Sommario

Editoriale Paolo Bembo 3

• Sono davvero scomparsi? di Franco Maria Puddu 4

Il fianco di un canyon che si inoltra in una prateria di posi - • Chio donie (vedi articolo a pag. 31) L’isola del mastice di Giovanni Panella 12

• Anno CXXI - n. 9-10 Ricordi di Folco Quilici settembre-ottobre 2018 di Enrico Cernuschi 20 Direttore Responsabile Paolo Bembo Redazione • Bussando ai porti La voce del diportista Franco Maria Puddu di Roberto Petrucci 24 • Motori ad iniezione Direzione - Amministrazione e patenti nautiche Via Guidubaldo Del Monte, 54 di Aniello Raiola 37 00197 Roma Recensioni e segnalazioni tel. 06 809159203-fax 06 809159205 29 www.leganavale.it e-mail: [email protected] Ambiente Corso di pesca Registrazione Tribunale di Roma • Posidonia oceanica: • Se la barca... non ce l’ho n. 7727 del 24.10.1960 alga o pianta? di Riccardo Zago 38 Poste Italiane S.p.A. di Maria Sveva Sciuto Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 31 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB Roma Vita della Sub Lega Navale Italiana 41 Realizzazione Grafica e Stampa • Ambienti Stilgrafica srl a per le immersioni (22 parte) A centro rivista, la quinta puntata Via Ignazio Pettinengo, 31/33 00159 Roma - tel. 06 43588200 di Alberico Barbato 34 del fumetto “Una storia della Marina” www.stilgrafica.com e-mail: [email protected] Iscrizione R.O.C. n. 9378

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Editoriale

olti di noi, quest’estate, sono già stati al Un rapido esempio: tanti anni fa, ero in regata con mare; per altri la pausa, sempre al mare, è la mia barca al largo dell’isola del Tino, nei pressi M imminente; altri ancora stanno già pen - di La Spezia; all’improvviso una delle barche con - sando di interrompere i mesi grigi dell’autunno/in - tro cui ero in competizione, ha rotto una sartia; a verno con una puntata verso i mari tropicali che con - quel punto ha dovuto ammainare le vele ma il mo - senta loro di continuare a confrontarsi con l’oggetto tore ausiliario non è partito…; gli scogli, resi più della propria passione primaria: sempre il mare! temibili da un mare ben formato, erano abbastan - Tutto molto bello e anche logico per la maggior za vicini; la barca ha lanciato una richiesta d’aiuto parte dei soci della Lega Navale Italiana. Senza vo - sul canale 16 e tale richiesta è stata raccolta dalla lere buttare acqua sul fuoco dell’entusiasmo del so - Capitaneria di porto che però distava diverse mi - dalizio, però, è bene ricordare che il Mare, a cui, si glia…; in quell’occasione c’era poco da esitare: ero dice, è bene dare del Lei – ed è vero!- va rispettato. il più vicino alla barca in difficoltà per cui, senza Non può essere avvicinato con troppa leggerezza pensarci un attimo, ho interrotto la regata e, messo perché fra le incognite che presenta ci sono con - in moto il mio entrobordo, sono andato a prender - crete fonti di pericolo che sempre presenti, non la a rimorchio prima che si sfasciasse sulle rocce. esitano a manifestarsi, soprattutto nei confronti La vicenda si è conclusa positivamente per via di dei più sprovveduti. questo intervento. Questo è bene non dimenticarlo mai. È un concet - Ora, è pur vero che l’inconveniente si può sempre to lapalissiano ma che molti tendono a dimentica - verificare, però una cura maniacale delle nostre do - re troppo in fretta, a metterlo in cantina insieme a tazioni può limitare il numero di tali inconvenien - maschera e pinne, al termine di una stagione ca - ti: un controllo accurato dei maniglioni ( in ordine, sualmente fortunata e, allo stesso tempo, non sono puliti e con la coppiglia a posto) evita molti dei pro - pronti a rimetterlo al blemi con le sartie; un centro della propria at - controllo e una manu - tenzione alla riapertura tenzione continui del della stagione o in occa - motore potrebbe evi - sione di eventuali attivi - tare che esso ci tradi - tà inver - sca nel momento nali. meno op - Qualcuno portuno… disse che ecc. ecc.. “in mare Si potreb - non esisto - be andare no stazioni di avanti a servizio” ed è lungo nell’e - così; quando si lencare le buo - manifesta un pro - ne pratiche blema, qualsiasi tipo di ma a tale proposito esi - problema, esso va affrontato e ste una vasta letteratu - risolto con le risorse disponibili: risor - ra che invito a fare se materiali ma anche risorse di conoscenze. propria. E poi – e su que - Se ci troviamo a guidare un auto lungo una strada di sto mai le raccomandazioni saranno sufficienti – campagna e abbiamo un problema tecnico che ci la - investiamo su noi stessi, imparando quanto più scia in panne , di solito si tratta solo di una seccatu - possibile su come fare fronte alle situazioni più va - ra, non di un problema insormontabile; basterà te - rie: non sarà tempo buttato e a volte farà la diffe - lefonare al soccorso stradale ed attendere paziente - renza tra una bella vacanza ed una mezza tragedia. mente l’intervento di chi o ci rimetterà su strada o Per non parlare delle volte in cui potremo mettere a trainerà l’auto alla più vicina officina che si occupe - disposizione degli altri questo nostro sapere. rà della riparazione. In mare, la situazione è diversa; Ora che la stagione volge al termine per molti di non è detto che i soccorsi siano facilmente raggiun - noi, facciamo mente locale su questi concetti. A gibili, né disponibili, né, soprattutto, che possano bocce ferme è il momento più idoneo per farlo. intervenire con la necessaria tempestività. E allora? Pensiamo, studiamo, prepariamoci…. La prossima In questi casi dobbiamo fare affidamento immedia - volta che usciremo in barca saremo sicuramente to su noi stessi, sulle attrezzature che abbiamo con più “fortunati”…. noi e sulle esperienze che abbiamo maturato. Paolo Bembo Sono davvero scomparsi? di Franco Maria Puddu

uomo, si sa, na - dell’antico principio se - viga da che la Non parliamo condo il quale prendere L’ memoria esiste: con la forza è più facile il fatto che sia stata “in - dei delinquenti che oggi che ottenere lavorando, ventata” la piroga mo - prima o poi i mari furo - nossile (un tronco di le - pirateggiano nel Mar no più o meno infestati gno scavato e governa - da questa genia; si pensi bile) prima della ruota Rosso e nell’Oceano che per i greci, turrh noi ne è una prova. Da (turrenoi) era, si, il no - quella primitiva barca, Indiano, ma di quelle me di coloro che abita - nacque la nave, si svi - vano sul Tirreno, ma era lupparono i primi spo - affascinanti anche un sinonimo per stamenti per mare, i pri - dire “pirati”. mi commerci, i primi e controverse figure Non erano tutti dei rapporti tra popoli tan - “quaquaraquà”, per to distanti tra loro che che hanno scritto dirla con il Leonardo mantenerli via terra sa - Sciascia del “Giorno rebbe stato quanto me - pagine grandi e terribili della Civetta”: c’erano, no problematico. è vero, i miseri che raz - Naturalmente, con que - della marineria ziavano quello che ca - sti commerci nacquero pitava, anche il frutto anche le prime guerre sul mare e, collateralmente a della giornata di un pescatore, ma esistevano an - queste, venne alla ribalta tutta una serie di perso - che quelli che andavano a caccia di prede più re - naggi, e, ancora, di seguaci di questi, le cui gesta munerative, per non parlare dei più esigenti, che hanno costituito una parte sostanziosa della storia fermavano le navi per controllare se fra i traspor - del mare: pirati, corsari, bucanieri e altro ancora. tati, cosa frequente, vi fossero persone di censo, I primi, neanche a dirlo, furono i pirati: sulla base per rapirle e poi rilasciarle dietro lauto riscatto, come accadde a Giulio Cesare.

“Subito da una nave dai bei fianchi, velocemente appar - vero pirati sul mare di colore scuro: erano Tirreni. Li gui - dava un cattivo destino …” dice così l’“Inno a Dioni - so”, attribuito ad Omero; l’immagine della nave etrusca è tratta da un vaso

4 settembre-ottobre 2018 I pirati vano liberamente sciogliersi, e alle volte avvenne. Con l’andare dei secoli, poi, i pirati si evolsero, diven - Tutto sommato non ci dispiace ricordarlo. nero più capaci, forti, in grado di effettuare delle vere Oggi, gli ultimi eredi dei pirati si trovano tra le po - e proprie operazioni navali o di fondare piccole colo - polazioni del Corno d’ o dell’Oceano India - nie, ma rimasero sempre quello che erano stati sin dal no, miserabili straccioni che sequestrano navi, principio: dei banditi, la schiuma del mare, con buo - trafficano droga e armi, tentando ogni tanto di da - na pace di quanti, come Emilio Salgari, tenteranno di re ai loro atti, ma senza mai riuscirci, motivazioni dare una certa epicità alla figura di alcuni di loro. politiche o religiose. Erano strani personaggi che davano vita a utopisti - che società con spunti di democrazia e di anarchia, I corsari comunque certamente più vivibili di quelli che re - Per questi fortunati pendagli da forca del passato, golavano la vita sulle navi militari e mercantili. Al - alle volte si venivano a creare situazioni anomale cuni di essi raggiunsero una certa fama, come Ed - per le quali uno o più di questi pirati (quali erano), ward Teach, detto “Barbanera”, Francesco Nau, se non addirittura una loro piccola colonia inse - detto “l’Olonese”, , pirata e corsaro, diatasi in qualche isoletta, si trovavano a contra - e altri ancora. stare, per scelta, per convenienza o per collocazio - Ma per i pirati non esistevano prospettive se non ne geografica rispetto alle rotte commerciali, solo morire in battaglia, in una rissa o finire impiccati le navi spagnole, francesi o inglesi. alla varea di un pennone della nave da guerra che Visto l’andamento delle vicende navali, nelle quali li aveva catturati; qualcuno tuttavia riuscì a “rag - primeggiavano, rivaleggiando fra loro, appunto le giungere la pensione” scompa - rendo nel nulla. Esisteva infatti SAINT-MALO, CITT À CORSARA una regola secondo la quale se i Saint-Malo è una bella città balneare della Bretagna situata nel nord membri di un equipaggio ri - della Francia, che conta circa cinquantamila abitanti, ed è una delle più uscivano ad accumulare tutti ambite mete turistiche della regione ; oggi, oltr’alpe, viene considerata una certa somma a testa, pote - la capitale della vela. Il suo nome deriva da quello di un monaco inglese, Mac Low, che sbar - cò in Francia nel sesto secolo per evangelizzare la regione, e diventò in seguito vescovo di Aleth, città poi distrutta nel sesto secolo, e sulle cui rovine venne fondata, nel dodicesimo secolo, Saint Malo. Successivamente, durante i conflitti con l’Inghilterra, la cittadella, forti - ficata su progetto del celebre architetto militare Vauban, ebbe un forte sviluppo economico come città corsara, a tal punto che ancora oggi sui suoi spalti è presente la statua del corsaro Robert Surcouf, che indica con un dito l’Inghilterra, il grande nemico. All’epoca, quanti intraprendevano la guerra di corsa, possedevano dei documenti ufficiali che legalizzavano la loro attività nel rispetto di un preciso regolamento di guerra, al punto che la totale protezione del Re di Francia meritò all’intera città la qualifica di città corsara, e molti dei suoi comandanti, impegnati contro l’Inghilterra ma non solo, se ricordiamo che uno di loro, Jac -

Nel 74 a.C., Gaio Giulio Cesare (nell’im - ques Cartier, navigando verso la Cina, magine un suo busto marmoreo esposto scoprì casualmente il Canada prenden - a Roma, ai Musei Vaticani) venne rapito done possesso in nome del Re di Francia, da pirati che lo portarono sull’isola gre - terminarono la carriera navale come ca di Farmacussa, una delle Sporadi me - ridionali a sud di Mileto, liberandolo do - ammiragli nella Marina Reale. po più di un mese dietro un riscatto di cinquanta talenti. In apertura, la figura La statua del corsaro Surcouf fa anc ora la guardia di un bucaniere tratta dal Book of Pirates alla citta di Saint-Malo, in Francia di Howard Pyle (1853-1911)

settembre-ottobre 2018 5 Nell’immagine, “ La cattura del pirata Barbanera nel 1718 ”, olio su tela del 1920 di Jean Leon Gerome Ferris; catturato dopo una serrata caccia dal tenente di vascello Maynard, prima di essere ucciso, il pirata ricevette venti colpi di arma da taglio e cinque da fuoco marine spagnola, francese e inglese, sia alla Corona Furono corsari famosi gli inglesi ed di Spagna che a quella di Francia e a quella Britanni - Henry Morgan, lo spagnolo Amaro Pargo, molti ca, venne perciò in mente di sfruttare queste situa - francesi della città bretone di Saint-Malo come Re - zioni, stipulando momentanee alleanze con questi né Duguay-Trouin o Robert Surcouf. pirati per sfruttarli secondo il proprio vantaggio. In Italia, ricordiamo i genovesi Giuseppe Bavastro e Concedevano quindi loro una lettera o patente di Andrea Doria, e anche, in piccolo, Giuseppe Gari - corsa che li dichiarava alleati della Corona, con la baldi che in Sudamerica praticò la “guerra di corsa”, quale contraevano un obbli - con una lettera patente della go; tale patente consentiva lo - Repubblica del Rio Grande. ro di battere bandiera della Ma nonostante le loro prero - nazione che l’aveva concessa. gative di mercenari, i corsari Dovevano, naturalmente, non erano certo degli stinchi combattere, affondare o cat - di santo, perché se era il caso, turare solo le navi avversarie e la tentazione, si sa, fa l’uo - del loro sponsor, consegnan - mo ladro, tornavano ad essere do a questi una parte del bot - pirati per una preda che non tino; in cambio, potevano avrebbero dovuto toccare, per avere vari vantaggi, ma quello poi riconvertirsi in corsari. che contava era il riconosci - Questa ed altre spiacevoli ten - mento di alleato. denze fecero sì che i favori nei Da pirati continuavano a ve - loro confronti scemassero stire, come pirati continuava - quasi di colpo, e l’emissione di no a combattere e a predare, lettere di corsa venne vietata ma adesso veniva riconosciu - dapprima con il trattato di to loro uno status che, in caso Utrecht del 1713, che però fu di cattura, ne faceva normali scarsamente preso in conside - prigionieri di guerra, sot - razione da tutti, poi con il traendoli all’altrimenti inevi - In questo bell’olio su tela attualmente conservato Trattato di Parigi, firmato il 30 nell’Abbazia di Buckland, nel Devon, in Inghilter - tabile ballo al vento, appesi ra, vediamo il celeberrimo corsaro, nonché navi - marzo 1856 dalle nazioni che ad un pennone. gatore e politico inglese Sir Francis Drake avevano partecipato alla guer -

6 settembre-ottobre 2018 Il capitano Raphael Semmes e il primo tenente John Kell, immortalati in questa immagine sul ponte della CSS Alabama , uno dei più ce - lebri violatori di blocco confederati, nel 1863; nell’immagine piccola, un poster di “Via col Vento” con Scarlett O’Hara (Vivien Leigh) e il capitano Rett Butler (Clark Gable), personaggio celebre, nel romanzo, come violatore di blocco ra di Crimea, che sancì, fra l’altro, un accordo tra cesi e inglesi cacciati dagli spagnoli dall’isola di Francia, Inghilterra, Prussia, Russia, Austria, Pie - San Cristoforo (oggi Saint Kitts), mentre gli olan - monte e Turchia che stabiliva “ La course est et demeu - desi erano stati espulsi da Saint Croix e altri inglesi re abolie ”, ossia la (guerra di) corsa è e permane abo - da Nevis. Per questo erano tutti nemici giurati del - lita; la decisione fu accolta molto male in Inghilter - la Spagna. ra, non dagli altri Stati. Non molto bene, sia pure Con le spalle coperte da un complicato sistema di per motivi diversi, da Stati Uniti, Spagna e Messico. lettere di corsa, i filibustieri diedero una caccia spie - Tanto è vero che teoricamente, ancora oggi, la Co - tata alle navi spagnole, protetti a volte dagli inglesi, stituzione degli Stati Uniti (Art.1 Sez.8) affida al a volte dai francesi, mentre a volte si concedevano Congresso il potere di concedere lettere di corsa. da soli, illegalmente perché la non era un Per questo gli Stati Confederati d’America emisero Governo riconosciuto, i permessi di caccia, arrivan - delle patenti durante la Guerra Civile, come pure do a controllare l’intero Mare dei Caraibi. A questo lo fecero gli USA, durante la guerra contro la Spa - punto, però, le potenze europee si stancarono di gna del 1898. questo stato di cose e agli inizi del XVII secolo, ini - ziarono a reprimere la filibusteria, cosa che avven - Bucanieri e filibustieri ne tra il 1680 e il 1690. Così i pirati continuarono Particolari individui che potremmo considerare una ad essere braccati da tutti, mentre filibustieri e bu - sorta di anello di congiunzione tra i pirati e i corsari, canieri furono “scaricati” dai loro occasionali pro - furono invece i bucanieri (dal nome di una specie di tettori per la loro inaffidabilità, “estinguendosi”. grata che usavano per affumicare la carne), che si fa - cevano chiamare anche anche “fratelli della costa”, I violatori di blocco attaccavano le navi francesi e spagnole che naviga - A questo punto ci troviamo di fronte ad una enne - vano nelle Indie occidentali nel XVII e XVIII secolo simo gruppo di navigatori dedito a particolari atti - e che per questo furono protetti dagli inglesi fino a vità, anche belliche, ma totalmente diverso rispet - che, per le loro intemperanze e la scarsa affidabilità, to a quelli che abbiamo visto finora. Se il pirata era non furono disconosciuti dalla Corona. un bandito, il bucaniere e il filibustiere dei dispera - I filibustieri (termine dalle varie origini ma che si - ti che si davano a una strana guerra di corsa, e il gnifica, in pratica, saccheggiatori), invece erano corsaro era un mercenario, il violatore di blocco fu francesi, inglesi e olandesi che, all’inizio del XVII un combattente, che però, ove possibile, cercava di secolo si erano insediati sull’isola di Tortuga: fran - rifuggire dal combattimento mentre, beninteso

settembre-ottobre 2018 7 non aveva affatto intenzione di evitare lauti com - Da questo momento, però, anche se di pirati, cor - pensi; di massima, lui non distruggeva navi nemi - sari e violatori si parlerà molto durante la Prima e che. Il suo compito era portare materiali, strategici la Seconda Guerra Mondiale, in realtà non ne esi - o anche voluttuari, forzando le file di un blocco steranno più, perché si tratterà di militari sotto navale, nei porti di un Paese che li attendeva. mentite spoglie. Se necessario avrebbe combattuto per salvarsi e Come il tedesco Seeadler , una nave a palo a tre al - sfuggire alle navi del blocco: ma la sua ricchezza e beri da 4.500 t con motore ausiliario (9 nodi al il suo interesse non erano nelle stive nemiche, ma massimo) e due miseri cannoni da 105 mm che nelle proprie e doveva salvaguardarli; volendo, po - nella Grande Guerra, al comando del conte bava - teva agire anche solo per interesse personale, ma rese Felix Von Luckner, in una crociera di quasi un in fin dei conti era un armatore che, a proprio ri - anno (21 dicembre 1916 – 8 settembre 1917) dis - schio, soccorreva un Paese terzo. trusse o catturò 16 navi Alleate a vapore, per un Il più celebre blocco della storia fu, negli Stati Uni - tonnellaggio di 30.099 t, senza fare una vittima. ti, quello imposto dalla Marina Federale alle 3.500 O il sempre tedesco Atlantis , comandante Bernard miglia di coste della Confederazione del Sud, con il Rogge, un robusto mercantile ben armato da 17.600 Piano Anaconda, durante la Guerra Civile america - t, che nella Seconda Guerra Mondiale catturò o dis - na. Per violarlo, la Confederazione utilizzò in più trusse 22 mercantili Alleati per 145.960 t, prima di es - anni circa 1.200 navi, che durante la guerra riusci - sere affondato. Che queste navi fossero definite cor - rono ad effettuare ben 8.250 viaggi, portando al sare, pirate o altro, non ha nessun fondamento: era - sud un milione di paia di scarpe, 600.000 fucili, no incrociatori ausiliari, con comandante ed equi - 200 cannoni e una infinità di prodotti strategici, paggio militari, al servizio di un Governo legittimo, perdendo circa 1.020 navi. che andavano in battaglia con la bandiera nazionale I violatori (molti erano contrabbandieri inglesi) al picco, dopo essersi fatte riconoscere. Facevano lar - erano famosi tra la popolazione, tanto da ispirare a go uso di camuffamenti, è vero, ma niente di più. Margaret Mitchell, nel suo celebre Gone with the Wind (Via col Vento) la figura di Rhett Butler che E ai giorni nostri...l’altro ieri era stato appunto un violatore di blocco, anche se Abbiamo attraversato tutta la storia della marine - nell’omonimo film quasi non se ne fa cenno. ria per arrivare ai giorni nostri, dove, tolti gli squal - lidi figuri cui abbia - mo accennato, nes - suno corre più i ma - ri come una vol - ta...ma forse sareb - be meglio dire “cor - re sui mari”. La fotografia di scar - sa qualità in bianco e nero che pubbli - chiamo, mostra dei sommergibilisti che sbarcano dal loro battello, il tragico Kursk , per una meri - tata licenza dopo una crociera di mol - ti mesi. Dove? Qua la storia si fa più complicata. La fotografia è del 1999 ed è stata tratta Ed eccoci al bellissimo veliero tedesco Seeadler , da un dipinto dell’epoca, che anacronisticamente, essen - do un tre alberi a vela, batté con merito i mari contro navi ben più moderne, nella Grande Guerra; a da un quotidiano re - fianco il suo comandante, conte Felix Von Luckner gionale russo; erano

