QUADERNI BREMBANI18

CORPONOVE QUADERNI BREMBANI Bollettino del Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi” Viale della Vittoria, 49, (BG) Tel. Presidente: 366-4532151; Segreteria: 366-4532152 www.culturabrembana.com [email protected] [email protected]

Cultura Brembana

Coordinamento editoriale: Arrigo Arrigoni, Tarcisio Bottani

IN COPERTINA: Particolare di una foto zenitale dell’area di scavo archeologico dei Piani di Sasso (Carona), realizzata tramite l’uso di un drone

Corponove BG - novembre 2019 CENTRO STORICO CULTURALE VALLE BREMBANA “Felice Riceputi”

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Anno 2020 CENTRO STORICO CULTURALE VALLE BREMBANA “FELICE RICEPUTI” Consiglio Direttivo Presidente: Tarcisio Bottani Vice Presidente: Simona Gentili Consiglieri: Giacomo Calvi Erika Locatelli Mara Milesi Marco Mosca Antonella Pesenti

Comitato dei Garanti: Lorenzo Cherubelli Carletto Forchini Giuseppe Gentili

Collegio dei Revisori dei Conti: Raffaella Del Ponte Pier Luigi Ghisalberti Vincenzo Rombolà

Segretario: GianMario Arizzi Quaderni Brembani 18 Sommario

Le finalità del CENTRO STORICO CULTURALE 9 VALLE BREMBANA “FELICE RICEPUTI” (dall’atto costitutivo)

Sostenitori, collaboratori e referenti 10

Presentazione 11

Attività dell’anno 2019 12

Ricordo di Felice Riceputi a dieci anni dalla scomparsa 18 a cura del Direttivo

Il sito dei Piani di Sasso a Carona (BG) 22 di Stefania Casini, Enrico Croce, Francesco Dordoni, Chiara Rossi, Diego Veneziano

Novità sulla pala di Giovan Battista Guarinoni d’, 34 finalmente ricollocata all’altare della chiesa del Santo Sepolcro di Astino di Alessandra Civai

La divina maternità. Storia e iconografia delle Madonne del Latte brembane 36 di Denis Pianetti

Testimonianze effettive di scontri tra Guelfi e Ghibellini in Valle Brembana 51 di Giuseppe Pesenti

Lorenzo, il magnifico serinese 65 Le opere memorabili di Lorenzo Carrara parroco di Serina dal 1509 al 1548 di Roberto Belotti

“Questa creatura ha hauto l’aqua ma non è batezata miga”. 77 Storie di infanzia abbandonata nella Val Brembana del ‘600 di Gianpiero Crotti

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Viaggio di piacere a , senza ritorno 92 di Enzo Rombolà

Luigi Baroni e il suo diario della guerra di Libia 102 di Adriano Epis

L’oratorio di Sant’Alberto e la confraternita 112 della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo di Cusio. Cenni storici di Marco

La casa alla Piazzola della parrocchia di San Giacomo d’Averara 124 di Chiara Delfanti

Le valli bergamasche di Leonardo da Vinci 131 di Emilio Moreschi

L’Arera, il Menna, il Pizzo Tre Signori 136 e le altre montagne lombarde di Leonardo a cura del Direttivo

Alleanza tra i Brembati e i Secco Suardo: 139 la dote di Portia Brembati, sposa di Ludovico Secco Suardo, 1577 di Fabio Brembati

Anno 1587: furto sacrilego nella chiesa di Ascensione. Con finale tragico 144 di Wanda Taufer

Corporazioni di mestiere bergamasche a Venezia: i Lasagneri 150 di Stefano Bombardieri

Ritorno a San Pietro 154 di Arrigo Arrigoni

Nel 2020 un convegno di studio sui pittori Baschenis 157 a cura del Direttivo

Scoperto lo stemma Baschenis nella chiesa di San Bernardino a 160 a cura del Direttivo

La patria dei pittori affrescanti: la Valle di Averara 163 di Gianni Molinari

Giuseppe Ambrosioni, novità tra editoria e politica 170 di Dalmazio Ambrosioni

La famiglia Calvi di : personaggi illustri 176 di Roberto Boffelli e Giacomo Calvi

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L’ingegnere Luigi Calegari animatore dello stile Liberty a Piazza Brembana 189 di Roberto Boffelli

Avventure e disavventure elettorali nella Valle Brembana 197 dei primi anni dell’Unità d’Italia di Tarcisio Bottani

Cavalleria 206 di Vittorio Polli

10 giugno 1954 - l’impeto dell’Enna nel racconto di un testimone 211 di Antonella Arnoldi

Il Sessantotto a Piazza Brembana e a Lenna 214 di Ermanno Arrigoni

La fuga della maschera morta 229 di Gervasio Curnis

Un sogno divenuto realtà 232 di Manuela Mangili

Il Signor Enzo Novesi 235 di GianMario Arizzi

Una bella esperienza di didattica della storia locale 241 di Marco Mosca

Non c’è ragione di avere dolore. La sofferenza interpretata dagli studenti 244 a cura di Gianbattista Busi e Antonio Tarenghi

Addio a Gino Midali 248 di GianMario Arizzi

Addio a Ombretta Fagioli 249 di Wanda Taufer

Don Lorenzo Grigis. Trentotto anni di fede, arte e storia tra i Gogìs 251 di Eleonora Arizzi

Sui monti 256 di Giandomenico Sonzogni

Lo zoccolaio 260 di Lisella Begnis

Orate pro vobis 262 di Giusi Quarenghi

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Ritmo station città 263 di Elena Giulia Belotti

Acqua, aria, fuoco 265 di Nunzia Busi

Della Natura, mio tutto 266 di Enzo Leone

Il silenzio della scienza 268 di Bruno Reffo

In morte di mio figlio 269 In vita di chi c’è di Celestesg

Il fiume Brembo e la nostalgia 270 di Franco Belli

Sappiamo 272 di Omar Lange

Amo quelle turbolenze... 273 di Andrei Zhurauleu

L’acqua 274 di Giosué Paninforni

Figlio 275 di Bortolo Boni

La nocc dè la stèla. Sentàgn dè aqua cólda dè San Pelegrì 276 di Adriano Gualtieri

Reticolàcc 279 di Alessandro Pellegrini

La prima còcia 280 di Riccardo Valle

SCAFFALE BREMBANO 282 a cura di Tarcisio Bottani e Wanda Taufer

TESI DI MATURITÀ 297

TESI DI LAUREA 298

Sanpellegrino Festival Nazionale di Poesia per e dei bambini - 9ª edizione 302 a cura del coordinatore del Festival, Bonaventura

8 Quaderni Brembani 18 Le finalità del CENTRO STORICO CULTURALE VALLE BREMBANA “FELICE RICEPUTI”

(dall’atto costitutivo)

costituita l’Associazione denominata “Centro Storico Culturale Valle Brem- Èbana”, Associazione di promozione sociale e culturale senza fini di lucro. Il Centro Storico Culturale Valle Brembana ha le seguenti finalità: a. promuovere la conoscenza, la conservazione e la diffusione del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale della Valle Brembana; b. pubblicare un bollettino periodico annuale dell’Associazione; tale bolletti- no sarà distribuito ai soci in regola con la quota sociale; c. pubblicare o ripubblicare documenti e studi storici, artistici, geografici, et- nografici, letterari e linguistico-dialettali; d. raccogliere e ordinare documenti, riproduzioni, pubblicazioni e audiovisivi di interesse locale; e. operare in collaborazione con gli enti locali, con le istituzioni culturali, con le associazioni turistiche, con le varie agenzie educative e ricreative pubbli- che e private alla promozione di iniziative di carattere culturale inerenti la Valle Brembana; f. attuare il collegamento con le scuole del territorio per incentivare studi e ri- cerche in campo storico, geografico, etnografico, artistico; g. offrire servizi di consulenza culturale, tecnica, amministrativa a chiunque ne farà richiesta in coerenza con gli scopi dell’Associazione; h. promuovere conferenze, corsi, convegni e occasioni di dibattito e di con- fronto culturali su tutto il territorio rivolti a tutta la popolazione.

L’Associazione potrà altresì svolgere, in via strumentale, ogni attività di carattere commerciale, finanziario, mobiliare ed immobiliare, ritenuta utile dall’organo amministrativo dell’Associazione stessa. Le norme che regolano la vita del Centro Storico Culturale Valle Brembana sono contenute nello Statuto che è stato approvato dall’Assemblea dei Soci in data 28 marzo 2002.

Il simbolo del Centro Storico Culturale della Valle Brembana rappresenta una cro- ce gigliata scolpita sull’antica chiave di volta del portale d’ingresso della chiesa di Cespedosio in di .

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SOSTENITORI, COLLABORATORI E REFERENTI Anche nel corso del 2019 la nostra Associazione è stata gratificata dal sostegno di vari Enti, Isti- tuzioni e Aziende, creando varie occasioni di collaborazione reciproca: ne elenchiamo i princi- pali, ringraziandoli per l’opportunità che ci hanno dato di svolgere la nostra attività culturale.

- Provincia di Bergamo, Assessorato alla Cultura - ANPI Valle Brembana “Giuseppe Giupponi Fuì” - Comunità Montana di Valle Brembana - Gruppi Alpini Alta Valle Brembana - Consorzio BIM - Bacino Imbrifero Montano - Istituto d’Istruzione Superiore “D.M. Turol- del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio do”, - GAL Valbrembana 2020 - Istituto Comprensivo di San Pellegrino Terme - Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo - ASST Papa Giovanni XXIII, Bergamo - Fondazione della Comunità Bergamasca onlus - Editrice Corponove, Bergamo - , Bergamo - Associazione Altobrembo (Fungolandia) - Comune di Bergamo - Associazione Le terre dei Baschenis - Fondazione Mia - Astino, Bergamo - Associazione Guide “Giacomo Carrara” di - Civico Museo Archeologico di Bergamo Bergamo - UBI Banca, Filiale di - CAI Alta Valle Brembana - Comuni di Santa Brigida, Cusio, Carona, Dos- - CAI Bergamo sena, San Giovanni Bianco, San Pellegrino - CAI Sottosezione Val Serina Terme, Piazza Brembana, Val - Associazione Fotografi Brembani - Parrocchie di San Giovanni Bianco, San Mar- - SmART Opificina pittorica di Nunzia Busi tino Oltre la Goggia, Serina, Carona, - Associazione OTER San Pellegrino Terme - Unità Pastorali Alta Valle Brembana - Distretto del Commercio della Valle Brembana - Assessorato Cultura Regione Lombardia - Polo Culturale Mercatorum e Priula - Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia - Pro Loco di - Sistema Bibliotecario della Provincia di Ber- - Gruppo Sentieri Amici della Storia gamo - Museo dei Tasso e della Storia postale di Cor- - Biblioteca Civica “A. Mai”, Bergamo nello - Biblioteca Comunale di San Pellegrino Terme - Fondazione ARMR “Aiuto per la ricerca sulle - Biblioteca Comunale di Piazza Brembana malattie rare” di Bergamo - Soprintendenza per i Beni Archeologici della - L’Eco di Bergamo Lombardia - Corriere della Sera - Museo della Valle di Zogno - Intervalli - Centro di servizio per il Volontariato, Bergamo - Genti e Paesi - Ufficio Migranti della Diocesi di Bergamo - La Voce delle Valli - CartOrlandini, Zogno - Bergamo TV - Non solo meteo - Cartoleria La Matita, San Pellegrino Terme - www.bergamonews.it - Sindacato SPI CGIL San Giovanni Bianco - www.valbrembanaweb.com

Il Centro Storico Culturale sostiene la Fondazione ARMR Aiuto alla Ricerca sulle Malattie Rare onlus

10 Quaderni Brembani 18 Presentazione

a diciottesima edizione dell’Annuario si apre con il doveroso ricordo del no- L stro compianto presidente Felice Riceputi nel decimo anniversario della scomparsa. Il Direttivo ha colto l’occasione per delinearne brevemente la biogra- fia e l’attività storiografica e per proporre una veloce riflessione sul ruolo svolto dal Centro Storico Culturale in questo ultimo decennio.

L’apertura del volume è dedicata all’ampia relazione sull’attività archeologica svolta nella zona di Carona nel contesto di un complesso progetto di ricerca frutto della collaborazione tra il Civico Museo Archeologico di Bergamo e il Centro Sto- rico Culturale, che si avvale del finanziamento previsto dai Bandi del settore Cul- tura della Regione Lombardia e anche di un contributo della Comunità Montana Valle Brembana.

Gli articoli successivi propongono gli argomenti più diversi, raggruppati come di consueto secondo la loro natura, che contribuiscono alla conoscenza di aspetti si- gnificativi ma poco conosciuti della Valle, confermando come, dopo quasi un ven- tennio di ricerche, lo studio del nostro patrimonio storico-culturale sia tutt’altro che esaurito. L’apparato iconografico, piuttosto corposo, concorre ad illustrare i contenuti dei testi e a far conoscere persone e luoghi della Valle, di ieri e di oggi.

Dopo i testi di ricerca, segue la ricca sezione delle composizioni poetiche, quindi lo Scaffale brembano, che raccoglie anche quest’anno brevi recensioni di una trentina di libri di argomento locale, oltre ad alcune interessanti tesi di laurea.

In chiusura, la sezione dedicata al San Pellegrino Festival di poesia per e dei bam- bini, gratificato anche quest’anno da una massiccia adesione di scuole provenienti da tutta l’Italia.

IL PRESIDENTE

11 Quaderni Brembani 18 Attività dell’anno 2019

atte salve le consuete iniziative di carattere culturale e in particolare le conferenze, Fi corsi, le mostre, il Festival di poesia, le collaborazioni alle attività di altre asso- ciazioni o istituzioni, le scelte del Direttivo per il 2019, sottoposte all’Assemblea an- nuale dei Soci, sono state orientate alla formulazione di alcuni progetti significativi che stanno coinvolgendo numerosi soci e si concluderanno nel 2020. Ciò riguarda in primo luogo l’indizione di un lavoro di gruppo finalizzato alla raccolta e trascrizione di documenti e memorie dei soldati brembani combattenti nella Secon- da guerra mondiale, allo scopo di pubblicare un volume che sarà presentato nel mese di giugno 2020, nell’80° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia. È stato inoltre bandito il concorso fotografico Eleganza discreta di una Valle - Con- corso di Fotografia Marco Fusco, promosso in collaborazione con i Fotografi Brem- bani e con il contributo della socia Anna Fusco. Di grande rilievo il progetto per ricerche archeologiche nel territorio di Carona predi- sposto dal Centro Storico Culturale in collaborazione con il Museo Archeologico di Bergamo, in accordo con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia e con il contributo di Regione Lombardia e della Comunità Montana Valle Brembana. Al Centro Storico è stata inoltre affidata la redazione dei testi per il libro dedicato alla storia del Consorzio BIM Bergamo, che verrà edito a inizio del prossimo anno e che sta coinvolgendo un gruppo di soci. Di seguito l’elenco schematico dell’attività svolta nel 2019.

• Gennaio-febbraio. Corso di conoscenza della Valle Brembana e della Val Brembil- la, su iniziativa del Comune e della Pro Loco di Val Brembilla, con la collaborazio- ne del Gruppo Sentieri Amici della Storia. Relatori: Marco Mosca, Tra Ottocento e Novecento. La Valle Brembana dalla miseria allo sviluppo industriale; Erika Loca- telli, Arte e cultura in Valle Brembana; Michela Lazzarini, Sulle strade della valle. Viabilità locale, e viaggiatori storici; Michela Giupponi, Luoghi d’interesse: San Pellegrino Terme e Cornello dei Tasso; Alessandro Pellegrini, La Val Brembilla dalla preistoria alla cacciata dei brembillesi; Oliviero Carminati, Vie di comunica- zione, emigrazione, sentieri e architetture in Val Brembilla.

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• Febbraio-marzo. Fase finale del San Pellegrino Festival di poesia per e dei Bambi- ni, coordinato dal socio Bonaventura Foppolo. 15 febbraio: rappresentazione per le scuole della Valle dello spettacolo Lunatica prodotto da Scarlattine Teatro, al teatro dell’oratorio di San Pellegrino Terme (due spettacoli). 16 marzo: manifestazione fi- nale del Festival nel Teatro del Casinò di San Pellegrino Terme. • Febbraio-maggio. Seconda parte del Corso di Storia locale alle Medie di San Pel- legrino Terme, coordinamento del socio Marco Mosca, lezioni tenute dai soci Mi- chela Giupponi, Erika Locatelli, Michela Lazzarini, Marco Mosca. • Marzo-maggio. Venerdì culturali nella Sala Putti di San Pellegrino Terme, in col- laborazione con l’Assessorato alla Cultura. Relatori: Tarcisio Bottani: 1899-2019. I 120 anni della San Pellegrino tra storia, aneddoti e curiosità; Denis Pianetti, Pre- sentazione della nuova edizione del libro Cronaca di una vendetta. La vera storia di Simone Pianetti, Sonzogni Enrico, Memorie di un sindacalista negli anni dell’au- tunno caldo; Enrico Ferri: La civiltà del Crocifisso. Un unicum lungo 2000 anni; Emilio Moreschi, Leonardo da Vinci in Val Brembana (in data 2 maggio, giorno del cinquecentesimo anniversario della morte di Leonardo da Vinci). • 24 aprile. San Giovanni Bianco: Recital teatrale “Donne nel vento” sulla strage di Marzabotto, proposto dall’Associazione teatrale Comici & Cosmetici, in collabora- zione con il Comune e con l’ANPI Valle Brembana. • Primavera - autunno. Fase conclusiva del progetto “Asset” sul tema Itinerario culturale, naturalistico e turistico lungo la Via Mercatorum tra Serina, , Cornello dei Tas- so e San Giovanni Bianco, promosso dal Distretto del Commercio della Valle Brembana e realizzato dal Centro Storico Culturale con il Polo culturale Mercatorum e Priula, l’As- sociazione Oter, la Cooperativa I Raìs di Dossena, l’Associazione Miniere di Dossena e il Gruppo Giovani Dossena. Edizione della guida bilingue La via Mercatorum tra Seri- na, Dossena, Cornello dei Tasso e San Giovanni Bianco, posa della segnaletica e della cartellonistica sul tratto di via previsto dal progetto, iniziative di valorizzazione. • 30 marzo, chiesa parrocchiale di San Giovanni Bianco, in occasione dell’apertura della settimana della Sacra Spina: concerto di Marco Ruggeri (organo) e Lina Uin- skyte (violino), Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi. • Estate - autunno. Partecipazione al progetto del CAI Bergamo per la valorizzazione della Linea Cadorna, d’intesa con il CAI Alta Valle Brembana. Referenti per il Centro, i soci Denis Pianetti e Claudio Malanchini. - 30 giugno visita guidata dal CAI Alta Valle Brembana alle trincee di Dordona. - 15 settembre, visita guidata dal CAI Val di Scalve alle trincee del Passo Venerocolo - Ricerche d’archivio e documentazione sulla storia delle trincee, in vista di un con- vegno di studio sulla Linea Cadorna; realizzazione della cartina della Linea Ca- dorna in territorio bergamasco. • 6 giugno. Pubblicazione del bando del concorso Eleganza discreta di una Valle - Con- corso di Fotografia Marco Fusco, promosso dal Centro Storico Culturale Valle Brem- bana “Felice Riceputi” in collaborazione con i Fotografi Brembani, e con il contributo di Anna Fusco, per ricordare la figura di Marco Fusco nativo di Piazza Brembana.

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• 7 giugno. Partecipazione all’iniziativa “Non c’è ragione di avere dolore. La soffe- renza interpretata dagli studenti” nella ricorrenza della XVIII Giornata del Sollie- vo, promossa presso l’Istituto Turoldo di Zogno dal Comitato Ospedale senza do- lore dell’ASST Papa Giovanni XXIII, a cura dei soci Gianbattista Busi e Antonio Tarenghi. • Mese di giugno. Realizzazione della Guida alla chiesa di Santa Elisabetta a Cam- brembo per conto della parrocchia di Valleve, a cura del socio Mino Calvi. • 29 giugno. Partecipazione alla manifestazione Un assaggio di Mercatorum, itinera- rio culturale-gastronomico tra San Giovanni Bianco, Cornello dei Tasso e Oneta, lungo la Via Mercatorum, nell’ambito del progetto “Asset”. • 30 giugno visita guidata alle trincee di Dordona nell’ambito delle iniziative del progetto di riscoperta e valorizzazione della Linea Cadorna promosso dal Cai Ber- gamo, con la collaborazione del Centro Storico Culturale, del CAI Alta Valle Brem- bana e di altre associazioni. • 6 Luglio. Apertura a Casa Ceresa di San Giovanni Bianco della mostra La passione del collezionista, opere della collezione artistica del compianto socio Giuseppe Giupponi, in collaborazione con la famiglia, con il Comune e con l’ANPI Valle Brembana (dal 6 al 21 luglio). • 10 luglio. Conferenza a Serina della socia Silvia Bonomi sul tema: Presentazione della guida alla Via Mercatorum, in collaborazione con il CAI Val Serina. • 13 luglio. Visita guidata all’Abbazia di Astino e alla pala della Crocifissione dipinta da Giovan Battista Guarinoni e restaurata per iniziativa del Centro Storico Culturale. A cura della storica dell’arte Alessandra Civai e del restauratore Antonio Zaccaria. • 27 luglio. Patrocinio e contributo all’edizione della guida al Sentiero partigiano Martiri di , a cura del socio Bruno Bianchi • Luglio - agosto. Patrocinio mostra LEI - Opere di Giuseppe Milesi, a Casa Ceresa di San Giovanni Bianco. • Estate-autunno. Realizzazione del progetto regionale Uomo e ambiente: antichi pa- stori, minatori e sacerdoti alle sorgenti del Brembo di Carona, per ricerche archeo- logiche nel territorio di Carona, in accordo con la Soprintendenza Archeologica della Lombardia e in collaborazione con il Museo Archeologico di Bergamo, con il contributo di Regione Lombardia e della Comunità Montana Valle Brembana. • 17 luglio. Presentazione a Piazza Brembana del numero monografico estivo del giornale L’alta Valle Brembana, d’intesa con le Parrocchie e le Unità pastorali dell’alta Valle Brembana. Tema: L’emigrazione nella storia dell’alta Valle Bremba- na; testi di Eleonora Arizzi, Diletta Monaci, Chiara Delfanti e Mino Calvi, che ha coordinato l’iniziativa. • Mese di luglio. Patrocinio alla mostra fotografica del socio Ettore Ruggeri allestita a Poscante sul tema Il lavoro nel paese e nel mondo.

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• 20 luglio. Presentazione a Cornello dei Tasso, della guida storico artistica alla Via Mercatorum, nell’ambito del progetto “Asset”. • 7 agosto. Conferenza a Serina del socio Roberto Belotti sul tema: Serina: note di storia, paesaggio e costume nella suggestione delle cartoline d’epoca, in collabo- razione con il CAI Val Serina. • 9 agosto. Collaborazione alla manifestazione “Una valle da sfogliare...”, mostra del libro a Cusio. Esposizione dei libri del Centro Storico; visita guidata ai luoghi notevoli del paese; conferenza del socio Marco Gerosa sul tema Gli oratori di Sant’Alberto e San Giovanni. Una nuova storia dalle vecchie carte. • 10 agosto. Collaborazione con il Comune di Dossena e patrocinio per il Premio Dossena di Poesia dialettale • Mese di agosto. Esposizione dei libri del Centro Storico nell’atelier della nostra so- cia Raffaella Passerini a Piazza Brembana. • Mesi di luglio e agosto: patrocini alla redazione dell’opuscolo sui Martiri di Cor- nalba, alla mostra sul lavoro a Poscante e nel mondo e alla mostra sul vignettista Aldo Bortolotti a Piazza Brembana. • 30 agosto, Lenna, Santuario della Madonna della Coltura. Concerto del duo Ema- nuel Carrara (pianoforte), Fabio Maini (clarinetto). In collaborazione della par- rocchia di San Martino oltre la Goggia. Il concerto è stato dedicato alla memoria del nostro presidente Felice Riceputi, nel decennale della scomparsa. • 30 agosto - 1 settembre. Partecipazione con il Gal Valbrembana 2020 alla Fiera di Sant’Alessandro a Bergamo. Esposizione delle pubblicazioni del Centro Storico. • 31 agosto - 8 settembre. Partecipazione alla manifestazione “Fungolandia” di Al- tobrembo, a cura della socia Erika Locatelli. Patrocinio e contributo alla manifesta- zione Musica in natura: concerti in quota e alla visita guidata all’Orto Botanico di Carona, nel decennale della scomparsa di Felice Riceputi. • Settembre. Settembre culturale a Casa Ceresa di San Giovanni Bianco. 13 settem- bre. Mino Calvi, La Valle Brembana di 100 anni fa nelle immagini di Eugenio Go- glio; 20 settembre. Erika Locatelli, Sudan: viaggio fotografico nella terra dei fa- raoni neri; 27 settembre. Premiazioni del concorso “Fotografando 2019”. • 19 Settembre. Collaborazione con il Cai Alta Valle Brembana alla Giornata del- l’Unicef in alta Valle Brembana con la partecipazione di vari soci. • 22 settembre. Presentazione a Oneta di San Giovanni Bianco della guida storico artistica alla Via Mercatorum, nell’ambito del progetto “Asset”. • 28 settembre. Due lingue per il borgo di Cornello, visita guidata a Cornello dei Tasso in bergamasco e in inglese (a cura dei soci Tarcisio Bottani, Erika Locatelli e Michela Giupponi), in occasione della Giornata Europea delle Lingue, in collabo- razione con il Museo dei Tasso e della Storia Postale di Cornello.

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• 29 settembre - 3 ottobre. Partecipazione alla Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato dell’Ufficio Migranti della Diocesi di Bergamo. Presentazione del libro sull’emigrazione in alta Valle Brembana e collaborazione alla realizzazione della Guida Global Walk 2019. • Ottobre. Avvio del San Pellegrino Festival di Poesia per e dei bambini 2019/20; co- ordinamento del socio Bonaventura Foppolo. • Ottobre-novembre. Prima fase dei Venerdì culturali nella Sala Putti di San Pellegri- no Terme, in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura. Enzo Leone: Romanzi filosofici della modernità (Candido di Voltaire, I viaggi di Gulliver, di Swift, Robin- son Crusoe di Defoe); 25 ottobre: Federica Guerini, Presentazione dell’edizione italiana dello studio del 1903 dell’antropologo austriaco Karl von Ettmayer “Ber- gamaskische Alpenmundarten” (Dialetti Alpini Bergamaschi); Claudia Lazzaroni, Il paesaggio nei pittori della Valle Brembana. • 30 novembre. Presentazione di Quaderni Brembani 18, annuario del Centro Stori- co, al Museo della Valle di Zogno. • Novembre - dicembre. Prima fase del Corso di storia locale alle Medie di San Pel- legrino Terme, coordinamento del socio Marco Mosca, lezioni tenute dai soci Mi- chela Giupponi, Erika Locatelli, Michela Lazzarini, Marco Mosca. • Autunno. Collaborazione con l’Associazione “Le terre dei Baschenis” e altri sogget- ti per l’attività dell’anno corrente e per la preparazione del convegno I Baschenis. Una famiglia di frescanti dalla Valle Brembana alle Valli Trentine dedicato ai pittori Baschenis nella provincia di Bergamo e in Trentino, che si terrà nel settembre 2020. • Autunno - inverno. Collaborazione al concorso per Borse di studio dedicate alla memoria di Giuseppe Giupponi “Fuì”, promosso dalla famiglia, d’intesa con il Centro Storico, il Comune di San Giovanni Bianco e l’Anpi Valle Brembana. • Autunno-inverno: redazione dei testi per il libro dedicato alla storia del Consorzio BIM Bergamo, per conto del Consorzio BIM - Bacini Imbriferi Montani del lago di Como e fiumi Brembo e Serio. A cura dei soci GianMario Arizzi, Arrigo Arrigoni, Tarcisio Bottani, Mino Calvi, Giuseppe Gentili, Simona Gentili, Wanda Taufer. • Autunno- primavera. Concorso fotografico alla memoria di Marco Fusco. Tema: Eleganza discreta di una Valle - Concorso di Fotografia Marco Fusco, con il con- tributo della socia Anna Fusco, in collaborazione con i Fotografi Brembani. • Inverno - primavera. Partecipazione al progetto della Parrocchia e del Comune di Dossena finalizzato al restauro e allo studio artistico di due tele della locale chiesa parrocchiale attribuite a Paolo Caliari detto il Veronese o alla sua cerchia.

• Entro fine anno. Raccolta e trascrizione, da parte dei soci, di lettere, diari, memoria- li e immagini dei soldati brembani combattenti nella seconda guerra mondiale. L’iniziativa è finalizzata alla pubblicazione di un volume che sarà presentato nel mese di giugno 2020, nell’80° anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia.

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• Mostre in Villa Funicolare: - Dal 19 luglio al 4 agosto: “Il bello dell’arte” mostra collettiva del gruppo “Punto di fuga”. - Dal 9 al 24 agosto: “Incisione, grafica d’arte, stampa”, di Vera Rondi e Mauri- zio Scotti. • Per quanto riguarda, infine, il tesseramento, a tutt’oggi abbiamo emesso la tessera n. 488. Togliendo le tessere non rinnovate nel corso degli anni e quelle dei soci de- funti, gli effettivi per il 2019 assommano a 294 unità.

17 Quaderni Brembani 18 Ricordo di Felice Riceputi ANTEPRIMA a dieci anni dalla scomparsa

a cura del Direttivo

ieci anni fa, la notte del 4 settembre 2009, ci lasciava il nostro presidente Felice DRiceputi, che nel 2002, assieme a un gruppo di amici, aveva fondato il Centro Storico Culturale Valle Brembana, che ora porta il suo nome, guidandolo poi con pe- rizia e moderazione fino all’improvvisa scomparsa. Vogliamo qui ricordarlo riproponendo il testo letto dal nostro attuale presidente il 30 agosto scorso, in apertura del concerto di musica classica dedicato alla sua memoria, tenutosi nel santuario della Madonna della Coltura a Lenna. Il testo riprende e rielabo- ra quanto già era stato scritto sul n. 8 di Quaderni Brembani, nella parte dedicata a Ri- ceputi. Nato a Carona nel 1949, laureato in Lettere all’Università Cattolica di Milano, per an- ni si dedicò all’insegnamento di Lettere, alle Scuole Medie di Brembilla e Zogno e poi di Italiano e Storia all’Istituto Turoldo. Oltre che all’insegnamento, dedicò molto del suo tempo all’attività politico-ammini- strativa, come consigliere comunale di Brembilla, e a quella sindacale, prima nella CGIL Scuola e poi come responsabile dello SPI di Zogno. Contemporaneamente svol- se un’intensa attività di giornalista, seguendo con attenzione e con onestà le vicende della Valle Brembana. Nel 1994 iniziò il suo impegno come ricercatore di storia locale, collaborando (con Tarcisio Bottani e Giuseppe Giupponi) al libro La Resistenza in Valle Brembana, a cui seguirono anni di ricerche sfociate in una intensa attività editoriale. Nel 1997 pubblicò Storia della Valle Brembana, che costituisce il necessario punto di partenza per ogni ricerca storica dedicata alla Valle; a completamento dell’opera, seguì nel 1999 la pubblicazione di Storia della Valle Brembana. Il Novecento. Scris- se inoltre, con altri autori, alcuni libri sulla storia dei paesi dell’alta Valle Brembana: Valtorta, , , Moio de’ Calvi e, da solo, la pregevole opera dedicata ai comuni della Val Fondra, oltre a varie monografie di storia e cultura lo- cale. Nel 2002, assieme ad alcuni amici, fondò il Centro Storico Culturale Valle Brembana, coronando il sogno che coltivava da tempo di costituire un gruppo di appassionati che potesse incentivare la ricerca storica, rendendola accessibile all’intera popolazione. Per il Centro Storico ha coordinato in quegli anni, con i suoi colleghi del Direttivo, l’edizione dell’Annuario Quaderni Brembani e ha sostenuto con entusiasmo tutte le

18 Quaderni Brembani 18 ANTEPRIMA altre iniziative culturali ed editoriali, a cominciare dal fortunato volume Il Sogno brembano, per il quale ha personalmente curato la parte dedicata alla ferrovia della Valle Brembana. Nelle settimane prima di morire stava ultimando la redazione di un volume sulla storia della Manifattura di Valle Brembana, presentato postumo nel 2010. Felice Riceputi era animato dall’entusiasmo proprio dei giovani, sempre pronto ad av- viare qualche progetto di ricerca, sempre disponibile a dare un consiglio e un aiuto concreto a chi, soprattutto giovani studenti e laureandi, si rivolgeva a lui per conoscere più a fondo la storia e la cultura della Valle Brembana. Dal 2010 il Centro Storico Culturale Valle Brembana è dedicato alla sua memoria.

Il metodo storiografico di Riceputi Partendo dal presupposto che la storia non è un semplice susseguirsi di vicende deter- minate dalla volontà di singoli individui, ma è la risultante complessa di situazioni, pensieri, forze e azioni individuali e collettive che ne condizionano l’evolversi, Rice- puti ha applicato questo metro d’analisi alle sue ricerche, collocando l’uomo e le sue azioni al centro del processo evolutivo e delle dinamiche economiche. Chi fa la storia? I grandi uomini o le masse? Un tempo si narrava la storia come un sus- seguirsi di date e di eventi scanditi da uomini più o meno famosi e potenti che si pone- vano, nel bene e nel male, come elemento discriminante del procedere del tempo. Le masse erano considerate solo un indistinto contorno delle imprese di pochi, nonché le destinatarie passive delle conseguenze delle azioni di questi. E anche quando si veri- ficavano delle imprese collettive, si consideravano solo come eventi accidentalmente

Felice Riceputi riceve dal presidente del Lions Club Valle Brembana dott. Pietro Bernasconi il Premio “Gens Priula” 2009

19 Quaderni Brembani 18

sfuggiti al controllo dei potenti, oppure organizzati dagli stessi. ANTEPRIMA Ben diverso in proposito era il pensiero di Riceputi: egli aveva ben presente la lezione degli sto- rici contemporanei, tra cui i re- dattori della rivista francese Les Annales, che attorno alla metà del Novecento hanno sancito il passaggio da una storiografia tradizionale intesa come succe- dersi di individui ed eventi ad una basata sull’uomo, la società e il suo divenire. Ne consegue che la storia è fatta da una pluralità dei soggetti e non solo dai grandi personaggi, e che l’azione delle persone è in- trecciata con le condizioni so- ciali, antropologiche e fisico- ambientali in cui esse operano. Chi legge le opere storiche sulla Valle Brembana di Riceputi vi trova passo dopo passo la con- Felice Riceputi tra i libri del Centro Storico Culturale cretizzazione di questi concetti, la rivalutazione del ruolo della gente brembana, rappresentata nella sua quotidiana lot- ta per la sopravvivenza, alle prese con le dinamiche sociali ed economiche e tesa a ri- tagliarsi uno spazio nel proprio tempo. Un’altra caratteristica dello storico è l’interpretazione dei documenti e il loro uso per ricostruire il più verosimilmente possibile la realtà di un momento e di un fenomeno storico. Molto spesso, però, i documenti giunti fino a noi hanno un carattere di ufficialità, un formalismo che può anche essere ben diverso dall’effettivo contesto in cui furono pro- dotti. Prendiamo ad esempio gli atti notarili, di cui abbiamo ampia disponibilità e che costi- tuiscono una delle fonti d’informazione più diffuse e dettagliate: il contenuto di questi atti rispecchia veramente quanto accadeva nella realtà o più probabilmente si limita a fornire una interpretazione ufficiale della stessa? Riceputi ripeteva spesso che la storia non è necessariamente quella che troviamo regi- strata nei documenti d’archivio e in particolare negli atti notarili: “Se dovessimo scri- vere la storia dei nostri giorni sulla scorta degli atti notarili e dei documenti ufficiali che vengono prodotti ne uscirebbe un’immagine credibile o distorta del mondo attua- le?”. Con ciò intendeva affermare la necessità di andare al di là della fredda ufficialità dei testi, per scoprire, mediante la riflessione e il confronto con altri contesti, il vero volto dei protagonisti del passato. I libri di Riceputi e in particolare i due volumi sulla Storia della Valle Brembana, con

20 Quaderni Brembani 18 ANTEPRIMA linguaggio semplice, accessibile a tutti, che ha cercato di trasfondere anche nello stile dei Quaderni, senza indulgere al pressappochismo, ci presentano la limpida e parteci- pata rappresentazione della vera essenza della nostra gente più di certi volumi stracol- mi di note che si riducono a un’accozzaglia di date, a un mero elenco di fatti, di perso- naggi, di luoghi, messi lì solo perché rinvenuti in documenti, ma tra loro disgiunti, senza una rielaborazione critica: una pedante compilazione, insomma. L’altro grande merito di Riceputi è la scoperta, assieme a Francesco Dordoni, e l’avvio della valorizzazione delle incisioni rupestri della Val Camisana di Carona. Queste an- tiche incisioni sono adesso in fase di studio da parte di esperti archeologi coordinati dal Civico Museo Archeologico di Bergamo e supportati dal nostro Centro Storico Culturale e si stanno rivelando una fonte preziosa di conoscenza, non solo per la ricca iconografia di epoca storica che rappresentano, ma soprattutto per le incisioni proto- storiche e per le iscrizioni leponzie che risalgono al III secolo a. C e sono la più antica fonte scritta che mai sia stata reperita sul nostro territorio.

Il Centro Storico Culturale Valle Brembana senza Riceputi Viene da chiedersi se dieci anni dopo la morte di Riceputi il Centro Storico continui a tener fede agli obiettivi che lui e i suoi amici individuarono il 28 marzo 2002 quando stesero l’atto costitutivo della nostra Associazione (pubblicato ogni anno nelle prime pagine dell’Annuario). Il sogno di Riceputi, che era andato maturando negli anni precedenti con frequenti scambi di opinioni con tanti autorevoli personaggi della Valle (primo fra tutti don Giu- lio Gabanelli) e con coloro che avrebbero poi fondato l’Associazione, era di poter con- tare su un gruppo di persone motivate, in grado di formulare proposte e iniziative, coinvolgendo le persone più attente alle istanze culturali. Dal 2009 i soci sono notevolmente aumentati, arrivando a circa trecento; i vari numeri di Quaderni Brembani sono diventati assai voluminosi e raccolgono ogni anno oltre una cinquantina di testi; le iniziative messe in cantiere sono numerose e - si spera - di buon livello, di conseguenza, è cresciuto anche il bilancio economico annuale; si in- tensificano i rapporti con le altre associazioni e con le istituzioni, che considerano il Centro Storico un punto di riferimento nel campo culturale. In questi anni il Direttivo si è impegnato perché il Centro Storico sia veramente un’en- tità collaborante e solidale, volta a “promuovere la conoscenza, la conservazione e la diffusione del patrimonio storico, culturale, artistico e ambientale della Valle Brem- bana”, come recitano lo statuto e l’atto costitutivo. L’auspicio è che i soci intensifichi- no il loro sostegno, intervenendo con assiduità alle varie iniziative e alle assemblee, siano disponibili al coinvolgimento propositivo e organizzativo dei programmi del Centro, s’impegnino ad accrescere le adesioni e a diffondere la conoscenza della no- stra Associazione e considerino Quaderni Brembani un momento di crescita colletti- va, più che un mezzo per proporre le loro esercitazioni letterarie. Solo così il Centro Storico Culturale potrà essere il punto di riferimento sempre più autorevole per la cultura della Valle.

21 APERTURA L Chiara Rossi,DiegoVeneziano di Il sitodeiPianidiSassoaCarona(BG) cate abnormiche sisuccedevanoerendendo lazonatroppoinospitale peruninsedia- scendere avalle percircostanzesfavorevoli, chiraccontadigrandifrane, chidinevi- nienza deifondatoridelpaese, gentecheabitavapiùsu,aipianidelSasso,costretti e aggiungeva alcunenoteoriginali, matuttiiracconticoncordavanosulluogodiprove- raccontavano delleoriginiquasi misteriosedelnostropaese.Ogninucleofamigliare Molti dinoi,natiaCarona,ricordano, quandonellelunghegiornateinvernali,inonni - pubblicazionedeirisultatierealizzazione diduepannellididascalicidaporre pres- - rilievidelleiscrizionidelmassoCamisana1; - surveydiindividuazionedellestrutture delterritorioinaltaquota; studio dellecarote prelevate- nellatorbiera attraversol’analisideicarbonieresti analisi alC14suicampionivegetalieicarbonirecuperati- all’internodellecarote e - scavo archeologico aiPiani diSasso:aperturaun’ampiaarea discavoincorri- ni Brembani te neglianniscorsi(edocumentatedagliarticolipubblicatisuvarinumeridi Il progetto, chefaseguitoallenumerose campagnediricerca archeologica giàattua- Soprintendenza Archeologica dellaLombardia. dell’Università MilanoBicoccaedelComunediCarona econl’autorizzazionedella la DinamicadeiProcessi Ambientali, LaboratoriodiPalinologiaePaleoecologia, del Dipartimentodilettere efilosofiadell’UniversitàdiTrento, delCNRIstitutoper Valle Brembana eilCivicoMuseo Archeologico diBergamo, conlapartecipazione del Brembo diCarona Quaderni Brembani 18 apporre presso ilsitoarcheologico deiPianidiSasso. so ilcalcodelmassoCamisana1nelpaesediCarona ediunpannellodescrittivoda vegetali inesseconservatiestudiodeicampioniditerreno; sui carboniprelevati neisaggidiscavo; mere scavatenellaroccia; spondenza diunastrutturaetàaltomedievaleeunpiccolosaggiopresso leca- Stefania Casini,EnricoCroce, FrancescoDordoni, progetto a relazione cheseguedàcontodellaprimafasedeilavorieseguitinell’ambitodel ), prevede iseguentiinterventi: Uomo eambiente:antichipastori,minatorisacerdotiallesorgenti , fruttodellacollaborazionetrailCentro StoricoCulturale * 22 Quader- APERTURA Dizio- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Tutto questo ci convinse a cercare la col- Tutto 23 . 4 , intorno al quale erano stati effettuati anche limitati interventi di , intorno al quale erano stati effettuati 2 (1819) di Giovanni Maironi da Ponte un accenno ad un borgo perdu- un accenno ad un borgo (1819) di Giovanni Maironi da Ponte Schizzo itinerario della Val Brembana e delle Valli Trompia e Sabbia, e Trompia e delle Valli Brembana Val Schizzo itinerario della “alle radici del monte Sasso”. . Le ricerche si erano concentrate in modo particolare sul rilievo e la lettura . Le ricerche si erano concentrate in modo Nello 1 . . Altre ricerche archeologiche erano state condotte in vari punti della Val Cami- Val della Altre ricerche archeologiche erano state condotte in vari punti . 3 A seguito della segnalazione nel 2014 vennero effettuati sondaggi esplorativi anche ai seguito della segnalazione nel 2014 vennero effettuati A Piani di Sasso, che portarono all’individuazione di resti archeologici in corrisponden- nonché in- za di alcune anomalie individuate sul terreno e visibili anche da foto aerea, 1 Bassi et al. 2016. 2 Casini et al. 2010; Casini, Fossati 2013; Casini, Fossati 2016. 3 Casini et al. 2012. 4 Croce et al. 2018. mento stabile. Sembrava una leggenda, un racconto fantastico ma, quando nel 2004, fantastico ma, leggenda, un racconto Sembrava una mento stabile. fotografica una prima catalogazione Riceputi, iniziai prof. Felice con il compianto cominciò a pren- dal nonno la storia raccontatami della valle Camisana, delle incisioni visi donne con scene di vita quotidiana, anche Le incisioni raffiguravano dere corpo. spade, un’iscrizio- e uomini armati di in ceste, danzanti raccoglievano frutti felici che avesse che la leggenda Possibile paese detto Mertarga’. stato in questo ne ‘noi siamo Angelo Fossa- Casini, il dott. Nel frattempo la dott. Stefania anche un fondo di verità? una catalogazione e una squadra di archeologhi, iniziavano ti, il dott. Filippo Motta Leponzio. isolando diverse iscrizioni in alfabeto scientifica del materiale studioso degli itinerari alpini a galla quando Nello Camozzi, uno Il mio dubbio ritornò per una ricerca relativa a un villag- mi propose di collaborare Vinci, di Leonardo Da Pagliari, verso il Passo da localizzare oltre Vinciano, Aipner solo dal gio, denominato di Cigola lo aveva annotato a due Leonardo Windsor, la Biblioteca Reale di conservato presso fatte le dovute Ambria, dunque, quattro miglia dalla valtellinese miglia da Carona e sito non doveva essere loca- tra le località, per Camozzi il proporzioni delle distanze ma molto più su. Poteva essere il villaggio lizzato a Pagliari, come altri sostenevano, i primi sopralluoghi che ci convinsero della di cui raccontavano i nonni? Iniziammo basso fuoco, una struttura in pietra di circa ot- particolarità del luogo, molte scorie di Nord Sud, una strada tracciata in modo tanta metri che attraversa il prato in direzione ampliò la ricerca includendo cartografia da evitare il centro del sito indagato. Camozzi ricerche d’archivio. Individuò inoltre nel storica, aerofotografie all’infrarosso e 1. Le indagini archeologiche ai Piani di Sasso ai 1. Le indagini archeologiche Archeo- Camozzi segnalarono al Civico Museo Nel 2014 Francesco Dordoni e Nello individuato ai Piani di Sasso di Carona. Il personale il sito da loro logico di Bergamo nelle attività di localizzazione dei massi incisi del Museo a quel tempo era impegnato Valle Aga e in ai piedi del Monte Torbiere, delle e del rilievo delle incisioni, nell’area Camisana nario Odeporico to di Carona Camisana. Val incisioni rupestri della laborazione del gruppo di studio delle (Francesco Dordoni) scavo delle numerose iscrizioni celtiche del masso Camisana 1, situato nell’area delle sor- delle numerose iscrizioni celtiche del genti del Brembo sana, dove piccoli sondaggi avevano permesso di recuperare carboni di legna da sot- sana, dove piccoli sondaggi avevano toporre a datazioni radiometriche APERTURA alcuni casiledimensioni inizialisonostate ampliateincorsodiscavo, unavoltarico- gare. Iprimisaggi, effettuati ameroscopoesplorativo, misuravanocirca1mx1m. In Le dimensionivariabilideisaggi sonostatedeciseinrapportoalleevidenzedainda- stino dellasituazionedipartenza econunbassoimpattopaesaggistico. a preservarneleradici,perpoterla riposizionareascavoconcluso,nell’otticadiripri- I saggistratigraficisonostati eseguitiasportandolacoticaerbosa,facendoattenzione loro ecorrelarliconattività umane enaturali. gando ildepositoarcheologicoperindividuareglistrati, cioè livellidistinguibilitradi e il2019,intervenendoconscavicondottisecondometodo stratigrafico,ossiainda- laggio ecosìfuronoeffettuate altre4campagne diricerchearcheologiche,trail2016 In seguitoatalescopertasidecisediproseguirenell’indagine dellestrutturedelvil- ture indagaterivelaronotrattarsidiunvillaggioconuna lungastoriadioccupazione. velli antropizzaticollocabilitrail VII e ilXIIIsecolod.C.Findasubitolepochestrut- denze scoperte,arrivandoallaconclusionecheisondaggi avevanointercettatodeili- stoli carboniosipermisedidatare,conilmetododelradiocarbonio, alcunedelleevi- dicate daglistessiscopritorinellalorosegnalazione.Ilrinvenimento dinumerosifru- Quaderni Brembani 18 Foto panoramicadeiPianidiSasso(©2011 F. Dordoni,N.Camozzi) 24 APERTURA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 25 . Ogni strato, che rappresenta l’esito di un’attività umana o naturale . Ogni strato, che rappresenta l’esito 5 del passato, prima di essere asportato viene numerato, documentato con disegni, foto- del passato, prima di essere asportato quantitati- grafie e apposite schede descrittive, per evitare di perdere dati qualitativi e vi, che sono indizi utili alla ricostruzione dell’attività che lo strato rappresenta. Lo scavo viene normalmente rappresentato graficamente in pianta, per documentare i le relazioni planimetriche degli oggetti e degli strati, e in sezione, per evidenziare in rapporti tra gli strati e la successione degli eventi. Per produrre la documentazione in grado pianta si utilizza comunemente la tecnica del fotomosaico; è una procedura 5 Harris 1983. nosciuta la presenza di stratificazione di interesse archeologico o di elementi struttu- nosciuta la presenza di stratificazione strutture e di ha permesso di avere una visione più ampia delle rali. L’ampliamento e la successione nel tempo. comprenderne meglio l’organizzazione è proceduto allo scavo stratigrafico. La stratifi- Una volta asportato il manto erboso si l’insieme di modelli naturali di erosione e de- cazione archeologica è, secondo Harris, dall’uomo mediante scavi e effettuate posito, intrecciati con alterazioni del paesaggio attività edilizie APERTURA Per lestrutture murariesirealizzanoanche disegniprospetticiche restituiscano per viadocumentale. asportando laterradeglistrati, scomparedeltuttoenonpuòesserericostruita,se sto procedimentofissaper sempre sullacartaunasituazioneche,scavando,ossia strumenti dimisuraprecisione, comelastazioneelettronicatotaleolivella.Que- spesso vengonoanchedisegnate manualmenteincorsodiscavo,conilsupporto a documentarelaparetecreatasi allimitedelloscavoaconclusionedeilavori,ma Le sezionipossonoesseredisegnateconlastessatecnica usataperlepiante,andando metrici chedocumentanoinpiantalevariefasidelloscavo stratigrafico(fig.2). segno vettorialedelloscavo.Questeprocedureconsentono direalizzaredisegniplani- consentono diottenere,permezzoappositisoftware,la basesucuirealizzareundi- te presentiinpiùdiunoscatto,sicreanoipunticontrollo, cheunavoltamisurati Apponendo dellemire(puntibenriconoscibiliinfotografia) sulterreno,possibilmen- sul terrenoedistrumentimisura,comeperesempiola stazionetotaleoilteodolite. Per realizzareunfotopianodiprecisioneènecessarioavvalersi dipunticontrollo mente precisa,sucuièpossibileeffettuare misurelineari. tografia eandandoacreareilcosiddetto“fotopiano”,un’immagine inscalaemetrica- più omenoperpendicolarmenteaunpiano,annullandogli effetti prospetticidellafo- Il fotoraddrizzamentoèunatecnicachepermettedirettificareun’immaginescattata di restituireimmaginicompositedagruppifotografiesottopostearaddrizzamento. realizzata apartire daesso.Ildisegnoèarricchitodall’annotazionedeinumeridellestrutture Quaderni Brembani 18 e deglistratiarcheologici edallapresenza dipuntiquotaticonstazionetotale.Lestrutture Fig. 2.Fotopianorealizzato conlatecnicadelfotomosaicoerelativa piantadiscavo riconosciute sonorese ancheacoloridifferenti, per facilitare laletturadellapianta 26 APERTURA C) e, per il mo- 14 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 27 2. Il saggio CVS S04 dopo aver analizzato i risultati Archeologico di Bergamo, Nel 2016 il Civico Museo ai Piani di Sasso, ha deciso di ampliare l’inda- prodotti dai primi sondaggi esplorativi saggio 04 (CVS S04), in cui erano state in- gine stratigrafica nell’area del cosiddetto nel corso di è stata indagata a secco. L’area dividuate delle probabili strutture in pietra portato all’individuazione di diverse strut- 3 campagne di scavo successive, che hanno al solo livello delle fondazioni o al mas- ture, nella maggior parte dei casi conservate All’interno di alcune strutture sono state trovate simo per i primi corsi delle murature. ne hanno permesso la datazione radiocarbo- anche tracce di focolari, con carboni che di frustoli di carbone, risalgono tutte all’epoca nica. Le date, ottenute tramite l’analisi va dalla fine del XIII secolo d.C. agli inizi del medioevale e coprono un periodo che secolo d.C. XV parzialmente interrato (fig. 3), ossia rica- La prima struttura individuata è un ambiente di circa 1 metro e stabilizzando poi al- vato asportando il terreno fino a una profondità perimetrali a secco, i cui alzati proseguivano meno tre delle pareti del vano con muri esterno. La struttura delimitava uno spazio in- anche al di sopra del piano di calpestio sul terno di circa 4 x 5m, ed è stata datata all’epoca medioevale grazie alla presenza pavimento di un focolare da cui è stato possibile prelevare carboni di legna. spesso Nella zona circostante i Piani di Sasso si possono osservare delle baite moderne, proba- ancora in uso da parte dei pastori, costruite con la stessa tecnica: la parte interrata bilmente favorisce un migliore isolamento termico dell’ambiente ed è strutturalmente funzionale all’equilibrio statico dell’abitazione, che non presenta ulteriori fondazioni. da un Un’altra struttura interessante è emersa a pochi metri di distanza, ed è costituita solo livello del 1,10 m, denominato ES 72 (fig. 2), conservato al grosso muro, largo mento, rappresentano l’unica possibilità di ottenere dei riferimenti cronologici per de- mento, rappresentano l’unica possibilità di ricostruire la storia del sito e di mettere in finire la successione tra gli strati, al fine passato. relazione tra loro le attività svolte nel l’aspetto della struttura in alzato. I reperti archeologici raccolti nei vari strati, sono raccolti I reperti archeologici della struttura in alzato. l’aspetto dunque di collocare datare lo strato e casi permettono di che in molti quegli elementi eventuali ma- di una cronologia, facilitare la creazione nel tempo. Per le azioni umane strumentazio- nello spazio attraverso posizionati nello strato, vengono nufatti presenti sono rac- e solo successivamente elettronica totale, come la stazione ne di precisione, che si sono quelli riferimento cronologico un che offrono Gli oggetti colti e catalogati. ad esempio, all’interno “contesti chiusi”, ossia nelle tombe, rinvengono nei cosiddetti momento e ne basta uno sono stati deposti nel medesimo delle quali tutti i manufatti la datazione di tutti gli altri “fossile guida”, a permettere ben conosciuto, il cosiddetto so- Vi gli strati archeologici. La stessa cosa avviene anche per e della sepoltura stessa. caso di assenza di oggetti di metodi di datazione, soprattutto nel no naturalmente altri radiometriche, possibili su ben definite. Si tratta delle datazioni tipologia e cronologia nel caso di ritrovamenti particolar- carboni, ossa, denti e, qualsiasi reperto organico: particolare del villaggio ai cuoio, pelle, ecc. È questo il caso mente fortunati, legno, e scorie di lavorazione del si raccolgono soltanto chiodi di ferro Piani di Sasso, dove i livelli e le strutture indagate. Per- una datazione puntuale per ferro, che non offrono strati archeologici sono particolarmente impor- ciò i carboni che si raccolgono dagli alle analisi del radiocarbonio ( tanti, perché possono essere sottoposti APERTURA è sperimentato l’utilizzodeldroneconloscopo direalizzareunadocumentazione tri- Nell’ambito delle campagnediricercaarcheologica pressoilsitodeiPiani diSassosi 3. Ladocumentazionefotografica aerea conl’usodeldrone cora tuttadadefinire. pure illoroparzialeriutilizzo peraltrecostruzioni.Sitrattadiunastoriacomplessaan- vita, concostruzionidiedifici, illoroabbandonooaddiritturaladistruzione,op- Risulta, dunque,evidentecheilvillaggiodeiPianidiSasso haavutonumerosefasidi un ampliamentodiunadellestruttureprecedenti. lettura, chepotrebberappresentareun’ulteriorefasedioccupazione dell’area,oppure Tra leduestrutturesembraessernecollocataunaterza,malconservata edidifficile luogo lacostruzionedelmuro. costituisce il stata impostatalafondazionedelmurocirestituisceuna datatardo-medioevale,che perimetrali deglialtriduelati.L’analisi radiocarbonicadellostratosopraalqualeè to divistaplanimetrico,inquantononèstatopossibileidentificare concertezzaimuri formato dagrosselastredipietraposteinorizzontale,ma nonèbendefinibiledalpun- in operadellepietre.L’ambiente delimitato daquestiduemuriavevaunpavimento ni, conservatoperpocopiùdi2metri,macaratterizzatodaunaminorecuranellaposa correlato unsecondomuroperpendicolare(ES73,fig.2),circadellestessedimensio- ne eunriempimentointernodipietrepiùpiccoledisposteinmodocaotico. Ad essoè opera peculiare,formatadadueparamentiesternidipietrebenallineateconfaccepia- primo corsodipietreperunalunghezzacirca4metriecaratterizzatodaposain Quaderni Brembani 18 Fig. 3.Strutturaparzialmenteinterrata(saggioCVS04)incorsodiscavo terminus postquem della struttura,cioèladatadopoqualehaavuto 28 APERTURA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 29 Fig. 4. Foto zenitale dell’area di scavo 2019, realizzata tramite l’uso di un drone di scavo 2019, realizzata Fig. 4. Foto zenitale dell’area dimensionale di alto dettaglio della morfologia dell’area e ottenere una documenta- dell’area e ottenere della morfologia di alto dettaglio dimensionale tradizionale con al rilievo di scavo complementare aerea dell’area zione fotografica fotomosaico. permette di rea- fotografica che di documentazione è una tecnica La fotogrammetria della seconda guer- Nota già ai tempi e misurabile. modello tridimensionale lizzare un archeologica. Le alla documentazione fu poi adattata per scopi militari ra mondiale macchine fotografiche sono spesso utilizzate attrezzando tecniche fotogrammetriche da posizione elevata me- oppure eseguendo riprese fotografiche su aste telescopiche riprese aeree sono state diffu- palloni frenati, aerei o elicotteri. Le diante mongolfiere, di complessi struttura- in archeologia, per cogliere viste di insieme samente utilizzate altrimenti non realizzabili o per letture delle presenze archeologiche li, per effettuare l’avvento dei nuovi sistemi documentale. Negli ultimi anni, altre necessità di carattere droni, ha rappresentato una remoto, più comunemente detti aeromobili a pilotaggio La versatilità of- che ha coinvolto anche il mondo archeologico. piccola rivoluzione software di rielaborazione da drone e lo sviluppo di particolari ferta dalle riprese aeree rappresentazioni tridimen- agli archeologi di realizzare tridimensionale consentono topografica che su scala di dettaglio e di docu- sionali di alta precisione sia su scala più velocemente e con minor perdita di det- mentare scavi di grandi dimensioni molto taglio rispetto alla tecnica del fotomosaico. l’esecu- di rilievo tramite drone dell’area dei Piani di Sasso ha comportato L’attività a bassa e alta quota mediante drone teleco- zione di riprese fotografiche aeree zenitali con tecniche 3D e restituzione mandato seguite da elaborazioni fotogrammetriche APERTURA sione conglialberisuiversanti. di volocirca30minutiaunaquota94mdalsuolo,perevitareilrischiocolli- no staterealizzatetresessionidivoloconunDJIPhantompro,perunaduratatotale Nel 2019,pereffettuare ilrilievofotogrammetricoadaltissimodettagliodell’areaso- e perdocumentazioneaccessoria. grafica deglielaboratidirilievo,nonchéripresevideoperscopiindaginepreventiva Quaderni Brembani 18 Il disegnodiuna sezionecumulativa Momenti discavo 30 APERTURA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 31 Misurazioni con stazione totale 4. Le prospettive per il futuro e i tempi della ricerca e i tempi il futuro per 4. Le prospettive già in uno dei primi lo scavo di una nuova struttura, individuata Nel 2019 è iniziato Archeologico di Bergamo di ricerca del Civico Museo Al gruppo sondaggi esplorativi. grazie all’avvio di un pro- Trento anche studenti dell’Università di si sono affiancati focalizzato sullo studio delle evidenze ar- getto di dottorato presso questa Università, del Brembo di Carona. cheologiche in tutta l’area delle sorgenti di scavo di questa struttura e si spera di riuscire Nel prossimo anno sarà ampliata l’area attraverso scavi stratigrafici, nonché l’area a indagare anche nuovi settori del villaggio archeologica tese a individuare nuo- circostante, attraverso campagne di ricognizione il sito principale si integrava nel paesaggio cir- vi siti e a comprendere il modo in cui costante e interagiva con esso. presente nelle vicinanze dell’abitato, da parte Inoltre è in corso lo studio della torbiera delle Dinamiche paleoambientali coordinato di un team del CNR-Istituto per lo studio L’elaborazione delle foto ha consentito di creare un modello digitale di alta precisione creare un modello ha consentito di delle foto L’elaborazione texture fotografica è stata stesa una (DTM) su cui visibile del terreno della superficie foto aeree. ricavata dalle l’area di indagine in posizionare terreno sarà possibile modello digitale del Da questo e renderlo to- le curve di livello estrapolarne di coordinate cartografiche, un sistema documen- di effettuare ha permesso altresì delle foto aeree L’uso talmente misurabile. un unico scatto un’area di in- delle attività di scavo, riprendendo in tazione di dettaglio 4). Essendo inoltre i foto- mantenendo un ottimo dettaglio (Fig. dagine grande pur essere utilizzati per la do- nello spazio in modo preciso potranno grammi posizionati di dettaglio allo stesso modo come base per realizzare piante cumentazione di scavo dei fotomosaici tradizionali. APERTURA nell’area delletorbieresopraall’Armentarga zione ambientaledell’areanelpassato,inmodonondissimileaglistudigiàeffettuati mediante uncarotaggiomanualesipotrannoottenerenumerosidatirelativiall’evolu- dal dott.CesareRavazzi. Attraverso l’analisi diuncampionesedimentoprelevato I tempidellaricercatuttaviasonomoltolunghiesolotra qualcheannosipotrannoap- umane degliambientiforestaliedeipascoli. tropiche passatealtrimentinonidentificabili,comel’agricolturaelemodificazioni raccolti attraversoloscavoarcheologico,fornendoinformazionisumolteattivitàan- parte imprescindibiledellaricercasulleattivitàumanenelpassatoeintegranoidati Quaderni Brembani 18 dei PianidiSasso acuradelCNR-IDPA Il prelievo diuna carota dallatorbiera Le riprese condrone 32 6 . Glistudisulpaleo-ambientesonouna 6 Vedi Furlanetto et al.2018eZanon2014. degli stratiedunqueperstabilire la servono perstabilirelacronologia carboni edieventualimanufatti attività umane.Ledatazioni dei struire unastoriaverosimile delle re ainterpretazionisolideerico- tre zonemontane,perpoterarriva- fronti consitisimiliscopertiinal- studiati; ènecessariotrovarecon- vono essereelaboratiatavolinoe I datiraccoltisulcampo,infatti,de- chiara dellastoriadiquestosito. offriranno un’interpretazionepiù prezzare deirisultatiorganici, che APERTURA , No- , Palermo , Notizie Ar- , Notizie . CAI, Sezione di Un santuario cel- Notizie Archeologiche Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni . In: “Annuario CAI Valtellinese . In: “Annuario CAI , Notizie Archeologiche Bergomensi , Notizie Ricerche archeologiche alle sorgenti del alle sorgenti archeologiche Ricerche Frammenti della Grande Guerra nelle in- Frammenti della Grande Holocene vegetation history and quantitative 33 14, pp. 55-68. Incisioni protostoriche e iscrizioni leponzie su roccia Incisioni protostoriche Manuale di aerofotografia archeologica: metodologia, archeologica: Manuale di aerofotografia , Quaternary Science Reviews 200, pp. 212-236. L’alfabetario latino e le incisioni di età romana sulle rocce di Ca- sulle rocce latino e le incisioni di età romana L’alfabetario Incisioni rupestri e iscrizioni preromane a Carona, Val Brembana Val a Carona, Incisioni rupestri e iscrizioni preromane Quaderni Brembani , Leonardo da Vinci sulla cresta orobica sulla cresta da Vinci Leonardo , Bari Edipuglia. Guida alla Traversata delle Orobie sui passi di Leonardo delle Orobie Guida alla Traversata Principles of Archaeological Stratigraphy Archaeological Principles of Aerofotogrammetria con i droni : mappatura e modellazione 3D del territorio con i droni Aerofotogrammetria Primi dati sulla storia della vegetazione in alta Val Brembana durante l’Oloce- durante Brembana Primi dati sulla storia della vegetazione in alta Val , Bulletin d’etudes prehistoriques et archeologiques alpines XXIV, pp. 377-392. alpines XXIV, , Bulletin d’etudes prehistoriques et archeologiques (BG), in: LUSUARDI SIENA, S., PERASSI, C., SACCHI, F., SANNAZARO, M. (Eds.), Ar- M. (Eds.), SANNAZARO, C., SACCHI, F., (BG), in: LUSUARDI SIENA, S., PERASSI, 16, 2010, pp. 75-101. A., 2012. L., CROCE, E., LANDO, CASINI, S., LONGHI, C., CASTELLANO, del masso inciso CMS 1 nell’area e ritrovamenti Ricerche (Bergamo)? tico a Carona 18, 2010, pp. 133-154. cheologiche Bergomensi VENEZIANO, D., CASTELLANO, L., 2018. CROCE, E., e il 2017 tra il 2009 Bergamo) Camisana (Carona, ricognizioni e scavi condotti in Val Brembo: 25, 2017, pp. 147-161. Archeologiche Bergomensi tizie COMOLLI, R., NO- BRUNETTI, M., F., VALLÈ, C., PINI, R., G., RAVAZZI, FURLANETTO, 2018. V., VELLINO, M.D., GAROZZO, L., MAGGI, Alps. Evidence for a middle in a high-elevation oceanic district of the Italian climate reconstructions increase to late Holocene precipitation HARRIS, E.C., 1979 MICIELI, M., 2019, a Pilotaggio Remoto Aeromobili Sistemi da Sapr, con tecniche aerofotogrammetriche Flaccovio. CERAUDO, G., 2000, F., PICCARRETA, tecniche e applicazioni ZANON, M., 2014. Bergamo), (Carona, Armentarga la Moia ne. Indagini palinologiche presso 21, 2013, pp. 5-22. Bergomensi (Bergamo) CASINI, S., FOSSATI, A., MOTTA, F., 2010. F., A., MOTTA, CASINI, S., FOSSATI, 2016”. Sondrio, pp. 75-77. A., 2016. CASINI, S., FOSSATI, rona Mediterraneo. Scritti in ricordo di Maria Pia Rossigna- cheologia classica e post-classica tra Italia e pp. 173-181. e Pensiero, Milano, Vita ni. A., 2013. CASINI, S., FOSSATI, Bergamo) Camisana di Carona, (Val del Brembo alle sorgenti Bibliografia SALIMBENE, C., 2016. P., BASSI, S., BETTONAGLI, cisioni rupestri di Carona CAMOZZI, N., 2019. 2019. Bergamo, CAMOZZI, N., 2017. successione delle azioni umane e naturali che li hanno formati, ma anch’esse sono sot- hanno formati, ma e naturali che li delle azioni umane successione tempi di laboratorio. toposte ai ambientali in anche alle peculiarità si devono della ricerca archeologica I tempi lunghi condizioni meteorologi- frenato dalle lavoro in quota è talvolta il effettuata; cui viene dagli aspetti logi- influenzate anche possono essere e le attività di scavo che avverse talvolta bisogno di finanziamenti, ricerca hanno spesso le attività di stici. In ultimo per un periodo di tempo ade- ma essenziali per sostenerle erogati in modo discontinuo, l’interazione di gruppi il maggior numero di dati e per permettere guato a raccogliere alle indagini in corso. che assicurino un buon esito di ricercatori multidisciplinari, Brembana “F. Valle un ringraziamento al Centro Storico Culturale È doveroso quindi quei “tempi un po’ concreto e generoso aiuta ad accorciare Riceputi” il cui sostegno va alle sezioni CAI di Sesto accenno. Un altro ringraziamento lunghi” di cui si è fatto le loro strutture agli archeo- Brembana che, concedendo in uso San Giovanni e Piazza delle ricerche. logistiche mitigare le difficoltà logi, permettono di RICERCA L’ tela, cm202x152) Antichi documenti testimonianocheildipinto erastatoeseguitonel 1569daun locò primanel PalazzoCivicodelPodestà e,dal1874,all’Accademia Carrara. ca delmonasteronel1797,la telafuincameratadalComunediBergamo, chelacol- monastico di Astino conservatofinoainostrigiorni.Dopolasoppressione napoleoni- La pala,orarestituitaall’altare originario,èilpiùanticodipintomobiledelcomplesso la luceinunaprossimapubblicazione edicuianticipoquisoloalcunirisultati. tuzione fosseportataacompimento, èstataoggettodiunapprofondimentochevedrà della ComunitàMontana Valle Brembana),chedifattoharesopossibilelaresti- finanziamento dapartedelCentroStoricoCulturale Valle Brembana(conilcontributo che perl’occasioneèstatarestauratada Antonio Zaccariaconilgenerosoecompleto di del SantoSepolcrodi Astino ricollocata all’altaredellachiesa Guarinoni d’Averara, finalmente Novità sullapaladiGiovanBattista riferisco allatelaraffigurante tà dell’AccademiaCarraraealcomodatod’usoconcesso dalComunediBergamo. Mi per lastoriadell’edificio,sièaggiuntanel2018grazieall’interessamento eallavolon- cura di Alessandra Civai,Bergamo, FondazioneMIA),un’ulterioreopera,importante nastero restituito. Astino: lastoria,ilrestauro, leopere ritrovate valorizzato nellamostraorganizzata nel 2016nellesaleespositivedelchiostro( Dopo ilritornodivarieoperenellachiesamonasticadel S.Sepolcro,documentatoe no, benchéparziale,degliantichiarredi. atta ainnescare,perquantopossibile,unprocessovirtuosodi‘restituzione’ eripristi- trove, cheneèderivato,servitoanche,moltopraticamente,comedocumentazione vallombrosano delNordItalia.L’elenco dellenumeroseoperemancantiotrasferiteal- patrimonio artisticodiquelloche,untempo,fuilmaggioremonasterobenedettino ne dellevicendechehannoportatonegliultimiduesecolialdepauperamentodelricco numento asupportodelleattivitàdiconservazioneerecupero,ancheallaricostruzio- condotto inquestiannièstatoindirizzato,oltrecheallanecessariaconoscenzadelmo- te ilsuccessivo,secolaredegrado.Illavorodiricercastoricaestorico-artisticacheho erano stateasportateaseguitodellasoppressionedell’entereligiosonel1797eduran- ralistico, haresopossibileancheil‘ritorno’ dialcuneopered’arte,chedall’edificio di Bergamo, proprietariadelgrandiosomonumentoecircostantecompendionatu- Quaderni Brembani 18 Alessandra Civai dal 2007dallaCongregazionedellaMisericordiaMaggiore-FondazioneMIA imponente recuperodelComplessomonumentaledi Astino, promossoapartire , pala diunopiùantichialtaridellachiesamonastica. L’opera, Cristo crocifisso traiQuattro Evangelisti 34 , mostraecatalogoa (tempera su Il mo- RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni di una visita guidata ad Astino tenuta di una visita guidata ad 35 l’intervento sulla pala del Guarinoni nel corso l’intervento sulla pala del Guarinoni nel Il restauratore Antonio Zaccaria mentre illustra Antonio Zaccaria mentre Il restauratore da Alessandra Civai per i soci del Centro Storico i soci del Centro Alessandra Civai per da redatto da quattro Vangelo, Vangelo, scrittori diversi, ma il cui vero autore è Gesù che con lo spargi- mento del suo sangue ha redento l’umanità. Il restauro del dipinto, assai delica- stesa direttamente sulla tela senza preparazione to per la particolare tecnica a tempera e la generosità dei vari enti che hanno con- e per le precarie condizioni conservative, di ricontestualizzare un importante tassello corso a questo risultato, hanno permesso Astino. della storia sacra e artistica di giovane e brillante artista, Giovan giovane e di originario Battista Guarinoni, che Brembana, Val Alta in Averara giorno l’opera ai monaci il consegnò posta Santo per essere Venerdì del dei Quattro Evangelisti sull’altare della Pas- in tempo per la liturgia un’iscrizione sione. Come testimonia all’esecuzione in basso a destra, oltre al Gua- del dipinto partecipò, “Christofarus rinoni, anche il pittore identificabile con de Bergamo”, che collaborò Cristoforo Carminati, ad altre deco- con Guarinoni anche e del monastero, razioni della chiesa concluse nel 1572. La scena, che si ritaglia sulla pro- babile veduta della città di Bergamo, di gli Evangelisti ai piedi raffigura Cristo crocifisso, ciascuno caratte- rizzato dal suo simbolo: Giovanni con l’aquila, Matteo con l’angelo, Marco con il leone, Luca con il bue. Nel complesso l’immagine in- dica che la fede cristiana riconosce un solo RICERCA T di delle La divinamaternità.Storiaeiconografia alle disposizionidel e inEuropafraQuattrocentoCinquecento,peresserepoi“accantonata”seguito dell’area alpinaeprealpina,cheebbeilsuomomentodimaggiorediffusione inItalia un’antica iconografiamariana,presenteancheinmoltisantuaridellabergamasca e quella artisticaeiconografica,oltrechepertradizionalepopolare.Sitrattadi mai affascinante, siachelosiconsiderisottolaprospettivareligiosaedevozionale in fasce,implorandone ladivinaprotezione. Madonne dipinte, equantebracciatremanti, invece,avrannomostrato loro deipargoli sguardi dimadri,riconoscenti osupplichevoli,sisarannolevatialcospettodiqueste della crescita,chetuttavianon èesentedarischiepericoli.Chissà,neisecoli,quanti stimonianza figuratadiunmiracolo quotidiano,quelloemozionantedellanascita e me fisicoconilpropriofiglio dopoilparto.LaMadonnacheallattasuofiglioèlate- lattamento èilmomentopiù importanteperunamadre,inquantorappresentaillega- chiamo alleoriginidellavita,alteporematerno,accogliente enutritivo,mentrel’al- latte èdasempresimbolodifecondità,abbondanzae dibenessere;ilsenoèunri- pienezza eperfezionetantodaappartenereatutteleculture. Perogniciviltàumanail vente dellamaternità,disempliceepopolanabellezza,sempre rappresentatanellasua rena eumana:Mariachenutreilsuopiccoloalsenoèl’immagine piùriccaecommo- La madredellemadrièquiritrattainunaversionemeno aulicadelsolito,mapiùter- mento. lorosi, nellasterilità,gravidanza,nelpericolodiaborto, nelpartoenell’allatta- delle nutricieperquestovieneinvocatadalledonneneicicli mestrualiirregolariodo- così chelaMadonnaèdivenutaspecialeprotettricedelle partorienti,dellemadri, tidiane dell’uomo,soprattuttodaunpuntodivistacurativo, terapeuticoeprotettivo.È lo erendendolopiùdiretto,personalevicinoaibisognialleaspettativequo- na hasemprefattodafiltro,rendendopossibileilrapportoconladivinità,facilitando- tanza pressotuttelecomunitàlocali.NellatradizionepopolarelafiguradellaMadon- Con ilpassaredeisecolil’iconografiamarianahainfattiassuntounanotevoleimpor- della Vergine èsemprestato moltovivoeharadiciassailontane. immagini delgenereèpossibileancheinterrabrembanadove,com’ènoto,ilculto Quaderni Brembani 18 Denis Pianetti tutto particolareassumel’iconografiadella ra leraffigurazioni dellamaternitàdiMariaespressedall’artepittorica,unrilievo Madonne delLatte Concilio diTrento . Unitinerariofraalcunedellepiùsignificative 36 brembane Madonna delLatte . Iltemaèquanto RICERCA bi- Virgo Galaktotro- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Galactotrophousa Sellerio Editore, Palermo, 1999, p. 253. ebbe ampia diffusione soprattutto a par- soprattutto ebbe ampia diffusione , “colei che nutre con il latte”. L’immagine , “colei che nutre con 37 perde le proprie caratteristiche stilizzate a favore di perde le proprie caratteristiche stilizzate in “Medioevo”, anno XIII, n° 12, dicembre 2009, p. 31. galattofora o Madonna del Latte Uscendo dalla simbiosi tra Iside e la Madonna, ritroviamo le tra Iside e la Madonna, ritroviamo Uscendo dalla simbiosi 1 La maternità nascosta, Sola fra le donne. Mito e culto di Maria Vergine, Sola fra le donne. Mito e culto di Maria Vergine, galactotrofusa galactotrofusa Madonna del Latte nell’arte cristiana si troverebbe in realtà nella scena dell’Adorazione dei Magi nell’arte cristiana si troverebbe in realtà , ossia 2 zantina, le quali stimolarono una fiorente produzione di immagini devozionali sia nel- una fiorente produzione di immagini zantina, le quali stimolarono alcuni studiosi, la prima comparsa della la pittura che nella scultura. Secondo Lactans Priscilla a Roma (metà del II secolo d.C. circa): all’interno delle Catacombe di Santa si conosca, forse frutto della riflessione, o del sogno mariana che è la più antica effigie ritrarre una normale donna romana mentre privato, di un artigiano cristiano che volle rovinato dall’umidità e dalle nell’affresco, allatta il figlio tenendolo sulle ginocchia; visibile il contorno, color ocra, anche di un’altra scrostature dell’intonaco, vi è appena una stella, il che lo legherebbe alla santa Nati- figura, quella di un profeta che indica vità. una rappresentazione più realistica, dalla maggiore naturalezza delle figure e delle po- una rappresentazione più realistica, dalla se, dove la Madonna perde la frontalità tipica delle icone bizantine ed è rappresentata culminerà tra il gioco di sguardi. Questa tendenza rivolta verso Gesù in un affettuoso le rappresen- e il XVI secolo, sotto l’influsso culturale dell’Umanesimo, quando XV un fre- tazioni diventeranno fin troppo esplicite e, come vedremo in seguito, a mettere no a questa tendenza penserà la Controriforma. paleocristiana della Madonna del Latte, che nella rappresentazione del gesto materno Madonna del Latte, che nella rappresentazione paleocristiana della una creatura terrena, fu recu- l’incarnazione del Cristo in per eccellenza evidenziava dal XIII secolo, in coinci- e incontrò enorme successo a partire perata nel XII secolo icone della promossa dai crociati, delle denza con la diffusione, 1 Cesare Capone, 2 Marina Warner, Warner, 2 Marina Che le sue origini si collochino nei primi secoli del cristianesimo in Egitto, presso i Che le sue origini si collochino nei primi più recenti, per ora discordanti - è invece no- copti, oppure a Roma - secondo le ipotesi to che l’iconografia della da una straordinaria presenza in Italia ini- tire dal Medioevo, testimoniata innanzitutto nel XII secolo. Dalla dove già si ebbero le prime raffigurazioni Toscana, ziando dalla poi ol- la sua rappresentazione salì rapidamente le terre italiche, per spingersi Toscana e le sue valli. Oltre che da pittori e Bergamo tralpe, interessando nel frattempo anche tantissimi artisti stranieri, fiamminghi, francesi, scultori italiani, il tema fu ripreso da con un’immagine molto terrena do- spagnoli, e del nord Europa, i quali si cimentarono insegnamento teologico, l’amore di una ma- ve traspare in particolare, al di là di ogni la rappresentazione icono- secolo partire dal XIV A dre che allatta il proprio bambino. grafica della Il latte del Paradiso Il latte del e trova è antichissima o in procinto di farlo, che allatta”, della “donna L’iconografia una notevole pre- dove vi era nell’Egitto tolemaico sue prime testimonianze una delle fertilità, che allat- maternità e della Iside, dea egizia della della dea senza di immagini il intrecciarsi con a lungo, tanto da di Iside durerà molto Horus. Il culto tava il figlio venerate come fos- furono addirittura alcune sue statue quando primo Cristianesimo, sero Madonne cristiane. phousa rappresentazioni della madre che allatta, sempre in Egitto, ma ora in quello cristianiz- madre che allatta, sempre in Egitto, rappresentazioni della ebbero poi ampia diffusione secolo dopo Cristo. Dall’Egitto copto VI-VII zato del il nome greco di nell’arte bizantina, assumendo presso le chiese orientali, RICERCA nenti dell’altasocietà.Ènell’arcodiquestiduesecolichele tecipe nellepiccolecomunità,machetrovòriscontroanchecortietragliespo- popolare, siaalivellocolto,segnodiunadevozionechesisviluppòinarrestabileepar- colar modo,la“trasversalità”diquestascenaiconografica,rappresentatasiaalivello sant’Erasmo vescovo,sanGiovanninoeMariaMaddalena, vannino, ( e disseaGesù:“Beatoilgrembochetihaportatoseno dacuihaipresoillatte!” ria, chesileggonogiànel Vangelo, quandounadonnaalzòlavoceinmezzoallafolla Se talecultoebbeorigineediffusione lo sideveanchealleprimeparoleinlodediMa- combinazione fattadiraccoglimento,dedizione,pudoreeserietà. Vergine siconciliaconildoveregioiosodella giovane Madre,ritrattainunasolenne illumina d’oro.Neidipinti,inognicaso,sorprendequantoilcandoreinviolabiledella plici drappi,conangelieSantichelefannodacontornoinunosfondotalvoltasi mersa inunacalmaeplacidanatura,Mariaèspessosedutatrono,rivestitadasem- giungono ilpiùaltolivellodilirismo,ancheinartisticosiddetti“minori”.Senonim- ( donna delLatte, del Latte, di questogenere:celebriquelli Ambrogio daFossanodettoBergognone ( Madonna, Rogier vander Weyden ( Lucca Correggio ( na Litta bianca; qui,ancoraoggi,moltedonnedatuttoilmondovengono apregareeadimplo- allattava Gesù,unagocciadilattecaddesuroccia, chedivennecompletamente che durantelafugainEgittoSacraFamigliasifossefermata lìe,mentrelaMadonna da musulmani,unagrottaconosciutacome tinaia dimetridallaChiesadellaNativitàvienedasecoli venerata,siadacristianiche drea Pisano( rono quadriescultureispiratiallamedesimatematica;traipiùcelebriricordiamo An- pinti nellechiese,vifuronoinseguitoancheillustriartistirinascimentalicherealizza- concretezza esplicitadell’allattamentoasenoscoperto.Oltreainumerosiaffreschi di- sentazione compiutaerivoluzionariadellamaternitàdiMaria,quiumanizzatanella considerata aiverticidiquestamanifestazioneartistica:sitrattadellaprimarappre- Da alcunicriticila 3 Nel corsodeisecolilatradizionecristianahaanchemoltiplicatoiriferimentiall’allattamentodiMaria: il Quaderni Brembani 18 Luca, Madonna delLatte, zione fraloroeDio ( latte leanimeinpena tralefiammedelPurgatorio; lattecheèpromessadiriscatto attraversolasuamedia- nografia popolarechemostraspesso la Vergine nell’attodi“rinfrescare”misericordiosamenteconilsuo in alcuneimmaginidiSantaCaterina daSienachericeveunospruzzodilatteMaria. Vi èancheun’ico- tre goccedilattesullesuelabbra,nutrendolo discienzadivina.Lostessotipoallattamentomisticosinota vuole cheilsantoimplorassela Vergine conle parole“mostramicheseimadre!”quandodalsenocaddero che contribuìalladiffusione diunacuriosavarianteiconograficadellaMadonnadelLatte:la tradizione San BernardodiChiaravalle(1090-1153), peresempio, divennedestinatarioprivilegiatodiuna latte nonsolocomefontedivitaenutrimento maanchecomefontedisapereteologicoesaggezzadivina. , 1436),JeanFouquet(moltoparticolareilsuo 11,27). , 1490),LorenzoLotto( 1520) ediGirolamoColleoni( 1490) ediGiovanniBusidettoCariani,pittoreFuipianoalBrembo( 1435 circa). All’Accademia Carraradi Bergamo siconservanovaridipinti Madonna delLatteeunangelo statua dellaMadonnadelLatte 3 Un cultogiàmoltosentitoaBetlemme,peresempio,dove apochecen- 1520 circa);ma,fralealtre,visonoanchetelediBernardinoZenale Madonna delSuffragio, Madonnadelleanimepurganti, Madonna delSoccorso Madonna delLatte 1505 circa),di Andrea Previtali( Madonna colBambino, Madonna delLatte, del senese Ambrogio Lorenzetti(1324-25)è Madonna introno cheallattailBambinotra 38 , 1524circa),JanvanEyck( , 1347circa),Leonardoda Vinci ( Grotta delLatte 1426 circa,e Dittico diMelun 1518), Antonio Allegri detto il detto 1518), AntonioAllegri Madonna delLatteeSanGio- 1538). Colpisce,inparti- . Latradizioneracconta Madonne delLatte San Lucadipingela , del1450circa), Madonna di Madonna Madon- lactatio Ma- rag- ). RICERCA Madonna Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni è davvero notevole e un Madonna allattante, Madonne del Latte 39 Santuario di Sombreno. Santuario di Sombreno. affresco attribuito ad Andrea Previtali (1524 circa) Previtali Andrea attribuito ad affresco Cattaneo Editore, Oggiono, 2005. Sacro Madon- Una Madonna da nascondere. La devozione per la «Madonna del Latte» in Brianza, nel Una Madonna da nascondere. avvenne in parti- del pittore Enea Salmeggia. In valle Seriana, solo per citarne alcune, ve ne A Bergamo Alta, per esempio, nella Chiesa di San Michele al Pozzo Bianco, Alta, per esempio, nella Chiesa di San Michele Bergamo A 4 , cui si attribuivano gli lecchese e nel triangolo lariano. 4 Natale Perego, che conserva un vero e proprio tesoro di affreschi dal 1200 al 1500, ve ne sono ben di affreschi che conserva un vero e proprio tesoro Maria quattro: due nella chiesa principale e due nella cripta; nella chiesa di Santa laterale sinistra. sulla cappella Maggiore lo stesso soggetto è presente in un affresco Bassa, si conserva una pregevole Nella chiesa di San Lazzaro, a Bergamo del Latte , a Alto, mentre nella bassa bergamasca, Albino, a , a sono ad rare Maria per avere figli e ab- rare Maria di latte e, si narra, bondanza di quella roccia che la polvere miracolose. abbia proprietà la proliferazione In Occidente, delle delle immagini ne del Latte san- colar modo dove sorsero in genere tuari o monasteri, o a quelli legati a prodigi la presenza eventi miracolosi: dove l’ac- di una fonte in zone qua era rara o scarseggiava, Vergine, l’apparizione della altro anco- grazie ricevute ed il culto, si ra; in certi casi, con anche l’uso di custodi- diffuse re nelle chiese, come reliquie, delle ampolle contenenti il lat- te della Madonna, il Latte alle puerpere che lo avessero perso. Il motivo del- miracolosi di restituire il latte effetti mariano andava ricercato in particolar modo all’in- del culto la grandissima diffusione le opere il cui soggetto era la Madonna, in- terno della sfera della devozione popolare; da privati o da confraternite legate al culto della fatti, erano per lo più commissionate si chiedeva la protezione dell’ambito familiare. Fu così che dal alla quale Vergine, solo un potente mezzo di divulgazione dei mi- al XVI secolo l’arte non costituì XIV per illustrare le sottili disquisizioni teologi- steri della fede, ma rappresentò un modo di Maria, per la sua stessa natura dicotomica che di cui era da sempre oggetto la figura e di Madre di Dio e nella quale risiedeva il principio dell’incarnazione, del- Vergine di Unione indissolubile, tra madre e figlio, che la natura umana e temporale di Cristo. fino a toccare i sentimenti più profondi rientrava appunto nella sfera della quotidianità gente. e arrivare direttamente al cuore della di la concentrazione In terra bergamasca loro “censimento” darebbe risultati, crediamo, sicuramente interessanti. Basti pensare loro “censimento” darebbe risultati, crediamo, e triangolo Lariano, ve ne sono oltre cin- che nella sola vicina Brianza, fra lecchese quanta. RICERCA 6 Gli affreschi6 dell’intero edificiosonominuziosamentedescrittinelvolume 5 Pietro Gritti,Luigia si èintrecciataneisecoli,ein modoparticolare,alcultodelle Il nostroitinerarioinvalleBrembana prendeinveceilviadaunsantuariolacuistoria ni proprionelpuntoincuièespostoilseno,fruttodella censura post-tridentina. di porgere ilsenoalBambino. Alcune delleraffigurazioni presentano sfregieabrasio- più la Vergine sedutaintrono,talvoltacircondatadaaltriSanti,nell’attodiallattare o punti dell’edificiosacroeabbellitidiornamentisimbologie, rappresentanoperlo del Latte reti eipilastriampiamentedecoratirivelanounaquantità impressionantedi fiume Brembo,nellatrecentescachiesadiSanGiorgio inLemine,ad Almenno, lepa- dro della ferente; laposizionedelBambinoconlegambeaccavallateèsimilealgiàcitatoqua- tarsie delLottoinSantaMariaMaggiore. elemento surrealistico,ilcuiesempiosiritrovanelsimbolo della“Creazione”nelle Carrara diBergamo, mentrel’occhioche siaprenelpalmodellamanodiS.Luciaèun Quaderni Brembani 18 San GiorgioinLemine.Particolare della menno SanSalvatore, 1995). cupero diunaciviltàromanica, Bergamo, Graficae Arte Bergamo, Bergamo, 1990,p.15. in tronofraiSanti Andrea eGiovanniBattista (da notarsilosfregio alsenodella Vergine) , benottoaffreschi risalential Trecento ealQuattrocento.Dislocatiinvari Madonna delLatte Il SantuariodellaMadonnadiSombreno, di Abramo Bugini,PaoloManzoni eFrancescoRossi(Parrocchiadi Al- dello stessoPrevitali(1520),conservatoall’Accademia Madonna 40 5 A pocadistanza,sulversanteoppostodel feriore conilBambinoefrateof- mentre èbenconservatalapartein- ste dellaMadonnaediS.Lucia, stucchi, sipresentamutilodellete- fresco, visibilesullosfondodegli l’influenza diLorenzoLotto.L’af- in cuieglirisentìmaggiormente mento deicoloriproprionelperiodo lizzato coneleganzaefineaccosta- attribuito ad Andrea Previtali,rea- allattante alla luceunaffresco della nella chiesanuova,èstatoriportato la paretedell’altarediS.Caterina, donna diSombreno,all’altezzadel- Presso l’anticoSantuariodellaMa- due casiinparticolare. no senz’altrodiesseremenzionati Alle portedellanostravallemerita- abbondante periloroneonati. presso talesantellaadinvocarelatte mente, lepuerpereaccorrevano do latradizionepopolare,antica- opera diGiacomoManetta:secon- figurante la santella esternaquattrocentescaraf- è notaall’incrociotraduevieuna Consorzio perilParcodeiCollidi , risalenteal1524circae S. Giorgio inLemine.Perilre- Virgo Lactans, Madonna delLatte, Madonna Madonne tanto da 6 RICERCA Madonna in qui presenti e nella chiesa di mezzo Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni forse fin dal principio e in Madonne del Latte Santuario del Perello. Santuario del Perello. riguardava quindi, e in genere, la riguardava quindi, trono che allatta al Santuario della Madonna di Perello della Madonna al Santuario 41 Madonna del Latte, . Madonna allattante Madonna allattante Virgo Lactans Virgo Madonne del Latte Madonne del Latte Madonne nell’abside della chiesa di mezzo Santuario del Perello. Santuario del Perello. richiesta di protezione dalle possibili complicazioni cui la puerpera e il nascituro era- dalle possibili complicazioni cui richiesta di protezione o la carenza di latte, il parto e nella prima infanzia, come l’assenza no esposti durante con i rischi connessi. pianoro strappato alla mon- a quasi mille metri di altezza su un Il Santuario, costruito sentieri e mulattiere che si raggiungibile solo a piedi, attraverso tagna, era un tempo San Marco, da Sambusita o partendo da , da Miragolo inoltravano nei boschi facile e immediato, soprattutto per le donne da Rigosa. Spingersi fin qui non era così in fasce; eppure con il trascorrere dei secoli si svi- ancora in maternità o con i pargoli luppò un particolare culto dedicato alla qualche modo legato al miracolo per il quale sorse il santuario stesso, il miracolo della qualche modo legato al miracolo per il su un tronco secco di faggio, e alla santa a cui nascita, quella di un ramoscello di ulivo fu dedicato, Santa Elisabetta. Maria avvenute a Vergine prodigioso fece seguito a quattro apparizioni della L’evento di Rigosa, tale Ruggero Gianforte de Grigis, partire dal 2 luglio 1413 ad un contadino monte Perello intento a falciare l’erba. La vista che si trovava sulla falda orientale del che sono, ancora oggi, punto di riferimento e di preghiera di molte donne in attesa di punto di riferimento e di preghiera che sono, ancora oggi, anche in questo santuario, il allattamento. Fin dai tempi antichi, partorire o in fase di alla culto che veniva tributato divenire molto probabilmente il luogo sacro con la più alta concentrazione, in Italia e in Italia la più alta concentrazione, il luogo sacro con probabilmente divenire molto di al mondo, la tradizione delle Il culto e dell’antico sulle pareti affrescate Scorrendo lo sguardo ben quattordici. Se ne contano Serina, , in valle Rigosa di Perello, nella frazione della Madonna di Santuario su una delle tante soffermarsi l’occhio non può non RICERCA donne ebenedettoilfruttodeltuoseno”( come lamadredelSalvatoresalutandolaconlefamoseparole:“Benedettatufra All’udire ilsalutodiMaria,Elisabetta“furicolmaSpiritoSanto”ericonobbeMaria Maria, chenelcorsodell’AnnunciazioneerastataavvertitaElisabettaincinta. l’angelo avevaordinato. Al sestomese digravidanza,Elisabettaricevettelavisita la paroladoponascitadelbambinoalqualefuimpostoilnomediGiovanni,come diventare mutofinoacheilsuoannunciononsifossecompiuto.Zaccariariacquistò finalmente esaudite.PoichéZaccarianonglicredette,perconvincerlol’angelolofece quando unangeloannunciòaZaccariachelepreghieresueediElisabettaeranostate nizione, ounavergogna, erappresentavauntormentoperl’anzianacoppia,finoa figli, inquantosterile;lamancanzadiunadiscendenzaeraconsideratacomepu- e parentediMariaNazareth,eramoltoavanticonglianninonavevaancoraavuto pena nato.Dal Vangelo secondoLucasihanotizia cheElisabetta,mogliediZaccaria di diventaremadriopersupplicarel’abbondanzalattepoterallattareilfiglioap- favorito ilsorgere ditaleculto,conilricorsodelledonneaMariaperchiederelagrazia con Maria,checifannodedurreleragioniperqualiqui,findalQuattrocento,siè È lasceltadiquestaintitolazionenonchéstoriasanta,edelsuoincontro ventare mamme. zione diMariaaSantaElisabetta,celebrandol’incontroduedonneprossimedi- Madonna eacostruireunluogodicultochedeciseroappuntodedicarealla Visita- del miracoloconvinsegliabitantidiSambusitaeRigosaaesaudirelarichiestadella Quaderni Brembani 18 Santuario delPerello. nella saladegli ex-voto Madonna delLatte 42 Luca, 1,42). ma considera appuntol’abbondantissi- ta inpiùpassidai Vangeli, sesi la letteral’esclamazioneperpetua- Più diqualcunodeveaverpresoal- ni della degli ultimidue-trecento anni.In bito radicalitrasformazioni nelcorso l’aspetto diunanticoeremo, hasu- documentata alXV secoloeha Il Santuario,lacuicostruzione è che finoal1700. tinaia ditavolettecherisalgono an- gi leparetidialcunesale,concen- testimonianze decoranoancoraog- altri uominiedialtredonnelecui si sonoincrociaticonildestinodi to per qualchegraziaricevuta; sciare illorosegnodiriconoscenza dri che,neltempo,hanvolutola- siano statecommissionatedama- rustiche operedianonimipittori Non siescludechealcunediquelle trovano alSantuariodelPerello. , checoniltrascorreredeisecoli messe Madonna delLatte iconografica diimmagi- ex vo- che si RICERCA Madon- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Equa Editrice, , 2013. con la dislocazione degli affreschi Planimetria del Santuario del Perello, 43 Santa Maria ad Elisabetta del Bosco di Perello 1413-2013. Santa Maria ad Elisabetta del Bosco di Perello Ma- 7 . Attualmente poste una accanto all’altra (II-III) e al fianco di un altro dipinto che ritrae poste una accanto all’altra (II-III) e al L’Apparizione, il Santuario, le comunità di Rigosa e Sambusita, il Santuario, L’Apparizione, la scena dell’incontro di Maria con Santa Elisabetta. Un altro affresco, recuperato solo Elisabetta. Un altro affresco, la scena dell’incontro di Maria con Santa il seno al Bambino, la Madonna che porge parzialmente e nel quale si può intravedere superiore della parete del corridoio di accesso qui non più visibile, si trova nella parte dell’abside, posto a fianco del ciclo di affreschi alla cripta (IV), ed è sempre legato al cripta e dipinto che ritrae l’Angelo dell’Annunciazione. Nel vano scala che porta alla quattro-cinque- sulla parete dove si apre la porta della sacrestia, troviamo altri affreschi di uno, di cui la Madonna nell’atto di allattare il Bambino Gesù: centeschi raffiguranti la figura è visibile solo la parte centrale al di sotto di alcune travi in legno, rimangono arcate che il seno alla madre e due curiose finestrelle del Bambino nell’atto di afferrare Angelo Pesenti, Redondi don Pierangelo, 7 ne del Latte, Ad accogliere il visitatore, già all’ingresso della chiesa di mezzo, vi è la parte superiore Ad accogliere il visitatore, già all’ingresso la secolo raffigurante del XV-XVI un affresco incorniciata e arricchita di ornamenti di sfondo di un drappo celestiale e accompagna- Madonna che allatta il Bambino (I) sullo La parte più interessante dell’intero ta dall’espressione “Benedicta tu in mulieribus”. bassa dell’abside, riccamente decorata e so- ciclo è senz’altro quella situata nella parte due dove sono affrescate Vergine, della vrastata dalla scena dell’Incoronazione epoche imprecisate sono state epoche imprecisate demolizioni, si sono fatte delle tro- passaggi, dove si ritagliati alla per accedere vava l’altare, una (cripta) e ad prima chiesa è utilizzata l’abside terza, e si ripostiglio. per ricavarne un chiesa, Quella che era la seconda di mezzo”, detta anche “chiesa la prima edificata nel 1468 sopra il consistente al fine di accogliere era di gran di pellegrini, afflusso dei tre lunga la più affrescata edifici sacri che costituiscono Santuario oggi il complesso del parte de- ed ospitava la maggior la raffiguranti gli affreschi donna del Latte questa parte del Santuario non è più adibita a luogo di culto ma è divenuta un punto di pas- saggio e di collegamento tra la cripta e la terza chiesa. Nono- di luogo sacro, e nei vari rifacimenti stante abbia perso la sua esclusiva caratteristica le opere pittoriche esistenti, durante i restauri non si siano salvaguardate a dovere riportato alla luce un pregevole ciclo di affreschi tra il 1992 e il 1995 è stato effettuati quattro-cinquecenteschi. RICERCA fossero altre in occasionedialcunirestauri.Èprobabilechefragliaffreschi antichiquinascostivi quasi completamentescomparsi;soloalcunirestisonoriaffiorati quaelàsullepareti quotidiano, sia nellalinearitàdeitrattiche nellacompostezzadelle figure; cambia chiesa dimezzo èpressochéomogeneoe rispettal’apparentesemplicità diungesto Come sipuònotarelostiledi tutteleMadonneallattantichedecoranoparetidella donna allattanteavvoltainun candidoabitobianco(XII). due mani(XI);piùinlà,altermine dellastanza,vièancoraunaffresco conunaMa- in posapiùsemplice,madagli abitisgargianti, chetienealgrembo ilBambinoconle è visibilesololaparteinferiore conGesùalsenodellamadre(X);disotto,un’altra, l’interno diunacornice,vièeleganteMadonnache allatta sedutaintronoedicui mente moltopiùampio(IX). A pocadistanza,nellapartealtadellaparetedipintaal- arcata vièunaMadonnaallattanteinabitorosso,frammento diunaffresco probabil- bino, ilcuivestitoel’aureolasonodiunvivocolororo(VIII). Accanto adunafinestra dei genitori,ElisabettaeZaccaria.Risplendesututtiuna MadonnacheallattailBam- cato aSanGiovanniBattista,congliavvenimentilegati allasuanascitaeallefigure Latte in quest’ultimasalettachesiconservailmaggiornumero diaffreschi di lo bianco,cheallattailBambino,dicuinonèpiùvisibile latesta(VII).Maèproprio può scorgere unaltroaffresco raffigurante laMadonnainabitorosso,avvoltaunve- Riportandoci allachiesadimezzo,pocoprimaentrare nellasalettadegli Quaderni Brembani 18 Santuario delPerello. risalenti alXV-XVI secolo Madonne delLatte, nella saladegliex-voto Madonna delLatte , ma nonèrimastaalcunatestimonianzaariguardo. oltre atrovarvisiunpregevoleciclopittoricodedi- 44 oggi, purtroppo,gliaffreschi sono risultavano untempodecoratema l’Ottocento. Anche leparetilaterali e databiliallasecondametàdel- decorazioni sonomoltopiùrecenti presenta conlavoltaabotte,lecui dell’Apparizione edelmiracolo,si che èilcuoredelSantuario,luogo di RigosaeSambusita.Lacripta, montagna, nel1413,dagliabitanti che vennecostruita,scavandola cede allaprimapiccolacappella Scendendo labrevescalinatasiac- dre (VI). accosta lelabbraalsenodellaMa- bo ilpiccoloGesùritrattomentre geli inpreghiera,reggendogrem- nicchia arcuata,protettadaduean- trono all’internodiunaelegante del Latte Bambino, fianco diuna accanto allaportadellasacrestia,al campanile odiunatorrecivica(V); ricordano lecellecampanariediun che, ugualmente,siedein vi èun’altra Madonna introno con Madonne del ex voto, Madonna si RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Madonna che allatta Gesù del borgo di Predale) 45 tra i Santi Pietro apostolo e San Francesco venivano talvolta chiamate anche Madonne venivano talvolta Santuario del Perello. Santuario del Perello. nella chiesa nuova (affresco strappato da una casa nella chiesa nuova (affresco ). Gli affreschi, in generale, sono da attribuire ad anonimi in generale, ). Gli affreschi, Madonne del Latte dell’umiltà o talvolta la scena, da una versione pura a quella più aulica, quando seduta in trono, e seduta in trono, più aulica, quando pura a quella scena, da una versione talvolta la incarnando un ricoperta dal velo, più semplici, quando degli abiti, talora l’aspetto la divina l’aureola, simbolizzando o a volte regali, con umano e comune, volto più a e pensoso, sguardo malinconico solitamente con La Madre è ritratta maternità. Figlio. il destino del nel cuore presagendo che le si agitava sofferenza indicare la al culto “spicciolo” che ammicca però forte senso biblico allegorica e di Un’immagine (non per nulla le della tenerezza pittori locali del periodo cinquecentesco; pur non conoscendo il nome esatto degli cinquecentesco; pur non conoscendo pittori locali del periodo - i quali conservano vari Registri Cassa custoditi in archivio artisti, attraverso i dei dipinti - ci è permesso fatti dai Sindaci per l’esecuzione memoria dei pagamenti dei pittori Marinoni di alla bottega di appartenenza, quella di risalire almeno e questo particolare filone tematico la scoperta di Terminiamo Albino. Desenzano di due opere conservate nella del Santuario del Perello con le ultime artistico all’interno alla seconda metà del XVI superiore, la cui costruzione risale terza chiesa, quella Carlo Borromeo, Apostolica del cardinale Visita prima della secolo e comunque ma sia alle pareti del priva di affreschi, avvenuta nel 1575. La chiesa risulta appesi alcuni quadri con dipinti strappati in presbiterio che dell’unica navata vi sono altre parti del Santuario, al fine di essere tempi recenti da pareti esterne, o da conservati in ambiente più con- sono. Nella parte frontale, a fianco dell’altare, è collocato la Ma- uno strappo raffigurante donna seduta in trono nell’atto di allattare il piccolo Gesù; tale è senza alcun dubbio affresco anteriore al XVI secolo poiché in alto, sulla sinistra, è visibile una data, 1509, certamente non opera dell’artista, ma un’anno- tazione fatta inopinatamente da qualcuno (XIII). Lungo la na- vata, accanto all’ingresso prin- cipale, si può ammirare un altro strappato interessante affresco e riportato su tela: risalente al XVI-XVII secolo, ritrae la Ma- donna che allatta Gesù tra i Santi Pietro apostolo e San Francesco, alla presenza anche inginocchiato di un offerente, in preghiera, che fu probabil- mente il committente dell’opera (XIV). Singolare la sua vicenda, che ci viene riportata dalla Aurora Cantini: si tratta prof.ssa RICERCA 8 Il dipinto,diautoreanonimoedellagrandezza due metriperdue,sitrovavaoriginariamentesullafac- ciera delpresbiteriosonovenutiallalucesolodirecente, nascostichissàperquanto Consacrata nell’anno1500,gliantichiaffreschi cheadornanoleparetielavoltaacro- paese perlasuastrutturaquattrocentescainpietraeilbel campanileinstileromanico. Ad Ascensione, frazionediCostaSerina,lachiesavecchiarisaltasututtelealtredel re aCornellodei Tasso. na, epoiridiscenderesulfondovallebrembanoaSanGiovanni Bianco,finoadarriva- Perello), proseguireinquotanelterritoriocompresotraCosta Serina,SerinaeDosse- ne Nese,eNembro,perpoirisalirefinoaraggiungereilvalicodiSelvino(accantoal Quaderni Brembani 18 Chiesa di Ascensione. quel-borgo-dimenticato-sullaltopiano-di-selvino-). dale, quelborgo dimenticatosull’altipiano diSelvino-Aviatico, collocazione nelSantuariodelPerello (pergentileconcessionedi Aurora Cantini,autricedell’articolo sto anticoaffresco, espressionedellapitturapopolare,ritornò finalmentesull’Altopiano,trovandodegna parroco, laqualeloavevaricevutoin ereditàallamortedellozio. Attraverso varicontatti conglieredi,que- Valerio Ghilardi,originariodiSelvino, edicertoGuidoCarrara,furitrovatoincasaunadellenipotidel vozione. Dopomoltericerchetragli eredidelvecchioparroco,nel2009,grazieall’interessamentodiDon ne rimasel’improntaechitransitava neipressisifacevailsegnodellacroce,dicendoduepreghieredide- levare dallapareteecollocarepresso lasuaabitazione.PerparecchiotemposulmurodellacasadiPredale colo borgo cominciavaaspopolarsiecaderenell’abbandono;alfinedisalvaguardarlo,lofecequindipre- nate Sotto,DonFrancescoBerbenni,appassionatod’arte,venneaconoscenza dell’affresco quando ilpic- ciata dellacasadettadel“MaelediEnansie”,aPredale. Verso lafinedeglianniSessantailparroco diCe- Madonna intronocheallatta 46 schi delle che sipossonoammiraregliaffre- in cuisorseilSantuariodelPerello, XIV-XV secolo,lostessoperiodo tiche, quelleingenererisalential È pressoalcunedellechiesepiùan- via Mercatorum del Latte e alBretto, lealtre Da Ascensione aCornalita tico. dale, nell’altopianodiSelvino-Avia- borgo, ormaiabbandonato,diPre- Sessanta daunacasadelvecchio strappato versolafinedeglianni di unanticodipintomuraleesterno i paesidi Alzano, conlasuafrazio- so labassavalleSeriana,toccando mo, lungoladorsalechesalivaver- partiva anorddellacittàdiBerga- battuto daimercantimedievaliche torum, tano dalpercorsodella lattiere, echesitrovavanononlon- giungibili attraversosentieriemu- culto chesecoliaddietroeranorag- in https://acantini.altervista.org/predale- 8 quel tracciatosolitamente lungo l’antica Virgo Lactans. Madonne Via Merca- Luoghi di Pre- RICERCA 10 Ricerca interdisciplinare Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Ferrari Edizioni, Clusone, 2001. nell’affresco del portico. nell’affresco Chiesa di Cornalita. Particolare dell’abrasione al seno della Vergine dell’abrasione al seno della Madonna del Latte “Galaktotrophousa” 47 , quando si volle che il seno della Vergine fosse Vergine , quando si volle che il seno della Ma- di autore a Cornalita di San Giovanni Bianco. Più che l’interno - la a Cornalita di San Giovanni Bianco. Più delimitata da una particolare cornice dipinta, impreziosita da delimitata da una particolare cornice Concilio di Trento 9 Pietà, Corpus Domini La chiesa del Corpus Domini a Cornalita di San Giovanni Bianco, I cinquecento anni della chiesa antica di Ascensione 1500-2000, I cinquecento anni della chiesa antica di classi 4a A Liceo e 4a G Geometri Istituto Turoldo anno scolastico 2004/5, Istituto “D.M. Turoldo” di Zo- Turoldo” anno scolastico 2004/5, Istituto “D.M. Turoldo Liceo e 4a G Geometri Istituto A classi 4a 2005. gno e Parrocchia di San Giovanni Bianco, Corponove, Bergamo, 9 AA.VV., 9 AA.VV., Altro luogo di culto, come ad Ascensione, dove le immagini della Vergine risultano in- Vergine Ascensione, dove le immagini della Altro luogo di culto, come ad episodi evangelici, oltre che a titoli teologici, è numerevoli e rimandano a suoi diversi la chiesa del cui trasformazione, seppur non radicale, avvenne nei primi anni del Settecento - è il ci- cui trasformazione, seppur non radicale, alla chiesa a rappresentarne la parte più clo pittorico conservato nel portico adiacente secolo, è presume, agli ultimi decenni del XV pregevole ed interessante. Risalente, si devozionale, racchiusi in cornici dipinte, il cui a carattere composto da tredici affreschi della Madonna. Posizionata sul fondo del soggetto ricorrente è appunto l’immagine la portico, nei pressi della cappella affrescata, è, come la vicina tempo sotto un velo di intonaco. La ricca un velo di intonaco. tempo sotto all’inter- mariana che si trova iconografia Ascensione, dedi- chiesa di no dell’antica una costituisce cata all’Annunciazione, popolare e espressione di pietà notevole di fe- vivacemente i sentimenti comunica hanno animato de che, lungo i secoli, di popolo cristia- quella piccola porzione delle raffigurazioni no. La maggior parte pareti della chiesa di Maria presenti sulle tipologia delle “Mae- appartengono alla il Bambino in dipinta con Vergine, stà”: la un trono, nell’atteg- braccio, è assisa su nei confron- affettuosa giamento di Madre sulla parete gli affreschi, Tra ti del Figlio. vi è anche una di destra della navata, donna del Latte seduta in trono, sconosciuto. Il sentimento qui dominante so- è l’intima umanità, più che la ieratica lennità. Si può constatare come i linea- po- menti dei volti conservino un carattere appare Vergine polare, più che divino; la in una bellezza semplice, non ricercata, sia dando l’impressione che il suo volto simile a quello di tante donne e mamme materni- una del tempo nell’atto di offrire tà lieta e amorosa. 10 AA.VV., 10 AA.VV., motivi floreali che richiamano alla mente gli ornamenti delle pagine miniate. Questo motivi floreali che richiamano alla mente celebre “cen- al pari di tanti altri dalla medesima tematica, fu testimone della affresco, sura” reclamata dal coperto con pennellate di colore scuro o, come avvenne qui, completamente abraso. coperto con pennellate di colore scuro o, come avvenne qui, completamente RICERCA Una Stessa sorteebbeunaffresco della 11 Tarcisio Bottani, Walter Milesi, la l’apertura diunafinestra,sistagliaun’altraimmaginevotivailcuisoggettoèsempre San Ludovico.Sullaparetedestradelpresbiterio,isolataeframmentariaacausadel- drappo doratoericcodiornamenti,sorrettodadueangeli,riveritaallasuasinistra sua condizioneoriginale:la Vergine cheallattaèassisaaltrono,sullosfondodiun lo. Situatosullaparetesinistradelpresbiterio,ilrecenterestaurolohariportatoalla centesca chiesatassianadiSanLudovicoalBretto,nelterritorioCamerataCornel- ambrosiana, sioccupòpiùvolte dell’artesacraprescrivendocheleimmaginifossero riodo, nellasuageneraleopera diricostruzionemoraleedorganizzativa dellaDiocesi distinse sututti,eanchenella nostravalle,SanCarloBorromeocheproprioinquelpe- Il compitodivalutaretaliimmagini fudemandatoaivescovi.Fraquesti,dal1565,si fedele dallameditazioneepreghiera,inducendolo in tentazione. tevano ancherappresentareuninammissibilemotivodi “distrazione”, distogliendoil in mostranellechiese,nonsolorendevanoprofanal’immagine dellaMadonnamapo- infatti, sipreferìporrel’accentosullasuadivinaregalità. Equeiseniscoperti,messi dei fedelidallapreghiera.Piuttostochesull’umanitàdella Vergine, auncertopunto, cepite cometalidallamoraledell’epoca,inquantopotevano distoglierel’attenzione tento del dinato, difattoalcontrariooallarinfusa,nullaprofano enulladiindecente” cura ediligenzaperchè, seallacasadiDio spettalasantità,nullavisivedadidisor- eccessi elicenze.Inconclusione,ivescovidevonousare inquestocampolamassima banchetti eubriacature, comeselefeste inonore deisantidovessero trascorrere tra ti. Elagentenonapprofitti dellacelebrazionedeisantiovisitaallereliquie per ogni lascivia,cosìcheleimmagininonsianodipinteodornateconbellezzeprovocan- nell’uso sacro delleimmagini.Sifacciacessare ogniturperichiesta;sivietiinfine nata ognisuperstizionenell’invocazionedeisanti,nellavenerazionedellereliquie e esser vistadaocchicorporei efissatainformecolori. Analogamente, venga elimi- plebe incolta,siinsegnialpopolocheladivinitànonstanellefigure, comesepotesse Così, quandocapitassedirappresentare episodidellasacrascritturaautilità cuna immaginedifalsidogmiochediaoccasioneaerrori pericolosipergliincolti. vuole ardentemente chequestisianosubitoeliminati,affinchénonvengaeseguitaal- in questesanteesalutaridevozionisifosseinsinuatoqualcheabuso,ilsacro concilio ne, lavenerazioneelereliquiedeisantisulleimmaginisacre”)disposeche vocatione, venerationeetreliquiis sanctorumetsacrisimaginibus lio diTrento di questicasi,hatalvoltaincontratolacensura.Correval’anno1563quandoil ne delsacroancheneiluoghisacridellanostravallema,comeabbiamovisto,inalcuni Nel gestoesplicitodell’allattamentol’artehaofferto esempialtissimidiumanizzazio- cata sottolefiguresante. da unminuscolodonatoreche,curiosamente,trovapostoinun’appositacasellacollo- Quaderni Brembani 18 Camerata Cornello, Corponove,Bergamo, 2009. Vergine cheallatta, Madonna Concilio decise diriesaminarel’iconografiadell’artesacraenelsuodecreto da nascondere: lacensuradel era chiaro:sidovevanoevitareimmaginidinaturasensuale, oper- seduta intronotraisantiBartolomeoeSebastiano,quiadorata 11 Storia diunrestauro. LachiesadiSanLudovico alBretto Madonna allattante 48 Concilio diTrento conservato pressolaquattro- (“Sull’invocazio- , Parrocchiadi “...Se poi Conci- De in- . L’in- RICERCA Madonna Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni prima e dopo gli interventi di restauro Chiesa di San Ludovico al Bretto. Chiesa di San Ludovico al Bretto. 49 del Latte op. De Madonne , mentre molte De pictura sacra, De pictura La maternità nascosta, 12 del trattato del trattato cit., p. 39. 12 Cesare Capone, Fu così che quelle antiche Fu così che quelle furono intese co- con il seno scoperto ora da me inopportune e imbarazzanti, con nuovi diademi incoronare, magari preziosi, oppure da “nascondere” sotto prudenti strati di colore, se non addirit- tura cancellate con la sovrapposizione di altri dipinti (come avvenne nel caso del Santuario di Sombreno, dove nel Seicento fu ricoperta da stucchi e da saranno Alcuni affreschi altri quadri). ritoccati, diventando semplici scene di Madonne con Bambino opere di questo genere andranno per- dute o giungeranno fino a noi con certe abrasioni - quelle viste, ad esempio, di di Lemine, nei casi degli affreschi Cornalita e del Bretto - volte ad elimi- nare quel lato artistico che tanto desta- ecclesiastica va scandalo. L’autorità mantenne questa linea per tutto il Sei- cento e per i secoli successivi; di con- seguenza, saranno solamente le imma- in veste di madre de- Vergine gini della vota, pura e celeste, avvolta da nubi dorate e da angeli, ad avere continuità Gli inter- nella pittura sacra ufficiale. venti moralizzatori ispirati al Concilio tridentino diedero vita ad un’arte sacra che finì per cristallizzarsi in formule ripetitive, conformistiche e prive di decorose ed in sintonia con la santità ed in sintonia con decorose Fe- Suo cugino, il cardinale dei luoghi. riprese il nel 1624 derico Borromeo, nel capitolo argomento medesimo nudo sconve- chiaramente “la condannando il divino effigiano nienza di coloro che modo da mostrare Infante poppante in la gola della Beata denudati il seno e si mentre quelle membra non Vergine, con molta caute- devono dipingere che la e modestia”. RICERCA Solo direcentele tisti dell’epoca. ad essereignoratoe,salvoraricasi,anonpiùpresoinconsiderazionedagliar- di ognialtra,parlavaconmaggioreimmediatezzaalcomunesentire-cominciòquindi co, chemettevainevidenzailgenerosogestodellamadrecoltivalavitaeche,più zionario modelloiconograficodella Vergine -quellopiùintrisodisignificatoteologi- grandi dell’epocarinascimentale,declinòinesorabilmente;ilpiùimportanteerivolu- originalità evivacitàculturale.Lafortunadiquelsoggetto,affrontato anchedatuttii un linguaggiosegretoesilenziosochesololoropossonocomprendere. di disturbare,interromperequelfilomagicocheunisceunamadrealpropriofiglio, razzo cheabbiamoquandovediamoallattareunbimboqualunque,perchésihapaura me sefossimoquasiportatiadistoglieregliocchidall’immagine;quellostessoimba- serenità, laforzadell’amore.Quandolisiammiraciavvolgeunaspeciedipudore,co- originaria. Eancoraoggi,comeallora,inquegliaffreschi tornaarisaltarelapace, te rivalutateeriportate,permezzodiaccuratiinterventirestauro,allalorobellezza Quaderni Brembani 18 Madonne delLatte che il 50 Concilio diTrento aveva oscuratosonosta- RICERCA . 2 , Ber- pertanto non ap- ”, 1723. Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Chronicon non può essere frutto di un solo Liber memorabilium sive chronicon successuum Liber memorabilium sive chronicon . L’originale di questo codice, che era sta- . L’originale 1 Chronicon 51 Cronaca Anonima di Bergamo degli anni 1402-1484 Anonima di Bergamo Cronaca e di Castello Castelli inserito in modo integrale per di Castello Castelli inserito in modo integrale Diario o I Guelfi e i Luigi Ghibellini in Bergamo Cronaca di Castello Castelli delle co- Cronaca I Guelfi e i Luigi Ghibellini in Bergamo Chronicon Rerum Italicarum Scriptores

a fase più cruenta delle lotte fratricide tra Guelfi e Ghibellini che si svolsero nel- lotte fratricide tra Guelfi e Ghibellini a fase più cruenta delle del 1400 e che scon- dalla metà del 1300 fino ai primi anni l’Italia Settentrionale

