con il contributo di

19-23 LUGLIO PIAZZA SANTISSIMA ANNUNZIATA FIRENZE 2016 Capolavori, paesaggi, avventure, incontri e sapori. Preparatevi a un viaggio dentro le vostre aspirazioni. - prima edizione -

Durante il primo dei due concerti che Ludovico Einaudi ha tenuto in novembre al Teatro Verdi il suo manager Titti Santini ci raccontava degli ultimi anni passati con Einaudi in tour in tutto il mondo, facendoci anche vedere le foto di incantevoli piazze e giardini adattati a Teatro per grandi concerti estivi. Davanti a quegli allestimenti così curati ed eleganti la nostra reazione è stata, come capita sempre in questi casi, duplice: da una parte di depressione per la differenza tra il livello organizzativo italiano e quello di altri paesi, dall’altra di stimolo a migliorarci. Così, quando alla fine Santini ci ha chiesto se c’era un posto simile a Firenze per uno dei rari concerti di Einaudi dell’estate 2016 abbiamo risposto di sì e abbiamo proposto Piazza S.Annunziata. Da molti anni (il primo progetto è del ’94) pensavamo ad un allestimento teatrale di una delle più belle piazze fiorentine, sicuramente quella più “teatrale” per conformazione e dimensioni, e così, dopo il positivo sopralluogo del mattino seguente, abbiamo cominciato a dar forma a Musart. La coincidenza con l’apertura del nuovo affascinante Museo degli Innocenti e la disponibilità immediatamente trovata in tutte le attività culturali e museali della piazza hanno dato corpo al progetto. Sono arrivati poi la mostra di fotografie ed il concerto all’alba a completare l’offerta. L’idea fondante è che si possa passare una lunga serata in una delle piazze più suggestive che abbiamo, visitandone i Palazzi ed i Musei o una mostra avendo a disposizione cibo di qualità, per approfittare fino in fondo di un grande concerto e delle opportunità che può offrire Firenze in una bella sera d’estate. E ci auguriamo di trascorrerne molte in questa piazza nei prossimi anni…

Claudio Bertini Massimo Gramigni TRANSENNATURA ESTERNA PRONTO SOCCORSO Chiusura area concerto dalle ore 19 POSTI con numerazione BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI: DISPARI B RITIRO GOLD PACKAGE E ACQUISTI ONLINE WC SERVIZI WC Apertura dalle 11 a.m. nei giorni di spettacolo POSTI con numerazione PARI INGRESSO DISABILI

Giardino del Museo Archeologico

Finestra dell’Accoglienza Basilica della

Santissima Annunziata via gino capponi gino via via cesare battisti

Fontane Chiesa di del Tacca PALCO Santa Maria degli Innocenti

PLATEA Istituto degli Innocenti e Cortili Monumentali

WC WC

Mensa TRIBUNA TRIBUNA Salone della Caritas Brunelleschi Diocesana San Francesco Mostra PUNTI RISTORO WC Fotografica WC WC Chiesa di WC San Francesco Monumento B Verone Poverino Equestre al Granduca Ferdinando I 19MALIKA martedì AYANE ore 21.15 Naif En Plein Air Tour 2016

Continua inarrestabile lo straordinario successo live di MALIKA. Un anno da record per MALIKA AYANE, che dopo ben 31 sold- out nei teatri e una serie di date nei club, continua il suo il Naif Tour in versione en- plein-air. Un nuovo viaggio musicale che unirà le due anime di NAIF quella più acustica ispirata alle atmosfere delle sale da ballo anni sessanta, al varietà e ai ritmi tribali e caraibici insieme all’anima più randagia e urbana dai suoni elettrici e le influenze della club culture di Berlino e Londra. Ed è sempre di MALIKA la splendida versione di Volare che fa da colonna sonora al nuovo spot Alitalia, mentre in autunno l’attende il musical Evita, di cui sarà protagonista e che sarà in scena al Teatro Verdi dal 6 all’11 dicembre 2016. Intanto, ad accompagnarla sul palco del Musart Festival, sarà una straordinaria band composta da: Carlo Gaudiello (pianoforte), Marco Mariniello (basso), Leif Searcy MUESLI BIOLOGICO VIVI VERDE COOP IN ARMONIA CON LA TUA COLAZIONE.

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Una produzione LIVE NATION www.livenation.it Per saperne di più www.malikaayane.com MUSART A4 .pdf 29 12/07/16 14:38

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Impianto Mantignano, Firenze - Foto di Andrea Barghi 20BATTIATO mercoledì e ore 21.15 Ensemble Symphony Orchestra

FRANCO BATTIATO e ALICE tornano a luglio con alcuni appuntamenti dal vivo dopo la strepitosa accoglienza del tour che, tra febbraio e aprile di quest’anno, ha registrato il sold-out nelle 32 date complessive, compresi i due appuntamenti al Teatro Verdi di Firenze lo scorso febbraio. Un successo che si rinnova con una serie di serate speciali.Confermata anche la presenza sul palco dell’Ensemble Symphony Orchestra con Carlo Guaitoli alla direzione d’orchestra e pianoforte, Angelo Privitera alle tastiere e programmazioni, Osvaldo Di Dio alle chitarre, Antonello D’Urso alle chitarre e programmazioni, Andrea Torresani al basso, Giordano Colombo alla batteria e Pino “Pinaxa” Pischetola ingegnere del suono. Si tratta del primo tour in cui BATTIATO e ALICE dividono ufficialmente lo stesso palco. Un vero e proprio evento, che alterna le hit di entrambi: da Centro di gravità permanente a Bandiera bianca, da Il vento caldo dell’estate a Per Elisa, a momenti di grande dal 1979

