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LA REGIONE DEL VENETO PER IL CINEMA DI QUALITÀ LE GIORNATE DELLA MOSTRA 6° EDIZIONE 2010 ORIZZONTI e RETROSPETTIVA a Belluno, Padova, Rovigo, Verona, Vicenza e Vittorio Veneto (Tv)

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Iniziativa realizzata dalla FICE Tre Venezie con il contributo della Regione del Veneto, in collaborazione con Fondazione La Biennale di Venezia, Cineteca Nazionale, AGIS e FICE Tre Venezie, Centro Padovano della Comunicazione Sociale

Redazione: Giulia Lavarone, Francesco Lecce, Monica Molena, Christian Mose- le, Filippo Nalon, Davide Rampin, Marco Sartore Si ringraziano per la collaborazione: Alessandra Canella, Luigi Cuciniello, Sil- via Menegazzi, Daniela Persi. Presentazioni dei film a cura di:Denis Brotto, Erika Fasan, Alessandro Faccio- li, Giulia Lavarone, Francesco Netto, Manlio Piva.

Fonti principali: Cataloghi di “Orizzonti” e “Retrospettiva – La situazione co- mica” pubblicati in occasione della 67ª Mostra Internazionale d’Arte Cinema- tografica di Venezia Stampa: Nuova Grafotecnica – Casalserugo PD

Delegazione FICE Tre Venezie Piazza Insurrezione, 10 35139 Padova tel. 049 8750851 fax 049 8751440 e-mail: [email protected] sito web: www.fice.it Presidente: Filippo Nalon Segreteria: Monica Molena, Marco Sartore

L’MPX-Multisala Pio X aderisce al circuito Europa Cinemas

La Multisala PortoAstra, la Multisala Roma, il Cinema Italia, la Multisala Ci- nergia, la Multisala Verdi, il Cinema Pindemonte, il Cinema Odeon e l’MPX- Multisala Pio X aderiscono alla FICE

Per le degustazioni di vino si ringrazia:

Azienda Agricola Ca’ Lustra-Zanovello Faedo di Cinto Euganeo (PD) www.calustra.it [email protected]

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 2 LA REGIONE DEL VENETO PER IL CINEMA DI QUALITÀ La programmazione di una selezione di nove film presentati nelle sezioni Orizzonti e Retrospettiva alla 67. Mostra Inter- nazionale d’Arte Cinematografica di Venezia arricchisce di un nuovo capitolo il progetto regionale Il Cinema Visibile, la Regione del Veneto per il Cinema di Qualità. La Regione del Veneto, grazie alla collaborazione con la Fondazione La Biennale di Venezia e con la FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) delle Tre Venezie, offre due programmi di proiezioni di film che esprimono conOrizzonti, le forme più innovative del linguaggio cinematografico contemporaneo e con Retrospettiva, l’esperienza di alcuni tra i più impor- tanti maestri del cinema italiano. La presente iniziativa si colloca cronologicamente dopo le già collaudate rassegne di decentramento dei film della Setti- mana della Critica e dei Martedì al Cinema a due euro, iniziative con cui la Regione da anni propone una diversificata offerta di opere cinematografiche e promuove le sale cinematografiche come luoghi di cultura. Il positivo riscontro di pubblico e l’attenzione riservata dai mezzi di comunicazione, confermano la validità dell’impegno della Giunta Regionale per avvicinare un sempre maggior numero di persone al cinema d’autore e perseguire efficace- mente l’obiettivo di offrire una programmazione di alto livello in grado di rispondere, anche in ambito cinematografico, alla domanda di cultura da parte del territorio.

On. Marino Zorzato Vice Presidente - Assessore alla Cultura Regione del Veneto FICE E REGIONE DEL VENETO PER IL CINEMA DI QUALITÀ È motivo di grande soddisfazione per la FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai, libera associazione di esercenti cine- matografici impegnati nella promozione del cinema di qualità attraverso una rete di circa 800 sale) poter consolidare e ampliare con questa nuova iniziativa la collaborazione pluriennale con la Regione del Veneto nel progetto LA REGIONE DEL VENETO PER IL CINEMA DI QUALITA’. Il decentramento dei film presentati alla Mostra del Cinema di Venezia, che ha il merito di allargare la visibilità dei film ad un pubblico non solo festivaliero, trova grazie alla preziosa collaborazione con la Biennale di Venezia nuove possibilità di realizzarsi, toccando ancora una volta capillarmente tutto il territorio regionale. Ecco quindi RETROSPETTIVA e ORIZZONTI, come a dire il cinema del passato (per capire meglio il cinema del presente) e le sperimentazioni che aprono lo sguardo sul cinema del futuro. Nuove occasioni imperdibili per il pubblico d’essai veneto, all’insegna del grande cinema.