Giuseppe Pesenti Giuseppe Guelforum et Gibelinorum ab anno MCCCLXXVIII usque ad annum MCCCCVII se occorse in Bergamo negli anni 1378-1407 se occorse in Bergamo gamo 1870. to prestato al Muratori dal conte Francesco Brembati di Bergamo, da tempo tuttavia è Brembati di Bergamo, to prestato al Muratori dal conte Francesco del Muratori furono rinvenute però irreperibile. Successivamente alla pubblicazione in tutto sei, tra cui se ne devono citare per le lo- altre versioni antiche di questo codice, A. Mai di la prima si trova in Biblioteca Civica ro caratteristiche speciali almeno due: e contenente meno interpolazioni di quella usata e appare ancora più antica Bergamo a tutte le altre, scoperta nella Biblioteca dal Muratori; la seconda, di epoca posteriore scritta in italiano volgare, è più breve di tutte Nazionale di Napoli, è l’unica ad essere di date e storpiature di nomi di persone o di paesi, le altre e contiene varie differenze dimostra che il trascrittore del codice non era anche se il contenuto è lo stesso, il che in volgare fu pubblicata dal Finazzi nel 1870 Questa versione di origine bergamasca. volsero in modo particolare il territorio bergamasco è descritta con ricchezza di detta- bergamasco volsero in modo particolare il territorio gli nel famoso la prima volta nel 1723 dal Muratori nella sua monumentale raccolta di fonti per la la prima volta nel 1723 dal Muratori Storia d’Italia: 1 L. A. Muratori, Rerum Italicarum Scriptores, vol. XVI, L. 1 2 Cav. Can. Giovanni Finazzi, 2 Cav.

tra Guelfi e Ghibellini in Valle Brembana Valle in e Ghibellini tra Guelfi di Testimonianze effettive di scontri effettive Testimonianze autore ma di più autori che sono intervenuti in tempi diversi e successivi ad aggiunge- autore ma di più autori che sono intervenuti già esistente. Il re pezzi o a modificare parti di uno scritto

Gli studi condotti da esperti di paleografia sui caratteri minuscoli latini di questi codici Gli studi condotti da esperti di paleografia narrazioni dei fatti, che appare alquanto di- e da esperti di letteratura sullo stile delle ad altre considerazioni che non si possono ri- somogeneo e assai variegato, insieme il portare in questa sede, dimostrano che e unitario e omogeneo nello stile, come sa- pare un racconto lineare nel suo contenuto ma sembra un assemblaggio alquanto disor- rebbe se fosse scritto da una sola persona, tutti gli ganico di molti appunti memorizzati occasionalmente da varie persone. Quasi di fa- esperti riconoscono che queste varie persone sono da identificarsi in componenti mani, in tempi guelfe e ghibelline che trovandosi tra le miglie illustri bergamasche L RICERCA 5 Il CelestinocitaGiovanniBrembateperlaprimavoltanellasuaopera inPartePrima,LibroQuinto,capitoli 5 al bate epoilostessoCastelloCastellialtrettantevoltedasolomaspessoancheinsieme nel periodotrail1349e1402citaperprimodasolovarievolteunGiovanniBrem- leoni, stampatanel1617,ilqualedescrivendolastoriadiBergamo edelsuoterritorio sulle lottetraGuelfieGhibelliniappareevidenteanchenell’operadifraCelestinoCol- circa 500Guelfi,oppure8001500edanchepiù, provenientidamoltipaesi Molte voltesidescrivonocombattimentitraGuelfieGhibellini incuisiprecisache che èrimastacomunquelapiùnota,possiamocitarecome esempioiseguentifatti. la ghibellina.Facendoriferimentoallaversionedel scritti contoniesageratiloscopodidarepiùlustroora allafazioneguelfaoraaquel- qui indicati.Certamentesipuòdireperòchemoltidiquesti avvenimentisonostatide- no citatisiapureinmodooccasionaledaaltriautoridiversi eindipendentidaquellisin sono comunialCastellieCelestino,cioèBrembate, poiperchépochialtrifattiso- te deifattidescrittiinquesteoperesianorealmenteaccadutiproprioperchémoltidiessi do trail1349e1402,lamaggiorpartedeicriticiritienechenelcomplessogranpar- 1378 eil1407,sianelCelestino,chehaampiamenteutilizzatoBrembateperperio- nimenti descrittisianel Ora nonostantevaridubbisullaautenticitàdegliautorieveridicitàdialcuniavve- marcare inquantoloscritto“Memoriali”delBrembatedopoil1617èandatoperduto. tario del no nelriportarequestiavvenimentisièavvalsodiunsecondoscrittodiversoepiùuni- nello stilediquellipresentinelsoloCastelli,ghibellino,ilchedimostraCelesti- Brembate, ripresidalCelestino,appaionoassaipiùricchididettaglieomogenei bastanza evidentechegliepisodiditendenzaguelfacomunisiaalCastelli la strutturaecheutilizzòampiamentenellapropria“Historia”.Eineffetti appareab- 4 FraCelestinoColleoni, “Memoriali” cheilCelestinoespressamentediceeraassaisimileal stelli maditendenzadichiaratamenteguelfaautoreunoscrittostoricodaltitolo 1400 andatiperòdispersi copiato appuntivaripiùantichi,risalentiallasecondametàdel1300oaiprimianni que successivaal1480quindichihaassemblatoperlaprimavoltaquestenotizie minuscoli latiniusati,cheanchelacompilazionepiùanticadiquesticodiciècomun- Indipendentemente daquestemodificheoaggiunteinoltreècerto,sempredaicaratteri a frontedicertiavvenimentiperaccrescereilprestigiounafazioneodell’altra. ché appresedaqualchedocumentopubblico,quantosecondoloroerapiùgiustodire cancellato ocorretto,sullabasediloroconoscenzetramandatepadreinfiglioper- successivi aifattinarrati,unaprimacompilazionediquestiappuntihannoaggiuntoo 3 A. Mazzi, 3 A. Quaderni Brembani 18 1410 circa,ilCelestino noncitapiùilBrembatema Castelli dasolooinsiemeaqualche altroautore. Castelli. A partire dallaPartePrima,LibroSesto, capitolida1a19,dovesinarra lastoriadal1402sinoal citati spessoinsiemecomefontidelle notizieilBrembateeCastelliavolteosolo tire dalcapitolo18sinoal37, dovesinarralastoriacompresatral’anno1378e1402,sono da 9a17dovesidescrivelastoriadi Bergamo edelsuoterritorio compresatrail1349e1377circa. A par- 1617. dizione dellastessaoperaeditadalMuratori; NicolaZanichelli,Bologna,1926. Guelpho-Ghibellinum abannoMCCCLXXVIIIusqueadannumMCCCCVII Chronicon Sul DiariodiCastellusdeCastello 4 . GiovanniBrembatefuuncittadinodiBergamo contemporaneoalCa- cioè diunaltrotesto Historia QuadripartitadiBergomo etsuoteritorio Chronicon 3 . Echecifosseroinunpassatolontanovariantichiappunti del Castelli,checopreilperiodocompresotra , Bergamo 1925.CarloCapasso: 5 . Questofattoèabbastanzaimportantedari- 52 Chronicon , per Valerio, Ventura,Bergamo pubblicata dalMuratori, , acuradiCarloCapasso,rie- Chronicon Bergomense Chronicon nel- RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni . 6 53 Guelfi e Ghibellini milanesi i combattimenti più notevoli avvennero nei seguenti giorni: 11/05/1378 a Ver- a notevoli avvennero nei seguenti giorni: 11/05/1378 Guelfi e Ghibellini milanesi i combattimenti più a Sforzatica; Albino; 17/06/1380 04/03/1380 ad tova; 18/05/1378 a ; 22/05/1378 a Comenduno; a Endenna; Alzano; 20/08/1383 sui monti tra Brembilla e San Giovanni Bianco; 03/09/1383 22/06/1380 ad a 11/04/1393 di Scalve; 10/04/1393 al Cornello; Valle 31/10/1392 in 10/05/1385 e 14/05/1385 a Bergamo; Brembana; 22/05/1393 a Castegnola di Brembilla; Valle San Pietro d’Orzio; 02/05/1393 in vari paesi della Valtes- a Sopra; 09/08/1393 a Poscante; 11/08/1393 e Bonate 26/06/1393 a Stabello; 01/08/1393 a Adrara; 15/09/1393 a Laxolo di Brembilla; se; 12/08/1393 a ; 06/09/1393 a ; 09/09/1393 ad 26/03/1398 presso il 08/12/1393 a Cerete (Valcamonica); Tagliuno; 16/09/1393 a ; 20/09/1393 a (Bergamo); Ponte Secco; 08/04/1398 a ; 10/04/1398 al Pontesecco; 01/05/1398 a Plorzano d’Adda; Villa 28/05/1398 a Vercurago; Albino; 27/05/1398 a d’Adda; 19/05/1398 ad Villa a 11/05/1398 a ; 20/07/1403 a Bergamo; 24/06/1398 ; 06/06/1398 a ; 10/06/1398 a 10/08/1403 a Redona; 26/08/1403 a 09/08/1403 a Calusco; 29/07/1403 a Romano; 05/08/1403 a ; 15/05/1404 a Nembro; 14/10/1403 a Boccaleone; 18/03/1404 a Bergamo; a Bergamo; Gorle; 11/09/1403 ad 03/03/1405 Valtesse; Adraria; 21/01/1405 a Sorisole e 03/06/1404 presso Sorisole; 17/08/1404 presso ; 22/05/1405 a Sorisole; 04/08/1406 a . 6 Trascurando i numerosi scontri nella pianura bergamasca più meridionale in cui intervennero in gran parte i numerosi scontri nella pianura bergamasca 6 Trascurando delle valli San Martino o Brembana o Seriana o dei dintorni di Bergamo quali Ponte- quali o dei dintorni di Bergamo o Seriana San Martino o Brembana delle valli un nume- con Bergamo non lontano da Almenno, scontrandosi e i due , Sorisole decine di morti e di sul campo varie stessi paesi lasciano di Ghibellini degli ro simile due fazioni, all’in- scontro tra le giorni dopo in un nuovo e che solo pochi feriti gravi dagli stessi paesi, cavallo provenienti armati a piedi e a lo stesso numero di circa con Poiché questa alter- di Ghibellini. varie decine uccisi e feriti gravemente rimangono ravvicinati riesce diffi- ripete con una certa regolarità e in tempi nanza di massacri si più, dopo numerosi morti finire del 1300 in due settimane o poco cile pensare che sul nuovamente per entrambe riescano a procurare e a organizzare e feriti, gli stessi paesi di uomini validi per le armi le parti uno stesso numero Appaiono esagerati anche gli effetti di una vendetta o rappresaglia che vari Guelfi del di una vendetta anche gli effetti Appaiono esagerati e di Endenna fecero il 2 Bianco, di San Pellegrino, di Zogno Cornello, di San Giovanni solo giorno 200 case dei Maf- ad altri amici gettando a terra in un maggio 1393 insieme credere che il riesce difficile loro alleati ghibellini. Così come feis di Zogno e di alcuni di Brembate in Broseta e le Ghibellini bruciarono le case di Luca 4 maggio 1398 alcuni e che le stesse case furono Brembate in Mariano, ambedue guelfi, case di Giovanni di 12 maggio 1398 poiché è impossibile ricostruire di nuovo bruciate da altri ghibellini il Valle 1383 si legge invece che 250 Guelfi della due case in soli otto giorni. Il 20 agosto di Merino dell’Olmo e due figli di Merino, Brembana, tra cui vi erano Bertulino fratello di Brembilla poco sotto il castello di Cornalba, attaccarono dei Pesenti e altri ghibellini tra Brembilla e San Giovanni Bianco, ed uc- l’attuale monte detto Castello della Regina rubarono ai Pesenti oltre 600 pecore e 80 cisero vari di questi ghibellini ma soprattutto morfologiche di questo monte assai scosceso ri- mucche. Chi conosce le caratteristiche di tali bestie possono pascolare solo con estre- conoscerà che due mandrie così notevoli in quel luogo. Infine il 28 gennaio 1404 vari Guelfi en- e rischio della vita ma difficoltà Sopra, grazie a un traditore, Martino di trarono nel castello di Prezate, presso Brembate di 200 “some” di biade e legumi con molte al- Brembate ghibellino, ed asportarono più sola notte. Lasciando al lettore ogni commen- tre cibarie e più di 100 carri di vino in una a circa 130 chilogrammi mentre il carro to si ricorda solo che una “soma” corrisponde in quell’epoca, quello a due ruote, era in grado di in pianura di gran lunga più diffuso le altre cose è Tra brenta conteneva circa 72 litri. portare da sei a otto brente e che ogni delle ultime due notizie, due tra le tante, in cui da rimarcare il carattere contraddittorio RICERCA bergamasche (MonumentaBergomensia,vol.12,1963,disegnodiPietro Ronzoni[1781-1862]). 7 Le pacitraleduefazionisonocitateneiseguentigiorni:01/09/1392aBergamo; 20/09/1392aBergamo per 7 state tutterealmentesancite formalizzasse gliaccordipercuièlecitoaverequalchedubbio chequestetreguesiano za dichiaratadiqualchepubblicoufficiale deltempo,comepuòessereunnotaio,che sta, sempreallapresenzadicapilocalientrambelefazioni mararamenteallapresen- Secco incomunediPonteranica,ben5,eterritorio Almenno ediPrezate,unaate- Bergamo maancheinvariluoghidel territorio bergamasco comeallalocalitàPonte di fattononduraronomaipiùdueotresettimaneefurono sanciteinprevalenzaa a causadell’odiogeneratodall’appartenenzafedipoliticheopposte.Lepaciufficiali ciali e5frasingolefamigliechesieranouccisevicendevolmenteunoopiùcomponenti zioni inlotta:trail1378e1407senecontanoben27dicui22leduefazioniuffi- Fa sorgere qualcheperplessitàancheilgrannumerodipaciotreguestabilitetralefa- Castelli, findalleprimerighe,sidichiaraghibellino. vengono esaltatelegestadeiGuelfiinmezzoperòaunraccontoilcuiautoreCastello tavia tredocumentichedimostranoinmodonuovoeindipendente l’esistenzadiulte- di Zognochecopronol’interosecoloXIV eiprimiannidelsecoloXV sonoemersitut- Quaderni Brembani 18 Bergamo; 26/06/1404aBergamo; 14/04/1407a Trescore; 16/07/1407aBergamo. Le pacitrasingole famigliesonocitateneiseguentigiorni: 06/03/1396inluogoimprecisato; 30/08/1399a al Ponte Secco. mo; 05/09/1406ad Almenno; 21/09/1406sopraiprati delPonteSecco;18/10/1406aBergamo; 11/02/1407 zo delvescovo;04/07/1405aBergamo perordinedel Visconti; 09/11/1405 a Trezzo; 11/08/1406 aBerga- nel palazzodelvescovo;31/12/1398 aBergamo; 03/09/1399aBergamo; 06/07/1403 aBergamo nelpalaz- al PonteSecco;26/05/1398aBergamo perordinedel Visconti; 02/07/1398aPavia;04/12/1398 aBergamo 12/12/1393 aPaviaperordinedel Visconti; 10/02/1394alPonteSecco; 07/12/1395aPrezate;08/12/1395 ordine del Visconti; 26/06/1393alPonteSecco;06/09/1393aBergamo; 27/09/1393aBergamo; Immagine dellaprimametàdelXIXsecoloPonteSecco,vistodavalle,incomune di Ponteranicadovesistabilirono variepaciotregue tralefazioniguelfeeghibelline 7 . Dall’esameatappetodituttiirogititrenotaiPanizzoli 54

RICERCA ) nel ) di An- ) di . 8 ). Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni la comunità tutta alleati ) di ogni e singola violazione della anno 1360 da rogito precedente anno 1360 da rogito completa 55 ), Viviano fu Giovanni de Zambellis, Filippo di Viviano ), ) di Valle Brembana distretto di Bergamo sotto il portico del- sotto Brembana distretto di Bergamo Valle ) di Della Chiesa Endenna dena quivi more solito convocata e congregata e riunita per fare e compiere le infrascrit- convocata e congregata e riunita per fare dena quivi more solito arengo vi erano Martino consiglio congregazione credenzia e te cose nel quale generale Andena, Raymondo di Andena console dello stesso comune de Zambellis di Viviano fu Alessan- de Zambellis, Tadeo Giovanni fu Andena, Zambellis di de Viviano fu lo stesso fu Bono de Bonomazz, Bono fu Gu- Viviano Pietro fu dro fu Giovanni de Zambellis, Vivia- de Berlendis, Bonomo fu Pietro glielmo Folazzi de Zanchis, Giovanni fu Benino Foppa, Giovanni detto Rosso fu Cresso de no de Berlendis, Lanfranco fu Prodomo de comune e dei dodici credenzieri del co- Berlendis tutti credenzieri e vicini dello stesso Alberto fratelli fu Alberto de Grigis, Salvino e Zambello mune e non di più, Pietro fu Alderico de Zambel- fu Giovanni de Bonomazz, Giovanni fu Viviano Salvo de Russis, de Bonomazz, Viviano Raymondo fu lis, Mayfredo fu Giovanni Ottobono de Berlendis, Viviano de Bonomazz, Ambrogio fu Giovanni Zoane di Bonetto de Mazochis, Alessandro fu Giovanni de Zambellis, fu Giovanni de Bonomazz, Pietro fu Zambello fu Bombel- fu Giovanni Ottobono de Berlendis, Giovanni Viviano Murij de Zambellis, de Rossi, i fratelli Bertramo e Zambello fu lo de Fazzis, Costantino di Martino Salvo Mayfredo de la Giesia ( Inoltre a fare perdono e remissione plenaria ( percosse, ferite, incendi e omicidi fatta alle cose e alle persone, legge, minaccia e offesa altri in qualsiasi modo detti, fatti o perpetrati da loro o da alcuno di loro o per mezzo di la chiesa della Signora Santa Maria di Andena in publica e generale credenzia congre- Andena in publica Santa Maria di la chiesa della Signora dello stesso comune e università ( gazione consiglio e arengo Giovanni de Mazochis, Pietro fu Vegine Bergotti, Martino fu Bonaldo de Bonomazz, Bergotti, Vegine Giovanni de Mazochis, Pietro fu detto Mazza Bonazza Tadeo Pietro fu Zillo de Mazochis, Vitalli, Alberto de Bonetto fu ed Henrico fu Giovanni de Berlendis tutti de Zambellis, Bonomo fu Guarino de Fazzis sono più di due terzi di Andena, i quali tutti vicini dello stesso comune e università di Andena, concor- comune e università de tutti i consoli credenzieri e vicini dello stesso e di ogni singola persona del detto co- demente e unitamente a nome del detto comune a titolo individuale e in solidum a nome mune ed anche ciascuno di loro singolarmente fanno e costituiscono Raymondo fu proprio e di ciascuno hanno costituito e ordinato, messo, sindaco, nunzio e procuratore generale e anche Andena de de Zambellis Viviano di esso, prese anche a titolo individua- speciale del detto comune e delle singole persone specialmente a fare e stipulare una vera pace, le, e come meglio si può secondo il diritto, loro e ciascuno di loro e qualunque altro del duratura in perpetuo, non solamente tra ma anche con qualunque altra persona di ciascuna o qualsiasi altra terra, di Lecco borgo diocesi appartenga, e con essi e villa ossia luogo, a qualunque giurisdizione o borgo, con i loro seguaci, con ciascuno di loro e con i loro aderenti ( luogo di Andena ( luogo di “Il giorno venticinquesimo del mese di settembre ( “Il giorno venticinquesimo gno, cartella (= C.) 47, vol. 1360-1361, pag. 198. 8 Archivio di Stato di Bergamo (= ASBG), Fondo Notarile (= FN), notaio Panizzoli Pietro fu Guarisco di Zo- ASBG), 8 (= Archivio di Stato di Bergamo riori scontri tra Guelfi e Ghibellini in Valle Brembana sconosciuti sia al Castelli che al sconosciuti sia al Castelli Brembana Valle in tra Guelfi e Ghibellini riori scontri e realistico, senza modo assai misurato descritti in cioè in realtà al Brembate, Celestino, frequenti di quan- siano state ancor più che queste lotte inducono a pensare enfasi, e che ge- di pace offerta si riferisce ad una noti autori. Il primo negli scritti di questi to appare a una pace tra due Endenna, il secondo dal comune di le due fazioni proposta nerale tra a Zogno e il ter- Bianco sancita comune di San Giovanni famiglie dell’attuale gruppi di lotte in territorio di San danni materiali derivanti da queste continue zo alla gestione dei dal latino testo del primo tradotto in modo letterale Pellegrino. Ecco il RICERCA Quaderni Brembani 18 Pagina inizialedelrogito del25/09/1360(ASBG,FN, notaio PanizzoliPietro fuGuariscodiZogno, predette ( la pievedeInzino( bretta, Villa deLemen( speciale mandato afareeconcluderetuttesingole lecosepredette,promettendo per Concedendo allo stessosindacoeprocuratorepiena, liberaegeneralefacoltà di agiree piacerà evorrannoinotaichene rogherannogliatti. cessarie eopportunecomepiacerà aisindacieprocuratoriaciascunodiessicome a stipulareinformasolenne( tore, anchesefosserotalidarichiedere unmandatospeciale; trebbero faresefosseropresenti ecomepiaceràpareràallostessosindacoprocura- che tuttiesingoliipredettiuominilacomunitàuniversità dello stessocomunepo- e generalmenteafaretutteognisingolacosautilenecessaria perilfinesuddettoe procuratore; da farsipermantenerefermalapacestipulatacomepiaceràe parerà aldettosindacoe pace conparole,difattoeopere;afarequalunquealtrapromessa, accordoeobbligo a prometterechelapenapossaessereimpostaedesattaogniqualvolta sivadacontrola stabilire aliberavolontàdelprocuratoreesindaco; to comuneperchélastessapacesiarispettataeosservatainviolabilmente, conpeneda e diciascunoessiinsolidumdellacomunitàuniversità( ro eilcomunegliuominilesingolepersonedellostesso eibenidelcomune ( tore pareràepiaceràperlapacedafarsi,completarsiosservarsi anomecomesopra; patto, convenzione,transazione,promessaeobbligazionechealdettosindacoprocura- lago diPusianovicinoaquello Annone Ponte ( inoltre C. 47,vol.1360-1361,pag.198). Ponte SanPietro ) apromettereeobbligarelepersonepredettedeldettocomune echiunquedilo- la pace ) eciascunadiesse,conlepromesse, obblighi,rinunceeformulene- Erba ), comunedeBrembateSupra, Trezio ( ), contratadeCorneno( Villa d’Almè celebrare ), Valbrena (Valbreno pressoPaladina),comune de 56 ) unoopiùcontratti,unavolte, circalecose ); egeneralmenteafarestabilirequalunque Erba eCornenostannopocoamontedel di Lierna na lago diComo),de Varena ( grate ( ( Villa ( ( Olzinate conilmontedeBripio none inBrianza stanno tuttiattornoallagodi An- te, ipaesidaCivateaBartesate Galbiate, deBardesago( Uglono ( d’Isola de Isulla( Palazago, deLemine( Martini ( ria ( gna gio ( de Leucho( alcuni delleinfrascritteterre,cioè persone, beniecosedialcunoo nelle personeodiritticontrole Vallassina Mandello Lario Olginate colmontediBrivio Valsassina ) eCastrode Alierna ( ), de Valdimania, ( ), de Valbrembana, de Avera- Averara ), deMusso(quasiincimaal Villa d’Adda ), deCulivatte(Civate), la comunitàtutta Valle SanMartino Oggiono ), deMarenzioe Val- la zonaattornoaTerno ), deMagrate( ), de Taliegio ( Lecco Trezzo ), de Valle Sancti ), deGarlate, ), de Vallessina ), de Valsaxina ), deEllo, ), deMandello ), comunidel- Valle Ima- Almenno ) deldet- Bartesa- Castello Varen- Taleg- Mal- ), de ), de ), RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni . Endenna aveva poi 9 57 e secondo il Castelli Bertulino fu ucciso proprio nello e secondo il Castelli Bertulino fu ucciso Chronicon risulta che un figlio di Merino dell’Olmo, Uniano (e non Viviano come Viviano Uniano (e non risulta che un figlio di Merino dell’Olmo, sé, per la comunità e università e per le singole persone del detto comune di Andena di di del detto comune e per le singole persone e università sé, per la comunità procurato cir- sarà stato compiuto e tutto quello che rato e fermo in futuro avere sempre nessun tempo e procuratore e in esse dal detto sindaco cose e ciascuna di ca le predette e le persone comunità e università se stessi, la obbligando pertanto di contravvenirvi, me notaio, per- nei confronti di i beni loro e di ciascuno Andena ed di del detto comune persona cui ed utilità di qualsiasi a nome e per parte che stipula e riceve sona pubblica giudizio e pagare a sen- a tenere fermo, confermare in ciò interessi o potrà interessare, di esse in solidum, tutte le persone sopra nominate e ciascuna tenza avvenuta, e pertanto obbligati, obbligan- si sono costituite fideiussori e principali una per l’altra e viceversa, a nome come sopra. Ri- beni in pegno a me notaio, che stipulo do se stessi e tutti i loro uno o più atti di identico tenore. chiesero inoltre di redigere da Nembro presbi- testimoni il signor prete Pagano di Pantaleone Furono presenti come de Mascaronibus de Viviano Bertulino fu Andena, Maria di tero della chiesa di Santa di Poscante e Pietro fu Bonazolo detto Luvat- Accursio de Licinis Lulmo, Guarischo fu to de Licinis di Poscante”. 9 Fra Celestino Colleoni: Op. cit.: Parte Prima, Libro Quinto, capitolo 13. È evidente che si tratta di una pace che il comune di Endenna, di tendenza assoluta- di una pace che il comune di Endenna, È evidente che si tratta vuole san- Viviano fu il suo procuratore Raimondo Zambelli mente guelfa, attraverso di San Martino e con alcuni paesi del territorio mi- Valle cire con numerosi paesi della di tendenza politica opposta. Questo fatto lanese appena al di là dell’Adda ovviamente il Celestino che, riprendendo lo scritto si inserisce perfettamente in quanto descrive con- valli bergamasche, di San Martino e le altre Valle che la del Brembate, afferma si opposero varie volte ai metodi brutali di Ber- trollate dai Guelfi, tra il 1354 e i1 1360 e di Ghibellini milanesi cercava di man- che con l’aiuto di suoi soldati Visconti nabò del territorio bergamasco tenere il suo comando su quella parte scontro del 20 agosto 1383 presso il castello di Cornalba descritto sopra mentre Meri- scontro del 20 agosto 1383 presso il castello durante un assalto da parte di 500 ghibellini no fu ferito a Endenna il 3 settembre 1383 per le ferite riportate. Sempre dal di Bergamo e morì pochi giorni dopo nella rocca Chronicon per essere guelfo, fu ucciso il 25 ottobre 1400 scritto da alcuni storici locali) bandito da Bertulino Zambelli e da Caysino Son- (e non il 25 dicembre 1400) presso Endenna ed esposto per ordine di Giovanni a Bergamo zogno e il suo cadavere fu trasportato città so- Castiglione, vicario generale del duca di Milano, presso il prato Fornello della corpo. speso ad una forca con il divieto assoluto che nessuno osasse asportare quel dell’Olmo, Viviano Anche il padre dei due fratelli Merino e Bertulino, per l’esattezza 1364 di al- per essere guelfo sembra essere stato decapitato con decreto del 13 giugno “Reperto- cuni magistrati e rappresentanti del duca di Milano come risulta dal regesto Questo e il 1937. 2” pubblicato a Milano tra il 1911 Tomo Visconteo, rio Diplomatico un naturale legame con la fazione guelfa della Valle di San Martino, che ambiva a con- di San Martino, Valle della un naturale legame con la fazione guelfa stata da secoli, e in parte lo era ancora nel servare l’indipendenza da Milano, essendo un feudo territoriale del monastero di . 1360, per motivi religiosi ed economici testimone civile di questa assemblea gene- È importante anche osservare che il primo fratello del Mascaroni dell’Olmo Viviano fu rale del comune di Endenna è Bertulino una residenza fortificata ad Endenna nella più famoso Merino dell’Olmo che aveva capo locale guelfo, sia Bertulino sono ci- nota contrada Castello. Sia Merino, influente tati più volte nel RICERCA Il secondodocumento,sempretradottoinmodoletterale,èilseguente sangue assaipesantepersostenereleproprieideepolitiche. aveva unaresidenzafortificataadEndennaoltrecheaBergamo, pagòuntributodi comune. Ad ognimodosidevericonoscerechelafamigliaMascaronidell’Olmo, dell’Olmo diversodalnostroinquantoquestadiscendenzaquestonomeeraassai rore ditrascrizionenelladatadeldocumentomilaneseoppuresitrattaun Viviano afferma senzaombradidubbioche Viviano nel1360eragiàmorto. Vi èdunqueuner- documento, chesintetizzamoltol’originale,tuttaviacontrastaconilnostrorogito 10 Comenota8)ma vol.1363-1365,pag.312. Quaderni Brembani 18 perdonando avicendanomeproprio eanomecomesopratuttiitortilecontumelie di Gayollofu Andrea di CornalitaviciniadiSanGiovanniBiancorinunciandoe di lorocontrolapersonaDetesalvo dettoPionefuLorenzodeLaquadiSanGalloe cosa daalloraseguitecommesse fatteeperpetratedalorooalcunodianome o inalcunodeiloroparentiesoprattutto dituttelepercosseferiteeitagliogni commesse eperpetratedalorooalcunodinellepersone oinalcunadiloro tutte lecontumelie,itorti,percosse,feriteetaglidi tutte lecoseindiseguite concordemente eunanimementesisonofattivicendevolmente fine,rinunciaepacedi di tuttiiviciniCornalitaeSanGiovanniBiancopersé lorodall’altraparte, Giovanni Biancoanomeloroepercontodituttiglialtriparentipaterni S. detta vicinia,ZambonodeRaspisdiCornalitaeGiovanni Toperti diCornalitavicinia drea diCornalitaviciniaSanGiovanniBianco, Tinto deRaspisdiCornalitadellasud- cini perséeloro,OttobonodettoGazollodiCornalita,ifratelli Mazzae Viviano fu An- terni de Tazzis edeMulinarisdella detta viciniadiSantaMariaCamerataedeilorovi- de MulinarisdelCornelloanomeloroepercontoditutti glialtriloroparentipa- liano de Tazzis delCornello,Baldo fu GuariscodelCornellodellastessavicinia,Giovanni Benedetto, ifratelliCrottoePacefiglidellostessoPlazziodettoGazotto, GiovannifuZul- de Camarata( Plazzio dettoGazottofuBenedettode Tazzis ( sone delcomunediSanGalloeperlorodaunaparte; tutti diSanGallo,anomeloroepercontoglialtriparentiviciniper- Florino deBaynzachis, Amadeo fuGreciodeZanettise Amadeo fu Alberto deZanettis, de Malabottisdi Antea, GiovannidettoNanodi Antea, ifratelliGuglielmoeRossofu ( yoni, Venturino fuSonettodeiBoyoni,Bertramo Alberto deiDomengonidi Antia lino fuGiovannidettoMagoniadeMagonis,Zoane Venturino dettoMozziodeiBo- e pertuttiglialtriloroparenti;ifratelli Alberto eGiovannifuPaolodeiBoyoni,Bertu- Giovanni ePietrodettoPedrettodiSalvettofuLorenzodeLaquaSanGalloperloro Gallo, Giovannifu Ambrogio deLaquadiSanGalloanomeloroedeifratelli Francesco fuGiovannideLaquadiSanGallo, Alberto fuGiacomodeLaquadiSan Quivi ilsignorSalvinogiudicefuPietrodeLaquadiSanGallocittadinoBergamo, gli infrascritticontraenti. nella vicinia( fado deMafeysdiZonio,PersavalleGuglielmodettoGiossanoPesentisabitante gamo, Simonefu Alberto deCeresollisdelborgo diLemen( vanni de Agazzis cittadinodiBergamo, Venturino fuPaolodeZucchiscittadinodiBer- bo pressoilCornodelRizollo,presentiquivipertestimonisignorLeonardofuGio- da rogitoprecedente)nelluogoosiaterritoriodiZonio( “Nel nomediCristocosìsia,nelgiornotredicesimodelmesenovembre(anno1365 Antea ), GasparinofuBonfadodiBrembilla,ifratelliZoaneeGuglielmoGuarisco contrada contrada diSantaMariaCamerata ) diSanPellegrino,ePietroPersavalleaffermano diconoscere 58 Tassis ) delCornelloviciniadeSantaMaria ), Giovannisuofratellofulostesso Zogno Almenno ) nellaghiaiadelBrem- ), PietrofuBon- 10 . RICERCA . In secondo Gasparino fu 11 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , Ed. Ferrari, Clusone (BG), 1994, pag. 26. C. 47, vol. 1363-1365, pag. 312) 59 notaio Panizzoli Pietro fu Guarisco di Zogno, notaio Panizzoli Pietro Pagina iniziale del rogito del 13/11/1365 (ASBG, FN, del 13/11/1365 Pagina iniziale del rogito ) o ” rappresenta in realtà una famiglia di San Gallo inganno San Giovanni Bianco e le sue contrade vicendevolmente fatte e vicendevolmente per le ragioni commesse qualcuna di esse suddette o altra ragione o per qualunque così le predette o causa. E loro e a nome parti a nome tra di tutti i predetti furono di loro contente, e confes- loro a sano e protestano tra pre- loro nome e a nome dei ogni detti, rinunciando ad e di eccezione di diritto fatta legge che non è stata ogni e la suddetta pace e come qualunque altra cosa ogni sopra è scritto e ad condi- altro diritto, legge, zione o causa o per ingiusta causa di dolo ( di fatto e a tutti gli altri diritti e leggi onde possano tutelarsi, dichiarando e in più protestando una parte a richiesta dell’altra e l’altra a richiesta della prima a loro il valore, la natura e la forza di un nome e a nome dei detti di sapere e di conoscere di loro come sopra è detto, e che alla simile atto, di tutte le cose suddette e di ciascuna vere, giuste e ragionevoli cause, in nome base di tutto quanto premesso stanno molte, cose e ciascuna di esse”. delle quali hanno fatto e fanno tutte le predette Vedi inoltre: ASBG, FN, notaio Antonio Panizzoli fu Pietro di Zogno, C. 108, vol. 1403-1404, atto del ASBG, FN, notaio inoltre: Vedi 06/05/1403, pag. 89. 11 Tarcisio Salvetti, Tarcisio 11 Questo documento rappresenta una rappacificazione tra due numerosi gruppi di fami- Questo documento rappresenta una rappacificazione Antea e dall’altro alle con- di San Gallo e di glie appartenenti da un lato alle contrade che erano stati feriti in modo reciproco e grave trade di Cornello e di Cornalita dopo di Cornalita, senza che venga dichiarata la due loro parenti, uno di San Gallo e l’altro non si può dire che si tratti di motivi legati causa dei ferimenti per cui di primo acchito alcune precisazioni di tipo geogra- Tuttavia ai contrasti politici tra Guelfi e Ghibellini. località citate nel documento contribuiscono a fico che si rendono necessarie per certe in cui si sono svolti i fatti criminosi. Innan- definire meglio il contesto anche politico citata non si deve confondere con il paese zitutto si deve dire che la località Brembilla di Brembilla che sbocca nel Brembo presso i ponti di Valle di Brembilla centro della Val- situata sulla destra orografica della e nemmeno con la contrada Brembilla ad una con- in territorio di San Giovanni Bianco. Essa corrisponde invece Taleggio le trada che era posta sulla riva orografica sinistra del Brembo, non lontana dall’attuale dimenti- Ospedale di San Giovanni Bianco, il cui nome e la cui esistenza oggi è stata cata e che era parte dell’antico comune di San Gallo, dunque anche “ Bonfado di Brembilla RICERCA Cornello lalocalitàpiùdistante dacuiprovenivanoalcunidegliinteressatiallapace. prio perchéametàstradatra Bergamo, dacuiprovenivanol’Agazzi eloZucchi,il posto pocoamontedeipontidiSedrinaall’iniziodelcomune diZogno,fusceltopro- di prestigio.Quasicertoinfineilluogoinsolitoincui fu stabilitaquestapace,cheè dici emercantiforsepropriopertalemotivoessifurono scelticometestimonineutrali Ghibellini essendodediteadattivitàprofessionaliqualiquelle dinotai,magistrati,me- Bianco echenonfuronoquasimaicoinvolteinprimalinea negliscontritraGuelfie vano varieproprietàin Valle Brembanaproprionell’attualecomunediSanGiovanni dire poicheessieranorappresentantidifamiglieassaiimportanti diBergamo cheave- riguarda iprimiduetestimoni,“ di Antea diSanGallo che vieneuccisoilprimoagosto1393in Valtesse einfineun“ sto delfiumerispettoaSanGalloead Antea. Oranel nello cheCornalitastannosullarivadestraorograficadelBrembocioèdallatooppo- pre statastrettamentelegataalcentrodiSanGiovanniBiancoecheinfinesiailCor- quel periodoavolteèdichiaratocontradadiSanPietrod’Orzio;cheCornalitasem- Cornello nelnostrorogitoèdichiaratocontradadiCamerataancheseinalcuniatti stra delBremboeoggiincorporatoinquellopiùvastodiSanGiovanniBianco;cheil secoli assailontanieraunacontradadelcomunediSanGallo frazione diSanPellegrino Terme situatasullasinistraorograficadelBrembo,finda luogo nonsipossonoignorarealtriaspettiqualiadesempioilfattoche Antea, oggi 13 Tarcisio Salvetti,op. citata, pag.29ess. Nei seguentidocumenti 12 Antea risultagiàesplicitamente unacontradadiSanGallo: ASBG, FN,notaioPa- rogito appaionoanchenel È interessanteosservareinoltrechevaripersonaggiolorodiscendenticitatiinquesto valentemente guelfisottoilcomandodellafamigliaBoselli. famiglia Dell’AcquamentreilCornello,CornalitaeSanGiovanniBiancoeranopre- e diversafedepoliticasapendocheSanGalloeraprevalentementeghibellinoconla pensare chelacausaallabasedegliscontriedeiferimentigravinonfosseunaradicata no consideraticorresponsabilideireaticommessi.Risultadifficile aquestopuntonon Giovanni Biancodall’altravaleadirecheglistessicomunicontuttiiloroabitantiso- tutti iresidentidelcomunediCamerataeCornalitacomeparteSan le personee“vicini”cioèdituttiiresidentidelcomuneSanGallodaunaparte pace eperdonoreciproco,nonparlanosoloaproprionomemaancheditutte rosi gruppidifamiglieeparentiresponsabilidellereciprocheoffese, echesigiurano questo contesto.Fasostenereconforzaquestaideasoprattuttoilfattocheiduenume- rimenti descrittinelnostrodocumentorappresentinounodeitantiepisodiavvenutiin l’Italia Settentrionalerisultanogiàapartiredal1250circaèlecitosospettarecheife- cessivo aquelloquitrattato.Comunqueessendonotochetalibattagliefratricidenel- lo congraviferimentieuccisionireciprocheancheseriferiteauntempodipocosuc- rosi scontritraGuelfidelCornello,diCamerataeCornalitaGhibelliniSanGal- pare ghibellino dice deLaqua Quaderni Brembani 18 19/12/1370 (pag. 241). 15/01/1349 (pag.284);vol.1350 attodel09/05/1350(pag.88);C.48,vol.1370-1371, nizzoli PietrofuGuariscodiZogno, C.45,vol.1348-1349,attideigiorni22/04/1348(pag.103), ” cheèpresentepiùvoltedasolooinsiemealfiglioGiovanniilqualeap- 13 ; c’èpoiuncerto“ ” cheil6ottobre1393sirecaaPaviastudiarelegge.Per quanto Chronicon Leonardo de Agazzis Rosso deBaynzachisdiSanGallo di CastelloCastelliquali“ 60 ” e“ Chronicon Venturino deZucchis Bertramo deDomingoni 12 pure situatosullasini- il signorSalvinogiu- sono descrittinume- ” pureghibellino ”, vièda RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Monumenta Bergomensia, il signor Giovanni fu Montenario fu Pellegrino figlio del fu mastro Peter- Pellegrino figlio del fu mastro 61 Bertramo e Raimondo fratelli fu Bonetto det- Bertramo e Raimondo fratelli fu Bonetto . È un documento costituito da quattro pagine scritte . È un documento costituito da quattro 15 ”. In questo atto “ vol. 14, 1965, disegno di Pietro Ronzoni). vol. 14, 1965, disegno di Pietro ” pure di San Pellegrino una casa ed alcune terre poste in detto ” pure di San Pellegrino una casa ed alcune ” di San Pellegrino, dichiarando di seguire la legge longobarda, ” di San Pellegrino, dichiarando di seguire , redatto a Bergamo in città alta sotto il portico della chiesa di San Pancrazio da- in città alta sotto , redatto a Bergamo del Rizzolo, presso le attuali Grotte delle Meraviglie e un poco a destra la piana delle Meraviglie le attuali Grotte del Rizzolo, presso 14 famiglie di San Gallo e altrettante di Cornalita e Cornello. ( famiglie di San Gallo e altrettante dei ponti di Sedrina. Al centro si nota lo sperone roccioso, noto in antico come il Corno roccioso, si nota lo sperone Al centro dei ponti di Sedrina. Vista dei primi anni del 1800 della conca di Zogno ripresa da poco dopo il superamento dei primi anni del 1800 della conca di Zogno ripresa Vista di Zogno con la chiesa parrocchiale. In questo luogo fu sancita la pace del 1365 tra varie In questo luogo fu sancita la pace del 1365 tra di Zogno con la chiesa parrocchiale. in modo assai fitto che contengono le numerose e solite condizioni che regolano la ge- in modo assai fitto che contengono le e mai stione di questi immobili ma tra queste alla fine si legge una condizione nuova riguarda ciò che esaminati nel corso del 1300 e che trovata in tutti i contratti di affitto Guelfi e si deve fare nel caso gli immobili subissero dei danni a causa delle lotte tra Ghibellini. Per non tediare troppo il lettore si riassumono prima le clausole contrattua- li solite e si riporterà alla fine tradotte in modo letterale quelle nuove. 14 Come nota 8) ma C. 48, vol. 1370-1371, pag. 126. San Pellegrino, rettifica del 1845, fogli 4 e 5. 15 ASBG, Fondo Mappe Catastali del Lombardo-Veneto, vanti a numerosi testimoni tra cui compare un “ vanti a numerosi testimoni tra cui compare Nel terzo rogito, a differenza dei primi due, la fazione guelfa e quella ghibellina sono dei Nel terzo rogito, a differenza tratta di un atto notarile del giorno 8 giugno citate e ricordate esplicitamente. Si 1370 bono medico di San Pellegrino Giovanni de Lavalle a “ per nove anni prossimi venturi affitta to Rosso de Quartanis strada tra l’attuale clinica Quarenghi e le ori- comune in contrada Orno situata a metà lungo l’antica mulattiera lontana circa 200 me- ginarie fonti della nota acqua minerale tri dalla riva destra del Brembo RICERCA locazione dialcunidirittirelativiacertipassaggiperandaresuquesteterree affittuari BertramoeRaimondoQuartanipossonogoderedurantegliannidella (Rizzi oRisi)”,dei“ esatto all’internodellacontradaOrno. Tutti iconfinanticomunquesonodei“ che, essendotuttiprivati,nonpermettonooggidicollocarequesteterreinmodo “ salsa e vidate(conpiantedivite)unaancheboschivasonodetterispettivamente“ terre affittate conlacasasonotuttepocolontaneequasiprative,campive corte eilpratoattornoallacasapresentanumerosidiversitipidialberi.Lealtre di piodeeoltreaivarilocaliabitazioneèdotataanche“ Intanto sidevedirechelacasaaffittata èinmuraturaenonlegno,hauntettofatto “ cioè diunacasettaolocaledafuocoossiaunfornoepocolontanofienile Quaderni Brembani 18 le condizionidigestionedeidanni prodotti dagliscontri nei ronchi paleato tra lefazioniguelfeeghibelline aSanPellegrino (ASBG, FN,notaio PanizzoliPietro fuGuarisco La paginadelrogito del08/06/1370 contenente ”, “ di Zogno,C.48, vol.1370-1371,pag.128) ” valeadirecoltettodipaglia.Esisteinoltresuldavanti,versoest,un’ampia al pozzo ”. Ildocumentosidilunganell’indicareconmoltaprecisioneiconfini ”, “ sotto lecasedeiMoraris de Lavalle (Della Valle)”, deiQuartanieMorari.Ifratelli 62 ”, “ dietro lecasedeiMoraris su unoqualunque deiduee per l’interasomma nonpagata “ dosi dichiaratiiduefratelli Giovanni Della Valle, essen- biliti eintalcasoilproprietario quanto dovutoneiterminista- telli nonpagherannoognianno tamente terminataseiduefra- zione siintenderàimmedia- di lire26imperiali. Tale loca- Martino perquestoaffitto è annualmente allafestadiSan agli inizi.Ilprezzodapagare nell’identico statoincuierano vranno restituiregliimmobili mine dellalocazioneessido- i pratiapropriespese. Al ter- vranno ricoprirediletametutti locazione iduefratellido- lavoro. Nell’ultimoannodella mobili stessioagliattrezzida mente qualchedannoagliim- causato ancheinvolontaria- rante lalorogestioneavranno spese congliinteressisedu- mentre dovrannopagarele glioria agliimmobiliinaffitto portato qualchelimitatami- ranno compensatiseavranno lavoro. Idettifratellinonsa- usufruire dicertiattrezzida in solidum una cassinaabigne “, potràrivalersi ” einfine Rexij alla ” RICERCA del colui Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni (borgo fortificato) (borgo ) come sopra e gli stessi Rai- ) come sopra e gli stessi o castello o castello ). (semidistrutto (paese) 63 ) non potessero stare o abitare nel luogo e territo- ) non potessero stare come erano prima . Infine se Giovanni Della Valle volesse vendere gli stessi volesse Valle Giovanni Della . Infine se in qualunque altra città o villa altra città o villa in qualunque o coloro cui abbiano affidato i terreni cui abbiano affidato o coloro del magnifico signore per causa della parte ghibellina o per causa rio di San Pellegrino città di Milano, signore generale della Visconti), (Bernabò Visconti nostro Bernabove di San Pellegrino o i distrutto o danneggiato il predetto comune fosse dato il guasto, o del magnifico starvi né abitarvi a causa della parte ghibellina suoi vicini non potessero comune fosse dirupato signore suddetto ed il “... se i detti fratelli Bertramo e Raimondo, loro eredi e successori o aventi causa ( e Raimondo, loro eredi e successori “... se i detti fratelli Bertramo mondo e Bertramo, eredi e successori o aventi causa, non potessero tenere e possedere e successori o aventi causa, non potessero mondo e Bertramo, eredi eredi e succes- per tale evento, allora Bertramo e Raimondo, o lavorare i suddetti terreni (costretti) ed obbligati nei confronti di sori o aventi causa, non siano tenuti né astretti salvo che siano stati in possesso al pagamento del fitto convenuto, Valle Giovanni della siano stati costretti ad andare ad abitare fuo- dei terreni e li abbiano potuti lavorare e non della locazione Bertramo e Raimondo, ere- ri del comune di San Pellegrino; ma alla fine e siano tenuti ed obbligati realmente e perso- di e successori ed aventi causa, debbano a proprie spese le case e i fie- Valle della nalmente a riconsegnare e lasciare a Giovanni nili coperti di piode e di paglia ( guasti o danneggiati dalla parte guelfa, Se invece le case e i fienili fossero stati dirupati, loro eredi, successori ed aventi causa, ciò nonostante siano tenuti Bertramo e Raimondo, da parte guelfa venissero guastati, dirupati e al pagamento del fitto, in tal caso, cioè che alberi in essi esistenti, Bertramo e Raimondo danneggiati i terreni, le case, i fienili e gli danno a giudizio di due buoni il relativo Valle siano tenuti a rimborsare a Giovanni della Raimondo e Giovanni concordemente”. uomini arbitri eletti dagli stessi Bertramo, Da quanto dichiarato sopra in sintesi appare evidente che solo se la casa, i fienili e i Da quanto dichiarato sopra in sintesi ghibellini i due o dai suoi alleati Visconti prati sono danneggiati dai soldati di Bernabò annuale ma comunque alla fine della lo- l’affitto non devono pagare fratelli affittuari nel primitivo stato a proprie spese come pre- cazione devono ripristinare gli immobili se invece gli immobili sono danneggiati dai soldati vede il normale contratto di affitto; annuale e in più devono comunque pagare l’affitto o militanti guelfi allora gli affittuari stabilita da opportuni giudici. Da ciò si in- rimborsare il proprietario con una somma era ghibellino perché interpretava gli Valle tuisce che il proprietario Giovanni Della alle sue proprietà come un aiuto mate- eventuali danni o le ruberie fatte dai Ghibellini alcun tipo da lui a questa fazione e perché, al contrario, non ammettendo riale offerto sicurezza di sconto per i danni o le ruberie arrecate dai Guelfi, si garantiva con buona modo più meno non fossero conniventi con i guastatori guelfi in che i suoi affittuari guelfi mascherato obbligandoli a difendere il più possibile le proprietà dagli assalti per non pagare un rimborso eccessivo. unici tra Concludendo c’è da sottolineare il fatto che i tre documenti illustrati sono gli Antonio Panizzoli di Zo- i circa 15000 rogiti visti a tappeto dei notai Guarisco, Pietro e del secolo XV, e i primi anni gno, che coprono ininterrottamente l’intero secolo XIV sui loro successori attraverso una procedura processuale civile che potrà tenersi in civile una procedura processuale attraverso sui loro successori o “ Bergamo territorio di Milano” territorio i impunemente ma momento lo potrà fare in qualunque a qualcun altro egli immobili presente locazione stesse condizioni la di continuare alle avranno il diritto due fratelli la vendita. che è stata formalizzata quattro anni dopo ancora per ecco per gli affittuari non fossero abbastanza sfavorevoli Come se queste condizioni di quel tempo: indotte dal cattivo clima politico quelle ulteriori e nuove RICERCA 16 L’autore delpresentescrittoringraziavivamentel’amicodr. MarinoPaganinidiOsioSotto pergliaiuti loro attivitàquotidiane sone piùsempliciecomuni di varipaesidellavallesubironoconseguenzegravinelle diffuse edevastanti diquantoapparenegliscrittiquestistoricipoiché ancheleper- anche seinaltrecircostanze,sièindottiapensarechequeste lottesianostateancorpiù al Celestino,cioèinrealtàBrembate,contengonopersonaggi citatinel dei tredocumentieilfattochepuressendoavvenimenti sconosciuti siaalCastelliche criminosi trovavanoun’econegliattinotarili,sesiconsidera latipologiaassaidiversa l’ordine delgiornomasesiconsideracheinquell’epoca abbastanzararamenteifatti sono farsupporrecheicontrastipoliticitraGuelfieGhibellini nonfosseropoicosìal- ti della Valle BrembanaoltrechediBergamo edintorni.Oratrerogitisu15000pos- Zogno esercitòquasisempreinBorgo Canale maredasseinnumerevoliattiperabitan- 10 giornicircatraZognoeBergamo, a suavoltaunfigliodiPietro, Antonio, natoa tire dal1365aprìunsecondostudioaBergamo inBorgo Canalefacendolaspolaogni che inquasituttiipaesidella Valle Brembana,suofiglioPietrofecelostessomaapar- nipote. GuariscoavevalostudioaZognoincontradaFoppamaredasseisuoiattian- Pietro dal1348al1396e Antonio dal 1372al1422esononell’ordinepadre,figlio a riferirsialtemadellelottetraGuelfieGhibellini.Guariscoesercitòdal13071339, Quaderni Brembani 18 La contradaOrnodiSanPellegrinonel1845circa, vistadallarivasinistradelBrembo, dei danniarrecati agli immobilicontenuteinquestidocumenti. ricevuti nellatraduzione delledifficili espressioni cherappresentanolecondizioni dipaceopagamento con iprimialberghiper ospitare iforestieri deditiallecure delleacqueminerali. In altoadestralalocalità Torre presso lacontradadiPiazzacava.( Bergomensia, 16 . vol. 14,1965,disegnodiPietro Ronzoni) 64 Monumenta Chronicon RICERCA 2 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni In questa sequenza troviamo inse- 1 65

u queste pagine si raccontano le imprese di un protagonista della storia religiosa e le imprese di un protagonista u queste pagine si raccontano poco conosciuto. Si Un personaggio tanto importante quanto culturale di Serina.

Roberto Belotti e XV evidenzia qualche incertezza), i primi tre risultano, di fatto, titolari della parrocchia di Lepreno che evidenzia qualche incertezza), i primi tre risultano, di fatto, titolari e XV fregiar- partire dal 1734 i parroci di Serina poterono A mantenne la sua giurisdizione su Serina fino al 1449. si del titolo di “prevosto”. parla di Lorenzo Carrara, prete serinese dotato di non comune intraprendenza, al quale parla di Lorenzo Carrara, prete serinese della sua comunità parrocchiale, in un’aura riuscì di involgere la fama del suo paese, tutto intero. E interesse il territorio bergamasco di solido prestigio a cui guardava con per i bagliori di straordinaria novità che si an- così correva di bocca in bocca lo stupore di Serina nei primi decenni del Cinquecento. davano producendo attorno alla chiesa Una storia che chiede di essere ripresa e ripen- È una storia vecchia di cinque secoli. abbondanti, tuttavia, raccogliendo con pazien- sata. I documenti disponibili non sono in dialogo fra loro, si riesce a conquistare za le voci che essi rilasciano e mettendole coscienza storica locale riferita a un momento qualche buon risultato sul piano della assai significativo del suo comporsi. i documenti cominciano a certificare a partire Breve premessa. La storia di Serina, che vitalizzata da straordinarie e ricchissime dal secolo dodicesimo, risulta robustamente che troviamo associato a tutti i nostri pae- espressioni di religiosità; fenomeno, questo, si, tanto delle valli come del piano. discontinue reggenze e occupazioni che condi- Nel volgere dei secoli, a fronte delle persistente e ininterrotta la “dinastia” dei zionarono la vita civile di Serina, troviamo e destinati a mantenere viva l’identità spirituale parroci abilitati alla cura delle anime e culturale della comunità. in fila trentotto figure di sacerdoti facendoli La successione dei parroci di Serina mette ai nostri giorni. per arrivare partire dal secolo XIV 1 Nella cronotassi (catalogo cronologico) dei parroci di Serina comunemente accettata (che per i secoli XIV parroco di Serina dal 1509 al 1548 dal 1509 di Serina parroco di Le opere memorabili di Lorenzo Carrara di Lorenzo memorabili Le opere Lorenzo, il magnifico serinese il magnifico Lorenzo,

rito anche il nome di don Lorenzo Carrara che fu impegnato nel governo spirituale e rito anche il nome di don Lorenzo Carrara decenni che vanno dal 1509 al 1548. materiale della parrocchia per i quattro le Per trovare notizie a buon mercato che parlino di don Lorenzo conviene consultare Carrara Erasmi, a sua volta parroco di Serina dal Tomaso pagine manoscritte di don valente studioso di storia patria, non man- Tomaso, 1807 al 1818. Negli scritti di don cano informazioni circostanziate sui parroci di Serina suoi predecessori. S RICERCA 5 T.5 CARRARA ERASMI mezzo dioccupazione Tedesca. nitivamente al quella deiFrancesi,poi Veneziani, quindi degliSpagnoli,pertornaredefi- territorio, ormaistremato,avrebberegistratounadesolantesequenzadioccupazioni: Vicende turbinosee battaglia di Agnadello. cesi pereffetto delladisastrosasconfittasubitadall’esercitovenezianonellafamosa quei giorni.Il14maggio1509,infatti,Bergamo sarebbecadutanellemanideiFran- rivate daifattidiguerrachesisarebberoscatenatisulterritoriobergamasco proprioin Fu unesordioall’insegnadellatribolazioneacausadelleinevitabiliconseguenzede- suo nuovoufficio aiprimidiapriledel1509. richiama gliattidiunnotaioserinese-risultacheilnuovoparrocopresepossessodel le. Sestiamoancoraaquantoscrivelostorico Tomaso Carrara-ilquale,asuavolta, stituzione delparrocoGirolamoCarraracheavevarinunciatoalsuomandatopastora- legale ecanonico,vennedestinatoaSerina-cheerapoiilsuopaesed’origineinso- renzo CarrarasitrovavaareggerelaparrocchiadiOltreilCollequando,concambio Secondo leinformazionicheforniscequestonostroprimostoricoserinese,donLo- 4 In queifrangentiguerreschi einpiùdiunaoccasione,ilvalorosocombattenteserineseMaffeo Carrara,det- 3 2 Il manoscrittointitolato promessa ne’ Salmi” sarlo dellasuapastoraleesofferta pazienza prese inparrocchiadapreteLorenzo.RicordasoltantocheilSignore,perricompen- Lo storico Tomaso nonentranelmeritodelleiniziativedistraordinarianovitàintra- ad effetto permanodiBattistade’ Medici,fratellodelMedeghino. con intenzionididistruzioneesaccheggio.SciagurecheaSerinavenneromandate de’ MedicidettoilMedeghino,nelgiugno 1528penetrònellevallatebergamasche pa. UnsinistroerapacepersonaggiodelCinquecentomilanese,taleGianGiacomo il governoparrocchialedidonLorenzoCarrarasitrovòinbaliadellaviolenzapiùcu- Che nonfosserotempitranquilliloconfermailfattocheancoraqualcheannopiùtardi Lodovico CarraradeChierici” legale canonicarinunciaafavore delsuo nipotecheglifusuccessore: donGirolamo scovo Vittor Soranzoinoccasionedisuavisitapastorale13ottobre 1548nefeceuna ma suadecrepitezza impotentedireggere lasuadilettagreggia, coll’autoritàdelve- ferita inquestitermini: Quaderni Brembani 18 storico Tomaso Carrara,siportòeffettivamente in Valle Brembana percompiervilavisitapastorale nel1548. mo. Notiziestoriche Lorenzo daSerinadiintraprendere una straordinariapredicazione(cfr. L.DENTELLA mente impegnatoapreservareladiocesi dalleinfiltrazionieretiche,nel1540incaricòilpadredomenicano gione diriformeeunadecisaazione pastorale.Particolarepococonosciuto:ilvescovoLippomani,tenace- sostanzialmente caratterizzatadall’episcopato diPietroLippomani(1517-1544)cheinauguròunafelicesta- tas Serinae buon esitoinappoggioa Venezia. to Cagnolo,volledistinguersiponendosiallatestadigentimontanareportatesi incittàpercombatterecon Lepreno, 1998. munitas Serinae.MomentiluoghiepersonaggidellastoriadiSerina (1744-1818) èstatotrascrittoepubblicatoinappendicealvolume:ROBERTO BELOTTI Lo sazieròdilunghigiornieglifarò vedere lamiasalvezza , cit.,p.406.LaChiesabergomense, negliannidelmandatoserineseparrocodonLorenzo,fu “glorioso dominiodeiSignoriVeneziani” . Bergamo, 1939).Ilvescovo Vittore Soranzo (1547-1558),citatonelvirgolettato dello “venti contrari” Notizie istorichediSerinaeLeprenno . Notizie istorichediSerinaeLeprenno 4 La chiusuradiquellungomandatopastoralecivieneinfineri- “Arrivato all’etàdiottantatréanni,considerandosiperl’ulti- 3 . 5 che sisarebberoprotrattifinoal1516,quandoil 66 “lo riempìdiquellalonghezzade’ giorni ; LibrodeiSalmi91,16. - inR.BELOTTI di don TOMASO CARRARA ERASMI . Ed.BancadiCreditoCooperativo , nonsenzaunbreveinter- Magnifica Communi- I vescovidiBerga- Magnifica Com- RICERCA . Am- . di in- , vale a dire i “testimoni” “antiani et sindici” Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni “antiani et sindici” Schola di Santa Maria “de acquasparsa ubi dicitur leggiamo i nomi dei testimoni 7 che Palma il Vecchio aveva di- Vecchio che Palma il , nonché gli “Petrus de Mapheis de Zonio” “Petrus de Mapheis “mirabilia laurenziane” vale a dire la struttura lignea che avrebbe vale a dire la struttura 6 8 , . 67 ha tenacemente resistito nei secoli ed è tuttora ben loca- Resurrezione “ecclesia d. Sancte Marie de Serina” Resurrezione “Rev. d. presbitero Laurentio de Cararia, rectore titulato de Cararia, rectore Laurentio d. presbitero “Rev. “acquasparsa” “presbitero Laurentio de Cararia” Laurentio “presbitero : il toponimo è rappresentata dal è rappresentata dal in prato Bombelli” La segnatura del documento citato è: Archivio della Misericordia, Serie 1: Istromenti, Mis. 77. L’atto in Archivio della Misericordia, Serie 1: Istromenti, Mis. 77. L’atto La segnatura del documento citato è: sotto il portico degli eredi di Tirabuschis de questione venne redatto a Serina dal notaio Giacomo Giorgio Andrea de Ganassis. Nel documento si parla di una pezza di terra in contrada lizzabile sulle mappe del territorio serinese. brogio de Cararia, Giovanni de Ceronibus, Pietro de Obertis, Andrea de Ganassis, Antonio Gisoni de La- Andrea de Ganassis, brogio de Cararia, Giovanni de Ceronibus, Pietro de Obertis, valle, Bernardino Bolger de Lavalle, Giovanni de Lavalle, Bonomo de Califfis, breviatura 1520-1521. e poi degli anziani e sindaci della chiesa. Nomi solenni ai quali, dopo cinque secoli, diamo occasione di ri- e poi degli anziani e sindaci della chiesa. Nomi della comunità serinese: Giovanni fu Francesco Gi- suonare ancora una volta in omaggio ai fasti famigliari Antonio di Bartolomeo Martino Lancino de fu Giovanni de Ganassis, Trotino soni de Lavalle, Betino detto de Cararia, Ambrogio Accursino di Lorenzo fu Guarino Bolger de Lavalle, Tiraboschi, della chiesa, ordinano a mastro Pietro da Zogno della chiesa, ordinano 8 L’Archivio del Consorzio della Misericordia è conservato presso l’Archivio storico del comune di Serina. del Consorzio della Misericordia 8 L’Archivio pinto (o era in procinto di dipingere) per la chiesa di Serina. pinto (o era in procinto ospitato il polittico detto appunto della ospitato il polittico 6 Archivio di Stato di Bergamo, Sezione Notarile, notaio Bonadeo fu Bernardino de Lavalle, busta 905, im- 6 Archivio di Stato di Bergamo, Fra le righe del contratto stipulato in 7 Una volta comprovata l’esistenza di questo nostro personaggio storico, non ci resta Una volta comprovata l’esistenza di le che illustrare quelle che possiamo definire Il registro dei battesimi fin dal 1509 da prete Lorenzo fu l’adozione, in tempi as- Prima impresa di portata storica compiuta per i nati della parrocchia di Serina. solutamente precoci, del registro dei battesimi decisione che per la storia della diocesi di Per comprendere la singolarità di quella un vero e proprio record, bisogna che ci appro- stabilisce, come vedremo, Bergamo storia ecclesiastica. priamo di alcune sommarie notizie di Europa si verificò la rottura dell’unità religiosa Come è noto, nel secolo sedicesimo in costruito la propria identità. Per questo e sulla quale la civiltà dell’Occidente aveva in- (1545-1563) i cui decreti Trento Concilio di per altri motivi ancora fu convocato il cattolica nella sua dottrina e nei suoi costumi. tesero definire la riforma della Chiesa rivelò di importanza non secondaria, proprio anche si Trento Fra gli esiti del Concilio di dorare e ornare l’ancona della dorare e ornare l’ancona del parroco Lorenzo si trova in cui possiamo leggere il nome Un secondo documento tratta di un atto di vendita sti- della Misericordia di Serina. Si fra le carte dell’Archivio dire la 1533 in cui la parte venditrice, vale a pulato il 17 giugno di Serina perlomeno) che ci inducono a celebrare, an- fatti straordinari (quelli che conosciamo, di don Lorenzo Carrara. corché modestamente, la ritrovata memoria ecclesie et schole Sancte Marie de Serina” Giunti a questo punto, per non accontentarci delle evidenze biografiche fin qui recu- evidenze biografiche accontentarci delle punto, per non Giunti a questo con maggior di- aiutino a considerare paio d’altre che ci a cercarne un perate, andiamo Lorenzo Carrara. le opere del parroco scernimento e di don Lorenzo in parrocchia della presenza testimonianza documentale Una prima di cui trattere- attivismo - argomento del suo operoso un primo indizio nel contempo 1520 conservata datata 12 febbraio in una carta - li troviamo segnalati mo più avanti di un contratto mediante il quale Stiamo parlando di Bergamo. nell’Archivio di Stato il parroco Lorenzo RICERCA 9 La correttaconservazionedelregistro deibattesimiverràformalizzatadefinitivamente dapapaPaolo V stesso incuiLorenzoCarrara prendepossessodellaparrocchia(aprile). A Serinale registrazionideibattesimicomincianoinvecenel1509 (25ottobre),l’anno diocesane delvescovoCornaro vengonoemanatenel1564. Le datesonodiunaeloquenza clamorosa:ilConciliosiconcludenel1563;ledirettive sia ledisposizionidelConciliodi Trento che quelle attuativesuccessive. per laparrocchiadiSerinaunregistrodeibattesimiche anticipava didiversidecenni L’iniziativa straordinariaintrapresadal parrocoLorenzoCarrarafuquelladiadottare tenendis rico Cornaro(1561-1577)nelSinododel1564conildecreto Quaderni Brembani 18 Prima paginadelpiùantico della parrocchia diSerinalecuiregistrazioni (1605-1621) conil cominciano il25ottobre 1509. che fisseràconprecisioneanchelemodalitàdicompilazione deiregistri. Rituale Romanum Libro dibattesimi del 1614. 68 tesimi verràstabilitadalvescovoFede- ne dell’obbligodiregistrazionedeibat- Nella diocesidiBergamo l’applicazio- monio equellideibattezzati. i nominatividellecoppieuniteinmatri- 1-2) cheobbligavaiparrociaregistrare matione matrimonii nonica conildecretodel1563 furono introdottinellalegislazioneca- monio. Pertantoiregistridibattesimo mento delbattesimoaquellamatri- infatti legarelaregistrazionedelsacra- delle anime.Lariformatridentinavolle lato processopastoralecheèlacura me undistintoelementodiquell’artico- gistrazione anagrafica,mapiuttostoco- nasce noncertocomestrumentodire- rocchiale: illibrodeibattesimi.Esso capitolo specificodell’anagrafepar- Puntiamo oralanostraattenzionesuun contesto topograficodellaparrocchia. l’elenco dellefamiglielocalizzatenel delle anime”parrocchiale,valeadire contenente laregistrazionedello“stato matrimoni, deimorti,nonchéillibro registri) deibattesimi,dellecresime, e adaggiornareregolarmenteilibri(o liare, iparrocifuronoobbligatiatenere domani dellachiusuradell’assiseconci- formalizzandosi compiutamenteall’in- menti cheandaronocompletandosie parrocchiali. Conunaserieprovvedi- obbligatoria dellecosiddetteanagrafi dal puntodivistastorico,l’istituzione De librisperparochos (sess. XXIV, capp. De refor- 9 RICERCA “ab an- della parrocchia Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ), il primo della serie, che registra ), il primo Libro di battesimi Gli Archivi parrocchiali della diocesi di Bergamo. parrocchiali Archivi Gli 69 10 Liber baptizatorum ( (dal 1509 al 1555), tenendo insieme così tutto il periodo di don Lorenzo (dal 1509 al 1555), tenendo 11 Diocesi di Bergamo - Centro Culturale Nicolò Rezzara, 1998. Dopo il caso di Serina Diocesi di Bergamo Libro di battesimi Particolare della prima registrazione sul più antico della prima registrazione Particolare no 1509 usque ad annum 1555” no 1509 usque ad annum successivo don Girolamo Lodovico Carrara (1548-1564). Carrara (1509-1548) e parte di quello del parroco 1720. fascicoli, successivamente, ne vennero aggiunti altri in rilegatura fino alla data del 24 ottobre questi A no gli estremi della prima rilegatura di vari fascicoli che comprendono le registrazioni dei battesimi rilegatura di vari fascicoli che comprendono le no gli estremi della prima 1997. I risultati del censimento sono pubblicati in: 1997. I risultati del censimento sono pubblicati Censimento 1997. che, come si diceva, possiede il registro più antico di tutti, troviamo annotazioni che precedono i decreti che, come si diceva, possiede il registro più antico Ales- Albano S. citiamo solo alcune) di: nei libri di battesimo delle parrocchie (ne Trento del Concilio di (1538), (1539), Gandi- Vertova (1538), sandro (a partire dal 1518), Carenno (1525), Rosciano (1545), Baresi (1549). no (1541), (1544), (1545), Nese di Serina: il 25 ottobre 1509 venne battezzato Bernardo di Pietro Pedrinelli di Valpiana. Pedrinelli di 1509 venne battezzato Bernardo di Pietro di Serina: il 25 ottobre le nascite a partire dal 25 ottobre 1509. a partire dal 25 ottobre le nascite 11 Questi dati sono relativi al censimento degli archivi parrocchiali della diocesi di Bergamo effettuato nel effettuato dati sono relativi al censimento degli archivi parrocchiali della diocesi di Bergamo Questi 11 10 1: Battesimi, Registri: 1) si trova- codice cartaceo (Fondo III: Sacramenti, Serie Sul frontespizio dell’antico Il fenomeno della precocità serinese in fatto di registrazioni parrocchiali - da ascrivere serinese in fatto di registrazioni Il fenomeno della precocità è tanto più straordinario se si iniziativa del parroco Lorenzo - a merito dell’autonoma diocesano bergomense. apprezzare ben oltre i confini del territorio considera che si fa de- Venezia parrocchiali di al fatto che le date di origine dei registri Si pensi anche solo Diciamo subito che il registro serinese è in assoluto il libo canonico più antico di tutta il libo canonico serinese è in assoluto che il registro Diciamo subito di Bergamo. la diocesi anche gli archivi (contando di 426 archivi parrocchiali che su un totale Si consideri una quarantina di casi si rile- di parrocchie oggi accorpate) solo in delle poche decine e pressoché tutte re- precedenti le imposizioni tridentine vano registrazioni canoniche lative a libri di battesimi. L’Archivio storico della parrocchia di Santa Maria Annunciata di Serina, pertanto, Annunciata di Serina, Maria parrocchia di Santa storico della L’Archivio possiede un RICERCA na ( di Serina.Il25ottobre1509vennebattezzatoBernardoPietroPedrinelli Valpia- zati permanodidonLorenzoCarraraiscrittinel Per assecondarelospiritodicuriositàsegnaliamoinomideiprimitresoggettibattez- tere demografico,sociale,onomasticoeperlericerchegenealogiche. solo perlaconoscenzasacramentaledellaparrocchia,maancheglistudidicarat- re chel’esistenzaelaconservazionedeilibridibattesimorisultafondamentalenon mato archivisticoserinese,inrapporto,quantomeno,alterritoriodiocesano,c’èdadi- Al dilàdelgiustificatoelegittimoorgoglio chesipuònutrireperquestaformadipri- a Serinacomincianoaddirittura,comesidiceva,nelprimodecenniodelCinquecento. tem” to baroccoprocuratonegliannicentralidelSettecento. sai piùridottediquellechevediamooggi,esito,questeultime, delradicalerifacimen- Don Lorenzoall’attodelsuoesordiopastoraleaSerinatrovò unachiesadimisureas- vimento culturalediproporzionistupefacenti. teso, mache,ancheadistanzadicinquesecoli,siconfigura pursemprecomeunmo- fico d’artedestinatoadeclinarelesueistanzesuvaloridevozionali edottrinali,benin- il nostroprivatissimoeallostessotempoinimitabile“rinascimentoartistico”.Untraf- di espressionenelprogettovalorizzazionelocaleche,aragione,possiamochiamare (circoscritto, vadasé,alla“piccolapatria”parrocchiale)individuòunulteriorecanale Il genioinnovatoreeilfortissimospiritodipromozionepatriotticapreteLorenzo Rinascimento artisticoserinese nel 1615,ilibricosiddetti“statid’anime”1647. inaugurano leloroannotazioninel1565,ilibrideimorti1577,dellecresime mente interessantiancheledatediinizioaltreregistrazioni:ilibrideimatrimoni Una rapidaricognizionenell’ArchivioparrocchialediSerinaevidenziacomedecisa- ni Merino Tiraboschi Piordelli. ( l’ostetrica di Valpiana. Il1°novembre1509venne battezzatoGiuseppedi Venturino Carara, BertolasiodeMaurizis;risultadebitamentesegnalataanchelapresenzadel- ordine diun’anticamagistraturacivilechesichiamava di battesimi,matrimoniemortipersonecetonobiliareeffettuate daiparrociper pochi casirisalentiaglianni Trenta eQuarantadelsecololimitatialleregistrazioni corrono apartiredaglianniCinquantadelCinquecento(sec.XVI),precedutesoloda 12 Informazioni compresenell’articolodiF.12 CAVAZZANA ROMANELLI di unlottoconsistentetavolepittorichedestinatea sconvolgereprofondamente dustriò oltreognidireperdotarelasuachiesa(econessa lastoriaartisticadiSerina) Come leggeremodaquiinavanti,donLorenzoneiquarant’anni delsuomandatosiin- decorato eaffrescato secondoilgustodel tempo. 13 Così sileggenegliattidellavisita apostolicadiSanCarloBorromeo resaaSerinadomenica25settem- Quaderni Brembani 18 dicti Pagani Bergamo di corredo archivistici. Riflessioniinmargine alcensimentodegliarchivi parrocchiali delladiocesidi Detto articoloèopportunamentesegnalato nelcontributodiJ.SCHIAVINI TREZZI ni bre 1575. Bernardus filiusPetri - in“Notiziariobibliografico.Periodico dellaGiuntaregionaledel Veneto”, 32,settembre1999, p.19. , 13 vale adirechelachiesaeracomunquemunitadisettealtari ognunodeiquali - in“Rassegnadegli Archivi diStato”,Roma,gen.-dic. 2001,pp.166-207. ) Merloni.Il14novembresuccessivofulavoltadi Ambrogio diGiovan- ); ipadrinifuronoilnotaioBonadeodeLavalle,Martinoda 70 Liber baptizatorum Avogaria diComun “In eaadsuntaltariasep- Gli archivi parrocchiali venezia- della parrocchia Censimenti emezzi . 12 Mentre RICERCA 14 . (part.). Presentazione Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni San Francesco , Beato Alberto Carme- , (Artisti Bergamaschi). Bergamo, Corpo- Bergamo, (Artisti Bergamaschi). San Giacomo Maggiore S. Apollonia , Polittico della Resurrezione di Cristo; 71 tavola di S. Giovanni Evangelista Serina, Chiesa di S. Maria Annunciata, Palma Serina, Chiesa di S. Maria , il Vecchio il Vecchio S. Giuseppe era in Palma il Vecchio. La diligente tenerezza del colore. La diligente tenerezza Palma il Vecchio. eseguito, così suggerisce la critica, fra il 1514 e il 1515 e destinato all’altare La Presentazione della Vergine La Presentazione , - S. MILESI nove Editrice, 2014. 14 Notizie di carattere biografico e artistico relativa a Palma il Vecchio si possono leggere in: R. BELOTTI Vecchio a Palma il Notizie di carattere biografico e artistico relativa 14 l’impatto visivo di qualsivoglia l’impatto E lo fece sulla osservatore. un attivismo condotto scorta di nel consumato senza respiro, anni, quasi fosse giro di pochi ri- a rincorrere, col costretto esiti di un schio di perderli, gli che gli gira- fenomeno artistico so- va attorno vorticosamente, che spinto dal vento orientale Se poi con- Venezia. spirava da i contesti in sideriamo i tempi e operare, c’è cui egli si trovò ad l’eredità va- da riconoscere che tempo con- loriale e allo stesso trasferire ai creta che riuscì a suoi successori ha veramente dell’incredibile. Su quella dicevamo. Venezia, “degna et salsa riva” piena attività l’insigne pittore serinese Giacomo Nigreti de Lavalle, che la storia dell’arte iscriverà fra i protagonisti del Rinascimento veneziano con il (Seri- Vecchio nome di Palma il 1528). Venezia, na, 1480ca - Fra Serina e il maestro dei colo- ri opulenti che operava in lagu- na era attiva una corrisponden- se non altro fami- za di affetti Nel vai e vieni di notizie, di richieste, di gliare, ma probabilmente anche comunitaria. che si sia fatta sentire anche la voce di don Lo- concessioni compiaciute è probabile per conto di coloro che lo sostenevano nella renzo: per iniziativa personale, ma anche che poi ne derivò è materia di rara bellez- promozione delle opere parrocchiali. Quello oggi. za che possiamo toccare con mano anche che siano state proprio le prime, in rapporto Per prime (ma non siamo del tutto sicuri tavole del polittico detto della agli altri arrivi) giunsero a Serina le sei di Maria Sei tavole di pioppo lucentis- Vergine. propriamente dedicato alla Presentazione della sime sulle quali erano rappresentati litano RICERCA be ospitatoilpolitticosull’altaredelRedentore. braio 1520)aun presa palmescailparrocoLorenzosiattivòpersonalmentepercommissionare(12feb- Come abbiamogiàriferitonellaprimapartediquestoarticolo,perquestasecondaim- l’Accademia CarraradiBergamo. esse potrebbeesserela a mezzobustocherappresentavanoduesante.Letavolesonodisperse,maunadi San Giacomo. sto ditrestupendetavoleconalcentrolafigura na delRosario)denominatoperciòstesso di Serinauntritticodestinatoall’altareSanPietroMartire(oggialtaredellaMadon- forte, diremosoltantochefrail1515e1520 Andrea Previtalirealizzòperlachiesa Per farlabreve,perchéaquestopuntolatentazioneditirarlaperlelungheèdavvero clamate dotiartistiche. zioni aunacommittenzaprevalentementereligiosacheintendevasfruttarelesuecon- credenziali cosìimportanti,PrevitalieratornatoaBergamo peroffrire lesue presta- “avere inventatolapitturaveneziana”(R.Longhi).Ebbene,munitodiesperienzae (1430ca-1516), pittoreufficiale dellaSerenissimaacuiverràassegnatoilmeritodi stato a Venezia perunadozzinadianniallascuola dell’immensoGiovanniBellini del pittore Andrea Previtali(BrembateSopra,1470/80-Bergamo, 1528).Previtaliera A Bergamo siparlava, esiparlavacontonidiaccesaammirazione,delritornoincittà fermento artisticoanch’essoinqualchemodoimparentatocon Venezia. con ifastipittoricidelPalma,l’attenzionedidonLorenzovennecatturatadaunaltro Negli stessianniincuicisidavad’attornoperlumeggiareadoverelachiesadiSerina figura interadella dentore”). Oggiilpolitticosipuòricostruireconsoletretavole,mettendoalcentrola tare dedicatoalSantissimo(altarecheinseguitotroveremonominatocome“delRe- pittorica denominata condo politticoacinquescompartiperlachiesadiSerina:tavoledell’opera Pochi annipiùtardi,valeadirefrail1520e1522,Palma Vecchio realizzòunse- 17 Venduta, forse,neltempodella grandepredazioneartisticasubitadallenostrechiesenell’Ottocento. A 16 Nel 2017ancheletavolesuperstiti deltritticoserinesedi Andrea Previtalisonostatesottoposteaopera- 15 Negli anni2015e2016ipreziosipolitticiserinesidiPalmail Vecchio sonostatisottopostiadelicatiin- mentre laterza,quelladi conservata alMuseoCivicodi Abano Terme inposizionetristementesolitaria. probabilmente latavolavennecedutaaqualchecollezionista, cosìcheoggisitrova dere. Nonsisaquandodiprecisoeneppureinqualicircostanze, mastadifattoche Le primeduetavolesonotuttoraespostenellasagrestia dellachiesaparrocchiale, di Quaderni Brembani 18 opere aBergamo inetànapoleonica menti artisticiin area bergamasca: OLGA PICCOLO questo propositosegnalounarecente pubblicazionechetrattacongrandeintelligenzailtemadeitrafuga- zioni dipulituraerestauroconservativo aspesedellaFondazioneCreditoBergamasco. del secoloXVIII. littici eallalororicollocazionesugli altaridiloropertinenzadaiqualieranostatiasportatifindallametà dazione CreditoBergamasco. Neglistessiannisièprovvedutoallaricomposizioneoriginaledei duepo- terventi direstauroeasuccessiveoperazionivalorizzazionegrazie al sostegnoeconomicodellaFon- San NicoladaTolentino In origine,sopraletrefigure,asinistraedestra,vieranoduepannelli “indorator” Resurrezione Polittico dellaResurrezione diCristo Santa CaterinadaSiena San Gottardo e asinistraquelladelvescovobenedettino di Zognolalavorazionedellastrutturaligneacheavreb- . Milano-Udine,Mimesis Edizioni,2018. e, ailati,quelleparimentiinteredi , hapresoilvoloeaSerinanonlasipuòpiùve- 72 Trittico diSanPietro Martire Furti d’arte,collezionismo, musealizzazione.Le 15 che orasitrovanellecollezionidel- San Pietro Martire andarono adillustrarel’al- San Filippo , adestraquella San Gottardo . Eracompo- 17 e di 16 . Quaderni Brembani 18

Diamo pure per scontato che nel formarsi della decisione di acquistare il sontuoso trit- tico da collocare nel bel mezzo della chiesa di Serina abbiano contribuito le varie con- gregazioni e aggregazioni che si muoveva- no nell’orbita ecclesiale locale, ma è del tut- to pacifico che al centro dell’intera opera- zione dobbiamo collocare, ancora una volta, il parroco Lorenzo. Lasciamo spazio ora al breve racconto di un’ultima impresa artistico-religiosa che prete Lorenzo portò a compimento negli stessi anni in cui si andavano formando o completando anche le altre. Rapida premessa. Al tempo del Palma, era- no attive a Venezia un paio di botteghe di ar-

tisti-artigiani provenienti da Santa Croce, RICERCA piccolo paese oggi frazione del comune di San Pellegrino Terme. Stiamo parlando dei famosi pittori “da Santacroce” dei quali l’esponente più rappresentativo, Francesco di Simone (1470/75-1508), nel 1506 eseguì un polittico di ottima fattura a tre scomparti destinato alla chiesa di Lepreno. Sulle tavo- le del trittico erano rappresentati San Giaco- mo Maggiore, tavola centrale, San Giovanni Battista a sinistra, Sant’Alessandro Martire a destra.18 I parrocchiani di Serina con alla testa il par- roco Lorenzo, che sicuramente ben cono- sceva il polittico leprenese, si fecero prende- re dal desiderio di portare anche dentro la chiesa di Serina un’opera dei pittori da San- tacroce per collocarla sull’altare di Santa Maria (che era il terzo altare a destra, corri- spondente a quello che oggi è l’altare della Scuola dei Morti). L’idea venne a completa maturazione nel Serina, Chiesa di S. Maria Annunciata, Andrea Previtali Trittico di San Pietro 1517. A quel tempo, però, l’autore dei qua- Martire; tavola di San Nicola da Tolentino dri di Lepreno non si poteva più interpellare poiché era morto nel 1508: si decise pertanto di contattare un altro Santacroce, vale a dire Francesco Rizzo di Bernardo (1485ca-1546ca) che era stato garzone di Francesco

18 Per una serie di vicissitudini, nel secolo XIX le tavole originali dell’opera di Simone da Santacroce abban- donarono Lepreno. Oggi decorano le pareti della pinacoteca cittadina intitolata a Giacomo Carrara, mentre a Lepreno si possono vedere le copie realizzate dal pittore bergamasco Giuseppe Rillosi (1811-1884).

73 RICERCA essere realizzatoentroilmese dimaggiodelsuccessivo1518. to il15settembre1517,siprecisachepolitticoacinque scompartiavrebbedovuto domina abunaparteetalterasanctoJoanne” 19 Archivio diStatoBergamo, Atti delnotaioBonadeodeLavalle.Ilritrovamentodiquestepreziose in- rum Petriapostuli,sanctiJoannisBaptiste,Hieronimi, Magdalene anchonam sitamadaltare sitoinprefata ecclesiaameridiepartecumfigurissancto- esattamente lefiguredeisanticheilpittoresiimpegnava adipingere( 17 ducatiemezzod’oroperl’esecuzionediunpolittico. Nelcontrattosonodescritte Santa MariadiSerina, Nel 1517,dunque,FrancescoRizzodaSantacroce,stipula colrettoredellachiesadi laborazione, abitavanoentrambinellacontradadiSanCassiano. provenienza famigliaredalpaesediSantaCroceea Venezia, neltempodellalorocol- e neavevaereditatolabottega.Iduenoneranoparenti,malegatidallacomune Quaderni Brembani 18 Serina, ChiesadiS.Maria Annunciata, FrancescoRizzodaSantacroce grafiche Bolis,1980; pp.489esegg. sco RizzodiBernardo possono leggerein:BRUNODELLA CHIESA Elia Fornoni(1847-1925).Notiziebiografiche ecommenticriticisulleoperedeipittoridaSantacrocesi formazioni archivistichecontenute nei faldonidell’ArchiviodiStatoèmeritodellostoricobergamasco sorretto daMariaVergine edaSanGiovanniEvangelista) [in] Lorenzo deCararia I PittoriBergamaschi dalXIIIal XIXsecolo. I pittoridaSantaCroce: FrancescodiSimoneeFrance- 74 , uncontrattocheprevedecompensodi ). Semprenelcontratto,sottoscrit- , tavolacentraledelpolittico. Il CinquecentoI.Bergamo, Poli- 19 Pietà (Cristomorto [...] “de pingendo pietatis cum RICERCA (i “Ma- Santa Maria Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni San Giovanni Battista San Giovanni , . Occorre dire che all’epoca di Palma il Vecchio. di Palma il Gesù Cristo morto sorretto da Maria Ver- morto sorretto Gesù Cristo ( 75 Mancano all’appello - a causa di successivi all’appello - a causa Mancano San Pietro Apostolo San Pietro . Pietà ), . In un colpo gli altri due saranno sembrati dei - che era posta in posizione centrale contornata dai - che era posta in posizione Resurrezione Franc[esc]o Rizzo de sa[n]ta Crogie depense / questa de sa[n]ta Crogie Franc[esc]o Rizzo oltre a una scultura lignea di autore sconosciuto - autore sconosciuto scultura lignea di oltre a una . La cornice intagliata e indorata fu commissionata ancora a e indorata fu commissionata ancora . La cornice intagliata “Sugli altari della chiesa di Serina erano arrivati, oltre all’opera di “Sugli altari della chiesa di Serina erano arrivati, oltre ci avverte che “ Resurrezione di Cristo “ad paragonum et de melius anchone de Leverene” “ad paragonum et de melius anchone San Pietro San Pietro Del polittico di Francesco Rizzo oggi sono presenti a Serina, collocati nella sagrestia a Serina, collocati oggi sono presenti di Francesco Rizzo Del polittico dipinti: parrocchiale, tre della chiesa Francesco Rizzo, un trittico di Andrea Previtali e due polittici di Jacopo Palma il Vec- e due polittici Previtali Andrea Francesco Rizzo, un trittico di a caldo alle novità tizianesche della pittura di Palma, con i chio. Chissà le reazioni fisica di un’alba, alle la sensazione che restituiscono meravigliosi effetti di controluce spalle della Nota conclusiva di Santa Maria di Serina si era fatta dun- Nel giro di pochi anni la chiesa parrocchiale erano entrare diciannove tavole (dicianno- que stupendamente ricca. Dalle sue porte di quei dipinti (gli undici di Palma e i cinque ve!) da collocare su quattro altari. Sedici ma anche i restanti tre di Venezia, da di Francesco Rizzo) provenivano direttamente erano in tutto e per tutto veneziani. Andrea Previtali, pur se realizzati a Bergamo, di colori e di rinascente entusiasmo artistico Sul culmine di questa ghirlanda festosa figura di don Lorenzo Carrara avvolta nella pla- sta, gloriosa come un monumento, la Dall’altra parte del coro - un coro di vo- stica dimensione di una talare cinquecentesca. i maggiorenti della comunità parrocchia- ci intraprendenti e coraggiose - collochiamo ed estimatori dei ribollenti fenomeni le alcuni dei quali, probabilmente, appassionati di Dio che stava in Serina, invitato a rileg- artistici di quell’epoca. E quindi il popolo religione alla luce di coloratissime novità. gere e ad avvicinare la storia della propria Adriano Bernareggi conservatore del Museo Lo storico dell’arte Simone Facchinetti, di ma- Venezia riflettendo sul complesso fenomeno della provenienza da di Bergamo, riga alla rivolu- dedica qualche nufatti destinati alle chiese del territorio bergamasco, decennio zione artistica prodottasi a Serina negli anni a cavallo tra il secondo e il terzo del Cinquecento: dei fatti Lepreno, per tutta una serie di inevitabili congiunture storiche, aveva intrapre- dei fatti Lepreno, per tutta una serie di e la chiesa stessa, che era pur stata matrice di so la strada della decadenza economica dell’epoca si trovava in condizioni di conclama- quella di Serina, secondo le cronache to impoverimento. Maddalena e San Gerolamo Maddalena indorata” donna sedente di rilievo dipinti. cartellino posto alle spalle firmare la sua opera e pertanto un Francesco Rizzo intese di smembramenti e alienazioni - due tavole con le figure (mezze figure) di figure (mezze figure) - due tavole con le e alienazioni smembramenti due santi sono dipinti a figura intera) sono dipinti a figura due santi gine e da San Giovanni Evangelista gine e da Pietro Maffeis di Zogno, lo stesso che nel febbraio del 1520 riceverà l’incarico di in- di Zogno, lo stesso che nel febbraio Pietro Maffeis della dorare e ornare l’ancona hopera / in Venezia 1518” hopera / in Venezia proposito dell’esecuzione di che vale la pena di recuperare a C’è un ultimo particolare campanili- un particolare che la dice lunga sull’atteggiamento quest’opera pittorica: parroco Lorenzo, I buoni serinesi, guidati dall’autorevole stico delle nostre comunità. contratto stipulato col pittore da Santacroce la avevano provveduto a far inserire nel dovuto risultare migliore di quello di Lepre- clausola che il polittico di Serina avrebbe no: RICERCA con sentimentidiorgogliosa gratitudine. nita, ciparlanoancoradiuominiefatti,operegiorni,cheègiustoricordare Chiudiamo quilarivisitazionedimemorieserinesiche,daunadistanzachepareinfi- tori araccomodareifilidiquestasbalorditivavicendastorica. poco afone.Perilmomentoperò,lasceremochesiaancoralosforzointuitivodeilet- rata, lanarrazioneletterariaècapaceinfattidirestituirefiativitaveraallestorieun mancanti sulmosaicodellastoriapotrebbebenprovvederelaletteratura.Seispi- desiderio diconosceremeglioecapirepiù.Inquesticasialrecuperodeitasselli coinvolgimento deiparrocchiani,nondisponiamodidocumentiingradoesaurireil in buonapartesconosciuti,ancheperquantoconcernelereazionie,primaancora,il Come sidicevaariguardodellapersonalitàdelparrocoLorenzo,icuitrattirimangono l’arrivo ditaliopere,muovonodavveroasentimentiaffettuosa partecipazione. le visioniimmaginosedelcircospettoparlottioedell’infinitostuporeprovocatidal- quattro grandiopererealizzateperlachiesadiSerinadaartistibergamasco-veneziani, Se purenonèdatosapereconassolutacertezzal’ordinediingressoinpaesedelle ferita allesperimentazionitroppo sofisticatedeglialtridue?” na prospettica diPrevitali? ElapitturaduraescheggiatadiFrancescoRizzoerapre- maestri superati?Oc’eraqualcunocheparteggiavaancoraperlasicuramessinsce- 20 SIMONEFACCHINETTI Quaderni Brembani 18 Intorno aiSantacroce. 76 (Arrigoniana, 2).Bergamo, 2010;p.52. . 20 RICERCA legittima- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ...”. ” erano situati nelle varie vici- hospitalia 77

a presenza a Bergamo di ospedali per poveri, forestieri e pellegrini è documentata di ospedali per poveri, forestieri a presenza a Bergamo istituzioni cari- 11 Nel Quattrocento operavano almeno a partire dall’VIII secolo.