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PRINZ B & F S.r.l. Via dei Platani - Loc. San Donnino - 50013 Campi Bisenzio (FI) Tel. 055 89422 - Fax 055 8942270 intensità attraverso brani come Povera Patria, La stagione dell’amore, Il sole nella pioggia, Nomadi. Un’esperienza musicale dove ogni artista interpreta individualmente il proprio repertorio, per incontrarsi poi in uno spazio comune dedicato ai duetti, nella prima fase del tour li abbiamo visti esibirsi in perle come I treni di Tozeur, Sentimiento Nuevo, Prospettiva Nevskj, o nella cover de La realtà non esiste di Claudio Rocchi. Il concerto rinnova un’intesa artistica profonda tra due anime affini, nella celebrazione di un legame che è rimasto solido anche quando i rispettivi percorsi non si sono incrociati direttamente. Un viaggio doppio iniziato nel tempo e ora fotografato nelle altezze del divenire. Il 1980 è l’anno della loro prima collaborazione, con l’album di Alice Capo Nord e il singolo Il vento caldo dell’estate, sempre nuove tappe musicali. ALICE è un lavoro che avrà prosecuzione nel 1981 reduce da “Weekend”, il suo ultimo album, nell’album omonimo “Alice” sfociando subito mentre BATTIATO ha dato recentemente alle nella vittoria a Sanremo con Per Elisa. Duetti stampe la retrospettiva “Le nostre anime”, come Chanson Egocentrique e I treni di Tozeur, con cui ripercorrere, da inediti punti di vista, con la quale si esibiscono all’Eurofestival, quarant’anni di carriera, non solo musicale: la seguiranno rispettivamente nel 1982 e nel versione cofanetto affianca a canzoni e brani i 1984. Nel 1985 ALICE dedicherà al repertorio suoi film e la trasmissione televisiva “Bitte Keine di BATTIATO l’intero album . Quello Reklame” e la trilogia cinematografica nei film di BATTIATO per ALICE nei primi anni ’80 è stato “Perduto amor”, “Musikanten” e “Niente è come qualcosa che è andato oltre il mero lavoro di sembra”. produzione: il maestro catanese ha saputo cogliere e valorizzare le corde espressive della Una produzione INTERNATIONAL MUSIC cantautrice di Forlì, che poi ha continuato www.internationalmusic.it il proprio percorso artistico raggiungendo Per saperne di più www.battiato.it feel coffee

magnellicaffe.it 21LUDOVICO giovedì EINAUDI ore 21.15 Elements

“ELEMENTS nasce da un desiderio di ricominciare daccapo, di intraprendere un nuovo percorso di conoscenza – spiega l’artista – c’erano nuove frontiere, sul filo di quello che conoscevo e di quello che non conoscevo, che da tempo desideravo indagare: i miti della creazione, la tavola periodica degli elementi, le figure geometriche di Euclide, gli scritti di Kandinsky, la materia sonora, ma anche i colori, i fili d’erba di un prato selvaggio, la forme del paesaggio. Per mesi ho vagato dentro una miscela apparentemente caotica d’immagini, pensieri e sensazioni; poi, tutto gradualmente si è amalgamato in una danza, come se tutti gli elementi facessero parte di un unico mondo, ed io anche. Questo è ELEMENTS. Se non fosse musica sarebbe una mappa dei pensieri, a volte chiari, a volte sovrapposti, punti, linee, figure, frammenti di un discorso interno che non si ferma mai”. Riparazioni urgenti a domicilio?

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è una iniziativa della Camera di Commercio

Camera di Commercio Firenze Inseriti in un tour di ampio respiro europeo, i concerti italiani di LUDOVICO EINAUDI ELEMENTS avranno luogo in contesti scelti attentamente tra quelli più legati ai temi del disco e alla personale geografia degli affetti del compositore. Tra questi la stupenda Santissima Annunziata di Firenze “prototipo della misura urbana rinascimentale” secondo Bruno Zevi, o la maestosa Unità d’Italia a Trieste che “accoglie il mare con altrettanta grandezza”, e ancora la cinquecentesca Piazza della Loggia a Brescia. Tra le esperienze recenti del pianista e compositore, impossibile non ricordare la performance per Greenpeace su una piattaforma galleggiante nel mar Glaciale al basso elettrico e live electronics, Riccardo Artico, dove ha eseguito l’inedito “Elegy for Laganà alle percussioni e Francesco Arcuri the Arctic”. Immortalato da un fantastico alle chitarre. video – che in poche settimane è stato visto da milioni di persone – il live si è svolto di fronte al ghiacciaio Wahlenbergbreen, alle Una produzione PONDEROSA www.ponderosa.it Isole Svalbard (Norvegia), a sostegno della Per saperne di più www.ludovicoeinaudi.com campagna di Greenpeace a difesa dell’Artico. Einaudi ha raggiunto il ghiacciaio a bordo della nave “Arctic Sunrise” di Greenpeace, unendosi all’appello firmato da quasi otto milioni di persone per chiedere alla comunità internazionale di sottoscrivere al più presto un accordo che protegga l’Artico dallo sfruttamento e dai cambiamenti climatici. L’organico del tour di ELEMENTS vedrà LUDOVICO EINAUDI al pianoforte, Federico Mecozzi al violino, Redi Hasa al violoncello, Alberto Fabris

