di Reggio Calabria. Sì, lo dice. riferimenti, è sostenuto da una ricostru- zione molto capillare, da una capacità della PRESIDENTE. Per capire se è la stessa ’ndrangheta di avere rapporti con uomini fonte di Morabito. delle istituzioni. Diciamo anche che quando la ’ndran- GIUSEPPELOMBARDO, procuratore gheta partecipa al piano stragista esegue il della Repubblica aggiunto presso il Tribu- primo, duplice tentato omicidio, poi un nale di Reggio Calabria. Da Orazio De Ste- secondo duplice omicidio e un terzo du- fano. plice, tentato omicidio sempre di carabi- nieri, perché il programma doveva inte- FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- grare il programma delle stragi continen- curatore della Repubblica presso il Tribu- tali, ma la ’ndrangheta si tira dietro perché nale di Reggio Calabria. Quindi, Orazio De sta bene con le istituzioni, quindi non vuole Stefano, che era il vertice della ’ndran- modificare il rapporto. Ancora una volta si gheta, della famiglia De Stefano, quando torna a quello che è il modo di agire e di parla di quelle mitragliette dice che gli pensare della ’ndrangheta, al livello della erano state date e gli era stato anche detto ’ndrangheta. di conservarle con molta cura. Le sue pa- Un altro aspetto che è importante sot- role da un lato ci spingono a considerare tolineare è che Antonino Fiume parla delle che è certamente da verificare se siano due mitragliette... utilizzate, dall’altro il fatto che dica « con molta cura » ci fa comprendere che sono PRESIDENTE. Può approfondire ? Chi è sicuramente armi importanti. Erano armi questo Antonino Fiume ? che egli deteneva presso la ditta di cui era titolare, la ditta Fiume, insieme a tantis- FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- sime altre armi. Quando Fiume comincia a curatore della Repubblica presso il Tribu- collaborare, il 28 febbraio 2002, dà indica- nale di Reggio Calabria. Antonino Fiume è zioni delle armi di cui dispone e insieme un collaboratore sul quale, per non togliere alle forze di polizia si reca nei vari siti. È tutto al collega che se ne è occupato per- un vero arsenale, con bombe, con vari sonalmente... mitra, numerose pistole, fucili ed altro (se non li avete acquisiti, vi daremo i decreti di PRESIDENTE. Va bene, allora ce lo fac- sequestro fatti all’epoca). ciamo raccontare da lui. PRESIDENTE. Era per approfondire FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- questo e sapere se in quell’arsenale le armi curatore della Repubblica presso il Tribu- assemblate ci fossero o no. Tutto si vanifica nale di Reggio Calabria. Antonino Fiume, su via Fani e sul bar Olivetti perché le armi quando parla delle due mitragliette, dice di assemblate o assemblabili vengono declas- Atti Parlamentari — 11 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 sate ad armi giocattolo e Semerari dice che lorizzato solo in parte, una parte molto Guardigli era un mitomane. limitata. Prosegue lei, dottor Lombardo ? Inizio a risentire Fiume insieme ad altri Grazie, procuratore Cafiero de Raho. collaboratori di giustizia, se non erro il 20 novembre 2008, ripercorrendo l’elenco delle armi, perché avevamo interesse a capire GIUSEPPELOMBARDO, procuratore come mai in una famiglia così importante della Repubblica aggiunto presso il Tribu- tutte le armi fossero custodite da una per- nale di Reggio Calabria. Mi interrompa pre- sona, cosa che non è proprio prudente, e sidente, se ci sono passaggi in questo mo- non è prudente alla luce del fatto che con mento non prioritari. la collaborazione di Fiume la famiglia De Parto da Fiume. Fiume è il perno delle Stefano entra in un periodo di fibrillazione ricostruzioni processuali che riguardano la molto evidente, perché Fiume è uno che sa cosca De Stefano degli ultimi dieci anni. e che può far male seriamente. Inizia a collaborare con la giustizia il 27 Con il catalogo delle armi sequestrate a febbraio 2002, e tra il 27 e il 28 febbraio Fiume tra il 27 e il 28 febbraio 2002, consegna o fa ritrovare l’arsenale di cui iniziamo a ripercorrere tutta una serie di parlavamo prima. Perché per noi Antonino accadimenti, intanto per sapere se sono Fiume è un collaboratore di particolare armi « pulite » o « sporche » e, soprattutto, rilievo ? Perché è l’unico collaboratore che se Fiume è in grado di ricollegare quelle ha avuto accesso alle notizie riservatissime della famiglia De Stefano, in quanto per armi a determinati accadimenti. Il 20 no- molti anni è stato fidanzato con la figlia di vembre 2008 arriviamo alle due pistole Paolo De Stefano, Giorgia, e ovviamente ha mitragliatrici (mi pare siano così catalogate ascoltato tutti quei riferimenti che i De nel verbale di sequestro) « tipo Skorpion ». Stefano non hanno mai fatto neanche ai Apro una parentesi e la chiudo subito: loro più fidati alleati, quindi confidenze Fiume è un collaboratore di giustizia che veramente familiari. spesso opera non solo riferimenti a fatti Nino Fiume ha un percorso collabora- storici, ma condisce questi riferimenti an- tivo che, a mio modo di vedere, la Com- che con tutta una serie di valutazioni per- missione deve conoscere, perché è il perno sonali; è uno che non si sofferma soltanto della verifica di compatibilità che siamo sull’informazione fredda che è in grado di chiamati a fare e sulla quale siamo invitati dare. a fornire un contributo, in quanto il suo