Gianpiero Crotti Gianpiero tatevoli, gestite da ordini religiosi e finanziate per lo più dalla generosità di laici devoti tatevoli, gestite da ordini religiosi e finanziate “ in cerca della “salvezza dell’anima”. Questi nie della città. Se ne segnalavano due in zona Borgo Canale; due nel Borgo S. Loren- Canale; due nel Borgo in zona Borgo nie della città. Se ne segnalavano due nei pressi del ponte della e due in Borgo zo, uno dentro e uno fuori dalla porta, sul- Antonio presso la porta delle muraine, S. S. Caterina. C’era l’Hospitale del Borgo sulla stra- di S. Spirito presso l’omonimo monastero la strada del Galgare. L’Ospedale S. Leonardo. Alessandro e quello di S. Lazzaro, in borgo da che andava sul prato di S. infine l’Ho- era posto invece nella contrada di S. Cassiano, Vincenzo di S. L’Hospitale Antescholis. alta nella contrada di spitale di S. Maria Maggiore in Città il 1300 e il 1400 diede origine, in particolare La crisi che colpì queste istituzioni tra politica di riforme che portarono all’accentra- nell’Italia centro-settentrionale, ad una struttura cittadina e alla contemporanea chiusu- mento della sanità in un’unica grande troppo dispersive e di scarsa efficacia. ra di tutte le altre piccole realtà, evidentemente questa politica di razionalizzazione. Per rimane- Molte furono le città che intrapresero dal 1427, Cremona dal 1451, Lodi dal 1457, re in Lombardia si segnalano: Brescia Granda, progettata dal Filarete sui modelli toscani e infine Ber- Milano, con la sua Ca’ Consiglio della Città, prese la decisione di gamo che, l’8 aprile del 1449, nel Maggior al servizio dei poveri della città e della costruire un nuovo e più razionale Hospitale provincia e dei bambini abbandonati. Giovanni Barozzi pose le basi per la fondazione dell’Ospi- Vescovo Fu nel 1456 che il erano i nuovi padroni Veneziani Maria e di San Marco (i Vergine tale Grande della S. quindi la chiusura dei piccoli hospitali e il ormai da 28 anni e quindi...). Si dispose si conferimento delle proprietà annesse alla nuova istituzione, per la cui collocazione poche questioni che si trascinarono Alessandro, per altro dopo non scelse il prato di S. fino al 1474, anno della posa della prima pietra. Successivamente arrivò l’indispensa- bile approvazione di Papa Pio II e delle autorità venete. Barozzi era chiara, al nuovo Hospital Grande “... Vescovo La visione del fa- beni e proprietà, incorporati e uniti tutti gli altri Ospitali, con i loro mente fossero e tanto oppor- cendosene di tanti, poco men che inutili, questo nuovo, grande e illustre tuno et commodo alla necessità e sovvenzione de Poveri

nella Val Brembana del ‘600 Brembana del Val nella Storie di infanzia abbandonata di infanzia Storie di ma non è batezata miga”. è batezata ma non “Questa creatura ha hauto l’aqua ha hauto creatura “Questa L RICERCA pavano deiterreni edellemasserie,divise inareegeograficheomogenee. Un’ultima lava ilNotaio e ilRagionieregeneraledei conti. QuattrodiverseDeputazioni sioccu- quinta Deputazionesioccupava deicontigeneraliedel“ della “ proprietà posteincittàenei borghi limitrofi;unaquartasioccupava dellecessioni, esposti edell’organizzazione egestionedellafiera).Unaterzaamministrava lecasedi di lagestioneoperativadell’ospedale, deidipendentidellostesso,malati,degli telli) edelleCollette,un’altradella“ di S.Marcoe Antonio, laprima,ancoraesistente,sitrovaall’iniziodiviaLoca- Fra queste,unasioccupavadellagestioneChiesaannessa all’Ospedale(Chiesa questi incarichinoneraprevistoalcunemolumento. l’Ospedale. Ognimembroquindientravaafarpartedi più diunaDeputazioneeper e coadiuvatidaaltridueotreconloscopodiamministrare idiversirepartidel- del MagnificoConsigliocostituivanolevarieDeputazioni, presiedutedaunodiquesti strava ledecisionipresesul“ anche del Tesoriere edelNotaio Attuario chestendevaiverbalidelleriunionie regi- glie piùnobiliefacoltose.Leriunionisitenevanoda1 a 3voltealmeseinpresenza nistro e12consiglierinominatidaiRettoridaglianziani dellacittà,sceltifralefami- del Vescovo elettoconscrutiniosegretodaiprelati ecanonicidellaCattedrale,unMi- e perl’annosuccessivo.Eracostituitodaun“ Alla guidadelPioLuogovieraun“ Luogo Pioeinperpetuoildirittoallariscossionedegliaffitti dei“ nell’area prospicentel’Ospedale:erastatoilMaggiorConsigliodellacittàadonareal fittare lebotteghedellaFieradiS. Alessandro chesisvolgevaannualmente,adagosto, L’altra considerevoleentrataeracostituitadaldenarocheimercantipagavanoperaf- mente numeroseeranolecasediproprietàdateinaffitto incittàeneiborghi. alimentare elapossibilitàdivenderneilsurplusperricavaredenaroliquido.Decisa- dell’ospedale, dotatofral’altrodiunmulinoadueruote,negarantivanol’autonomia dria, questeterrefornivanolebiadeeilvinoche,stoccatiindepositipostiall’interno zo, Dalce,Mapello,Sabbio,MozzoeLallio.Conferitenellaquasitotalitàamezza- tica, ChaBassa(),Pulzina,Rossate,,epoiBoccalione,Borgo Palaz- Paderno, ,Osio, grandeeminore,Cologno,ComuneNuovo,Bagna- coli, l’HospitaleGrandepossedevaterreindiversezonedellaBergamasca: , erano costituitidadenaro,terreni,dirittid’acquaecase. Accumulate nelcorsodeise- l’entità eipotenzialilitigiconeredidelusioarrabbiaticreditoridelcaroestinto, beni, accettatidopodeliberadelMagnificoConsiglioPioLuogochenevalutava voci. Lapiùcospicuaeracostituitadailascititestamentariedalledonazioni.Questi La coperturadeicostidigestionedell’Ospitaleeragarantitasostanzialmentedadue pa GiovanniXXIII. Ospedali Riunitiinlargo Barozzi,sostituitialorovolta,nel2012,dalnuovissimoPa- detto centroPiacentiniano)finoal1930,annonelqualesireserodisponibiliinuovi dei secoli,continuòadoperareinquell’area(zonacorrispondenteall’odiernocosid- l’Ospitale GrandediBergamo. Perlacronaca,strutturasanitaria,ampliatanelcorso nale Capitano,fusottoscrittoufficialmente l’attodifondazionedelPioLuogodel- gamo econlapresenzadeirettorivenetiGiacomoMolino Vicepodestà eNicolòCa- Il 5novembre1458,sottoilpontificatodiCallistoIII,nelPalazzoEpiscopaleBer- Quaderni Brembani 18 deffesa delleraggioni ”, delleereditàacquisiteea “ Libro delleParti Casa etfamiliadell’Hospitaleedellafera Magnifico Consilio 78 Patrone etDifensore ”. Dopoesserestatiinsediati,imembri ” rinnovatoogni31dicembre thesoro sollicitare il Sindaco ”. Unasestacontrol- ”, inrappresentanza casotti ”, nel1475. ” (quin- ”. Una RICERCA “infinite et ”) prima di . Ognuno di Nodaro attua- Nodaro sigurtà ”, il Sindaco e, per Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Comare” Frontespizio della ristampa del 1764 della Frontespizio 79 pubblicazione curata da Comino Ventura nel 1580 Ventura pubblicazione curata da Comino , ” ” Nodaro coadiutore alla Cancelleria coadiutore Nodaro Porti- ”. a solli- medico Norsino Capo in- Cavalcato- (o stremazzino) e, importantissima, la “ (o stremazzino) e, importantissima, la ”, il “ ” e “ spese occorrenti per le necessità dell’Hospitale et particolarmen- spese occorrenti ” (dispensiere), , il “ litotomo e oculista (che controllava i gra- ”. All’inizio del ‘600, ”. Chirurgi Fabbricere della fera” Fabbricere (14 aprile 1636). Già nel 1467 il Pontefice Paolo II aveva concesso l’indul- ”, il “ (sono le) Canevaro Nodaro Inquisitore Nodaro Stramazzaro” Molinaro” ”. ”, i “ ”, il “ spetiale ”, il “ Capo infermiero , lo “ Solarolo” ” ovvero il Cancelliere, un “ Phisici Gli Esposti, il Nodaro Inquisitore e l’Inquisizione dei padri Inquisitore Gli Esposti, il Nodaro Grande di S. Marco e S. Maria venne assorbi- Nell’atto di costituzione dell’Ospedale Ante- Santa Maria Maggiore posto in contrada to, come già accennato, l’Ospedale di del ricovero dei bambini abbandonati preceden- scholis che, dal 1460 si era occupato del- temente accolti presso l’Hospitale dei Crociferi di S. Leonardo. Il mantenimento struttura, l’infanzia abbandonata ha costituito sempre la massima voce di spesa della che in molte occasioni i Reggenti, costituiti in Consiglio, hanno affermato poter accedere all’incarico. inevitabili te per occasione de espositi, per mantenimento dei quali non basta la entrata certa del te per occasione de espositi, per mantenimento dei quali non basta la entrata Hospitale” al primo genza plenaria a coloro i quali avessero coperto le spese di mantenimento fino Accanto a questi “in- anno di età di un esposto, oppure per i successivi 5 anni di vita. questi aveva poi Vice e sottoposti. Vice questi aveva poi e agli aspetti legali vi era il “ Fra le figure legate all’Amministrazione rio finire, il “ previsto un capitolato al quale attenersi stretta- Per tutte le figure sopra riportate era garanzia economica (una “ mente, in alcuni casi era richiesta anche il “ fermiera il “ nai), il “ re” Deputazione era chiamata “ Deputazione (inquietante termine per titolare il per specializzato medico chirurgo reni e genitali). Fra le figure opera- tive più importanti c’era il “ citar il Nodaro Inquisitore et li Es- Inquisitore citar il Nodaro secutori ognuno dei reparti, per In organico, dei dipendenti. vi era la moltitudine grande incarichi di Alcuni avevano questi vi era il responsabilità, fra di Direttore Ge- Governatore (sorta (l’omologo nerale) e la Governatrice i medici per il reparto femminile), “ naro nei Registri delle Parti del Magnifico nei Registri delle Parti annotata anche Consiglio si trova “ l’assunzione di un medico e lo “ della tegna RICERCA tempo efurtivamentenella“ to unportico,consegnato/adigiornoalGovernatoredell’Ospedale odeposto/anotte- sùbito abbandonato/aneipressidiunachiesaocasa, inmezzoaunastrada,sot- di loro,tuttequestevicendesonoaccomunatedalconseguente partodiunbambino/a vidate edimoltealtresituazioni“normale”miserabileumanità.Seppurdiversefra ne disoldatimercenari,lasciateocedutealcompagnocameratadopoaverleingra- tate conaltriuominisposatiomeno,ditreschereligiosi,prostitute,concubi- vanile, distuprieviolenzesulledonne,rapportiillegittimiragazzenubiliomari- tomi. Storiedipromessematrimoniononmantenute,povertà,incoscienzagio- partire dal1545efinoal1796,sonomoltemigliaialeinquisizioniregistratesuquei Notai Inquisitoriperidentificarelemadrie,diconseguenza,ipadridegliesposti. A sono conservati20volumineiqualitrascrittigliinterrogatorieffettuati daivari In Archivio diStatoBergamo, nelFondodell’Ospedale,fraimoltialtridocumenti, riamente, sinumeranodagliottocentoallimille,nellecaseeperilcontado”. tura: “ può desumereanchedaquantosileggeapag.41dell’operastampatadalComin Ven- Che l’impegnodigestirequestamoltitudinefigliolifosseoltremodooneroso,losi zione diessipadrienonrivelantimanifestantialdettoOspitalesuoiReggenti... l’Ospedale dispesaecontro gliscientialcunacosaperlaqualvenirsipossaincogni- tutti quelliche,peralcunmodoloro, dannoaiutoefavore inaggravare inquesto velata agliinquisitoriovvero“... per ipadriinadempientietutticoloroche,conoscendolaverità,nonl’avesserori- successivamente PaoloIIInel1534equindiPioIV nel1566,sancivanolascomunica sfare perlespesede’ loro figlioliall’Ospitale... fussero igenitoride’ fanciulliespositi,licondannassero, avendoessiilmodoasati- tempo, chesommariamenteprendendo legiustificazioni,massimedallemadri,quali spese dimantenimento“... denunciare ipadrinaturalipressoleautoritàcittadineperottenerelacoperturadelle sire” lemadridegliespostimedianteunNotaioInquisitoree,accertatalapaternità,di tenimento. Nel1473ildogeNicolò Tron riconoscevaall’Ospedaleildirittodi“inqui- fronti deipadridegliillegittimi,percostringerliaconcorrereallespesedelloroman- centivi spirituali”eranostatepromulgatenormecoercitivemoltopiùterreneneicon- neree (inquesti casilepuerpere,incambio dell’aiuto,siimpegnavano arimanereco- prossimità dell’evento edopoavernecertificato l’assenzadiinfezioni, soprattuttove- (Consoli, SindacioCurati),l’11% nascevanell’infermeria,dapartorienti ricoveratein Pio Luogo).Il17%eraconsegnato dalleautoritàdelcomunedoveeranostatitrovati so l’Ospedale(sullaruota,sulla portadellachiesinadeimorti,odavantialladel l’Ospedale frail1685e1696, risultacheil13%eraabbandonatofurtivamentepres- Da unastatisticaeffettuata suuncampionedi770neonatiillegittimi consegnatial- dei genitorinaturali. servire acertificarelapaternitàe/omaternitàoalriconoscimento (tardivo)daparte neonato eranoregistraticoncuraeconsegnatialNotaio Inquisitore:sarebberopotuti a tempodebito.Segniocontrassegninascostifralefasce oappuntatisulvestitinodel re segiàassegnatoodadareel’impegnodelpadredipagare ildovutoalPioLuogo... dove eranoriportateindicazionisulbattesimo(sedatooppure no),ilnomedaregistra- pieno dipagliaefieno,fasciaticon“ Quaderni Brembani 18 I fanciulliespositichelattanoesinutrificanoaspesedidettoOspitaleordina- sua Serenità commetteallichiarissimiRettoriditempoin rota in formapiùamplacontro nonsoloipadriocculti,ma ”. Quasisempreadagiatiinun“ strazzi 80 ”, 1/3circaeraaccompagnatodabollettini ”. Dipiù,papa Alessandro VI nel1494, cavagnolo frusto ”. ” RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ” per far confessare il nome del padre, 81 ma, a voi nodaro non voglio palesarlo, ma ben lo non voglio palesarlo, ma, a voi nodaro maggior travaglio ” mandati dai loro signori; era capitato anche a Maria, comare, figliola ” mandati dai loro signori; era capitato bravi Iscrizione di Gorgonio n° 2557 sul Registro dell’Accettazione esposti con una serie di dell’Accettazione n° 2557 sul Registro Iscrizione di Gorgonio da poter essere utilizzata come prova di genitorialità presentandone la parte mancante di genitorialità presentandone come prova utilizzata essere da poter informazioni a cura del Governatore. Allegata una moneta (trairo o traero) tagliata in modo o traero) Allegata una moneta (trairo del Governatore. informazioni a cura me balie finché avessero avuto latte). Il 7% era consegnato previo accordo con la Can- me balie finché avessero avuto latte). che, con discrezione e per evitare scandali, da- celleria o con i Reggenti dell’Ospedale neonato (in questi casi le note potevano even- vano le disposizioni per accogliere il non al padre ed erano limitate al minimo indi- tualmente ricondurre alla madre ma Il 4% era portato dalle comari che spensabile quando non cancellate completamente). obbligatoriamente, erano tenute ad interro- li avevano fatti nascere. Loro, le comari, gare le puerpere durante il “ minacciandole, in caso di reticenza, di non aiutarle a far nascere la creatura. Infine il minacciandole, in caso di reticenza, di anche accidentalmente nell’evento. Molti 48% era consegnato da incaricati coinvolti ci stavano personaggi potenti, per la consegna erano parenti, ma, quando in mezzo e così via. Non sono poche le inquisizioni, spe- erano incaricati fattori, servi, massari le madri o le comari erano state “invitate” al si- cialmente nel ‘600, dove si legge che lenzio da “ di Brembilla il 7 ottobre 1640, quando, alle do- del fu Pietro di Pesenti da Castegnola mande dell’inquisitore rispondeva “ se l’havessi palesato, mi è stà minaciata la morte, ha- perché dirò al sig. Governatore, niente chi l’habbia fatta che io non dovessi dire vendomi detto Roncalle da Brontino altri mi haveriano buttata nel Brembo”. et se l’havessi detto, detta creatura, Governatore su apposito libro (i legittimi, co- Ogni neonato accettato era registrato dal di un padre e una madre regolarmente sì dichiarati dopo l’accertamento dell’esistenza momento dal Pio Luogo, venivano riconsegnati sposati, anche se accettati in un primo economiche della famiglia e dai motivi che ai genitori, a prescindere dalle condizioni l’avevano spinta a rifiutare il figlio). della pratica era riportato il no- Sull’intestazione riportata la data, l’ora Veniva me e un numero di matricola conferito dal Governatore. battezzato approssimativa dell’accettazione; se noto, chi lo aveva consegnato, se già o battezzato nell’ospedale (i 2/3 degli esposti dovevano essere battezzati in Ospedale), colore con quale “contenitore” era stato consegnato, con che camicine/fasce e di quale inoltre ripor- Veniva era stato vestito, di quali eventuali contrassegni era stato dotato. (general- tata la fedele trascrizione del bollettino quando presente sul corpo del bimbo mente legato al collo). RICERCA poi per“ nuove informazioni,eventualiricoverialPioLuogopermalattia,achivenivaaffidato e aqualebaliaerastatoaffidato per“ fici”, erariportatoeaggiornatoneltempoil“curriculum”dellacreatura:dove,quando considerato), siripartivadacapoconlanumerazione. A fiancodiquestidati“anagra- preso frai4000e5000(quindiunlassoditempo40-75anni,asecondadelperiodo con numeriprogressivifinoaoltre9000,ma,dopolapeste,arrivatiadunvalorecom- che, difatto,diventaval’elementodiscriminante.Finoal1630circasitrovanoEsposti blemi diomonimie,accantoalnomebattesimo,siaggiungevasemprelamatricola si mantenevailtermine“Esposto”o“Esposito”.Perevitaregliintuibilienormipro- colo efinoal1825/1830allacreaturaeradatosoloilnomedibattesimopercognome La matricolaeraunnumeroprogressivoecaratteristicoperogniesposto:dalXV se- verso. Tratta dal detta laMoschina,diZogno. La storiadiChristinafigliadelfuMarco diSonzogni popolazione nelperiodocorrispondente. sti almese:unincrementosbalorditivoperaltronongiustificabileconl’aumentodella del 1800finoa11, neisuccessiviquattrolustri,finoal1835,sicontavano15/16espo- 4 a6creaturealmese,nellasecondametàdel‘700fino7individui,neiprimi3lustri merito deisecoli,sinotachedall’inizioefinoallametàdel1700,venivanoesposteda 35000 individui,equestoapartiredallasuafondazionefinoal1845.Entrandonel si ricavacheilnumerodegliEspositiconsegnatialPioLuogosiastatodi34000- le Parti tabili dalpubblico),eintegrandoilcalcoloconinformazionidesuntedai“ decenni delXXsecolo(lecartelleapartiredal1860sonosecretateenonconsul- della ProvinciadiBergamo, chepartonodal23marzo1685earrivanofinoaiprimi Dai grandiregistrititolati“ re statadimostratalalegittimità. dell’avvenuto matrimonio,qualchesporadicocasodirestituzioneaigenitoriperesse- dale opressolabalia,datadelrientrodefinitivoinOspedale,qualchevolta l’eventuale mortemedianteildisegnodiunacroce,dettagliandoseavvenutainOspe- Quaderni Brembani 18 previsto, ilNotaio informavasempreisuoitestimoni, primadifarligiurare,delle “pene per interrogareil Consolevecchio,quellodell’anno 1632,talGioseffo diRubbi.Come Lo stessogiornoilNotaiositrasferiva aZognoincasadelConteFrancescoBrembate del teste“etatisannorum40incirca”. lita formulausatadagliinquisitori ecioè“adgeneraliarecterespondit”,l’etàstimata giorni avantiilritrovamentonel suoComune.Latestimonianzasiconcludevaconlaso- avesse partoritounfiglioloavuto daunsartodellostessocomune,giustotreoquattro lui nonsapevadire,machegirava vocecheunadonnadiZognonominatalaMoschina, tarlo alPioLuogo.Interrogatosull’identitàdelpadreedellamadre rispondevache,no, da chi,davantilaportadiGuariscoRonzone“hosteSedrina” ilgiornoavantidipor- merato coniln°253.IlConsoleconfermavachefiglioloera stato trovato,nonsapeva del 1632avevaconsegnatoall’Hospitaleunmaschio,battezzato poicome Ventura enu- giuramento messerGioseffo PederzoloconsolediSedrinacheilgiorno22settembre Il 5marzo1633ilNotaioInquisitoreGioBattaMorlacchode’ Grittiinterrogavasotto ” conservateall’ASBgnelcitato“fondoOspedale”,conunpercorsoprudente, allevarlo Libro 26delleInquisizioni ”. Nel70%deicurriculaerariportatoanchel’esitoconclusivo: Accettazione Esposti , apartiredalfoglio280versoesinoal285 lattarlo 82 ”, qualieventualicambidibaliaconle ” conservatipressol’Archiviostorico Registri del- RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 83 et censure della scomunica Papale” alle quali sarebbero stati condannati in caso di falsa stati condannati in alle quali sarebbero della scomunica Papale” et censure solo pochi di aver saputo Console vecchio ammetteva testimonianza. Il o fuorviante la Christina di aver sentito dire che e confermava anche di questo figliolo giorni prima inoltre di aver aggiungeva partorito in quel periodo, aveva davvero Mosca di Zogno che lui sia in questo Comune, a Pietro Mutio, sarto persone a rinfazzare “sentito delle che poteva conosceva la comare però se ne rideva”. Non esposito, il quale padre di detto avesse già parto- ma riferiva di voci insistenti che Christina aver aiutato la partoriente, altre creature per avanti”. rito “da cinque o sei interrogava Mar- 1633, in casa di Battista Marcone, il Nodaro Il giorno dopo, il 6 marzo di Christina Mo- di Giovanni Cabrino e suocera del fratello tina, vedova sessantenne si sapeva sulla vicenda. giuramento, confermava quanto già schina che, dopo consueto informata, dal notaio in quanto parente e quindi necessariamente Accusata di reticenza frequentava ancora sua” di non saper altro se non che Christina lei rispondeva “alla fede delle cinque o sei crea- tal Pietro Mutio sarto di Zogno; il probabile padre dell’esposto, se ne fosse stato fatto questa, non poteva né confermare né cosa ture partorite prima di di esse. di Sonzogni so- Inquisitore si trasferiva in casa di Christina Il giorno stesso il Nodaro lettura delle scomuniche di età di circa 30 anni. Dopo la consueta pranominata Mosca farla giurare solo dopo aver raccolto la sua te- papali e con riserva da parte del Notaio di domande incalzanti negando di aver partori- stimonianza, Christina rispondeva alle sue fatto solamente circa dodici anni prima dan- to figli nel settembre del 1632 ma di averlo l’aveva poi mandata all’- il quale Tecardello do alla luce una putina avuta da Gio:Batta fronte del- A aveva partorito altre creature. Hospitale, a nome suo. Dopo di allora non “io nego liberamente perché non ho parto- l’incredulità del notaio, Christina affermava avanti et mi mareviglio di voi e di tal im- rito altra creatura che la sudetta che vi ho detto un ulteriore ammonizione sulle pene cor- putatione che mi date contra la verità”. Dopo testimonianza, la donna ribadiva che quanto porali e spirituali previste in caso di falsa mai condannato l’anima sua per “salvar detto corrispondeva a verità e che non avrebbe era quel punto il Notaio decideva di licenziarla senza farla giurare: A la robba d’altri”. necessario un approfondimento delle indagini. del Console di Zogno Giovanni del fu Di seguito quindi si recava alla casa di abitazione di Gariboldi di anni 42 e, dopo le formalità di rito, ne raccoglieva la te- Antonio Ceruffo delle voci udite sulla gravidanza di stimonianza, per altro lacunosa e poco illuminante, creature avute precedentemente, per le Christina dell’estate del 1632 e delle numerose il parto a causa della dimostrarne era addirittura difficile quali, ammetteva il Ceruffo, che si mostrava sulla pubblica piazza poche eccezionale capacità di ripresa della madre Circa il padre dell’espo- segno di sofferenza. ore dopo il supposto evento, senza alcun Pietro Mutio detto Conzardo, sarto nel comu- sto, il Console riferiva solamente di un tal casa della donna. Subito dopo, il Notaio con- ne di Zogno, abituale frequentatore della Gisleni di Da- anni circa, figlia di Gioseffo vocava la moglie del Console, Lucia di 38 lei sapeva qualcosa di preciso, sicuramente miani e comare in detto comune. Neppure sapeva se qualcuno l’avesse fatto e lei non era intervenuta durante il parto e nemmeno nemmeno che fosse avvenuto! Confermava la capacità di Christina di ristabilirsi velo- ve- cemente dopo essersi sgravata e questo “rendeva stupore et meraviglia a tutti che la devano sulla pubblica piazza”. Sempre il 6 marzo 1633, il notaio si recava alla casa di madonna Maria di 54 anni incir- Alla richiesta ca, moglie di messer Pietro Golini di Salò, da dieci anni abitanti in Zogno. di informazioni, senza la reticenza che aveva caratterizzato molte delle precedenti testi- monianze, Maria rispondeva che, sì, aveva inteso dire pubblicamente che Christina Pie- Mosca aveva partorito un figlio maschio al tempo della “vindemia” del 1632 e che tro Mutio detto Conzardo lo aveva portato “secretamente in tempo di notte in Sedrina” RICERCA Quaderni Brembani 18 Intestazione del Libro delleInquisizionin°27del Venerando OspedaleGrande diBergamo gno, iviacavallo,conunascorba( da ZognoversoSedrina,sopragiongere,parminominasse,Pietro ConzardosartodaZo- in visitadelfratello,Curatodidettoluogo,avevavisto,“mentre erasulafinedellagerra prima delleFestediNatalepassato,nonsiricordavailmesepreciso, andandoaMozzo to...). ErastatoPietroLicinodaEndenna,cheoraabitavaa Venezia, araccontargli che, Curato diZogno(semprechenonfossestatoquest’ultimoa“dimenticare” quantoudi- tamente chiequantogliavevanoraccontatochesuccessivamente luiavevariferitoal perché, improvvisamente,FrancescoZancoavevacominciato a ricordarepiùdettaglia- rendo Gioseffo Rogieri.Evidentemente l’approcciodelnotaioerastatoconvincente 42 anniincirca,dalGromellodiZanchiperchiedergli contodiquantoriferitoalreve- giorno convocavaconurgenza messer FrancescoZancodelfumesserMatioZanco,di Volendo chiudereunaquestionecheormaistavaandandotroppoperlelunghe,lostesso confermava quantoaffermato. Maria Simbenina.Egiurando,ponendolamanosoprailpettodellasua“conscientia”, fermava infinechelapartorienteerastataaiutataneltravagliodallostessoPietroeda non sisadove.DonGioseffo Rogieri, purnonricordandochiglieloavesseriferito,con- zardo ilquale,dopolosgravarsidelladonna,avevapresolacreaturaperportarlavia, settembre del1632esapevaanchecheilpadredovevaesserePietroMutiodettoCon- cavaliere. Si,ilParrocosapeva,cometuttidelresto,partodiChristinaMosca minargli nélapersonachegliaveva riferitoilfattonétantomenonomedelmisterioso sentito piangerelacreatura.PurtroppomesserFrancescoZancononavevasaputono- lasciato unfiglioloappenanatoallecasedell’ostediSedrinaeiltestimoneavevaanche le, asuavolta,avevaintesodiredaqualcunocheunuomocavalloportatoepoi della creatura.GlieloavevadettountalFrancescoZancodalGromellodiZanchiilqua- mava lanotiziadell’abbandonoedelsuccessivoritrovoallecasediGuariscoRonzone cosa sulfiglioloabbandonatoaSedrinanelsettembredel1632.DonGioseffo confer- cerca, Parrochiano( casa dellaMisericordia,convocandoilmoltoReverendoGioseffo Rogeridi44anniin- Forte diquestatestimonianza,ilnotaioGioBattaMorlacchode’ Grittisirecavanella che liaveva(inognicaso)fatticonlasuamocina!”. “rinfazzato dicendoglicheavevafattosetteoottobastardi,Christinalerisposto però nonsapevacosafossecapitatoaquellecreature,anzi,unavoltacheleileaveva toleva suso( aveva avutosetteoottofiglioli“etcheunasuasorella,mortadipestel’anno1630,le quello oggettodellainquisizioneincorso,MariaGoliniaffermava cheChristinaMosca stesso PietroConzardo.Sulladiceriadeinumerosifiglioliavutiprecedentementea torito senzalacomareperchéerastataaiutata,sidiceva,datalMariaSimbeninaedallo be dovutoconfermarloperchétuttisapevano.Erainoltreverocheladonnaavevapar- e daquierastatoconsegnatoall’Hospitale. Aggiungeva inoltrechetuttoilpaeseavreb- la aiutavaapartorire, lecomarieranochiamateanche‘raccoglitrici’ Parroco ) diZognoechiedendoglise“digratia”avesseintesoqual- o corba,sortadigerla 84 ), nellaqualevieradentrouna )” RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 85 a partire dal foglio 1 recto e quindi dal 27 recto e dal 27 recto foglio 1 recto e quindi a partire dal i religiosi giuravano mettendo la mano sul petto e non sul i religiosi ). Libro 27 delle Inquisizioni Libro Dopo questa testimonianza il Notaio era rientrato a Bergamo e circa una settimana dopo, e circa una settimana il Notaio era rientrato a Bergamo Dopo questa testimonianza Sim- Antonio Giovanni convocato Maria figliola del quondam il 14 marzo 1633, aveva posta in anni di Zogno, nella casa di Pavolo Morando, dell’età di 22 benino dei Maffei diretto del no- all’Arco dove lei lavorava. Nonostante l’approccio vicinia di S. Michele Christina Moschina aveva negato decisamente di aver assistito taio, Maria Simbenina aveva reiterato le cen- 1632. Neppure dopo che il notaio durante il parto del settembre testimonianza aveva comminabili dalla Giustizia in caso di falsa sure e le pene corporali essa ha deposto”. “et così giurò esser vero quanto di sopra cambiato la sua versione: si rifaceva vivo a Zogno il Gritti il notaio Morlaccho de’ Occupato in altre inquisizioni, Moschina avesse par- infatti giunta voce che Christina Sonzogni 5 agosto 1633: gli era alla sua casa in quei giorni e quindi si era recato direttamente torito ancora una creatura ammonita a dire la verità e di nuovo avvisata per interrogarla. Questa volta, dopo averla pontificia, l’aveva fatta giurare sui delle pene e delle censure incluse nella scomunica Prendendola un poco alla lontana, il notaio le aveva dapprima chiesto di una Vangeli. un zerlo, ma, a riposta in Valtezze, di certa putina abbandonata nel luogo dei Bonghi modo più diretto del parto che lei, Christina, fronte del suo diniego, le aveva chiesto in la risposta era stata un Anche a questa domanda, aveva avuto nei giorni appena passati. “de quelli che vogliono queste cose im- no deciso, nessun parto, anzi lei si meravigliava partorito! Di nuovo minacciata delle pe- putarmi”: mai stata gravida e tanto meno aveva lei rispondeva “di questa cosa non ve ne ne e delle censure della legge divina e terrena, questo, non diccono la verità, ma lo dicono so dar parte et quelli che hanno messo fora Gritti quando del povero Morlaccho de’ per smatarmi”. È immaginabile la frustrazione candido “mi meraviglio di voi, io non ho hau- questa concludeva l’interrogatorio con un recte respondit, etatis annorum 34 incirca to altre creature!”. Et hec juravit, ad generalia per Christina un’età di 30 anni...). (qualche mese prima il notaio aveva stimato dei Gariboldi, questi Giovanni Ceruffo Interrogato subito dopo il Console di Zogno riguardante la gravidanza della Moschina. confermava la notizia, intesa pubblicamente, tre settimane avanti, ma non aveva sa- Lui stesso l’aveva vista con il ventre prominente, oppure no, di conseguenza non sapeva se puto valutare se il parto sarebbe stato a breve del comu- riposte le otteneva dall’Offiziale il parto fosse avvenuto oppure no. Le stesse Anche la moglie di Gio- subito dopo. ne, tal Lorenzo Pisenti di 27 anni incirca, inquisito comare del comune, non aveva aggiunto nulla a quanto (poco) aveva già vanni Ceruffo, notaio sul fatto che lei, la comare di Zogno, detto il marito e, a fronte dello stupore del guardando il ventre della donna, aveva ri- non avesse saputo stimare la data del parto sposto che “non gli aveva fatto considerazione”. Rogeri curato Gioseffo Il giorno dopo, 6 agosto 1633, il molto Reverendo signor pre’ della Parrocchia veniva interrogato in casa sua. Lui confermava di aver inteso da molte persone che Christina Moschina era stata gravida ed aveva partorito quattro giorni avanti, il 2 agosto prossimo passato. Si diceva inoltre che aveva “hauto comertio carna- le” con tal Pietro Mutij detto Conzardo, sarto di qua, ma anche con altre persone ancora. Non sapeva però cosa fosse seguito al parto et hec juravit et ita super pectus conscientie sue juravit sacerdotali more ( creatura”. Aveva proseguito il racconto affermando che il Conzardo, arrivato alle case il Conzardo, arrivato che il racconto affermando proseguito Aveva creatura”. l’aveva portico. Lui, Pietro Licino, il neonato sotto il aveva lasciato di messer Ronzone, notte”. in tempo di era “sul hora di matutino, e si ricordava che sentito piangere vangelo, come i laici Agostino del fu Raccolta questa testimonianza, il notaio si era recato in casa di domine fino al 52 recto fino al 52 Tratta dal Tratta RICERCA Quaderni Brembani 18 Interrogata sugli aiutiricevutiduranteiparti,rispondeva “nonèintervenutapersona al- io hohautointutto ilcorsodimiavita”. hebbe latignaetpoimorseun’altra deduemesi;questesonotuttequellecreatureche ho hautoaltreduecreature,ma peròdisperse,ciovèlaprimaerademesicinque,qual il padreavevapagatolespeseall’Hospitale. Continuandoilraccontoaggiungeva“poi pido Chiesa,alqualeavevaconfessato tutto;affermava inoltrediaver sentitodireche Marenzo eperlaqualeerastata inquisitadalprecedentenotaioinquisitore,messerLe- prima, battezzata tri figlioli,Christinaammettevadiaverpartoritoun’altracreatura, diecioundicianni Ma laconfessionenoneraancoraterminata. Alla richiestadalnotaioseavesseavutoal- Conzardis. do nonavevafrequentatonessunaltro,quindiilpadreerasicuramente PietroMutiode del 1632,ilgiornodellafestadiS.Giacomoestavanoancorainsieme einquestoperio- tre laBotta,pressounacasa.Leiavevacominciatoafrequentarlo carnalmentealuglio che ilpadreelostessol’avevaportatovia,dicendoleinseguito chel’avevalasciataol- agosto, acasasua,conl’aiutodidettomesserPietroMutio Conzardocheeraan- hospitale involta induepanicelliefasseditelarossapostaun zerlo rotto(battezzatain Interrogata quindidellaputinatrovatail3agosto1633allaFustina deisignoriBonghi, frequentato nessunaltro. dal mesediottobredel1630efinoalcarnevale1632,nelqualperiodononaveva tempo avedersiconil Tecardello perpoiricominciaredefinitivamente,incasadilei, nome delpadreelìbattezzatacome 13 anniprima,perdueotremesi,edavevaavutounafigliola,espostaall’Hospitalea zogno detto Tecardello diZogno.Leiavevaavuto“commertiocarnale”conluigià12o tare aSedrinadaPietroMutioConzardo.IlpadredelputinoeraGiovanniBattistaSon- di averlopartoritodueoreprimadell’albasenzaalcunaiutoesubitofattopor- strazzi eunpezzodispalera( tezzato inHospitale la verità”.Interrogatasulfiglioloabbandonatol’annoprima,il21settembre1632,(bat- constituita etessaminata,perpurgar lamiaconscientia,offerendomi prontadiconfesar scientia, sonvenutaspontaneamentedavoinodaro,dimandandodiessernovo creature cheiohohautoetvinegatoilpartodiesse,ondeperscaricarlamiacon- schina daZognodicendogli“Iosonstattavoinodaroperduevolteessaminata in Prato,davantialnotaioGiovanniBattistaMorlacchode’ Gritti,ChristinadettaMo- Finalmente, il4ottobre1633,sipresentavaspontaneamenteall’HospitaleGrandeposto e lamadreneppurechil’avesseportatahecjuravit. non avevanotatoinveceibollipostiall’interno.Nonintesodirechifosseilpadre quale avevatrovatolaputina:infattiunamanettadistroppael’altracordama mava cheilzerloglistavamostrandonotaioinquelmomentoeralostessonel L’aveva trovatainunzerlopocobuonoeinvoltastrazzi.FilippodeiFilippetti confer- va poiportataall’Hospedalesuordinedelsuopadrone. mato laFustina,diproprietàdeisignoriBonghi,sulcomunePonteranicaechel’ave- ragazzo confermavadiavertrovatounaputinaall’albadelgiornoavantinelluogochia- del Ramaro(Ramera),di15anni.Il ti daPonteranica,famigliodelsignorGiovanniGiacomodiMoschimassaronelluogo Tornato aBergamo, l’11 agostoilNotaioconvocavaFilippodelfuBattistadeiFilippet- fare conilPietroMuzioConzardoechequesti“lamantienedivitto”. 2 agosto,manonsapevacosafossepoisuccesso.LuicheChristinaavevaa Agostino Zambelloconfermavalagravidanzaeilpartoavvenutomartedì domine FrancescoZambellodianni75incirca,inquantopersonainformatasuifatti. Monica n°407 Faustina n°8730 Ventura n°253 ), Christinaconfermavadiaverlapartoritailgiornoprima,2 stoffa percoprire sedie Catherina n°8498 e figlioladimesserGioseffo MangiledelMonte ) sottoilporticodimesserRonzone,involtoin 86 ) eripostoinunsacco,confermava . Aveva continuatoditempoin RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni successivi. Si legge (Pontifex Maximus?) la parola “PONT. M.” “PONT. la parola il riconoscimento in tempi Metà medaglia messa al collo dell’esposto per rendere possibile rendere dell’esposto per 87 ”. Nei Libri delle prudenti riflessi Rappresentazione del bollo presente all’interno del zerlo bollo presente del Rappresentazione cuna in mio agiutto nella detta dispersa de mesi cuna in mio agiutto doi parti et in detta disper- doi, ma bene nelli primi Maria, sa de mesi cinque, hebbi in mio agiuttto mia sorella, qual morse l’anno 1630”. Nuovamen- cerco te ammonita di dire la verità, rispondeva “io il corpo di levarmi di travaglio per l’anima et per la verità per scaricar la mia conscientia, vi ho detto istessa”. il notaio Infine con la domanda di rito conclusiva, stata chiedeva alla donna se la testimonianza fosse in qualche modo forzata da qualcuno e Christina né rispondeva” nissuna persona mi ha minacciato sunt et meno parlato per farmi dir la bugia”. Et hec an- ita juravit, ad generalia recte respondit, etatis norum 32 incerca. Una volta accolti nella struttura, nel giro di pochi Una volta accolti nella struttura, nel a balie esterne, pre- giorni i neonati venivano affidati e sanità delle via certificazione del buon costume non erano stesse (le mogli o le concubine dei soldati né tanto meno accettate né a partorire in infermeria come balie, per “ Parti sono riportati casi di balie infettate da bambini Parti sono riportati casi di balie infettate dal- nati luetici e per questo curate gratuitamente la loro l’Ospedale, ma non prima di aver acclarato buona moralità e quella dei rispettivi mariti). La per- manenza nel Pio Luogo dell’esposto era mediamen- te di 2 settimane, ma anche molto meno (un giorno) o molto di più (due/tre mesi), in funzione dello stato di salute del neonato o della disponibilità di balie, le quali dovevano necessariamente abitare entro i con- e in località raggiungibili a ca- fini della Bergamasca vallo dagli emissari dell’Ospedale. RICERCA si. Consultando concertosinapazienzai“Registri delleparti”diquelperiodo siscopre una donnache, nonostantetutto,facciofatica adefinireprostitutaeda tre padridiver- A questopunto vienespontaneointerrogarsisullasortedei4figli diChristina,natida restituiti inquantolegittimi, perglialtrinullasisa. duti pressolebalie,206erano rientratidopoavercompiutoi10o12anni,6eranostati culum disoli537questi:158 eranomortiquasisubitoinOspedale,167dece- tato all’iniziodelpresentelavoro, ildisattentofunzionarioavevacompletatocurri- strointestinali. SulcampionediEsposti,abbandonatifra il 1685e1696(770casi)ci- le “ che diquesti,su100,nemorivanocirca42.Lecausepiù frequentidellamorteerano fermava l’accettazionedicirca90creatureall’annonel corsodegliultimi10annie, nistratori dell’OspitalMaggioreai138quesitiloroposti. Alla domandan°113, sicon- verno delDipartimentoSerioricevevail29maggio 1802 lerispostedagli Ammi- introdurre ilproblemadellamortalitàdegliEsposti.IlConsiglio StraordinariodelGo- Per comprenderemeglioilfenomenodell’abbandonoe lasuadrammaticità,occorre dote daportareperilmatrimonio,fosseessocarnaleospirituale. conferimenti didanaro)dispostedabenefattori,venivarestituito all’interessatacome co dell’Ospedale)ildenaroaccumulato,magariintegrato da“ (in effetti nonc’eranoaltrealternativesequelladirimanerepersempreinorgani- cantonati. Quandoperlaragazzasiproponevaunmatrimoniool’entratainconvento che famiglia),isoldidaloroguadagnativenivanoregistratisuappositiregistrieac- dirizzate allavoro,siadentrol’Ospedalechefuori(principalmenteaserviziodiqual- bligo neisuoiconfronti,unavitaindipendente.Perlefemmineeramoltodiverso:in- ai 14annidopodichéeranoliberilasciarel’istitutoeiniziare,senzapiùalcunob- mazione pressoartigianidellacittàoprovinciadilavorocontadinifino Pio Luogo,rientravanonell’Ospedale.Perimaschisiprospettavaunperiododifor- fidatari deiquali,nelcaso,prendevanoilcognomeperdendolaprotezionelegaledel Raggiunta l’etàdi,rispettivamente,10e12anni,gliEspositi,senonadottatidagliaf- erano incameratidall’Ospedale. e infatti,incasodimorte“abintestato”(senzatestamento)unEspositoisuoibeni affidamento adaltrefamiglie.Legalmente,ilPioLuogorimanevagenitoreadottivo caso avesserilevatosituazioniindecenti,provvedevaalritirodelragazzo/aesuori- Espositi datiinaffidamento, pervalutarnelostatodisaluteelecondizionivita.Nel Una voltaall’annoilNotaioInquisitore,accompagnatodal“Cavalcatore”,visitavagli cora dubbi...). Venivano semprefornitestoffe perfarvestiti“ staia eneldecimoultimoanno6staia...allafacciadelsessodebole(sevifosseroan- ospitava. Nelloroottavoannoquindivenivanoversate12staiadimistura,nelnono8 fossero ingradodidisbrigarsiequindinonesserepiùpesoperlafamigliachele anni (enon12comeperimaschi)perchésiritenevachelefemminegiàaquellaetà 8 staiadimisturaannuali.Perleragazzeilmantenimentoeraprevistosolofinoai10 maschi nell’ottavoanno12staiadimisturaesuccessivamente,finoaiannietà, di mistura). A questopuntoiltrattamentoframaschiefemminesidifferenziava: peri Luogo 12staiadifrumentoall’annooppuremiglioe4segale(ovvero16 nicelli dilinoelanae,quindi,dai2ai7annietà,venivanosomministratedalPio mento, ricevevanocomecompenso,neiprimidueanni,25Lireall’anno,fasceepan- Le balieolefamigliechedecidevanodiallevareunEspositoanchedopolosvezza- Quaderni Brembani 18 aposteme nell’invernoelediarree nell’estate 88 ”, quindimalattiepolmonariega- condecenti tanse ” (inquestocaso: ”. RICERCA nelle quali è sta’ Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ” (del Consiglio)” e quindi ” (del Consiglio)” e Successivamente, il 22 di- Ventura n° 253 Ventura Vuol dire che il Magnifico Consiglio il Vuol 89 tutte le spese fatte e si faranno in allevare detta tutte le spese fatte e si faranno in allevare ” versando 50 lire ogni anno. L’accordo, supportato dalla ” versando 50 lire ogni anno. L’accordo, era sopravvissuta. Il 30 agosto 1638 il Podestà condannava Signor Batta Sonzogno detto Tecardello da Zogno et habitante, Signor Batta Sonzogno detto Tecardello Veneris 2, mensis 7bris, anni 1633, in loco solito 2, mensis 7bris, anni 1633, in loco Veneris Dato a “lattare” il 14 maggio 1686 e morto presso la balia il 24 luglio 1686 la balia il 24 maggio 1686 e morto presso il 14 Dato a “lattare” Esempio di registrazione dell’esposto Tiberio n° 5253 e successive vicende. n° 5253 e successive Tiberio dell’esposto Esempio di registrazione Monica n° 407 è stata datta libertà alli sigg. Agostino Turre dottore, Francesco Barilli et Datio Ave- Barilli et Datio Francesco dottore, Agostino Turre alli sigg. è stata datta libertà che il “die adì 19 maggio dell’Ufficio Pretorio Vicario condannato per l’Eccellentissimo signor foglio 244 del 26 agosto 1636. al libro 1635, come nelli atti della Magnifica Comunità Giustizia 3£ soldi 10”. 386 soldi 19 e la spesa della Lire al Sonzogno di pagare il suo debito di com- cembre del 1636, il Consiglio concedeva di lire 35 fino a estinzione del debito. In plessivo di lire 390 e soldi 9 in rate annuali state aggiunte anche le spese legali degli caso di ritardo nei pagamenti gli sarebbero Francesco Bo- garanzia del debito era intervenuto A interventi intrapresi dai creditori. Ventu- per la cifra dovuta. Non sappiamo se sone che si dichiarava obbligato in solido età, ma in base a queste date, sembra essere ar- ra sia sopravvissuto fino alla maggiore criticissima fase del primo anno di vita che, in rivato almeno ai 4 anni, superando la quei tempi, mieteva dal 20% al 25% dei neonati. Anche del- messer Pietro Mutio detto Conzardo di Zogno a pagare le spese del mantenimento 27 giugno la figliola, per un totale di 367 lire e 16 soldi. Evidentemente moroso, il lire che 1642 il Consiglio ridefiniva le spese per il mantenimento della figliola in 400 il Mutio avrebbe dovuto pagare per “ figliola, vivendo o morendo garanzia di tal Gio:Batta Peschatore veniva sottoscritto dai due il 6 settembre 1645!. garanzia di tal Gio:Batta Peschatore veniva sottoscritto dai due il 6 settembre prima della confessione di Christina (avvenuta il 4 ottobre del 1633), si registrava che di Christina (avvenuta il 4 ottobre prima della confessione “ alli detti Signori Deputati per la uno, detto il sarto di Zogno, noto rara di accordar da una di Zogno”. nate spesa di due creature conclusioni del Notaio, aveva imputato i due 2 settembre del 1633, a seguito delle e Monica n° 407) a Pietro Mutio detto Conzardo, sarto a Zo- n° 253 esposti (Ventura di definire con lui il pagamento del mante- gno e quindi dava incarico ai tre Deputati era d’accordo e si suppone che lui abbia quindi nimento. Evidentemente il Mutio non la verità e soprattutto a chiarire le pater- costretto la convivente Christina a confessare Tecardello. no, era del Gio Batta Sonzogno Ventura nità: Monica era sì, figlia sua, ma sorprendente “ravvedimento” di Christina? Potrebbe essere questa la ragione del avvenuta il 4 ottobre 1633, le azioni In conseguenza della sua definitiva confessione, “Obbligazione dei padri degli esposti dal 1632 legali venivano modificate e sul tomo al 1646” si legge: il “ in far allevar deve tutte le spese fatte et si faranno RICERCA rie storichedi Bergamo dal 1796allafinedel1813”, scriveva, lui,ferventeantirepub- nota alleautorità seanchedonGiovanniBattista LocatelliZuccalà,nelle sue“Memo- a fondoancorchéevidentemente diffuso. Lapiagadegliinfanticidi dovevaessereben Questa facciabrutaledellapovertà èunaspettodellastoriaforsenonancorastudiato gli Esposti.Qualpartefupresa contuttilivotifavorevoli lor genitori.Dietro aciòresta totalmenteabolitalacarica diNotaioInquisitore sopra le Vite d’abbandonate,masempre innocenti,creature, perquantocolpevolisianoidi della vergogna edellapovertà,purtroppo sperimentatifatali,restino cosìpreservate quisizione, néadessigere denaro opagamentoalcuno,ondedaipericolispecialmente chiarava: “ Il ConsigliodiReggenzadel Venerando SpedaleMaggioreil7luglio1797cosìdi- sero postiincaricoall’Ospedaleperristorarlodaidebiti e garantirneilfinanziamento. d’Argon e,subitodopo,anchediquelli del Vallombrosano S.Sepolcrodi Astino, fos- bisognosi “ Il 9giugno1797,sollecitatodallaMunicipalitàdiBergamo, ilgeneraleBonaparte, sumibilmente mortainteneraetàoadottatadallafamiglia chel’hacresciuta. Mangile delMonteMarenzo,dileinonèstatatrovataalcuna altrainformazione:pre- Di tizia nullaèstatopiùtrovato. della nuovaestrazioneeraperòancorapresenteCatterinan°8498!Dopodiquestano- naio 1645lasua“GraziaMilani”erastatadinuovomessaingioco:fralevincitrici 3 annidopoCatterinanonsieraancorasposata.Ottemperandoallaregola,il30gen- Quel giornoilfatoavevaarrisoaMarian°5768e ne delnomeedellaparola“Grazia”determinavaperlafortunataildirittoalladote. erano infattidueleGraziedisponibili)eglialtricompletamentebianchi.L’associazio- tenente foglietti,soloduedeiqualiconscrittolaparolaGrazia(inquellaestrazione me diciascunadelleragazzeinlizzael’altraserie,ugualnumerobussolotti,con- serie distinte,unadibussolotticontenenteognunounfogliettoconscrittoilno- lito, alcaso:sitrattavadiassociareperestrazione,duebussolottifacentiparte le figlioleesposite).Perscegliereinomidella“ mico provenientedauncospicuolascitodel Vescovo GianbattistaMilanipermaritare stribuire due“Graziedel Vescovo Milani”da175 lireciascuna(uncontributoecono- Anche Caterinaerasopravvissuta.Il24gennaio1642ilConsiglioavevadecisodidi- ta: èipotizzabileunasuccessivavitasimileaquelladellamadre. alla prostituzione.Monicaaveva24anniquandoèrimastaincintaequindiallontana- no privatedellaprotezionedell’Ospedaleequesto,difatto,volevadirecondannarle gazze eranopuniteseveramente,ancheconlacarcerazione.Neicasipiùgraviveniva- nel PioLuogo. A frontediuncomportamentogiudicatomenche“sconveniente”lera- sarà ritrovato gravoso...” ai finiche,ritrovandosi reità inquestofatto,resti severamentecastigatochidicolpa ci istanzaallaGiustiziachesijproceduto contro chiharesa gravidadettaMonica407 aspettarsi dalpatrocinio dell’Hospitale,dipiùèstatoordinato cheilsig.Sindicofac- terminato chequellarestar debbaprivadiognibeneficioegratiacheleipuotesse 1657 sileggelaseguentenota:“ Monica n°407nonèstatafortunata:nelLibrodelleParti1647-1664,il25agosto Quaderni Brembani 18 non menopronto acombattere inemiciinbattaglia,cheasollevare imiserabilie Faustina n°8730 ”, davailsuoconsensoaffinché ibeni del soppressomonasterodiS.Paolo D’ora innanzipertuttiliBastardi nonsi abbiaapraticarpiùlasolitain- non sisanulla.Natanel1622all’incirca,figliadiquelGioseffo . Sidovrebbeaprireuncapitolosulleregolemoraliinvigore Stando almalgovernodiMonica407esposita,èstato 90 tansate Catterina n°8498. ” cisieraaffidati, comealso- ”. Aveva 22anni . RICERCA . anno 1784 e diario di don , pag. 162-163- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Nascere, vivere e morire a Lovere nei secoli XVII a Lovere e morire vivere Nascere, 91 ”. Raccolta ordinazioni e capitoli Ospitale Maggiore Raccolta ordinazioni Memorie storiche di Bergamo dal 1796 alla fine del 1813 Memorie storiche di Bergamo Quesiti della Commissione sulli Stabilimenti di pubblica beneficienza Quesiti della Commissione . L’Ospedale nella città, vicende storiche e architettoniche della Casa Gran- nella città, vicende storiche e architettoniche L’Ospedale Raccolta avvisi, editti e ordini della Repubblica Bergamasca Raccolta avvisi, editti e ordini abolire la carica di notajo inquisitore, proibendo la solita inquisizione de’ la solita inquisizione proibendo inquisitore, la carica di notajo abolire 201. Anno V repubblicano Stamperia Locatelli V Anno 201. anno 1936-1937: Bergomum G. Battista Locatelli Zuccala. M.Mencaroni Zoppetti: de di S. Marco Documenti consultati 1984 n° 2. G. Silini: Archivio Storico Bergamasco blicano, che i conferimenti all’Ospedale dei beni dei due istituti soppressi sarebbero dei due istituti dei beni i conferimenti all’Ospedale blicano, che “ serviti ad e XVIII Inquisizioni libri 26 e 27 ASBg: Fondo Ospedale: / 1620-1646 / 1647-1664 / 1779- Libri delle Parti 1587-1600 / 1600-1619 ASBg: Fondo Ospedale: 1797 / 1793-1804 1632-1646 / 1645-1663 Registri Obbligazioni dei Padri degli esposti ASBg: Fondo Ospedale: Busta 960. ASBg: Dip. del Serio Padri e Madri de’ Bastardi, non ché ogni esazione di denaro o pagamento, affinché o pagamento, denaro ogni esazione di non ché Bastardi, de’ Padri e Madri pre- volte fatali, fossero sperimentate più e della povertà, della vergogna dei pericoli bambini vite degli innocenti servate le ASBg: Dip. del Serio faldone 17 “Indagini su Ospedale”. Faldoni 961, 962, 963: Luoghi Pii, Ospe- faldone 17 “Indagini su Ospedale”. Faldoni ASBg: Dip. del Serio dale Maggiore di Bergamo esposti 1686-1694 / 1694-1751 / 1751-1777 / Accettazione Arch. Storico Provincia BG: Registri 1778-1799 / 1799-1814 / 1821-1829 / 1829-1846 Google digital books: Origine, opere, leggi e privilegi dell’Ospitale Grande di Bergamo. Stampato per Comin Ventura Stampato per Comin di Bergamo. leggi e privilegi dell’Ospitale Grande Origine, opere, 1764 1580 e ristampato nel RICERCA I viaggio: procurarsilacompagniadiuna“ gio, sispinserofinoalpuntodiconfessareloscopoprincipale, senonl’unico,delsuo Le confidenzedifrate Antonio, nelcorso delleventiorepassateinsiemeduranteilviag- Cornello edellecomunitàvicine. vuta, principalmente,allorocomuneimpegnonellacuradelleanime,nelcentrodel ebbero mododiapprofondirelaloroconoscenza,risalenteadalcunimesiprimaedo- Durante ilviaggio,resodifficile daltempo,inclementeinquelperiodo,idueviandanti tico, arrivavain Val SerianaegiungevaBergamo. Dossena, dadoveproseguivaversoSerinaequindiattraversoipassidiSelvino Avia- Mercatorum chedaCamerata,attraversoilGrumo,SanRoccoedBosco,arrivavaa ore perarrivareaBergamo, èplausibilecheilpercorsodaloroseguitosiastatalavia Tenuto contoche,comedichiaratonell’interrogatorio,idueimpiegaronobenventi colare qualcosadamangiare,poichéin Val Brembana, nonsitrovavaniente. Scopo delviaggioeral’acquistodialcunecoseperlaquadragesimaedinmodoparti- di Viaggio dipiacereaBergamo, senzaritorno stato ritenuto troppo altodaiduereligiosi, chenonintendevanospendere tanto,ed Qualcosa non andò perilversogiusto,perché ilcompensopretesodalla ragazza,era con laqualepassarenotte. za di15anni,ancheleinome Caterina,che,abitualmenteesercitavailmeretricio, A nottefonda, infatti,sirecaronoacasadidonnaCaterina,dovetrovarono unaragaz- che tenesserolorocompagnia. il prezzodacorrispondereper lacena,chiedendoallastessa,diprocurardueragazze, di Azano; frate Antonio, l’avevaavvicinata,essendosuaconoscente,edavevatrattato di SanBartolomeo,contalCaterinaBancala,da Verdello, vedovadiFrancescoBosii go SanLeonardoesuccessivamentesieranomessiincontatto, neipressidelconvento Arrivati aBergamo, versole22,30sierano direttinellapartebassadellacittà,nelBor- la propostadelsuocompagnod’avventura. precedente, loavevanoconvinto,alpuntoche,“garbatissimamente”, avevaaderitoal- frate Antonio, chepotevavantareprecedentiesperienze,l’ultimadellequaliilNatale maestro diCappellainSantaMariaMaggiore,ma,seguito, leargomentazioni di Don Paolo,comunicòlasuaintenzionedifarsiospitare, perlanotte,dallozioGiulio, Quaderni Brembani 18 nicano Antonio Vernadello, partironodaCamerataCornello,allavoltadiBergamo. l 24gennaio1583,alleoreduedimattina,ilsacerdotePaoloOrsiniedfrateDome- Enzo Rombolà putta” 92 con laqualepassareinsiemenotte. RICERCA contravvenendo gli Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni : 93 extra claustra o extra residentiam, residentiam, extra claustra o extra ad usar con religiosi, era peccato...”. era religiosi, ad usar con 1 1583 gennaio 25 di- reso Paolo Orsini di Castel Nuovo, nella diocesi di Volterra, Costituto del sacerdote Antonio Salomone Marco nanzi al vicario di Bergamo do- utriusque iuris doctore multum rev. Die vigesima quinta ianuarii 1583, coram apostolico, in curia episcopali Ber- prothonotario Antonio Salomono, mino Marco homo satis magnae staturae, aetatis, ut vi- gomi vicario generali, adductus quidam abra- cum barba parva fulvi pene coloris quasi incirca, annorum triginta debatur, cicatrice signatas, indutus uno ferariolo nigri coloris panni cum sa, habens nares “alla scoccha” nuncupata, et galero corei subveste longa usque ad talos et caligis lana nigri. de causa suae detensionis, respondit Et interogatus “Heri matina nante giorno si partessimo da Camerata frate Antonio, creddo sia francese Antonio, Camerata frate “Heri matina nante giorno si partessimo da per comperar alcune cose a Bergamo del ordine de Santo Domenego, et io, et venessimo città per la quadragesima, perché lasù non vi è cosa alcuna da magniare, et gionsi alla andar allogiare con il signor Giulio, magistro di Capella in Volevo alle vintidue hore. dis- Santa Maria Maggiore di questa città, mio zio. Ma pregato dal frate sudetto, qual mi e se voler andar ad allogiare in casa d’una sua amiga, mi lasciai indurre ad andarvi, mentre cenavamo, che poteva essere un hora et meggia de notte, gionsero alcuni offi- ciali, quali aperti furon et subito fecero preggioni me et il frate, ma prima che venessero putana, qual poi se partì et cred- venne una giovanetta, qual creddo fusse una li officiali et me menorno sopra un’ho- li quali me ligorno do fosse quelle avisasse detto officiali, steria. Et questa mattina me hanno menato qua et messi priggioni”. obblighi imposti dal Concilio di Trento. obblighi imposti dal Concilio di di don Paolo a due anni di triremi in ceppi e Il processo si concluse con la condanna giorno la settimana e Antonio a tre anni, con l’obbligo di osservare il digiuno un fra’ giorno nel quale avevano l’obbligo di recitare mangiare pane e acqua ogni venerdì, sette salmi penitenziali in ginocchio. 23 maggio 1583, ridusse la pena del vescovo di La sentenza del nunzio apostolico, del carcere, prevedendo l’inasprimento in caso di fuga o a soggiorno coatto in Bergamo inadempienza dei precetti. avevano offerto molto di meno, tanto che la ragazza non aveva accettato, eccependo la ragazza non aveva di meno, tanto che molto avevano offerto “ anche che a tavola per con- amici, si erano seduti ed i due pertanto, si era allontanata La ragazza, che procurasse lo- alla stessa donna Caterina, chiedendo pasto, acquistato da sumare il passare la notte. ragazze con le quali ro altre due fecero irruzione quando nella casa consumare il pasto, cominciato a appena Avevano che li trassero in arresto. a seguito della denuncia della ragazza, forse gli ufficiali, dal protonotario apostolico, furono sottoposti ad interrogatorio, Lo stesso giorno, e la donna. Antonio Salomone, i due religiosi Marco presso la curia di Bergamo, Ermenegildo Camozzi, tratti gli interrogatori, trascritti da don Riportiamo di seguito, (Sec. XVI-XVIII), Venezia e e cronache giudiziarie tra Bergamo dal volume “Processi Editore nel 2011. pubblicato dalla Gangemi Per motivi di spazio, il “latinorum” non proprio ciceroniano. Superfluo sottolineare tra i religiosi, di ma- diffuso le parti dei verbali relative al costume sono state eliminate ed eludere le autorità reli- e sigilli, per ottenere false dimissorie, nomettere documenti vivere giose locali, onde poter RICERCA Quaderni Brembani 18 licae palatio DieXIIImensisseptembrisMDLXXXII” Et ostensaquadamlicentiaincipiente“Volteranus”, datum“innostro episcopali “Me partitegiàseimesidelicentiadalrev, mons.GiulioServidio,vescovovolterano”. Quo tempore discesseritabeiuspatria etdecuiuslicentia,respondit prete”. “Ho nomePaulodiOrsinifigliode Antonio diCastelNovo,diocesi Volteranense, etson De nominecognominepadre etpatria, respondit sero coloro”. “Non usaicondettadonna,nemancoilfrate. Anzi haveaanimodipartirminantevenes- Ei dictoanrem habueritcumdictamuliere respondit Sant’Alessandro, chepiùspecialmentenonsoperesserepratico”. “Non sodirea Vostra Signoriainqualcontrada,maènelborgo quiabassochiamatodi In quaviasitdomusdictaemulieris,respondit “Non sosignore”. Interogatus denomineipsiusmulieriscumquacenavitfratre, respondit cena”, etchelui volevaandaradormirconuna donna, conlaqualeun’altravolta ancora furono solditrenta giusti,etdoppoilfrateme disse: “Ghehodattidenaride farme da non poteisentirequellotrattassero, maviddibenecheilfrateghediededanarietso ritrovare ilfrateetparlornotutti doiinsieme,etiostavoalquantodiscostodimodoche a me:“Questadonnaquièrufiana ethapraticade’ puttane”;etcossì essadasévennea to diSanBartolomeoversoilborgo diSanLeonardo,ilfratevidde detta donnaetdisse meretrici, cioèunarufiana,néme dissealtrimentiilsuonome.Etpassandodalconven- “Gionto allacittàilfratemedisse volevaandarearitrovareunadamabenpraticade’ Interogatus utnarret seriemmeretricis, respondit “Io nonòconosciutoilfratesedoposonoandatoafarcura d’animeaCamarata”. respondit Interogatus utnarret amicitiamquamhabetcumfratre etaquantotempore citra, se. Macredobenedihaverdettolaverità”. “Adesso hoalquantointrigatoilcervello,nonmipossoracordar benedituttequesteco- go adictairregularitate fueritabolutusutasserit,supra,respondit Ei dictoirregularitas nonrequirit absolutionemseddispensationem,quomodoer- nar lamattinachesareiassolto,etcosìritornatome assolsed’ognicosa”. ce ancheconscienzaperessersta’ ordinatonantiiltempoetmidissechedovesseritor- a Romaperdispensa.EtraccontaiilfattounopenitenzierediSanPietroqualemife- “Io detiunaferitaadunoinunbrazzoacasamiaetcredendomid’esserirregolareandai quantulum, tuncdixitsubinde Monitus utveritatemfactirecensear super praemissis,stanscogitabundusali- quello delreverendissimovescovomio,etconhosigillatolapresentescrittura”. lano giàdoimesisonoperservirmeneinsimilioccasioni,etquelimprontoèsimilea “Domine misereremei,iohocompostodettalicenzahavendofattofareilsigilloinMi- dicere Monitus utdicatveritatemquiscripseritdictamlicentiam,genibusflexis,coepit “Questa èlalicenzahoavutadalreverendissimovescovovolterano”. cera rubeaetvidebatur sigillumepiscopale. Quaostensainterogatus, respondit milius Bonavenituscancellaruspublicusapostolicus”aderatsigilliimpressio in Sedis gratiaEpiscopus”;subscriptio“ItaestG.Episcopus Volateranus. Ae- : : : 94 : : : “Guido ServidiusDeiet Aposto- : : : : : : RICERCA : : Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni : : : et dalli huomini in lire ducen- : et perciò li huomini gli danno lire Tasso : Pianca : 95 “detti scudi d’oro li feci cambiare al banco in città et potevano essere circa vinti “detti scudi d’oro li feci cambiare al banco haveva usato carnalmente, et che quella donna ne haveria anco ritrovato un’altra con la anco ritrovato quella donna ne haveria carnalmente, et che haveva usato et io gli dis- tanto me fusse parso quella notte et far quel potuto dormire quale io haverei andassimo et mezza di notte, et così era un’hora andato garbatissimamente si che sarei giovine con detta ritrovassimo una putana et subito arrivati vi ruffiana a casa di detta con essa di precio et trattava la ruffiana mettessimo a ragionare, con la quale si ruffiana, dormire con lei. dovendo noi di noi a voler dormir con voleva manco de lire cinque per cadauno La quale diceva non che non ci voleva venne a parole con lei finalmente dicendole lei quella notte, et il frate lasciando che ‘l frate si come era ordinario et io steti quieto, dar più di uno da quaranta, puttana che era peccato et per lui et per me havendo detto quella trattasse lui l’accordo noi lasciasse stare, così io gli dissi che se non pareva di usar con ad usar con religiosi, l’hora una et meggia et mentre che volevamo cenare puoco dopo lei se ne uscì di casa, mi fecero priggione come ho detto”. quali di notte gionsero li officiali, vel alia dicta nocte, respondit muliere habuit cum dicta Quis eorum rem “Niuno di noi usò con donne et quando gionsero li officiali vi era solamente quella vec- vi era solamente donne et quando gionsero li officiali “Niuno di noi usò con chia”. illa, respondit An alii essent in domo “Non vi erano altri che noi trei”. quibus armis armati essent, respondit Interogatus desdotto in moneta, quali danari me li tolsero “Io haveva ondici scudi d’oro in oro et lire li sbirri”, dicens desdotto scudi in oro”. hore, et il frate ne fece cambiare anche lui ille in loco de Camerata, respondit Cui operam det frater “Io haveva una frosta et il frate non haveva arme alcune”. “Io haveva una frosta et il frate non haveva et nunc habeat, respondit Quantam pecuniae quantitatem haberet “Lui fa il capellano et è accordato da un cavagliere to vinticinque, et oltra ciò va a dir messa alla cento et questo cavaglier ghe ha datto lire cinquanta avanti tratto et io era presente quan- do così ghe le diede”. animo ect. et sub sui custodia il- remissus Et cum hora esset tarda fuit ad carcerem Ioannes Iacobus etc. vocatur lum habere 2 1583 gennaio 25 di Perpignano, domenicano Antonio Vernadel Costituto di fra’ domini vicarii statim adductus qui- praefati multum reverendi Et ad presentiam Ordini Praedicatorum staturae mediocris, forma rubiconda cum par- dam frater va barba rubea pene abrasa. et patria, respondit de nomine cognomine patre Interogatus figliol di Ughetto de Franza della terra Perpenata”. Vernardello Antonio “Io ho nome frate respondit et cuius religionis, an sit professus Interogatus “Signor mio sì, son professo sacerdote del ordine di Santo Domenico”. An sciat causam suae detensionis, respondit giù abasso preso in casa d’una donna vecchia presso la porta de Osio del borgo “Son sta’ che non so il nome di detta donna”. RICERCA Quaderni Brembani 18 te, sicontentòesso divenirvoluntieri”. staseva, etilprete medisseseeranodonenette ethavendoiodettocredevofossero net- quale viandavaqualchevolta, et cheleimiprovedevademeretriciperquellenottivi ma netrattaibenedicoallastrada, dicendoglicheiohavevaunarufianaincasadella “Signor nonchetrattaiseco avantilapartitamiadiritrovarmeretriciaBergomo, niendo meretrices, respondit An antequamiter ariperet Bergomum versustractaveritcumpresbitero deinve- promesso suozioilmastrodicapellaSantaMariaMaggiore diBergomo”. datto etdedoialtrighevolevanodarequinellacittà,quando perilpreteghehavesse mangiare etancheperdarsicurtàallihuominidiquelluogo delli seiscudighehanno detto etanchedellecosetteperlaquadragesima,luisimilmente percompararerobbeda l’altra, circaduehoredenotteperveniraBergomo, percomparariodavestirecomeho per comperarcosenecessarie,etpartessimoioilpretenon questanottepassatama “Venni perprovedermidirobbavivereetvestire,ecreddo,ed ancheluisiavenuto bundus, respondit Interogatus quandoveneritadcivitatemhericumdictopresbitero, stanscogita- genibus” nedimandoperdonoa Vostra Signoria”. di Vostra Signoriaetdiquestimieifallierrori,qualicertamentegravissimi,“flexis mentre gionseromoltiofficiali, qualimipreseroetnehannoconduttoquiallepreggioni subito fupartitailpreteioetlaruffiana simettessimoatavolapercenare,etinquel i fattisuoi,havendomileiperprimadettocheeragranpeccatoadusareconreligiosi,et pagar piùdesoldiquarantapernottemealteraisecoetglidissichedovesseandarafare pagata piùdelsolitohavendodettochevolevamancoletrelire,ioeraanon quella notte,etsecousarcarnalmente.Masentendochelaputtanagiovinevolevaesser che dovesseprovedereledueputtaneconqualidonPauloetiopotessimotrastularsi ventidue hore,dattodacercatrentasoldiperchécomperassecena,etdettoglianco sta’ menatalìpercontonostrodadettavecchia,havendoleioprima,cioècircale “Vi ritrovassimoonaCattherinagiovine, qualpuòhavereanniquindeciincircaetera Interogatus respondit che èsta’ presomeco”. non hierseracheioviandai,etaunhoradinotteconmierailreverendodonPaulo dava dilongodellamiacura.Dalprincipioquestoannoinquanonvisonandatose volte anchepartendomidallacasadidettarufianasenzaandaraSantoBartolomeoan- daseva adintenderealpadrepriorecheiofossiarrivatoalhoradallavilla,alcune giorno, etpoimeneandasevafattoilgiornoaS.Bartolomeo,cheèmioconvento, quando conl’altradattemedalei,etquelleputtanemenepassavalanottesinpresso te chevisonandatoethodormitoincasasua,accompagnatoquandoconunaputtana era quandoadunhoraetaduedinotte,sicomehofattodaquattroincinquevol- 1582, laandaiaritrovare,etleimedaseval’horad’andareritrovarlacasasua,che che sareivenutoallevostearitrovarlaBergamo, etcosìl’annopassato,cioè di rufiana,cioèmedisseparoletalicheiocompresierataleetglidissi ove stavaetmedisseallaportadeOsio,diedeasaperechefaceval’oficio “Essendo cosìvenutedettedonneallaBottacomehodetto,dimandaiadessavecchia Dicens interogatus et dicevanoandararaccoglierecastagneinquellecontrade”. sopra ilsegratodidettachiesamidimandòdabeveredell’acquaetioghediedidelvino, lei funellogodella “Io latengoperunarufianaetdonnadimalasorteprimaconoscenzaebbicon Cuius professionis sitipsamulier etpro quaipsamhabeat,respondit : : Botta : ove facevocura,etessapassandoconduedonneessendoio : 96 : RICERCA et io Cornello, Genova et me ne andai : : Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Genova et per sei mesi et circa trei , mons. rev.mo me mandete , mons. rev.mo : Botta Botta intesi erano partite per Pavia 97 et in dette mie robbe si ritrova la licenza che lei mi ri- : : a suo beneplacido”. aciò me le mandassero per i mulattieri a Bergomo , diocesi di Vostra Signoria, de licenza de don Hieronimo, curato Signoria, de licenza Vostra , diocesi di : Botta per ritrovarle, et gionto a Pavia et un’altra volta circa nove mesi alla Cornello me disse che haveva havuta licenza da Vostra Signoria di ritrovar uno sacer- Signoria di ritrovar Vostra havuta licenza da me disse che haveva a Pavia : : vicario foraneo, tempo per un mese a celebrar ivi messa. Dopo il signor cava- per un mese a celebrar ivi messa. Dopo vicario foraneo, tempo , dove steti un pezzo aspettando et vedendo che dette robbe non venevano, me “Chi era presente quando così vi diede licenza”? Rispose quando così “Chi era presente “Come può stare che l’habbiate a Genova se l’havevate con voi quando la “Come può stare “Non ve racordate venisti da me per la licenza et vi risposi doveste andare “Non ve racordate venisti da me per : : : : Tasso Zonio, Genova cerca”. me ne venni di longo a a ne ritornai a dimandare et me comandò dovessi andar al mio monasterio et provincia mia, così me a dimandare et me comandò dovessi andar al mio monasterio et provincia mia, così ne partei con le mie robbe quali portai meco un pezzo, et essendomi travestuto, li con- signai alli frati di “Non vi era alcuno presente quando me la donò”. “Non vi era alcuno presente Ei dicto a casa vostra?”, respondit concedere, et andando sotto monsignor Signoria non me la volse Vostra “Fu vero che un signor Giovanni Paulo hoste a reverendissimo cardinale fui trattenuto da a celebrare, et io risposi quando il signor pregandomi di restar ivi per le feste di Natale restato, et così andai da esso vicario foraneo vicario foraneo se ne fosse contentato sarìa et me donò la licenza”. Dicens interogatus Signoria me avesse denegato la li- Vostra che “È vero che io non dissi al vicario foraneo cenza”. ostendat licentiam et ut dicat qua auctoritate vivat extra religionem Interogatus patris superioris, respondit in certe mie robbe”. “Io non ho quella licenza perché è a Genova Ei dicto illustrissimo qua in Bergomo?”, respondit monstraste a monsignor Signoria doppo aver fatto la cura alla Vostra “Io dico a mesi ai “Io partei di Sicilia con licenza del padre provinciale di quella provincia et venni a Ve- provinciale di quella provincia et venni a “Io partei di Sicilia con licenza del padre qui dal padre inquisitore passato, il qua- et fui intretenuto a Bergomo, Venetia netia et da questa diocesi, havendoli detto monsignor re- le mi disse che haverei havuto ricapito in per essere agiutato a queste cure, et così me verendissimo che havea bisogno de frati quale vista la licenza del Capitolo, me admi- presentai a Sua Signoria reverendissima, il se per la cura della di glier in detto luogo”. dote e di farlo celebrare mensem, per licentiam obtentam a vicario foraneo celebrandi Ei dicto ut ostendat respondit “Me la diede in parola”. Ei dicto respondit Et dicto ut ostendat licentiam praedictam, An rem habuerit nocte precedenti cum aliqua muliere in domo ipsius lenae, re- in domo cum aliqua muliere precedenti habuerit nocte An rem spondit et così né il voleva lire trei, il primo tratto sentendo perché andai in colera “Signor non, sopragionti li altre, essendo poi né con quella né con usassimo carnalmente prete né io come ho detto”. ufficiali dedit celebrandi, et quis ei licentiam celebret ipse constitutus missam Quo in loco respondit “Celebro al RICERCA Quaderni Brembani 18 scovato”. et giàcenatogionsero liofficiali etlipreseroloro me ettuttihannocondottiin ve- tina seneandòvia,etperchéde giàlacenaerapreparatasimettessimopervolercenare, non volserofartantaspesaetli proposserosenonquarantasoldi,dimodochelamore- leva manchodelirecinque,etcosì volevaanchefossepagatalasuacompagna,maessi dissero quantidenarihaveamo a pagareperquellanotte,qualidissicheessanonvo- quale ilfrateun’altranottehaveva dormitoavantiNatale,etmidimandornodaparte si comeeranorestatid’accordo, eritrovornoincasaunaCatherina,moretina,conla vesse presoalcunmalecattivo,etvenerolaseradaun’horamezza dinotteacasamia non havessemale,dicendomichelisarebbestatomoltavergogna, essendoprete,seha- de solditrentapercomperarlidacenaetilpretemipregòvolesse ritrovarciunaputta l’animo ritrovarmiunaputtaperluietl’altrailpretealquale risposichesì;etmidie- dete seperquellanotte,cheèsta’ lanotteprossimamentepassata,mesarìabastato di casaetliritrovaifuoridellaportaOsiopressounafornace, etilfratemeadiman- te solitoavenircasamiaerapassatoperlìaccompagnatodaun prete.Perilcheioosei passorno giùperlastradadeOsioavantimiacasa,etIsabetta vicinameavisòdelfra- come passòtraessietme,lasapràhiericircal’horadelvespero essifrateetprete “Venero incasamiaperdormirecondueputteetdirea Vostra Signoria tuttoilfatto Interogata quidhaberent agere indomodictae constitutae,respondit tholomeo”. ne acasamia,doveritrovornounfrateetpreteilèdelOrdinediSantoBar- “Li offitiali mehannocondottaquaperché heriseradaun’horaetmeggiadenotteven- Monita ansciatcausamsuaedetentionis,respondit quindeci incircaetiosond’etàd’anni50più”. “Son vedovaetmiomaritosedimandavaFrancescodiBosiide Azano. Morsegiàanni Interogata, respondit del borgo SantoLeonardodiquesta città”. “Io honomeCatherinada Verdello, cognominatalaBanchala,ethabitoinstradadiOsio Ac interogata denominecognomine ethabitatione,respondit Constituta corampraefatorev. domvicarioquedammulier velataetmonitaetc. Die supradictocoramutsupra. Costituto diCaterinaBancaladaVerdello, rufiana 1583 gennaio25 3 mela concedere,partendomi,fuiintrattenutoal “Nel modohoraccontato,chevennida Vostra Signoriaperlalicenza,etnonvolendo- Ei dicto “Certo monsignoreècosì,etvolevoesseraccomodatoinprovincia”. Dicens praemissacumlacrimis.Monitusutveritatemfateatur, respondit tivo”. “Vi sonritornatopermoltecause,etperchélainvernatasopravenevailmareeracat- te animodiritornarvi?”,respondit Ei dicto mi inquestadiocesipervernata”. Pavia “Havendo intesodalrev. Provinciale veneva Ei dictoquodhocestmaximummendacium,respondit , merisolsidiritornara : : “Perché essendosta’ licenziatodamons.rev.mo diquestadiocesihaveva- “Come visietepoiaccomodato?”,respondit Dicens exse : “Mentre checenavamovedendo erano restatisenzaputte, : Bergomo : 98 per ritrovarloquia a Bergomo Cornello”. : : ed essendomiciòaccertatoin : Bergomo : et peraccomodar- : : RICERCA : Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni : 99 : : : : : : “Sapete voi d’esser degna di gravissime pene havendo per tanto tempo tanto degna di gravissime pene havendo per “Sapete voi d’esser “Questa sarìa sta’ inspiratione diabolica et perciò bisogna che vi venga inspiratione diabolica et perciò “Questa sarìa sta’ : : : nel animo se non di morire in gratia del Signore, pentendovi del passato et astener- pentendovi del in gratia del Signore, nel animo se non di morire an Interogata Caepit flere. nella gratia del Signore”. et ritornare vi nel avenire temporibus, respondit peccata sua confessa sit preteritis “Mi confesso sempre alla Pascha et quest’anno me son confessata tre volte per esser “Mi confesso sempre alla Pascha et quest’anno vicina alla morte”. sta’ ab huiusmodi lenoniciis, quae genuflexa, lacri- Et facta fuit monitio ut desistar mans, dicebat Signoria perdonanza per amor di Dio”, clamans et flens. Vostra “Signor dimando a dom. vicarius viso praecedenti constituto ut dictae Catharinae scan- Multum rev. eam hac- utque per dalosa vita et animarum perniciosa consuetudo compescatur, abito etiam superinde ex abun- pena, tenus perpetrata lenocinia aliquali puniatur ad catenas fori- danti voto excell,mi domini potestatis, mandavit ipsam mulierem ut caeteris sit in exemplum, spacium horae, bus episcopalibus infixas poni, et per Ioanne Paulo del omni meliori modo etc., presentibus et subinde relaxari detinere et dom. Iosepho della Nuce, etc. Bonocor me facevano istanza aciò andasse a ritrovarne delle altre, ma in quel mentre gionsero li altre, ma in quel mentre a ritrovarne delle istanza aciò andasse me facevano loro e me”. che ne ritennero officiali respondit Interogata, in simil fatto?”, re- altri ancora peccar far non solamente comesso voi peccato, ma spondit sapendo d’haver fallato in me et in altre, “Signor si, conosco esser degna di molte pene et alle volte sono stata per andar a negarmi”. Ei dicto “Questo frate venne un’altra volta a casa mia nanti Santo Martino, et con lui era un frate Martino, et con a casa mia nanti Santo venne un’altra volta “Questo frate cenato andarno via”. celestino et respondit Interogata, ha avuto delle don- il frate è venuto a casa mia trei volte et sempre “Fra tutto et per tutto della vita loro che io gli ritrovava”. ne. Sono solite far male Dicens interogata questo ho fatto per man- ritrovar delle donne per uso del frate et “Io non ho mancato di donna”. giare, per essere povera respondit et exercitiis, in huiusmodi lenociniis An se exerceat che si valgono di me in per povertà non manco di servire quelli “Monsignor è vero che alle per- facio officio dico però di quelle di mala sorte et questo ritrovarli delle donne, et lo facio, perché a casa et a ricercarmi per simili piaceri sone, vengono a ritrovarmi poveretta”. con le quali me vado sostentando per esser guadagno delle gazette respondit Interogata, andata a ricercar alcuno, ma se son stata ri- “Da vinti anni in qua son vidua, io non son di ritrovarli delle donne di mal fare, et cercata in questo tempo da altri non ho mancato li faceva andar in casa de quelle donne quando daseva comodità in casa mia et quando con le quali doveano usar carnalmente”. Dicens interogata il mio corpo con molti huomini, sottopo- “Dopo son restata vedova ho fatto male con son stata vecchia mi son messa a far la nendomi a quelli quando ero ricercata et quando rufiana per vivere”. Ei dicto RICERCA Quaderni Brembani 18 “Io nonhoavuto fareconaltredone,eccettoquelle confessail’altramattina”. etc, respondit Interrogatus anrem cumaliquavelaliquibus habueritmulieribusinhacdiocesis Vostra Signorianontroveràsialaveritàchel’habbiferito”. che percausadicertidanarihavea feritounoa “Adesso mesonracordato,l’altro giornodissialpreteèsta’ posto mecoinpriggione, “Io nonhoferitoalcuno”, Ei dictoanumquamaliquemvulneravit,respondit “Ho fattocondiversiparolemanondeimportanza”. Ei dicto “Io nonhofattocostioneconalcuno,mabenparole”. An inhaccivitateveldioecesiunquamrixatusfueritetcum quo,respondit con altrid’andarea Venetia etdemetterel’habito”. “Questa èbugiael’habendettaa Vostra Signoria,etiononhotrattato néconloro spondit bus decreverat seconferre habituregulari dimissocivitatem Venetiarum”, re- Monitus utadvertatdicere veritatemquiaconstatipsumtractassecum...cumqui- “Ho trattatoconunfrate...etancoaltri”. Cum quibushuiusmodipertractaverit,respondit tato conamicidiandarea Venetia etanchea Trento, manongiàdilasciarl’habito”. therani, manongiàdilasciarloperandara Venetia”. “Io hobenfattodeliberationed’andarinFranzaetlasciarl’habitoperrispettode’ Lu- a Venetia dimettendol’habito?”,respondit Ei dicto “L’ho dettamonsignore”. et monitusanmeliuscogitaveritdicere veritatemquamanteadixerit,respondit Die vigesimooctavopraedicti,addictussupradictusfrater Antonius domenicanus, Secondo costitutodi Antonio Vernadel 1583 gennaio28 5 ... una dimissoria”. a luifacessiunalicenza,perché,diceva,volevavestirsidaprete,etcosìmericercava ra memonstra,etquestal’hofattaperchéilfratemiocompagnomiinterogòacciocché comincia: “GuidoServidius,datumsubdie13settembre1582”che Vostra Signoriaho- et peròdicoadessocheiomaihofattaaltradimissoriafalsa,eccettoquellainpapiro haverò fallatol’altramattina.Iononsapevoquellomedicessiperessermoltosbigotito “Sig. sìchesonrisolutodidirelaveritàetdimandarperdonoa Vostra Signoriadiquello monitus anmeliuscogitaveritdicere veritatem,respondit verendissimo dominovicarioadductussupradictuspresbiter PaulusOrsinus,et Postea dievigesimoseptimomensisianuarisupradicti,iterumcorampredicto re- antedictam executamfuisseretulit. Die autemvigesimosextosopradicti,praedictusPaulussententimetordinationem Secondo costitutodiPaoloOrsini 1583 gennaio26-27 4 : : : “Che parole sonoqueste?”,respondit “Di’ laveritàdel...”.Eidicto : et cumsibidiceretur 100 : “Havete maifattodeliberationeper andar : Bordogna “Nélofaròdirinfaccia”, : : : Dicens : , maciòglidissiburlando,et “Èbenilverochehotrat- : : respondit : : : RICERCA Roggier Tasso Roggier , il sg. Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni . Cornello : 101 : . : “Vi havete mai fatto fare alcuna dimissoria dal prete Giotto vostro com- Giotto vostro dal prete alcuna dimissoria havete mai fatto fare “Vi “Guardate bene et che non solamente l’havete havuto, ma anche attacato l’havete havuto, bene et che non solamente “Guardate : : An morbo gallico oppressus sit vel fuerit, respondit sit vel fuerit, gallico oppressus An morbo “Vostra Signoria me può conoscere alla chiesa che non ho mal francese, né mai l’ho che non ho mal può conoscere alla chiesa Signoria me “Vostra avuto”. Ei dicto col mal occhio di prete, stando io alla messa me haveva guardato me disse del sudetto con un sigillo che egli far da lui due dimissorie false, sigillate modo che pensai di farmi tuorla meco o farmi poi querelare ogni volta che havesse voluto haveva, per poterlo qualche sorte di spiacere”. locum suum remissus nunc, fuit ad Et habitis his pro episcopali cu- notarius publicus Bergomensis in Vavassorius (ST) Ego Hieronimus com- folia vigintitrium presenti processu de precedenti ria Bergomi cancellarius fui. Et quia in actis etc. subscripsi etc. putato rogatus ab Antonium et fratrem contra predictus Attestans formatam fuisse inquisitionem ut in actis. ad sententiam condemnatoriam et processum eo habitum responsum prius noluerunt, asserentes Antonio habere dicto fratre Quas intervenientes pro ipsam principalem habuisse “Non l’ho mai havuto né attaccato ad altri”. mai havuto né attaccato “Non l’ho Ei dicto pagno?”, respondit stando io a celebrar messa nel Signoria Vostra “Io dico a ad alcune donne?”, respondit ad alcune RICERCA È di della guerradiLibia Luigi Baronieilsuodiario Nota deipostichesonostatoinCirinaica originale. mente riportandoglistessierrorieimprecisioni,chenefanno undocumentounicoed Preciso chequestoscrittoènellaversioneoriginalecome redattadalBaroni,ovvia- Il diario,mièstatoconcessodaundiscendentedelBaroni, abitanteaBruntino. misure cm.9x15,conpagineaquadretti. per farconoscerecomeerascrittoquestopreziosodocumento,dallacopertinanera, Credo siaopportunomostrareilfax-similedellaprimapaginadeldiarioBaroni, servizio conservatoincomune. vembre 1892epartitoperla Tripolitania il27dicembre1912,cosìdicesuostatodi Innanzitutto presentoun’immaginedelprotagonista,natoaSanPellegrinoil27no- dell’11 e12Luglio1981daltitolo “Alpini aBergamo”, editoinoccasionedel60°difondazionedellaSezione A.N.A. dal cappellanomilitaredonGiovanni Antonietti, rievocatosulnumerospecialedi Voglio precisarecheoltrealdiario,inquestoscritto,verràriportatol’episodioscritto gio Romano,editodaLonganesi. lo-Turco edell’antefatto,consigliolaletturadellibro Quaderni Brembani 18 Adriano Epis ra diLibiadel1911-1912. PeraverenotiziepiùdettagliatesuquestoconflittoIta- questo ildiariodiunalpinosanpellegrinese,LuigiBaroni,scrittodurantelaguer- giorni diguardia, equalchegiornialavorarenell’accampamento. dati, poisiamoandati inquestebaracchettedilegno adormiresultavolaccio e qualche Tenente ColonnelloBarcochiamasubitoladunata perfareunaspiegazioneatuttiisol- mo all’accampamentotroviamo inostricompagnicheeranovenutiprimadinoi.IlSig. Il 2Gennaiodel1913cheilmare eracessatosiamodisbarcatiaDerna;appenaarrivia- porto diDerna,manonabbiamo potutodisbarcarsiperchéilmareeraborascoso. piroscafo pernomeStampalia. Il 29siamopassatodaMessina,edil31arrivatia Il 27alle3partiamodaMilano edalle17arriviamoaGenovapoisiamoimbarcatisul pronti perpartire. siamo arrivatia Tirano, edalle15aMilanoil26abbiamofardelatonostrosainoe per laCirinaicaedalle24siamopartitidaBormio,7del giorno25( a fareilsoldato;ederale21disera,erivatountelegramma partireimmediatamente Il giorno24Dicembredell’anno1912,cheioemoltimieicompagni eravamoaBormio Baroni Luigiun Alpino Bergamasco 102 La quartasponda . scritto daSer- nda: Natale) RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Il caporale alpino Luigi Baroni 103 Il 15 Febbraio siamo andati di protezione siamo andati di Il 15 Febbraio compagni posti intanto che altri nei piccoli d’ac- a incubare una sorgente lavoravano ma gli arabi a luadi di Derna: chua infondo cominciò a ne accorse subito e e i turchi se non ab- per un periodo di tempo sparare; noi vedendo che loro non biamo sparato, e poi incominciato a fare cessavano, abbiamo il giorno abbiamo fuoco anche noi, e tutto sono andati via, sparato. La sera i lavoratori per ritornare all’ac- e noi ordine di ritirarsi che noi si ritiria- campamento, ma intanto accelerato, e quando mo, loro fanno fuoco ridotta, loro erano noi riviamo alla prima dietro a fucilate; poco distante che venivano nostra altiglieria da buona fortuna che la subito a sparare a montagna a cominciato pessi e ci sono rivati a fuoco accelerato coi fermarli, e dopo un ora di combatimento noi col fucile e coll’altiglieria, loro sono retira- ti, e noi siamo ritornato all’accampamento. Il 10 Marzo siamo andati a fare una ricogni- zione verso martuba e abbiamo fatto una lunga marcia, ma però è stato un giorno ab- bastanza tranquillo sparava qualche fucilate ma non a mai fatto resistenza, a la sera stes- sa siamo ritornati, il 23 del 3 protezione ai lavori di fondo valle, intanto che gli altri compagni finiscano di in- in tubare l’acchua per mandare a Derna, e quel giorno non abbiamo quasi mai sparato. Aprile siamo imbarcati di nuovo sul ba- Il 5 in un’altra posizione nel deserto, e il nome stimento per poter andare a fare una avvansata e sia- Tubruch 7 del 4 siamo rivati a porto di del bastimento si chiamava Caterina il giorno 3 nave di ed eravamo 17 piroscafu Tolmetta, mo stati fino il 10, e poi riviamo al porto di vicino al porto, e poi la nave cominciò a spa- guerra 4 torpediniere e due incrociatore tutti cominciò a sciendere sulle barche e vi- rare vicino al porto e sulla prima collina. I marinai ma dopo umpo di resistenza sono arrivati a cinare al porto; ma gli arabi sparavano molto, truppa, e anche noi veniamo sulle barche ad terra, poi comincio subito a desbarcare la siamo stati 4 ore ad aspettare, e intanto il mare aspettare il battello per portarmi a terra, e li e fondata nel mare e sulla barcha c’era 16 cominciò ad essere borascoso e poi una barcha pessi e parecchi casse di menusione. I mari- di altiglieria da montagna ed il Capitano due nai corse subito per poter salvare il primo e stato salvo, e gli altri erano già morti. e Il Generale Cassoni che comandava la divisione ordinò subito di tralaziare lo sbarco, noi si ritrovamo sulle barche di ritornare di nuovo sul bastimento, il giorno dopo siamo disbarcati anche noi; e per desbarcare i muli e tutta la menusione ci è voluto fina al gior- il tempo era nuvolo Tolmetta no 17, il 18 si prepariamo per l’avansata il 19 partiamo da e continuava a piovere, verso le ore 10 siamo rivati a Sciaba e li abbiamo trovato unpò a di resistenza, e dopo un ora di combattimento gli arabi e beduini insieme cominciò fuggire e noi partiamo di nuovo e sempre dietro a fucilate e verso le ore 13 siamo rivati e i beduini a Sidiachil. E verso le 18 a Sidiracuma, e alle 22 siamo rivati vicino a Merg, RICERCA Quaderni Brembani 18 due giornisiamo semprestatidisturbatidaibeduini, eaZaviaZur, abbiamotrovatoun arrivati aZavia Zur;maintantoimieipiedivanno semprepeggio,edanche inquesti siamo partitidinuovoeabbiamo incamminatoancoratuttalagiornataeserasiamo rivato aGerdischenonarrivavo piùacamminaredeldoloredeipiedi,ilgiornodopo piedi primadiarrivareaBenina ehofattotuttoilgiornocoipiediimpiegatisonoar- possi d’acchuaesiamofermati; maioinquellagiornatahocominciatoadimpiegarsii di nuovoperandareavantiela sera siamoarrivatiaGerdiseabbiamoprovatoparecchi colonna, cheancheloroerano poco distante.Noidopounpiccoloripososiamopartiti quel fratempoèdarrivatolepattugliechevenivanodaBengasi peravvertirelanostra nina eliabbiamotrovatoparecchipossid’acchuapotuto dissetarsiunpo;in partiamo perindareincontroallacolonnachevenivadaBengasi esiamoarrivatiaBe- digibrin cheèdistantecirca12chilometridaMerg, ilgiorno4siamostatiariposo,5 ed arrivaredinuovoaDerna,esiamoandatiinunpiccolopaesello chesichiamavaSi- Il giorno3MaggiosiamopartitidaMerg perandareavantipoterpassareildeserto Merg alleore24dinotte. dall’altra eognitantosisentivaapassarelepallottolesoprala testaesiamoarrivatia i beduinimihannosempedisturbatisparandoqualchecolpidiuna parte,equalchecolpi pio dellapolvere2sonorestatimortianchedeinostricompagni; eancheinquelgiorno distanti dalCastellolorohannodatofuocoallapolvereprimadi ritornare,maneliscop- ritornare aMerg, eaquelcastellocièrestatiqualcheasceriquandonoieravamounpo ancora atempo,enonèscoppiata.Noidopounoradiripososiamopartitinuovoper che siritrovavadiavanguardiaeappenaèaccortoatagliatosubitolamicciafatto quando passavamonoialtri,perbuonafortunachesièaccortoilCapitanodegliasceri tradimento miavevanomessosottolaterra70barilidipolvereperpoterfarlascoppiare sando daSidisalisiamorivatialcastelloRomano,equestibeduinimiavevanofattoun nata caldaeilventocheportavatuttalaterranegliocchi,siamoandatiavantipas- Il giorno26siamopartitidaMerg per andareafareunariccognizzione,ederagior- feriti, edinoic’èstato4alpiniferiti3ascerieritreimorti5feriti. abbiamo portatipiùdistanti,edinquelgiornocisaràrestatocirca70beduinimortie80 Io eparecchimieicompagniabbiamopresoimorticheeranovicinoaipiccolipostili tiravano lanostraaltiglieriadamontagnaliaaccompagnaticannonatefinochepotuto. battimento vistochenonootevanoritornareaMerg, sisonoretirati,eintantochelorore- distante dallenostrelinieepoiabbiamocominciatodinuovoilfuocodopo2orecom- no chevenivanoavantisparavanonelmedesimotempo;noispetavamodiarrivarepocho sono fuggiti,glialtribeduinichesiritrovavanodidietrorinforzoallacavalleriamanma- vare nellenostrelinie.E2o3dilorochehannopotutopassarelelinieanche celerato equestacavalleriaarabacascavanoquasituttiaterramortiferitiprimadiarri- zo; masiccomecheglialpininontremanoperpocho,eabbiamocominciatounfuocoac- da Merg, edidietroquestacavalleria c’eramoltibeduiniarmatichevenivanodarinfor- lenza persfondarelenostrelinieeritornaredinuovoaMerg egridavanoviaItaliada stante dallenostrelinie,poituttoinuntrattosivedeadavanzareversonoicongrandevio- tino abbiamocominciatoavederediarabiebeduiniinsiemecavallosuunacollinadi- Il giorno20eratuttoquietoenoieravamoneiavamposti,il21poiversoleore10delmat- pi diunaparteedell’altraquestibeduini. Merg.: eancheilrestodellagiornatasiamosemprestatidisturbatisparanoqualchecol- quando hasentitoquesteparole,cessatosubitodisparare,enoisiamoentratiin e checisottomettevanosottoL’Italia, bene;altrimentinoibombardiamoilpaesello,e cessavano, amandatodirepermezzodeiparlamentaricheciterminavanodisparare non cessavanolostesso.IlGeneraleCassonichecomandavalacolonnavisto celerato, edopoumpodiresistenzanoisiamorivatiacircondareilpaesello,maloro appena vistochenoivolevoentrareinMerg; lorohannocominciatosubitounfuocoac- 104 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni di Luigi Baroni 105 La prima pagina del Diario della guerra di Libia Castello e parecchi campi coltivati di orso, e li siamo fermaqti qualche giorni per pre- fermaqti qualche di orso, e li siamo parecchi campi coltivati Castello e il deserto. per poter traversare parare i viveri Zur per in- siamo partiti da Zavia viveri erano preparati del 14 Maggio che i La mattina cuasi tutta mi hanno accompagnato caminiamo gli arabi ma intanto che noi dare avanti, e li abbiamo tro- Technis, arrivati a le ore 18 siamo a fucilate, e la sera verso la giornata notte. Il giorno e siamo fermati la campi coltivati di orzo d’acchua e molti vato un posso ne accorse e cominciò quasi subito per indare avanti, e gli arabi se Technis 15 partiamo da retirarsi, poi verso le ore man mano che sparavano continuava a anche loro a sparare, però che noi sparavamo la il combattimento, e nel medesimo tempo 17 abbiamo incominciato e dopo due ore di mi hanno sempre prottetti a cannunate, nostra altiglieria da montagna arrivati a Maraua e li ab- arrivati a sfuggirli, e noi verso sera siamo combattimento siamo e molti accampamenti d’acchua e molti campi coltivati di orso, biamo trovato un posso per indare avanti, e in- la notte, il giorno 16 partiamo da Maraua beduini, e siamo fermati sparando colpo di fu- i beduini mi hanno sempre accompagnato tanto che noi caminiamo il combatti- di fucileria, poi verso le ore 13 abbiamo incominciato cile, e molte scariche noi che in quella giornata batterie sparavano con grande violenza; mento e anche le nostre la serata a sbalsi sotto il all’altiglieria siamo andati avanti tutta eravamo di protezione un marabuto e un sera siamo arrivati a Sira, e li abbiamo trovato fuoco nemico, e verso e campi coltivati di orso, ma intanto in posso d’acchua, e molti accampamenti beduini sempre peggiorando, e li ci siamo fermati e questi 3 giorni di viaggio i miei piedi vanno siamo andati in trincea da piccoli posti, il giorno 17 siamo stati li a riposo, il 18 partiamo di nuovo da Slonta e la sera verso le ore 23 siamo arrivati a Mara, e li siamo fermati la notte, e questa posizio- ne era in mezzo ad un deserto. Il giorno 19 partiamo da Mara per indare avanti e verso le ore 9 sia- mo arrivati a Zavia Feida e li ab- biamo trovato molte Zavie colti- vate di datteri e molte piante di ulivi ed altre cualità, poi c’era an- che dell’orso e molte grotte, poi partiamo di nuovo verso le ore 11 da Zavia Feida e la sera siamo ar- rivati a Gheghap, e li abbiamo trovato un posso d’acchua e molti campi coltivati di orso e cualche grotte e li ci siamo fermati la not- te. Il giorno 20 partiamo di nuovo da Gheghap per indare avanti e verso le ore 10 siamo arrivati a Saf Saf e i beduini che erano da- vanti abbiamo incominciato ad sparare colpi di fucile ed scari- che di fucileria verso noi, e noi siamo fermati cuasi 2 ore ad aspettare l’ordine di andare avanti, ed intanto le pattuglie che RICERCA Quaderni Brembani 18 giorno doposiamo andatiaZavia Ter cheèdistante circa12chilometriprimadiarrivare invece mitoccai aritornareindietroepassando daGubasiamoritornatiaSciara edil Il giorno23chesperavadipartire ancoraperarrivareaDernavenirepoiinItalia! po diorsoesiamofermatilanotte edilgiornodoposiamoritornatiancoraaImmara. rivati aSidialetdoveerailnostro battaglione,edanchelìabbiamotrovatosolamenteun- battaglione mitoccaiatraversare unpiccolodesertodinotte,eversoleore24siamoar- stro battaglioneeraaSidialete il nostroprotoneeraadImmaraeperritornareal cupato deinostricompagni,cioè diuna’altracollonnaappartenentedaDernapoiilno- posiamo erivatounapattugliaadavvertirelanostracollonnache daEttangeeragiàoc- campi coltivati;esiamofermatiunmomentoariposonelmedisimo tempochenoiri- cualche colpidifucile,eliabbiamotrovatounapiccolasorgente d’acchuaecualche Immara edancheincuellagiornataibeduinieradiscrettamente calmisparavasolamente Il giornodopopartiamodinuovodaGubaperindareavantieverso serasiamoarrivatia campi coltivatidiorsoenientealtrosiamofermatilanotte. nuovo eversoserasiamoarrivatiaGubaancheliabbiamotrovato solamentecualche to solamentecualchecampiesiamofermatiunmomentinoariposo poisiamopartitidi cualche scarichedifucileriaeversoleore15siamoarrivatiaSciara eliabbiamotrova- stata unagiornatadiscrettamentecalmasparavasolamentecualche colpidifucile,e siamo partitidaGheghapperindareavantieabbiamocaminato tuttalagiornata,peròe Il giorno18dimattinacheinostribattaglionieranoritornati e iviverieranopreparati no andatiaMarsaSusa. nostri compagnipreparavanoiviveri,edancheperritornarebattaglionicheera- ghap elisiamofermatifinoilgiorno17Giugnoariposointantochenoiriposiamoi Il giorno28dimattinapartiamodaCireneepassandoSafsiamoritornatiaGhe- mente beneancheimieipiediecuandosiamopartitieracuasiguariti. dei piedielisiamofermatiparecchiigiorni;incuestigiornihoaccuistatodiscretta- mati aCireneadaspettareiviverialtrimentiiononpotevopiùandareavantideldolore per desbarcarli;buonafortunacheilmio,eparrecchiialtribattaglionisisonofer- stante circaventichilometridaCirene,elaceragiàibastimenticarichidiviveripronti siamo fermati.IlgiornodopoparecchiebattaglionisonoandatiaMarsaSusacheèdi- vanno semprepeggiorandoecuandosonoarrivatoaCireneeratuttidueimpiegatili anche cualchepiccolevigniette,maintantoincuesti3altrigiornidiviaggioimieipiedi recchie famigliedigreciinsieme,poiabbiamotrovatomolticampicoltivatiorsoed che parecchiegrottedovedormivanocuestiarabiebeduiniinsieme;poiceraanchepa- i mortideltempoanttico,poiabbiamotrovatodellepietredamuliniealtrequalità,an- molti dateriealtrecualitàdipiante,poiabbiamotrovatomoltetombedovesepelivano di nuovoeversoseraarriviamoaCireneliabbiamoprovatoduesorgenti d’acchuae siamo arrivatiincimalacollinettafermatiunmomentoariposare,poipartiamo forsa discalsate;poiioconunpiedesopralasuatestahofinitofarlomorire,ecuando resistenza, enoiabbiamopresoquestobeduinocolcalciodelfucileeracuasimortoha duino cheerainmessoaduncespugliocontinuavaancoraasparareversonoi,perfare compagni cheeranodavanti,ecuandosiamoarrivaticuasiincimalacollinettaunbe- scarpa eradiunapartedelpiedeeilinterrapoicorsahopresoancoraimiei un piedeinmessoaduegrossisassiepertrepparlohorovinatotuttalascarpa,poi salto finaincimalacollinettacheeradistantecirca200metri,edionelpartirehopreso mo arrivativicinoadunacollinettaelic’eraanheunMarabuto,poisiamoandatialla lerato, enoicontinuavaadavanzaresbalzisottoilfuoconemico,poicuandosia- siamo arrivatipochodistantidellesuelinie;loroabbiamoincominciatounfuocoacce- tanto sieranopreparatiincimaunapiccolacollinettaadaspettarminoi,ecuandonoi che era7giorniavevosete,poisiamopartitidaSafperindareavanti,eloroin- erano davanticominciavaadavanzare,edioinquelfratempohopotutodissetarsiunpò 106 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 107 a Gheghap, però anche li sparava solamente cualche colpi di fucile ma non ha mai fatto colpi di fucile ma non solamente cualche però anche li sparava a Gheghap, grotte, e verso di orso e cualche solamente umpo e anche lì abbiamo trovato resistenza riposo. parecchi giorni a e li siamo stati arrivati di nuovo a Gheghap sera siamo del riposiamo e due compagnie 1913, intanto che noi del primo Luglio del La mattina chilometri di distante circa 15 per indare a Zavia Frida a fare una strada genio lavorava in nun tratto di vedetta, e li tutto c’era le nostre pattuglie cuesta collinetta noi, ed in cima che venivano a dare delle nostre linie molti beduini armati è arrivato pocho distante avanti sparavano di vedetta ed man mano che venivano l’assalto alle nostre pattuglie vicino ha tanti beduini si Le nostre pattuglie di vedetta trovandosi con grande violenza. Le due compa- subito a fuggire verso laccampamento. sono commossi e a cominciato a tempo ad armarsi per a fare cuesta strada non ha fatto gnie del genio che lavoravano restati più della mitta in mano ai beduini. fare resistenza e si sono 3 ho 4 chilometri da cue- a Saf Saf che è dustante circa Il battaglione che si ritrovavano cuando eri a mitta della per deliberare gli altri compagni; ma sta strada, corse subito a Saf Saf, e li ab- una quantità di beduini armati che venivano strada abbiamo incontrato battaglione cera anche un grande combattimento, ed insieme col biamo incominciato del presidio, poi il co- da montagna, ed il colonello comandante due pessi di altiglieria ed gli altri soldati so- e cominciò a fuggire verso l’accampamento lonello si commosse sono restati in mano ai beduini, poi loro sono no andati dietro; ma però molti dei nostri trovato la cassa forte contenente più di tren- venuti ancora avanti fino a Saf Saf, e lì ha viveri; poi loro ha incominciato subito a por- tamilla col rancio dei soldati e molti altri portata via tutta, e li a lasciato solamente il fo- tarla via cuesta roba ed in pocho tempo la a cavallo rivando a Saf Saf si ritrovano in raggio, ed in cuel frattempo due porta ordine a fuggire e cuando sono arrivati a Gheghap messo ai beduini; però ci è arrivati ancora e dopo 2 ho 3 menuti di riposo hanno inco- sono cascati da cavallo svaniti dalla paura; i beduini. che a Saf Saf c’era agli ufficiali minciato di nuovo a parlare e dirgli in avamposto, e 2 battaglioni di ascheri eri- Noi che eravamo a riposo sono andati subito con grande velocità sono andati a Saf trei e 3 battaglioni d’alpini e 3 batterie da campagna ma cuando sono arrivati i nostri, loro erano già Saf che è distante circa 12 chilometri di li; sono stati li cualche giorni a aspettare di nuovo fuggiti verso il deserto. I nostri battaglioni sun un’altra collinetta unpo distante ad i beduini, e intanto anche loro si sono preparati a Gheghap il giorno 4 siamo partiti aspettare gli itagliani noi che eravamo in avamposto per prepararsi di nuovo per l’avansata, e e passando da Saf Saf siamo ritornati a Cirene stati morti il primo Luglio del 1913. nella marcia abbiamo trovato 2 dei nostri compagni il deserto e per ritornare poi la sera stessa a Il giorno dopo siamo partiti di nuovo verso partendo da Gheghap, un’altra da Saf Saf e Zavia Feida, ed eravamo in 3 colonne una trovato di nuovo parrecchii altri com- noi da Cirene, e dopo 3 ore di cammino abbiamo facevano anche molte barbarità nel mede- pagni stati morti 4 giorni prima e nel morire di cutura e marmite di campo in messo ai simo tempo, poi abbiamo trovato delle casse arrivata in cima una colinetta per indare avan- cespugli, poi cuando la nostra colonna ed loro sun un’altra colinetta umpo distante ed ti, le sue pattuglie erano gia preparate anche prendere la pusisione; loro abbiamo comin- appena visto gli itagliani che venivano per ciato subito a sparare verso le nostre pattuglie, e noi per umpo di tempo siamo andati e avanti lostesso sotto il fuoco nemico, poi abbiamo cominciato a sparare anche noi; cuando siamo arrivati in messo ad una pianuretta i nostri non ha potuto più andare avan- di ti del fuoco nemico, e lì dopo 4 ore di combattimento e 8 pessi di altiglieria appena poi dietro delle prime linie che continuavano sempre a sparare con grande violenza, e alla fine mi toccai ha retirarsi di nuovo indietro per prendere un’altra via e per arrivare spa- alla destinazione, ed in cuel fratempo la nostra altiglieria, ha sempre continuato a rare cuasi tutta la giornata, e verso sera siamo arrivati a Zavia Feida che è distante circa fer- 10 chilometri di lì, ed in cuella giornata due è stati morti del gran caldo, e lì siamo RICERCA Quaderni Brembani 18 mo arrivatia Technis, elìsiamofermati3o4giorni ariposo,poiil24siamoandati aGa- ti finoil19Marzo del1914,poiilgiornodoposiamo partitiepassandodaSavia Ter sia- mo arrivatiaMerg, perrinforsareil7° Alpini, enoieravamo unasesantina,elisiamosta- nome... edil5siamodesbarcati a Tolmetta, edil6passandodaSidiachil eSalatenasia- Il 3diNovembresiamoandatia MessaSusa,edil4siamoimbarcatilì,sulpiroscafoper il giorno26siamoritornatiaCirene. beduini, peròsparavanosolamente cualchecolpodifucileunaparte,edall’altra,ed dati aLaviaMessa,edanchein cuellagiornatasiamocuasisemprestatidisturbatidai spiaggia, edil17siamoritornatiaCirene,elìstatifino il22,poi23siamoan- fina ilgiorno15del10,poi16siamoandatiafareuna ricognizioneversola ba siamoritornatiaSciaraedil8Gheghap,9SafeCirene, elìsiamofermati to siamoarrivatiafuggirli,elìfermatilanotteedilgiorno dopopassandodaGu- rando colpidifucile,escarichefucileriapoiallafine,dopo un’oradicombattimen- dati finoaBuscimaleincuellagiornataibeduinimihannocuasi sempredisturbatispa- il giornodoposiamoandatiaSciara,poi6passati daGubaesiamoan- partiti, e,passandodaSafsiamoritornatiaGheghapeli fermatilanotte,ed il giorno3del10siamopreparatidinuovoperun’altraavansata edilgiorno4siamo la messanottetuttibagnatideltemporaleelisiamofermatifino ilgiorni3diottobre,e tinuato circa2orepoiatornatostabilirsidinuovo,enoisiamo arrivatiaCirene,dopo mo cominciatoungrantemporalecheerapiùdi6mesinon piovevanopiù,eacon- po un’oradicombattimentosiamoarrivatiafuggirli,poipartitinuovoeabbia- lonna e2ho3battaglionideinostricompagnidicorsasiamoandatiavantiumpo,do- collonna ibeduinihannocominciatounfuocoaccelleratoelìsubitoadaffermare lacol- un’ora dicamminoeiltimpocominciavaadimbronirsipulisnava;sununfiancodella nuovo eperritornareancoraaCirenecheèdistantecirca20chilometridilì,dopo e lidopoun’oradiriposolacollonnadegliascerisefermatalì,noisiamopartiti Il giornodopopartiamodinuovotuttiinsiemeeleore16siamoarrivatiaSidirafa li siamofermatilanotte. bosco percausadibeduinichecontinuavanosempreadspararecongrandeviolenzae teria dimontagna,mièvulutoancorapiù2oreancheloroperarrivareatraversareil Taliasa ecuell’altra collonnacheeranoformatadibattaglioniascarieritreieunabat- stre collonne,poinoisiamopartitidinuovoearrivatiatraversareilboscofino duini chec’eranodicuellapartesparavano,mihannofattomorireinmessoalleno- collonna, abbiamospettatodivenireumpovicinipoisiamoandatiallasalto,etuttiibe- a vederelenostrepattugliedellacollonnadiriservachevenivanoinaiutoallanostra sto diprima,eanchelorosparavanosempreversonoi,poicuandoabbiamocominciati metri dicorsaallasaltoversoibeduini,mapoimitoccaisemprearetirarsialnostropo- mo cuasisempreadsparareversoibeduini,poi3o4voltesiamoandatiavanticirca200 Ed eravamoancheinmessoadunbosco,elìabbiamoformatoquadratocontinuia- hanno circondatiibeduini,elìsiamostaticirca4oreadaspettarelacollonnadiriserva. un oradicombattimentosiamoarrivatiadandareavantiancoraumpo;mapoiallafinemi stra collonna,edopo2oredicamminolanostracollonnahacominciatoasparare e noidaCirenecuell’altraMarsaSusa,cuelladiriservadietro3ho4oredellano- tra ecuell’altradiriserva;edilgiornodoposiamopartiti,unadaGheghap,Saf il desertoederavamoin5collonne4affiancate edistantecirca10chilometriunaconl’al- cuelli ammalati.Ilgiorno25del9siamopreparatidinuovoperfareun’altraavansata mesi sonorimasticirca400e600traferitimortimoltianchedatifo,edilrimanentedi Il nostrobattaglionecuandosiamopartitiperl’avansataeravamopiùdi1000,edin4o5 i viveriedilrimanentecuasituttiglialtrigiornidiavamposto. mo staticuasi3mesi,eparrecchiigiornidicuestisiamoandatiaSafadcompagnare mati lanotte,edil,giornodoposiamopartitidinuovoeritornatiaCirene,lìsia- 108 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 109 ra, ed il 25 a Maraua, ed anche in cuesti due giorni siamo stati molto tempo disturbati dai stati molto tempo cuesti due giorni siamo a Maraua, ed anche in ra, ed il 25 di fuci- e cualche scariche fucile di una parte e dall’altra, sparando colpi di beduini, però ed il 28 a Sa- Technis ritornati a ed il giorno dopo siamo fermati la notte, neria, e li siamo di nuovo e poi il 8 del 4 partiamo giorni a riposo, e li siamo stati cualche e Merg Ter via 24 poi il 25 siamo li siamo stati fini il e Technis, a siamo ritornati Ter, Savia passando da dai be- stati molto tempo disturbati giornata siamo ed anche in cuella arrivati a Bucasal, siamo andati a Cechasis, arrivati a fuggirli, ed il giorno dopo duini, però alla fine siamo poi siamo ritornati a Ce- ed il 27 siamo andati a Savia Neian, e li siamo fermati la notte, ed anche in queste siamo ritornati a Bucasal, ed il 30 a Desca, chasis, ed il giorno dopo colpi di fucile e cualche volte disturbati dai beduini sparando giornate siamo stati molte ed il 2 del 5 siamo ri- alla fine siamo sempre arrivati a fuggirli, scariche di fucileria, però del 7 si pre- poi 11 li siamo stati più di 2 mesi a riposo, ed il 3 a Merg,.e Technis, tornati a partiti e passando da Sa- avvansata per il deserto, ed il 12 siamo pariamo per fare un’altra dopo a Bucasal, ed il 14 a Gerdes. ed il giorno Technis, ritornati a siamo Ter via colpi di fucili e cual- stati umpo disturbati dai beduini sparando Ed in quel giorno siamo e li siamo fermati la not- però siamo sempre arrivati a fuggirli, che scariche di fucileria, ed il Technis, ritornati a siamo ritornati a Bucasal, ed il 17 siamo te, ed il giorno dopo giorni a riposo. e li siamo stati parrecchi e ritorno a Merg Ter 18 Zavia per Itaglia; ma sic- Agosto e rivato un telegramma di partire immediatamente Il primo di ancora cualche giorni ad aspettare il rin- come che c’era pochi soldati e lì siamo fermati rivati siamo partiti e passando da Sidiachil sia- forso, poi il giorno 17 del 8 i soldati erano da Messina, e siamo imbarcati sul piroscafo per nome... e passando Tolmetta mo andati a disbarcati lì, poi siamo andati a Bormio. siamo arrivati a Napoli ed il 20 del 8 siamo I funerali del Baroni, avvenuti il 21 Ottobre 1923, nel cimitero di San Pellegrino 1923, nel cimitero avvenuti il 21 Ottobre I funerali del Baroni, Finisce qui il diario narrato dal Baroni, ma non finisce la storia di questo alpino che, Finisce qui il diario narrato dal Baroni, che il 2 agosto 1915 verrà inviato in terri- sempre dal suo stato di servizio, rileviamo RICERCA ciai infronte,gli amministraiicarismisacridella Fede,eloportaialpostodimedicazione. Poi, l’aveva colpito nella partesinistradellatesta,causando fuoruscitadimateria cerebrale. Loba- Era un Arcangelo. Lochiamai, nonrispose.Michinaisudilui,erarantolante!Lapallottola, e sublime.Balzaid’uncolpoaccanto aquell’Alpinomeraviglioso. renti, ebbilafortunaedildolore grandediassistereaquestascenabreveedimmensa,barbara E caddero.Iostesso,chescrivo questerighe,echepocolontanocuravoferiticonfortavomo- le, sipuntaronolatestae,fatale caso,nellostessoistantespararono! Si ripeterono“Arrenditi”.Esiarresero! Sistaccaronoduepassi,tantodapoterspianareilfuci- e l’altacoscienzadeldovere.Nonsiparlaronopiù,scossero trevolte,nessunocedeva. dato mezzodiguardarsinegliocchi,edavicendaleggersinel volto lafermezzadeiloroanimi In quelmomentounoscoppiodigranatalìilluminò.Quelfugacissimo lampo,deveaverloro faccio nulla,saraisubitoalsicuro”.“Naingiùl’arma”,ripetél’Austriaco. “No”tuonailBaroni. giubba, etenevacomeinunamorsadiferro,l’Austriaco.“Arrenditi tu.Siamobuonisai,nonti “No perDio”,risposeilBaroni,mentreluipurel’afferrava conunamanoperilcollettodella lui, l’afferrò energicamente nellagiubbaeglidisse:“Italiano,giùl’arma,seiprigioniero”. tufficiale comesiriconobbepoialmattinoidentificandolasalma-levòimprovvisodavantia dispensabili perilcontrattacco.Masieraappenamosso,quando unrobusto Austriaco -unsot- profittò diquellatreguaperandareversoilComandoachiedere munizionierinforzi.Eranoin- Il Baroni,miracolosamenteancorvivoedintegro,benchésanguinante inpiùpartidelcorpo,ap- zo. Lalottaandòalloracalmandosi. dere oltre,epensòdisistemarsidifensivamente,almenosulterrenoconquistatonelprimosbal- Durò cosìperpiùdidueore,finchéancheilnemicocompresecheerainutiletentareproce- mò netagliòilcollegamento,seminòlospaventotralesuefile,lastrageemorte. Nacque esisviluppòunareazioneimprovvisa,decisa,eroica,chedisorientòilnemico,lofer- meraviglioso checombattevapercento,gridavamille,fuseguitodaaltri. trica chesipropagòsubitoatuttiisuoisoldati,poisututtalalinea.L’esempio diquelgruppo di pochisecondi,fuuncolpogenioeaudacia,ilprincipiodellariscossa,lacorrenteelet- Dio, alzatelemani,maperpestare!”edalzandoilcalciodelfucilesislanciòavanti.Fuaffare Baroni scattò,econlasuavocebaritonale,inquelmomentopiùfortedelcannone,gridò;“Per I giovanissimi,giuntiinqueigiornilinea,impauriti,ubbidirono. A quell’attodidebolezza,il si ritenevanovittoriosi. da unricovero,appenauditol’allarme.“Alzatelemani!”,fulorogridatodagli Austriaci chegià ne. FraquestivierailBaroni,cheallatestadialcunecoppieminatoriealpinidel96usciva essi sitrovaronosubitopadronidelterreno,edeisoldatidiriservadietrolalineaosservazio- Travolti eschiacciatinelloslancioinizialegliavamposti-metàdellaforzacompagnia e contrastatediMonteNero,fuattaccatadagli Austriaci conforzesuperiori. Una nottedelmaggio1916,lasuacompagnia,chedifendevaunadelleposizionipiùavanzate qualche tirobirboneaicarabinieri.Eracarissimocompagniapprezzatissimodaisuperiori. non loquace,compito.Eral’alpinoideale,ancheseglispiacevabere,brontolare,etender Non moltoalto,tarchiato,carnagionesanaerosea,visosorridente,occhiazzurri-profondi mo giorno,guadagnandolapromozioneacaporalemaggioresulcampo. battaglione Stelvio.CombattéinLibiameritandodueencomisolenni;lanostraguerradalpri- BARONI Luigi,caporalmaggiorepermeritodiguerra,classe1892,della137ªcompagniadel Baroni Luigiunalpinobergamasco merito alferimento. Trascrivo adessoquantoraccontatodalcappellanoalpinodonGiovanni Antonietti in rite riportatedurantelaGrandeGuerra. torio diguerra.MoriràaRuspinoil19ottobre1923perleconseguenzedellegravife- Quaderni Brembani 18 110 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 111 la Santa Messa durante una manifestazione al Tempio dei Caduti Tempio la Santa Messa durante una manifestazione al Anni ’30 a San Pellegrino, il cappellano don Giovanni Antonietti celebra Anni ’30 a San Pellegrino, il cappellano don Giovanni Io che scrivo ho avuto la fortuna di avere in mano questo diario, che ho potuto colle- la fortuna di avere in mano questo Io che scrivo ho avuto Antonietti, pubblicato dallo “Scarpone Orobico” gare con lo scritto di don Giovanni nel 1981. dei funerali del Baroni, avvenuti il 21 Con ulteriori ricerche, ho trovato la fotografia tumulate nel cimitero di San Pellegrino le Ottobre 1923, in questo frangente furono dei Tempio Alpini per poi essere trasferite nel spoglie di tre caduti del 5° Reggimento il 26 Marzo 1916 sul Alpino Galizzi Carlo deceduto Caduti, si tratta di: Caporale Agosto 1916 sul Monte Nero; Angelo deceduto il 17 Alpino Gervasoni Monte Nero; Agosto 1916 sul Monte Nero. 17 Alpino Grazioli Giovanni deceduto il presi il medico. Lo scossi e gli dissi: “Dottore, fa l’impossibile per questo Alpino, ti dirò doma- Alpino, ti dirò per questo “Dottore, fa l’impossibile Lo scossi e gli dissi: presi il medico. luce!”. “No dot- non vedrà la nuova e; “Cappellano, è inutile, venne, l’osservò, ni di lui”. Egli parve che quella fra- è meglio muoia!”. Mi “Cappellano, può, non deve morire!”. tore, egli non e fronte, lo benedissi, terra, lo ribaciai in Lo composi per mia sentenza di morte!... se fosse la al- e fu mandato viveva ancora. Fu medicato Al mattino lo rividi, la lotta continuava. corsi dove E non credevo!”. “Resiste ancora, come disse il medico, di Sanità “Morirà laggiù”, la Sezione Da questo ad un altro, fin- Sezione di Sanità all’Ospedaletto da Campo. invece non morì. Dalla per quattro anni! di Cividale, poi d’Italia. Ove rimase ché venne ai grandi Ospedali genitore. Con il volto sfor- al suo paese - San Pellegrino - al vecchio Nel 1920 fu accompagnato un braccio morto, una gamba la parola confusa, un occhio quasi spento, mato, la memoria e senza medaglie! morta! Senza encomi, di questo vostro compagno, è un Alpini! Poiché la storia Alpino meraviglioso! E poveri Povero ben poco ufficiale con slancio avete sacrificato, e dal mondo che tutto Voi!... la storia di tutti po’ vi fu corrisposto. salvaste, commosso del Popolo Italiano, che basta essere nel cuore riconoscente Vi Voi. Ma bastate a grandi. Alpi. Per questo siete veramente Arcangeli delle chiamarono gli Vi dagli stranieri i quali RICERCA ne deglistoricirispettoaglialtridue tuali, quellodedicatoaSanGiovanniBattistahamaggiormenterichiamatol’attenzio- di di Cusio.Cennistorici della Beata Vergine MariadelMonte Carmelo L’oratorio diSant’Albertoelaconfraternita 4 Abbreviazioniusateneltesto: http://www.alto- 3 http://www.chieseitaliane.chiesacattolica.it/chieseitaliane/schedaca.jsp?sercd=31366; Su questooratoriomipermettodirimandarealmioarticolo 2 centro” ospita sulsuoterritoriotreoratori“ Piccolo centroubicatonellepropagginipiùsettentrionalidella Valle Brembana,Cusio 1 Espressione comunecontenutanellerelazionipreparatorieallevisitepastoralideivescoviSperanza (AP- diocesi diMilano,dominioBergomo tà chesiiingloria,s’èedificatounachiesanelterritorio diCusio,Valle de Aurera, “ L’origine dell’oratorioelapestedel1630 storia. stiche ebibliografiche,debitamentevagliateinterrogate,hannorestituitoun’altra stucchi emarminelXVIIsecolo su diunapreesistentecappella,quindiingranditoedimpreziositointernamente tato. LescarnenotizieattualmentedisponibililovorrebberoinnalzatonelXV secolo l’oratorio intitolatoasant’Alberto,ches’erge amezzacostasulcollesovrastantel’abi- Quaderni Brembani 18 L’anno del1630conlicenzadell’eminentissimoBorromeo arcivescovo diquestacit- grazie infineagliamici Tarcisio Bottani,LuigiBardelli, MarioComincinie Alex Valota. sita aSant’Alberto eMarcoManganoniperl’aiutologistico nell’accedereall’archivio parrocchiale. Un l’oratorio diSant’Alberto.Desidero inoltreringraziareDarioCattaneoperavermiaccompagnatonellavi- ra, Cusio,checongrandecortesiami hapermessodivisitarepiùvoltel’archivioparrocchialeCusioe Vorrei esprimereilmiopiùsincero ringraziamento adonLinoRuffinoni, parrocodiSantaBrigida, Avera- ASDMi = Archivio StoricoDiocesanodiMilano ASDBg = Archivio StoricoDiocesanodiBergamo ASBg = Archivio diStatoBergamo APCu =ArchivioParrocchialediCusio brembo.it/temi/loratorio-di-s-alberto/. torio diSanGiovanniBattistaCusio Curia Vescovile, Visite Pastorali,visitaRadiniTedeschi vile, Visite Pastorali,visitaGuindani pastorali Cu, faldone“ Marco Gerosa 4 1 ”, relazionemutilasullaparrocchiadel12luglio1855),Guindani(ASDBg, si trovalachiesaparrocchialededicataasantaMargherita. Deitreedificicul- Visite pastorali,corrispondenzacolvescovo,formulariodibenedizione,decreti , vol.130,c.245r, 1881giugno11) eRadini Tedeschi (ASDBg, , “QuaderniBrembani”,17/2019,pp.70-82. 3 . Contrariamenteaquestaversionelefontiarchivi- posti comealleestremità d’untriangolonelcui 2 . Al centrodelpresentearticolovisarà invece ”. Conquesteparoleesordivaunmemoriale 112 , vol.143,c.451,1906maggio14). Alcune considerazionisugliaffreschi dell’ora- Fondo CuriaVesco- ”, fasc.“ Fondo Visite RICERCA , Visite pa- Visite . La pesti- 6 ” ”. ” fosse stato co- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Decreti , cart. 4, fasc. 5. Regesto in G.B. ”, fasc. “ , filza 6386; APCu, faldone “ , filza 6386; et per tutto il distretto di Bergo- et per tutto il distretto Notarile , quando questa fece la sua comparsa a , quando questa fece la sua comparsa Spedizioni diverse 8 113 dalli originari di questa communità [a Cusio, N.d.A.] [...] , “Arte Lombarda”, a. 1984, n. 70/71, p. 85. sotto il titolo de santi Rocco e Alberto sotto il titolo de santi Rocco e in cui si ricordava la fondazione dell’oratorio intitolato a in cui si ricordava la fondazione dell’oratorio 5 all’oratorio di San Giovanni Battista (foto M. Gerosa) all’oratorio di San Giovanni Battista (foto Veduta dell’oratorio di Sant’Alberto di Cusio dal sentiero che conduce dell’oratorio di Sant’Alberto di Cusio dal sentiero Veduta Per un’architettura religiosa nella diocesi di Milano dopo S. Carlo. Il catalogo del fondo Spedi- religiosa Per un’architettura sino al tempo della peste per tutti li luoghi circonvicini . Essendo opinione comune che l’epidemia fosse stata mandata da Dio quale pu- . Essendo opinione comune che l’epidemia 7 ” Il culto dei santi e le feste popolari nella Terraferma veneta. L’inchiesta del Senato veneziano 1772-1773 veneta. L’inchiesta Il culto dei santi e le feste popolari nella Terraferma data 3 luglio e il secondo in data 17 novembre: ASDMi, data 3 luglio e il secondo in data 17 novembre: Maderna, zioni Diverse. Parte prima (1577-1699) a cura di S. Marin, con saggio di C. Povolo, Costabissara 2007, p. 51. storali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, decreti Santa Brigida di cui si dirà tra breve. Cusio, i suoi abitanti rivolsero le loro suppliche alla Madre di Cristo e a un gruppetto Cusio, i suoi abitanti rivolsero le loro presso il Padre celeste per porre fine al suo tremendo intercedessero di santi affinché comunitaria - tenutasi il 22 luglio 1630 castigo. Fu così che nel corso di un’assemblea nizione per i peccati commessi dagli uomini nizione per i peccati commessi dagli 5 Il memoriale, senza data, è trascritto (seppur con alcune differenze) in due documenti del 1633, il primo in in due documenti del 1633, 5 Il memoriale, senza data, è trascritto (seppur con alcune differenze) degli abitanti di Cusio mo lenza a cui Magnati si riferiva era quella cosiddetta “manzoniana” che nel 1630 si dif- lenza a cui Magnati si riferiva era quella fuse “ sant’Alberto. Ulteriore testimonianza dell’origine seicentesca della chiesetta ci è stata sant’Alberto. Ulteriore testimonianza di Cusio Pier’Antoniotramandata da una memoria del parroco Magnati: egli, nel 1772, dichiarò che l’oratorio “ struito “ 6 7 Citazione tratta da atto notarile del 22 luglio 1630: ASBg, del 22 luglio 1630: Citazione tratta da atto notarile 7 8 Questa opinione venne chiaramente espressa nei due voti del 1630 pronunciati dalle comunità di Cusio e Questa opinione venne chiaramente 8 RICERCA 10 Ulteriore riprova(quantunqueindiretta)dellafondazionedelnostrooratorio nel1630vienefornitadallevi- 10 me cihannotramandatolefonti gnamente ilsanto.Quelcheècertoidueeventiaccaddero nellostessoanno,co- avesse rappresentatolaspintaperl’erezionediunluogo cultoincuivenerarepiùde- a luidedicatofosseavvenutaprimadellaformulazionedelvotocollettivoosequesto come dimostranoalcunitestamentirogatidalnotaioPietro ManganonidiCaraletrai un destinatarioprivilegiatomanonunicodellabeneficienza divicinidellacontrada Quaderni Brembani 18 9 ASBg, Valle Averara sbiterale diSantaBrigidainValle Averara Valle Averara conloStatutocomunale del1313 trada furonoRoccoeNicolada Tolentino: ASBg, messo nerosubiancodalnotaioManganoni;tuttaviaidiviniintercessori sceltidairesidentidiquellacon- Tedeschi storale dimons.Radini Tedeschi nel1906: ASDBg, Alberto eRocconell’oratorioalbertinovennericordatoancoranellarelazione preparatoriaallavisitapa- benedizione, decreti unicamente censiti entroiconfiniparrocchialisolioratori dellaMaddalenaediSanGiovanni Battista. storali, Valsassina menzione diSant’Albertolasiritrova nellavisitavicarialedel12novembre1635: ASDMi, site pastoraliaCusiocompiutedagli arcivescovimilanesi,dailorodelegatievicariforanei.Laprima Sant’Alberto degli Abati (fotoM.Gerosa) Notarile , vol.143,c.457.UnimpegnosimilefupresodagliabitantidiSantaBrigida il21maggio1630, , Bergamo 2013,pp.100-101. , filza6386; APCu, faldone“ , vol.29,q.2. Al contrario,nelle visiteprecedenti,realizzatetrail1566 eil1619,vennero ”, fasc.“ Decreti ”. Ilvotodel1630inrelazioneallacelebrazionedellefestedeisanti 10 . Ilnuovooratoriodivenneinqueitempicalamitosi , Oggiono2000,p.151; T. Bottani, Visite pastorali,corrispondenzacolvescovo,formulariodi , Clusone1998,pp.113-115; O.Zastrow, 114 Notarile Fondo CuriaVescovile, Visite pastorali,visitaRadini , filza6386; T. Bottani, precetto disantachiesa do chesidigiunanolialtrigiornidi biti nellevigiliedidettefestenelmo- ro astenutidall’assumere“ nali avrebberodigiunatoesisarebbe- aggiunta aquestepratichedevozio- sotto penadipeccatomortale giorni dallasantachiesacomandati no etprohibiscono afarsilialtri tutte quellealtre cosechesiosserva- di sentirlasantamessaetd’osservar ogni altracosaillicitaintaligiorniet nendosi daognioperaservileet da Tolentino il12settembre“ san Roccoil16agostoediNicola luglio, disant’Albertoil7agosto, Visitazione diMariaadElisabettail2 osservare esantificarelefestedella rocchiani diCusiosiimpegnaronoad lena nellalocalitàdellaColla-ipar- dell’oratorio diSantaMariaMadda- sopra unpratodavantiallaporta sapere selacostruzionedell’oratorio della comunità.Purtroppononèdato to nelnoverodeidiviniintercessori sente ricercaimbattersiinsant’Alber- Desta particolareinteresseperlapre- Santa Brigidael’antica Santa Brigidael’antica L’antica arcipre- ” Sez. X,Visite pa- 9 . cibi prohi- ”. In aste- RICERCA Mez- , (Archivio , a cura di G. molte altre Santa Brigida , vol. I (1960): . La perdita di 15 , cit., p. 85. , in E. Guglielmi, , cit., pp. 103 e 151; T. , cit., pp. 103 e 151; 1661-1671 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , cit., p. 151; G. , R. Boffelli, G. cit., p. 151; G. Medolago, R. Boffelli, L’antica arcipresbiterale L’antica Per un’architettura religiosa Per un’architettura Dizionario Biografico degli Italiani (2013), cit., pp. 99-105. “furono tutte abbruggiate” “furono in . Queste ultime volontà, oltre a comprovare volontà, oltre . Queste ultime 115 11 che . Il suo culto ricevette l’ufficializzazione dalla l’ufficializzazione . Il suo culto ricevette 12 . A tale scopo essi tennero una riunione comunita- A . Delle chiese della Diocesi di Bergamo 16 . 13 L’antica arcipresbiterale, arcipresbiterale, L’antica Santa Brigida Effemeride sagro-profana di quanto di memorabile sia successo in Effemeride sagro-profana dell’oratorio, e ai suoi successori, il diritto di montare dell’oratorio, e ai suoi successori, il diritto , vol. II, In Milano, Nella stampa di Francesco Vigone MDCLXXVI Vigone , vol. II, In Milano, Nella stampa di Francesco 17 , cart. 4, fasc. 5: memoriale degli uomini di Cusio allegato a documento del 3 , cart. 4, fasc. 5: memoriale degli uomini di Cusio allegato a documento del 3 . Tra le vittime si dovette contare anche il vicario foraneo pres- le vittime si dovette contare anche Tra . 14 (2013), cit., p. 102. Sul suo testamento: Ivi, p. 104. Alberto degli Abati, santo, Abati, Alberto degli , con scritti e ricerche di M. Rebaglio, G. Medolago, R. Boffelli, G. Calvi, Bergamo R. Boffelli, , con scritti e ricerche di M. Rebaglio, G. Medolago, , filza 6386. I testatori furono Giovanni Volpi (23 settembre), Antonia Rovelli moglie di Antonia (23 settembre), Volpi , filza 6386. I testatori furono Giovanni Spedizioni diverse Spedizioni diverse Santa Brigida Notarile La parrocchia di San Giovanni Battista della Valle dell’Olmo in dell’Olmo di San Giovanni Battista della Valle La parrocchia Bergamo sua diocese et territorio Bergamo nel territorio orobico si solennizzasse il 7 agosto la festa di sant’Alberto confessore carmelitano, “che in nel territorio orobico si solennizzasse il 7 agosto Sicilia volò all’Empireo”: D. Calvi, http://www.treccani.it/enciclopedia/alberto-degli-abati-santo_(Dizionario-Biografico)/. (Rist. an. Bologna 1981), p. 543; Idem, (1998), cit., pp.113-116; O. Zastrow, O. Zastrow, (1998), cit., pp.113-116; Bonetti e M. Rabaglio, Cinisello Balsamo 2008, pp. 46 e 48. Bonetti e M. Rabaglio, Cinisello Balsamo 2008, Calvi, zoldo in Valle Lulmi zoldo in Valle Bottani, T. 2006, pp. 191 e 228 nota; Bottani, luglio e 17 novembre 1633. Il vicario foraneo era allora il parroco di Santa Brigida, Giovanni Battista Bot- luglio e 17 novembre 1633. Il vicario foraneo era allora il parroco di Santa Brigida, Giovanni Battista tegisi, morto di peste nell’estate del 1630: O. Zastrow, Ambrosiano LXXX), Milano 2000, p. 210. 4000 parole messe in chiaro. Glossario per gli atti dell’archivio storico diocesano di Milano Glossario per gli atti dell’archivio messe in chiaro. 4000 parole luglio e 17 novembre 1633. Regesto in G.B. Maderna, Giacomo Volpi (29 ottobre), Martino Paleni (17 novembre), Maria Caterina Milesi di moglie di (29 ottobre), Martino Volpi Giacomo Volpi. Giovanni Lamagno La rinascita dopo la peste La rinascita dopo Valle altre contrade della di Cusio e dagli abitanti delle I voti espressi dai capifamiglia dal momento che il pestifero morbo falcidiò auspicati non sortirono gli effetti Averara centinaia di vite umane so cui si conservava la licenza ottenuta da Federico Borromeo insieme a “ so cui si conservava la licenza ottenuta scrittura di grandissima importanza” l’attaccamento della popolazione locale verso la nuova fabbrica ecclesiastica e il suo la nuova fabbrica ecclesiastica locale verso della popolazione l’attaccamento storico. in quel periodo la fondazione a corroborarne patrono, contribuiscono per identificare fondamentale inoltre un altro particolare, fornisce Il voto comunitario la festa di sant’Alberto oggi, il 7 agosto cade Allora come venerato a Cusio. l’Alberto quel ed incerte: alquanto frammentarie su questo santo sono Abati. Le notizie degli e all’età di otto anni nacque in Sicilia in un periodo imprecisato che si sa di lui è che con certezza a partire dal in cui dimorò Trapani dei carmelitani di entrò nel convento dell’ordine in Sicilia. del 1296 lo disse superiore provinciale 1280. Un documento il 7 agosto di un anno in- nell’isola dove morì in fama di santità e operò sempre Visse pone al 1307 certo che la tradizione 11 ASBg, 11 Sul santo: L. Saggi, 12 come in tutte le chiese del Carmine e nei conventi carmelitani Anche Donato Calvi rammentava Ibidem. 13 mesi di settembre e novembre del 1630 e novembre mesi di settembre ria il 25 gennaio 1632 nella quale deliberarono di concedere in perpetuo a Giovanni ria il 25 gennaio 1632 nella quale deliberarono Battista Mazzoleni, sindaco queste fondamentali carte costrinse i vicini di Cusio, una volta cessata l’epidemia, ad queste fondamentali carte costrinse i di Milano una nuova licenza necessaria a ga- impetrare nuovamente dall’arcivescovo a Sant’Alberto rantire l’officiatura Chiesa dapprima a voce con papa Callisto III nel 1457 e successivamente con bolla da voce con papa Callisto III nel 1457 e Chiesa dapprima a il 31 maggio 1476 papa Sisto IV 14 Per i dati statistici e la situazione della Valle Averara durante la peste del 1630: T. Bottani, T. durante la peste del 1630: Averara Valle Per i dati statistici e la situazione della 14 15 ASDMi, 16 ASDMi, 17 Il termine ha qui il significato di incaricato dalla comunità all’amministrazione della chiesa: G. Forte, 17 RICERCA “ te vifosseroancoratalunecarenzetuttaviarimediabili,asuoavviso,permezzodelle ri aMilanochesipotesseconcederelalicenzaagognatadaifedelibrembaninonostan- Successivamente, conletteradatataprimomarzo1634,Perliniinformòisuoisuperio- tato dellesuppellettiliedeiparamentinecessariallacelebrazioneliturgica corrispondente aldisegnoallegatoallapetizionedeivicinidiCusioesefossestatodo- sentante localedell’arcivescovoavrebbedovutoverificareselasuafabbricafossestata cario foraneodi Averara dicondurreunavisitaall’oratorioSant’Alberto:ilrappre- tista Caimo;asuavolta,quest’ultimoincaricò,conmissivadel3luglio1633,ilvi- cario generalePaoloBucciarelliaffidò lapraticaalvisitatoreregionarioGiovanniBat- licenza giuntainCuriadovevaseguireilsuo cultuale evincerepossibiliremoreallalororichiesta. Tuttavia lasupplicarichiedente dimostrare aMilanolabuonavolontàdegliabitantidiCusioneldotareilnuovoedificio 24 L’originale24 sitrovain ASDMi, 23 Ibidem. 22 Ibidem. 21 ASDMi, la venditadellapagliaassegnatadapiùofferenti con quattromuccheilmonte Avaro incambiodelconseguimentodi30lirericavatedal- 18 ASDMi, venne appostaincalceallapraticalaformula“ un amitto,palliodicolorerossoebianco,messaleambrosiano“ nera conlasuastolaemanipolo,uncamicetelaperfarnealtro,cordone, lo bianco,unapianetadicolororossoebiancoconlasuastolamanipolo, sua patena,uncorporale,cinquepurificatoi,unaborsadicolorebiancoerossa,ve- mezzo all’altare,cinquetovaglieperl’altare,unapietraconsacrata,uncaliceconla delle suppellettilirichiesteall’officiatura dicuistilaronouninventario:unacrocein tarono Sant’Albertoritrovandolo“ to dalparrocodiCassiglioenotaioapostolicoPietroBaschenis.Iduesacerdotivisi- Prontamente informato,ilvicarioforaneoGiangiacomoPerlinisirecòaCusioassisti- doveva averelachiesettadedicataalsantocarmelitanonei primianni Trenta delSei- Il disegnoallegatoalmemorialeraffigurava, seppurinmodoanomalo,l’aspettoche La strutturamateriale 20 Ilcerofolarioerauncandelabroportatile: G.Forte, 19 ASDMi, vile rendevanotochesiportasseacompimentoquantorichiesto un paiodicerofolari Quaderni Brembani 18 elemosine depiietdevoti Milano G.B. Maderna, p. 85. et perlegratiechesuaintercessione sadipoterottenere dalOnnipotenteDio il donatorefossestatomossodaquestogesto“ 18 soldisulmonte Avaro chedovevaesserepagatodallacomunitàdiCusio.Nell’attosisottolineòcome vivos p. 85.Nel1633unfigliodelMazzolenidinome Antonio, abitanteaBrescia,concluseunadonazione p. 85. 6386, 1633dicembre16. con GiovanniBattistaRovelli,rappresentantedellachiesadiSant’Alberto, concedendounaffitto di , acuradi A. BurattiMazzotta,Milano 2002,p.86. Spedizioni diverse Spedizioni diverse Spedizioni diverse Per un’architettura religiosa 20 , unatelaperlacottadelchierico,duecusciniilmessale , cart.4,fasc.5.RegestoinG.B.Maderna, , cart.4,fasc.5.RegestoinG.B.Maderna, , cart.4,fasc.5.RegestoinG.B.Maderna, ” Spedizioni diverse 22 . Alla lucediquestoparerefavorevole, il7marzo1634 fabricato conformealmodello , cit.,pp.83e85; per l’amore etdevotionechehaversodettoSanto Alberto 116 , cart.4,fasc.5.Ildisegnoèstatoedito ecommentatoin 4000 parole iter expediatur 18 burocratico. Perquestomotivoilvi- . Conquestaconcessionesidoveva I disegnidell’Archivio storicodiocesano di , cit.,p.51. ” concuilaCuriaarcivesco- Per un’architettura religiosa Per un’architettura religiosa Per un’architettura religiosa 23 . ” nonchéprovvisto ”: ASBg, con l’agionta 19 Notarile . , filza , cit., , cit., , cit., inter 21 ”, . RICERCA Sez. X, 4000 paro- , vol. 143, c. Spedizioni diver- Fondo Curia Vesco- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Madonna con Bambino e santi , vol. 130, c. 248); 10,85 x 4,75 di Sant’Alberto (ASDMi) I disegni dell’Archivio storico diocesano di I disegni dell’Archivio ”) la navata (lunghezza calcolata dalla porta Disegno seicentesco dell’oratorio vol. 130, c. 248), nel 1906 si descrisse Maria che [sic!])”: Archivio dell’Ufficio di Arte Sacra di Ber- di Archivio dell’Ufficio [sic!])”: , cart. 4, fasc. 5. Il disegno è stato edito e commentato in , cart. 4, fasc. 5. Il disegno è stato edito e commentato 117 dello sfondo , cit., pp. 83 e 85; , vol. 43, f. 667 (atti della visita di Federico Visconti); Ivi, vol. Visconti); , vol. 43, f. 667 (atti della visita di Federico , vol. 143, c. 456). Questi dati dimostrano una certa uniformità ” (sic!), attorniata dai santi Lorenzo, Rocco, Antonio abate e na- ” (sic!), attorniata dai santi Lorenzo, Rocco, . I do- 25 , vol. 47, ff. 257-258); 10 x 6 metri la navata e 4 x 4 metri il coro nel 257-258); 10 x 6 metri la navata e 4 x 4 metri il coro , vol. 47, ff. , faldone 6, fasc. Cusio. Spedizioni diverse Fondo Curia Vescovile, Visite pastorali, visita Radini Tedeschi Visite Fondo Curia Vescovile, , vol. 47, f. 257. La pala d’altare venne nuovamente menzionata nella docu- , vol. 47, f. 257. La pala d’altare venne nuovamente . 26 da frate ad un monaco Fondo Curia Vescovile, Visite pastorali, visita Guindani Visite Fondo Curia Vescovile, Per un’architettura religiosa Per un’architettura Sez. X, Visite pastorali, Valsassina pastorali, Sez. X, Visite , a cura di A. Buratti Mazzotta, Milano 2002, p. 86. , a cura di Visita pastorale Bernareggi Visita . Il suo anonimo ed inesperto au- ed inesperto . Il suo anonimo , il che dimostra come non fosse- 24 27 , cart. 4, fasc. 5. Esse divergono leggermente da quelle riportate nel disegno sopra ricordato da cui risul- , cart. 4, fasc. 5. Esse divergono , cit., p. 28. Queste le misure contenute nell’istrumento del 25 gennaio 1632: ASDMi, del 25 gennaio 1632: , cit., p. 28. Queste le misure contenute nell’istrumento Milano 47, f. 257 (atti della visita di Giuseppe Pozzobonelli). mentazione visitale dei vescovi di Bergamo tra Otto e Novecento. In merito ai personaggi in essa raffigu- mentazione visitale dei vescovi di Bergamo da diversi santi (ASDBg, del Carmelo attorniata B.V. rati, mentre nel 1881 si parlò genericamente della pastorali, visita Guindani, Visite Fondo Curia Vescovile, G.B. Maderna, pastorali, Valsassina Visite un abito “ porgeva se 9 braccia (5, 10 (5,94 metri); un coro lungo e largo larga tava una navata lunga 12 braccia (7,13 metri) e 21 35 metri). Le dimensioni fornite dal documento del 1632 trovano una conferma nelle fonti successive: (ASDMi, x 10 braccia (12,49 x 5,94 metri) la navata e 9 x 9 braccia il presbiterio (5,35 metri) nel 1754 Valsassina pastorali, Sez. X, Visite 1881 (ASDBg, massima “ metri (o 6,33 metri quale larghezza d’ingresso al presbiterio escluso) e 4,75 x 4,86 metri il presbiterio nel 1906 (ASDBg, visita Radini Tedeschi pastorali, vile, Visite nelle dimensioni dell’oratorio nel corso degli ultimi trecento anni. turalmente Alberto (ASDBg, chiesa, venne così descritta in un elenco di oggetti di arte 456). La medesima pala, ancora oggi visibile in Bernareggi nel 1942: “ sacra compilato in occasione della visita di mons. Abate, Rocco e Senastiano Antonio (Alberto, Nicola, gamo, le 25 Nel 1754 il cardinale Pozzobonelli vide sull’altare un quadro raffigurante sant’Alberto: ASDMi, sant’Alberto: Nel 1754 il cardinale Pozzobonelli vide sull’altare un quadro raffigurante 25 tore delineò sullo stesso foglio la faccia- sullo stesso foglio tore delineò da una lu- portale sormontato ta con un a raggera con ferri battuti netta decorata mag- di essa, la cappella e, al di sopra rispetto alla di un gradino giore, rialzata sotto un grande arco navata, contenente di riconoscere, l’altare su cui sembrava una pala rozzamente raffigurata, Questa pianta ad una sola navata termi- Questa pianta ad una nante con il coro entro cui v’era l’unico altare venne confermata anche dalle re- Vi- lazioni pastorali degli arcivescovi sconti nel 1685 e Pozzobonelli nel 1754 ro state apportate variazioni all’origina- questo corpo A le impianto liturgico. 27 ASDMi, 24 L’originale si trova in ASDMi, si trova in 24 L’originale cento cumenti dello stesso periodo fornirono cumenti dello stesso la navata anche le misure dell’edificio: metri) e lar- (11,89 era lunga 20 braccia il presbiterio invece ga 10 (5,94 metri); (5,35 metri) e largo era lungo 9 braccia 8 braccia (4,75 metri) 26 o milanese) era una misura lineare pari a metri 0,5949364481: G. Forte, Il braccio (mercantile RICERCA 32 ASDMi, La visitavicarialedel1722registròaSant’Alberto“ 31 1666 lefontimenzionanoun“ la costruzionedellatorrecampanariadovetteprocederemoltolentamente.Senel 30 APCu,registro“ La primamenzionedellasacrestiaècontenutainunlibrodellespesedell’oratoriorelazionealavori dimu- 28 del Seicento) XVIII secolocomelasacrestia(documentatanellasecondapartedeglianniSessanta principale venneroaggiuntialtrielementitralasecondametàdelXVIIequella 29 ASDMi, due campanegiàricordatetrentadueanniprima quadrata edaltezzadecente,addossataallaparetedelpresbiterio,dacuipendevano venne offerta daiverbalidellavisitaPozzobonelli:siparlòalloradiunatorre,forma suono dellacampanacheinquelmomentositrovavaall’internodelsacroedificio cario foraneoCarlo Antonio Danellireiteròl’ordinedicostruirlaperrendereudibileil scono lapresenzadiunveroepropriocampanile Quaderni Brembani 18 te pastorali,visitaRadiniTedeschi indicare lastrutturanellaqualeeranopresentisempretrecampane: ASDBg, li, visitaGuindani modestamente “ ASDMi, sant’Alberto: ASDBg, alla visitapastoraledel1906sidissechesopralasacrestiavifosseunastanzaincuiriponevailtronodi cordata nellesuccessivevisitedeipresulidiMilanoeBergamo. Inparticolare,nellarelazionepreliminare ratura diquell’ambienterealizzatiil16agosto1667: APCu, registro“ Legati, Sez. X,Visite pastorali,Valsassina Sez. X,Visite pastorali,Valsassina 28 e ilcampanile. Ancora mancanteneglianni1662e1663-quandoilvi- torretta Y 4023. S.t Alberto 1640-1700 S.t Alberto , vol.130,c.248.Solamentenel1906sitornòadutilizzareilvocabolo“campanile”per Veduta dell’interno dell’oratorio(fotoM.Gerosa) Fondo CuriaVescovile, Visite pastorali,visitaRadiniTedeschi ” dacuipendevanotrecampane: ASDBg, , vol.143,c.456. campanileto ”, 166aprile16. , vol.29,q.19e20,1662novembre716632. , vol.47,ff. 257-258.Nel1881ilcampanilevennedefinito 118 ” due campanaeatqueindictocampanilecollocatae 30 è solonelsecolosuccessivocheriferi- 32 . Imedesimiattiricordaronoanche 31 la cuidescrizionepiùcompleta Fondo CuriaVescovile, Visite pastora- S.t Alberto 1640-1700 S.t Alberto Fondo CuriaVescovile, Visi- , vol.143,c.456. ”. Essavenneri- 29 ”: - RICERCA in honore di in honore Agli esordi del Agli esordi Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni una scola et scolari de ha- una scola et scolari . 35 ” di Cusio presentò una nuova supplica al presentò una nuova ” di Cusio in grande divotione et frequentato de questi et frequentato in grande divotione 119 , vol. 47, f. 257. . Come accaduto qualche anno prima alla richie- . Come accaduto qualche populo 34 ” ” il quale era “ , Y , Y 3290. . . Colui che però avrebbe dovuto fondare la pia associazione non ri- . Colui che però avrebbe dovuto fondare 33 37 Sez. X, Visite pastorali, Valsassina pastorali, Sez. X, Visite Fondo Confraternite ”, la comunità lo supplicò di autorizzarla ad istituire “ ”, la comunità lo supplicò . 36 siedeva a Milano bensì nell’Urbe: si trattava infatti di un privilegio attribuito dai som- siedeva a Milano bensì nell’Urbe: si trattava infatti di un privilegio attribuito mi pontefici al prevosto generale della congregazione di Sant’Elia dei Carmelitani 33 ASDMi, 34 ASDMi, 35 Ibidem. 36 Ibidem. 37 Ibidem, 1640 luglio 29: istrumento del notaio Giovanni Pietro Manganoni di Carale. lavori di restauro interessanti l’intero edificio, realizzati nel 1750, che gli conferirono realizzati nel 1750, l’intero edificio, interessanti lavori di restauro di opere plasti- impreziosendolo a quello precedente più elegante rispetto un aspetto interno che al suo Un mese dopo questa comunicazione si tenne a Cusio un’assemblea comunitaria nelle Un mese dopo questa comunicazione Allegri e intervennero il vicecurato Giovanni case parrocchiali. Oltre ai capi famiglia Giovanni Battista Mazzoleni. Nel corso della il sindaco dell’oratorio di Sant’Alberto Allegri, canonico della chiesa di San Mar- riunione venne incaricato prete Francesco probabilmente parente del vicecurato), di pro- tino di Bollate, in diocesi di Milano (e Maria del Vergine la confraternita della Beata cedere alla formale richiesta di fondare delle indulgenze e delle grazie attribuite a Carmine a Sant’Alberto con il godimento comunitario avrebbe dovuto giurare quel tipo di sodalizio. Oltre a ciò il rappresentante agli arcivescovi di Milano e la loro sogge- a nome dei futuri confratelli la loro fedeltà non solo dei presuli milanesi ma anche dei vicari zione alla visita, correzione e riforma concerneva la loro amministrazione spiri- foranei e dei visitatori regionari per quanto tuale e temporale sta di officiatura nell’oratorio, anche la nuova istanza dovette seguire tutto una serie di nell’oratorio, anche la nuova istanza sta di officiatura vicario generale, con sua no- a buon fine. Per prima cosa il passaggi prima di giungere Corio, prevosto di 1640, sottopose la questione a Gerolamo ta datata 13 gennaio Costui, in data 28 marzo, for- Milano nonché visitatore regionario. Sant’Ambrogio di a due condizioni: non vi sa- alla richiesta dei brembani ma niva il suo parere positivo nelle località ubicate entro un raggio di tre rebbero dovute essere confraternite simili la solita prassi delle erezioni delle con- miglia da Cusio; si sarebbe dovuta osservare dovuto dichiarare la loro sottomissione fraternite e, soprattutto, i petenti avrebbero concerneva l’amministrazione delle elemosine agli arcivescovi di Milano per quanto spese e la rendicontazione delle entrate e delle bito della B.V. Maria del Carmine bito della B.V. condizioni, da Milano si chiese un parere al di- Al fine di accertare la prima delle due ovvero l’arciprete di Santa Brigida Gian- Valle retto interlocutore dell’arcivescovo in sua missiva datata 28 giugno 1640, raggua- giacomo Perlini. Il buon sacerdote, con carmelitani nel raggio d’azione conside- gliava il Corio circa l’assenza di altri sodalizi rato La confraternita della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo del Monte Carmelo Maria Vergine della Beata La confraternita quarto decennio del XVII secolo il “ del XVII secolo quarto decennio Ambrogio. sulla cattedra di successo a Federico Borromeo cardinale Cesare Monti, un oratorio “ che nella loro parrocchia vi fosse Rammentando al presule santo Alberto carmelitano populi RICERCA 41 Quasicertamente sitrattadell’exviceparrocodiCusio precedentementericordato. 40 APCu, faldone “ 39 APCu, faldone “ tolomeo Buzzoniparrocodi Valtorta, diGiovanni Allegri Abati, nellachiesettaaluidedicata.Quellontanogiorno d’estate, allapresenzadiBar- L’atto finaledellavicendaebbeluogo aCusioil7agosto1641,solennitàdi Alberto degli che nellevestidicancelliereenotaio),invirtùdelleconcessioni eottenutedalprevosto dello StatoediocesidiMilano)PietroBaschenisparroco diCassiglio(cheagivaan- 38 Originale in 38 APCu, faldone“ imponendogli altempostessodiregistrareiloronomiin unlibroapposito ossia loscapolarepiccolocheavrebberodovutoindossareiconfratellieleconsorelle, Quaderni Brembani 18 Lettere patentidel6aprile1641concuiilprevosto generale deiCarmelitaniistituiscelaconfraternita “ “ ché èstaquelochelafatavenirdeta scholachesonolasumadilire 140 l’ano 1641fumesaadi7diagostodel detoanoliautidetidinariilreverendo donGiovan Alegher per- di Sant’Albertorecita:“ pre apropositodellafondazionediquestaconfraternitaun’annotazione riportatasulregistrodell’oratorio chivio diocesanodiMilano,oltreadessereincompletarispettoall’originale, èdatata7ottobre1640!Sem- creti 1640-1700 della B.V. MariadelMonteCarmelo(APCu) Decreti” Decreti ”, fasc.“ ”; ASDMi, : 1641aprile6,Roma, pressoilconventocarmelitano diSantaMariadellaScala. ”. Decreti Visite pastorali, corrispondenzacolvescovo,formulariodibenedizione,decreti Visite pastorali, corrispondenzacolvescovo,formulariodibenedizione,decreti Fondo Confraternite ”. Copiain ASDMi, d gsoprtniseii a eiel coadlCamn che sonovenuta Adi 7agostopertantispesiinfarvenire lascholadelCharmine Visite pastorali,corrispondenzacolvescovo,formulariodibenedizione,de- , Y3290. Fondo Confraternite 120 Cusio lafacoltàdibenedirel’abito Carmelitani attribuivaaiparrocidi Sempre il6aprile,generaledei sis loci Cusii,diocesisMediolanen- ecclesia Sancti Alberti Carmelitani ginis MariaedeMontecarmeloin “ aprile 1641frateFilippocreavala re patentiemessedaRomaindata6 l’ordine carmelitano.Consuelette- Giacomo, prevostogeneraledel- la questioneafrateFilippodaSan re patentidell’8marzo1641rimise dai suoicollaboratori,consuelette- seguito alleinformazioniricevute espresso ilsuoparerefavorevolein arcivescovo diMilano,avendo scalzi. Fuperquestocheilcardinale VIII del7dicembre1604 zione apostolicadipapaClemente to erastatoregolatodallacostitu- del 30ottobre1606,ilcuigodimen- previsti dalbrevedipapaPaolo V si indulgenzeeprivilegispeciali iscritti alsodaliziodientrambiises- ciale, ilfrateconcedevaaifuturi confraternitatem BeatissimaeVir- ” , Y 3290.Lacopiadepositatapressol’ar- 38 . Conquestodocumentouffi- 41 parroco diLimito(località ”: APCu, registro“ 40 39 . . S.t Alberto ”, fasc. ”, fasc. RICERCA , Le- ”, fasc. Sez. X, Visite ”, indirizzati alla ”. A proposito del A ”. Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , vol. 43, f. 667. Sez. X, Visite pastorali, Valsassina pastorali, Sez. X, Visite seicentesco delle indulgenze (APCu) 121 “Sommario” . 45 . Sez. X, Visite pastorali, Valsassina Sez. X, Visite 43 , vol. 43, f. 667. Al contrario negli atti e nei decreti dei visitatori regio- , vol. 43, f. 667. ” - che si ” trasmesso scola , vol. 47, f. 257. Sommario delle Indulgenze, & Gratie della Confraternita del Carmine, concesse dalla Sommario delle Indulgenze, & Gratie della Confraternita Visite pastorali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, decreti pastorali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, Visite Sommario ” e “ Sommario delle indulgenze concesse in perpetuo dalli infrascritti Sommi Pontefici à tutte quelle Sommario delle indulgenze concesse in perpetuo ”. . Dei due documenti, il primo , il vicario foraneo Perlini e i foraneo Perlini , il vicario , Y 4023 (Atti e decreti di Antonio Corneliani del settembre 1718); 4023 (Atti e decreti di Y , 44 42 chiesa di S. Alberto sotto la cura di Cusio che sarà alli 7 agosto vicariato d’Averara Alberto chiesa di S. Decreti vol. 1, f. 26, 1731 luglio 16 (atti e decreti di Felice d’Adda). Infine, gli atti visitali del cardinal Pozzobo- vol. 1, f. 26, 1731 luglio 16 (atti e decreti di Felice d’Adda). Infine, gli atti visitali del cardinal e gli unici nelli rammentavano che nell’oratorio albertino si celebrassero solennemente messe ogni anno ASDMi, a lucrare un’indulgenza plenaria fossero i membri della confraternita carmelitana: pastorali, Valsassina persone, che visitaranno in qualsivoglia luogo le Chiese della Gloriosissima Vergine Maria del Carmine. Chiese della Gloriosissima Vergine persone, che visitaranno in qualsivoglia luogo le del Carmine, concesse dalla felice memoria di Papa Con le Indulgenze, & Gratie della Confraternita Paolo Quinto 1606 li 30 Ottobre dato in Roma Breve felice memoria di Papa Paolo Quinto per suo “ religiose e nelle attività devozionali nella chiesetta di coinvolgimento della popolazione nelle funzioni del 1685 si Visconti Cusio le fonti sei-settecentesche non sono sempre concordi. Nella visita del cardinale ASDMi, sosteneva che a Sant’Alberto si celebrasse solo per devozione dei membri della confraternita: Valsassina pastorali, Sez. X, Visite si ricordava come la quarta domenica di ogni mese Antonio Corneliani (1718) e Felice d’Adda (1731) nari ASDMi, si ritrovassero in Sant’Alberto il parroco, i confratelli e il popolo pregando e cantando litanie: gati nonica della confraternita: ASDMi, nonica della confraternita: “ suoi confratelli che lo assistevano isti- che lo assistevano suoi confratelli la confraternita tuirono ufficialmente albertino mariana nell’oratorio Grazie a questa nuova “ Grazie a questa nuova andava ad affiancare a quelle del SS. andava ad affiancare SS. Rosario attive Sacramento e del - Sant’Al- nella chiesa parrocchiale importante centro berto diveniva un in Averara Valle devozionale della che qui poteva- virtù delle indulgenze solo da confra- no essere lucrate non anche dai devoti telli e consorelle ma che lo visitavano come stabilito da un seicentesco “ 44 Ibidem. “ 45 Ibidem: 42 La visita pastorale del cardinal Visconti del 1685 considerava questa la data in cui avvenne l’erezione ca- Visconti 42 La visita pastorale del cardinal riveste un certo interesse: su di un fo- glio a stampa furono minuziosamente richieste da vari pontefici per ottenere le indul- elencate tutte le pratiche devozionali quelle destinate alla popolazione in visita alle genze da loro concesse, suddivise tra era considerato Sant’Alberto) e quelle indiriz- chiese carmelitane (come per l’appunto zate agli iscritti della confraternita generale dei Carmelitani precedente- generale dall’arci- e confermate mente ricordate maggio di Milano il 27 vescovo 1641 43 APCu, faldone “ 43 dalla Curia milanese e dalla lettera di VII del 10 settembre Alessandro papa 1655 RICERCA 47 Sulla soppressionedelleconfraterniteinetànapoleonicasivedaI.Pederzani, 46 Ivi,f.253. l’ispezione delcardinalePozzobonellinel1754 Dopo l’ultimatestimonianzasullasuaesistenzaelaattivitàfornitanelcorsodel- tirsi unfuturoradioso,laconfraternitacarmelitanaebbeunavitarelativamentebreve. Nonostante tuttequesteprerogativedicuisidotòfindallasuafondazionepergaran- e napoleoniciacavallotraXVIIIXIXsecolo delle soppressioniattuatecontroassociazionireligioselaichedaigovernifilofrancesi dalle carted’archivio.Nonsarebbeerratoconcluderecheessofosserimastovittima Quaderni Brembani 18 tuale dellaricercanonsièingradodistabilireconesattezzaquandolaconfraternitacessòesistere. Giovanni BovaraelariformadellaChiesainetànapoleonica Pala postasull’altare dell’oratorio(fotoM.Gerosa) 122 47 46 . Ad avvalorareladefinitivauscitadi , ilsodaliziodevozionalescomparve , Milano2002,pp.120-146. Allo statoat- Un ministro perilculto. RICERCA Fondo ”, fasc. Visite pa- Visite ”, fasc. “ Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni : un ritrovato dispensa- . 50 48 , vol. 157, c. 260: 1919 maggio 7 (copia Tomo secondo, In Milano, Per Carlo Fe- Tomo - entrati in contatto con ambienti car- 49 visita Marelli Fondo Curia Vescovile, Visite pastorali, visita Radini Visite Fondo Curia Vescovile, , vol. 130, c. 250v. Nella prima metà del XX secolo ri- , vol. 130, c. 250v. 123 Anno memorabile de Carmelitani, nel quale à giorno per giorno si rappre- , cit. Sulle guarigioni da febbri acute ottenute assumendo quell’acqua o con . Un legame, quello con l’ordine ritenuto fondato dal profeta Elia, . Un legame, quello con l’ordine ritenuto 51 Visite pastorali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, decreti pastorali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, Visite ”); questionari delle visite Bernareggi del 10 luglio 1936 e 22 agosto 1942 in APCu, fal- 1936 e 22 agosto 1942 in ”); questionari delle visite Bernareggi del 10 luglio cit., pp. 46 e 48. Alberto degli Abati Alberto degli , vol. 143, c. 462: 1906 maggio 14; Ibidem, Visite pastorali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, decreti pastorali, corrispondenza col vescovo, formulario di benedizione, Visite ”. Visite pastorali Visite dava solamente le confraternite del SS. Sacramento (rifondata nel 1870) e di San Pietro: ASDBg, (rifondata nel 1870) e di San Pietro: dava solamente le confraternite del SS. Sacramento Curia Vescovile, Visite pastorali, visita Guindani Visite Curia Vescovile, a nuove forme associative (Figlie di Maria, Luigi- mase in attività la confraternita del Santissimo accanto ASDBg, di San Francesco, ecc.): Terz’Ordine ni, Tedeschi APCu, faldone “ in “ done “ storali le sole reliquie del santo cfr. le sole reliquie del santo cfr. e di tutti li santi, e sante, beati, e ve- patriarca, loro & i Miracoli di S. Elia profeta sentano le vite, l’opere del Monte Carmelo... or- di Dio Maria Vergine della beatissima madre ordine del suo sacro nerabili eroi Giuseppe Maria Fornari ... maestro dinato e disposto dal padre l’Annunciata di Comenduno e nel convento carmelitano di Santa Maria degli Angeli di : D. Calvi, l’Annunciata di Comenduno e nel convento carmelitano di Santa Maria degli Delle chiese, derico Gagliardi MDCXC, pp. 257-260. che si sarebbe rinsaldato attraverso l’istituzione della confraternita nel 1641, tuttavia che si sarebbe rinsaldato attraverso l’istituzione in seguito alla sua scomparsa, contribuen- interpretabile venuto meno e difficilmente dicerie il piccolo luogo di culto immerso do in tal modo ad ammantare di leggendarie nei boschi. 48 Guindani ricor- La relazione della parrocchia di Cusio dell’undici giugno 1881 in preparazione alla visita scena della confraternita carmelitana dalla storia religiosa di Cusio intervengono le vi- religiosa di Cusio dalla storia confraternita carmelitana scena della docu- nella cui tra Otto e Novecento, di Bergamo condotte dai vescovi site pastorali sodalizio menzione di quel non v’è più nessuna mentazione nota 18. 49 Cfr. 50 L. Saggi, tore di grazie e di giovamento per i malati assai diffuso anche in diocesi di Bergamo assai diffuso tore di grazie e di giovamento per i malati durante il Seicento melitani e con le loro pratiche devozionali come la cosiddetta “acqua di sant’Alberto” melitani e con le loro pratiche devozionali ottenuta mediante l’immersione delle reliquie - ovvero una sacralizzazione dell’acqua contro la febbre del santo - usata quale rimedio ‘terapeutico’ Conclusione seicente- la fondazione in modo inequivocabile presentate testimoniano Le fonti qui la fallacia non solo delle sussidiaria e contemporaneamente sca della piccola chiesetta Oltre a ciò, le carte ma anche delle sue successive evoluzioni. sue origini medievali devozionale, forte- di riproporre la storia di un’esperienza d’archivio hanno permesso abitanti di Cusio, di cui si è persa la memoria. mente voluta dagli patrono per un edificio cul- della vicenda è la scelta del santo Altro aspetto singolare ricordo indelebile a distan- mezzo di una epidemia che lasciò un tuale costruito nel bel - ovvero Rocco di Montpel- il naturale candidato per quel ruolo za di secoli. Scartato poco o per nulla noto Cusio optarono per un carmelitano siciliano lier - gli abitanti di in perpetuo. i loro divini protettori da solennizzare annoverandolo persino tra Valle, in oriunde della contrada mi- intervennero personaggi o famiglie Forse su questa scelta come quell’Antonio Mazzoleni benefattore dell’ora- o in altre città - grati a Bergamo parlare torio nel 1633 di cui s’è avuto modo di 51 Come attestato dal padre Calvi nelle chiese di Santa Maria della Neve, dell’Annunciata di , del- Come attestato dal padre Calvi nelle chiese di Santa Maria della Neve, dell’Annunciata 51 RICERCA G di di SanGiacomod’Averara La casaallaPiazzoladellaparrocchia 3 Marco Tizzoni,3 Marco 2 1 Archivioparrocchialedi Averara. rara dalgiugno1670finoallamorte,avvenutail5apriledel1709. venne sacerdoteepoi“dottoreinamboleleggi”notaioapostolico.Fuparrocoad Ave- Uno deifiglidiGiovanniBattistaera Antonio Marianatoil26novembre1630,chedi- anni. gela di22anni. Alla mortedelmarito, siunisceaiduefratellilamadre Tomasina di63 vere conilfratelloGuariscoo Varisco Maffeis fu Antonio, trentennesposatocon An- Dallo statodelleanimedel1633aPiazzoladi Averara, GiovanniBattistavaaconvi- resca, aitempifacentepartedellaSquadradiRedivo. La Piazzolaèunafrazionedi Averara postaall’inizio dellastradachesalealla Valmo- Piazzola diSanGiacomo Averara elìsitrasferisce. Maddalena Lazzaronidi3annipiùvecchia,figliaunicaCosimoeGianninadella mo 700”. chiamata FucinaMigazzi,con relativi utensiliattrezzature edirittiperlire di Berga- fucina grossa acarbonili...situatasotto lecasedellafollanellaSquadradiMezzo Maffei q. Antonio diVal GrassadiRedivo,abitanteallaPiazzola,uncalegio...della q. Alberto ...diPaladina,ancheanome disuofratello Andrea, vendeaVarisco Cocco notaio GiacomoFenarodeGuerinoniriportachenel1637 Guarisco operavanell’artesiderurgica fiorente altemponella Valle Averara. L’atto del ma Maffeis dopodicheilcognomesiestinse permancanzadieredimaschi. posto dirilievoin Averara finoal1°luglio1799,giornodellamortedi Angela, l’ulti- famiglia anchequattroserveedungiovanedomesticodiciassettenne eoccuparonoun I Maffeis oMaffei erano unafamigliabenestanteperchéfacevanopartedellostatodi Giuseppe Archinto, benediràlanuovachiesadellaMadonnadelleNevidi Valmoresca. parrocchiale echeil5agosto1790,conlafacoltàconcessagli dalcardinalediMilano, e 1696commissionaall’intarsiatore Antonio RovellidiCusioilcoroepulpitodella Quaderni Brembani 18 al XVIIsecolo L’Alta Valle Brembana Chiara Delfanti Battista Maffeis di Antonio provenivada Val GrassadiRedivo.Nel1627sposò iovanni BattistaMaffeis di Antonio provenivada Val GrassadiRedivo.Giovanni 3 , pag.324. Il comprensorio minerarioemetallurgico delle valliBrembana, Torta ed Averara dalXV “Oltre laGoggia” Anno 2002pag.36 124 1 “Giovanni Antonio Moroni“Giovanni Antonio 2 È luichenel1691 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Don Antonio Maffeis 125 . 5 , notaio Berera Gio Batta fu Gio Batta. Notarile “... Essa cittadina te- “Il bollettino e la sua Valle. 80 anni di vita” pag. 121. Valle. “Il bollettino e la sua Il notaio Giovanni Battista Berera qm. Giovanni Battista nell’ottobre 1803 scriveva così: Averara “Adì 23 ottobre 1803 anno secondo fa- Esatto inventario fatto da me Nodaro infrascritto delli mobili semoventi erano della e Antonio. 4 L’Alta Valle Brembana Valle L’Alta Le proprietà Lazzaro Piacezzi vennero ritirate da suo fratello Mario Recuperato Pia- Le proprietà Lazzaro Piacezzi vennero avvenuta nel 1818. cezzi, notaio, dopo la morte del chirurgo i terreni di Giovanni Carlo, dei quali restò pro- Non diversa fu la sorte della casa ed Domenico. Questi, che era sposato con Diana prietario l’unico figlio maschio Gian facoltà nel 1736 alla moglie ed alla sorella Rosa Magenis, ma senza figli, lasciò la sua Antonio e Santo Bettoni, figli ai nipoti usufruttuarie dei suoi beni e successivamente Giovanni Battista Bettoni titolare della cor- della sorella Caterina, che aveva sposato tutto i nipoti di Con la morte di Santo ereditarono . di reria Bettoni Maffeis Alta bene di vendere tutte le proprietà in questo, Marzanni e Biava, i quali pensarono rogare l’inventario della casa alla Piazzola e quello dei terreni e case facendo Valle, terreni di proprietà. divenne quindi pro- Averara a Piazzola di Lo stabile del fu Giovanni Domenico Maffei nel 1804. di Santa Brigida Taleggio di prietà Milesi Domenico e Pietro fu Cristoforo Infine la figlia di Antonio, Angela erediterà la Angela erediterà Antonio, Infine la figlia di con il casa alla Piazzola del padre, dove vivrà origina- marito Lazzaro Piacezzi, medico chirurgo Alla sua morte avvenuta rio di Bordogna. nel 1799, la Maffei e voce ha bocca, statrice con sua propria di detta la ed universale costituendolo padrone generale nominato e nomina in erede Giu- sua morte il cittadino d.o Lazzaro lei facoltà e di ciò che ne sarà adietrodoppo e ciò per l’affetto e bene et honore cum onere seppe Piacezzi ... suo diletto consorte amata...” ed ad essa prestata sempre 4 5 Archivio di Stato di Bergamo, 5 Archivio di Stato di Bergamo, In seguito i fratelli si divisero e nella casa di Guari- i fratelli si divisero In seguito la fine del 1668 rimasero morto alla Varisco sco o Giovanni Carlo sposato Angela, i figli moglie Antonio, Giovanni con i figli con Bartolomea del 1668, Caterina luglio nato l’11 Domenico Giovanni Batti- nella casa di e Rosa, mentre con la seconda sta, attigua alla precedente To- i figli Elena, moglie Brigida vivevano e Gio- Angela, Prudentia, Caterina masina, Avera- i comuni di vanni, notaio, che servì dal 1679 al 1698. ra, e Piazzatorre mani di Giovanni e ri- La casa, passò nelle due figli maschi don mase in possesso dei di Cusio dal 1716 al Giuseppe, parroco 1762 RICERCA Quaderni Brembani 18 nsgad toe:15 4:10 14 2 3 8 195 14 10 14 34 3 5 5 7 38 48 2:10 Un segnardoottone 2 Un baldachinocon Damascosimilverdeafiori 5 16 Brazza n.60Damascodiadobamento Un comodo Paglierizzobrazza14 1 stramazzoconintimarigatausato pesapesinumero2... 8 2 fodrighettesimili 3 2 lenzolidilinoconmerlibraza 24 24 1 valenzanalogora 27 5 1 Copertinaditelarigata 5 3:10 1 Lettieraconcolonneadoro 1 genuflettorio 4 reliquiari 19 3 quadriconcornici 6 n. 2mezzelunedinoce n. 8poltronecopertediDamasco Nella secondacameraaddobataaDamasco 105 15 1 fondodiletto 3 stramazziconintimalogorieduncapezzalepesanopersinumero 7a£15 2 fodrighettedilino 30 2 lenzoliusati,unolinoel’altrocanapabraza22 £76 2 valenzaneusateelogore 1 copertinadiBavellacangiantecolori 1 cadreghadinoce 1 credenzinocontavolinosopradinoce 1 tavolinodipegheracontapè 1 tavolarotondacontapè 2 specchi n. 7Quadretticoncornice Nella primacameraincimaallascala n. 1armariodipeghera Nella stanzaindettaSala Gian DomenicoMaffei 1 quadrograndeconcorniceindoratarappresentanteilqm.Cittadino 22 quadri,pitturaefruttivoconcornici 1 spechioconcornicenera 1 tavoladinoce n. 19cadreghedinoceadintaglio Nella salamaggioreaterrapiano io allaloropresenzaeprima Perito diconsensoelettoall’ogettorilevarel’intieroassedellafacoltàmedesimaed sudetto CittadinoDottorBettoniestimatidalCarloPasinoLazzeriniSarto come anchePubblico Amministratore deifiglidelmedesimo tuttieredidellafacoltàdel glio delCittadinoGianPaolol’auttoritàepresenzamedesimo Maffei edelCittadino Alessandro RoncaliProcuratoredelCittadinoCostanzoBiavafi- Battista cheagisceancopelsuoCittadinofratelloSantofratelliqm.GiacomoMarzani nella ContradadellaPiazzolad’Averara sudetta,sulleistanzedelliCittadiniGiovan coltà delqm.DottorFisicoSantoBettoniMaffei esistentinellaCasaDomenicaleposta 126 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 127 Nella stanza vicina alla cucina Nella stanza di legnoDue caponere di peghera con seraturaUn vestiario di pegheraUn scrigneto in seguito In altra stanza con seraturaUn vestiario di peghera n. 5 scrigni di peghera1 tavolo di noce pesi 28 cerchi di ferro per vaselli Una panera di peghera 7 2/4 Un pallo di ferro libbre porta verso mattina Nella stanza sopra alla n. tre casse usate scala vicino alla cucina Nell’andico in cima alla seraturan. 2 casse di noce con 5 scrigni di peghera logori 15 2 tavole di noce1 stegnatto pesa libbre 4 ½ di rame1 caldaia di rame pesi libbre 2 quarte 3 15 Nella camera sinistra in cima alla scala 5 2:10 Una coperta valenzanan. 2 lenzoli uno di lino e l’altro canapa1 fodrighetta 2 2/4 Un stramazzo con intima rigata pesi libbre 8 Una lettiera di peghera 24 2 cadreghe una di peghera e l’altra impagliata 7:10 1 credenzone di peghera2 casse di noce2 cavaletti di peghera 8 2 Nella camera in dirimpetto n. 1 vestiario di peghera 23 1 cassa di peghera con seratura e genuflettorio 83 18 Nella camera in cima alla detta scala 3 17 n. 4 casse di noce con seratura 34 1 credenza di noce diversi con cornice quadri 11 20 4 schioppe, due para pistole, uno stocco e un palogo (paloscio) 4 1 canna da moschetto 14 1 scagna d’apoggio 14:10 2 scagni di noce1 lenzuolo usato di lino brazza10Altro simile7 fodrighette piccole1 tovaglia intovagliata logora 50 3 9 tovaglioli simili diversi 2 1:5 12 2 20 12 80 12 15 10 3 1:5 3:10 2:10 8 9 7 RICERCA 6 ArchiviodiStato diBergamo, Quaderni Brembani 18 e .d iioPaez ae 40 1:10 7 5 7 3:10 68:10 28 19 5 7 1:16 20 14 Carlo PasinoLazzeriniconcordemente elettodallepartiofattolapresentestima...” 6 Firmati 6 5:10 del c.d.fisicoPiacezzivale 11 9 Un specchiograndeconcorniceindorataesistentenellacasa 5 Una bilancinafondodirame 2:10 3:10 Peltro pesin.1libbre3quarte 12 Molti capidimaiolica 3 laveggiditerra 18:10 1:10 2 candeglierid’ottoneeduepomolisimili 2 simili 11 3 tazzefonde 7 2 stagnatisimilipesolibre7 4 1 stagnatodiramepesolibre1:¼ 2 padellediramedafocopesolibre3:2/4 6 1:10 1 raminapesolibrequarte3 1 lavamanodiramepesolibrequarte2/4 2 scaldalettidiramepesolibre5 20 1 grataroladiferro 2 tegliunopelfocoedl’altrodelforno 3 SostadafocoseuCadena(catenafuoco) 2 maglieebernachio(paladafuoco) 2 altrisimilicolferrodalfocco 7 2 brendonalidiferroconpomolid’ottone(alari) 8 6 1 maiolodiferro 8 2:10 12 2 brendonalidiferro(alari) 1 menarostoconifornimenti 121 1 portalavamanoconiltuttoferro 3 scagnedinoce n. trescagneimpagliate Una tavola Una credenzaconscanziglia Nella cucina 11 Un pesodiferropesapesilibbre20 Un pezzodiassenoce braza 6assidipeghera Nell’andico allaportaversomattina 2 pezzidiassinoceconaltrilegnami 1 taiolapeisalvaticidiferroconaltricapiferamentanelsolaro libbre 2dirameinscaldalettologoro Una cogomaetondellodipeltro Un paiodistaffe ottonelibbre2 Pesi n.2libbre4quadredipeltro 1 genuflettoriodinoce 1 fasettadibombace Notarile , notaioBereraGio BattafuGioBatta. 128 6 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Il Brolo era il terreno . 8 . L’abitazione del dottore chirurgo Laz- del dottore chirurgo . L’abitazione 7 “... a mattina strada a mezzodì e monte si- “... a mattina strada 129 “... a mattina Fratelli qm. Cristoforo Milesi, a mezzo di Milesi, a mezzo qm. Cristoforo “... a mattina Fratelli Estimo di Averara. Estimo di La Piazzola in una mappa del Catasto Napoleonico (Archivio di Stato di Milano) La Piazzola in una mappa del Catasto Napoleonico (Archivio zaro Piacezzi era delimitata zaro Piacezzi era delimitata il Brolo” con li suoi fondi detti sera ed a monte il proprietario 7 Archivio di Stato di Bergamo 8 Ibid. La casa era, al tempo, molto grande per il numero di stanze descritte nell’inventario e nell’inventario di stanze descritte grande per il numero al tempo, molto La casa era, da quello che dia- cose sia diverso come il valore delle arredata. Sorprende riccamente rispetto a quelli di manufatti in legno alla stima dei basti dare un occhio mo noi ora, erano lenzuola di lino lire, mentre due era valutato poche Un tavolo di noce stoffa. lire. quotate 34 fab- individuare a quale stata necessaria per è Maffeis della famiglia La ricostruzione permetterci di vedere og- sopra riportato e poter quindi bricato si riferisca l’inventario hanno vissuto nei secoli XVII e XVIII. gi i luoghi dove essi Piazzola di proprietà Milesi dei primi anni dell’800 la casa alla Nelle partite di estimo fu Cristoforo confinava Domenico e Pietro Piacezzi” dottor Lazzaro milmente e a sera il RICERCA debito accumulatosidurante tuttiquegliannialcreditorecomunedi Averara. cesso civiledureràfinoallametà del1800conl’imposizioneagliimputatidicoprire il proprietari deibenivendutida questiconl’oneredellaCappellaniadasostenere.Ilpro- vile controifratelliMarzanni eBiava,eredidiSantoBettoniMaffeis edisuccessivi deputazione comunaleelafabbriceriadi Averara nel1823avviaronoprocedimentoci- dal testatoreMaffeis. Maneglianniseguenti ildovutononfupiùversato,tantochela l’anno 1800lacappellaniafusostenutaconilversamento annuodellasommadettata 1737 Antonio eSantoBettoniprovvideroanominareilprimoCappellanofinotutto 10 Archivioparrocchiale di Averara. 9 ArchiviodiStato diMilano- di levano £472,10milanesie362:65,2italiane. Al comunedi Averara imponevainvece Cappellano, chedovevaessereretribuitoannualmentecon centoscudiveneti,cheva- solita parrocchiale perilcomododiquella popolazione” Chiesa parrocchialedi Averara perlacelebrazionediunamessaquotidiana figli, neltestamentoimposeaglieredididovererigereuna Mansioneriaperpetuanella quest’ultimo erapersonaillustreall’internodellasocietà averarense.Morendosenza Gian DomenicoMaffeis vissutotrail1668ed1736aPiazzola.Sicuramenteanche L’anno nonècompletoealcuneletteresonoleggibili,maessasiriferiscealnostro “Gio.Dom.oMaff(e)i(s) fece(far)e16..”. fina conlaproprietàfuDomenicoMaffei. Dopoesserestataripulitasiriescealeggere ristrutturazione nelpratoantistantelacasaPiacezzioraSoldavininell’angolochecon- cm., trovatacopertadimuschionegliannisettantadelnovecento,duranteilavori mento inlocodiunapietraincisaeparecchiodeteriorata,chemisurapocomeno50 Quaderni Brembani 18 “provvedere ilcappellano diunacasadell’occorrente perabitarla” recante un’iscrizionedelXVIIsecolo Blocco dipietrasquadrato Catasto lombardo veneto 130 , Censostabile,Mappe originaliprimorilievo. È moltointeressanteilritrova- abitativa. po costituivaunasingolaunità sa inpiùproprietà,machealtem- Gian DomenicoMaffeis, oradivi- zi ediquellacheful’abitazione Maffeis, successivamentePiacez- l’abitazione delnotaioGiovanni gnorile delpalazzo,riferibileal- Ad avvalorareciòlastrutturasi- il terrenochiamatoBroloal634. indicate almappale631e632con le caseMaffeis inquestionesiano dei confinisembraplausibileche Averara inbasealledescrizioni ferita allafrazionePiazzoladi mappa napoleonica Osservando laporzionedella rente Mora. te conlaseriolaeparteiltor- prativo confinanteadovestinpar- con lafacoltàdinominareil 10 9 . del 1812ri- Il 26luglio “all’ora RICERCA Sketch- La Lombardia e la Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , edizione dell’Ateneo di , RCIN 912674. 131 * * * 1 , RCIN 912673; quella della Valle Seriana occupa il retro del foglio denominato Seriana occupa il retro Valle , RCIN 912673; quella della Three sketches of the course of the rivers Brembana, Trompia and Sabbia, with towns and di- Trompia sketches of the course of the rivers Brembana, Three