Filippo Nalon Presidente Fice Tre Venezie

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Sinossi Ok-hui-ui yeonghwa è composto da quattro episodi: A Day Under a Spell, King of Kisses, After the Heavy Snow e Oki’s Movie. In ciascuno appaiono gli stessi tre protagonisti, con ruoli diversi ma sovrapponibili in ognuno. L’ultimo, Oki’s Movie, è la storia di Oki, una studentessa di cinema che ha girato un film su due uomini con cui è uscita, uno giovane, l’altro molto più anziano. A un anno di distanza si è recata in gita sul monte Acha prima con l’uno e poi con l’altro. Nel suo film, ha realizzato una ricostruzione cinematografica delle due diverse esperienze, raffrontandole luogo per luogo: il parcheggio, l’ingresso, un piccolo padiglione, i gabinetti pubblici, il ponte di legno e l’ascesa verso la montagna. Vediamo nei particolari le analogie e le differenze tra le due esperienze. Attraverso questa composizione ci rendiamo conto di stare osservando un quadro d’insieme del rapporto di Oki con i due uomini.

Biografia Hong Sangsoo ha esordito in modo sensazionale con il lungometraggio Dwaejiga umure bbajin nal, nel 1996. Da allora, nei vari film che ha scritto e diretto successivamente, Hong si è sempre divertito a descrivere i suoi personaggi impiegando architetture complesse e rigorosamente ordinate dietro una superficie di apparente casualità generata da circostanze accidentali. Rinomato per il suo inconfondibile linguaggio cinematografico e per l’estetica innovativa, Hong Sangsoo è considerato uno degli autori più affermati del cinema coreano contemporaneo.

Filmografia Dwaejiga umure bbajin nal (The Day a Pig Fell Into the Well); 1998 Gangwon-do-ui him (The Power of Kangwon Province); 2000 O! Sujeong (Virgin Stripped Bare by Her Bachelors); 2002 Saenghwal-ui balgyeon (Turning Gate); 2004 Yeojaneun namja-ui miraeda (Woman is the Future of Man); 2005 Geukjangjeon (Tale of Cinema); 2006 Haebyeon-ui yeoin (Woman on the Beach); 2008 Bam-gwa nat (Night and Day); 2009 Jal aljido mothamyeonseo (Like You Know It All); Lost in the Mountains episodio di Visitors; 2010 Hahaha

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Sceneggiatura: José Luis Guerin. Fotografia: José Luis Guerin. Montaggio: José Tito Martínez. Musica: Gorka Benítez. Suono: Marisol Solivellas. Produzione: Adrián Guerra, José Tito Martínez (Versus Entertainment), Faura Miguel Ángel (Roxbury Pictures) Spagna - 2010 - 35mm; b/n - 133’

Sinossi Durante la promozione di un suo film in diversi festival del mondo, un regista vaga con una piccola cinepresa alla ricerca di un motivo o di un personaggio per la sua prossima opera. Sotto forma di un diario di viaggio, Guest presenta le riprese del regista. Nell’intreccio apparentemente casuale di ognuna di queste note di viaggio pulsa un film: la situazione, il conflitto, il personaggio che lo potrebbero generare. “Ciò che si osserva” si manifesta come il primo, essenziale e infinito stadio del cinema.

Commento del regista Da qualche parte c’era il desiderio di unire il cinema e il viaggio. Nell’anno trascorso fra il settembre 2007 e il settembre 2008 avevo sfidato me stesso accettando, senza esclusioni, tutti gli appuntamenti ai concorsi e ai festival cui ero stato invitato. Non importava la mia simpatia per la meta designata o la rilevanza della convocazione: sarei andato a tutte, e avrei tentato di vedere in ogni luogo qualcosa, lasciando una traccia di quel fugace passaggio come in un disegno veloce tracciato con un unico tratto. Giungevo in una città sconosciuta e cominciavo a vagabondare con la cinepresa in mano senz’altra meta o idea che quella di una predisposizione aperta all’incontro, alla rivelazione latente nel caso. Durante quell’anno, punteggiato di stanze d’albergo, mi accadeva spesso di trovare al risveglio, sul comodino, un accredito su cui campeggiava la parola “Guest” vicino alla fototessera che mi identificava. Pensai che, finché fosse durato il film-viaggio, era quello il mio stato, la mia posizione, il mio patto con il mondo.

Biografia Durante l’adolescenza, periodo in cui si forma da autodidatta in base all’esperienza di spettatore, José Luis Guerin gira numerosi cortometraggi in Super 8. Los motivos de Berta, il suo primo lungometraggio, girato a soli ventidue anni, è in concorso nella sezione ufficiale al Festival di Berlino e ottiene ampi riconoscimenti nel suo paese di origine. Il suo secondo film, Innisfree, visita al luogo dove fu girato il film The Quiet Man di John Ford, presenta una riflessione sul rapporto fra cinema e realtà che non abbandonerà più la sua opera. Il film, inserito nella sezione Un Certain Regard, ottiene grande consenso al Festival di Cannes. Tren de sombras, un’opera-saggio, che affronta con sfumature poetiche l’origine del cinema e costituisce un omaggio al cinema nell’anno del centenario, diventa un film di culto in Spagna dopo il passaggio al Festival di Cannes. La pellicola successiva, En construcción, ottiene, tra i molti riconoscimenti, il Premio Nacional de Cinematografía e il Premio FIPRESCI al Festival di San Sebastián. Nel 2007, il trittico formato dai film Unas fotos en la ciudad de Sylvia, En la ciudad de Sylvia e dall’installazione di fotosequenze Las mujeres que no conocemos ha grande eco in diversi eventi e festival, come la Mostra del Cinema e l’Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia ed è l’origine dell’ultimo film, Guest.