Arrivati a queste armi noto che l’atteg- primo periodo di collaborazione, quello giamento di Fiume cambia: è come se su che inizia il 27 febbraio 2002, è brevissimo. quell’argomento provasse una sorta di im- Viene valorizzato soltanto il contributo che barazzo. Invitato a riferire perché su quelle riguarda i fatti più evidenti, ovviamente armi sembri imbarazzato, mi dice: « Per- viene sviluppato il materiale sequestrato, ché, dottore, non so se questa è una cosa di viene sottoposto a una serie di consulenze cui io posso parlare, perché non ne ho mai balistiche, ma il grande bagaglio di cono- parlato, proprio perché è una cosa che mi scenze che Nino Fiume ha, soprattutto in intimorisce. Le devo dire che queste armi relazione a quelle confidenze di cui parlavo in particolare mi furono raccomandate da prima, rimane confinato in un ambito in- Orazio De Stefano, che all’epoca era lati- vestigativo che in quegli anni non ha nes- tante (all’epoca intendo febbraio 2002) e suno sviluppo processuale. Nel 2008, la che era il vertice della famiglia De Stefano Procura di Reggio Calabria decide di esplo- accanto al nipote Giuseppe De Stefano, il rare nuovamente i principali collaboratori quale mi disse più volte: “Nino, guarda, di giustizia degli anni 2000, perché ci si tutte le armi nostre le devi custodire con rende conto, in quel progetto investigativo particolare cura, ma stai attento ai due che poi porterà alla dimostrazione della fucili mitragliatori tipo Skorpion perché ’ndrangheta unitaria, che il contributo di sono simili a quelle usate per l’omicidio molti collaboratori di giustizia è stato va- Moro” ». Dice « simili », come notava prima Atti Parlamentari — 12 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 il procuratore, e su questo vorrei soffer- nale di Reggio Calabria. Sì, in quello spe- marmi. cifico settore. Ecco perché quello che dice Fiume, come capita per i collaboratori Fiume è particolarmente importante. È par- di giustizia, da allora, quindi da circa dieci ticolarmente importante anche per un al- anni, è uno dei soggetti con cui ho avuto tro dato, perché, come spiegavo prima... più contatti per motivi d’ufficio, e vi invito a considerare che quel « simile » di Fiume PRESIDENTE. Mi scusi se la inter- è un atteggiamento prudenziale di un col- rompo. Forse prima non mi sono spiegato laboratore che normalmente non parla a bene: quello che dice Morabito, anch’egli vanvera. Fiume, per la sua capacità di sicuramente attendibile... valutare oltre che di riferire sa che, se viene smentito su un fronte così delicato, come GIUSEPPE LOMBARDO. Sì, certo. magari accade a collaboratori di giustizia che fanno affermazioni nette senza avere PRESIDENTE. ...perché fa arrestare circa però grandi elementi di conferma, subisce 70 persone e uno che fa arrestare 70 per- un danno molto serio in punto di credibi- sone non dice una sciocchezza basata su lità soggettiva e di attendibilità dichiara- cose riferite. Può magari aver raccontato tiva. Il suo « simile » lo dobbiamo quindi una cosa scema che gli hanno detto, però valutare certamente come un passaggio da così perde ogni credibilità. approfondire. Lo invito ovviamente ad aggiungere dei GIUSEPPELOMBARDO, procuratore particolari, ma non ha particolari specifici della Repubblica aggiunto presso il Tribu- sulle armi. Dice però che erano delle armi nale di Reggio Calabria. È un suicidio. su cui c’era un’attenzione molto alta, che erano nascoste in una particolare situa- PRESIDENTE. Va su Papalia e Sergi, zione e condizione, con misure particolar- che poi in ultima analisi vanno a finire su mente elevate di protezione. De Stefano, e riferisce quanto ha detto De Perché è importante e interessante quello Stefano, quindi la fonte... che dice Fiume, non solo in relazione alla mera indicazione ? Perché Fiume nella cu- stodia delle armi non è uno qualsiasi, cioè GIUSEPPELOMBARDO, procuratore non è uno che ha soltanto idea o cono- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- scenza del solito fusto all’interno del quale nale di Reggio Calabria. La fonte di cono- le armi si tengono sottoterra: Fiume è un scenza è alta. tecnico, perché l’officina Fiume (sono due fratelli) era quella in cui per conto della PRESIDENTE. La fonte di conoscenza è ’ndrangheta reggina, capeggiata dai De Ste- alta e comunque torna a dirci che quella fano già successivamente alla prima guerra presenza di venditori o allestitori di armi al di che si conclude nel 1977, le armi bar Olivetti che stavano lì, con Nirta nelle vengono modificate, in cui si modificano vicinanze, era una cosa che ci può stare, anche armi giocattolo, in cui si costrui- ma è anche vero che sono loro che parlano scono silenziatori artigianali, in cui, con un di quest’arma sporca. riferimento onnicomprensivo, si assem- blano le armi. GIUSEPPELOMBARDO, procuratore Fiume riferisce questo nel momento in della Repubblica aggiunto presso il Tribu- cui viene invitato a chiarire la sua parti- nale di Reggio Calabria. Sì, certo. Perché è colare abilità e dice di essere stato il tec- significativo il dato che vi segnalavo prima ? nico più bravo... Fiume, nella prima parte della sua colla- borazione, di queste armi non dice nulla, le PRESIDENTE. L’armiere. consegna, subisce il processo, viene con- dannato e non aggiunge alcun particolare. GIUSEPPELOMBARDO, procuratore Invitato a