Emilio Moreschi maps of the course of the river Oglio, south of the Lago d’Iseo ha per titolo stances marked 1 Entrambe le mappe sono conservate nel Castello di Windsor, Royal Library; quella della Valle Brembana Valle Royal Library; quella della Windsor, nel Castello di Entrambe le mappe sono conservate 1 Riproponiamo qui, per gentile concessione dell’autore, il testo di un suo articolo de- dell’autore, qui, per gentile concessione Riproponiamo anno fa nel volume dicato alle due mappe, già apparso qualche In occasione del quinto centenario della morte di Leonardo da Vinci (1452-1519) il da Vinci centenario della morte di Leonardo In occasione del quinto Bi- nella Sala Putti della conferenza ha tenuto un’apprezzata dottor Emilio Moreschi e della Brembana della Valle illustrando le mappe blioteca di San Pellegrino Terme, dal grande scienziato nel 1509-10: si tratta della prima rap- Seriana eseguite Valle delle due vallate. presentazione cartografiche, sec. XVI-XIX Rappresentazioni Bergamasca.

di Le valli bergamasche di Leonardo da Vinci da di Leonardo bergamasche Le valli Bergamo. Arti di ed Scienze, Lettere valli bergamasche. fu il primo a rappresentare cartograficamente le Vinci Leonardo da Windsor, leonardesche della Raccolta Reale di Infatti nei disegni contenuti nelle carte Brembana Valle schizzi che rappresentano: la ai fogli 12673 e 12674r vi sono quattro Canonica e il lago d’Iseo; i dintorni di Bergamo. Valle la Imagna; Valle e la conoscere quando essi venero schizzati; I fogli non sono datati e perciò impossibile a inchiostro. misurano cm 26,5x39,5 e sono scritti di avvicinarci al momento in cui vennero Possiamo tentare con un metodo induttivo indicazioni: Leonardo durante il suo sog- tracciati i disegni, sulla base delle seguenti fu per lunghi periodi ospite della famiglia del giorno milanese, e cioè dal 1482 al 1513, Vaprio. suo allievo Francesco Melzi a dalla sua passione per i fossili e i minerali, In questo periodo visitò i dintorni e, attirato probabilmente risalì le nostre vallate. tali viaggi Documentata una sua visita all’Albenza. In seguito ha tracciato schizzi di del Re fra le nostre montagne, disegnati per il proprio piacere di studio o su richiesta è il di Francia per scopi militari. Il periodo più probabile al quale attribuire i disegni Leonardo era in Venezia. 1509, nel corso della spedizione del Re di Francia contro RICERCA Quaderni Brembani 18 La mappadella Valle Brembana diLeonardoda Vinci, coninomidellelocalitàscritti con latipicagrafia destrorsa delloscienziato(Castello di Windsor, RoyalLibrary) 132 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 133 , Camerata Cornello, 2007) e della Storia Postale Da Bergamo all’Europa, le vie storiche Mercatorum e Priula, Museo dei Tasso La mappa della Valle Brembana con i nomi in chiaro (da T. Bottani, W. Taufer, W. Bottani, T. (da con i nomi in chiaro Brembana Valle La mappa della RICERCA Dopo laPiazza (PiazzaBrembana)indica una deviazioneecioèa1miglio ilpaesedi uno schizzoparticolareggiato diquestaparte, indicandoalpostogiusto SanGiovanni. Ma Leonardosièaccortodel secondoerroreeinfattialatodellacartahadisegnato legrino eCornellomancaSan Giovanni. due errori: Tre FontaneèsubitodopoZognoenon dopoSanPellegrino.FraPel- A Sedrina indicaiponticonuntrattinosulfiume.Nellasuccessione deipaesivisono San Pellegrino,dopo1 Tre Fontane,dopo2Cornelloe4LaPiazza. (), dopo2+2miglia Villa d’Almè,dopo3Sedrinae4Zogno,2 La stradadi Valle Brembana partedaPonteSanPietroedopo2migliaèindicato Valbr dicato con Averara echenonsonoriuscitoaidentificare. , dopo1Imagna(Magna),Capizzonee oltre3migliaunpaesein- Verso la Valle Imagna,dopo4migliaèindicato Almenno (Almen),dopooltre4miglia Brembana. la Valle Imagna,mentre sullaspondasinistradelfiumelastradapassaverso Valle A PonteSanPietro(oaldiBriolo)lastradaattraversailBremboerisaleverso cino aBergamo. detto dellaRegina,di Almenno, nonvieranoaltripontiperattraversareilBrembovi- poi ladirezionediPonteSanPietroperché,crollatonel 1493ilponteromanocosid- me puntodipartenza,conduecircoliadindicarelaCittà Alta elaCittàBassa.Prende Se esaminiamoloschizzoriguardantela Valle Brembana, lacartaindicaBergamo co- probabilmente quellemalsicuredateglidainformazionilocali. nunciati dallagenteecosicomelipotevaavereraccoltieglistesso.Ledistanzesono cune caratteristicheecioè:alcuninomisonoindicatiindialetto,cosìcomeeranopro- Quaderni Brembani 18 (Castello di Windsor, RoyalLibrary) La mappadella Valle Seriana 134 Inoltre idisegnipresentanoal- diando. il segretosuquantostavastu- lontà diLeonardomantenere sceva probabilmentedallavo- Questo sistemadiscritturana- davanti adunospecchio. mettere ildisegnocapovolto nistra, perleggereènecessario poiché scrivevadadestraasi- a chinonsapevacomeleggerle: che lerendevaincomprensibili con ilsuosistemadiscrittura Leonardo hadisegnatolecarte sua presenzafranoi. una preziosatestimonianzadella nazioni nellenostrevallieperciò da Leonardodellesueperegri- sti disegnisonoricordilasciatici munque, possiamodirecheque- nelle campagnediguerra.Co- di Franciaeloaccompagnò quel tempoalserviziodelRe RICERCA , 2 aipner Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , ma recenti interpretazioni propongono aipaer 135 ). n.d.r identificandolo come un antico villaggio di minatori posto più a monte dei Pagliari, nella zona del Pra del identificandolo come un antico villaggio di minatori posto più a monte dei Pagliari, nella zona Lac ( 2 La località Pagliari sembra individuabile nel nome 2 Da Zogno vi è poi indicata una valle, la Valle Serina che però è detta Parina fl (fiume Serina che però Valle valle, la vi è poi indicata una Da Zogno 2 in 2 miglia si va a Selvino e con altre Parina); e indica che a Serina. Il che è sbagliato, in base a notizie raccolte. che Leonardo abbia riportato questi dati è pensabile perciò che indicano le distanze esi- Leonardo ha tracciato dei numeri Fra una località e l’altra stenti. Però il miglio non aveva le distanze si indicavano in miglia. Al tempo di Leonardo pari a m 1785 o le mi- e così abbiamo le miglia milanesi lunghezza uguale dappertutto che all’epoca era di m 1328. a m 1654 o il miglio bergamasco glia fiorentine pari con due direzio- , ad da Bergamo Seriana, Valle riguarda la Il secondo schizzo del Riso, fino a Dossena. Valle e l’altra, attraverso la ni, una verso e perciò ha attirato l’at- che venne sfruttata fin dall’antichità Questa la via dei minerali tenzione di Leonardo. Seriana: una sulla sinistra del Serio nella Valle Egli indica due strade che risalgono la - Vallalta - - di Serio - Scanzo Villa - Seriate seguente sequenza: Bergamo Albino - Alzano - Nembro - e una a destra: Bergamo - Gandino; - Leffe - Valpiana - Ponte Nozza - Oneta - - Vertova Socto - - Dossena. Brembana, gli abitati sono indicati da piccoli cerchietti. Valle Come nello schizzo della Albino e Gazzaniga, Leonardo pone un paese con nome “Socto” Sulla riva destra, fra si riferisca. (Sotto) che non si capisce a quale località Seriana. Val Ardesio corre la strada maggiore per la Alzano e Fra Cultura; la strada principale porta in tre miglia a Bordogna e in altre tre miglia a Caro- a Bordogna e in altre porta in tre miglia strada principale Cultura; la na. at- Valtolina” Madre passo “Val con la seguente dicitura. una strada Da qui è indicata Dordona. e il Passo di traverso Foppolo Valtellina. in Ambria e Venina Passo di e da lì attraverso il sale ai Pagliari L’altra RICERCA L a curadel e lealtremontagnelombardediLeonardo L’Arera, ilMenna,Pizzo Tre Signori 1 Queste vettesonoripetuteneldisegnodelsecondopiano,cheoccupailcentrofo- Carbonari elaGrignasettentrionale. al limitedelfoglio,vediamo,daovest,ilMonteLegnone,SassoCavallo,dei Nel disegnoquestemontagnesonorappresentatesutrepianidistinti:inprimopiano, risalente al1510/12,conservatonellaBibliotecaRealedi Windsor. montagne della Valsassina indisegnoogginoto coltitolodi ri, laCimadiMennaeilPizzo Arera. Questetrevettesonoraffigurate assiemeavarie Quaderni Brembani 18 The Alps seenfrom Milanc.1510-12 di alcunedellesuemontagnepiùimportanti,inparticolare,ilPizzodei Tre Signo- eonardo dedicòlasuaattenzionealla Valle Brembana anchedelineandoilprofilo Il disegnodiLeonardo da Vinci raffigurantele Alpi viste daMilano Direttivo (Biblioteca Reale di Windsor) , Castellodi Windsor, RoyalLibrary, RCIN912410(10,5×16cm). 136 Le Alpi vistedaMilano 1 , RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 137 I nomi delle montagne disegnate da Leonardo (da https://itineraalpina.it/le-prealpi-lombarde-ritratte-leonardo) Nel disegno di Leonardo le Alpi lombarde sullo sfondo dei grattacieli milanesi Nel disegno di Leonardo le glio, dove sono allineate, a partire da ovest, le Prealpi lecchesi, in una lunga catena che glio, dove sono allineate, a partire da ovest, il Cornizzolo, il Monte Croce, il Legnone, il comprende, nell’ordine, il Pizzo Stella, la Grigna settentrionale, la Grigna meridionale Sasso Cavallo, il Sasso dei Carbonari, Stavello, il Monte Melaccio, le due punte del (Grignetta), il Pizzo Rotondo, il Monte Si- Tre il Monte Due Mani, il Pizzo Cengio (ora noto come Pizzo dei Varrone, Pizzo gnori). RICERCA 2 Angelo Recalcati, riore checonduce aVaprio”. pre congestionata. Ancora oggilasipercorre per imboccare lastatalePadanasupe- Padova edovrebbe essere familiare ai nondisattentifrequentatori diquestavia sem- prio comeorailPizzo Arera, nellegiornatelimpide,fadaquasisurreale sfondoavia vare difronte asé,trovandosi rispettoaMilanogiustonelladirezione diVaprio. Pro- me glieranonote,anzi,familiari.Infattineifrequenti viaggiaVaprio lepotevaosser- visibile daMilano?Forselaragioneèche,comeperlepareti delleGrigne,lesuefor- non certopiùevidentedialtre, ecertamente menodelMonteRosa,quandoquestoè Recalcati sisofferma poisulPizzo Arera, scrivendo: Particolare deldisegnoconilPizzo Arera, inalto, getto ditiburio. struendo Duomo,unluogodaluicertamentefrequentato perilsuodocumentatopro- se alcunidettagliriportatineidisegnifannopensareche sitrovassesultettodelco- Leonardo dovevatrovarsiaMilano,suqualchetorrione del CastelloSforzesco,anche do propriolaposizionedelLegnonerispettoallaGrignasettentrionale, hastabilitoche punto diosservazionesceltodall’artistaperraffigurare questemontagnee,verifican- Angelo Recalcati,chehastudiatoattentamenteildisegno,cercatodiindividuare altà sitrovaben16kmpiùanord. stesso piano,adesempioilMonteLegnone,chesembraaridossodelleGrigne,inre- alcune vette,situatenellarealtàalatitudinitralorodiverse,risultinoallineatesullo Fermando l’attenzionesullalungacatenatracciataalcentrodeldisegno,sinotacome dente dievidenziarenuoviparticolari. figurò perultime,neltardopomeriggio,sfruttandolapossibilitàofferta dallalucera- Quaderni Brembani 18 GCM, 2012. parole diGustavo Uzielli,MarioCermenatie Angelo Recalcati”,a curadiGiancarloMauri,Monografie di e ilPizzodei Tre Signori,inbassoadestra 2 Le Prealpi lombarde ritrattedaLeonardo 138 da ovest,segnocheLeonardoleraf- piano, chericevonolalucedelsole ne lemontagneridisegnateinprimo ticolarmente serena.Fannoeccezio- le catenedaest,inunagiornatapar- luce mattutinadelsolecheillumina al giocodeichiaroscuri,basatosulla cilmente identificabili,anchegrazie per cuilestesserisultanonoifa- montagne conassolutaprecisione, neare lesagomeeidettaglidelle acuta, tantodaconsentirgli dideli- ne, malasuavistaeraancoraassai segno Leonardoeraquasisessanten- All’epoca dellarealizzazionedeldi- lamenti circostanti. Pizzo Arera, conlealtureegliavval- Menna eiltroncodipiramidedel stra delfoglio,vediamolaCimadi Nell’ultimo piano,inalto,sullade- , in“La Valsassina diLeonardo da Vinci nelle “Come maiquestamontagna, RICERCA Una sa- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 139 . “La preditta Vostra Cità è adornata de asai honorevol conti, cavalieri, do- Cità è adornata de asai honorevol Vostra “La preditta

ropongo di seguito qualche considerazione su un contratto di costituzione di dote qualche considerazione su un contratto ropongo di seguito Secco Suardo. Il matrimonio tra Portia Brembati e Ludovico del 1577 relativo al

