Italia Milano Roma Mondo Berlino Londra New York Parigi SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» N
Total Page:16
File Type:pdf, Size:1020Kb
A cura di Franco Fanelli Questo mese (Arte contemporanea e Gallerie) 101 mostre Anna Maria Farinato (Arte antica) in 50 città Laura Giuliani (Archeologia) Walter Guadagnini (Fotografia) di 14 Paesi «IL GIORNALE DELL’ARTE» | FEBBRAIO 2020 IL GIORNALE DELLE MOSTRE Italia Milano Roma Mondo Berlino Londra New York Parigi SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» N. 405 FEBBRAIO 2020 / SOCIETÀ EDITRICE ALLEMANDI N. 405 FEBBRAIO 2020 / SOCIETÀ SUPPLEMENTO DI «IL GIORNALE DELL’ARTE» «C, Ü, I, T, H, E, A, K, O, G, N, B, D, F, R, M, P, L, II» (2019), una delle installazioni di Ulla von Brandenburg visibili dal 21 febbraio al 17 maggio al Palais de Tokyo di Parigi. Foto di Andrés Lejona, Casino Luxembourg. Cortesia di Andrés Lejona, dell'artista Foto di Parigi. e di Art:Concept, Parigi de Tokyo una delle installazioni di Ulla von Brandenburg visibili dal 21 febbraio al 17 maggio Palais II» (2019), L, P, M, R, F, D, B, N, G, O, K, A, E, H, T, I, Ü, «C, BERGAMO FIRENZE FORLÌ IL GIORNALE DELLE MOSTRE ITALIA Bergamo Forlì «Il mio nome Alunno di Tiziano, è nessuno» maestro di Caravaggio Presso i Musei San Domenico Simone Peterzano all’Accademia Carrara il mito di Ulisse lungo i secoli Bergamo. Sempre confinato nel ruolo di «maestro di Caravaggio», Forlì. Omero, Troia, Ulisse. Dopo i grandi appuntamenti del Louvre Simone Peterzano (1535 ca- 1599) fu in realtà, a sua volta, un di Lens e del British Museum dedicati rispettivamente al cantore di ottimo pittore. Bergamasco di nascita (Bergamo apparteneva Smirne e alla città anatolica conquistata dai greci, lo scorso anno, allora alla Serenissima), Peterzano si formò a Venezia nella bot- apre il 15 febbraio ai Musei San Domenico di Forlì una nuova tega di Tiziano, e di tale alunnato fu sempre orgogliosissimo, mostra internazionale che si sofferma sull’influenza dell’Iliade e tanto da firmarsi più d’una volta (anche nell’unico autoritratto dell’Odissea sull’arte e la cultura del mondo occidentale, dall’anti- conosciuto) «Titiani alumnus». A Venezia sarebbe rimasto fino chità ai giorni nostri. A differenza delle due che l’hanno preceduta ai primi anni ’70 del ’500, per trasferirsi poi nella ben più cupa nel 2019, dal taglio ampio (la storia culturale, l’archeologia) e con Milano della Controriforma, portando con sé la luminosità e il l’uso pregevole di strumenti multimediali, «Ulisse. L’arte e il mi- colore della pittura veneta: una novità apprezzata, nella nuova to», in programma fino al 21 giugno, si sofferma su di un solo città, che gli guadagnò sin dall’inizio numerose commissioni e personaggio, quantunque il più rappresentativo e conosciuto, e ha gli permise di avviare un’attiva bottega, in cui, intorno al 1584, un’impostazione più tradizionale. «Non solo un viaggio nell’arte ma un a nemmeno 13 anni sarebbe entrato Caravaggio (nell’Archivio viaggio dell’arte», l’ha definita il suo ideatore e organizzatore Gian- di Stato di Milano resta il contratto di apprendistato). Pochis- franco Brunelli. La mostra di Forlì esplora come Ulisse è stato simo si sa dell’attività del giovane Caravaggio nella bottega di rappresentato, interpretato, reinventato dalle varie tradizioni let- Peterzano, ma i suoi primi dipinti romani conservano tracce terarie e artistiche emerse nel corso di due millenni e mezzo: dai