PAG. 14 lunedì 15 ottobre 1979

che, tuttavia, sono ben lontani dall'essoro confrontarsi, cosa cho occorre coutinuaro rimossi: pormuno 11 fatto che 1 praticanti a faro, ma si sviluppi un movimento reale, sono una minoranza del nostri giovani o, una lotta unitaria offlcace cho riesca a più in generalo, dei cittadini; permane la ottonerò risultati effettivi e a breve sca­ carenza di Impianti, non 6 stata rimossa denza; senza una tenaco' battaglia democra­ la condiziono di inferiorità del Merldlono tica che veda unito tutte le forzo di rinno­ Nuoto e corse podistiche sono e delle Isole, perdura l'abbandono dolio pic­ vamento, la stessa leggo di riforma presen­ gli sport privilegiati dal ra­ cole società sportive che sopravvivono solo tata In Parlamento potrà difficilmente su­ gazzi In virtù dell'impegno o dol sacrifici di pochi perare lo resistenze di chi vuolo consorvaro appassionati. l'attualo assotto dello sport. Per tradurre in termini di vila quotidiana: E' noi quadro di questa lotta unitaria la maggioranza dei genitori, anche di quelli che diviene centralo il compito del partito cho « possono spondere », non riesce a tro­ di dare all'Alici, o quindi, ull'UISI', Il vare una palestra, un campo o una piscina sostegno necessario por 11 suo ulteriore raf­ Mentre da far frequentare al propri figli, con con­ forzamento o la diffusione in tutto 11 ter­ tinuità e con la certezza di un avvio serio, ' ritorio nazionale. L'impegno concentrato sul una pratica sportiva adatta e salutate. tre grandi problemi della scuola, del Co­ Alla radice di tutti i mail sta il fatto che, muni e delle società sportive, rlschlorebbc il PCI per responsabilità dirotta ed esclusiva della tuttavia di rimanere staccato dalla realtà o DC e dei suoi governi, che non abbiamo- dalla massa degli sportivi so non si In­ abbastanza sottolineato, siamo ancora 11 trecciasse* con l'Intervento sul problemi Im­ solo Paese in Europa nel quale, di fatto, mediati che interessano milioni di pratican­ avvia la lo sport ò bandito dalla scuola: negli ultimi ti e di « tifosi », migliala di società sportivo programmi della scuola media inferiore so­ e lo loro associazioni. no provisto, per l'educazione fisica, duo CI riferiamo allo nuovo normo necessario sole ore settimanali su 30 complessivo (con por far accedoio anche lo società sportivo preparazione esame finale « orale »!) mentre ancora nollo ai mutui por costruire impianti sportivi, al elementari lo sport ò del tutto assente! prezzo dei biglietti d'ingrasso (si ò giunti A chi vuol nascondere o diminuire le a 40-50 mila Uro por un posto!), all'attua­ della colpe della Democrazia cristiana sostenendo zione della riforma sanitaria nella parto che non era possibile fare di più e diver­ cho riguarda la medicina sportiva, all'uti­ Lo sport servizio sociale: samento occorro ricordare le realizzazioni ' lizzazione dogli stadi per attività e manife­ delle Regioni, Province, Comuni diretti, pur stazioni extra calcistiche (ò assurdo cho seconda in condizioni di gravi dilllcoltà, dalle Giunte uno stadio cho ò costato miliardi al contri­ di sinistra; anche nel campo dello sport buenti serva solo por tro ore al mese a l'azione comune e l'unità del socialisti o 22 giocatori!), allo status dell'atleta, al rap­ comunisti, che dovià essero consolidata, si porto Industria-sport, ecc. E' nel collega­ Conferenza son dimostrate determinanti per garantire mento di massa su questi problemi che si cosa resta ancora da fare insieme sviluppo e rinnovamento. costruisce un movimento robusto, capaco di I risultati ottenuti nazionalmente e local­ affrontare anche l problemi più generali nazionale Positivo bilancio di due anni di dibattiti e attività - Ruolo primario della scuola «; dell'Ente locale mente, le modifiche e l'Intenso dibattito cho dello sport. è stato avviato ci permettono oggi di dare L'attenzione puntuale al problemi specillcl alla preparazione della