Fabio Brembati tori, gentilhomini et numeroso bel populo, qualli tutti (a quanto si può comprehender) tori, gentilhomini et numeroso sono alcuni odij intestini, ma tra lhoro Serenità, sono fidelissimi al Stato di Vostra alcuni tengono se- perché qualli potriano causar qualche inconveniente fra di lhoro, ciò mi par guiti de diverse sorte di persone et ne segue dependentia de la Cità, et de et honorata la iu- abenché a tempo mio tuti habino temuta, per il vero, far tal relation stitia come si convene. certo occulto et an- ch’è un mi molesta se non il conoscere, ... Principe Serenissimo, non picol cho palese odio tra diversi di quelli cittadini, che con tempo potria parturire documento era finito in Inghilterra, chissà come e chissà quando; l’ho fortuitamente documento era finito in Inghilterra, chissà lunga trattativa sono riuscito ad acquistarlo e ri- rintracciato lo scorso anno e dopo una che voglio ora condividere con tutti i ber- portarlo... a casa! Una grande soddisfazione gamaschi brembani. le due famiglie, sancita con questo matrimonio, Nessuno sospettava che l’alleanza tra stata di breve durata per via delle vicende all’esito di un’estenuante trattativa, sarebbe culminate con l’uccisione nel 1589 del fratello innescatesi nel decennio successivo e un sicario agli ordini della Famiglia Secco (ra- di Portia, Ottavio Brembati, da parte di ingenti proprietà a latere della controversia successoria relativa alle Vimercate), mo di deceduta nel 1584. Isotta in prime nozze era sta- relitte dalla poetessa Isotta Brembati, dal quale aveva avuto una figlia, Flaminia, spo- ta la moglie di Lelio Secco d’Aragona Quaderno n. 17 narrando come la pace era satasi con Ottavio. Ne ho scritto nel nostro 1618, per imposizione del Duca di Mantova. tornata tra i Brembati e i Secco solo nel celebra in un periodo di grande instabilità per Il matrimonio tra Portia e Ludovico si rivalità tra le famiglie dominanti. Pochi anni prima, nel da violente afflitta Bergamo, per mandato dei conti Achille Brembati, cugino di Portia, era stato assassinato 1556, Il in Santa Maria Maggiore a Bergamo. Albani con un’archibugiata sparata addirittura vicenda con dovizia di dettagli nel suo nostro Bortolo Belotti ne racconta la crilega faida bergamasca Ve- erano tali che nella sua relazione al Senato I conflitti tra le famiglie bergamasche con grande lucidità e lungimiranza, così neto del 1560 il capitano Pietro Pizzamano, scriveva: sposa di Ludovico Secco Suardo, 1577 Suardo, Secco di Ludovico sposa di la dote di Portia Brembati, di Portia la dote Alleanza tra i Brembati e i Secco Suardo: e tra i Brembati Alleanza P RICERCA Interessante notare cheperparteBrembati, chesiimpegnavaalversamento delladote, zione. sguardo alleprimerighedell’originale testolatinoperritrovarelamedesimainforma- nome deglisposiconl’indicazione cheildocumentotrattadelladote.Bastavolgerelo ta trascrizionedimanobenpiù tardadelladatadeldocumento,1settembre1577,e il della posizionesocialedegli sposi.Inprimapagina,inalto,sileggel’inutileesgrazia- essere lettodaiposteridelle Famiglie,masoprattuttoesibitoagliospitiqualevanto dei notarisonoancormenoleggibiliperiprofani).Illibretto eraquindidestinatoad agevole lettura,certamenteoperadiuncalligrafoprofessionista (itesticoevidimano Aprendo illibretto,inpergamena, siosserva unagrafiaelegantemanonperquestodi dell’istituto finanziarioFineco. cartiera BrembatiaZogno(dicuiscrisseilnostrosocio Giuseppe Pesenti),oggisede bile, seppurrecentementeridipintoealteratoneicolori,sulla facciatadellasecentesca complesso, inquartandoquelloarcaicoindueleonie aquile;questoèancoravisi- licenza dell’ImperatoreMattiad’Asburgo, iBrembatiadotterannounostemmapiù da rossa-iltuttoentrounadecorazioneinorozecchinoa pienapagina.Nel1615,con ma deiBrembati-unarcaicoscudotroncatod’argento eneroattraversatodaunaban- sono ornatidallostemmapolicromodeiSeccoSuardoche inquartal’originariostem- mente bergamasca: èinteramentedipelle,inottavo;siailfrontecheretro,cosarara, Quaderni Brembani 18 con lostemmaoriginariodeiBrembati Il volumedelcontratto1577 140 porta gliaccordidotali,tipica- legatura delmanoscrittocheri- sull’eccezionale qualitàdella moci dunquebrevemente mento contrattuale.Soffermia- insignificanti, qualeundocu- che neglioggettialtrimentipiù delle propriericchezzefinan- l’ambito potereèl’esibizione giare inBergamo eorpellodel- aristocratica intendeprimeg- In questoclimaognifamiglia tationi provedere”. tuto altramente,checonessor- hanno traloro nonseglièpo- disimulano ilcativoanimoche ma aquelliprincipali,etche biamo levatifuoradellaCittà, mo miocollegaetmeglihab- sose etscandalose,ilClarissi- renitenti, cheeranopersoneri- molte pase,etalcunich’erano diverse diferentie, etfattofar mio reggimento accomodato tutta laCittà.Iointempodel quelli vengonoadabbraciare disordine, perchè traquestiet RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni di Portia Brembati La prima pagina del documento Il lungo elenco dei preziosi gioielli Il lungo elenco dei preziosi 141 “con- anelli da orec- “contenta di quanto è stato “contenta Maschilismo che si vorrebbe Maschilismo che mentre Portia controfirma solo per controfirma solo mentre Portia ” ... e infine niente di meno che una chio carrozza! Il tutto stimato accuratamente in ulteriori 1.100 scudi. Ma a noi interessano le persone, non tanto il denaro... che era comunque tan- to, basti pensare che uno scudo aureo veneziano pesava 3,4 grammi. In primis, la sposa: Portia, nata nel un 1557, doveva indubbiamente essere bella donna. Non abbiamo conoscenza di suoi ritratti giunti sino a noi, ma sap- piamo che si sposò ben tre volte! La pri- ma - ancora giovanissima - addirittura di nome Visconti, con un marchese Aloisio, la seconda, quando aveva vent’anni, con nostro Ludovico e infine, dopo il 1592, con un facoltoso verone- All’epo- Lavagnoli. Tebaldo se: il conte ca l’ordinamento non consentiva il di- vorzio quindi o Portia fu particolarmen- di sopra confermato da suo padre e fra- padre da suo di sopra confermato tello”. d’altri tempi... sono di grande Gli accordi economici una decina di complessità e occupano previsione di un pri- pagine. Oltre alla 2.706 scudi aurei, mo versamento di obbligazioni e ces- compaiono ulteriori in compensazione sioni di crediti anche dare avere esistenti con altre partite di Confesso di non es- tra le due Famiglie. sere un esperto paleografo e di aver interpre- quindi avuto alcune difficoltà tative del documento: il totale della dote i “in contanti” sembrerebbe eccedere un 5000 scudi aurei, ai quali si aggiunge elenco dei gioielli che la sposa avrebbe portato con sé di particolare interesse: leggiamo di aquile e catene in oro, grap- poli di perle, rubini e diamanti, sia sciol- ti che montati su anelli e “ gli atti sono firmati dal padre e dal fra- firmati dal padre gli atti sono sposa con la formula tello della si contie- quanto sopra tento e affermo ne” dichiararsi RICERCA 1777, mentreil cadettoGaleazzoavràuna discendenza diramatasifino ai nostrigiorni. glio Ludovico, sposandoPorziaBrembati, dà originealramoprimogenito estintosinel nostro Ludovicoedialtridue maschi,GiulioeGaleazzo-losviluppodelcasato.Ilfi- Origina dunquedaPietro-secondogenito diMariaSeccoeLudovicoSuardi,padredel suo lontanoparente! ne delsec. XVII con l’omicidio diCamillo,permanoOrazioSeccod’Aragona, un violento contrasto. Tant’è verocheladiscendenzadiMarc’Antoniosi estingueallafi- nel territoriobergamasco sindall’altoMedioevo, conlequalitalvoltaentreràanchein una storiapropriarispettoallesecolarivicendedelledue famigliediorigine,presenti così ilnuovoramocomitaledeiSeccoSuardo,chesegnerà attraversoisuoiesponenti Marc’Antonio etuttiinipotiaggiunganoalcognomepaterno quellodeiSecco. Nasce Suardo, eaisuoidiscendentimaschilegittimi,tuttii suoi beniacondizioneche lascia aMarc’AntonioSuardo,primogenitodellafigliaMaria, sposatasiconLudovico 1517, quandoilnonnodiPietro,conteSoncinoSecco -nonavendoeredimaschi La tradizionefamiliarefarisalireilcasatodeiSeccoSuardo apochidecenniprima,il ritratto nel1563afigurainteradaGiovanBattistaMoroni Per iSeccoSuardoladotefunegoziatadallostessosposo LudovicoeilpadrePietro, nel ‘500iBrembatiappartenevanoapienotitoloall’antica aristocraziabergamasca. mo erasposatoconGiuliaPassadePreposulo,altrastoricafamigliabergamasca. Già La dotediPortiafunegoziatadalpadreGiovanniDavideefratelloOttavio.Ilpri- veleni! te sfortunatao...potremmoporciqualcheinterrogativosullasuadimestichezzaconi Quaderni Brembani 18 Dettaglio dell’albero genealogicodellaFamigliaBrembati 142 RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Ritratto del cavaliere , olio su tela del 1563 (Firenze, Galleria degli Uffizi) (Firenze, Pietro Secco Suardo 143 Giovan Battista Moroni, Giovan Battista Moroni, O tempora, o mores! Credo quindi che l’interesse dei Brembati a ricercare i favori dei Gonzaga, più che l’amore di Portia per Ludovico, li mosse a così cospicue concessioni dota- li ai Secco Suardo. Ambedue le famiglie degli sposi erano politicamente schierate: i Brembati - storica- schierate: i erano politicamente le famiglie degli sposi Ambedue 1435 il titolo comi- confermato nel che aveva loro della Serenissima mente sostenitori aveva- - Sigismondo di Lussemburgo dall’Imperatore l’anno precedente tale conferito veneziano: i trentini Terra Stato di diverse famiglie dello alleanze con no già istaurato Marti- Gambara e Nogarola, i bresciani di Portia), i veronesi (la bisnonna Savorgnan Pietro avevano sposo che il padre sia il nonno dello lato dei Secco Suardo, nengo. Dal della loro nobiltà. In se- di fedeltà ai Gonzaga, sostenitori invece prestato giuramento il matrimonio con Portia - padre nel 1578, solo cioè un anno dopo guito alla morte del il rinnovo del titolo comitale ottennero infatti dai Gonzaga Ludovico e i suoi fratelli i Gonzaga erano filo-imperiali loro volta A Secco Suardo. confermato con il cognome nel 1530. V di Mantova dall’Imperatore Carlo perché elevati a duchi alla corte dei Duchi di Man- quindi ai Brembati un accesso Il matrimonio consentiva a consolidare la posi- era in fortissima ascesa, mentre contribuiva tova, la cui potenza nata zione della nuova famiglia dei cognomi dall’abbinamento nel ceto storici Secco e Suardo Non aristocratico bergamasco. è una coincidenza se la pace narrata nel Quaderno n. 17 tra Vi- un altro ramo dei Secco (di mercate) e i Brembati del 1618 fosse imposta proprio dal Duca di Mantova, se il figlio del fra- tello di Portia, Francesco, no- minato ambasciatore dei Gon- tutelò i zaga presso Luigi XIV, loro interessi sul Monferrato contrapposti a quelli dei france- si e infine se il di lui figlio Otta- vio (chiamato come il nonno), nel 1650 fu nominato, sempre dai Gonzaga, governatore di Casale Monferrato. Riteniamo assai probabile che tali sviluppi nei rapporti tra i Brembati e i Gonzaga siano stati frutto delle relazioni propiziate da questo matrimonio. RICERCA N 2 Giulio Gabanelli, 2 Giulio no, inunanotteimprecisatadellaprimaveradel1587. della chiesadi Ascensione assiemeal compare Alessandro Grumello,suocompaesa- din bergamasco” mentato giorniprimaassieme alGroto. mente notatedalladrocheerapenetratonellachiesaservendosi diunganciosperi- dell’edificio edispostolungoleparetidellanavatadel presbiterio, nonfuronocerta- figure delvastoepregevoleciclodiaffreschi realizzatonelcontestodellacostruzione di di Ascensione. Confinaletragico Anno 1587:furtosacrilegonellachiesa 1 Archivio diStatoPadova, 1 5 ottobredell’anno1500,dopouniteredificativodurato unaventinad’anni. L’antica ebellachiesadi Ascensione, dedicataaMaria Assunta, erastataconsacratail dare dettoargento etloportò avenderàMilano” detto prete Groto, àcasa suadove,andatol’antedetto Alessandro Grumello,sifece portar pistolla,fuessoargento portatoa BarzisedaCorneliadiGiannizzi,donna due onceetessendodelìalquantigiornistatoretento essoGroto perimputationedi sa casatuttilisudettiargenti gettandoliargenti inverghe, ilqualfumezopesomanco Groto aGandino: a terminel’azionesenzadifficoltà equindimisealsicurolarefurtivanellacasadel roco avevagenteincasaenonpotéseguirlo. Allora ilcomplicevisirecòdasolo,portò Groto perchéandasseconluiad Ascensione acompiereilfurto,maquellaserapar- La nottestabilitaperilfurto,Grumellosirecònellacanonicadi Aviatico acercareil loro pravoproponimento” ta, etapertalasipartirono aspettandoaltro tempoemeglioroccasionedieffettuar il con ilGrumello Ascensione eranomunitediunaserraturanonmoltorobusta,visirecòinsopralluogo Il Groto,all’epocaparrocodi Aviatico, venutoasaperechelachiesaesagrestiadi Quaderni Brembani 18 Ascensione”, Ferrari edizioni,2001,p.18esegg. Ove nondiversamentespecificato,le citazioniriportanotestodiquestasentenza. neta”, n.48,settembre2018.Ringrazio l’autoreperavermelogentilmentemessoadisposizione. to ècitatonelsaggiodiRuggeroSoffiato, Wanda Taufer na amortecaricodi ell’ Archivio giudiziariocriminale La storiadellachiesa antica.1500-2000 “per faresperientiaseconunrampinopotevanoaprire ladettapor- “la croce, tre caliciconle suepatteneetduecotte,disfacendoines- colpevole divarifurtisacrileghi,unodeiqualicompiutoaidanni Archivio giudiziario criminale . “Andrea Groto, figliodelquondamBertolin,prete daGan- Sacrilegio! IltentatofurtoalSanto gennaio 1588 di Padovaèconservatalasentenzacondan- 144 , Raspe,busta1,fasc.3,cc.69-74.Il documen- , in“Icinquecento annidellachiesaanticadi . 1 , in“Storia Ve- 2 Le sacre RICERCA “una croce me- “una croce Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 4 . in “Quaderni Brembani” n. 14, 2016) in “Quaderni Brembani” , vol. 23, c. 43r/v. 145 Visite pastorali Visite , in “I cinquecento anni della chiesa antica di Ascensione”, p. 129. della chiesa antica di , in “I cinquecento anni d’argento, con figure et altri ornamenti... calici 4, de qua- et altri ornamenti... con figure d’argento, ed è confermata dagli atti della visita pastorale ad Ascensione del ve- Ascensione visita pastorale ad dagli atti della ed è confermata Una commovente storia d’amore, 3 (di media grandezza) (di media part. (Archivio Storico Diocesano di Bergamo. Fascicolo Parrocchiale Ascensione, 2. Storico Diocesano di Bergamo. Fascicolo Parrocchiale part. (Archivio Da G. Pesenti, L’antica parrocchiale di Ascensione e le abitazioni circostanti in una mappa del 1782, Ascensione e le abitazioni circostanti di parrocchiale L’antica Inventario della chiesa dell’Ascensione Inventario della chiesa li tre sono tutti d’argento... item patene 4 d’argento” item patene sono tutti d’argento... li tre 3 di Bergamo, 4 Archivio Storico Diocesano Compiuto il furto, il Groto e il compare fecero fondere i sacri arredi nell’abitazione del i sacri arredi il compare fecero fondere il furto, il Groto e Compiuto puro per un totale di circa ricavandone delle barrette d’argento primo, a Gandino, metallo. quattro chili di prezioso sorpreso armato di pistola e il Groto venne però arrestato perché Nei giorni seguenti in casa, dove tale Cor- nessuno sospettò che tenesse la refurtiva incarcerato, tuttavia a prelevarla e a portarla in ca- la donna del prete, si recò di nascosto nelia di Giannizzi, La presenza nella chiesa degli arredi rubati è documentata da un inventario redatto il inventario redatto da un arredi rubati è documentata nella chiesa degli La presenza 1504 19 maggio scovo Federico Cornaro del 1° settembre 1568 che elenca, tra l’altro, che elenca, tra l’altro, 1° settembre 1568 Cornaro del scovo Federico diocre RICERCA nistrare isacramenti,eccettoquellodellaconfessione. Albino chedichiaròdiesserelìdatremesiconlicenzadelvicariogeneraleammi- sita pastorale, Andrea deCrottisnonc’era einsuavecesipresentòilfrate Aurelio di Quando il7settembre1587vescovoGirolamoRagazzoniarrivòad Aviatico invi- Groto me ancoraoggiabbastanzadiffuso in Val Seriana,èquindiplausibilechelaforma Il documentochiariscecheilpretesichiamava Andrea reprensibile, standoaquestadeposizione. celebratione dellamessa di donnenégioco,d’altracosa,etcondiligentiaattendeallacuradell’anime “Il nostro curatosiportaassaibene,nédiluisentescandaloalcuno,perconto mi delparroco Andrea deCrottisesucome questigestivalacuradelleanime,rispose: settembre 1584.Inquell’occasioneunodeisindacidellachiesa,interrogatosuicostu- di Aviatico compiutadalvicariogeneraledelladiocesiMarcantonioSalomoneil19 gamaschi, sesieccettuaquantoleggenegliattidellavisitapastoraleallaparrocchia Pressoché nullisonoiriferimentiaquestosacerdoteGrotopresentineidocumentiber- venderlo. nomo. L’argento fupoirecuperatodalGrumellocheloportòaMilano,dove riuscìa sa propriaaBarzizza,localitàoggiaggregataGandino,maall’epocacomuneauto- Ibid.vol.30,c.152r/v. 7 Ibid.vol.30,c.146r. 6 5 Ibid.vol.29,c.43v. comprarono per questoeffetto,lequaliessoZambellolasciòinmano didetto Aica... chiave diessachiesaconla cera,facendoluiinsiemecondettoGroto lechiaviche “... havendoesso Aica lachiavediessachiesafudalZambellotolte leimpronte ditre di quellostesso1587,conmodalitàdettagliatamentedescritte neltestodellasentenza: furto nellachiesadiquelconvento,chefuportatoatermine lanottedell’11 novembre monache diSanDomenico Verona. Idue,servendosidell’Aica,organizzarono un l’università diPadovaeconoscevailprete Antonio Aica, officiante nelconventodelle A PadovailGrotoincontròOttavianoZambello,giovaneveronesechefrequentava era morto,incircostanzecheidocumentinonchiariscono. furti nellechiesedi Verona ePadova.Nelfrattempoilcomplice Alessandro Grumello gale dell’arma,sirecòin Veneto, dovesiaggregòadaltriladriediedeacompiere del furtodi Ascensione, macosìnonfu.Liberatodopol’arrestoperladetenzioneille- era conclusodapochianni,l’avrebbefattafrancasesifosse accontentatodeiproventi ne efrequentavaunadonna,inspregioairigorosidecreti delConciliodi Trento chesi Probabilmente questopreteGroto,ladroelicenzioso,chesifacevabeffe dellareligio- prima. zoni l’8settembre1587,nonsitrovaperòcennoalgravefurtosubitopochissimimesi periore. Negliattidellavisitapastoraleallaparrocchia,compiutadalvescovoRagaz- caricandoli direcarsiaSerinasporgere denunciaalvicariodella Val BrembanaSu- che reggevalaparrocchiadall’annoprecedenteeavvertìisindacidellachiesa,in- Ad Ascensione ilfurtosacrilegofuscoperto dalparrocoBonadiodiGasperinoDolci, forse perchéeraincarcereo,comesivedrà,giàpartitoperil Veneto. si trovaalcunaccennoalparroco,segnocheall’epocaeragiàviadapiùditremesi, Quaderni Brembani 18 usata nellasentenzasiastataassuntadall’usodialettale. 7 ... ” , aggiungendochenonavevadonneincasa. 146 6 de Crottis Negli attidiquestavisitanon , cioèCrotti,cogno- 5 Una vitair- RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni “havendo falsificato cer- con l’affresco di San Cristoforo con l’affresco 147 L’ingresso laterale della chiesa di Ascensione laterale della chiesa di L’ingresso il qual, venuto a Padova, trat- il qual, venuto insieme che il Zambel- tarono an- dovendo Groto lo ed esso il giorno per a Verona dare di San Martino della vigilia a passato, et giunti prossimo alla vigilia di detto Verona porta, Santo, nel serar della per strada sin a si trattennero note, se- un’hora e mezza di dato con l’Ai- condo l’ordine andati am- ca et a quell’hora in bidoi a casa sua entrarono e di dietro casa per una porta et condotti dall’Aica ricevuti in trattennero si in sacrestia an- et tutti tre sin alle sei hore poi alla chiesa sudet- darono ta et aperte le porte entrarono in quella et poi in sacrestia dove, tolti li calesi, pattene, fazzuoli da calese di seta et dorato, una piane- d’argento che ta di veludo et doi figure vestide erano sopra l’altare di veludo con perle et una co- il tutto in casa ta, portarono Antonio in sacrestia di prete la di Verona ponendoli in una valiseta et partirono li calesi in pezzi dove gettarono dove giunti a Padova con tutte le sudette robe, mattina a buon’hora et se ne vennero et poi li portaro- sudetti buttandoli in verghe li argenti in casa di esso Groto disfecero quindese cec- havendo il Zambello dato ad esso Groto dove li smaltirono, no a Venetia et mandato la sua parte cavato di detti argenti, chini per sua parte di quello si haveva fra di essi”. robe dividendo poi le altre anche all’Aica a Verona, ricavata da quella vendita, progettarono un I tre ladri, non contenti della bella somma a buon fine la condotto Tommaso, nella chiesa di San Verona, altro furto, sempre a sempre la sentenza, notte di capodanno quando, come recita con cera... a mattina, a buon’ho- l’impronta ta chiave adulterina, della quale tolsero di Verona ra, avendo con trivelle fatto un buso nella porta della chiesa di S. Thomaso l’al- et entrati in chiesa spogliarono et cacciando il braccio per detto buso, aprirono et voti, tirando giù li tellari dove erano ripo- di molti argenti della Beata Vergine tare denari che in quelle li et aperte le cassellette delle elemosine tolsero sti assai argenti moneta et quello che è peggio, di scudi in circa tre che potevano essere si attrovavano, tabernacolo di legno il dove era il Santissimo Sacramento, ruppero andati all’altare nel quale era esso Santissimo Sacramento il cavando fuori il tabernaculo d’argento Aica cavato fuori et lasciato nel tabernaculo di legno, por- Antonio qual fu da prete RICERCA sponsabilità maggiorealloZambello echiamòincausal’altroprete, Antonio Aica, nella basilicaechiedendoa sua voltal’impunità,perottenerelaqualeaddossòre- migliorare lapropriaposizione, ammettendodiaverpartecipatoaltentativofurto Zambello eilfrateLonghi,apparve chiarochenonpotevanegarel’evidenza,pensòdi ma quandosiscoprìcheera un preteequandonelcorsodiserratoconfrontoconlo Durante l’interrogatorioilGrotocercòdapprimadinegare leproprieresponsabilità, to. gnato albracciosecolareperdisposizionedelpadreguardiano delconventoSan- nelle carceridiPadova,dovefinìpocodopoancheilfrate FrancescoLonghi,conse- drea Grotofuarrestatoa Venezia dovesinascondevavestitoinabiticivilieportato giorni doposipresentòe,avutoilsalvacondotto,fece nomedeisuoicomplici. An- l’impunità incambiodelladenunciadeisuoicomplici. Avendola ottenuta,quattro to dellagravitàdeisuoiatti,presentòunasupplicaalConsiglio deiDieci,chiedendo A questopuntoOttavianoZambelli,convintodiesserestatoriconosciutoeresosicon- di compiereindagini,catturareimalviventieistruireilprocesso alorocarico. la gravitàdell’atto,loriferìsubitoalConsigliodeiDieci che incaricòlostessopodestà nio denunciaronoiltentatofurtoalpodestàdiPadovaGiorgio Contariniilquale,data In quellastessamattinadel26gennaioiDepositaridell’ArcagloriosoSant’Anto- Padova facendoperderelelorotracce. mentre venivanochiamatiitutoridell’ordine,ladririuscironoascappareelasciarono sorpresi daifratidelconvento,bloccatietrattenutiinchiesafinoallamattina.Ma entrarono nellasagrestia,conl’intentodiasportaregliarredid’argento, mafurono Con questechiavilanottetrail25e26gennaioitrepenetrarononellabasilicaed ancora noneraperfetta”. crestia, conqualisipotevanobenissimoaprire esseseradure, eccetto unadiesseche do l’impronta chehavevanotolto,nelqualmodofabricavanotuttelechiavidiessasa- del sudetto Andrea Groto etfacendoiviilZambelloluileopere dellechiavi,secon- d’esse chiavietcacciandolachiavenelbusodeseradura,reducendosi poiacasa pronte deleopere delaseraturaportadiessasacrestia, mettendo daunabanda cendo, horaunoetl’altro diessi,laguardia prendevano, con delacera,leim- del disnaretquandolipadriconventoeranoàtavola,nellachiesaSantofa- custodivano nellasagrestia.Itresiprocuraronoungrannumerodichiavie di Noale,fratedelconventoSanto,chebenconoscevalabasilicaeitesorisi Al GrotoealloZambellosiaggregòperl’occasioneFrancescodiGeronimoLonghi grosso, nientemenochenellabasilicadiSant’AntonioPadova. Ma nonsiaccontentaronoesubitomiseroall’operapercompiereunfurtobenpiù 1 lira,nonv’èdubbiocheitreavevanofattounbelcolpo. oltre 900lire:consideratocheall’epocailsalariogiornalierodiunoperaioeracirca so, poichéloscudovaleva7lireezecchinopocodipiù,ilricavodellavenditafu Per avereun’ideadelvalorediquellarefurtiva,limitatamentealsolometalloprezio- ta statuad’oro ottoscudiincirca, dividendoildenaro fraloro” der, cavandodaessiargenti centoetventidoicecchiniincirca, cavandoanchedacer- rono daloro liquefattietridottiincilelle tando viaessiargenti, primaincasadelZambelloetpoidiesso Aica, dovefu- 8 Rondelle. Quaderni Brembani 18 8 148 et dilìacertotempoportatiVenetia aven- . “nell’hora RICERCA “... sen- e quindi Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 149 9 . to della redazione del verbale la sentenza era già stata eseguita. 9 che all’at- Nel documento della sentenza, a lato del nome del condannato, è tracciata una croce, a conferma Ebbe invece salva la vita Francesco Longhi, che fu condannato per sei anni a servire Ebbe invece salva la vita Francesco Longhi, per anni sei et Dominio con li ferri à i piedi al remo del Serenissimo “sopra le galere prigion Leoncina per anni cinque” in caso d’inhabilità sia confinato nella bandito per venti anni da tutti i domini veneti. bandito per venti anni da tutti i domini con la riduzione allo Verona Aica fu invece disposta una pena detentiva a Antonio Per stato laicale per mano del suo vescovo. relativamente al solo tentato furto Per Ottaviano Zambello, coperto da salvacondotto la sentenza del 25 giugno, fu istruito un altro nella basilica del Santo e liberato dopo si guardò bene dal presentarsi. Ritenuto colpe- processo il successivo 20 luglio, ma lui contumacia alla confisca dei beni e al bando per- vole degli altri reati, fu condannato in pena l’impiccagione se fosse stato catturato petuo da tutti i territori della Serenissima, non avrebbe potuto ottenere la liberazione dal in queste terre. Fu inoltre decretato che indennizzo di 500 ducati al convento di San bando se prima non avesse versato un arredi e di 200 a quello di San Domenico a compensazione del valore degli Tommaso rubati. che non aveva preso parte all’azione di Padova, confessando il furto da loro compiuto confessando il furto di Padova, preso parte all’azione che non aveva Verona. a Tommaso di San nella chiesa e consegnato al Verona a l’Aica fu arrestato anche di questa confessione, Per effetto mentre il Groto fu carceri di Padova, lo fece tradurre alle di quella città, che cardinale altri reati. La tor- che potesse rivelare nella convinzione e torturato, posto ai tormenti con- i furti compiuti nel confessò anche in quanto il Groto sperato, l’affetto tura sortì Brembana, que- Valle Ascensione in nella chiesa di e Verona a vento di San Domenico come visto, era Grumello che nel frattempo, Alessandro di st’ultimo con la complicità deceduto. responsabilità di entrambi e tra il Groto e l’Aica confermò le Il successivo confronto in propria difesa (nei il quale fu invitato a portare elementi in particolare del primo, ma lui si limitò a supplicare la figura dell’avvocato difensore), processi non esisteva di aver salva la vita. Contarini Podestà, giudice de- accolta. Il 25 giugno 1588 Giorgio La supplica non fu e assenso del padre del Consiglio dei Dieci, in presenza legato con Corte Pretoria quanto alla persona di frate Calafatti del convento del Santo, guardiano Marc’Antonio pronunciò la seguente sentenza: Francesco Longhi da Noale del suo Ordine, tentiamo et condannamo che Andrea Groto sia condannato che sia condotto al loco sia condannato che sia condotto Groto Andrea tentiamo et condannamo che di quella, sia con per il ministro forca, solito della giustitia, dove sopra un’eminente et muora, per li sacrileggi de quali nel processo un lazzo appiccato per la gola, si che nelle spese” RICERCA S garzone prestavapoiservizioinunabottegacome duravadaicinqueaisetteanni;il Il garzonato,chegeneralmenteiniziavaa14anni, di a Venezia:i Corporazioni dimestierebergamasche 1 IreneReffo, L’ quella dei Una Corporazionedimestiere, o Arte, pococonosciutaefontedi nonmoltidistudiè lasagne ealtrapastaalimentare ingenere.IstituitadalConsigliodeiXil10novembre napoleonico. governo della veniva punitoconlamassimaseverità. Alla cadutadellaRepubblica,dopol’effimero Chiunque avesseadottatoun’insegnanonsuao,peggio, avessefalsificatoilsimbolo, sizioni dilegge. stiere etaleinsegnaeradiproprietàinviolabiledell’Arte, garantitadarigorosedispo- tega giano conseguivalaqualificadi infine, superataunaprovaallapresenzadiautorevolirappresentanti dell’Arte,l’arti- zonato seguirla eranecessariocompiereunperiododiapprendistatochesiarticolavain Per esercitareun’Artebisognavaavereunabuonaconoscenzadelmestiere,epercon- Colonnelli re ladisciplinaetecnicadelmestiere.L’Arte soventesiarticolavainpiùramidetti Governo. Eglidovevafacilitarelacorrettaapplicazionedellostatutodell’Arteecura- membri dell’ Nell’organizzazione diunascuolalaicamestiereilcapoera Ovviamente moltelepresenzedeibergamaschi nellecorporazionidimestieria Venezia. che hannodatolustroallavitasocialeeculturaleveneziana. con artisti,letterati,facchini,teatranti,avvocati,mercanti,religiosi,notaiedarchitetti una comunitàchenelcorsodeltempohaavutomododimettersiinlucetutticampi, Quaderni Brembani 18 di Padovaa.ac.2016/17. Arte deiLasagneri Stefano Bombardieri masca sièdeterminataunaforteemigrazioneorobicaverso Venezia, dandovitaa i sachenelcorsodeilunghisecolididominiodellaSerenissimasullaterraberga- . Ogni Arte possedevaun’ e lavoranzìa Lasagneri. , deiqualifacevanopartecolorocheesercitavano mestieri affini. Lingua Organi Finanziari-estoria degliantichimestieriveneziani 1 Arte Municipalità provvisoria e coadiuvatodacollaboratori,chepotevaesseredestituitosolodal . riuniva gliartigianichepreparavano evendevanoalminutole Lasagneri insegna capomaestro sulla qualeeranoraffigurati isimbolidel me- , lecorporazionivenneroabolitedalregime 150 ed avevalapossibilitàdiaprireuna lavorante e lr u r nied otreanni per altridue , tesidilaurea,Università Gastaldo , elettodai gar- bot- RICERCA (1680- del 1638 q. Domenego 4 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Arte dei Lasagneri , Marsilio, 2007. Mariegola dei Lasagneri (1473-1797); Terminazioni, scritture, lettere, mandati, licenze, lettere, scritture, Terminazioni, 151 Frontespizio della Frontespizio (1233-1783); rac- Capitolari della pre- (1688-1719), (Archivio di Stato Venezia, Da Mosto). Venezia, (1688-1719), (Archivio di Stato Le Mariegole della biblioteca del Museo Correr anche negli anni : Mandato di elezione del nuovo Gastaldo, con i candidati del diretti- : Mandato di elezione del nuovo Gastaldo, : Supplica ai “Giu- 3 Mariegola Fontegheri 2 Mariegola dei Lasagneri tante materia delle biade fino al 1349. In seguito non rimase loro che l’amministrazione dei fondaci della tante materia delle biade fino al 1349. In seguito non rimase loro che l’amministrazione dei fondaci farina a San Marco ed a Rialto. Mariegola, potrebbe anche essere indicato come Regazzoni. costituti, scritture in causa, sentenze, estraordinario, multorum in causa, sentenze, estraordinario, costituti, scritture 1793) e dei 2 B.Vanin, P.Eleuteri, P.Eleuteri, 2 B.Vanin, l’impor- Consiglio; ad essi fu affidata al frumento si trovano sin dai primi tempi del Maggior 3 Gli Ufficiali una probabile storpiatura del cognome stesso, citato anche come Regazzetti nella Regazzetto, si suppone 4 La vari capitoli i coglie in tutti i suoi dettate dalla problemi e le regole Arte e fatte eseguire dal propria e suppliche Gastaldo responsabile del for- ai “Giudici dell’ufficio mento a Rialto” 1639 e rinnovata nel 1688, teneva 1639 e rinnovata attività devozionale la propria San conventuale di nella chiesa Can- nel sestiere di Bonaventura, San la protezione di naregio, sotto Giuseppe. da Bergamo d’anni 60, con il figlio Zanantonio di anni 24, stanno a S. Leonardo; Piero d’anni 60, con il figlio da Bergamo - Dicembre 1636 - Dicembre precedenti all’adozione della Ma- precedenti all’adozione nel 1688. riegola riformata poi le attesta- Riportiamo di seguito zioni nella senza di soci bergamaschi. del formento a dici dell’ufficio Rialto” dei capimastri dell’Arte Zuanne Mondini Gastaldo, citati che troveremo tra i bergamaschi poi nelle prossime suppliche e ca- Regazzetti sindaco, pitoli: Steffano Chistofolo Fa- Albinoni, Ardengo chanoni, Francesco Ubiali, Carlo Girardi, Zuanne Ragazzetti. - 14 Luglio 1638 con la bottega alla Frezzeria alla bergamasco vo dell’arte Pietro Canova q. Giacomo Giacomo Canova di anni 20 ed un garzone Nonciada in età d’anni 50, con suo nipote d’Iseppo furlan di anni 16. Tomaso al ponte della Madonna a S. Polo alla Pecin Lantana q. Battista, di anni 35 bergamasco q. Giacomo trentin di anni 12 e Michiel Sca- sua bottega con 3 Garzoni: Carlo Scagia di anni 11. gia di anni 12 e Battista Berturle q. Iseppo del Friul; Zuanne Regazzetto Zuanne di Sechi q. Domenego da Cividal RICERCA eei.GiAbnn a Venezia.Venezia5 Gli avevano tombainchiesaS.MoisèeSanGirolamoconlafamiglia Albinoni 6 Da Sovere neiprimiannidelsecoloXV,6 chiamandosi“DeiCapitani”.UnMartin Antonio nel1568acquista Quaderni Brembani 18 che riguardanosicuramentel’Albinoni e l’altro,natonel‘77,figliodi Ardengo. Laprimadelleduedateelapaternità sonoquelle posta senzaindugiladatadinascita Tomaso ilmusicodiviolino: l’uno,natonel1671,figliodi Antonio Due sonogli Albinoni dinome Tomaso, battezzatiinS.Moisèproprioquello spazioditempoincuiva è alledirettedipendenzepoliticheeamministrativedelgovernoveneziano. ticolari incarichioattivitàcittadined’unodiloro;ipotesiattendibile,tanto piùcheBergamo inquelperiodo pianto, versoquest’epoca,degli Albinoni daBergamo a Venezia, delresto,puòesserestatocausatodapar- dina postasottolagiurisdizioneecclesiasticadiS.Moisè;equirestasino alXVIIIsecoloinoltrato.Iltra- in S.Marco,appuntoquelperiodo(1610),comequellodiun’agiata famiglia, residentenellazonacitta- binoni eraoriundabergamasca; Infattiilnomedegli Albinoni compareimprovvisosuiregistridibattesimo chezza diesponentimaschiefemmineveramenteeccezionale.IlCicogna lasciascrittochelafamiglia Al- Polani. NeibattezzatiinSanMoisè,trail1610e1721,inomidegli Albinoni sisusseguono conunaric- ni uno stabileaSanMarziale enel1578diventa“cittadino veneziano”,(Giuseppe Tassini, 1671-1750, comuni terminiecclesiastico-curiali. (R.Giazotto, giugno 1671nasce Tomaso: l’atto dinascitaèregistratoinS.Marcoil14dellostessomeseevergato nei ne numerosicasatiriguardevoliper nomepertradizioneeposizionesocialefinanziaria.Ilgiorno8 miglia Albinoni. LaparrocchiadiS.Moisè,situatanelcentrocittadino,accoglieva sotto lasuagiurisdizio- alla famigliaPolani,esponentedella piùanticanobiltàdellaRepubblica,attestalalevaturasocialefa- sui frontespizidellesueprimecinqueoperestrumentali.Ilfattodiaveravuto, perilpassato,tombainsieme , manoscritticonservati pressolaBibliotecadelMuseo Correrdi Venezia). Cognomi bergamaschiinunasupplica Milano, 1945). dei Lasagneri del 1636 “musico diviolinodilettanteveneto” 152 Tomaso Albinoni musicoviolino dilettanteveneto, Zuanne BellinieCarloUbiali” D.o CarloGirardi edisindaci no MDCLXXXVIIIsotoilgastaldo de Lasagnerirestaurata sottol’an- 1688 - Anno l’Arte citatoZuaneGirardi 1678 - Anno nelle nostre botteghe”. tità difarinechesiconsumano mani delnostro Gastaldo,laquan- giorno deS.Iseppogiurar, nelle San Giuseppe del 19marzofestivitàpatrono a tuttiiconfratellicheinoccasione - confratelli BortoloPisoni - 4dicembre 1639 de PierohalabottegainRialto S. Fantin;Gio.MariaLanzarotti q. BortolodaBergamo alacasa 25; BattistaMaffetti l’insegna diSant’Antonio,anni gamasco allacallediFuserial- tonio Albinoni Bergamo eBressadi Anni 50; An- a bottegaRialtoall’insegnade Sanzonio q.BattistadaBergamo Anno 1644 , comeeglistessosidefinisce : il18marzosiricorda : : traiconfratellidel- “Matricola dell’arte 5 “Dovessimo peril di Ardengo, ber- di Ardengo, : aggiuntotrai Cittadini venezia- 6 dito Agnello RICERCA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , Colla Editore 2004, n 500. 153 7 descritto nell’Arte non può pretendere che offenda le leg- che offenda non può pretendere descritto nell’Arte 8 : la bottega del Lasagner aperta sulla Riva del Ferro, e sostenuta dal sulla Riva del Ferro, del Lasagner aperta : la bottega , Filippi editore Venezia). , Filippi editore : la statistica del 1773 contava: 22 capimaestri, 16 garzoni, 43 lavoranti; 22 capimaestri, del 1773 contava: : la statistica Le scuole piccole nella Venezia dei Dogi Le scuole piccole nella Venezia 9 “nel recinto della Pubblica Piazza di San Salvatore”. della “nel recinto in Val Imagna a Mortesina frazione di ), furono assunti al Patriziato Veneto nel 1637, offrendo Veneto assunti al Patriziato Imagna a Mortesina frazione di Capizzone), furono Val in del loro palazzo a San Stae è stata ricostruita in all’erario centomila ducati nella guerra di Morea. L’alcova Tassini, Cà Rezzonico. I Carminati presso San Lio furono ascritti alla Cittadinanza Originaria. (Giuseppe Curiosità veneziane 7 Rivendite fisse sparse per la città. se il ramo principale nacque Brembana (anche Valle 8 I Carminati, ricca famiglia di mercanti originari dalla 9 Gastone Vio, Vio, 9 Gastone 22 botteghe e 22 inviamenti. 22 botteghe 1791 24 febbraio - Anno 1773 Carminati sig. Gio.Battista Scuola di San Giuseppe, dell’Arte dei Lasagneri Scuola di San Giuseppe, 28. Mariegola originale in CBC, IV, - 10 novembre 1639: di San Giuseppe. l’Arte viene posta sotto la protezione - 10 novembre 1631: nascita della Scuola di que- concede l’autorizzazione per la - Il Consiglio di Dieci st’Arte messa a San Bonaventura (o al- 1683: ogni prima domenica del mese novembre - 11 trove). nel giorno di San Giuseppe, alla quale tutti de- - 24 novembre 1686: si celebri la festa nei locali della “Magistratura del formento” a vono partecipare. I capitoli si tengono Rialto. dalla chiesa, prima che sia terminata la - 8 dicembre 1688. Nessuno può andarsene messa. gi dell’arte stessa raccolte ed estese nella stessa Mariegola, neppur desumendo il pre- Mariegola, neppur estese nella stessa stessa raccolte ed gi dell’arte altro esercizio di la- passi da un la distanza di duecento bottega deve avere testo che la la bottega del Carminati è distanza stessa da una pubblica piazza, sagner ed anche la posta RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA L di Ritorno aSanPietro dell’alpeggio e chepotrebbevedereanchequesta festaperisuoisoliaspetti esteriori. parrocchia transumante dellaCulminenon sa nullaechealtrettantopoco sadelmondo lare achinonsa,almondodei giovani,oalmondomodernoingenerale,chedellaantica ne utilepernoi-che,almeno inparte,abbiamovistoevissuto-maanchecapacedipar- trarre qualcosadipiùdaltanto chepossonodare,noncavarciqualchespuntodiriflessio- Sarebbe unpeccatononvalorizzare questoluogoequestaoccasione,noncercaredi quello cheèstato.Nonperrimpiangere, mapercapire. così profondamentediverso,deveapprofittarediognioccasione perfarememoriadi tra ilmondoanticocontadinocheèduratofinoa50anni faequellocontemporaneo Ma noiabbiamoildoverediesercitarelamemoria.Soprattutto chihavissutoacavallo basterebbe adaresaporequestagiornata. zione ediringraziamento:tuttoquestoègiàgrandemente importanteesignificativo cro perilmomentosolennedellamessaconleparoledi pace,diperdono,invoca- gnificativa disestessiedellapropriastoria;ilritrovarsi dentro oattornoaltempiosa- tono questoluogoegiornononcomequalcosadi estraneomacomepartesi- stri antenatipersecoli;l’incontrarsifestosotrapersonee tracomunitàdiversechesen- Salire aSanPietro,anchesenonpiùpiediodorsodi mulo, comehannofattoino- chiedendosi senonsianecessariounritornoaldialogoeallacuradellaterra. derivando conl’avanzare dellamodernitàedeisuoistrumentisempre piùtecnologici, teressato lavitadellamontagnanegliultimidecenniesulleconseguenzechenestanno presenti leconsiderazioni,chequiriportiamo,suiprofondi cambiamentichehanno in- Al terminedellacerimoniareligiosa, ilnostro socio Arrigo Arrigoni haproposto ai due valliconfinanti. Pietro, untempoparrocchia transumante-unadellenontantedeimandriani delle peggio. Èstataun’occasionedifestaeriflessioneall’ombradellachiesettaSan alla secondametàdelNovecentosalivanolassùperlatradizionalestagionedell’al- mato, il29giugno2019,moltivalligianitracuialcunidiscendentidicoloro chefino Quaderni Brembani 18 Arrigo Arrigoni a manifestazione chie diMoggioedellaVal Taleggio edalCorpoMusicalediVedeseta, harichia- Ritorno allaCulminediSanPietro * 154 , organizzata dalleparroc- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 155 Un momento della rievocazione La mia breve riflessione, oggi, non vuole tanto inoltrarsi sul sentiero della storia della inoltrarsi sul sentiero non vuole tanto riflessione, oggi, La mia breve di date e di nomi, ri- parlare singolare e interessante, che sappiamo piuttosto Culmine, o le antiche contrat- e questi luoghi circonvicine tanti legami tra le comunità cordare i di ragionare vuole piuttosto cercare si svolgevano, ma in questa giornata tazioni che ma in modo non certo in esclusiva, ha rappresentato, quello che la Culmine attorno a casearia, della dell’arte quello dell’allevamento, cioè il mondo contadino: tutto suo, quello che con fatiche di se- Quello venuto da lontano, transumanza e dell’alpeggio. i boschi, che ha svi- prati e i pascoli, quello che ha addomesticato coli ha plasmato i collegava, che ha costrui- di mulattiere e di sentieri che tutto luppato il grande reticolo e le chiesette. Quello du- le cascine e le stalle, le santelle to le fontane e le abbeverate, è incrinato e quasi interrotto per generazioni e generazioni e che si rato quasi inalterato del secolo appena trascorso. nella seconda metà aveva al suo centro un rap- dalla fatica e dal senso del sacro e che Un mondo segnato con la quale il montanaro ha con la natura e con la terra porto strettissimo dell’uomo e fatica infinite, tutto quello ha cercato di trarre, con pazienza dialogato e dalla quale proprio bestiame, a lungo la le proprie necessità e per quelle del che poteva trarre per sua unica ricchezza. animali abitare e coltivare la montagna, addo- Un mondo che ha visto l’uomo e i suoi rispettoso e fecondo, che non si interrompeva mesticarla e modificarla in un rapporto mai nemmeno si spingevano i lunghi inverni uomini e armenti quando per affrontare più che altrove - verso la pianura portandovi in massa - e per la Culmine questo valeva RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Ma ancheoggi possiamodavveropermetterci diprescinderedatuttociò? dell’uomo. dipendevano, edelbuonandamento stagionaleedellaforzamaanchedeilimiti di quellegenerazioni,dellaimportanza dellaterra,daicuifruttituttichipiùmeno difesa “dalfulmineedalla grandine”. C’eragrandeconsapevolezza,nell’orizzonte la protezionedelCielosulla feconditàdellaterra,sulbuonandamentodeltempoela rante ilritodelleRogazioni, quandoinprocessionipartecipateesentite,siinvocava e delbestiame,cheèstataconsuetudinesecolarecompiere finoaqualcheannofadu- della terra,inparticolaredeipratiepascoliboschi, maanchedellepersone cerebbe invitareilparrocoacompierepernoiecon quelgestodibenedizione lizia delterritorio,equilibrioambientale,diversitàegodibilità delpaesaggio,mipia- caricare concoraggioglialpeggileloromandriecontribuendo amantenerepu- za -che,ancheoggi,tengonovivalafiammadelmestiere contadinoecontinuanoa grazie atutticoloro-nontantissimimadicuiabbiamoqui unapiccolarappresentan- dato soloinprestito-echestiamodecisamenteguastando, oltreasalutareedire che hailmondocièstatolasciatoineredità-qualcuno ricordapiuttostocheciè Chiudendo questabreveriflessionenelsegnodellaconsapevolezza dellaimportanza sorzio umano. tali sonosemprepiùevidentierischianodimettereaduraproval’avveniredelcon- zione, anchedeibeniprimari,eincuiicambiamentidicostume,climaticiambien- in cuièdavverodifficile districarsi,incuidominalavenditaesitrascuraprodu- spettiva daincoraggiare,recuperareconcoraggioeconvinzioneinuntempo simpatia manullapiù,oconservinoinveceunsensoautenticoeciindichinounapro- logo eilrispettodellaterrasianosoloparolefolcloristichemagaridaricordarecon Mi chiedoselaCulmine,l’alpeggio,ilmondocontadino,curadelterritorio,dia- dialogo eallacuradellaterra. sione nellanostraorganizzazione divita,senoncisiailfortebisognounritornoal Io michiedo,echiedoatuttivoi,senoncisiabisognodiunaprofondapausarifles- più acuti. colari, predadeicambiamentimeteorologicieclimaticichesivannofacendosempre nostri territoriabbandonatiaséstessi,privideilorocustodiedellesentinellese- più farefigliechespessoproviamoallergia pergliestraneichevengonodanoi-dei aggeggi ecianfrusaglieaprezziirrisori.Enonsicureranno-pernoichesappiamo con unaalzatadispalleeicinesinoncivenderannopersemprepomodorinimille patto zero,l’inquinamentoèunaminacciasemprepiùgravechenonsipuòaffrontare formaggi, internetnoncimettelazuppaintavola,itrasportisonoacostoeim- economico, sociale,culturaleenormemessoarischio.Maicapannoninonproducono Addio pratiepascoli,addioboschi,alpeggi,bestiame!Unpatrimonio gioni edaltempo. profondamente legatoallanaturaeterra,strettamenteinterdipendentedallesta- zionali, lenuovetecnologiesembranoaverresoquasisuperfluounmodellodivita dendosi. Losviluppoindustriale,ilturismodimassa,gliscambicommercialiinterna- Negli ultimi70anniquestomondoèandatoprofondamentemutandosiequasiper- peggio. primavera eraimmancabileilritornoailuoghid’origine,pratiepascolidell’al- le proprieesperienzeeriportandodallapianuralàsviluppate.Perchéa Quaderni Brembani 18 156 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 157 Direttivo

el settembre 2020 verrà organizzato un convegno nazionale sull’opera dei pittori un convegno nazionale organizzato el settembre 2020 verrà e valorizzazione di fa parte del progetto di conoscenza Baschenis. L’iniziativa

questi artisti e delle località in cui operarono tra il XV° e il XVII° secolo i vari espo- questi artisti e delle località in cui operarono parte l’as- dei Baschenis”, del quale fanno Terre nenti di questa illustre dinastia, “Le e Stabina (Avera- Averara Valli capofila dei sei comuni delle Altobrembo, sociazione Val- il Centro Storico Culturale Valtorta), e ra, Santa Brigida, Cusio, , Ornica Carrara, la Cooperativa In Cammino, il le Brembana, l’associazione Guide Giacomo culturale Squadra di Mezzo, coordinatori Centro Museale di Santa Brigida, il Gruppo Vaglietti. del progetto Marina Geneletti e Fausto luogo l’edizione di una guida alle opere dei Il programma del 2020 prevede in primo curata dalle Guide Giacomo Carrara, seguita da Baschenis in provincia di Bergamo, stesse, fruibili da tutti gli interessati alla cono- una serie di visite culturali alle opere Trenti- sia nel territorio lombardo che in scenza di quanto questi artisti hanno lasciato riproducenti le opere dei Baschenis, da alle- no e da una mostra di pannelli fotografici stire a Bergamo. provvisorio “I Baschenis. Una famiglia di fre- Seguirà il convegno di studi, dal titolo il 26 settembre che si terrà a Bergamo Trentine”, Valli Brembana alle Valle scanti dalla e della Comunità Montana di Bergamo e che si avvarrà del sostegno della Provincia Beni Culturali e dell’Ufficio del Comune di Bergamo Brembana, il patrocinio Valle e di alcune Trento coinvolgimento della Provincia di con il della Diocesi di Bergamo, Trentino. Istituzioni culturali del metterà a punto il programma del conve- Nei prossimi mesi, il Comitato Scientifico e trentini qualificati studiosi bergamaschi gno, che si avvarrà del contributo di alcuni di esperti di storia dell’arte provenienti da al- dell’opera dei Baschenis, con il supporto momento tre regioni. Il gruppo delle relatori, in fase di definizione, può contare per il Gio- sulla partecipazione di: Francesco Rossi (già direttore dell’Accademia Carrara), Accademia Carrara e docente all’Università Cat- (conservatore della Valagussa vanni De Pa- tolica), Giuseppe Ciaghi (giornalista e studioso trentino dei Baschenis), Enrico Masche- Ferraris (musicologo e musicista), Lorenzo scale (storico dell’Arte), Giorgio di retti (storico dell’arte), Laura Dal Prà (direttrice del Castello del Buonconsiglio Alessandra Civai (storica dell’Arte), Emanuela Crippa (storica dell’Arte), Trento), all’Uni- Clelia Epis (storica dell’Arte), Simone Facchinetti (storico dell’arte e docente sui pittori Baschenis sui pittori a cura del Nel 2020 un convegno di studio di un convegno Nel 2020 N RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 158 dei pittori) (in maiuscoloinomi dei Baschenis Gli alberigenealogici RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 159 sulla volta dell’antica chiesa di Ornica, ora sagrestia sulla volta dell’antica chiesa di Ornica, ora I santi Ambrogio e Agostino nell’affresco che Angelo Baschenis realizzò nel 1485 Angelo Baschenis realizzò che Agostino nell’affresco e Ambrogio I santi versità del Salento), Tarcisio Bottani (presidente del Centro Storico Culturale Valle Culturale Bottani (presidente del Centro Storico Tarcisio versità del Salento), Santa Brigida, fotografo degli affreschi). Brembana), Ugo Manzoni (Gruppo Culturale una parte introduttiva finalizzata a fornire un Lo svolgimento del convegno prevede Baschenis in rapporto alla loro terra d’origine inquadramento storico e biografico dei relazione sulla va- seguita da una Trentino, al Averara Valle e ai loro spostamenti dalla I vari studiosi illustreranno poi temi di- lenza artistica della loro attività di frescanti. sulle relazioni all’interno soffermandosi stintivi e particolari dell’opera dei Baschenis, committenza e con gli artisti contemporanei, della loro dinastia, sui rapporti con la ricorrenti. Chiuderà il convegno uno speci- analizzando aspetti stilistici e iconografici l’ultimo e più grande esponente della dinastia. fico riferimento a Evaristo Baschenis, Atti del Convegno consentirà di mettere a disposi- La pubblicazione del volume degli d’arte i contributi di studio che garantiranno zione degli studiosi e degli appassionati itineranti che sono uno dei vanti della cultu- una maggiore conoscenza di questi artisti ra brembana. Nei limiti delle risorse che si renderanno disponibili, è prevista anche la realizzazione e dei di un film artistico per la promozione e valorizzazione delle opere dei Baschenis Trentino. luoghi più significativi dove sono conservate, in Lombardia e in RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA a curadel nella chiesadiSanBernardinoaLallio Scoperto lostemmaBaschenis Quaderni Brembani 18 Lo stemmavisibile traladataefiamma Il piccolostemmaBaschenisraffigurato nella chiesadiSanBernardinoaLallio simbolo diSant’Antonio abate Direttivo 160 P dell’opera aquesto pittoreèavvaloratada Baschenis il Vecchio, l’attribuzionecerta rano granpartedellachiesa èCristoforo ne dellaVita diSanBernardino L’autore dello splendidociclodelle stelle. base daunacatenaeinframmezzati datre due nodosibastoniincrociati,legatialla segno raffigura lostemmaBaschenis: stante fiammella,Dariosièaccortocheil Chinatosi aosservareladataesotto- 2018. no aLallionelpomeriggiodel5maggio visita guidataallachiesadiSanBernardi- quale l’hascopertoinoccasionediuna appassionato dell’artedeiBaschenis,il turale SquadradiMezzodelsuopaesee Santa Brigida,animatoredelgruppocul- ressato delnostrosocioDarioCattaneodi non èsfuggitoall’occhioattentoeinte- di uncentimetrodiametro,mailsegno In effetti lamisuraèmicroscopica,meno nero cadutadalpennellodelfrescante. questo segnosolounamacchiadicolor caso, oppurequalcunoavràconsiderato Probabilmente nessunociavevamaifatto sopra ilfocherellocheidentificaSanto. se delbelSant’Antonioabateeappena sotto ladataMDLXIIIIchecorreallaba- attentamente ilminuscolosegnotracciato si allabasedell’affresco eosservare er vederlobisognaproprioavvicinar- che deco- Sce- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , Comune di Lallio, 1992. , vol. IV, Bolis, Bergamo, 1980, p. 49 e segg. e P. 1980, p. 49 e segg. Bolis, Bergamo, , vol. IV, alla base della figura di Sant’Antonio abate 161 Dario Cattaneo mostra lo stemma da lui scoperto Dario Cattaneo mostra lo stemma da lui ma l’autore non ma l’autore dipinta nel 1539 1 realizzati nelle chiese di Carisolo e Pinzolo in Trentino nelle chiese di Carisolo e Pinzolo in realizzati Arte e storia nella chiesa di S. Bernardino in Lallio Arte e storia nella chiesa di S. Bernardino I pittori bergamaschi, il Cinquecento I pittori bergamaschi, Leggenda di Carlo Ma- della chiesa di Santo Stefano a Stemmi Baschenis dipinti da Simone II, padre di Cristoforo, sotto gli affreschi da lui sotto gli affreschi di Cristoforo, Stemmi Baschenis dipinti da Simone II, padre Danza Macabra Morganti e T. Rota, T. e Morganti 1 Cfr. B. Passamani, Cfr. 1 diversi documenti, ha lasciato traccia della sua identità traccia della sua ha lasciato si di Lallio. Così almeno nel ciclo questo alla scoperta di credeva, fino vera e costituisce una stemma che Vec- il di Cristoforo propria firma quanto faceva- chio, alla stregua di sua numero- no altri esponenti della originaria della sa dinastia di pittori, Brigida, al- contrada Colla di Santa comune lora appartenente all’antico II, questi, Simone Tra Averara. di che ha raffigu- padre di Cristoforo, lo stemma rato con grande evidenza a due delle sue Baschenis in calce realizzate in opere più importanti la Trentino: gno Carisolo eseguita nell’anno 1519 e la sulla parete esterna della chiesa di a Pinzolo. Vigilio San Gli stemmi dipinti da Simone II Ba- schenis e questo di Lallio fanno ri- ferimento a quello più antico e di ad grandi dimensioni raffigurato parete interna del sug- sulla Averara, RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Evaristo, ilpiùgrandedellafamigliaetraimaggioriartistidelsuotempo. cine dichieseepalazziinprovinciaBergamo ein Trentino, finoall’arteassoluta di mezzo, apartiredallasecondametàdelQuattrocento,sidedicaronoadaffrescare de- conoscenza evalorizzazionedell’artepittoricadeiBaschenis,cheperunsecolo A noisembrainvecechequestopiccolostemmacostituiscaunulterioreelementodi chiesa diSanBernardino,senzaperaltrosuscitareparticolarireazioni. visita guidataeinseguitolasegnalazionefufattapervenireairesponsabilidella Averara. Lostessogiornodellascoperta,Dariolasegnalòallapersonacheteneva gestivo portico,assiemeallealtreinsegnedellefamiglieoriginariedella Valle Quaderni Brembani 18 nel 1564daCristoforo Baschenisil Vecchio nella chiesa diLallio Veduta parziale delciclodella Vita diSanBernardino dipinta 162 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 163

Alta Valle Brembana ha il suo punto centrale a Lenna, dove convergono tutte le tutte a Lenna, dove convergono Brembana ha il suo punto centrale Valle Alta a Nord da una corona è un’ampia conca naturale delimitata acque del Brembo;

Gianni Molinari di montagne: sono le Alpi Orobie. di montagne: sono le con i suoi paesi: di Fondra, Valle sale la si divide in due: a destra Valle Lenna la A del- Valle Carona, Foppolo, , mentre a sinistra si diparte la Valleve, Branzi, Santa Brigida, Cusio, Mezzoldo. Averara, Valtorta, l’Olmo con Olmo, Torcole, con il Monte Sole che prosegue nelle La parte centrale corrisponde a Piazza il Secco, il Pegherolo, il Cavallo per terminare alle origini era “Forcole”, con il Badile, centrale delimitata dai due rami del Brembo. al Passo di San Simone: è una forcola unite fra loro da vie di comunicazione che sal- Solo intorno al 1.600 queste valli sono mentre precedentemente i collegamenti avve- Priula, Via gono dal basso, fra queste la che si sviluppavano dall’alto, con collegamenti nivano seguendo sentieri e mulattiere fra i vari monti, alpeggi e Passi naturali. e di cultura, dove centro di lavoro Averara, aveva come capoluogo dell’Olmo Valle La veri e Trecento fin dai primi decenni del si legiferava e si esprimeva arte; in vigore locali. propri Statuti, ricalcati sugli usi e costumi un discre- presero corpo e, raggiunto Averara di Valle Nel corso degli anni i paesi della e divennero autonomi (Cassiglio, Orni- to numero di abitanti, nel 1.600 si staccarono al Brembo, Cusio, Santa Brigida, Mezzoldo). Olmo Valtorta, ca, Valle Alta molto popolati: nel 1.400 l’intera Un tempo i nostri paesi di montagna erano erano 6.970 (dati desunti dallo stato delle anime aveva 4.800 abitanti circa e nel 1.600 degli archivi parrocchiali). agricola e silvo-pastorale; c’era poi una discreta La loro economia era principalmente sul posto per ricavarne chiodi, utensili per i produzione del ferro che veniva lavorato lavori agricoli, piccoli attrezzi per la casa e in parte veniva esportato. a questa In quegli anni più di un terzo della popolazione emigrava; ed è proprio grazie ed esperienze lavorative; i nostri si arricchisce di cultura Valle emigrazione che l’Alta dove apprendono Venezia, braccianti vanno a lavorare nei porti di Genova, Livorno e famiglie, arti e mestieri, dove guadagnano e da lì inviano rimesse di denaro alle loro rimaste a vivere nei paesi nativi, dedicandosi alla cura della casa e del territorio. sculture Dal 1.400 al 1.600 i nostri emigranti portano a casa opere d’arte: marmi, quadri, murali. per abbellire le nostre Chiese, ma anche le case private con porticati e dipinti la Valle di Averara di la Valle di La patria dei pittori affrescanti: dei pittori La patria L’ RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA associazioni comegli Antichi Originari;ilpatriarcatoèevidentenelsimbolodegli Le famigliecheoperanosonotuttepiùomenoallostessolivelloeconomico,riunitein suo luogodicultonellachiesaSanGiacomo,efraloroscorrevailtorrenteMora. teghe, osterieedeventipubblici,propriodifronteallacomunitàreligiosacheavevail Esisteva quindiunacomunitàcivicachesiincontravasottoilporticodovec’eranobot- re edifavorirelosviluppodell’arte,inparticolaredegliaffreschi edellapittura. polazione, attraversoisuoiamministratori,esprimeunavolontàpoliticadisocializza- I porticidi Averara sonol’espressionecivicadi una societàinpienaespansione;lapo- come nelmercatoenelleosterie,anchealdifuoridellachiesa. nell’arte eneimestieri;iporticidiventanounluogoperriunirsi,scambiarsiidee luogo pubblicoeprivato,dovelacomunitàsenteilbisognodiesprimersinellacultura, La magnificenzachetroviamonell’arteèriassuntanellastradaporticatadi Averara, e dibuongoverno(vedilafiguradelvicario)deirappresentantituttiicetisociali. È ilRinascimento,unnuovomododiconcepirelavita,fattaregole(vediglistatuti) affrescare lefacciateinterneedesternedellecase,chiese,iporticati. la dei“frescanti”;nasconovereepropriebottegheovesiimparaesercital’artedi Ma unaveraepropriaprofessionecheècomuneintuttaItaliadal1300al1500quel- che troviamoanchenelcentroItalia. Si esportamanodoperaspecializzatanellalavorazionedelferro:sonoi“mastrifusori” Quaderni Brembani 18 di Via PortaDipintaa Bergamo Stemma Bottagisi suedificio 164 gio diemergere. poi solopochi hannoavutoilprivile- cinio dafare,unlavorodibottega e re laperfezione,c’eraunlungo tiro- più belleperché,primadiraggiunge- ne conosconosololepiùimportanti e che tantifrescantihannoeseguito; se una piccolapartedell’enormelavoro Le operecheconosciamosonosolo gnato donLorenzodi Averara. in questiultimianni,comecihainse- locali erecuperaticonabilitàpazienza dipinti dal1300sinoal1600dafrescanti trade deinostripaesi:ciclidiaffreschi nelle chiesesparsepiccolecon- ben visibilitestimonianzediquest’arte minore bergamasca nel librodell’Angelininellasua tutte leopereraccolte,soloinparte, le finestre,icampanilidellechiesee Senza dimenticareiportali,levolte, e documentatoinvariconvegni. esternamente, comeèstatobendescritto le facciatedellecaseeranoaffrescate identificativi dellefamiglielocali;tutte stemmi ancoraoggibenvisibilied stemmi cherappresentanoivaricasati, ; ancoraoggisono Arte RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni di Gianbattista Guarinoni Affresco della Madonna col Bambino Affresco 165 La famiglia Guarinoni do- secolo risulta residente a Bergamo, ma dalla metà del XV Averara Era originaria di ve aveva possedimenti in località “Fontana”; essa manteneva tuttavia contatti e proprietà nel paese d’origi- ne; risultano essere proprietari di una casa sotto i Portici, dove, nella prima campata, fa bella mostra il lo- un castello ro stemma raffigurante la- turrito e merlato con due sorgenti terali. Andrea, Dei Guarinoni, oltre a Pietro e viene ricordato soprattutto Giovan per anto- Battista, detto “Averara” nomasia e già segnalato, nel 1572, come “magister”. La sua formazione artistica viene fatta risalire intorno al 1565, data che compare accanto precisamente ad un ciclo di affreschi, nove stemmi posti nella seconda Averara. campata dei portici di affrescò Averara” “Giovan Battista anche la sala “Amore e Psiche” nel e a lui palazzo Morando a Bergamo vengono attribuiti inoltre gli affre- schi della sala del vicario; ma una delle sue opere più importanti, recu- perata recentemente, è la pala della Astino. Crocifissione all’abbazia di Tutto ciò sta a dimostrare quanta arte sublime si fosse manifestata nel lontano Medio fosse manifestata arte sublime si a dimostrare quanta ciò sta Tutto si famiglie che all’abilità di intere grazie Valle Alta in periodo rinascimentale Evo e nel in generazione; del pittore di generazione e il mestiere l’arte di affrescare tramandavano e migliorare, la volontà di progredire che collaborava e con comunità coesa esisteva una prati, boschi, alpeggi. offriva: ciò che il territorio e valorizzando tutto recuperando anni collocare negli locali, che possiamo da pittori erano eseguiti Gli affreschi ma erano di tutti i Averaria” “de che vengono definiti affrescanti 1.300/1600, pittori Valle. paesi dell’Alta Valle anche fuori dall’Alta che negli anni essi vengono chiamati La loro bravura è tale Trentino. in tutta la Lombardia e nel e diventano famosi che resero illustre Averara”, di di famiglie, originarie della “Val Ci fu infatti un gruppo nella pittura murale e nell’arte dell’affresco. quella piccola terra studiati e le loro note- ai Baschenis, che sono stati scoperti, di esse la palma spetta Tra Ma, qui noi non affrontiamo. con libri, mostre e convegni, e che voli opere divulgate altrettanto importanti. furono altre, forse meno famose ma accanto a esse, ce ne gli Scanardi, gli Scipioni. note famiglie che furono: i Guarinoni, Accenniamo alle più RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Bartolomeo, dottore inleggeedimedicina, Battistapittore,Giacomo dettoJacopino Dal capostipite Antonio, “Magister Antonius de Scipionibusde Averaria” nacquero La famigliaScipioni tobre dellostessoanno. stamento il20maggio1519 e lamogliesidichiaravavedovainundocumentodell’ot- Pur nonconoscendoladata della suamorte,sappiamocheilpittoredettavasuote- nell’ambiente artisticocittadino. perizie; ciòlasciaintenderecheilpittore“MastroOloferne” fossemoltoconsiderato Sono tantissimiidocumentichelonominanodopoil1480, riguardantivalutazionie copino Scipioni. scadenza dell’accordosiassociòperunaltroannoconBattista Scipioni,fratellodiJa- Nel 1477furichiestocomesocioperunannoda Troso deiMedicidettodaMonza;alla chiesa diSanMichelealPozzoBiancoesullaporta Marco. vati epubblicidialcunechiese.Ricordiamoinparticolare gliaffreschi esternialla La suacaratteristicasaràproprioquelladiaffrescare paretiefacciatedifabbricatipri- porte diBorgo Canale. lazzo comunalediBergamo edialtriedifici pubblicieglistemmideirettorisoprale Tra lesueoperepiùsignificativepossiamoammirareglistemmieallegoriedelpa- orecchie staccatedalcapoebenampie...”. capigliatura nera,sopracigliaebarbapure nerissime,boccaelabbrapronunciate, persona, conunatestagrossa sopraduespallepoderose equadrate,confoltissima Era chiamato“MastroOloferne”edescrittocome quale avevasposatol’unicafiglia Angelina. 25 anniederaresidenteaBergamo, dovelavoravaconGiorgio daSanPellegrino, del cuni anniprimadel1450perchédaundocumentoufficiale risultachenel1477aveva rara. GiacomoScanardi,figliodiGiorgio, detto“Schene”,anch’eglipittore,nasceal- Piuttosto pocosiconoscediquestafamiglia,anch’essaoriginariadella Valle di Ave- La famigliaScanardi sti affreschi checostituisconounrilevantepatrimoniostoricoeartistico. e XVIsecolo.JacopinoScipionid’Averara èilprincipalenomediriferimentoque- ci permettonodileggerel’evoluzionedellapitturadelperiodopassaggiotrailXV freschi dipiccolo,medioegrandeformato,facentiparteun’unicacollezioneche gamo, recuperatidapartedellaProvinciadiBergamo; sitrattadibennovantanoveaf- reti elevoltedell’anticomonasterofrancescano,oraSantaMariadelleGrazieinBer- Sono statirealizzatidaquesteduefamigliegliaffreschi muralicheadornavanolepa- Bianco incittàalta. Altre lorooperesipossonoammirareall’internoeall’esternodellachiesadelPozzo esterne dellecase,siglatedailorostemmidifamiglia. missionata ancheaquesteduefamiglie,chelasciaronolelorooperesullefacciate Dipinta, chesalivadalpratodellaFaraeterminavainpiazzaMascheroni,vennecom- pubbliche, sullefacciatedeipalazzidellacittàdiBergamo eprovincia.LaviaPorta be aBergamo, culminanellaloroartedifrescantiespressanellechiese,strade L’importanza diquesteduefamiglie,originarie Averara matrasferitesipoientram- Le famigliedegliScanardieScipioni Quaderni Brembani 18 166 “uomo altoebentarchiato nella RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ora chiesa delle Grazie a Bergamo 167 Un soggetto del ciclo di affreschi realizzato Un soggetto del ciclo di affreschi da Jacopino Scipioni nel convento di San Francesco, . Immagini di un ritorno ed Esteria che fu maritata al pittore Giacomo de’ Passeri di , come risulta da un come risulta Passeri di Suisio, pittore Giacomo de’ che fu maritata al ed Esteria del 1491. documento Ave- ad persona” nacque e piccolo nella Scipioni, “esile detto Jacopino de’ Giacomo, la sua stessa Battista, che esercitava il fratello maggiore Fu certamente rara nel 1470. soprattutto dopo la minore Jacopino, importante per il ad avere un ruolo professione, nel 1488. genitore avvenuta morte del di Sant’Agata, in città alta a aveva una bottega presso la chiesa In quell’anno Battista essa il giovane Jacopino poté for- è attestato da un atto di locazione; in come Bergamo, mentre, quando sa- Bergamo e farsi una formazione artistica a se imparare il mestiere belliniana in esempi di pittura veneta di estrazione Brembana, si imbatteva Val liva in Venezia. provenienti da presente nei quadri bottega, dal momento che che Jacopino facesse parte di quella È ragionevole credere novanta: precisamente nel già insieme all’inizio degli anni i due fratelli lavoravano o sagrestia nuova di Santa Maria alla volta della “cimergia” gennaio 1492 lavoravano come artista, perché sembra già avere un ruolo preminente Maggiore, dove Jacopino dipinge figure. non si conosce nulla, e poco anche delle opere Delle sue opere giovanili purtroppo perdute. “Jacopino ci appare come l’unico successive, poiché molte di esse andarono avesse una propria fisionomia, e di a Bergamo, secolo, pittore che, alla fine del XV quale livello”. padano, Trecento tradizione del definirlo l’ultimo dei frescanti della grande “Vorrei di modi, quella semplicità quella larghezza perché nella sua pittura si avverte ancora padani”, così ha scritto Franco Mazzini di visione che sono appunto dei trecenteschi nel libro Nel 1492, insieme al fratello Bat- o sa- tista. dipinge la “cimergia” grestia nuova di Santa Maria Alta. Nel 1498 Maggiore in Città realizza “anchone picte murate et ornate”, come egli stesso di- chiara, poste sull’altare di S.To- maso e San Pietro martire nella Chiesa di S. Stefano di Bergamo; per questo lavoro riceverà 35 ducati d’oro. Nel 1503 Jacopino dipinge le armi dei rettori Do- menico Contarini e Pietro Mar- cello e nel 1505 esegue delle pitture nella cappella di San Mar- co presso il Convento di San- t’Agostino, per le quali riceve metà del compenso e solo il 6 marzo 1506 ne riceverà il saldo. Il giorno 8 marzo 1507 Jacopino si accorda coi fratelli Giovanni e Paolo Cassotti de Mazzoleni cir- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA voro fattodamolti dinoinelcatalogarele operepittoricheancorapresenti -ovvia- l’uomo edeltempo -affreschi esterninell’AltaValle Brembana Il 29giugno1985ad Averara sitenneunconvegno perpresentareillibro meno quarant’anni. l’Immacolata Concezione;egli ebbeunruolorilevantenell’ambienteartisticoperal- comprensione, seguendole direttive dellaconfraternitafrancescanadiBergamo del- La suaartepiacquemolto, rappresental’alfabetizzazionereligiosa,diimmediata rie diaffreschi perlasuacappellainSanta MariadelleGrazie. era, inquelperiodo,unadellefamigliepiùricchediBergamo, glicommissionòlase- che lafamigliadiPaoloCasottideiMazzoleni, che abitavainviaPignoloed tem”. in quellostessoannoeglisidichiara zione dellamoglieOrsola,dopoaversuperatolapestenel 1529;neltestamentodettato ancora vivo.Jacopinomuorenell’ultimoquadrimestredel 1532,secondoladichiara- de unabottegaimprecisata,disuaproprietà,aGiacomo Quarenghiedèsicuramente Da unattorogatodalnotaio Alessandro daSanGallorisultachenel1532Jacopinoce- ma alavorofinito.(SitrattadellaPalaoggiconservatanella chiesadiSanPancrazio). è l’unicaespressamenteindicata).Ilcompensovienepattuito in200libbre,salvosti- t’Alessandro Maggiore,un’anconaconla Vergine, ilBambinoequattroSanti(Esteria de Mutio,adipingereeconsegnareentroil1°agostosuccessivoallachiesadiSan- la chiesadiSanDomenicoalFortinoe,nellostessoanno,siimpegna,conGiacomo Nel 1529JacopinovienepagatoperundipintoeseguitonellacappelladellaCrocenel- drea Aregazzoli. me risultadaunadichiarazionedellamoglieOrsolanell’attorogatodalnotaioG. An- d’altare nellachiesadiSanLeonardoenellostessoannovienecolpitodallapeste,co- Nel 1528esegueduestatuedacollocarenellacappelladelCorpusDominielapala ceria diSanGiovanniinCittadellaperlapitturadellachiesa. due maschietrefemmine.Nellostessoannofauncontrattoconisindacidellafabbri- con duebotteghecheaffitta edècapofamigliaconacaricolamoglieecinquefigli: Nel 1526risultacheJacopinopossiedeunacasanellaviciniadiSant’Agataeun’altra sandro inColonna. pletare ladecorazioneinterracottadellaCappelladelCorpodiCristoSant’Ales- Grata inter Vites”; nel1523vieneincaricatodallascuoladelCorpodiCristocom- Nel 1517Jacopinovieneindicatodall’estimocatastalecome“abitanteinviciniadiS. mente identificabiledelcomplessoconventualeagostiniano. per l’esecuzionediduefigure“Sant’AmbrogioeSant’Agostino”inunpuntodifficil- pioni intornoallapiazzanelmaggiodel1510;nellostessoannoJacopinovienepagato Nel 1511 vienefattaunarelazionedistimasulleventisetteinsegnedipintedalloSci- Apollonia eDefendente”. un contrattoconPietroMartireRotaperl’esecuzionediunaPalai“SantiLorenzo, affreschi con“StoriedellaPassionediCristo”nellaChiesa Trinità. 1509stipula Nel 1508JacopinofauncontrattoconlaScuoladeiDiscipliniperl’esecuzionedegli Domenico Petengi. como Scanardi, Antonio Boselli,entrambianch’essioriundidella Valle di Averara e nella cappelladella Trinità dellaChiesadiSantaMariadelleGrazie;arbitrisonoGia- ca ilcompensoaluidovutoperlepittureeseguiteedacompletareneimodipattuiti, Quaderni Brembani 18 Per capirequantofossealtalaconsiderazionedellasua pittura, bastaricordare “bonaeque memoriae” 168 ma , cheraccoglieva illa- “corpore languen- I segnidel- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 169 Affresco restaurato a Ca’ Berer di Mezzoldo Berer a Ca’ restaurato Affresco mente non tutte in accettabile stato di conservazione - sulle facciate esterne di case, - sulle facciate stato di conservazione tutte in accettabile mente non del nostro territorio. sui sentieri santelle dislocate e nelle innumerevoli stalle, porticati ammiravano e ve- nostre generazioni modesti, ma che le murali, a volte Erano dipinti fonti del loro gli alpeggi e i boschi, per raggiungere lungo il loro peregrinare neravano lavoro. e censito, in tutta fattura, presente, di buona o media artistico, opere Il patrimonio dipinti su corrispondente a 350 affreschi risultò davvero notevole: l’86% Valle l’Alta mentre il restante 14% ri- della dimensione di 1.763 metri quadrati, proprietà private e 382 paese dei frescanti, i dipinti coprivano Averara, Solo ad guarda edifici religiosi. ripristinate, da privati o enti 1985 ad oggi alcune opere sono state metri quadrati. Dal ben poca cosa. vari, ma rappresentano prefissati, chissà che me- avesse dato i frutti che ci eravamo Se il convegno sopracitato ed i sentieri costellati di san- oggi le nostre contrade ben affrescate raviglia sarebbero telle ben tenute. ma si sperava che negli faceva portatore d’arte veniva quasi deriso, Chi a quei tempi si che la storia ha i suoi corsi cambio di mentalità, perché sappiamo anni si verificasse un le nostre opere artistiche per mantenere vive le e ricorsi ed è importante non perdere nostre origini. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA F di tra editoriaepolitica novità Giuseppe Ambrosioni, in cuiaigrigionesi appartenevala Valtellina (perquasitresecoli, dal1512al1797)ed da unaparte,il ducatodiMilanoelaSerenissima di Venezia dall’altra.Eranoitempi circospetta creatività,inquesta terra-cuscinettotranordesud:glisvizzeriibavaresi rivo delcicloneBonaparte) per agireliberamente,chesignificaancheconordinata e te lecondizioni(cheiposchiavini hannodifesoconmetodoeintelligenzasinoall’ar- cento, purnelpienodelconfronto bensostenutotracattolicieriformati,sieranocrea- ché ineffetti haportatolucenuovanellaliberaterradiPoschiavo.Qui traSeieSette- 1742-Sandersdorf 1815).LastoriografiacitailBaronecome “illuminato”unpo’ per- Poschiavo, neiGrigioni,latipografiadelBarone Tommaso DeBassus(Poschiavo nella secondametàdel‘700,perl’esattezzadal1780ad almenoil1787,hadirettoa Di luisinoramagarinonsisapevatantissimo,macertamente quelcheconta.Ossia 1788 dopogliannidiPoschiavo. menti nuovi,relativisoprattuttoallasuaattivitàsuccessiva alritornoaBergamo nel Giuseppe Ambrosioni daBranzi(oCarona),masoprattuttosiaggiungonoalcuniele- ciando leduefonti,sitrovaconfermadiquantogiàsapeva sullafigurael’attivitàdi lotti hascrittonellasuafondamentale contemporanee aglieventi,lacuivaliditàèoltretuttoconfortata daquantoBortoloBe- cre, madonneesanti.Sampietrohaindagatodaparsuo nuovefontidiprimamano, revano villaggiecontradeperappuntoriprodurresuimuridicasecappellescenesa- professione equindi,secondol’usodeltempo,“magistrivagantes”,pittorichepercor- nascita), maanchedialtridue Ambrosioni della Val Brembana.Eranoaffrescatori di bergamasche GiuseppeRavelli,Bergamo 1832-1897,indicaCaronacome luogo di bani 12del2014)natoaBranzi(maqualcuno,comeilbibliotecarioestudiosodicose l’Ambrosioni stampatoreaPoschiavo(dicuigiàcisiamooccupatisuQuaderniBrem- stesso MarcoSampietro,insegnanteestorico,chegiàs’erainteressatononsolodel- bienti romaniedaunapiùprevedibilecomeLugano.L’indagine ècondottadaquello ed eccoaggiungersinotizienuove,provenientidaunafonteinsospettatacomegliam- Di Giuseppe Ambrosioni sulpianostoricosisanonmolto.Malericerchecontinuano nato aBranzi(oCarona) edattivoprimaaPoschiavo,neiGrigioni,epoiBergamo. Quaderni Brembani 18 Dalmazio Ambrosioni Roma eLuganorilancianoprecisano l’attivitàdellostampatore elibraiodel‘700, u ilprimoastampare l’edizioneitalianadelWerther diGoethe.Nuovidocumentia Storia diBergamo edeiBergamaschi 170 . Intrec- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 171 Copia originale del Werther di Goethe stampato da Giuseppe Ambrosioni a Poschiavo, 1782 Ambrosioni di Goethe stampato da Giuseppe Werther Copia originale del Gli anni di Poschiavo Gli anni di dei so- Barone anche con tessuto le lodi del dopo aver Ambrosioni, Dunque Giuseppe la cugina Costanza De una certa vena poetica, ed averne sposato netti confermando prima viene chiamato nasce nel 1771 il figlio Bernardo, Gaudentiis, e dal matrimonio personalmente per vari an- tipografia poschiavina poi la dirige come stampatore nella sul fronte politico. Doveva variamente impegnato soprattutto ni, essendo il Barone di altri possibili ere- terre e gli interessi in Baviera sia dall’attacco curare e difendere le massonica del Barone. Mas- del Principe, allarmato per l’attività di che dalle ritorsioni una modernizzazione sul volendo principalmente promuovere sone per nobili intenti, modernista destava più scolastico, anche se questo suo impegno piano pedagogico e lo spalleggiava aperta- e nella Corte. L’Ambrosioni di un sospetto nell’aristocrazia di libri il nord ed il sud, pun- di collegare attraverso la stampa mente nel suo disegno e quindi anch’essi sospetti presso l’autorità co- tando naturalmente su titoli coraggiosi anche lui, l’Ambrosioni, figurava tra gli che Tanto stituita, sia civile che religiosa. per cui, quando le cose volsero al peggio per il adepti dell’Ordine degli “Illuminati” i poschiavini erano i più vicini e interessati a una buona convivenza, tanto che il Ba- buona convivenza, e interessati a una erano i più vicini i poschiavini Traona, come di territori valtellinesi Poschiavo, anche oltre che di rone fu Podestà Tirano. sino a la sua influenza estendendo RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA sere riconosciutacomeriferimentoancheperle lebre (diffusa maanchecensurata)pervaridecennisullascenaletteraria,tantodaes- E lasuaedizione,sullatraduzionedaltedescodelmilaneseGaetanoGrassi,èstatace- per averstampatoprimoinlinguaitaliana svolse egregiamenteilsuoruolodistampatore.Èricordatonellastoriadell’editoria Storicamente sonoquindiprovatealmenotrecose.IntantocheGiuseppe Ambrosioni Gaetano Donizetti. terà MaestrodicappellainS.MariaMaggioreavendotragliallieviancheuncerto tra unprimosoggiornovenezianoequellodefinitivoaBergamo, SimoneMayrdiven- biltà diBergamo alta(inparticolaredalcontePesenti)propriodall’Ambrosioni.Poi, lo stessoperiodoancheSimoneMayrintrapreselastessastrada,introdottonellano- Brembana maaBergamo doveloindirizzavanoicontattiegliinteressieditoriali.Nel- centinaio dititoliregolarmenteannotati,perritornarenellaterrad’origine:nonin Val È accertatocheGiuseppe Ambrosioni lasciòPoschiavodopoaverstampatooltreun biliare, isuoibenieilfuturodelcasato. mani dell’Ambrosioni,avendoaltrepreoccupazionibenpiùserieperilsuotitolono- L’atmosfera sierafattapesante,ilBaronecostrettoalasciarelastamperianelle protezione delBaroneeanch’egli“illuminato”. mone Mayr, chenelfrattempodallaBavieraeragiuntoaPoschiavo,anch’eglisottola vere tuttelesueterre),siaggravaronoancheperGiuseppe Ambrosioni eilgiovaneSi- Barone (chepoiseppeabilmenteriguadagnarsilafiduciadelPrincipediBavieraeria- di SimoneMayr. Logico checontinuasseafarelostampatore ocomunquesioccupas- delle suevicende aBergamo dopoil1788,quandovi èarrivatoehafavoritol’arrivo è chepocosisapevasiadel versanteitalianodelperiodoincuieraaPoschiavo,sia via Mattume,oggiSant’Alessandro) unitamentealfiglioBernardo.Ilterzoelemento militanza neiFranchiMuratori dellaLoggiaBergamasca (cheaveva lapropriasedein nica. A Poschiavotragli“Illuminati”delBarone DeBassus,epoiaBergamo conla mente quellaculturapre-illuministica cheinterpretòancheconl’appartenenzamasso- per lasuaindoleliberaeunpo’ avventurosa)Giuseppe Ambrosioni sostenevaaperta- In secondoluogoèaccertatochegrazieall’amiciziacol BaroneDeBassus(eanche Il ritornoaBergamo de BassusMengottiaPoschiavo. volume settecentescoèattualmenteespostoinunasala al secondopianodelPalazzo diario fittiziodiunsuicidanonerainfattiritenutouna lettura edificante.Ilprezioso maggior partevenneacquistataedistruttadalleautorità ecclesiastichelombarde.Il dall’Ambrosioni 237annifa.Sitrattadiunadellerarissime copierimaste,poichéla 12.000 oggettiedocumenti,sièdotatodiunesemplareoriginale del Werther stampato Ebbene, dueannifailMuseodiPoschiavo,chedispone diunacollezionequasi Basilea; nel1808aBasilea,LivornoeFirenze; nel1827dinuovoaBasilea dal momentocheebbenumerose riedizioniidentichenel1800aMilano;1807 te sullaculturaletterariaitalianadellafinedelSettecentoedell’iniziodell’Ottocento, Dadò aLocarnohascrittocheproprioquell’edizioneebbe“ nio, nell’edizioneanastaticapubblicatanel2001nellacollanaPGIeditada Armando figura delBarone,sullastamperiaesull’Ambrosionicheladiresseperquasiundecen- scolo. LoscrittoreestoricoposchiavinoMassimoLardi,chetantohaindagatosulla Quaderni Brembani 18 172 I doloridelgiovaneWerther Ultime lettere diJacopoOrtis un influssononindifferen- di Goethe. ”. del Fo- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA , gli Barel Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Un giorno (1794?) pervenne al li- 173 ”. Il frontespizio e il testo sull’Ambrosioni dell’Antologia romana del 1781. romana dell’Antologia e il testo sull’Ambrosioni Il frontespizio inquisitori disposero che non fosse permesso, né a lui, né a qualunque altro libraio, di permesso, né a lui, né a qualunque altro che non fosse inquisitori disposero e licenziati. Difatti il stati prima debitamente riveduti libri che non fossero vendere libri alle di sottrarre secondo quel che scriveva il Corner poco dopo, procurava Barel, qualche perso- dei funzionari veneti, depositandoli occultamente presso perquisizioni e non a Ambrosioni; il libraio Specialmente sospetto era poi sempre na di riguardo. mutamenti del 1797. parte cospicua nei difatti era destinato ad avere torto, perché di lui, quindi, nel maggio 1795, veniva sequestrata un’opera francese, intito- Presso contrarie lata ‘Le passe partout de l’Eglise Romaine’, siccome contenente massime e al buon costume alla religione se di libri: quello era il suo mestiere da un paio di decenni; prima di Poschiavo aveva se di libri: quello era il suo mestiere da di Brescia. Vescovi lavorato preso la stamperia notizie era dovuta anche al fatto che a Bergamo In questo secondo caso, la scarsità di divenne molto più prudente rispetto alla “libera” Poschiavo: lo Ambrosioni Giuseppe della situa- e ancor di più l’effervescenza consigliava l’ambiente politico e religioso politico e il variare delle attenzioni che at- zione, con continui ribaltamenti sul fronte di libraio. Serve una prova? Eccola co- tirava su di sé con la “pericolosa” professione sua Storia. “ me la racconta Bortolo Belotti, nella destinata fuor dal di libri: essa non fu aperta, sol perché una cassa Ambrosioni braio con documenti di provare ingiunto all’interessato fu però territorio della repubblica; fuori dallo Stato. In occasione della recapitata che la cassa era stata effettivamente era solito trasferirsi il libraio milanese ndr), alla quale fiera (di Bergamo RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA - Il 5agosto1797Giuseppe Ambrosioni vienenominatodalBonapartetraicittadini - Il21maggio1797suproposta delcittadinoGiuseppe Ambrosioni, dalibraiodiven- - Nell’aprile 1797 il libraioGiuseppe Ambrosioni èfrai 3 supplentideltribunaleper vello inunperiodotraipiùcomplessidellastoriadiBergamo. che politiche.Ecconediseguitoalcune,aconfermaun impegnopoliticoadaltoli- e deiBergamaschi -Giuseppe Ambrosioni negliannidiBergamo ricoprìdiversecari- Per lacronaca-equicisoccorreancoraBortoloBelotti con lasuaStoriadiBergamo L’attività politica tra laLombardia,einparticolareBergamo, eiterritoridellaSvizzera. suona aconfermadell’intreccio,attraversol’editoria,di vicendeculturaliepolitiche parte diGiuseppe Ambrosioni inqueldiBergamo dopoilsuorientroinpatria”. Ilche sione Sampietro:“Eccoattestatal’apertura,primasolo supposta,diunalibreriada di estere edizioni,dellequalisitrova attualmentealpossesso ti, echedimanoinsiandranproducendo, maancoradiuncopiosofornimento zio librarioinBergamo, chesaràfornitodoviziosamentenonsolode’ capigiàprodot- Ambrosioni LibraioeStampatore inPoschiavone’ Grigionihaeretto unnuovoNego- Sampietro. Questol’Avviso riportatosulnr. 30 del28luglio1788:“ cazioni contribuìalladiffusione inItaliadelleideedell’Illuminismo”comeindica mo settimanalestampatoaLuganodallatipografia Agnelli, “checondiversepubbli- Un secondodocumentoètrattodalle“ d’azione nelladiffusione delleideeilluministiche”. solo lesuespiccatedotitipografichemaanchequalitàimprenditorialiediuomo scambi tranordesud,eglidivieneunpromotoreculturaledialtolivello,rivelandonon salto diqualità:dasemplicelibraiodeditofinoal1780auncommerciolibricon giustamente annotacheconquestoprogrammal’Ambrosioni“sembraaverfattoun libri ancora,cheperlaviadelcambiononsipotessero conseguire ricchire ilsuofondacodilibrid’ognimanieraedaprire unastradad’introdurvi altri proprie edizionipotràpiùfacilmente,usandodeisoliticambipraticatidall’arte,ar- questo primoManifestoneseguìunsecondo,efficace “ nazioni facilitavameravigliosamentel’impresa devolmente leloro pregevoli edotteproduzioni. Ilsitopostosui confini d’ambeduele sommamente plausibile,perché alleduenazioniporgeva imezzid’acquistare vicen- era dipermutare libritralaGermaniael’Italia;disegnochepareva insemedesimo Rezia, dovepartitodaBergamo suapatriasieraaccasatoestanziato.Ilsuodisegno pose annisonoconunManifestocommercio librarionelluogodiPoschiavonella “Invito librario”einformache“ andava irrobustendolasuaattivitàaPoschiavonellastamperiadelBarone.Siintitola guardanti l’Ambrosioni.Ilprimoètrattoda Marco Sampietrosièsoffermato inparticolaresuduedocumentisinorasconosciutiri- Due nuovidocumenti Quaderni Brembani 18 va isuoipresidenti, cherimanevanoincarica 3mesi,unofuG.A. che assumono l’amministrazionedeldistretto diBergamo: laMunicipalitànomina- zio suglioli,tantonazionali che stranieri. tato amministratoregenerale dellacameradellefinanze,vieneabolitoqualunqueda- i delittidilesanazione,dopo l’insurrezioneinvocandoSanMarco. lo stampatore elibraiosig.Giuseppe Ambrosioni pro- Nuove didiversecortiepaesid’Europa 174 Antologia Romana ”. L’Invito romanoindicapoichea perché, colbeneficiodelle ”. Commentaconpreci- del 1781,quandosi ”. MarcoSampietro Il Sig.Giuseppe ”, ilpri- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA le luminose Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ed enumera 175 in occasione della consegna delle bandiere ai giovani in occasione della la Tipografia Menghini rappresentata da Michele Menghini da Menghini rappresentata Tipografia la del nostro augusto Re ed Imperatore de’ Francesi de’ Re ed Imperatore augusto del nostro Il presidente del Museo poschiavino, Paolo Raselli e lo sponsor dell’operazione, del Museo poschiavino, Paolo Raselli e lo sponsor Il presidente dipartimento del Serio 15 Consiglieri, di cui 5 per il consiglio dei seniori (senatori), per il consiglio dei di cui 5 del Serio 15 Consiglieri, dipartimento tra i quali Bernardo quello degli juniori, e 10 per Ambrosioni, Giuseppe tra i quali Ambrosioni. periodicamente che si rinnova a capo una presidenza, membri, con nale di quaranta gennaio 1802 al 1806, due successivamente chiamati, dal 25 e alla quale vediamo volte GA. tazione imprese dell’Eroe del secolo dell’Eroe imprese raccomanda per la distribuzione degli aiuti ai Cisalpini rifugiati in Francia. raccomanda per la distribuzione degli che formano la Guardia d’ del viceré principe Eugenio. che formano la Guardia uffici del giudice di pace, della municipalità e dell’ospedale militare. Anche la popo- militare. di pace, della municipalità e dell’ospedale del giudice uffici distruggendogli Ambrosioni, era insorta contro quel viceprefetto lazione di Clusone morte; ma il viceprefetto era riuscito a nascon- tutti i mobili della casa e minacciando era provvisoriamente a Lovere; e il suo ufficio dersi nella parrocchiale e poi a fuggire che godeva della pubblica fiducia. stato assunto da Giovanni Battista Carrara-Spinelli, - Il 9 novembre 1797 vengono chiamati a far parte della Repubblica Cisalpina per il della Repubblica chiamati a far parte 1797 vengono Il 9 novembre - comu- classe, con consiglio è comune di prima Bergamo Repubblica Italiana Colla - era presidente l’Ambrosioni. - 1804, della municipalità - un discorso di esal- della Municipalità, pronuncia Il 26 maggio 1805 GA, presidente - 30.10.1799, Marsiglia, lettera di Ambrosioni Giuseppe a Mascheroni Lorenzo. Si Ambrosioni 30.10.1799, Marsiglia, lettera di - - Il 22 aprile (1814) vi era stata una sommossa a Trescore, col saccheggiamento degli col Trescore, una sommossa a Il 22 aprile (1814) vi era stata - RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA T di personaggi illustri La famigliaCalvidiPiazzaBrembana: Girolamo Dottor Girolamo Calvi fra glialtri:Girolamo,Santo,GiovanniBattistaeMarco. mè dellefonderiechefornivanoarmamentiall’esercito. Dallalorounionenacquero Da e doveavevapersoilfratello Attilio, quasi lorichiamasse. il 16settembre1920,precipitandosull’Adamello,làdoveerastatocomandantealpino conflitto mondiale,“ Natale, eroedellaGrandeGuerra,unicosuperstitedeiquattrofratelliche,tornatodal sua stirpediramatasinelcorsodeisecoli,siestinsenellapartemaschileconilcapitano Cantone SanFrancescodiLennaposelapropriadimorainPiazzanelXVIIsecolo.La calini, perdistinguerlodanumerosialtridellastessafamiglia)che,trasferitosidal Il ramochequiprenderemoinconsiderazionepartedatalBartolomeo(dettodeiBo- de considerazionelafamigliaCalvidiPiazzaBrembana. 3 Ulteriori notizierelativeaquestopersonaggio sipossonoapprendereda unarticolodiRobertoBoffelli 2 FigliadiGiovanniBattista Villa d’Almè,possidente 1 Natale(1777-1854)chequidefiniremo senior, perdistinguerlodaquelNataleingegneresuonipote. Ulte- musicista ecompositore SimoneMayr, proprio perl’affinità intellettuale ecaratteria- grande personalità,sempre combinataad unagenuinasincerità,fuamicodelgrande unità diartiepensiero, nefauneccezionale interprete delproprio tempo.Uomodi marono laculturadell’800:suastatura dierudito,checoncepivalaculturacome locale epatriota.“ dell’Ateneo diBergamo, fuunprofondo conoscitoredellapropriaepoca,storia naggio coltissimo.Giurista,musicistaemusicologo, filosofo eletterato,membro Camozzi Santo Quaderni Brembani 18 pubblicato suQuaderni Brembani9- Anno 2011. no 2010curatodaGiacomoCalvi. riori notizieriguardantiquestopersonaggio sipossonorilevareinunarticolosuQuaderniBrembani8- An- Roberto Boffelli Bartolomeo che alivellonazionale,conlefiguredeglieroiciQuattroFratelli,meritaunagran- ra lefamigliechehannoillustratoPiazzaBrembana,la Valle edèconosciutaan- e GiacomaCalvi,natoaPiazzal’1gennaio1777ilqualesposòCeciliaSavina 2 3 , esponentediunafamigliaborghese chepossedevafral’altroa Villa d’Al- battezzato ancheconinomidiGiovanni,GiacomoeMaria, fuunperso- , tralasciandovariesponenti,sigiungea Egli nonfusolamenteunodeitantisingolaripersonaggi cheani- vivo fuori,mamortodentro e Giacomo Calvi (1801-1848) 176 ” comedicevalagente,persevita Natale 1 (senior), figliodi RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Girolamo Calvi Girolamo 177 ”, do- edita nel “Di Gio- , inviato dal Calvi il 7 , inviato dal Calvi il Tabella di qualificazione Tabella curriculum vitae ”. Questi alcuni giudizi espressi dal dott. alcuni giudizi espressi ”. Questi Prospetto redatto da Girolamo Calvi dei segni tipografici usati per la stampa della musica la stampa della tipografici usati per Calvi dei segni da Girolamo redatto Prospetto cumento autografato, che oggi definirem- cumento autografato, mo di Finan- ottobre del 1834 all’’Intendenza ottene- al fine di Veneto, za del Lombardo da Mantova a Berga- re un trasferimento più salienti della mo, si rilevano le notizie sua vita. di Natale e di Savi- Girolamo Calvi, figlio a Piazza il 13-10-1801. na Camozzi, nasce di studi ginnasiali e Fa il regolare corso poi segue gli studi di Giurisprudenza Di- all’Università di Pavia dove ottiene il ini- ploma di Laurea il 17-8-1826. Subito lo zia la pratica legale per un anno presso sposa la giovane Domenica Mariani, Biscemi a Milano. Il 27-12-1829 studio dell’avv. darà quattro figli: Eugenia nata a Mantova nel nobile Malacrida, di Morbegno, che gli 1938, Paolo nato nel 1842, Ida nata nel 1843, 1831, Maddalena nata a Morbegno nel alla tutela di don Marco età, vennero affidati che alla morte del padre, tutti in minore parroco di Gazzaniga. Calvi, fratello di Gerolamo, al tempo le Introduzione Pelucchi nella Pierangelo da lui curata, critica dell’opera, Calvi” di Girolamo vanni Mayr Donizet- della Fondazione 2000 per conto ti. Dalla “ RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA struzione avvenuta nel1845. dicazioni erettifiche delmaestrodott.Girolamo Calvi,chesarannoseguite nellaco- chiesa, il2giugno1844,sulprogetto elarelazionedelBossisonoriportateprecisein- chiale diPiazzolodàincarico ad Adeodato Bossidicostruireilnuovo organo perla Valtellina dalfonditoreGiorgio Pruneri. Ancora, quando laFabbriceriadellaparroc- lamo Calvi musicale. Cosìil4luglio1841 aMezzoldo“ Anche nellasua Alta Valle il Calvimetteafruttopoilasuacapacitàepreparazione todi ecaratteridelloscrittobiografico. tobiografia Il 28agosto1845all’AteneodiBergamo Girolamopresental’opera“ scolo illustrativodiuninteressantegiocodatavoloinfamiglia. medie perilteatrodeiburattinie“ versatilità sinotanoanchenellepubblicazionidicarattere leggero,comealcunecom- la cuiinvenzioneilCalviricevettetantiriconoscimenti. La capacitàletterariaelasua gna. InquestaletteraGirolamotrattadiunaefficace formastenografico-musicaleper si presentavacomeilsempliciotto,“bortolino”, diceva lagente,dellamonta- “ aveva scrittoaltritrattatiperRicordi,daltitolo“ li coniltitolo“ l’editore della“GazzettaMusicalediMilano”,sullaqualepubblicaunaserieartico- partecipare allavitaculturalediMilano,dovestringeamiciziaconGiovanniRicordi, Scarpe (edificiopoitrasformatonellastazionesuperioredellafunicolare),perpoter ne dalconteGiacomoClementeSuardo,postanell’attualePiazzadelMercatodelle Da pensionato,GirolamolasciaspessolasuacasadiBergamo, messagliadisposizio- di Bergamo, dicuiluisaràPresidentedal1823al1826. gnerà alragazzopoveroGaetanoDonizettiel’Ateneo,sededellafamosa Accademia ficio sededelleLezioniCaritatevolidiMusica,cheeglifondanel1805edoveinse- la suavitasisvolgetraCappelladiSantaMariaMaggiore,cuièdirettore;l’edi- leva aPariginel1805,pervenire1803efinoallamorte1845,Bergamo dove proposte aluigiuntedallecapitalieuropee,compresaquelladiNapoleonechelovo- unire ilClassicismo Viennese conilRomanticismo.Ilmaestroavevarifiutatomolte Maggiore diBergamo dal1803.Compositoreteatrale,lamusicadiMayrriescead Mayr (MandorfdiBaviera1763-Bergamo 1845),maestrodicappellainSantaMaria Amante dimusica,buonmusicistaluistesso,GirolamoèamicodelmaestroSimone solo 12annidiservizio,laquiescenza,concessadefinitivamentel’annosuccessivo. riservatogli, cadeingravemalattia,tantoseriadafargli otteneredal14.1.1939,dopo verno Austro-Ungarico, èinvisoaisuoi superiori.Fortementecolpitodaltrattamento gamo epoiaCremona,doveperò,vistelesuesimpatiepolitiche,noncertoperilGo- ze aMantova,dovesarànominatoUfficiale. Sulfiniredel1837vienetrasferitoaBer- ve conosceràlasuafuturamoglie.Nel1831èinviatopressol’IntendenzadelleFinan- ne mandatoacoadiuvarel’IspettoratoDemanialediMorbegnodal22-11-1828, làdo- delle Tasse aMilano. Assunto perlesuecapacitàel’integerrimocomportamento,vie- no Lombardo Veneto. Perunannofapraticantatopressol’I.R.Direzionedeldemanio va un’intensavitaculturaleadunabrillantecarrieraqualefunzionariodell’I.R.Gover- Girolamo, chesierainseritoaMilano,nell’ambienteintellettualedell’epoca,associa- Quaderni Brembani 18 Lettera aMarco BeccafichidiBartolomeo Montanello ” collaudailnuovoconcerto dicampane,intonoElafà,fuseaGrosio ”, unimportantemanualeutilepergliscrittori,dovesitrattano criteri,me- Cicalate diGirolamo Calvi La guerra,giocodiNapoleoneBonaparte 178 ”, chetrattanotemiecriticadimusica.Già il professore dimusica,maestro dr. Giro- Intorno alloscrivere lamusica ”, ridentepseudonimo,incui La modernaau- ”, opu- ” epoi RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA ”. Elogio a Si- ”, ma le sue Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ”, opera scritta veloce, Fatti bergamaschi nella ri- Fatti bergamaschi Di Giovanni Simone Mayr Di Giovanni Simone dilettante di musica 179 ”, fatti narrati in una veloce e interessante pubbli- ”, fatti narrati in una veloce e interessante La Musica sacra di Simone Mayr ”, dove pubblica la parte conclusiva dell’opera che l’aveva qua- parte conclusiva dell’opera che l’aveva ”, dove pubblica la ”, letto in occasione della solenne commemorazione tenuta all’Ateneo il della solenne commemorazione tenuta ”, letto in occasione Giornale di Bergamo si interamente assorbito fino ai primi mesi del 48, il “ si interamente assorbito mone Mayr 27 agosto 1846. di capo redattore del nuovo il dott. Girolamo assume la carica Nel marzo del 1848 “ il maestro e per sottolineare la l’aveva così preso e per l’amicizia con che L’opera capitoli sui fogli della Gaz- musica, venne pubblicata per singoli grandezza della sua e 48. Il volume unico verrà pubblicato solo nel- zetta Musicale di Milano, tra il 1846 completi di critica storica e documentale, a cu- l’anno 2000, unificando i vari capitoli, Pelucchi, per conto della Fondazione Donizetti. Angelo ra di Pier poi nel 1848 a cura della tipografia Giuseppe Dell’amico maestro, il Calvi pubblica Chiusi di Milano l’opera “ Marietta, potesse proporre, quasi come da catalogo, l’acqui- perché la figlia di Mayr, del Conservatorio di Milano, cosa che però sto delle opere del maestro alla Direzione non avvenne. Cinque giornate di Milano; Girolamo si schie- Nel marzo 1848 scoppia la rivolta delle e a cura della tipografia Paolo Crescini ra completamente contro il governo asburgico particolareggiato nei “ pubblica un resoconto di Bergamo, Il 30 giugno 1846 su incarico della Deputazione Comunale di Piazzatorre, redige il redige Comunale di Piazzatorre, della Deputazione 1846 su incarico Il 30 giugno parrocchiale fuse della chiesa concerto di campane collaudo per il nuovo verbale di Gio. Crespi di Crema. dalla ditta Fondi in una la zona ad olio raffigurante un bel quadro poi, si può ammirare Piazza, A datata 3 luglio gregge, con la dedica, e il piccolo arcadica con la pastorella scenografia se- Andrea Marenzi, paesaggista dell’artista pittore maestro da parte 1846, al nostro di cui ci ha la- Valle, Ronzoni, in quei giorni in visita dell’Alta guace del grande Pietro stato ospite del Calvi. Dopo di ambienti e paesaggi e che era sciato interessanti disegni Girolamo gli dedica lo scritto “ maestro Simone Mayr, la morte dell’amico del marzo 1848 voluzione lombarda ci ricorda come una grande schiera di patrioti cazione di Isaia Bonomi di Serina che da un frate che aveva lasciato il convento di Serina, guidati tra gli altri bergamaschi, che fu sfonda- Tosa, austriaca a Milano: la Porta assaltasse l’ultimo baluardo di difesa Vittoria. Porta ta, la resistenza vinta e da allora rinominata sulla Gazzetta Musicale Ricordi la serie conclu- Il 5 maggio 1848 Girolamo pubblica Mayr. siva dei capitoli sulla vita e le opere di il fatto procurò se- così poi anche Bergamo; Il 9 agosto Milano capitola sotto l’Austria integerrima come ex funzionario pubbli- ri problemi a Girolamo e solo la sua condotta di Milano gli evitarono la carcerazione. Girola- co e la conoscenza di nobili famiglie nella solitaria Piazza, dove purtroppo, nella sua e rientra mo lascia la casa a Bergamo il 26 set- casa, che era diventata il momento sereno dei ricordi, a soli 47 anni muore tembre 1848. Come musicista il dott. Girolamo si definiva spesso “ composizioni erano altro che amatoriali. Il suo materiale musicale, raccolto presso la sua composizioni erano altro che amatoriali. Il suo materiale musicale, raccolto presso Angelo Mai, inserito nel abitazione, è stato donato dai suoi discendenti alla Biblioteca “Fondo Lina e Rosa Calvi”, dal nome delle due discendenti donatrici. Dalla documenta- per zione si può comprendere quanto la musica del dott. Girolamo Calvi sia interessante, la tecnica vocale e strumentale solida e di gusto pieno, acquisito dai grandi musicisti. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA REQUIE EGLORIA -LA PRESENTECONSACRA” CATO AI VIVI IL 2MAGGIO 1854-UNFIGLIOINVOCANDOGLIDALL’ALTO PACE - STO NELLECOSECOMUNI-PADRE AFFETTUOSO -SEVEROMA AMANTE -MAN- GRATITUDINE -DOVERE A SANTO CALVI FUNATALE -REGGENTESOBRIOGIU- Quaderni Brembani 18 nel cimitero diPiazzaBrembana Lapide sepolcralediSantoCalvi Don Marco Calvi inundipinto di Girolamo Calegari (1875) 180 Il 10maggio 1860 vienenominatoed Rinunzia il13 luglio1860. un bellissimostatod’anime nel1848. rassi (1853),ilquadrodelCoghetti ed 31 maggio1847.Realizzòl’organo Se- ga (1847-1860)nominatoed investitoil ria Assunta eSant’IppolitoinGazzani- Diventa ilsecondoparrocodiSantaMa- candidatura, nonènominato. tanti dellaparrocchiasostenganolasua naio 1845conunapetizionemoltiabi- chia diSanMartinoesebbeneil22gen- Il 10maggio1844concorreallaparroc- tobre 1843funominatoeconomo. tore epredicatoreaSanMartino,il3ot- te nel1836.Dal1836al1847ècoadiu- dall’arciprete Mocchi.Divienesacerdo- nomi RoccoeMariail29dicembre bre 1813,evienebattezzatoancheconi Nasce aPiazzaBrembanail10novem- Don Marco così loricorda: glia nelcimiterodiPiazzaBrembana, Una lapidepostanellacappelladifami- di identificareilluogodoveubicati. dati sinoaigiornid’oggiepermettono alcuni toponimichesonostatitraman- Interessante notareinquestidocumenti, costituiti dafabbricatieterreni. mobili inComunediPiazzaBrembana, 1853 risultapossessoredisvariatiim- In uncertificatod’estimodel30aprile politico. viene descrittopossidenteedeputato In unalicenzadiportod’armidel1846 gio 1854. ri, muoreaPiazzaBrembanal’11 mag- 6 marzo1803sposatocon Angela Chia- na Camozzi,nasceaPiazzaBrembanail Figlio diNataleeMariaCeciliaSavi- Santo Calvi (1813-1876) (1803-1854) “PER AFFEZIONE - “PER AFFEZIONE RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA ” Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni . [...] Copertone ora roccolo L’ingegner Natale Calvi L’ingegner 181 Ieri l’altro i Carabinieri di San Gio. Bianco se- i Carabinieri Ieri l’altro scrive: “[...] (1826-1892) 5 , che ancor oggi nelle mappe catastali è denominato “Roccolo Calvi”. mappe catastali è denominato “Roccolo , che ancor oggi nelle 4 Ingegnere Natale Calvi Ingegnere questrarono la rete e le gabbie dell’uccellanda dello zio sopra il cimitero, perché con perché dello zio sopra il cimitero, e le gabbie dell’uccellanda rete la questrarono Montibello del in questa e nel roccolo una licenza sola uccellava conservata nel cimitero di commissiona una lapide funeraria, Don Marco nel 1862 di anni 79, i suoi genitori Na- ricordo dei suoi avi: il nonno Santo Piazza Brembana in Gerolamo di anni 47, Santo Camozzi di anni 82, i suoi fratelli tale di anni 40 e Savina Marianna di anni 42 e Giaco- Battista di anni 43, delle sorelle di anni 51 e don Giovan mina di anni 45. ricordato in quella parrocchia come grande bene- il 4 agosto 1876, Muore ad Urgnano fattore. Angela Chiari di Natale Calvi, di Santo e di 13-1-1826. nasce a Piazza il Bergamo, si Compiuto il corso degli studi superiori, laurea in Ingegneria all’Università di Pavia. avrà Nel 1855 sposa Rosa Berizzi, da cui dieci figli. capace e molto impegnato, è coin- Tecnico volto fortemente dalle innovazioni tecno- logiche e industriali che stanno avanzando nella vita della società. Ritorna inizialmen- valle Brembana e lo vedia- Alta te nella sua nel- mo impegnato in varie progettazioni e l’assistenza tecnica ai Comuni. fon- Nel 1855 progetta la costruzione delle e tane pubbliche nelle frazioni Sparavera Soliva di Mezzoldo, dove ancora, nel 1862, e progetterà la costruzione dell’acquedotto delle fontane pubbliche nelle frazioni Ca Maisetti e Ca Bereri. Nel 1857 progetta il prolungamento ed il sopralzo della parroc- del ci- chiale di S. Bartolomeo in Cassiglio. Nel 1862 progetta e dirige la costruzione Seriana, dov’è parroco il fratello don Michele Calvi. Valle Alta in , mitero di 4 In documenti precedenti al suo acquisto, questo fondo viene denominato “ 5 Moglie dell’ing. Natale Calvi in quel periodo trasferitasi a Barletta per motivi di lavoro del marito. investito parroco di San Nazario e San Celso in Urgnano e vi rimane sino alla morte. rimane sino alla e vi Urgnano e San Celso in di San Nazario investito parroco Santo e don Marco fratelli Gerolamo, settembre 1837 i atto notarile del 21 Già in un acquistato indivisa- immobiliare un grosso patrimonio alla divisione di procedettero a Milano. Bellerio residente Calvi maritata Virginia da giugno precedente mente il 28 ereditata dal pa- consistente proprietà alla loro già acquisto, aggiungevano Con questo e nei paesi vicini. e fabbricati in Piazza numerosi terreni dre Natale presso il roccolo a Piazza don Marco si diletta nell’uccellagione Durante i suoi soggiorni di sua proprietà In una lettera del 26 ottobre 1862 suo nipote Paolo Calvi, figlio del fratello Girolamo ottobre 1862 suo nipote Paolo Calvi, In una lettera del 26 alla cugina Rosa Berizzi RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA allieti oraeternamente lecare animeincielo”. consorte virtuosa, madre amorosissima, donnadimenteeletta.Iddio ricongiuntene tegra operosa - A Bariil22gennaio 1868ventinovennerapitagliIddioRosaBerizzi, coll’esempio dell’onestàcrebbe lafamiglia,lasciandononcomuneesempio divitain- 1892. Nell’artesuaenepubblici ufficicommendevole,collasolerziadellavoro e con laseguenteiscrizione“ Calvi dapocoeretta. A fianco,sulmurodicinta delcimiterovennepostaunalapide Brembana; il30ottobre1912isuoirestifuronodeposti nellacappelladellafamiglia L’ingegnere NataleCalvimorìil30ottobre 1892,sepoltopressoilcimiterodiPiazza moderno. sempre cosìlontana.Perquestosaràpoiricordato comesindacoinnovatoree nicazione chedavailsensodiunprogressoveramente alle portedell’Alta Valle, da Per lepubblichecomunicazionisiimpegnòafargiungere aPiazzailtelegrafo,comu- lera edilvaiolo. timento versoilfiume,intempicuiimperversavanocicliche pestilenze,comeilco- tame dallepubblichevieelaraccoltadeiliquamiconiprimi canalidiraccoltaesmal- fontane pubblicheecurarelasalubritàdelleabitazionieliminando tantidepositidile- luto programmare,progettareerealizzare,comeamministratore, l’acquedottoconle L’ing. NataleCalvièstatopoisindacodiPiazzaBrembanadal1878al1892ehavo- nologica edindustriale,comel’usodelcalcestruzzoedell’acciaio. Eiffel eancheinvallevieraunpiccolomasignificativoesempiodiinnovazionetec- Erano gliannidellacosiddettarivoluzioneindustrialeecostruzione Tour l’acciaio eperlametodologialostudiodell’assemblaggiosecondoprecisicalcoli. do eminutamentecalcolato.L’opera, ultimatanel1892èinnovativaeperl’usodel- frazione isolata,all’ing.Natalecheloprogettòatravaturainferro,imbullonatocal- ne Ponte,dovemolteeranolefucine.IlComuneaffidò ilprogettodiunponteperla venne distruttoancheilpontemedievaleinpietrachecollegavaconcentrolafrazio- nica eCassigliotantefucinechiodarolecheoccupavanomoltepersone. A Cassiglio ta Valle siabbattéunagrandealluvioneeiltorrente StabinacancellòpersempreadOr- tastrofica pienacheavevasconvoltoognisegnodiviabilità.Il29giugno1890sull’Al- costruito, suprogettodell’ing.PietroMilesidiPiazza,nel1853aseguitoaltraca- ni aBranzi,dovenel1888unafortepienadelBremboavevadistruttoilponteinlegno struzzo, sospesoafunimetalliche,sulBremboperlastradacomunaledettadeiRivio- carrozzabile Olmo-Cassiglio.Nel1889progettalacostruzionediunponteincalce- Per laviabilità,progettanel1888sistemazioneel’adeguamentoinnovativodella Nel 1888progettalacostruzionedelcimiterodi Valleve enel1889quellodiCarona. di Mezzoldo,quello Valleve, nel1883quello diCaronaepoiquelloFoppolo. Per citarneiprincipaliedifici,nel1879progettalacostruzionedelmunicipioescuola va viabilitàcarrozzabile. vero interessedipubblicoservizio,comescuole,municipi,acquedotti,cimiterienuo- nico, lacapacitàel’impegnodirealizzareprogettipubbliciinnovativi,moderni 29 anniedalloral’ing.NataledecidedirientrarenellasuaPiazza,portando,cometec- Purtroppo il22gennaio1868aBari,muoredipartolamoglieRosaBerizzi,adappena ranto. società progettaedirigelacostruzionedellelineeferroviarieBari-BarlettaBari-Ta- Nel 1863èchiamatodallaSocietàFerrovieMeridionaliaBari,dovepercontodella Quaderni Brembani 18 u ioalig aaeClimroa6 niil30ottobre Qui riposal’ing.NataleCalvi mortoa67anni 182 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Don Michele Calvi . 183 7 (1856-1912) (che aveva ereditato (1827-1897) 6 in un fabbricato già di proprietà dell’ospedale Magni, poi acquistato dal Prevosto don Marco Calvi e quindi in un fabbricato già di proprietà dell’ospedale Magni, poi acquistato dal Prevosto don Marco Calvi donato dal suo erede don Michele Calvi all’Asilo stesso. Al momento della donazione rappresenta- Andrea. Vanali Allievi Giuseppe, Albani, daco Conte Leonardo Allievi Giuseppe, Severi Lorenzo della Con- Albani Sindaco di Urgnano, vano l’Asilo il Conte Leonardo I° rilasciato gregazione di Carità e il Parroco Don Pavoni Francesco. Con Decreto reale a firma di Umberto la donazione di don Michele Calvi e lo statuto dell’Asilo infantile ottobre 1879, si autorizzava a Monza 11 eretto in Corpo Morale. di Urgnano Ingegner Santo Calvi Ingegner Spirò in Bergamo nella sua casa di Via San Via di nella sua casa Spirò in Bergamo il 9 aprile 1897, dopo i funerali Tommaso la sua salma venne trasportata a Piazza Bremba- celebrati nella parrocchia di Pignolo, 1912 i resti furono posti nella Cappella della na e tumulata nel cimitero. Il 31 ottobre famiglia Calvi, da poco eretta. Battista Calvi, figlio dell’ing. Natale e di Rosa Battezzato con i nomi Santo, Gioele, primo di dieci figli. Dopo il corso di studi Berizzi, nasce a Piazza il 31 ottobre 1856, presso l’Università di Pavia. Il 28 otto- superiori, nel 1881 si laurea in ingegneria nello storico palazzo con cui va ad abitare Varese Adalgisa Marforio di bre1884 sposa Calvi. S. Martino 1, oggi via F.lli di Piazza, all’entrata del paese, in via come pure l’abitazione. Nel 1901, quando Ha il suo studio di progettazione a Milano, di modificare la viabilità carreggiabile del il Comune di Piazza Brembana delibera Priula, l’ing. Santo Calvi propone il proget- centro storico, che è ancora l’antica strada il progetto dell’ing. Calvetti che prospettava to della prima circonvallazione, contro i costi. Considerata la necessità di ri- modifiche all’antica via Priula, per contenere pesante dei carri, che trasportavano legnami, minera- spondere all’aumentato traffico erano molto aumentati per i trasporti moderni, li, marmi e materie prime pesanti e che 6 L’asilo infantile di Urgnano inaugurato ed aperto il 3 luglio 1871aveva sede in contrada detta Borgo Nuovo detta Borgo inaugurato ed aperto il 3 luglio 1871aveva sede in contrada infantile di Urgnano 6 L’asilo era gestito originariamente da una Commissione presieduta dal Prevosto Don Marco Calvi, dal Sin- 7 L’asilo Don Michele Calvi Don Michele An- Santo ed Brembana da Nasce a Piazza e battezzato il 4 marzo 1827 gela Chiari Ma- Angelo, Paolo, di Michele, con i nomi il seminario aver frequentato ria. Dopo marzo 1850. sacerdote il 24 viene ordinato Santa Caterina dal Cappellano in Borgo a Piazza Brem- 1853 al 1855. Coadiutore bana dal 1855 al 1857. Val- 1857 parroco di Nominato il 23 marzo Adrara Parroco di goglio e poi promosso È coadiutore a Gazza- San Rocco nel 1865. dove in quel periodo niga dal 1850 al 1853 Marco, sopra citato. è parroco lo zio don Carlo Pisoni del 5 Con atto notarile Dott. donazione di due ca- settembre 1877, fece se poste in Urgnano dallo zio don Marco Calvi morto il 4 ago- dallo zio don Marco Calvi morto il 4 sto 1876), all’Asilo infantile di Urgnano RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Progetto delnuovo campanile L’ingegner SantoCalvi di SanMartino (1901) 184 ce Peiti. 1905 vienebenedetta dalparrocodonFeli- della nuovachiesa,cheil 24dicembre nel 1899,inluogosicuro,la primapietra scovo diBergamo Guindaniavevaposto irrecuperabile inquelposto franoso. Ilve- chiusa epoiabbattutaperché pericolantee simale postainlocalitàSella,erastata chiale diS.Pietrod’Orzio.L’antica batte- dell’ing. Santo,lanuovachiesaparroc- 1899 al1905vienecostruita,suprogetto Mauro CodussidiLennanel1480.Dal campanile, progettatodalgrandearchitetto batte emodificailterminaledell’antico negra. L’opera benriuscita,purtroppo ab- Giovanni ObertieGuidoCalegaridi Val- artisti locali,comel’Albera,ilGoglio, decorata consculture,puregettate,degli sempre inpietracementomartellinatae to allostileneogoticodellachiesa,iltutto slanciata instilelibertyflorealeebenadat- di S.MartinoinPiazza-Lenna,unatorre anche ilcampaniledellachiesarinnovata dell’ing. SantoCalvi,vienesoprelevato derni. Dal1901al1902sempresuprogetto con gliartistieartigianilocalicapacimo- Goglio. L’ing. Santolavorabeneepreciso più conosciutocomefotografo,Eugenio Albera, amicodell’artista,purescultoree opera delloscultoreFrancescoLeopoldo mento, dellaMadonnaImmacolata,bella vrastato dallastatua,gettatainpietrace- gettato emartellinato.Ilcampanileèso- dei rivestimenti,tuttiinpietracemento ce dellelastre,degliornati,statuee moderno altempoperl’usoprecisoecapa- to ilprogettodell’ing.Santocheèassai centro storico. Viene approvatoerealizza- il sopralzodelcampanilechedomina di S.Bernardo,decideilrestaurostaticoe mune diPiazza,proprietariodell’Oratorio Bortolo Belotti.Semprenel1901,ilCo- 1901 esaràlaviaUmbertoI°,oggi l’ing. SantoCalvi,cheverràrealizzatonel na, all’unanimità,sceglieilprogettodel- il ConsigliocomunalediPiazzaBremba- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Mo- ”, il grande viale ad ”, il grande Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ol Vialù dalla loro unione nacquero dieci figli, di dalla loro unione nacquero dieci figli, 185 Mamma Calvi; (1859-1919) Calvi, padre degli eroici quattro Fratelli Calvi, nasce a Piazza Brembana l’8 Calvi, padre degli eroici quattro Fratelli cui sette, morti in giovane età. Calvi, ma per motivi di La sua casa era a Piazza in via S. Martino, l’odierna via F.lli via XX Settem- In lavoro e per seguire i figli negli studi, ebbe casa anche a Bergamo. l’Assicurazione che era l’agenzia della Cooperativa Italiana per bre aveva un ufficio e anche punto di riferimento, assai pubblicizzato, per acquisto di materiale Vita della innovativo, quali le nuove macchine per scrivere. d’ufficio, e dell’Alta Importante fu la sua partecipazione alla vita pubblica di Piazza Brembana valle Brembana, di cui fu sempre presidente Trasporti valle. Nel 1890 fonda la Società perso- e che gestiva il trasporto passeggeri con ampie carrozze a cavalli, fino a trenta Cav. GerolamoCav. Calvi e da Rosa Berizzi. Compiuti gli studi fino al gra- settembre 1859 dall’ing. Natale Calvi padre, l’ing. Natale. do superiore, lavorò poi nello studio del sposa Clelia Orsola Pizzigoni (1864-1953), che poi Il 26 settembre 1885 ad sarà sempre conosciuta come indicare l’importanza che le si dava e l’ammirazione per un’opera che in futuro colle- che le si dava e l’ammirazione per indicare l’importanza Valle Piazza con i paesi della provinciale, la stazione ferroviaria di gherà, come strada liberty e più tardi la pa- viale allora sorsero ville e palazzine di Branzi. Lungo questo il municipio del nuovo Comune di S. e poi Vizzola della Soc. lazzina della Direzione Calvi. Martino de’ di ampliare e sistemare di Piazza Brembana e Lenna deliberano Nel 1909 i Comuni due Comuni, posto di fron- moderni il cimitero comunale dei igienicamente in termini tra i due consigli comunali di Dopo molte discussioni te e sotto l’antica parrocchiale. il progetto dell’ing. Santo. 1909 vennero appaltati i lavori secondo Piazza e Lenna, nel portale, cinta ben alta se la sua estensione, si presenta con ampio Il cimitero raddoppia la figura del centro grande scultura raffigurante pur snella e cappella centrale, con al Albera, opere tutte gettate in pietra cemento martellinato. tempo, opera dello scultore cimitero la cappella della sua Famiglia Calvi, una l’ing. Santo progetta nel Nel 1911 richiami ornativi di stile egizio, come le co- costruzione in stile liberty floreale e con simbolo del sole, come nell’antico Egitto. lonnette con foglie di papiro o il ripetuto alte figure simboliche, opere, in rilievo Accanto all’ingresso ampi riquadri presentano venne ultimata dopo la Albera. Quest’opera e gettate in pietra cemento, dello scultore a Milano il 22 gennaio 1912 e tumulato scomparsa dell’ing. Santo Calvi avvenuta Varese. presso la cappella Morforio a di Piazza venne anche utilizzato per rea- Il progetto della cappella Calvi del cimitero Ascensione, Comune di , che di lizzare la Cappella centrale del cimitero meno ridondante di decorazioni e più veloce- ne sembra una prima copia, anche se sculture dell’Albera. mente finita e senza le precise e dettagliate Alessandro Maria, familiarmente detto “ Gerolamo, battezzato anche con i nomi molo” Nel 1902 il Comune di Piazza delibera di costruire una nuova viabilità carrozzabile una nuova viabilità delibera di costruire il Comune di Piazza Nel 1902 che, una mulattiera raggiungibile con prima e da secoli , con che la colleghi superava la zona nel paese di Piazza, prima di entrare dall’antica Priula, staccandosi Santo, del progetto ing. La nuova viabilità il Centro don Palla. oggi sorge Dosso, dove per perimetro del Dosso in salita il percorreva dolcemente mediamente 4 metri larga chiamata poi “ nuova strada sarà La Valnegra. a giungere RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA gerà ilpadree isuoitrefratelli, Attilio, SanteeGiannino, giàmortiinguerra.Nella dalla moglie,Mamma Calviedalprimogenito, ilcapitanoNino,che presto raggiun- Il cav. GerolamoCalvimuorenellasuacasadi Piazzail15dicembre1919,assistito e OltreilCollequestograzie ancheallapubblicitàfattadalnostrocavaliere. niere nonsifeceroattendere invalle,impegnandosinelleminieredi Valtorta, Dossena cav. Gerolamoallasuavalle,dicuierainstancabile propagandista.EleSocietàstra- grafica nel1912,sempreaLondra. Eraquestounsegnodelgrandeattaccamento na, articolorieditopoiinunopuscolettoconpiùampia documentazione, anchefoto- vi” tolo Calvi pubblica,sul analizzare ledomandeperl’utilizzodelleacquepubbliche. Nel1911 ilcav. Gerolamo lombardi nominanoilcav. GerolamoCalviPresidentedellacommissione incaricata di fiumi perprodurreenergia idroelettrica, nel1905,aComo,idelegatideiMandamenti Visto ilnuovoprogettodileggeperl’utilizzodelle forzeidraulicheedelleacquedei nea delprolungamentodellaferroviadaS.GiovanniaPiazza” (pag.13-15). ticoli come“Gliinteressidella Valle Brembananel1902e1907“Stabilirecapoli- provetto scalatore,ilfuturocapitanoNatale,pubblicòlui stessoalcuniinteressantiar- to dainteressantifotografie,tracuiquelledelfiglioNino,appassionatodimontagnae 1926, inoccasionedell’arrivodellaferroviaaPiazza.Direttoredelfascicolo,illustra- “L’Alta Valle Brembana”,pubblicatidal1901al1907econ unnumerospecialenel e dialtriopuscolichepoiverrannoeditiin Valle perlastagioneestivaedaltitolo ne diopuscoliannuali,illustratividella Valle, anticipo deinostriQuaderniBrembani fondata perillancioturisticodella Valle. Unadelle primeiniziativefulapubblicazio- Nel 1900fupromotoreepoiPresidentedellaSocietàProLoco Alta Valle Brembana, Quaderni Brembani 18 , incuiillustralalavorazioneeproduzionedimateriali inferrovalleBremba- “The production ofiron ores intheBrembana Valley -By cavalierGerolamo Cal- Gerolamo Calvi Journal oftheiron andsteelInstitute 186 dimise. guerra deiprimiduefigli, Attilio eSante, si al 1917,quando,strematoperlaperditain struzione dellaferroviafinoaPiazza- che avevaprevistoepromessoperlaco- cordo coniconsigliericontrariallespese mezzo nel1905,quandosidimiseindisac- go, sempreeletto-tranneunlungointer- storia, sindacodiPiazzaelosaràpoialun- Decreto, ancoraeperl’ultimavoltanella Nel 1892GerolamoènominatoconRegio storante CalegaridiPiazza. bergo dellaSalutediOlmoealNuovoRi- grafie diEugenioGoglio,davantiall’Al- mo sonostateimmortalatedallebellefoto- 1910. LecarrozzedellasocietàdiGerola- Piazza Brembana,cheavràduratafinoal quisita dallaSoc.FrancescoBerettadi ta laferrovia.Nel1900societàsaràac- fino aS.GiovanniBianco,doveeraarriva- ne, daOlmofinoaBergamo epoidal1906 di Londra,unarticolodalti- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni L’avvocato Giovan Battista Calvi L’avvocato 187 (1861-1933) Avvocato Giovanni Battista Calvi Battista Calvi Giovanni Avvocato vuota casa Mamma Calvi curerà il ricordo della famiglia, sola, perché le figlie si erano famiglia, sola, perché il ricordo della Mamma Calvi curerà vuota casa a ha vissuto prima ing. Luigi Calegari che con il marito tranne Margherita sposate e, erano andate lontane. a Bergamo, Piazza e poi nasce a Piazza il 18 di Rosa Berizzi, dell’ing. Natale e Maria Calvi, figlio Giovanni di Sarpi, si iscrive all’Università gli studi al Liceo classico P. novembre1861. Dopo ottobre 1886 e il Rettore di Giurisprudenza e si laurea il 31 Bologna alla facoltà Antonietta 1899 sposa gli rilascia il Diploma n° 87. Il 9 settembre Comm. Cappellini bella palazzina liberty in via Pa- con la quale va a vivere nella sua Ferrari di Bergamo leocapa 7 a Bergamo. Conciliatore del Comune con Regio Decreto è nominato Giudice Il 19 novembre 1886 21 dicembre 1892. carica nella quale è riconfermato il di Piazza Brembana, Mandamento di Bergamo del Vice-Pretore con R. D. è nominato Il 17 settembre 1893 R. D. il 23-12-1894. carica in cui è riconfermato con per il triennio 1892-94, pres- della Città di Bergamo, Presidente del Collegio dei Probiviri Nel 1895 è nominato e Commercio, per risolvere i problemi delle di- so l’Istituto della Camera di Industria lavoratori e comporre i primi scioperi, come fece con con le maestranze e i vergenze capace impegno ed intervento nello sciopero del elogi e ringraziamenti finali, per il suo e nella Soc. Fantino nell’estate del 1913. Laboratorio Elettrotecnico ing. Luigi Magrini mandamenti I e II Cursore di Prima Istanza dei Vice-Presidente Nel 1905 è nominato del Collegio Probiviri aprile 1908 con R. D. è nominato Presidente L’8 di Bergamo. che verrà riconfermata il 12 marzo 1912 e il 2 carica per l’Industria metallurgica, marzo1916. è sindaco del consiglio Il 26 agosto1911 Anonima della Soc. Amministrazione di Re con stabilimenti Mulini Zopfi e F.lli e Redona. a Bergamo Dal 1916 è nominato membro e poi vi- del- Probiviri ce-presidente dell’Ufficio la Banca Piccolo Credito Bergamasco, cariche in cui sarà sempre riconfermato fino all’ultima nel 1931. Partecipò poi attivamente all’Amministrazione co- parec- assolvendo munale di Bergamo, chi incarichi con merito, capacità e rico- noscenza. Nel 1913 dona alla Biblioteca Comuna- l’Almanacco Mu- A. Maj di Bergamo le sicale autografo del maestro musicista Simone Mayr e l’Elogio funebre di Si- scritto dallo zio dell’avv. mone Mayr, Giovanni, il dott. Girolamo Calvi, pro- prietario delle opere, amico del maestro e defunto nel 1848. Il 6 settembre 1923 è nominato segretario del commissario RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA sciò ilsuosostanziosopatrimonioaiPadriDomenicanidiBergamo. sa aBergamo il28-9-1933esepoltonellacappellaCalvi-Ferrari.Nonavendofigli,fa- l’onorificenza diCommendatore.L’avvocato GiovanniMariaCalvimorìnellasuaca- lo nominòUfficiale dell’OrdinedellaCoronaeil24maggio1925fuinsignitodel- Re CavalieredellaCoronaeiscrittonelRuolodeiCavalieri.Il12giugno1921il sociale ebbemeritatiepubbliciriconoscimenti.Il15ottobre1913vennenominatodal lungamento finoaPiazzaavverrànel1926.Perlasuagrandeattivitàepresenza d’Amministrazione dellaSoc.perlaFerroviaElettricadi Valle Brembana,ilcuipro- daco diPiazzaBrembanaecosìil21-3-1923sarànominatomembrodelConsiglio Della sua Valle BrembanaediPiazzasiinteressava tramiteilfratelloGerolamo,sin- gnazione dellefarmacie. tica Bergamasca emembrodellaCommissioneGiudicatricedeiconcorsiperl’asse- verrà riconfermatafinoal1933.Dal1926èProboviroperlaCooperativaFarmaceu- Dal 6-4-1924conR.I.èmembrodelConsiglioProvincialedellaSanità,caricachegli strazione dell’OperaBergamasca perlaSalutedeiFanciulli. Luogo IstitutoRachiticidiBergamo edal1927èPresidentedelconsigliodi Ammini- Dal 1910l’avv. GiovanniCalvièPresidentedelConsigliodi Amministrazione delPio Ebbe vivointeresseperiproblemisanitariediassistenza. membro dell’assembleapergliEducatoriLaici. Nel 1926laLegaBergamasca perl’EducazionedelPopololoproponeeannovera Acque. missione RisanamentoedilizioedigienicodellacittàèmembrodelCollegiodelle nale con8.047voti.Dal1926al1932fapartedellaCommissioneEdilizia,Com- Culto, Conciliazione.Il20dicembre1925l’avv. Giovannièelettoconsiglierecomu- Prefettizio perl’AmministrazionedeiServiziComunalidiBeneficenza,Convenzioni, Quaderni Brembani 18 188 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 189 . Quindi all’università di Pavia, per poi passare al Politecnico di . Quindi all’università di Pavia, per poi 1 ”, che la contraddistingueva dalle tante omonime. ”, che la contraddistingueva dalle tante piciàl

n personaggio di Piazza Brembana che sicuramente merita di essere ricordato e Brembana che sicuramente merita n personaggio di Piazza passione e competenza generazioni per aver esercitato con segnalato alle nuove