Filmografia 1985 Los motivos de Berta: Fantasía de Pubertad; 1990 Innisfree; City Life coregia; 1997 Tren de sombras; 2001 En construcción; 2007 Unas fotos en la ciudad de Sylvia doc.; En la ciudad deSylvia.

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Sinossi Il film inizia in un giorno di un anno qualsiasi agli albori del terzo millennio. ‘Ntoni Malavoglia assiste a uno sbarcodi clandestini. Sulla nave c’è Alef, che approfittando della confusione riesce a scappare. ‘Ntoni l’aiuta; gli trova un lavoro nelle serre e una casa nel vicolo dove abita con la sua famiglia. I Malavoglia sono pescatori. Possiedono una barca, la Provvidenza e una casa, che tutti chiamano “La casa del Nespolo”. La famiglia è composta dal nonno Padron ‘Ntoni, da Bastianazzo, dalla moglie Maruzza e dai figli ‘Ntoni, Mena, Alessi e Lia. ‘Ntoni ha vent’anni e gli altri sono tutti più piccoli. Sono ragazzi poveri, come ce ne sono tanti in Sicilia, che a malapena hanno finito le scuole dell’obbligo. Una notte la Provvidenza fa naufragio e Bastianazzo muore. La famiglia inizia così a disgregarsi: Maruzza impazzisce, ‘Ntoni frequenta il bar di Uzzy e insieme scrivono canzoni demenziali, Mena s’innamora di Alfio e Lia vede di nascosto Michele, che sembra un poco di buono, ma in realtà è un poliziotto. Padron ’Ntoni cerca di tenere in piedi la famiglia, ma la barca fa di nuovo naufragio e i debiti si mangiano anche la casa del Nespolo. Alla fine sarà ‘Ntoni a risollevare le sorti della famiglia componendo una canzone con i proverbi del nonno. Con questa canzone vince un importante premio e con il denaro ricavato ricompra la casa del Nespolo, fa riaggiustare la Provvidenza e torna a fare il pescatore col fratello Alessi e con Alfio, che nel frattempo si è sposato con Mena.

Commento del regista Fare un film partendo da uno dei romanzi più importanti della letteratura europea, dal quale Visconti ha tratto uno dei capolavori della storia del cinema, è una sfida che fa tremare i polsi. Con umiltà, quindi, con profonda umiltà, mi sono accostato a questo film, per raccontare il nostro tempo; questo “inverno del nostro scontento”, dei ragazzi del Sud (ma anche di quelli del Nord) persi in questa immensa periferia urbana che è diventata la nostra esistenza, in questo fluido divenire, in questo mare che ci alletta, ci illude, ci rapina di ogni cosa, e, quando vuole, ci restituisce, sotto forma di relitti, i nostri sogni persi nei meandri della corruzione e seppelliti nel punto più oscuro della nostra coscienza.

Biografia Pasquale Scimeca nasce ad Aliminusa, in Sicilia, nel 1956. Dopo gli studi superiori si trasferisce a Firenze dove si laurea in Lettere. Per alcuni anni insegna Letteratura fino al 1989, quando realizza il suo primo film La donzelletta. Nel 1992 dirige Un sogno perso e nel 1993 Il giorno di San Sebastiano. Negli anni seguenti realizza diversi documentari: Nella tana del lupo e Sem Terra. Nel 1996 dirige Briganti di Zabut. Nel 2000 Placido Rizzotto. Nel 2003 ultima Gli indesiderabili e nel 2005 La Passione di Giosuè l’ebreo. Nel 2007 Rosso Malpelo. Nel 2008 gira il film Il Cavaliere Sole. Su Scimeca sono state scritte numerose tesi di laurea discusse nelle più prestigiose università italiane. Con i suoi film ha partecipato ai più importanti Festival Internazionali di cinema: Toronto, Venezia, Locarno ecc., vincendo numerosi premi.

