Il Limite Cambia Sempre. Non Fai in Tempo a Trovarlo Che Già Stai Pensando Ad Andare Oltre
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SKIALPER INSPIRED BY MOUNTAINS «Il limite cambia sempre. Non fai in tempo a trovarlo che già stai pensando ad andare oltre. E se non lo SPECIALE fai tu, lo farà qualcun altro» ALPINISMO N. 130 GIUGNO 2020 / BIMESTRALE — Ueli Steck 6 € / IN EDICOLA DAL 23 GIUGNO 00130 9 771594 850005 > Alla ricerca di l collegamento si era interrotto all’improvviso, ma Il Nanga rappresentava per Tom il grande salto, forse Alex Txikon non aveva alcun dubbio: il video che addirittura troppo grande. Nardi aveva ripetutamente stava guardando mostrava due corpi senza vita; tentato lo Sperone Mummery negli anni precedenti, I non c’era stato il tempo di scattare una foto, prima sviluppando un’autentica ossessione per quella via: la sua che il drone smettesse di trasmettere, ma l’imma- decisione di tornare in Pakistan per provare nuovamente TOM BALLARD gine di quei due corpi si era impressa nella sua mente. la salita non aveva suscitato stupore nell’ambiente «Ho riconosciuto i loro zaini, i guanti, i berretti che alpinistico, a differenza della partecipazione di Ballard. indossavano e anche la forma dei loro corpi» racconterà Affrontare per la prima volta un Ottomila, senza essersi Ripercorrendo i passi del figlio di un’icona dopo. I due corpi, legati alla stessa corda, distanti non più mai cimentati su montagne al di sopra dei 6.000 metri, di tre metri l’uno dall’altro, si trovavano a circa 5.800 per di più durante la stagione invernale, periodo in cui le metri, in un labirinto di rocce e neve. Il primo, ancora temperature diventano rigidissime e le montagne vengono appeso alla corda, penzolava all’interno e fuori dall’inqua- spazzate da venti a 160 chilometri all’ora, significava forse dratura del drone; il secondo, anch’esso attaccato alla alzare troppo l’asticella. corda, giaceva riverso su una roccia, qualche metro al di Ma per comprendere appieno il livello della sfida sotto del suo compagno. portata avanti da Nardi e Ballard occorre considerare non solo le difficoltà dell’alpinismo invernale himalayano (la Si trattava dei due alpinisti Daniele Nardi e Tom Ballard, maggior parte dei 14 Ottomila sono stati saliti in di 42 e 30 anni; arrivati in Pakistan alla fine di dicembre invernale una sola volta), ma anche il fatto che la via scelta del 2018 per tentare la terza salita invernale del Nanga per la salita presenta un elevatissimo rischio di valanghe. Parbat (8.126 metri) attraverso il leggendario e Lo Sperone Mummery è infatti una costola rocciosa che incompiuto Sperone Mummery. sale, come la spina dorsale di un drago, dritta verso vetta, La morte di Nardi e Ballard ha avuto un’incredibile eco dalla parte bassa fino al plateau, che si trova al di sotto su quotidiani e riviste di tutto il mondo, anche a causa della piramide sommitale; una bellissima linea, indubbia- delle nobili origini alpinistiche di Tom, figlio d’arte di mente, ma estremamente rischiosa. Alison Hargreaves, definita da Reinhold Messner come la Reinhold Messner e suo fratello Günther sono gli più forte fra le alpiniste donne. unici ad averla percorsa, prima di Nardi, Ballard ed Hargreaves, dopo essere arrivata vicinissima Elisabeth Revol, la compagna di Nardi nel tentativo di all’obiettivo di salire per prima, in una singola stagione, salita del 2013. Nel 1970 i due fratelli Messner dovettero le sei grandi pareti Nord delle Alpi, morì nel 1995, tentare la discesa lungo lo Sperone Mummery, poiché insieme ai sei compagni di spedizione, durante la discesa Günther presentava i sintomi del mal di montagna e non dal K2, in uno degli episodi più drammatici della storia sarebbe sopravvissuto a un altro bivacco. dell’alpinismo, anch’esso protagonista sui quotidiani di Nei giorni del battage mediatico seguito alla scomparsa tutto il mondo. di Nardi e Ballard, proprio Messner parlerà con la stampa Tom, che all’epoca della morte della madre era solo un dello Sperone Mummery, definendolo la via più perico- bambino, cresciuto aveva poi ripercorso le tappe della losa sul Nanga Parbat e una scelta obbligata per lui e carriera alpinistica di Alison, prima impegnandosi sulle Günther, poi travolto e ucciso da una slavina nel corso pareti Nord delle Alpi, poi avventurandosi sulle montagne della discesa; una via che, dalle sue stesse dichiarazioni, più alte del Pianeta e, proprio come la madre, era Messner mai avrebbe tentato in salita, in particolare in conosciuto e apprezzato nell’ambiente alpinistico per le inverno, a causa dell’elevatissimo rischio costituito dalle sue imprese in solitaria. valanghe e dai blocchi di ghiaccio che cadono dai tre seracchi sovrastanti lo Sperone. Simone Moro, autore della prima salita invernale del Nanga Parbat nel 2016, e unico ad aver salito quattro Ottomila in inverno, ha definito l’impresa in maniera ancor più funesta, sottolineando come tentare lo Sperone Mummery fosse come partecipare a una roulette russa. Lo stesso Moro esprimerà in diverse interviste le sue *Michael Levy è redattore perplessità sulla scelta compiuta da Ballard, evidenziando di Rock and Ice come la decisione di affrontare per la prima volta un Tom Ballard al rifugio Leschaux Ottomila in invernale, lungo una via nuova e con il livello prima dell'invernale sulla di pericolosità dello Sperone Mummery, non fosse Nord delle Grandes Jorasses proprio la strada maestra per l’inizio di una carriera sulle Testo di Michael Levy* — Traduzione di Simona Righetti — Revisione di Leonardo Bizzaro © Rugero Arena montagne più alte della Terra. 