Roberto Boffelli Roberto (1566), voluta da San Carlo Borromeo. Vanta tra i suoi alunni personaggi come il giovanissimo Angelo alunni personaggi come il giovanissimo tra i suoi Vanta (1566), voluta da San Carlo Borromeo. del 2013. Il Roncalli, fu frequentata anche da numerosi valligiani brembani e chiuse i battenti nel luglio di geo- Cda aveva infatti dichiarato il dissesto economico per il calo progressivo delle iscrizioni nelle classi metri, liceo classico e scientifico. Torino, dove si laureò in ingegneria civile nel 1907, risultando il più giovane fra i lau- dove si laureò in ingegneria civile nel 1907, risultando il più giovane Torino, compiuto ventitré anni. reati in quell’anno, non avendo ancora a segui- Alpini come allievo ufficiale, Chiamato alle armi ed inserito nel 5° Reggimento di un anno nel Battaglione “Tirano”. to di sua domanda viene ammesso al volontariato venne mandato in congedo illimitato con dichiara- Promosso caporale e poi sergente, e servito con fedeltà ed onore. Richiamato alle zione di aver mantenuto buona condotta di comple- Aspirante ufficiale di guerra. armi il 23 maggio 1915 fu inviato in territorio 1916. con decorrenza 31 agosto Tenente poi mento, venne promosso Sottotenente e della costruzione di mulattiere, galle- Considerata la sua competenza, fu responsabile dove riportò Gruppo Castellaccio, Lago Scuro, Tonale, rie e teleferiche nella zona del Croce al merito di guerra nel 1919, fu decora- anche una leggera ferita. Insignito della della guerra 1915-1918 con diritto ad ap- to della medaglia commemorativa nazionale agli anni delle campagne 1915-1916-1917. porre sul nastro le fascette corrispondenti e di quella a ricordo dell’unità Vittoria della Fu insignito della medaglia interalleata d’Italia. il grado di 1° Capitano dal 9 dicembre 1943 e reiscritto nel ruolo integrato con Venne di complemento. degli ufficiali Valle Alta Alpini Fu promotore al termine del conflitto della costituzione del Gruppo Brembana. la sua professione è l’ingegnere Luigi Calegari. la sua professione è l’ingegnere Luigi da Giuseppe e da Mostacchi Domenica. La Nacque a Piazza Brembana il 25.08.1884 commerciante di legname, il sopranno- famiglia aveva ereditato dal padre Giuseppe, me di “ Frequentate le scuole prima a Piazza e poi a Valnegra, si diplomò presso il liceo del no- si diplomò Valnegra, poi a Frequentate le scuole prima a Piazza e to collegio in Celana 1 Il collegio Celana, in Val San Martino a , fu la scuola cattolica più antica d’Italia Bergamasco, San Martino a Caprino Val Il collegio Celana, in 1 dello stile Liberty a Piazza Brembana a Piazza stile Liberty dello di L’ingegnere Luigi Calegari animatore Calegari Luigi L’ingegnere U RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA 4 Giuseppe CalegarinatoaPiazzaBrembana il15aprile1921crebbesottolecureaffettuose dellamammae 4 Santino eNinoentrambigiovaniappassionatidicalciogiocarononellesquadrelocalidell’Alta Valle.3 Nino 2 Durante il Ventennio sidistinseronellapallacanestropartecipandoalCampionatoprovincialedellaGio- Quaderni Brembani 18 venne concessauna medagliadibronzoalvalormilitare allamemoria. Gli sferito nelcampo di concentramentoOrankidovemorì aseguitoditifopetecchialeil15 marzo1943. e parentiimpegnatisualtrifronti.Fatto prigionieroil27-28febbraio1943a Waluiki, BeppeCalegarifutra- caso ilsuodovere,sempreconserenità ebuonavolontàtrepidandosoloperisuoidicasa,compagni tuglia diosservazione,compitodelicato erischioso,adattoproprioallesuegrandicapacità.Feceinogni Partì perlaRussiafrafinedelluglio einizioagostodel1942comeUfficiale dicollegamentoeCapopat- braio 1942funominatoSottotenente edestinatoal4°Reggimento Artiglieria Alpina consedeaCuneo. se esercitazioniin Valle Seriana.Nelnovembre1941iniziò ilcorsodi Allievi Ufficiali aLucca eafinefeb- la dialpinismo Aosta. Ultimatoilprimoperiododiaddestramento,suoGruppo venneinviatoindiver- sica. Chiamatoallearmiil16febbraio1941,fuassegnatoalCorpodi Artiglieria Alpina einviatoallaScuo- conquistare, vincendolepiùfortiasperitàconserenitàdispiritoassociata adun’eccezionalerobustezzafi- portunità. Contemporaneamenteaglistudieallamusicaebbegrandepassione perlamontagnacheseppe di perfezionamentoseimesiinGermania.Purtroppol’avventodella guerraimpedìaBeppequestaop- Industriale glifuronoassegnateanchedelleborsedistudioedaltermine delcorsovennesceltoperun 1940 coneccellentevotazione.Sindaiprimiannidistudiosidistinseper ottimirisultatiepressol’Istituto tuto Tecnico IndustrialediBergamo nell’ottobredel1935,conseguendoildiplomadiPeritochimiconel scuole elementariinpaeseeilcorsodiavviamentopressoleGervasoni di Valnegra, passòall’Isti- sione el’amoreperlamusica,cheloportòadunbuongradodipreparazione. Dopoaverfrequentatole della nonnamaterna(CleliaPizzigoniCalvipiùnotacomeMammaCalvi). Daquest’ultimaappreselapas- che l’incaricodiPresidentedelCAIClub Alpino Italianonegliannidal1990al1995. lare. Iduefratellisonosemprestatigrandiappassionatidellamontagna edabiliscalatori.Ninoricoprìan- riodo dilevanelcorpodeglialpini,giocòpertreanni(1960-1962) Varese inserieC,semprecometito- due anniriservadell’Atalantacheinquegligiocavailcampionatoserie A. Dopoaversvoltoilpe- passò neiragazzidell’Atalantaneglianni’52-55,fuancheconvocatonellaNazionalegiovanileeper invece negli Amatori diserie A. la pallavoloFaustanel1946furiservadellaCarozitediGrumelloevinseilcampionatoitaliano.Nica Ancora nellapallacanestroFaustaconlaFARI diBergamo vinseilcampionatonazionalea Viareggio. Nel- capocestista delcampionatoeNicavenneconvocatainNazionale,dovegiocòvinsecontrol’Ungheria. in serieBenelsuccessivo1943addirittura A, classificandosialquartoposto.Faustanel1942fula G.I.L. chegiocavanellaprimadivisione(SerieC)conlaqualenel1942vinseroilgironeepassarono ventù femminileepoidellaGioventùitalianadelLittorio(G.I.L);nel1940entrarononellasquadra ( Collezione fraternaCalegari L’ingegnere LuigiCalegari ) Santino (1934)eGerolamo,dettoNino(1936). pe Soffrì laperditadell’amatoprimogenitoBep- (1923-2018), Fausta(1925) detto Beppe(1921-1943),Clelia(1922),Nica diale. DallalorounionenacqueroGiuseppe, sorella deiquattroeroidellaprimaguerramon- Nel 1920sposòMargherita Calvi(1893-1976) presso laSocietàmetallurgica Ossolana-Villa- notevolmente lasuaprofessione. Trovò lavoro La suaavversionealregimefascistapenalizzò portanti lavori. munali loincaricaronodell’esecuzionediim- numerosi privati,ediverseamministrazionico- Si affidarono aluiperleprogettazionidiedifici per ilsuobuongustoelasuapreparazione. Fu fraipiùstimatiprofessionistidelsuotempo, durante lasecondaguerramondiale. 4 190 , sottotenentedeglialpini,cadutoinRussia 2 , Cecilia(1927) 3 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ) ) 191 Collezione fraterna Calegari Collezione fraterna Calegari ( è il figlio Beppe. ( nel 1916. Il terzo da destra seminascosto è Attilio Calvi eroe della Grande Guerra. Attilio Calvi eroe è nel 1916. Il terzo da destra seminascosto L’ing. Luigi Calegari (primo a sinistra) con commilitoni presso Castellaccio - Lago Scuro Luigi Calegari (primo a sinistra) con commilitoni presso L’ing. Lavori di la costruzione del ponte di Malonno in Val Camonica. Il ragazzo in primo piano Camonica. Il ragazzo in primo Val Lavori di la costruzione del ponte di Malonno in dossola (Novara, oggi Verbania) e per questa diresse lavori in Sardegna nella miniera e per questa diresse lavori in Verbania) dossola (Novara, oggi minerarie. Quindi a Carona dove seguì i di Godoni (Nuoro) ed in Sicilia per ricerche in gallerie che avrebbero dovuto collegarsi a lavori di scavo per la ricerca del ferro della seconda di Scais (Sondrio). I lavori vennero interrotti con l’avvento Val quelle in guerra mondiale. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA questo professionistasvolsenellasuacarriera: muni dell’alta Valle. Nevengonocitatialcunia dimostrazionedelgrandeimpegnoche All’ing. CalegarivennerocommissionatiprogettiedirezionideilavoriindiversiCo- Sante CalvielacasaDonatisededellaSoc. Autotrasporti sulpiazzaledellastazione. Altre costruzionidisuaprogettazionesono:lacasadeldottorDomenicoMocchiinvia stica comuneèinoltreladecorazionedipintanelsottogronda. terrazzi concolonnetteincemento,architraviespalledecorateallefinestre.Caratteri- sti edificisipossonoriscontrarelazoccolaturaaltaincementomartellato,balconie le attualiviaB.Belottie A. Locatelli,nellacasaBoffelli-Banca SanPaolo che fusededellaBancaPiccoloCreditoBergamasco, nellacasaMilesiall’angolofra All’attento osservatorenonpossonosfuggiretalicaratteriarchitettonicinell’edificio stile Liberty. e deldecorodellapietracementodell’ornatodecorativo,interpretazionelocaledello degli anni’30fuprogettistadimodernecostruzioniconcezioneinnovativadell’uso A PiazzaBrembanalungola Via UmbertoI°(l’attualeviaBortoloBelotti)agliinizi 5 Inprecedenzaerastatoprogettatounedificioscolasticocheperònonfurealizzato. Quaderni Brembani 18 - 1912:IncaricodalComunediPiazzaBrembanaredigereunprogettoperlacostru- - 1910: Incaricodidirezionelavoriperlacostruzionedellastrada da Valtorta allacon- all’attuale scalinatadelmonumentoaiCaduti) zione diunnuovoedificioscolasticosuviaUmbertoI°,inlocalitàFoppe(difronte fluenza deltorrentedaOrnicaalla Valle Stabina(ProgettoCalegari-Micheli). L’edificio scolastico suviaUmbertoI°(ora BortoloBelotti). ( Archivio comunale diPiazzaBrembana 192 ) 5 . Inque- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA ) ) Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni su via Umberto I° (ora via Bortolo Belotti). Archivio comunale di Piazza Brembana ( Progetto della casa Redondi (ora Milesi) Progetto Archivio comunale di Piazza Brembana Archivio comunale di ( Donati sul piazzale della stazione ferroviaria. Donati sul piazzale della Progetto per la sede della Ditta Autotrasporti Ditta la sede della per Progetto 193 ) ) tati dall’impresa Andrea Mostacchi e opera ultimata per l’anno scolastico 1916-17. Andrea Mostacchi e opera ultimata per l’anno tati dall’impresa Calvi al Pian del Cavallo. Moio de’ uno sviluppo di Km 10.672 Fondra. Con Val mazione della strada carreggiabile della Calegari). La- Astori-Gervasoni- (Progetto per un importo di spesa di Lire 1.784.000 vori appaltati dall’impresa Riceputi di Carona. edificio al tempo progettato dell’ing. Natale Calvi. Lavori eseguiti dalla ditta Riceputi di Carona. della strada per la frazione Costa, sistemazione della strada vecchia per Cima Ronchi. Santo Bonetti di Len- opera realizzata solo nel 1935 dalla ditta Cav. Averara, Olmo ed na, Seniore della quinta Centuria con un progetto firmato dall’ing. Paganoni che però ricalcava esattamente l’originario del Calegari. piccolo Credito Bergamasco piccolo Credito - 1914: Approvazione progetto dell’edificio scolastico in via Umberto I°, lavori appal- Approvazione progetto dell’edificio scolastico 1914: - Fondra dalla località Foppo di Val - strada carreggiabile della 1921: Sistemazione della la siste- Approvazione dell’Amministrazione provinciale dei nuovi progetti per - 1923: su Valleve dell’edificio scolastico di 1925: Direzione dei lavori di ammodernamento - sistemazione Valtorta, per la sistemazione della piazza della chiesa a 1926: Incarico - - 1926: Incarico sistemazione acquedotti comunali a Cassiglio. fra 1926: Progetto con l’ing. Giacomo Paganoni di un nuovo ponte di collegamento - Mocchi in via Sante Calvi. Mocchi in via Sante Progetto della Filiale della Banca Progetto Archivio comunale di Piazza Brembana ( Archivio comunale di Piazza Brembana Archivio comunale di su via Umberto I° (ora via Bortolo Belotti). ( Progetto della casa del Dottor Domenico Dottor della casa del Progetto RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Si riportanoduearticolitrattidagiornalidell’epocache,scrittichil’haconosciutodi- Santa Brigida,manella Valle Stabina,lavoridiretti econsegnatifrail19491955. progetto dell’acquedottocheportaacquadallasorgente Gazzonera,interritoriodi Martino de’ Calvi,devonoessereparticolarmente grateall’ing.LuigiCalegari,èil L’opera perlaqualelecomunitàdiPiazzaBrembanaeLenna,alloraComuneSan Quaderni Brembani 18 donna Assunta (Dogmaproclamatonel1950). All’interno quadrodiG.B.Galizzi - 1951:ProgettoedirezionelavoridellacappellettasulMonte Avaro dedicataallaMa- “Ripa” o“Riva”nell’ambitodeilavoridicostruzionedelRifugioMadonnadelleNevi - 1949-1950:ProgettoedirezionelavoriperlanuovachiesettaaMezzoldoinlocalità Stabina. - 1947: Approvazione delprogettooperesuviabilitàdellastradaCugno-Ponte gamo eSondrioattraversoilpassodiSalmurano. pratiche tecnico-amministrativeperilprogettodiallacciamentodelleprovinceBer- - 1946:IncaricodapartedeiComunidi Averara eSantaBrigidaperespletamentodelle de’ CalviinlocalitàsulramodiOlmoalBremboequelloLenna - 1935:ProgettoperpasserellesospesesulfiumeBremboinComunediSanMartino Comune diMezzoldo,eseguitadall’impresaMagnatiFilippo. - 1934: Approvazione eprogettosistemazionedellastrada allafrazioneCàMaisettiin - 1934: Approvazione progettoperlacostruzionein Valmoresca inComunedi Averara. a Cassiglio. - 1927: Approvazione progettopernuovoacquedottodalla sorgente delCanteldiColer - 1927: Incarico perlasistemazionedellapasserellasuBremboallefrazioniIsolae Casa Mostacchi (oraBoffelli-IntesaSanPaolo) prospetto suviaUmbertoI° Piazzola inComunedi Trabuchello. (ora viaBortolo Belotti).( 194 Collezione Roberto Boffelli ) RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA ) Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ” scrisse: La Ecia Archivio comunale di Piazza Brembana ( Vavassori alla cappelletta del Monte Avaro. alla cappelletta del Monte Vavassori 195 L’ing. Calegari (primo a destra) con don Bepo L’ing. ” scris- ” nell’edizione ottobre-dicembre 1956, l’amico Gian Maria ” nell’edizione ottobre-dicembre 1956, Scarpone Orobico “È morto a Piazza Brembana, il paese dei Calvi dei quali era cognato, l’Ufficiale zap- “È morto a Piazza Brembana, il paese dei Calvi dei quali era cognato, l’Ufficiale patore del vecchio “Edolo” 1915, l’ing. Luigi Calegari, Bigi Calegari, come gli diceva- mo noi. Se ne è andato senza che nessuno di noi veci gli facesse compagnia nel viaggio ultimo ri- ed è per questo che oggi, a nome anche dei non troppi superstiti del battaglione, lo Alpini Bergamaschi. cordo sul giornale degli [...] “L’ing. Calegari era molto [...] “L’ing. qua- conosciuto ed assai stimato ed espe- le tecnico coscienzioso per tanti rimentato, che profuse e del anni i tesori del suo sapere e in- suo agire sempre rettilineo obiettivi- formato ai criteri della anni fu tà più assoluta. Per molti mem- Consigliere Provinciale, Co- bro dell’Amministrazione in- munale di Piazza Brembana, segnò nelle scuole secondarie di ma chi potrà dimenti- Valnegra, care con quanto sacrificio e qua- le profonda competenza si dedi- cò per valorizzare i giacimenti Valle minerari esistenti nell’Alta nella zona del lago del diavolo, sempre per dar lavoro ai nostri operai e porre un certo ripiego alla piaga dolorosa dell’emigra- zione” [...] [...] “Ai funebri intervennero Alpini dell’Alta tutti i Gruppi Azzurro combattentistiche, la Sezione mandamentale del Nastro Associazioni Valle, e commossa del Generale Calegari esaltò la figura con labaro e la parola affettuosa saluto” [...] dell’estinto e diede alla lagrimata salma l’estremo una nobile e caratteristica figura di valligiano [...] “Con l’ing. Luigi Calegari scompare a lui. Il Suo ricordo verrà traman- di tecnico e paterno consigliere di quanti ricorrevano numerose opere pubbliche realizzate (strade, dato dalle sue preclari virtù ed anche dalle e da lui progettate e Valle dell’Alta acquedotti, edifici scolastici, ecc.) per il progresso Amministrazioni Comunali” [...] dirette per incarico di La Domenica del Popolo La Domenica Bonaldi (1893-1972), scrittore alpino, combattente e cantore della guerra bianca Bonaldi (1893-1972), scrittore alpino, combattente e cantore della guerra sull’Adamello, più noto con lo pseudonimo “ Sullo “ rettamente, possono meglio esporre possono meglio rettamente, val- questo nostro illustre la figura di a Piazza Bremba- ligiano scomparso 1956. na il 4 agosto Su “ Traini: compaesano Luigi se di lui il RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 per l’attaccamentodellafamigliaallelororadici. ciale DonStefanoPalla,segnodellafamigliaritàfradonBepo eillorocongiunto,oltre sori illoroterrenoinzona“Dosso”aPiazzaBrembanaperlacostruzione delCentroSo- I famigliariperricordarel’ing.Luigi,consensibilitàhannoceduto adonBepo Vavas- bocia, perchéqualchevoltacipuòfareanchebene”. animo edicuore,vièsempremaggiorepenuriaricordarlidoveretuttinoi,veci mento ilnomeatutti,concommossorimpianto,perchédiuominicomelui,diritti mai amartiredellalibertà:buonoedonesto Alpino sempre.Oggicheèmorto,neram- generoso cometuttiquellichesonodianimonobileefortesoprattuttononsiatteggiò Tornato ilsereno, riaperseilsuostudio,senzarecriminazioni,covareritorsioni, glie ecoifigli,stirpedeiCalvi! compromessi, anchequandofucostrettoadunadignitosaesuperbapovertà,conlamo- fu vittima,nellaprofessioneepersona,senzamaicedere,scenderea alla sanascuolaliberaleenoibenricordiamolapersecuzioneaccanitacontinuadicui venienza, condisinvoltieproficuiaccomodamenti,furonodurissimiperlui,cresciuto Gli annitristineiqualimoltiposposerodignitàecredenzepoliticheall’utileallacon- mo. valle, largamente stimatoedapprezzato perquellocheera:ungrandeevalidogalantuo- e diadamantinaprobità.Finitalaguerra,ripreseilsuolavoroprofessionalenellasua aeronautico alservizioapprovvigionamenti,lasciòbuonricordodicompetenzatecnica eterni deltenenteCalegariedeisuoiminatoriimpareggiabili.PassatopiùtardialGenio in pienavistadelnemico,-chesalticertevolteapassarlodigiorno!sonoimonumenti immani eilfamosoponteaereodellabocchettaGendarmetesosuduefunidiacciaio, gna. Ancora oggi,postazioniecaverne,ricoveri,galleriesentieriprecipitisupareti sizioni divennerouncapolavorodiapprestamentoadifesalineealtissimamonta- jer, tuttecimealdisopradeitremilametri,furono ideateediniziatedaluiequellepo- Le migliorielemaggiorisistemazionidellacrestaCastallaccio-LagoScuro-PuntaPa- re l’alpino. avrebbe datodirittoadunapiùcomodaenaturaleassegnazionecheeglirifiutavaperfa- di lui,cheerailpiùanzianoel’uniconoisubalterniavesseunalaurea.Chegli Ma buonoecordialeamico,cameratafraternodituttiquellicheeranotantopiùgiovani duri. di parolaperquell’innatoritegnochequalchevoltafasembrarenoimontanarirusticie anche dallafigurafisicasolidaequadrata,unpocochiusoriservato,parcodigesto Montanaro digrancuoreerazza,carattererigidotuttounpezzochetraspariva 196 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA 1 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 197

iste elettorali irregolari, prive dell’autenticazione prefettizia, candidati in lizza prive dell’autenticazione prefettizia, iste elettorali irregolari, venivano lasciati incu- in più comuni, seggi elettorali che contemporaneamente

Tarcisio Bottani Tarcisio stoditi dai componenti di sezione, sindaci che non recapitavano agli elettori il certifi- stoditi dai componenti di sezione, sindaci chiaramente attribuibili a un candidato, destitu- cato elettorale, schede contestate ma sono solo alcuni dei disguidi che caratterizza- zione di deputati eletti irregolarmente... Brembana nei primi anni seguiti alla proclama- Valle rono le elezioni politiche nella messa a mia disposizione, da parte del socio Ro- zione dell’Unità d’Italia del 1861. La della sua collezione, relativi alle elezioni politiche di alcuni manifesti berto Boffelli, lo spunto per esami- Brembana tra il 1862 e il 1866, mi hanno offerto Valle svoltesi in elezioni. nare l’andamento di alcune di queste Battista Barca, che con- Andrea Molinari e Giovanni I manifesti sono relativi ai candidati del neonato Regno d’Italia fino al 1866. corsero, con esiti alterni, alle elezioni politiche n. 4513 prevedeva un sistema maggioritario La legge elettorale del 17 dicembre 1860 maschi maggiorenni (25 anni) che paga- su base censitaria: potevano votare i cittadini oppure 20 lire se potevano dimostrare alle urne vano almeno 40 lire di tasse all’anno, della votazione non attribuiva al vincitore la di saper leggere e scrivere. Se l’esito al ballottaggio tra i primi due candidati maggioranza assoluta dei voti, si procedeva in vigore fino al 1880, consentiva il voto a circa classificati. Questa legge, che rimase il 2 per cento della popolazione italiana. Brembana rientrava Valle diviso in collegi: la Ai fini elettorali il territorio italiano fu Imagna. Gli elettori del collegio Valle anche la in quello di Zogno, che comprendeva superarono mai le 800 unità e ad ogni tornata di Zogno, nel periodo considerato, non degli aventi diritto. si recarono a votare solo circa la metà collegio si presentavano in genere perso- Come accade spesso anche oggi, nel nostro o naggi provenienti da fuori: avvocati, imprenditori, nobili, professionisti di Bergamo (che fi- di Milano, intenzionati a coronare le loro carriere con un seggio al Parlamento Torino. a no al trasferimento della capitale, prima a Firenze e poi a Roma) aveva sede riuscì a diventare deputato fu il professore Barnaba brembano che all’epoca L’unico di Endenna, che fu eletto il da una famiglia originaria Venezia Zambelli, nato però a 23 marzo 1860 e confermato il 27 gennaio 1861, prima di morire l’anno successivo.

1 B. Belotti, Storia di Zogno e di alcune terre vicine, Edizioni Orobiche, Bergamo, 1942, p. 194. 1 B. Belotti, Storia di Zogno e di alcune terre vicine, Edizioni Orobiche, Bergamo, dei primi anni dell’Unità d’Italia dell’Unità anni dei primi di nella Valle Brembana Valle nella Avventure e disavventure elettorali e disavventure Avventure L RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA È relativoaquestatornataelettorale ilsecondomanifestochevienequipubblicato, contro i205diMolinari. tobre. Questavoltaivotanti furono 575edecretaronolavittoriadiBarcacon335voti, ri delcollegiofunecessario ricorrere alballottaggiochesisvolseilsuccessivo29ot- Poiché nessunodeiduecandidatiavevaottenutolamaggioranza assolutadeglieletto- e Molinari151,mentreivotinonvalidi(schedebianche, nulleocontestate)furono45. Dei 783cittadiniaventidirittoalvotosenepresentarono 439.Barcaottenne243voti bienti cattolicibergamaschi. stato elettonel1863.Barcasipresentavaperlaprimavolta ederasostenutodagliam- Molinari rappresentavailpartitoliberale,eradeputato uscente delcollegio,essendo darono entrambi. aprirono laIXlegislatura,edebbeperteatroilcollegio di Zogno,nelqualesicandi- Lo scontrodirettotraMolinarieBarcaavvennenelleelezioni del22ottobre1865,che anziano, funominatopodestàdiBergamo, caricachetennefinoal18novembre1858. ancora sottoildominioaustriaco:15dicembrediquell’anno, inqualitàdiassessore Bergamo nel1820.Lasuaprimaesperienzapoliticarisaleal1857,quandolacittàera Era avvocatoanchel’altropersonaggio,ilcattolicoGiovanniBattistaBarca,natoa ballottaggio ascapitodeldottorGiuseppePiccinelli. collegio diZogno,il10maggio1863,quandovennefinalmenteelettonelsuccessivo Seppur sconfitto, Andrea Molinarinonsipersed’animoetentòdinuovo,semprenel vantaggio delleclassioperose” spetto dell’integritàdellareligione;svilupparel’istruzioneel’industria cremento all’esercitoeallemiliziecittadine;aspirareaRomacapitaled’Italianelri- al dominiostranieroentroiconfininaturalidell’Italia,dandoalloscopomassimoin- difendere loStatutoalbertinopergarantirelibertàpoliticaeamministrativa;porrefine operare innomedell’Italiaunitasottolaguidadi Vittorio Emanuele,recostituzionale; Espone quindiiprincipiche-seelettosarannoallabasedellasuaattivitàpolitica: al soccorsodellagiàperigliantelibertàpatria” visto lepopolazionidelcollegiodiZogno Il candidatoesordiscericordandol’esperienzarisorgimentale del1848quandoaveva blicato inquestepagine. È relativoaquest’ultimatornatailmanifestoelettorale,daluifirmato,chevienepub- cessivo. do ancorasconfittodalconteGiuseppe Asperti nelballottaggiodel16novembresuc- le suppletivedelcollegiodiZogno9novembre1962,giungendosecondoeuscen- da GiovanniMorelli. Ancora sconfittonel1861daFrancescoCucchi,siricandidònel- sentò nellesuppletivedel6maggiodellostessoanno,mafusconfittoalballottaggio lista nelcollegiodiBergamo nel1860,mafusconfittodaBarnabaZambelli;siripre- Il primo,natoil16agosto1816,diprofessioneavvocato,convintoliberale,simisein ca, provenivanoentrambidaBergamo. I duepersonaggioggettodiquestaricerca, Andrea MolinarieGiovanniBattistaBar- 2 Questi datiequelli successivirelativialleelezionidegli anni1865,1866e1867,sono reperibilisulsito Quaderni Brembani 18 https://it.wikipedia.org/wiki/Collegio_elettorale_di_Zogno_(Regno_d%27Italia). 2 . 198 “accorrere pronte egenerose, mainvano, . “a sollievoe RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 199 Il proclama elettorale di Andrea Molinari per le elezioni del 1862 (collez. Roberto Boffelli) Molinari per Andrea elettorale di Il proclama RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA munque precisatocheleelezioni sisvolseronel1865,cioèprimadellapresadiRoma tere politicoeamministrativo cheabbiamoraccoltoriguardoalpersonaggio. Va co- che riguardavanoildeputato, nontrovaperòriscontrinellealtreinformazionidicarat- cerdote”. Tale qualificache,adettadellostessorelatore,eraindicata neidocumenti tato: nell’introdurrel’istanza diannullamento,DeFilippopresentòilBarcacome“sa- Nel verbaledellariunionec’èunanotiziacuriosacheriguarda questomancatodepu- putato diGiovanniBattistaBarca. nel collegiodiZognoelasuapropostafuaccolta,determinando ladecadenzadade- Su questipresupposti,DeFilippoproposeall’assemblea l’annullamento delleelezioni diverse listeeranosprovvistedellafirmadelprefettoeperciò nonautenticate. che inomidiparecchicandidatifiguravanonellelisteelettorali dipiùcomunieinoltre L’altro motivodiirregolarità,ancora più gravesecondol’Ufficio, consistevanelfatto che prevedevaespressamentequestapossibilità. da unapersonadifiducia,andandointalmodocontrol’art. 81dellaleggeelettorale scrivere perinfermitàdifarsiassisterenellacompilazione dellaschedadivotazione occasione delballottaggioavevaimpeditoaglielettori analfabeti oimpossibilitatia La primaconsistevanelfattochelasezioneelettoraledi Almenno SanSalvatore,in cate. presunte irregolaritàsegnalateavesserocaratteredigravitàedovesseroessereverifi- all’Ufficio elettoraledellaCameradeideputati,ilqualeritennechealmenoduetrale Ma iricorrentinonsidiederopervintiepresentaronoleloroistanzedirettamente prive diriscontrioggettivi. non avevatenutocontodellesegnalazioni,ritenendochefosserovaghe,infondatee torali eranoirregolari,inquantoprivedell’autenticazionedelprefetto.L’Ufficio però menno SanSalvatorenoneraunelettoredellacircoscrizioneeinoltrechelelisteelet- centrale lelamenteledivarielettorirelativealfattocheilsegretariodelseggio Al- va premiatoBarcaneiconfrontidiMolinari,eranopervenuteall’Ufficio elettorale il relatoreDeFilipporiferìchesubitodopoballottaggiodel29ottobre1865ave- Presentando lerisultanzedell’inchiestacondottadall’Ufficio elettoraledellaCamera, annullò leelezioninelcollegiodiZognoperirregolaritànellelisteelettorali. della suacarica,inquantolaCameradeideputati,nellariunionedel5febbraio1866, Molinari, comevisto,nonfurieletto,manemmenoilneodeputatoBarcapotégodere la loro fiducia” titudine onesta eliberale,dicuieglièunode’ piùnobilirappresentanti” Rinnovano quindil’invitoavotareMolinariperrendereomaggio elettori, cheassiduosostenitore deidirittiedelleaspirazionidiTrieste edell’Istria” putato sieradimostrato sentante inParlamentoerilevandochetalesceltaerastatafruttuosa,quantoilde- loro chenelleprecedentielezioniavevanoscelto Andrea Molinaricomelororappre- Essi sirivolgonoaglielettoridella Valle Brembanaedella Valle Imagna,ricordando vano all’unioneconl’Italia. firmato dagliemigrantitriestinieistriani,icuiterritori,alparidiquelliveneti,aspira- 3 Portalestoricodella Cameradeideputati:https://storia.camera.it/regno/lavori/leg09/sed038.pdf. Quaderni Brembani 18 “dei Vostri fratellidiTrieste edell’Istria,cheinluiprincipalmenteripongono . “non menodegnointerprete delleopinioniliberalide’ suoi 200 ottenendo cosìlagra- “a quellapolitica 3 . RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 201 per le politiche del 1865 (collezione Roberto Boffelli) per Manifesto di sostegno al candidato Molinari degli emigrati triestini e istriani RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA L’Ufficio elettorale dellaCameradisposeun’indaginechesiconcluseafineannocon ne, contravvenendoaldispostodegliarticoli61e79della leggeelettorale. aveva inviatol’avvisoeilcertificatoelettoralesoloa16 dei33elettoridiquelcomu- da tuttiicomponentil’ufficio disezione. Inultimoemersecheilsindacodi Taleggio gnalato cheilocalidelseggiodiZognoeranostatilasciati desertiperqualchetempo cata autenticazioneprefettiziadellestesseedifettodicomunicazione. Inoltrefuse- menno chieserol’annullamentodelleelezioniadducendo irregolaritànelleliste,man- Subito dopoilballottaggio,infatti,19elettoridellasezione Zognoe15diquella Al- cesso pochimesiprima,fuoggettodicontestazioniericorsi. Ma lecosesimiserosubitomaleperilneodeputato,lacui elezione,comegiàerasuc- Cucchi 206.DiconseguenzaBarcarisultòeletto. lottaggio chediedeiseguentirisultati:elettori783,votanti460,votiaBarca223, due raggiuntolamaggioranzaassolutadeivoti,ilsuccessivo11 marzositenneilbal- I votantifurono339sui783cittadiniaventidirittoalvoto.Nonavendonessunodei Il responsodelleurnevidevincitoreilCucchicon177voti,seguitodalBarca160. distruggono quellacheabbiamopersostituirvimiserieediniquità” che oggi ilbisognoditornare allaChiesaperrivolere l’anticagrandezza” “cattolico dev’essere ilvostro rappresentante” cittadini aconfermargli illorosostegno,nondimenticandodiesserecattolicieche de de’ suoipadri”. chiara sostenitore,affermando che Il candidatobasailsuoappelloaglielettoribrembanisuiprincipireligiosidicuisidi- queste pagine. È inoccasionediquestatornatacheBarcadiffuse ilmanifestochevieneriprodottoin chi, patriotagaribaldino. Giovanni BattistaBarcacandidarsidinuovo,contrappostoalradicaleFrancescoCuc- cante, furonoconvocateleelezionisuppletive,chesisvolseroil4marzo1866evidero In Valle Brembana,invece,vistocheilseggio del collegiodiZognoerarimastova- 1867 enel1870poia Trescore nel1876.MoriràaBergamo il6ottobre1899. Brembana, macontinueràaltrovelasuacarrierapolitica,venendorielettoaBrivionel gio del31dicembre1865.Daqualmomentoildeputatononsipresenteràpiùin Valle pato alleelezionisuppletivenelcollegiodiBrivio,risultandoelettodopoilballottag- Nel frattempoilMolinari,sconfittoalballottaggioin Valle Brembana,avevaparteci- munque impedito,all’epoca,dicandidarsiefarsieleggere. dit a maggiorragioneagliecclesiastici,diparteciparealleelezionipolitiche( del 1870edellesuccessivedisposizionidellaSantaSedechevietavanoaicattolici, 4 Francesco Cucchi (Bergamo,4 17dicembre 1834-Roma,2ottobre1913)sidistinsefindagiovaneperilsuo Quaderni Brembani 18 miglia Cucchiaveva unavastatenutaeunpalazzonella contradaBottadiCapizzonein Valle Imagna. gno d’Italia,tanto da essereelettodeputatoalParlamento italiano,conilpartitoradicale,per 27anni.Lafa- l’impero austriacoperfomentarvirivolte. Dopol’unitàd’Italiapartecipòattivamenteallavitapoliticadelre- briele Camozzi,sidistinseperlegesta eroiche.Quattroannipiùtardivenneinviatoneiterritoriirredentidel- Partecipò conentusiasmoallaspedizione deiMilledurantelaquale,coniconcittadiniFrancescoNulloeGa- fervido patriottismo,tantodaarruolarsi nel1859neiCacciatoridelle Alpi, alseguito di GiuseppeGaribaldi. ), diconseguenzalasuppostacondizionesacerdotaledelBarcanongliavrebbeco- “fallaci eillusideclamatori,promettendo unagrandezzachegiammaidaranno, Accenna all’annullamentodellasuaprecedenteelezioneeinvitai 4 “quest’angolo d’ItaliasimantienesaldonellaFe- 202 , perchél’Italia “non sentìmaiquanto . , dalmomento Non expe- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 203 Proclama del candidato Giambattista Barca per elezioni del 1866 (collez. Roberto Boffelli) per del candidato Giambattista Barca Proclama RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA abbandonare -questavoltadefinitivamente -ilsuosognodisedereneibanchidelPar- Di conseguenzaGiovanniBattista Barca,avvocatoeforsesacerdote,dovettedinuovo blea. La richiestadiannullamentofupostaaivotieaccoltadalla maggioranzadell’assem- che moltedelleschedecontestateeranorisultatechiaramente attribuibilialCucchi. sto induceval’ufficiocontuttacoscienzaadinvalidare laelezione” didati, maildispiacere esternatodaglielettori chenonebbero ilcertificato,tuttoque- circostanza peculiarissimachei17votiformano appuntol’eguaglianzafraiduecan- tuosi efraqueglielettorichecredevano dovessero darsialoro comeaglialtri;mala tificati edomessoqualcheduno;mailtrascurare i17edarloa16inqueiluoghimon- lissima; l’errore avrebbe potutoavvenire quandosifossetrattatodicentinaiacer- si mandavano16certificatieseneomettevano17,eraquesta unacircostanza specia- mandare acasadeglielettoriicertificati d’invito;maunavoltachedisoli33elettori Questa lareplicadiMazzucchi: era stataritenutagravealpuntodacomportarel’annullamentodelleelezioni. state comunquepubblicate. A sostegnodellasuatesicitòcasiincuitaleomissionenon un fattoillegale,dalmomentochelelistedeglielettorieladatadellevotazionierano fatti, seilnonaveravvisatoadomiciliopartedeglielettoridi Taleggio fossedavvero nullamento noneranocosìgravidagiustificareilprovvedimento.Cantùsichiese,in- e sostenendocheleirregolaritàsullequalisibasavalarichiestadiquestosecondoan- era giàvacantedaoltreunanno,aseguitodell’annullamentodelleelezioniprecedenti la discussionedellerisultanzedurantel’assembleadel22dicembre1866. 6 Cesare Cantù(Brivio,5dicembre1804-Milano,11 marzo1895)fuunostorico,letterato, politico,archi- 5 PortalestoricodellaCameradeideputati: https://storia.camera.it/regno/lavori/leg09/sed138.pdf. Cesare Cantù sta diannullarel’elezionenelcollegioZogno.Nelcorsodeldibattito,ildeputato Sulla scortadiquesterisultanze,ilrelatoreMazzucchisottoposeaideputatilapropo- Cucchi edaconsiderarsiregolari. nei variseggidelcollegioenonattribuite,alcuneeranochiaramentericonducibilial L’Ufficio elettoraledellaCameraavevainoltreverificatochefraleschedecontestate cretare l’esitodellasfida,chesarebbeanchepotutarisultareinparità. za traicandidatiBarcaeCucchieranoproprio17,nederivaval’impossibilitàdide- questi 17elettorinonavevanopotutoesprimereillorovotoe,poichéivotididifferen- quand’anche loavessero desiderato” a 16elettori,perloche17deimedesiminonpotevanopresentarsi alballottaggio non vennero speditiivoluticertificatiedavvisidellafissazionegiornatasenon occasione delballottaggiodell’11 marzo sito ilsindacoavevainfattirilasciatounadichiarazionenellaqualeaffermava chein mancata comunicazionedelleelezioniaunapartedeglielettoridi Taleggio. Inpropo- bile accertarla.Erastatainveceaccertata,perammissionedellostessosindaco,la del seggioavevaconclusochequestainfrazionenoneradocumentataepossi- e l’autenticazionedellestesse,mentrerelativamenteall’averlasciatodesertiilocali Mazzucchi comunicòchel’Ufficio elettoraleavevaverificatolaregolaritàdelleliste Quaderni Brembani 18 bardo, presidente onorario dellaSIAEedirettoredell’Archivio diStatoMilano. vista escrittoreitaliano. Fudeputatoalparlamentodal 1861al1867,fondatoredell’Archivio storicolom- 6 si pronunciòcontrotaleproposta,facendorilevarechequestocollegio “Ora, certochenonèobbligoscrittosidebbano . Nonavendoricevutoilcertificatoelettorale, 204 “per innocenteerrore diquestosegretario . Senzacontare 5 Il relatore RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 205 Si può concludere rilevando che i due candidati, di segno politico opposto, rappresen- di segno politico che i due candidati, rilevando Si può concludere e quel- animò gli anni risorgimentali la dialettica che nel nostro territorio tarono anche della classe dirigente libera- mettendo a confronto, le opinioni li successivi all’Unità, della scelta ineludibile di dello Stato e della libertà religiosa, le, fautrice della laicità dei territori ancora sotto- d’Italia e della lotta per la liberazione Roma come capitale cattoliche, che non intende- austriaca, con quelle delle classi messi alla dominazione di guida morale e religiosa, temporale del papa e al suo ruolo vano rinunciare al potere sociale a favore delle frange per una più incisiva politica impegnandosi al contempo più basse della popolazione. insanabile, dopo l’annes- in maniera rimasta poi a lungo Contrasti che esploderanno, di Roma capitale del all’Italia nel 1870 e la proclamazione sione dello Stato pontificio il nuovo ordine e la dei cattolici, imposto dal papa, di accettare Regno, con il rifiuto alle elezioni politiche, svolgendo un ruolo di conseguente decisione di non partecipare aperta opposizione al governo liberale. lamento nazionale. Nelle elezioni suppletive del 20 gennaio 18967, convocate per del 20 gennaio 18967, suppletive Nelle elezioni lamento nazionale. lasciando via libera non si presentò, di Zogno, Barca deputato del collegio eleggere il successivi. negli anni poi più volte confermato Cucchi, che sarà a Francesco RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA P di Cavalleria scendevano nei forri,volavanosullelunghe siepidisseminateunpo’ dappertutto.Non saggi sullestrade sollevavanobrevinuvole dipolvere;arrampicavano sullesalite, nulla: solovincere.Questoardore tramutavalacorsainunacaricaguerresca:aipas- la gara,partivano.Lanciatisi rapidamenteincorsa,uominiecavallinonsentivanopiù to. Poiadunauna,lepattuglie deglisquadroni,salutatoilgeneralecheassistevaal- non avevarilenti,eicavalliavanzavano rapidibattendomusicalmentel’immensopra- mentava ilfuroredellebestie chedopopocoeranobianchedischiuma.Malacorsa Partirono gliufficiali perungaloppodimostrativo concavallileggeri:l’ariacaldaau- le cosesmagliantinellorocolore. caldo eccitantesostenevainervi,unalucechiarissimarendeva l’occhiopiùattentoe verde; modellidiformaveloce,lucentialsole,davanoun vigorososensodiforza.Il il grandesideriodilotta.Bellinellalorobardaturaguerresca, spiccavanoicavallisul Qua elàgruppidicavalli;gliuominilicustodivanoamorosamente comunicandoloro gara antica,conunmezzoantichissimo,ilmigliorecompagno dell’uomo. po’ dappertuttolungoilpercorsoeattendevapassaggiodeisoldatigaloppanti:una Una piccolafolladigentepaesanavenutaadassisterealla nostragara,erasparsaun gia sulpratocongiungendoiduepaesi,erainqueigiorni battutadaunsoleviolento. landa erbosariccadiornamentiverdi,comeungiardino. Lastradabiancacheserpeg- ni eilorocavallimiglioriperlacompetizione.FraLestansSequalssidistendeuna sche, ilReggimentocelebravaunafesta.Glisquadroniavevanopreparatoilorouomi- A mezzoagostoc’eranopernoiduegiorni ditregua,esospeseleesercitazioniguerre- Festa delReggimento sulla routine delleesercitazioni nelmaneggio. atmosfere dellavitaagreste raccontataglidauncommilitoneinlicenzaesisofferma magini legare dicorsacavallidurantelafestadelReggimento,rievocalerustiche In questepagineilfuturo fondatore delMuseodellaValle descriveconvivacitàdiim- ufficiale dicomplementoneiCavalleggeriSaluzzo. Quaderni Brembani 18 Vittorio Polli “Cavalleria” chenarralapartecipazionedell’autore allaGrandeGuerracome rosegue anchequest’annolapubblicazionediestrattideltestoVittorio Polli * 206 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 207 Licenza agricola accorgono C’è una parte dell’anno destinata da Dio alla creazione: gli uomini se ne del creato per un riflesso e solo quelli che lavorano la terra sentono il potente influsso soffici, che si rinnova nelle proprie vene. È quando vediamo vagare nell’aria i piumini che si sono distaccati dagli alberi; quando l’amore dell’universo si palesa nell’appari- di- re di vive tinte nei petali dei fiori, germe per i venturi frutti. La stagione è tiepida, sostavano mai, qualunque fosse l’ostacolo o la difficoltà che si presentasse; ogni squa- si presentasse; ogni che l’ostacolo o la difficoltà mai, qualunque fosse sostavano bardati da guerra e come cavalli: erano come uomini presentato il meglio drone aveva il armi. Compiuto di ferri e di di un rumore metallico, vibrava tutto e il loro passaggio si vedevano sbucare su una dirittura; velocissimi della corsa arrivavano cerchio ampio tempo. Uomi- per guadagnare ancora pazzamente verde e distendersi da un cespuglio folla paesana segui- la piccola per irruenza e coraggio: erano meravigliosi ni e cavalli pattuglie della cavalleria. va attenta la corsa delle era caduto, qualcuno del popolo per i suoi soldati. Qualcuno Ammirazione stupenda pattuglie giunte compatte, qualcuno non era ancora arrivato. Le era rimasto indietro, nella vittoria; attendevano di squadrone esultavano sperando circondate dai compagni Una lotta semplice, una tempi e chi di loro fosse stato il migliore. la fine per sapere i gare. Il sole pareva che non il cavallo sente la bellezza di queste lotta antica, e chi ama tutto e l’aria vicino ai profili più; restava alto nel cielo a infuocare dovesse tramontare discutevano coi loro soldati sul- colori indescrivibili. Gli ufficiali dei monti svaniva in dei cavalli e dei cavalieri. la corsa, sul comportamento fu un’altra gara per gli uffi- la vittoria delle pattuglie, ci Ma prima che si conoscesse in una specie di pista e si dovevano fare parec- ciali. Erano stati disposti molti ostacoli dei soldati gareggiato nel finale. L’amore chi giri; poi i vincitori dei gruppi avrebbero quando mostrano va- dei loro ufficiali seguiva il comandante: i soldati sono orgogliosi correre assai e gli ostacoli per essere passati a lentìa e coraggio. La pista era fatta per con i migliori cavalli del reggimento. Si di- galoppo disteso. Montavano i più giovani nobiltà della bestia risulta dalle sue linee classi- stinguevano fra tutti i puri sangue; la ben fatto, collo e testa di sagoma particola- che: gambe sottili e lunghe, corpo magro di tre o quattro; curvi gli uomini seguivano rissime. Scattavano alla partenza a gruppi sopra le siepi, i muri, i fossati Volavano di più. il movimento incitando le bestie ancora bagnati a battere leggeri, velocissimi il terreno e i loro mantelli Tornavano e l’acqua. sotto il sole caldissimo, il generale chiamò tutti luccicavano. Finita anche questa gara, più giovane, ma fierissimo ed agile; disse delle intorno a sé e parlò. Era un uomo non di guerre e di battaglie. I soldati bevevano le sue corse e della festa, ma finì per parlare occhi di giovani guerrieri. Poi rivoltosi alla parole e un lampo di fierezza era nei loro cortese come sa fare un vero soldato. piccola folla convenuta, parlò breve e alle gare, premiarono i vincitori chiudendo Alcune gentili dame che avevano assistito solennemente nella lentezza del tramonto la nostra festa. La fine del giorno si svolgeva a poco a poco in noi, dolcemente ristoratrice. e la stessa tranquillità della sera penetrava cavalli verso il paese e li seguiva la piccola fol- Se ne andavano i soldati portando i loro tutti furono partiti, anche noi ci incammi- la paesana, discorrendo e ridendo. Quando non era più tanto calda, la calma dell’ora au- nammo adagio pensando alla notte; l’aria paesi si tingevano di bruno e l’erba dell’immen- mentava le visioni e i sogni. Lontano, i Lestans e Sequals il Friuli pare un giardino. Tra so prato respirava ampie frane d’aria. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA che nonl’abiti piùnessuno.Levillesonochiuse, ilverdeingiallito;lepraterie chetan- nuto acambiare l’andamentodellanostra giornata. Ilpaeseèdiventato solitario;pare È passatoiltempodellecavalcate all’aperto.Piovedalunghigiorni,el’autunnoève- Ripresa in maneggio reggimento dellalicenzaagricola versolafinedigiugno. pesantemente, vintidaunmistero divino.Cosìmiparlavaunsoldato,cheritornavaal fieno cominciaafermentare,spandendoprofumod’essenze. Eallorasiconfondono gli occhicomunicanonaturalmenteamorosepassioni.Dormono suifieniliquandoil Hanno vistoprocreareiloroanimali,compagniindispensabili. Igiovanisonoinfiore, sieri infiniti;misterieternisirivolgonodentrodiloroe maturanoinsiemelevoglie. natura conlarghezza. Taciturni siedono,contemplandolanotte,comeavesseropen- nelle sereestivesull’aiaaguardareicampi:illavoropiù umanoècompensatodalla e l’erbarecisadisseccaalsoleneiprati,odorandoperl’aria. Icontadinisitrattengono lento invisibiledivenire,comeilmotodellesferediunorologio. Fasemprepiùcaldo prodigio delmoltiplicarsinascostamentesicompie.Ifiori sitrasformanoneifrutti, percepibile alnostroocchioèilluccicaredellestelle.Ma tuttosimuoveebrulica;il specie dirumoresordo,comequalchecosachesiagita nelbuio.Unicotremolio Tra maggioegiugno,inquellenottipienediscintillioirrequieto,c’èalmondouna dànno unsonnopesanteeunadiffusa debolezzanellemembra. primi caloricomeseperdesseroforze.Manellorocorposirinnovanolinfestraneche za vigore.Ivisideigiovaniedelleragazzesomiglianoallefoglie:impallidisconocoi che lenutre;nonsonoancoradeltuttodischiuse,soloteneramentevenateeancorsen- le foglieinfiacchiscono;giovaniattaccaticce,respiranodebolmentel’aria cura laterracheIddiofeconderàmisteriosamente.S’accorgono deiprimicaldiperché dinato lepiantagioni. Tutto frutteràconl’aiutodelsole;hannoritoccatoamorosa e icontadinisirisveglianoconcantiseraliquandotornanoallecascinedopoaveror- Quaderni Brembani 18 Ripresa inmaneggio 208 prosciugando gliumorideldisgelo, terra: lezollesiscaldanoalsole rigori dell’invernoèsegnatodalla campagne, ilritornoallavitadopoi parlare distelleeluna.Nelle vanno pericampiconleragazzea quelli chenoncredono,inconsci mandamento delSignore;eanche cui tuttosimoltiplicaperunco- C’è dunqueuntempodell’annoin re laprimavera. alle stagioniesiamofelicidigode- lenta diverde. Abbiamo datonomi ne. L’erba intantosifaaltaesuccu- fiori maschiesucertifemmi- nuove vite:sucertialbericisono monti, eilsolelaluceaccendono giornate indugianoinlunghitra- venta piacevolestareall’aperto;le RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Licenza agricola 209 te volte abbiamo visto colorirsi te volte sono e luminose, all’alba, immense intendere la loro desolata lì a farci vaste e sembrano più sterilità; ora avidamente l’acqua sole: bevono vi- la disperdono nelle piovana e lieve nebbia, scere sassose. Una il cielo; il ve- oscura perennemente lento e noiosa- lo dell’acqua cade dei si accorge mente continuo. Ci invadono que- molti acquitrini che è gonfio e strari- sti luoghi; il fiume e fangose. Dove pa, le strade molli che si vedeva è andata tutta la gente d’estate? La a passeggio nelle sere fabbricati caserma coi suoi piccoli (uno per ogni squadrone) sembra addormentata. In questi tempi i sol- dati fanno la pulizia di tutte le loro assiste muto a donnette di casa. L’ufficiale cose: armi, selle, abiti. Son diventati come molti pensieri, ma lenti, pigri, inspie- Vengono questa vita silenziosa, sempre uguale. che qualche cosa di bello sia perduto e gabili: guardando in cielo, si ha l’impressione è la ripresa in maneggio. Entrati nella ca- cosa che ridesta un po’ per sempre. L’unica sulla pista, si pensa all’esercizio da far esegui- vallerizza scura, messi al passo i cavalli da circo equestre: vanno uno dietro all’altro co- re. I cavalli al chiuso sembrano bestie così si sve- passo sembrano dormire. “Trotto”: me fossero macchine e fin che sono al il cavalcare degli uomini, vengono in mente i gliano e si scaldano un po’: guardando si tengano in sella cor- a gridare, affinché loro difetti, le loro mancanze e si comincia Perché se Vaucluse”. su diritto, posto le mani”, “Sta’ rettamente. “Giù il tallone”, “A dell’uomo, lo si chiama con quello del cavallo. la memoria non ci porta subito il nome maggiore, cambiamento diagonale”. Succede un Poi gli esercizi di voltata: “Sergente di tempo i e bisogna richiamare quelli che sbagliano. Dopo un po’ di scompiglio po’ metterli al galoppo, per slegare loro le artico- cavalli fumano; si sono scaldati e si può “Galoppo”. lazioni innanzi di tentare qualche salto. testa) inizia un galoppo leggero, di scuola, sollevan- maggiore (è sempre in Il sergente di vecchio cavaliere; gli altri seguo- dosi sulla sella, prendendo un bell’atteggiamento le scorrettezze si vedono troppo bene, e no, ma ancora è necessario gridare, perché montato che rifiuta di galoppare tranquillo. troppo bene si riconosce il cavallo male colpa della pioggia che rende nervo- colpa del cavaliere, un po’ Naturalmente è un po’ quest’epoca, il soldato deve montare discretamente; ha A si noi, gli uomini e i cavalli. sempre fatto la sua istruzione, le manovre, e ha una pratica. Ma nel gran numero c’è mo- quello che è refrattario all’insegnamento. Le frasi o invettive lanciate in questi la cavalle- menti col frustino sulla gobba del cavaliere maldestro, sono vecchie come ria italiana, e non sono senza un “umore” particolare. an- Mi veniva in mente spesso il nostro istruttore della scuola di Pinerolo: un tenente col chia- ziano che ne sapeva e diceva di bellissime e molto divertenti. Incominciava RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA giar l’erba,osilasciavanolusingare dallavocedell’uomoedaunpugnodibiada. po, comesivedenellepitture diDeChirico. Alla finesifermavano inunpratoaman- il piacerediquellecorse,criniera alvento,anterioriarcuatiealtineltempodelgalop- soldato chelivolevariprendere eviadinuovoindirezioneopposta.Mostravanotutto Galoppavano bellissimisullaterrabattuta,frenavanosulle quattrogambedifronteal se deltempo,nervosismodatodallalungapioggiae dall’inazionenellescuderie. ventava l’uomoepoiliberosimettevaacorrereall’impazzata pericortili;effetto for- verata producevaallevoltedellesceneallegre.Uncavallo, rampandonell’ariaspa- Usciti dalmaneggio,gliuominidovevano“governare”i cavalli eabbeverarli.L’abbe- così cherimontavanodasolies’appoggiavanoadaddestrare labestia. ri dellosquadrone,el’orgoglio d’essere statisceltiintalmodolirendevapuntigliosi so dicolorcioccolatoequalchemovimentomalsicuro.Ma quisieradavantiaimiglio- sgroppata sitrovaperterraaruzzolarenella“pula”.Sialzavano irriconoscibili,colvi- galoppo facendolecurveassaivelocemente;ilsoldato finisce sulcollo,eall’ultima sponde sgroppando;poilofadinuovo,eilcavaliereperde unastaffa, poisimetteal girare ilcavallo,questonongira,esenevapercontosuo;alrichiamodellerediniri- incominciano l’istruzione.Gliintermezzisonopureassaidivertenti:ilsoldatovuolfar pata èdinuovoaterra.Ripetutalascenavarievolte,simettonofinalmentealpassoe tare insella,senzariuscita;oppuresequalcunoriesce,dopoqualchevigorosasgrop- Quando sidiceaisoldati:“A cavallo”succede divederesforziconsiderevolipermon- no assaiirrequieti. prendono imiglioridellosquadroneesifannomontaredaloro.Maquestipolledriso- li. Iprimitempisonogliufficiali chelimontano;poiquandosonounpo’ addestratisi ogni anno,icavallinuovimandatidaidepositi,ancorrozzieinesperti.Bisognaistruir- Più dituttoperòeradivertentelaripresadeicavalli“giovani”;arrivanoaireggimenti recchi invecedifermarsigiravanoinvolataperlacavallerizzaspaventandoglialtri. re ilpoverocavalleggerospaurito.Poiqualcheostacolo;parecchifinivanoaterra,pa- passo, prendereilcavallochescalpitavairrequietoinmezzoalmaneggioefarmonta- tri vannointornoallapista,èpureunpo’ problematico.Bisognavamettereglialtrial essersi liberatodalpesodell’uomo,nonècosasemprefacile.Rimontarementreglial- nuovo!”. Maprendereuncavallochecorreall’impazzata,magaridivertitodalfattodi finiscono, dopoduegiriveloci,inunaridicolacaduta.“Prendiquelcavalloemontadi prende lastanchezzae“mollano”sivedonopartireprenderecerti“telegrammi”che I soldatialgaloppoinmaneggiosonoancheunacosadivertentedavedere.Quandoli del sederecomequelladiGretaGarbo!”. no dire:“Sellaferisce,sellaguarisce”,oppure:“Nonhavergogna? Maleihalapelle momenti ditrotto.Quellichechiedevanorestareaterraperlefiaccaturesisentiva- sai penoso.Quandoavevamolegambe“fiaccate”,noneranocertopiacevoliiprimi sognava tuttoprovareesapere,lavitaerapiùduraedallevolteilmontareacavalloas- Ma aPinerololecoseeranounpo’ diverse:partendodalconcettocheperinsegnarebi- mia!”. Oppure:“Guarda,guarda,belloquelsalto,miocaroavvocato!”. che cosafa!Giriadestra,dicoperitoagronomo!Pardon,dottoreinagrono- marci, invecechepernome,coinostrititolidistudio.Dicevaadesempio:“Lei,lei, Quaderni Brembani 18 210 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 211 di Elio Rota), dove sgorga l’acqua; quest’area era adibita l’acqua; di Elio Rota), dove sgorga Corna de Bremp

i sono momenti, episodi, date che ognuno di noi ha stampati nella memoria, che date che ognuno di noi ha stampati i sono momenti, episodi, sia nel buono, che nel cattivo ricordo. portiamo nel cuore,

Antonella Arnoldi Antonella in particolare a deposito del cemento, circa 150 quintali. Nella prima, invece, erano in particolare a deposito del cemento, dei camion e delle betoniere, oltre alla di- stipati i fusti di gasolio per il rifornimento che facevano brillare le mine. namite che io dovevo distribuire ai minatori l’inaugurazione del nuovo tratto stradale era sta- I lavori erano a buon punto, tanto che ta fissata per il successivo 20 giugno alla volta La mattina del 10 giugno siamo partiti, io e i miei compagni, come sempre, ma nien- degli Orridi, per un nuovo turno di lavoro. La giornata non era delle migliori, te lasciava presagire il disastro che sarebbe avvenuto nel pomeriggio. fino al- Abbiamo lavorato tranquillamente tutta mattina; tutto si è svolto regolarmente ci siamo l’incirca le 14.30, quando ha iniziato a piovere. Sembrava il solito temporale; il rifugiati in baracca nell’attesa che cessasse la pioggia e, ricordo, abbiamo trascorso tempo giocando alla morra. Per chi ha qualche primavera più di me sulle spalle, sarà certamente una data incan- Per chi ha qualche primavera più di me questo giorno che avvenne l’alluvione degli Or- cellabile il 10 giugno 1954: è infatti in Taleggio. ridi della Val testimone oculare di quei momenti drammati- Riporto qui di seguito il racconto di un ci... di 17 anni ed insieme ad alcuni compaesani, «Era il 12 maggio 1954 quando, all’età sotto dipendenze della ditta Sassi di Bergamo, iniziai la mia esperienza di lavoro alle le direttive, appunto, dell’ing. Sassi. per la costruzione della strada di collegamento La suddetta ditta aveva vinto l’appalto partivamo da e San Giovanni Bianco. Io e i miei tre compagni di lavoro Taleggio tra dalla contrada “Fronte”, che dà pro- Peghera, a piedi, intorno alle 6.30; scendevamo prio sopra la centrale del Buco. iniziava la giornata lavorativa. Attraversavamo il torrente e alle 7.00 magazziniere; la baracca si trovava proprio ap- Io ero stato assunto con la mansione di nello scendere in direzione di San Giovanni pena dopo la centrale del Buco, dove, piccola rientranza. Bianco, sulla sinistra, ora si incontra una in cui ora c’è il simpatico masso a forma di Ce n’era poi un’altra, collocata nel luogo viso (una nel racconto di un testimone di nel racconto di 10 giugno 1954 - L’impeto dell’Enna - L’impeto 1954 10 giugno C RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Su questospiazzo c’eralabaraccaconifustidi gasolio Qui sorgevalabaraccaadibitaaldepositodicemento 212 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni dagli alberi, la contrada “Fronte” di Peghera dagli alberi, la contrada “Fronte” Il pendio che percorrevano a piedi i lavoratori Il pendio che percorrevano verso la centrale del Buco; sullo sfondo, coperta 213 Siamo usciti dalla baracca per control- dalla baracca per Siamo usciti ma pioveva ancora, lare la situazione: di lì a voler dare una tregua; sembrava ha preso la situazione breve, invece, al no- totalmente contraria una piega stro pensiero. che tornasse a Dopo aver atteso invano decisi a rincasare. calmarsi, ci siamo bomba d’acqua: il Una vera e propria gonfiando a di- torrente Enna si stava attraversarlo per smisura; dovevamo su una passe- tornare a casa, passando putrelle di ferro. rella di cemento con verso la contrada Alzammo lo sguardo gli abitan- che dovevamo raggiungere: a con- affacciati ti del “Fronte” erano trollare i nostri movimenti. Ricordo Antonia che perfettamente la signora ci faceva dei segnali, ma noi, incuranti, abbiamo attraversato la passerella, or- mai quasi ricoperta da rami e legni spezzati dalla forza dell’acqua lungo il corso del torrente, che avevano trovato sbarramento al loro percorso proprio lì. Che incoscienti! Siamo passati il più velocemente possibile; risaliti per un tratto la costa che porta alla contrada, ci siamo voltati per osservare il cantie- re dall’alto: la passerella non c’era più! coscienza del grave rischio corso... Abbiamo proseguito verso casa, prendendo non c’era più traccia dei lavori, dei ponti era All’indomani siamo ritornati al cantiere: i materiali spazzati via dalla furia dell’Enna. rimasto solo l’arco di conci, i mezzi ed un tamburo di betoniera ritrovato alla fra- Rammento alcuni racconti che ho sentito... il signor Oreste di Olda, che era addetto al zione Roncaglia di San Giovanni Bianco... salvato, assieme a due carabinieri, nei pressi trasporto pubblico, si è miracolosamente arrivare la piena ed abbandonando il taxi sulla della centrale di mezzo, avendo visto carreggiata... il 10 giugno 1954 non l’ho mai cancellato dalla Insomma, sono trascorsi 65 anni, ma il memoria, è stato uno dei giorni più spaventosi della mia vita; ho capito, risalendo abbiamo giorno stesso il declivio verso la contrada per andare a casa, quale fortuna avuto a non essere stati inghiottiti dalle acque!». RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA C primavera del1966,comehogiàscrittosui le passionisportivecheavevanoquestigiovani:sciedescursioniinmontagna.Nella Mi trovaisubitobeneconigiovanidellaparrocchiaeincominciaianch’ioapraticare tre mesiastudiaretedesco. avevo studiatoteologiaaRomaederoappenaarrivatodallaGermaniadovestato i duepaesidiPiazzaBrembanaeLenna,nelnovembre1965.Eroungiovanecurato, Arrivai nellaparrocchiadiS.MartinooltrelaGoggia,checomprendevaecomprende soppressione dellaferroviaanchesuln.3del le conseguenzedisastrosesultraffico di tuttala Valle Brembana.Eliascrivevadella chiusura dellaferrovia Valle Brembana,cheavrebbeavutoedhaancheoggi,del- lo eradiEliaGotti,purtropposcomparsoprematuramente, criticavaeironizzavasulla basso lepecore fondamentale percapireilSessantotto.L’articolo diD. Ambrosioni eraintitolato: corrente; durantequelperiodocontrocorrentesaràchiamata contestazione,untermine le diS.Martino,giàsulprimonumero(aprile1966)comparivano duearticolicontro- Scorrendo iduevolumirilegatidel scienza diciòcheeraavvenutonel1968soloqualcheanno dopo. rebbe iniziatodueannidopo,eovviamentenonsapevamonulladelfuturo;siebbeco- dare inizioadungiornalettociclostilatodaltitolo di Il SessantottoaPiazzaBrembanaeLenna 1 E. Arrigoni, 2 D. Ambrosioni, 50 annifa,apparsisulnostrogiornaletto me èstatovissutoaLennaePiazzaBrembana,dagliscrittideigiovanidiqueltempo, tanti librisiainsensonegativochepositivo.Cercheròdiricostruirequelperiodo,co- na voltadicriticare perpartitopreso lagioventùmoderna, nontacciamoladiqualun- del lorotrenino.Lacontestazione diD. Ambrosioni eraprecisa: saranno egliimmensisacrificidegliabitantidella Valle Brembanaperlacostruzione Quaderni Brembani 18 Sessanta bani, Bergamo, 16(2017), 268-273.Idem, Bergamo, 17(2018),308-310. Ermanno Arrigoni giovani diquelperiodo,compresoilsottoscritto.Suquegliannisonostatiscritti ome ènoto,ilSessantottostatounperiododistraordinariaimportanzapermolti (2), QuaderniBrembani,Bergamo, 17(2018),311-315. I ragazzieleragazzediPiazzaBrembana ediLenna neglianniSessanta Il Vento”, unospazio libero eun luogodicuriositàeformazione, , egiàdaltitolosicapiscechipotevanoesserelepecore. L’altro artico- Vento Le ragazzeeiragazzidiLenna Piazza Brembana neglianni , chesiconservanonell’ArchivioParrocchia- 214 Il Vento Quaderni Brembani Vento (1966-1970). Il Vento , ricordandoancoraidisagicheci 2 . Danotarecheil1968sa- “Smettiamo unabuo- 1 , avemmol’ideadi Quaderni Brembani, 1,QuaderniBrem- (1), Ab- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , e firmato dai “Giovani Attorno al Sessantotto. Alle radi- Attorno al Sessantotto. , richiamava il venticello che , richiamava in AA:VV. in AA:VV. Archivio Bergamasco, Bergamo 2019, 139- Bergamo Archivio Bergamasco, Noi giovani Il Vento cit. 171-172. 215 . Ovviamente leggiamo questi scritti col sen- leggiamo questi . Ovviamente “Il nuovo modo di vivere che si andava impo- vivere “Il nuovo modo di : 3 . È proprio quello che è successo anche a Lenna e a Piaz- . È proprio quello che è successo anche 4 Le riviste della controinformazione, Le riviste della controinformazione, Le riviste della contro informazione a Bergamo, a Bergamo, informazione Le riviste della contro “Oggi più che mai il giovane ha bisogno di essere qualcuno, di avere degli qualcuno, di avere “Oggi più che mai il giovane ha bisogno di essere ci del movimento di protesta degli anni Sessanta a Bergamo, degli anni Sessanta a Bergamo, ci del movimento di protesta alle pagine 216-220 del suo saggio. parla del “Vento” storica di professione, 243. L’autrice, c’era, e c’è ancora, dove c’è la chiesa parrocchiale di S. Martino, un venticello che dove c’è la chiesa parrocchiale di S. c’era, e c’è ancora, di cose nuove. per lasciar posto ad un po’ di cose vecchie portasse via un po’ la maggior alfabetizza- sella contestazione era sicuramente Una delle cause principali bel saggio di un recente libro scrive Barbara Curtarelli in un zione dei giovani, come e provincia sul Sessantotto a Bergamo nendo, legato al recente benessere, alla maggiore alfabetizzazione e alla funzione di alfabetizzazione e alla funzione alla maggiore benessere, nendo, legato al recente alla consueta vita insofferenti i giovani la televisione, aveva reso nuovi mezzi come secolari legati alla mentalità paesi. Persi i punti di riferimento che si conduceva nei non identità ponendosi domande su tutto, la propria cercarono contadina, i giovani delle ma cercandone delle consuete risposte, insoddisfacenti, accontentandosi più desiderio di autenticità e con un profondo nuove, mettendosi in gioco personalmente società conformista e inerte che li circonda- partecipazione, in contrapposizione alla fu- in provincia dai gruppi e circoli prodotte va. La maggior parte delle pubblicazioni della giovanile, inizialmente espressione manifestazioni di questa insofferenza rono e di una società avvertita dell’autorità familiare rivolta individuale nei confronti loro politica. Questi secondo momento in protesta come opprimente, tramutatasi solo in a far elaborazioni culturali, però contribuirono profonde fogli spesso non presentano allo spirito di rinnovamento dei i paesi bergamaschi le nuove idee, ad aprire circolare costumi e della prota- ai giovani di essere mentalità, e, soprattutto, hanno permesso padri... dei loro anonime ombre gonisti dell’epoca in cui vivevano, non di rinnovamento dei costumi e della progetto il loro avanti Non fu semplice portare adulti, i genitori prima di tutto, sia quello nei con- degli mentalità sia nei confronti rimasto aggrappato a un cristianesimo dogmatico, ri- locale, spesso del clero fronti di istillare timoroso educative vecchie e logore, tualistico e consolatorio, e a strutture questi circoli Ma, come si vedrà, dove sorsero dubbi intorno a valori ormai radicati. quasi sem- c’era la figura di un sacerdote, e gruppi spontanei di giovani, spesso dietro giovanile, mettendosi per- della protesta l’urgenza il curato, che aveva compreso pre e di cambiamento, desiderio di confronto loro sonalmente in gioco e che appoggiò il le loro la pubblicazione di fogli che esprimessero verso incanalandone l’energia riunirsi e la necessaria strumentazione, mac- istanze e fornendo ambienti adatti per e ciclostili” chine da scrivere 4 B. Curtarelli, 3 B. Curtarelli, 3 B. quismo e magari si rimandi la costruzione di un lager per cappelloni... Un mondo un lager per cappelloni... la costruzione di magari si rimandi quismo e che va alla ro- bello in questo mondo Se c’è qualcosa di vecchio, è morto... c’era, era di una vera co- da parte dei giovani è la conquista non certo alla deriva, vescia, ma scelta” una loro di confronti scienza nei di un cambia- un desiderio è innegabile che esprimevano dopo 50 anni, ma no del poi, del giornaletto, resto, lo stesso titolo mento. Del za Brembana in quegli anni. In un articolo sul n. 10 del giornaletto, dal titolo del Vento” i ragazzi e le ragazze di Lenna e di Piazza esprimevano ciò che volevano i ragazzi e le ragazze di Lenna e di Piazza Vento” del essere: RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA scia allafantasia: casa,lavoro, studioequalcosache siosachiamare divertimento. scinati, cometutti glialtri,salvorare eccezioni,verso una vitaborghese chenullala- credono diavere ilmondoneiloro pugni equiavvienelafrattura:essisarannotra- travedono piùpossibilità,si creano conlafantasiailloro futuro, ilpiùroseo possibile, ta, sipongonoproblemi, siformanoideali.Quistailcontrasto:igiovani dioggiin- sì drammatici...Igiovanioggi sonopiùpreparati, sonopiùistruitidi quelli diunavol- ideali. Peròmaiilcontrasto èstatocosìviolento,maiharaggiuntocomeoggitonico- dall’altro troviamo lagioia divivere, ildesiderioardente divedere realizzati ipropri nasce dallediversesconfitte,daidolori,ingiustizie subitedallavita,einvece stato, eciòèovvio.Sitrovano difronte daunlatol’esperienza,larassegnazioneche un contrastotraduegenerazionichevivonoinunostesso lassoditempo,c’èsempre po, anticipandoinparteciòchesarebbeavvenutodopo ilSessantotto. del contrastotragenerazioni,mafaancheunacriticaradicale allasocietàdiqueltem- Anche DomenicoLeali,suln.6,inunarticolodaititolo mila anni,ilgridoaccoratodiCristoèpiùchemaivalido” fondamentalmente validal’affermazionecheabbiamobisogno diamore e,dopodue- esiste l’aspirazioneallapurezza cheper luisirealizza nell’amore... Iopensochesia unico giudizio...Ilbeatèunribellee,rifiutandoogniesperienza altrui,nelsuoanimo di differenziarli, cioèdismetterlariunirlituttiinunmazzoedare sudiloro un definirli benequestigiovani,dicapire chisonoechecosavogliono.Maèancheora una protesta moralecontro l’attualesocietàecontro ilsuomodo divivere... Èoradi fittano dellaloro libertàperfare lecosepiùturpi,einvecesonoilsegnoalto di sa volevanocambiare: Anche Eraldosuln.10esprimevachieranoalloraigiovani,achecosatendevano,co- di sentirci uniti” mentre sisenteparlare dell’indifferenza chealeggiatraigiovani, noipossiamodire che siscambiavanoquellaconicociao.Èunagrandeconquistaquestaperme,perché la solidarietàeperirapportidiveraamiciziachesonovenutiastabilirsifracoloro quel freddo ciaopiùdiconvenzionechealtro. Ora,credo dicommuovermi avolte,per si incontravaperlastradaconragazzipiùomenodellastessaetà,eciscambiava sempre impegnativi. A volte,quandosolopensoaunpaiodiannifa,miricordo checi prie idee,concuipassare qualcheserataaparlare diargomenti chesonoanchenon il divertimentoèassailimitato,importanteavere qualcunoconcuiscambiare le pro- giovane sentedicomunicare conglialtrisuoicoetanei.Siamoragazzedipaesedove Ho fattotuttoquestodiscorsopersottolineare l’esigenzacheaduncertomomento di dominiopubblicoquegliargomenti chepiùdiunavoltaabbiamoinsiemediscusso. sul ‘Vento’ nonscriviamosoloquellochecisaltainmente,matrattiamoorendiamo occupati edunitinellosvolgere qualcosachecistaveramenteacuore. Unitiperché vorare perfare uscire il‘Vento’ èbello,sìbelloperché cidàl’opportunitàditrovarci Mariangela suln.13riassumevacosìcosaerail ma dobbiamorealizzarla nellasuaintegralità,interezza” chiudere lanostraumanitànell’espressione economicaotecnologicadellasocietà, Dobbiamo essere giovanipersonalmenteenonsolosocialmente.Nonpossiamorac- tecnicismo... Ilnostro essere giovanideveesserlonelmodopiùcompletoeumano. ficati nellacontinuaavanzatadelcapitalismoedisumanizzazione ideali percuisacrificarsiepurtroppo sitrova inunmondocherende gliidealipiani- Quaderni Brembani 18 . “Molti diconochesonosporchi, fannulloni,antipaticieappro- 216 Vento per igiovanidiS.Martino: Giovani . , simostracosciente . “Secondo me “La- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Ven- . . È un esempio di Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni La vita quassù (a Lenna) è du- “Anziché parlare di tutti i giovani, vor- “Anziché parlare 217 erano anche diverse, come scrive Mariarosa sul n. 10 cri- erano anche diverse, scriveva così Elio Cortinovis: “ Vento Vento “I giovani beatnik, tanto discussi e criticati per le loro chiome con qualche centi- per le loro “I giovani beatnik, tanto discussi e criticati ): ra, sperduti su per una stretta valle, dimenticati da tutti; in molti, e sotto le più svaria- su per una stretta ra, sperduti diffusione Ma la maggiore delle grandi promesse... siamo venuti su con te bandiere, e la televisione, ci portano a conoscenza di un dei mezzi di comunicazione, la stampa maggiormente, e spe- territoriali; le idee circolano limiti mondo che supera gli stretti più da sempre in questa nuova realtà di inserirci cialmente noi giovani cerchiamo passivamente. Ma non basta fermarsi solo a e non vogliamo accettarla protagonisti certi campanilismi ed egoismi personali” formale... devono cadere una protesta Aspetti politico-sociali Sul numero 2 del un pensiero non ad una dimensione. sul giornaletto erano varie e le argomentazioni Come si vede le idee, le tematiche e dalle ragazze e dai ragazzi di allora, esami- molteplici; riferendoci agli articoli scritti e a Lenna da questi punti di vista: Politico- neremo il Sessantotto a Piazza Brembana sociale, Culturale, Religioso. è stato scritto da una ragazza di Lenna, Pal- Un articolo sui giovani e sul clima di allora di Firenze del novembre 1966 (n. 5 del mina Begnis, in occasione dell’alluvione to atteggiamenti strava- sopra le ginocchia e per i loro gonne in più, per le loro metro ed da questa società corrotta inghiottire ganti e ribelli, che non si vogliono lasciar sui luoghi colpiti dal maltempo. a giungere ipocrita, sono stati i primi soccorritori hanno attraversato piazze e strade, che era- Hanno sfidato i pericoli di continui crolli, alla povera gente rimasta iso- oltre di fango, per poter liberare, no diventate un mare ai libri, che sculture d’arte, dalle abitati, le grandi opere lata e prigioniera nei propri di mol- da secoli stavano nei musei e nelle biblioteche... dimostrando così che i giudizi ti “matusa”, basati soprattutto sull’esteriorità, sono infondati e vani, dimostrando ma hanno un cuo- ancora che i giovani di oggi non sono così perversi e spregiudicati, bisogno, in cambio di un una mano a chi ha grande e tanta buona volontà di dare re soltanto di stupide critiche”. e non di comprensione po’ la guerra Uno dei motivi forti del Sessantotto, anche a Piazza Brembana e a Lenna, fu Diventeranno delle misere cellule di un possente organismo. Io non vedo sbocco a Io non vedo possente organismo. cellule di un delle misere Diventeranno una non ci può permettere consumi’ cosiddetta ‘civiltà dei la nostra questa situazione: ci dirigono, poche menti che con gregge come vivere dobbiamo nostra personalità, una ogni costo il progresso, abbiamo voluto ad con o senza capelli; inutile protestare un solo di capirci adulti, cercate conseguenze... Quindi ecco le civiltà consumistica, cioè quando la nostra società, formato avremo quando ed aspettate a giudicarci po’ chi ci e dirigere le scelte e noi guidare e a noi toccherà affrontare noi adulti saremo circonda”. sul Le idee sui giovani di Piazza Brembana: ticando proprio i giovani volto. Sì, perché vero paese e scoprirne il loro dei giovani del nostro un po’ parlare rei tra- in fondo sono ancora mentre sembrano moderni, avanguardisti, dall’apparenza di distaccarsene. I giovani al vecchio mondo dei padri e incapaci dizionalisti, legati c’è ecc... Ma allora perché la libertà, l’uguaglianza, la fratellanza moderni auspicano specialmente tra le ragazze? Per- barriera tra studenti e operai, ancora una profonda tra amici?” i gruppi chiusi, le gelosie, le invidie ché ci sono ancora RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA ne, ecomescrivevaElioCortinovisinunarticolosul in Vietnam. Seguivamoleatrocivicendediquestaguerrasuigiornaliesullatelevisio- Un altroprotagonista delSessantottoeraMartin LutherKing;diluiparla Mariangela per impedire cheenormifolle diquelpopolochehaamato sfilassero sullasuatomba” dove fusepoltocostituiscetuttora unsegreto militare delleautoritàdellaColombia febbraio 1966inunoscontro conunbattaglionedell’esercitocolombiano. res anchesuln.12:dellasua attività,dellesuescelte,dellasuamorteavvenutail15 Torres (ilpretecolombianoguerrigliero)cheavevamoinviato a ne, mentreigiornalicattolicinonl’avrebberofatto,come fuperunarticolosuCamilo nifesto guerra; noneracomeoggi,conpapaFrancesco. Avevo scrittoancheunaletteraal gue incominciavaagridarevendetta.InquegliannianchelaChiesastavazittasuquella Eppure ioavevoparlatoeagitosoloperché,comeavevascrittoEliosul parroco diFoppolo. nam comeanchedelsud.Solounparrocopreselemiedifese,donMassimo,cheera erano controlaguerrainséstessaeilbambinovietnamitapotevaesseredelnord Viet- che eranocomunisti.Leelemosinepertuttiivietnamiti,lepredicheinchiesa Fu unaspeciediprocessoversome,efuicondannatoperaveredifesoivietnamiti sine echeavessiespostosullaportadellachiesailmanifestodelbambinopiangente. che ioavessiparlatodeimassacridiHanoi,osatoraccoglieredelleelemo- una riunionedituttoilclerodell’Altavalle,circatrentinapretiallora,sulfatto settimana dopo,dalparrocodiOlmodonMario,chefacevadavicario,fuorganizzata cosa chemidissefu: chiani, quantodalclerodituttal’Alta Valle. Tornò acasal’arcipretedalmare,laprima ta dellachiesadiS.Martino. Apriti cielo! Critichedaogniparte,nontantodaiparroc- tizzò inungrandemanifestoconbambinovietnamitachepiangevaappesoallapor- raccolte duranteleMesseeranodestinateaquestepopolazioni.Laprotestasiconcre- tevamo fareeradiprotestareeinviarequalcheaiutoaquestagente:leelemosine gevo iolaparrocchia;parlavodiquestimassacriatutteleMesse;l’unicacosachepo- donne ebambini.Comesipotevastarezitti?L’arciprete donMarinoeraalmare,reg- bardare pesantementeHanoi,lacapitaledelnord Vietnam, massacrandocivili,vecchi, scritto. NelperiododiNataledel1970ibombardieriamericanicontinuavanoabom- giovani italiani,ancheidiPiazzaBrembanaeLenna,compresoilsotto- tutto dagliUsa,daigiovani,dalla“beatgeneration”.Malaprotestacoinvolseanchei sacri dall’unaedall’altraparte;lacontestazionecontroquestaguerravenivasoprat- incomincia agridare vendetta” del potere da partedellamassamediantelarivoluzione”. come sacerdote estudiosodisociologiachelasoluzionedelproblema eranellapresa lombiana dioligarchia ericchezzadauna parteedimiseriadall’altraconcludeva gliore perrealizzare questoservizioall’uomo.Eraalcorrente dellatragicarealtà co- della vitaerafondatasull’amore perilprossimo, ecercava nelsacerdozio ilmezzomi- che alloraimpressionòfulasceltadiquestopretecolombiano. gliero sullemontagnedellaColombia.Fuuccisoincombattimento quasisubito.Ciò condizione perilprossimo,seguìlacoerenzadellasuacoscienza” finoafarsiguerri- colombiano che,“fedelefinoinfondoallasuavocazione dicristianonell’amoresenza Il n.11 del Quaderni Brembani 18 su questosilenzio. Vento si aprivaconunarticolosuCamilo Torres. Chiera?Eraunsacerdote “Sapevo iochenondovevoandare via!” Manifesto . Propriocosì:nonsipotevanopiùaccettarequeimas- perché? Perchél’avrebbepubblicata,comeavven- 218 Vento Il Vento (n. 7), . Lacosanonfinìlì:una L’Eco diBergamo “La suaconcezione parla diCamilo Tor- “quel sangueora Vento , quelsan- “Il luogo Ma- . . RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA “Alle ore Quaderni Brem- . Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni . 5 “È di moda in questi ultimi tempi , cui rimando 219 non era solo parole, ma anche fatti, come fu la raccolta di non era solo parole, ma anche fatti, come Quaderni Brembani Vento “La tensione non è tra il bianco e il negro, è invece tra giustizia e è invece tra giustizia e il negro, non è tra il bianco “La tensione . Vento L’occupazione della Marmi Cadei di Camerata Cornello avvenuta 43 anni fa, della Marmi Cadei L’occupazione non c’erano solo studenti, ma anche lavoratori, e quindi ogni tanto scattava- non c’erano solo studenti, ma anche lavoratori, “Quando è lecita una rivolta armata? Gesù ha predicato la non violenza, rivolta armata? Gesù ha predicato “Quando è lecita una Vento bani, Bergamo, 13 (2015), 195-199. bani, Bergamo, ma è lecita talvolta la violenza? Ovviamente una lotta armata è possibile e doverosa la violenza? Ovviamente una lotta armata ma è lecita talvolta (Hitler che ha at- un altro conquista violenta di un paese verso come risposta a una come è stata lecita e e l’URSS, Mussolini la Francia e la Grecia), taccato la Polonia i tedeschi che dopo l’8 settembre armata della Resistenza contro la lotta doverosa d’Aquino, massimo teo- nessuno li aveva chiamati. Tommaso avevano invaso l’Italia, un tiranno anche con le armi. riteneva lecito ribellarsi ad logo della Chiesa cattolica, tiranno? Quando nega i diritti umani; Cami- Ma quando uno Stato si può considerare riteneva allora la Colombia uno Stato tiranno”. lo Torres a Lenna e a Piazza fu la partecipazione Altro aspetto importante del nostro Sessantotto fabbrica di marmi Cadei a Camerata Cornello; all’occupazione e allo sciopero della occuparono la fabbrica. La scelta era sempre la gli operai non erano pagati da mesi e in questo caso i poveri erano gli operai. Ho stessa: la scelta dei poveri da parte di Gesù, già parlato di questo sui Il problema di una violenza possibile era molto sentito in quegli anni, come del resto violenza possibile era molto sentito in Il problema di una dove non c’è libertà, rispetto pensiamo a Paesi retti da dittature è sentito anche oggi: chiedeva da un punto di vista imperversa la repressione. Ci si dei diritti umani e dove cristiano: ingiustizia, tra le forze della luce e quelle delle tenebre. Noi lottiamo contro l’ingiu- lottiamo contro Noi tenebre. luce e quelle delle tra le forze della ingiustizia, contrario ingiusti... King era essere che alle volte possono i bianchi contro stizia, non Si deve combat- a vittorie temporanee. portano solo alla violenza; queste alla guerra, ac- Adesso ci si la tua spada... di Cristo: riponi seguendo il comando l’oppressore tere prima di morire” stato anche e lo è sempre che King è un martire corge carta, stracci e metalli il cui ricavato andava a don Berto, ex curato di Piazza Bremba- carta, stracci e metalli il cui ricavato andava inizia un articolo di Patrizia sul n. 11: na e allora missionario in Bolivia. Così dell’operazione carta, stracci, e rot- l’ora zero (1969) è scoccata 15 del 30 novembre abbiamo ripulito, e in meno di due ore freddo tami. Eravamo in molti nonostante il le cantine, i solai, i ripostigli di Scalvino, Cor- e inesperti, straccivendoli improvvisati In Bolivia don Berto ha bisogno anche del no- tratto di Lenna. namena e di un breve piatte dai nostri egoismi e dalle nostre di liberarci aiuto e noi abbiamo bisogno stro aspirazioni”. Nel Come si può vedere il 5 E. Arrigoni, 5 E. sul n. 10 del sul n. 10 del leggere sui giornali, vedere per televisione o assistere a convegni che parlano di noi per televisione o assistere sui giornali, vedere leggere che generalmente viene considerato e trattato, giovani. Ho notato che in tutto questo quale con- ignorando col reintegrare il giovane in funzione è lo studioso intellettuale, operaio. Esi- appartenente alla classe ormai superata il giovane lavoratore servatore dissenso tra queste categorie e quella che si fa poco sentire, ste pertanto un profondo questi giovani nella quale io sono classificato. Ora oso farmi vivo... Cosa pretendono Ci vuole tem- senza precedenti? da una società democratica dove esiste un benessere non è con la ri- cambiato solo dall’entusiasmo, di cose non può essere po, un ordine no discussioni critiche dei lavoratori verso gli studenti, verso le nuove idee della con- no discussioni critiche dei lavoratori verso sul n. 12: testazione, come scriveva Mario Oberti RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA verso alcunedi questenovitàerastatoscritto propriodamenel1966,dopo unviaggio vani, versolaloro musica,leloromode,la minigonna,ecc.Unarticolo inpartecritico Non èchesul chiarire che non siamodegliirresponsabili, comespesso cisentiamodire”. sono soltantoalcuniaspetti delle nostre personalità,mavorrei servissero lostessoa di piùimportante:noigiovani cisentiamomoltounitiesolidali...Naturalmentequesti formismo... Pernoinonsiriduce tuttoallamodadeicapellilunghi,mac’èqualcosa mo fatti,comeamiamo,viviamo. Amiamo laverità,sinceritàeodiamoilcon- di noi,nonsodirvileconclusionicheessinehannotratto... peròpossodirvicomesia- forse voinonvenesieteaccorti.Glipsicologiinquestiultimi annisisonointeressati sapevolezza diessere moltoimportantiperché rappresentiamo ilmondodidomanie 1966). dal titolo:“ Una criticaallasocietàdiquegliannierafattaanchedaPalminaBegnisinunarticolo sura delladifficoltàdivivere in Alta Valle Brembana” colto nellesuefileinumerosi commercianti chemoltevoltefinisconoperessere lami- nato, sortocomeunicosboccoaquestamiserialatente,masempre esistente,harac- mento economicolontanodaloro, nellapartebassadellavalleoincittà...L’artigia- mantenere unordine divita,un’apparenza disocietà,cheperlo piùhailsuofonda- zialmente l’AltaValle, significalottadisopravvivenzacheinostri continuanoper motore dellanostrastessaesistenzaeconomica.OggilaValle Brembana, edessen- mai difficile,madivero impegno,perché resta ilproblema chedevediventare ilcentro Brembana: Anche MinoCalvisuln.12del tica cheliconfinanelrangooperaio,comedeimarginati. Fateviunconfronto”. vostri coetaneipassanoiltempodellapreparazione allavitainunosforzo,unafa- buito perlacostruzione,nonpuòessere chenauseato...Mentre voiandateascuola,i il giovaneoperaiodifronte acertivostrioperatidiabbattimentocheeglihacontri- un ambientesuperficiale,doveiproblemi difondoneppure liconosce...Caro amico, tare perlagiustizia.Ilgiovanestudiosoquestononlohaancoracapitoperché vivein voluzione chesigiungeallaliberazione,bisognaprimainserirsinelsistemaperlot- Piazza Brembana,FrancaOldratiepubblicatasuln.3del espressa anchedaunaletteradaltitolo La nuovacoscienzadelleragazzeedeiragazzidiPiazza BrembanaeLennaèbene za, sonofinitiingalera”. scorti mentre attaccavanosuimurimanifesti cheinvitavanoall’obiezionedicoscien- tanto bistrattatigiovanichehannofattounsaccodisoldi, mentre queipoveriragazzi cludendo vorrei farnotare chequegliindustrialihannosaputosfruttare cosìbenei prezzi accessibiliairagazzi,matuttiaprezzi degnidiunautenticoclassismo...).Con- loni ecinturoni aimedaglionibeat(notare chetuttiquestioggettinonsonovenduti a ciando varieacconciature, daimaglionibeataglistivalettiescarpebeat,panta- gonisti iBeatles.Diquestofenomenogliindustrialihannotrovato ilfiloned’oro, lan- sberg, inpoeticomeDylaneJoanBaez,neivaricomplessichehannoprota- della ‘beatgeneration’ chehaisuoirappresentanti inscrittoricomeKerouac eGin- mentalizzazione; èstatocapacedistrumentalizzare proprio tutto...Questaèl’epoca strumentalizzazione economicafattasudiloro. Quaderni Brembani 18 “Devo dire cheanoigiovaninonpiacela falsamodestia.Noiabbiamolacon- Beat Generation” “Parlare oggidelproblema dellavoro in Alta Valle Brembana èquanto Vento ci fosserosoloarticolipositivi versolanuovamentalitàdeigio- (n.6), cheesaltasìinuovimodelli,macriticaanchela Vento Lettera apertaavoigrandi affronta ilproblemadellavoroin Alta Valle 220 “Il nostro tempoèildellastru- . Vento (siamo allafinedel di unaragazza RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA . pre- “Svilup- Casa nostra Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni “Tafferugli, occupazioni, “Tafferugli, , la via delle minigonne. Concludevo , la via delle “Da quando mondo è mondo l’uomo ha “Da quando mondo è mondo l’uomo 221 “Questi giovani inglesi sono soli, solo alcuni so- inglesi sono “Questi giovani : Vento Giovani a Carnaby Street Giovani a Anche Liviana Goglio sul n.14 in un articolo dal titolo Anche Liviana Goglio sul n.14 in un a Londra, dal titolo: a Londra, articolo sul n. 3 del così il mio conto che la loro Si sono resi di loro. si sono interessati hanno avvicinati e ciologi li di hanno paura temono il futuro, in realtà che reale, è più apparente spensieratezza ge- più nei valori che i credevano non perché da casa presto Sono usciti invecchiare. sono stati né dalla scuola né dalla società, ma da nessuno, loro, nitori presentavano diversa”. che poteva essere aiutati per una scelta succedendo a Milano proprio resoconto particolare di ciò che sta Sul numero 10 c’è un Arrigoni: 1968, firmato da Giampiera nella primavera del precipitose disoccupazioni per interventi della polizia, ostinate rioccupazioni a suon per interventi della polizia, disoccupazioni precipitose è generale: in Italia si Molotov e di manganellate... Il movimento di sassate, di bombe insegnamento, in Germania si mettono antiquate di strutture vogliono smantellare in Un- inappuntabili, politici non sempre dai precedenti i professori sotto processo in di Franco, il regime la libertà della cultura, in Spagna contro gheria ci si batte per Milano la situazio- A si è accorto che esistono anche gli studenti... Francia De Gaulle atto una contestazione globale del critico. È in estremamente ne è arrivata a un punto più sono (i professori con la controparte parlare sistema. Il motto è: Non degradarsi a I discorsi tipo: fascisti, cialtroni...). volte pesantemente oltraggiati con appellativi si succedono a iosa. Ora dominano Spada e Ca- dialettici nell’ambito delle assemblee dell’inverno scorso” in seguito a disordini panna, studenti espulsi dalla Cattolica ma un altro era rivolto a ciò che succedeva a Un occhio a ciò che succedeva a Milano, comunali, come scrivevano sul n. 13 Elio, Lenna e a Piazza per le prossime elezioni i giovani e meno giovani di Lenna: Giancri e Dalmazio, in una lettera a tutti adeguandosi ad un turismo di massa in continua evoluzio- più il turismo, sempre pare di tutte le dira- vantaggi geografici come: convergenza i pochi e relativi ne, sfruttare alla città, suolo in gran parte pianeggiante, vicinanza mazioni della valle, relativa e sistemazione conveniente della statale S. Marco apertura del valico di Ca’ prossima all’insediamento di industrie per impiega- ciò però è subordinato di fondo valle. Tutto comune, ma anche specializzata, impiegatizia e di- la mano d’opera locale non solo re rigenziale”. e le delibere del Consiglio Comunale di sentava l’ordine del giorno, la discussione Piazza Brembana del 28 febbraio 1970. progresso e regresso della società di quegli anni, che Mariangela parlava di Sul n. 11 oggi. va molto bene anche per la società di le sue condizioni di vita... Molte volte però, con grande di migliorare cercato sempre utilizzate non per che alcune scoperte potevano essere si è dovuto costatare amarezza, più dell’umanità, ma per la sua distruzione. L’esempio il miglioramento o il progresso of- una scoperta scientifica è senz’altro avere significativo del duplice effetto che può della morte di mi- come bomba atomica è responsabile nucleare: ferto dall’energia gli aspetti negativi del pro- gliaia di persone... Spesso mi chiedo se non sono troppi Alcuni giudicano positivamente l’uso della pillola scientifico e tecnologico... gresso del il sovrappopolamento evitare anticoncezionale per il semplice fatto che dovrebbe in considerazione anche gli globo, e quindi la miseria e la fame; altri però prendono ne sconsigliano della donna, e quindi sull’organismo effetti negativi che essa produce e senso di responsa- con molta intelligenza compito quindi vagliare l’uso... È nostro bilità gli effetti buoni e cattivi delle nuove scoperte scientifiche”. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA quentando lescuolesuperioriaBergamo ealcunil’universitàaMilano i giovaniingeneralediqueltempo,ilfattochediversiragazzieragazzestavanofre- Sul SessantottoaS.Martinohainfluenzatomolto,comeabbiamogiàdettosopraper tre cheunautoredel pensieri sicuramenteinfluenzatidallafilosofiaesistenzialisticadiHeideggereSar- me personalitàesingolaritàcheprotesta contro ilqualunquismodilagante”. vaghi diagire. Esisto,èilmodoconcuimioiopassaneltempo,lamiaesistenzaco- tutto ilmioinsiemedipensieri,mentalità,modidisperativedere, disentimenti re afuocoilfattofondamentalediogniistante:Ioesisto,ioèlamiapersonalità,con siamo addormentatisull’amacadiunavitadapecoralisciacomel’olio,senzamette- titolo: Alcuni pezzidel Aspetti culturali 6 Il primodel da Taufer, allorastudentessauniversitaria,inunsuoarticolosul perato lescuolemediea Valnegra, definitain Alta Valle “LaSorbonadeiGogis”. Wan- no neiloro prodotti, ecosìvenderannoleloro merde. Eipubblicitaritengono loro sono convintichetantomeglio, quantomaggiore èlacaricapornografica chemetto- te nelpropagandare l’illimitata sfrenatezza sessuale.Produttori eregisti dipocoestro evasioni coniugali... Anche igiornalidi ispirazionecattolicafannolaloro bravapar- meravigliose, sexy, sonolosfondoproibito dellastoriasegreta ditre divertentissime gomento femministaimportantedelSessantotto.Scriveva Anna: come strumentoeoggettodipiacerelamercificazione del corpofemminile,altroar- bestia trionfante un’opera delfilosofoGiordanoBruno,chehapropriolo stesso titolo: quella dioggi,èquellofirmatoda Anna, daltitolo Altro articolochecriticaval’unidimensionalitàdiallora, esipotrebbedirelostessodi individuale elibera,fruttodicontinuebattaglie”. e diideologiesemplicisticheèsempre più necessarialaformazionediunapersonalità Terminava cosìl’articolodi Wanda: schiamo diesseretutticomepecorecheseguonoidettamiunasocietàconsumistica. mensione dallasocietàdeiconsumi.Dov’èlapersonalitàel’originalitàdell’io?Ri- impongono imass-media,la Tv, lemode,ecc.;siamotuttilivellati,appiattiti,aunadi- “L’uomo aunadimensione”:pensiamoeragioniamotuttiallostessomodocomeci uno deimaggiorifilosofidiriferimentodelSessantotto,HerbertMarcusenelsuolibro l’individuo, pertrasformarloinunpovero automa” ad unapropaganda martellanteconlacontinuaripetizionedisloganperannullare usi ecostumidellemode. Wanda proprionell’anno1968scriveva:“ filosofia: pensareconlapropriatestaaldilàdeiluoghicomuni,delletradizioniedegli in quantononhailcoraggiodipensareconlapropriatesta.Proprioquestoinsegna sull’Illuminismo incuisostenevachelaminoritàdell’uomoèimputabileaséstesso, fo tedescoImmanuelKant.Questofilosofoènotoperaverscrittounsaggio Quaderni Brembani 18 il viaallelibagioni d’occasioneprimachelalaurea diventistantia” presso l’UniversitàCattolicadi Milano.Tutti costoro oraattendono cheilProf. Dott.GiacomoCalvidia i giovanidelClubgiovanilefesteggiano l’amicoMinoperlafresca laurea inlettere efilosofiaconseguita Esistere enonessere pecore Vento a laurearsièstatoMinoCalvi;qualcuno suln.14avevascritto: . Inquestocasolabestiatrionfanteèilsessoapagamento, ladonna Vento Vento fanno riflettereancheoggicomequellocomparsosuln.3dal voleva comunicareaigiovanidiS.Martino. : “Nel mondomodernocosìfacilepreda dislogan “Bisogna riscoprire ilvalore dell’esistenza.Ci 222 La bestiatrionfante . Eraesattamenteciòchescriveva . Vento “Donne stupende, “L’équipe del‘Vento’ e Lo spacciodella parla delfiloso- Siamo difronte 6 , dopoaversu- che sirifàad Sono RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA di di di Fe- “Dal 13 “Con gio- , della stagione Non uccidere I vitelloni Per il re e per la e per Per il re Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni “Parlare di Cinefo- “Parlare Per un pugno di dollari di Bergman, di Bergman, La ragazza presentava poi i 5 La ragazza presentava Il settimo sigillo di Frank Perry, di Frank Perry, Persona di Luis Garcia Berlanga, di Luis Garcia Berlanga, 223 Davide e Lisa di Vancini, di Vancini, . Si parla di Cineforum anche sul n. 7: . Si parla di Cineforum di Pontecorvo. Vento di Igmar Bergman. La tessera costava 1000 lire, in vendita La tessera costava 1000 lire, di Igmar Bergman. La ballata del boia fu quindi un vero onore, quando nel 1969 furono invitati dal par- “Nei mesi di gennaio e febbraio, come già l’anno scorso, è stato or- Il volto Vento . . Per quel ciclo i film scelti erano questi: . Per quel ciclo i film scelti erano questi: La battaglia di Algeri La battaglia di Le stagioni del nostro amore amore Le stagioni del nostro di Joseph Losey, di Joseph Losey, Autant-Lara, Leone, Anche Patrizia sul n. 13 dà il resoconto del Cineforum della stagione 1970: Anche Patrizia sul n. 13 dà il resoconto di film sui problemi ogni giovedì, si è avuta la proiezione al 18 dicembre, novembre il primo ciclo del Ci- cui è stato dedicato mondo e della violenza, argomenti del Terzo uno spettacolo davvero sala ogni giovedì si presentava chi entrava nella A neforum. più La nostra civiltà va sostituendo sempre gremita. rassicurante: la sala era sempre con l’immagine, vive attraverso l’immagine. Ecco si esprime l’immagine alla parola, del fu- il linguaggio, la parola è il libro, allora che il Cinema assume questa funzione: mondo: proble- del Terzo come ho detto, ai problemi Il ciclo dei film è dedicato, turo... di sfruttamento economico, di immoralità economi- mi di fame, di miseria, di carestie, andare di fanatismo, di superstizioni e si potrebbe di colonialismo, ca, di oppressione, avanti a lungo” cifra anche più di 400 tesserati. Si svolgeva in Col Cineforum a Piazza si raggiunse la sul film da parte di un esperto che veniva da Ber- questo modo: una breve introduzione del film e poi il dibattito, alcune volte gamo (ricordo l’amico Bendotti), la proiezione tematiche proposte dai film: politiche, sociali, molto acceso, diretto dall’esperto sulle anche alla realtà locale. Era un modo molto economiche, religiose, ecc., spesso riferite importanti di quegli anni presentati dai diversi valido di confrontarsi sui problemi più registi. Era un arricchimento, anche molto critico, di ciò che la cultura cinematografi- il film ca presentava in quegli anni, un’apertura intellettuale notevole, anche perché culturale non era visto solo come passatempo o divertimento innocuo, ma come fatto e spesse volte anche come fatto artistico, come opera d’arte. Per i giovani del mu- Tra a tenere dei Cineforum anche nella sua parrocchia. Testa, roco di Foppolo, don Domenico raglioni di neve eravamo dunque saliti nel paese degli sciatori, come scrive Begnis sul n. 14: bordone, sapendo che l’unica attrattiva di quei film consiste nell’oscenità. Infine i nell’oscenità. Infine di quei film consiste l’unica attrattiva sapendo che bordone, soldi”. cosa pur di incassare qualsiasi giornali pubblicano per va- del Cineforum, culturale è stata l’organizzazione dal punto di vista Importante Calegari ne dà un Brembana. Franca di Piazza nel Cinema parrocchiale rie stagioni, 4 del “Vento”): del 1966 (n. per la stagione invernale resoconto rum qualche anno fa, si rischiava di vedere fallito ogni tentativo di buona riuscita, ma di buona riuscita, fallito ogni tentativo di vedere anno fa, si rischiava rum qualche un il via con a dare e pronti diversamente. Coraggio quindi oggi le cose si mettono iniziativa”. in poppa a questa preziosa buon “Vento” film programmati per quella stagione: film programmati per patria la possibilità non solo per dare come ogni anno organizzato vedì inizia il Cineforum scelti per un gruppo qualificato di persone, ma di una visione di film accuratamente dibattito sul film stesso, ciò che è più importante in l’occasione per un anche di avere un Cineforum” derico Fellini e e Mario Oldrati per Piazza, e Cinema oppure presso Lorenzo Calvi presso la cassa del Ambrosioni per Lenna. Dalmazio recensione del film di Bergman Una bella e istruttiva sul n. 6 del successiva, appare RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA del Anche lanuovamusicaebbesuaimportanzasulSessantottoaS.Martino:n.3 Noi siamodispostiadincontrivoltiinquestosensocongruppidipaesidiversi”. collaborazione, lavocesifapiùgrossa ec’èqualcheprobabilità chevengaascoltata... problemi darisolvere sonotanti:scuola,famiglia,lavoro, Chiesa;portandoliavantiin ghi. Discussioneanchemoltoviva,grazieallacollaborazionedidonTesta. I ragazze, emoltialtrigiovanichelàsitrovavano perlavoro, impiegatipresso glialber- pubblico, diunaparticolarissimacomposizione:alcuniabitantiFoppolo,giovanie una sedicenne,L’arpa birmana,Unassonellamanica.Moltovivaceeinteressante il ticolato: Delittodicoscienza,Ponki,Lanegrabianca,Queltreno perYuma, Diariodi ganizzato aFoppolounCinecircolo. Ilciclodifilmpresentato quest’annoeracosìar- e dell’onorevoleRampasu rosa, traleattivitàsiricordanoconferenzediGiorgio Ravazzanisu dentesco”, dopo3mesidiattività,presentagiàunsuobilancio: partecipazionenume- mente riservataalClubdebitamentemessaanuovoedabbellita. Suln.10il“Clubstu- scopo èstatamessaadisposizionenelleScuoleGiovanni XXIIIunasalaesclusiva- cendevole, migliore conoscenzaedunproficuo scambiodiideeedesperienze va comefinedi Sul n.9c’èunproclamainteressante:lacostituzionedi“Clubstudentesco”cheave- musica nelleScuoleGiovanniXXIIIdoveabitavailsottoscritto. Mauro Ghidinie Alberto), avevanoformato uncomplessinoesuonavanolanuova stazione chefudeterminanteperilritirodegliUSA nel1975.Niko,conaltri(ricordo quella del Vietnam, unaguerracontestatadatuttiigiovanidelmondodiallora,conte- sica ‘folksong’,eperquestosièmeritatoilterminediarrabbiato”. ad unaminoranzadiappassionati:scrivecanzonicontro laguerra,ilrazzismosumu- e inInghilterra,conosciutissimoaltriPaesieuropei. DilaninItaliaènotosoltanto raccolta dipoesiemoderne,specialmentequelliBobDilan,famosonegliStatiUniti Non vidicoitesti!Sonofantasticieterribilmentegiovani,degnidifigurare inuna spensierata, allegra,cheprende ilcuore, ilcervelloe(stranoadirsi)anchelegambe. canzoni tipo‘Avvinta comel’edera’.C’è qualcunochefinalmentehadatounamusica ni: iBeatles,gliStones,BobDilan.Insommamisonodetto:eraoradifinirlaconle proprio deicomplessichedicoio,ditevoi,diconotuttiquellisonogiova- che lamusicamodernaèfrastuono;cosìeccomiquaadifendere icapelloni.Sitratta di attuareciòche ilConcilioavevaproposto: laMessainitalianocon il celebranteri- era neglianni subito dopoilConcilioEcumenico Vaticano II(1962-1965) e sicercava Uno degliaspettidelSessantotto aLennaePiazzaèstatoanchequelloreligioso;si Aspetti religiosi si discutevasudiversitemispecifici delSessantotto. stizia inOccidente,vitaparrocchiale, ilConsiglioPastoraleParrocchiale” ziale, Azione Cattolica,autoritànella Chiesa, crisidelledemocrazie,dellagiu- riglia sudamericana,Isolotto,Paesisottosviluppati,Terzo mondo,segregazione raz- ne degliavvenimentiattuali,religiosi enon religiosi: Vietnam, America Latina,guer- insieme enellaricerca diunavitaevangelica. IlClubèunpostoperunanostravisio- co, nell’unioneperunacomuneidea,nell’amore diritrovarsi, nellapreghiera fatta to Quaderni Brembani 18 era questo:siècercatodilavorarenelClubinun“ Vento un articolofirmatodaDiukandNikodiceva: “avvicinare studenti,neodiplomatiedanchenonstudentiperunavi- Giovani esocietà. 224 Il bilanciodopo9mesisuln.11 del clima diinteressamento recipro- “Sono stufodisentirripetere Berlino eilmuro La guerraera , insomma ...” . Allo Ven- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA sul n. (Camilo Vento . “Nel mese di gen- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni sembra di aver preso la strada di un la strada di sembra di aver preso Le gerarchie religiose raramente sono alli- religiose Le gerarchie 225 (Paolo VI) “La crisi è evidente nella Chiesa, crisi di pura “La crisi è evidente nella Chiesa, crisi sulla Chiesa dell’America latina: Vento di quegli anni, come la solidarietà con gli operai della Cadei di Camerata di quegli anni, come la solidarietà con . Anche la Chiesa è in crisi: Anche la Chiesa . “Il potere teme di dare una coscienza politica alla massa e soprattutto teme e soprattutto politica alla massa una coscienza teme di dare “Il potere “La società è in crisi. Istituzioni, ideologie, strutture sociali e di governo, equi- strutture “La società è in crisi. Istituzioni, ideologie, . : Vento volto verso il popolo, le letture in italiano, i nuovi organismi di corresponsabilità come di corresponsabilità organismi in italiano, i nuovi il popolo, le letture volto verso le rispettive ele- Pastorale Zonale con il Consiglio Pastorale Parrocchiale, il Consiglio ecc. concetto di Chiesa, zioni, il nuovo del sul n. 11 politico e religioso analisi del potere faceva un’interessante Dalmazio Vento e comu- più nel rapporto di tensione tra potere cattolica, e si manifesta sempre marca di questa tensione, deriva dal fatto che l’autorità nità. Se la comunità ecclesiale soffre II la Chiesa ha preso Dopo il Concilio Vaticano si è trasformata da autorità in potere. la strada delle riforme e il papa stesso Il compito del funzione mondiale di avanguardia... del papato in una reinserimento il affidato ai suoi primi discepoli: trasformare cristiano è ancora quello che Gesù ha nella società moderna” del Vangelo l’incarnazione mondo, cioè operare quei movimenti democratici e di assoluta libertà che vogliono la gente cosciente dei che vogliono la e di assoluta libertà democratici quei movimenti i ri- drasticamente troppo a delimitare tendono Le ideologie di potere diritti... propri coincidono magari, al limite, sono vicini o addirittura spettivi confini, che Torres fu chiamato comunista per aver operato in un campo che i comunisti ingiusta- comunista per aver operato in un campo fu chiamato Torres a loro solamente...). mente rivendicavano e li condannano. Così facen- più avanzati; più spesso li temono neate con i movimenti di ma al di fuori di essi, o addirittura al società o nel progresso, do operano non nella Forse oggi si con- che evangelizzazione è anche umanizzazione. sopra, dimenticando un è nel suo piccolo figura del parroco con clericalismo; la sacerdozio fonde troppo funzio- II ha chiarito ed evidenziato la Il Concilio Vaticano esempio di autoritarismo. attuato chissà quando, perché che verrà ma è un decreto ne dei laici nella Chiesa, lo divide”. difficilmente quando uno ha il potere, sempre di Dalmazio, è contenuto nel n. 13 del Altro articolo sulla crisi della Chiesa, Vento piano inclinato e si muove, lasciando soltanto librio tra forze politiche, tutto è su un ci sarà una situazione nuova che ci è impossibile pre- che al di là di questa crisi capire vedere” da parte di tutti i vescovi latino-americani (ago- Il Convegno di Medellin in Colombia le scelte di tutta la Chiesa sud-americana con sto-settembre 1969), fu determinate per della liberazione. Questi fatti ebbero anche la scelta dei poveri e l’inizio della teologia cristiano. Ne parla anche il in Europa un influsso notevole sul Sessantotto 13, per dire che questa opzione per i poveri fu determinante per le scelte dei giovani 13, per dire che questa opzione per i del Cornello e la scelta a favore dei più poveri durante la guerra del Vietnam. Leggendo il Vietnam. durante la guerra del Cornello e la scelta a favore dei più poveri di Gesù per i più poveri, per gli ultimi, per gli scartati, come è chiara la scelta Vangelo il motivo delle nostre scelte; invece dai demo- dice oggi papa Francesco. Questo era cristiani di allora eravamo considerati dei comunisti. Ecco cosa scriveva ancora il naio di quest’anno il padre Giulio Vitte veniva espulso dal Brasile accusato di essere Giulio Vitte naio di quest’anno il padre sommosse popolari, essendo pilota, di diffondere comunista, di promuovere un padre con Camara... Il 26 maggio il fascismo Amazzonia, di collaborare il comunismo in dei suoi delitti, consuma a Recife (la diocesi del vescovo Camara) un altro sfrenato si dedicava ai giovani. Il che Antonio Henrique Pereira assassinando il giovane prete grave vescovo Camara distribuiva una nota in cui diceva: ciò che è particolarmente RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA municata dalla“PopulorumProgressio! storiche dellalegalizzatamazzadelpotere ecclesiastico...Lamazzaèstataperòsco- a Hus,bombardare conilSillabo,fare l’Inquisizione...Questesono stateledeviazioni deve dare dellemazzatecomelehadateaGalileo...devedare mazzatealSavonarola, stizia conlamazza...LaChiesanellasuasferanondevesfigurare rispettoalloStato, nell’ambito civile:governavanoconlamazza,facevanotacere lagiustiziael’ingiu- prete). La mazzadell’arciprete Un attaccoalpotere,ancheecclesiastico,erafattodiunarticoloUbaldo,daltitolo: Martino. un comunista.LasceltadeipoverihaavutoruolonotevolesulSessantottoaS. veri midicevanocheerounsanto,sedicevoperchéeranopoveri, Bartolomeo, padrePasqualeRotacheèstatoinBrasilepertantianni:seaiutavoipo- ma c’èil Vangelo, epoilapoliticafinanza.Diceunmissionariodi Almenno S. si sentonocristiani,devonovivereil Vangelo, la sceltadeipoveri,perchéperloropri- nisti, perchéil Vangelo contrastailorointeressi.Mailpapa,vescovietutticoloroche chi dellafinanzamondiale,delcapitalismoeconsumismo,vengonodefiniticomu- papa Francescoelateologiadellaliberazioneinnomedel Vangelo, dapartedeigerar- un problemaattualissimo:chiscegliipoveri,gliimmigrati,ultimi,comefaoggi ste delledisuguaglianzeeccessivetraricchiepoveri,potentideboli” tole allatesta...Bisognadenunciare energicamente gliabusieleconseguenzeingiu- in questodelittoèchelavittimafulegata,trascinataeallafinecolpitacontre pallot- 7 L’enciclica Sul n.10del spontaneità oindifferenza; preferisco laspontaneitàall’indifferenza”. l’impegno diquestilaiciraggiungerebbe leformepiùsentitedellavitareligiosa... O Comunione; nonsoltantoilsacerdote in molticasiriceverebbe unvalidoaiuto,ma e dellacomunionefraterna...Cosìsegiovani,uominidonne potessero distribuire la miglie, traamici,gruppi,incuilaspontaneitàriviva ilsensooriginaledell’amore Cristo, presente, maanchelapossibilità dicelebrare ilmistero delSignore nellefa- dovrebbe prendere daséilpaneecalicechesonoisegnidelcorposanguedi Spontaneità nellaMessacheèilricordo dellaCenadelSignore: nonsolociascuno zione delleorganizzazioni dellestrutture quandosonodiventatefineasestesse... dire abolizionediogniautoritàounadisciplina;spontaneitàvuoldire solonega- nella Chiesadiogginoncisaràlaspontaneitàallora.Nonchevoglia Spontaneità perché alcunepropostesisonorealizzatealcuniannidopo;l’articolohailtitolodi Sul n.12del porta lamazzaconautorità”. Quaderni Brembani 18 glio, èoggettodiattenta osservazionedapartedella Chiesa” lorizzazione delle loro qualitàumane, chesimuovonocondecisione versolametadiunloro pienorigo- demiche, dell’ignoranza,checercano unapartecipazionepiùlarga aifruttidellaciviltà,unapiùattivava- modo particolare diquellichelottanoperliberarsidalgiogodellafame,miseria, dellemalattieen- lismo eildirittodituttiipopolialbenessere. Questoèl’iniziodell’enciclica:“ essa vièladenunciadell’aggravarsi dellosquilibriotrapaesiricchiepoveri,lacriticaalneocolonia- 1967. Èun’enciclicadedicataallacooperazione traipopoliealproblemadeiPaesiinviadisviluppo.In “La mazzaèsempre statailsimbolodelpotere. L’hanno usatagli imperatori Populorum Progressio . Vento “Non cisaràlospiritoanimatore dellaChiesadiGerusalemmefinché Vento c’è unarticolosul c’è unarticolosulmondoreligiosochepotremmodireprofetico, (la parrocchiadiS.Martinoalloraerarettapropriodall’arci- (Lo sviluppodeipopoli)èstatapubblicata daPaolo VI il26marzo Catechismo olandese 7 226 Signor arciprete siricordi diquestoquando . , unodeicatechismiusciti Lo sviluppodeipopoli,in . Èancora RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA , “Il Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Coscienza Cristiana . Il nocciolo di tutta la que- ne parla sul n. 11 riportando ne parla sul n. 11 cit. 159-165. “Il Catechismo olandese è di- “Il Catechismo “Chi ci accusa di scisma, lo fa “Torres il guerrigliero, Milani il guerrigliero, “Torres Vento 227 , in un articolo dal titolo , in un articolo dal Vento ; sul n. 10 del Le riviste della contro informazione a Bergamo, informazione a Bergamo, Le riviste della contro 8 “Quello che si deve cercare è poter portare un maggior senso di perso- è poter portare “Quello che si deve cercare Block-notes 8 Vedi: B. Curtarelli, 8 Vedi: espone il contenuto di una conferenza tenuta a Bergamo dalla teologa Adriana Zarri, dalla teologa di una conferenza tenuta a Bergamo espone il contenuto studio della teologia an- sul post-Concilio, sull’importanza dello allora molto in voga, celibato dei preti. che da parte dei laici, sul divorzio e sul molto in quegli anni era la vicenda dell’Isolotto, di cui si discuteva Altro argomento il suo parroco don Mazzi in contrasto con le ge- una comunità cristiana fiorentina con pastorali. Il rarchie ecclesiastiche per diverse scelte dopo il Concilio Vaticano II, che per la novità e il modo di presentare la fede cristiana, di presentare la la novità e il modo II, che per Vaticano dopo il Concilio parte delle autorità se c’era il veto da nel mondo, anche il libro più venduto era allora italiano. sua traduzione in italiane di una ecclesiastiche è possibile non del 1969 questo problema: alla Chiesa per porre ventato l’occasione mentalità di oggi? più adeguata alla in maniera del Vangelo il messaggio esprimere in una maniera astratta concetto della fede ancora il dannoso esprimere Non è forse della fede in una ma- L’annuncio formulata alcuni secoli fa? e convenzionale perché tiene conto delle categorie con le quali e penetrante, perché niera più comprensibile e è più legato alla vita di tutti i giorni, problemi, impostano i loro gli uomini di oggi patina di tra- ambiente, quella per il nostro di dosso, almeno scrollare fare potrebbe la genuinità della fede e l’impegno che ha finito per nascondere dizione di molti secoli di praticarla”. del Sessantotto di Berga- era in contatto con un altro giornaletto Patrizia Bevilacqua mo: nale impegno nella comunità parrocchiale, impegno fatto di suggerimenti organizza- nale impegno nella comunità parrocchiale, di serietà e morale nella alla vita religiosa, tivi, di iniziative caritative, di incremento ci voglia un maggior senso dalla parte del clero vita di ogni giorno. Penso che anche di partecipazione alla vita dei fedeli”. Ambrosioni sul n. 14 scrive sul Consiglio Pastorale Parrocchiale: Anche Dalmazio un’intervista fatta a don Mazzi; l’articolo inizia così: un’intervista fatta a don Mazzi; l’articolo appog- l’altra Chiesa cui va il nostro rappresentano Mazzi il rinnovatore, l’obiettore, sotto le finestre universitari davanti a S. Pietro gio, così era scritto su un cartello di dell’Isolotto” del papa per solidarietà con i parrocchiani di don Mazzi: stione era così riassunto in una risposta scisma che da anni divide lo per colpire quasi sempre di fatto la Chiesa: da una parte economico e culturale, dall’altra la Chiesa dei di- politico, la Chiesa legata al potere dei rifiutati, dei lavoratori... Vogliamo soccupati, dei sottooccupati, degli analfabeti, in pratica il Vangelo”. soltanto che ci venga concesso di mettere a Piazza e a Lenna riguardava anche i nuovi or- Come ho detto, il Sessantotto cristiano Consiglio Pastorale Parrocchiale e il Consiglio gani collegiali stabiliti dal Concilio: il Anna parla del Consiglio Pastorale Parrocchiale, eletto dai Pastorale Zonale. Sul n. 14 parrocchiani: in una delle sue ultime riunioni aveva deciso di promuovere Consiglio Parrocchiale mondo, un una serie di 4 incontri settimanali: 2 sul Terzo per il periodo quaresimale Il genitori-figli e uno sulla posizione e funzione del laico nella parrocchia. incontro Erano parrocchiale. il Cinema ha avuto luogo il 17 febbraio presso primo incontro compagni di loro con alcuni i fratelli Calegari, ben noti a Piazza Brembana, presenti dalla Bolivia dove avevano conquistato alcune cime vergini... avventura, tutti reduci RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Vento gli articolidelleragazzeedei ragazzidiS.Martinoquegliannisulgiornaletto il Questo èstatopiùomenoil SessantottoaLennaePiazzaBrembanaricostruitocon diteglielo” sempre accanto anoi,perché ognitantononparlare conLui?Epoi,seDiociannoia, ci incontriamocongliamici,alcamposportivoeanche alcinema.SedunqueDioè critico... Diosirivelanegliaspettidiognicosa,eoggidunque viveanchealbar, dove riodo incuiogniistituzioneècrisi,anchelapreghiera stapassandoilsuomomento E infine,suln.14,MariarosaePalminaparlanoperfino dipreghiera: alla vitadiognuno,facendosipovericonipoveri,anche culturalmente”. in modoattualelaParola diDio tutto diorganizzare esteriormente lavitaliturgica, invecedifarsìcheilclero presenti Prendiamo lacommissione“Parola diDio”;questacommissionehatentatosoprat- stenuta daunlargo consensochelavuole echesiinteressa dellasuafunzionalità... riunione avevamofattopresente chenon puòsussistere unastrutturachenonsiaso- da questopuntodivistaèpocosentitodailaici.Quando cisiamotrovati nellaprima siglio Zonaleènatonell’apriledell’annoscorso,statovolutosoprattuttodall’altoe e dalsottoscritto,facevaalcunecritichealConsiglioPastoraleZonale: Sul n.14unarticolofirmatodaPatriziaBevilacqua,DomenicoLeali,GiacomoCalvi lacqua eSilvioCarminati. ne: Alberto Caironi,GiacomoCalvi,Domenico Leali,ElioCortinovis,PatriziaBevi- di tuttal’Alta Valle. PerlavicariadiPiazzaBrembanaeranostateelettequesteperso- a partiredaS.PellegrinodallaparrocchiadiGiovanniBianco,della Val Taleggio e Sul n.12siparladelConsiglioPastoraleZonaledell’Alta Valle elettodalleparrocchie Giovanni Milesi,MinoCalvi,suorElenaeRina” manno eformatadaisignori: Anna Calegari,Mariarosa Calegari,ClotildePolattini, per questoproblema siècompostaunacommissionedistudiopresieduta dadon Er- adeguata evalidaperiragazzi,catechesicheoggirisultaalquantoformale. Anche Mondo... Ildott.Calvihaproposto lanecessitàdiunostudioperunacatechesipiù e lotterie,oltre asensibilizzare lacomunitàcirca ilproblema sub-umanodelTerzo organizzare unaraccoltadicartaestracci,nonchéorganizzare peschedibeneficenza mina Begnis,BasiliaDonati,DomenicaPaganoniedaldott.MinoCalvichedovrà duta dallasignoraElvinaRubiniecompostadaisignoriDalmazio Ambrosioni, Pal- di donBerto tutte parrocchie delladiocesistessa...Tale ospedalesaràaffidatoallaresponsabilità struzione diunospedaleinBolivia,onere chenaturalmentedeveessere distribuito in L’arciprete haapertolasedutaparlandodell’impegnodellanostra diocesiperlaco- presenti 14membrilaici,l’arciprete Scuole GiovanniXXIIIsiètenutaunariunionedelConsiglioPastoraleParrocchiale: chiale del20marzo1970,firmatadaDomenicoLeali. Ancora suln.14del Cesare Bonicelli”. la parrocchia qualeèvenutadelineandosidopoilConcilioEcumenico;relatore don Mercoledì 11 haavutoluogol’ultimoincontro sullaposizioneefunzionedellaiconel- Quaderni Brembani 18 . Leconclusioniailettoridi 50 annidopo. . (ex curatodiPiazzaBrembana) Vento c’è unarelazionesuun’altrasedutadelConsiglioParroc- (il Vangelo) (don MarinoNoris) 228 . Siècreata cosìunacommissionepresie- dando unsignificatopienoereligioso . “Venerdì 20.3.1970,presso le , donErmannoe4suore. “In questope- “Questo Con- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA ; saltansö , all’inglese, e Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni popcorn 229 (che oggi tutti chiamano meche