Filmografia essenziale 1989 La donzelletta; 1992 Un sogno perso; 1994 Il giorno di San Sebastiano; Nella tana del lupo doc.; 1997 I briganti di Zabut; 2000 Placido Rizzotto; 2002 Sem Terra coregia di Roberto Torelli doc.; 2003 Gli indesiderabili; 2005 La Passione di Giosuè l’Ebreo; 2007 Rosso Malpelo; 2008 Il Cavaliere Sole doc. • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 7 � Imputato alzatevi! di Mario Mattoli Dal romanzo “Bel Ami”di Anacleto Arancini. Sceneggiatura: Vittorio Metz, Mario Mattoli. Con la collaborazione non accreditata di: Giovanni Guareschi, Marcello Marchesi Vincenzo Rovi Vito De Bellis, Benedetto Brancacci, Ugo Chiarelli jr., Carlo Canzoni, Massimo Simili, (Stefano Vanzina). Fotografia: Arturo Galea. Montaggio: Fernando Tropea. Scenografia: Piero Filippine. a: Vittorio Mascheroni, Giari (Luigi Spaggiari). Suono: Vittorio Trentino. Interpreti: , Leila Guarni, Ernesto Almirante, Greta Gonda, Enzo Biliotti, Carlo Rizzo Produzione: Alfa Film, Distribuzione italiana, C.I.N.F. – Consorzio Italiano, Noleggiatori Film Italia - 1939 - 35mm; b/n - 80’

Sinossi “Un eccentrico infermiere, innamorato d’una sua compagna di lavoro, per solleticarne l’interesse si spaccia per donnaiolo. Sorpreso presso il cadavere di una donna assassinata e accusato d’omicidio, al processo è assolto a furor di popolo. Rievoca in uno spettacolo di rivista la sua avventura, ma il vero colpevole si fa alla ribalta per rivendicare, con la responsabilità del crimine, la popolarità che a lui è dovuta”. (Francesco Savio)

Commento “La comicità in Italia si faceva in teatro. In Italia non esisteva proprio la stesura del film comico. C’era la corsetta alla Ridolini, qualche torta in faccia, ma niente di più. Un bel giorno io feci una pensata e misi assieme Simili, Guareschi, Maccari, Manzoni, insomma un bel gruppetto di umoristi già noti e meno, inclusi anche Steno, Metz e Marchesi, e dissi loro perché non mi facevano una stesura di film comico, con tanto di gag appositamente e intelligentemente studiate. E così venne fuori Imputato alzatevi, che ebbe esiti sensazionali”.(Mario Mattoli)

Biografia Nato nel 1898 e morto nel 1980, dopo una breve esperienza come avvocato, lavora nel teatro inizialmente come segretario nella società Suvini-Zerboni, quindi come organizzatore di varie compagnie, tra cui la famosa Spettacoli Za-Bum. Esordisce nella regia sostituendo Carlo Ludovico Bragaglia, in un primo tempo chiamato a dirigere Tempo massimo. Da quel momento la sua attività registica non ha soste.

Filmografia � 1934 Tempo massimo; 1940 Il pirata sono io!; 1941 Ore 9: lezione di chimica; 1943 L’ultima carrozzella; 1948 Assunta Spina; Il fiacre n. 13; Fifa e arena; 1949 I pompieri di Viggiù; 1954 Miseria e nobiltà; 1960 Signori si nasce; Totò, Fabrizi e i giovani d’oggi. �

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Sinossi “Un ladro truffa un americano che lo riconosce durante una distribuzione di pacchi-dono. Inseguito da un grasso carabiniere sfugge alla cattura, ma da quel giorno il tutore della legge non gli dà tregua poiché rischia di essere radiato dall’Arma se entro tre mesi non riuscirà ad arrestarlo”. (Roberto Chiti – Roberto Poppi)

Commento “La commedia degli anni cinquanta era un’evoluzione della farsa, quella che io e Steno facevamo anche con Totò, che si è gradatamente tramutata in commedia di costume”. (Mario Monicelli)

Biografie � Steno (Stefano Vanzina) � Nato nel 1915, mentre è studente universitario di Giurisprudenza si iscrive al Centro Sperimentale di Cinematografia e collabora al giornale umoristico “Marc’Aurelio”. Laureatosi, lavora prima come sceneggiatore, poi come regista con Mario Monicelli. Proseguirà da solo una carriera di successo specializzandosi nel genere comico. Muore nel 1988.

Mario Monicelli Nato nel 1915, dopo la laurea in Storia e Filosofia si avvicina al cinema prima come critico e poi come cineamatore. Dopo il mediometraggio I ragazzi della via Paal, presentato e premiato alla Mostra di Venezia, prima di esordire con Steno alla regia, è aiuto regista e sceneggiatore. Autore in proprio, firma molte opere che restano tappe fondamentali per la cinematografia italiana.

Filmografia essenziale 1949 Al diavolo la celebrità; Totò cerca casa; 1950 Vita da cani; È arrivato il cavaliere; 1952 Totò e i Re di Roma; Totò e le donne; 1953 Le infedeli.