riferire, invece, aggiunge questi della Repubblica aggiunto presso il Tribu- particolari, ma in quale fase della sua col- Atti Parlamentari — 13 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 laborazione ? È pacifico che siamo fuori La famiglia Nirta «La Maggiore» si dal limite dei 180 giorni, quindi siamo in chiama così perché è un’aggregazione di presenza di dichiarazioni tardive; sono or- grandi famiglie, che in gergo ’ndrangheti- mai superate anche da questo punto di stico sono definite « la mamma ». Quando vista tutte le obiezioni, ci sono sentenze noi sentiamo parlare del ruolo di San Luca definitive, da quanto Fiume inizia a riferire nel mondo, parliamo di queste famiglie. dal 2008 che parte il percorso investigativo Questo è un dato importante che si ricol- che porta non solo alle ricostruzioni che lega a quanto spiegava il procuratore in citava prima il procuratore, quindi « Mam- relazione al duplice omicidio di apparte- masantissima » e « ’Ndrangheta stragista », nenti agli Strangio. ma anche a quei processi su cui queste I Nirta « La Maggiore » – i cui capi ricostruzioni si fondano, che sono « Meta » storici sono Giuseppe Nirta, Antonio Nirta per quanto riguarda la ’ndrangheta reg- e Ciccio Nirta – aggregano attorno a loro i gina, e « Crimine – Infinito » per quanto Pelle-« Gambazza », capo crimine per mol- riguarda la ’ndrangheta unitaria. tissimi anni prima dei Mico Oppedisano Perché diventa particolarmente impor- dell’operazione « Crimine », i Romeo cosid- tante e perché, secondo me, va valorizzato detti « Staccu », i Mammoliti « Fischiante », il dato che Fiume parla di questo collega- che sono il « Gotha » criminale di quegli mento tra le mitragliette tipo Skorpion e anni, cioè le famiglie che insieme ai Papalia l’omicidio Moro in una determinata fase ? per prime delocalizzano le loro operazioni Perché viene invitato a spiegare quelli che criminali dal territorio calabrese ai terri- sono i legami alti della cosca De Stefano e tori che contano, Roma e Milano. i suoi riferimenti, da cui poi si sviluppa una Cosa dice Fiume su questo passaggio ? serie di ulteriori passaggi, a mio modo di Dice: attenzione, per capire i veri rapporti vedere sono importanti per la Commis- di forza e chi comanda davvero, dovete sione, perché ad esempio (cerco di non tornare al progetto, iniziato a seguito del ripetere quanto già emerso) Fiume conosce summit di Montalto dell’ottobre 1969, in l’estrema vicinanza dei De Stefano a deter- cui si crea una componente più elevata, minati ambienti non solo politici, continua segreta, all’interno del sistema criminale a riferire che nelle confidenze familiari si calabrese che in origine si chiama « Santa », faceva costante riferimento al fatto che i De voluta proprio da questi storici capi. Stefano godevano di protezioni superiori. Per rafforzare il ruolo dei De Stefano Queste protezioni superiori erano garantite nel momento in cui erano stati uccisi sia dai loro legami con appartenenti a servizi Giorgio De Stefano nel 1977 (non è l’avvo- di sicurezza che aprivano determinate porte, cato Giorgio di cui parlavo prima, ma è il e riferisce che tutto questo mondo ruotava, vecchio capo), sia il fratello Paolo nel 1985, nella famiglia De Stefano, attorno alla fi- si pensa di far fidanzare e sposare Giu- gura dell’avvocato Giorgio De Stefano, uno seppe De Stefano, figlio di Paolo, proprio dei protagonisti principali della ricostru- con un’appartenente alla « Maggiore ». Que- zione « Mammasantissima ». Dice anche tutta sto è un legame che secondo me rende una serie di cose che riguardano i rapporti compatibile il fatto che Antonio Nirta, fi- tra i De Stefano e le grandi famiglie ioni- glio di Ciccio, « Due nasi », ovviamente se che, e torniamo al discorso Nirta (questo è questo viene accertato, possa essere stato un quadro ricostruito poi, in maniera molto presente in via Fani, e, se quella presenza ampia, nei provvedimenti cautelari che ab- non era una presenza passiva, come diceva biamo citato prima), perché spiega che la lei, presidente, od occasionale, le armi pos- famiglia De Stefano, legatissima ai Piro- sano essere arrivate ai De Stefano. malli, aveva un rapporto privilegiato anche Questo è compatibile, ed ecco perché è con i Nirta « La Maggiore », rapporto pri- importante quello che sottolineava il pro- vilegiato (attenzione, è importante sottoli- curatore alla luce di un dato di fondo che neare questo passaggio) che non riguardava non deve essere confuso, perché non biso- solo la famiglia Nirta. gna confondere i Nirta Strangio, che, per Atti Parlamentari — 14 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 distinguerli dalla « Maggiore » sono sopran- tato Saverio Morabito a sapere determinate nominati « Nirtini » o « Versu » (avversari) cose. con i Nirta « La Maggiore », che sono una Non è Paolo Sergi, però, il perno di delle famiglie su cui tutta la ’ndrangheta questo sistema, il perno di questo sistema trova fondamento. sono i De Stefano-Barbaro-Papalia, cioè Questo è un dato di particolare rilievo, l’asse reggino collegato a Platì che si sposta perché non solo ci porta a determinati su Milano, perché, per quanto abbiamo ambienti, ma ci porta a quella componente ricostruito nell’operazione « ’Ndrangheta riservata di ’ndrangheta ricostruita in stragista », Domenico Papalia non è uno « Mammasantissima ». Noi qui