seconda Conferenza non deve, però, far dimenticare ohe aucho Sono trascorsi due anni dalla prima Con­ dello schieramento più ampio di tutte le dei trenta anni di governo della Democrazia sportivi, e in primo luogo, quelli comunisti, una Impostazione più completa e meno il rinnovamento dolo sport 6 parto, dipende ferenza nazionale del PCI sullo sport che forze interessate a fare della pratica spor­ cristiana. della stampa e della RAI-TV. generica ma pur sempre fondata su una strettamente dal cambiamento generalo della si svolse nel novembre del 1977 ed ebbe tiva un diritto per tutti e un servizio Basta ricordare i titoli dei fatti avvenuti Certo, di questi fatti nuovi non ve n'ò battaglia culturale che affermi una nuova società Italiana. Sia chiaro che non siamo il un grande successo non solo per la parte­ sociale. dalla prima Conferenza ad oggi per dare uno solo che non sia criticabile per alcuni concezione dello sport, che faccia emergere « partito degli sportivi » dentro il PCI, una cipazione o la serietà del dibattito ma per Nessuno si illudeva che, in breve tempo, una idea chiara della dimensione comples­ aspetti e che non abbia aperto nuovi pro­ la funzione di forma/ione complessiva, fisi­ specie di corpo separato, chiuso in una il largo interesse che suscitò in tutto il si potesse giungere a un rinnovamento ra­ siva delle novità: dai nuovi compiti di blemi; nel complesso, però, si deve regi­ ca, psichica, culturale, che la pratica sporti­ politica di settore, ma siamo impegnati ad dicale e alla rimozione totale dei mali piti promozione dello sport affidati dal DPR 616 strare che, nel due anni trascorsi dalla va può e deve esercitare ma che si accom­ attuare la politica generale del partito, a mondo sportivo. Mentre ci prepariamo a pagna a una azione concentrata su tre obiet­ organizzare la seconda Conferenza, che si gravi maturati e radicatisi in più di 50 anni. alle Regioni e ai Comuni all'abolizione della prima Conferenza ad oggi, si sono ottenuti tradurla con intelligenza nello specifico; per Se è vero che quei mail, seppur intaccati, distinzione fra spesa obbligatoria e facol­ risultati più numerosi e importanti che nei tivi fondamentali che sono i cardini della ri­ contribuire ad estendere l'unità delle forzo svolgerà entro il prossimo 1980, ci pare sono ancora presenti, è però innegabile che tativa; dalle proposte di legge sullo sport trenta anni precedenti. Il risultato forse più forma dello sport nel nostro Paese: la diffu­ democratiche, per conquistare nuovi alleati utile Tare un bilancio di quanto è avvenuto tra il 1977 e il 1979, molte novità si sono presentate dal PCI, dal PSI e dalla DC, agli importante e che si è sviluppato un inte­ sione dello sport nella scuola, il ruolo prima­ nella battaglia per la trasformazione della nei due unni trascorsi e dei risultati ottenuti affermate e numerosi fatti provano che si impegni assunti dai massimi dirigenti di resse, un dibattito, tanto ampio quanto mai rio dei Comuni, il sostegno e l'estensione società italiana, por una riforma dello sport sulla via del rinnovamento dello sport nel è avviato un processo di cambiamento tutti i partiti per la riforma dello sport; in precedenza, che ha visto impegnati Par­ de Itessuto vitale costituito dalle società che migliori la qualità della vita e faccia nostro Paese. Questo necessario consuntivo nella direzione da noi indicata, che è da dal rinnovamento, dopo oltre trenta anni, lamento, partiti, sindacati, Enti, CONI, Re­ sportive che possono dare un contributo rile­ del giovani protagonisti consapevoli della non dovrà nascondere, ma, anzi, dovrà considerare lento se rapportato alle esigen­ dei vertici del CONI allo scioglimento del- gioni, Comuni, società sportive, tecnici e vante alla lotta contro la disgregazione e lotta per difendere la democrazia e darò sottolineare le insoddisfatte esigenze vec­ ze attuali e all'urgenza dei problemi