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Aldo Fabrizi Roma, 1 novembre 1905 - 2 aprile 1990 Già vetturino, pescivendolo, aiuto barbiere, postino, tipografo, fruttivendolo, facchino abusivo, garzone di macellaio nella vita. E cameriere, carrettiere, autista, pugilatore, sciatore, portiere, sarto, fotografo, bagnino, maschera del cinema, cac- ciatore, borsaneraro sulle scene. Comunque e sempre Aldo Fabrizi è stato soprattutto romano. Uguale al suo pubblico, uno di loro. “Se credono che so’ un attore…”. In scena porta “li mestieri” che ha fatto o che ha visto da vicino nella vita. “Esprimeva, comunicando in maniera sufficientemente esatta”, ha scritto Federico Fellini, suo sceneggiatore prima a teatro poi nei primi film, “quella che era l’anima del romano, proprio del romano dell’Impero: violento, cinico, sentimentale”. Il suo pubblico si riconosce, ride di se stesso. È l’umanità che abbiamo filtrato attraverso il neorealismo, la commedia anni cinquanta, il cinema di Fellini, magari anche quello di Carlo Verdone. Fabrizi è con Sordi e la Magnani il “grande faccione rossastro” in cui Fellini identifica Roma. Come dimostrano i suoi grandi film pre-neorealisti degli anni quaranta, Avanti c’è posto, Campo de’ Fiori, L’ultima carrozzella, prima di incarnare Don Morosini per Rossellini in Roma città aperta. Nel dopo- guerra, con Vivere in pace di Zampa mostra la faccia umana dell’Italia al mondo, ma assieme a Totò in Guardie e ladri di Steno ci porta dritti all’origine della Commedia all’Italiana. Ripete il duetto con Totò ne I tartassati. Non sempre i suoi film successivi sono all’altezza del personaggio. Ma ci lascia sempre grandi momenti; per tutti: C’eravamo tanto amati di Scola.

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Sinossi Il ragioniere Paolo Anselmi è uno scapolo impenitente. Conosce una giovane hostess, ma quando il rapporto tra i due comincia a diventare serio, lui le fa capire che non vuole impegni. La solitudine però lo attanaglia e un bel giorno conosce la signorina Carla...

Commento “Bisognava fare un film per lui [Alberto Sordi], per il suo personaggio: Il seduttore, Il marito, Lo scapolo erano costruiti ad hoc. C’erano lunghe riunioni di sceneggiatura, per esempio per pensare Lo scapolo, per definire il personaggio, perché ad Antonio [Pietrangeli] era stato chiesto proprio un film per Sordi. E una volta centrato il personaggio, centrato il problema, il resto erano corollari”. (Ettore Scola)

Biografia Nato nel 1919, laureato in Medicina, si avvicina al cinema prima come critico cinematografico, poi come assistente di Chiarini e Visconti. È sceneggiatore per numerosi film, prima di esordire come regista nel 1953. Autore di autentici capolavori sulla figura femminile, muore neppure cinquantenne, a causa di un incidente mentre sta girando a Gaeta Come, quando, perché. Il film verrà terminato da Valerio Zurlini. �

Filmografia essenziale � 1953 Il sole negli occhi; 1957 Souvenir d’Italie; 1958 Nata di marzo; 1960 Adua e le compagne; 1961 Fantasmi a Roma; 1963 La parmigiana; La visita; 1964 Il magnifico cornuto;1965 Io la conoscevo bene. �

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 12 Alberto Sordi Roma, 15 giugno 1920 - 25 febbraio 2003

“Ve lo meritate Alberto Sordi!” urlava Michele Apicella, cioè Nanni Moretti. Forse è vero, ma senza Alberto Sordi il cinema italiano non sarebbe quello che è e, soprattutto, quello che è stato. Sordi domina la scena del cinema italiano ininterrotta- mente dal dopoguerra agli anni ottanta. Travolge nel cuore dei romani perfino Aldo Fabrizi, che non può competere con il Sordi moderno della Commedia all’Italiana. Ovviamente ha fatto di tutto, sulle scene e fuori, rivista, radio (dove inventa i personaggi di Mario Pio, il conte Claro, il signor Coso), doppia Oliver Hardy, Robert Mitchum, perfino Marcello Mastroianni. Nel cinema inizia da comparsa e con una serie di ruoli minori prima di farsi notare in Sotto il sole di Roma, Mamma mia che impressione!, Totò e i re di Roma. Supera il neorealismo grazie a Federico Fellini, che lo ridisegna nei primi anni cinquanta in due capolavori, Lo sceicco bianco e I vitelloni, e grazie a Steno, col quale gira Un giorno in pretura e Un americano a Roma, cioè nascita e celebrazione di Nando Mericoni, il suo personaggio più popolare, il ragazzo che sogna l’America in un’Italia sempre più lontana dalla guerra. Lavora con tutti i maestri della Commedia: con Luigi Zampa ne L’arte di arran- giarsi, Ladro lui, ladra lei, Il vigile e Il medico della mutua, con Mario Monicelli in Un eroe del nostro tempo, con Dino Risi ne Il segno di Venere, Venezia, la luna e tu, Una vita difficile, con in Tutti a casa, Lo scopone scientifico, con Alberto Lattuada in Mafioso, con Steno in Piccola posta. Ma è grande anche nei film meno nobili di Mario Costa (Arrivano i dollari), Giorgio Bianchi (Il moralista, Brevi amori a Palma di Maiorca), (Vacanze d’inverno, all’origine dei cinepanettoni).

