D'annunzio E L'abruzzo: Atti Del X Convegno Di Studi Dannunziani, Pescara, 5 Marzo 1988 / [A Cura Del] Centro Nazionale Di Studi Dannunziani in Pescara

Total Page:16

File Type:pdf, Size:1020Kb

D'annunzio E L'abruzzo: Atti Del X Convegno Di Studi Dannunziani, Pescara, 5 Marzo 1988 / [A Cura Del] Centro Nazionale Di Studi Dannunziani in Pescara D’Annunzio e l’Abruzzo Gli anni della formazione D’Annunzio nasce il 12 Marzo 1863. Secondo la leggenda, il giorno del lieto evento, la madre avrebbe esclamato: «Figlio mio sei nato di Venerdì e di marzo, chi sa che farai nel mondo!». Era in realtà un Giovedì e nasceva, non sulla tolda di una nave nell’Adriatico come avrebbe raccontato in seguito, ma in Via Manthoné a Pescara. Il suo segno zodiacale era quello dei Pesci e non quello dell’Ariete come invece avrebbe scritto nelle Laudi. Già da queste false voci che circolavano sulla sua biografia ben si comprende come l’autore avesse una particolare passione per la mistificazione delle proprie esperienze e della propria vita, di come il passato sia stato per lui luogo di rielaborazione e laboratorio creativo. Gabriele d’Annunzio trascorre in Abruzzo gli anni infantili fino all’iscrizione all’istituto scolastico Real collegio – Liceo Cicognini il 1° Novembre 1874. Da quella data non fa ritorno a casa per quattro anni, spendendo anche i mesi estivi in Toscana in modo tale da non inficiare la sua “toscanizzazione”. Fa rientro in Abruzzo solo per le vacanze estive del 1878 e del 1879, la prima però spesa a studiare per la licenza ginnasiale, la seconda a rivedere l’editio princeps di Primo Vere. L’estate del 1880 dunque è la prima significativa nella sua esperienza matura della terra d’origine. Questo è l’anno di nascita del cenacolo francavillese che il poeta pensa bene di celebrare con una dedica degli Idilli selvaggi, nell’edizione lancianese di Primo Vere. Quasi tutte le poesie che vi aggiunge sono per altro dedicate proprio all’Abruzzo. Nel 1881, conseguita a giugno la Licenza liceale d’onore, trascorre ancora un’estate abruzzese: le ferie, caratterizzate da grande spensieratezza, lo vedono riunito in fraterna comunione di spiriti e di ideali con gli amici Francesco Paolo Michetti, Paolo Tosti e Costantino Barbella. Con loro intraprende un viaggio alla scoperta di un Abruzzo ignoto: in treno fino a Sulmona, a cavallo nella valle del Gizio fino a Pettorano, poi, in carrozza verso la vallata del sagittario fino a Scanno. Al ritorno soste a Popoli, San Clemente a Casauria, Tocco. A novembre è invece a L’Aquila. Scrive alla fine di Settembre ad Enrico Nencioni, narrando delle sue gite in montagna e delle nuotate nell’Adriatico: «ho portato via una messe d’ispirazioni nuove, i muscoli rinvigoriti e lo spirito franco»1 1 Per il carteggio tra d’Annunzio e il professore Enrico Nencioni si veda Lettere ad Enrico Nencioni (1880-1896), a cura di R. Forcella, in «Nuova Antologia» XVII 1939, pp. 3-30; D’Annunzio e Nencioni (tredici lettere inedite), a cura di G. Dai primi componimenti, dell’Abruzzo emergono più che altro elementi del paesaggio: il mare e il fiume su tutti. Per quanto riguarda gli usi e i costumi, l’unica notazione nelle lettere è relativa al fastidio per il fracasso delle feste popolari. A partire dal sodalizio con gli intellettuali del circolo michettiano e dalla lettura di Verga, l’autore sviluppa un interesse non peregrino per la terra natia, un’attenzione crescente per la sua regione ed il suo popolo, che, come vedremo, si sarebbe esteso dal descrittivismo veristico impressionista delle prime raccolte al simbolismo tragico delle più mature opere teatrali. Progetta per altro in questi anni delle «figurine abruzzesi» che avrebbe voluto illustrate dal Michetti. Così, in Canto novo (1882), se è vero che prevalente è ancora la celebrazione della natura - quella abruzzese in primis e poi la natura tutta, in cui il poeta intende immergersi – si trova però una terza sezione dedicata al lavoro operaio e la manifestazione