Ambito Distrettuale Sociale N.16 “Metropolitano” ECAD Comune Di Spoltore in Collaborazione Con EAS Comune Di Città Sant’Angelo
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Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” Allegato 1 – Linee guida di attuazione Logo Ambito Distrettuale Loghi/Stemmi Logo ASL Amministrazioni Comunali Comune di Comune di Catignano Civitaquana Comune di Comune di Rosciano Brittoli Comune di Comune di Cappelle Sul Tavo Cepagatti Comune di Città Comune di Sant’Angelo Elice Comune di Comune di Moscufo Nocciano Comune di Comune di Pianella Spoltore Logo Distretto Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” ECAD Comune di Spoltore in collaborazione con EAS Comune di Città Sant’Angelo Azienda ASL di Pescara – Area Distrettuale Metropolitana Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2016/2018) 1 Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” Piano sociale distrettuale (P.S.R. 2016/2018) Piano Distrettuale Sociale – Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2016/2018) 2 Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” Sito internet dell’Ambito distrettuale sociale www.comune.spoltore.pe.it www.comune.cittasantangelo.pe.it Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2016/2018) 3 Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” Indice Presentazione ................................................................................................................................................... 5 SEZIONE 1. ASSETTI ISTITUZIONALI E FORMAZIONE DEL PIANO DISTRETTUALE ............ 6 1.1. Gli assetti istituzionali dell’Ambito distrettuale ............................................................................ 6 1.2. L’Ufficio di Piano .......................................................................................................................... 7 1.3. Il processo di formazione del Piano sociale distrettuale ................................................................ 7 1.4. Il Gruppo di Piano ......................................................................................................................... 9 1.5. La Conferenza locale socio-sanitaria e gli assetti di integrazione ............................................... 17 1.6. Modalità, tempi e strumenti per la partecipazione dei cittadini e delle organizzazioni ............... 17 SEZIONE 2. IL PROFILO SOCIALE LOCALE ...................................................................................... 18 2.1. Analisi delle tendenze demografiche ........................................................................................... 18 2.2. Dimensione socio-economica del territorio e delle zone ............................................................. 37 2.3. Analisi dei fabbisogni sociali e di salute ..................................................................................... 49 2.4. L’attuale sistema di offerta .......................................................................................................... 71 2.5. Analisi degli impatti della precedente programmazione ............................................................. 72 2.6. Quadro dei principali fabbisogni emersi, criticità e prospettive di miglioramento ..................... 79 SEZIONE 3. LE PRIORITA’ E LE STRATEGIE DEL PIANO DISTRETTUALE SOCIALE .......... 83 3.1. Priorità generali per il benessere sociale e di salute .................................................................... 83 3.2. Obiettivi della programmazione .................................................................................................. 83 3.3. Strategie di attuazione .................................................................................................................. 84 3.4. Strategie di sistema per l’integrazione socio-sanitaria ................................................................. 84 SEZIONE 4. LA PROGRAMMAZIONE SOCIALE E SOCIO-SANITARIA ....................................... 86 Asse Tematico 1 - Attuazione degli obiettivi essenziali di servizio sociale ....................................... 86 Asse Tematico 2 - Interventi e servizi per la non autosufficienza .................................................... 101 Asse Tematico 3 - Strategie per l’inclusione sociale e il contrasto alle povertà ............................... 112 Asse Tematico 4 - Sostegno alla genitorialità e alle famiglie, nuove generazioni, prevenzione e contrasto alla violenza domestica ..................................................................................................... 118 Asse Tematico 5 - Strategia per le persone con disabilità ................................................................ 132 Asse Tematico 6 - Strategia per l’invecchiamento attivo ................................................................. 145 Asse Tematico 7 - Strategie per lo sviluppo dei servizi educativi per la prima infanzia .................. 