possiamo de- qualsiasi, non è soltanto quello che in re- cidere di ascoltare insieme centinaia di lazione all’omicidio Mormile per primo uti- collaboratori di giustizia, che ci diranno lizza la sigla « Falange armata », ma è un che siamo totalmente fuori strada e stiamo soggetto collegato ad una serie di ambienti inventando qualcosa che non esiste perché, che ricavate anche dalle dichiarazioni di come avviene per Cosa nostra, solo pochis- Saverio Morabito. simi collaboratori di giustizia (tra questi Perché a questo mondo è direttamente può rientrare Saverio Morabito) erano po- collegato anche Antonio Nirta « Due nasi » ? tenzialmente in grado di conoscere strate- Perché Antonio Nirta è figlio di Ciccio gie superiori, che ovviamente non sono Nirta. C’è un’operazione della DDA di Roma condivise con la ’ndrangheta di base. Fiume di molti anni fa, l’operazione « Highlan- è uno di questi e quindi va tenuto in der » – di cui abbiamo traccia ma della considerazione; Saverio Morabito (poi dirò quale non ci siamo mai occupati in ma- perché) è anch’egli uno di questi; Cuzzola niera specifica e che, se non ricordo male, diventa uno di questi nel momento in cui ruota intorno alla famiglia Femia, che è la entra nel circuito ristretto Papalia per de- promanazione romana proprio dei Nirta terminate azioni di fuoco, quelle indicate « La Maggiore » – e i Carabinieri di Roma, dal procuratore prima; Filippo Barreca nelle per sintetizzare una serie di situazioni che sue dichiarazioni originarie è un soggetto a servivano all’autorità giudiziaria, ricostrui- conoscenza di determinate situazioni; Gia- scono i vari passaggi che riguardano i Nirta como Lauro potenzialmente è uno che può « La Maggiore ». sapere (mi riferisco al primo Giacomo In quella ricostruzione trovate una serie Lauro). Perché è importante sottolineare di dati che spiegano in maniera chiara questo dato ? Perché, per arrivare a capire quali sono le varie proiezioni dei Nirta non chi possa fornire elementi su cui lavorare, solo nel loro territorio di origine, ma so- dobbiamo partire da una serie di conside- prattutto trovate conferma di una serie di razioni di fondo. Perché Saverio Morabito situazioni che, a ritroso, si collegano anche può sapere, perché è coerente il riferi- con dichiarazioni rese da collaboratori di mento di Saverio Morabito quando dice: giustizia siciliani, secondo me importanti e « Ho saputo da Domenico Papalia e da che io segnalo alla Commissione, perché il Paolo Sergi » ? Intanto su Paolo Sergi vi padre di Antonio Nirta « Due nasi », Ciccio, rassegno subito un dato: nel 2004, nell’o- classe 1921, già negli anni Settanta parte- perazione « Zappa », Paolo Sergi ha rap- cipava a incontri romani con i vertici di porti con Elfino Mortati di Prima linea Cosa nostra. Questo è un collaboratore di (scambio droga/armi), Reggio Calabria ese- giustizia che poi ha avuto una sorte... Ov- gue l’ordinanza, poi l’operazione si smem- viamente noi non conosciamo il dettaglio, bra e la parte che riguarda Paolo Sergi va perché si tratta di Vincenzo Calcara, un a Firenze; dal certificato penale non ci collaboratore di giustizia su cui lavorava risulta che sia stato condannato per l’epi- Paolo Borsellino proprio nel periodo in cui sodio specifico, però viene condannato per stava raccogliendo informazioni nella fase droga. Questo è un dato importante perché successiva all’omicidio Falcone. Io ritengo ci conferma determinati legami e soprat- che anche questo sia un dato importante e tutto rafforza le situazioni che hanno por- coerente, perché il ruolo dei tre fratelli Atti Parlamentari — 15 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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Nirta (Peppe, Antonio e Ciccio) non è mai bisogno di gente alla mia altezza elevatis- stato un ruolo parificabile a tutti gli altri. sima, anche se giovani ». Oggi non abbiamo elementi per dire che Quello che diceva il procuratore, quindi, fossero i capo crimine dell’epoca, nell’ac- non è un’intuizione: quando parliamo di cezione che viene fuori dalla ricostruzione « Gotha » criminale non solo in Italia, par- dell’operazione « Crimine – Infinito », ma liamo necessariamente di queste tre fami- sostanzialmente è questo, ed è questo per- glie, e per porci il problema di una com- ché (poi vi darò un elemento di valutazione patibilità tra quello che dice Saverio Mo- importante) quando nel maggio 1993 viene rabito, quello che dice Nino Fiume e quello consumata la cosiddetta « strage del 1° mag- che accade in via Fani nel 1978, dobbiamo gio », che è la prima, vera contrapposizione fare riferimento solo a questo livello. armata tra i Pelle-Vottari e i Nirta-Stran- gio, chi interviene, chi viene invitato ad PRESIDENTE. Che è quello che può assumere il ruolo di pacificatore ? Antonio sapere. Nirta (classe 1919), fratello di Ciccio e quindi zio di Antonio Nirta « Due nasi » GIUSEPPELOMBARDO, procuratore (classe 1946). Chi viene invitato a interve- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- nale di Reggio Calabria. Che è quello che nire nel 1991 a Reggio Calabria, quando è può sapere. necessario mettere pace tra lo schiera- mento destefaniano e lo schieramento con- PRESIDENTE. Mi aggiunge solo una delliano ? Antonio Nirta (classe 1919), il cosa ? Delfino con questi che aveva a che quale assume – guarda caso – le difese dei fare ? De Stefano. Ecco il rapporto fortissimo tra le due famiglie, mentre i Condello sono GIUSEPPELOMBARDO, procuratore rappresentati da Domenico Alvaro di Sino- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- poli. nale di Reggio Calabria. Delfino nasce a Questo dato è particolarmente signifi- Platì. cativo perché quando, nel 1993, a seguito della strage del 1° maggio, è necessario PRESIDENTE. Questo l’abbiamo ap- mettere pace a San Luca (nel 1991 Antonio preso, e quell’uomo della scorta di Moro Nirta si sposta su Reggio e pacifica gli nasce in quell’altro paese... schieramenti in lotta in città, nel 1993 invece il problema è nel territorio di San GIUSEPPELOMBARDO, procuratore Luca, nella Locride), Antonio Nirta (classe della Repubblica aggiunto presso il Tribu- 1919) si reca a casa dei figli di Paolo De nale di Reggio Calabria. A Sant’Eufemia, Stefano. Sapete quanti anni hanno i figli di che non è un paesino qualsiasi. Paolo De Stefano nel 1993 ? Ne hanno 24-25. In quella intercettazione, che è im- PRESIDENTE. Per questo l’ho solleci- portantissima e che abbiamo più volte ri- tata, così ci fa una... chiamato e utilizzato, c’è la vera natura dei rapporti tra i Nirta e i De Stefano. Ecco GIUSEPPELOMBARDO, procuratore perché è credibile che, se è Antonio Nirta, della Repubblica aggiunto presso il Tribu- nipote di Antonio (classe 1919), a via Fani, nale di Reggio Calabria. Non è un paesino l’arma possa essere dai De Stefano. È cre- qualsiasi, perché Sant’Eufemia d’Aspro- dibile, è una strada esplorabile, perché monte insieme a Santo Stefano d’Aspro- Antonio Nirta (classe 1919), il patriarca monte, paesini vicinissimi, cioè il cuore della ’ndrangheta, quando è chiamato a dell’Aspromonte... risolvere il problema che ricade nel suo territorio va a casa De Stefano e a due PRESIDENTE. Devo dire un altro nome: ragazzi dice: « Dovete intervenire voi, per- a un certo punto noi scopriamo che Moretti ché per mettere pace nel mio territorio ho va in Calabria e incontra un pregiudicato Atti Parlamentari — 16 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 calabrese di nome Aurelio Aquino. Se an- di acquisire qualunque risultato ! Chi è nota questo nome e se le viene in mente di Rocco Musolino e perché faccio questo dirci qualcosa in merito... riferimento ? Intanto è un soggetto che vive e opera in quei territori che indicava lei e GIUSEPPELOMBARDO, procuratore che a uno come Gioacchino Pennino, che è della Repubblica aggiunto presso il Tribu- il nipote dell’omonimo zio, che è il braccio nale di Reggio Calabria. Sono gli Aquino destro di Stefano Bontade e che, quando della Locride, anche questa una famiglia di noi lo interroghiamo nel 2014, ci dice: primissimo piano, certamente legatissimi ai « Dovete sapere una cosa: io ho un ricordo vertici della Locride di quegli anni e che particolare di Reggio Calabria, perché a ancora oggi mantengono un ruolo di pri- Reggio Calabria per la prima volta mi ta- missimo piano. gliarono i capelli ». Allora chiedo a Pennino (che è un medico): « Ma lei a Reggio Cala- bria che ci faceva ? ». E lui: « A Reggio PRESIDENTE. Che hanno rapporto con Calabria mi portava ogni quindici giorni i De Stefano ? mio zio Gioacchino e mi lasciava in un albergo alle spalle del museo, di fronte al GIUSEPPELOMBARDO, procuratore quale c’era un barbiere, con il suo guarda- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- spalle, e veniva portato da emissari delle nale di Reggio Calabria. Hanno rapporto cosche reggine in Aspromonte, nel poligono proprio con quella parte di San Luca che di tiro dei Musolino ». Chiedo a Pennino: ha rapporti con De Stefano. « A fare che ? A portare ordini ? ». Mi ri- Perché Sant’Eufemia e Santo Stefano sponde: « No, dottore, a prenderli », perché non sono luoghi qualsiasi ? Perché nella in quegli anni (sono gli anni Settanta, forse ricostruzione che facciamo nell’ultima or- anche prima) si stava costituendo quello dinanza, quella del luglio 2017, « ’Ndran- che oggi chiamiamo « circuito riservato » e gheta stragista », individuiamo una serie di che Pennino chiama « comitato d’affari per- passaggi, anche alla luce di dichiarazioni di manente », in cui i vertici assoluti delle collaboratori di giustizia di primissima fa- mafie, all’epoca Stefano Bontade (perché scia, collaboratori palermitani tra cui Gio- siamo ante Corleonesi), in Calabria i Mu- acchino Pennino, parte anch’egli della com- solino, Serraino, De Stefano, Piromalli, Al- ponente riservata di Cosa nostra... Perché varo, Nirta si riunivano in Aspromonte e questo è un dato acquisito, presidente: le creavano la struttura che poi è diventata la due grandi mafie per gestire gli affari di un « Santa », che poi è diventata la compo- certo livello... Lo dicono anche loro in nente massonica delle mafie. numerose intercettazioni che sintetizzo con una frase storica, registrata in concomi- PRESIDENTE. E, stando a questo qua- tanza con l’omicidio di Franco Fortugno: dro, in quel periodo contava più la ’ndran- « Se no il mondo finiva »; ciò per dire: gheta della mafia ? « Forse tu pensi che la struttura, anche se unitaria, sia formata da soggetti a vari livelli che sanno tutto ? Assolutamente no ». GIUSEPPELOMBARDO, procuratore Anzi, in quegli anni poi si stringe ancora di della Repubblica aggiunto presso il Tribu- più il circuito di chi sa davvero. nale di Reggio Calabria. In