della volontà di scrivere un poema impegnato ispirato dall’Abruzzo. Il più giovane del cenacolo michettiano, De Cecco, è socialista ed è lui che d’Annunzio informa per primo della prossima uscita di Canto Novo, «con scariche di socialismo feroce»2 scrive. Si può intravedere in questa che è altrimenti considerata una irrilevante parentesi dell’impegno politico dannunziano, la prima e ancora acerba spinta verso il popolo e una verità di popolo. Canto novo riunisce testi già pubblicati separatamente, arricchiti da illustrazioni dell'amico pittore Michetti. La seconda edizione del 1896 sarebbe stata poi ridotta a soli 23 testi e ogni argomento politico o sociale ne sarebbe stato tagliato fuori così da farne risultare un "poema lirico panteistico" dove D'Annunzio fonda un nuovo paganesimo. In una lettera a Nencioni dell’84 esprime più apertamente la volontà di scrivere un romanzo storico Pantagruelion: voglio fare un romanzo, dirò così, omerico, epico, in cui molti personaggi operino e masse di popolo si muovano; un romanzo con moltissimi fatti e pochissima analisi, un romanzo a fondo storico. L’azione si svolgerà a Pescara tra il ’50 e il ’75. Ho qui una meravigliosa miniera di documenti, ci entreranno i Borboni, li uomini di Sapri, i cospiratori politici; ci entrerà tutta la vita religiosa, privata e pubblica piena di pettegolezzi, di congiure di odii, intricatissima, tumultuaria, tutta la vita di una città piazza forte dove il militarismo e il clericalesimo imperavano sovrani. Che scene!3 Il progetto non sarebbe stato mai realizzato ma l’idea - qui ancora di scuola verista con impianto da saga nazionalista - è significativa perché sarebbe stata in parte ripresa per La fiaccola sotto il moggio Fatini, in «Quaderni dannunziani» XVIII-XIX 1960, pp. 645-704; Nove lettere inedite di G. d’Annunzio a E. Nencioni (1889-95), a cura di A.Brettoni, in «Studi e problemi di critica testuale», 21 1980, pp. 195-207. 2 F. Di Tizio, Lettere di d’Annunzio a Paolo De Cecco, in «Quaderni del vittoriale», 37, 1983, pp. 57-75. 3 Cfr. nota 1. e consente forse una lettura del dramma in senso epico. Di poco più tardi è l’idea per La figlia di Iorio anch’essa stravolta rispetto al nucleo originario. Ciò, come si vedrà, è dovuto ad un cambiamento radicale in quella che è la sua concezione dell’Abruzzo. Secondo Ivanos Ciani non è ancora presente in d’Annunzio la riflessione che poi sarebbe confluita nel Trionfo della morte, se pure è a questa altezza cronologica che il poeta conosce Antonio De Nino, proprio durante la sua visita a Scanno dell’ ‘85, della quale racconta alla Zucconi: Vedessi che costumi strani e splendidi portano le donne! Par d’essere in Oriente: l’illusione è perfetta. Turbanti di seta ricamati d’oro e d’argento, grandi grembiuli fiammanti, maniche larghissime, una ricchezza di pieghe meravigliose4 Qui il quadro che ne è emerge è quello di un Abruzzo esotico e decadente, di una terra lontana e avvolta dal mistero. Nel 1887 è a Casalbordino per il corpus Domini e dalla Maiella scrive lettere che già prefigurano il noto passo del pellegrinaggio nel Trionfo della morte. Nell’88 anima e presenzia a Francavilla una festa di canzoni abruzzesi, con musiche – fra gli altri – di Tosti. Nello stesso anno è impegnato nella redazione del Piacere. Nel 1890 parte volontariato militare. Nel ‘91 scrive l’Innocente a Francavilla. Dalle lettere a Barbara Leone, quell’anno lo sappiamo prima a Pretoro poi a Casalbordino poi all’Abazia di San clemente a Casauria, celebrata nelle pagine de Il Mattino oltre che nel Trionfo della morte. Candidato al Parlamento per le elezioni del 1897 con un programma «al di là della destra e della sinistra» pronuncia a Pescara il cosiddetto Discorso della siepe, originariamente intitolato Laude dell’illaudato. 