22 MAX venerdì GAZZÈ ore 21.15 Maximilian on tour

E’ un vero e proprio boom per il MAXIMILIAN TOUR di MAX GAZZÈ. Dopo una doppietta in febbraio all’Obihall e dopo una “vuelta” in Europa, la lunga tournée mondiale ferma di nuovo a Firenze. E, intanto, Max segna un nuovo record: “Ti sembra normale” è la canzone più trasmessa dalle radio italiane della classifica EarOne ! Il brano - terzo tratto dall’album “Maximilian”, già Disco d’Oro - segue il tormentone “La vita com’è”, il più trasmesso nel 2015, che ha raggiunto 23 milioni di visualizzazioni su Youtube, traccia certificata disco di platino e l’ultima hit in ordine cronologico, “Mille volta ancora”. Il concerto è un vero show curato da Camilla Ferrari, con l’ausilio di artisti e tecnici della grafica multimediale: una rappresentazione della musica del concerto, con video e animazioni pensate ad hoc per ogni brano; lo spettacolo è proiettato su un piano tridimensionale in cui i suoni e le scenografie si incontrano dando vita ad un live colorato e tecnologico. ENGIE Tutti i colori dell’energia

Educazione

Innovazione

Gender Balance

Ambiente

Solidarietà

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Siamo protagonisti dell’energia, presenti nei settori chiave del gas, della produzione e vendita di elettricità e nella fornitura di servizi di efficienza energetica. Ma la nostra energia alimenta anche il nostro impegno: educazione, innovazione, gender balance, salvaguardia dell’ambiente, solidarietà, sport. Scoprilo su www.engie.it. Come lo definisce lo stesso Max:”Uno spettacolo di video artistici, al servizio dell’intimità o della forza di un brano, dove non mancano filmati più circostanziati”. La formazione che accompagnerà l’artista è composta da Giorgio Baldi alle chitarre, Clemente Ferrari ai tasti bianchi e neri, Cristiano Micalizzi alla batteria, e Max ‘Dedo’ De Domenico agli strumenti a fiato.

Una produzione Francesco Barbaro per OTRlive www.otrlive.it Per saperne di più www.maxgazze.it

Chiostro dell’Istituto degli Innocenti 23REMO ANZOVINO sabato Sunrise Live Concert ore 4.45

Musart Festival si concluderà con un evento che si è aggiudicato il Nastro d’Argento. È stato speciale come il SUNRISE LIVE CONCERT inoltre scelto dalla Rai come ospite musicale (Concerto all’Alba) alle primi luci del giorno. del 70° Premio Strega andata in onda in diretta Considerato da critica e pubblico uno dei più su Rai3 lo scorso 8 luglio. originali e visionari compositori in circolazione, REMO ANZOVINO proporrà nel Chiostro REMO ANZOVINO è uno dei massimi esponenti dell’Istituto degli Innocenti un recital che della musica strumentale italiana. Ha composto come la sua musica, infrange i labili confini dei le musiche per i maggiori capolavori del generi; suono immediato, immaginifico e, al cinema muto. La sua composizione 9 ottobre contempo, di estrema eleganza. 1963 (Suite for Vajont) nel 2013 è stata insignita Al termine del concerto sarà possibile fare in Campidoglio, sotto l’Alto Patronato della colazione presso il Salone Brunelleschi del Presidenza della Repubblica, del Premio Anima Nuovo Museo dell’Istituto degli Innocenti. Tutti 2013. Recentemente è uscito il progetto “ L’Alba i giorni dalle ore 10 sarà accessibile la terrazza dei Tram”, un progetto speciale con il quale ha quattrocentesca che ospita attualmente il voluto rendere omaggio a Pier Paolo Pasolini, Caffè del Verone, aperta non solo ai visitatori riunendo attorno alla sua musica alcuni grandi del museo ma a tutta la città: una struttura in artisti, come Mauro Ermanno Giovanardi, vetro e legno flessibile e trasparente, capace di Giuliano Sangiorgi dei Negramaro e Lino restringere ed espandere lo spazio e di chiuderlo Capolicchio. Il progetto è stato scelto come quando le condizioni metereologiche lo colonna sonora del docufilm “Pasolini, Maestro richiedono, offrendo un’inedita e sorprendente Corsaro” prodotto da Sky Arte e Repubblica, vista su Firenze e le colline che la circondano.