realtà non dice Ci imbattiamo quindi in un soggetto di questo, le colloca sullo stesso livello, ma grandissimo rilievo criminale, che è morto dice una cosa: mentre questo sistema, que- qualche anno fa da incensurato, Rocco sto comitato d’affari... Me lo riferisce per- Musolino, il « re della montagna », al quale ché gli chiedo: « Ma poi che è successo ? », siamo riusciti a fare solo una misura di e mi risponde: « Poi mio zio è morto e dopo prevenzione, perché è sempre sfuggito a qualche tempo mi ha chiamato Stefano qualsiasi tipo di investigazione: o lo sapeva Bontade e mi ha detto (io ero molto gio- prima che noi pensassimo l’investigazione vane): “Ma perché, Gioacchino, non prose- o lo sapeva comunque in tempo per evitare gui il lavoro che aveva avviato tuo zio ? Atti Parlamentari — 17 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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Perché devi sapere che il nostro progetto, Continueremo a cercare, ma di questo non in Calabria operativo da anni, in Sicilia non abbiamo traccia, cioè il riferimento al du- è partito ancora e lo dobbiamo far partire, plice omicidio degli Strangio... Anche qui questo insieme di componenti...” ». una compatibilità, come spiegava il procu- Certo, dobbiamo sempre tenere in con- ratore prima, si deve trovare... siderazione che può essere frutto del caso, però ci sono delle situazioni tipo questa di PRESIDENTE. L’ambiente di Delfino era Sant’Eufemia, Santo Stefano e, quindi, Mu- abbastanza compartimentato, quindi può solino, e quella di Delfino di cui mi chie- darsi semplicemente che non abbiate tro- deva... Ecco perché all’inizio parlavo di vato il giro di livello che lo sapeva.... compatibilità; in questa fase, secondo me, non possiamo avere certezze, dobbiamo GIUSEPPELOMBARDO, procuratore soltanto verificare se sia il caso di appro- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- fondire oppure no. nale di Reggio Calabria. No, non l’abbiamo trovato, presidente, per una ragione molto PRESIDENTE. Il motivo della vostra semplice: intanto questi sono accadimenti audizione è questo, cioè se sia una cosa di avvenuti a fine anni Settanta, e allora non cui vale la pena lasciare memoria oppure esistevano le DDA, quindi c’è un’altissima espungerla dalla prossima relazione. dispersione di informazioni, e poi il nu- mero degli omicidi che anche allora – non soltanto ora – si ricostruivano in sede GIUSEPPELOMBARDO, procuratore processuale era basso rispetto a tutti gli della Repubblica aggiunto presso il Tribu- omicidi consumati. nale di Reggio Calabria. Ora, anche per Perché le dico che c’è un’astratta com- sintetizzare quello che è il nostro interesse patibilità, collocando bene quelli che sono su questo fronte (mi interrompa quando i contesti familiari dei Nirta i « grandi » e ritiene), qual è il dato interessante ? Del- dei Nirta i « piccoli » ? Perché, sulla base fino. Delfino nasce a Platì, abbiamo tracce dell’intercettazione che lei richiamava, ci costanti che accostano Delfino da una parte sarebbe la possibilità che Antonio Nirta ai Papalia, dall’altra ai Nirta. Le ho detto possa aver partecipato con un ruolo tutto tutto. Siamo quindi all’interno di quel cir- da ricostruire al sequestro Moro e quindi cuito riservatissimo che ora stiamo rico- possa essere stato presente in via Fani quel struendo nel processo che deriva dall’ope- giorno, perché doveva ricambiare un qual- razione « Mammasantissima », in cui si as- cosa che era connesso all’uccisione di que- sumevano decisioni che la ’ndrangheta di sti Strangio. Astrattamente ci potrebbe stare, base non ha mai neanche lontanamente perché, andando a rileggere a ritroso i immaginato e – guarda caso – le coinci- nostri atti, gli Strangio non facevano parte denze anche nominative sono di grandis- del gruppo della « Maggiore ». simo spessore. La storia di Delfino, il fatto che fosse particolarmente brillante nel ri- solvere i sequestri di persona, che sono un PRESIDENTE. E quindi potevano anche laboratorio criminale nella Locride, non aver rotto le scatole. una condotta criminosa qualsiasi... Sono lo stesso laboratorio criminale che venne uti- GIUSEPPELOMBARDO, procuratore lizzato negli anni Settanta, come diceva lei della Repubblica aggiunto presso il Tribu- prima, a cavallo dei moti di Reggio, per nale di Reggio Calabria. Potevano aver rotto sperimentare la reazione che deriva dal le scatole nella misura in cui... Però gli contatto di certi mondi: « Cosa fai, mi chiudi Strangio sono certamente una famiglia di la porta in faccia e mi contrasti, oppure prima fascia e in quegli anni, che caratte- dialoghi ? ». Questo è. rizzano l’inizio e la fine della prima guerra In tutta questa ricostruzione che ri- di mafia – che, come diceva il procuratore, guarda i sequestri di persona, ovviamente trasforma radicalmente e per sempre la Delfino non ha avuto un ruolo normale. ’ndrangheta – c’erano vecchie famiglie im- Atti Parlamentari — 18 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 portantissime (ad esempio sulla Ionica la GIUSEPPELOMBARDO, procuratore famiglia Macrì di ’Ntoni Macrì, detto « il re della Repubblica aggiunto presso il Tribu- dei re » perché già all’epoca era un tutt’uno nale di Reggio Calabria. Non è semplicis- con il Canada, con il Nord America, e su simo, come lei vede, perché ovviamente Reggio c’era l’antesignano