4 G. D’Annunzio, Lettere a Giselda Zucconi, a cura di I. Ciani, Centro Nazionali di Studi Dannunziani, Pescara, 1985. L’Abruzzo letterario: Canto Novo, Novelle della Pescara, Trionfo della morte, Laudi Canto Novo Ex Imo Corde. Al mio fiero Abruzzo Mentre a 'l bel sole de 'l novello aprile rîdono e terra e mare, e fra' capelli uno zefiro gentile mi sento folleggiare, da questa balza che s'eleva ardita ti guardo, o Sannio mio, e in cor mi sento rifiorir la vita con ardente disìo. Via per l'azzurro tuo ciel radiante volano i miei pensieri sì come una fugace e gorgheggiante torma d'augelli neri; e le vigili strofe intorno intorno mi guidano una danza, le strofe ch'io con tanto amore adorno, che son la mia speranza. Ah sì, le calme de 'l tuo ciel divine mi fecero poeta, i sorrisi d'un mar senza confine là tra la mia pineta: tra la pineta mia dov'ho passati i momenti più belli, dove ho goduti i miei sogni dorati i canti de li uccelli; dov'io disteso su l'erbetta molle mille volte piangendo ho mirato il sol che dietro a 'l colle si nascondea fulgendo, o un nuvolo leggero e luminoso natante via pe 'l cielo ne l'ampio plenilunio silenzioso come un argenteo velo; dove ho provate voluttà sì strane i murmuri ascoltando de' vecchi pini, a cui da lunge un cane rispondea latrando, o la solenne musica de l'onde che increspandosi appena venian soavi a le ricurve sponde a ribaciar l'arena... E con serene ebrezze la speranza ne 'l core mi fioria, mentre i sogni superbi con baldanza puërile inseguia... I miei sogni di gloria e libertate per l'azzurro fuggenti come una schiera di fanciulle alate o di meteore ardenti!... Or co' giovini mandorli fioriti a 'l sol rïaprono l'ale gli entusïasmi splendidi sopiti ne l'inverno glaciale, e ti mando un saluto, o Sannio fiero, senza nube d'affanni con tutto il foco prepotente a altero de' miei diciassett'anni!... Veggo di qui le tue selvagge vette radïanti di neve, da cui si slancian simili a saette l'aquile a l'aer lieve, e la verde pianura co' giardini cui sorridono i fiori che ne' vesperi rossi e ne' mattini intrecciano gli amori.
Recommended publications
  • Ceriani Rowan University Email: [email protected]
    Nineteenth-Century Music Review, 14 (2017), pp 211–242. © Cambridge University Press, 2016 doi:10.1017/S1479409816000082 First published online 8 September 2016 Romantic Nostalgia and Wagnerismo During the Age of Verismo: The Case of Alberto Franchetti* Davide Ceriani Rowan University Email: [email protected] The world premiere of Pietro Mascagni’s Cavalleria rusticana on 17 May 1890 immediately became a central event in Italy’s recent operatic history. As contemporary music critic and composer, Francesco D’Arcais, wrote: Maybe for the first time, at least in quite a while, learned people, the audience and the press shared the same opinion on an opera. [Composers] called upon to choose the works to be staged, among those presented for the Sonzogno [opera] competition, immediately picked Mascagni’s Cavalleria rusticana as one of the best; the audience awarded this composer triumphal honours, and the press 1 unanimously praised it to the heavens. D’Arcais acknowledged Mascagni’smeritsbut,inthesamearticle,alsourgedcaution in too enthusiastically festooning the work with critical laurels: the dangers of excessive adulation had already become alarmingly apparent in numerous ill-starred precedents. In the two decades prior to its premiere, several other Italian composers similarly attained outstanding critical and popular success with a single work, but were later unable to emulate their earlier achievements. Among these composers were Filippo Marchetti (Ruy Blas, 1869), Stefano Gobatti (IGoti, 1873), Arrigo Boito (with the revised version of Mefistofele, 1875), Amilcare Ponchielli (La Gioconda, 1876) and Giovanni Bottesini (Ero e Leandro, 1879). Once again, and more than a decade after Bottesini’s one-hit wonder, D’Arcais found himself wondering whether in Mascagni ‘We [Italians] have finally [found] … the legitimate successor to [our] great composers, the person 2 who will perpetuate our musical glory?’ This hoary nationalist interrogative returned in 1890 like an old-fashioned curse.
