PAVESE FESTIVAL 2009 America
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PAVESE FESTIVAL 2009 AMERICA Libri, arte, musica, cinema e teatro per Cesare Pavese CARTELLA STAMPA COMUNICATO STAMPA PAVESE FESTIVAL 2009 America Sabato 27 giugno 2009, Ore 18,30 Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo, Santo Stefano Belbo Il Comune di S. Stefano Belbo, luogo natale di Cesare Pavese, è impegnato ormai da diversi anni in collaborazione con la Fondazione Cesare Pavese, in una serie di manifestazioni concernenti la figura del grande poeta e scrittore. Il Pavese Festival verrà presentato durante la conferenza stampa che si terrà sabato 27 giugno alle ore 18,30, presso la Chiesa dei SS. Giacomo e Cristoforo, giunto alla sua nona edizione, è da considerarsi a questo proposito un’occasione più che mai rilevante per ricordare l’opera pavesiana. Oltre all’inaugurazione del festival, nella stessa serata, si potrà assistere a due appuntamenti legati al tema dominante del Pavese Festival 2009: L’ America, ovvero il legame ( ricorrente nell’ opera pavesiana) fra lo scrittore e l’ America. Alle 19,00 ci sarà l’inaugurazione di Americana, mostra documentario a cura di Claudio Pavese, Franco Vaccaneo e Lorenzo Ventavoli, a cui seguirà, alle 21,30 Tra Leopardi e Pavese, performance multimediale con nastri magnetici, dialoghi e lettura di poesie, a cura del XXXII Festival Internazionale Antidogma Musica. Saranno presenti alla conferenza stampa Giuseppe Artuffo (Presidente della Fondazione Cesare Pavese e Sindaco di Santo Stefano Belbo), Rosina Molinaris (Assessore alla Cultura del Comune di Santo Stefano Belbo), Franco Vaccaneo (Presidente del Comitato scientifico della Fondazione Cesare Pavese e Direttore artistico del Festival), il Consiglio di Amministrazione della Fondazione e i rappresentanti dei principali enti finanziatori del Pavese Festival. Il Pavese Festival 2009 è uno dei festival di “Piemonte dal Vivo” – In viaggio negli spettacoli tra cultura e turismo. Dallo scorso anno fa parte di “Itinerari d’arte in Piemonte” - circuito d’eccellenza realizzato con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico, artistico e monumentale della regione. Ufficio Stampa: 0141.843730 – 0141.841819 Siamo giunti alla nona edizione del Pavese Festival. Dopo l’edizione dello scorso anno, che verrà ricordata come quella del “Centenario”, in quanto realizzata nell’ambito dei festeggiamenti per i cento anni della nascita di Cesare Pavese, quest’anno ci aspetterà un nuovo capitolo di questa manifestazione culturale. Da nove anni il Pavese Festival ci accompagna e ci permette di far conoscere il nostro paese a livello nazionale (grazie anche al calibro degli ospiti che si sono succeduti nel corso degli anni all’interno di questa rassegna). Un Festival che è riuscito a inserirsi nelle manifestazioni di pregio della Regione Piemonte e dunque a essere promosso da “Piemonte dal vivo”, la pubblicazione che ogni anno divulga le rassegne artistiche più importanti di tutta la Regione. Un Festival grazie al quale Santo Stefano Belbo assume sempre più credibilità ed autorevolezza a livello turistico e a livello istituzionale. A riprova di tutto ciò va rimarcato come la Regione Piemonte, le diverse Province del territorio, varie Fondazioni Bancarie, credono più che mai in quest’ evento sostenendone la realizzazione, a dimostrazione che il Pavese Festival viene considerata un’occasione importante non solo per il nostro paese, ma per il Piemonte. Il fatto che siano in molti a credere in questa manifestazione non puo’ che fare piacere a chi vuole vedere crescere ancora di più S.Stefano Belbo, non dimentichiamoci infatti che la visibilità che ci viene data dal Pavese Festival può permetterci di rendere altrettanto visibili e di valorizzare i nostri luoghi, le nostre colline e le nostre realtà artistiche ed architettoniche. Per questi motivi, l’ edizione del 2009 del Pavese Festival sarà ancora una volta un ottimo biglietto da visita per il nostro paese e per la sua storia. Giuseppe Artuffo Sindaco di Santo Stefano Belbo e Presidente della Fondazione Cesare Pavese Per il Pavese Festival di quest'anno mi sono permessa di suggerire come tematica Pavese e l' America. La motivazione di tale scelta è legata all'interesse dimostrato dal nostro scrittore per la letteratura, per il cinema, per la musica, per la cultura moderna e vitale dell'America. Attenzione rivolta non solo per motivi estetici, ma anche esistenziali. Il rapporto fra Cesare Pavese e l’America, spesso ricorrente nelle opere e nella vita del grande scrittore, è fatto di ammirazione (non a caso si pensi all’intenso lavoro di traduttore con cui Pavese iniziò la propria collaborazione all’Einaudi, alla tesi su Walt Whitman, grande poeta americano, con cui Pavese si laureò, alla passione dello scrittore per la letteratura americana) ma anche di