dei De Stefano, il bisogna trovare delle tracce a ritroso. cui scontro armato porta alla prima guerra di mafia, Mico Tripodo) che non volevano PRESIDENTE. Mentre lei parlava mi questo tipo di livello superiore, cioè il mo- veniva in mente un’altra cosa. Se era tale il dello « santista ». rapporto (noi questo non l’avevamo com- Ragioniamo in questi termini: mettiamo preso) tra i Nirta e i De Stefano, ed era un il caso che, come segnalava lei in relazione progetto... Quello che noi comprendiamo al bar Olivetti, per rendere possibile il dal documento del SISMI del giugno 1978 sequestro Moro bisognasse ovviamente la- è che la cosa più importante per il rapi- vorare in anticipo, e il crimine dell’epoca, mento di Moro era far chiudere il bar inteso però come crimine ristrettissimo di Olivetti. Sarebbe stata sufficiente l’utile pa- queste grandi famiglie, iniziasse a discutere rola di Nirta a far chiudere il bar Olivetti. di determinati argomenti e all’interno di quel circuito altissimo qualcuno dicesse: GIUSEPPELOMBARDO, procuratore « Ma voi siete pazzi ! »... Perché questo av- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- veniva in quegli anni ed era avvenuto anche nale di Reggio Calabria. Mi pare che la prima: quando muore Macrì, che si con- traccia che voi date sui due omicidi Stran- trappone a questa opera di modernizza- gio sono 1977-1978... zione e di ulteriore compartimentazione, e quando muore Mico Tripodo ? Muoiono PRESIDENTE. Sì. proprio uno nel 1975 e uno nel 1976. GIUSEPPELOMBARDO, procuratore PRESIDENTE. Erano il freno al cam- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- biamento. nale di Reggio Calabria. Quindi, se letti in questo modo, alla luce di un inquadra- GIUSEPPELOMBARDO, procuratore mento molto ampio e in quel percorso della Repubblica aggiunto presso il Tribu- evolutivo... nale di Reggio Calabria. Sì. Quando muore Giorgio De Stefano, che dopo il cambia- PRESIDENTE. Quella frase può essere mento doveva diventare il ed stata detta, bisogna solo cercare di capire era il capo dei capi ? Nel novembre 1977. come. Siamo quindi in una fase in cui la ’ndran- Se lei non ha altro, ho tre rapide do- gheta si trasforma profondamente, ancor mande aggiuntive. Visto il legame dei De più di quanto avesse iniziato a fare nell’ot- Stefano con la destra, questo provocava tobre del 1969, e crea le condizioni per una preclusione totale verso un terrorismo interloquire con... Se gli Strangio, che erano di sinistra oppure le armi si vendevano a una famiglia di grande peso, in quell’am- chiunque e gli affari si facevano con chiun- bito dicono no, verosimilmente... que ?

PRESIDENTE. Verosimilmente non av- GIUSEPPELOMBARDO, procuratore venne. della Repubblica aggiunto presso il Tribu- nale di Reggio Calabria. No, assolutamente GIUSEPPELOMBARDO, procuratore nessuna preclusione, per quanto siamo in della Repubblica aggiunto presso il Tribu- grado di dire, e questa è una di quelle nale di Reggio Calabria. Sì. verità processuali che viene ancora oggi resa in maniera distorta, perché la ’ndran- PRESIDENTE. Oppure hanno trovato gheta in genere e soprattutto l’alta ’ndran- un modo paralegale per farlo accadere. gheta non ha colore politico. Atti Parlamentari — 19 — Camera Deputati – Senato Repubblica

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È chiaro che, se nel luglio del 1970 (io tempi dei moti di Reggio e nella fase imme- sono nato a Reggio Calabria con i carri diatamente successiva, ma poi diventa parla- armati, quindi è qualcosa che ho chiesto mentare socialdemocratico, mantenendo crescendo e che mi spinge a fare una serie esattamente lo stesso tipo di rapporti e di di riflessioni) capisci che cavalcare i moti di funzione (mi passi questo termine). È uno Reggio, che nascono per un motivo ben dei soggetti che abbiamo a processo, e se- chiaro, è qualcosa di destra, in quel mo- condo me è quello il modello su cui poi si mento cavalchi quello che vuole la destra e possono innestare determinate situazioni. crei una serie di rapporti che poi, ovvia- Questo non significa... Ci sono tanti passaggi mente, ti trascini. di dichiarazioni che riguardano Romeo e al- tri che noi ovviamente valorizziamo fino a PRESIDENTE. Se ti serve la sinistra un certo punto, perché non è che possiamo eversiva, la cavalchi. È chiaro. portare a giudizio le persone su elementi non Passiamo a Palmi: ha avuto mai sentore riscontrati. Però Romeo è quello della vi- di rapporti tra brigatisti e criminalità co- cenda Freda, quindi ha tutto un percorso mune in quel carcere ? particolare che attualizziamo fino ai nostri giorni, per dire che insieme ad altri rimane GIUSEPPELOMBARDO, procuratore la testa pensante di determinate situazioni; della Repubblica aggiunto presso il Tribu- e, se quella componente riservata, quella nale di Reggio Calabria. Su questo certa- componente superiore, ha questa funzione, mente c’è tutta una serie di informazioni, io ritengo che se la stessa componente, che perché il carcere di Palmi, come supercar- non ha a che fare con Romeo all’epoca, ma cere in cui per anni vennero ristretti anche che all’epoca esisteva, aveva la stessa fun- brigatisti di primissima fascia, certamente zione, è la componente che può aver gestito creò l’occasione di incontro. Se alla Com- la presenza di Antonio Nirta « Due nasi » in missione interessa questo dato... via Fani.