    [Show full text]
  • Franchetti Prog Di Sala FIRENZE
    Presentazione del volume ALBERTO FRANCHETTI: L’UOMO, IL COMPOSITORE, L’ARTISTA a cura di Paolo Giorgi e Richard Erkens - Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2015 Firenze, Sala del Buonumore - Conservatorio “Luigi Cherubini” Sabato 18 giugno 2016, ore 17 Davide Ceriani, Cesare Orselli, Richard Erkens relatori Il compositore Alberto Franchetti (1860-1942), eminente personalità del cosiddetto 'lungo Ottocento' musicale, fu uno dei più conosciuti compositori della Giovane Scuola italiana, insieme a Giacomo Puccini, Pietro Mascagni e Ruggero Leoncavallo; grazie ai successi operistici internazionali delle sue opere liriche Asrael (1888), Cristoforo Colombo (1892) e Germania (1902), Franchetti ebbe una notevole fama fino agli anni Venti del XX secolo, per poi cadere nell'oblio fino agli anni più recenti. Nel settembre 2010 è stato organizzato, a cura dell' Associazione per il musicista Alberto Franchetti di Reggio Emilia, un convegno internazionale sulla sua figura, volto a dare l'avvio ad una nuova valorizzazione a lui e alla sua opera. Gli atti del convegno, ampliati nei contenuti e curati da Paolo Giorgi e Richard Erkens, costituiscono il volume Alberto Franchetti: l'uomo, il compositore, l'artista (LIM, 2015) a cura di, nel quale si affronta la figura del compositore sotto vari aspetti: l'analisi delle composizioni sinfoniche, gli aspetti drammatico- musicali delle sue numerose e articolate opere liriche, e la ricezione in Europa e in America della sua produzione; completa il volume una ricca sezione di documenti, riguardanti nuove fonti biografiche, lettere manoscritte inedite che riguardano la collaborazione tra Franchetti e Gabriele D’Annunzio per realizzazione de La figlia di Iorio del1906, nonché il catalogo del Fondo Alberto Franchetti depositato dal 2013 presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.
    [Show full text]
  • Tomo Ii Corretto
    «GIÀ TROPPE VOLTE ESULI» LETTERATURA DI FRONTIERA E DI ESILIO a cura di Novella di Nunzio e Francesco Ragni Tomo II Università degli studi di Perugia Culture Territori Linguaggi – 3 2014 «GIÀ TROPPE VOLTE ESULI» LETTERATURA DI FRONTIERA E DI ESILIO a cura di Novella di Nunzio e Francesco Ragni Tomo II Università degli Studi di Perugia Indice del tomo II TESTIMONIANZE D’AUTORE DIEGO ZANDEL La mia frontiera…………………………………………………………………...p. 7 IN FUGA DA… ESILIO VOLONTARIO ELISABETH KERTESZ-VIAL Luigi Pirandello dal 1929 al 1935: un improbabile esiliato volontario…...….p. 15 ILARIA DE SETA Autoesilio americano e World Republic nei diari inediti di Giuseppe Antonio Borgese……………………………………………………………………..……..p. 23 ANDREA PAGANINI La letteratura italiana in Svizzera durante la seconda guerra mondia- le………………………………………………………………………...................p. 39 CRISTINA TERRILE Il «dispatrio» di Luigi Meneghello: la polarità come fondamento di poeti- ca……………………………………………………………...……………….…..p. 53 ERRANTI NOVELLA DI NUNZIO La funzione letteraria dell’ebreo errante e l’ebraismo come dispositivo narra- tivo e critico………………………………………………………...…………….p. 65 VALENTINA SARDELLI «La vera patria è la lingua». Gli intellettuali ebreo-tedeschi da minoranza pra- ghese a comunità esule…………….……………………………………………p. 89 MARTA MĘDRZAK-CONWAY New York Exiles, Triestine Exiles: Affinities Between American-Jewish and Svevian Protagonists.……………………………….……………….……….….p. 97 FORME DI ESILIO, MIGRAZIONE, FRONTIERA: TEATRO PAOLO PUPPA La grazia/disgrazia di essere straniero a teatro……………………………...p. 107 MARTINA DAMIANI – FABRIZIO FIORETTI L’esilio degli intellettuali italiani dai territori asburgici: il percorso di Nanni Mocenigo……………………………………………………………………...…p. 123 ANNE-MARIE LIEVENS L’arcangelo dall’ala spezzata: l’esilio di Alberti in Noche de guerra en el Museo del Prado ……………………………………………………………………….….p. 131 MARIA ESTER BADIN Migrazione e teatro……………………………………………………………..p.