8 settembre-ottobre 2018 passati tempi duri: tra il 24 marzo e il 19 giugno 1999 velivoli USA e NA - TO, con una operazio - ne per molti opinabile, avevano bombardato la Jugoslavia di Slobodan Milosevic. I1Kursk , lasciata per tempo la sua base, ave - va segretamente fatto rotta verso il Mare Adriatico, per la preci - sione su una delle fosse che oscillano tra gli 800 e i 1.200 metri po - ste al centro di questo bacino, tra l’Italia e il Montenegro. Qui si era immerso, in assetto silenzioso, ed era rimasto circa tre mesi fungendo da “ri - petitore” di informa - zioni tra i servizi mili - tari russi e quelli ju - Marinai del sottomarino nucleare Kursk lasciano il battello nell’ottobre del 1999 per la prima meri - tata franchigia dopo la lunga crociera che li aveva visti operare per alcuni mesi nelle profondità del goslavi, aggiornandoli Mare Adriatico. Meno di dieci mesi dopo la tragedia si sarebbe abbattuta su di loro quotidianamente sui movimenti NATO. Forse non era stata una azione molto corretta, uscirono delle persone che, senza parlare, osser - perché sebbene avesse eseguito disposizioni im - varono la situazione, poi tornarono sottocoperta partite dallo Stato Maggiore della Voenno Morskoe e ne riemersero armati di tronchesi e cesoie e, Flot (La Marina Militare Russa), aveva pur sempre senza fare complimenti, fecero a pezzi la rete poi, agito contro i Paesi NATO, favorendone uno in rientrati a bordo, si dileguarono. conflitto con essi. Ma qualcuno aveva ripreso l’evento con una foto - camera digitale, e aveva dato il filmato al TG regio - ieri... nale che lo mandò in onda nell’edizione nazionale Di fronte ad un caso completamente diverso si della sera, guardando per pura combinazione la doveva trovare invece il 22 giugno 2001 - quale, ebbi occasione di vederlo in prima persona, sco Ranieri, comandante del peschereccio San riconoscendo senza ombra di dubbio il mezzo. Pietro, iscritto al registro di Monopoli che, alle 14 Si trattava del piccolo sottomarino nucleare NR1, e 3 minuti, si senti immobilizzare da una violenta gestito da “enti di ricerca”. Nato come mezzo spe - scossa a circa 11 miglia dal litorale brindisino: rimentale nel 1969, era anche usato per operazioni “Eravamo al largo per una normale battuta di pesca di spionaggio elettronico, potendo recepire le tra - dell’imbarcazione – racconta – quando le reti hanno smissioni dei cavi telefonici sottomarini. Lentissi - subìto uno strattone. Ci hanno improvvisamente tira - mo, era rimorchiato o trasportato nei lunghi spo - to indietro e la barca si è abbassata di poppa. Fortu - stamenti; era di base a Groton, nel Connecticut, e natamente, il verricello ha ceduto, diversamente ci non si capisce cosa facesse nell’Adriatico nel giu - avrebbe trascinati sul fondo ”. Cosa era successo? A gno 2001. È stato posto fuori servizio nel 2008. quel punto nei pressi della poppa del pescherec - Inutile dire che il filmato ebbe, in televisione, solo cio emerse un piccolo sommergibile con gli im - il passaggio visto da me fortuitamente, sulla Rete pennaggi di coda impigliati nelle reti, dal quale 3, dalla quale venne immediatamente ritirato.

settembre-ottobre 2018 9 Il piccolo, e unico del suo genere, sottomarino nucleare statunitense NR-1 in veste US Navy , come testimonia la scritta sulla torre (so - pra), e “da ricerca” nell’altra immagine dove è contrassegnato solo da una E, mentre neanche l’equipaggio appare in veste militare

10 settembre-ottobre 2018 Nell’immagine piccola l’USSN Jimmy Carter con e bandiera nazionale in torret - ta il 14 ottobre 2017; da notare, però, nella foto grande, che alcune parti dello scafo pre - sentano condizioni di notevole usura, il che accrediterebbe l’ipotesi di una lunga crociera piuttosto che una azione simulata e oggi... inoltre investigare cavi telefonici e in fibra subac - Ancora più singolare è il terzo caso del quale fac - quei, e imbarca un reparto di Navy Seals (Gli incur - ciamo cenno: l’11 novembre 2017, il sottomarino sori della Marina degli Stati Uniti). nucleare USN Jimmy Carter , ha fatto ritorno alla sua L’abitudine di utilizzare il Jolly Roger è stata mutua - base di Kitsap – Bangor, nello Stato di Washington, ta dalla Royal Navy della Seconda Guerra Mondia - con un enorme Jolly Roger , la bandiera pirata, che le, i cui sommergibili lo issavano al picco rientran - garriva sulla torre, segno di missione felicemente do da missioni vittoriose. compiuta. Non sappiamo quale, e siamo certi che Cosa avrà voluto significare l’“ostensione” del non lo sapremo mai. 2017? Top Secret , ma attenzione, potrebbe essere Infatti il Jimmy Carter, che già in un’altra occasio - anche un falso scopo. Potrebbe servire, per esem - ne ha innalzato “teschio e tibie”, terzo e ultimo pio, a insinuare il dubbio, in un altro Stato, di aver battello della classe “Seawolf”, è un sottomarino conseguito un risultato da questo temuto, facendo spia. Più lungo dei suoi due fratelli, ha un apposito credere ad esempio al presidente Kim Jong-un di contenitore nello scafo che può trasportare drone aver recuperato un missile nordcoreano o aver vio - aerei, minisottomarini telecomandati, mezzi spe - lato le telecomunicazioni navali di Pyongyang. ciali per operazioni segrete o sotto copertura; può Proprio uno scherzo da pirati! n

settembre-ottobre 2018 11 Chio L’isola del mastice di Giovanni Panella

Genova, addossata nando un esercito, con cui al muro della casa Un raro esempio minacciare Genova. La rea - A di Cristoforo Co - zione fu immediata e per al - lombo, una targa sulla di valida lestire una flotta, si ricorse quale si decifra una scritta all’intervento dei privati. Le in greco è posta accanto a amministrazione galee erano costose da man - un alberello di lentisco. tenere in servizio (perché ri - Vuole ricordare la lunga coloniale, nata da chiedevano equipaggi nu - dominazione genovese merosi) ma potevano essere dell’isola di Chio, gestita una situazione costruite in tempi brevi. Fu dalla “Maona”, un’antesi - indetta una gara per la loro gnana delle compagnie contingente, costruzione: il contratto spe - coloniali britanniche e cificava che i privati si assu - olandesi. che durò più di mevano la responsabilità di Nel Medio Evo, il nome armare ed equipaggiare le dell’isola, allora conosciu - quattro secoli galee e lo Stato li avrebbe poi ta come Scio, evocava una indennizzati per eventuali sostanza preziosa: il mastice. Il lentisco (Pistacia danni e per la perdita delle navi. lentiscus) è un arbusto diffuso in tutto il Mediter - Ventinove armatori furono in grado di anticipare il raneo ma solo sulla costa meridionale di Chio se - deposito e, in meno di un mese, furono approntate cerne una resina biancastra. Si credeva che questa 29 navi. Al comando fu nominato uno dei capi del avesse delle proprietà medicinali per le malattie partito dei “ popolari “, Simone Vignoso e l’armata dello stomaco e del fegato. salpò da Genova il 24 aprile. Accadde però che, sa - Inoltre, la resina, masticata, diventa gommosa co - puto dell’avvicinamento della flotta, i ribelli di me il chewing-gum e veniva utilizzata anche per Monaco si disperdessero e fuggissero a Marsiglia. schiarire i denti e profumare la bocca. Chio cadde Genova, con una mobilitazione così rapida ed effi - in mano ai genovesi per una serie di circostanze cace, aveva fatto dissolvere la minaccia, ma la flotta fortuite: nella città di Genova il dogato di Simone ora si trovava “disoccupata” e gli armatori delle ga - Boccanegra, un mercante eletto Doge nel 1339, lee si trovavano in una situazione incresciosa: il go - rappresentò l’ennesimo tentativo di porre fine a verno genovese avrebbe avuto infatti il diritto di an - un periodo di scontri tra le fazioni nobiliari e l’e - nullare i contratti e solo con una lunga trattativa si mergente partito dei “popolari”. Nemmeno le di - sarebbe potuto definire un compenso. Anche il Co - missioni del Boccanegra del 1344 servirono a cal - mune si ritrovava in imbarazzo perché, se da una mare gli animi e i molti aristocratici che erano stati parte non poteva permettersi di negare un rimborso esiliati e avevano trovato rifugio presso i Grimaldi (sotto pena di non poter mai più ricorrere in futuro di Monaco, costituivano la fazione più turbolenta. all’aiuto dei privati), d’altra parte, il pagamento del - All’inizio del 1346, si sparse la notizia che questi le spese fin allora sopportate dagli armatori sarebbe fuoriusciti stavano raccogliendo una flotta e radu - stato al di sopra delle possibilità della Tesoreria.

12 settembre-ottobre 2018 mentre la rappresentanza di Ve - nezia era ridotta a quattro galee. Il Papa aveva scritto ad Anna, Reggente della Corte di Costanti - nopoli, chiedendo la disponibili - tà dell’isola di Chio per un perio - do di tre anni, per servirsene co - me base di operazioni contro il comune nemico, i Turchi. Tutta - via, la Corte Bizantina, indeboli - ta dallo scatenarsi di una lotta per la successione, tardava a ri - spondere alla missiva. Il capo della spedizione allora, pensan - do che la Reggente stesse solo prendendo tempo, offrì una lau - ta somma a Simone Vignoso per - ché si unisse alle sue forze per la conquista dell’isola. Il coman - dante genovese rifiutò l’offerta ma decise seduta stante di profit - tare del momento di confusione e di debolezza dei Bizantini ed ordinò di vogare verso Chio, per conquistarla. Si trattava di una mossa che non aveva nessuna giustificazione, perché Genova era in pace e in buoni rapporti con Costantino - poli. Sbarcato, Simone Vignoso conquistò la città in un solo giorno, ma la fortezza cadde so - lo dopo due mesi di assedio. Su - bito dopo la resa, il comandante Nella vecchia Genova esiste ancora la casa di Cristoforo Colombo; in apertura, un picco - lo campionario dei tesori naturali o lavorati dei quali è ricca Chio: liquori e gomma da genovese sottomise ai nobili, masticare a base di mastice derivato dal lentisco del quale è presente un ramoscello rappresentanti della comunità vinta, la firma di un “Atto di de - dizione”, un documento com - L’alternativa, quella di fissare una nuova imposta, plesso che avrebbe regolato per il futuro i rapporti non era politicamente praticabile per un governo con i genovesi. che era andato al potere per ridurre la pressione fi - Il Vignoso era consapevole che su Chio Genova non scale. Non c’era che una soluzione: bisognava in - poteva accampare nessuna pretesa e che per rendere viare la flotta nel Levante... per un ‘impresa che stabile e duraturo il dominio occorreva in primo fosse economicamente vantaggiosa. Le galee salpa - luogo consolidare i rapporti con gli abitanti dell’iso - rono da Genova all’inizio di maggio; l’occasione di la. Per questo si preoccupò di stilare un documento fare bottino si presentò quando la flotta era al lar - che salvaguardasse i diritti della comunità greca: go dell’isola Eubea. una prova di notevole maturità politica e di lungi - Fu avvistata la flotta della Lega Papale. messa insie - miranza amministrativa. In autunno il Vignoso ri - me per soccorrere Smirne, in quel momento mi - tornò con la flotta a Genova e consegnò formal - nacciata dai Turchi. Era una forza di spedizione mente il territorio di Chio al Comune, richiedendo piuttosto debole, della quale non facevano parte i però nello stesso tempo il risarcimento delle ingenti francesi, che erano in guerra con l’Inghilterra, spese della spedizione militare: 250.000 lire.

settembre-ottobre 2018 13 Una piantagione di lentisco, pianta caratteristica di questa piccola isola greca, che qua viene amorevolmente curata da secoli

La Maona, un modello di gestione Il problema dei rapporti con Costantinopoli fu ri - coloniale indiretta solto con un gioco delle parti, facendo leva sulla L’endemica debolezza finanziaria del Comune di peculiarità dei rapporti tra la Maona e Genova. Il Genova non permetteva di disporre di una tale Comune, alle pesanti rimostranze della Corte Bi - somma. Si trovò quindi un accordo con gli arma - zantina che intendeva rientrare in possesso del suo tori per dilazionare il risarcimento di venti anni e territorio, rispose di non avere i mezzi per costrin - affidando nel frattempo l’amministrazione della gere i maonesi ad abbandonare l’isola, visto che colonia ed il ricavato delle attività commerciali ad questi erano solo dei privati cittadini … Alla fine una società privata, la “Maona”(dal termine arabo l’Imperatore, dopo un tentativo fallito di usare la ma’una “sostegno”), costituita dai 29 armatori di forza, dovette accontentarsi di riscuotere da Chio galea che erano creditori del Comune. L’accordo solo un tributo nominale. specificava che il Comune, entro venti anni, Un’altra misura, volta a consolidare il dominio avrebbe potuto riscattare il contratto, ma che fino della Maona, fu la decisione dei suoi membri, pre - ad allora ad esso sarebbe spettata solo la sovranità sa nel 1364, di abbandonare i propri cognomi e di formale dell’isola. assumere quello collettivo di Giustiniani, non - L’insieme dell’accordo era ben accetto al Comune ostante che nessuno di loro facesse parte di questa che veniva a disporre di una ricca piazza commer - famiglia. Si trattava di adottare anche a Chio il si - ciale e di una posizione strategica sulla rotta che stema degli “Alberghi “ che esisteva nella madre - portava a Costantinopoli ed alle colonie genovesi patria: era questo un sistema di alleanze tra gruppi del Mar Nero. Per assicurarsi il pieno controllo del - di famiglie nobili, che consentiva alle più deboli di l’isola era però ancora necessario trovare una me - aggregarsi alle più solide. Con l’assumere lo stesso diazione con il legittimo proprietario di Chio, cognome e le stesse insegne, si era riconosciuti a l’Imperatore. pieno titolo dalla famiglia di cui si entrava a far

14 settembre-ottobre 2018 Il consolato italiano a Chio, oggi, allocato in una costruzione dalla struttura architettonica tipicamente genovese parte, con il godimento degli stes - si diritti e doveri, perché ogni “Al - bergo” era pervaso da un forte vin - colo di solidarietà tra tutti i suoi componenti. L’accordo tra la Maona e Genova, basato sulla comunanza d’interes - si, fu rinnovato periodicamente ed alla Maona subentrò nel 1373 una “Maona Nuova” i cui mem - bri, a differenza della prima, risie - dettero quasi tutti a Chio. La sto - ria dei rapporti della Maona con Genova è quella di una periodica opera di rinegoziazione dei patti originari: il Comune non disporrà mai delle somme necessarie per ri - scattare il contratto. A dimostra - zione del fatto che a volte nulla è Come parimenti è genovese la fisionomia di questa vecchia villa, in parte fatiscente, più duraturo delle situazioni prov - ma che rispecchia le antiche origini di questa incantevole isola

settembre-ottobre 2018 15 visorie, quello che era nato come un patto a termi - L’organizzazione commerciale di questo prodotto ne, di rinnovo in rinnovo, rimarrà così in vigore teneva conto delle specificità del suo mercato. La per più di due secoli. Maona si trovava a gestire il monopolio di un pro - dotto naturale, un genere di consumo “ricco”, ac - Produzione e vendita del mastice quistato dalle classi abbienti: si trattava di un mer - La produzione del mastice era localizzata nella zo - cato per il quale non vi erano obiettivi d’incre - na sud dell’isola di Chio, detta Catamorea, intorno mento delle quantità vendute, ma solo di sostegno ai paesi di Mesta, Pyrgi, Armolia, Kalamoti e fino al del livello dei prezzi. capo chiamato per l’appunto Capo Mastico. I fun - Per evitare ogni forma di concorrenza interna tra i zionari incaricati dalla Maona attribuivano a ogni beneficiari (a detrimento del prezzo) e mantenere agricoltore un numero definito di piante e l’obbli - la solidarietà dovuta al comune interesse tra mem - gavano poi a vendere una quantità di mastice in bri della Maona, il raccolto non era subito diviso proporzione al loro numero. Durante l’estate i tra i beneficiari, ma venduto in blocco. Solo in un contadini praticavano una serie di tagli sui rami e secondo tempo il ricavato della vendita, dedotte le sul tronco e nel giro di qualche settimana racco - spese di amministrazione e quelle della difesa del - glievano la resina, che al contatto con l’aria si rap - l’isola, era diviso tra i maonesi. prendeva in masserelle tondeggianti. Compito del - La produzione del mastice era mantenuta intorno le donne era di lavarla delicatamente per asportare ai quattrocento quintali annui e, in caso di sovra le impurità e di conservarla in casse di legno. produzione, la quantità eccedente era distrutta Il monopolio era rigidamente controllato già nello (cosa che destava grande stupore tra i commenta - stadio della produzione e multe salate colpivano tori del tempo). l’agricoltore che rimaneva al di sotto delle quote Il bisogno di denaro dei membri della Maona la co - stabilite. Il raccolto era poi concentrato in un solo strinse spesso a concedere la vendita del mastice a magazzino, detto: “La casa del mastice”. società private o a ricevere anticipi sui raccolti. I

