A Reggio Emilia Dal 4 Al 19 Dicembre Torna Roráte Coeli, Ciclo Di Concerti Nelle Chiese
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COMUNE DI REGGIO EMILIA Ufficio Stampa ________________________________________________________________________________ Merc. 22 novembre 2006 A Reggio Emilia dal 4 al 19 dicembre torna Roráte Coeli, ciclo di concerti nelle chiese Un itinerario nel sacro di artisti come Nada e Rita Marcotulli, Alice, Arto Lindsay, Giovanni Lindo Ferretti e Ludovico Einaudi, e il Corou de Berra Roráte coeli torna, per il terzo anno, tra San Prospero e Natale, nelle chiese della città e delle ville per proporre canto, riflessione, preghiere, ascolto, con la possibilità della “musica religiosa di raccontare la complessità dell'esperienza umana indipendentemente dall'idea che ognuno di noi ha o non ha di Dio perché niente di ciò che è umano le è estraneo”. Il primo anno la manifestazione ha sviluppato l'ascolto nella “dimensione verticale: dalla terra al cielo. Un ascolto interiore, voragine e vertigine... un invito all'ascolto tradizionale, contemporaneo, cittadino”. Nella seconda edizione del 2005 si è invece dato vita a “una riflessione personale, secondo la propria esperienza, la propria sensibilità, la propria arte”. Quest'anno la rassegna, nuovamente promossa dal Comune di Reggio Emilia (assessorati Cultura-Turismo e Città storica), dalla Diocesi di Reggio-Guastalla (Ufficio Beni Culturali) e dall’Ater (Associazione Teatrale Emilia-Romagna), è composta in gran parte di produzioni originali e prime esecuzioni. Nelle chiese della città, dal 4 al 19 dicembre, si sviluppa l'itinerario nel sacro di diversi artisti, alcuni dei quali molto noti, come Nada e Rita Marcotulli, Alice, Arto Lindsay, Giovanni Lindo Ferretti e Ludovico Einaudi, che, rileggendo tradizioni, come il Corou de Berra, e offrendo contributi recenti, danno vita a opere nuove. Sono cinque serate (a ingresso libero, limitato ai posti disponibili) dove la riflessione sulla vita e sull'essenzialità della ricerca e dell'espressione è sedimentata attraverso l'arte di donne e uomini che pongono ipotesi sul sacro e sul quotidiano. Si parte lunedì 4 dicembre, alle ore 21.00, nella Chiesa di San Michele Arcangelo (via F.lli Cervi - Pieve Modolena) con una prima esecuzione assoluta dal titolo Terra e anima che ha come protagoniste Nada, una delle più note cantanti italiane, e Rita Marcotulli, una delle pianiste italiane più richieste a livello internazionale. La collaborazione tra Nada e Rita Marcotulli nasce qualche anno fa con uno spettacolo dedicato alla musica e ai testi di Piero Ciampi. Un incontro tra due interpreti di diversa natura musicale, ma con la stessa voglia di sperimentare e ricercare attraverso nuove esperienze artistiche. Terra e anima (produzione di Ater per Roráte Coeli 2006) dà vita a una nuova intesa che parte da una riflessione sulla vita. Il quotidiano, a volte pesante, peregrinare sulla terra ci consente di scoprire, nel bene e nel male, la leggerezza dell'anima. Suoni, parole, emozioni raccontate e improvvisazioni divengono musica e canto, espressione dello spirito. Segue giovedì 7 dicembre, ore 21.00, nella Chiesa dei SS. Giacomo e Filippo (via Roma) un concerto di Calena-Natali provenzali e nizzardi del ‘Corou de Berra’, uno dei protagonisti assoluti in materia di canto polifonico alpino, diretto da Michel Bianco. Il repertorio dei Natali Provenzali è una delle componenti maggiori del patrimonio musicale natalizio. Il ‘Corou de Berra’ presenta uno spettacolo interamente dedicato a queste melodie ____________________________________________________________________________________________________________________________________ Piazza Prampolini, 1 – 42100 Reggio Emilia – Tel. 0522 456390 / 456840 – Fax 0522 456677 sito Internet www.comune.re.it / e.mail [email protected] popolari insieme ai manoscritti di musica sacra delle Alpi del Sud, in particolare la Messa dal manoscritto de la Brigue e pezzi sacri tratti dal famoso manoscritto Audoly. Questi canti, ricchi di fervore, trasmessi principalmente grazie alla tradizione orale e poi fissati tra 1780 e 1800, erano cantati in chiesa, durante le processioni ma anche in riunioni popolari di paesi dell'entroterra. Vi si riscontrano influenze sarde, liguri, provenzali e piemontesi. Il ‘Corou de Berra’ interpreta questi brani con i timbri vocali naturali conservandone l'espressione spontanea che enfatizza il contrasto tra la musica sacra e la musica popolare. Martedì 12 dicembre, sempre alle ore 21.00, nella Chiesa di San Pietro (via Emilia San Pietro) Alice (voce), accompagnata da Steve Jansen (batteria), Daniele Moretto (tromba), Marco Pancaldi (chitarra), Alberto Tafuri (piano e tastiere), in prima esecuzione assoluta (Produzione di Ponderosa in collaborazione con Ater, per Musica dei Cieli e Roráte Coeli 2006) presenta il suo