evidenti dei modelli del maestro. Il quale, nel frattempo, si era vasi attici alla videoarte di Bill Viola, da Omero a Joyce passando conformato al linguaggio espressivo allora dominante a Mila- per la Commedia di Dante. Una mostra esclusivamente d’immagi- no, tanto molte sue opere milanesi, fino agli studi di Roberto ni. Ulisse è di volta in volta personaggio dell’epica, mito e ispirato- Longhi e di Mina Gregori, sarebbero state lungamente confuse re di miti, personaggio archetipico dell’immaginario occidentale. con quelle di autori coevi lombardi. Insomma, è una storia com- Sempre citando Brunelli è «l’eroe dell’esperienza umana, della soppor- plessa e ancora in molta parte misteriosa quella affrontata da tazione, dell’intelligenza, della parola, della conoscenza, della sopravvivenza Simone Facchinetti, Francesco Frangi, Paolo Plebani e Ma- e dell’inganno, della consapevolezza di sé». La mostra ha un approccio ria Cristina Rodeschini nella mostra «Tiziano e Caravaggio prevalentemente cronologico, presenta circa 200 opere (in larga in Peterzano», visibile nell’Accademia Carrara dal 6 febbra- parte dipinti, ma anche sculture e manoscritti) provenienti da enti io al 17 maggio (catalogo Skira). museali e collezioni private, in Italia e in Europa. Il percorso espo- Cinque le opere di Tiziano in mostra, due quelle di Caravag- sitivo nell’ex complesso monastico si snoda attraverso 13 sezioni, il gio, insieme a numerosi dipinti (e disegni) sacri e profani dello cui sviluppo è stato affidato a un nutrito gruppo di esperti (tutti ita- stesso Peterzano, di maestri veneti come Tintoretto, Veronese, liani). La prima sezione, introduttiva, è dedicata al «concilio degli Paris Bordon, Bernardino Licinio e dei lombardi Antonio Cam- dèi»: ospita l’omonima e imponente tela di Rubens (dal castello di pi, G.A. Figino, Giovanni da Monte, oltre all’edizione del 1568 Praga) e statue degli dèi greci e romani, tra cui il Marte in marmo Foto: Musées de Strasbourg, M. Bertola Musées de Strasbourg, Foto: dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto (cui l’artista dedicò più «Deposizione di Cristo dalla croce» di Simone Peterzano, Strasburgo, nero degli Uffizi. Poi c’è Omero e il suo busto dei Musei Capitolini: q d’un omaggio) e alle Rime, 1587, di G.P. Lomazzo. Ada Masoero © Riproduzione riservata Musée des Beaux-Arts il primo ad aver elaborato il mito, letterariamente. Il «viaggio dell’arte» prende rapidamente il sopravvento, a partire dall’antichità: coppe e vasi greci tra cui la splendida xylix a figure rosse del pittore di Oltos che rappresenta Ulisse nascosto sotto un Firenze capro in fuga dall’antro di Polifemo, frammenti di sarcofagi con sirene e di statue con Circe, persino frammenti di affresco con Ulisse nel paese dei Lestrigoni (dai Musei Vaticani). Dall’età arcaica a quella classica aumentano gli episodi: Nausicaa, Benvenuti nell’Aerocene la tela di Penelope, la strage dei Proci, l’abbraccio tra Ulisse e Laerte. A Palazzo Strozzi le sperimentazioni di Tomás Saraceno per la sostenibilità ambientale «L’arte antica non è interessata a mettere in scena il poema epico, quanto un uomo che attraverso le sue molteplici e dolorose esperienze ha imparato a co- noscere la natura umana», suggerisce Brunelli. Al canto XXVI della Di- Firenze. La Fondazione Palazzo Strozzi prosegue il programma di alternanza tra le mostre dedicate a protagonisti dell’arte vina Commedia del «folle volo» di Ulisse, derivato dalla