    [Show full text]
  • Page 1 of 18 Musi 6397: Bibliography and Reserves 1/17/2009 File
    musi 6397: bibliography and reserves Page 1 of 18 ANNOTATED BIBLIOGRAPHY AND RESERVE LIST MUSI 6397, Music and Text in Romantic Italian Opera Professor: Andrew Davis Fall 2008 main page Notes: call numbers indicate items on reserve in the music library. Items are available for two-hour loans; you may want to copy what you need and return the item to the desk. “e reserve” indicates items copies of which are available electronically on Docutek E-reserves, at http://ezproxy.lib.uh.edu/login?url=http://docutek.lib.uh.edu:8081/eres/courseindex.aspx (or, from the main library catalog page, http://library.uh.edu/, follow the “course reserves” and then “electronic reserves" links). no call number and no “e reserve” designation indicates the item is available in a journal the library owns; copy the item and return the journal to the shelf, or check the library catalog (do a "journal title" search) to see if the journal is available in electronic format. Verdi's operas: scores, libretti, and recordings See the University of Chicago Press's summary of the critical edition of the Verdi operas: the first publication in the series (Rigoletto) was in 1983; the most recent (Giovanna d'Arco) is due in April 2009. Factual information that follows is from Roger Parker's article on Verdi in Grove Music Online: http://www.oxfordmusiconline.com.ezproxy.lib.uh.edu/subscriber/article/grove/music/29191pg10. All M3 call numbers are volumes in the Verdi critical edition (The Works of Giuseppe Verdi, University of Chicago Press). All these have at least one supplemental volume associated with the same call number (i.e., M3 .V48 1983 Ser.
    [Show full text]
  • Archivio D'annunzio
    [online] ISSN 2421-292X Archivio [print] ISSN 2421-4213 d’Annunzio Vol. 3 Edizioni Ottobre 2016 Ca’Foscari [online] ISSN 2421-292X Archivio d’Annunzio [print] ISSN 2421-4213 Direttori Ilaria Crotti, Pietro Gibellini, Paolo Puppa Edizioni Ca’ Foscari - Digital Publishing Università Ca’ Foscari Venezia Dorsoduro 3859/A 30123 Venezia http://edizionicafoscari.unive.it/it/edizioni/riviste/archivio-dannunzio/ Archivio d’Annunzio Rivista annuale Direttori Ilaria Crotti (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Pietro Gibellini (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Paolo Puppa (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Comitato scientifico Giuseppina Dal Canton (Università degli Studi di Padova, Italia) Adriana Guarnieri (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Mario Isnenghi (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Tiziana Piras (Università degli Studi di Trieste, Italia) Ricciarda Ricorda (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Comitato di lettura Raffaella Bertazzoli (Università degli Studi di Verona, Italia) Maria Ida Biggi (Università Ca’ Fo- scari Venezia, Italia) Milva Maria Cappellini (Centro Nazionale di Studi dannunziani, Pescara, Italia) Raffaella Castagnola (Universität Zürich, Schweiz) Simona Costa (Università degli Studi Roma Tre, Italia) Luciano Curreri (Université de Liège, Belgique) Željko Đuric´ (Univerzitet u Beogradu, Srbija) Silvia Fabrizio-Costa (Université de Caen-Basse Normandie, Fran- ce) Monica Giachino (Università Ca’ Foscari Venezia, Italia) Maria Rosa Giacon (Centro Nazionale di Studi dannunziani, Pescara, Italia)
    [Show full text]
  • Norbeck, Peters & Ford