150 Quadro generale sinottico degli interventi e dei servizi inseriti nel Piano distrettuale ..................... 155 SEZIONE 5. L’INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA ....................................................................... 157 5.1. Misure di integrazione istituzionali ........................................................................................... 157 5.2. Misure di integrazione fra servizi .............................................................................................. 157 5.3. Misure di integrazione professionale ......................................................................................... 157 SEZIONE 6. LE AZIONI PER IL MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA LOCALE E LA CO- PROGETTAZIONE .................................................................................................................................... 158 6.1. Definizione del sistema di affidamento dei servizi e degli interventi ........................................ 158 6.2. Le misure per la valorizzazione del terzo settore, dell’economia e dell’impresa sociale .......... 158 6.3. Linee guida del regolamento per l’accesso dei servizi .............................................................. 159 6.4. La composizione e il funzionamento dell’Ufficio di Piano e degli Uffici di Gestione sociale . 160 6.5. Sistema informativo di monitoraggio, valutazione, controllo dei servizi e degli interventi ...... 161 6.6. Linee di indirizzo per il bilancio sociale .................................................................................... 164 SEZIONE 7. LA POLITICA DELLA SPESA E I QUADRI DI PREVISIONE ................................... 166 SEZIONE 8. ALLEGATI ........................................................................................................................... 168 Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2016/2018) 4 Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” Presentazione Il Piano Distrettuale Sociale dell’Ambito Metropolitano è stato predisposto in ottemperanza a quanto previsto dal Piano Sociale Regionale 2016/2018. Il Piano rappresenta lo strumento di programmazione che consentirà, nei prossimi anni, l’erogazione di servizi e di interventi per rispondere concretamente alle esigenze dei Cittadini, con particolare attenzione alla complessità delle problematiche e situazioni di fragilità, di bisogno e di disagio. Il documento individua le priorità strategiche e gli obiettivi di servizio da realizzare nel periodo di riferimento. Mi preme evidenziare l’attività svolta dall’Ufficio di Piano, organo che la normativa individua per la progettazione e attuazione del Piano Distrettuale Sociale, che si è concretizzata nel percorso di concertazione, condivisa e partecipata, attraverso momenti di confronto con le istituzioni, l’associazionismo, il terzo settore, i sindacati, quali risorse fondamentali per realizzare una programmazione comunitaria. Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato ai tavoli tematici, alla concertazione, agli incontri tecnici ed amministrativi, alle Conferenze dei Sindaci, perché il documento che presento è il frutto del lavoro di tutti loro. Il Sindaco del Comune di Città Sant’Angelo Gabriele Florindi Piano Sociale Distrettuale (P.S.R. 2016/2018) 5 Ambito Distrettuale Sociale n.16 “Metropolitano” SEZIONE 1. ASSETTI ISTITUZIONALI E FORMAZIONE DEL PIANO DISTRETTUALE 1.1. Gli assetti istituzionali dell’Ambito distrettuale Gli assetti istituzionali dell’Ambito distrettuale sono i seguenti: 1) l’area tecnico-sociale vede il proprio ruolo definito in funzione di due aspetti distinti ma funzionalmente correlati: - la progettazione ed il coordinamento delle attività operative; - l’attività operativa in senso stretto. Questi due aspetti sono tra loro in costante comunicazione: il primo rappresenta il collegamento tra gli obiettivi dell’Ambito e la struttura decisionale, il secondo rappresenta il collegamento diretto tra il cittadino e l’Ambito stesso; di conseguenza l’area tecnico-sociale è investita di una fondamentale attività di comunicazione bidirezionale poiché fornisce al cittadino servizi e riceve dal cittadino stesso i flussi di ritorno per una futura programmazione. Ciò consente di puntare al raggiungimento della massima efficacia delle attività con il migliore contributo (anche se indiretto) del cittadino al funzionamento ottimale dei servizi. 2) L’area gestionale è destinata alla ricerca, di concerto con le altre aree, delle opportunità di progettazione di cui il settore sociale dispone, nella forma dei contributi erogati da altri Enti (Regione, Ministeri, UE, Fondazioni, etc.). Inoltre si occupa della gestione contabile e funzionale, nonché della programmazione economica e della verifica in itinere del raggiungimento degli obiettivi prefissati. La massima collaborazione, in senso orizzontale con le altre