che l'ENAL, dalle iniziative concrete di centinaia giornalisti delle più diverse tendenze. l'emarginazione dei giovani. L'importante e al Paese una nuova classe dirigente. chie e nuove e i perduranti mali sui quali assillano i giovani e le famiglie, ma appare di Comuni e Province al nuovo impegno per Tutto ciò ha messo In discussione, e che per risolvere queste tre questioni es­ occorre oggi concentrare l'impegno unitario rapidissimo se confrontato all'immobilità una diversa politica sportiva dei giornalisti anche intaccato, alcuni del mali più gravi senziali non ci si limiti a discuterne e a Ignazio Pirastu

BOLOGNA — Emilio Arn- quinto e. sesto scudetto. Cen­ Stein, cittadino d'origine au­ Festa in casa rossoblu travanti c'è « testina d'oro » striaca, aveva organizzato al­ Ettore Puricelli (altro oriun­ l'estero squadre di calcio, A do, da Monlevideo, natural­ Bologna ebbe da un tranviere l'informazione che ai prati di mente). I suoi gol di testa Caprara, fuori Saffi, c'erano sono un gioiello d'acrobazia. «chi matt chi correa drl 'na Si chiude così il ciclo del Ixila ». E così una domenica « grande Bologna ». Inizia un d'ottobre di settanta anni fa Bologna: 70 anni lento declino fino agli anni (era il 3 ottobre del 1909), sessanta. Prima di questa da­ convocata un'apposita assem­ ta, anche se la squadra sfiora blea, prese corpo ufficialmen­ te, e con tanto d% statuto, il la retrocessione, qualche ba­ Bologna Football Club. gliore riesce pur ad esprimer­ e tanta nostalgia lo. il merito è di Gino Cap­ SettaTil'ajmi in continua a- pello, il lunatico, sconcertan­ scesa (sia pure con qualche te centravanti che alterna in brivido) hanno portato il Bo­ campo lunghi sonni a guizzi logna F.C. tra le poche elet­ irresistibili. Dai suoi \n~edi te del calcio nostrano che non partono te punizioni a foglia hanno mai conosciuto la di­ per i tempi d'oro morta che fanno impazzire savventura della retrocessio­ i portieri. Anche da Cesari­ ne. Ecco perchè in queste ul­ time tre stagioni i bolognesi Dagli anni di Fellsner e Schiavio, no Cervellati, un'ala cresciu­ si sono scaldati un po' più ta in casa, 86 gol col Bolo­ del solito per sostenere la gna, arrivano pennellate di formazione che traballava e, all'undici campione gran gioco. a ripetizione, rischiava di fi­ Nel '63'64 la fervida fanta­ nire in . di Bernardini e Bulgarelli sia felsinea sostiene che «co­ Il controllato ma affettuo­ me il Bologna di Bernardini so amore per la squadra e Sette scudetti, tre Coppe Europa, si può giocare solo in para­ la tradizione sportiva di que­ diso», per cui giunge il set­ sta città (che è fra le più timo scudetto nonostante una attrezzate d'Italia in fatto di una Coppa di Lega italo-inglese, storia misteriosa di doping. campi e palestre) hanno con­ Una bella squadra certamen­ sentito sin pure in extremis, due Coppe Italia, te con quel Giacomino Bulga­ il sofferto salvataggio. relli, ultimo dei veramente In tanti hanno contribuito e grandi» di scuola bologne­ nel passato a confezionare ttn una Coppa Alta Italia, due Trofei se: 488 presenze in maglia ros­ marchio di qualità per a l'un­ A sinistra, accanto al titolo: dopo 23 anni il Bologna riacciuffa lo scudetto. E' il 7 giugno 1964; luogo del trionfo, l'Olimpico di Roma. Sotto: alcuni degli assi che, negli soblu fra campionato e «cop­ dici » felsineo. Ancora prima dell'Esposizione di Parigi anni, hanno dato l'impronta al gioco dell'undici rossoblu: , Ettore Pu ricelli, Gino Cappello, Cesarino Cervellata Giacomo Bulgarelli. pe», 29 partite in nazionale. di arrivare agli anni trenta, Nelle stagioni successive il quel Bologna che « tremare il Bologna si esprime a un li­ mondo fa», nel '24-'25 ottiene rà quattro scudetti ('24-25, male: Della Valle, Perin, Muz- Gasperi. Seguendo l'esempio consecutivi) aggiudicandosi il terzino un po' guascone, ma Arriva nel '34 Renato Dal­ do, un giovanotto aitante, dal vello dignitoso, niente