    Norbeck, Peters & Ford 59 Congress Street Saint Albans, VT 05478-1611 USA 1-802-524-7673; 1-800-654-5302 Fax: 1 888 819 4831 email: [email protected] website: www.norpete.com Auction Number 146 •- AUCTION Closing Date: Friday, 29 May, 2015 1001. AINO ACKTÉ: FAUST – Air des bijoux / LOHENGRIN – Einsam in trüben Tagen (in French). 10½” brown Parl. Odeon PO 93 (XPr 1-2/4-2), (w.Ackté’s signature embossed in shellac). M-A, superlative copy. MB 35 “It is difficult to realise that Ackté's sensational début at Covent Garden was as Salome in Richard Strauss' opera. Here she sings…with grace and excellent coloratura technique, and although she was Finnish, the style is typically French, and with immaculate diction. - John Freestone 1002. AGUSTARELLO AFFRE (The French Tamagno): ARMIDE – Plus j’observe ces lieux (Gluck) / MARCELLE DEMOUGEOT, AGUSTARELLO AFFRE, JUSTE NIVETTE: FAUST - Anges purs, anges radieux. 10½” brown & white French Odéon 97011/60895 (XP 4250/4267). A or better, choice copy has few faintest rubs, positively inaud. MB 15 1003. AGUSTARELLO AFFRE (The French Tamagno): SIGURD – Esprits, gardiens (Reyer) / L’ATTAQUE DU MOULIN – Adieux à la forêt (Bruneau). 10½” brown & gold / brown & white French Odéon 36682/36741 (XP 2460/2565). A to M-A, choice copy. MB 15 1004. AGUSTARELLO AFFRE (The French Tamagno): L’AFRICAINE – Pays merveilleux, 2s. 10½” brown & gold French Odéon 36695/72 (XP 2463/75). A to M-A, choice copy has, Sd.2 only, very few superficial pap.scuffs, barely visible & inaud. MB 15 1005. AGUSTARELLO AFFRE (The French Tamagno): GUILLAUME TELL – Asile héréditaire / LOHENGRIN – In fernem Land (in French).
    [Show full text]
  • Ceriani the Reception of Alberto Franchetti’S Works in the United States 271 Marialuisa Pepi Franchetti Attraverso I Documenti Del Gabinetto G.P
    Alberto Franchetti. l’uomo, il compositore, l’artista Atti del convegno internazionale Reggio Emilia, 18-19 settembre 2010 a cura di Paolo Giorgi e Richard Erkens Alberto Franchetti. L’uomo, il compositore, l’artista il compositore, L’uomo, Franchetti. Alberto associazione per il musicista ALBERTO FRANCHETTI Alberto Franchetti l’uomo, il compositore, l’artista associazione per il musicista FRANCHETTI ALBERTO a cura di Paolo Giorgi e Richard Erkens € 30,00 LIM Libreria Musicale Italiana Questa pubblicazione è stata realizzata dall’Associazione per il musicista Alberto Franchetti, in collaborazione con il Comune di Regio Emilia / Biblioteca Panizzi, e con il sostegno di Stefano e Ileana Franchetti. Soci benemeriti dell’Associazione per il musicista Alberto Franchetti Famiglia Ponsi Stefano e Ileana Franchetti Fondazione I Teatri – Reggio Emilia Fondazione Pietro Manodori – Reggio Emilia Hotel Posta – Reggio Emilia Redazione, grafica e layout: Ugo Giani © 2015 Libreria Musicale Italiana srl, via di Arsina 296/f, 55100 Lucca [email protected] www.lim.it Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione potrà essere riprodot- ta, archiviata in sistemi di ricerca e trasmessa in qualunque forma elettronica, meccani- ca, fotocopiata, registrata o altro senza il permesso dell’editore, dell’autore e del curatore. ISBN 978-88-7096-817-0 associazione per il musicista ALBERTO FRANCHETTI Alberto Franchetti l’uomo, il compositore, l’artista Atti del convegno internazionale Reggio Emilia, 18-19 settembre 2010 a cura di Paolo Giorgi e Richard Erkens Libreria Musicale Italiana Alla memoria di Elena Franchetti (1922-2009) Sommario Presentazione, Luca Vecchi xi Premessa, Stefano Maccarini Foscolo xiii Paolo Giorgi – Richard Erkens Introduzione xv Alberto Franchetti (1860-1942) l’uomo, il compositore, l’artista Parte I Dal sinfonista all’operista internazionale Antonio Rostagno Alberto Franchetti nel contesto del sinfonismo italiano di fine Ottocento 5 Emanuele d’Angelo Alla scuola di Boito.