gli inizi dell’ultimo decennio del Settecento, negli anni che precedettero la cadu- decennio del Settecento, negli anni che gli inizi dell’ultimo era interessata dalla presenza Brembana Valle la Venezia, di ta della Repubblica

Gervasio Curnis Gervasio erano state inoltre preparate le di bande di malviventi che, forti dell’impunità garantita dalla scarsa efficienza delle garantita dalla scarsa efficienza di bande di malviventi che, forti dell’impunità alle rapine e alle estorsioni. Sono en- autorità e delle forze dell’ordine, si dedicavano della Pianca e Taleggio, Val di banditi della trate nella storia, in tal senso, le imprese pubblicazioni. di Roncobello, già ricordate in recenti che accadde al Bretto di Camerata Cornello, un Del tutto ignoto, finora, è invece ciò o che non si vuole ricordare per ragioni diverse. fatto di cui quasi nessuno ha memoria, disdegnando di non Taleggio, Val in Una di queste bande di malviventi imperversava Brembana e una sera d’autunno arrivò a turbare Valle fare delle puntate verso la media la tranquillità del Bretto. erano riuniti in una casa per la “festa del maiale”. Di si Gli abitanti del piccolo borgo invitato i suoi vicini, aveva ammazzato il giorno il proprietario della casa, che aveva Alla fine, con lo strutto re- e tutto il resto. maiale e ne aveva ricavato salami, cotechini la moglie aveva preparato delle ottime cuperato dalle parti più grasse della “vittima”, caso anche oggi, venivano chiamate frittelle che all’epoca, e in qualche raro

di La fuga della maschera morta della maschera La fuga

che in italiano sarebbero i chicchi di granoturco soffiato), ma soprattutto la torta rica- soffiato), che in italiano sarebbero i chicchi di granoturco avevano imbandito la tavola, senza dimen- vata dal sangue del maiale. Di tutto questo in serbo per le grandi occasioni. ticare un paio di fiaschi di vino, tenuti alticci per il vino, chiacchieravano a un po’ La serata era proceduta allegra, i grandi, canto popolare, sulle note del suonatore voce alta e ogni tanto accennavano a qualche mai in nessun paese. I bambini più pic- di fisarmonica, che a quei tempi non mancava e i giovanotti non trascuravano di lanciare qual- coli si erano ben presto addormentati vicino. che occhiata alle ragazze del vicinato, che finalmente potevano ammirare da il proprietario potesse andare ad un certo punto fu bussato alla porta e prima che A in pe- aprire, comparvero nel locale cinque sconosciuti, all’apparenza giovani, avvolti Uno di santi tabarri e con il capo coperto da neri cappellacci tirati fino sopra gli occhi. tenu- questi ospiti imprevisti richiamò l’attenzione di tutti, perché si reggeva a stento, to per le braccia da due compari, aveva la testa ciondolante e sembrava addormentato, o forse ubriaco fradicio. liberare I nuovi venuti, con modi piuttosto sgarbati, si tolsero i pesanti mantelli, fecero A RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA piacevoli: gli“avvocati” dellaBrembella, “i màiamòrcc”diCamerata. poste. D’altronde nemmenolecontradevicine eranoesentidanomignoli piùomeno mune edeipaesivicini,per cui eracosaabitualetrattaredipesi,misure,prezzieim- cina c’erapiùdiunmulino, dove venivaafarmacinareicerealilagentedituttoilco- me cheregolavanoirapporti tralepersonederivavaforsedalfattochenellavallevi- erano abituatiadiscuteree decideredicoselegali:questalorofamiliaritàconlenor- Bretto eranonotinelrestodel comunediCameratacolsoprannome“notai”,perché La decisioneparvelamigliorepossibileaquestiuomini; nonpernientegliabitantidel quali altrifastidi. tranquilla comunitàdelBretto,faredomande,perquisire lecaseeinventarechissà cavalieri, chesefosserostatifattiintervenireavrebbero potutocreareproblemialla corpo dellagendarmeria,compostodaunaventinadimiliti apiedieunaquindicinadi Preferirono, invece,nonrivolgersialleautoritàdiCamerata, dovesitrovavaancheun cimitero diquellaparrocchia. mazzati durantescontriafuocoeliavevafattiseppellire nella partenonconsacratadel quanto nontroppotempoprimaavevagiàdovutooccuparsi diquattromalviventiam- e ungiovanottosuoparente,achiamareilparroco,cheforse potevaessered’aiuto,in comune accordodeciseroperprimacosadiinviaredue loroallaPianca,ilCospèta Bretto altoedelbasso,chenoneranointervenutiallariunioneconviviale,di Dopo essersiconsultatitraloro,ritenneroopportunosvegliareglialtriuominidel ma ormierapassatotroppotempoecostorodovevanoaverpercorsogiàmoltastrada. essersi direttiversolaPianca,edirichiamarliindietroadoccuparsidellorocompagno, Che fare?Corserofuoridallacasa,nellasperanzadivedereglialtri,chesembravano d’arma dafuoco,cheverosimilmenteerastatalacausadellasuamorte. nuto addossopertuttoiltempo,siaccorserocheinmezzoallaschienaavevaunaferita La provadeldecessolatrovaronoinfretta:dopoavergli toltoiltabarrochesierate- era giàquandoarrivato,trascinatoperlebracciadaisuoicompari. re chequelgiovanottoparevaubriaco,inrealtàeramorto,equasicertamentelo lo leggermente,poiinmodopiùdeciso,masenzarisultato,finchédovetteroconstata- per nienteapprezzata,cercaronodisvegliarequellocheerarimasto,primascuotendo- Gli uominidelBretto,visibilmentesollevatiperlafinediquestavisitaimprovvisae braccia poggiatesultavolo,senzamaiproferireparola. menticando illorocompagno,chepertuttotemposen’erarimastoconlatestatrale gli indesideratideciserocheeragiuntal’oradilevareildisturboeseneuscirono,di- Finalmente, dopochesullatavolanonerarimastopiùnientedamangiareobere, uomini fuinveceintimatodirestareenessunoebbel’ardiredisattenderel’ordine. ta leavevanosquadratedacapoapiediconintenzionitutt’altrocherassicuranti. Agli seguite dalleragazzechesieranospaventateallavistadiqueiprepotenti,pergiun- Buona partedelledonne,conlascusadimetterealettoibambini,sen’eranoandate, fievolita, pernondiresvanita. potenza degliospitiinattesiecercandodimantenerevival’allegriachesieraassaiaf- Al restodeipresentinonrimasechefarbuonvisoacattivogioco,sopportandolapre- si aquantoaccadevaattornolui. ubriaco nonmangiò,nébevve,masiaccasciòsultavolosenzadarsegnodiinteressar- la festaetracannandoinfrettaquellocherestavadelvino.Solosembrava una pancaevisisedettero,unodifiancoall’altro,iniziandoadivorareirimasuglidel- Quaderni Brembani 18 230 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 231 Mappa del Bretto del 1713 (Archivio dell’Istituto Sacra Famiglia di Comonte) del 1713 (Archivio Mappa del Bretto Nell’attesa del parroco, fecero aprire dal Pinù, che ne custodiva le chiavi, la piccola che ne custodiva aprire dal Pinù, del parroco, fecero Nell’attesa discosta dalle due e un poco in posizione equidistante San Ludovico, situata chiesa di giovanotto. vita del malcapitato il corpo senza Bretto e vi trasportarono contrade del il quale, dopo aver Cristoforo Bonetti, della Pianca, don arrivò il parroco Poco dopo loro tramite il re- ai presenti, e per il morto, consigliò preghiere e benedetto recitato le e si riservò modo quanto era accaduto divulgare in nessun a non sto della popolazione, attesa dell’alba, fu incaricato entro la mattina successiva. In di prendere una decisione a dare una mano un uomo coraggioso che si prestava Andrì, nome uno del gruppo, di a vegliare il morto. Gli varie necessità, di rimanere nella chiesetta ai compaesani nelle della chiesa, dove l’Andrì, di grappa e lo lasciarono all’esterno diedero una bottiglia nicchia di una finestra. si mise al riparo dal freddo nella avvolto in un pastrano, così non si avvide dei com- e l’Andrì si appisolò, il suo effetto La grappa fece in breve erano tornati... pari del morto, che si recavano alla chiesa, seguente, gli uomini del Bretto mentre All’alba della mattina perché i malviventi lo ave- che si lamentava e si grattava la testa, incontrarono l’Andrì con un bastone, tramortendolo. vano più volte colpito che la salma era sparita, trafugata dai banditi not- Giunti di corsa alla chiesa, si accorsero idea sulla sorte del loro compare ed era- tambuli, che evidentemente avevano cambiato sparire il “corpo” del reato avrebbero can- no tornati a prenderlo, convinti che facendo malefatte che ne avevano causato la morte. cellato le tracce del loro passaggio e delle fu provvidenziale per la comunità del Bretto, Per la verità, la sparizione del cadavere nella maniera il più indolore possibile dell’in- che fu liberata dalla necessità di disfarsi in seguito non fu più trovato: sparito nel nul- gombrante presenza di un morto, il quale la, come se non fosse mai esistito! RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA O di Un sognodivenutorealtà vale piùomeno alnostronordItaliamolto riccadiacqua.Igrandifiumi, provenienti Il Bangladesh è ilpaesepiùdensamentepopolato dellaterra,occupaun’area cheequi- A questopunto valelapenadidarequalcheinformazionesuquesto statoasiatico. e varicontributiprovenienti dasingolepersoneeassociazionidellanostravalle. con gazeboeortoperpiantumazione. Tutto quantoèstatopossibilegrazie ainumerosi co. Grandeedificiocon3aule, studioinsegnanti,ripostiglio,bagnoesterno,giardino quale partecipoconmiafiglia Marta,lascuolavieneinaugurataededicataaDomeni- Viene acquistatoilterreno,disegnatoprogetto enel2009,conunamegafestaalla sempre piùviolentiedistruttivi. struire unascuolainmuraturaequindipiùsolidadatoche inquell’areaimonsonisono Dopo l’inizialestordimento,capiscochetuttodevecontinuare eipotizzodifarco- Nel 2008,miomaritoDomenicovienecolpitodauninfarto. piere unaltroviaggiopersostenereconcretamenteilprogetto. Al miorientroinItalial’entusiasmositrasmetteallamia famiglia esiprogettadicom- che quellastradapuòessereuntentativovalidodiconcreta collaborazione. Conoscendolo esoprattuttovedendocometentadiaiutare questagente,miconvinco decide dicreareun’associazione,“IlFilodijuta”ecostruire piccolescuoledipaglia. dendosi contocheibambinifuoricastanonhannodiritto anessuntipodiistruzionesi contro Alessandro, unragazzodiParmachedaqualcheannoviveinBangladesh.Ren- Vivo lamiaesperienzapressocomunitàPapaGiovanniXXIIIeinqueigiorniin- con ilPimerecandosiinBangladeshperadozioniecontributisanitari. splendide persone,Gisella Aschedamini e Vittorio Pellegrinichedaannicollaborano ro noncomeviaggiatrice,mavolontaria.L’occasione mivienedatadadue Nel 2006riescofinalmentearealizzareungrandedesiderio,andareinpaesepove- Ora viraccontoperchéèstatacostruitaecomemaipropriolì. lisha, c’èla“ScuolaDomenico”. Quest’anno sono10annicheinunpiccolovillaggioasudovestdelBangladesh,Ko- mento aidannidellepopolazionipiùdeboli. mondiale ciònonavvieneelaconseguenzaditalemancanzacreapovertàsfrutta- Quaderni Brembani 18 Manuela Mangili istruirsi gratuitamente.Purtroppoperòperlamaggiorpartedellapopolazione gni personasullafacciadellaterradovrebbeaveredirittoapotersicuraree 232 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 233 La targa posta all’ingresso della “Scuola Domenico” La targa posta all’ingresso Festa per i dieci anni della scuola Festa per dall’Himalaya, lo attraversano dall’Himalaya, nel mare delle prima di sfociare formano un grande Andamane tale motivo è attenta- delta. Per i in quanto mente monitorato climatici che por- cambiamenti del livel- tano all’innalzamento in prima lo del mare lo vedono il rischio di linea coinvolto per inondazioni. di 160 mi- I bengalesi sono più più di 20 lioni, molti espatriati, capitale, la milioni vivono nella caotica Dhaka. i bambini in condizioni ci sono le fabbriche tessili dove lavorano Proprio in questa città senza bere per non dover an- 12 ore al giorno per una ciotola di riso, disumane, lavorano delle grandi catene internazionali. dare in bagno, producendo i capi di abbigliamento musulmana, essendo il Bangladesh derivato dal- La maggior parte della popolazione è la scissione con il Pakistan. si in questo paese dopo alcuni anni, ho riscontrato notevoli cambiamenti, Tornando La Cina e il Giappone in cambio di manodope- può definire un cantiere a cielo aperto. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA una crescitacondivisa enonimpostadafedi religioseepolitiche. to nondebbaprescindere dalrispettodelle diversitàedallaresponsabilizzazione per direttamente altrecultureedi viverle.Intuttoquestoperòsostengochel’aiutoconcre- Questi annidicollaborazione mihannomoltoarricchitapermettendomidiconoscere hanno portatoquestomessaggio allelorofamiglie. scuole, adistanzadianniha datoisuoifrutti.Ibambinisiammalanomoltomeno e semplice gestodellavaggio dellemani,cheavevointrodottocomeproceduranelle Abbiamo visitatotuttiicentrieconmiagrandesoddisfazione hoconstatatocheil del nipotinoedituttiquanti. sima famigliolacompostadallanonnaMartachesioccupa dellafigliamalatadi TBC, Insieme alorovivonolapresidedellescuoleconilmarito, lacuocaedunasimpaticis- tività quotidiane. Rudy ed Alessandro condividonocon13ragazzichevannodai6ai22annileloroat- colta fondiinItalia,sonostataospitepressolacasafamiglia diKhulna. Durante ilmiosoggiornoincompagniadi Aldo, chemiaiutanelsostegnodellarac- buita acquabuonaapiùdi1000abitanti. l’acqua potabileèunprivilegioequinditramitequesta apparecchiatura vienedistri- Merita attenzionel’impiantoperl’acquaperchéinunterritorio cheneècircondato, co, 1potabilizzatoreadosmosiinversa,casafamiglia. competenza sonoaumentati:6scuole,1centrofisioterapico,ambulatoriopsichiatri- Dalla fusionedel“Filodijuta”conun’altraassociazionetoscana“Pang’ono”icentridi lando, cantandoeallaconclusionedituttosonostatiofferti lorodeipacchettidicibo. piena difiori,ibimbiconlelorofamigliesisonoavvicendatiinvarieesibizionibal- Quaderni Brembani 18 Il lavaggiodellemani 234 La festadei10annièstatagioiosissimae pre lastessacosa. ma allescuoleitalianenonsuccedesem- disegni ecolori:nonperesserepolemica completamente restaurataearricchitadi La scuolavantaancheun’ottimastruttura studio perilproseguimentodeglistudi. alcuni dilorohannoricevutodelleborse tati superioridilivelloallescuolestatalied sociazione, negliesamisonosemprerisul- nuti perpersonaleematerialivaridall’as- 1000 piccolialunnicompletamentesoste- In questiannisisonoavvicendatipiùdi della “ScuolaDomenico”. importanza diavercontribuitoallanascita Da quantodescrittoribadiscolanotevole trastare losfruttamento. con l’istruzioneelaformazionepercon- tante chelapopolazionesitrovipreparata In questafasediventaancorapiùimpor- mento commerciale. ti facilitandosiinquestomodoilmovi- ra abassocostocostruisconostradeepon- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni anni a San Pellegrino, è doveroso che rac- 1 235 Enzo Novesi. Mi piace questa definizione che sento mia, ma sicura- Enzo Novesi. Mi piace questa definizione Signor

“Prima di narrare i miei primi quarantasei biografia, iniziando dalla mia nascita av- conti la parte antecedente riguardante la mia (attorno ai 5 kg di peso), da Bianca Mar- venuta nella città di Mantova il 1° agosto 1932 e Giuseppe Novesi (origine dei Novesi a tinotti (origine del cognome pare piemontese) dal 1780, antecedentemente si parla di una trasformazione Mantova e Castel Goffredo a cui fa seguito subito dopo l’arrivo a di Naivel o Neuvel austriaco poi italianizzato), Milano. volte capita di incrociare “vecchi” amici. In quelle occasioni i ricordi tornano at- “vecchi” amici. In quelle occasioni volte capita di incrociare gli episo- “pourparler”, si evidenziano dapprima l’uno o l’altro, nel tuali e un po’

GianMario Arizzi GianMario mente condivisibile da tutte le persone che lo hanno conosciuto e che hanno avuto rap- mente condivisibile da tutte le persone pubblicato articoli che li riguardavano su rivi- porti di lavoro o che hanno, tramite lui, avevi quasi sogge- Al primo impatto, trovandoti davanti ‘un omone’ ste o quotidiani. presentarsi e lo stesso tono della voce ti metto- zione, ma la sua sensibilità, il modo di tutto quello che hai dentro o che sai; l’op- no nella condizione di dire e di raccontare a scrivere anche quello che non hai detto, tanto posto di altri inchiostra pagine pronti per far apparire una notizia “eclatante”. quando prestavo servizio a San Gio- La mia conoscenza risale agli anni settanta/ottanta rapporto di stima e amicizia che dura tutt’ora. vanni Bianco e da allora si è creato un siamo nel 2016: scrive, e Terme a San Pellegrino Nella biografia dei suoi primi 46 anni di più eclatanti e successivamente si scovano, nei vari meandri dei ricordi, anche le di più eclatanti e successivamente si risata. piccole sciocchezze che ti portano alla di San Pellegrino, rincontro l’Enzo. Sì pro- questi amici, un paio d’anni fa in quel Tra prio lui, il 1 Alla fine di quest’anno arriviamo al 50° anno. Nei primi anni di residenza a Milano ha frequentato le scuole elementari e ha trascorso Nei primi anni di residenza a Milano ha frequentato le scuole elementari e ha sfol- nella metropoli meneghina circa 38 anni di vita, tranne parte del periodo bellico, Com- lato a Goito. La frequentazione alle scuole Medie, (1ª e 2ª classe), seguite dalle del pe- merciali, dove ebbe anche i primi approcci con l’altro sesso; l’attraversamento suoi coe- riodo fascista, la frequentazione della Casa del Fascio per incontrare ragazzi de- tanei, giocare e salire sui pattini a rotelle; il riparo sotto gli alberi dalle mitragliate di Il Signor Enzo Novesi Enzo Il Signor A RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Ha sempreavutolapassioneperilballo: di Camogliconigenitori. do; tuttoquestoduròfinoalritornoaMilano.Inquegliannitrascorrevaleferieinquel gli aereiincursori,leavventuregiovanili,piccolilavorettiperguadagnarequalchesol- in quantosuopadrepensavaditrasferirsidefinitivamente America delSud,aprendo Poi l’Argentina cheharappresentatoundecisospaccatodellavitasuafamiglia, Quaderni Brembani 18 tanghi evalzerlenti,chemoltiapprezzavanopersinoavoltepremiati”. tanto daformareunacoppiaperfetta(nonsolonelballo),specialmenteneicoinvolgenti proseguì finoallaconoscenzadicoleichesarebbediventatamiamoglie,abileballerina, locali ancora,oltrealcunipiacevolipomeriggidomenicaliacasamiaconamici.Questo La Foppa,inviaPaoloSarpi,alCRAL Branca,alCRAL AEM, all’Ostoneemoltialtri niva pernoigiovaniparteimportante,tralevarieoccasionisiandavaaballareinlargo ballerina; questaamiciziaèduratafinoallamiapartenzaperl’Argentina. Ilballodive- ticolari, unadellequaliconOlgaFolli,sorellamaggiorediunmioamico,bellaebrava Nel corsodegliannitanteoccasionidiballoconlevarieamiciziefemminili,alcunepar- scenti ancheoccasionali,mipiacevaeciriuscivoabbastanzabenee...aiutavaanche! continuato frequentandovarilocali(balere,dancing),conalcuneamiche,cono- “L’ho iniziatodaragazzoconl’aiutodimiamadrebravaballerina,poiperpassioneho Intervista ad Anna Oxa 236 dilettanti ocome sparringpartnerdi Al- sportiva conqualcheincontro dipugilato Starnazza. Hapersinouna parentesi rassini, LinShow, NutoNavarrini,Pippo Togliani,Go- Fabrizi, Achille Annie co Piero Mazzarella,GinoBramieri, Fran- sposata conDarioFo),Franco Parenti, vane bellasubrettinaFrancaRame(poi programma Rai;traquestilaalloragio- un pomeriggioconalcunediloroad ci eballerinefinoaparteciparedurante brettine. Conosceefrequentacapocomi- spettacolo e...avventureconvariesu- quentazione perdilettodelmondodello tura amorosaargentina, inizialafre- gli anni1952-1956,scordataun’avven- rappresentante dimobiliperufficio. Tra dre avevatrovatooccupazionequale tano tuttalafamiglia;nelfrattempoilpa- dono conoscenticheperunperiodoospi- alla StazioneCentralediMilanoloatten- della mezzanottedel31dicembre1952, dall’Argentina, proprioalloscoccare Il ritornoinItalia,aMilano. Al rientro di danaro. to esitinegativicondelusionidiperdite una nuovaattivitàchepurtroppohaavu- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA , all’in- Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Il Ferro di Cavallo Il Ferro è durata sette anni, poi ha proseguito ). Da questi contesti è nata poi la decisione di ). Da questi contesti è nata poi la decisione A volte capita di incontrare... Novesi volte capita di incontrare... A e gentile Signora al “Ferro di Cavallo” e gentile Signora al “Ferro 237 Ferro di Cavallo Ferro , passa ad altre attività come l’apertura dell’agen- Giochi senza frontiere Ferro di Cavallo Ferro mia moglie Marisa, divenuta abile anche in cucina, fino alla cessione al nostro dipen- mia moglie Marisa, divenuta abile anche per- dente. Durante questi sette anni ho avuto modo di conoscere un notevole numero di sone tra i quali molti dello spettacolo e del giornalismo: il colonnello Bernacca, Om- Ucci, Tony Ackermann, Piero Mazzarella, Anna Maria bretta Colli, Rosanna Fratello, Santagata, Rino Silveri”. Tony “La scelta allora era dovuta “La scelta allora era alla zona che già conosce- vamo in quanto frequenta- Brembana, Valle vamo la prima per miei motivi di la- voro ed in seguito per i pe- riodi di ferie; per alcuni an- ni avevamo preso in affitto Antea di San Pellegrino località Lago, poi ad un monolocale a Dossena a Casa Omacini, in un appartamentino a Cà del Pista. Ci (casa Sonzogni) ed ancora ritorno a Dossena spesso a San Pellegrino per fare spesa dal macellaio Gamba, (il figlio soffermavamo occasioni musicali con mio fratello Lucia- Luciano batterista, è stato con noi in alcune Bettinelli) poi passato a dal fruttivendolo (Marisa Terme), no, tra cui Salsomaggiore Farmacia Bonapace ed al Bar Colleoni di Giovanni Milesi, dal fornaio Grazioli, alla aiutato da giovani del luo- Dossena ho organizzato, A Gildo Epis sotto i famosi Portici. divertimento e partecipazione di pubblico go, alcune manifestazioni serali con grande (sulla falsariga dei banco ed un lampadario entrambi a forma terno per dare un senso all’insegna, un grande è stato eliminato in quanto il sistema tavola- di un ferro di cavallo, (il banco, più avanti che mi è probabilmente derivata dai miei calda non era stato apprezzato), una passione e pasticceria. antenati, dediti alla ristorazione, panificazione La mia personale permanenza al aprire nel mese di marzo del 1970 con mia moglie Marisa e mia figlia Daniela, un risto- aprire nel mese di marzo del 1970 con mia denominato rante-pizzeria in via San Carlo a San Pellegrino, Dopo i sette anni al zia locale INA-Assitalia e dopo 36 anni circa di varie attività lavorative e professiona- li, era il 1992, raggiunge il minimo pensionabile. Nel frattempo, nell’anno 1988, si era Dopo tutti questi trascorsi, il Dopo tutti questi Pellegrino trasferimento a San a fine anno 1969: Terme fredo Oldoni, campione euro- fredo Oldoni, massimi. Effettua peo dei pesi dal intervallati diversi lavori set- ed il 23 servizio militare impalma l’amata tembre 1957 più di due anni Marisa Bardone tra un ballo grande, conosciuta 60/70 cono- e l’altro. Negli anni Re- Tony sce Celentano, Mina, Anna Oxa e tanti altri can- nis, anni. tanti in auge in quegli RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Bigarello, sulleoriginidellamascheraCommediadell’Arte“Arlecchino”. zione aCastelGoffredo (MN),oltreaunincontro,sempreinprovinciadiMantova, manifestazioni inbergamasca epartecipatoconlemaschereGiopìMargì a un’esibi- Prodotti dellaTerra Bergamasca munità Montana Valle Brembana(piattidellacucina tradizionalebrembana)epiùoltre trascurata lapubblicazione,nell’anno2002,delvolumetto tinaia diarticoli,allafine2015,acausasopravvenutedivergenze diopinioni.Nonva vallare assaiseguito,collaborazioneiniziatanel2009econclusa-afferma -dopocen- Pontida, perpoiproseguireconilperiodicodella Valle Brembana le to, edancorascrive,perilquindicinale rie, anchepressol’Istituto Alberghiero diSanPellegrino Terme. Alcuni articolihascrit- serate gastronomiche,anchefuoriprovincia,lagiuriainalcunemanifestazioniculina- duttori, diagriturismi,ristoranti,notichef.E,inoltre,lapresentazionespeciali interesse dagliaddettiailavori,cheglischiudelaconoscenzaefrequentazionedipro- Sette Giornale diBergamo scrivereperigiornali. Così,primaper quale hacontinuatoconun’altrapassione: Giornalista epubblicistainunmondochesicuramenteglieracongeniale,terminatoil ne conl’emittentebrembana iscritto all’OrdinedeiGiornalistiPubblicistidiMilanoeproseguelasuacollaborazio- Quaderni Brembani 18 , De Gustibus con unapaginasettimanalesull’enogastronomiabergamasca, seguitacongrande Caricatura apparsa sulperiodico“Giopì” ; unarubricasulmensile , poi Bergamo Oggi Lady Radio . PerIlDucatodiPiazzaPontidahapresentatoalcune , Orobie Giopì 238 La Voce e con , organo ufficiale delDucatodiPiazza Telebrembana ed ancora, , Valbrembana Insieme noto inItalia edall’estero cente Medicina delloSport, prof. Alfredo Calligaris,do- raldi, Giorgio Lamberti,il tembre 2016,GianfrancoBa- Bugatti, scomparsoil13set- goni, LaraMagoni,Ottavio Zenga, Caniggia,PaolaMa- zola, GianniRivera, Walter Giovanni Galli,SandroMaz- Orlandini, Davide Astori), nesi Gianni Ardemagni, Gigi Gianni Motta,(isanpellegri- mondi, Zandegù,Baronchelli, Francesco Moser, FeliceGi- tonio Bevilacqua,IvanGotti, Arcari, daGinoBartalia An- ran, NinoBenvenuti,Bruno Alfredo Oldoini,CarlosDu- anni: daPrimoCarneraad lui incontratinelcorsodegli assai notineivarisettori,da un grannumerodipersonaggi, Novesi snocciolainomidi Sapori dasalvare Il Bergamo di Zogno. InterValli e per , Città deiMil- per laCo- , mensile Bergamo Il RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , le esibizioni in alcuni locali, ideato dal maestro Tito Oprandi, Tito ideato dal maestro Voci Brembane Voci 239 Rimpatriata con Tony Renis e Tito Oprandi. Tito Renis e Tony Rimpatriata con Voci Brembane Voci come il padre della Medicina come il padre autore di numerosi Sportiva, il maestro Gian- testi. Ed ancora, Valerio i politici ni Bergamelli, Valerio l’ex senatore Bettoni, Giovanni Sanga, Carrara, l’on. i ministri l’on Mino Martinazzoli, Tre- e Mirko Giovanni Prandini Scaglia, maglia, il sen. G. Battista Alberto Mazzoleni, altri, tra cui Piero Busi, Silvano Gherardi, Amedeo Roberto Calderoli, Giupponi Amadeo, Giuseppe 2016, scomparso a fine giugno ecc. E celebri chef bergamaschi: Foglieni, Fiorenzo Baroni, Ivar Pino Capozzi, Pierangelo Cuochi Bergamo, già entrambi presidenti dell’Associazione i fratelli stellati Chicco e Bobo Cerea ed Cornaro, Chicco Coria, Elvio Beretta, Andrea Mainardi. Mei, Sergio Vissani, ancora Gualtiero Marchesi, Gianfranco per il canto, per le canzoni di musica leggera, La musica: è ben nota la sua passione Angelo Oprandi, Cri- Adriano Oprandi, che ha più volte interpretato, con i musicisti oltre le varie perfor- maestro Sala di Bergamo, stian Oprandi, Bepi (Pierotto) e con il mances partecipando con il gruppo delle le serate da Bigio. Ed ancora, con le basi musicali in strutture per anziani, in casa di le serate da Bigio. Ed ancora, con le da soprano) ed infine la pubblicazione in via amici, a volte con la moglie (voce lirica Adriano Oprandi. La par- dell’amico amatoriale, di un disco, grazie la collaborazione tecipazione al gruppo folcloristico le un gruppo di circa 25 elementi con il tradizionale costume di Arlecchino, ben affiatato costume di un gruppo di circa 25 elementi con il tradizionale di vicepresidente, presentatore e cantante so- ed in attività per circa 10 anni, in qualità anche in Rai le prove e tanti gli applauditi spettacoli in Italia ed all’estero, Tante lista. Magalli, a Re- con Giancarlo Terme Pellegrino a Roma, con Sebastiano Somma, a San con Francesca Manenti, a Studio Zeta per TV te 4 con Patrizia Rossetti, a Bergamo e le trasferte Austria, Germania... All’estero: Svizzera, Francia, una serata di folclore. quale Taiwan, Africa (Ghana), Russia (Mosca) York), America (New in Slovacchia, in presentatore e voce solista. e con navi italiane, oltre a viaggi in aereo ed I viaggi: con navi russe (le prime crociere) crociera Alessandria, Sharm el Sheikh, Sinai, Hurghada, altri mezzi. Egitto: Il Cairo, Istanbul, Smirne, Turchia: Atene, Corfù, Rodi, Creta; sul Nilo; Libano: Beirut; Grecia: Cartagine, Hammamet; Marocco: Casa- Tunisi, Tunisia: Algeri; Algeria: Kuşadası; Italia, residen- Villa Portogallo: Lisbona, Cascais, (a Tetouan; Agadir, Tangeri, blanca, Toledo, Barcellona, Valencia, za ex Re Umberto II di Savoia), Fatima; Spagna: Madrid, grande La Coruña, Santiago de Compostela, (dove per antica tradizione lanciano nella Isole Baleari e Isole Malaga, Granada, navata della chiesa il turibolo), Lloret de Mar, la Romantiche Foresta Nera, Canarie; Germania: Monaco, Ratisbona, Norimberga, Svizzera: Innsbruck, Lienz, Kufstein, Klagenfurt; Salisburgo, Vienna, Austria: Strasse; Azzurra Chiasso, Lugano, Locarno, Ginevra; Francia: Parigi, Nizza, Cannes, Costa RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Altezza RealeMariaJosé. Concludiamo conilricordopersonalediEnzoNovesidell’ultimaReginad’Italia,Sua Bratislava; Ungheria:Budapest,LagoBalaton;IsoleMaldive:Malè,Dhiggiri. venia, Istria,Zara,Dubrovnik,LaghidiPlitvice,Spalato;Slovacchia:Ružomberok, Marsiglia; Montecarlo;Inghilterra:Londra;Olanda: Amsterdam; exJugoslavia:Slo- Quaderni Brembani 18 tumulata. nell’abbazia di Altacomba inSavoia,dovehaespressamentechiestodiessereanch’essa La “Reginadimaggio”orariposa accantoadUmbertoIIchefusuosposoper53anni, piacere checidimostròtuttalafamiglia nelricevereunavisitatantonumerosaefestosa. José, aquelsuovoltounpocoscavatodall’età,matantoregale eluminosoedalsincero Ricordando queigiorni,nonpossodimenticarequelpomeriggio allapresenzadiMaria accennare alsuoritornoinItaliachegiàdaallorasperavafosse abbastanzaimminente. zione, pregandocialrientroinItalia,disalutaretuttiibergamaschi. Nelcongedarcivolle lare italiano,poiluistessociserviunabicchierataabasediottimo vinodipropriaprodu- sai cordiale,quindiilfiglioEmanueleFiliberto,unragazzo poco impacciatonelpar- sentò lamoglieMarinaDoria,dimostratasiinquell’occasionepersona disponibileedas- l’evento perl’emittente Telebrembana. Primadiaccomiatarci, Vittorio Emanuelemi pre- leste chiaro,miguardònelsalutarmiconunlievesorriso,mentre sistavafilmando Seduta suunapoltroncina,avevaallora81anni,ilvoltopallido, altero,gliocchidiunce- tervenuti. occhi diMariaJoséchebonariamentesalutòconuncennodella manotuttigliospitiin- Lo squillodellafanfaradeibersaglierielenoteMarciaRealefeceroluccicaregli su unterrazzopostonelretrodellacasaallacongiunzionediduescalinate. Fu lostesso Vittorio Emanuelecheciintrodusseallapresenzadellamadresostava con lamoglieMarinaDoria,ilfiglioEmanueleFilibertoedalcuniloroospitistranieri. vecchio alpino. A riceverelacomitiva Vittorio Emanueleche si trovavagiànellacasa seppe Barboglio,alcunimembridelleistituzionibrembaneebergamasche equalche ponevano lacomitivaFanfaradeibersaglieriGaribaldinadiLeffe, capitanatadaGiu- facevo parteinqualitàdigiornalistaechecontavaoltreunasessantinapersone.Com- nevra, traiqualimoltivalbrembanievaldimagnini,perilgruppodiitalianidelqualeio figlio Vittorio Emanuele.Lavisitaerastatapredispostadaibergamaschi residentiaGi- villa, forseunvecchiocastello,congrandegiardino,apochichilometridallacasadel circa 15chilometridaGinevra,nellevicinanzedelconfinefrancese,doveèsituatala visita allavilladiMerlinge,doverisiedevaMariaJosé.Merlingeunadiscretalocalitàa di unimportanteanniversariodellocaleenumerosoCircolodeiBergamaschi, conuna un mese.Hotraimieiricordilavisitaeffettuata nell’anno1988aGinevra,inoccasione risiedeva, fula“Reginadimaggio”,cosìchiamataperilsuobreveregnoduratocirca Maria JosédiSavoia,venutaamancareil27gennaioall’età94anniinSvizzeradove Venerdì 2febbraio2001sitenneroad Altacomba ifunerali dell’ultima reginad’Italia A CasadiS.A.R.MariaJosé targata “VE”cioè: Vittorio Emanuele”. nuele. scherzosamente,nelmostrarmiunarossaFerrariinparcheggiomidisse:vedeè le diSavoia,lamoglieMarinaDoriaedaltrepersonedelloroentourage, Vittorio Ema- “In Svizzera,aMerlingenellavilladiS.A.RMariaJosé,presentecon Vittorio Emanue- 240 RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni : innanzitutto, abbiamo imparato a co- 241 Nello specifico, abbiamo scelto di concentrarci su alcune Nello specifico, abbiamo scelto di concentrarci 1

a parecchi anni mi dedico con passione all’insegnamento della storia locale dedico con passione all’insegnamento a parecchi anni mi focus di appro- del mio lavoro di docente, proponendo brembana, sia nell’ambito

Marco Mosca Marco la quale: «È un errore grandissimo pensare che la storia debba consistere necessariamente in qualcosa di la quale: «È un errore grandissimo pensare che la storia debba consistere necessariamente in raccon- scritto: può consistere benissimo in qualcosa di costruito, e chiese, case, ponti, anfiteatri possono tare le loro vicende con la chiarezza di un libro stampato, se si hanno occhi per vedere». fondimento ai miei studenti, sia per conto del nostro Centro storico-culturale, organiz- fondimento ai miei studenti, sia per conto alle classi della Scuola secondaria di primo zando da esperto esterno incontri rivolti nel contesto di un pro- argomenti, dedicati a specifici Terme grado di San Pellegrino Comune. getto attivato in collaborazione con il modo di sperimentare un nuovo modo di in- febbraio e maggio 2019 ho avuto però Tra che, insieme ad un valido collega, ho gestito la segnare la storia locale, dal momento corso finanziato dal Programma Operativo realizzazione nella mia scuola di un intero e potenziamento delle competenze di ba- Nazionale del Miur e finalizzato al recupero pensato che la letteratura e la storia locale se in lingua italiana. In sostanza, abbiamo gli allievi a raggiungere tali risultati av- potessero diventare lo strumento per condurre al territorio nel quale essi vivono. afferenti vicinandosi a un repertorio di materiali si è trattato di vero e proprio corso extra-curricolare ad iscri- livello organizzativo, A a settimana e un gruppo eterogeneo di ragazzi zione: 30 ore, un incontro pomeridiano Il lavoro è stato impostato seguendo due di prima e seconda media come partecipanti. lasciate in valle dalla letteratura e storia locale, binari: da un lato le eredità immateriali dall’altro quelle materiali. 1 seguita è ben riassunta dalle parole della storica britannica Eileen Power (1889-1940), secondo La filosofia

della storia locale della di Una bella esperienza di didattica esperienza Una bella

macro-tematiche che potessero fornire agli studenti un quadro semplice ma articolato macro-tematiche che potessero fornire di prendere atto del- Brembana, con l’obiettivo di metterli nella condizione Valle della di vista. Qui di seguito la scansione tripartita la sua ricchezza sotto molteplici punti che abbiamo seguito: i suoi paesi e le sue storie Brembana, - La Valle fisico, ovvero si è cercato di localizzare noscere la valle dal punto di vista strettamente on-line, sulla cartina i suoi principali paesi e, attraverso un semplice lavoro di ricerca Terminato si è arrivati a produrre delle carte d’identità di alcune località brembane. dei racconti e discorso questo primo approccio al tema, si è entrati nell’affascinante D RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA abbia daraccontare emostrarealivellostorico, artistico,naturalistico eculturale. ragazzini (enon solo)nonhannolaminima ideadiquantoilterritorio incuivivono Grand HoteleilCasinò.Queste uscitemihannodimostratochespesso,purtroppo, i livello internazionale,come confermatodallapresenzadistraordinariedifici,quali il Époque aSanPellegrino Terme, cheinquelperiododivenneunastazione termaledi stale. Infine,aconclusionedel modulo,abbiamoprovatoarivivereifastidellaBelle dievale ancoraintatto,patria dellafamigliachehainventatoilmodernoserviziopo- schera di Arlecchino eperfareunsaltoindietroneltempo,ammirandoborgo me- rispettivamente, scoprirelastoriadiPalazzoGratarolie leannessevicendedellama- giata dalborgo diOnetaaquelloCornello dei Tasso èstatainvecel’occasioneper, tà espiritodisacrificio,hannodedicatolalorovitaaquesto duromestiere.Lapasseg- gna, hannopotutoidentificarsiconiminatoridelpassato che,contantaprofessionali- di Paglio-Pignolinoeiragazzi,grazieaunsuggestivoviaggio nelcuoredellamonta- ammirato itesoriconservatinellaChiesa Arcipresbiterale, abbiamovisitatoleminiere tico conquantolastoriahalasciatoinereditànellanostra valle. A Dossena,dopoaver cune uscitesulterritorio,chesisonorivelatesignificativi momentidicontattoauten- Una sceltasicuramentevincenteall’internodelcorsoèstata quelladiorganizzare al- sessantina d’annihatrasportatomerciepersonenellaterrasolcatadalBrembo. guito completamenterivoluzionatolaviabilitàbrembana,ovveroiltreno,cheperuna vallare. Ciòcihaquindiconsentitodiarrivareatrattarelastoriadelmezzocheinse- rispettive peculiaritàelafondamentalefunzionealivellodicollegamentointraedextra- so laletturadialcunetestimonianzeviaggiatoristorici,èstatopossibileconstatarele Priula. Medianteunconfrontofraiduepercorsi(origine,periodo,tracciato...)eattraver- ne, sulleduegrandiviedicomunicazionebrembane,ossiala Via MercatorumelaStrada centrata, dopounosnellolavorodidocumentazionesullemaggioristradestoricheitalia- - mente lenecessità. tro èsempreilmodomigliorepertoccareconmanolasuastoriaesentirneeffettiva- di gioie,rinunceedolori.Indossare,anchesoltantoidealmente,ipanniqualcunal- scrivere paginedidiarioperraccontarelapropriagiornatafattalavoro,famiglia, dere poiall’operairagazzi,chiamatiaimmedesimarsiinconvalligianidelpassatoe coli leprofessioniefatichedichicihapreceduto.Èstatodavverointeressanteve- diqualisianostateperse- pali svoltidaibrembaninelpassato,cosìdarenderciconto lebri diEugenioGoglio,abbiamoeffettuato indaginisulleattivitàesuilavoriprinci- cune fotografiedibrembaniallavoro(minatori,boscaioli,mugnai...),comequellece- aspetti piùconcretieoperatividellaquotidianitàinvalle.Partendodall’analisidial- - gende brembane. za hafornitoaglialunniilgiustoslancioperdivertirsiainventareinsiemenuoveleg- tarsi conunmondointrisoditradizioniesuperstizionipopolari.Questabaseparten- di testistudiatiinclasse,popolatidacreaturespaventosecomeidraghi,econfron- bani (adesempioLaghiGemellieMonte Avaro), dirintracciareanalogieconaltritipi dei testihapermessoairagazzidiscoprirel’originedelnomealcuniluoghibrem- preso eascoltatodainonni,perglialtriunaveraproprianovità.Lalettural’analisi delle leggendebrembane:peralcuni(pochi)studentièstatoun“ripasso”diquantoap- Quaderni Brembani 18 Viabilità eviaggiatoriinValle Brembana Vita elavoriinvallenelpassato : lasecondapartedelcorsosièconcentratasugli 242 : laterzaeultimapartedelmodulosiècon- RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA 2 Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 243 mo bisogno della storia, non perché ci dica cosa è successo o per spiegare il passato, ma per far vivere il mo bisogno della storia, non perché ci dica cosa è successo o per spiegare il passato, ma per far passato così che possa spiegarci come rendere possibile il futuro». 2 Come sosteneva il filosofo, classicista e accademico americano Allan David Bloom (1930-1992): «Abbia- 2 classicista e accademico americano Come sosteneva il filosofo, Credo sia opportuno sottolineare che gli ingredienti essenziali del corso sono stati essenziali del che gli ingredienti opportuno sottolineare Credo sia e dei lavori pro- dei materiali utilizzati la condivisione collaborativo, l’apprendimento concreto agli argo- sempre molto on-line, l’approccio piattaforma interna dotti su una diretto e il confronto menti affrontati tra- di fonti e testimonianze con una molteplicità di studi nazionale. a livello di piano non considerate dizionalmente la storia viene per- dato una conferma: didattica mi ha questa esperienza Sicuramente condizione di comprendere dai ragazzi se essi vengono messi nella cepita come vicina quella nazionale e interna- esiste soltanto la grande storia, ossia tangibilmente che non di piccole storie, cioè si intreccia e convive con una molteplicità zionale, ma che essa Insomma, le piccole famiglie, dei paesi, delle valli, delle province. quelle locali, delle svelate e tramandate al fi- di noi. Storie che meritano di essere grandi storie di ciascuno che è sfida e risorsa. con la consapevolezza di una complessità ne di leggere il mondo RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA A a curadi La sofferenza interpretatadaglistudenti Non c’èragionediaveredolore. rendono migliore. delle persone che nonallecosebelledella vita,masonoproprioqueste cosechela grafiche. nell’aspetto dell’artefigurativa,siainquellodelleinterpretazioni musicaliecoreo- Le opere presentate sonorisultateancoraunavoltadiparticolare livellocreativo, sia giugno. L’incontro informativoedipresentazione deglielaboratisièsvolto alTuroldo il7 riflessioni. che anchequest’annopubblicasuquestepagineglielaboratideglistudentieleloro dell’Istituto Turoldo e il patrocinio elacollaborazionedelCentro StoricoCulturale “Ospedale senzadolore” dell’OspedalePapaGiovanniXXIII,conlacollaborazione L’iniziativa èstatapromossa ecoordinata daldottorGianbattista BusidelComitato luoghi dicura. pone disuscitare lariflessionesultemadellasofferenza dellepersonericoverate nei Quaderni Brembani 18 Giornata delSollievo,unamanifestazionegiuntaallaXVIIIedizione,chesipro- nche quest’annoglistudentidell’IstitutoTuroldo diZognohannoaderitoalla Gianbattista Busi e Antonio Tarenghi 244 sta piùattenzioneaidifetti nostra societàspessosipre- strabismo, purtropponella prendevano ingiroperilmio Quando erobambina,mi saggio conuncielorosa. Nell’occhio sirifletteunpae- sono lospecchiodell’anima. sto dipintoperchégliocchi Ho decisodirealizzareque- su tela Specchi dell’anima classe 1AC Giulia Aquaroli , tempera RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni Serena Mazzoleni Serena e , tempera su tela , tempera Salwa Khalloufi classe 2AU Performance musicale Per la Giornata del Sollievo abbiamo deciso di cantare e suonare “Heythere T’s. White Delilah” dei Plain Questa canzone parla del dolore provato dalla nostal- da un ragazzo che, afflitto gia, canta alla sua amata lontana. Le chiede come sta, come si trova a New (luogo dove la ragazza è andata York per motivi di studio) e la rassicura di- cendole che, se mai dovesse provare no- 245 Veronica Cortinovis Veronica classe 1AL inganna L’apparenza blocchi rigidi! Le persone non sono ti mostrano è ciò che sono vera- Non sempre ciò che è bello poter dire di possedere mente, per questo che, nel bene o nel male, arric- molteplici “facce” personalità. Bisogna saper sot- chiscono la nostra che ci vengono imposte, e dimo- trarsi alle etichette molto altro. strare che siamo anche , tecnica mista su cartoncino Chiara Scotti classe 2AS leggero Volo Ho voluto rappresentare l’immagine di una ragazza Ho voluto rappresentare l’immagine della sua vita, ca- che sta vivendo un periodo difficile questo Tuttavia, ratterizzato da malattia e dolore. da figure posi- scenario di angoscia è accompagnato tutte le tive, le farfalle che con il loro volo alleviano Con questa preoccupazioni della persona sofferente. e delicatezza metafora ho associato la leggerezza vengono som- delle farfalle alle cure palliative, che nell’af- ministrate al malato per cercare di sostenerlo frontare il dolore. RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Francesco Begnis per unalbero”. razza chelarendeunaroccia,tosta,“chefasìibambiniscambino dolore provatonelcorsodellasuavita,hacostruitointornoaséunacorazza.Unaco- zone noncivengonocantatebensìraccontanodiquestaragazzacheinrispostaal scrittore ecantautoreitaliano,“Seidiventatadura”.Leparolediquestasecondacan- L’esecuzione delbranosaràprecedutaeseguitadallaletturatestodiGioEvan, ridere diluisaràsoltantoperchéevidentementenonsièmaiinnamorato. sare apiedituttaladistanzachelidivideesemaiqualcunononlocapissedovesse sario perraggiungerla.Dichiarachepiuttostononvederla,preferirebbeattraver- giorno incuilasituazioneeconomicasaràmiglioreeriusciràadavereildenaroneces- tre, facendoriferimentoallalorotristestoria,lepromettecheprimaopoiarriveràil stalgia perlui,lebasteràriascoltarequestacanzonesentirlopiùvicinoalei.Inol- ripensamento dapartedellevittimepossaavereconseguenzeancorapiùdevastanti. durante l’esecuzioneabbiamovolutoevidenziarecome,spesso,un’indecisioneoun La coreografiatrattauntemamoltoattuale:laviolenzasulledonne.Nellospecifico La violenzasulledonne Quaderni Brembani 18 , Elisa Bonzi , esecuzionedicoreografiadanzamoderna , Sabrina Cattaneo 246 , Roberto Rocchini , classe3AS RICERCA/ATTUALITÀ/MEMORIA Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , fotografia 247 Angelica Amenduni classe 5BU Solleverò il mondo simboleggiate dal rappresenta le malattie, L’immagine mondo e come il malato, rappresentato dalla ragazza, riesca a sconfiggerle e a non avere timore, superando le sue paure più grandi, riprendendo così la sua norma- le vita più forte di prima. , tempera su tela , classe 5AU Monia Conedera Cinque anni di vita scolastico, di percorso di vita, di amicizie, di Cinque anni. Cinque anni di percorso segnato la mia vita. Oggi non sarei quella che so- amore. Cinque anni di vita, che hanno quella che sono senza i miei compagni, i miei no senza quelle persone. Oggi non sarei daimon), senza Castelli e la letteratura (il mio amici, senza Pesenti e la filosofia (il mio ultimo anno, di questi cinque anni, voglio ringra- sogno). Oggi, quasi alla fine di questo il frutto del lavoro di un anno, forse non sempre ziare tutti loro con questo regalo, con per loro, da lasciare qui a scuola, per molti an- amato, ma soddisfacente in quanto mio, segnare come loro hanno segnato me. Grazie. ni, per tramandare la nostra presenza e COMMIATI P mo ein Valle Brembanadoveeraconosciutoe stimato. Gino, diprofessionearchitettoedapocoinpensione,hasvoltolasuaattivitàaBerga- constatava lamorteperarrestocardiaco. gli halasciatoscampo;ilmedicointervenutonellacamerad’albergo dovealloggiava, dell’Esercito. CihalasciatocomeilfratelloGiancarlostroncatodaunmalorechenon della nipoteRobertaMidali,sciatriceprofessionistaearruolatanelCentrosportivo Il socioGinocihalasciatiall’improvvisoaFolgariaintentoseguireleevoluzioni cordialità gentileeriservata. con affettoperlasua pubblichiamo lafotografiaenemmenoibrevi cennibiografici,machericordiamo dello SPICgildiSanPellegrino,cui,perrispettodellavolontàdeifamiliarinon Bianco. Assieme aloro ricordiamo ilsocio Alberto Bosio,apprezzato sindacalista di Addio aGinoMidali Quaderni Brembani 18 GianMario Arizzi nel corsodel2019:GinoMidalidiBranzieOmbretta FagiolidiSanGiovanni ubblichiamo inquestasezioneilricordo diduenostrisocichecihannolasciato 248 era solitiripeterci: “ stesso. Quandocisiincontrava si ma esprimevadissensirivolti ase non debordavamaiinimprecazioni, pacatezza lasuagentilezza innata e tornei;incasodisconfitta lasua accanitamente conleinfinite partite sario ocompagno,cihavistilottare cenzo diBergamo che,comeavver- loggio pressoilPatronatoSan Vin- pi deglistudiallesuperiorieconal- La conoscenzadirettarisaleaitem- gendo perlastessadiversiincarichi. Montana di Valle Brembanaesvol- comune diBranziedellaComunità zione pubblicacomeconsiglieredel sempre interessatodell’amministra- Oltre chestimatoprofessionista,siè Ti ricordi... ”. COMMIATI Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni 249 Creazioni artistiche di Ombretta Fagioli artistiche di Ombretta Creazioni

omenica 16 giugno scorso ci ha omenica 16 giugno Fagio- lasciato la socia Ombretta

Wanda Taufer Wanda li, dopo una lunga malattia che ha combattuto con consapevolezza e co- raggio. Giunta a San Giovanni Bianco con la famiglia, perché il padre era direttore presso la Cartiera Cima, ha sposato Redondi, da cui ha avuto due figli. giovanissima il nostro socio dottor Pietro di insegnante per assistere il marito nella Dopo il matrimonio ha lasciato la carriera che instaurava con i pazienti rapporti po- sua professione medica. Lui stesso racconta sitivi, in forza della sua sensibilità e intelligenza. per la cultura e in particolare per la poesia, per Ha coltivato per tutta la vita la passione in un connubio di competenze e di partico- la lettura, per l’attività teatrale e per l’arte, di Addio a Ombretta Fagioli a Ombretta Addio D COMMIATI che contribuivaaqualificarelanostraassociazioneanchefuoridella Valle. Con Ombrettavieneamancareunprecisoeautorevolepuntodiriferimentoculturale competenza. Pellegrino Festivaldipoesiaperedeibambini,alqualehacontribuitoconpassione il 23maggio2015,esoprattuttofacendopartedallasuaistituzioneallagiuriadelSan colare, leggendobranidellibro derni Brembani Ha collaboratoinvarimodialCentroStoricoCulturale,pubblicandopoesiesu Casa CeresadiSanGiovanniBianconellamostra Notevoli eassaiapprezzatelesueopere,ceramicheraku,espostenell’estate2018a realizzando dellebellecomposizioniepartecipandoamostrecollettivepersonali. lare creatività.Leistessasidedicavaconsuccessoallaceramica,tenendodeicorsie Quaderni Brembani 18 , partecipandoallamostrainauguraledellanostrasededi Villa Funi- La finedelsogno 250 in occasionedellasuapresentazione Mani didonna . Qua- COMMIATI Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni editi dal 1912 al 1959. 251 L’Alta Valle Brembana Valle L’Alta Ci siamo incontrati in chiesa e per strada, Ci siamo incontrati in ora il mio cammino continua nella preghiera: di ognuno di voi nel ricordo vivo in noi il desiderio di ricordarci sia sempre quanto abbiamo fatto, imparato e raccolto. per non sciupare nella pace, nella concordia Il mio augurio per voi è di vivere e nella collaborazione come vuole Gesù. di saluto (Dall’omelia di don Lorenzo nella Messa il 20 novembre 2014) Averara alla comunità di

Eleonora Arizzi Eleonora l 17 marzo del 2019, all’età di novant’anni, è mancato Monsignor Lorenzo Grigis. l 17 marzo del 2019, all’età di novant’anni, valorizzato la cultura, custodito l’arte e dato Un sacerdote che per trentotto anni ha voce, tramite il notiziario parrocchiale, alla storia dell’alta Valle Brembana. Valle alla storia dell’alta voce, tramite il notiziario parrocchiale, ed era diventato sacerdote il 30 maggio 1953. Era nato a Pedrengo il 7 gennaio 1929 per due anni e poi parroco di Ganda dal È stato coadiutore parrocchiale di Brembilla nel 1975, è stato parroco Averara, parroco di 1954 al 1959. Prima di essere nominato di per 15 anni. Centro Storico per la pubblicazione del dvd Nel 2008 aveva collaborato con il nostro con la raccolta dei numeri del bollettino Parroco di Averara per trentotto anni trentotto per Averara di Parroco un periodo di sede vacante a nel 1975, dopo Averara Don Lorenzo diventò parroco di bor- seguito della morte dell’anziano prevosto don Stefano Palla, anche lui nel piccolo per trentotto anni (dal 1932 al 1970). Valle go dell’alta in una lettera giunta alla redazione Annovazzi, Come racconta un parrocchiano, Fabio Brembana, e in parte pubblicata nel numero 3 di maggio del Valle del periodico L’Alta a ter- 2019, sono numerose le migliorie e le opere di restauro che don Lorenzo portò i maggiori interventi nella chiesa par- Tra mine nelle quattro chiese presenti in paese. Serassi datato 1797, l’au- Apostolo, il restauro dell’organo rocchiale di San Giacomo Dal 2009 era canonico onorario del Capitolo della cattedrale di Bergamo col titolo di della cattedrale di Bergamo Dal 2009 era canonico onorario del Capitolo Monsignore. lasciato l’incarico dopo aver Averara messa ad Il 20 novembre 2014 celebrò l’ultima Averara. Dal 2015 era cittadino onorario di di parroco (nel 2013) per limiti di età. di fede, arte e storia tra i Gogìs tra i arte e storia di fede, di Don Lorenzo Grigis. Trentotto anni Trentotto Lorenzo Grigis. Don I COMMIATI ne!” eunaserenità quasiangelica glitrasparivadalvolto» chiano -. truismo evogliadidarsidafare per Averara specchio dellagioiaquando ravvisavatralasuagentespiritodicollaborazione,al- deli diviverenellapace, concordiaenellacollaborazione.« Nella Messadisaluto,celebrata il20novembredel2014,donLorenzoauguravaaife- vamo ore preziose divitafronte alle vacuitàtelevisive» suo perentorio “pipòcc”dettoanoiragazzi quandovenivaaconoscenzacheperde- nociva perigiovaniun’eccessivaesposizioneaimezzi elettronici: ricordo ancorail morte (...)ehaavutolalungimiranzanelcapire giàasuotempoquantopotesseesser attacco comeinquestifrangentistorici.Unochenonsiè maiarreso allaculturadella la centralitàdellafamiglianaturalecomepernobasilare dellasocietà,maicosìsotto portune, lasacralitàdiqueivaloribasilari,comeilrispetto dellavitainognisuafase, ha predicato conforzaecoraggioadalta voce,nelleoccasioniopportuneenonop- ti eanzilehatramandaterinnovandoleconentusiasmodedizione ecura.(...)Unoche Uno chenonhamairinnegatolesecolaritradizionidella Chiesaedeisacriparamen- cato enonlohamaiscusato,perché sapeva cheèlacausadituttiimalidelmondo. Uno cheèstatomisericordioso contutti ma assolutamenteintransigenteversoilpec- ometterne volontariamentealcunepartiperessere più,passatemiiltermine,trendy. Cristo neanchenelvestire ehaproclamato tuttainteralaVerità delVangelo senza per ilbollettinoL’Alta Valle Brembana-. viene aricordarci comedeveessere unprete cui posaretuttalacostruzionedellapropriaesistenza.« centro labellezzadiunafedetramandatachehailCrocifissocomepietraangolaresu Dando lustroallacultura,all’arteestoria,MonsignorGrigishavolutomettereal luto del2014. aveva dettounparrocchianoanomedituttalacomunità Averara allaMessadisa- occhi siadietro, pernondimenticare latradizione,siadavanti,perevangelizzare» « L’arte elaculturaper trasmettere labellezzadellafede rativa equelloparzialeinviadicompletamentodelcinemapaese. ziosissimi affreschi. A donLorenzosideveancheilrecuperodell’immobileexcoope- vaggio, infine,ilrifacimentocompletodellapavimentazioneinternaelaposadeipre- tare edituttiidipintidelSantomedicomartire.NellachiesinaSanRoccoaLa- bronzo perilcampanileromanico,restaurototaledituttigliintarsiinlegnosull’al- tetto elatinteggiaturadelleparetiesterne,l’acquistodicinquenuovecampane chiesa dedicataaSanPantaleoneRedivo,ilrifacimentocompletodelsagrato, l’intonacatura eilripristinodelleparetiesterneparzialerecuperodelsagrato.Nella stauro completodeipreziosidipinti,l’acquistodiunanuovastatuadellaMadonna, dal furtodel1992.Nellachiesadi Valmoresca, dedicataallaMadonnadellaneve,ilre- pero completodituttiidipintieilrestaurodellepartirestantidelcoroligneosfregiate stauro dell’ossarioconlarealizzazionediunanuovacappellavotivaesterna,ilrecu- il preziosorecuperodegliintarsiedeiconfessionaliinlegnooperaRovelli,re- rifacimento dituttol’impiantoriscaldamentoedellapavimentazionechiesa, tomatizzazione dellecampane,ilrestaurototaleparetiesterneedelcampanile, Quaderni Brembani 18 Grazie peraverci fattocapire cheperessere Chiesadobbiamoessere pietre vivecon Ricordo chelasuaunicaparola inquesti casi,quandointerpellato, era“Be- 252 Uno chenonsièmaivergognato diGesù - hascrittoFabio Annovazzi nellalettera - sileggesemprenellalettera delparroc- La memoriadiDonLorenzo . . I suoiocchieranolo COMMIATI » Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni , editi dal 1912: una , editi dal L’Alta Valle Brembana Valle L’Alta 253 L’Alta Valle Brembana Valle L’Alta L’Alta Valle Brembana Valle L’Alta «A don Lorenzo Grigis - parroco di Averara - Cultore Averara di Grigis - parroco don Lorenzo «A del giornale La consegna della targa a don Lorenzo da parte del Centro Storico Culturale da parte del Centro La consegna della targa a don Lorenzo Valle Brembana in occasione della presentazione del dvd che raccoglie i numeri in occasione della presentazione Brembana Valle Il fatto che cent’anni fa tre zone pastorali, quelle di Santa Brigida, San Martino e zone Il fatto che cent’anni fa tre Storico direttore del periodico Storico direttore numerose informa- anche grazie alle Valle della nostra risalire alla storia È possibile parrocchiali nei bollettini zioni riportate pubblicazione unica che riflette il volto delle diciannove comunità parrocchiali che diciannove comunità il volto delle unica che riflette pubblicazione l’Oltre Goggia. compongono il parroco che ha anni, seguendo più volte negli redazione è cambiata La sede della è stato don Lo- 1977 al 2011 coordinatore della pubblicazione. Dal avuto l’incarico di e la sua canonica era la redazione. renzo l’anima del periodico in formato tabloid, in era pubblicato ogni quindici giorni, Inizialmente il bollettino successive fu amplia- facciate scritte molto fitte, e nelle edizioni due fogli con quattro 1983, grazie a monsignor mensili cattolici fino a giungere dal to, poi inserito in altri formato da circa 40 pagine. Grigis, al notiziario soprattutto per merito di quasi totale, delle pubblicazioni, Grazie alla conservazione, 2008 alla stampa di un dvd Centro storico ha provveduto nel don Lorenzo, il nostro Il nostro sodalizio aveva i numeri dei bollettini dal 1912 al 1959. che raccoglie tutti nel teatro del centro per anziani durante la presentazione del dvd, donato una targa Don Palla a Piazza Brembana: - Con riconoscenza Brembana cultura dell’alta Valle della storia e della e divulgatore 2008». - 22 novembre « allora molto meno in comunica- diverse parrocchie, volta in Branzi, suddivise a loro insieme un notiziario dice già lo spirito di di pubblicare zione di adesso, scegliessero da subito è stato anche il nome della testata comune appartenenza all’alta valle, che COMMIATI l’interesse checihacomunicato riguardo alleopere ecclesialieagliambientidel cul- amicizia estima natidallacollaborazione fraterna.« contraddistingue, raccontaalcuni episodidivertentimasottolineaancheillegamedi suoi sediciannidiserviziosacerdotale inalta Valle, dal1977.Conlasimpatia chelo gelo Mazzolasnocciolainuno scrittosvariatiricordisullafiguradidonLorenzonei Nell’inserto delbollettino I ricordididon Angelo MazzolaedonLinoRuffinoni tica esudore sui“tomi”». cui nonviaggiavatuttoviainternetcomeoraelericerche storicheeranofruttodifa- competenza, coraggioepassione.Unimpegnoeditoriale certononfacile,intempi ra diricordodonLorenzo-. inserto delmensilediocesano“L’Angelo infamiglia” il bollettinoGogìscheeradivenuto,perincurieeproblematiche varie,unsemplice nacia eall’amore perlaculturadelnostro Monsignore chehareso ancoraautonomo « consegna degliarticoli. riso, nelsollecitareicolleghiparrociealcunilaicichenon sempreeranopuntualialla tipografia incittà. Tanta anchelapazienzaecostanza,ricordatedamolticonunsor- fie, ritaglidiarticoli,letterescritteamanoobattuteconlamacchinadascriverealla tamente ichilometrifattiinpullman,perchénonavevalapatente,perportarefotogra- blicato perdecenni,ottoedizioniall’anno. Tra ledifficoltà dasottolinearecisonocer- Lo storicoparrocodi Averara haspesotempoed energia perchéilnotiziariofossepub- lebrazione delcentenarioperiodico. spiegava donPierantonioSpini,giàparrocodiOlmoalBremboeCassiglio,nellace- Quaderni Brembani 18 Se oggiabbiamounmensileinterparrocchiale lodobbiamoallacaparbietà,te- La Messadisalutoad Averara il20novembre 2014 L’Alta Valle Brembana Lo haportatoavantiediretto pertantissimi annicon 254 numero 3dimaggio2019don An- Dobbiamo alui lostimoloper - scrive Annovazzi nellalette- COMMIATI ». Nel momento delle Quaderni Brembani 18 Brembani Quaderni ». (...) In occasione della ripresa - scrive don Lino sull’edizione In occasione poi del Centenario della 255 della cittadinanza onoraria di Averara nel 2015 Averara della cittadinanza onoraria di Col sindaco, i confratelli e altre autorità, in occasione della concessione Col sindaco, i confratelli e altre to. Il suo impegno per la conservazione del patrimonio artistico dell’Alta Valle è stato Valle artistico dell’Alta del patrimonio per la conservazione to. Il suo impegno quali ci ha stimo- chiese, per le anche per le altre soprattutto, ma Averara grande per del ripristino anche il momento lui abbiamo vissuto Con restauri. lato a intraprendere la solennizzato con avvenimento è stato e questo nostra Valle, nella dell’Ambrosiano Giulio Vescovo dal nostro accompagnato Giovanni Colombo del Cardinale presenza Vescovo visita pastorale del accadimento della felice nell’altro Così pure Oggioni. noi. prima volta, ha voluto fermarsi tra di Giulio che, per la decisioni per la costruzione del Centro don Palla, don Lorenzo è stato il motore che è stato il motore don Lorenzo don Palla, del Centro decisioni per la costruzione don Palla, che desiderava sapendo delle volontà del compianto ha avviato il discorso, valligiana qualche struttura utile per la comunità si realizzasse e nel qua- di Pedrengo, paese natale di don Lorenzo Angelo è attualmente parroco Don da lui presieduti. le si sono svolti i funerali Ruffinoni, don Lino Averara, don Lorenzo e l’attuale parroco di Il primo incontro tra e don Lorenzo, da parroco di don Lino era curato di Comenduno invece, risale al 1970: per un’ini- Albino di la collaborazione delle varie parrocchie Bianzano, aveva chiesto Valle: i due sacerdoti in alta La Provvidenza ha poi fatto incontrare ziativa missionaria. e Ornica, sia nel 2011 Valtorta era parroco di sia dal 1980 al 2000 quando don Lino Brigida e Cusio. « quando è stato nominato parroco di Santa smarrito dopo la confusione post-conciliare, era purtroppo che si Ambrosiano, del Rito un mio Oggioni, dopo la visita pastorale del 1984, fu sempre dal Vescovo e decretata di alcuni altri preti alla resistenza di fronte sostenitore -. di maggio 2019 del periodico parrocchiale “San Carlo in del Libro per la preparazione morte di S. Carlo (1984) collaborò molto e in quegli anni siamo andati assieme più e Torta” Taleggio Averara, e Valli Valsassina Giovanni Colombo, ar- sia il Cardinale egli fu lieto di ospitare ed volte in Valsassina, sia l’autore Ambrosiano, ufficiale del Rito civescovo emerito di Milano, nella ripresa della Curia di Milano Cazzani, archivista sopra citato, Don Eugenio del libro, Quaderni Brembani 18 Sui monti

di Giandomenico Sonzogni

l compianto socio Giandomenico Sonzogni ci intrattiene ancora una volta con uno Idei suoi bei racconti dedicati alla vita di montagna. Questa volta il protagonista è il suo bastardino Snoopy, al quale Giando ha dedicato una serie di bozzetti raccontati in prima persona dallo stesso cagnolino, che osserva e descrive argutamente le avventure del padrone, non tralasciando di segnalare le proprie. Da questi brevi racconti, raccolti in un fascicoletto dattiloscritto preparato a beneficio degli amici, abbiamo tratto quello che segue, un simpatico succedersi di si- tuazioni nelle quali le emozioni del cane si sovrappongono a quelle del suo padrone in un piacevole crescendo di reciproci affetti.

* * *

Che io sia un classico bastardino mi sta bene, che non venga usato come cane da guar- dia o da caccia, da pastore o da difesa, ecc. (sono le varie mansioni riservate a noi cani) mi va altrettanto bene, che soprattutto non venga usato come un... belloccio cretino da essere portato a spasso per la città da un’altrettanto “cretinella” di padrona (come ne vedo tante), la cosa che più apprezzo, ma che mi si usi quasi solo e sempre per andare in montagna (come fa il mio capo) mi sembra un tantino ridicolo se non monotono. Ma è mai possibile, mi chiedo, che a lui non venga in mente che oltre che andar per monti si può fare anche qualcos’altro? O la sua è una fissazione cronica? O deforma- zione mentale?! Ho cercato più volte di farglielo capire, ma tant’è: ha la zucca più dura delle rocce. Però, se devo essere sincero, tutto questo mi piace e mi appaga ed ogni qualvolta che col Giando faccio certe scarpinate che lascerebbero di stucco alcuni miei simili pure di taglia superiore alla mia, quando rientro alla base mi sento fiero ed orgoglioso. Tra le tante escursioni fatte desidero ricordarne alcune che, per vari e diversi motivi, ritengo siano state le migliori: vuoi per le particolari caratteristiche o difficoltà, vuoi per eventi... strani accaduti durante il loro svolgimento o altro ancora. Sulla Grignetta ad esempio; bellissima montagna dalla cui cima si gode un panorama stupendo. L’ho salita ben tre volte: la prima io ed il capo soli, dal rifugio Porta lungo la cresta Cermenati con andata e ritorno seguendo la stessa via. La seconda, io lui ed il Paolo, passando dal rifugio Rosalba e quindi facendo la “diret-

RACCONTI / POESIE 256 Quaderni Brembani 18 tissima”; ricordo che ad un certo punto, su un passaggio un po’ difficile (una scaletta di ferro, roba da pochi metri ma ripidissimi) il buon Paolo mi prese in braccio e mi por- tò su, dato che tra le mie tante doti di... alpinista a quattro zampe non c’era quella di saper salire i pioli di ferro ancorati nella roccia. La terza volta fu una faccenda un poco più seria: primo perché eravamo in tanti (gli amici del Gruppo Anziani C.A.I.), secondo perché salimmo per la via normale ma, raggiunta la vetta, decidemmo di scendere per un breve tratto lungo “L’Alta via delle Grigne” dove ci sono alcuni passaggi ancora su ferrata ed essendo in parecchi questo non è il massimo della sicurezza. Per ben tre volte il Giando mi prese e mi ficcò nello zaino, dicendomi di stare buono poiché se mi muovevo rischiava di perdere l’equili- brio e quando si è attaccati ad una corda fissa non è la cosa migliore. Magari emozio- nante sì, ma le emozioni le lascia volentieri ai più giovani. Mi fa piacere ricordare le tante volte che abbiamo camminato nella neve: succedeva pure che alla partenza era poca e bassa, ma man mano si saliva diventava sempre più tanta ed alta. Allora usavo un semplice accorgimento: quando non riuscivo più a “stare a galla’, anziché fare le mie solite corse avanti ed indietro mi mettevo alle sue calca- gna in modo che lui “tracciava” (sia a piedi che con gli sci) ed io camminavo tranquillo e beato nel suo solco. Era persino bello! Continuando nei ricordi mi viene in mente che per ben due volte mi... sono perso, pro- curando al povero Giando uno stato d’animo indescrivibile. Eravamo ancora con gli Anziani, tra l’altro amici carissimi e siamo andati a Valtorta per poi salire ai Piani di RACCONTI / POESIE

Il cane Snoopy, protagonista del racconto

257 Quaderni Brembani 18

Bobbio, fare il periplo dello Zuccone dei Campelli attraverso il sentiero degli Stradini, arrivare per il pranzo al rifugio Cazzaniga e ritornare alle macchine percorrendo parte del mitico sentiero 101 del C.A.I., detto anche delle Orobie Occidentali. Quel giorno un amico aveva con sé la sua cagnolina: oh, niente di speciale, ne ho viste di meglio, ma era pur sempre una femmina e questo... la dice lunga... Bene, arrivati al rifugio Lecco sento il capo che confabula con pochi amici, salutano gli altri e partono: andavano a fare il canalone Nord-Ovest da dove avrebbero raggiun- to la vetta per poi ricongiungersi con gli amici al rifugio. Io ero intenzionato a seguir- lo, ma la presenza dell’amichetta che mi faceva l’occhiolino era una tentazione troppo forte e quindi rimasi. Lui non se ne accorse preso com’era dal pensiero di fare un po’ di roccia; quando, in alto, si ricordò di me era troppo tardi perché avevo seguito lei ed il suo padrone, il qua- le, dato che tutto il percorso era troppo lungo, aveva deciso di rimanere nei dintorni per poi scendere ad attenderci al piazzale di Ceresola. Venni: poi a sapere che al Gian- do nessuno disse questo, che mi cercò urlando dall’alto il mio nome, che nel ritorno fece un lungo traversone ripassando dal rifugio Lecco per chiedere al rifugista se mai mi avesse visto, che scese solo ed abbacchiato sino alle macchine dove io, vedendolo arrivare, gli corsi incontro abbaiando di gioia: mi abbracciò come non mai. L’altra volta mi son perso sulla Presolana. Sempre con i soliti amici del C.A.I. (e quan- do si è in tanti il capo parla più con loro che non con me, rendendomi... geloso) siamo saliti alla Baita Cassinelli con meta la Grotta dei Pagani e qualcuno la vetta. Ad un cer- to punto si è fermato per il... solito bisognino, io non me ne sono accorto ed ho prose- guito seguendo quelli che salivano sino alla Cappella Savina; qui arrivato mi sono fer- mato a guardarmi in giro, ma del Giando nessuna traccia. Ho poi saputo che aveva dei dolori ad un ginocchio e che, con altri compagni, aveva preferito deviare per la Malga Conchetta, seguendo un sentiero più pianeggiante e così siamo rimasti di nuovo divisi per tutto il giorno; comunque non pensò male perché or- mai aveva capito che se ero con gli amici, presto o tardi ci saremmo ritrovati. Infatti così avvenne, al pomeriggio all’Albergo Grotta, quando lui arrivò io ero già lì ad at- tenderlo per fargli festa. Un ultimo ricordo lo dedico volentieri a quel mercoledì che con i soliti... mercuriali siamo saliti al rifugio Curò ed al lago Barbellino superiore. Ora però è meglio che lasci la parola al capo perché l’argomento lo merita. “Già da alcuni giorni Snoopy era di cattiva lena; lo seguivo con attenzione, gli davo una dieta leggera, lo tenevo a riposo, etc., ma non migliorava. Quel mattino non ero intenzionato a portarlo con me, ma come aprii la porta del garage e vedendomi con lo zaino in spalla, iniziò ad abbaiare di gioia come sempre. Lo andai a trovare nel suo recinto dicendogli che non era in forma per una escursione abbastanza lunga, che era debole, mezzo ammalato e che era meglio che rimanesse a casa; non l’avessi mai detto: iniziò a piangere, sì, a piangere... come un bambino! Non era mai successa una cosa simile, anche perché non era mai avvenuto che me ne andassi senza di lui, tran- ne al sabato; ma questo lo sapeva. Intenerito dalle sue... lacrime lo presi, lo misi in macchina e partimmo. Arrivati a trovammo gli amici ed appena Snoopy scese dalla Panda pure loro notarono che non era il solito... mattacchione: abbac- chiato, spento, mogio, senza nemmeno scodinzolare né far festa come era abituato a fare con tutti.

RACCONTI / POESIE 258 Quaderni Brembani 18

Partimmo ugualmente per il rifugio, lui ci seguiva con... la coda tra le zampe, altro che correre avanti ed indietro e fare salti di gioia: niente. Io lo osservavo con la coda del- l’occhio ed ero tentato di ritornare a casa, ma la giornata era bella, la meta ancor più bella e la compagnia bellissima. Salivo piano onde non affaticarlo; giunti al lago arti- ficiale del Barbellino ci fermammo un momento per un piccolo spuntino e diedi anche a lui un pezzo di cioccolata ed un succo di frutta; li gustò volentieri e sembrò ripren- dersi un po’, il che mi sollevò alquanto. Dal rifugio proseguimmo sino al lago naturale che era poi la meta finale dell’escursio- ne; qua giunti, quattro amici (i mai stanchi) mi dissero: “Dai Giando, vieni con noi che saliamo al lago di Malgina”. Non c’ero mai stato e la tentazione era forte; mi avvicinai a Snoopy e gli chiesi se se la sentiva di fare ancora una buona ora di cammino: mi guardò fisso negli occhi facendo cenno che era d’accordo. Perciò, zaino in spalla e via! Oh, ma dopo una mezz’oretta vidi che ci seguiva sempre più lento e senza nessun entusiasmo. Comunque arrivammo al laghetto (bello, bellissimo, una perla incastonata nel mera- viglioso scenario della montagna!) e ci sedemmo per mettere qualcosa sotto i denti: prese un tuorlo d’uovo sodo, un pezzo di coscia di pollo lesso, una sottiletta, il tutto mangiato di malavoglia. Non accettò nulla nemmeno dagli amici che facevano a gara per offrigli del loro. Osservandolo attentamente notai che si grattava di frequente, ma non gli feci caso pensando che fosse dovuto al caldo ed al sudore; si sdraiò nell’erba fresca facendo pu- re un pisolino mentre noi facevamo delle foto, quattro chiacchiere e la solita imman- cabile cantatina... Quindi ci preparammo per la discesa; gli andai vicino dicendogli: “Su amico mio, an- diamo che torniamo a casa!”. Si alzò svogliato e con molta fatica, sembrava svuotato di ogni energia, mosse i primi passi sempre più lentamente, allora ruppi ogni indugio e lo ficcai nello zaino scendendo con attenzione lo stretto sentiero sino a quello largo che porta al rifugio Curò e, poiché ora, da impervio e sassoso qual era, lasciava il posto alla bella e panoramica strada più facile da percorrere, lo portai in braccio fino a Val- bondione, dove avevo parcheggiato la macchina. Gli amici mi seguivano chiedendo- mi spesso come stava e che cosa mai gli avesse preso da essere così malconcio. Camminando e pensando, mi venne in mente che alcuni giorni prima durante un’escursione fatta noi due soli da Roncobello al passo dei Laghi Gemelli, ad un certo punto attraversammo un vasto pendio dove stava pascolando un grosso gregge di pe- core (saranno state almeno un migliaio) e mi fermai a salutare i pastori. Notoriamente le pecore sono buone portatrici di zecche; quindi molto probabilmente, mentre Snoo- py gironzolava nei dintorni, alcune di esse si erano attaccate al suo folto manto e vi avevano trovato... abitazione. Ecco perché si grattava tanto! Prima di metterlo in macchina guardai bene nel suo bellissimo pelo e ne vidi parecchie attaccate proprio sulla viva pelle; ecco spiegato il motivo del suo improvviso males- sere: quelle birbone, già da alcuni giorni, gli succhiavano avidamente il sangue! RACCONTI / POESIE Appena giunto a casa presi una pinzetta e le asportai tutte, quindi gli feci un bagno cal- do usando molto sapone, un bagno freddo con un apposito shampoo, infine, con una buona spruzzata di un insetticida adatto allo scopo, risolsi il problema, ridando al mio cagnolino la gioia di vivere, di correre, ma soprattutto di stare nuovamente bene”.

259 Quaderni Brembani 18 Lo zoccolaio

di Lisella Begnis

n quel lontano anno 1925... Placido, si trovò pentito di aver preso quella scorciatoia I nel bosco, la bicicletta doveva portarla a mano, per via di una foratura e già le prime ombre della sera incupivano i folti rami degli alberi. Tornava dalla casa della signora Clara, moglie del podestà, che, essendosi rotta una caviglia, voleva delle babbucce con la suola di feltro e morbido velluto sopra, come solo il ciabattino e zoccolaio Pla- cido, sapeva fare. Così, l’aveva invitato a casa sua per le prove. Il podestà aveva poi voluto versare a Placido un vinello dei suoi poderi e, fra un sorso e l’altro, l’aveva fatto partecipe dei suoi programmi innovativi, come portare le classi elementari alla terza, mettendo a disposizione lo stanzone dello stesso municipio e in- crementare la coltivazione del baco da seta. Si era altresì offerto, vista l’ora, di riac- compagnare il ciabattino con la sua 508 balilla, nuova fiammante, pagata ben 800 lire e che quasi raggiungeva i 50 km orari, ma Placido era restio a salire su quei mostri me- tallici e mai avrebbe lasciato in giro la sua preziosa bicicletta, pagata con tanto lavoro di scarpini e zoccole al punto di conoscere i suoi paesani, più per i piedi, che per la fac- cia. Infatti, pensava ai piedi della signora Clara, mentre percorreva il sentiero, quan- d’ecco all’improvviso sentì un tintinnio di campanelli, rumori secchi di rami spezzati, mugolii, e subito pensò a quei folletti, sempre presenti nei racconti degli anziani. Si guardò intorno, ma c’erano solo alberi e cespugli e non riusciva a localizzare quei misteriosi rumori. E poi, il nero mantello della notte era ormai calato, cosicché Placi- do, stringendo il manubrio della bicicletta, con le sacche ai lati che ballonzolavano su e giù, si mise a correre a perdifiato e non seppe neppure lui come arrivò sulla soglia di casa sua. Aspettò un attimo prima di entrare, un po’ per non spaventare la moglie con quel fiato corto che si ritrovava, e un po’ perché si vergognava della sua codardia. Infine entrò in casa. Sulla tavola, fumanti scodelle di zuppa d’orzo spandevano un aroma che leniva lo spirito e stimolava lo stomaco, e il fiasco impagliato pieno di vino fino all’or- lo. Nella pentola appesa sopra il fuoco del camino, borbottavano le patate con le cotiche. Come mai, si chiese, tanta abbondanza questa sera? Poi alla fioca luce del lumicino ad olio, vide che lo stagnaro, il quale viveva solo e poco distante, era stato invitato al desco. La moglie di Placido, contadina buona e operosa, ma anche un poco rozza, gli si mise davanti con i pugni sui fianchi: “Alùra - sibilò tra i denti - et ciapà bé i misure dei pé dela siura Clara? O per caso la öl dac i stivaletti! Isé i misürasiù i pasa sö fina al ze- nöc!”. Placido ignorò quelle parole sibilline, salutò lo stagnaro, disse della ruota fora-

RACCONTI / POESIE 260 Quaderni Brembani 18 ta e iniziò a mangiare, ma non parlò del fatto appena successo nel bosco. Ma il pensie- ro dello spavento subito, come un tarlo in testa, non lo abbandonava. La moglie, ru- bizza, un po’ per il fuoco del camino, un po’ per quei caliciotti di rosso tracannati “per sostenere il cuore” come diceva lei, vedendolo così stralunato, s’inviperì ancora di più, e gridò: “Ma certo! Co la caégia rota, com’è avrèsela facc a ‘nfilàs i calse de per lé, per pruà mei i babuce. Argü i garà be ütàt...”. Al povero Placido sarebbe bastato dire che era pure presente il podestà, ma la sua testa era più che mai in quell’oscuro bosco di folletti e spiritelli. La contadina prese allora di getto la pentola sul fuoco, e con forza la sbatté sulla tavola. Spruzzi bollenti con un po’ di patate e cotiche, investirono il marito e lo stagnaro, che non sapeva più quanti ne aveva in tasca. A questo punto il dolore della scottatura e anche l’ag- gressività della contadina, scossero il Placido, che in un fiato raccontò il fatto nel bosco. Erano ormai le otto. A quell’ora, le famiglie contadine si erano già radunate per la ve- glia serale, nella grande stalla a volta del Martino. Lì, oltre che parlare e pregare, sbri- gavano anche dei lavoretti. Infatti fuori, essendo in novembre, durante il giorno, non c’era molto da fare. Placido, la moglie e lo stagnaro, armati di lanterne, vi si diressero e l’avventura del ciabattino portò lo sgomento tra queste persone. La nonna smise di filare la lana di pecora, a una donna che sferruzzava calzettoni spes- si un dito scesero diversi punti dal ferro, alle due ragazze che facevano un pizzo bian- co a chiacchierino, il gomitolo di cotone ritorto sfuggì e si perse nel fieno. Al vecchio che con i rami di nocciolo, intrecciava una gabbia per il trasporto dell’erba, scivolò via una bacchetta, che lo colpì in faccia. Due bambini approfittarono dello smarrimento dei grandi, per leccare la panna, che fioriva fuori dalla zangola, e un terzo salì a caval- cioni sulla panca dove si cardava la lana per i materassi. Le mucche smisero di rumi- nare e volsero i loro occhi mansueti verso quel fermento umano, in quell’ora tranquilla che precede il riposo notturno. La voce si sparse nelle casupole vicine, gli uomini e al- cune giovani donne si imbacuccarono e, con lanterne e attrezzi vari, si incamminarono verso il bosco. Non potevano restare col dubbio di questo “qualcosa” che di sicuro avrebbe minacciato il loro sonno e magari i loro averi. Lo stagnaro portò il martello più grosso che aveva, l’ombrellaio un ombrello con un puntale di ferro tale da sembrare una baionetta, l’arrotino prese la scure appena affilata e il boscaiolo un segaccio coi denti da far invidia a un lupo. Un contadino, nella foga, si accorse di avere il rastrello anziché il forcone e lo spazzacamino si infilò due stivali destri e fece inciampare chi lo seguiva nella lunga corda che aveva portato. Così, un po’ avanzando, un po’ indietreggiando a spintoni e invocazioni, il gruppetto raggiunse il luogo sinistro. Qualcosa colpì in testa qualcuno, e poi ancora, tra le urla di spavento delle donne, un grido acuto, seguito da scampanellii gelò il sangue a tutti. Alla lanterna venne alzata la fiamma e con prudenza furono accesi dei bastoni incatra- mati, ed ecco apparire il folletto! Era Cita, la scimmietta, che durante il giorno aveva rallegrato le vie del paese. Scappata al suo padrone, il suonatore ambulante di pianola, faceva tintinnare furiosamente il collare a sonagli, spaventata e forse divertita da quel- l’interruzione, saltando da un ramo all’altro, emetteva grida acute e scagliava pigne su RACCONTI / POESIE quell’armata Brancaleone giù sotto, rimasta in silenzio, immobile, a bocca aperta.