PATTI SMITH - 1979 Stadio Mostra fotografica BECAUSE THE NIGHT Noi c’eravamo… insieme ad altre decine e memorabilia per le future generazioni. di migliaia di ragazzi giovanissimi come noi. Centinaia di negativi sono scorsi sotto i nostri occhi Spesso al lavoro come organizzatori, altre volte nelle ultime settimane. C’è stata la prevedibile ospiti degli amici che organizzavano l’evento, i meraviglia per quei volti giovani del pubblico e concerti che ora rivivono nella mostra “Because degli artisti. Ma noi, da organizzatori, nel guardarle the night” li abbiamo visti quasi tutti. siamo stati attratti dai segni dell’evoluzione Ci ricordiamo bene i promoter nazionali, Zard, tecnica: i primi microfoni senza fili, poi con David Mamone, Sanavio e gli altri, di poco più ‘grandi’ Bowie i primi schermi laterali, le proiezioni sul fondo di noi ma già all’epoca figure semileggendarie del palcoscenico o la prima volta dei fuochi del neonato show business italiano; con molti di d’artificio a chiusura di uno show….. loro la frequentazione di quegli anni è diventata Eravamo ancora lontani dalle attuali meraviglie amicizia e si è tramutata in solidi rapporti di tecnologiche, ma tra Patti Smith (’79) e Madonna lavoro. (’87) sembra passare un secolo eppure erano Ci ricordiamo bene di chi lavorava a quegli eventi solo 8 anni. e soprattutto di come si lavorava a quegli eventi; Ma le foto che ci hanno colpito di più sono quelle il pressappochismo dominante mescolato alla del pubblico controllato da un carabiniere con il vitalità di un segmento di spettacolo dal vivo fucile a tracolla o chiuso dietro le inferriate dello che non esisteva fino a pochissimi anni prima. Stadio per un assurdo divieto di utilizzo del prato Ci ricordiamo il difficile rapporto con il mondo che durò dal ’79 (dopo Patti Smith) al concerto di delle Istituzioni, spesso incapaci di accettare Vasco del ’99, con le sole eccezioni dei concerti quel magma che stava emergendo, spesso di Bowie, Madonna e Duran Duran. In queste foto spaventate da esso e solo raramente incuriosite abbiamo ritrovato i motivi della nostra decennale o collaborative. attenzione alla qualità degli spazi per spettacolo. E naturalmente ci ricordiamo bene gli autori di In fondo Musart nasce anche da questo…. queste belle foto, di Luca e Umberto, che già all’epoca erano al timone di quella che sarebbe diventata Press Photo e di Stefano e Saulo. E di Claudio, che già all’epoca raccoglieva manifesti Claudio Bertini Massimo Gramigni 40 ANNI DI CONCERTI DALL’ARCHIVIO DI NEW PRESS PHOTO

PRIMA DECADE ’79 - ’88 DAVID BOWIE - 1987 Stadio

L’ Agenzia nasce a Firenze a fine anni cinquanta e documentato la vita della città e della regione si occupa da subito di fotogiornalismo fornendo in tutti i suoi aspetti. Ad oggi l’Archivio di Press quotidianamente a “La Nazione” le immagini per Photo contiene milioni di scatti che formano uno il giornale. Dalla fine degli anni settanta Luca dei più sorprendenti cataloghi della nostra vita Moggi (attuale titolare insieme a Marco Mori) recente. Questa, all’Istituto degli Innocenti, è la e Umberto Visintini, coadiuvati da molti giovani prima mostra tratta dagli Archivi di Press Photo. fotoreporter cresciuti alla loro scuola, hanno

WOODSTOCK IN EUROPE - 1979 Parco delle Cascine DAVID BOWIE - 1987 Stadio

DURAN DURAN - 1987 Stadio

Gli autori delle foto della mostra sono Luca Moggi e Umberto Visintini (Press Photo), Saulo Bambi e Stefano Rovai. I manifesti provengono dalla collezione privata di Claudio Guglielmi. PATTI SMITH - 1979 Stadio L’allestimento è stato curato da Edoardo Zucchetti. I vini distribuiti in esclusiva da

L’azienda Agricola San Giorgio a Lapi sorge sulle colline che circondano SIENA, nel cuore del Chianti Classico ed affonda le sue origini fin dal sec. XI dato che l’emblema dell’Azienda è la chiesetta di San Giorgino che svetta da una collina della proprietà. Fin dagli anni settanta è la famiglia Simoni che con tutti i suoi componenti si dedica alla cura e alla produzione dei vini e dell’olio negli oltre cento ettari di proprietà. Chianti Colli Senesi Chianti Classico E’ un vino DOCG prodotto con Questo Chianti Classico è prodotto uve Sangiovese ed un 5% di con uve Sangiovese al altre uve a bacca rossa autoctone. 95% ed un 5% di altre uve a Ha una maturazione in bacca rossa dei vigneti di proprietà botti da 10 Hl e barriques, per sei di Castelnuovo Berardenga, mesi a cui segue un affinamento Catignano e Siena. La di minimo cinque mesi in bottiglia. sua maturazione di 12 mesi è Ha un colore rosso in legno di varia capacità (Barriques rubino con leggeri riflessi granato e botti grandi) con un profumo ampio ed intenso affinamento successivo in bottiglia di frutti a bacca rossa, piccoli di almeno sei mesi. Ha un frutti neri di bosco ed un colore rosso rubino carico con sentore di vaniglia e legni nobili. riflessi granato, profumo intenso Di sapore asciutto con una di frutti di bosco con sentore armonia fra la componente di legni nobili, vaniglia e cacao. acida, tannica e la morbidezza Sapore asciutto austero ed elegante ed infine una buona persistenza. ha una buona armonia Questo vino si accompagna ed un’ottima persistenza. Questo molto bene ai primi, a tutti i tipi è un vino importante, adatto di carne ed ai formaggi non ad accompagnare carni rosse e stagionati. formaggi stagionati.