Una piccola baia a Chio mostra in tutto il suo splendore e il rigoglio dei colori del mare e della macchia, tutta la sua mediterraneità

16 settembre-ottobre 2018 Un’altra immagine surreale e magnifica è questo villaggio nella regione della Catamorea, (anticamente Mastichochoria , i villaggi del ma - stice) dalla struttura quasi intatta ma completamente disabitato membri di queste società, solidali al momento del - portante, quella di Pera (Galata), un sobborgo forti - l’aggiudicazione del raccolto, si ripartivano poi le ficato di grande importanza strategica, il cui con - aree di vendita, nelle quali agivano sempre come trollo garantiva il transito verso il Mar Nero. monopolisti. Genova era sempre il mercato all’in - La modifica dei rapporti di forza con i turchi si ri - grosso più importante e i documenti di carico delle fletté subito nella maggiore entità dei tributi che galere genovesi citano frequentemente la presenza Chio dovette versare ai nuovi padroni di Costanti - di casse di mastice. nopoli. Col passare degli anni il “Kharaj”, tributo Lo sfruttamento del monopolio del mastice, insie - annuale da pagare al Sultano, divenne sempre più me a una vivace attività commerciale e ad investi - pesante e, come se non bastasse, le somme andava - menti nell’agricoltura, portarono all’isola una note - no consegnate direttamente alla Corte che, duran - vole prosperità, testimoniata ancor oggi dalle ville te quel periodo di espansione militare spesso era che i genovesi costruirono nell’isola. “ Chio è grande mobile: quindi la Maona dovette sostenere le spese – scriveva il Canale – bella e feconda isola, di prezioso (e le preoccupazioni) di recapitare il tributo fino al - vino, di mastice, suo particolare prodotto, e di marmi ric - l’interno dell’Anatolia o dei Balcani. chissimi, posta in un sito il più acconcio a favorire il Agli inizi del Cinquecento, l’espansione Ottomana commercio del Mar Nero e dei litorali dell’Asia Minore” . sembrava davvero inarrestabile: nel 1521 fu con - quistata Belgrado e nel 1522 cadde persino Rodi, La minaccia turca importante base militare della Cristianità nel Le - Se nel primo secolo di dominazione genovese Chio vante. Forse l’anno più terribile fu il 1529, quando godette di una relativa sicurezza, con il 1453 tutto i turchi giunsero ad assediare Vienna, mentre con - cambiò: la conquista di Costantinopoli da parte del quistavano l’Egitto, riuscendo così a “chiudere” il Sultano Maometto II° fu un durissimo colpo anche Mediterraneo e a controllare del tutto l’interscam - per Genova, che perse la colonia genovese più im - bio con l’Oriente.

settembre-ottobre 2018 17 Questa antica bombarda sembra voler mostrare la sua gola minacciosa verso la strada dalla quale potevano apparire le orde ottomane

Ormai la piccola isola di Chio, l’ultima colonia ge - raj” non erano stati pagati e Chio non oppose al - novese nel Levante, era interamente circondata da cuna resistenza alla conquista. Gran parte dei possedimenti ottomani, mentre le acque dell’Egeo maonesi furono imprigionati e dovettero poi es - erano diventate un lago interno. Era ovvio che Ge - ser riscattati, mentre a ventuno giovani Giusti - nova poteva mantenere Chio solo fin quando i niani di età tra i dodici ed i sedici anni fu chiesto turchi lo avessero tollerato. di scegliere tra la morte e la conversione alla reli - Nel Cinquecento gran parte dei problemi ammini - gione di Maometto, con conseguente arruola - strativi dell’isola riguardava il pagamento del tri - mento nel corpo dei Giannizzeri. Diciotto ragazzi buto e dei suoi arretrati: mezzo principale per pa - scelsero il martirio, sopportando atroci torture, gare il “Kharaj” rimaneva la vendita del mastice. spinti al sacrificio dalle grida delle madri. Se la I maonesi, nel corso del Cinquecento, avevano vi - Chiesa canonizzò i diciotto martiri Giustiniani, sto ridursi sempre più i loro legami con la madre - Genova, che non aveva mosso un dito per salvare patria: ormai i rapporti con Genova erano limitati la sua ultima colonia nel Levante, dedicò loro un all’invio di missive nelle quali il Comune si limita - omaggio tardivo facendo dipingere un dipinto va a elargire vaghi consigli e raccomandazioni. La celebrativo a Palazzo Ducale. debolezza del dominio genovese sull’isola era sem - pre più manifesta: per due volte, nel 1534 e nel 1566-1821 Il periodo dei “Privilegi” 1552, il Sultano aveva dichiarato pubblicamente Cacciati da Chio gli ultimi genovesi, l’organizza - che, visto che Chio gli corrispondeva un tributo, la zione della Maona sopravvisse al loro dominio. considerava soggetta al suo potere. Questo fu possibile anche perché la maturità poli - L’epilogo si verificò il 15 aprile 1566, quando una tica acquisita dai greci con la lunga frequentazione grande flotta al comando di Piali Pasha si presen - dei genovesi permise loro di ottenere dal Sultano tò davanti al porto di Chio. Gli arretrati del “Kha - un trattamento particolare: i cosiddetti “Privilegi”.

18 settembre-ottobre 2018 Essi garantivano all’isola una forma di autogo - verno che comprendeva una notevole autono - mia amministrativa: in tal modo il governo dell’isola non visse cambiamenti traumatici. Anche nel corso del Seicento e del Settecento, il mastice fu sempre un bene di consumo mol - to richiesto: le donne dell’harem del Sultano ne erano tra i consumatori più importanti. Ol - tre a curare gli alberi di lentisco, gli abitanti di Chio realizzarono notevoli profitti investendo nell’industria della seta, nell’agricoltura, nei trasporti marittimi e nella cantieristica. La prosperità goduta da Chio in questo perio - E non è difficile, nei carruggi e nei meandri più reconditi delle vecchie fortificazioni di Chios, fare questi incontri: cannoni e munizioni genove - do è testimoniata dal fatto che l’isola, da sola, si, muti testimoni sopravvissuti ad episodi di una brutalità che scosse lo pagava tributi che erano pari ai due terzi di stesso Sultano

quelli dovuti da tutto il Peloponneso. Quando però nel 1821 Chio prese parte a un tentativo male organiz - zato e peggio condotto di ribellione contro il dominio turco, la reazio - ne del Sultano fu di una crudeltà estrema: l’isola ricca e popolosa fu mes - sa a ferro e fuoco. L’epi - sodio, che sconvolse l’Europa e che fu cono - sciuto come i “massacri di Chio”, fece più di trentamila morti. L’im - magine del potere otto - mano ne risultò per sempre macchiata di fronte all’opinione pub - blica mondiale: la trage - dia fu denunciata nell’o - pera di Victor Hugo ed in un celebre dipinto di Delacroix. Quasi tutta la popolazione maschile fu sterminata, mentre don - ne e bambini furono de - portati come schiavi: le ultime tracce della Mao - na, l’organizzazione na - ta per sfruttare l’albero In questo grande olio su tela Eugène Delacroix, che viene considerato il capostipite dei pittori ro - del chewing-gum, scom - mantici francesi, volle raffigurare, nel 1824, il massacro di Chio, quadro oggi conservato al Lou - vre di Parigi parvero dalla storia. n

settembre-ottobre 2018 19 Ricordi di Folco Quilici di Enrico Cernuschi

uesto non è un cocco - confesso. Ma me lo sono ricordato drillo. I vecchi giorna - Note subito non appena l’annunciatore Q listi chiamavano così il ha pronunciato la prima frase. pezzo, sempre da avere alla ma - di un ragazzo Con un nome di battesimo del ge - no, dedicato all’illustre scom - nere – diciamolo – non è difficile parso di turno. Il nome del ret - di 57 anni conquistare una buca nella trincea tile derivava dalla necessità di della memoria salvo saltare fuori, spillare insieme, prima dell’av - puntualmente, a ogni chiamata. È vento dei computer, delle schedine con i dati bio - così riemerso (è il caso di dirlo) tutto un passato grafici e le successive vicende del personaggio da condensato in due sillabe. Un passato mio, benin - commemorare. Tanto più era celebre, tanto mag - teso, visto che il desso l’avevo visto solo in fotogra - giori erano i cartoncini e più lunga la lista, conser - fia, salvo sentirne parlare, nel corso degli anni, da vata in appositi schedari metallici altissimi (celebri alcuni addetti ai lavori. quelli del vecchio Corriere della Sera ) fino ad asso - In omaggio all’ordine cronologico va subito pre - migliare, appunto, quando la si tirava, alla fine, messo il fatto che Folco era figlio di Nello, a sua fuori, alle scaglie della pelle di un coccodrillo. volta un giornalista di grossa taglia, tanto che la I pezzi in memoriam, natural - storia e gli ordini professionali mente, devono essere, a loro toscano ed emiliano se lo con - volta, una specie di santino. De tendono rivendicandone, uno, mortuis nihil nisi bonum , ossia la nascita e l’altro la formazio - dei morti non si dica se non il ne e la vita. Legatissimo a Italo bene, come si suol dire. Ma ap - Balbo, Nello Quilici ne condivi - posta perché queste pagine non se le battaglie culturali, e non appartengono, dichiaratamen - solo, e le posizioni eterodosse. te, a quella dignitosissima cate - Morì con lui a Tobruk, il 28 giu - goria di pezzi standard, quella gno 1940, quando il loro aereo che segue non sarà una celebra - fu abbattuto, su uno dei campi zione, ma semplicemente quel - d’aviazione di quella piazzafor - lo che mi è passato per la mente te, da un aviere della Regia Ae - e, come sarà più chiaro in se - ronautica che, in mezzo alla guito, nei polmoni, per il tem - confusione generale causata po di un lampo, quando ho ap - dalle batterie contraeree, sparò, preso dalla radio la mattina con una vecchia mitragliatrice (mentre cercavo, come ogni di piccolo calibro della Grande giorno, di tagliarmi la gola fa - Guerra, contro il “gobbo”, co - Un Folco Quilici bambino (a sinistra) sulle cendomi la barba) la notizia gambe del padre Nello, noto giornalista, con me veniva chiamato il trimoto - della morte di Folco Quilici. il fratello Vieri; in apertura “I miei mari”, un re S-79, del Maresciallo quando Mi ero dimenticato di lui, lo best seller di Quilici del 2007 il velivolo aveva già estratto il

20 settembre-ottobre 2018 ste iniziative stavano contempo - raneamente sorgendo, a partire dalla meritoria opera pioneristica della Cressi, i primi tentativi im - prenditoriali volti a mettere a dis - posizione di tutti il mondo subac - queo per poi arrivare, infine, a quel “Con le pinne, fucile ed occhia - li, quando il mare è una tavola blu, sotto un cielo di mille colori, ci tuf - fiamo con la testa all’ingiù!” di Edoardo Vianello che consacrò definitivamente l’avventura sot - tomarina di innumerevoli signori Rossi, spesso ma non sempre ma - rito e moglie, d’Italia. Per un bambino di 7 anni (io), l’attività subacquea era quanto di Un’immagine tragica dei giorni di guerra: i rottami del trimotore S-79 abbattuto dalla contraerea italiana nel cielo di Tobruk, a bordo del quale perirono Italo Balbo e Nello più simile esistesse alle imprese, Quilici, suo grande amico notoriamente impossibili, degli astronauti, le cui partenze da Ca - carrello e stava atterrando dopo un bombarda - po Kennedy (allora Canaveral) erano trasmesse in mento a opera di alcuni bimotori britannici. Fu un diretta dalla TV col mitico conto alla rovescia. E fu caso di scadente disciplina del fuoco. A Ferrara, ancora non tanti anni fa, era possibile sentire, ai tavolini dei bar che sorgevano davanti alla statua di Savonarola, qualcuno che diceva che se fosse caduto, al posto di Balbo, l’S 81 (sopranno - minato “Tartaruga”) di Mussolini, magari durante uno dei periodici voli d’allenamento del capo del Governo reclamizzati dalla stampa, la storia d’Ita - lia sarebbe stata diversa e che, tra l’altro, Nello Quilici avrebbe preso il posto di Pavolini, control - lando molto meglio di lui, e con ben diversi risul - tati, la propaganda italiana. Con un padre così il destino del figlio Folco era se - gnato, o quasi. Decise di dedicarsi, a vent’anni, alla cinematografia subacquea – a quel tempo agli esor - di – e dimostrò di aver avuto sia naso sia intuizione. L’Italia povera ma bella di quel tempo coltivava, in - fatti, nel retrobottega della coscienza un paio di motivi di orgoglio inconfessabili, uno dei quali consisteva, senz’altro, nelle vicende dei mezzi d’as - salto, in primo luogo subacquei, della Regia Mari - na. Non si doveva parlarne in omaggio allo stile lanciato dai nuovi intellettuali (che poi erano, di solito, quelli di prima risciacquati dopo un paio di giri di centrifuga, tornando così immacolati), ma questo non impediva a pellicole come Mizar e Siluri Umani di spopolare nei cinema e ad alcuni validi li - Un manifesto di “ Sesto Continente” , primo film a colori nella bri, da Decima Flottiglia MAS a Cento uomini contro storia della cinematografia subacquea italiana, diretto da Quili - due flotte , di vendere bene per anni. A fianco di que - ci nel 1954

settembre-ottobre 2018 21 la TV dei ragazzi. Mi moz - zò il fiato pensare che da - vanti a me qualcuno re - spirava con delle bombole muovendosi circondato dall’acqua. Seguirono, po - co dopo, gli episodi statu - nitensi del delfino Flipper, disponibili – se visti al ci - nema – a colori, tecnica - mente perfetti e ricchi di mezzi. Ma la breccia l’ave - vano fatta le immagini precedenti, in bianco e nero e, lo si capiva benissi - mo, con poche risorse. Quello fu, per me, Folco Quilici. Vidi, in seguito, a un matinée per ragazzi, Ti - koyo e il suo pescecane e fu un’altra scoperta: niente Ancora il manifesto di un film di grande successo di Quilici, “ Ti Koio e il suo pescecane” , girato nel 1962 interamente nelle isole Tuamotu, nella Polinesia Francese di meno che i Mari del sud! La storia, anche se pa - gata solo 50 lire (il cinema proprio un già vecchio film di Quilici, Sesto Conti - della domenica mattina, al quale si andava in nente , a colpire, nel 1967, la mia immaginazione di gruppi di almeno una dozzina di bambini, costava bambino attraverso il video del televisore durante poco), mi sembrò piuttosto improbabile, ma una

Erano i tempi eroici delle attività subacquee, quasi sconosciute sia agli italiani che agli sportivi di molti altri Paesi, come dimostra la sommaria attrezzatura di questo pescatore ripresa in quegli anni

22 settembre-ottobre 2018 Marina Militare fornì, a un certo punto, elicotteri e mezzi) resta, a mio parere, la cosa migliore che rea - lizzò nei successivi decenni. Mia moglie, ambienta - lista convinta, propende, a sua volta, per l’impegno di Quilici con il WWF. Alta profondità , per contro, romanzo del 1999, partì, come sempre succedeva con lui, alla grande salvo perdere, in seguito, battu - te e probabilità, un po’come Tikoyo. D’altra parte l’avevo detto all’inizio. Queste pagine non sono Folco Quilici. Per un simile argomento non basta Wikipedia. Sono il mio Folco Quilici; l’uomo che mi mozzò il respiro portandomi, quan - do avevo 7 anni, sott’acqua attraverso il vetro del televisore. Facendomi restare in apnea fino a farmi respirare, di botto, uscendo dall’acqua al termine della scena. Facendomi sentire il gusto del bocca - glio anche se non ne avevo mai visto uno, né l’avrei maneggiato, maldestramente, ancora per molti an - ni. Una faccenda personale, pertanto, di mia esclu - siva competenza. E quando, una mattina, la radio ha parlato annunciando la scomparsa di quel nome (dimenticato nel frivolo mondo odierno multica - nale, ma impossibile da rimuovere) il rasoio stava cantando contro la barba ma, in realtà, le mie guance erano quelle di un bambino di 7 anni e hanno trattenuto, ancora una volta, il fiato, come Il film del 1971 “Oceano”, pur rimanendo nell’ambito delle va - ste distese dell’oceano, non era imperniato sulla vita delle pro - quando scesi per la prima volta, con lo spirito e con fondità marine ma su di una vecchia leggenda polinesiana la sua cinepresa, sotto il pelo dell’acqua. n volta omesso il corteggia - mento, da parte del nostro eroe, dell’antipatica cinese, le riprese erano da urlo. Deve averlo pensato anche Ugo Pratt quando decise di inseri - re, poco dopo l’uscita di quel film, nel corso del lento svi - luppo della propria Ballata del mare salato , prima e quasi insuperabile avventura di Corto Maltese, la vicenda del ragazzo maori Tarao, naviga - tore insuperabile guidato dal suo pescecane attraverso l’immensità del Pacifico. In seguito continuai a imbat - termi, di tanto in tanto, nelle opere di Folco Quilici. Sareb - be stato impossibile non far - lo, data la copiosità della sua produzione e attività. L’Italia Un’immagine ormai matura del documentarista e scrittore, scomparso a Orvieto nel 2018 al - dal cielo (per le cui riprese la l’età di 88 anni

settembre-ottobre 2018 23 Bussando ai porti di Roberto Petrucci, foto di Gianni Grilli

a navigazione tra te pensate avendo presente Fano e Senigallia Senigallia: la Costa Azzurra e la cui rea - L non presenta parti - lizzazione richiama più Se - colari problemi. La matti - eleganza, condigliano che Cannes na presto “la valle” spedi - (non se ne abbia a male Ciro sce qualche raffica che in - cultura del Donn’Amalia di Pesaro). clina lo scafo e fa cadere Le così dette “vele” sono dalla cuccetta chi è torna - e gastronomia uno dei pochi “punti cospi - to a dormire nel soprav - cui” che è possibile utilizza - vento del quadrato. tra James Bond re per la navigazione verso La monotonia della costa la città sulla foce del Misa. È è rotta da un paio di ardite ed il principe un vero peccato che proble - edificazioni nel Comune mi di sicurezza abbiano co - di Mondolfo che sono sta - Umberto stretto ad abbattere la cimi -

La rotonda a mare di Senigallia, da tempo, ormai, simbolo incontestato della bella cittadina; in apertura, lo stemma comunale della città