(Questo è un racconto fantastico, tuttavia i vari momenti rispecchiano fedelmente l’evolversi della vita a quei tempi)

261 Quaderni Brembani 18 Orate pro vobis

di Giusi Quarenghi

Santina Tersilla Veneranda Delfina Velia Filomena Severa Felicina Osvalda Nazzarena Ines Clarizze Giacoma Savina Ovidia Serafina Ambrogia Menica Ersilia Ostilia Severa Egidia Bambina Gemma Onorina Genoveffa Melchiade Rosario Raimondo Ubaldo Mansueto Libero Giusto Santo Bonfiglio Romildo Basilio Amadio Giacinto Fiore Amilcare Annibale Agapito Bortolo Primo Olindo Paziente Gildo Vitalino Barnaba Gaspare Erminio Tarcisio Orate pro vobis Nomi di fieno E foglie cadute Nell’aria Dalle soglie e dalle finestre Di queste valli Per sentieri e mulattiere torrenti e sassaie Orate pro vobis Nomi non più dati Nomi non più chiamati Nomi Finiti Fuori catalogo come Le vite che portate con voi Orate pro vobis se potete voi che del vivere sapete Forse più di quanto Non sappiano i vivi

RACCONTI / POESIE 262 Quaderni Brembani 18 Ritmo station città di Elena Giulia Belotti

Stazioni le mamme i bambini per mano valigie l’orario che scorre le scale la gente che sale ritmo station città frenetica corre ai binari e rotaie un piccione che spazia là in alto la voce dall’altoparlante diffonde e trasmette ritmo station città il ritardo di un treno lontano spedito che irrompe.

La calca la fretta la massa la ressa dal poster l’orango che scruta stranito sgualcita e strappata è la scritta di carta ritmo station città biglietti scaduti col timbro gettati qualcuno seduto in un angolo lercio non guarda non parla non pensa più a nulla la folla lo scansa.

Cartacce. Migliaia di passi di luci di facce son solo per lui distante un dolce e continuo fluire confuso requiem station città.

Smog

(Poesia seconda classificata al XXV Premio nazionale di poesia “Elisabetta Fiorilli” di Monte- pescali - Grosseto - con la seguente motivazione: “Interessante sintesi tra le arti: la poesia che trascende i termini il ritmo che sintetizza l’ambiente la pittura che dà flash puntinati crea un RACCONTI / POESIE insieme di cui la parola finale ‘smog’ è emblema.” La poesia si è inoltre classificata all’ottavo posto ex aequo alla prima edizione del Premio di Poesia “Graffiti Metropolitani” di Roma sul tema “Il viaggio”, organizzato dall’Associazione YOWRAS in collaborazione con Lavazza)

263 Quaderni Brembani 18

RACCONTI / POESIE 264 Quaderni Brembani 18 Acqua, aria, fuoco di Nunzia Busi

A ccorgiamoci C ome Q uesta U manità A nnaspi

A priamoci R ieduchiamoci I ncorporando A more

F uturo U mano O ccupiamoci C reando O ssigeno. RACCONTI / POESIE

265 Quaderni Brembani 18 Della Natura, mio tutto

di Enzo Leone

Io sono in te. Tu sei in me.

Non posso allontanarmi da te.

Mi trascini nella tua danza fino a quando sarò stanco.

E allora cadrò per sempre tra le tue braccia.

Tu sei bella e terribile Buona e cattiva Sublime e spregevole.

Mi parli di continuo, ma non mi riveli il tuo segreto.

Mi immergo in te, ma non vedo il fondo della tua anima.

Mi trascini con il desiderio e il piacere. Mi tormenti con le tue spine,

Mi baci con le tue aure montane, e le brezze marine.

Mi fai dormire sul tuo seno Mi offri le tue forme voluttuose

Ma ti sento estranea.

Cosa sei?

Un’amante sadica, una madre snaturata?

Proprio tu?

RACCONTI / POESIE 266 Quaderni Brembani 18

Non posso non amarti, Non posso non lamentarmi di te.

Destino è ubbidire comunque al tuo volere come innamorato geloso.

Sei uno spettacolo sempre nuovo, crei così nuovi amanti.

E a nessuno liberi veramente il tuo cuore.

A tutti comandi Ma non dici cosa vuoi.

E però una carezza della tua mano ricompensa una vita di attesa.

Seguirò i miei maestri.

Dimenticare la natura della tua Natura Accettare l’aurora e il tramonto della vita che mi doni.

E intanto “naufragar nel tuo mar”. RACCONTI / POESIE

267 Quaderni Brembani 18 Il silenzio della scienza

di Bruno Reffo

C’è il silenzio della scienza quella che si è fatta serva sai quella pacca sulle spalle: che bravo sei!

Questa stima è un’altra cosa non è fatta di sorrisi ora è ora d’infilarsi dentro

Le parole non hanno più presa e non fanno che slittare come chiacchiere tra amici quel che conta è solo ciò che dici tu

Per le genti qui attorno che hanno fretta d’imparare quello che sarà poi vita

I colori hanno già più fretta solo il giorno sembra più lento ma non c’è voglia di tornare a casa

Ma restare a pensarci un po’ su può bastare anche un attimo di mare o dieci anni a studiare questa stima la puoi fare solo tu

Dove sei finito amore sei andata a dormire? e dov’è il coraggio_ nome sono qui e non farò rumore E perché c’è un po’ da fare pochi gesti da imparare e qualcosa da inventare per sentirsi ogni tanto terra.

RACCONTI / POESIE 268 Quaderni Brembani 18 In morte di mio figlio In vita di chi c’è di Celestesg

È difficile per me E ora tu madre ferita e scalfita adorato figlio mio parafrasare il Poeta, sopravvissuto rimare un dolore all’enorme dolore che svuota e riempie al vuoto brutale, che urla che geme coraggioso guerriero che chiede perché. pensieroso e attento affronti la vita Figlio mio adorato con delicata determinazione voluto temuto che invita Amore cresciuto e tanto di chi intorno a te tanto amato, per te e con te coraggioso guerriero sente quel vuoto mortale. entusiasta hai vissuto Ti amo e ti sento e la tua breve vita spero spero spero mordendone e Prego. sapori e colori. Vorrei farti tornare in ogni nuvola in ogni fiore in ogni creatura che chiede e dà Amore. Ti amo e ti sento e piango piango piango e Prego. RACCONTI / POESIE

269 Quaderni Brembani 18 Il fiume Brembo e la nostalgia

di Franco Belli

Ottenne la promessa amorosa giù al fiume, era troppo bello, infatti durò solo mezza estate, poi lei, purtroppo... Era l’anno 1948, al fiume Brembo, 16 anni lui, 15 anni lei. È la storia dolce amara di un uomo 86enne, amante della letteratura e dell’arte che, dopo 70 anni ha voluto ritornare in quei luoghi giù al fiume, per scrivere parte di quei ricordi ancora vivi nel suo cuore e nella mente. Purtroppo è passata una vita, ma sono ritornato, tu fiume mio sei ancora più bello, mentre io... vedi come sono invecchiato. In me fatichi a riconoscere quel ragazzo, ma se ascolti il battito del mio cuore, forse ricorderai, non puoi avermi dimenticato.

Seduto su gli erti scogli, ti guardo con languore, fiume Brembo dei miei ricordi, vissuti nel tempo lontano che, vedo in te il color dei suoi occhi e ancor mi sembra di stringer la sua mano.

Sento sulla fronte la stessa leggera brezza Che emozione, non ero più venuto qui da allora, rammento quei bei momenti di innocente tenerezza e chissà se lei, quei ricordi li conserva ancora.

Com’era dolce la vita a sedici anni quando spensierato percorrevo la mia rotta e ancora non conoscevo l’amaro che, col passar del tempo a qualcuno tocca.

Sò, fiume dei miei sogni che mi stai ascoltando, e so bene che anche tu purtroppo hai tradito, mi rattrista pensare che hai agito in quel modo, perché? Dimmi perché l’hai fatto!!!

Ho ancora in mente la tua forza impetuosa, quando con l’onda potente scavalcasti le mura, portando via ponti e ogni cosa, davvero quella volta mi hai fatto paura!

RACCONTI / POESIE 270 Quaderni Brembani 18

Ora, ti vedo scorrere limpido e quieto e mi fai sentire il tuo canto, ed io mi confido con te e mi sento lieto, seppur per quella ferita al cuore, lo sai quanto ho pianto!

Mi incanto, grande fiume, davanti alla tua bellezza, sto osservando i flutti che vanno a sbattere qua e la, mi ricordano un po’ la mia giovinezza assai sfrenata e di ciò che poi il destino dà.

Prima di lasciarti, scenderò in acqua caro Brembo, sai la gioia che mi dà, l’acqua è un po’ come la vita, scorre via veloce, o piano piano, ma se ne va!

Come passa il tempo, è già sera, sera di un giorno, sera di un’esistenza, la notte, la lunga notte in agguato ansiosa aspetta per dare inizio alla sua tenebrosa potenza.

Sicura di vincere, ma sarà lei a perdere la scommessa, perché per noi non sarà il buio delle tenebre, la fine della vita, ma l’inizio di quella nuova, la dove i nostri cari ci attendono, in quell’oasi di pace, luce e gioia infinita! RACCONTI / POESIE

Sedrina in un dipinto di Franco Belli

271 Quaderni Brembani 18 Sappiamo

di Omar Lange

iamo tutti consapevoli della profonda crisi che affligge l’umanità e il pianeta nel Snostro tempo. Una crisi economica e politica; ancor più di valori e ideali. Urge fare qualcosa e in fretta, altrimenti non saremo più a tempo. La politica potrebbe fare molto, col suo enorme potenziale economico e intellettuale, ma è spesso presa da altri intendimenti che ben conosciamo. Abbiamo però la fortuna di altre risorse importanti, come l’amore e l’arte. Amore ed Arte vincono odi, egoismi e violenze; generano armonie, rinascite e pace. In loro è la salvezza nostra e del Pianeta.

Sappiamo Lo sappiamo è l’amore che muove la Terra il Sole e le altre Stelle. Non ci sono stagioni senza amore. Ogni stagione è luogo e tempo per l’amore. Volti al Creato noi amiamo sempre ad ogni stagione il cuore del mondo. Amiamo la vita infinita, l’inesauribile fermento che nasce dalla terra e sale fino al cielo. (23 maggio 2019)

RACCONTI / POESIE 272 Quaderni Brembani 18 Amo quelle turbolenze... di Andrei Zhurauleu

Amo quelle turbolenze che riesco a raccontare, amo i viaggi, le partenze, decollare e atterrare! Amo i punti di chiarezza in un quadro che colpisce, amo quella tenerezza che mi dà chi mi capisce! Amo scrivere i sonetti come vengono a me, amo i semplici concetti, e i non semplici perché! Amo il silenzio, spesso... se amare mi è concesso! RACCONTI / POESIE

273 Quaderni Brembani 18 L’acqua

di Giosué Paninforni

L’acqua è senza pace unita sente forza, dall’abisso al mare mostra le sue paure.

Dalla terra al cielo in essenza tra gocce lava campi e volti e tiene la memoria.

Potesse anche fare breccia tra i pensieri, lasciare i ricordi e pulire l’anima!

Mai saremo sicuri di capire misteri che furono accolti tra pace e povertà.

È come usar piedi a calpestar la terra senza mai conoscere la ragione di vita.

(12 giugno 2018)

RACCONTI / POESIE 274 Quaderni Brembani 18 Figlio di Bortolo Boni

Il tuo pianto al vedere la luce gonfia il cuore e mi riempie di gioia. Il torbido fiume dell’ego si getta di colpo nel limpido mare del dare.

I tuoi primi passi sono i miei primi passi. Tu sempre più forte nel ruolo di figlio io sempre più incerto nell’esserti padre.

Or già gli anni hanno corso il lor tempo tu mi ascolti, ma la voce nell’aria si perde e ti arriva attutita e sfalsata dal miscuglio di urla virtuali che cancellano dogmi e consigli come bombe in un campo di grano.

Io fatico a capire il tuo mondo, l’ho già visto ed è tanto cambiato al pacato buonsenso prevale uno spaccio feroce di effimeri miti.

Chi credeva di darti se stesso ora piange impotente e ferito non potendo donarti di più non volendo donarti il di più.

Ho piantato dei fiori in giardino, ma pian piano il deserto è avanzato or testardo io continuo a cercare di vedere quei fiori spuntare. RACCONTI / POESIE

275 Quaderni Brembani 18 La nocc dè la stèla. Sentàgn dè aqua cólda dè San Pelegrì

di Adriano Gualtieri

L’ìa dè ès zamò bunisima, pìö dè sènt è sènt agn fà, quando apena fò dè tèra, a l’màr la ülia indà, só mia sè a l’ìa pò frègia, chèl nigü i a sà, ma pèr cèrto l’era zà, aqua buna dè cürà. Lè saltàt fò chè ü dé... dè tance tance agn n’dré... dà l’cél la sé stacàda... dà tate comè lé... öna stèla chè lüzia... spöl mia piö dè issé... è borlàda... pèr fürtüna... le prope do chè m’sè. Pèr ès amò troàda, indóe sèmper sè speciàda, la stèla... pèr sbroéta comè l’ìa... la sé düsida trasfurmà... dà frègia aquèta d’öna rìa, in surtida dè aqua cólda, chè pèr cürà mèi no gh’è, a chi dè ürètera stà mia bé. Sbucunada n’pàlm dè mà, o co l’bicér trincada zó, i a dèsmetit gnà piö, dè göstala fina a incö. L’è aqua dè surtida, l’è aqua rinomada, l’è aqua ricercada, chè pàr fina scoldada, chè a disü lè piö indiciàda, e dè matina consigliàda. Mèi dè töte i acque, la fà pasà la sit, per mangià l’è mèi, dè l’sugo dè la ìt. Pèr ütà i calcoi a deleguà, dè l’idraulico mèi la fà, no ghè chè dè proàla, per v’igà dè pìsà. A tracanala per pasala, i vé fina, chi gh’è là fà, dè Bèrghèm dè Milà, è amò, piö dè lontà. L’è egnìda pó la regina, e dà la càa dè la... Só... manina, i’ll’à biìda per pruàla, è tat la gh’è piasìda... per dàga fì a la sìt üda... dè piö gnà ülì ndà vià. Dè aqua sö la tèra, a gh’è nè trè parcc a öna, mà dè bùna com’è chèsta, ta pödèt mia truà, in töt ol mont, lè göstada e lè aprèsada, fina sö la luna, a slà dörès mandà. A gh’é dè ricognòs e gh’è prope dè dí, l’è chèsta la fortüna, dè töt San Pèlegrì. Dai e dai dè aqua che a parlà, chè l’mè scàpa dè pisà, e prope ürgènt la ìsiga, l’mè ocór dè indà a svódà.

RACCONTI / POESIE 276 Quaderni Brembani 18

A lè sentàgn che a n’gh’è n’fà dre, è töcc, chi piö chi meno, i gà nà üt dè l’bé. Sé lè mia stacia, öna cinquina... che l’aqua, ün pó culdìna... a lè stacia, ü tèrno a l’lòt, dunàda da natüra, surtida gènüina, dé Chèl, che goèrna töt. Forsa Bonino o Musitèl, tirì fò o spartìt piö bèl. e a la banda fìl sunà, per fà festa è fà balà. Prima dè iga bisògn dè cambiàs fò, adès gh’ì dè scüsà, chè turna l’má scapa dè pisà De aqua tiepidina, zó amò ü quartì, è viva viva viva, per töt San Pèlegri.

(26 giugno 1999)

La notte della stella. Cento anni di acqua calda di San Pellegrino

Doveva già essere buonissima, più di cento e cento anni fa, quando appena fuori dalla terra, al mare voleva andar, non so poi se era fredda, quello nessuno lo sa, ma di certo... acqua... buona e curativa, lo era già. Si è sentito che un giorno... di tanti tanti anni addietro... dal cielo si è staccata... da tante come lei... una stella che luccicava... non poteva più di così... e caduta... per fortuna... è dove siamo proprio qui. Per ancora essere trovata, dove sempre s’è specchiata, la stella... per bollente come era... s’è dovuta trasformare, da fredda acquetta d’una ripa, in sorgente d’acqua calda, che per curar meglio non c’è, chi ammalato di uretere è. Sbocconcellata in palmo di mano, o con il bicchiere scolata giù, mai più hanno smesso, di gustarla fino adesso. È acqua di sorgente, è acqua rinomata, è acqua ricercata, che pare finanche scaldata, che a digiuno è più indicata, e di mattina consigliata. Meglio di tutte le acque, fa passare la sete,

per mangiare è meglio, del sugo della vite, RACCONTI / POESIE per sciogliere i calcoli, fa meglio dell’idraulico, non c’è che da provarla, per lo stimolo benefico. A tracannarla per passarla, vengono... fin che possono... da Bergamo, da Milano, e ancora, più dà lontano.

277 Quaderni Brembani 18

È venuta anche la regina, e dall’incavo della... Sua... manina, l’ha bevuta per assaggiarla, e tanto gli è piaciuta... per dar fine alla sete avuta... da neanche più volere andare via. Di acqua sulla terra, ce ne sono tre parti a una, ma di buona come questa, non ne puoi trovare, in tutto il mondo, è gustata e è apprezzata, fino sulla luna, dovrebbe essere mandata. Bisogna riconoscere e proprio c’è da dire... “Questa è la fortuna, di tutto San Pellegrino!”. Dai è dai di acqua qui ha parlare, che mi scappa da pisciare, e proprio urgente la vescica, mi necessita di vuotare. Sono più di cento anni, che glie ne facciamo dietro, e tutti chi più chi meno, ne hanno avuto bene. Se non è stata una cinquina, quell’acqua un po’ caldina... donata dalla natura, sorgente genuina... è stata un terno al lotto, di Chi governa tutto. Forza Bonino o Musitelli, tirate fuori lo spartito più bello, e alla banda fatelo suonare, per far festa e far ballare. Prima d’avere bisogno di cambiarmi... capite?... adesso dovete scusare, che ancora mi scappa da pisciare. D’acqua tiepidina, giù ancora un quartino... e viva viva viva, per tutto San Pellegrino.

RACCONTI / POESIE 278 Quaderni Brembani 18 Reticolàcc di Alessandro Pellegrini

L’sùfia ü vét füriùs che l’ pòrta pùra, l’traèrsa vài, pais, sità de montagna e de pianüra.

Sbampade zilte, ustinade, i par cùntra natüra, e i sfiòra ontéra la pèl pö scüra.

L’se spànd in de l’aria tante somésse, che sénsa la lüce del sul... i crèss a l’ömbréa di pregiödésse.

L’è mia chel vét che l’spira in del creàt, che se l’enföria, no l’vàlsa impertegade gna ‘l reticolàt, che quando ‘l se trìga, ‘l’è sèmper lé a scultà, e l’dèrve la pòrta quando l’sént a picà.

Fili spinati Soffia un vento furioso che porta paura, attraversa valli, paesi, città di montagna e pianura.

Folate gelide, ostinate, sembrano contro natura, sfiorano volentieri la pelle più scura.

Si spargono nell’aria tante sementi, che senza la luce del sole... crescono all’ombra dei pregiudizi. RACCONTI / POESIE Non è quel vento che spira nel creato, che se infuria non alza steccati né fili spinati, quando si calma, è pronto ad ascoltare, e apre la porta quando sente bussare.

279 Quaderni Brembani 18 La prima còcia

di Riccardo Valle

La prima còcia per öna túsa l’è la piö periculúsa se la sa inamúra dèla persuna sbagliada, poarèta l’è pròpe rüinada.

Scomensa n’versa i sedes ágn quando da fa ol murús si sta piö n’di págn. Le la dögiàt ü bel tús, l’a decc: chesto che l’ghà da ès ol me murús.

La comensa a ‘mbeletàs la fácia e i mà per es piö carina per fas notà, ma lü ‘l fa finta da èdel mia per creà ‘n dè le ‘n po de gelosia e la dis: mama ‘n do a tö ol giornal, per èt se la ga rìa a ‘ncuntràl, e la mama la capes che ‘l gh’è ergót se no la ‘ndarès mia semper de fò dal per negót.

La èt quando la mangia col cügià, mès en boca sensa parlà coi öcc en dol vöt mèza ‘mbamboláda, mama mia l’è prope inamoráda.

E la sa preòcupa per la so s-céta Che l’ape fácc almeno la giösta scelta, la ga dà i consigli, töt chel chè s’ pöl dì ma la tusa la öl mia fas capì, la öl mia che i so genitúr i sa ‘ntromète ‘n di sò laúr.

La dis: mama ol papà to l’é sircat fo tè E me, ol me òm el sirche fò me. La mama la dìs: arda che ‘l sìes almeno ü che l’gha òia da laurà. Mama, me öle chèsto, ‘l gh’è negót da fa.

RACCONTI / POESIE 280 Quaderni Brembani 18

Ma tùsa, arda che me ta parle da amis, maghare l’è ü che ‘l völ noma deertìs, la capeset o mia che me so preocupáda. Tol cognoset mia be, po l’è gnà ü ‘l la tò cuntrada. Mama, laga sta i laúr ‘sse, me ‘nno asé che lü ‘l ma öle be.

A chesto punto ‘l gh’è noma da sperà che ol Signùr ‘l la faghe ragiunà E che ‘l sies ü che ‘l ga dàghe tant amúr Che ‘l la trate be perché ‘n sè prope ‘n di mà dol Signùr. RACCONTI / POESIE

281 Quaderni Brembani 18 Scaffale Brembano a cura di Tarcisio Bottani e Wanda Taufer

In questa rubrica sono raccolte brevi recensioni dei libri dedicati alla Valle Brembana editi negli ultimi mesi e inoltre altre opere dei soci del Centro Storico Culturale anche se non specificamente di argomento brembano.

LA VIA MERCATORUM TRA SERINA, DOSSENA, CORNELLO DEI TASSO E SAN GIOVANNI BIANCO di Autori Vari Corponove, Bergamo, 2019

Come indicato in copertina, si tratta di una guida storico-cultura- le, redatta in italiano e inglese, che costituisce uno degli elementi qualificanti del progetto “Asset” imperniato, più in generale, sul- l’allestimento di un itinerario culturale, naturalistico e turistico lungo la Via Mercatorum, da Serina a Cornello dei Tasso, pro- mosso dal Distretto del Commercio della Valle Brembana e realizzato dal Centro Sto- rico Culturale in collaborazione con il Polo culturale Mercatorum e Priula, l’Associa- zione Oter, la Cooperativa I Raìs di Dossena, l’Associazione Miniere di Dossena e il Gruppo Giovani Dossena. La guida, corredata da cartine che illustrano nel dettaglio l’itinerario (ripartito in tre vari settori: da Serina a Dossena, da qui a Cornello dei Tas- so e quindi a San Giovanni Bianco) accompagna l’ipotetico visitatore lungo l’antica via, illustrando le caratteristiche del tracciato e gli aspetti ambientali e storico-cultu- rali che ne costituiscono la principale attrattiva, senza trascurare le offerte di tipo ri- cettivo che sono proposte dagli operatori dei vari paesi. Il percorso è documentato da uno specifico corredo fotografico che intende valorizzare in particolare i luoghi storici e le opere d’arte di cui sono ricchi gli edifici religiosi dei vari paesi.

US, USÌNE, USÙ NE, ÈRS di Adriano Gualtieri Corponove, Bergamo, 2018

La raccolta poetica, che ha per sottotitolo Storie e fàcc ‘lla Al Brembana è dinturèn, è la prima esperienza editoriale del nostro socio Gualtieri che nella presentazione così esordisce: “Parlo della mia vita, dei miei cari, del mio paese, della mia valle, del mondo che cambia, della gente che ho intorno, della politica, dei fatti della vita, di quello che, a mio parere, va o non va”. L’autore esprime anche il suo parere sull’attuale uso del bergamasco “che purtroppo ha subito, più che ritocchi e ad-

282 Quaderni Brembani 18 domesticamenti, vere e proprie torture”, mettendo anche se stesso tra quanti hanno contribuito a scarnificarlo o scempiarlo. L’intento del poeta è di farsi capire senza di- vagare troppo, di andare all’essenziale e rendere gli argomenti il più possibile aderenti alla realtà. L’autore si augura pure di suscitare la curiosità della lettura, considerata la migliore pratica “per stare in compagnia, dentro i fatti e le storie di tutti, senza obbli- ghi o orari da rispettare, senza la necessità di schierarsi, senza il timore di perdere la faccia o il desiderio di acquisire crediti”. Perché Gualtieri è fermamente convinto che leggere - anche le poesie in dialetto - è la pratica più facile e gratuita per acquisire quella cultura che è imprescindibile per qualsiasi scelta di vita.

MTB dal LAGO di COMO alla VALSASSINA e VAL BREMBANA di Claudio Locatelli Edizioni Versante Sud, 2019

La guida propone ben 72 itinerari oltre a 11 ciclovie: percorsi di- stribuiti nell’area compresa tra il lago di Como e la Valle Bremba- na, passando per la Valsassina, tracciati a partire dal livello di pia- nura, fino a oltre 2000 m di altitudine, da percorrere in bicicletta, corredati dalle trecce GPS e dalle descrizioni dettagliate del tracciato, supportate anche da mappe e fotografie. Il tutto realizzato da Claudio Locatelli, appassionato di moun- tain bike e guida esperta lungo gli itinerari orobici. Le proposte presenti nella guida of- frono opportunità adatte a ogni tipo di utente, dai facili percorsi adatti elle famiglie, che hanno la possibilità di scelta tra 11 ciclabili per complessivi 346 km di sviluppo, ai per- corsi lungo le vie storiche, ai sentieri più tecnici e impegnativi, adatti ai più esperti e preparati. Una grafica chiara che fornisce tutte le informazioni utili nella doppia pagina di apertura del singolo itinerario, e la suddivisione delle proposte in aree geografiche omogenee, consentono di orientarsi e scegliere il percorso più adatto alle attitudini e al- la preparazione di ciascuno, così da poter affrontare gradualmente l’impegno richiesto dalle escursioni proposte, con la possibilità di pedalare durante tutto l’anno.

GIALLO BERGAMASCO di Marco Carminati Grafica &Arte, Bergamo, 2018

Questo giallo pieno di intrighi e spie, è ambientato prevalente- mente a San Pellegrino e a San Giovanni Bianco, nel pieno della belle époque. Siamo nel giugno 1914, un intraprendente cronista de L’Eco di Bergamo, assieme a un brigadiere dei Carabinieri, in- daga sull’assassinio di un diplomatico della Sublime Porta, di una femme fatale dalle ambizioni letterarie e di un cameriere ar- meno, ospiti nella località termale. La verità che viene alla luce è particolarmente im- barazzante, proprio nei giorni che vedono ammassarsi sul capo di gran parte dell’uma- nità i terribili venti di guerra e molti vorrebbero poterla cancellare, insieme con le gra-

283 Quaderni Brembani 18 vi responsabilità personali e collettive, con un colpo di spugna. Questo giallo strava- gante rende omaggio alla terra bergamasca, che nulla ha da invidiare ai più celebri luo- ghi deputati, a ragione o a torto, come crogiolo della storia. La vicenda si dipana in un arco di tempo enorme avendo sullo sfondo le Crociate in Terra Santa e la soppressione violenta dei Templari, la “cattività avignonese” del papato e il soggiorno lombardo di Francesco Petrarca ospite dei Visconti nel castello di , e passa dalle spre- giudicate ambizioni dinastiche di Casa Savoia ai misfatti giacobini e alle trame mas- soniche internazionali...

LE FIGLIE DELLA CARITÀ A SAN PELLEGRINO di Alberto Cervi Comune e Parrocchia di San Pellegrino Terme, 2018

Il libro ricostruisce i 144 anni della presenza a San Pellegrino delle Suore della Carità, che qui giunsero nel 1874, chiamate ad assistere le ragazze povere e orfane nell’orfanatrofio annesso al setificio Beaux, e ci rimasero trent’anni. Nel frattempo, nel 1895, nacque l’asilo infantile su iniziativa del parroco don Cavallari, che poté da subito contare sulla presenza e sul lavoro delle suore. Tutta la comunità allora si unì al parroco, che l’anno dopo riuscì a costruire l’Asilo, che era più piccolo dell’attuale, e che da allora ininterrottamente offre il suo pregevole servizio alle famiglie. L’Asilo, abitato dalle Suore, è stato ed è tuttora scuola d’infan- zia, ma è stato scuola elementare, laboratorio di cucito, oratorio femminile, luogo di incontro e di organizzazione di mille attività parrocchiali. Per ottant’anni tutto si è ret- to sull’impegno e sul lavoro di cinque suore. Poi i tempi sono cambiati e pian piano, alle suore divenute anziane, sono subentrate altre maestre e altre donne nella nostra bella Scuola dell’Infanzia, ma le suore (madri, più che sorelle) non hanno mai smesso di essere sempre a diposizione, nel loro stile accogliente, umile e silenzioso. Ne godo- no i bambini, gli anziani dell’Oasi, i malati, ma anche la gioventù nell’oratorio e la co- munità nella liturgia. (Alberto Cervi)

LA PARROCCHIA DI BREMBILLA NELLE VISITE PASTORALI. 1538-1906 di Giovanni Salvi Corponove, Bergamo, 2019

Il libro propone la trascrizione integrale e la versione italiana de- gli atti delle visite pastorali dei vescovi di Bergamo alla parroc- chia di Brembilla a partire da quella di Pietro Lippomani del 1538, fino a quella di Radini Tedeschi del 1906, con l’aggiunta della visita apostolica del delegato del cardinale Carlo Borromeo del 1575. Completa l’opera un’appendice con una ventina di approfondimenti relativi ad aspetti significa- tivi della storia locale che emergono dai testi delle visite. La pubblicazione pregevole corona un lungo lavoro iniziato una quarantina d’anni fa

284 Quaderni Brembani 18 con la paziente trascrizione dei verbali delle 20 visite, lavoro tutt’altro che semplice, data la grafia spesso contorta e quasi illeggibile dei testi. A distanza di molti anni, la decisione di pubblicare i testi degli atti e la relativa versione italiana, con corredo di inquadramento storico, annotazioni e biografie dei vescovi. I verbali e in particolare le relazioni dei parroci, le descrizioni degli edifici sacri e degli arredi e gli interroga- tori degli amministratori forniscono importanti informazioni, non solo sulla storia re- ligiosa di Brembilla, ma anche sulle sue vicende civili, delineando un quadro piuttosto dettagliato di quattrocento anni di storia locale.

DIE INNSBRUCKER LINIE DER THURN UND TAXIS - DIE POST IN TIROL UND DEN VORLANDEN (1490-1769) di Erika Kustatscher Schlern-Schriften, Innsbruck, 2018

La storia del servizio postale nel Tirolo e nei territori circostanti è strettamente legata al ramo dei Tasso di Cornello che alla fine del Quattrocento iniziarono a operare a Innsbruck su incarico di Massimiliano d’Asburgo. Dalla fine del XV secolo fino alla na- zionalizzazione delle poste, nel 1769, l’ufficio postale era sotto la direzione dei componenti di questa famiglia. Per la sua ricerca, Erika Kustatscher si è basata su una ricca documentazione reperita in archivi pubblici e privati. La storia del sistema postale è narrata sullo sfondo della transizione dal sistema postale tradi- zionale a quello moderno e della complessa relazione tra la storia del Tirolo e quella dell’Impero. Attraverso l’approccio multi-prospettico, che tiene conto degli aspetti storico-sociali e della storia amministrativa, il lavoro offre per la prima volta una vi- sione sistematica, metodica e documentata di questo argomento. L’opera è frutto della collaborazione tra Museo dei Tasso e della Storia postale di Cornello dei Tasso e l’Università di Innsbruck nel programma di studi e ricerche che hanno per oggetto la nascita e lo sviluppo delle poste tassiane nell’Europa rinascimentale.

STORIE DELLA VALLE DEL BREMBO di Umberto Zanetti Bolis Edizioni, 2018

Storie, leggende, poesie, fantasie, personaggi, paesaggi, costumi e usanze della Valle del Brembo rivivono nei trentacinque raccon- ti di questa nuova edizione de “Storie e leggende della Valle Brembana”, aggiornata con testi inediti e nuove illustrazioni, gra- zie all’entusiasmo dello scomparso poeta Umberto Zanetti per la sua terra. I testi sono illustrati da altrettante opere di artisti berga- maschi: dalle baite di alta montagna alla chiesa di San Tomè seguendo il corso del fiu- me Brembo, un fiume tutto bergamasco che, scrive Zanetti “...ha saputo aprirsi var- chi arditi tra le rocce; padrone del suo corso, fluisce al centro della valle con l’auto- revolezza di un protagonista...”.

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LA PASSIONE DEL COLLEZIONISTA. Mostra della raccolta d’arte di Giuseppe Giupponi “Fuì” Catalogo della mostra. Corponove, Bergamo, 2019

A tre anni dalla scomparsa d Giuseppe Giupponi, i figli Giovanna e Luca hanno promosso l’allestimento nelle sale di Casa Ceresa di San Giovanni Bianco di una mostra di opere pittoriche della sua ricca collezione, che comprende i migliori artisti bergama- schi del Novecento e alcune firme di livello nazionale. La mostra, curata dal socio An- tonio Tarenghi, si è avvalsa del patrocinio del Comune di San Giovanni Bianco e della collaborazione dell’ANPI Valle Brembana e del nostro Centro Storico Culturale: que- ste stesse istituzioni nel 2017 avevano realizzato il libro dal titolo Giuseppe Giupponi. Un uomo libero e la sua gente, dedicato alla sua giovanile esperienza partigiana, alla professione di insegnante, all’impegno politico e amministrativo e alla passione per la ricerca storica e per la scrittura. Con questa mostra viene colmato un vuoto significativo nella conoscenza della polie- drica personalità di Giupponi: la cultura del bello e l’attenzione alla creatività artisti- ca. La mostra ha inoltre consentito di reperire le risorse finalizzate all’indizione, da parte della famiglia, di borse di studio rivolte agli studenti di San Giovanni Bianco per ricerche sul tema della Resistenza, iniziativa che si terrà nel corrente anno scolastico.

UNA VALLE DI EMIGRANTI di Eleonora Arizzi, Giacomo Calvi, Diletta Monaci, Chiara Delfanti Unità Pastorali dell’Alta Valle Brembana, 2019

Anche quest’anno le Unità Pastorali dell’Alta Valle Brembana hanno chiesto al Centro Storico Culturale Valle Brembana di cu- rare la redazione dei testi del consueto numero monografico esti- vo del bollettino parrocchiale “L’Alta Valle Brembana”. La rea- lizzazione testuale e iconografica è stata affidata a un gruppo di soci: Mino Calvi (coordinatore), Eleonora Arizzi, Diletta Monaci, Chiara Delfanti. Il tema, concordato con la Redazione del bollettino, è stato l’emigrazione: un argo- mento assai impegnativo, se si considera che la Valle Brembana, e in particolare la sua parte più settentrionale, è stata da sempre terra di emigranti, fenomeno accentuatosi con l’Unità d’Italia e l’avvio dell’industrializzazione nazionale che ha messo in crisi la tradizionale economia di sussistenza delle nostre popolazioni. Non va però trascu- rato il fatto che accanto a tanti emigranti generici, il fenomeno ha portato fuori Valle anche persone capaci di professionalità, di competenze lavorative, di intelligenza pra- tica, che in molti casi ha fatto sì che, emigranti per bisogno, diventassero tecnici ricer- cati, professionisti ed artisti di livello, che l’Alta Valle dovrebbe sempre ricordare, ri- conoscere e di cui andare orgogliosa. Malghesi, maestranze del ferro, artisti, impren- ditori e commercianti hanno spesso fatto fortuna lontano da casa, contribuendo a tene- re alto il nome della loro Valle.

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POSCANTE. STORIA E MEMORIA di Tarcisio Bottani, fotografie di Ettore Ruggeri Parrocchia di Poscante. Corponove, Bergamo, 2019

Il libro riprende e amplia la precedente pubblicazione sul paese, “Poscante e dintorni ieri e oggi”, pubblicata nel 1996, della quale approfondisce le informazioni, estendendo l’attenzione ad aspet- ti nuovi e significativi della storia del paese, sostituendo comple- tamente anche l’apparato iconografico, arricchito dalle belle e si- gnificative fotografie realizzate da Ettore Ruggeri che ha saputo cogliere e valorizzare gli aspetti caratteristici di Poscante e della sua gente, combinan- do la tradizione e la modernità nella raffigurazione degli edifici e delle persone. Di conseguenza questo libro si presenta ben più corposo ed è frutto di ricerche condot- te in vari archivi, che hanno consentito di delineare con una certa attendibilità le vi- cende relative a Poscante a partire dal medioevo. In particolare, sono stati consultati gli atti di decine di notai dai quali emerge un quadro abbastanza dettagliato, per quanto non esaustivo, dei rapporti economici e sociali tra le istituzioni locali e i cittadini, sia per l’aspetto civile, sia per quello religioso. È stata invece mantenuta e aggiornata la parte dedicata ai personaggi illustri, così come quella relativa alle leggende, alle tradi- zioni e alla vita associativa attuale.

LA FAMIGLIA TASSO E LE POSTE NELLO STATO DI MILANO IN ETÀ SPAGNOLA (1556-1650) di Marco Gerosa Museo dei Tasso e della Storia Postale, Camerata Cornello Corponove, Bergamo, 2019

Il libro del nostro socio Gerosa prende in considerazione la pre- senza della famiglia Tasso a Milano, negli anni che seguirono il disimpegno e poi la morte di Simone Tasso, nativo di Cornello e fondatore e gestore per decenni delle poste milanesi nella prima metà del Cinquecento. Questo lavoro presenta l’avventura umana e postale dei discendenti di Simone e in particolare del figlio Ruggero e della vedova di questi, Lucina Cattaneo, anch’essa di origini bergamasche, figura di primo piano nel panorama postale milanese d’inizio Seicento, personalità non certo unica nella storia tassiana, anzi paragonabile a quella di altre donne della famiglia che seppero prendere in mano le briglie dell’azienda e della casa in particolari e delicati momenti. L’arco temporale della narrazione prende l’avvio dalla nomina di Ruggero Tasso a Corriere maggiore e si chiude con la morte della moglie per quanto concerne l’argo- mento prettamente postale; per le vicende familiari la narrazione si spinge fino alla metà del Seicento. Vengono inoltre illustrati i luoghi dei Tasso, le loro residenze, il loro patrimonio im- mobiliare: un’analisi da cui traspaiono molte considerazioni di carattere sociale sui comportamenti di una casata della nobiltà dell’Ancien Régime.

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CRONACA DI UNA VENDETTA. LA VERA STORIA DI SIMONE PIANETTI di Denis Pianetti Corponove, Bergamo, 2018

A distanza di quattro anni dalla pubblicazione di questo libro che ricostruisce la tragica vicenda del pluriomicida di Camerata Cor- nello, proponendo in modo ragionato le varie ipotesi circa l’enig- ma della sua scomparsa, il nostro socio ne ha curato la nuova edi- zione che, partendo dalla prima, presenta una più ampia e signi- ficativa documentazione, venuta alla luce proprio grazie all’interesse e alla curiosità che questa drammatica storia ha suscitato tra i lettori, oltre che a seguito di ulteriori ri- cerche svolte dall’autore anche al di fuori dei confini prettamente locali. In particolare, questa edizione si arricchisce di un ricco apparato documentario e foto- grafico, frutto di una lunga e circostanziata indagine svolta nella seconda metà del No- vecento dal maresciallo Luigi Cervi di e di cui l’autore è potuto en- trare in possesso: atti giudiziari, deposizioni di testimoni, lettere, resoconti giornalisti- ci, fotografie, disegni e parecchio altro. Questo materiale, opportunamente vagliato e raccordato con i contenuti della precedente edizione, contribuisce a delineare ancora più chiaramente le vicende che sconvolsero la Valle Brembana nell’estate del 1914, mentre si stavano approssimando gli echi di una guerra assurda che avrebbe inesora- bilmente cambiato il mondo.

S. PELLEGRINO - A TASTEFUL ITALIAN STORY di AA.VV. Sanpellegrino S.p.A. 2019

Realizzato dalla Sanpellegrino S.p.A. in occasione dei 120 anni della società, il volume presenta un excursus storico che va dai primi anni di vita fino ai nostri giorni, aprendo uno squarcio an- che al futuro. La storia del primo secolo di vita viene analizzata in quattro capitoli dal nostro socio Tarcisio Bottani, mentre l’ul- timo capitolo, relativo al ventennio della Nestlé, è trattato diret- tamente dall’ufficio comunicazioni dell’azienda. L’obiettivo della pubblicazione è stato in particolare di comprendere e comunicare i fattori che sono all’origine dello straordinario successo mondiale dell’acqua sanpellegrinese, maturato già negli anni delle belle époque e poi consolidatosi nei decenni, fino a imporre questo brand ai ver- tici del settore e a far considerare il prodotto quasi uno status symbol nel settore delle bevande. La narrazione è integrata dalla presentazione di immagini che illustrano i grandi edifici liberty di San Pellegrino Terme, gli stabilimenti di imbottigliamento, i prodotti che sono stati creati negli anni, i manifesti pubblicitari, i dirigenti illustri che hanno accompagnato il marchio nel suo divenire, i famosi testimonial e un insieme di messaggi che hanno imposto l’azienda all’attenzione mondiale. Il titolo del volume è in lingua inglese, in linea con la dimensione sovranazionale della società, ma la tratta- zione è proposta, oltre che in inglese, anche in italiano.

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IL CASTAGNO DELLA MANN di Fausto Rota Albatros, Nuove Voci Chronos 2018

Il titolo del libro, opera prima autobiografica del sangiovannese Fausto Rota, fa riferimento al secolare e maestoso castagno che sorgeva nel luogo chiamato “la Mann”, nei pressi della frazione Bosco di san Giovanni Bianco, prima che un fulmine lo incendias- se riducendolo in un ammasso fumante. L’opera si sviluppa con un lungo e avvincente racconto della vita dell’autore, sostenuto da una prosa scorrevole e sorprendentemente ricca che conduce il lettore attraverso gli ultimi decenni del secolo scorso e i primi anni del nuovo mil- lennio, costellati da momenti a volte esaltanti e altre volte tragici, sullo sfondo delle vicende del suo paese e della Valle Brembana. Ciò che sorprende nel testo di Fausto è la sincerità con la quale racconta se stesso, le sue imprese temerarie, i terribili incidenti, le vittorie e le sconfitte, gli affetti familiari, l’entusiasmante stagione sportiva del Centro Pallavolo 27, che è stato per anni ed è tuttora la sua ragione di vita.

LE CARTE SEGRETE DI PADRE GIUSEPPE CAVAGNA, MISSIONARIO IN BENGALA BANGLADESH DAL 1933 AL 1989. di Roberto Belotti Corponove editrice, 2019

Tornano a vivere le opere e i giorni di padre Giuseppe Cavagna (1907-1989): a trent’anni dalla scomparsa, il missionario di Le- preno si fa riconoscere nel titolo di misericordioso da aggiungere a quello, da tempo acquisito, di padre dei poveri. Le parti che compongono il libro sono due. La prima parte raduna otto capitoli che raccontano in buona sintesi la vita del missionario. La seconda, la più sostanziosa, comprende la trascrizione - con relativo apparato di note - delle Agende che padre Giuseppe compilò nei suoi ultimi anni di vita e che attualmente sono conservate nell’Archivio generale del PIME di Roma. Si affacciano sulla soglia della coscienza più viva di padre Cavagna i ricordi della cin- quantennale esperienza di evangelizzatore, di missionario apostolico: le visite ai vil- laggi più sperduti rese con instancabile frequenza, le conversioni, i battesimi, i matri- moni benedetti e sostenuti, questi ultimi, nella difficile convivenza con le persistenti usanze tribali. Di quando in quando si fanno strada le visioni delle tante imprese rea- lizzate a vantaggio delle popolazioni indigene. Al di sopra di ogni cosa è proprio que- sto che consola il missionario: la coscienza di essersi speso in tutto e per tutto per il be- ne dei suoi poveri. La scrittura di padre Giuseppe, per di più, è un vero e proprio canto di fede. Le ricorrenze del calendario religioso e le feste legate al culto dei santi diven- tano pretesto per meditazioni elaborate nel silenzio della sua stanza e restituite con tre- pidante partecipazione.

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ATTORNO AL SESSANTOTTO di AA.VV. Archivio Storico Bergamasco, 2019

Il volume raccoglie gli Atti del convegno organizzato nel 2018 da Archivio Storico Bergamasco, per esaminare la radici del movi- mento di protesta degli anni Sessanta a Bergamo. Tra le relazioni del convegno, raccolte nel volume, interessa particolarmente la Valle Brembana quella di Barbara Curtarelli dal titolo “Le riviste della contro informazione a Bergamo”, che dedica ampio spazio a due periodici brembani di quegli anni: Il Vento e Pionieri, dei quali Quaderni Brem- bani si è diffusamente occupato negli scorsi numeri. Il Vento. Rivista giovanile Lenna- Piazza, uscì dall’aprile 1966 all’aprile 1970 ed era realizzato dai giovani della parroc- chia di San Martino oltre la Goggia, guidati da Ermanno Arrigoni che intendevano il titolo come metafora della forza innovatrice che doveva “spazzare via le cose vecchie, sperando che arrivassero quelle nuove”. Pioniere, pubblicato a San Pellegrino Terme dal 1966 al 1972, era un giornalino curato dai giovani dell’Oratorio coordinati dal cu- rato Franco Gherardi, che esprimevano le loro posizioni con moderazione, senza toni estremistici.

PER UNA VERA STORIA DEL BANDITO PACÌ PACIANA “OL PADRÙ DELA ÀL BREMBANA” di Giuseppe Pesenti Corponove, Bergamo, 2019

La monografia esamina la vita reale, e non leggendaria, di questo personaggio famoso per aver terrorizzato la Valle Brembana a cavallo tra il 1700 e il 1800, attraverso l’esatta individuazione della sua identità storica e di quella dei genitori, entrambi di mo- deste origini. La giovinezza di Vincenzo fu segnata da esperienze assai dolorose, come la morte violenta e prematura del padre, il pessimo esempio di un fratello maggiore, Angelo, che ben presto gli insegnò a rubare, e la frequentazione di personaggi assai poco raccomandabili tra cui un usuraio di Zogno che lo avviò sulla strada delle estorsioni. Anche Angela Sonzogni di Zogno, moglie del bandito, prove- niva da un ambiente contadino economicamente assai disagiato per non dire povero. La conoscenza esatta della loro identità storica ha permesso di scoprire in che modo i due giovani erano imparentati e di descrivere la controversa nonché a lungo contrasta- ta e quasi rocambolesca ripetizione, a distanza di un anno, del loro primo matrimonio risultato nullo. È stata accertata anche l’esistenza di un secondo fratello di Vincenzo, Pietro, di professione mediatore che dal 1805 circa essendo residente a Venezia in mo- do più o meno consapevole rappresentò un punto di appoggio per il bandito. Le estor- sioni sempre più gravi compiute dal Pacchiana dopo l’arrivo del governo francese contro alcuni borghesi benestanti di Zogno e soprattutto l’uccisione, per difesa, di due gendarmi presso la contrada Ambria lo portarono inevitabilmente ad una morte vio- lenta nell’agosto del 1806 per mano di un sicario o spia.

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LEI Catalogo della mostra delle opere di Giuseppe Milesi Comune di San Giovanni Bianco, 2019

Si intitola “Lei” la mostra dedicata a una selezione delle opere del pittore sangiovannese Giuseppe Milesi. Il comune di San Giovanni Bianco, a seguito del testamento della moglie Elena Clivati, ha ri- cevuto in eredità un cospicuo patrimonio artistico, costituito da di- pinti, disegni, sculture e libri del grande artista scomparso nel 2000. In attesa della realizzazione del Museo Milesi, le sue opere sono depositate in municipio e ne viene periodicamente esposta una selezione tematica a Ca- sa Ceresa. Il tema di quest’anno è “Lei” e propone una cinquantina di dipinti aventi per soggetto il mondo femminile e in particolare la moglie Elena, costante soggetto delle raffigurazioni dell’artista. Con lei il pittore aveva un legame molto intenso, come spie- ga il curatore della mostra Eliseo Locatelli nel saggio che apre il catalogo: “Mai divisi, sempre insieme”, come testimoniano le loro opere, lui pittore, lei poeta, senza declina- zione di genere, con raccolte firmate deliberatamente col solo cognome del marito.

LA MITRAGLIA SUL CAMPANILE. STORIA E MEMORIA: CORNALBA 1944 di Bruno Bianchi, con la collaborazione di Marco Sorelli e Nico- letta Tiraboschi Il filo di Arianna, ISREC, Bergamo 2019

Non si tratta di una riedizione del fortunato volume uscito1987, La mitraglia sul campanile. Cornalba 1944, che ebbe un notevole successo di critica e di pubblico e andò subito esaurito. Quel testo riportava la narrazione corale di una tragica vicenda, l’eccidio di 15 partigiani della brigata GL 24 Maggio avvenuto settantacinque anni fa nella piccola comunità di Cornalba (e di Serina), ricostruita attraverso le testimonianze orali dei suoi abitanti. Ora, con l’aggiunta al nuovo titolo dei termini “storia” e “memoria” si è voluto sottolineare non tanto (o non solo) l’arricchimento da un punto di vista della ricerca e della documentazione di tutta la parte storica del libro, con l’inserimento anche di signi- ficative parti inedite, quanto l’importanza che assume una più compiuta “storicizzazio- ne” di quei drammatici eventi perché la memoria, se avulsa dal più ampio contesto sto- rico in cui è inserita, rischia di perdere il significato e il valore più profondo. Come affer- mano gli autori “oggi, causa l’inesorabilità dell’anagrafe, non è rimasto quasi più nessu- no di quei protagonisti a testimoniare quella stagione così breve, drammatica e irripeti- bile [quale è stata la Resistenza] ma fondamentale per la costruzione della vita democra- tica che ne è seguita. Da qui l’impegno, a cui ci auguriamo di aver contribuito con questo lavoro, per far sì che la memoria locale, di una piccola comunità, diventi sempre più il patrimonio di una collettività più ampia che sappia ritrovare nel sacrificio di quelle gio- vani vite il senso della propria identità e dei propri valori costitutivi”. Il libro è presentato da Romina Russo, consigliera Provincia di Bergamo con delega alla cultura, Mauro Ma- gistrati, presidente Anpi provinciale di Bergamo e Angelo Bendotti presidente Isrec.

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CELIO, LA FORMICA di Stefano Zanchi Corponove, Bergamo, 2019

Al suo ottavo libro, l’autore, nostro socio, continua ad ascoltare l’incessante richiamo della montagna. La dedica è per Giancarlo Muttoni, «uomo dei monti, sentinella dell’alpe, scrutatore di si- lenzi, albe e tramonti». Un romanzo storico che recupera eventi e vicende della storia lo- cale di Bracca e nazionale del ‘900. Un racconto in cui, nel pro- tagonista, ognuno può ritrovare una parte di qualcuno che ha co- nosciuto, una moltitudine di eventi incontrati realmente, scampoli di personaggi spa- riti alla vista ma presenti tra le pieghe dei racconti quotidiani, percepibili tra i sussurri di un sentire condiviso che unisce, nei luoghi, tempi diversi e genti lontane. Un testo in cui fantasia e storia s’incontrano, s’incrociano e si scontrano per divenire dialogo che faccia emergere vissuti e valori, custoditi e scolpiti nella memoria collettiva. Il volume composto da 160 pagine, presenta un percorso narrativo, dove ogni luogo toccato rimanda a storie concrete di chi lì ha vissuto. Sono presenti circa 100 tra im- magini, fotografie e documenti . Il tutto condito da spazi di riflessione che spero portino il lettore a riscoprire i propri luoghi e a vivere di quel ‘senso’ che il territorio porta a riscoprire in rapporto simboli- co con se stessi e la propria vita.

LA CHARRETTE À BRAS di Yvonne Fracassetti Brondino e Alain Fracassetti l’Harmattan, Parigi, 2019

Gli autori, i fratelli Yvonne e Alain Fracassetti raccontano la vi- cenda dei loro genitori, Guido e Laura Damiani, nati a Botta di Sedrina nel primo Novecento ed emigrati in Francia negli anni del fascismo, come altre migliaia di brembani costretti dalla mi- seria a cercare il pane all’estero. L’accuratezza della ricostruzio- ne storica e della vita brembana nella prima metà del Novecento rende questo libro un punto di riferimento nel contesto della sto- riografia dell’emigrazione, proponendo un percorso paragonabile a quello di tanti convalligiani: una vita insostenibile in patria, la partenza per la Francia animata dalla speranza di migliori condizioni, le grosse difficoltà iniziali superate grazie a un lavoro pesante e poco remunerato, il lento riscatto, il rispetto della comunità di accoglienza, la naturalizzazione. Un libro pieno di umanità, un affettuoso omaggio alla famiglia degli autori: “Pensato prima come un semplice album di famiglia per non scordare i sacrifici e le avventure dei nostri avi, è diventato a mano a mano che le nostre ricerche procedevano, una te- stimonianza che ricorda la sfida di migliaia di migranti come loro, quando le nostre valli si svuotarono”. Così scrive la professoressa Yvonne Fracassetti, che sta pensando alla versione italiana dell’opera.

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CRISTIANESIMO E DEMITIZZAZIONE NEL XXI SECOLO di Ermanno Arrigoni Aracne editrice, 2019

La visione dell’universo e dell’uomo all’inizio del XXI secolo è molto diversa dalla visione del mondo e dell’uomo del I secolo d.C., periodo nel quale furono scritti i testi che formano il Nuovo Testamento. L’opera del nostro socio Ermanno Arrigoni vuole separare la fe- de cristiana dalla cultura del I secolo d.C. e dai miti a essa collegati attraverso i quali fu espressa questa fede. Il punto di riferimento sono le antiche confessioni contenute nel Nuovo Testamento, ovvero la fede dell’apostolo Paolo e dei primi cristiani. Il volume critica, da una parte, la mitologia radicale di David Friedrich Strauss e di Rudolf Bultmann e, dall’altra, i teorici di un cristianesimo post-religioso di oggi. Il teologo che oggi meglio interpreta la fede cristiana, a partire dalla visione dell’uni- verso e dell’uomo di oggi, è sicuramente Pierre Teilhard de Chardin, il teologo del- l’evoluzione. Inoltre, nel libro, riferendosi alle antiche confessioni di fede, vengono criticati anche tanti culti inutili di oggi, oltre che alcuni testi mitici contenuti nel Nuovo Catechismo della Chiesa cattolica. (Dalla presentazione dell’autore).

TERRA INSUBRE. CULTURA, TERRITORIO E IDENTITÀ Rivista dell’Associazione Culturale Terra Insubre, n. 88, 2018

La rivista contiene un articolo firmato da Mirko Trabucchi, Ila- ria Monguzzi, Antonio Tarenghi e Adriano Gaspani, dal titolo Il “Pià” di San Pellegrino Terme: un insediamento dell’età del Ferro? Gli autori prendono in considerazione l’ampio spiazzo di forma circolare che si trova nel territorio di San Pellegrino Terme e che sembra celare le vestigia di un insediamento pre- protostorico, illustrando le promettenti indicazioni ottenute dall’analisi archeoa- stronomica. La dettagliata descrizione del sito e la rassegna di vari indizi sono il presupposto per un auspicabile prossimo intervento organico che lo renderà oggetto di ricerche ar- cheologiche dalle quali ci si aspettano risultati interessanti. In margine all’articolo è inserita una scheda dal titolo “Valle Brembana incognita” che passa in rassegna i risultati delle più recenti ricerche archeologiche condotte in Valle, ivi comprese le campagne di studio condotte nella zona della Val Camisana, culminate con la realizzazione della copia del masso CMS1 posata a Carona grazie anche al con- tributo del nostro Centro Storico Culturale.

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ANNUARIO CAI ALTA VALLE BREMBANA. 2018/29 a cura della Sezione CAI Alta Valle Brembana Tipografia Diliddo, San Pellegrino Terme, 2019

Due elementi spiccano già a partire dalla copertina di questa edi- zione dell’Annuario del Cai Alta Valle Brembana: la mappa della Valle Brembana eseguita da Leonardo da Vinci nel 1519/20, omaggio al grande artista-scienziato nel quinto centenario della morte e una bella immagine del vicepresidente Dino Rossi, mor- to improvvisamente per un malore il 12 marzo. Come di consueto, l’Annuario propone numerosi testi raggruppati per sezioni, ini- ziando dalle relazioni sulle molteplici attività delle varie commissioni che attuano il programma del Cai Alta Valle: escursionismo, alpinismo, sentieri, cultura, biblioteca rifugi, Scuola orobica... Seguono sezioni dedicate alle gite alpinistiche, alle poesie e ai testi di ricerca storica, alle relazioni su escursioni, ascensioni e arrampicate compiute dai soci. Testi che propongono esperienze di vita in montagna, di sport e ambiente concludono il volume che conferma la sua caratteristica ormai consolidata di strumento informa- tivo aperto ai vari aspetti della montagna brembana, con contributi diversificati e cu- rati da esperti dei vari settori.

DIALETTI ALPINI BERGAMASCHI di Karl von Ettmayer Edizione italiana a cura di Federica Guerini, traduzione dal tedesco di Claudio Ferrini Franco Cesati Editore, 2019

È l’edizione italiana del libro Bergamaskische Alpenmurdarten pubblicato a Lipsia nel 1903 dallo studioso austriaco di lingue romanze Karl von Ettmayer (1874-1938) che aveva scelto per oggetto della sua ricerca il dialetto orobico e in particolare quello della Valle Brembana. L’iniziativa si deve al nostro socio GianMaria Brignoli (sindaco di e presi- dente dell’associazione “Tèra de Bèrghem”) che ha coinvolto il sindaco di Valbrembo Claudio Ferrini, traduttore-interprete tedesco e la professoressa Federica Guerini, do- cente associata di Glottologia dell’Università di Bergamo. È stata una traduzione piuttosto complessa, che ha reso necessaria anche la creazione di una nuova serie di caratteri fonetici. L’importante contributo della professoressa Guerini ha consentito, tra l’altro, di spie- gare ai non addetti la corrispondenza tra i simboli grafici della filologia romanza di inizio Novecento e i suoni indicati. Come afferma Brignoli, che ha curato anche la prefazione del libro, si tratta di un’ope- ra culturale molto importante, perché valorizza il patrimonio linguistico locale che, per quanto soggetto a contaminazioni, va studiato e conservato”.

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TERRA, STRADE, GENTI E MIGRAZIONI IN VALLE BREMBANA a cura di Stefano D’Adda e Marco Dusatti Corponove, Bergamo, 2019

Questa piccola guida ha accompagnato i partecipanti alla tappa bergamasca della Global Solidarity Walk, l’iniziativa lanciata da Caritas Internationalis che a fine settembre 2019 ha calcato le strade della Valle Brembana in occasione delle celebrazioni dio- cesane per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. A partire dalle “dritte” relative al tratto centrale della “camminata solidale globale”, lungo la ciclovia tra Zogno e San Giovanni Bianco verso San Pellegrino Terme, essa si è proposta di offrire al camminatore/lettore un ulteriore percorso lungo le tante fac- ce, le tante tessere, le tante strade e storie che compongono e caratterizzano questa grande valle. E lo ha fatto assumendo un punto di vista non troppo usuale e frequentato: quello delle migrazioni. Brevi paragrafi monotematici e una serie di schede dedicate ad alcuni per- sonaggi “simbolo” della valle conducono lungo altri cammini e altri viaggi: quelli che raccontano la complessità e la bellezza della terra e della gente brembana. L’opuscolo si è avvalso anche del patrocinio del Centro Storico Culturale Valle Brembana e della collaborazione, per i testi e per le immagini, dei soci Silvia Bonomi, Tarcisio Bottani e Giacomo Calvi.

L’ENIGMA DEL PASSO BACIAMORTI E ALTRE STORIE DEL BREMBO di Tarcisio Bottani e Wanda Taufer Corponove, Bergamo, 2019

Che c’è di vero nella leggenda del Passo Baciamorti? Probabil- mente niente, come si può leggere nelle pagine d’apertura di que- sto libro che ricostruisce la storia del nome del passo, partendo dall’esame di documenti della seconda metà del Duecento dove è citato per la prima volta, e seguendone l’evoluzione e le trasfor- mazioni lungo i secoli successivi. Segue la narrazione in ordine cronologico di altri avvenimenti che hanno interessato la Valle Brembana nel corso dei secoli: episodi curiosi o tragici, come la tremenda al- luvione che sconvolse tutti i paesi alla fine del Quattrocento, resoconti di processi che coinvolsero sacerdoti interessati a tutt’altro che alla cura delle anime, annose questio- ni di confine che non di rado sfociavano in scontri sanguinosi, un matrimonio clande- stino, un caso di pirateria, imprese eroiche alternate a furti e rapine, sciagure personali o collettive che hanno costellato la storia di queste comunità. Il libro, che si chiude con il ricordo di alcune vicende degli anni funesti della seconda guerra mondiale, ripropone testi già comparsi su pubblicazioni locali accanto ad altri del tutto nuovi, maturati in seguito a ricerche d’archivio o alla consultazione di gior- nali o periodici.

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LE VALLI DEI FORMAGGI: LA CULLA DELL’ARTE CASEARIA DELLE VALLI OROBICHE a cura di Giuseppe Biagini, testi di Michele Corti, Francesco Ma- roni e Marta Torriani Edizione Giuseppe Biagini, 2019

Al fine di supportare e dare maggior risalto alla candidatura di Bergamo a Città Creativa Gastronomica Unesco, il comitato pro- motore, in collaborazione con l’International Traditional Kno- wledge Institute, ha intrapreso il progetto editoriale “Le valli dei Formaggi: la culla dell’Arte Casearia delle Valli Orobiche”. Il libro si concentra sulla conoscenza tradizionale e creativa del sistema produttivo delle Valli Orobiche (Bergamo, Lecco, Sondrio), che hanno dimostrato attraverso mil- lenaria evoluzione come il formaggio non sia semplicemente un insieme di ingredien- ti (latte, caglio e sale), di aromi e di sapori, ma sia un patrimonio antropologico fatto di persone, mestieri e saperi tramandati nei secoli dall’instancabile moto di uomini e animali che anno dopo anno, ha scandito la vita di queste vallate. Sono 140 pagine di racconto e di immagini, un libro che spiega le origini storiche dell’eccellenza casearia bergamasca, anche attraverso le caratteristiche degli animali, della transumanza e dell’attività dei bergamì, gli allevatori di bestiame dal cui latte na- scono questi famosi formaggi.

AL DI LÀ DELLE NUVOLE di Omar Lange Corponove, Bergamo, 2019

Vive nella sua amata Serina, Bergamo, dove è nato il 5 Novem- bre 1948. Dopo aver dedicato gran parte della sua vita all’inse- gnamento e allo studio, e dopo ”Verso la Meta”, “Sussurri del- l’Anima”, “Cieli senza Limiti” e “Squarci di Luce”, Omar Lange torna con “Al di là delle Nuvole”. Continua il viaggio legato alle invincibili armi della filosofia e poesia che affrontano a viso aperto le tematiche esistenziali e aiutano a mitigare il senso misterioso e irrisolvibile della sofferenza umana perennemente schiacciata dai macigni dell’egoismo e della violenza. Un viaggio che attinge forza dalla Natura e dal Cielo, guarda con affetto agli esseri umani soffocati dall’inesorabile fluire del tempo, accomunati nella ricerca della serenità e della verità. Messaggi universali che sentono in profondità e guardano verso l’alto in uno sconfinamento ideale che ci può rendere più forti e meno vulnerabili. Il viaggio continua sorretto da vigili presenze che non ci lasciano mai soli e tolgono ter- reno fertile alle radici del male. La Poesia ci aiuta ad amare il presente e il futuro per- ché pur nella nostra fragilità, sotto qualsiasi destino, ci fa sentire più forti, più ricchi, e vicina la nostra salvezza.

296 Quaderni Brembani 18 Tesi di maturità

IL TEMPO NULLA HA POTUTO CONTRO LA FORZA DELL’AMORE di Giulia Epis Classe 5ª Liceo Scienze Umane Istituto di Istruzione Superiore “David Maria Turoldo”, Zogno, a. scol. 2017/2018

La bella tesi presentata all’esame di Stato da Giulia Epis racconta la vicenda del suo prozio, l’alpino Arturo Tiraboschi, nato nel 1921 a Zambla di Oltre il Colle e morto tragicamente in guerra il 26 gennaio 1943 durante la ritirata di Russia. Attraverso la lettura e la trascrizione di un corposo scambio di lettere tra il militare e la famiglia, l’autrice ricostruisce la storia di un uomo che ha affrontato il suo destino convinto di fare il proprio dovere per la patria, senza chiedersi il perché delle sciagu- rate scelte di chi governava allora l’Italia. “Vorrei far rinascere le emozioni che furono vissute e provate durante la Seconda guerra mondiale - scrive Giulia nell’introduzione - poiché ricordare è forse il miglior modo per non ripetere i drammatici eventi del passato”. Il titolo della tesi, continua l’autrice, ha un duplice significato: da una parte riprende la storia d’amore tra Arturo e Giovannina, la ragazza che gli aveva preso il cuore. La stessa lo attese per anni sperando di poter trascorrere la sua vita con lui: “La mia cara zia Maria mi raccontò anche che negli ultimi anni di vita, pur avendo perso completa- mente la memoria, al nominare Arturo le si illuminava il volto”. Dall’altra lega l’au- trice e la sua giovinezza a lui e alla sua: “Due vite completamente diverse, legate dall’orgoglio e dall’ammirazione che provo per lui, per i suoi ideali e la sua moralità”. Primo di nove fratelli, appartenente a una famiglia di contadini, Antonio era un ragaz- zo umile, sincero, con le spalle larghe alle quali otto fratelli si sono aggrappati per an- ni. Poi la chiamata a combattere, la vita da alpino e da soldato, la voglia di tornare a casa, i sogni da realizzare nella sua amata Zambla. Tanti progetti che non ha potuto realizzare, progetti distrutti da quel duro ritorno verso casa che gli è costato la vita. “Si tratta di pagine vissute e appassionate che spero di raccontare come lui avrebbe voluto”: così chiude l’introduzione, e dobbiamo dire che Giulia ci è proprio riuscita. Al punto che un ampio estratto della sua tesi verrà inserito nel libro dedicato alle me- morie dei soldati della Seconda guerra mondiale che il Centro Storico pubblicherà nel giugno 2020.

297 Quaderni Brembani 18 Tesi di laurea

VERSO UNA VALORIZZAZIONE TURISTICA DEI LUOGHI DELLA MEMORIA. IL CASO DELLA VALLE TALEGGIO di Alice Traina Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture stra- niere Corso di laurea triennale in Lingue e Letterature straniere moderne, a. acc. 2017/18

La tesi prende in considerazione la ricchezza del patrimonio culturale materiale e im- materiale che presente sul territorio della Valle Taleggio allo scopo di costruire un pro- getto di valorizzazione dello stesso anche ai fini di promozione turistica della Valle. L’autrice ha quindi inteso “proporre una nuova strategia atta a tutelare e valorizzare i principali luoghi della memoria storica e culturale presenti in Valle Taleggio, al fine di salvaguardare l’identità locale”. L’elaborato parte dalla considerazione che la Valle oggi è nota ai più solo per la sua se- colare vocazione casearia e ciò rende evidente la necessità di integrare questa limitata conoscenza con la proposizione dei molteplici altri elementi e luoghi che sono stati storicamente alla base della vita locale e che oggi stanno perdendo la loro funzione co- stitutiva, rischiando di essere condannati al degrado. Di conseguenza, nell’ambito del- la geografia del turismo, l’autrice tenta di attribuire una nuova funzionalità all’eredità che è stata generata e custodita dalle passate generazioni, affinché questi luoghi iden- titari possano essere riscoperti e adattati alle esigenze moderne. L’esposizione parte dall’analisi del contesto naturalistico che raccoglie in sé straordi- narie peculiarità originarie e suggestivi esempi di trasformazione antropica e prosegue fornendo alcuni cenni sulla storia locale e sulle relazioni della Valle con le comunità confinanti, con particolare attenzione agli eventi che hanno scosso la vallata, le cui te- stimonianze sono molteplici. Particolare attenzione viene poi dedicata, nella seconda parte della tesi, alle rappresen- tazioni cartografiche della Valle allo scopo di comprendere il modo in cui le popolazio- ni locali si sono relazionate con la realtà circostante: le carte antiche, realizzate soprat- tutto durante il periodo della divisione della Valle tra Ducato di Milano e Serenissima Repubblica Veneta si sono rivelate di fondamentale importanza soprattutto per com-

298 Quaderni Brembani 18 prendere gli iconemi del paesaggio che sin dall’antichità hanno caratterizzato la Valle. I molteplici luoghi della memoria che si conservano in Valle (ricordi delle vicende del periodo resistenziale, luoghi della viabilità antica, borghi storici e strutture edificative tipiche) sono stati descritti e organizzati mediante la creazione di un mapping digitale, consultabile sia sulla piattaforma Google My Maps e Google Earth sia sul sito ufficia- le dell’Ecomuseo Val Taleggio. Ne è derivata una non trascurabile potenzialità informativa su quanto la Valle Taleggio può offrire al visitatore nel settore oggetto dello studio: chiunque può consultare la mappa e organizzare il proprio particolare percorso alla scoperta di luoghi e strutture che rimandano a secoli di storia locale. Nel concludere il suo lavoro, l’autrice afferma che “la valorizzazione turistica dei luo- ghi della memoria sembra essere una vera e propria sfida, specie se si considerano le difficoltà che le piccole realtà rurali come quella della Valle Taleggio devono costan- temente affrontare. Tuttavia le iniziative dell’Ecomuseo e la partecipazione attiva del- la popolazione locale sono sicuramente delle armi vincenti affinché il territorio venga valorizzato, non solo come meta enogastronomica, ma anche per il suo patrimonio storico e culturale nascosto negli iconemi del paesaggio, che rappresenta le radici, i valori e l’identità della comunità valtaleggina”.

DUE STORIE DI EMIGRAZIONE DALLA VALLE BREMBANA RACCOLTE ATTRAVERSO I SOCIAL MEDIA di Laura Covelli Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture stra- niere Corso di Laurea Triennale in Lingue e Letterature Straniere Moderne, a. acc. 2017/18

Non capita tutti i giorni di veder dedicata alla propria tesi di laurea addirittura un’in- tera pagina de L’Eco di Bergamo. È quanto è successo a Laura Covelli, la cui tesi sull’emigrazione brembana le ha meritato la votazione di 110 e lode. La tesi ricostruisce le vicende di due emigranti brembane: Susanna Ester Morali, pro- nipote di Pietro, emigrato da San Giovanni Bianco a Buenos Aires, e Irma Testori in Martinelli, figlia di Pietro Testori originario di Olda, nata a New York nel 1898. Due storie emblematiche delle difficoltà e della miseria, ma anche del coraggio, che carat- terizzarono l’emigrazione bergamasca, e non solo, tra la seconda metà dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento. Attraverso la narrazione di queste vicende, l’autrice si è proposta di dimostrare l’effi- cacia e l’efficienza del digitale metodo Snowball Sampling Approach nella ricerca e selezione di fonti storiche inedite, in un ambito di applicazione considerevolmente specifico. Inoltre, attraverso la lettura della documentazione scritta acquisita, ha volu- to arricchire il panorama di conoscenze concernenti il fenomeno dell’emigrazione bergamasca, supponendo una serie di originali aspetti nel processo migratorio e nel più generale contesto sociale del primo Novecento in valle. L’originalità della tesi è consistita nell’approccio metodologico, caratterizzato dal coinvolgimento dei social media, e in particolare di Facebook, che le ha consentito di ottenere le informazioni necessarie per avviare e sviluppare la ricerca. Nell’aprile del

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2017 Laura pubblicò un post sul gruppo Facebook “Valle Brembana di tutto di più”, che conta quasi quarantamila membri, chiedendo indicazioni relative all’emigrazione brembana e a distanza di poche ore le arrivò una gran mole di informazioni e di input che le aprirono un campo di ricerca pressoché inesplorato. Tra tutto il materiale pervenuto, la studentessa ha privilegiato le storie esemplari delle due emigranti brembane, basate sull’analisi dei memoriali redatti dalle stesse. Lo studio si articola in quattro capitoli: nel primo, una breve introduzione è dedicata alla situazione economica della Valle Brembana nel secondo Ottocento, i cui presup- posti sono fondamentali per comprendere le cause della massiccia e inarrestabile mo- bilitazione che si protrarrà sino agli anni Trenta del secolo successivo. Nel capitolo seguente, dedicato alla metodologia, si presentano le definizioni di fonti storiche e di come queste stiamo assumendo, nell’era digitale, una più vasta e demo- cratica accezione; si descrive il gruppo Facebook e le sue potenzialità, dando uno sguardo al ruolo di tale strumento nel mantenimento e nella costruzione dei legami re- lazionali nelle diverse fasi dell’emigrazione. Dopo aver descritto le funzionalità e gli sviluppi dello Snowball Sampling Approach negli studi di tipo storico e sociologico, l’autrice espone la sua esperienza sul gruppo “Valle Brembana di tutto e di più” e su altri dalla stessa attivati sotto il nome “Gruppi del Cognome nel Mondo”. La terza sezione è dedicata al manoscritto di Irma Testori, di cui si indagano le caratte- ristiche tipografiche, la storia personale, le ragioni dell’opera, il confronto con la realtà storica. Speciale rilevanza è attribuita allo studio dell’esperienza da un punto di vista introspettivo, esplorandone i sentimenti, le contraddizioni, gli impulsi ed esaminando come una serie di aspetti, tra cui il racconto “dal basso” e a distanza, l’essere donna, il rapporto con la religione e la patria, abbiano giocato un ruolo fondamentale nella co- struzione dell’opera. L’ultimo capitolo è riservato al testo biografico ¿De donde veni- mos? di Susana Ester Morali. Anche qui, vengono passati in rassegna i connotati fisici del libro, le vicende della famiglia Morali e le motivazioni dello studio, per poi conclu- dere con un dettagliato raffronto delle due esperienze prese in considerazione. I risultati dell’analisi condotta saranno esposti nelle conclusioni finali.

VALORIZZARE LA CULTURA DEI LUOGHI IN RETE. LA VIA MERCATORUM DA ANTICA STRADA A PERCORSO DI MOBILITÀ GREEN TRA ANTICHI BORGHI STORICI di Jessica Galizzi Università degli Studi di Bergamo, Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture stra- niere Corso di Laurea Triennale in Lingue e Letterature Straniere Moderne, a. acc. 2017/18

La tesi propone linee culturali e operative finalizzate a una possibile valorizzazione della Via Mercatorum nel contesto delle iniziative di promozione delle risorse stori- che, ambientali e turistiche della Valle Brembana. L’elaborato esordisce con la descri- zione della strada, che si presenta come un insieme di sentieri e mulattiere raggruppati sotto questa denominazione, e della sua lunga storia, che consentì alla Valle di supera- re l’isolamento e aprire i propri orizzonti verso l’Europa. Partendo dalla constatazione che lungo il tracciato della Via Mercatorum sono disse-

300 Quaderni Brembani 18 minati nuclei di antica fondazione, edifici e manufatti ancora oggi ben conservati, as- sieme alla loro preziosa dotazione di opere architettoniche e artistiche, l’elaborato au- spica che tale patrimonio vada riscoperto e rivisitato in chiave contemporanea, sfrut- tando la mobilità green e si propone di dimostrare quanto risulti strategico sfruttare queste risorse, così da poter “raccontare” la Valle sotto una nuova luce e dare ricono- scibilità al suo territorio. Il tracciato viene perciò analizzato in via preliminare mediante un approccio geogra- fico, allo scopo di farne emergere i connotati socio-territoriali: vengono studiati i pro- cessi di territorializzazione che hanno creato il sistema di connessione della Via Mer- catorum; viene fornita una descrizione della situazione turistica in Valle, volta a riflet- tere sulla necessità di un suo potenziamento, soffermandosi sugli effetti che la mon- dializzazione e la mobilità hanno provocato nelle tendenze e nelle scelte del turista contemporaneo; vengono esaminate le possibilità offerte dalla connessione della Via Mercatorum con altre opportunità di mobilità green presente sul territorio e in parti- colare con la ciclovia che in alcuni tratti ne ricalca il tracciato. Oltre a queste analisi, il tracciato (nel suo tratto mediano) viene sottoposto a un’indagi- ne di terreno, tendente ad evidenziare, anche con il contributo degli abitanti incontrati nelle escursioni, le dinamiche in atto e le criticità. Il percorso viene quindi descritto nei dettagli, con supporto di documentazione fotografica eseguita dalla stessa autrice, inte- grando nella trattazione tutto ciò che risulta coerente con i principi del turismo slow. Infine, per la stesura dell’elaborato, è stata creata un’inchiesta ad hoc, somministrata agli abitanti della Valle attraverso il social network di Facebook, che ha ottenuto una rapida ed efficace consultazione da parte degli stessi. In particolare, la domanda in- centrata sulla valorizzazione della Via, ha consentito all’autrice di riportare le propo- ste degli utenti e di commentarle. Tale inchiesta, postata sulla pagina Facebook “Valle Brembana di tutto di più” e durata una settimana, si è divisa in quattro specifiche sezioni: l’informazione, volta a testare il livello di informazione degli abitanti riguardo a questa strada; il sondaggio, per ave- re un’idea della loro fruizione del percorso; la comunicazione, volta a comprendere se le carte o le mappe del percorso fossero sufficienti a informare della via e dell’artico- lazione del tracciato; la valorizzazione, per ottenere opinioni dirette degli abitanti, ma anche idee utili ad eventuali proposte di iniziative. All’indagine hanno risposto 410 utenti che in gran parte hanno affermato di conoscere e aver percorso la Via Mercatorum, ma che hanno anche evidenziato elementi di criti- cità, suggerendo l’utilizzo della rete social per la pubblicizzazione della strada, la rea- lizzazione di apposite brochures e la loro distribuzione presso gli uffici turistici o i luoghi di maggiore affluenza, creando anche una rete che comprenda tutti i Comuni posti sul percorso, oltre alla predisposizione di attività ricettive che offrano contatti con la tradizione locale e i prodotti tipici. Sentita anche la necessità dell’individuazio- ne di un unico soggetto turistico istituzionale che ne gestisca la promozione.

301 Quaderni Brembani 18 Nona edizione del Sanpellegrino Festival Nazionale di Poesia per e dei bambini a cura del coordinatore del Festival, Bonaventura Foppolo

el pomeriggio di sabato 16 marzo 2019 presso il teatro del Casinò di San Pelle- Ngrino si sono svolte le premiazioni del concorso del SanPellegrino Festival di Poesia per e dei bambini, giunto alla sua nona edizione. Le scuole e i docenti hanno accolto con interesse ed entusiasmo la proposta del San Pellegrino Festival, come oc- casione per alimentare negli alunni la voglia di leggere e di esprimere nella forma poe- tica le esperienze e le emozioni della vita. Come gli altri anni la manifestazione è stata promossa dal Comune di San Pellegrino e organizzata dal Centro Storico culturale Valle Brembana, con il patrocinio e la col- laborazione di diversi enti e associazioni del territorio: la Fondazione della Comunità Bergamasca, la Fondazione UBI Banca Popolare di Bergamo, il Consorzio dei Bacini Imbriferi Montani, la Provincia di Bergamo, la Comunità Montana di Valle Bremba- na, il Sistema Bibliotecario, l’Eco di Bergamo e Valbrembanaweb. Ha favorito in mo- do particolare la diffusione dell’iniziativa nelle scuole il Provveditorato agli studi di Bergamo. Il tema della nona edizione del concorso era “La solitudine: quando la fuggo, quando la cerco, quando la temo e la patisco, quando mi protegge e mi aiuta, quando la vedo e la riconosco negli altri, quando mi rattrista, quando mi libera; quando mi fa pensa- re, pensieri che a volte mi angosciano e a volte mi fanno capire come stanno le cose; quando è la condizione per guardare dentro e fuori di me, per accorgermi delle tante e diverse voci del mondo...” Sappiamo bene che anche i bambini e i ragazzi incontrano la solitudine, magari solo indirettamente, vedendo animali o persone abbandonate o senza nessuno che si occupi di loro, o perché senza amici. Oppure fanno esperienza del silenzio, del mistero e della bellezza del cielo e della natura che li induce alla riflessione e all’ascolto. Qualche poesia presentata dai bambini parla del sentimento di solitudine anche quando si sta in mezzo a tante persone, senza che ci sia una vera relazione. La riflessione su questa esperienza ha portato molti ragazzi a vedere l’ambivalenza delle situazioni di solitu- dine, che a volte costituiscono momenti di angoscia, ma anche occasioni per ripensare alla propria vita e al rapporto con gli altri: per godere di una pausa di silenzio che ri- tempra, per maturare una maggiore consapevolezza e ritrovare la voglia di comunica- re. Al concorso hanno partecipato 90 classi per un totale di 1892 alunni, che hanno pre-

302 Quaderni Brembani 18 sentato 1001 poesie, di cui 173 scritte in gruppi più o meno numerosi. Le scuole par- tecipanti provenivano da 45 città diverse, dal sud al nord Italia. Per dare alcuni spunti di lavoro alle maestre e per preparare le classi-giuria al loro compito di lettura e di valutazione delle poesie degli adulti abbiamo effettuato in nove scuole un recital di poesie di autori importanti che hanno trattato il tema del concorso. Elide Fumagalli è stata l’animatrice degli incontri, accompagnata dalla musica di Gianfranco Cavagna. Per queste scuole è stato proposto anche lo spettacolo “Lunatica”, prodotto dalla com- pagnia “Scarlattine Teatro”, che racconta la storia di una bambina che sogna di poter raggiungere la luna e da lassù osservare il mondo che cambia. Si trasforma in uccello, in vento, in una bolla di sapone, in un aereo, ma la luna rimane irraggiungibile: solo la fantasia dei bambini e dei poeti la possono raggiungere. La luna, che molte poesie evo- cano come antidoto alla solitudine ed emblema del mistero e della bellezza del vivere. Per i docenti delle scuole-giuria è stato anche organizzato un incontro con Bernard Friot, un eclettico autore di poesie e di racconti per i ragazzi di questa età. Ci ha accompagnato in questo percorso, come presidente della giuria tecnica e consu- lente, la poetessa Giusi Quarenghi autrice di bei libri di poesia e narrativi per piccoli e grandi. Hanno fatto man bassa di riconoscimenti due scuole collocate agli antipodi d’Italia: il plesso di Costa Serina, in provincia di Bergamo e il 2° circolo didattico di Gravina di Puglia in provincia di Bari. I premi agli alunni più grandi, che frequentavano la classe 5a di scuola primaria e la 1a di scuola secondaria di primo grado sono andati a una va- rietà di altre scuole, in provincia e fuori: alla classe 5a di Seriate e alle scuole medie di Sorisole, Zogno, Mestre (VE) e Rovello Porro (CO).

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A queste scuole sono andati anche i premi per il riconoscimento della qualità del lavo- ro didattico svolto dalle classi con i loro insegnanti. Tali premi, consistenti in buoni ac- quisto di materiale didattico, sono stati assegnati anche al plesso di Ambria (comune di Zogno) e alla scuola primaria “Locatelli” di Bergamo, che partecipavano per la pri- ma volta al concorso, e al plesso di Piazza Brembana, già premiato in passato per la sua partecipazione. Per la sezione poeti adulti, è stata premiata anche in quest’ultima edizione una poetes- sa, una ragazza che frequenta la scuola superiore di , Arianna Bianchi, abitan- te a Mozzo (BG). Avevano partecipato al concorso 123 poeti adulti da 100 località di tutta Italia, una dalla Svizzera. La poesia vincitrice era stata indicata dalla giuria popolare dei ragazzi delle scuole, scegliendola tra una rosa di cinque poesie finaliste. Hanno partecipato al- le votazioni 322 alunni di 22 classi di 8 scuole primarie e secondarie di primo grado. La valutazione delle poesie era stata effettuata dalla giuria tecnica, composta dalla presidente Giusi Quarenghi e da altre undici persone, lettori esperti e poeti: Ida An- gius, Elena Giulia Belotti, Nunzia Busi, Terry Carminati, Ombretta Fagioli, Elena Maffioletti, Giancarlo Migliorati, Lucia Nicola, Sabrina Penteriani, Wanda Taufer, Bonaventura Foppolo. Ci addolora il pensiero di aver perso nel frattempo la cara Ombretta, che aveva sempre partecipato con passione e competenza alla realizzazione di questa manifestazione, fin dalla sua fondazione. Il suo ricordo ci accompagnerà anche per il futuro.

Per la documentazione completa del festival e le foto della premiazione vai al sito: www.culturabrembana.com/sanpellegrinofestival

Le vincitrici della categoria individuale classi 3a e 4a della scuola primaria con Giusi Quarenghi ed Elide Fumagalli

304 Quaderni Brembani 18 Poesie vincitrici

1A - CATEGORIA POESIE INDIVIDUALI CLASSI 3A-4A scuola primaria Gli alunni partecipanti delle classi 3a e 4a della scuola primaria sono stati più di 1.100, di questi 348 hanno composto poesie individualmente.

Primi classificati a pari merito Sola Con la tristezza nel cuore ascolto una canzone allegra. Io non sono allegra. A scuola non mi guardano sono invisibile. Nel buio della mia stanza sogno amiche colorate. Nicole Zani classe 4aB, I.C. San Giovanni Bianco (BG)

Solitudine dalla doppia faccia Solitudine, a volte molto silenziosa, triste e paurosa. A volte bella e desiderata, per viaggiare nella fantasia, in tempi lontani. C’è chi ti cerca, c’è chi ti scaccia, perché tu hai una doppia faccia. Angela Cortinovis classe 4a, Plesso di Costa Serina - Costa Serina (BG)

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Secondi classificati a pari merito Solitudine ti temo Solitudine mi fai tremare nel mezzo della notte oscura, quando il vento entra nella mia stanza ... Uuuuuuh! Ha paura il mio cuore, in quella stanza mi sento intrappolata. In quella stanza il mondo è tutto buio, è tutto freddo. Poi... una luce fioca e l’amica luna mi salva. Anna Moliterno classe 4a B, 2° Circolo Did. “Don Saverio Valerio”, Gravina in Puglia (Ba)

Sono solo Io, solo in un prato. Sento il cuore battere forte. È paura? È agitazione? Non lo so. Sono solo, come una goccia che si stacca da un vecchio rubinetto. Sono solo, come una frase interrotta a metà. Marco Manzoni classe 4a, Plesso di Costa Serina (BG)

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Terzi classificati a pari merito La solitudine ... Sono solo come il mare e io lì, come una barchetta Romeo Chiefa classe 4a B, 2° Circolo Didattico “Don Saverio Valerio”, Gravina in Puglia (Ba)

Solitudine Solitudine è la mia testa senza idee. Solitudine è un foglio bianco davanti agli occhi. Aly Coulibaly classe 4a, Plesso di Costa Serina - Costa Serina (BG)

1B - CATEGORIA POESIE DI GRUPPO CLASSI 3A- 4A scuola primaria La giuria ha ritenuto di assegnate soltanto 2 premi per questa categoria, anche perché le poesie presentate erano poco più di 100.

I ragazzi di Gravina di Puglia, primi classificati nella categoria “Poesie di gruppo classi 3ª e 4ª di scuola primaria”, premiati dal presidente del Centro Storico Culturale Valle Brembana Tarcisio Bottani

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Primi classificati Solitudine Ti cerco ti nego ti voglio ti caccio ti mollo ti abbraccio ti sento, sto solo. Ti fuggo ti affronto ti nascondo riappari ti aspetto rispondi mi fido e mi prendi. Classe 4a B (21 alunni) - 2° Circolo Didattico “Don Saverio Valerio”, Gravina in Pu- glia (BA) - Docente: Chiara Basile Tommaso Alloggio, Tiziana Cassone, Francesco Cataldi, Francesca Digennaro, Gae- tano Sinisi, Anna Moliterno, Flavio Giglio, Donato Demauro, Francesca Guida Vita, Ivan Dipadova, Romeo Chiefa, Giovanni Loglisci, Alessia Lorusso, Angela Matera, Raffaele Lofrese, Raffaele Soranno, Katia Carlucci, Angelita Paciullo, Noemi Gaeta, Sofia Laiso, Saverio Vitale.

Secondi classificati Il mondo della solitudine Solitudine, tu scacci i rumori, perché ti nutri di silenzio. Solitudine, tu rubi i colori e oscuri il mondo, perché ti nutri di buio. Solitudine, tu ci dividi, ci isoli e graffi il nostro cuore. Classe 4a, Plesso di Costa Serina - Costa Serina (BG) Aly Coulibaly, Francesco Cortinovis, Marco Manzoni, Angelo Persico, Matteo Rassu, Francesca Rondi

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2A - CATEGORIA POESIE INDIVIDUALI CLASSI 5A primaria -1A sec. 1° g. Sono stati quasi 800 i ragazzi più grandi di 5a primaria e 1a secondaria di 1° grado che hanno partecipato al concorso, di questi hanno composto poesie in forma individuale oltre 400 alunni.

Primo classificato Solitudine gemella Sto da solo nel mio bunker sta da sola nel mio cervello.

Non parlo mai con i miei amici non parla mai con le emozioni.

Mentre gioco io mi nascondo mentre gioca lei si nasconde.

Non mi piace sentir parlare non le piace sentir parlare.

Nel mondo io viaggio senza fermarmi nel mio cervello viaggia senza fermarsi.

Con gli occhi vedo le stranezze del mondo con gli occhi vede le stranezze del mio cervello.

Il silenzio è dentro di me il silenzio è dentro di lei.

Io la chiamo solitudine lei semplicemente mi chiama Leonardo Banzoli classe 1aA scuola sec. 1° grado, I.C. “Spallanzani”, Mestre (VE)

Secondi classificati a pari merito La solitudine Solo ho pensato ai miei ricordi, come se la mia testa navigasse in un mare, e ogni isola fosse un pensiero ricordato. Elisa Ardigò classe 5a, scuola Primaria “Buonarroti”, I.C. “Aldo Moro”, Seriate (BG)

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La pioggia Quando sono solo mi piace ascoltare la pioggia sui tetti come suoni di tamburi. Cristian Fagiani classe 1a C secondaria di 1° grado, I.C. “Lanfranchi”, Sorisole (BG)

Terzi classificati a pari merito Solitudine per me La solitudine a molti porta buio pesto ora vuota prati secchi inverno freddo e tempestoso. Per me invece è la mia stanzetta libro in mano sogno in tasca e un mondo di fantasia: mostri a tre zampe amici fatati e sole caldo dappertutto Maria Pagani classe 1a secondaria di 1° grado, I.C. “Rosmini”, Rovello Porro (CO)

In solitudine la mia cameretta Cerco ma non trovo, ascolto ma non sento, abbandonati, pensieri nel nulla. I cari ascolto in sera, dalla stanza annebbiata di tristezza di noia di mille voci che chiedono, liberamente un aiuto. Notte lunata, timida dalla mia finestra. Mi affaccio alla luna vedo grigio illuminante e pensieroso porta me nel futuro, angosciante. Nadir Abdelkader classe 1aA secondaria di 1° grado, I.C. Zogno (BG)

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2B - CATEGORIA POESIE DI GRUPPO CLASSI 5A primaria - 1A secondaria 1° g. Questa modalità non è stata molto frequentata e le poesie presentate sono state soltan- to 66 con una possibilità di scelta piuttosto ristretta. Per questo motivo la giuria ha de- ciso di assegnare soltanto il primo premio.

Primi classificati

La solitudine Solo, sono solo, come un sasso nello stagno, tela senza ragno. Finalmente sono sola, senza chiasso e senza scuola. Che piacere, che allegria... La mia mente vola via. Solitudine Solitudine È tristezza E beatitudine

Classe 5aA (22 alunni), I.C. “Aldo Moro”, Seriate (BG) - Docente: Valeria Bazzerla Rida Ait Lhoussaine, Elisa Ardigò, Riccardo Armani, Gaya Tahis Arrigo, Camilla As- solari, Tumpa Bapari, Fabio Boschini, Gaia Camelia, Gaia Comune, Zeinabou Sami- ra Coulibaly, Aurora Ferrari, Andrea Foiadelli, Federico Forcella, Giulio Gabbiadi- ni, Adam Guedira, Wendi Halili, Martina Mujaj, Pietro Oberti, Marta Rondi, Adele Signorelli, Chanpreet Singh, Klea Zekaj.

POESIA VINCITRICE ADULTI

Arianna Bianchi, vincitrice della categoria “Poeti adulti”, con il coordinatore del Festival Bonaventura Foppolo, il sindaco di San Pellegrino Terme Vittorio Milesi e l’animatrice Elide Fumagalli

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Filastrocca del topo di strada Vicolo Lercio, bidone Ottantuno, non è colpa mia se non piaccio a nessuno, chiunque mi incrocia dà fuori di matto e urla chiamandomi “quel brutto ratto”. Dicon che puzzo da fare paura: certo, io vivo nella spazzatura! Dentro il bidone ci ho fatto la tana ma cambio il mobilio ogni settimana, perché un omone, grande e forzuto, lo svuota ed elimina ogni rifiuto. Son fortunati quel gatto e quel cane che vedo spiando da quelle persiane. Mangiano un sacco di prelibatezze, ricevono coccole, baci e carezze. Vorrei che una fata mi desse una mano e mi trasformasse in “topo da divano”. Son bravo, ubbidiente, ho dieci in condotta, qualcuno di voi per favore mi adotta? Arianna Bianchi Mozzo (BG)

LE POESIE DEGLI ALTRI ADULTI FINALISTI (in ordine di presentazione) Jack Musolungo A Bosco Incantato, in un grosso fungo, vive lo Gnomo Jack Musolungo. La sua casetta è bella davvero, con tanti confort, ma ospiti zero, perché in quel fungo sotto il nocciòlo Jack preferisce restare da solo. Lui non ha amici né conoscenti e tiene alla larga vicini e parenti, ma in una notte di zucche e vampiri un pipistrello un po’ su di giri con una manovra alquanto maldestra plana veloce sulla sua finestra. Il vetro si rompe e la sua zampa pure, il poveretto ha bisogno di cure, così da Jack Musolungo si accampa finché non avrà guarita la zampa. I primi giorni son liti e minacce, fanno paura le loro facce, poi Jack impara che, con la pazienza,

312 Quaderni Brembani 18 può esser fantastica la convivenza. I due si scambiano sogni e progetti, pezzi di cuore, pregi e difetti, e quando l’amico riprende il suo volo Jack dice: “Da oggi mai più starò solo”. Monica Sorti Mozzo (BG)

La solitudine Solitudine vuol dire aver voglia di capire, di guardar dentro noi stessi rimanendo disconnessi da quel mondo che là fuori, con i mille suoi colori, gira gira e sempre piace soprattutto quando è in pace. Solitudine è il tuo io che non riesce a dirti addio, e se questo troppo dura impedisce l’avventura di una vita che ha valore se si dà e riceve amore, se un pianto od un sorriso è con gli altri condiviso. Solitudine è parola che t’insegnan anche a scuola: cinque sillabe contate, dieci lettere affiancate; dille sì se hai l’esigenza, dille no se vuoi far senza. Scegli tu liberamente se star solo o fra la gente! Laura Mapelli Monza (MB)

Stella Per quanto sia solitaria una stella brilla e tante solitudini creano il firmamento. Maria Cannito S. Martino in Pensilis (CB)

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I colori della solitudine Nero di ombra che ti cattura Verde di prato che sa di riposo se stare da solo ti mette paura, dopo un giorno assai faticoso. quando chi ami è troppo lontano Giallo di sole che splende e riscalda non serve a nulla tender la mano. come i segnali che il cuore ti manda.

Grigio di nebbia che toglie il fiato Azzurro di onde che muovono il mare come il vuoto di un abbraccio mai dato, culla pensieri, fa desiderare. come il rumore di parole mai dette Blu di cielo di stelle vestito chiuse nel cuore strette strette. illumina sogni, anche il più ardito.

Ma pensaci bene, non è solo questo Elena Manenti - Telgate (BG) solitudine è anche ascoltare te stesso. A volte fuori c’è troppo rumore e restare soli ha un altro colore.

PREMI ALLE CLASSI PER LA QUALITÀ DEL LAVORO SVOLTO Ad alcune classi sono stati assegnati anche dei riconoscimenti per la qualità del lavoro svolto, sulla base del numero di poesie segnalate dai singoli giurati. A queste classi è stata consegnata una pergamena di merito e un buono-acquisto per materiale utile alla didattica oltre a una dotazione di libri per la biblioteca di classe. Classe 4a B (21 al.), 2° Circolo Didattico “Don Saverio Valerio”, Gravina in Pu- glia (Ba) Tommaso Alloggio, Tiziana Cassone, Francesco Cataldi, Francesca Digennaro, Gae- tano Sinisi, Anna Moliterno, Flavio Giglio, Donato Demauro, Francesca Guida Vita, Ivan Dipadova, Romeo Chiefa, Giovanni Loglisci, Alessia Lorusso, Angela Matera, Raffaele Lofrese, Raffaele Soranno, Katia Carlucci, Angelita Paciullo, Noemi Gaeta, Sofia Laiso, Saverio Vitale. Docente: Chiara Basile Classi 3a, 4a e 5a Plesso di Ambria, I.C. Zogno (BG) Classe 3a (17 al.): Angel Ahusimwenre, Marcella Astori, Daniele Baroni, Andrea Fan- ti, Michele Gotti, Yakine Khraifi, Asia Milesi, Giulia Pesenti, Greta Pesenti, Matteo Pesenti, Enrico Pianetti, Aurora Piazzalunga, Melissa Piazzalunga, Daniele Ricco, Rebecca Rinaldi, Morgana Ronchetti, Federico Sandri. Docente: Giuliana Salvi Classe 4a (15 al.): Cesare Fosco Andreoni, Nilde Andreoni, Anna Barcella, Sofia Ber- lendis, Leonardo Cortinovis, Chrifi Aymane El Alaoui, Andrea Gavazzi, Eyasu Ettore Dawitt Hagos, Lorenzo Manenti, Leonardo Pasquini, Daniele Persico, Davide Pesen- ti, Elisa Pesenti, Morgan Pesenti, Andrea Tiraboschi. Docente Nicoletta Locatelli Classe 5a (11 al.): Asia Ambrosioni, Alessandro Astori, Matteo Ghisalberti, Demis Gritti, Yasmine Khraifi, Alessandro Magoni, Giorgia Pesenti Dentella, Simone Rinal- di, Giorgia Ripamonti, Gabriele Paolo Semeria, Alice Trabucchi. Docente: Cristina Beltrami

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Classe 4a (14 al.), Plesso “Clelia Pizzigoni” Piazza Brembana (BG) Asia Arioli, Massimiliano Begnis, Anna Bekcic, Daniel Carletti, Diego Castelletti, Mattia Donati, Leonardo Luciano, David Milesi, Elisabetta Milesi, Luca Mostacchi, Eva Rossi, Paolo Ruffinoni, Luca Vezzoli, Davide Zonca. Docente: Maria Erica Begnis Classe 4a (13 al.), Plesso di Costa Serina, I.C. Serina (BG) Tommaso Berlendis, Sebastian Camacho Estrada, Angela Cortinovis, Francesco Cor- tinovis, Mohamed Aly Coulibaly, Cristian Ferrari, Alessandro Grigis, Marco Manzo- ni, Angelo Pacifico Persico, Matteo Rassu, Sofia Reitano, Francesca Rondi, Younes Saqi. Docente: Miriam Cattaneo Classe 5aB (22 al.), Scuola Primaria “Locatelli”, I.C. “E. Donadoni”, Bergamo Francesco Grasselli, Francesco Maestroni, Emma Benaglia, Giorgia Fustinoni, Sofia Belelli, Giulia Dolce, Margherita Nicoli, Andrea Bruno, Marcelllo Mannucci, Gabrie- le Marotto, Nico Guo, Rayan El Abdali, Umberto Valentino, Alberto Canonico, Bian- ca Vitali, Anita Valoti, Erica Pascua, Anna Argenti, Enrico Acerbis, Filippo Bonacina, Alex Perez, Sara Trapletti. Docente: Massimiliano Testa Classe 5aA (22 al.), I.C. “Aldo Moro”, scuola Primaria “Buonarroti”, Seriate (BG) Rida Ait Lhoussaine, Elisa Ardigò, Riccardo Armani, Gaya Tahis Arrigo, Camilla As- solari, Tumpa Bapari, Fabio Boschini, Gaia Camelia, Gaia Comune, Zeinabou Samira Coulibaly, Aurora Ferrari, Andrea Foiadelli, Federico Forcella, Giulio Gabbiadini, Adam Guedira, Wendi Halili, Martina Mujaj, Pietro Oberti, Marta Rondi, Adele Si- gnorelli, Chanpreet Singh, Klea Zekaj. Docente: Valeria Bazzerla Classi 1aA 1aB sec. 1° g., I.C. “Rosmini” di Rovellasca, Plesso di Rovello Porro (CO) Classe 1aA (19 al.): Matteo Amos, Mario Brasile, Francesco Caimi, Sabrina Cappato, Rida Chorfi, Andrea Sebastiano Dell’Arte, Lorenzo Fortunato, Matteo Dennis Meda- ru, Alioune Ndao, Roberta Nunin, Alessandro Maria Risolo, Rebecca Rusu, Mattia Fode Sagna, Iris Schirinzi, Giulia Tarasco, Simone Benedetto Vassallo, Benedetta Vil- la, Tommaso Vittorio, Giada Zulli. Docente: Luisa Fiarè Classe 1aB (7 al.): Letizia Baldanchini, Consuelo Caironi, Riccardo Castelli, Elisa Fusco, Maria Pagani, Massimiliano Telfi Puppi, Francesco Tomaselli. Docente: Silvia Santini.

Premio speciale per la qualità del lavoro svolto alla classe 1aA, scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto “Rosmini” di Rovellasca, plesso di Rovello Porro.

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Raggi 2019 Come nelle ultime edizioni proponiamo una poesia collettiva composta da versi scelti da Giusi Quarenghi dalle poesie dei ragazzi. Anche le poesie non premiate contene- vano frammenti luminosi, come dei “raggi” di luce poetica, che combinati insieme hanno dato vita ad una composizione originale e ispirata.

Io e la solitudine ci facciamo compagnia. È come se cercavo di prendere un raggio di luce ma alla fine arriva lui, da me! La solitudine è la mia debolezza. Vedo altri esseri soli. Come armate di mille spilli affilati, hanno il cuore afflitto. Sentirsi soli è come avere un vuoto dentro, un buco nero pieno di silenzio Solitario come un angelo che non ha più nessuno da proteggere. Pazienza che avvolge la stanza. Guardo dalla finestra della stanza il vento che raccoglie le foglie, mi sento in pace. La solitudine soffia sul sole, piange sotto i ponti, travolge i gatti sta ferma nelle stanze, salta sulle porte e le chiude. Nei parchi c’è pura solitudine come un albero nel sole giallo. La solitudine, quando la sento mi aiuta a trovare le parole chiuse in una piccola scatola e a riflettere. Della solitudine non si può fare a meno ma se si esagera ti porta allo stremo

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La solitudine ti colpisce il cuore e non hai più niente dentro. Nella solitudine ascolto il mio cuore. Vecchi Il mondo non li vuole al parco su una panchina testa tra le mani, sguardo basso hanno accanto borse della spesa frugano nelle tasche non vedono nulla di ciò che hanno davanti ma si ricordano tutto ciò che sta dietro Piccolo felino sono qui con te, ma tu vuoi stare solo con la morte. Io ti lascio andare. La pioggia cadeva Ero in cantina al buio ma mi sentivo come se ne fossi bagnata Una rosa silenziosa canta Solitudine: parola che fa bene e fa male Solitudine, dentro pensieri rotondi Sono solo, come un frutto non raccolto Solitudine, triste guerra, viaggio fantastico Ai bambini, che si sentono piccoli e soli, ma sognano in GRANDE. Ai bambini che vivono la solitudine ogni giorno La solitudine... azzurra come il cielo, nera come il buio

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C’è un bambino tutto impaurito, che gioca da solo con il suo dito. Sembra di essere chiusi dentro a un buco nero. Io quando sono solo, sono uno scarpino spaiato C’è una rana persa, è triste e silenziosa, ha paura. Ha paura quando dorme, nel buio, da sola. La solitudine c’è quando quando non senti il rumore dei bambini giocare È un bambino senza amici, ha il volto di un uomo morto in guerra Solitudine con te non riesco a giocare perché mi obblighi a pensare. C’è un vecchio che beve da una bottiglia C’è un albero che sbadiglia. La solitudine... è come essere una penna che non scrive più. Essere solo è come essere un sole che balla in cielo che si riscalda con i suoi raggi Sono un bambino solo in un prato È bello. Sono solo con i fiori colorati. L’erba è calda, mi coccola tutto il giorno Solo come un drago senza amici. La solitudine È come essere soli a dire parole sconosciute. Quando mi sento sola vorrei che qualcuno mi regalasse una viola. A volte basta poco per sentirsi meno soli un gatto grigio e bianco che ti sta accanto. La solitudine è un pupazzo di neve che ti ghiaccia dentro. Sola come un muro che non può parlare. Passeggio in un bosco in piena notte così nessuno vede le mie lacrime storte.

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Come una bottiglia in mezzo al mare che non viene ritrovata. La solitudine come una trottola che ti prende e ti sballottola La solitudine È come l’acqua che diventa neve. La solitudine ci aiuta a ricordare le persone a riflettere sulle cose belle e non belle La luna mi ascolta anche quando la mia anima è capovolta La camera sola è pesante come panni bagnati che non saranno mai asciugati La mia solitudine è quando son sola con il mio cane e mi si addormenta sulle gambe. La solitudine È il mare che non sa nuotare. Mi sembra di morire e poi rinascere... Questa per me è la solitudine. Con la muta lussuria di un fiore Vivo la mia solitudine. Quando sono solo sento un vuoto dentro Come una nevicata che non finisce mai. La solitudine è ... la vita che ricomincia. La solitudine è un’arma molto potente che esalta la mente Nella solitudine capisco cosa è giusto fare cosa tenere e cosa lasciare. Fragile inseguo le farfalle la solitudine mi pugnala alle spalle La solitudine è una guerra interiore che ti chiede di ritornare a casa. La solitudine è come un libro senza parole che le cerca all’infinito. Serve lavoro per sostenere la solitudine, perché ci segue di giorno e di notte, alla luce e al buio.

319 ISBN 9788899219833 ISSN 2385-2151

Centro Storico Culturale Valle Brembana “Felice Riceputi” Quaderni Brembani 18 CORPONOVE BERGAMO NOVEMBRE 2019 www.corponoveeditrice.it [email protected]