L’azienda è di proprietà della Famiglia Passoni fin dal 1980. Si trova a San Gimignano nel cuore della Toscana, in una posizione panoramica di rara bellezza, ma allo stesso tempo di efficace peculiarità per quanto riguarda la produzione dei vini e dell’olio. Ai vigneti sono dedicati 30 Ettari degli oltre 100 della proprietà, mentre 10 sono dedicati agli olivi. La produzione è naturalmente per la maggior parte dedicata alla Vernaccia, (Base, Selezione e Riserva), ma anche i rossi prodotti sono di eccezionale fattura. Vernaccia di S.Gimignano E’ un vino DOCG prodotto con uve Sangiovese ed un 5% di altre uve a bacca rossa autoctone. Ha una maturazione in botti da 10 Hl e barriques, per sei mesi a cui segue un affinamento di minimo cinque mesi in bottiglia. Ha un colore rosso rubino con leggeri riflessi granato profumo ampio ed intenso di frutti a bacca rossa, piccoli frutti neri di bosco ed un sentore di vaniglia e legni nobili. Di sapore asciutto con una armonia fra la componente acida, tannica e la morbidezza ed infine una buona persistenza. Questo vino si accompagna molto bene ai primi, a tutti i tipi di carne ed ai formaggi non stagionati. RISTORAZIONE DI QUALITÀ Nell’elaborazione del progetto Musart grande attenzione è stata data al settore della ristorazione. L’idea è stata quella di uscire – anche per questo aspetto – dal solito cliché dei concerti e di proporre una ristorazione di qualità che si adatti alle diverse esigenze del pubblico. Dall’ orario di apertura si potrà cenare presso il Salone Brunelleschi dell’Istituto degli Innocenti oppure scegliere una cena più veloce presso uno dei punti ristoro della piazza. Per questo sono state scelte alcune importanti aziende che ringraziamo per aver voluto essere al nostro fianco in questa prima edizione del Musart Festival.

F&B COMPANY - 11 Leoni Catering e Bar Service PRINZ Caratterizzano i servizi di Food, Beverage e Qualità del servizio, professionalità e un rapporto Catering: stile nell’accoglienza, ottima qualità di consulenza volto a proporre progetti innovativi. dei cibi, attenta selezione degli ingredienti, cura Specializzato in beverage, vini, birre e spirits. di ogni minimo dettaglio ed un servizio rapido, Al Musart Festival presenterà due aziende vinicole attento e preciso sono fattori essenziali per poter di alta qualità: Mormoraia e San Giorgio a Lapi. realizzare i desideri dei clienti. TRE MARIE LINEA VIVI VERDE COOP Una storia affascinante, fatta di autenticità e Coop si prende un altro impegno con la natura gusto, valori ed emozioni, simbolo della tradizione e rende la tua spesa un’occasione per realizzare dolciaria milanese, che al tempo stesso coltiva concretamente un’economia sostenibile, in modo un forte legame con la contemporaneità. semplice ogni giorno. I prodotti della linea Vivi Verde sono progettati ARÀ: È SICILIA! e realizzati tenendo conto del loro impatto E’ un negozio gastronomico, presente a Firenze in ambientale. via Degli Alfani 127R dal febbraio 2014, dedito alla I prodotti alimentari provengono interamente da produzione di dolci e salati siciliani con l’utilizzo di agricoltura biologica e i prodotti non alimentari materie prime esclusivamente e autenticamente sono ecologici perchè sono certificati ecolabel o Siciliane e più precisamente Arancini, Cannoli, concepiti per la massima sostenibilità ambientale. Cassate, Gelati, Granite, Cioccolato Modicano e tanto altro. SAMMONTANA Da oltre 60 anni sinonimo di gelato, gusto e PUBLIACQUA qualità italiana. Si è affermata nel tempo e la sua “La nostra acqua: una storia di qualità” crescita continua ancora oggi, grazie a semplici E questa è la scelta del Musart Festival, acqua ed essenziali fattori di successo: qualità totale potabile dal rubinetto anche per rispettare su tutto il processo produttivo a partire dalla l’ambiente. scelta delle materie prime, alta tecnologia degli L’acqua potabile è la componente più importante impianti e innovazione. Il merito è anche della della nostra alimentazione e la qualità dell’acqua bontà inconfondibile dei suoi gelati, realizzati con distribuita da Publiacqua soddisfa pienamente cura artigianale e tutta la sicurezza garantita dal i requisiti di legge con controlli costanti: in un rispetto di rigorosi standard qualitativi propri di un anno vengono prelevati su impianti e reti di grande marchio. distribuzione circa 8.500 campioni sui quali sono determinati più di 200.000 parametri. CESARE MAGNELLI CAFFÈ “C’è più filosofia in una tazzina di caffè che in tutti CONSORZIO DEL PROSCIUTTO TOSCANO i libri del mondo” “Genuina e sincera come la sua gente” Le origini della Torrefazione Cesare Magnelli In Toscana uomini, animali, piante hanno una risalgono al 1875, quando, Cesare di Angiolo forma, un linguaggio, un sentimento, hanno dei Magnelli, originario di Pelago, decise di rilevare colori, delle gioie da esprimere. E’ la passione un esercizio commerciale situato in Via Gioberti, a per la storia e la tradizione che conduce ogni pochi passi dal centro storico di Firenze… azione, nelle piccole come nelle grandi cose, ed Oggi, pur adottando metodi di produzione più il processo di creazione assume sempre il valore efficienti, non si è persa l’identità e l’artigianalità del di “cerimonia”. prodotto, due valori fondamentali di Torrefazione La semplicità genuina che in tutto il mondo si Magnelli che la contraddistinguono sul mercato riconosce alla produzione alimentare toscana, è per un’elevata qualità e la piacevolezza delle viva anche nei suoi Prosciutti. miscele. Ho 25 anni... è un quarto di secolo... dà da pensare! Marilyn Monroe - A qualcuno piace caldo