24 settembre-ottobre 2018 Un’immagine della facciata frontale della sede della nostra Sezione

niera del vecchio cementificio, che era il vero faro Continuando verso il centro storico, fermatevi un della città. momento per dare un’occhiata ai pescherecci ed Oggi, il riferimento per il porto è l’albergo che lo alla nuova pescheria perfettamente inserita nella sovrasta. Non fatevi trarre in inganno; l’edificio a struttura portuale. Capite subito che Senigallia è righe nere che regge il faro ed ospita la capitaneria una città elegante anche nei minimi particolari. è sul vecchio porto canale che oggi è tornato ad es - sere solo alveo del fiume. Altro elemento che carat - La fiera di Senigallia terizza la costa prospiciente la città è la “rotonda a In pochi posti la simbiosi tra accesso dal mare e cit - mare” ormai diventata il simbolo della città e della tà era così stretta come a Senigallia. Il porto fluvia - sua spiaggia. La bianca struttura risalente al perio - le sulle rive del Misa permetteva alle barche di en - do in cui le città per qualificarsi come “stazioni trare direttamente nel cuore della città, dove, in balneari” costruivano i Kursaal, è a levante rispetto occasione della storica “fiera di Senigallia”, diven - all’entrata del porto. Una volta sbarcati la incon - tavano empori galleggianti. trerete sul lungomare. La fiera, che si svolgeva nell’ultima settimana di L’accesso al porto è stato di recente messo al riparo agosto, ebbe il suo massimo sviluppo nel 700. Le dalla bora e ristrutturato secondo un progetto che barche risalivano il fiume Misa ed entravano in risale a 35 anni fa. È stato soprattutto separato dal - città. Per quindici giorni, sulla riva del fiume, di la foce del Misa, ponendo un parziale rimedio al fronte ai portici Ercolani, si formava un quartiere problema dell’interramento. fatto di barche. Ai mattoni e alla pietra d’Istria dei La darsena per i diportisti è la prima che appare do - portici si aggiungevano le tavole delle tolde e le ci - po lo spazioso avamporto, i pescherecci ormeggia - me del sartiame e qualche insegna issata tra l’albe - no nelle darsene successive. ro di maestra e l’albero di mezzana. Qualcosa del Appena sbarcati trovate, accogliente e rassicurante, genere lo potete ancora vedere nel porto di Cha - l’edificio dove hanno sede la Lega Navale, il club nia a Creta. nautico e la società comunale che gestisce gli at - Nell’antichità, è Braudel ad evidenziarlo, se si tracchi. Il bar della Lega è un buon posto per il pri - escludevano le grandi navi che caricavano sale o mo approccio alla città ed al suo dialetto. grano, la maggior parte delle imbarcazioni andava -

settembre-ottobre 2018 25 no di porto in porto, caricando qualsiasi cosa po - Agli inizi dell’800, tra i portici Ercolani ed il porto, il tesse essere oggetto di scambio e gli stessi marinai governo pontificio fece costruire il foro annonario. avevano diritto a caricare merci per proprio conto. Il foro oggi, assieme alla Rocca Malatestiana ed ai Si trattava di veri e propri “bazar ambulanti”. palazzi prospicienti la restaurata piazza Baviera, è I due ormeggiatori che mi hanno aiutato con le ci - la parte nobile del centro storico, dedicata agli me, veri depositari della storia del porto, mi dico - eventi sociali e culturali. no che fino ai primi del ’900 in corrispondenza del L’eleganza della costruzione non deve trarci in in - Misa la linea ferroviaria era interrotta da un ponte ganno. Si trattava di un impianto commerciale al girevole che, nei giorni della fiera, permetteva alle servizio del porto i cui moli erano poco distanti. barche di risalire il fiume ed ormeggiare di fronte Oggi, nella struttura trovano posto alcuni bar e ri - ai portici Ercolani. storanti, uno dei quali è sormontato da due scritte, risalenti alla prima metà dell’800, inneg - gianti a Pio IX il papa liberale che era origi - nario di Senigallia. Al primo piano trova po - sto la splendida biblio - teca comunale. I gio - vani affollano le sale di lettura e, di sera, i tavolini del porticato. Nel tempo, il venir meno del ponte gire - vole della ferrovia, lo spostamento della sta - tale ed i recenti lavori di ammodernamento del porto hanno rotto l’originaria relazione tra porto e città. Ma per il moderno viag - giatore questo non è un problema. Dal porto in pochi mi - nuti potrete raggiun - Sin dal primo mattino la vita è attiva attorno ai banchi del mercato del pesce di Senigallia gere la piazza, il mo - dernissimo teatro Fu così che Senigallia diventò sinonimo di com - (peccato che l’intelligente stagione teatrale si limi - mercio e di stretto legame tra acqua e terra, come ti al periodo invernale) o i locali del centro e del sanno persino i milanesi, che hanno chiamato con lungomare. questo nome la fiera che settimanalmente tengo - Se il porto di Fano si richiama alla romanità quello no sulla Darsena di Porta Ticinese. di Senigallia fa riferimento al rinascimento. Il por - La fiera oltre che lungo i portici Ercolani (li incon - to è infatti intitolato ai Della Rovere che governa - trate venendo dal porto sul lungofiume) si svolge - rono la città in quel periodo lasciando importanti va per il corso e sulla attuale piazza Garibaldi. Die - monumenti. Anche Cesare Borgia frequentò questi tro i portici era il ghetto. La comunità ebraica svol - lidi ma, come racconta Machiavelli, non può van - se un ruolo importante nello sviluppo della fiera tare una tradizione di ospitalità. che, secondo lo storico inglese Frederic Lane, gode - va del sostegno della Serenissima Repubblica di Ve - Cuochi ed eventi stellati nezia, sempre attenta a contenere il ruolo del por - Quanto ad accoglienza, proprio sul porto troverete to di Ancona. quella di uno dei più stellati ristoranti d’Italia:

26 settembre-ottobre 2018 Uliassi che vi offre i suoi piatti vicino al faro. La Il papato organizzò il tessuto urbano con un forte presenza di Maestri quali Uliassi e Cedroni ha con - senso della scena teatrale. Il risultato è che nel taminato la cucina locale. complesso il centro è meno pittoresco di quello Se le trattorie di Fano sono la tradizione, i ristoran - di Fano ma molto più unitario. La stessa armonia ti e le trattorie di Senigallia rappresentano l’inno - che ritroviamo nei centri storici di Macerata e vazione. Anche una semplice pizzeria può riservar - Fermo. vi piacevoli sorprese. A differenza di quanto avveniva a Pesaro e Fano, Continuando verso levante lungo la spiaggia o co - qui il borgo marinaro era dentro le mura di fronte steggiando il Misa, verso il centro storico trovate ai portici sulla riva sinistra del Misa. Sono rimasti il altre proposte gastronomiche interessanti. Secon - nome del rione, la chiesa ed i nomi di alcune stra - do le bariste del Caffè del Porto di Fano, Senigallia de: via Corfu, via Corinto, via Siria, via Samo. A Fa - è una delle mete più importanti della mo - vida marchigiana. Contribuiscono a questa meritata fama alcune azzeccate ini - ziative come il radu - no degli ascoltatori del programma ra - diofonico Caterpillar, il festival del “Giallo mediterraneo”, ed il Summer Jamboree, il festival che da 18 an - ni raduna appassio - nati di cultura e mu - sica rock e swing an - ni 40 e 50 da ogni parte del mondo. Se I portici Ercolani devono il loro nome a monsignor Giuseppe Maria Ercolani che li progettò nella metà oltre ad amare la mu - del XVIII secolo, dietro ordine di Papa Benedetto XIV, con lo scopo di ospitarvi l’annuale fiera della Maddalena sica Rock, ascoltare su RAI due Massimo Cirri o leggere i racconti di Markaris, siete anche no sono i nomi delle famiglie dei pescatori e le loro velisti, il Porto è il luogo privilegiato per seguire fe - vele a caratterizzare il borgo. Qui sono i nomi dei ste e dibattiti che si svolgono nel centro storico e luoghi di provenienza dei mercanti che venivano nella zona mare. Nei giorni degli eventi può persi - dall’oriente ma anche dal nord Europa per la fiera. no essere più facile trovare un ormeggio che un Qua e la è possibile distinguere qualcuna delle vec - parcheggio. chie tipologie edilizie. Il quartiere è stato trasfor - mato dalla crescita urbanistica ed è diventato una “S’nigaja, mezz’ebrè mezza canaja” delle zone più ambite della città. La mezza canaglia sopravvive e fa di Senigallia una I lavoratori della pesca, soprattutto cingalesi ed i delle patrie del rap italiano: Fabri Fibra è nato qui e nordafricani, non possono permettersi di vivere non è un caso che uno dei suoi primi gruppi si qui ed è più facile trovarli nei Comuni che assieme chiamasse Gente di Mare. a Senigallia costituiscono la Marca della terra dei Roccabilly, rapper e investigatori potrebbero far Senoni, dove gli affitti sono meno cari. pensare ad un luogo di pericolose frequentazioni. “Senigallia è elegante! ” mi diceva in Grecia una cop - Niente di più falso. pia di velisti francesi che aveva viaggiato lungo le L’omogenea eleganza degli edifici del centro stori - coste dell’Adriatico. co, dove prevale una sapiente combinazione di Elegante e colta, lo capiamo inoltrandoci nel cen - mattone e pietra d’Istria, continua ad avere il suo tro. La Rocca Roveresca e gli edifici vicini ospita - benefico influsso sulle abitudini locali. no mostre ed eventi organizzati con cura. Può ac -

settembre-ottobre 2018 27 piscine, bar e ristoranti) direttamente accessibile dal Porto. Se Pasolini potesse tornare, non ri - conoscerebbe più la spiaggia che descrisse nel 1959 come “il trion - fo della pensione”. Che la spiaggia di vellu - to sarebbe diventata un posto speciale l’avevano capito almeno in due: Il Principe Umberto di Sa - voia che venne a visitare la Rotonda a mare e Jan Fleming che ambientò un episodio di James Nel foro annonario si possono ancora vedere scritte inneggianti a Papa Pio IX, che era di Senigallia, e sul quale si appuntarono tanto le speranze dei patrioti italiani, prima che questi ritrattasse le sue Bond dalle parti di Mari - posizioni liberali na di Montemarciano. n cadere che le presenze ad una conferenza su un tema lettera - rio superino la capienza del cortile della Rocca e gli appas - sionati si contendano i posti in piedi. Continuate per il corso ed entra - te nella libreria al numero 52. Ci trovate alcune delle ultime co - pie di “Storie di Adriatico” e “Ul - time storie di Adriatico” ormai fuori catalogo. Il libraio, uno dei pochi sopravvissuti, vi spiega anche come Anselmi, il grande storico marchigiano, concepì i due testi nella biblioteca di Sera - jevo quando la Jugoslavia riusci - va ancora a mantenere la convi - venza tra i popoli dell’altra sponda dell’Adriatico. Non potete continuare il viag - gio senza averli a bordo, sono indispensabili per capire dove siete arrivati e da dove venite. Sono due testi divulgativi, rigo - rosi nell’analisi quanto suggesti - vi nella prosa. Potete anche con - siderarli libri da spiaggia ed an - dare a leggerli sulla “spiaggia di velluto”, uno degli arenili me - glio attrezzati delle Marche (ol - I bei locali, ampi e spaziosi, della biblioteca comunale, offrono una vasta scelta agli utenti tre a ombrelloni e sdraio anche di questa efficiente struttura

28 settembre-ottobre 2018 settembre-ottobre 2018 I

Recensioni e segnalazioni

le rappresentato da queste pic - ulteriormente questa suggesti - cole isole, a volte nemmeno va raccolta di immagini. Né si conosciute dai più, l’A., per può omettere di sottolineare ciascuna di esse traccia un l’eccellente resa tipografica esauriente profilo per quanto (Grafiche Busti, Colognola ai riguarda in dettaglio la sua sto - Colli – Verona). ria e le sue caratteristiche pecu - Claudio Ressmann liari, seguito da una scheda contenente tutte (e davvero tutte) le informazioni utili al visitatore, da come chiedere il permesso di accesso al tipo di equipaggiamento. Ovviamen - te, con l’indicazione del “sen - tiero” proposto. Tutto ciò inte - GIAN LUCA BOETTI grato da illustrazioni e da chia - re mappe a colori. ISOLE MINORI Dal momento che sarebbe piut - D’ITALIA tosto difficile trovare spazio per I sentieri più belli questo volume nello zainetto 57 Itinerari del lettore-turista, a causa del suo formato (22,5 x 19,5 cm) e da non perdere del suo peso (quasi un chilo - Ed. Gribaudo – Milano 2017 grammo!), l’A. ha provveduto a pagg. 238 – Euro 22,00 ristampare le informazioni sulle 14 isole su altrettante schede TOM WIDDEN E MICHAEL LEVITT È corretto definirle “minori”, molto maneggevoli, collocate ma sono in realtà una delle mag - nel secondo risvolto di coperti - giori attrazioni paesaggistiche na, facilmente consultabili “sul L’ARTE E LA SCIENZA del nostro Paese e sono da consi - campo”: un ulteriore motivo per DELLE VELE derare nel loro insieme come le apprezzare un volume il cui con - Ed: Nutrimenti – Roma 2018 più suggestive se confrontate tenuto va ben oltre i limiti di pagg. 168 – Euro 28,00 con le altre isole “minori” dei una guida turistica tradizionale. cinque continenti. Questo ce lo Il testo è corredato da oltre Non sono davvero sovraccariche dimostra Gian Luca Boetti, 150 foto scattate dall’A., molte di volumi di autori italiani sulla escursionista, alpinista, naturali - delle quali a piena pagina o af - teoria e la pratica delle vele gli sta e fotografo, tracciando su 14 facciate, assolutamente ecce - scaffali delle nostre biblioteche di loro 54 “sentieri”, come pro - zionali per resa cromatica e specializzate. Anche se da noi l’at - mette il sottotitolo del libro. Le scelta delle inquadrature. So - tenzione per questo settore è an - isole prese in considerazione so - no state realizzate con l’assi - dato aumentando negli ultimi no ubicate in tre regioni: in Sar - stenza della Sony utilizzando anni, non si può negare che alle degna (Pan di Zucchero, San Pie - obiettivi ad alta risoluzione relative problematiche, affrontate tro, Sant’Antioco Asinara, Tavo - montati su macchine stabiliz - con rigore scientifico, è interessa - lara e La Maddalena), in Toscana zate su 5 assi e dotate di dis - to un limitato gruppo di velisti (Giannutri, Giglio, Montecristo, play particolarmente lumino - agonisti, di studiosi e di operatori Pianosa, Elba, Capraia e Gorgo - so. La consistente grammatura del settore. na) e in Liguria (Palmaria). della carta patinata ed il for - La premessa è necessaria per Dopo un lucido compendio sul mato del volume contribuisco - collocare sotto la giusta luce patrimonio naturale e cultura - no dal canto loro a valorizzare questo volume del 2016, ri -

settembre-ottobre 2018 29 Recensioni e segnalazioni

stampato ora in una versione dallo schermo del computer . Si mente eccezionali: basti pensa - aggiornata, e per fare intendere tratta di grande aiuto per il ve - re che oggi le vele di prora pos - che si tratta di un’opera desti - laio del XXI secolo che però de - sono essere bordate fino a 4-5 nata a chi vuole approfondire ve affrontare il problema dell’e - gradi, una decina d’anni fa fino lo specifico argomento aggior - levatissimo costo dei relativi a 7-8 gradi e 25 anni fa tra gli 8 nandosi su quanto si studia e si software. e i 10 gradi. realizza negli Stati Uniti, rico - L’obiettivo finale per lui, e per i Teoria e pratica, impregnate di nosciuti leader della vela dei suoi clienti, è quello di ottenere un linguaggio necessariamente giorni nostri. un miglioramento della VMG specifico ed esclusivo, sono I due autori fanno parte dell’éli - (velocity make good ) intervenen - trattate con pari accuratezza e te della top sail : uno di loro do sulla forma e sulle delle di - rigore immerse in uno stile luci - (Tom Widden) è il presidente mensioni della vela. A questo do e scorrevole. Non c’è un del North Technology Group proposito va rilevato come l’or - glossario di termini marinare - che include la North Sails, la mai diffuso ricorso al CAD schi, ma per il genere di lettori più grande veleria al mondo, ed (computer-assisted design ) in cui è destinato il volume, so - ha partecipato a otto edizioni questo settore va oltre la sem - prattutto velisti esigenti deside - dell’ America’s Cup, delle quali plice progettazione, ma si riferi - rosi di perfezionare le tecniche tre vittoriose. mentre l’altro è sce anche al modeling e all’inte - di regolazione delle proprie vele uno specialista nella narrativa ra parte analitica del processo e di acquisire una maggiore co - tecnica del settore. di produzione. noscenza del mondo della vele - All’inizio del testo non poteva I capitoli finali del libro sono ria moderna, tale appendice sa - mancare un doveroso riferimen - dedicati alle strutture e alle re - rebbe stata del tutto superflua. to storico alle vele della mitica golazioni dei due tipi fonda - Sono invece utili se non indi - goletta America , ai successivi pas - mentali di vele, per ciascuno spensabili i grafici e le tabelle saggi dal lino al cotone, per arri - dei quali gli AA. hanno profuso (sempre chiarissimi) che oppor - vare alle fibre poliestere (Da - le loro esperienze maturate nel tunamente abbondano nel te - cron), al carbonio. al Kevlar, allo corso di decenni di attività pro - sto e così pure le suggestive foto Spectra, fino al più recente Vec - fessionale “sul campo”. di barche a vela, alcune a piena tran, una fibra costituita da un Ci si dilunga, tra l’altro, sull’ot - pagina e tutte a colori, scattate polimero a cristalli liquidi: tutti timìzzazione della velocità in da prestigiosi fotografi (tra i menzionati con dovizia di detta - bolina, in presenza anche delle quali il nostro Carlo Borlenghi), gli dei relativi impieghi e dei me - svergolamento della randa con valorizzate dalle dimensioni del todi di lavorazione. conseguente sventamento del - volume (28 x 23 cm). La recente Di particolare interesse la de - la vela al di sopra di una certa stampa aggiornata di questa scrizione delle attuali possibili - altezza. Così come vengono edizione ha consentito, poi, di tà offerte nel settore dell’infor - trattati gli effetti dell’alluna - inserire foto attualissime, come matica; in particolare, l’intero mento della randa stessa, quan - quella del veliero sperimentale capitolo 5 è dedicato alle vele do cioè entra in gioco l’area Vista Sailrocket 2 che recente - modellate tridimensionalmen - compresa tra la balumina retti - mente ha raggiunto sui 500 me - te: 3DL e 3 Di. Da segnalare an - linea e la porzione di vela ester - tri i 65 nodi (tre volte la veloci - che un approfondito approccio na a questa. tà del vento…). scientifico all’interazione nei si - Per le vele di taglio viene esami - Una menzione a parte merita la stemi velici tra vento e superfici nata con accuratezza la varia - rigorosa traduzione di Carlo esposte. zione del coefficiente di pres - Romano, al quale spetta il meri - Molto aggiornata è la parte ri - sione sulle varie zone, quantifi - to di avere coniugato felice - servata all’informatica applica - candolo e traducendo in utili mente la terminologia tradizio - ta alla possibilità di modellare consigli pratici quanto appreso nale della vela di ieri con quella digitalmente le vele: in pratica dalla teoria. Viene ricordato co - ipertecnologica della vela di og - oggi è come se il pavimento me i progressi siano stati negli gi e di domani. della veleria fosse sostituito ultimi cinque lustri assoluta - Claudio Ressmann