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 13 � Il mantenuto di Ristampa a cura di: Cineteca Nazionale. Per gentile concessione di: Movietime. Sceneggiatura: Giulio Scarnicci, Renzo Tarabusi. In collaborazione con Luciano Salce, Franco Castellano, Pipolo (Giuseppe Moccia), Ugo Tognazzi. Fotografia: Marco Scarpelli. Montaggio: Franco Fraticelli. Scenografia: Giancarlo Bartolini Salimbeni. Costumi: Giuliano Papi. Musica: Armando Trovatoli. Suono: Fernando Pescetelli, Raffaele Nardelli. Interpreti: Ugo Tognazzi, , Mario Carotenuto, Marisa Merlini, Margaret Robsham, Pinuccia Nava. Produzione: Cinerad - Cinematografica Radici, MEC – Cinematografica. Distribuzione italiana: Mec. � Italia - 1961 - 35mm; b/n - 98’ �

Sinossi Daniela è una provinciale che ogni sera va in città a prostituirsi; ma a differenza delle sue colleghe, non ha un protettore. Una notte, per necessità, decide di inventarsene uno, scegliendo un signore che sta portando a passeggio il cane. Convinto d’aver fatto una conquista, viene invece coinvolto in disavventure d’ogni genere.

Commento “Dovevo interpretare il personaggio di una prostituta e in qualche modo mi preoccupava, anche perché avevo cominciato da poco a lavorare nel mondo del cinema. Ugo mi fu molto vicino, perché capiva che il ruolo era difficile e mi metteva in agitazione. Riuscimmo a rendere quel personaggio senza volgarità, con una grazia tutta speciale. Anche oggi, del resto, se lo si guarda, Il mantenuto rimane un film molto fine, molto speciale, senza appesantimenti”. (Ilaria Occhini)

Biografia Nato nel 1922, Ugo Tognazzi è sicuramente più noto come attore eclettico, duttile, in ruoli spesso scomodi, recitati in registri che vanno dal comico al drammatico e al grottesco. Meno conosciuta è la sua attività registica con pochi film all’attivo all’insegna di uno humour nero molto vicino allo spirito dissacrante di Rafael Azcona e Marco Ferreri. Muore nel 1990. �

Filmografia essenziale � 1967 Il fischio al naso;1968 Sissignore; 1976 Cattivi pensieri; 1979 I viaggiatori della sera. �

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 14 Ugo Tognazzi Cremona, 23 marzo 1922 - Roma, 27 ottobre 1990 Inizia con la filodrammatica e l’avanspettacolo. Debutta nella rivista nel 1945 e si ritrova a fianco di Macario, Wanda Osiris e Carlo Dapporto. Nel 1951 ha il nome sui manifesti accanto alla soubrette Elena Giusti. Incontra nello stesso anno Raimondo Vianello, con cui farà una celebre e duratura coppia comica, e quelli che saranno i loro autori storici, Scarnicci & Tarabusi. Il varietà televisivo Un, due, tre (1955-59) è uno dei capolavori della Rai. Al cinema, dove aveva esordito nel 1950 con I cadetti di Guascogna al fianco di , e dove aveva fatto coppia con Vianello per la prima volta in Ridere, ridere, ridere, torna dopo il successo televisivo con una serie di prodotti di buon successo ma non di grande spessore (Le olimpiadi dei mariti, Il mio amico Jekyll, Un dollaro di fifa). Il salto verso la vera carriera cinematografica lo otterrà da solo con Il federale (1961) diretto da Luciano Salce e scritto da Castellano e Pipolo. Salce stravolge la comicità di Tognazzi e ne fa risaltare anche i lati tragici e umani. Il successo del film e di quelli successivi diretti dallo stesso Salce (La voglia matta), da Marco Ferreri (Una storia moderna, La donna scimmia, Marcia nuziale) e Dino Risi e Mario Monicelli, lo porteranno alla stessa altezza di Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Nino Manfredi. Tognazzi disegna perfettamente la figura dell’italiano del boom degli anni sessanta. In coppia con Gassman, sotto la regia di Dino Risi, gira alcuni capolavori della commedia all’italiana, I mostri, La marcia su Roma, In nome del popolo italiano. Fra i suoi tardi film brillano Primo amore di Risi e Romanzo popolare di Monicelli. Tognazzi fu anche regista e interprete di una serie di film dai risultati alterni ma sempre originali (Il mantenuto, Il fischio al naso).