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Passeggiando in Piazza Santissima Annunziata si viene subito accolti dalla sua armoniosa bellezza, tanto da essere definita tra le piazze fiorentine quella che meglio esprime gli ideali della città rinascimentale. La chiesa fu fondata dai Servi di Maria, intorno al 1233, epoca in cui la zona denominata Cafaggio, era in aperta campagna. La chiesa divenne meta di pellegrini ed in seguito fu ampliata; i frati vollero spianare una piazza davanti alla loro chiesa e aiutati dai Priori della città comprarono per 400 fiorini il terreno intorno. La forma odierna della piazza fu ideata intorno al 1419 da Filippo Brunelleschi, che innalzò il portico della Basilica e realizzò l’Ospedale degli Innocenti. Sul lato della Piazza in angolo con via dei Servi Bartolommeo Ammannati, manierista intellettuale, progettò il Palazzo Grifoni - oggi Budini Gattai - primo tentativo in Firenze di combinazione coloristica con pietra serena e mattone e che insieme al Palazzo delle Due Fontane riconfigurato tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento al lato opposto con forme e colori simili, costituisce un adeguato fondale alla piazza. Monumento equestre al granduca Ferdinando I

La statua equestre di Ferdinando I de’ Medici è un’opera tarda del Giambologna, commissionata probabilmente dopo il successo avuto con la realizzazione del monumento celebrativo di Cosimo I, collocato in piazza della Signoria. Fu poi terminata nel 1608 dall’allievo Pietro Tacca che lo affiancò e che ne fu suo successore nella bottega di borgo Pinti. A coronamento del sogno del Granduca di venire ricordato per le sue imprese al pari del padre Cosimo I, la statua fu sistemata nello stesso anno in occasione delle nozze del principe Cosimo con Maria Maddalena d’Austria. La collocazione del monumento ha evidente riferimento alla devozione del Granduca - e più in generale della famiglia de’ Medici - alla basilica della Santissima Annunziata ed assume nel contesto urbano il ruolo di centro della piazza e di fuoco dell’asse tra la piazza del Duomo e quella della Santissima Annunziata. Il monumento è stato restaurato attorno al 1995 su progetto di Carlo Francini, responsabile del sito Unesco - Il centro storico di Firenze. Fontane del Tacca Le due fontane in bronzo con figure marine, capolavoro della scultura manierista, furono realizzate nel 1629 da Pietro Tacca, cresciuto nella bottega del fiammingo Giambologna, per ornare inizialmente il monumento a Ferdinardo de Medici a Livorno e qui montate nel 1643. Autore anche della Fontana del Porcellino, il Tacca fu il massimo esponente del Barocco in Toscana.

Mensa Caritas Diocesana San Francesco La Caritas Diocesana è l’organismo pastorale istituito dal Vescovo al fine di promuovere, anche in collaborazione con altri organismi, la testimonianza della carità della comunità ecclesiale diocesana, in tutte le sue articolazioni, in forme consone ai tempi ed ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell’uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.