30 settembre-ottobre 2018 Ambiente Posidonia oceanica: alga o pianta? di Maria Sveva Sciuto

arliamo della Posidonia to o bambino che sia, che indi - Le banquettes di Posidonia e parti oceanica , cercando di far cando dei detriti vegetali, escla - singole di fasci fogliari, però, P luce su cosa sia effettiva - ma: “guardate, ci sono delle al - non sono gli unici resti che pos - mente questa specie, spiegando - ghe!” . Nulla di più sbagliato. I re - siamo individuare sulle spiagge. ne la sua struttura e importanza. sti o le distese vegetali, che sem - Infatti, spesso e volentieri, ci im - Spesso, quando siamo in spiag - brano alghe, in realtà sono de - battiamo nelle cosidette “palle gia a fare castelli di sabbia o su positi di Posidonia oceanica (Lin - di mare”, chiamate egagropile, una costa ciottolosa a prendere naeus) De lille, 1813, una pianta formate da fibre di Posidonia il sole, sentiamo qualcuno, adul - acquatica endemica del Mar Me - modellate dal moto ondoso. diterraneo, appartenente alla fa - Anche di queste ne avrete viste a miglia delle Posidoniacee, del migliaia lungo le spiagge,chie - tutto simile alle piante terrestri, dendovi spesso, cosa fossero. che come tali possiede radici, fu - Questo, però, è solo quello che sto e foglie. Le foglie morte che siamo in grado di percepire ri - cadono dalla pianta di Posidonia guardo la Posidonia oceanica al di oceanica e che si depositano lun - fuori del suo ambiente naturale, go le spiagge, specialmente dopo ovvero al di fuori dell’acqua. Per le mareggiate autunnali, forma - cogliere appieno tutto lo splen - no degli ammassi instabili, estesi dore di questa pianta, ideale è anche alcune decine di metri e andare sott’acqua o fare sempli - alti da pochi decimetri a qualche cemente snorkeling. metro, chiamati banquettes di La Posidonia, che occupa preva - Posidonia oceanica. lentemente fondali sabbiosi tra i Quante ne avrete viste nella vo - 10 e i 40 metri di profondità, co - stra vita? me detto in precedenza, non è Queste banquettes, effettivamente un’alga, bensì una pianta supe - poco piacevoli alla vista, in realtà riore, appartenente alle Fanero - assumono un ruolo fondamenta - game, piante con organi ripro - le per la protezione della costa duttivi ben visibili, caratterizza - dall’erosione costiera; la loro te dalle presenza del seme. La Po - struttura compatta ed elastica as - sidonia differisce dalle alghe per sorbe l’energia del moto ondoso, la presenza di fiori bianchi in au - Una banquette , tipica formazione di posi - donie morte e spiaggiate riducendone la capacità erosiva. tunno e la produzione di frutti,

settembre-ottobre 2018 31 Ambiente

Le piante di Posidonia si insedia - no su fondo mobile grazie ai ri - zomi e alle radici, le quali in - trappolano al loro interno il se - dimento, dando così origine a delle strutture molto compatte chiamate matte. Con questo meccanismo la Posi - donia è in grado di utilizzare un fondale, quello sabbioso, non utilizzabile dalle alghe per l’as - senza di strutture di ancoraggio, quali le radici. Le praterie di Po - sidonia sono fondamentali dal punto di vista eco-biologico ed è fondamentale proteggerle. Ve - diamo perché: 1) la Posidonia è una pianta endemica del Mar Mediterraneo. Per endemica si Una di quelle cosidette “palle di mare”, chiamate egagropile, formate da fibre di Posido - intende una specie esclusiva di nia modellate dal moto ondoso un dato territorio e pertanto se conosciuti come “olive di mare” re, radici, fusto (rizoma) e foglie, dovesse essere messa a rischio e durante la stagione primaverile. e la struttura, molto più semplice scomparire nel Mediterraneo, la Inoltre, possiede un apparato ra - di una comunissima alga Ulva Posidonia si estinguerebbe; 2) co - dicale, un sistema di trasporto lactuca , la lattuga di mare. me le banquettes , le praterie di interno e la presenza di foglie La fanerogama marina – forma Posidonia sono importanti per dal colore verde brillante, inseri - delle vere e proprie distese, co - contrastare l’erosione costiera; te direttamente sul fusto (rizo - me fossero prati sommersi, defi - 3) le praterie di Posidonia oceani - ma), in grado di effettuare la fo - nite con il termine di praterie di ca sono aree di rifugio, nutri - tosintesi clorofilliana. Posidonia. mento e nursery per molte spe - Le foglie sono raggruppate in fasci di 4-8 e sono disposte a ventaglio: all’esterno vi sono le foglie più adulte e lunghe, mentre all’inter - no, le più giovani e le più piccole. La Posidonia possiede un ciclo vi - tale pluriennale: si alternano fasi con riproduzione asessuata a fasi con riproduzione sessuata. Le alghe, a differenza delle pian - te, non possiedono tessuti di - stinti, ovvero radici fusto e fo - glie, ma presentano un unico pseudo-tessuto chiamato tallo. Qui riportiamo rispettivamente la struttura di Posidonia oceanica, dove sono messe in evidenza tut - Una immagine pittorica di una posidonia con a fianco, quella di una comunissima ulva te le sue componenti: frutto, fio - lactuca o lattuga di mare

32 settembre-ottobre 2018 da diporto e al ripascimento delle spiagge. Speriamo di aver colmato alcune lacune riguardo l’argomento Po - sidonia oceanica , e di aver incurio - sito e appassionato almeno una buona parte dei lettori, affinché possano trasmettere queste infor - mazioni anche agli altri, tanto da poter far capire al maggior nume - ro possibile di persone l’impor - tanza e la maestosità di questa pianta marina, poco conosciuta e troppo spesso ignorata, sminuita nel suo valore e scambiata per un’alga. n

Lo splendido colpo d’occhio subacqueo che dà una prateria di posidonia cie marine e per molte specie di tutelata , negli ultimi anni si sta pesci, commerciali e non, come riducendo drasticamente. Si quelle appartenenti alla famiglia parla infatti di regressione delle degli sparidi come Diplodus an - praterie di Posidonia . Basti pen - nularis , il comunissimo sarago, e sare, per esempio, alla prateria Scorpaena scrofa, lo scorfano. che si trova di fronte al Pro - Inoltre, le tartarughe marine ap - montorio del Circeo che negli partenenti alla specie Chelonia ultimi 50 anni si è ridotta del mydas e la specie di pesci Sarpa 60%, passando da 7.290 ettari salpa si nutrono delle foglie del - nel 1959 a 2.899 ettari nel la fanerogama marina; 4) le pra - 2005. Tutto questo è dovuto terie di Posidonia sono un otti - principalmente alla pesca a mo bioindicatore della qualità strascico effettuata dai pescato - Una “oliva di mare”, il frutto primaverile delle acque marine costiere, in ri, all’ancoraggio delle barche prodotto dalla posidonia quanto sono molto sensibili a variazioni di salinità, torbidità e Maria Sveva Sciuto, 25 anni, eco- quindi all’aumento di sedimen - biologa marina, si è laureata nel to in sospensione, che ostaco - 2018 con una tesi magistrale su lando la penetrazione della luce “Caratterizzazione degli habitat ben - in acqua influisce sulla crescita tonici di un’area al largo del Circeo, della Posidonia , che come ogni mediante l’integrazione di dati biolo - pianta, per svilupparsi ha biso - gici del popolamento a policheti e gno, oltre che di nutrienti, an - geofisici ” all’Università La Sapien - za di Roma. Ha iniziato a collabo - che di luce per poter effettuare la rare recentemente con Lega Nava - fotosintesi clorofilliana. le nel settore della eco-biologia del mare e curerà una serie di articoli Nonostante la sua importanza, inerenti varie problematiche legate a questo argomento, che risulta an - la Posidonia, essendo poco co - cora oggi essere troppo poco conosciuto o addirittura ignorato. nosciuta e di conseguenza poco

settembre-ottobre 2018 33 Sub Ambienti per le immersioni (22 a parte) di Alberico Barbato

n tuffo in una goccia di acqua marina, questa è U la nostra prossima im - mersione. L’acqua salata occupa il 70% della superficie del globo e quando noi decidiamo di im - mergerci in un qualsiasi mare del mondo, dobbiamo sapere che stiamo per entrare in un ele - mento vitale per eccellenza. L’acqua di mare è una soluzione molto complessa che contiene tutti gli elementi conosciuti, dall’idrogeno all’uranio, a volte in notevoli quantità, altre in do - si minime, come l’oro. La salini - tà, e quindi la concentrazione di sali di un’acqua marina, può di - pendere dal periodo dell’anno nel quale la si esamina, dal sito da dove questa viene prelevata o dalla profondità da cui provie - ne. Per queste diverse condizio - ni variabili, è possibile trovare, per esempio, dei valori di salini - tà doppi nel Mar Mediterraneo rispetto a quelli del Mar Glaciale Artico. I sali marini sono stati trasporta - ti in maggior parte dai ruscelli I cicli vitali nell’acqua del mare

34 settembre-ottobre 2018 che hanno eroso il suolo dei la terra. Il fenomeno dell’au - quanta aziende nipponiche di continenti per milioni di anni; mento delle temperature dell’e - prodotti “sanitari” si sono divise il invece, gli elementi volatili (zol - stremità terrestri rimane ancora mercato di questa acqua freddissi - fo, azoto, boro ecc.) provengono misterioso e pieno di dubbi, ma ma, estratta al largo delle coste del dall’atmosfera primordiale, è sotto costante osservazione da Giappone a 340 m di profondità. mentre gli altri minerali arriva - parte degli scienziati. L’acqua di mare è “viva” e non no dalle sorgenti idrotermali sottomarine calde. Una delle grandi particolarità dell’acqua di mare, è quella di presentare una composizione co - stante: qualunque sia il grado di salinità, le relative proporzioni dei suoi principali componenti restano invariate. Questo feno - meno permise di formulare una legge nota come legge di Dittmar (dal nome del chimico scozzese che ha dimostrato questa pro - prietà nel 1884) che permette co - sì di determinare la salinità glo - bale dell’acqua di mare a partire da un’unica misura: la concen - trazione salina di uno dei suoi principali elementi, qualsiasi es - Il ciclo dell’acqua so sia. Essendo più densa, l’acqua mol - to salata affonda e si immerge La particolare composizione del - può essere ricostituita a partire sotto le acque meno dense e me - l’acqua di mare, un concentrato dai suoi soli componenti chimici. no ricche di sale. E’ così che nel - di oligoelementi (sostanze ne - Questa preziosa risorsa liquida se le regioni polari, il sale espulso cessarie al buon funzionamento la si rinchiude in un recipiente, dall’acqua di mare trasformata degli organismi viventi) la rende perde molti suoi effetti biologici in ghiaccio, rende la restante ac - l’ambiente più adatto e favore - che scompaiono nel giro di qual - qua ancora più salata e quindi vole alla vita. E’ per questo che a che giorno (non sappiamo come più densa, facendola scendere ogni costo dobbiamo difendere i i giapponesi trattino le acque fra 1 e 3 km. di profondità. Que - diritti di sopravvivenza e salute profonde imbottigliate, che com - sta discesa verso i grandi fondali, della natura del mare, al fine di mercializzano come “originale”). avvia un lento movimento in - consentire la continuità della vi - La stessa acqua lasciata all’aperto torno al pianeta, conosciuto co - ta globale nei suoi delicati e in - in un recipiente, si ossida e se me il lungo Tapis Roulant ocea - dispensabili equilibri. proviamo a sterilizzarla ad alte nico. Una marcia lenta e forzata, Le acque profonde, dopo essere temperature, i suoi oligoelementi alla velocità calcolata di alcuni state risucchiate dai vortici ocea - precipitano. Gli animali marini millimetri o centimetri al secon - nici, si rigenerano e si caricano in cattività, soffrono nell’acqua do che purtroppo corre il rischio di plancton, oltre che di sostan - di mare sintetica degli acquari, e d’incepparsi. Questa anomalia ze nutritive e di sali minerali. ciò vuole dire che l’acqua marina nello scorrimento delle acque, I giapponesi vanno pazzi per le ac - è insostituibile. dovuta al riscaldamento dei poli que profonde che giudicano ideali Voglio raccontarvi una nota de - è preoccupante per la salute del - per il benessere della vita. Cin - gna di essere citata e, principal -

settembre-ottobre 2018 35 Sub

nimo fred - la nostra mente si arricchiscono do! Ma di tutti quei dati provenienti dal esaurita la liquido che ci ospita, quindi sensazione l’uomo e il mare interagiscono. di piacevo - Purtroppo le sole parole che vi le meravi - scrivo in questo testo, non ba - glia, dovu - stano a trasmettere la percezio - ta al piace - ne di ciò che realmente si vive vole tepo - quando siamo immersi in mare: Gli elementi essenziali contenuti nell’acqua del mare re in fondo la letteratura, per quanto speci - al mare, fica e accurata nelle espressioni, mente interessante per tutti i notai con disappunto quest’im - rimane sterile al confronto con subacquei: l’esperienza in que - pressione di distacco dall’am - la realtà di ciò che si vive sot - stione, è quella riguardante la di - biente. Il mare che mi aveva sem - t’acqua. versa sensazione corporea e psi - pre comunicato messaggi e ener - Potranno, questi racconti, sola - cologica che si prova se in un’im - gie, improvvisamente sembrava mente alimentare la curiosità di mersione utilizziamo una muta avesse “staccato la spina”. andare a scoprire questo rappor - umida oppure una stagna. Nel Infatti, la vita marina è anche to, forte e utile tra l’essere uma - primo caso, con una muta umi - ricca di messaggi di ogni genere no ed il mare. L’acquisizione di da, il contatto della pelle con perché le sostanze prodotte e ri - tale e tanta energia, che provie - l’acqua ci trasmette una grande lasciate nell’acqua di mare, da ne dal contatto diretto con gli quantità di messaggi e di energie, qualsiasi specie animale o vege - elementi, ci conduce a com - appartenenti al liquido stesso. Si tale, sono in grado di agire a di - prendere quanto sia necessario percepiscono chiaramente queste stanza sul comportamento o sui difendere tutto ciò che la natura trasmissioni e si stabilisce duran - processi biologici di ogni essere ci ha donato e continua a do - te l’immersione un rapporto inti - immerso. narci. Sì, è vero che attualmen - mo con il liquido, uno scambio Fra l’acqua di mare e i liquidi fi - te, tanti organi competenti sono di comunicazioni dalle quali si siologici propri degli esseri uma - più sensibili a questo immenso realizza un arricchimento utile ni, ci sono somiglianze sorpren - problema: il massacro e la di - per i due protagonisti: noi e il denti. La composizione della lo - struzione dell’ambiente vengo - mare. Altrimenti, con una prote - ro formula minerale è quasi no citati da i mass-media conti - zione completamente stagna, si identica, come notiamo – pure – nuamente ma le parole, soprat - ha una sensazione di isolamento nella loro concentrazione. tutto in questo caso, servono a totale, come di essere esterni al Per Renè Quinton, fisiologo e poco. I casi di inquinamento, fatto che si sta vivendo. Immer - biologo francese, (1866-1925) sempre più frequenti e oltrag - gendosi con questa muta estre - ogni essere umano è un vero e giosi per la natura, purtroppo mamente protettiva, sembra, du - proprio acquario marino viven - continuano in una maniera che rante l’immersione, di vivere ve - te, infatti lo scienziato scrive che sembra inarrestabile. Forse con dendo un documentario su uno il nostro ambiente organico (i li - un’azione che parta dal basso, schermo, spettatori isolati dal - quidi in cui sono immerse le no - una difficile ma possibile impre - l’ambiente e non più sensorial - stre cellule) presenta notevoli sa, si potrà fare qualcosa, ma mente collegati alla realtà. Ricor - analogie con l’ambiente marino. questi sforzi rimarranno vani se do di avere provato questa sensa - Tornando alle nostre esperienze non saranno affiancati da forti zione nel giorno in cui indossai subacquee, possiamo ribadire ed importanti decisioni dall’alto per la prima volta la mitica muta con certezza che nel corso di che sole potranno arrivare a fer - stagna Viking. Per me era un pro - un’immersione, oltre all’espe - mare il continuo pericoloso gresso tecnologico senza prece - rienza formativa dell’esplorazio - abuso sulla natura del nostro denti, non avrei più sentito il mi - ne subacquea, il nostro corpo e pianeta. Crediamoci. n

36 settembre-ottobre 2018 La voce del diportista Motori ad iniezione e patenti nautiche a cura di Aniello Raiola

l decreto legislativo n. • e non prevedeva i motori die - struiti o venduti dopo l’entrata 229/2017 ha innovato, tra gli sel sovralimentati. in vigore del decreto legislativo, I altri, l’articolo 39 del codice Il Legislatore ha inteso equipara - lo avrebbe detto espressamente e della nautica da diporto, dedica - re, ai fini dell’abilitazione, mo - così non è stato. to alle patenti nautiche. In parti - tori aventi le stesse caratteristi - Pertanto, le richieste dell’utenza colare, per la navigazione entro 6 che tecniche principali e che dif - interessata e della casa costrut - miglia dalla costa l’obbligo di pa - feriscono solo per il metodo di trice, di una circolare interpreta - tente ora scatta quando a bordo alimentazione del carburante, tiva in senso opposto da parte dell’unità è installato un motore nonché colmare un vuoto nor - del Ministero, non hanno trova - di cilindrata superiore a 750 cc se mativo verificatosi dopo l’in - to accoglimento. a carburazione o iniezione a due gresso sul mercato di motori ma - Ragionevole, invece, appariva tempi, o a 1.000 cc se a carburazio - rini ad iniezione a due tempi, in - una modifica legislativa che in - ne o a iniezione a quattro tempi gresso avvenuto dopo il 2005 troducesse nel decreto legislati - fuori bordo, o a 1.300 cc se a carbu - (quando ormai era entrato in vi - vo n. 229/2017 un correttivo, razione o a iniezione a quattro tem - gore il codice). cioè una norma transitoria tesa a pi entro bordo, o a 2.000 cc se a ci - Dopo l’entrata in vigore della far decorrere l’applicabilità della clo diesel non sovralimentato , o novella legislativa, il Ministero norma in esame tra qualche an - a 1.300 cc se a ciclo diesel sovrali - ha appreso che un noto marchio no, così da permettere ai posses - mentato, comunque con potenza di motori marini aveva venduto sori di tali motori di adeguarsi superiore a 30 kW o a 40,8 CV. in Italia prima della riforma del nel frattempo al novellato obbli - Come si noterà, sono introdotti codice circa 7.000 motori ad go di patente nautica. Ciò per nuovi parametri relativi all’obbli - iniezione a due tempi di potenza scongiurare le gravi ripercussio - go di patente nautica, per i motori inferiore a 40,8 CV, ma di cilin - ni di natura economica e socia - ad iniezione e i motori diesel so - drata superiore a 750 cc, diven - le, che sarebbero derivate dalla vralimentati: infatti, in corsivo so - tati quindi inutilizzabili senza nuova formulazione dell’artico - no riportate le modifiche rispetto patente nautica. lo 39. alla precedente norma, che: La norma non lascia adito a dub - Ed, infatti, con l’articolo 4 del • non contemplava i motori a bi ed è immediatamente applica - decreto Milleproroghe (decreto- iniezione a due tempi (in quan - bile e non solo ai nuovi motori, legge 25 luglio 2018, n. 91) il to nel 2005 non esistevano), ma anche a quelli usati di quelle Governo è intervenuto ad estate • non distingueva tra iniezione caratteristiche. Se il legislatore iniziata, facendo slittare l’entra - a quattro tempi fuori ed entro avesse voluto limitare la portata ta in vigore della norma esami - bordo della modifica ai soli motori co - nata al 1° gennaio 2019. n

settembre-ottobre 2018 37 Corso di pesca Se la barca... non ce l’ho di Riccardo Zago

egli ultimi anni, il setto - re dei charter di pesca N cresce continuamente: i cosiddetti “barconi” per le uscite di gruppo, nati in Adriatico, ora si sono diffusi anche sul Tirreno. Si pesca gomito a gomito e ci vuole un po’ di accortezza per non dar fastidio agli altri. Poi, serve un’attrezzatura ad hoc, al - trimenti di catture se ne vedono poche. Tante e belle le prede: da - gli sgombri alle palamite, pas - sando per tonnetti alletterati e altri pesci divertenti.