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 15 � Il giovedì di Dino Risi Ristampa a cura di: Cineteca Nazionale. Per gentile concessione di: Movietime. Sceneggiatura: Franco Castellano, Pipolo (Giuseppe Moccia). Fotografia: Alfio Contini. Montaggio: Gisa Radicchi Levi. Scenografia:Alberto Boccianti. Costumi: Danda Ortona. Musica: Armando Trovatoli. Suono: Franco Gropponi. Interpreti: Walter Chiari, Michèle Mercier, Roberto Piccolini, Umberto D’Orsi, Alice ed Ellen Kessler, . Produzione: Centerfilm / D.D.L. Distribuzione italiana: Astoria. Italia - 1964 - 35mm; b/n - 100’

Sinossi “Dino Versino, separato dalla moglie, ogni giovedì incontra il figlioletto Robertino, col quale vive l’intera giornata nella speranza di ‘conquistarlo’ e mostrarsi importante ai suoi occhi. Ma le circostanze e la fondamentale lontananza dei due non fanno che acuire il loro distacco”. (Roberto Poppi - Mario Pecorari)

Commento “Voglio molto bene a Il giovedì, un filmetto che non ha avuto fortuna. Eppure Chiari era giusto, ma c’era qualcosa di strano tra Chiari e il cinematografo. È uno dei misteri del cinema: un attore che piace moltissimo a tre dimensioni e poi invece sullo schermo non passa. […] Ma il film era molto carino, dei ‘piccoli’ è quello che amo di più, una storia che sentivo molto, che ho pensato io, piena di piccole cose autobiografiche”. (Dino Risi)

Biografia Nato nel 1916, dopo la laurea in medicina si avvicina al cinema grazie ad Alberto Lattuada. Aiuto regista di Soldati, durante la guerra si rifugia in Svizzera. Tornato in Italia realizza alcuni cortometraggi ed esordisce nel lungometraggio nel 1951. Tra i creatori del neorealismo rosa prima e della commedia all’italiana poi, Risi è tra i pochi autori ad aver saputo raccontare l’Italia con sarcasmo, condito spesso da una risata amara. Muore nel 2008.

Filmografia essenziale � 1953 Viale della speranza; 1957 Poveri ma belli; 1959 Il vedovo; 1960 Il mattatore; 1961 Una vita difficile; 1962 Il sorpasso; 1963 I mostri; 1970 La moglie del prete; 1971 In nome del popolo italiano; 1980 Sono fotogenico. �

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 16 Walter Chiari � Verona 1924 - Milano 1991 Attore comico, brillante, drammatico, forse il più grande improvvisatore che si sia visto in tv e a teatro, Walter Chiari è stato una delle figure chiave del mondo dello spettacolo degli anni cinquanta. Al cinema è passato da (Bellis- sima) a Mario Mattoli (L’inafferabile 12), da (Falstaff) a (O.K. Nerone, È l’amor che mi rovina), da (Bonjour Tristesse) a Giorgio Bianchi (Io piaccio, Accadde al penitenziario). Se a teatro e in tv trova il partner ideale in Carlo Campanini (solo con lui si potevano “rifare” i De Rege o mettere in scena il celebre sketch del Sarchiapone), al cinema trova nel trio -Vittorio Metz-Marcello Marchesi la sua quadratura. Due sceneggiatori e un regista. Loro sono i suoi film comici più riusciti e popolari (Era lui… sì! sì!, Lo sai che i papaveri…, Noi due soli, Walter e i suoi cugini). Lavora bene anche con (I baccanali di Tiberio), Camillo Mastrocinque (I motorizzati), Steno (Copacabana Palace), anche se saranno Dino Risi con Il giovedì, con La rimpatriata e con Io, io, io… e gli altri a offrirgli i ruoli più drammatici e profondi. Eterno ragazzo, celebre per le sue storie d’amore, Chiari porta sulle scene il suo personaggio pubblico, ma quando viene travolto dallo scandalo sull’uso di cocaina che lo porterà in carcere nel 1970, il pubblico gli volgerà le spalle e diventerà un personaggio ingombrante se non tragico. Dopo una serie di film di non grande successo negli anni settanta, si mette a nudo in Romance (1986) di Massimo Mazzucco.

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Sinossi Bob è un divo della pubblicità, ma un giorno un cagnolino gli fa un bisognino sui calzoni. È l’inizio di una persecuzione da parte degli animali sul povero malcapitato. Gli esiti della vicenda saranno sempre più drammatici.

Commento “Lo scatenato è un film disgraziato, intanto perché fatto dal povero Indovina che poi morì, e poi Indovina – che era un bravo regista – era affetto da mania antonioniana, da scuola antonioniana. Questo, applicato a un film scatenatamente divertente e pazzo, con un bellissimo soggetto di Tonino Guerra, portò a un film troppo complicato che andò male. Ma l’idea era molto divertente ed era un film moderno, perché Indovina aveva queste qualità […]. Lui aumentò troppo la pazzia irrazionale del soggetto e il pubblico non lo accettò; forse il film venne anche un po’ troppo presto”. (Vittorio Gassman)

Biografia Nato nel 1932, Franco Indovina collabora a teatro con e Luchino Visconti. Al cinema inizia come aiuto di Michelangelo Antonioni. Il suo esordio è con l’episodio Latin Lover del film I tre volti. Muore appena quarantenne nel 1972 in un incidente aereo all’aeroporto di Punta Raisi, alle porte della sua Palermo. �

