Gli Stadi Di Calcio in Italia: Un Patrimonio a Rischio?
Gli stadi di calcio in Italia: un patrimonio a rischio? MiBACT, Savio)Fondo - sabato 6 febbraio 2021 ore 9:00 - 18:15 | Zoom webinar Roma, Stadio Flaminio (ICCD L’articolo 55 bis del D.L. 76/2020, così detto ‘sblocca stadi’, ha proposto all’attenzione non solo di amministrazioni e organismi preposti alla tutela, ma anche di un più largo pubblico, l’interrogativo sul futuro degli attuali stadi di calcio in Italia. Il ruolo di landmark nel paesaggio urbano, la presenza di soluzioni avanzate e spesso emblematiche della cultura ingegneristica italiana, i significati e valori di comunità connessi a pratiche e comportamenti sociali condivisi: tutte queste condizioni consentono in molti casi di considerare le grandi attrezzature sportive parte integrante del patrimonio culturale, materiale e immateriale, del Ventesimo secolo. Oggi questo patrimonio è esposto a molteplici rischi: al deterioramento delle strutture, alla obsolescenza funzionale rispetto agli standard nazionali e internazionali di gioco, all’assenza di adeguati livelli di sicurezza come pure di servizi e attrezzature complementari, alla scomparsa o riduzione degli spazi-tampone per la crescita edilizia circostante. Fattori questi che rendono particolarmente delicata e complessa un’azione di conservazione integrata, in grado di contemperare la salvaguardia dei valori con le inevitabili esigenze di aggiornamento, evitando interventi di trasformazione radicale, che cancellino tracce significative della memoria collettiva, o addirittura di demolizione. Nella convinzione che il tema non possa essere limitato a singoli casi, sia pure eccellenti, né affrontato da visuali settoriali, inevitabilmente parziali, il Comitato scientifico sul Patrimonio del XX secolo di ICOMOS Italia, insieme al Gruppo di ricerca Paesaggi culturali contemporanei.
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