Chiesa di San Francesco Poverino La Chiesa fu edificata nel 1599 per la Compagnia di San Filippo Benizi e i suoi locali furono occupati dalla confraternita di Santa Maria della Pietà detta buca di San Girolamo e dal 1911 anche dalla Compagnia di San Francesco Poverino, il cui oratorio in Via San Zanobi era andato distrutto nel 1844. La fusione dei due sodalizi dette vita alla Venerabile Confraternita di San Girolamo e San Francesco Poverino in San Filippo Benizi. Da pochi mesi sono terminati alcuni interventi improcrastinabili di consolidamento e restauro dell’immobile e la chiesa, tornata al suo antico splendore, ha ripreso la regolare celebrazione della S. Messa in latino secondo il Rito Romano Antico alle ore 10 dei giorni festivi e soltanto in questo breve arco temporale può XIV secolo, che qualche studioso avvicina ad una croce essere ammirata. dell’Orcagna ed altri pone in ambito pisano. Un Crocifisso del Verrocchio è in deposito temporaneo Il laborioso restauro ad opera di Lisa Venerosi Pesciolini, presso il Bargello, mentre nell’oratorio si venera come terminato nel maggio 2015, ha rivelato tutta l’eccezionale miracoloso un crocifisso ligneo detto “lauretano” e “della bellezza della scultura che, si spera, verrà ristudiata per buona morte”, di squisita fattura, della seconda metà del pervenire ad un’attribuzione più sicura. Basilica fronte l’organo gemello di Cosimo Ravani da Lucca. La Cappella della Santissima Annunziata è racchiusa da della Santissima Annunziata quattro colonne di ordine corinzio costruite con marmo di Carrara ed è caratterizzata da vari elementi: un ornamento Fondata dall’Ordine dei Padri Serviti nel 1250 fu ampliata nel con simboli riguardanti i privilegi della Madonna; due Trecento e assunse l’aspetto attuale nel corso dei tre secoli angeli che sorreggono la corona, opera degli scultori successivi, ad opera di Michelozzo e Leon Battista Alberti Stefano Ricci e Vincenzo Scheggi; due candelieri ai lati fino all’ultimo restauro effettuato da Giuseppe Poggi. dell’altare, risalenti al 1820, e lampade appese dentro Luogo di culto di grande importanza per i fiorentini che vi si e intorno all’edicola. Lungo le navate e la tribuna della recano in particolare per l’Annunciazione (25 marzo) e la chiesa, le cappelle dedicate a numerosi Santi, ricche di Natività di Maria (8 settembre). affreschi ad opera di illustri pittori, tra cui spicca la cerchia La Chiesa è caratterizzata dallo stile barocco: all’esterno del Perugino nella Cappella di Sant’Andrea Apostolo. il portale centrale, arricchito da un mosaico di Davide Curiosità Ghirlandaio, raffigurante l’Annunciazione e sopra l’arco • Sopra il secondo medaglione di destra una grata centrale del portico, gli affreschi di Jacopo Carucci dorata, nota come finestra dei Principi, da cui la famiglia (Pontormo), pittore che fece del rinnovamento degli schemi granducale assisteva alla liturgia, provenendo dal Palazzo compositivi della tradizione, la sua principale caratteristica. della Crocetta, abitato, tra gli altri, da Maria Maddalena Superato il portico, il Chiostro dei Voti, a forma quadrilatera, de’ Medici, sorella di Cosimo II, nata deforme e di salute circondato da colonne corinzie a sorreggere gli archi. Sulle cagionevole: per lei furono costruiti i quattro corridoi pareti, affreschi che ripercorrono la storia della Madonna, sopraelevati che collegano il palazzo ad altri edifici, sia tra cui la Visitazione del Pontormo. Nell’atrio, altri affreschi di per evitarle sforzi fisici sia per sottrarla agli sguardi curiosi Rosso Fiorentino e Andrea del Sarto, vero e proprio maestro dei passanti. dell’intera prima generazione dei manieristi. • Nella chiesa è conservata una reliquia tra le più venerate Il soffitto è riccamente decorato da Volterrano. Accanto di Firenze: un affresco dell’Annunciazione iniziato nel 1252 ad ogni finestra, un quadro raffigurante un Miracolo della da un monaco e, si dice, completato da un angelo. Molte Madonna, dipinti da Cosimo Ulivelli, Giovanni Fiammingo e coppie, dopo le nozze, offrono fiori alla Vergine pregando Ferdinando Folchi. Preziosi e bellissimi gli organi: l’Organo per una vita matrimoniale lunga e felice. in Cornu Epistulae, di Domenico di Lorenzo da Lucca; l’Organo in Cornu Evangelii, opera di Matteo Nigetti, e di Giardino Museo Presentando il biglietto del MusArt Festival alla biglietteria del Museo entro il 31 agosto, sarà Archeologico possibile entrare gratuitamente fino all’età In una lettera datata 1892 di Luigi Adriano Milani al di 25 anni. Sopra i 25 anni è disponibile una Ministro della Pubblica Istruzione Pasquale Villari, appare riduzione speciale: € 2 invece di € 4. chiaro come il Palazzo della Crocetta sia stato scelto in funzione del giardino, che sembrava adatto ad ospitare in ali costruite all’interno le sculture antiche disseminate nella Galleria degli Uffizi e in vari palazzi fiorentini. Milani considera il giardino come un’appendice del suo Museo Topografico e, per allestirlo, fa riferimento alla propria esperienza di studioso e visitatore dei maggiori musei europei: il metodo di “trapianto” dei monumenti era diffuso in quell’epoca e aveva esempi illustri. Il giardino pensato dal Milani è un museo en plein air, che suscita anche l’ammirazione di studiosi stranieri e forse prende spunto dalle Esposizioni Universali che nel corso del secolo vengono allestite nelle capitali europee. L’idea è quella di smontare alcune tombe etrusche e ricostruirle a Firenze in modo da permettere al visitatore l’esperienza allora rara di venire a contatto con il materiale direttamente nel contesto di pertinenza. Il criterio di scelta è legato alle condizioni di conservazione, per cui sono spostati solo quei monumenti per i quali non è garantita una buona tutela sul posto. Il Milani si dedica ad allestire lo spazio del giardino soprattutto a partire dal 1900 e lo inaugura nel maggio 1903 invitando i Sovrani. All’indomani dell’inaugurazione i commenti sono entusiasti, tutti salutano questa atmosfera ambientale perfettamente ricostruita. Studiosi e appassionati italiani e stranieri sono ammirati dall’opera di Milani che, nonostante alcuni azzardi, ha l’indubbio merito di aver considerato l’importanza di immergere il visitatore in una ricostruzione quanto più verosimile del contesto archeologico. La Finestra dell’accoglienza L’Ospedale degli Innocenti era dotato per l’accoglienza dei trovatelli di una pila, una specie di acquasantiera in pietra. All’inizio la pila si trovava all’esterno, nella parte meridionale del Loggiato di facciata. Venne poi inserita all’interno di una finestra, detta “ferrata” perché aveva una grata che permetteva di lasciare solo neonati. I bambini più grandi bisognosi di aiuto erano infatti assistiti da altre istituzioni fiorentine. Nel 1660 la finestra ferrata fu spostata in fondo al Loggiato, vicino ai nuovi quartieri delle balie, rimanendo in uso fino al 1875. Per secoli chi ha avuto bisogno di affidare il proprio figlio agli Innocenti è venuto davanti a questa finestra e ha adagiato il bambino sopra il morbido cuscino che si trovava al di là delle sbarre. Chiesa di Santa Maria degli Innocenti La chiesa dell’Ospedale venne realizzata da Brunelleschi all’inizio de Quattrocento e fu intitolata a Santa Maria degli Innocenti. L’interno venne interamente rinnovato nel 1786 su progetto di Bernardo Fallani e decorato da Sante Pacini, che affrescò la volta con Mosè salvato dalle acque. L’attuale altare maggiore, proveniente dalla distrutta chiesa di San Pier Maggiore, fu realizzato nel Seicento in pietre dure ed è ornato da un’Annunciazione di Giovanni Antonio Sogliani. La chiesa conserva anche una tela seicentesca di Matteo Rosselli, raffigurante la Vergine in gloria fra i Santi Martino e Gallo. Questa tela fu eseguita a spese dello “spedalingo” Niccolò Pieri, il quale volle ricordare la riunione agli Innocenti degli ospedali di San Gallo e San Martino alla Scala.