Filmografia essenziale � 1965 Latin Lover, episodio di: I tre volti; Ménage all’italiana; 1967 L’età della pietra, episodio de L’amore attraverso i secoli; 1970 Giuochi particolari; 1971 Tre nel mille. �

• • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • > 18 Vittorio Gassman Struppa, Genova, 1 settembre 1922 - Roma, 29 giugno 2000 Uno dei quattro colonnelli della Commedia all’Italiana. Già celebre giovane attore teatrale, dalla metà degli anni quaranta passa al cinema imponendosi come brillante interprete di film avventurosi (Il cavaliere misterioso di Riccardo Freda) e me- lodrammi del neorealismo (Riso amaro di Giuseppe De Santis). Hollywood cerca di imporlo nei primi anni cinquanta in una serie di film che non lasciarono il segno. Solo nel 1958 con I soliti ignoti di Mario Monicelli, dove interpreta Peppe er Pantera, capo di una banda di ladruncoli romani, si apre al pubblico come grande attore comico, capace di farci ridere in romano. L’anno dopo presenta in tv Il mattatore, un programma evento dove riesce a dimostrare la sua grande duttilità comica, mentre con La grande guerra, di nuovo diretto da Monicelli, da milanese, fa ridere e piangere il pubblico italiano assieme al vero romano Alberto Sordi. Negli anni successivi domina la Commedia all’Italiana, grazie a una serie di interpretazioni magistrali in film ormai storici come Il sorpasso e I mostri di Dino Risi, L’armata Brancaleone di Monicelli, Crimen di Mario Camerini, C’eravamo tanto amati di Ettore Scola. Al cinema, per oltre vent’anni, perfeziona i suoi ruoli comici, venandoli di umanità e tristezza, come in Profumo di donna di Risi, ma soprattutto di realtà. È proprio con Risi che negli anni mantiene il contatto più forte, sviluppando anche certi lati grotteschi e drammatici che gli erano propri (come in Anima persa o In nome del popolo italiano).

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- - di Hong Sangsoo di Hong Sangsoo

VICENZA VITTORIO VENETO (TV) Multisala ROMA Multisala VERDI 0444525350 - www.multisalaroma.it 0438551699 - www.cinemotion.in [email protected] MER 17/11

GIO 25/11 [email protected] Ore 21,00 GUEST di José Luis Guerin Ore 21,00 GUEST di José Luis Guerin

BELLUNO � Fice Tre Venezie - Tel. 0498750851 - Tel. Venezie Tre Fice [email protected] Cinema ITALIA VERONA � 0437943164 - www.cinemaitaliabelluno.it Cinema PINDEMONTE [email protected] 045913591 - www.cinemafiume.it GIO 18/11

Ore 21,00 MALAVOGLIA di Pasquale Scimeca LUN 29/11 [email protected] Ore 21,00 MALAVOGLIA di Pasquale Scimeca

RETROSPETTIVA Ingresso Gratuito VICENZA � BELLUNO � Cinema ODEON Cinema ITALIA 0444543492 - www.odeonline.it 0437943164 - www.cinemaitaliabelluno.it [email protected] [email protected] GIO 25/11 LUN 15/11 Ore 20,00 IMPUTATO, ALZATEVI! di Mario Mattoli Ore 20,00 IMPUTATO, ALZATEVI! di Mario Mattoli Ore 22,00 IL MANTENUTO di Ugo Tognazzi Ore 21,45 IL MANTENUTO di Ugo Tognazzi

VITTORIO VENETO (TV) ROVIGO � Multisala VERDI Multisala CINERGIA 0438551699 - www.cinemotion.in 0425471262 - www.cinergia.it [email protected] [email protected] GIO 18/11 Ore 20,00 LO SCAPOLO di Antonio Pietrangeli LUN 29/11 Ore 20,00 LO SCAPOLO di Antonio Pietrangeli Ore 21,45 IL GIOVEDI’ di Dino Risi Ore 21,45 IL GIOVEDI’ di Dino Risi

VERONA PADOVA Cinema PINDEMONTE Multisala PIO X – MPX* 045913591 - www.cinemafiume.it 0498774325 – www.multisalampx.it [email protected] [email protected] MER 1/12 LUN 22/11 Ore 20,00 LO SCATENATO di Franco Indovina Ore 20,00 LO SCATENATO di Franco Indovina Ore 22,00 GUARDIE E LADRI di Steno e Mario Monicelli Ore 22,00 GUARDIE E LADRI di Steno e Mario Monicelli

* La sala MPX aderisce al circuito Europa Cinemas

La Retrospettiva “La Situazione Comica” è a cura della Cineteca Nazionale I film saranno presentati da studiosi e docenti universitari di cinema Degustazioni di vini grazie a: Azienda Agricola Ca’ Lustra–Zanovello – Faedo di Cinto Euganeo (PD) I.P. • • • • • • • • • • • • • • • DELLE PROIEZIONI CALENDARIO • • • • • Tutte le info su: http://legiornatedellamostra.agistriveneto.it • • • • •