tradizione contemporanea, e quelle ai grandi maestri della tradizione. Non poteva così mancare nell’ambito della diffusa preoccupa- latina, sono riservate due sezioni di assoluta centralità. L’influsso zione per la sopravvivenza del nostro pianeta, l’argentino Tomás Saraceno (nato nel 1973), la cui ricerca vede coniugarsi di Dante, il «superamento del mondo antico» e poi «l’eredità dante- l’arte con le scienze naturali e sociali, nell’esplorazione di nuovi e sostenibili modi di abitare e percepire l’ambiente. Fin dal sca», viene illustrato con codici e miniature, ma anche con capitelli cortile, dov’è il progetto site specific di tre grandi sfere specchianti sospese (nate dalla sperimentazione con mongolfiere e sarcofagi, con i dipinti e cassoni quattrocenteschi («La partenza capaci di volare grazie alla sola energia solare), le opere invadono gli spazi di Palazzo Strozzi, a sancire il passaggio dall’era di Ulisse» di Guidoccio Cozzarelli). Seguono il ritorno a Omero e dell’Antropocene a quella dell’Aerocene, nome della comunità artistica interdisciplinare creata da Saraceno per un mondo l’ideale morale del Rinascimento, le passioni umane e la natura libero dall’uso dei combustibili fossili e senza confini. ideale del Seicento, l’eroe romantico e le inquietudini simboliste, Dal 22 febbraio al 19 luglio la mostra «Aria», come nota il il «Novecento senza Itaca»; una sezione tematica e particolarmente curatore Arturo Galansino, direttore di Palazzo Strozzi, rap- suggestiva è dedicata alle sirene, un’altra alla grafica con illustra- presenta anche una sfida «simbolica», essendo il palazzo una zioni di Mimmo Palladino per l’Ulysses di Joyce. Rendono manifesta delle espressioni architettoniche del pensiero rinascimentale, la grande varietà di temi, di suggestioni, di stili pittorici legata alla fondato sulla concezione dell’uomo al centro dell’universo. Con rappresentazione di Ulisse Saraceno ci troviamo confrontati a una diversa visione del mon- nel corso dei secoli: come do, tradotta in toni poetici ma dai risvolti anche politici, che ha «Ulisse e Calipso» di Luca come fulcro l’indagine dell’affascinante e «istruttivo» universo Giordano (dall’Accademia dei ragni, le cui straordinarie «architetture», le ragnatele, sono dei Concordi di Rovigo), la studiate e scansionate, ricostruite e reimmaginate dalla squadra «Circe invidiosa» di John Arachnophilia nello studio di Saraceno. Il ragno infatti, tramite Waterhouse (da Adelaide), la tela, comunica e si orienta nel mondo ma questa, analoga- l’«Ulisse. Autoritratto come mente alla mappa neuronale del nostro cervello, è anche la base Odisseo» di Giorgio de Chi- della sua consapevolezza. Calati in una relazione immersiva con rico (da collezione privata). elementi non umani quali insetti, piante, polveri, siamo così q Giuseppe Mancini © Riproduzione riservata indotti a superare le nostre tradizionali strutture gerarchiche, alla ricerca di una nuova armonia. Si va dalla serie delle «Arach- nomancy Cards», veri e propri tarocchi, all’installazione «Con- «Penelope» (1519) nectome», che prende il nome dalla mappa delle connessioni di Domenico Beccafumi, neurali del cervello, agli ambienti dedicati alla «Sounding the Venezia, Pinacoteca Manfrediniana del Seminario Air» e a «Webs of At-tent(s)ion» («Reti di at-ten(s)ione»), o «How Patriarcale; in alto, to Entangle the Universe in a Spider Web?» («Come impigliare «Ulisse fugge dalla l’universo in una ragnatela?»).