Chi si accontenta gode I viaggi di pesca all’estero hanno sempre destato interesse per le entusiasmanti catture di marlin, pesci vela, tonni e tante altre Nel Tirreno i charter sono piu piccoli ma offrono più possibilità fantastiche prede. È sempre sta - to il sogno di molti misurarsi in berarsi dall’amo, ma se ci si ac - Strategie per divertirsi combattimenti fuori dall’ordi - contenta, le emozioni non man - È vero che qualche charter for - nario; purtroppo, per tanti rima - cano neanche così. Certo, non nisce anche l’attrezzatura, ma ne solo una speranza... anche bisogna sperare in catture da fa - nella maggioranza dei casi oc - piuttosto flebile, considerati i vola, il massimo della... libidine corre portarsi canna, mulinello costi! Ma la voglia di andar per è un bell’alletterato o una pala - e minuteria varia da casa. Sul mare è sempre tanta, anche se la mita di taglia, e gli sgombri sono barcone si pesca spalla a spalla, barca non c’è.... Allora, onore al la quotidianità, ma se ci mettia - quindi le canne lunghe sono in - merito a chi ha inventato la pe - mo una bella gita in barca, la dispensabili, altrimenti la pesca - sca dai barconi: non saranno i compagnia di altri pescatori e ta diventa un enorme... grovi - mari tropicali, non ci sono pre - una bella spaghettata in cabina a glio di lenze. Le canne ideali so - datori da quintale che saltano pranzo, il quadro della situazio - no ad azione di punta, lunghe 4- fuor d’acqua nel tentativo di li - ne non è poi tanto male. 5 metri. La scelta è dettata pro -

38 settembre-ottobre 2018 Per quali prede In Adriatico le uscite di pesca so - no orientate solitamente verso la cattura del pesce azzurro, ti - pologia di prede che si radunano in banchi sotto il richiamo della pastura e, una volta in scia, fan - no divertire tutti i partecipanti alla battuta di pesca. Si mira in primo luogo a sgombri e lanzar - di, ripiegando magari su sugarel - li e boghe. Nel periodo primave - rile si cattura di solito quasi esclusivamente la prima specie e qualche sugarello, allontanan - dosi di poche miglia dalla costa. Con l’arrivo dell’estate, si regi - strano catture di palamite e al - letterati, andando più al largo. Pescando gomito a gomito occorre attenzione nel maneggiare gli attrezzi Alla fine dell’estate e per tutto l’autunno dominano lanzardi, sgombri, aguglie e alletterati. prio dal tipo di pesca; sono at - poco e si fa prendere dall’entu - Capita, però, che il pesce azzurro trezzi molto resistenti e spesso siasmo della cattura. La cosa mi - non si faccia vedere; in questo studiati proprio per il barcone. gliore da fare, ed è bene consi - caso non si ritorna a riva con le Poche imbarcazioni sono dotate gliarla anche al vicino malde - pive nel sacco ma la prua viene di guadino (c’è poco spazio per stro, è regolare al minimo la fri - messa in direzione dell’alto ma - usarlo) e, poiché si pesca dall’al - zione del mulinello e forzare la to, quando capita un pesce co - preda subito dopo l’abboccata, me la palamita, bisogna salparla se c’è un grosso lanzardo o una al volo.... Con canne non suffi - palamita, la fuga è limitata: tan - cientemente robuste, l’operazio - to, se una cattura si slama e se ne è destinata al fallimento! Il ne va ne arriva subito un’altra! I mulinello è di medie dimensio - terminali più usati sono con fi - ni e carico di nylon 0,30-0,40. nale singolo lungo circa 2 metri, Sul barcone è bene avere a dis - collegato alla lenza madre con posizione diversi terminali una girella dotata di piccolo mo - pronti ma anche una discreta schettone. Il diametro è 0,25- dotazione di attrezzi per rime - 0,35 con un eventuale spezzone diare a qualche inevitabile in - di Dacron sull’amo a protezione conveniente: terminali rotti e del nylon se ci sono palamite e canne lesionate. Il vero proble - tonnetti alletterati che possono ma è l’azione di pesca, che spes - spezzare il filo con i denti. In as - so è interrotta dai garbugli con senza di corrente e con mare cal - le altre lenze: anche se ci mettia - mo, la piombatura è molto ri - mo tutta la nostra buona volon - dotta, mentre in condizioni me - tà, c’è sempre il tizio accanto teo contrarie la zavorra può an - Sgombri e lanzardi sono le prede più co - che magari di pesca ne mastica che oltrepassare i 50 grammi. muni sui barconi charter

settembre-ottobre 2018 39 Corso di pesca

re e si va nei pressi delle piatta - fre facilmente. A questo proposi - forme petrolifere. Qui, rispettan - to, prima di salire, non conviene do la distanza di legge, il barco - bere latte, caffè o liquidi in gene - ne viene ancorato e si mandano rale né mangiare dolci alla crema le lenze sul fondo per catturare o al cioccolato. Portiamo sempre mormore, pagelli, gallinelle, una cerata e un paio di stivali, in merluzzetti e molto altro anco - qualsiasi stagione si vada in mare ra... Insomma, si torna sempre a aperto. Al momento della preno - terra con qualche pesce! tazione, di solito per telefono, il comandante del charter o l’agen - Esche: ci pensano zia preposta all’organizzazione, gli organizzatori confermano la disponibilità dan - Al contrario dell’attrezzatura, do un numero d’identificazione esche e pastura sono sempre for - riferito alla posta di pesca. Un nite dall’organizzazione. In consiglio: chiedere sempre un Adriatico all’amo si mettono sar - posto vicino alla poppa oppure de o alici (i “sardoni”). Le esche Tipico barcone dell’Adriatico dove si pe - nei pressi dell’angolo della fian - sono pulite e preparate a secon - sca spalla a spalla cata; secondo l’intensità della da dei pesci da catturare: intere corrente, sono proprio questi i nel caso di pesca alle palamite o di euro al giorno. Però, a meno punti dove si fanno maggiori pesce grosso in genere, tagliate a che non si voglia usare la pro - catture. I posti di pesca sono nu - metà nel senso longitudinale, pria, qui l’organizzazione forni - merati e una volta in barca siamo dopo aver tolto testa e lisca cen - sce sempre l’attrezzatura e si pos - fianco a fianco con persone che trale, per sgombri e lanzardi. La sono effettuare diverse tecniche: non conosciamo, quindi il ri - sarda, buona esca per tutto il pe - oltre a bolentino e light drifting, spetto verso gli altri è la prima sce azzurro di media taglia, può si può andare anche a traina con cosa da imporsi. Ci sono alcune essere anche tagliata a tocchetti il vivo o l’artificiale, fare drifting regole da rispettare: quando un e innescata con la lisca dalla par - al tonno e palamiti. Sul Tirreno pesce allamato dal vicino arriva te della coda. Comunque, pos - si possono organizzare anche nei pressi della nostra lenza, spo - siamo anche portarci altre esche uscite di più giorni, con pernot - stiamo immediatamente la can - di nostra scelta, nessuno ce lo tamento e pasti a bordo. Una na dalla parte opposta in modo vieta. giornata costa molto di più che da non ingarbugliare e rendere in Adriatico: si va da 300 a 400 semplice il recupero della preda Prezzi: il Tirreno euro per barca al giorno, da divi - (se abbiamo il terminale in su - è più caro, ma... dere tra i partecipanti, e la quota perficie o vicino alla barca, con - In Adriatico il costo di un’uscita comprende attrezzatura, pasto a viene recuperare e aspettare che è decisamente inferiore rispetto bordo, esche e pasture extra in il pesce sia stato salpato); se la al Tirreno, perché sui barconi genere, oltre al carburante. preda è la nostra, a meno che dell’est ci stanno circa 30-60 pe - non abbiamo a che fare con un scatori: compresi esche e pasto, Cose da ricordare pesce superiore al mezzo chilo, è si spendono 30-70 euro a perso - Come per qualsiasi altra uscita in bene recuperare con forza cer - na e si pesca solo a bolentino o a mare, anche il passeggero del cando di portare il pesce in su - light drifting. Sull’altro versante barcone farà bene a controllare perficie senza concedere filo con della Penisola i charter sono im - poche ore prima le previsioni la frizione; infine, prima di cala - barcazioni molto più piccole, dai meteomarine. Poi, meglio mette - re la lenza, controlliamo sempre 6 metri in su, che possono acco - re nella borsa un medicinale la posizione delle canne dei vici - gliere al massimo 8-10 persone al contro il mal di mare, perché chi ni per evitare di sovrapporre il costo pro capite di un centinaio non è abituato alla barca ne sof - nostro filo al loro. n

40 settembre-ottobre 2018 ha ospitato una tappa ne giugno, con l’ausilio gio al patrono isolano della rassegna “Il Mag - della Nautivela, ha foca - San Pietro Apostolo. a

CARLOFORTE gio dei Libri”, realizzata lizzato l’attenzione su Passando all’attività ve - n

Attività in collaborazione con il un gruppo di persone lica vera e propria, il 26 a della Sezione i

Comune, le scuole e la affette da problemati - maggio scorso, durante l Pro Loco di Carloforte. Il che psicologiche, sotto - la kermesse enogastro - Per la Sezione, presiedu - a 16 maggio scorso, prota - poste alla cosiddetta nomica internazionale t ta dal riconfermato Giu - gonisti sono stati i pic - “velaterapia”, i cui effet - Girotonno e in collabora - I liano Cois, dalla tarda

coli alunni isolani, che ti benefici non si sono zione con la sezione al - e primavera ha preso av - si sono impegnati nella fatti attendere. Tra le - gherese LNI, è stata or - l vio un nutrito cartellone lettura di racconti, sto - zioni frontali e uscite in ganizzata la veleggiata a di appuntamenti. Dalla rie, filastrocche e modi mare, a bordo di un “Intonno all’isola di San v cultura all’andar per ma - di dire del passato tabar - panfilo a vela, il gruppo Pietro”, alla quale han - a re, con un occhio di ri - chino. Successivamente ha dimostrato ad educa - no partecipato scafi pro - N

venienti da tutta la re -

gione, in particolare dal - a

l’algherese e dal cagliari - g

tano, che si sono cimen - e

tati a compiere il periplo L dell’isola in un clima fe -

stoso e ricreativo. a l

Dal 29 al 30 giugno, la l

Sezione carolina ha vi - e

sto concludersi la cin - d quantesima edizione della Cagliari – Carlofor - a t

te, la traversata velica i più longeva della Sarde - V gna, organizzata dalla Lega Navale di Cagliari, in collaborazione con la sezione carlofortina. Due le classi previste: Orc e libera. La vittoria è andata a Guido Monta - li, al timone di Shangri- La II , che ha avuto la Carloforte – Incontro presso la Sezione per la veleggiata Intonno all’isola di S.Pietro meglio sulla dozzina di barche naviganti nel - guardo per il benessere è toccato agli adulti, con tori ed istruttori pro - l’ampio e tortuoso per - psicofisico, presso la se - una piacevole serata al - gressi continui, in ter - corso di oltre 60 miglia de di viale Osservatorio l’insegna di letture e mini di socializzazione nautiche del sud ovest Astronomico, in colla - brani musicali a tema. ed apprendimento, che sardo, col tempo (com - borazione con enti, isti - Un progetto molto im - solo il contatto diretto pensato) di 8 ore e 8 mi - tuzioni e gruppi di veli - portante, in campo so - con un’attività marina - nuti. Nella classe libera, sti, da maggio a giugno ciosanitario, è stato “Ve - ra come la vela può ga - ha vinto il G34 Juliet di sono state organizzate laforte”, brillantemente rantire. Chiusura in bel - Alessandra Frongia, in 9 varie manifestazioni, portato a termine in col - lezza il 29 giugno, con ore e quasi 17 minuti in che hanno riscosso suc - laborazione con l’Assl di la partecipazione del compensato. La regata, cesso e curiosità diffusa. Carbonia e l’ATS regio - panfilo di “Velaforte” era valida anche per lo Sul piano culturale, la nale. Iniziato ai primi di alla suggestiva proces - storico Trofeo Livio Cois base sul fronte del porto maggio e terminato a fi - sione portuale, in omag - (verrà assegnato alla bar -

settembre-ottobre 2018 41 ca che vincerà tre volte L’iniziativa, che rientra a la regata), il Trofeo Ban - fra i compiti statutari n co di Sardegna e i trofei della Lega Navale Italia - a per singole sezioni par - na, si pone come obietti - i

l tecipanti. La premiazio - vo un approccio costrut - ne, si è svolta presso il ri - tivo dei giovani con il a

t storante La Nave. mare al fine di suscitare

I Simone Repetto e/o incrementare l’amo -

e re per questo prezioso l elemento nel rispetto a dell’ambiente e delle re - v gole indispensabili per

a MONOPOLI vivere questa realtà. Corsi Vela I progetti fanno parte di N

per Studenti tutte quelle iniziative

a della nostra Sezione di -

g Il 2 luglio, presso la sede rette alla propaganda e della Sezione di Cala Cu - nelle scuole.

L ratori, si sono conclusi 2 Il sodalizio, ha un’inten - corsi di vela organizzati sa attività corsuale a fa - a dal nostro sodalizio per vore dei giovani, senza l l gli studenti dell’Istituto soluzioni di continuità e Comprensivo “C.D. Via per tutto l’anno, che si

d Dieta – S.M. Sofo”. aggiunge a quella delle Infatti la scuola interes - squadre agonistiche La - a sata ha chiesto la nostra ser ed Optimist che mie - t Monopoli – Al via i corsi di Vela per studenti i disponibilità per l’orga - tono successi a livello nizzazione di 2 progetti nazionale e regionale. V PON per i propri studen - Antonio Stoja ti, al fine di avviare i gio - di brani, poesie ed aned - Altro intermezzo musica - vani allo sport della vela. doti da parte di Lino Biz - le del cantautore mono - Sono stati previsti 2 cor - I dialetti della zarro, Sante Diomede e politano Gigi Rizzo con si di vela, “ Insieme per… terra di Bari Nicola Ambrosino. accompagnamento della orientarsi ” ed “ Insieme Vi è stato un intermezzo chitarra, che ha cantato per …veleggiare ”, che Il 18 maggio si è tenuto musicale da parte dei “A ballét du peschetor ” e hanno visto la parteci - presso la Sezione un in - poeti e cantautori Tonio “L’arve di légghie ”. pazione di 60 studenti a contro sul tema “I dialet - D’Arienzo e Cosimo Lo - Si sono susseguiti nelle cui sono state impartite ti della Terra di Bari” pre - perfido, che hanno ac - letture di composizioni 10 lezioni teorico-prati - sieduto dal dottor Felice compagnato con la chi - dialettali Giuseppe Emi - che, che si sono tenute a Giovine dell’Accademia tarra canzoni e filastroc - lio Carelli per Casamas - terra e in mare lungo la della Lingua Barese. che monopolitane. sima e Antonio Palum - costa di Monopoli. Il relatore ha illustrato ai È seguita la lettura di bo per Mola di Bari. L’evento ha suscitato presenti le differenze e composizioni dialettali Ultimo intervento musi - grande interesse nei gio - gli elementi in comune di altri Comuni e di mo - cale di Tonio D’Arienzo vani atleti che hanno degli idiomi dei diversi di di dire di Gigi De San - con la canzone popolare sperimentato le tecniche paesi della Terra di Bari tis ed Emanuele Zambet - di Amedeo Bregante “ A dello sport velico appas - spiegando la loro origi - ta di Bari. Successiva - Cuzzaléddè bèrèfatte ” e di sionandoli a tal punto ne e provenienza. mente, le composizioni Gigi Rizzo con parole e che molti si sono riiscrit - Sono seguite composi - di idiomi di Sammichele musiche monopolitane. ti per frequentare i corsi zioni dialettali dei diver - di Bari con Candido Infine lo storico mastro di perfezionamento del - si Comuni e modi di dire D’Aresta e di Monopoli d’ascia monopolitano la nostra Sezione. con affascinanti letture con Scipione Navach. Vincenzo Saponaro,

42 settembre-ottobre 2018 scrittore ed artista ha re - azioni congiunte per la citato una versione per - pulizia dei fondali. a sonale in dialetto mono - Il presidente della Sezio - n politano della livella di ne, dottor Antonio Stoja, a i

Totò. Ha chiuso il dottor ha dichiarato immedia - l Felice Giovine con una tamente la disponibilità a

composizione in dialet - dell’Associazione per t to barese. Si è aperto il creare sinergie sia con la I

dibattito cui hanno par - Marina Militare che con e tecipato tutti gli spetta - le Associazioni Ambien - l tori ed artisti presenti. taliste, rammentando a

La serata si è aperta con che negli anni passati la v

il saluto di benvenuto Sezione è stata parte atti - a del presidente della Se - va nel disinquinamento N

zione dottor Antonio del Porto e delle zone li -

Stoja che ha evidenziato mitrofe costiere, portan - a

la non casualità dell’e - do così alla luce reperti g vento presso la Sezione, inquinanti quali batterie e

in quanto le città mari - di autovetture, scheletri L nare della Puglia sono di motociclette e biciclet - state oggetto di incontro te oltre che copertoni, a l e scontro di culture e ci - elettrodomestici ed altro. l viltà che hanno influen - È seguito un breve dibat - e

zato la nostra lingua ed i tito nel quale i presenti d nostri dialetti. hanno chiesto informa - L’organizzazione pun - Monopoli – La locandina per l’incontro sui dialetti di Bari zioni al professor Carni - a t

tuale e perfetta è stata meo ed al tenente di va - i curata dal socio dottor del Consiglio dei Mini - la flora ittica. scello Matteo Orsolini V Giuseppe Lovecchio che stri, a cui aderiscono tut - Il relatore ha rappresen - sulla migliore gestione ha limato la scansione te le Strutture Periferi - tato con grande efficacia delle plastiche per ridur - della durata dei nume - che della P.N. della Lega il “mare di plastica” che re il loro incremento. rosissimi interventi de - Navale Italiana. ormai ricopre i fondali, È seguita una prolusione gli autori al fine di dare L’evento, organizzato di causato da un’irrespon - del giornalista Fabio il giusto spazio alla loro concerto con l’Ufficio sabile immissione di Pozzo che ha allietato i interpretazione e alle Circondariale Marittimo questo materiale che or - presenti con i suoi rac - città da cui provengo - di Monopoli, ha visto la mai sta condizionando conti sul mare, oggetto no. Si è conclusa la se - partecipazione dell’As - pesantemente anche la di svariate edizioni di li - rata con un brindisi e sociazione “Vedetta sul produzione ittica, con bri, di cui alcuni bestsel - con un appuntamento Mediterraneo” con il conseguente drastica di - ler nazionali. I parteci - sempre nella Sezione Progetto “Mare d’in - minuzione del pescato. panti sono rimasti affa - per un evento aperto al chiostro”. Sull’argomento è inter - scinati dalle realistiche pubblico. Il numerosissimo pub - venuto il comandante narrazioni anche per la Antonio Stoja blico intervenuto ha dell’Ufficio Circondaria - maestria dello scrittore ascoltato la relazione del le di Monopoli, anche in che riesce a tenere i let - professor Nicolò Carni - rappresentanza della Ca - tori con il fiato sospeso. Giornata meo, docente di Diritto pitaneria di Porto di Ba - Alla manifestazione era - del Mare della Navigazione del - ri, che ha illustrato quali no presenti rappresen - l’Università di Bari, sul - iniziative si stanno po - tanti dei mass media che L’11 aprile si è tenuta l’inquinamento da pla - nendo in atto per far hanno intervistato i re - presso la Sezione la stica del Mar Mediterra - fronte a questo disastro latori, il Comandante “Giornata del Mare”, in - neo e sui presenti e futu - ecologico e ha proposto dell’Ufficio Circondaria - detta dalla Presidenza ri pericoli per la fauna e al nostro sodalizio delle le ed il Presidente Dott.