di più. il suo primo scudetto dopo '28-'29, '35'36, '36'37). E' sta­ zioli, Gaspari, ecc. di altre società (vedi Torino terzo titolo. Caratteristiche di di straordinario talento: Fio­ l'Ara che, per trent'anni, fi­ tiro violentissimo. Andreolo E' dopo gli anni settanta che cinque tumultuosi spareggi to U miglior realizzatore di Nella stagione '28-'29 il se­ e Juventus), nel '30 il Bo­ quella « terribile » prima linea rini, detto « conte spazzola ». no alla morte che avviene che è al Bologna dal '35. le cose si complicano male­ col Genoa (e con sparatoria tutti i tempi fra ì rossoblu condo titolo. C'era già stato logna comincia ad esportare il (88 reti in 34 partite): Bruno Ha il vizio di sfottere gli at­ pochi giorni prima del setti­ Nel '36-'37 altro scudetto e, dettamente fino ai giorni no­ alla stazione di Torino fra i con 253 gol in 364 partite; ha il «trasloco» dal glorioso calcio sudamericano per pe­ Maini è un eclettico di gros­ taccanti che vanno di moda mo scudetto, sarà alla presi­ come nella stagione preceden­ stri quando per sopravvive­ tifosi genoani e bolognesi). indossato la maglia azzurra Sterlino (un campo in salita) scare qualche «», il se risorse, occupa nella lun­ come Piota, Meazza dicendo denza della società. Un per­ te, successo pure al « torneo re non resta che affidarsi a Pilota la truppa Hermann 21 volte e realizzato 15 reti allo stadio (allora si chiama­ primo ad arrivare sotto te ga carriera (vincendo 4 scu­ loro, all'inizio di ogni parti­ sonaggio del calcio, noto an­ delle Esposizioni » a Parigi. Savoldi, Beppe-gol, sperando Fellsner, uno di quei perso­ e fu campione del mondo nel va Littoriale secondo lo sti­ due torri ('30-'31) è Francisco detti) i ruoli di terzino, la­ ta, di guardare bene il pal­ che per la sua tirchieria. Nel Appare sulla scena un'ala che che duri. naggi che adesso verrebbe de­ '34. A un giornalista dichia­ le dell'epoca e la volontà del Fedullo. seguito un anno più terale, ala, mezz'ala e centra­ lone prima perchè fino alla dopoguerra, quando la squa­ diverrà famosa per il « pas­ Intanto con un pizzico di finito un « mago » e che durò rò tempo fa: «Allo stadio io? gerarca Arpinati, un pezzo tardi da Raffaele Sansone. I vanti. All'ala sinistra c'è Re­ conclusione del match non lo dra si arrabattava in fondo so doppio » e per quei cali­ nostalgia si ricordano 7 scu­ la bellezza di II anni. In quel Non ci vado perchè non mi grosso dell'ambiente che nel due formano presto una cop­ guzzoni secondo cannoniere rivedranno più. alta classifica e i tifosi lo brati cross: Amedeo Biavati, detti, 3 coppe Europa, l cop­ Bologna gioca all'attacco An­ diverto ». '33 cadrà in disgrazia dopo pia di mezze ali da favola. di tutti i tempi del Bologna Siamo all'epoca del « Bo­ sollecitavano a prendere gio­ tre scudetti, 18 volte in na­ pa di t^ega italo-inglese, 2 cop­ giolina Schiavio, uno dei In porla c'era Mario Gian­ uno scontro con un altro ge­ Il Bologna del quintetto d'at­ con 154 reti; al terzo posto, logna che tremare il mondo catori di talento, lui agghiac­ zionale, campione del mon­ pe Italia, I coppa alta Italia, « grandi » del calcio italiano ni « il gatto magico », ©inci­ rarca più grosso di lui, Sta­ tacco Maini, Sansone, Schia­ in questa classifica con 15 gol fa »; anche all'estero la squa­ cio l'ambiente con la « stori­ do. 2 trofei dell'Esposizione di e che net Bologna ha scritto tare di tre scudetti. Non per race). Sempre con Fellsner vio, Fedullo, Reguzzoni inter­ di meno c'è il più recente Ezio dra guidala da Lelovich si fa ca » frase: « Il miglior acqui­ Continua il decennio straor­ Parigi. Altri tempi. una lunga parte della storia dire, ma anche gli altri della c'è quel magnifico terzetto di­ rompe nel '35-'36 il dominio Pascatti. notare vincendo nel '32 e net sto è non vendere ». dinario del Bologna che nel della società. Schiavio vince- comimgnia non erano niente fensivo: Gianni, Monzeglio, juventino (cinque scudetti Gioca già nel Bologna un '34 la «Coppa Europa». Si impone un altro oriun­ '38'39 e '40'4I si aggiudica il Franco Vannini