Istituto degli Innocenti Presentando il biglietto del MusArt Festival alla biglietteria del Museo entro il 31 agosto, sarà L’Istituzione, fondata nel 1419 come Ospedale degli Innocenti possibile usufruire delle seguenti riduzioni: per ospitare e dare assistenza ai bambini abbandonati, opera BIGLIETTO SMALL RIDOTTO a €5 invece di €7 da seicento anni a favore dell’infanzia. BIGLIETTO MEDIUM (comprensivo di audioguida) L’antico ospedale venne costruito su progetto di Filippo RIDOTTO a €8 invece di €10 Brunelleschi ed è considerato il primo esempio di architettura rinascimentale; oggi ospita due asili nido, una scuola materna, tre case famiglia destinate all’accoglienza di bambini e madri, l’Office of Research Innocenti dell’Unicef, il Centro nazionale di documentazione e analisi sull’infanzia e l’adolescenza. Il complesso monumentale ospita anche il nuovo Museo degli Innocenti, articolato in tre percorsi tematici (storia, architettura, arte) che raccontano la storia dell’istituzione e la ricchezza del patrimonio culturale conservato dall’ente. Il museo espone circa ottanta opere, tra cui i capolavori di artisti come Luca e Andrea della Robbia, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo. Offre inoltre alla città una caffetteria, un bookshop dedicato a bambini e ragazzi, ampi spazi per eventi temporanei e attività educative, riproponendo in chiave culturale la vocazione degli Innocenti all’accoglienza. I Cortili Monumentali Insieme al grande loggiato di facciata, il Cortile degli uomini e quello delle donne rappresentano da sempre il cuore del complesso monumentale degli Innocenti. Il progetto brunelleschiano prevedeva alle spalle del portico di facciata un unico grande ambiente a pianta quadrata, affiancato dalla chiesa e dall’abituro dei fanciulli; ma già nel 1439 venne realizzato il secondo cortile, su progetto di Francesco della Luna, intorno a cui si raccolsero gli spazi destinati alla comunità femminile dell’Ospedale. Dopo l’avvio ufficiale delle attività assistenziali nel 1445 entrambi questi luoghi furono oggetto di numerosi interventi, in ragione delle necessità che a mano a mano emergevano. Nel 1470 sopra il loggiato del Cortile degli uomini venne realizzata una galleria finestrata per ospitare gli appartamenti perse progressivamente i loggiati per concedere dello spedalingo e altre funzioni. Nel 1590 la galleria fu spazio e luce agli ambienti contigui. decorata all’esterno con un motivo ornamentale eseguito Il radicale restauro realizzato da Guido Morozzi tra parte a bianco di calce e parte a graffito che inquadra lo 1966 e 1970, ha riscoperto e ricostruito le forme stemma dell’Arte della Seta patrona dell’Ospedale (la Porta) originarie dei cortili, che a distanza di molti secoli e i simboli degli antichi Ospedali di San Gallo e Santa Maria dalla loro realizzazione continuano ad ospitare della Scala (il Gallo e la Scala), che tra ’400 e ’500 furono attività destinate alla cura dell’infanzia. riuniti agli Innocenti. Nel corso dell’Ottocento la progressiva crescita della famiglia Testi tratti da: Il Museo degli Innocenti, a cura di dell’Ospedale portò infine a modificare sostanzialmente questi Stefano Filipponi, Eleonora Mazzocchi, Ludovica spazi, danneggiando soprattutto il Cortile delle donne, che Sebregondi, Firenze, Mandragora, 2016.

Il Verone Quando dal 1445 i bambini cominciarono ad essere accolti all’Ospedale degli Innocenti, il numero dei piccoli nocentini crebbe molto rapidamente: già nel 1465 si registravano duecento ingressi annuali e nel 1484 gli assistiti erano diventati più di mille. L’istituzione cominciò così a misurarsi con le esigenze legate all’attività assistenziale, che determinarono piccoli e grandi cambiamenti nella struttura del complesso monumentale. La “produzione” quotidiana di grandi quantità di panni da lavare portò per esempio a edificare nel 1493, al di sopra dell’abituro che Brunelleschi aveva costruito per ospitare i fanciulli – l’attuale Salone Brunelleschi – una grande loggia da utilizzare come stenditoio. L’uso di questo spazio si protrasse fino al 1895, quando venne realizzato un nuovo asciugatoio a vapore sopra la galleria di facciata. L’antico stenditoio fu così utilizzato come Grande terrazza di soggiorno per le balie, bambini lattanti e divezzati, come riporta la didascalia della fotografia scattata nel 1900 dalla Ditta Brogi. In conseguenza della nuova funzione, vennero tamponate le aperture del lato nord e si aggiunsero delle tende dalla parte opposta per schermare il sole. luogo torna oggi ad essere fruibile; la terrazza Il restauro realizzato negli anni sessanta del Novecento portò quattrocentesca ospita attualmente una caffetteria alla distruzione dello scalone che collegava la terrazza con letteraria, del museo, che offre un’inedita e il sottostante abituro, rendendo il verone non più accessibile. sorprendente vista su Firenze e le colline che la Dopo quaranta anni di “invisibilità” questo meraviglioso circondano. Claudio Bertini e Massimo Gramigni

Elena Becattini, Francesca Della Valle, Fosco Gramigni, Giacomo Grossi, Dimitri Malearov, Andrea Mangeruca, Ilaria Martinez Fucini, Francesca Piazzesi, Paola Risca, Andrea Toscani con il supporto di Marco Borrelli - Fotografo Marco Mannucci - Ufficio Stampa Edoardo Zucchetti - Curatore della mostra e video

PRG ringrazia tutti coloro che hanno contribuito e lavorato alla realizzazione degli spettacoli.

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