    [Show full text]
  • Fondo Alberto Franchetti Inventario
    Biblioteca Panizzi Fondo Alberto Franchetti Inventario A cura di Roberto Marcuccio Reggio Emilia Febbraio 2014 Fondo Alberto Franchetti – Inventario Sommario Introduzione ..................................................................................................................................... p. 3 Inventario ......................................................................................................................................... p. 7 Appendice – Documenti relativi ad Alberto Franchetti in altri fondi della Biblioteca Panizzi...................................................................................................... p. 18 1. Manoscritti e carteggi..................................................................................................... p. 18 2. Musica a stampa ............................................................................................................ p. 20 3. Libretti............................................................................................................................ p. 22 4. Altri documenti a stampa .............................................................................................. p. 24 5. Incisioni ......................................................................................................................... p. 26 6. Fotografie ....................................................................................................................... p. 26 Bibliografia ...................................................................................................................................
    [Show full text]
  • C a R L N I E L S E N S T U D I
    CARL NIELSEN STUDIES V O L U M E V I • 2 0 2 0 CARL NIELSEN STUDIES V O L U M E V I • 2 0 2 0 Edited by Michelle Assay, David Fanning (editor-in-chief), Daniel Grimley, Niels Krabbe (consultant), and Christopher Tarrant Copenhagen 2020 The Royal Library Honorary board John Bergsagel, prof.emer., Copenhagen Jean Christensen, prof., University of Louisville, Kentucky Ludwig Finscher, prof.emer., Wolfenbüttel Jim Samson, prof., Royal Holloway, London Arnold Whittall, prof.emer., King’s College, London Editorial board Michelle Assay David Fanning (editor-in-chief) Daniel Grimley Niels Krabbe (consultant) Christopher Tarrant Translation or linguistic amendment of texts by Eskildsen, Røllum-Larsen, and Caron has been carried out by David Fanning, Marie-Louise Zervides, and Michelle Assay. Graphic design Kontrapunkt A/S, Copenhagen Layout and formatting Hans Mathiasen Text set in Swift ISSN 1603-3663 Sponsored by The Carl Nielsen and Anne Marie Carl-Nielsen Foundation © 2020 The authors and Carl Nielsen Studies, The Royal Library All rights reserved 2020 Permission for the use of quotations from the Carl Nielsen Edition has been kindly given by The Royal Library. N I E L S E N ’ S SAUL AND DAVID A N D ITALIAN OPERA 1 By Paolo Muntoni The popular image of Carl Nielsen is more strongly associated with his symphonies and songs than with the theatre, even though he wrote two operas that are among the finest Danish examples of their kind. If Maskarade has always been regarded as a success, and has recently begun to attract international reappraisal, Saul and David by contrast has remained in the shadow of its younger sister.
    [Show full text]
  • Armando Gentilucci” (Reggio Emilia, Istituto Superiore Di Studi Musicali “Achille Peri”) - I-Reim
    Documenti franchettiani nei fondi della Biblioteca Musicale “Armando Gentilucci” (Reggio Emilia, Istituto Superiore di Studi Musicali “Achille Peri”) - I-REim aggiornato al 08/05/2019 Asrael (1888) Musica a stampa *Asrael : leggenda in quattro atti di Ferdinando Fontana / musica di Alberto Franchetti ; opera completa per canto e pianoforte, riduzione di Arturo Buzzi-Peccia. - [Spartito] Milano : G. Ricordi & C., [1888] 1 spartito (329 p.) ; 28 cm http://opacrea.comune.re.it/opacREA/Opac?action=search&thNomeDocumento=REA0044359T Libretti *Asrael : leggenda in quattro atti : Reggio Emilia - Bologna carnevale-quaresima 1887- 1888 / di Ferdinando Fontana ; musica di Alberto Franchetti Milano [etc.] : R. stabilimento Tito di Gio. Ricordi di G. Ricordi & C., [1887?] 59 p. ; 20 cm http://opacrea.comune.re.it/opacREA/Opac?action=search&thNomeDocumento=REA0189582T *Asrael : leggenda in quattro atti di Ferdinando Fontana, musica di Alberto Franchetti : Reggio Emilia-Bologna, carnevale-quaresima 1887-88 Milano [etc.] : R. Stabilimento Tito di Gio. Ricordi di G. Ricordi & c., [1887?] 59 p. ; 20 cm https://opacrea.comune.re.it/opacREA/Opac?action=search&thNomeDocumento=REA0281893T *Asrael : leggenda in quattro atti / di Ferdinando Fontana ; musica di Alberto Franchetti Milano [etc.] : G. Ricordi & C., [dopo il 1888] 59 p. ; 20 cm http://opacrea.comune.re.it/opacREA/Opac?action=search&thNomeDocumento=REA0225350T *Asrael : leggenda in quattro atti, Torino Teatro Regio Carnevale Quaresima 1890-91 / di Ferdinando Fontana ; musica di Alberto Franchetti ; Impresa Luigi Cesari e C. Milano [etc.] : R. Stabilimento Tito di Gio. Ricordi e Francesco Lucca di G. Ricordi & C., [1890] 59, [6] p. ; 20 cm http://opacrea.comune.re.it/opacREA/Opac?action=search&thNomeDocumento=REA0225769T Cristoforo Colombo (1892) Musica a stampa *Cristoforo Colombo : dramma lirico in quattro atti ed un epilogo / musica di Alberto Franchetti ; opera completa per canto e pianoforte, riduzione di Carlo Carignani [Spartito] - Milano [etc.] : G.