Giancarlo Baghetti, 43 an­ to? ». « Vedo molto bene ni, quasi coetaneo di Regaz- Villeneuve. Mi ricorda i pi­ zoni e Brambilla, ha lascia­ loti di una volta, che si to le corse da oltre un de­ Giancarlo Baghetti: «Se non fosse impossibile buttavano un po' allo sba­ cennio. Adesso fa il foto­ raglio. Gorre perche" gli pia­ grafo ed ha un attrezzato ce e punta sempre a vin­ studio a Milano. la sua spe­ cere. Forse ò ancora un po­ cializzazione è la moda, la­ chino immaturo, nel senso vora per riviste, per cata­ mi piacerebbe ancora correre su una Ferrari» cho non sempre fa bene i loghi e solo raramente si suoi conti, però credo clic dedica a reportage sull'au­ abbia grandi possibilità. Po­ to. « Quando ho abbando­ Il vincitore trebbe già arrivare al mon­ nato — dice —, mi sono del Gran Premio di diale nella prossima stagio­ tenuto lontano dagli auto­ ne. Un buon pilota 6 stato dromi per evitare il più pos­ Francia del '61 Lauda. Stimo anche molto sibile i rimpianti e per non è oggi un valente Fittìpaldi, però non si può farmi prendere dal deside­ dire se sia ancora quello rio di ricominciare». Non fotografo di prima». «E Sohccktcr? ha però perso la passiono Tre successi Ti sembra davvero cambia­ per il volante e in questi to?». «Si, quest'anno ha anni ha fatto dei lunghissi­ consecutivi e poi modificato il proprio com­ mi raid- Capo Nord Capo portamento. Ila saputo ap­ Sud con un'AIfetta, Terra subito il declino: profittare di ogni occasione del Fuoco Alaska con una « Mi ritrovavo por far punti, è stato in­ 131 FIAT, tanto per citare somma, a differenza di Vil­ i maggiori. Due anni fa ha sempre con la leneuve, un ottimo calcola­ partecipato al rally Londra- macchina sbagliata ». tore. Credo comunque sia Sidney con una 131 diesel. uno che sa andare sempre K' stato in India e in quasi Molta fiducia in forte ». tutti gh altri Paesi del­ Gilles Villeneuve « Cosa senti quando vince l'Oriente, ha girato in lar­ la Ferrari? ». e Prima di tut­ go e in lungo l'Africa, per­ to mi fa un grande piacerò correndo tutte le piste del mio di Francia, sono passati G.P. in piena regola, che Graham Hill e Tony BrcoJcs che ormai era a ridosso di ti —, poi ci furono diversi t'impressionavi, ma forse ac­ vertici. Oggi succede invece come italiano, poi provo an­ Sahara. « Praticamente — di­ diciotto anni. Ma il ricordo però non rientravano nelle con la BRM. quest'ultimo e forse poteva cambiamenti a Maranello. cantonavi un po' questi fat­ che un pilota vince il cam­ che una certa emoziono ce — ho raggiunto in auto­ del giovane pilota che pren­ gare di campionato), quindi Al via scattano in testa le anche attaccarlo, si spiana andarono via ring. Chili ed ti, erano disgrazie che face­ pionato del mondo, poi se pensando che su quelle mac­ mobile ogni parte del mon­ de in mano una Ferrari e l'exploit di Rcims. Tre cor- Ferrari ufficiali, che erano la via del trionfo. Al termi­ alcuni altri. Io passai alla vano parte di un mondo che non ha la macchina finisce chine ci sono stato anch'io do». va subito a vincere è ancora se, tre successi consecutivi. tutte e tre in prima fila. ne dei 431 massacranti chi­ ATS, quindi pilotai BRM, avevi scelto, accettandone i fra gli ultimi. Le macchino e sento che mi piacerebbe vivo. IA storia di Baghetti La vittoria del 2 luglio '61 Guida la corsa Hill, davanti lometri di gara, sotto un Lotus, Brabham, ma ogni rischi. Certo, se penso alle dei mici tempi non erano ancor oggi, se potessi, esse­ Durante questi viaggi fa a Reims è esaltante, ma ò a Von Trips e Ginther. Se­ sole implacabile (si diceva volta mi ritrovai con la mac­ cose che si facevano allora perfette come quelle di a- re al volante di una Ferra­ in Formula uno è singola­ che nel posto di guida c'e­ china