79 Il tentativo di salita dello Sperone Mummery ha inizio Nei giorni seguenti, come Daniele e Tom, la squadra di per Nardi e Ballard nel mese di gennaio 2019; i due soccorso guidata da Alex Txikon deve più volte scendere alpinisti trascorrono la maggior parte dei primi giorni al campo base per l’elevatissimo rischio di valanghe, che battendo traccia in mezzo alla neve e tentando di non continuamente investono i campi più alti della via sullo congelarsi. Tom, in un post scritto per il blog dello Sperone; gli alpinisti trovano riparo rifugiandosi dentro i sponsor Montane, definisce la temperatura talmente crepacci, ma il terreno estremamente instabile rende rigida da consentirgli, all’interno della tenda, di leggere impossibile proseguire nella salita. Per questa ragione a malapena il capitolo di un libro, prima che le dita vengono utilizzati i droni per sorvolare lo Sperone e il 5 diventino troppo fredde per girare le pagine. marzo Txikon avvista i corpi senza vita di Daniele e Tom. Nell’attesa di condizioni meteo più favorevoli, i due alpinisti rimangono al campo base, dove cercano di Sui media in quei giorni una serie di domande si mantenere la forma fisica con scalate in dry-tooling su rincorrono senza sosta. Perché Ballard aveva scelto una qualche masso; l’arrivo di una finestra di alta pressione via così pericolosa e forse al di fuori della sua portata in permette a Nardi e Ballard di piazzare Campo I, termini di esperienza? Che cosa lo aveva indotto a Campo II e infine Campo III, a quota 5.700 metri; da continuare, nonostante avesse potuto sperimentare in un post di Tom sappiamo che il Campo III, anche se prima persona quanto l’impresa fosse rischiosa? Quali ricavato all’interno di un crepaccio, è spazzato da un ragioni lo avevano spinto a proseguire in un’impresa che vento incessante e molto forte. Nei giorni seguenti le sembrava così lontana dalle sue inclinazioni? Tom viene incursioni di Tom e Daniele al Campo II e III vengono descritto dai suoi compagni di cordata come un alpinista sempre ostacolate da cattive condizioni meteo: perfettamente consapevole dei rischi e sempre molto «La costante minaccia delle valanghe non ci ha attento alla sicurezza; uno di loro, Marco Berti, raccon- permesso di trascorrere la notte ai Campi II e III» scrive terà in seguito come Ballard fosse solito, sulle vie lunghe Ballard. A ogni successiva risalita ai campi le tende in Europa, piazzare chiodi anche su pareti di terzo devono essere estratte da cumuli di neve portata dalle grado. Ma pure il Ballard delle imprese in solitaria, che valanghe: «Il timore che il Campo I venisse sommerso scalava con regolarità vie di grado fino al 5.12c (N.d.T.: ha fatto sì che rientrassimo al campo base: l’enorme 7b/7b+) senza corda - una su tutte Master of Disaster a valanga che ha travolto, poco dopo, la nostra linea di San Nicolò in Trentino - si era sempre mantenuto discesa ci ha confermato la bontà della decisione». all’interno di un limite per lui accettabile di sicurezza. Il pomeriggio del 24 febbraio 2019 Daniele Nardi Per rispondere a queste domande occorre fare un passo Alison Hargreaves con Tom e Kate © Murdo MacLeod chiama con il telefono satellitare uno dei suoi sponsor in indietro, tornando non solo alle esperienze di Ballard Italia; i dati ricavati da quella chiamata GPS collocano sulle montagne, ma alla storia alpinistica di sua madre. Nardi e Ballard a 6.300 metri di quota. Durante la Comprendere le motivazioni di uno dei più prolifici telefonata Daniele comunica la loro decisione di esponenti del free solo del suo tempo e forse anche degli Con il passare degli anni Tom assomigliava sempre di più tanto amava, che possiamo trovare un collegamento con scendere al Campo IV, a quota 6.000 metri, in modo da anni precedenti, non è un compito semplice, soprattutto a sua madre: le guance rotonde, spesso arrossate dal vento, le sue imprese alpinistiche: «Quelli che di notte sognano potersi rifugiare all’interno della portaledge precedente- se consideriamo che Ballard ha sempre portato avanti le il collo solido erano indubbiamente quelli di Alison nei polverosi angoli della propria mente scoprono, di mente piazzata, per ripararsi dalla tempesta che sta sue imprese in maniera silenziosa, lontano dal clamore Hargreaves, solo gli occhi azzurro ghiaccio non erano giorno, che era solo vanità; ma quelli che sognano di investendo la montagna.