nuovo progetto Lungo la strada. Concepito per una esecuzione nei luoghi sacri, il lavoro continua sulla linea di ricerca già avviata con God is my d.j.; un viaggio attraverso mondi musicali diversi ed eterogenei che propone non tanto musica sacra nel senso tradizionale del termine, quanto piuttosto una ricerca del sacro nella musica, ampliando ulteriormente il campo di indagine. Attraverso un percorso musicale e poetico si sintetizzano alcuni degli elementi che l'artista ritiene essenziali nella vita umana: la poesia, il desiderio di pace, l'amore, l'introspezione e la ricerca spirituale, la fede che si esprime attraverso la preghiera. Venerdì 15 dicembre, alle ore 21.00, nella Chiesa di Sant'Agostino (via Reverberi) tocca a Arto Lindsay (voce, chitarra), accompagnato per l’occasione da Micah Gaugh (elettronica, voce, sax), Peter Zuspan (elettronica, voce), e da un coro. Protagonista del movimento post-punk di New York di fine anni Settanta, Arto Lindsay (1953, Richmond, Virginia, Stati Uniti) ha contribuito a cambiare l'accezione di “rock” facendone un genere musicale astratto e concettuale. Sperimentatore a tutto campo, divenuto col passare degli anni portavoce di un post-modernismo musicale che ha fuso l'approccio rumorista degli esordi con le sonorità elettroniche e una rilettura personale del tropicalismo brasiliano, ha deciso di comporre per la prima volta per una Messa. Una Messa noise. “Sarà una partitura per canto (con il coinvolgimento di un coro), tastiere ed elettronica davvero sorprendente”, promette l'artista statunitense, cresciuto nello stato del Pernambuco, in Brasile al seguito dei genitori, missionari presbiteriani. Infine martedì 19 dicembre, ore 21.00, per l’ultimo appuntamento di Roráte Coeli, nella Basilica della Beata Vergine della Ghiara (corso Garibaldi) è di scena un duo d’eccezione: Giovanni Lindo Ferretti e, graditissimo ritorno dopo l’esibizione estiva nel festival ‘OST’, Ludovico Einaudi, impegnati in una partitura per voce e pianoforte. Inchiodato alla Natività è il titolo del concerto realizzato in prima assoluta come produzione Ater per Rorate Coeli 2006. “Nel regno di Giuda, in Terra di Israele, da una Madre vergine Immacolata in eterno, è nato, al tempo dell'Imperatore Augusto in Roma, il Salvatore, il Redentore del Mondo...”. Aspettando il Santo Natale un invito a costruire il proprio presepe riallacciando i fili della memoria alla storia delle nostre famiglie, delle nostre comunità. Una veglia di musica, parole sacre, canti della tradizione in onore del mistero dell'Incarnazione. /PP INFO: Comune di Reggio Emilia - tel. 0522 / 456249 / 456539 – http://www.municipio.re.it/cultura Ater - tel. 059 / 340221 - http://ater.regione.emilia-romagna.it CINQUE SERE, CINQUE CHIESE, CINQUE CONCERTI NEL TEMPO DELL’AVVENTO lunedì 4 dicembre - ore 21.00 Chiesa di San Michele Arcangelo (via Flli Cervi Pieve Modolena) Terra e anima Nada (voce) Rita Marcotulli (pianoforte) Prima esecuzione assoluta. Produzione di Ater per Rorate Coeli 2006 La collaborazione tra Nada e Rita Marcotulli nasce qualche anno fa con uno spettacolo dedicato alla musica e ai testi di Piero Ciampi. Un incontro tra due interpreti di diversa natura musicale, ma con la stessa voglia di sperimentare e ricercare attraverso nuove esperienze artistiche. Terra e anima dà vita a una nuova intesa che parte da una riflessione sulla vita. Il quotidiano, a volte pesante, peregrinare sulla terra ci consente di scoprire, nel bene e nel male, la leggerezza dell'anima. Suoni, parole, emozioni raccontate e improvvisazioni divengono musica e canto, espressione dello spirito. Nada, debutta giovanissima al Festival di Sanremo nel 1969 con Ma che freddo fa che le regala un'enorme popolarità. Nel 1970 canta Pà diglielo a Mà in coppia con Ron sempre a Sanremo, mentre nel 1971 vince il Festival con Il cuore è uno zingaro in coppia con Nicola Di Bari. Con l'album Ho scoperto che esisto anch'io (1973), la giovane cantante abbandona l'immagine adolescenziale costruita dai suoi discografici e coraggiosamente si avvicina ai testi di Piero Ciampi spiazzando critica e pubblico. Inizia a collaborare anche con giovani cantautori italiani come Antonello Venditti, Claudio Baglioni, Riccardo Cocciante. La svolta prosegue con l'album 1930: Il domatore delle scimme realizzato insieme alla Reale Accademia di Musica. Nel 1976 interpreta per la prima volta alcuni testi di Paolo Conte nell'album Nada e riprende i rapporti con Piero Ciampi. Con il passaggio dalla Rca alla Polydor, torna al grande successo con un repertorio più leggero e commerciale che comprende: Pasticcio Universale, Dolce più dolce e Ti stringerò. Nel 1983 passa alla Emi ed esce l'album Smalto con Amore disperato, uno dei maggiori successi dell'anno. Ottiene ulteriori riconoscimenti nell'ambito di numerose rassegne popolari come Vota la voce e Azzurro. Nel