settembre-ottobre 2018 43 Antonio Stoja. La gior - Il verdetto finale ha regi - Grande soddisfazione Finali Nazionali dei a nata si è conclusa con strato una perfetta pari - dei dirigenti scolastici Campionati Studente - n un aperitivo offerto dal tà tra l’Istituto Alber - dei due istituti cittadini: schi di Canottaggio a sodalizio. ghiero Buscemi ed il Li - Manuela Germani, del - 2018, organizzate dal i

l Antonio Stoja ceo Scientifico Rosetti: l’Istituto Alberghiero Bu - Ministero dell’Istruzio - accedono alla finale na - scemi, e Stefania Marini, ne in accordo con la Fe - a

t zionale di Idro, gli equi - del Liceo Scientifico Ro - derazione Italiana Ca -

I paggi Allievi maschile e setti – peraltro presente a nottaggio sul bellissimo

e femminile del Liceo tutte le regate – per il lago di Idro (Brescia) dal l SAN Scientifico Rosetti e gli successo del progetto Re - 4 al 7 giugno, un evento a BENEDETTO equipaggi Juniores ma - mare a Scuola 2018, for - che ha raccolto circa 300 v schile e femminile del - temente voluto e con - giovani atleti, in quanto

a DEL TRONTO l’Istituto Alberghiero dotto grazie alla passio - nelle stesse giornate si Buscemi. ne dei professori coordi - sono svolte anche le re - N

Campionati Le gare, svolte a crono - natori: Rossella Tomas - gate dei Campionati

a Studenteschi metro secondo la moda - setti, Vincenzo Romano Studenteschi di Vela. g di Canottaggio lità prevista per la finale e Miria Consorti. In rappresentanza della e nazionale, hanno co - Un elogio, infine, ai cir - Regione Marche, per il ca -

L Nelle acque, finalmente munque vissuto mo - ca 60 studenti – impossi - nottaggio, hanno parteci - calme, del lungomare di menti di acceso agoni - bile citarli tutti – che pato due prestigiosi istitu - a San Benedetto del Tron - smo, in quanto in tutte con grande entusiasmo ti scolastici cittadini: l’Al - l l to, con la cornice di un le categorie si sono regi - e determinazione hanno berghiero Buscemi e lo e caldo cielo azzurro, il 22 strati distacchi minimi vissuto l’esperienza del Scientifico Rosetti, che d maggio si è svolta la fi - tra gli equipaggi in com - canottaggio, sport per sotto lo guida della Sezio -

nale regionale dei cam - petizione, contribuendo loro finora quasi scono - ne come società tutor, a pionati studenteschi di così ad accendere l’entu - sciuto. hanno schierato al via t i canottaggio, atto con - siasmo degli studenti e Gli allenamenti in acqua due equipaggi ciascuno. del nutrito pubblico che sono proseguiti per i 20 Nella classifica comples -

V clusivo nella Regione Marche del progetto Re - l’evento ha raccolto. ragazzi e ragazze che siva delle società tutor mare a Scuola. Presenti alla manifesta - avrebbero partecipato in la Sezione ha ottenuto il Quest’anno, grande suc - zione: Michelangela rappresentanza della Re - primo posto, grazie ai cesso di partecipazione Ionna, coordinatore re - gione Marche alla finale tre podi conquistati dal - con 9 equipaggi in gara gionale per l’educazione nazionale dei campiona - le scuole della cittadina nelle categorie allievi e fisica e sportiva dell’USR ti studenteschi di canot - marchigiana presenti al - juniores esordienti e 3 Marche, Serafina Olmo, taggio. la finale. equipaggi nelle catego - Referente provinciale Ristoro gentilmente of - Un argento ed un bron - rie ragazzi e cadetti esor - dell’USR Marche, Ar - ferto dal “Supermercato zo sono stati ottenuti dienti, tutti messi in ac - mando De Vincentis, Tigre di Villa Pigna” e le dall’Istituto Alberghiero qua dalla locale Sezione, Delegato Provinciale pizzette dalla “Pizzeria Il Buscemi rispettivamen - sotto la guida del tecni - CONI, Emidio del Zom - Posto Giusto di San Be - te nella categoria Junio - co Riccardo De Falco. po, Consigliere del Co - nedetto del Tronto”. res maschile, con l’equi - Purtroppo, problemi tec - mune di San Benedetto paggio composto da nici hanno impedito al - del Tronto. Edoardo Scarpantonio, l’ultimo momento la par - Ottima l’organizzazione Lorenzo Del Zompo, Ni - dell’evento da parte del - Finale colas Capriotti, Kevin tecipazione degli istituti Nazionale scolastici della provincia la Sezione; il presidente, Rossi, timoniere Lean - di Pesaro, sempre ben Adele Mattioli, sottoli - dei Campionati dro Nespeca e nella cate - rappresentata nelle prece - nea il consueto ed ap - Studenteschi goria Juniores femmini - denti edizioni, pertanto passionato contributo di Canottaggio le con l’equipaggio com - la sfida si è ristretta agli fornito da numerosi soci posto da Luisa Pane, Ni - istituti scolastici di San per il corretto svolgi - Sono trascorsi alcuni cole Iotti, Giorgia Anto - Benedetto del Tronto. mento delle regate. giorni dal termine delle nelli, Maria Cristina Eu -

44 settembre-ottobre 2018 tanto che tutti hanno subito manifestato il de - a

siderio di ripetere l’espe - n

rienza nel prossimo an - a i

no scolastico, alcuni di l essi in particolare sono a

intenzionati a prosegui - t

re nella pratica del ca - I

nottaggio a livello ago - e

nistico. l

Questo, infatti, è uno a

degli obiettivi della for - v

mula sin qui adottata a dalla Federazione Italia - N

na Canottaggio: far co -

noscere ad una massa a

crescente di giovani g

questa disciplina, con - e

tribuendo così a diffon - L dere la pratica nel ca -

San Benedetto del Tronto – La rappresentativa della Regione Marche (Alberghiero Buscemi e Scien - nottaggio fra gli studen - a tifico Rosetti – società tutor Lega Navale Italiana San Benedetto del Tronto) alla cerimonia di premia - l zione dei Campionati Studenteschi Canottaggio 2018 ti nelle scuole italiane, l

al pari di tante altre di - e

lali, timoniere Alessia Un risultato veramente to la classifica finale, per scipline sportive più dif - d Concetti. straordinario, in quanto effetto della quale oltre fuse. Un altro argento è giun - sono state battute regio - il primo posto tra le so - A tutti i ragazzi vanno i a t

to dal Liceo Scientifico ni ed altre società tutor cietà tutor conseguito più sinceri e sentiti com - i Rosetti nella categoria forti di grandi tradizioni dalla Sezione, si sono di - plimenti del Consiglio V Allievi femminile con in ambito remiero, frut - stinti i due istituti con il Direttivo della Sezione l’equipaggio composto to di un grande lavoro secondo posto consegui - per gli eccellenti risultati da Lucia Marinelli, Elisa di squadra svolto dal to dall’Alberghiero Bu - ottenuti, un ringrazia - Lazzari, Alice Timi, Mi - tecnico della Sezione scemi e l’ottavo posto mento ancora ai docenti chela D’Angelo, timo - Riccardo De Falco e dai conquistato dallo Scien - che hanno seguito nella niere Gaia Iampieri docenti di scienze moto - tifico Rosetti. lunga trasferta di Idro le Il binomio tra la Sezione rie dei due istituti scola - Tutti gli equipaggi pre - proprie rappresentative e gli istituti scolastici san - stici: la professoressa sentati alla Finale Nazio - studentesche: le profes - benedettesi ha permesso Rossella Tomassetti e la nale erano composti, co - soresse Tommassetti e di presentare in gara an - professoressa Daniela me richiesto dai regola - Taglietti per l’Istituto Al - che un quarto equipag - Taglietti dell’Alberghie - menti federali della ma - berghiero Buscemi e le gio nella difficile e com - ro Buscemi, ed il Profes - nifestazione, da atleti professoresse Nanni e battuta categoria Allievi sor Vincenzo Romano esordienti, non agonisti, Marconi per il Liceo maschile, in rappresen - dello Scientifico Rosetti, tutti studenti impegnati Scientifico Rosetti, ed ai tanza dello Scientifico che con grande sinergia in altre discipline sporti - rispettivi dirigenti scola - Rosetti, l’equipaggio hanno condotto l’inse - ve che hanno imparato stici Manuela Germani e composto da Nicolas Di gnamento della tecnica ad apprezzare il canot - Stefania Marini che con Buò, Nicolò Chiarini, Lu - di voga e la preparazio - taggio ed hanno vissuto grande entusiasmo e ca Quinzi, Davide Corsi, ne atletica dei giovani l’esperienza dei campio - passione hanno soste - timoniere Mahzoum Na - studenti. nati studenteschi con nuto la partecipazione cef, a causa di alcuni pro - Le regate si sono svolte grande curiosità ed en - al progetto Remare a blemi tecnici durante la in due manche, al termi - tusiasmo. Scuola promosso dalla regata non è riuscito ad ne delle quali la somma Grande emozione negli Federazione Italiana Ca - avvicinare il podio. dei tempi ha determina - studenti partecipanti, nottaggio.

settembre-ottobre 2018 45 a n a i l a t I e l a v a N

San Benedetto del Tronto – Gli studenti dell’ISC NORD, dell’Alberghiero Buscemi e dello Scientifico Rosetti a g e Premio il quale ha operato con che con le loro voci han - Lontano” si classifica

L Nazionale passione ed esperienza no interpretato magnifi - Alessandro Corsi, prove - “Alfonso notevolissime assieme ai camente le poesie duran - niente da Livorno; Il se - a due giurati Adelia Mi - te la premiazione, valo - condo premio va a Ro - l Sgattoni” l cozzi e Giancarlo Bran - rizzando e portando a dolfo Vettorello stima - e dimarti, entrambi do - conoscenza di tutti l’al - tissimo poeta milanese

d Il 24 marzo, si è svolta la centi di lettere presso il tissimo valore dei com - autore di “Allegria di cerimonia conclusiva liceo scientifico “Bene - ponimenti presentati. Naufragi”; Vince la pri - a del “ Premio Nazionale di detto Rosetti”; quella La Sezione Poesia Giova - ma edizione del “Premio t

i Poesia e Fotografia Alfon - della Sezione Fotografia ni ha visto il terzo pre - Poesia Alfonso Sgattoni” so Sgattoni ”, evento cul - era composta dal presi - mio andare a Ilaria Mon - Tiziana Monari, poetes - V turale della Sezione che dente Danilo Cognigni, tenovo, studentessa del sa di talento provenien - ha commemorato la noto e stimatissimo fo - liceo classico “Giacomo te da Prato, con la sua prematura scomparsa tografo contemporaneo Leopardi “, autrice di poesia “Abebe”. del compianto Consi - di Porto Sant’Elpidio, “Come un Funambolo”; La Sezione Fotografia gliere Alfonso Sgattoni. che ha prestato la sua Al secondo posto si è Smartphone vede vinci - “Mare e Cultura” è il te - profonda e appassionata classificata Azuaga Sol tore Michele Giancaspe - ma assegnato ai concor - conoscenza della tecni - Agustina, studentessa ro, fotoamatore di origi - renti, che ha ispirato ca e del linguaggio foto - della scuola alberghiera ne barese che attual - poesie e fotografie da tut - grafici, supportato dal “Filippo Buscemi”, autri - mente vive a Parma, con ta Italia e in qualche caso giurato, collega, fotogra - ce di “La Nostra Itaca”; la fotografia “La Bitta”: anche dal resto d’Europa. fo sambenedettese An - Vince la prima edizione una grande cima usurata A leggere, osservare e va - tonio Russi e da Manue - del “Premio Poesia Gio - in canapa e una bitta in lutare oltre 250 compo - la Germani, dirigente vani Alfonso Sgattoni” legno su una grezza ban - nimenti poetici e circa scolastico dell’istituto Lisa Scarozzi, studentes - china: una suggestione 100 fotografie sono state alberghiero “Filippo Bu - sa del liceo scientifico antica ed evocativa che due giurie d’eccezione scemi”, appassionata di “Benedetto Rosetti” con celebra il lavoro e la ma - con la loro competenza, fotografia e proveniente la poesia “Il Richiamo” rineria. professionalità e passio - da studi artistici. La Sezione Poesia dedi - La Sezione Fotografia, ne per l’arte: quella della I presenti sono stati allie - cata ai Senior vede pre - dedicata alle sole imma - Sezione Poesia era com - tati dalla lettura dei com - miati tre autori di altissi - gini prodotte con mac - posta dal noto e rispetta - ponimenti poetici vinci - mo livello nel panorama chine fotografiche clas - tissimo poeta contem - tori da parte del profes - nazionale contempora - siche, sia in digitale che poraneo Antonio Ca - sor Giancarlo Brandi - neo: al terzo posto, con in analogico, vede pre - priotti come presidente, marti e da Nada Bordoni, il componimento “Mare miato al terzo posto Ma -

46 settembre-ottobre 2018 nei moli lo sguardo co - glie molte volte, senza a

tuttavia mai soffermar - n

vici razionalmente, a i

esprime nella sua astra - l zione formale linee e co - a

lori che nella mente di t

chi osserva si organizza - I

no in maniera precisa . e

Il Comitato Organizza - l

tore, composto da Fran - a

cesco Aricò per la Sezio - v

ne Poesia e da Camilla a Di Bonaventura per la N

Sezione Fotografia, ha

mediato e presentato a

durante la premiazione: g

“L’impegno profuso in e

questi mesi dal Comitato L Organizzatore è stato am -

piamente ripagato dalla a l

splendida riuscita della l

cerimonia di premiazio - e

ne ” afferma Aricò, consi - d gliere per lo sport del di - rettivo della Sezione. a t

“È stata un’esperienza i straordinaria e va sottoli - V neato che a occuparsene sotto ogni profilo sono state persone che nella vita svolgono attività la - vorative di tutt’altro ge - nere ” aggiunge Camilla Di Bonaventura, consi - gliere per la comunica - zione della Sezione, e prosegue: “ un ringrazia - mento speciale va sicura - San Benedetto del Tronto – Sezione Fotografia Smartphone – Vincitore Michele Giancaspero, con “La Bitta” mente alle nostre fami - glie, che ci hanno suppor - rino De Falco, fotoama - Ludovica Straccia giova - punto di vista insolito e tato e sopportato durante tore proveniente da Na - ne studentessa del Liceo avvincente. tutto il percorso organiz - poli, autore dello scatto Scientifico “Benedetto Vince la prima edizione zativo del Premio Sgatto - “Il Pescatore”: una foto - Rosetti”, autrice dello del “Premio Fotografia ni. La Lega Navale Italia - grafia nella quale la tec - scatto “Cime e Galleg - Alfonso Sgattoni” Mari - na è un ente statale no nica consapevole e la giante”: Nello scatto si na Brancaccio, fotoama - profit, pertanto tutti noi composizione pondera - denota una buona tecni - trice di talento di San abbiamo prestato la no - ta esaltano la gestualità ca, sembra che l’autore Benedetto del Tronto, stra opera dietro le quinte profondamente evocati - si sia disteso a terra per con il suo scatto “Astra - con grande passione e al va del soggetto. cogliere l’immagine e zione di un Riflesso”: il di fuori dei nostri orari Secondo classificato è farla sua attraverso un riflesso, che nei porti e lavorativi, il che si è tra -

settembre-ottobre 2018 47 a n a i l a t I e l a v a N a g e L a l l e d a t i San Benedetto del Tronto – Vincitrice del primo premio di fotografia “Alfonso Sgattoni” Marina Brancaccio, con “Astrazione di un Riflesso” V

dotto in un impegno dav - che si sono strette attor - di San Benedetto del ni, ospite e giurato della vero incredibile. Nelle ul - no al grande impegno Tronto, Annalisa Rugge - manifestazione. time febbrili settimane della Sezione, onorando ri, assessore alla cultura La presidente della Se - abbiamo ricevuto l’aiuto con la loro presenza la del Comune, Pierluigi zione, Adele Mattioli, si fondamentale di Anna cerimonia e la cena di Tassotti, assessore allo dichiara felicissima del Maria Pandolfi, consi - gala che si sono svolte sport del Comune, Gior - grande successo ottenu - gliere segretario del no - presso la sala ricevimen - gio Fede, senatore della to dal Premio dedicato stro CDS che in talune si - ti dell’Istituto Alberghie - Repubblica Italiana, ad Alfonso Sgattoni: “ Ne tuazioni ci ha aiutato a ro “F. Buscemi”. Giuseppe Merlini, archi - sarebbe stato molto orgo - correre contro il tempo La Sezione desidera rin - vista e storico sambene - glioso, Alfonso amava il con un’efficienza e un af - graziare sentitamente: il dettese. mare e la letteratura in fetto impareggiabili. ” Primo Cittadino della Il servizio della cena è modo davvero speciale, Tante soddisfazioni Città Pasqualino Piunti, stato svolto da studenti sua è l’usanza che ancora dunque per un evento Fabio Urbinati, consi - della scuola preparatissi - oggi ci accompagna all’i - che ha avuto una grossa gliere della Regione mi e attenti, che hanno nizio di ogni Assemblea risonanza in città e che Marche, Paolo D’Era - egregiamente soddisfat - dei Soci: leggere una poe - si è avvalso della presen - smo, presidente della to i palati dei loro illustri sia a ogni apertura della za di personalità di spic - Provincia di Ascoli Pice - ospiti con competenza e riunione ”. co del mondo culturale no, Antonio Capriotti, professionalità, coordi - La presidente ci tiene a italiano. consigliere provinciale nati dal professor Fran - ringraziare pubblica - A dare ulteriore pregio di Ascoli Piceno, Alessio cesco Felix sotto lo mente anche gli sponsor alla premiazione sono Morelli, comandante sguardo attento della che hanno supportato il state tutte le autorità della Guardia Costiera preside Manuela Germa - Premio con il loro contri -

48 settembre-ottobre 2018 buto: “ Il Comune di San Benedetto del Tronto, la a

GEM Elettronica di San Be - n nedetto del Tronto, Lardini a i

Abbigliamento di Filottra - l no, la Fondazione Carisap a

e il supermercato Tigre di t

Villa Pigna ci hanno soste - I

nuto in questa avventura e e noi siamo profondamente l grati della stima dimostra - a taci e della fiducia che v

hanno riposto nella nostra a Associazione ”. N

Il vicepresidente della Se -

zione, Fausto Fede, con - a

clude: “ un ringraziamento g speciale va alla famiglia di e

Alfonso e alla sua compa - L gna, sempre molto parteci - pi in tutte le occasioni nelle a l quali la Lega Navale desi - l dera commemorare l’indi - e

menticato e indimenticabi - d le Alfonso Sgattoni .” Un’occasione speciale per a t

la città di San Benedetto i del Tronto, allietata dalla V partecipazione di tantissi - mi giovani che hanno presentato elaborati poe - tici e fotografici, dimo - strando grande voglia di esprimersi e passione per una cultura, quella del mare, che coinvolge e af - fascina grandi e piccoli di ogni provenienza.