sbagliata. Gareggiai mi viene paura; ecco, la pau­ desso. Quando frenavi sal­ servizi fotografici sulle vet­ re, forse unica Siamo nel purtroppo l'ultima per la gue Stirling Moss. che vie­ ri ». « E di Enzo Ferrari ture che collauda e sul pae­ grande promessa dell'auto­ ne subito attaccato da Ba­ rano quasi 50 gradi), Ba­ pure con i prototipi, vinsi ra viene dopo, non quando tavano di qua e di là e bi­ cosa pensi? ». « E' un uomo saggio, non trascurando gli '61 ed Enzo Ferrari mette mobilismo italiano. Nella ghetti, il quale, partito in ghetti precedeva Gumey, ancora qualche corsa, ma sei nell'abitacolo. Quando sognava saperle controllare eccezionale e ho voglia, do­ usi e i costumi dei popoli a disposizione di un pilota corsa francese, tra i 25 par­ quinta fila, è già fra i pri­ Clark, Ireland, McLaren, non in Formula l. Queste sei in corsa o in prova non Ci voleva anche più corag­ po tanto tempo, di andarlo che incontra. « Per esempio italiano una delle proprie tenti, ci sono tutti i big di mi. Cede poco dopo la Lo­ Graham Hill, Bonnier, Roy peripezie finirono per stan­ senti paura ». gio. Oggi vanno più forte, a trovare presto, natural­ — spiega —, ho realizzato vetture. Viene scelto Baghet­ allora. I tre piloti ufficiali tus di Moss, poi deve fer­ Salvador! e Phill Hill, che carmi e così nel '68 smisi». « Perché oggi la macchi­ ma ti danno una certa si­ mente non per chiedergli di un vasto servizio sulla don ti, che non entra tuttavia della Ferrari, che quell'an­ marsi Von Trips, ; che era manteneva il comando del­ « Era più pericoloso cor­ na ha un ruolo sempre più curezza, hanno grande te­ affidarmi una macchina... ». na nel mondo, riprendendo nella squadra ufficiale del no con Phil Hill vincerà il passato al comando davan­ la classifica mondiale con rere allora o oggi?». «Sen­ determinante? ». « La mac­ nuta, non sbandano quando le donne delle varie razze». « Cavallino », allora compo­ campionato del mondo, Jim ti a Phil Hill e Ginther. 19 punti, davanti a Von z'altro allora: basta pensa­ china ha sempre avuto una freni. E' un po' quel che Giuseppe Cervetto Esegue anche prove di nuo­ sta da Phil Hill, Ginther e Clark, Stirling Moss, Henry Baghetti è ora terzo, inse­ Trips con 18, Moss e Gin­ re a quanti piloti sono mor­ importanza decisiva, però succedo con le normali vet­ ve macchine e di moto, il­ Taylor e Innes Ireland con guito da Jim Clark e Ire- ther con 12, Baghetti con 9. ti negli anni '60: a quei tem­ una volta un buon pilota ture cho usiamo tutti i gior­ lustrandone poi le impres­ Von Trips, ma corre con i land. pi morivano quasi tutti. ni: c'è una bella dilTerenza NELLE FOTO: Giancarlo Ba­ colori della scuderia San- la Lotus, Jack Brabham, «Come mai quel succes­ riusciva a venir fuori anche ghetti nell'abitacolo della Fer­ sioni su un'apposita rubrìca John Surtees, Bruce Mc­ Al 3* dei 52 giri da per­ so è rimasto isolato? » « Cor­ tutti i miei amici di allo­ con una macchina che non di guida tra le manchino che tiene su un grande quo­ t'Ambroeus. Baghetti vince Laren, Maurice Trintlgnant correre esce di pista Phil si ancora con la Ferrari fi­ ra sono morti ». « Ma ciò fosse la migliore. Se guardi altuali e quelle di quindici- rari (foto a sinistra) «, tempre tidiano. subito il Gran Premio di Si­ e Roy Salvador! con la Coo­ Hill e poi anche Ginther no all'anno successivo, ot­ non ti metteva paura? Quan­ la storia dell'automobilismo venti anni fa». sulla Ferrari, mentre si avvia a Dal giorno del suo trion­ racusa, poi quello di Napoli per, Dan Gumey e Joachim cede il comando per una tenendo qualche buon piaz­ do moriva un tuo amico vedi che 1 grandi campioni «Quali sono secondo te 1 vincere il G.P. di Francia del fo a Reims, nel Gran Pre- (allora si facevano diversi Bonnier con la Porsche, sosta ai box.* Per Baghetti, zamento — racconti» Baghet­ non t'impressionavi? ». « SI, lottavano quasi sempre al migliori piloti del momen­ 1961.