amarezza, in quanto l’ America ricordava a lui l’ultimo, infelice amore della sua vita, l’attrice Constance Dowling. Il Festival di quest’anno ha quindi il compito di affrontare il tema del mito americano visto dagli occhi di Pavese, argomento tuttora al centro di dibattiti fra gli studiosi, letterati e appassionati della letteratura pavesiana. Le manifestazioni contenute all’interno della rassegna non solo aiuteranno a sviluppare tale argomento, ma daranno ancora una volta, come negli scorsi anni, il modo per unire cultura, arte e divertimento, il tutto sotto il nome di Cesare Pavese. Anche l’edizione 2009, che metterà ancora una volta alla prova tutti coloro che da anni si dedicano con passione e volontà alla riuscita di quest’importante evento culturale, darà modo di dimostrare come il legame fra Santo Stefano, la sua terra e il grande poeta piemontese sia inscindibile, grazie soprattutto all’apporto degli artisti che saranno chiamati ad animarne le serate. Una vera kermesse di ospiti che con le loro esperienze musicali e creative accompagneranno gli spettatori del Pavese Festival in un viaggio fatto tutto di sensazioni, atmosfere e percezioni riscontrabili nell’opera del grande scrittore. Vista la tematica scelta quest’anno, non ci dobbiamo stupire se nelle serate del Pavese Festival a Santo Stefano ci sentiremo un po’ americani. Rosina Molinaris Assessore alla Cultura del Comune di Santo Stefano Belbo L’America fu il grande sogno giovanile di Cesare Pavese, un mito non solo letterario verso una civiltà che appariva veramente come un altro mondo rispetto a quello in cui gli toccò di vivere. Imparò l’americano da autodidatta e si laureò nel 1930 tra diffidenze e complicazioni accademiche con una tesi sull’interpretazione di Walt Whitman poeta di cui, anni dopo, fece tradurre per Einaudi “Leaves of grass”. Lui stesso iniziò la sua attività culturale come traduttore facendo conoscere nell’Italia autarchica dei suoi tempi i grandi autori americani. Le sue traduzioni, insieme a quelle di Vittorini, restano consegnate alla storia della cultura del novecento italiano come una finestra aperta sul mondo, una boccata d’aria fresca nel clima stagnante dell’ermetismo, pagine di vita vera contrapposte alla retorica del dannunzianesimo imperante. In America avrebbe anche voluto andarci senza mai riuscirci, a differenza del suo quasi coetaneo e conterraneo Mario Soldati . Però, secondo le testimonianze degli amici, conosceva perfettamente le vie di New York, come se ci fosse stato, anche per lui, come per Soldati, l’America fu il primo amore, anche se solo sognato. L’America ammirata da Pavese era quella del New Deal del Presidente Roosevelt che, superata la grande crisi del ’29, venne in soccorso all’Europa minacciata dal nazismo ma non più quella del dopoguerra quando i venti della guerra fredda e della caccia alle streghe del Senatore Mc Carthy spensero il mito giovanile. Nel momento in cui, di fronte a una nuova enorme crisi globale, l’America sembra ritornare allo spirito del New Deal e alle origini di un sogno che,tra le due guerre, affascinò milioni di persone, di qua e di là dall’Atlantico, proponiamo con l’edizione 2009 del Pavese Festival un percorso interdisciplinare alla scoperta di quest’America amata da Pavese. Tra la vecchia Europa e la giovane America scorrono tante corrispondenze culturali, in tempi di grandi cambiamenti che, ieri come oggi, coinvolgono le nostre esistenze individuali. Per capire meglio l’America di Pavese e l’America che abbiamo tutti sognato, vi aspettiamo quindi nei suoi paesi per un’altra bella estate tra libri, arte, musica, cinema e teatro. Franco Vaccaneo Direttore artistico Pavese Festival Selezionata per il bando Arti Sceniche la rassegna PAVESE FESTIVAL 2008 “IL MESTIERE DI SCRIVERE” con un contributo di 25 mila euro Si svolge nel 2009 la terza edizione del bando “Arti Sceniche in Compagnia” a sostegno delle Performing Arts in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. Nelle tre sezioni del bando, dedicate a Musica, Danza e Teatro, vengono selezionate complessivamente 54 iniziative tra rassegne e stagioni, per le quali è previsto un impegno di circa € 1.698000 Fortemente orientato alla multiformità dello spettacolo dal vivo con una crescente contaminazione tra le espressioni artistiche, il bando elenca tra i criteri prioritari di valutazione non solo qualità e originalità artistica ma anche efficienza nella gestione, la distribuzione sul territorio, la scelta di sedi con particolare pregio e già oggetto di interventi della Compagnia, la fruibilità dell’esperienza artistica, che rappresenta un indispensabile arricchimento del vivere individuale e sociale. L’impegno per il 2009 nel settore Beni e Attività Culturali Musica, Danza, Teatro, Cinema e Fotografia, Archivi e Biblioteche, Discipline Letterarie, Discipline Storiche e Filosofiche.