Cetraro – Locandina del Convegno sul Nuovo Codice della Nautica

Cetraro un incontro sul borazione con L’ufficio tenente di vascello Ga - CETRARO tema “Il nuovo Codice Circondariale Marittimo briele Cimoli che ha il - Un convegno della Nautica – le prin - ed il Comune di Cetra - lustrato la nuova nor - sul nuovo cipali normative intro - ro, nell’ambito delle at - mativa e le differenze sa - Codice della dotte”. tività della LNI pro - lienti rispetto al passato. Nautica L’interessante convegno grammate per il 2018. Le nuove norme, che ri - è stato organizzato dalla È intervenuto quale re - guardano tutte le unità Si è svolto il 7 luglio Sezione, sempre attiva latore il comandante in navigazione (a vela ed presso la sala convegni sui temi che riguardano dell’Ufficio Circondaria - a motore) nei mari ita - dell’ufficio del porto di la nautica, con la colla - le Marittimo di Cetraro liani, sono state per anni

settembre-ottobre 2018 49 molto attese sia dai di - ne, una svolta decisiva dott. Angelo Aita. Ha del Nautico, tutti iscritti a portisti sia dagli opera - all’attuale iter burocrati - moderato il dibattito e alla Sezione di Ostuni, n tori del settore; esse in - co, snellendo concreta - concluso i lavori il pro - che frequentano il setto - a troducono nuove dispo - mente le situazione at - fessor Sergio d’Elia, già re Logistica e Trasporti i

l sizioni più restrittive per tuale. Sono state anche dell’Università della Ca - articolazione “Condu - la navigazione, chiari - illustrate le nuove nor - labria, consigliere della zione del mezzo navale” a

t scono i ruoli e l’operati - me concernenti i con - LNI di Cetraro. CMN (Coperta) e artico -

I vità di ciascuno ed è op - trolli in mare alle unità lazione “Conduzione di

e portuno che siano cono - da diporto ed ancora i Apparati e Impianti Ma - l sciute da chi va per mare vantaggi ai diportisti de - rittimi CAIM (Macchine) a o opera nel settore nau - rivanti dall’uso del bolli - nell’ultimo periodo v tico. no blu per le unità da di - OSTUNI dell’anno scolastico

a In particolare il Coman - porto. Attività 2017/2018: dante Cimoli si è soffer - All’inizio del dibattito ci dei soci iscritti A) Svolgimento percorsi di N

mato sul registro tele - sono stati i saluti del al nautico alternanza scuola - lavoro

a matico della nautica che presidente della sezione al centro “IMAT” di Ca -

g porterà, una volta stabi - dottor Michele Vattimo Resoconto delle attività stelvolturno (CE) dal 28 e lite le norme di attuazio - e del sindaco di Cetraro, promosse fra i ragazzi maggio 2018 al 2 Giu - L a l l e d a t i V

Ostuni – I giovani soci che hanno preso parte alla minicrociera sul Vespucci , fotografati davanti all’ingresso dell’ Italian Maritime Aca - demy Technologies di Castelvolturno (CE)

50 settembre-ottobre 2018 gno 2018; Alunni coin - Aula di qualificatissimi navi cisterna per tra - stramento degli allievi volti 26 di cui 18 Mac - Istruttori di Lungo Cor - sporto gas liquefatti, per dell’Accademia Navale a chinisti e 8 Capitani; so, di ex Comandanti di navi cisterna per tra - di Livorno. n

Gli alunni delle classi III navi mercantili, di ex sporto prodotti chimici, Responsabile del proget - a i

AN e III BN rispettiva - Direttori di Macchina ed per navi cisterna per tra - to la Presidenza Nazio - l mente “Conduzione del ex Chief Manager , è stata sporto prodotti petroli - nale della Lega Navale di a

Mezzo Nautico” e “Con - occasione per gli alunni feri, tecniche per far Roma. t duzione di Apparati e presenti (26 unità) di fronte all’equipaggia - Per quanto riguarda la I

Impianti Marittimi” confrontarsi diretta - mento di alto voltaggio, partecipazione alla X e hanno svolto l’attività mente con loro su un familiarizzazione del si - Edizione Campo Giova - l di Alternanza Scuola-la - programma mirato per mulatore Transas,ecc… ni della Guardia Costie - a voro dal 28 maggio la Sezione di Coperta e I periodi di apprendi - ra è stato prescelto per v

2018 al 2 giugno 2018 al per la Sezione di Mac - mento in ASL fanno par - merito l’alunno Pasqua - a Centro di Formazione di chine. te integrante dei percor - le Ramires che ha avuto N

Addestramento per il Gli allievi, nel corso del - si formativi personaliz - la possibilità di effettua -

Personale Marittimo le attività giornaliere se - zati volti alla realizzazio - re un corso residenziale a

I.M.A.T. Italian Maritime guiti dal tutor aziendale ne del profilo educativo, della durata di 7 giorni g

Academy Technologies a comandante Lopinto e culturale e professionale nella guardia costiera, a e

Castelvolturno (CE); dal tutor esterno profes - del Corso di studi. Trapani, dal 25/06 al L IMAT può essere consi - sor Antonio Catera del - Sono state effettuate le 01/07/2018. derato il primo college l’istituto “Vespucci” di seguenti esercitazioni L’iniziativa ha il fine di a l nautico per il personale Molfetta, hanno apprez - pratiche con gli istrutto - avvicinare i giovani al l marittimo italiano e rap - zato e sottolineato quelli ri: MDS Daniele D’Aniel - mare attraverso la loro e

presenta l’evoluzione di che sono i punti di forza lo, Gennaro Abate: Pro - partecipazione alle atti - d tutti i centri di addestra - che hanno caratterizzato ve Pratiche di Sopravvi - vità tese alla salvaguar - mento esistenti in Italia. il progetto stesso: l’ap - venza SOP/ SAL in pisci - dia della vita umana in a t

È l’unico centro all’in - prendere e sviluppare na parco Imat che com - mare, alla protezione i terno del quale è possi - l’acquisizione di compe - prendevano un tuffo a dell’ambiente marino e V bile svolgere tutti i corsi, tenze professionali; una pennello da un’altezza della fauna ittica ed alla poiché in esso sono rag - formazione in grado di di tre metri, utilizzo di - conoscenza delle regole gruppati: aule, sala si - riqualificarsi nel tempo mostrativo di apparec - fondamentali per una mulatore, piscina semi mediante la conoscenza chiature GMDSS (VHF- navigazione sicura. olimpionica, uffici, al - di tecniche di soccorso SART-EPIRB), apertura di Antonio Catera bergo, ristorante e come in mare, sopravvivenza una zattera di tipo lan - campo antincendio una in mare, prove pratiche ciabile e autogonfiabile. nave di 75 metri costrui - antincendio, pianifica - C’è poi stato l’Imbarco ta a terra. zione di una traversata su nave a vela Amerigo Il centro è nato per la con ECDIS, familiarizza - Vespucci dal 10/06 al formazione ad altissimo zione al simulatore di 19/06/2018. REGGIO livello per il settore offs - navigazione, di radioco - Per quanto riguarda l’a - CALABRIA hore (soprattutto per gli municazioni, sul sistema spetto marinaresco sono operatori DP- Dynamic GMDSS, sulle apparec - stati premiati per meriti SUD Positioning ) riconosciuti chiature radio obbligato - gli alunni Carmen Sfre - Il Comune dal Nautical Institute of rie sulle navi ecc…per i gola e Ramires Pasquale premia un London . ragazzi di “Coperta”. IV AN (Coperta) offren - nostro atleta Un proficuo confronto Mentre gli allievi di do loro la possibilità di tra la Scuola e il Centro “Macchine” hanno at - effettuare la traversata Lo scorso 5 giugno, il di Formazione IMAT che tuato una formazione Palermo-La Spezia a bor - giovane Danilo Galimi, rinnova i tradizionali mirata in grado di riqua - do della nave scuola a atleta del Gruppo Pesca rapporti sinergici tra l’i - lificarsi nel tempo me - vela Amerigo Vespucci dal della nostra Sezione, stituto “Vespucci”e il diante la conoscenza di 10 al 19 giugno 2018 neo-campione nazionale Centro. La presenza in tecniche di sicurezza per impegnata nell’adde - di surfcasting Under 16,

settembre-ottobre 2018 51 a n a i l a t I e l a v a N a g e L a l l e d a t

i Reggio Calabria Sud – Il giovane Galimi con il sindaco Falcomatà, contornato dai parenti V è stato ricevuto dal Sin - so i giovani del nostro motivazione apposta sul - daco, alla quale non oc - daco della Città Metro - territorio. Significativa la la targa donata dal Sin - corre aggiungere altro. politana di Reggio Cala - bria, avvocato Giuseppe Falcomatà, che gli ha consegnato una targa di ringraziamento da parte della cittadinanza per il prestigioso risultato con - seguito. Presenti all’evento i geni - tori, i nonni, Massimo Mucciola, Campione Na - zionale di Surfcasting, at - leta della Nazionale e Responsabile del citato Gruppo Pesca, ed il presi - dente della Sezione dot - tor Francesco Attisani. La Sezione ha ricambiato con un’altra targa donata al Sindaco in segno di ringraziamento per l’at - tenzione dimostrata ver - Reggio Calabria Sud – La targa commemorativa consegnata a Galimi dal sindaco Falcomatà

52 settembre-ottobre 2018 a n a i l a t I

e l a v a N

a g e L

a l l e d

a t i V

Torino – Giovani Soci della Lega al Salone Internazionale del Libro 2018

no, con la collaborazione buito la posizione strate - Circa 80 persone tra di quella di Meina, del gica dello stand, in pros - quelle che hanno visita - TORINO delegato regionale per il simità dell’ingresso, e la to il nostro stand ci han - La LNI al Piemonte, Valle d’Aosta presenza del simulatore no lasciato i propri rife - Salone e Liguria, ingegner Piero con annessa barca, com - rimenti (indirizzo email Internazionale Ferrozzi, e della Presiden - pletamente armata, po - e/o numero di cellulare) del Libro za Nazionale. sto anch’esso in posizio - per ricevere informazio - Allo stand LNI, ubicato ne tale da non poter pas - ni sulle nostre future at - Con la partecipazione al - nel padiglione 1 al nu - sare inosservato. tività, segno di indubbio la 31ª edizione del Salone mero D 42, sono stati In particolare, simulato - interesse nei nostri con - Internazionale del Libro cinque giorni di intenso re e barca sono stati ele - fronti. di Torino, svoltasi tra il accesso di pubblico, con menti di forte richiamo Diversi insegnanti, di 10 e il 14 maggio, la Lega un considerevole afflus - per bambini e ragazzi, vario ordine e grado, ci Navale Italiana è tornata so di curiosi, simpatiz - permettendoci di entrate hanno manifestato inte - ad essere presente in zanti, appassionati del in contatto con numero - resse per future collabo - questo importante con - mare e soci, anche di al - se famiglie ed insegnanti razioni sia in ambito testo culturale con uno tre Sezioni. cui abbiamo potuto illu - nautico, al lago o al ma - stand allestito e condot - A questo successo han - strare le peculiarità e le re, sia in ambito cultura - to dalla Sezione di Tori - no sicuramente contri - iniziative della LNI. le/ambientale con inter -

settembre-ottobre 2018 53 venti a tema in aula. nave da crociera proprio 240° a 155° e, quando fi - la classifica. E sì perché a La manifestazione ha dove andrebbe bene la nalmente si stabilizza su il grande vincitore è sta - n inoltre offerto la possibi - boa di bolina, ma la po - 155°, si parte per la terza to Penagini, primo an - a lità per una reciproca sizione si trova e viene prova. Metti la corrente, che degli over 65. i

l conoscenza con soci di portata a termine la pri - metti lo spirito batta - Peccato che i due Chiog - altre Sezioni (Firenze e ma prova. Bella regata di gliero dei concorrenti, il giotti, Schiavon e Bale - a

t Prato, Desenzano, Bari e Samele che ci piazza su - risultato è un richiamo strieri fossero già partiti

I altre) e con rappresen - bito un primo, tallonato generale. Una grande in mattinata, la brava

e tanti di altre Associazio - però da Penagini e da nuvola a cumulo da Elena avrebbe portato a l ni (Marinai d’Italia, Mu - Andrea De Santis. ll Co - Nord attira un gagliardo casa il premio femminile. a seo Civico Navale di mitato tenta di fare la vento da Chiavari, il Il Trofeo Challenge si è v Carmagnola, ecc.) con seconda prova ma deve mare si increspa e il ven - concluso con un genero -

a cui attiveremo sicura - però arrendersi al pro - to diventa ancora più so Buffett con pizzette e mente delle collabora - gressivo calo di vento. ballerino, impegnativo pasticcini a volontà. N

zioni. A terra i concorrenti, lavoro da parte del Co - Maristella

a In conclusione, queste ben 29 iscritti, trovano mitato per riuscire a da -

g giornate sono state non ad aspettarli e consolarli re la partenza. Visti i e solo una doverosa pre - per non aver effettuato bollenti spiriti di prima

L senza istituzionale ma la seconda prova un ab - e per non rischiare un

SAVONA anche un evento di suc - bondante apericena de - altro 1° ripetitore la par -

a Regata zonale cesso che ha permesso gno di una festa di com - tenza viene data con l paralimpica l alla Lega Navale Italiana pleanno. bandiera “Uniform”. e di poter entrare in con - Domenica, mare piatto, Purtroppo il vento an - della Classe

d tatto con un pubblico vento zero, pochissime che questa volta va in 2.4mR eterogeneo cui poter speranze di concludere calando fino a costringe - a presentare i propri valo - qualcosa e … caldo, re il Comitato a dare la Una bella regata zonale t della Classe paralimpica i ri e attività. Appunta - molto caldo. Un’ora do - riduzione al terzo lato. mento alla 32ª edizione po l’orario previsto per Il bravo Pilo Pais, recen - 2.4mR ha animato la ra - V del prossimo anno. la partenza, una leggera temente tornato ai da di Albisola il 23 e 24 Flavio Poli brezza incomincia a scri - Dinghy, parte fuori, ahi - giugno. Per le regate di vere sull’acqua. La Barca mé UFD per lui. questo “singolo” si è Comitato esce subito dal Ancora un primo per Sa - trattato di un ritorno a porto, posa-boe pronti e mele, secondo Titti, ter - Savona, dove la Lega barche in mare. Alle zo Gin. Navale ne aveva orga - 12.49 partenza della se - Alle 17.00 premiazione nizzate ben otto fra il SANTA conda prova con vento sotto il nuovo gazebo 1999 ed il 2010, ivi com - MARGHERITA da 240° sui 4 metri in davanti alle sedi della preso addirittura il Cam - aumento. Pochi minuti LNI e del Circolo Velico. pionato Nazionale 2000 LIGURE prima del segnale di av - Il presidente Mazzuc - della Classe, vinto per la Trofeo viso, inspiegabile “pluff” chelli ringrazia i rega - cronaca da Marco Turbi - Challenge LNI di Jannello, che deve ri - tanti, il Comitato, la glio, al suo quinto tito - nunciare alla regata, per Giuria e l’Assessore di lo, scomparso lo scorso Con due belle giornate lui un amaro DNS (non Santa Margherita Ligure dicembre. di sole e di vento un po’ partito). DNS anche per Dottoressa Marcherini Delle dieci “2.4” presenti pazzerello, il 26 e 27 Gianni Fabro per un sempre presente alle in Liguria, che insieme maggio si è disputato il problema tecnico. Zam - premiazioni, la Capita - formerebbero una dis - Trofeo Challenge L.N.I. pata di Gin Gazzolo che neria e i soci che hanno creta flottiglia, si sono alla sua IX edizione. si aggiudica la prova, se - collaborato. iscritte alla zonale le due Sabato partenza con leg - guito da Jannello e da Congratulazioni a Same - di Andora, le quattro gero ritardo sull’orario Penagini. le e Gin (entrambi della della Lega Navale savo - delle 13.00, vento ben Il vento inizia a diventa - Sezione) che si sono nese ed una delle quat - disteso, solita grande re instabile, passa da piazzati quasi in testa al - tro di stanza a Genova,

54 settembre-ottobre 2018 a n a i l a t I

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a t i Savona – Cerimonia di apertura, (da destra) Franco Forzano, presidente LNI Savona, Ilaria Caprioglio, sindaco, Massimo Arecco, vice -

sindaco, Roberto Goinavi, giudice FIV V più una da oltreappenni - tare a termine la regata mattina alla presenza re il mare accessibile , co - no, ma in acqua ne sono con la scotta in mano. del sindaco di Savona, me nel caso della gruetta poi scese solo sei. La sfida, contro il vento avvocato Ilaria Caprio - Pequod, progettata dalla La forte tramontana del forte prima ancora che glio, e del vicesindaco, sezione (classico “uovo sabato ha consentito di con gli avversari, ha re - architetto Massimo di Colombo”, valso però svolgere una sola prova gistrato il terzo posto di Arecco, oltre al delegato a colmare un vuoto mer - nel pomeriggio, quando Stefano Lambertini della del C.I.P. Savona, Pino ceologico) e realizzata il vento sembrava essere Sezione di Savona. Corso, che hanno avuto nel 2005 dalla Guld - un po’ calato, mentre La brezza di mare della parole di apprezzamen - mann, azienda speciali - invece qualche raffica è domenica mattina ha to per la promozione so - sta del settore, che per risultata ancora piutto - invece consentito la dis - ciale svolta da quasi riconoscenza aveva re - sto impegnativa, tanto puta di ben tre prove, vent’anni dalla Sezione galato il prototipo alla da scardinare addirittura che sono state molto di Savona, in collabora - Sezione di Savona. la landa dello strallo su combattute, con Stefano zione con il Comune Ospite della premiazione ITA-144, di Claudio Ca - Lambertini terzo (3-3-3- proprio nella vela para - è stata invece l’Ingegne - nevari della Sezione di 4), seguito dagli altri limpica, grazie all’ado - ra Silvia Scotti, presiden - Pavia, costretto a ritirar - portacolori della Sezio - zione di infrastrutture te del Lions Club Albiso - si, così come lo strozza - ne di Savona, Enzo Mar - per l’abbattimento delle la “ Alba Docilia ”, storico scotte della randa su chetti (4-4-4-dnc) e Fu - barriere architettoniche promotore del service ITA-75, al timone del sa - rio Nalbi (dnc-5-5-3). che hanno fatto scuola “Velabile”, che ha pre - vonese Stefano Lamber - La manifestazione era per quanto riguarda le miato Cristian Tarasco tini, che ha dovuto por - stata aperta il sabato modalità con cui rende - con una prestigiosa cera -

settembre-ottobre 2018 55 mica d’arte di Albissola a Marina, ricordando co - n me questo velista torine - a se, che ha fatto parte an - i

l che della squadra para - limpica azzurra, sia stato a

t nell’agosto 2002 il pri -

I mo allievo della scuola

e della sezione per velisti l con disabilità motoria, a da allora sempre operati - v va al sabato mattina,

a tutto l’anno, meteo per - mettendo, con l’aggiun - N

ta dal 2010 dell’attività

a su tre barche Hansa 303

g per la vela paralimpica e “in doppio”.

L N.B. Albisola (Superiore) con una sola “s”, a diffe - Savona – Premiazione: (da sin.) Franco Forzano, presidente LNI Savona, Silvia Scotti ed Enzo Gareri a (Lions Club Albisola), i timonieri Andrea Arasio, Stefano Lambertini, Furio Nalbi e, in primo piano, renza di Albissola Mari - l l Cristian Tarasco na, con doppia “s”. n e d a t i V

Savona – Regata: ITA-15 (timoniere Stefano Lambertini) fra le creste bianche della tramontana tesa della prima prova

56 settembre-ottobre 2018