PRESIDENTE. È sufficiente che ci dia PRESIDENTE. Io ho esaurito le mie dei flash, poi vedremo noi. domande... Ultimo punto: l’Università della Cala- bria, Piperno, Mancini; dentro questo mondo GERO GRASSI. Non sono certo che la ne avete trovato traccia ? competenza sia sua, procuratore, ma mi è stato detto. Io questa cosa che sto per dire GERO GRASSI. Anche Pirri Ardizzone. l’ho sottolineata e detta molte volte, ma nessuno mi ha risposto. Mi auguro che lei PRESIDENTE. Anche Pirri Ardizzone. mi dia una risposta, anche perché non c’è Se c’è qualcosa, dottor Lombardo, ma- un mio interesse diretto. gari ce lo invia. Il fatto qual è ? La macchina della Polizia di scorta in via Fani, l’Alfetta depositata a GIUSEPPELOMBARDO, procuratore Roma presso un deposito della Questura, mi della Repubblica aggiunto presso il Tribunale dicono che è stata da lei posta sotto seque- di Reggio Calabria. Anche questo lo possiamo stro. Quindi, siccome la Camera ha appro- approfondire. Le posso già rassegnare un vato un ordine del giorno che invita il Mini- dato, soprattutto per rispondere alla sua stero dell’interno a recuperare quest’auto che prima domanda, cioè il colore politico e la cade a pezzi (è tutta arrugginita, non ha più tendenza: l’uomo su cui la Commissione deve vetri, non ha più niente), però ha un alto appuntare la sua attenzione proprio per ca- valore simbolico perché lì dentro sono morte pire che non c’è colore politico è l’avvocato tre persone, le chiedo se risponda a verità Paolo Romeo. L’avvocato Paolo Romeo na- che lei l’abbia posta sotto sequestro e, in caso sce soggetto di destra estrema e con un certo positivo, se voglia dissequestrarla. ruolo (questo viene ricostruito in « Mamma- In questa sede l’ho ribadito tantissime santissima » ed è molto più dettagliato) già ai volte, fuori nessuno ci dà riscontro, tutti Atti Parlamentari — 20 — Camera Deputati – Senato Repubblica

XVII LEGISLATURA — DISCUSSIONI — COMM. ALDO MORO — SEDUTA DEL 28 SETTEMBRE 2017 dicono che la Procura di Reggio Calabria fosse vero, noi avremmo potuto cominciare l’ha posta sotto sequestro e che la mac- a porla sotto sequestro nel momento in cui china non si aggiusta perché lei l’ha messa abbiamo avuto le armi da voi, il che è da sotto sequestro. escludere, perché il procuratore aggiunto Dalla sua espressione, però, sembra che Lombardo non l’ha fatto, io non l’ho fatto, non sia così. quindi...

PRESIDENTE. Integro per maggiore PRESIDENTE. Noi adesso le trasmet- chiarezza. Ritengo che, per fare le perizie tiamo la lettera del Ministero. sulle armi, e riscontrare se quelle armi avevano a che vedere o no con Moro, la GERO GRASSI. A lei non sfugge che io macchina sia stata posta sotto sequestro. non ho alcun interesse particolare, sono solo interessato alla conservazione del- l’auto, che non è di mia proprietà ! FEDERICO CAFIERO DE RAHO, procu- ratore della Repubblica presso il Tribunale di FEDERICO CAFIERO DE RAHO, pro- Reggio Calabria. Noi non abbiamo emesso curatore della Repubblica presso il Tribu- alcun decreto di sequestro, è da escludere nale di Reggio Calabria. Ma certo. nel modo più assoluto. D’altro canto, non saremmo stati competenti. Anche per le armi PAOLO BOLOGNESI. Quelle due armi noi abbiamo chiesto alla Commissione di sospette (diciamo così) dove sono adesso ? averle per fare una comparazione; da Roma ci hanno detto che, essendo competente PRESIDENTE. Dobbiamo passare in se- Roma, noi non dovevamo procedere alla duta segreta ? comparazione, quindi ci siamo fermati e ab- biamo rispettato la competenza, così come è GIUSEPPELOMBARDO, procuratore giusto che sia. della Repubblica aggiunto presso il Tribu- Al momento, quindi, siamo spettatori di nale di Reggio Calabria. No. quel risultato che attendiamo tutti, prima o Sono adeguatamente custodite, in at- poi, perché si deve comunque procedere tesa... alla comparazione, anche in considera- zione di quella che era stata la valutazione: PAOLO BOLOGNESI. Ma da voi ? sette o sei anni fa, quindi l’esigenza c’è. Sull’autovettura, non mi risulta assolu- GIUSEPPELOMBARDO, procuratore tamente. Chi gliel’ha detto, scusi, onore- della Repubblica aggiunto presso il Tribu- vole, se posso permettermi di farle la do- nale di Reggio Calabria. Sì, certo. manda ? PRESIDENTE. Ci aggiorniamo alla set- timana prossima. Ringrazio il dottor Ca- GERO GRASSI. Il Ministero dell’in- fiero de Raho e il dottor Lombardo e terno. Io avevo chiesto ad autorevoli rap- dichiaro conclusa l’audizione. presentanti di intervenire presso la Procura perché, dicevo, se continuate a tenerla sotto La seduta termina alle 15.50. sequestro, fra poco non la troverete più !

FEDERICO CAFIERO DE RAHO, procu- Licenziato per la stampa ratore della Repubblica presso il Tribunale di il 18 dicembre 2017 Reggio Calabria. A parte il fatto che, se anche STABILIMENTI TIPOGRAFICI CARLO COLOMBO

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