    [Show full text]
  • D'annunzio, Il Teatro E La Musica in La
    STEFANIA LA VACCARA D’Annunzio, il teatro e la musica In La letteratura italiana e le arti, Atti del XX Congresso dell’ADI - Associazione degli Italianisti (Napoli, 7-10 settembre 2016), a cura di L. Battistini, V. Caputo, M. De Blasi, G. A. Liberti, P. Palomba, V. Panarella, A. Stabile, Roma, Adi editore, 2018 Isbn: 9788890790553 Come citare: Url = http://www.italianisti.it/Atti-di- Congresso?pg=cms&ext=p&cms_codsec=14&cms_codcms=1039 [data consultazione: gg/mm/aaaa] La letteratura italiana e le arti © Adi editore 2018 STEFANIA LA VACCARA D’Annunzio, il teatro e la musica Pur avendo sentenziato la morte del melodramma, ed espresso riserve nei confronti dell’opera post-verdiana, dai primi del Novecento d’Annunzio, che ambiva a misurarsi con Wagner, cedette alle lusinghe dell’opera. E se acconsentì a malincuore a ridurre ‘La Figlia di Iorio’ in ‘pillolette quaternarie’ per Franchetti, se per la collaborazione con Zandonai, in occasione della ‘Francesca da Rimini’, accettò l’intermediazione di Tito Ricordi, per Pizzetti e Debussy fu il poeta stesso a riadattare ‘Fedra’ e ‘Le Martyre de Saint Sébastien’. Diverso il caso di ‘Parisina’, musicata da Mascagni, concepita sin dall’inizio come libretto d’opera, sebbene secondo alcuni studiosi si debba includere piuttosto nell’ambito della Literaturoper. Dell’interesse, della frequentazione, della competenza e della sensibilità musicale di d’Annunzio molto si è detto e scritto. La sua passione si presenta sin dalla giovinezza e continua per tutta la vita, si mette in evidenza tanto nell’attività di scrittore di cronache musicali, soprattutto sulle pagine della «Tribuna», che nella produzione letteraria.
    [Show full text]
  • Religion and Opera in Liberal Italy from Unification to the First World War
    1 Opera avanti a Dio! Religion and Opera in Liberal Italy from Unification to the First World War Andrew James Holden Thesis submitted in partial fulfilment of the requirements of the award of Doctor of Philosophy Oxford Brookes University 25 February 2019 2 Opera avanti a Dio! Religion and Opera in Liberal Italy from Unification to the First World War Contents Abstract ..................................................................................................................... 4 List of Tables and Images ....................................................................................... 5 Acknowledgements .................................................................................................. 7 Introduction .............................................................................................................. 9 Chapter I – Adapting religion in the operatic libretto .......................................... 38 Introduction ......................................................................................................... 38 Verdian adaptations of religion after Unification ............................................. 48 Adapting History and Realism – Don Carlos .................................................... 54 Boito and Boito/Verdi ......................................................................................... 59 Sanctity and anticlericalism in Cristoforo Colombo ........................................ 63 Giving space to religion in contemporary drama ...........................................
    [Show full text]